Annabelle

di Angy McCall
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo giorno di scuola ***
Capitolo 2: *** La finta festa ***
Capitolo 3: *** La tortura e un corpo sparito ***
Capitolo 4: *** La luna piena sta arrivando ***
Capitolo 5: *** Finalmente! ***
Capitolo 6: *** Problemi, problemi, problemi ***
Capitolo 7: *** argento ***
Capitolo 8: *** Il Risveglio ***



Capitolo 1
*** Primo giorno di scuola ***


"Buongiorno mondo! No sono ancora le 6.45. Mi rimetto a dormire".
Piacere mi chiamo Annabelle Gibson, ho 17 anni ne dimostro di meno ma gli anni sono gli anni, dei grandi occhi azzurri e lunghi capelli neri, sono simpatica, timida a volte depressa. Vi ho detto tutto credo, no mi sono dimenticata di dirvi che sono un vampiro. Vivo da sola perchè i miei genitori sono morti durante la Guerra di secessione nel 1865, quindi essendo stata trasformata in quell'anno sono nata nel 1848 oggi ho 165 anni. Mi sono trasferita a Beacon Hills perchè è una cittadina con forti influenze soprannaturali, almeno credo con tutti quei morti. 
Oggi è il mio primo giorno di scuola e ho molta fame così vado in cucina e tiro fuori dal freezer una sacchetta di sangue 0 positivo, il mio preferito, e la bevo tutta d'un sorso.
 
 
 
Appena sono arrivata a scuola andai dritta e filanta verso l'ufficio del preside, il quele  mi diede un biglietto con scritto  il numero dell'armadietto:

 
Armadietto n°356.

 
Apro l'armadietto, e dentro trovo una penna, finita pure. Buttata la penna mi diressi verso la classe di chimica del Professor Harris. Busso alla porta.
"Avanti" rispose il professore " ragazzi questa è Annabelle Gibson la vostra nuova compagnia. Puoi sederti qui davanti" mi disse in modo molto amichevole. Mi diressi verso il banco che mi aveva indicato e subito il ragazzo dietro a me mi guardò in modo strano e cominciò ad annusarsi in torno, tra me e me penso -wow... che tipo strano-.
"McCall! Vuole esporre cosa abbiamo fatto lo scorso anno alla nuova alunna?"
"Ehm...... beh l'anno scorso abbiamo parlato del............. problema.......... del......... qualcosa" tutta la classe si era messa a ridere compresa me.
"Abbiamo parlato del problema del qualcosa? Sul serio Scott McCall?"
Lo strano ragazzo si chiama McCall. Il professore stava per ricominciare a parlare quando finalmente la campanella suonò e il primo ad uscire è stato McCall, probabilmente per non prendersi il rimprovero dal professore. 
Ora di pranzo. Stavo morendo di fame.
"Ciao, scusa poresti indicarmi la mensa" chiesi alla prima ragazza che trovai nel corridoio.
"Si trova al piano di sotto" mi disse in modo molto gentile "Se vuoi ti accompagno"
"Sì grazie"
"Tu sei quella nuova, vero?"
"Già sono io, Annabelle Gibson, ma puoi chiamarmi Anna"
"Piacere io sono Allison Argent, parlami un po' di te"
"Beh.... non c'è molto da dire i miei genitori sono morti in un incidente qualche anno fa" la scusa che uso ogni volta che cambio scuola " e io ho vissuto dai miei zii" anche loro morti. "E che mi dici di te?"
"Mia madre è morta e mio nonno mi ha fatto il lavaggio del cervello" disse seria.
"Scherzi vero?"
"Certo" mi disse in modo ironico
Alla fine del corridoio ci sono due enormi porte verdi.
"Ecco la mensa"
"Grazie"
"Prego. Mi è venuta un' idea, perchè non vieni a mangiare al tavolo con me e i miei amici? Mi farebbe piacere" disse con un sorriso a 32 denti
"Certo" ecco che la timidetta pervade il mio corpo.
Al tavolo di Allison c'è anche il ragazzo strano, oltre ad una ragazza con i capelli rossi, un ragazzo con una faccia simpatica e un altro coi capelli ricciolini. 
"Ragazzi questa è... " Allison non ebbe il tempo di finire la frase che McCall la interruppe "Annabelle Gibson"
"Potete anche chiamarmi Anna, se vi va"
Il ragazzo con la faccia simpatica mi porse la mano e si presentò:
"Ciao, io mi chiamo Stiles Stilinski piacere"
"Io Scott McCall" e io con la mia stupidità "Ah il ragazzo che si ammusava intorno quando mi sono seduta a lezione" tutti scoppiarono a ridere e li realizzai di aver fatto la mia prima figura di merda alla Beacon Hills High School.
"Io Isaac Lahey e lei è Lydia Martin" disse il ragazzo riccioluto.
Mi sedetti tra Scott, che ovviamente continuava ad annusare, e Allison. Mi chiesero tantissime cose come: quanti anni avevo, da dove venivo, come facevo a mangiare così tanto e rimanere così magra (ho mangiato 3 hamburger senza accorgermene). Poi a un certo punto ho cominciato a sentire uno strano odore.
"Lo sentite anche voi? Questo odore" 
"Quale odore Anna?" mi chiese Isaac
"Tipo di cane bagnato" eravamo in una mensa al chiuso ed ero sicura che non ci fossero cani lì. Si misero tutti a ridere e per sbaglio Stiles si fece un piccolo taglietto sul dito, dal quale uscì una piccola goccia di sangue
"Maledizione, mi sono tagliato" disse.
Quell'odore di cane fu subito sovrastato da quello del sangue, sentivo i miei canini crescere.
"Scusate devo andare" dissi di tutta fretta e in un batter d'occhio era fuori dalla mensa. Corsi in bagno, ma non l'ho trovai così decisi di uscire dalla scuola e di andare a casa per prendere del sangue, ma l'ultima l'avevo usata la mattina. Mi sedetti su una panchina e cominciai ad attendere che qualcuno passasse. Non ho dovuto aspettare così a lungo perchè alla fine passò una ragazza che correva, le bloccai la strada.
"Hai qualche problema?" mi disse i nmodo sgarbato
"Si. Sono terribilmente affamata" la guardai dritta negli occhi e aggiunsi: "Non urlare" quando ebbi finito di parlare i miei occhi era rosso fuoco e i miei canini erano più aguzzi che mai, così li infilai nel suo collo e cominciai a succhiare il sangue come se non ci fosse un domani. Quando ebbi finito portai il corpo della ragazza morta nel bosco, per poi farlo trovare dalla polizia o meglio ci avrebbero pensato gli animali a farlo sparire.


Annabelle Gibson: 
http://data.whicdn.com/images/66078417/original.jpg




*Spazio autrice*
Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi piaccia e mi farebbe molto piacere se lasciaste una piccola recensione anche critica non importa. Al prossimo capitolo!
BACI <3

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Capitolo 2
*** La finta festa ***


Nessun rimpianto, ogni volta che uccidevo non avevo nessun rimpianto, anzi mi sentivo bene, il sangue era fresco e buono a volte un po' acido, ma non era un problema. Il sangue di quella ragazza non era nulla di che, ma quando si ha fame si mangierebbe qualunque cosa.....
"Anna, hai sentito quello che ti ho chiesto?" Allison mi distolse dai miei pensieri
"Emh... ti offendi se ti dico di no?" stavo ancora pensando al sangue, dovevo cercare di controllarmi. 
"No. Comunque ti ho chiesto se volevi venire ad una festa in maschera questa sera"
"Ah... emh.... si vengo dove e quando" perfetto comincio la dieta del sangue in busta domani.
"A casa di Scott alle 21.00" 
"Ci sarò. Tu da cosa ti travesti?" le chiesi
"Non lo so. Volete venire a casa mia per prepararvi?" si rivolse a me e ha Lydia, che era vicino a me.
"Io ci sono, sempre se non vi disturbo" maledetta timidezza! Anche se non sono proprio stata timida ad uccidere quella ragazza.
"Tu Lydia? Ci sei?" le parole mi uscirono dalla bocca senza che me ne accorgessi
"Ovvio" mi disse
"Ok ci vediamo dopo scuola" disse Allison prima che la campanella suonasse.
Le ore passarono più lente che mai, mi sembrò un tempo infinito ma alla fine la campanella dell'ultima ora suonò. Provate ad indovinare chi è stata la prima ad uscire? Io, ovviamente. Non ne potevo più. Andai all'armadietto, riposi i libri che non mi servivano per i compiti e mi diressi verso casa. 
Quando arrivai la prima cosa che feci fu quella di buttare lo zaino per terra e come seconda cosa mi stravaccai sul divano azzurro, poi pensai -Ok adesso faccio i compiti e poi vado da Allison-. Gli unici compiti che avevo erano quelli di storia, la mia materia preferita, argomento: il crollo della borsa di Wall Streat del 1929. 
Gli anni '20 che bei ricordi, il mio primo ragazzo, me lo ricordo come se fosse stato ieri l'ultima volta che lo vidi: aveva grandi occhi marroni, quasi neri, capelli corti biondo cenere. Suo padre era uno che comprava azioni e quando la borsa improvvisamente crollò si buttò giù dall'ultimo piano di un grattacielo. Fu un colpo per....... come è che si chiamava...... ah ecco: Marco Hall. Lui sapeva che era un vampiro così mi chiese di fargli dimenticare, ma per sbaglio gli ho fatto scordare chi ero io, non potevo fare altro se non scappare e........... e il telefono squillò.
"Pronto?" chiesi. Dall'altra parte mi risposero:
"Anna dove sei? Sono Allison!" senbrava un po' arrabbiata
"Scusa sono in ritardo! Arrivo subito!"
Corsi in camera e presi un vestito a caso. Avevo preso il mio preferito: era nero, corto e a palloncino, con del tulle sulla gonna. Aveva anche dei brillantini viola sul corpetto.
Uscii di casa e in pochissimo tempo ero a casa di Allison. Bussai alla porta e mi aprì un uomo dai capelli corti biondi e gli occhi azzurri.
"Tu sei Annabelle vero? Entra pure" gli sorrisi facendo attenzione ad entrare "La stanza di Allison è la prima a destra" è molto simpatico pensai.
"Grazie" 
La prima porta a destra era chiusa ed ero abbastanza sicura di aver sentito Lydia ridere. Bussai.
"Avanti" disse Allison. Entrai dalla porta e loro erano già pronte. Allison era vestita da fata credo e Lydia da licantropa.
"Anna sei arrivata! Vai a prepararti in bagno. A proposito da cosa ti travesti?" mi chiese Lydia curiosa.
"E' una sorpresa" 
Quando entrai in bagno sentii Lydia che diceva "Perchè l'hai invitata?" e Allison "E' quella nuova e poi mi sta simpatica" l'amica invece "Secondo me nasconde qualcosa, non mi fiderei troppo" 
Ero sconvolta! Non credevo di stargli antipatica! 
Mi guardai allo specchio, avevo un aspetto orrendo. Mi lavai la faccia e cominciai a prepararmi: prima indossai il venstito, poi le scarpe (semplicissime paperine nere con un fiocchetto di raso viola), per penultimo ma non ultimo mi truccai con della semplice matita nera nella lima interna dell'occhio e il nuovo mascara Pupa: Vamp!
Per ultimo cercai uno stimolo per far crescere i canini e far diventare gli occhi rossi, poi mi ricordai che perima di andare da Allison ero andata fino in ospedale per soggiogare una tipa che mi diede una sacchetta di sangue. La presi e cominciai a berne poco alla volta perchè mi doveva bastare per tutta la serata, anche se non c'e n'era bisogno.
Uscii dal bagno e subito Allison gardandomi si sgranò gli occhi. 
"Wow sei fantastica! Fammi indovinare sei vestita da vampira"
"Si, non è molto originale ma può andare" dentro di me ero tipo:ahah rosica quanto vuoi tanto non sarai mai bella come me!!!, ma fuori ero: si si certo come vuoi. Ho troppe personalità.
"Ok andiamo?" Lydia cominci a starmi antipatica
Percorremmo a piedi due isolati forse ed ero un po' stanca, ma poi pensai che con tutto il sangue che avrei bevuto alla festa sarei stata a posto per tipo una settimana.
 
