Angel & Demon di infinity (/viewuser.php?uid=174930)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** When I met an Angel ***
Capitolo 2: *** When I met a Demon ***
Capitolo 1 *** When I met an Angel ***
Dedico l’intera fan
fiction alla mia signora oscura.
Si Nettlewild, sto
parlando di te.
In attesa che tu mi
mandi al diavolo
per riempirti la testa
con gli EXO in qualsiasi momento io ti becchi libera.
Sappi che ti asmo tanto
♥
Oh Sehun ricorda i fatti di quel giorno in modo totalmente confuso,
eppure dannatamente limpido, ripensandoci gli saltano alla mente i
più piccoli dettagli che sul momento gli pareva di non aver
notato e che invece, a distanza di settimane, erano lì,
impressi a fuoco nella sua mente.
Ora, per capire bene quello che successe e che segnò Oh
Sehun così nel profondo bisogna ritornare ad alcune
settimane prima, quando ancora era quel ragazzo apatico e bellissimo
che tutte volevano e che nessuna aveva mai avuto, quando trattava le
persone come zerbini senza curarsi se esse erano più grandi
o più piccole di lui; che poi Oh Sehun, non era poi
così apatico, perché un sentimento lo
provava. Odio. Oh Sehun odiava tutti in egual modo, primi fra tutti i
suoi amici, loro li detestava sopra ogni altra cosa e non è
che non glielo dicesse, ma a loro andava bene così e chi era
lui per impedirglielo? In ogni caso, l’avvenimento che
cambiò così radicalmente la vita di Oh Sehun e
che lo scosse dallo stato di fredda indifferenza che aveva ricoperto il
suo cuore e la parte positiva dei suoi sentimenti, avvenne in un caldo
martedì estivo; era Agosto e il sole si stagliava nel cielo
opaco di smog della città, dopo tutto non ci si poteva
aspettare il limpido cielo della campagna dove era cresciuto con i
nonni in una metropoli; Faceva un caldo infernale e il canto delle
cicale risuonava assordante, l’asfalto era rovente e le
automobili rendevano l’aria irrespirabile, Oh Sehun era
seduto in un parco di una zona di Seul che non era solito frequentare,
sotto il sole mentre aspettava che Chanyeol, il suo
“amico” simpatico come un dito in un occhio,
arrivasse al loro appuntamento al buio; Si, perché a
Chanyeol non piaceva solo rompere l’anima a tutti gli esseri
in grado di respirare e produrre suoni per rispondere, al gigante
piaceva anche organizzare appuntamenti al buio insieme a quel nano del
fidanzato, Byun Baekhyun; Che poi più che appuntamenti erano
loro due che uscivano insieme e il maggiore che si portava un amico
random e la maggior parte delle volte li lasciavano da qualche parte
mentre si chiudevano in un posto qualsiasi dotato di porta a fare i
loro porci, in tutti i sensi, comodi. Fatto sta che erano venti minuti
che Oh Sehun stava aspettando, sperò vivamente che si
facesse vivo il prima possibile, così se ne sarebbe andato
da quella scomoda panchina assolata e dagli occhi indiscreti di ragazze
e bambini che lo fissavano neanche fosse un fenomeno da baraccone, non
hanno mai visto dei capelli rosa?
Quando Chanyeol arriva, dopo un abbondante ritardo e una carrellata di
imprecazioni da parte di Oh Sehun, si tira dietro Byun Baekhyun,
entrambi hanno le guance rosse, le pupille dilatate e i capelli
scompigliati, quindi ci sono solo due opzioni, o si erano dimenticati
di lui e si sono fatti mezza città di corsa oppure, cosa
più probabile, i loro porci comodi li hanno fatti prima di
andare da lui; in ogni caso non li perdonerà.
« Allora Baekhyun, quale dei tuoi amici hai portato,
moviamoci così me ne posso andare » Sehun
è schietto e veloce, non gli da neanche il tempo dei saluti,
la coppia sbuffa e portano il più piccolo a pensare se siano
sincronizzati in tutto ciò che fanno, poi pensa che
è ovvio che lo siano visto che quei due vivono in simbiosi.
