Due bellissimi intrusi nella mia vita.

di Amy_Story
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Questa sono io ***
Capitolo 2: *** Quando il Destino ti gioca brutti scherzi ***
Capitolo 3: *** Black and White ***
Capitolo 4: *** Come dei Cani ***
Capitolo 5: *** Solo un'amica. ***



Capitolo 1
*** Prologo: Questa sono io ***


Sono una ragazza come tante altre.Ho 14 anni e devo fare la prima superiore al liceo artistico.Sono alta , magra, con lunghi capelli nero corvino e dei grandi e luminosi occhi verdi.Mi piace la musica, lo shopping e i bei ragazzi.I miei hobby sono leggere, suonare il piano e sopratutto dipingere.Ho un caratteraccio terribile, sono testarda e permalosa e odio quando la gente pensa di avere ragione ma non ce l'ha.Ho dei fantastici amici.Mia , la mia migliore amica dalle scuole medie, bella , indipendente e scatenata.Rita, una grande patita della tranquillità e della ragione. Le piace ascoltare la natura ed è una specie di figlia dei fiori.E infine ce lui, il bellissimo e affascinante Peter.Siamo diventati amici in 2 media , quando lui si è trasferito in Canada dalla Virginia.Mi sono innamorata ha prima vista.Oltre a questo ho una bella villetta a tre piani e la mia stanza e in soffitta proprio dove la volevo io.Non mi disturbano, posso guardare le stelle di notte ed è grande e spaziosa.Ho una madre rompiscatole, un padrino che crede che tutto si compra con i soldi e un fratellastro che va all'università. Insomma la mia vita è tipica di una normale ragazza America.L'unica cosa di non Americano qui è il mio nome. Sakura. Già il mio nome è un nome giapponese.Dietro al mio nome si cela una grande storia.Per farla breve e non annoiarvi ecco un riassunto.
Mia madre è incinta.Mio padre l'ha abbandonata.Sta lavorando in un ristorante giapponese e mentre sta per inciampare Clark, il mio padrino, la salva.Il nome del ristorante era "Una mangiata da Sakura".Ecco la storia del mio nome.
Se volete sapere tutto nei minimi particolari vi consiglio di venire a casa mia.Appena vi sedete e chiedete perché ho quel nome ecco che parte la ruota. All'inizio può essere interessante, ma sapete ascoltarla tutti i giorni per 14 anni rende la cosa un po più stressante.E non importa se le dici che hai degli impegni o che devi andare al bagno.Lei ti intrappola su una poltrona con lo sguardo e non smette di parlare fin che non finisce.E credetemi quando inizia e meglio non essere nei paraggi se volete tornare nella vostra camera entro il mese successivo. Ma non preoccupatevi non sono solo io ad essere torturata.Ogni venerdì della settimana, quando il club della lettura di mamma si riunisce, oltre a leggere i libri si raccontano le storie.Come vi potete immaginare quella di mia madre è sempre la stessa, e anche le altre partecipanti sembrano piuttosto disperate quando lei comincia.
Questo è il fardello che mi porto dietro da 14 lunghi  anni.E non solo per il fatto che mi prendevano in giro per il nome , ma anche perchè era più tosto facile inventare nomignoli assurdi che però mi facevano male.Un esempio di come mi chiamavano:Sa-kulo - Sakulenta e altri che ho completamente rimosso dal mio cervello.Questo , possiamo chiamarlo, "Esercizio di Nomignoleria" ha avuto più o meno fine in 1 media, quando ho incontrato le mie due grandi amiche.E da li poi via con il divertimento, feste, ragazzi e shopping.Poi è arrivato lui.Peter.All'inizio della seconda media è entrato in classe con tutto il suo splendore e con una voce calda e sensuale ha detto: "Ciao a tutti io sono Peter Falkner, spero di fare amicizia con tutti voi".A quelle parole mi sono sciolta.Era bello, intelligente e molto dotato per lo sport.Un ragazzo perfetto.In pochissimo tempo divenne l'idolo di tutte le ragazze della scuola.Io gli volevo parlare ma era , come dire, INAVVICINABILE.Ho persino create delle strategie con Mia e Rita.Tutte, come sospettate, miseramente fallite.Poi un giorno il destino a deciso di giocare al mio favore.Ero finita in coppia con Peter per la ricerca di scienze.E gli sono cominciati i preparativi, per essere più bella , per una stanza pulita e altre cose di questo tipo.Vi chiedere perchè?Semplice, perchè lui voleva venire da me, alle 4 di Domenica pomeriggio.
*FLASHBACK*
Era domenica, io ero pronta, la mia stanza era pronta, i miei libri erano pronti, la mia autostima era pronta, la torta alla panna era pronta.I parenti... erano tutto meno che pronti.Cosa cavolo ci facevano ancora  in casa. Perché non erano già in viaggio verso la casa del nonno.Si rendono almeno conto di potermi rovinare?! (So che cosa vi state chiedendo:Ha solo 13 anni e la lasciano da sola in casa? Ebbene, la risposta è SI.Mia madre si fida molto di me e sa che so badare a me stessa.E poi ragazzi non vanno mica in Italia, stanno solo facendo la visita al nonno e che è più o meno 3 ore da qui)
-Ciao tesoro- mi dice mamma con la tranquillità di una mummia egizia sepolta nelle profondità più inesplorate della terra ,che sta per di più guardando un documentario sulle evoluzioni delle farfalle.
- Mammina cara , che cosa CAVOLO STAI FACENDO ANCORA QUI!- le urlo senza ritegno fregandomene del vicino rompi balle che sta tutto il giorno a sgridare gli altri o perché la tv e troppo alta o perché l'erba e troppo secca.
-Sto guardando se ce tutto e sto aspettando che Clark sia pronto- usa la stessa tranquillità di prima.
Credo che lei non si renda conto che adesso qui sta per arrivare un ragazzo bellissimo, che deve fare scienze con me.E che io sia innamorata di lui, be... di questo e meglio che non se ne renda conto altrimenti si metterebbe, di nuovo , a fare il discorso che sono troppo piccola e certe cavolate varie.
-Tesoro andiamo sono pronto- grida Clark vicino alla porta di uscita.Mia madre si alza e mi da una lista lunga un metro di cose che devo fare e che non devo.Poi prende i suoi bagagli e esce fuori.Io faccio un sospiro di sollievo. Poi pero sento la chiave nella serratura.Che cosa ce adesso , aciderbolina.
