You're my end and my new beginning.

di Ziamsvoices
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il nuovo arrivato. ***
Capitolo 2: *** Conoscenze. ***
Capitolo 3: *** Intrecci. ***
Capitolo 4: *** Pranzo al completo. ***
Capitolo 5: *** Discoteca ***



Capitolo 1
*** Il nuovo arrivato. ***


CAPITOLO UNO

Zayn
Testa alta,occhi ammalianti e ciuffo diritto; lo specchio mi ritraeva esattamente perfetto com’ero.
Presi la mia mini cooper decappottabile dal garage dopo aver salutato mamma con un bacio sulla guancia e mi avviai verso il posto in cui ero costretto ad avere una doppia faccia; era il prezzo della popolarità.
Quando ero a casa mi sentivo libero di esprimere i miei pareri,i miei pensieri e le mie paure a mamma. Si,lei sapeva che ero gay e lo aveva accettato appena glielo avevo detto,anche se all’inizio aveva sgranato gli occhi sorpresa e mi aveva confessato che mai avrebbe pensato che potessi esserlo,soprattutto per quello che si diceva di me: avevo la fama del bello e dannato,di colui che si portava a letto le ragazze e la mattina le liquidava spezzandole il cuore,ma anche se mi dispiaceva dovevo farlo,per la mia reputazione e per il mio segreto che oltre ai miei migliori amici Harry e Louis,una coppia gay che aveva fatto coming out davanti alla scuola due anni prima e a mamma non sapeva nessuno.
Parcheggiai fulminando con gli occhi un nerd che voleva rubarmi il posto e scesi facendo roteare le chiavi intorno all’indice,mentre con la mano libera la passavo tra i capelli,stando attento a non rovinare il ciuffo; la cartella pendeva da un solo lato della spalla dandomi un’aria da figo e infondo lo ero davvero.
Appena varcai il cancello della scuola un branco di ragazzine che erano intente a parlare si bloccarono e girarono verso di me con la bocca aperta ed incantate; sogghignai passandogli davanti e facendo l’occhiolino ad una di loro,poi mi fermai un po’ più avanti dove Harry e Louis stavano discutendo con un nerd dall’aria impaurita.
Mi fermai e salutai entrambi con un cenno della testa,poi guardai il nerd con un cappello con la visiera e con la testa china,e vedendo che Harry non si calmava e continuava ad urlargli contro decisi di intervenire io.
Con uno scatto della mano gli feci cadere il cappello dalla testa.
“Vattene sfigato” gli dissi,e quello non esitò a raccogliere velocemente il cappello da terra e a scappare.
Non domandai neanche cosa fosse successo,sapevo che probabilmente i miei amici stavano prendendo il giro quel ragazzo e lui aveva risposto alludendo alla loro omosessualità.
Louis ed Harry erano i due gay più intraprendenti che avessi mai visto: se prima di fare coming out erano insieme a me i più temuti e rispettati dalla scuola ora lo erano ancora di più e chiunque osasse contraddirli doveva vedersela con loro.
“Tutto bene ragazzi?” chiesi.
Louis mi rispose con un cenno affermativo.
“Si,mi sto calmando.” Sospirò Harry.
“Dovremmo smetterla di fai buoni,ed iniziare ad usare le mani”
Risi perché Louis aveva ragione,erano troppo buoni,e poi mi girai con lo sguardo verso il centro del cortile.

Stava arrivando Niall Horan,un ragazzo né nerd,né popolare,ma un bravo ragazzo e anche lui abbastanza rispettato,accompagnato da un ragazzo che non avevo mai visto prima,castano chiaro.
Era un gran bel ragazzo e appena lo vidi provai una fitta allo stomaco e una curiosità nuova.
Presi una sigaretta dal pacchetto e la portai tra le labbra accendendola.
“Chi è quello?” domandai indicandolo con la testa,aveva un’aria spaesata.
“E’uno nuovo,è il cugino di Horan. Ieri stavamo parlando e lo disse che doveva arrivare. Si è trasferito per un po’ a casa sua e si è iscritto qui. Ha la nostra età.” Rispose Louis.
Annuii,aspirando il fumo della sigaretta.
“Gli hai messo già gli occhi addosso,amico?” ridacchiò Harry.
“No.” M’indispettii. “Stavo solo domandando”
Continuai a guardarlo mentre stava per passare davanti a noi.
“Ciao Horan” salutai il biondo continuando a guardare però il cugino; lui rispose al saluto ma non lo sentii,ancora impegnato a guardare quello nuovo.
Quest’ultimo si accorse del mio sguardo e quando mi guardò notai un lieve rossore sulle sue guance,poi distolse lo sguardo e continuò la sua passeggiata con Niall.
“Andiamo?” mi distolse dai pensieri Harry,dandomi una pacca sulla spalla.
Buttai la sigaretta a terra spegnendola col piede e annuii,incamminandomi verso la classe con i miei migliori amici che si tenevano per mano ignorando i soliti sguardi addosso.

