Irresistible Temptetion

di Peter_Sweetness_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Strange..very strange... ***
Capitolo 2: *** A strange meeting ***
Capitolo 3: *** Only the destiny ***
Capitolo 4: *** We are fucking ***
Capitolo 5: *** Red eyes ***
Capitolo 6: *** They were to stop as soon as possible ***
Capitolo 7: *** That guy should cover more.. ***
Capitolo 8: *** Who were those people? ***
Capitolo 9: *** Blinders ***
Capitolo 10: *** I really want to kiss you ***
Capitolo 11: *** Do you take me around? ***
Capitolo 12: *** If I won't have you, nobody will have you ***
Capitolo 13: *** Danger... ***
Capitolo 14: *** Trust me... ***
Capitolo 15: *** What appens to me...? ***
Capitolo 16: *** Trouble on the Orizon... ***
Capitolo 17: *** Why I draw only trouble? ***
Capitolo 18: *** Return to the origins ***



Capitolo 1
*** Strange..very strange... ***


 





 



 

Diana’s Pov:
 

 
“Mettete tutto là!” gridai mentre la mia socia si dannava l’anima a dare ordini a destra e a manca. “No, idiota! I vasi antichi non vicino alla porta dove si possono rompere!”. Avevamo aperto da poco il nostro negozio e l’inaugurazione era fra due giorni, ditemi come saremmo arrivate con tutte le cose a posto con questi fattorini del cavolo? Come si fa a mettere i vasi Ming vicino alla porta: una porta che la gente apre per entrare, nemmeno fosse quelle sul retro, dannazione! Guardai la mia socia sospirando: i nostri nuovi garzoni non sarebbero arrivati a domattina.
 
Erano da licenziare, ora. Ma a chi spettava l’onore stavolta?
 
 
 
 
Summer’s Pov:
 
 
Questi fattorini non servono a nulla, facevamo prima a mettere a posto tutto noi. Stavamo dando ordini peggio dei comandati militari e conoscendomi tra poco sarei esplosa, la mia pazienza ha un limite molto basso. “Idiota è la terza volta che ti dico che quello scatolone va laggiù!” disse la mia socia sbuffando.
Sono veramente degli idioti. La guardai, ormai era al limite anche lei, lo sentivo.
“Diana, vieni qui un attimo” la chiamai. Lei mi guardò e poi si avvicinò. Si, stavamo pensando la stessa cosa.
“Si, hai ragione sono da licenziare” dissi io mentre lei guardava che non combinassero altri danni.
Ma proprio a noi dovevano capitare i fattorini più idioti della città?
“A chi l’onore?” chiese esasperata.
“Tu sei la più vecchia, quindi tocca a te” dissi sorridente.
“Lo sai che non vale questa cosa dell’età” disse lei per poi tornare a guardare i fattorini.
“Per me vale” dissi per poi essere interrotta dalla mia socia che gridava contro a un fattorino:“Stai attento, sono cose fragili!”. Lei si voltò verso di me. “Eh va bene, lo faccio io” disse.
Si avvicinò ai due fattorini, che erano intenti ad appoggiare gli scatoloni. “Grazie per il vostro lavoro, ma non ci servite più” disse molto diplomaticamente, strano per una come lei.
 
I due fattorini se ne andarono, così potemmo iniziare a mettere a posto il negozio come pareva a noi.
 
 
 
 
 
Diana’s Pov:
 
 
Lo sapevo. Era ovvio, scontato: toccava a me. Avevo dovuto fare io la poliziotta cattiva con quei due poveri idioti. Io, Diana Harkness, era scontato. Lo avrei dovuto sapere. Lodai il cielo ringraziando la mia socia per avermi dato l’ordine di eliminare quei due o saremmo diventate due belve.
Avevo cercato di mantenere il controllo e non mettermi a urlare, avevo cercato. Ma non ce l’avevo fatta: era più forte di me. Odiavo il mio carattere poco paziente e stavo cercando di essere più diplomatica..si era visto il risultato..però..
 
“Diana, dove li mettiamo adesso?” mi strinsi nelle spalle e le sorrisi. “Mettili dove vuoi, Sum. Mi fido di te” la lasciai sorridente nello spazio che avrebbe ospitato tutte i manufatti e gli oggetti d’antiquariato che avevamo racimolato. Entrai nel magazzino e tutta la mia rabbia mi abbandonò mentre le mie narici venivano invase dall’odore di antico dei tomi, dalla consapevolezza di essere in mezzo a tutte quegli oggetti preziosi che la gente pian piano stava dimenticando. Adoravo il mio lavoro come Summer…ma non sopportava tutte quelle fisse, dove dicevano che dovevamo avere per forza dei dipendenti, che palle!

E per cosa poi? Per mandarci in rovina? La compagnia si chiamava ‘A leap in time’ e non ‘Come distruggere il tempo in quattro semplici mosse’!!!

Involontariamente urtai uno di quei preziosismi vasi Ming con il gomito e lo vidi cadere a terra e rompersi in mille pezzi sul pavimento. Era pieno di cocci. “Diana!”. Summer era dietro di me e mi stava guardando allibita. Anche se non leggevo nel pensiero, sapevo già cosa le frullava in quella testolina acuta come lo era la sua: perché non l’hai preso?

“Non lo so, Sum. Non lo so..”  guardai con sguardo assente i cocci sul pavimento. Non avevo fermato quel vaso, avevo lasciato che cadesse a terra, non avevo mosso un muscolo.
“Ehi, Diana adesso raccogliamo i cocci e poi mi spieghi che cosa ti è preso..” annuii, aveva tutte le ragioni ad essere insomma..incazzata, si.
 
Pulimmo tutto e chiudemmo il posto, guidai fino a casa e poi dissi a Diana che volevo rimanere un po’ da sola. Non capivo cosa mi stesse succedendo. Ma lei lo sapeva già, giusto?
 
 
 
 
Summer’s Pov:


Non avevo la minima idea di cosa stesse succedendo. Dopo che Diana andò a casa, io me ne andai nel bosco. Avevo bisogno di stare completamente in solitudine. Dovevo capire cosa ci stava succedendo.
Diana era strana e nemmeno io ero riuscita a capire cosa le succedeva e la cosa era molto strana, io che riesco a leggere chiunque.
Arrivai al bosco in poco tempo e poi iniziare a camminare. Diana non era l’unica essere strana, anche io non mi sentivo nel pieno delle forze. Così la chiamai. “Diana vieni subito al bosco, ti devo parlare” dissi chiudendo subito la chiamata. Dopo pochi secondi la vidi arrivare.
 
“Cos’è successo?” mi chiese preoccupata.
“C’è qualcosa che non va. Prima non sono riusciva a leggerti e la cosa è alquanto strana” dissi iniziando a girare in tondo.
 “Aspetta” disse guardandomi. Ci fissammo per qualche minuto senza risultati. “Allora?” mi chiese.
“Allora che?” chiesi.
“Non sei riuscita a leggere cosa ti dicevo?” chiese incredula.
 “Non ho sentito nulla” dissi.
“E’ una cosa impossibile. Riproviamo” disse guardandomi.
Io la fissai e cercai di concentrarmi con tutte le mie forze, le quali stavano calando molto velocemente, ma almeno riuscì a leggere qualcosa. “Hai…sete?” chiesi per poi lasciarmi cadere per terra.
“Sum cos’hai?” mi chiese Diana abbassandosi alla mia altezza.
“Le mie forze sono sparite, non ne ho più” disse guardandola preoccupata.
 “Allora succede anche a te” disse alzandosi.
 “Cosa?” chiesi confusa.
“Hai fame. Anche io avevo fame e sono andata a caccia” disse guardandomi.
 “Ma. Diana, non puoi andare a caccia in pieno giorno. Abbiamo i nostri orari e se qualcuno ti avesse vista” dissi ma fui interrotta da lei.
“Non ti preoccupare, lo sai che sto attenta” disse tranquillizzandomi.
 “Comunque c’è qualcosa che non quadra. Non abbiamo mai avuto fame durante il giorno, ma solo di notte come solito” dissi alzandomi.
“Io che faccio fatica a leggere, tu che non hai più i riflessi pronti. E’ una cosa preoccupante?” le chiesi.
 “Non lo so” disse guardandomi preoccupata.
 
Nessuna delle due aveva la minima idea di cosa stesse succedendo, ma di sicura non era una cosa bella.
 
 

 







 !!!Our space crazy!!!
 

 
Ciao, sono Mia. Oggi ho pubblicato io..questo vuol dire che vi tocca sorbirvi le mie scemate, adesso! lol
No, seriamente..ci siamo fatte in quattro per scrivere e passarci i capitoli..ed io per fare il banner. Ora, dovete dirci cosa ne pensate della storia, però! Eggià, tocca a voi, ragazze! Recensite e fateci sapere! Così la portiamo avanti..ok, bhe…sono le 11.23 e sto seriamente rischiando di fare un pata-track. Ergo: sto morendo di sonno e sono consapevole delle mie azioni come un bradipo in letargo..perché i bradipi vanno in letargo? BHO! Bhe, dopo quest’ultima cavolata me voy a Mexico-city!
Nono, vado solo a fare tanti bei sogni. Grazie per aver letto e lasciateci qualche recensione, please? Ok? Ok.
 
!Hasta luego!
 
Mia e Ele xx
 
[...]


p.s: Mia e Ele xx?? Ma che cazzo di vanitosa! Ma chi sono io Zayn Malik??! Riproviamo:
 
Ele e Mia xx
 
Pps: MOLTO MEGLIO! AHAHAHAHHAHA  ;)

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Capitolo 2
*** A strange meeting ***


 








Liam’s Pov:

“Lou” mi guardò mentre si mordeva un labbro, era pensieroso. 
“Uhm?” picchiettai le dita sul cruscotto, non sapendo da dove cominciare. 
“Dici che abbiamo fatto bene ad andarcene..così? Senza dire nulla a Niall, Zayn e Hazza?” 
“Si” rispose tornando a guardare la strada. “Poi, non ce ne siamo andati senza dire nulla” disse facendomi il verso. “Abbiamo lasciato un biglietto! Sanno leggere, no?” risi.
“Certo, bel modo di salutare dopo due anni di convivenza: un post stick attaccato sul frigo..wow!” dissi sarcastico.
“Eddai, Liam!” alzai le mani in alto. 
“Ok, ok..ero d’accordo anche io..o almeno lo credevo fino ad ora” puntualizzai, non mi piaceva per niente questa sua idea folle di andare a farsi una vacanza a Londra. 


FLASCHBACK:

Sentii un rumore provenire dalla cucina e mi alzai per andare a vedere. Forse era solamente Dusty, il gatto nero di Harry, invece, vidi una sagoma scura in piedi davanti alla porta. Accesi la luce.
“Louis??!” 
Si portò un dito sulle labbra. “Zitto!” era vestito e teneva in spalla un borsone..ma cos..?
“Che cosa ci fai con un borsone..” sfilai il cellulare dalla tasca e lessi il display. “alle quattro del mattino?” chiesi incrociando le braccia sul petto. 
“Parto” 
“CHE COSA?!” 
“Si, sai parto! Non vado a coltivare carote, Liam!” mi passai una mano sulla fronte: era troppo troppo presto per il mio povero cervello. 
“Allora, vengo con te” stavolta fu lui a urlare:
“CHE COSA??!” lo mollai sul pianerottolo, corsi in camera mia e di Zayn, presi uno zaino e buttai dentro tutte le mie cose, tornai cinque minuti dopo da Louis, che ancora fissava ad occhi sgranati le scale.
“E dove pensi di andare con quello??!” chiese indicando lo zaino.
“A coltivare, carote!” risposi, uscendo fuori e saltando a bordo della sua macchina. 
“No, tu non vieni” scossi la testa, senza accennare a muovermi. “E’ un viaggio in solitario!” 
“Si dice in ‘solitudine’, Louis” sbuffò con una faccia da ‘è lo stesso’, sorrisi. “E poi non ti mollo da solo..chissà in che pasticci andresti a cacciarti!” 
Salì a bordo sbuffando e mise in moto. “Se proprio non te ne vuoi andare” feci di no. “Vieni allora! SI PARTE PER L’AVVENTURAAA!” urlò e sgommò a tutta velocità in strada, mi aggrappai alla portiera. Si, sarebbe stata proprio un’avventura.

FINE FLASHBACK.


“Oh, eccoci siamo arrivati” notò Louis, parcheggiò davanti alla nostra nuova casa e mi guardò spalancando le braccia davanti alla proprietà. “Allora? Non è splendida?” 
Mi guardai intorno e dovevo ammettere che era davvero bella, ma..”Non è un po’ troppo isolata?” chiesi arricciando il naso.
“Ma va! Abbiamo dei vicini” indicò la casa in fondo alla strada, dietro di quella c’era solo un fitto bosco. Rabbrividii per il freddo: faceva troppo freddo! “Andiamo a fare amicizia!” annuì e lo seguii, in fondo non avevamo nulla da fare. 




Diana’s Pov:

“Diana, finiscila!” mi urlò Summer esasperata, erano due ore che provavo e provavo senza tregua. Chiusi la mano a pugno ancora una volta: ma niente. Non accadeva niente!
“Scusa, Sum” dissi distratta continuando a fissare quei cocci sul tavolino. I cocci iniziarono a tremolare e m’illuminai, forse ci ero riuscita. “Ma vaffanculo!” imprecai vedendoli ricadere al loro posto.
“Dai adesso basta, calmati” mi disse, la fulminai alzandomi dalla poltrona. 
“Come faccio a calmarmi??! Non ci riesco più! E mi dici di calmarmi??!!! Summer, sei preoccupata anche tu: non è il momento di controllarsi. Fatti prendere dal panico!” la vidi sbattere sul tavolino la rivista e precipitarsi in tempo zero alla porta: avevano suonato. 
“Due ragazzi” mi disse sorridente. Sospirai, lo sapevo: sentivo i loro cuori battere da qui. “Sono molto carini”alzai lo sguardo a quelle parole..erano una minaccia. “Devono avere..” sbuffai e l’affiancai aprendo, finalmente, la porta.Erano due ragazzi castani molto belli . In vita mia ne avevo visti tanti di ragazzi carini..ma loro..cavolo! E poi i loro occhi erano blu come le acque più profonde dell’oceano e scuri e caldi come la cioccolata. Vidi Summer sorridere. Aveva sentito, le tirai una gomitata. Fanculo Summer! Rise. 

“Ciao” disse il ragazzo dagli occhi blu, sembrava un tipetto esuberante. 
“Ciao” rispose subito Summer. 
“Si..ciao” risposi, ma cosa le prendeva a Summer? 
“Io sono Louis” continuò indicandosi “ed io Liam” disse l’altro sfoggiando una fila di denti bianchi e perfetti. Mi ritrovai incatenata a quelle iridi scure , tutto a un tratto non volevo più che se ne andassero, non volevo interrompere il contatto visivo. Non potevo. Io non volevo farlo..Scossi rapida la testa. Cosa era stato? 
“Io sono Summer” disse Summer porgendogli una mano, la fermai e lei annuì sotto lo sguardo perplesso di Louis e Liam. 
“Io Diana, piacere” dissi sforzandomi di soffocare la mia ira. Ma i miei occhi parlavano per me e Summer sapeva che ero arrabbiata, e tanto! 
“Ci siamo appena trasferiti” spiegò Liam “In quella casa laggiù” proseguì Louis con un sorriso a trentadue denti. 
“Ah..evviva!” dissi con ironia, Summer mi trucidò con lo sguardo, sbuffai. 
“Diana sii gentile” anche i suoi avevano delle sfaccettature rosse, adesso…bene. 
“Vi fermerete a lungo?” domandai spazientita fissando con ansia la loro casa. 
“Per un po’..” risposero, di male in peggio..
“Si, bhe..è stato un piacere conoscervi” borbottai, entrando in casa e una volta dentro arrivai in una falcata alla finestra aperta delle mia stanza al piano di sopra: mi lanciai fuori e scalai l’albero, rimanendo in piedi su un ramo a fissarli per parecchi secondi. Saltai ad altri rami e in breve arrivai dentro a casa loro da una finestra aperta al piano superiore: era un bagno. Era ora di fare un po’ di ricerche alla vecchia maniera..




Summer’s Pov:

Santo dio Diana, non puoi lasciarmi da sola con questi due. Pensano che tu sia strana e hanno pure ragione!
“Scusatela, oggi non si sente molto bene” dissi sorridente mentre rimasi incantata in quelle iridi blu, come se mi fossi tuffata in un oceano. I miei occhi castani misti dorati erano incatenati ai suoi color oceano e non potevo, o meglio, non volevo interrompere il contatto visivo. Fu Liam a riportarmi alla normalità.
“Tranquilla, non ti preoccupare” disse sorridendo.
“Venite dentro” dissi facendoli entrare in casa. Entrarono e quando Louis mi passò di fianco, respirai a pieni polmoni il suo odore. Summer calmati, non puoi. Loro non hanno fatto niente.
Tenni gli occhi chiusi per qualche istante, con quello che stavo provando sicuramente avevano cambiato colore, dovevo farli tornare normali.
Una volta calmata, li raggiunsi in salotto e mi spuntò un sorriso sul volto: avevo sentito i pensieri di Louis e non potevo fare altro che sorridere.  Liam invece era spaesato, come se non volesse essere qui.
“Come mai siete venuti qui a Londra?” chiesi sedendomi di fronte a loro.
“Bhe questo qui” disse Liam indicando con la testa Louis “voleva fare una specie di vacanza da solo, ma conoscendolo avrebbe sicuramente combinato qualche casino.”
“No ma grazie per la fiducia” disse Louis per poi sorridere. Quel sorriso, era la perfezione esattamente come il ragazzo a cui apparteneva. No ma, che cazzo sto dicendo.
“I tuoi occhi..” disse Louis guardandomi.
“Cosa?” chiesi un po’ spaesata. Quel ragazzo mi faceva uno strano effetto.
“I tuoi occhi, hanno cambiato colore” disse Louis dubbioso.
“Oh sarà colpa della luce” mentii.
Dovevo calmarmi ora, ma era impossibile. Sentivo i loro pensieri e non riuscivo a stare calma.
Diana, ti prego torna prima che se vadano.





Louis’s Pov:

Queste due ragazze, devo ammettere sono molto carine ma anche molto strane. Dopo tutto, non è stato un grande sbaglio venire qua. Si, mi dispiace aver lasciato Niall, Zayn e Harry ma avevo bisogno di cambiare aria.
Questa Summer,  è molto carina e poi i suoi occhi sono diversi in un certo senso. Non ne ho mai visti di questo colore e devo ammettere che sono molto belli. Sul suo volto comparve un sorriso, un perfetto sorriso.
“Bhe, direi che sia ora di andare” disse Liam alzandosi. Eh no caro, per una volta che ci sono due ragazze te ne vuoi andare?! Guardai Summer un momento, sembrava preoccupata.
“Aspettate un momento, vado a vedere se Diana sta meglio così vi viene a salutare” disse alzandosi e dirigendosi a passi veloci al piano di sopra.




Summer’s Pov:

Merda Diana, dove sei? Entrai in camera sua e c’era la finestra spalancata. Proprio ora doveva andare nella casa dei nostri nuovi vicini?! Saltai sull’albero di fronte alla finestra e in poco tempo arrivai nella casa. Entrai in una stanza, un bagno per la precisione.
“Diana” cercai di chiamarla ma non mi rispondeva.
Sentivo i suoi pensieri, era qui vicino. Andai al piano inferiore e la trovai a frugare in un mobile.
“Diana, ma cavolo stai facendo?” le chiese arrabbiata.
“Sum sei tu” disse lei girandosi. “Che ci fai qui?” continuò.
“Liam e Louis vogliono tornare a casa loro ma gli ho chiesto di aspettare un minuto così tu li saluti” dissi guardandola.
“E perché?” chiese lei scocciata.
“Perché sono due ragazzi molto carini che pensano che siamo ragazze molto carine, quindi vorrei fare bella figura con loro se non ti dispiace” dissi guardandola. “Ora andiamo” continuai.
Lei mi seguì sbuffando e in pochi secondi eravamo di nuovo a casa nostra. Scendemmo di sotto, dove Liam e Louis erano ancora seduti sul divano. Appena ci videro, si alzarono e si diressero verso la porta.
“Bhe, buona permanenza” dissi sorridente mentre aprivo la porta.
“Sto cavolo, andatevene subito” pensò Diana e gli detti una gomitata sotto lo sguardo interrogativo di Louis.
“Grazie” disse Liam uscendo.
“Speriamo di rincontrarci” disse Louis guardandomi sorridente.
Stavo per impazzire di nuovo, il mio autocontrollo stava andando a puttane.
“Noi siamo qui, sai dove trovarci” dissi sorridendogli e ancora una volta mi persi in quell’oceano azzurro e limpido. Diana se ne accorse e prese in mano la situazione.
“Si si ciao” disse chiudendo la porta in faccia a Louis.
Non riuscivo a togliermi dalla testa quegli occhi color oceano e quel sorriso dolce e rassicurante. Scrollai la testa. Che diavolo mi stava succedendo?









!!!Our space crazy!!!

Salve bella gente, sono Eleonora, ma mi metterò sempre con Ele.
Oggi tocca a me ad aggiornare, quindi vi subirete le mi esclerate HAHAHAHAHAHAHAH non vi spaventate, sclero all day and all night *fa mozze truzze alla Zayn Malik*
Siamo arrivate già al secondo capitolo e io e la mia cara socia Mia ci siamo fatte in otto per passarci i capitoli.
Quindi ora sta a voi: leggete e lasciateci una bella recensione *fa occhi da cucciolo*
Vi faccio presente che quella prociona in prognosi riservata mi ha mandato un messaggio alle due e meza di notte dicendomi che stava scrivendo l'inizio di questo capitolo.
In pratica ci stia facnedo veramente in otto per voi.
Bene, con l'arrivo in città di questi due bei ragazzuoli, le nostre Diana e Summer non si sentono per niente bene.
Che cosa starà succedendo? Boh chi lo sa, noi dobbiamo ancora continuare a scrivere, è un mistero anche per noi.
Dopo quest'ultima cavolata che è uscita dalla mia mente pazza, vi saluto.

Verso l'inifinito e oltre *poof*

Mia ed Ele xx

p.s. volevamo ringraziare chi ha recensito nel primo capitolo e chi ha messo la storia tra i preferiti, seguite e ricordate. Grazieeeee! 

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Capitolo 3
*** Only the destiny ***


 

 

 
 
Diana’s Pov:
 

“Ok” esordì una volta che quei due se ne furono andati. “Perché eri così accomodante con quelli?” chiesi con tutta la calma che riuscivo ad avere.
Summer scattò in piedi. “Che cosa stai dicendo? Sono solo ragazzi!”
“Si, e guarda caso: arrivano loro in città e noi iniziamo a perdere colpi, come lo spieghi questo?” incrociai le braccia sul petto.
“Coincidenza? Non vorrai dirmi che pensi sia colpa loro, Diana…” in effetti era ridicolo..ma qualcosa mi diceva che non dovevo fidarmi di quelli.  “Andiamo, erano più confusi del Brucaliffo!” risi.
“Forse mi sono lasciata prendere la mano..” ma no era colpa mia se volevo solo proteggerla!
“Diana” mi sorrise e i suoi occhi tornarono normali. “lo so…ma” sbuffai e corsi alla finestra. Summer era già dietro di me quando mi voltai. “Dove stai andando?” sorrisi e la vidi sbarrare gli occhi. “Diana” disse dura. “non puoi farlo” risi.
“Oh, posso eccome” saltai di sotto e cominciai a correre, seguendo la loro scia. Vediamo chi cavolo sono questi Louis Tomlinson e Liam Payne.
 
 


Summer’s Pov:

Quella ragazza è una causa persa. Sarà più vecchia di me, ma io almeno non sono così impulsiva.
Uscì di casa e andai nel bosco. Andai sull’albero più alto che si trovava nel centro del bosco e mi sedetti su un ramo.
Forse Diana aveva ragione, forse era colpa di quei ragazzi se non eravamo più quelle di prima. In effetti, erano arrivati in città da questa mattina e noi abbiamo iniziato a perder colpi proprio questa mattina.
E poi il fatto che non riuscissi a non guardare Louis. Mi bastava guardare i suoi occhi color oceano per mandare il mio autocontrollo a puttane. Il suo sorriso così dolce e sincero mi faceva perdere lucidità, lui per intero mi faceva perdere lucidità.
In tutti i miei anni di vita ho visto molti ragazzi carini ma lui. Lui era uno di quei ragazzi che non hanno bisogno di togliersi la maglietta per essere sexy. Dio ma che cazzo sto pensando!
Alzai lo sguardo al sole che ormai stava scomparendo sotto l’orizzonte. Voltai lo sguardo in basso e vidi le foglie muoversi leggermente. Sentì la porta di casa chiudersi e iniziai a sentire i suoi pensieri. Il sole stava calando e Diana era tornata, questo voleva dire solo una cosa: la caccia era aperta.
 
 
 


Liam’s Pov:
 
“Bhe, simpatica!” disse Louis offeso buttandosi sul divano, scoppiai a ridere. Era ancora offeso con Diana perché gli aveva sbattuto la porta in faccia. “Cercavo solo di essere gentile..”
“Si, e invadente” mi fulminò. “Dai, Louis..siamo appena arrivati e volevi praticamente rimanere lì a casa loro! Ha fatto bene a buttarti fuori!”
“Però, sono molto strane..” annuii aveva ragione, erano davvero delle strane ragazze quelle Summer e Diana. Diana era molto carina. Sorrisi. “Ti piace Diana?” arrossii abbassando la testa. “E’ molto carina..” disse assorto.
“Diana?” chiesi un po’ infastidito. Rise.
“No, Summer…” hai capito il nostro Lou! “I suoi occhi…erano..prima erano castani dorati e poi..mogano..quasi rossi!” lo guardai confuso.
“Ma va! Sarà stata solo una tua impressione Lou. Non sono mica vampire!” ridemmo fino alle lacrime.
 
“Certo..” mugugnò Louis poco convinto andando a farsi una doccia, scossi la testa e mi misi ai fornelli: Louis odiava cucinare e per qui avrei cucinato io.
Preparai la cena e poi mi parve di aver visto Diana rientrare in casa..ma non poteva essere lei, era stato troppo veloce. Mi diedi dello stupido e servii la cena in tavola chiamando Louis che mi rispose con un ‘arrivo, papà tranquillo!’ sospirai: era sempre il solito coglione, e poi si chiedeva perché non l’avevo lasciato da solo?
 
 


 
Louis’s Pov:

Appena uscì dalla doccia, mi avvolsi un asciugamano intorno ai fianchi. Presi un altro asciugamano e me lo passai sui capelli.
Non facevo che pensare a Summer, mi aveva veramente colpito. Sentivo che c’era qualcosa di diverso in lei e non intendo solo gli occhi. Io giuro che li avevo visti mentre cambiavano colore. Ma cosa vado a pensare, gli occhi non possono cambiare colore così. Liam ha ragione, devo smetterla ci pensarci.
Scrollai le spalle e continuai ad asciugarmi. Guardai un attimo fuori dalla finestra e avrei giurato di vedere Summer scendere da un albero a una velocità pazzesca. Chiusi gli occhi e poi gli riaprì e lei non c’era. Non ci credo, ora me la immaginano anche. Forse ho solo bisogno di riposare.
“Louis vieni a mangiare!” mi chiamò Liam da giù. Sorrisi.
“Arrivo, papà tranquillo!” gli dissi per poi ridere leggermente.
Sinceramente sono contento che Liam sia venuto con me. Conoscendomi avrei combinato sicuramente qualche danno, ma con lui che mi tiene in riga non ho nessun problema.
Uscì dal bagno e mi andai a vestire. Dovevo smetterla di pensare a Summer, se dovevo rivederla l’avrebbe deciso solo il destino.
 
 



 
 

!!!Our space crazy!!!

Già, già, giù, giù..ù.ù
Oggi aggiorno io, Mia, pipol! AHAHHAHAHHAHAHHAHHA
Sono scema. Vabbò! Lol
Siamo arrivate al chappy numero drei! Numero tre! AHHAHAH
Diana è sempre scortese :D
Liam è pensieroso, Louis e romantico e Summer..Summer mi sa che vuole stuprarsi il muchacho ʘ‿ʘ
AAHAHHAHAHA SI CHE LO VUOLE!! AHAHHAHA
Ok, dopo quest’ultima cavolata me ne vado!
Ma vi avverto abbiamo un sacco di cilindri dal coniglio da tirare..EH????!!! o.O
Cioè: colindri..ma cavolo..cilindri..INSOMMA: conigli dal cilindro ancora da tirare fuori  :)
Ora me voy!
!Hasta luego!
 
Ele e Mia xx
 
p.s: ho bisogno di uno psicologo. Insomma, come si fa a tirare fuori un cilindro dal coniglio??!!! HELP OR SAVE ME!!!! PLEASE!!!!

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Capitolo 4
*** We are fucking ***









Diana’s Pov:

“Allora?” mi chiese comparendo alle mie spalle, sbuffai: odiavo quando lei aveva ragione.
“Niente. Non ho trovato niente” dissi a denti stretti, accennò un sorriso. 1-0 per Summer. Grandioso!
“Te l’avevo detto, anche se..” sorrisi io stavolta..
“Cominci a pensare che possa avere ragione..” conclusi al posto suo, annuì. Guardai la parete. “Sono le nove e mezza, Summer” dissi avvertendo un pizzicorino in gola.
“Andiamo” disse solamente, in un paio di secondi stavamo correndo nel bosco sfrecciando come siluri invisibili nella notte, saltando sui rami e ridendo come delle matte. Il bosco: l’unico luogo dove potevamo essere noi stesse. 
Ci fermammo una davanti all’altra , Summer, stava ridendo aveva visto i miei occhi passare dal solito nocciola al verde. Erano quasi verdi smeraldo, adesso. 
“Ma dobbiamo mangiare!” protestò scuotendo la testa divertita.
“Dai, Sum!” sospirò e sorrise, in breve ci ritrovammo a lanciarci tronchi, massi e ogni cosa che ci capitava sotto mano. “Adoro questa cosa!” dissi euforica guardando il casino che avevamo causato, soddisfatta.
“A te piace un po’ troppo combattere, Diana” mi strinsi nelle spalle. “Non mi sorprende. Sei sempre così impulsiva e battagliera..” 
“Lo sono sempre stata” le sorrisi, un attimo dopo ero dall’altra parte del vicolo e stringevo tra le mani il collo di un uomo.
“Diana” mi disse allibita, mentre affondavo i denti nel collo dell’uomo. “e se aveva..” mi pulì i residui di sangue con la mano e la guardai.
“Famiglia?” gli sventolai davanti un portafoglio. “No..niente famiglia. Single e pure alcolizzato a giudicare dal suo sangue” dissi leggermente schifata, ma avevo fame..troppa fame.
Inspirai a pieni polmoni una traccia lontana e distante, come tirato al laccio partii in quarta verso il misterioso odore. “Diana!” non la stavo neanche ascoltando ogni centimetro della mia testa era impregnato da quell’odore delizioso. 
Mi fermai ansimando davanti alla casa dei ragazzi e guardai sconvolta Summer, non sapendo nemmeno io come mi ritrovai aggrappata a un albero, terrorizzata. 
Cosa ci facevo lì? Perché ero arrivata fin lì? Strinsi la mano a pugno e bloccai l’intero quartiere, scesi dall’albero.
“Diana, che cosa stai facendo” mi urlò Sum, ma io ero già entrata in casa. Erano seduti sul divano. Inspirai a pieni polmoni fiutando l’aria e rabbrividii. “Diana…” era sconvolta anche lei.
“E’-è…il suo odore” balbettai, guardando Liam e trattenendo il respiro. “Mi fa impazzire..” guardai a lungo quel collo invitante dove c’era una vena che pulsava, che mi chiamava. “Cazzo..me ne devo andare, subito” schizzai via, ero nella merda.
Il suo odore..Dio, era qualcosa di inebriante..quanto avrei voluto assagiar..ma che cazzo sto dicendo? Calma, Diana, calma. 




