A mezzo giorno saluta le sue amiche con un bacio...

di marta_cr_cullen92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** For the last time ***
Capitolo 2: *** Carpe Diem ***
Capitolo 3: *** 3.0 Bittersweet ***
Capitolo 4: *** 3.1 Bittersweet ***
Capitolo 5: *** 3.2 Bittersweet ***
Capitolo 6: *** Cover Your Tracks ***
Capitolo 7: *** From now on ***
Capitolo 8: *** Get to the point ***
Capitolo 9: *** Where I come from ***
Capitolo 10: *** Stop Crying Your Heart Out ***
Capitolo 11: *** Lost in those memories ***
Capitolo 12: *** Lost in those nights ***
Capitolo 13: *** It's a powerful thing _ Sull'angolo destro della bocca ***
Capitolo 14: *** È una cosa potente! Cos'è? Amore? Forse! ***
Capitolo 15: *** Friendzone? No, grazie. ***
Capitolo 16: *** Perchè due Tonpe sono meglio di una! ***
Capitolo 17: *** Real Dream ***
Capitolo 18: *** Real Truth ***
Capitolo 19: *** Begone! ***
Capitolo 20: *** Do You Know? ***
Capitolo 21: *** Beyond myself ***
Capitolo 22: *** Giallo ***
Capitolo 23: *** Amici... o quasi! ***
Capitolo 24: *** Amici... non solo! ***
Capitolo 25: *** Voglio essere tuo! ***
Capitolo 26: *** Finalmente! pt.1 ***
Capitolo 27: *** Non smettere mai... (Finalmente pt. 2) ***
Capitolo 28: *** Epilogo-Libertà ***



Capitolo 1
*** For the last time ***


ECCOMI ALLA MIA 2° ORIGINALE!! 

ANCHE QUESTA COME L'ALTRA L'HO PRESA DA UN RACCONTO COMINCIATO UN BEL PO' DI ANNI FA.

Baci
Marta



For The Last Time

If you’re sitting comfortably then let me begin
I want to tell you a tale...

I would kill just to be her man
she’s too cool to give a thought...

I am falling in love with a girl that ain’t mine
I am falling in love for the last time...




Ho 17 anni e frequento qualche lezione con la fanciulla più bella e delicata che abbia mai incontrato: Italia, l'hanno chiamata come il loro paese d'origine.

Durante le lezioni vedo il suo dito che si alza: sento la sua voce pronunciare la risposta esatta e gioisco per i suoi bei voti, la media non troppo alta ma costante e perfetta.

Durante il freddo inverno ho visto il suo naso contro la finestra per vedere oltre la nebbia e ora vedo i suoi occhi scuri scrutare il cielo terso.

Dopo il suono della campanella, a mezzo giorno, saluta le sue amiche con un bacio; nel cortile della scuola aspetta che arrivi il suo ragazzo seduta su una panchina; dall’altro lato del vialetto alberato ci sono io più innamorato che mai di lei. Mi avvicino e la saluto, lei mi guarda e mi risponde con un timido “ciao” come quando saluti una persona che vedi tutti i giorni ma non conosci veramente. Mi saluta sempre così quando la intercetto da sola che esce o entra alle lezioni ma so che lo fa solo perchè io la saluto per primo, è difficile fermarsi a parlare e fare amicizia con uno che se ne sta sempre nel suo cantuccio a studiare e fare esercizi su esercizi con lo scopo di ricevere la borsa di studio per pagarsi l’università: ci sono abituato. Anche se una ragazza l'ho avuta, ci siamo anche baciati ma poi è iniziato il liceo e mi ha scaricato...comunque ho qualche amico che frequenta le mie stesse lezioni, non sono proprio uno sfigato asociale ma non parliamo mai di cose che non riguardino la scuola....comunque...

La mia dolce fata non magia mai alla mensa del liceo: il suo ricco e vuoto fidanzato viene a prenderla tutti i giorni e la porta in un ristorante, poi la riporta a scuola in tempo per le lezioni pomeridiane e i corsi extracurricolari: conosco tutto il suo orario a memoria... sono proprio patetico...

Un rombo mi distrae dai pensieri e senza staccarle gli occhi di dosso la vedo accendersi d'un sorriso beato. Ed eccolo Morìs, bello come il sole che scende dalla sua BMW serie 3 cabrio – sia chiaro, di macchine non me ne intendo ma anche io ho una connessione internet a casa e quella macchina costa tanto quanto guadagna mio padre in un anno di lavoro – le prende la borsa dei libri e le apre la portiera, si china verso di lei... ma decido di togliermi dai piedi e vado in classe in anticipo a studiare, non riesco a sopportare i loro baci: così veri e pieni d'amore di lei ma così falsi e ipocriti di lui.

Già: ipocriti e falsi!

Perchè solo poche fonti ben informate sono a conoscenza delle ripetute visite serali in biblioteca di Morìs, ovvero io, quella bionda ossigenata, finta fino al midollo e ovviamente lui e l'unico che legge durante quelle ore sono io! E ancora mi chiedo come faccia Italia a non accorgersi di niente...probabilmente neanche le sue amiche non lo sanno... comunque andare a leggere di sera è fantastico: c'è una pace... mi metto sempre vicino alla finestra per vedere la luna e le stelle. Il custode mi conosce da quando ho cominciato a leggere – cioè dalla prima elementare – e mi lascia le chiavi quando torna a casa alle 6 e io gliele lascio a mia volta nella cassetta delle lettere a notte fonda.

I miei da quando è si è impiccato mio fratello più grande Charlie, 4 anni e tre mesi fa, non hanno più capito nulla se non lavoro, lavoro, mia sorella più piccola alla Giuliard (bimba prodigio con il violino) e ancora lavoro quindi non li turba minimamente se torno troppo tardi.

Dopo Charlie... io bè me la sono sempre cavata da solo; che bisogno aveva un ragazzino di 13 anni di un sostegno?! Ovvio: nessuno! Ero grande abbastanza, avevo 13 anni, avevo i miei libri... che bisogno avevo che qualcuno mi abbracciasse o che mi confortasse o che semplicemente mi aspettasse a casa con un sorriso?!



***



In biblioteca... Seduto su quella che ormai definisco la mia sedia – dato che ha preso la mia forma – leggo e rileggo storie d'amore e intrighi tra umani, re, regine, cavalieri, vampiri, streghe, uomini di Dio, politici; storie clandestine o alla luce del sole; storie malate o fresche e innocenti... io leggo di tutto tranne che di guerra e di scienza!

Leggo e sogno di parlare con lei per ore di tutto e di più, di tenerle la mano e di poterla baciare...

Sento la porta aprirsi e la bionda con tacco vertiginoso entra con nonchalance: “si sarà resa conto che da un paio di mesi a questa parte entra sempre fuori orario?” Sorrido a questo pensiero: “no, credo proprio di no!”. Pochi minuti dopo altra porta che si apre ma le scarpe sono sportivo-eleganti e con i pantaloni classici che porta si capisce che è appena uscito dall'ufficio... fa l'avvocato.. come suo padre e come suo nonno e come il padre di suo nonno..o meglio: forse LORO facevano gli avvocati lui...bho...scalderà la sedia. Ha finito il liceo solo perchè giocava a pallanuoto nella squadra scolastica e non poteva lasciarla dato che era il capitano, poi ha frequentato giurisprudenza..nel senso che era il re di tutte le feste che facevano quelli del campus e ora “fa l'avvocato”.

Prima che comincino i loro versi e gli scricchiolii del tavolo o delle sedie o degli scaffali mi metto le cuffie del mio blackberry – l'ultimo regalo di Charlie con il suo colore preferito – viola.

La settimana scorre come sempre fino a venerdì...










Note: I'm falling in love for the last time (Lee McDougall)
trad.: Se siete seduti comodi lasciatemi iniziare
Voglio raccontarvi una storia...
Ucciderei per essere il suo uomo
Ma lei è troppo, anche solo per farci un pensiero...
Mi sto innamorando di una ragazza che non è mia
Mi sto innamorando per l'ultima volta...

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Capitolo 2
*** Carpe Diem ***


CARPE DIEM Orazio


 

« Dum loquimur fugerit invida

aetas: carpe diem, quam minimum credula postero. »

« Mentre parliamo il tempo sarà già fuggito, come se ci odiasse:

cogli l'attimo, confidando il meno possibile nel domani. »


 


 


 

Venerdì mattina la prof. Vantini mi blocca davanti alla mia aula: < Ascolta, ti farebbero comodo un paio di crediti in più quest'anno? >

< Emh... > bho... < Sì beh...perchè no? Cosa le serve? >

< Oh perfetto caro! Due ragazzi del corso di teatro hanno fatto un incidente e uno si è rotto una gamba...non sono parti importanti, le loro, però mi servi in un paio di scene! >

Merda! Odio stare al centro dell'attenzione! < Emh..,quali scene? >

< Tranquillo ti faccio portare il copione dall'altro sostituto, lo troverai in mensa! > E se ne va.

Entro in ritardo alla lezione ma per fortuna il prof Kinson non si lamenta: insegna letteratura, con tutti i libri che leggo e le discussioni che facciamo sugli stessi dopo le lezioni siamo entrati molto in sintonia, ma, sempre con la giusta distanza. Lui è un uomo, avrà trent'anni, mi da parecchi consigli e poi non è così male come pensano gli altri! Comunque ripenso alla rappresentazione che farò a fine anno... altro che rappresentazione, sarà una tragedia di sicuro!

A pranzo mi avvio alla mensa quando qualcuno mi chiama: mi volto e un ragazzo mai visto prima viene nella mia direzione e mi lancia un pacco di fogli rilegati con lo spago.

Cerco di fare conversazione: < Ciao. Anche tu sei stato preso p... >

< No, lei è dovuta andare via prima...ciao! > e senza nemmeno fermarsi mi urla per il corridoio superandomi, molto simpatico, ma “...lei è dovuta...” aspetta, cos'ha detto? Italia non fa teatro magari la prof l'ha chiesto a lei...magari! Sarebbe un sogno! Illuso! Potrei vederla senza sembrare un maniaco che fissa da lontano, potremmo stare insieme qualche ora e ridere...quanto è bella quando ride! BASTA SOGNARE ad occhi aperti! Ci saranno almeno 700 ragazze in questo istituto!

Giro il plico di fogli e mi riavvio alla mensa. Prendo da mangiare e decido di sedermi fuori su un tavolino e magari buttare l'occhio al copione. Sulla prima pagina è attaccato un post-it:

Martedì prossimo 19.30: Aula Magna.

Giovedì prossimo 14.30: Palestra.

NON MANCARE!”

Per fortuna le mie parti sono state evidenziate e non devo fare molto se non entrare e uscire, schivare gente in una finta piazza e far finta di ballare ad una festa.

La giornata trascorre normale. Italia e io non abbiamo tutte le lezioni in comune, comunque le butto sempre un occhio...è più forte di me! Il fine settimana è una tragedia per me e quindi mi rintano in camera a fare i compiti oppure vado al parco, l'ultimo in fondo alla mia via. Mi rilassa guardare i bambini ridere felici e giocare. Sto osservando papà e figlio giocare nella sabbia quando un leggero vento fa muovere qualcosa al limite del mio campo visivo. È una gonna a fiori con lo sfondo bianco e centinaia di piccolissimi mazzolini di fiori colorati e lascia scoperte delle gambe mozzafiato, magre e longilinee; le percorro in lunghezza e noto che la ragazza regge in grembo un plico di fogli tenuti assieme dallo spago. La pelle delle braccia, come quella delle gambe, è ancora bianca e i capelli rosso-arancione cadono morbidi sul seno e lungo la schiena. Non ho bisogno di vedere il suo volto per sapere chi sia...ho guardato quelle mani troppe volte per non riconoscerle, ho sperato che fossero quelle mani a toccarmi e ho sperato di poter sentire il calore del suo respiro vicino al mio volto più volte di quanto sia lecito...è Italia. Mi guardo intorno sorpreso del fatto che in una bella giornata come questa, lei, non fosse stata in barca con il suo “bello”, ergo, mi aspettavo di trovarlo nel parco con qualche amico per fare qualche tiro ma invece non c'era nessuno più grande di noi tranne qualche genitore con i figli piccoli. Il perchè non lo so, ma qualcosa mi spinge ad alzarmi e ad andarle vicino.

Lei è a qualche metro da me, mi vede ed inclina il viso verso di me. Annego nei suoi occhi verdi, nelle piccole lentiggini sul naso, nelle labbra chiare e sottili, nel mare dei suoi capelli sinuosi...mi sento morire beato... Si schiarisce la voce imbarazzata e capisco di essermi perso qualcosa.

< Emh... ciao! >

< Ciao Italia! >

< Mmh...noi andiamo nella stessa scuola, vero? > SI! si ricorda di me...più o meno!

< Cesare... già! Abbiamo in paio di materie in comune! >

< Già Cesare...ah bene... > Mmh...credo che non sappia più cosa dirmi, la situazione comincia ad essere imbarazzante, ma mi cade l'occhio sui fogli: < hey! Hanno incastrato anche te con la storia del teatro? > Dicendo questo mi siedo accanto a lei... wow quale audacia! Cosa ho messo nel panino stamattina?! < La prof mi ha bloccato ad un quarto alle 10, prima di letteratura con Kinson e mi ha ricattato: ha comprato la mia disponibilità! > …Silenzio...mi guarda fissa...era una battuta?!... < no intendevo...mi ha parlato di un paio di crediti in più e non ho saputo dire di no! Poi ho scoperto che si trattava di teatro e mi sono mezzo pentito.. però vabbè! Per fortuna che sto simpatico a Kinson sennò mi beccavo una sgridata: sarò stato in ritardo di un quarto d'ora alla lezione … hey ma sto parlando solo io, a macchinetta oltretutto! > sì, ma non dovevo, in teoria, dirlo ad alta voce...mi sta fissando senza sbattere gli occhi, le chiedo: < tu...cosa mi dici invece? > ...ancora silenzio...ancora mi sta fissando...avrò qualcosa in faccia, sicuro... < Italia? >

< Emh sì...mmh...aspett..cosa dicevi? Mi sono persa nei tuoi capel... > Non finisce nemmeno la frase che scioccata e rossa in volto si alza e se ne va... Rimango lì, di sasso, con un braccio a mezz'aria, la bocca aperta e il cervello mezzo in panne: cosa stava dicendo? Dove si è persa? Nei miei...nei miei capelli? Come un pirla me li tasto. Non hanno niente che non vada, al tatto sono gli stessi di stamattina. Magari hanno cambiato colore! Bho! Finisco col pensare che magari l'aveva detto tanto per dire, magari dietro di me in lontananza aveva visto qualcuno che conosceva e per non farsi vedere in mia compagnia mi aveva mollato con una scusa...però, i suoi occhi, avevano davvero l'aria un po' persa. Magari era solo sovrapensiero e ha messo insieme le prime quattro parole che le venivano in mente. Tò guarda! Ha dimenticato il copione: ottimo! Sorrido felice di questa sua momentanea stranezza.

Con strani e vaghi pensieri me ne torno a casa dove puntualmente c'è mia mamma in video-chat con mia sorella Vania e mio papà che controlla le fatture della settimana sempre pronto a inventarsi pretesti per rompere le palle ai suoi due dipendenti.


 


 

ECCO QUESTO ERA IL 2° CAPITOLO!!

Grazie a Holy Ros per aver betato <3

Comunque spero che non sia palloso o in caso lo fosse.. spero almeno che vi siate fatti una bella dormita =)

Grazie per avermi seguito e aggiornerò al più presto!!

Ciao

Marta

p.s.: un grande grazie a   imlostin_dreams   che mi ha fatto notare un'imprecisione del tempo verbale!! (5-11-13)

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Capitolo 3
*** 3.0 Bittersweet ***


BITTERSWEET ( Ellie Goulding)

http://www.youtube.com/watch?v=uoO59keQFq4


 

Your arms around me come undone

Le tue braccia attorno a me si sciolgono

Makes my heart beat like a drum

Fai battere il mio cuore come un tamburo


 

*** Tò guarda! Ha dimenticato il copione: ottimo!! Sorrido felice di questa sua momentanea stranezza.

E con strani e vaghi pensieri me ne torno a casa dove puntualmente c'è mia mamma in video-chat con mia sorella Vannia e mio papà che controlla le fatture della settimana sempre pronto a inventarsi motivi per rompere le palle ai suoi due dipendenti. ***


 

Sì, perchè se da una parte del tavolo c'è Claire che elogia Vannia per tutto ciò che fa – compreso respirare e sbattere gli occhi da sola– dall'altra c'è Steve che non può lasciare in pace quei poveri disgraziati che lavorano per lui, proprio no. Certo sempre meglio che non lavorare ma la sordità andrebbe a loro vantaggio.

Per tutto il fine settimana me ne stò davanti al PC cercando di finire i compiti per giovedì: lo so che è patetico ma io sono uno di quelli che fa tutti i compiti super in anticipo così se ha qualche dubbio ha tempo di chiedere consigli ai professori, e poi mi restano sempre intere serate di lettura solitaria al palazzo. Ai miei non dico più che andavo in “biblioteca” dico semplicemente “vado al palazzo” ...io e Charlie facevamo da bambini un gioco proprio nell'edificio della libreria. Così loro sanno che non devono cercarmi a meno di qualche urgenza particolare.


 

***FLASH-BACK*** 

Era un'estate fresca ma di sole e i due fratelli, Cesare e Charlie, non potevano certo restare chiusi in casa così presero l'abitudine di recarsi con la bicicletta e il pallone al parchetto in fondo alla via per giocare.

Un giorno, il maggiore stava tirando la palla a Cesare quando

< CHARLIE!!! > urlò un ragazzino biondo mentre si avvicinava ai due

< Hey ciao! Siete tornati dalle vacanze? > Charlie era molto simpatico, aveva sempre qualcosa da dire a tutti.

Erano tre fratelli compagni di scuola di Charlie che li salutò e si mise a parlare con loro; 5 minuti e se ne andarono e riprese a giocare con il fratellino.

Qualche giorno dopo accadde la stessa cosa ma i tre si fermarono a giocare. Cesare non voleva che qualcun altro giocasse con suo fratello perchè sapeva che loro l'avrebbero escluso.

La stessa scena del parco si ripeté tutta la settimana e ogni sera Cesare era di pessimo umore e litigava con Charlie per ogni minima cosa. Quando arrivava mamma a separali finiva con il rifugiarsi in camera sua a piangere. Charlie non capiva il perchè di quelle litigate ma non diede loro importanza.

Erano circa dieci giorni che andavano avanti così

< NOI NON CI ANDIAMO Più AL PARCO! >

< Perché?! >

< Perché di sì! >

Poi era arrivata la mamma che aveva spedito tutti nella propria camera a “riflettere” se era necessario tutto quel baccano.

Passò qualche giorno e Charlie decise che sarebbe andato al parchetto lo stesso, anche senza Cesare

< Mamma! Dove è il pallone? > gridò Charlie dal cortile

< Non lo so amore > Claire era una mamma dolce e sempre pronta a coccolare i suoi figli e il marito. Era giovane quando si era sposata; l'avevano criticata in molti quando aveva deciso di non frequentare l'università. Lei invece si riteneva molto soddisfatta di ciò che era diventata: aveva un marito che la amava alla follia e che amava i suoi figli. Ne avevano avuti tre, due maschi e l'ultima arrivata, Vannia, era una bambina con i capelli corvini come il papà anziché castani come i suoi fratelli e gli occhi verdi che invece avevano tutti, compresa lei.

Adesso guardava Charlie, il più grande. Era già un ragazzino indipendente, molto sveglio e sempre carino con tutti.

< Se proprio non lo trovi chiedi a Cesare >

< No! Non fa altro che frignare! Andrò al parco senza! > e così fece. Prese la bicicletta e raggiunse i suoi amici.

Cesare imperterrito non aveva intenzione di ridare la palla a suo fratello nella speranza che decidesse di rimanere a casa ma Charlie si divertiva molto con i tre fratelli biondi e non mancò mai un appuntamento.

Da pochi giorni la nonna materna era venuta a stare da loro per una settimana: una donna vecchia e rugosa, con i capelli tinti castano scuro e gli occhi blu.

Charlie, Cesare e Vania passarono qualche mattinata sotto il gazebo con la nonna e si divertivano da matti dato che la mamma della loro mamma era una signora molto simpatica, raccontava sempre fiabe e storie di eroi del passato che avevano solcato i mari con navi da guerra o che vivevano in castelli con le loro dame. Mentre il pomeriggio Vannia seguiva le lezioni di violino come durante l'inverno, Charlie raggiungeva i suoi compagni e Cesare seccatissimo restava da solo seduto sull'altalena.

< Tesoro che faccia lunga.. di alla nonna perchè non giochi! >

Claire aveva decisamente ereditato la sua amabile indole materna da sua madre

< Perché non c'è nessuno che gioca con me! >

< E perchè non vai al parco giochi con Charlie, cucciolo?! >

< Perché là ci sono gli altri bambini e loro vogliono solo lui e a me no e io non voglio che Charlie giochi con loro e poi quando loro arrivano Charlie non mi guarda più! > finalmente Cesare si era liberato di quello che gli sembrava un peso enorme.

La nonna lo prese per mano e si sedettero sul divanetto sotto il gazebo

< Sai che non devi essere geloso degli amici di tuo fratello... nessuno potrà prendere il tuo posto nel suo cuore > lo guardava con gli occhi pieni di affetto e gli accarezzava la testa.

Lui tirò su col naso

< Ma però poi quando loro arrivano Charlie non mi guarda più e io non voglio che Charlie giochi con loro e poi.. > ma la nonna lo interruppe con una proposta che, era sicura, gli sarebbe piaciuta molto

< Posso raccontarti una storia? > Cesare spalancò gli occhi e la bocca

< Certo! > era troppo felice. La nonna avrebbe raccontato una storia solo a lui... si sdraiò a pancia in giù sull'erba e appoggiò il mento sulle mani: era pronto!


 


 

_________________________________ <3 un cuoricino a voi che siete arrivati fino qui!

ciao a tutti/e!! ci ho messo una vita per capire bene dove inserire il flash-back e alla fine ho deciso di inserirlo subito nel capitolo 3.0

quindi nel prossimo capitolo, il 3.1, ci sarà il proseguo del ricordo e nel 3.2 riprendo l'inizio di questo 3.0 sviluppandolo senza il flash-back...

mmh... scommetto che non mi sono spiegata in maniera molto chiara MA se continuerete a segiurmi sarà tutto più chiaro!

Baci

Marta

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Capitolo 4
*** 3.1 Bittersweet ***


BITTERSWEET (Ellie Goulding)

http://www.youtube.com/watch?v=uoO59keQFq4


 

Your arms around me come undone

Le tue braccia attorno a me si sciolgono

Makes my heart beat like a drum

Fai battere il mio cuore come un tamburo


 

***FLASH-BACK*** pt. 2

< Questa storia Cesare fa proprio al caso nostro quindi sta molto attento!

In una verde vallata d'Irlanda sorgeva il palazzo di un potente sovrano.

Il maniero era di cristallo rosa e scintillava sotto il sole, le sue dodici torri erano d'oro.

Il re, che era molto ricco, possedeva anche la Fonte dell'Acqua Miracolosa.

Si trattava di un'acqua che guariva i mali del corpo e dello spirito e naturalmente i potenti della terra accorrevano per bagnarsi in essa.

Ma il re divenne geloso della sua fonte e allora pensò di imprigionarla dentro un altissimo muro sorvegliato giorno e notte da cento soldati armati fino ai denti.

Trascorsero così alcuni anni, ma una sera, proprio nel mezzo di un sontuoso ricevimento, l'acqua, stufa d'esser prigioniera si ribellò. La sua potenza abbatté le mura e travolse i soldati. Lo stesso palazzo fu interamente sommerso da una valanga d'acqua che ben presto formò un lago, grande come la vallata. [...]” >

La nonna aveva accompagnato la breve fiaba con grandi gesti e Cesare era rimasto sempre attento, in religioso silenzio. Poteva benissimo capire quel ricco che non voleva tutta quella gente nella sua fontana! Eccome! Lui la voleva tutta per se! Sì sì! E se poi l'acqua finiva? No no!

La nonna lo risvegliò dai suoi pensieri

< Allora? Non dici niente? Come ti è sembrata? >

< Sai nonna che quel re ha fatto proprio bene! Mi sta simpatico! > disse annuendo vigorosamente.

Lei naturalmente se lo aspettava un commento del genere, per questo aveva raccontato proprio quella fiaba, con tante che ne conosceva quella aveva la morale che più faceva al caso loro!

< Quel ricco sovrano non la voleva dividere con nessuno.. >

< Già! > annuì convinto Cesare

< ..e così ha costruito un bel muro di pietre alto.. >

< Di pietre grosse così! E poi ci ha messo su i soldati con le spade e gli archi e le frecce infuocate! > disse il piccolo spalancando le braccia ed alzandosi in piedi

< Ma stai attento Cesare – lo ammonì la nonna – cosa succede dopo un po'? >

< L'acqua cresce e annega tutto? > domandò dubbioso

< Sì, e sai perchè? >

Lui ci pensò su ma niente < No.. > rispose triste

< Perché alla fontana piaceva vedere la vallata intorno a sé, non quel brutto muro di pietra. Le piaceva che i sovrani di tutto il mondo andassero a trovarla e a farle compagnia... >

< Ma il re non voleva! > ribattè prontamente Cesare

< E tu lo sai perchè non voleva? Perché temeva la fontana si affezionasse a un altro principe e lo lasciasse tutto solo! > e dicendo questo lo tirò a sé sulla panchina, cullandolo appena.

Le piacevano molto raccontare le storie perchè sapeva che i bambini apprendono da tutto e da tutti come delle spugne e anche se l'insegnamento è talvolta difficile gli resta dentro e quando capiterà l'occasione tornerà alla mente anche se inconsciamente.

Cesare non parlava più ma stava pensando molto...

Il pomeriggio seguente, prima che Charlie uscisse dal cancello venne fermato dal fratellino

< Ascoltami Charlie! Facciamo che ogni tanto, quando hai voglia andiamo al parco io e te e tu giochi solo con me, invece quando non ne hai voglia fa niente.. ok? > e gli tese la palla in segno di pace

< Ok! >

Il giorno dopo stettero insieme e Cesare raccontò a modo suo la storia della fontana e Charlie gli disse che conosceva un posto uguale al palazzo del suo racconto...

 

La biblioteca era un casermone ristrutturato da poco e l'esterno era dipinto di rosa; dietro il cancello vi era un piccolo giardino verde, una fontana al centro con delle panchine in torno.

Divenne il loro posto speciale. Quando valevano stare solo loro due non andavano al parco giochi: andavano al “palazzo”!***


 


 


 


 


 

fine flash-back!!!

Capitolo cortino ma ho preferito finire il ricordo e quindi fare un altro capitolo!! C:

Che tra i due fratelli ci sia un ottimo rapporto è chiaro ormai ma sarà sempre stato così? Continuate a seguirmi!

Baci

Marta


 

p.s.: era nel mio libro di fiabe di quando ero piccola!!!

La Fontana Miracolosa _ Fiaba Inglese_ "366 e Più...Storie e Fiabe Della Sera"_ Ed. Edibimbi

p.p.s.: un grande grazie a   imlostin_dreams   che mi ha fatto notare un'imprecisione del tempo verbale!! (5-11-13)

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Capitolo 5
*** 3.2 Bittersweet ***


BITTERSWEET ( Ellie Goulding)

http://www.youtube.com/watch?v=uoO59keQFq4


 

Your arms around me come undone

Le tue braccia attorno a me si sciolgono

Makes my heart beat like a drum

Fai battere il mio cuore come un tamburo


 

*** Tò guarda! Ha dimenticato il copione: ottimo!! Sorrido felice di questa sua momentanea stranezza.

E con strani e vaghi pensieri me ne torno a casa dove puntualmente c'è mia mamma in video-chat con mia sorella Vannia e mio papà che controlla le fatture della settimana sempre pronto a inventarsi motivi per rompere le palle ai suoi due dipendenti. ***

Sì, perchè se da una parte del tavolo c'è Claire che elogia Vannia per tutto ciò che fa – compreso respirare e sbattere gli occhi da sola– dall'altra c'è Steve che non può lasciare in pace quei poveri disgraziati che lavorano per lui, proprio no. Certo sempre meglio che non lavorare ma la sordità andrebbe a loro vantaggio.

Per tutto il fine settimana me ne sto davanti al PC cercando di finire i compiti per giovedì: lo so che è patetico ma io sono uno di quelli che fa tutti i compiti super in anticipo così se ha qualche dubbio ha tempo di chiedere consigli ai professori e poi mi restano sempre intere serate di lettura solitaria al palazzo. Ai miei non dico più che vado in “biblioteca” dico semplicemente “vado al palazzo” poichè io e Charlie facevamo da bambini un gioco proprio nell'edificio della libreria. Così loro sanno che non devono cercarmi a meno di qualche urgenza particolare.


 

Decido di portare il copione a Italia in settimana anche se mancano ancora molti giorni alle prove. Meno male che martedì abbiamo matematica le prime due ore così non devo rincorrerla per i corridoi.

< ...ok ragazzi adesso che il capitolo è finito faremo una settimana di esercitazioni in gruppetti e poi lunedì prossimo un bel test! > una serie di imprecazioni escono tra i finti colpi di tosse e la prof caccia tutti fuori 10 minuti prima che suoni.

Non c'è più nessuno in classe tranne me, Italia e un paio di ragazze che fanno per alzarsi e andare via.

Cauto mi avvicino alla mia fata che oggi porta una gonna simile a quella di sabato ma più lunga – purtroppo – e azzurra e una maglietta con scollatura a V avorio...come un diamante brilla di luce propria rendendo meno triste questo vecchio edificio scolastico.

< Ciao > dissi titubante

< Hey ciao > – com'è radiosa – si volta appena verso le sue amiche < ragazze arrivo subito. Dimmi! >

< Hey...emh... hai sentito del test? Brutta storia! Per fortuna le esercitazioni durano tutta settimana! Eh.. hai lasciato questo al parco e ho pensato di portartelo anche se manca una settimana magari non avevi ancora finito di leggerlo! >

Non è possibile...perchè quando parlo con lei devo sembrare un cretino? Almeno stavolta non mi guardava allucinata!