Liam
“Chi è quello?” domandai a Niall,quando passammo davanti ad un ragazzo con la pelle ambrata,occhi scuri magnetici e un fisico da mozzare il fiato.
“Non ci pensare proprio Lì,quello è etero fino alla punta dei piedi.”
“Ah” risposi un po’ deluso.
“Ti ricordi quando ieri ti ho raccontato dei due ragazzi più popolari che hanno avuto il coraggio di fare coming out?”
“Si”
“Erano i due ragazzi al fianco di Zayn,il ragazzo che hai notato tu.”
“Ah” fu la mia risposta.
Ammiravo vivamente quei due ragazzi che avevano avuto il coraggio di farlo; io,da quando mi ero accorto di essere gay sei anni prima,non avevo avuto il coraggio di dirlo a nessuno,se non a Niall,mio cugino e migliore amico; era rimasto sorpreso ma non mi aveva giudicato,anzi,mi aveva detto che se avessi avuto bisogno di aiuto lui c’era,così come si sarebbe stato se avevo bisogno di sfogarmi,aprirmi o appartarmi con qualche ragazzo,-cosa che non era mai successa,visto che ero stato solo con ragazze.-
“E hai presente Zayn?”
Annuii.
“Lui è il Don Giovanni della scuola. Dire che si è fatto tutte le ragazze è riduttivo.”
“Oh.”
Avrei voluto essere come lui: bello,perfetto,attraente..etero.
Non avevo mai avuto il coraggio di dirlo ai miei genitori e quando ci avevo pensato erano iniziate le liti fra di loro,per quale motivo non lo so,ma sicuramente per lo stesso per cui mi ero trasferito a casa di Niall; I miei stavano divorziando ed io non ce la facevo più a sentirli litigare,così ne avevo parlato con loro che avevano acconsentito,chiamando la mamma di Niall che aveva fatto i salti di gioia,visto che ero il suo nipote preferito.
“Non abbiamo tutti i corsi in comune,solo due.” Disse Niall confrontando il foglio con il mio orario e il suo.
“Solo 2?” chiesi esasperato.
“Si,ma non ti preoccupare,farai amicizia.” Strizzò l’occhio e mi diede una pacca sulla spalla.
“Ora ti accompagno alla tua aula e ci vediamo alla fine delle lezioni,okay?”
“Okay,grazie.” Risposi.
La mia prima lezione in quella scuola finì e appena raggiunsi il corridoio presi il foglio degli orari dalla tasca guardandolo e continuando a camminare.
Scienze..Letteratura..
Si,ora avrei avuto letteratura.
Guardai a destra,dove c’era scritto il numero dell’aula: 202.
Perfetto,ci ero già passato prima,ma dovevo prima passare a prendere i libri nel nuovo armadietto.
Cercai di mettere al suo posto il foglio ripiegandolo ma andrai a sbattere contro qualcosa,o meglio,qualcuno e balzai indietro.
Il ragazzo che mi ricordavo si chiamasse  Zayn mi rivolse un’occhiataccia truce.
“Stai attento quando cammini.” Quasi mi fulminò.
“Io..uhm..scusami..” balbettai.
Fece una smorfia e si allontanò piano,prendendo sotto braccio una ragazza.
Si,era decisamente etero.

Zayn
Mi scontrai con il ragazzo nuovo e appena capii che era lui il mio stomaco si contorse fastidiosamente,da vicino era ancora più bello.
Non sopportando più il mio stomaco che si contorceva iniziai a convincere me stesso di quanto fosse maldestro e scemo quello li,così gli rivolsi un’occhiata truce.
“Stai attento quando cammini.”
Notai un lieve rossore sulle guance mentre sbatteva le palpebre.
“Io..Uhm..Scusami.."
La sua voce era una delle più dolci che avessi mai sentito e sentii lo stomaco fare una capriola: da quand’è che era diventato un esibizionista?
Cercai di scacciare via quella sensazione di accalda mento e feci una smorfia schifata,diretta più a me stessa che a quel ragazzo,poi mi allontanai e presi Jay,una delle ragazze più carine della scuola sotto braccio,raggiungendo la mia aula di inglese.
Quella storia del nuovo non mi piaceva per niente.




E boh, è stata una cosa improvvisa. Questa storia mi è venuta così dal niente.
Ho sempre amato gli ziam, li trovo shippabili in tutti i modi possibili.
Diciamo che questa storia sarà un po' incasinata, ma capirete tutto meglio nei prossimi capitoli.
Spero vi piaccia, un bacio e fatemi sapere
 

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Capitolo 2
*** Conoscenze. ***


CAPITOLO DUE

Alla pausa pranzo io, Harry e Louis, ci sedemmo al solito tavolo parlando animatamente con Jay e delle sue amiche.
“Tesoro, quand’è che staremo un po’ insieme?” domandò Jay, toccandomi il petto.
Stare un po’ insieme, per lei, significava fare sesso. Non aveva dignità quella ragazza; Mi faceva venire il voltastomaco: oca fino al midollo e puttana da far schifo, ma erano i doveri della popolarità e poi non mi dispiaceva quando diceva in giro che a letto ero ‘splendido!’.
“Quando vuoi Jay, sono sempre disponibile” le strizzai l’occhio.
Mi rivolse uno sguardo civettuolo e in quel momento vidi Horan e il cugino guardarsi intorno per un tavolo libero e un’idea mi balenò per la mente.
“Hey Horan!” sventolai la mano. “Venite a sedervi qui!”
Niall mi sorrise, spesso veniva a sedersi accanto a noi.
Il ragazzo nuovo si sedette vicino a Niall, a sua volta seduto vicino ad Harry, di fronte a me.
“Ciao ragazzi!” salutò Niall, posando il vassoio.
Harry e Louis che erano impegnati in una discussione lo salutarono con un gesto secco della mano continuando a parlare, mentre le ragazze puntarono gli occhi su quello nuovo.
“Mi sa che qualcuno non ha fatto le presentazioni..” biascicò Jay, continuando a guardare il castano e parlando a Niall.
“Oh, si, avete ragione. Louis ed Harry già lo hanno conosciuti ieri, scusatemi. Jay, lui è Liam, mio cugino; Liam lei è Jay e loro sono Jude ed Ally”
“Piacere” disse in evidente imbarazzo il castano, porgendo la mano alle ragazze che una ad uno la strinsero e lo guardarono in modo malizioso.
Scossi la testa.
Ma che razza di troie erano?!
“Zayn, non l’ho presentato neanche a te prima. Liam, lui è Zayn, Zayn, lui è Liam.” Finì il biondo, e quest’ultimo mi porse la mano, che però non ricambiai, facendogli un semplice cenno della testa.
Ritrasse la mano e si passò imbarazzato una mano tra i capelli, tirando leggermente il ciuffo in avanti e iniziando a parlare con Jay.
“Com’è il tuo cognome?”
“Payne.” Rispose Liam, “E no, non ho lo stesso cognome di Niall, perché faccio parte della famiglia della madre.” Ridacchiò senza scomporsi.
Approfittai di quel momento in cui era distratto e mettendomi un po’ in modo più scomposto sulla sedia, iniziai a guardarlo per bene; Era stupendo, non c’era niente da fare, e mentre cercavo di trovargli un difetto iniziò a ridere con Niall e Jay e fu quello il momento in cui capii che Liam Payne sarebbe stato la mia rovina e forse qualcosa di più.
 