Summer’s Pov:

Ero rimasta sconvolta da Diana. Bloccare il tempo per entrare in casa dei ragazzi? Per un momento ho seriamente temuto per loro. Ma ora che mi trovavo da sola in casa con loro, non potei fare altro che respirare a pieni polmoni l’odore di Louis. Una scarica di adrenalina mi percorse la schiena e rabbrividii. Mi guardai un attimo nello specchio ce c’era nella loro sala. I miei occhi erano bianchi, ghiacciati. Come immaginavo.
Mi voltai di nuovo verso di Louis. Era lì immobile ed era troppo invitante. Guardai i suoi occhi, ma fu l’errore più  grande che potessi fare. Inconsapevolmente, mi ritrovai davanti a lui. Davanti ai miei occhi c’era il suo collo. Chiusi gli occhi e respirai ancora il suo odore. Stavo impazzendo, dovevo andarmene. Mi arrivò un pensiero di Diana, forse immaginava che fossi ancora qui: “Sum esci da quella casa, sto per far ripartire il tempo.”
Mi alzai e guardai per un ultima volta quel ragazzo che mi faceva impazzire. Corsi fuori salendo su un albero, davanti a casa loro. Li vidi passare dall’essere immobili a tornare normali e parlare tra loro.
Dovevo andare a caccia, il pizzicore in gola stava aumentando. In un baleno mi ritrovai a cercare nei vicoli più bui di Londra, uomini poco raccomandabili. Non so quante ne girai prima di trovarne uno che stava per violentare una povera ragazza. Con uno scatto, presi per il collo l’uomo e lo strascinai nell’ombra. La ragazza era ancora lì impaurita.
“Vattene” le dissi e lei corse via piangendo.
Respirai l’odore dell’uomo, e non era paragonabile all’odore inebriante di Louis. Ma che cavolo penso?!
I miei canini sbucarono fuori e con una mossa veloce li infilai nel collo uomo.
Mi ripulì dal sangue e bleah, che schifo. Alcolizzato e drogato, peggio di così? Ma avevo troppa fame, me ne fregavo.
Girai ancora per i vicoli, fino a trovarne un altro e dopo decisi di tornare a casa. In pochi secondi arrivai e notai che Diana era a casa. Entrai e la trovai sul divano. Chissà quanti ne aveva fatti lei.
“Quattro” disse guardandomi. Io la guardai sconvolta.
“Non ho bisogno di leggere nel pensiero per sapere cosa pensi. Tu quanti ne hai fatti?” mi chiese.
“Due, e uno era pure drogato e alcolizzato. Uno schifo” dissi ripensando all’orrendo sapore dell’uomo.
“Io vado a dormire, sono stanchissima” disse Diana alzandosi dal divano.
Io rimasi seduta e mi arrivò subito un suo pensiero
“Non ti sognare a dormire fino a tardi, dobbiamo andare in negozio domani mattina” dissi guardandola.
“Che palle” disse sbuffando per poi andare di sopra.
Rimasi lì seduta ancora un po’. Dovevo capire perché quei due ragazzi ci facevano quell’effetto, ma forse era meglio se ci pensavo domani. Ero stanca morta, avevo bisogno di riposare.
 



La mattina seguente…


Louis’s Pov:

Odiavo svegliarmi presto, ma puntualmente quell’idiota mi faceva la sveglia mattutina bussandomi alla porta.
“Torna a dormire Liam!” dissi facendo sprofondare la testa nel cuscino.
“Dai alzati che dobbiamo andare a comprare qualcosa per abbellire la casa, o te lo sei scordato?” disse da dietro la porta.
Merda, me l’ero scordato. Eh Liam, se non ci fossi tu. “Arrivo” dissi togliendomi le coperte di dosso.
Mi passai una mano sulla faccia, ero ancora completamente addormentato. Di malavoglia mi alzai da letto e me ne andai in bagno. Mi buttai dell’acqua congelata sul viso, era l’unico modo per svegliarmi. Mi lavai e poi mi andai a vestire. Scesi di sotto e Liam era già intento a fare colazione.
“Grazie per avermi aspettato” dissi sarcastico entrando in cucina.
“Non scendevi” disse mettendosi in bocca dei cereali.
Scossi la testa e mi preparai la colazione. Dovetti mangiare molto velocemente, visto che il signorino voleva andare a trovare qualcosa di carino per la casa.
Decidemmo di andare in centro, magari avremmo trovato qualcosa. Girammo tutti i negozi possibili, ma non gli stava bene niente. Era peggio che fare shopping con una ragazza, no aspetta..non a quei livelli.
Esasperato, girai la testa verso la mia destra e notai un insegna: ‘A leap in time’. 
“Ehi Liam” lo chiamai mentre era intento a guardare un vaso.
“Guarda lì, magari possiamo farci un salto” dissi indicando con la testa l’insegna del negozio.
“Si, perché no” disse sorridente.
Si voltò e si incamminammo verso quel negozio, dove magari avremmo potuto trovare qualcosa.









!!!Our space crazy!!!

Ehi bella gente Ele è qua presente oh yeeeeeeeee
HAHAHAHAHHAHAHA non so perchè ma mi andava di aprire così lol
Eh lo so, sono partita (non so per dove ma ok) ma non posso farci nulla. O mi odiate o mi amate HAHAHHAAHAH spero la seconda.
AHHAHAHAHAHHA NO ok sta sera sono veramente andata, è che non ho sentito per un giorno intero quella prociona e sinceramente, mi duole ammetterlo (non è vero, lo sai che ti voglio un bene dell'anima) mi è mancata tanto tanto :3, e l'ho sentita ora e adesso shono tanto felice *parla con voce di bimba da due anni*
AHAHAHAHAHAHAHAHA ora passiamo alle cose serie *si concentra*
Volevamo ringraziare chi ha recensito la storia, chi l'ha messo nelle seguite, preferite e ricordate e chi ne ha più ne metta lol.
Il prossimo aggiornamento toccherà alla prociona, che ha detto che lo farà a settembre, perciò vi lasciamo sulle spine così vi fate male al culo ù.ù HAHAHAHAHAHHAHA 
E ora è il momento di chiudere il bellezza e visto che la bellezza on è il mio forte, mi limiterò ad un semplice CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO c:
HAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH MA CHE CAZZO RIDO?

Mia ed Ele xx

p.s avremo tanti cilindri dai conigli..no apettate..cilindri dai..no un attimo..cilindri dai coni...oh ma cavolo...avremo tanti cilindri dai conigli da tirare fuori solo per voi
(visto amore è tutta colpa tua, mi hai influenzato con sta cosa dei cilindri e dei conigli ç.ç) 

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Capitolo 5
*** Red eyes ***








 


 

 
 
Summer’s Pov:

Sono da sola in negozio, chissà perché me lo sarei immaginata. Diana è andata non so dove con Linsday, la nuova impiegata. E’ la solita ochetta bionda, tutta tette e senza cervello, ma per questo ci divertiamo.

Ero seduta dietro il bancone e leggevo delle scartoffie, quando sentì quell’odore avvicinarsi. Alzai il viso e guardai fuori dal negozio. Erano qui, ed erano diretti dentro il negozio. I loro pensieri si stavano facendo nitidi nella mia mente. Mi alzai dallo sgabello e andai davanti allo specchio che c’era su una parete del negozio. Merda, gli occhi stavano diventando rossi. Li chiusi cercando di calmarmi, ma più sentivo che si avvicinavano, più cambiavano colore. Dovevo fare finta che loro non ci siano. Ok..Summer respira..calmati. Aprì gli occhi e fortunatamente erano tornati normali. Mi detti uno sguardo al completo







 per vedere se era tutto in ordine. La coda era alta e a posto. Non so perché ora tenessi così tanto al mio aspetto, ma sicuramente è colpa di Louis. Quel ragazzo mi fa sentire strana. Tornai seduta al mio posto e tornai a guardare quei fogli.
Eccoli, sono qui davanti. Sentì la porta aprirsi e il tintinnio del campanello sopra di essa. Alzai lo sguardo e mi trovai davanti i due ragazzi. Liam si stava guardando in torno e pensava che c’erano cose molto carine, mentre Louis mi stava fissando ed era shoccato, non avrebbe mai pensato di trovarmi qui.
Rimasi bloccata a guardare Louis, era di una bellezza unica nonostante indossasse vestiti normalissimi: una maglietta e dei jeans. Ma più che altro, non era il suo abbigliamento, ma i suoi occhi e il suo sorriso. Guardai il suo viso. Gli occhi mi stavano guardando curiosi, un sorriso si fece largo sul volto e quella leggera barba incolta lo rendeva ancora più attraente.
Scrollai le spalle e cercai di non pensarci.
“Buongiorno ragazzi” dissi sorridente guardandoli. Liam si voltò verso di me e rimase sorpreso, mentre Louis uscì da quel suo stato di shock.
“Summer, che ci fai qui?” mi chiese Liam guardandomi.
“Ci lavoro?” chiesi sarcastica sorridendo.






Louis rise, mentre Liam si mise una mano dietro al collo.
“Giusto, domanda idiota” disse in leggero imbarazzo.
“Allora, cosa vi serve?” chiesi ancora seduta. Dovevo cercare di starci il più lontano possibile se non volevo impazzire di nuovo.
“Volevamo trovare qualcosa di carino per la casa” continuò Louis. Io mi alzai e iniziai a cercare qualcosa che potesse piacergli. Stavo girando il negozio seguita da loro e non potevano non arrivarmi i commenti di Louis sul mio fondoschiena. Santo cielo, i ragazzi non cambieranno mai. Liam invece si chiedeva se ci fosse anche Diana in negozio.
Avevamo appena visto un vaso quando Liam mi chiese: “Ma ci lavora anche Diana qui?” Hai capito Liam. Ti avverto, non sarà un’impresa facile conquistarla.
“Si, ma in questo momento è fuori. A proposito, dovrebbe arrivare a momenti” dissi più che altro sperando nell’ultima frase che avevo detto. Louis mi stava attaccato ed io non riuscivo a non guardarlo, mi serviva aiuto. Diana, torna subito cazzo.
 
 
 
 

 
Diana’s Pov:
 
 
“In nome di tutto ciò che c’è di bello nel mondo” dissi esasperata guardando, Linsday, la nostra nuova impiegata. “Perché hai messo i bicchieri di cristallo sulla mensola?” immaginai Summer sospirare: già c’era solo da sospirare davanti a tanta stupidità!
“Non pensavo fossero tanto fragili!” no, ma io a questa la squarto!
“Linsday, lavori per un negozio d’antiquariato è ovvio che sia tutto antico” razza d’idiota, le spiegai cercando di essere comprensiva, dopotutto era il suo primo giorno..e anche l’ultimo di questo passo.
“Ahhh..” ma questa qui quanto poteva essere stupida? Perché a me? Un momento…
“Linsday” mi guardò sorridente. “Porta questi in negozio” scesi dalla macchina e mi diressi ad andatura umana verso un punto a caso. Vidi Linsday sgommare via e sorrisi: ora potevo entrare in azione.
 
 Se quei due non se ne vogliono andare dalla città, allora sarà la città a mandare via loro.
 
Strizzai gli occhi e subito il tempo si piegò al mio volere: il cielo era carico di nubi nere, la temperatura era scesa rapidamente e intorno a me si levò un vento forte, freddo e pungente: annunciando la tempesta più forte che Londra avesse mai visto negli ultimi vent’anni. 
 
Mi strinsi nel cappotto, feci un salto a casa, mi cambiai con la divisa e presi un antico pendolo che avrei dovuto fare revisionare nel pomeriggio, lo portai con me tenendolo sottobraccio, entrai dalla porta sul retro e subito fui accolta da pensieri non proprio amichevoli: “Vieni. qui. adesso.” ordinò il timbro di Summer nella mia testa.  Lasciai il pendolo in un angolo, feci il giro ed entrai dall’entrata principale.
 
 
 



 
Summer’s Pov:
 

Fortuna che era arrivata, stavo per perdere la testa. La vidi arrivare dalla vetrata del negozio. La porta si aprì seguita dal rumore del campanellino. I ragazzi si girarono verso di lei e lei appena li vide rimase bloccata.





Li guardo e poi guardò me.I suoi occhi stavano passando dal solito color nocciola al rosso.
“Scusateci un attimo ragazzi” dissi prendendola per il braccio e aprendo la porta che dava in uno stanzino.
“Dovevi dirmelo che c’erano anche loro cazzo!” sbottò incazzata. I suoi occhi ora erano completamente rossi.
“Non saresti venuta” dissi cercando di stare calma.
“Che cosa ci fanno qui?” chiese iniziando a girare avanti e indietro per lo stanzino.
“Sono venuti a cercare qualcosa per la casa” dissi massaggiandomi le tempie.
“Cosa ti hanno detto?” mi chiese fermandosi.
“Non mi hanno detto nulla. Ma Liam non faceva altro che pensare a te” dissi sorridendole.
A quelle parole i suoi occhi passarono dal rosso al viola, era interessata a quello che le avevo detto. Bingo!
“Davvero?” chiese cercando di stare calma.
Stavo per risponderle, quando sentì i pensieri di Louis troppo vicino. Stava origliando dietro alla porta. Che idiota. Feci segno a Diana di aspettare un attimo e poi aprì di scatto la porta, trovandomi davanti un Louis in difficoltà. Sospirai.
“Linsday” la chiamai. Lei arrivò dal retro e appena vide i ragazzi, si accese subito. “Mostra a questi ragazzi qualcosa di carino per la loro casa, noi arriviamo subito” dissi guardandola mentre si stava avvicinando sempre di più a Louis. Giù le mani da lui brutta ochetta bionda. Un momento, da quando m’importava così di lui? Chiusi la porta mentre i pensieri di Linsday mi arrivavano nitidi nella mia mente. Oh santo dio ma quella ragazza ha dei problemi. Andai in fondo allo stanzino e mi appoggiai al muro.
“Cosa c’è?” mi chiese Diana raggiungendomi.
“Sei fortunata a non sentire i pensieri che Linsday sta facendo su Louis e Liam” dissi disgustata.
“La cosa non mi sorprende” disse lei ridendo.
“Guarda che in questo momento ci sta provando spudoratamente con Liam” le dissi e lei si girò verso di me. Sapevo che le interessava Liam, ma lei faceva di tutto per farmi credere il contrario.
“Non m’importa” disse lei indifferente. Eh cara Diana, a me non puoi nascondere niente. So che vorresti ucciderla in questo momento.
“Neanche se ti dico che lui apprezza tutte queste attenzioni?” le chiesi con un sorriso bastardo sul volto.
“Fanculo” sbottò guardandomi.
Era incazzata nera, la vidi chiudere le mani a pugno e poco dopo si sentì un tuono. “Diana” la rimproverai, ma lei faceva finta di niente e ormai le nocche erano diventate bianche. “Diana” dissi prima che si udì il rumore di un altro tuono.
Scossi la testa e mi concentrai di nuovo sui pensieri dei ragazzi. Oh cazzo, quella oca ci sta provando con Louis. Io giuro che se vado di là la ammazzo. Guardai Diana. Lei mi guardava sorridente. Aveva capito dai miei occhi ormai rossi che ora quella ci provava con Louis. Dio ma, quella ragazza pensa solo a quello. E poi Louis che apprezza queste attenzioni, ma io giuro che se lo tocca. Senza accorgermene ero davanti alla porta e tenevo stretta la maniglia.
“Sum? Tutto ok?” mi chiese Diana dietro di me.
“Si, tutto bene. Torniamo di là prima che se li scopi entrambi” dissi aprendo la porta e tornando in negozio seguita da Diana.
 
 



 
Louis’s Pov:

La porta si aprì di scatto, facendo entrare Summer seguita da Diana. Appena entrò Diana, il viso di Liam s’illuminò subito. Quel ragazzo molto probabilmente era cotto. Io guardai Summer, che non mi degnò neanche di uno sguardo. Era perfetta con quel completo, non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso.
Lei si andò a sedere dietro al bancone e poi guardò dalla mia parte disgustata. Questa Linsday mi stava attaccata peggio di una sanguisuga e praticamente il suo seno era appiccicato contro il mio petto. Era quasi, come se le desse fastidio che questa ragazza ci stesse provando con me. Abbassò il viso su dei fogli e fece una smorfia. Quant’era carina.






Liam era totalmente perso dietro Diana, non le toglieva gli occhi di dosso e anche lei faceva la sua parte. A riportarci alla realtà fu la voce di Summer.
“Allora, avete trovato qualcosa?” ci chiese. Io la guardai, non riuscivo a non farlo. Feci incatenare i miei occhi celesti con i suoi castani dorati. Erano di una bellezza unica.
“Oh si” disse Liam appoggiando sul bancone tutto quello che volevamo comprare. Lei guardò Diana, e Diana guardò lei. Diana annuì, come se si fossero parlate telepaticamente.
“Linsday, il tuo turno è finito per oggi. Puoi andare” disse Diana mentre metteva a posto dei vasi.
Linsday si staccò, finalmente, da me e poi uscì dal negozio. Summer iniziò a far passare tutto gli oggetti sulla cassa e alla fine ci diede lo scontrino.
“Grazie per essere venuti” disse sfoggiando un sorriso stupendo.
Liam le sorrise, per poi avvicinarsi a Diana e iniziare a parlare con lei. Io mi avvicinai a Summer, che era tornata a guardare dei fogli.
“Ciao “ le dissi sorridente. Lei alzò lo sguardo e sorrise.
“Cosa ti serve?” mi chiese guardandomi negli occhi. Dio quegli occhi mi faranno impazzire.
“No..niente..è che..ti andrebbe di uscire con me?” le chiesi. Lei rise un attimo e poi tornò a guardarmi.
“Scusa Louis, ma non esco con ragazzi che conosco da un giorno” disse sorridendomi dolcemente. Aveva ragione, ci conoscevamo da un giorno. Ma che cavolo d’idee penso, è ovvio che avrebbe rifiutato. Annuii sconsolato.
“Però se vuoi, qualche giorno potremmo vederci per conoscerci meglio” disse lei guardandomi. Sorrisi subito. Allora avevo una possibilità. Si cazzo.
“Certo. Questo è il mio numero” dissi prendendo un pezzo di carta e scrivendo. “Chiamami quando vuoi uscire” dissi guardandola sorridente.
“Louis andiamo” mi chiamò Liam. Io guardai un ultima volta Summer.
“Allora ci sentiamo” le dissi. Ero al settimo cielo cazzo.
“Certo. Ciao ragazzi” disse per poi tornare a guardare quei fogli, ma appena si accorse che Diana non ci aveva salutato, la guardò.
“Diana, saluta i ragazzi” disse lei rimproverandola.
“Ah si..ciao ragazzi” disse Diana per rivolgere la sua attenzione di nuovo a quei vasi.
Una volta usciti dal negozio, venimmo invasi da una folata di aria congelata. Dio che freddo. Io e Liam ci guardammo e poi ci dirigemmo subito a casa.
 





 
Diana’s Pov:
 
Scoppiai a ridere e Summer mi fulminò con l’ennesima occhiataccia. “Diana” chiusi la mano a pugno e respirai profondamente. “Diana, cazzo adesso basta!” sbottò sbattendo sul tavolino le scartoffie e correndo a strattonarmi.
 
Risi e lasciai ricadere la mano lungo il fianco, soddisfatta. “Non posso sentire i loro pensieri come te” esordì ridacchiando. “Ma grazie alla mia affinità..con il tempo” lei sbuffò seccata, odiava questa parte del mio potere, diceva che era cinico e anche molto sadico. “riesco a sentire lo stesso l’effetto che ho su di loro, sento quelle che provano”
 
“E’ stato molto bastardo da parte tua, Diana. Potrebbero stare male” mi rimproverò Summer, guardai i nuovi vasi ammirandone la manualità.
 
“Ah, se non gli piace se ne possono sempre andare” dissi guardando il cielo rabbuiarsi e caricarsi di nuvoloni.  Sorrisi. Volevano ballare? Bene, ora si balla. Mi rabbuiai un poco e il mio sorriso si spense leggermente incontrando lo sguardo della mia migliore amica.
 
“Anche tu hai una coscienza” mi prese in giro, ridendo. “Quelli si chiamano sensi di colpa..” e se Liam si fosse davvero sentito male? E se il clima era troppo rigido per loro? Ma che cazzo sto pensando? Loro se ne devono andare!  “Si, brava” sorrise e sbuffai andando nel retro a fare il conto di tutta la merce in magazzino, era un lavoro noioso ma qualcuno doveva farlo e stavolta toccava a me. Nel pomeriggio venne l’esperto di orologi antichi e feci stimare il nostro pendolo, scoprimmo così che valeva una fortuna solo tutto l’ingranaggio per non parlare delle rifiniture e del resto. Verso le cinque e mezza chiudemmo e Summer andò a casa, o meglio: andò nel bosco, diceva che aveva bisogno di pensare, annuii e rimasi a lavorare per altre due ore. Io ero malata di lavoro, Summer, me lo diceva sempre.
 
Chiusi baracca e burattini e camminai fino ad arrivare in un posto in disparte, mi addentrai nella foresta e corsi per parecchio, saltando di ramo in ramo, andando dove mi portava il mio istinto.
 
 
 





Liam’s Pov:
 
     
“Tu sei matto, Lou” dissi ridendo, avevamo passato il pomeriggio ad abbellire casa perché Louis non era soddisfatto della ‘disposizione dei mobili’come l’aveva chiamata lui. Ed ora eravamo seduti sul divano a goderci due birre. Avevamo trovato lavoro. Da piccolo sognavo di diventare vigile del fuoco e Louis sognava di diventare come Superman, ora, invece, avremmo potuto difendere la nostra nuova casa: eravamo riusciti, in parte grazie alla parlantina di Louis e in parte grazie al freno che avevo messo alla sua boccaccia, a entrare nella polizia. Esatto, proprio così: eravamo due agenti della polizia. La paga era buona ed era più che sufficiente per pagarci le spese e svagarci.
 
“Bhe, dovevo tentare” annuii aveva ragione, con quelle due valeva la pena tentare. Eccome, se valeva.
“Ha detto che vi potrete vedere” osservai per rincuorarlo un po’, lui mi sorrise con gratitudine. “Diana, invece..” sospirai bevendo a canna, Louis mi guardò curioso.
“Le hai chiesto di uscire?” risi nervosamente, poggiando la birra sul tavolino.
“Ci ho provato..ma lei ha subito messo in chiaro che…bhe, insomma non mi vuole tra i piedi” dissi e ricordai le sue parole come le aveva dette: Non so perché sembrate piacere così tanto a Summer..ma non pensate di fare gli amici del cuore con me, non m’interessa. Poi non credo che resterete a lungo per preoccuparvene” sorrise, deglutii mi aveva completamente spiazzato. Chiamai Louis e dissi che dovevamo andare.
 
“Te l’ho detto: simpatica” disse Louis ridendo leggermente. “E’ proprio un osso duro..” mi guardò e vidi i suoi occhi azzurri illuminarsi: “Sei masochista, Liam?”
 
“Va al diavolo, Louis!” mi alzai dal divano e salii le scale andando in camera mia. Volevo solo pensare e capire: perché Diana ci voleva fuori da piedi? Scossi la testa: proprio non lo capivo. Non ci arrivo. Andai a farmi una doccia ghiacciata e tornai in stanza con un asciugamano legato in vita. Cazzo, che freddo!
 
Andai a chiudere la finestra l’avevo lasciata aperta da bravo idiota quale ero. Mi misi il pigiama e continuai a sentire un gran freddo. Stavo gelando. Sentivo i miei denti battere per il freddo, cazzo era assurdo!
 
Mi raggomitolai nelle coperte ma continuavo lo stesso a sentire freddo. Sentii come un alito di vento che mi avvolgeva, e piano piano mi scaldai e riuscii finalmente a scaldarmi. Mi alzai dal letto e andai a controllare la temperatura, l’apparecchio segnava 22 gradi, prima ce ne erano a malapena 5, sembrava di essere al polo. Ma che diavolo gli prendeva al tempo? Naaaah! Era sicuramente quell’arnese infernale che aveva smesso di funzionare.
 
“Domani mattina butto giù dal letto Louis e poi facciamo venire un tuttofare, meglio fargli vedere l’impianto” andai a controllare Louis e lo vidi dormire con un braccio fuori dal letto. “Lo rimetto a posto” risi, Louis era sonnambulo.
 
“Sum-mer..” sorrisi, era proprio cotto come una pera. La chiamava nel sonno. Sorrisi intenerito e lo sistemai per bene nelle coperte.





Tornai in camera mia e notai che la finestra era aperta.
“Ma non l’avevo chiusa prima?” stavo perdendo colpi, avevo seriamente bisogno di riposo. La chiusi e tornai a letto, era meglio se mi addormentavo per la mia salute mentale e il bene del mio amico.
 
Quella notte sognai Diana, era così bella. Mi addormentai con l’immagine di lei che mi sorrideva: “Non temere, Liam” la guardai perplesso e lei mi sorrise mandando a farsi benedire tutte le mie insicurezze. 










 




 
!!!Our space crazy!!!
 
 
 
Salve.
Bell'inizio di merda! Ma di quelli brutti brutti! :p
Ad ogni modo..no, non lo so manco io cosa ci faccio all'una e un quarto del mattino a scassare qui in questo modo assurdo. -.-
Ah, si! Dopo che ho provato a postare il capitolo 3 volte e dopo che l'editor e NVU hanno deciso di cancellarmo...che so? Una ventina di volte? 
Si, più o meno..
O rifatto tutto di nuovo e ora spero e prego il Signore Gesù Cristo Misericordioso di avere pietà di me e di permettermi, finalmente, di postare il capitolo!
Che davvero sono troppo horny! 
AHAHHAHAHHAHAHAH  NO
Cmq, volevo ringraziare quelle tre buon'anime di: anna__yolo94, Rebyseby e carrots_loveonedirection che hanno recensito lo scorso capitolo..ho deciso di postare prima. :D
Tanto a nessuno gliene frega niente, stupida  AHHAHAHAHHAHA NO
Ma che cazz..? Mi smerdo da sola, grandioso! AHHAHHAHA
No, serio ci stiamo facendo in 32 per scrivere la storia e non poco è.é
Adesso io sono anche qui che navigo, cerco e selezione gif e immagini per abbellire il capitolo nella speranza che ci sia..un BOOM di recensioni :)
No, vabbé le metto perché secondo me ci stanno ù.ù
Ok, ora vado. Ho finito di scassare e già mi immagino quella prociona di vacca che me ne dice di tutti i colori -.-
Cioè..dovrei dormire e invece...:)
Vedete? Ci importa di voi. AMATECI!! (?)
GRAZIE DAVVERO, RAGAZZE!!!
Un saluto a tutte da ..ma che cazzo sembro una telecronista..uff, vabbé, dicevo: un saluto a tutte da:
 
Ele e Mia xx 


 
p.s: dimenticavo...avete visto le nostre Diana e Summer? Ve le aspettavate così?



Diana Harkness:






E Summer Cooper:







Ci abbiamo messo un po' per trovarle ma alla fine siamo (?) soddisfatte del risultato :)

!Hasta luego!

Ele e Mia xx

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Capitolo 6
*** They were to stop as soon as possible ***








Summer’s Pov:

Dopo il lavoro, me ne andai nel bosco. Dovevo capire perché Louis mi faceva quell’effetto. Ormai era ovvio, mi sentivo attratta da lui ma dovevo capire perché mi faceva mandare a puttane il mio autocontrollo. Forse era colpa dei suoi occhi, del suo sorriso, di lui in generale ma quel ragazzo mi faceva sentire strana.
Ero su un albero di fronte a casa dei ragazzi e riuscivo a vedere perfettamente le loro camere. Liam non riusciva a dormire, mentre Louis era già crollato da un bel po’. Liam continuò a raggomitolarsi nelle coperte. Guardai un po’ in basso e notai Diana con i pugni serrati che giocava con il tempo. Quella ragazza mi fa impazzire. La vidi correre in casa loro e poi finalmente Liam si addormentò. Scesi dall’albero e me ne andai nel bosco e la chiamai: “Diana vieni subito”. Dopo pochi secondi arrivò.
“Sei impossibile” le dissi un po’ alterata.
“L’ho detto, se non vogliono andarsene li metterò in condizioni io di andarsene” disse lei in sua difesa.
“Ma non puoi farli morire di freddo. Hai visto Liam? Stava congelando” le dissi arrabbiata.
Gli occhi le divennero blu, abbassò il viso e quando lo rialzò erano tornati normali.







“Hai ragione, forse ho un po’ esagerato” disse guardandomi.
“Bene almeno te ne sei resa conto. Ora andiamo a caccia, sto morendo di fame” dissi iniziando a schizzare tra un ramo e l’altro seguita da lei.
Come solito ci dirigemmo nei vicoli bui di Londra e le nostre prede come solito erano uomini pochi raccomandabili. Alcuni avevano un sapore orrendo, ma non potevano uccidere persone che non avevano fatto nulla.
“Io torno a casa, tu che fai?” le chiesi guardandola.
“Io sto ancora un po’ in giro” disse iniziando a correre.
“Sta lontana dai ragazzi” le urlai, ma ormai era sparita.
Corsi a casa e mi misi sul divano. Diana, ti prego, sta lontana dai ragazzi.




Diana’s Pov:

Summer mi aveva detto, mi aveva urlato qualcosa mentre andavo ma io non avevo ascoltato un emerito cavolo di nulla. Ero troppo occupata a correre, captando tutti gli odori, stando attenta a non sentire quello. L'unico odore che non avrei mai dovuto sentire. Mi faceva impazzire, bastava una zaffata del suo profumo delizioso per mandarmi in estasi. Senza accorgermene ero appollaiata sopra al davanzale della sua finestra. Era lì. Stavo guardando dei fogli con un'aria così concentrata che lo rendeva particolarmente sexy. Ma..un momento: cosa fa sveglio a quest'ora del mattino? 
Cazzo, erano le quattro e lui guardava dei fogli? E meno male che sono io quella malata di lavoro! Mi sporsi per vedere cosa stava leggendo tenendomi salda a un ramo. Strinsi così forte la presa su di esso che lo ruppi. Sentii i miei occhi farsi rossi: non era possibile. Mi nascosi appena in tempo, Liam si era voltato e non mi aveva notata per un soffio. Eravamo nella merda. E Summer cosa diceva? 'Non andare dai ragazzi, Diana!' Bhe, ringrazia che Diana non ti ha dato ascolto o saremmo fottute adesso. Corsi verso casa ma poi mi fermai, prima dovevo calmarmi. Respirai a fondo e strinsi i denti facendoli stridere, pensando: ‘Nella polizia, porca puttana!’ Summer ormai doveva aver sentito i miei pensieri. Sospirai ed entrai incazzata nera. Summer mi aspettava e sembrava preoccupata.
"Domattina faremo un salto alla stazione di polizia, Sum. E ora di capire quanto gli abbiano fatto male tutte quelle ciambelle al vecchio Jo" 
"Si credo che dovremo" annuii, bene adesso capiva perché li sorvegliavo? "Si, lo capisco. Ma non credo abbiano sospetti, Diana. Non ci avrebbero mai chiesto di uscire altrimenti" 
"É meglio prevenire che curare, Sum" dissi glaciale scomparendo su per le scale. Summer sospirò e poi si mise a leggere un libro, io feci lo stesso seduta sopra al'albero accanto alla mia finestra. Anche se non prestavo molta attenzione al libro. Ero preoccupata. Così non andava... e cazzo Liam il tuo odore lo sento nel vento. Per la prima volta iniziai a odiare quel lato del mio potere come Summer. 



Louis’s Pov:

“Louis alzati” disse Liam bussando alla mia porta. Io giuro che lo uccido. Non lo ascoltai e mi misi un cuscino sopra alla testa.
“Louis alzati” continuò bussando alla porta. Mi tolsi il cuscino da sopra la testa.
“Liam, che cazzo vuoi” dissi prendendo il cellulare. “Alle 8 del mattino?” continuai facendo sprofondare la testa nel cuscino.
“Dai muoviti” disse smettendo di bussare e io me ne fregai e tornai a dormire.
Dopo dieci minuti mi sentì completamente bagnato. Quel coglione mi aveva rovesciato a dosso dell’acqua gelida.
“Ma sei deficiente?” gli chiesi alzandomi.
“Ti avevo detto di svegliarti. Ora muoviti che tra poco deve arrivare il tuttofare che deve controllare l’impianto” disse uscendo da camera mia.
Merda stavo morendo di freddo, e diciamo che dormire in boxer non aiuta in queste occasioni. Andai in bagno e mi feci una doccia bollente. Mi asciugai e poi mi vestì. Andai di sotto e trovai Liam seduto sul divano. Me ne andai in cucina e iniziai a prepararmi la colazione. Presi una tazza e ci versai del latte, poi presi i cereali e iniziai a mangiare.
“Liam?” lo chiamai.
“Che c’è?” mi chiese arrivando.
“A che ora arriva il tipo?” chiesi con la bocca piena.
“Primo: lo sai che non si parla a bocca piena” disse e io feci una smorfia.