Allucinata? Perchè allucinata? Non poteva essere “incantata”?? Haha...si da me! Haha! Dopo questa battuta colossale decido di spegnere la mia vocina interiore e mi rivolgo a Italia..o meglio la guardo alzarsi e fiondarsi verso di me con gli occhi fuori dalle orbite –?– e calcolando che mi era a mezzo metro di distanza potrei dire che mi è saltata addosso... sono sconvolto! Felice, emozionato, un po' eccitato – per essere in un edificio scolastico forse troppo eccitato – ma soprattutto rimasto di merda, di sasso... cosa devo fare? Io? E lei cosa sta facendo?

< Grazie grazie grazie.. ero nei pasticci fino al collo perchè non mi ricordavo dove l'avevo messo... mi hai salvato la vita! Mio eroe! > dice fingendo d'essere stata una dama in pericolo... troppo spensierata, troppo bella, troppo dolce e ancora incredibilmente abbracciata a me.

Alza la testa dal mio petto. La guardo negli occhi e mi sembra un sogno... lei arrossisce violentemente, prende il copione e vola via!

Sbuffo. < Uff! > No ma dico: posso sapere cosa c'è??

Decido di andarmene da lì ma al primo passo inciampo in uno zaino e rischio di svolazzare a terra: il suo zaino? Certo, nella fretta di scappare da me non l'ha preso. Meglio.. ho un'altra scusa per vederla.. sembra che qualcuno da lassù mi stia aiutando.. Hey Charlie? Grazie fratello!

Decido allora di mettermi comodo nel banco vicino al suo e – grazie al cielo il prof Lonnie è malato così ho tutta la prossima ora libera! – aspetto leggendo qualcosa di leggero “...Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante.” Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto V, versi 137-138

Dopo una ventina di minuti eccola arrivare da sola guardandosi in torno come se stesse forzando una camera blindata; si avvicina al posto dove sono senza vedermi

< Ciao! > ops, spaventata e.. arrossita < Dimenticato qualcosa? >

< hh..emm.. credo lo zaino.. tu cosa ci fai qui? Non dovresti essere a lezione? >

Quando sto solo con lei mi sento molto sicuro di me finchè sto zitto o dico poco o niente ma se inizio a parlare scollego il cervello e la bocca va a macchinetta... eppure senza incartarmi è... strano...

Mi sento come in dovere di essere alla sua altezza, no non è il termine adatto: è come se per lei dovessi essere più uomo, cioè più adulto... e mi impegno con tutte le forze e mi piace un casino essere così con lei: io faccio l'uomo e lei la mia donna! Magari!

< Ora buca.. Lonnie non c'è! E tu? Ce ne hai messo di tempo per capire che non avevi lo zaino > dico guardando l'orologio, ma in realtà so perfettamente che anche lei aveva un ora libera

< Moggy è... in gita con... quelli del primo anno... fino a venerdì... > mi fissa con due occhi favolosi che sembravano tirarmi per la camicia vicino a lei e lei non si muove. Quando siamo così, in silenzio, è come se l'aria si riempisse di qualcosa che offusca tutto il resto: banchi, aula, gente, grida, risate, sparisce tutto e rimaniamo così, a fissarci.

Le altre volte è scappata via quasi subito invece questa volta rimaniamo lì in piedi con le braccia lungo i fianchi, a neanche mezzo metro di distanza l'uno dall'altra; ho il cuore che pare voglia saltarle addosso dalla violenza con la quale mi colpisce lo sterno e i suoi occhi sono fissi nei miei da almeno 10 minuti senza neanche sbatterli.

Poi un movimento e la sua mano destra si alza e si appoggia sul mio petto dove il mio cuore fa quasi male tanto correva – e lei può decisamente sentirlo. Le sue dita lunghe e sottili si muovono appena sul cotone della mia camicia ma la mia pelle sotto brucia dalla voglia di togliere quella stoffa inutile e il mio corpo brama di poter sentire il suo contro il mio come poco meno di un'ora fa è accaduto. Le sue gambe, i suoi fianchi, le sue braccia, il suo volto; solo l'idea di avere il suo corpo contro il mio mi fa alzare un metro da terra, contro la forza di gravità – mi fa davvero “alzare” contro la forza di gravità. Spero che non se ne sia accorta! –

Mai il mio corpo e il mio cuore hanno desiderato Italia così fortemente in quel modo... poi la campanella suona e puntualmente schizza via. Però aveva il sorriso sulle labbra questa volta..ne sono sicuro!


 


 


 


 


 

___________________________ <3 un cuoricino a voi che leggete senza stancarvi mai

<3 <3 <3 <3 e tanti cuoricini a te  VahalaSly  che segui la mia storia!!!

e questa quà era il capitolo 3 completo!

Mmh... cosa dite di questa Italia? -.-' In effetti detto così sembra stia parlando del paese Italia ma non è così...^^ comunque... il prossimo capitolo succederà una cosa che.. forse li avvicinerà... sorpresa!
 

ci leggiamo al prossimo capitolo!!!

baci

Marta

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Capitolo 6
*** Cover Your Tracks ***


cap 4

E QUESTO è IL 4° CAPITOLO... è UN PO' CORTO MA NON VOLEVO SMEMBRARE QUELLO DOPO CHE MI PIACEVA BELLO COMPATTO!!!

NB: altrettanti cuoricini <3 <3 <3 a lunablu__birichina87_ per seguire la mia storia!!!



COVER YOUR TRACKS A boy and his kite

http://www.youtube.com/watch?v=tkXG4x4cyC8



Heart, flesh out your webs

Cuore, allarga la tua trama

The past that was tangled will unwrap & shed

Il passato, una matassa aggrovigliata, si districherà e svanirà

Soul, sing out your songs

Anima, canta a squarciagola la tua canzone

Clear out your throat. Belt it out strong

Schiarisciti la gola, canta con vigore

Cover your tracks

Copri le tue tracce

Sew up your wounds

Ricuci le tue ferite

Pick up your pace

Affretta il passo

Open your wings

Spiega le ali





Io rimango interdetto almeno 5 minuti poi cercando di apparire normale e non stralunato; vado a prendere il pranzo e mi sistemo sotto un albero in giardino per prendere un po' d'aria fresca.

Mi piace quel posto... la scuola non è circondata da cancelli e inferiate ma quattro file di alberi a circa 1 metro e mezzo, forse 2, di distanza percorrono tutto il confine del parco. Poi scorre la strada che gira tutt'intorno all'edificio entrando ed uscendo dal parcheggio. Il pomeriggio trascorre normale e dato che i compiti li avevo già fatti vado a palazzo ancora presto mangiando un panino per strada.



***



Fino a venerdì tutto ordinario o quasi. Sembra quasi che il venerdì stia diventando il mio giorno...

Lezioni nella norma, genitori fuori di testa, letture a palazzo e contemporanee visite serali puntuali e precise ma qualcosa scorre nell'aria più elettrica di prima...

Il rombo troppo familiare arriva puntuale alle 12e30 di fronte a scuola; riparte, ma poco dopo si ferma dove la strada gira attorno al parco della scuola e dove io sto mangiando il mio pranzo in santa pace. Strano... dalla macchina mi arrivano delle voci...

<  Stai scherzando, vero???  > sono Morìs ed Italia e lui è anche piuttosto arrabbiato..

<  Dai smettila! Non sono di tua proprietà pensavo che avessimo già fatto questo discorso!  >  è Italia... è spaventata, parla come se stesse per piangere da un momento all'altro. Decido di alzarmi senza farmi vedere e mi avvicino. Sono giù dalla macchina, lei ha la portiera aperta e piazzato di fronte c'è alto e potente Morìs che le dice non so cosa in un tono che non mi sa solo di bisticcio.

Poi lei fa per spingerlo indietro e passare <  Dai smettila per favore così mi fai paura spostati..  > singhiozzi le scuotono il petto ma quando appoggia entrambe le mani su di lui per spingerlo via ecco che lui la afferra per un braccio e la strattona <  Io devo smetterla?? Io devo smetterla!?! E tu cosa hai intenzione di fare eh?! Vuoi andare?! Vuoi lasciarmi?! Perché? No.. non Perché ma... Per chi? Per uno sfigato qualsiasi? Dimmi chi è... Ti ho detto di dirmelo!  >

<  Per favore lasciami... cosa dici? Mi fai male... smettila...  > e piange.. e piange.. e lui continua a stringerle il braccio sempre più incazzato... <  Sei proprio una stronza! ….E una troia...una stronza e una troia!  >  Eh no! Lì non ci vedo più! So benissimo che è il doppio di me e anche ben allenato ma d'istinto tiro fuori il cellulare, mi avvicino facendo rumore – ma tenendo qualche metro di sicurezza tra noi – e partorisco la migliore sceneggiata di tutta la mia vita...

<  Mamma non ti sento, non ho campo! Aspetta che mi sposto.. aspett... asp... hey ciao Italia! – dico con il tono più spensierato e fasullo possibile come se non mi fossi accorto di nulla prima – mamma dammi un attimo che ho incontrato Italia.. te la ricordi?... Sì lei... sì, sta nella via del supermercato...  > mi sento un figo pauroso.

Leggo stupore negli occhi di lei anche se stracolmi di lacrime e sul viso di lui un attimo di paura appare quando con tranquillità dico <  ..sì mamma te la saluto – alzo la mano sorridendo – ti saluto anche il suo fidanzato... Morìs il figlio dell'avvocato... certo che lo conosci: era il capitano della squadra di nuoto...o qualcosa del genere..  > allora lui le lascia il braccio, chiude la portiera e se ne va. Tengo la finta conversazione ancora per qualche secondo poi, quando vedo la sua macchina uscire dal parcheggio, rimetto il telefono in tasca e mi avvicino alla mia fata che ancora trema in mezzo alla strada.

< hey... – sussurro con voce bassa, dolce per non spaventarla – Italia, vieni qui... > e allungo la mano verso di lei con il palmo verso l'alto.

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Capitolo 7
*** From now on ***


FRON NOW ON The Features

http://www.youtube.com/watch?v=ckjYYV6cwwk



La notte scorsa ho sognato un tempo e un luogo

Dreamed last night about a time and place

In cui eravamo sfuggiti ai nostri problemi

Where from our troubles we had escaped

Io ti tenevo per mano e mi sentivo completo

I held your hand then I felt complete





[ … ] e mi avvicino alla mia fata che ancora trema in mezzo alla strada.

< hey... – cerco di tenere la voce bassa e dolce per non spaventarla – Italia, vieni qui... > e tendo la mano verso di lei con il palmo verso l'alto.



Mi guarda con gli occhi rossi e le labbra le tremano. Avanzo piano sempre con la mano alzata. Quando a neanche un metro da lei mi si getta addosso di peso: anche se per me è una fata favolosa era pur sempre una fata favolosa di 50 kg. Indietreggio rovinando con lei in braccio contro uno degli alberi che fanno da confine tra la scuola e la strada.

Mi accascio a terra con Italia che guarda rapita i miei occhi. Piange e a me si stringe lo stomaco.

Con il pollice le asciugo le ultime tracce delle lacrime.

...bellezza...

Con una mano comincia ad accarezzarmi il viso.

...magia...

Con l'altra mi tocca i capelli e li pettina indietro come se avesse già compiuto quel movimento su di me, come se mi conoscesse già.

...sogni...

Io sono immobile, completamente beato da lei, completamente rapito da lei, completamente in pace con tutto e tutti, completamente innamorato di lei.

Mai ero stato toccato con così tanta dolcezza e delicatezza. Il suo tocco mi fa sentire come immensamente fragile “guardare ma non toccare”, ma lei mi sta toccando e mi guarda come fossi prezioso e raro... ... sensazioni fino ad allora sconosciute.

Ma non ero io a doverle infondere sicurezza e protezione?

Perché allora non riesco a muovermi?

Mi ridesto da quello che mi è sembrato un viaggio lunghissimo nei suoi occhi che ancora mi carezza dolcemente e mi decidoi.

Le sistemo i capelli dietro un orecchio e li seguo nelle loro morbide onde fino alle punte passandole la mano sulla schiena < Hey... come stai? > so che è una domanda stupida e inutile e banale – come poteva sentirsi in un momento come quello?! – ma non mi è venuto in mente niente altro.

< mh... > accompagna questo incerto suono con un cenno della testa e della spalla come se volesse dire “sto così...”

Le accarezzo i capelli ancora un paio di volte. Dio quanto o sognato poterlo fare!!

Non si sente più vociare nessuno e forse siamo in ritardo per la lezione così, prima che qualcuno chiami a casa – non che mia mamma si sarebbe preoccupata, però... – con una calma quasi inumana sfilo il telefono dalla tasca dei jeans cercando di non toccargli troppo la coscia dato che è ancora in braccio a me e io sono un maschietto e lei una femminuccia e porta la gonna... Dio, questo è il mio giorno fortunato!

< Mamma sono io ascolta... non sono a lezione adesso perchè.. un mio amico si è sentito male e l'ho accompagnato a casa dato che sta qui nella via della scuola ok?! ...ciao! > mai detto tante bugie tutte insieme e con tanta maestria – tranne quando dovevo mentire su Charlie e il mio stato d'animo, ma per il resto non raccontavo mai bugie: piuttosto stavo zitto!

Mentre parlo con mia mamma sorrido a Italia e lei sorride a me di rimando come prede di una strana ebbrezza.

Senza parlare solleva una mano porgendomi il palmo e le porgo il telefono. Fa un numero che non ho in memoria < Dorota ciao sono Italia.. ok.. ciao! >

Mi viene spontaneo < Dorota? > ops!

< È la mia tata... chiamo sempre lei quando succede qualcosa che non voglio sappiano mamma e papà... > ahh...ecco perchè la parlata quasi in codice... abbassa gli occhi e sorride come un bimbo preso con le mani nella marmellata! Che tenera! < ..non è proprio la mia tata.. lo era, poi è rimasta con noi quando ci siamo trasferiti ed è rimasta; da una mano in casa a mia mamma, si occupa di me e di mia sorella... è Dorota... le sono molto affezionata! >

< Guarda che non devi giustificarti! Cosa ti va di fare adesso? Abbiamo, guardando l'orario, ancora un oretta e mezza tutta per noi! > sorrido, felice di avere del tempo per noi, sorrido come un idiota, forse come un ebete da quando siamo caduti accanto all'albero e anche lei sorride però lei... sembra una dea!

E l'idea che forse lei non voglia stare con me questo pomeriggio non mi sfiora nemmeno... credo di essere un po' troppo lanciato... masssìì.. “chi non risica non rosica”... “chi dorme non piglia pesci”... “carpe diem” … quanta filosofia, è proprio la mia giornata – spero – !

< Andiamo al parco dove eravamo l'altra volta? > mi chiede sorridente

Mmh e se qualcuno mi vede? La mia faccia dubbiosa mi tradisce e lei ride

< Hai paura di farti beccare?! Dai che conosco un posticino in quel parco che dalla strada non si vede! > e ride... certo ride di me, ma almeno ride!

Italia è di qualche mese più grande di me e ha la patente e quindi mi siedo al posto del passeggero mentre lei mette in moto la sua auto.

La guardo guidare sicura e mi sembra di vedere un'altra Italia, più grande, più matura, più donna...

Parcheggia e scendo... mi prende per mano inizia a trascinarmi letteralmente in corsa fino a che raggiungiamo un posticino carinissimo: ha un'apertura angusta e seminascosta perchè in teoria non è accessibile al pubblico: ci sono gli attrezzi dei giardinieri, le centraline delle fontane ma c'è un angolo di prato verde libero, parzialmente in ombra tra il muro di cinta e la siepe di fine parco pubblico. Tirando giù anche me, senza lasciarmi la mano si lascia cadere sull'erba morbida e sdraiati vicini appoggia la testa sul mio petto e mi guarda.

E io la guardo.

< Parlami di te! > mi dice

...è? < Cosa vuoi sapere? >

< Tutto... oppure niente, ci conosciamo da tanto ma in effetti non ci conosciamo per niente > mi lascia un po' disorientato questa frase, anche perchè nasce dentro di me una fiducia incondizionata verso questa ragazza della quale so tutto in teoria, ma in pratica no... mi guarda e vede la mia indecisione

< Allora ti faccio qualche domanda io se non sai da dove cominciare! >

< Ok >

< Da quanto tempo ti piaccio? > mi chiede sfrontata e con un sorriso malizioso in faccia.

È ? Prendo colore.. Io non so cosa dire mi guardo in giro e bho.. che le dico? E da quanto lo sa?

Prendo fiato, non la guardo e mi butto < Da sempre.. credo.. > e vengo catturato dai suoi occhi...

< Credi? > allora mi provochi? Ok d'accordo!

< Sì credo! E quello là da quando ti piace? >

Spalanca gli occhi e apre la bocca: è sorpresa, ride < C-cosa?! >

< sei sorda? > sta ridendo quindi sta al gioco, bene!

< insomma, è il tuo “ragazzo”.. quando hai capito di voler stare con lui? >

Mentre sto parlando si alza poco e si punta con un braccio al mio petto toccandolo con i palmi delle mani come se volesse mettere un po' di distanza. Io allora mi puntello sui gomiti accorciando la distanza tra il mio viso e il suo; la guardo divertito mentre lei ha ancora la bocca aperta – dio che bella bocca... e se non sto attento mi incanto sulla scollatura della maglietta che essendo a V lascia scoperto lo sterno e piccole porzioni dei seni –

< Beh... non saprei, ci conosciamo da sempre... > si rabbuia improvvisamente. Mi maledico per questa domanda forse troppo personale e intervengo subito lasciando che le parole scorressero sciolte < Dalla prima volta che ti ho vista.. è stato quando vi siete trasferite qui in città! Era inverno e portavi dei pantaloni stretti con gli stivali beige con gli strass. Sopra non lo so perchè eri avvolta da un cappotto grigio che aveva l'aria di essere incredibilmente morbido! Spingevi il carrello della spesa con tua sorella! > me lo ricordo come fosse ieri...



flashback *** Ovviamente tutti sapevano che da lì a pochi giorni sarebbero arrivati in paese gli amici dei Reeds, la famiglia di avvocati della città. La famiglia Facinelli aveva due figlie, una della mia stessa età e una più piccola.

Incontrai le tre donne di casa Facinelli un mesetto dopo il loro arrivo. La settimana prima che 1 metro e mezzo di neve bloccasse tutta la città.

Ero andato a fare la spesa con mamma e Charlie quando da un macchinone tipo SUV vidi scendere la bimba più bella che avessi mai potuto sognare... avevo 9 anni ma avevo già ottimi gusti!

Con la signora Facinelli, signora elegante e distinta, c'era la signora Reeds, altrettanto una bella donna che stava aiutando i nuovi arrivati ad ambientarsi con il vicinato. Erano due famiglie molto legate, lo sapevano tutti, ora abitavano vicine, infatti il signor Facinelli decise di trasferire tutta la famiglia quando gli fu “offerto” il nuovo lavoro e l'aiuto dei Reeds.

A scuola incontrai la bella bambina e scoprii che portava il nome del suo paese: Italia era piccolina, i capelli rosso chiaro erano morbidi e spesso la mamma glieli acconciava in eleganti pettinature che le slanciavano il viso e i bei vestiti che portava le mettevano in risalto la carnagione candida.

Con il mio carattere chiuso e insicuro non riuscii a legare molto con lei. Dopo qualche anno si mise ad uscire logicamente con Morìs Reeds, sei anni più di lei e la classica faccia da figlio di papà/capitano della squadra della scuola/capitano degli stronzi...***



I suoi occhi vagano per il mio petto, la sua mano si appoggia al mio braccio e sembra stesse sentendo la consistenza della mia camicia muovendo piano le dita. Poi alza lo sguardo e la nostra magia riprese vita.

Più la guardo più voglio guardarla.

Più mi guarda più voglio che non smetta mai.

Più lei mi sfiora il braccio più cresce la voglia di sfiorarla a mia volta.

Poi rompe il silenzio senza lasciare i miei occhi < I nostri genitori, miei e di Morìs, si conoscevano ancora prima che venissimo qui a vivere. Quando dovemmo cambiare paese loro ci aiutarono e la loro amicizia ci permise di ambientarci molto bene. Siamo cresciuti insieme e quando lui mi ha chiesto di metterci insieme mi è sembrato logico dirgli di sì. >

< Ma tu lo ami? >

< Bè.. ci sono molto affezionata, ho tantissimi ricordi belli con lui, ci lega un grande affetto!> sembri convinta di ciò che dici ma svii la mia domanda.. < Ok ma allora è come un fratello per te!? >

< Più o meno... più più che meno.. > e nel dire questo appoggia nuovamente la testa al mio petto dove il mio cuore marcia trionfante: avevo fatto centro.. lei non lo ama.

< Mi dispiace per quello che hai visto oggi. Spesso lui si arrabbia ma non devi pensare che sia cattivo, è che ha molta paura di perdermi! >

Italia! Non sei tu che devi scusarti, lui dovrebbe farlo con te! Non tu con me!

< Ma ti ha offesa e ti stava facendo male > < Non voglio che te ne faccia! > < È stato quello che mi ha fatto scattare. >

< Come sei dolce, grazie! >

Tu fata bella sei dolce!





____________________ =)

HEYYY!!!!! Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui!!!

Come vi sembra la storia? Lasciate la vostra impressione!!!

baci

Marta

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Capitolo 8
*** Get to the point ***


                         


                                   Get to the point.


Dritto al punto.                                






italia

Cesare...Cesare...Cesare... perchè quel viso mi torna sempre in mente?! Cesa.. aarg! Basta pensare a lui!

Non riuscirò mai ad addormentarmi se non smetto di pensarlo... per fortuna che domani non c'è scuola!

...la sua morbida camicia... e mi giro sul fianco destro. Non pensarci! Pensa al compito di matematica! No troppo difficile!

...i suoi capelli sotto il tocco della mia mano... e mi rigiro sul fianco sinistro. Ma cosa mi è saltato in mente?! Gli ho toccato i capelli! Non ci ho mai neanche parlato e gli tocco i capelli?! Basta! Pensiamo al libro che devo leggere! Dove sono arrivata? Ah sì, lui le consegna la lettera e.. che libro leggeva Cesare quel giorno in classe? Ma chi se ne fregaaa!!!!

...la sua voce < Ciao! Dimenticato qualcosa? >... mi fissa negli occhi come se volesse annegarci dentro...

< Uffa!! > sbuffo ad alta voce, neanche volessi coprire il suono dei miei pensieri e mi sdraio a pancia in giù. Poi decido di alzarmi e, in cucina, prendo un goccio di acqua. Camminando nel corridoio vedo nella penombra le fotografie della mia famiglia, ci sono i miei genitori da giovani che sorridono, ci siamo io e Morìs. Ci guardo. Indiscutibilmente è un bel ragazzo, è quasi un uomo. Adora i miei capelli lunghi..

flashback *** Non è una splendida giornata, il cielo è nuvoloso da settimane ormai. Due ragazzi passeggiano per il parco, ridono, si rincorrono ed è uno scintillare di capelli rosso chiaro, quasi arancio.

La ragazza con il fiatone e il sorriso sulle labbra si ferma un attimo. L'altro ragazzo alto e bello grosso torna indietro raggiungendola. È un attimo che la prende in spalla come un sacco di patate, la fa girare e lei ride come non mai. Anche lui è felice. Si vede dal suo bel viso rasato, dagli occhi che brillano in quella maniera particolare e anche un cieco lo capisce che c'è ben altro del semplice affetto a legare quei due spensierati.

Qualcosa comincia a scendere dal cielo. È inverno, nevica tantissimo e fa un freddo cane!

Lui corre ancora con lei in spalla fino sotto al gazebo, nel centro del parco. Piano la rimette a terra e la tiene stretta a sé.

Negli occhi della ragazza si legge l'affetto profondo quasi fraterno che la lega a lui.

Negli occhi di lui invece l'amore è sincero, profondo. Le posa un lieve bacio sulle labbra gelate d'inverno ma subito tutto è caldo. Il viso di lei arrossisce sfidando il freddo della neve che cade... il suo primo bacio... il suo primo amore. ***

O così credevo.. Sono passati quattro anni, sono cresciuta con te ma forse è tempo di dire basta a questa farsa...

Torno in camera e spero di addormentarmi, sono le 02:00 e sono in coma!

Il telefono brilla “ 5 NUOVI MESSAGGI! ULTIMO MESSAGGIO: Morìs” ..uff! Che palle! Decido di leggerli tutti in un colpo solo..

ORE 21:28

Mentre il tuo telefono era spento o non raggiungibile, questo numero 333... ti ha cercato alle ore 21:24 del... ”

ORE 21:30

Amore lo sai, ti prego, lo sai che non vivo senza di te! Sei la mia anima, la mia vita, tutto! Rispondimi per favore amore ti prego. Ti amo! Te lo ricordi vero?!”

ORE 21:45

Ti amo! Se la mia vita! Se non vuoi rispondermi ok ma sappi che non chiuderò occhio.. penserò a te tutta notte! Sei la mia anima...”

ORE 22:24

Stella stai dormendo? Domani stiamo insieme tutto il giorno! Voglio riempirti di attenzioni. Sei troppo importante per me! Non voglio perderti! Ti amo!”

ORE 23:06

Cucciola.. perdonami! Sai che ti amo! Sogni d'oro.”

Sono l'esatta copia di quelli degli ultimi mesi. “ti prego perdonami”, “lo sai che ti amo”, “non volevo arrabbiarmi”, “lo sai che ti amo”, “sei la mia anima” ecc.. Mi si riempiono gli occhi di lacrime ma le ricaccio in dietro. Sono così..stanca!

Spengo il telefono e finalmente mi addormento.



Tra ieri e oggi ero decisa, gli avrei parlato ma come tutti i fine settimana dell'ultimo mese: niente, non ce la faccio! Morìs mi ha portato nei miei posti preferiti, abbiamo fatto tutte le cose che piacciono a me.. lo so che lo fa solo per “comprarmi” ma come lui non c'è nessuno, mi conosce e che mi capisce al volo...abbiamo un'intesa troppo grande per rompere il nostro legame, forse...



< Hey ciao! > mi volto e vedo Cesare avanzare lungo il corridoio di scuola sorridente.

No no no no, devo evitarlo o non chiuderò più occhio di notte < Ciao, scusa ma devo andare. > dico senza guardarlo e lasciandolo lì di sasso..sono orribile!

Il telefono vibra, senza farmi vedere dalla prof guardo dentro la borsa “1 NUOVO MESSAGGIO! ULTIMO MESSAGGIO: Morìs”. Mi vengono in mente i nostri primi mesi insieme.. ad ogni messaggino mi illuminavo di un sorriso tale che mi beccavano sempre quando li leggevo in classe! Nell'ultimo anno invece niente!

Non lo leggo ma 5 minuti dopo il telefono vibra. So che è lui ma raccontando una bugia a me stessa penso che la lezione mi interessi davvero e non leggo neanche questo.

5 minuti dopo il telefono vibra ancora.. basta! Apro il messaggio senza neanche guardare di chi è: “Lia oggi pome brucio scuola... 21e30?”. Digito: “ok” e invio: mia sorella, quella pazza! Chissà cosa deve fare fino alle nove?! Ah ma mi deve un favore, questo è poco ma sicuro!



La mattina dopo, come le altre mattine da una settima, la stessa storia...

< SEREEE!! > quella fuori di testa di mia sorella Serena se non si da una mossa la lascio a piedi!

< CI SONO! Ci sono! Stai calma! Non è colpa mia! Se la notte non chiacchierassi, dormirei meglio e la mattina sarei più.. > < Sveglia?! > le suggerisco io mentre saliamo in macchina

< No! Sarei più bella! >

< È? > no.. perchè le do corda?!

< Se dormissi la notte, la mattina sarei rilassata e riposata e più bella e non dovrei truccarmi... sarei sempre in perfetto orario! > io sono allibita... mi punzecchia sempre... lei è molto più carina di me... e io non parlo la notte!

< E sentiamo, di grazia, cosa racconterei la notte? >

< Le altre notti niente di definito ma.. poi hai cominciato... hai detto qualcosa su una camicia – e io comincio ad arrossire – poi ai borbottato che ti piacciono gli stivali beige con gli strass, i MIEI stivali beige con gli strass per la precisione! > e finisce la spiegazione che ormai non respiro più e sono fucsia, altro che rossa!

Il mio primo pensiero: OH MIO DIO! Prima questi pensieri non mi fanno dormire la notte e ora ne parlo come se niente fosse nel sonno.. bene!

< Hey tranquilla! Per la camicia, se te ne serve una da donna sappi che ne ho visto un modello stra bello! E poi, se gli stivali beige con gli strass li vuoi.. te li presto...>

< No no tienteli, hanno un miliardo di anni! >

Fino a scuola non apro più la bocca, ha già fatto troppi danni!

Il telefono vibra “1 NUOVO MESSAGGIO! ULTIMO MESSAGGIO: Morìs”. Oh mamma!!

Katy mi raggiunge con le altre ragazze, vede la mia faccia -oscena probabilmente- e comincia a fissarmi attentamente.

5 minuti dopo il telefono vibra una volta poi ancora una poi ancora una. Decido di rispondere: “Scusa sto studiando con Katy! A mezzo giorno!” e invio sbuffando!

Katy, fissandomi, incrocia le braccia e fa la solita faccia da “Voglio sapere cosa hai! Lo voglio sapere subito! Non fare quella faccia!”

Allora mi separo dal gruppetto < Katy vieni in bagno con me? > domando come se lei mi avesse potuto rispondere di no.

Controlla tutti i cubicoli, si appoggia a un lavabo e mi sorride dolce.. è la mia migliore amica, mia sorella mancata...







__________ e questo è il mio primo pov Italia!!!!!

avevo scritto un'infinità di pov Cesare cercando di parlare del cambiamento di comportamento della ragazza ma dopo 4/5 tentativi mi sono detta “chi meglio di lei può spiegare il suo comportamento?!” e così eccomi qui...

