Il nuovo compagno di classe

di sakylu_asakura
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ciao!! Questa è la prima fanfic che io abbia mai pubblicato su Internet. Fa un pò schifo, è mal scritta perchè l'ho fatta 2 anni fa quando ero una principiante, ma ho pensato di lasciarla esattamente così com'è perchè... boh, perchè mi piaceva così. Buona lettura!
Kisses from Saky.Lu
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A Tokyo erano appena le 7 di mattina e le strade della città eppure erano già vive e sveglie. I ragazzi di tutti i quartieri, sebbene avessero scuola alle 8.30, erano già per strada e riempivano i caffè ed i bar cercando di mangiare qualcosa. In una delle vie centrali della città, un gruppo di 4 ragazzi faceva la sua colazione seduto al tavolo di uno dei cafè più chic della città, la "Caféterie Tokyo". Al contrario degli altri ragazzi, erano davvero molto tranquilli. Erano due ragazzi e due ragazze. Si chiamavano Yoh Asakura, Manta Oyamada, Sakura Tao ed Hasi Mishizawa. Yoh era un ragazzo molto bello, e simpaticissimo. Aveva i capelli castani, un pò lunghi, e gli occhi pure castani e sempre sereni. Fra i capelli aveva un paio di cuffie grosse ed arancioni. Indossava un paio di pantaloni verdi ed una camicia aperta, che lasciava intravedere il petto nudo ed una collana con 3 ciottoli che sembravano zanne di squalo.
Manta era... tappo. Davvero, era alto nemmeno un metro! Aveva i capelli a caschetto biondicci, gli occhi enormi e vestiva come Yoh, solo che aveva anche la cravatta. Era di carattere abbastanza socievole, e molto intelligente.
Hasi era una bella ragazza, simpatica e vivace. Aveva i capelli molto lunghi e di uno strano blu oltremare, gli occhi turchesi ed un sorriso aperto e vispo. Vestiva una camicietta azzurra ed un paio di jeans (lei e Sakura si sarebbero cambiate a scuola). Le piaceva molto scherzare, ma sapeva anche essere seria.
Sakura era la più bella delle due. Aveva i capelli lunghissimi, biondo platino, che teneva raccolti in due codini che le arrivavano fino alle ginocchia, e due occhi azzurrissimi, molto dolci. Il suo sorriso era dolce, gentile ma leggermente freddo. Sorrideva veramente solo con i suoi amici. Indossava una minigonna davvero corta, bianca, a pieghe, ed una casacchina alla coreana (sapete quelle con il collo con i 3 bottoncini?) di seta nera. Aveva una voce bellissima e gentile, e come hasi cantava e ballava benissimo.
I 4 stavano bevendo del tè seduti al tavolo di questo café, quando sentirono una campana in lontanaza suonare. In fretta e in silenzio presero le cartelle, lasciarono sul tavolo i soldi per il conto e corsero verso l'istituto privato Shinra, la scuola media che frequentavano.
-Presto ragazzi, muovetevi o finiremo per fare tardi!- esclamava in continuazione Manta.
-Ma insomma, mi spieghi come fai a correre così se hai le gambe tanto corte?- ansimò Hasi correndogli dietro.
-Rilassati Manta... intanto la prima ora è grammatica e la profe arriva sempre mezz'ora dopo!- gli disse Sakura sorridendo. Yoh ridacchiò: -Hi hi hi! E' tanto vecchia e scema che secondo me non si ricorda nemmeno come si chiama!-
-Dai! Non è bello parlare così dei prof!- si indignò Manta. -Però... hai ragione!- cedette subito dopo. Intanto erano arrivati a scuola. Sakura ed Hasi corsero negli spogliatoi ed indossarono una gonna verde ed una camicetta bianca, l'uniforme femminile della scuola. Yoh e Manta le aspettavano fuori.
-Dai! Dai! Stavolta siamo in ritardo!- gridò Manta che stava già correndo verso la classe. Gli altri, ridendo, gli corsero dietro.
Salirono le scale, girarono a destra, superarono l'aula di musica, quella di scienze ed attraversarono qualche corridoio fino a giungere all'aula di grammatica, dove stranamente la prof li stava aspettando. La signora Nitomoki era una vecchia donna vedova, severa ma mezza matta, ed anche molto smemorata. Andava sempre in giro con uno chignon e con lo stesso tailleur beige. I ragazzi sospettavano che a volte si dimenticasse dove abitava, perchè la vedevano spesso girare con aria smarrita e chiedere indicazioni ai suoi studenti.
Però quel giorno aveva l'aria di ricordarsi (almeno per una volta) cosa stava facendo. Infatti squadrò tutti con aria impassibile ed aprì la porta.
-Ragazzi, ascoltatemi!-
Si fece subito silenzio.
-Bene. Oggi abbiamo un nuovo compagno di classe. Cercate di farlo sentire a suo agio. Ora lo farò entrare. Ragazzo, presentati.-
Mentre il nuovo ragazzo entrava, Sakura rivolse uno sguardo a Yoh e fu sorpresa. Il suo amico stava fissando un punto dietro di lei con gli occhi pieni di sorpresa e di una specie di puro terrore. Lo stesso Manta. Si voltò e vide che il nuovo studente era un ragazzo molto bello, simile a Yoh. Aveva i capelli lunghi e castani, gli occhi uguali a quelli di Yoh, ma con uno sguardo malizioso ed impertinente. Le labbra erano appena piegate da un sorrisetto ironico mentre scrutava la classe con aria poco interessata, come se si considerasse superiore. Quando parlò, sembrava che il terrore di Yoh avesse subito una conferma.
-Il mio nome è Asakura Hao.-
Ignorando gli sguardi incuriositi di tutti, Hao attraversò la classe in silenzio e si sedette proprio dietro a Sakura, che lo osservò cercando di capire perchè Yoh avesse paura di lui, ma dopo pochi istanti si voltò ed aprì il libro per correggere i compiti.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Hao si sedette dietro a Sakura sentendone il profumo di fiori. Decise che quello sarebbe stato il SUO banco. Lì si trovava bene e quella ragazza era bellissima. Per di più, era una sciamana. Hao sentiva il suo Furyoku, un furyoku potente, molto potente. Passò la prima ora di lezione divertendosi a guardare i riflessi di luce che dalla finestra aperta entravano e giocavano sui capelli della ragazza e a osservare la gonna che ogni tanto svolazzava leggermente a causa dei movimenti di Sakura che scriveva gli appunti.
La campana suonò senza che Hao se ne accorgesse. Vide che tutti si alzavano e si dirigevano verso gli spogliatoi. Yoh si avvicinò e gli diede un'uniforme per ginnastica dicendogli con tono nervoso: -Ho visto come guardi Sakura. Non farti strane idee e sopratutto non darci fastidio, a me e ai miei amici.- -Arrivi tardi... mi dispiace ma le mie "strane idee" non sono affar tuo. Grazie per il completo.- Hao si allontanò lasciando Yoh scosso. Cosa voleva fare a Sakura?

