Angel & Demon

di infinity
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** When I met an Angel ***
Capitolo 2: *** When I met a Demon ***



Capitolo 1
*** When I met an Angel ***


Dedico l’intera fan fiction alla mia signora oscura.
Si Nettlewild, sto parlando di te.
In attesa che tu mi mandi al diavolo
per riempirti la testa con gli EXO in qualsiasi momento io ti becchi libera.
Sappi che ti asmo tanto ♥  






Oh Sehun ricorda i fatti di quel giorno in modo totalmente confuso, eppure dannatamente limpido, ripensandoci gli saltano alla mente i più piccoli dettagli che sul momento gli pareva di non aver notato e che invece, a distanza di settimane, erano lì, impressi a fuoco nella sua mente.

Ora, per capire bene quello che successe e che segnò Oh Sehun così nel profondo bisogna ritornare ad alcune settimane prima, quando ancora era quel ragazzo apatico e bellissimo che tutte volevano e che nessuna aveva mai avuto, quando trattava le persone come zerbini senza curarsi se esse erano più grandi o più piccole di lui; che poi Oh Sehun, non era poi così apatico,  perché un sentimento lo provava. Odio. Oh Sehun odiava tutti in egual modo, primi fra tutti i suoi amici, loro li detestava sopra ogni altra cosa e non è che non glielo dicesse, ma a loro andava bene così e chi era lui per impedirglielo? In ogni caso, l’avvenimento che cambiò così radicalmente la vita di Oh Sehun e che lo scosse dallo stato di fredda indifferenza che aveva ricoperto il suo cuore e la parte positiva dei suoi sentimenti, avvenne in un caldo martedì estivo; era Agosto e il sole si stagliava nel cielo opaco di smog della città, dopo tutto non ci si poteva aspettare il limpido cielo della campagna dove era cresciuto con i nonni in una metropoli; Faceva un caldo infernale e il canto delle cicale risuonava assordante, l’asfalto era rovente e le automobili rendevano l’aria irrespirabile, Oh Sehun era seduto in un parco di una zona di Seul che non era solito frequentare, sotto il sole mentre aspettava che Chanyeol, il suo “amico” simpatico come un dito in un occhio, arrivasse al loro appuntamento al buio; Si, perché a Chanyeol non piaceva solo rompere l’anima a tutti gli esseri in grado di respirare e produrre suoni per rispondere, al gigante piaceva anche organizzare appuntamenti al buio insieme a quel nano del fidanzato, Byun Baekhyun; Che poi più che appuntamenti erano loro due che uscivano insieme e il maggiore che si portava un amico random e la maggior parte delle volte li lasciavano da qualche parte mentre si chiudevano in un posto qualsiasi dotato di porta a fare i loro porci, in tutti i sensi, comodi. Fatto sta che erano venti minuti che Oh Sehun stava aspettando, sperò vivamente che si facesse vivo il prima possibile, così se ne sarebbe andato da quella scomoda panchina assolata e dagli occhi indiscreti di ragazze e bambini che lo fissavano neanche fosse un fenomeno da baraccone, non hanno mai visto dei capelli rosa?
Quando Chanyeol arriva, dopo un abbondante ritardo e una carrellata di imprecazioni da parte di Oh Sehun, si tira dietro Byun Baekhyun, entrambi hanno le guance rosse, le pupille dilatate e i capelli scompigliati, quindi ci sono solo due opzioni, o si erano dimenticati di lui e si sono fatti mezza città di corsa oppure, cosa più probabile, i loro porci comodi li hanno fatti prima di andare da lui; in ogni caso non li perdonerà.