“Secondo: dovrebbe arrivare tra qualche minuto” disse guardandomi.
Io continuai a mangiare. Non feci in tempo ad appoggiare la tazza nel lavello, che qualcuno suonò alla porta.
“Buongiorno” disse Liam facendo entrare un uomo sulla quarantina con una tuta e la cassetta degli attrezzi.
“Buongiorno, per cosa mi avete chiamato?” chiese quest’uomo.
“Ecco, secondo me l’impianto ha qualcosa che non va. Ieri sera ci saranno stati massimo 5 gradi, ma ne segnava 22” disse Liam gesticolando.
“Ok, ci guardo” disse il tipo dirigendosi di sopra.
Io me ne andai in salotto e mi misi a vedere la tv. Cioè Liam mi aveva svegliato alle otto per far venire sto tipo? Ma non poteva farlo venire di pomeriggio? Era troppo complicato?
Dopo circa venti minuti, il tipo tornò di sotto.
“L’impianto è a posto, non c’è niente che non vada” disse guardando Liam.
“Ma non è possibile, ieri sera giuro che segnava 22 gradi” disse Liam sicuro di se.
“Bhe l’impianto funziona bene” disse il tipo a Liam.
Mentre quei due continuarono la discussione io mi stesi sul divano. Stavo morendo di sonno, infatti dopo pochi minuti, mi addormentai.




Liam’s Pov:

“Si, capisco. Grazie, per essere venuto. Arrivederci” dissi chiudendo la porta dietro al tipo, gli avevo fatto ricontrollare l’impianto tre volte e il verdetto era stato sempre lo stesso: l’impianto funzionava benissimo. 
Scossi la testa, qui c’era qualcosa che non girava nel verso giusto. Non era fisicamente possibile che la temperatura fosse passata da 5 gradi a 22 in quelli che saranno stati giusto dieci minuti. 
“Louis, andiamo” dissi scendendo di corsa le scale mentre m’infilavo una camicia a maniche corte: fuori si stava benissimo. Che strano..
“Louis?!” era sdraiato a pancia in su sul divano e dormiva come una balena piaggiata. Cazzo, dovevamo essere al poligono tra mezz’ora!
“Louis!” urlai, saltò in piedi e si mise di corsa la sua maglietta.







Sorrisi. Era proprio Louis Tomlinson. 
“Andiamo” ridacchiai, scrollò le spalle e si mise al posto di guida, dopo venti minuti arrivammo al poligono e passammo l’intera mattinata fino a dopo pranzo lì a esercitarci con le armi da fuoco. 8-10 al nostro primo giro. Eravamo bravi. Gli altri si tolsero le cuffiette e guardarono sbalorditi me e Louis.







Scoppiai a ridere, mentre quelli si rimettevano le cuffie borbottando : “Pivelli” ridemmo. “Sono solo due mocciosi..la fortuna del principiante..”
Louis era un grande, morivo dal ridere con lui. Verso le due andammo alla stazione di polizia e ci dettero il distintivo e la divisa. Mettemmo il distintivo a un lato dei jeans e andammo a berci un caffè.
“Liam” guardai Louis. “Stai crollando, amico” risi.
“Già, guardavo delle scartoffie stanotte..” lui annuì e poi andò con Bob a fare un giro della palestra. 
Io invece volevo parlare con il boss, quindi andai verso la sua porta e l’aprii dimenticandomi di bussare:
“Giuro che se quei..” il capo, John Greys, annuì velocemente: sembrava spaventato. Era completamente schiacciato contro lo schienale della poltrona. “Io ti prosciugo, Jo” era..Diana? 
“Senti, capo” entrai e vidi Diana a pochi centimetri di distanza da Greys, strabuzzai gli occhi vedendo i suoi che erano molto vicini a un rosso scuro e intenso come il sangue.
“Ciao, Liam” mi disse Summer con un sorriso, Diana si allontanò da Greys e sbuffò guardandomi, era come se la mia presenza l’avesse infastidita.
“Scusate, avrei dovuto bussare” il capo si alzò dalla sedia e sospirò, posando una mano sulla spalla di Diana che lo guardò come se gliela volesse staccare da un momento all’altro, ebbi un brivido. 
“No, non ti preoccupare agente Payne” disse John ridendo. “Queste due belle signorine se ne stavano andando” 
“Siamo Harkeness e Cooper per te” disse Diana guardandolo male. Quel ragazzo non sapeva proprio come trattare le signore. E se ho capito bene di che pasta sono fatte si sta mettendo nei guai.
“C-certo, signorina Harkness” balbettò visivamente provato, ma che cazz..? 
“Ehi, Liam, capo” Louis entrò nella stanza con un sorriso che andava da un orecchio all’altro, chissà perché era così contento. S’illuminò vedendo che c’erano anche Diana e Summer, ma ero certo fosse Summer il motivo di tanto entusiasmo. “Summer” 
“Louis” sentii Diana ridacchiare, sembrava una risatina sarcastica. Summer le tirò una gomitata e lei continuò a ridere. Erano incredibili si capivano con un solo sguardo quelle due. 
“Non pensavo di trovarti qua” il mio amico era confuso e lo ero anch’io, tanto. Non capivo cosa facessero qui quelle due: loro avevano un negozio.
Summer sorrise. “Bhe, John è un nostro vecchio amico” disse lei guardando Diana che annuì riluttante. 
“Esatto, un nostro vecchio e caro amico..” confermò Diana guardando sorridente John. C’era qualcosa che non mi piaceva in quel sorriso, però. “Sum, dobbiamo andare” disse Diana rianimandosi. “Jo, grazie per il tuo aiuto” il capo sorrise. Ci passarono accanto e vidi Summer sospirare. 
“Diana, saluta” la riprese. “Ciao, ragazzi” aggiunse, senza accennare a muoversi.
“Ciao, ragazzi” disse infine spazientita, passò accanto a noi e sorrise vedendo la maglietta di Louis.
“Bella maglietta, Louis” gli disse Summer sorridente.







Louis le sorrise: se la stava spogliando con gli occhi, cavolo!
“Si, speriamo davvero che quella maglietta abbia ragione!” esclamò Diana sarcasticamente. 
“Scusatela” ci disse Summer e se ne andò con lei. Rimasi a fissare Louis per un tempo indefinito prima di farlo uscire dal suo stato di trance e farmi dire quello che voleva dirmi. Adesso dovevamo andare a fare un controllo nelle zone malfamate di Londra: erano arrivate diverse segnalazioni di sparizioni di stupratori, spacciatori e la gentaglia del posto.
“Ma poi perché si lamentano” sbottò Louis mentre guidava. “Chiunque sia stato gli ha fatto solo un favore” 
“Non credo” io non ero del suo stesso parere. “L’assassino chiunque sia sembra seguire uno schema: solo uomini e donne della peggior specie. Niente bambini, cani o persone per bene” 
Louis si scurii in volto e annuì. “Hai ragione..” disse pensieroso. Anni prima ci eravamo specializzati in crimini di questo genere. Avevamo seguito un corso di criminologia al college, mentre Harry, Niall e Zayn seguivano i corsi di football per vedere le cheerleader con i pon-pon. 
Io e Louis invece volevamo crearci il terreno per entrare in polizia dopo il college e così era stato. Prima eravamo investigatori, con il nostro studio e adesso..eravamo nella polizia.
“Liam, ma perché non possiamo aprire uno studio anche qui? Non mi piace, John. Sembra un coglione patentato” risi, aveva ragione.







“Perché non voglio aprire uno studio se poi al tuo prossimo ‘ho bisogno di cambiare aria’ dovremmo trasferirci altrove” 
“No, non stavolta” sorrisi. “Pensaci, ok?” 
“Ok, Lou” acconsentii, scendemmo dalla macchina e passammo l’intero pomeriggio a lavorare su quel caso. Secondo Louis dovevamo fare un tracciato con tutte le vittime del Killer. Io invece suggerivo di aspettare: il killer poteva essere più di uno e presto avrebbero colpito ancora, dato che gli omicidi erano avvenuti tutti di notte e poca distanza di luogo e tempo. Uno solo non poteva essere prima in un posto e poi in un altro. Erano in due e si dividevano: erano furbi.
Ma Louis aveva ragione: erano da fermare al più presto.









 
!!!Our space crazy!!!
Mo salve belle fanciulle 
No ok che cazzo mi sono fumata?! 'mo salve belle fanciulle' oddio sono messa veramente molto male...
Visto che siamo particolarmente buone, abbiamo deciso di aggiornare prima, AMATECI PLEBEE *-*
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA sono seria lol
No seriamente, siamo entrambe occupate a studiare per gli esami di recupero e ci stiamo facevo in due, quattro, otto, sedici e chi più ne ha più ne metta per questa storia HAHAHAHAHA 
E poi ho passato non so quanto tempo per trovare delle gif decenti per il capitolo.
Passiamo alle cose serie, volevamo ringraziare:

SoLondon
carrots_loveonedirection
Rebyseby

che hanno recensito lo scorso capitolo.
GRAZIE RAGAZZE, VI AMIAMO *-*
Bene e dopo questo evaporo, che devo tornate a studiare ç.ç
AIUTATEMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Al prossimo capitolo c:

Mia ed Ele xx

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Capitolo 7
*** That guy should cover more.. ***


 
 



 
Summer’s Pov:

Louis era qualcosa di fottutamente perfetto vestito così. Dio, devo darmi una calmata.
Avvertì un pizzicore in gola. Non era possibile, era pomeriggio inoltrato. Non ho mai avuto fame a quest’ora. Forse era per colpa di Louis, averlo visto mi ha completamente scombussolata.
Io e Diana eravamo appena arrivate al negozio, perché la mattina dovevamo fare delle commissioni, e di Linsday neanche l’ombra.
“Ma dov’è quell’oca senza cervello?” sbottò Diana entrando in negozio.
“Non ne ho la minima idea. Senti io devo andare, tu stai qui e non ti muovere” dissi avvicinandomi alla porta. Lei mi guardò interrogativa e vide i miei occhi farsi bianchi ghiacciati.
“Quel ragazzo ti fa uno strano effetto” disse lei scuotendo la testa e sedendosi dietro al bancone.
“Non posso farci nulla” dissi arrossendo pensando al nostro incontro di quella mattina.
“Ora vai, ma non cacciarti nei guai” mi disse seria. Io annuì e corsi fuori.
Come solito girai nei quartieri malfamati di Londra. Per primo beccai uno spacciatore che stava per vendere della roba a un ragazzo che avrà avuto massimo quindici anni. Uno schifo.
La mia caccia fu interrotta da un odore, il suo fottutissimo odore. Cercai di non seguirlo, ma fu più forte di me. Seguì il suo odore finché non lo vidi. Me ne andai sul tetto della casa di fronte a dove si trovavano. C’erano lui e Liam insieme ad altra gente e giravano intorno al cadavere di un uomo. Merda. Era quello che avevo fatto ieri sera. Fanculo Jo, avevi detto che non avremmo avuto problemi!
Continuai a fissare Louis, quel ragazzo era la bellezza e poi ha un lato b della madonna. Poi nel ruolo del poliziotto è fottutamente eccitante. No ma..Summer calmati merda..non ci pensare. Scrollai la testa e tornai a guardare la scena. Stavano guardando il collo e il segno lasciato dai miei canini era visibile, e molto anche. Louis e Liam si guardarono preoccupati. Mi concentrai per sentire i loro pensieri.
Louis: ”Merda, i miei sospetti era fondati.” Merda.
Liam: “Siamo nella merda, dobbiamo fermarlo il prima possibile.” Doppia merda.
Eravamo completamente nella merda. Continuai a guardare, finché Louis non si girò, di scatto, guardando nella mia direzione, ed io mi nascosi. Era ovvio che si sentisse osservato, non gli staccavo gli occhi di dosso. Appena si girò di nuovo, tornai a guardare. Una poliziotta, loro collega iniziò a parlare con Louis mentre Liam esaminava il corpo. La tipa iniziò a fare pensieri su Louis e sul suo culo. Giuro che se non avessi tutto questo autocontrollo, lei sarebbe la mia prossima preda. Giù le mani da lui brutta idiota.
“Fanculo” sbottai.
Louis si girò di nuovo verso la mia direzione, ma io ormai ero già schizzata via. Direzione? Il negozio ovviamente.

 
 

Diana’s Pov:

"Non me ne frega un emerito cazzo se non potevi rimandare!"
"Era una S.P.A molto esclusiva!" no Signore onnipotente, aiutami!
"Cazzo, la paghi con i miei soldi quella spa di merda e mi dici che eri troppo occupata per venire a lavoro?" tuonai, indicai l'uscita. "SEI LICENZIATA, SPARISCI!!" corse fuori piangendo e mi rimisi al lavoro: ce ma dove cazzo è finita, Summer?
Sentii uno spostamento d'aria dietro di me sorrisi. Era, ovviamente, Summer. Incontrai I suoi occhi e li vidi leggermente piú spenti: qualcosa la preoccupava o la spaventava. Andai a chiudere il negozio e ci spostammo nel magazzino. "Linsday?" mi chiese agitata. Sorrisi.
"L'oca giuliva è tornava al suo pollaio" annuì.
"Siamo nella merda, Diana" esordì. "Ero a caccia...Jo è un idiota...ho sentito i pensieri di Louis e Liam... cazzo, siamo nella merda!"
"Sum, non ci sto capendo niente.." le feci segno di rallentare.
"In parole povere?" chiese sarcastica, annuii
"Te ne sarei grata"
"Louis aveva dei sospetti ed è sicuro che...bhe, quasi... che siamo vampire! E Liam? Oh, Liam è un fenomeno: ci vuole fare fuori. Hanno capito, Diana"
"Che cosa?!" no, non era possibile. Non ora, cazzo! "Te l'avevo detto: sono una minaccia, Sum!" I suoi occhi divennero blu...ma non era con lei che ce l'avevo noooo..io ero incazzata nera con Jo! Ce ma che cazz..? Che diavolo combina??
"Il danno oramai è fatto" dissi massaggiandomi le tempie. "Non possiamo andare a caccia. Non qui, almeno. Ad ogni modo tu stanotte resti a casa"
"Ma. Diana, non sono una bambina!"
"Summer, resti a casa è un ordine. Non costringermi a bloccarti. Non voglio" I suoi occhi si fecero rossi ma non me ne poteva fregare di meno se era arrabbiata. Che lo fosse! Io ora dovevo scavare nel passato di quei due: gli avrei cavato fuori le interiosa se avessi dovuto. Oh...l'averei fatto.
 
 


 
Liam’s Pov:
 
"Liam" guardai Louis. Era stato facile per noi vedere il corpo anche dopo che il capo lo aveva fatto sparire portandolo di corsa all'obitorio. Era bastato mostrare loro i nostri pass da investigatori ed eccoci qui.
Guardai Louis intento a esaminare le cartelle. "Qui c'è qualcosa che non mi quadra..." lessi anch'io, ci guardammo.
"Non è possibile..." mormorai. Morto dissanguato. Era morto dissanguato, nelle prime ore del mattino e non c'era traccia di sangue.
"Anche gli occhi non cambiano colore.." disse Louis buttando sul tavolino le cartelle. Prese il suo cellulare e continuò a guardare il corpo dell'uomo. "Ehi, Mark? Ciao, sì e tanto che non ci si sente. Dì a Iggins che accettiamo, torniamo a lavorare per i servizi speciali" annuii d’accordo.
Dovevamo farlo: ci serviva l'influenza di Paul per poter accedere a tutti i database della polizia degli ultimi vent'anni. Avevamo bisogno dei nostri vecchi agganci per andare a fondo "Voglio tutti I file, tutti i file in archivio degli ultimi cento anni"
Feci un taglio nel braccio dell'uomo con un bisturi. Non un uscì una goccia, una sola goccia di sangue. Guardai Louis e mostrai due dita. "Duecento anni, Mark" si corresse Louis.
Chiuse la telefonata e ci battemmo il cinque. "Siamo tornati, Liam. Louis Tomlinson e Liam Payne di nuovo nei servizi speciali" sorrisi e andammo a prenderci un caffè.
"Di nuovo a mentire e a scappare" mi guardò allarmato. Risi. "Cazzo, amo questo lavoro!" ridemmo e andammo al distributore.




Summer’s Pov:

Non è giusto, solo perché ha cent’anni in più di me, non vuol dire che mi debba dare ordini come se fossi una bambina. Però se me lo ha detto, avrà le sue buone ragioni. Probabilmente sa che se vedessi Louis di nuovo, non riuscirei a controllarmi. Solo io so cosa vorrei farci a quel ragazzo. Merda..Summer calma.
Mi alzai dallo sgabello e andai davanti allo specchio. Erano arancioni, cazzo! Diana sbucò dietro di me e inizio a ridere. Fanculo.
“Eh chissà a cosa pensi piccola Summer” disse per poi ridere di nuovo. Io arrossì.
“Fanculo Diana. E’ colpa sua, è fottutamente eccitante quel ragazzo” dissi tornando a sedermi dietro al bancone.
Lei continuò a ridere ed io la fulminai con lo sguardo. La vidi avvicinarsi alla porta.
“Dove pensi di andare?” le chiesi. Lei si girò e mi sorrise.
“Devo fare delle commissioni. Tu dopo chiudi tutto e te ne vai dritta a casa, mi sono spiegata?” disse guardandomi seria.
“Si signor capitano” dissi sorridendole. Lei mi sorrise di rimando e dopo pochi secondi era scomparsa.
 
Rimasi in negozio per un altro paio d’ore, poi chiusi tutto e me ne andai a casa. Parcheggiai l’auto davanti a casa ed entrai. Diana non c’era. Che fine aveva fatto?
 Non feci in tempo a chiudere la porta, che il suo odore mi rapì subito. Andai alla finestra, e lo trovai fuori da casa sua che guardava nella mia direzione. Appena lo vidi, pensieri decisamente vietati ai minori si fecero largo nella mia mente. E’ fortunato che abbia tutto questo autocontrollo, se no gli sarei già saltata a dosso.
 Quella camicia bianca e aderente lasciava intravedere i suoi addominali appena pronunciati; i jeans gli fasciavano perfettamente le gambe e il suo perfetto fondoschiena; i capelli scompigliati, la barba e gli occhiali da sole lo rendevano ancora più sexy


http://www.polyvore.com/cgi/set?id=94235362&.locale=it )



I miei occhi ormai erano di un arancione intenso. Merda, ma vuole essere stuprato?! Si stava avvicinando in direzione della mia casa, così decisi di uscire in giardino, non prima di essermi messa un paio di occhiali da sole. Almeno non mi sarei preoccupata se i miei occhi avessero cambiato colore. Uscì lasciando la porta aperta e dirigendomi verso la buchetta della posta. Bravo Louis, vieni. Vieni da me, bravo ragazzo.
“Ciao Summer” disse avvicinandosi sorridente. Ok, vuole che lo stupri adesso.
“Ciao Louis” dissi sorridendo anche io. Si tolse gli occhiali da sole, appoggiandoseli sui capelli, lasciandomi beare dei suoi occhi cristallini.
“Quindi sei un poliziotto, giusto?” gli chiesi guardandolo. Lui sorrise, illuminandosi. Gli piaceva proprio quel lavoro.
“Si. Stiamo lavorando a un caso adesso” disse serio. “Sarebbe meglio che la sera tu e Diana non usciste” disse avvicinandosi. “Se ti..vi succedesse qualcosa, non me lo perdonerei” disse sorridendo per poi mordersi il labbro.
Quel ragazzo voleva essere stuprato seduta stante. Io lo avrei già attaccato a un muro. Santo dio Louis, io ti stupro adesso.
“Tranquillo, staremo chiuse in casa” dissi ridendo leggermente. “Senti, è ancora valido l’invito a uscire?” gli chiesi. Si lo so, Diana mi aveva detto di starci lontana, ma è più forte di me. Ho bisogno di questo ragazzo. I suoi occhi s’illuminarono e un sorriso si fece largo sul suo splendido volto. “Certo” mi disse con un sorriso da ebete sul volto.
“Bene. Vicino al negozio c’è un parco, incontriamoci lì domani pomeriggio” dissi sorridendogli. Lui annuì euforico. Io mi voltai e mi diressi verso la porta.
“Ci vediamo domani” dissi entrando in casa. Mi diressi subito verso la finestra e lo guardai. Era ancora lì, con un sorriso da ebete stampato in faccia e guardava la porta. Si girò e si diresse verso casa sua. A metà tragitto, saltò battendo i piedi e urlando un ‘Si cazzo!’. Iniziai a ridere. Quel ragazzo mi ha completamente rapita.
Alzai lo sguardo al cielo. Dei nuvoloni grigi si stavano avvicinando, ma non era opera di Diana. L’avrei capito subito. C’era qualcosa che non andava.




Diana’s Pov:
 
"Ciao" dissi, mi sorrise, un sorriso stupendo. Abbassai lo sguardo e chiusi gli occhi: cazzo, ma non ce l'hai una maglietta? Aprii gli occhi: lo stavo fissando, ero persa a osservarlo in ogni più piccolo movimento. Cazzo Diana, smettila! Ma vuoi fargli una radiografia completa? Cazzo, si! Scrollai la testa.
Che voglia di stuprarlo.. cazzo, torna in te.
"Ciao, Diana" non mi aveva invitato ad entrare, ma io ero giá dentro.   
"Bel posto" dissi, era ancora appoggiato alla porta. Ah...crede davvero che mi debba invitare ad entrare? Se sapesse quante volte l'ho visto dormire, quante volte ho dovuto andarmene perché mandava a farsi fottere il mio autocontrollo. Liam, non lo immagini neanche ..
"Come mai..qui?Ti serve qualcosa?" annuii
“Sai...mi dispiace di essere sempre così scortese..ma mi viene naturale. É nella mia natura" lo vidi cambiare posizione. Tu sai a cosa mi riferisco, vero...
"Non ti preoccupare Abbiamo nature diverse e contrastanti..è normale" non stavamo più parlando della mia maleducazione mi sa..Liam, si mise ai fornelli. No, tu vuoi davvero che io ti stupri, mio caro. Cazzo, ma sai pure cucinare? Sai sparare a sangue freddo e pure cucinare?? "Sai, ci sono stati diversi omicidi in città" feci finta di rimanerne sorpresa.
Sbuffai e chiusi la mano a pugno. Avevo bloccato il tempo."Naaah, non ce la faccio! Dio!" feci ripartire il tempo e mi persi a 'non dovreste uscire la notte " ridacchiai. Si girò verso di me e si morse un labbro.
Cazzo, cazzo, cazzo...triplo cazzo! Gli occhi.. devo controllarmi.
Minchia Liam, dillo che lo fai a posta!
"Non usciamo la notte. Preferiamo dormire, sai. Il negozio ci sfianca" annuì comprensivo. Era cosi perfetto? Come può esistere un essere così perfetto?
"Bhe, ora passata solo per dirt..vi questo. Louis è qui?"
 "No, al lavoro. Torna tra poco" annuii, bene. Lo vidi bere a canna dalla bottiglia e delle goccioline d'acqua si posarono come rugiada sul suo petto. Cazzo è troppo!
"Ciao, Liam" dissi brusca lasciando..no che cazzo dico: scappando da casa loro.
 
Entrai in casa come un fulmine mi appoggiai pesantemente alla porta, mi specchiai nello specchio e imprecai: "Cazzo!" Summer si alzò e mi guardò allucinata. Sentiva i miei pensieri, la vidi arrossire e deglutire.
"Cazzo Diana, ma certo che sei una pervertita! Sei una pedofila!" scoppiò a ridere ed io feci stridere i denti dicendo:
"Non.c'è.niente.da.ridere." respira, cazzo cazzo..non ci riuscivo. "quel.ragazzo.deve.coprirsi.di.più." lei arrossì e i suoi occhi stavano diventando arancioni. Cazzo, stavo facendo eccitare pure lei con le mie fantasie poco caste su Liam. "o dimenticherò chi sono e lo violenterò per strada" respirai e in breve i miei occhi tornarono a posto.
"D-diana" un cazzo! Normali un cazzo! "sono ghiacciati.." sorrise pervertitamente. "ti è davvero costato molto, allora.." rise maliziosa.
"FANCULO, SUM!" andai a buttarmi con tutti i vestiti sotto l'acqua gelata e sentii Summer ridere:
"Datti una calmata o farai sciogliere anche le calotte polari!" sbattei il pugno sulle mattonelle e le sfondai.
 "Dio Liam, devi smetterla cazzo se non vuoi che ti salti addosso!". Mi vestii in fretta, murai e stuccai in fretta il muro e in breve il bagno tornò a posto. Fottuto tu e il tuo culo Liam. Fottuto tu e il tuo fisico. Scesi di sotto e mi preparai a uscire. “Sum, io esco!” urlai da fuori.
“Fanculo, Diana” ce l’aveva ancora con me, pace. Io dovevo andare oltre e cercare nuovi territori di caccia se non volevamo morire di fame. Domani mattina mi aspettava una bella accoglienza in negozio da lei. L’avevo fatta incazzare sul serio, stavolta.



Louis’s Pov:

Probabilmente tra un po’ mi si blocca la mascella, non faccio altro che sorridere. E’ da mezz’ora che sono tornato in casa, ed è da mezz’ora che ho un sorriso da ebete stampato in faccia. Liam scese dal piano di sopra e appena mi vide iniziò a ridere.
“Amico, che cavolo hai fatto?” disse ridendo. Io mi alzai e mi diressi da lui, mettendogli le mani sulle spalle.
“Vuole uscire” gli dissi senza smettere di sorridere. Lui mi guardò interrogativo. “Summer vuole uscire con me. Ci troviamo domani pomeriggio” dissi guardandolo. Lui mi sorrise e mi abbracciò.
“Sono felice per te Lou” disse staccandosi da me e dirigendosi in cucina.
“Tu con Diana, qualche progresso?” gli chiesi sedendomi su una sedia della cucina.
“Oggi è venuta qui” disse preparava da mangiare. Lo guardai sorpreso.
“Davvero?” gli chiesi. Lui annuì.
“Ha detto che le dispiace di essere stata così scortese, ma le viene naturale. Ha detto che è nella sua natura” disse scandendo l’ultima frase. Si girò verso di me e mi guardò serio.
Oddio, non è che pensa..no dai non è possibile..loro non..no. “Liam non lo penserai veramente?” gli chiesi sorpreso.
“Non lo so Lou. Oggi da John, i suoi occhi erano di un rosso intenso mentre di solito sono di un color nocciola. Forse non ci vuole in mezzo ai piedi per questo” disse gesticolando. Era nervoso.
“Ma pensi che anche Summer..” lasciai in sospeso la frase. Lui mi guardò e scosse la testa.
“Non lo so, infondo tu hai detto che avevi visto i suoi occhi diventare rossi. Se fosse così, lei riesce a mascherarlo molto bene” disse guardandomi.
“No Liam, ti sbagli..loro non potrebbero mai..avanti, sono ragazze!” gli dissi alzandomi dalla sedia.
“Te l’ho detto Lou, non lo so” disse finendo di preparare. Non dicemmo altro per tutta la serata. Dopo cena, me ne andai in camera. Non potevo credere che Liam pensasse seriamente che la colpa di quegli omicidi sia di Diana e Summer. Insomma è vero sono strane, ma non credo siano in grado di uccidere della gente. Perché se così fosse, mi sono messo nei guai.

 


!!!Our space crazy!!!


Buongiorno, people! 
Oggi tocca a me aggiornare :)
In realtà volevo fare la bastarda, al solito direte voi e anche tu mia cara vacca, e aggiornare come a metà settembre o una data che gli si avvicinava molto MUAHAHHAHAHAHAHAH
Ma siccome avevo una domandina da farvi e non potevo mandare una mail a ciascuna e chiedere 'Ehi tu cosa ne pensi di...' e aprire un sondaggio ...ho deciso di chiedertelo a tutte nello spazio autrice e quindi:
A voi ragazze danno fastidio le gif e le immagini al centro della storia?
No, perché noi pensavamo fossero originale e anche un modo per rendere meglio l'idea che vi state facendo dei personaggi...ma una ragazza mi ha fatto notare che distolgono dalle lettura e quindi boh...ora sono confusa :)
Io non avevo pensato potessero essere fastidiose...:(
Ad ogni modo: volete che d'ora in avanti i capitoli siano 'nudi' cioè sobri e senza gif e immagini oppure volete che continuiamo a metterle, perché a seconda delle vostre risposte troverete o meno le gif e le immagini nel prossimo capitolo. ù.ù
Oppure avrete solo i collegamenti, la scelta, ripeto: è vostra 

Ora vi saluto e aspetto una vostra risposta  a questo proposito :D

!Hasta luego!

Ele e Mia xx


p.s: non era per mettere sotto ai riflettori la ragazza che me la fatto notare, ma per capire quante di voi potrebbero essere di comune accordo con lei.

Grazie alle bravissime ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo: carrots_loveonedirectionSoLondonRebyseby e anche a te Beliebers02 :)
Ringraziamo anche chi ha letto, seguito, ricordato e preferito..e no..la storia purtroppo per voi è ancora molto lontana dalla fine! AHAHAHAHAHHAH NO
Ok, me ne vado e la smetto di scassare la balle ù.ù
*E Mia se fue*

Ele Mia xx

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Capitolo 8
*** Who were those people? ***







Diana’s Pov

Ero scappata via dal negozio ed ora ero a..ma non lo sapevo neanche io dov’ero, mi pareva fosse una località poco frequentata del nord della scozia. Si, era vicino al Galles…Glosgow..si ero lì adesso. Ero indecisa se farmi una nuotata o no. Gli amici di Payne e Tomlinson abitavano in Irlanda qualche anno fa. Invece adesso erano negli Stati Uniti. Bello. Neanche con la mia velocità sarei riuscita a fargli una visita senza che Summer se ne accorgesse. Fanculo. 
“Naaah, lasciamo perdere” anche perché Summer mi sbranerebbe, corsi indietro per ore e arrivai a casa il mattino dopo. 
Avevo lasciato da sola Summer per tutto il giorno. Era mattina. Si bhe, sarei arrivata molto prima se non avessi fatto una tappa Sheffield per mangiare. Ne avevo fatti fuori sette, cazzo. Per essermi concentrata così tanto per non fare del male a Liam..mi ero stancata parecchio ed avevo sonno. Quel ragazzo mi distruggeva. 

“Ma ciao!” mi disse incazzata, i suoi occhi erano rossi. “Cazzo, Diana ma che ti è successo sembri esausta..hai mangiato?”
Annuii piano. “Se sono ridotta così e tutta colpa di quel ragazzo..gli ho parlato ieri. Era senza maglietta e Dio..lo sai poi..mi ha distrutto. Lui manda a farsi fottere tutti gli anni passati tra gli umani senza ucciderli” almeno quelli innocenti.
“Per me è lo stesso con Louis” sorrisi, era arrossita. Ma ero troppo stanca per fare domande.
“Io vado a dormire. Cerca di non cacciarti nei guai, piccola Summer” adesso dovevo riposare un po’. Avevo davvero bisogno di recuperare le forze. Liam mi aveva mandato K.O. 



Summer’s Pov:

Tra qualche ora sarei dovuta uscire con Louis e io ero ancora qui al negozio. Non avevo detto nulla dell’uscita a Diana, sapevo che si sarebbe solo incazzata, ma ora l’avrebbe scoperto.
Mi alzai dallo sgabello dirigendomi verso la porta. 
“Dove pensi di andare?” mi chiese Diana dietro di me. Io mi girai e le sorrisi. 
“Devo uscire con Louis” dissi uscendo dal negozio. Lei uscì dalla porta.
“Non ci provare Summer!” mi urlò, ma io ero già schizzata via. 
Poco dopo arrivai a casa. Mi andai a fare una doccia congelata. Stetti sotto un’ora buona, poi uscì e iniziai a prepararmi e una volta finito 
iniziai ad incamminarmi verso il parco. Mentre camminavo, riuscivo a percepire il suo odore. Era già arrivato. Respirai a pieni polmoni quell’odore che mi mandava in estasi e continuai a camminare. 
Arrivai all’entrata del parco e lui era lì, bello come non mai. 
“Ciao Summer” disse avvicinandosi. 
“Ciao Louis” dissi sorridendogli. Lui mi sorrise di rimando, facendomi imbambolare a guardare tanta perfezione.







“Allora, cosa facciamo di bello?” gli chiesi sorridente.
Lui mi guardò e io mi persi nei cui occhi cristallini. “Passeggiata nel parco, che ne dici?” chiese lui.
“Perfetto” dissi incominciando ad incamminarmi con lui di fianco. 
Passeggiamo per tutto il parco e parlammo tanto. Più lo conoscevo e più il mio interesse verso di lui cresceva. Arrivammo nella parte del parco dove c’erano i giochi dei bambini: altalena, scivolo e altre cose. Lui salì sopra lo scivolo e scese con un sonoro ‘Uiiiiii’. Io scoppiai a ridere, mi piaceva quando faceva il coglione. Mi sedetti su un altalena e iniziai a dondolarmi. Louis scese dallo scivolo e si mise davanti all’altalena.
“Louis togliti, rischi di farti male” dissi mentre continuavo a dondolarmi. Lui non mosse un muscolo, voleva vedere se continuavo a dondolarmi o se mi sarei fermata.
“Lou seriamente, non voglio farti male” dissi ridendo. Lui sorrise e con uno scatto fermò l’altalena. Abbassò il viso verso di me. Oddio, voleva farlo davvero. Ma io non so se ce la faccio..ho paura di fargli male..non se riuscirò a controllarmi. Ci dividevano pochi centimetri, ma gli misi una mano sul petto e lo allontanai.
“Lou” lo ripresi. Lui mi guardò e annuì sconsolato. “Hai ragione, scusa. Magari più tardi” disse sdrammatizzando. Io scoppiai a ridere seguita da lui.

