Happiness.

di Iamsour
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue. ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** Capitolo due. ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre. ***



Capitolo 1
*** Prologue. ***


Prologue.
 

-Giorno raggio di sole. Ma lo sai che sei bellissima?- aggrotto le sopracciglia. 
-Sputa il rospo McGuire, che cosa ti serve?- replico io invece, guardando la biondina affianco di sottecchi.
Sun McGuire è la mia migliore amica, da due anni e mezzo.
E' più alta di me di qualche centimetro, bionda, con degli occhi da far invidia all'oceano, con un fisico da mozzare il fiato ed è estremamente furba.
-Perchè mi dovrebbe servire qualcosa, raggio di sole?- borbotta ed io scuoto la testa, sconsolata. 
Deve essere davvero enorme questo favore.
-Da quando in qua mi dici che sono bellissima? Ma soprattutto, da quando mi chiami 'raggio di sole'?-la scherno e lei mette su un finto broncio, A-DO-RA-BI-LE.
-Okay, hai ragione- se solo potessi, mi metterei a ballare. Ma siamo davanti scuola, non credo ci farei una bella figura. - Sai che tra qualche giorno, i miei Idoli verranno quì per un concerto, vero?- annuisco distrattamente. -Ecco, mamma non mi ci manda da sola ed abbiamo iniziato una lite. Verdetto finale, ci vado solo se ci vieni anche tu-conclude tutto d'un fiato ed io la osservo attentamente.
Ha la fronte corruciata, le labbre semi-aperte e le sopracciglia tirate verso il basso. 
Le sorrido. -Non sapevo che Demi Lovato venisse a Londra, certo che ti accompagno.- 
Lei mi sorride di rimando, nervosa. -Non è Demi, quella che deve venire- annuncia ed io la guardo in maniera confusa e poi irritata.
-Ti prego raggio di sole- mette le mani incrociate, davanti i miei occhi.
-Non se ne parla, scordatelo Sun McGuire.- quasi urlo. 
Apre la bocca per ribbattere ma per fortuna la campanella mi salva.
Sgattaiolo nell'aula di Biologia e distrattamente prendo appunti, cosa più unica che rara.


Appena suona anche l'ultima campanella, esco con passo felpato da scuola, con l'intenzione di raggiungere casa il più velocemente possibile.
Se Sun pensa di convicermi, si sbaglia di grosso. Neanche se mi pagano oro.
-Dove cerchi di scappare, raggio di sole?-sobbalzo nel sentire la voce affannata della mia migliore amica. Ha corso, maledizione dovevo farlo anche io.
-Io? Scappare? Non fare la simpy, per favore- gesticolo nervosamente e lei scoppia a ridere.
Che ci sarà da ridere, boh.
-Dai Harris, lo so che li vuoi incontrare anche tu, solo che sei troppo orgogliosa- protesta Sun ed io sbuffo.
-Forse non ti è chiaro, io non li voglio incontrare ora e non li vorrò incontrare dopo- sputo acida e la biondina si poggia le mani sui fianchi.
-Prima però ci uscivi con uno di loro- cantilena e sento di andare in ventilazione, per la rabbia.
-Prima, hai detto bene. Prima era il passato, ora è il presente. E credimi se ti dico che non voglio avere a che fare con loro. Non puoi capire come ci si sente a sentirsi abbandonata da uno dei tuoi migliori amici.- quasi urlo, ma la mia amica non si perde d'animo.
La odio quando insiste.
-Dai, così sei solo egoista. Lo sai meglio di me. Sono i miei Idoli e tu sei la mia migliore amica, non puoi farmi questo.- sbotta ed io mi fermo ad osservarla.