I prossimi capitoli saranno più che altro di contorno, di passaggio ma non meno importanti.. verranno svelate un po' di cosine...

grazie essere così in tanti a leggere!!!

baci

Marta



p.s.

La frase di apertura l'ho presa da da PensieriParole



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Capitolo 9
*** Where I come from ***


WHERE I COME FROM (Pasion Pit)

http://www.youtube.com/watch?v=2wyVUH8uU4w

Though the world around you is crumbling

Sebbene il mondo attorno a te stia crollando

And the truth bleak as a bee

E la verità sia in balia del vento, come un'ape

Stay close believe

Resta qui vicino e credi





italia


5 minuti dopo il telefono vibra una volta poi ancora una poi ancora una...

Katy fa la solita faccia da “Voglio sapere cosa hai! Lo voglio sapere subito! Non fare quella faccia!”

< Katy vieni in bagno con me? >

Controlla tutti i cubicoli, si appoggia a un lavabo e mi sorride dolce.. è la mia migliore amica, mia sorella mancata...



< Ok Katy... Ok... lunedì a pranzo ero un po' strana, non avevo molto da dire tutto qua! Sai come diventa apprensivo... è qualche notte che dormo male.. “male”.. non ho chiuso occhio per due notti di fila, cavoli! Sono tre giorni che non mi lascia un attimo di respiro! >

< E perchè non dormi, amo?! > Dai che dico adesso? Perchè penso a una che conosco da vent'anni ma a cui ho rivolto la parola forse dieci volte in vita mia?! < Emh.. sono piena di test! > è una balla e l'ha capito subito...

Ovviamente mi sfida < Quali? >

< C'è... quello di matematica! Poi.. di letteratura c'è il libro da leggere e.. c'è il saggio da fare... > mi sto arrampicando sui vetri.. sono una frana..

< Liaaa?? Cosa tormenta questa bella testolina rossiccia?! > mi chiede in tono scherzoso

Allora decido di sfogarmi un pochino < Sai che da “qualche mese” non va proprio "a gonfie vele" con Morìs, vero?! > mimo le virgolette con le dita.. dico qualche mese, per non ammettere che è un anno che va di merda..

Annuisce seria come una che la sa lunga. Effettivamente sa tutto quello che mi succede, a volte capita che sa che sarò triste prima che lo sappia io!

< Sai che lui ogni tanto alza la voce, no?! > mi fa cenno di continuare con le novità

< Venerdì a pranzo, ti ricordi? Non è sceso dalla macchina come le altre volte.. era un po' nervoso e appena sono salita abbiamo cominciato a litigare... > alza un sopracciglio < Uff.. ok! Ha cominciato a gridare.. Va bene così? >

Le racconto tutto, lui che mi strattona, Cesare che finge la telefonata, io che come al solito piango come una fontana, la fuga al parco.. tutto insomma e lei comincia a sorridere prima con gli occhi, poi con le labbra e infine si apre in un sorriso a 32 denti! La guardo interrogativa...

< Evvai!! È la tua grande occasione! Puoi mollare Moccio-Morìs per un dolce e tenero… come hai detto che si chiama?! >

< KATY!! > la sgrido io < So che Morìs non ti piace – inclina il viso da una lato – che non ti è mai piaciuto – sbarra gli occhi – Ok! Che l'hai sempre odiato con tutta l'anima.. > < Grazie > < ma è pur sempre... e comunque si chiama Cesare! > Mi infastidisco: le parlo per tre quarti d'ora di lui e manco si ricorda il suo nome!

< Come siamo suscettibili!! >

Ok non erano proprio tre quarti d'ora ma è un mio modo di dire... < Sfotti?! – lei si appoggia le mani sui fianchi come a dire “Mi sfidi?!” e io allora esplodo – Senti!! – e punto l'indice verso di lei – Coincidenza vuole che sono mesi che con Morìs va di merda; quella fuori di testa di mia sorella brucia un giorno sì e l'altro pure e mi ha appioppato il suo copione per dirle cosa deve fare in una recita del cavolo perchè lei "non ha proprio tempo". Incontro un ragazzo che conosco da vent'anni, lo guardo in faccia (forse per la prima volta davvero) e cosa gli rispondo?! “Scusa non ho capito quello che hai appena detto perchè mi sono persa nei tuoi capelli ”(?!). Rischio di perdere il copione, perchè scappo via, e di sentire una delle furiate di mia sorella. Qualche giorno dopo lui mi riporta il copione dimenticato al parco e..?! Avendo scampato per un pelo l'ira di Serena, gli butto le braccia al collo saltandogli addosso (?!) per di più scappo via, di nuovo, come una scema, dimenticando il copione, di nuovo. Torno in classe e lui è lì! Ma te guarda questo! E fa lo spiritoso “dimenticato qualcosa?!”. Balbetto una frase di senso compiuto e perdendomi nei suoi occhi la mia mano destra si alza e si appoggia sul suo petto (?!) dove avverto il suo cuore battere e correre come un treno giù da una scarpata. – prendo appena un po' di fiato e riparto – Senza contare quello che è successo venerdì... Sono due settimane che vado a letto con la sua faccia stampata qua – e mi punto il dito in fronte – e quando finalmente mi addormento parlo o di quello che mi ha detto o della sua camicia!! … Ecco che cosa tormenta la mia bella testolina rossiccia!! Cavoli! > wow che sbottata...sto meglio, ho quasi il fiatone! Katy mi guarda strana.. Oh dio cosa ho detto?!

Katy è piacevolmente allibita, glielo leggo in faccia. Intravedo il suo cricetino in testa che corre frenetico sulla ruota cercando di incamerare tutte le informazioni che mi ero accuratamente tenuta per me!

Poi sospira < Ok > dice

Ah.. Cosa?! < Ok?!? Io ti sparo fuori una bomba del genere e tu dici “Ok”?! > sono quasi arrabbiata.. hahah.. è rimasta imbambolata!

< Wow! Cioè.. Ok... Mi hai tramortito!... Hahah.. e brava la mia Italia! È così che si mettono al tappeto gli uomini! È almeno un bel manzo?! > eccola che si è ripresa, la mia amica è tornata!

< Katy!! Non si dicono 'ste cose!! >

< Ahh la mia amica puritana!! Dai fammi vedere chi è! Giudico io se è un bel pezzo di carne! Anche se ti ricordo che io detengo il titolo di Capitano Achab!! > che scema..

La mattina tutto sommato passa discretamente... io cerco di evitarlo anche per sottrarmi alle frecciatine di Kate e lui sembra quello di sempre.

Appena vedo la BMW fermarsi davanti al vialetto della scuola saluto le mie amiche con un bacio... Kate mi stringe forte un avambraccio e mi fissa dritto negli occhi. Non ci vuole un genio per capire quello che intende comunicarmi... è facile per lei, non sa cosa significa avere di fronte un metro e ottanta per 70 Kg di pura rabbia...io sì!







____________ =)



Mi sembra doveroso ringraziare tutti/e voi che leggete la mia storia, grazie perchè mi riempite il cuore di felicità!!!!

AleGalles mi sono commossa quando ho visto che hai messo la mia storia nei Preferiti... grazie!!! Sei un tesoro!! <3

Grazie a lunablu__birichina87_ e a VahalaSly per seguirla!!!

Allora.. ero un po' indecisa se farli davvero i pov Italia ma si sa.. non sono io a decidere cosa scrivere, sono i personaggi che vivono e questa ragazza mi ha incuriosito... al mondo si mostra perfetta e soddisfatta ma dentro?! A parte Katy chi la conosce veramente?! E Morìs..nasconde qualcosa?!

alla prossima!

Baci

Marta



p.s.

Per chi non lo sapesse (tipo me prima di questa estate; scusate l'ignoranza) il Capitano Achab è colui che cacciò la balena bianca... Moby Dick di Herman Melville...

< Ahh la mia amica puritana!! Dai fammi vedere chi è! Giudico io se è un bel pezzo di carne! Anche se ti ricordo che io detengo il titolo di Capitano Achab!! > che scema..

Questa è la spiegazione della battuta di Katy come la farebbe la mia pazza amica: "Marta, le ragazze single dedite alla "caccia" di "manzi" sono definite normali "cacciatrici" ma conoscendo il tuo passato (vedi la mia Originale Bella Paura) ti avevo soprannominata Capitano Achab.. colei che non cacciò semplici manzi ma balene..." adesso che ho 20 anni mi sembra una cosa stupida ma da ragazzina mi faceva ridere!!! Quindi in base a questo potete cominciare a delineare la personalità della nostra Katy...

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Capitolo 10
*** Stop Crying Your Heart Out ***


Ciao a tutti e scusate per l'attesa ma il mio pc ha passato 4 giorni dal dottore!!

Mi sono accorta adesso (e per questo chiedo umilmente scusa) che gli ultimi due capitoli erano invertiti. Mi è preso il panico e li ho subito sistemati. Non so come sia successo ma usare il cellulare per connettermi qua è davvero scomodo. 

Comunque il capitolo seguente è nato attaccato a "Where I come from" ma veniva decisamente troppo lungo e a me come lettrice piace essere tenuta un po' sulle spine... Vi saluto tutti dopo...

BUONA LETTURA!!!!!

STOP CRYING YOUR HEART OUT Oasis



Cos all of the stars

Perché tutte le stelle

Are fading away...

stanno sbiadendo...





italia



Appena vedo la BMW fermarsi davanti al vialetto della scuola saluto le mie amiche con un bacio... Kate mi stringe forte un avambraccio e mi fissa dritto negli occhi. Non ci vuole un genio per capire quello che intende comunicarmi... è facile per lei, non sa cosa significa avere di fronte un metro e ottanta per 70 Kg di pura rabbia...io sì!



Oh, non avevo mai definito i suoi momenti "no" come "di pura rabbia"... a questo pensiero così sincero, schietto e spontaneo mi viene la pelle d'oca!

Lui scende e mi apre la portiera: è di buon umore, per fortuna!

< Ciao! Come stai? >

Non mi sono mai sentita così impaurita, forse è stato il pensiero di poco fa < Mh.. bene.. tu? > mento con un filo di voce

< Sei sicura cara? > mi guarda premuroso.. ha sempre avuto quel lato protettivo e gentile... non negli ultimi periodi però...e poi quel "cara".. < Sono.. stanca > ammetto e lui parte con i suoi discorsi sul lavoro, su suo padre ma non lo ascolto...

flashback *** Arrivo in ufficio per le 19e30... Mi ha detto che ha delle pratiche molto importanti da finire, non cena a casa, e allora decido di fargli una sorpresa!

Mi avvicino alla porta dell'ufficio e sento la sua voce.. è al telefono < ...stassera faccio tardi...... devo terminare una pratica...... non posso dirtelo, segreto professionale!... neanche se sei tu cara, davvero non posso!...certo che mi fido kiki... >

Lo sento parlare e.. "cara"? "kiki"? E cos è quel tono mieloso da carie?! Sono mesi che non parla così nemmeno a me dopo aver fatto l'amore. In realtà è un po' che non facciamo l'Amore.. nei nostri primi due anni era tutto un complimento, una carezza, una parola dolce!!

< ...cara, ascolta, ci vediamo presto... sì... ok... ciao cara! > chiude la telefonata e lo sento spostare la sedia. Mi nascondo dietro l'angolo del corridoio pensando che sarebbe uscito e invece niente. Mi riavvicino alla porta e l'unico rumore che c'è è la biro e i fogli che si spostano... sono divisa in due: una parte mi dice di andarmene perchè quella telefonata nasconde qualcosa di sporco; l'altra mi consiglia l'esatto opposto accusandomi di essere gelosa per niente. Mi riavvicino alla porta facendo più rumore del necessario, busso alla porta e come lo vedo gli regalo un sorriso smagliante... è un attimo che si meraviglia della sorpresa, mi fa quel sorriso con l'angolo della bocca e si fionda su di me.

Un bacio veloce e, spingendomi contro la porta, da un giro di chiave. Raggiunge il divanetto del suo studio con me in braccio. In un attimo e senza dire una parola mi toglie jeans e intimo, mi prende come se fosse impossessato.. ma questo chi è?! Nessun bacio, nessuna carezza.. L'unica motivazione che mi sembra plausibile è che sia successo qualcosa sul lavoro. Si appoggia forse 10 secondi alla mia spalla, respira e si rialza. Un po' delusa prendo un fazzolettino dalla tasca dei miei jeans e mi do una ripulita veloce prima di vestirmi.

< Tutto bene? > gli chiedo avvicinandomi alla poltrona girevole

< Sì, ma ora devo lavorare.. – mi da un bacio a stampo, freddissimo – ci vediamo domani a pranzo! > e ritorna a concentrarsi sulle sue carte. ***

Non gli ho più fatto una sorpresa.. neanche lui..

< ...Italia!! > mi riscuoto spaventata sentendo la sua mano stringere la mia

< Oddio scusa! Dicevi?! >

< La cameriera.. cosa mangi? > come ho fatto a camminare fin dentro il locale?

< Emh.. penne al pomodoro.. e.. acqua naturale. Grazie >

Per il resto del pranzo mi studia, devo proprio avere una faccia oscena. Mi sento stanca da morire, non ho per niente fame; doveva proprio salutarmi e dire "cara"?!

Ricomincio a pensare stando attenta ad annuire e a mugugnare a tempo con il suo ciarlare.. da quella sera nel suo ufficio sono passati quasi due anni ma sembra ieri: l'inizio dell'incubo. Tutto andò a rotoli tra di noi. Non c'era complicità, entusiasmo, niente.. tutto procedeva come sempre; solo pura abitudine. Agli occhi della gente eravamo sempre la coppia perfetta ma dentro, adesso capisco che mi sto consumando piano piano... mesi successivi a quel "cara" e "kiki" il suo umore va dall'essere un tenero cucciolo tutto coccole e carezze all'indifferenza più totale. A pranzo una volta è arrivato a dirmi 3 parole di numero nel giro di un'ora e poi, mesi fa...

< Cara! > quel cavolo di sostantivo mi riporta alla realtà.

< Dimmi >

< Devo tornare in ufficio... andiamo?! >

< Mh.. >

Non sono abituata ad arrivare a scuola con mezz'ora di anticipo il pomeriggio così vado nel posto in cui Cesare mi aveva salvato...

Che sciocca... Nelle ultime 2 ore non ho pensato a lui e sono state le 2 ore più stancanti di tutta la mia vita.. Adesso che mi trovo qui sorrido... Non mi ricordavo fosse così bella la sensazione di sorridere non per circostanza ma spontaneamente....

_______________ <3

Eccomi ancora qua... Ok, cosa dire?!  Ormai mi sono presa bene con i Flash-back  :D 
Cesare tornerà nel prossimo capitolo e ci indicherà la strada per scoprire qualcosina di più su di lui...

GRAZIE a  lunablu__birichina87_ <3 pam93 <3  ,  VahalaSly <3  e a Yoshioka96  <3 per seguire la mia storia!!! mi riempite il cuore di gioia!!!! e grazie anche a voi lettori/lettrici silenziosi/e. solo sapendo che qualcuno aspetta il prossimo capitolo che scrivo ancora!!

Alla prossima!!

Baci

Marta







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Capitolo 11
*** Lost in those memories ***


scusate per l'enorme ritardo ma EFP mi ha dato alcuni problemi!!!!! 
comunque vi attendono due capitoli interessanti!!!!

LOST IN THOSE MEMORIES

Perso in ricordi dolorosi.

Perso in ricordi lontani, che fatico a rievocare.

Perso in ricordi difficili, che non posso lasciar andare.

Perso in quei ricordi.

Perso nei ricordi di lui.




cesare

Che grandissima settimana del cavolo!!!

Il test di mate è stato un suicidio di massa! Neanche quelli da B costante ce l'hanno fatta!!!

Che strazio… Italia mi sta accuratamente evitando e sono sicuro che sia per colpa di Morìs.. almeno non viene più a prenderla a pranzo!

Poi ho anche scoperto che non era Italia a dover fare teatro, ma sua sorella Serena.. una tipettina fuori di testa!!


Dopo giovedì riesco a raggiungerla dopo le lezioni pomeridiane. Accerchiata da uno stuolo di ragazzine della sua età, tra gli urletti di gioia davanti ad una rivista di gossip, non mi ha visto arrivare…

< Serena! > < Serena! > ok non mi sente.

Mi allungo per toccarle la spalla e farla voltare.. di scatto si volta. Ha gli stessi capelli di sua sorella ma non gli stessi occhi. < Sì?! >

< Sono Cesare, sono l'altra recluta del corso di teatro.. >

< Ah.. sii.. Ragzze arrivo subito.. >

Comincio a spiegarle quello che mi ha detto la profe, quello che deve fare ma la rivista che cade a terra la fa voltare verso le sue coetanee < Non stropicciatemi la pagina, quell'articolo non l'ho ancora letto.. e la maglia che porta è da sbavo.. > si distrae mentre riprende la rivista e, nel guardare me arrossisce vistosamente: ma che cavolo di effetto ho su quelle sorelle?! Poi vedo la pagina con "la maglia da sbavo" e noto con tristezza mista a piacere che è la stessa maglia che indosso.. era di Charlie.. nel crescere ho mantenuto la sua stessa corporatura ma quella è una delle sue pochissime cose che indosso.

< Adesso devo andare ma domani a pranzo mi spieghi meglio! > e se ne va con la rivista tretta tra le braccia.

Lascio i corridoi delle sclassi inferiori…la maglia da sbavo… sono passati anni da quella sera e da quella sera è iniziato tutto… e il tempo non ti aiuta ma tutto sommato ci sono ricordi di te che la mia testa non cancella…


flashback *** < Tesoro calmati! Vedrai che non è successo niente, si sarà fermato da un amico… >

Non avevano mai sentito la voce di papà cosi debole. Cercava di convincere la mamma che Charlie stava bene e che non era successo niente di grave.

La scuola aveva chiamato a casa 5 ore fa perchè Charlie ha saltato le ultime due ore… Dove era andato? La mamma continuava a piangere, come quando se ne era andata la nonna… manca così tanto la nonna a Cesare… e se suo fratello fosse andato da lei? Cercava di non piangere… ma quando sentì le braccia di papà intorno a sè che lo culla come quando Vannia non voleva addormentarsi si rese conto di piagere silenziosamente.

La porta si aprì poi lentamente. Steve trattenne il respiro e si alzò. Chi stava entrando?

La mamma lanciò un gridolino < Porta Cesare in camera da Betty… >

Betty.. un pensiero felice… Betty piaceva tanto a Cesare.. era la tata di Vannia. Arrivato in camera, papà lo mise in braccio a lei che guardava la sorella giocare con le Barbie.

Dopo un po' di tempo la mamma aprì la porta dicendo che era pronta la cena. Cesare puntò verso la cucina ma la mamma però aprì la porta a metà corridoio e buttò nel cesto una maglia macchiata di scuro..

< Charlie!! > gridò Cesare andando in contro al fratello seduto sul divano. Lo abbracciò forte ma Charlie fece una smorfia < Piano fratellino, sono un po' stanco… >.

A Cesare gli parve un po' strano, gli sembrava quasi malato: gli occhi rossi e gonfi come se avesse pianto, le mani tremanti, la pelle pallida… ***





italia



<.. e quindi io le dico "sì ma con le scarpe con le borchie non puoi mettere le calze con il fiocco blu" perchè non centrano un tubo e allora lei mi dice "…" che ITALIA NON MI STA ASCOLTANDO PERCHÈ STA PENSANDO AL SUO AMANT.. > le salto addosso prima che finisca la frase.. < Ma sei impazzita?!?!? >

< Non mi stavi ascoltando minimamente… dai non fare quella faccia!! >

< Hai idea di quello che stavi per gridare in mezzo al corridoio? Anche i muri hanno le orecchie qua e io sono già abbastanza incasinata senza che ti ci meti pure te. >

Prendiamo i nostri vassoi e ci sediamo a un tavolo. È qualche giorno che non pranzo con Morìs, ho inventato che devo aiutare Serena e una sua amica nello studio…

< Hai intenzione di confermarmi che stavi pensando a Cesare oppure opti per un "chi tace acconsente"? >

< Dio che incubo.. per favore ti ho già detto che non voglio parlare di lui. Se Morìs sapesse… > e un brivido mi passa sul filo della schiena. Le ultime due volte che lo visto ha sempre avuto un umore nero, le parole ridotte al minimo e le serate si sono concluse con la ormai classica sveltina.. mi manca fare l'amore con lui.. in realtà mi manca farlo in generale, i baci, le coccole, le carezze, gli sguardi… i suoi occhi…

< Daii… basta pensare! Cambiamo discorso.. Come è andata la mattina? > mi chiede con gli occhi dolci.. la mia Katy.. la abbraccio d'istinto..

Cerco di sembrare il più naturale possibile ma sono giorni che ho una gran voglia di piangere per tutto: Katy che mi guarda dolce, mi commuovo. Papà che da la buona notte e me e a Serena, mi scende la lacrima. Quando cambio corridoio per non incrociare Cesare poi.. non parliamone. Lo conosco da una vita, non siamo mai stati amici eppure mi è entrato nella pelle così.. velocemente; abbiamo passato insieme così poco tempo eppure mi manca.. mi piaceva quella strana magia che c'era..era rilassante, anche se ero un po' agitata era una bella agitazione, mi sentivo bene.

< Katy! > una ragazza del suo corso saltella verso di noi con un gran sorriso < Abbiamo due ore libereee!!! > e batte le mani felice

< Noo… fantastico!! Che si fa?! > sposta la borsa per farla sedere quando arrivano altri del corso che doveva esserci tra poco e si mettono tutti a chiacchierare. La guardo, è proprio bella, frizzante, scambia due parole con tutti.. anche con i ragazzi è sempre a suo agio. Sono un po' gelosa, Morìs ha fatto terra bruciata di ragazzi intorno a me e non ho amici maschi da un sacco di tempo..

Mi cade l'occhio sull'ora < Io sono in ritardo, vi saluto.. vado a lezione! >

Katy si alza e mi bacia la guancia < Chiamami quando finisci che ti raggiungo.. >

< Ok > ma non lo farò. Faranno sicuramente qualcosa tutti insieme e non voglio rovinarle il bel pomeriggio.

Corro. Sono in un ritardo fottuto..

Oh dio come sono sboccata! Morìs e la sua parlata.. mi sta contagiando.. SBAMM!!





< Oh dddiooo!! > ..quella voce.. < Scusa sono mortificato.. ti raccolgo gli appunti.. >

Non si è reso conto che sono io.. O lo fa apposta?! Come ha fatto a non riconoscermi.. Forse è offeso per il mio comportamento da stronza.. mi viene da piangere.. Anche lui stava correndo, chissà dove stava e magari con chi si è distratto da dover correre!?!

Allungo la mano per raccogliere l'ultimo foglio e lui fa lo stesso un secondo dopo. Mi ha afferrato il polso, mi guarda dritto in faccia.. dio i suoi occhi, il suo sorriso, le sue dita scivolano sul mio palmo e mi afferra la mano < Ciao.. > mmh.. la sua voce. Adesso capisco perchè l'ho sognata tante volte.

Gli sorrido e cerco di riprendermi la mano ma non la lascia.

< Come stai? >

Adesso sto una favola < b-bene > che voce del cavolo m'è uscita?!

Socchiude gli occhi < Stai mentendo? > È?! Cosa gli dico?! Oh dio che situazione! Mi viene da piangere.. uff che palle!!

< P-Perchè dovrei? > cavoli avrò gli occhi lucidi..

Si avvicina di mezzo passo e mi soffia < Perchè hai gli occhi tristi.. > Mi capisce così bene. C'è malinconia nella sua voce e un po' anche negli occhi.

I secondi sembrano durare giorni, la mia mano nella sua si bea del suo calore e potesse cascare il cielo se qualcuno ci interrompe lo fulmino!

Non so come mi viene in mente Katy "Se smettessi di fissargli gli occhi ti accorgeresti che non è niente male oltre ad essere gentile e dolce da farti venire gli occhi a cuoricino".

< Siamo in ritardo alle lezioni.. >

< Già.. >









__________________ :D


il tempo non ti aiuta ma tutto sommato ci sono ricordi di te che la mia testa non cancella…

Questa è la citazione che la mia migliore amica di sempre ha scritto il giorno del compleanno di suo papà… scrivendo questo capitolo ho notato che mi servivano delle parole per esprimere il grande rapporto che legava i due fratelli e poi mi sono ricordata di questa frase… parla di una persona che non c'è più, ma il sentimento che ci tiene legati a lei rimarrà sempre… <3


Spero che il capitolo sia piaciuto...

Grazie a noemi_ST per aver aggiunto alle Seguite la mia stori! <3

Grazie a lunablu e a pam93 per aver recensito lo scorso capitolo!! <3 <3 <3

Se trovate qualche errore ditemi pure che provvedo!!


Baci

Marta

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Capitolo 12
*** Lost in those nights ***


LOST IN THOSE NIGHTS

Perso in quelle sere.

Perso in quegli sguardi.

Perso in quei gemiti.

Perso nell'omertà.

Perso nella paura in quelle sere.


cesare

Cercando di essere i più silenziosi possibili entriamo in classe.
Il professore ci squadra malissimo senza dire nulla e ci andiamo a sedere nei due posti in fondo liberi.
Tiro fuori il blocco degli appunti e strappo l'angolo del foglio. Lo piego e lo spingo verso la sua parte di banco.



italia

Senza togliere gli occhi dalla cattedra lo apro. Velocemente lo leggo: “Scusa, non volevo venirti addosso ma ero soprapensiero e quindi in ritardo...”. Guardo Cesare e gli sorrido timida. “Anche io ero in ritardo.. a cosa pensavi?” 
Scrive. Cancella. Scrive. Prende il bolocco e ricomincia a scrivere per poi allungare tutto il blocco a metà banco.

Charlie”. Deve essergli costata parecchio questa confessione... subito mi prende la voglia di stringergli la mano. Vedo nei suoi occhi la malinconia che c'era prima, nel corridoio, chissà come deve essere doloroso perdere un fratello. Perdere Serena sarebbe un strazio atroce. Non esiste al mondo essere più simile a me di mia sorella. Anche se è una pazza e mi fa disperare non posso non volerle bene.
Mi scende una grossa lacrima che finisce dritta sul banco. Non riesco a trattenere la seconda e nemmeno la terza che scatto in piedi
< Professore mi scusi non mi sento molto bene! > e mi fiondo fuori. Ormai piango come una fontana e mi ritrovo fuori dalla parete di vetro dell'edificio.
Un paio di calde braccia mi stringono e mi cullano...



cesare

< Italia che succede?! > forse non dovevo dirle che stavo pensando a Charlie < Hey, non starai piangendo per quello che ho scritto... non volevo metterti tristezza.. basta piangere.. dai.. > poi un urlo < ITALIA!!! > e un tornado mi investe strappandomela dalle braccia! Ha abbandonato felpa e tracolla per il viale.

< Lia che succede?! > ha la voce stridula, i capelli neri spettinati per la corsa, < Tesoro cosa è successo?! > mi lancia un'occhiata agghiacciante < Cosa le hai fatto?! > mi ringhia contro
< Io?! Niente, stavamo parlando, ha cominciato a piangere e allora l'ho seguita fuo... >
< Katy..shh.. tranquilla, sto bene. > tira su con il naso e si asciuga la faccia nella camicia.
< No che non stai bene. Una con quella faccia sta un sacco di cose tranne che bene. Ti senti male? No. Hai preso un brutto voto?! No! Serena te ne ha fatta un'altra delle sue!? No. Mhh... Ti ha chiamato Moccio-Morìs?! Dai dammi un motivo per poterlo insultare ancora!! No?! Dai Cristo Lia dimmi qualcosa!! > e la scuote per le spalle.
Ma questa è fuori di testa!!
< Sei mi dai il tempo di risponderti te lo dico... Non è successo niente, davvero... Adesso sto meglio, avevo bisogno di scaricare un po' la tensione... >
Katy sposta l'amica e si avvicina a me con gli occhi socchiusi e i pugni sui fianchi < Tu! > mi fa un po' paura questa..
< Tu eri in classe con lei?! >
< Sì >
< Che cosa è successo! > non mi suona molto come domanda però... < Te l'ho detto: stavamo parlando e.. > < Durante le lezioni non si parla! - ma tu guarda questa! - Voglio sapere le parole esatte! > ok mi ripeto: ma questa è fuori di testa!!
Italia interrompe il nostro amichevole scambio di informazioni mettendosi tra di noi < Adesso piantala! Sai che ultimamente mi viene da piangere per un nonnulla e così è stato. Solamente non sono riuscita a fermarmi e non volevo allagare la classe! Tu piuttosto: non dovevi spassartela oggi?! > ma cosa sta dicendo? Bho.. Ha cambiato argomento ma non credo che Katy ci caschi! Però è stata carina a non dire di Charlie: non mi piace parlarne così apertamente.
< Ok cambiamo discorso. In effetti stavo raggiungendo gli altri al cancello quando ti ho vista e sono corsa... ho lanciato tutto per aria.. hahaha!! > e ridendo trascina anche Italia in una risata che è solo l'ombra di una vera risata. Mi chiedo se sia stato davvero l'argomento Charlie a turbarla così profondamente o se sia successo qualcosa. Katy ha parlato di Morìs, che poi come ha chiamato?! Non mi ricordo, devo chiederlo a Italia.
< ...allora ci vediamo direttamente domani! >
< Ok > le due amiche si abbracciano strette prima che Katy si allontani < Ah.. Capitano!! >
< Sì?? >
< Fa la brava con il rosso! >
< Non ti prometto niente! Hahaha!! > ma di che cavolo stanno parlando?!?
< Adesso che Katy se ne è andata mi dici cosa ti è preso? >
Si volta facendo ondegiare i capelli che mi solleticano le braccia
< Mhh.. Parco? > mi sorride di un sorriso quasi vero.