« Allora Baekhyun, quale dei tuoi amici hai portato, moviamoci così me ne posso andare » Sehun è schietto e veloce, non gli da neanche il tempo dei saluti, la coppia sbuffa e portano il più piccolo a pensare se siano sincronizzati in tutto ciò che fanno, poi pensa che è ovvio che lo siano visto che quei due vivono in simbiosi.
« Non ho portato nessuno dei miei amici Oh Sehun, semplicemente perché dobbiamo andare a prenderlo al bar dove lavora » Sehun sbuffa e alza gli occhi al cielo, impreca qualche animale inesistente, perché Chanyeol sarà anche tonto ma è sicuro che i porcospini volanti non esistono, il più piccolo fissa la coppia più irritato di prima e con gli occhi iniettati di sangue.
« Allora portatemi a questo bar e finiamola » La coppia ridacchia avendo solo il risultato di irritare ancora di più l’irritatissimo Oh Sehun, il che non è un bene solitamente visto che quest’ultimo tende a girare i tacchi e a piantare in asso qualsivoglia essere vivente, ma non quel giorno, perché ha aspettato cinquanta minuti sotto il sole rovente e vuole proprio vederlo questo amico di Byun Baekhyun che non si può presentare e che ha bisogno della scorta « Se non è la regina ti sparo » Borbotta piano ma abbastanza forte da farsi sentire dalla coppia che ridacchia allegra.
« Vedrai Sehun, altro che regina » Il diretto interessato grugnisce infastidito continuando a camminare.
« Smettila di cercare di accoppiarci son i tuoi amici, non ha mai funzionato »
« Non è vero – fa il broncio Baekhyun – con YiFan e Yixing.. »
« Si sono lasciati dopo due settimane » gli fa notare alzando un sopracciglio, il più grande liquida il discorso con uno strascicato “Questa è la volta buona, entra qui”, Sehun sbuffa ancora, se non ha mai trovato nessuno per conto suo figurati se poteva trovargli qualcuno quel nano di Byun Baekhyun in un uscita a caso.
Poi lo vide e in quell’esatto momento la vita di Oh sehun venne sconvolta, passava fra un tavolo e l’altro con estrema agilità, i capelli biondi si muovevano seguendo i movimento del capo, la fronte leggermente sudata faceva si che i capelli si attaccassero ad essa, le gocce di sudore scendevano dalle tempie fino al collo, i suoi occhi, Dio i suoi occhi, erano così belli, incurvati all’insù a seguire quel sorriso che gli increspava le labbra perfette che lasciavano scoperta una fila di denti bianchissimi e delle fossette da baciare.
L’arido cuore di Oh Sehun palpitò forte, lo sentì nelle orecchie una, due, tre volte, non sapeva quante di preciso, sapeva solo che non era normale che il suo cuore battesse così veloce, pensò di dire a Chanyeol di chiamare un ambulanza perché stava avendo un attacco cardiaco, un infarto, qualsiasi cosa potesse portare quel muscolo a pompare tanto sangue, ma le sue labbra rimasero sigillate mentre ingoiava una valanga di saliva.
Quando il ragazzo si girò a guardarli, Sehun si chiese come doveva essere il suo viso visto da fuori, magari adesso era anche rosso, sperò di no, perché Oh Sehun non era arrossito neanche quando la prima ed ultima ragazza che gli era piaciuta lo aveva preso e lo aveva baciato a sorpresa.
Quando il ragazzo gli sorrise fu sicuro di essere arrossito.
« Ho visto un angelo » sussurrò, Baekhyun e Chanyeol avevano sorriso entusiasti.
« Baekhyun, stacco fra due minuti, aspettate solo un altro pò okay? »
Il terreno sotto i piedi di Sehun si aprì, metaforicamente parlando, quello? Quell’angelo era amico della pulce?