 
"Finalmente siete arrivate! Siete in ritardo di mezz'ora!" Scott che faceva gli "onori" di casa.
"Sai che le più belle della festa si fanno attendere!" questa volta Lydia aveva ragione, eravano noi le più belle anche perchè eravamo le uniche. Perchè eravamo le uniche?
"Mio dio quanto siete stupide! Questa non è una vera festa! Cosa ci fa Annabelle qui?" chiese McCall gurdandomi dall'alto in basso, mmmmmm........ continuava ad annusarsi intorno, ma poi anchio senti qualcosa, di nuovo quell'odoredi cane bagnato che avevo sentito in mensa.
"L'ho invitata io, credevo che era una vera festa" 
"Se volete posso anche andare via" chiesi in modo assolutamente timido, se avessi avuto la coda l'avrei messa tra le gambe
"No ormai è tardi, ma puoi anche toglierti i denti finti e le lenti colorate, tu Allison togliti quelle stupide ali e Lydia....." prima di finire la frase sospirò "..... togliti quei peli finti dalla faccia"
Entrammo in casa e c'erano Stiles, Isaac, un ragazzo che mi pareva di aver già visto: ha gli occhi marroni e i capelli neri, e poi un'altra ragazza che non conoscevo.
"Annabelle? Sei tu?" mi chiese il ragazzo
"Ci conosciamo?" gli chiesi
"Si sono io, Derek Hale!" sembrava sorpreso nel vedere che non mi ricordavo di lui
"Sei prorpio tu?" non ci credevo, L'ultima volta che l'ho visto aveva più o meno 17 o 16 anni "Sei cambiato tantissimo"
"Tu no. E vedo che ti presenti alla tua forma naturale, non so se mi capisci: sai con i canini appuntiti e gli occhi rossi. Devi essere molto sicura di te" Derek giuro che prima o poi mi berro tutto il sangue che hai incorpo! Spera solo che questi idioti siano veramente idioti e che non capiscano.
"Che cosa intende dire?" Stiles fatti i cavoli tuoi! Tutti si girarono verso di me e quello stupido di Derek ricominciò a parlare
"Non lo sapete?" io l'ho interruppi subito "No, Derek ti prego stai zitto non parlare!" ma non è servito a niente evidentemente, visto che mi svegliai qualche ora dopo legata ad una sedia e con un paletto di legno conficcato nella gamba.



Vestito: http://www.abitidaseraonline.com/image/cache/data/product/1/0/107120428a15-black-1-750x1200.jpg





*Spazio Autrice*
Ciao a tutti! Eccomi tornata con un nuovo capitolo! Ho aggiornato con un giorno di anticipo perchè domani sono via tutto il giorno :(. Derek ha rivelato il segreto di Annabelle: cosa succederà? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! Comunque ho cambiato un personaggio nelle caratteristiche della storia, da Scott a Isaac. Lo adoro come personaggio. Il loro amore però arriverà tra un bel po' di capitoli che ho già scritto quindi...... spero che continuiate a leggere e a recensire!
Al prossimo capitolo.
Baci 

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Capitolo 3
*** La tortura e un corpo sparito ***


"Quindi sei un vampiro. Da quanto tempo?" Stiles mi stava interrogando, ma io non cedetti e tentai disperatamente di liberarmi, ma era tutto inutile i nodi erano fatti troppo bene.
"Visto che non parli dovrò usare le manire forti" si certo, tu che ti eri quasi messo a piangere per un taglietto, ma per favore. Mi diede uno sciaffo così leggero che mi fece il solletico. Non si picchiano le donne, soprattutto se sono delle vampire perchè noi ricordiamo tutto e sappi che se vogliamo possiamo staccarti la testa in ogni momento.
"Ok, visto che non cedi neanche con le maniere forti, dovro usare quelle ancora più forti". Tirò fuori dalla tasca un sacchettino dal quale estrasse una piantina viola, io la riconobbi subito, strozzalupo. Cominciai  a dimenarmi come una dissennata, ma non c'era niente da fare: non riuscii a liberarmi. 
"No ti prego non farlo!" sentii la pianta sfiorarmi la faccia, la quale cominciò a bruciarmi al suo tocco. Un urlo stridulo uscì dalla mia bocca mentre alzai di poco la gamba con il paletto.
"Ti succhiero ogni singuola goccia di sangue!" dissi strillando
"Basta, le stai facendo male!" era una voce familiare, sentita il giorno prima. Era Isaac. Mi stava difendendo? Stiles continuava a tenermi lo stozzalupo sulla faccia mentre io continuavo a dimenarmi. Sentii un ringhio e subito dopo non avevo più la piantiva sul viso. Aprii gli occhi e mentre le mie ferite si stavano rimarginando, vidi Isaac che teneva con forza il polso di Stiles facendolo quasi urlare per il dolore, poi vidi i suoi occhi che erano diventati gialli e i suoi denti erano cambiati diventando come quelli di un lupo, poi capì: era un licantropo. Lo sospettai appena lo vidi il giorno prima in mensa, probabilmente anche Scott lo era, ma lui era diverso.
"Vi dirò tutto quello che volete sapere se mi liberate" dissi con voce strozzata
"Perchè mai dovremmo liberarti sei un demone! Sei una creatura della notte. Potresti ucciderci" disse Stiles mentre si stava massaggiando il polso
"Perchè se avessi voluto uccidervi l'avrei già fatto" dissi. Isaac mi liberò del paletto, che gettò a terra, e delle catene che mi legavano alla sedia.
"Ok. Adesso che ti abbiamo liberata parla. Quanti anni hai, come fai a camminare alla luce del sole, quante persone hai ucciso, ma sopratutto perchè sei qui?" Stiles era troppo curioso per i miei conti, ma ho promesso di dirgli la verità quindi......
"Sono nata il 25 giugno del 1848 e ho 165 anni, riesco a camminare alla luce del solo grazie a un ciondolo che ho rubato al vampiro che mi ha trasformata dopo averlo ucciso e sono qui per cominciare una nuova vita, fra le creature soprannaturali" mentii, non ero lì per cominciare una nuova vita.
"Qui non ci sono creature sovrannaturali" intervenne brusco Scott
"Certo tra te e Derek che siete degli Alpha e Isaac e Cora giusto?" mi rivolsi alla ragazza seduta vicino a Derek "che sono dei Beta" conclusi alzando le sopracciglia "Se non vi dispiace adesso vorrei tornare a casa a dormire" dissi alzandomi lentamente dalla sedia.
"Dormire? Tu devi dormire?" disse Stiles
"Certo tutti devono dormire. Ma perchè me lo hai chiesto?" era molto curiosa di saperlo.
"Beh perchè in Twilight la famiglia Cullen non dorme" lo guardai in modo strano
"Con questa tua affermazione so per certo che sei ancora più stupido di quanto immaginassi. No idiota! Io ho bisogno di dormire come tutti gli esseri umani. Quella storia di Twilight e tutta una balla." Isaac scoppiò a ridere. Era stato carino a difendermi quando ero ancora legata.
"Non provocarmi succhia sangue" sembrava molto arrabbiato, mi piaceva far arrabbiare le persone soprattutto quelle che non avrebbero ucciso una mosca.
"Stiles, tu lo sai che sono più forte di te? Potrei staccarti la testa o succhiarti il sangue in un batter d'occhio. Quindi non ti mettere contro di me e non chiamarmi più succhia sangue" ero gasatissima dopo aver detto quella frase, ma non lo feci trasparire all' esterno
"E' una minaccia?" era insicuro, perfetto l'ho spaventato "Certo che è una minaccia" continuai a fissarlo negli occhi finchè lui non abbassò lo sguardo - sono contenta di averti impaurito. Succhia!!!- pensai istantaneamente.
"Puoi andare. Buona notte" disse Scott
"Buona notte. Ci vediamo a scuola" dissi uscendo dalla porta. Da fuori sentii Isaac dire:
"Vado anche io. Buona notte" tutti lo salutarono e lui uscii. Quando ero a metà strada sentii come una lieve brezza dietro la schiena, mi girai e c'era Isaac. -Quanto è bello. No Annabelle smettila di provare dei sentimenti per lui altrimenti succede come l'ultima volta- pensai.
"Ciao! Ti accomapgno?" quanto è carino, adoro i suoi occhi, i suoi capelli, adoro tutto di lui
"Ehm.... s-si certo" devo smetterla di balbettare appena vedo o sento parlare qualcuno che mi piace, altrimenti lui lo capirà. "Parlami un po' di questa città" gli chiesi calma e tranquilla.
"C'è molto da dire" disse con gli occhi che guardavano l'asfalto.
"Parlami della tua famiglia allora" chiesi sempre con quel tono di calma e tranquillità
"Beh, mia madre è morta quando ero piccolo e mio padre è morto quasi un anno fa ucciso da un enorme serpente umano" sembrava triste così gli misi il braccio sulle spalle, per rassicurarlo.
"Mi dispiace. Sai ti capisco, anche i miei genitori sono morti, però loro durante la Guerra di Secessione e so che non ti sto tirando su di morale. Scusa" quando alzò la testa riuscì a strappargli un sorriso. Sorrisi anche io.
"Non ti preoccupare, mio padre non era l'esempio di genitore modello" disse. Durante il tragitto parlammo di molte cose. Uno degli argomenti che più mi interessò è stato quello dei cacciatori. Gli Argent. Isaac mi raccontò che Allison stava con Scott anche se sapeva che era un licantropo lo amava, fino a quando il nonno non le ha fatto il lavaggio del cervello. 
"Aspetta" mi fermai di colpo sul marciapiede "cacciano solo licantronpi vero?" dissi in tono molto , ma molto preoccupato.
"Beh.. almeno credo. Qui a Beacon Hills ci sono solo stati dei licantropi. Perchè?"
"Vedi, non ci sono solo cacciatori di lupi mannari, ma anche di vampiri"
"Beh, io sono arrivato" disse improvvisamente indicando una casa sulla sinistra.
"Anche io sono arrivata. Viviamo vicini, mi fa piaciere" gli sorrisi e lui ricambiò "Ti va di entrare? Così mi racconti di questa città" gli chiesi ancora con il sorriso stampato in faccia. 
"Emh... e che sono davvero stanco e vorrei andare a dormire" non sembra molto stanco, ma è meglio se gli sto lontana a causa della luna piena di domani; ovviamente mi è dispiaciuto che non abbia accettato il mio invito.
"Si certo. Riposati ci vediamo domani. Buona notte" dissi mentre salivo le scale del pianerottolo davanti alla porta d'ingresso. Prima che aprì la porta sentì la sua voce che mi gridava:
"Che ne dici se domani andiamo a scuola insieme?"
"Certo! Ci troviamo qui alle 8.00?"
dissi. Non me lo sarei mai aspettato me lo chiedesse
"Ok. Notte" gli sorrisi e lui mi sorrise. Entrai in casa e chiusi la porta dietro di me, mi sedetti per terra appoggiando la schiena alla porta e cominciai a sospirare. Ero contenta, ero stramega felice, ero..... affamata. Dopo tutto quello che è successo pensai che mi meritavo del sangue, ma mi ricordai che l'ultima sacchetta che avevo preso l'avevo dimenticata a casa di Allison o a casa di Scott? Bho non mi ricordo. Magari posso prendere del sangue fresco, magari da quel ragazzo che tutte le sere passeggia qua fuori...... No Anna devi fare la dieta a base di sangue di animale, ma che altri animali potrei trovare qua a Beacon Hills oltre hai lupi? Poi non hanno nemmeno un buon sapore... quindi cosa faccio: sangue fresco o sangue cattivo? Al diavolo la dieta. Appena in tempo il ragazzo e qui davanti a casa mia. Uscii dalla porta.
"Mi scusi, sa dirmi che ore sono?" sto improvvisando "Sa..... ho dimenticato l'orologio a casa"
"Perchè?" 1. quando uno ti chiede che ore sono non si chiede perchè, ma si dicono dei numeri; 2. tanto non fa differenza, morirai comunque.
"Perchè voglio sapere a che ora morirai" dissi mentre gli infilavo i miei splendenti canini nella sua giugulare.
Goccia dopo goccia, litro dopo litro il suo sangue il pochissimo tempo soddisfa la mia sete. Lasciai la sua testa e lo feci cadere atterra senza vita, il suo cane continuava ad abbaiare, e visto che poteva attirare l'attenzione di qualcuno, decisi di fare il bis. Portai i corpi dell'uomo e del cane nel bosco, nello stesso punto dove avevo lasciato quello delle donna antipatica, ma con mia sorpresa notai che non c'era più. Lasciai quello del cane e del padrone lì, in quel piazzale. Mio dio ho ancora la bocca sporca di sangue! Devo correre a casa a pulirmi.
Casa dolce casa, se potevo definirla dolce, finalmente sono arrivata. Accesi la T.V e digitai il primo canale che mi è venuto in mente: 303. Trasmettevano un patetica telenovelas su una tipa che si innamora di un tipo che le chiede di sposarla. La fine della puntata diceva: L'amore è un sentimento che dura per sempre. Che frase squallida, non viviamo nel film e per l'appunto: l'amore non dura per sempre.
Andai in cucina, mi sciacquai la faccia etornai a sedermi sul divano. A un certo punto i programmi furono interrotti del TG.
"E' stato trovato il corpo di un giovane uomo e del suo cane nei pressi del bosco di Beacon Hills. I corpi sono stasi trovati da una ragazza che stava tornando da una festa. Essa afferma: "Non so come ho fatto a trovare il corpo, ma so che c'era tanto sangue e che la gola era... era...... come se fosse squarciata". Vi aggiorneremo nelle prossime ore"
E poi il campanello suonò.







