Dopo la pioggia, non sempre c'è l'arcobaleno

di Carabelnthir
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'ingranaggio ***
Capitolo 2: *** Approccio ***
Capitolo 3: *** Mare e Fiume ***
Capitolo 4: *** Preparativi ***
Capitolo 5: *** Il primo scalino ***
Capitolo 6: *** Alice e il Bianconiglio ***
Capitolo 7: *** Il loro pensiero ***
Capitolo 8: *** Chi è Romeo? ***
Capitolo 9: *** Vero o falso ***
Capitolo 10: *** Si va in città! ***
Capitolo 11: *** Abbraccio ***
Capitolo 12: *** All'unisono ***
Capitolo 13: *** Un castello, un conte e... ***
Capitolo 14: *** I baffi di cioccolata. ***
Capitolo 15: *** Batticuore perenne ***
Capitolo 16: *** La fine, l'inizio ***
Capitolo 17: *** Il nuovo maggiordomo ***
Capitolo 18: *** Gelosia ***
Capitolo 19: *** L'annuncio e... ***
Capitolo 20: *** La chiamata. ***
Capitolo 21: *** Peggio ...scoprire...sbaglio... rimpianto ***
Capitolo 22: *** Vendetta ***
Capitolo 23: *** Il suo passato ***
Capitolo 24: *** La fine? ***
Capitolo 25: *** "E' colpa mia" ***
Capitolo 26: *** L'attesa ***
Capitolo 27: *** La lettera ***
Capitolo 28: *** Il risveglio, il crollo. ***
Capitolo 29: *** Eppure, sarebbe tutto così semplice... ***
Capitolo 30: *** Operazione S.S ***
Capitolo 31: *** Pensieri collegati ***
Capitolo 32: *** La ruota del destino ***
Capitolo 33: *** Rosso...sangue o amore? ***
Capitolo 34: *** Nemici e amici ***
Capitolo 35: *** Si o No ***
Capitolo 36: *** L'ennesima risvolta. ***
Capitolo 37: *** Connessi da una rete ***
Capitolo 38: *** Mi hai preceduto ***
Capitolo 39: *** Oggi non voglio sentire quelle parole. ***
Capitolo 40: *** Scommessa e sentimenti ***
Capitolo 41: *** Arrivederci ***
Capitolo 42: *** I need a Hero ***
Capitolo 43: *** Noi siamo cambiati ***
Capitolo 44: *** Amore, affetto ed amicizia danno emozioni che ti scaldano il cuore. ***
Capitolo 45: *** Amore che diventa odio, affetto che diventa rancore ***
Capitolo 46: *** Dentro una gabbia. ***
Capitolo 47: *** Le parole non tornano indietro ***
Capitolo 48: *** Verso una fine incerta ***
Capitolo 49: *** Un infinito in un passo ***
Capitolo 50: *** La ragazza che vorremmo riavere. ***
Capitolo 51: *** Fan art ***



Capitolo 1
*** L'ingranaggio ***


 

Parco giochi . Mia madre è qui che mi porta per socializzare , ma io mi sono sempre chiesta è per me ? O per lei ? *risate di altri bambini* Non riesco a capire perché tutti loro si divertano a giocare nel fango , a inseguire un pallone o a entrare in uno di qui scivoli e uscirne . Noioso. A pensarci bene , fino adesso nessuno mi ha mai capita e nessuno vuole capirmi , per loro è troppo faticoso . Mi alzai , incurante di mia madre che continuava a parlare con le sue amiche . Conoscevo il parco a memoria , ogni singolo angolo quindi decisi di andare sulla collinetta , all'estremità del recinto dove finiva il parco e iniziava un bosco . Lì era situato un ciliegio centenario , bianco . Anche lui era stato abbandonato , anche lui era solo , lui era proprio .. come me . *campanella di bici * :<<  E spostati !! *mi bagna*  >>

Idioti .Ormai non mi importa del parere degli altri , voglio stare da sola ..forse è questo . Raggiunsi il ciliegio e mi arrampicai sui rami . Mi piaceva stare lì sopra . In quel posto dimenticato da Dio e dal Caos , il silenzio faceva da padrone ; ero in pace .. con me stessa .

:<<  yu....Mayu!!  >>

Aprì gli occhi sentendo quella voce che infrangeva il silenzio .

:<<  Forza su andiamo a casa , e poi quante volte ti ho detto che devi socializzare ? Ti devi fare delle amiche , trovare un ragazzo e..  >>

Mi alzai e andai verso casa .

4 del pomeriggio .

Stavo nella mia camera , avevo finito di pranzare e scrivevo il capitolo di "The Dark in  Light " una saga che avevo iniziato da due anni . Amo scrivere racconti fantasy ,perché con essi mi stacco dalla realtà e e entro in un mondo che appartiene solo a me , un mondo dove posso essere la vera ..Mayu . *bussano alla porta *  :<< Posso entrare ? >>

:<< Si >>

:<< Ciao Mayuu-chan , eccola la mia bambina *bacio*  >>

:<< Vai al sodo padre ! >> gli risposi seccata

:<< Non c'è niente di carino in te . Domani viene Richard il figlio del mio capo , comportati bene con lui , starà qui per un paio di settimane  >>

:<< Il movente ?   >>

:<<      Io e il Capo andremo in Italia per affari *squilla il suo cellulare *

:<< Si pronto ? ....Ah ok .. si ..*chiude la porta   >> .

E' questo il calore ?

Mi rimisi a scrivere , immergendomi ancora nel io piccolissimo mondo ... nel calore .

Parco giochi .

Mia madre è qui che mi porta per socializzare , ma io mi sono sempre chiesta è per me ? O per lei ? *risate di altri bambini* Non riesco a capire perché tutti loro si divertano a giocare nel fango , a inseguire un pallone o a entrare in uno di qui scivoli e uscirne . Noioso. A pensarci bene , fino adesso nessuno mi ha mai capita e nessuno vuole capirmi , per loro è troppo faticoso . Mi alzai , incurante di mia madre che continuava a parlare con le sue amiche . Conoscevo il parco a memoria , ogni singolo angolo quindi decisi di andare sulla collinetta , all'estremità del recinto dove finiva il parco e iniziava un bosco . Lì era situato un ciliegio centenario , bianco . Anche lui era stato abbandonato , anche lui era solo , lui era proprio .. come me . *campanella di bici * :<< E spostati !! *mi bagna* >>

Idioti .Ormai non mi importa del parere degli altri , voglio stare da sola ..forse è questo . Raggiunsi il ciliegio e mi arrampicai sui rami . Mi piaceva stare lì sopra . In quel posto dimenticato da Dio e dal Caos , il silenzio faceva da padrone ; ero in pace .. con me stessa .

:<< yu....Mayu!! >>

Aprì gli occhi sentendo quella voce che infrangeva il silenzio .

<< Forza su andiamo a casa , e poi quante volte ti ho detto che devi socializzare ? Ti devi fare delle amiche , trovare un ragazzo e.. >>

Mi alzai e andai verso casa .

4 del pomeriggio .

Stavo nella mia camera , avevo finito di pranzare e scrivevo il capitolo di "The Dark in Light " una saga che avevo iniziato da due anni . Amo scrivere racconti fantasy ,perché con essi mi stacco dalla realtà e e entro in un mondo che appartiene solo a me , un mondo dove posso essere la vera ..Mayu . *bussano alla porta * :<< Posso entrare ? >>

:<< Si >>

:<< Ciao Mayuu-chan , eccola la mia bambina *bacio* >>

:<< Vai al sodo padre ! >> gli risposi seccata

:<< Non c'è niente di carino in te . Domani viene Richard il figlio del mio capo , comportati bene con lui , starà qui per un paio di settimane >>

:<< Il movente ? >>

:<< Io e il Capo andremo in Italia per affari *squilla il suo cellulare *

<< Si pronto ? ....Ah ok .. si ..*chiude la porta >> .

E' questo il calore ?

Mi rimisi a scrivere , immergendomi ancora nel io piccolissimo mondo ... nel calore .

 

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Capitolo 2
*** Approccio ***


Ecco , il giorno che dal principio sarebbe durato un eternità .. *bussano alla porta e vado ad aprire * Calma , calma ..*pensai tra me e me * :<< Annunciami cameriera ! Il mio nome è Richard Van Guiness >>

In quel momento volevo tanto sbattergli la porta in faccia ma gli dissi con freddezza :<< Non sono una cameriera ma sono Mayu , entra pure e . .>>

:<< Oh Richy-kun vinei vieni !! *sorriso * Come stai ? >>

:<< Tutto bene signora >>

:<< Dammi a me il cappotto .. *si gira e chiama il maggiordomo * , Lei è mia figlia Mayu , spero che andiate d'accordo dal momento che condividerete anche la stanza insieme >>

In quel preciso istante fu come se l'intero mondo mi crollasse addosso

:<< Scusa madre , ma forse per lui è più comodo una sua stanza . Con me si sentirà in imbarazzo .. >>

:<< Non si preoccupi signora per me va bene >>

Fu così che la lotta contro l'intruso nel mio piccolo mondo ebbe inizio ...Salimmo le scale di destra e aprii la porta in fondo al corridoio

:<< Ecco qui la mia stanza , non .. >>

:<< Noiosa , ci sono un sacco di libri e manufatti , sei un topo da biblioteca *prende dei fogli * Scrivi ? Tu scrivi ?! >>

:<< Sei pregato di lasciare i miei libri e con essi le mie bozze , sarò anche un topo da biblioteca , ma la scelta è mia ... Puoi fare qualsiasi cosa tranne che toccare i miei libri , manufatti e bozze >>

:<< Ci tieni così tanto alle tue cose ? *sbuffa* Una ragazza di nobile famiglia che legge e non si interessa dell'alta società ? Tu sei davvero strana ! *prende un libro e legge il titolo * .."Il Signore degli Anelli " , quante spose ha questo ? *lo getta a terra * >>

Raccolsi il libro , sembrava che una parte di me si fosse ferita nell'animo " I libri sono collegati con dei fili rossi trasparenti ai lettori " è questo che pensavo ..

:<< Smettila . A me non interessano né i soldi né la fama , io adoro leggere e scrivere . Hai mai preso in mano un libro ? Hai mai privato quell'emozione che suscita in te soddisfazione quando finisci di scrivere un testo ? >>

:<< I miei genitori mi dicono sempre che quel che conta sono i soldi e che io devo entrare nell'alta società , questo è il modo per essere rispettati >>

:<< Stupido -gli dissi ferendolo - sei solo un oggetto ! Non te ne sei mai reso conto vero ? I tuoi genitori ti sfruttano solamente , acquisisci pure la loro mentalità , ma questa non è la strada per la felicità o per il rispetto ... ma per la falsità e il dolore >>

:<< Parli così solo perché non capisci niente! Sei strana e te ne resti sempre nell'ombra . Svegliati ! Il mondo dei libri è solo di pura fantasia ! >>

Detto ciò scese le scale e andò a salutare il padre in giardino ... lo sapevo .. lo sapevo eppure mi faceva male .

 

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Capitolo 3
*** Mare e Fiume ***


:<< Come mai vostra figlia non scende ? >> chiese un tratto il Capo di mio padre .

:<< Ah , bhe lei è molto timida con gli estranei ....ci siamo già salutati prima >> gli rispose mio padre .

Salutati ? Perché voleva far sembrare la nostra una famiglia unita quando non lo era ? Restai per tutto il tempo dei saluti , rinchiusa in camera a leggere ...

:<< E' ora di cenaaa!!!!!! Svegliatiiii !! >> * lancia il cuscino *

:<< Sta zitto ! Sto riposando non lo vedi ? >> * prende *

:<< Ohi! Che fai ? >>

:<< Ti trascino giù no ?! *sorrisino da omicida * >>

:<< Scendo da so.... Ahi! è uno spigolo sai ! >>

:<< Ohhh .. Allora anche tu provi dolore ehh.. pensavo che le bambole servissero solo per giocarci .. >> .

*grr * Mi venne una rabbia tremenda , ma non risposi alle sue provocazioni e scesi di sotto ..a tavola .

:<< Ti piace il pollo arrosto con patatine fritte Richard ? >>

:<< Si molto signora adoro il ketchup >>.

.La vita è un teatro e le persone indossano innumerevoli maschere ... questo pensai .

10 di sera .

:<< Buna notte ragazzi , mi raccomando dormite che domani si esce presto *smack * >> .

:<< Ne .. Lo sai che i miei genitori non sono così come i tuoi ?..* non risposi * .. Ecco i tuoi sembrano molto premurosi , sopratutto tua madre .Stai zitto . La tua famiglia sembra calorosa .. Stai zitto Ti invidio lo .. >>

:<< Tch , calorosa ? Tu sei accecato dalla luce , non riesci a vedere dietro le diverse facce delle persone vero ? Allora così come tu hai mandato in frantumi la mia diversa realtà , io manderò in frantumi la tua ... La mia non è una famiglia calorosa , tutti si comportano così gentilmente con te solo perché sei il figlio " Del Capo " . Ma se tu non fossi nessuno , stai pur certo che la gente ti camminerebbe anche sopra ! è così che va avanti questo mondo . E' come un fiume va sempre avanti e non riprende mai ciò che ha lasciato indietro . Ma è proprio per questo che io cerco " il Mare " esso riporta sempre tutto a riva, prima o poi....ha anche lui il suo tempo . >>

Non importa se ferisco le persone , prima o poi affronteranno loro stesse la realtà .

:<< Ho capito , allora tutte le famiglie sono così ...>>

:<< Non tutte c'è ..>>

:<< Veramente ? -vidi la speranza nei suoi occhi- Dimmi chi è diverso ? >>

:<< Se mi fai parlare casomai ! *prende il nastro adesivo e gli tappa la bocca * Non sono gli altri ad essere diversi da noi , siamo noi diversi da loro . Noi siamo " i figli di papà ! Così ci definiscono gli altri bambini . Loro provengono da famiglie normali , non ricche . Non hanno tutto quello che vogliono , ma sono contenti lo stesso ... io non capisco ... >> Detto ciò gli tolsi il nastro dalla bocca...Silenzio.

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Capitolo 4
*** Preparativi ***


Quella notte mi addormentai profondamente. Immaginai di essere quel ciliegio del parco. Il vento che mi sfiorava la chioma, le mie radici che si infiltravano nelle viscere della terra....tutta la saggezza accumulata nel corso degli anni....tutte quelle persone che quel albero vide, sentivo diverse emozioni fluttuarmi dentro....che strana sensazione..ma allo stesso tempo piacevole.

*entra un filo di luce..apro gli occhi*

:<< Ehi!Chiudi di nuovo la tenda e lasciami dormire! >> dissi a Richard che era già vestito.

:<< Mayu-chan sei una dormigliona! Su su oggi tua madre ci porta al parco giochi.. . >> disse tutto felice.

:<< Ne...perché sei felice di andare al parco giochi? >> gli domandai io con una certa curiosità..

:<< Non hai detto che ti interessano solo i nobili? >>

:<< Oh ma infatti, mica andiamo al parco giochi dove puoi trovare comuni ragazzi *disse con aria di superiorità* Andremo in un parco giochi costruito da mio padre. Voglio vedere con i miei occhi cos'è in grado di realizzare >>

:<< Perché non ci sei mai stato? >>

;<< No, è stato finito di costruire l'altro ieri..e oggi è l'inaugurazione ma dato che mio padre è assente , prenderò io il suo posto. >>

No! Vi prego che qualcuno mi aiuti!!

Feci un lungo respiro e mi incamminai verso l'armadio...

;<< Vediamo che mi posso mettere.... >>

Stavo quasi per prendere il mio abito preferito, un vestitino verde acido con dei decori verde acqua e delle pietre sparse qua e la sul velo della gonna....

:<< No no no no! >> mi disse Richard.

:<< Hai dei pessimi gusti..lascia fare a me... >>

:<< Ehi lo devo indossare io no tu! Quindi lascia-..... >>

:<< Che sia ben chiaro, tu sarai li come mia accompagnatrice, purtroppo, quindi non posso permetterti di vestire così! *guarda l'orologio* Qui dentro non hai nulla di decente... >>

Si fermò a pensare...poi fece avanti e indietro per la stanza..fino a quando non gli venne un idea e caccio dalla tasca del suo gilè nero un cellulare...

:<< A chi chiami?>>

:<< Al mio negozio personale! >>

..........Rimasi shoccata ... Fino a dove possono arrivare i ricchi?

:<< Ecco tra poco verrà il mio maggiordomo con il tuo abito, l'ho preso in allegato al mio.. >>

Guardai il suo abito...aveva una camicia bianca con un gilè nero. Pantaloni e scarpe da smoking e per finire una cravatta nera...

:<< Ah ho capito hai fatto il cosplay di una zebra! >>

: << ..Le tue battute non fanno ridere Lady >>

No. Okay..essere chiamata Lady è stato alquanto agghiacciante e sopratutto essere chiamata Lady da lui!

:<< Hai sbattuto la testa vero? Scommetto che è stato quando ti sei svegliato stamattina >>

Mi guardò come se mi volesse dire :<< Non sono caduto dal letto, baaaaka! >>

Avevo capito per che cosa lo stava facendo, per l'immagine. L'immagine è tutto nella nobiltà...proprio tutto.

Poi importante è anche il portamento e il linguaggio...

Il solo pensiero di dover stare con dei nobili mi fece star male...

:<< Quante alte pene dovrò affrontare affinché la mia anima resti in pace? >> dissi a bassa voce.

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Capitolo 5
*** Il primo scalino ***


Non dovetti aspettare molto, che l'abito arrivò.

Ma l'ha consegnato Beep Beep??

:<< Richy-kun, c'è il tuo maggiordomo >> disse mia madre con quella sua voce entusiasta...

Che sappia qualcosa?

Il mio cuore andava all'unisono con quei passi leggeri, che si stavano via via avvicinando all'uscio della porta...la mia porta.

Feci il conto alla rovescia...

tre...due...uno...

Bussarono.

:<< Entra pure Sebastian >>

Hei! La camera è la mia!! Insolente.

Sicuramente , come ogni maggiordomo di nome Sebastian, sarà un vecchio...scommetto che ha anche un gatto persiano bianco.

:<< Ecco signorino, l'abito che ha ordinato >>

Chiusi gli occhi per non guardare cosa mi avrebbe fatto indossare pochi istanti dopo quel moccioso.

:<< Hai portato anche gli accessori? >>

:<< Certo Signorino >>

Cosa?? Ma stiamo scherzando??!! L'abito già è uno shock, figuriamoci tutti quei marchingegni per “la figura”.

:<< Hei guarda ch- >>

:<< Sei il migliore Sebastian >>

Rimasi stupita...

Sia perché Sebastian era all'incirca di un anno più grande di noi, sia per quel sorrisino che Richard fece dicendo un “grazie” …

Non ci posso credere!

:<< Adesso signorino, col suo permesso mi congedo >>

:<< Certo fai pure >>

Fece un inchino e uscì chiudendo la porta.

Devo ammettere che è proprio un bel ragazzo, bruno e occhi chiari, non troppo alto...al contrario di questo qui * sospira * il classico biondino , occhi azzurri e niente cervello...

:<< Bene e adesso... >>

Mi girai verso Richard, che porgendomi l'abito, aveva stampato sul volto un sorrisino malizioso.

:<< Su, su provalo >>

:<< Senti, mettiamo le cose in chiaro - dissi con un tono di chi voleva fare un buon affare – Io non voglio andare li e tu non vuoi andarci con me per * tono minaccioso * “eventuali” figuracce ...Quindi, io mi fingerò ammalata e mia madre prenderà il mio posto , che ne dici? >>

Come commercialista non sono un gran che, ma sono sicura che accetterà. Mia madre ha più classe di me.

:<< No >>

:<< Ah, vedi siamo d'accordo >>

:<< No! >>

:<< Eh? Come no? >>

:<< Mi servi tu! E poi tua madre è troppo alta e vecchia -disse abbassando la voce- Vicino a lei non mi farei una buona immagine per i miei coetanei >>

Coetanei ? No, per favore kamisama!

:<< Scendiamo a compromessi >>

:<< No, tu vieni e basta >>

:<< Mrs. No , ci saranno molti nobili ? >>

:<< Te l'ho detto prima, è solo e esclusivamente per nobili! >>

Nella mia testa, la parola Solo , rimbombò...

:<< Promettimi che dopo di questo mi lascerai in pace a leggere >>

:<< Poi si vedrà >>

Ma...questo qui non è un essere umano! E' uno schiavista!

:<< Schiavista! >>

:<< Hai detto qualcosa? >>

:<< No, chi io? >>

Andai a cambiarmi nel mio camerino, ovviamente quasi vuoto.

 

 

:<< Ho fatto >> dissi seccata...

:<< Fammi vedere come ti sta >>

Uscì imbarazzata, non mi piaceva quel vestito troppo corto.

Aveva un corpetto nero bianco con ricami in pizzo bianchi , uno stringi vita bianco, scarpette nere con un fiocco bianco e infine , la parte più carina di tutto quell'ammasso di inutilità , dei guanti neri di pizzo senza dita con un nastro bianco.

Adesso sembro una zebra..

:<< Ti sta bene... * tossì * adesso gli accessori e l'acconciatura...chiama una cameriera >>

:<< Come desidera signorino >>

:<< Non sfottermi ! >>

:<< Oh, non mi dici grazie? >>

Lui arrossì leggermente, non mi interessava molto.

Scesi le scale e andai a chiamare Tia, la mia cameriera; che rimase stupita nel vedermi.

:<< Signorina ! Lei sta benissimo! >>

:<< Ti prego non dirmelo, sali per favore con me >>

:<< Certamente! >>

Aveva stampato sul volto un sorrisino mentre salimmo le scale.

:<< Ecco fatto >>

:<< Adesso siediti, e lei cameriera faccia questa pettinatura alla baka qui presente >>

Adesso lo strangolo con lo stringi vita!

:<< Certo signorino >>

Non sapevo cosa stessero combinando ai miei capelli neri, ma non volevo nemmeno saperlo.

Incrociai le dita...

 

:<< Ecco fatto >>

:<< Adesso puoi aprire gli occhi fifona! >>

:<< Non sono fifona! E' solo che non voglio vedere come mi hai conciato! >>

:<< Su che stari bene, ho fatto creare questa acconciatura per i tuoi capelli setosi >>

Un attimo...

:<< Come fai a sapere che sono setosi? >>

:<< Mentre dormivi, ti sei girata verso il mio lato del letto e ho accidentalmente toccato i tuoi capelli >>

:<< Cosa? >>

:<< Mi sono svegliato presto per creare questa, almeno fai finta di essere contenta... >>

:<< E va bene.. >>

Mi guardai allo specchio...

:<< E' carina... è davvero bella >>

Giuro che mi piaceva tantissimo!

Avevo i capelli raccolti, con dietro un enorme fiocco che faceva “ stile coroncina”. Alcuni capelli erano sciolti, con due ciocche davanti fatte a boccoli. Mi sarebbe piaciuto , in quel momento, avere una frangetta.

:<< Ti ringrazio ! >>

Mi girai verso di lui sorridendolo, gesto che non mi sarei mai sognata di fare in tutta la mia vita.

:<< Adesso Lady -mi porse la mano- andiamo, ci stanno aspettando>>

Scesi le scale a braccetto con lui, giusto per non cadere a causa delle scarpe.

Sotto c'era una limousine ad attenderci...

:<< Come dire... ci manca solo una carrozza con cocchiere e cavalli bianchi >>

:<< Oh, quella era troppo all'antica per i miei gusti >>

Per i tuoi gusti?

:<< Quindi volevi portarla? >>

:<< Certo! Però la limousine è più veloce e dà più effetti >>

Mi venne un gran mal di testa...

:<< Siamo arrivati Lady >>

:<< E' vicino casa , meglio >>

:<< Bhe no proprio vicino, ma abbiamo fatto sgomberare le strade >>

Sgomberare eh?

Sebastian aprì la portiera...

:<< Prego signorino e signorina >>

Scesi il primo scalino...

Forza e coraggio!

 

 

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Capitolo 6
*** Alice e il Bianconiglio ***


Scesi il secondo scalino ...il terzo...

:<< Come mai questa limousine ha tre scalini? >> chiesi perplessa

:<< Signorina, questa limousine è stata costruita per essere una “carrozza moderna” >>

:<< Ah capisco ...>>

No, non capivo la loro mentalità. La mentalità di queste persone.

:<< Non so se hai già avuto a che fare con queste persone, ma in tal caso, resta vicino a me >> mi disse Richard porgendomi la sua mano,

Non ero una bambina piccola , non avevo bisogno di un tutor, eppure presi la sua mano.

:<< Okay. Però voglio mangiare le tortine al cioccolato ! >>

:<< Non ti abbuffare, se no dovrò farti seguire la dieta mediterranea >>

:<< Mediterranea...ah! Tu dici la dieta italiana? >>

:<< Si, esattamente quella. Adesso hem...guarda avanti e no ai dolci sui vassoi. >>

:<< He he, mi hai scoperto >>

:<< I tuoi occhi che brillavano, non si possono non notare. Adesso devo tenere un discorso e - >>

:<< Oh Signorino Van Guiness, come sta? >>

Si avvicinò un anziano signore, con uno smoking bianco.

Sembrava uno di quei imprenditori del Far West.

:<< Oh quale onore Duca! Bhe, che dire, non mi posso lamentare – Quella che si dovrebbe lamentare infatti sono io! - Lei come sta? >>

:<< He, tutto bene. Tuo padre sa in Italia ? >>

:<< Si è partito due giorni fa. Adesso alloggio a “Villa Crimson” , questa è la figlia dei signori Crimson, Lady Mayu >>

.

Richard mi guardò. Notai che anche il signor “orso polare” mi stava fissando.

:<< Ah! E' un piacere fare la sua conoscenza Duca >> dissi facendo un inchino.

:<< Oh, come siete graziosa ojou-sama >>

:<< La ringrazio. E' un onore ricevere complimenti da lei signore >>

;<< Sei molto educata, e sembri anche istruita bene >>

Gli sorrisi.

:<< Sai che ho.... >>

:<< Mi scusi Duca, ma adesso io e la mia partner dovremmo andare >>

Mi vennero i brividi.

:<< Ah certo, mi scusi, Bhe, dato che è la sa prima volta, deduco, buon divertimento ojou >>

Si capisce così tanto che è la mia prima volta?

Essere chiamata ojou dall'orso, era ancora più agghiacciante della “Lady” di questa zebra...

* ride *

Sembra uno zoo.

:<< Che hai da ridere? >>

:<< Niente Richard, niente >>

:<< Non me lo aspettavo >>

:<< Cosa? >>

:<< Sembravi un altra >>

:<< Non volevo metterti in imbarazzo, e poi io e te abbiamo fatto un patto >>

:<< Già il patto...>>

:<< Andiam- >>

:<< Scusa un attimo, vado a salutare vecchi amici >>

:<< Sono della nostra età? >>

:<< Si, faccio subito >>

:<< Posso veni- >>

Cosa stavo per dire?

:<< Cosa stavi dicendo? >>
:<< Niente >>

:<< Aspettami li >>

Come se potessi andarmene.

Guardandomi meglio attorno, mi accorsi che era veramente grande.

All'ingresso c'era un enorme portone con decori in oro, ovviamente tutta la zona era circondata da un alto muro costeggiato da un fiume che , nel centro del parco, formava un grosso lago, su cui si affacciava una villetta.

Ciò che mi colpirono di più furono le piante.

Immaginatevi una circonferenza, tracciate i due assi e immaginate al centro , ovvero nel punto in cui si intersecano gli assi formando un angolo di 90° , ci sia il lago.

Ebbene a nord del lago, c'era un enorme labirinto; a sud (dove mi trovavo io ) c'erano una miriade di aiuole: orchidee , iris, gigli, viole del pensiero, fiordaliso, passiflora, achillea , glicine, loto, ibisco, ginestra, peonie, elleboro, clematide, e altre specie che non conoscevo.

Ad est e ovest c'erano giardini di diversi tipi: dal giardino francese a quello giapponese.

:<< Mi piace questo miscuglio di odori >>

Chiusi gli occhi e mi isolai da tutte quelle parole, da tutte quelle persone...c'ero solo io....

. . .

:<< Hei guarda quella ragazza. Che starà facendo? >>

:<< Si sentirà male? >>
:<< Richard, non è forse la tua partner quella? >>

:<< Eh? Ti sei scelto una tipa strana amico >>

Erano quelli i suoi amici?

Compagnia inutile.

:<< No, lei non è la mia partner >>

:<< Ma avete il vestito … >>

:<< Scusate – dissi accostandomi a loro – non ho potuto fare a meno di ascoltare la vostra conversazione >>

:<< Ah...ecco...noi .. >>

:<< Non si preoccupi, volevo soltanto dirle che io non conosco questo ragazzo, se posso permettermi. Pertanto il fatto che i nostri vestiti siano simili, è una pura coincidenza >>

:<< Ah, ci scusi per il disturbo >>

:<< Si figuri >>

Feci l'inchino e me ne andai lontano da loro...Stupide teste vuote...

:<< Almeno tu ti stai divertendo... >>

dissi a bassa voce continuando a camminare.

 

 

 

:<< E adesso dove sono?>>

Mentre stavo immersa nei miei pensieri, mi ero addentrata nel labirinto.

:<< Non riesco ad uscirne...questo mi sta sfidando! >>

Nonostante non ci fosse nessuno, non mi dispiaceva essere intrappolata li.

:<< Mi sembra di essere Alice. Forse incontrerò un Bianconiglio >> dissi ridendo. 

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Capitolo 7
*** Il loro pensiero ***


Alice: Volevo soltanto chiederle che strada devo prendere!
Stregatto: Be', tutto dipende da dove vuoi andare!
Alice: Oh veramente importa poco purché io riesca...
Stregatto: Be', allora importa poco che strada prendi!

 

 

:<< Sono da più di due ore qui dentro...questo è impossibile! >>

Ero ancora intrappolata in quella gabbia per conigli.

Non c'era anima viva o morta li dentro...

:<< Richard non si sarà accorta che manco? >> mi chiedi sbalordita.

Non mi piace essere derisa, e quel giardino e il suo costruttore mi stavano deridendo.

:<< Troverò un modo d'uscire, a furia di dover scavare un varco tra le piante! >>

Si, mi stava facendo veramente alterare...

 

-Alla festa-

:<< Hei Richy, quadra quella ragazza. Non è carina? >>

:<< Fred, sarà più grande di noi di almeno 15 anni! >>

:<< E che fa amico. Si fanno i matrimoni combinati anche fra giovani e vecchi di cinquanta anni >>

:<< Bhe, io non sono quel genere di persona che si metterebbe con una ragazza solo per la bellezza >>

:<< Già, a te interessano i soldi >>

:<< Esattamente >>

:<< Sai, quella tipa di prima sembrava ricca >>

:<< Chi? Quella con l'abito simile al mio? >>

:<< Esatto >>

:<< Forse, ma non la conosco >>

:<< Eppure è strano >>

:<< Cosa? >>

:<< Sono stato a tutti i ricevimenti, feste , balli … e chi più ne ha, più c'è ne metta...ma non l'ho mai vista >>

:<< Ti piace? >>

:<< Solo dall'apparenza >>

:<< Ma starai scherzando spero! >>

:<< Ma no, era carina. >>

:<< A me tipe come lei non piacciono >>

:<< Ma se nemmeno la conosci! … O...aspetta! Vuoi vedere che era veramente la tua accompagnatrice? >>

:<< Ma per favore! >>

:<< E invece ti dico che ho fatto centro! Ecco perché eri tutto alterato. Che c'è, ti vergogni di lei? >>

:<< Non è la mia accompagnatrice >>

:<< Ti vergogni di lei. >>

:<< Non l'ho mai detto >>

:<< Ma si capisce. A me non mi puoi ingannare, ti conosco da quando siamo piccoli. So tutto del tuo carattere. >>

:<< Bhe...hai indovinato. Ma non dirlo a nessuno >>

:<< Intanto tu sei venuto con qualcuno! Io con mia madre...che seccatura. Perché la prossima volta non fai venire la Lady con me? >>

:<< Si si...come vuoi. Ma adesso dovrei fare un discorso, ho tardato troppo >>

:<< Corri Romeo... hai un sacco di Giuliette che ti aspettano! >>

* si gira facendo una smorfia *

:<< Chissà dov'è finita quella ragazza...è brava a svanire >>

 

:<< Ah...Atciù! Qualcuno sta parlando male di me, me lo sento! Ahhh Richard, questa te la farò pagare!! >>

Mi accasciai al suolo, ero esausta i piedi mi facevano male e il vestito era scomodo.

Lo stracciai, tolsi i tacchi alle scarpe e al diavolo tutte quelle cianfrusaglie fra i capelli.

:<< Quasi, quasi cammino scalza >>

E così fu.

Mi tolsi anche le scarpe, adesso sembravo uscita da un naufragio.

:<< Pensa, pensa ,pensa...metti in moto i neuroni! … *guarda a terra *

Ma certo! Pollicino!! >>

Si ero un genio. Potevo fare come pollicino.

Avevo scarpe, buona parte di stoffa , fermagli , un fiocco e delle foglie. Capite cosa significava?

Potevo lasciare dietro di me una scia, per non fare sempre il solito giro...tipo come...etto...si , il filo di Arianna.

:<< Sono un genio ...sono un genio *canta * ...In men che non si dica uscirò da qui >>

 

.

 

:<< Signori e signore, grazie per essere qui oggi. *applauso *

Ebbene, vi piace il parco? Mio padre l'ha costruito per la nostra classe, la classe sociale dei nobili. Noi non ci dobbiamo mischiare tra la gente comune, tra i villani. In noi scorre sangue blu, sangue di persone qualificate, sangue di quelle persone che hanno fatto la storia.

Ebbene signori, da oggi non dovremmo più stare nei nostri giardini di casa, non dovremmo più organizzare feste e scordarci di qualcuno...da oggi, questo sarà il nostro raduno. Solo per noi.

Con questo breve discorso, vi auguro una buona permanenza.

Grazie a tutti >>

Ci fu un altro applauso.

:<< Sei stato grande Richy , hai quasi impressionato anche me >>

:<< Taci Fred, sorridi e basta >>

:<< Certo certo, ojou-sama >>

:<< Se mi chiami ancora così, ti uccido >>

:<< Si, si...piuttosto, sai dirmi “Lady non la conosco” dov'è finita? >>

:<< E io che ne so? >>

:<< Ho capito, chiedo al tuo maggiordomo >>

:<< Fai quello che ti pare, io sto qui >>

:<< Certe volte non ti sopporto sai? >>

 

:<< Hey Sebastian! >>

:<< Salve signorino Fred Lithuanez, in che cosa posso esserle utile signorino? >>

:<< Oh Sebastian, Fred basta. Togli tutti quei onorifici... >>

:<< Allora...signorino Fred, in che cosa posso esserle utile? >>

:<< Non cambi mai eh? … Sto cercando l'accompagnatrice di Richy, l'hai vista? >>

:<< Non ho visto Lady Mayu da nessuna parte >>

:<< Hai controllato nei giardini? >>

:<< Ci sono passato prima per servire tortine, ma non l'ho vista >>

:<< E il cancello? >>

:<< E' chiuso signorino >>

:<< Allora...il labirinto! >>

:<< Vuole che l'accompagni? >>

:<< Era scontato, andiamo a prendere una mappa >>

:<< Certo Signorino >>

 

:<< Vento perché ??? >>

Mentre stavo facendo per l'ennesima volta lo stesso giro, il vento si alzò facendo volare le foglie...

:<< Basta, ci rinuncio. Chiunque abbia architettato questo giardino, ha la mia ammirazione>>

Mi sedetti nuovamente a terra, dove mi addormentai.

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Capitolo 8
*** Chi è Romeo? ***


:<< Ecco a lei signorino >>

:<< Thanks! >>

*Fa un cenno a Sebastian *

:<< Mi hanno dato la mappa, andiamo >>

:<< Certo signorino >>

:<< Hei Sebas-chan! >>

:<< Si? >>

:<< Chiamami solo Fred, lo sai che odio gli onorifici >>

:<< Ma lei signorino- >>

:<< Ricorda, io non sono un nobile “puro” , come dicono loro, sono stato adottato...ma prima ero come te. Quindi non chiamarmi signorino ma solo Fred >>

:<< Ho capito, sign- volevo dire Fred >>

*pat pat *

:<< Ecco bravo >>

* brivido *

:<< Si congela >>

:<< La giornata sta volgendo al termine >>

:<< Poverina, era vestita tutta scollata...starà morendo di freddo...Ah! Ci sono! Vado a prendere lo smoking di riserva >>

:<< Le darà uno smoking? >>

:<< Certo! Starà morendo di freddo e sicuramente non lo darà a vedere, quindi porterò uno smoking per non farla sentire in imbarazzo con la mia giacca >>

:<< Le posso dare anche la mia se vuole >>

:<< Ma poi sentirà freddo alle gambe >>

:<< Giusta osservazione Fred >>

:<< Adesso sarà meglio muoverci >>

E i due cavalieri, se si possono definire così si avviarono..

 

-Intanto Richard -

 

:<< Signorino Van Guiness , gran bel discorso, complimenti >>

:<< Grazie Duca >>

:<< Già, anche se di età inferiore alla nostra, hai parlato proprio come noi >>

:<< Oh ma lei, duchessa, se li porta benissimo gli anni *bacia la mano * >>

:<< Come sei gentile Richard >>

:<< Hei Richard Van Guiness! >>

:<< Buonasera conte >>

:<< Vostro padre ha fatto un lavoro stupendo, bravo veramente bravo >>

:<< Oh, lei lo elogia troppo >>

Conte :<< Il giardino francese è stupendo... >>

Duca :<< Ah, non l'ho ancora visto >>

Conte :<< Allora venga con me Duca >>

Duca :<< A dopo signorino >>

:<< Si diverta Duca >>

*brividi *

:<< Si gela >>

:<< He he , Richard vuoi che qualcuno ti riscaldi? >>

:<< Scommetto che tu già ne hai trovato una, vero Ronny? >>

:<< E non è il solo Richard >>

:<< Da te, Haru, non me lo aspettavo >>

Haru :<< Hei, sono un nobile , mi devo divertire oltre che a fare discorsi >>

:<< Spero che siano almeno ricche >>

Ronny :<< La “mia” ragazza, è quella contessina lì >>

:<< Ma l'hai vista in volto? E' orribile! >>

Haru :<< Potevi sceglierti una migliore...io ad esempio ho scelto quella domestica che serve bevande >>

:<< Per favore! >>

Ronny :<< Richy, noi ci accontentiamo di poco >>

Haru :<< Hahahhaha! E' vero...su non essere pignolo nella scelta di donne >>

:<< Ma io non sono pignolo, voglio trovare una alla mia altezza >>

:Ronny :<< Nessuna lo sarà mai. Le donne sono solo uno strumento, non è così Haru? >>

Haru :<< Oh, come le stufe! >>

*si mettono a ridere *

Haru :<< A proposito Richard, lo sai che quella ragazza che aveva il tuo stesso vestito, è la più carina che ho visto fin ora >>

:<< Esiste una persona chiamata oculista, ti consiglio di andarci >>

Ronny :<< Haru ha ragione...penso che non sia il tuo tipo ecco perché. >>

:<< Io vado a prendermi qualcosa di caldo...e non pensate male! >>

Haru e Ronny :<< Veniamo con te >>

 

 

:<< Non posso credere che una persona si addentri qui dentro da sola, non lo pensi anche tu Sebas-chan? >>

:<< … >>

:<< Sebas-chan??? >>

:<< Ci sono signorino >>

:<< Non farmi prendere colpi! >>

:<< Mi scusi >>

:<< Mi hai chiamato di nuovo signorino...*con aria scherzosa * adesso ti picchio e ti faccio la bua >>

:<< Certo signorino >>

:<< Sai, alle volte penso che tu mi prenda in giro con questa frase >>

:<< Come sign- ...Fred? >>

:<< Certo signorino >>

:<< … >>

:<< Allora com'è la tua copia? >>

:<< Imperfetta >>

:<< Come sei crudele! >>

:<< Scusi Fred >>

:<< Hahahaha stavo scherzando! … Sta diventando subito buio, di questo passo non la troveremo mai >>

:<< Dividiamoci >>

:<< No , no !! E se ci perdiamo?Abbiamo una sola mappa >>

:<< Per me non è un problema >>

:<< E Richy? Non sarà contento se non trovi ...come si chiamava? >>

:<< Lady Mayu >>

:<< Perché la chiami per nome? >>

:<< La signorina è molto simile a lei, Fred >>

:<< Davvero? >>

:<< L'ho vista solo per alcuni minuti a villa Crimson , e l'ho tenuta un po d'occhio nella festa >>

:<< Si vede come l'hai tenuta d'occhio >>

:<< Io guardavo il signorino >>

:<< Allora non dire che l'hai tenuta d'occhio >>

:<< Accendiamo la torcia >>

:<< No aspetta....tu adesso mi dici che hai una torcia?? >>

:<< Mi scusi Fred, adesso è obbligatoria >>

:<< Oh...bene...io prima rischiavo di passarle vicino e non vederla ! >>

:<< Ma ci sono io >>

:<< Giusto, tu e la tua vista da gufo >>

:<< Lo prendo come un complimento >>

:<< Sebas-chan, alle volte sono SICURO che mi prendi in giro >>

:<< Oh, non mi azzarderei mai >>

:<< Davvero? Eppure io ho ques- >>

*inciampa *

:<< Ma...che cosa- >>

:<< Fred, è la signorina Mayu >>

:<< Oddio gli sono caduto sopra ! *si rialza in fretta * >>

:<< Sta dormendo? >>

:<< Si Sebas-chan... dorme con questo freddo?? >>
:<< Sarà stremata...guardi il suo abito >>

:<< L'ha stracciato, che strana ragazza...non ha nemmeno più le scarpe e i fermagli >>

*ride un po *

:<< Allora anche un maggiordomo ride >>

:<< Mi scusi è che...non avrei mai pensato che un'aristocratica arrivasse a questo >>

:<< Forse l'abito le era d'intralcio >>

:<< O forse *prende un pezzo di stoffa da una siepe * stava lasciando dei segni per indicare il suo passaggio >>

:<< Bhe comunque sia, portiamola alla villa >>

*tocca mano *

:<< E' completamente ghiacciata >>

:<< La porto in spalla io signor- voglio dire, Fred >>

:<< Si, sei più forte di me >>

 

Che calore...

Cos'è? Sto avendo allucinazioni? E' impossibile che qualcuno mi abbia trovata in quel labirinto...

E' un sogno nel sogno...

 

:<< Che dici, avrà ancora freddo? >>

:<< La sua temperatura si sta stabilizzando Fred >>

:<< Meno male >>

:<< Io vado ad avvisare il signorino Richard, con permesso >>

:<< Ah, si...grazie! >>

:<< Si figuri >>

*chiude la porta *

 

:<< C'erano un sacco di posti dove poter andare e tu hai scelto il labirinto...Adesso sembri Alice nel paese delle meraviglie, peccato che questo pseudo mondo non è così >>

Qualcuno mi sta accarezzando...

Mi alzai di colpo...

:<< Dove sono? >>

:<< Ti sei svegliata finalmente, Alice >>

:<< Bianconiglio? >>

Il ragazzo che avevo davanti mi guardò con area perplessa, poi scoppiò a ridere...

:<< Questa era bella! >>

:<< Ah, scusami...chi sei? >>

:<< Sono Fred, un amico di Richard >>

Appena sentì che era un suo amico, mi venne un disgusto...

:<< Sei stato tu a trovarmi? >>

:<< Si >>

:<< Grazie, ma potevi anche risparmiartelo >>

:<< Ehi aspetta..cosa? >>

:<< Non voglio essere un giocattolo, di a Richrad che non doveva scomodare un suo amico per trovarmi >>

Mi alzai dal letto...mi girò la testa e ricaddi sul materasso...

:<< Calmati...hai la febbre penso >>

Mise la sua mano sulla mia fronte..

:<< Non toccarmi! >>

:<< Ma guarda che hai frainteso! Richard non mi ha detto di cercarti, me ne sono accorto da solo che mancavi >>

:<< Ma se nemmeno mi conosci! >>

:<< Ti ho visto mentre azzittivi quei due bifolchi di Ronny e Haru... >>

:<< Ah, quindi tu non stavi insieme a quei individui? >>

:<< No, loro non mi considerano all'altezza >>

Non capii cosa significasse “all'altezza” ma non feci altre domande...

:<< Grazie >> gli dissi imbarazzata

:<< Che cavaliere sarei se no? >>

:<< Addirittura cavaliere? >>

:<< Eh? Non vedi l'armatura e i muscoli? >>

Ci mettemmo a ridere...

:<< Io sono Mayu >>

:<< Piacere di conoscerti Lady Mayu >>

:<< Oh, te ne prego, senza onorifici >>

:<< Stessa cosa per te >>

Mi era simpatico.

:<< Anche se hai la febbre, sarebbe meglio che ti cambiassi d'abito >>

:<< Ah già...l'ho stracciato >>

:<< Perché? >>
:<< Era ingombrante e poi mi serviva per lasciare il mio passaggio >>

:<< Sei la prima ragazza che dice di non sopportare abiti lussuosi >>

:<< Anche se sono nobile, non mi piace atteggiarmi o altro... >>

:<< Capisco...Mi stai simpatica Mayu! Tieni *porge * questo è uno smoking che mi sono portato di riserva, usalo pure >>

:<< Ah grazie ! >>

:<< Figurati >>

Aveva pensato proprio a tutto...

:<< Pensavo che nessuno sarebbe venuto a cercarmi...ti ringrazio di cuore Fred! >>

Lui arrossì leggermente, poi lasciò la camera per permettermi di cambiarmi...

 

- Da Richard-

:<< Signorino, mi scusi dovrei- >>

:<< Non ora Sebas-chan >>

:<< Mi permetta signorino ma io le devo com- >>

:<< Ho detto non ora! >>

:<< Signorino, la prego mi ascolti un attimo >>

:<< Sebas-chan, devo incontrarmi con persone importanti per affari...il resto dopo >>

:<< Farò subito >>

:<< Dimmi allora >>

:<< Ho trovato la signorina Mayu, era nel labirinto...giaceva a terra. Adesso sta nella villa con il signorino Fred, credo che abbia la febbre quind- >>

:<< Giaceva a terra? >>

:<< Si, si era addormentata >>

:<< Adesso come sta? >>

:<< Non lo so, l'ho lasciata alle cure di Fred e- >>

Richard si mise a correre...

:<< Signorino >>

:<< Di al conte e agli altri che arriverò tra poco...stanno nel giardino francese >>

:<< Certo >>

Quella baka!

 

 

:<< Hai fatto Mayu? >>

:<< Si, grazie >>

*entra *

:<< Però ti dona il completo >>

:<< Lo prendo come un complimento >>

:<< Lo era. Stenditi a letto e riposa... >>

:<< Ma io sto bene >>

:<< No che non stai bene, sei rimasta per ore e ore fuori al gelo e hai la febbre >>

:<< Davvero, sto bene >>

:<< Riposati, o vuoi andare fuori con i nobili? >>

:<< Risposo! Assolutamente risposo >>

:<< Brava >>

:<< Non sono piccola. Grazie di tutto, ti ripagherò ...adesso se vuoi puoi pure andare >>

:<< Non ti preoccupare, mi piace stare in tua compagnia >>

:<< Non lo trovi noioso? >>

:<< No. Sei una persona colta e geniale...ma rimani pur sempre una ragazza >>

:<< Un giorno diventerò ancora più forte >>

:<< Certo >>

Mi riaddormentai.

Sta volta ero al caldo, sentivo le mani di Fred accarezzarmi i capelli e in qualche modo mi rilassava...il fuoco scoppiettava e le coperte profumavano...

Mi piace come persona...

 

:<< …. * corre * …. >>

*apre la porta *

:<< Mayu!! Fred togli le tue mani da lei! >>

:<< Romeo è venuto >>

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Capitolo 9
*** Vero o falso ***


:<< Dimmi Romeo, hai già scaricato le altre Giulette? Adesso vuoi anche questa?>>

:<< Non fare lo spiritoso con me Fred, dico sul serio >>

:<< Adesso Mayu sta dormendo, ha la febbre quindi lasciala stare >>

:<< Allora tu puoi andare, qui ci penserò io >>

:<< Non sei affidabile >>

:<< Che cosa? >>

:<< Ma dai, non ti è importato niente oggi quando Robby e Haru l'hanno presa in giro e tu hai negato perfino che lei era la tua partner. >>

:<< Quelle erano alcune circostanze >>

:<< Davvero? >>

:<< Su Fred, lo sai che a me lei non piace >>

:<< Lo so, tu mi hai detto “fai come vuoi “ . Io l'ho trovata, adesso lei è mia >>

:<< Ma starai scherzando?! Ti piace quella li? >>

:<< Se mi piace o meno , questo non lo so. Ma, lei è diversa >>

:<< Si, lei è strana. Pensa che stava per farmi credere che ci fossero famiglie più felici delle nostre nonostante siano poveri. Non lo trovi divertente? >>

:<< L'unico che ride qui sei tu >>

:<< Ma andiamo, ti stai solo prendendo gioco di lei >>

:<< Questo non lo puoi sapere >>

:<< Ti conosco bene, anche tu non sei diverso da noi >>

Cos'è questo chiasso?