Oh sehun non si spiegava il perché a distanza di due settimane il viso di Lu Han, l’angelo, la creatura celeste scesa dal cielo, era ancora impresso così bene, quando a malapena ricordava il volto dei genitori e, insomma, erano i genitori; poi si risponde da solo e si dice che probabilmente è perché lo pensa per metà della giornata e l’altra metà la passa con lui. Si, perché dove si gira c’è l’angelo che gli sorride, che lo abbraccia, che gli scompiglia i capelli o che muove le labbra perfette chiamando il suo nome.
Sehun scuote la testa, deve riprendersi dai suoi pensieri, perché i bambini lo guardano con sguardo stralunato e le vecchiette si chiedono se non sia il caso di chiamare un ambulanza per “Il-ragazzo-con-lo-sguardo-perso-che-fissa-da-venti-minuti-la-cacca-di-un-cane-sorridendo-come-un-ebete”. Quando si rende conto che sta sorridendo, si sorprende da solo, si tocca le guance come un pazzo e si fissa nello schermo del telefono per tre minuti buoni; è seduto sulla stessa panchina dell’altra volta, sempre in quella zona a lui quasi totalmente estranea di Seul, solo che questa volta il sole ha già girato e c’è ombra e, cosa più importante, non sta aspettando assolutamente nessuno, si bea solo degli schiamazzi dei bambini e dei pettegolezzi delle anziane, dello scrosciare dell’acqua della fontana in mezzo al parco e della mano di Lu Han che è appena arrivato e gli sta accarezzando i capelli.

A distanza di qualche mese, quando Oh Sehun e Lu Han avranno compiuto i sei mesi esatti di fidanzamento e Chanyeol e Baekhyun si saranno stancati di dirgli “Smettila di cercare di accoppiarci son i tuoi amici, non ha mai funzionato.. gne gne” facendogli il verso con una voce assurda e gracchiante che lui è sicuro di non possedere, si rende veramente conto che Lu Han non è un angelo.
Gli angeli hanno la pelle perfetta.
Eppure Lu Han, il suo angelo imperfetto, ha un adorabile neo sull’inguine, un adorabile neo che lui ama baciare.









Note Autore:
Terza fan fiction sugli EXO, giuro non le sto contando xD
Sarà divisa in due capitoli, il primo è, palesemente HunHan, perché era inconcepibile che io ancora non avessi scritto nulla su di loro :3
Senza dubbio questa è meno elaborata della precedente. Ci ho messo relativamente poco a scriverla e, come è ovvio, è abbastanza corta, bhò. Ne sono soddisfatta e questo va bene, credo xD
Grazie per chi ha letto e per chi recensirà/preferirà/ricorderà, quello che volete insomma xD
Mi scuso per eventuali errori, l’ho ricorretta ma potrebbe essermi sfuggito qualcosa :3
Oddio stavo quasi per dimenticarmi la mia frase tormentone, quella che metto sempre; Ogni critica è ben accetta, non posso far altro che migliorare!

L’ho detta e mi sento felice xD
Un bacione :*

Infinity~

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Capitolo 2
*** When I met a Demon ***








Do Kyungsoo amava l’ordine, il pulito e le cose ben organizzate.
Tutti lo sapevano dal gatto del vicino al cincillà della signora Kang all’angolo della via. TUTTI, nessuno escluso, sapevano che la sua giornata era programmata perfettamente.

Alle sei e ventinove minuti apriva gli occhi e quando la sveglia suonava, alle sei e trenta, si alzava; impiegava un totale di venti minuti sotto la doccia e dieci per sistemare i capelli, cinque minuti per mettere i vestiti che aveva meticolosamente scelto la sera prima e trentatré minuti per cucinare la colazione per lui e per il suo coinquilino, sette minuti per buttare suddetto giù dal letto e quindici minuti per mangiare fra i commenti assonnati di Tao.  Il resto delle giornata era scandito dal ticchettio dell’orologio da polso che gli indicava l’ora della lezione da seguire e dalle pagine di quaderno piene di appunti perfettamente scritti e in ordine caratterizzati dalla sua calligrafia morbida; dalle tre precise Kyungsoo indossa un grembiule chiaro e sforna dolci vari nella pasticceria degli Zii, dalle sette alle otto frequenta un corso di cucina e quando torna a casa il tempo di cucinare e mangiare, studia e alle undici è a letto.