*ANGOLO AUTRICE*
Ciao a tutti! Eccomi con un altro capitolo! Se qualcuno se lo sta chiedendo ho messo lo strozzalupo perchè la pagina di wikipedia dice che veniva usato per tenere lontano sia vampiri che licantropi, invece in The Vampire Diaries usano la verbena, ma non è supportato da prove quindi........ ho deciso di mettere lo strozzalupo.
Devo dirvi una cosa: a causa dell'inizio della scuola, non so quando riuscirò a postare. La prossima settimana posto il capitolo 4, il 5 devo ancora finirlo e credo che mi ci vorrà un po' d tempo quindi..... spero che continuiate a tenerla nelle preferite:). 
Alla prossima settimana
Baci:)

 

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Capitolo 4
*** La luna piena sta arrivando ***


Sapevo chi era e avevo paura ad aprire, cosa mi avrebbero fatto? Mi avrebbero torturato di nuovo? Mi avrebbero uccisa? Tanto non potevano perchè non sapevano come fare o quali oggetti usare. Decisi di aprire la porta.
"Ciao Anna!" disse Scott con un sorriso beffardo. Mi spinse con forza contro la parente, la quale si frantumò al mio scontrarsi. Lui si avvicino e mi prese per il golfino che avevo messo in precedenza. Preparò un pugno e cominciò a colpirmi: un pugno, due pugni prima del terzo pugno esitò.
"Avanti colpiscimi, continua. Tu non puoi capire perchè l'ho fatto" dissi con la bocca tutta insanguinata che poco per volta cominciava a guarire.
"Allora, adesso dimmi perchè l'hai fatto? Dimmelo altrimenti ti uccido" si stava arrabbiando sul serio i suoi occhi cominciavano a cambiare colore e dei peli gli stavano crescendo sulle guance. -Wow Scott! Mi stai minacciando! Ho 165 anni e sai quante minaccie di morte ho ricevuto da altre creature che non erano licantropi?- pensai tra me e me.
"Non riesco a controllarmi. Ci sto mettendo tutte le mie forze per provare a riuscirci, ma non ci riesco. Ti prego ora lasciami, devo cercare di guarire" dissi in tono calmo. Prima di lasciarmi mi strattonò e mi fece cadere per terra.
"Ti prego non dirlo ad Isaac, non voglio che lo sappia" dio che tono sdolcinato che avevo.
"Perchè non dovrei? Poi se ha visto il TG lo sa" disse sistemandosi sul divano
"Non so se posso fidarmi di te, ma non voglio che tu glielo dica perchè lui....... beh.... mi piace" non avrei dovuto dirglielo, che vergogna!!!
"E' strano che tu me lo dica"
"Perchè?" 
"Perchè questa sera appena è tornato a casa mi ha telefonato per dirmi che aveva dimenticato il portafoglio a casa mia e alla fine abbiamo cominciato a parlare di te. Ha detto che era impossibile che tu fossi un demone della notte o qualcosa del genere e che se avesse avuto una storia con te sarebbe stato pericoloso per entrambi. Da li ho capito che tu gli piaci"
mentre lo diceva a fatto una faccia schifata. Perchè faceva una faccia schifata?
"Perchè hai quella faccia? Cosa c'è di strano?  Tu stavi con una cacciatrice. E caccia ancora quelli della tua specie" dissi sedendomi sul divano accanto a lui.
"Beh tu sei un vampiro e lui è un lic...... aspetta" si girò improvvisamente verso di me "come fai a sapere che Allison è una cacciatrice?" disse in tono sorpreso e curioso.
"Me l'ha detto Isaac mentre tornavamo a casa. Lo sai che abitiamo vicino e domani andiamo a scuola insieme" ero contentissima di quella cosa.
"Ok......... emh, domani sera c'è la luna piena e ti consiglio di chiudere le porte a chiave" disse in modo rassicurante e molto dolce. Forse non ricordava che tipo 15 minuti prima mi ha quasi rotto la mascella.
"Lo farò" dissi in tono molto amichevole "Prima che te ne vada, mi chiedevo che avessi bisogno che ti aiutassi con la trasformazione" -magiri tirandoti tanti pugni quanti me ne hai tirati tu a me oppure potrei lasciarti libero per la città così uccideresti solo per il piacere di farlo- dissi tra me e me.
"Io so controllarmi. Poi devo aiutare Derek con Cora e Isaac, almassimo chiedigli se puoi fare qualcosa". Sembrava che credesse che a me interessasse qualcosa di Derek e sua sorella, ma a me interessava soltanto di Isaac. "Ehm..... ora vado a casa e se sento che hai ucciso ancora, questa volta non sarò così gentile" disse in un sorriso inquietante
"Ok, ok ma stai calmo. Cercherò di controllarmi. Notte" gli dissi vedendolo sorridermi mentre usciva dalla porta. -Finalmente è andato via- pensai. 
Corsi al piano di sopra ed entrai in camera mia, presi il pigiama da sotto il cuscino e lo indossai. La maglia ha le spalline molto sottili e ha anche un nastrino di raso da stringere sotto il seno; i pantaloni era una specie di bermuba a quadretti molto piccoli alternati da due colori: marroncino chiaro e panna. Dopo essermi lavata i denti mi rifugiai sotto le coperte rannicchiandomi il più possibile e poi...... mi addormentai. 



"Isaac, dove...... dove sei? Non ti vedo!"
"Sono qui davanti a te" è tutto buio e io non vedo niente, lui non è davanti a me. La scena cambia. Adesso mi trovo al sole, nel parco di Beacon Hills; riesco quasi a sentire il calore sulla mia pelle, ma non ci riesco, qualcosa mi copre ma non so cosa. Alzo gli occhi e dinuovo il buio; qualcuno mi chiama ma non riesco a vedere niente, neanche con la mia super vista da vampiro. Intorno a me il vuoto, ma a un certo punto riesco a vedere due pallini gialli avvicinarsi:
"Isaac sei tu?" chiesi hai pallini, ma non ricevetti risposta. Cominciai a sudare e a respirare affannosamente; capii che i pallini erano occhi e che stavano cambiando colore: da un giallo oro a un rosso fuoco e poi un urlo agghiacciante.
Mi svegliai completamente ricoperta di sudore, i capelli mi si appiccicavano sulla fronte e sul collo, le lenzuola, ormai zuppe, si ero fuse col mio corpo e il cuscino solo dracula poteva sapere dove era finito. Mi alzai dal letto, guardai la sveglia: erano le 4.37. Andai a farmi una doccia fredda per cercare di dimenticare il sogno anzi l'incubo. Fuori cominciava a lampare e poi svenni.




"Anna svegliati!" mi disse una voce sconosciuta mentre mi strattonava "Mi senti, sono Isaac ti prego svegliati!" sentivo che era agitato. Mi ripresi scacciando un urlo così acuto che Lahey dovette coprirsi le orecchie.
"Cosa è successo?" chiesi in preda ad un attacco di ansia "E come hai fatto ad entrare?" chiesi guardandolo
"Probabilmente sei svenuta e sono entrato dalla finestra arrampicandomi sull'albero. Ti ho vista qui per terra con solo un asciugamano addosso, così ti ho presa in braccio e ti ho sdraiata sul letto" cosa? E se mi avesse fatto qualcosa? O se avesse visto qualcosa? "E se te lo stai chiedendo non ti ho fatto niente e non ho visto niente" disse con un sorriso da orecchio a orechio. Guardandolo accennai un sorriso, mentre guardavo la sveglia: Oh CAZZO! Sono le 8.15! Devo entrare a scuola tra 15 minuti. Con la mia super velocità andai in bagno, mi lavai i denti, la faccia, mi misi qualcosa addosso come un accappatoio e ritornai in camera.
"Siediti pure sul letto o di quel che ne rimane" lui mi guardò e si mise a ridere.
"Prendo solo dei vestiti e poi andiamo". Presi dei pantaloni strettissimi neri e una maglia con le maniche a tre quarti a trisce nere e bianche. Come scarpe degli stivaletti corti con un po' di tacco.
"Wow! Sei fantastica!" disse dopo avermi osservato a lungo. Accennai un sorriso. Per fare in tempo non ho neanche fatto colazione, ma forse per oggi non ho bisogno di nutrirmi. Uscimmo dalla porta. Oggi è una giornata grigia, ma ogni tanto usciva un po' di sole. 
"Mi sento debole. Le gambe non mi reggono in piedi, sto per cadere" dissi ad Isaac con il fiatone "Sarà per la luna piena di questa notte. Sai noi vampiri in questo periodo non siamo molto vivaci" Poi caddi, lui mi prese per un baccio cercando di reggermi. Durante la settimana della luna piena non riusciamo a controllarci e la nostra sete di sangue è incontrollabile e visto che durante gli altri giorni il sangue ci rende più forte in questo periodo siamo molto più deboli, non so perchè comunque ci sono sempre dei pro e dei contro.
"Vuoi un po' del mio sangue?" mi chiese cercando di tenermi impiedi 
"Cosa? N-ne sei sicuro?" chiesi col fiatone ancora più pronunciato
"Certo. Magari essendo un licantropo ti darei più forza, così riusciresti a riprenderti e ad andare avanti senza che io ti porti perchè, senza offesa, pesi un po' " disse ridendo e  tirandosi su la manica della maglia rossa a strisce bianche. Mi porse il polso, più che porse me lo mise direttamente in bocca.
"Se non riesco a fermarmi potrei anche....." fui interrotta da lui "Ehi, io mi fido di te" che cucciolo si fidava di me, questo vuol dire che non aveva ancora visto il TG.  Afferrai il polso con la mano e me lo portai alla bocca. Infilai i canini nella carne, sentì che per un momento cerco di ritirare il braccio, ma era troppo tardi perchè io avevo già cominciato a nutrirmi.
"Adesso basta" disse cercando di ritirare il braccio, ma io continuavo. Mi ci vollero tutte le mie forze per staccarmi e alla fine staccai la mia bocca dal polso. Aveva ragione: il suo sangue mi ha reso più forte.
"Allora? Come stai?" mi chiese osservando il polso che guariva.
"Se sono riuscita ad alzarmi sto meglio di prima. Grazie" sorrisi. Lui si stava tirando giù la manica quando la ferita scomparve.
"Grande mi fa piacere essere diventato un camioncino, dove la gente va per farsi togliere il sangue, vivente. Almeno servo a qualcosa" scoppiammo a ridere tutti e due. Non potevamo guardarci in faccia che scoppiavammo di nuovo a ridere. Per colpa della mia sosta per fare colazione arrivammo entrambi in ritardo di qualche minuto, ma il professore non ci rimproverò, anzi non ci disse niente. La giornata trascosse lenta e per la maggior parte del tempo pensai al mio sogno. Non sarei mai riuscita a dimenticare quell'urlo, quel buio e quegli occhi che si avvicinavano. I miei pensiero furono sovrastati dal rumore della campanella che annunciava la fine delle lezioni. Sono stata una delle ultime ad uscire dalla classe e subito dopo uscii dalle porte della scuola sbattendo contro tutti. Una mano mi afferrò il braccio e mi spinse, con delicatezza, contro il muro bloccandomi completamente. Era Scott.
"Stai bene? Isaac mi ha detto quello che successo questa mattina" perchè Isaac non si fa gli affari suoi? Comunque Scott che si preoccupa per me? Bleah!
"Perchè dovrebbe interessarti visto che ieri sera hai tentato di uccidermi a pugni in faccia. Comunque si" sono stata troppo scontrosa? Naaaaaaaaa!!! "Allison dov'è?" chiesi.
"E' rimasta a casa di Lydia a tranquillizzarla visto che stata lei a trovare il corpo del padrone e del cane" disse lasciandomi le braccia "Un altra cosa..." disse allontanandosi "Derek vuole parlarti. Se vuoi ti accompagno io" disse con un tono beffardo e con quel suo sorrisetto maligno.
"Certo, ma prima devo andare a casa a mangiare" mi guardò con uno sguardo curioso e al tempo stesso...... bho non so descrivere quello sguardo "Ma cosa hai capito! Vado a farmi un panino" dentro di me stavo ridendo come se non ci fosse un domani.
Arrivai a casa e la prima cosa che feci è stata quella di farmi quel dannatisimo panino con arrosto di tacchino, maionese e pomodoro. Cavolo se era buono. Decisi di finirlo mentre andavo a casa di Derek, ma il problema era che non sapevo dove abitava, così telefonai a Scott per chiedergli dov'era e lui mi rispose che stava arrivando. Passò qualche minuto e finalmente arrivò.
"Sbrigati non abbiamo molto tempo!" disse Scott ordinandomelo. Salii in macchina e in pochi minuti eravamo lì. Durante in tragitto non parlammo di niente.
Aprimmo la grande porta di ferro che dava su una stanza con un enorme vetrata e davanti un tavolo dove erano riuniti: Isaac, Cora, Derek, un signore dall'aspetto malvagio e Stiles.
Prima di entrare fui bloccata da un muro invisibile.
"Ehi, ehi! Che ci fa lei qui?" chiese quest'ultimo.
"L'ho chiamata io" disse Derek incrociando le braccia e tirando su la testa
"Perchè?" 
"Vedi Stiles, lei può darci una mano a controllare i nostri, anzi, i miei beta. Lei tiene a bada Isaac e io e Scott teniamo a bada Cora. E Peter" disse guardando il signore dall'aspetto malvagio.
"Io so controllarmi da solo. Comunque piacere io sono Peter Hale, il simpatico zio di Derek" disse sorridendomi.
"Soprattutto qualndo hai ucciso Laura" disse Cora fulminandolo con lo sguardo
"Piacere. Qualcuno potrebbe invitarmi ad entrare? Altrimenti non posso aiutarvi" dissi con un sorrisetto un po' beffardo
"Entra pure" disse la giovane Hale. Lei si che mi stava simpatica, anche se non ci ho mai parlato. Entrai e vidi che come casa era molto carina e aveva una grande scala a chiocciola nera.
"Allora, Anna hai una grende cantina giusto?" annuii "Ok, ti do' delle catene da attaccare al pavimento così potrai incatenarci Isaac. Inoltre fagli bere questa soluzione di acqua e piccolissime parti di sorbo. Dovrebbe indebolirlo" disse porgendomi una bottiglietta con al fondo un leggerissimo strato di polverina nera.
"Potrebbe ucciderlo?" chiesi
"No. Speriamo" disse tra i denti. Isaac lo guardo in modo preoccupato e poi disse
"Come speriamo? Vuol dire che potrebbe?" chiese con gli occhi sgranati
"Beh si, ma poi Anna ti farebbe bere il suo sangue e tu tornerai in vita" disse tutto d'un fiato con un sorriso. Mi porse le catene complete di moschettoni e viti. Poi aggiunse "Anna puoi andare in macchina? Devo parlare in privato con Isaac e Scott" disse indicandomi la porta con la testa. Uscii, ma rimasi per sapere cosa voleva digli. Lo so che è sbagliato origliare, ma....... non potevo farne a meno. Sentì Derek dirgli "Non mi fido di lei" disse poggiando le mani sul tavolo, forse "Perchè? E' simpatica" "Beh, perchè l'ultima volta che mi ha visto mi ha detto che stava scappando da qualcuno, ma non mi ricordo chi. Quindi spetta a voi scoprire chi è" Isaac si sedette sul una sedia mentre Scott rimase in piedi. Poi Lahey aggiunse "E come pensi che possa fare, non credo che me lo dirà di sua spontanea volontà" Derek in tono scherzoso "Non lo so, comprale dei fiori o un vestito oppure vacci a letto, basta che lo scopri". Sì è vero scappavo da qualcuno, ma se lo dicevo potevano anche usarlo contro di me, soprattutto gli Argent. Prima che Isaac raggiungesse la porta io scappai in macchina, buttai la borsa con le catene sui sedili posteriori, ma poi mi accorsi che la macchina era di Scott e adesso? Probabilmente McCall sarebbe rimasto da Derek quindi decisi che gliela avrei riportata il giorno dopo, ma prima gli telefonai per avvisarlo e rispose la segreteria.
"Quella è la macchina di Scott. Sicura che non si arrabbierà?" disse Isaac sedendosi sul sedile. 
"Gli ho lasciato un messaggio in segreteria" dissi accendendo la macchiana e partendo a tavoletta.