Liam
Un maleducato.
Ecco cos’era Zayn: un gran maleducato.
Il solito bello e dannato, il ‘io sono figo e tu no e non ti do la mano altrimenti potrei diventare uno sfigato come te’.
Ma poi perché stavo posando gli occhi su Zayn se sapevo non ci fosse neanche una speranza?
I misteri della vita di Liam James Payne.
Quando tornai dentro per le lezioni, mentre salivo le scale, qualcuno mi passò accanto dandomi una spallata che mi fece indietreggiare; mi girai pronto a prendere a parole chiunque fosse stato, ma quando vidi una ragazza bionda dagli occhi color nocciola e un viso da cucciolo le ricacciai indietro.
“Sc-Scusa!” disse e credetti che stesse piangendo.
“Non ti preoccupare” le sorrisi. “Anche tu sei nuova?” le domandai, notando l’aria smarrita.
“Già” disse imbarazzata. “Ehm, per caso sai la classe 212 quale sia?”
Per un attimo mi ritornò alla mente il mio orario.
Annuii.
“Mi sa che abbiamo lezione insieme” le sorrisi ancora.
“Davvero? Oh Dio grazie, sei un angelo sceso dal cielo, mi sentivo una pecorella smarrita. Comunque piacere, io sono Selly!”
Afferrai la mano che mi aveva porto.
“Piacere mio, io sono Liam”
Seguì un istante di silenzio imbarazzante.
“Beh, ora possiamo andare. Vieni?”
“Uhm, si si, certo”
Risi; quella ragazza aveva l’aria da sbadata e avrei scommesso che ci era davvero.
 
Alla fine della giornata, quando le lezioni finirono, salutai Selly che aveva altre due corsi insieme a me e mi diressi verso i cancelli dove mi avrebbe aspettato Niall.
Mentre camminavo qualcuno mi prese delicatamente per il braccio facendomi girare.
“Hey”
“Hey..” Com’era che si chiamava? “Ally..?”
A dire il vero l’affermazione suonò più come una domanda.
Rise.
“Esatto.”
“Ehm, scusa è che..”
Sollevò la mano a mezz’aria.
“Non preoccuparti tesoro, è normale che in un giorno non puoi memorizzare tutti i nomi.”
Le sorrisi riconoscente e aspettai che dicesse qualcosa.
“Devi aspettare Niall ai cancelli, vero? Vi ho sentiti parlare prima.”
Aggrottai le sopracciglia un po’ infastidito; non mi piacevano le persone pettegole e avevo la netta impressione che quella mora dagli occhi verdi era proprio una di quelle.
“Non stavo origliando..” si giustificò. “Stavo giusto passando e..”
“Non preoccuparti, non c’è problema.” La fermai.
“Beh allora ti accompagno, devo passarci per forza!”
“Certo.”
Mi sorrise e si mise sotto braccio e in quel momento non seppi se ridere per la sua sfacciataggine o scappare via.
“Com’è andato il primo giorno?” chiese.
“Per essere il primo benissimo” esclamai entusiasta.
“Non ti preoccupare, ti troverai bene da qui fino alla fine dell’anno!”
“Lo spero” le sorrisi e vidi Niall camminare verso di me.
“E’arrivato Niall” mi precedette. “Ci vediamo domani allora, ciao”
E con un gesto improvviso mi diede un bacio sulla guancia e scappò via.
Niall arrivò e mi diede una pacca sulla spalla.
“Vedo che già stai rubando i cuori” ridacchiò.
“Nah, voleva solo fare amicizia, e poi sai che sarebbe inutile se piacessi a qualcuno..”
“Si, lo so, ma per ora non puoi di certo rivelare niente..”
Sospirai e annuii.
“Andiamo a casa dai”
“Andiamo” rispose mio cugino e ci avviammo verso quella casa e quegli zii che tanto amavo.




Ciao! Eccomi di nuovo qui con il secondo capitolo (:
Innanzitutto vorrei ringraziare coloro che hanno recensito, messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite , mi fate felice davvero! E' la prima volta che mi cimento in una long ziam con sfondo larry, non l'avevo mai fatto, quindi abbiate pietà di me!
Passando al capitolo, posso solo dire che Liam sta iniziando a fare conoscenza ed è qui che entrano in scena sia Selly che Ally, personaggi secondari che diventano primarie in certi casi ai fini della storia, ma non voglio anticipare niente, altrimenti che sfizio c'è?
Qui vediamo uno Zayn antipatico nei confronti di Liam, e sedetevi, perchè ne avrà ancora per le lunghe!- mentre Liam pensa che sia semplicemente un maleducato oltre che figo e antipatico.
Il prossimo capitolo sarà ancora centrato sulle conoscenze, ma soprattutto su tutti i personaggi o quasi e dulcis in fundo un pochino di Larry descritto da Liam, poche righe ma che compensano bene.
Non vi preoccupate, gli ziam ci saranno, anche se la mia intenzione era quella di non metterli nel capitolo successivo proprio per far spazio agli altri, ma poi ho deciso che ci stavano bene anche loro, magari quando avevo chiarito alcuni punti.
Bene, dopo che vi ho fatto un poema vi saluto e spero che continuerete a seguire la storia.
Un bacio! (:

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Capitolo 3
*** Intrecci. ***


