A mezzo giorno saluta le sue amiche con un bacio... di marta_cr_cullen92 (/viewuser.php?uid=445433)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** For the last time ***
Capitolo 2: *** Carpe Diem ***
Capitolo 3: *** 3.0 Bittersweet ***
Capitolo 4: *** 3.1 Bittersweet ***
Capitolo 5: *** 3.2 Bittersweet ***
Capitolo 6: *** Cover Your Tracks ***
Capitolo 7: *** From now on ***
Capitolo 8: *** Get to the point ***
Capitolo 9: *** Where I come from ***
Capitolo 10: *** Stop Crying Your Heart Out ***
Capitolo 11: *** Lost in those memories ***
Capitolo 12: *** Lost in those nights ***
Capitolo 13: *** It's a powerful thing _ Sull'angolo destro della bocca ***
Capitolo 14: *** È una cosa potente! Cos'è? Amore? Forse! ***
Capitolo 15: *** Friendzone? No, grazie. ***
Capitolo 16: *** Perchè due Tonpe sono meglio di una! ***
Capitolo 17: *** Real Dream ***
Capitolo 18: *** Real Truth ***
Capitolo 19: *** Begone! ***
Capitolo 20: *** Do You Know? ***
Capitolo 21: *** Beyond myself ***
Capitolo 22: *** Giallo ***
Capitolo 23: *** Amici... o quasi! ***
Capitolo 24: *** Amici... non solo! ***
Capitolo 25: *** Voglio essere tuo! ***
Capitolo 26: *** Finalmente! pt.1 ***
Capitolo 27: *** Non smettere mai... (Finalmente pt. 2) ***
Capitolo 28: *** Epilogo-Libertà ***
Capitolo 1 *** For the last time ***
ECCOMI
ALLA MIA 2° ORIGINALE!!
ANCHE
QUESTA COME L'ALTRA L'HO PRESA DA UN
RACCONTO COMINCIATO UN BEL PO' DI ANNI FA.
Baci
Marta
For The Last Time
If
you’re sitting comfortably then let me begin
I
want to tell you a tale...
I
would kill just to be her man
she’s
too cool to give a thought...
I
am falling in love with a girl that ain’t mine
I
am falling in love for the last time...
Ho
17 anni e frequento qualche lezione con la fanciulla più
bella e
delicata che abbia mai incontrato: Italia, l'hanno chiamata come il
loro paese d'origine.
Durante
le lezioni vedo il suo dito che si alza: sento la sua voce
pronunciare la risposta esatta e gioisco per i suoi bei voti, la
media non troppo alta ma costante e perfetta.
Durante
il freddo inverno ho visto il suo naso contro la finestra per vedere
oltre la nebbia e ora vedo i suoi occhi scuri scrutare il cielo
terso.
Dopo il
suono della campanella, a mezzo giorno, saluta le sue amiche con un
bacio; nel cortile della scuola aspetta che arrivi il suo ragazzo
seduta su una panchina; dall’altro lato del vialetto alberato
ci
sono io più innamorato che mai di lei. Mi avvicino e la
saluto, lei
mi guarda e mi risponde con un timido “ciao” come
quando saluti
una persona che vedi tutti i giorni ma non conosci veramente. Mi
saluta sempre così quando la intercetto da sola che esce o
entra
alle lezioni ma so che lo fa solo perchè io la saluto per
primo, è
difficile fermarsi a parlare e fare amicizia con uno che se ne sta
sempre nel suo cantuccio a studiare e fare esercizi su esercizi con
lo scopo di ricevere la borsa di studio per pagarsi
l’università:
ci sono abituato. Anche se una ragazza l'ho avuta, ci siamo anche
baciati ma poi è iniziato il liceo e mi ha
scaricato...comunque ho
qualche amico che frequenta le mie stesse lezioni, non sono proprio
uno sfigato asociale ma non parliamo mai di cose che non riguardino
la scuola....comunque...
La mia
dolce fata non magia mai alla mensa del liceo: il suo ricco e vuoto
fidanzato viene a prenderla tutti i giorni e la porta in un
ristorante, poi la riporta a scuola in tempo per le lezioni
pomeridiane e i corsi extracurricolari: conosco tutto il suo orario a
memoria... sono proprio patetico...
Un rombo
mi distrae dai pensieri e senza staccarle gli occhi di dosso la vedo
accendersi d'un sorriso beato. Ed eccolo Morìs, bello come
il sole
che scende dalla sua BMW serie 3 cabrio – sia chiaro, di
macchine
non me ne intendo ma anche io ho una connessione internet a casa e
quella macchina costa tanto quanto guadagna mio padre in un anno di
lavoro – le prende la borsa dei libri e le apre la portiera,
si
china verso di lei... ma decido di togliermi dai piedi e vado in
classe in anticipo a studiare, non riesco a sopportare i loro baci:
così veri e pieni d'amore di lei ma così falsi e
ipocriti di lui.
Già:
ipocriti e falsi!
Perchè
solo poche fonti ben informate sono a conoscenza delle ripetute
visite serali in biblioteca di Morìs, ovvero io, quella
bionda
ossigenata, finta fino al midollo e ovviamente lui e l'unico che
legge durante quelle ore sono io! E ancora mi chiedo come faccia
Italia a non accorgersi di niente...probabilmente neanche le sue
amiche non lo sanno... comunque andare a leggere di sera è
fantastico: c'è una pace... mi metto sempre vicino alla
finestra per
vedere la luna e le stelle. Il custode mi conosce da quando ho
cominciato a leggere – cioè dalla prima elementare
– e mi lascia
le chiavi quando torna a casa alle 6 e io gliele lascio a mia volta
nella cassetta delle lettere a notte fonda.
I miei
da quando è si è impiccato mio fratello
più grande Charlie, 4 anni
e tre mesi fa, non hanno più capito nulla se non lavoro,
lavoro, mia
sorella più piccola alla Giuliard (bimba prodigio con il
violino) e
ancora lavoro quindi non li turba minimamente se torno troppo tardi.
Dopo
Charlie... io bè me la sono sempre cavata da solo; che
bisogno aveva
un ragazzino di 13 anni di un sostegno?! Ovvio: nessuno! Ero grande
abbastanza, avevo 13 anni, avevo i miei libri... che bisogno avevo
che qualcuno mi abbracciasse o che mi confortasse o che semplicemente
mi aspettasse a casa con un sorriso?!
***
In
biblioteca... Seduto su quella che ormai definisco la mia sedia
–
dato che ha preso la mia forma – leggo e rileggo storie
d'amore e
intrighi tra umani, re, regine, cavalieri, vampiri, streghe, uomini
di Dio, politici; storie clandestine o alla luce del sole; storie
malate o fresche e innocenti... io leggo di tutto tranne che di
guerra e di scienza!
Leggo e
sogno di parlare con lei per ore di tutto e di più, di
tenerle la
mano e di poterla baciare...
Sento la
porta aprirsi e la bionda con tacco vertiginoso entra con
nonchalance: “si sarà resa conto che da un paio di
mesi a questa
parte entra sempre fuori orario?” Sorrido a questo pensiero:
“no,
credo proprio di no!”. Pochi minuti dopo altra porta che si
apre ma
le scarpe sono sportivo-eleganti e con i pantaloni classici che porta
si capisce che è appena uscito dall'ufficio... fa
l'avvocato.. come
suo padre e come suo nonno e come il padre di suo nonno..o meglio:
forse LORO facevano gli avvocati lui...bho...scalderà la
sedia. Ha
finito il liceo solo perchè giocava a pallanuoto nella
squadra
scolastica e non poteva lasciarla dato che era il capitano, poi ha
frequentato giurisprudenza..nel senso che era il re di tutte le feste
che facevano quelli del campus e ora “fa
l'avvocato”.
Prima
che comincino i loro versi e gli scricchiolii del tavolo o delle
sedie o degli scaffali mi metto le cuffie del mio blackberry
–
l'ultimo regalo di Charlie con il suo colore preferito –
viola.
La
settimana scorre come sempre fino a venerdì...
Note: I'm falling in love
for the last
time (Lee McDougall)
trad.: Se siete seduti comodi
lasciatemi iniziare
Voglio raccontarvi una storia...
Ucciderei per essere il suo uomo
Ma lei è troppo, anche solo per farci
un pensiero...
Mi sto innamorando di una ragazza che
non è mia
Mi sto innamorando per l'ultima
volta...
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Capitolo 2 *** Carpe Diem ***
CARPE DIEM Orazio
« Dum loquimur fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero. »
« Mentre parliamo il tempo sarà già fuggito, come se ci odiasse:
cogli l'attimo, confidando il meno possibile nel domani. »
Venerdì mattina la prof. Vantini mi blocca davanti alla mia aula: < Ascolta, ti farebbero comodo un paio di crediti in più quest'anno? >
< Emh... > bho... < Sì beh...perchè no? Cosa le serve? >
< Oh perfetto caro! Due ragazzi del corso di teatro hanno fatto un incidente e uno si è rotto una gamba...non sono parti importanti, le loro, però mi servi in un paio di scene! >
Merda! Odio stare al centro dell'attenzione! < Emh..,quali scene? >
< Tranquillo ti faccio portare il copione dall'altro sostituto, lo troverai in mensa! > E se ne va.
Entro in ritardo alla lezione ma per fortuna il prof Kinson non si lamenta: insegna letteratura, con tutti i libri che leggo e le discussioni che facciamo sugli stessi dopo le lezioni siamo entrati molto in sintonia, ma, sempre con la giusta distanza. Lui è un uomo, avrà trent'anni, mi da parecchi consigli e poi non è così male come pensano gli altri! Comunque ripenso alla rappresentazione che farò a fine anno... altro che rappresentazione, sarà una tragedia di sicuro!
A pranzo mi avvio alla mensa quando qualcuno mi chiama: mi volto e un ragazzo mai visto prima viene nella mia direzione e mi lancia un pacco di fogli rilegati con lo spago.
Cerco di fare conversazione: < Ciao. Anche tu sei stato preso p... >
< No, lei è dovuta andare via prima...ciao! > e senza nemmeno fermarsi mi urla per il corridoio superandomi, molto simpatico, ma “...lei è dovuta...” aspetta, cos'ha detto? Italia non fa teatro magari la prof l'ha chiesto a lei...magari! Sarebbe un sogno! Illuso! Potrei vederla senza sembrare un maniaco che fissa da lontano, potremmo stare insieme qualche ora e ridere...quanto è bella quando ride! BASTA SOGNARE ad occhi aperti! Ci saranno almeno 700 ragazze in questo istituto!
Giro il plico di fogli e mi riavvio alla mensa. Prendo da mangiare e decido di sedermi fuori su un tavolino e magari buttare l'occhio al copione. Sulla prima pagina è attaccato un post-it:
“Martedì prossimo 19.30: Aula Magna.
Giovedì prossimo 14.30: Palestra.
NON MANCARE!”
Per fortuna le mie parti sono state evidenziate e non devo fare molto se non entrare e uscire, schivare gente in una finta piazza e far finta di ballare ad una festa.
La giornata trascorre normale. Italia e io non abbiamo tutte le lezioni in comune, comunque le butto sempre un occhio...è più forte di me! Il fine settimana è una tragedia per me e quindi mi rintano in camera a fare i compiti oppure vado al parco, l'ultimo in fondo alla mia via. Mi rilassa guardare i bambini ridere felici e giocare. Sto osservando papà e figlio giocare nella sabbia quando un leggero vento fa muovere qualcosa al limite del mio campo visivo. È una gonna a fiori con lo sfondo bianco e centinaia di piccolissimi mazzolini di fiori colorati e lascia scoperte delle gambe mozzafiato, magre e longilinee; le percorro in lunghezza e noto che la ragazza regge in grembo un plico di fogli tenuti assieme dallo spago. La pelle delle braccia, come quella delle gambe, è ancora bianca e i capelli rosso-arancione cadono morbidi sul seno e lungo la schiena. Non ho bisogno di vedere il suo volto per sapere chi sia...ho guardato quelle mani troppe volte per non riconoscerle, ho sperato che fossero quelle mani a toccarmi e ho sperato di poter sentire il calore del suo respiro vicino al mio volto più volte di quanto sia lecito...è Italia. Mi guardo intorno sorpreso del fatto che in una bella giornata come questa, lei, non fosse stata in barca con il suo “bello”, ergo, mi aspettavo di trovarlo nel parco con qualche amico per fare qualche tiro ma invece non c'era nessuno più grande di noi tranne qualche genitore con i figli piccoli. Il perchè non lo so, ma qualcosa mi spinge ad alzarmi e ad andarle vicino.
Lei è a qualche metro da me, mi vede ed inclina il viso verso di me. Annego nei suoi occhi verdi, nelle piccole lentiggini sul naso, nelle labbra chiare e sottili, nel mare dei suoi capelli sinuosi...mi sento morire beato... Si schiarisce la voce imbarazzata e capisco di essermi perso qualcosa.
< Emh... ciao! >
< Ciao Italia! >
< Mmh...noi andiamo nella stessa scuola, vero? > SI! si ricorda di me...più o meno!
< Cesare... già! Abbiamo in paio di materie in comune! >
< Già Cesare...ah bene... > Mmh...credo che non sappia più cosa dirmi, la situazione comincia ad essere imbarazzante, ma mi cade l'occhio sui fogli: < hey! Hanno incastrato anche te con la storia del teatro? > Dicendo questo mi siedo accanto a lei... wow quale audacia! Cosa ho messo nel panino stamattina?! < La prof mi ha bloccato ad un quarto alle 10, prima di letteratura con Kinson e mi ha ricattato: ha comprato la mia disponibilità! > …Silenzio...mi guarda fissa...era una battuta?!... < no intendevo...mi ha parlato di un paio di crediti in più e non ho saputo dire di no! Poi ho scoperto che si trattava di teatro e mi sono mezzo pentito.. però vabbè! Per fortuna che sto simpatico a Kinson sennò mi beccavo una sgridata: sarò stato in ritardo di un quarto d'ora alla lezione … hey ma sto parlando solo io, a macchinetta oltretutto! > sì, ma non dovevo, in teoria, dirlo ad alta voce...mi sta fissando senza sbattere gli occhi, le chiedo: < tu...cosa mi dici invece? > ...ancora silenzio...ancora mi sta fissando...avrò qualcosa in faccia, sicuro... < Italia? >
< Emh sì...mmh...aspett..cosa dicevi? Mi sono persa nei tuoi capel... > Non finisce nemmeno la frase che scioccata e rossa in volto si alza e se ne va... Rimango lì, di sasso, con un braccio a mezz'aria, la bocca aperta e il cervello mezzo in panne: cosa stava dicendo? Dove si è persa? Nei miei...nei miei capelli? Come un pirla me li tasto. Non hanno niente che non vada, al tatto sono gli stessi di stamattina. Magari hanno cambiato colore! Bho! Finisco col pensare che magari l'aveva detto tanto per dire, magari dietro di me in lontananza aveva visto qualcuno che conosceva e per non farsi vedere in mia compagnia mi aveva mollato con una scusa...però, i suoi occhi, avevano davvero l'aria un po' persa. Magari era solo sovrapensiero e ha messo insieme le prime quattro parole che le venivano in mente. Tò guarda! Ha dimenticato il copione: ottimo! Sorrido felice di questa sua momentanea stranezza.
Con strani e vaghi pensieri me ne torno a casa dove puntualmente c'è mia mamma in video-chat con mia sorella Vania e mio papà che controlla le fatture della settimana sempre pronto a inventarsi pretesti per rompere le palle ai suoi due dipendenti.
ECCO QUESTO ERA IL 2° CAPITOLO!!
Grazie a Holy Ros per aver betato <3
Comunque spero che non sia palloso o in caso lo fosse.. spero almeno che vi siate fatti una bella dormita =)
Grazie per avermi seguito e aggiornerò al più presto!!
Ciao
Marta
p.s.:
un grande grazie a imlostin_dreams
che mi ha fatto notare un'imprecisione del tempo verbale!!
(5-11-13)
|
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Capitolo 3 *** 3.0 Bittersweet ***
BITTERSWEET ( Ellie Goulding)
http://www.youtube.com/watch?v=uoO59keQFq4
Your arms around me come undone
Le tue braccia attorno a me si sciolgono
Makes my heart beat like a drum
Fai battere il mio cuore come un tamburo
*** Tò guarda! Ha dimenticato il copione: ottimo!! Sorrido felice di questa sua momentanea stranezza.
E con strani e vaghi pensieri me ne torno a casa dove puntualmente c'è mia mamma in video-chat con mia sorella Vannia e mio papà che controlla le fatture della settimana sempre pronto a inventarsi motivi per rompere le palle ai suoi due dipendenti. ***
Sì, perchè se da una parte del tavolo c'è Claire che elogia Vannia per tutto ciò che fa – compreso respirare e sbattere gli occhi da sola– dall'altra c'è Steve che non può lasciare in pace quei poveri disgraziati che lavorano per lui, proprio no. Certo sempre meglio che non lavorare ma la sordità andrebbe a loro vantaggio.
Per tutto il fine settimana me ne stò davanti al PC cercando di finire i compiti per giovedì: lo so che è patetico ma io sono uno di quelli che fa tutti i compiti super in anticipo così se ha qualche dubbio ha tempo di chiedere consigli ai professori, e poi mi restano sempre intere serate di lettura solitaria al palazzo. Ai miei non dico più che andavo in “biblioteca” dico semplicemente “vado al palazzo” ...io e Charlie facevamo da bambini un gioco proprio nell'edificio della libreria. Così loro sanno che non devono cercarmi a meno di qualche urgenza particolare.
***FLASH-BACK***
Era un'estate fresca ma di sole e i due fratelli, Cesare e Charlie, non potevano certo restare chiusi in casa così presero l'abitudine di recarsi con la bicicletta e il pallone al parchetto in fondo alla via per giocare.
Un giorno, il maggiore stava tirando la palla a Cesare quando
< CHARLIE!!! > urlò un ragazzino biondo mentre si avvicinava ai due
< Hey ciao! Siete tornati dalle vacanze? > Charlie era molto simpatico, aveva sempre qualcosa da dire a tutti.
Erano tre fratelli compagni di scuola di Charlie che li salutò e si mise a parlare con loro; 5 minuti e se ne andarono e riprese a giocare con il fratellino.
Qualche giorno dopo accadde la stessa cosa ma i tre si fermarono a giocare. Cesare non voleva che qualcun altro giocasse con suo fratello perchè sapeva che loro l'avrebbero escluso.
La stessa scena del parco si ripeté tutta la settimana e ogni sera Cesare era di pessimo umore e litigava con Charlie per ogni minima cosa. Quando arrivava mamma a separali finiva con il rifugiarsi in camera sua a piangere. Charlie non capiva il perchè di quelle litigate ma non diede loro importanza.
Erano circa dieci giorni che andavano avanti così
< NOI NON CI ANDIAMO Più AL PARCO! >
< Perché?! >
< Perché di sì! >
Poi era arrivata la mamma che aveva spedito tutti nella propria camera a “riflettere” se era necessario tutto quel baccano.
Passò qualche giorno e Charlie decise che sarebbe andato al parchetto lo stesso, anche senza Cesare
< Mamma! Dove è il pallone? > gridò Charlie dal cortile
< Non lo so amore > Claire era una mamma dolce e sempre pronta a coccolare i suoi figli e il marito. Era giovane quando si era sposata; l'avevano criticata in molti quando aveva deciso di non frequentare l'università. Lei invece si riteneva molto soddisfatta di ciò che era diventata: aveva un marito che la amava alla follia e che amava i suoi figli. Ne avevano avuti tre, due maschi e l'ultima arrivata, Vannia, era una bambina con i capelli corvini come il papà anziché castani come i suoi fratelli e gli occhi verdi che invece avevano tutti, compresa lei.
Adesso guardava Charlie, il più grande. Era già un ragazzino indipendente, molto sveglio e sempre carino con tutti.
< Se proprio non lo trovi chiedi a Cesare >
< No! Non fa altro che frignare! Andrò al parco senza! > e così fece. Prese la bicicletta e raggiunse i suoi amici.
Cesare imperterrito non aveva intenzione di ridare la palla a suo fratello nella speranza che decidesse di rimanere a casa ma Charlie si divertiva molto con i tre fratelli biondi e non mancò mai un appuntamento.
Da pochi giorni la nonna materna era venuta a stare da loro per una settimana: una donna vecchia e rugosa, con i capelli tinti castano scuro e gli occhi blu.
Charlie, Cesare e Vania passarono qualche mattinata sotto il gazebo con la nonna e si divertivano da matti dato che la mamma della loro mamma era una signora molto simpatica, raccontava sempre fiabe e storie di eroi del passato che avevano solcato i mari con navi da guerra o che vivevano in castelli con le loro dame. Mentre il pomeriggio Vannia seguiva le lezioni di violino come durante l'inverno, Charlie raggiungeva i suoi compagni e Cesare seccatissimo restava da solo seduto sull'altalena.
< Tesoro che faccia lunga.. di alla nonna perchè non giochi! >
Claire aveva decisamente ereditato la sua amabile indole materna da sua madre
< Perché non c'è nessuno che gioca con me! >
< E perchè non vai al parco giochi con Charlie, cucciolo?! >
< Perché là ci sono gli altri bambini e loro vogliono solo lui e a me no e io non voglio che Charlie giochi con loro e poi quando loro arrivano Charlie non mi guarda più! > finalmente Cesare si era liberato di quello che gli sembrava un peso enorme.
La nonna lo prese per mano e si sedettero sul divanetto sotto il gazebo
< Sai che non devi essere geloso degli amici di tuo fratello... nessuno potrà prendere il tuo posto nel suo cuore > lo guardava con gli occhi pieni di affetto e gli accarezzava la testa.
Lui tirò su col naso
< Ma però poi quando loro arrivano Charlie non mi guarda più e io non voglio che Charlie giochi con loro e poi.. > ma la nonna lo interruppe con una proposta che, era sicura, gli sarebbe piaciuta molto
< Posso raccontarti una storia? > Cesare spalancò gli occhi e la bocca
< Certo! > era troppo felice. La nonna avrebbe raccontato una storia solo a lui... si sdraiò a pancia in giù sull'erba e appoggiò il mento sulle mani: era pronto!
_________________________________ <3 un cuoricino a voi che siete arrivati fino qui!
ciao a tutti/e!! ci ho messo una vita per capire bene dove inserire il flash-back e alla fine ho deciso di inserirlo subito nel capitolo 3.0
quindi nel prossimo capitolo, il 3.1, ci sarà il proseguo del ricordo e nel 3.2 riprendo l'inizio di questo 3.0 sviluppandolo senza il flash-back...
mmh... scommetto che non mi sono spiegata in maniera molto chiara MA se continuerete a segiurmi sarà tutto più chiaro!
Baci
Marta
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Capitolo 4 *** 3.1 Bittersweet ***
BITTERSWEET (Ellie Goulding)
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***FLASH-BACK*** pt. 2
< Questa storia Cesare fa proprio al caso nostro quindi sta molto attento!
“In una verde vallata d'Irlanda sorgeva il palazzo di un potente sovrano.
Il maniero era di cristallo rosa e scintillava sotto il sole, le sue dodici torri erano d'oro.
Il re, che era molto ricco, possedeva anche la Fonte dell'Acqua Miracolosa.
Si trattava di un'acqua che guariva i mali del corpo e dello spirito e naturalmente i potenti della terra accorrevano per bagnarsi in essa.
Ma il re divenne geloso della sua fonte e allora pensò di imprigionarla dentro un altissimo muro sorvegliato giorno e notte da cento soldati armati fino ai denti.
Trascorsero così alcuni anni, ma una sera, proprio nel mezzo di un sontuoso ricevimento, l'acqua, stufa d'esser prigioniera si ribellò. La sua potenza abbatté le mura e travolse i soldati. Lo stesso palazzo fu interamente sommerso da una valanga d'acqua che ben presto formò un lago, grande come la vallata. [...]” >
La nonna aveva accompagnato la breve fiaba con grandi gesti e Cesare era rimasto sempre attento, in religioso silenzio. Poteva benissimo capire quel ricco che non voleva tutta quella gente nella sua fontana! Eccome! Lui la voleva tutta per se! Sì sì! E se poi l'acqua finiva? No no!
La nonna lo risvegliò dai suoi pensieri
< Allora? Non dici niente? Come ti è sembrata? >
< Sai nonna che quel re ha fatto proprio bene! Mi sta simpatico! > disse annuendo vigorosamente.
Lei naturalmente se lo aspettava un commento del genere, per questo aveva raccontato proprio quella fiaba, con tante che ne conosceva quella aveva la morale che più faceva al caso loro!
< Quel ricco sovrano non la voleva dividere con nessuno.. >
< Già! > annuì convinto Cesare
< ..e così ha costruito un bel muro di pietre alto.. >
< Di pietre grosse così! E poi ci ha messo su i soldati con le spade e gli archi e le frecce infuocate! > disse il piccolo spalancando le braccia ed alzandosi in piedi
< Ma stai attento Cesare – lo ammonì la nonna – cosa succede dopo un po'? >
< L'acqua cresce e annega tutto? > domandò dubbioso
< Sì, e sai perchè? >
Lui ci pensò su ma niente < No.. > rispose triste
< Perché alla fontana piaceva vedere la vallata intorno a sé, non quel brutto muro di pietra. Le piaceva che i sovrani di tutto il mondo andassero a trovarla e a farle compagnia... >
< Ma il re non voleva! > ribattè prontamente Cesare
< E tu lo sai perchè non voleva? Perché temeva la fontana si affezionasse a un altro principe e lo lasciasse tutto solo! > e dicendo questo lo tirò a sé sulla panchina, cullandolo appena.
Le piacevano molto raccontare le storie perchè sapeva che i bambini apprendono da tutto e da tutti come delle spugne e anche se l'insegnamento è talvolta difficile gli resta dentro e quando capiterà l'occasione tornerà alla mente anche se inconsciamente.
Cesare non parlava più ma stava pensando molto...
Il pomeriggio seguente, prima che Charlie uscisse dal cancello venne fermato dal fratellino
< Ascoltami Charlie! Facciamo che ogni tanto, quando hai voglia andiamo al parco io e te e tu giochi solo con me, invece quando non ne hai voglia fa niente.. ok? > e gli tese la palla in segno di pace
< Ok! >
Il giorno dopo stettero insieme e Cesare raccontò a modo suo la storia della fontana e Charlie gli disse che conosceva un posto uguale al palazzo del suo racconto...
La biblioteca era un casermone ristrutturato da poco e l'esterno era dipinto di rosa; dietro il cancello vi era un piccolo giardino verde, una fontana al centro con delle panchine in torno.