*ANGOLO AUTRICE*
Ciao a tutti! Ecco qui a voi il nuovo capitolo! Vi posso già dire che ho finito di scrivere il 5 e da quando l'ho finito non riesco più a leggerlo, e già tanto che mi guardi allo specchio dopo quello che ho scritto!
Volevo ringraziare AyeTeenWolf che è sempre la prima a recensire. Volevo anche ringraziare queste 7 persone:
 
ALLY98 
aurora97 
 
Caro_Ari 
 
cesarina89 
 
fantasygirlblack96 
 
polie
_A l e_
che l'hanno messa tra le seguite. Al prossimo capitolo.
Baci <3
 

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Capitolo 5
*** Finalmente! ***


In pochi minuti eravamo a casa. Come prima cosa portai la sacca con le catene in cantina e la buttai per terra sentendo gli anelli tintinnare. E' molto grande con cantina. Il muro è formato da mattoni grigi e il pavimento è di cemento.
"Isaac aiutami a fissare le viti e le placcette al pavimento" dissi inginocchiandomi e incando la borsa. Prese la borsa e comincio a rovistarci dentro, finchè non trovò al fondo quello che gli avevo chiesto. Mi porse gli oggetti, le nostre mani si toccarono e io sentì come una piccola scossa elettrica -Anna non è il momento di pensare a queste cose- pensai istintivamente. In colpo solo le placche era ben ancorate al pavimento; presi le catene dalla borsa, aprì un anello e lo fissai al moschettone che fissai nuovamente alla placca e così feci per gli altri quattro punti.
"Bevi quello schifo! Subito! La luna sta per sorgere!" dissi porgendogli la bottiglietta. Non ha ancora detto una parola da quando è qui. 
Lo presi di forza per un bracci e cominciai ad incatenarlo.
"Ahi! Mi stai facendo male!" disse quasi urlando. Finita a parlato frase, la luna raggiunse il suo punto più alto e Isaac cominciò a trasformarsi. Gli vennero gli occhi gialli, le zanne e gli artigli, non aveva ancora finito di bere quella specie di intruglio così gliela versai addosso, ma peggioro la situazione. Decisi di scappare di sopra per cercare qualcosa con cui fermarlo se mai si fosse liberato. Lo stavo sentendo urlare e mi dispiaceva tenerlo incatenato perchè poteva farsi male o peggio: poteva farne a me. 
Poi ci fu il rumore, che avevo sperato di non sentire, quello delle catene che si spezzano. -Wow- pensai -Isaac è davvero forte!- mi ripresi dai miei pensieri e senti altri rumori, dei passi. -OH mio dio! Stava salendo le scale. Non ho niente per proteggermi, ma aspetta. Dovrei avere dei cavetti o che cosa sono per la macchina, quelli che strasmettono, o come si dice, energia. Sono in cucina! So cosa state pensando: che cosa strana da tenere in cucina- passai più tempo a pensare che a cercare l'oggetto, il quale trovai subito. Lui aprì la porta e mi guardò con uno sguardo assassino poi cominciò ad avvicinarsi sempre di più, fino a quando il nostro viso non fu più vicino di 2 centimetri; per evitare che mi facesse del male, come per esempio graffiarmi o mordermi, gli puntai i cavetti sul petto e gli diedi una forte scossa elettrica. Lui fece un sobbalzo e poi cadde a terra. Sembrava che non respirasse -oh mio dio! Che cosa ho fatto!- pensai. Ero sconvolta. Potrei anche averlo ucciso! -wow Anna come sei ottimista- disse una vocina odiosa dentro la mia testa. Lo presi per le braccia trascinandolo dal pavimento al divano, dove lo distesi poggiandogli la testa sulle mie gambe; mi morsi il polso, cercando di far uscire del sangue, e glielo appoggiai sulle labbra. Chiamai Derek per chiedergli come stava andando.
"Hey ciao! Come vanno le cose a te?" chiesi quasi ironica
"Beh, Cora si sta dimenando incatemata ad una pila di cemento e Peter dorme sul divano, come sempre" disse. Sentii le urla della sorella che si facevano sempre più forti. "A te come vanno?" disse 
"Ehm... bene, se escludiamo il fatto che Isaac si è liberato, non so come, è salito al piano di sopra e io per evitare che ci fossero dei problemi gli ho dato una scossa con i cavetti della macchina. Tutto normale" dissi in tono ironico, mentre accarezzavo lentamente i capelli di Isaac
"Cosa hai fatto? Potresti averlo......." lo interruppi subito, finendo la frase "Ucciso? Quando è caduto atterra gli ho dato un po' del mio sangue. Dovrebbe riprendersi fra qualche ora. Speriamo" del tipo che mentre dicevo sta frase pensavo -Oh cazzo! E se non dovesse riprendersi? E se poi mi odiasse? Non riuscirei a sopportarlo-
"Ok devo andare. Chiamami appena si riprende. CORA CALMATI!!!" forse non si è accorto di essere ancora in linea. Bho Cora dovrebbe essersi liberata, problemi suoi! Cominciai a guardare Isaac mentre continuavo ad accarezzare quei ricci.
"Mi dispiace di averti fulminato, ma era l'unica cosa che potessi fare. Ho sentito quello che ti ha detto Derek questa sera, anzi l'altra sera visto che ormai la mezzanotte è passata. Non c'è bisogno di corrompermi con un vestito o con del sesso per sapere qualcosa; potresti chiedermela, oppure alla maniera di Stiles: torturandomi.Se Derek vuole proprio saperlo sto scappando da Kyle Van Helsing; è un cacciatore di vampiri e mi da la caccia da circa 50/60 anni. Non è mai riuscito a trovarmi, ma qui, a Beacon Hills con tutte queste cose soprannaturali non credo di essere al sicuro, ma non importa. Odio essere un vampiro! Sai perchè? Secondo una leggenda noi non possiamo..... procreare e a me sarebbe sempre piaciuto avere dei figli, ma sfortunatamente non esiste la cura c'è esiste, ma è una cosa influenzata dalla Luna da chi mi uccide e bla, bla, bla" sapevo che era come parlare al muro, ma almeno potevo togliermi un peso, tanto non stava ascoltando. 
Passarono due o tre ore e lui si risvegliò un po' intontito; vedendomi si spaventò e cadde dal divano battendo la testa, ma si rimise in piedi subito massaggiandosi nel punto in cui si era fatto male.
"Cosa è successo?" chiese sendendosi sul divano e appoggiando la schiena sullo schienale "Mi ricordo è che tu mi hai fulminato e poi si è fatto tutto confuso; sentivo anche la tua voce che parlava di un certo cacciatore di vampiti e di come se ne uccide uno. Forse stavo sognando" disse ridendo
"Certo stavi sognando" ti prego dimmi che ti sei bevuto la storia del sogno, ma anche se non fosse non importa, sei troppo carino. Nono è meglio che ti dimentichi perchè se lo dici a Derek potrebbe usarlo contro me, quindi........... dimentica!
"Devo telefonare a Derek per dirgli che ti sei svegliato. Tu intanto vai in cucina e prendi quello che vuoi, ma non aprire il freezer" estrassi dalla mia tasca il mio fighissimo cellulare e digitai il numero di Derek.
"Perchè non posso aprirlo?" mi chiese alzandosi dal divano
"Perchè se lo fai dopo dovrei ucciderti" scoppiammo entrambi a ridere "Non è vero. Ma non aprirlo comunque" dissi mentre mi portai il telefono all'orecchio. Derek rispose subito dicendomi che Cora non si dimenava più come una pazza e che Peter si era alzato per prendersi del caffè e ritornare a dormire. Io gli dissi che Isaac si era ripreso e che stava bene, poi riattaccai. Sentì un bicchiere cadere atterra e frantumarsi in mille pezzi.
"Ehm.... non sono stato io" disse guardando i ciocchi di vetro sul pavimento. Alzai gli occhi al cielo.
"Sisi certo. Che ne dici se ti siedi e ti porto qualcosa? Hai preferenze?" camminaifino alla cucina e da dietro il frigorifero presi la scopa e la paletta mentre Isaac si sedeva sulla sedia.
"Solo un bicchier d'acqua grazie" disse in tono gentile "Domani ti ricompro il bicchiere. Mi dispiace" aveva fatto quella sua solita faccia da cucciolo. Che tenero! 
"Non ti proccupare, tanto ne ho tanti" dissi buttando nell'immondiazia sotto il lavandivo il vetro e rimettendo la scopa a posto. Presi un altro bicchiere, lo riempì di acqua del lavandino e glielo porsi. Lo bevvè tutto d'un sorso, posò il bicchiere su tavolo e cominciò a parlare.
"Sai mentre ero incosciente a causa della Scossa" si soffermò soprattutto su quella parola e mi guardò "Scusa" dissi alzando le spalle e sorridendo "Non ti preoccupare. Comunque mentre ero incosciente ho sentito tutto quello che mi hai detto" sgranai gli occhi come per dire -Porco cavolo e adesso?-, quindi mi ha mentito sul fatto che stava sognando! "Non è stato bello origliare e comunque non dirò niente a Derek" mi ritornò il sorriso sulle labbra
"Perchè?" chiesi a bassa voce
"Perchè non ho dovuto corromperti" continuò a guardarmi negli occhi, ma questa volta si stava avvicinando. Perchè si sta avvicinado? 
L'ultima volta che lo vidi negli occhi eravamo a pochi centimentri l'uno dall' altro, poi sentì le sue calde e morbide labbra sulle mie. Mi alzo dalla sedia e con tutta la sua velocità mi sbatte contro il muro mentre continuava a baciarci sempre con più foga; ci staccavamo solo per riprendere fiato.
"Isaac no. Stai tentando di corrompermi" dissi col fiatone mentre lui mi baciava il collo. Si staccò e disse:
"Non ti sto corrompendo. Sto facendo quello che vogliamo entrambi, ma tu sei troppo timida per ammetterlo. Anna tu mi piaci e voglio farti mia" lo sapevo di piacerti! 
"Anche tu mi piaci, ma non credi che stiamo facendo tutto troppo infretta?" dissi abbassando la testa. Lui mi mise due dita sotto il mento e me l'ha alzo, poi cominciò a parlare.
"Se non vuoi non è un problema, possiamo aspettare" disse mentre mi guardava negli occhi
"Non voglio aspettare" dissi. Ricambiai il suo sguardo e lo vidi sorridere, ma non era il solito sorriso che mi rivolgeva, quello era più acceso e più dolce. Ricominciammo a baciarci, ma più dolcemente di prima; la sua lingua chiese il permesso di entrare nella mia bocca che glielo concesse. Le nostre lingue cominciarono a danzare, mentre i baci diventavano sempre più intensi. In un colpo solo mi tolse la maglietta strappandomela e gettandola per terra, mi prese imbraccio e in un batter d'occhio eravamo in camera. Mi distese sul letto, io ero ancora in reggiseno e lui continuava ad osservarmi e mi sentivo in imbarazzo perchè mentre io ero mezza nuda e lui ancora vestito; finalmente anche lui si è tolto la maglietta. Aprì le gambe per fargli spazio e lui si sdraiò su di me senza schiacciarmi.
"Sei sicura di volerlo fare?" mi chiese guardandomi negli occhi
"Sono sicura" dissi rivolgendogli un sorrisetto un po' insicuro che lui ricambio. Prese a baciarmi il collo ed io ebbi un piccolo fremito.
"Sicura?" mi chiese dinuovo
"Certo! Non sono mai stata così sicura in tutta la mia vita" dissi. Ricominciò a baciarmi mentre con le mani mi cingeva le spalle per abbassarmi spalline, ma non ci riusciva. Ribaltammo le posizioni io sopra e lui sotto così riuscì a sganciare i gancetti del reggiseno facendolo cadeve a terra. Ribaltammo di nuovo le posizioni. Non smettemmo di baciarci neanche per riprendere fiato. Scese a bachiarmi il collo, i seni e poi la pancia mentre mi toglieva i pantaloni e gli slip che gettò a terra insieme ai suoi che si era tolto subito dopo; scese ancora più giù baciandomi l'intermo coscia poi risalendo a baciarmi il collo sentì la sua mano premere contro la mia intimità facendomi gemere dal piacere. Quando sentì che ero bagnata introdusse prima un dito poi due facendomi gemere sempre più forte; quando sentì che stavo per venire estrasse le dita e improvvisamente lui era dentro di me.
"Tutto bene?" mi chiese ansimando. Annuì. Riprese a baciarmi mentre cominciò a spingere. Tentai di trattenere i gemiti.
"Non trattenerti. Mi piace sentirti gemere" che frase bizzarra, pensai. Le spinte si fecero sempre più forti, strinsi le lenzuola con i pugni quasi strappandole.
"Isacc..... sto per....." non riuscì a finire la frase che l'orgasmo si impossesso di me facendomi gemere forte e inarcare la schiena. Lui venne pochi secondi dopo di me, mentre i suoi occhi erano diventati gialli. 
Si distese accanto a me ancora ansimante. Cercammo il lenzuolo al fondo del letto e ci coprimmo; mi accoccolai a lui poggiando una mano sul suo petto e disegnado dei cerchi immaginari mentre lui mi cingeva le spalle col suo braccio.
"Alla fine sono riuscito a non trasformarmi" mi disse accarezzandomi il braccio con le dita
"E io sono riuscita a non berti il sangue" ci mettemmo entrambi a ridere
"Ti amo Annabelle Gibson" disse baciandomi la testa
"Ti amo anche io" è una cosa bellissima sentirsi completamente liberi, imprigionati tra le braccia di un'altra persona. Poi ci addormentammo. Nessun incubo quella notte, solo sogni che a stento riesco a ricordarmi, ma non mi importava perchè finalmente mi ero tolta un altro peso rivelandogli che lo amo.