-Mi sono dimenticata il cellulare- mi dice.Io alla velocità della luce vado in camera sua, prendo il telefono dal comodino e glielo do prima che ci ripensi e non parta più.Lei si ferma comunque sulla porta e comincia la ramanzina.
-Ah si , tesoro ricordati di spegnere la luce, di dare da mangiare ai pesci e al cane e di fare il bucato- Io non la sopporto più , cosa crede di parlare con una poppante.
-Si si certo - le rispondo spingendola fuori poi chiudo la porta ed da fuori la sento urlare qualcosa tipo "dai da bere alle piante" o roba simile.Per grazia di Udino se ne andata finalmente.
Sento suonare il campanello, controllo fuori e non vedo la macchina di mamma.Questo significa che non è lei.Ho visto tantissime volte scene come questa: La figlia manda fuori i genitori che rientrano varie volte ma quando suona il campanello e lei pensa che sono ancora loro si trova a gridare alla faccia del suo ragazzo o di quello che gli piace.Io non ci cascherò mai, MAI, uahahahahahahaha.E dopo le mie solite risate interiori apro la porta e spiaccico in faccia a Peter un "Ciao" caldo e sensuale.Lui mi fa un "Ehi come va?" e entra in casa.
Sono le 5 e siamo nella mia stanza a studiare.Perlomeno lui studia e io mi limito a fissare quei bellissimi riccioli neri e quei grandi occhi grigi.
-Quindi , in conclusione.....- In conclusione, Peter sei magnifico.
-Allora hai capito tutto?- Oh si ho capito quanto sei affascinante, persino quel neo che hai sulla guancia sinistra e affascinante.
-Sakura ci sei?- eh? Stava parlando con me?
-I-io si si ci sono.Che cosa stavamo dicendo- lo vidi sorridere leggermente.
-Che ce?- gli chiedo perplessa.E cosi carino quando sorride.
-E solo che sei buffissima.Abbiamo finito e tu sembri una che si è appena accorta di essere in un centro termale invece di un supermercato.- e scoppia in una risata mentre io arrossisco come un pomodoro per la vergogna.Il silenzio viene interrotto da un fragoroso "grgrmmmgrsgrg" e io divento sempre più rossa.
-Vedo che hai fame.Ci facciamo uno spuntino?
-Si certo , vado a prendere la torta e faccio il tè se ti va.
-Si mi piace molto il tè grazie.-Io mi alzo e vado a preparare tutto.Certo che non poteva andare peggio, come si fa a fare uno dopo l'altra delle figure di merda.Prendo il vassoio e ci metto sopra due fette di torta alla panna e due tazze di tè alla lavanda.Una specialità di mia madre.Si lei ha un negozio di erboristeria.Appena entro in stanza guardo il tavolo ma di Peter nemmeno traccia.Come ha fatto ha uscire di casa non me ne sono nemmeno accorta.
-Fico- sento una voce che vine dall'altra parte del soffitto. Mi avvicino e girando il muro che separa il mio letto dal resto della camera vedo lui che sta guardando i miei disegni appesi al muro.Poi si accorge di me e esclama.
-Sono grandiosi, non sapevo che anche a te piacesse disegnare e sei anche molto brava- mi aveva colpito quel "anche a te" cosa vuol dire? Anche lui ha questa passione?
-Lo sai anche io adoro dipingere e disegnare a matita e infatti vorrei entrare nel nuovo istituto d'arte della nostra città- Wow.Peter Falkner adora disegnare, e vorrebbe entrare nel nuovo istituto d'arte , proprio come me.La mia faccia in quel momento doveva essere un misto di gioia, speranze e sorpresa e doveva essere anche parecchio strana perche Peter si mise a ridere.
-Sei proprio buffa sai?- già lo so , lo so me lo dicono tutti.Ma detto da lui suona come "Ti voglio sposare, portare in luna di miele , darti due figli di nome Greyce e Styart e morire in pace.Amen".La mia fantasia era alle stelle.Ma sono riuscita comunque a dire.
-Si mi piace disegnare e anche io voglio entrare a quel liceo- ero penosa, sono  sicura che non ha capito un'acca di quello che ho buffonchiato. Ma mi ha sorpreso dicendo.
-Allora saremo nella stessa scuola, mitico.- ma lui è il mio angelo *-*.Dove sei stato fino ad adesso Peter Falkner.
Il resto della giornata era trascorsa tra la torta alla panna e fragole, il parlare di arte e tra i cd dei Pink Floyd, dei Queen e dei Nirvana.Si avevamo anche gli stessi gusti musicale .Pazzesco
Verso le 8 lui doveva andare via e cosi lo accompagnato  fino alla fermata che stava letteralmente dall'altra parte della strada.
-Allora ci vediamo domani- mi dice lui con quel suo fascino particolare che per me e come miele per le api.
-Si, ci vediamo-gli dico e poi mi giro per andarmene.
-Sakura aspetta- io mi giro tutta luccicante in faccia e gli chiedo - Siiii! 
-Volevo chiederti se qualche volta ti piacerebbe venire a sentire la musica con me al negozio di cd davanti alla stazione ai presente "Beta Music".Sai mi piace la tua compagnia e spero che diventeremo dei buoni amici.Poi portare anche Mia e Rita se ti va.- e sprigiona di nuovo quel suo sorriso da 32 denti come solo lui sa fare.
-Certo...l-lo spero anche io.Ci vediamo.- li dico e mentre il ragazzo dei miei sogni sale sull'autobus io mi dirigo verso casa tutta sorridente.
*FINEFLASHBACK*
Le cose andarono cosi.Noi quattro dopo siamo diventati inseparabili, migliori amici a vita.Io non mi sono più dichiarata per non rovinare il nostro rapporto.E tutti e 4 decidemmo di entrare al liceo d'arte.
La mia vita è perfetta  e mi piace cosi com'è. Peccato che il destino la pensi diversamente , infatti una brutta sorpresa mi attendeva.Dopo la serata con i miei amici avrei ricevuto una notizia a dir poco clamorosa.E nel senso negativo.                                                                  * * *
NEL CAPITOLO SUCCESSIVO
IO:Mamma cosa significa questa storia.Non vorrai veramente farmi questo?
                                                                  * * *
Mamma: questa e la vostra nuova casa .Prego accomodatevi
                                                                     * * *
Pers.Misterioso: Certo che sei davvero carina ma troppo sgorbutica per i miei gusti.
 