:<< Voi mi avete sempre guardato dall'alto verso il basso >>

:<< Ma cosa stai dicendo? >>

:<< Non pensi di averla ferita abbastanza oggi? >>

:<< Ma quale ferita e ferita! Lei non fa caso a queste cose, è una bambola! >>

Avevo il corpo indolenzito, ma mi alzai...

:<< State parlando di me, vero? >>

:<< Altro che febbre, riesci a stare in piedi >>

Stavo barcollando, quando sentii il braccio di Fred sorreggermi...

lo guardai come per ringraziarlo.

Il fuoco continuava a scoppiettare. Fuori dalla finestra ormai era buio, la luna e le miriadi di luci appese per costeggiare la villa, creavano un effetto magnifico. Ma da li presto si sarebbe scatenato qualcosa...una tempesta forse.

:<< Bambola? Tu non sei nella posizione più adatta per criticarmi! >>

:<< Davvero? Sentiamo >>

:<< Sei solo una marionetta usata dai tuoi genitori >>

:<< Ancora con questa storia? >>

:<< Si, perché tu sei cocciuto...pensi davvero che io non mi sia sentita ferita? >>

:<< Non ne avevi motivo >>

:<< Con parole come “ Non so se ci hai già avuto a che fare con queste persone, ma in tal caso resta vicino a me” … avermi creato un acconciatura esclusivamente per me, avermi fatto credere di essere accetta! Ti ho dato la mia fiducia e tu cosa fai? La getti via appena ti aggreghi a quelle stupide teste vuote >>

Ero stata una schiocca! Gli ho creduto, ho creduto di potermi fidare, ho creduto di poter cambiare, ho creduto di avere un sacco di “prima volte” con lui...e invece...

:<< Tu hai illuso me e io ho illuso te, è uno scambio equivalente >>

:<< Non hai il diritto di usare quel termine ! >>

:<< Bhe, comunque staccati da Fred...non hai la febbre >>

:<< Ma , ti dico che lei sta male! >>

:<< Fred, sei un mio amico non mentirmi >>

:<< Amico? Sbaglio o per te sentimenti come questi sono inutili? >> gli dissi per stuzzicarlo

:<< Staccati avanti >>

Feci un cenno con la testa a Fred...Non lo volevo mettere a lite con una persona di alto rango come quel cuore vuoto che avevo d'avanti.

:<< Sto bene >>

Fred :<< Ma tu lo sai che hai la febbre >>

:<< Non preoccuparti * sorriso * ti ringrazio >>

:<< Adesso andiamo a casa ...guarda come hai ridotto il mio abito! Poi cos'è questo smoking? >>

:<< Me lo ha prestato Fred >>

:<< Fred qui e Fred li! Lui non è diverso da noi >>

:<< … >>

Scesi le scale, mi girava la testa così mi aggrappai alla ringhiera di legno, incisa con dei riccioli...era davvero carina insieme al tappeto rosso con pizzo color oro...

:<< Dai che non sei una vecchia, staccati su! Mi farai fare brutta figura >>

Mi staccai.

Devo mantenere il patto...mi lascerà libera dopo di questo...

Scesi altri scalini...ancora altri...La villa era a due piani, ma il tetto e il piano terra sembravano così lontani...non sentii più niente

La mia vista si offuscò, il mio corpo cedette...avevo caldo, troppo...subito dopo avevo freddo, troppo...

 

-Intanto nel giardino francese-

Il conte, la duchessa e il duca si stavano sorseggiando uno champagne, seduti su un altalena a dondolo d'argento, Il maggiordomo, invece, rimaneva lì immobile sempre nella sua posizione eretta.

Le candele facevano capricci, spegnendosi e accendendosi quasi come se stessero danzando...

:<< Ma quanto ci mette il signorino Van Guiness? >>

:<< Mi scusi, ma era urgente >>

Duchessa :<< Cosa? >>

:<< Ha avuto un imprevisto >>

Conte :<< Quale? >>

:<< La signorina Mayu, non si è sentita bene >>

Duca :<< Ah, la ragazza che ho conosciuto oggi. Era davvero una creatura splendida. Cosa le è successo? >>

:<< Ha la febbre a causa del gelo >>

Duca :<< Giusto, aveva un vestito corto >>

Duchessa :<< E' la partner di Richard? >>

Duca :<< Si, dovevi vederla . Com'era graziosa ed educata >>

Conte :<< Di che famiglia fa parte? >>

:<< Dei Crimson >>

Conte :<< Ah, capisco...avevo sentito dire che aveva una figlia. Ma non l'ha mai portata ai ricevimenti >>

Duca :<< Forse era geloso >>

Si misero a ridere tutti e tre... mentre una goccia cadde su un fiore, scendendo lungo il petalo, lo stelo, cadendo a suolo usando come trampolino la foglia...

Le nuvole si scaricarono della loro tensione.

 

 

:<< ...yu...Mayu! >>

Senti la voce di mia madre...

:<< Vattene, non sto facendo niente di male...lasciami sola >>

La voce insisteva...

:<< Voglio solo il ciliegio >>

Insisteva...

:<< Madre, se non ti vado bene così allora revoca il mio cognome! >>

:<< Richard, te l'avevo detto che stava male! >>

:<< Ma io pensavo che facesse per finta...che stesse mentendo >>

:<< Non mi dia mai retta! Io non capisco nulla di medicina, e se fosse grave? >>

:<< Ma no, non fare il paranoico! >>

La situazione peggiorava.

Il vento soffiò più forte, così forte da far aprire la finestra e far entrare quelle gocce che da tempo stavano bussando.

:<< Fred chiudi la finestra! >>

:<< E tu ravviva il fuoco! >>

Hai visto? Ti ho sempre detto di non credere agli altri. Usali, proprio come loro useranno te...

Ma io voglio cambiare!

E come? Ti stai indebolendo.

Voglio essere forte.

Sai perché senti questo vuoto?

Perché non ho nessuno...

Al contrario, le persone stanno male proprio quando qualcosa a cui sono attaccati.

Così debole...così gentile...eppure così crudele.

 

:<< Signori, vi prego di entrare nella villa >>

Conte :<< Stupido maggiordomo guarda che l'avevamo capito! >>

Duchessa :<< Caro, chiamiamo la nostra serva...andiamo a casa >>

Duca :<< Certo cara, vado a cercarla >>

Haru :<< Scusate, avete visto Richard? >>

Conte :<< Non so dove sia >>

Ronny :<< Hei, servo sai dirmi dov'è il tuo padrone ? >>

:<< Mi scusi signorino, ma al momento il mio padrone ha da fare >>

Haru :<< Sicuramente si starà divertendo come gli abbiamo suggerito >>

Ronny :<< Già... ah, hai visto Fred? >>

Haru :<< Non da quando lo abbiamo gettato nel fiume >>

Ronny :<< Hhahahhaha!! Chissà se si fa il bagno con le paperelle >>

Si misero a ridere.

Conte :<< Basta! Io me ne vado... Sebastian porga i miei saluti al signorino >>

:<< Certo signore, arrivederla >>

 

 

 

:<< Sembra che tutti si siano radunati qui >>

:<< No, non per molto. Guarda se ne stanno andando >>

:<< Io devo scendere, mia madre mi starà cercando >>

:<< Un momento *afferra >>

:<< Che c'è ? >>

:<< Ti hai interesse solo con chi è più grande di noi, non usarla come giocattolo >>

:<< Credi davvero che quello sia il “vero” io? >>

:<< Lei è il mio giocattolo, la mia bambola >>

:<< Non puoi comprare tutto con i soldi,è una realtà che scoprirai molto presto >>

:<< E pensare che la nostra amicizia era indistruttibile >>

:<< Si, prima che tu ti unissi a quei bifolchi … ora devo andare. >>

:<< Arrivederla >>

:<< Che freddezza... Mayu eh? >> disse a bassa voce prima di chiudere la porta.

 

:<< Sebastian, hai visto Fred? >>

:<< Lo vado a cercare Madame >>

:<< Non c'è bisogno, sono qui mamma >>

:<< Ti sei divertito ? >>

:<< Si, molto >>

:<< Hai cambiato smoking, che fine ha fatto quell'altro? >>

:<< Si era macchiato di succo >>

:<< Il solito pasticcione - sorride – Sebastian, porga i miei saluti al signorino Richard >>

:<< Certo Madame, arrivederla >>

:<< Arrivederci Sebas-chan! >>

:<< Arrivederla signorino >>

Il grande portone si aprì.

I fulmini e la pioggia erano come re e regina quella notte.

 

:<< Anche gli ultimi invitati se ne sono andati... *tira un sospiro di sollievo * >>

*bussano alla porta *

:<< Sebas-can, sei tu? >>

:<< Si signorino >>

:<< Entra pure >>

Aprì la porta.

:<< Come sta la signorina? >>

:<< Non lo so... >>

:<< Signorino c'è qualcosa che no- >>

:<< Oggi mi sono comportato male con lei...ho negato la sua presenza...ma è questo l'aspetto che gli altri si aspettino da me, è questo il “Richard che è stato accettato “ Non ho il suo stesso coraggio... >>

:<< Non se la prenda con se stesso...sa signorino, Lady Mayu l'ha cambiato >>

:<< No, non è così >>

:<< Invece si. Lei prima non avrebbe mai lasciato un affare per una donna, non si sarebbe mai prso la briga di rimanere sveglio per creare una capigliatura splendida >>

:<< Ha ha … già … e adesso guarda come l'ha ridotta >>

:<< Già >>

 

Calò il silenzio.

Ormai nella grande villa c'erano solo loro tre e quel fuoco acceso che riscaldava e dava luce alla stanza.

Le luci vennero spente, non c'era bisogno di altri raggi...

Il tintinnio delle gocce era incessante, il ragazzo biondo si addormentò vicino a quell'Alice ormai addentrata in quel mare sconosciuto.

Il maggiordomo premurosamente, coprì il piccolo Romeo.

 

:<< Si signora, per sta sera Lady Mayu e il signorino Richard dormiranno qui …. Non si preoccupi, baderò io a loro >>

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Capitolo 10
*** Si va in città! ***


Dopo la frenetica pioggia, ecco che fa la sua comparsa il sole.

I fiori erano decorati con perle di diamanti, i loro colori erano più accesi.

Le formiche erano già a lavoro per rimediare ai danni causati da quella danza di cristalli...

Il cielo si era sfogato, aveva finito il suo pianto

Quale poteva esserne stata la causa?

Tutto, era ricoperto da uno strato d'acqua, che continuava a scorrere in tutte le direzioni.

L'unica logica era il caos.

Mi girava ancora la testa, mi sembrava di essere stata su una nave in balia della tempesta...

:<< Mmm … che mal di testa... dove sono? >>

:<< Signorina, siamo alla villa >>

:<< Quale villa? >> dissi ancora con gli occhi chiusi.

:<< Possibile che con la caduta lei abbia perso la memoria? >>

:<< Quale cadut- … ahhh quella caduta... >>

Quella parola fu l'ingranaggio che mise in moto il mio istinto,che credevo ormai perso, omicida.

Aprì gli occhi e …

:<< Cosa ci fa “lui” qui...qui vicino a me? ...Levalo, spostalo, buttalo dove vuoi , ma fallo prima che io lo pesti a sangue con quei bei paia di tacchi a spillo che mi ha dato. Almeno saranno utili a qualcosa >>

Le ultime gocce che colavano dal tetto, battevano sul marmo del davanzale.

:<< Signorina, il signorino Richard non pensava veramente quelle cose... >>

:<< Non giustificare ogni suo gesto – mi misi una mano sulla fronte- sembra che la febbre sia scesa... Vado a casa >> dissi scendendo dal letto.

:<< Oh, signorina faccia prima colazione >>

:<< No grazie. Non voglio passare un minuto in più con lui >>

:<< Mi dispiace, ma dovrà “sopportarlo” ancora per un paio di settimane...siamo solo al terzo giorno >>

Giusto! Dovrò sopportarlo ancora per molto!!

Mi ero completamente dimenticata della partenza dei nostri padri...

Padri...

:<< Mi scusi Sebastian, ma la madre di Richard? >>

:<< La madre del signorino, è venuta a mancare anni fa... attualmente il signor Van Guiness ha delle amanti >>

Mayu :<< Concubine quindi … >>

Sebas-chan :<< Si... >>

Mayu :<< E a Richard questo va bene? >>

Sebas-chan :<< Il signorino non mi ha mai detto i suoi sentimenti >>

Che situazione, peggio della mia...

Un passerotto, che era probabilmente di passaggio, si appollaiò su quel freddo davanzale...

Mayu :<< E' un pettirosso >>

Sebas-chan :<< Mi scusi? >>

:<< Si, il passerotto sul davanzale >>

:<< Dovrebbe migrare, sta arrivando l'inverno >>

:<< … Forse non vuole lasciare la sua casa >>

:<< Ma loro lo fanno per istinto, non hanno una ragione >>

:<< Tu dici? >>

La teiera sbuffò...

Sebas-chan :<< E' pronto il tè signorina >>

:<< Te ne prego, chiamami solo Mayu... mi fai sentire vecchia >>

:<< Non era mia intenzione sign- Mayu >>

Era tè nero. Che poi anche se viene chiamato così non è di colore nero...ma più sul marroncino.

Mi piaceva...

Mayu :<< Che peccato >>

Sebas-chan :<< … ? >>

Mayu :<< Non ho assaggiato nemmeno una tortina al cioccolato - gli dissi con un tono capriccioso- qui siamo in città....Io esco! >>

:<< Mi scusi, dove va? >>

:<< A comprare una crepes >>

:<< Aspetti, non può andare da sola >>

:<< Si che posso, tu sei il “suo” maggiordomo. Non il mio >>

:<< Almeno si cambi i vestiti >>

Aveva ragione, avevo ancora lo smoking, i capelli spettinati e non mi ero lavata i denti...

Mayu :<< Hai dei vestiti? >>

Sebas-chan :<< Il signorino ne ha fatti portare alcuni, ma penso che ce ne siano solo per uomini >>

:<< Phuff! >>

:<< Cosa la fa ridere? >>

:<< Hai detto uomini, ma io vedo solo un finocchio biondo >>

Sebastin si ammutolì, forse potevo pure risparmiamela...

Aprì l''armadio, trovai numerosi smiking e...

:<< Bingo! >>

:<< Cos'è un Bingo? >>

:<< Ho trovato un abito femminile! >>

:<< Quindi è un abito femminile? >>

Mayu :<< Di cosa stai parlando? >>

Sebas-chan :<< Del “Bingo!” >>

Mayu :<< Hahahaha!! Non è un abito, è un modo di dire quando ad esempio trovi qualcosa, vinci etc... ed è preso da un gioco >>

Sebas-chan :<< Capisco... Comunque, lei non può uscire di qui >>

:<< Perché no? >>

:<< Ho detto a sua madre che mi sarei preso la responsabilità sia sua che del signorino >>

:<< Dai, faccio subito subito!! >>

Gli feci l'occhiolino e unì i palmi delle mani

:<< Daiii!! >> gli dissi con tono supplichevole

:<< Le do solo cinque minuti >>

:<< Volo!! >>

:<< Non cada per le scale >>

:<< Certo! >>

Scesi le scale...o forse meglio dire...saltai le scale...ero felice.

Finalmente in città !!

:<< Signorina... ha dimenticato qui il suo abito >>

Frenai di colpo...

:<< Misericordia! Sono una sbadata!! >>

:<< Hehe >>

Strofinai gli occhi...

Ho visto bene?? Sebastian che ride??!!!

:<< Hai riso! >>

:<< No, non ho riso >>

:<< Oh, si che hai riso! >>

:<< Penso che lei soffra anche di allucinazioni >>

:<< Eh no, non mi inganni. Tu hai riso! >>

:<< Bhe forse... >>

:<< Dovresti ridere più spesso! >>

Presi l'abito e andai nel bagno affianco alla camera...

Mi tolsi lo smoking e recuperai il mio borsellino.

L'avevo nascosto , prima nella calza dell'abito, poi nei calzini...sono un genio.

:<< Non è male come abito. Certo un po' troppo appariscente, ma tutto sommato i colori sono teneri >>

:<< Si come i teneroni di casa modena! >>

:<< Richard?? Quando ti sei svegliato? >>

:<< Chi ti dive che stessi dormendo? >>

Aveva sentito tutto?

Richard :<< Dove vai? >>

Mayu :<< Allora vedi che stavi dormendo? >>

Richard :<< Sei troppo astuta tu >>

Mayu :<< Ovvio, io leggo. La lettura è la fonte di saggezza. >>

Richard :<< Ti prego, risparmiami i tuoi motti...dove vai? >>

Mayu :<< Non sono obbligata a dirtelo >>

Richard :<< Hai ancora la febbre >>

Mayu :<< Si, ma è scesa... >>

Richard :<< Allora, dove vai? >>

Mayu :<< Scappo >>

Vediamo che reazione ha...

Richard :<< … Scappare? Non è troppo semplice così? >>

:<< Stavo scherzando... >>

:<< … allora, dove vai? >>

:<< Non lo dico a uno che mi ha fatto venire ad una festa per poi lasciarmi sola, deridermi, farmi beccare la febbre e poi farmi cadere per le scale >>

:<< ...E' stata in parte anche colpa tua >>

Aprì la porta di scatto facendolo cadere al suolo.

:<< Colpa mia?? Tch! Sei incredibile! >>

Colpa mia? La mia unica colpa è essere venuta qui!

Ne ho abbastanza...

:<< Da oggi, dormirai nella stanza per gli ospiti. Cambierò serratura alla porta dato che mi sono accorta che tu hai fatto un duplicato della mia chiave >>

:<< Da quando lo sai? >>

Mi avvicinai a lui, lo fissai dritto negli occhi e gli dissi

:<< Puoi deridere di me, puoi provare disprezzo di me , puoi trovarmi ripugnate...ma sappi che io non mi lascio raggirare da nessuno. Ripugnanza...curiosità...scherno...disprezzo...ostilità...Ci sono abituata. >>

Distolsi lo sguardo da lui, presi una giacca e scesi le scale.

Notai di aver lasciato senza parole Richard...sorrisi un po' .

Non sei istruito come me caro, non avrai mai l'ultima parola...

Sebastian :<< Signorina...Mayu, la prego aspetti >>

:<< Scusa, porterò anche a te una crepes ! >>

Aprì il grande portone, facendo entrare un po di luce in quella buia villa...

La natura mi accolse, si sentiva ancora quel buon profumo di fiori...stavolta accompagnato da un odore di terra bagnata.

Il sole stava asciugando tutto, stava raccogliendo le lacrime del suo amico cielo...e splendeva.

Guardai il mio riflesso nel lago, era pieno di ninfee...

E le rane? Non esiste un lago con ninfee senza rane...

Forse, i nobili, trovavano quegli anfibi ripugnanti...

A me piacevano, come dal resto tutti i cinque regni.

Mi girai, vidi un estremità del labirinto...

:<< Ha ha! La prossima volta vedrai che ti batto! >>

*ride *

:<< Bene! In città !! >> dissi aprendo il cancello d'ingresso.

Ero ultra-super-mega-stra felice...

Non ero mai scesa in città da sola, sempre accompagnata da mia madre...

sempre a stare ammutolita...sempre per lei....

Ma adesso...adesso ero scesa per me!

:<< Crepes sto arrivando!! >> dissi urlando...

I passanti mi guardarono stupiti...

Arrossì un po, poi cominciai a saltellare e a dirigermi verso la creperia.

:<< Crema di nocciola, zucchero a velo, noccioline e ...e poi che altro? ...Hahaha!! >>

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Capitolo 11
*** Abbraccio ***


Libera dai miei doveri, libera dalle mie preoccupazioni, libera da quella gabbia che per anni mi aveva costretto a stare con se..

Finalmente la libertà che avevo sempre desiderato!

Osservai ogni minimo particolare.

I tetti quasi cadenti, le pozzanghere che come specchi riflettevano i passanti, i piccioni, i fiori sui davanzali delle casette, le persone … la vita.

Quella stessa vita che per anni ho bramato.

Adesso, anche se per poco , potevo godermela.

I passanti, non fecero caso al mio abbigliamento, non mi criticavano per ogni mio difetto, non mi disprezzavano per il mio comportamento...non ero derisa.

Devo dire, che a differenza della grande e maestosa villa, le casette che componevano la cittadella erano graziose nella loro semplicità.

Tegole rosse, mura bianche, finestre in legno, vasi colmi di fiori variopinti tra cui le margherite, che nell'alta società vengono disprezzate per la loro semplicità...

C'era chi andava in bici, chi suonava il clacson per far cenno ai ritardatari, chi invece andava di fretta al lavoro e si sistemava la cravatta lì per lì, i bambini che con i loro zainetti e merenda in mano, si preparavano per andare a scuola....

La scuola, uno dei primi posto dove mi piacerebbe andare.

Ho sempre avuto insegnanti privati, non ho mai avuto l'occasione di un approccio con altre persone della mia età , eccetto quelle volte che mia madre mi portava al parco.

Le gocce, si tuffano ancora, i fiori si facevano accarezzare dal tiepido sole...la vita incominciava...

:<< Che bello... >> dissi tra me e me, guardando in alto...bagnandomi la fronte con qualche goccia...

:<< Ahi! >>

Ero andata a sbattere...qualcosa o qualcuno?

:<< Signorinella, non si cammina con la testa fra le nuvole ! >> mi disse una vecchia signora che stava ricamando...

:<< Hehe...la prossima volta farò attenzione ai pali >> gli risposi allegra.

La vecchia mi sorrise.

E in quella strada rovinata, io camminai spensierata...ma feci attenzione ai pali, facevano male.

:<< Crepes...crepes … crepes...una famiglia di crepes! >>

Camminai vicino a molti negozietti carini, non erano di lusso, ma ti facevano sentire come se stessi a casa tua.

:<< Yatta!! >>

Avevo raggiunto la meta.

Entrai e , aprendo la porta, uno scaccia sogni con delfini blu appesi, incominciò a tintennare.

:<< Che carino >>

:<< Sono contenta che le piaccia signorina >>

Guardai avanti, distogliendo lo sguardo dai delfini...c'era un giovane ragazzo, più grande di me, che sorrideva.

:<< Perché mettere uno scaccia sogni qui? >> Fu la prima cosa che pensai e che dissi.

:<< Così le persone diventano felici >>

Quella frase, in qualche modo mi catturò...era semplice ma diretta...

La annotai sul blocchetto che avevo come decoro vicino al borsellino.

:<< Dimmi pure >>

:<< Hem... due crepes con nutella, zucchero a velo e a una le noccioline...per favore >>

:<< Subito, sono da portare? >>

:<< Si, grazie. >>

Che persona gentile...

:<< Tra poco saranno pronte >>

Sorrisi.

:<< Non vorrei essere scortese, ma non ti ho mai visto qui in giro >>

:<< Ah...non esco molto spesso >>

Se gli dico la verità sicuramente mi detesterà...non voglio...

:<< E' bello uscire all'aera aperta, fa bene alla salute >>

:<< Lo so, ma preferisco guardare >>

:<< Non vuoi divertirti anche tu ? >>

:<< ...Rovinerei tutto...meglio guardare e lasciare intatto >>

Penso che non capì quello che gli dissi...o forse lo intuì.

:<< Bhe, basta essere te stessa. Poi vedi se gli altri ti accettano o meno >>

:<< E' spaventoso...non voglio >>

Uscì dal bancone e mi disse

:<< Chiudi gli occhi >>

:<< …. >>

:<< Non ti faccio niente, tranquilla >>

:<< Ok.... >>

Chiusi gli occhi...

Sentì il tintinnio...e qualcosa che si poggiò sulle mie mani...

Li aprì.

:<< Perché ? >>

:<< Te lo regalo >>

:<< No, la gente sarà triste! >>

:<< Ne hai più bisogno tu mi sembra >>

:<< ...Grazie... >> dissi arrossendo...

Il mio cuore ebbe una stretta...era il primo regalo che ricevevo con affetto...il primo.

:<< Grazie di cuore >> gli dissi sorridendo come non avevo mai fatto prima d'allora.

:<< Di nulla >> ricambiò il mio sorriso.

:<< Ecco a te le crepes >>

Gli misi i soldi sul bancone.

:<< Il resto >>

:<< Non mi serve, e poi...mi hai dato molto più tu >>

Aprì la porta e uscì...

Non so il suo nome...

Ma avevo un suo pensiero...quindi andava bene.

 

 

-Intanto alla villa-

 

Richard :<< E se l'è successo qualcosa? >>

Sebas-chan :<< Si calmi signorino, Mayu sa badare a se stessa … >>

:<< Ahh...come fai a dirlo?? E poi perché la chiami Mayu? >>

:<< La signor- Mayu, e Fred mi hanno rimproverato per gli onorifici che gli davo... Si vede dal suo sguardo che è una ragazza forte >>

:<< Ma quale forte e forte! Non hai visto che se l'è presa per quando l'ho lasciata sola? >>

:<< Li, signorino, è un altra cosa...Mayu credeva in lei... >>

:<< No ti prego, finiscila con questa predica! >>

* si sente aprire il cancello, poi il portone *

:<< La la lalalala lalala lalala >>

:<< Visto signorino? E' sana e salv- >>

Richard :<< Hei tu!! - disse uscendo dalla porta e affacciandosi alle scale – perché ci hai messo tempo ? >>

Non gli risposi, ero troppo felice per dare retta a lui.

:<< Rispondimi! >>

Sebas-chan :<< Signorino, la prego non urli >>

:<< No, mi devo far rispettare >>

Mayu :<< Sebas-chan! Ti ho portato la crepes >>

Sebas-chan :<< Non c'era bisogno signorina... >>

:<< Su vieni...assaggia! >>

Sebastian, guardò Richard, che gli fece cenno di si con la testa.

Scese le scale.

Padrone e schiavo...orribile rapporto...eppure prima non era così, non con loro due...

Distolsi i miei pensieri in un altra direzione...

:<< Assaggia! >>

Gli dissi facendolo sedere al piccolo tavolino tutto di ciliegio inciso...

:<< Dimmi com'è >>

Il maggiordomo, si tolse il guanto, prese la forchetta e assaggiò...

:<< No no no no...non si mangia così la crepes. >>

:<< E come Mayu? >>

:<< Così! >>

La piegai formando un triangolo e gliela misi in mano...

:<< Ma è poco elegante >>

:<< Per un pasto poco elegante >> ribadì io.

Richard :<< E a me ? >>

:<< Niente >>

:<< Cosa significa niente?? >>

:<< Nulla, zero, niente... >>

Sebas-chan :<< Venga signorino, le do la mia porzione >>

Richard :<< Non la voglio! >>

Sebas-chan :<< Ma. Signorin- >>

Richard :<< Ti ho detto di no! >>

Salì per le scale con l'altra crepes in mano...

:<< Ti do la mia, Richard >> gli dissi...

:<< Non la vogl- >>

Gliela spiaccicai sul volto...

:<< Dimmi caro, la nutella è abbastanza sciolta? Le noccioline sono di tuo gradimento? >>

:<< Tu maledetta! Come hai osato??!! >>

L'avevo fatto arrabbiare...

Sebas-chan :<< Mayu...la prego, scenda... >>

:<< Sebastian -gli dissi con voce dolce – finisci la crepes, ci penso io qui >>

Richard era sul punto di esplodere...

:<< Come hai osato?? Hai rovinato il mio smoking bianco! >>

:<< Quante storie per un abito >>

:<< Tu non capisci nulla, è di seta! >>

:<< Allora compratene uno economico! >>

:<< Ma cosa ti ho fatto?? >>

:<< Mi hai rovinato il più bel momento della mia vita! >> alzai la voce.

Lui mi guardò perplesso.

:<< Pesce lesso! >>

:<< E quale momento? >>

Arrossì pensando al “ragazzo delle crepes “

:<< … niente... >>

:<< Dimmi >>

:<< Niente... >>

Intanto Sebastian, stava salendo le scale...

Richard :<< Cos'è quella cosa che hai in mano? >>

Mayu :<< Niente! >> gli dissi nascondendo lo scaccia pensieri dietro la schiena...

:<< Fammelo vedere! >>

:<< No! >>

:<< Io ti dico di si! >>

:<< Ma...non sono affari che ti riguardano!! Perché devi sempre gestire le cose degli altri?!! Lasciami!! >>

Scaccia pensieri...ti prego funziona.....

Richard me lo strappò dalle mani, dandomi uno spintone e facendomi cadere a terra...

:<< Che cosa inutile... >>

:<< Allora lasciamelo >>

:<< ...Ma per te è importante no? >>

Non gli risposi...

Sebastin :<< Signorino, glielo restituisca >>

Richard :<< Anche tu adesso? Prima Fred e ora tu??!! >>

Sebastian :<< Signorino, si calmi... >>

Richard mise la mano fuori dalla ringhiera...

No...no!!

Mayu :<< Ti scongiuro – mi alzai - te ne prego...non lo gettare! >>

Richard :<< E' una cosa inutile! >>

Mi gettai su di lui, quasi come se volessi abbracciarlo … facendolo cadere a terra...

:<< Ti prego... non gettarlo, si romperà...si romperà la felicità delle persone... >>

Lui mi strinse a se, poggiando i delfini delicatamente a terra...

Avvolgendomi in un abbraccio, sotto gli occhi increduli di Sebastian...

Cosa significa?

Cercai di liberarmi, e di prendere “il blu”...

Mi strinse ancora più forte a se.

 

 

 

Note dell'autore:

Dal prossimo capitolo, posterò anche delle schede sui personaggi principali *^* 

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Capitolo 12
*** All'unisono ***


Non riuscì a liberarmi da lui...dalla sua morsa...

:<< Richard...perché? >>

Non rispose, ma continuò a cingere le sue braccia intorno a me.

Non capivo cosa significasse quel gesto.

Non capivo che valore aveva.

Non potevo capirlo dal momento che non avevo mai provato una sensazione così prima d'allora.

Il mio cuore batteva...non voleva fermarsi, non voleva arrestare il battito...

Se continua così, rischio di esplodere...

Fermati...

Sebastian, sentendosi in imbarazzo e facendo un sorrisino, scese le scale e disse

:<< Vado a curare i fiori... >>

Era una scusa, ovviamente.

La porta si chiuse...

C'ero solo io...

C'era solo lui... e quel che rimaneva di quella crepes che abbracciava il pavimento.

:<< Richard – insistetti io- non capisco... >>

...Eravamo fermi, d'avanti all'uscio della camera.

Il mondo era immobile...tutto attorno a noi...tranne il mio battito...

Mentre guardavo la sua schiena, mi venne a mente una frase che avevo letto da uno dei miei libri tempo fa.

Essa citava : “ Il linguaggio dell'amore è un linguaggio segreto e la sua espressione più alta è un abbraccio silenzioso

Arrossì.

:<< Richard...parlami >>

La mia voce era calma.

:<< Mi odi? >>

Cos'è questa domanda all'improvviso?

:<< Non lo so...probabilmente si... >>

:<< Allora non ti lascerò andare via... >>

:<< Io non voglio essere un giocattolo...non sono un passatempo >>

:<< Non voglio trattarti così...non voglio farti soffrire ...non voglio che tu ti allontani sempre di più da me...non voglio che mostri il tuo sorriso a tutti tranne che me... >>

Ah...questa dev'essere gelosia...

Presi fiato...

:<< Richard vuoi sapere quali sono i miei sentimenti? >>

Fece un cenno con la testa, tremando...stringendomi più forte ,di quando non ero, a lui...

:<< Ho sempre chiuso il mio cuore a tutti. Ho sempre avuto una corazza, una barriera...aveva paura di essere ferita. Io sono “diversa” lo so...Non mi sento accettata...non sono accettata...

Quando mio padre mi disse che saresti arrivato, lo ammetto, non ero entusiasta all'idea * ride *

chi vorrebbe un terremoto in casa propria? *mi da un colpetto * Sei come un bambino piccolo... *sorride * … Però, mi sono resa conto che con te riuscivo a parlare, riuscivo a dire i miei pensieri...mi hai fatto arrabbiare un sacco di volte, ma ho anche avuto conversazioni piacevoli.

Non ero mai andata ad una festa, mai...ma questa testa vuote mi ha fatto cambiare idea , anche se c'era di mezzo un ricatto... Ho conosciuto nuove persone, Fred...Sebastian...Duca...e ,per fortuna di vista, anche quel branco di idioti dei tuoi “amici”. Ho creduto in te...ma alla festa, tu mi hai tratta esattamente come fanno i miei genitori...Nonostante questo … Grazie... *gli accarezzai la testa *

Grazie per gli innumerevoli “prime volte”... >>

Mi ero liberata di tutto quel peso...

Avevo aperto il mio cuore...pregai affinché una lama non mi venisse scagliata contro....affinché non fossi per l'ennesima volta ferita...

:<< ...Ti chiedo scusa per quello, ma avevo paura di non essere all'altezza di mio padre. Avevo paura che i miei amici avrebbero deriso di me...Questa è la prima volta che provo un sentimento simile...Sei calda...hai un buon odore >>

Arrossì ancora...

:<< Non ti prenderai gioco di me, vero? >>

Richard :<< No, non lo farò... >>

:<< Giuramelo >>

:<< Lo giuro sul nome che porto, lo giuro sull'onore che porto...lo giuro su questo sentimento >>

Lo abbracciai anche io...

Ci abbracciammo così stretti, che non rimase spazio per i sentimenti.

 

-Intanto fuori -

Il signorino è innamorato eh? …

E' una buona cosa...proprio una buona cosa.

La strada che dovete percorrere però, è in salita...arriverete fino alla cima? O vi fermerete a metà?

Proprio come Romeo e Giuletta … Lucia e Renzo... Mayu e Richard...

Io mi farò in disparte, supportandoli...

:<< Ops! Ti ho annaffiato troppo fiore, scusami >>

Erano questi i pensieri di quel maggiordomo...che continuava a pensare solo agli altri, incurante dei suoi veri sentimenti.

 

:<< Mayu...dove hai preso quei delfini? >>

:<< Me li ha dati “il ragazzo delle crepes “ >>

:<< Lui ti piace? >>

:<< Si, ma non in quel senso...Il sentimento che provo per te è diverso, lui mi piace come carattere >>

:<< E Fred ? Anche lui ti piace come carattere? >>

:<< Si...lui sembra come me >>

:<< Lui è stato adottato dalla sua famiglia... è normale che provi le tue stesse emozioni... >>

:<< Capisco... >>

Eravamo ancora lì...

A terra, sull'uscio della porta che conduceva alla camera...

:<< Hey Richard, ci alziamo? >>

:<< Si >>

Ci alzammo insieme... non avevo il coraggio di guardalo negli occhi...era imbarazzante!

:<< La prossima volta andiamo insieme a comprare le crepes >> mi disse il biondino.

:<< Certo >>

Lo guardai, anche il suo volto era rosso...

Non ho mai provato una così estrema dolcezza...

:<< Sei rosso in volto Richard >> dissi sorridendo...

:<< Eh?...Anche tu lo eri... >>

Mi misi le mani sulle guance...

Mayu :<< He he he >>

 

Mi prese per mano.

Scendemmo quelle scale all'unisono...

:<< Ora sarà meglio andare a casa >> dissi.

:<< Già … >>

Sebastian :<< Ho portato la macchina >>

Mayu :<< E l'autista? >>

Richard :<< E' Sebastian >>

Mayu :<< ...Cosa? Ti guidi?? >>

Sebas-chan :<< Sign- Mayu...ho due anni in più di voi, quindi posso guidare.. >>

Mayu :<< Ah..quindi hai diciotto anni... capisco... >>

Richard :<< Ti sembrava più giovane? >>

:<< Si... >>

Salimmo su quella stessa limousine con la quale ero andata alla festa...

Era la stessa macchina, ma l'atmosfera era cambiata...

Il mio modo di guardare quella classe sociale era cambiato..

Lungo il tragitto Richard appoggiò la sua testa sulla mia spalla.

:<< Ti fa ancora male la testa? >> mi chiese preoccupato.

:<< No, la febbre ormai è passata >>

:<< Meno male... >>

Mayu :<< Questo è il terzo giorno vero? >>

Richard :<< Si...tra undici giorni ritorno a casa mia. Ti dispiace? >>

Mayu :<< ...Non te lo dico >>

Richard :<< Rimani la solita testarda >>

Mayu :<< Lo prendo come un complimento >>

Richard :<< Ma è vero. Sei l'unica ragazza , l'unica che ha azzardato rovinare un vestito per trovare l'uscita in un labirinto...anzi sei l'unica ragazza ad essere entrata in un labirinto >>

Mayu :<< Le ragazze si perdono in molti labirinti...ma non di foglie o altro, labirinti di sentimenti >>

Richard :<< Anche tu lo sei? >>

Mayu :<< No, ho trovato il sentimento...e tu? >>

Richard :<< Chiederò a Sebastian >> *sorride *

Era pure convinto di quello che diceva!

Questo ragazzo, è un tale idiota!

Ma così facendo, presto manderà in caos la mia esistenza.

Sebastian ci guardava con aria felice...

Sorrisi.

Il sole era ancora alto in cielo...non c'era nessuno su quella strada, né un'automobile né un passante...

 

:<< Eccoci arrivati >> disse il pinguino aprendo la portiera.

Vidi mia madre venire verso di noi.

:<< Com'è andata la festa? >>

Richard scese per primo.

:<< Bene signora >>

:<< Sono contenta Richard >>

Scesi io.

:<< Mayu, cosa hai fatto all'abito? >>

:<< Vede madre... >>

:<< Scusami Richard, questa ragazza è problematica e- >>

Richard :<< Signora, per sbaglio l'abito si è sporcato...me ne assumo io la colpa >>

:<< Ah, se è così... >>

Mi ha difeso? … Capisco...

:<< Signori, io mi congedo >> disse Sebastian.

:<< A domani Sebastian >> gli disse con un sorriso Richard.

:<< A domani >> rispose il maggiordomo.

Io lo salutai con la mano, mia madre non doveva saperlo che ci chiamavamo per nome...che avevo preso confidenza con lui.

:<< Avete mangiato? >> chiese.

:<< Non ancora signora, ma io sono stanco...mi scusi >>

:<< Non ti preoccupare, andate a riposarvi >>

Feci l'inchino e segui Richard...nonostante la camera fosse la mia.

Tia, la cameriera, mi sorride. Ricambiai.

 

Apri la porta della camera e corsi verso il letto.

Richard :<< Fammi spazio! >>

Mayu :<< Eh? Tu vai sul tuo letto! >>

Richard :<< Non voglio... >>

Mayu :<< Allora non hai sonno >>

Richard :<< Si che ho sonno, ma voglio dormire con te! >>

Mayu :<< Cosa?? >>

Richard :<< Non voglio fare nulla...voglio solo dormire in compagnia >>

Mayu :<< Non mi stare appiccicato >>

Lui salì e si mise accanto a me.

Mi misi di lato, rivolgendo il volto verso la parete...

Sentivo il suo calore dietro di me...

Mayu :<< Perché mi stai stringendo? >>

Richard :<< Mi piace abbracciarti >>

Mi girai verso di lui...

Trovai il suo volto vicino al mio.

Non va bene... non voglio arrossire!

Mi stavo per rigirare quando Richard fece poggiare la mia testa sul suo petto...

Mi stava abbracciando, stringendomi a se come se fossi l'unica cosa importante in quel mondo...

Provavo solo un sentimento di imbarazzo perenne, un batticuore eterno che non smetteva di creare preoccupazioni...

Ma anche il suo cuore batteva veloce...andavamo all'unisono.

 

Scheda Richard:

 

Nome : Richard Van Guiness

Data di nascita: Nasce il 21 maggio

Segno zodiacale: Toro

Altezza: 1.68

Occhi: Azzurri, come il cielo nei giorni d'estate

Capelli: Biondi come l'oro

Genitori : Albert Van Guiness, Inglese

Classe sociale: Nobili

Qualità personali: Da parte di Mayu “ Gran rompiscatole”

Ambizioni: Superare il padre, che pur essendo discendente di un conte, è un architetto di fama.

Paure: Sentirsi non accettato dagli altri.

Salute/condizioni fisiche : Buone. Da parte di Mayu “ Questo qui non si ammala mai!”

Storia: La madre era di origini Giapponesi, incontrò il signor Van Guiness attraverso un meeting d'incontro tra famiglie. I due si piacquero a vicenda. Questo spiega il motivo del trasferimento da parte del signore in Giappone.

A causa di un incidente la signora Van Guiness è venuta a mancare due anni fa.

Il padre si è ripreso solo attualmente trovando delle amanti. E' in Italia per questioni di lavoro e Richard è ospite a casa dei Signori Crimson. Il ragazzo, pur accettando la morte della madre, non vuole che il padre si risposi. Per distogliere il suo pensiero da questioni sentimentali, si dedica alla sua carriera. Questo prima che incontrasse Mayu... 

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Capitolo 13
*** Un castello, un conte e... ***


- 4 p.m -

Sentì quel rumore ferroso...

Abbiamo ospiti?

Mentre stavo ancora sul letto vicino a Richard che nel sonno mi stava tirando i capelli, senti mia madre aprire il portone.

Saranno sue amiche...

Rimisi la testa sul cuscino, facendo mollare la presa a quel biondino.

*passi *

Riaprì gli occhi...

*passi *

Qualcuno si fermò sull'uscio della porta e bussò.

:<< Signorina, ci sono visite per lei >>

Era Tia.

:<< Ah...scendo >>

:<< Faccio attende l'ospite nel salotto? >>

:<< Si >>

Chi poteva mai essere?

Possibile che abbia fatto qualcosa di male?

Scossi la testa. Il sole batteva ancora.

Scesi dal letto, senza far svegliare riccioli d'oro e in punta di piedi chiusi la porta.

Da sopra vidi il Duca che avevo incontrato alla festa.

E questo adesso che ci fa qui?

:<< Oh, Mayu...scendi cara >> mi disse mia madre con voce dolce...

Mi vennero i brividi.

:<< Salve Conte >> feci l'inchino appena scesi le scale.

Conte :<< Oh Lady Mayu! Come sta? Alla festa non ho più avuto occasione di vederla. >>

Mayu :<< Vede Signor. Conte , con il freddo che faceva mi era venuto un capogiro. >>

Conte :<< Avevo sentito che non stava bene...Ma adesso, come sta? >>

Mayu :<< La ringrazio per le sue preoccupazioni, ma adesso sto bene >>

Conte :<< Sa Signora Crimson, lei ha davvero una brava Lady >> Disse il vecchio orso sorridendo.

Madre :<< Ah, la ringrazio signor Conte... ved- >>

Mayu :<< Di che cosa voleva parlare Conte? >>

Conte :<< Volevo farti conoscere una persona >>

Mayu :<< Tia, portaci del te nel giardino sul retro >>

Tia :<< Subito signora >> fa inchino e va in cucina.

Mayu :<< La prego, mi segua >>

Mentre camminavo verso il portone, mi girai e vidi il viso incredulo di mia madre...

Gli lanciai un occhiata, poi continuai...

 

Conte :<< E' veramente ben curato il giardino >>

Mayu :<< Mi piacciono i giardini, e a lei? >>

:<< Si, anche a me... Volevo presentarti mio figlio, Mahiro >>

Mi guardai attorno...non c'era nessuno

Conte :<< Ah, lui adesso non c'è qui. >>

Mayu :<< Quindi vuole fare un meeting ? >>

Conte :<< Se per lei non è di alcun disturbo >>

Mayu :<< … Vede io... >>

Conte :<< Lo so che lei ha molta affinità con Richard...ma farebbe meglio a conoscere anche altri nobili. Non voglio obbligarla, non voglio nemmeno un matrimonio combinato, ho solo pensato che lei e mio figlio andreste d'accordo... Si tratta solo di un oretta >>

Mayu :<< Lei mi sta dicendo che tra me e Richard non può esserci niente? >>

Conte :<< No, non proprio questo... >>

Quel “non proprio “ mi stava mettendo di cattivo umore...

Tia :<< Ecco il vostro te... >>

Prende le zolle di zucchero.

Conte :<< Grazie, basta così .. >>

Mayu :<< Io faccio da sola, grazie mille Tia >>

Fa inchino e se ne va....

 

In quel giardino dove gli uccellini cinguettavano, i boccioli di rosa stavano sbocciando, e le gocce ,scagliate dalla fontana, che facevano un perenne plic …. stavo sorseggiando un te con un nobile...chi l'avrebbe mai detto.

 

Mayu :<< E' una bella giornata oggi >>

Conte :<< Concordo >>

Mayu :<< E va bene,vi posso concedere un ora >>

Il conte si alzò e mi strinse le mani dicendomi

:<< La ringrazio … salga in macchina >>

:<< Eh?....Ora? >>

:<< Certo, sono solo le 4 e qualche minuto >>

Mayu :<< Avviso mia madre >>

Conte :<< Vostra madre capirà... >>

Mayu :<< … >>

Salì su quella limousine bianca...

:<< Il bianco le piace vero? >>

:<< Si, molto >>

Ma cosa sto facendo?

La me del passato non si sarebbe comportata in questo modo! Ahhh!!! Baka baka baka!!

Sorrisi al Conte.

:<< Ci vorrà un po' >>

:<< Ah...bene >>

Poggiai il volto sul finestrino aperto...

:<< Le da fastidio se lo lascio aperto? >>

:<< No, l'aria fresca fa bene >>

Fresca?...Si rendeva conto che lui con la sua limousine stava inquinando?

Mi misi a guardare il cielo...

 

-Intanto a villa Crimson -

 

:<< Mayu? … >> disse tra veglia e sonno il biondo.

:<< Mayu? …. * cerca di trovarla con la mano * … >>

Si alza e guarda intorno a lui..

:<< Non c'è … sarà scesa >>

Si mise le scarpe e scese le scale..

Madre :<< Oh Richy, dormito bene? >>

Richard :<< Si signora... >>

Madre :<< Hai fame? >>

Richard :<< No, veramente io stavo cercand- >>

Madre :<< Allora vuoi un po di te >>

Richard :<< No la ringrazio. Stavo cercando Mayu … >>

Madre :<< Mayu è uscita con il Conte, tra un oretta sarà di ritorno … >>

Richard :<< … Ah... Il Conte eh? … Vado al parco >>

Madre :<< Vuoi che ti accompagni? >>

Richard :<< Non si preoccupi, chiamo Sebastian >>

Madre :<< Non fare tardi >>

Richard :<< Certo, signora >>

Chiuse il cancello, e quel sorriso svanì …

Dove sarà andata Mayu con il Conte??? Perché con il conte? Cosa vorrà da lei?!!

Possibile che non me ne vada una bene!

 

*digita numero *

:<< Sebastian, vieni subito, immediatamente a Villa Crimson >>

Sebas-chan :<< Si, arrivo signorino >>

*attacca *

Non è che io sia geloso...Io non sono geloso...

Non la sto nemmeno andando a spiare... Non sono una spia... Sto semplicemente andando al parco... sarà un incontro casuale ….Si casuale...

Pensò Richy andando avanti e indietro senza sosta fino all'arrivo di Sebastian con la macchina...

 

S :<< Signorino, la vedo irrequieto >>

R :<< Ahhh!!! Non me be va una bene!! >>

S :<< Cosa l'è successo? >>

R :<< Mayu!! Sta con il Conte!! >>

S :<< La signorina Mayu è fidanzata con il conte? >>

R :<< Sebastian Mi prendi in giro?? >>

S :<< Ma lei ha detto che la sign- >>

R :<< Ma non in quel senso! Lei sta andando da qualche parte con il Conte! >>

S :<< Come mai? >>

R :<< Lo vedi che mi prendi in giro! >>

S :<< Mi scusi... mi dica dove devo andare... >>

R :<< Ovunque! >>

S :<< ...Ok...è un po vago ma se è lei che me lo ordina allora lo eseguirò... >>

Lasciarono villa Crimson...

 

 

-Intanto Mayu-

 

Adesso muoio di noia!!

Ma quanto è lontano? Questo Conte non poteva acquistare una villa più vicino alla città?!

Stai calma … stai calma...

Ricorda, perché stai facendo questo?

Per riuscire a cambiare questa società.

Come inizierai?

Mi farò amici tutti i nobili per poi distruggerli a poco a poco...

Esatto...

 

:<< Mi sembro una pazza a parlare da sola >> dissi tra me e me sotto voce.

Conte :<< Non si preoccupi siamo quasi arrivati >>

Peccato che anche mezz'ora fa lei mi abbia detto “siamo quasi arrivati” …

Appoggiai nuovamente la testa sul finestrino aperto... il vento non mi permetteva di aprire gli occhi... Ma sentivo chiaramente che l'aria si faceva più fresca...più limpida e la natura faceva da sovrana...

 

Conte :<< Ecco la mia umile dimora Lady >>

Chiusi il finestrino, e davanti a me si innalzò un immensa villa...forse castello è il termine più adatto...

Conte :<< Sa Conte, penso che questa non sia tanto umile come dimora … >> Dissi sorpresa...

*rumore ferroso *

Odio questo suono...odio...

L'autista fermò la limousine e fece scendere prima il Conte.