Mi svegliai sentendo un profumo, ma non era il mio, poi mi ricordai. Isaac. Avevo passato la notte con Isaac. A proposito, lui dov'è? Non era nel letto. Che se ne fosse andato? Impossibile era sabato che cosa aveva da fare? Non mi rimaneva altro che chiamarlo.
"Isaac, dove sei?" dissi con voce roca e impastata; non ci fu rispota, ma dei sentì dei passi sulla scala. Era lui, in mutande che mi portava la colazione a letto; entrò in camera con un sorriso a trentadue denti. 
"Finalmente ti sei svegliata!" mi disse sedendosi sul letto e pesandomi un leggero bacio sulle labbra. Raccolsi da per terra una maglietta a maniche corte azzurra, me la misi e mi sedetti a gambe incrociate con ancora il lenzuolo che mi copriva le gambe. Sul vassoietto, che Isaac aveva appoggiato sul letto, vidi che c'era un piatto con delle frittelle, dalla marmellata di ciliegie, della spremuta e.....
"Hai aperto il freezer, vero?" chiesi con i denti serrati
"Beh si. Stavo cercando uno spremigrumi e per sbaglio l'ho aperto così vedendo che era pieno si sacche di sangue ne ho presa una per te" disse gesticolando con le mani
"Grazie, ma adesso mangio le frittelle" gli dissi sorridendo mentre spalmavo della marmellata su una di esse. Per qualche minuto ci fu un silenzio quasi imbarazzante che fu spezzato da Isaac.
"Riguardo alla scorsa sera, mi dispiace di non essere riuscito a controllarmi" disse abbassando lo sguardo
"Intendi per la porta della cantina distrutta o per la notte di sesso?" dissi quasi acida
"Credo che fossero dettati tutti e due dalla luna piena" disse con lo sguardo rivolto verso il basso.
"Quindi per te non è significato niente?" dissi guardando la sacca di sangue e sentendo i canini crescere dentro la mia bocca. Non riuscivo ancora ha controllarmi. Non perchè avevo sete ma perchè mi stavo innervosendo
"Nono! Ma che dici! E' stata la cosa più bella che abbia mai fatto" disse alzandomi il viso da sotto il mento. Vidi che mi sorrideva così io ricambiai e poi lo baciai. In un batter d'occhio Isaac era sopra di me, ma senza schiacciarmi.
"Che stiamo facendo" gli dissi
"Beh... per quanto ne so stiamo per far di nuovo l'amore" disse sorridendo. 
"Non posso. Devo andare in un posto e sono già in ritardo" dissi con sguardo triste.
"Beh.. io devo andare da Derek. Non gli dirò niente del cacciatore" disse posandomi un leggero bacio e alzandosi dal letto. 
Dopo aver fatto una doccia ci rivestimmo in tutta fretta e ogni tanto Isaac mi attirava a se baciandomi e portando i miei fianchi a contatto con i suoi. Raccolsi la colazione rimasta sul letto e la portai in cucina cercando di non far rovesciare la spremuta; posato il vassoio sul tavolo rotondo osservai bene il sangue e senza accorgermene avevo prosciugato la sacca. Sentì Isaac scendere le scale così mi ripulii la bocca e buttai la sacchetta nel cestino.








*Angolo Autrice*
Ok........... non uccidetemi per questo capitolo; non riuscirò più a guardarmi allo specchio dopo quello che ho pubblicato, spero almeno che vi piaccia perchè ci ho impiegato quasi due settimane a scriverlo! Comunque sono depressa perchè il 1° capitolo l'hanno letto in 209 e il 4° in 42! Voi cari lettori silenziosi cosa vi costa fare una piccola recensione? Non importa a me basta che vi piaccia :). Ringrazio di nuovo 
AyeTeenWolf che è sempre la prima a recensire:). Al prossimo capitolo! E buon inizio scuola!!
Baci

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Capitolo 6
*** Problemi, problemi, problemi ***


"Anna sei pronta?" mi chiese aprendo la porta.
"Arrivo!". Chiusi la porta e notai che la macchina era sparita, quindi Scott era già passato a prenderla. Sinceramente non dovevo andare da nessuna parte, ma volevo rimanere da sola. Mi diede un bacio, mi salutò e se ne tornò a casa, probabilmente per cambiarsi. Io mi diressi verso il bosco mentre cercavo il modo di comprarmi la macchina o un qualcosa per spostarmi; magari un motorino ne ho sempre desiderato uno! Potrei soggiogare il venditore a regalarmene uno oppure, per non essere scorretta, potrei chiedergli di far lo sconto del 99%, mi piace come penso.
Stavo per entrare nel bosco qundo un odore familiare mi solleticò il naso; non era l'odore di un licantropo o di altre creature che avevo conosciuto durante la mia esistenza, era più un odore......... amaro o qualcosa del genere. -Boh- mi dissi tra me e me -andiamo avanti-; le foglie degli alberi stavano diventanto sembre più gialle, alcune erano perfino cadute atterra; raggiunsi una piccola piazzetta ricoperta di fogliame di ogni colore: giallo, rosso, arancione, marrone -è uno spettacolo- mi dissi. In quella piazzetta c'era un enorme albero tagliato. Mi distesi su di esso sentendo il sole scaldarmi la pelle, ma continuavo a sentire quell'odore; poi mi venne in mente dove l'avevo già sentito: erano gli anni 80', la penultima volta che ero stata in questa contea. Ho sempre adorato Beacon Hills soprattutto per la presenza dei licantropi, alcuni erano simpaaici e altri...... beh li avrei uccisi! Letteralmente. Comunque non sono mai riuscita a stare qui per più di un mese. Perchè? Beh..... a causa del mio peggior nemico: Kyle Van Helsing. Discendente del primo Van Helsing della storia, quello che uccise Dracula o come piace mi piace chiamarlo: papà vampiro.
 Sapete come fa Derek a conoscermi? Voi penserete che non centra niente, ma è la causa per cui me ne sono andata l'ultima volta. Dopo che uccise Paige, e Peter portò il suo corpo nel bosco, io ero li. A consolare Derek; lui piangeva dicendo che non avrebbe mai voluto farlo perchè l'amava troppo e che non sarebbe più riuscito a provare dei sentimenti così forti per una ragazza. Ecco cosa gli ho detto:
"Hai 16 anni e non sai ancora cos'è l'amore. La tua vita non è finita, riuscirai ad amare ancora" gli dissi abbracciandolo. Poi aggiunsi "Devo dirti una cosa. E' arrivato un tipo in città che mi da la caccia da anni e io devo fuggire"
"Chi è?" disse tirando su col naso e asciugandosi le lacrime
"Un cacciatore. Si chiama Kyle e vuole uccidermi" 
"Ti prego non lasciarmi anche tu. Sei la mia migliore amica"
 gli sorrisi e lo abbracciai forte. 
"Ora devo cancellarti la memoria perchè......" fui interrotta da sua madre che scendeva le scale di legno"Non ti preoccupre. Lo farò io". Diedi un ultimo bacio sulla fronte a Derek e con la mia velocità in pochi secondi mi ritrovai nel bosco, nello stesso punto in cui Peter depositò Paige e vedendo tutto quel sangue non resistetti e mi nutrii di lei. Sono spregevole. Mi pento ancora oggi perchè è stata una cosa spregevole, ma in fondo lei era già morta e....... pff lasciamo perdere. Comunque ecco come fa Derek a comoscer........ . Il mio prologo mentale fu interrotto da quacuno che mi spinse violentemente contro un albero li vicino. Ancora dolorante aprì gli occhi e lo vidi. Il mio peggior nemico, il cacciatore di vampiri. Van Helising. 

"Ciao Anna. Cosa fai di nuovo qui?" mi chiese in modo assolutamente arrogante.
"Potrei chiederti la stessa cosa Kyle" come ha fatto ha trovarmi? E perchè è qui?
"Beh, mi hanno chiamato dei cacciatori che vivono qui. Sono gli Argent" devo annotarmi di uccidere Allison. Ma perchè l'ha fatto? "Mi hanno detto di essere preoccupati per tutte le uccisioni che ci sono state in questo periodo. Non sei tu la responsabile vero?" chiese guardandomi dritto negli occhi.
"Ovviamente no" forse dovrei dire la verità, ma se scopre che mento mi uccide e quindi è meglio mentire fino alla morte. Mi lasciò le spalle e poi aggiunse con un tono di sfida.
"Ci vediamo lunedì!"
"Perchè? Cosa c'è lunedì?"
 chiesi staccandomi dall'albero.
"Beh c'è scuola e io sarò in classe con te. Dopo tutto abbiamo la stessa età, più o meno" disse sorridendo in modo cattivo. Quanto lo odio, ma è bellisimo, ma lo odio!
"Uffa perchè continui seguirmi! Non ucciderò più!" dissi agitando le mani 
"Hai promesso la stessa cosa a mio padre e la sera stessa hai ucciso mia nonna" disse strizzando gli occhi
"Ops"  quanto sono simpatica, ma non ho potuto farne a meno: era troppo deliziosa. Si dileguò nella fitta boscaglia. 