ANGOLO DELL'AUTRICE.
Ciao a tutti.Questa e la prima storia DAVVERO romantica che scrivo.Spero che il prologo vi piaccia.Ho intenzione di sviluppare bene la trama e dare dei colpi di scena e robe varie. GRaziea tutti quelli che hanno deciso di leggere la mia storia.La composizione della scuola e quella italiana perche non so proprio se in america ci siano le 3 anni di medie 35 di superiori e cose varie quindi ho deciso di fare cosi.Per quanto riguarda il nome della protagonista ho deciso che sia giapponese perche mi piace il giappone e poi perche volevo darle un tocco di strambo e di insolito, insomma.Spero che gradirete la storia e vi prego di recensire, anche con negatività che non guasta visto che aiuta a migliorare.Ditemi anche se trovate qualche errore di ortografia, perchè non essendo italiana potrei anche sbagliare.
Ciao e alla prossima.

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Capitolo 2
*** Quando il Destino ti gioca brutti scherzi ***


Sono più o meno le 9 e mezza del mattino e mi sono appena svegliata. A giudicare dal messaggio che mi ha mandato ieri Mia per facebook, ho esattamente un'ora per prepararmi e uscire di casa.Dobbiamo andare a comprare i biglietti per il concerto dei Green day.Noi quattro ne andiamo letteralmente pazzi.Sono dei geni per la miseriaccia. Ok tralasciando mia madre che non smetteva più di pulire, non l'avevo mai vista cosi ma chi deve venire la regina d' inghilterra? E il mio patrigno che faceva telefonate a destra e a sinistra gridando frasi del tipo: "No , non si preoccupi nessun disturbo"-"E qui vicino, basta prendere l'autobus e se non va bene gli accompagno io".Devono essere come al solito delle sue robe di colloqui ecc.
Va be tralasciando tutto questo sono riuscita a prepararmi.Visto che fa ancora caldo, manca una settimana all'inizio della scuola quelli si che saranno giorni freddi, mi sono messa una maglietta senza maniche grigia con dei pantaloncini corti neri a strisce blu e ballerine dello stesso colore della borsetta.Nera.Ho mangiato al volo un pezzetto di crostata e sono corsa via salutando la mamma, che stava sopra con i piedi sopra il mobile della sala cercando di spolverare la parete superiore,con un "Ti voglio bene".
                                                                                 * * * 
Sono piu o meno venti minuti che aspetto le mie amiche e Peter davanti alla stazione  e di loro nemmeno l'ombra.Mi potevo aspettare un ritardo dalle ragazze ma Peter, cosa gli era successo?Nel tentativo di passare il tempo mi sono presa una lattina di coca-cola dal distributore.Peccato che cercando di aprirlo ho rovesciato meta del contenuto su una camicetta hawaiana di un tizio sulla 30 che passava di li.Era davvero spaventoso, con una certa faccia da criminale, una barba e degli occhiali da sole scuri, non mi sorprenderebbe se adesso si mette a gridare e inveire contro di me.
-Oh , scusami mi dispiace non ti avevo vista piccola- Eh? Cosa? Chi ha parlato?Di chi era quella vocina stridula e dolce?
-Ti sei fatta male?-è stato lui a parlare ma sul serio?
-No no, non è niente mi scusi lei le ho macchiato la maglietta-mi sono affrettata a dire rimanendo imbarazzata da quella scena assurda.
-A questa?!- dice guardando la maglietta con una grande macchia scusa sopra- Non preoccuparti si puo pulire, davvero non &è grave; niente- aggiunge sorridendo calorosamente.
Ma che persona gentile e onesta.
-Mike non dovresti essere cosi gentile con queste mocciose .E poi quella maglia costa un botto , ma pensa che quella non te la riuscirebbe a ripagare nemmeno in un milione di anni- dice una voce sgorbutica alle mie spalle e la mia faccia da serena e calma diventa una macchina assassina.
-Tu brutto idiota senza cuore come ti permet...ti...- mi ero girata per gridare in faccia a quello stupido cosa pensavo ma quando mi sono girata ho visto, come dire, una visione celestiale.Biondo, alto, magro ma abbastanza muscoloso.Da profondi occhi magnetici color grigio pallido da cui non riuscivo a staccare lo sguardo.Ma chi è e dove e stato fino ad oggi.Mi stavo sciogliendo e sono diventata rossissima in viso.Aveva dei vestiti alla moda. Una maglietta dei Nirvana, ha i miei gusti musicali,  dei jeans molto strappati e una giacca di pelle nera. All'orecchio sinistro aveva due orecchini, uno d'oro l'altro d'argento, a forma di teschio.
-Guarda come sei  arrossita cos'è amore a prima vista? Ma non illuderti con me non hai speranze- mi dice con un ghigno perverso mentre mi mette una mano sopra la guancia arrossita.In quel momento l'ammirazione che ho privato fino a poco fa si è trasformata in crudele vendetta.La mia faccia è diventata nera e i miei cappelli fluttuavano nell'aria come serpenti.Almeno quello era il modo in cui descriveva i miei momenti di rabbia Rita.
-Senti tu , ragazzino perverso e stupido, prova solo un'altra volta a toccarmi o a dirmi cose del genere.E  ti riduco in un cumulo di cenere senza valore- gli sussurrai all'orecchio con due occhi da demonio.
-Oh che paura mamma santa- si mette lui a fare la scena di una ragazzina impaurita poi mi prende il mento con la mano e lo alza dicendo - A guardarti meglio...Certo che sei davvero carina- mi dice poi lasciandomi aggiunge- ma troppo sgorbutica per i miei gusti.
-Tu brutto...- stavo per continuare ma quello non mi stava nemmeno a sentire.
-Andiamo Mike devo ancora ambientarmi nella città - poi si ferma e si gira di nuovo verso di me - Tanto per la cronaca io mi chiamo Nathan , tesoro- e poi va via ridendo di gusto.
Lo odio!!Lo odio!!!Giuro che se lo rivedo lo spedisco direttamente sulla Luna senza nemmeno il francobollo.Idiota.Odio i ragazzi come lui.Si credono chissà chi ma poi sono dei viscidi vermetti.Stavo ancora facendo ribollire la mia rabbia quando finalmente sono arrivati. Alelluia , Alelluia. Che qualcuno suoni le campane.