Divenne il loro posto speciale. Quando valevano stare solo loro due non andavano al parco giochi: andavano al “palazzo”!***
fine flash-back!!!
Capitolo cortino ma ho preferito finire il ricordo e quindi fare un altro capitolo!! C:
Che tra i due fratelli ci sia un ottimo rapporto è chiaro ormai ma sarà sempre stato così? Continuate a seguirmi!
Baci
Marta
p.s.: era nel mio libro di fiabe di quando ero piccola!!!
La Fontana Miracolosa _ Fiaba Inglese_ "366 e Più...Storie e Fiabe Della Sera"_ Ed. Edibimbi
p.p.s.:
un grande grazie a imlostin_dreams
che mi ha fatto notare un'imprecisione del tempo verbale!!
(5-11-13)
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Capitolo 5 *** 3.2 Bittersweet ***
BITTERSWEET ( Ellie Goulding)
http://www.youtube.com/watch?v=uoO59keQFq4
Your arms around me come undone
Le tue braccia attorno a me si sciolgono
Makes my heart beat like a drum
Fai battere il mio cuore come un tamburo
*** Tò guarda! Ha dimenticato il copione: ottimo!! Sorrido felice di questa sua momentanea stranezza.
E con strani e vaghi pensieri me ne torno a casa dove puntualmente c'è mia mamma in video-chat con mia sorella Vannia e mio papà che controlla le fatture della settimana sempre pronto a inventarsi motivi per rompere le palle ai suoi due dipendenti. ***
Sì, perchè se da una parte del tavolo c'è Claire che elogia Vannia per tutto ciò che fa – compreso respirare e sbattere gli occhi da sola– dall'altra c'è Steve che non può lasciare in pace quei poveri disgraziati che lavorano per lui, proprio no. Certo sempre meglio che non lavorare ma la sordità andrebbe a loro vantaggio.
Per tutto il fine settimana me ne sto davanti al PC cercando di finire i compiti per giovedì: lo so che è patetico ma io sono uno di quelli che fa tutti i compiti super in anticipo così se ha qualche dubbio ha tempo di chiedere consigli ai professori e poi mi restano sempre intere serate di lettura solitaria al palazzo. Ai miei non dico più che vado in “biblioteca” dico semplicemente “vado al palazzo” poichè io e Charlie facevamo da bambini un gioco proprio nell'edificio della libreria. Così loro sanno che non devono cercarmi a meno di qualche urgenza particolare.
Decido di portare il copione a Italia in settimana anche se mancano ancora molti giorni alle prove. Meno male che martedì abbiamo matematica le prime due ore così non devo rincorrerla per i corridoi.
< ...ok ragazzi adesso che il capitolo è finito faremo una settimana di esercitazioni in gruppetti e poi lunedì prossimo un bel test! > una serie di imprecazioni escono tra i finti colpi di tosse e la prof caccia tutti fuori 10 minuti prima che suoni.
Non c'è più nessuno in classe tranne me, Italia e un paio di ragazze che fanno per alzarsi e andare via.
Cauto mi avvicino alla mia fata che oggi porta una gonna simile a quella di sabato ma più lunga – purtroppo – e azzurra e una maglietta con scollatura a V avorio...come un diamante brilla di luce propria rendendo meno triste questo vecchio edificio scolastico.
< Ciao > dissi titubante
< Hey ciao > – com'è radiosa – si volta appena verso le sue amiche < ragazze arrivo subito. Dimmi! >
< Hey...emh... hai sentito del test? Brutta storia! Per fortuna le esercitazioni durano tutta settimana! Eh.. hai lasciato questo al parco e ho pensato di portartelo anche se manca una settimana magari non avevi ancora finito di leggerlo! >
Non è possibile...perchè quando parlo con lei devo sembrare un cretino? Almeno stavolta non mi guardava allucinata!
Allucinata? Perchè allucinata? Non poteva essere “incantata”?? Haha...si da me! Haha! Dopo questa battuta colossale decido di spegnere la mia vocina interiore e mi rivolgo a Italia..o meglio la guardo alzarsi e fiondarsi verso di me con gli occhi fuori dalle orbite –?– e calcolando che mi era a mezzo metro di distanza potrei dire che mi è saltata addosso... sono sconvolto! Felice, emozionato, un po' eccitato – per essere in un edificio scolastico forse troppo eccitato – ma soprattutto rimasto di merda, di sasso... cosa devo fare? Io? E lei cosa sta facendo?
< Grazie grazie grazie.. ero nei pasticci fino al collo perchè non mi ricordavo dove l'avevo messo... mi hai salvato la vita! Mio eroe! > dice fingendo d'essere stata una dama in pericolo... troppo spensierata, troppo bella, troppo dolce e ancora incredibilmente abbracciata a me.
Alza la testa dal mio petto. La guardo negli occhi e mi sembra un sogno... lei arrossisce violentemente, prende il copione e vola via!
Sbuffo. < Uff! > No ma dico: posso sapere cosa c'è??
Decido di andarmene da lì ma al primo passo inciampo in uno zaino e rischio di svolazzare a terra: il suo zaino? Certo, nella fretta di scappare da me non l'ha preso. Meglio.. ho un'altra scusa per vederla.. sembra che qualcuno da lassù mi stia aiutando.. Hey Charlie? Grazie fratello!
Decido allora di mettermi comodo nel banco vicino al suo e – grazie al cielo il prof Lonnie è malato così ho tutta la prossima ora libera! – aspetto leggendo qualcosa di leggero “...Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse: quel giorno più non vi leggemmo avante.” Dante, Divina Commedia, Inferno, Canto V, versi 137-138
Dopo una ventina di minuti eccola arrivare da sola guardandosi in torno come se stesse forzando una camera blindata; si avvicina al posto dove sono senza vedermi
< Ciao! > ops, spaventata e.. arrossita < Dimenticato qualcosa? >
< hh..emm.. credo lo zaino.. tu cosa ci fai qui? Non dovresti essere a lezione? >
Quando sto solo con lei mi sento molto sicuro di me finchè sto zitto o dico poco o niente ma se inizio a parlare scollego il cervello e la bocca va a macchinetta... eppure senza incartarmi è... strano...
Mi sento come in dovere di essere alla sua altezza, no non è il termine adatto: è come se per lei dovessi essere più uomo, cioè più adulto... e mi impegno con tutte le forze e mi piace un casino essere così con lei: io faccio l'uomo e lei la mia donna! Magari!
< Ora buca.. Lonnie non c'è! E tu? Ce ne hai messo di tempo per capire che non avevi lo zaino > dico guardando l'orologio, ma in realtà so perfettamente che anche lei aveva un ora libera
< Moggy è... in gita con... quelli del primo anno... fino a venerdì... > mi fissa con due occhi favolosi che sembravano tirarmi per la camicia vicino a lei e lei non si muove. Quando siamo così, in silenzio, è come se l'aria si riempisse di qualcosa che offusca tutto il resto: banchi, aula, gente, grida, risate, sparisce tutto e rimaniamo così, a fissarci.
Le altre volte è scappata via quasi subito invece questa volta rimaniamo lì in piedi con le braccia lungo i fianchi, a neanche mezzo metro di distanza l'uno dall'altra; ho il cuore che pare voglia saltarle addosso dalla violenza con la quale mi colpisce lo sterno e i suoi occhi sono fissi nei miei da almeno 10 minuti senza neanche sbatterli.
Poi un movimento e la sua mano destra si alza e si appoggia sul mio petto dove il mio cuore fa quasi male tanto correva – e lei può decisamente sentirlo. Le sue dita lunghe e sottili si muovono appena sul cotone della mia camicia ma la mia pelle sotto brucia dalla voglia di togliere quella stoffa inutile e il mio corpo brama di poter sentire il suo contro il mio come poco meno di un'ora fa è accaduto. Le sue gambe, i suoi fianchi, le sue braccia, il suo volto; solo l'idea di avere il suo corpo contro il mio mi fa alzare un metro da terra, contro la forza di gravità – mi fa davvero “alzare” contro la forza di gravità. Spero che non se ne sia accorta! –
Mai il mio corpo e il mio cuore hanno desiderato Italia così fortemente in quel modo... poi la campanella suona e puntualmente schizza via. Però aveva il sorriso sulle labbra questa volta..ne sono sicuro!
___________________________ <3 un cuoricino a voi che leggete senza stancarvi mai
<3 <3 <3 <3 e tanti cuoricini a te VahalaSly che segui la mia storia!!!
e questa quà era il capitolo 3 completo!
Mmh... cosa dite di questa Italia? -.-' In effetti detto così sembra stia parlando del paese Italia ma non è così...^^ comunque... il prossimo capitolo succederà una cosa che.. forse li avvicinerà... sorpresa!
ci leggiamo al prossimo capitolo!!!
baci
Marta
|
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Capitolo 6 *** Cover Your Tracks ***
cap 4
E
QUESTO è IL 4° CAPITOLO... è UN PO' CORTO
MA NON VOLEVO SMEMBRARE
QUELLO DOPO CHE MI PIACEVA BELLO COMPATTO!!!
NB:
altrettanti cuoricini <3 <3 <3 a lunablu__birichina87_
per
seguire la mia storia!!!
COVER
YOUR TRACKS A
boy and his kite
http://www.youtube.com/watch?v=tkXG4x4cyC8
Heart,
flesh out your webs
Cuore,
allarga la tua trama
The
past that was tangled will unwrap & shed
Il
passato, una matassa aggrovigliata, si districherà e
svanirà
Soul,
sing out your songs
Anima,
canta a squarciagola la tua canzone
Clear
out your throat. Belt it out strong
Schiarisciti
la gola, canta con vigore
Cover
your tracks
Copri
le tue tracce
Sew
up your wounds
Ricuci
le tue ferite
Pick
up your pace
Affretta
il passo
Open
your wings
Spiega
le ali
Io
rimango interdetto almeno 5 minuti poi cercando di apparire normale e
non stralunato; vado a prendere il pranzo e mi sistemo sotto un
albero in giardino per prendere un po' d'aria fresca.
Mi
piace quel posto... la scuola non è circondata da cancelli e
inferiate ma quattro file di alberi a circa 1 metro e mezzo, forse 2,
di distanza percorrono tutto il confine del parco. Poi scorre la
strada che gira tutt'intorno all'edificio entrando ed uscendo dal
parcheggio. Il pomeriggio trascorre normale e dato che i compiti li
avevo già fatti vado a palazzo ancora presto mangiando un
panino
per strada.
***
Fino a
venerdì tutto ordinario o quasi. Sembra quasi che il
venerdì stia
diventando il mio giorno...
Lezioni
nella norma, genitori fuori di testa, letture a palazzo e
contemporanee visite serali puntuali e precise ma qualcosa scorre
nell'aria più elettrica di prima...
Il rombo
troppo familiare arriva puntuale alle 12e30 di fronte a scuola;
riparte, ma poco dopo si ferma dove la strada gira attorno al
parco della scuola e dove io sto mangiando il mio pranzo in santa pace.
Strano... dalla macchina mi arrivano delle voci...
< Stai scherzando, vero???
> sono Morìs ed Italia e lui è
anche piuttosto arrabbiato..
< Dai smettila! Non sono di tua
proprietà pensavo che avessimo già
fatto questo discorso! > è
Italia... è spaventata, parla come se stesse
per piangere da un momento all'altro. Decido di alzarmi senza farmi
vedere e mi avvicino. Sono giù dalla macchina, lei ha la
portiera aperta e piazzato di fronte c'è alto e potente
Morìs che le dice non so cosa in un tono che non mi sa solo
di
bisticcio.
Poi lei
fa per spingerlo indietro e passare < Dai smettila per
favore
così mi fai paura spostati.. > singhiozzi
le scuotono il
petto ma quando appoggia entrambe le mani su di lui per spingerlo
via ecco che lui la afferra per un braccio e la strattona
< Io devo
smetterla?? Io devo smetterla!?! E tu cosa hai intenzione di fare
eh?! Vuoi andare?! Vuoi lasciarmi?! Perché? No.. non
Perché ma... Per chi? Per uno sfigato qualsiasi? Dimmi chi
è... Ti ho detto di
dirmelo! >
< Per favore lasciami... cosa
dici? Mi fai male... smettila... > e
piange.. e piange.. e lui continua a stringerle il braccio
sempre più incazzato... < Sei proprio una
stronza! ….E una
troia...una stronza e una troia! > Eh no!
Lì non ci vedo più! So benissimo che
è il doppio di me e anche ben
allenato ma d'istinto tiro fuori il cellulare, mi avvicino facendo
rumore – ma tenendo qualche metro di sicurezza tra noi
– e
partorisco la migliore sceneggiata di tutta la mia vita...
< Mamma non ti sento, non ho
campo! Aspetta che mi sposto.. aspett...
asp... hey ciao Italia! – dico con il tono più
spensierato e
fasullo possibile come se non mi fossi accorto di nulla prima
–
mamma dammi un attimo che ho incontrato Italia.. te la ricordi?...
Sì
lei... sì, sta nella via del supermercato...
> mi sento un
figo pauroso.
Leggo stupore negli occhi di lei anche se stracolmi
di lacrime e sul
viso di lui un attimo di paura appare quando con
tranquillità dico
< ..sì mamma te la saluto – alzo
la mano sorridendo – ti
saluto anche il suo fidanzato... Morìs il figlio
dell'avvocato...
certo che lo conosci: era il capitano della squadra di nuoto...o
qualcosa del genere.. > allora lui le lascia il
braccio, chiude la
portiera e se ne va. Tengo la finta conversazione ancora per
qualche secondo poi, quando vedo la sua macchina uscire dal parcheggio,
rimetto il telefono in tasca e mi avvicino alla mia fata che ancora
trema in mezzo alla strada.
<
hey... – sussurro con voce bassa, dolce per non
spaventarla – Italia, vieni qui... > e allungo la mano
verso di
lei con il palmo verso l'alto.
|
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Capitolo 7 *** From now on ***
FRON NOW
ON The
Features
http://www.youtube.com/watch?v=ckjYYV6cwwk
La
notte scorsa ho sognato un tempo e un luogo
Dreamed
last night about a time and place
In
cui eravamo sfuggiti ai nostri problemi
Where
from our troubles we had escaped
Io
ti tenevo per mano e mi sentivo completo
I
held your hand then I felt complete
[
… ] e mi avvicino alla mia fata che ancora trema in mezzo
alla
strada.
<
hey... – cerco di tenere la voce bassa e dolce per non
spaventarla – Italia, vieni qui... > e tendo la mano
verso di
lei con il palmo verso l'alto.
Mi
guarda con gli occhi rossi e le labbra le tremano. Avanzo piano
sempre con la mano alzata. Quando a neanche un metro da lei mi si
getta addosso di peso: anche se per me è una fata favolosa
era pur
sempre una fata favolosa di 50 kg. Indietreggio rovinando con lei in
braccio contro uno degli alberi che fanno da confine tra la scuola
e la strada.
Mi
accascio a terra con Italia che guarda rapita i miei occhi.
Piange e a me si stringe lo stomaco.
Con il
pollice le asciugo le ultime tracce delle lacrime.
...bellezza...
Con una
mano comincia ad accarezzarmi il viso.
...magia...
Con
l'altra mi tocca i capelli e li pettina indietro
come se avesse già
compiuto quel movimento su di me, come se mi conoscesse già.
...sogni...
Io sono
immobile, completamente beato da lei, completamente rapito da lei,
completamente in pace con tutto e tutti, completamente innamorato di
lei.
Mai ero
stato toccato con così tanta dolcezza e delicatezza. Il suo
tocco mi
fa sentire come immensamente fragile “guardare ma non
toccare”,
ma lei mi sta toccando e mi guarda come fossi prezioso e raro...
... sensazioni fino ad allora sconosciute.
Ma non
ero io a doverle infondere sicurezza e protezione?
Perché
allora non riesco a muovermi?
Mi
ridesto da quello che mi è sembrato un viaggio lunghissimo nei
suoi occhi che ancora mi carezza dolcemente e mi decidoi.
Le
sistemo i capelli dietro un orecchio e li seguo nelle loro morbide
onde fino alle punte passandole la mano sulla schiena < Hey...
come stai? > so che è una domanda stupida e inutile e
banale –
come poteva sentirsi in un momento come quello?! – ma non mi
è
venuto in mente niente altro.
< mh... > accompagna questo incerto
suono con un cenno della testa
e della spalla come se volesse dire “sto
così...”
Le
accarezzo i capelli ancora un paio di volte. Dio quanto o sognato
poterlo fare!!
Non si
sente più vociare nessuno e forse siamo in ritardo per
la
lezione così, prima che qualcuno chiami a casa –
non che mia mamma
si sarebbe preoccupata, però... – con una calma
quasi inumana
sfilo il telefono dalla tasca dei jeans cercando di non toccargli
troppo la coscia dato che è ancora in braccio a me e io sono un
maschietto e lei una femminuccia e porta la gonna... Dio, questo
è
il mio giorno fortunato!
< Mamma sono io ascolta... non sono a
lezione adesso perchè.. un mio
amico si è sentito male e l'ho accompagnato a casa dato che
sta qui
nella via della scuola ok?! ...ciao! > mai detto tante bugie
tutte insieme e con tanta maestria – tranne quando dovevo
mentire
su Charlie e il mio stato d'animo, ma per il resto non raccontavo mai
bugie: piuttosto stavo zitto!
Mentre
parlo con mia mamma sorrido a Italia e lei sorride a me di
rimando come prede di una strana ebbrezza.
Senza
parlare solleva una mano porgendomi il palmo e le porgo il telefono.
Fa un numero che non ho in memoria < Dorota ciao sono Italia..
ok.. ciao! >
Mi viene
spontaneo < Dorota? > ops!
< È
la mia tata... chiamo sempre lei quando succede qualcosa che non
voglio sappiano mamma e papà... > ahh...ecco
perchè la parlata
quasi in codice... abbassa gli occhi e sorride come un bimbo preso
con le mani nella marmellata! Che tenera! < ..non è
proprio la
mia tata.. lo era, poi è rimasta con noi quando ci siamo
trasferiti
ed è rimasta; da una mano in casa a mia mamma, si occupa di
me e di
mia sorella... è Dorota... le sono molto affezionata!
>
<
Guarda che non devi giustificarti! Cosa ti va di fare adesso?
Abbiamo, guardando l'orario, ancora un oretta e mezza tutta per noi!
> sorrido, felice di avere del tempo per noi, sorrido come un
idiota, forse come un ebete da quando siamo caduti accanto all'albero
e anche lei sorride però lei... sembra una dea!
E l'idea
che forse lei non voglia stare con me questo pomeriggio non mi sfiora
nemmeno... credo di essere un po' troppo lanciato...
masssìì.. “chi
non risica non rosica”... “chi dorme non piglia
pesci”...
“carpe diem” … quanta filosofia,
è proprio la mia giornata –
spero – !
< Andiamo al parco dove eravamo l'altra
volta? > mi chiede
sorridente
Mmh e se
qualcuno mi vede? La mia faccia dubbiosa mi tradisce e lei ride
< Hai paura di farti beccare?! Dai che
conosco un posticino in quel
parco che dalla strada non si vede! > e ride... certo ride di
me, ma almeno ride!
Italia è
di qualche mese più grande di me e ha la patente e quindi mi
siedo
al posto del passeggero mentre lei mette in moto la sua auto.
La
guardo guidare sicura e mi sembra di vedere un'altra Italia,
più
grande, più matura, più donna...
Parcheggia
e scendo... mi prende per mano inizia a trascinarmi letteralmente in
corsa fino a che raggiungiamo un posticino carinissimo: ha
un'apertura angusta e seminascosta perchè in teoria non
è
accessibile al pubblico: ci sono gli attrezzi dei giardinieri, le
centraline delle fontane ma c'è un angolo di prato verde
libero,
parzialmente in ombra tra il muro di cinta e la siepe di fine parco
pubblico. Tirando giù anche me, senza lasciarmi la mano si
lascia
cadere sull'erba morbida e sdraiati vicini appoggia la testa sul mio
petto e mi guarda.
E io la
guardo.
< Parlami di te! > mi dice
...è? < Cosa vuoi sapere?
>
< Tutto... oppure niente, ci conosciamo da
tanto ma in effetti non ci
conosciamo per niente > mi lascia un po' disorientato questa
frase, anche perchè nasce dentro di me una fiducia
incondizionata
verso questa ragazza della quale so tutto in teoria, ma in pratica
no... mi guarda e vede la mia indecisione
< Allora ti faccio qualche domanda io se non
sai da dove cominciare! >
< Ok >
< Da
quanto tempo ti piaccio? > mi chiede sfrontata e con un sorriso
malizioso in faccia.
È ?
Prendo colore.. Io non so cosa dire mi guardo in giro e bho.. che le
dico? E da quanto lo sa?
Prendo
fiato, non la guardo e mi butto < Da sempre.. credo.. > e
vengo catturato dai suoi occhi...
< Credi? > allora mi provochi? Ok
d'accordo!
< Sì
credo! E quello là da quando ti piace? >
Spalanca
gli occhi e apre la bocca: è sorpresa, ride <
C-cosa?! >
< sei sorda? > sta ridendo quindi sta
al gioco, bene!
< insomma, è il tuo
“ragazzo”.. quando hai capito di voler stare
con lui? >
Mentre
sto parlando si alza poco e si punta con un braccio al mio petto
toccandolo con i palmi delle mani come se volesse mettere un po' di
distanza. Io allora mi puntello sui gomiti accorciando la distanza
tra il mio viso e il suo; la guardo divertito mentre lei ha ancora la
bocca aperta – dio che bella bocca... e se non sto attento mi
incanto sulla scollatura della maglietta che essendo a V lascia
scoperto lo sterno e piccole porzioni dei seni –
< Beh... non saprei, ci conosciamo da
sempre... > si rabbuia
improvvisamente. Mi maledico per questa domanda forse troppo
personale e intervengo subito lasciando che le parole scorressero
sciolte < Dalla prima volta che ti ho vista.. è stato
quando vi
siete trasferite qui in città! Era inverno e portavi dei
pantaloni
stretti con gli stivali beige con gli strass. Sopra non lo so
perchè
eri avvolta da un cappotto grigio che aveva l'aria di essere
incredibilmente morbido! Spingevi il carrello della spesa con tua
sorella! > me lo ricordo come fosse ieri...
flashback
*** Ovviamente tutti sapevano che da lì
a pochi giorni
sarebbero arrivati in paese gli amici dei Reeds, la famiglia di
avvocati della città. La famiglia Facinelli aveva due
figlie, una
della mia stessa età e una più piccola.
Incontrai
le tre donne di casa Facinelli un mesetto dopo il loro arrivo. La
settimana prima che 1 metro e mezzo di neve bloccasse tutta la
città.
Ero
andato a fare la spesa con mamma e Charlie quando da un macchinone
tipo SUV vidi scendere la bimba più bella che avessi mai
potuto
sognare... avevo 9 anni ma avevo già ottimi gusti!
Con
la signora Facinelli, signora elegante e distinta, c'era la signora
Reeds, altrettanto una bella donna che stava aiutando i nuovi
arrivati ad ambientarsi con il vicinato. Erano due famiglie molto
legate, lo sapevano tutti, ora abitavano vicine, infatti il signor
Facinelli decise di trasferire tutta la famiglia quando gli fu
“offerto” il nuovo lavoro e l'aiuto dei Reeds.
A
scuola incontrai la bella bambina e scoprii che portava il nome del
suo paese: Italia era piccolina, i capelli rosso chiaro erano morbidi
e spesso la mamma glieli acconciava in eleganti pettinature che le
slanciavano il viso e i bei vestiti che portava le mettevano in
risalto la carnagione candida.
Con
il mio carattere chiuso e insicuro non riuscii a legare molto con
lei. Dopo qualche anno si mise ad uscire logicamente con
Morìs
Reeds, sei anni più di lei e la classica faccia da figlio
di papà/capitano della squadra della scuola/capitano degli
stronzi...***
I suoi
occhi vagano per il mio petto, la sua mano si appoggia al mio
braccio e sembra stesse sentendo la consistenza della mia camicia
muovendo piano le dita. Poi alza lo sguardo e la nostra
magia
riprese vita.
Più la
guardo più voglio guardarla.
Più mi
guarda più voglio che non smetta mai.
Più lei
mi sfiora il braccio più cresce la voglia di sfiorarla a mia
volta.
Poi
rompe il silenzio senza lasciare i miei occhi < I nostri
genitori,
miei e di Morìs, si conoscevano ancora prima che venissimo
qui a
vivere. Quando dovemmo cambiare paese loro ci aiutarono e la loro
amicizia ci permise di ambientarci molto bene. Siamo cresciuti
insieme e quando lui mi ha chiesto di metterci insieme mi è
sembrato
logico dirgli di sì. >
< Ma
tu lo ami? >
< Bè.. ci sono molto affezionata,
ho tantissimi ricordi belli con lui,
ci lega un grande affetto!> sembri convinta di ciò
che dici ma
svii la mia domanda.. < Ok ma allora è come un
fratello per te!?
>
< Più o meno... più
più che meno.. > e nel dire questo
appoggia
nuovamente la testa al mio petto dove il mio cuore marcia
trionfante: avevo fatto centro.. lei non lo ama.
< Mi
dispiace per quello che hai visto oggi. Spesso lui si arrabbia ma non
devi pensare che sia cattivo, è che ha molta paura di
perdermi! >
Italia!
Non sei tu che devi scusarti, lui dovrebbe farlo con te! Non tu con
me!
< Ma
ti ha offesa e ti stava facendo male > < Non voglio che
te ne
faccia! > < È stato quello che mi ha fatto
scattare. >
< Come sei dolce, grazie! >
Tu fata
bella sei dolce!
____________________ =)
HEYYY!!!!!
Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui!!!
Come vi
sembra la storia? Lasciate la vostra impressione!!!
baci
Marta
|
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Capitolo 8 *** Get to the point ***
Get
to the point.
Dritto al
punto.
italia
Cesare...Cesare...Cesare...
perchè quel viso mi torna sempre in mente?! Cesa..
aarg!
Basta pensare a lui!
Non
riuscirò mai ad addormentarmi se non smetto di pensarlo...
per
fortuna che domani non c'è scuola!
...la
sua morbida camicia... e mi giro sul fianco destro. Non
pensarci!
Pensa al compito di matematica! No troppo difficile!
...i
suoi capelli sotto il tocco della mia mano... e mi rigiro sul
fianco sinistro. Ma cosa mi è saltato in mente?! Gli ho
toccato i
capelli! Non ci ho mai neanche parlato e gli tocco i capelli?! Basta!
Pensiamo al libro che devo leggere! Dove sono arrivata? Ah
sì, lui
le consegna la lettera e.. che libro leggeva Cesare quel giorno in
classe? Ma chi se ne fregaaa!!!!