Quando tutti si furono cambiati, entrarono in palestra, che era divisa in 2 parti. Da una parte i maschi, con esercizi di corsa e salti, dall'altra le femmine con gli esercizi di aerobica e danza. Sakura e le altre andarono nella loro parte di campo, mentre Hao le seguiva con lo sguardo soffermandosi sul corpo di Sakura che indossava solo un top ed un paio di shorts cortissimi. Rimase per un attimo in silenzio, poi vide un gruppo di ragazzi che ridacchiavano. Uno di loro, un tipo orrendo con una cresta di gel in testa, gli si avvicinò e gli disse: -Ehi novellino, ho visto che guardi la biondina... Dimmi, ti piacerebbe vederla mentre balla? Seguici.- Hao sorrise sotto i baffi. Mai e poi mai sarebbe andato dietro un gruppo di umani sgangherati, ma certo che quella di guardare Sakura mentre ballava era una bella, anzi una OTTIMA idea...
Senza una parola seguì il tizio con la cresta. Li vide infilarsi in una porta e li imitò. Un altro tipo con gli occhialetti e i jeans con il cavallo bassissimo gli sussurrò: -Bravo, vedo che ci hai seguiti eh? Questa stanza dà direttamente sulla parte di palestra delle ragazze. Se vuoi puoi dare un'occhiata.- Hao aprì la porta e spiò dalla fessura. Quello che vide era uno spettacolo meraviglioso.