Quella di Kyungsoo è una routine che si ripete da cinque anni, sei mesi e otto giorni, esattamente da quando ha lasciato sua madre e il suo nuovo amante a Goyang ed è andato nella capitale con il padre, il cuore in pezzi in una mano ed una logora valigia con i suoi effetti personali nell’altra; da quel momento era iniziata la sua fissazione per l’ordine e quando aveva detto al padre che voleva andare a vivere da solo quello gli aveva dato tutto il suo sostegno, anche perché la casa era troppo piccola per ospitare più di tre persone e Hei, la compagna di suo padre, era recentemente rimasta incinta dopo tante speranze e altrettanti problemi.

Proprio perché tutti conoscono questa sua ossessione per le cose programmate che alza un sopracciglio in un espressione puramente confusa, quando entra in casa e trova due paia di scarpe buttate alla rinfusa e una sacca da palestra gettata malamente in un angolo.
« Huang Zitao – urla per farsi sentire dal diretto interessato, che con molta probabilità è nella sua stanza – quante volte ti devo dire che quando non sei contento delle scarpe che hai scelto le devi rimettere a posto, ti pare il modo di tenere in ordine casa questo? » sbuffa, poi si accorge che sente ridere dalla stanza del minore, allora ruota gli occhi e si chiede cosa ci sia di così divertente da ridere; si dirige a passo spedito verso la stanza del minore segnandosi in mente di non preparargli più da mangiare per una settimana, solo nel caso stia ridendo di lui eh, anche se poi si dice che non sopporterebbe il casino e lo sporco che l’altro potrebbe creare nella sua preziosa e brillantissima cucina, quindi probabilmente gliela farà passare.
Tuttavia quando apre la porta Tao non è solo e non sta ridendo di lui. Nella stanza di Tao c’è un altro ragazzo, ma non si tratta di Minseok, il ragazzo che abita vicino, no, si tratta di un ragazzo totalmente nuovo e Kyugsoo rimane fisso a fissarlo, guarda per bene i suoi capelli biondi, la carnagione cappuccino e le labbra carnose, gli sale il pensiero che quelle sono labbra da baciare fino a quando non si perde la sensibilità delle proprie, ma scaccia subito il pensiero perché il ragazzo in questione si è girato a guardarlo e Kyungsoo si è perso nei suoi occhi, occhi neri come la pece, più profondi del mare adornati da un irresistibile taglio felino.
« Ben tornato a casa Kyungsoo ge, sei tornato prima del solito »
« No Tao, sono le otto » risponde senza guardarlo, la gola secca e la voce quasi un sussurro, il più piccolo sgrana gli occhi e si rivolge verso lo sconosciuto, dicendo qualcosa che riguarda il tempo e il divertimento, ma Kyungsoo non ne è così sicuro.
« Ge, JongIn si ferma a cena va bene? » Kyungsoo si riscuote, passa una mano sul viso per svegliarsi dallo stato di trance in cui è caduto, poi alza un sopracciglio, di nuovo.
« Chi è JongIn? » gli sfugge e si morde subito il labbro inferiore, è ovvio che JongIn è il ragazzo sconosciuto “Bella figura Kyugsoo” si congratula con se stesso mentre tenta un sorriso forzato, il ragaz- JongIn, si alza dal puff arancione dove era sprofondato e si avvicina il maggiore.
« Salve Do Kyungsoo, io sono Kim JongIn » Kyungsoo si trattiene dal tossire visto che si è strozzato con la sua stessa saliva, è un occhiolino quello che gli ha fatto JongIn? E quel sorrisino sbilenco?  Come lo deve interpretare?
« B-ben venuto JongIn-ssi, stai pure quanto vuoi » Balbetta lievemente e sposta lo sguardo da quello scuro di JongIn al tappeto leopardato che è davanti al letto di Tao.