-Sei solo un'egoista, è il mio sogno e tu sei la mia migliore amica. Dovresti sostenermi.- mi urla contro il mio migliore amico.
-Appunto perchè sono la tua migliore amica, non voglio che tu te ne vada.-sbotto con le lacrime agli occhi.
-Ma io non ti lascio sola Cher, non ti abbandono.-addolcisce lo sguardo ed io sforzo un sorriso, fiondandomi tra le sue braccia.
-Va bene, ma promettimelo.-sussurro e lo sento sorridere, accarezzandomi i capelli.
-Te lo prometto.- 



-Già, ma tanto a chi importa dei miei sentimenti? A nessuno, sono sempre egoista. Vi accontento e poi? Poi mi lasciate sola. Non è giusto, vaffanculo Sun-urlo e corro verso casa mia con le lacrime agli occhi. 
Appena arrivo, apro la porta di casa e la richiudo sbattendola.
-Tesoro, hai sentito?- mi urla mia madre dalla cucina. 
Trattengo un singhiozzo e con il labbro inferiore tremolante, urlo di rimando: 'Cosa?'.
-Louis Tomlinson e il resto della band, sono a Londra.- esclama euforica.
-Che bello-sussurro atona e scappo in camera mia.


Vaffanculo Louis, mi sono ricostruita una vita, perchè sei tornato?


 

ONE, TWO - ONE, TWO, THREE.

Hello people. Aurora è quì presente, yo.
Allora, parto col dire che non so perchè sto pubblicando questa storia. 
Mi è venuta così, stavo male ed avevo bisogno di scrivere qualche sciocchezzuola. lol
Boh, è corto ma me piasa, me piasa pe davvero. ewe
Che ne dite? Non so neppure se continuerò, ahaha.
Spero di ricevere qualche recensione, vorrei sapere se ve gusta anche a voi. c:
Ora vado, sono l'1.55. Mancano due giorni al mio compleanno. Yeah.
Un bacio, Aurora.



 

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Capitolo 2
*** Capitolo uno. ***


Capitolo uno.

 

-Cher, scendi.-urla mia madre dal piano di sotto.
Sbuffo spazientita. -Va bene, sto scendendo. Ma tu smettila di chiamarmi, mi fai salire il crimine, donna.-dico a denti stretti, pregando che mi senta.
-Ti ho sentita.- allora qualcuno le alscolta le mie preghiere.
-Non mi dispiace per niente.- esclamo appena faccio il mio ingresso il cucina.
-Buongiorno raggio di sole.- esclama felice la mia migliore amica.
Ed io che mi ricordavo che avevamo litigato. Mi sono persa qualcosa?
Le rifilo uno sguardo pieno di risentimento e con uno sbuffo, prendo la cartella per poi uscire di casa.
-Eddai Harris, lo sai che non volevo dire quello che ho detto.- mi affianca, appena uscite di casa.
Sorrido sghemba. -Ma lo hai detto.- inizia e lei apre la bocca per ribbattere ma la blocco. -E forse, è vero che sono un'egoista, ma che ci posso fare? Ho imparato il mio errore, non ne farò un altro.- continuo.
Alza gli occhi al cielo. -Ma sono due situazioni completamente diverse. Ed io non me ne andrò dopo essere andate a quello stupido concerto.- soffoca un urlo ed io ridacchio.
-Hai detto bene, stupido. Sono soldi sprecati.- dico divertita per la sua espressione.
-Ma se lo hai detto anche tu che sono bravi.- sbotta esasperata.
-Quando?- aggrotto le sopracciglia.
-Oh andiamo, sappiamo entrambe che li seguivi ad xFactor.- ride istericamente.
-Mi piace quel programma.- muovo le mani freneticamente e lei si blocca guardandomi allibita.
-Cher, per l'amor di Dio, smettila di dire stronzate. Tu non segui nessun programma, a meno che non ci sia nessuno che ti interessa. Tu vedevi solo la loro esibizione. Quindi non prendermi per il culo.- sorride soddisfatta ed io arriccio il naso.
La guardo indignata e senza dire niente, vado verso scuola, da sola.
Vaffanculo.