« Non ho portato nessuno dei miei amici Oh Sehun,
semplicemente perché dobbiamo andare a prenderlo al bar dove
lavora » Sehun sbuffa e alza gli occhi al cielo, impreca
qualche animale inesistente, perché Chanyeol sarà
anche tonto ma è sicuro che i porcospini volanti non
esistono, il più piccolo fissa la coppia più
irritato di prima e con gli occhi iniettati di sangue.
« Allora portatemi a questo bar e finiamola » La
coppia ridacchia avendo solo il risultato di irritare ancora di
più l’irritatissimo Oh Sehun, il che non
è un bene solitamente visto che quest’ultimo tende
a girare i tacchi e a piantare in asso qualsivoglia essere vivente, ma
non quel giorno, perché ha aspettato cinquanta minuti sotto
il sole rovente e vuole proprio vederlo questo amico di Byun Baekhyun
che non si può presentare e che ha bisogno della scorta
« Se non è la regina ti sparo » Borbotta
piano ma abbastanza forte da farsi sentire dalla coppia che ridacchia
allegra.
« Vedrai Sehun, altro che regina » Il diretto
interessato grugnisce infastidito continuando a camminare.
« Smettila di cercare di accoppiarci son i tuoi amici, non ha
mai funzionato »
« Non è vero – fa il broncio Baekhyun
– con YiFan e Yixing.. »
« Si sono lasciati dopo due settimane » gli fa
notare alzando un sopracciglio, il più grande liquida il
discorso con uno strascicato “Questa è la volta
buona, entra qui”, Sehun sbuffa ancora, se non ha mai trovato
nessuno per conto suo figurati se poteva trovargli qualcuno quel nano
di Byun Baekhyun in un uscita a caso.
Poi lo vide e in quell’esatto momento la vita di Oh sehun
venne sconvolta, passava fra un tavolo e l’altro con estrema
agilità, i capelli biondi si muovevano seguendo i movimento
del capo, la fronte leggermente sudata faceva si che i capelli si
attaccassero ad essa, le gocce di sudore scendevano dalle tempie fino
al collo, i suoi occhi, Dio i suoi occhi, erano così belli,
incurvati all’insù a seguire quel sorriso che gli
increspava le labbra perfette che lasciavano scoperta una fila di denti
bianchissimi e delle fossette da baciare.
L’arido cuore di Oh Sehun palpitò forte, lo
sentì nelle orecchie una, due, tre volte, non sapeva quante
di preciso, sapeva solo che non era normale che il suo cuore battesse
così veloce, pensò di dire a Chanyeol di chiamare
un ambulanza perché stava avendo un attacco cardiaco, un
infarto, qualsiasi cosa potesse portare quel muscolo a pompare tanto
sangue, ma le sue labbra rimasero sigillate mentre ingoiava una valanga
di saliva.
Quando il ragazzo si girò a guardarli, Sehun si chiese come
doveva essere il suo viso visto da fuori, magari adesso era anche
rosso, sperò di no, perché Oh Sehun non era
arrossito neanche quando la prima ed ultima ragazza che gli era
piaciuta lo aveva preso e lo aveva baciato a sorpresa.
Quando il ragazzo gli sorrise fu sicuro di essere arrossito.
« Ho visto un angelo » sussurrò,
Baekhyun e Chanyeol avevano sorriso entusiasti.
« Baekhyun, stacco fra due minuti, aspettate solo un altro
pò okay? »
Il terreno sotto i piedi di Sehun si aprì, metaforicamente
parlando, quello? Quell’angelo era amico della pulce?
Oh sehun non si spiegava il perché a distanza di due
settimane il viso di Lu Han, l’angelo, la creatura celeste
scesa dal cielo, era ancora impresso così bene, quando a
malapena ricordava il volto dei genitori e, insomma, erano i genitori;
poi si risponde da solo e si dice che probabilmente è
perché lo pensa per metà della giornata e
l’altra metà la passa con lui. Si,
perché dove si gira c’è
l’angelo che gli sorride, che lo abbraccia, che gli
scompiglia i capelli o che muove le labbra perfette chiamando il suo
nome.