-Scusa Saky- lo so è stupido ma è l'unico abbreviamento del mio nome decente - abbiamo avuto un contrattempo e Peter ha detto che non puo venire perche ha degli allenamenti extra di basket- poi Mia mi guarda stranita e dice-  è successo qualcosa mi sembri strana.
Poi arriva Rita con la sua immensa calma e la sua intelligentissima mente e dice-  a giudicare dalla coca-cola rovesciata, dalla tua faccia arrabbiata e da quel ragazzo carino che abbiamo visto allontanarsi da te poco fa , hai avuto un brutto incidente- questa ragazza mi fa paura, riesce a dire le cose identiche precise guardando solo qualche oggetto.
-Indovinato- risposi sospirando è racconto tutto a raffica alle mie amiche.
                                                                                 * * *
Sono tornata stanca morta a casa verso le 20.Avevamo aspettato piu di due ore davanti al negozio per comprare i biglietti e quando toccava a noi l'unica cosa che abbiamo preso è stata una frase del tipo:"Mi spiace signorine ma i biglietti son tutti esauriti".Dopo aver passato il resto del tempo in giro per la città in cerca di biglietti siamo tornate a casa con un pugno di mosche.La nostra unica speranza adesso è Peter che deve andare fuori città con il padre e forse riuscirà a recuperare 4 preziosissimi pezzi di carta che ci permetteranno  di andare a vedere i fantastici Green Day.Quando stavo per aprire la porta questa si è spalancata e da gli è uscito uno stormo di uomini in nero con occhiali da sole  e con una cuffietta sull'orecchio destro.Santa trinità ma dove siamo in Man in Black?Poi dopo che questi si sono messi in fila davanti all'ingresso sono usciti due coppie di signori un po piu vecchi dei miei che stavano salutando mia madre è Clark.Saranno di nuovo dei importanti clienti di lavoro e *barbate simili.Subito dopo che se ne sono andati sono entrata in casa.Sembrava di essere in un palazzo di specchi tutti luccicava e splendeva.Ma sinceramente io in questo momento pensavo solo al mio morbido lettino.Ma evidentemente questo non era nei piani di mia madre.Infatti.
-Tesoro ti dobbiamo parlare- ecco addio pisoli e addio lettuccio.
-Lo so mamma e qualcosa che riguarda il lavoro di Clark scommetto. Cos'è dovete di nuovo andare in qualche parte del mondo per negoziare oppure trasferirvi per qualche giorno a san Francisco come l'altra volta?-le dissi con una faccia evidentemente stanca e scocciata ma lei sembrava essere cieca perche ha continuato a parlare.
-No cara niente di tutto questo.Hai visto le due coppie di prima vero?- annui con la testa.L'intero vicinato se n'era accorto con tutte quelle limusin.-Be vedi quelli erano i superiori di Clark con le loro mogli e ci hanno chiesto un piccolo favore.-si è messa a sorridere.
-Dai spara cosa vogliono- chiesi ormai stufa di quel suo modo lento di parlare.
-Loro dovrebbero partire per un viaggio d'affari e i loro figli appena arrivati in città si devono trasferire nella nuova scuola e per non farli vivere da soli vorrebbero che noi gli ospitassimo per il tempo necessario al loro ritorno.- diceva sempre mantenendo quel suo passo lento.
-Ok , dimmi quanti sono 3 mocciosi delle elementari.Oppure bambini delle prime medie?-Le chiesi snervata
-Ecco si sarebbe il figlio del signor Appelfield e il figlio del signor Jonson, vanno nel tuo stesso liceo e hanno un anno piu di te- l'ha detto talmente veloce questa volta che ho temuto di aver frainteso le cose.
-Cosa! Loro verranno nel mio liceo e anno un anno piu di me? E sono 2, 2 ragazzi?-Chiesi in cerca di conferma.
-S-si-mi disse lei timorosa alla mia reazione.
-Mamma cos'è questa storia non vorrai veramente farmi questo?- le chiesi supplichevole.
-Mi dispiace ma questo e per il bene della carriera di Clark e io ho deciso di accettare punto- mi disse decisa e ferma.No , ma perche proprio a me.Chi cavolo gli voleva questi due tizzi tra i piedi adesso.Uffa.
Restai in camera mia per il resto della serata.Non sono nemmeno scesa a mangiare e mi è venuta un po la voglia di piangere.Se solo Stephen , il mio fratellastro, fosse qui saprebbe convincere suo padre.Piansi per un po non saprei per cosa, forse per la notizia, forse perche non c'era il mio caro fratellastro o forse perche non riuscivo a dire a Peter che lo amo.Ma comunque mi sfogai e mi addormentai.
                                                                                    * * *                                 
Driin-Driin
Ho dormito pochissimo e la sveglia non aiuta per niente , ma e meglio che mi prepari se voglio andare a vedere se Peter ha recuperato i biglietti.Mi lavo, mi vesto e scendo giù per fare colazione.Mia madre è già in cucina hai fornelli mentre Clark sta leggendo il giornale seduto a tavola.Mentre passo davanti all'entrata suona il campanello, chi puo essere a quest'ora?.Sento mia madre che grida "Devono essere loro, apri Sakura".Ah quindi sono i due inquilini.A noi due stranieri.Apro la porta e quasi cado.No vi prego ditemi che è uno scherzo, è una candy camera vero?Mi stanno tutti prendendo per il culo.
-Ohuohuohu ma guarda qua chi si rivede, pazzesco- davanti ai miei occhi compare la figura di quel odiato tizio della stazione, di quel biondino idiota, di quel Nathan.
Sento mia madre che corre all'ingresso e vedendoli dice- questa e la vostra nuova casa.Prego accomodatevi- e qell' idiota biondo entra.Io penso di poter svenire.Vedo delle luci, colorare e i muti che si muovono.Poi prima del buio totale ricordo solo due mani forti e calde che mi prendevano al volo.                                
 