Il week-end passò in fretta e indovinate? Ho comprato il motorino! E' blu notte quasi nero; alla fine ho deciso di pagarlo a prezzo pieno, ma poi mi sono accorta di non avere la patente ma non importa potrei sempre soggiogare il polizioto a lasciarmi andare senza farmi la multa. Il casco è la cosa più bella: anche quello blu notte ma con delle piccole stelle disegnate sopra. 
E' lunedì e non ho alcuna voglia di andare a scuola, ma in fondo ci devo andare visto che abbiamo un test a sorpresa che ovviamente il prof. si è fatto sfuggire. Sono le 7.45 e ho appena finito di farmi una doccia e di mangiare. Di Isaac neanche l'ombra, non l'avevo sentito o visto per tutto il fine settimana è strano perchè a casa c'era perchè sentivo il suo battito (lo stolckero tutti i giorni). Esco di casa, mi metto il casco e parto sul mio nuovo motorino. Durante il tragitto ho pensato ad una sola cosa: dov'è Isaac? Perchè continua a restare in casa? Perchè non risponde hai miei messaggi? 
Avevo così tante domande che senza accorgermene avevo superato la scuola, tornando indietro vidi Kyle salutarmi da lontano con un sorriso di sfida; arrivata al parcheggio parcheggiai, ovviamente, e corsi in classe. Stranamente il mio nemico era già entrato, ma come ha fatto non è mica flash? Spero. 
"Ciao Anna!" disse Scott avvicinandosi.
"Ciao! Come è andata la luna piena?" chiesi molto curiosa. So cosa state pensando, ma mi importava davvero.
"Bene grazie. Sabato ero nel bosco e ho visto tutta la scena tra te e quel ragazzo. Kyle giusto?".
"Ehm.... si è un cacciatore di vampiri che mi perseguita da decenni. Ho ucciso sua nonna e gli ho detto che era deliziosa così adesso vuole uccidermi" dissi sospirando.
"Ah. Derek vuole aiutarti. Mi ha chiesto di chiederti se avevi visto Isaac" mi chiese fermandosi davanti alle porte della scuola.
"E' da sabato che non l'ho vedo. Credevo fosse andato da lui?" gli chiesi
"No. Che strano" 
 Entrammo nell'edificio insieme mentre alla fine del corridoio vedemmo Allison baciare Kyle. Restammo tutti e due di sasso e a bocca aperta; richiusi la bocca e mi girai verso Scott. Aveva uno sguardo deluso e sentendo il suo battito era anche arrabbiato.
"Come è possibile?" mi chiese 
"Beh sono entrambi cacciatori e credo che si attirino a vicenda" che sarcasmo di merda! Cercavo solo di sdrammatizzare, ma evidentemente non ci sono riuscita visto che una lacrima rigò il visto di Scott "Mi dispiace" dissi abbracciandolo. Lui ricambiò e si asciugò la guancia con la mano.
"Se vuole stare con lui che faccia purè. Voglio solo che lei sia felice" disse asciugandosi un' altra lacrima.
"Hey ragazzi che mi sono perso?" chiese Stiles con il fiatone. Si è svegliato tardi e visto che forse la jepp non finzionava a dovuto farsi il tragitto a piedi. Scott non lo degnò neanche di uno sguardo e tirando su col naso entrò in classe "Problemi di cuore?" mi chiese sussurandomi all'orecchio.
"Già" dissi annuendo. -Hey ma aspetta: Stiles mi ha parlato senza insultarmi? Che conquista- pensai. Entrammo in classe e mentre il professore presentava il nuovo alunno ci sedemmo: Stiles di fianco a Scott e io dietro a quest'ultimo. Riuscivo a sentire dal suo battito, dal suo odore e dalla sua espressione che era furioso e avevo paura che potesse trasformarsi in classe. 
"Bene ragazzi, cominciamo il compito di economia" disse il professore passando tra i banchi e lasciando i fogli con le domande; le leggo, rispondo e consegno il foglio dopo 30 minuti circa poi mi siedo e penso -sono un genio. Le domande erano troppo facile e sono sicura di prendere un bel voto-. Dopo che tutti avevano consegnato Scott mi prese per il braccio e mi porta nel bagno dei maschi.
"Cosa fai! Io non posso entrare qui?" chiesi cercando di "riprendermi" il braccio.
"Devi scoprire cosa ha in mente Allison" mi disse guardandomi in modo minaccioso negli occhi
"E come vuoi che a scoprirlo? Aspetta, sei geloso" chiesi con un ghigno
"Senti tu hai 165 anni e hai visto più cose di quante io possa mai vederne, quindi dovrai già aver visto queste cose e si sono un po' geloso" 
"Posso solo dirti che se quei due stanno veramente insieme potrebbero diventare molto pericolosi" dissi stringendogli il polso affinchè mi lasciasse il braccio
"Quanto pericolosi?" chiese 
"Beh l'ultima volta che ho visto una cosa del genere in pochi minuti era morto un intero branco di licantropi, quindi di a Derek di stare attento e tu non avvicinarti a quei due" dissi afferrando la maniglia della porta e uscendo. 
Dopo tre ore passate ad annoiarsi finalmente è ora di andare a mangiare!
"Seguimi" mi chiese Stiles mentre io mettevo i libri nell'armadietto -dovrei seguire uno che mi ha sfregiato la faccia con lo strozzalupo? Ma anche no- pensai guardandolo. "Non ti farò del male. Non preoccuparti" disse sorridendomi. -Oh mio Dio! Mi sta sorridendo, mi devo preoccupare?-. Mi condusse fino allo sgabuzzino del bidello, chiuse la porta e cominciò a parlare.
"Hai saputo di Isaac?" 
"Ehm è da tutto il week-end che non lo sento. Gli è successo qualcosa?"
 stavo cominciando a preoccuparmi "STILES! Dimmi cosa è successo!" dissi urlando.
"Non si trova da nessuna parte e sabato non è andato da Derek" disse 
"Ma è impossibile perchè sentivo il suo battito" mi stava letteralmente cadendo il mondo addosso e mi sentivo male tipo da........ mal di stomaco.
"So che sembra impossibile ma è così. Mi dispiace" avevo gli occhi spalancati fissi su un solo punto lo scopettone di legno. Uscì di tutta fretta dallo sgabuzzino sentendo urlare Stiles "Hey Anna aspetta!", ma era troppo tardi. Trovai Allison che stava andando a mangiare con Lydia e presa dalla mia furia cieca presi per il collo la mora e la sbattei contro il muro.
"DIMMI COSA GLI HAI FATTO!" le urlai
"A chi?" mi chiese cercando di liberarsi 
"Anna lasciala andare!" mi disse la rossa cercando di afferrarmi per le spalle
"ISAAC!" gli urlai stringendo sempre più forte
"Non so di cosa stai parlando!" disse in un sussurro cercando di allontanarmi 
"Sai Allison, mi sono appena ricordata che dovevo ucciderti per aver chiamato qui Kyle, ma poi ho pensato: e se la trasformassi? Lui sarebbe costretto ad ucciderti e io non mi sporcherei le mani di sangue quindi..... guardati le spalle perchè arriverò quando meno te lo aspetti" dissi lasciandola andare.
"Anna controllati!" sentii la voce di Stiles dietro la mia schiena "Andiamo a casa" disse prendendomi per un braccio. Mi portò fuori da scuola e salimmo sul mio motorino, ma a posto di portarmi a casa mia mi portò a casa sua.
"Stiles cosa ci fai a casa. E lei chi è?" il pardre probabilmente ed era lo sceriffo. -Se scopre che ho ucciso io quelle persone mi...... non ci voglio pensare- pensai
"Lei è Annabelle Gibson ed è una mia amica" aveva detto che ero sua amica? Ma se h provato ad uccidermi!?
"Piacere" dissi con un sorriso più finto della mia età
"Piacere. Stiles sicuro che sia solo un'amica?" chise guardando il figlio
"Si papà non è nient'altro" disse sgranando gli occhi
"Ok. Io devo andare in centrale. C'è stato un'altro omicidio"  a quelle parole Stiles mi guardò male, ma non sono stata io "E' stato un piacere conoscerti Annabelle, ma ora devo scappare" disse entrando in macchina mentre lo salutai facendo un segno con la testa e sorridendo. 
"Ok è andato via! Entriamo" disse
"Devi invitarmi" dissi appoggiandomi alla porta, ma lui non disse neanche un parola "Lo so a cosa stai pensando e ti posso capire, ma ti giuro non sono stata io. Ho passato questi giorni a casa e l'unica volta che sono uscita è stata quando sono andata a comprare quel fantastico motorino. Quindi non sono stata io" dissi guardandolo con occhi supplicanti.
"Ok entra" disse facendomi segno con la mano. 

Van Helsing: https://models.com/newfaces/i/2011/05/PL05_0007.jpg








*Angolo Autrice*
Ciao a tutti!!! Come vanno questi primi giorni di scuola? Vorrei ringraziare quelle 26 persone che hanno letto il capitolo precedente e.............. niente, solo che questo capitolo è un po' più corto degli altri perchè ho appena finito di scriverlo quindi non so quando riuscirò a postare il prossimo:(.
Mi piacerebbe che ci fossero più recensioni per sapere se vi piace o no, quindi accetto anche critiche:). Vi ho anche trovato una foto che secondo me va benissimo per Van Helsing, c'è immaginatevelo arrabbiato: sarebbe molto più figo *va prendere un fazzoletto per asciugarsi la bava*. Comunque cosa ne pensate del capitolo? Fatemelo sapere!
Baci
 
 

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Capitolo 7
*** argento ***


Entrai in casa Stilinski e mi accomodai sul divano dove c'era Stiles ad attendermi.
"Parlami di Isaac" dissi guardandolo dritto negli occhi.
"Non so niente di lui. Ma voglio sapere cosa è successo a Scott" era preoccupato per lui lo vedevo dai suoi occhi, ma cosa potevo dirgli? Che la ex del suo migliore amico si è limonata con il mio peggior nemico? Diciamoglielo al massimo non succede niente.
"Allison si è baciato con Kyle, il nuovo ragazzo che abbiamo in classe, e Scott li ha visti. Lui la ama ancora ma non vuole ammetterlo" dissi con sguardo basso
"Lui la ama e l'ha sempre amata. Ma c'è una cosa che non capisco: come fa Allison a conosce Kyle?" chiese appoggiando la schiena contro il divano.
"Beh lei è una cacciatrice e lui e un cacciatore. Quindi si attraggono a vicenda" dissi gesticolando un po' 
"Un cacciatore? Di cosa?" -hai di fronte a te un mostro che succhia il sangue a qualsiasi cosa e ti chiedi che cosa caccia? Ma allora sei schemo!- pesai, non potevo dirglielo altrimenti mi avrebbe sbattuto fuori di casa
"Di vampiri. E se te lo stai chiedendo lo ha chiamato Chris Argent" dissi puntadogli il dito contro "E come ho detto a Scott questa mattina è meglio che quei due si lascino o che almeno non si vedano più per un po' perchè possono diventare molto pericolosi. Tipo uccidere interi branchi in poche ore o sterminare una cominità di vampiri" dissi con occhi minacciosi.
"Come possiamo fare?" mi chiese avvicinandosi di un posto a me
"Dovremmo uccidere uno di loro. Io non posso uccidere Kyle solo lui può uccidere me. Che cosa stupida!" dissi
"E se sono loro ad aver preso Isaac? Perchè a questo punto credo che sia stato rapito e se davvero possono essere così pericolosi magari l'hanno già......" lo interruppi prima che finisse la frase.
"Non dirlo" dissi in tutta fretta alzando la testa. Lui aveva un' espressione un po' delusa e sedendosi più vicino a me disse:
"Non ti preoccupare, lo troveremo" poi mi prese la mano e me la strinse forte come se volesse consolarmi. 
Poi la porta si spalancò e vidi Allison con l'arco e kyle con una balestra; impugnavano anche le freccie con le punte di...... argento. Scoccarono le freccie che colpirono sia me che Stiles, il quale cadde atterra appena la freccia gli si conficcò nella gamba. A me invece, per fortuna, mi colpi sulla spalla.
"Portiamoli via" sentì dire da Kyle. Lo guardai neglio occhi e poi svenni.