Appena entro in casa, mi sigillo dentro. Non ho aspettato Sun. Non mi sono fatta viva e lei mi ha tempestato di messaggi e l'ultimo diceva 'Giuro che se non ti fai trovare a casa, ti discomunico dal ruolo di migliore amica.'.
Andiamo, è esagerata. 
Okay, anche io lo sono, ma ho ho le mie buone ragioni per non voler andare a quello stupido concerto.
'Migliori amici per sempre' mi aveva detto. Ovvio, infatti è lui quello che mi ha tempestato di messaggi a cui io non ho risposto. Certo.
Ma andasse a cagare lui e la sua band da quattro soldi.
Okay no, devo ammettere che sono bravi ma mi contengo e non lo dico al primo che capita. 
-Cher, puoi andare a fare la spesa? Papà non può.- sorride gentile mia madre ed io sbuffo.
-Va bene mamma, ma ora smettila di fare quel sorriso, sei inquietante.- sbotto e lei tira un sospiro di sollievo.
-Finalmente, tra un po' avevo una paralisi facciale.- dice e mi porge la lista con su scritto gli alimenti da comprare.
Scoppio a ridere e scuotendo la testa, esco di casa, dirigendomi al supermercato.
-Latte? Preso. Pasta? Presa. Zucchero? Pres..- un urlo mi fa sobbalzare. 
Mi giro di scatto e vedo una ragazzina in piena crisi, peggio di un orgasmo. La vedo singhiozzare e mi avvicino a lei, cauta ma, la persona che ha di fronte, mi fa arrestare di colpo.
Capelli castani, occhi color zaffiro, tatuaggi sparsi sul braccio, sorrisetto beffardo e sguardo dolce.
Ha un leggero accenno di barca. Il ciuffo è leggermente sparato in aria. Ha un pantalone, nero, stretto e dei risvolti che gli lasciano le caviglie libere, una maglia bianca e le toms , bianche, ai piedi.
Il cuore inizia a battere più velocemente e il fiato inizia a farsi irregolare.
E' bello, ma bello non per modo di dire. Di una bellezza sconvolgente.
Lo vedo aggrottare le sopracciglia e guardarsi intorno. Per un attimo posa i suoi occhi su di me, ma rimane atono. Sussulto nel vedere i suoi occhi freddi come il ghiaccio puntati su di me, e la sua bocca, fare un sorriso malizioso.
Arriccio il naso disgustata e mi giro, per continuare la spesa.

-Cosa hai detto?- urla stridula, Sun.
Credo di non riuscire più a sentire, mi ha ucciso il timpano. -Ma sei impazzita? Non urlare più un questa maniera, o non ti dirò più nulla, te lo giuro.- sbotto e lei alza le braccia in aria, in segno di resa.
-Scusa.-borbotta. -Ma sul serio Louis Tomlinson era al supermercato?- continua ed io alzo gli occhi al cielo.
-Non puoi capire come è cambiato.-sussurro guardando il vuoto.

-Quando la smetterai di indossare solo magliette a righe e pantaloni rossi? O quando smetterai di mettere le bretelle?- scoppio a ridere e lui mette su un finto broncio.
-Quando gli asini voleranno e tu ti troverai un ragazzo.- spiega e sta volta sono io a mettere su il broncio.
-Vaffanculo Tomlinson.- gli faccio una linguaccia e lui mi avvolge in un abbraccio.
-Indicami la strada, Harris.- sussurra al mio orecchio ed io, staccandomi, gli do un pugno sul braccio.


-Adesso è più grande.- mormoro.
Guardo stranita la mia amica, che si è appena messa le mani sulle orecchie. -Lalala, lui è il ragazzino che ha cantato '
Hey There Delilah
' ad xFactor. Lalalala.- scoppio a ridere.
-Ti prego, accompagnami al concerto.- supplica, mettendo le mani incrociate, davanti la mia faccia.
Sospiro rasseggnata. -Mi giuri che poi non mi rompi più le ovaie?- chiedo e lei mi si butta al collo.
-Oddio si.-urla ed il mio timpano muore, per la seconda volta.
Poveretto.