“Summer Cooper” mi voltai verso di loro e il mio sorriso si spense percependo un pensiero del tipo, Dimitry, erano loro. 
“Louis, è meglio che tu ne vada” mi guardava confuso. Aveva paura per me. Sorrisi. “Louis, ti prego” annuì e si allontanò in fretta andando dietro ad un albero. Voleva assistere alla scena. “Che cosa volete?”
“Siamo il Consiglio e stiamo cercando Diana Harkeness. La conosci?” chiese Brian sorridente beffardo. Merda, sapevano che la conoscevano..ma come sapevano il mio nome? I loro pensieri: non riesco ad accedervi!
“Perché la cercate?” gli chiesi. Si stavano avvicinando, merda. Non volevo che Louis lo scoprisse così.
“Non siamo certo noi a dovertelo dire, ma la tua amichetta non ti ha detto un bel po’ di cose” disse Lizzie. Che cosa volevano dire? Diana mi ha sempre detto tutto..o almeno credo. Riprovai a leggere i loro pensieri, ma non ci riuscì. Merda. 
“Cosa volete da me?” gli chiesi allontanandomi. Loro si guardarono e poi ridacchiarono. “Tu sei una specie di riscatto, una volta che sarai nostra la tua cara amichetta farà di tutto pur di salvarti e così dopo tornerà con noi” disse Brian. Tornare con loro? Un momento..Diana era un membro del..no, me lo avrebbe detto. Guardai Louis, era preoccupato. Voleva entrare in azione, ma io lo precedetti. Schizzai via seguita dai quei tre. Si, mi ero mostrata a Louis. Ma se gli fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonata.



Liam’s Pov: 

“Ciao, Diana?” chiesi sorpreso, non me l’aspettavo proprio che fosse lei.
“Si si sono io” respirò entrando dentro e chiuse gli occhi, era così carina. “Scusa” 
“Tranquilla” le sorrisi intenerito, ma aspetta…e se lei era davvero..mi feci serio e più attento: non mi conveniva abbassare la guardia. No, ma che sto dicendo? Lei è Diana. Diana, cazzo! La ragazza carina che gestisce quello splendido negozio. Louis ha ragione: non posso fare sul serio.
Mi sorrise. Wow..non mi aveva mai sorriso finora. Aveva un sorriso stupendo. “Louis ieri a parlato con Summer” incominciò seria. “Avete qualche novità? Sai Jo, parla tanto e ha mandato due dei vostri a dirci che non c’era nulla da temere. Peccato che Bob e Lee facciano schifo a raccontare palle” risi, si era vero.
“No, quel pazzo..quei pazzi non li abbiamo ancora presi ma io e Louis abbiamo delle idee al riguardo” vidi i suoi occhi farsi più scuri..per un istante mi sembrarono viola..Scossi la testa e quando riaprii gli occhi erano tornati nocciola. Lavoro troppo. “Ti va un caffè?” annuì e si sedette sulla poltrona.
Tornai poco dopo con il caffè e lo posai sul tavolino. “Grazie, Liam”
“Figurati, ne avevo voglia anch’io..” mi guardò perplessa.







“Il clima di Londra è troppo rigido e quindi non riposo bene” 
“Ah, mi spiace..” disse con voce incrinata. Che carina, non era certo colpa sua..
“Non è colpa tua” mi guardò e giurai che i suoi occhi..cavolo erano blu!
“I tuoi occhi sono blu..” notai guardandola circospetto..mi sa che avevo ragione. Eh bravo Louis.
“Ah questi?” rise. “Naaah, metto solo delle lenti colorate! Un mio amico ha un negozio pieno di queste cose e spesso le confondo con le lenti trasparenti. Summer me lo dice sempre: devo smetterla di comprarle” rise.
“Ah, ok” si che scemo, potevano essere solo delle lenti.
“Cambiano con la temperatura” annuii interessato, cavolo era vero adesso erano verdi smeraldo.
“Molto belli” mi sorrise. Dio, ma questa qui voleva farmi prendere un infarto. Perché è così sexy questa ragazza?
Vidi Diana scattare in piedi, la porta si aprii sbattendo con un tonfo. Stavolta non c’erano più dubbi: i suoi occhi erano rossi.
“Ciao, Diana” disse una ragazza bionda con gli occhi grigi entrando. “E’ un piacere vederti” 
“No, non credo” rispose Diana mettendosi davanti a me. Ma cos..? Mi faceva da scudo? “Dov’è Summer?” cosa? Louis!
“La tua amichetta è nel bosco. Sai, la stanno tenendo occupata” digrignò i denti e mi guardò con i suoi occhi rossi, sussultai.
“Che cosa volete?” 
“Te, mia cara” un ragazzo era seduto sul divano. 
“E tu chi sei?” 
“Yacopo” sbuffò Diana rispondendo alla mia domanda. I suoi occhi divennero rossi come quelli di Diana, Dio..
Sono nella merda. Siamo nella merda. Avevamo ragione: devo dirlo a Louis.



Diana’s Pov:

Solo lui. Mancava solo lui, questa era la ciliegina sulla torta. 
“Mi hai rimpiazzato!” urlò furioso, comparendomi davanti. 
“Eh? Ancora con questa storia?” sbuffai. “Si si d’accordo, ora dimmi dov’è Summer. Non farmi arrabbiare oppure finisce male” 
“Ti piace lui?” cazzo, l’avrei decapitato. Fanculo tu e il tuo dono Yacopo! Arrossii. “E’ un umano! Cos’ha lui più di me?” ex geloso, eravamo nella merda. Ora si che lo eravamo. Dovevo portare via Liam da lì. 
“Non l’ho voluto: è successo. Mi piace e punto” bloccai l’intero gruppetto e presi Liam. Lui però non si muoveva. “Dopo ti spiego tutto”
“Sei una..” annuii, si stava spaventando cazzo. 
“Tranquillo Liam, ho già mangiato” risi. “E poi mi scateni tutt’altro genere di appetito..” ammisi.
“I tuoi occhi..sono arancioni..” disse shockato.







“Si bhe..smettila di guardarmi in quel modo e non dovrai preoccupartene. Adesso vieni. Louis e Sum sono nei guai. E’tutta colpa mia” corsi via con Liam e gli ordinai di restare nel bosco. 
“No, non ti lascio sola!” sospirai e sradicai un albero con tutte le radici da sola, davanti ai suoi occhi, lo lanciai via. “Cazzo..” 
“So badare a me stessa” mi avvicinai a lui, sapevo già che i miei occhi erano blu. “Perdonami” e lo bloccai, non potevo combattere se non avessi saputo esattamente dov’era. Sarei impazzita e mi avrebbero fatto a pezzi ..ed anche Summer. Corsi via, le serviva aiuto. Insieme eravamo più forti.



Louis’s Pov: 

Chi cazzo erano quelli lì? Che cazzo volevano da Summer? E come cazzo ha fatto Summer ha correre a una velocità così? Liam aveva ragione, dovevo dirglielo. Cazzo, mi sono innamorato di una vampira. Fanculo, non me ne va bene una.
Andai in macchina e mi diressi a casa. Parcheggiai e scesi dall’auto. Sentì delle voci dentro casa e poi vidi Diana e Liam correre nel bosco. Li seguì e quando li raggiunsi vidi Diana davanti a Liam e poi correre via ad una velocità pazzesca. Liam era fermo immobile. Mi avvicinai e gli passai più volte la mano davanti al viso, ma lui non mosse un muscolo. Sentì degli urli provenire da una parte del bosco, così decisi di seguirli. Dovevo scoprire cosa stava succedendo. Camminai per un po’ di minuti finchè non mi bloccai. C’erano Summer e Diana al centro ed erano circondate da sei persona, o meglio vampiri. Iniziarono a combattere e dopo un po’ i sei vampiri erano caduti a terra storditi, ma Summer e Diana non erano messe meglio. Summer guardò dalla mia direzione, mi aveva visto. Merda. In un secondo me la trovai davanti.
“Louis vattene subito in casa, rischi troppo a stare qui” mi disse preoccupata. No io non me ne vado, non ci penso nemmeno.
“Lou ti prego vattene” mi disse di nuovo mentre i suoi occhi si fecero rosso fuoco. Ok ora ero spaventato. Potrebbe attaccarmi da un momento all’altro. Scossò la testa.







“Non ti preoccupare, non ti farei mai del male. Ora ti prego vattene, vi spiegheremo tutto più tardi.” disse guardandomi e i suoi occhi passarono dal rosso al viola.
“Come faccio a essere sicuro che voi dopo veniate a spiegarci tutto?” gli chiesi. Avevo bisogno di spiegazioni. Vidi i suoi occhi farsi arancioni. Che cazzo voleva dire?
Lei mi guardò e senza esitazioni mi baciò. Era un bacio normale, senza lingue e tutto il resto. Ma era bastato per scatenare un putiferio dentro di me. Le sue labbra, morbide e piene, erano diventate una droga. Non mi sarei mai staccato da lei.
“Sum, dietro di te!” urlò Diana, e Summer si staccò da me, voltandosi con una rapidità mai vista e prendendo il collo del tipo, soffocandolo e lasciarlo cadere a terra senza sensi. Merda, non aveva problemi a difendersi. Mi guardò, e i suoi occhi da rossi tornarono di quel castano dorato che mi piace da morire.
“Ti è bastato a farti capire che tornerò spiegarti tutto?” mi chiese avvicinandosi.  Io la guardai e annuì. “Ora vai da Liam, e non ti muovere. Vi raggiungeremo noi” disse voltandosi e tornando ad aiutare Diana.
Io mi voltai e iniziai a correre finchè non trovai Liam. Era ancora immobile e sinceramente mi inquietava un po’. Mi sedetti per terra e aspettai il loro ritorno.



Diana’s Pov:

Mi avevano intrappolata. Ero bloccata. Guy mi teneva la testa e Cassidy il collo era pronti a farmi fuoco. Vidi Yacopo con in mano un accendino. Ipocrita.
"Cazzo, bel modo di salutare un'ex dei tuoi!" dissi sarcastica. Summer mi fissava allibita.







Yacopo rise nella sua risata sensuale, quanto lo odio. 
"Diana, tesoro. Non sei cambiata affatto" 
"Se se ora dì a Guy e Cass di lasciarmi andare, non voglio certo che un fulmine li arrostisca" risi e subito dopo si sentii un tuono. 
"Una perdita calcolabile, mia cara" cazzo. Non avevo altra scelta. 'Sum' pensai vidi lei alzare lo sguardo verso di me. 
'Diana..'
'Prendigli l'accendino' ordinai, I suoi occhi si spensero e si fecero blu intenso.
"No" urlò "Non lo farò. Non posso. Morirai”
"Fallo" gracchiai, Guy mi stava soffocando. Aveva le mani serrate intorno alla mia gola.
Spiccò un salto altissimo, colpì Yacopo che si schiantò contro un tronco e mi guardò esitante. Spostando lo sguardo dall'accendino a me in continuazione. 
"Ti fidi di me? " annuì "Allora, fallo. Ora, Summer!" da suoi occhi scese una lacrima e mi tirò l'accendino.
Urlai. Cazzo, che male. Mi sentivo malissimo, la mia pelle i miei vestiti stavano andando a fuoco. Era il dolore più brutto e straziante che avessi mai provato in tutti i miei 250 anni.
Quando riuscì a muovere le dita chiusi la maso a pugno e feci calare solo su di me il diluvio universale. Mi spensi, ma mi sentivo ancora andare a fuoco. Avevo il corpo in fiamme: mi sentivo bruciare dentro.
"Diana" fu da me in un attimo e mi abbracciò, feci una smorfia di dolore. Si staccò. "Scusa" 
"Sono messa tanto male?"
"Ma sei cogliona?!" sobbalzai. "Potevi morire! Diana cazzo, ti prenderei a calci. Ora mettiti a posto " mi ordinò. Aprii le braccia e riportai il mio corpo a poco prima, quando eravamo ancora tutte intere. Lo feci anche con lei. Sorrise. "Grazie"
"Devo delle spiegazioni a te e ai ragazzi, andiamo" annuì e corremmo da loro.






 
!!!Our space crazy!!!

Buongiorno genteeeeeeee come state? c:
Oggi tocca me, alla vostra cara Ele ad aggiornare. 
Avevo promesso di aggiornare entro la settimana e infatti eccomi qui, ho mantenuto la promessa lol
Grazie per averci risposto nella domanda che vi avevamo fatto, perchè a noi piacciono le immagini ma visto che siamo le scrittici il nostro parere non conta un puffo, quindi GRAZIE GRAZIE GRAZIE *-*
Vogliamo ringraziare:
directionerzm
SoLondon
alicebobbo
carrots_loveonedirection
MagicArianna
che spendono il loro caro tempo a recensire la storia c:
Bene, ora scappo. 
Al prossimo capitoloooooooooo :D

Mia ed Ele xx

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Capitolo 9
*** Blinders ***







Summer’s Pov:

Raggiungemmo il posto, dove avevamo lasciato Liam e trovammo Louis seduto di fianco al suo amico, che giocherellava con un bastoncino. Sorrisi intenerita a quella scena, sembrava un bambino. Ero felice di vederlo lì, senza nessun graffio. Avrei voluto abbracciarlo, ma forse non era il caso. Ci avvicinammo ai due e Louis sentendo dei passi si alzò in piedi, ma vedendoci si tranquillizzò. Poi per modo di dire, aveva comunque paura perché aveva capito cos’eravamo. Era indeciso se abbracciarmi o meno, io lo guardai e gli sorrisi. Diana si diresse verso Liam e lo sbloccò. Louis mi venne in contro e alla fine mi abbracciò. Dio il suo odore, mi faceva perdere la testa.

“Cos’è successo? Dove sono i tipi di prima? Tu stai bene?” chiese Liam mettendo le mani sulle spalle di Diana. Lei sorrise e lo guardò.

“Si, stai tranquillo sto bene. I tipi se ne sono andati.” Liam sorrise e l’abbracciò. Sorrisi guardandoli, erano così carini. I pensieri di Louis attirarono la mia attenzione. Che dolce, si chiedeva se era meglio baciarmi o no. Lui non sa cosa vorrei fargli ogni volta che lo vedo. I miei occhi saranno di sicuro arancioni.

“Fallo e basta” dissi per poi guardarlo. Lui mi guardava con aria interrogativa. Scossi la testa e lo baciai. Rimase sorpreso da qual gesto, ma ricambiò subito. Un intero zoo si scatenò dentro di me al solo toccare delle nostre labbra.

“Emh-emh” si schiarì la voce Diana. “Scusate l’interruzione, ma gli dobbiamo delle spiegazioni” disse guardandomi. Io annuì e mi affiancai a lei, mentre i ragazzi erano di fronte a noi. Mi arrivò un pensiero di Diana: ‘vai tu?’ mi chiese. Io annuì e cominciai a parlare.

“Bhe, da quello che avrete sicuramente capito noi siamo diverse” dissi guardando Diana e lei mi sorrise e mi strinse la mano. “Io sono nata all’inizi del Novecento. Era di una famiglia di alta borghesia, dovevo partecipare ai balli per scegliere poi i miei spasimanti. Un giorno, un ragazzo alto, capelli neri corvini e con gli occhi color smeraldo si presentò a me. Col passare del tempo io mi ero innamorata, ero giovane e ingenua, non avrei di certo pensato a cosa sarebbe successo. Una sera mi disse che senza di me non sarebbe potuto vivere, così mi trasformò solo per il suo piacere, perché sapeva che trasformandomi avrei avuto qualche potere, infatti ho il potere di leggere nel pensiero” dissi sorridendo a Louis e lui sorrise di rimando. “Dovetti far credere a tutti che fossi morta e me ne andai via con lui. Mi aveva portato via la mia vita, la mia famiglia così lo uccisi. Ero così incazzata con lui, ma ero ancora innamorata. Poi incontrai Diana e lei mi prese sotto la sua ala protettiva e ora, bhe eccomi qua” dissi alzando le spalle. Louis e Liam mi guardavano con compassione ed era l’unica cosa che non volevo. Guardai Diana, ora stava a lei raccontare. Così avrei scoperto perché quei tipi sono venuti qua.




Diana’s Pov:

Guardai Summer deglutendo piú volte: era arrivato il momento. "Io sono nata nel 1763" iniziai sospirando. "Anch'io come Sum appartenevo a una famiglia importante: I miei erano dei nobili. E come si usava all'epoca, io, ero destinata a sposarmi giovane. Mi presentarono a un Lord che loro amavano particolarmente e mi dissero di essere gentile" vidi Sum abbozzare un sorriso. "Lo conobbi e qualche tempo dopo furono fissate le nozze. Quella notte scappai, ma Yacopo" Liam e Summer sussultarono. "mi trovó. Litigammo e fummo attaccati. Quando mi svegliai Yacopo e Io eravamo immersi in una pozza di sangue. Fu come riemergere da profonde acque ghiacciate" vidi Summer scurirsi in volto. Sospirai. "Passammo qualche mese insieme e poi fondammo.. si, fondammo il Nesso. Un consiglio composto da 7 membri scelti. Io e Yacopo ne eravamo I capi...per decenni causammo devastazione e sofferenza a chiunque incontrasse il nostro cammino"

"Diana..."

"A Yacopo e a me spettava sempre l'ultima parola. Nessuno veniva risparmiato se noi decidavamo di ucciderlo" sospirai. "Ma... Ero stufa di loro, stanca di tutto quello e cosí sparii...per anni vagai senza meta per sfuggire a Yacopo e ai miei vecchi amici. Poi incontrai Summer" sorrisi. "Dal momento in cui la vidi capii di avere di nuovo uno scopo nella mia esistenza. Era arrabbiata, il suo cuore era stato avvelenato dall' odio, proprio come il mio" Summer sorrise. "Potremmo aiutarci a vicenda. Un nuovo inizio per entrambe. Tu ed io. Non devi temere, giovane Summer, le dissi allora " annuí commossa. "Intendevo questo, piccola Summer: tu hai aiutato me in tutti questi anni. Mi hai lanciato un salvagente, ora sarò io a salvarti. Non lascerò che ti facciano del male" mi ritrovai stretta in un abbraccio.

"Diana"

"Mi dispiace.. .io non volevo.. io..io...avevo paura della tua reazione. Se tu...Oh, Sum perdonami" I miei occhi erano di un blu intenso. Guardai Liam, mi sorrideva.

Fui davanti a lui in un attimo, sussultò. "Diana, Ehm" Summer stava tossendo e Louis mi guardava sospettoso. Inspirai a pieni polmoni il suo odore. Il mio autocontrollo, il suo odore lo mandava a farsi fottere. Sospirai.

"Non posso perdere il controllo quando sono con te" digrignai I denti: non era possibile.





"I tuoi occhi continuano a passare dall'arancione, ghiacciati e normali" sbuffai guardando Summer che sorrideva compiaciuta. Ma che sorride a fare poi? A me non piace Liam...vero? No, non mi piace. Mi allontanai da lui.
"Cazzo!" scappai via.

"Diana!" feci finta di non sentire, di non sapere che lui stesse urlando il mio nome. Perché lui mi fa questo effetto? Perché volevo baciarlo? Quando mi teneva stretta tra le sue braccia... ho dimenticato che il mondo esistesse. L'ho bloccato, io l'ho bloccato perché avevo paura..no..mi terrorizzava di non saperlo al sicuro. E durante lo scontro..Guy e Cassidy sono riusciti a fermarmi..perché Cass mi ha fatto credere che lui era in pericolo. Corsi, volevo solo correre, scappare via. Mi fermai su un albero a osservare la foresta che si estendeva di fronte a me.

"Liam e Louis se ne devono andare" decisi, strinsi la mano a pugno e serrai gli occhi.

Persi conoscenza avevo usato troppe energie e ora ne avrei pagato il prezzo.




Summer’s Pov:

Giuro che quella ragazza mi fa impazzire. Era sparita e chissà dov’era andata. Aveva lasciato Liam spiazzato e non ci stava capendo nulla. Mi guardò interrogativo ed io alzai le spalle.

“Meglio se torno a casa” disse voltandosi e iniziando a camminare. Ci è rimasto veramente male. Mi voltai e guardai Louis, anche lui non ci stava capendo nulla.





“Tu va da Liam, io vado a cercare Diana.”

Non gli diedi il tempo di rispondere che ero già partita. Mi concentrai il più possibile per sentire i suoi pensieri. Rimasi stranita da quello che stava pensando, insomma dopo tutto quello che è successo li vuole ancora mandare via? Seguì l’unica traccia che avevo per trovarla, finché non la vidi cadere da un albero senza sensi. E poi io non mi dovrei preoccupare. La raggiunsi in un secondo. “Diana” dissi scrollandogli le spalle. “Diana” ma lei non mi rispondeva. Aveva impiegato tutte le energie per giocare con il tempo. E poi mi chiede perché odio questo lato del suo potere. La presi in braccio e corsi fino a casa. Entrai e la portai in camera sua. La stesi sul letto e io mi sedetti di fianco a lei. Le presi una mano e non riuscivo nemmeno a sentire i suoi pensieri. Mi stavo preoccupando e non poco.



Louis’ Pov:

“Tu va da Liam, io vado a cercare Diana” mi disse per poi sparire in un secondo. Non mi abituerò mai a questo, già lo so. Infondo chi si abituerebbe a essere innamorato di una vampira. Io no di certo.
Mi voltai e iniziai a incamminarmi verso casa. Peccato che io non conosca per niente questo bosco, fanculo. Iniziai a girare a caso, finché non trovai la via giusta. Il miracolo è avvenuto. Raggiunsi casa e appena entrai, trovai Liam steso a terra senza sensi. Oh cazzo.





“Liam” dissi scossandolo. “Liam” ripetei. “Amico, non è un bello scherzo svegliati” dissi continuando a scossarlo. “Liam cazzo svegliati” dissi tirandogli uno schiaffo sulla guancia. Niente, non da segni di vita. Sentì il polso, per fortuna era ancora vivo. E ora cosa faccio? Un momento, posso chiamare Summer magari lei sa fare qualcosa. Presi fuori dalla tasca il mio telefono, e..cazzo non ho il suo numero. Un momento..se lei può leggere nel pensiero, forse se mi concentro riesco a farla venire. ‘Summer, mi serve aiuto’ pensai più volte e un secondo dopo bussarono alla porta. Veloce la ragazza. Mi alzai e andai ad aprire la porta e lei entrò.

“Che è successo?” chiese guardandomi. Io la guardai e lei si voltò vedendo Liam steso per terra. “Oh cazzo anche lui” disse dirigendosi verso di lui.

“Che vuol dire ‘oh cazzo anche lui’?” chiesi. Lei mi guardò seria.

“Vuol dire che anche Diana è a casa senza sensi, ho provato di tutto ma non si è svegliata” disse preoccupata. ‘A chi lo dici’ pensai e le mi guardò dritto negli occhi.

“Cosa gli hai fatto?” mi chiese.

“Non gli ho fatto nulla” dissi incrociando le braccia sul petto e lei mi guardò. Cazzo non riuscivo a resistere. “Okok gli ho tirato uno schiaffo” dissi.

“Louis” mi rimproverò guardandomi. Io la guardai e alzai le spalle. Le sue attenzioni tornarono a Liam. Provò a sentire il polso e subito dopo i suoi occhi divennero blu. Si alzò e lo prese in braccio. Ma che cavolo…

“Dobbiamo portarlo all’ospedale” disse andando verso la porta. “Che?” gli chiesi. “Rischia troppo se resta qui, ora aiutami” disse indicando con la testa la porta. Mi diressi verso la porta e l’aprii. Lei uscì spedita verso la mia macchina.

La raggiunsi e mi misi al posto di guida. Lei appoggiò Liam sui sedili posteriori e poi si sedette di fianco a me. Misi in moto e partimmo. Durante il tragitto la guardai con la coda dell’occhio. Si stava mordendo il labbro, probabilmente pensava troppo. Arrivammo all’ospedale e stavolta presi io Liam. Appena entrammo, lo misero subito su una barella e lo portarono a fare dei controlli. Ci sedemmo nella sala d’attesa. La guardai. Si vedeva dal suo viso che era nervosa. Le presi la mano e gliela strinsi. Lei si voltò e mi sorrise.

“Stai tranquilla, andrà tutto bene” le dissi per poi sorriderle. Lei mi guardò e poi la vidi fissare un punto dietro di me. Si scurì in volto e i suoi occhi si fecero bianchi ghiacciati. Per un secondo mi fecero paura. Mi voltai e vidi, dove stava guardando. Su un tavolo c’erano delle sacche con del sangue. La sentì deglutire. Mi voltai di nuovo verso di lei. Abbassò il viso e i suoi occhi tornarono normali.

“Vado a vedere come sta Diana, così ne approfitto per calmarmi” disse alzandosi e iniziando a camminare verso l’uscita. Per un secondo mi aveva spaventato, ma so che ha autocontrollo perciò posso stare tranquillo.



Summer’s Pov:

Appena uscì dall’ospedale, schizzai via. Mi dovevo calmare cazzo. Il pizzicore in gola si stava facendo sentire e ci credo, erano ormai le nove di sera passate. Ma non avevo tempo ora. Andai a casa e andai subito da Diana. Era ancora lì, stesa senza dare segni di vita. Ma io sapevo che era viva, lo sentivo. Mi sedetti di fianco a lei e le presi la mano. Niente, non sentivo nessun pensiero.

Stetti un po’ con lei, e poi tornai in ospedale. Quando arrivai trovai Louis con le braccia incrociate che dormiva. Sorrisi e mi sedetti di fianco a lui. Non feci tempo a toccare il seggiolino che un dottore si avvicinò a noi.

Siete amici del signor Payne?” chiese avvicinandosi. Io mi alzai lasciando dormire Louis.
“Si” dissi andando davanti a lui.

“Il vostro amico non è messo molto bene, ha rischiato l’assideramento” disse guardando la cartella e sfogliando dei fogli. Come ha rischiato l’assideramento? Giuro che uccido Diana. “Se non si sveglia entro tre giorni, rischia non di non svegliarsi più” disse guardandomi. Io guardai il dottore sconvolta.





“Ok grazie” dissi tornando a sedermi. Diana era l’unica che poteva svegliarlo, era l’unica che poteva farlo riscaldare in un secondo, peccato che anche lei sia fuori gioco.



 



!!!Our space crazy!!!

Salve, ragazze oggi tocca a me! 
Già io, Mia. Vi dovete accontentare lol
AHHAHAHAHAHHAHA no, veramante non sapevo quando aggiornare e quindi ho aggiornato oggi, visto che in settimana sono piegata sui libri di scuola :p
Sennà aggiornavo ad Halloween! AHAHHAHAHA NO
Non è divertente, ma capitemi: sono in piedi dalle 5.20 e sono molto più che solo horny, bitches!! AHHAHAHA
Altro che I'M HORNY! AHAHHAHA 
No ma che cazzo rido a fare? BOH!
Avete visto?
Diana continua e non demorde, Liam e lei K.O...Summer e Louis che ci hanno preso gusto a fare i tenerosi *-*
Sono adorabili! *--*
E lo sarebbero anche Diana e Liam, se Diana-sono-un-hanticappata-e-non-lo-so la piantasse di rompere tanto, uff! è.è
Ma quella...naaaah! Niente, ma figuratevi se quella si lascia andare :c
OK, ora me voy e anche stavolta ringraziamo tutte voi chicas, para vos rencensiones! 
Aggiornerà Ele la prossima volta, prendi la palla al balzo! ;)
In particulerrr...

 


Ele Mia xx

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Capitolo 10
*** I really want to kiss you ***







Diana's Pov:

“Diana" sentivo un eco, una voce lontana che mi chiamava, ma non volevo sentire. C'era un'altra voce, un'altra persona che mi chiamava: c'era molto freddo, tanto freddo, avevo freddo...freddo..avevo dimenticato come era avere freddo. "Diana!" mi tirai a sedere di scatto come se fossi appena emersa dai profondi e gelidi oscuri abissi.
"Sum?" annuì. "Avevo freddo, io sento freddo!" 
"Diana, Diana cazzo svegliati!" mi stava scuotendo per le spalle.
"Summer?" mi alzai di scatto e mi prese per le spalle. "Cos'è successo? Dove..a casa?" chiesi perplessa guardandomi intorno.





"Già a casa.."
"Che hai?" sembrava molto arrabbiata..
Sorrisi. "Ah..non lo so hai solo spedito Liam in ospedale!" tornai a sentire freddo, i miei occhi dovevano essere blu. 
"Liam! A cavolo..." strinsi la mano a pugno e un attimo dopo eravamo fuori. Il tempo era tornato sereno e gli animali uscirono dai loro nascondigli. "Liam..non capisc.." non era possibile.
"Cosa senti?" inspirai ed espirai l'aria. 
"Male...stà male..io cazzo...non sento il suo odore.." corsi via. 
"Ma dove vai? Diana!" dovevo farlo stare bene, ma non potevo scaldarlo io dovevo.."Diana... sei ancora molto debole..potrebbe ucciderti!!" mi fermai a guardare Sum, era dietro di me.
Sorrisi. "Devo riportare il suo corpo a prima ...prima che stesse male...devo farlo. Scaldarlo non servirebbe. Morirebbe" annuì. "Si sono sicura" mi guardò sorpresa. “Te l'ho detto: non ho bisogno di leggere nel pensiero per sapere cosa stai pensando" iniziammo a correre verso l'ospedale, non c'era un solo minuto da perdere. Arrivai in un lampo, mi sentivo ancora spossata, ma non me ne fregava nulla di me. Liam deve stare bene. 
Lui adesso era la mia priorità.
Louis era molto teso, lo sentivo. Summer lo baciò dolcemente su una guancia e lui tornò a sorridere. Sorrisi, c’erano dentro anche loro ed io l’avevo capito tardi. Summer mi sorrise triste sentendo il mio pensiero: ‘Spero non troppo tardi..’sospirai, stringendo i pugni fino a farmi diventare le nocche bianche.
Il dottore arrivò con un’espressione serissima, trasalii: il mio istinto mi diceva che erano brutte notizie. “Il Signor Payne non ha dato cenno di miglioramento, le sue funzioni vitali sono sempre più..” sentii gli occhi bruciare, avrei potuto piangere per non finire mai più. Che cosa ho fatto?
“Diana..” deglutii e mi imposi di non piangere: io potevo salvarlo. Guardai Summer e sospirai. Tornai a guardare il dottore, il quale aveva continuato a parlare con Louis e Summer, tornata all’ordine.
“Posso vederlo?” domandai, annuì e mi scortò fino alla sua stanza, mentre andavo, sentii Louis chiedere a Diana: ‘A che gioco sta giocando?’ e lei rispondere: ‘A un gioco molto pericoloso’ era chiaro che fosse preoccupata per me e per Liam, ma se uno di noi doveva stare male è meglio che fossi io. Lui no. 
“Ecco” mi aprii la porta ed inspirai quell’odore che tanto mi aveva tormentato farsi sempre più debole come il suo cuore. 
“Vorrei restare da sola con lui” annuì e scomparve chiudendo la porta. 
Non seppi più trattenermi: arrivai di corsa e in unico movimento mi sedetti sul lettino. Ero ancora molto debole e dovetti impiegare tutte le mie forze: focalizzai Liam nella mia mente e poi pensai al calore, al calore dell'estate, il caldo del sole e infine a quel calore che ti scalda il cuore chiamato 'amore'. Poggiai una mano sulla fronte e l'altra sul petto di Liam, sopra al suo cuore che lentamente stava riacquistando vigore. Levai le mani sentendomi svuotata.
"Mi dispiace... tu mi piaci...mi fai impazzire.." sorrisi "Non era questo che volevo.. mi dispiace tanto. Non volevo..davvero. Tu mi piaci" sentii la sua mano afferrare la mia. Mi veniva da piangere, gli accarezzai i capelli: era la prima volta che toccavo un ragazzo di mia volontà. La prima volta che sentivo di volerlo.
"Anche tu..." mormorò. "Mi dispia..."
Scossi la testa."Non devi scusarti..al contrario: è tutta colpa mia..io.. io-ti...giuro.." si sporse verso di me e mi baciò unendo le nostre labbra in un contatto che io desideravo con tutta me stessa ma che sono troppo codarda...per ammetterlo. 
"No"mi staccai ansimante. I miei occhi erano rossi. "Perché l'hai fatto?" 
Mi guardò dispiaciuto. "Hai ragione..scusa, io non so cosa mi sia preso…" lo fermai.
"Io lo volevo” sorrise. “Solo che..è meglio di no. Non sono certa di riuscire a controllarmi..non mangio da un po’” gli sorrisi e con non so quale coraggio lo baciai, un bacio casto. “Dopotutto è meglio riprendere” gli dissi e unii di nuovo le nostre labbra. “Ok” respirai a fatica. “É meglio fermarsi, davvero. Non voglio farti del male.”
“Tu non potresti mai” scossi la testa. “Tu sei tu..sei Diana. E se per andare avanti hai bisogno di bere sangue, io lo accetto” lo guardai incredula, non mi odiava. “Tutto per te”
Cazzo, gli occhi. Li feci tornare normali. “Ora chiamo Lou e Summer” gli sorrisi e lasciai la stanza chiamai Summer e Louis e una volta rimasta da sola mi accasciai contro la parete del bagno. Ero felice: avevo ceduto parte della mia energia vitale per darla a Liam. Ora lui era salvo ed io sarei tornata a posto tra qualche giorno. Avrei dormito per un po’. Ansimai sentendomi bruciare. Pensai più volte a Summer avvertendola: ‘E’ iniziato’ poi tutto si fece buio.