Aprì l'altra portiera e scesi anche io.

*Sbam! *

Mi girai verso l'autista, che altri non era che un maggiordomo. Vecchio e dall'apparenza non molto simpatico.

Mi volevi uccidere? Lo sai che mi si poteva strappare l'abito...

Lui mi guardò e sorrise...

Cosa che mi rese furibonda...lui mi disprezzava, si era capito.

Conte :<< Mayu, ecco mio figlio... >>

Rivolsi il mio sguardo all'ingresso della villa...

Mi cadde la borsetta che avevo tra le mani...

Figlio e Mayu :<< Cosa? >> 

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Capitolo 14
*** I baffi di cioccolata. ***


La villa era immensa, come un castello.

Era fatta di mattoncini, con finestre di vetro multicolore, tetti a punta e si intravedevano tende rosse...

Il classico stile medievale.

Il giardino d'ingresso era grande con una fontana al centro e a destra c'era il parcheggio con tutte le auto. Al Conte piaceva collezionarle.

A sinistra invece, c'era un gazebo con la piscina e il trampolino.

Era completamente diversa da casa mia, sembrava che in quell'enorme area diversi stili si mescolassero.

 

Lo shock più grande però fu ritrovarsi quel ragazzo li, in quella lussuosa casa.

 

Conte :<< Voi due vi conoscete? >>

Figlio :<< No, mi sono sbagliato... >>

Gli lanciai un occhiata interrogativa, e gli ressi il gioco.

Mayu :<< Questa è la prima volta che incontro vostro figlio, e un onore fare la sua conoscenza >>

Feci un inchino.

Non mi deve per forza delle spiegazioni, ma voglio sapere lo stesso...

Figlio :<< E' un onore anche per me, Lady >>

Conte :<< Bene, Mayu spero che ti troverai bene...rimani tutto il tempo che vuoi, io ti devo lasciare purtroppo ho un incontro con il Conte... Se mio figlio ti fa qualcosa, riferiscilo a me >>

Mayu :<< Non credo che ce ne sarà bisogno, ma la ringrazio Conte >>

Conte :<< Sei davvero una brava ragazza...allora io vado, arrivederci >>

Salì in macchina e scomparì in un lampo così come era venuto.

Anche il maggiordomo se ne andò, per fortuna.

 

Mahiro :<< Non ti va a genio il maggiordomo vero? >>

Mayu :<< Già, però non significa che sia una cattiva persona...Non mi aspettavo che tu fossi un nobile >>

Mahiro :<< La cosa ha sorpreso anche me...avevo intuito che non eri di città, ma che fossi la figlia dei signori Crimson non l'avrei mai immaginato >>

Mayu :<< Bhe allora, sono Lady Mayu, figlia dei signori Crimson piacere di fare la sua conoscenza “signore delle Crepes Mahiro” >>

Mahiro :<< No ti prego, non dirlo a nessuno. >>

Mayu :<< Certo. Se no dove andrò a comprare delle crepes così buone? >>

Ridemmo.

 

Mahiro :<< Vieni, vuoi una crepes? >>

Mayu :<< Ma, se le fai a casa i servi potrebbero vederti >>

Mahiro :<< Il maggiordomo Tanaka è l'unico che abbiamo >>

Mayu :<< Allora okay... >>

 

Salì le scale che conducevano alla maestosa porta d'ingresso.

Dentro era tutto rosso e nero...

Mayu :<< Dracula viene qui a fare i suoi rituali? >>

Mahiro :<< Hahahahah! Forse. >>

C'era un enorme spaziale e due grandi scalinate che conducevano a destra o sinistra.

Salimmo a destra.

Mahiro :<< A sinistra ci sono la cucina, e la stanza di Tanaka. >>

Mayu :<< Ma non dovevi fare le crepes? >>

Mahiro :<< Si, ma nella mia camera ho una stanzetta segreta dove mi esercito >>

Mayu :<< La dovrei fare anche io...non ci avevo mai pensato! >>

Mahiro :<< Anche tu hai qualcosa che gli altri ritengono “diverso” ? >>

Mayu :<< Forse...comunque non tutti i nobili lo reclutano diverso >>

Mahiro :<< Allora grazie al mio scaccia sogni hai trovato qualcuno? >>

Mayu :<< Era vicino a me da poco tempo...e si, grazie ai delfini ho trovato qualcuno >>

 

Dopo una miriade di stanze che non finivano più, ecco che il lungo tappeto rosso terminava.

 

Mahiro :<< Prego >>

Mayu :<< Grazie >>

Aprì la stanza e...era vuota.

Non c'era nulla, solo un letto, una scrivania, e due o tre libri con carta e penna.

Avrà una stanza solo per i vestiti...

Mahiro :<< Vieni, di qua >>

Mi portò vicino il letto...

Lo alzò e sotto dentro il pavimento c'era una cassaforte, o almeno quel che sembrava.

Digitò il codice e lo sportello si aprì...un buio cunicolo mi si presentò davanti.

Mahiro :<< Vado avanti io? >>

Mayu :<< Si, come vuoi >>

Incominciò ad entrare, poi mi infilai anche io.

Dovetti stare a gattoni e non riuscivo a vedere avanti più del mio naso.

Mahiro :<< Ci sei? >>

Mayu :<< Io si, ma spero che non ci siano ragni >>

A Mahiro scappò una risata.

E' così divertente avere paura dei ragni?...

 

Ecco che finalmente vidi una flebile luce...non ce la facevo più a stare in quel stretto passaggio a gattoni.

 

*porge la mano *

Mayu :<< Grazie >>

Mi alzai e tolsi la polvere dal mio vestito, non avevo ragni a dosso questo mi sollevò.

:<< Guarda >> mi disse lui felice.

Eravamo su una delle torrette del castello, la porta era blindata quindi nessuno poteva entrare se no dal passaggio sotterraneo...da quel piccolo, piccolo e stretto passaggio.

Mahiro :<< Siediti pure >>

Mayu :<< Dove? >>

Mahiro :<< Dove vuoi >>

Non c'erano sedie, quindi mi misi a sedere su un tavolo da snack.

Mayu :<< Vuoi diventare un pasticciere? >>

Mahiro :<< E' il mio sogno, però non posso realizzarlo >>

:<< Perché no? Puoi sempre occuparti degli affari di tuo padre e allo stesso tempo aprire una pasticceria >>

:<< Eh...Certo che ne hai di energia tu – mi disse sbattendo le uova – non è così semplice. Però, non voglio deludere il vecchio quindi, lascio il pasticciere come un hobby. >>

Presi dei soldi dal mio portafoglio, si me lo portavo sempre a presso.

:<< Mi scusi, vorrei una crepes con nutella per favore >>

Lui mi guardò sbalordito.

*fa pat pat a Mayu *

Mahiro :<< Hahahaha... ai suoi ordini signorina! >>

Mi piace il suo sorriso...

 

-Nel frattempo...-

 

Richard :<< Sebastian!! Non l'abbiamo ancora trovata!! Che facciamo? >>

Sebas-chan :<< Continuiamo a cercare signorino >>

Richard :<< E se qualche depravato l'ha rapita? >>

S :<< Non credo signorino, la signorina Mayu non si fa raggirare tanto facilmente >>

R :<< E se è caduta ? >>

S :<< Si rialza >>

R :<< E se è caduta nel fiume? >>

S :<< Nuota >>

R :<< E se è ferita e non può chiedere aiuto? >>

S :<< Non viviamo in un deserto, signorino la smetta di preoccuparsi. Vedrà che starà bene >>

R :<< Ah!!! Appena la trovo io... io >>

S :<< L'abbraccia ? >>

* richard si fa rosso *

R :<< Ma no baka! >>

La vecchia che faceva ricamo :<< Quella macchina è la quinta volta che fa lo stesso giro...si sono persi? >>

 

Mayu :<< E' pronta? >>

Mahiro :<< Sei una bambina ingorda >>

Mayu :<< Non sono ingorda *sbuffando * >>

Mahiro :<< Hahaha...tanta nutella vero? >>

Mayu :<< Si !! >>

La torre non era alta, la luce filtrava con diverse sfumature.

Al tramonto la luce filtrerà sicuramente i vari toni del giallo, rosso e viola...le vetrate così mi piaccino.

Mayu :<< …. Quest'atmosfera di quiete mi fa venire sonno... >>

*tira un colpetto *

Mahiro :<< Non dormire qui, se no come ti faccio a portare a casa? >>

Mayu :<< Mi fai scendere dalla finestra >>

Mahiro :<< Non sono raperonzolo se l'hai notato >>

Mayu :<< He he he...però era un idea. Se no tu vai in giardino e fai una scala di materassi per la torre facendomi scendere >>

Mahiro :<< Poi invito anche i teletabbis e insieme saltelliamo che ne dici? … Hahaha queste idee solo a te possono venire! >>

Mayu :<< Um...probabilmente >>

Si incominciò a sentire quel buon odorino...

Mayu :<< Sono pronte vero? >>

Mahiro :<< Si, ecco a te *porge * >>

C'era anche un coniglietto disegnato sopra, e lo zucchero a velo.

Mayu :<< Assomiglio ad un coniglio? >>

Mahiro :<< Probabilmente >>

Mangiai la crepes tutto in un sol boccone.

Mahiro :<< Hai davvero un enorme bocca...lupo di cappuccetto rosso! >>

Mayu :<< Allora tu sei cappuccetto Hahah! >>

Mahiro :<< Hahahaha! … Ah! Ti sei sporcata qui .. >>

 

Mi mise la sua mano sulla guancia, togliendomi la goccia di cioccolato.

 

Mahiro :<< Adesso sei perfetta, tu andrai a consegnare le uova di cioccolato >>

Mayu :<< Cosa? Non credo di aver capito … >>

Mi mise davanti al volto uno specchio...mi aveva fatto due baffi di cioccolato.

:<< Da ora sono il signor Crimson. >> dissi cercando di rifare la voce di mio padre.

Mahiro :<< Non credo di aver riso tanto in un giorno. Hahahhaa >>

 

6 p.m

Sebastian e Richard, dopo la lunga ricerca, tornarono a villa Crimson.

:<< Signora, Mayu è tornata? >>

:<< No Richard, non ha nemmeno chiamato >>

Mayu, ma dove ti sei cacciata?

Pensò il ragazzo irrequieto.

Dannazione alle prime cotte!

 

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Capitolo 15
*** Batticuore perenne ***


:<< Possibile che al mio risveglio tu non ci sei mai? >>

Mi urlò contro Richard , seduto a tavola, appena entrai.

Mahiro mi aveva accompagnato a casa quando notai l'orario.

:<< A dire il vero, mi ricordo che una volta mi hai tirato il cuscino per farmi alzare... te lo ricordi vero? >>

:<< Potrebbe essere che soffra d'amnesia … >>

:<< Si, quando fa comodo a te >> gli risposi con un po di malizia.

 

Sali le scale e mi stavo dirigendo verso la mia camera quando mia madre mi fece cenno di seguirla.

:<< Ehi Mayu, non vieni a mangiare? >>

:<< Tra poco Richard...devo fare una cosa... >>

 

Segui mia madre nella sua stanza.

:<< Cosa c'è onorevole madre? >>

:<< Hai fatto conoscenza con Mahiro? >>

:<< Si >>

:<< Lui è il figlio del Conte, quindi ha una buona posizione sociale... >>

Alzai il capo e guardandola negli occhi gli dissi

:<< Con questo? >>

:<< Ti piace come persona? >>

:<< Si >>

:<< Puoi andare >>

Feci l'inchino e poi uscì.

 

:<< Mayu muoviti!! Altrimenti si raffredda! >> urlò Richard...

Pensando ancora a quella strana conversazione, andai a tavola e cenai.

 

 

-10 p-m -

Dopo aver insegnato a giocare a burraco a Richard e Sebastian, ci coricammo a letto.

:<< Signorino, io mi congedo >>

R :<< A domani Sebastian >>

M :<< Ciao Sebas-chan! >>

*chiude la porta *

Ci fu un enorme silenzio...uno squarcio silenzioso...

Perché sono così agitata? Ho già dormito a fianco a lui e poi sono letti separati..e poi-

R :<< Io vado a farmi la doccia...o vuoi andare prima tu? >>

M :<< No no, tu usa pure questo bagno, io andrò all'altro... >>

R :<< Ma l'altro è per gli ospiti...vado io all'altro. >>

M :<< Non se ne parla nemmeno! Tu vai al mio e io vado a quello degli ospiti >>

R :<< No, tu usi il tuo e io uso quello degli ospiti! >>

M :<< No, tu sei l'ospite e quindi userai questo! >>

R :<< No, tu userai questo! >>

M :<< Ma tanto sono solo dei bagni! >>

.. Ma cosa stiamo facendo? Siamo così nervosi... Odio questo stress!

Mayu :<< Facciamo così, vai prima tu e dopo vado io okay? >>

Richard :<< ...Sicura che non vuoi andare prima tu? >>

Lo feci entrare nel bagno spingendolo

:<< Fai presto! >>

:<< ..Ok >>

E' l'occasione perfetta per scrivere un nuovo capitolo del mio romanzo!

Più che romanzo, era una mia biografia con qualche tocco di fantasia.

Quello era l'unico modo per sfogarmi e per liberarmi in qualche modo dei sentimenti che venivano oppressi.

Ripensai a quello che mi era successo...Mahiro, Il conte, la conversazione di mia madre...

Questo non è da me! Accidenti alle prime cotte!

 

.

Sentì una mano sfiorarmi la guancia...

:<< ...yu...Mayu svegliati... >>

Era una voce dolce, e la mano era calda...

Aprì gli occhi e vidi Richard in accappatoio.

Arrossì.

:<< Ma che cosa fai? Mettiti la veste da notte! >>

:<< Stavi scrivendo?... Comunque , puoi andare a fare la doccia... >>

:<< Si, ma tu vestiti nel camerino! >>

:<< Ma li sta la tua biancheria intima! >>

:<< … Oh...giusto...allora... vestiti dove vuoi! >>

Mi ero scordata che quello è il mio camerino!!

Entrai nella vasca, che Richard mi aveva già preparato...

Mi sommersi fino ad avere l'acqua al naso...

Infondo tutte le ragazze normali si innamorano...quindi è una cosa normale provare questi sentimenti no?... Che dolce, alle volte sa essere così protettivo, dolce e sensibile...

Ma perché è nervoso? Lui sarà già stato con altre ragazze... per me è la prima volta!

Mi misi a giocare con i petali di rosa che davano all'acqua un buon aroma...

Dopo aver pensato e ripensato, mi alzai e mi asciugai i capelli.

A differenza di quel biondino, mi ero portata la veste da notte nel bagno.

Qui si vede la differenza del nostro quoziente intellettivo...

Prima di uscire dal bagno, mi guardai allo specchio i miei lunghi capelli color caramello scendevano ondeggiando.

Scossi la testa e uscì.

Richard si era già messo a letto, io feci lo stesso.

 

:<< Hai conosciuto il figlio del Conte, Mahiro vero? >>

:<< N-Non stavi dormendo? >>

:<< No, facevo finta... >>

Sentì la sua mano intrufolarsi nelle mie coperte e afferrare la mia di mano.

Il mio cuore batteva forte...

:<< Mayu, non voglio lasciarti a nessuno. >>

Sempre con lo sguardo rivolto verso la parete, arrossì.

:<< Mahiro mi piace come persona, ma non in quel senso...con lui mi trovo bene >>

:<< Io...non ti capisco come fa Fred o come fa Mahiro, però voglio conoscerti e capirti meglio... >>

:<< Capisco... >>

Calò ancora quel silenzio...

Mi girai verso di Richard, lui stava dormendo.

Possibile che io non possa dormire a causa di questo Duum Duum e tu invece sogni così ingenuamente?

Volevo accarezzare i suoi capelli, lui lo aveva già fatto con i miei.

Ci siamo dichiarati il nostro amore, quindi siamo una coppia giusto?

Mi alzai con il busto e allungai la mia mano...piano piano...

Gli toccai i capelli con un attimo di esitazione...

Sotto voce dissi :<< Sono morbidi anche i tuoi... >>

Tolsi la mano...ritornai al mio posto.

*afferra *

:<< R-R-Richard? … >>

:<< Perché hai toccato i miei capelli? >> mi disse a bassa voce avvinandosi al mio orecchio.

...Arrossì profondamente...

Girai il volto dall'altra parte e gli dissi

:<< Niente, di p-particolare...anche i tuoi capelli sono morbidi... >>

Penso che lui fece una smorfia...

Poi mise la testa sul cuscino, io mi rigirai e lui mi sorrise.

 

Mayu :<< Posso dirti una cosa? Avere il cuore che palpita così velocemente non mi piace! >>

R :<< Wah! Adoro farti provare quest'imbarazzo. >>

M :<< Wah! ….Vorrei seriamente ammazzarti... >>

Lui sorrise, poi mi baciò la mano.

R :<< Penso che, se starai per sempre al mio fianco, il mio modo di vedere questo mondo cambierà. >>

Non gli dissi nulla, ma ero felice.

 

Scheda Mayu:

 

Nome: Mayu Crimson

Data di nascita: 2 Dicembre

Segno zodiacale: Sagittario

Altezza: 1.65

Occhi: Verde pallido

Capelli: Color caramello, leggermente ondulati

Genitori: Chizuru Osaka e Curtis Crimson

Classe sociale: Nobili

Qualità personali: Determinata, forte, gran lettrice Da parte di Richard “ Da come raggirare le persone”

Ambizioni: Cambiare la società in cui vive

Paure: Di non essere accettata dagli altri per i suoi hobby.

Salute\condizioni fisiche: Buone. Da parte di Richard “ Anche se quando si ammala fa capricci! “

Storia: Così come per Richard, anche la madre di Mayu è di origini giapponesi mentre il padre è inglese. Il loro matrimonio fu un matrimonio combinato.

Il padre è sempre stato in buoni rapporti con il signor Van Guiness per questo l'ha seguito in Giappone per continuare ad essere il suo avvocato.

Mayu non è in buoni rapporti con i suoi genitori in quanto quest'ultimi la sfruttano solo come un oggetto per i loro loschi scopi che si vedranno in seguito. Ma, grazie a Richard, ha trovato numerosi amici che saranno disposti ad aiutarla. Per non contare delle rivali, sempre in agguato. 

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Capitolo 16
*** La fine, l'inizio ***


Quella mattina mi alzai terribilmente presto...troppo presto.

Madre:<< Si...Lo so, sta andando tutto bene, non preoccuparti lo s- >>

Mi sentì arrivare e riattaccò.

Mayu :<< Madre, chi era? >>

Madre :<< Nessuno... >>

Mi disse quelle fredde parole e poi tornò in cucina.

Dio che mal di testa!

Ripensai a tutto quello che mi era successo negli ultimi giorni e...

Li ho confusi!! Ho confuso il figlio del duca chiamandolo conte!!

Salì le scale di fretta e furia e spalancai la porta della mia camera.

Mayu:<< Richard !!! Ho fatto un terribile equivoco! >>

Richard :<< Si, buongiorno anche a te. Vedo che sei energica, quindi stai bene. Notte >>

Gli tolsi le coperte e il cuscino.

Richard:<< E' uno spigolo sai? >>

Mayu :<< Si lo so, me lo hai fatto capire tu >>

R :<< Scusa. Allora qual'è l'equivoco? >>

M :<< Ho confuso il Duca , quello con lo smoking bianco alla festa, e il Conte, che non conosco >>

R :<< ...Ah...ripensandoci anche io faccio confusione heheh >>

M :<< Quindi Mahiro è figlio del Duca? >>

R :<< Si si è suo figlio. Il Conte è un uomo magro, vecchio ed è simile al maggiordomo del Duca... >>

M :<< Meglio non conoscerlo allora... >>

R :<< Bhe comunque il Duca è una persona molto allegra e non se la prenderà certo per un equivoco .. >>

Capisco...finalmente una persona ragionevole.

 

La prima settimana passò in fretta...e anche la seconda fece lo stesso.

Io e Richard andammo di nascosto al parco, gli feci vedere il grande ciliegio e ne rimase stupito.

Mi disse che non aveva mai visto un tronco così grande, e che i petali avevano delle graziose sfumature rosa.

Non lo portai a prendere una crepes, nonostante continuasse a tormentarmi, per non tradire la parola data a Mahiro.

Dovevo nascondere il suo segreto, e ciò non mi recava alcun fastidio.

Ci credete che Sebastian non ha mai mangiato un gelato al gusto di puffo?

Hahahaha... avreste dovuto vedere la sua faccia, era un mix tra sbalordito e felice.

Poi che altro raccontarvi...etto...

Ah, Richard non riusciva a spingersi sull'altalena e io l'ho aiutato, la cosa divertente è che lui ha paura di andare sulle altalene “per grandi” ovvero quelle senza il fermo che di solito è presente per le altalene dei bambini piccoli.

Per la prima volta andai al parco, non per mia madre e per il ciliegio, ma per divertirmi.

I bambini che conoscevo di vista e con cui non avevo buoni rapporti, rimasero esterrefatti.

Ci arrampicammo anche sulla ragnatela, ovvero un una piramide con dentro numerosi fili belli doppi. Lo scopo è quello di arrivare in cima.

Non sapevo che Richard fosse così abile, è stata una sorpresa.

 

-Ultimo giorno-

Mayu :<< Ehi Richard è arrivato Sebastian! >>

Richard :<< Di già? >>

M :<< Si...adesso sta parlando con mia madre in giardino... >>

R :<< Bhe, fino a quando non arriva mio padre posso rimanere qui. Quindi perché non ci godiamo anche quest'ultimo momento? >>

M :<< Non mi verrai più a trovare? >>

Lui mi si avvicinò tirandomi un colpetto sulla fronte.

R :<< Baaaaka! Ovvio che ti verrò a trovare, sempre! >>

M :<< Capito. >>

Gli sorrisi.

E pensare che il primo giorno lo detestavo, che ironia della sorte!

Lui si stese sul letto, io guardavo fuori per vedere se arrivava suo padre...

Mayu :<< Sai Richy, penso che mi mancherà dormire con te... >>

Gli dissi un po imbarazzata senza guardarlo negli occhi.

Richard :<< Già...adesso sarà strano tornare a prima. Da solo nella mia buia camera...come farò senza di te al mio risveglio? >>

Lui si alzò e venne verso di me...

Mayu :<< Allora per prima cosa poggi un piede per terra, poi l'altro e infine ti dai una spintarella per sorreggerti in piedi... >>

Richard :<< Possibile che tu devi sempre uscirtene con queste frasi? Hahahahaha riesci a rovinare anche i momenti più romantici! Ma sei davvero adorabile... >>

Mi strapazzò la testa...

Mayu :<< Per favore Richy, non imbrogliarmi i capelli! >>

Richard :<< Oh, ma così sembri davvero una pazza...ci mancano solo i gatti >>

Mayu :<< Hei, qui quello da rinchiudere sei tu! >>

Richard rimase per un attimo in silenzio, poi guardandomi dritta negli occhi...

Se continua a fissarmi così, mi perderò nei suoi occhi...

R :<< Si, la mia malattia di chiama Amore e l'artefice è una certa Mayu Crimson. Davvero non so come trovare una cura. La mattina mi alzo e penso a lei, il pomeriggio bevo tè e penso a lei, la notte vado a dormire e penso a lei. Mi scusi Lady, sa per caso qual'è la cura? >>

M :<< Perché...vuoi una cura? >>

R :<< No...la distruggerei! I pazzi sono i migliori no? Io sono follemente e incessantemente pazzo di te... >>

M :<< Mi sorprende di quanto puoi essere dolce... >>

R :<< Oh, ma questo solo perché sei tu... >>

M :<< Capisco... >>

Mi piaceva quando mi diceva queste cose...mi faceva sentire protetta come se stessi sotto un ala con un fuoco acceso...

Era tutto perfetto....troppo...l'arrivo di quell'automobile ci segnò profondamente.

Dalle scale udì la voce di mia madre che ci cercava.

Madre :<< Richard, Mayu ...Sebastian è arrivato! >>

Mayu :<< Si scendiamo madre >>

Stavo per scendere quando Richard mi afferrò per la mano...

Richard :<< Ho segnato il mio numero di cellulare e di casa sulla scrivania con colori indelebili, chiamami...Io di certo ti chiamerò... >>

Mayu :<< Certo ti chia- >>

Non feci in tempo a parlare che subito lui mi strinse a se...

Mayu :<< Su su... *accarezza la testa * questo non è un addio, ma un arrivederci. Scendiamo dai. >>

Scendemmo le scale.

Sebastian :<< Signorino , mi p stato detto dal signor Van Guiness di portarla alla sua residenza. >>

R :<< Perché mio padre non viene a riprendermi qui? >>

S :<< No signorino. La prego di fare subito, le valigie sono già pronte >>

Mia madre abbracciò Richard.

Madre :<< Spero che ti sia trovato bene qui da noi, vienici a trovare qualche volta >>

R :<< Si molto. Senz'altro signora. >>

Io mi limitai a guardarlo, lui ricambiò il mio sguardo.

Arrivederci...

Sebastian fece l'inchino, poi il grande portone di chiuse dietro di loro.

 

 

-Il signor Van guiness-

 

Signor :<< Madamigella Lucia, presto conoscerà mio figlio. Le assicuro che si troverà bene con lui >>

Lucia :<< Ne sono certa, i miei genitori hanno combinato questo matrimonio scegliendo il miglior partner. Sicuramente sarà ideale per me.. >>

La macchina continuò a percorrere quella via, che avrebbe condotto Lucia da Richard...

La fine della nostra convivenza, ma l'inizio di questa assurda storia. 

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Capitolo 17
*** Il nuovo maggiordomo ***


Ben presto sulla soglia di casa, si vide l'ombra di mio padre.

:<< Sono tornato >> disse posando le valigie a terra.

Mia madre andò ad accoglierlo, io rimasi seduta a sorseggiare il mio tè.

Tia venne e portò le valigie su per le scale, mia madre la seguì.

Madre :<< Pranza pure caro >>

Mio padre sorrise e si sedette vicino a me.

Padre :<< Allora cara, ti sei comportata bene con Richard e questo mi fa piacere >>

Mayu :<< Che cosa vuoi che faccia? >>

Padre :<< Niente...niente. Sono solo felice per te. >>

Mayu :<< … >>

Padre :<< Siete diventati buoni amici? >>

Mayu :<< Si...bhe diciamo che Richard si può definire un buon amico >>

Padre :<< Allora credo che sceglierà te come testimone >>

Il te mi andò di traverso.

Mayu :<< *coff coff * Scusa, come hai detto? >>

Padre :<< Si, lui darà la festa del fidanzamento ufficiale tra pochi giorni. Sai, suo padre e io siamo andati in Italia per conoscere la famiglia e fare un meeting d'incontro. Lucia è davvero una ragazza adorabile ed è proprio il tipo di Richard. >>

Mayu :<< Il suo tipo...Ma Richard approva questo? >>

Padre :<< Richard ha dato le indicazioni al padre sulla sua sposa e il padre l'ha accontentato. Non temere per lui, Lucia è davvero una ragazza dolcissima. >>

M :<< ...Ah quindi lui lo sapeva? >>

P :<< Certo >>

M :<< … >>

Lui lo sapeva!... Come ha potuto ingannarmi così ?

Ah piccolo Van Guiness spero che adesso tu sia contento!

Strinsi forte la tazzina tra le mani.

Mio padre posò la sua mano sulla mia.

P :<< Non temere, abbiamo scelto il fidanzato anche per te. >>

Lasciai andare la tazzina facendo cadere un po di te.

M :<< Cosa? >>

P :<< Si, la mamma mi ha detto che l'incontro è andato bene >>

M :<< Quale incontro? Ma di cosa stai parlando?! >>

P :<< Non l'hai ancora capito eh? … Sarà una sorpresa allora. >>

Mia madre scese e andò vicino a mio padre.

M :<< Io vado sopra...mi gira un po la testa... >>

 

Salì le scale e andai di corsa nella mia cameretta.

Andai vicino alla scrivania e chiamai il suo cellulare.

*suoneria *

Andiamo rispondi! …Ti prego!!!

Siamo spiacenti, ma il numero da lei chiamato non è raggiungibile...

Attaccai.

Stupido marmocchio...

Perché ti diverti così? Lo sai che ferisci le perone? … Si lo sai. Lo sai benissimo e questo ti diverte vero?

 

Quel pomeriggio passò velocemente, tra i miei mille pensieri.

La notte era diventata un involucro buio e freddoloso.

Mi piaceva un tempo, ma adesso era diventata troppo crudele.

-Il giorno seguente-

 

Mi svegliai tardi, avevo ancora un gran mal di testa.

Mi vestì in fretta e furia e scendendo per le scale incontrai mio padre.

P :<< Heilà , come siamo mattiniere! >>

M :<< … Buon giorno anche a te >>

P :<< Vuoi venire a fare un giro per il parco con me? >>

M :<< AL parco costruito dai Van Guiness? >>

P :<< Si certo, quale senno?! >>

M :<< Okay... >>

Mio padre rimase un po sorpreso.

P :<< Ti aspetto in macchina allora. >>

Andai nuovamente di sopra e presi le scarpe.

Stavo per chiudere la porta quando, fissando la scrivania, presi un foglietto e scrissi il numero che mi aveva lasciato Richard.

Chiederò a Fred se è quello giusto.

Mio padre suonò il clacson.

Si si arrivo arrivo!

Scesi le scali velocissima, saltandone tre alla volta.

Tia :<< Signorina la prego di fare attenzione! >>

M :<< Certo, scusami Tia! >>

Chiusi la porta e mi fiondai in macchina.

P :<< Allora preso tutto? >>

M :<< Si. Mia madre non viene? >>

P :<< Ha una riunione con le sue amiche >>

M :<< Capisco. >>

In macchina mi divertì a riconoscere le forme tra le nuvole.

Era in qualche modo strano...

Mio padre non mi aveva mai trattato in quel modo, non l'avevo mai visto sorridere veramente con me...in un certo senso mi piaceva e mi preoccupava.

M :<< Ah quello sembra un coniglio >>

P :<< Tra poco vediamo spuntare anche Alice! >>

M :<< … Ah quella nuvola sembra un enorme balena! >>

P :<< Ehi non puoi saltare da una fiaba all'altra. Quella è la balena di pinocchio >>

M :<< Ah quello è il cancello del parco. >>

P :<< E non è una nuvola . >>

Parcheggiammo la macchina.

Mio padre entrò e tutti lo circondarono, io zitta zitta me ne andai in giro.

Non feci nemmeno un passo che subito riconobbi gli “amici “ di Richard.

 

Haru :<< Ehi tu sei la Lady dell'altra volta. >>

Mayu :<< Ah lei è uno di quelli che mi ha scambiato per la partner >>

Haru :<< Mi chiamo Haru, e lui è Ronny >>

Ronny :<< Piacere di conoscerla Lady >>

Mi baciò la mano, ma io la ritrassi subito.

Ronny :<< Vuole venire con noi ojou-sama? >>

Mayu :<< Sapete dirmi dove posso trovare Fred? >>

Haru :<< Perché una così bella ragazza vuole proprio uno come Fred ? >>

Mayu :<< Ve ne prego >>

Ronny :<< Lo trovate nella villa..ma perché non venite a giocare con noi? >>

Mayu :<< Mi sporcherei >>

Haru :<< Non si preoccupi >>

Mayu :<< Ah no, tu non hai capito. Io non gioco con l'immondizia >>

Mi girai e andai verso la villa, con un sorriso.

Li ho messi a tacere.

Mayu 1 Immondizia 0

 

Affrettai il passo, poi spalancai la porta.

Vidi Sebastian, e tirai un respiro di sollievo.

M :<< Sebas-chan! Come stai? >>

S :<< Bene grazie. >>

M :<< … Richard è qui? >>

S :<< No >>

M :<< Ma c'è l'hai con me? >>

S :<< No >>

M :<< … Senti è questo il numero di Richard? >>

Gli mostrai la sequenza.

S :<< Lei non deve più chiamare il padroncino. >>

M :<< Ma...io non capisco. Cosa ho fatto? >>

S :<< Il padroncino non ha più bisogno di lei. Adesso ha una fidanzata vera. >>

Se ne andò lasciandomi in confusione.

Vera” ?

Perché io ero falsa?

Salì le scale e andai in giro per le camere.

*apre la porta *

M :<< Fred sei qui? >>

Vidi Fred che si stava cambiando.

Fred :<< Hem ...Mayu potresti chiudere la porta? >>

Mayu :<< Oddio scusami! >>

Chiusi la porta, rossa in volto.

 

Poco dopo sentì la porta aprirsi dietro di me.

Fred :<< Entra >>

Mayu :<< Fred ho bisogno di parlarti! >>

Fred :<< Si tratta di Richy vero? >>

Mayu :<< Si... >>

Lui si sedette sul letto e io di fianco.

Fred :<< Ho sentito che adesso ha una fidanzata, Lucia. >>

Mayu :<< Io...io non riesco a contattarlo, voglio parlargli ma non so come ! >>

Fred :<< Sebastian. >>

Mayu :<< Cosa centra lui? >>

Fred :<< Sebastian, discende da una lunga stirpe di maggiordomi. Per loro, il “padroncino” è come l'unica cosa importante a questo mondo e scelgono secondo il loro bene. Evidentemente ha pensato che la relazione tra te e Richard poteva compromettere in qualche modo la sua vita, rendendola più difficile. Non si deve mai, mai andare contro la volontà del padre che governa la famiglia.

Per questo ha fatto cambiare numero a Richard e ha detto a te di stargli lontano mentre io ormai...

Non posso più far parte di questo mondo. >>

Mayu :<< Aspetta...cosa? >>

Fred :<< Lo sai no? Io sono stato adottato dalla famiglia Lithuanez, adesso questa famiglia sta perdendo potere. Mi sbatteranno di nuovo in mezzo alla strada. >>

Mayu :<< ...Fred, io ti posso aiutare! >>

Fred :<< Mayu, non devi. >>

Mayu :<< Tu sei stato l'unico capace di trovarmi nel labirinto! Adesso tocca a me ricambiare. Vuoi essere il mio maggiordomo ? >>

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Capitolo 18
*** Gelosia ***


Come ci sono finita in questa situazione???

 

Lucia :<< Ti vedo un po spaesata Mayu, stai bene? >>

Mayu :<< Ma certo, sto benissimo grazie... >>

 

Sorridi … sorridi...

 

Tutto è incominciato quando Fred divenne il mio maggiordomo personale.

 

-Flashback-

Portai Fred da mio padre.

Mayu :<< Padre, le devo parlare. >>

Padre :<< Deve essere una cosa seria se usi quel tono. >>

Mayu :<< Mi segua >>

Padre :<< Mi scusi conte, adesso devo andare... >>

Conte :<< Si figuri >>

Feci l'inchino e condussi mio padre nel giardino giapponese.

Padre :<< Dimmi, adesso siamo soli...c'è con il piccolo Fred Lithuanez >>

Mayu :<< Voglio che Fred diventi il mio maggiordomo personale. >>

Mio padre rimase un po scioccato , anche se felice.

Padre :<< Non avrei mai pensato che tu avresti desiderato una cosa simile. Acconsentirò. >>

Mayu :<< Te ne sono grata. >>

Padre :<< Ma guarda che l'ho capito perché lo fai. Bhe tuttavia non posso lamentarmi. E' tutto qui quello che dovevi dirmi? >>

Mayu :<< Si...Ma stai tramando qualcosa? >>

Curtis si allontanò.

C'era qualcosa di strano in lui.

Ma non c'era tempo per pensare al futuro, adesso dovevo aiutare Fred.

Mayu :<< Fred anche se ho detto che sarai il mio maggiordomo non intendo darti ordini. >>

Fred :<< Ah no Lady Mayu, da ora sono il suo umile servo. >>

Si inchinò e mi baciò la mano.

Mayu :<< Bella recitazione. Hahhahaha dai andiamo . >>

Anche lui sorrise.

 

Uscimmo dal giardino giapponese lasciando le farfalle sui fiori e quei bellissimi ciliegi in fiore.

Fred :<< Ha un petalo sulla ciglia. >>

Mayu :<< Davvero? >>

Fred mi si avvicinò..in quel preciso istante pensai che fosse Richard, ma ciò era impossibile.

Fred :<< Fatto >>

:<< Grazie >> gli dissi con la fronte sulla sua.

Proseguimmo e d'avanti a noi vidi la prima ma anche l'ultima persona che avrei voluto incontrare in quella giornata.

Lucia :<< Oh lei dovrebbe essere Lady Mayu, piacere di conoscerla io sono Lucia Della torre. >>

Mayu :<< Il piacere è mio -fa inchino- >>

Lucia :<< Lui è il tuo accompagnatore? >>

Mayu :<< No, lui è il mio maggiordomo fidato >>

Fred si accostò al mio fianco mentre guardava Richard.

Lucia :<< E il suo accompagnatore? >>

Mayu :<< Mi scusi, ma non credo di aver bisogno di un accompagnatore >>

Richard :<< Ah ma forse non sai che oggi celebro il mio fidanzamento con Lady Lucia. >>

<< Auguri! Siete davvero una bella coppia. >> dissi fingendo, giusto per tenere testa a Richy.

Fred :<< Signorina mi scusi, ma adesso dovremmo andare. >>

Mayu :<< Ah è già così tardi? Bhe scusatemi ma ora devo andare. >>

Stavo per sorpassarli quando incontrai mio padre.

Curtis :<< Dove vai? >>

Mayu :<< Padre...ecco...stavo cercando il mio accompagnatore … >>

Curtis :<< ...Oh no! Doveva essere una sorpresa >>

Lucia :<< Scusami, ma avevi detto che non ne avevi bisogno >>

Mayu :<< Lady Lucia, quella era una scusa. Doveva essere una sorpresa . >>

Curtis :<< Si ma per te. >>

Mayu :<< Ah.... >>

Sinceramente non capivo nulla di quel dialogo.

Avevo solamente inventato una scusa per andarmene da quella situazione e adesso mi trovavo in una situazione peggiore.

Curtis :<< Salve Lady Lucia, io sono il padre di Mayu. >>

Lucia :<< Salve a le Signor Crimson >>

Curtis :<< Mayu, il tuo accompagnatore sarà qui tra poco... >>

Mayu :<< Certo. >>

Mio padre si allontanò e non feci nemmeno in tempo ad andarmene che subito Lucia disse

:<< Perché non sedete al nostro tavolo? >>

Mayu :<< Certamente >>

Lucia e Richard fecero strada, io e Fred ci guardammo.

:<< Non credo che sarà così male >> mi disse sottovoce.

<< Tu credi Fred? Io vorrei solo tornare a casa. >> ribadì sospirando.

Lucia :<< Va tutto bene ? >>

Mayu :<< Avevo un petalo di ciliegio tra i capelli, va tutto bene >>

Lei mi sorrise.

Sarà anche simpatica, ma meglio non fidarsi...iar

-Fine flashback-

 

Adesso sapete come sono finita in questa situazione.

Al tavolo ero seduta di fronte a Richard e di fianco a Lucia.

Richard :<< Scusatemi >>

Lucia :<< Dove vai caro? >>

Richard :<< Vado un attimo alla toilette >>

Caro? Ma stiamo scherzando? Non sono mica sposati.

Si comportano come una coppia di vecchi...non voglio fare la stessa fine.

Lucia :<< Allora Mayu, tu e Richard vi conoscete da tempo? >>

Mayu :<< No, da poco >>

Lucia :<< Io e lui andiamo d'accordo, molto direi. Sono felice che sia lui il mio futuro marito. >>

Mi limitai a sorridere.

Lucia :<< Però io non voglio rimanere qui, voglio tornare in Italia. >>

Allora non capisci la bellezza di questo posto...

Mayu :<< Richard lo sapeva di questo matrimonio combinato? >>

Lucia :<< Certo, anche se sembrava un po preoccupato. Ma ora tutto va bene, dormiamo nello stesso letto, pranziamo e ceniamo ala stessa tavola...insomma tutto come una vera coppia. >>

Non riuscì a sopportare una parola di più che mi alzai.

Mayu :<< Mi scusi, ma vado a cambiarmi d'abito. Con permesso >>

Lucia :<< Prego >>

 

Ho detto con permesso solo per cordialità, non dovevi rispondermi.

 

Fred mi segui.

Ripensandoci non avevo un vestito di ricambio...potevo inventare una scusa migliore?!!

Fred :<< Nella villa dovrebbero esserci degli abiti >>

Mayu :<< Lo spero >>

Fred :<< Altrimenti chiederò a tuo padre di prestarmi l'auto >>

Mayu :<< Ma tu non puoi guidare! Sei minorenne >>

Fred :<< Allo stesso modo non possono esistere i matrimoni combinati >>

Mayu :<< Sta attento >>

Fred :<< Certo, io me la cavo sempre >>

Mayu :<< Sbruffone! Hahahah >>

Fred :<< Farò in un attimo >>

Così lui si allontanò e io andai nella stessa camera dell'altra volta.

Aprì la porta, non c'era nessuno.

Mayu :<< Finalmente mi posso rilassare... >>

Aprì la piccola finestra che volgeva sul labirinto.

Mayu :<< Eh no, stavolta non mi freghi! Hahahaha >>

Per poi gettarmi sul letto, volgendo il mio sguardo sul soffitto.

 

Vedere Richard è stata una sorpresa enorme, il mio cuore batteva velocissimo.

Ma piano piano incominciò a rallentare...l'amore e la gelosia sono davvero una strana combinazione.

Ma se lui è felice con lei...allora io...io...dovrei solo rassegnarmi a questa idea.

Fa male...fa tanto male.

 

Presi il cuscino e me lo misi sul volto in lacrime.

Era l'unico modo che conoscevo per sfogarmi.

Sentì dei passi che si fermarono sulla soglia della porta.

Ah non l'ho chiusa!

Tolsi il cuscino bagnato e mi alzai.

Richard :<< Il tuo maggiordomo eh? … >>

No ti prego vattene...vattene...

Richard entrò e chiuse la porta a chiave.

Perché ha lui la chiave?

Che abbia programmato tutto questo?

Richard :<< Perché non mi hai detto del tuo fidanzamento? >>

Mayu :<< Il mio? Perché non mi hai detto del “tuo” di fidanzamento? >>

Richard :<< Io non ne sapevo nulla >>

Mayu :<< Stranamente Lucia e mio padre dicono il contrario. Tu hai dato dei criteri e tuo padre ti ha accontentato... >>

Richard :<< Io l'avevo detto solo per scherzo. Ma tu...tu anche sei fidanzata! >>

Mayu :<< Io non lo sapevo... >>

Richard :<< Dimmi chi è. >>

:<< Non lo so >> dissi sospirando e gettandomi nuovamente sul letto.

:<< Vorrei saperlo anch'io... >>

Richard :<< Perché Fred? >>

Mayu :<< Aveva bisogno d'aiuto... >>

Richard venne verso il letto e si posizionò su di me.

Mayu :<< C-Cosa fai?? Scendi subito! >>

Lui non mi ascoltò e poggiò la sua testa sul mio petto, aveva i capelli bagnati probabilmente aveva sciacquato il volto...

Mayu :<< … Cosa stai facendo? Sei fidanzato stupido! Lo sai no?!! >>

 

Stupido non puoi far battere il mio cuore e fermarlo a tuo piacimento!

 

Richard :<< Adesso lui starà sempre vicino a te...ti vedrà dormire, svegliarti, fare colazione...

Non posso sopportalo! >>

 

Intanto Lucia era ancora seduta al tavolo...

:<< Ma quanto ci mettono? Mi hanno lasciata sola... >>

...e Fred era in viaggio. 

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Capitolo 19
*** L'annuncio e... ***


Sentivo il suo respiro su di me...

Mayu :<< Richard...dovrei andare... >>

Richard :<< Da lui? >>

:<< Sicuramente sta per arrivare...e poi non voglio che qualcuno ci veda nella stessa stanza, sarebbe uno scandalo tu hai una fidanzata e anch'io ho un fidanzato... >>

:<< E con questo? … Di certo io non ho mai approvato. >> mi disse con quegli occhi che penetrarono i miei.

:<< Senti.... - gli dissi un po imbarazzata e nascondendo il volto sotto il cuscino – tu...tu cosa provi per me? >>

Il silenziò calo, un silenzio tagliente come una lama affilata che ben presto si prestò a scagliarsi contro un anima innocente spezzandone per sempre il cammino della sua vita.

Quel momento fu uno dei più lunghi della mia vita.

 

La risposta è ovvia...

ma c'è ancora speranza.

 

Richard si alzò e guardò fuori dalla finestra.

Anch'io mi alzai ma mi diressi verso la porta, la risposta era chiara.

Lui non provava i miei stessi sentimenti.

Richard :<< Il mio volerti bene è sicuramente diverso dal tuo >> si imbarazzò d'un tratto.

Mayu :<< …Ho capito, ma se è così ti prego di comportarti nel modo più distaccato possibile. Grazie dei bei momenti...Ah un ultima cosa... >>

Lui si girò, e io lo fissai nei occhi.

:<< … Io ti supererò. Io cambierò questo modo contorto di pensare che queste persone hanno. Sappi che se è il potere ciò che tu brami, io sarò tua rivale. Ma a differenza tua, quando l'avrò ottenuto io lo distruggerò. >>

Richard :<< Non ho ben capito le tue parole. >>

Mayu :<< Oh ben presto ti saranno chiare … Addio primo amore...benvenuto primo nemico. >>

Chiusi la porta e mi diressi verso il bagno a sinistra.

 

Che cosa speravo?

La speranza è l'ultima a morire...ma è doloroso.

Devo diventare più forte ma per farlo devo anche saper piangere...

 

Mi rinchiusi in bagno, e poi andai nella vasca vuota.

E' una strana abitudine, ma quando sento il bisogno di piangere vado sempre nella vasca.

 

-Intanto da Lucia -

 

Lucia :<< Oh Richy-kun sei tornato, ci hai messo un bel po...mi domando dove sia Mayu >>

Richard :<< Lei è andata in bagno dopo di me, aveva un abito con se quindi penso che si stesse per cambiare. >>

Lucia :<< Giusto, si era sporcata.

Richard :<< Sarà sicuramente una scusa...Hahaha mi mancano le sue scuse assurde. Lucia incominciamo a mangiare? >>

Lucia :<< Ma sembrerà brutto nei loro confronti. >>

Richard :<< Okay. >>

Prese un bicchiere di champagne.

Crimson :<< Scusatemi...ma Mayu? >>

Lucia :<< Sta in bagno a cambiarsi. >>

Crimson :<< Ah quindi non è ancora tornata...meno male. >>

Il padre se ne stava per andare quando Richard gli chiese.

:<< Perché “meno male” ? >>

Il signor Crimson tutto felice gli bisbigliò

:<< Perché è arrivato il suo fidanzato, lo annunceremo dopo il vostro. >>

Lucia :<< Perché non lo annunciate insieme al nostro? >>

Crimson :<< Buona idea! >>

Richard :<< Ah...grandiosa...si … >>

 

 

- Nel bagno -

 

Fred :<< Signorina? ...Si sente bene? >>

Mayu :<< * Sniff Sniff * Si sto bene...un attimo... >>

Fred :<< A me non sembra. Mi faccia entrare >>

Mayu :<< Aspetta...intanto posa l'abito sulla maniglia... e puoi anche andare. >>

Fred :<< … Okay allora lo poggio *poggia * . L'aspetto al tavolo *passi * >>

Mayu :<< Grazie >>

Aprì leggermente la porta e presi l'abito.

Il corsetto era ricamato con picco nero in cui passava un nastrino color panna, non era molto scollato. Aveva le spalline che scendevano dolci sulle spalle.

La gonna era a volant alternata a strisce nere e color panna.

Era piuttosto semplice, ma carina nel contesto.

Stavo per chiudere la porta quando Fred mi fermò con la mano ed entrò pure lui.

Chiuse a chiave.

Fred :<< Avevo capito che non stava bene...si è incontrata con Richard? >>

Mayu :<< Perché parli in questo modo? Hehehe sentire questo linguaggio da te è un po' buffo. >>

Fred fece una faccia sollevata.

:<< Per fortuna state ridendo >>

:<< … Ma guarda che io mica stavo piangendo...Per quale motivo dovrei piangere? Hehehe sono forte ed energica no? Non trovo davvero nessun motivo per la quale essere triste... Non pens- >>

Mi abbracciò.

:<< Fred? >>

Fred :<< Non fare la forte. Davanti a me ti sei già mostrata vulnerabile quindi … con me puoi condividere qualsiasi sentimento. Bello o brutto che sia , io ti starò vicino. >>

:<< Questo si che è imbarazzante hehehe...ma davvero non ho bisogno di piangere... >>

:<< Allora perché stai versando lacrime anche adesso? >>

Mi scostai e mi girai.

:<< Mayu? >>

Mi asciugai il viso, mi diedi due schiaffi alle guance e sorrisi girandomi verso di lui.

Mayu :<< Bhe ci stanno aspettando, mi devo vestire. >>

Mayu :<< Fred dovresti uscire.. >>

Fred :<< Oh non si preoccupi non guardo >>

Mayu :<< No Fred dovresti uscire. >>

Fred :<< Okay, ma facc- fai subito >>

Mayu :<< Certo certo >>

Chiusi la porta e mi preparai.