"Stiles? Stai bene?" dissi con voce roca. E' tutto buoi intorno a me e fa freddo.
"Anna?" Isaac! E' lui, ma non riesco a trovarlo, non riesco a vederlo "Sei tu?" aggiunse
"Si! Ma dove sei? E Stiles?" chiesi tentando di togliere la freccia conficcata nella spalla
"Non è qui. Tu stai bene? " mi chiese "Non so dove siamo; è umido quindi saremo vicino a fiume oppure siamo in pozzo" 
"Bene, bene. Vi siete trovati. E non in un pozzo, ma in una cantina. La mia" disse Allison aprendo le finestre e solo in quel momento mi accorsi che sia io che Isaac eravamo legati ad una sedia. 
"Perchè lo fai?" le chiesi 
"Beh perchè sono una caccatrice" mi disse scendendo le scale con il padre.
"Di licantropi non di vampiri! Kyle ti sta facendo il lavaggio del cervello! E' questo che fa subito prima di ucciderti!"
"Lui mi ama! E comunque non saremo noi ad ucciderti" mi disse slegando Isaac che era seduto a qualche metro da me.
"Come?" chiesi
"In questi due giorni gli abbiamo fatto il lavaggio del cervello facendogli credere di essere un cacciatore e adesso lo è. Questo vuol dire che sarà lui ad ucciderti" ma questa è pazza! Ma cosa si è fumata? Lo strozzalupo!
"Non lo farò mai!" disse Isaac cercando di dimenarsi per scappare.
"Mentre stavi dormendo ti ho dissanguato, ma senza ucciderti e ho trasformato una decina di persone, così che Isaac possa esercitarsi ad uccidere quelli come te e poi, quando ti avrà fatto a pezzi, io ucciderò lui" disse ad occhi spalancati e fissando un unico punto fisso.
"Non puoi obbligarmi" disse Isaac guardandola
"Sai cosa c'è dentro a questo proiettile?" gli disse Allison tirando fuori dalla tasca l'oggetto con dentro qualcosa di liquido "C'è dell'argento liquido, questo vuol dire che ci impiegherai di più ha morire perchè questa roba comincia a scorrerti nelle vene facendoti provare una sensazione di briuciore" disse caricando la pistola che era appoggiata al tavolo vicino a lei.
"Non lo farò m...." lo interruppi
"Fallo. Tanto io ho già vissuto per troppo tempo e poi...... sono già morta, quindi che differenza fa?" gli dissi con uno sguardo supplichevole e allo stesso tempo dolce. 
"Non lo farò mai. Sai perchè? Perchè ti amo!" disse in un sorrisetto molto smielato e le lacrime agli occhi, ovviamente le avevo anche io ma una mi rigò la guancia.
"C'è troppo amore nell'aria. dobbiamo porre fine a questa cosa" disse porgendo la pistola ad Isaac.
A un certo punto sentimmo dei passi provenire dal piano di sopra, probabilmente era Kyle venuto a godersi lo spettacolo, ma non fu così. Quei passi aprirono la porta e si trasformarono in piedi, poi in gambe e poi in Stiles e Scott. Appena li vidi fui felicissima, ma ovviamente quella psicopatica di Allison dovette rovinare tutto sparando a Scott con quei proiettili; Stiles corse verso di me liberandomi.
"Come va?" mi chiese tutto tranquillo mentre mi alzavo dalla sedia
"Te come va? E la freccia? Dov'eri?" troppe domande per così poco tempo. Isaac mi si scagliò contro, sfoderando artigli e denti aguzzi, e mi graffiò il fianco. Io, come prima cosa, lo colpito sul petto e come seconda o tiranto un bel pugno ad Allison ancora incredula di quello che aveva fatto: sparare al suo ex.
"Porta Scott all'ospedale o da Derek. Ci penso io qui" dissi a Stiles. Lui annuì e cercando diprendere Scott in braccio uscì dalla cantina. Con delle corde che trovai appese al muro ci legai Allison alla sedia e riguardo ad Isaac....... dovrà fare tre mesi di riabilitazione perchè dalla forza con cui l'ho picchiato il suo "opsoleto" potere di guarigione da licantropo non funziona; prendendolo come un sacco di patate lo portai fuori ancora privo di sensi e lo buttai per terra. Ho appena picchiato il ragazzo con cui ho fatto l'amore qualche giorno prima? Non importa a tentato di uccidermi e ora io gliela pagare! Pensate che io sia spregevole? Non mi avete visto veramente incazzata. Inviai un messaggio a Stiles per chiedergli dov'era e non dovetti aspettare molto perchè mi rispose subito "siamo alla clinica veterinaria". Ok....... la prima cosa che pensi quando un licantropo va ad una clinica veterinaria è per fare il vacino anti-pulci, ma ho sentito parlare bene del medico che cura gli animali. 
Con la mia velocità, in pochi secondi, mi trovai davanti alla clinica. Entrai facendo suonare il campanello.
"C'è qualcuno?" chiesi sporgendo la testa verso la porta dietro il balcone.
"Entra pure" grazie per l'invito tizio che non conosco, pensai
Entrai e vidi un grosso tavolo in acciaio con sopra disteso Scott con le vene del braccio e del viso nere. E' più serio di quanto avessi previsto. Vicino a lui Stiles e probabilmente il medico che lo guardavano mentre ogni tanto faceva qualche scatto.
"Piacere sono il Dottor Deaton" disse il tizio che mi invitò ad entrare porgendomi la mano
"Annabelle" dissi continuando a fissare Scott. Sto pensando ad un modo per salvagli la vita e poi l'illuminazione: il sangue di un amico mescolato a quello di un nemico. Ma aspetta........ lui non ha nemici! Allora proverò col mio. Corsi improvvisamente dall'altra parte del tavolo dove c'era un mobile di ferro con tanti cassetti e aprendoli tutti trovai quello mi sensiva: un piccolo coltello e, in un altro cassetto, un semplice contenitore di plastica; mi feci un piccolo taglietto sul porso ed estrassi del sangue.
"Ehi che stai facendo?" mi chiesero Stiles e il dottere mentre il primo a momenti stave pervomitare. Corsi verso di lui e feci un taglietto sulla mano facendolo urlare dal dolore.
"Non dirmi che questo fa più male di una freccia?" gli dissi allargando le braccia.
"Ho capito cosa vuoi fare" disse Deaton "vuoi usare la teoria di Mercy Brown la presunta vampira del 1890?" annuii
"Sperando che funzioni" dissi finendo di estrarre il sangue da Stiles. Mescolai per bene mentre il dottore prese una siringa che riempì del sangue mescolato. Cercò, cosa che fu parecchio facile, una vena sul braccio di Scott e gli ignettò il sangue. 
"Adesso bisogna aspettare" disse Deaton "Portatelo a casa e dite a Melissa cosa gli è successo, poi voi due organizzate dei turni perr sorvegliarlo e se serve dategli altro sangue, sempre se sei disposto a farlo Stiles" disse guardandolo negli occhi.
"Per lui farei anche di più" ammiro troppo il legame che c'è tra loro due e come se fossero......... fratelli.
"Ok" dissi "Grazie" dissi rivolgendo il sorriso più finto che potesse uscirmi, ma non perchè non gli ero riconosciente anzi, ma perchè ero terribilmente preoccupata. Caricammo con molta delicatezza Scott sui sedili posteriori della sua macchina e ci avviammo. Durante il viaggio non ci fu molto dialogo tra me e Stiles. L'unica cosa che mi disse è che Scott aveva portato Kyle fuori città e che l'aveva gettato nel bosco mentre era incosciente. Invece lui era rimasto in ospedale cercando di farsi togliere la freccia dopo che Scott lo aveva trovato in una casa abbandonata. 
Finalmente arrivammo e aprendo la porta Melissa, la madre di Scott, ci chiese cosa gli era successo. Non sapevo cosa dirgli perchè se rivelavo il nostro mondo poteva darci per pazzi e buttarci fuori di casa ma, per mia fortuna, lei sapeva già tutto. 
Portammo Scott in camera sua e delicatamente lo appoggiammo sul letto. Aveva gli occhi aperti, io e Stiles lo guardavamo ma lui non guardava noi; aveva un espressione vuota e stavo per mettermi a piangere quando Stilinski cominciò a parlare.
"Secondo te si svegliera mai? E' così freddo, sembra morto" disse singhiozzante
"Non lo so, non ho mai visto una cosa del genere" dissi con le lacrime agli occhi "proviamo a dargli altro sangue, magari funziona" dissi estraendo dalla tasca una siringa contenente il nostro sangue che ci aveva preparato Deaton prima di lasciare la clinica. Non fu difficile trovare la vena perchè erano tutte nere; appena appoggiai l'ago sulla vena si spezzò, cominciai a sentirmi male -come  è possibile?- pensai
"Cosa succede?" mi chiese Stiles preoccupato
"L'ago........... si è........... s-spezzato" dissi con voce tremante.
Poi a un certo punto sentì un leggero spiffero dietro di noi, mi voltai e.......... .











*Angolo Autrice*
Sono tornata dopo più di un mese!! Non mi uccidete, ma non ho avuto molto tempo per scrivere. Il prossimo capitolo non so proprio quando lo posto perchè ho appena cominciato a scriverlo e.......... non so. Mi dispy tanto per il ritardo abbiate pietà:3
Non vi preoccupate per Scott si riprenderà o forse no! TAN TAN TAAAN!
Baci al prossimo capitolo!

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Capitolo 8
*** Il Risveglio ***


Mi voltai e.............. c'era Derek.
"Cosa gli è successo?" mi chiese osservando Scott
"Proiettili di argento liquido. Stavo cercando di dargli il mio sangue e quello di Stiles mischiato, ma non funziona" dissi guardandolo negli occhi
"Si può provare un altro metodo" disse avvicinandosi a Scott e sedendosi su una sedia lì vicino. Capii subito cosa voleva fare. Gli prese il braccio e cominciò a togliergli un po' del argento assorbendolo; Derek stava ansimando dal dolore, ma continuava nonstante questo.
"Basta. Potresti morire!" gli dissi vendendo che stava per oltrepassare il limite; lui si fermo mollandogli il braccio e si rimettendosi in piedi "Potrei provare io, magari funziona" dissi. Derek e Stiles annuirono. Mi avvicinai a lui e gli presi la testa con le mani, non il braccio ma la testa, volete sapere il perchè? Non lo so ma preferisco la testa. Appena gli appena gli appoggiai le mani sopra sentì qualcosa dentro la mia come se Scott mi stesse parlando. Subito pensai che fosse la mia immaginazione, ma poi lo sentì chiaramente.
"Brucia, fa troppo male" mi disse. Riuscì a sentire il suo dolore che mi fece venire i brividi alla schiena.
"Dimmi cosa posso fare" dissi ad alta voce. Ero sicura che mi avesse sentito
"Con chi parli?" mi chiese Stiles
"Con Scott. Riesce a parlarmi attraverso la mente; dice che sta provando dolore e che brucia"
"Dovete estrarre l'argento. Di a Derek di non provare più a curarmi come ha fatto prima che non funziona. Mi dispiace che Isaac ti si sia rivoltato contro" 
"Non fa niente. Come possiamo fare ad estrarre l'argento?" gli chiesi ad occhi chiusi.
"Non lo so, ma fate presto perchè se raggiunge il cuore protrei morire" 
"Non l'ho permetterò" dissi
"Cosa vi state dicendo?" chiese Stiles in preda al panico
" Dice che dobbiamo estrarre l'argento e che se raggiunge il cuore potrebbe morire" dissi cercando di pensare ad un modo per estragli l'argento; poi mi venne un lampo di genio. Gli afferrai la mano.
"E provassimo a neutralizzare l'argento con dello strozzalupo? Potrebbe funzionare"dissi ad occhi chiusi
"Potrebbe si. Ma se così non fosse io potrei morire" riuscivo a percepire con un solo tocco il suo dolore e la sua tristezza.
"Non ti lascerò morire" gli dissi abbozzando un piccolo sorriso sulle labbra.
"Derek, non ti senti escluso da questa conversazione?" chiese Stiles con un tono ironico.
"Non sai quanto" gli rispose
"Derek, nella casa in cui abitavi prima è per caso cresciuto dello strozzalupo?" lui annuì "Portalo" gli dissi mollando la mano a Scott. Lui uscì dalla finestra, accese la macchina e partì il più infretta possibile.
"Io cosa posso fare?" mi chiese Stiles
"Procurati un mortaio. Io starò qui e lo sorveglierò" dissi guardando il suo corpo quasi morto. 