...la
sua voce < Ciao! Dimenticato
qualcosa? >...
mi
fissa negli occhi come se volesse annegarci dentro...
<
Uffa!! > sbuffo ad alta voce, neanche volessi coprire il suono
dei miei pensieri e mi sdraio a pancia in giù. Poi decido di
alzarmi
e, in cucina, prendo un goccio di acqua. Camminando nel corridoio
vedo nella penombra le fotografie della mia famiglia, ci sono i miei
genitori da giovani che sorridono, ci siamo io e Morìs. Ci
guardo.
Indiscutibilmente è un bel ragazzo, è quasi un
uomo. Adora i miei
capelli lunghi..
flashback
*** Non è una splendida giornata, il
cielo è nuvoloso da
settimane ormai. Due ragazzi passeggiano per il parco, ridono, si
rincorrono ed è uno scintillare di capelli rosso chiaro,
quasi
arancio.
La
ragazza con il fiatone e il sorriso sulle labbra si ferma un attimo.
L'altro ragazzo alto e bello grosso torna indietro raggiungendola.
È
un attimo che la prende in spalla come un sacco di patate, la fa
girare e lei ride come non mai. Anche lui è felice. Si vede
dal suo
bel viso rasato, dagli occhi che brillano in quella maniera
particolare e anche un cieco lo capisce che c'è ben altro
del
semplice affetto a legare quei due spensierati.
Qualcosa
comincia a scendere dal cielo. È inverno, nevica tantissimo
e fa un
freddo cane!
Lui
corre ancora con lei in spalla fino sotto al gazebo, nel centro del
parco. Piano la rimette a terra e la tiene stretta a sé.
Negli
occhi della ragazza si legge l'affetto profondo quasi fraterno che la
lega a lui.
Negli
occhi di lui invece l'amore è sincero, profondo. Le posa un
lieve
bacio sulle labbra gelate d'inverno ma subito tutto è caldo.
Il viso
di lei arrossisce sfidando il freddo della neve che cade... il suo
primo bacio... il suo primo amore. ***
O
così credevo.. Sono passati quattro anni, sono cresciuta con
te ma
forse è tempo di dire basta a questa farsa...
Torno
in camera e spero di addormentarmi, sono le 02:00 e sono in coma!
Il
telefono brilla “ 5 NUOVI MESSAGGI! ULTIMO MESSAGGIO:
Morìs”
..uff! Che palle! Decido di leggerli tutti in un colpo solo..
ORE
21:28
“Mentre
il tuo telefono era spento o non raggiungibile, questo numero 333...
ti ha cercato alle ore 21:24 del... ”
ORE
21:30
“Amore
lo sai, ti prego, lo sai che non vivo senza di te! Sei la mia anima,
la mia vita, tutto! Rispondimi per favore amore ti prego. Ti amo! Te
lo ricordi vero?!”
ORE
21:45
“Ti
amo! Se la mia vita! Se non vuoi rispondermi ok ma sappi che non
chiuderò occhio.. penserò a te tutta notte! Sei
la mia anima...”
ORE
22:24
“Stella
stai dormendo? Domani stiamo insieme tutto il giorno! Voglio
riempirti di attenzioni. Sei troppo importante per me! Non voglio
perderti! Ti amo!”
ORE
23:06
“Cucciola..
perdonami! Sai che ti amo! Sogni d'oro.”
Sono
l'esatta copia di quelli degli ultimi mesi. “ti prego
perdonami”,
“lo sai che ti amo”, “non volevo
arrabbiarmi”, “lo sai che
ti amo”, “sei la mia anima” ecc.. Mi si
riempiono gli occhi di
lacrime ma le ricaccio in dietro. Sono così..stanca!
Spengo
il telefono e finalmente mi addormento.
Tra
ieri e oggi ero decisa, gli avrei parlato ma come tutti i fine
settimana dell'ultimo mese: niente, non ce la faccio! Morìs
mi ha
portato nei miei posti preferiti, abbiamo fatto tutte le cose che
piacciono a me.. lo so che lo fa solo per
“comprarmi” ma come lui
non c'è nessuno, mi conosce e che mi capisce al
volo...abbiamo
un'intesa troppo grande per rompere il nostro legame, forse...
<
Hey ciao! > mi volto e vedo Cesare avanzare lungo il corridoio
di scuola sorridente.
No
no no no, devo evitarlo o non chiuderò più occhio
di notte < Ciao, scusa ma devo andare. > dico senza
guardarlo e lasciandolo
lì di sasso..sono orribile!
Il
telefono vibra, senza farmi vedere dalla prof guardo dentro la borsa
“1 NUOVO MESSAGGIO! ULTIMO MESSAGGIO:
Morìs”. Mi vengono in
mente i nostri primi mesi insieme.. ad ogni messaggino mi illuminavo
di un sorriso tale che mi beccavano sempre quando li leggevo in
classe! Nell'ultimo anno invece niente!
Non
lo leggo ma 5 minuti dopo il telefono vibra. So che è lui ma
raccontando una bugia a me stessa penso che la lezione mi interessi
davvero e non leggo neanche questo.
5
minuti dopo il telefono vibra ancora.. basta! Apro il messaggio senza
neanche guardare di chi è: “Lia oggi pome brucio
scuola...
21e30?”. Digito: “ok” e invio: mia
sorella, quella pazza!
Chissà cosa deve fare fino alle nove?! Ah ma mi deve un
favore,
questo è poco ma sicuro!
La
mattina dopo, come le altre mattine da una settima, la stessa
storia...
< SEREEE!! > quella fuori di testa di
mia sorella Serena se non si
da una mossa la lascio a piedi!
< CI SONO! Ci sono! Stai calma! Non
è colpa mia! Se la notte non
chiacchierassi, dormirei meglio e la mattina sarei più..
> < Sveglia?! > le suggerisco io mentre saliamo in
macchina
< No! Sarei più bella! >
< È? > no..
perchè le do corda?!
< Se dormissi la notte, la mattina sarei
rilassata e riposata e più
bella e non dovrei truccarmi... sarei sempre in perfetto orario!
>
io sono allibita... mi punzecchia sempre... lei è molto
più carina
di me... e io non parlo la notte!
< E sentiamo, di grazia, cosa racconterei la
notte? >
< Le altre notti niente di definito ma.. poi
hai cominciato... hai
detto qualcosa su una camicia – e io comincio ad arrossire
– poi
ai borbottato che ti piacciono gli stivali beige con gli strass, i
MIEI stivali beige con gli strass per la precisione! > e finisce
la spiegazione che ormai non respiro più e sono fucsia,
altro che
rossa!
Il
mio primo pensiero: OH MIO DIO! Prima questi pensieri non mi fanno
dormire la notte e ora ne parlo come se niente fosse nel sonno..
bene!
< Hey tranquilla! Per la camicia, se te ne
serve una da donna sappi
che ne ho visto un modello stra bello! E poi, se gli stivali beige
con gli strass li vuoi.. te li presto...>
< No no tienteli, hanno un miliardo di anni!
>
Fino
a scuola non apro più la bocca, ha già
fatto troppi danni!
Il
telefono vibra “1 NUOVO MESSAGGIO! ULTIMO MESSAGGIO:
Morìs”. Oh
mamma!!
Katy
mi raggiunge con le altre ragazze, vede la mia faccia -oscena
probabilmente- e comincia a fissarmi attentamente.
5
minuti dopo il telefono vibra una volta poi ancora una poi ancora
una. Decido di rispondere: “Scusa sto studiando con Katy! A
mezzo
giorno!” e invio sbuffando!
Katy,
fissandomi, incrocia le braccia e fa la solita faccia da
“Voglio
sapere cosa hai! Lo voglio sapere subito! Non fare quella
faccia!”
Allora
mi separo dal gruppetto < Katy vieni in bagno con me? >
domando come se lei mi avesse potuto rispondere di no.
Controlla
tutti i cubicoli, si appoggia a un lavabo e mi sorride dolce..
è la
mia migliore amica, mia sorella mancata...
__________ e questo è il mio primo pov
Italia!!!!!
avevo
scritto un'infinità di pov Cesare cercando di parlare del
cambiamento di comportamento della ragazza ma dopo 4/5 tentativi mi
sono detta “chi meglio di lei può spiegare il suo
comportamento?!”
e così eccomi qui...
I
prossimi capitoli saranno più che altro di contorno, di
passaggio ma
non meno importanti.. verranno svelate un po' di cosine...
grazie
essere così in tanti a leggere!!!
baci
Marta
p.s.
La
frase di apertura l'ho presa
da
da
PensieriParole
|
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Capitolo 9 *** Where I come from ***
WHERE
I COME FROM (Pasion
Pit)
http://www.youtube.com/watch?v=2wyVUH8uU4w
Though
the world around you is crumbling
Sebbene
il mondo attorno a te stia crollando
And
the truth bleak as a bee
E
la verità sia in balia del vento, come un'ape
Stay
close believe
Resta
qui vicino e credi
italia
5
minuti dopo il telefono vibra una volta poi ancora una poi ancora
una...
Katy
fa la solita faccia da “Voglio sapere cosa hai! Lo voglio
sapere
subito! Non fare quella faccia!”
<
Katy vieni in bagno con me? >
Controlla
tutti i cubicoli, si appoggia a un lavabo e mi sorride dolce..
è la
mia migliore amica, mia sorella mancata...
< Ok Katy... Ok... lunedì a
pranzo ero un po' strana, non avevo molto
da dire tutto qua! Sai come diventa apprensivo... è qualche
notte
che dormo male.. “male”.. non ho chiuso occhio per
due notti di
fila, cavoli! Sono tre giorni che non mi lascia un attimo di respiro!
>
< E perchè non dormi, amo?!
> Dai che dico adesso? Perchè penso
a una che conosco da vent'anni ma a cui ho rivolto la parola forse
dieci volte in vita mia?! < Emh.. sono piena di test! >
è
una balla e l'ha capito subito...
Ovviamente
mi sfida < Quali? >
< C'è... quello di matematica!
Poi.. di letteratura c'è il libro da
leggere e.. c'è il saggio da fare... > mi sto
arrampicando sui
vetri.. sono una frana..
< Liaaa?? Cosa tormenta questa bella
testolina rossiccia?! > mi
chiede in tono scherzoso
Allora
decido di sfogarmi un pochino < Sai che da “qualche
mese” non
va proprio "a gonfie vele" con Morìs, vero?! > mimo
le
virgolette con le dita.. dico qualche mese, per non ammettere che
è
un anno che va di merda..
Annuisce
seria come una che la sa lunga. Effettivamente sa tutto quello
che mi succede, a volte capita che sa che sarò triste prima
che lo
sappia io!
< Sai che lui ogni tanto alza la voce, no?!
> mi fa cenno di
continuare con le novità
< Venerdì a pranzo, ti ricordi?
Non è sceso dalla macchina come le
altre volte.. era un po' nervoso e appena sono salita abbiamo
cominciato a litigare... > alza un sopracciglio < Uff..
ok!
Ha cominciato a gridare.. Va bene così? >
Le
racconto tutto, lui che mi strattona, Cesare che finge la telefonata,
io che come al solito piango come una fontana, la fuga al parco..
tutto insomma e lei comincia a sorridere prima con gli occhi, poi con
le labbra e infine si apre in un sorriso a 32 denti! La guardo
interrogativa...
< Evvai!! È la tua grande
occasione! Puoi mollare Moccio-Morìs per
un dolce e tenero… come hai detto che si chiama?! >
< KATY!! > la sgrido io < So
che Morìs non ti piace –
inclina il viso da una lato – che non ti è mai
piaciuto – sbarra
gli occhi – Ok! Che l'hai sempre odiato con tutta l'anima..
> < Grazie > < ma è pur
sempre... e comunque si chiama Cesare! > Mi infastidisco: le
parlo per tre quarti d'ora di lui e manco si
ricorda il suo nome!
< Come siamo suscettibili!! >
Ok
non erano proprio tre quarti d'ora ma è un mio modo di
dire... < Sfotti?! – lei si appoggia le mani sui
fianchi come a dire “Mi
sfidi?!” e io allora esplodo – Senti!! –
e punto l'indice verso
di lei – Coincidenza vuole che sono mesi che con
Morìs va di
merda; quella fuori di testa di mia sorella brucia un giorno
sì e
l'altro pure e mi ha appioppato il suo copione per dirle cosa deve
fare in una recita del cavolo perchè lei "non ha proprio
tempo". Incontro un ragazzo che conosco da vent'anni, lo guardo
in faccia (forse per la prima volta davvero) e cosa gli rispondo?!
“Scusa non ho capito quello che hai appena detto
perchè mi sono
persa nei tuoi capelli ”(?!). Rischio di perdere
il copione,
perchè scappo via, e di sentire una delle furiate di mia
sorella.
Qualche giorno dopo lui mi riporta il copione dimenticato al parco
e..?! Avendo scampato per un pelo l'ira di Serena, gli butto le
braccia al collo saltandogli addosso (?!) per di
più scappo
via, di nuovo, come una scema, dimenticando il copione, di nuovo.
Torno in classe e lui è lì! Ma te guarda questo!
E fa lo spiritoso
“dimenticato qualcosa?!”. Balbetto
una frase di senso
compiuto e perdendomi nei suoi occhi la mia mano destra si
alza e
si appoggia sul suo petto (?!) dove
avverto il suo cuore
battere e correre come un treno giù da una scarpata.
– prendo
appena un po' di fiato e riparto – Senza contare quello che
è
successo venerdì... Sono due settimane che vado a letto con
la sua
faccia stampata qua – e mi punto il dito in fronte
– e quando
finalmente mi addormento parlo o di quello che mi ha detto o della
sua camicia!! … Ecco che cosa tormenta la mia bella
testolina
rossiccia!! Cavoli! > wow che sbottata...sto meglio,
ho quasi
il fiatone! Katy mi guarda strana.. Oh dio cosa ho detto?!
Katy
è piacevolmente allibita, glielo leggo in faccia. Intravedo
il suo
cricetino in testa che corre frenetico sulla ruota cercando di
incamerare tutte le informazioni che mi ero accuratamente tenuta per
me!
Poi
sospira < Ok > dice
Ah..
Cosa?! < Ok?!? Io ti sparo fuori una bomba del genere e tu dici
“Ok”?! > sono quasi arrabbiata.. hahah..
è rimasta
imbambolata!
< Wow! Cioè.. Ok... Mi hai
tramortito!... Hahah.. e brava la mia
Italia! È così che si mettono al tappeto gli
uomini! È almeno un
bel manzo?! > eccola che si è ripresa, la mia amica
è tornata!
< Katy!! Non si dicono 'ste cose!! >
< Ahh la mia amica puritana!! Dai fammi
vedere chi è! Giudico io se è
un bel pezzo di carne! Anche se ti ricordo che io detengo il titolo
di Capitano Achab!! > che scema..
La
mattina tutto sommato passa discretamente... io cerco di evitarlo
anche per sottrarmi alle frecciatine di Kate e lui sembra quello di
sempre.
Appena
vedo la BMW fermarsi davanti al vialetto della scuola saluto le mie
amiche con un bacio... Kate mi stringe forte un avambraccio e mi
fissa dritto negli occhi. Non ci vuole un genio per capire quello che
intende comunicarmi... è facile per lei, non sa cosa
significa avere
di fronte un metro e ottanta per 70 Kg di pura rabbia...io
sì!
____________
=)
Mi
sembra doveroso ringraziare tutti/e voi che leggete la mia storia,
grazie perchè mi riempite il cuore di
felicità!!!!
AleGalles
mi sono commossa quando ho visto che hai messo la mia storia nei
Preferiti... grazie!!! Sei un tesoro!! <3
Grazie
a lunablu__birichina87_
e
a
VahalaSly
per
seguirla!!!
Allora..
ero un po' indecisa se farli davvero i pov Italia ma si sa.. non sono
io a decidere cosa scrivere, sono i personaggi che vivono e questa
ragazza mi ha incuriosito... al mondo si mostra perfetta e
soddisfatta ma dentro?! A parte Katy chi la conosce veramente?! E
Morìs..nasconde qualcosa?!
alla
prossima!
Baci
Marta
p.s.
Per
chi non lo sapesse (tipo me prima di questa estate; scusate
l'ignoranza) il Capitano Achab è colui che cacciò
la balena
bianca... Moby Dick di Herman
Melville...
<
Ahh la mia amica puritana!! Dai fammi vedere chi è! Giudico
io se è
un bel pezzo di carne! Anche se ti ricordo che io detengo il titolo
di Capitano Achab!! > che scema..
Questa
è la spiegazione della battuta di Katy come la farebbe la
mia pazza
amica: "Marta, le ragazze single dedite alla "caccia"
di "manzi" sono definite normali "cacciatrici" ma
conoscendo il tuo passato (vedi la mia Originale Bella Paura) ti
avevo soprannominata Capitano Achab.. colei che non
cacciò
semplici manzi ma balene..." adesso che ho 20 anni mi sembra una
cosa stupida ma da ragazzina mi faceva ridere!!! Quindi in base a
questo potete cominciare a delineare la personalità della
nostra Katy...
|
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Capitolo 10 *** Stop Crying Your Heart Out ***
Ciao a tutti e scusate per l'attesa ma il mio pc ha
passato 4 giorni dal dottore!!
Mi sono accorta adesso (e per questo chiedo
umilmente scusa) che gli ultimi due capitoli erano invertiti. Mi
è preso il panico e li ho subito sistemati. Non so come sia
successo ma usare il cellulare per connettermi qua è davvero
scomodo.
Comunque il capitolo seguente è nato
attaccato a "Where I come from" ma veniva decisamente
troppo lungo e a me come lettrice piace essere tenuta un po' sulle
spine... Vi saluto tutti dopo...
BUONA LETTURA!!!!!
STOP
CRYING YOUR HEART OUT Oasis
Cos
all of the stars
Perché
tutte le stelle
Are
fading away...
stanno
sbiadendo...
italia
Appena
vedo la BMW fermarsi davanti al vialetto della scuola saluto le mie
amiche con un bacio... Kate mi stringe forte un avambraccio e mi
fissa dritto negli occhi. Non ci vuole un genio per capire quello che
intende comunicarmi... è facile per lei, non sa cosa
significa avere
di fronte un metro e ottanta per 70 Kg di pura rabbia...io
sì!
Oh,
non avevo mai definito i suoi momenti "no" come "di
pura rabbia"... a questo pensiero così sincero, schietto e
spontaneo mi viene la pelle d'oca!
Lui
scende e mi apre la portiera: è di buon umore, per fortuna!
< Ciao! Come stai? >
Non
mi sono mai sentita così impaurita, forse è stato
il pensiero di
poco fa < Mh.. bene.. tu? > mento con un filo di voce
< Sei sicura cara? > mi guarda
premuroso.. ha sempre avuto quel
lato protettivo e gentile... non negli ultimi periodi
però...e poi
quel "cara".. < Sono.. stanca > ammetto e lui parte
con i suoi discorsi sul lavoro, su suo padre ma non lo ascolto...
flashback
*** Arrivo in ufficio per le 19e30... Mi ha detto
che ha
delle pratiche molto importanti da finire, non cena a casa, e allora
decido di fargli una sorpresa!
Mi
avvicino alla porta dell'ufficio e sento la sua voce.. è al
telefono
< ...stassera faccio tardi...... devo terminare una
pratica......
non posso dirtelo, segreto professionale!... neanche se sei tu cara,
davvero non posso!...certo che mi fido kiki... >
Lo
sento parlare e.. "cara"? "kiki"? E cos è quel
tono mieloso da carie?! Sono mesi che non parla così nemmeno
a me
dopo aver fatto l'amore. In realtà è un po' che
non facciamo
l'Amore.. nei nostri primi due anni era tutto un complimento, una
carezza, una parola dolce!!
<
...cara, ascolta, ci vediamo presto... sì... ok... ciao
cara! >
chiude la telefonata e lo sento spostare la sedia. Mi nascondo dietro
l'angolo del corridoio pensando che sarebbe uscito e invece niente.
Mi riavvicino alla porta e l'unico rumore che c'è
è la biro e i
fogli che si spostano... sono divisa in due: una parte mi dice di
andarmene perchè quella telefonata nasconde qualcosa di
sporco;
l'altra mi consiglia l'esatto opposto accusandomi di essere gelosa
per niente. Mi riavvicino alla porta facendo più rumore del
necessario, busso alla porta e come lo vedo gli regalo un sorriso
smagliante... è un attimo che si meraviglia della sorpresa,
mi fa
quel sorriso con l'angolo della bocca e si fionda su di me.
Un
bacio veloce e, spingendomi contro la porta, da un giro di chiave.
Raggiunge il divanetto del suo studio con me in braccio. In un attimo
e senza dire una parola mi toglie jeans e intimo, mi prende come se
fosse impossessato.. ma questo chi è?! Nessun bacio, nessuna
carezza.. L'unica motivazione che mi sembra plausibile è che
sia
successo qualcosa sul lavoro. Si appoggia forse 10 secondi alla mia
spalla, respira e si rialza. Un po' delusa prendo un fazzolettino
dalla tasca dei miei jeans e mi do una ripulita veloce prima di
vestirmi.
<
Tutto bene? > gli chiedo avvicinandomi alla poltrona girevole
<
Sì, ma ora devo lavorare.. – mi da un bacio a
stampo, freddissimo
– ci vediamo domani a pranzo! > e ritorna a
concentrarsi sulle
sue carte. ***
Non
gli ho più fatto una sorpresa.. neanche lui..
< ...Italia!! > mi riscuoto
spaventata sentendo la sua mano
stringere la mia
< Oddio scusa! Dicevi?! >
< La cameriera.. cosa mangi? > come
ho fatto a camminare fin
dentro il locale?
< Emh.. penne al pomodoro.. e.. acqua
naturale. Grazie >
Per
il resto del pranzo mi studia, devo proprio avere una faccia oscena.
Mi sento stanca da morire, non ho per niente fame; doveva proprio
salutarmi e dire "cara"?!
Ricomincio
a pensare stando attenta ad annuire e a mugugnare a tempo con il suo
ciarlare.. da quella sera nel suo ufficio sono passati quasi due anni
ma sembra ieri: l'inizio dell'incubo. Tutto andò a rotoli
tra di
noi. Non c'era complicità, entusiasmo, niente.. tutto
procedeva come
sempre; solo pura abitudine. Agli occhi della gente eravamo sempre la
coppia perfetta ma dentro, adesso capisco che mi sto consumando piano
piano... mesi successivi a quel "cara" e "kiki"
il suo umore va dall'essere un tenero cucciolo tutto coccole e
carezze all'indifferenza più totale. A pranzo una volta
è arrivato
a dirmi 3 parole di numero nel giro di un'ora e poi, mesi fa...
< Cara! > quel cavolo di sostantivo
mi riporta alla realtà.
< Dimmi >
< Devo tornare in ufficio... andiamo?!
>
< Mh.. >
Non
sono abituata ad arrivare a scuola con mezz'ora di anticipo il
pomeriggio così vado nel posto in cui Cesare mi aveva
salvato...
Che
sciocca... Nelle ultime 2 ore non ho pensato a lui e sono state le 2
ore più stancanti di tutta la mia vita.. Adesso che mi trovo
qui sorrido... Non mi ricordavo fosse così bella la
sensazione di sorridere non per circostanza ma spontaneamente....
_______________ <3
Eccomi ancora
qua... Ok, cosa dire?! Ormai mi sono presa bene con i
Flash-back :D
Cesare tornerà nel prossimo capitolo e ci
indicherà la strada per scoprire qualcosina di
più su di lui...
GRAZIE
a lunablu__birichina87_ <3
, pam93 <3
, VahalaSly <3 e a Yoshioka96 <3 per seguire la mia storia!!!
mi riempite il cuore di gioia!!!! e grazie anche a voi lettori/lettrici
silenziosi/e. solo sapendo che qualcuno aspetta il prossimo capitolo
che scrivo ancora!!
Alla
prossima!!
Baci
Marta
|
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Capitolo 11 *** Lost in those memories ***
scusate
per l'enorme ritardo ma EFP mi ha dato alcuni problemi!!!!!
comunque vi attendono due capitoli interessanti!!!!
LOST
IN THOSE MEMORIES
Perso
in ricordi dolorosi.
Perso
in ricordi lontani, che fatico a rievocare.
Perso
in ricordi difficili, che non posso lasciar andare.
Perso
in quei ricordi.
Perso
nei ricordi di lui.
cesare
Che
grandissima settimana del cavolo!!!
Il
test di mate è stato un suicidio di massa! Neanche quelli da
B
costante ce l'hanno fatta!!!
Che
strazio… Italia mi sta accuratamente evitando e sono sicuro
che sia
per colpa di Morìs.. almeno non viene più a
prenderla a pranzo!
Poi
ho anche scoperto che non era Italia a dover fare teatro, ma sua
sorella Serena.. una tipettina fuori di testa!!
Dopo
giovedì riesco a raggiungerla dopo le lezioni pomeridiane.
Accerchiata da uno stuolo di ragazzine della sua età, tra
gli
urletti di gioia davanti ad una rivista di gossip, non mi ha visto
arrivare…
<
Serena! > < Serena! > ok non mi sente.
Mi
allungo per toccarle la spalla e farla voltare.. di scatto si volta.
Ha gli stessi capelli di sua sorella ma non gli stessi occhi. <
Sì?! >
<
Sono Cesare, sono l'altra recluta del corso di teatro.. >
<
Ah.. sii.. Ragzze arrivo subito.. >
Comincio
a spiegarle quello che mi ha detto la profe, quello che deve fare ma
la rivista che cade a terra la fa voltare verso le sue coetanee
<
Non stropicciatemi la pagina, quell'articolo non l'ho ancora letto..
e la maglia che porta è da sbavo.. > si distrae
mentre riprende
la rivista e, nel guardare me arrossisce vistosamente: ma che cavolo
di effetto ho su quelle sorelle?! Poi vedo la pagina con "la
maglia da sbavo" e noto con tristezza mista a piacere che è
la
stessa maglia che indosso.. era di Charlie.. nel crescere ho
mantenuto la sua stessa corporatura ma quella è una delle
sue
pochissime cose che indosso.
<
Adesso devo andare ma domani a pranzo mi spieghi meglio! > e se
ne
va con la rivista tretta tra le braccia.
Lascio
i corridoi delle sclassi inferiori…la
maglia da sbavo…
sono passati anni da quella sera e da quella sera è iniziato
tutto…
e
il
tempo non ti aiuta ma tutto sommato ci sono ricordi di te che la mia
testa non cancella…
flashback
***
<
Tesoro calmati! Vedrai
che non è successo niente, si sarà fermato da un
amico… >
Non
avevano mai sentito la voce di papà cosi debole. Cercava di
convincere la mamma che Charlie stava bene e che non era successo
niente di grave.