 
 
ANGOLO DELL'AUTRICE:
Buonasera signori.Be piu che sera direi giorno visto che sono le 2:41.Lo so sono pazza a rimanere sveglia fino a questa ora, infatti sono un mezzo tra un fantasma e uno zombie.Ma tralasciando questi dettagli ho finito il secondo capitolo e spero che vi piaccia.Sono rimasta sveglia per scriverlo perche mi era venuta sta idea del ragazzo biondo e per non dimenticarla decisi di mettermi subito a lavoro.Grazie a tutti quelli che hanno letto IL PROLOGO,e a tutti quelli che seguiranno la mia storia.
Spero che vi piaccia questo nuovo pezzetto della mia storia.Alla prossima
PS:Le parole segnate con un * sono parole di mia invenzione che nella maggioranza dei casi indicano stati d'animo come l'annoiato, il "Che barba" e cose simili XD

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Capitolo 3
*** Black and White ***


Oddio, ho un mal di testa terribile.Mi sono alzata e mi sono ritrovata nella mia stanza.Menomale era solo un brutto sogno.
Ho sognato che nella mia casa venivano a vivere due ragazzi uno dei quali era quel biondino idiota incontrato alla stazione.Se fosse  vero penso che scapperei di casa.Non posso permettere che due estranei invadano la mia tranquillità sopratutto se uno dei due e quel, quel...
-Ah vedo che la bella addormentata si è finalmente svegliata-
No, quella voce! Non può essere.Mi sono girata e ho visto, Nathan. Era appoggiata alla porta con una mano e l'altra la poggiava sul suo fianco.Mamma quanto e bello!Ma che cavolo dico , bello un corno.  Oh santa pazienza ma perche? Mi sono sbattuta la mano sulla fronte , però mi sa che l'ho fatto troppo forte e infatti ci ho lasciato un segno.
-Ahio- commentai massaggiandomi la fronte.
-Tua madre è andata a fare la spesa per la cena, mentre tuo padre è in riunione con i miei.Cosi sono venuto a controllare.Non pensavo che vedermi ti facesse questo effetto devi essere proprio cotta.
Disse avvicinandosi a me e sedendosi sul mio letto.
-Non farti illusioni sono svenuta solo per il fatto che non ho dormito bene, e comunque...-
 Non ho fatto in tempo a finire che lui mi ha scostato qualche ciocca dalla fronte e mi ha baciata delicatamente sulla parte rossa.Ma che dolce.Le sue labbra sono cosi morbide.No, no no. Sakura smettila di fare questi pensieri.Sono diventata tutta rossa, mi sentivo tutto il corpo pervadere dai brividi, brividi di piacere.Non riuscivo a muovermi e lo guardavo dritto negli occhi. Quei bellissimi occhi grigi metallo.Sembravano come una calamita per me.Poi senti entrare qualcuno dalla porta di casa e pensai che fosse mia madre, cosi lo spinto all'indietro e mi sono precepitata giù dalle scale.
Peccato che non fosse mia madre, infatti a furia di correre andai a sbattere contro il petto di qualcuno.Un petto famigliare ma nello stesso tempo estraneo.Mi alzai e vidi un bellissimo ragazzo dai  capelli nocciola e occhi neri come l'ossidiana.Aveva dei bei lineamenti del viso e mani robuste e muscolose ma dal tocco candido e dolce.
-Va tutto bene?- Mi chiese.
Mamma che voce.Sembra appena uscito da un film.Sarà lui l'altro inquilino.Be se è cosi allora non ce nessun problema lui qui può restare anche fino all'università. Non riuscivo a non guardare quegli occhi cosi scuri e profondi  e quel sorriso quasi malinconico.
-Si...si va tutto benissimo- dissi strambita senza staccarmi dal guardarlo.
-Io sono Samuel, puoi chiamarmi Sam-mi disse gentilmente.
Mi sono quasi sciolta.Ma risposi comunque, anche se temevo che il mio nome fosse troppo brutto per piacerli ma tentai comunque.
-Io mi chiamo Sakura- dissi arrossendo molto e abbassando la testa.Ma lui mi sorprese e disse.
-E un nome Giapponese vero?Io adoro il Giappone e tutto ciò che lo riguarda.- esclama sorridento allegramente.
-D-davvero- ne rimasi letteralmente incantata.
Finalmente qualcuno a cui piaceva il mio nome.Non pensavo di doverlo mai dire ma "Mamma grazie per il nome che mi hai dato".Ci stavamo ancora fissando poi però fummo interrotti dal tossire di qualcuno.Sulle scale c'era Nathan che ci guardava con aria, quasi arrabbiata.
-Sam non dare troppa confidenza a quella mocciosa ha un caratteraccio del diavolo- disse ghignando.
Ma quanto lo odio.Non esitai a rispondere dopo che ci siamo rialzati dal pavimento.
-Ma guarda chi parla il signor: "Non innamorarti di me sono troppo bello persino per i tuoi sogni"- feci una voce rocca e una posa da modello imitandolo in tutto e per tutto poi aggiunsi - tsk , ma per favore , se tu sei bello allora io sono la figlia di Whashington. E adesso ti rivelo una cosa. Non sono sua figlia, quindi fai due più due.- gli dissi facendo una linguaccia e andandomene in cucina.Lo sento imprecare contro di me mentre Sam ride di gusto a quello che ho detto.Devo esserli simpatica , evviva.
Mia madre rientra dopo circa dieci minuti e si mette a preparare la cena mentre Sam e Nathan sistemano le valige. Le loro stanze sono proprio sotto la mia, al secondo piano.Non mi va di mangiare a tavola con loro però non ho scelta cosi per avere più conforto chiedo a mia madre se posso invitare i miei amici.Lei acconsente a patto che rimetta in ordine la mia stanza.Che palle.E va bene ne vale la pena.
Chiamo tutti i miei amici però Rita non può venire perché ha una gita con i suoi genitori.Peter ha un ritiro con i suoi compagni di basket, solo Mia è libera.Mi va bene comunque,almeno ho qualcuno che mi sostiene qui.
Arriva verso mezzogiorno.Come sempre con un sacco di roba.Vestiti , trucchi e una borsa intera di giornali di moda.Non se ne separa mai , santo cielo.La porto subito in camera mia, peccato che durante il tragitto facciamo un brutto incontro. Nathan esce dal bagno con solo i pantaloni , tutto bagnato e con un asciugamano in testa.
-Oh, hai delle visite mocciosa- mi dice sorridendo.Oddio che muscoli e poi l'acqua che gli scende lungo il perimetro del corpo lo rende cosi sexy.Guardo Mia che non gli stacca gli occhi di dosso, ha cominciato a sudare e ha gli occhi fuori dalle orbite.Mia che fai, smettila.Per andarmene il prima possibile gli rispondo per le rime.
-Togliamo subito il disturbo moccioso, tsk. Andiamo Mia- la trascino via senza guardare più quell'idiota patentato.Peccato che lui non volendomelo far passare liscia mi prende per il polso e mi mette contro il muro.Non sono per niente spaventata ma agitata, si molto agitata.Sento il suo respiro sul mio viso che si avvicina sempre di più e poi mi sussurra.
-Non permetto a nessuno di parlarmi in questo modo senza avere una giusta punizione - e si avvicina sempre di più.Credo che stia per darmi un bacio.Il mio primo bacio.Lo voglio fermare ma non riesco a muovermi.E Mia se ne sta gli a fissarci come se stesse assistendo a una scena di Beautiful.Lo sento avvicinarsi sempre di più , poi però si ferma.
- Pff....- eh? Cosa? Sta...ridendo? -pff...ahahaahahahahahhahahahah- lo sento ridere e di gusto anche, ma cosa ce di cosi divertente.Apro gli occhi e lo vedo gli davanti a me che ride a crepapelle e si tiene una mano sulla bocca.
-C-cosa ce di cosi divertente?! - gli chiedo mettendo il broncio.Lui alza lo sguardo cercando di fare il serio ma non ci riesce e continua a ridere.Dopo un po si calma e dice respirando a fatica.
-Scusa e solo che e troppo divertente prenderti in giro.Pensavi davvero che volessi baciare una mocciosa come te, che per di più conosco solo da 2 giorni e nemmeno bene. - dice  sorridendo ancora.Ma io questo lo uccido.Se nessun mi trattiene giuro che lo uccido.Divento tutta rossa in faccia e lui commenta.
-Wow certo che sei brava a diventare rossa , per caso sei imparentata con qualche pomodoro o simili - adesso basta, mi avvicino a lui per dargli un schiaffo ma qualcuno mi ferma.
Samuel era uscito dalla sua stanza, vestito per fortuna, e mi aveva fermata a metà dell'opera.
-Non farlo peggiorerai la situazione - mi dice in modo dolce , poi rivolgendosi a Nathan - e tu smettila di prenderla in giro.Sei il solito non riesci mai a stare fermo senza fare niente.Poi mi prende la mano e voltandosi verso di me dice.
-Mi dispiace per il suo comportamento spero che non te la prenda tanto.- mi fa gli occhi da cucciolo.Ma quanto e bello sto ragazzo.
-No non ti preoccupare, non è colpa tua se lui è arrivato tardi quando dio distribuiva l'intelligenza- gli dico sorridendo.Lui mi sorride a sua volte e continua.
-Sei davvero divertente.Sei vuoi qualche volta possiamo andare a prenderci un gelato cosi mi racconti un po di più qualcosa sul tuo nome e su di te-vuole uscire.Mi ha appena chiesto un appuntamento.
-Ok va bene , quando vuoi- rispondo senza staccarmi da quei occhi color pece.
Poi mi accorgo che lui non ha smesso di stringermi la mano e arrossisco  di colpo.Lui se ne accorge e ritira subito le mani.
-Mi dispiace , ti ho fatto male? -mi chiede sinceramente preoccupato.
-No non fa niente, non mi hai fatto nulla- e poi non ci stacchiamo gli occhi di dosso per qualche minuto.Fin che non mi ricordo della mia amica e mi giro nella sua direzione. Vedo Mia fare uno strano sorrisetto, un sorrisetto  che le ho visto in faccia solo una volta nella mia vita con lei.E quel sorriso non porta nulla di buono.
Figuriamoci che l'altra volta ci ha portato alla stazione di polizia.Non voglio pensare, ne immaginare lontanamente, quello che le passa per la testa.
- Sam ma che ti prende prima la prendi al volo mentre sviene e adesso la difendi e le chiedi di uscire - commenta acido Nathan guardando il suo amico.Allora le mani che mi hanno presa al volo erano le sue.Lo guardo sorpresa e lui dice.
-Be che dovevo fare lasciarla cadere sul pavimento scusa- e poi mi guarda sorridendo.
-Lascia perdere- aggiunge Nathan e se ne va per i fatti suoi.
Poi anche Samuel si avvicina alla porta della sua stanza e prima di entrare si gira verso di me.
-Allora ci vediamo dopo 
-Si ciao e grazie mille per prima e per quando sono svenuta.- gli dico un po in imbarazzo lui esclama.
-Prego- e se ne va nelle sua camera.
Sospiro per la tensione che o provato, poi alzo la testa e vedo Mia con quel suo sorrisetto strano e un aura diabolica che si sprigiona dal suo corpo.
                  