Questo è il nostro posto. Il secondo posto più bello del mondo! Il primo non sono ancora pronto a condividerlo apertamente.
Lei rompe il silenzio < E così eri in ritardo eh? >
< Come te! >
< Con chi eri? >
< È?! >
< Se eri in ritardo vuol dire che qualcuno ti ha distratto. Qualcuno o qualcuna... > soffia un po sconsolata.
Ah ecco cosa voleva sapere.. < In effetti ero in ottima compagnia... > di tua sorella! Ma non te lo dico. È troppo bella la sensazione che tu possa essere gelosa di un'altra. < Hey! Il gatto ti ha mangiato la lingua? Dai scherzavo, non fare l'offesa! >
< Quindi non eri con un'altra?! > non mi guarda negli occhi
< E chi ha parlato di un'altra?! > poi non sono tuo... magari!
Mi fa la linguaccia!
< Ma! > e mi muovo appena in tempo per afferrarla per un piede < Dove vuoi scappare?! >
< Lontano da un antipatico come te! >
< Ah bè.. io sarò antipatico ma tu, tu sei gelosa!! > da seduto con le gambe incrociate mi ritrovo sdraiato sull'erba con Italia che mi fa il solletico ovunque < No! Ti prego! Tutto ma non il solletico! Dio! No! Se la smetti ti dico con chi ero! Basta! >
< Ok! > si rimette seduta vicino a me
< Sono dovuto andare a cercare tua sorella per la storia del teatro. Domani pranzo con lei. >
< Se? > hey che fai?! Non mi credi?!
< Vuoi unirti a noi? >
< Ma certo! Però raccontami come sei passato dal vedere Serena all'essere in ritardo. >
< La stavo cercando da tutta la mattina quando mi blocco nel corridoio delle prime per un gruppo di ragazzine urlanti. Più che gridolini sembravano ultrasuoni, sai quelli che fanno piangere i cani no?! >
Mi incoraggia ad andare avanti con un cenno della testa e si mette sdraiata comoda sun fianco.
Oh mamma santissima quella sua maledetta camicia e quei suoi maledettissimi bottoncini tirati... a volte mi sento un pervertito però dai.. sai che effetto mi fai, non metterti su di un fianco... Si mette di pancia < Oilaà!! Ci sei ancora? >
Mi scappa un < Oh Cristo.. > < Sì perdonami.. > che figura.. < Al centro di quel gruppo vedo una fiamma arancione e mi dico “Eccola finalmente!” la chiamo e comincio a spiegarle quando la sua preziosa rivista cade dalle mani di una ragazzina brufolosa. Lei la raccoglie dicendo “bla.. bla.. maglia da sbavo”.. > < haahh! Sì sì, so che maglietta. Ha usato lo stesso termine anche con me. Quella rivista è mia e non ho ancora finito di leggerla, è per quello che se l'è ripresa! È un po' fuori Sere! > < L'ho pensato anche io quando poi si è girata ed è diventata fluorescente.. > < Hai la stessa maglietta che l'attore porta nell'intervista, me ne sono accorta. > < Non è proprio mia, in realtà era di mio fratello Charlie. Per questo ero in ritardo sparato: ero completamente perso nei ricordi di quelle sere. >
< Quali sere? >
< Quelle in cui tornava a casa, con ore di ritardo, pieno di botte. Quelle sere dove i miei fingevano che tutto andasse normalmente. Quelle sere in cui la tata prendeva il doppio per tenere la bocca chiusa... >

_____________________ : D

ciaooo!!! ecco a voi un bel capitolo introduttivo... da ora in poi le cose si faranno interessanti!!!!! fidatevi!!!!
cosa mi raccontate? ve la aspettavate un confessione del genere?!?!?!

scusate se aggiorno molto poco regolarmente ma la mia vita adesso è in balia degli eventi e sto un po' male... però tranquille, ho un altro paio di capitoli pronti e un pov del tutto nuovo (anche per me)!!!

alla prossima, commentate!!!!!!

baci

Marta

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Capitolo 13
*** It's a powerful thing _ Sull'angolo destro della bocca ***


It's a powerful thing 

Sull'angolo destro della bocca




È possibile conoscere così poco qualcuno ma avere già la mente piena di ricordi bellissimi? Questo posto mi ha sempre attratto. Pur essendo in un parco pubblico questo angolo è celato alla vista altrui. È il nostro rifugio... "nostro"?! Chissà se è così anche per lui.
< E così eri in ritardo eh? >
< Come te! >
< Con chi eri? > voglio saperlo, eppure temo la sua risposta
< È?! >
< Se eri in ritardo vuol dire che qualcuno ti ha distratto > che mi importa? Non sono gelosa. Gelosa di cosa poi! Lui non è mio, io non sono sua, io sono di un altro < qualcuno o qualcuna... > soffio l'ultima parte
< In effetti ero in ottima compagnia... > Oh, fa male. Non pensavo. Non sentivo tutto questo da tanto tempo. No! Non piangere!Ingoio il nodo alla gola prima che se ne accorga.
< Hey! Il gatto ti ha mangiato la lingua? Dai scherzavo, non fare l'offesa! >
< Quindi non eri con un'altra? > voglio saperlo, ma adesso temo decisamente la sua risposta
< E chi ha parlato di un'altra?! > razza di imbroglione! Però mi ha beccata. Gli faccio spontaneamente la linguaccia e sorridendo cerco di allontanarmi
< Ma! Dove vuoi scappare?! >
< Lontano da un antipatico come te! >
< Ah bè.. io sarò antipatico ma tu, tu sei gelosa!! >
Cosa???? Mi butto su di lui
< No! Ti prego! Tutto ma non il solletico! Dio! No! Se la smetti ti dico con chi ero! Basta! >
Perché sto così bene? Perché mi sento così libera? Non dovrei. < Ok! > vorrei stare seduta qua ma mi impongo di spostarmi.
< Sono dovuto andare a cercare tua sorella per la storia del teatro. Domani pranzo con lei. >
< Se? > meno male...
< Vuoi unirti a noi? >
Fai sul serio? < Ma certo! Però raccontami come sei passato dal vedere Serena all'essere in ritardo. > parla, racconta, anelo il suono della tua voce
< La stavo cercando da tutta la mattina quando mi blocco nel corridoio delle prime per un gruppo di ragazzine urlanti. Più che gridolini sembravano ultrasuoni, sai quelli che fanno piangere i cani no?! > ridacchia.
Mi sdraio sull'erba morbida per ascoltarlo ma vedo che mi fissa.. Hey mi sta fissando le tette!! Mi giro sulla pancia < Oilaà!! Ci sei ancora? >
< Oh Cristo.. - sussurra - Sì perdonami.. >
Io lo becco a fissarmi le tette e lui si scusa... Sorrido. È meraviglioso.
< ... la sua
preziosa rivista cade dalle mani di una ragazzina brufolosa. Lei la raccoglie dicendo “bla.. bla.. maglia da sbavo”.. > lo interrompo < haahh! Sì sì, so che maglietta. Ha usato lo stesso termine anche con me. Quella rivista è mia e non ho ancora finito di leggerla, è per quello che se l'è ripresa! È un po' fuori Sere! > < L'ho pensato anche io quando poi si è girata ed è diventata fluorescente.. > lo interrompo, di nuovo < Hai la stessa maglietta che l'attore porta nell'intervista, me ne sono accorta. > < Non è proprio mia, in realtà era di mio fratello Charlie. Per questo ero in ritardo sparato: ero completamente perso nei ricordi di quelle sere... > s'interrompe quando mi incateno ai suoi occhi, alzo una mano e la faccio scivolare sul suo viso, dalla tempia al mento: desidero portar via la malinconia che vela i suoi begli occhi verdi. < Quali sere? > domando cauta. Percepisco il muro contro il quale mi sto infrangendo; non posso neanche intuire quanto sia stato faticoso e doloroso erigerlo, tuttavia Cesare mi sorprende < Quelle in cui tornava a casa, con ore di ritardo, pieno di botte. Quelle sere dove mia mamma si asciugava le lacrime e, con mio papà seduto accanto, fingeva che tutto andasse normalmente. Quelle sere in cui la tata prendeva il doppio per tenere la bocca chiusa... >
Non voglio che si senta obbligato a raccontarmi le sue cose, gli accarezzo ancora la guancia con più enfasi < Tranquillo. Non devi dirmi niente se non vuoi. >
Stringe la mia mano. Scuotendo la testa si avvicina a me. Il mio cuore è un treno giù da una scarpata.
Mi ritrovo a desiderare che niente e nessuno interrompa questa nostra magia. Anche se non dovrei.
Si avvicina fino ad appoggiare le sue labbra
sull'angolo destro della mia bocca.

Felice. Bloccata. Leggera. Contenta. Immobile. Incredula.

< Grazie Italia > il suo respiro mi sfiora dove poco prima c'erano le sue labbra.

...Grazie Italia... per cosa? Mi bacia e mi dice “grazie”; forse io dovrei dirgli “grazie”. Mi ha baciata. Non è stato proprio un bacio, neanche uno sfregamento. Semplicemente si è poggiato a me per qualche.. attimo? secondo?
Mi rendo conto che si è disteso sul prato; guarda il cielo. Mi tiene ancora la mano. Mi ha baciata. Solo lui poteva baciarmi così!
È così amabile il suo modo di essere. Mi ha baciata... ODDIO MI HA BACIATA!!!
Allora gli piaccio!
Anche tu mi piaci..tanto!









____________________________ wow =)


Come il titolo, sull'angolo destro della bocca riguarda il bacio nascosto che Wendy dona a Peter Pan. Il bacio del vero amore che appunto si nasconde nell'angolo destro della bocca. Quando lui sta per morire sulla nave di Capitan Uncino lei non gli da un ditale come prima ma il suo bacio e un bimbo sperduto dice “È una cosa potente... adoro questo film!!! (Peter Pan_film del 2003 diretto da P. J. Hogan)


Evvai!!!!!! finalmente!! mi sono stupita pure io di come si è concluso il capitolo!! 
Ovviamente per Italia non sarà facile ma qualcuno forse la aiuterà...

baci
Marta

ps: so che è stra corto ma il prossimo è decisamente interessante!!!



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Capitolo 14
*** È una cosa potente! Cos'è? Amore? Forse! ***


It's a powerful thing!

What's this?

Love?

Maybe!



Mi accarezza il volto. Il suo tocco è come una piuma, nonostante la sua pelle sia fresca e un brivido mi scivola addosso, sento il calore della sua mano.
Perchè c'è tristezza nei suoi occhi? Sono lo specchio dei miei? Forse.
< Quali sere? > soffia.
Fa male, Italia. Ma il tuo calore è un toccasana, mi scalda il cuore < Quelle in cui tornava a casa, con ore di ritardo, pieno di botte. Quelle sere ove mia mamma si asciugava le lacrime e, con mio papà seduto accanto, fingeva che tutto andasse normalmente. Quelle sere in cui la tata prendeva il doppio per tenere la bocca chiusa… > la sua interruzione mi arriva appena < Tranquillo. Non devi dirmi niente se non vuoi. >
Appoggio la mia mano sulla sua.
Il mio cuore batte forte, fa rumore ma non corre più di tanto. Una strana sensazione mi attraversa le membra.
È una cosa potente!
Cos'è?
Amore?
Forse!
I suoi occhi sono aperti e saldi nei miei. Mi nasce spontaneo, mi avvicino a lei.
Mi poggio appena dove le labbra si uniscono, sull'angolo destro della bocca. Le basterebbe pochissimo per spostarsi. Non lo fa.
< Grazie Italia > può sembrare stupido ma, nessuno me lo aveva mai detto Non devi … se non vuoi.
Fisso il cielo. Le stringo la mano.




Solo lui poteva baciarmi così!
È così amabile il suo modo di essere.
Mi ha baciata… ODDIO MI HA BACIATA!!!
Allora gli piaccio!
Anche tu mi piaci..tanto!




Riguardo a Chiarlie mi hanno detto tutti che dovevo parlarne; per metabolizzare la cosa dovevo esternare ciò che provavo. Ma con chi? I miei?! Mia sorella?! No…
Con Italia sento di poterlo fare, sento di poter essere me stesso fino in fondo e di poterlo essere perchè a lei va bene così…
Vorrei baciarla ancora, baciarla davvero, ma adesso tocca a lei.
Si abbassa con lentezza indicibile. Stende le gambe ed appoggia la testa vicino alla mia, sull'erba. Capisco che mi sta guardando perchè sento il suo respiro sulla guancia.
Mai mi sarei aspettato un momento così… mi sento così bene, così libero. Non sono imbarazzato nonostante abbia appena baciato una ragazza  fidanzata; lo rifarei altre 100, 1000 volte! Già, fidanzata, perchè lei lo è. È la fidanzata di uno che non la merita, che la tradisce e la maltratta continuamente. È la fidanzata di uno che non ha idea della donna fantastica che ha vicino.
Sono completamente perso nei miei pensieri da non sentire Italia spostarsi, avvicinarsi e baciarmi il collo. Una scarica mi attraversa. Parte dalla testa, arriva ai piedi e torna in dietro.
La guardo ed è splendida. Cerco i suoi occhi ma la trovo che fissa le mie labbra.





Dio, le sue labbra… ora ci sarà un'altra cosa che mi sognerò la notte…
La sua pelle è come la seta. È morbida, sa di barba appena fatta, sa di uomo, il mio uo… No, non è il mio uomo. Io sto con un altro uomo. No, io non sto con un altro uomo. Io sto con un bastardo. Ma lo lascerò. Giuro che lo lascerò.
Il mio cuore batte veloce. Ma non sento solo il suo tum-tum tum-tum, percepisco che è lui a spingermi verso Cesare. Verso questo uomo…
Lui ha fatto la sua mossa, si è esposto. Ora tocca a me, spetta a me fargli capire che in quello che sente è ricambiato.
Ma cosa è che sente? Cosa sento io per lui?
Cos'è?
Amore?
Non lo so, ma so che è una cosa potente!
Guardo, ammiro il suo profilo, la forma delle sopracciglia, il suo naso, le labbra… oddio le sue labbra. Un po' timorosa non gliele bacio. Mi avvicino e lo bacio sul collo, appena sotto la mandibola. Un po' come il suo, non è stato un bacio schioccante tuttavia la sua reazione è evidente.
Si gira ma non vedo i suoi occhi perchè i miei sono attratti dalle sue labbra, un filo dischiuse. Mi viene spontaneo inumidirmi le mie, come se si stessero pregustando il loro sapore.




Si lecca le labbra. Si sta leccando le labbra?! Se è un invito accetto! Se non lo è ci penserò dopo!
Come due affamati ci incontriamo. Le labbra si accarezzano. Le lingue scoprono nuovi sapori. I nasi si sfregano. Gli occhi sono chiusi ma dietro le mie palpebre vedo la sua immagine: Italia che ride felice, che studia con una matita a tenerle i capelli, che gesticola mentre parla, Italia… Italia come sei bella, Italia come sei dolce…
Il nostro bacio però non è delicato.
Come due assetati bramiamo ciò che l'altro ci sta dando. Le nostre mani si cercano, labbra contro labbra, lingua contro lingua, denti contro labbra, lingua contro labbra. E le mani che si cercano e si trovano. Quando la sua trova la mia se la porta sul cuore, che cavalca impazito, io la faccio scivolare in su dove la camicia aperta non copre un poco di sterno, la clavicola, la gola; i capelli si muovono morbidi e le mie dita ci giocano. Attaccata alla mia maglia mi tira verso di se. Cerca il mio corpo. La sento addossarsi a me e al contempo si aggrappa alle mie spalle, al mio collo. Le mie mani seguono i profili sottili delle sue gambe, dei suo fianchi, del busto per poi tornare sui fianchi. Poi percepisco l'erba sotto la mia mano e connetto quel poco di cervello che mi è rimasto vigile per capire che a forza di tirare Italia mi ha tirato sopra di se. Porto un braccio vicino alla sua testa e le accarezzo il volto, i capelli.




Sento il suo peso su di me ma non mi schiaccia e non è abbastanza, lo voglio che quasi ho male. Sento il suo restiro sul mio volto. Sento le sue mani che mi sfiorano. Sotto le mie ci sono i suoi capelli corti corti, le spalle e il suo fisico slanciato.
Non ho bisogno di prendere fiato. Lui è il mio ossigeno. Di lui non ne avrò mai abbastanza: lo so, lo sento!
Apro gli occhi e ciò che vedo mi scalda il cuore. Un sorriso a trentadue denti, due occhi che brillano trovano i miei.
Si solleva dalla mia figura e ci rimango un attimo male. Lui probabilmente se ne accorge e mi abbraccia facendomi appoggiare la schiena al suo petto.





Wow… Non ho parole. Ho forse ne ho troppe. Oppure ho il cervello in tilt. Probabile!
Italia… ti amo, lo so, lo sento!
E sento anche un telefono vibrare. Si alza, prende la sua borsa e torna da me: è il suo, è una chiamata, la sua chiamata.
< Pronto? >
< Perchè ci hai messo tanto a rispondere?! >
Sento la sua voce, il suo tono, Italia gelarsi sul posto < Sono a scuola, in corridoio. Dimmi! >
< Faccio tardi in ufficio, non aspettarmi sveglia. >
< ok >
Chiude la chiamata senza nemmeno salutarla. Ma in fondo cosa è un saluto mancato rispetto al tradimento?! Ci scommetto una mano che stasera “lavora con” la segretaria…
Italia ha ancora il telefono in mano. È un pezzo di ghiaccio ma il mio abbraccio la scioglie un poco. Con le mani accarezza le mie braccia incrociate sul suo stomaco.
< Adesso è il mio turno > dice e voltandosi mi bacia dolcemente…una, due, tre volte… Perchè ho le guance bagnate?!
< Grazie > piange. Distoglie la sguardo.
< Hey, fata.. tranquilla.. va tutto bene. Guardami. Andrà tutto bene. > reggo il suo volto con le mie mani ma come a scuola grossi lacrimoni le rigano le guance
< No. Andrà tutto bene solo quando troverò il modo di lasciarlo! > ferma il pianto con la manica della camicia. Con una nuova grinta si alza in piedi.
Non capisco, cioè ok che vuoi lasciralo, sono contento ma vuoi farlo adesso immediatamente?!
Saliamo in macchina e, con le dita intrecciate alle mie sul cambio, partiamo.


Dove stiamo andando?!






____________________________ =D


Olèèè... questo capitolo è molto sbaciucchioso ma spero di cuore che vi sia piaciuto!
Aggiornato super in fretta.. vi piace?!? Sono curiosa di sapere cosa ne pensate.. per me è stato un esperimento quasi del tutto nuovo (
oltre a questa cosa intitolata Serata speciale che dovrebbe sembrare un momento romantico) ed ero indecisa su quale punto di vista concentrarmi e così è venuto fuori questo dentro e fuori di entrambi...
M
a... dove staranno andando?! Eheh.. io lo so.. io lo so... bè -.-' ovvio!
Comunque
SEMPRE ringrazio voi lettrici/lettori, AleGalles per preferirla, imlostin_dreams, lunablu__birichina87_, noemi_ST, pam93, VahalaSly e Yoshioka96 per seguirla. Grazie per i commenti che sono sempre bene accetti!!
Poi sarà l'ora in cui sto scrivendo (00:59 del 6/11) ma mi è venuta in mente 'sta cosa... Cosa ne pensate del nome “Italia” per una persona vera nella vita vera?!

Bho, fatemi sapere... =)


Come per il capitolo precedente, per “È una cosa potente!” Peter Pan_film del 2003 diretto da P. J. Hogan


baci

Marta





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Capitolo 15
*** Friendzone? No, grazie. ***


Il tuo nome non ti rispecchia?! Prendi il mio… posso scegliere un significato al giorno!!
KATHERINE

(caterina, catherine, katerina, ecaterina, catalina, katarina, katrine, katalin)
sacra e dedicata alla dea Ecate”, colei che saetta”
la donna pura “, luminosa
ognuno dei due, ciascuna”, 
schietta, genuina” (1)





< Katy?! Tutto bene?! >
< Si si.. scusate ma sono un po' sovrappensiero. Vado un attimo al bagno… >
Mi allontano dalla tv dove stiamo giocando alla WII.
Ho appena lasciato Italia con Cesare. Cesare. Mi va bene chiunque, anche se ha tre occhi, l'importante è che non sia Morìs… e un assassino/stupratore/tossicodipendente, certo…
Non mi ci è voluto molto per odiarlo!! Solo due mesi!! E poi è troppo un cretino, deficiente, testa di cazzo, traditore di merda!! Se dopo solo due mesi che stai con una ti becco al telefono con la troia che definisci “la tua segretaria” sei un pirla; ma diventi un traditore di merda quando neghi anche l'evidenza cercando di farmi fare la figura della bugiarda davanti alla tua morosa/mia migliore amica. Non sono mai andata a fondo di quella storia solo perchè Italia me l'ha fatto giurare sulla nostra amicizia. Io le avevo detto che piuttosto che mentirle avrei rotto la nostra amicizia ma non ha voluto sentir storie… mi sento veramente uno schifo a volte. Qualche tempo fa poi era uno strazio: lei che mi interrogava su quale regalo fosse più appropriato o quale intimo doveva indossare per una serata speciale e chissà cosa lui le stava facendo alle spalle.. o meglio: CHI si stava facendo!!
Adesso penso a quante volte lei lo ha scusato nonostante lui l'abbia riempita di parole, le abbia urlato contro minacce.. lei piangeva sul mio letto.. ho provato tante di quelle volte a portarla fuori con la mia compagnia, ho pensato che se non voleva ascoltare me avrebbe prima o dopo incontrato un altro ragazzo, o magari una ragazza.. avrei dato il benvenuto a chiunque.
Ho lottato per averla un paio di sere a settimana senza Morìs. Ho dovuto litigare per giorni per averla almeno due giorni libera da lui. Mesi e mesi di feste a casa di tutti quelli che conoscevo, lontani cugini, miei ex fidanzati che per me avrebbero fatto il possibile, amici ai quali darei un rene seduta stante… Ma niente, lei era più innamorata di lui che mai.
Dopo le sue sfuriate arrivavano puntualmente i biglietti per un film o un concerto che le interessava, libri a volte anche rari impacchettati a regola d'arte, viaggi, oro; l'ho vista venir comprata un pezzo alla volta…
Quando l'ho vista fuori da scuola che piangeva ho temuto che Cesare fosse peggio dell'altro. Ho sentito un pezzo di cuore creparsi. Poi però, da come Italia lo ha difeso ho capito subito: al fan club Morìs.Ti.Odio. si è iscritto il primo seguace!
Sobbalzo quando bussano alla porta
< Hey mora!! Tutto ok!? >
Apro la porta < Si si.. rosso.. > gli stringo la vita sottile, mi abbraccia e mi sento meglio: credo di essermi innamorata davvero 'sta volta.
Con la testa poggiata al suo petto percepisco il suo cuore che batte, mi piace, mi piace tanto! Lo guardo. Ha degli occhi bellissimi. Ok, lo dicono tutti questo, ma è vero… è perfetto. Perfetto per me!
Spero… Credo che lui l'abbia capito ormai… da come mi guarda e mi tiene stretta credo proprio che… < Katy ascolta.. io non vorrei sembrare.. > Oddio no.. questo sì che è imbarazzante. Gli chiedo scusa e faccio per allontanarmi. Lui non mi ferma.. che vergogna!
Tornata in sala prendo le mie cose, saluto tutti e mi avvicino alla macchina. Sento il portoncino riaprirsi e sbattere forte. Mi giro e lui è lì, sul primo gradino < Aspetta! > mi grida ma io mi volto e apro la portiera.
Mani forti mi fanno girare e due labbra calde si muovono sulle mie… ODDIO!!!
Mollo tutto per terra e ritorno a stringergli la vita, forte. Le sue braccia appoggiate alle mie spalle… Sta giocando con i miei capelli!! Mi sta baciando!! Mi dimentico di tutto; quasi anche di Italia… appunto: quasi…
< Katy.. prima volevo chiederti una cosa.. >
Dopo il tuo bacio, qualunque cosa.. < Dimmi >
< Non voglio essere scortese ma.. tu mi piaci davvero tanto, da un sacco di tempo solo.. non vorrei… che tu mi vedessi come uno dei tanti a cui piaci! > sono immobile, respiro a malapena < Molti ragazzi, anche più grandi di me e di te stra vedono per te e tu sei così bella e carina con tutti. Sei spigliata, ammiccante, tremendamente sexy… io… tu… io voglio essere speciale per te, sono stufo di stare nella friendzone. Io.. io sono innamorato di te! > < Anch'io > COSAAAA???? Non so chi dei due sia più sconvolto dalla mia uscita!! L'ho detto davvero… Michael è stato così carinooo!!!!! < Sì, nel senso che.. > non faccio in tempo a finire la frase che mi sta già baciando. Morbide labbra si muovono con le mie, sulle mie. Non ce la faccio più, cerco di leccargli un labbro ma la punta della mia lingua incontra la sua. Lo sento fremere a quel contatto. Mi fa appoggiare alla macchina e mi si struscia contro.. potrei anche morire qui, adesso…
Quando non sento più la sua bocca apro gli occhi e li lego ai suoi < Tu sei speciale per me! >
Michael mi accarezza il volto e qualcosa vibra nella mia tasca… nooo.. era il nostro momento!!!
< Scusa > con una mano nella tasca posteriore dei suoi jeans lo trattengo a me nel prendere il cellulare “Chiamata in Arrivo: rOssA
< Hey topa dimmi! > mimo con le labbra “è Italia” dopo lo sguardo indagatore di Michael
< Sei dai gemelli?! 5 minuti! Stiamo arrivando!! >
< È? Aah… si si.. siamo nel vialetto! > mi saluta e chiude la telefona. Qui le cose si fanno interessanti! Michael mi guarda con un punto di domanda stampato in faccia < Era Italia. Stanno arrivando. Tu vuoi stare qui con me?! >
< Stanno!? C'è anche il gorilla?! > vedo una smorfia.. fantastico! Un altro seguace del gruppo Morìs.Ti.Odio.!!
< No, no.. è con Cesare.. > ma la sua faccia rimane interrogativa < alto come te, capelli corti… dai che lo conosci.. sta nella via di Italia ma all'altro capo.. > niente?! Uff! Non volevo dirlo così! < Suo fratello più grande, qualche anno fa si è… mh > Italia mi uccide…so che lo farà perchè non ha mai parlato con me di quel fratello.
Poi Michael si illumina grazie al cielo! < Ah..oh.. Si si.. Ho capito! E come mai erano insieme? > Bella domanda! < È una storia un po' complicata vedi… > Italia mi uccide sicuro.. < Tu conosci Morìs, no?! E sai che con Italia è.. O forse dovrei dire non è… Come dire.. Lei è in un momento che… > < Lei lo tradisce?! > < NOO! Credo. Spero. O forse no. Non lo so. Vedi, lui con lei non è molto, come dire… mmhh.. Ma cosa sto dicendo!! Ascolta! Io non so cosa posso dirti e forse è meglio che te lo dica lei, ok? > Ma quanto ci mette ad arrivare?!?
Poi vedo la macchina fermarsi.. Dio stavo morendo… Italia e Cesare scendono dalla macchina e si avvicinano a noi. Perché quel sorriso da ebete?! Abbraccio la mia amica < Hey Lia. Tutto bene? Ciao Cesare! > mentre i ragazzi si salutano e si presentano sbircio la mia amica. È radiosa. Finalmente lo ha trovato! E da come mi guarda lei di rimando credo che anche la mia faccia abbia un'espressione ebete.
< Allora?! Che si fa? > Michael mi guarda < Ho una taverna piena di cibo e DVD! >
< Io ci sto! > rispondo subito. Italia guarda Cesare < Anche noi! >
Evvai!! Perché se parte la complicità dello sguardo siamo a cavallo!!!










______________________:x wow.. quanti baciii!!!!!


Questo pov Katy è nato per caso, addirittura prima dei due precedenti. Volevo inserirlo come spaccato per tenervi un po' sulle spine ma erano sì e no 800 parole così l'ho tenuto lì senza dargli neanche il titolo poi l'ho legato all'idea di ciò che avevo in testa e si è concluso così...lo so che è corto ma il prossimo è già pronto!!!

Stavo pensando alla mia best Chiara e alle pazzie che abbiamo fatto insieme. Poi ho pensato a quelle che ho fatto senza di lei e così ho cominciato ad immaginare cosa lei stesse facendo mentre io… vabbè non scendo nei particolari (non è che siano osceni ma non voglio raccontarvi tutta la mia vita xD). Comunque ho immaginato questa Amica, che vuole un bene dell'anima a Italia, che è piena di amici ed anche lei ha qualche preoccupazione di cuore.
Scusate per le parolacce nei pensieri di Katy all'inizio del capitolo ma volevo sottolineare la differenza tra la due ragazze, soprattutto nel modo di pensare e in particolare nei confronti di Morìs! Nel continuo del capitolo infatti le ho tralasciate perchè non amo la parlata troppo farcita!!
Non credo che farò altri pov esclusivamente suoi maaa… a Cesare servirà un'alleata per poter coronare il suo sogno con Italia… vi lascio la pulce nell'orecchio anche riguardo l'amicizia che nascerà con il rosso…


Lascio con un sacco di cuori a AleGalles che ha la mia storia nelle preferite, a imlostin_dreams, lunablu__birichina87_, noemi_ST, pam93, VahalaSly, Yoshioka96 e a _Gardis_ che seguono Cesare ed Italia!!!
A tutti coloro che leggono in silenzio.. comunque grazie <3


baci

Marta





(1) Da Significato dei nomi, Wikipedia, Auguri.it, Katherine.eu

e so che l'introduzione non centra un tubo ma mi piace il fatto che questo nome ha tanti significati e tanti modi per essere scritto!! =)

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Capitolo 16
*** Perchè due Tonpe sono meglio di una! ***


Because two Tonpe are better then one!




Oh Katy non vedo l'ora di raccontarti tutto… fuori potrebbe diluviare che dentro di me il sole splende, non mi sembra neanche vero, mi sento libera, felice, mi sento me stessa. È stato un pomeriggio come non vivevo da secoli.