Summer’s Pov:

“Sum, Lou, si è svegliato” disse Diana uscendo dalla camera dov’era ricoverato Liam. Louis si alzò e corse dentro. Io mi alzai e mi diressi verso la porta della camera. Guardai Diana, le sorrisi e lei sorrise a me. Entrai dentro e trovai Louis felice come una pasqua che abbracciava il suo amico.
“Lou ti prego, lascialo respirare” dissi ridacchiando. Louis si staccò e mi guardò sorridente. Liam rise. “Ciao Summer” mi disse Liam sorridendo. Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Mi arrivò subito un suo pensiero. “Tranquillo, ho già mangiato” dissi ridendo leggermente e sedendomi in una sedia vicino al letto. Lui mi guardò sconvolto. “Ma com..oh giusto. Scusa” disse guardandomi dispiaciuto. “Non ti preoccupare, ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi fidati” dissi sorridendo.




  
“Come ti senti?” gli chiese Louis. “Meglio, se non fosse stato per Diana ormai chissà com’ero messo” disse sorridendo. Appena Liam nominò Diana, sentì un suo pensiero. Mi stava chiamando. ‘E’ iniziato’ sentì e dopo nient’altro. Mi alzai di scatto. “Che succede Sum?” mi chiese Louis. Io non gli risposi e corsi fuori dalla porta. Era lì stesa per terra senza sensi, di nuovo. Glielo avevo detto cazzo. La presi in braccio e la portai dentro. Louis e Liam mi guardarono preoccupati. La portai su un letto vuoto vicino a quello dov’era Liam. “Che le è successo?” chiese Liam preoccupato. “Glielo avevo detto che rischiava ma lei no, vuole fare sempre di testa sua e non ascoltarmi mai” dissi iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza. Louis si alzò e si mise davanti a me, mettendomi le mani sulle spalle. “Summer, calmati e spiegaci cos’è successo” disse sorridendomi dolcemente. Io annuì e guardai Liam. “Le avevo detto che era troppo debole, è da giorni che non mangia. E’ una fortuna che sia solo svenuta” dissi ma loro continuavano a non capire. “Aveva bisogno di mangiare, ma non ha voluto e si è precipitata qui. Ti ha salvato donandoti metà della sua energia vitale ma essendo troppo debole è svenuta. Ora dormirà per qualche giorno per potersi riprendere completamente” spiegai. Loro mi guardarono sconvolti. Guardai Liam, che abbassò lo sguardo.





Si sentiva in colpa. Tornai a sedermi di fianco a lui. Gli presi le mani e gli sorrisi. “Non è colpa tua Liam, non ti devi sentire in colpa” dissi cercando di confortarlo. “A proposito, non abbiamo detto ai medici che ti sei svegliato” dissi alzandomi e uscendo dalla camera. Andai da un medico e gli dissi che Liam si era svegliato. Lui mi seguì fino alla camera ed entrò con me. “E questa ragazza?” chiese riferendosi a Diana che era su un letto. “Oh si è solo addormentata” dissi cercando di essere convincente. Il dottore fece dei controlli a Liam. “Tra quanto posso uscire?” chiese Liam al dottore. “Per sicurezza, la teniamo ancora per un paio di giorni e poi sarà libero” disse il dottore sorridendo per poi uscire dalla camera. “Bene, ora è meglio che la porti a casa” dissi avvicinandomi a Diana. “Sicura?” mi chiese Louis. “Si, così ne approfitto per mangiare. Sono due giorni che non mangio” dissi ridendo leggermente. Liam mi guardò sconvolto. “Ma avevi detto che..” disse ma non lo feci finire. “Non volevo farti preoccupare, e poi ho il mio autocontrollo con te. E’ il tuo amico che lo manda a puttane” dissi sorridendo guardando Louis. “Ma potete stare tranquilli, non vi farei nulla” continuai prendendo Diana in braccio.
“Bene, ci si vede dopo” dissi iniziando a correre verso casa. Arrivai dopo poco e tornai a metterla in camera sua. Questa ragazza mi avrebbe fatta esasperare. Una volta messa a letto, uscì di casa. Respirai a pieni polmoni l’aria iniziando a scegliere quale odore seguire e una volta trovato quello giusto, era ora di mangiare. 



Liam’s Pov:

Sono passati quattro giorni ed io sono stato dimesso stamattina: ho firmato e poi sono andato con Louis a lavoro. Al poligono ero assente nella mia testa avevo solo Diana, anche nelle indagini lo ero..Non vedevo l’ora di andare da lei ma cercavo lo stesso di rimanere abbastanza concentrato per coprire le ragazze e le loro tracce. Entro la settimana prossima Louis ed io saremo fuori dalla polizia e andremo per conto nostro. Paul ha fatto un paio di telefonate e adesso siamo a cavallo. 
Summer uscì di casa e ci venne incontro sorridente. “Ragazzi, sento i suoi pensieri!” ci disse felice, sospirai sollevato e Lou mi dette una pacca sulla spalla. Baciò Lou e poi mi sorrise: “Certo, vai pure da lei” 
La guardai stranito e poi annuì. Giusto, lei leggeva nel pensiero..non so se mi abituerò mai a questa cosa ma farò uno sforzo. Sembra tanto una trama di quei film che vanno di moda adesso: mi sono innamorato di una vampira. Salgo le scale e mi ritrovo in una camera azzurra, ordinata, con tanti libri e una libreria che occupa una parete intera; la finestra è aperta e da’ sul bosco, sul letto c’è lei: immobile e molto pallida sembra quasi che non sia viva..perché lei respira?
Mi siedo accanto a lei e le accarezzo una guancia, poi passo le dita tra i suoi capelli e le bacio una mano. Piano piano mi sdraio accanto a lei e l’abbraccio, non so se sia opportuno, ma mi sento di farlo. 
“Diana” sussurro. “Diana, svegliati. Ho bisogno di te…” si muove e mi guarda sbattendo le sue lunghe ciglia scure: i suoi occhi sono ghiacciati e m’inquietano un poco, ma decido di non darlo a vedere. 
“Ti ho sentito. Sono qui, Liam” la guardo e perdo il respiro. Sorride. “Sei nervoso..tranquillo, io non ti farò del male” deglutisce toccandomi una guancia, sussulto. “Scusami” toglie la mano e si mette a sedere.
Mi siedo anch’io di fronte a lei e le prendo una mano riportandogliela dov’era prima. “Sei fresca” 
Sorride, deglutendo appena. “Sono fredda” mi corregge, mi guarda e mi accorgo di avere la camicia sbottonata. I suoi occhi si tingono d’arancio..ma che cosa..? 
Ride. “Liam” si morde il labbro maliziosa ed è lì che perdo letteralmente la testa. 
La prendo per un braccio e la sbatto al muro. Sorrido e mi sorride pure lei: “Vorrei davvero baciarti” le confesso. Respira.

“Tu non avresti dovuto dirlo” mi salta addosso e inizia a baciarmi con foga incollando le sue labbra alle mie. Rimango un attimo sorpreso, ma poi ricambio il bacio con la stessa sua foga e voracità divorando le sue labbra. La stringo in un abbraccio e lei mi getta le braccia al collo mentre continuiamo a baciarci, la mia mano scende e si poggia sulla sua natica. 
“Perché ti sei fermato?” mi chiede ansimante. 
La guardo confuso. “Cosa stiamo facendo, Diana?”  mi sorride.
“Quello che voglio farti dalla prima volta che ti ho visto, Liam…e tu?” 
Sorrido. “Anche io” riprendo a baciarla con ancora, se possibile, più foga, passione e voracità di prima unendo le sue labbra, divorandogliele. Io la voglio, cazzo. Mi sto eccitando come un ragazzino e non mi è mai successo. E’ lei. Diana mi eccita solo con lo sguardo è la sensualità in persona. E’ sempre così dannatamente sexy. Le nostre lingue giocavano e si rincorrevano tra loro disegnando dei cerchi sul palato. Cazzo, stavo impazzendo. Le baciai il collo e sentii un mugolio di piacere.

Sorrisi. Mi sfilò maglietta e la buttò in un angolo, la buttai sul letto e rise mentre le toglievo i jeans. Mi stesi sul letto e lei si mise a cavalcioni sopra di me.
“Tu mandi a farsi fottere tutti gli anni di autocontrollo” sorrise sulle mie labbra, mi girai stringendola in un abbraccio e ribaltai le posizioni.


Ridemmo e ci baciammo a lungo senza respirare, senza volere riprendere fiato. La guardai divertito staccandomi dalle sue labbra con un sonoro schiocco.
“Che succede?” risi, sentendo un certo panico nella sua voce.
“Mi fermo?” mi attirò lentamente a sé con le braccia e sorrise.
“Nooo!” si avventò nuovamente sulle mie labbra e ricambiai il bacio. Mi staccai per riprendere fiato, le presi il volto tra le mani e ricominciai a baciarla con passione: non avevo più paura. Lei non mi avrebbe mai fatto del male.


La guardai negli occhi appoggiando la mia fronte alla sua. “io ti desidero, Liam” ammise ansimando. La baciai dolcemente e mi sfilai i boxer i jeans, aiutandola a togliere la maglietta, le mutandine e il reggiseno. Entrai in lei con un rapido e fluido movimento. Soffocò un grido di piacere aggrappandosi a me continuai a spingere sempre più veloce, fino a quando i suoi e i miei gemiti non aumentarono sempre di più raggiungendo l’apice insieme.
Ci stendemmo uno accanto all’altra, mi aveva distrutto. “Sono stanchissima” risi, circondandola in un abbraccio.
“No, tu mi hai distrutto” mi sfiorò una guancia con il pollice e sorrise. “Perdonami” sospirò. “E’ colpa mia se sei stato male” la baciai teneramente.


“Shh” sussurai. “Tu mi hai salvato, volevi solo proteggere Summer” annuì. “Lou me l’ha detto. Ti capisco” ora i suoi occhi erano tornati normali del solito e caldo nocciola di sempre.

La porta si aprii di scatto, Diana si era già rivestita ed era tutta in disordine. Erano Louis e Summer. Ci guardarono sconvolti anche Summer e Diana sbuffò.
“Diana” rise. “Cazzo..” ridacchiò appoggiandosi a Louis. “I tuoi occhi sono ancora arancioni”  
“Wow…amico, vi siete dati da fare” sbuffai, Louis era un’idiota a volte. 
Vidi Diana chiudere la mano a pugno. Li aveva bloccati. 
“Vestiti” mi disse, annuì. Mi infilai i boxer e i jeans. E le diedi un bacio a stampo. Il tempo ripartii e vidi Sum e Lou strabuzzare gli occhi. “Mandi il mio autocontrollo a farsi fottere” disse offesa. “E’ assurdo!” ridemmo tutti. 
“Ma che cosa vogliono dire gli occhi arancioni?” chiedemmo io e Lou in coro. Le ragazze si guardarono a lungo : probabilmente stavano avendo una conversazione ‘privata’. 
“Ok, lo faccio io” rispose Summer guardando male Diana. Scendemmo di sotto e ci accomodammo lontani da loro. Non capivo…avevamo appena finito di fare sesso e lei ora mi allontanava di nuovo?
“Liam” mi riprese Summer. Diana mi guardò e comparve davanti a me in un istante. 
“No, non ti sto allontanando. Non ti manderò più via” mi sporsi per baciarla ero al settimo cielo, cazzo. “Non vi…”
“Se se Diana!” disse Lou fischiando gli tirai uno scappellotto. “Ahio!”
“Sta zitto, Louis. Hanno qualcosa da dirci” guardammo entrambi le ragazze, o meglio Summer aspettando la spiegazione sul cambiamento di colore dei loro occhi. Ero felicissimo, stanco…ma felicissimo. Diana mi aveva praticamente fatto capire che stiamo insieme. 



Summer’s Pov:

Una volta che Liam entrò in casa, mi sentì circondare da dietro da due braccia. Appoggiò il suo viso sulla mia spalla. Sorrisi. Girai il viso verso destra e lo trovai a fissarmi con quei suoi occhi cristallini. I suoi pensieri, bhe non erano molto casti e nemmeno i miei. I miei occhi si fecero subito arancioni.
“Che intenzioni hai Tomlinson?” gli chiesi voltandomi completamente verso di lui. “Se hai sentito i miei pensieri credo che tu lo sappia già” disse avvicinando il suo viso al mio. Sorrisi maliziosamente.





Mi avventai sulle sue labbra così morbide che ormai erano diventate una droga. Mi morse il labbro inferiore e io sorrisi lasciando che le nostre lingue si incontrassero. Io non ci stavo capendo più niente, avevo i pensieri come appannati da lui. C’era solo lui nella mia testa e basta. Ci staccammo per riprendere fiato e lui mi prese per mano portandomi dentro casa. Chiuse la porta e mi ci sbatté contro avventandosi di nuovo sulle mie labbra così vogliose delle sue. Passò a lasciarmi piccoli baci sul collo, ricevendo un mio gemito di piacere. Sorrise e poi mi guardò dritto negli occhi.
“Sai, è la prima volta che mi sento così preso da una ragazza. Dovresti sentirti onorata” disse per poi baciarmi di nuovo. Misi le mani sul suo petto e lo allontanai leggermente. “Tu mandi a puttane il mio autocontrollo, sei tu che dovresti sentirti onorato” dissi saltandogli a dosso e circondando la sua vita con le mie gambe. Lui mise le mani sulle mie natiche stringendole leggermente. Iniziò a camminare verso il divano e una volta raggiunto ci stendemmo sopra. Lui si mise sopra di me senza staccare le nostre labbra.
“Bhe allora sono onoratissimo” disse ridendo leggermente. “Sta zitto” dissi mettendo una mano dietro il suo collo e abbassandolo facendo incontrare di nuovo le nostre labbra. Lui sorrise e mi sfilò la maglia lasciandomi in reggiseno. Ribaltai la situazione e mi misi a cavalcioni su di lui. Sentì un rigonfiamento nei suoi jeans. Eh Louis, ti ecciti per così poco? Tornai e baciarlo e gli tirai su il busto mettendolo a sedere. Gli tolsi la maglietta e un sorrisetto malizioso si fece largo sul suo volto.





Spostò i miei capelli dalla spalla sinistra e iniziò a lasciarmi una scia di baci che partivano dalla spalla e arrivavano fino all’orecchio. Le mie mani passano in rassegna ogni centimetro di pelle del suo petto. In quel momento mi arrivarono dei pensieri di Diana, ma non riuscì a capire niente che Louis tornò a baciarmi. Gli misi le mani sulle spalle e lo allontanai leggermente mentre lui tornò a torturarmi il collo. Cercai di concentrarmi a sentire i pensieri che mi arrivavano ma Louis me li appannava tutti, non riuscivo a sentire niente. Santo dio Louis, non sai cosa ti farei. Finalmente riuscì a capirne uno e si, Diana si era svegliata.
Lo allontanai dal mio collo e lo guardai. Cazzo i suoi occhi, erano così blu in questo momento. “Che succede?” mi chiese con la voce roca. Dio non la voce roca, non riesco a controllarmi cazzo! “E’ sveglia” dissi solamente. “E allora?” chiese avvicinandosi di nuovo alle mie labbra, ma io lo fermai. Mi alzai da lui e in pochi secondi misi la maglia e gli lancia la sua. “E allora, se venissero di sotto e ci trovassero mentre facciamo sesso, faremo una figura di merda” dissi tornando da lui. Lui sbuffò e si mise la maglia. Gli diedi un ultimo bacio e poi lo presi per mano dirigendomi verso le scale.
Arrivammo davanti alla porta della camera di Diana e la aprì di scatto. Rimanemmo sconvolti davanti a quella scena. Diana in pochi secondi era già vestita, mentre Liam era solo coperto da un lenzuolo. Ci bloccò, lasciando il tempo a Liam di vestirsi. Quando ci sbloccò, i ragazzi ci fecero una domanda.
“Ma che cosa vogliono dire gli occhi arancioni?” chiesero in coro. Io e Diana ci guardammo. ‘E ora che gli diciamo?’ mi chiese. ‘Dobbiamo dirglielo’ dissi io. ‘Io non lo faccio’ disse lei. “Ok, lo faccio io” dissi guardandola male.
Andammo di sotto e si sedemmo sul divano. “Allora, quando abbiamo gli occhi rossi vuol dire che siamo molto incazzate; quando sono verdi ci stiamo divertendo; quando sono blu ci sentiamo in colpa; quando sono bianchi ghiacciati abbiamo fame; quando sono viola vuol dire che siamo interessate all’argomento o alla persona di cui si parla e bhe quando sono arancioni..” dissi per poi guardare Diana e scoppiammo a ridere. Non ce l’avrei mai fatta a dirglielo. Louis e Liam si guardarono confusi. Respirai e poi continuai. “Quando sono arancioni vuol dire che..stiamo..ecco..facendo pensieri..come dire..poco casti su un diretto interessato” dissi per poi guardare Louis che mi sorrise maliziosamente. Dio, non sarei mai riuscita a controllarmi a pieno con lui.
“Emh Sum” mi chiamo Diana e io la guardai. “I tuoi occhi..ecco sono arancioni” disse per poi scoppiare a ridere. In un secondo mi trovai davanti allo specchio e..cazzo. Dovevo calmarmi. Fanculo Louis, te e la tua fottuta bellezza. Chiusi gli occhi cercando di farli tornare normali. Quando li aprì me lo trovai dietro. Avvicinò la testa al mio orecchio. “Vorrei tanto sapere cosa ti è passato per la testa prima, visti i tuoi occhi arancioni” disse per poi lasciarmi un bacio sulla guancia. In un secondo i miei occhi tornarono arancioni. Oh ma fanculo, dillo che lo fai apposta!
Mi voltai e lo guardai. Lui sorrise. “Te l’ho detto, mandi a puttane il mio autocontrollo” dissi lasciandogli un bacio vicino alle labbra. Lo superai ma lui mi fermò per il braccio facendomi girare e facendo incontrare le nostre labbra. Mi staccai sorridente mentre lui mi continuava a guardare maliziosamente.
“Lou dobbiamo andare a lavoro” disse Liam attirando la nostra attenzione. Lui annuì e mi lasciò un bacio sulla guancia per poi avvicinarsi alla porta. Uscirono di casa e guardai Diana. “Si lo so, vai pure a caccia. Ma fa attenzione” le dissi. “Come sempre piccola Summer” disse per poi sparire.
Io presi un libro e mi misi sul divano. Dopo un po’ che leggevo, crollai nel sonno. Quel ragazzo mi distruggeva. 



Diana's Pov:

Mi fermai ansimando. Porca puttana, mi ha sfiancato! Risi. E poi anch'io intelligente, mi sono appena ripresa non mangio da quasi una settimana e me lo scopo? Minchia, quanta intelligenza tutta in una volta! Corsi per vari vicoli fino a quando trovai uno spacciatore che stava per vendere della roba a un ragazzino di dodici anni. Vidi rosso. Bloccai il tempo afferrai lo spacciatore e lo trascinai in un vicolo, dove gli ruppi il collo e lo prosciugai di ogni singola goccia di sangue che aveva in corpo. Meritava di morire. Corsi via e ne beccai un altro e poi un'altro ancora e ancora. 
Cazzo Liam! Riuscii a fermarmi quando era ormai il tramonto..cazzo! Ero stata tutto il pomeriggio a caccia. Saltai di ramo in ramo e in breve entrai a casa dalla finestra aperta della mia stanza. 
Scesi di sotto, dove trovai Summer addormentata sulla poltrona con un libro in grembo. Sorrisi. Quei ragazzi ci distruggevano. Avevo il sentore che avremmo dormito molto piú spesso d'ora in poi. Presi in braccio la mia piccola Summer e la misi nella sua stanza. Andai a farmi una doccia gelida e quando ne uscii, mi vestii.





Mi lasciai I capelli bagnati e andai in cima all'albero che c'era fuori dalla mia finestra. Sentivo l'odore di Liam da qua. Era intenso e penetrante. Ebbi l'impulso di seguire quel profumo afrodisiaco, ma non lo feci. Smisi di respirare e andai dentro. Summer stava ancora dormendo, decisi di non svegliarla e andai a stendermi anch'io. Ero morta. Liam mi aveva sfondato. Sorrisi, pensando che presto l'avrei rivisto. Dio sono andata. Scrissi un messaggio a Liam. "Dobbiamo parlare. Diana xx" lo inviai e mi addormentai serena pensando a lui.





 
!!!Our space crazy!!!

Salve gente, questa volta tocca a me aggiornare.
Mi scuso per aver aggiornato così tardi, ma anche se ho iniziato la scuola da poco mi hanno già sommersa di roba ç.ç
Poi oggi ho anche avuto una verifica e come solito, pessimista come sono, penso già ad un insufficienza lol
Allora pensiamo alla storia c:
Avete visto? Voi che dicevate 'ma perchè Diana è così fredda' 'ma perchè non si scioglie' 
HAHAHAHAHAHAHA ha fatto ben altro HAHAHAHAHAHAH 
Ma ditemi la verità, ve lo aspettavate? 
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH lol
Come ogni volta ringraziamo voi che recensite sempre.
Grazie ragazze, grazie davvero *-*
Ora vado, faccio *poof*
IO FACCIO *POOF* E VOI NO ù.ù
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA lol

Mia ed Ele xx


p.s. la prossima volta tocca a Mia ad aggiornare e spero faccia la brava e aggiorni presto non a Natale lol
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHA c':
Ora faccio *poof* seriamente ù.ù

Mia ed Ele xx

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Capitolo 11
*** Do you take me around? ***


Irresistible Tempetion




 

Louis's Pov:

Grazie Liam, grazie veramente. Tu hai potuto darti da fare con Diana, mentre io per colpa vostra non ce l'ho fatta. Uscimmo da casa delle ragazze e ci dirigemmo verso la macchina. 

"Lou che hai? Sembri..scocciato" disse ridendo. 

"Hahaha molto simpatico" dissi aprendo la portiera della macchina. Lui rise ed entrò in macchina. Misi in moto e andammo alla stazione di polizia. "Secondo te John lo sa di Diana e Summer?" gli chiesi mentre scendevamo dalla macchina.

 "Penso proprio di si, insomma è il capo della polizia e poi ricordati quel giorno che le abbiamo trovate nel suo ufficio" disse aspettandomi mentre chiudevo l'auto. 

"Giusto, che facciamo? Gli diciamo che sappiamo tutto, infondo è da quando lo sappiamo che continuiamo a coprirle e non gli abbiamo detto nulla" dissi raggiungendolo. Lui annuì ed entrammo. Ci dirigemmo subito nell'ufficio di John. Appena arrivammo davanti alla porta, bussammo. "Avanti" disse John. Aprì la porta ed entrammo. "Scusa capo, possiamo parlare?" dissi entrando seguito da Liam. "Certo venite" disse appoggiando sulla scrivania delle scartoffie. Entrammo e ci sedemmo sulle poltrone di fronte alla scrivania. 

"Allora ragazzi cosa volete dirmi?" disse appoggiando gli occhiali da vista. Io guardai Liam e lui annuì.

 "Ecco noi sappiamo che quegli omicidi che ci sono assegnati, sono opera di due ragazze" disse Liam guardando il capo.

 Lui ci guardò preoccupato. "Come lo sapete?" chiese molto più che preoccupato. 

"Sta tranquillo capo, noi sappiamo che Summer e Diana sono diverse" dissi rassicurandolo.

 Lo vidi rilassarsi. "Ve lo hanno detto loro?" chiese sospettoso.

 "Sisi tranquillo" disse Liam guardandolo. 

"Siete loro amici?" chiese di nuovo. Cavolo, sembrava un interrogatorio. 

"Io sto con Summer, mentre lui sta con Diana" dissi guardando il capo.

 Lui annuì e poi sorrise. "Bene, allora mi posso fidare. Perchè se gli altri agenti le scoprono, sono un uomo morto" disse guardandoci seri.

 "Tranquillo, continueremo a coprirle anche una volta fuori di qui" disse Liam. 

"Allora, fin quando sarete qui continuerete a coprirle. A proposito, qui ne ho sette nuovi" disse passandomi un malloppo di fogli. Io lo guardai e poi annuì. Ci alzammo e ci dirigemmo verso la porta. "Arrivederci capo" dissimo io e Liam insieme. Uscimmo dall'ufficio e andammo dritti in macchina. Passai i fogli a Liam e mi misi al posto di guida. Lui iniziò a guardare i fogli e mi disse il primo posto, dove dovevamo andare. 

Quando finimmo di passare in rassegna tutti i cadaveri, erano ormai otto di sera. Ero distrutto ma solo pensare che tra poco avrei rivisto Summer, mi metteva subito di buonumore. Quella ragazza era qualcosa di veramente fantastico. Mi ci vorrà un po' di tempo ad abituarmi all'idea che la mia ragazza è un vampiro, però devo ammettere che è una cosa alquanto figa. Cioè, è una vampira! Lo so, da questo lato sono come un bambino. Mi diverto con poco ma sono fatto così.






Liam’s Pov:

“Che c’è, bro?” mi chiese Louis mentre guidava verso casa delle ragazze. Sospirai. 

“Diana mi ha mandato un messaggio e dice che dobbiamo parlare” scandii per bene le ultime due parole, avevo un amaro sapore in bocca.

“Oh..cazzo!” esclamò Louis parcheggiando, annuì. Già, grazie Lou.Non facemmo in tempo ad arrivare alla porta che le ragazze erano già uscite fuori. Summer era saltata addosso a Lou, mentre Diana aveva un’espressione indecifrabile sul volto. “Mi sei mancata” le disse Lou stringendola a sé. Lei sorrise dandogli un bacio. 

“Anche tu. Non vedevo l’ora che tornassi” rimasero a fissarsi negli occhi ed io guardai Diana. Era molto seria.

“Ti sei penti..?” non riuscii a finire la frase che mi era saltata addosso, ricambiai il bacio e sorrisi. 

“Non c’è l’ho fatta” disse ansimando. Summer rise.

“Uhm?” 

“Diana ha cercato di resistere..ma non c’è l’ha fatta. Mandi a puttane il suo autocontrollo e Louis il mio” spiegò guardando sorridente Louis.

“Quindi non mi vuoi lasciare?” i suoi occhi si accesero sembrava lanciassero fiamme, erano rossi fuoco.

“C’è un'altra?” chiese dura, non mi lasciò rispondere che vidi il cielo riempirsi di fulmini e tuoni. Oh, cazzo… Chiuse la mano a pugno. Sorrisi: era gelosa. “Rispondimi, Liam!” cazzo, si stava incazzando di brutto. Ma non riuscivo ad articolare un suono, mi spaventa la rabbia che vedevo fluire dai suoi occhi.

“Diana, calmati” le ordinò Summer mettendosi davanti a lei. Ma Diana scosse la testa.

“Sto cavolo!” urlò sradicando un albero e lanciandolo dall’altra parte come se fosse un fuscello. Louis ed io ci guardammo forse era meglio non farle ingelosire. Si era incazzata! Lei ci teneva a me! 

“Liam” mi chiamò Summer, annuì. Mi avvicinai piano piano a Diana. Deglutii sembrava volesse sgozzarmi. 

“STAI LONTANO!” mi urlò, non le diedi retta e avanzai fino a quando non ebbi la parte superiore delle sue braccia tra le mani. In un battibaleno i fulmini e i tuoni sparirono. Era ancora arrabbiata. 

“No” risposi infine. “ci sei solo tu” sussurrai al suo orecchio. Summer sorrise e Louis sospirò, era ancora shoccato. 

Diana mi guardò per un lungo istante e inspirò a fondo. “Ok, ti credo” si lasciò abbracciare e poi mi guardò seria. “Non farlo mai più. Nessuno può toccarti” sorrisi. “O lo faccio fuori” mi baciò e guardò il vuoto: era come in trance..





Diana’s Pov:

Guardai un punto indefinito, non era possibile. Un alito di vento mi aveva portato alle narici il suo odore. Era qui e si stava divertendo, osservava la scena. Se solo avessi capito dov’era…magari Sum poteva rintracciarlo..

“Sum” pensai, mi guardò. “E’ qui. Io lo sento” si rabbuiò sapeva che non parlavo solo del tempo. “Mi sta chiamando..” mormorai, mi stavo stancando di brutto: resistere era come nuotare controcorrente in un fiume in piena, ma dovevo farlo.

“Diana, guardami” mi stava scuotendo per le spalle. Ma io non potevo rispondergli, ero in sua balia. “Diana”

“Yacopo..” bastardo, mi aveva costretto a dire il suo nome quando era Liam che volevo chiamare. Liam si rabbuiò in volto, cazzo. Penserà che l’ho preso in giro. Mi veniva da piangere. Guardai Liam sperando che capisse, che capisse che stavo chiamando lui. “Yacopo..” l’avrei ucciso. Io avrei ucciso quel bastardo, lo so.

“Diana..” mormorò sconvolto. “E’ stato solo sesso per te?” chiese con voce incrinata abbassando il viso. Certo, che no! Per chi mi ha preso?

“Liam…” iniziò Summer, ma lui non la fece finire. Era a pezzi. Mi si spezzava il cuore a vederlo così. Ripeto: io gli darò fuoco e ballerò sulle sue ceneri. 

“Vattene, Liam” dissi, sbarrai gli occhi. Mi guardò con gli occhi lucidi annuì seguito da Louis che se ne andò lasciando a malincuore Summer. Solo quando era ormai troppo tardi, solo quando se n’era ormai andato, riuscii a riprendere possesso delle mie azioni. Ero di nuovo me stessa. Crollai in ginocchio sentendomi svuotata. Avrei preferito bruciare di nuovo che questo. 

“Diana!” urlò Summer abbassandosi alla mia altezza. Mi piegai su me stessa dal dolore. Mi sentivo male, malissimo. Come se mi avessero strappato un pezzo d’anima.

“Sum” dissi a fatica, non riuscivo a connettere. “L-liam..me l’ha…Sum…perché..mi ha fatto q-questo?” balbettai con le lacrime agli occhi. 

“Perché è un bastardo” rispose lei, abbracciandomi. Andammo dentro e si mise a esaminarmi la spalla con due dita. “Ti faccio male?” feci di no, trasalii dal dolore non appena mi sfiorò il morso-succhiotto di quel bastardo di Yacopo. 

“AHHHHHHHHH!” urlai, mentre bruciava la ferita. Mi guardò dispiaciuta i suoi occhi si fecero blu e continuò nel suo lavoro, faceva male ma era l’unico sistema per fare cicatrizzare il tutto per un mese. Non c’erano altre soluzioni. Strinsi i denti e sopportai il dolore. Per un mese Yacopo non avrebbe più potuto contattarmi e poi sarebbe ricominciato da capo. 

“Riposati” mi disse Summer andando via dalla mia stanza e andando a dormire. “Domani. Domani chiarirai con Liam” sospirai. “Capirà, non è colpa tua” mi sorrise leggermente e andò via. Chiusi gli occhi e quella notte ebbi gli incubi: sognai Yacopo e le sue mani sul mio corpo mentre io piangevo e urlavo che non volevo. Piansi nel sonno lasciando scorrere le lacrime e i singhiozzi a quelli che c’erano stati tante altre volte, all’inizio di ogni mese. 














 
!!!Our space crazy!!!