CAPITOLO TRE

Liam
Due mesi passarono in un battibaleno e servirono a consolidare le amicizie che avevo creato.
Tutti mi adoravano o almeno era quello che diceva Niall, riferitogli da quelli ‘alti’ della scuola.
Ovviamente l’unico che rimaneva il solito stronzo era Zayn, che mi lanciava sguardi di sufficienza e che a volte vedevo che mi guardava di sottecchi; sicuramente ogni volta che lo faceva era solo e unicamente per ricordare al suo alto ego quanto io facessi schifo e lui fosse bello e brillante.
Harry e Louis erano una bella compagnia, ma quando si trovavano a discutere o stare per i fatti loro non pensavano a nessuno, e sono sicuro che se la ragazza di “The ring” gli sarebbe passata vicino dicendogli ‘stanotte vengo a prendervi’ le avrebbero risposto – se l’avessero calcolata!- ‘non fa niente, basta che moriamo insieme’.
Davvero ammiravo quei due ragazzi. Ammiravo il modo in cui si tenevano per mano; ammiravo il loro modo di scherzare e ammiravo il loro essere rispettati ancora più di prima del coming out.
Con Selly l’amicizia si era saldata e passavamo anche molto tempo insieme, a volte veniva a casa mia e di Niall e studiavamo insieme, visto che i corsi che avevamo in comune c’erano quasi tutti i giorni. Era davvero una brava ragazza: sbadata, ma dal cuore profondo e bella, tanto bella da far cadere tutti ai suoi piedi, tranne me ovviamente, che dell’universo femminile non m’interessava gran chè.
Jay e Jude mi parlavano amichevolmente, a volte invece maliziosamente, non escludendo avances, piccoli tocchi sul petto o sul braccio, Ally invece era quella che più mi stava attaccata, dovunque mi trovassi lei c’era sempre, domandava sempre qualcosa per fare conversazione e qualche volta ci incontravamo e facevamo metà strada insieme. Era sempre una gatta morta, ma tra lei e le sue amiche quella che più sembrava ‘interessata’ alla mia amicizia era lei e a me stava bene.
I miei zii mi trattavano come un piccolo principe e Niall mi prendeva sempre in giro quando io imbronciato pronunciavo le solite parole “Zia non sono più un bambino, smettila di chiamarmi piccolo o tesoro, o Leeyum”.  Leeyum era il nome che mi aveva affibbiato lei e mio zio quando ero piccolino, perché lo ritenevano ”tenero esattamente come lui” e a me era sempre andato bene, anche se fingevo di non sopportarlo per ovvie ragioni. Quel nomignolo non era mai uscito al di fuori di casa Horan e non avrebbero mai provato a sputtanarmi in giro perché era una cosa fra noi, fra tutti e quattro. Inutile dire che avevo sempre avuto un rapporto splendido con loro già da quand’ero piccolino. Mamma mi raccontava spesso che quando le nostre famiglie si incontravano nella stessa città per le vacanze estive, non volevo mai tornare a casa, bensì passavo tutto il mio tempo a casa loro e piangevo quando era ora di andarmene, anche se ci avevo dormito per tre giorni di fila e così erano costretti per la mia testardaggine a farmi stare a casa loro nella nostra piccola città finchè non dovevano ritornare a Londra e anche questo era un bel trauma non solo per me, ma anche per Niall, che poverino, figlio unico, aveva quel rapporto solo con me.
Ormai mia zia era la mia seconda mamma e mio zio il mio secondo papà e Niall il fratello che non avevo mai avuto.
Avevo sofferto molto per il divorzio dei miei, ma una volta arrivato a Londra mi ero reso conto che potevo ricominciare, senza più dolore, ma ahimè, avevo sottovalutato quale fosse il vero dolore in una città piena di pregiudizi.
 
Ally
“Allora?”
“Allora cosa?” risposi fingendo indifferenza, guardandomi le unghie laccate di smalto blu notte, le gambe accavallate e ben scoperte sulla poltroncina in pelle del “Sweet”.
“Dai, si vede lontano un miglio che flirti con Liam!” aggiunse Jude, stavolta.
“Voi filtrate con Zayn da anni e non ho mai detto niente!” risposi, indispettita.
“Non è questo il punto. Dì un po’, tanto per chiarire le cose..Noi non possiamo provarci, vero?”
Fulminai Jay con uno sguardo.
“Mi dispiace ragazze, è merce privata, off limits, fuori dalla piazza. Liam ritenetelo già mio.”
“Addirittura?” Jude spalancò la bocca sistemandosi gli occhiali da sole sui capelli.
“Si, addirittura.”
“Non vorrei scoraggiarti ma io Liam non lo vedo interessato. Sinceramente non lo vedo interessato né a te, né a qualcuna di noi. Forse è fidanzato!”
“Sono totalmente d’accordo con te, Jay.”
“JJ,” le richiamai con il solito soprannome che usavo quando volevo chiamare entrambe, con le loro iniziali era più semplice. “Mi state facendo venire un buco in petto, provvederò subito a chiederglielo.”
Presi il cellulare e aprii per un nuovo sms.

“Non prendere questa domanda sul personale, sono i soliti pettegolezzi che però tutta la scuola vorrebbe sapere, soprattutto il pubblico femminile: sei fidanzato?”

“Fatto.” Esordii, mostrando il messaggio alle mie amiche.
“Sei incredibile.” Scosse la testa Jay, dando un sorso al suo succo.
Risi.
“Cosa non si fa per un ragazzo?!”
 
Selly
Cazzo, avevo scordato di nuovo il cellulare sotto il banco del corso di storia.
Ma la testa dove ce l’avevo?
Beh, a mia discolpa però potevo dire che Juliet mi aveva intrattenuta fino alla fine delle lezioni con il suo discorso su quanto gli incontri sulle scale fossero importanti nella vita! “Cosa ne sai che mentre Sali le scale della scuola, o di casa, o dell’ospedale non incontri l’amore della tua vita?”. Devo anche confessare che quando finì il suo discorso la guardai indecisa se scoppiarle a ridere in faccia o dirle quanto pazza fosse, che diceva tante idiozie e che sicuramente nessuno in vita sua aveva incontrato l’amore della sua vita sulle scale, ma alla fine mi limitai a scavare nella mente e ricordare “Cazzo, il telefono!”, lanciarle quasi i miei libri tra le braccia e correre sopra per le scale, sperando di non combinare nessun guaio e non essere intrattenuta, per la fretta.
Le ultime parole famose.
A metà della seconda rampa qualcuno stava scendendo per conto suo parlando con qualche ragazzo, ed ovviamente da buona imbranata qual’ero non lo vidi e gli andai a sbattere contro, cadendo col sedere a terra.
Chiusi gli occhi per qualche secondo ed imprecai contro la mia sbadataggine, poi quando mi decisi a rialzarmi il ragazzo era ancora li che mi guardava tra il sorpreso e lo scettico.
Quando però vidi chi era il ragazzo la saliva quasi mi fece affogare: era davvero, davvero, bello: Capelli neri, ciuffo alto, sorrisetto sghembo da bello e dannato.
“Oddio, cioè, ehm, scusami..” incespicai nelle mie spesse parole.
“Non fa niente bellezza, ci vediamo in giro” e detto questo mi fece un occhiolino e se ne ritornò giù.
Restai ferma per un attimo sventolando la mano davanti al viso: dovevo calmarmi.
Sospirai e tornai a salire di corsa le scale e nemmeno qualche secondo dopo, un ragazzo che correva a sua volta mi diede una spallata facendomi cadere e cadendo anche lui a sua volta.
Per la seconda volta in quella giornata mi massaggiai il sedere e ricordai che qualche minuto prima avevo incontrato un dio greco. Sorrisi e poi tornai ad alzarmi, afferrando la mano che il ragazzo dai capelli biondi e alzati mi aveva porto.
“Scusami, non l’ho fatto apposta. Io,io andavo di fretta e..”
Ma anche io andavo di fretta e quindi decisi di non indugiare oltre.
“Non preoccuparti, anche io andavo di fretta. E’ stata anche colpa mia. Scusami.”
Gli sorrisi e feci un gesto di saluto con la mano, andando dritta verso l’aula di storia e ripensando al volto del ragazzo dalla pelle ambrata e i capelli neri: forse Juliet  non aveva torto, sulle scale si poteva incontrare la persona della propria vita ed io ero sicura che quel ragazzo sexy fosse l’amore della mia vita..e dovevo dirlo assolutamente a Liam.
 