                                                                                                       * * *
-Dai , almeno provaci- commenta Mia seduta sul mio letto e con una rivista Gossip nelle mani.
Adesso siamo nella mia camera e Mia ha deciso di rimanere a dormire.Abbiamo già cenato, tra sguardi di furore che rivolgevo a Nathan e quelli dolci ha Sam. Mentre la mia amica contemplava quelle scene sorridendo come una maniaca.E adesso si e messa in testa che io devo conquistare uno dei due ragazzi e farlo mio.Ma a questa manca qualche rotella, io lo sapevo già ma non fino a 'sto punto.
-No, smettila quando dico no e no- rispondo fermamente mettendomi il pigiama.
-Su cosa ti costa e poi gli hai visti bene.Sono dei fusti da far paura- mi incita battendo i piedi contro il muro mentre e sdraiata sul letto a petto in giù.
-Sai cosa me ne importa.Si e vero sono belli, ma non sono i miei tipi e poi non ci tengo ad avere un ragazzo.Tu sai già chi mi piace- arrossisco nel dirlo.Lei mi guarda strambita.
-Chi Peter.Ma scherzi, e come paragonare succo d'uva a vino di prima qualità.- mi dice con gli occhi fuori dalle orbite.
-Smettila di dire certe cose lui e anche tuo amico e poi mi piace.Chiuso il discorso- dico questo e poi spengo la luce.La sento sospirare, segno che si sta arrendendo, evviva.
-E va bene come vuoi - mi dice e poi si infila sotto le coperte.Sono più rilassata adesso e faccio lo stesso.
Le parole della mia amica , però, continuano a ronzarmi nella testa.No non posso a me piace Peter da sempre.E poi quei due sono troppo per me , e uno di loro e proprio un diavolo.No anzi, penso.Loro sono: L'angelo nero e L'angelo bianco.
Black and White. E con questi pensieri mi addormento.
 
 
ANGOLO DELL'AUTRICE
Ed eccoci al terzo capitolo della mia storia Romantica.Spero che vi piaccia.Ho fatto i caratteri dei personaggi come si vedono nei film cioè uno dolce e disponibile e l'altro sempre burlone e scherzoso ,so che sembra banale ma questo serve solo per fare come dire da trampolino alle loro vere storie.Vedrette come si evvolvera la situazione solo se seguirete il racconto e spero che lo farete.Grazie a tutti quelli che hanno letto il secondo capitolo. Pubblicherò il prossimo se raggiungerò piu di 20 lettori e almeno due recensioni.Non prendetevela per questa decisione e solo che voglio capire se qualcuno segue la mia storia o se non interessa a nessuno cosi posso decidere se continuare o no.Alla prossima, spero.

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Capitolo 4
*** Come dei Cani ***


