Forever Young.

di SophHarry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Here I am, Boston. ***
Capitolo 2: *** 'Hi, I'm Liam' ***



Capitolo 1
*** Here I am, Boston. ***



PROLOGO:


Ciao a tutti, mi presento, sono Destiny Hope, ma per tutti Hope, ho 19 anni e sono una ragazza italiana. Ho finito le superiori in Italia passando l’esame con 100 ed ora sono qui, negli USA, a Boston, una città meravigliosa, in cerca di un’università da frequentare.

Le mie passioni sono ballare e cantare, ma anche recitare, da piccola ho fatto piccole parti in diversi film, ma poi ho abbandonato il mondo dello spettacolo per studiare.
Oltre che un università da frequentare qui a Boston, vorrei trovare anche qualche corso buono di ballo e canto, e magari, se non mi porta via troppo tempo, anche recitazione, sarebbe perfetto.

I miei genitori, essendo ricchi mi hanno comprato una casa bellissima qui a Boston, tutta mia. E’ una villa carinissima, nel centro città, con un giardino immenso, e all’interno ci sono tantissime stanze e una sala gigante.

Qui non ho amici, non conosco nessuno, dato che sono arrivata da due giorni, ho avuto giusto il tempo di sistemarmi e abituarmi al fuso orario. Domani andrò a parlare per il posto all’università, e chissà, magari farò conoscenze.

CAPITOLO  UNO:




‘Driiiin’ appena sentii la sveglia scattai  e in un baleno mi vestii, ero molto energica, non vedevo l’ora di andare all’università a colloquiare per ottenere il posto che mi spetta.
Mi vestii con un paio di jeans chiari, una canotta bianca, dato che faceva molto caldo, essendo agosto e le solite all star basse blu. Misi un po’ di mascara, la matita, bloccai i capelli in una coda da cavallo  e uscii di casa.
Arrivai davanti la fermata del tram e mi misi ad aspettare. Dopo 10 minuti arrivo, salii e cercai di capire a quale fermata sarei dovuta scendere.
Non ero molto esperta con ste cose così vidi un ragazzo e gli chiesi informazioni ad un ragazzo all’incirca alto come me, biondo, con degli occhi meravigliosi.
‘Scusi, lei sa a che fermata devo scendere per andare alla Boston University?’
‘Sto andando anche io là, devi scendere alla prossima fermata’
‘Oh, Grazie mille e mi scusi il disturbo ’
‘dammi del tu, per favore hahaha’
‘hahaha va bene, allora SCUSAMI hahahah’
‘ecco meglio, comunque piacere, io sono Niall’
‘piacere, io sono Destiny Hope, ma puoi chiamarmi Hope’
‘Non conosci Boston?’
‘No, hahaha ci vivo da soli due giorni, sto appunto andando all’università per chiedere di prendermi’
‘Allora oggi ti porto a fare un giro per la città dopo scuola se ti va’
‘certamente, a che ora finisci?’
‘io ho l’ultima lezione che finisce alle 11, va bene se ci vediamo alle 11 davanti all’ entrata dell’università?’
‘certo.. Niall ma secondo te mi prendono?’
‘Secondo me si, insomma, loro guardano anche l’aspetto e sei una ragazza ok, per bene, e penso anche brava a scuola’
‘abbastanza, sono uscita dall’ esame delle superiori con 100’
‘dove hai fatto le superiori?’
‘in Italia, a Firenze’
‘Italia? Dio io amo l’Italia e il cibo Italiano hahahaha’
‘ti assicuro che se tu fossi nato là non la ameresti così tanto.. ringrazio i miei di avermi mandato qua hahaha’
‘ma hai una casa qui?’
‘si, me l’ha comprata mio papà, è proprio in centro, un giorno te la farò vedere’
‘perfetto, comunque siamo arrivati’
Scendemmo dall’ autobus e arrivammo davanti a vari edifici marroni altissimi, che si alzavano su un vasto prato verde dove era solito per gli stupendi rilassarsi tra una lezione e  l’altra. Il tutto, infine, era recintato da alte sbarre nere un po’ sfregiate.
‘allora, prima che ti perdi, là a destra c’è la segreteria, io devo andare qua a sinistra, ci vediamo esattamente qui, davanti quest’insegna, tra due ore, va bene?’
‘perfetto, a dopo ’
‘a dopo ’
‘ah.. Niall’
‘si, dimmi’
‘grazie mille’
‘figurati’
Mi diressi verso la segreteria, aprii la porta e ad accogliermi c’era una signora dall’ aria simpatica che disse:’ buon giorno, hai bisogno di qualcosa?’
‘buon giorno, si grazie, vorrei parlare con qualcuno per sapere se c’è posto per entrare all’ università’
‘certo, può parlare con me, mi segua’
La signora mi portò in un ufficio, mi fece qualche domanda riguardo il mio andamento scolastico e alcune cose riguardo i miei dati personali.
‘Lei è fortunata, perché al momento abbiamo solo un posto libero, e da adesso è suo’
‘oddio, signora grazie mille’
‘questa è la lista dei libri che deve prendere, questa degli esami e questa dei corsi’ mi disse dandomi una serie di fogli ‘ può iniziare da domani’
‘perfetto, grazie mille ancora’
‘grazie a lei’
Sembravano passati 10 minuti, e invece passai 1 ora e mezza dentro quella stanza a forza di darle tutti i vari dati, così mi sedetti sull’ erba una mezz’ oretta mentre aspettavo Niall.
Sembrava andare tutto bene quando all’ improvviso due ragazzi che stavano giocando con l’acqua tra di loro mi bagnarono. 