Liam
“Si, ho capito, hai incontrato l’amore della tua vita sulle scale.” Ridacchiai e all’altro lato del telefono arrivò un urlo strozzato.
“Cioè, ma ci credi? Fino a cinque minuti prima avevo preso Juliet per una pazza!”
“Juliet?”
“Si, si, quella del corso di storia con me”
“Ah.”
“Comunque devo conoscerlo immediatamente. Anzi, se mi rivede mi riconosce. Ho fatto una figuraccia ma ne è valsa la pena almeno, no?”
“Si, certo, certo..” le diedi ragione, il telefono fra spalla e collo e ferro da stiro in mano.
“A te ci sono news? Ally?”
“Beh, si..” Posai il ferro da stiro sul comò e mi raddrizzai, sistemandomi il cellulare, “Ally mi ha mandato un messaggio; praticamente voleva sapere se ero fidanzato o meno, ha detto che questa domanda era d’interesse a tutta la scuola.”
“Gesù! E tu cosa le hai detto?”
“La verità, che non sto con nessuno.”
“Liam, ti rendi conto o no che quella li ti mangia con gli occhi?”
“E’ solo gentile con me. Vuole solo un’amicizia.”
“Che ingenuità..” borbottò.
“Hey, non fare commenti a bassa voce su di me!” la ammonii ridacchiando.
“Ma è la verità! A parte che è una gatta morta, credi che non la veda ogni giorno lei e le sue due amiche pantere?”
Questa volta non mi trattenni.
“Ma lo sai che sei insopportabile?”
“Si, in effetti me lo dicono tutti che sono adorabile.”
“Non è questo ciò che ho detto.”
“Ti voglio bene anche io.”
Scossi la testa.
“Sei un caso perso! Ci sentiamo dopo Esse”
“Perché mi chiami per la mia iniziale?”
“Perché fa tanto Gossip Girl” ridacchiai.
“Oddio, lo guardi anche te? Ma hai visto Chuck quanto è bono? Per non parlare di Nate! Oh, ma che te lo dico a fare, tu non puoi guardare i maschi, è ovvio!”
Oh quanto ti sbagli!!
“..Già. Ma l’hai vista Serena? Lei si che è uno schianto!”
E da gay, quello lo pensavo davvero.
“Si, è stupenda! Per non parlare di Jenny che..”
“Selly?”
“..e Dan che alla fine..”
“Selly?”
“E Juliet che, oh mio..”
“SELLY!!!”
“Non urlare, ti sento! Dimmi.”
“Devo uscire e devo ancora vestirmi e stirare il pantalone, che ne dici di ritornare a cinque minuti fa al ‘ci sentiamo dopo’?”
“Si, scusami! A dopo allora e attento a Ally che se ti vede  Miaaaaao!”
Risi ancora e “Ciao!” staccai.
 
Il giorno dopo, prima di entrare a scuola chiesi a Niall se potessi portare Selly al tavolo con noi durante la pausa pranzo, siccome tutto il gruppo si era organizzato a sedersi insieme. Ormai succedeva quattro giorni su sei di scuola, che ci sedessimo tutti allo stesso tavolo per parlare o semplicemente staccare la spina per un’ora prima di rientrare alle lezioni.
“Certo” mi rispose il biondo. “Credo che non ci siano problemi per gli altri.”
Gli sorrisi e corsi a cercare Selly. La trovai dieci minuti dopo, parlando con una ragazza dai capelli rossi spenti e solo quando sentii ‘Avevi ragione!’ detto da Selly mi convinsi che quella ragazza con cui stava parlando fosse Juliet e quando mi vide e la presentò ne ebbi la conferma.
Quando ci mettemmo a braccetto e salire le scale le chiesi ciò che stavo pensando dal giorno prima e lei accettò volentieri: l’ultima ora prima della pausa pranzo l’avevamo insieme e quindi non c’erano problemi. Ci salutammo dandoci appuntamento a dopo.
Presi i libri di letteratura dal mio armadietto e m’incamminai verso l’aula che si trovava in fondo al largo corridoio, in quel momento affollato. Schivai gli studenti che scherzavano e si spintonavano e cercai di arrivare sano e salvo nell’aula; Mentre camminavo però, vidi dall’altro lato del corridoio venire verso gli armadietti, e quindi verso di me, Zayn, Jay e un’altra ragazza che non conoscevo. Con la cartella su una sola spalla, aveva un’aria annoiata, scocciata e quando incrociò il mio sguardo mi sembrò si fosse rianimato, ma non poteva essere nient’altro che impressione. Quando fummo vicini alzai lo sguardo incontrando quello di Jay.
“Hey Liam!”
Si fermò e mi stampò un bacio sulla guancia.
Sorrisi cordiale alla ragazza che non conoscevo e poi incrociai gli occhi profondi di Zayn che mi stavano già scrutando precedentemente.
“Hey” dissi timidamente e sono sicuro che un colore porpora mi stesse inondando le guance.
Rimase impassibile, nessuna espressione prese forma sul suo viso, rimase la solita maschera di ghiaccio che assumeva ogni qualvolta m’incrociava, forse perché ero nuovo o forse perché gli stavo sulle scatole, ma a queste domande non avevo risposte, quelle le avrei trovate più avanti.
Semplicemente fece un cenno della testa e poi: “Jay io vado a prendere i fottuti libri e vado a cercare quei coglioni di Harry e Louis. Ci vediamo a pranzo.”
Poi il suo sguardo passò da Jay alla ragazza sconosciuta, alla quale lasciò una carezza sulla guancia, con fare da figo e poi ancora una volta quando i suoi occhi si posarono su di me la sua espressione tramutò dalla spensierata, annoiata al glaciale.
“Ci vediamo a pranzo, Payne” e se andò, lasciandomi solo con il rossore sulle guance e con Jay e la ragazza sconosciuta che poi mi avrebbe presentato.