Sehun scuote la testa, deve riprendersi dai suoi pensieri,
perché i bambini lo guardano con sguardo stralunato e le
vecchiette si chiedono se non sia il caso di chiamare un ambulanza per
“Il-ragazzo-con-lo-sguardo-perso-che-fissa-da-venti-minuti-la-cacca-di-un-cane-sorridendo-come-un-ebete”.
Quando si rende conto che sta sorridendo, si sorprende da solo, si
tocca le guance come un pazzo e si fissa nello schermo del telefono per
tre minuti buoni; è seduto sulla stessa panchina
dell’altra volta, sempre in quella zona a lui quasi
totalmente estranea di Seul, solo che questa volta il sole ha
già girato e c’è ombra e, cosa
più importante, non sta aspettando assolutamente nessuno, si
bea solo degli schiamazzi dei bambini e dei pettegolezzi delle anziane,
dello scrosciare dell’acqua della fontana in mezzo al parco e
della mano di Lu Han che è appena arrivato e gli sta
accarezzando i capelli.
A distanza di qualche mese, quando Oh Sehun e Lu Han avranno compiuto i
sei mesi esatti di fidanzamento e Chanyeol e Baekhyun si saranno
stancati di dirgli “Smettila di cercare di accoppiarci son i
tuoi amici, non ha mai funzionato.. gne gne” facendogli il
verso con una voce assurda e gracchiante che lui è sicuro di
non possedere, si rende veramente conto che Lu Han non è un
angelo.
Gli angeli hanno la pelle perfetta.
Eppure Lu Han, il suo angelo imperfetto, ha un adorabile neo
sull’inguine, un adorabile neo che lui ama baciare.
Note Autore:
Terza fan fiction
sugli EXO, giuro non le sto contando xD
Sarà
divisa in due capitoli, il primo è, palesemente HunHan,
perché era inconcepibile che io ancora non avessi scritto
nulla su di loro :3
Senza dubbio questa
è meno elaborata della precedente. Ci ho messo relativamente
poco a scriverla e, come è ovvio, è abbastanza
corta, bhò. Ne sono soddisfatta e questo va bene, credo xD
Grazie per chi ha
letto e per chi
recensirà/preferirà/ricorderà, quello
che volete insomma xD
Mi scuso per
eventuali errori, l’ho ricorretta ma potrebbe essermi
sfuggito qualcosa :3
Oddio stavo quasi per
dimenticarmi la mia frase tormentone, quella che metto sempre; Ogni
critica è ben accetta, non posso far altro che migliorare!
L’ho detta
e mi sento felice xD
Un bacione :*
Infinity~
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Capitolo 2 *** When I met a Demon ***
Do Kyungsoo amava l’ordine, il pulito e le cose ben
organizzate.
Tutti lo sapevano dal gatto del vicino al cincillà della
signora Kang all’angolo della via. TUTTI, nessuno escluso,
sapevano che la sua giornata era programmata perfettamente.
Alle sei e ventinove minuti apriva gli occhi e quando la sveglia
suonava, alle sei e trenta, si alzava; impiegava un totale di venti
minuti sotto la doccia e dieci per sistemare i capelli, cinque minuti
per mettere i vestiti che aveva meticolosamente scelto la sera prima e
trentatré minuti per cucinare la colazione per lui e per il
suo coinquilino, sette minuti per buttare suddetto giù dal
letto e quindici minuti per mangiare fra i commenti assonnati di
Tao. Il resto delle giornata era scandito dal ticchettio
dell’orologio da polso che gli indicava l’ora della
lezione da seguire e dalle pagine di quaderno piene di appunti
perfettamente scritti e in ordine caratterizzati dalla sua calligrafia
morbida; dalle tre precise Kyungsoo indossa un grembiule chiaro e
sforna dolci vari nella pasticceria degli Zii, dalle sette alle otto
frequenta un corso di cucina e quando torna a casa il tempo di cucinare
e mangiare, studia e alle undici è a letto.