La
scuola aveva chiamato a casa 5 ore fa perchè Charlie ha
saltato le
ultime due ore… Dove era andato? La mamma continuava a
piangere,
come quando se ne era andata la nonna… manca così
tanto la nonna a
Cesare… e se suo fratello fosse andato da lei? Cercava di
non
piangere… ma quando sentì le braccia di
papà intorno a sè che lo
culla come quando Vannia non voleva addormentarsi si rese conto di
piagere silenziosamente.
La
porta si aprì poi lentamente. Steve trattenne il respiro e
si alzò.
Chi stava entrando?
La
mamma lanciò un gridolino < Porta Cesare in camera da
Betty… >
…Betty..
un pensiero felice… Betty piaceva tanto a Cesare.. era la
tata di
Vannia. Arrivato in camera, papà lo mise in braccio a lei
che
guardava la sorella giocare con le Barbie.
Dopo
un po' di tempo la mamma aprì la porta dicendo che era
pronta la
cena. Cesare puntò verso la cucina ma la mamma
però aprì la porta
a metà corridoio e buttò nel cesto una maglia
macchiata di scuro..
<
Charlie!! > gridò Cesare andando in contro al
fratello seduto sul
divano. Lo abbracciò forte ma Charlie fece una smorfia
< Piano
fratellino, sono un po' stanco… >.
A
Cesare gli parve un po' strano, gli sembrava quasi malato: gli occhi
rossi e gonfi come se avesse pianto, le mani tremanti, la pelle
pallida… ***
italia
<..
e quindi io le dico "sì ma con le scarpe con le borchie non
puoi mettere le calze con il fiocco blu" perchè non centrano
un
tubo e allora lei mi dice "…" che ITALIA NON MI STA
ASCOLTANDO PERCHÈ STA PENSANDO AL SUO AMANT.. > le
salto addosso
prima che finisca la frase.. < Ma sei impazzita?!?!? >
<
Non mi stavi ascoltando minimamente… dai non fare quella
faccia!! >
<
Hai idea di quello che stavi per gridare in mezzo al corridoio? Anche
i muri hanno le orecchie qua e io sono già abbastanza
incasinata
senza che ti ci meti pure te. >
Prendiamo
i nostri vassoi e ci sediamo a un tavolo. È qualche giorno
che non
pranzo con Morìs, ho inventato che devo aiutare Serena e una
sua
amica nello studio…
<
Hai intenzione di confermarmi che stavi pensando a Cesare oppure opti
per un "chi tace acconsente"? >
<
Dio che incubo.. per favore ti ho già detto che non voglio
parlare
di lui. Se Morìs sapesse… > e un brivido
mi passa sul filo
della schiena. Le ultime due volte che lo visto ha sempre avuto un
umore nero, le parole ridotte al minimo e le serate si sono concluse
con la ormai classica sveltina.. mi manca fare l'amore con lui.. in
realtà mi manca farlo in generale, i baci, le coccole, le
carezze,
gli sguardi… i suoi occhi…
<
Daii… basta pensare! Cambiamo discorso.. Come è
andata la mattina?
> mi chiede con gli occhi dolci.. la mia Katy.. la abbraccio
d'istinto..
Cerco
di sembrare il più naturale possibile ma sono giorni che ho
una gran
voglia di piangere per tutto: Katy che mi guarda dolce, mi commuovo.
Papà che da la buona notte e me e a Serena, mi scende la
lacrima.
Quando cambio corridoio per non incrociare Cesare poi.. non
parliamone. Lo conosco da una vita, non siamo mai stati amici eppure
mi è entrato nella pelle così.. velocemente;
abbiamo passato
insieme così poco tempo eppure mi manca.. mi piaceva quella
strana
magia che c'era..era rilassante, anche se ero un po' agitata era una
bella agitazione, mi sentivo bene.
<
Katy! > una ragazza del suo corso saltella verso di noi con un
gran sorriso < Abbiamo due ore libereee!!! > e batte le
mani
felice
<
Noo… fantastico!! Che si fa?! > sposta la borsa per
farla sedere
quando arrivano altri del corso che doveva esserci tra poco e si
mettono tutti a chiacchierare. La guardo, è proprio bella,
frizzante, scambia due parole con tutti.. anche con i ragazzi
è
sempre a suo agio. Sono un po' gelosa, Morìs ha fatto terra
bruciata
di ragazzi intorno a me e non ho amici maschi da un sacco di tempo..
Mi
cade l'occhio sull'ora < Io sono in ritardo, vi saluto.. vado a
lezione! >
Katy
si alza e mi bacia la guancia < Chiamami quando finisci che ti
raggiungo.. >
<
Ok > ma non lo farò. Faranno sicuramente qualcosa
tutti insieme e
non voglio rovinarle il bel pomeriggio.
Corro.
Sono in un ritardo fottuto..
Oh
dio come sono sboccata! Morìs e la sua parlata.. mi sta
contagiando.. SBAMM!!
<
Oh dddiooo!! > ..quella voce.. < Scusa sono mortificato..
ti
raccolgo gli appunti.. >
Non
si è reso conto che sono io.. O lo fa apposta?! Come ha
fatto a non
riconoscermi.. Forse è offeso per il mio comportamento da
stronza..
mi viene da piangere.. Anche lui stava correndo, chissà dove
stava e
magari con chi si è distratto da dover correre!?!
Allungo
la mano per raccogliere l'ultimo foglio e lui fa lo stesso un secondo
dopo. Mi ha afferrato il polso, mi guarda dritto in faccia.. dio i
suoi occhi, il suo sorriso, le sue dita scivolano sul mio palmo e mi
afferra la mano < Ciao.. > mmh.. la sua voce. Adesso
capisco
perchè l'ho sognata tante volte.
Gli
sorrido e cerco di riprendermi la mano ma non la lascia.
<
Come stai? >
Adesso
sto una favola < b-bene > che voce del cavolo
m'è uscita?!
Socchiude
gli occhi < Stai mentendo? > È?! Cosa gli
dico?! Oh dio che
situazione! Mi viene da piangere.. uff che palle!!
<
P-Perchè dovrei? > cavoli avrò gli occhi
lucidi..
Si
avvicina di mezzo passo e mi soffia < Perchè hai gli
occhi
tristi.. > Mi capisce così bene. C'è
malinconia nella sua voce e
un po' anche negli occhi.
I
secondi sembrano durare giorni, la mia mano nella sua si bea del suo
calore e potesse cascare il cielo se qualcuno ci interrompe lo
fulmino!
Non
so come mi viene in mente Katy "Se smettessi di fissargli gli
occhi ti accorgeresti che non è niente male oltre ad essere
gentile
e dolce da farti venire gli occhi a cuoricino".
<
Siamo in ritardo alle lezioni.. >
<
Già.. >
__________________
:D
…il
tempo non ti aiuta ma tutto sommato ci sono ricordi di te che la mia
testa non cancella…
Questa
è la citazione che la mia migliore amica di sempre ha
scritto il
giorno del compleanno di suo papà… scrivendo
questo capitolo ho
notato che mi servivano delle parole per esprimere il grande rapporto
che legava i due fratelli e poi mi sono ricordata di questa
frase…
parla di una persona che non c'è più, ma il
sentimento che ci tiene
legati a lei rimarrà sempre… <3
Spero
che il capitolo sia piaciuto...
Grazie
a noemi_ST
per
aver aggiunto alle Seguite la mia stori! <3
Grazie
a lunablu
e a pam93
per
aver recensito lo scorso capitolo!! <3 <3 <3
Se
trovate qualche errore ditemi pure che provvedo!!
Baci
Marta
|
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Capitolo 12 *** Lost in those nights ***
LOST
IN THOSE NIGHTS
Perso
in quelle sere.
Perso
in quegli sguardi.
Perso
in quei gemiti.
Perso
nell'omertà.
Perso
nella paura in
quelle sere.
cesare
Cercando
di essere i più silenziosi possibili entriamo in classe.
Il
professore ci squadra malissimo senza dire nulla e ci andiamo a
sedere nei due posti in fondo liberi.
Tiro
fuori il blocco degli appunti e strappo l'angolo del foglio. Lo piego
e lo spingo verso la sua parte di banco.
italia
Senza
togliere gli occhi dalla cattedra lo apro. Velocemente lo leggo:
“Scusa, non volevo venirti addosso ma ero
soprapensiero e quindi
in ritardo...”. Guardo Cesare e gli sorrido timida.
“Anche
io ero in ritardo.. a cosa pensavi?”
Scrive.
Cancella. Scrive. Prende il bolocco e ricomincia a scrivere per poi
allungare tutto il blocco a metà banco.
“Charlie”.
Deve essergli costata parecchio questa confessione... subito mi
prende la voglia di stringergli la mano. Vedo nei suoi occhi la
malinconia che c'era prima, nel corridoio, chissà come deve
essere
doloroso perdere un fratello. Perdere Serena sarebbe un strazio
atroce. Non esiste al mondo essere più simile a me di mia
sorella.
Anche se è una pazza e mi fa disperare non posso non volerle
bene.
Mi
scende una grossa lacrima che finisce dritta sul banco. Non riesco a
trattenere la seconda e nemmeno la terza che scatto in piedi
< Professore mi scusi non mi sento molto bene! > e mi
fiondo
fuori. Ormai piango come una fontana e mi ritrovo fuori dalla parete
di vetro dell'edificio.
Un
paio di calde braccia mi stringono e mi cullano...
cesare
<
Italia che succede?! > forse non dovevo dirle che stavo pensando
a Charlie < Hey, non starai piangendo per quello che ho
scritto... non volevo metterti tristezza.. basta piangere.. dai..
>
poi un urlo < ITALIA!!! > e un tornado mi investe
strappandomela dalle braccia! Ha abbandonato felpa e tracolla per il
viale.
<
Lia che succede?! > ha la voce stridula, i capelli neri
spettinati per la corsa, < Tesoro cosa è successo?!
> mi
lancia un'occhiata agghiacciante < Cosa le hai fatto?! >
mi
ringhia contro
< Io?! Niente, stavamo parlando, ha cominciato a piangere e
allora
l'ho seguita fuo... >
< Katy..shh.. tranquilla, sto bene. > tira su con il naso
e si
asciuga la faccia nella camicia.
< No che non stai bene. Una con quella faccia sta un sacco di
cose
tranne che bene. Ti senti male? No. Hai preso un brutto voto?! No!
Serena te ne ha fatta un'altra delle sue!? No. Mhh... Ti ha chiamato
Moccio-Morìs?! Dai dammi un motivo per poterlo insultare
ancora!!
No?! Dai Cristo Lia dimmi qualcosa!! > e la scuote per le spalle.
Ma
questa è fuori di testa!!
< Sei mi dai il tempo di risponderti te lo dico... Non
è successo
niente, davvero... Adesso sto meglio, avevo bisogno di scaricare un
po' la tensione... >
Katy
sposta l'amica e si avvicina a me con gli occhi socchiusi e i pugni
sui fianchi < Tu! > mi fa un po' paura questa..
< Tu eri in classe con lei?! >
< Sì >
< Che cosa è successo! > non mi suona molto
come domanda però...
< Te l'ho detto: stavamo parlando e.. > < Durante
le
lezioni non si parla! - ma tu guarda questa! - Voglio sapere le
parole esatte! > ok mi ripeto: ma questa è fuori di
testa!!
Italia
interrompe il nostro amichevole scambio di informazioni mettendosi
tra di noi < Adesso piantala! Sai che ultimamente mi viene da
piangere per un nonnulla e così è stato.
Solamente non sono
riuscita a fermarmi e non volevo allagare la classe! Tu piuttosto:
non dovevi spassartela oggi?! > ma cosa sta dicendo? Bho.. Ha
cambiato argomento ma non credo che Katy ci caschi! Però
è stata
carina a non dire di Charlie: non mi piace parlarne così
apertamente.
< Ok cambiamo discorso. In effetti stavo raggiungendo gli altri
al
cancello quando ti ho vista e sono corsa... ho lanciato tutto per
aria.. hahaha!! > e ridendo trascina anche Italia in una risata
che è solo l'ombra di una vera risata. Mi chiedo se sia
stato
davvero l'argomento Charlie a turbarla così profondamente o
se sia
successo qualcosa. Katy ha parlato di Morìs, che poi come ha
chiamato?! Non mi ricordo, devo chiederlo a Italia.
< ...allora ci vediamo direttamente domani! >
< Ok > le due amiche si abbracciano strette prima che
Katy si
allontani < Ah.. Capitano!! >
< Sì?? >
< Fa la brava con il rosso! >
< Non ti prometto niente! Hahaha!! > ma di che cavolo
stanno
parlando?!?
< Adesso che Katy se ne è andata mi dici cosa ti
è preso? >
Si
volta facendo ondegiare i capelli che mi solleticano le braccia
< Mhh.. Parco? > mi sorride di un sorriso quasi vero.
Questo
è il nostro posto. Il secondo posto più bello del
mondo! Il primo
non sono ancora pronto a condividerlo apertamente.
Lei
rompe il silenzio < E così eri in ritardo eh? >
< Come te! >
< Con chi eri? >
< È?! >
< Se eri in ritardo vuol dire che qualcuno ti ha distratto.
Qualcuno o
qualcuna... > soffia un po sconsolata.
Ah
ecco cosa voleva sapere.. < In effetti ero in ottima
compagnia... > di tua sorella! Ma non te lo dico. È
troppo bella la
sensazione che tu possa essere gelosa di un'altra. < Hey! Il
gatto ti ha mangiato la lingua? Dai scherzavo, non fare l'offesa!
>
< Quindi non eri con un'altra?! > non mi guarda negli
occhi
< E chi ha parlato di un'altra?! > poi non sono tuo...
magari!
Mi
fa la linguaccia!
< Ma! > e mi muovo appena in tempo per afferrarla per un
piede < Dove vuoi scappare?! >
< Lontano da un antipatico come te! >
< Ah bè.. io sarò antipatico ma tu, tu sei
gelosa!! > da seduto
con le gambe incrociate mi ritrovo sdraiato sull'erba con Italia che
mi fa il solletico ovunque < No! Ti prego! Tutto ma non il
solletico! Dio! No! Se la smetti ti dico con chi ero! Basta! >
< Ok! > si rimette seduta vicino a me
< Sono dovuto andare a cercare tua sorella per la storia del
teatro.
Domani pranzo con lei. >
< Se? > hey che fai?! Non mi credi?!
< Vuoi unirti a noi? >
< Ma certo! Però raccontami come sei passato dal
vedere Serena
all'essere in ritardo. >
< La stavo cercando da tutta la mattina quando mi blocco nel
corridoio
delle prime per un gruppo di ragazzine urlanti. Più che
gridolini
sembravano ultrasuoni, sai quelli che fanno piangere i cani no?!
>
Mi
incoraggia ad andare avanti con un cenno della testa e si mette
sdraiata comoda sun fianco.
Oh
mamma santissima quella sua maledetta camicia e quei suoi
maledettissimi bottoncini tirati... a volte mi sento un pervertito
però dai.. sai che effetto mi fai, non metterti su di un
fianco...
Si mette di pancia < Oilaà!! Ci sei ancora? >
Mi
scappa un < Oh Cristo.. > < Sì
perdonami.. > che
figura.. < Al centro di quel gruppo vedo una fiamma arancione e
mi dico “Eccola finalmente!” la chiamo e comincio a
spiegarle
quando la sua preziosa rivista cade dalle mani di
una
ragazzina brufolosa. Lei la raccoglie dicendo “bla.. bla..
maglia
da sbavo”.. > < haahh! Sì
sì, so che maglietta. Ha usato
lo stesso termine anche con me. Quella rivista è mia e non
ho ancora
finito di leggerla, è per quello che se l'è
ripresa! È un po'
fuori Sere! > < L'ho pensato anche io quando poi si
è girata
ed è diventata fluorescente.. > < Hai la
stessa maglietta
che l'attore porta nell'intervista, me ne sono accorta. >
<
Non è proprio mia, in realtà era di mio fratello
Charlie. Per
questo ero in ritardo sparato: ero completamente perso nei ricordi di
quelle sere. >
< Quali sere? >
< Quelle in cui tornava a casa, con ore di ritardo, pieno di
botte.
Quelle sere dove i miei fingevano che tutto andasse normalmente.
Quelle sere in cui la tata prendeva il doppio per tenere la bocca
chiusa... >
_____________________
: D
ciaooo!!!
ecco a voi un bel capitolo introduttivo... da ora in poi le cose si
faranno interessanti!!!!! fidatevi!!!!
cosa mi raccontate? ve la aspettavate un confessione del genere?!?!?!
scusate
se aggiorno molto poco regolarmente ma la mia vita adesso è
in balia degli eventi e sto un po' male... però tranquille,
ho un altro paio di capitoli pronti e un pov del tutto nuovo (anche per
me)!!!
alla
prossima, commentate!!!!!!
baci
Marta
|
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Capitolo 13 *** It's a powerful thing _ Sull'angolo destro della bocca ***
It's
a powerful
thing
Sull'angolo
destro della bocca
È
possibile conoscere così poco qualcuno ma avere
già la mente piena
di ricordi bellissimi? Questo posto mi ha sempre attratto. Pur
essendo in un parco pubblico questo angolo è celato alla
vista
altrui. È il nostro rifugio... "nostro"?! Chissà
se è
così anche per lui.
< E
così eri in ritardo eh? >
< Come te! >
< Con chi
eri? > voglio saperlo, eppure temo la sua risposta
< È?!
>
< Se eri in ritardo vuol dire che qualcuno ti ha distratto
> che mi importa? Non sono gelosa. Gelosa di cosa poi! Lui non
è
mio, io non sono sua, io sono di un altro < qualcuno o
qualcuna...
> soffio l'ultima parte
< In effetti ero in ottima
compagnia... > Oh, fa male. Non pensavo. Non sentivo tutto
questo
da tanto tempo. No! Non piangere!Ingoio il nodo alla gola prima che
se ne accorga.
< Hey! Il gatto ti ha mangiato la lingua? Dai
scherzavo, non fare l'offesa! >
< Quindi non eri con
un'altra? > voglio saperlo, ma adesso temo decisamente la sua
risposta
< E chi ha parlato di un'altra?! > razza di
imbroglione! Però mi ha beccata. Gli faccio spontaneamente
la
linguaccia e sorridendo cerco di allontanarmi
< Ma! Dove vuoi
scappare?! >
< Lontano da un antipatico come te! >
<
Ah bè.. io sarò antipatico ma tu, tu sei gelosa!!
>
Cosa????
Mi butto su di lui
< No! Ti prego! Tutto ma non il solletico!
Dio! No! Se la smetti ti dico con chi ero! Basta! >
Perché sto
così bene? Perché mi sento così
libera? Non dovrei. < Ok! >
vorrei stare seduta qua ma mi impongo di spostarmi.
< Sono
dovuto andare a cercare tua sorella per la storia del teatro. Domani
pranzo con lei. >
< Se? > meno male...
< Vuoi
unirti a noi? >
Fai sul serio? < Ma certo! Però raccontami
come sei passato dal vedere Serena all'essere in ritardo. >
parla,
racconta, anelo il suono della tua voce
< La stavo cercando da
tutta la mattina quando mi blocco nel corridoio delle prime per un
gruppo di ragazzine urlanti. Più che gridolini sembravano
ultrasuoni, sai quelli che fanno piangere i cani no?! >
ridacchia.
Mi sdraio sull'erba morbida per ascoltarlo ma vedo che
mi fissa.. Hey mi sta fissando le tette!! Mi giro sulla pancia <
Oilaà!! Ci sei ancora? >
< Oh Cristo.. - sussurra - Sì
perdonami.. >
Io lo becco a fissarmi le tette e lui si scusa...
Sorrido. È meraviglioso.
< ... la sua preziosa
rivista
cade dalle mani di
una ragazzina brufolosa. Lei la raccoglie dicendo “bla..
bla..
maglia da sbavo”.. > lo interrompo < haahh!
Sì sì, so che
maglietta. Ha usato lo stesso termine anche con me. Quella rivista
è
mia e non ho ancora finito di leggerla, è per quello che se
l'è
ripresa! È un po' fuori Sere! > < L'ho pensato
anche io quando
poi si è girata ed è diventata fluorescente..
> lo interrompo,
di nuovo < Hai la stessa maglietta che l'attore porta
nell'intervista, me ne sono accorta. > < Non è
proprio mia, in
realtà era di mio fratello Charlie. Per questo ero in
ritardo
sparato: ero completamente perso nei ricordi di quelle sere... >
s'interrompe quando mi incateno ai suoi occhi, alzo una mano e la
faccio scivolare sul suo viso, dalla tempia al mento: desidero portar
via la malinconia che vela i suoi begli occhi verdi. < Quali
sere?
> domando cauta. Percepisco il muro contro il quale mi sto
infrangendo; non posso neanche intuire quanto sia stato faticoso e
doloroso erigerlo, tuttavia Cesare mi sorprende < Quelle in cui
tornava a casa, con ore di ritardo, pieno di botte. Quelle sere dove
mia mamma si asciugava le lacrime e, con mio papà seduto
accanto,
fingeva che tutto andasse normalmente. Quelle sere in cui la tata
prendeva il doppio per tenere la bocca chiusa... >
Non voglio
che si senta obbligato a raccontarmi le sue cose, gli accarezzo
ancora la guancia con più enfasi < Tranquillo. Non
devi dirmi
niente se non vuoi. >
Stringe la mia mano. Scuotendo la testa
si avvicina a me. Il mio cuore è un treno giù da
una scarpata.
Mi
ritrovo a desiderare che niente e nessuno interrompa questa nostra
magia. Anche se non dovrei.
Si avvicina fino ad appoggiare le sue
labbra sull'angolo
destro della mia bocca.
Felice.
Bloccata. Leggera. Contenta. Immobile. Incredula.
<
Grazie Italia > il suo respiro mi sfiora dove poco prima c'erano
le sue labbra.
...Grazie
Italia... per
cosa? Mi bacia e mi dice “grazie”; forse io dovrei
dirgli
“grazie”. Mi ha baciata.
Non è stato proprio un
bacio, neanche uno sfregamento. Semplicemente si è poggiato
a me per
qualche.. attimo? secondo?
Mi rendo conto che si è disteso sul
prato; guarda il cielo. Mi tiene ancora la mano. Mi ha baciata. Solo
lui poteva baciarmi così!
È così amabile il suo modo di
essere. Mi ha baciata... ODDIO MI HA BACIATA!!!
Allora gli
piaccio!
Anche tu mi piaci..tanto!
____________________________
wow =)
Come il
titolo, sull'angolo
destro della bocca riguarda
il bacio
nascosto
che
Wendy dona a Peter Pan. Il bacio del vero amore che appunto si
nasconde nell'angolo destro della bocca. Quando lui sta per morire
sulla nave di Capitan Uncino lei non gli da un ditale come prima ma
il suo bacio
e
un bimbo sperduto dice “È
una cosa potente”...
adoro questo film!!! (Peter
Pan_film
del
2003 diretto da P.
J. Hogan)
Evvai!!!!!!
finalmente!! mi sono stupita pure io di come si è concluso
il
capitolo!!
Ovviamente per Italia non sarà facile ma qualcuno
forse la aiuterà...
baci
Marta
ps: so che è stra corto ma
il prossimo è
decisamente interessante!!!
|
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Capitolo 14 *** È una cosa potente! Cos'è? Amore? Forse! ***
It's
a powerful thing!
What's
this?
Love?
Maybe!
Mi
accarezza il volto. Il suo tocco è come una piuma,
nonostante la sua
pelle sia fresca e un brivido mi scivola addosso, sento il calore
della sua mano.
Perchè
c'è tristezza nei suoi occhi? Sono lo specchio dei miei?
Forse.
< Quali sere? > soffia.
Fa
male, Italia. Ma il tuo calore è un toccasana, mi scalda il
cuore < Quelle in cui tornava a casa, con ore di ritardo, pieno
di botte.
Quelle sere ove mia mamma si asciugava le lacrime e, con mio
papà
seduto accanto, fingeva che tutto andasse normalmente. Quelle sere in
cui la tata prendeva il doppio per tenere la bocca chiusa…
> la sua interruzione mi arriva appena < Tranquillo. Non
devi dirmi
niente se non vuoi. >
Appoggio
la mia mano sulla sua.
Il
mio cuore batte forte, fa rumore ma non corre più di tanto.
Una
strana sensazione mi attraversa le membra.
È
una cosa potente!
Cos'è?
Amore?
Forse!
I
suoi occhi sono aperti e saldi nei miei. Mi nasce spontaneo, mi
avvicino a lei.
Mi
poggio appena dove le labbra si uniscono, sull'angolo destro della
bocca. Le basterebbe pochissimo per spostarsi. Non lo fa.
< Grazie Italia > può sembrare stupido ma,
nessuno me lo aveva
mai detto Non devi … se non vuoi.
Fisso
il cielo. Le stringo la mano.
Solo
lui poteva baciarmi così!
È
così amabile il suo modo di essere.
Mi
ha baciata… ODDIO MI HA BACIATA!!!
Allora
gli piaccio!
Anche
tu mi piaci..tanto!
Riguardo
a Chiarlie mi hanno detto tutti che dovevo parlarne; per
metabolizzare la cosa dovevo esternare ciò che provavo. Ma
con chi?
I miei?! Mia sorella?! No…
Con
Italia sento di poterlo fare, sento di poter essere me stesso fino in
fondo e di poterlo essere perchè a lei va bene
così…
Vorrei
baciarla ancora, baciarla davvero, ma adesso tocca a lei.
Si
abbassa con lentezza indicibile. Stende le gambe ed appoggia la testa
vicino alla mia, sull'erba. Capisco che mi sta guardando
perchè
sento il suo respiro sulla guancia.
Mai
mi sarei aspettato un momento così… mi sento
così bene, così
libero. Non sono imbarazzato nonostante abbia appena baciato una
ragazza fidanzata; lo rifarei altre 100, 1000 volte!
Già, fidanzata,
perchè lei lo è. È la fidanzata di uno
che non la merita, che la
tradisce e la maltratta continuamente. È la fidanzata di uno
che non
ha idea della donna fantastica che ha vicino.
Sono
completamente perso nei miei pensieri da non sentire Italia
spostarsi, avvicinarsi e baciarmi il collo. Una scarica mi
attraversa. Parte dalla testa, arriva ai piedi e torna in dietro.
La
guardo ed è splendida. Cerco i suoi occhi ma la trovo che
fissa le
mie labbra.