 

Eccomi con il terzo capitolo (:
Come vi avevo anticipato questo capitolo si concentra più sulla conoscenza dei personaggi e i loro pensieri.
Conosciamo anche un po' di storia della famiglia Payne/Horan e il suo piccolo sopraanome, aw.
Passando ai personaggi: Zayn rimane il solito stronzo, -confermato da Liam e la freddezza con il quale lo tratta!- , poi c'è Ally con le due JJ. Ovviamente sta già marcando il territorio ed ha intimato alle amiche di non provarci, perchè le piace e lo vuole a tutti i costi.
C'è Selly, che è un'imbranata di prima categoria. dopo aver ascoltato il discorso ridicolo della compagna di corso Juliet, si ricorda che ha lasciato il cellulare in aula e lova a riprendere. Strada facendo intoppa in due incontri-scontri ed è qui che iniziano gli eventi, gli intrecci. Lei è convinta che Zayn è l'amore della sua vita, ma non ha fatto conto a Niall, anzi, l'ha escluso a priori dalla sua mente (povero..), ma più avanti poi si vedrà come andranno le cose (e no, non sto spoilerando! u.u). Il povero Liam invece non ha ancora capito chi è questo 'presunto' amore della sua vita, ma lo scoprirà presto, tranquille! ahahah (La parte di Gossip Girl mi è piaciuta un casino scriverla!)
E dulcis in fundo gli ziam, tadà!
Come già vi ho detto Zayn è ancora molto aspro nei suoi confronti.. Saprete di più nel prossimo capitolo, un bacio!


 

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Capitolo 4
*** Pranzo al completo. ***


CAPITOLO QUATTRO

Liam
“Selly, andiamo? Ci sta aspettando mio cugino.”
Selly, che stava parlando ancora una volta con Juliet incontrata nel corridoio, salutò la ragazza e si mise sottobraccio.
Iniziammo a percorrere il corridoio e poi scendemmo le scale, e mi avvicinai alle porte d’ingresso dove ci stava aspettando Niall.
“Oh, eccoti!” lo salutai, dandogli una pacca sulla spalla e sorridendogli.
Lui però non ricambiò, impegnato a guardare Selly dietro le mie spalle.
“Ciao” la salutò.
“Hey” rispose lei imbarazzata sotto il mio sguardo incredulo.
“Vi conoscete voi due?” chiesi, giustamente.
“Beh si..” iniziò Niall.
“Ci siamo scontrati sulle scale l’altro giorno.” Finì Selly.
Il discorso ‘altro giorno e scale’ mi fece tornare alla mente i suoi monologhi sull’amore della sua vita che aveva incontrato.
La guardai domandando con gli occhi se fosse lui, ma lei mi sorrise e scosse la testa, sussurrandomi ‘è un altro.’
Ma quanti ne aveva incontrati sulle scale?
 “Vabbè, non penso conosciate l’uno i nomi dell’altro, quindi: Selly, lui è Niall, Niall lei è Selly.”
Si strinsero la mano e si sorrisero, poi iniziammo a camminare verso mensa e nel tragitto Niall iniziò a parlare con la mia amica, ridendo di tanto in tanto.
Quando fummo entrati, Louis sventolò una mano e mi avviai a quel tavolo, ma mi sentii tirare un braccio e non ebbi nemmeno il tempo di girarmi che l’uragano Selly era già in opera.
“Oh mio Dio,oh mio Dio, oh mio Dio!!”
Mi fermai nel bel mezzo della mensa e “Selly, stai bene?” domandai toccandole il braccio, ma lei non guardava me, ma nella direzione del nostro tavolo un poco più lontano.
“Dobbiamo sederci a quel tavolo?”
“Si, perché?” domandai, sempre più confuso.
“Oh mio Dio, li c’è il ragazzo che ho incontrato sulle scale, l’amore della mia vita!” cercò di non urlare.
Senza prudenza mi girai e squadrai tutti i ragazzi a quel tavolo, e ce n’erano solo tre: Louis, Harry e Zayn.
“Selly, Harry e Louis sono gay e stanno insieme!” la avvisai.
“Lo so, infatti dico quello di fronte.”
Non ci fu bisogno di rigirarmi e capire di chi stesse parlando e una fitta mi colpì nello stomaco.
“A te..A te piace Zayn?” deglutii.
“Zayn, è così che si chiama? Forza, andiamo, fammelo conoscere!” e mi spinse verso il tavolo.
Quando arrivammo al tavolo continuai a rimanere interdetto, sia perché le  piaceva Zayn, -ed il motivo non lo so- sia per la sua capacità di non imbarazzarsi troppo facilmente.
Salutammo tutti e ci pensò Niall a fare le presentazioni.
“Ragazzi, lei è Selly. Selly lui è Harry..” Si strinsero la mano. “Louis..” Un’altra stretta di mano. “E lui è Zayn.”
Si strinsero la mano e a nessuno, nemmeno a Jay, Jude ed Ally sfuggì lo sguardo che si scambiarono: malizioso, ammiccante, provocatorio.
“Ma guarda chi si rivede,” sorrise Zayn. “Finalmente ci conosciamo.”
E a queste parole non potei farci niente.
Lo ignorai e salutai con un bacio sulla guancia Jay, Jude ed Ally, che conobbero poi Selly e a primo impatto capì che a quest’ultima non piacevano nessuna delle tre, lei non era come loro.
“Liam siediti qui!”
Ally m’indicò l’unica sedia vuota tra lei e Zayn, che sembrò prestare attenzione alla frase.
“Uhm, certo.”
Le sorrisi e mi sedetti, deciso ad ignorare Zayn.
Dopo un po’ andammo a prendere i nostri pranzi e ci risedemmo per mangiare.
Mentre prendevo l’ultimo boccone di insalata, sentii la sedia alla mia sinistra, ovvero quella di Zayn, scricchiolare, facendosi più vicina.
Abbassai lo sguardo imbarazzato, guardando sotto il tavolo.
Lui e Selly stavano intrattenendo una conversazione che di doppi sensi ne aveva tanti ed io mi stupii della sfacciataggine della ragazza. Louis ed Harry lanciavano battutine alludendo a loro due, Jay e Jude parlottavano tra loro ed Ally mi osservava, mentre Niall ingurgitava il suo pasto senza tante cerimonie, o almeno sembrava, perché ero sicuro stesse ascoltando Selly.
“Oh mio Dio, ma questa sedia si sta rompendo!” esclamò Ally, alzandosi. “Di sicuro non ce ne sono altre, la mensa è piena. Liam, visto che hai finito di mangiare, posso sedermi sulle tue gambe? Giuro che non succederà più, ma la sedia mi farà cadere col sedere per terra.”
 Guardai la sua sedia e all’apparenza era tutto apposto.
Mi ci volle solo un bisbiglio tra Jude e Jay per capire che la sedia non era rotta e lo stava facendo di proposito, ma accettai comunque.
“Certo Ally, vieni.” Le sorrisi e tirai la sedia un po’ più in fuori per farle spazio.
Si posizionò con le spalle rivolte alle amiche e mi passò un braccio intorno alle spalle.
“Grazie” sussurrò ed io le sorrisi.
Guardai le gambe fasciate da una minigonna, che quando si era seduta si era alzata ancora di più,coprendola a malapena.
Tornai a guardarla in viso e mi rivolse uno sguardo malizioso ed ebbi la tentazione di dirle che era un po’ squallida, ma mi trattenni.
In fondo tutti facevano i fatti loro, e perché io non avrei potuto?
 