Sono passati 3 giorni da quando sono venuti , anzi si sono infilati, nella mia vita Nathan e Samuel.Mancano sei giorni all'inizio della scuola, io sono già pronta per quanto riguarda i materiali e i compiti.
L'unica cosa che non va in questi giorni è il problema dei biglietti.Peter non si è ancora fatto sentire e non so più cosa pensare.E ovvio che è ancora con suo padre ma quello che mi rode e che non chiama nemmeno per salutare, accidenti.Mia e Rita mi hanno detto di non preoccuparsi però non è che mi ha aiutato tanto.Se solo avessi il numero di cellulare del padre, non capisco perchè Pet non si porta mai il suo quando è in viaggio con il suo vecchio.
Adesso oltre a questo devo anche pensare alla spesa e al pranzo visto che i miei se ne vanno a pranzo con dei tizzi di un importante società.Non che me ne importi più di tanto visto che è capitato molte volte ma...ci sono quei due che mi mettono certi brividi.
-Hola mocciosa.-Sento una voce provenire dalle scale.
-Buongiorno.-Ne sento un'altra subito dopo la prima.
Parli del diavolo... . Mi giro a malavoglia e gli vedo entrare in tutto il loro "splendore" nella cucina dove è già apparecchiato per la colazione.O forse e meglio specificare dicendo che dove IO ho già apparecchiato per colazione,visto che mia madre e impegnata in un centro benessere per essere pronta per l'uscita.E brava solo a spendere soldi, cosa ce di cosi bello a farsi toccare i capelli e altre parti del corpo da sconosciuti, proprio non lo capisco.
- Ciao ragazzi, ben alzati 
Mi rivolgo a loro con la più totale indifferenza.Anche se , a tutte e due, quei capelli cosi arruffati donano parecchio.
-Ben alzata anche a te Saky
Mi dice sorridendo Sam e mangiando un boccone di bacon accompagnandolo con un sorso di succo all'arancia. Io lo guardo sorpresa e Nathan li domanda curioso.
-Saky?
-Si, ho sentito che Mia, la sua amica, la chiamava cosi e ho pensato che forse è un nomignolo.
Risponde guardandomi per chiedere conferma.
-Si hai capito bene, e una specie di sopranome per non chiamarmi sempre Sakura.
Dico diventando un po rossa per l'imbarazzo e abbassando lo sguardo.
-Davvero, Saky sarebbe il tuo nomignolo.
Aggiunge con un ghigno strano Nathan.
-Cosa ce di cosi strano.
Ringhio contro di lui facendo una faccia spaventosamente infuriata.
-Oh niente, niente.
Sorride compiaciuto lui mangiando un boccone di frittata.
-Non farci caso lui fa sempre cosi, ma poi non combina niente di concreto.
Mi rassicura Sam continuando il suo pasto.
A me sinceramente mi è passata la fame e cosi metto il tutto nel frigorifero e mi prendo solo una mela.Purtroppo non la posso gustare a lungo visto che mentre le do il primo morso Nathan si alza e le da un morso anche lui, dall'altro lato.Commentando.
-Umm buona davvero , ti ringrazio carissima SAKY.
sottolinea il mio nomignolo e  mi fa un occhiolino.Io non ci vedo più dalla rabbia anche se il mio rossore non è causato solo da questo.
-NATHAN...io ora ti uccido.
Grido e gli corro dietro per prenderlo a pugni. Sam ,poverino, cerca di calmarmi con frasi tipo: "su , su non è niente" - "Forza Saky calmati non otterrai niente".Peccato che non funzionano perché il mio istinto omicida non si è ancora calmato.Però la sorte aiuta quell'imbecille perché nell'istante in cui sto per toccarlo qualcuno suona alla campanella  io vado ad aprire a malincuore.Con foga tiro la maniglia pronta ad azzannare chiunque abbia deciso di interrompere il mio massacro.Però mi blocco e mentre gli altri due mi raggiungono per curiosità, mi sciolgo in un morbido sorriso.
-Ehi ciao. - una voce calda e famigliare mi avvolge completamente.
-Pet - gli salto al collo appena lo vedo e gli do un bacio sulla guancia.
-Saky mi sei mancata anche se e solo una settimana che non ci vediamo -mi stringe ancora più forte a se.
-Una lunghissima settimana.Non ti sei fatto sentire per niente, potevi mandare almeno una lettera.
Lo sgrido mettendo il broncio come una bambina.Funziona sempre, è una cosa scientificamente provata.Lui sorride in quel suo modo speciale.
-Si lo so e mi dispiace ma mio padre mi portava a ogni sua riunione e non avevo molto tempo e di sera ero talmente stanco che mi addormentavo subito.
Dice tirandomi le guance per far sparire il broncio.Conversiamo animatamente tra di noi fino a quando sento come una specie di brivido sulla schiena.Mi giro per vedere se è solo la mia immaginazione ma appena poso lo sguardo dietro di me mi sembra di vedere i miei due ospiti guardarci con parecchia ostilità.Peter si accorge che ce qualcosa che non va e seguendo il mio sguardo vede Nathan e Sam. Allora io mi sbrigo a presentarli.
-Ah si dimenticavo.Peter questi sono Nathan e Samuel .Sono i figli di alcuni clienti di Clark e visto che i loro sono in viaggio d'affari resteranno un po a casa mia.
All'inizio lo vedo sconcertato ma poi cambia atteggiamento e sorridendo porge la mano a tutte e due.Samuel sorride a sua volte e lo saluto, mentre Nathan quasi gli stritola la mano e continua a guardarlo con ostilità.
-Piacere di conoscervi io so Peter il migliore amico di Saky.
-Oh davvero il migliore amico, ma guarda un po.
Dice Nathan sorridendo. Sam lo guarda preoccupato io guardo preoccupata Pet che ha cambiato espressione.
-In questo ce qualche problema per caso? 
Reagisce Pet diventando molto freddo. Nathan lo guarda con aria di sufficienza e risponde.
-Oh no nessuno.E solo molto strano perché capisci io non credo nell'amicizia tra uomo e donna.
-Questo significa che tu non ne hai mai vista una ma non vuol dire che non esiste.
-Be forse hai ragione ma quello che ho appena visto non si può certo considerare amicizia.
Accidenti l'aria stava diventando sempre più pesante, sembrava quasi di vedere dei cani al posto loro.Io e Sam ci guardavamo preoccupati.Non andava affatto bene.Prego solo che Pet non dica più niente altrimenti, con il carattere che si ritrova Nath , potrebbe finire male.Le mie preghiere non sono state ascoltate.Peter con la sorpresa di tutti fa un sorriso alquanto agghiacciante e poi continua.
-Aspetta, adesso ho capito, non mi dire che... tu sei geloso 
Oh no Petere adesso l'hai fatta grossa, molto grossa.
 
 
Angolo dell'autrice.
Giorno a tutti questo e il 4 capitolo spero che vi soddisfi e che vi piaccia. In realtà e abbastanza corto perché non mi veniva in mente niente ma visto che non volevo far aspettare ho schizzato giù questo testo il prossimo sarà più elaborato. Ho deciso di  creare questa ostilità tra Peter e Nathan per rendere un po elletrizzante la situazione.Non so come andrà a finire, perché sinceramente adesso non mi viene in mente ma quando ho l'illuminazione le parole vengono cosi quindi al prossimo capitolo.Ci vediamo e grazie mille a quelli che hanno recensito, aggiunto ai preferiti e\o hai seguiti.Spero che continuerete a leggere.
 