Dio,
le sue labbra… ora ci sarà un'altra cosa che mi
sognerò la notte…
La
sua pelle è come la seta. È morbida, sa di barba
appena fatta, sa
di uomo, il mio uo… No, non è il mio uomo. Io sto
con un altro
uomo. No, io non sto con un altro uomo. Io sto con un bastardo. Ma lo
lascerò. Giuro che lo lascerò.
Il
mio cuore batte veloce. Ma non sento solo il suo tum-tum tum-tum,
percepisco che è lui a spingermi verso Cesare.
Verso questo
uomo…
Lui
ha fatto la sua mossa, si è esposto. Ora tocca a me, spetta
a me
fargli capire che in quello che sente è ricambiato.
Ma
cosa è che sente? Cosa sento io per lui?
Cos'è?
Amore?
Non
lo so, ma so che è una cosa potente!
Guardo,
ammiro il suo profilo, la forma delle sopracciglia, il suo naso, le
labbra… oddio le sue labbra. Un po' timorosa non gliele
bacio. Mi
avvicino e lo bacio sul collo, appena sotto la mandibola. Un po' come
il suo, non è stato un bacio schioccante tuttavia la sua
reazione è
evidente.
Si
gira ma non vedo i suoi occhi perchè i miei sono attratti
dalle sue
labbra, un filo dischiuse. Mi viene spontaneo inumidirmi le mie, come
se si stessero pregustando il loro sapore.
Si
lecca le labbra. Si sta leccando le labbra?! Se è un invito
accetto!
Se non lo è ci penserò dopo!
Come
due affamati ci incontriamo. Le labbra si accarezzano. Le lingue
scoprono nuovi sapori. I nasi si sfregano. Gli occhi sono chiusi ma
dietro le mie palpebre vedo la sua immagine: Italia che ride felice,
che studia con una matita a tenerle i capelli, che gesticola mentre
parla, Italia… Italia come sei bella, Italia come sei
dolce…
Il
nostro bacio però non è delicato.
Come
due assetati bramiamo ciò che l'altro ci sta dando. Le
nostre mani
si cercano, labbra contro labbra, lingua contro lingua, denti contro
labbra, lingua contro labbra. E le mani che si cercano e si trovano.
Quando la sua trova la mia se la porta sul cuore, che cavalca
impazito, io la faccio scivolare in su dove la camicia aperta non
copre un poco di sterno, la clavicola, la gola; i capelli si muovono
morbidi e le mie dita ci giocano. Attaccata alla mia maglia mi tira
verso di se. Cerca il mio corpo. La sento addossarsi a me e al
contempo si aggrappa alle mie spalle, al mio collo. Le mie mani
seguono i profili sottili delle sue gambe, dei suo fianchi, del busto
per poi tornare sui fianchi. Poi percepisco l'erba sotto la mia mano
e connetto quel poco di cervello che mi è rimasto vigile per
capire
che a forza di tirare Italia mi ha tirato sopra di se. Porto un
braccio vicino alla sua testa e le accarezzo il volto, i capelli.
Sento
il suo peso su di me ma non mi schiaccia e non è abbastanza,
lo
voglio che quasi ho male. Sento il suo restiro sul mio volto. Sento
le sue mani che mi sfiorano. Sotto le mie ci sono i suoi capelli
corti corti, le spalle e il suo fisico slanciato.
Non
ho bisogno di prendere fiato. Lui è il mio ossigeno. Di lui
non ne
avrò mai abbastanza: lo so, lo sento!
Apro
gli occhi e ciò che vedo mi scalda il cuore. Un sorriso a
trentadue
denti, due occhi che brillano trovano i miei.
Si
solleva dalla mia figura e ci rimango un attimo male. Lui
probabilmente se ne accorge e mi abbraccia facendomi appoggiare la
schiena al suo petto.
Wow…
Non ho parole. Ho forse ne ho troppe. Oppure ho il cervello in tilt.
Probabile!
Italia…
ti amo, lo so, lo sento!
E
sento anche un telefono vibrare. Si alza, prende la sua borsa e torna
da me: è il suo, è una chiamata, la sua
chiamata.
< Pronto? >
< Perchè ci hai messo tanto a rispondere?! >
Sento
la sua voce, il suo tono, Italia gelarsi sul posto < Sono a
scuola, in corridoio. Dimmi! >
< Faccio tardi in ufficio, non aspettarmi sveglia. >
< ok >
Chiude
la chiamata senza nemmeno salutarla. Ma in fondo cosa è un
saluto
mancato rispetto al tradimento?! Ci scommetto una mano che stasera
“lavora con” la segretaria…
Italia
ha ancora il telefono in mano. È un pezzo di ghiaccio ma il
mio abbraccio la scioglie un
poco. Con
le mani accarezza
le mie braccia incrociate sul suo stomaco.
< Adesso è il mio turno > dice e voltandosi mi
bacia
dolcemente…una, due, tre volte… Perchè
ho le guance bagnate?!
< Grazie > piange. Distoglie la sguardo.
< Hey, fata..
tranquilla.. va tutto bene. Guardami. Andrà tutto bene.
> reggo
il suo volto con
le mie mani ma come
a scuola
grossi lacrimoni le rigano le guance
< No. Andrà tutto bene solo quando troverò
il modo di lasciarlo! >
ferma il pianto con la manica della camicia. Con una nuova grinta si
alza in piedi.
Non
capisco, cioè ok che vuoi lasciralo, sono contento ma vuoi
farlo
adesso immediatamente?!
Saliamo
in macchina e, con le dita intrecciate alle mie sul cambio, partiamo.
Dove
stiamo andando?!
____________________________
=D
Olèèè...
questo capitolo è molto sbaciucchioso ma spero di cuore che
vi sia
piaciuto!
Aggiornato super in fretta.. vi piace?!? Sono
curiosa di sapere cosa ne pensate.. per me è stato un
esperimento
quasi del tutto nuovo (oltre
a questa
cosa intitolata
Serata
speciale che
dovrebbe sembrare un momento romantico) ed ero indecisa su quale
punto di vista concentrarmi e così è venuto fuori
questo dentro e
fuori di entrambi...
Ma...
dove staranno andando?! Eheh.. io lo so.. io lo so... bè
-.-' ovvio!
Comunque
SEMPRE
ringrazio voi lettrici/lettori,
AleGalles
per preferirla, imlostin_dreams,
lunablu__birichina87_,
noemi_ST,
pam93,
VahalaSly
e
Yoshioka96
per seguirla. Grazie per i commenti che sono sempre bene accetti!!
Poi
sarà l'ora in cui sto scrivendo (00:59 del 6/11) ma mi
è venuta in mente 'sta cosa...
Cosa ne pensate del nome “Italia” per una persona
vera nella vita
vera?!
Bho,
fatemi sapere... =)
Come
per il capitolo precedente, per “È una cosa
potente!” Peter
Pan_film
del
2003 diretto da P.
J. Hogan
baci
Marta
|
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Capitolo 15 *** Friendzone? No, grazie. ***
Il
tuo nome non ti rispecchia?! Prendi il mio… posso scegliere
un
significato al giorno!!
KATHERINE
(caterina,
catherine, katerina, ecaterina, catalina, katarina, katrine, katalin)
“sacra
e dedicata
alla dea Ecate”, “colei
che saetta”
“la
donna pura “, “luminosa
“
“ognuno
dei due, ciascuna”,
“schietta,
genuina” (1)
<
Katy?! Tutto bene?! >
< Si si.. scusate ma sono un po' sovrappensiero. Vado un attimo
al
bagno… >
Mi
allontano dalla tv dove stiamo giocando alla WII.
Ho
appena lasciato Italia con Cesare. Cesare. Mi va bene chiunque, anche
se ha tre occhi, l'importante è che non sia
Morìs… e un
assassino/stupratore/tossicodipendente, certo…
Non
mi ci è voluto molto per odiarlo!! Solo due mesi!! E poi
è troppo
un cretino, deficiente, testa di cazzo, traditore di merda!! Se dopo
solo due mesi che stai con una ti becco al telefono con la troia che
definisci “la tua segretaria” sei un pirla; ma
diventi un
traditore di merda quando neghi anche l'evidenza cercando di farmi
fare la figura della bugiarda davanti alla tua morosa/mia migliore
amica. Non sono mai andata a fondo di quella storia solo
perchè
Italia me l'ha fatto giurare sulla nostra amicizia. Io le avevo detto
che piuttosto che mentirle avrei rotto la nostra amicizia ma non ha
voluto sentir storie… mi sento veramente uno schifo a volte.
Qualche tempo fa poi era uno strazio: lei che mi interrogava su quale
regalo fosse più appropriato o quale intimo doveva indossare
per una
serata speciale e chissà cosa lui le stava facendo alle
spalle.. o
meglio: CHI si stava facendo!!
Adesso
penso a quante volte lei lo ha scusato nonostante lui l'abbia
riempita di parole, le abbia urlato contro minacce.. lei piangeva sul
mio letto.. ho provato tante di quelle volte a portarla fuori con la
mia compagnia, ho pensato che se non voleva ascoltare me avrebbe
prima o dopo incontrato un altro ragazzo, o magari una ragazza..
avrei dato il benvenuto a chiunque.
Ho
lottato per averla un paio di sere a settimana senza Morìs.
Ho
dovuto litigare per giorni per averla almeno due giorni libera da
lui. Mesi e mesi di feste a casa di tutti quelli che conoscevo,
lontani cugini, miei ex fidanzati che per me avrebbero fatto il
possibile, amici ai quali darei un rene seduta stante… Ma
niente,
lei era più innamorata di lui che mai.
Dopo
le sue sfuriate arrivavano puntualmente i biglietti per un film o un
concerto che le interessava, libri a volte anche rari impacchettati a
regola d'arte, viaggi, oro; l'ho vista venir comprata un pezzo alla
volta…
Quando
l'ho vista fuori da scuola che piangeva ho temuto che Cesare fosse
peggio dell'altro. Ho sentito un pezzo di cuore creparsi. Poi
però,
da come Italia lo ha difeso ho capito subito: al fan club
Morìs.Ti.Odio. si
è iscritto
il primo seguace!
Sobbalzo
quando bussano alla porta
< Hey mora!! Tutto ok!? >
Apro
la porta < Si si.. rosso.. > gli stringo la vita sottile,
mi
abbraccia e mi sento meglio: credo di essermi innamorata davvero 'sta
volta.
Con
la testa poggiata al suo petto percepisco il suo cuore che batte, mi
piace, mi piace tanto! Lo guardo. Ha degli occhi bellissimi. Ok, lo
dicono tutti questo, ma è vero… è
perfetto. Perfetto per me!
Spero…
Credo che lui l'abbia capito ormai… da come mi guarda e mi
tiene
stretta credo proprio che… < Katy ascolta.. io non
vorrei
sembrare.. > Oddio no.. questo sì che è
imbarazzante. Gli
chiedo scusa e faccio per allontanarmi. Lui non mi ferma.. che
vergogna!
Tornata
in sala prendo le mie cose, saluto tutti e mi avvicino alla macchina.
Sento il portoncino riaprirsi e sbattere forte. Mi giro e lui
è lì,
sul primo gradino < Aspetta! > mi grida ma io mi volto e
apro
la portiera.
Mani
forti mi fanno girare e due labbra calde si muovono sulle
mie…
ODDIO!!!
Mollo
tutto per terra e ritorno a stringergli la vita, forte. Le sue
braccia appoggiate alle mie spalle… Sta giocando
con i miei
capelli!! Mi sta baciando!! Mi dimentico di tutto; quasi
anche di
Italia… appunto: quasi…
< Katy.. prima volevo chiederti una cosa.. >
Dopo
il tuo bacio, qualunque cosa.. < Dimmi >
< Non voglio essere scortese ma.. tu mi piaci davvero tanto, da
un
sacco di tempo solo.. non vorrei… che tu mi vedessi come uno
dei
tanti a cui piaci! > sono immobile, respiro a malapena <
Molti ragazzi, anche più grandi di me e di te stra vedono
per te e
tu sei così bella e carina con tutti. Sei spigliata,
ammiccante,
tremendamente sexy… io… tu… io voglio
essere speciale per te,
sono stufo di stare nella friendzone. Io.. io sono innamorato di te!
> < Anch'io > COSAAAA???? Non so chi dei due sia
più
sconvolto dalla mia uscita!! L'ho detto davvero… Michael
è stato
così carinooo!!!!! < Sì, nel senso che..
> non faccio in
tempo a finire la frase che mi sta già baciando. Morbide
labbra si
muovono con le mie, sulle mie. Non ce la faccio più, cerco
di
leccargli un labbro ma la punta della mia lingua incontra la sua. Lo
sento fremere a quel contatto. Mi fa appoggiare alla macchina e mi si
struscia contro.. potrei anche morire qui, adesso…
Quando
non sento più la sua bocca apro gli occhi e li lego ai suoi
< Tu
sei speciale per me! >
Michael
mi accarezza il volto e qualcosa vibra nella mia tasca…
nooo.. era
il nostro momento!!!
< Scusa > con una mano nella tasca posteriore dei suoi
jeans lo
trattengo a me nel prendere il cellulare “Chiamata in Arrivo:
rOssA”
< Hey topa dimmi! > mimo con le labbra
“è Italia” dopo lo
sguardo indagatore di Michael
< Sei dai gemelli?! 5 minuti! Stiamo arrivando!! >
< È? Aah… si si.. siamo nel vialetto!
> mi saluta e chiude la
telefona. Qui le cose si fanno interessanti! Michael mi guarda con un
punto di domanda stampato in faccia < Era Italia. Stanno
arrivando. Tu vuoi stare qui con me?! >
< Stanno!? C'è anche il gorilla?! > vedo una
smorfia..
fantastico! Un altro seguace del gruppo Morìs.Ti.Odio.!!
< No, no.. è con Cesare.. > ma la sua faccia
rimane interrogativa
< alto come te, capelli corti… dai che lo conosci..
sta nella
via di Italia ma all'altro capo.. > niente?! Uff! Non volevo
dirlo così! < Suo fratello più grande,
qualche anno fa si è…
mh > Italia mi uccide…so che lo farà
perchè non ha mai
parlato con me di quel fratello.
Poi
Michael si illumina grazie al cielo! < Ah..oh.. Si si.. Ho
capito! E come mai erano insieme? > Bella domanda! <
È una
storia un po' complicata vedi… > Italia mi uccide
sicuro.. < Tu conosci Morìs, no?! E sai che con
Italia è.. O forse dovrei
dire non è… Come dire.. Lei
è in un momento che… > < Lei lo
tradisce?! > < NOO! Credo. Spero. O forse no. Non lo
so. Vedi, lui con lei non è molto, come dire…
mmhh.. Ma cosa sto
dicendo!! Ascolta! Io non so cosa posso dirti e forse è
meglio che
te lo dica lei, ok? > Ma quanto ci mette ad arrivare?!?
Poi
vedo la macchina fermarsi.. Dio stavo morendo… Italia e
Cesare
scendono dalla macchina e si avvicinano a noi. Perché quel
sorriso
da ebete?! Abbraccio la mia amica < Hey Lia. Tutto bene? Ciao
Cesare! > mentre i ragazzi si salutano e si presentano sbircio
la
mia amica. È radiosa. Finalmente lo ha trovato! E da come mi
guarda
lei di rimando credo che anche la mia faccia abbia un'espressione
ebete.
< Allora?! Che si fa? > Michael mi guarda < Ho una
taverna
piena di cibo e DVD! >
< Io ci sto! > rispondo subito. Italia guarda Cesare
< Anche
noi! >
Evvai!!
Perché se parte la complicità dello sguardo siamo
a cavallo!!!
______________________:x
wow.. quanti baciii!!!!!
Questo
pov Katy è nato per caso, addirittura prima dei due
precedenti.
Volevo inserirlo come spaccato per tenervi un po' sulle spine ma
erano sì e no 800 parole così l'ho tenuto
lì senza dargli neanche
il titolo poi l'ho legato all'idea di ciò che avevo in testa
e si è concluso così...lo so che è
corto ma il prossimo è già pronto!!!
Stavo
pensando alla mia best Chiara e alle pazzie che abbiamo fatto
insieme. Poi ho pensato a quelle che ho fatto senza di lei e
così ho
cominciato ad immaginare cosa lei stesse facendo mentre io…
vabbè
non scendo nei particolari (non è che siano osceni ma non
voglio
raccontarvi tutta la mia vita xD). Comunque ho immaginato questa
Amica, che vuole un bene dell'anima a Italia, che è piena di
amici
ed anche lei ha qualche preoccupazione di cuore.
Scusate
per le parolacce nei pensieri di Katy all'inizio del capitolo ma
volevo sottolineare la differenza tra la due ragazze, soprattutto nel
modo di pensare e in particolare nei confronti di Morìs! Nel
continuo del capitolo infatti le ho tralasciate perchè non
amo la
parlata troppo farcita!!
Non
credo che farò altri pov esclusivamente suoi
maaa… a Cesare
servirà un'alleata per poter coronare il suo sogno con
Italia… vi
lascio la pulce nell'orecchio anche riguardo l'amicizia che
nascerà
con il rosso…
Lascio
con un sacco di cuori
a
AleGalles
che
ha la mia storia nelle preferite, a imlostin_dreams,
lunablu__birichina87_,
noemi_ST,
pam93,
VahalaSly,
Yoshioka96
e
a _Gardis_
che
seguono Cesare ed Italia!!!
A tutti coloro che leggono in silenzio.. comunque grazie <3
baci
Marta
(1)
Da
Significato
dei nomi,
Wikipedia,
Auguri.it,
Katherine.eu
e
so che l'introduzione non centra un tubo ma mi piace il fatto che
questo nome ha tanti significati e tanti modi per essere scritto!! =)
|
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Capitolo 16 *** Perchè due Tonpe sono meglio di una! ***
Because
two Tonpe are better then one!
Oh
Katy non vedo l'ora di raccontarti tutto… fuori potrebbe
diluviare
che dentro di me il sole splende, non mi sembra neanche vero, mi
sento libera, felice, mi sento me stessa. È stato un
pomeriggio come
non vivevo da secoli.
La
tevarna di Michael è spaziosa e luminosa nonostante non ci
siano
finestre: è appunto una taverna! Abbiamo scelto o meglio
Katy ha
scelto un horror un po' stupido e schifoso dove si ride e io, da
brava fifona ogni tanto chiudo gli occhi. Mi ci voleva proprio.
Stiamo guardando i protagonisti nella loro nuova condizione di
zombie, che già lì è al quanto
improbabile, pinzarsi addosso le
parti del corpo che gli cadono, e qui è un po'
schifoso…
Katy
mi sfiora una mano per chiamarmi. Mima un “andiamo in
bagno” e la
seguo con un sorriso smagliante.
In
fondo al corridoio, faccio appena in tempo a chiudere la porta che
< Non immagini!! > < Mi ha baciato!! >
< Cosa?! >
< Non posso crederci!! > gridiamo insieme.
Nei
suoi occhi una luce meravigliosa brilla < Comincio io!! No!
Comincia tu! No comincio io! No tu! No io! > sembra fuori di
sè
dalla gioia, allora mi decido < Dai dai.. racconta > mi
salta
addosso e mi abbraccia stretta < No no.. Cesare. Voglio sapere
tutto!!!! > Arrossisco ed abbasso gli occhi <
Bè.. ecco,
quando tu sei andata via siamo andati al parchetto… >
gli
racconto nei dettagli < però prometti di non dire
niente a
nessuno. Charlie è un argomento molto delicato per lui e
anche se
sei la mia best promettimi il silenzio assoluto! -annuisce- Vedevo
che faceva fatica a parlarne e allora gli dico che non importa, non
deve sentirsi obbligato. Quando sarà pronto me lo
dirà da solo. Non
sai quanto ci sono rimasta male quando ho scoperto la situazione di
suo fratello, adesso la storia della depressione appare molto
più
chiara… non posso neanche immaginare la sofferenza che deve
aver
provato quella famiglia… > seria si mette le dita a X
sulle
labbra < Giuro > però mi guarda e scuote la
testa < Certo che sei
una talpa. Anzi. Sei la figlia di un tonno che ha scopato con una
talpa. Sei una tonpa!
Hahah!!! >
<
È?! Ma sei impazzita? Cosa vuol dire?! >
<
Cesare ti moriva dietro ancora dalle elementari. Dopo 10 anni e solo
dopo che lui ti bacia te ne esci con un sognante “Allora gli
piaccio!”. BUON GIORNO!!! >
<
Già.. forse hai ragione però adesso tocca a te!
Dai dimmi.. il
rosso si è dato una mossa o l'hai spinto in una stanza e gli
sei
saltata al collo?!?! > la prendo in giro
<
Daiiii!!! Mi fai sembrare un'assatanata > mi da una manata.
< Ma è quello che sei!!! hahaha!! Dai avanti.. I
dettagli!! > e
allora parte in treno. Mi racconta per filo e per segno tutto quello
che le ha detto Michael fuori dal cancello di scuola, poi in macchina
< Ovviamente sono riuscita a salire davanti, così me
lo sono
gustata tutto mentre guidava… troppo bello!! > poi a
casa dei
gemelli mentre giocavano alla WII.
Dopo
mezz'ora di dettagli e sospiri, frasi riportate pari pari con tutte
le sue possibili interpretazioni e gridolini di gioia le do una
pacca sulla fronte. In effetti non ha tutti i torti sul mio essere
stata un po' cieca ma < Ma se tu nemmeno c'eri alle elementari
con me e Cesare!! E comunque da che pulpito vien la predica! Vuoi
davvero farmi credere che non ti sei mai accorta che Michael ti
mangia con gli occhi ogni volta che ti vede?! >
<
In effetti… siamo due tonpe!!! > mi abbraccia e la
stringo
forte
<
Torniamo di là prima che ci vengano a cercare. >
Mi
accoccolo a fianco di Cesare che con un braccio mi stringe la vita.
Mi chiedo come reagirà Michael, io sono ancora fidanzata con
Morìs,
purtroppo…
<
Hey finito di fare cose sconce nel mio bagno?! >
<
Che sei geloso?! > Katy, la solita!
<
Ovvio! > e credo di vedere la mia amica arrossire per la prima
volta… è proprio innamorata!!!
Finito
il film, del quale mi ricordo poco se non che ad una scena un po'
raccapricciante mi sono stretta a Cesare e per questo sono convinta
che Katy l'abbia scelto… Katy si ferma da me a cena.
<
Tesoro noi andiamo a letto. Katy non tornare a casa troppo tardi che
domani c'è scuola! >
<
D'accordo signora! >
<
Ancora le dai del lei?! > < È più
forte di me! Comunque
non mi hai ancora detto perchè oggi mi sei venuta a cercare
quando
potevi stare tutto il pomeriggio a pomiciare con il tuo bello! >
<
Già… in effetti volevo parlarti, chiederti un
aiuto per… >
e tutta le felicità di oggi sparisce riempiendomi gli occhi
di
lacrime. Abbracciate sul divano piango come sempre, come una fontana.
Morìs.
Mi sento morire al pensiero di doverlo affrontare. Ho anche tanta
paura per Cesare!
<
Italia ho capito. Credi che non mi sia accorta della tua voce al
telefono oggi?! Ti aiuterò, non devi neanche dubitare un
secondo su
di me! Ok?! Però basta piangere! >
<
Mi conosci meglio di chiunque altro. Ho fatto un giuramento, a me
stessa e a Cesare. Devo lasciarlo. Voglio lasciarlo! >
<
Evvai sorella! Dammi il cinque! > riesce sempre a strapparmi un
sorriso.
<
Ma adesso vai prima che mia mamma ti cacci fuori! >
Mi
bacia la guancia e se ne va.
Sto
baciando Cesare. Siamo seduti su di una panchina fuori da scuola.
Sento il vociare tipico dell'ora di pranzo. Sento una macchina
correre ed inchiodare. La portiera sbatte. Ma non mi interessa.
Voglio solo lui… Il vociare improvvisamente finisce e sembra
che
nessuno si muova tranne qualcuno che cammina, quasi corre.
Cesare
ha sempre le mani sulla mia schiena e credo che passeremo tutta l'ora
così.
<
ITALIA!!! > sobbalzo a suono di quella voce ma non lo vedo.
Sento nell'aria il suo umore decisamente nero.
<
ITALIA! > sembra quasi un ruggito e mi spaventa. Me lo trovo a
qualche passo da me, da noi. Oddio adesso lo riempie di botte! Il mio
primo pensiero va a lui, al mio amore!
<
Italia!! Se non ti muovi arriviamo tardi! > la voce cambia. Mi
si apre un occhio, poi l'altro.
<
Sono le 07:30 è tardissimo!!! > Mi alzo di scatto e
vedo il mio
letto nel quale sembra passata una mandria di buoi. Il copriletto
leggero per terra di lato, le lenzuola arrotolate e completamente
stropicciate, il cuscino bagnato: era un sogno… un
incubo…
<
Italiaaaaaaa ti muoviii???? > Serena. Era Serena che gridava.
Zaino,
occhiali, chiavi. Mi ritrovo in macchina, super in ritardo e senza
aver fatto colazione e senza telefono! Cavoli! Dove ho il cellulare?
E perchè non ha suonato la sveglia?
<
Vuoi andare più veloce o arriviamo a scuola in seconda?
> mia
sorella mi guarda con gli occhi fuori dalle orbite. Poco ci manca che
fa fumo dal naso… della serie se
il buon giorno si vede dal mattino…
______________________
=)
A
Isabella29
va un bacio e un grandissimo GRAZIE per avermi dato il permesso di
citarla!!!
La
frase in risalto non è mia… l'ho presa dalla ff Trouble
che
mi ha conquistato il cuore ed in particolare da qua cap.
22.
Oggi le mie note sono interamente dedicate a lei: a Isabella ed alla
sua storia!!! La ff che ho adorato di più e che ho letto e
stra
letto perchè ti rimane dentro…
“Non
è la solita storia d'amore, anzi. La paura e il coraggio si
fondono
e si alternano a momenti di profonde riflessioni sulla vita e sulla
morte. L'importanza
della famiglia e degli amici è affrontata con grande
attenzione e,
con delicatezza e simpatia viene descritto il rapporto tra
bambini-dottori-ospedale. I dialoghi con i bambini sono i miei
preferiti oltre a quelli tra Cigno e Fotomodello (se leggete
capite)!!!
Sono
passata dal ridere al piangere e ancora al sorridere in modo molto
naturale.”
VE
LA CONSIGLIO CALDAMENTE e…
ci
leggiamo al prossimo capitolo!!!
baci
Marta
P.s.:
a AleGalles,
harrysmile_1D,
imlostin_dreams,
lunablu__birichina87_,
noemi_ST,
pam93,
VahalaSly,
Yoshioka96,
__NenaBecks:
grazie
ragazzi/e!!!