La tevarna di Michael è spaziosa e luminosa nonostante non ci siano finestre: è appunto una taverna! Abbiamo scelto o meglio Katy ha scelto un horror un po' stupido e schifoso dove si ride e io, da brava fifona ogni tanto chiudo gli occhi. Mi ci voleva proprio. Stiamo guardando i protagonisti nella loro nuova condizione di zombie, che già lì è al quanto improbabile, pinzarsi addosso le parti del corpo che gli cadono, e qui è un po' schifoso…

Katy mi sfiora una mano per chiamarmi. Mima un “andiamo in bagno” e la seguo con un sorriso smagliante.

In fondo al corridoio, faccio appena in tempo a chiudere la porta che < Non immagini!! > < Mi ha baciato!! > < Cosa?! > < Non posso crederci!! > gridiamo insieme.

Nei suoi occhi una luce meravigliosa brilla < Comincio io!! No! Comincia tu! No comincio io! No tu! No io! > sembra fuori di sè dalla gioia, allora mi decido < Dai dai.. racconta > mi salta addosso e mi abbraccia stretta < No no.. Cesare. Voglio sapere tutto!!!! > Arrossisco ed abbasso gli occhi < Bè.. ecco, quando tu sei andata via siamo andati al parchetto… > gli racconto nei dettagli < però prometti di non dire niente a nessuno. Charlie è un argomento molto delicato per lui e anche se sei la mia best promettimi il silenzio assoluto! -annuisce- Vedevo che faceva fatica a parlarne e allora gli dico che non importa, non deve sentirsi obbligato. Quando sarà pronto me lo dirà da solo. Non sai quanto ci sono rimasta male quando ho scoperto la situazione di suo fratello, adesso la storia della depressione appare molto più chiara… non posso neanche immaginare la sofferenza che deve aver provato quella famiglia… > seria si mette le dita a X sulle labbra < Giuro > però mi guarda e scuote la testa < Certo che sei una talpa. Anzi. Sei la figlia di un tonno che ha scopato con una talpa. Sei una tonpa! Hahah!!! >

< È?! Ma sei impazzita? Cosa vuol dire?! >

< Cesare ti moriva dietro ancora dalle elementari. Dopo 10 anni e solo dopo che lui ti bacia te ne esci con un sognante “Allora gli piaccio!”. BUON GIORNO!!! >

< Già.. forse hai ragione però adesso tocca a te! Dai dimmi.. il rosso si è dato una mossa o l'hai spinto in una stanza e gli sei saltata al collo?!?! > la prendo in giro

< Daiiii!!! Mi fai sembrare un'assatanata > mi da una manata. < Ma è quello che sei!!! hahaha!! Dai avanti.. I dettagli!! > e allora parte in treno. Mi racconta per filo e per segno tutto quello che le ha detto Michael fuori dal cancello di scuola, poi in macchina < Ovviamente sono riuscita a salire davanti, così me lo sono gustata tutto mentre guidava… troppo bello!! > poi a casa dei gemelli mentre giocavano alla WII.

Dopo mezz'ora di dettagli e sospiri, frasi riportate pari pari con tutte le sue possibili interpretazioni e gridolini di gioia le do una pacca sulla fronte. In effetti non ha tutti i torti sul mio essere stata un po' cieca ma < Ma se tu nemmeno c'eri alle elementari con me e Cesare!! E comunque da che pulpito vien la predica! Vuoi davvero farmi credere che non ti sei mai accorta che Michael ti mangia con gli occhi ogni volta che ti vede?! >

< In effetti… siamo due tonpe!!! > mi abbraccia e la stringo forte

< Torniamo di là prima che ci vengano a cercare. >

Mi accoccolo a fianco di Cesare che con un braccio mi stringe la vita. Mi chiedo come reagirà Michael, io sono ancora fidanzata con Morìs, purtroppo…

< Hey finito di fare cose sconce nel mio bagno?! >

< Che sei geloso?! > Katy, la solita!

< Ovvio! > e credo di vedere la mia amica arrossire per la prima volta… è proprio innamorata!!!

Finito il film, del quale mi ricordo poco se non che ad una scena un po' raccapricciante mi sono stretta a Cesare e per questo sono convinta che Katy l'abbia scelto… Katy si ferma da me a cena.


< Tesoro noi andiamo a letto. Katy non tornare a casa troppo tardi che domani c'è scuola! >

< D'accordo signora! >

< Ancora le dai del lei?! > < È più forte di me! Comunque non mi hai ancora detto perchè oggi mi sei venuta a cercare quando potevi stare tutto il pomeriggio a pomiciare con il tuo bello! >

< Già… in effetti volevo parlarti, chiederti un aiuto per… > e tutta le felicità di oggi sparisce riempiendomi gli occhi di lacrime. Abbracciate sul divano piango come sempre, come una fontana.

Morìs. Mi sento morire al pensiero di doverlo affrontare. Ho anche tanta paura per Cesare!

< Italia ho capito. Credi che non mi sia accorta della tua voce al telefono oggi?! Ti aiuterò, non devi neanche dubitare un secondo su di me! Ok?! Però basta piangere! >

< Mi conosci meglio di chiunque altro. Ho fatto un giuramento, a me stessa e a Cesare. Devo lasciarlo. Voglio lasciarlo! >

< Evvai sorella! Dammi il cinque! > riesce sempre a strapparmi un sorriso.

< Ma adesso vai prima che mia mamma ti cacci fuori! >

Mi bacia la guancia e se ne va.


Sto baciando Cesare. Siamo seduti su di una panchina fuori da scuola. Sento il vociare tipico dell'ora di pranzo. Sento una macchina correre ed inchiodare. La portiera sbatte. Ma non mi interessa. Voglio solo lui… Il vociare improvvisamente finisce e sembra che nessuno si muova tranne qualcuno che cammina, quasi corre.

Cesare ha sempre le mani sulla mia schiena e credo che passeremo tutta l'ora così.

< ITALIA!!! > sobbalzo a suono di quella voce ma non lo vedo. Sento nell'aria il suo umore decisamente nero.

< ITALIA! > sembra quasi un ruggito e mi spaventa. Me lo trovo a qualche passo da me, da noi. Oddio adesso lo riempie di botte! Il mio primo pensiero va a lui, al mio amore!

< Italia!! Se non ti muovi arriviamo tardi! > la voce cambia. Mi si apre un occhio, poi l'altro.

< Sono le 07:30 è tardissimo!!! > Mi alzo di scatto e vedo il mio letto nel quale sembra passata una mandria di buoi. Il copriletto leggero per terra di lato, le lenzuola arrotolate e completamente stropicciate, il cuscino bagnato: era un sogno… un incubo…

< Italiaaaaaaa ti muoviii???? > Serena. Era Serena che gridava.

Zaino, occhiali, chiavi. Mi ritrovo in macchina, super in ritardo e senza aver fatto colazione e senza telefono! Cavoli! Dove ho il cellulare? E perchè non ha suonato la sveglia?

< Vuoi andare più veloce o arriviamo a scuola in seconda? > mia sorella mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite. Poco ci manca che fa fumo dal naso… della serie se il buon giorno si vede dal mattino
















______________________ =)


A Isabella29 va un bacio e un grandissimo GRAZIE per avermi dato il permesso di citarla!!!

La frase in risalto non è mia… l'ho presa dalla ff Trouble che mi ha conquistato il cuore ed in particolare da qua cap. 22. Oggi le mie note sono interamente dedicate a lei: a Isabella ed alla sua storia!!! La ff che ho adorato di più e che ho letto e stra letto perchè ti rimane dentro…

Non è la solita storia d'amore, anzi. La paura e il coraggio si fondono e si alternano a momenti di profonde riflessioni sulla vita e sulla morte. L'importanza della famiglia e degli amici è affrontata con grande attenzione e, con delicatezza e simpatia viene descritto il rapporto tra bambini-dottori-ospedale. I dialoghi con i bambini sono i miei preferiti oltre a quelli tra Cigno e Fotomodello (se leggete capite)!!!
S
ono passata dal ridere al piangere e ancora al sorridere in modo molto naturale.

VE LA CONSIGLIO CALDAMENTE e…

ci leggiamo al prossimo capitolo!!!



baci

Marta




P.s.: a AleGalles, harrysmile_1D, imlostin_dreams, lunablu__birichina87_, noemi_ST, pam93, VahalaSly, Yoshioka96, __NenaBecks: grazie ragazzi/e!!!

P.p.s.: la scheda del film che avrebbero dovuto guardare la trovate qui http://it.wikipedia.org/wiki/Maial_Zombie_-_Anche_i_morti_lo_fanno e non so l'avete visto ma ci sono scene che mi hanno fatto davvero schifo :)






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Capitolo 17
*** Real Dream ***


REAL DREAM

Come una nebulosa percepisco ciò che mi circonda. Tutto è leggermente sfocato. I suoni sono confusi ma incredibilmente soft. Cammino, se così si può definire il mio movimento. Vago tra parchi verdi e in fiore, corridoi vuoti.

Capelli arancione e rossi liberi al vento attraggono la mia attenzione, gambe bianche e sottili, braccia che si chiudono in abbracci e risate lievi ma affettuose.
Gonne leggere e calzature estive, camicette dai colori pastello, braccia nude.
Mani intrecciate.
Quelle mani la cui immagine si fa gradualmente nitida, la sensazione palpabile che una delle due è mia sopraggiunge quando una bocca vi si posa lieve e s'apre in un sorriso.
Come se fosse tutto al rallentatore mi bevo ogni immagine di lei. Bocca, naso, occhi, ciglia che si muovono piano. Sfioro la guancia vellutata del suo bel viso che lentamente si avvicina al mio. Mi bacia una guancia e chiudo gli occhi. Con la punta del naso solletica la mia pelle e ne respira l'odore. Mormora qualcosa che non comprendo e lascia un altro bacio, poi un altro e un altro ancora fino ad arrivare all'angolo della mia bocca.
Ad occhi chiusi riconosco il fruscio dei vestiti. Avverto un nuovo peso sulle mie gambe e mi ritrovo cosciente di essere seduto a gambe incrociate su di un tappeto. Lo guardo: è il mio tappeto, quello che ho in camera ma il viso vicinissimo al mio è un'ottima distrazione.
Sento il suo respiro, il suono del suo cuore, il calore della sua pelle sotto le mie mani.
Passa le dita sui miei capelli, scende fino al collo e risale fino al mento. Mi tiene fermo; tranquilla, non ho la minima intenzione di muovermi da qui!
Non mi guarda fissa negli occhi, studia i miei lineamenti, li esamina, mi sfiora il volto il ed io non resisto. Voglio i suoi occhi nei miei. Voglio che ricominci la nostra personale magia così le sollevo il viso, la guardo, la vedo ed ho la certezza che non ci sia niente al mondo di più amabile, attraente e desiderabile di lei. Non è solo questione di fisico, lei è bella dentro, nel profondo.
E la bacio. Vorrei essere dolce e delicato ma non riesco e mi avvento sulla sua bocca. Bacio le sue labbra soffici e dolci e lei mi risponde, mordendo e leccando le mie. Lingue che si cercano, prendono, lasciano. Gambe che sfregano, mani che esplorano.
Medesimi battiti, medesimi respiri.
Gemiti e nomi sono solo un sussurro, un mugolio indefinibile.
Piccole mani mi vezzeggiano, mi accarezzano i fianchi sotto la maglietta che sento piano piano salire e scivolare via dalle mia braccia. Non so dove sia andata e non la cerco con lo sguardo perchè i suoi occhi mi incantano e mi incatenano. Mai prigionieri sono stati così mansueti.
Sensibili e delicate mani mi accarezzano il petto e fremo. Scie roventi lasciano le sue dita su di me. Come un fulmine, un brivido mi attraversa nel momento in cui un bacio umido si posa sulla mia spalla.
Le mie mani tremano mentre, un gancettino alla volta le slaccio la camicia. Mi sorride quando la faccio scivolare via. Ora è lei a divorarmi la bocca, mi bacia la gola. Muovo le mani sulla sua schiena, la stringo a me. Sento la necessità di inglobarla in me, di incorporarmi in lei.
Bi-bip! Bi-bip!
La sveglia suona ma cerco ancora di aggrapparmi a quello che il sogno stava portando.
Pienamente sveglio mi trovo in uno stato pietoso e a razzo mi butto sotto la doccia. Se c'è una cosa che odio la mattina, oltre a fare le scale perchè non riesco a coordinare i movimenti appena sveglio è lavarmi. Persino la faccia me la lavo dopo colazione e dopo essermi vestito, ovvero dopo 40 minuti che sono alzato!
Mi asciugo e tutto torna alla normalità anche se so che appena mi perderò nei miei pensieri mi tornerà in mente questo sogno... quanto vorrei che fosse vero!




Sto camminando nel parcheggio della scuola quando una macchinina blu elettrico entra sparata e parcheggia. Katy scende di corsa e mi affianca.
< Non ho dormito tutta notte! Dovevo escogitare un piano ma niente! Nella mia testa c'è più roba durante un compito di storia! Assurdo! Cercavo qualcosa che mi permettesse di incastrare il traditore ma non capivo cosa.. >
< Traditore?! Lo sai?! >
< So cosa?! >
< L'hai chiamato traditore per insultarlo e basta?! > è una coincidenza?!
< Tu cosa sai?! >
< La finisci di rispondere ad una domanda con un'altra dom... >
< Sì sì d'accordo... lo so. Comunque, caro il mio Cesare, raccontami un po'. Tu vai dietro ad Italia da una vita, sai tutti i suoi orari, i suoi appuntamenti, i suoi spostamenti, i suoi... >
< Eddai!! Mi fai sembrare uno stalker!! >
< Scusa... però è vero! >
< Non proprio, solo perchè conosco gli orari delle sue lezione non vuol dire che tengo la sua agenda aggiornata! >
< Ma comunque il punto è un altro: tu sai qualcosa di Morìs?! Tipo impegni, “hobbies”... >
< Perchè virgoletti?! >
< Perchè quello che intendo non è un hobby convenzionale, di cui parli e ti vanti-no forse lui di questo se ne vanta eccome con gli amici però n... >
Ho capito! La prendo per un braccio e mi infilo in un corridoio che porta alle aule che vengono usate raramente < Lo sai?! Intendo, sai che lui la tradisce e lei non lo sa?! Perchè non hai fatto niente, in somma santo dio è la tua migliore amica! Ma tu guarda questa! Lo sai e niente. Fai finta di nulla! Che razza di amica sei ma porc...!!! > poche volte ho sentito una rabbia così forte montarmi dentro. Mi ritrovo quasi ad urlare contro Katy, vicinissimo al suo volto. Lei non sembra fare una piega.
< Hey hey!! Abbassa la voce, uno! Due, cosa credi che mi diverta?! Lo so da sempre e ho pregato tutti gli dei del mondo, in tutte le lingue che conosco ma lei non ha voluto saperne, mai! Lui sarà pure un bastardo ma è scaltro! Tu non hai la minima idea di cosa significa fare sempre buon viso a cattivo gioco! Ho tentato per mesi, quando lui doveva “lavorare”, a portarla fuori. Chiunque mi sarebbe andato bene ma lei non riesce a vedere niente altro. Quando a sua sorella è stato chiesto di fare teatro ho cercato di spingere anche lei. Vanno molto d'accordo e credevo fosse una cosa carina farle partecipare insieme, sai com è: nuovo giro, nuovi amici, la scusa buona di sua sorella sempre pronta... ma lui ha remato contro di me. Il giorno che l'hai incontrata al parco doveva vedersi con lui ma le ha dato buca all'ultimo minuto. Sarei andata io al parco con lei ma era giù di morale, l'ho capito, e voleva restare sola. Lui mi rema contro a priori. Lui sa che io so. Ma la cosa importante è che lui non sa che tu sai e questo gioca a nostro favore! Devi spingere al massimo le tue doti da stalker per scoprire dove si vedono, quando, con che frequenza, se è sempre la stessa o se la cambia. Tutto! Voglio una tabella dettagliata della sua settimana e sarebbe il massimo se facessi anche foto-No! Quelle voglio farle io... >
< Hey scheggia calmati e respira! > io l'ho detto che sta qua è fuori di testa! < Adesso dobbiamo andare anche perchè se Italia arriva e non ci vede capisce che c'è sotto qualcosa. Ti scrivo il mio numero così ci sentiamo. Cavoli è tardi davvero, dobbiamo andare... >
< Emh.. secchione anche se arrivi che è già suonata non ti linciano sai! >
< Già, ma dimmi la tua prima lezione dove è... >
< Cazzo merda devo fare tutto il giro!! Scappo! Se non ci incrociamo più ti chiamo prima di cena! >



< Mi scusi.. >
< Fields finalmente. Guarda che sfortuna l'unico banco libero è quello in ultima fila. Non essere troppo triste Michael, Katy ti terrà sveglio durante la mia ora! > divento rossa come un peperone. La prof di storia è simpatica, di solito, e per essere un'insegnate di storia non è poi tanto male, di solito! Mi siedo e mi concentro per riportare il colore della mia faccia ad uno stato normale.
Mike, cercando di non attirare l'attenzione attira vicino i nostri banchi < Ciao! > mi sussurra ed entrambi ci apriamo in un sorriso < Ciao! > che gran fantasia!
< Sei arrivata tardi... >
< No, in verità sono arrivata in anticipo. Ero imboscata con Cesare! > ok sono una stronza ma vedere lui trattenere il respiro e la sua faccia cambiare colore mi gonfia il cuore; quando le nocche dei suoi pugni sbiancano mi affretto a dare spiegazioni < È per Italia no?! Per tutto il gran casino del gorilla! Non fare quella faccia, micio! > mi addolcisco.
< Scusa. Mi fido di te ma sai com è... fino a qualche giorno fa era solo un sogno poterti toccare! Devo ancora abituarmi all'idea che tu mi abbia scelto.. - lo vedo agitarsi improvvisamente sulla sedia e sfregarsi le mani sulle gambe - con questo non voglio dire che devi essere la mia fidanzata per forza e che staremo insieme per sempre solo che per me..cioè nel senso che noi due, quello che voglio, che non voglio è metterti..metterci addosso...> ok, stop! Mi allungo verso di lui < Io ti ho scelto... > e lo bacio. Sarebbe dovuto essere solo un bacetto per fargli capire che voglio lui e che gli altri non mi interessano ma... Sbam!!!
Un libro in formato mattone cade e ci fa sobbalzare.
Voltati verso la cattedra vediamo la profe che con nonchalance si scusa per aver inavvertitamente spinto il registro e fatto cadere le cose dal tavolo.
Ci guardiamo e sorridiamo
< Per fortuna che è una simpatica! >
< Già! Con il mio di arte saremmo già in punizione dall'inizio dell'ora! >
< Ma adesso parliamo di cose serie, Italia! Come la mettiamo con il gorilla?! > e lì mi affloscio. Avevo sperato che volesse ufficializzare la cosa, almeno tra di noi. Non che non abbia già capito che con me vuole l'esclusiva, cosa che voglio anche io però... < In teoria avevo in mente di coglierlo sul fatto! Tipo lei mezza nuda già con le guance rosse e lui con le braghe calate sul punto di, ma per Italia sarebbe troppo brutto, ci rimarrebbe troppo male ed io a vedere il suo armamentario non ci tengo poi molto. >
< Ma allora è vero?! Vuoi dire che lui la tradisce sul serio?! >
< Oh ma cos è 'sta storia?! Adesso anche tu lo sai; oltre a lei posso sapere chi è che non lo sa! A 'sto punto facciamo prima! >
< Girano voci: amici che si sono fatti ragazze amiche di chi dice che ci sia una che... Ma io mi chiedo poi, a che pro?! Dopotutto, stai con una come Italia. Hai la fortuna sfacciata che una come lei sia innamorata persa di te, cosa potrai trovare in un'altra... - è? Scusa? Cosa? No, mi sono persa qualcosa? Il mio sguardo leggermente assassino gli fa correggere il discorso- no, cioè, nel senso che, tutto sommato non è tanto male. Ovviamente, micia, io ho trovato di meglio di Italia.. >
<
Esclusi i presenti... Certo, certo. Tuttavia le ho rubato il cellulare così la prossima volta che lui le da buca lo sapremo. Nel frattempo ho sguinzagliato Cesare in versione stalker! >
<
Cesare?! Secondo me è un po' sfigato! Se ne sta tutto il tempo a leggere ed a studiare come se ne dipendesse la sua vita! >
< Secondo me non è male! È rimasto un po' sotto dopo la morte di suo fratello tutto qua! Solo perchè nessuno ha mai sfruttato le sue potenzialità non vuol dire che sia uno sfigato! E poi i suoi lo mandavano da uno strizza cervelli, ovvio che gli altri lo evitassero! >
Ormai fuori dall'aula mi cinge la vita con le braccia e si appoggia al muro attirandomi contro di sé. Con un sorriso provocante mi sfida < E tu dimmi quali tra le sue potenzialità vorresti sfruttare... >
< Quelle in cui tu sarai carente... > e riprendo il bacio interrotto in classe.

Sbam!!! < Oh ragazzi..oggi sono proprio via con gli angeli.. > ci separiamo quel tanto che ci permette di parlare < Arrivederci prof! >
< Mi raccomando ragazzi! E tu Katy, trattalo bene! > e se ne va.
< Ma cosa.. E tu cosa ti ridi?! > e faccio per dargli un pizzicotto sul fianco infilando la mano sotto la sua maglia < Hey! Guarda che lo dico alla profe! > Ma bene! Tu guarda quest'antipatica!
Sbuffo molto sonoramente e mi allontano. Solo pochi passi che già mi è accanto, una mano in tasca e l'altra sulle mie spalle.

Qualcosa vibra e il mio cuore accelera.
1 NUOVO MESSAGGIO! ULTIMO MESSAGGIO: Morìs”
Guardo Michael, il suo volto vicinissimo al mio. Mi da un bacio sui capelli e respiro forte.
Ciak si gira!




__________________________ et voilà!!!!



Come ho saputo che aveva una riunione stasse, ho sparecchiato e fatto la lavatrice alla velocità della luce e mi sono messa al pc!
Non mi dilungo ma vi faccio un regalo..



Dio, questo saggio mi è venuto proprio da schifo! Vabbè tanto ho ancora tre giorni. Ci penserò domani!
Il mio telefono, appoggiato sul davanzale della finestra, si illumina e mi precipito. Non guardo neanche chi è che ho già aperto il messaggio. Presumo che sia di Katy visto che non conosco il numero:
DA MORìS. SONO DUE. ARRIVATI 5 MINUTI FA . COSA FACCIAMO? “Stasera lavoro, non aspettarmi sveglia.” “Domani ti porto dove vuoi. Cinema? Cena fuori? Scegli tu!”
Mi viene da vomitare.
Le rispondo subito:
Come hai fatto ad avere questi messaggi? Alle 7 p.m. in biblioteca. PUNTUALE!
Manca ancora un'ora e mezza. Ho il cuore che continua a martellarmi nel petto. Finalmente sta per avere la lezione che si merita. Spero solo che Italia non lo venga a sapere o ne uscirebbe distrutta. E se cominciasse ad odiarmi visto che io sapevo, che Katy sapeva mentre lei viveva nell'inconsapevolezza?



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Capitolo 18
*** Real Truth ***


REAL TRUTH


Dio, questo saggio mi è venuto proprio da schifo! Vabbè tanto ho ancora tre giorni. Ci penserò domani!
Il mio telefono, appoggiato sul davanzale della finestra, si illumina e mi precipito. Non guardo neanche chi è che ho già aperto il messaggio. Presumo sia di Katy visto che non conosco il numero: DA MORìS. SONO DUE. ARRIVATI 5 MINUTI FA. COSA FACCIAMO? “Stasera lavoro, non aspettarmi sveglia.” “Domani ti porto dove vuoi. Cinema? Cena fuori? Scegli tu!”
Mi viene da vomitare.
Le rispondo subito: Come hai fatto ad avere questi messaggi? Alle 7 p.m. in biblioteca. PUNTUALE!
Manca ancora un'ora e mezza. Ho il cuore che continua a martellarmi nel petto. Finalmente sta per avere la lezione che si merita. Spero solo che Italia non lo venga a sapere o ne uscirebbe distrutta. E se cominciasse ad odiarmi visto che io sapevo, che Katy sapeva mentre lei viveva nell'inconsapevolezza?

Manca ancora un'ora. Vado su e giù per la mia stanza. Ho le mani gelate e la tachicardia. L'adrenalina mi scorre nelle vene ma ho anche una paura fottuta perchè non so cosa accadrà. Non so cosa faremo: spero che Katy abbia un piano…

Mezz'ora e decido di avviarmi.

Le giornate sono più lunghe del mese scorso e la sera non fa più fresco. Il sole che tramonta tinge di rosa le nuvole rendendole come zucchero filato.

Apro il portone e salgo le scale piano; è tutta una questione mentale, lo so, ma mi piace pensare che nell'aria ci sia la stessa tensione che persiste nei miei muscoli. Mi affaccio alla finestra così che posso vedere Katy e Mike arrivare tra pochi minuti.

Ancora cielo azzurro, nuvole rosa e sentore di zucchero sul palato. Lo stesso zucchero filato che mi comprasti quel giorno Charlie, ti ricordi?! Io lo ricorderò, ti ricorderò per sempre. E anche quel tuo amico così simpatico. Mi faceva sempre giocare e ridere. Quel pomeriggio, mi promettesti una sorpresa. Davanti a quella bancarella avevo gli occhi spalancati: credevo che quella signora mi stesse davvero dicendo di mangiare una nuvola ma io sapevo che le nuvole non erano fatte di zucchero!

Non è questa la sorpresa Cesare, quella sta arrivando… io ero piccolo, non capivo ancora certe cose ma avevo visto chiaramente come il tuo sorriso si era aperto quando mi avevi fatto conoscere Matthew.

Lui è una persona molto importante per me. E sarei molto felice se faceste amicizia! A palazzo giocavamo tutti insieme e quando tu non te ne accorgevi vi osservavo. Era una cosa strana per me all'epoca ma ero più che certo che voi due vi guardavate esattamente come si guardavano mamma e papà.

Impazzirei di gioia se Italia mi guardasse come lui guardava te! Perchè adesso lo so: il vostro era amore.

Intravedo Katy e Mike mano nella mano avvicinarsi al portone. La chiamo per rassicurarla

< Hey, ciao! Io sono già dentro. Tiratevi dietro la porta e fate tutto il corridoio >

< Ok > sento dalla sua voce che è tesa. Se mi ha raccontato la verità, anche se non vedo perchè avrebbe dovuto mentirmi, chissà come deve essere stato doloroso per lei rimanere accanto a Italia questi anni. Arrivano. < Ciao Cesare > Katy si sporge e mi bacia una guancia. Si guarda intorno agitata. Ha gli occhi molto aperti come se dovesse catturare alla perfezione ogni dettaglio della sala. Mike le tiene stretta la mano e si vede che è più rilassato.

Mi siedo alla mia poltrona e gli altri mi imitano. Lei tira fuori un blocco di fogli e una penna. Comincia a parlare, a raffica, senza mai alzare gli occhi dal foglio. Scrive date, luoghi, oggetti di cui spesso non capisco il collegamento.

Mike è sempre rilassato e le accarezza la schiena. Una leggera invidia cresce dentro me. Anche io vorrei poter toccare Italia così, con naturalezza, con disinvoltura. Mi ritorna in mente l'ultimo pomeriggio passato in taverna da lui. Penso al giorno dopo a scuola, a pranzo tutti e quattro insieme. Ai suoi sorrisi, al suo viso più sereno e rilassato.

< Adesso Cesare tocca a te. Dimmi tutto quello che sai. Non è un caso se siamo qui dopo l'orario di chiusura, no?! >

Immediatamente penso alle prime volte che venivo invitato ad andarmene da qui, il pomeriggio tardi. A Katy non dico nulla di questo luogo, nè che venivo qua la sera perchè litigavo con Charlie, più che altro per stupidaggini. Non le dico le notti passate qua dentro subito dopo la morte di Charlie. di quanto tempo ci ho messo a convincere il bibliotecario a lasciarmi le chiavi. No, le dico semplicemente < Vengo qua qualche sera durante la settimana. Ho le chiavi. Saranno.. fai quattro mesi al massimo; io ci vengo da molto di più. Lui entra da via Mozart. Lei da via A. Diaz. Non so se sia sempre la stessa, sai com è.. non sento mai le loro voci! Ma di lui non ho dubbi anche se cambia spesso macchina per venire qui. >

< Come sei sicuro che sia lui e che stasera verrà qui con lei?! > guardo l'orologio alla parete: 8 e 10 < Rimani accanto alla finestra per i prossimi dieci minuti >

Mi guarda scettica e con un sopracciglio alzato si appoggia al davanzale.

Quelli che trascorrono sono i dieci minuti più lunghi di tutta la mia vita. Proprio come nei film il movimento delle lancette fa rumore, non riusciamo a tenere lo sguardo negli occhi degli altri. Le mie mani sudano.

Il rumore di una macchina fa voltare Katy ed irrigidire tutti. Come pietrificata si volta e va a sedersi in braccio a Michael che la abbraccia < È arrivato? > Katy non risponde a voce. In contemporanea al suo cenno d'assenso, il portone cigola e lui entra. Mi appoggio un dito sulle labbra < Ssh! Fa sempre lo stesso percorso tra gli scaffali; non passerà di qua. >

Ed infatti il numero di passi è sempre lo stesso; prima sposta una sedia poi un'altra e si siede. Katy è sempre immobile, rigida, bianca in volto. Mike adesso è preoccupato, ovviamente per la sua ragazza che sembra di sale.

La maniglia della porta a vetro, sulla parte opposta al portone si apre e con un clack si chiude da sola. Tacco alto, sottile.. in effetti ce l'ho un po' dello stalker.. per me è sempre lei, non l'ho mai vista ma ha una ypsilon 10, panna. Katy scatta in piedi e si dirige verso l'uscita su via Diaz. Michael sbianca. Io trattengo il fiato. Nessuno dei due è stato abbastanza reattivo da bloccarla o seguirla. Il suono delle AllStar sparisce, un lieve sussurro ci arriva; una porta si chiude e poi, più nulla.