Sakura si sistemò i capelli, e poi aspettò che arrivasse la prof di danza classica e moderna. La signorina Mimì Lagalle entrò portando una borsa piena di CD. Rivolse un cenno alle ragazze.
-Buongiòrno care ragazze. Comiciamo pure con la danza classìca. Oggì metterò il Lagò dei Cignì.*- La prof inserì un Cd nello stereo della palestra e le ragazze si misero a posto, Sakura al centro. Cominciarono con uno "chassè", poi attraversarono la palestra in "pas de bourrée" e terminarono in "arabesque"**. Poi le altre ragazze si allontanarono e Sakura, che interpretava la petre di Odette, la principessa, cominciò il suo assolo di danza. Ballava splendidamente, e sembrava che volasse.
Purtroppo quel giorno Sakura si sentiva uno sguardo penetrante addosso, e perdeva la concentrazione. A furia di stare sulle punte, perdendo la concentrazione, iniziava a sentire il dolore alle dita dei piedi. Riuscì a resistere fino alla fine e poi crollò a terra, per fortuna proprio nel momento che nel balletto Odette moriva. La signorina Lagalle battè le mani.
-Complimònti Sakùra! Stupònda caduta! Magnifique! Bene la lezionè è finità, ci vediamo domanì alle doeci va bene? Arrivedersci a tutte!-
Le ragazze raccolsero le borse e uscirono, intanto Sakura cercava di capire da dove venisse quello sguardo.

Non si era accorta che era hao che la osservava attentamente.


* La signorina Lagalle è parigina, e quindi parla in modo strano

** Chassè, pas de bourrée ed arabesque sono passi di danza classica.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Sakura uscì dalla palestra frastornata. Aveva sentito qualcuno che la osservava ballare, ma chi era? Lentamente andò nello spogliatoio a cambiarsi e rimase silenziosa fino alla fine della giornata. La sera decise di invitare Yoh e Hasi a casa sua, forse vrebbero potuto chiarirle la situazione.

Hao stava andando nella sua casa, senza smettere di pensare alla biondina. Non aveva ascoltato niente delle spiegazioni, in fondo lui era sicuro di saperne molto più di quelle sporche prof umane... Entrò nel portone di casa sua, stando ben attento a non sfiorare nemmeno con un dito i vicini di casa che incrociava sulle scale. Aprì la porta del suo appartamento e si fiondò dentro. La casa di Hao sembrava tutto meno che una casa normale. Tutti i muri erano dipinti di rosso, il suo colore preferito. Tutte le finestre erano coperte da pesanti tende rosse di velluto.La sua camera era, poi, proprio stranissima. Il letto era uno di quelli raso terra, rosso, che a prima vista si confondeva con la moquette. Chissà come sul pavimento spuntava un braciere con una fiamma ardente dentro. Hao si sdraiò sul letto, e chiuse gli occhi.

Intanto, a casa di Sakura, erano arrivati hasi ed Yoh e Sakura gli stava chiedendo spiegazioni su hao. -Voglio sapere, Yoh, perchè stamattina sembrava che tu avessi paura di Hao Asakura.- Yoh sembrava a disagio. -Vedi... lui... è mio gemello.- E in poche parole raccontò alle due ragazze tutta la storia di Hao. Quando ebbe finito, Sakura era sconvolta. -Ma allora... vuole vendicarsi?- -E' possibile, si. Ma io sono preoccupato per te. Ho visto che ti osservava spesso, ieri, e mi ha comunicato di avere certe "strane idee" sul tuo conto. stai attenta, Hao Asakura è pericoloso.- -Te lo prometto, ma... cosa può volere da me?- -Non hai avvertito qualcosa quando è entrato in aula?- -Beh.. in effetti una cosa strana l'ho sentita... ma penso che fosse fame.- -No no. Io credo che tu abbia dei poteri da sciamana. Credo che tu abbia sentito il suo Furyoku, altro che fame... Forse anche lui ha sentito queste tue potenzialità, e credo che voglia convincerti ad unirti a lui.-

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