« Ge » Kyungsoo alza gli occhi dal suo piatto e li fissa in quelli scuri di Tao.
« Dimmi » il sorriso forzato non fa piegare le labbra nella solita forma a cuore e scopre leggermente le gengive, dando un risultato non troppo bello, ma né Tao né Kim JongIn paiono accorgersene.
« JongIn Hyung resta a dormire qui, non è un problema vero? » Il maggiore cerca di prendere tempo bevendo dell’acqua, ma il liquido gli va di traverso quando lo sguardo gli cade sulle labbra di JongIn, labbra che sta ripulendo dal cioccolato leccando, tossisce lievemente e afferma che non c’è problema.

Kyungsoo spera di arrivarci all’alba, ci spera veramente, solo che poi Tao lascia lui e JongIn a lavare i piatti, “devo studiare” è stata la scusa, al maggiore è suonata più come “Non ne ho voglia, come sempre”; sarebbe anche andato bene, va bene sempre, invece JongIn si p gentilmente offerto di aiutarlo. Bella fregatura, ora si trova a lavare i piatti e a passarli a JongIn che li asciuga.
« Kyungsoo » lo chiama, il diretto interessato sobbalza e si gira a guardarlo mentre passa un ennesimo piatto sotto il getto caldo dell’acqua, JongIn lascia cadere il panno che ha in mano e intrappola il maggiore fra il lavandino e il suo corpo, Kyungsoo si gira di scatto e si maledice, perché adesso le labbra che ha fissato per tutta la sera sono a meno di cinque centimetri dalle sue.
« J-jongIn? » Sussurra, le labbra di JongIn sono davvero belle, pensa e stavolta il pensiero non lo scaccia perché è troppo occupato a constatare che si stanno avvicinando.

Nell’esatto momento in cui le labbra carnose di JongIn e le sue si incontrano e si incastrano perfettamente, Kyungsoo sa che non ne potrà più farne a meno, rimangono per interi minuti solo con le labbra di uno poggiate su quelle dell’altro gli occhi chiusi a bearsi della loro morbidezza. Poi JongIn si stacca leggermente e subito torna a baciarlo chiedendo l’accesso alla bocca dell’altro, Kyungsoo sa che non dovrebbe cedere a quel demone tentatore, ma si lascia trasportare aprendo un poco le labbra e permettendogli l’accesso, si baciano per minuti interi, Kyungsoo ha lasciato il piatto sul ripiano della cucina prima di farlo cadere, per poi arpionarsi al collo del minore, il quale gli ha afferrato saldamente i fianchi; Kyungsoo sospira leggermente lasciando le labbra di JongIn per respirare, ma questo lo segue chiedendone, esplicitamente, ancora. Kyungsoo non glielo nega.
« Volevo farlo da quando ti ho visto » gli sussurra JongIn nell’attimo in cui hanno ripreso aria prima di tornare a baciargli le labbra ormai rosse impedendo così a Kyungsoo di dirgli che anche lui lo aveva pensato.
Restano ore a baciarsi, senza fare nient’altro, si baciano e basta.

Quel demone tentatore di JongIn ha sconvolto la routine del pacato ed ordinato Kyungsoo e quest’ultimo non può che esserne contento.

« Vieni a trovarci quando vuoi Hyung » lo saluta Tao l’indomani mattina, JongIn sorride guardando Kyungsoo che sorride a sua volta.
« Si vieni pure quando vuoi » Sospira Kyungsoo sorridendo.
JongIn annuisce e, appena Tao annuncia che si farà una doccia e se ne va, JongIn lascia un ultimo bacio sulle labbra di Kyungsoo.
JongIn passerà molto tempo in quella casa.






Note Autore:
Seconda ed ultima parte di “Angel & Demon” Anche qui non ho molto da dire, ho ricorretto anche questa ma non prometto niente, proverò a ridargli una letta più tardi nel caso mi fosse sfuggito veramente qualcosa, ma spero di no, in caso provvederò a correggere immediatamente ^^
Anche questo è dedicato a Nettlewild che bellina pure in vacanza me sopporta [Quindi scusami per il Tao ovunque, ma io lo amo xD]  ♥
Ringrazio le persone che hanno letto e seguito ^^
Fatemi sapere se è stata così pessima xD
Alla prossima :*

infinity~

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