_____________________ Hey la!!!


Credo di essere tornata in me e questo è il capitolo... il prossimo è gia pronto quindi datemi solo pochi giorni!
Domande ovvie da una "fine" così: dove sarà Katy? Se ne sarà semplicemente andata?!
Mah!! xD

Ringrazio chi c'era e chi si è aggiunto ed ha aggiunto la mia storia... continuo a scrivere soprattutto per voi: AleGalles, Sasimarti, Erika07, harrysmile_1D, imlostin_dreams, lunablu__birichina87_, noemi_ST, pam93, VahalaSly, Yoshioka96, __NenaBecks... 
Grazie Noemi per la recensione!!
E poi ci siete tutti voi che leggete in silenzio.. comunque grazie!

Poi vi informo che ho scritto un extra di "A mezzo giorno..." (appena pubblico lo linko). È a rating Rosso (o forse arancione) quindi non so chi non potrà/potrà vederlo però io lo pubblico lo stesso. Aggiunge qualcosa alla storia ma niente di ESTREMAMENTE rilevante. Parla di Matt e Charlie... Eccolo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2346314&i=1



Baci

Marta




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Capitolo 19
*** Begone! ***


Begone!



< Non voltarti. Vattene. Non vederlo ne sentirlo mai più o non avrai pace! >
N
on mi interessa la sua risposta, non mi interessa niente di lei. Mi giro, esco.


30 lunghissimi minuti prima…


Scrivo e sono incredibilmente tesa. Mi fa male la mano, respiro a malapena, la situazione mi pare irreale e spero di risolverla al più presto.

L'unico conforto è lui, il calore della sua mano…

Scrivo e non so neanche io perchè sto facendo l'elenco di quelle date e di quei regali. Il rumore dei suoi primi singhiozzi è nitido nei miei ricordi come fosse accaduto pochi giorni fa eppure due anni sono passati. Due anni sicuri di tradimenti continui. Troppi viaggi di lavoro e troppi fine settimana con gli amici: tutto troppo per essere mere coincidenze. Quando poi, mesi fa, Italia mi ha raccontato in lacrime la sua prima sfuriata bè, avevo la pelle d'oca solo provando ad immaginare quelle parole venire dalla bocca di lui. Aveva pianto tutta la sera e aveva dormito con me quella notte perchè aveva avuto un incubo.

I regali non saranno più il suo lasciapassare! Le ha fatto troppo male! Adesso basta!

Ho finito la pagina. La guardo ed è piena di frecce: ad ogni litigata segue un regalo o un appuntamento importante; a ogni data una scusa.

Mi appoggio allo schienale e mi avvicino a Mike.

< Adesso Cesare tocca a te. Dimmi tutto quello che sai. Non è un caso se siamo qui dopo l'orario di chiusura, no?! > perchè proprio qui, perchè proprio a quest'ora?! Il suo essere sempre in disparte l'ha reso spettatore delle nostre vite… mi chiedo quanta sia la sofferenza che ormai è per lui un'abitudine. Nei suoi occhi, adesso che non mi risponde, vedo scendere il velo dei ricordi. Chissà cosa lo lega a questo posto, a questi libri?! Fissa uno scaffale ma in realtà so che non lo vede. Poi respira e mi parla.

< Io vengo qua, qualche sera durante la settimana, ho le chiavi. Saranno.. fai quattro mesi al massimo; io ci vengo da molto di più. > oddio, quattro mesi?! Qua dentro?! Ma se prima ero curiosa, adesso voglio sapere ogni virgola e Cesare prosegue < Lui entra da via Mozart. Lei da via A. Diaz. Non so se sia sempre la stessa, sai com è.. non sento mai le loro voci! > mi sento male… come se mi avessero fatto fare una giravolta troppo velocemente < Ma di lui non ho dubbi anche se cambia spesso macchina per venire qui. > Mi sento male… Italia ne morirà. Adesso mi sembra così reale, così razionale. Quattro mesi! E chissà prima… ma prima andava lontano e mi faceva certo male ma qui, in questa sala piena di.. cose, spettatori inanimati ed ignari di un tradimento così… calcolato. Io entro di qui, tu entri di là.

Ma come una sciocca il mio cuore spera che sia solo un incubo, molto bello visto che Michael McVaine mi sta abbracciando, ma pur sempre un incubo che presto finirà… < Come sei sicuro che sia lui e che stasera verrà qui con lei?! > scuote impercettibilmente la testa prima di volgerla verso l'orologio come se anche lui stesse sperando nel mio medesimo sogno-incubo.

< Rimani accanto alla finestra per i prossimi dieci minuti > Perché?

Tra l'incredulità e la paura difronte a questa sua sicurezza mi alzo facendo leva sul ginocchio di Mike.

Lo stabile vecchio ha le finestre molto alte e le ante a persiana così che tu possa veder fuori. Mi poso al davanzale di marmo freddo che mi provoca un brivido.

Se prima la mia mente frullava un pensiero dopo l'altro frenetica adesso è il vuoto.

Mi rendo conto che da qualche secondo fisso Michael, adesso cerco qualche particolare nascosto. Oscillo tra la felicità dell'essere qui con lui e la tristezza per l'essere qui a causa di uno stronzo.

Poi la sento. L'unica macchina in 10 minuti che passa ma non va avanti anzi, rallenta, curva e si spegne.

Mi volto ed il brivido che sento è diecimila volte più gelido di quello provato per il freddo del marmo. È un secondo che sono già tra le braccia del mio ragazzo. Paura. Penso che mi si legga in volto che me la sto facendo letteralmente addosso dalla paura. Per Italia che è una sorella per me so che starà male da morire; per noi, se quello là si arrabbia chi lo butta giù; per me stessa perchè non ho idea della reazione che avrò. Stando a quello che Cesare sta sussurrando, Morìs non ha idea della nostra presenza e presto arriverà Lei. Non mi muovo, trattengo il fiato, forse non ho nemmeno le pulsazioni cardiache, Michael è teso sotto di me ma il suo cuore batte forte e mi da forza.

Clack

Come se avessi preso la scossa sotto il sedere mi trovo in piedi.

Come se conoscessi alla perfezione il punto in cui Lei si trova cammino. Uno scaffale, poi l'altro poi giro a destra e le vedo la schiena: tailleur panna, collant carne con la riga dietro marrone, decolté marrone tono su tono.

Percepisce la mia presenza anche se le AllStar non fanno rumore.

Non voglio vederla, non voglio sapere chi è < Non voltarti. Vattene. Non vederlo ne sentirlo mai più o non avrai pace! >

Non mi interessa la sua risposta, non mi interessa niente di lei. Mi giro, esco quasi correndo.

Non ho preso su il giubbino di Jeans e ho freddino. Il sole non c'è più e il mio corpo è di ghiaccio. Quale segreto terribile ho tenuto?! Complice di tradimento… Sto male. Mi viene da vomitare. Ma corro… Ti ho mentito.. Sono un'amica di merda.. Non so dove sono ma continuo a correre… Non ti merito. Non mi merito niente…

Non so come mi ritrovo attaccata al campanello di Italia. Ti prego apri è tutto ciò che riesco a pensare. Il peso sempre più grande di questo fardello mi schiaccia e mi aggrappo all'inferiata gelida sotto le mie mani. Lacrime giganti sicuramente blu di trucco mi rigano la faccia ma non mi importa. Serena mi apre e chiama Italia che esce praticamente subito.

< Katy che sorpres-Katy o mio dio che ti è successo?! Tesoro rispondi ti prego! - apre di slancio il cancello e mi abbraccia - Ti hanno fatto del male? È stato il rosso?! Ti prendo una felpa… > non riesco a parlare, a respirare. Continuo a piangere. Mille pensieri mi passano per la testa. Il primo: è se Michael fosse come lui?! Il secondo: e se Cesare fosse come lui?! Mike, Cesare li ho lasciati là… saranno preoccupati… mi sento male. Devo tornare da loro. Mi sento proprio male. Devo inventarmi una scusa per tornare… Mi fiondo in bagno e rimetto tutta la cena. Mi lavo la faccia. Per fortuna che conosco la casa a memoria.

Italia mi guarda sempre più preoccupata; mormora qualcosa tipo devo chiamare sua mamma ma la blocco biascicando un incomprensibile devo andare. Chissà se è questo l'effetto che fanno le droghe?! penso; non sono più padrona di me, della mia bocca, del mio stomaco, della mia testa. Pensieri e parole, a mente e a voce: non trovo più differenze! Capisco di non essere ferma.

Apro gli occhi e mi ritrovo sul morbido, al caldo. La voce di Italia mi arriva < … CHE CAZZO è SUCCESSO!!! MIKE SE LE HAI FATTO QUALCOSA TI RIEMPIO DI BOTTE!! … Biblioteca?! Ma cosa… Ok mi calmo ma tu dimmi… ok sto svoltando… sono parcheggiata qua sotto. >

In ordine sento la portiera di Italia aprirsi e chiudersi, poi il portone. Mi alzo ed esco dalla macchina. Chiamo Italia ma non mi ascolta sta urlando contro Mike che povero cucciolo mio non le dice niente. Cesare cerca di calmarla ma le sente su anche lui.

Finalmente smetto di piangere ma la scena che si presenta non è affatto bella: io sto vicino alla macchina dalla quale sono appena scesa, a metà strada tra me ed il portone i nostri ragazzi ed Italia che ancora sbraita. Mi sta difendendo… penso e subito mi torna la nausea. Ma ecco che il portone si apre.

Lui la vede. Lei lo vede. Che grandissima situazione di merda... ed è tutta colpa mia!

Scende il gelo; nessuno parla, nessuno si muove.









Allora è qui che viene!? Bene! Molto. Bene!
Cerco lo sguardo di Cesare che, paralizzato non sbatte le palpebre e continua a fissarmi.
Un piede dopo l'altro supero i ragazzi.
Sono difronte a lui. Non grido, non sbraito, non piango. Semplicemente lo guardo dritto negli occhi. Senza paura, senza nostalgia, senza vergogna. Perché dietro me, dentro me, c'è Katy e c'è Cesare ed io non ho più bisogno di altro.
Per la prima volta parlo. Per la prima volta dopo anni non sento più il panico che mi incuteva quel suo sguardo duro ed esprimo la mia verità, la mia volontà, ad alta voce < So perchè sei qua. Vattene. Non voltarti indietro. Non cercarmi. Non chiamarmi. Dimenticami! > e così lo caccio via, da lì, dal mio cuore, dalla mia vita…
L'adrenalina di pochi secondi prima mi abbandona, mi sento così stanca e sfiancata; sento Cesare chiamarmi e venire verso di me ed è il buio.







__________ <3


come promesso pubblico subito e sconvolgo tutto!!!

ditemi tutto quello che volete.. insultatemi anche.. ma ditemi cosa ne pensate!!!!


Baci

Marta


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Capitolo 20
*** Do You Know? ***


Do You Know?

Lo sapeva.
Lei lo sapeva.
Lei lo sapeva e non ha mai fatto niente.
Lei lo sapeva e non solo non ha mai fatto niente ma ha anche sopportato le sue urla.


Sento la sua bella voce. Vedo il suo profilo dritto, eretto davanti a lui. Poi però le sua mani si rilassano, la testa si china in avanti e nel momento in cui capisco che sta crollando corro verso di lei e la prendo.
Ha gli occhi chiusi, è pallida e non mi risponde.
Katy grida. Mike mi apre il portone e la portiamo dentro il palazzo.
Mi siedo su una poltroncina e la tengo stretta a me. < È gelata cavoli! > la chiamo ma non mi risponde.
< Aspetta. In macchina mi ha dato una felpa… > è Katy che nonostante sia un po' sotto shock in un minuto torna dentro, la copre e le prende una mano. Le righe blu sul suo volto pallido sono molto evidenti e ci fanno immaginare le condizioni in cui è arrivata a casa di Italia. In fatti Michael la prende per le braccia e le fa mettere la giacca di jeans a la stringe a sè come sto facendo io con Italia.
Sembra che stia dormendo. Le sue guance tornano rosa e le labbra rosse. Le socchiude ed è bellissima. Stringe la mia felpa tra le mani e mi rilasso. È passata dallo svenimento al sonno. Incredibile: come se la frase di poco prima l'avesse prosciugata di ogni energia. Effettivamente è stata una bella botta per lei! Poverina!
< Guarda Cesare, sembra stia dormendo. Chissà cosa sta sognando?! >
< Certo tesoro che ti sei fatta una bella passeggiata poco fa, eh?! > Mike le strofina le braccia; Katy arrossisce e mi guarda. < Mi dispiace! Non sono andata da lei intenzionalmente.. nel vedere quella ragazza mi sono sentita schiacciata dal peso del segreto che fino ad ora portavo. Avevo bisogno della mia amica ma sono arrivata là in condizioni pietose. Sono stata male e mi sono ritrovata in macchina con lei che, al telefono ti urlava contro. Non volevo scappare in quel modo ma dovevo uscire di qua a qualunque costo! >
Come in simbiosi, Italia e Katy si accoccolano rispettivemante tra le nostre braccia. Italia mi sfiora il collo con il naso < Dite che si sta svegliando?! > non riesco a vederla
< Io dico di sì… > è lei che mi risponde. Katy si alza e si inginocchia vicino alla sua amica < Hey.. ci hai fatto prendere un bel colpo.. ti senti male? >
< Senti chi parla, eh?! No, però mi sento ancora un po' intorpidita… > sotto la felpa cerca la mia mano e la stringe come per dire Sento poco ma te, te ti sento! Ed io intreccio le mie dita alle sue. < E voi ragazzi.. come state?! >
< Guarda che quella appena svenuta sei tu, mica noi! >
< Io invece starò meglio quando avrai mangiato qualcosa! >
Mi accarezza il volto < Hey, guarda che sto bene > ma la sua mano è ancora troppo gelata per i miei gusti!
< Se ce ne vogliamo andare da qui, la mia taverna è sempre disponibile… >
Katy invece più pratica < È troppo lontana… facciamo casa mia! >
Annuiamo tutti e ci alziamo. Tengo Italia vicina, un po' per non vederla rovinare a terra come prima, un po' per scaldarla e un po' perchè mi piace da matti sentirla stringersi a me.
Casa Fields è poco distante da quella di Italia ma Mike che guida, decide di fare il giro un po' più lungo per non passare davanti a casa Reeds. Stringe la mano di Katy sul cambio. Io e Italia siamo seduti dietro. Le sue gambe sopra una delle mie, le mani intrecciate, il suo profilo sulla mia spalla. La sento respirare tranquilla e mi chiedo come faccia.
Le luci sono ancora accese e i genitori di Katy se ne stanno sul divano abbracciati a chiacchierare. Vedendo la faccia di Katy, la signora Fields spalanca gli occhi ma Katy interviene < Mamma sto bene, benino – aggiunge sottovoce - Domattina ti racconto promesso. Loro sono: Italia vabbè la conosci, poi c'è Mike e Cesare. Ragazzi lei è mia mamma Shir- > < La Signora Fields piacere. Non fate tardi e non fate rumore! >
< Certo signora non si preoccupi! > è Italia che le risponde ancora un po' fiacca, forse abituata a quella rigidezza e mi indica di seguire gli altri per il corridoio e poi su per le scale.
< Scusate per mia madre ma non l'ho scelta io… Questa è la mia stanza; io vado a struccarmi. Di là c'è il bagno, qua c'è il frigo e da mangiare. Italia mangia qualcosa! > < Vengo con te micia! >
Mi guardo in torno: Però! Alla faccia della camera! Qui dentro ci sta metà di casa mia! Angolo con il letto a baldacchino, comodini, comò, armadio; angolo studio con mobile di vetro per i libri, scrivania di lusso con PC eccetera; angolo con divano stra grande, TV, lettore DVD, mini angolo cottura con mini-frigo, mini-lavabo, mini-fornello ad induzione!
Questo sì che è avere i soldi! Però commento con un semplice < Wow! > ed Italia soffia una risatina < Perchè ridi?! >
Mi guida verso il divano quadrato, fatto apposta per semi-sdraiarcisi sopra < Katy odia questa stanza… quando gliel'hanno arredata nuova al cambio di scuola, l'ha vista un po' come un "adesso hai tutto quello che ti serve quindi non rompere". È un po' esagerato ma lei è così! >
Tira una levettina sotto il cuscino reclinando lo schienale e mettendosi comoda. La seguo restando su un fianco con il gomito puntellato così da vederla bene in volto < Come stai? > mi guarda interrogativa < Prima hai sviato dicendo che eri intorpidita ma adesso voglio sapere come stai sul serio! >. Soffia. Che sciocca, io mi preoccupo per lei e lei soffia. < Dai… non ti ho mica chiesto di spiegarmi quello che gli hai detto! Voglio solo sapere come ti senti… > le accarezzo una guancia e lei avvicina tutto il suo corpo disteso contro il mio < Adesso sto meglio >. Sorride e sembra rilassata veramente. Avvicina il volto al mio e mi bacia le labbra. Sto per contraccambiare il bacio che si allontana di un millimetro < Grazie Cesare > per poi tornare a baciarmi.
E mi bacia la bocca, le guance, il collo. Le nostre mani si cercano e come si trovano si lasciano per scorrere leggere sui nostri corpi. Sento il calore della sua lingua sulla mia e mi sento davvero bene, finalmente rilassato, finalmente in pace. Anche se tanta pace non c'è. Non so come lo schienale del divano si è abassato piano piano ed Italia continua tirarmi verso di lei, sopra di lei.
Come l'altra volta sento che lei è l'aria con cui vivo. Le sue labbra sono il mio nutrimento. I suoi baci manna che cade dal cielo.
< No bè.. tranquilli! Riproducetevi pure sul mio divano.. i preservativi sono sparsi nel porta riviste! > Sono rosso come un peperone. Vorrei alzarmi ma Italia mi tiene con le braccia su di sè. Nonostante io l'abbia sognato quel particolare momento, sentirmi sbattere in faccia che i preservativi sono a venti centimetri da noi mi fa vedere la cosa come effettivamente possibile un giorno. Magari non molto lontano. No! Ferma tutto! Non è la serata per pensare a questo.. lei ha appena lasciato quello là e scoperto che lui la tradiva- no aspetta So perchè sei qua… lei sapeva… ok forse dovremmo parlare.
Katy e Mike sono sdraiati anche loro ma non in una posizione così imbarazzante.
< Italia.. > lei arrosisce < Oh sì, scusa ti lascio andare… >
Ci tiriamo su e mi metto dietro di lei. Appoggia la testa sulla mia spalla, cerca la mia mano che le accarezza la pancia. Sospira come se dovesse prendere forza per qualcosa; poi parla. Interrompe Mike che sta parlando di non so cosa con Katy.
< Allora.. serata interessante, no?! >



_____________ AUGURI!!!


e con questo capitolo vi faccio tanti tanti auguri di buone feste…

Grazie a Noemi per aver commentato gli ultimi capitoli, per chi si è aggiunto di recente come mi55 rixxy e come sempre chi legge e devo ammettere che adesso siete diventati tanti!!! mi fate molto felice!!! <3

settimana prossima vado a Monaco!!! quindi ci si legge tra qualche settimana!!!!


Baci

Marta

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Capitolo 21
*** Beyond myself ***


Beyond myself



< Allora.. serata interessante, no?! >

< STAI SCHERZANDO VERO?! >

< Katy per favore non arrabbiarti. Io volevo- > < Tu volevi cosa?! Avanti! Dimmi quello che volevi.. volevi dirmelo, volevi lasciarlo, volevi fare che cosa? Cosa diavolo volevi fare?! Eh?! >

< Katy piano… anche io vorrei sapere tutte queste cose ma urlarle contro non serve a niente > capivo perfettamente la sua rabbia e la sua incredulità davanti ad una situazione come questa ma non amo le persone che urlano a prescindere!

< E tu che vuoi, eh?! Tu non sai niente. Solo perchè un giorno te ne sbuchi fuori da un cespuglio brandendo il tuo telefono come una spada e la salvi dal feroce drago sputa fuoco- > < Katy! Ma che cosa dici?! > Italia le risponde ma, per fortuna Michael mi da una mano < Hey hey, calma ragazze! Darci addosso l'uno con l'altro non servirà a niente. Datevi la possibilità di spiegarvi. >

< Ok > < Va bene! Prego Amica mia. Raccontaci la tua storia! > la provoca Katy.

< C'era una volta una principessina innamorata di un cavaliere che si diceva essere forte e valoroso. Quando i due si dichiararono il loro amore lei gli giurò fedeltà e lui la giurò... alle dame di compagnia della principessa che spesso intrattenevano lui e i suoi compagni. Fine. >

< Dai.. non fa ridere dimmi perchè non me lo hai detto quando lo hai scoperto. Per favore! > < Perché tu avevi appena passato un anno a farmi una testa così: "guarda che non è un santo" "se si diverte con gli amici al bar devi farlo anche tu" "guarda che non è l'unico ragazzo rimasto sulla terra" eccetera eccetera. Dopo la nostra litigata epica, te la ricordi?! > < Certo! Come se fosse ieri. Avrei fatto qualunque cosa pur di farti capire che lui aveva un'altra e tu sempre a difenderlo. > < Allora ero troppo innamorata. Ero molto convinta della sua fedeltà e del suo sentimento. Quando poi l'ho scoperto non volevo crederci sono stata male ma non tanto quanto mi sarei aspettata. Il dubbio che quello che mi diceva non fosse vero c'era sempre ma non era così doloroso. Il fatto è che avevo paura. Lui c'era sempre stato, era tutta la mia cerchia di amici. Più passava il tempo e più cresceva la consapevolezza che non ci teneva più insieme l'amore ma l'abitudine. Perdere lui equivaleva a perdere tutte le mie certezze; che poi tanto "certezze" non erano più, ma l'ho capito troppo tardi. Temevo anche che tu ti saresti infuriata venendo a sapere che per tutto quel tempo io lo sapevo nonostante continuassi a dirti il contrario. Te, lui. Tutto il mio mondo si sarebbe frantumato ed io non avrei avuto più nessuno.

Mi andava bene così. Infondo lui tornava sempre da me e mai a mani vuote. Lo so che è meschina questa cosa ma speravo che in cuor suo continuasse a volermi bene, a tenere a me in qualche modo. Lui c'era, tu c'eri ed io non andavo in pezzi.

Il brutto è arrivato quando un momento era un pezzo di ghiaccio e l'attimo dopo un tenero cucciolotto. Le sue assenze si prolungavano ma quando era a casa ce l'avevo sempre appiccicato; se un giorno le sue chiamate scarseggiavano, il giorno dopo erano venti o trenta messaggi. Abbiamo cominciato a litigare e ad insultarci. Per ogni minima cosa erano grida, sbraitava da matti. Gridava gridava e mi faceva paura. Mi diceva "Senza di me non sei niente! Sei solo una stupida ragazzina!" "Prova a fare un passo senza di me! Brucerò tutto quello a cui tieni. Non avrai più amici, non avrai più nessuno…" e cose del genere. Ed in effetti era vero: tutti i miei amici erano scomparsi. Mi eri rimasta solo tu e non potevo in nessun modo permettere che il nostro rapporto cambiasse.

Ho pianto un po' per volta tutte le sue sbandate, tutti i suoi tradimenti, tutti i suoi insulti e le sue minacce. Versavo lacrime amare dietro ai regali importanti perchè sapevo che il loro valore era direttamente proporzionale a ciò che aveva combinato.

Poi sai come sono fatti i nostri genitori. Le nostre mamme e le loro amiche che non si fanno mai gli affari loro. Sempre dietro a spingerci verso i loro sogni. Parlavano già del futuro. Mi sono trovata a commentare ristoranti e fiori senza neanche sapere come avevo fatto a trovarmi lì; sfogliavo pagine di abiti e bomboniere senza neanche vederle, pensando che appena la scuola fosse finita mi sarei ritrovata ingabbiata, con un anello incastrato al dito, senza via d'uscita. All'inizio ho cercato di arginarle quelle due ma le loro amiche si dicevano così invidiose dell'ottima sistemazione, e dell'ottimo futuro che avrei avuto, dei bellissimi bambini che sarebbero nati... già, sai che invidia! Mi sarei ritrovata tradita e con un marito violento. Bè, tradita lo sono già... > La sua voce si era fatta via via più mogia e spenta.

Appoggiata al mio petto la sento vibrare ogni frase, respirare ogni pausa. Prendere coraggio ed esprimere tutto quello che si era tenuta dentro per giorni e giorni.

Racconta tutto nei particolari come se la sua mente avesse immagazzinato tutto alla perfezione sapendo che un giorno avrebbe dovuto narrarlo.

Non la posso vedere in viso ma sento dal suo respiro che qualche lacrima ogni tanto scende. Cerco di non pensare alle loro litigate, alle sue urla. Cerco di non pensare a quello che lui avrebbe potuto farle ma rabbrividisco. Avrebbe potuto schiacciarla come una fogliolina… Forse non ne parla perchè ci sono io o forse, e me lo auguro, perchè effettivamente non l'ha mai toccata con l'intento di farle del male! So che lo hanno fatto ma prego davvero che il sentimento in cui sperava fino in fondo Italia, in lui ci fosse ancora. Saperla donarsi a lui, con paura, dopo una litigata... Cerco di non pensare ma un'immagine sfugge al mio controllo e fantastico su una scena un po' diversa… luce chiara entra dalla finestra, il piumino leggero ben tirato sul letto… Me la immagino con i capelli sparsi sul cuscino. Le spalle nude e le braccia intorno al mio collo. Il sorriso rilassato, le labbra rosse… un piedino freddo che si appoggia sul mio polpaccio ed io rabbrividisco al suo contatto… In questo mio fantasticare c'è troppo silenzio. Torno alla realtà in cui, silenziosi, mi guardano fisso < Che succede?! >

< Ci chiedevamo su quale pianeta fossi andato! >

< Oh scusate.. stavo sognando ad occhi aperti… stavamo dicendo?! >

Italia si strofina contro il mio torace < Dicevamo, mio bel sognatore, che è quasi mezzanotte! Che si fa?! >

Apperò! È stato un sogno bello lungo ed intenso visto l'ora e visto anche che come Italia si raddrizza, tra le mie gambe, qualcos'altro la segue a ruota… Porca vacca!

Che si fa?! Già… bella domanda, calcolando che non posso alzarmi facendo finta di niente…

Italia è la prima che propone < Ci guardiamo un film decente, non come l'ultimo! Dormiamo qui e domani andiamo a scuola tutti insieme! >

< Italia?! > sono allibito: guardare un film fino alle due di notte, dormire tutti insieme e poi a scuola… < Che c'è?! È un'idea.. voi che dite? >

< Bè tesoro.. questa è casa mia. Ovvio che ci sto! >

< I miei sono abituati ai miei orari fuori di testa e stasera li avevo avvisati che non sapevo che ore facevo… gli mando un messaggio e sono apposto! >

Mi stanno fissando tutti, ancora < Io, bè, in teoria dovrei essere da un'altra parte, domattina c'è scuola… > ma lo sguardo di Italia mi fa dire un timido < Mi inventerò una scusa per i miei domani… >

< Evvai! > Katy tutta contenta si alza < Vado a prendervi i pigiami. Dovrete adeguarvi: hanno almeno dieci anni! > < Vengo con te! >

< Mamma mia.. sempre a pomiciare voi due.. > e di nuovo mi esce un < Italia?! > e lei ancora < Che c'è?! > mi guarda sorridendo e da perfetto ebete le sorrido di rimando.

< Dai vieni che facciamo i pop-corn! > e tirandomi per mano mi porta verso la cucina. Deve venire molto spesso qua perchè a colpo sicuro prende pentola e coperchio, sacchetto con i chicchi ancora interi. Come il primo fa pop ride e continua finchè, tutti scoppiati, non li versa in una bacinella e li sala. < Tranquillo! Non sono impazzita del tutto ma hai pop-corn che scoppiano non so resistere. Mi fanno quasi più impazzire del solletico… > e mentre parla mi si avvicina con la bacinella in mano; un un pop-corn tra le dita.

Gli soffia sopra < È ancora caldo… > e molto lentamente me lo porta alla bocca.

Non ho mi sono mai piaciuti i pop-corn ma da adesso, giuro, potrei vivere di quelli!!!

I suoi occhi brillano e tiene un sorriso sornione in un angolo della bocca.

Apro appena le labbra, mi godo il calore del chicco appena scoppiato.

Sulla lingua sento il sale e la muovo quel poco che mi basta per provare il sapore dei suoi polpastrelli.

Si porta le sue due dita alla bocca, come a cercare se vi è rimasto sopra sapore.

È indescrivibilmente sensuale.

Mi sento come un ghiacciolo sotto il sole il 15 Agosto.

Dio, ho così voglia di lei.

Rapidamente prendo la mano che ha alla bocca e la appoggio dietro al mio collo, le cingo la vita con le mani e vado alla ricerca di quel sapore nella sua bocca. Stasera voglio proprio rovinarmi. Ho gli ormoni che girano a mille. Una voglia sconvolgente.

Eppure è una voglia strana. È contemporaneamente un bisogno fisico ma anche qualcosa che mi si muove dentro. Voglio lei al di là di me stesso. Voglio stare bene in quel modo ma ho la certezza che sia lei la chiave di tutto. Come legati. Se sta bene lei sto bene anche io. Voglio che lei stia bene. Anche se io non dovessi stare bene. Il suo bene. A prescindere.

Quando mi bacia gioca con i miei capelli, anche se sono molto corti cerca di prenderli e di infilarci dentro le dita. Questo gesto mi piace molto.

Adesso, mi accarezza con la punta delle dita la clavicola. Il collo della maglia è stretto ma avverto come lo tira leggermente, cerca la mia pelle e mi fa sentire il tocco delle sue mani. Mi piacerebbe molto togliere la maglia e sentire la sua mano aperta sul mio petto.

Lei ha un vitina così sottile, non è il tipo anoressico alla quale conti tutte le ossa. Ha un bel sedere; è tutta proporzionata giusta! È parecchio bello far scorrere le mie mani tra la cintura dei jeans e le prime costole. La schiena dritta, la pancia piatta, il leggero movimento dato dal respiro…

< Mike io non ho più voglia di pop-corn. Tu? > Katy sogghigna

< Ragazzi tranquilli.. ve li potete mangiare anche tutti!!! >

Evvai! E per stasera siamo a due! Italia sorride tranquilla e se ne va a scegliere il film con Katy mentre Mike si avvicina al frigo.