 


ALOAH.

Buona notte/Buongiorno/Buon pomeriggio/Buona sera. Dipende a che ora leggerete questo capitolo e se lo leggerete. lol
Allora, volevo ringraziarvi. Vi giuro, quando ho letto 'quattro' recensioni, ho iniziato a saltellare a destra e a sinistra kjhdbgsh.
Non pensavo vi avrebbe interessate ahahahah. lol
Eccovi il capitolo, non so perchè aggiornato, volevo aggiornare mercoledì. 
Ho visto il pc e mi sono detta 'perchè non aggiornare ora?'. c:
Non so più che dire. AHAHAHAHA.
Okay, la smetto.
Spero che questo capitolo vi piaccia. E' spuntato Louis e Cher andrà al concerto. Mi spiace, però, per quello che accadrà nei prossimi capitoli. ewe
Ora vado.
Un bacio, Aurora.




 

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Capitolo 3
*** Capitolo due. ***


Capitolo due.

 
-Mamma, io esco-urlo per farmi sentire e senza neppure ascoltare la risposta, mi sbatto la porta alle spalle.
Prendo il telefono e compongo il numero della mia migliore amica.
-Segreteria telefonica..-riaggancio sbuffando rumorosamente. Che palle.
Che può fare una ragazza, da sola, in giro? Shopping. 
No okay, il gelato è più buono, sks.
Mi incammino verso la gelateria più vicina ma un ragazzo attira la mia attenzione. Ha lo sguardo perso sul cellulare. 
Ha una chioma riccia. Agrotto le sopracciglia. Mi ricorda vagamente qualcuno. Sbuffo e senza neppure accorgemene, questo mi viene addosso e mi da una spallata. 
-Ragazzino, la possima volta gaurda la strada, non quel maledettissimo cellulare.- gli sbraito contro e finalmente alza lo sguardo, incastrando i suoi occhi verdi, nei miei. 
Arriccio il naso quando lo vedo tornare verso la mia direzione. Sbuffo rumorosamente.
-Scusami, non l'ho fatto a posta- sussurra facendomi un sorriso.
Ha le fossette, figo.
Lo guardo attentamente e mi soffermo sul suo volto. -Io ti conosco.- affermo sicura e il riccio scoppia a ridere.
-Davvero non sai come mi chiamo?-mi scherna e mi paralizzo sul posto.
Ma vaffanculo, tutti io. 
-Harry Styles.- affermo decisa.
Lo stronzo ha gli occhi più verdi dei miei. Perchè i suoi sono verde smeraldo ed i miei verde pistacchio? Che vita ingiusta. Doh.
-Uh, vuoi un autograffo, piccola?-sorride calorosamente ed io gli scoppio a ridere in faccia.
-Chiamami ancora piccola e puoi stare certo che al posto delle palle, puoi trovarti due noccioline.-inizio e lui sgrana gli occhi, mimando un 'aih' con le labbra.-Non voglio il tuo stupido autografo. Non sono una vostra fan.-sputo acida e detto questo,  mi giro, sperando di allontanarmi da lui il più presto possibile.
-Come sei acida.-mi urla.
-Tu mi ecciti il dito medio, coglione.-urlo di rimando, alzando il dito in questione e sento la sua risata, farsi più forte.
Uh che bello, ho incontrato il protagonista delle fantasie poco caste della mia migliore amica.