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Capitolo 5
*** Solo un'amica. ***


Accidenti Pet stavolta l'hai fatta proprio grossa.Il danno ormai è fatto e nessun può porci rimedio.Nemmeno io e Sam possiamo fare qualcosa, Nathan si è ufficialmente incazzato.
Non che questa sia una cosa nuova, lui è sempre incazzato.Ma questa volta qualcosa nel suo sguardo fa davvero paura.Ormai la goccia ha fatto traboccare il vaso.
Nathan stringe forte il pugno affondando le unghie nel palmo, mentre Pet impassibile lo guarda senza mostrare alcun tipo di paura o esitazione. Nath fa un passo poi ne fa un'altro e al terzo si scaglia violentemente contro il viso di Peter.Non lo guarda in faccia ma punta solo il suo pugno.Poi, però, a meno di qualche centimentro dalla guancia si ferma senza alzare gli occhi.
-Ho centrato in pieno vero? - sorride compiaciuto il mio amico poi continua guardando il pugno a  pochi centimetri da lui.
- Sapevo che ti saresti fermato, dopotutto non bisogna picchiare persone che dicono la verità.E poi sai quel detto "Can che abbaia non morde".
Vedo Nathan fremere dalla rabbia,il suo braccio si contorce.So che sta per esplodere, non riesce a contenere tutta quella rabbia.Ma poi , con la sorpresa di tutti, ritira il suo colpo e sorride.Alza lentamente gli occhi verso quelli di Pet e con uno sguardo  quasi compiaciuto gli dice.
-Oh si hai ragione, io non ti avrei mai picchiato.Ma il motivo non è perché dici la verità, che non è nemmeno vero, ma perché mi fai pena.Si mi fai davvero tanta pena.
Vedo Peter rabuirsi e passare da una faccia di superiorità al viso di qualcuno che è sta per uccidere qualcun'altro.Be se succedesse non me ne sorprenderei.
-P-pena?! Io ti faccio pena?!  E perché mai.- chiede sconvolto e perplesso per quella affermazione.
Nathan sorride ancora di più e poi si gira verso le scale ma prima di salirle si rivolge di nuovo al suo "nemico".
-Amici?! Già solo amici, sai quasi quasi mi viene voglia di consolarti .- e lasciandoci con queste parole se ne va .
Vedo il mio amico stringere i denti a abbassare lo sguardo, ne deduco che ha capito a cosa si riferiva Nath. Io sinceramente non sono mai stata brava a capire le cose se non me le dicevi in faccia.Figurarsi che in 5 elementare c'era un bambino che mi dava sempre regali , io pensavo che lo faceva perché eravamo amici così non ci ho fatto caso.Poi lui si doveva trasferire e me lo venne a dire e a chiedermi se anche lui mi piaceva un po, io sono rimasta shockata. Come facevo a capire che gli piacevo solo da dei regali, Rita e Mia per quello mi avevano presa in giro per 4 mesi quando glielo avevo detto alle medie.
-Dai non prendertela lui ha un carattere molto difficile
Cerca di rassicurarlo Samuel.
-Già non darli retta e sempre così anche con me.
Aggiungo io sorridendo a stento.Ma vedo che questo non lo aiuta.In fondo però anche lui ha esagerato, dire una cosa del genere a un tipo come Nath e come buttarsi da un aereo senza paracadute.Ma non mi va di riprendere l'argomento quindi è meglio tenere questi pensieri per me.Adesso è quasi ora di andare a fare la spesa quindi devo affrettarmi.
-Beh... ragazzi io avrei la spesa da fare quindi vi lascio qui.
Dico andando in camera mia per prendere i soldi e la lista.Mentre frugo nel cassetto in cerca del portafoglio sento il rumore della mia porta che sbatte.Mi girò di scatto e vedo Peter che mi saluta con la mano.
-Ehi- sparò cosi per  dire e ricomincio a cercare
- Ehi - risponde con una voce sconsolata e si siede sul letto.
- Sto per andare a fare la spesa se cuoi puoi rimanere in camera mia oppure andare a guardare la tv nel salotto 
- No vengo con te cosi ti aiuto - dice porgendomi il mio portafoglio che ha trovato sotto un libro nel comodino.Gli sorrido prendendo i soldi e lui capisce che questo è un si.
Comincio a cercare una felpa da mettere è intanto continuo la conversazione.
- Chissà cosa voleva dire con quella frase Nathan , proprio non lo capisco
Vedo Pet fare una faccia strana  e quasi cadere dal letto.
- S-sei seria? Non l'hai capito
-Eh!? Perché c'era qualcosa che riguardava me in particolare?
-Ma tu...
comincia a dire poi si ferma fa un respiro e si alza dal letto.
-Non importa , lascia stare- e mentre lo dice mi tira per un braccio e mi porta fuori per andare al negozio.

                                                                               *   *    *
-Bene abbiamo preso tutto- 
Dico controllando le due buste che porta Pet e quella mia.
- Finalmente - 
sospira lui abbassando la faccia.
- A no aspetta manca l'olio.Non ti muovere da qui vado e torno.
Mi affretto a dire per poi correre di nuovo dentro il supermercato.
-E  chi vuoi che si muova - lo sento esclamare.
Corro subito nel reparto liquidi e trovo l'olio e mentre lo faccio passare dalla cassa vedo che Pet sta parlando con una ragazza.Ma chi è? E davvero bella.Porta capelli lunghi e molto biondi raccolti in una coda e con due ciocche che le cadono sul viso.E leggermente truccata e i suoi occhi grigio-bianco sembrano cubetti di ghiaccio.Ridono e conversano animatamente.Una specie di tonfo , come una grande affilata lama, mi pervade il cuore.Una sensazione strana ma anche famigliare, gelosia.
Esco più in fretta che posso e lo raggiungo con disinvoltura.
-Ehi Pet ho fatto - gli corro incontro e gli sorrido vedo l'altra ragazza stupirsi un po ma poi mi sorride.
-Pete non sapevo che hai una ragazza - esclama rivolta a lui con un gran sorriso, ma quasi forzato.
- A lei ... non ne la mia ragazza, lei è SOLO UN' AMICA.Si chiama Sakura. Viene a scuola con me.- dice arrossendo e diventando imbarazzato.
SOLO UN' AMICA- SOLO UN'AMICA - SOLO UN' AMICA.Queste parole rimbombano nella mia testa come uno sciame di api arrabbiate. Già dimenticavo per lui sono solo un'amica, cosa mi aspettavo.E poi magari e lei quella che gli piace.
- Saky, ehi Saky ci sei - riemergo da quella specie di trans scuotendo la testa e chiedo cosa ce.
-Ti stavo dicendo che lei è Dakota , è la nostra manager non che la figlia del nostro allenatore di basket. 
-Davvero, fantastico.- esclamo facendo un finto sorriso.
Già e davvero un grande piacere.Finiamo per parlare ancora un po e poi mentre torniamo a casa nella mia testa continuano a riecheggiare quelle parole.SOLO UN' AMICA

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