 

Oltre all'abito mi aveva anche portato scarpe e accessori allegati .

:<< Ti ringrazio >> gli sussurrai da dietro la porta.

 

.

 

Mayu :<< Eccoci qui, scusate per il ritardo >>

Lucia :<< Oh figurati... è davvero incantevole come abito >>

Mayu :<< Ti ringrazio >>

Lucia :<< Ma non ti metti nemmeno un po di trucco? >>

Mayu :<< Grazie ma mi preferisco semplice, non voglio essere come tutte quelle ragazze che si imbruttiscono truccandosi.

Lucia si tocco il viso.

Forse l'avevo offesa senza volerlo.

Richard si alzò

:<< Bhe dovremmo annunciare i fidanzamenti. E' ora >>

Mayu :<< I fidanzamenti? >>

Lucia :<< Si, il nostro e il tuo. >>

Mayu :<< Ah...wau...non so che dire >>

Lucia mi prese sotto braccio. :<< Non devi dire niente, andiamo! >>

 

Salimmo sul palco che avevano allestito e il padre di Richard prese il microfono.

:<< Siamo riuniti quest'oggi per celebrare due fidanzamenti. Per primo vi annuncio il fidanzamento di mio figlio, Richard Van Guiness con Lucia Della Torre. - il pubblico applaudì - Cara Lucia spero che ti prenderai cura di mio figlio. >>

Lucia :<< Ma certo, e spero che lui si prenda cura di me >>

Richard :<< Certamente >> *bacia la mano di Lucia *

Il pubblico applaudì più forte.

Van Guiness :<< Inoltre ecco l'altro fidanzamento...Mayu Crimson e niente di meno che il figlio del Conte, Mahiro Genji >>

 

Cosa? Io con Mahiro???

 

Mahiro salì sul palco e si mise di fronte a me.

Van Guiness :<< Bhe Mahiro spero che tratterai bene la figlia del mio caro amico Crimson >>

Mahiro :<< Certamente. Lady Mayu voi siete l'unica rosa selvaggia, e pura in questo giardino pieno di margherite. Mi affido a voi. >>

Si mise con un ginocchio per terra e mi baciò la mano.

 

Ma che sta dicendo e facendo?

 

Mayu :<< Certamente... >>

Il pubblico applaudì ancora e mio padre insieme al signor Van Guiness piangevano dalla gioia...credo.

 

-Dopo la festa-

 

Richard se ne era andato e io stavo facendo lo stesso.

Mahiro :<< Mayu! Finalmente ti ho raggiunta! >>

Mayu :<< Ah Mahiro! >>

Mahiro :<< Veramente io non sapevo nulla, però sono felice che sia tu >>

Mayu :<< Anche io >>

Fred :<< Dovremmo andare ora Lady, ci scusi Signorino Genji >>

Mahiro :<< Allora ci vediamo...mia promessa sposa. >>

Mayu :<< … Mahiro! >>

Si divertiva a prendermi in giro.

Ebbene finalmente mi diressi verso la macchina, ma notai qualcosa di strano.

Fred :<< Che c'è signorina? >>

Mayu :<< Rimani un attimo qui! >>

Segui mio padre e Sebastian.

 

Dove stanno andando?

 

Sebastian :<< Adesso non dovremmo più preoccuparci di niente >>

Crimson :<< Già...Sebastian tu rivendicherai il diritto nobiliare della famiglia Fujiwara. >>

Sebastian :<< Ma sappi che dopo che Lucia e lo smorfioso saranno partiti, io ucciderò... >>

Crimson :<< Shhh! Qualcuno potrebbe sentirci! Sisi farai quello che ti pare, ma sappi che governeremo in due. >>

Si strinsero la mano.

 

Ma che cosa sta succedendo?

 

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Capitolo 20
*** La chiamata. ***


Rimasi ancora nascosta dietro l'albero.

Sebastian e mio padre si separarono e io ero davvero molto confusa.

Da quando l'ho incontrato sono sempre stata confusa...ma adesso questa le supera tutte.

Ero ancora li nascosta per bene.

Fred :<< Mayu...Mayu! >>

:<< Ahhh!  *sobbalza * ... *si gira * Oh grazie al cielo sei tu Fred >>

Fred :<< E chi altri doveva essere? >>

Mayu :<< Ti racconto tutto a casa, ora fai come se non fosse successo niente e andiamocene >>

Fred annui.


Durante tutto il tragitto guardai fuori dal finestrino.

Sebastian ha parlato di omicidio...ma di chi? Perché mai dovrebbe fare una cosa come quella? 

Non so perché ma tutto ciò sono sicura che c'entri qualcosa con i nostri fidanzamenti combinati... 

Ma pensandoci bene, io di Sebastian non so nulla! E se lui fosse un lontano parente di mio padre? E se fosse di una nobile famiglia caduta in rovina per colpa dei Van Guiness?

E se invece fa il doppio gioco ma alla fine vuole arrivare a mio padre? 

E se invec-

Una voce mi distolse da tutti quei pensieri...

Crimson :<< Mayu! Hei piccola stai bene? >>

Mayu :<< Si padre...perché dovrei stare male? >>

Crimson :<< No nulla...eri un po assente >>

Mi girai e vidi che anche Fred era un po preoccupato.


Arrivai a casa, dopo le spiegazioni che diedi a mia madre su Fred, salì in camera.

:<< Fred vieni entra, ti devo parlare! >>

:<< Ma sei sicura? Questa è la stanza di una ragazza e io non so- >>

:<< Su dai è urgente! >>

Lo tirai dentro e chiusi a chiave.


Mai stato nella stanza di una ragazza? Allora quando faceva lo sbruffone con Richard era solo per atteggiarsi eh? 

Fred si guardò in giro...semrbava meravigliato e un po curioso...

Fred :<< Hai un bel po di libri nascosti eh? >>

Mayu :<< Shh! Nessuno lo sa, pensano tutti che io li abbia gettati via. >>

Fred :<< Capisco, un hobby segreto >>

Poi prese alcune pagine sparse...

Come ho potuto lasciarle così?? Sono una sbadata! 

Fred :<< Addirittura tu scrivi pure! >>

:<< Si lo so che è strano ma a me piace... >>

:<< No! Non stano... è ...magnifico! >> si girò verso di me e mi fece un enorme sorriso miscelato ad un aurea luccicante.

:<< Ahhh! Non è questo il guaio! ... Su siediti. Ah, che rimanga tra noi eh! >>

:<< Terrò la bocca cucita >>

:<< Bene >>

Così incominciai  a dirgli ciò che avevo visto e di tutte le mie preoccupazioni.


Fred :<< Humm secondo me qui c'è sotto qualcosa di grande. Non dovremmo farci coinvolgere troppo. >>

Mayu :<< Ma è di mio padre che stiamo parlando! Come faccio a anon farmi coinvolgere? >>

F :<< Ah bhe...come suo maggiordomo allora non mi resta che unirmi anche io >>

M :<< Non sei obbligato >>

F :<< Si ma adesso so tutto...e poi mi piacciono i misteri e inoltre voglio salvare Richard. >>

M :<< Ho capito.. >>

Bussarono alla porta..

Crimson :<< Mayu...sei ancora sveglia? >>

Mayu :<< Si padre, ma è presto! >>

C :<< Se guardi l'orologio ti accorgerai che sono le dieci di sera. Buonanotte...anche a te Fred >>

Fred :<< Buonanotte signor Crimson >>

Senti i passi che si allontanarono...

M :<< Fred non c'è bisogno che fai l'inchino, tanto non ti ha visto...Ah domani andremo a prendere le tue cose ok? >>

F :<< Okay...allora buonanotte Mayu >>

M :<< La tua stanza è questa qui di fianco alla mia, a sinistra >>

Fred :<< Grazie... Buonanotte >>

Chiuse la porta.

Io mi andai a mettere la veste da notte...il letto era freddo, il cuscino era freddo...la stanza era un cuore di ghiaccio.

Voglio sentire ancora la mano di Richard che mi accarezza...voglio sentirla ancora...

Anche se è solo una flebile immaginazione, questo è tutto ciò che mi basta.

"Nessuno può farti infelice se tu non glielo consenti... "

Io gli ho dato l'accesso.

Ah che baka che sono! Lui me lo ripeteva spesso.

Mi raggomitolai tra le coperte... 

Ero diventata così vulnerabile...ero debole...lo sapevo...non era una malattia qualcunque.

Richard credo proprio che la cura serva a me...ma io la userò.

...

-L'una di notte- 

Ho una sete tremenda... 

Scesi le scale e andai verso la cucina...come sempre il mignolo del piede destro ne subiva di tutti i colori.

:<< ...si allora a domani. >>

Mi fermai sull'uscio...

C'era mio padre al telefono. 

Nasconditi! Non rimanere li impalata! 

Mi nascosi dietro la porta spalancata.

:<< Che strano mi è sembrato di sentire qualcuno... >>

I passi si stavano allontanando.

Mia madre sta dalle amiche e mio padre ne approfitta per fare una chiamata sospetta...

Aprì il frigorifero e presi l'acqua.

La poggiai sul tavolo dello snack e presi la mia tazza preferita a pallini. 

:<< Mayu... >>

Guardai verso la porta.

:<< Per l'amor del cielo Fred...mi hai fatto spavenatre! >> dissi a bassa voce.

:<< Scusa ma anche io avevo sete >>

:<< Vieni te la verso anche a te... >>

Rimanemmo a parlare per un po.

Poi lui mi disse...

:<< Stavi piangendo? >>

:<< Che io? Nooo!! Non stavo piangendo >>

:<< Hai gli occhi gonfi! >>

:<< E' notte come puoi vederli? >>

:<< Ah visto che ci sono? >>

:<< ...Ma vedrai che riuscirò a diventare forte. >>

:<< Vuoi che dorma con te? >>

La proposta mi sorprese.

:<< No grazie sto bene...allora io vado a letto >>

:<< Mi avvio anche io >>

Fred chiuse il frigo e salimmo insieme le scale per poi separarci e andare ognugno nelle nostre camere...

Quella notte sognai di perdermi in un labirinto...

Mi persi nei miei pensieri. Era un territorio non familiare. 

 


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Capitolo 21
*** Peggio ...scoprire...sbaglio... rimpianto ***


Mi alzai molto presto.

Mi preparai in silenzio...e senza farmi sentire da mio padre che continuava a dormire, andai nella stanza di Fred.

:<< Fred...Fred... >> sussurrai il suo nome.

:<< Mmmm... Mayu? >>

Era ancora assonnato.

:<< Si sono io...vestiti in fretta dai >>

:<< Ma dove dobbiamo andare a quest'ora? E' troppo presto... >>

:<< Fidati di me...su vestiti. >>

Lui si alzò e mi fissò.

:<< Cosa c'è? >> gli chiesi sottovoce.

:<< Ma tutte tu le hai le idee più strane >>

Lo trascinai in bagno e gli dissi frettolosamente

:<< Su su ...fai presto ! >>

Intanto andai a preparare una specie di colazione.

 

Etto...gli piacerà la marmellata? O forse preferisce qualcos'altro?

Poi succo di frutta o spremuta? …

Ah, ma io voglio il tè … come faccio a portarmelo a presso?

 

Fred :<< Eccomi >>

:<< Hei Fred cosa vuoi per colazione? >>

:<< Va bene qualunque cosa >>

:<< Okay >>

Mi sono preoccupata per senza niente...

 

Presi due succhi di frutta e due cornetti vuoti.

:<< Andiamo a casa tua a prendere le tue cose e poi faremo una commissione. >>

:<< Quale? >>

Io aprì la porta di casa...

:<< Bhe lo scoprirai più tardi. >>

 

Prendemmo l'auto di riserva che di solito usa Tia per fare la spesa.

:<< Hey Fred...sai guidare vero? >>

:<< Oh ma certo che si! >>

Gli diedi le chiavi e partimmo.

 

-Intanto a casa di Richard -

 

Richard :<< Padre ti devo paralre! >>

P :<< cosa c'è figliolo? >>

R :<< Non è Lucia la persona che amo >>

P :<< Ma Lucia è perfetta per te...non discutere ancora su questo argomento! >>

R :<< Padre, io un giorno prenderò il suo posto...so bene quello che voglio e le donne adesso sono solamente una spina nel fianco >>

P :<< Bhe quel che fatto è fatto...ah mi sono scordato di dirti che non farai carriera qui >>

R :<< Cosa? >>

P :<< Noi ci trasferiremo in Italia. >>

Richard rimase in un primo momento scosso...

:<< Ma io voglio rimanere qui! >>

:<< Non alzare la voce! Tu andrai in Italia che ti piaccia o no! E non scordare che sono ancora io il capo! >>

Il padre se ne andò e Richard salì le scale a destra in camera sua...

Lucia aveva sentito tutto da dietro la porta.

Lucia :<< Lo so che non mi ami, ma manco io ti amo >>

R :<< Lo so >>

L :<< Dobbiamo solo fingerlo di esserlo >>

R :<< Lo so >>

L :<< Ma sappi che nonostante questo, tu verrai in Italia con me >>

R :<< Ne sei sicura? … Sai tu hai innumerevoli maschere...odio le persone come te! >>

L :<< Oh ma anche tu fai lo stesso...So chi ti piace, ma è inutile >>

Richard si voltò di scatto

:<< No tu non lo sai >>

:<< Lei è diversa da te, siete due opposti...Tu ti sei sporcato innumerevoli volte non è vero? Andiamo lo so che prima di me ci sono state altre...Lei è così pura invece e il suo primo amore non dovresti essere tu. >>

Lucia si alzò da letto ancora con la veste da notte.

:<< Bhe fai quello che vuoi ma non ti scordare che presto diventerai mio marito >>

disse chiudendo la porta.

Richard rimase in piedi a fissare il vuoto...

 

Ah i nobili sono davvero spregevoli...ora capisco un po di quello che mi volevi dire la prima volta che ci siamo incontrati...

 

- Mayu -

 

:<< Ehm..forse è meglio se io rimango qui... >>

Mi ritrovai davanti a una piccola villetta.

Non era grande come la mia, ma era troppo carina.

Tutta in legno con il tetto a punta, le finestre piccole con margherite gialle ovunque...tre scalini per arrivare alla porta d'ingresso e, non c'era un giardino per le macchine ma solo un piccolo giardino per fiori di cui la signora Lithuanez si occupava premurosamente.

:<< Ah no, tu entri e ti presento a mia madre ! >>

I fiori erano stupendi...c'erano solo margherite variopinte.

 

:<< Mia madre li cura sempre >> mi disse Fred

:<< Si vede... >>

Bussammo e una donna giovanissima aprì la porta.

:<< Fred! >> disse la donna piangendo e abbracciando suo figlio.

Io mi tirai un po indietro.

:<< Mamma scusami se sono scappato in quel modo >>

 

COSA??? No aspetta fermi tutti! Fred era scappato?...

 

:<< Non ti preoccupare figliolo...ti perdono... >>

 

Ero un po in imbarazzo a stare li in piedi e vederli abbracciare...

Forse sono un terzo incomodo.

Feci un altro passo più indietro.

:<< Mamma ti presento Mayu Crimson, una mia grande amica … >>

:<< Salve signora Lithanez piacere di fare la vostra conoscenza >> dissi facendo l'inchino.

:<< Oh cara, ti sono grata per essere un'amica di Fred! Venite entrate. >>

 

All'entrata si prestava d'inanzi un piccolo salone con un camino sul lato sinistro, il divano sul lato destro con delle coperte sparse un po ovunque, un tavolo con sei sedie e sopra il camino la tv.

Aveva anche dei gatti in casa. Ne erano due, uno bianco e uno nero.

 

:<< Il nero si chiama Kiba e il bianco Shiba - mi disse la madre che aveva notato come guardavo i gatti – sono innocui puoi toccarli >>

Presi Kiba in braccio, era di razza persiana come d'altronde Shiba...

:<< Che pelo morbido che hanno >> dissi accarezzando il dorso del micio.

:<< Madre, da oggi lavoro come maggiordomo per Mayu >> disse ad un tratto Fred.

:<< Cosa? Ma non devi lavorare...ci penserò io... >> disse la madre preoccupata.

:<< Non ti preoccupare, starò bene >> rispose Fred per rincuorarla.

:<< Signora – dissi io lasciando andare il gatto che andò vicino al divano – Fred mi ha aiutato tante di quelle volte che mi sento il dovere di ricambiare. La prego, lo faccia lavorare per me. >> le dissi fissandola negli occhi.

La signora acconsentì...

 

Qualche minuto dopo ecco che Fred aveva la valigia con se...salutammo sua madre...

 

Mayu :<< Non c'è niente di peggio di chi aspetta qualcosa … e non trova niente... >>

Fred :<< ..?.. >>

Mayu :<< Tua madre si aspettava il tuo ritorno non è vero? … Non ti preoccupare. >>

Fred pensò molto alle parole che gli dissi, pur non comprendendone il significato.

Salimmo in macchina e tornai a casa.

Mio padre si era da poco svegliato...tutto secondo i piani.

 

Crimson :<< Dove sei stata Mayu? >>

:<< A prendere gli effetti personali di Fred... tu dove stai andando? >> gli chiesi con malizia.

Lui esitò un po...

:<< Devo incontrarmi con un amico... fa la brava, tua madre dovrebbe tornare tra poco. >>

 

Amico eh? …

 

Lui uscì, e io dissi a Fred

:<< Sei sicuro? >>

:<< Certo... Se scopri qualcosa che ti sconbussola, ti conviene andare sino in fondo.Se fai finta di niente non saprai mai che cosa sarebbe potuto succedere, e per molti versi questo è peggio che scoprire di esserti sbagliata sin dall'inizio. Perché dopo uno sbaglio puoi continuare a vivere, ma se non altro non hai il rimpianto di non sapere come sarebbe potuta andare. >>

Quelle parole mi colpirono profondamente...

:<< Bhe allora che aspettiamo? Andiamo! >> dissi con un po d'imbarazzo.

 

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Capitolo 22
*** Vendetta ***


Lo seguimmo fino ai confini della città.

Fred :<< Ma dove starà andando? >>

:<< Da quel che so io, si incontreranno in un capannone nel bosco. Discuteranno sulla somma di denaro e sui vari dettagli, poi chiameranno i loro assistenti e uno dei due tradirà la'ltro e si scatenerà una guerra interna. Il vincintore, farà quello che deve fare ma avrà tutto il bottino per se.. >>

Fred :<< Vedi troppi film eh? >>

:<< Leggo caro mio...leggo …. Ohi guarda! Si sta fermando! Rallenta!!! >>

L'auto si fermò vicino un boschetto.

:<< Che ti dicevo Fred? >>

Mio padre scese e incominciò a camminare con una valigetta nera in mano.

Noi lo seguimmo.

Fred :<< Aspetta, si sta guardando indietro... >>

Mio padre sbottonò la giacca e infilò una mano nella tasca interna destra.

Ne uscì una pistola.

*sparo *

:<< Mmmm! >>

Intorno a noi gli uccelli volarono via, gli alberi si mossero e il vento fece rimbombare quello sparo.

Fred mi aveva messo una mano sulla bocca, trascinandomi dietro un abete.

:<< Guarda che non avrei urlato >>

Fred :<< Per precauzione... >>

Bisbigliammo.

Dovevamo fare attenzione, a ogni passo una miriade di aghi di pino scricchiolavano sotto i nostri piedi.

C'erano pini e abeti ovunque, con rami bassi che non permettevano bene alla luce di entrare in quel covo ... c'era abbastanza legna.

:<< Ci vuoi scommettere che si tratterà di una casa di legno abbandonata? >>

Fred :<< Shhhh!! Non faccio scommmesse che non sono alla mia altezza... >>

Ci inoltrammo in quella che pensai fosse “il cuore” del bosco, l'angolo più oscuro e tetro di tutto ciò che ci circondava.

:<< Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura... >>

Fred :<< La Divina Commedia vero? >>

:<< Si... >> dissi sorpresa.

Non avrei mai immaginato che lui potesse aver letto un libro “pesante” come quello.

Lo guardai sopresa e con ammirazione.

Fred :<< Che c'è? >>

:<< Niente... >>

 

Maledetta gonna!

Perché non ho preso uno smoking da mio padre?

 

Proseguimmo ancora per un po di passi.

 

Sembriamo gli 007...adoro l'adrelanina mista alla paura!

 

D'avanti a noi si eresse un enorme albero.

Aveva grosse e profonde radici, nel tronco erano incise delle scale con una corda vicino per aiutarsi a salire...

Verso la chioma e nel fitto dei suoi rami, una piccola casetta di legno stava nascosta per bene.

Non aveva una porta, ma solo un enorme buco che fungeva d'ingresso, con una tenda.

Le finestre erano piccole, con vetri infranti.

In alto sventolava una bandiera con un teschio.

 

Probabilmente fu costruita da alcuni bambini...

Ah che giorni spensierati che avranno vissuto, sono invidiosa.

 

Mio padre salì le scale...

:<< Fred e adesso? >>

Fred :<< Arrampichiamoci sugli alberi vicini! >>

:<< Giusto! >>

 

Accanto a quel grande albero, altri alberi più piccoli si inchinavano verso la casetta.

Era perfetto per noi!

 

Così ci dirigemmo verso un albero alla destra della casetta e Fred salì per primo.

Devo togliermi le scarpe!

Mi tolsi le scarpe, stracciai la gonna e la resi cortissima.

Con uno straccio mi legai i capelli e gli altri pezzi li arrotolai alle mani.

Fred :<< Cosa fa signorina? >>

:<< Fred chimami Mayu!! Mi sto liberando degli “impicci” >>

Fred :<< Ti aiuto io...Mayu >>

Lui era già appollaiato su un ramo basso.

Allungò la sua mano e la tese verso di me...

Fred :<< Non avere paura, ti reggo...vieni >>

Io l'afferrai e mi lasciai alzare.

:<< Grazie >>

Fred :<< Di nulla, vieni siamo ancora troppo in basso >>

Proprio come quei bambini, ci arrampicammo sui rami.

:<< Ahi... >>

Fred :<< Cos'hai fatto? Fammi vedere. >>

Avevo messo la mano sugli aghi e tirando per darmi forza per salire mi ero tagliata.

:<< Non è niente, solo un piccolo taglietto >>

Fred :<< Va disinfettato >>

:<< Ma io non ho un disinfettante con me... >>

Fred prese il mio mignolo e lo lecco...

:<< C-Cosa stai facendo?? >> dissi tutta imbarazzata.

Fred :<< Parla piano... lo sto disinfettando con la saliva... >>

Diventai rossa...e tolsi il dito...

:<< Grazie ma lo potevo fare pur'io >>

Andai per prima e mi arrampicai ancora di qualche ramo.

Avevamo la panormamica su tutto...

Fred :<< Mayu adesso lanciati sull'altro ramo, così ci metteremo sul retro della casa >>

:<< Cosa? Io non so volare >>

Fred :<< Manco io... però la distanza è breve >>

:<< Vai avanti prima tu … >>

Lui senza esitare si lanciò e come una scimmia, aggrappò l'altro ramo.

Dondolava... Oh no adesso cade!! Adesso cade!!

Ma non fu così, stav oscillando per afferrare una tavola di legno per poi salire...

Mi fece cenno di andare...

:<< …L'ho già letto in molti libri, non sarà difficile no? Su su su devi essere coraggiosa!! >>

Guardai in basso e indietreggiai...

Fred mi stava aspettando...

:<< Diamine! Sono stata io a farlo venire qui e ora mi tirno in dietro? No! >>

Presi la rincorsa e saltai...

Il vento mi sfiorava i capelli, sopra di me il cielo non si vedeva e sotto di me il terreno non c'era...

Avevo saltato...

Afferrai il ramo e Fred mi aiutò a salire.

Fred :<< Ce l'hai fatta eh? >>

:<< Si... non è stat- >>

Lui mi spostò dietro la casa in fretta e mi coprì la bocca.

C'era Sebastian che era uscito dalal casa..

Un controllo?

Il cuore batteva a mille, se ci avesse scoperto sicuramente tutto sarebba andato a rotoli!

Anche il cuore di Fred batteva come il mio...anche lui aveva paura ma non lo dava a vedere...

Crimson :<< Muoviti Sebastian, dobbiamo finire l'accordo >>

Sebastian :<< Si si vengo... >>

L'avevamo scampata bella.

Appoggiamo le nostre orecchie sul legno e ascoltammo.

 

Crimson :<< Ben presto Richard andrà in Italia con Lucia, e ce lo toglieremo d'avanti >>

Sebastian :<< Io ucciderò il signor Van Guiness >>

Crimson :<< Cerca di non farti beccare! >>

S :<< Si lo so …ma anche tu stai aspettando da tempo questo momento no? >>

C :<< Ovvio, non ho fatto tutto quel viaggio in Italia e non ho trovato una donna per senza niente >>

S :<< Sei proprio una vecchia volpe zio >>

C :<< He he he ma anche tu lo sei, caro nipote >>

Mi staccai per un attimo...

Cosa significava?

No no no...Sebastian è mio cugino?

Ma cosa?!!

Hanno parlato di omicidio... io... non posso credere che mio padre...

Incominciai a tremare...

 

Cosa significa che Sebastian è mio cugino? Perché vogliono uccidere il signor Crimson?

Uccideranno anche Richard?

Il solo pensiero di vedere il corpo di Richard freddo e immobile mi terrorizzava... io volevo sentire ancora una volta il suo calore, volevo snetire ancora una volta le sue mani accanto alle mie ,volevo sentire ancora una volta quelle sue dolci parola, volevo sentirlo ancora una volta...vivo accabto a me.

 

Mentre pensavo a tutte quelle cose...Fred mi tenne la mano...

Aveva capito.

 

Devo ascoltare la verità...

 

Poggiai nuovamente il mio orecchio sulla tavola e continuai a sentire di quella follia.

 

S :<< E di Richard che ne faremo? >>

C :<< Non vorrai uccidere anche lui...non è il tuo prezioso padroncino? >>

S :<< Ahahahahahahahaha io non sono lo schiavo di nessuno! Lo farò fuori ma prima, lo costringerò a firmare per l'eredità. >>

C :<< Non ti scordare la mia parte! >>

S :<< Lo so, ma sarò io all'apice. Tu sarai il mio braccio destro >>

C :<< E di Lucia? Che ne faremo di lei? >>

S :<< E' una famiglia di basso rango, non ti scordare che prima sua madre era una prostituta. Elimineremo ogni suo familiare. >>

C :<< Ah certo che tu ami il sangue vero? >>

S :<< Caro zio, io amo il colr scarlatto, ma amo anche la vendetta! >>

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Capitolo 23
*** Il suo passato ***


Rimasi nascosta sul retro della casetta...ero sconvolta...

Crimson :<< Ora vado, mi aspetta mia moglie. Ehi mi raccomando! >>

Sebastian :<< Certo. >>

Mio padre con un po di fatica scese con la corda.

 

Devo fermarli! E' mio dovere fermare la loro pazzia!

Questo era l'unico pensiero che si faceva strada nella mia mente.

Anche Fred, ero sicura, pensava lo stesso...

Lo guardai e vidi nei suoi occhi rabbia, dolore e determinazione a porre “Fine” ancora prima dell'inizio.

Devo far andare via Richard...

Stavo già architettando qualcosa, in quel momento mi sentivo utile come non mai.

E' necessario correre dei rischi... “ diceva qualcuno di cui non ricordo il nome “ Riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando lasciamo che l'inatteso accada”

 

Pensando a queste parole mi alzai di colpo, sentivo l'adrenalina nelle vene...una scarica elettrica si stava impossessando di me.

Niente poteva fermarmi.

:<< Stai abbassata! C'è ancora Sebastin dentro! >> mi sussurrò Fred.

:<< Niente può fermarmi >>

Sentì degli scricchioli dietro di me... poi il grilletto che si stava caricando.

Una punta fredda si appoggiò al mio capo... pistola.

Sebastian :<< Avevo sentito dei rumori strani e guarda chi si vede! Lady Mayu certo che se proprio una ficcanaso ma bhe...adesso cosa dovrei farmene di te? >>

Mi girai e Sebastian mi bloccò afferrandomi per il braccio.

Non aveva ancora visto Fred perché lui era affacciato dalla piccola finestra...

Feci cenno a Fred di andare, non volevo metterlo in pericolo.

:<< Che hai intenzione di farmi? >>

Sebastian :<< Nulla, ma adesso che sai i miei piani non posso lasciarti andare... >>

Mi legò le mani con una vecchia corda. Per non farmi scappare legò l'altra estremità ad un ramo che penetrava nella casetta.

:<< Fred ...scappa! >> gli sussurrai.

Lui esitò per un attimo, ma sapeva che se venivamo presi tutti e due sarebbe stata la fine.

Fred si lanciò sul ramo con cui eravamo arrivati alla casetta...tirai un sospiro di sollievo.

Sebastian adesso era di fronte a me guardandomi dritto negli occhi mi disse

:<< Bada che non ho remora alcuna a far rotolare la tua testa. >>

:<< Hump! Pensi di potermi uccidere? Senza mio padre non puoi mandare assegno il colpo, o mi sbaglio? >> gli dissi io per stuzzicarlo e per attirare la sua attenzione su di me.

:<< Già...per adesso ti sistemo io >>

Mi prese sulle spalle come un sacco e mi portò dentro la casetta...mentre entravo, vidi Fred che stava correndo nel bosco...

Cerca di non beccare le persone sbagliate...sta attento a chi chiederai aiuto Fred!

 

Sebastian mi lasciò cadere a terra legandomi mani e piedi.

:<< Sei preoccupata per Richard vero ? >>

Non gli risposi...

:<< Ah io lo so che è così...ma vedi io lo conosco bene e le ragazze come te non posso stare con tipi come lui >> disse lui ridendo.

:<< Tu non lo conosci per niente -ribadì io - … Come puoi fare una cosa del genere a colui che per te ha sorriso così caldamente? >> dissi ripensando alla prima volta che vidi Sebastian, quando ancora non conoscevo nulla né di lui né di Richard.

:<< La vendetta non serve a nulla...stolto! >>

Lui mi afferrò alla gola, l'avevo fatto infuriare.

:<< Taci mocciosa! Che ne vuoi sapere tu di tutti i guai che ho passato? Che ne vuoi sapere di ciò che voglio fare? ...Qui chi non sa nulla...sei tu! >> mi disse con occhi vendicativi...

:<< .. Allora....spieg...ami tu … >>

Lui rallentò la presa e io gli ripetei

:<< Allora spigami tu >>

 

Forse avevo accusato Sebasian troppo presto...non sapevo niente del suo passato, non sapevo niente di ciò che aveva passato, non conoscevo il suo vero “io”.

Lui non mi rispose, ma si alzò e si girò.

:<< Sei mio cugino vero? … - non ebbi risposta - … Bhe questo non conta, io ti considero mio amico. Anche Richard ti considera suo amico... perché non condividi con noi il tuo dolore? >>

Girandosi e mostrandovi vulnerabile incominciò a narrare la sua storia...

 

:<< Si, sono tuo cugino di primo grado. Mio padre,Robert, era fratello del tuo... Vivevamo tutti felici io, Aileen l'unica sorella che avevo, Lille e Michael i miei fratellini con cui porto solo un anno di differenza , e mia madre Rosaly. Eravamo nobili, ma non prendevamo mai parte alle feste, ricevimenti, nozze... non era nel nostro stile.

Ogni giorno andavamo a scuola, mi piaceva andare in quel posto caloroso a contatto con le persone...Quel giorno avevo otto anni...

 

-flashback-

Sensei :<< Sebastian-kun!! Aspetta... -raggiunge – hai scordato il tuo quaderno >>

Sebastian :<< Grazie, a domani Sensei! >>

Sensei :<< A domani! >>

Mi avviai a casa

Quando mia madre vedrà il “distinto” al disegno ne sarà felice!! Devo sbrigarmi!!

Arrivato a casa vidi la macchina di mio padre parcheggiata nel giardino e tutto contento con il disegno di un drago in mano, corsi verso la porta.

Sebastian :<< Mamma!! Papà !! Guardate guardate!! *apre la porta * >>

Non trovai nessuno nel salotto...

:<< Papà?... Aileen...dove sei? … >>

Girai per le stanze

:<< Lille !! Michael!! ...dove siete finiti tutti? >>

Piangevo, pensavo che mi avessero abbandonato...

Salì su, in soffitta e per le scale notai delle strisce rosse e … tutto era soqquadro.

Veloce aprì la porta... avevo un brutto presentimento.

Avevo solo otto anni!! Davanti a me i corpi dei miei cari giacevano a terra senza respirare, senza colorito in volto, senza muoversi... senza calore.

Non capii subito, ma mi aggirai per la stanza.

 

:<< Muoviti facciamola saltare in aria! >>

:<< Un attimo!! >>

Dalla finestra vidi delle persone che costeggiavano la casa con degli esplosivi.

:<< Mamma!! Sveglia!! Dobbiamo andare!! … >>

Non rispondevano …

Cercai di risvegliare i miei fratellini

:<< Su Lille!! Michael!! Dai avanti!! >>

Non si muovevano per quanto urlassi...

Caricai mia madre sulle spalle e cercai di scendere le scale...

La casa scoppiò.

 

-Fine flashback -

 

:<< Ma perché ce l'hai con i Van Guiness? >> gli chiesi io con voce rotta.

:<< Hahhahahhahha!! >> Lui scoppiò in una risata , con un espressione addolorata...mai avrei pensato che quella potesse essere la tua reazione.

:<< Mi chiedi perché? Ebbene te lo dirò. - avvicinò il suo volto al mio, le sue labbra vennero vicino al mio orecchio e mi disse con calma - perché colui che ha ucciso la mia famiglia è stato Albert Van Guiness...si proprio lui, il padre del tuo amato Richard... >>

Si staccò e guardò fuori, poi si voltò allargando le braccia.

:<< Adesso hai capito, cara cuginetta, quant'è contorto questo mondo? >>

Rimasi agghiacciata.

 

 

Fred :<< Devo sbrigarmi!! >>

Correva più veloce che poteva, senza fermarsi...

 

 

 

 

 

Fred Lithuanez

 

 

Scheda : Fred Lithuanez

Data :di nascita: Nasce il 22 marzo

Segno zodiacale: Ariete

Altezza: 1: 69

Occhi: verdi

Capelli: Rossastri

Genitori : Angelique Grisson e Caesar Lithuanez

Classe sociale: Nobili

Qualità personali: Coraggioso, protettivo, schietto

Ambizioni: Non aspira a una grande carriera politica come Richard, vuole vivere “semplicemente”

Paure: Essere abbandonato di nuovo

Salute/condizioni fisiche : Buone

Storia: Fred venne adottato dalla famiglia Lithuanez da piccolo, quando Angelique lo trovò davanti casa. Da allora ha vissuto come un membro della famiglia nobile. Dato che il suo sangue non è nobile , Fred ha sempre dovuto sopportare la tirannia di Haru , Ronny e altri ragazzi nobili. Il padre di Fred venne a mancare anni fa, ma la moglie ha sempre portato avanti la casata Lithuanez fino a quando non ha riscontrato un affare andato a mele. Andando sul lastrico, Angelique ha venduto la villa con una buona parte dei beni. Adesso vive in una piccola casa di legno e lavora al paese. Fred per aiutare la madre ha deciso di lavorare come maggiordomo di Mayu. 

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Capitolo 24
*** La fine? ***


 

 

Lucia :<< Ehi Richy...sei contento di partire? >>

Richard :<< … Si... >>

Lucia :<< Allora te lo dirò >>

R :<< Cosa? >>

L :<< Partiamo oggi! >>

Richard sobbalzò.

:<< Che cosa? Ma...ma...che cosa? >>

:<< Perché sei tanto sorpreso? E' stato già tutto programmato >> disse la ragazza bionda con un sorriso.

:<< Io esco allora, vado a salutare vecchi amici >>

:<< Vengo con te! >>

:<< No!... Ehm... sono cose private... tipo come l'addio al celibato … >>

:<< Va bene.. - si avvicina e lo bacia alla guancia – per questa volta lascio stare. >>

Eh? Non siamo nemmeno sposati e Lucia si prende tutta questa confidenza?

Devo trovare un modo! Anche uno assurdo!

Pensò il ragazzo uscendo.

 

 

-In città-

Strano... non trovo Sebastian da nessuna parte...

dove si sarà cacciato?

 

Era arrivato alla città a piedi, il suo fidato servo non s'era fatto vivo per l'intero giorno.

Ormai stanco, entrò in una creperia...quel giorno non era riuscito ad assaggiare la crepes.

:<< Buon giorno! >> disse entrando.

I nuovi delfini, rosa adesso, appesi al soffitto sbatterono contro la porta e tintinnarono.

Richard li osservò... Dev'essere stata qui...

:<< Buon giorno sign- >>

Il ragazzo che stava al bancone si abbassò.

:<< Sta bene signore? >> chiese Richard preoccupato.

:<< Ah si, mi scusi un attimo >> fece l'altro coprendosi il volto... << sarò da lei in un attimo >>

Richard era perplesso...il “signore” , da come lo aveva chiamato, non era tanto anziano...era un ragazzo!

:<< Rieccomi, mi scusi ma avevo dimenticato gli occhiali … >>

:<< Si figuri .. allora mi dia una crepes nutella, zucchero a velo e noccioline. >>

:<< Arriva subito >>

Richy, nell'attesa, si guardò intorno...non poteva distogliere il suo sguardo da quei delfini...

:<< Le piacciono? >> domandò il ragazzo delle crepes, che lo fissava sott'occhio .

:<< Si...mi ricordano una persona... >>

:<< La sua ragazza? >>

:<< ...No... >>

:<< Ah mi scusi, non volevo essere troppo indiscreto >> *rigirò la crepes *

:<< Si figuri... >>

Si incominciò a sentire un buon profumo nell'area...un calore traboccare da quella crepes...

:<< Mayu >> disse Richy sovrappensiero.

Il quatrocchi sobbalzò facendo cadere il coltello...

:<< Ehi tutto bene? >> chiese Richy...

:<< Si.. tutto bene >> disse l'altro abbassandosi.

:<< … Per caso la conosce? >>

:<< Chi? >>

:<< Mayu, una ragazza con gli occhi color verde pallido e i capelli color caramello >>

:<< No, sono spiacente... ecco a lei la sua crepes >>

:<< Grazie, ecco a lei... Arrivederla. >>

:<< A presto... >>

Richard uscì dalla creperia, e voltandosi indietro vide il ragazzo che lo stava fissando mentre camminava...

Che strano...Non mi convince...

Morse il bordo della crepes...

E' ottima! … Non avevo mai mangiato una “cosa” così...devo farmela cucinare da Sebastian!

 

Mentre camminava, si mise a guardare il cielo e le sue nuvole che in quella giornata si divertivano a cambiare forme...

:<< Ahi! >>

:<< Ti sei fatto male? >> chiese una vecchia signora che stava ricamando.. :<< I ragazzi di oggi sono così sbadati, dovete stare attenti ai pali >>

:<< La ringrazio, farò più attenzione >> disse Richard un po' imbarazzato dalla pessima figura.

Almeno non sono stato il solo...

 

-Intanto.... -

 

Fred arrivò alla fine del boschetto, cercare qualche macchina per fare l'autostop era solo uno spreco di tempo.

Così il rosso si mise a correre, anche se i polmoni gli stavano per esplodere, le gambe per cedere...non si fermò a riposare.

Gli venne l'affanno...

:<< Ma perché non c'è nessuno?!! >> urlò.

Adesso correva sulla strada piena di fossi che portava alla città...

Non voleva essere un eroe, non era un eroe...ma proprio chi non pensa di essere un eroe lo è.

Fred, un nome che ispira simpatia, un nome che può essere attribuito solamente a una persona d'animo gentile, proprio come il piccolo Lithuanez.

 

:<< Sebas-chan... >>

S :<< Che c'è? >>

:<< Mi fanno male i polsi... - gli dissi – potresti allentarmi la corda?... >>

Lui esitò...

:<< Non scapperò, ti do la mia parola >>

S :<< Le persona dovrebbero stare attente a tutto ciò che dicono, le parole non possono più ritornare una volta pronunciate. >>

:<< Lo so >>

Lui mi si avvicinò e, nel preciso istante in cui mi allentò la corda, io lo abbracciai.

Non so perché, non so per che cosa, non so il motivo, ma sentivo di doverlo fare.

S :<< Che fai? >>

:<< E' un abbraccio, me l'ha insegnato Richard >>

S :<< Perché non sapevi come si chiama? >>

:<< Non è questo il punto. Non sapevo il significato e il calore che questo semplice gesto può dare... >>

Gli accarezzai la testa.

:<< Tanto non ti lascerò andare >> mi disse appoggiando il mento sulla mia spalla.

:<< Non devi pensare che dietro a ogni gesto o a ogni parola ci sia un secondo fine... >>

S :<< Hump...tu credi? >>

:<< Io credo in questo. Non lo per certezza... in effetti non so un bel po di cose di questo mondo, so solo che voglio scoprirle brutte o belle che siano >>

:<< Grazie >> mi disse stringendomi a se e piangendo...

Non dissi nulla, quelle lacrime le stava trattenendo da troppo tempo.

Quella persona che piangeva non era più il Sebastian diciottenne ma quel piccolo bambino che alla tenera età di otto anni ha perso tutto.

 

Dopo un po' di minuti, avevo la spallina dell'abito completamente bagnata.

:<< Ti sei ripreso? >>

S :<< Si.. grazie.. >>

Notai che Sebas-chan era imbarazzato.

Anche se mi ero lasciata trasportare dalla situazione, non mi ero scordata delle sue intenzioni...

Lui si alzò e andò verso l'uscita, fuori stava incominciando a fare buio.

Con cautela cercai di alzarmi...e mi diressi verso la pistola che aveva gettato a terra...

Ogni qualvolta che facevo un passo, mi giravo per controllarlo...

Ero a pochi passi...

solo pochi passi e avrei potuto fermarlo...

La tensione s'impadronì di me...l'ansia e l'angoscia insieme tutt'uno.

 

:<< Presa! >> urlai.

Lui si voltò e mi guardò.

S :<< Alla fine anche tu volevi tradirmi non è vero? E io che ti ho creduto... >>

:<< Non ti sto tradendo, ti sto salvando. Non voglio che ti macchi di un simile reato! Perché devi essere il cattivo della storia quando invece sei solo una delle vittime?! … Non voglio ferirti, quindi su vieni con me... >>

Lui continuò a fissarmi.

Prima con occhi di stupore, poi con occhi rassegnati...

S :<< Sai...mi stavi cominciando a piacere veramente. Insomma, tutte quelle parole dolci, l'abbraccio e poi? Mi punti una pistola contro?! Hahahahaha >>

Si avvicinò...

:<< Allontanati... non farmi sparare.. >>

S :<< Oh ma tu non sparerai >>

Fece un altro passo

:<< E chi te lo dice? >>

S :<< Ancora non l'hai capito? - Lui estrasse un altra pistola e la puntò verso di me – quella pistola che hai, è scarica...Hai perso. GAME OVER. >>

 

L'ultima cosa che mi ricordo fu il suono del proiettile che stava entrando nel mio corpo...vidi anche una lacrima ma non so se fosse mia o quella di Sebastian.

Caddi a terra.

 

 

 

Angolo dell'autrice

Era un mio sfizio personale crearne uno *^* Vedo sempre alla fine di ogni capitolo di un manga “ angolo autrice” ed eccomi qui... Allora che dire? * va a prendere spunto da qualche parte *

In questi ultimi giorni sono fissata con la canzone “Echo” di Jason Walker, il ritmo e le parole sono stupende! Soprattutto il pezzo che fa “ Solo, Solo non so' esattamente cosa sia il mondo... ma mi manca adesso “ 

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Capitolo 25
*** "E' colpa mia" ***


 :<< Hei signore!!! Si fermi la prego!!! >>

Aveva incominciato a piovere e un ragazzo con vestiti malridotti e infangati cercava qualcuno che si fermasse.

*freno *

:<< Hey!! Ragazzino cosa stai facendo sotto la pioggia? >>

:<< La prego, mi porti alla residenza del Conte Genji! >>

:<< Sali in macchina >>

:<< Oh la ringrazio, è un caso di vita o di morte quindi acceleri! >>

L'auto partì.

Mahiro sarà sicuramente dalla nostra parte... si possiamo fidarci di lui!

 

 

:<< Mayuu...Mayu svegliati pigrona ! >>

:<< Humm... Richard? … Richard!! >>

:<< Hei “Lady Baka” finalmente c'è l'hai fatta eh? >>

:<< Di cosa stai parlando? >>

:<< Guarda... *indica * >>

L'albero di ciliegio... c'era quel bellissimo ciliegio del parco...

:<< Come hai fat- … Richard? >>

Era scomparso...

:<< Richard? Dove sei? … Sta diventando tutto buio qui intorno... Ti prego... non lasciarmi sola! … >>

Freddo...perché il mio corpo sta diventando così freddo?

 

Aprì gli occhi, mi rispecchiai in una pozza di sangue scarlatto, mi aveva sparato...

:<< Io non l'avrei mai fatto... >>

Il senso di vuoto s'impadronì di me...non volevo morire da sola...

 

 

:<< Hey...non c'è nessuno li fuori? Perché non sento alcun suono? Sono sola...sola... Non so cosa sia esattamente il mondo...ma mi manca adesso. Sono fuori di me stessa e sto urlando il mio nome come una pazza al limite dei miei polmoni! … A volte quando chiudo gli occhi fingo di star bene... ma non è mai abbastanza... Perché il mio eco è l'unico suono che torna indietro? Perché la mia ombra è l'unica amica che ho in questo momento? ...Non è che potresti venire a salvarmi? ...Io non voglio essere triste, voglio solo sentirmi viva ...e vedere il tuo volto di nuovo, ancora una volta... Solo il mio eco eh?... Non c'è nessuno li fuori. >>

 

Era inutile continuare a parlare.

Feci calare il silenzio, la notte era alle porte e io chiusi gli occhi...

Mentre la mia vita se ne andava, vidi tante immagini, tanti momenti, tanti attimi di quando ero ancora “viva”...il volto ricorrente era sempre quello di Richard che mi sorrideva...

Non ero pronta a dire addio a tutti, non ero pronta a dire addio a lui...non volevo dirgli addio... ma … non c'era niente che potessi fare.

 

:<< Contento adesso? Confesso la mia debolezza...non voglio combattere nella speranza di vincere , per paura che mi accada invece di perdere. Che senso ha ,infatti , lasciare il certo per correre dietro all'incerto? >>

Iniziò anche ad uscirmi del sangue dalla bocca... non riuscivo più a parlare.

Mi rassegnai.

 

 

 

Maggiordomo :<< Signorino Lithuanez la prego di attendere nella sala per gli ospiti, presto il sig- >>

Fred :<< Levati davanti! E' una cosa urgente! >>

Maggiordomo :<< Ma signorino... >>

Tentò di afferrarlo, ma Fred corse verso la porta e l'aprì con violenza.

:<< Mahiro!!! >>

Mahiro sobbalzò dalla sedia e riagganciò il telefono.

M :<< Cos'è successo Fred? >>

F :<< Non c'è tempo... dai andiamo! *tira per la manica * >>

M :<< Dove stiamo andando? >>

F :<< Capirai a tempo debito, basti sapere che Mayu è in pericolo! >>

M :<< Cosa? Aspetta allora prendiamo la macchina di mio padre, va più veloce! >>

Mahirò tranquillizzò il maggiordomo e andò verso la fontana.

Svoltarono a destra dove c'era il parcheggio con tutta la collezione del Conte.

 

:<< Non ho mai visto così tante macchine tutte in un parcheggio! >> disse Fred.

M :<< E' un hobby di mio padre....ecco prendiamo quella! >>

F :<< Non per dirti qualcosa, ma si rovinerà nel bosco. >>

M :<< Bosco? … Mayu è stata rapita? >>

F :<< Ma i vostri collegamenti sono sorprendenti! Comunque, si ...diciamo di si >>

M :<< Allora prenderemo la jeep. Guido io o tu? >>

F :<< Io so dove andare, forza saliamo! >>

Aprì lo sportello, girò la chiave e schiacciò il pedale sull'acceleratore.

Mahiro fece aprire il cancello automatico ed ecco che ebbe inizio la corsa contro il tempo.

 

Mahiro :<< Fred spiegami un po la situazione >>

Fred :<< Si, ma tu non ne dovrai parlare a nessuno! Giuramelo! >>

M :<< Lo giuro. Ma adesso parla... >>

F :<< Sebastian, il maggiordomo di Richard, è cugino di Mayu e sta cercando di fare una rivolta contro il signor Van Guiness prendendo possesso di tutti i suoi terreni e beni materiali. >>

M :<< Cosa?... Quei due sono cugini? >>

F :<< Si, ma non è quello l'importante! Sebastian vuole uccidere il signor Crimson, Lucia non è una nobile come fa credere, ma è di una famiglia di bassissimo rango basti pensare che sua madre è una prostituta... >>

M :<< ...Questa storia ha dell'incredibile! >>

F :<< E non è tutto...è disposto ad uccidere anche Richard e tutta la famiglia di Lucia! >>

M :<< Bhe ma è solo lui no? Noi siamo in due, la vittoria è nostra! >>

F :<< Non cantare vittoria facilmente stolto! In tutto questo è coinvolto anche il Signor Crimson. >>

M :<< Il signor Crimson è... il padre di Mayu?!!! >>

F :<< Esatto. Adesso Sebastian ha catturato Mayu...noi li stavamo pedinando e ci hanno scoperto. >>

M :<< Cosa?! Da soli?! Poi dici che lo stolto qui sono io! Perché non l'hai aiutata subito? >>

F :<< Calmati okay?!! Sto guidando!! … >>

M :<< Scusami, adesso mi calmo... >>

F :<< Aveva una pistola con se. >>

M :<< … E adesso dovrei essere calmo?? Su accelera di più!! >>

F :<< E' il massimo della velocità! >>

M :<< No, ho modificato tutte le macchine...premi l'acceleratore! >>

F :<< Ah però! >>

La macchina fece una sgommata.