Salve gente! 
Today tocca a me, Mia, ad aggiornare!
Insomma sfiga totale oggi, ne?
Vi tocca sorbirvi tutte le mie cazzate. Una schifezza concordo. ù.ù  Una vera schifezza 
Poteva toccarvi Ele... ma no.. purtroppo io :D
Allora...
In teoria.. se ieri non mi avesse inviato un messaggio dicendomi che dovevoa aggiornare e non a Natale... bhe, avrei aggiornato il 25 Dicembre lol
Perché?
Perché bho... semplicemente perché mi ispirava di essere così bastarda da farci pensare -PAROLONA!- fino a Natale :p
Ma siccome ho un cuore fatto di stracchino.. ho aggiornato prima.
Naaah, ho aggiornato solo perché temevo che quella bipolare della mia socia mi dissanguasse o mi prendesse a sprangate sui denti 

A parte questo... come vi è sembrato? Il capitolo intendo.. non la mia follia..
Ve lo chiedo perché le recensioni sono calate e non sappiamo per cui che cosa ne pensate. Non ne abbiamo la minima idea *gesticola*
Non lo sappiamo, per cui spero che qualcuno cagherà questo chappy... perché da qui in avanti si balla ù.ù
Magari se fate le brave pimpe e recensite la prossima volta Ele potrebbe mettervi un piccolo spoiler che ne dite? 
Equo no? 
Ok, ora me voy e durante tutto il viaggio pregherò il leprecauno irlandese che ci assiste dal modo fatto di cioccolata , dove il mare è fatto di buonissimo caffé zero al menta shock o al cocco e le case di orsetti gommosi Haribo, popolato da unicorni che vomitano arcobaleni all day alla night e..

Ok, ciò fame non ho pranzato e ho carenza d'affetto, d'accordo? 


Basta vado e prego il leprecauno irlandese ù.ù

*poof*

Ele e Mia xx


p.s: Si ringrazia quelal brava pimpa.. quella stella che ha recensito lo scorpo capitolo! Grazie di tutto Querida! *-*

Ele e Mia xx

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Capitolo 12
*** If I won't have you, nobody will have you ***




 



Summer’s Pov:

Mi alzai di soprassalto nel bel mezzo della notte. Guardai l’orario, erano le tre del mattino. Avevo un pizzicore in gola molto forte. Mi alzai da letto e uscì dalla finestra.

Corsi fino a raggiungere il centro di Londra. Non so quanti ne feci con precisione, penso sei o sette, prima che il pizzicore scomparì completamente.

Quando feci l’ultimo, mi trovavo davanti ad una vecchia biblioteca. Magari lì riuscivo a trovare qualcosa che parlava del legame tra Diana e Yacopo.

In un secondo entrai e iniziai a girare tutti gli scaffali. Arrivai ad uno scaffale più isolato rispetto agli altri. Iniziai a guardare tutti i libri finchè non ne trovai uno: ‘vampiri e loro sortilegi’. Sfogliai un po’ di pagine finchè non trovai la pagina che parlava di quel legame, il ‘bickey’ . Mentre leggevo, sentì uno spostamento d’aria dietro di me. Chiusi il libro e mi voltai.

“Piccola Summer, che cosa fai qui tutta sola?” mi chiese avvicinandosi. Io indietreggiai ma andai a sbattere contro lo scaffale. Provai a leggergli i pensieri, ma non ci riuscì. “E’ inutile che provi a leggere i miei pensieri, non ci riuscirai mai” disse per poi sorridere falsamente.

“Che cosa vuoi?” gli chiesi. Lui si avvicinò ancora di più. Allungò la mano e cercò di accarezzarmi una guancia, ma io gli fermai la mano. In un secondo mi sbatté contro il muro e mi prese i polsi fermando le braccia sopra la mia testa. Avvicinò il viso al mio collo e respirò il mio odore.

“Oh piccola Summer, lo sai che i vampiri non possono stare con gli umani” disse guardandomi. Aveva gli occhi verdi, fanculo si stava divertendo. “Che cosa vuoi Brian?” gli chiesi ancora. Cercai di restare impassibile, ma avevo paura che mi potesse fare qualcosa. Non riuscivo a leggergli i pensieri.

“Credevo fosse ovvio, io voglio te” disse premendo le sue labbra sulle mie. Cercai di divincolarmi, la lui mi tenne stretta a se.

Era la sensazione peggiore del mondo. Gli tirai una ginocchiata nella pancia. Lui si allontanò, così riuscì a liberarmi. Guardai il suo viso. Fece un ghigno e poi mi guardò, aveva gli occhi rossi. “Se non ti potrò avere io, non ti avrà nessuno” disse per poi sparire. Raccolsi il libro e il mio primo pensiero andò subito a lui.

“Louis” dissi preoccupata e in un secondo mi trovai a correre per le strade. Arrivai a casa dei ragazzi e fortunatamente non gli aveva fatto nulla.

Ma non potevo lasciarlo da solo, Brian potrebbe fargli di tutto. Appoggiai il libro sulla scrivania di Louis e lo guardai. Era tutto raggomitolato con le coperte. Sorrisi guardandolo, sembrava un angelo. Gli misi a posto le coperte e poi mi stesi vicino a lui.

Gli lasciai un bacio vicino alle labbra e poi mi accoccolai vicino a lui. Dopo qualche minuto mi sentì stringere in un abbraccio. Lo guardai in viso, e sorrisi. Era così tenero mentre sognava. Appoggiai la testa sul suo petto sentendo il suo cuore battere. Mi faceva così strano. Mi lasciai cullare da lui e dopo poco mi addormentai.




Louis’s Pov:

“Lou svegliati” disse Liam bussando alla porta. “Si si ci sono” mugugnai per farlo andare via. Lui smise di bussare e io mi stropicciai gli occhi. Ero abbracciato a qualcosa, ma non so cosa.

“Ma cos..Sum?” chiesi più a me stesso che a lei. Summer era qui, abbracciata a me che dormiva. Ma quando è venuta? Mi diedi un pizzicotto, magari stavo solo sognando. “Ahio” dissi massaggiandomi il pezzo di pelle. No ero sveglio e non sognavo. Mi allontanai un po’ e la guardai. Sembra così innocua, così fragile mentre dorme. Infatti mentre dorme.

“Sum” dissi accarezzandogli la guancia. Lei fece una smorfia e mi strinse più a se. “Sum” dissi ancora. La sentì muoversi e poi alzò il viso. Le sorrisi e lei sorrise a me. “Che ci fai qui?” le chiesi guardando quegli occhi castani dorati che passarono subito ad un viola misto blu.

“Emh..ecco..io..no niente, avevo voglia di vederti” disse mentre i suoi occhi tornarono normali. La cosa mi puzzava, ma decisi di fidarmi. Le sorrisi e lei si alzò al mio livello e mi baciò. Ricambiai subito il bacio, ma quell’idiota di Liam ci venne a disturbare.

“Lou datti una mossa o arriviamo tardi” disse bussando ancora alla porta. “Sono sveglio” gli urlai io. Tornai a guardare Summer, che si era risa tutta la scena. “Dai vai” disse dandomi una leggere spinta. Io mi alzai e mi misi una maglietta giusto per andare di sotto a fare colazione. Mi voltai e la guardai. Era così bella cavolo. Chissà se quando torno è ancora qui.

“Si Lou, quando torni su sarò ancora qui. Ora muoviti che Liam sta tornando” disse lei ridendo leggermente. Io annuì e aprì la porta trovandomi Liam pronto a bussare ancora. Risi guardandolo e corsi di sotto.

Mi mangiai due cereali in croce e bevvi un po’ di latte. Non volevo farla aspettare. Corsi di sopra e aprì la porta di camera. Temevo che se fosse andata, e invece era lì seduta sul mio letto che leggeva un libro. Alzò lo sguardo e mi sorrise.

“Lou muoviti, Liam sta iniziando a pensare di ucciderti” disse ridendo. Sorrisi e mi tolsi la maglia. La sentì deglutire e la guardai. Mi stava guardando e aveva gli occhi arancioni. Mi avvicinai a lei sorridente. “Occhi arancioni eh?” dissi avvicinando il mio viso al suo. “Sta zitto” disse diventando rossa in volto. La bacia e lei mise le mani sul suo petto allontanandomi.

“Datti una mossa” disse per poi mordersi il labbro. Dio, quanto mi fa impazzire. Mi alzai e mi vestì. La vidi alzarsi e dirigersi verso la finestra. Mi guardò preoccupata per poi correre ad abbracciarmi.

“Ti prego Lou fa attenzione” disse guardandomi. “Devi stare tranquilla” dissi rassicurandola. Si staccò da me e tornò alla finestra. “Ci vediamo oggi” disse aprendo la finestra e scomparendo. C’era qualcosa che non mi convinceva. Perché era così preoccupata?

Scrollai la testa e andai di sotto. Andai in macchina seguito da Liam e ci dirigemmo a lavoro.




Liam’s Pov:

“Liam, cos’hai?” mi chiese Louis mentre sparavamo al poligono. Guardai il bersaglio e continuai a sparare. 

“Diana” risposi contraendo la mascella. “Mi ha usato. Volevo solo scoparmi, ce l’ha fatta e..niente” continuai sparando. “Ed io stupido che pensavo che tra noi ci fosse qualcosa..” mi sentivo gli occhi pizzicare. “Di piacergli!” sbraitai, colpendo il centro per l’ennesima volta. 

“Amico…” sospirò. “Sono certo che esiste una spiegazione. Lei ti guarda come tu guardi lei. Non credo ti abbia usato..ma ora che mi ci fai pensare anche Summer era strana stamattina.”

“Stamattina? Lou, da quale lato sei caduto stamattina?” lo guardai perplesso mettendo il terzo caricatore. Ne avevo fatti fuori due. Sparare mi calmava i nervi. Stavo impazzendo. 

“Spiritoso” rise. “Gne gne gne” era un coglione, risi. “Summer era qui stamattina, è venuta a dormire da me ieri notte e si è addormentata” sospirai. 

“Mmm..”

“Dice che voleva vedermi ma bho…non mi convince…” magari anche lei voleva solo portarlo a letto. Andammo agli spogliatoi e mi voltai sentendo uno spostamento d’aria. 

“Liam” sospirai. “Dobbiamo parlare” 

“Che cosa vuoi Diana?” urlai, girandomi verso di lei. “Cos’era una scommessa? Vediamo in quanto tempo ti faccio fesso?” scosse la testa.

“Non volevo dire quelle cose, ma non ho potuto farne a meno” disse i suoi occhi si fecero blu. “Sono stata costretta, Liam!” sbuffai.

“Per favore!” vidi Louis guardarci a bocca aperta. La tensione era palpabile nell’aria. “Non prendermi in giro” i suoi divennero rossi, sussultai.

“Ma come..COME CAZZO TI PERMETTI? PER CHI MI HAI PRESO? COSA..” tirò giù una fila di armadietti, stava facendo un macello.

“Figlio di puttana se ti trovo…maledetto bastardo ti do fuoco!” era in ginocchio e stava piangendo. Corsi da lei e la strinsi a me. “L-Liam...” 

“Shh” sussurrai. “Non piangere” le asciugai le lacrime con il pollice e la baciai teneramente. “Diana, non piangere…ti prego” mi guardò e i suoi occhi si fecero blu. Rimanemmo così per un po’, poi mi baciò, sorrisi.

“Mi dispiace..non volevo lo scoprissi in..” sospirò, piangeva. “Ma io appartengo a un altro” che cosa? Che cazzo voleva dire?

Ridacchiai. “Come..? Scusa, in che senso..” mi baciò ancora, ricambiai. 

“Yacopo..lui mi ha violentata varie volte” contrassi la mascella. “Io non volevo ma non avevo altra scelta. Ho un bickey con lui. Un legame che mi lega a lui contro la mia volontà. Non si può spezzare..” deglutii, era assurdo. 

“Non m’importa” mi guardò sorpresa. “Voglio stare con te, voglio che tu sia la mia ragazza. Non m’importa se lui ti vuole per sé. Tu ti sei aperta con me, non con lui” le sorrisi.

“Liam..”

“Shh” le sussurrai. “Chiariremo dopo. Vero, Lou?” annuì. Le baciai la fronte e andai via con Lou.

“Ciao, Diana” la salutò Lou. 

“Ciao, Louis” scomparve in un istante e tornammo al poligono. Mentre andavamo incontrammo quell’idiota di Ryley.

“Payne, Tomlinson” io e Louis ci guardammo, non era giornata.

“Masen” rispondemmo. 

“Stoppato qualche traffico di recente?” chiese ridendo, lo guardammo male: ce l’aveva con Louis, oggi.

“Il mio terzo dito è la tua segnaletica” rispose Lou facendogli il dito medio, gli diedi una pacca sulla spalla e ce ne andammo ridendo: mai mettersi contro Louis Tomlinson e il suo ‘Stop the traffic’.




Diana’s Pov:

Tornai a casa in un battibaleno continuando a sorridere per tutto il tragitto. Mi sentivo stupida ma non riuscivo a smettere. Aveva detto che non gli importava se ero legata a Yacopo, aveva detto che voleva che fossi la sua ragazza, cazzo si! Si!

Entrai in casa e trovai Summer china su un libro, sorrisi. “Che cosa leggi, piccola Summer?” sussultò, che aveva? La chiamavo sempre così..

Staccò lo sguardo dalla pagina che stava leggendo e vidi i suoi occhi erano spenti: qualcosa la tormentava. 

“Vampiri e i loro sortilegi” rispose seria, sospirai sedendomi accanto a lei sul divano, appoggiandomi ad esso con un gomito.

“Spara” le dissi, mi guardò seria. 

“Ci sono vari modi e per ora ne ho letto solo uno..” annuì. “E’ inutile che te lo dica non saresti mai d’accordo, ti conosco.” 

“Vediamo” mi guardò e mi prese una mano, allora era seria..

“Per spezzare un bickey non è uno scherzo..un modo sarebbe la morte del vampiro che te l’ha fatto” praticamente impossibile. “Appunto. E l’altro che ho letto finora…dice che per spezzare un bickey bisognerebbe riceverne un altro da un altro vampiro..”

Sul momento non capii. “Dai, andiamo che cosa..” mi rabbuiai e scattai in piedi si udirono dei tuoni. “Stai scherzando?” sbottai.

“Vedi Diana, ti sei arrabbiata lo sapevo” disse stizzita. Annuì e provai a respirare. Mi calmai. 

“Io non voglio strappare la vita a Liam..non lo farò” annuì, nemmeno lei voleva questo per Louis. Figuriamoci! Era stata trasformata per l’egoismo del suo fidanzato. 

“Sono d’accordo” rise. “Lo faremo solo se fossimo costrette. Solo se rischiassero troppo” annuii, per me andava bene. 

“Un altro modo?” scosse la testa.

“Non lo so. Tra le pratiche e tutte le cose da fare in negozio non ho avuto molto tempo. Riprenderò più tardi” sorrise maliziosa e i suoi occhi diventarono arancioni. “Adesso non vedo l’ora che arrivi, Lou” 

“Si anch’io…” arrossii. “No, io intendevo..” rise

“Si tu stavi pensando a Liam..lo vedo” cazzo, gli occhi! “Ti sei data da fare ieri, eh?” 

Sorrisi. “E’ successo..lui aveva la camicia sbottonata, mi ha detto che avrebbe tanto voluto baciarmi e…” 

“Il tuo autocontrollo è andato a puttane” concluse per me. “Si, bhe anche io e Lou..solo che non so, voglio farlo penare un po'” che stronza.

“Grazie, cara” mi strizzò l’occhio. “E poi..Diana..io non so..sento che se mi lasciassi andare..non so..ho tanta paura per lui” 

“Tu non parli solo del sesso, vero?” annuì. “Cos’è successo, Sum” dissi, il mio istinto diceva che c’erano casini all’orizzonte. 

“Brian” la guardai. “Brian ha detto che mi vuole, mi ha baciato Diana, mi ha toccato ed io non volevo, merda! Ho tanta paura per Louis” stava piangendo. L’abbracciai odiavo vederla soffrire era come una sorellina per me. Io avrei bruciato Brian o avrei passato l’onore a Louis.. “D-diana, ha detto che se non mi avrà lui non mi avrà nessun’altro!” 

“Tranquilla, Sum” la rassicurai. “Brian non è tanto stupido e non ti farà un bickey. Non ha le palle per mettersi contro Yacopo” sorrisi, era uno tosto Yacopo.

“Sono arrivati” ci ricomponemmo e corremmo alla porta: erano arrivati avevamo sentito la macchina parcheggiare e lo sportello chiudersi. La cena era pronta e potevamo stare un po’ con i nostri ragazzi, era perfetto. Ma io dovevo ancora chiarire con Liam. Sospirai e aspettai dietro alla porta con ansia crescente.







 


!!!Our space crazy!!! 

Ciao bella genteeeeeeeee c:
Oggi tocca alla vostra Ele aggiornare yo
Contente? Nah non credo proprio, ma mi dovrete sopportare lo stesso ewe

Per prima cosa, vorrei precisare una cosa che ha detto l'altra volta quella pazza della mia socia:
E' vero le ho mandato un messaggio con scritto di aggiornare, e si le ho detto che se non lo faceva sarei andata da lei mentre dormiva e l'avrei presa a calci in culo lol
HAHAHAHAHAHAH no non è vero, le ho solo detto di aggiornare e per qualche strano miracolo l'ha fatto davvero c:

Parliamo di cose serie.
Io ho aggiornato prima che potevo ma volevamo dirvi che siete calate ragazze, e vorremmo sapere perchè.
Siete sparite tutte e stiamo iniziando a pensare che sia colpa nostra perchè la storia faccia schifo.
Insomma daceti qualche segno di vita, per favoreeeeeeeee c:


Bene, ora me ne vado in una collina di marshmallow con gli unicorni che vomitano arcobaleni, con le nuvole di zucchero filato, con gli orsetti gommosi e di tutto di più.
Soffritemi ù.ù

*poof*

Mia ed Ele xx


p.s. Come solito ringraziamo carrots_loveonedirection che recensisce ogni benedetto capitolo, e anche la nuova arrivata Stelena5775.
Grazie mille ragazze *-*


Mia ed Ele xx

 
 

 

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Capitolo 13
*** Danger... ***


 
 

 
Diana’s Pov:
 

Tornai a casa in un battibaleno continuando a sorridere per tutto il tragitto. Mi sentivo stupida ma non riuscivo a smettere. Aveva detto che non gli importava se ero legata a Yacopo, aveva detto che voleva che fossi la sua ragazza, cazzo si! Si!

Entrai in casa e trovai Summer china su un libro, sorrisi. “Che cosa leggi, piccola Summer?” sussultò, che aveva? La chiamavo sempre così..
Staccò lo sguardo dalla pagina che stava leggendo e vidi i suoi occhi erano spenti: qualcosa la tormentava. “Vampiri e i loro sortilegi” rispose seria, sospirai sedendomi accanto a lei sul divano, appoggiandomi ad esso con un gomito.

“Spara” le dissi, mi guardò seria.

“Ci sono vari modi e per ora ne ho letto solo uno..” annuì. “E’ inutile che te lo dica non saresti mai d’accordo, ti conosco”

“Vediamo” mi guardò e mi prese una mano, allora era seria..

“Spezzare un bickey non è uno scherzo..un modo sarebbe la morte del vampiro che te l’ha fatto” praticamente impossibile. “Appunto. E l’altro che ho letto finora…dice  che per spezzare un bickey bisognerebbe riceverne un altro da un altro vampiro..”

Sul momento non capii. “Dai, andiamo che cosa..” mi rabbuiai e scattai in piedi si udirono dei tuoni. “Stai scherzando?” sbottai

“Vedi Diana, ti sei arrabbiata lo sapevo” disse stizzita. Annuì e provai a respirare. Mi calmai.

“Io non voglio strappare la sua vita a Liam..non lo farò” annuì, nemmeno lei voleva questo per Louis. Figuriamoci! Era stata trasformata per l’egoismo del suo fidanzato.

“Sono d’accordo” rise. “Lo faremo solo se fossimo costrette. Solo se rischiassero troppo” annuii, per me andava bene.

“Un altro modo?” scosse la testa.

“Non lo so. Tra le pratiche e tutte le cose da fare in negozio non ho avuto molto tempo. Riprenderò più tardi” sorrise maliziosa e i suoi occhi diventarono arancioni. “Adesso non vedo l’ora che arrivi, Lou”

“Si anch’io…” arrossii. “No, io intendevo..” rise

“Si tu stavi pensando a Liam..lo vedo” cazzo, gli occhi! “Ti sei data da fare ieri, eh?”

Sorrisi. “E’ successo..lui aveva la camicia sbottonata, mi ha detto che avrebbe tanto voluto baciarmi e…”

“Il tuo autocontrollo è andato a puttane” concluse per me. “Si, bhe anche io e Lou..solo che non so voglio farlo penare un poco” che stronza. “Grazie, cara” mi strizzò l’occhio. “E poi..Diana..io non so..sento che se mi lasciassi andare..non so..ho tanta paura per lui”

“Tu non parli solo del sesso, vero?” annuì. “Cos’è successo, Sum” dissi, il mio istinto diceva che c’erano casini all’orizzonte.

“Brian” la guardai. “Brian ha detto che mi vuole, mi ha baciato Diana, mi ha toccato ed io non volevo, merda! Ho tanta paura per Louis” stava piangendo. L’abbracciai odiavo vederla soffrire era come una sorellina per me. Io avrei bruciato Brian o avrei passato l’onore a Louis.. “D-diana, ha detto che se non mi avrà lui non mi avrà nessun altro!”

“Tranquilla, Sum” la rassicurai. “Brian non è tanto stupido e non ti farà un bickey. Non ha le palle per mettersi contro Yacopo” sorrisi, era uno tosto Yacopo. “Sono arrivati” ci ricomponemmo e corremmo alla porta: erano arrivati avevamo sentito la macchina parcheggiare e lo sportello chiudersi. La cena era pronta e potevamo stare un po’ con i nostri ragazzi, era perfetto. Ma io dovevo ancora chiarire con Liam. Sospirai  e aspettai dietro alla porta.


 

 
Summer’s Pov:

Dovevo calmarmi, Diana aveva ragione. Non mi avrebbe mai fatto un bickey, non aveva le palle. Sospirai e un sorriso si fece largo sul mio volto. I ragazzi erano arrivati, finalmente. Mi catapultai alla porta. Non fecero in tempo a bussare che l’avevo già aperta. Saltai a dosso a Louis, stringendolo a me. Lui rise e ricambiò l’abbraccio. Voltai leggermente il viso per guardare Diana e Liam. Erano in piedi, uno davanti all’altro. Dire che erano imbarazzati era dire poco. Scossai la testa e tornai a guardare Louis, che mi fissava sorridente.

“Mi sei mancato” dissi alternando lo sguardo tra le sue labbra e i suoi occhi.

 “Anche tu” disse sorridendomi per poi fare azzerare la distanza tra noi. Ricambiai subito il bacio. Sentì uno spostamento d’aria dietro di me che mi fece staccare da Louis. Mi guardai intorno preoccupata, ma non lo vidi. Probabilmente era stata una mia impressione. Tornai a guardare Louis che mi guardava confuso. “Tutto bene?” mi chiese. Lo guardai negli occhi, così azzurri che facevano invidia al mare più limpido, e sorrisi.

“Si tranquillo. Direi che è ora di andare dentro” dissi facendo intrecciare le nostre mani.

“Diana?” la chiamai.

“Uhm?” disse girandosi a guardarmi.

“Noi andiamo dentro” dissi iniziando ad andare in casa. “Si si noi arriviamo subito” disse tornando a guardare Liam. Magari era la volta buona che chiarivano. Io e Lou entrammo in casa e ci dirigemmo in cucina. “Su mangia, starai morendo di fame” dissi indicandogli il cibo sulla tavola. Lui mi guardò e sorrise.

“Tu si che mi conosci” disse lasciandomi un bacio sulle labbra per poi fiondarsi sul cibo. Io risi e mi andai a sedere su un ripiano della cucina. Mentre Lou mangiava cercai di sentire i pensieri di Diana. Ok si stavano chiarendo, meglio non disturbarli. Tornai a concentrarmi su Louis, che ormai aveva finito tutto.

“Ma che cavolo hai al posto della bocca? Un aspirapolvere?” chiesi incredula.

“Che c’è? Avevo fame” disse alzandosi e venendo verso di me. “Bhe almeno hai lasciato qualcosa per Liam” dissi ridendo. Lui sorrise e mi venne più vicino posizionandosi tra le mie gambe. Incrociai le mani dietro al suo collo. Un sorrisetto malizioso si fece largo sul suo volto. Lui appoggiò le mani sul ripiano della cucina. Lo guardai negli occhi. Quegli occhi che mi trasmettevano una tranquillità incredibile. Mi trasmettevano fiducia. Erano così cristallini, esattamente come la sua anima. Non permetterò che gliela portino via come è successo a me. Avrei dato la mia ‘vita’, se così si può chiamare, per proteggerlo. Ormai c’ero dentro, lui mi piaceva e non poco. Lo avrei difeso fino all’ultimo.

Il suo tocco leggero sulla mia guancia mi fece tornare alla realtà. Lo guardai sorridente e lui ricambiò. Fece combaciare le nostre labbra. Io sorrisi e lui ne approfittò per far incontrare le nostre lingue. Mi staccai da lui e avvicinai il mio viso al suo collo. Respirai a pieni polmoni il suo fottuto odore e mi mandò completamente fuori di testa. Iniziai a lasciargli dei piccoli baci per tutta la lunghezza del collo. Lui mise le mani sotto le mie natiche stringendole leggermente. Io incrociai le gambe dietro la sua vita e lui mi prese in braccio. Si diresse verso le scale e a metà mi sbatté contro il muro. Ci guardammo per qualche secondo e misi le mani sulle sue guancie. Feci avvicinare di nuovo il suo viso al mio facendo di nuovo incontrare le nostre labbra, così bisognose le une delle altre. Continuò a salire fino ad arrivare davanti a camera mia. Allungai un braccio dietro di me per aprire la porta e una volta entrati lui la chiuse con un calcio.

Nello stesso momento sentì la porta d’ingresso aprirsi. Diana e Liam erano tornati dentro. Tornai a concentrarmi su di lui, e ormai eravamo arrivati al letto. Oh Louis, mi mandi fuori di testa ma credi che te la dia vinta così velocemente?
 
 



Louis’s Pov:

Dio stavo letteralmente impazzendo. Lei mi faceva impazzire. Una volta entrati in camera mi diressi verso il suo letto. La feci stendere sotto di me. Iniziai a lasciarle dei baci lungo il collo.

“Lou” cercò di chiamarmi. “Uhm” dissi ancora alle prese con il suo collo. “Lou” disse ancora cercando la mia attenzione. Io continuai indisturbato a torturarle il collo. Mise le mani sul mio viso e lo spostò verso il suo.

“Di sotto ci sono Liam e Diana” disse guardandomi. Aveva gli occhi arancioni e questo m’incitava a continuare.

“E chi ti dice che non si stiano dando da fare anche loro?” chiesi per poi lasciarle un leggero bacio sulle labbra. Lei fece rivoltare la situazione mettendosi a cavalcioni su di me. Abbassò il viso al mio orecchio. “Perché sento i loro pensieri e fidati non stanno facendo nulla” disse guardandomi negli occhi. Avvicinò il suo viso al mio collo e iniziò a lasciarci dei baci fino ad arrivare all’orecchio. “E poi sto iniziando ad avere un certo appetito anch’io” disse sorridendo. Fui impassibile a quella frase, insomma lei non mi avrebbe fatto nulla. Io mi fido di Summer.

“Bhe in questo caso” dissi arrendendomi. Lei sorrise e mi lasciò un bacio all’angolo della bocca. Si alzò e si diresse verso la finestra. “Ma che faccio io mentre tu stai via?” chiesi facendo la faccia da cucciolo.

“Boh fai una doccia” disse lei indicandomi la porta del bagno.

“Si ma non ho il cambio” dissi ovvio. Lei scosse la testa e tornò a guardarmi.

“Dammi due secondi” disse per poi scomparire. Uno. Due. Ed eccola qui con dei miei vestiti in mano.

“Spero vadano bene, ho preso i primi che mi sono capitati” disse appoggiandoli sul letto. Io annuì e mi alzai da letto. Lei aprì la finestra e poi mi guardò.
“Giuro che quando avrai finito la doccia io sarò già qui” disse sorridendomi per poi scomparire.

Io sorrisi ormai al vuoto. Presi i vestiti e andai in bagno. Non so di preciso sotto la doccia. Credo venti o trenta minuti. Appena uscì, mi legai un asciugamano in vita e aprì la porta del bagno. No non era ancora arrivata, forse avrà avuto qualche
contrattempo. Richiusi la porta e poi mi vestì. Quando ebbi finito, tornai in camera e mi stesi sul suo letto. Passarono altri quaranta minuti e mi stavo iniziando a preoccupare. Decisi di andare di sotto, forse Diana sapeva qualcosa.
 
 




Diana’s Pov:
 
Non sapevo che cosa dire. Mi vedevo tutto il casino che lui aveva in testa e il vento non mi aiutava: sentivo le sue emozioni. Quanto stavo odiando il mio potere?
“Liam”

“Diana” risi imbarazzata , avevamo parlato nello stesso momento.

“Vai tu per prima” mi disse sorridendo, annuii. Per lo meno mi sorrideva ancora. Che magra consolazione!

“Liam..” sospirai. “Davvero, mi dispiace tanto. Io non volevo davvero che tu lo venissi a sapere così..io..” mi poggiò le mani sulle spalle.

“Calmati, dimmi tutto” si stava comportando da bravo ragazzo, ma da amico e non da..che cazzo di casino. Inspirai: amicizia. Solo amicizia. Era freddo. Non sentivo più interesse. Sentii i miei occhi bruciare, mi stava uccidendo e lui nemmeno lo sapeva.

“Ecco” mi sollevai i capelli e spostati di lato la maglia scoprendomi la spalla. “Tranquillo, non ti farò nulla” dissi scazzata. “Guarda” ordinai, i miei occhi erano rossi.

Annuì e guardò la spalla. “Porca putta..che cazzo è?” misi a posto la maglia e sistemai i capelli.

“E’ un bickey”

“Quello…” disse sconvolto perdendo le parole. Annuii piano, quello che sentivo non mi piaceva per niente: compassione. “E’ stato lui?” chiese freddo.

“Si, circa cento anni fa. Avevamo proibito questa pratica..” distolsi lo sguardo da lui non riuscivo a guardarlo negli occhi. Le sue emozioni mi stavano travolgendo. Tante lame che mi trapassavano da parte a parte. Mi spostai in un punto controvento, almeno così non avrei sentito cosa provava. Stupido potere. “Tuttavia, un giorno Yacopo mi chiamò in piena notte nelle sue stanze, mi fece scortare da Brian e Cassidy. Io non capivo il motivo di tante cerimonie e pensai che c’era solo da votare, qualcuno da giustizia..” sbuffai. “Scusa”

“No, va avanti” annuii, chissà quanto mi odiava. Ebbi la tentazione di spostarmi per sentire le sue emozioni..ma resistetti non era corretto. Meritava di avere la sua privacy. Non avrei sentito le sue emozioni. Sempre che non fosse stato lui stesso a chiedermelo. 

“Mi offrì un vino speciale..mi disse che provava qualcosa per me, disse che non poteva vivere a pieno la sua eternità se io non fossi stata sua. Provai a scappare ma ero in trappola. Quella notte mi marchiò e poi mi obbligò a diventare la sua concubina. Lo avrei ucciso, ma non potevo farlo. Per fortuna dopo la fuga e con il passare degli anni trovai un modo per eludere i suoi poteri, un modo per smettere di essere il suo giocattolo per un intero mese” mi fermai. Ora sapeva.

“Tutto qui?” alzai lo sguardo verso di lui. Che cosa? “Sei legata a lui solo da uno stupido marchio?” annuii. Mi si avvicinò e mi abbracciò. “Magari posso contribuire anch’io..” sussurrò al mio orecchio, sorrisi.

“Quindi..lo accetti? Così?” chiesi perplessa, mi avvolse un braccio intorno alla vita e entrammo dentro. Mi baciò ed io ricambiai subito.

“Si. Te l’ho detto: non m’importa di quel vampiro..a me importa di quello che vuoi tu..E se tu vuoi stare con me, questo è sufficiente”

Annuii. “O-ok..tu..non ci credo..pensavo mi odiassi..” dissi sfiorandogli una guancia. “Eri così freddo, arrabbiato ..” mi guardò interrogativo. “Il tempo. Grazie, alla mia affinità con il tempo posso sentire le emozioni della gente attraverso le mie..’creazioni’..” sorrise. “Ero nervosa e stavo giocando con il tempo” mi sentivo una bambina ma io ero così: mi divertivo a giocare con il mio potere quand’ero nervosa.