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Capitolo 2
*** 'Hi, I'm Liam' ***







Sembrava andare tutto bene quando all’ improvviso due ragazzi che stavano giocando con l’acqua tra di loro mi bagnarono. 





Uno di essi se ne accorse e mi venne vicino per chiedermi scusa, era davvero mortificato, mi faceva tenerezza. Io gli continuavo a dire che doveva stare tranquillo, ma si sentiva davvero in dovere con me.
L’altro sembrava fregarsene altamente, non ché  mi guardo semplicemente, prese la sua borsa e entrò in uno degli edifici.
‘Davvero, ti prego, dimmi come posso sdebitarmi’
‘tranquillo, davvero’
‘qui difronte c’è un negozio di abbigliamento, vieni con me, ti comprerò una maglietta, non voglio che una bella ragazza come te vada in giro con la maglietta bagnata’
‘ma tranquillo, è solo acqua’
‘shh ti ordino di venire hahaha’
‘hahaha va bene ma solo perché obbedisco agli ordini’
‘hahahah ecco brava, comunque piacere, io sono Liam’
‘piacere, io sono Hope’
Entrammo nel negozio e devo dire che c’erano delle cose davvero carine. Cercai di trovare una delle cose più semplici e meno costose possibili, dato che doveva pagare Liam.
Ovviamente dato che ero lì, vidi diversi vestitini molto carini e mi puntai su uno azzurro davvero meraviglioso, lo fissai per diverso tempo quando poi arrivo Liam da dietro che mi disse:’ Ti starebbe benissimo’ io diventai rossa e lo ringraziai, per poi rimettermi a cercare una canotta. Finalmente ne trovai una verde, semplice, che costava soli 5 dollari così presi quella.
‘Grazie mille Liam’
‘figurati, era il minimo, ma sei nuova qui? Perché non ti ho mai vista ai corsi’
‘mi sono iscritta dieci minuti fa hahaha’
‘oh ecco, bhè allora da oggi ci vedremo sempre.. cercherò di non bagnarti ogni giorno hahaha’
‘hahahahaha’
‘oh e ti chiedo scusa anche da parte dell’altro ragazzo, Louis, non so che gli è preso’
‘tranquillo, comunque ora io devo andare che c’è un amico che mi aspetta, deve farmi visitare la città, ci vediamo domani’
‘uh allora buona giornata e, a domani’
Salutai Liam, attraversai la strada e andai davanti al cartello dell’università dove già Niall mi aspettava.



‘finalmente, dov’eri finita?’
‘scusami Niall  ma due ragazzi mi hanno bagnato con l’ acqua perciò uno mi ha voluto comprare una maglietta nuova dato che l’altra era bagnata’
‘mm allora ti perdono ’
 ‘dove stiamo andando?’
‘non te lo dico, sarà una sorpresa’
‘ok, mi perdoni bostoniano hahahaha’
Camminammo per circa 10 minuti e arrivammo davanti a un parco spettacolare, rimasi meravigliata
‘allora, ti piace? Se ti piace avevo organizzato di fare un pik nik qui’
‘Niall è perfetto, cose così in Italia ce le possiamo solo sognare, ma cosa mangiamo?’
‘aspetta a vedrai’
Devo ammettere che questa giornata andava sempre meglio, conoscevo poco Niall ma era un ragazzo davvero meraviglioso.
Ci stendemmo nella vasta distesa di verde che ci circondava e iniziammo a chiacchierare un poco quando a Niall squillò il telefono.
‘si,sisi tutto perfetto, no non ti vedo, si, come sempre’
Con chi stava parlando? Possibile che io sia un po’ gelosa? Hahaha.
‘eccoti’
Mi voltai  e vidi una signora con diversi cesti pieni di roba nelle mani.
 ‘N-Niall.. che è?’
‘hahahah è il nostro cibo, grazie Maria’
‘di niente. Non mi presenti la tua amica?’
‘oh certo, Maria lei è Hope, Hope, lei è Maria, la mia cuoca preferita’
‘piacere’
‘piacere mio signora’
‘puoi chiamarmi Maria
Adesso vado, bhè buon pik nik’
‘lei è la cuoca di Nando’s, è un’amica di mia mamma’
‘ohw capisco’
‘che ne dici se.. iniziamo a mangiare?’
‘certo’
‘tu vieni spesso a mangiare qui?’ domandai.
‘solitamente vengo con i miei amici, e lei ci porta sempre il cibo hahaha’
‘hahaha povera Maria’ dissi iniziando a mangiare un’aletta di pollo.

Finito di mangiare di sdraiammo su una coperta che ci aveva portato Maria e iniziammo a parlare.
‘Niall, ora che ci penso bene, io non so nulla su di te, dai raccontami un po’ e poi ti racconterò di me.’

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