< Bè amico… siamo molto fortunati! Cosa bevi?! > butto un occhio al frigorifero aperto: coche, birre, un po' di tutto < Io una coca e voi ragazze?! >

< Birra! >, Italia aggiunge < Due! > e Mike, facendo sbattere la sua lattina di coca contro la mia < Oh sì, amico! Siamo decisamente fortunati… Allora?! Cosa si guarda?! >

In coro, tutte contente rispondono < “Com'è bello far l'amore”!!! >

Bene! È proprio la mia serata! E sembra che Mike la pensi come me perchè mi soffia < Forse non così tanto... >











__________________________ <3


BUON ANNNNOOOOOO!!!!!

Come la va?!

Io sono tornata l'altro giorno da Monaco di Baviera!!! Eravamo in 150... caotico ma mi sono divertita...

il capitolo mi è venuto così e non so dire neanche io se mi piace o meno.. bho FATEMI SAPERE..dai!!!!

Ho visto quel film su sky tipo 10 volte ed è troppo stupido.. però è carino... "Com'è bello far l'amore" (commedia; di Fausto Brizzi con Fabio De Luigi, Claudia Gerini. Febbraio 2012)


Mi sono trovata a scrivere prima di partire ed ho messo giù le ultime 1000 parole dell'ultimo capitolo.... adesso devo solo decidere cosa mettere tra questo e quello... bene!


Vi lascio perchè devo fare la cena al mio uomo....


baci

Marta


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Capitolo 22
*** Giallo ***


- Giallo -


Un buon profumino mi sveglia: cornetti caldi e caffellatte…

< Hey… > apro gli occhi e la prima cosa che vedo è lo sguardo di Italia: mi sorride e il mio risveglio non può che essere… wow, un sogno… < 5 minuti e facciamo colazione, ok?! >

Biascico qualcosa strofinandomi la faccia e, cosciente del mio alito la mattina presto vado in bagno. Apro a caso gli antelli nella speranza di un rimedio alla mia arma di distruzione di massa e finalmente trovo una bottiglia di collutorio.

Torno sul divano-letto, che per una notte è stato il nostro letto, mi siedo davanti al vassoio vicino a lei. Porta una maglia di cotone a maniche lunghe con il colletto e i polsini come fosse una camicia. Sono verdone, in risalto sul verde chiaro del resto; ha i capelli un po' scompigliati.

< Non so cosa mangi di solito quindi c'è un po' di tutto, latte, caffè, biscotti e i cornetti che ha portato Katy! > come fa ad essere così pimpante, io la mattina sono in coma totale!

< Grazie, è tutto perfetto! Gli altri?! Dove sono? >

< Hanno preso la colazione alle 6, ci hanno portato le brioches e sono andati… > < Che ore sono? >

< 7 > < E tu sei sveglia da?! > < Mezz'oretta > < Oh, perchè non mi hai svegliato?! La preparavamo insieme la colazione! > < Fa niente, eri così tranquillo… >

Da una parte meglio che non abbia svegliato visto che non ho dormito molto. Dall'altra mi dispiace che abbia preparato tutto da sola.

Non avevo mai dormito con una ragazza che non mi fosse imparentata. Continuavo a svegliarmi con l'ansia di finirle addosso e di schiacciarla… ogni tanto la sentivo borbottare. Ha detto il mio nome ad un certo punto ma per lo più chiamava Serena, le diceva del profumo della camicia… chissà cosa sognava.

In silenzio facciamo colazione. Ogni tanto volta lo sguardo su di me e sorride, le accarezzo i capelli e penso a ieri notte… abbiamo guardato tutto il film abbracciati. Nelle scene più ammiccanti girava gli occhi e mi fissava, all'inizio mi sentivo un po' in imbarazzo poi però mi sono sciolto. Quelli per niente imbarazzati erano Katy e Mike, si lanciavano un sacco di frecciatine maliziose. A volte Katy e Italia commentavano, o meglio: si guardavano, dicevano si e no due parole e poi sghignazzavano. Hanno una complicità pazzesca, sono molto più che amiche, mia nonna le chiamerebbe sorelle dell'anima. Anche io avevo un fratello dell'anima ma il destino con lui non è stato molto favorevole…

La aiuto a sparecchiare e ci muoviamo verso casa sua per prendere le cose di scuola.

Mentre entriamo vediamo i suoi genitori scambiarsi un bacio affettuoso sulla bocca. Sua mamma, sempre uguale nel fisico e negli abiti, come me la ricordavo, è al tavolo che fa colazione mentre il papà vestito elegante sta probabilmente andando al lavoro.

< Ciao ma', prendo i libri e scappo. Lui è Cesare, non essere impicciona.. > non finisce la frase che è già sulle scale.

Con un sorriso mi fa cenno di sedermi al tavolo con lei e mi domanda se ho già fatto colazione.

< Sei il secondogenito di Steve e Claire, vero?! > < Sì > < Come stanno? È tanto che non li vedo in giro… e tua sorella? > So dove vuole arrivare, lo sento… < Bene, stanno tutti bene, grazie. > < Bè, d'altronde non deve essere stato facile superare lo shock, anzi, i due shock! Perdere un figlio deve essere la tragedia più grande; e la sorpresa inaspettata di pochi mesi prima… perdonami non vorrei risultare invadente ma non vorrei dare arie ad un pettegolezzo falso magari. Poco prima della sua tragica scomparsa non si era anche dichiarato… omosessuale? > ok adesso basta < La ringrazio per il suo interessamento signora ma credo sia meglio per me aspettare Italia fuori > e proprio mentre mi alzo Italia e Serena scendono dalle scale < MAMMA, SANTO CIELO!!! > < Mamma, ti avevo chiesto di non essere invadente… Dai andiamo… > e ci chiudiamo la porta alle spalle.

< Perdonala non sa che la sua lingua a volte risulta biforcuta! > < No, il punto è che lei lo sa benissimo ma fa la finta ingenua. Cesare, non sai che strazio vivere con una così. Mai niente di tuo, tutto sempre in piazza… i pettegolezzi su di me sono quasi sempre l'ultima a saperli… > Serena è una cicala. Parla, parla, parla… nel frattempo Italia la spinge via dalla portiera anteriore per far stare me davanti. Serena sbuffa e ricomincia a raccontarla su. Mi chiedo quanto sarebbe in grado di andare avanti!

< Serena… lo sappiamo che hai preso dalla mamma in quanto a capacità di chiacchierare non c'è bisogno che tu ce ne dia la prova… > ma lei niente, prosegue <…che poi, infondo, i pettegolezzi sono quasi sempre falsi o mai del tutto veri…ad esempio… - si sporge in avanti e mi fissa -…ad esempio voi due, che non la raccontate giusta proprio per niente! >

< Sorellina! Non ti sei appena lamentata che mamma non ci lascia privacy ed ora che fai?! >

< Eh no! Se mi chiami sorellina c'è sempre un motivo… dai… forza! Che c'è del feeling si vede eccome. Perfino un incropita* lo capirebbe… dai… >

Italia sbuffa. Io me la rido. Adesso voglio proprio vedere cosa risponde. Io non ho la minima idea delle parole da usare per definire quello che siamo.

< Sere dai.. non rompere! > < Daiiii!!!!! > < No! > < Uff.. pallosa che sei! Allora sentiamo Cesare… no dai, tralasciando gli scherzi e le battute. Adesso sono curiosa: ma tuo fratello era gay davvero!? > inspiro, espiro, inspiro e < Sì, era gay davvero > < Oh… > ho zittito Serena. Incredibile! < Serena siamo arrivati. Scendi. Ciao. > e lei scende senza fiatare. Mi ripeto: incredibile!

La mano di Italia scivola calda sulla mia < Scusa. Non volevo che mia mamma ti facesse quelle domande, ho fatto più veloce che ho potuto solo che Serena mi ha bloccata… e lei poi, ha proprio lo spirito impiccione di mamma, ah ma dopo mi sente quella scema. So che non è un argomento facile per te e mi dispiace se ti ha fatto stare male… > mi si scalda il cuore < Hey ferma… tranquilla ok! Sto bene. Tua sorella non sa quello che sai tu e quindi non arrabbiarti con lei, ok?! Mi è venuto tutto sommato semplice risponderle. Non mi ha fatto male come una volta parlare della sua storia. > finisco giusto l'ultima parola che mi bacia a stampo sulla bocca < Non dire le bugie. Non a me. Sei bravo a mentire ma i tuoi occhi ormai li conosco. Vedo che ti fa male. Credo sia normale, se perdessi Serena… ma adesso basta pensieri tristi! Andiamo dai! >

Scendiamo dalla macchina e, prendendoci per mano andiamo in classe. In molti ci fissano ma per me non è come l'ultima volta, quando è morto Charlie. La sua mano stringe la mia. La guardo e mi sorride. Se questo è un sogno vi prego, vi scongiuro, vi supplico non svegliatemi!


A pranzo mangio seduto a un tavolo con Italia, Katy e Mike. Il cibo della mensa è diciamo accettabile. Ci sono un po' di alti e bassi ma è quasi tutto commestibile. Io non amo la frutta e quindi non la prendo mai. Italia e Katy hanno preso un'arancia a testa.

Afferrano le arance, si guardano < Fai me- > e si mettono a ridere insieme senza neanche finire la frase, con il frutto a mezz'aria. Poi ancora uno sguardo d'intesa e contemporaneamente, come se questa gag l'avessero provata e riprovata, Italia mi guarda, Katy guarda Mike < Fai metà con me?! > e di nuovo giù a ridere.

< Ok > risponde lui. Poi tutti e tre che guardano me < O-ok >; dopo ancora loro due insieme < Me la sbucci?! > e un'altra volta ridono*.

< Per me va bene però credo di essermi perso qualcosa… > Mike annuisce d'accordo con me.

Serena si avvicina al nostro tavolo con un'amica brufolosa bionda. < Oddio.. siete stati costretti a sbucciare le arance?! Siete due bambine… > e scuote la testa con fare adulto e sconsolato come a dire "Non ci sono più speranze"

< Perchè?! > chiedo io allora

< Perchè la tua dolce metà, nonché mia sorella, e la sua amica, nonostante la maggiore età e tutto il resto, non solo non riescono a mangiare un'arancia intera ma neanche riescono a sbucciarla! >

Dopo qualche battuta le due amiche decidono di andare fuori in giardino. Due ragazzi si avvicinano al nostro tavolo tutti sorridenti. Italia li vede e lascia cadere la forchetta nel piatto.

< Hey là ragazze, come state?! > Katy si gira e caccia un urlo < AAAH! Oh mio dio Nath!!! > di slancio gli si attacca al collo e lui la stringe a se, facendole fare un giro. Italia invece sbarra gli occhi < Nath?! Sei tu?! > < Già.. > ridacchia mettendo Katy a terra < Non vieni a darmi un bacio?! > e allarga le braccia. La sento sussurrare il suo nome per intero < Nathaniel >, si alza, prende la rincorsa e gli attacca in stile Koala ridendo come una matta. Io divento dello stesso colore di Mike: giallo gelosia! Lo guardo. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso. Chi è? Perchè gli sono così affezionate?! Chi. Cavolo. È?! Mike invece fissa Katy che ha un sorriso 32 denti senza eguali sulla faccia e non gli presta la minima attenzione.

Italia, con le gambe ancorate alla vita di questo tipo, e Katy, lo tempestano di domande Come stai? Stai bene? Cosa fai qui? Studi, lavori? Ti trovo bene! Dimmi, raccontami… ma l'unica domanda che preme a me è MA CHI CAZZO SEI?!?! e credo che Mike sia dello stesso parere anche perchè questo Nath si è appena seduto tra lui e Katy. Poggia le mani sui fianchi di Italia che gli sta a cavalcioni sulle sue gambe, con le braccia sulle spalle, attaccata come una cozza… e io adesso gli rovescio il pranzo addosso…

Il ragazzo dietro di lui attira l'attenzione con un fintissimo colpo di tosse < Emh.. wow. Nath, mi avevi detto che erano "matte" ma non me le aspettavo così esuberanti. Bè, ciao! Io sono Nicholas - Nath guarda Italia negli occhi a 2 centimetri dalla sua faccia e soffia un Nick - piacere… >

< Italia > < Katy > < Michael, il ragazzo di Katy > gli risponde con il tono fermo e allora mi aggrego < Cesare, il ragazzo di Italia > oh sì, non credere che solo perchè salti fuori da chissà dove mi freghi. Col cazzo! E poi si può sapere chi cavolo sei?!

Katy lancia uno sguardo assassino a Mike mentre Italia abbozza un sorriso e si mette in piedi senza mai guardarmi in faccia. Mike è geloso marcio, infatti prende una ventina di centimetri di distanza da Nath, lo guarda < E tu invece sei!? > giuro che gli darei il cinque se potessi!

< Nathaniel Crawford*, piacere > e si volta a sorridermi pure.

Non ho mai capito perchè ai miei coetanei piacesse fare a botte ma adesso credo di aver capito… Che cazzo mi sorridi?! È mezz'ora che ti tenevi addosso Italia! Argh!

La campanella: deo gratias almeno se ne vanno…

Ci alziamo tutti ma le ragazze si fermano a parlare ancora con quei due.

< Hey Mike. Ma quel tipo?! > alza le spalle < Bho.. ma se mi fa girare ancora le palle come prima lo aspetto fuori dal cancello! Ma ti sei visto come si stringeva Katy addosso?! E lei ha avuto pure il coraggio di guardarmi male… > < E Italia allora gli è saltata addosso, o ti è sfuggito… e poi come lo guardavano, come fosse un dio… Dio che nervoso… > < Vabbè.. io vado di là! Ci vediamo dopo > < Ok ciao! >













_____________________:P


Capitolo assolutamente di passaggio... mi sono divertita a tirar fuori la gelosia dei nostri due "uomini".. ho partorito questa pazza idea: Nath è partito come un compagno di Katy e nulla più, poi si è evoluto ed è diventato un ex studente molto amico di Italia e… alla fine è diventato qualcos'altro che scoprirete più avanti…

Oggi è il mio compleanno (ed è d'obbligo fare gli auguri.. no scherzo..) e mi sono regalata questo bel capitolo…

Fatemi sapere cosa ne pensate!!!

e grazie a tutti voi:
AleGalles 
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Yoshioka96 
__NenaBecks


ci leggiamo presto... spero perchè il tempo scarseggia... purtroppo!

baci

Marta





ps.: le mie note…
*incropita (che io conoscevo come encropita): termine tecnico con il quale viene definito uno che le ha tutte, che è parecchio stupido, un po' sordo e un po' cieco:D
*la storia dell'arancia è vera, per me. Non riesco ne a mangiarne una intera ne a sbucciarla… allora con gli occhioni guardo il mio moroso e o fa a metà con me oppure finisco di mangiarla un'altra volta. Lo so, non è normale, a 22 anni…
*
Nathaniel Crawford è un incrocio tra Nate Archibald di Gossip Girl e Chace Crawford l'attore che lo interpreta… se volete immaginarvelo così sennò fa lo stesso… io l'ho scelto in base all'aspetto…


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Capitolo 23
*** Amici... o quasi! ***


Amici... o quasi!


Della lezione non riesco a seguire molto. Penso a come lo guardava, a come gli sorrideva e lui di rimando, il loro legame mi è stato sbattuto in faccia e mi ha colpito forte, come una badilata.
Ieri pomeriggio non ce l'ho fatta e me ne sono tornato a casa… mi sono mangiato il fegato tutto il tempo, non ho studiato un tubo.
Continuavo a pensare a loro. A quello che avranno fatto… ripenso a come lui l'ha stretta a sé senza il minimo timore ieri in mensa. Così grande, così sicuro, rispetto a me che ogni volta che ce l'ho accanto mille pensieri mi passano per la testa, mille preoccupazioni, mille modi di sbagliare. Ed io cerco di non badarci, cerco di pensare solo al sorriso che mi regala, ai baci e alle parole dolci che mi soffia quando stiamo abbracciati.
Una volta avevo il capo appoggiato al suo seno e sentivo il tum tum del cuore "Senti come batte?! Non va veloce però fa un rumore forte perchè vuole che tu lo senta sempre. Non aveva mai fatto così rumore, con nessuno. Vuole farsi sentire da te anche quando non siamo vicini!".
A quelle parole mi era venuto da piangere e l'avevo detto, per la prima volta in vita mia ho detto "Ti amo". Credo proprio che si sia accorta che trattenevo le lacrime perchè mi ha dato un bacio carico di passione, quella che ti da il coraggio di fare qualsiasi cosa. Mi ha spinto, sull'erba del parco, di schiena, mi è rotolata sopra e mi ha guardato.
"Oh, amore mio…" le ho sussurrato, e lei mi ha baciato ancora.
Mia sorella ha una scritta sopra il suo letto, presa da un libro, che dice "Amore. Non ho paura di chiamare amore ciò che lo è. E lui lo è…".
Lei lo è… anche se adesso sta ridendo a qualcosa che ha detto Nathaniel… mi fa salire il crimine a livelli inimmaginabili! Almeno non sono da soli, c'è Italia con loro…




Come esco dalla porta a vetri della scuola li vedo subito, seduti su una panchina del viale. Per fortuna che c'è anche Mike… Oggi a pranzo non sono proprio potuti venire i ragazzi perchè Nicholas grazie al cielo aveva un impegno e si è fatto accompagnare; le ragazze non hanno parlato d'altro, Nath di quà, Nath di là, Nath ha detto e Nick ha risposto, allora Nath su, Nath giù… uff, che palle!

< Katy, avevamo un impegno dai.. >

< Ma Nath non resterà qui ancora tanti giorni… dai, restiamo ancora un po', possiamo andare domani al centro commerciale… > e da quel che capisco, Mike sta cercando in tutti i modi di mettere un po' di distanza tra loro. Mi viene da sorridere, io ho una scusa migliore…

< Ciao! Allora, Italia, hai già deciso che cellulare nuovo comprare!? > Katy alla fine non glielo ha più ridato… lo avevo preso per "intercettare" Morìs poi con la scusa che si sono lasciati ha voluto tenerlo nel caso lui si facesse fatto sentire ed in fatti, ha fatto bene a tenerlo!

Mike prende la palla al balzo < Vedi Katy, facciamo un uscita a quattro. Tu prendi un po' di vestiti e lei il telefono nuovo! >

< Ma perchè un uscita a quattro?! Potresti venire anche tu, no?! >

< Ottima idea Italia, chiamo Nick. Voleva studiare un po' ed è rimasto a casa mia, aspetta! >

Nel frattempo stiamo discutendo su chi deve andare in macchina con chi, perchè in sei non ci stiamo su una solo auto… ma disgraziatamente Nicholas non può quindi decidiamo di prendere la macchina di Italia.

Mike la tenta < Bene! Le ragazze davanti! > ma Nath lo contraddice < Se vuoi guido io!? > Italia fa il giro dell'auto e ne passargli le chiavi gli schiocca un bacio sulla guancia.

Almeno Mike è contento: Katy si è seduta dietro tra lui e me.

< Come mai ti serve un telefono nuovo?! >

< L'altro l'ho perso o forse me lo hanno rubato, bho! Solo che è già qualche giorno e sai come è fatta mamma, devi- > e contemporaneamente lei e Nath dicono < sempre essere rintracciabile! > e poi ridono. Ma cosa vi ridete?

Mike non molla e calcando la prima parola si rivolge a Katy < T-e-s-o-r-o, sai già dove andare a dare un'occhiata?! >

< Sinceramente no! Volevo girarli tutti… >

Nath fa il finto sofferente < Sarà un lungo pomeriggio allora… >

Arrivati al centro commerciale spingo Italia verso un negozio < Noi andiamo subito a cercare un telefono così siamo apposto. > e non lascio il tempo a nessuno di controbattere. Voglio stare da solo con le per capire come stanno le cose e cosa c'è stato tra loro due. Perchè qualcosa c'è stato per forza!

< Hey! Come sei impaziente! >

< Ce ne sono talmente tanti. Ci vuole un po' di tempo… > ma si ferma a qualche metro dall'entrata < Io… In realtà… l'ho già scelto, ecco… > < Bene! Avanti allora, prendilo che così abbiamo un po' di tempo per noi… > ottimo!!!!!

< In realtà.. l'ho già preso… > e così dicendo sfila dalla borsa un telefono nuovo con ancora la pellicola trasparente davanti e il guscio viola scuro con al centro un cuore lilla… bel colore!

< Oh… > mi sento strano, arrabbiato e un po' triste. Non mi ha dato il suo numero, il suo numero nuovo… immobile davanti all'entrata del negozio la fisso < Io… non è che non volevo dirtelo… tu, non devi pensare che volevo tenertelo nascosto solo… volevo solo trovare un SMS carino da mandarti, con il mio nuovo numero. Volevo vedere se capivi chi ero, guarda.. – armeggia un attimo e me lo tende – vedi, sono tanti, li ho messi tutti nelle Bozze perchè nessuno mi sembrava decente.. – in effetti sono tanti in elenco, hanno tutti un inizio diverso – solo che poi… bè, è arrivato Nath. Che sorpresa! E mi è passato di mente sai.. era un secolo che non lo vedevo… >

< Già, è arrivato Nath! Che sorpresa! > mi sento acido come un limone… < Che c'è?! Non ti piace?! Mi sembra che sia stato carino… > < Oh sì.. è fantastico! Soprattutto quando ti si attacca come una cozza allo scoglio! Senti, non voglio girarci tanto in torno… > la prendo per mano e ci sediamo su una panchina della galleria < Io non sono abituato a certe cose, ne a fare certi discorsi ma non mi piace come quel tipo ti stia sempre addosso e – cerca di prendermi una mano ma la scanso – no, lasciami finire… > < Cesare, ok, ti dico la verità. Nathaniel… bè, lui è il primo con cui…– dio mi sento morire – Katy è stata. > COSA!? < Cosa?! > < Sì, loro due sono stati insieme qualche mese, anni fa. > < Qui-quindi mi stai dicendo che tra di voi… > perchè mi sorridi e scuoti la testa?! < Tra di voi non c'è stato niente?! > ride. Ma che ti ridi?! < No! Nath è mio cugino! > < COSA??? Scusa non volevo gridare. Cosa?! Cugini?! Parenti?! ­annuisce e sorride – Oh dio ti ringrazio… vieni qui.. > e chissene frega se siamo in mezzo al centro commerciale la abbraccio e me la bacio.

< Hey ma perchè dobbiamo sempre interromperli noi?! Hey voi due.. finitela dai! > già.. perchè devono interromperci sempre?! Stavamo così bene!

< Almeno, amore, siamo arrivati prima di Nath… > < Mmh… > povero Mike, lui sì, che non è in una bella situazione… non lo invidio.

< Dove è? > < in un negozio di videogiochi.. sta litigando su quale degli ultimi usciti sia il migliore… >

Decidiamo di andare in un bar. Riusciamo a trovare un tavolo in un angolino tutto per noi…

Katy si siede vicino a Italia < Glielo hai detto?! > < Sì.. tu? > < Secondo te perchè ho questa espressione, eh? > < Amore.. te l'ho già detto… tra di noi non c'è più niente da un sacco di temponon c'era più niente ancora prima che se andasse… non essere triste… > ma Italia dice l'unica cosa che non voleva sentire < Dai tranquillo, e poi Katy non è il tipo che fa paragoni… > e Katy le restituisce la palla < E poi era la prima volta anche per lui… non è stata una gran performance.. >

Mike scatta in piedi come se avesse ricevuto la scossa < Io vado a ordinare. > < Vengo con te! > non ho intenzione di sentire altri discorsi sulla prima pessima volta di qualcun'altro!

< Tu cosa prendi? > < Qualsiasi cosa mi faccia dimenticare quello che hanno appena detto quelle due! > < Ma quindi anche tu.. > < Già.. però non dirlo a nessuna delle due.. sai che risate si farebbero?! Sono stato con un sacco di ragazze ma nessuna fino in fondo. Non mi interessava farlo… adesso è tutta un'altra storia, Katy è… è lei, in somma… credo proprio che sia lei quella giusta! Ci sono certe volte che mi guarda e le salterei addosso, mi sento peggio di un ragazzino infoiato… ma adesso che.. che voglio condividere con lei questa cosa spunta fuori quello là… porca miseria!! >

Mike ferma una ragazza dietro il bancone < Scusa! Quattro coche! >

< Già… non è che io mi senta meglio… > < Mh.. secondo me tu non devi temere il confronto con il gorilla! > < Con il gorilla?! > < Sì, secondo me Morìs non poteva essere tutto 'sto gran che. Fisicamente troppo grosso per una come Italia… in somma, peserà forse 30 chili… > < Bho.. sta di fatto che mi sento terrorizzato. Almeno tu sai cosa fare in teoria.. io non so neanche da dove cominciare… >

< Oh, non credere! Mi sento un pivello anche io quando sto con lei. Ho sempre la sensazione di avere tra le mani un pezzo di cristallo... e poi sentimi! Sono diventato così smielato... hihihi... non mi riconosco neanche più! >

< Se ti può consolare, Nath come è arrivato se ne andrà! Pochi giorni hanno detto le ragazze! >


< Hey!! finalmente! Stavamo morendo di sete! > < Solo perchè non stai zitta un minuto!! > < Oh! Bell'amica! > ci sediamo e ci dividiamo le coche.

Mike accarezza una guancia a Katy < Cosa stavi dicendo amore?! > ma lei abbassa gli occhi < Emh.. dicevamo che i ragazzi non si fermeranno ancora molto e... > Italia capisce che l'amica è un po' in imbarazzo a parlare e così la soccorre < Veramente io pensavo che sarebbe carino fare una rimpatriata. Nath aveva molti amici prima di partire! Ci andiamo a mangiare una pizza o che so io... e poi in discoteca... >

E in discoteca non si va per ballare. Io non so “ballare”, so a malapena muovermi a tempo.

< Sì! È un'idea carina! > tutti fissiamo Mike con sguardo interrogativo < Che c'è?! Lo penso davvero! > < Oh amore... grazie! > e gli si siede sulle ginocchia < Per te è importante e quindi provo ad accettarlo. > < Oh amore.. come sei dolce! >. Le faccio il verso < Già.. come sei dolce a sopportare quello zucchero di Nath... > Mike mi tira un pugno sulla spalla < Ma tanto se ne va, no?! > Katy gli fa una linguaccia, Italia ride ed io mi sento bene come non mi sentivo da tanto tempo.











___________________________________


Odiatemi per il ritardo con cui aggiorno ma… ho avuto un bellissimo blocco.

Ho riletto la parte di Michael almeno 100 volte e bho… il vuoto! Poi il mio cervello ha ripreso a girare e questo è quello che ne è uscito… lo so non è un gran ché ma è un momento un po' così.. mogio mogio…

Prometto che mi farò leggere presto con il prossimo capitolo…


Grazie per aver letto!! UN BACIO A TUTTE/I!!! :)


Marta





p.s. Amore. Non ho paura di chiamare amore ciò che lo è. E lui lo è… IL MONDO NEI TUOI OCCHI (Frescura L. e Tomatis M.) --> è un libro bellissimo.. da ragazzine proprio però è molto bello! Anche il seguito! LEGGETELO!
p.p.s. il titolo ammetto che non dimostra molta fantasia però... secondo me ci sta!

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Capitolo 24
*** Amici... non solo! ***


Passione, desiderio, irrazionale razionalità.

Un sentimento così potente da trascinarvi a picco con esso.

E se colare a picco significa finire su di un letto con la persona amata…

Beh, io lascerò che il mio corpo cada …

>Withe Ophelia<

D'ambra e di pioggia








Amici… non solo!


Nath sta per partire.

< Hey cuginetta vieni qui.. abbracciami forte! Giuro che tornerò presto! Ti chiamerò… > la lascia andare. Mi batte una mano sulla spalla e saluta gli altri < Ragazze: questa volta me ne vado contento. Ragazzi: abbiate cura delle vostre perle!!! >

Nicholas ci saluta con il braccio fuori dal finestrino < È stato un piacere conoscervi ragazzi! > accende la macchina e vanno via.

Italia scoppia letteralmente a piangere. Sembra si sia rotta una diga. Singhiozza e si aggrappa alla mia spalla. Katy la abbraccia da dietro e cerca di consolarla.

< Dai non fare così. Non è come l'altra volta, fidati. Gli siamo mancate tanto, e anche i suoi vecchi amici. Hai visto come era contento l'altra sera?! Tornerà presto vedrai… adesso hai il suo numero. Quando vuoi lo chiami… > < Non è quello… > < Sì? Dai andiamo… >

Io e Mike non ci stiamo capendo molto, come sempre. Quando si parla di Italia e Katy è quasi sempre un mistero. Si conoscono talmente bene e sanno tutto l'una dell'altra che a volte mi sento un po' invidioso. Sono come sorelle… Vorrei essere io a consolarla così adesso e invece me ne sto qua dritto, con lei che piange come una fontana. Mi sento un po' inutile… e di troppo.

Le ragazze si prendono per mano e decidono di andare a casa di Katy.

Il tragitto non è lunghissimo, un'ora, anche meno ed arriviamo, ma il silenzio è assordante. Katy coccola Italia che ogni tanto si asciuga una lacrima e tira su con il naso.

Nath era tornato in città ed era stato a casa sua. Sua mamma si commuoveva ogni volta che entrava dalla porta. Vorrei proprio sapere il perchè di tutta questa agitazione. In fondo si è scelto una scuola molto lontana da qui, non mi sembrava una così gran tragedia!

Ormai la macchina di Italia la guidano tutti. Tranne me! Essere nati alla fine dell'anno è una seccatura! Mike non ha neanche acceso la radio appena salito in macchina. Guida e guarda fisso la strada. È molto rigido, non rilassato come sempre. Michael è il tipo che in ogni situazione cerca di mettersi a suo agio. È sempre molto spontaneo, non costruito come certi altri. Quelli che vogliono sempre apparire brillanti e al centro dell'attenzione li ritengo dei buffoni.