Ci sedemmo sul divano e mi fece sistemare contro il suo petto, mi accoccolai a lui sentendo quell’odore che tanto mi faceva impazzire. Cazzo Diana controllati. Non gli farai del male. No, non gli farò del male.

“Mi fido di te” mi disse baciandomi una guancia. “Tu non mi farai del male, Diana. Mi fido di te...” mi alzò il viso con il pollice e mi baciò facendo incontrare le nostre labbra. Dio, quanto mi piaceva questo ragazzo. Ricambiai il bacio e mi misi in piedi di scatto. Louis stava venendo di sotto. “Che succede?” mi chiese confuso.

“Louis..” risposi distrattamente. Sentivo la sua agitazione. “è preoccupato per qualcosa o per qualcuno..”

“Diana!” andai davanti a lui in un istante. “Summer è andata caccia un’ora e mezza fa e non è ancora tornata” sussultai, mentre parlava gesticolava nervosamente.
“Cazzo, mi sto preoccupando di brutto. Tu sai dove può essere andata?” scossi la testa.

“Andiamo fuori, ragazzi” dissi, mi fiondai fuori e scatenai una vera e propria tempesta. Era l’unico modo per fiutare anche da lontano Summer.

“Che fai?” mi urlò Louis per via del vento che si era sollevato.

“Non è ovvio? Scateno una tempesta. E’ l’unico modo che conosco per rintracciare in fretta Summer”

“Meglio del telefono” scherzò Lou tornando subito serio. “Allora?”

“Dagli tempo!” lo sgridò Liam

“Grazie, Liam” risposi seccata. L’agitazione di Louis non mi rendeva la ricerca facile, a dire il vero mi distraeva molto. Chiusi gli occhi e serrai entrambe le mani a pugno. Paura. Divertimento misto a eccitazione. “Credo di averla trovata, Lou” dissi sempre ad occhi chiusi. “Cazzo!” riaprii gli occhi e guardai severamente Louis e Liam, avevo gli occhi rossi. “Ora io me ne vado”

“Ma cosa? Non se ne parla!” protestarono in coro. Sospirai e strinsi una spalla a Louis.

“Lou, ti prometto che troverò Sum” mi guardò per un istante e poi annuì.

“Tu farai più in fretta di me” disse infine incrociando le braccia sul petto.

“Non se ne parla” ripeté Liam. “Tu…” non lo lasciai finire e lo baciai. Ricambiò e mi staccai da lui ansimando. I miei occhi erano sicuramente arancioni.

“Sei il mio ragazzo” affermai. “Liam, non mi accadrà nulla. Ma Summer vi vorrebbe al sicuro”

Scosse la testa. “Diana..” gli presi il viso tra le mani.

“Ricordi l’altra volta?” annuì. “Mi hanno quasi fatto a pezzi..e lo sai perché?” deglutì, aveva capito. “Cass mi ha fatto credere che fossi in pericolo, Liam. Se tu verrai con me non riuscirei a combattere perché il mio istinto mi direbbe di proteggerti al costo della vita” guardai Louis. “E’ lo stesso per Summer. Ci faremmo molto male, ragazzi. E non ce lo possiamo permettere. Non possiamo andare a K.O nello stesso momento” annuirono.

“Voi siete le buone” disse Louis, che tenero sembrava un ragazzino. Sorrisi. Avrebbe reso felice la mia piccola Summer.

“Vai, riportala e torna da me” annuii e scomparvi. Sapevo dov’era Summer. Non l’avevo detto a Louis perché scoprendo di Brian avrebbe dato di matto se ho capito il tipo..ma Brian è con lei e non mi piaciuto per niente quello che ho sentito. Non le farà il bickey come a me, ma potrebbe conciarla molto male. Potrebbe violentarla. Cazzo, Summer! Se le fa del male io gli do’ fuoco. Corsi più veloce che potevo verso Whitechapel Road. Dovevo fare in fretta.

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Capitolo 14
*** Trust me... ***


 


Summer’s Pov:

Santo Dio che fame. Giravo da un bel po’ ma dovevo sbrigarmi, volevo tornare a casa in fretta. Respirai a pieni polmoni e bingo, avevo trovato quello che cercavo. Stavo per avventarmi contro un uomo quando sentì una presa sul mio collo.

Mi trascinò in una via buia e mi sbattè contro il muro. Gemetti dal dolore e un ghigno si dipinse sul suo viso. “Ti avevo detto di fare la brava mia piccola Summer” disse avvicinando il suo viso al mio collo. Iniziò a lasciarci dei baci. Cercai di divincolarmi la lui mi spinse ancora di più al muro. Il suo tocco non era delicato come quello di Louis, il suo era rude e disgustoso.

“Non mi è per niente piaciuto quello che ho visto oggi” disse guardandomi negli occhi. Aveva gli occhi rosso scuro, era incazzato e non poco. “Chi era quel ragazzo che ti toccava così?” mi chiese tornando sul mio collo. Il mio respiro era irregolare e gli occhi iniziarono a inumidirsi, ma non dovevo dargliela vinta. Sussultai quando sentì le sue mani iniziare a spostarsi sul mio corpo. “Ti ho fatto una domanda piccola Summer” disse tornando a guardandomi serio.

“Nessuno” dissi con un filo di voce.

Alla mia affermazione i suoi occhi tornarono rossi e tese la mascella. “Non mi mentire, chi era qual ragazzo” disse colpendo con un pugno il muro vicino alla mia testa, facendolo sgretolare. Io lo guardai impaurita e lui mi sorrise. “Bene, se non vuoi rispondermi allora mi sfogherò su di te. Ti do un ultima possibilità piccola Summer” disse guardandomi. Non gli avrei mai detto di Louis, preferivo mille volte che mi violentasse al posto che far star male lui. Scossai la testa con ormai le lacrime agli occhi. “Bene, almeno avrò un po’ di divertimento questa sera” disse in un ghigno.

Senza preavviso inizio a togliermi la maglia. Cercai di dimenarmi ma lui mi fece sbattere ancora contro il muro. Inizio a toccarmi dappertutto e io iniziai a piangere silenziosamente. “Tranquilla, non ti devi preoccupare” disse per poi baciarmi. Infilò la sua lingua nella mia bocca e ancora una volta cercai di svincolare dalla sua presa ma fu tutto inutile. Ormai dovevo abituarmi all’idea di quello che sarebbe successo di lì a poco. Sussultai di nuovo quando lo sentì calarmi i jeans. Cercai di urlare ma mi mise una mano sulla bocca. “Fa la brava e cercherò di non farti male” disse per poi baciarmi di nuovo. Non ricambiai nessuno dei baci che mi dava. Lui era così rude e disgustoso mentre Louis era delicato e dolce.

Cercai di pensare a lui.

Cercai di immaginarmelo qui davanti a me, al posto di Brian. Ma fu tutto inutile. Lo sentì armeggiare con la cintura dei suoi jeans.

Ti prego, ti prego, ti prego che qualcuno mi salvi prima che succeda l’inevitabile.

In un secondo non sentì più la pressione del suo corpo sul mio. Aprì gli occhi trovai Brian attaccato al muro con lei davanti.

Diana, io ti devo veramente la vita.





Diana's Pov:

"Diana" annuii piegando la testa di lato.

"Si, sono io" risposi cercando di soffocare tutta la mia collera. Sentii dei tuoni, fanculo non ci riuscivo.

Sorrise. "Sei arrabbiata, Diana?" gli assestai un pugno nella pancia facendolo gemere di dolore. ",Oh, si che lo sei.." rise, gli tirai un calcio nelle palle."Ouch..".

Sorrisi. Una zaffata di vento mi aveva fatto percepire la sua paura. "Sum, vattene" ordinai pregustandomi la scena.

"Diana .."

I miei occhi lampeggiarono rossi. "È un ordine, Summer" annuì e corse via. Sperai davvero che non rimanesse ad ascoltarci o si sarebbe fatta del male. Appoggiai le mani sul muretto e sorrisi. "Dove eravate rimasti, uhm?" chiesi sarcastica, i miei occhi dovevano essere verdi smeraldo.

Mi piegai all'altezza del suo collo e cominciai a lasciargli una scia di baci, baci che non avevano nulla a che vedere con i baci che davo a Liam. Lo vidi passare dal rosso all'arancione. Risi. "Che cosa s-stai face-cendo, Diana?" balbettò spaventato. "Tu appartieni a Yacopo"

"Ma davvero?" inspirai a pieni polmoni l'odore della sua paura. "Lo sai quanto mi eccita la tua paura, Brian?" chiesi ignorando completamente quello che aveva detto.

Deglutì. Mi piegai su di lui ancora una volta e cominciai a tormentargli il collo. "Mi mancava.." sbuffai.

"Sta zitto" annuì e ripresi a fare il mio lavoro.

Gemette. "Diana..."

Lo guardai negli occhi. "Brian, non cambierai mai. Ti ecciti ancora come un ragazzino"

"Riprendi" ringhiò. Gli strinsi le mani dietro alla nuca e gli tirai il collo da un lato per vederlo meglio. "D-Diana" balbettò terrorizzato. "Diana, che cazzo stai facendo?"

"La stessa cosa che tu avresti fatto alla mia Summer" sibilai al suo orecchio. "Diventerai il mio giocattolo personale, Brian"

"Diana.." ansimò, i miei canini erano a tanto così da penetrare la sua carne. "Ti supplico...ti scongiuro..." risi. "mi ucciderà!"

"Probabile" risposi. "Ma questo non è un mio problema. Summer invece sí" conficcai i miei denti nel suo collo e tirai a lungoil lembo di pelle fino a quando non vidii un segno uguale al mio. un bickey.

"Tu non sai cos'hai fatto" si tastò il marchio violaceo, scattai verso di lui e lo afferrai per la gola sbattendolo contro al muro.

"Le tue chiacchiere mi hanno stufato, Brian. Non sono qui per prendere il thé. Sono qui per avvertirti" lo stavo strangolando, le sue mani graffiavano la mia nel disperato tentativo di liberarsi. "Tocca ancora Summer e.." gemette per il dolore che gli avevo appena inferto. "Ricordati chi sono, Brian. Io sono Diana Harkness. Ho più di 200 e in tutto questo tempo puoi stare certo che ho appreso diverse tecniche di tortura" i suoi occhi si spensero, adesso aveva paura. "Torna da Yacopo e sparisci" corse via, strinsi la mano a pugno e lo bloccai.

"Ce altro?"

"Si. Ti ordino di restare lontano da Summer, se mi disubbidirai ti darai fuoco" deglutì. "E se farai parola a Yacopo di tutto questo... tornerai da me e verrai ucciso da Summer. Credo non aspetti altro" lo sbloccai. "Vattene" lui ubbidì e se ne andò sparendo fulmineo nell'oscurità, non aveva altra scelta. Era il mio schiavo, adesso.

Inspirai a fondo percependo una certa inquietudine. Sospirai.  Lo sapevo. Era rimasta qui per tutto questo tempo. Ora cosa avrebbe pensato? Lei non mi aveva mai vista tanto crudele e spietata...

"Summer, dobbiamo andare a casa. Louis e Liam saranno in pensiero", dissi.  Summer scì furtiva dall'ombra con un'occhio dorato puntato sulla strada e l'altro su di me, due fari strabici che brillavano nella notte, annuì. Corremmo verso casa senza rivolgerci la parola neanche una volta. Strinsi i denti sentendoli stridare tra loro, faceva male ma mai quanto le emozioni che correndo contro vento mi infuriavano addosso, quello faceva più male.  

Aveva paura... di me... aveva paura di me... chissá se si sarebbe ancora fidata dopo quanto mi aveva visto fare questa notte. Ero stata incauta lo sapevo ma a volte le vecchie emozioni riprendevano il sopravvento e come si diceva a questo mondo: il lupo perdeva il pelo ma non il vizio.

E cazzo Summer! Perché non te n'eri andata come ti avevo detto? Adesso non staremo così, tu, io, tu in questa situazione di merda! E non avresti mai dovuto vedermi così, mai. Cazzo. 


 


Our Space Crazy


Chiedo scusa per il ritardo tremendo di tipo sei mesi lol
Ma un po' non avevo il pc e un po' non avevo voglia di aggiornare perché le recensioni erano calata e tutto qui.
Ora metterò una nuova intro e spero che questa prenda qualcosa più di prima.
Le scuse non servono a un fico secco, ma sappiate che non abbiamo abbandonato la storia e lavoriamo sempre a pieno regime per tutte coloro che ci seguono e ci seguiranno in questo viaggio.

Al  momento non dispongo di un computer e infatti sto facendo tutto da cell ma spero che il capitolo vi piaccia e apprezziate non quello che io sto facendo, ma che entrambe Ele ed io facciamo per voi. Detto questo vado.

So xx (sono Mia sì. ma ho deciso di abbandonare il mio pseudonimo e utilizzare il mio vero nome, ovvero Sonia abbreviato in So :))

p.s: avete visto che alla fine mi sono rivelata perfida come Diana agli inizi con Liam? Abbiamo ancora tanti assi da giocare per cui vi consiglio di restare con noi, perché lungo andare questa storia diventerà sempre più un casino. Non è vero, Ele?

 
Ele e So xx
 
 

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Capitolo 15
*** What appens to me...? ***


 


 Summer’s Pov:

Non ci parlammo per tutto il ritorno. Forse era decisamente meglio se me ne andavo. Dopo quello che ho visto non so se potevo fidarmi più di Diana. Mi ha nascosto troppe cose, prima la storia di Yacopo e del Consiglio, ora Brian. Perché non mi ha detto nulla, lo sa che l’avrei capita. Io non l’abbandono e mai lo farò. Solo che ora ho un po’ paura di lei. Non l’ho mai vista così arrabbiata.

Arrivammo a casa e i ragazzi erano entrambi sul divano. “Summer” disse Louis buttandosi a dosso a me. Oddio l’ho fatto preoccupare troppo. Ricambiai l’abbraccio stringendolo a me. Lui si staccò e mi guardò dritto negli occhi. “Stai bene?” mi chiese.

“Si si sto bene” dissi sorridendo. Mi voltai e guardai Diana e Liam. Erano poco distanti da noi e ci guardavano. Diana voleva chiarire, ma ora non avevo né la voglia né la forza di ascoltare.

“Sum, io dovrei spiegarti delle cose” disse Diana avvicinandosi a me.

“Diana, ti prego facciamo domani. Ora non ho la minima voglia di sapere che cos’è successo fra voi due” dissi andando verso le scale.

“Voi due chi?” mi chiese Liam confuso. Diana andò nel panico. “Io non vi dirò nulla, se vuole lo farà lei” dissi salendo le scale. A metà mi fermai. “Lou, quando avete finito vieni su? Dopo quello che è successo ho bisogno di compagnia” dissi guardandolo. Lui mi guardò ed era ancora più confuso di prima. Annuì e io andai in camera mia. Mi stesi sul letto e cercai di concentrarmi per sentire i pensieri dei ragazzi.

Ecco, Diana stava iniziando a spiegare.





Liam's Pov:

"Rispondimi, Diana 'voi due chi'?" domandai ancora.

"Liam" che cosa avrà voluto dire Summer? "E' inutile negarlo: ti ho tradito"

"CHE?" urlai incazzato nero. "E me lo dici così?!" incrociò le braccia sul petto e mi guardò senza battere ciglio. Non le importava nulla. Sentii gli occhi bruciare per le lacrime che minacciavano di uscire da un momento all'altro.

"Diana..è vero? L'hai fatto davvero?" chiese Louis sconvolto, sbuffò e poi annuì. No, non era possibile..

"Quindi tu mi hai tradito veramente, Diana?" per un attimo giurai di aver visto i suoi occhi diventare blu, ma durò solo un istante, poi tornarono di quei nocciola scuro di sempre.

"L'ho fatto", stridette i denti. "Sai, Brian e più bravo di te.."

Deglutii. "Che co-cosa?" avevo le lacrime agli occhi, mi stava facendo a pezzi.

"Mi hai sentito" Louis mi guardò sconvolto. Non ci stavo capendo più nulla. "Sai, ho tentato di ucciderti una volta.." buttò lì tranquillamente. Cazzo Diana, che cosa ti sta succedendo?

"Lo so" risposi con un groppo in gola, fece una risatina sarcastica.

"Non quella sciocco essere umano" rise. "Sai quando la temperatura a casa vostra è impazzita?"

"Noooo....."

 "Merito mio" rispose fiera di se stessa ignorando il commento sconvolto di Louis. Qualcosa di caldo e bagnato mi rigà una guancia non abbassai lo sguardo per vedere che erano lacrime. Chiusi gli occhi ragionando. No, lei non era così. Diana era dolce e protettiva, e non un ghiacciolo freddo e senza cuore. Quando li riaprii lei era davanti a me, inspirò a fondo e i suoi occhi divennerò bianchi come il ghiaccio, bianchi come solo gli occhi di un cieco potevano essere. "E' un peccato che Summer tenga così tanto a voi" sussurrò al mio orecchio. "Hai un odore così invitante..." rise.

Non era possibile... o forse sì... E in un attimo realizzi: mi aveva usato. Mi aveva illuso che fossimo qualcosa ed io avevo abboccato come un idiota. Non riuscivo a credere che Diana fosse capace di tanto. Io non potevo essermi innamorato di una creatura così. Una sirena ammaliatrice. Mi voleva solo per fare sesso e perché la intrigavo..per lei ero solo un giocattolino nuovo. Mi amava come si poteva amare una piantina di rose. Assurdo.

"Ahh..Liam" inspirò a fondo. "Sento il tuo dolore" rise, ma vidi come un'ombra velarle gli occhi. Che dietro quella sottile barriera si celasse tanta cattiveria? Si girò a guardare Louis e sorrise. "Louis, va pure sa Summer" mi guardò e gli occhi si tinsero di un verde smeraldo intenso, abbagliante, illuminati da una luce quasi sovrannaturale... si stava divertendo, cazzo. Chiuse la mano a pugno e mi guardò con.. Niente. Non c'era niente in quello sguardo. "FUORI!". In una frazione di secondo mi ritrovai contro a un albero. "Addio, Liam". Rimasi a fissare la porta chiusa per un tempo indefinito. Ero sconvolto, svuotato, non sentivo più nulla. Solo il gelo. Adesso avevo freddo.




Diana's Pov:

"Che fai ancora qui?" tuonai, Louis era ancora impalato sulla soglia. "Vai, prima che cambi idea". Mi rivolse uno sguardo truce e sparì su per le scale, mi buttai sul divano e istintivamente mi portai una mano sulla spalla. Cazzo, come bruciava. Notai con sorpresa che era molto strano, avevo bruciato la ferita e avuto gli incubi. Eppure, mi sentivo strana...potente ma sempre strana. Sentivo che avrei potuto spaccare il mondo in due. Spensi la tv dopo circa mezzora, c'era qualcosa che non andava.,,, Prima facevo un bickey a Brian, poi tutta la mia cattiveria risaltava fuori facendomi esplodere come un vulcano, e adesso Liam..già, Liam..

Salii di corsa le scale e spalancai la porta della stanza di Summer interrompendo lei e Louis mentre si baciavano con foga e si apprestavano a liberare l'uno dai vestiti dell'altra.

"Summer" sussurai con voce fioca e spaventata. "Scusatemi per l'interruzione ma c'è qualcosa che non va. Io non vado...bene" la sua figura emanava una cieca confusione ed io nella testa avevo un casino, perciò poteva solo ascoltarmi e sperare di risolvere il problema.

"Di preciso" iniziò Louis riabbottonandosi la camicia. "Che cosa intendi dire con 'io non vado...bene' ?"

"Non lo so" risposi con sincerità, mi guardarono ancora più confusi di prima. "Summer, dimmi tutto quello che sai sul bickey, o meglio dimmi che cosa succede al vampiro che fa il bickey a un altro vampiro" mi sa che dovevo imparare a fermarmi a riflettere quando volevo fare qualcosa, ero troppo impulsiva. Summer aveva ragione. Annuì e si concentro probabilmente pensava. Era ancora arrabbiata, lo sentivo. Sbarrai gli occhi e incrociai il suo sguardo preoccupato.

"Diana, che cazzo hai fatto?"

"NON LO SO!!" urlai, strinsi i denti, avevo una rabbia assurda dentro. Ero come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. "Scusatemi" respirai affannosamente tentando di dominare e sopprimere dentro di me tutta quella rabbia, quella rabbia malsana che non aveva niente a che fare con la mia persona. Ero nella meda. E neanche tutti i deccenni che avevo alla spalle mi sarebbero serviti stavolta.


 

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Capitolo 16
*** Trouble on the Orizon... ***





Summer’s Pov:

Mentre, Diana, cercava di calmarsi mi alzai dal letto e andai verso la scrivania, presi il libro che avevo preso ‘in prestito’ dalla biblioteca e tornai a sedermi sul letto e aprii la pagina che parlava del bickey. “Allora qui dice che il vampiro che fa il bickey per un giorno tende a sentirsi più potente e arrabbiato e potrebbe dire cose che veramente non pensa” dissi per poi guardarla. Era distrutta, i suoi occhi divennero subito blu. Avevo sentito quello che aveva detto a Liam e lui era rimasto sconvolto.

“Quindi Diana ha detto quelle cose a Liam ma non le pensa davvero” dedusse Louis con un velo di confusione nella voce cristallina. “Esatto” dissi tornando a guardare Diana.

“Devo andare da Liam” esordì lei voltandosi, scesi dal letto afferrandola per un braccio.

“No, non ora. Ci andrai domani quando l’effetto sarà passato” dissi guardandola negli occhi. Era di un blu intenso, si stava rendendo conto del casino che aveva combinato. Iniziò a piangere silenziosamente e io l’abbracciai subito. “Ehi andrà tutto bene. Fidati di me” dissi stringendola a me. “Sono u-un disastro. H-ho combinato u-un casino” disse singhiozzando. La strinsi ancora di più a me. “Stai tranquilla. A Liam piaci veramente e se gli spiegherai tutto, vedrai che capirà. Al massimo mi chiami e io arrivo subito” dissi cercando di tranquillizzarla. “

G-grazie Sum, s-se non ci fossi tu n-non saprei c-come fare” sussurrò piangendo ancora. Aveva paura che la odiassi, che me ne andassi lasciandola sola. Mi allontanai leggermente da lei mettendole le mani sul viso e poi la guardai negli occhi.

“Ehi io non ti abbandono e mai lo farò. Mi spiegherai meglio di te e Brian un altro giorno, ora l’importante è che quel bastardo non si avvicini ancora” dissi. Annuì e ci abbracciammo ancora.

“Perché che cos’ha fatto?” domandò Louis ingenuamente. Non gli avevo ancora detto nulla dell’accaduto, mi staccai da Diana e lo guardai preoccupata. “Io vado a dormire” disse Diana uscendo da camera chiudendosi dietro la porta. Tornai a guardare Louis che era ancora seduto su letto. Io ero in piedi e lo stavo guardando, lui si alzò e mi venne davanti. Stava iniziando a preoccuparsi. “Che cos’è successo?”

Era serio ed era strano vederlo così, scoppiai in lacrime e mi buttai a dosso a lui stringendo le mie braccia intorno al suo collo. “Ehi, cosa c’è?” chiese staccandomi e guardandomi dritto negli occhi.

“E-era l’unico m-modo, lui mi ha f-fatto delle d-domande ma non potevo r-rispondere. S -se non lo facevo s-sarebbe venuto d-da te e ti avrebbe f-fatto del male e i-io non posso permetterlo” dissi singhiozzando.

“Fare cosa? Che cosa ti ha detto?” chiese confuso. Io lo abbracciai a gli mandai un messaggio tramite il metapensiero, il canale che utilizzavo per comunicare i miei pensieri nella mente degli altri ‘cerca di capire’. Mi staccai da lui e i suoi occhi si accesero in un secondo. Aveva capito. Si allontanò da me e iniziò a girare per la camera. Si fermò davanti al muro e ci tirò un pugno. Era incazzato nero. Tornò a guardarmi. “Lui ti ha..ti ha toccata e tu non..hai fatto nulla per fermarlo?” chiese incredulo e arrabbiato.

Cercai di avvicinarmi ma lui indietreggiò. “Ti avrebbe fatto del male e io non posso permetterlo. Darei la vita pur di proteggerti” dissi asciugandomi le lacrime. Lo guardai. Si stava calmando, ha capito che l’ho fatto solo per lui. “Dimmi almeno che non è andato oltre” chiese guardandomi. Scossai la testa. “Io ero attaccata al muro e non riuscivo a muovermi ma per fortuna è arrivata Diana e lo ha fermato prima” dissi guardandolo. Mi venne incontro e mi strinse in un abbraccio.

“Scusa se mi sono arrabbiato”

“Tranquillo, ora però ho sonno” dissi staccandomi e andando verso il letto, mi seguì e si stese vicino a me, gli diedi un bacio e poi mi accoccolai vicino a lui. Mi strinse a sé e dopo pochi minuti mi addormentai.





Diana's Pov:

Guardai a lungo l'albero fuori dalla mia finestra, avevo messo a tutto volume 'Payphone' dei Maroon 5, ma non era un problema, le camere erano state insonorizzate molto tempo prima. Quella canzone per qualche motivo a me ignoto, mi aiutava a ragionare con calma e lucidità.

Stavo per fare una sciocchezza ad andare da Liam, meno male che c'era Summer. Ero troppo impulsiva, troppo. Non ragionavo mai. Anche adesso non stavo ragionando. Stavo impazzendo. Erano le sei del mattino e trainata come da fili invisibili mi alzai dal letto e saltai fuori dalla finestra aperta della mia camera atterrando su un ramo.  Fanculo, a tutto io devo vederlo. Sfrecciai rapida e silenziosa nella foresta e in breve mi ritrovai sul davanzale della sua finestra.

Sorrisi. Liam aveva la pessima abitudine di lasciarla aperta. Entrai e lo trovai che dormiva nel suo letto, era così bello con il viso disteso per il sonno, le palpebre chiuse e le labbra dischiuse per il sonno che emettavano leggeri sospiri. Gli scostai un ciuffo di capelli dalla fronte e rimasi incantata a guardarlo dormire, sembrava un angelo. Come avevo potuto dire quelle cose a questo angelo? Dovevo essere impazzita,  le lacrime mi pizzicarono il viso già livido per il pianto di prima.
"Non piangere" sussultai sentendo la sua voce roca ma non impastata dal sonno come mi aspettavo, era sveglio e mi sorrideva, allungò una mano e mi accarezzò una guancia. "Non sai quanto mi sei mancata.." sussurrò dolcemente.

"Dovresti essere arrabbiato..dovresti odiarmi.." bisbiglai. I miei occhi brillarono rossi. Perché non mi cacciava via?

"Infatti" lo osservai mordersi un labbro e cominciai a perdere lucidità. Dio... "Solo che non riesco ad avercela con te. Non riesco a odiarti" sembrava tanto un bambino con quell'adorabile sorriso stampato sul viso. "Diana" si fece serio.

"Dimmi" pendevo completamente dalle sue labbra, dipendevo davvero lui... trattenni il respiro nell'attesa.

"È significato niente per te?"

"No, no, no! Io volevo solo ...ero arrabbiata, quel bastardo stava per violentare Sum". Liam sospirò sollevato.

"E noi? Cosa sono io per te?" chiese ma senza la dolcezza che era stata impressa nella voce al suo risveglio, abbassò lo sguardo guardando le lenzuola che lo avvolgevano e deglutii.

"Tu sei il mio ragazzo. Sei quello per cui mi sono battuta. Sei una luce nell'oscurità..tu sei la mia luce, Liam"

"Perché mi hai detto quelle cose, Diana?" chiese come se le cose se ne dipendesse la sua stessa vita. "Perché mi hai raccontato quelle cose facendomi sentire usato?"

"Io non lo so ... non penso nulla di quello che ho detto ieri notte. Nulla. Era...erano solo le conseguenze del mio bickey a Brian"

Sul suo viso calà un ombra. "Chi è?"chiese gelido.

"Nessuno. Non è nessuno", risposi. "Non è nessuno perché per me esisti solo tu. E mi dispiace" dissi in lacrime. "Ti faccio solo soffrire, creo un casino dietro l'altro..Io sono un disastro"

"Shh" sussurrò dolce. "Tu non sei un disastro, mi hai capito?"

Annuii. "Non è stata colpa tua. Volevi solo proteggere Summer e anche me". Rmasi a bocca aperta. Come avevo fatto a pensare che lui non mi conoscesse? Ero stata una stupida. "È tutto come prima?"

"Tu cosa desideri?" domandai. Mi baciò, un bacio casto, pieno di dolcezza e tenerezza.

"Te" non trattenni oltre il mio entusiasmo e gli gettai le braccia al collo, rise e mi baciò la punta del naso. Ci sdraiammo l'una accanto all'altra e Liam mi avvolse la vita cingendomi delicatamente con le braccia. "Sono cotto di te" bisbigliò all'improvviso nel buio. Ed io mi sto scongelando, pensai.

"Ed io sono pazza di te", un sorriso gli arricciò le labbra e lessi la lotta interiore tra la voglia di rimanere sveglio o cedere al sonno."Resterò qui con te. Non sopporto di starti lontano. Ora dormi"

"Ok" chiuse gli occhi e lentamente vidi il suo viso rilassarsi completamente mentre dormiva, rimasi tutto il tempo a guardarlo dormire come gli avevo promesso. Avrei vegliato su di lui. "Dormi tranquillo" gli accarezzai il viso. "Veglierò io su di te"





 Liam's Pov:

"Buon giorno" sussurrò una voce dolce al mio orecchio, aprii gli occhi e la vidi insieme al fruscio delle lenzuola seduta sulla sedia davanti alla scrivania, mi guardava.

"Buon giorno" forse dovevo dire qualcos'altro..da quello che sapevo i vampiri non dormivano. O forse si? Che confusione...

"Sei preoccupato"

Cazzo, il suo potere! Dovevo abituarmi: che stessi con lei o Summer non avevo privacy. "Liam, ce qualcosa che non va? Ci hai ripensato? Riguardo a ieri ....guarda che io ti capirei..." sentii la sua voce melodiosa incrinarsi, aveva gli occhi blu. Mi strappai le coperte di dosso e andai subito a stringerla in un abbraccio.

"Come puoi solo pensarlo? Io voglio stare con te, Diana" affermai deciso.

"Allora cosa hai?"

"Il lavoro" risposi...Oh, cavolo..."Louis! Maledizione!" mi vestii in fretta e furia saltellando e correndo per la stanza e Diana rideva. "Perché ridi?" Era davanti a me adesso.

"Niente. Ma è stato molto divertente"

"Mmm.." la baciai di nuovo unendo le nostre labbra, adoravo i nostri baci, Diana ricambiò il bacio con la stessa intensità, mi stava girando la testa. Perché dovevo andare a lavorare? Louis questa me l'avrebbe pagata cara.




Diana's Pov:


"Devo andare" annuii anche se non volevo lasciarlo andare. "Non posso"  sussurrò un attimo.

Lo guardai confusa. "Eh?"

"Vuoi che rimanga, ma non posso anche se mi piacerebbe molto" sorrise, Dio quel sorriso! Respirai.

"Certo, vai pure tranquillo" mi baciò un'altra prendendomi il viso tra le mani a coppa per darmi un dolce bacio sulle labbra.

"Ciao amore" corse di sotto e poco dopo sentii la macchina allontanarsi. Amore? No, aspettate... Come mi aveva chiamato? Rimasi in quella posizione per non sapevo quanto tempo, alla fine scrollai la testa e con un salto mi ritrovai su un ramo. Tornai a casa e mi stesi sul mio letto, esausta, mi aveva chiamato 'amore'..
Sorrisi e un attimo dopo la porta si spalancò. Era naturlamente Summer.

"È successo anche a te, allora.."  la guardai perplessa. "Ti ha chiamato 'amore'"

"Così pare" risposi sovrappensiero, non avevo detto a Summer che Liam aveva praticamente risposto ai miei pensieri. Aspetta, un momento... "Come sarebbe a dire 'è successo ANCHE a te' ?!" no, cioè.. che cazzo sta accadendo qui?

"Poco fa...sai che oggi dovevano andare a aprire bottega" annuii, era ovvio che lo sapessi. "Bhe, non tanto ovvio visto i vostri alti e bassi di adesso" rispose con un sorriso bastardo sul volto.

"Per ora sorvolerò" risposi stridendo i denti. "Allora?"

"Allora, Louis, mi ha baciato e scappato fuori e mi ha urlato: ‘A dopo, amore mio’" ci guardammo. "Secondo te" mi chiese

"Stiamo a vedere, ma credo che forse abbiamo commesso un grande errore ad avvicinarli. Le nostre leggi parlano chiaro, piccola Summer" dissi sforzando di rimanere neutra.