Zayn
Stava diventando una tortura, una vera e propria tortura tra Selly che parlava a non finire e Ally seduta sulle gambe di quel coglione che avevo accanto.
Forse mi attraeva fisicamente, questo si, ma era un coglione dentro. Troppo rammollito, addormentato, imbranato.
Da quando una delle tre troiette si era seduta in braccio a lui, praticamente Selly non aveva avuto più la mia attenzione.
Quella ragazza era bella e sveglia, proprio quella giusta per una scopata e via, e il modo in cui ammiccava mi faceva capire che ci stava, e allora perché no? Avrebbe favorito alla mia fama di play-boy.
Con la coda dell’occhio guardai Liam ed Ally e quello che vidi mi fece girare proprio totalmente nella loro direzione. Infatti lui gli teneva una mano sulla gamba, Ally gli si stava strusciando addosso, e in quel momento gli baciò il collo, e nella mia mente per un secondo, si formarono immagini poco casti che riguardavano ME e lui.
Scossi la testa e cercai di calmarmi.
“Selly, vieni con me un attimo?”
Mi alzai e lei mi seguì in giardino dove non c’era nessuno perché tutti a pranzare.
“Dimmi.” Disse e stavolta scorsi imbarazzo.
Con uno scatto la poggiai al muro, strusciando il naso sul suo viso.
“Sai Selly..mi piaci proprio tanto, ed io ti piaccio?”
I suoi occhi chiusi e la sua testa che annuiva mi diedero la risposta.
Senza pensarci mi fiondai sulla sua bocca, cercando di non pensare ad altro, ma il mio intento fallì miseramente, perché l’unica cosa a cui pensai quando il bacio si approfondì furono le sue labbra che sarebbero potute essere soffici, carnose, piene.
E dovevo rivederlo ancora, fuori dal contesto scolastico, come se quel coglione mi attraesse illecitamente.
Quando ci staccammo e tornammo al tavolo, un’idea niente male mi passò per la testa quando mi accorsi che lui mi stava guardando.
“Ragazzi che ne dite se stasera andiamo in discoteca?”
In fondo era il fine settimana.
Tutti acconsentirono ed io sogghignai, perché lo giuro, se non era gay, ce lo avrei fatto diventare io.

 


E ciao! Scusatemi per il mostruoso ritardo; avevo il capitolo già pronto ma al pc ci sono stata poco, poi è iniziata la scuola e mi sto ammazzando di studio nonostante siamo solo al 22 ottobre. Beh ecco qui un quadro un po’ più chiaro della situazione! A Selly piace tantissimo Zayn, Liam ora lo sa e si sta già arrendendo, assecondando le avance di Ally anche se non le interessa realmente; Niall guarda sempre Selly e il motivo si capisce; A Zayn invece Selly non interessa minimamente ma si sa, la fama da playboy lo precede, anche se decide di darsi da fare per conoscere se così si può dire, di più Liam.
Ora devo davvero andare, a giorni pubblicherò l’altro, già pronto.
Un abbraccio.

 

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Capitolo 5
*** Discoteca ***


CAPITOLO CINQUE

Liam
“Liam?Sei pronto?”
“Si, possiamo andare”
Sorrisi a mio cugino.
Jeans e t-shirt bianca con scritte grigie e converse bianche, questo era il mio abbigliamento; i capelli alzati in un piccolo ciuffo.
Quando arrivammo fuori la discoteca Jay, Jude ed Ally con i loro vestiti inguinali erano già li che parlavano con Harry e Louis; Li salutammo aspettando che arrivassero gli altri due.
Pochi secondi dopo arrivò Selly, jeans stretto, maglia nera e tacchi alti neri, i capelli biondi ondulati e un po’ di trucco. Salutò tutti con un bacio sulla guancia, tranne le ragazze a cui rivolse a stento un cenno, immettendosi nella conversazione.
“Cazzo, ma Zayn dove sta?” sbottò Louis.
“Sarà ancora davanti allo specchio a litigare con i capelli, sai com’è fatto..” concluse Harry, proprio nel momento in cui una voce arrivò alle nostre spalle.
“Eccomi!”
“Era ora, cazzo!” si rivolse a lui Harry,
Mi presi un momento per guardarlo nel frattempo che salutava tutti: jeans nero, maglia bianca e air force bianche; i capelli alzati nel solito ciuffo e gli occhi più ammalianti di sempre.
Mi risvegliai dalla trance quando “Payne!” mi richiamò proprio lui.
Alzai lo sguardo.
“Vuoi entrare o resti qui fuori?” indicò il locale in cui erano già entrati tutti.
“S-si” balbettai e posso giurare di aver visto un ghigno sulla sua bocca.
 