P.p.s.:
la scheda del film che avrebbero dovuto guardare la trovate qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Maial_Zombie_-_Anche_i_morti_lo_fanno
e non so l'avete visto ma ci sono scene che mi hanno fatto davvero
schifo :)
|
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Capitolo 17 *** Real Dream ***
REAL
DREAM
Come
una
nebulosa percepisco ciò che mi circonda. Tutto è
leggermente
sfocato. I suoni sono confusi ma incredibilmente soft. Cammino, se
così si può definire il mio movimento. Vago tra
parchi verdi e in
fiore, corridoi vuoti.
Capelli
arancione e rossi liberi al vento attraggono la mia attenzione, gambe
bianche e sottili, braccia che si chiudono in abbracci e risate lievi
ma affettuose.
Gonne
leggere e calzature estive, camicette dai colori pastello, braccia
nude.
Mani
intrecciate.
Quelle
mani la cui immagine si fa gradualmente nitida, la sensazione
palpabile che una delle due è mia sopraggiunge quando una
bocca vi
si posa lieve e s'apre in un sorriso.
Come se
fosse tutto al rallentatore mi bevo ogni immagine di lei. Bocca,
naso, occhi, ciglia che si muovono piano. Sfioro la guancia vellutata
del suo bel viso che lentamente si avvicina al mio. Mi bacia una
guancia e chiudo gli occhi. Con la punta del naso solletica la mia
pelle e ne respira l'odore. Mormora qualcosa che non comprendo e
lascia un altro bacio, poi un altro e un altro ancora fino ad
arrivare all'angolo della mia bocca.
Ad occhi
chiusi riconosco il fruscio dei vestiti. Avverto un nuovo peso sulle
mie gambe e mi ritrovo cosciente di essere seduto a gambe incrociate
su di un tappeto. Lo guardo: è il mio tappeto, quello che ho
in
camera ma il viso vicinissimo al mio è un'ottima distrazione.
Sento il
suo respiro, il suono del suo cuore, il calore della sua pelle sotto
le mie mani.
Passa le
dita sui miei capelli, scende fino al collo e risale fino al mento.
Mi tiene fermo; tranquilla, non ho la minima intenzione di muovermi
da qui!
Non mi
guarda fissa negli occhi, studia i miei lineamenti, li esamina, mi
sfiora il volto il ed io non resisto. Voglio i suoi occhi nei miei.
Voglio che ricominci la nostra personale magia così le
sollevo il
viso, la guardo, la vedo ed ho la certezza che non ci sia niente al
mondo di più amabile, attraente e desiderabile di lei. Non
è solo
questione di fisico, lei è bella dentro, nel profondo.
E la
bacio. Vorrei essere dolce e delicato ma non riesco e mi avvento
sulla sua bocca. Bacio le sue labbra soffici e dolci e lei mi
risponde, mordendo e leccando le mie. Lingue che si cercano,
prendono, lasciano. Gambe che sfregano, mani che esplorano.
Medesimi
battiti, medesimi respiri.
Gemiti e
nomi sono solo un sussurro, un mugolio indefinibile.
Piccole
mani mi vezzeggiano, mi accarezzano i fianchi sotto la maglietta che
sento piano piano salire e scivolare via dalle mia braccia. Non so
dove sia andata e non la cerco con lo sguardo perchè i suoi
occhi mi
incantano e mi incatenano. Mai prigionieri sono stati così
mansueti.
Sensibili
e delicate mani mi accarezzano il petto e fremo. Scie roventi
lasciano le sue dita su di me. Come un fulmine, un brivido mi
attraversa nel momento in cui un bacio umido si posa sulla mia
spalla.
Le mie
mani tremano mentre, un gancettino alla volta le slaccio la camicia.
Mi sorride quando la faccio scivolare via. Ora è lei a
divorarmi la
bocca, mi bacia la gola. Muovo le mani sulla sua schiena, la stringo
a me. Sento la necessità di inglobarla in me, di
incorporarmi in
lei.
Bi-bip!
Bi-bip!
La
sveglia suona ma cerco ancora di aggrapparmi a quello che il sogno
stava portando.
Pienamente
sveglio mi trovo in uno stato pietoso e a razzo mi butto sotto la
doccia. Se c'è una cosa che odio la mattina, oltre a fare le
scale
perchè non riesco a coordinare i movimenti appena sveglio
è lavarmi. Persino la faccia me la lavo dopo colazione e
dopo essermi
vestito, ovvero dopo 40 minuti che sono alzato!
Mi
asciugo e tutto torna alla normalità anche se so che appena
mi
perderò nei miei pensieri mi tornerà in mente
questo sogno...
quanto vorrei che fosse vero!
Sto
camminando nel parcheggio della scuola quando una macchinina blu
elettrico entra sparata e parcheggia. Katy scende di corsa e mi
affianca.
<
Non ho dormito tutta notte! Dovevo escogitare un piano ma niente!
Nella mia testa c'è più roba durante un compito
di storia! Assurdo!
Cercavo qualcosa che mi permettesse di incastrare il traditore ma non
capivo cosa.. >
<
Traditore?! Lo sai?! >
<
So cosa?! >
<
L'hai chiamato traditore per insultarlo e basta?!
> è una
coincidenza?!
<
Tu cosa sai?! >
<
La finisci di rispondere ad una domanda con un'altra dom... >
<
Sì sì d'accordo... lo so. Comunque, caro il mio
Cesare, raccontami
un po'. Tu vai dietro ad Italia da una vita, sai tutti i suoi orari,
i suoi appuntamenti, i suoi spostamenti, i suoi... >
<
Eddai!! Mi fai sembrare uno stalker!! >
<
Scusa... però è vero! >
<
Non proprio, solo perchè conosco gli orari delle sue lezione
non
vuol dire che tengo la sua agenda aggiornata! >
<
Ma comunque il punto è un altro: tu sai qualcosa di
Morìs?! Tipo
impegni, “hobbies”... >
<
Perchè virgoletti?! >
<
Perchè quello che intendo non è un hobby
convenzionale, di cui
parli e ti vanti-no forse lui di questo se ne vanta eccome con gli
amici però n... >
Ho
capito! La prendo per un braccio e mi infilo in un corridoio che
porta alle aule che vengono usate raramente < Lo sai?! Intendo,
sai che lui la tradisce e lei non lo sa?! Perchè non hai
fatto
niente, in somma santo dio è la tua migliore amica! Ma tu
guarda
questa! Lo sai e niente. Fai finta di nulla! Che razza di amica sei
ma porc...!!! > poche volte ho sentito una rabbia
così forte
montarmi dentro. Mi ritrovo quasi ad urlare contro Katy, vicinissimo
al suo volto. Lei non sembra fare una piega.
<
Hey hey!! Abbassa la voce, uno! Due, cosa credi che mi diverta?! Lo
so da sempre e ho pregato tutti gli dei del mondo, in tutte le lingue
che conosco ma lei non ha voluto saperne, mai! Lui sarà pure
un
bastardo ma è scaltro! Tu non hai la minima idea di cosa
significa
fare sempre buon viso a cattivo gioco! Ho tentato per mesi, quando
lui doveva “lavorare”, a portarla fuori. Chiunque
mi sarebbe
andato bene ma lei non riesce a vedere niente altro. Quando a sua
sorella è stato chiesto di fare teatro ho cercato di
spingere anche
lei. Vanno molto d'accordo e credevo fosse una cosa carina farle
partecipare insieme, sai com è: nuovo giro, nuovi amici, la
scusa
buona di sua sorella sempre pronta... ma lui ha remato contro di me.
Il giorno che l'hai incontrata al parco doveva vedersi con lui ma le
ha dato buca all'ultimo minuto. Sarei andata io al parco con lei ma
era giù di morale, l'ho capito, e voleva restare sola. Lui
mi rema
contro a priori. Lui sa che io so. Ma la cosa importante è
che lui
non sa che tu sai e questo gioca a nostro favore! Devi spingere al
massimo le tue doti da stalker per scoprire dove si vedono, quando,
con che frequenza, se è sempre la stessa o se la cambia.
Tutto!
Voglio una tabella dettagliata della sua settimana e sarebbe il
massimo se facessi anche foto-No! Quelle voglio farle io... >
<
Hey scheggia calmati e respira! > io l'ho detto che sta qua
è
fuori di testa! < Adesso dobbiamo andare anche perchè
se Italia
arriva e non ci vede capisce che c'è sotto qualcosa. Ti
scrivo il
mio numero così ci sentiamo. Cavoli è tardi
davvero, dobbiamo
andare... >
<
Emh.. secchione anche se arrivi che è già suonata
non ti linciano
sai! >
<
Già, ma dimmi la tua prima lezione dove è...
>
<
Cazzo merda devo fare tutto il giro!! Scappo! Se non ci incrociamo
più ti chiamo prima di cena! >
<
Mi scusi.. >
<
Fields finalmente. Guarda che sfortuna l'unico banco libero
è quello
in ultima fila. Non essere troppo triste Michael, Katy ti
terrà
sveglio durante la mia ora! > divento rossa come un peperone. La
prof di storia è simpatica, di solito, e per essere
un'insegnate di
storia non è poi tanto male, di solito! Mi siedo e mi
concentro per
riportare il colore della mia faccia ad uno stato normale.
Mike,
cercando di non attirare l'attenzione attira vicino i nostri banchi
<
Ciao! > mi sussurra ed entrambi ci apriamo in un sorriso
<
Ciao! > che gran fantasia!
<
Sei arrivata tardi... >
<
No, in verità sono arrivata in anticipo. Ero imboscata con
Cesare! >
ok sono una stronza ma vedere lui trattenere il respiro e la sua
faccia cambiare colore mi gonfia il cuore; quando le nocche dei suoi
pugni sbiancano mi affretto a dare spiegazioni < È
per Italia
no?! Per tutto il gran casino del gorilla! Non fare quella faccia,
micio! > mi addolcisco.
<
Scusa. Mi fido di te ma sai com è... fino a qualche giorno
fa era
solo un sogno poterti toccare! Devo ancora abituarmi all'idea che tu
mi abbia scelto.. - lo vedo agitarsi improvvisamente sulla sedia e
sfregarsi le mani sulle gambe - con questo non voglio dire che devi
essere la mia fidanzata per forza e che staremo insieme per sempre
solo che per me..cioè nel senso che noi due, quello che
voglio, che
non voglio è metterti..metterci addosso...> ok, stop!
Mi allungo
verso di lui < Io ti ho scelto... > e lo bacio. Sarebbe
dovuto
essere solo un bacetto per fargli capire che voglio lui e che gli
altri non mi interessano ma... Sbam!!!
Un
libro in formato mattone cade e ci fa sobbalzare. Voltati
verso la
cattedra vediamo
la profe che
con
nonchalance si scusa per aver inavvertitamente spinto il registro e
fatto cadere le cose dal tavolo.
Ci
guardiamo e sorridiamo
<
Per fortuna che è una simpatica! >
<
Già! Con il mio di arte saremmo già in punizione
dall'inizio
dell'ora! >
<
Ma adesso parliamo di cose serie, Italia! Come la mettiamo con il
gorilla?! > e lì mi affloscio. Avevo sperato che
volesse
ufficializzare la cosa, almeno tra di noi. Non che non abbia
già
capito che con me vuole l'esclusiva, cosa che voglio anche io
però...
< In teoria avevo in mente di coglierlo sul fatto! Tipo lei
mezza
nuda già con le guance rosse e lui con le braghe calate sul
punto
di, ma per Italia sarebbe troppo brutto, ci rimarrebbe troppo male ed
io a vedere il suo armamentario non ci tengo poi molto. >
<
Ma allora è vero?! Vuoi dire che lui la tradisce sul serio?!
>
<
Oh ma cos è 'sta storia?! Adesso anche tu lo sai; oltre a
lei posso
sapere chi è che non lo sa! A 'sto punto facciamo prima!
>
<
Girano voci: amici che si sono fatti ragazze amiche di chi dice che
ci sia una che... Ma io mi chiedo poi, a che pro?! Dopotutto, stai
con una come Italia. Hai la fortuna sfacciata che una come lei sia
innamorata persa di te, cosa potrai trovare in un'altra... -
è?
Scusa? Cosa? No, mi sono persa qualcosa? Il mio sguardo leggermente
assassino gli fa correggere il discorso- no, cioè, nel senso
che,
tutto sommato non è tanto male. Ovviamente, micia, io ho
trovato di
meglio di Italia.. >
<
Esclusi
i presenti...
Certo,
certo. Tuttavia
le ho rubato il cellulare così la prossima volta che lui le
da buca
lo sapremo. Nel frattempo ho sguinzagliato Cesare in versione
stalker! >
<
Cesare?!
Secondo me è un
po' sfigato! Se ne sta tutto il tempo a leggere ed a studiare come se
ne dipendesse la sua vita! >
<
Secondo me non è male! È rimasto un po' sotto
dopo la morte di suo
fratello tutto qua! Solo perchè nessuno ha mai sfruttato le
sue
potenzialità non vuol dire che sia uno sfigato! E poi i suoi
lo
mandavano da uno strizza cervelli, ovvio che gli altri lo evitassero!
>
Ormai
fuori dall'aula mi cinge la vita con le braccia e si appoggia al muro
attirandomi contro di sé. Con un sorriso provocante mi sfida
< E
tu dimmi quali tra le sue potenzialità vorresti sfruttare...
>
<
Quelle in cui tu sarai carente... > e riprendo il bacio
interrotto
in classe.
Sbam!!!
< Oh ragazzi..oggi sono proprio via con gli angeli.. > ci
separiamo quel tanto che ci permette di parlare < Arrivederci
prof! >
<
Mi raccomando ragazzi! E tu Katy, trattalo bene! > e se ne va.
<
Ma cosa.. E tu cosa ti ridi?! > e faccio per dargli un
pizzicotto
sul fianco infilando la mano sotto la sua maglia < Hey! Guarda
che
lo dico alla profe! > Ma bene! Tu guarda quest'antipatica!
Sbuffo
molto sonoramente e mi allontano. Solo pochi passi che già
mi è
accanto, una mano in tasca e l'altra sulle mie spalle.
Qualcosa
vibra e il mio cuore accelera.
“1
NUOVO MESSAGGIO! ULTIMO MESSAGGIO: Morìs”
Guardo
Michael, il suo volto vicinissimo al mio. Mi da un bacio sui capelli
e respiro forte.
Ciak
si gira!
__________________________
et voilà!!!!
Come
ho
saputo che aveva una riunione stasse, ho sparecchiato e fatto la
lavatrice alla velocità della luce e mi sono messa al pc!
Non mi
dilungo ma vi faccio un regalo..
Dio,
questo saggio mi è venuto proprio da schifo!
Vabbè tanto ho ancora
tre giorni. Ci penserò domani!
Il
mio telefono, appoggiato sul davanzale della finestra, si illumina e
mi precipito. Non guardo neanche chi è che ho già
aperto il
messaggio. Presumo che sia di Katy visto che non conosco il numero:
DA
MORìS. SONO DUE. ARRIVATI 5
MINUTI FA . COSA FACCIAMO? “Stasera lavoro, non aspettarmi
sveglia.” “Domani ti porto dove vuoi. Cinema? Cena
fuori? Scegli
tu!”
Mi
viene da vomitare.
Le
rispondo subito: Come
hai fatto
ad avere questi messaggi? Alle 7 p.m. in biblioteca. PUNTUALE!
Manca
ancora un'ora e mezza. Ho il cuore che continua a martellarmi nel
petto. Finalmente sta per avere la lezione che si merita. Spero solo
che Italia non lo venga a sapere o ne uscirebbe distrutta. E se
cominciasse ad odiarmi visto che io sapevo, che Katy sapeva mentre
lei viveva nell'inconsapevolezza?
|
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Capitolo 18 *** Real Truth ***
REAL
TRUTH
Dio,
questo saggio mi è venuto proprio da schifo!
Vabbè tanto ho ancora
tre giorni. Ci penserò domani!
Il mio telefono, appoggiato sul
davanzale della finestra, si illumina e mi precipito. Non guardo
neanche chi è che ho già aperto il messaggio.
Presumo sia di Katy
visto che non conosco il numero: DA
MORìS. SONO DUE. ARRIVATI 5 MINUTI FA. COSA FACCIAMO?
“Stasera
lavoro, non aspettarmi sveglia.” “Domani ti porto
dove vuoi.
Cinema? Cena fuori? Scegli tu!”
Mi viene da
vomitare.
Le rispondo subito: Come
hai fatto ad avere questi messaggi? Alle 7 p.m. in biblioteca.
PUNTUALE!
Manca ancora un'ora e mezza. Ho il cuore che
continua a martellarmi nel petto. Finalmente sta per avere la lezione
che si merita. Spero solo che Italia non lo venga a sapere o ne
uscirebbe distrutta. E se cominciasse ad odiarmi visto che io sapevo,
che Katy sapeva mentre lei viveva nell'inconsapevolezza?
Manca
ancora un'ora. Vado su e
giù per la mia stanza. Ho le mani gelate e la tachicardia.
L'adrenalina mi scorre nelle vene ma
ho anche una paura fottuta perchè non so cosa
accadrà. Non so cosa
faremo: spero che Katy abbia un piano…
Mezz'ora
e decido di avviarmi.
Le
giornate sono più lunghe del mese scorso e la sera non fa
più
fresco. Il sole che tramonta tinge di rosa le nuvole rendendole come
zucchero filato.
Apro
il portone e salgo le scale piano; è tutta una questione
mentale, lo
so, ma mi piace pensare che nell'aria ci sia la stessa tensione che
persiste nei miei muscoli. Mi affaccio alla finestra così
che posso
vedere Katy e Mike arrivare tra pochi minuti.
Ancora
cielo azzurro, nuvole rosa e sentore di zucchero sul palato. Lo
stesso zucchero filato che mi comprasti quel giorno Charlie, ti
ricordi?! Io lo ricorderò, ti ricorderò per
sempre. E anche quel
tuo amico così simpatico. Mi faceva sempre giocare e ridere.
Quel
pomeriggio, mi promettesti una sorpresa. Davanti a quella bancarella
avevo gli occhi spalancati: credevo che quella signora mi stesse
davvero dicendo di mangiare una nuvola ma io sapevo che le nuvole non
erano fatte di zucchero!
Non
è questa la sorpresa Cesare, quella sta
arrivando… io
ero piccolo, non capivo ancora certe cose ma avevo visto chiaramente
come il tuo sorriso si era aperto quando mi avevi fatto conoscere
Matthew.
Lui
è una persona molto importante per me. E sarei molto felice
se
faceste amicizia! A palazzo giocavamo tutti insieme e quando
tu
non te ne accorgevi vi osservavo. Era una cosa strana per me
all'epoca ma ero più che certo che voi due vi guardavate
esattamente
come si guardavano mamma e papà.
Impazzirei
di gioia se Italia mi guardasse come lui guardava te! Perchè
adesso
lo so: il vostro era amore.
Intravedo
Katy e Mike mano nella mano avvicinarsi al portone. La chiamo per
rassicurarla
< Hey, ciao! Io sono
già dentro. Tiratevi dietro la porta e fate
tutto il corridoio >
< Ok > sento dalla
sua voce che è tesa. Se mi ha raccontato la
verità, anche se non vedo perchè avrebbe dovuto
mentirmi, chissà
come deve essere stato doloroso per lei rimanere accanto a Italia
questi anni. Arrivano. < Ciao Cesare > Katy si sporge e
mi
bacia una guancia. Si guarda intorno agitata. Ha gli occhi molto
aperti come se dovesse catturare alla perfezione ogni dettaglio della
sala. Mike le tiene stretta la mano e si vede che è
più rilassato.
Mi
siedo alla mia poltrona e gli altri mi imitano. Lei tira fuori un
blocco di fogli e una penna. Comincia a parlare, a raffica, senza mai
alzare gli occhi dal foglio. Scrive date, luoghi, oggetti di cui
spesso non capisco il collegamento.
Mike
è sempre rilassato e le accarezza la schiena. Una leggera
invidia
cresce dentro me. Anche io vorrei poter toccare Italia così,
con
naturalezza, con disinvoltura. Mi ritorna in mente l'ultimo
pomeriggio passato in taverna da lui. Penso al giorno dopo a scuola,
a pranzo tutti e quattro insieme. Ai suoi sorrisi, al suo viso
più
sereno e rilassato.
< Adesso Cesare tocca a te.
Dimmi tutto quello che sai. Non è un caso
se siamo qui dopo l'orario di chiusura, no?! >
Immediatamente
penso alle prime volte che venivo invitato ad
andarmene
da qui, il pomeriggio tardi. A
Katy non
dico nulla
di questo luogo, nè che
venivo qua la
sera perchè
litigavo con Charlie, più che altro per stupidaggini. Non le
dico le
notti passate qua dentro subito dopo la morte di Charlie. Nè
di quanto
tempo ci ho messo a
convincere il bibliotecario a
lasciarmi
le chiavi. No, le
dico semplicemente < Vengo qua qualche sera durante la
settimana.
Ho le chiavi. Saranno.. fai quattro mesi al massimo; io
ci vengo da molto di più.
Lui entra da via Mozart. Lei da via A. Diaz. Non so se sia sempre la
stessa, sai com è.. non sento mai le loro voci! Ma di lui
non ho
dubbi anche se cambia spesso macchina per venire qui. >
< Come sei sicuro che sia
lui e che stasera verrà qui con lei?! >
guardo l'orologio alla parete: 8 e 10 < Rimani accanto alla
finestra per i prossimi dieci minuti >
Mi
guarda scettica e con un sopracciglio alzato si appoggia al
davanzale.
Quelli
che trascorrono sono i dieci minuti più lunghi di tutta la
mia vita.
Proprio
come nei film il
movimento delle lancette fa
rumore, non riusciamo a tenere lo sguardo negli occhi degli altri. Le
mie mani sudano.
Il
rumore di una macchina fa voltare Katy ed irrigidire tutti. Come
pietrificata si volta e va a sedersi in braccio a Michael che la
abbraccia < È arrivato? > Katy non risponde a
voce. In
contemporanea al suo cenno d'assenso, il portone cigola e lui entra.
Mi appoggio un dito sulle labbra < Ssh! Fa sempre lo stesso
percorso tra gli scaffali; non passerà di qua. >
Ed
infatti il numero di passi è sempre lo stesso; prima
sposta una sedia poi un'altra e si siede. Katy è sempre
immobile,
rigida, bianca in volto. Mike adesso è preoccupato,
ovviamente per
la sua ragazza che sembra di sale.
La
maniglia della porta a vetro, sulla parte opposta al portone si apre
e con un clack si
chiude da sola. Tacco alto, sottile.. in effetti ce l'ho un po' dello
stalker.. per me è sempre lei, non l'ho mai vista ma ha una
ypsilon
10, panna. Katy scatta in piedi e si dirige verso l'uscita su via
Diaz. Michael sbianca. Io trattengo il fiato. Nessuno dei due
è
stato abbastanza reattivo da bloccarla o seguirla. Il suono delle
AllStar sparisce, un lieve sussurro ci arriva; una
porta si chiude e poi, più nulla.
_____________________
Hey la!!!
Credo
di essere tornata in me e questo è il capitolo... il
prossimo è gia
pronto quindi datemi solo pochi giorni!
Domande
ovvie da una "fine" così: dove sarà Katy? Se ne
sarà
semplicemente andata?!
Mah!!
xD
Ringrazio
chi c'era e chi si è aggiunto ed ha aggiunto la mia
storia...
continuo a scrivere soprattutto per voi:
AleGalles,
Sasimarti, Erika07,
harrysmile_1D,
imlostin_dreams,
lunablu__birichina87_,
noemi_ST,
pam93,
VahalaSly,
Yoshioka96,
__NenaBecks...
Grazie Noemi per la recensione!!
E poi ci siete tutti voi che leggete in silenzio.. comunque
grazie!
Poi
vi informo che ho scritto un extra di "A mezzo giorno..."
(appena pubblico lo linko). È a rating Rosso (o forse arancione) quindi non so
chi non
potrà/potrà vederlo però io lo
pubblico lo stesso. Aggiunge
qualcosa alla storia ma
niente di ESTREMAMENTE rilevante. Parla
di Matt e Charlie... Eccolo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2346314&i=1
Baci
Marta
|
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Capitolo 19 *** Begone! ***
Begone!
<
Non voltarti. Vattene. Non vederlo ne sentirlo mai più o
non avrai pace!
>
Non
mi interessa la sua risposta, non mi interessa niente di lei. Mi
giro, esco.
30
lunghissimi minuti prima…
Scrivo
e sono incredibilmente tesa. Mi fa male la mano, respiro a malapena,
la situazione mi pare irreale e spero di risolverla al più
presto.
L'unico
conforto è lui, il calore della sua mano…
Scrivo
e non so neanche io perchè sto facendo l'elenco di quelle
date e di
quei regali. Il rumore dei suoi primi singhiozzi è nitido
nei miei
ricordi come fosse accaduto pochi giorni fa eppure due anni sono
passati. Due anni sicuri di tradimenti continui. Troppi viaggi di
lavoro e troppi fine settimana con gli amici: tutto troppo per essere
mere coincidenze. Quando poi, mesi fa, Italia mi ha raccontato in
lacrime la sua prima sfuriata bè, avevo la pelle d'oca solo
provando
ad immaginare quelle parole venire dalla bocca di lui. Aveva pianto
tutta la sera e aveva dormito con me quella notte perchè
aveva avuto
un incubo.
I
regali non saranno più il suo lasciapassare! Le ha fatto
troppo
male! Adesso basta!
Ho
finito la pagina. La guardo ed è piena di frecce: ad ogni
litigata
segue un regalo o un appuntamento importante; a ogni data una scusa.
Mi
appoggio allo schienale e mi avvicino a Mike.
< Adesso Cesare tocca a te.
Dimmi tutto quello che sai. Non è un caso
se siamo qui dopo l'orario di chiusura, no?! > perchè
proprio
qui, perchè proprio a quest'ora?! Il suo essere sempre in
disparte
l'ha reso spettatore delle nostre vite… mi chiedo quanta sia
la
sofferenza che ormai è per lui un'abitudine. Nei suoi occhi,
adesso
che non mi risponde, vedo scendere il velo dei ricordi.
Chissà cosa
lo lega a questo posto, a questi libri?! Fissa uno scaffale ma in
realtà so che non lo vede. Poi respira e mi parla.
<
Io vengo qua, qualche sera durante la settimana, ho le chiavi.
Saranno.. fai quattro mesi al massimo; io ci vengo da molto di
più. > oddio, quattro mesi?! Qua dentro?! Ma se prima
ero curiosa,
adesso voglio sapere ogni virgola e Cesare prosegue < Lui entra
da via Mozart. Lei da via A. Diaz. Non so se sia sempre la stessa,
sai com è.. non sento mai le loro voci! > mi sento
male… come
se mi avessero fatto fare una giravolta troppo velocemente < Ma
di lui non ho dubbi anche se cambia spesso macchina per venire qui.