M :<< E adesso? >>

F :<< E adesso andiamo nel bosco ! >>

M :<< Mio padre mi ucciderà >>

F :<< La macchina non è nulla in confronto ad uno spargimento di sangue! >>

 

Gli aghi di pino si spezzarono sotto le ruote della jeep, che era piena di graffi e ammaccature.

Lo strato di vernice rosso ormai era tutto rovinato, si vedeva solo il cuore d'acciaio.

Dopo alcuni minuti ecco la casetta.

M :<< E' quella? >>

F :<< Si, saliamo! >>

I due salirono , servendosi della corda, e raggiunsero la casetta.

L'orrore si presentò davanti a loro.

La loro amica era a terra, priva di sensi.

Il colore che più spiccava in quella oscurità era lo scarlatto, il suo sangue scarlatto...

Erano inorriditi da quella vista agghiacciante e a tutti e due venne una stretta al cuore.

Il color caramello dei suoi capelli era misto al rosso vivo, mentre lei stava diventando sempre più pallida.

M :<< C-cos'è successo? ...Mayu...Mayu...Svegliati su....Mayu? >>

Mahiro si avvicinò al corpo, sollevandole la testa.

Fred rimase immobile.... :<< E' colpa mia >> sussurrò...

M :<< Che hai detto? >>

F :<< E' colpa mia...se solo l'avessi fermata adesso lei non sarebbe... >>

M :<< Non sarebbe cosa? … >>

F :<< Morta! >>

M :<< Sentimi bene, lei non è morta! A meno che tu non la lasci morire qui.. aiutami a calarla di sotto … >>

F :<< E' tutto inutile! Ormai...Siamo arrivati troppo tardi!! >>

Mahiro si alzò, poggiando il corpo a terra delicatamente, afferrò Fred e gli diede un pugno facendolo cadere.

 

F :<< Me lo merito... >>

M :<< Ma non perché l'hai fatta morire...lei non è morta, respira ancora...dovresti avere più fiducia. Gran pezzo di Idiota! >>

F :<< Respira? >>

M :<< A fatica...su caliamola con la corda... >>

F :<< Si... >>

 

 

:<< Hei stai più attento! >>

:<< Scusi... >>

:<< Hei amico, hai del....sangue?... Hai del sangue sulla maglietta!! Cosa ti è successo? >>

:<< Non intralciarmi! >>

*Baaang! *

*continua a camminare *

:<< Un altro cadavere eh? … >> 

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Capitolo 26
*** L'attesa ***


*bussa alla porta *

:<< Hey Richy-kun, cosa ci fai qui? >>

:<< Mi scusi Signora Crimson, Mayu è in casa? >>

:<< No, non so dove sia finita...prova ad andare a casa di Mahiro-kun >>

:<< La ringrazio. >>

:<< Aspetta, ti serve una macchina? >>

:<< No, ma grazie lo stesso... >>

Richard guardò l'orologio....

E' tardi ormai...

Non sarebbe riuscito ad arrivare a casa di Mahiro, era troppo distante...

non sarebbe riuscito a vedere Mayu o Fred.

Il solo pensiero che avrebbe dovuto lasciare per un tempo indeterminato i suoi amici e il suo cuore li, lo faceva star male...ma non poteva andare contro il volere del padre...

Tornò a casa...

 

Si incamminò verso casa, ma mentre stava attraversando la strada, una macchina rischiò di investirlo.

:<< Hei! >>

Un ragazzo si sporse dal finestrino...

:<< Scusa, abbiamo fretta! >> svanì dicendo queste parole...

:<< Ma quello...era Mahiro? >>

Non era riuscito a vedere bene chi fosse, ma dall'ombra e dalla voce, gli sembrava che fosse Mahiro.

Senza farsi venire troppi dubbi, continuò a camminare verso casa...

 

 

:<< Forza mettetela sulla barella! >> dissero le infermiere, mentre una di loro chiamò i dottori che ancora non avevano lasciato l'ospedale a quell'ora.

:<< Hei Fred, devo chiamare i suoi genitori? >> chiese Mahiro preoccupato.

:<< Non saprei...per adesso non facciamo nulla...aspettiamo. >>

Non potevano chiamare il signor Crimson, di certo li avrebbe rinchiusi da qualche parte...

:<< Adesso verrò portata con urgenza in sala operatoria, aspettate pure qui. Di la c'è un distributore di cibi e bevande >> disse una delle infermiere.

Mahiro :<< La ringrazio >>

I due ragazzi guardarono l'uno verso l'altro...l'attesa li stava uccidendo.

 

:<< Com'è cambiato il mio piccolo mondo... >> disse ad un certo punto Mahiro.

Fred :<< Io non conoscevo Mayu, forse quand'era piccola la vidi una volta, ma stava sempre per fatti suoi e non parlava con nessuno... >>

Mahiro :<< Non è molto sociale, però adesso è diventata la mia migliore amica... >>

F :<< Solo? >>

M :<< I nostri genitori hanno scelto il fidanzamento, non noi...anche se l'idea non mi dispiace affatto. >>

F :<< Ma tu lo sai che lei- >>

M :<< Si lo so...non posso competere con Richy vero? >>

F :<< Non credo... >>

M :<< Però, io sarei migliore di lui... >>

F :<< Questo potrebbe essere vero, ma in amore i difetti non contano... >>

M :<< Raccontami qualcosa su di lei, visto che la conosci prima di me >>

F :<< Solo di alcuni giorni hahaha. Che dirti...le piacciono le sfide, adora i dolci, ama leggere, non da retta ai vestiti...ah! Una volta si è persa nel labirinto, quello che c'è nel parco che la famiglia Van Guiness ha fatto costruire, sai come la trovai? >>

M :<< Humm... con la gonna strappata e senza tacchi? >>

F :<< Si! Mi ha detto che aveva lasciato una scia per vedere se di li era passata o no, ma il vento ha guastato tutto. Invece si è tolta i tacchi perché le davano fastidio...ma tu guarda hahaha! >>

M :<< Bhe almeno non si è messa uno smoking. >>

F :<< L'ha fatto! >>

M :<< Okay questa non me l'aspettavo... >>

F :<< Già, ma lei è uno spirito libero...se la dovessi attribuire a qualcosa, direi che lei è come un ciliegio. >>

M :<< …”sakura” eh? … Io direi invece che è come il vento. >>

F :<< Chiamo Richard. >>

M :<< Um, okay. >>

*digita numero *

F :<< Ehi Richard sent- >>

.

F :<< Cosa? … a niente … no niente, buon viaggio. >>

.

 

Mahiro :<< Che cos'ha detto? >>

F :<< Sta partendo...se ne va in Italia adesso... >>

M :<< Ma....ma gliel'hai detto di Mayu? >>

F :<< Sebastian stava li vicino a lui...se gli dicevo che Mayu era viva, sicuramente sarebbe tornato in ospedale per finire il lavoro. >>

M :<< … Hai ragione... >>

 

 

Le ore sembravano non passare mai.

L'attesa era angosciante, quel silenzio metteva nel panico perché riguardava qualcosa a cui i due ragazzi tenevano...

Quel silenzio faceva riflettere, ma al tempo stesso distruggeva anche l'anima...

La loro mente incominciò a creare dei dubbi, congetture, finali troppo affrettati.

Mahiro, pur di uscire da quell'angoscia, faceva avanti e indietro dal distributore alle sedie...

Nessuno mi ha mai detto che il rimpianto si sente come la paura... pensò Fred sentendosi responsabile...

Mahiro gli diede una pacca sulle spalle, aveva capito lo stato d'animo dell'amico.

F :<< Sto bene.. >>

M :<< Quello che diciamo e quello che sentiamo, non sono sempre la stessa cosa... >>

Fred rimase in silenzio...

Ben presto l'unico suono che si sentì in quella fredda stanza bianca, fu il suono delle lacrime che scendevano lungo il volto di Fred...

Il neon cominciò a illuminare a tratti, fuori scoppiò un temporale...uno di quelli forti.

Andando nuovamente al distributore, Mahiro gli si accostò e pianse in silenzio. Non voleva farsi vedere dall'altro, era più grande di lui e doveva dare il buon esempio ma...aveva un cuore che batteva, come poteva fermare quell'impulso che proveniva dai suoi occhi?

Come poteva fermare quel dolore lacerante al petto?

Come poteva far finta che tutto andasse bene?

Come poteva mentire a se stesso con bugie?

Non poteva...

Non ci riusciva...

Ognuno ha qualcosa dentro di se che non vuole essere negato, anche a costo di farci urlare che vogliamo morire.
siamo quello che siamo.
ecco tutto.
Come l'antica leggenda celtica dell'uccello con la spina nel petto, che canta fino a spaccarsi il cuore e muore.
perché non può farne a meno, vi è costretto.
Possiamo renderci conto che sbagliamo ancor prima di sbagliare, ma la consapevolezza non può né modificare né influenzare l'esito non è così?
Tutti intonano la loro piccola canzone, persuasi che sia la canzone più bella del mondo.
Non capite?
Creiamo da soli le nostre stesse spine, e non ci soffermiamo mai a tener conto del costo.
Possiamo solo subire la sofferenza, e dire a noi stessi che ne valeva la pena...

Ma in quel caso, valeva la pena?

 

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Capitolo 27
*** La lettera ***


:<< Allora figliolo caro, fa buon viaggio. >>

:<< Ti ringrazio padre... >>

Richard abbracciò suo padre...non si era mai separato da lui per un tempo illimitato...

Padre :<< I tuoi amici, non sono venuti? >>

:<< Non c'erano...forse staranno da qualche parte a divertirsi... >> rispose il ragazzo sospirando.

:<< …Su dai Richard sali! Dobbiamo sbrigarci! >> Lucia lo strascinò sugli scalini...

R :<< Lucia... non tirarmi! >>

L :<< Ma dobbiamo fare in fretta! >>

Padre :<< Già sarà meglio che partiate... Richard un ultima cosa... >>

R :<< Hum? >>

Padre :<< Sicuro? >>

Sicuro?” … Ah si riferisce a quello...

che dovrei risponderti, tanto anche se ti dicessi la verità tu... non farai niente giusto?

:<< Si >> gli rispose il ragazzino con i capelli al vento.

Salì sull'aereo, le porte si chiusero e, il tragitto fu segnato.

 

:<< Preghiamo i signori passeggeri di allacciarsi le cinture, l'aero sta per decollare. >>

Lucia :<< Non sei felice? Finalmente ti farò conoscere i miei, poi organizzeremo il matrimonio! >>

Richard appoggiò la testa vicino all'oblò … :<< Lasciami riposare.. >>

Tanti pensieri gli fluttuavano in testa...taste emozioni, tante parole non dette, tante incomprensioni, tanti momenti persi...

quando l'aereo si alzò dal suolo, il rimpianto s'impadronì di lui...

Una violenta indigestione della mente...quel rimorso che voleva tanto far sparire.

Anche i migliori amici sono costretti a separarsi.

Mi chiedo che espressione avresti avuto in volto...mi avresti lasciato con un sorriso o con una lacrima?

Sarebbe stato meglio vivere e patire che allontanarsi da te e dover morire...

Non c'è dolore maggiore che separasi dalla persona amata” quant'è vero!

Prima pensavo che questi sentimenti fossero solo superficiali...

Ti amo!”... “Morirei senza di te” … Non ci credevo...

Non mi rimane che aggrapparmi ai tuoi ricordi...

Il primo giorno in cui ti incontrai …

:<< Annunciami cameriera! Il mio nome è Richard Van Guiness >>

:<< Non sono una cameriera ma sono Mayu, entra pure e.. >>

La prima mattina...

:<< Ehi! Chiudi di nuovo la tenda e lasciami dormire! >>

:<< Mayu-chan sei una dormigliona! Su su oggi tua madre ci porta al parco giochi... >>

I nostri battibecchi …

:<< Ah ho capito hai fatto il cosplay di una zebra! >>

:<< Le tue battute non fanno ridere Lady >>

Il mio primo regalo per te... quell'abito che subito hai ridotto a brandelli

Hahahahaha!

Quando ti persi nel labirinto...

Ecco li ho il primo rimpianto.

Volevo essere io il primo a trovarti, volevo essere io il primo volto che avresti visto una volta sveglia, volevo essere io a prendersi cura di te quando avevi la febbre...

Perciò avrei voluto dirti “ Mi dispiace”

Lo sai, alla fine la crepes era davvero buona!

Ora sicuramente mi odierai non è così... Mayu?

 

 

Il dottore uscì dalla sala...

Mahiro sobbalzò in piedi svegliando Fred che si era appisolato.

:<< Allora? Dottore mi dica!!! >> chiese frettolosamente.

:<< L'operazione è riuscita. Abbiamo estratto il proiettile, aveva perforato un'arteria e si è conficcato nella spina dorsale... >>

Fred :<< Menomale.... temevo il peggio! >>

:<< C'è un ultima cosa.. >> disse il dottore.

Mahiro appoggiò una mano sulla spalla di Fred … :<< Ci dica. >>

:<< Anche se l'estrazione è riuscita...non so se si risveglierà. Per adesso sta in coma...la sua stanza è la 101 adesso verrà trasportata li. >>

Fred si stava precipitando all'ascensore quando il dottore lo fermò.

:<< Solo i parenti possono visitarla, voi mi dovete far vedere i vostri documenti. >>

Mahiro :<< Allora chiami mio padre, io sono il figlio del Conte, io sono Mahiro Genji! >>

Il dottore restò esterrefatto...

:<< Mi scusi allora, con permesso >>

Fred :<< Sei stato troppo crudele >>

Mahiro :<< Bhe almeno ho rimediato tempo no? Dopo dovremmo inventarci una storia da far bere al signor Crimson, lui non deve sospettare di nulla. >>

Fred :<< Già, senza Sebastian dai piedi nessuno saprà la verità oltre a noi. >>

I due presero l'ascensore.

1...2...3...4...

 

 

5...6...

Lucia :<< Hei svegliati Richard! >>

R :<< Siamo arrivati? >>

L :<< Non ancora, guarda che il giappone è assai lontano dall'italia! Vuoi qualcosa da mangiare? >>

R :<< No grazie... >>

Il biondo incominciò a guardare le nuvole fuori dall'oblò...

assumevano forme diverse.

Anche se siamo sotto lo stesso cielo...questo non mi basta.

Poggiò una mano sul freddo vetro...

Si alzò e prese la sua borsa, e incominciò a rovistare...

Dov'è il mio cellulare?

Accidenti a Sebastian! La prossima volta me la farò da solo la borsa...

sempre se una prossima volta ci sarà...

L :<< Che cerchi? >>

R :<< Il mio cellulare... ma non lo trovo. >>

L :<< Vedrai che starà da qualche parte, forse nei trolley ...bhe io mi faccio una dormita. >>

R :<< Notte... >>

Accidenti!

E questa? … Mi ha messo anche dei fogli? …

No aspetta... *gira * … è una lettera!

Richard l'aprì...

 

“Caro Richard Van Guiness,

abbi cura di te.

Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi, la prima e la più importante. Lottare per un'idea si sé è una delle cose più pericolose che si possano fare.

Ogni volta che ti sentirai smarrito, confuso, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere. Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di venti, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento.

 

Radici e chioma devono crescere in ugual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti. E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuto al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai fermo, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta.

Sapevo che prima o poi le nostre strade si sarebbero divise, quindi ti ho scritto questa lettera.

Forse non riuscirai bel a comprendere dove voglio arrivare con queste parole, e ti capisco...

C'è solo un ultima cosa che vorrei dirti: Ti amo.

Addio.

 

Mayu Crimson. “

 

:<< Mayu... >>

Gli occhi di Richard si riempirono di lacrime e ben presto il suo volto diventò umido.

Strinse forte a se quella lettera, stropicciandola un po'.

Perché non me l'hai detto?

Perché non sono riuscito a capire i tuoi sentimenti?

Perché quella volta ti ho detto quelle parole?

Il mio volerti bene è diverso dal tuo”

Se solo ti avessi detto quello che provavo con parole più semplici...

adesso saremo felici?

 

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Capitolo 28
*** Il risveglio, il crollo. ***


La stanza dove risedevo, era una stanza bianca...spoglia...vuota...con solo una grande finestra che ricopriva tutta la parete che ti si presentava d'avanti alla porta.

Io ero sdraiata in quel freddo letto...

Ero ancora tra veglia e sonno, stavo facendo un incubo.

Stavo camminando con qualcuno, non mi ricordo chi fosse, ma la via che percorrevamo era una via che proseguiva senza fine. Ad un tratto venni lasciata da sola e la via incominciò ad andare avanti lasciandomi nel buio totale.

Devo inseguirla ad ogni costo!”

Rincorrendola con piedi alati sino all'incrocio con una più larga. Dove si uniscono piste e sentieri. “E poi dove andrò?”

Non lo sapevo.

Allungai una mano verso i diversi cartelli e li girai per leggere le scritte...

“ Carosello della confusione” questo è il cartello che mi colpì.

Stavo per prendere quella via quando, un fascio di luce mi colpì in pieno.

Aprì gli occhi...

 

… :<< Mayu...Mayu sono io... >>

:<< Stavo scegliendo la via sbagliata? >>

Il volto sfocato davanti a me non disse nulla per un po'

:<< Hey adesso va tutto bene... >> disse un altra voce mentre mi accarezzava.

Quel gesto mi portò alla mente un ricordo ormai lontano...

Mi venne a mente quando Richard mi accarezzò i capelli mentre stavamo distesi sui nostri letti...

Una stretta a cuore, e poi una lacrima che scendeva lungo la mia guancia fece preoccupare i due.

Riuscì a distinguere i due volti, erano Fred e Mahiro.

Mi alzai e rimasi seduta...

:<< Fred io ho cercato di fermarlo...Ho cercato di fargli capire ma... >>

Fred :<< Mayu... mi dispiace! >>

Lui si gettò su di me con un abbraccio.

:<< Fred? >>

La mia spalla si stava bagnando.

Fred :<< Mayu sono io che devo scusarmi con te! Non avrei dovuto lasciarti li da sola...è tutta colpa mia se adesso ti trovi qui!...Non ho il diritto di essere tuo maggiordomo tanto meno di essere tuo amico! - mi strinse più forte – Ho avuto paura di perderti...non mi potrò mai perdonare! >>

:<< Fred non lo dire manco per scherzo! Se tu fossi stato li con me adesso saremmo morti tutti e due. Invece hai avuto un gran coraggio a chiamare aiuto... ma guarda come ti sei ridotto, hai corso molto vero? - gli sorrisi - Su su! Adesso è tutto passato no? Ti ringrazio per avermi salvata... anzi VI ringrazio... Mi hai salvata anche tu, vero Mahiro? >>

Mahiro non mi rispose, era commosso e teneva una mano davanti al volto.

:<< Ragazzi ma che fate, piangete? Guardate che non sono mica morta! >>

Finalmente riuscì a vedere i loro sorrisi...

Mahiro :<< Mayu, raccontami tutto … >>

:<< Ah giusto, tu non lo sai vero? >>

Mahiro :<< Fred mi ha accennato qualcosa e io vorrei aiutarvi! >>

Così incominciai a raccontargli tutto...

 

 

Richard si addormento' con gli occhi lucidi...

Lucia :<< Hei Richy guarda! >>

R :<< Che c'è Lucia? Stavo dormendo! >>

L :<< Ma guarda! Hanno trovato un uomo morto nella città in cui vivevi! >>

Richard sobbalzò... :<< Cosa? >>

L :<< Stando a quello che hanno detto in tv, l'uomo è stato sparato con una pistola di calibro 9 mm. Non c'è nessun testimone, e l'assassino non è stato ancora trovato. >>

R :<< Una pistola da 9 mm? Nessuno che io conosca la usa... >>

L :<< Ah guarda! Siamo quasi arrivati!! >>

Mentre Lucia continuava a parlare, il pensiero di Richard si volse altrove...

9 mm … ma è … una delle pistole che ha mio padre!

No aspetta ... non può essere vero … andiamo è impossibile...

Ma se fosse come penso?! Mio padre era strano alla partenza...

No, devo tornare indietro!

L :<< Hei Richard!! Mi stai ascoltando?? Siamo arrivati. >>

R :<< Si si , ti stavo ascoltando! >>

I due scendettero dall'aereo e presero un taxi.

 

L :<< Ti farò conoscere i miei familiari, poi sceglieremo la chiesa, il buffet, gli invitati... >>

R :<< Lucia io devo tornare indietro! >>

L :<< … e poi sceglieremo anche gli addobbi, l'abito, l'anello... >>

R :<< Lucia! … Devo tornare a casa! >>

Lucia si fermò a guardalo con occhi gelidi che fecero impaurire Richard.

L :<< No. Tu non puoi tornare lì. >>

R :<< Tu sai qualcosa?! >>

L :<< Stammi a sentire, adesso arriveremo a casa, tu starai buono buono in camera tua fino a quando non mi diranno di liberarti. >>

Richard cercò di aprire la portiera.

L :<< No no no no... dimmi vuoi morire facendoti investire? … No vero? Allora stai buono. >>

R :<< Almeno dimmi cosa sta succedendo! >>

:<< Oh ma stai zitto! >> gli disse la ragazza dandogli uno schiaffo.

 

Il tragitto proseguiva in silenzio. Finalmente arrivarono a un piccolo cottage. Lucia ringraziò il taxista e trascinò dentro Richard.

La casa dentro era spoglia, con libri gettati qua e là, vecchi quadri appesi con chiodi arrugginito, un caminetto con legna e un divano d'avanti. Le finestre erano rotonde con tende color carne, quel salotto era grande e , messo in un angolo, c'era un vecchio pianoforte con alcuni tasti mancanti.

L :<< Mamma? >>

La sua voce si diffuse per la casa...

Nessuna risposta.

L :<< Su, dammi le mani. >>

Richard allungò le mani e Lucia prese una corda dalla sua borsa e gliele legò.

R :<< Adesso posso sapere? >>

L :<< Cosa? Tanto sono tutte notizie non belle per te... >>

R :<< Dimmi >>

Il suo sguardo diventò fermo, non vacillava.

La situazione in cui si trovava era seria, e serio doveva essere.

L :<< Quello sguardo non mi piace... >>

R :<< Lucia, tu mi hai mentito? >>

Quelle parole suonavano come un affermazione.

L :<< Si >>

Queste parole suonavano come una bugia.

R :<< Perché? >>

:<< Non devi avere spiegazioni. >> ribadì lei.

R :<< Ma ho diritto a sapere cosa sta succedendo. >>

Ci fu un attimo di silenzio, dove il ticchettio dell'orologio a pendolo vicino al camino, faceva da padrone.

L :<< Avrai capito che non sono una nobile no? … Ho fatto tutto questo per soldi. >>

R :<< Chi ti ha ingaggiata? >>

L :<< Oh, questo non ti piacerà... Il Signor Crimson. >>

Quando il suono della lettera n finì, Richard cadde a terra e guardò Lucia che aveva rivolto lo sguardo altrove.

Non poteva crederci.

Non poteva far uscire quelle parole dalla sua testa.

Non poteva essere vero.

L :<< Non preoccuparti, Mayu non centra niente con tutto questo... se questo ti può far star meglio >> disse queste ultime parole sotto voce.

Ma il ragazzo non si riprese.

L :<< Vuoi sapere altro? >>

Lo sguardo assente.

Lucia insistette :<< Vuoi sapere altro? >>

Il ragazzo chinò la testa e poi la scosse “Si”

L :<< Il tuo maggiordomo....Sebastian...vuole uccidere tuo padre. >>

:<< … No, tu menti!! >> Ribadì lui a voce alta, riprendendosi.

Mi sta dicendo tutto questo perché vuole vedermi soffrire!

Sono tutte bugie! Bugie!!

Nulla di ciò che esce dalla sua bocca è vero!

 

Lucia frugò nella sua borsa, nuovamente, e ne estrasse il cellulare.

Una foto.

Solo quella foto fece tremare Richard.

Solo quella foto lo fece straziare.

Solo quella foto gli trasmise una profonda paura.

Solo quella foto lo fece entrare in un cielo totalmente buio.

Solo quella foto bastò per farlo crollare.

 

:<< Mayu è morta... ? … >>

 

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Capitolo 29
*** Eppure, sarebbe tutto così semplice... ***


Sapeva qual'era la risposta a quella domanda, ma voleva mettere alla prova il suo cuore.

:<< Si, lei è morta >>

Quelle parole riecheggiavano nella sua mente che le ripeteva all'infinito...

Il biondo si sedette con la testa fra le gambe e un cumulo di macerie sopra di esso non gli permettevano di muoversi...ma lo punzecchiavano e lo ferivano con ogni singolo ricordo di quei momenti felici che, come sapeva , non sarebbero più ritornati. Intorno a lui solo polvere che lo faceva respirare faticosamente e le lacrime sul suo viso...e quella sensazione di non farcela, di rimanere bloccato li … in quel infinito cielo totalmente buio e lui rimaneva lì, in quella immensità volteggiando, senza sapere dove quell'immensità lo porterà... anzi, sapeva dove l'avrebbe portato, in un solo posto...perché nell'infinito, ogni direzione, è la stessa...

Lì c'era solo lui, con i suoi ricordi, le sue lacrime, il suo dolore...

Lì c'era solo lui , e nessuno lo vedeva...

Lì c'era solo lui, e nessuno lo sentiva...

Lì c'era solo lui, e nessuno lo aiutava...

Con lui c'era solo il rimpianto.

Lucia :<< Tutti scoprono, più o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla condizione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta... >>

Pur dicendo questo, la ragazza non ebbe alcuna risposta da lui.

Si sentì sopraffare da un forte senso di colpa, che non poteva placare nemmeno con le sue scuse.

Lucia :<< I...Io vado a preparare qualcosa...rimani li.... >>

Cos'è? Ad un tratto lei aveva la voce rotta.

 

Passarono alcuni minuti e Lucia venne con una tazza di te che emanava vapore.

L :<< Bevi... te lo lascio qui... >>

Ma il ragazzo non si muoveva.

Era immobile, sembrava un morto...ma forse metà della sua esistenza era già morta.

Lucia gli si avvicinò e gli tolse i capelli dal volto...

Non piangeva più, ma i suoi occhi dicevano chiaramente che lui era entrato in un vicolo senza uscita.

L :<< Non sono stata io ad ucciderla... Non voglio che mi odi. >>

Lei si alzò e andò verso il divano.

:<< Apetta. >> disse Richard afferrandola per la mano con la testa ancora abbassata.

Lucia si fermò.

R :<< Chi è stato? >>

L :<< Vuoi s- >>

R :<< DIMMELO E BASTA!! >>

L :<< … Sebastian... >>

Il ragazzo scoppiò in una risata...

R :<< HAHAHAHAHAHAHAHAHA!!! Allora è così? … >>

La mora, non poteva vederlo in quello stato.

Un abbraccio venne spontaneo.

R :<< Perché mi abbracci? >>

L :<< Io avevo bisogno di soldi per mia madre, è malata... Mi sembrava una buona opportunità e l'ho colta ma... non pensavo che sarebbe successa una cosa simile.... Scusami! Anzi non perdonarmi, ho paura sia di un tuo “Ti perdono” sia di un tuo rifiuto. >>

Richard rimase in silenzio.

Poi una domanda inaspettata gli uscì dalla bocca.

R :<< Mi ami? >>

L :<< Si... >>

R :<< Allora baciami >>

L :<< Cosa? … Ma cosa vai dicendo??!! >>

Richard la tirò a se...

*schiaffo *

L :<< Tu ami ancora Mayu non è vero? Non fare cose di cui potresti pentirtene.. >>

Richard si alzò e andò a prendere il te...

Mentre beveva, fissava l'aroma che si stava via, via diffondendo nell'acqua bollente...

lì dentro, vide il suo futuro

o meglio, il futuro che avrebbe voluto avere...

 

 

:<< Cosa? Richard è partito? … Ma... non ci siamo neanche salutati... >>

Mahiro :<< Lucia aveva fretta... presto Sebastian si muoverà. >>

Fred :<< Prima, quando sono sceso a prendere qualcosa al distributore, ho visto che è stata uccisa una persona. >>

Mahiro :<< Che sia lui? >>

F :<< Ovvio >>

:<< E ora che facciamo? >>

Mahiro :<< Intanto pensiamo ad una scusa plausibile per i tuoi. >>

:<< Ma non posso più tornare a casa... >>

F :<< Già, se Sebastian scoprisse che tu sei ancora viva sicuramente- >>

Mahiro :<< Okkay, okkay … allora... Ci sono! Io e te siamo fidanzati no? >>

:<< No ti prego, non farmi pensare a questa storia >>

Mahiro :<< No ascolta, diciamo ai tuoi che starai da me per una prova (?) … >>

F :<< Sennò potresti venire a casa mia >>

:<< No, tua madre si affaticherebbe troppo … >>

M :<< Allora è deciso, parlerò al telefono con tuo padre. >>

:<< Si … >>

Mahiro uscì dalla stanza.

Io mi misi a guardare fuori dalla finestra.

 

:<< Fred, puoi aprire di più le tende per favore? >>

Fred si alzò e aprì le tende.

Una luce calda e abbagliante mi accarezzò.

Fred :<< Perché non vai da lui? >>

Capii subito a chi si riferiva.

:<< Non posso, farei una figuraccia >>

F :<< Esistono cose peggiori di una figuraccia >>

:<< Per esempio? >>

F :<< Perdere il ragazzo che ami perché troppo orgogliosa e timorosa per dirgli quelle parole. >>

:<< Ormai il treno è partito >>

F :<< Non ancora, c'è un ultima stazione >>

Vidi una fiamma nei suoi occhi …

Per chi lo fai?

Perché lo fai?

Oh Fred, sei così puro e di buon cuore...

:<< Forse non lo sai, ma lui non prova quello che provo io … >>

F :<< Oh ma dai! Si vede chiaramente che ti ama. >>

:<< Non era amore... me l'ha detto lui... >>

Fred mi scrutò con lo sguardo.

F :<< Ah quanti equivoci! >>

:<< Già, mi ero illusa >>

F :<< Ma che stai dicendo?! Sicuramente lui avrà capito che tu ora ami Mahiro e tu invece avrai capito che lui adesso ama Lucia... E' tutto così ovvio! >>

Rimasi in silenzio...

E se avesse ragione?

E se fosse stato tutto un equivoco?

No, non potevo crederci!

 

F :<< Mayu, tu sei una mia cara amica proprio come Fred, per questo prego per la vostra felicità. Ora dimmi, qual'è il tuo sogno? Non sarò il genio della lampada, ma sono il tuo maggiordomo e amico e in quanto tale, cercherò di fare qualcosa. >>

Non era né un si, né un no...

Il mio sogno?

Il mio sogno ....

Andava bene fidarsi nuovamente?

Io mi fidavo di lui, ero sicura che non mi avrebbe mai tradito.

:<< Io voglio... io... vorrei... - avevo la voce tremante - vorrei stare accanto a Richard più di chiunque altro... vorrei andare insieme in tanti posti, mangiare tante crepes, gelati e andare al circo, all'acquario, allo zoo... vorrei avere tante altre “prime volte” con lui... vorrei incontrarlo! >>

Fred mi guardò con un viso dolce.

:<< E tu fai vedere al tuo sogno che veramente ci tieni ad incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a te, poi le cose accadono. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi. >>

 

Il destino di ognuno di noi è come una nuvola che viaggia libera nel cielo infinito, però a volte viene intrappolata da una corrente impetuosa che ci trascina via lontana dalla giusta meta, sta noi capire qual'è quella meta e riprendere in mano il destino per raggiungerla.

 

Dietro la porta, qualcun altro al posto mio, stava soffrendo.

Ma allora ero troppo egoista e non me ne accorsi in tempo. 

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Capitolo 30
*** Operazione S.S ***


:<< Ecco, vi ho preso delle bibite. >>

Mahiro entrò e io e Fred ci sentimmo in imbarazzo …

:<< Huh? Cos'è successo? >>

Fred :<< Nulla. Allora, fammi vedere cosa mi hai preso. >>

Mahiro aprì la borsa e frugò :<< Ecco a te >>

F :<< Aranciata! Ma come facevi a sapere che mi piaceva? >>

M :<< A dire il vero, erano finite altre bibite e quindi... Poi a te Mayu ho preso un te. >>

:<< Grazie Mahiro! >>

Aprì la mia lattina e notai che Mahiro mi fissava.

:<< Ho qualcosa in volto? >> gli chiesi.

:<< Ah no no, nulla >> disse per poi girandosi.

In quel preciso momento il dottore che mi aveva operato entrò nella stanza.

 

Dott. :<< Allora ho qui gli esami delle analisi che le abbiamo fatto... Ma cosa? Non deve bere quelle schifezze!! -Mi tolse dalle mani il te.- deve bere solo acqua ! >>

:<< Mi scusi, dottore. >>

Fred :<< Suvvia, un te non può far tanto male – il dottore gli lanciò un occhiataccia – o forse si ?... >>

Mahiro :<< Mi faccia vedere gli esami, fuori dalla stanza. >>

Così loro due uscirono.

 

Mahiro è così maturo...

:<< Fred, ma Mahiro quanti anni ha? >>

F :<< E' più grande di noi, penso che abbia la stessa età di Sebastian...quindi credo diciasette o diciotto. >>

:<< Capisco... è così maturo. >>

F :<< Bhe, sono anche caratteri >>

:<< Capisco... >>

Ero completamente assorta nei miei pensieri...

Mahiro … mi trasmette sicurezza...

Aspetta un attimo! Ma ora lui è il mio fidanzato...

Mi ero completamente dimenticata del mio fidanzamento!!

E se mio padre stesse progettando anche il matrimonio?

No, sicuramente... Si invece!! Anche il conte era entusiasta...

Mi devo calmare, sicuramente avranno obbligato Mahiro... quindi lui non prova niente per me,anzi mi vede come una sorta di sorella minore...

Si, sarà così...

Fred :<>

I miei pensieri vennero interrotti... :<< Cosa Fred? >>

F :<< Tu sei cambiata parecchio... >>

:<< Davvero? -dissi sorridendo- Io penso di essere sempre la stessa >>

F :<< Forse la vera te è questa qui, ma prima che tu conoscessi Richard avevi un area di chi voleva stare sempre per fatti suoi... Sai, una volta, da piccoli, ti ho vista ad una festa... >>

:<< Quale? >>

F :<< Quella del Duca, ma questo è stato anni e anni fa... C'era una ragazzina che era sempre sola fuori dal terrazzo e fissava continuamente le stelle... Eri tu vero? >>

:<< Ah ora ricordo. Quella volta mio padre mi obbligò, e così per fargliela pagare decisi di rimanere in disparte e nascondermi tutte le volte che mi chiamava... >>

F :<< Ora sei più aperta con le persone... e , apposto del volto inespressivo, il sorriso ti si addice di più. >>

:<< … Già... Allora posso anche dire, “Sono cambiata grazie ad un insopportabile ragazzino viziato che un giorno è venuto a casa mia chiamandomi Lady Baka “ >>

F :<< Appena ti rimetterai in sesto, dobbiamo assolutamente battere Sebastian >>

:<< Dobbiamo salvare il signor Van Guiness e il biondino no? >>

mi alzai dal letto, ormai un giorno li dentro era più che sufficiente.

Fred mi guardò preoccupato, ma io gli mostrai che stavo bene.

Aprì la porta e trascinai con me Mahiro.

M :<< Ma dove stiamo andando? Mayu, devi vestirti e- >>

:<< Oh, non abbiamo tempo per quello! >>

Presi l'ascensore e notai, a causa degli sguardi delle persone, che avevo addosso solo un camice ed ero scalza...

Potete immaginare il mio imbarazzo, ma non potevo lasciare Sebastian in libertà un minuto di più.

Presi per la mano Fred e Mahiro, che non insisteva per rimanere in ospedale ancora un giorno, ma invano.

F :<< E' testarda, che ci vuoi fare >>

:<< Oh, lo puoi dire forte Freddy! >>

Non so da dove mi uscì quel “Freddy” ma mi piaceva.

Arrivammo al parcheggio sul retro.

:<< Siete arrivati in macchina no? >>

Fred :<< Si bhe... però è... >>

Mahiro :<< Ormai è distrutta >>

:<< Ma cammina ancora no? >>

M :<< Si, ma cosa vuoi fare? >>

:<< Andiamo a casa tua no? >>

Fred era come me, frettoloso.

Prese le chiavi dalla tasca di Mahiro, aprì la macchina e la mise in moto.

Io salì e mi misi davanti, Mahiro dietro.

:<< Allora Mayu, qual'è il piano? >> chiese Fred.

:<< Piano? .. >>

M :<< Non dirmi che non hai pensato a qualcosa?!.. Okkay, non hai pensato a qualcosa. >>

F :<< Um... Salviamo prima Richard o il signor Crimson? >>

:<< Crimson, è più vicino >>

M :<< Hey! Analizziamo la situazione. Allora, noi non abbiamo uno straccio di prova per incolpare Sebastian, Richard è stato rapito e il Signor Crimson non ci crederà se gli diremo che la dolce e tenera Lucia in realtà è un arpia senza cuore. Io direi di far finta di andare in viaggio di fidanzamento, portando con noi Fred. Da li, andremo a riprenderci Richard in Italia. Useremo l'aereo è più veloce, e poi chiederò a mio padre un aereo privato. Una volta arrivati in Italia chiederemo informazioni poi si vedrà tutto lì... >>

F :<< Fantastico... Mahiro sei figo! >>

Era quello che pensai anch'io in quel momento.

M :<< Io penso prima di fare qualcosa, non sono come una baka qui davanti >>

:<< Ma ti stai riferendo a me? Io sono una piccola baka ma ne vado fiera *broncio * >>

Scoppiammo tutti in una risata.

:<< Piano “S.S.” è INIZIATO!! >>

F :<< S.S? >>

:<< Sconfiggiamo Sebastian!! >>

 

 

:<< Non avevi detto che tua madre sarebbe arrivata? >>

:<< Non viene adesso... se vuoi riposarti il letto sta al piano di sopra >>

Lucia guardò Richard salire le scale.

R :<< Hai paura che scappi? >>

L :<< No, ma che tu voglia suicidarti >>

R :<< Suicidio eh? Sarebbe una bella idea... ma devo fare una cosa prima di quella >>

Lucia rimase in silenzio... e i passi si allontanarono.

Ben presto calò la notte.

La pioggia iniziò.

Non riesco a far smettere di piangere il mio cuore.

Fuori il mio viso di circostanza è sempre integro.

Adoro la pioggia.

Adoro il sapore della pioggia.

Adoro il suono della pioggia.

Un suono preciso, come un orologio che non è il mio.

Non avevo voluto amarla, ma ella mi costringeva ad amarla senza neppure guardarmi...

Richard prese un foglio e una penna che trovò in un cassetto di una vecchia scrivania e iniziò a scrivere una lettera.

:<< Questa è la mia risposta, anche se so che non ti arriverà mai... >>

 

 

Mahiro Genji

 

Scheda: Mahiro Genji

Segno Zodiacale: Capricorno

Altezza: 1.70 cm

Occhi: Eterocromia settentrionale, occhio destro con iride blu e un settore verde (L'occhio sinistro è completamente verde)

Capelli: Neri

Genitori: Conte Genji, anche se il suo vero nome è Hijikata; Fujimura Miaka.

Classe sociale: Nobile, una delle più antiche famiglie giapponesi

Qualità personali: Riflessivo e maturo.

Ambizioni: Vuole diventare un pasticciere, ma dovrà prendere il posto di suo padre.

Paure: aracnofobia, infatti ha paura dei ragni ma non lo da a vedere.

Salute/Condizioni fisiche: Ottime, ha una palestra personale nell'altra torre.

Storia: Mahiro ha sempre vissuto come un ragazzo fuori dagli schemi. Non è mai andato a scuola (come d'altronde anche i nostri protagonisti) ma ha sempre preso lezioni private.

Tuttavia è un genio di matematica e bravo nelle attività fisiche (ha vinto numerosi premi che un giorno farà vedere a Mayu).

Non ha mai avuto molti amici, la madre era molto protettiva e il padre era sempre al lavoro.

Per questo molte volte, inizialmente per gioco, si travestiva e andava in città. Da quando sua madre se né andata, lui ha deciso di lavorare in incognito aprendo una creperia.

 

 

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Capitolo 31
*** Pensieri collegati ***


Arrivammo a casa di Mahiro, senza fare nessun incidente stradale per mia fortuna.

Potete immaginare la reazione del Conte a vedere prima la sua auto, poi i vestiti di Fred e poi io, con solo quel camice addosso.

Ovviamente non gli spiegammo tutta la storia a fondo, ma rimanemmo sul vago e lui non fece altre domande...qualcosa aveva intuito.

Non si oppose minimamente al viaggio di fidanzamento, anzi ci incoraggiò ancora di più!

Mi andai a vestire, e poi ci riunimmo tutti (e con tutti intendo solo Mahiro e Fred) nella grande sala per discutere sul da farsi.

Era in stile gotico, non che mi aspettassi chissà che, ma mi piaceva.

La luce penetrava dalle finestre colorate e la stanza sembrava una stella. Aveva mobili di noce e ciliegio con vecchi libri: alchimia,fisica,biologia,storia,geografia, mitologia giapponese … e poi nel centro della stanza, sopra un tappeto persiano, in tutta la sua bellezza...una bellissima Katana veniva sfoggiata.

Ne rimasi affascinata, adoravo le katana per me erano le spade più eleganti che fossero mai foggiate.

Mahiro ci invitò a sederci sul divano rosso con penisola, adoravo i divani così anche se sul colore.. bhe su quello potevamo anche discuterci un po' sopra.

 

In primo luogo chiamai mio padre che pensava che ero scappata di casa per inseguire Richard!

Al dire il vero ci avevo pensato, ma... non ne avevo avuto il coraggio e poi ero impegnata in voi sapete cosa.

Lui acconsentì, ma non mi lasciò andare.

Non prima di farmi delle domande alquanto bizzarre come ad esempio “Stai bene?... - Hai visto qualcosa? - Noti qualcosa? - Dove sei stata? “

Io diedi tutte risposte vaghe.

Adesso dovevamo muoverci in fretta, era questione di minuti o ore prima che Sebastian si accorgesse che io ero ancora in vita.

Fred :<< Allora partiamo e vediamo li cosa dobbiamo fare, semplice no? >>

Mahiro lo guardò alzando un sopracciglio.

:<< No Fred... non possiamo metterci a girare tutta Italia , sempre se stia veramente li, e andare in giro con una foto. >>

F :<< Ah giusta osservazione... allora che si fa grande genio? >>

Si riferiva a Mahiro.

M :<< Potremmo sempre prendere il cellulare di Sebastian, e rintracciare le telefonate che ha scambiato con Lucia e attraverso quelle arrivare al luogo esatto dove è in ostaggio Richard >>

Avete presente quei film come C.S.I , o comunque polizieschi?

Io mi sentivo all'interno di uno di quei film.

F :<< Ehm... - alzò la mano – come facciamo a prendere il cellulare? >>

:<< Bhe non è difficile... posso sempre distrarlo e... >>

Mahiro mi guardò :<< E non puoi perché tu sei “morta” >>

:<< Giusto... allora non lo so >>

M :<< Ci penso io >>

F :<< Non fare il figo della situazione adesso >>

:<< Bhe Fred, anche tu hai avuto il tuo momento di gloria o no? >>

F :<< … Dicci pure! >>

M :<< Allora il piano è.... >>

 

.

 

Allora prendo una penna per dirle che la amo, che ha i capelli più lunghi del mondo e che la mia vita vi affonda, e se lo trovate ridicolo poveri voi, i suoi occhi sono per me, lei è me, io sono lei, e quando grida grido anch'io e tutto quello che mai farò sarà per lei, sempre, sempre le darò tutto e fino alla morte non ci sarà un mattino in cui mi alzerò per un'altra cosa che per lei per darle voglia di amarmi, per accarezzarla. E allora mi sono reso conto che quando si è innamorati si scrivono frasi senza né capo né coda, non si ha più tempo di mettere dei punti, bisogna continuare a scrivere, scrivere, correre più lontano del proprio cuore, e la frase non vuole fermarsi, l'amore non ha punteggiatura, e lacrime di passione colano, quando si ama si finisce sempre per scrivere cose interminabili... Ma io devo lasciare la mia penna qui.

Non temere, sto arrivando da te.

Il ragazzo richiuse la lettera e se la mise in tasca.

:<< Richard? Stai dormendo? >>

Ormai era notte e Lucia salì le scale per andar a vede come stava il biondino.

Era arrivata al penultimo scalino...

Aprì la porta.

Un vento le bloccò la vista, ci coprì con un braccio

:<< Richard? >>

I libri si aprirono e le pagine, ormai staccatosi, incominciarono a entrare in un vortice.

Le tende tesero le loro mani verso Lucia che cercava di chiudere la finestra.

Ben presto la tempesta venne placata.

:<< Richard? >> chiese un altra volta la ragazza.

Nessuna risposta.

Richard non c'era.

Di corsa prese il cappotto e uscì dal cottage, pioveva e tuonava.

Così rientrò dentro e pregò in cuor suo che il ragazzo stesse bene, l'indomani sarebbe andata a cercarlo.

 

 

Mi addormentai a metà discorso, ero stanchissima.

Ben presto sentì sulla mia spalla un peso, qualcuno aveva poggiato la sua testa.

Aprì un po' gli occhi e vidi che anche Fred ormai si era abbattuto, girai la testa dall'altra parte e vidi Mahiro che prendeva una coperta.

:<< Oh, ti ho svegliata? >> mi chiese.

:<< … No... perché non vai a dormire? >>

M :<< Come potrei dormire sul letto sapendo che tu dormi sul divano? >>

:<< Non ho voglia di discutere sono troppo assonnata >>

Chiusi gli occhi e sentì un calore avvolgermi.

Era la coperta.

Quella notte era brutto tempo, sentivo i tuoni e ogni tanto mi svegliavo.

Ripensai a tutto quello che mi era successo in quell'anno...

come aveva potuto il mio corso prendere quella piega?

Io che non ero amata e che tanto meno avrei potuto amare qualcuno, adesso stavo facendo l'impossibile per trovare la persona che aveva l'altra parte del mio cuore.

Ma è veramente amore?

Insomma non l'ho mai provato prima...

Però se chiudo gli occhi penso a lui e vorrei sapere se anche lui pensa a me.

Perché deve essere tutto così complicato?

Io lo amo?

Era questa la domanda a cui dovevo rispondere.

Se la mia vita mi avrebbe messo in condizione di scegliere tra Fred, Mahiro e Richard , chi avrei scelto?

Non volevo perderli.

Fred e Mahiro mi sono stati sempre vicini...

sceglierei loro.

Anche se avevo all'apparenza preso una decisione, la testa mi faceva male.

Presi la coperta e soffocai un urlo.

Come facevo a capire se era vero amore?

Pensateci, esistono tanti tipi di amore.

La simpatia, l'amore solidale, l'amore romantico, l'amore vuoto, l'amore fatuo, l'infatuazione e l'amore completo.

Quale tra questi?

Diceva Blaise Pascal: “Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce”

In quel momento io stavo cercando una ragione che non esisteva.

Quando qualcuno cerca allora accade facilmente che il suo occhio perda la capacità di vedere ogni altra cosa, fuori di quella che cerca, e che egli non riesca a trovare nulla, non possa assorbire nulla, in se, perché pensa sempre unicamente a ciò che cerca, perché ha uno scopo, perché è posseduto dal suo scopo. Cercare significa avere uno scopo. Ma trovare significa essere libero, restare aperto, non avere uno scopo.

Io sono vulnerabile, perché sono una che cerca, e poiché proseguo con il mio scopo, non vedo tante altre cose che mi stanno davanti agli occhi...

E' così misterioso il mondo delle lacrime...

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Fiuuu finalmente ho fatto fuori ben 3 compiti e due interrogazioni *^*

Tutte queste ultime settimane sono stata con la testa sopra i libri e tra le pagine di biologia, storia, inglese, architettura mi addormentavo.

Ma eccoci qui, con un altro capitolo. Ebbene si, Richard è scappato o forse e Mayu sta avendo dei ripensamenti in fondo chi potrebbe biasimarla?

La storia deve ancora evolversi del tutto care mie u_u ho intenzione di fare un gran finale, e per un gran finale ci deve essere dietro una grande storia. Non pensate?  