-Grazie Noah- faccio un occhilino al ragazzo dietro il bancone e lui mi sorride dolcemente.
-Di nulla Harris, torna a trovarmi per un altro gelato-mi saluta cordialmente.
Noah è un bellissimo ragazzo. Alto, occhi color cioccolato, capelli biondo cenere ma come per tutti i ragazzi perfetti ha un difetto, non gli piaccio io o meglio le ragazze in gemerale.
Appena uscita, sbatto contro un ragazzo, facendo andare il gelato sulla sua maglietta.
E che cazzo, ma le persone non si posso mettere un paio di occhiali quando escono? 
Alzo gli occhi e mi irrigidisco quando incontro gli occhi di Louis. Aiuto.
-Ma sei impazzita? Guarda dove vai, ragazzina-mi urla contro ed io spalanco gli occhi.
-Sai Tomlinson, se io fossi stata una tua fan, ci sarei rimasta di merda.- ringhio.-E poi dovresti fare tu attenzione, sfigato.-continuo gesticolando e lui mi guarda impassibile.
-Ma levati dai piedi.-dice tra i denti, spostandomi con più forza del previsto. 
Chi è questo e che ne ha fatto del mio migliore amico?
-Sei proprio uno stronzo-gli urlo contro.
-E tu sei isterica-sbotta.

-Non ti scorderai di me, vero?-gli chiedo, sorridenddo incerta.
-Io? Scordarmi di te? Mai-mi accarezza la guancia ed io mi fiondo tra le sue braccia.


-Ragazzina? Ti sei incantata? Lo so di essere bello, ma mo mi consumi-esclama divertito.
Mi risveglio dal mio stato di trance e scuoto la testa arrossendo.  -Senti, vaffanculo.- lo fulmino con lo sguardo e rientro nella gelateria.
-Noah, fammi un altro cono cioccolato e panna-richiamo il biondino che mi fa un sorriso.
-Quando ho detto di tornare a trovarmi, intendevo un altro giorno.-ridacchia e, pur essendo incazzata mi scappa un sorriso.
-Un coglione mi è venuto addosso ed il mio cono ha fatto poof- sospiro.
-Poof? Sul serio? Neanche le mie sorelle usano più questi termini- mi giro di scatto ed alzo gli occhi al cielo.
-E tu che ne sai? Non vedi 
Lottie, Felicite, Phoebe e Daisy da parecchio- esclamo scocciata ma poi spalanco la bocca per quello che ho detto.
-Conosci le mie sorelle?- domanda sorpreso ed io incasso il colpo, abbassando lo sguardo.
Già Boo, se è per questo conosco anche te.
Sospiro pesantemente e, dopo aver scoccato un'occhiata a Noah che mi porge il gelato, esco dalla gelateria.
'Io? Scordarmi di te? Mai'. Se certo, il cazzo non mi scorderà mai. Ma andasse a farsi fottere.
-Red aspetta, ti ho fatto una domanda-mi urla il castano dietro.
-Non chiamarmi 'Red'-sbuffo e lui mi sorride.
Prima fa l'acido e poi mi sorride. E' bipolare, io lo so. - Perchè no? Hai i capelli rossi.- sogghigna-E poi era il nome che usavo con la mia migliore amica.- 
Boom. Colpo al cuore
E' come se avessi ricevuto una secchiata d'acqua gelida, in piena faccia.
-Odio chi mi chiama 'Red', stop- lo ammonisco e lui alza le braccia al cielo.-No, non conosco le tue sorelle. Ne ho sentito parlare e so i loro nomi. Ora puoi anche lasciarmi sola.-continuo ma noto il suo sguardo insistente su di me.
-Sai, ti ho già vista da qualche parte-poggia una mano sotto il mento e sento il mio cuore battere all'impazzata. -Ma si, al suppermercato. Eri quel bocconcino sexy che mi ha fissato per dieci minuti.-sorride soddisfatto ed io inizio a fissare il vuoto.
Tanti anni d'amicizia buttati nel cesso.
-Senti, vaffanculo Tomlinson- esclamo iniziando a correre, letteralmente.

-Amici per sempre?-esclamò la rossa di appena nove anni, al bimbo di dieci.
-Amici per sempre.-sorrise e l'abbracció forte.  


Me lo avevi promesso, Louis.