> Mi sento male… Italia ne morirà. Adesso
mi sembra così
reale, così razionale. Quattro mesi! E chissà
prima… ma prima
andava lontano e mi faceva certo male ma qui, in questa sala piena
di.. cose, spettatori inanimati ed ignari di un tradimento
così…
calcolato. Io entro di qui, tu entri di là.
Ma
come una sciocca il mio cuore spera che sia solo un incubo, molto
bello visto che Michael McVaine mi sta abbracciando, ma pur sempre un
incubo che presto finirà… < Come sei
sicuro che sia lui e che
stasera verrà qui con lei?! > scuote
impercettibilmente la testa
prima di volgerla verso l'orologio come se anche lui stesse sperando
nel mio medesimo sogno-incubo.
< Rimani accanto alla
finestra per i prossimi dieci minuti >
Perché?
Tra
l'incredulità e la paura difronte a questa sua sicurezza mi
alzo
facendo leva sul ginocchio di Mike.
Lo
stabile vecchio ha le finestre molto alte e le ante a persiana
così
che tu possa veder fuori. Mi poso al davanzale di marmo freddo che mi
provoca un brivido.
Se
prima la mia mente frullava un pensiero dopo l'altro frenetica adesso
è il vuoto.
Mi
rendo conto che da qualche secondo fisso Michael, adesso cerco
qualche particolare nascosto. Oscillo tra la felicità
dell'essere
qui con lui e la tristezza per l'essere qui a causa di uno stronzo.
Poi
la sento. L'unica macchina in 10 minuti che passa ma non va avanti
anzi, rallenta, curva e si spegne.
Mi
volto ed il brivido che sento è diecimila volte
più gelido di
quello provato per il freddo del marmo. È un secondo che
sono già
tra le braccia del mio ragazzo. Paura. Penso che mi si legga in volto
che me la sto facendo letteralmente addosso dalla paura. Per Italia
che è una sorella per me so che starà male da
morire; per noi, se
quello là si arrabbia chi lo butta giù; per me
stessa perchè non
ho idea della reazione che avrò. Stando a quello che Cesare
sta
sussurrando, Morìs non ha idea della nostra presenza e
presto
arriverà Lei. Non mi muovo, trattengo il fiato, forse non ho
nemmeno
le pulsazioni cardiache, Michael è teso sotto di me ma il
suo cuore
batte forte e mi da forza.
Clack
Come
se avessi preso la scossa sotto il sedere mi trovo in piedi.
Come
se conoscessi alla perfezione il punto in cui Lei si trova cammino.
Uno scaffale, poi l'altro poi giro a destra e le vedo la schiena:
tailleur panna, collant carne con la riga dietro marrone,
decolté
marrone tono su tono.
Percepisce
la mia presenza anche se le AllStar non fanno rumore.
Non
voglio vederla, non voglio sapere chi è < Non
voltarti. Vattene.
Non vederlo ne sentirlo mai più o non avrai pace! >
Non
mi interessa la sua risposta, non mi interessa niente di lei. Mi
giro, esco quasi correndo.
Non
ho preso su il giubbino di Jeans e ho freddino. Il sole non
c'è più
e il mio corpo è di ghiaccio. Quale segreto terribile ho
tenuto?!
Complice di tradimento… Sto male. Mi viene da vomitare. Ma
corro…
Ti ho mentito.. Sono un'amica di merda.. Non so dove sono ma continuo
a correre… Non ti merito. Non mi merito niente…
Non
so come mi ritrovo attaccata al campanello di Italia. Ti
prego
apri è tutto ciò che riesco a pensare.
Il peso sempre più
grande di questo fardello mi schiaccia e mi aggrappo all'inferiata
gelida sotto le mie mani. Lacrime giganti sicuramente blu di trucco
mi rigano la faccia ma non mi importa. Serena mi apre e chiama Italia
che esce praticamente subito.
< Katy che sorpres-Katy o
mio dio che ti è successo?! Tesoro rispondi
ti prego! - apre di slancio il cancello e mi abbraccia - Ti hanno
fatto del male? È stato il rosso?! Ti prendo una
felpa… > non
riesco a parlare, a respirare. Continuo a piangere. Mille pensieri mi
passano per la testa. Il primo: è se Michael fosse come
lui?! Il
secondo: e se Cesare fosse come lui?! Mike, Cesare li ho lasciati
là…
saranno preoccupati… mi sento male. Devo tornare da loro. Mi
sento
proprio male. Devo inventarmi una scusa per tornare… Mi
fiondo in
bagno e rimetto tutta la cena. Mi lavo la faccia. Per fortuna che
conosco la casa a memoria.
Italia
mi guarda sempre più preoccupata; mormora qualcosa tipo devo
chiamare sua mamma ma la blocco biascicando un
incomprensibile
devo andare. Chissà se
è questo l'effetto che
fanno le droghe?! penso; non sono
più padrona di me,
della mia bocca, del mio stomaco, della mia testa. Pensieri e parole,
a mente e a voce: non trovo più differenze! Capisco di non
essere
ferma.
Apro
gli occhi e mi ritrovo sul morbido, al caldo. La voce di Italia mi
arriva < … CHE CAZZO è SUCCESSO!!! MIKE SE
LE HAI FATTO
QUALCOSA TI RIEMPIO DI BOTTE!! … Biblioteca?! Ma
cosa… Ok mi
calmo ma tu dimmi… ok sto svoltando… sono
parcheggiata qua sotto. >
In
ordine sento la portiera di Italia aprirsi e chiudersi, poi il
portone. Mi alzo ed esco dalla macchina. Chiamo Italia ma non mi
ascolta sta urlando contro Mike che povero cucciolo mio non le dice
niente. Cesare cerca di calmarla ma le sente su anche lui.
Finalmente
smetto di piangere ma la scena che si presenta non è affatto
bella:
io sto vicino alla macchina dalla quale sono appena scesa, a
metà
strada tra me ed il portone i nostri ragazzi ed Italia che ancora
sbraita. Mi sta difendendo… penso e
subito mi torna la
nausea. Ma ecco che il portone si apre.
Lui
la vede. Lei lo vede. Che grandissima situazione di merda...
ed è
tutta colpa mia!
Scende
il gelo; nessuno parla, nessuno si muove.
Allora
è qui che viene!? Bene! Molto. Bene!
Cerco
lo sguardo di Cesare che, paralizzato non sbatte le palpebre e
continua a fissarmi.
Un
piede dopo l'altro supero i ragazzi.
Sono
difronte a lui. Non grido, non sbraito, non piango. Semplicemente lo
guardo dritto negli occhi. Senza paura, senza nostalgia, senza
vergogna. Perché dietro me, dentro me, c'è Katy e
c'è Cesare ed io
non ho più bisogno di altro.
Per
la prima volta parlo. Per la prima volta dopo anni non sento
più il
panico che mi incuteva quel suo sguardo duro ed esprimo la mia
verità, la mia volontà, ad alta voce < So
perchè sei qua.
Vattene. Non voltarti indietro. Non cercarmi. Non chiamarmi.
Dimenticami! > e così lo caccio via, da
lì, dal mio cuore,
dalla mia vita…
L'adrenalina
di pochi secondi prima mi abbandona, mi sento così stanca e
sfiancata; sento Cesare chiamarmi e venire verso di me ed è
il buio.
__________
<3
come
promesso pubblico subito e sconvolgo tutto!!!
ditemi
tutto quello che volete.. insultatemi anche.. ma ditemi cosa ne
pensate!!!!
Baci
Marta
|
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Capitolo 20 *** Do You Know? ***
Do
You Know?
Lo
sapeva.
Lei
lo sapeva.
Lei
lo sapeva e non ha mai fatto niente.
Lei
lo sapeva e non solo non ha mai fatto niente ma ha anche sopportato
le sue urla.
Sento
la sua bella voce. Vedo il suo profilo dritto, eretto davanti a lui.
Poi però le sua mani si rilassano, la testa si china in
avanti e nel
momento in cui capisco che sta crollando corro verso di lei e la
prendo.
Ha
gli occhi chiusi, è pallida e non mi risponde.
Katy
grida. Mike mi apre il portone e la portiamo dentro il palazzo.
Mi
siedo su una poltroncina e la tengo stretta a me. < È
gelata
cavoli! > la chiamo ma non mi risponde.
< Aspetta. In macchina mi ha dato una felpa… >
è Katy che
nonostante sia un po' sotto shock in un minuto torna dentro, la copre
e le prende una mano. Le righe blu sul suo volto pallido sono molto
evidenti e ci fanno immaginare le condizioni in cui è
arrivata a
casa di Italia. In fatti Michael la prende per le braccia e le fa
mettere la giacca di jeans a la stringe a sè come sto
facendo io con
Italia.
Sembra
che stia dormendo. Le sue guance tornano rosa e le labbra rosse. Le
socchiude ed è bellissima. Stringe la mia felpa tra le mani
e mi
rilasso. È passata dallo svenimento al sonno. Incredibile:
come se
la frase di poco prima l'avesse prosciugata di ogni energia.
Effettivamente è stata una bella botta per lei! Poverina!
< Guarda Cesare, sembra stia dormendo. Chissà cosa
sta sognando?! >
< Certo tesoro che ti sei fatta una bella passeggiata poco fa,
eh?! >
Mike le strofina le braccia; Katy arrossisce e mi guarda. < Mi
dispiace! Non sono andata da lei intenzionalmente.. nel vedere quella
ragazza mi sono sentita schiacciata dal peso del segreto che fino ad
ora portavo. Avevo bisogno della mia amica ma sono arrivata
là in
condizioni pietose. Sono stata male e mi sono ritrovata in macchina
con lei che, al telefono ti urlava contro. Non volevo scappare in
quel modo ma dovevo uscire di qua a qualunque costo! >
Come
in simbiosi, Italia e Katy si accoccolano rispettivemante tra le
nostre braccia. Italia mi sfiora il collo con il naso < Dite che
si sta svegliando?! > non riesco a vederla
< Io dico di sì… > è lei
che mi risponde. Katy si alza e si
inginocchia vicino alla sua amica < Hey.. ci hai fatto prendere
un bel colpo.. ti senti male? >
< Senti chi parla, eh?! No, però mi sento ancora un
po' intorpidita… > sotto la felpa cerca la mia mano e
la stringe come per dire
Sento poco ma te, te ti sento! Ed
io intreccio le mie dita alle sue. < E voi ragazzi.. come
state?! >
< Guarda che quella appena svenuta sei tu, mica noi! >
< Io invece starò meglio quando avrai mangiato
qualcosa! >
Mi
accarezza il volto < Hey, guarda che sto bene > ma la sua
mano è ancora troppo gelata per i miei gusti!
< Se ce ne vogliamo andare da qui, la mia taverna è
sempre
disponibile… >
Katy
invece più pratica < È troppo
lontana… facciamo casa mia! >
Annuiamo
tutti e ci alziamo. Tengo Italia vicina, un po' per non vederla
rovinare a terra come prima, un po' per scaldarla e un po'
perchè mi
piace da matti sentirla stringersi a me.
Casa
Fields è poco distante da quella di Italia ma Mike che
guida, decide
di fare il giro un po' più lungo per non passare davanti a
casa
Reeds. Stringe la mano di Katy sul cambio. Io e Italia siamo seduti
dietro. Le sue gambe sopra una delle mie, le mani intrecciate, il suo
profilo sulla mia spalla. La sento respirare tranquilla e mi chiedo
come faccia.
Le
luci sono ancora accese e i genitori di Katy se ne stanno sul divano
abbracciati a chiacchierare. Vedendo la faccia di Katy, la signora
Fields spalanca gli occhi ma Katy interviene < Mamma sto bene,
benino – aggiunge sottovoce - Domattina ti racconto promesso.
Loro
sono: Italia vabbè la conosci, poi c'è Mike e
Cesare. Ragazzi lei è
mia mamma Shir- > < La Signora Fields piacere. Non fate
tardi
e non fate rumore! >
< Certo signora non si preoccupi! > è Italia
che le risponde
ancora un po' fiacca, forse abituata a quella rigidezza e mi indica
di seguire gli altri per il corridoio e poi su per le scale.
< Scusate per mia madre ma non l'ho scelta io… Questa
è la mia
stanza; io vado a struccarmi. Di là c'è il bagno,
qua c'è il frigo
e da mangiare. Italia mangia qualcosa! > < Vengo con te
micia! >
Mi
guardo in torno: Però! Alla faccia della camera!
Qui dentro
ci sta metà di casa mia! Angolo con il letto a baldacchino,
comodini, comò, armadio; angolo studio con mobile di vetro
per i
libri, scrivania di lusso con PC eccetera; angolo con divano stra
grande, TV, lettore DVD, mini angolo cottura con mini-frigo,
mini-lavabo, mini-fornello ad induzione!
Questo
sì che è avere i soldi! Però commento
con un semplice < Wow! > ed Italia soffia una risatina
< Perchè ridi?! >
Mi
guida verso il divano quadrato, fatto apposta per semi-sdraiarcisi
sopra < Katy odia questa stanza… quando gliel'hanno
arredata
nuova al cambio di scuola,
l'ha vista un po' come un "adesso hai tutto quello che ti serve
quindi non rompere". È
un po' esagerato ma lei è così! >
Tira
una levettina sotto il cuscino reclinando lo schienale e mettendosi
comoda. La seguo restando su un fianco con il gomito puntellato
così
da vederla bene in volto < Come stai? > mi guarda
interrogativa < Prima hai sviato dicendo che eri intorpidita ma
adesso voglio sapere come stai sul serio! >. Soffia. Che
sciocca,
io mi preoccupo per lei e lei soffia. < Dai… non ti
ho mica
chiesto di spiegarmi quello che gli hai detto! Voglio solo sapere
come ti senti… > le accarezzo una guancia e lei
avvicina tutto
il suo corpo disteso contro il mio < Adesso sto meglio >.
Sorride e sembra rilassata veramente. Avvicina il volto al mio e mi
bacia le labbra. Sto per contraccambiare il bacio che si allontana di
un millimetro < Grazie Cesare > per poi tornare a
baciarmi.
E
mi bacia la bocca, le guance, il collo. Le nostre mani si cercano e
come si trovano si lasciano per scorrere leggere sui nostri corpi.
Sento il calore della sua lingua sulla mia e mi sento davvero bene,
finalmente rilassato, finalmente in pace. Anche se tanta pace non
c'è. Non so come lo schienale del divano si è
abassato piano piano
ed Italia continua tirarmi verso di lei, sopra di lei.
Come
l'altra volta sento che lei è l'aria con cui vivo. Le sue
labbra
sono il mio nutrimento. I suoi baci manna che cade dal cielo.
< No
bè.. tranquilli! Riproducetevi pure sul mio divano.. i
preservativi sono sparsi nel porta riviste! > Sono rosso come un
peperone. Vorrei
alzarmi ma Italia mi tiene con le braccia su di sè.
Nonostante io
l'abbia sognato quel particolare momento, sentirmi sbattere in faccia
che i preservativi sono a venti centimetri da noi mi fa vedere la
cosa come effettivamente possibile un giorno. Magari non molto
lontano. No! Ferma tutto!
Non è la serata per pensare a questo.. lei ha appena
lasciato quello
là e scoperto che lui la tradiva- no aspetta So
perchè
sei qua… lei
sapeva… ok
forse dovremmo parlare.
Katy
e Mike sono sdraiati anche loro ma non in una posizione così
imbarazzante.
< Italia.. > lei arrosisce < Oh sì,
scusa ti lascio andare… >
Ci
tiriamo su e mi metto dietro di lei. Appoggia la testa sulla mia
spalla, cerca la mia mano che le accarezza la pancia. Sospira come se
dovesse prendere forza per qualcosa; poi parla. Interrompe Mike che
sta parlando di non so cosa con Katy.
< Allora.. serata interessante, no?! >
_____________
AUGURI!!!
e
con questo capitolo vi faccio tanti tanti auguri di buone
feste…
Grazie
a Noemi per aver commentato gli ultimi capitoli, per chi si
è
aggiunto di recente come mi55
rixxy e
come sempre chi legge e devo ammettere che adesso siete diventati
tanti!!! mi fate molto felice!!! <3
settimana
prossima vado a Monaco!!! quindi ci si legge tra qualche
settimana!!!!
Baci
Marta
|
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Capitolo 21 *** Beyond myself ***
Beyond
myself
< Allora.. serata
interessante, no?! >
< STAI SCHERZANDO VERO?!
>
< Katy per favore non
arrabbiarti. Io volevo- > < Tu volevi
cosa?! Avanti! Dimmi quello che volevi.. volevi dirmelo, volevi
lasciarlo, volevi fare che cosa? Cosa diavolo volevi fare?! Eh?!
>
< Katy piano…
anche io vorrei sapere tutte queste cose ma urlarle
contro non serve a niente > capivo perfettamente la sua rabbia e
la sua incredulità davanti ad una situazione come questa ma
non amo
le persone che urlano a prescindere!
< E tu che vuoi, eh?! Tu non
sai niente. Solo perchè un giorno te ne
sbuchi fuori da un cespuglio brandendo il tuo telefono come una spada
e la salvi dal feroce drago sputa fuoco- > < Katy! Ma che
cosa dici?! > Italia le risponde ma, per fortuna Michael mi da
una mano < Hey hey, calma ragazze! Darci addosso l'uno con
l'altro non servirà a niente. Datevi la
possibilità di spiegarvi. >
< Ok > < Va
bene! Prego Amica mia. Raccontaci la tua storia! > la provoca
Katy.
< C'era una volta una
principessina innamorata di un cavaliere che si
diceva essere forte e valoroso. Quando i due si dichiararono il loro
amore lei gli giurò fedeltà e lui la
giurò... alle dame di
compagnia della principessa che spesso intrattenevano lui e i suoi
compagni. Fine. >
< Dai.. non fa ridere dimmi
perchè non me lo hai detto quando lo hai
scoperto. Per favore! > < Perché tu avevi
appena passato un
anno a farmi una testa così: "guarda che non è un
santo"
"se si diverte con gli amici al bar devi farlo anche tu"
"guarda che non è l'unico ragazzo rimasto sulla terra"
eccetera eccetera. Dopo la nostra litigata epica, te la ricordi?!
>
< Certo! Come se fosse ieri. Avrei fatto qualunque cosa pur di
farti capire che lui aveva un'altra e tu sempre a difenderlo. >
< Allora ero troppo innamorata. Ero molto convinta della sua
fedeltà
e del suo sentimento. Quando poi l'ho scoperto non volevo crederci
sono stata male ma non tanto quanto mi sarei aspettata. Il dubbio che
quello che mi diceva non fosse vero c'era sempre ma non era
così
doloroso. Il fatto è che avevo paura. Lui c'era sempre
stato, era
tutta la mia cerchia di amici. Più passava il tempo e
più cresceva
la consapevolezza che non ci teneva più insieme l'amore ma
l'abitudine. Perdere lui equivaleva a perdere tutte le mie certezze;
che poi tanto "certezze" non erano più, ma l'ho capito
troppo tardi. Temevo anche che tu ti saresti infuriata venendo a
sapere che per tutto quel tempo io lo sapevo nonostante continuassi a
dirti il contrario. Te, lui. Tutto il mio mondo si sarebbe frantumato
ed io non avrei avuto più nessuno.
Mi
andava bene così. Infondo lui tornava sempre da me e mai a
mani
vuote. Lo so che è meschina questa cosa ma speravo che in
cuor suo
continuasse a volermi bene, a tenere a me in qualche modo. Lui c'era,
tu c'eri ed io non andavo in pezzi.
Il
brutto è arrivato quando un momento era un pezzo di ghiaccio
e
l'attimo dopo un tenero cucciolotto. Le sue assenze si prolungavano
ma quando era a casa ce l'avevo sempre appiccicato; se un giorno le
sue chiamate scarseggiavano, il giorno dopo erano venti o trenta
messaggi. Abbiamo cominciato a litigare e ad insultarci. Per ogni
minima cosa erano grida, sbraitava da matti. Gridava gridava e mi
faceva paura. Mi diceva "Senza di me non
sei niente!
Sei solo una stupida ragazzina!" "Prova a fare un
passo senza di me! Brucerò tutto quello a cui tieni.
Non avrai più amici, non avrai più
nessuno…" e cose del
genere. Ed in effetti era vero: tutti i miei amici erano scomparsi.
Mi eri rimasta solo tu e non potevo in nessun modo permettere che il
nostro rapporto cambiasse.
Ho
pianto un po' per volta tutte le sue sbandate, tutti i suoi
tradimenti, tutti i suoi insulti e le sue minacce. Versavo lacrime
amare dietro ai regali importanti perchè sapevo che il loro
valore
era direttamente proporzionale a ciò che aveva combinato.
Poi
sai come sono fatti i nostri genitori. Le nostre mamme e le loro
amiche che non si fanno mai gli affari loro. Sempre dietro a
spingerci verso i loro sogni. Parlavano già del futuro. Mi
sono
trovata a commentare ristoranti e fiori senza neanche sapere come
avevo fatto a trovarmi lì; sfogliavo pagine di abiti e
bomboniere
senza neanche vederle, pensando che appena la scuola fosse finita mi
sarei ritrovata ingabbiata, con un anello incastrato al dito, senza
via d'uscita. All'inizio ho cercato di arginarle quelle due ma le
loro amiche si dicevano così invidiose dell'ottima
sistemazione,
e dell'ottimo futuro che avrei avuto, dei
bellissimi bambini
che sarebbero nati... già, sai che invidia! Mi sarei
ritrovata
tradita e con un marito violento. Bè, tradita lo sono
già... >
La sua voce si era fatta via via più mogia e spenta.
Appoggiata
al mio petto la sento vibrare ogni frase, respirare ogni pausa.
Prendere coraggio ed esprimere tutto quello che si era tenuta dentro
per giorni e giorni.
Racconta
tutto nei particolari come se la sua mente avesse immagazzinato tutto
alla perfezione sapendo che un giorno avrebbe dovuto narrarlo.
Non
la posso vedere in viso ma sento dal suo respiro che qualche lacrima
ogni tanto scende. Cerco di non pensare alle loro litigate, alle sue
urla. Cerco di non pensare a quello che lui avrebbe potuto farle ma
rabbrividisco. Avrebbe potuto schiacciarla come una
fogliolina…
Forse non ne parla perchè ci sono io o forse, e me
lo auguro,
perchè effettivamente non l'ha mai toccata con l'intento di
farle
del male! So che lo hanno fatto ma prego davvero che il sentimento in
cui sperava fino in fondo Italia, in lui ci fosse ancora. Saperla
donarsi a lui, con paura, dopo una litigata... Cerco di non pensare
ma un'immagine sfugge al mio controllo e fantastico su una scena un
po' diversa… luce chiara entra dalla finestra, il piumino
leggero
ben tirato sul letto… Me la immagino con i capelli sparsi
sul
cuscino. Le spalle nude e le braccia intorno al mio collo. Il sorriso
rilassato, le labbra rosse… un piedino freddo che si
appoggia sul
mio polpaccio ed io rabbrividisco al suo contatto… In questo
mio
fantasticare c'è troppo silenzio. Torno alla
realtà in cui,
silenziosi, mi guardano fisso < Che succede?! >
< Ci chiedevamo su quale
pianeta fossi andato! >
< Oh scusate.. stavo
sognando ad occhi aperti… stavamo dicendo?! >
Italia
si strofina contro il mio torace < Dicevamo, mio bel sognatore,
che è quasi mezzanotte! Che si fa?! >
Apperò!
È stato un sogno bello lungo ed intenso visto l'ora e visto
anche
che come Italia si raddrizza, tra le mie gambe, qualcos'altro la
segue a ruota… Porca vacca!
Che
si fa?! Già… bella domanda, calcolando che non
posso alzarmi
facendo finta di niente…
Italia
è la prima che propone < Ci guardiamo un film
decente, non come
l'ultimo! Dormiamo qui e domani andiamo a scuola tutti insieme!
>
< Italia?! > sono
allibito: guardare un film fino alle due di
notte, dormire tutti insieme e poi a scuola… < Che
c'è?! È
un'idea.. voi che dite? >
< Bè tesoro..
questa è casa mia. Ovvio che ci sto! >
< I miei sono abituati ai
miei orari fuori di testa e stasera li avevo
avvisati che non sapevo che ore facevo… gli mando un
messaggio e
sono apposto! >
Mi
stanno fissando tutti, ancora < Io, bè, in teoria
dovrei essere
da un'altra parte, domattina c'è scuola… >
ma lo sguardo di
Italia mi fa dire un timido < Mi inventerò una scusa
per i miei
domani… >
< Evvai! > Katy tutta
contenta si alza < Vado a prendervi i
pigiami. Dovrete adeguarvi: hanno almeno dieci anni! > <
Vengo con te! >
< Mamma mia.. sempre a
pomiciare voi due.. > e di nuovo mi esce un
< Italia?! > e lei ancora < Che c'è?!
> mi guarda
sorridendo e da perfetto ebete le sorrido di rimando.
< Dai vieni che facciamo i
pop-corn! > e tirandomi per mano mi
porta verso la cucina. Deve venire molto spesso qua perchè a
colpo
sicuro prende pentola e coperchio, sacchetto con i chicchi ancora
interi. Come il primo fa pop ride e continua
finchè, tutti
scoppiati, non li versa in una bacinella e li sala. <
Tranquillo!
Non sono impazzita del tutto ma hai pop-corn che scoppiano non so
resistere. Mi fanno quasi più impazzire del
solletico… > e
mentre parla mi si avvicina con la bacinella in mano; un un pop-corn
tra le dita.
Gli
soffia sopra < È ancora caldo… > e
molto lentamente me lo
porta alla bocca.
Non
ho mi sono mai piaciuti i pop-corn ma da adesso, giuro, potrei vivere
di quelli!!!
I
suoi occhi brillano e tiene un sorriso sornione in un angolo della
bocca.
Apro
appena le labbra, mi godo il calore del chicco appena scoppiato.
Sulla
lingua sento il sale e la muovo quel poco che mi basta per provare il
sapore dei suoi polpastrelli.
Si
porta le sue due dita alla bocca, come a cercare se vi è
rimasto
sopra sapore.
È
indescrivibilmente sensuale.
Mi
sento come un ghiacciolo sotto il sole il 15 Agosto.
Dio,
ho così voglia di lei.
Rapidamente
prendo la mano che ha alla bocca e la appoggio dietro al mio collo,
le cingo la vita con le mani e vado alla ricerca di quel sapore nella
sua bocca. Stasera voglio proprio rovinarmi. Ho gli ormoni che girano
a mille. Una voglia sconvolgente.