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Capitolo 32
*** La ruota del destino ***


Il giorno seguente mi svegliai tardi.

:<< Buon giorno signorina Mayu >>

Davanti a me si alzò la figura di quel maggiordomo antipatico, che mi guardava con dispezzo.

:<< Buon giorno anche a lei >> gli risposi alzandomi.

Cercai Mahiro e Fred ma non li trovai da nessuna parte.

:<< I signorini sono scesi presto stamani >>

Mi disse quel pinguino mentre mi seguiva per tutta casa.

:<< Le hanno detto dove andavano? >>

:<< Non lo so signorina >>

Mentiva.

Si capiva che mentiva.

Presi la mia borsa e aprì la porta.

:<< Dove crede di andare? >>

Il maggiordomo mi fermò e chiuse la porta.

:<< A cercarli >> gli risposi in maniera fredda.

Ma cosa voleva? Che Mahiro gli avesse ordinato qualcosa?

:<< Mi scusi, ma con quei capelli e scalza d'altronde, non credo che andrà da nessuna parte... >>

Mi rispose con un sorrisino malizioso.

Aveva ragione.

Mi sentì leggermente in imbarazzo.

Lui mi guidò verso il bagno degli ospiti.

:<< La prego, si sistemi. Io le vado a prendere un paio di scarpe da abbinare col suo vestito >>

Si girò e andò.

Un dubbio mi persuase...

come mai Mahiro aveva dei vestiti della mia taglia? E le scarpe poi!

C'era qualcosa che non quadrava.

 

Presi il cellulare dalla mia borsa, Fred mi aveva dato il suo numero quando mi soccorse in quel labirinto...

Al solo pensiero di quell'intrigo di foglie, rabbrividì.

Lo chiamai, ma sentì solo la segreteria telefonica.

Lo richiamai e mi rispose nuovamente la segreteria telefonica.

Lo richiamai e mi rispose nuovamente la segreteria telefonica...

Misi giù il cellulare e mi spazzolai i capelli..

Mi fissavo allo specchio e guardavo i miei capelli mentre si lisciavano.

Ad un tratto bussarono alla porta.

:<< Signorina le sue scarpe >>

Aprì e vidi il maggiordomo con un paio di scarpe in mano.

:<< La ringrazio >>

:<< Si figuri >>

Me le mise al piede e … erano decisamente troppo alte.

Ma non lo feci notare, non volevo che mi disprezzasse ancora di più.

:<< Ora potrebbe lasciarmi uscire? >>

Lui esitò.

Mi girai e andai verso la porta, nuovamente.

:<< Si, può uscire adesso >>

Può uscire adesso.” ma cosa?

Che cosa voleva dire?

 

Uscì di fretta e furia, e salutai il Conte che stava facendo giardinaggio.

Aspettate...giardinaggio?

Cosa?

:<< Signore lei fa giardinaggio? >> gli chiesi stupita.

:<< Si Mayu, adoro il giardinaggio, ma non lo dica a nessuno. >>

:<< Non lo dirò a nessuno. >>

:<< Stavi uscendo? >>

:<< Si... >>

Lui posò i guanti a terra.

:<< E' lunga la strada da qui alla città, lascia che Maxwell ti accompagni >>

:<< Scusi, ha detto Maxwell? >>

:<< Si il maggiordomo. >>

Che nome strano...

Il signor Genji andò a chiamarlo e salì in macchina.

 

Mentre stavo guadando fuori dal finestrino, il mio cellulare squillò.

:<< Ah Fred! Dove sei? Ti ho cercato e... >>

Nessuno rispondeva...

:<< Fred? >>

Sentivo la pioggia di sottofondo.

:<< Fred? Stai sotto la pioggia?... Fred?... >>

:<< Mayu? >>

Finalmente sentì una voce...

Era strana, era spezzata...

:<< Mahiro? … >>

Pensavo fosse lui...

Guardai sul display per vedere il numero ma era uno sconosciuto.

Gli unici ad avere il mio numero di cellulare erano: Fred, Mahiro e mio padre...

Ma chi è al telefono?

Un lampo, un illuminazione...

:<< Sebastian vero? … -Nessuna risposta... era lui....- Si sono viva grazie a Fred, deluso? Sappi che il tuo piano sta per fallire. Non posso morire fino a quando non avrò salvato Richard e i miei amici! >>

Sentì che dall'altra parte del telefono qualcuno stava piangendo...

Sebastian che piange? …

Mai possibile?!

:<< Mayu.. -ed ecco di nuovo quella voce...- mi dispiace... >>

:<< Ma tu chi sei? … >>

Speravo che non fosse Sebastian,

speravo che non fosse Fred,

speravo che non fosse Mahiro...

Ma doveva essere uno dei tre.

Rimasi a guardare il cellulare...

 

:<< Siamo arrivati signorina >>

:<< La ringrazio...ah, puoi anche andare. >>

:<< Come vuole. >>

Lui salì in macchina e ripartì.

Gli devo essere proprio antipatica eh?

Dove andare prima? …

Ma certo! Alla creperia!!

Mi misi a correre nonostante i cittadini che mi guardavano.

Solo perché siamo nobili non possiamo correre?

Anche voi discriminate allora...

Mi facevano male i piedi, correre con i tacchi alti non era una grande idea.

Fermai la prima passante.

:<< Mi scusi... *prende fiato * Non è che potrebbe fare scambio di scarpe? >>

Lei mi guardò sbalordita.

:<< La prego, con questi non posso correre... >> Insistetti io.

:<< Che numero porti? >> mi domandò lei con un sorriso.

:<< 36! >>

:<< Anch'io... ecco tieni >>

Mi porse le sue ballerine un po' consumate.

Io le porsi le mie scarpe e iniziai a correre quando...

:<< Aspetta! >> la signora mi fermò.

:<< Si? >> le chiesi con una certa fretta.

:<< Queste scarpe costano un sacco... le vuoi veramente dare? >>

:<< Signora le tenga pure, staranno meglio a lei che a me... e poi non mi sono mai piaciute scarpe così. >>

Incominciai a correre.

:<< Come ti chiami? >>

Sentì in lontananza la sua domanda.

Mi girai.

:<< Mayu!!! >>

Lei mi volse un sorriso e io lo ricambiai.

Ti prego, fa che sia lì!!

 

 

A quel tempo, non mi resi conto di quello che stavo facendo. Ero solo una ragazzina che voleva fare la grande...

Sarebbe stato meglio se fossi rimasta nella mia camera a leggere...

Si, sarebbe stato meglio per tutti.

Ma la ruota del destino stava continuando a girare e io, correvo dalla parte opposta. 

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Capitolo 33
*** Rosso...sangue o amore? ***


Andai al parco...

in quel parco che avevo abbandonato...

in quel parco che mi aveva sempre sostenuto...

Ci andai di corsa.

Ero troppo delusa e amareggiata...

Lungo il tragitto mi chiedevo continuamente “Perché? “

Nella mia vita ci sono troppe punti interrogativi e mai un punto fermo, fisso.

Mai un solo punto che metta fine alla frase, ai miei sentimenti...

Scavalcai la staccionata, ormai i miei vestiti erano tutti infangati il che non mi poteva importare minimamente.

Arrivai al grande ciliegio... i suoi petali erano caduti... lo abbracciai.... lo strinsi a me...

poi mi inginocchiai davanti a lui.

Il vento mi scompigliò i capelli che coprivano il mio volto pieno di lacrime.

Appoggiai la testa sul tronco ruvido.

Rabbrividì ad un nuovo soffio di vento gelido.

<< Stai bene? >> Speravo che qualcuno mi si avvicinasse e mi dicesse quelle parole...

Girai lo sguardo e guardai indietro.

Quei ragazzi giocavano tranquilli, spensierati …

chi sull'altalena, chi sullo scivolo, chi sulla bici, chi con i secchielli, chi con le palette, chi leggeva, chi giocava con la palla, chi a basket, chi chiacchierava con gli amici, chi badava al fratellino o alla sorellina, chi faceva capricci, chi si sbucciava le ginocchia....

e poi c'ero io. Di nuovo al punto di partenza.

Nessuno si avvicinò, nessuno mi chiese niente, nessuno mi notava, nessuno mi vedeva.

L'inverno si avvicinava, e il mio cuore stava incominciando a ghiacciarsi.

Mi stesi a terra e guardai in alto.

Rami spogli.

E' questo quello che vidi.

Ma cielo sereno.

E' questo quello che notai.

Portai le mani sul volto, e chiusi gli occhi...

Immaginai di essere da sola con il ciliegio in fiore, in uno spazio infinito e nero come il cosmo.

Con solo i rosei petali come unico colore...

Mi divertivo a rincorrere i petali che come piume, cadevano.

Quelli che non riuscivo ad acchiappare, andavano ancora più giù....e scendevano....scendevano...

Mi rilassavo. Ero rilassata.

Poi ad un tratto uno squarcio in quel nero... e tutto diventò bianco.

Adesso c'era la me bambina che veniva derisa...

la me bambina con gli occhi gelidi,

la me bambina con un cuore incatenato,

la me bambina che voleva evadere,

la me bambina che avevo abbandonato.

Io mi avvicinai a lei... le poggiai una mano sulla spalla e lei mi disse “ Puoi ancora fidarti? “

Capì dove voleva colpire e far affondare la nave.

Ci riuscì.

La mia nave già vacillava e perdeva...

Colpita e affondata... “ poi mi tese la mano.

Ma volevo veramente tornare come allora?

Volevo veramente rinchiudermi di nuovo in me stessa?

No “ le dissi, e li mi sorrise... mi indicò una scia rossa.

La seguì.

Che strano, prima avrei subito pensato al colore del sangue ma adesso... rosso come l'amore.

Di certo ci doveva essere una spiegazione del perché di quel messaggio...

Mayu, scusaci ma tu non puoi venire con noi. Non ne sei all'altezza, lascia questo compito a noi e divertiti. Non ci cercare e non venire, ci causeresti solo altri problemi.

- Mahiro e Fred. “

Fine del messaggio.

E' vero, ero una casinista...

E' vero , non ero forte...

E' vero, non ero come loro...

Ma non potevano escludermi!

Ero io ad aver scoperto tutto, ero io che li avevo coinvolti, era un mio fardello.

Non potevo lasciarglielo tutto a loro.

Allora pensai alla chiamata “Mayu... mi dispiace” e capì che erano loro.

Riaprì gli occhi e vidi una bandana rossa su un ramo.

La presi .

<< Onee-chan!! >> gridò qualcuno.

Mi girai e vidi un bambino che mi correva in contro.

<< Grazie per aver preso la mia bandana >> mi fece un gran sorriso.

Io gliela restituì ricambiando il sorriso.

Ci salutammo.

Adesso sapevo quello che dovevo fare.

Di certo non potevo tornare a casa di Mahiro, mi avrebbero confinato in camera, così andai a casa mia.

 

 

Ci misi un po' di tempo, infondo ero a piedi.

Spalancai la porta.

Mio padre che beveva tè sobbalzò dalla sedia.

:<< Mayu?! Ma non eri- >>

:<< Si lo so, però... mi sembrava troppo affrettato e alla fine sono scesa dall'aereo... >>

Come scusa poteva reggere?

:<< E Mahiro? >> mi domandò con area preoccupata.

:<< Vedi... all'inizio avevo paura però adesso ho cambiato idea e vorrei andare... Mahiro sta in viaggio... non è che potrei prendere un aereo? >> gli chiesi gentilmente e arrossì per far sembrare più reale la commedia.

Lui mi scrutò con lo sguardo, poi mi fece segno di sedermi e io obbedì.

:<< Ti farò andare, ma non da sola. Poi devi giurarmi che non andrai oltre il bacio. >>

Ma cos'ha capito?

Feci finta di niente e annuì.

:<< Chi mi accompagnerà? >>

La mia domanda era innocente, ma la risposta fu come un tornado... un terremoto... uno tsunami!

Dalle scale scese colui che mi voleva morta... che mi aveva sparato... Sebastian.

Mi guardò un po' sorpreso, poi mi salutò.

Mio padre non sapeva che avevo scoperto che lui fosse mio cugino. Stetti al gioco.

:<< Sebastian, non dovresti essere con il tuo padrone? >>

:<< Mi scusi, ma il padrone mi ha chiesto di lasciargli un po' di intimità >> mi rispose lui con un sorriso malizioso.

:<< Padre anche io pretendo intimità con mio futuro marito. Non andrò oltre il bacio promesso, ma so prendere un aereo da sola. >> insistetti.

Ma niente, lui non voleva cambiare idea.

:<< No, è troppo pericoloso per te. Sebastian ti proteggerà, dato che l'ho assunto come maggiordomo fino a quando non ritornerà il suo padrone. A proposito e il Tuo di maggiordomo? >>

Intendeva Fred....

E adesso che gli dico?

:<< Lui... lui... >>

:<< Lui cosa? >> insistette.

:<< Ecco lui, è stato ferito. >>

:<< Come? >>

:<< In telegiornale hanno fatto vedere un uomo morto, ucciso da un proiettile l'hai visto? - lui annuì – a quanto sembra Fred, mentre stava per raggiungermi, è stato sparato. Adesso non si può muovere e quindi non può venire. >>

Di certo mio padre non sarebbe mai andato a casa della signora Lithuanez per accettarsi delle condizioni di Fred, si la mia messinscena reggeva.

:<< Capisco... a tal proposito dovresti portare Sebastian. >> lui continuava ad insistere.

:<< Ma io... >>

:<< Niente ma. Ti ho lasciato fare quello che volevi ma adesso devi lasciare il Giappone e andare in un paese straniero... di Sebastian mi fido e quindi andrai con lui. >>

:<< Come mai ti fidi di Sebastian? >> gli domandai innocentemente, all'apparenza... ma voi sapete qual'era il mio scopo.

:<< Perché il signor Van Guiness me ne ha parlato bene, e io mi fido del suo giudizio. >>

Inutile, il mio tentativo fallì.

Sebastain mi pose una mano sulla spalla e disse :<< Andiamo a preparare i bagagli per il viaggio >>

Mi sorrise, ma io rabbrividì.

 

 

 

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Capitolo 34
*** Nemici e amici ***


Salì di sopra senza obbiettare.

Sentivo lui dietro di me, sentivo i suoi passi, il suo respiro e sentivo che ero in panico.

Ma il mio volto rimase impassibile, anche se dentro di me c'era il caos più totale.

Esitai un istante davanti alla porta, poi camuffai un sorriso :<< Entra pure >> gli dissi.

:<< Grazie >> mi rispose.

Lo feci entrare prima di me, ma lui insistette.

Quando entrò chiuse la porta.

Io mi irrigidì, ma iniziai a prendere la valigia e scegliere i vestiti.

Mentre tiravo fuori gli abiti e li posizionavo sul letto, con la coda dell'occhio lo guardavo.

Cercavo il più possibile di non girarmi di spalle a lui, era pur sempre il ragazzo che aveva tentato di uccidermi.

Mi aspettavo che si sarebbe sorpreso di più alla mia vista...

forse già sapeva che ero viva. Ma allora, perché non mi ha cercato all'ospedale per finirmi?

No... sicuramente avrà calcolato che la mia parola non valesse nulla, chi mai mi avrebbe creduto?

Però...

se lui parte con me, allora chi ucciderà il padre di Richard sarà... mio padre?!

Mi si gelò il sangue...

Ripensai a quando vidi Sebastian per la prima volta, a quando mi aiutò nel labirinto e a quando mi difese contro Richard quella volta in cui tornai dalla città.

Tutti sono attori, in questo grande spettacolo chiamato vita...

Se lui fa la parte del “cattivo” io che ruolo avrei?

Meglio non pensare a questi discorsi, mi devo preparare... non solo materialmente ma anche emotivamente.

Andavo a salvare Richard, ma come avrebbe reagito alla mia vista? E io, come avrei reagito alla vista di lui e Lucia assieme?

Non avrei potuto sopportarlo.

Poi mi bloccai un attimo.

Feci cadere il vestito dalle mani.

Salvare” ?

Ma se gli sto portando l'assassino?! …

Come posso essere così stupida??!!

Sebastian ha calcolato anche questo vero?

Se avessi preso quell'aereo, avrei segnato la morte di Richard.

Ero bloccata.

Non sapevo cosa fare...

Ormai era chiaro, il mio cuore era spezzato, la mia mente era spezzata...

Ero completamente divisa in due parti.

La strada che dovevo percorrere si biforcava... la mia anima ancora non sapeva che scegliere.

:<< Stai bene? >>

I miei pensieri vennero interrotti e sentì che lui si era avvicinato a me.

Quando alzai lo sguardo vidi Sebastian... mi era troppo vicino.

Sobbalzai, poi indietreggiai...

:<< Va tutto bene... >> dissi freddamente e distogliendo lo sguardo.

Continuai a piegare i vestiti nella valigia con le mani che mi tremavano...

Desideravo dal profondo del mio cuore rivedere Richard... desideravo parlargli... desideravo abbracciarlo... Ma, qualcosa me lo impediva.

:<< Posso chiederti una cosa? >> gli dissi con voce tremante.

:<< Dimmi pure >>

:<< … Sei stato tu a chiamarmi? >>

Dovevo sapere...

Lui mi scrutò, poi mi disse :<< No, non ho il tuo numero. >>

Tirai un sospiro di sollievo...

Non è stato lui allora, bene...

Ma perché sto esitando tanto?

Mi sentì ad un tratto una sciocca, se Sebastian voleva veramente uccidere Richard l'avrebbe già fatto...

Avevo paura a parlare con lui, ma non dovevo aver paura.

La paura uccide la mente. E' quella piccola morte che porta con se l'annullamento totale.

Avevo già affrontato la morte, e non avevo molto da perdere.

:<< Ti sei sorpreso quando mi hai vista viva? >> gli dissi facendo una smorfia.

:<< Un po', chissà se hai sette vite come i gatti >> mi disse lui buttandola su per ridere.

:<< Sai, penso che non riuscirai ad uccidermi nemmeno in aereo. >>

:<< Non era mia intenzione – lo guardai e inclinai la testa- Sarebbe inutile ucciderti ora. Su, hai fatto con la valigia? >>

:<< Non ancora. >>

Presi la sedia e andai verso l'armadio.

Lì sopra c'era un bauletto bianco che custodiva il numero di Richard, e lo schiaccia pensieri di Mahiro.

Mi alzai sulle punte per prenderlo...

:<< Lo tieni ancora? >> mi chiese Sebastian.

Ero alquanto sorpresa che si ricordasse di quell'episodio.

:<< Non vedo perché dovrei gettarlo via. Piuttosto mi accompagni solo per poter uccidere Richard? >>

:<< Può essere. Ma ti ho già detto che non ti farò nulla, cara cugina. >>

Un brivido scorse lungo la schiena... era la prima volta che qualcuno mi diceva “Cara, cugina”...

Un po' ne fui felice, ma era pur sempre Sebastian!

Sapere che non mi avrebbe fatto del male, mi rassicurò.

:<< Ne... secondo te Richard vorrà vedermi? >> Era l'unico che poteva saperlo.

Lui mi guardò e mi disse :<< Voi due siete proprio dei gran pezzi di scemuniti! >>

Okkay, sentire quelle parole dalla bocca raffinata (se si può dire così) di Sebastian, mi fece impressione.

:<< Scemunita a chi? Guarda che lui mi ha detto chiaramente che i nostri sentimenti non coincidevano! >>

Lui sospirò come se avesse a che fare con una bambina piccola che non comprendeva.

:<< Lui pensava che tu fossi innamorata di Mahiro. >>

:<< Cosa? >>

:<< Lasciami finire. Richard incominciò a ingelosirsi già quando ti vide con Fred, lì capì che ti incominciava d'amare per davvero. Quando le acque si calmarono mi disse che ti si sarebbe dichiarato, aveva comprato delle rose e un anello con scritte in elfico, perché tu leggevi “Il signore degli anelli”. Pensa che l'ha letto pure lui pur di conversare con te. Ma questa opportunità non l'ha mai avuta perché poi si è presentata Lucia e tu eri fidanzata con Mahiro... Dato che vedeva che ti divertivi con lui e Fred, ha deciso di lasciar stare. Era una dichiarazione quella che tu hai preso per un rifiuto... Siete senza speranza eh? >>

Ero davvero una baka!

Ecco, in quel momento mi ci voleva proprio una di quelle gridate di Richard “Bakaaa!” .

Incominciai a piangere dalla felicità...

Andai subito vicino a Sebastian.

:<< Dimmi dove si trova, ti prego! >>

:<< Certo certo... adesso lasciamo respirare e prendiamo l'aereo prima che sia troppo tardi. >>

:<< Oh, ma l'aereo non parte senza di noi. >>

:<< Non era quello che intendevo... ma, sbrighiamoci. >>

Era strano in qualche modo...

Avevo paura di Sebastian e dopo qualche oretta era come se fosse diventato mio fratello...

Come facevo a parlare con così disinvoltura a colui che mi aveva sparato?

Di certo, non l'ho mai capito tutt'ora.

Salì su quell'aereo con lui, con un sorriso salutai i miei genitori, e con un sorriso guardavo quel paesaggio.

Ero piena di speranza, e di felicità mentre mangiavo noccioline.

Avevo già pianificato tutto, sarei arrivata lì, mi avrei fatto indicare la strada da Sebas-chan, avrei recuperato Richard, poi avrei chiamato Mahiro e Fred e insieme saremo tornati a casa.

Insieme saremo tornati a ridere,

insieme saremo tornati a giocare,

insieme avremmo vissuto una vita pacifica.

Ma, come sapevo, la vita è un teatro.

La mia era una commedia drammatica. 

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Capitolo 35
*** Si o No ***


Arrivammo in Italia che era mattina, avevo dormito durante tutto il tragitto notturno.

Era molto diversa dal giappone, si capiva dalle persone.

Scesi dall'aereo e presi i bagagli, Sebastian chiamò un taxi.

Non capivo nulla di quella lingua, ma mi limitai a sorridere.

Spero che capiscano l'inglese...

L'inglese lo odiavo, ma lo sapevo masticare bene.

Salimmo sul taxi.

Passarono ore.... ore... Finalmente scendemmo.

 

Non so che città fosse, ma c'era una torre...

:<< Quella torre sta per cadere, perché non l'abbattono? >>

:<< Quella è la Torre di Pisa. >> Mi spiegò Sebastian.

:<< Ah, quindi là dentro abita una sorta di Raperonzolo? >>

Lui si mise a ridere... dovevo sembrare veramente un ignorante.

Poi mi spiegò meglio su quella torre.

Sinceramente, non ci trovai nulla di interessante.

:<< Hei, dove dobbiamo arrivare? >>

:<< A Ischia. >> mi disse lui.

:<< E' lontano da qui? >>

:<< Molto. >>
:<< Perché non ci siamo andati con l'aereo? >>

:<< Perché prima andremo a fare qualche sosta, ti farò vedere un po' l'Italia. >>

Ero entusiasta all'idea, ma avrei preferito prima andare da Richard.

:<< Siamo in piazza del Duomo >> mi disse Sebastian.

:<< Sai un sacco di cose eh? >>

Ero stupita dalla quantità di informazioni che sapeva.

Portai a mano il trolley e ci incamminammo verso la torre.

C'erano molte persone che facevano fotografie o stavano stesi sui prati.

Tutti facevano finta di tirare un calcio o di appoggiarsi alla torre.

Voglio farlo pure io!

Sebastian mi lesse dentro e cacciò fuori una Fujifilm.

:<< Mettiti in posa >>

:<< … Okkay! >> dissi allegramente.

Lui mi dava indicazioni e mi spostavo a destra e sinistra.

*scatto *

Finalmente ero riuscita a trovare la posa perfetta!

Salimmo sulla torre, mi girò la testa ma era davvero grandioso.

Bevvi vicino alla Fontana dei Putti...

Visitammo la cattedrale medievale del Duomo.

:<< La parola Duomo è riferita alle chiese maggiori, spesso cattedrali, che di solito risaltano per dimensioni, accuratezza dell'architettura e ricchezza di opere d'arte. >>

Sembrava che fossi in una di quelle gite scolastiche di cui sentivo parlare.

Non sono mai andata in gita scolastica, prendevo lezioni private e quindi studiavo a casa.

I miei dicevano che non serviva, che andare a scuola avrebbe solo rallentato il mio percorso.

Ma io volevo, desideravo e bramavo di andarci.

Dopo il Duomo abbiamo visitato il Battistero, bellissimo anche quello.

Notai quanto gli italiani fossero diversi da noi giapponesi... ma mi piacevano!

Tra una foto e l'altra, tra una miriade di souvenir, tra bancherelle e chiacchierate con altri giapponesi che incontrammo, eravamo esausti.

:<< Andiamo in hotel >> disse Sebastian.

:<< Si, quoto! >>

Era stancante andare in giro con quei bagagli pesanti.

Camminammo per un po' poi arrivammo in un hotel.

Ci stavano aspettando, perché quando arrivammo ci accolsero numerosi maggiordomi.

:<< Hem Sebastian... come sanno che siamo arrivati? >>

:<< Mayu, ho calcolato tutto quanto. >>

Aveva calcolato tutto quanto eh?...

Ero troppo stanca per ribattere, quindi mi feci guidare da un maggiordomo alla mia stanza.

L'ingresso era enorme!

Era tutto sui colori panna e legno.

C'erano dei tappeti persiani e piante che li costeggiavano, ma non feci caso ad altri particolari essendo stanca.

Salimmo i piani con l'ascensore e poi il maggiordomo mi diede la chiave.

Avevamo un piano tutto nostro.

E parlo al plurale perché sapevo che tanto la stanza l'avrei dovuta condividere con Sebastian

Gettai le valigie a terra e saltai sul letto.

Era morbido e le coperte erano di seta... erano fredde, quello che ci voleva in quella giornata afosa.

Stropicciai il cuscino con la faccia, poi mi girai e fissai il soffitto. C'era un enorme lampadario di vetro che rifletteva la luce bianca trasformandola in arcobaleno.

Che bello...

Cacciai il cellulare dalla tasca del cappotto e scrissi un messaggio:

Mahiro, Fred... sono arrivata in Italia con Sebastian. Attualmente sono a Pisa, voi dove vi trovate? “

Ci allegai anche la foto di quel riflesso “ Carino vero?”

Chiusi il display e insieme anche gli occhi.

Finalmente ero arrivata.

Finalmente potevo vederlo.

Finalmente potevo dirglielo.

Finalmente sarebbe tutto finito.

Mi vibrò la tasca e ci infilai la mano...

:<< Oh un messaggio... >>

Era di Mahiro: “ Stai bene? Ma sei impazzita a venire qui con lui?? Mica ti ha costretta?!! Noi stiamo a Milano, abbiamo avuto notizie di Lucia. Adesso stiamo andando a casa sua. “

Cosa? Ma se Sebastain mi ha detto che lei si trovava a...

com'era il nome?... Isola... Isch... Ecco Ischia!!

Che mi abbia mentito ancora?...

Probabile.

Sentì lo sportello dell'ascensore aprirsi e tolsi immediatamente il cellulare.

:<< Eh? Stai già dormendo? >>

:<< Umm... Fai silenzio che ho sonno... >> dissi con la testa sotto il cuscino.

:<< Su su fatti un po' più in la. >>

:<< Cosa? No no, tu non dormi con me. Su vai in vasca o a terra. >>

:<< Cosa? Eh no cara, anch'io pretendo il letto morbido. >>

Mi spostò più in là, era davvero forte... non mi opposi.

Lo fissai e lui chiuse gli occhi...

Ha detto che non mi avrebbe fatto niente...

:<< Sebastian... quando mi hai sparato, hai pianto? >>

Era un dubbio che dovevo togliermi...

Lui non mi rispose, ma lo presi per un no.

:<< Ho capito... >> dissi girandomi dalla parte opposta verso la finestra e chiudendo gli occhi , mentre lui era rivolto verso il muro.

S :<< Si >>

:<< Perché? Se volevi uccidermi. >>

S :<< Ma non ti ho uccisa. >>

:<< Lo sapevi? >>

S :<< Si >>

:<< Facciamo un gioco, io ti faccio una domanda e tu mi rispondi Si o No. >>

S :<< Okkay >>

:<< Richard si trova a Ischia? >>

S :<< No >>

:<< E' con Lucia? >>

S :<< No >>

:<< Mi odi? >>

S :<< No >>

:<< Odi Richard? >>

S :<< No >>

:<< Vuoi uccidere qualcuno? >>

S :<< No >>

Strinsi il cuscino... :<< Bugiardo! Tu vuoi uccidere il signor Van Guiness per vendetta! Non è così?! … >>

S :<< No >>

:<< Allora dimmi! >> mi girai verso di lui di scatto, afferrandolo per il braccio.

Lui mi fissò dritto negli occhi.

Allentai la presa.

S :<< Adesso non è più il gioco >>

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Capitolo 36
*** L'ennesima risvolta. ***


Ad un tratto mi squillò il cellulare, ormai era notte e non avevo più sonno.

:<< Pronto? >>

:<< Mayu! Sono Mahiro! >>

:<< Ehi Mahiro... cosa succede? >>

:<< Devi venire subito a Milano! >>

:<< Ma adesso sono a Pi- >>

:<< Non importa! Ti vengo a prendere con un aereo! >>

:<< Schhh abbassa la voce c'è Sebastian che dorme... cos'è successo? >>

Fu un impulso più forte di me e lasciai cadere il cellulare a terra...

Mi sentivo in colpa...estremamente in colpa...

Io mi stavo divertendo e … e Richard intanto era chissà dove...

Andai verso i bagagli che non avevo ancora disfatto, e presi dei vestiti a caso.

Mi legai i capelli con una coda laterale, mi misi un cappello e degli occhiali, poi mi infilai le prime scarpe che trovai.

Dovevo incontrare Mahiro esattamente tra mezz'ora vicino a quella strana torre.

Il cuore incominciò a farmi male...

era doloroso... il troppo amore che provavo per quell'essere mi stava uccidendo...

Una miriade di pensieri sciamavano nella mia testa che stava per scoppiare.

Dalla troppa tensione, mi uscirono delle lacrime e avevo voglia di urlare...

avevo voglia di gridare... ma dovevo soffocare quel grido...

E mentre lo soffocavo, le lacrime aumentavano e i nervi stavano per scoppiare.

Corsi in bagno e cercai un asciugamano, chiusi a chiave.

Strinsi l'asciugamano tra i denti e lo tirai... dovevo pur sfogarmi in qualche modo.

Singhiozzavo... avvolte mi mancava il respiro... le mie lacrime erano salate.

Strappai un pezzo di stoffa che risputai.

I miei respiri si fecero più veloci.

Andai verso il lavandino, aprì il rubinetto e misi la testa sotto l'acqua fredda.

In quel momento qualcuno bussò alla porta.

:<< Mayu? >>

Era Sebastian.

Non volevo rispondergli e non avrei potuto farlo...

:<< Mayu... cosa succede? >>

Aprì al massimo il rubinetto... il suono dell'acqua divenne più alto.

Nonostante lui mi stesse chiamando, io non potevo connettere.

Era anche colpa sua...

Era COLPA SUA.

Era colpa sua se Richard adesso era in un paese straniero sotto la pioggia!

Era colpa sua e della sua vendetta!

Era colpa sua e di Lucia!

Era colpa sua! Era colpa sua! Era colpa sua!

Mi sentì mancare l'aria, mi sentì mancare la consapevolezza, mi sentì mancare la ragione...

Mi sentì solo un enorme e fitto dolore.

Incominciai a tremare...

Mi misi nella vasca, tutta accucciata, tutta piccola...piccola con le mani sulle orecchie.

Non volevo sentire la sua voce.

Non volevo sentire la maniglia che si abbassava.

Non volevo sentire la porta che si apriva.

Volevo sentire ancora una volta le uniche parole capaci di far battere all'impazzata il mio cure,

le uniche parole capaci di farmi tremare dalla felicità,

le uniche parole capaci di farmi sentire desiderata,

le parole che Richard mi diceva sempre... “Baka”

Sebastain entrò e venne di corsa verso di me...

Perché hai quell'area preoccupata?...

Non ti capisco... ma forse, non voglio capirti.

Vattene non voglio stare con te...

Ma lui mi tirava per un braccio.

Vattene... non voglio stare con te.

Ma lui insisteva.

Vattene... non voglio....stare con te.

Ma continuava ad insistere.

:<< VATTENE! >> gli dissi liberandomi dalla sua presa.

:<< Mayu cos'è successo? >>

Come poteva farmi una domanda così, con quel volto preoccupato?

Non ne aveva il diritto!

:<< E' tutta colpa tua... è tutta colpa tua... >>

:<< Che cosa? >>

:<< Che cosa?...che cosa eh?.... - gli strinsi il braccio – E' colpa tua se adesso sono qui! E' colpa tua se adesso Richard è chissà dove al freddo! E' colpa tua se adesso lui è in questo paese straniero! E' colpa tua se io adesso... adesso sono ridotta così! >>

Mi ero trattenuta a piangere davanti a lui … ma le lacrime mi laceravano la carne e io dovevo farle uscire...

:<< Perché fa più male di un proiettile?... Perché sento una fitta al cuore nonostante esso non sia sanguinante? … Perché hai dovuto rovinare anche la mia vita?!! >>

In tutti quegli anni passati a vivere... non avevo mai detto a nessuno quelle parole.

Non mi ero mai comportata in quel modo, non avevo mai sentito quella rabbia, non avevo mai provato un dolore così forte... ma questo solo perché qualcuno aveva scoperto la vera me.

Una ragazza fragile, debole che ha bisogno di essere amata... che si può spezzare facilmente...

La mia maschera era caduta a terra in mille pezzi e adesso mi sentivo viva, ma vivere faceva male.

Più di quello che pensassi.

 

Sebastian rimase immobile...

Io ero bagnata fradicia... tremavo... sentivo freddo... ma anche lui era pallido e la sua temperatura corporea si stava abbassando.

Ormai mi ero sfogata, ormai dovevo raggiungere Mahiro.

Lasciai la presa sul suo braccio, mi alzai dalla vasca e mi incamminai verso la porta...

Sebastian giaceva ancora lì immobile.

Andai nella stanza da letto e tirai le lenzuola che trascinai dietro di me nuovamente verso il bagno.

Mi sentivo un po' in colpa... mi ero lasciata prendere dal momento e … e l'avevo ferito.

Forse altri avrebbero pensato che gli stava bene, che se lo meritasse... e non potevo biasimarli dato che quel ragazzo, perché uomo non era, che giaceva lì a terra, aveva cercato di uccidermi.

Ma io mi sentivo in colpa... non volevo essere una persona cattiva... non volevo fargli del male.

Lui aveva già sofferto...

:<< Scusa... >> gli dissi sottovoce posandogli delicatamente le lenzuola addosso.

Lo fissai per un momento... niente... sospirai e mi incamminai verso la porta.

Dalla piccola finestra del bagno entrava un leggero fascio di luce biancastro...

La luna era piena quella notte.

Come la invidiavo, lei era piena di se e io invece... non ho mai avuto piena fiducia in me stessa.

Un braccio rimase preso in una morsa.

Barcollai all'indietro.

Caddi.

Mi girai.

Sebasian mi stava abbracciando.

:<< Non mi odiare >>

Mi diceva con le lacrime agli occhi, mentre mi stringeva più forte.

Non potevo mentirgli e non potevo rispondergli, quindi rimasi in silenzio.

:<< Non odiarmi... >>

Continuò a ripetermi lui...

In quel momento mi fece tenerezza...Lui era più grande di me, più alto, più robusto eppure... adesso tremava.

:<< … Mi spieghi come faccio a non odiarti?... >> gli domandai con voce tremante.

:<< Non odiarmi... >>

In quel momento mi resi conto che quella scena l'avevo già vissuta...

Qualcuno mi aveva già detto quelle parole

Qualcuno mi aveva già abbracciato in quel modo...

Qualcuno mi aveva già stretto a se in quel modo...

Richard.

:<< Sai... -gli dissi con voce calma – anche Richard ha avuto la tua stessa reazione.. identica... >>

:<< Non volevo che finisse così... non volevo che ti facessi del male... volevo proteggerti... >>

:<< Mandandomi nell'aldilà cugino? >>

Lui alzò lo sguardo...

I suoi occhi erano verde smeraldo e brillavano sotto quel leggero raggio che lo colpiva in pieno.

:<< Ti ho mentito... ma prima che tu possa fare domande, sappi che l'ho fatto a fin di bene... volevo solo proteggervi... non volevo che coloro che amo morissero nuovamente... Non volevo far soffrire voi... >>

:<< Da chi volevi proteggerci? >>

:<< Dall'uomo che ha ucciso tuo zio e i tuoi cugini, dall'uomo che ha ucciso la mia vera madre biologica, dall'uomo che non mi ha accettato come figlio, dall'uomo che ha cresciuto il tuo amato, dall'uomo che sta cercando di uccidere tuo padre e nascondere la verità sul passato... >>

La storia non era finita lì... la storia era ancora tutta da scoprire dal velo di menzogne...

 

 

 

Angolo dell'autrice:

Come state care?

He he lo so che questo era inaspettato, ormai la storia sembrava che stesse per terminare vero? E invece * rullo di tamburi * ecco all'ennesima risvolta.

Il prossimo capitolo sarà incentrato su Richard che abbiamo lasciato correre sotto la pioggia, poverello *pat pat *

Ovviamente il prossimo ancora sarà su Mahiro e Fred, i due moschettieri. Ammetto che Fred è il mio personaggio preferito *^* 

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Capitolo 37
*** Connessi da una rete ***


Perché parlavamo di morte e di vita come se niente fosse?

Era strano.

Un attimo prima lo odiavo. Ma non era uno di quegli odi facili da togliere, era uno di quegli odi profondi, di quegli odi che senti traboccare sotto la pelle, di quegli odi che ti divorano da dentro, di quegli odi che sono protagonisti di cambi di personalità.

Ma, quelle parole tolsero l'odio...

In qualche modo sentivo che i miei sentimenti erano instabili, come la mia mente.

Tutto quel da farsi era una menzogna, era inutile!

Tutta quella storia era una menzogna,

tutta quella fatica era sprecata,

tutto quel sangue era sprecato,

tutte quelle bugie per coprire lo scopo erano sprecate.

Per cosa stavo combattendo adesso?

Per cosa stavo rischiando la vita adesso?

Per cosa mi hanno messo in salvo adesso?

Per cosa ho ciecamente creduto adesso?

Nient'altro che a delle bugie.

Risi...

Non avevo motivo di piangere, non avevo motivo di disperarmi, non avevo motivo di odiarlo ancora, non avevo motivo di agitarmi, non avevo nessun motivo sennò quello di ridere.

:<< Come fai a ridere con quel volto sofferente? >> mi disse Sebastian...

:<< Ridere fa bene non lo sai? E poi sorridi sempre, anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non saper sorridere. Ne ne ne non sei d'accordo con me? >>

Per un momento capì di sembrare una pazza isterica, ma questo mi fece ancora ridere di più.

Non so come feci, ma sentì la vibrazione del cellulare dentro la mia borsa...

:<< Pronto Mahiro? Scusa se non sono ancora venuta, ma vedi... è tutta un inutile corsa contro il tempo. Ahahahaha sono una stupida vero? Si, lo sono. Mi dispiace di aver messo in mezzo a questa corsa te e Fred... Mi dispiace... >>

La voce che sentì però non era quella di Mahiro...

:<< L'ho sempre detto io che eri una Baka! >>

Quella parola....

C'era solo una persona capace di smuovere il mio cuore in quel modo...

:<< … Richard?... >> chiesi con un filo di voce.

:<< Si Mayu >>

Non potevo crederci! Lui era dall'altra parte del cellulare... lui stava parlando con me... lui era salvo!

:<< R-Richard... >>

Non sapevo cosa dire, e pronunciai solo il suo nome.

:<< Richard... Richard... Richard! … >>

:<< Hey Mayu, sono qui... >>

:<< Sei in Italia vero? Sei scappato dalla casa di Lucia vero? Non ti ha fatto niente di male vero? >>

:<< Calmati hahaha! Allora, si sono in italia, si sono scappato e no, non mi ha fatto niente di male... >>

:<< Dove sei? >>

:<< Sto venendo da te >>

:<< In giappone? >>

:<< Si. >>

:<< Non farlo! >>

:<< Perché?... >>

:<< Non andare! >>

:<< Ma io voglio vederti... >>

:<< Anch'io, ed è per questo che sono venuta in Italia anch'io! >>

:<< Dove sei? >>

:<< A Pisa. >>

:<< Io... a dire il vero non lo so nemmeno. Adesso sono ospite presso una chiesa. >>

:<< Richard, raccontami tutto! >>

:<< Si. >>

E con quella sua voce calma incominciò a raccontarmi...

 

:<< Quando mi fece vedere che tu eri morta, io non sapevo che cosa fare. Era come se il mondo intero mi crollasse addosso.... per quello che mi importava poteva scomparire ogni cosa, ogni cosa tranne te.

Sai, ho letto la tua lettera. >>

:<< Lettera? >>

:<< Si una tua lettera... >>

Mi ricordai...

:<< Non te l'ho data di mio volontà... C'è te la volevo dare ma... ero occupata quando sei partito... >>

:<< Occupata a salvarmi eh? Non c'è bisogno che ti spingi tanto in là per me. >>

:<< … Continua a raccontare... >>

:<< Lucia era insistente, non la sopportavo più nell'aereo! Poi arrivammo e prendemmo un taxi, lei mi portò in un cottage e mi legò. Poi dopo la foto... dopo una discussione, mi sciolse il nodo e io andai nella stanza che mi aveva preparato. Fuggì dalla finestra. Pioveva e avevo freddo, ma volevo andarmene di lì. Volevo rivedere mio padre, volevo dirgli che io non amavo Lucia, volevo sentire di nuovo Fred, volevo assaggiare di nuovo quelle crepes...sai prima di partire, sono andato in quella creperia. Avevi ragione, quelle crepes sono buonissime! Inoltre volevo rivedere te, volevo chiarire le cose, volevo di nuovo riabbracciarti, volevo andare al parco con te... Per questo sono scappato.

Ma, Lucia non è così cattiva, lei ha fatto il lavoro sporco solo per proteggere sua madre...anche lei è una vittima. >>

Sebastian si alzò e andò in cucina, io lo guardai e invece mi stesi sul letto.

:<< Poi, cos'è successo dopo? >>

:<< Dopo ho incontrato un ragazzo che mi ha aiutato. Non capisco la loro lingua, ma lui per fortuna sapeva l'inglese. Ho capito che è un orfano, un bambino che non ha genitori, e che vive con le suore in questa chiesa. >>

:<< Um.. penso sia un orfanotrofio >>

:<< Ah capisco... Comunque ho corso davvero tanto, non penso che Lucia mi troverà. >>

:<< Non preoccuparti per lei, Mahiro e Fred l'hanno presa. >>

:<< Anche loro sono qui eh? Comunque questa è la storia. >>

:<< Capisco... sai Richard... per la prima volta ho provato un forte dolore al petto... per la prima volta ho odiato una persona dal profondo del mio cuore... per la prima volta mi sono sentita viva... Richard... io voglio stare con te. >>

Arrossì, non so dove trovai il coraggio per dirglielo, ma ormai era inutile trattenermi ancora.

:<< Anch'io Mayu. Non m'importa se sei promessa a Mahiro, andrò contro la volontà dei nostri genitori! >>

:<< Ecco Richard... una parte di me odierà una parte di te nonostante il mio amore... >>

:<< Mayu non capisco... ma ti prego, non odiarmi! >>

:<< Richard, vai a Milano. >>

:<< No, io vengo a Pisa- >>

:<< Richard, ti prego... fidati di me... vai a Milano e stai con Fred e Mahiro, io vi raggiungerò lì. >>

:<< Mayu... c'è Sebastian dietro a tutto questo vero? Io … io lo uccido! >>

:<< Non dire così! … non dire così... le cose sono più complicate di quello che pensi... >>

La batteria del mio cellulare stava per scaricarsi, non avevo molto tempo ormai.

:<< Richard, vai a Milano come ti ho detto per favore! Adesso non capisci, ma vedrai, tutto ti sarà più chiaro... Ti amo, quindi ti prego... vai a Milan- >>

La batteria era finita...

Gettai il cellulare a terra.

Ero felice di aver parlato con lui.

:<< Come sta Richard? >> mi chiese Sebastian che era sull'uscio della porta con una bottiglia d'acqua in mano.

:<< Si, sta bene per fortuna... >>

:<< Capisco. >>

:<< Sei in pensiero per tuo fratello? >> lo dissi ironicamente.

:<< Forse. >>

Non avevo compreso bene la vera storia di Sebastian, ma non volevo sapere di più...

tutto si sarebbe chiarito a tempo debito.

:<< Mio padre morirà? >>

:<< Credo proprio di si, vorresti salvarlo? >>

:<< Si ma, lui mi rimprovererà. Tutto quello che ha fatto per proteggermi, sarà stato invano se adesso io piombo lì. Sai una cosa? >>

:<< No, cosa? >>

:<< Amo questo mondo, ma schifo i nobili e le persone come il signor Van Guiness. >>

:<< Per questo non puoi accettare una parte di Richard? >>

:<< Già... ma nemmeno una parte tua. >>

:<< Lo so. >> 

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Capitolo 38
*** Mi hai preceduto ***


Un brontolio proveniente dal mio stomaco affamato ruppe la barriera del silenzio.

:<< Hai fame? >>

:<< Un po' >>

:<< Vuoi andare al ristorante? >>

:<< No... non credo di essere dell'umore giusto. >>

Lui mi guardò, poi prese il mio cappotto e me lo lanciò.

:<< Non fare storie, usciamo e troviamo un ristorante o una creperia >>

Alla parola creperia, sembrò che stesse scoppiando a ridere.

Si ricordava di quella sceneggiata.

:<< Sebas-chan... quando i tuoi genitori sono morti, come hai fatto a tirare avanti? >>

Forse non era il momento opportuno, ma volevo saperlo.

Voi non potete nemmeno immaginare come mi sentivo sapendo che i miei genitori ,o perlomeno mio padre, sarebbero stati uccisi senza che voi possiate lottare... senza che voi possiate dimostrare il vostro coraggio... senza che voi ci possiate muovere.

Potete solo guardare e aspettare...

Anche se ho sempre odiato mio padre, è pur sempre mio padre!

Pensare a qualcosa come la morte mi fa paura, ma mi fa ancora più paura vivere e rimanere da sola.

:<< Non preoccuparti, tu sei forte. Ce la farai. >>

:<< Hum... non è così che dovresti consolarmi sai? Ma bhe... grazie. >>

Lentamente sapevo che stavo tornando sui miei passi.

Mi infilai il cappotto.

:<< Esci così? >>

Lo guardai di traverso. :<< Cosa vorresti insinuare? >>

:<< Nulla, ma dal tuo abbigliamento si capisce subito che persona sei. >>

Sbuffai.

:<< Meglio così. Andiamo adesso >>

:<< Aspetta. >>

Lui entrò nella stanza e raccolse il mio cellulare.

:< E' inutile, la batteria ormai è andata >>

Sorrise, con uno di quei sorrisi di quando qualcuno ti sta prendendo in giro.

Andò verso i suoi bagagli che dovevano ancora essere disfatti.

Aprì una scatola nera.

:<< Ecco,basta che metti la SIM qui e hai fatto >>

:<< Te lo ripagherò. >>

:<< Prendilo come un regalo. >>

:<< Questa frase sa tanto di un “poi mi ripagherai” >>

Infilai la Sim dentro, e lo accesi.

Subito partì quella suoneria per i messaggi. Guardai il display.

From: Mahiro

To: Mayu

Mayu, Richard ci ha chiamati. Sono felice che tu l'abbia trovato, ma perché non sei qui?

Anche se non ti conosco bene, so che c'è qualcosa che non va. Non escludermi!

Non verrò da te, perché questo è quello che tu vuoi. Ma almeno spiegami la ragione. “

 

:<< Glielo dirai? >>

:<< Waaa! Sebastian!! Non leggere i messaggi altrui!! >>

:<< Allora glielo dirai? >>

:<< E' una cosa mia no? Non voglio metterli nei guai, Mahiro dovrà prendere il posto del padre e Fred deve aiutare sua madre... Sono i miei più cari amici, ma non posso usufruire della loro gentilezza. >>

:<< E con Richard? Verrà a sapere che suo padre... >>

:<< Già... Però non so che fare... Ti sembro una bambina vero? Gioco solo a fare la grande... >>

:<< Sai, non importa quanti anni tu abbia, non tutti a 18 anni diventano maturi... anzi, molti ritornano bambini. Avrai avuto dei comportamenti da bambina, ma penso che tu sia responsabile. Diglielo. Ormai non ha senso nascondere nulla. >>

:<< Mi dispiace per averti criticato. Sei davvero una brava persona Sebastian... >>

:<< Dovevo fare la parte del “cattivo” >>

:<< Ma quel ruolo non fa per te. >>

Risposi a Mahiro.

From: Mayu

To :Mahiro

Mahiro, il padre di Richard vuole uccidere mio padre per mettere in una bara la verità. Non ti spiego i dettagli, ma non dire ancora nulla a Richard... >>

 

Messaggio inviato.