Appena arriviamo le ragazze si rifugiano in bagno e noi ordiniamo la cena.

< Hai il numero della pizzeria che te le porta?! >

< No, ma Katy sì. Amore!! > < Ti ho sentito, l'ho salvato sul telefono! >

Ci buttiamo sul banale < Si, volevamo quattro pizze: due con i wurstel e due con le patatine sopra. Tra mezz'ora va bene. Per il trasporto!? Ok! Grazie! >

Sento Mike ordinare mentre io comincio a cercare le cose per apparecchiare. Dal frigo tiro fuori acqua e coca ma la voce di Italia mi ferma < Io e Katy vogliamo la birra… > ha la voce triste e gli occhi rossi < Hey, non ti facevo una da birra!! > abbozza un sorriso e mi abbraccia da dietro. Italia si rivolge a Mike < Allora ce le portano!? > < No. Ci tocca andare a prenderle. >

Tiriamo fuori i soldi e Katy e Mike si offrono per andare a prenderle.

Finalmente soli accendiamo la televisione su un canale a caso. Ci accoccoliamo sul divano. Con la testa nell'incavo del mio collo la sento sospirare. Le accarezzo il fianco e mi tornano in mente le parole di Mike …peserà sì e no 30 Kg… bhè, non è un colosso di donna ma neanche uno scricciolo. È… tutta proporzionata giusta. È bella… È una fata…

< Non mi chiedi perchè piangevo!? > me lo chiede ma non mi guarda.

< Bèh… per Nathaniel, immagino… >

< Sì, anche… > dai Italia, confidati con me < Sai perchè Nath non ha finito la scuola qui?! >

< No. Non sapevo che l'avesse cominciata qui. Pensavo avesse deciso di studiare lontano. >

< Ha… ha dovuto, allontanarsi dalla città per… motivi di sicurezza… >

Noi siamo molto simili. Se tocchiamo argomenti molto personali, le parole ci mancano… so bene come si sente < Sai che anche a me capita di non trovare le parole, a volte, per parlare?! Ma c'è una cosa che più di tutte mi ha dato la forza anche solo di pronunciarle nella mia testa! >

Alza lo sguardo su di me < Cosa? >

< Tu! >

< I-io?! >

< Sì, tu! > sgrana gli occhi.

< P-perchè?! > continua a balbettare e mi viene ridere < Sinceramente non lo so… però da quando stiamo insieme-cioè, da quando siamo… amici, ecco, sto meglio. Sorrido di più, mi sento più libero… non ho capito neanche io quello che ho detto per- > < Mi piace quando sorridi… > mi accarezza una guancia e mi bacia. Mi accarezza il collo poi le sue mani si staccano da me e sento che si sposta.
Si siede a cavalcioni su di me, mezzo sdraiato. I nostri fiati si mescolano. Le nostre bocche si sfregano. Le nostre lingue si cercano. La mia mano non lascia il suo fianco neanche un secondo. L'altra sale lungo la coscia, alzo leggermente la maglia e sento la sua pelle calda. Sento le sue mani scendere sul mio petto ma non si fermano. Come in una danza conosciuta a memoria, le mie mani si spostano e le accarezzano i capelli lunghi e morbidi, il suo bel viso, la pelle vellutata.
Sento il suo tocco leggero sulla mia felpa e tremo quando capisco che ci vuole mettere le sue manine sotto. Passa dalla pancia ai fianchi e, seguendo il ritmo del bacio, mi accarezza con i pollici. I nostri baci volano sul collo, sulla mandibola, dietro l'orecchio e qualche sospiro diventa suono.
Tutto a un tratto una sensazione di calore nuovo e diverso si accende dentro di me. Le carezze che ci scambiamo si trasformano. I movimenti di Italia mutano. Allungo le braccia dietro la sua schiena e la tengo salda a me. Non so con quale agilità nascosta ribalto le posizioni e mi ritrovo steso sopra di lei, tra le sue gambe, con i suoi occhi puntati nei miei. Per non schiacciarla, reggo il mio peso sui gomiti all'altezza della sua testa. È un attimo che afferra decisa il collo della felpa e mi tira verso di se, verso la sua bocca. Quello che ci stiamo scambiando è un bacio.. wow.. assolutamente wow!
Lei gioca con i miei capelli, mi accarezza il volto. Con una mano le stringo piano un fianco. Sento il calore del suo corpo attraverso i vestiti e mi concedo un azzardo. Piano piano insinuo una mano sotto la maglia ed il calore e la morbidezza del suo ventre mi danno una scarica di adrenalina assurda.
Divento di sale quando, percorrendo le coste, sento il reggiseno.

Mi separo dalle sue labbra e tolgo la mano. Metto un po' di distanza tra i nostri corpi sedendomi sul bordo del divano.
< Scusami, io.. non volevo.. > < Hey.. è tutto ok… > < All'inizio volevo solo ricambiare il bacio ma mi sono fatto un po' prendere… > < Già.. a chi lo dici! > il fatto che mi sorrida mi calma un po'. < Non so cosa mi sia preso. È come se avessi staccato il cervello e ragionato con … Oddio, questo è imbarazzante! Scusa, non volevo essere volgare… > ride.
Io mi sotterrerei per quello che stavo dicendo, anche se è la pura verità, e lei ride. < ihihi… in fondo non siamo solo amici. È normale che ci sia.. dell'attrazione! >

Immobile.
non siamo solo amici…”
“in fondo non siamo solo amici…”

< Dai vieni che ti faccio vedere una cosa. È il segreto mio e di Katy. Era il nostro posto preferito da piccole, ci andavamo quando scappavamo dalle nostre mamme… Cesare!!! >

non siamo solo amici…” “in fondo non siamo solo amici…” Io sono rimasto a questo pezzo della frase e mi rendo conto del fatto che Italia si è alzata per portarmi non so dove e che mi sta chiamando.

< Non fare quella faccia da pesce dai! So a che stai pensando, te lo si legge in faccia! …uff! > è così bella quando ride. Mi prende per mano e mi fa alzare dal divano.
Ci dirigiamo verso la porta che da sul corridoio ma prima che la apra la attiro a me improvvisamente di nuovo presente.
Con il braccio sinistro attorno alla sua vita e la mano destra intrecciata alla sua < E così non siamo solo amici, eh?! > mi godo il suo sguardo, i suoi occhi nei miei, le sue labbra che si tendono in sorriso < No. Molto di più… > e mi ribacia, come prima.







_______________________ :D

E qui le cose si fanno interessantiii!!!!
Vi piace questo Cesare un po' esuberante, un po' timido?!?!? 
Cosa vorrà dire Italia con i "motivi di sicurezza" che hanno allontanato Nath!?

Adesso le note sono tutte per….. lei: WhiteOphelia che mi ha permesso di citare la sua magnifica frase nell'introduzione…

Passione, desiderio, irrazionale razionalità.
Un sentimento così potente da trascinarvi a picco con esso.
E se colare a picco significa finire su di un letto con la persona amata…
Beh, io lascerò che il mio corpo cada …


Cosa dire… D'ambra e di pioggia   è stata la mia prima Dramione, la porto nel cuore e… leggetela.
Anche se non siete fan di HP, non amate le dramioni ecc… è una bellissima storia…davvero!!! Leggetela! 
È scritta molto bene, il prologo è quasi poesia. 
I sentimenti sono troppo forti e descritti meravigliosamente… l'amore per un amico-fratello e l'amore per il proprio compagno…

Spero di avervi incuriosito!!!

Per il resto… grazie per aver letto fino a qui! <3


Marta!

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Capitolo 25
*** Voglio essere tuo! ***


Passione, desiderio, irrazionale razionalità.
Un sentimento così potente da trascinarvi a picco con esso.
E se colare a picco significa finire su di un letto con la persona amata…
Beh, io lascerò che il mio corpo cada …

>Withe Ophelia<
D'ambra e di pioggia



Se devo essere di qualcuna

voglio essere tuo!



Come tante altre sere, il mio letto.
Come tante altre volte, i nostri baci, le nostre carezze.
Stassera è agitato. Lo vedo negli occhi, lo sento nel respiro.

All'inizio temevo che anche con me si comportasse come con tutte le altre e invece, quasi l'esatto opposto.
Lo conosco da quando sono arrivata. La sua fama poi l'ha reso impossibile da non conoscere: carino, simpatico, un amico vero, non eccessivamente stronzo nonostante cambiasse "amica" tutte le settimane o quasi.
All'inizio la credevo una cotta così… più per gioco che per sentimento. Quando ogni sua conquista era come un pugno nello stomaco per me, ho capito che sotto covavo qualcosa di più grande. Poi ha cominciato a sorridermi ed io non ci capivo più niente.

Adesso è qua. Dice che mi ama e gli credo perchè, per quanto sia stato uno "stronzetto" con le ragazze, a nessuna l'aveva mai detto.
Adesso è qua, come tante altre sere, sul mio letto, su di me… Ma stassera sarà la nostra sera!
Non so se bacia come un Dio, ma bacia esattamente come piace a me.
Le nostre maglie sono volate giù dal letto più di una volta ma non i pantaloni. Una manina si infila ogni tanto biricchina sotto il jeans e basta.
All'inizio credevo di non piacergli…

Mi accarezza le braccia, le spalle. Mi lascia qualche bacio sul collo e piano piano fa scendere la spallina del mio reggiseno.
Dentro di me esulto! Ho così voglia di lui, ho così voglia di fare l'amore con lui che mi sento bruciare dentro.
E ancora baci, e ancora carezze.
Mi bacia sulla bocca, sul mento, scende sullo sterno e ancora più giù. Mi bacia un seno ancora coperto dalla stoffa. Apro gli occhi e lo vedo spostarla. Incrocia il mio sguardo e comincia a succhiare, come fosse un bimbo. Gli passo una mano tra i capelli morbidi e il vederlo lì, attaccato a me, che mi guarda di sbieco, spinge le mie mani alla sua vita.
La cintura si apre, la cerniera scende. Nessuna protesta arriva e dentro di me esulto, ancora. Baciandomi sulla bocca si mette di schiena e mi aiuta a far scivolare via i jeans.
Sotto di me, mi accarezza le gambe ed è come la scossa. La pelle d'oca mi sale fino alla schiena, sulle braccia, tanto che prende la trapuntina leggera per coprirci, temendo che io possa aver freddo. Che dolce! Con il sorriso sulla bocca continuo a baciarlo. Scivolo sulla mandibola, dietro l'orecchio e poi giù: il collo, la spalla, la clavicola, il petto.
Si è fatto la barba ieri ed ha ancora il porfumo del dopobarba alcolilco addosso. Mi fa imapazzire! Sa proprio di uomo.
Mi accarezza una guancia e mi passa le dita tra i capelli ma quando arrivo all'elastico degli slip mi ferma. Alza il busto facendo alzare anche me.
< Katy.. io.. > il suo sguardo è strano. Non ci eravamo mai spinti fino a questo punto ma non mi sembra di fare niente di sconvolgente, solo baci… < Ascoltami… io.. > distoglie lo sguardo e mi prende una mano e mi sento morire.
Non mi vuole.
Molto probabilmente non gli piaccio neanche.
Starà con me per pura pietà verso una povera idiota innamorata.
In pochi secondi mi faccio un film mentale pazzesco ma lui va avanti a parlare, o meglio: a balbettare.
< Io vedi.. volevo dirtelo ma.. non trovavo mai il coraggio.. ecco ci siamo – non è una cosa facile da dire, per me.. adesso mi scarica – non vorrei tirar fuori certe cose adesso ma.. > ci credo, siamo mezzi nudi, non è sicuramente un bel momento per lasciarmi!
< Katy stai tremando, hai freddo?! Vieni qui! > mi stringe la trapunta addosso e mi abbraccia.
Seduta tra le sue gambe, con la testa nell'incavo del collo sento il suo cuore battere furioso. Non mi viene neanche da piangere. Mi vuole lasciare e mi consola anche…
< Sto per dirti una cosa che… volevo dirtela prima ma non trovavo mai il coraggio. Le cose tra noi cominciavano ad andare bene in.. quel senso quale senso?! poi però è arrivato Nath eccetera Nath!? Ma cosa centra?! ma adesso noi siamo qua e… >
< Mike, non ci sto capendo niente… non so cosa centri Nath o di quale "senso" stai parlando ma se non mi vuoi dimmelo e basta. > non ho nemmeno il coraggio di guardarlo.
< Io non ti voglio?! Secondo te io mi faccio una doccia fredda al giorno da mesi perchè non ti voglio!? No! Io ti voglio eccome! Io ti voglio come non ho mai voluto nessuna e questa cosa mi terrorizza perchè non voglio che sia come con le altre ma non so come fare e, tu sei così bella, calda e così morbida quando mi coccoli che vado in tilt, non ci capisco più niente- >
< Tu, tu mi vuoi come nessuna?! Qui-quindi significa che tu sei- > < Sì! Sì, non sono mai stato con nessuna in quel "senso", non fino in fondo… > Sorrido < Ooh.. quel senso… > credo di aver perso cinque anni di vita sicuramente! 
< Ma non devi temere. Tutto quello che ti serve sapere è che noi ci amiamo. Dobbiamo seguire il ritmo dei nostri cuori. > strofino il naso sulla sua guancia e la felicità mi scalda dentro. Sapere che non ha mai fatto l'amore, ma che vuole farlo con me è una cosa incredibile.
< Sì, come no! "Era la prima volta per lui, non è stata una gran performance", me lo ricordo sai?! > Ops… 
< Ah, scusa. Quel giorno non lo sapevo… calcola che la prima volta è sempre un po' strano, se poi non ci metti l'Amore, quello vero, quello che ti fa sperare al futuro, allora diventa pessima! Poi non voglio assolutamente che pensi al mio passato. Io, con te sono ricominciata No, sono rinata! >
Lui mi sorride tra il timido e l'imbarazzato. < Se deve essere con qualcuna voglio che sia tu... Se devo essere di qualcuna voglio essere tuo. Ti amo... >
Ho le lacrime agli occhi! Sorrido dolce in un muto ringraziamento. < Ti amo così tanto… >
Gli accarezzo la guancia e tra di noi è dinuovo scossa e pelle d'oca, mani che scoprono, bocche che si trovano…








_____________________ *.*


Et voilà!!! Capitolo che mi è venuto spontaneo.. dritto dritto dal cuore!!! 

Mi è piaciuto tantissimo scrivere questo momento la voglia di scoprire, la voglia di amare ma contemporaneamente la paura, di non esserne all'altezza, di non essere ricambiati... il mio pezzo preferito è quando Katy dice a Mike di scordarsi il passato di lei perchè con lui è rinata...
Spero sia piaciuto anche a voi!!

Vi linko immediatamente l'extra che ho pubblicato questa mattina...
** < Sai perchè Nath non ha finito la scuola qui?! > **


Ancora WitheOphelia nell'intro perchè la sua bellissima frase mi ha stregato... grazie! :D
Poi ringrazio chi mi ha recensito negli scorsi giorni... Se non siete autrici non avete idea della meravigliosa sensazione di ricevere una recensione!!! nonostante sia comunque splendido vedere quanti leggono ciò che scrivo.. GRAZIE!!!

Vi annuncio che ormai siamo quasi alla fine... che dire.. mi prende già un po' la nostalgia...


baci
Marta



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Capitolo 26
*** Finalmente! pt.1 ***


Finalmente! pt.1



La scuola è finita… finalmente!!! Me ne sto sdraiato sul letto di Italia, mentre lei è in bagno, e ripenso all'ultimo mese di scuola… 
Il mio momento di gloria nello spettacolo l'ho avuto e mia mamma, che è riuscita ad arrivare nei camerini sotto il palco mi ha abbracciato con gli occhi lucidi. Erano anni che non mi abbracciava. L'unico contatto fisico che avevo con i miei era il giorno dell'anniversario di Charlie. Tutta la famiglia riunita davanti alla lapide, mamma e papà con le braccia sulle spalle a me e a Vannia. Questo mese invece mamma mi teneva solo la mano perchè accanto a me c'era il mio amore. 
Alla fine sono riuscito a raccontarle tutto. Ci ho messo qualche giorno, un bel po' di giorni in effetti. Anche a Mike e Katy l'ho detto. Non sono sceso nei dettagli come con Italia. A lei ho aperto il mio cuore, ma non me la sono sentita di tenere Charlie sempre nell'ombra delle mezze frasi.

Italia aveva detto che per tirarmi su il morale dopo una mattina al cimitero ci voleva un sano pomeriggio di riposo al parco.
Le ragazze fantastiche avevano portato coperte, patatine e pizza al trancio, birre e coche fresche. Eravamo sdraiati all'ombra. Io e Mike coccolavamo le nostre belle fidanzate. Avevamo sentito arrivare Serena con tre o quattro amiche e ridendo Italia aveva scommesso che sarebbe venuta a fregarci da mangiare! Con loro c'era un ragazzo che non sapevo perchè mi ricordava qualcuno.
< Ciao Sere! > si erano sedute sull'erba e si era infilata in bocca una manciata di patatine. Stava per prendere una bottiglia di birra se non fosse stato per Italia che gliela aveva portata via e le aveva allungato la sua coca quasi finita < Sei sempre la solita scroccona! >
Poi la sua amica aveva presentato questo Jonathan come un suo cugino, nome comune se non fosse per il fatto che mi ricordava ancora qualcosa, già saputo, già visto, la cui madre stava male e rimaneva da lei per un mese, ma non ci feci molto caso se non quando disse che abitava dall'altra parte della città.
Lì ho collegato: il viso, il nome, il posto… conincidenze?!
< Pensa che io conoscevo un bambino anni fa che stava sulla Drake Ave… > Italia mi aveva guardato. Aveva capito subito di cosa stessi parlando.
< Hai detto che ti chiami Cesare vero?! Intendi dirmi che sei quel Cesare?! > esclamò.
Mi venne quasi da ridere < Se tu sei quel Jonathan allora io sono quel Cesare! >
< Sì, ok.. in effetti non fa una piega.. sono passati un bel po' di anni… io e Matt eravamo cugini da parte di mia mamma. Questa rompi invece… > lei gli diede uno spintone dicendomi < Allora Charlie era tuo fratello! > < Sì… avevamo sette anni di differenza… >
Serena per fortuna finse di rovesciarsi addosso l'ultimo goccio di coca facendo un casino pazzesco. Il gruppetto così si alzò ma Jonathan aveva chiare intenzioni di non mollare, infatti disse < Ciao Cesare! Mi ha fatto piacere rivederti, nonostante oggi non sia un bel giorno! > poi aveva raggiunto le altre e con la faccia a punto di domanda, Mike e Katy mi avevano guardato.
< Oggi è l'anniversario della sua morte. > incrociai le braccia sulla pancia di Italia e presi fiato < Mio fratello è stato, per credo un anno vittima di un gruppetto di ragazzi. Aveva cominciato a tornare a casa fuori orario e pieno di lividi. Andava a ripetizioni da un'amica di mamma e lo fermavano alla stazione degli autobus. Aveva cominciato a mangiare sempre meno, a non sorridere più. Poi, improvvisamente sembrava migliorare niente più lividi, niente più ritardi, più sorrisi. Un pomeriggio mi fece conoscere Matt. Era il figlio dell'amica di mamma. Era gay e credo che mio fratello se ne innamorò. Io non sapevo bene cosa ci fosse tra di loro ma non mi scorderò mai il modo in cui si guardavano o si parlavano. Ai miei non lo voleva dire perchè aveva paura della loro reazione. Non so se stavano insieme o cosa ma quando Matt andò fuori strada con la macchina e non si riprese dal coma, mio fratello tornò quello di prima. Si era come estraniato da tutto e tutti. Non viveva più. Vannia venne mandata lontano a studiare per evitare che respirasse quella situazione. Io ero troppo legato a lui e di riflesso, come si comportava, così mi comportavo.
Una sera, una settimana dopo la morte di Matthew, Charlie… si è… impiccato… >
Avevo parlato in maniera molto tranquilla nonostante le mani mi tremassero. Katy aveva due lacrimoni sulle guance. Ci aveva abbracciati prima di prendere Mike per mano e andare fare due passi.
Mi avevano concesso un po' di spazio… che amici grandiosi…


Improvvisamente mi accorgo che Italia si è buttata di peso sul letto < Finalmente siamo in vacanza!!! >
< Già lo stavo pensando anche io! >
Si siede incrociando le gambe ed arriccia le labbra < Mhh.. sei un pessimo bugiardo.. vieni qua! Devi pagare pegno, non si dicono le bugie! > e con un dito si picchiettala guancia. Mi avvicino e le schiocco un bacio ma come mi allontano si indica l'altra guancia: un altro bacio.
< Non c'è due senza tre! > dice unendo le labbra in un bacio. Faccio per lasciarlo a stampo ma le sue mani mi tengono ben attaccato a lei e la sua lingua inumidisce le mie labbra.
< Se è questa la punizione alle bugie, credo che mentirò più spesso! > sogghigno.
< Come!? Non hai imparato la lezione?! Ti ci vuole una bella punizione allora! > come mi salta addosso mi lascio cadere di schiena sul letto, il suo viso a pochi centimetri dal mio.

Ormai mi sento un fiammifero. Una sua carezza e… mi accendo, brucio, muoio dalla voglia… Italia mi stai facendo impazzire!





_______________ potete odiarmi....

Sì, potete odiarmi per aver finito il capitolo qui... xD
ci leggiamo presto!

Baci
Marta

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Capitolo 27
*** Non smettere mai... (Finalmente pt. 2) ***


Non smettere mai…
( Finalmente! pt. 2 )



Una sua carezza e mi accendo, brucio…
Tra
sospiri, baci sul collo e dietro l'orecchio, trovo quel briciolo di concentrazione per aprirgli il mio cuore « Tu mi hai salvata… sai Cesare!? »
« Mi hai salvato da una situazione soffocante, finte relazioni e un futuro non mio già scritto davanti a me. Mi hai dato il coraggio per essere veramente me stessa. Mi hai fatto innamorare di te un passo alla volta, mi hai aperto il tuo cuore e sei riuscito a conquistare il mio.
Sarò in debito con te per sempre. » fissa i miei occhi immobile. Con la mano appoggiata al suo petto, sento il cuore che batte, i muscoli che si tendono e rilassano per il respiro accelerato; la pelle del mio corpo brucia al contatto della sua.
Mi accarezza il volto e chiudo gli occhi. Scende lungo la mia spalla, sulla schiena e si ferma sul fianco. Dentro ho una pira che brucia ma il suo tocco leggero, la sua carezza lieve, senza pretese mi fa venire la pelle d'oca.
« No, tu amore mio mi hai salvato. Vivrei una vita a metà se non fosse per te! Ero infatuato dell'ombra di una ragazza splendida. Ma adesso ti guardo, vedo ciò che sei davvero
grazie a te… Italia, io ti amo! » le sue parole mi tolgono il respiro. Sorrido e me lo bacio con passione perchè quello che sento per lui non regge il confronto con niente altro!
Le sue mani mi stringono i fianchi, mi aggrappo al suo collo con tutta la forza che ho. I suoi occhi sono bellissimi. Sono lucidi. Le sue labbra, rosse per i troppi baci di oggi e leggermente aperte per lasciare andare il respiro, mi invitano a baciarle, morderle, a leccarle.
Scendo a baciargli il mento, il collo, la spalla. Mi accarezza la schiena, gioca con i miei capelli: li raccoglie e mi scopre una spalla.
Se li arrotola lungo il braccio e li rilascia sulla mia schiena.
Mi riempie di baci la gola, la clavicola e quando meno me lo aspetto mi morde. Parte dalla spalla e scende, mi morsica il bicipite, mi lascia un bacio dove prima c'erano i suoi denti e ritorna con le labbra sulle mie prima di staccarsi e guardarmi negli occhi.
È al limite,
sta per venire. In questo momento ho il cuore che mi scoppia di felicità e di amore… Lo bacio dolce sulle labbra e gli soffio « Amami Cesare. Amami e non smettere mai di farlo… »













«Amami Cesare. Amami e non smettere mai di farlo...» nel dirmi questo vengo. Vengo dentro di lei, senza protezioni, e senza limiti la amo. È la prima volta che lo faccio e non mi sono mai sentito meglio. Merito suo. Merito del mio amore.
Rimane ferma sopra di me qualche minuto. Mi guarda e mi sorride.
Mi bacia dolcemente sulla bocca e le sorrido come un ebete di rimando.
Mi sento stralunato, stanco, felice, appagato, rilassato.
Mi rendo conto che però adesso non so cosa devo fare, come devo comportarmi e forse leggendomi nel pensiero si allunga verso il suo comodino e fa tutto lei, si pulisce, mi pulisce. Si alza dal letto e si infila le mutandine. Appoggiato su un gomito, incapace di muovere un muscolo, completamente nudo ma troppo preso dall'osservare lei che, non più completamente nuda si riavvicina e si allunga vicino a me mettendo un piede tra i miei.
Mi bacia ancora dolce. Solo quando si stacca mi rendo conto che non ho nemmeno risposto al bacio come si deve e così, con un braccio intorno alla sua vita riavvicino il volto al suo, le sfioro le labbra prima con le mie, poi con la lingua.
«Stai bene?!»
Sgrano gli occhi «Direi molto più che bene, amore… mai stato meglio in vita mia!» le rispondo; si allarga in un sorriso radioso e appoggia la testa sul mio cuore. Mi accarezza i peli che ho sul petto.
«E tu? Tu stai bene?» sicuramente la mia non è stata una gran performance: era la prima!
«Sì, sto bene. E tu sei stato davvero dolce!»
«
Oh bè.. mi è venuto spontaneo essere così. Devo ammettere che non ragionato molto negli ultimi momenti… ma le prossime volte andranno meglio.. Tu.. Emh… Insomma tu non.. - non avevo mai parlato così apertamente di certe cose e mi sento un po' in imbarazzo - Non sei venuta. Mi, mi dispiace, ecco!» si alza su un gomito e mi fissa dritto negli occhi. Parla in modo calmo ma deciso «Primo non devi dispiacerti perchè io sto bene e mi è piaciuto. Secondo non è colpa tua» mi picchietta il naso con un dito e ritorna a sorridere «Vado al bagno a fare pipì, poi è tutto tuo, ok?» e mi lascia un bacio su un petto.
Cosa vorrà dire quel non è colpa tua ?! Cos'è, colpa sua? Bho.. mi sa che devo farmi una bella chiacchierata con Mike e Nath! Non ci capisco niente né di donne né di amore, nel senso pratico del termine.
Mi alzo e mi infilo mutande e la maglietta. Non so perchè ma comincio a sistemare le lenzuola ormai irrimediabilmente stropicciate. Quando ho finito sento due mani avvolgermi la vita, il respiro caldo di Italia sulla schiena e sorrido.
«Tutto a posto?!»
Mi lascia un grattino sulla nuca «Certo! Tu?» mi giro pronto a risponderle ma resto a fissarle le tette. Non me la aspettavo completamente vestita, certo! Ma pensavo che si fosse messa su qualcosa e invece no. Come poco fa la mia ragione va a farsi un giro. Abbraccio Italia e me la bacio, finalmente mia… finalmente suo…












_________________________ :)

E questo è l'ultimo capitolo…
Ci sarà anche l'epilogo ma non voglio aggiungere nessuna nota dopo l'ultima frase.

Ringrazio tutti quelli che hanno seguito, recensito e letto la mia storia.
GRAZIE a:
noemi_ST , mi55 rixxy , imlostin_dreams , lunablu__birichina87_ , pam93 e VahalaSly per aver commentato <3 ; AleGalles, diosa_negro, onyinye ada, Sasimarti e sere09 per preferirla ; Erika07, Frafry94, gaya91, harrysmile_1D, imlostin_dreams, light_inthedark, lunablu__birichina87_, mi55 rixxy, noemi_ST, pam93, sere09, SugarKane, VahalaSly, Yoshioka96, _chiara_93 e __NenaBecks per aver seguito; Jenni13, Kaikanoiro e Rossy_sleeping beauty per ricordarla; alla centinaia di persone che l'hanno letta.
Mi fa ancora strano pensare che sono così tanti… è stato un vero salto nel vuoto per me scrivere questa storia. Non avevo mai scritto nulla di così consistente e di profondamente mio. Ho messo un po' di me in tutto quello che ho scritto. Ho messo le mie emozioni, le mie esperienze, le mie passioni, i miei sogni, ciò che avrei voluto, ciò che vorrei, ciò che sono.
Vedere che, nonostante la mia indecisione e la mia paura nel pubblicare ogni singolo capitolo, ciò che avevo da dire è piaciuto… è stata ed è ancora un'emozione grande e bella!
Alla prima recensione ricevuta (da una persona che non conosco) mi sono emozionata tantissimo ^^


Grazie di aver letto! Vi aspetto all'epilogo…

baci
Marta



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Capitolo 28
*** Epilogo-Libertà ***


Epilogo

Libertà

Qualche anno dopo...



Sospiri, ansiti, gemiti...

< Amore... >

< A-amore... >

E nell'attimo in cui mi perdo in lei mi sento libero.

Libero nei suoi occhi, libero nel suo respiro, libero nel suo battito...

Lei è la mia libertà...


Per un secondo il mio pensiero vola a te, fratellino, che la libertà l'hai cercata nella morte.

Non ho mai provato a capire il tuo gesto. L'ho preso come un dato di fatto, l'ho sempre preso così. Mai una domanda, mai una risposta.

Ma adesso capisco o forse, per la prima volta, ci sto provando a capire davvero: se io la perdessi, perderei la mia libertà e senza libertà non avrebbe senso vivere.

Lei è il mio cammino, la mia meta, il mio premio, il ristoro dopo la fatica, la soddisfazione nella fatica, forse la fatica stessa...

Lei è tutto.


No, adesso ci sono anche loro. Loro tre. Italia e i miei bimbi, che fra un po' nasceranno, sono la mia famiglia, loro sono il mio tutto.

Per la mia famiglia farei di tutto.

Accetterei tutto. Anche una vita senza libertà.

Anche se la vivrei a metà...






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