 
ALOAH.
Buon pomeriggio, porcospini.
Oddio, è da quando ho finito di scrivere 'Solita stronza', che non vi chiamo così. aw.
Ma da oggi riprenderò, perchè i porcospini sono adorabili e voi siete l'amore, giuro.
Sei recensioni? Scherziamo? Oddio, sono felicissima kjfgbbchdxnm. 
Da quattro a sei. Piango e non solo per questo.
Grazie alle persone che hanno recensito (jcbvbxn), che hanno messo la storia tra 'preferite/seguite/ricordate'(hgbdhn) e a chi legge in silenzio.(djhgcbxdhns)
Oks, chi ha visto 'This is us'? Io sono andata ieri. Ho pianto come una cogliona e il bello è che anche se piangevo, ridevo e cantavo come una matta. aw
E' la febbre che mi fa sclerare, tranquille.
Già, tra quattro giorni inizia la scuola ed io ho la febbre. Se non si chiama culo questo?!
 La cosa divertente è che non ho ancora comprato nulla. Nessun diario, nessuna penna, nessun quaderno AHAHAHAHAHAHA. I feel like a panda. lol
Anyway, il nuovo album si chiama '
Midnight Memories'. Uscirà il giorno del mio onomastico jdhbvdbns. Una scusa per comprarlo? Mamma fammi un regalo, ma decido io. lol
Vabbè, sto divagando. Vi chiedo scusa per il rirardo.
Volevo aggiornare ieri, infatti lo avevo finito ed indovinate un po'? Si è cancellato. Che odio. Ho provato a riscriverlo ma si è spento il computer. Sono impazzita ed ho buttato tutto all'aria ahaha.
Ora devo andare. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento. (oddio, che paroloni)
Un bacio, Aurora.





 

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Capitolo 4
*** Capitolo tre. ***


Capitolo tre.

 
-Sei emozionata anche tu, quanto me?- mi urla nell'orecchio, Sun.
Giuro che le strapperò le corde vocali, un giorno di questi.
-Certo.- Borbotto ironicamente.
Sono felicissima di sentire cantare il gruppo del mio migliore amico, che non si è fatto sentire per tre lunghi anni e il lato bello della situazione? Lui non si ricorda un cazzo della sottoscritta, o meglio, non mi ha riconosciuta.
Ma si, sono emozionata, quanto è emozionante stare a scuola.
Ad un certo punto, il nero più totale mi accieca.
Ma che cazz? Come fa ad acciecarmi il buio?
Delle voci mi fanno sussultare e poi di nuovo la luce. Sono pazzi.
Che entrata del cazzo.
Il riccio, inizia a parlare ed ha lo stesso sorrisetto che aveva, quando ha parlato con me.
Ovviamente non ho detto alla mia migliore amica, che l'ho incontrato. Se glielo avessi detto, si sarebbe presa un colpo al  cuore.
Poi, se lei mi lascia per colpa di un infarto, io come faccio?
No che ora stia meglio, eh. Parliamoci chiaro. Sembra che stia avendo una crisi isterica.
Keep calm, sono cinque ragazzi, no la regina.
Mi guardo intorno disorientata per la canzone che stanno cantando.
'Tu hai quell'unica cosa'? Oh, sul serio? Chissà che cosa.
Noto con (dis)piacere che io sono l'unica con il trucco intatto. Che poi, trucco si fa per dire. Diciamo che Clio Make Up mi direbbe di aggiungere un po' di colore con del fondotinta e di dare un po' di luce alle mie labbra, con un lucido.
In realtà, è già assai se ricordo di mettere la matita.
La mia attenzione viene attirata dalla voce di Louis. 
No oddio, mi asciugo velocemente la lacrima e con mia sfortuna, Sun se ne accorge.
-Ah, ti ho beccata. Stai piangendo anche tu.- mi indica e scoppia a ridere.
Scuoto la testa. 'Rido per non piangere' ;perchè esiste questo detto se si possono fare due cose contemporaneamente?
La biondina, può.
-Non sto piangendo, mi è entrato qualcosa nell'occhio.-sibilo a denti stretti.
Si, un ricordo.
Lei scrolla le spalle e torna a cantare come una forsennata. 
Tutte cantano, tranne me.
Tranne me, tranne me, tranne me.
Con uno sbuffo, mi lascio andare sulla poltroncina, ed aspetto con estremo entiusiasmo la fine di questo strazio.