 

:<< Sebatian un ultima cosa. >>

:<< Dimmi pure >>

:<< Perché mi hai sparato? >>

:<< Ho studiato medicina per anni, fin da piccolo volevo fare il dottore. Lo sparo era per la commedia. Sono bravo a recitare vero? Sappi che sapevo dove il proiettile sarebbe andato >>

:<< E se invece fossi morta? >>

:<< Ma adesso sei qui >>

:<< … Ho fame. >>

Andammo verso l'ascensore.

In qualche modo sentivo che Sebastian era come u fratello per me... avevo sempre desiderato avere una sorella o un fratello più grande.

Mi misi a braccetto.

:<< Non ti aggrappare, Koala! >>

:<< Hehe >>

*squillo cellulare *

 

From: Mahiro

To:Mayu

Cosa? Quindi ci siamo sbagliati?

Mayu, andiamo subito a fermarlo!! “

 

Sei sciocco? Come pretendi di fermarlo?

Lui è grande, non possiamo fare nulla contro il suo potere...

 

From:Mayu

To: Mahiro

No. Non servirebbe a niente. Non ti allarmare, mio padre sa che sta per morire. Mahiro, non abbiamo alcun potere. Non puoi mettere nei guai Fred, lui deve pensare al bene di sua madre. Non puoi mettere in allarme Richard, lui adora suo padre. Non puoi mettere in mezzo tuo padre, il signor Van Guiness ha ottimi rapporti con le alte sfere e anche con quelle più basse senza scrupoli.

Va bene così. “

 

Messaggio inviato.

 

From: Mahiro

To: Mayu

Veramente ti sta bene lasciare tutto così? Mayu è tuo padre! Non hai altri parenti vero? Come farai poi? “

 

From: Mahiro

To: Mayu

C'è la farò. Ehi, stai parlando con una che è sopravvissuta ad un proiettile! “

 

From: Mayu

To: Mahiro

“ … Se per te va bene allora... sappi che noi saremo sempre con te. “

 

From:Mayu

To: Mhairo

Grazie. “

 

Spensi il cellulare. Per adesso basta.

Basta a pensare agli omicidi, basta pensare a cosa fare, basta aerei, basta elicotteri, basta piani, basta nobili, basta a tutta quella vita.

Almeno per un giorno volevo essere una semplice ragazza.

Almeno per un giorno.

:<< Ehi Sebas-chan, quello è un pub!! Voglio andare lì! >>

S :<< Pub? Non ci sono mai andato... va bene. >>

Mentre stavamo per dirigerci lì, ad un tratto un soffio di vento si alzò.

Il cappello che avevo in testa prese il volo.

Mi voltai dietro, tenendo con una mano il vestito per non farlo alzare.

Scostai i capelli dal volto.

Aprì gli occhi che avevo socchiuso per il vento.

Li spalancai.

Davanti a me una mano mi tendeva il cappello.

Una mano che conoscevo.

 

:<< Finalmente... Mayu >> 

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Capitolo 39
*** Oggi non voglio sentire quelle parole. ***


:<< Finalmente... Mayu >>

Conoscevo quella voce... sapevo a chi apparteneva... ma

:<< E' un sogno? >>

Allungai la mia mano tremante verso di lui.

Avevo paura che si trattasse solo di un sogno... uno stupido sogno che al mio risveglio si sarebbe volatilizzato.

Ma nonostante questo, decisi di doverlo afferrare.

Sfiorai la sua giacca... ma fu lui che mi afferrò.

:<< Sono venuto per vederti un ultima volta. >>

Lo abbracciai e mi aggrappai a lui.

Nonostante in tutti quei anni non l'avessi fatto... adesso il mio istinto diceva che potevo... che dovevo.

 

:<< Papà!! >> dissi urlando con le lacrime che mi raggiungevano le labbra.

Lui mi abbracciò forte facendomi capire che era reale.

Mio padre era venuto fin in Italia per dirmi addio.

Addio... è una parola di cui non si comprende a fondo il significato. Lo cerchi sul dizionario: separazione, distacco, forma di saluto per congedarsi da qualcuno, specialmente in maniera definitiva.

Dire “addio”, non sono mai riuscita a comprendere quelle persone che pur scherzando usano questo termine.

Le cose stavano cambiando. Ieri stavamo ridendo e oggi stavo per essere lasciata.

Dovevo crescere e diventare più matura da sola. Stavo per essere lasciata sola, in qualche modo.

Ma io non volevo credere che sarebbe finita. Come potevo mai?

Come potevo dire “addio”? Come potevo far capire alla mia mente che non l'avrei più rivisto?

Come potevo far smettere le lacrime? Come potevo sopportarlo?

Come potevo... continuare ad andare avanti sapendo che mio padre non sarebbe più comparso nella mia vita, sapendo che non mi avrebbe visto crescere, sapendo che non avrebbe abbracciato i miei nipoti, sapendo che non avrebbe visto mio marito, sapendo che non potevo ricevere la sua benedizione, sapendo che... lui era la persona che mi ha visto nascere?

Non potevo.

:<< Non ti dirò addio e tu non mi dirai addio, perché oggi non voglio sentire quelle parole... Anche se sapevo che questo momento sarebbe arrivato, non dire niente oggi se stai per dirmi addio, perché non voglio lasciarti in questo modo! >>

Lo strinsi più forte che potevo... come non avevo mai fatto prima.

:<< Mayu... andiamo a goderci questa giornata ti va? >>

:<< Si. >>

:<< Ehi Sebastian, dove vai? >>

S :<< Vi lascio soli no? >>

C :<< No, fai parte della famiglia, vieni. >>

Gli andai vicino e lo presi per mano.

:<< Papà ha ragione onii-san, andiamo >>

Sembrava che stesse per piangere, e con una mano sul volto rosso disse :<< Andiamo, papà >>

Con l'altra mano libera che mi rimaneva, afferrai la mano grande di mio padre.

Stavo in mezzo alla mia famiglia...

Non mi ero dimenticata di mia madre, ma sapevo che a lei non sarebbe importato nulla. Perché lei è fatta così, egoista e egocentrica.

Avevo sempre giudicato anche mio padre in quel modo, ma su di lui mi sbagliavo di grosso.

Ero felice.

Ripensandoci quello fu uno dei miei più bei ricordi... uno dei miei più bei momenti che abbia mai passato.

:<< Ne ne ne poi ci andiamo a fare una foto di famiglia? Ah! Però prima andiamo a mangiare qualcosa!! Poi etto... andiamo al parco giochi vi va? >>

S :<< Parco giochi, non siamo cresciuti troppo? >>

Mio padre ci scompigliò i capelli. :<< Ragazzi miei, voi siete cresciuti troppo in fretta. Fate qualche passo indietro e tornate di nuovo bambini. Recuperiamo il tempo perso >>

Ci sorrise e noi ricambiammo quel sorriso.

Avevo sempre voluto andare al parco giochi e divertirmi, ma non sapevo come fare.

In quel momento, nonostante fossi nella fase adolescenziale, tornò quello spirito di quella bambina che da sempre portavo dentro e che avvolte usciva a mia insaputa.

Mi rimisi il cappello, e tutti e tre ci avviammo verso un pub.

 

:<< Benvenuti >> ci disse una cameriera, per poi indicarci un tavolo.

Il locale era grande e aveva diverse stanze, era in legno ma c'erano tantissime finestre... era tutto così luminoso!

Ci sedemmo sulle piccole panche. Io stavo difronte a Sebastian e papà.

Io presi un kebab a piadina , credo che si scriva così. E' la prima volta che ne provo uno, devo dire che è molto buono tranne quando arrivi al punto che la lingua brucia a non finire e ti senti come se stessi per sputare fuoco. Mio padre mi seguì.

:<< Sono troppo vecchio per questi gusti ormai...Quant'è piccante! >>

Sebastian invece era molto cauto e prese solo un hot-dog.

Io e papà lo guardammo.

C :<< Eh? Non è giusto! Devi mangiare anche tu il kebab! >>

S :<< Per far soffrire la mia lingua, no grazie passo. >>

:<< Dai, prendine un pezzo. >>

S :<< Preferisco il dolce, il piccante... bhe ne potrei pure farne a meno. >>

Era testardo come un mulo! Così presi il piccolo pezzo che rimaneva e glielo ficcai in bocca.

Mio padre si mise a ridere e, prendendo con il dito del ketchup, fece dei segni sul volto di Sebastian leggermente arrabbiato.

:<< Qui ci vuole una foto! Ahahahahaha!! >>

Mio padre, cacciò dalla tasca sinistra una macchinetta fotografica.

C :<< Hai visto che magia? >>

:<< 3...2...1... Fate un bel sorriso >>

Tutti insieme :<< Cheeese!! >>

La cameriera scattò.

Quella era la prima foto insieme... un primo tassello per il mio murales.

Pagammo e uscimmo dal locale.

:<< Parco giochi!! >>

C :<< E sia per il parco giochi! >>

Sebastian era ancora contrario all'idea, ma io e mio padre lo trascinammo.

Vi sembrerà infantile, ma giocammo anche con la sabbia... forse più che sabbia era fango.

Io mi divertivo a costruire polpette di fango e mettere una sopra l'altra, mio padre invece disegnava ghiri ghiri sulle guance di Sebastian che teneva il broncio. Gli altri bambini ci guardavano perplessi e le loro mamme... loro erano senza parole.

Un bambino mi venne vicino e mi disse :<< Polpette... mi piacciono le polpette >>

Io gli sorrisi. :<< Anche a me. Le vuoi fare anche tu? >>

Rimase un attimo in silenzio e poi annui.

Mi stavo divertendo davvero molto...

*spiaccica sul viso *

S :<< Ahahahahaha Mayu il bambino ti ha.... Ahahahahah! >>

Avevo tutta la faccia coperta di fango.

M :<< Molto divertente...coff coff... blaa mi entra fango ovunque. Ahahahahahaha >>

Mi alzai e giocammo ad acchiapparello e altri bambini finirono per unirsi a noi.

A dire il vero non capivo molto la loro lingua, ma parlavamo a gesti. Era una cosa che ti scaldava il cuore. Non sempre le parole sono quelle che contano, molte volte pur parlando la stessa lingua, due persone non si comprendono. Ma noi, in quell'istante, eravamo uniti da un filo di gioia.

Dovevo fare il”mostro” che acchiappava i bambini cattivi, ma alla fine anch'io venni presa.

C :<< Presa!! Ho preso il mostriciattolo! >>

:<< Ahh! Papà mi fai il solletico!! Ahahaha... >>

C :<< Bambini, sono o non sono il vostro eroe? >>

Loro risposero con dei sorrisi...

Papà anche per me tu sei un eroe...

Ben presto i bambini dovettero andare, e noi tre eravamo gli unici in quel parco.

Andai a sedermi sull'altalena.

C :<< Sebastian, vai a sederti anche tu sull'altalena. >>

S :<< No sono esausto, non ce la farei a spingermi >>

C :<< Ma vi spingerò io. >>

Sebastian andò a sedersi.

Sentì che i miei piedi si stavano staccando da terra, che stavo per essere risucchiata all'indietro.

Poi sentì la forza scorrere nei freddi manici... fu in un attimo, ma sentì la brezza sul volto e sentì che potevo volare.

Mi girai verso Sebastian, anche lui aveva un volto rilassato.

:<< Papà più in alto! >>

C :<< Agli ordini! >>

E il ritmo accelerò... Io andavo in avanti e Sebastian andava indietro. Poi ci scambiavamo di ruolo.

Era così rilassante che sarei potuta rimanere per sempre così... desideravo fermare il tempo...

Strusciando le scarpe con il terreno mi fermai.

Era quasi buio, sapevo quello che significava.

C :<< Adesso dove vorreste andare? >>

S :<< Credo che sia meglio se ci se- >>

:<< Papà! >> urlai stoppando Sebastian.

C :<< Cosa c'è Mayu? >>

:<< Prima che tu prenda il volo, ti devo dire una cosa... >>

Ritornammo in hotel. 

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Capitolo 40
*** Scommessa e sentimenti ***


Fred era dubbioso.... :<< Mahiro!! C'è qualcosa che non so vero?... cosa ti ha detto Mayu? >>

:<< Niente, dobbiamo solo aspettare che venga Richard, poi non so... >> rispose seccato l'altro.

F :<< Invece c'è qualcosa. Mahiro tu e Mayu non siete bravi a mentire, ve lo si legge in volto >>

M :<< Perché tu si? >>

F :<< Io... non sono sempre stato così. Prima del mio incontro con Mayu, pensavo solo a “divertirmi” senza fare caso alle emozioni di tutte le ragazze che poi scaricavo. Di solito tutte cadevano ai tuoi piedi, si innamoravano a prima vista, e tutte volevano solo il denaro. Questo anche Richard lo sa.

Il giorno in cui vidi Mayu, pensai che era davvero strana. Era diversa da tutte quelle ragazze che c'erano nel giardino, emanava un aurea... non so bene come spiegartelo, ma mi catturò. Pensa che quando la ritrovai nel labirinto, aveva completamente distrutto il vestito! Nessuna ragazza l'avrebbe mai fatto! Ah! E poi dovevi vedere come teneva testa a Richard Ahahahahaha. Quei due stanno davvero bene insieme, non trovi? >>

La stanza si fece silenziosa. Si sentivano solamente le note del pianoforte della sala di sotto.

Mahiro, alzandosi dalla sedia, andò vicino alla finestra e scostò la tenda.

:<< Mi piacciono le stelle, stasera ce ne sono tantissime in cielo... >> disse con aria assente e pensierosa.

Fred si alzò e diede una pacca sulla spalla dell'amico. Con un tuffo balzò sul letto.

:<< Io penso a Mayu come una grande amica. All'inizio, se devo essere sincero, pensavo di amarla... ma capì che non era quel sentimento. Si, per lei provo una grande amicizia. Al contrario mio, credo che tu ti sia innamorato eh? >>

Mahiro si girò e fece una smorfia. :<< Si nota? … Ma bhe... non ho speranze no? Quale ragazza si mette in pericolo per una persona che non ama? Nessuna. Quindi lei lo ama. Sono più grande e devo prendere questa cosa sotto controllo. >>

Fred prese uno dei cuscini e glielo lanciò in testa. Mahiro si parò con l'avambraccio.

:<< Non abbiamo bisogno di un baby sitter! Non conta l'età, per quanto ne so io ci sono molte persone più grandi di te che si comportano ancora come bambini. Mahiro tu sei ancora un ragazzo come me, Richard! Non pensare come un adulto, gli adulti fanno sempre una marea di errori, uno dopo l'altro. >>

:<< Eh? Adesso mi fai anche la ramanzina? >> Il moro raccolse il cuscino da terra e lo lanciò nuovamente al rosso, che lo afferrò.

:<< Ehy, non dobbiamo rompere nulla. Sai quanto costa un lampadario del genere?!! >>

:<< Scusa Fred. >>

Mahiro prese il cellulare dalla tasca... Nessun messaggio... sospirò.

:<< Mahiro, dichiarati. >>

Il giovane sobbalzò.

:<< Come potrei dichiararmi? Finirei solo col spezzare la nostra amicizia... e io non voglio. >>

:<< Ma tu lo devi fare. >>

:<< Fred! Ti prego! Non in questa situazione. >>

:<< Come posso aiutarvi se voi non mi dite nulla? Mahiro, voglio sapere come! >>

:<< Fred non è nulla... >>

:<< Sai Mahiro... mentire agli amici è come mentire a se stessi. E' inutile mentire agli estranei. Se ne fregano. Ogni bugia è un regalo, ed è inutile regalare a un estraneo la parte migliore di te, perché inventata. Non sa che farsene. Ma io non sono un estraneo o sbaglio? Ne...? >>

Mahiro si stese sul letto, facendo rimbalzare Fred e i cuscini.

:<< Fred... Sebastian è il fratellastro di Richard. Il padre di Richard vuole uccidere il padre di Mayu. Mayu è innamorata del figlio dell'uomo che sta per uccidere suo padre... ti rendi conto di che cosa significhi? Io non posso nemmeno immaginare il suo dolore... Penso che lo sparo in confronto a questo non sia nulla... questa ferita anche se non sanguina è molto più dolorosa... e io che dovrei fare? Dichiararmi? Come posso? Dimmi come posso dichiararmi sapendo che lei ama e non può amare? Non ne ho il diritto... non ho il diritto nemmeno di piangere... non ho il diritto di soffrire... non posso aiutarla, non so come aiutarla! >>

Mahiro disse queste parole tremando... le sue dita afferravano i cuscini e si chiusero a pugno. Aveva un nodo alla gola, e si capiva chiaramente che cercava di strozzare quelle lacrime che volevano uscire.

:<< Piangi, ecco mettiti un cuscino in volto e piangi... Non so come finirà tutto questo, ma spero che finisca con un lieto fine sia per te, sia per Mayu. Vedi adesso ti sembra impossibile, ma dai tempo al tempo e lui rimedierà a tutto. >>

Quelle parole... per molti possono essere scontate, ma quelle parole... calmarono il cuore di Mahiro. “Con una sola parola si può ferire o essere salvati”

Non si era mai confessato a nessuno... non aveva mai detto a nessuno come si sentisse... non voleva che la sua sofferenza diventasse un perso per gli altri. Si faceva carico di tutto, e non chiedeva mai aiuto per paura di disturbare.

Io credo che non ce ne siano molti di ragazzi così... era sensibile, era fragile...

F :<< Su su... io ascolterò in silenzio. Sai, credo che alla fine si sia creato un cerchio amoroso... Tu sei innamorato di Mayu, Lucia di Richard, Mayu e Richard si amano ma c'è un blocco emotivo. >>

M :<< E tu... che parte avresti in tutta questa storia? >>

F :<< Io? … Bhe io sono solo uno dei pilastri... uno dei pedoni messi in gioco sulla scacchiera della vita. >>

M :<< E contro chi stiamo combattendo? >>

F :<< … Penso che stiamo combattendo contro il destino... e contro i nostri sentimenti. >>

M :<< Haha... potresti diventare un poeta sai? … *prende grande respiro * Adesso devi stare in silenzio ok? >>

Fred annuì con la testa.

M :<< Mi sono innamorato di Mayu, prima di scoprire chi realmente fosse. A me piacerebbe diventare un pasticciere – Fred trattenne una risata – e non ridere! Mi è sempre piaciuto fare i dolci. Mia madre mi faceva sempre la girella al cioccolato ed era felice quando vedeva che la mangiavo con gusto. Vorrei far provare quella stessa felicità anche agli altri.

Quel giorno Mayu venne nella mia pasticceria a prendere delle crepes... era davvero impacciata e buffa in un certo senso... ma capì che soffriva molto. Le regalai uno schiaccia pensieri. Seppi chi fosse quando mio padre me la presentò... Devo ammettere che ero molto felice del nostro fidanzamento ma capivo che lei non mi guardava in quel modo. Il suo sguardo seguiva sempre quello di quel ragazzino biondo...

Avrei voluto fare qualcosa, come ad esempio disdire il nostro fidanzamento... ma non ce la facevo. Sapevo che quello era uno dei legami che ci univa. Poi è arrivato questo tsunami senza preavviso... E' strano come la tua vita possa essere sconvolta da un momento all'altro vero? Ne Fred... facciamo una scommessa? >>

F :<< Dì. Adoro le scommesse, sopratutto se le vinco. >>

M :<< Scommettiamo su questa vicenda. Io scommetto che Mayu e Richard riusciranno a mettersi insieme, che il signor Crimson non verrà ucciso... bhe mi posso definire un ottimista. >>

F :<< … Mahiro, questa scommessa non la farò. Non posso scommettere su cose che non so. >>

M :<< Ma la scommessa si basa sull'ignoto. >>

F :<< Non posso scommettere su di loro. Non vedi come sono cambiati i fatti? Sebastian era ritenuto il “cattivo” e invece era il loro protettore, Lucia ha contribuito a proteggere Richard, il signor Van Guiness che tutti ritenevano una persona fidata si è dimostrato il peggiore. Adesso ci sei anche tu come pasticciere... Davvero... non posso scommettere. >>

M :<< Comunque, mi dichiarerò quando le acque si saranno calmate. >>

F :<< Io non ti posso dire “ Ti sosterrò” perché sono anche un amico di Richard. Ma ti posso dire: Fa del tuo meglio! >>

Mahiro sorrise. :<< Lo farò. >>

Le passioni umane sono una cosa molto misteriosa e per i bambini le cose non stanno diversamente che per i grandi.

Coloro che ne vengono colpiti non le sanno spiegare, e coloro che non hanno mai provato nulla di simile non le possono comprendere. Ci sono persone che mettono in gioco la loro esistenza per raggiungere una vetta di una montagna. A nessuno, neppure a se stessi, potrebbero realmente spiegare perché lo fanno. Altri si rovinano per conquistare il cuore di una persona che non ne vuole sapere di loro. E altri ancora vanno in rovina perché non sanno resistere ai piaceri della gola, o a quelli della bottiglia. Alcuni buttano tutti i loro beni nel gioco, oppure sacrificano ogni cosa per un'idea fissa, che mai potrà diventare realtà. Altri credono di poter essere felici soltanto in un luogo diverso da quello dove si trovano e così passano la vita girovagando per il mondo. E altri ancora non trovano pace finché non hanno ottenuto il potere.

Insomma, ci sono tante e diverse passioni, quante e diverse sono le persone. 

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Capitolo 41
*** Arrivederci ***


C :<< Lo sapevo già … >>

:<< Eh? >>

C :<< Avevo programmato tutto. Tranne l'amore. >>

Lo guardai perplessa...

Veramente ero stata manipolata così facilmente come una marionetta?

Era stato tutto così facile?

Fuori dal balcone, la luna piena brillava più delle stelle che gli danzavano attorno.

Era la regina della serata. Quella dannatamente bella e triste serata.

Un leggero venticello entrò, facendo smuovere le tende.

In lontananza vedevo la torre... immaginai di vederci una ragazza dai lunghi capelli dorati illuminata da una fioca luce lunare e un principe, su un cavallo bianco, che le faceva la serenata.

Nella sala sottostante alla nostra, si stava tenendo un ballo.

Si divertono molto gli italiani eh?

Dondolai con la sedia.

Chiusi gli occhi e feci un respiro.

:<< Sai... all'inizio non vi sopportavo. Avrei preferito morire o essere abbandonata. Non vi capivo... non riuscivo a comprendere... Mi chiedevo sempre “Perché?” Per quanto mi sforzassi non riuscivo mai a trovare una risposta. Odiavo molto i giorni in cui mi costringevi a prendere parte a feste, ricevimenti, matrimoni, comunioni... Poi mi hai imposto di vivere con quel perfettino che mi chiamava “Baka”. Già dall'inizio pensavo che fosse uno sbaglio, ma è stato lo sbaglio più bello della mia vita.

Ho imparato emozioni, sensazioni, esperienze, momenti … tutti nuovi. Ho capito il significato di amicizia, lealtà, sacrificio, divertimento, cosa significa poter confidarsi, cosa significa poter essere supportati, cosa significa poter contare su qualcuno, cosa significa non essere più sola, cosa significa camminare nella luce senza alcun timore ma cosa più importante... ho capito cosa significa amare. Quindi ti dico “Grazie”. E' stato tutto grazie a te... e mi scuso per il mio comportamento infantile... grazie per aver fatto si che accadesse ciò, grazie per aver sempre pensato a me, grazie per essere mio padre. >>

Il signor Crimson, mio padre, che non avevo mai visto piangere, mai!

Si commosse e tra le lacrime rideva.

Sebastian, sentendosi di troppo, andò in cucina a preparare del te.

Io mi alzai e abbracciai quell'uomo che per la prima volta si mostrò fragile...

:<< Papà su non piangere. >>

C :<< Mayu... voglio che tu sappia che... non ho nulla in contrario con il tuo fidanzamento con Richard... Ecco firma questo.. >>

Cacciò dalla tasca del giubbotto un foglio bianco.

:<< Che cos'è? >>

C :<< E' l'eredità. La lascio a te. Lascio nelle tue mani tutta l'eredità dei Crimson... di te mi fido, mi sono sempre fidato. Non voglio che il nostro patrimonio vada in altre mani, voglio che sia tu a prenderne possesso. Non voglio nemmeno che tu vada in mano a degli assistenti sociali, per questo chiedimi pure chi vuoi che si occupi di te fino a quando non avrai compiuto 18 anni. >>

:<< Papà ma io... io non so amministrare bene queste cose... non sono brav- >>

C :<< No, tu ce la farai. Ne sono sicuro. >>

Aveva veramente riposto in me un' immensa fiducia, glielo si leggeva negli occhi...

Non potevo deluderlo in quel momento. Lo dovevo fare come segno di ringraziamento, infondo non avevo mai fatto nulla per lui.

Non gli avevo mai fatto gli auguri al suo compleanno, mai comprato regalini

non gli avevo mai dato del cioccolato a San Valentino, mai fatto gli auguri alla festa del papà...

Ripensandoci... io non avevo fatto nulla per avvicinarmi a lui.

Ripensandoci... ero stata io a mettere un muro tra di noi.

:<< Lo farò. >> gli dissi sorridendo.

Lui ricambiò il sorriso. :<< Allora fa vedere come si contratta, e superami. Il tuo primo compito sarà quello di superarmi. Mayu.... superami e diventa più forte di quanto tu non lo sia già. Superami e fai vedere di che pasta sei fatta bambina mia. Superami e cambia gli ideali. Superami e vivi felice. Superami e... fa ciò che credi senza rimpianto. >>

:<< Ti do la mia parola papà che io ti supererò! >>

C :<< Bene. Sta attenta, perché io ti guarderò sempre. >>

:<< Lo so. >>

Entrò Senastian con il vassoio e tre tazze di tè fumeggiante.

S :<< Non vi ho messo lo zucchero perché non so quanto dolce vi piace. >>

Appoggiò il vassoio sul tavolo, e distribuì le tazze.

Un brivido mi corse lungo la schiena...

Mi alzai e chiusi la finestra.

Era tardi... così come Cenerentola a mezzanotte doveva ritirarsi dal gran ballo, sapevo che mio padre doveva fare lo stesso.

:<< Scelgo Sebastian! >>

Mi girai di scatto puntando il dito contro il ragazzo con gli occhi smeraldi.

S :<< Um? >>

:<< Scelgo Sebastian come mio tutore. Nessuno è perfetto da solo, sono sicura che Sebastian... è quello giusto. >>

C :<< Se sei sicura allora firma e anche tu Sebastian >>

Sebastian era spiazzato, voleva ribattere ma io non gli feci dire niente:

:<< Hey Sebas-chan, cos'è quella faccia? Sei mio fratello no? >>

C :<< Giusto io ho due figli. >>

Si alzò e ci abbracciò.

Sebastian era commosso... gli asciugai una lacrima, e gli feci segno di non piangere.

Chiusi gli occhi...

:<< Papà salutami mamma... >>

C :<< … Lo farò... anche lei ti vuole bene... >>

:<< L'ho capito solo adesso... chiedile scusa e dille grazie da parte mia. >>

C :<< Lo farò. >>

:<< Rose bianche. >>

S :<< ? >>

:<< I fiori preferiti di mamma, vero? >>

C :<< Si... >>

:<< E poi bistecca. >>

C :<< Si, il mio piatto preferito. >>

:<< Hey papà, tu hai rimpianti? >>

C :<< No... voi? >>

S :<< … No... e tu Mayu? >>

:<< Per me basta così. >>

Restammo abbracciati per qualche minuto... poi l'orologio a pendolo segnò l'ora... quella dannata ora.

C :<< Ora vado. Mi raccomando, fate sempre ciò che vi sentite di fare. Ricordate, il destino ti da la spinta e ti butta in acqua. Ma se tu che decidi se tornare su oppure nuotare nella corrente, finché trovi un mulinello più forte della tua voglia di vivere. Queste parole me le diceva spesso mio padre e adesso io le dico a voi. Non rinunciate mai! Mai! Altrimenti la vostra anima di ammalerà rimpiangendo le cose negate... Avete capito? >>

Non riuscì a rispondere... avrei sicuramente singhiozzato, così annui con la testa.

S :<< Signor Cri- … Papà, ci penserò io. >>

C :<< Grazie... vi voglio un mondo di bene! Non dimenticatelo. >>

Annui nuovamente.

Lui si staccò da noi... era arrivato il momento...

C :<< Allora... add- >>

:<< Non mi dirai addio! … >>

S :<< Ma- >>

:<< Papà... Buon viaggio, arrivederci. >>

C :<< Hai ragione, io sarò sempre con voi... Arrivederci, miei cari figlioli. >>

La porta si chiuse.

Non andare... ti prego... ho bisogno di te! … Dove vai?

Non lasciarmi sola qui... Io... io...

Papà non so cosa significhi morire! Non voglio saperlo... Non posso immaginare che tu...

che tu non parlerai più con me... che tu non mi rimprovererai più... che tu non varcherai mai più la soglia di casa... che non ci sarà più nessuno ad accogliermi al mio ritorno...

Non voglio essere veramente sola!

Fa paura... ho paura...

nessuno potrà starmi vicino... il dolore nella mia mente è lancinante...

Ti prego... non ho altri parenti al mondo... Sebastian è il fratello di Richard... io...

sarò l'unica Crimson...

Papà scusami... non mi basta così... scusami, ti ho mentito...

Allungai la mano verso la porta e mi accasciai al suolo...

Il petto, la mente, gli occhi gonfi... tutto mi faceva male.

Volevo urlare... ma la mia voce silenziosa, il mio urlo silenzioso... mi laceravano dall'interno.

Addio... papà... mamma...

 

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Capitolo 42
*** I need a Hero ***


Alcuni giorni dopo, mi arrivò la notizia.

Il capo della polizia mi aveva contattato e tornai in Giappone con Sebastian.

Vi chiederete “Richard, Mahiro e Fred? “ onestamente, non avevo pensato a loro, ragione per cui assistere a quella scena tempo dopo mi avrebbe fatto prendere una decisione definitiva.

 

4 p.m

Stazione di polizia.

L'ispettore Megure mi fece alcune domande... dove mi trovavo, con chi ero, se qualcuno ce l'aveva con i miei, se avevano un comportamento strano negli ultimi giorni e non finiva più.

Sebastian mi aveva detto che ci avrebbe pensato lui a parlare con la polizia, ma solo dopo aver recuperato la videocamera.

Era il loro piano.

Avevano nascosto delle piccole telecamere nella villa così che potessero riprendere l'uccisione e incastrare Van Guiness.

Van Guiness... il pronunciare del suo nome mi faceva ribollire il sangue.

:<< Le ho detto che non sapevo nulla! >> dissi sbattendo le mani sul tavolo e facendo rovesciare il bicchiere a terra. :<< La prego... mi lasci andare... non sono lucida al momento, non le sarei d'aiuto... >>

:<< Mi scusi... Sono davvero dispiaciuto per la sua perdita, le affideremo un assist- >>

:<< Non c'è ne bisogno. Ho già un tutor. Arrivederci >>

Uscì dalla centrale di fretta e furia.

Volevo tornare a casa.

Casa? … adesso è una scena del crimine … la posso ancora definire casa?

Era vero, non sapevo dove andare... da chi andare.

 

Camminai a lungo senza meta, con aria assente, sbattendo contro qualche passante di quanto in quanto.

Senza rendermene conto, finì al parco.

Mi fermai e alzai lo sguardo. Sulla collinetta c'era ancora il ciliegio...

Sei la mia unica ancora di salvezza … salvata da un ciliegio eh? …

Mi incamminai, lasciando che i ragazzi in bicicletta mi sporcassero i vestiti di fango.

E' fango, mica sangue.

Va bene.

 

Squillò il cellulare.

:<< Pronto? >>

:<< Mayu! Dove sei? A Pisa mi hanno detto che hai lasciato l'hotel ieri!! >>

Era la voce di Mahiro.

Cercai di essere più calma possibile. :<< Mahiro.. calmati. Sono ritornata in Giappone... >>

Mahiro restò in silenzio.

:<< Mahiro? >>

M :<< Mayu... questo significa che... >>

:<< Si... >>

M :<< Mayu io... >>

:<< Non so dove andare... la mia casa è una scena del crimine, Sebastian è andato a recuperare la videocamera e io sono piena di fango... Però non piove, ma non c'è nemmeno un arcobaleno in cielo.... Uh! >>

M :<< Cosa c'è? >>

:<< C'è un bruco... il brucalifo come nella storia di Alice... perché Alice non è rimasta nel paese delle meraviglie? Perché ha deciso di tornare a casa? E' stata ingiusta! Vorrei essere io al suo posto... vorrei essere io “Alice” … ma invece... >>

M :<< Mayu! Tu sei tu! … Vedrai non può essere tutto ingiusto... l'equilibrio... verranno anche i momenti felici. >>

:<< Equilibrio dici? La mia mente ne ha bisogno... Mahiro... sto perdendo il lume della ragione... il sangue mi ribolle... sento bisogno di vendetta... Mahiro... io ho bisogno della vendetta! >>

M :<< Mayu non lo fare! Mayu.. te ne pentirai! Con la vendetta non si ottiene nulla! >>

:<< Ma non ottieni nulla nemmeno rimanendo con le mani in tasca... >>

M :<< Mayu... >>

Mahiro scusami... tu non puoi sapere cosa sia la sete di vendetta...

scusami, tu non puoi sapere cosa sia sapere e non fare nulla...

scusami, tu non puoi sapere cosa si provi a essere vuoti...

scusami, tu non puoi sapere cosa si provi a non avere nessun legame con la vita...

Scusami, tu non lo puoi sapere.

Però forse tu saprai come...

:<< Mahiro... ti prego... salvami! >> urlai con disperazione...

 

Sono un egoista, ma se questo egoismo può salvarmi da una via senza uscita allora...

:<< Ti prego... salvami... >> singhiozzai...

Nessuna risposta... Mahiro stava lì in silenzio... poi, con mio stupore, attaccò.

Sentì come se il mio cuore si stringesse in una morsa, come se mi mancasse il respiro, le mani tremavano, la mia voce singhiozzante pronunciava il suo nome...

in me non c'era nulla, sentivo il vuoto nello stomaco contorto.

Sono una stupida...

Non dovevo chiedergli di salvarmi... l'ho messo io in questa situazione, non ne avevo il dovere di chiederglielo … Ma …

In quel momento non c'era accanto a me Sebastian disposto a consolarmi, non c'era mio padre, non c'era Fred, non c'era uno psicologo, non c'era qualcun altro … c'era lui.

E lui mi ha lasciata alla deriva, da sola.

Si mise a piovere... sempre più pesante... e ancora più pesante.

La pioggia bagnava il mio fracido corpo, i capelli mi coprivano il volto

e le mie lacrime si mescolavano con le gocce di pioggia.

Camminai...

Senza meta precisa.

Scesi dalla collina, lentamente... non c'era più nessuno nel parco.

Ormai non c'è rimasto nemmeno più un motivo per piangere...

non serve a nulla, non è vero?

Avevo solo un piccolo desiderio... uno solo!

Volevo una vita normale... una vita pacifica, fatta di piccoli momenti di gioia...

perché mi hai dato momenti di felicità estrema e momenti come questi?

Sono solo un essere umano … il dolore che nasce dalla mia mente, anche se i sentimenti sono astratti, io li sento.

Non li posso ignorare.

Non ci danno il permesso per ignorarli.

E' davvero questa una penitenza?

Ho sbagliato a muovere qualche pezzo, su questa scacchiera?

Non sono molto brava, eh?

Perché non prendi anche me, lì... con te?

 

:<< Oh... woooooh! >>

Inciampai, con il volto nel terreno.

Mi girai di lato, allungai una mano e strappai un filo d'erba.

Verde doveva essere il colore della speranza...

Dicono che la speranza è l'ultima a morire, ma se uno muore prima della speranza?

In questo caso come la mettiamo?

Guardai il cielo. Si stava oscurando.

Mi alzai e camminai dritto.

Un altalena.

La fissai...

Anche vedere un altalena adesso è doloroso...

 

Afferrai le estremità delle trecce d'acciaio e salì in piedi.

Incominciai a dondolarmi.

Maggiore era la spinta, più in alto potevo arrivare.

Ed è strano non trovate?

Quando vi spingono voi cadete verso il basso... quella era solo un illusione.

Un illusione che volevo afferrare con la mano.

Passai ore... e ore...

L'altalena continuava a scricchiolare. 

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Capitolo 43
*** Noi siamo cambiati ***


:<< Pronto? >>

:<< Dove sei? >>

:<< … Possiamo tornare a casa? >>

:<< Si, vieni ti sto aspettando. >>

:<< Um... arrivo. >>

Riattaccai.

Lo scricchiolio si fermò.

Non devo farmi vedere così da lui.

Forza!

Lui ha sofferto molto più di me e non ha mai pianto.

Non ha mai pianto” …

Deve essere stato crudele, vero?

Adesso io devo farmi forza per te, sei l'unico che mi è rimasto.

L'unico che sa cosa significhino queste lacrime.

Ormai i miei occhi sono prosciugati, ci sarà un periodo di siccità?

 

Mi diedi un ultima spinta.

Forte. Molto forte.

Guardai per quel breve istante il cielo notturno.

Saltai.

L'altalena dietro di me continuava a dondolarsi, io continuavo a camminare.

 

 

-In aeroporto-

M :<< Cosa significa che i voli sono cancellati? >>

:<< Ci scusiamo signore, ma al momento gli aerei non possono partire. >>

M :<< Ma io devo tornare lì!! >>

:<< Signore si calmi. Aspetti fino a domani mattina. >>

M :<< Domani mattina? Ha idea che cosa significhi domani mattina? Sarei in ritardo!! Faccia partire un qualsiasi aereo!! >>

:<< Sicurezza! >>

M :<< Cosa? Ehi! Lasciatemi!! >>

:<< Fate calmare il signore. >>

 

-Villa Crimson-

Entrai dal cancello aperto.

C'era ancora il nastro giallo.

Bussai alla porta.

:<< Mayu! Dove sei stata? … Cosa ti è successo? >>

Entrai, fissando le scale che portavano nella mia camera.

Salì.

:<< Mayu... ? >>

Aprì la porta alla fine del corridoio.

 

Niente era cambiato.

Il numero di Richard sulla scrivania, l'armadio, i miei libri, il mio testo, i fogli, il calamaio che conservavo per scrivere lettere importanti, le penne, i miei vestiti... e il mio letto.

Aprì l'armadio e presi il pigiama.

:<< Mayu ? >>

Guardai Sebastian che era sull'uscio della porta.

:<< Vado a mettermi il pigiama, posso mangiare dopo? >>

S :<< Certo... ti aspetto. >>

Andai verso il bagno.

Chiusi a chiave.

Allo specchio vidi una ragazza con i capelli tutti arruffati, gli occhi rossi e i vestiti sporchi.

Sono proprio strana io, eh?

Mi affrettai.

 

- In aeroporto-

Fred cercava di calmare Mahiro.

:<< Hey, stai calmo. Vedrai che per questo ritardo non succced- >>

M :<< Ma come fai a non capire Fred? Adesso dobbiamo andare! E' adesso che ha bisogno di noi! >>

Richard non capiva la situazione.

:<< Ehm... scusate, ci sono alcune cose che non capisco. Mayu sta con Sebastian... tu sei alterato e poi, chi ha bisogno di noi? Davvero, cos'è successo? >>

Fred si girò verso di lui.

:<< E' una storia troppo lunga, capirai a tempo debito. >>

R :<< Um... se chiedo un aereo a mio padre, voi me lo direte? >>

Mahiro si alzò dalla sedia.

:<< Non chiamare tuo padre. Non ti azzardare nemmeno chiaro? >>

R :<< Cos'hai contro di lui? >>

F :<< Su su siediti e calmati Mahiro... >>

R :<< No, davvero. Cosa sta succedendo? >>

I tue tacquero.

:<< Non me lo volete dire? Ma diamine! Non sono vostro amico? Cosa succede, Fred? >>

F :<< Richard, niente davvero. >>

R :<< Non dire niente! Sentite, io sono vostro amico, con me potete confidarvi. >>

F :<< Richard, adesso lascia perdere. >>

Ma lui non mollò.

Afferrò Mahiro per un braccio.

:<< Cosa sta succedendo? >>

M :<< Lasciami. >>

:<< No! Dimmi cosa sta succedendo!! >>

M :<< Richard, te lo dirò solo una volta. Stammi bene a sentire, siediti e leva la tua mano. >>

F :<< Mahiro... ! >>

M :<< Prima o poi lo dovrà sapere. >>

 

- Crimson -

:<< Mayu non ti piace? >>

:<< Ah... no... è buono, davvero. >>

L'unico suono che faceva smuovere l'aria, erano le posate.

M :<< Sei riuscito a prendere il video? >>

S :<< Ah, si. L'ho preso... >>

M :<< Me lo fai vedere? >>

S :<< No. E' meglio se tu ricordi tuo padre sorridente. >>

M :<< Capisco... come mai la polizia ci ha lasciato ritornare? >>

S :<< Perché hanno raccolto tutti gli indizi e scattato le foto. Non ti preoccupare, la verità verrà a galla. >>

M :<< Si, sopo questo mare di sangue... >>

S :<< Si sta avvicinando l'estate. Dove vorresti andare? >>

M :<< Non saprei. Non mi va di pensare al futuro. >>

S :<< Sai Mayu, tu puoi amare Richard. Anche se è figlio di quell'uomo, Richard è solo Richard.

>>

M :<< Questa storia non assomiglia Romeo e Giulietta? >>

Sebastian posò il bicchiere sul tavolo.

S :<< … Ma non finirà come quella storia. >>

M :<< Ti svelo un segreto. La sirenetta, non vive una storia felice con il suo principe, ma si trasforma in schiuma di mare; Cenerentola uccide le sue sorelle; Romeo muore e Giulietta si suicida … mi dici dov'è il bel finale “E vissero felici e contenti” ? >>

Sebastian si avvicinò.

:<< Beh, allora crealo tu. >>

M :<< Cosa? >>

S :<< Crea tu il tuo finale. Non stare qui a rimuginare sul latte versato, combatti. So che è difficile in un primo momento, ma devi farcela! Non devi avere rimpianti. >>

M :<< Grazie per la cena. >>

:<< E' un mio dovere >> mi disse sorridendo.

:<< Ecco... ti andrebbe di parlare sul divano? >>

 

 

-In aeroporto-

 

Richard, strinse i pugni.

:<< Allora... >>

I tre moschettieri, ormai rassegnati all'idea di prendere un volo, fecero come tanti altri.

Prenotarono una camera in hotel.

Richard, sedeva su una poltroncina con la testa china sulle mani congiunte che stringevano fra loro...

Mahiro era irrequieto e non riusciva a stare fermo.

Andava avanti e indietro... 1,2,3,4,5,6,7,8,9 e poi si rigirava e ricominciava.

Fred era steso sul letto con le mani sotto il cuscino e fissava i due.

:<< Avanti, non ne facciamo un dramma. Può capitare a tutti. >> disse per rompere il ghiaccio.

Ma nessuno dei due si degnò di fissarlo o rispondergli.

Lo ignorarono.

:<< … Fate come volete! >> aggrottò la fronte e si girò dall'altra parte.

Mahiro sospirò.

:<< Sappi Richard, che ora che hai scoperto che mi piace Mayu, farò di tutto per farla innamorare di me. >>

R :<< Hump! Questa è una sfida? Io e lei siamo già legati, il suo cuore si è concesso a me e il mio a lei. Non riuscirai a separarci. >>

M :<< Ma infatti io non vi farò separare, questo... l'ha già fatto tuo padre. >>

 

La ruota continuava a girare e un lato nascosto di Mahiro si scoprì.

Era inaspettatamente tenace, non era come il solito Mahiro che sopportava di tutto...

F :<< Siamo cambiati vero? >>

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Capitolo 44
*** Amore, affetto ed amicizia danno emozioni che ti scaldano il cuore. ***


:<< Hai dei rimpianti? >>

Lui mi guardò spiazzato.

Avevo fatto centro, e pensare che con l'arco non sono un granché.

Silenzio.

:<< Tu mi hai supportato con le tue parole, ti ascolterò... ma … non ti obbligo a dirmelo... però... >>

S :<< Io vorrei che tu non rinunciassi al tuo amore per Richard. Quando andavo alle superiori mi innamorai di una ragazza, ma lei amava già un altro. A causa di un incidente avvenuto il laboratorio lei ha perso la vista... il ragazzo che le ha tolto i colori era lo stesso ragazzo di cui lei era innamorata. Ironia del destino … ?

Loro due incominciarono ad uscire insieme. Io la guardavo sempre da lontano per aiutarla in caso di bisogno... e una volta ci parlai. Le indicai la strada per il giardino. Ma lei passando di lì sentì che il suo amato, usciva solo per compassione. Così ruppero. Due settimane dopo venne investita...

Ho biasimato me stesso per non essermi dichiarato, per non essermi fatto avanti, per non aver combattuto contro me stesso... per non aver ascoltato il mio cuore. >>

:<< L'amavi sul serio? >>

S :<< Si, ma ora è passato. Ora, devo proteggere mia sorella no? >>

:<< Sebastian... tu non mi lascerai sola vero? Non te ne andrai vero? Questa casa è enorme... che senso ha viverci da soli? >>

Lui mi capiva. E io capivo lui.

Noi non eravamo legati dalla luce, ma dalle nostre ombre.

S :<< … Non ti lascerò sola. Adesso è tardi, andiamo a dormire. >>

A dire il vero non avevo sonno, ne tanto meno volevo andare a dormire da sola.

Avevo una sensazione di vuoto perché sapevo che c'era solo Sebastian con me... i miei non c'erano più... e questo mi faceva paura.

Non riuscivo a comprendere il significato di “assenza” . La loro presenza era scontata nella mia vita... Una parte di me lo accettava, l'altra no.

Io mi diressi con malavoglia, verso la mia camera...

:<< Sebastian! >> alzai un po' il tono della voce :<< … Quale stanza prendi? >>

S :<< Ah... non ci avevo pensato... >>

:<< Se vuoi possiamo condividere la mia cameretta, ho un altro letto... Ah! Sono stata troppo diretta? Forse vorrebbe stare da solo... >>

S :<< Se per te non è un problema >>

Eh?
:<< No, nessun problema. Faccio i letti. >>

Andai di corsa in camera e iniziai a mettere un po' in ordine.

Lui sorrise.

 

 

-In Hotel-

R :<< Cosa stai dicendo? Mio padre che avrebbe fatto? >>

M :<< Tuo padre ha - >>

:<< Mahiro! >>

Fred lo tirò per il braccio facendolo cadere a terra.

M :<< Tuo padre... - guardò gli occhi preoccupati del rosso - non ha lottato per farti sposare con Mayu. Non avrai la sua benedizione, credo. >>

Il rosso tirò un sospiro di sollievo e senza emettere alcun suono ringraziò l'amico.

Richard anche si tranquillizzò. :<< Pensi che questo possa fermarmi? Il dolore che ho provato quando pensai di averla persa per sempre, mi ha fatto capire che l'amavo tanto... davvero tanto. >>

F :<< Come sai che Mayu è stata sparata? >>

R :<< Lucia mi ha fatto vedere una foto, c'era Mayu distesa a terra in una pozza di sangue... del suo sangue... Era orribile... - strinse i pugni- Il fatto di non aver potuto fare nulla... era orribile... >>

Mahiro si alzò e abbracciò il biondino.

:<< E' tutto passato. >>

Nonostante le parole di Fred, di dover lottare per i proprio desideri... Mahiro non poteva.

Era uno dei pilastri essenziali per i due cuori sofferenti.

Non poteva tradire il loro amore, con altro amore che sarebbe risultato eccessivo.

Piuttosto che tre cuori infranti, sarebbe meglio uno solo...

Questo era quello che pensava.

Bussarono alla porta e un cameriere con i biglietti rimborsati per il volo che ci sarebbe stato l'indomani, si fece avanti.

R :<< Solo poche ore e prenderò l'aereo... solo poche ore e potrò incontrarti.

 

- - - - - - - - - - - - - - - - - -

Uscì dal bagno e andai in camera.

Sebastian era già disteso sul letto accanto al mio.

S :<< Hai fatto subito Mayu >>

:<< Hehe sono veloce. >>

Mi misi sotto le coperte, ero bella al calduccio.

:<< Hai chiuso a chiave? >>

S :<< Si non preoccupati. >>

:<< Okkay >>

Lui mi accarezzò la testa.

Sono davvero viziata vero?

Ma anche se sono egoista e viziata, non posso fare almeno di tenere questa mano.

Voglio tenere questa mano tutta per me.

Voglio tenere questa mano di conforto.

Voglio tenere questa mano che per me è diventata l'unico appiglio di salvezza.

Chiusi gli occhi sotto il calore di Sebastian.

Chiusi gli occhi con tranquillità.

Ero serena.

S :<< Mayu, oggi dove sei stata? >>

:<< Al parco... ma ora non mi va di parlare di questo. >>

Mi girai dall'altro verso.

Non voglio ricordare Mahiro...

S :<< Dimmi pure quello che è successo. >>

:<< Niente... >>

Lui si alzò metà busto e sentii il suo sguardo su di me.

Poi con una mano mi sfiorò le guance.

:<< Non sto piangendo. >>

S :<< Ma l'hai fatto. >>

Spalancai gli occhi.