Quella di Kyungsoo è una routine che si ripete da cinque
anni, sei mesi e otto giorni, esattamente da quando ha lasciato sua
madre e il suo nuovo amante a Goyang ed è andato nella
capitale con il padre, il cuore in pezzi in una mano ed una logora
valigia con i suoi effetti personali nell’altra; da quel
momento era iniziata la sua fissazione per l’ordine e quando
aveva detto al padre che voleva andare a vivere da solo quello gli
aveva dato tutto il suo sostegno, anche perché la casa era
troppo piccola per ospitare più di tre persone e Hei, la
compagna di suo padre, era recentemente rimasta incinta dopo tante
speranze e altrettanti problemi.
Proprio perché tutti conoscono questa sua ossessione per le
cose programmate che alza un sopracciglio in un espressione puramente
confusa, quando entra in casa e trova due paia di scarpe buttate alla
rinfusa e una sacca da palestra gettata malamente in un angolo.
« Huang Zitao – urla per farsi sentire dal diretto
interessato, che con molta probabilità è nella
sua stanza – quante volte ti devo dire che quando non sei
contento delle scarpe che hai scelto le devi rimettere a posto, ti pare
il modo di tenere in ordine casa questo? » sbuffa, poi si
accorge che sente ridere dalla stanza del minore, allora ruota gli
occhi e si chiede cosa ci sia di così divertente da ridere;
si dirige a passo spedito verso la stanza del minore segnandosi in
mente di non preparargli più da mangiare per una settimana,
solo nel caso stia ridendo di lui eh, anche se poi si dice che non
sopporterebbe il casino e lo sporco che l’altro potrebbe
creare nella sua preziosa e brillantissima cucina, quindi probabilmente
gliela farà passare.
Tuttavia quando apre la porta Tao non è solo e non sta
ridendo di lui. Nella stanza di Tao c’è un altro
ragazzo, ma non si tratta di Minseok, il ragazzo che abita vicino, no,
si tratta di un ragazzo totalmente nuovo e Kyugsoo rimane fisso a
fissarlo, guarda per bene i suoi capelli biondi, la carnagione
cappuccino e le labbra carnose, gli sale il pensiero che quelle sono
labbra da baciare fino a quando non si perde la sensibilità
delle proprie, ma scaccia subito il pensiero perché il
ragazzo in questione si è girato a guardarlo e Kyungsoo si
è perso nei suoi occhi, occhi neri come la pece,
più profondi del mare adornati da un irresistibile taglio
felino.
« Ben tornato a casa Kyungsoo ge, sei tornato prima del
solito »
« No Tao, sono le otto » risponde senza guardarlo,
la gola secca e la voce quasi un sussurro, il più piccolo
sgrana gli occhi e si rivolge verso lo sconosciuto, dicendo qualcosa
che riguarda il tempo e il divertimento, ma Kyungsoo non ne
è così sicuro.
« Ge, JongIn si ferma a cena va bene? » Kyungsoo si
riscuote, passa una mano sul viso per svegliarsi dallo stato di trance
in cui è caduto, poi alza un sopracciglio, di nuovo.
« Chi è JongIn? » gli sfugge e si morde
subito il labbro inferiore, è ovvio che JongIn è
il ragazzo sconosciuto “Bella figura Kyugsoo” si
congratula con se stesso mentre tenta un sorriso forzato, il ragaz-
JongIn, si alza dal puff arancione dove era sprofondato e si avvicina
il maggiore.
« Salve Do Kyungsoo, io sono Kim JongIn » Kyungsoo
si trattiene dal tossire visto che si è strozzato con la sua
stessa saliva, è un occhiolino quello che gli ha fatto
JongIn? E quel sorrisino sbilenco? Come lo deve interpretare?
« B-ben venuto JongIn-ssi, stai pure quanto vuoi »
Balbetta lievemente e sposta lo sguardo da quello scuro di JongIn al
tappeto leopardato che è davanti al letto di Tao.
« Ge » Kyungsoo alza gli occhi dal suo piatto e li
fissa in quelli scuri di Tao.
« Dimmi » il sorriso forzato non fa piegare le
labbra nella solita forma a cuore e scopre leggermente le gengive,
dando un risultato non troppo bello, ma né Tao né
Kim JongIn paiono accorgersene.