-Okay, ora che questo concerto è finito, possiamo benissimo tornare a casa-dico a denti stretti, massaggiandomi le tempie.
Aiutatemi, mi scoppia la testa.
-Ma io voglio aspettare che escano.- sbuffa ed io alzo gli occhi al cielo.
Eh no, no. Un altro incontro ravvicinato con un altro di loro, no.
-Va bene, fai come vuoi. Io torno a casa.-ringhio e me ne  vado.
-Dai Cher, rimani.-sento urlare il mio nome e, senza voltarmi, alzo il dito medio.
Lei mi aveva detto di portarla al concerto no di riaccompagnarla a casa, e che diamine.
Qualcosa mi colpisce la testa.
Qualcosa di freddo e bagnato.
No, non a me. Vi prego, non a me. Prima c'era il sole, porca ciufola. 
Cerco di coprirmi, malamente, con il cappuccio della felpa. Perchè piove ogni qual volta non ho un ombrello?
Questa si chiama sfiga.
-Ragazzina, sali.- sento urlare dietro di me.
Mi volto di scatto ed incontro due occhi color oro.
Ora spiegami, cosa ti ho fatto? Sono stata così cattiva? Ammettilo, lo stai facendo solo perchè ho lasciato Sun da sola.
-No grazie.-sorrido sforzatamente.
-Ma ti prenderai un accidenti.-dice aggrottando le sopracciglia.
-Stai tranquillo, Malik.-esclamo prontamente. -Un po' di pioggia non ha mai fatto male a nessuno.-continuo e vedo che gira la testa, all'interno del furgone.
Scrollo le spalle e mi rigiro. Devo tornare a casa.
Mi sento prendere per un braccio e qualcuno mi ri-volta.
Ma che cazz?
Zayn passione eroe del momento pt.2
-Vieni, non ti mangiamo.- dice e senza darmi il tempo di ribattere, mi trascina nel furgoncino.
Quando Dio distribuiva un po' di fortuna, io non esistevo ancora.
Mi siedo davanti Niall, che mi sorride calorosamente. Ma ha una paralisi facciale? Ricambio il sorriso, titubante.
-Ciao.- ammicca nella mia direzione, Liam.
Gli faccio un cenno con il capo e volto lo sguardo verso il finestrino. 
Una gocciolina, due goccioline, tre goccioline, quattr..
-Allora red, dove abiti?- chiede Louis.
Mh, se io gli dico dove abito si ricorderà di me?
-Se te lo dico, poi dovrei ucciderti.- borbotto incastrando i miei occhi nei suoi.
Qualcuno ridacchia ed io alzo gli occhi al cielo. 
Questi ragazzi ridono per ogni cosa.
-Come ti portiamo a casa tua se non ci dici dove abiti?- aggrotta le sopracciglia. 
Sai benissimo dove abito, stronzo. -Non ve l'ho chiesto io il passaggio.- dico a denti stretti e lui mi fulmina con lo sguardo.
Se gli sguardi potessero uccidere io ora sarei morta.
-Okay, dato che non vuoi dirci dove abiti-puoi andarci benissimo da sola.-ti portiamo a casa mia.-esclama sorridendo soddisfatto.
Ma allora vuoi esplodere! Io spaca botilia amazo familia, prendo coltelo talio piselo.