Come faceva? Come ci riusciva?

S :<< Inizio a farti il solletico se non parli >>

Mi rigirai.

:<< Ho chiamato Mahiro, perché ho avuto un collasso di nervi... non capivo più niente, l'ho chiamato gli ho chiesto di salvarmi... tu non c'eri, a Fred ho già chiesto troppo... Richard, lui non sa nemmeno niente di tutto questo. Ma... Mahiro... ha attaccato... Lui... mi fidavo! Io mi fido di te, Mahiro, Fred e Richard. Non ho amici, sono sempre stata sola... sono sempre stata derisa... sono sempre stata quella “strana”. Odiavo tutto. Odiavo tutti. Nessuno mi capiva. Nessuno cercava di capirmi. Però non mi ero accorta di mio padre, non mi ero accorta che non ero solo io così. Mahiro... io ho mantenuto il suo segreto, perché gli voglio bene... Ne, io non voglio tenerti con me per compassione... se te ne vuoi andare, vai pure. Ti prego, fallo adesso prima che sia troppo tardi. Prima che si a troppo doloroso! >>

La lancetta dell'orologio del soggiorno segnò l'una di notte,

le nubi si aprirono lasciando spazio ad una striscia di luna.

Le coperte vennero scostate, il cuscino gettato a terra, lo scambio di sensazioni, lo scambio di forze...

Fuori dalla finestra, tirava vento. Lì era gelido.

Io ero in una morsa calda... ero diventata piccola piccola.

Sebastian mi stava abbracciando con tutta la forza che aveva.

Non potei fare altro che aggrapparmi a lui.

S :<< Non ti ha abbandonato. Non è quel genere di persona. Ma se così stai male, perché non ce ne andiamo? Cambiamo paese, ricominciamo tutto daccapo... voglio solo che tu sia felice. Come posso renderti felice? >>

:<< Continua ad abbracciarmi. Adesso è l'unica cosa di cui ho bisogno. >>

Non posso scappare.

Non posso correre via.

Non posso ignorare tutto.

E so, che neanche tu puoi. 

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Capitolo 45
*** Amore che diventa odio, affetto che diventa rancore ***


:<< … Cos'hai fatto? … >>

La sagoma del ragazzo accasciato a terra, non si sdegnava di rispondermi.

:<< Cosa gli hai fatto?!!! >>

Perché è andata a finire in questo modo? Dove ho sbagliato?

Perché quando vuoi proteggere così tanto una persona, molte altre si feriscono?

E' ingiusto!

 

Ero ferma sul cancello della porta che dava alla villa Van Guiness.

Nonostante fossero solo le tre del pomeriggio, il sole era coperto e soltanto di tanto in quanto si faceva vedere.

:<< Non c'è più... >>

Lasciai cadere la borsa che stringevo fortemente tra le mani.

Con gambe tremanti, senza rendermi conto di quanto fosse inutile, mi precipitai a soccorrerlo.

Presi la sua testa fra le braccia.

:<< Sebastian... riesci a parlare? >>

Nessuna risposta. Deglutì.

:<< Sebastian... riesci a sentirmi? >>

Nessuna risposta. Tremai.

:<< Sebastian... mi stai lasciando anche tu? >>

Nessuna risposta.

Posai delicatamente la sua testa a terra e cercai di prendere il cellulare che avevo nella tasca.

Non riuscivo a digitare bene i numeri.

:<< Dai... rispondete... >>

L'attesa, anche se di alcuni secondi, mi stava torturando.

:<< Ah! Pronto? Ho bisogno di aiuto! C'è un fer- >>

* attacca *

Guardai in alto e vidi Richard.

:<< Cosa fai? >>

:<< E' inutile ormai... >>

:<< .. No! >>

Mi alzai e gli tolsi il cellulare dalle mani spingendolo via.

Ricomposi il numero.

R :<< Ti ho detto che è tutto inutile! >>

Non gli davo retta.

:<< … si, Villa Van Guiness... >>

R :<< Non c'è più nulla da fare ormai... >>

Non dire un altra parola...

:<< Si ci sono due uomini feriti gravemente... fate presto!! >>

Cacciai un sospiro di sollievo leggerissimo.

Riandai vicino a Sebastian per accettarmi delle sue condizioni.

Richard mi afferrò per il polso e ,tirandomi bruscamente, mi costrinse a entrare in casa.

:<< Che cosa stai facendo? Sebastian ha bisogno di cure! >>

Lui era davanti a me di spalle.

R :<< Non parlare di lui. >>

:<< Ma è ferito! Richard! … E' ferito e tu lo stai lasciando morire? >>

R :<< Non ha molte via di salvezza. >>

Mi dava ancora le spalle.

:<< Non ti capisco! >> Mi girai e afferrai la maniglia.

Stupido!

Non capisco cosa ti passi per la testa, ti stai comportando in modo strano ma adesso la mia preoccupazione maggiore è Sebastian.

Adesso colui che voglio proteggere è mio fratello!

Abbassai la maniglia e aprì leggermente la porta.

:<< Non andare! >>

La grande mano di Richard si posò sul legno, e in un attimo chiuse la porta con un tonfo.

:<< Perché? Perché mi vuoi portare via l'ultimo parente rimasto? >>

Lo afferrai per la camicia sporca di sangue.

:<< Perché? >> continuai a ripetergli spingendolo aventi e indietro.

Lui non fece altro che girare lo sguardo.

:<< No! Guardami!! >>

Il palmo della mia mano si allagò e gli diedi uno schiaffo per farlo voltare.

:<< … Dimmi perché? … >>

Era inutile.

Quando incrociai il suo sguardo, il gelo prese il sopravvento.

:<< Tu... mi odi...? … Mi odi davvero così tanto?... >>

Lasciai la presa.

:<< Non gli posso neanche dirgli addio? >>

Lui abbassò lo sguardo.

Mi irritava... mi irritava...

Se davvero è così che deve andare, vivrò nel rimorso per il resto dei miei giorni.

Non posso uscire... è più forte di me...

Sono in gabbia.

Ma io non sono un animale o un capriccio.

Io ti amavo sai? Ti amavo veramente. Mi sono messa in questo guaio per proteggerti!

E qual'è stato il pagamento?

Adesso non ho più una famiglia.

Non ho più un punto di riferimento.

Adesso mi hai lasciata da sola.

Almeno tu, sei contento?

Ma... io non sono nata per essere un uccello in gabbia, un animale selvaggio nello zoo o un pesce nell'aquario. No! Io sono nata libera. Se la mia esistenza non può essere tale, tanto vale falla finita subito e tornare ad essere uno spirito vagante.

:<< Uccidimi >>

Presi la tua testa fra le mani.

:<< Uccidimi. >>

Gli dissi nuovamente.

Sentì una leggera pressione, voleva distorcere lo sguardo ma io glielo impedivo.

:<< … Io no- >>

:<< C'è qualche altro ferito? >>

Il portone si spalancò e la figura di un carabiniere si fece strada.

:<< Ragazzi, state bene? >>

Scusami, ma pian piano il mio amore mi sta lacerando e si sta tramutando in odio.

Avrò un appagamento così?

Corsi e mi gettai tra le braccia del carabiniere.

:<< La prego mi aiuti! … Mio fratello è ferito! La prego lo salvi! Non ho altri al mondo! >>

C :<< .. Tu sei la stessa ragazza che ha perso i genitori?! … >>

:<< La prego, cerchi di salvare almeno lui! >>

C :<< La prima ambulanza è già in partenza. Ehi tu! Laggiù! E' sangue quello sulla camicia? >>

Si riferiva al biondino.

Nessuna risposta.

:<< Agente, è molto scosso... le spiegherò tutto io... ma adesso... mi porti da Sebastian! >>

Lo supplicai e dopo che altri due agenti trascinarono Richard, uscì dalla porta.

Rimasi per tutto il breve tragitto accanto al carabiniere che aveva compassione nei miei confronti.

:<< Quelli sono tuoi amici? >>

Mi indicò ad un tratto l'uomo in divisa.

Guardai attentamente.

:<< Mayu! >>

Riconosco questa voce...

:<< Mahiro... >>

:<< Stai bene? >> Mahiro mi venne vicino.

:<< Non mi toccare! >> lo spinsi via e mi nascosi dietro l'uomo.

:<< Mayu? >> F

Fred aveva raggiunto Mahiro e mi guardava sbalordito.

:<< Mayu...ehi... cos'è successo? >>

il rosso si avvicinò.

:<< Non mi toccate... vi odio. >> dissi nuovamente.

Non siete voi,

sono io.

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Capitolo 46
*** Dentro una gabbia. ***


 :<< “Stavi dormendo profondamente per questo non ti ho svegliato.

La colazione è già pronta, devi solo riscaldarla, le crepes non le so fare mi dispiace,

ma imparerò vedrai.

Non so a che ora sarò di ritorno, ma ti preparerò un ottimo pranzo.

 

P.S Sei una dormigliona!

-Onii-chan. ”

 

Così mi sono svegliata, con questo biglietto vicino al cuscino. Allora mi sono alzata di fretta e furia perché era tardi... all'incirca mezzogiorno. Sono scesa sotto, e ho fatto colazione.

Lentamente, molto lentamente... mi sentivo un po' sola.

Beh, immagino che voglia tutti i dettagli no? Hump.

Finita la colazione, era quasi l'una e mezza, sono salita di sopra nella mia camera e mi sono vestita.

Poi ho aperto un libro, non ne leggevo uno da tanto tempo, e mi sono immersa nella lettura.

Tra una pagina e l'altra, sono scesa di sotto perché avevo un languorino allo stomaco... erano le due passate.

Mi sono un po' preoccupata, molti di voi avrebbero pensato che lui fosse solo in ritardo, ma dopo tutto quello che ho passato, ho pensato subito al peggio.

Volevo chiamarlo, ma non avevo il suo numero di cellulare... sono andata avanti e indietro per casa, senza sosta. Poi il telefono ha squillato.

Ho risposto... era Richard.

Per un attimo ero felicissima, il mio cuore batteva all'impazzata ,ma... poi capì dalla sua voce che qualcosa non andava.

Presi il cappotto e la borsa e andai a Villa Van Guiness a piedi.

Arrivai lì per le tre del pomeriggio.

Il signor Van Guiness era già disteso a terra in una pozza di sangue, e accanto a lui c'era Sebastian.

Rimasi scioccata, poi andai vicino a Sebastian e gli sollevai la testa per aiutarlo, ma Richard mi prese e mi fece entrare nella villa.

Poi sono arrivati i vostri... >>

Il detective, o meglio, l'ispettore Megure mi fissava con sguardo assente.

Starà ricostruendo la storia.

:<< E mi dica, sa il movente? >>

Tanto vale dirglielo...

tanto vale dire la verità...

ormai siamo arrivati a questo punto.

:<< Non so il perché della piega che hanno preso le cose, ma... Il Signor Van Guiness è un duplice omicida... no, è un omicida. >>

L'ispettore sobbalzò.

Me :<< Stai accusando una persona, lo sai? >>

:<< Lo so. Secondo lei perché glielo sto dicendo? Stia calmo e mi ascolti!

Lui ha ucciso i genitori di Sebastian, ovvero il fratello di mio padre. Sebastian al dire il vero, non è proprio figlio di Robert Crimson e Fujiwara Rosaly, lui è stato adottato. Il suo vero padre era, e dico era perché adesso lui è mio fratello, il signor Van Guiness. Non so molto sulla storia, non gli ho mai chiesto i dettagli perché non volevo aprire un altra ferita, quindi non le posso essere d'aiuto in questo ma so che il Signor Van Guiness si è risposato, e per far tacere la verità ha ucciso mio zio. Dopo la morte di mio zio, Sebastian dovette per forza andare a vivere con il signor Van Guiness ma mio padre, diventando molto amico di quest'ultimo, poteva vegliare su di lui.

I miei sapevano che stavano per morire... si sono sacrificati affinché io e onii-chan fossimo messi in salvo.

Mio padre ha nascosto una telecamera in ogni angolo della casa, quando sono stati uccisi sicuramente le telecamere hanno ripreso tutto. >>

Me :<< E se il signor Crimson avesse pagato dei mercenari? >>

:<< No, non è il suo modo di fare. Anche quando ha dato fuoco alla casa di mio zio, lui c'era. Lui voleva assistere a quel massacro. Le persone che hanno sete di potere, sono insaziabili... per loro quello non era altro che uno dei tanti spettacoli visti al teatro.

Sebastian non avrà trovato il video delle telecamere, sicuramente Van Guiness le ha prese.

Capendo ciò, lui è andato lì.

Avranno discusso... poi uno dei due ha perso il controllo...

Ispettore Megure, glielo dirò solo una volta perché non verrò più qui, quindi mi ascolti: o lei troverà le prove e risolverà il caso come tutti gli altri, o , in caso di corruzione da parte vostra, io farò piazza pulita. >>

Me :<< Tch. Sembri una bambina, ma pensi come un adulto. Non mi lascio corrompere così facilmente ragazzina! E poi, con chi credi di parlare? Risolverò questo caso, ma tu non dire più una cosa del genere, potrebbe passare per una minaccia. >>

Mi alzai dalla sedia.

:<< Oh, era una minaccia. >>

Lui sorrise.

Me :<< Tu verrai di nuovo qui, e mi ringrazierai. >>

Aprì la porta.

:<< Hump, vedremo. >>

Chiusi la porta e, finito di percorrere il lungo corridoio con i suoi uffici, uscì dalla stazione di polizia.

Le nuvole erano scomparse, anche loro se ne erano andate.

Il sole mi dava un leggero fastidio.

Voglio vederlo...

Ma ciò non mi era concesso.

:<< Potresti contaminare le prove. Dobbiamo vedere se sono presenti residui di sparo sul suo corpo. >>

Tch! Idioti.

Lui non farebbe mai una cosa come questa...

Non lo avrebbe mai fatto.

Anche se ha già impugnato la pistola, era solo per proteggere quello che aveva di più caro.

Mi viene in mente una citazione

Probabilmente non gli avrei nemmeno sparato... vedi Philip io ho ucciso solamente due persone... una per salvare mia madre, l'altra per salvare te. ”

Ah ecco!

Butch di “Un mondo perfetto”

Credo che Sebastian abbia fatto la stessa cosa...

però io ora, vorrei veramente vederlo.

Vorrei dargli tutto il calore che non ha ricevuto, vorrei ripagargli in qualche modo tutte quelle carezze e gli abbracci.

 

Camminavo guardando a terra.

Il marciapiedi sono davvero sporchi.

Sentivo le auto che mi passavano accanto, le risate dei bambini, i pettegolezzi di alcune signore che erano al bar difronte, i campanelli delle biciclette...

sentivo tutto, ma non provavo niente.

Il mio cuore non aveva più una goccia di sangue, i miei occhi non avevano più una sola lacrima.

Stavo essiccando.

Stavo appassendo come uno di quei fiori che mettono sui tavoli dei ristoranti.

Tutti li ammirano, e i bambini spesso li annusano ma quando essiccano e vengono cambiati, nessuno se ne accorge.

Il mio cuore batte, io respiro, posso camminare, pensare e fare ciò che voglio... ma sono un essere umano spoglio.

Un edificio spoglio è un edificio costruito con altri “pezzi” di edifici che vengono intenzionalmente abbattuti (pensate all'arco di Costantino).

Io stavo morendo dentro, dove nessuno può vedere, dove nessuno può sentire le mia urla disperate dietro una gabbia di ferro fredda.

:<< Mayu... >>

I miei pensieri si fermarono per un attimo.

Alzai il capo.

M :<< Fred... >>

:<< … Come sta? >>

M :<< Non lo so >>

:<< … Vieni con me >>

Mi pose la mano. Io la presi e lo seguì.

:<< Stai tremando >>

M :<< Passerà. >>  

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Capitolo 47
*** Le parole non tornano indietro ***


Dove mi stai portando?

Bianconiglio, voglio andare nel paese delle meraviglie.

Voglio prendere il tè delle sei con il cappellaio matto, fare visita alla duchessa e al suo gattino del Chesire, vorrei incontrare la regina di cuori e dirgliene quattro, vorrei entrare nel vicolo del bruco e mostrare la mia lealtà alla regina così che lei potesse fermare il ticchettio nel mio cuore.

00:00

Questa sarà la mia ora.

Questa sarà la mia partenza.

Ma tu Fred, non sei il bianconiglio che aspettavo... Quindi, dove mi condurrai?

Continuai a seguire i suoi passi e, senza guardare la meta, mi lasciavo trascinare mentre il mio sguardo si posava sulle nuvole.

L'estate sta arrivando.

Il mese sta cambiando.

:<< Ahi! >>

Andai a sbattere contro Fred, si era fermato.

:<< Siamo arrivati? >>

F :<< Si >>

Rivolsi il mio sguardo in avanti.

Strinsi la sua mano.

Perché mi fai questo?

F :<< Entriamo, oggi è tutto riservato per noi. >>

Eravamo al parco che aveva inaugurato Richard e suo padre...

Potrei perdermi di nuovo nel labirinto...

Quando entrammo, l'enorme cancello si chiuse dietro i nostri passi.

La villa.

E' qui dentro che mi volete rinchiudere?

A malincuore entrai.

Un tavolo di vetro.

Ecco cosa mi si presentava davanti.

Mi bloccai un attimo, ma Fred mi obbligò a proseguire.

Richard e Mahiro...

:<< Ora, possiamo chiarire tutto. >> disse Fred lasciandomi la mano.

Ero a disagio... ma prima o poi li dovevo affrontare.

Fred mi fece segno di sedermi.

Alla mia destra della tavola rotonda c'era Fred, alla mia sinistra Mahiro e davanti... Richard.

:<< Mayu... lo so che è un brutto momento, ma... non devi tenerti tutto dentro. Tu lo sai, puoi contare su di noi... >>

Fred aveva incominciato a parlare.

:<< Nessuno si aspettava che la storia prendesse questa piega, ma vedrai che tutto si sistemerà. >> disse Mahiro.

Io non risposi, ma continuai a fissare Richard che mi ricambiava.

Perché l'hai fatto?

Io mi ricordo quando per la prima volta vidi Sebastian entrare nella mia camera, tu eri felice con lui! Avevate un legame indissolubile! Perché??

:<< … qui puoi sfogarti, piangere, gridare... noi ti aiuteremo >> continuava a dire Mahiro.

:<< Solo questo mi dovevate dire? >>

F :<< Mayu.. >>

:<< Non capite... io vi ODIO >>

M :<< Mayu... noi siamo stati sempre con te! Davvero io non capisco...siamo stati sem- >>

:<< Parli proprio tu che mi hai abbandonata. Scusate, ma ho altre faccende più importanti da risolvere. >>

F :<< Perché ti ha abbandonata? >>

:<< Gli ho chiesto di salvarmi... in quel momento avevo bisogno di voi... ma tu Mahiro, mi hai attaccato il cellulare in faccia. Tu tu...tu....tu... questa è stata la tua risposta alle mie suppliche! Ma hai ragione, è colpa mia, ti chiedo scusa per essermi fidata di te. >>

M :<< Mayu hai frainteso! Io non sapevo che fare perché non posso comprendere il tuo dolore... vorrei, ma non posso... non ci riesco. Inoltre ti ho attaccato perché volevo subito prendere un aereo e venire da te e abbracciarti. >>

:<< Mahiro, rompiamo il nostro fidanzamento. >>

Mahiro irrigidì.

M :<< … P-Perché? >>

:<< I miei non ci sono più, e io non voglio essere legata a nessuno. >>

F :<< Ma i legami con le persone sono importanti! Mayu! Risvegliati! >>

:<< Fred... il vostro affetto può essere sia una forma di salvezza, sia una forma di distruzione. E' un arma a doppio taglio. La linea che separa l'amore dall'odio è quasi inesistente. Dall'odio nasce amore, dall'amore nasce odio. Tutti i momenti felici che ho passato con voi, mi si sono rivolti contro... >>

M :<< Quindi ti penti di aver passato del tempo con noi? E' questo quello che vuoi dirci? >>

No Mahiro...

Ti prego, odiami pure così per me sarà più facile.

Odiami e vedrai che presto mi dimenticherete, mi dimenticherò.

Odiami e troveremo la serenità.

Odiami e togliamo queste catene.

:<< Odiatemi pure, proprio come io inizio ad odiare voi. >>

Mahiro si alzò facendo cadere la sedia.

M :<< Ho capito... allora scusami se ti ho voluta bene. >>

Te ne ho voluto anch'io...

Chiusi gli occhi e sentivo i suoi passi allontanarsi.

Mi dispiace … ma non voglio farvi cadere con me. Voi avete le vostre vite e io avrò la mia fatta di rimpianti.

Ma va bene così, vi ho già chiesto troppo.

Ben presto sentì un altra sedia spostarsi... e dei passi.

Destra...

Scusami Fred, grazie per avermi salvata... questo è il minimo che io possa fare per te.

:<< Fred, tieni. Questo è l'ultimo >>

Senza nemmeno girarmi gli diedi la lettera con dentro il suo stipendio come maggiordomo.

F :<< C'è anche un assegno, questo puoi riprendertelo. E' una somma troppo alta. >>

:<< Questo è il mio modo di ripagarti per avermi salvato la vita quella volta. Accettali. >>

Fred li sbatté sul tavolo.

F :<< L'ho fatto perché sei mia amica. >>

:<< Ero. >>

Fred si girò e raggiunse Mahiro alla porta.

Perché state esitando?

Vai anche tu Richard.

Nonostante faccia male, non posso legarti a me con questo dolore-amore. Non voglio farti soffrire.

Nessuno dei due apriva la porta.

:<< Me ne vado io. >> dissi freddamente.

Spinsi indietro la sedia che strusciò contro il pavimento.

Il mio braccio indietreggiò... ma l'altro venne bloccato.

Aprì gli occhi stupiti.

:<< Basta con questa messinscena! >>

Sotto i nostri occhi increduli, Richard mi aveva afferrato il braccio.

Il suo sguardo penetrante mi fece rabbrividire.

Da dove viene questa determinazione?

Da dove viene quello sguardo?

:<< Non so cosa sia successo, sono l'unico che è stato lasciato indietro. Nonostante tutta questa confusione, mi spingi via. Cosa posso dire? Mi stai portando via tutto... prima sembrava che tutto avesse senso, ho cercato di vedere le cose buone della vita, ma le cose buone sono difficili da trovare. Poi ho trovato te. Non è finita. C'è una parte di me che è morta nell'istante in cui ho visto la tua morte. Questo amore mi sta uccidendo, ma so che anche per te è lo stesso! Tu sei la sola che io ami. Non posso aspettare, abbiamo sprecato troppo tempo con questa commedia... abbiamo sprecato fin troppo tempo cercando di essere forti... andando avanti. Non posso permetterti di lasciarti andare giù. Tutte le tue paure, le spingerò via. Possiamo ricominciare facendolo bene questa volta? Perché è tutto un fraintendimento. Ricominciamo di nuovo. Ricomincia da me e dal mio amore. >>

:<< Richard... >>

R :<< Se lasci la mia mano, lo prenderò come un “no” e allora ti lascerò andare anche se a malincuore. Ma decidi bene perché le parole ,una volta pronunciate, non possono tornare indietro. >> 

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Capitolo 48
*** Verso una fine incerta ***


:<< Nella tua vita arriva una persona e tu senti che è l'altra parte di te, quella che mancava. Potrebbe essere giovane, vecchio, potrebbe essere una persona del tuo stesso sesso o di tutti colori diversi. Ma è la tua casa. E tu improvvisamente ti senti completa, intera... Io ti amo... >>

R :<< Allora non lasciar andare la mia mano, e rimani qui. Non lasciare che gli sbagli compiuti dai nostri genitori, possano separarci. Noi siamo noi, loro sono loro e con loro c'è il passato. >>

:<< Ma il passato non si può cancellare. Non posso dimenticarlo. Ogni notte mi sento sola al solo pensiero di svegliarmi la mattina e sapere che non ci sarà nessuno. Nessuno a sgridarmi per aver fatto tardi, nessuno a prepararmi la colazione, nessun bisticcio, nessuna chiacchierata... ci sarò solo io e un tavolo vuoto. >>

R :<< Ma tu non andavi d'accordo con i tuoi... >>

:<< Ma gli volevo bene. >>

R :<< Quindi... >>

:<< Quindi non posso farti soffrire. Il mio amore per te è sincero, ma siamo solo ragazzi. Mi dimenticherò di te e tu di me. >>

Richard lasciò andare il mio braccio e assunse un espressione amareggiata in volto.

Mahiro e Fred sospirarono e ritornarono a sedersi, quasi come se fossero degli spettatori.

L'estate stava arrivando, era ormai alle porte..anche se quel giorno non era dei migliori.

Ormai i ragazzi avevano finito la scuola, potevano lanciare in aria i libri e iniziare a munirsi di occhialetti e materassini.

Non mi ricordo manco quand'è stata l'ultima volta in cui andai al mare... forse ero piccola.

I miei non mi ci portavano spesso in spiaggia ma, per tutta l'estate, venivo spostata da un ricevimento ad un altro.

Il mare lo guardavo solo dal finestrino della macchina o dell'aereo se dovevo andare lontano.

Solo ora ci faccio caso, ma non ho mai conosciuto i miei nonni, nessuno dei miei mi ha mai parlato di loro e quando ci provavo nessuno mi rispondeva.

Chissà se almeno loro sono felici.

L'immaginavo sempre sulle montagne in una casetta tra due abeti, a trascorrere un bel pomeriggio a prendere il tè con un cane accucciato ai piedi della nonna... tipo stile Heidi.

Ma tutto questo non lo saprò mai.

Non ho album di famiglia, non ho ricordi materiali della mia infanzia come filmini, foto, cartoline e quant'altro... non ho mai avuto forse un infanzia.

M :<< Ma Mayu, tu non potrai mai troncare il rapporto con Richard. >>

Richard guardò Mahiro con aria interrogativa.

:<< Dovresti dirglielo... dirgli tutto... e anche a me. >>

Feci un respiro di incoraggiamento e incominciai...

:<< Sebastian non è mio cugino, è tuo fratello. >>

Richard rimase per un attimo spiazzato... :<< Aspetta... COSA? >>

:<< E' mio cugino adottivo. Non so bene la storia perché non gliel'ho chiesta a Sebastian. So solo che tuo padre ha ripudiato Sebastian. Così mio zio, Robert, l'ha preso con se. A quanto sembra, tuo padre aveva una concubina e non voleva dare l'eredità a Sebastian.

Avendo paura che Sebastian potesse risolvere la questione in tribunale, Albert Van Guiness fece uccidere tutti... mio zio, mia zia, i miei cugini... tutti.

L'unico che si salvò fu Sebastian. >>

Mi fermai un attimo...

Per Richard doveva essere stato un duro colpo.

Aveva la testa fra le mani e stringeva i capelli...

R :<< ...Mio padre... >>

Strinse i denti, cercando di trattenere i singhiozzi... ma invano. Una lacrima già solcava il suo viso, facendosi strada tra il volto contorto.

R :<< Continua... >>

:<< Vedendo Sebastian vivo, Alberto lo prese con se come maggiordomo. Ma mio padre sapeva tutto, così hanno messo in atto un piano. Mio padre doveva registrare la sua morte affinché Albert venisse smascherato. >>

R :<< Ma... >>

:<< Tuo padre è sempre stato presente... anche quando ha ucciso Robert. Comunque, si è accorto della telecamera credo, e per questo Sebastian è andato da lui...

La discussione deve aver preso la piaga sbagliata e Sebastian stava per uccidere Albert... poi... >>

:<< Poi sono arrivato io e gli ho sparato... >>

:<< … Poi sei arrivato tu. >>

Richard stava soffrendo. Si vedeva, si sentiva.

Non ce la faccio a vederlo così...

Mi incamminai verso la porta, ma prima mi girai e diedi uno sguardo a Fred.

Fallo sfogare...

Lui acconsentì.

Non so come spiegarlo, ma Fred mi capiva al volo...

Uscì.

Si stava trattenendo per me.

Sentì degli urli.

Non mi sbagliavo.

Corsi e uscì dal parco.

Mi dispiace Richard!

Mi dispiace!

Odiamo ti prego...

Mi dispiace... scusami!

:<< … ma io ti amo... >>

Mi accasciai vicino un lampione e mi coprì il viso per nascondere le lacrime.

Cercai di nascondere la mia disperazione, ma ogni tanto la mia voce emetteva dei singhiozzi.

Le persone che mi passavano davanti mi guardavano preoccupate, ma nessuna di loro si fermava.

Tutti camminavano, tutti guardavano, tutti avevano la propria strada.

Sono stanca di piangere...

perché il mio corpo non può resistere più di tanto?

Mi alzai a stento, aiutandomi con il palo.

Ripresi a camminare.

Il sole splendeva adesso... ma dentro di me calò l'oscurità.

Molti di voi non capiranno il perché delle mie azioni ma, ad essere onesti, manco io so il perché...

potrei finire tutto e stare con Richard, giocare con Fred e mangiare crepes con Mahiro ma, sento che non posso.

E' una cosa più grande di me, non ci riesco. Non riesco ad accettarlo!

Um... non so come spiegarlo ma, io lo amo e lo odio allo stesso tempo...

 

Continuando a camminare vidi di nuovo quella vecchia che faceva i ricami vicino al lampione, sorrisi quando ripensai alla mia goffaggine.

Nessuno comprava i suoi ricami, ma lei continuava a ricamare...

La fissai per alcuni minuti, indecisa.

Poi mi decisi.

Con passi svelti attraversai la strada.

:<< Perché continua a ricamare nonostante nessuno compri i suoi lavori? >>

La vecchia si fermò nel suo lavoro e alzò lo sguardo.

Non sembrò sorpresa.

:<< Sei la ragazzina con la testa tra le nuvole... >> disse.

:<< Si, cioè no! Non sono con la testa tra le nuvole... solo qualche volta... >>

:<< Mi piace ricamare. >>

Mi disse con un sorriso.

:<< Ma- >>

:<< Non c'è un “ma”, mi piace e basta. Quando qualcosa ti piace non devi badare alle conseguenze. >>

La guardai con una sorta di sorriso...

:<< Non so cosa ti preoccupa, ma tu sei giovane, non dare così tanto peso. >>

:<< Scusi il disturbo. >>

:<< Di nulla. … Ah! Attena al palo questa volta. >>

Le sorrisi e mi diressi nella direzione opposta, verso villa Crimson.

 

Con passo svelto arrivai a casa, sempre se potrei definirla tale.

Aprì il cancello e, senza nemmeno curarmi di chiuderlo, mi diressi verso il portone che aprì fortemente facendo sbattere contro il muro.

Salì le scale di fretta e furia.

:<< Dove sono? >>

Mi chiesi con impazienza.

Aprì i cassetti della scrivania, uno a uno li gettai sul letto.

Tra pile di fogli e fogliettini, li trovai.

:<< Eccoli! >>

Li presi e corsi via, lasciando tutto aperto.

Non ho nulla di valore, cosa potrebbero mai rubarmi?

Tutto quello che amavo mi è già stato portato via.

 

-Al parco-

Ecco, ora sono qui al parco.

Sto seduta su una calda panchina e scrivo.

La mia biografia si ferma qui, in questa calda giornata piena di dolore.

I miei ricordi stanno placando una parte del mio dolore, vorrei abbandonarmi ad essi, ma non posso lasciare indietro Sebastian.

Io credo che sia ancora vivo, ma in caso contrario dovrò comprare il mio primo vestito interamente nero.

Non ho ancora celebrato il funerale dei miei perché volevo celebrarlo con Sebastian, vivo o morto che sia.

Comunque vada, terrò stretta i miei ricordi con i silenziosi sussurri e le silenziose lacrime.

Il mio sogno è sempre stato quello di scrivere una mia biografia, di raccogliere i miei pensieri e le mie emozioni nelle pagine di qualche libro.

Ma questa storia non andrà bene per me, per questo finisco adesso prima che sia troppo tardi.

Devo schiarirmi le idee e decidere del mio futuro, così non posso continuare.

Spero che qualcuno capirà le mie scelte.

Devo trovare una nuova me stessa, devo trovare un nuovo obbiettivo e devo essere sicura dei miei sentimenti.

Non voglio ferire altre persone, ma non voglio manco essere ferita più.

Egoismo.

Si, beh, sono egoista e adesso lo so.

Ho odiato i miei genitori quando in realtà avevo solo paura che loro non mi accettassero.

Ora li ho persi e li rivoglio indietro.

Sono piena di rimorsi.

Il mio corpo, sotto la pelle, sento che fa male.

Non voglio scappare mai più, voglio rivivere.

Devo spezzare i legami, per poi rafforzarli, e devo riuscirci da sola.

Agli uccelli nessuno gli insegna a volare. Una volta che nascono, quando escono dal nido, o cadono o volano.

Io sono caduta, ma qualcuno mi ha protetto, ora voglio volare.

Tornerò indietro, un giorno o l'altro, ma solo quando saprò chi sono.

Tornerò e allora cercherò di fare tutto nella maniera giusta, senza avere rimpianti.

So che tutto potrà cambiare durante la mia assenza, ma io l'accetterò.

Accetterò il presente e il futuro solo dopo aver accettato il passato, affinché non abbia più paura di guardarmi indietro e vedere la vecchia me stessa...

Non è un addio, è un arrivederci. 

 

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Capitolo 49
*** Un infinito in un passo ***


Lei si presentò davanti casa mia la mattina seguente.

Era prestissimo e mi meravigliai nel vederla lì... sulla soglia di casa con una pila di fogli in mano e il fiatone.

:<< Prendili. >>

Mi disse porgendomi quei fogli.

:<< Mayu... cosa- >>

:<< E' la mia biografia dal giorno in cui ho incontrato Richard fino ad ora.... o almeno era la mia biografia, ma ora è anche la vostra. Le nostre vite si sono incrociate, ma io ora devo prendere la mia strada, ti prego, continuala tu. >>

Non riuscivo a capire bene cosa volesse dire, ma ero sicuro che qualcosa non andava.

Lei continuò a porgermi quei fogli chinando il capo.

:<< Mayu, entra ti prenderai un raffreddore. Parliamo con calma. >>

:<< No Fred, non posso. Ti prego, sei il mio migliore amico e voglio che sia tu a scrivere il continuo. >>

:<< Aspetta, non ti seguo... non puoi? Dove stai andando? >>

M :<< La vita continua ad intralciarci la strada, ogni volta che proviamo i nostri piani vengono sempre distrutti e un ondata di dolore ci travolge. E' difficile farlo, ma io devo andare per la mia strada e fare qualcosa per me, voi starete bene. Ma io devo voltare pagina, perché così non posso continuare... non posso rimandare. Potremmo trovare il nostro posto nel mondo un giorno, ma per adesso... io devo andare. Non voglio lasciarmi tutto alle spalle, ti prometto che un giorno tornerò. Ma è così difficile restare a guardare tutto che lentamente svanisce sotto le mie mani. Vado via oggi perché devo fare quel che è meglio per me, e schiarirmi le idee.... ma voi starete bene. >>

Diceva tutte quelle parole che per me non avevano senso...

Perché siamo arrivati a questo punto?

E' successo tutto troppo velocemente... rallentate...o resterò indietro.

M :<< Spero che tu capisca... >>

Non connettevo più... lei posò i fogli a terra e si girò salutandomi con la mano.

Fai sul serio?

Davvero questa è l'unica soluzione che abbiamo?

No.. no no no! Tu non puoi …

Senza accorgermene lei si era già incamminata per la strada con la sua valigia.

Mi risvegliai dal mio inconscio e la raggiunsi prima del taxi.

:<< E che ne sarà di tutti noi? … Non pensi a Sebastian? >>

M :<< E che ne sarà di me? >>

:<< Cosa dovrei fare? >>

M :<< Lasciami andare. >>

:<< Ma tu non ritornerai! Lo so che adesso è difficile, ma vedrai... tutto si sistemerà per il meglio. Devi solo aspettare un po'. >>

M :<< Non posso aspettare ancora Fred! Sto cadendo a pezzi!... Io... non ce la faccio più. Al solo pensiero di perdere Sebastian... ho perso tutto... tu non puoi capirmi. Lasciami andare per la mia strada, ma ti giuro che tornerò, io tornerò e allora affronterò tutto. >>

Vederla così mi distruggeva... non potevo sopportarlo.

Piangeva, ma non aveva quasi più la forza per farlo...

chissà quanti altri pianti avrai fatto da sola

ma io non potevo comprenderla... e non avevo il diritto di fermarla.

L'abbracciai, anche se con malavoglia, ma lo feci perché una parte di me sapeva che il suo viaggio non sarebbe durato poche settimane.

:<< Non vorrei farlo, ma tu sei la mia migliore amica, mi sei sempre stata accanto... se questo è tutto quello che posso fare per te...allora...ma tu ritornerai! Mi hai dato la tua parola... devi tornare! >>

Lei quasi sorrise in mezzo a tutte quelle lacrime. Si limitò solo a questo, poi salì sul taxi.

Ti aspetterò qui...

Restai a guardare in mezzo alla strada il sole che sorgeva e il taxi che scompariva in lontananza.

Così se ne andò.

Mi girai e tornai a casa raccogliendo tutti quei fogli per terra.

:<< Potrò comprendere un po' del tuo dolore leggendoli?... >>

Mentre li raccoglievo, notai una busta. Era una lettera.

:<< Per me? >>

La aprì.

Sorrisi, mentre delle lacrime solcarono il mio volto.

Mi mancherai...

così chiusi la porta di casa.

 

Quella mattina era iniziata davvero male, ora toccava a me dire tutto a Mahiro e Sebastian...

Come potrei dirlo?

Hanno già ricevuto un duro colpo...

Pensavo mentre camminavo per le strade affollate.

Tutti sorridevano, e mi immaginavo la solitudine di Mayu nel vedere tutte quelle famiglie felici che partivano per le vacanze.

Volevo proteggerla, dal primo momento in cui l'ho conosciuta... volevo proteggere quella rosa in mezzo a quelle ortiche. Volevo proteggerla da quel mondo contorto, volevo essere con lei nel momento in cui avrebbe affrontato la libertà... ma non ho potuto fare niente.

Non potevi resistere a tutto, e ti sei disperatamente aggrappata a ogni cosa ... ma ti sei persa, proprio come quel giorno nel labirinto.

Perché il fato ci fa soffrire tanto, c'è una maledizione tra di noi?

Ci sono parole che non ti ho mai detto, ci sono abbracci che non ti ho mai dato, ci sono momenti che non abbiamo vissuto … ci sono speranze che sono state sotterrate dalla realtà.

Dopo ieri, anche questo sarà un duro colpo per Richard.

Lui sta soffrendo quasi quanto te … ma tu questo non lo sai.

Tu non sai che Richard si è rinchiuso nella sua fredda casa, ormai solo, pensando al fratello...

lui è come te.

Tu sei scappata, ma lui non ha questa possibilità. Perché non avete lottato insieme?

Sarà dura senza di te...

Il mondo non è cambiato, ma è tutto nelle nostre teste...

Io credo in te, e posso dimostrarti che riesco a vedere attraverso tutte le tue bugie vuote.

Volevi proteggerci, ma non potevi farlo... come si fa a proteggere qualcosa quando non sai nemmeno se riesci a proteggere te stessa?

 

Passarono poche ore, e mi ritrovai davanti casa di Richard... lui e Mahiro mi stavano già aspettando. Erano ansiosi, camminavano avanti e indietro per il cortile e, quando mi videro arrivare, si fermarono... quasi come se prendessero un enorme respiro per non affogare nella marea che stava per arrivare. Feci anch'io un enorme respiro, chiusi gli occhi e gli andai incontro.

Questo sarà l'inizio... deve essere così vero, Mayu?

Entrammo, loro sapevano che non era un buongiorno quello, si erano già preparati...

Non c'è fuga.

Sai Mayu, quel giorno è stato doloroso per tutti. Ricordo ancora le parole di Richard:

<< Sarebbe potuto essere per sempre, ma ora abbiamo raggiunto la fine. Non sono riuscito a salvarla fin dal principio. Amarla così tanto ha ferito la mia anima... Mayu... ti sei arresa alla lotta, mi hai lasciato indietro, ma ormai tutto quello che è stato fatto è perdonato. >>

diceva queste parole mentre aveva un sorriso triste sulle labbra. Il tavolo bagnato, era freddo.

Quella casa era piena di ricordi dolorosi, così decisi di portarli al mare. E' un bel posto non trovi?

Non ti ho mai chiesto se ti piace, al dire il vero adesso mi sono reso contro che non ti conosco bene... non so nemmeno i tuoi gusti preferiti, è una brutta sensazione. Tutto quello che sapevo, era il nulla, ma tu... tu sapevi cosa ci rendeva felice, come hai fatto?

In riva alla spiaggia abbiamo osservato le nuvole allontanarsi, ma il sole non è riuscito a scaldare i nostri visi.

Stavi cercando la grande fuga. Siamo così persi da quando te ne sei andata... Richard si è sempre chiesto perché non lui prima di te. Tutto si è rivelato così sbagliato, non potevamo affrontare tutto così facilmente, perché ci hai lasciato nel silenzio?

Da quel giorno sono passati tre anni orma, e tu ancora non sei tornata perciò mi chiedo: mi hai mentito? Era un addio silenzioso quella mano?

Molte cose sono cambiate, e molte altre cambieranno qui, ma noi siamo rimasti sempre gli stessi per te. Noi viviamo ancora nell'illusione che tu tornerai, ma è così difficile andare avanti.

Sebastian è uscito dall'ospedale, vivo. Quando si è ripreso hanno chiamato a casa tua, ma nessuno ha risposto, così hanno chiamato Richard.

Hai lasciato tu quella scatola di cioccolatini vicino al suo letto, vero?

Lui ci ha detto che gli hai parlato, ma non si ricorda bene perché era tra veglia e sonno. Cosa gli hai detto?

Ci sono così tante domande che ci hai lasciato, e nessuna risposta ma, almeno tu, le hai trovate?

Sebastian comunque sta bene, ora io e lui gestiamo tutte le aziende e i lavori di tuo padre. Per non farlo sentire solo, l'ho invitato a restare a casa mia ma lui ha insistito affinché io e mia madre ci trasferissimo a villa Crimson.

Ha invitato anche Richard, ma lui ha rifiutato dicendo che la sua casa, anche se vuota, rimane la sua casa. Ma non preoccuparti! Ogni giorno io, Sebastian e Mahiro lo andiamo a trovare e giochiamo a biliardo, biliardino, burraco, poker e altri giochi.

Ah! Non ti ho detto le altre novità!

Mahiro ha detto a suo padre che vuole diventare pasticciere, all'inizio il conte era un po' dubbioso, poi ha acconsentito. Adesso ha aperto una grande pasticceria, è molto popolare! Sopratutto per le sue crepes e i suoi dolcetti “Mayu”. Ha dato il tuo nome anche alla pasticceria, così se aprirà una sua catena di negozi in diverse parti del giappone, potremmo trovarti.

Richard ha mandato avanti le aziende di famiglia, ma l'anno scorso ha lasciato tutto a Mahiro ed è partito per veniti a cercare. Ogni sera chiama per darci sue notizie. Ma non è l'unico che ti sta cercando, Sebastian ha assunto un investigatore privato... ci manchi molto.

Che altro dirti... il parco inaugurato dai Van Guiness adesso è aperto anche al pubblico.

Il ciliegio che ti piaceva tanto sulla collinetta è stato tagliato e il parco è stato distrutto, adesso stanno costruendo nuove case.

Per quanto riguarda l'omicidio, il signor Van Guiness è stato accusato e tutti i patrimoni sono stati spartiti tra Sebastin e Richard ma Sebastian ha rifiutato e, come già ti ho detto, adesso è tutto nelle mani di Mahiro.

Abbiamo anche scoperto che Sebastian, dopo averti sparato, aveva ucciso un passante... il tutto è stato insabbiato e lui non è andato in galera.

Haru e Ronny adesso sono diventati miei amici, lo so che è strano, ma sono cambiati.

Volevano anche scusarsi con te, e farti le loro condoglianze.

All'inizio il Duca aveva intenzione di prendersi tutto il tuo patrimonio, ma Haru e Ronny sono stati davvero dei fenomeni! L'hanno messo con le spalle al muro.

Ti sei persa i miei diciotto anni, e anche quelli di Richard che non li ha voluti festeggiare ... e i ventuno di Sebastian e Mahiro. Anche tu hai compiuto 18 anni... ma dove sei?

Non ho continuato la storia, perché pensavo che tu tornassi dopo un annetto ma mi sbagliavo.

Ho chiamato anche una casa redattrice per far pubblicare questo libro, ho pensato che se avrebbe avuto successo sarebbe stato venduto in tutto il mondo e forse sarebbe capitato nelle tue mani, loro hanno consentito e non so quando questo verrà pubblicato, ma non importa quanto tempo passi affinché tu ritorni qui.

Lo stai leggendo? Se è “si” ti prego, ritorna e vivi felice con Richard. Anche Lucia lo vuole.

Lei ogni tanto ci scrive dall'Italia, sua madre sta bene.

Non so se mi sono scordato qualcosa, ci sono tante cose che vorrei dirti ma allo stesso tempo mi sembrano insignificanti.

Ho messo una tua vecchia foto perché così qualcuno potrebbe vederti tra la folla e riconoscerti.

C'è un ultima cosa: noi non abbiamo pianto perché è finita, ma perché è successa.

Se potessimo tornare indietro nel tempo, noi ti avremmo comunque conosciuta perché è inevitabile. Richard si sarebbe comunque innamorato di te.

Tre anni mi sembrano già sufficienti, spero che tu sia ancora viva e che stai leggendo questo libro.

Ho aggiunto anche altri particolari, così adesso sai tutti i nostri sentimenti.

"Lontano, in un altro luogo, darei la mia anima solo per vedere il tuo sorriso. Ovunque tu sia, è lì che voglio essere. Guardati intorno, dimmi cosa vedi... tutto, tranne me. Non importa dove tu sia, nel mio cuore è dove tu sarai. Non vedi che non c'è niente che voglia fare se non cercare di raggiungerti? " -Richard. 

 

 

Dopo la pioggia, non sempre c'è l'arcobaleno ma ci sarà sempre un sole splendente, pronto a riscaldarti.

 

 

 

 

Caro Fred,

Lascio a te la mia parte di patrimonio, sei una persona degna di fiducia.

Ma non te la lascio per sempre, è momentaneo. Con questo saprai che tornerò.

Amo Richard, e non sto scappando. Voglio amarlo come si deve e per farlo devo fare chiarezza con i miei sentimenti.

Dì a Mahiro che gli voglio bene, e che non volevo ferire nessuno.

Dì a Sebastian che per me sarà sempre un fratello e di celebrare il funerale dei miei quando sarò tornata.

Dì a Lucia che è una ragazza davvero strepitosa e che, nonostante abbia cercato di prendermi Richard, la perdono perché anch'io avrei fatto lo stesso per mia madre.

Mi mancherete, sarete sempre una parte di me.

Ovunque andrò, qualsiasi cosa mi capiterà, voi sarete nella mia anima.

 

Arrivederci. ”

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTORE:

Bene ragazzi, ringrazio con tutto il cuore coloro che mi hanno seguita fino alla fine. 

E' finita. Questa storia che ho iniziato per noia, è finita. 

Spero di avervi intrattenuto e divertito, o anche di avervi commosso, grazie a voi sono arrivata fino alla fine.

Sapete, ogni volta che finisco di leggere qualcosa, mi rimane un vuoto dentro... quasi come un "buco". Quando finisco di leggere una storia, mi sdraio sul letto e mi metto a pensare all'insegnamento che posso trarre da essa. 

Mi mancheranno i personaggi, e mi mancherà questa storia ma prima o poi doveva finire, come tutte le cose. 

E' un finale aperto affinché ognuno di voi sogni il proprio finale ideale. Triste o felice? Starà a voi deciderlo.

Vi ringrazio ancora, con tutto il cuore, i vostri complimenti e le critiche mi hanno insegnato molto. 

Per maggiori chiarimenti domandate pure, sarò felice di rispondervi. 

Un viaggio finisce, ma prestò ne inizierà un altro. 

Baci, Scarlet_0

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Capitolo 50
*** La ragazza che vorremmo riavere. ***


Ecco l'immagine che abbiamo scelto. Qui sembri felice. Qui eri felice.

Ho cercato nella tua cameretta una foto che ti ritraesse con delle amiche, ma niente. Sulla tua parete non c'erano ricordi. Non c'eravamo neanche noi. Che fine hanno fatto le foto con Sebastian e tuo padre? Te le sei portate? Hai ancora un frammento di noi nel tuo cuore?

Quando verrai, prima di stritolarti, faremo una foto di gruppo. Sebastian. Mahiro, Fred, Lucia... io e te. 

Se qualcuno di voi l'ha vista, mi contatti. All'inizio, dietro la copertina, c'è la mia e-mail. 

Io ti troverò. 

Ti dirò quelle tre parole, e te le farò dire.

- Richard

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Capitolo 51
*** Fan art ***


Una mia cara fans ha creato dei disegni per questa storia, così ho pensato che sarebbe stato un peccato non farveli vedere dato che ci avrà messo del tempo per farli *^* 

Fan Art by skyseeker

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