« JongIn Hyung resta a dormire qui, non è un
problema vero? » Il maggiore cerca di prendere tempo bevendo
dell’acqua, ma il liquido gli va di traverso quando lo
sguardo gli cade sulle labbra di JongIn, labbra che sta ripulendo dal
cioccolato leccando, tossisce lievemente e afferma che non
c’è problema.
Kyungsoo spera di arrivarci all’alba, ci spera veramente,
solo che poi Tao lascia lui e JongIn a lavare i piatti, “devo
studiare” è stata la scusa, al maggiore
è suonata più come “Non ne ho voglia,
come sempre”; sarebbe anche andato bene, va bene sempre,
invece JongIn si p gentilmente offerto di aiutarlo. Bella fregatura,
ora si trova a lavare i piatti e a passarli a JongIn che li asciuga.
« Kyungsoo » lo chiama, il diretto interessato
sobbalza e si gira a guardarlo mentre passa un ennesimo piatto sotto il
getto caldo dell’acqua, JongIn lascia cadere il panno che ha
in mano e intrappola il maggiore fra il lavandino e il suo corpo,
Kyungsoo si gira di scatto e si maledice, perché adesso le
labbra che ha fissato per tutta la sera sono a meno di cinque
centimetri dalle sue.
« J-jongIn? » Sussurra, le labbra di JongIn sono
davvero belle, pensa e stavolta il pensiero non lo scaccia
perché è troppo occupato a constatare che si
stanno avvicinando.
Nell’esatto momento in cui le labbra carnose di JongIn e le
sue si incontrano e si incastrano perfettamente, Kyungsoo sa che non ne
potrà più farne a meno, rimangono per interi
minuti solo con le labbra di uno poggiate su quelle
dell’altro gli occhi chiusi a bearsi della loro morbidezza.
Poi JongIn si stacca leggermente e subito torna a baciarlo chiedendo
l’accesso alla bocca dell’altro, Kyungsoo sa che
non dovrebbe cedere a quel demone tentatore, ma si lascia trasportare
aprendo un poco le labbra e permettendogli l’accesso, si
baciano per minuti interi, Kyungsoo ha lasciato il piatto sul ripiano
della cucina prima di farlo cadere, per poi arpionarsi al collo del
minore, il quale gli ha afferrato saldamente i fianchi; Kyungsoo
sospira leggermente lasciando le labbra di JongIn per respirare, ma
questo lo segue chiedendone, esplicitamente, ancora. Kyungsoo non
glielo nega.
« Volevo farlo da quando ti ho visto » gli sussurra
JongIn nell’attimo in cui hanno ripreso aria prima di tornare
a baciargli le labbra ormai rosse impedendo così a Kyungsoo
di dirgli che anche lui lo aveva pensato.
Restano ore a baciarsi, senza fare nient’altro, si baciano e
basta.
Quel demone tentatore di JongIn ha sconvolto la routine del pacato ed
ordinato Kyungsoo e quest’ultimo non può che
esserne contento.
« Vieni a trovarci quando vuoi Hyung » lo saluta
Tao l’indomani mattina, JongIn sorride guardando Kyungsoo che
sorride a sua volta.
« Si vieni pure quando vuoi » Sospira Kyungsoo
sorridendo.
JongIn annuisce e, appena Tao annuncia che si farà una
doccia e se ne va, JongIn lascia un ultimo bacio sulle labbra di
Kyungsoo.
JongIn passerà molto tempo in quella casa.
Note Autore:
Seconda ed ultima
parte di “Angel & Demon” Anche qui non ho
molto da dire, ho ricorretto anche questa ma non prometto niente,
proverò a ridargli una letta più tardi nel caso
mi fosse sfuggito veramente qualcosa, ma spero di no, in caso
provvederò a correggere immediatamente ^^
Anche questo
è dedicato a Nettlewild che bellina pure in vacanza me
sopporta [Quindi scusami per il Tao ovunque, ma io lo amo xD]
♥
Ringrazio le persone
che hanno letto e seguito ^^
Fatemi sapere se
è stata così pessima xD
Alla prossima :*
infinity~
|
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