Stiles è arrivato col mortaio e dopo pochi minuti anche Derek. Poggiai il tutto sul scivania e cominciai a polverizzare lo strozzalupo; improvvisamente cominciarono a lacrimarmi gli occhi: ad ogni respiro che facevo la gola bruciava più forte e gli occhi lacrimava di più.
"Vuoi che faccia io?" mi chiese dolcemente Stiles
"NO" gli urlai. Alcune lacrime erano cadute nel mortaio insieme allo strozzalupo. Mi accorsi che stavo piangendo ma perchè? Forse mi ero affezionata a Scott? Molto probabile. Continuavo a singhiozzare quando la mano di Stiles prese la mia e la fermò evitandomi di distruggere il mortaio.
"Vai a sciacquarti il viso che qui ci penso io" perchè non è stato così dolce quando ci siamo incontrati?
"Okey" dissi semplicemente. Mi avviai verso il bagno con le lacrime agli occhi quando sentì qualcuno che mi chiamava da fuori. Mi affacciai alla finestra e indovinate chi ci trovai? Allison, la cacciatrice di licantropi e ora grazie a Kyle di vampiri
"Come sta Scott?" chiese urlando
"E' strano che tu lo voglia sapere dopo che gli hai sparato un proiettile killer!" 
"Non avrei mai voluto farlo, non ero in me. Avevi ragione su Kyle e adesso non so..... non so dov'è" disse a testa china "Posso salire? Forse so come salvarlo"
Mi si illuminarono gli occhi: finalmente potevo sentire dinuovo Scott parlare con la sua voce e non più tramite il pensiero e potevo prenderlo per mano e sentire la pelle calda.... un momento...... Anna non è che ti stai innamorando di lui? E' impossibile, ma dopo che il mio ragazzo a tentato di uccidermi magari lui è più... più..... non so più come concludere la frase. Non so se posso fidarmi, ma potrei provare.
"Ok vieni" disse subito prima di fare un cenno a Stiles per dirgli di andare ad aprirgli la porta
"Ti fidi davvero di lei?" mi chiese Derek
"Non lo so, ma se davvero sa come aiutarlo bisogna fare un tentativo" 
Sentì i passi dei due salire le scale e poi aprire la porta. Allison era ancora vestita come qualche ora prima. Nessuno la salutò, anzi cominciammo tutti a guardarla male. Derek le ringiò ma lei non ci fece caso, nessuno ci fece caso. Osservò Scott a lungo per poi dirigersi verso la scrivania. Estasse dalla tasca lo stesso tipo di proiettile che aveva ferito Scott e lo appoggiò sul tavolo vicino al mortaio.
"Prova a fare la furba e giuro che ti pentirai di essere venuta qui" dissi 
"Fidati. Avete un martello?"chiese
"Cosa vuoi fare squilibrata?" chiese Stiles fulminandola con una sguardo
"Voglio estrarre l'argento dal proiettile, mescolarlo con lo strozzalupo che avete macinato e ignettarglielo nel corpo. Capito?" disse mentre gli porgevo il martello
"Abbiamo già provato a usare una siringa ma l'ago si è spezzato appena gli ha toccato la pelle" disse Derek
"Si ma non avete provato ad ammorbidire la pella con lo strozzalupo" detto questo prese un po' del contenuto nel mortaio e lo strofino con grande forza sul braccio si Scott. Potevo sentire il suo dolore anche senza toccarlo. Dopo ruppe in due il proiettile e mescolò l'argernto allo strozzalupo. Prese l'ultima siringa sulla scrivania e la riempì col composto ottenuto. Si avvicinò a Scott e gli conficcò con molto forza l'ago nel braccio egli svuotò il composto nel corpo. Piano piano si vedevano le vene nere che scoparivano e la sua pelle prendeva più colore. Quando il nero scomparì del tutto dal suo corpo lui aprì piani piano gli occhi quasi gli facesse male la luce.
"Cosa è successo? Chi mi ha salvato?" chiese con voce roca
"Io. Ti ho salvato io" disse Allison
"Io chi?" chiese
"Allison la tua ragazza" disse sempre più convinta
"Tu la mia ragazza?" disse alzandosi e mettendosi a sedere sul letto "Mi hai quasi ucciso e adesso che mi hai salvato credi che tutto posso tornare come prima?" disse infuriato
"Beh si". -Ahahah che scema!!! Ma dice sul serio?- pensai
"No! Niente può tornare come prima, tu mi hai quasi ucciso! Se fossi morto il mio ultimo ricordo sarebbe stato quello di te che mi sparavi!" disse alandosi e puntandogli il dito contro "Senti fammi un favore: vatti a scopare il tuo nuovo amichetto Kyle. Non ti voglio più vedere" se fossimo stati in un talkshow sarebbero partiti degli applausi  degli "uooooo" 
"Come vuoi ma non venire a cercarmi" disse Allison prima di andarsene
"Nessuno di voi viene ad abbracciarmi?" disse con un gran sorriso.
Gli corsi incontro ad abbracciarlo; aggrappai le mie braccia al sul collo e lui mi cinse i fianchi con le sue. Restammo così per alcuni minuti mentre Stiles e Derek continuavano a guardarci con sgurdo perplesso.
"Mi sei mancato" gli sussurai all'orecchio.
"Anche tu"
E' strano lo so, preoccuparsi e fare di tutto per salvare colui che ha tentato di ucciderti più volte, ma infondo per gli amici si fa questo e altro giusto?
Mi staccai da quell'abbraccio e lo guardai negli occhi sorridendo, tutti e due sorridevamo.
"Ehm.... posso interrompere questo momento assolutamente sdolcinato?" chiese Stiles
"Ehm... si ecco..... ehm... arrivo" disse Scott. Si avviò a passo deciso verso il suo migliore amico. Si strinsero la mano e Stiles, con le lacrime agli occhi, lo attirò a se e lo abbracciò.
"Hey! Come ti senti?" disse
"Come se mi stessi riprendendo da una sbronza" disse Scott staccandosi da quell'abbraccio. Derek invece non disse nulla, gli porse semplicemente la mano lui la strinse.
"Okey adesso basta con i saluti, lasciamolo riposare" dissi spingendo tutti fuori dalla stanza.
"Aspetta" mi disse Scott prima che uscissi "devo parlarti"
"Okey. Dimmi" dissi richiudendo la porta
"Beh vedi quando ero.... come dire..... 'paralizzato' o ripensato a tutti i momenti in cui ho cercato di ucciderti e mi sbagliavo: non sei pericolosa" mi disse sorridendo "Quindi vorrei chiederti scusa, per tutto quello che ho fatto"
"Non preoccuparti, ormai è passato" dissi sedendomi sul letto accanto a lui. 
"Amici?" mi disse porgendomi la mano
"Certo!" presi la sua mano per stringergliela, ma lui mi attirò a se e mi bacio. Ricambiai per qualche secondo poi tornai in me e mi ritrassi, girando la testa.
"Scusa, no-non avrei dovuto. Mi dispiace". Scoppiai in una fragorosa risata, avevo le lacrime agli occhi
"Mi fa piacere che la mia vergogna ti faccia ridere" 
"Non preoccuparti avremmo tutto il tempo a disposizione"
"Mi istighi?" mi disse
"Prova a fermarmi" dissi guardandolo negli occhi e accennando un piccolo sorriso "Comunque... ora riposa. Ci vediamo dopo" dissi prima di lasciare la stanza e di dirigermi in salotto.
Scesi in salotto e vidi che Stiles e Derek erano seduti sul divano; mi sedetti anche io vicino a loro.
"E' stato bello il bacio vero?" mi disse Derek
"E' maleducato origliare, comunque si" dissi "C'è un problema"
"Quale? E' grave?" mi chiese Stiles
"Beh...... si e no. In poche parole quando si da a un licantronpo il sangue di vampiro esso abbandona la sua natura licantropesca e diventa..... un vampiro" 
"Come?!?!" dissero in coro Derek e Stiles "In fondo è una buona notizia" disse quest'ultimo
"Buona notizia? Stiles hai presente quando Scott si è trasformato la prima volta?" lui annui "Bene ora prova ad amplificare quella rabbia, dolore o qualsiasi cosa voi proviate durante la luna piena altre cinque volte" dissi 
"Hai mai assistito ad una cosa del genere?" disse Stiles trangugiando "Insomma... è tanto brutto da vedere?"
"Hai mai letto il libro "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban" o almeno hai visto il film?" in un sussurro disse 'no' "Ma tu hai qualche problema. Comunque è come vedere il bacio dei dissennatori: è insopportabile. Quindi io avevo pensato di portare Scott da qualche parte in un posto isolato per vedere se gli succede qualcosa" dissi 
"Dove vorresti portarlo?" mi chiese Derek. 
"Non lo so" dissi appoggiando la schienale della sedia. Rimasi così per un po' guardo le mie mani contorcersi, speravo solo che qualcuno parlasse dicendo un posto che sarebbe andato bene per nascondere quelle urla; se Stiles avesse letto quel libro di Harry Potter avrebbe potuto dire 'La stamberga strillante' ed uscirne con un bel 'Bazinga'. 
Poi mi venne in mente un posto perfetto: la mia casa al lago. E' perfetta perchè è circondata da pinete, poi abbiamo un tavolo da pic-nic, ma non so se servirà, comunque adesso esporrò la mia idea anche agli altri.
"Ho trovato un posto perfetto: la mia casa al lago. E' circondata da pinete e non c'è nessun' altra abitazione li intorno. Io e Scott saremo completamente soli!" 
"Come io Derek non possiamo venire?" disse Stiles indicandosi con il dito
"Se lui si trasforma in vampiro ne tu ne Derek ritornerete a Beacon Hills vivi, perchè lui odora di animale e quindi sarebbe una delle prime prede di Scott e tu invece perchè ai il sangue troppo... come dire... profumato ed è gia tanto che io non ti abbia infilzato la gola, quindi.... andremo solo io e lui" dissi sospirando "Per voi va bene?" tanto anche se non gli andava bene ci andavo lo stesso 
"Si va bene, a patto che ci telefoni tutte le sere per dirci come è andata" disse Derek battendo ripetutamente i pugni sul tavolo.
"Ovvio" dissi. Mi alzai dalla sedia e presi un bicchiere che riempii della Coca Cola che trovai nel frigo. Preparai anche un bicchiere per Stiles e uno per Derek; mi risedetti sulla sedia porgendo i bicchieri e all'unisolo bevemmo. Nessuno parlò per alcuni minuti e anche per i minuti dopo, in poche parole non parlammo per almeno una buona ora, poi dei passi provenienti dal piano di sopra ruppero quel silenzio: Scott si era svegliato. Ci precipitammo tutti e tre di sopra e, con grande sorpresa, trovammo Scott seduto sul letto.
"Come stai?" chiese Stiles  ansioso
"Meglio di prima di sicuro" disse sorridendo 
"Scott devo dirti una cosa, in privato. Quindi voi due uscite" dissi facendogli segno di andarsene
"Dimmi" mi disse Scott. Gli spiegai tutto quello che avevo detto a Derek e a Stiles riguardo la possibilita di diventare un vampiro. Gli dissi anche che dovevamo andare nel mia casa al lago, un posto ben isolato dove potersi sfogare e dove la fauna prolifera.
"Allora ci stai?" chiesi con un gran sorriso stampato in faccia
"Saremo da soli quindi?" annui "Ok ci sto!" gli saltai addosso abbracciandolo
"Dai adesso fai le valigie che partiamo domani mattina presto. Vado anche io. Ci vediamo domani" e con questo mi precipitai di sotto e diedi a Derek e Stiles la buona notizia. 
Appena uscita da casa di Scott mi avviai con tutta calma verso la mia. Passai tutto il viaggio a pensare come aiutare Scott, magari posso provare a creare qualcosa con del sangue e poi nasconderlo così lo trova, posso uccidere un coniglio e appenderlo ad un albero oppure posso inventarmi qualcosa sul momento. Adesso che ci penso devo andare in garage a cercare un minifrigo dove posso tener fresche le sacche di sangue durante il viaggio. Appena sono arrivata a casa mi precipitai in camera e presi la valigia da sopra l'armadio e la aprii.
"Ok e adesso cosa ci metto?" mi chiesi parlando da sola "Comincio a prendere il pigiama, ma quale? Prendo solo dei pantaloncini corti blu e una maglietta azzura a maniche corte a scollo a V; poi dei pantaloncini di jeans, una felpa della Calsberg rossa, magliette a maniche corte e lunghe, 1 paio di jeans blu e 1 nero e delle mutande, cannottire e reggiseni. Si c'è tutto, spazzolino e dentifricio di prendo questa sera"  fatta la valigia mi dirigo in cantina per cercare queli minifrigo. Per terra c'erano ancora le catene con cui avevo legato Isaac, sul pavimento c'era del sangue secco che... ah ecco il minifrigo: è su uno scaffale ed è blu e bianco. Lo presi e lo portai in cucina, lo riempii di ghiaccio e con qualche sacca, intanto che ci sono ne bevo una solo per tenermi informa. Mando un messaggio a Scott "Domani vieni con la tua macchina davanti a casa mia per le sei, c'è tanta strada da fare:)", in pochi secondi mi rispose "Ok:) ci vediamo domani". Guardo l'orologio e noto che si erano già fatte le 11.30, il tempo di lavarmi i denti, mettere lo spazzolino e il dentifricio in valigia e mettermi il pigiama e andare a dormire.








Spazio autrice

Sono tornata con un nuovo capitolo!!! Ci ho impiegato tantissimo tempo per scriverlo e ci ho anche aggiunto qualcosa Harry Potter, che adoro, e un 'Bazinga' di The Big Bang Theory, che adoro ahahah. Come al solito spero che il capitolo vi piaccia e vi prego di lasciare una piccola recensione:):):):)
Baci

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