-Bene, questa è casa mia-esclama sorridente il castano.
Io ricordo la casa dove viveva con i suoi genitori. C'erano foto sue da piccolo, con le sorelline, poi c'era un'adorabile foto di famiglia ed alcune foto mie e sue.
-Sei bagnata, vieni di sopra.- continua ed io annuisco, guardandomi intorno.
Con la coda dell'occhio vedo gli latri seguirci e arriccio il naso.
-No, voi aspettate qua.- scoppia a ridere, Louis.
Mi ricordo quando da piccolo rideva per ogni cosa, anche la più stupida.  Buttava la testa all'indietro e i capelli lisci si spostavano da tutte le parti.
Apriva la bocca e batteva le mani davanti a se. 
Non è cambiato molto.
-Questa è la mia stanza-dice entrando in una stanza e mi fa un sorriso malizioso.
Faccio una smorfia ed arriccio le labbra. 
-Okay, dammi una felpa pulita.-borbotto e lui annuisce.
-Allora, come ti chiami?- rompe il silenzio, porgendomi l'indumento chiesto.
Gertrude. Come vuoi che mi chiami?
E mo dove mi cambio?
-Non è che per caso ti va di uscire? Sai, devo cambiarmi- esclamo ironica e le sue guance si colorano di rosso. 
Non dovrei essere io ad imbarazzarmi? Bah.
-Vai in quel bagno.- sospira indicandomi una porta. Annuisco lentamente.
La raggiungo e mi ci fiondo dentro, chiudendo a chiave. Non si sa mai.
Mi tolgo velocemente la mia felpa, per poi indossare quella del castano. Aspiro avidamente il suo profumo. Mi è mancato da morire.
E penssare che a casa, ci sono a migliaia di sue felpe. Beh, un'altra non farà la differenza.
Esco dal bagno e lo trovo seduto sul letto a una piazza e mezzo. 
Lo voglio anche io un letto così.
-Allora, come ti chiami?- richiede ed io vado in panico. E se glielo dico?
Tentar non nuoce.
-Cher Harris.- ammicco nella sua direzione e lo vedo diventare pallido. Oddio, ora mi sviene.
-Scusa, non ho capito. Puoi ripetere?- deglutisce a vuoto ed io serro i pugni.
Amplifon.
-Cher.Harris.-scandisco bene, tutte le lettere.

-Cher?-esce dalle sue labbra in una maniera così delicata, che la rabbia aumenta sempre di più.
-Già pezzo di idiota, chi vuoi che sia? Un umpa lumpa che balla il pulcino Pio?- sbotto e le lacrime scendono veloci e pesanti.
-E' passato così tanto tempo-esordisce ed io cerco di rimanere calma. 
Devo riuscirci.
-Chissà per colpa di chi, Tomlinson-sputo velenosa e con la manica della felpa mi asciugo il volto, ormai bagnato. -Fottiti- continuo e detto questo mi
incammino lontano da quella stanza, da quella casa.
Lo odio.


 
AIUTO. :) MI. :) SENTO. :) MALE. :)
Oddio, dicono che verso il diciannove settembre usciranno le date e poi i biglietti.
Oddio, non ho nemmeno un euro in tasca. Come farò?
Semplice, neanche quest anno andrò al cncerto dei miei idoli. Stesse lacrime, stesso umore, stessa voglia di uscire pari a zero.
Vabby, non voglio deprimermi. Alla fine era solo una voce, ma il twet di Harreh non è che mi fa stare più tranquilla.
Scusate se non ho aggiornato ieri e se ho aggiornato a quest'ora.
Appena arrivata da scuola mi sono messa a dormire e mi sono svegliata alle 19.00. Ho dovuto studiare, ho cenato ed ora eccovi il capitolo.
Spero di averlo reso lunghino. *incrocia le dita*.
Cher svela la sua identità. Zayn fa l'eroe del momento, aw.
Anyway, omg grazie per le recensioni. Siete ckjxbzsnms *^*
Ora vado a nanna, noche.
Questo è il mio ask, se vi va di chiedermi qualcosa. 
http://ask.fm/Aurry 
Un bacio, Aurora.








 

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