Summer stava piangendo, aveva capito. "MA SONO LEGGI CHE AVETE SCRITTO TU E QUEL GRUPPO DI PAZZI FURIOSI!!" mi urlò contro, percepivo il suo dolore e feci una smorfia.

"Summer. Se loro..se loro dovessero innamorarsi di noi" dissi calma "Tu sai cosa succederebbe a Lou e Liam?" annuì singhiozzando. "Bene" almeno lo sapeva.

"BENE UN CAZZO, DIANA!" ruggì Summer.

"Le regole servono per proteggere sia noi stessi che loro, giovane Summer" le sorrisi. "I nostri mondi non dovrebbero mai incrociarsi per alcuna ragione. Mai" le poggiai le mani sulle spalle. "Ora va e riposati, sembri esausta" annuii, gli occhi di Summer erano rossi. "Ora stiamo a vedere. Ricordati che Yacopo ci sta' a dosso"

"Lo so" corse in camera sua e ci si chiuse dentro. Sentivo tutta la sua rabbia e il suo dolore, mi distruggeva saperla infelice, non riuscivo a sopportarlo. Avevo bisogno d'aria, presi la rincorsa e mi lanciai fuori dalla finestra, atterrando sull'erba soffice del prato.



 

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Capitolo 17
*** Why I draw only trouble? ***





 
Diana’s Pov:

“Ci stiamo avvicinando a una zona molto pericolosa” mi disse a un soffio dalle mie labbra. Deglutii, cazzo gli occhi. “Credo di essermi innamorato di te” sbarrai gli occhi, lo sapevo: eravamo nella merda. 

“Pure io” risposi, avvicinandomi a lui, come non detto: doppia merda. Stavo per baciarlo e corsi ad appoggiarmi dall’altra parte della cucina. 

Si avvicinò a me, trattenni il respiro. “Diana amore, che cosa c’è che non va? Qualcosa ti preoccupa” annuii, aveva ragione. Mi prese il viso tra le mani e non seppi tirarmi indietro. “Perché vuoi tenermi a distanza?” mi chiese ferito, oh cazzo.

Indietreggiai, non è possibile. Un Nesso si forma solo quando l’amore tra un vampiro e un essere umano è molto forte. Liam ed io avevamo un Nesso adesso? No, non è possibile. Lui non può davvero essere destinato a diventare come me. Fanculo, Diana non l’hai mai detto a Summer del Nesso e lei ora non sa nulla. Dio Lou, dimmi che l’hai sfiancata e che ora sta dormendo. 
Si grandioso Diana! 

FLASHBACK:
“Louis Tomlinson e Liam Payne” erano due ventenni e Louis era il più grande trai due. Girai nella loro vecchia casa in Irlanda per ore, cercando di trovare più informazioni possibili, ma niente. 
“Possibile che non abbiano lasciato traccia? Gli umani non sono così bravi a nascondere il loro passato” sbottai, mi cadde l’occhio su una foto. Ritraeva Liam e Louis con altri tre ragazzi che ridevano e scherzavano: i loro amici. I loro amici forse li fermerebbero: non credo che agli umani piaccia avere amici vampiri. 
Scossi la testa. “Liam” quel ragazzo aveva qualcosa che m’intrigava, era diverso, istintivamente mi toccai la spalla. Sì lui era diverso. “magari posso divertirmi” i ragazzi umani erano abbastanza piacevoli, lo sapevo per esperienza e non c’era possibilità che stringessi un legame con qualcuno: in 250 anni non era mai successo e non vedevo perché doveva accadere proprio ora e con questo ragazzo. 
Uscii fuori da quella casa e tornai a Glasgow, meglio andare lì e poi decidere cosa fare: andare oppure no. 
FINE FLASHBACK.

“Liam, io…” Dio, ora cosa gli dicevo ‘Liam, credevo di non stringere un Nesso con te, volevo solo divertirmi? Ora però le cose sono cambiate e mi sono innamorata di te?’ mi duole ammetterlo ma credo che sei nei cazzi mia cara Diana Harkness. 

“Shh” mi sussurrò. “Non devi dire nulla” si piegò su di me e mi baciò, ricambiai subito il bacio, fottuto legame. Non riuscivo mai ad averne abbastanza di lui, quel ragazzo era una droga. 

“Liam, io devo..” non riuscii a finire la frase che iniziai a perdere lucidità, mi stava lasciando dei leggeri baci a stampo sulle labbra e ciò era bastato a far si che perdessi completamente la testa. Dovevo rimanere concentrata.

“devo..noi..dobbiamo parlare…” lasciamo perdere, mi persi a baciare le sue labbra e a guardarlo in quegli scuri: ero in trappola ma ero felice di quella mia prigionia.



Liam’s Pov:

Mi avvolse le mani dietro al collo e continuammo a baciarci senza alcuna fretta e con assoluta calma, quanto mi era mancata. Lei mi mancava sempre. Lei mi rendeva felice, quando stavo con lei mi sentivo completo.
Sorrise nel bacio, lo feci anch’io unendo ancora una volta le nostre labbra. Dio, che scarica di sensazioni che scatenava dentro di me. 

Mi fermai, mordendole il labbro inferiore. “Che cosa volevi dirmi?” 

“Cosa?” balbettò confusa respirando a fatica.

Risi. “Che cosa volevi dirmi?” chiesi avvicinando nuovamente il mio viso al suo. 

“Non lo so…tu occupi ogni centimetro della mia mente. Non capisco più nulla” confessò, accarezzandomi una guancia.

“Davvero?”

“Si” ero felicissimo perché anche per me era così. Anch’io sentivo e provavo le stesse emozioni e anche lei lo sentivo dentro che era così.

Le avvolsi un braccio intorno alla vita e salimmo di sopra andando in camera sua. Ci sdraiammo sul letto e appena poggiai la testa sul cuscino persi ogni capacità di rialzarmi. Ero esausto.

“Sei stanco, riposa tranquillo” mi disse accarezzandomi i capelli. La guardai esitante. “mettiti qui” mi posò la testa sul suo grembo e riprese ad accarezzarmi i capelli.

“Posso farti una domanda?” si piegò su di me e mi baciò dolcemente.

“Tutte quelle che vuoi” 

“Ma voi dormite?” me l’ero domandato più volte, ero molto curioso di saperlo.

“Quando siamo molto stanche” mi rispose, la guardai fingendomi preoccupato, volevo vedere qual’era la sua reazione.

“Ma tu ora dormi? Cioè..non cercherai di uccidermi nel sonno, vero?” rise.

“Tranquillo, mi controllo. Riesco a baciarti..” sorridemmo entrambi. “E poi perché dovrei ucciderti? Ucciderei una delle mie uniche ragioni di vita?” chiese con ironia

“E chi sarebbero le altre ragioni di vita?” chiesi un po’ geloso.

“Summer” sorrise. “Ed anche quello svampito del tuo amico” la guardai perplesso, le piaceva Lou? “ha reso di nuovo felice la mia Summer e quindi lo difenderò al costo della vita” non mi piaceva per niente quella prospettiva, ma ero felice che tenesse anche lei a Louis e anch’io tenevo molto a Summer: aveva di nuovo reso felice Louis. “ora dormi, amore mio” sorrisi a quelle parole.

“Buonanotte” le dissi baciandola teneramente, ricambiò.

“Dormi bene” annuii e chiusi gli occhi addormentandomi felice mentre lei mi accarezzava i capelli, ero al settimo cielo. 



Diana’s Pov:

Rimasi a guardare per un po’ Liam che dormiva tranquillo, era tanto dolce quando dormiva. Ma lui era sempre tanto dolce. Mi alzai dal letto facendo attenzione a non svegliarlo e uscii dalla finestra, corsi per i vicoli bui di Londra e ne feci cinque di fila: stare con Liam mi costava un certo sforzo e molto autocontrollo. Arrivai dentro a una libreria e girai tra gli scaffali.

“Eppure dovrebbe essere qui” bisbigliai, scrutando tra uno scaffale e l’altro. “Eccolo qui” presi il libro chiamato ‘Vampiri e legami’ e lo portai via, corsi lungo la strada del ritorno e incrociai degli uomini.

“Dove vai, dolcezza?” chiese uno di loro ridendo, sentivo la puzza di alcool da qui: non sarebbe stato un buon pasto.

“Resta con noi” continuò l’altro ridendo. “Dai avanti, non ti faremo nulla” 

Li lasciai avvicinare e quando furono abbastanza vicini bloccai il tempo e li portai in un vicolo buio, lontano da occhi indiscreti. Controllai che non ci fossero telecamere o passanti e sbloccai il tempo uccidendoli una alla volta, affondai i miei canini nel loro collo e li prosciugai del sangue.

“Che schifo” puzzavano come una distilleria, li buttai in un angolo e corsi a casa da Liam. Saltai dal ramo ed entrai dalla finestra: Liam dormiva ancora. Mi risedetti e gli feci appoggiare nuovamente la testa sul mio grembo mentre leggevo. 

Arrivata a metà del libro trovai il capitolo che parlava del Nesso, lo lessi tutto d’un fiato e richiusi il libro di scatto. “Ecco perché Yacopo a chiamato ‘Nesso’ il consiglio, figlio di puttana” riaprii il libro e rilessi ancora una volta il punto: “Capita di rado che un vampiro e un essere umano si innamorino, ma quando succede e scatta il Nesso allora sotto c’è una ragione: l’umano in questione è un predestinato e dovrà essere trasformato. Tuttavia, la strada per trasformare l’essere umano amato per il vampiro non sarà facile, si dice che esista un sorta di governo tra i vampiri, ma nessuno ne ha la certezza. Secondo la leggenda è formato da sette membri tutti molto potenti. I primi due vampiri ne sono i capi e solo uno di loro conosce il vero motivo di valutazione con cui i loro membri vengono scelti. Tutti questi vampiri o hanno avuto un Nesso, o erano destinati ad esserlo oppure ad averlo” ora tutto mi era chiaro. Ecco, come faceva a sapere che io, Brian, Lizzie, Guy e Cass eravamo speciali..attraverso il suo istinto con me e il suo dono con loro. Lui vedeva chi eri, sapeva chi sei solo guardandoti negli occhi e conoscevo le tue debolezze come i tuoi desideri più oscuri e ciò che eri destinato a fare, era un bastardo. Ma lui sapeva di me e Liam? Oh si, lui sapeva. Aveva detto che io lo amavo, ma io ancora non lo avevo capito. Ora tutto mi è chiaro. Guardai Liam e sorrisi: lui, io l’avevo sempre amato solo che ancora non l’avevo capito. E Summer? Lei per ora era al sicuro, Yacopo non sapeva nulla di lei e Louis, poteva avere dei sospetti ma non aveva ancora letto nel loro cuore.
Chiusi gli occhi e m’imposi di non pensarci: non potevo dormire, ma almeno avrei fatto un po’ di chiarezza tra i miei pensieri. 



Summer’s Pov:

La notte mi svegliai per colpa della fame, dio stavo morendo. Cercai di sgattaiolare via da Louis, ma lui mugugnò e mi strinse più a se. Ridacchiai e con uno scatto mi alzai da letto. Cazzo, è vero. Iniziai a cercare la mia biancheria per la camera, cercando di fare meno casino possibile per non svegliare Louis. Una volta trovata mi cambiai. Feci un salto in camera di Diana. Stava dormendo vicino a Liam, che teneri. Stavo per uscire quando notai un libro vicino a Diana. Mi avvicinai e lo presi. ‘Vampiri e legami’, perché lo aveva preso? Aprì una pagina e iniziai a leggere. Mi cadde il libro dalle mani e cadde sul tappeto, facendo per fortuna poco rumore. Questo non era possibile. Loro non..non..no non possono essere destinati a..a diventare come noi. Quindi io e Louis avevamo un..un Nesso? Ma allora anche Liam e Diana lo avevano. Ma Yacopo sapeva? Oh sicuramente sapeva di Diana, visto il bickey. Ma di me e Louis? Brian gli avrà detto qualcosa? E che cosa volevano da me? Avevo troppe domande da fare, ma dovevo aspettare che Diana si svegliasse. Corsi fuori e iniziai a cacciare. Dovevo assimilare la cosa.
Avevo appena preso una donna, alcolizzata e senza famiglia. La presi e la porta in un vicolo buio. Affondai i miei denti nella carne.

“Summer, con calma” disse una voce alle mie spalle.
Lasciai cadere la donna, ormai senza vita. Mi ripulì dal sangue e mi girai. Lo vidi, nella penombra avvicinarsi. Cazzo, ma perché attiro solo guai?

“Cosa vuoi Yacopo?” gli chiesi. Lui si avvicinò, ormai eravamo a pochi centimetri.

“Oh tu lo sai cosa voglio. Voglio la tua cara amica Diana, che al momento si trova con quell’umano. Com’è che si chiama? Liam giusto?” chiese sarcastico. Sentì i miei occhi farsi rossi.

“Non.osare.toccarli” dissi incazzata. Lui rise poi con una mossa mi prese per le spalle e mi sbattè contro il muro. Mi mise una mano sul collo e mi tenne attaccata al muro. L’altra mano me la mise all’altezza del cuore.

“Vediamo un po’ chi occupa i tuoi pensieri” disse con un ghigno.

Fanculo Yacopo. Fanculo tu e il tuo fottuto dono. Ora saprà tutto di me e Louis, fanculo! Chiuse gli occhi e dopo pochi li riaprì sorridendo. Ma che cazzo ti sorridi deficiente?!

“Oh bhe vedo che anche tu te la fai con un umano. Lo sai che le regole parlano chiaro, no?” mi chiese per poi ridere. Io gli sputai in faccia. Lui si pulì e mi sbattè di nuovo contro il muro. I suoi occhi si fecero di un rosso acceso.

“Non mi fare incazzare cara Summer, non sai di cosa sono capace” disse a due centimetri dal mio viso.

“S-solo perché s-sei il più f-forte del consiglio-o non vuol dire c-che tu mi faccia p-paura” dissi cercando di respirare. Quel coglione mi stava soffocando. Lui rise di gusto e tornò a guardarmi.

“Facciamo così: vieni con me e lascerò in pace i tuoi amichetti umani” disse per poi fare un sorrisetto da bastardo.

Sei.un.fottuo.deficiente! Lo sa perfettamente che Diana verrà a cercarmi e che dopo riuscirà a tenerla per se. Sa che minacciandola di fare del male a Liam lei ritornerà con lui. Che bastardo.

“Se non mi rispondi, andrò a fare visita al tuo fidanzatino” disse sorridendo.

“Non osare toccarlo neanche con un dito”

“Tanto lo sai, se non sarò io a trasformarlo sarai tu. Il Nesso parla chiaro tesoro. Sono destinati a diventare come noi, quindi perché non farlo subito?” chiese divertito “Peccato che dovete essere voi a trasformarli” disse sarcastico.

“Allora vieni con me?” mi chiese di nuovo.

Se andavo con loro Diana mi veniva a cercare ma se non ci andavo avrebbe fatto male ai ragazzi. Che cazzo faccio?

“Ho capito” disse allentando la presa sul mio collo.

Cascai per terra e mi toccai il collo, cercando di respirare più aria possibile. Si abbassò alla mia altezza e mise una mano sulla mia spalla. Iniziò a fare un po’ di pressione.
Oh no non osare, bastardo che non sei altro. Dopo pochi secondi, mi accasciai a terra senza sensi.



Louis’s Pov:

Mi rigirai nel letto, cercando di capire da dove provenisse quella luce. Aprì leggermente gli occhi e vidi la finestra spalancata. Mi voltai dall’altra parte aspettandomi di trovare Summer, ma non c’era. Forse era andata a caccia. Mi stiracchiai e poi mi alzai. Andai a farmi una doccia e poi tornai in camera a cercare i miei boxer, che la sera prima erano finiti chissà dove. Mi voltai verso il letto e ripensai a quello che era successo. Un sorriso da ebete si fece largo sul mio volto. Uscì dalla camera e andai di sotto.

“Ehi amico, a cosa è dovuto quel sorriso?” mi chiese Liam che era in cucina. Lo raggiunsi e lo fissai sorridente.

“Oh-oh ti sei dato da fare eh?” mi disse sorridendo.

Non riuscì a rispondere che scese dalle scale Diana. Si avvicinò a noi e diede un bacio a Liam.

“Buongiorno Lou” disse lei sorridente.

“Buongiorno Diana. Sai per caso che fine ha fatto la tua cara amica?” le chiesi sorridente.

Liam scoppiò a ridere. “Lo avete fatto una volta e la fai già scappare?” disse continuando a ridere. Gli diedi uno schiaffo dietro alla testa. “Ahio” disse massaggiandosi la testa. “Ti sta bene” dissi facendogli la linguaccia.
Diana sospirò e poi mi guardò. “Perché?” mi chiese.

“Quando mi sono svegliato lei non c’era e la finestra era spalancata” spiegai.

Lei mi guardò e poi corse al piano di sopra. Io e Liam ci guardammo per poi correre di sopra anche noi. Arrivammo in camera di Diana. Lei era in piedi con un libro in mano. “Cazzo, ha letto!” disse buttando il libro sulla scrivania.

“Che succede Diana?” le chiesi preoccupato.

“Voi state qui, non osate muovervi” disse ma prima di sparire, Liam la fermò. “Amore dove vai?” le chiese.

“So dov’è Summer”

“E?” chiese Liam.

“L’ha presa Yacopo” disse guardandomi.

Oh.porco.cazzo. Possibile che non si riesce a passare un giorno normalmente? Serrai la mani a pugno e contrassi la mascella. Ero arrabbiato oh si ero molto arrabbiato. Non devono osare toccarla.

“Io vado in là, voi state qui. Vi prego” disse per poi sparire.

Guardai Liam, anche lui era nella mia stessa posizione. Era preoccupato per Diana, infondo stava andando dal suo ex. Lui mi guardò e poi annuì. Mise la mano nella tasca dei jeans tirando fuori le chiavi della macchina.

“Andiamo” disse guardandomi. Corremmo fuori fino alla macchina. Non sapevamo precisamente dove si trovava Yacopo, ma avrei fatto di tutto per trovare la mia Summer.

 

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Capitolo 18
*** Return to the origins ***





 
Summer’s Pov:

Aprì gli occhi lentamente e cercai di mettere a fuoco dove mi trovavo. Era una grande stanza vuota, con poche finestre e senza luci. C’erano degli specchi coperti da dei lenzuoli. Sembrava non ci entrasse qualcuno da molto tempo. La porta si aprì di scatto ed entrò Yacopo. Mi alzai in piedi.

“Finalmente ti sei svegliata bella addormentata” disse sghignazzando. Dietro di lui c’erano Brian, Cass e Lizzie.

“Dove sono?” chiesi cercando di mantenere più distanza possibile.

“Se te lo dicessi, non ci sarebbe gusto” disse seguito dalle risate degli altri tre. “Cerca di fare la brava cara Summer. Io non voglio farti del male, sto solo aspettando che la tua cara amica arrivi” disse guardandomi.

“Lei non verrà” dissi mentendo. Sapevo perfettamente che una volta capito dov’ero sarebbe venuta subito.

“Oh allora vuol dire che faremo un salto dai vostri amichetti” disse guardando Cass e Lizzie che annuirono e si voltarono. “No!” urlai “Non andate da loro, vi prego” dissi quasi supplicandoli. “Cara Summer, ti sei affezionata a loro. Lo sai che questo non va bene” disse avvicinandosi a me “Un motivo in più per portarli qua” continuò sghignazzando.

Cass e Lizzie sparirono in un momento. Yacopo e Brian si avvicinarono alla porta. “Fai la brava” disse Yacopo prima di chiudere la porta. Mi accasciai per terra e iniziai a piangere. Giuro che se osano toccarli io uccido tutti. Mi sono stancata di essere tratta così. Loro non devono osare fargli del male, non me lo potrei più perdonare.



Diana’s Pov:

Sapevo benissimo, dove l’aveva portata e questo non fece altro che confermare quel pensiero che aveva preso forma nella mia mente: era qui per me. Brian me l’aveva detto. Ha rapito la mia Summer solo perché sa che il mio istinto di giustizia mi spingerà a salvarla, maledetto bastardo.
Mi arrampicai sulle mura di quel vecchio castello in pietra che Yacopo possedeva appena fuori da Londra, oltre la coltre di nubi. 

Spinsi una delle finestrelle a specchio e mi ritrovai in una stanza buia, tanto noi non avevamo problemi al buio, anzi a me piaceva. “A Summer però no..” poverina, che cosa gli avrà fatto? Sospirai e percorsi i corridoi, cazzo. Mi appiattii contro la parete Guy stava camminando nella mia direzione, tirò dritto e tirai un sospiro di sollievo non mi aveva vista. 

Corsi velocemente fino alla mia vecchia stanza e la vidi, erano seduta sul pavimento. “Summer!” comparvi accanto a lei e si alzò.

“Diana, non saresti dovuta venire qui” mi sgridò. “Dove sono i ragazzi?” chiese preoccupata. 

“Sono a casa, al sicuro” le risposi rassicurandola. “Ora andiamocene” le dissi prendendola per mano e camminando verso la porta. “Prima che..”

“Prima che Yacopo arrivi, Diana?” chiese sarcastico, mi raggelai. “Sai ero sicuro che saresti arrivata…e a tempo di record, molto bene” sorrise, chiudendo la porta. Brian era nella stanza, perfetto. 

“Non toccare Summer, oppure” spinsi Summer dietro di me, non l’avrebbe toccata. Sentii la testa girare e mi ritrovai schiacciata contro a un muro.

“Diana!” urlò Summer ma Brian la bloccò e lei non poté venire da me: era impegnata a combattere. Digrignai i denti, bastardo.

Ero tra lui e il muro e non era una prospettiva eccitante. “Che cosa vuoi?”

“Te, ovviamente” deglutii, mi stava spaventando e non poco..il suo sguardo.. era lo stesso di allora, mi si pararono davanti un sacco di scene dei miei incubi che pensavo di aver dimenticato e non ce la feci più incominciando a piangere silenziosamente. Mi toccò una guancia e mi scansai finendo sul pavimento. “Mia amata, non scappare” rise. “Sentirai un po’ di dolore e dopo un istante sarà solo piacere” strisciai sul pavimento.

“Lasciami stare, Yacopo, ti prego” lo supplicai, singhiozzando. “Nel mio cuore per te non c’è amore!” urlai tirandomi in piedi. “Non lo vedi?” mi prese per i polsi, facendomi scontrare contro il suo petto e cominciai a piangere, era tutto inutile se lui mi avrebbe voluta: mi avrebbe avuta e basta, non potevo disubbidirli. 

“Tu sei mia, Diana” mi sentii confusa e disorientata, stava usando il suo potere su di me: ero come una bambola di pezza nelle sue mani. 
Annuii. “Come vuoi tu” sorrise e credo stesse dicendo a Brian: “Portala via, voglio essere lasciato da solo” l’ultima cosa che sentii fu Summer che urlava il mio nome e poi fui sua.



Liam’s Pov:

“Allora?” chiesi mentre guidavo spostando lo sguardo da Louis alla strada. “Hai qualche idea?” 

Continuò a cercare con il mio portatile e sbuffai spazientito: la mia ragazza era da sola con il suo ex psicopatico come facevo a restare calmo?

“Forse..” iniziò. “Aspetta” iniziavo seriamente a perdere la pazienza. “..”

“Cazzo, Lou ti muovi?” sbottai incazzato. 

“Trovato. A due kilometri da qui” respirò. “Anch’io sono preoccupato per le ragazze ma vedi di mantenere la calma, dobbiamo pensare lucidamente” respirai e annuii chiudendo gli occhi.

“Scusa, sto impazzendo” li riaprii e sorrise.

“Anch’io ho un brutto presentimento” ce l’avevo anch’io e mi sentivo lo stomaco stretto in una morsa d’acciaio, qualcosa non andava: Diana non stava bene, lo sentivo.

Guidai in silenzio picchiettando sul cruscotto, ero molto nervoso; Louis sbuffava e si guardava intorno giocherellando con il suo cellulare accendendo e spegnendo il display era nervoso pure lui: eravamo tesi come delle corde di violino.
Parcheggiai davanti a un vecchio castello. Guardai Louis. “E’ un castello senza porte” annuì, eravamo nella merda. “E’ chiaro che Yacopo non vuole essere disturbato”. Louis rise, lo guardai male: non era il momento per scherzare.

“Che razza di brocco!” esclamò ridendo, indicò in alto e vidi che le finestre erano aperte. “Non mette le porte, ma lascia aperte le finestre!” ci guardammo e tornammo al cofano.
Louis lo aprii e tirò fuori tutta l’attrezzatura che usavamo a lavoro: tute, rampini, pistole, caricatori e accendini e anche degli elettrostimolatori…

“Ci sei?” mi chiese agganciando il suo gancio alla fune, agganciai il mio.

“Ci sono, andiamo” scalammo la parete aggrappandoci e tirandoci su con le corde, saltammo dentro e guardammo la zona: via libera. Louis mi guardò e mi fece segno di andare, quando eravamo in servizio parlavamo a gesti. 

“Secondo te quanto tempo durerà Diana, prima di cedere all’influenza di Yacopo?” sentii montare una gran rabbia, quel bastardo voleva farsi la mia ragazza. Erano due vampiri.

“Un secondo?” si guardarono e risero, che nervi. Guardai Louis e lui annuii, uscii fuori dall’ombra e usò l’elettrostimolatore contro di loro. Sorrisi, era il migliore dei due a fare lavori del genere, io ero più un tipo da arma da fuoco ma Louis era bravissimo a usare armi come quelle e le spade, gli piacevano le armi bianche. Io ero più da una pallottola e arrivederci e grazie, risolvevo tutto così senza badare tanto allo stile. 

“Vuoi continuare ad ammirare la mia tecnica o preferisci andare a cercare le ragazze nel frattempo che sti due sono K.O?” mi riscossi e lo seguii, arrivammo in un ampio corridoio e sulla destra c’era una porta sorvegliata da due vampiri, lo guardai e lui si spostò, mi lasciò spazio e mentre lui li colpiva da lontano con l’elettrostimolatore io li stordivo con una pallottola in piena testa. Non li avrebbe uccisi, ma fermati sì.

Entrammo dentro e ricevetti un pugno in pieno stomaco: Diana era in ginocchio davanti a Yacopo ed era ricoperta di sangue. Summer era tenuta ferma in un angolo da Brian che distolse lo sguardo. Summer aveva i lacrimoni agli occhi.

“Mia cara, saluta Liam” lei rise sarcastica e mi guardò con desiderio, oddio. “Ci avete messo un po’, ma per essere degli umani…siete stati abbastanza veloci” rise. “Diana, perché non mostri a Liam chi sei? Credo che lui non ti conosca, o almeno non conosce la parte di te che amo io” 

“Con piacere” guardai in un angolo e notai una pila di corpi uno sopra all’altro, mi sentii pervadere dalla nausea. Guardai Louis che stringeva a sé Summer che piangeva sconvolta guardando in direzione di Diana e Yacopo. “Oh, quelli?” chiese sorridente. “Erano buoni” comparve in un istante davanti ai corpi. “Ma personalmente preferisco il sangue fresco” disse guardandomi intensamente sussultai, vedendo Summer in piedi davanti a me.

“Diana, no! Non fare sciocchezze! Ti prego, ritorna in te. Sei forte e puoi contrastarlo. Non puoi bere il sangue di..Liam” lei rise.

“E sarai tu a fermarmi?” chiese sarcastica.

“Si” rispose Summer decisa.

Diana non mosse un muscolo e guardò Louis. “Allora posso sempre bere il sangue del tuo fidanzato, non sarà allettante come quello di Liam..ma possiede di natura un ottimo gruppo sanguigno” la guardai sconvolto, avevo dimenticato che per loro noi eravamo cibo ambulante. “Scegli o il mio o il tuo ragazzo?” aveva detto mio, forse..

“D’accordo” dissi. “Ti farò bere il mio sangue” 

“Che cosa? Liam, sei impazzito?” urlarono Louis e Summer in coro, li ignorai e spalancai le braccia. 

“Sei ragionevole” si avvicinò a me e mi guardò, per un attimo mi sembrò di vedere i suoi occhi tingersi di blu. “Non ti farò del male” penetrò la mia carne con i denti e mi sussurrò: “Ho mentito” rise e la lasciai fare, stringendo i denti per il dolore, sperando che tornasse in sé. 



Diana’s Pov:

“Diana, fermati!” ignorai quella voce fastidiosa e continuai a fare il mio lavoro, sussultai. Che strano…

Più bevevo e più mi sentivo stanca. “Diana, fermati subito!” estrassi i miei canini dal collo di Liam e guardai scocciata Yacopo. “Si può sapere che cazzo vuoi? Starei mangiando al momento” sbottai incazzata nera. 

Mi strattonò. “Vuoi ucciderti? Non puoi bere il suo sangue. Bevi il mio, il loro..” sospirò e mi prese per mano. “Mia cara, puoi avere tutto quello che vuoi ma non puoi bere dal tuo Nesso, così ti uccidi” Nesso? Liam? Sentii come se qualcosa tornasse nel mio corpo: quel bastardo mi aveva levato le inibizioni. Mi aveva tolto tutti i freni che mi ero imposta e che facevano di me quella che ero oggi. Se non avessi avuto freni ucciderei ogni essere umano e prosciugherei ognuno di loro del proprio sangue, berrei da Liam e …

“TU!” tuonai, tornando finalmente in me. “Mi hai fatto bere il suo sangue” rise scuotendo la testa.

“No. TU lo hai fatto, tu desideri disperatamente bere il suo sangue ed è normale, tesoro” risi io stavolta.

“No, che non lo è!” 

“E’ parte del Nesso” lo afferrai per il colletto e lo lanciai dall’altra parte, si tirò in piedi senza nemmeno un graffio. “Amo questa donna..” sorrise. “Sei troppo arrabbiata, Diana” sbuffai. “Consideralo un prezzo da pagare…uno scotto” lo guardai allarmata, parlava veemenza. 

“Che cosa stai dicendo?” lui sorrise e me lo ritrovai dietro che mi massaggiava le spalle, lo ignorai ora ero di nuovo in me e non avevo più paura di lui, non ora almeno. 

“Ogni cosa da che mondo è mondo ha il suo prezzo, mia cara” soffiò sul mio collo spostandomi i capelli. “E tu ed io ci siamo da molto tempo nel mondo..” rise. “Devi trasformarlo” ma si era rimbecillito? Questo cose le sapevo già. “Non
correre, goditela” quanto lo odiavo. “Ma…se bevi nuovamente da lui prima che sia l’ora morirai e il suo cuoricino si spezzerà” 

Mi allontanai da lui. “Non osare dirmi cosa devo fare, Yacopo” ringhiai. “Non prendo ordini da niente e da nessuno”

“E se dovessi prendergli troppo sangue durante il processo morirà lui e tu con lui” intrecciò due dita. “Siete legati a doppio filo, mai mescolarsi con gli umani, tesoro” 

“Figlio di puttana” rise. “Per questo hai scelto Cass, Brian, Guy, Lizzie e anche me!” tuonai. “Ti conosco da più di cent’anni eppure trovi sempre nuovi modi per disgustarmi” infiniti modi.

“Ti propongo una cosa” sorrisi.

“Cosa?” ecco, che iniziavo lentamente a perdere il controllo mi voleva, la spalla bruciava, perché lui chiamava ed io devo ubbidire. 

Finii in ginocchio, ero esausta. “Torna con me ed io li risparmierò” 

“Va..avanti…” dissi parlando a fatica. 

“Gli dirò l’amnistia: nessuno li cerca, nessuno li tocca” risi.

“Non po-posso” mi guardò interrogativo. “Non posso stare lontana da Liam, non ci riesco” digrignò i denti. 

“E così lo lasceresti morire?” rise. “Diana Harkness, questo non è da te!” in un istante fu accanto a Liam. “Procedo?” i suoi canini erano pericolosamente vicini al collo di Liam. Dovevo prendere una decisione: qualunque cosa io faccia, oggi qualcuno si farà male.

“N-on fargli ma-le..” ansimai. 

“Devi solo dire una cosa se li vuoi salvare..” 

Annuii. “E va bene, tornerò. Ora liberali subito” annuii e servendomi dei miei poteri li lanciai fuori dalla finestra. ‘Summer, capiscimi ti prego. Non posso permettere che Yacopo si avvicini a Liam e non posso tollerare che tu e Louis rischiate per me, perdonami’ pensai tornando davanti a Yacopo.

“Brian, porta Diana nei suoi alloggi” non dissi una sola parola e mi lascia scortare da Brian: forse doveva andare così. 

 

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