Zayn
Il locale era già strapieno di gente che ballava, pomiciava o semplicemente guardava gli altri, forse invidiandoli.
Il nostro gruppo invece si era seduto ad un tavolo appartato, dove la musica arrivava quasi ovattata e si poteva parlare tranquillamente. I drink li avevamo già presi e qualcuno era già su di giri, tipo Niall e Selly, mentre Jay, Jude ed Ally avevano optato per andare a ballare –alias fare le troie strusciandosi addosso a chiunque- e bere dopo.
Louis ed Harry stavano amoreggiando sul divano e gli unici che erano rimasti a guardare il nulla eravamo io e Payne.
Il motivo era semplice: Io non avevo ancora voglia di alzare la posta di drink, volevo cogliere un’occasione per sfottere un po’ il ragazzino, per vedere le sue reazioni, per studiarlo, mentre lui non aveva preso il drink, bensì un succo d’arancia.
“Heeeey, noi andiamo a ballare!” ci avvisarono ridendo e barcollando Selly e Niall e sia io che Payne annuimmo, vedendoli sparire tra la folla.
“Scusate ragazzi,” toccai la spalla a Louis. “Sapete, ci sono le camere di sopra, perche non ve ne prendete una? State praticamente facendo sesso qui in mezzo.”
Dovevo mandarli via subito, e quale scusa migliore?
Si staccarono leggermente.
“Bastardo!” disse Louis scherzoso, alzandosi e porgendo la mano ad Harry.
“Vieni, Harreh, qua non ci lasciano sfogare!”
Harry scoppiò a ridere e seguì il suo ragazzo, facendo un cenno di saluto.
Ora che eravamo rimasti solo io e lui dovevo inventare assolutamente qualcosa.
“Perché bevi succo d’arancia, Payne?”
Era una domanda stupida, ma per iniziare una conversazione era il massimo.
Alzò lo sguardo e lo puntò sorpreso su di me, che ero seduto sul divanetto in pelle nera di fronte, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia.
“Perché non mi va di bere alcool.”
“Tutti qui dentro bevono alcool.”
“Beh io no.”
“Scommetto che non ti sei mai ubriacato.” Affermai.
“Una volta si.” Rispose, serio.
Scoppiai a ridere, la testa all’indietro e la mano a tenermi la pancia.
“Oddio Payne, davvero una sola volta ti sei ubriacato?”
Mi guardò serio e indispettito.
“Si, e non ho voglia di ripetere.”
“Dai Payne, quanti anni hai, 15? Non sei più un ragazzino, bevi qualcosa di più forte!”
“No Zayn, non voglio.”
“Sei proprio un moccioso.”
Vidi scattare qualcosa nei suoi occhi.
“Qui Zayn, c’è un solo moccioso ed anche maleducato e sei proprio tu.”
Il tono era cambiato, serio.
“Tu non mi parli così, hai capito?” dissi realmente irritato.
Si morse un labbro, indeciso se continuare o meno e a me quel gesto la rabbia la fece quasi sparire.
“Io ti..” ma non fece in tempo a parlare che Selly mi tirò per un braccio.
“Zayn vieni a ballare!”
Guardai male quello stronzo e seguii Selly, scontrandomi con Ally che chiese –riuscii a sentire- la stessa cosa a lui, che non esitò ad accettare.
Ci ritrovammo così vicini in pista, guardandoci in cagnesco tutto il tempo, non dando attenzione alle due nostre partner di ballo.
Nella mia mente risuonavano ancora le sue parole prima che Selly ed Ally ci interrompessero:
“Io ti..”
Amo? Odio? Voglio scopare? Picchiare? Intorno a quelle due parole aleggiavano molte ipotesi diverse, ma dal suo volto, il continuo era esattamente ‘odio’ e non le altre che mi ero costruito io.
Era forte però, lui, lo avevo capito subito. Un po’ impacciato e generoso ed altruista fin troppo, timido ed imbranato, ma quando superava il colmo sbottava; ed era quella la strategia per capire, era quello il piano che avevo in mente: farlo incazzare, sbottare, perché a me lui arrabbiato piaceva e non m’importava se fosse gay o meno, quel ragazzo così innocente, estraneo agli occhi del mondo, doveva essere di Zayn Jawaad Malik.
 
Liam
Mi domandavo perché mi aveva sempre ignorato ma quella sera aveva deciso di parlarmi.
Parlarmi? Insultarmi più che altro.
Sembrava un ragazzino: “Perché non ti ubriachi? Perché non scopi? Perché non fumi?”, ma cosa gli importava?
E mentre Ally mi si strusciava addosso mi domandavo perché lui, accanto a me con Selly, al posto di guardare lei guardava me.
Ma era una domanda di cui la risposta non potevo sapere.
E continuavamo a guardarci, gli sguardi incazzati e i corpi a muoversi autonomi, come se le nostre compagne di ballo non esistessero.
“Hey, Ally!”
Selly era completamente andata e si avvicinò ancora di più a Ally, trascinando con sé Zayn che spinto dalla folla era finito di fronte a me. Le due ragazze ballavano da sole ormai, lasciandoci ai nostri sguardi uno perplesso e l’altro arrabbiato che si scontravano.
Decisi di finirla li quando mi avvicinai con il corpo e con il viso a Zayn, mi stavo spingendo oltre. Così, lasciandolo confuso lo guardai un’ultima volta e poi andai via.
Quella sera, nel letto, il sonno non arrivava e l’unica cosa a cui pensavo erano gli occhi Di Zayn Malik, il ragazzo etero più bello della scuola.
 

 


Lo so.
Vi ho fatto aspettare tanto e questo capitolo è corto e potrebbe sembrare insignificante: ma non lo è.
Iniziamo ad avere il quadro completamente chiaro della situazione: Zayn vuole Liam a tutti costi, la considera già una sua preda.
A Liam, Zayn piace, ma non vuole dargliela vinta quando fa il duro e d’altronde crede ancora che sia etero.
In discoteca si avvicina fisicamente a lui, ma poi si rende conto che questo potrebbe servire solo a farsi prendere in giro da un etero convinto che non ricambierà neanche sotto tortura.
Aaaaaah quanto si sbaglia.
Beh, lasciatemi le vostri opinioni e scusate per il mostruoso ritardo.
BUON NATALE (in ritardo) E BUON ANNO NUOVO a tutte! 

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