Eppure
è una voglia strana. È contemporaneamente un
bisogno fisico ma
anche qualcosa che mi si muove dentro. Voglio lei al di là
di me
stesso. Voglio stare bene in quel modo ma ho la certezza che sia lei
la chiave di tutto. Come legati. Se sta bene lei sto bene anche io.
Voglio che lei stia bene. Anche se io non dovessi stare bene. Il suo
bene. A prescindere.
Quando
mi bacia gioca con i miei capelli, anche se sono molto corti cerca di
prenderli e di infilarci dentro le dita. Questo gesto mi piace molto.
Adesso,
mi accarezza con la punta delle dita la clavicola. Il collo della
maglia è stretto ma avverto come lo tira leggermente, cerca
la mia
pelle e mi fa sentire il tocco delle sue mani. Mi piacerebbe molto
togliere la maglia e sentire la sua mano aperta sul mio petto.
Lei
ha un vitina così sottile, non è il tipo
anoressico alla quale
conti tutte le ossa. Ha un bel sedere; è tutta proporzionata
giusta!
È parecchio bello far scorrere le mie mani tra la cintura
dei jeans
e le prime costole. La schiena dritta, la pancia piatta, il leggero
movimento dato dal respiro…
< Mike io non ho
più voglia di pop-corn. Tu? > Katy sogghigna
< Ragazzi tranquilli.. ve li
potete mangiare anche tutti!!! >
Evvai!
E per stasera siamo a due! Italia sorride tranquilla e se ne va a
scegliere il film con Katy mentre Mike si avvicina al frigo.
< Bè
amico… siamo molto fortunati! Cosa bevi?! > butto un
occhio al frigorifero aperto: coche, birre, un po' di tutto < Io
una coca e voi ragazze?! >
< Birra! >, Italia
aggiunge < Due! > e Mike, facendo
sbattere la sua lattina di coca contro la mia < Oh
sì, amico!
Siamo decisamente fortunati… Allora?! Cosa si guarda?!
>
In
coro, tutte contente rispondono < “Com'è
bello far l'amore”!!! >
Bene!
È proprio la mia serata! E
sembra che Mike la pensi come me perchè mi soffia <
Forse non
così tanto... >
__________________________
<3
BUON
ANNNNOOOOOO!!!!!
Come
la va?!
Io
sono tornata l'altro giorno da Monaco di Baviera!!! Eravamo in 150...
caotico ma mi sono divertita...
il
capitolo mi è venuto così e non so dire neanche
io se mi piace o
meno.. bho FATEMI SAPERE..dai!!!!
Ho
visto quel film su sky tipo 10 volte ed è troppo stupido..
però
è carino...
"Com'è
bello far l'amore"
(commedia;
di Fausto Brizzi con Fabio De Luigi, Claudia Gerini. Febbraio 2012)
Mi
sono trovata a scrivere prima di partire ed ho messo giù le
ultime
1000 parole dell'ultimo capitolo.... adesso devo solo decidere cosa
mettere tra questo e quello... bene!
Vi
lascio perchè devo fare la cena al mio uomo....
baci
Marta
|
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Capitolo 22 *** Giallo ***
-
Giallo -
Un buon profumino mi
sveglia: cornetti caldi e caffellatte…
< Hey… > apro
gli
occhi e la prima cosa che vedo è lo sguardo di Italia: mi
sorride e
il mio risveglio non può che essere… wow, un
sogno… < 5
minuti e facciamo colazione, ok?! >
Biascico qualcosa
strofinandomi la faccia e, cosciente del mio alito la mattina presto
vado in bagno. Apro a caso gli antelli nella speranza di un rimedio
alla mia arma di distruzione di massa e finalmente trovo una
bottiglia di collutorio.
Torno sul divano-letto, che
per una notte è stato il nostro letto, mi siedo davanti al
vassoio
vicino a lei. Porta una maglia di cotone a maniche lunghe con il
colletto e i polsini come fosse una camicia. Sono verdone, in risalto
sul verde chiaro del resto; ha i capelli un po' scompigliati.
< Non so cosa mangi di
solito quindi c'è un po' di tutto, latte, caffè,
biscotti e i
cornetti che ha portato Katy! > come fa ad essere
così pimpante,
io la mattina sono in coma totale!
< Grazie, è tutto
perfetto! Gli altri?! Dove sono? >
< Hanno preso la
colazione alle 6, ci hanno portato le brioches e sono
andati… >
< Che ore sono? >
< 7 > < E tu sei
sveglia da?! > < Mezz'oretta > < Oh,
perchè non mi
hai svegliato?! La preparavamo insieme la colazione! > <
Fa
niente, eri così tranquillo… >
Da una parte meglio che non
abbia svegliato visto che non ho dormito molto. Dall'altra mi
dispiace che abbia preparato tutto da sola.
Non avevo mai dormito con
una ragazza che non mi fosse imparentata. Continuavo a svegliarmi con
l'ansia di finirle addosso e di schiacciarla… ogni tanto la
sentivo
borbottare. Ha detto il mio nome ad un certo punto ma per lo
più
chiamava Serena, le diceva del profumo della camicia…
chissà cosa
sognava.
In silenzio facciamo
colazione. Ogni tanto volta lo sguardo su di me e sorride, le
accarezzo i capelli e penso a ieri notte… abbiamo guardato
tutto il
film abbracciati. Nelle scene più ammiccanti girava gli
occhi e mi
fissava, all'inizio mi sentivo un po' in imbarazzo poi però
mi sono
sciolto. Quelli per niente imbarazzati erano Katy e Mike, si
lanciavano un sacco di frecciatine maliziose. A volte Katy e Italia
commentavano, o meglio: si guardavano, dicevano si e no due parole e
poi sghignazzavano. Hanno una complicità pazzesca, sono
molto più
che amiche, mia nonna le chiamerebbe sorelle dell'anima.
Anche io avevo un fratello dell'anima
ma il destino con lui non è stato molto
favorevole…
La aiuto
a sparecchiare e ci muoviamo verso casa sua per prendere le cose di
scuola.
Mentre
entriamo vediamo i suoi genitori scambiarsi un bacio affettuoso sulla
bocca. Sua mamma, sempre uguale nel fisico e negli abiti, come me la
ricordavo, è al tavolo che fa colazione mentre il
papà vestito
elegante sta probabilmente andando al lavoro.
< Ciao ma', prendo i libri e
scappo. Lui è Cesare, non essere
impicciona.. > non finisce la frase che è
già sulle scale.
Con un
sorriso mi fa cenno di sedermi al tavolo con lei e mi domanda se ho
già fatto colazione.
<
Sei il secondogenito di Steve e Claire, vero?! > <
Sì >
< Come stanno? È tanto che non li vedo in
giro… e
tua sorella?
> So dove
vuole arrivare, lo sento… < Bene, stanno tutti
bene, grazie. > < Bè, d'altronde
non deve essere stato facile superare lo shock, anzi, i due shock!
Perdere un figlio deve essere la tragedia più grande; e la
sorpresa
inaspettata di pochi mesi prima… perdonami non vorrei risultare
invadente
ma non vorrei dare
arie ad un pettegolezzo falso magari. Poco prima della sua tragica
scomparsa
non si era anche dichiarato… omosessuale? > ok adesso
basta < La
ringrazio per il suo
interessamento signora ma credo sia meglio per me aspettare Italia
fuori > e proprio mentre mi alzo Italia e Serena scendono dalle
scale < MAMMA, SANTO CIELO!!! >
< Mamma, ti avevo chiesto di non essere invadente…
Dai andiamo… > e ci chiudiamo la porta alle spalle.
< Perdonala non sa che la sua
lingua a volte risulta biforcuta! > < No, il punto
è che lei lo sa benissimo ma fa la finta ingenua.
Cesare, non sai che strazio vivere con una così. Mai niente
di tuo,
tutto sempre in piazza… i pettegolezzi su di me sono quasi
sempre
l'ultima a saperli… > Serena è una cicala.
Parla, parla,
parla… nel frattempo Italia la spinge via dalla portiera
anteriore
per far stare me davanti. Serena sbuffa e ricomincia a raccontarla
su. Mi chiedo quanto sarebbe in grado di andare avanti!
< Serena… lo
sappiamo che hai preso dalla mamma in quanto a capacità
di chiacchierare non c'è bisogno che tu ce ne dia la
prova… >
ma lei niente, prosegue <…che poi, infondo, i
pettegolezzi sono
quasi sempre falsi o mai del tutto veri…ad
esempio… - si sporge
in avanti e mi fissa -…ad esempio voi due, che non la
raccontate
giusta proprio per niente! >
< Sorellina! Non ti sei appena
lamentata che mamma non ci lascia
privacy ed ora che fai?! >
<
Eh no! Se mi chiami sorellina c'è sempre un
motivo… dai… forza!
Che c'è del feeling si vede eccome. Perfino un incropita* lo
capirebbe… dai… >
Italia
sbuffa. Io me la rido. Adesso voglio proprio vedere cosa risponde. Io
non ho la minima idea delle parole da usare per definire quello che
siamo.
< Sere dai.. non rompere!
> < Daiiii!!!!! > < No! >
< Uff.. pallosa che sei! Allora sentiamo Cesare… no
dai,
tralasciando gli scherzi e le battute. Adesso sono curiosa: ma tuo
fratello era gay davvero!? > inspiro, espiro, inspiro e <
Sì,
era gay davvero > < Oh… > ho zittito
Serena.
Incredibile! < Serena siamo arrivati. Scendi. Ciao. > e
lei
scende senza fiatare. Mi ripeto: incredibile!
La
mano di Italia scivola calda sulla mia < Scusa. Non volevo che
mia mamma ti facesse quelle domande, ho fatto più veloce che
ho
potuto solo che Serena mi ha bloccata… e lei poi, ha proprio
lo
spirito impiccione di mamma, ah
ma dopo mi sente quella scema. So che non è un argomento
facile per
te e mi dispiace se ti ha fatto stare male… > mi si
scalda il
cuore < Hey ferma… tranquilla ok! Sto bene. Tua
sorella non sa
quello che sai tu e quindi non arrabbiarti con lei, ok?! Mi
è venuto
tutto sommato semplice risponderle.
Non mi ha fatto male come una volta parlare
della sua storia.
>
finisco giusto l'ultima parola che mi bacia a stampo sulla bocca
< Non dire
le bugie. Non a me.
Sei bravo a mentire ma i tuoi occhi ormai li conosco. Vedo che ti fa
male. Credo sia normale, se perdessi Serena… ma adesso basta
pensieri tristi! Andiamo dai! >
Scendiamo
dalla macchina e, prendendoci per mano andiamo in classe. In molti ci
fissano ma per me non è come l'ultima volta, quando
è morto
Charlie. La sua mano stringe la mia. La guardo e mi sorride. Se
questo è un sogno vi prego, vi scongiuro, vi supplico non
svegliatemi!
A pranzo
mangio seduto a un tavolo con Italia, Katy e Mike. Il cibo della
mensa è diciamo accettabile. Ci sono un po' di alti e bassi
ma è
quasi tutto commestibile. Io non amo la frutta e quindi non la prendo
mai. Italia e Katy hanno preso un'arancia a testa.
Afferrano
le arance, si guardano < Fai me- > e si mettono a
ridere insieme senza neanche finire la frase, con il frutto a
mezz'aria. Poi ancora uno sguardo d'intesa e contemporaneamente, come
se questa gag l'avessero provata e riprovata, Italia mi guarda, Katy
guarda Mike < Fai metà con me?! > e di nuovo
giù a ridere.
< Ok > risponde lui. Poi
tutti e tre che guardano me < O-ok >;
dopo ancora loro due insieme < Me la sbucci?! > e
un'altra
volta ridono*.
< Per me va bene
però credo di essermi perso qualcosa… >
Mike
annuisce d'accordo con me.
Serena
si avvicina al nostro tavolo con un'amica
brufolosa bionda. <
Oddio.. siete stati costretti a sbucciare
le arance?!
Siete due bambine… > e scuote la testa con fare
adulto e
sconsolato come a dire "Non ci sono più speranze"
< Perchè?! >
chiedo io allora
< Perchè la tua
dolce metà, nonché mia sorella, e la sua amica,
nonostante la maggiore età e tutto il resto, non solo non
riescono a
mangiare un'arancia intera ma neanche riescono a sbucciarla! >
Dopo
qualche battuta le due amiche decidono di andare fuori in giardino.
Due ragazzi si avvicinano al nostro tavolo tutti sorridenti. Italia
li vede e lascia cadere la forchetta nel piatto.
< Hey là ragazze,
come state?! > Katy si gira e caccia un urlo < AAAH! Oh
mio dio Nath!!! > di slancio gli si attacca al collo e
lui la stringe a se, facendole fare un giro. Italia invece sbarra gli
occhi < Nath?! Sei tu?! > < Già..
> ridacchia
mettendo Katy a terra < Non vieni a darmi un bacio?! > e
allarga le braccia. La sento sussurrare il suo nome per intero <
Nathaniel >, si alza, prende la rincorsa e
gli attacca in
stile Koala ridendo come una matta. Io divento dello stesso colore di
Mike: giallo gelosia! Lo guardo. Non riesco a staccargli gli occhi di
dosso. Chi è? Perchè gli sono
così affezionate?! Chi. Cavolo.
È?! Mike invece fissa Katy che ha un sorriso 32
denti senza
eguali sulla faccia e non gli presta la minima attenzione.
Italia,
con le gambe ancorate alla vita di questo tipo, e Katy, lo tempestano
di domande Come stai? Stai bene? Cosa fai qui? Studi, lavori?
Ti
trovo bene! Dimmi, raccontami… ma l'unica domanda
che preme a
me è MA CHI CAZZO SEI?!?! e credo che
Mike sia dello stesso
parere anche perchè questo Nath si
è appena seduto tra lui e
Katy. Poggia le mani sui fianchi di Italia che gli sta a cavalcioni
sulle sue gambe, con le braccia sulle spalle, attaccata come una
cozza… e io adesso gli rovescio il pranzo
addosso…
Il
ragazzo dietro di lui attira l'attenzione con un fintissimo colpo di
tosse < Emh.. wow. Nath, mi avevi detto che erano "matte"
ma non me le aspettavo così esuberanti. Bè, ciao!
Io sono Nicholas
- Nath guarda Italia negli occhi a 2 centimetri dalla sua faccia e
soffia un Nick - piacere… >
< Italia > < Katy
> < Michael, il ragazzo di Katy >
gli risponde con il tono fermo e allora mi aggrego < Cesare, il
ragazzo di Italia > oh sì, non
credere che solo perchè
salti fuori da chissà dove mi freghi. Col cazzo!
E
poi si può sapere chi cavolo sei?!
Katy
lancia uno sguardo assassino a Mike mentre Italia abbozza un sorriso
e si mette in piedi senza mai guardarmi in faccia. Mike è
geloso
marcio, infatti prende una ventina di centimetri di distanza da Nath,
lo guarda < E tu invece sei!? > giuro che gli darei il
cinque
se potessi!
<
Nathaniel Crawford*,
piacere > e si volta a sorridermi pure.
Non ho mai capito perchè ai
miei coetanei piacesse fare a botte ma adesso credo di aver
capito…
Che cazzo mi sorridi?! È mezz'ora che ti tenevi
addosso Italia!
Argh!
La
campanella: deo gratias almeno se ne
vanno…
Ci
alziamo tutti ma le ragazze si fermano a parlare ancora con quei due.
< Hey Mike. Ma quel tipo?!
> alza le spalle < Bho.. ma se mi fa
girare ancora le palle come prima lo aspetto fuori dal cancello! Ma
ti sei visto come si stringeva Katy addosso?! E lei ha avuto pure il
coraggio di guardarmi male… > < E Italia
allora gli è
saltata addosso, o ti è sfuggito… e poi come lo
guardavano, come
fosse un dio… Dio che nervoso… > <
Vabbè.. io vado di
là! Ci vediamo dopo > < Ok ciao! >
_____________________:P
Capitolo
assolutamente di passaggio... mi sono divertita a tirar fuori la
gelosia dei nostri due "uomini".. ho partorito questa pazza
idea: Nath è partito come un compagno di Katy e nulla
più, poi si è
evoluto ed è diventato un ex studente molto amico di Italia
e…
alla fine è diventato qualcos'altro che scoprirete
più avanti…
Oggi è
il mio compleanno (ed è d'obbligo fare gli auguri.. no
scherzo..) e
mi sono regalata questo bel capitolo…
Fatemi
sapere cosa ne pensate!!!
e
grazie a tutti voi:
AleGalles
diosa_negro
Sasimarti
Erika07
harrysmile_1D
imlostin_dreams
Laluuu
lunablu__birichina87_
mi55
rixxy
noemi_ST
pam93
VahalaSly
Yoshioka96
__NenaBecks
ci
leggiamo presto... spero perchè il tempo scarseggia...
purtroppo!
baci
Marta
ps.:
le mie note…
*incropita
(che io conoscevo come encropita): termine
tecnico con
il quale viene definito uno che le ha tutte, che
è parecchio
stupido, un po' sordo e un po' cieco:D
*la
storia dell'arancia è vera, per me. Non
riesco ne a mangiarne
una intera ne a sbucciarla… allora con gli occhioni guardo
il mio
moroso e o fa a metà con me oppure finisco di mangiarla
un'altra
volta. Lo so, non è normale, a 22 anni…
*Nathaniel
Crawford
è
un incrocio tra Nate
Archibald di Gossip Girl e Chace
Crawford
l'attore che lo interpreta… se volete immaginarvelo
così sennò fa
lo stesso… io l'ho scelto in base all'aspetto…
|
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Capitolo 23 *** Amici... o quasi! ***
Amici...
o quasi!
Della
lezione non
riesco a seguire molto. Penso a come lo guardava, a come gli
sorrideva e lui di rimando, il loro legame mi è stato
sbattuto in
faccia e mi ha colpito forte, come una badilata.
Ieri pomeriggio non ce
l'ho fatta e me ne sono tornato a casa… mi sono mangiato il
fegato
tutto il tempo, non ho studiato un tubo.
Continuavo a pensare a
loro. A quello che avranno fatto… ripenso a come lui l'ha
stretta a
sé senza il minimo timore ieri in mensa. Così
grande, così sicuro,
rispetto a me che ogni volta che ce l'ho accanto mille pensieri mi
passano per la testa, mille preoccupazioni, mille modi di sbagliare.
Ed io cerco di non badarci, cerco di pensare solo al sorriso che mi
regala, ai baci e alle parole dolci che mi soffia quando stiamo
abbracciati.
Una volta avevo il capo
appoggiato al suo seno e sentivo il tum tum del
cuore "Senti
come batte?! Non va veloce però fa un rumore forte
perchè vuole che
tu lo senta sempre. Non aveva mai fatto così rumore, con
nessuno.
Vuole farsi sentire da te anche quando non siamo vicini!".
A quelle parole mi era
venuto da piangere e l'avevo detto, per la prima volta in vita mia ho
detto "Ti amo". Credo proprio che si sia accorta che
trattenevo le lacrime perchè mi ha dato un bacio carico di
passione,
quella che ti da il coraggio di fare qualsiasi cosa. Mi ha spinto,
sull'erba del parco, di schiena, mi è rotolata sopra e mi ha
guardato.
"Oh, amore mio…"
le ho sussurrato, e lei mi ha baciato ancora.
Mia sorella ha una
scritta sopra il suo letto, presa da un libro, che dice "Amore.
Non ho paura di chiamare amore ciò che lo è. E
lui lo è…".
Lei lo è… anche se
adesso sta ridendo a qualcosa che ha detto Nathaniel… mi fa
salire
il crimine a livelli inimmaginabili! Almeno non sono da soli,
c'è
Italia con loro…
Come esco dalla porta a
vetri della scuola li vedo subito, seduti su una panchina del viale.
Per fortuna che c'è anche Mike… Oggi a
pranzo non
sono proprio potuti venire i ragazzi
perchè Nicholas grazie al cielo
aveva un impegno e si è fatto accompagnare; le ragazze non
hanno
parlato d'altro, Nath di quà, Nath di
là, Nath ha detto e Nick
ha risposto, allora Nath su, Nath giù…
uff, che palle!
<
Katy, avevamo un
impegno dai.. >
<
Ma Nath non
resterà qui ancora tanti giorni… dai, restiamo
ancora un po',
possiamo andare domani al centro commerciale… > e da
quel che
capisco, Mike sta cercando in tutti i modi di mettere un po' di
distanza tra loro. Mi viene da sorridere, io ho una scusa
migliore…
<
Ciao! Allora,
Italia, hai già deciso che cellulare nuovo comprare!?
> Katy
alla fine non glielo ha più ridato… lo avevo
preso per
"intercettare" Morìs poi con la scusa che si sono lasciati
ha voluto tenerlo nel caso lui si facesse fatto sentire ed in fatti,
ha fatto bene a tenerlo!
Mike
prende la palla al
balzo < Vedi Katy, facciamo un uscita a quattro. Tu prendi un
po'
di vestiti e lei il telefono nuovo! >
<
Ma perchè un
uscita a quattro?! Potresti venire anche tu, no?! >
<
Ottima idea
Italia, chiamo Nick. Voleva studiare un po' ed è rimasto a
casa mia,
aspetta! >
Nel
frattempo stiamo
discutendo su chi deve andare in macchina con chi, perchè in
sei non
ci stiamo su una solo auto… ma disgraziatamente Nicholas non
può
quindi decidiamo di prendere la macchina di Italia.
Mike
la tenta < Bene! Le ragazze davanti! > ma Nath lo
contraddice < Se vuoi
guido io!? > Italia fa il giro dell'auto e ne passargli le
chiavi gli schiocca un bacio sulla guancia.
Almeno
Mike è
contento: Katy si è seduta dietro tra lui e me.
<
Come mai ti serve
un telefono nuovo?! >
<
L'altro l'ho
perso o forse me lo hanno rubato, bho! Solo che è
già qualche
giorno e sai come è fatta mamma, devi- > e
contemporaneamente
lei e Nath dicono < sempre essere rintracciabile! > e poi
ridono. Ma cosa vi ridete?
Mike
non molla e calcando la prima parola si rivolge a Katy <
T-e-s-o-r-o, sai già dove andare a dare un'occhiata?!
>
<
Sinceramente no! Volevo girarli tutti… >
Nath
fa il finto sofferente < Sarà un lungo pomeriggio
allora… >
Arrivati
al centro commerciale spingo Italia verso un negozio < Noi
andiamo subito a cercare un telefono così siamo apposto.
> e non
lascio il tempo a nessuno di controbattere. Voglio stare da solo con
le per capire come stanno le cose e cosa c'è stato tra loro
due.
Perchè qualcosa c'è stato per forza!
<
Hey! Come sei impaziente! >
< Ce ne sono talmente
tanti. Ci vuole un po' di tempo… > ma
si ferma a qualche metro dall'entrata < Io…
In realtà… l'ho già scelto, ecco… > < Bene! Avanti
allora, prendilo che così abbiamo un po' di tempo per
noi… >
ottimo!!!!!
< In realtà.. l'ho già
preso… > e così dicendo sfila dalla borsa
un telefono nuovo
con ancora la pellicola trasparente davanti e il guscio viola scuro
con al centro un cuore lilla… bel colore!
< Oh… > mi sento
strano,
arrabbiato e un po' triste. Non mi ha dato il suo numero, il suo
numero nuovo… immobile davanti all'entrata del negozio la
fisso < Io… non è che non volevo
dirtelo… tu, non devi pensare che
volevo tenertelo nascosto solo… volevo solo trovare un SMS
carino
da mandarti, con
il mio nuovo
numero.
Volevo vedere se
capivi chi ero, guarda.. – armeggia un attimo e me lo tende
–
vedi, sono tanti, li ho messi tutti nelle Bozze perchè
nessuno mi
sembrava decente.. – in effetti sono tanti in elenco, hanno
tutti
un inizio diverso – solo che poi… bè,
è arrivato Nath. Che sorpresa! E mi è passato di
mente sai.. era un
secolo che non lo vedevo… >
< Già,
è arrivato Nath! Che sorpresa! > mi sento acido come
un
limone… < Che c'è?! Non ti piace?! Mi
sembra che sia stato
carino… > < Oh sì.. è
fantastico! Soprattutto quando ti
si attacca come una cozza allo scoglio! Senti, non voglio girarci
tanto in torno… > la prendo per mano e ci sediamo su
una
panchina della galleria < Io non sono abituato a certe cose, ne
a
fare certi discorsi ma non mi piace come quel tipo ti stia sempre
addosso e – cerca di prendermi una mano ma la scanso
– no,
lasciami finire… > < Cesare, ok, ti dico la
verità.
Nathaniel… bè, lui è il primo con
cui…– dio mi sento morire –
Katy è stata. > COSA!? < Cosa?! >
< Sì, loro due
sono stati insieme qualche mese, anni fa. > < Qui-quindi
mi
stai dicendo che tra di voi… > perchè mi
sorridi e scuoti la
testa?! < Tra di voi non c'è stato niente?! >
ride. Ma
che ti ridi?! <
No! Nath è
mio cugino! > < COSA??? Scusa non volevo gridare. Cosa?!
Cugini?! Parenti?! –
annuisce e
sorride –
Oh dio ti ringrazio… vieni qui.. > e chissene frega
se siamo in
mezzo al centro commerciale la
abbraccio e
me la bacio.
< Hey
ma perchè dobbiamo sempre interromperli noi?! Hey voi due..
finitela dai! > già.. perchè devono
interromperci sempre?!
Stavamo così bene!
<
Almeno, amore, siamo arrivati prima di Nath… >
< Mmh… >
povero Mike, lui sì, che non è in una bella
situazione… non lo
invidio.
<
Dove è? > < in un negozio di videogiochi.. sta
litigando su
quale degli ultimi usciti sia il migliore… >
Decidiamo
di andare in un bar. Riusciamo a trovare un tavolo in un angolino
tutto per noi…
Katy
si siede vicino a Italia < Glielo hai detto?! > <
Sì..
tu? > < Secondo te perchè ho questa
espressione, eh? > < Amore.. te l'ho già
detto…
tra di noi non c'è più niente da un sacco di
tempo…
non
c'era più niente ancora prima che se andasse…
non essere triste… > ma Italia dice l'unica cosa che
non voleva
sentire < Dai tranquillo,
e poi
Katy non è il tipo che fa paragoni… > e
Katy le restituisce la
palla < E poi era la prima volta anche per lui… non
è stata
una gran performance.. >
Mike
scatta in piedi come se avesse ricevuto la scossa < Io vado a
ordinare. > < Vengo con te! > non ho intenzione di
sentire altri discorsi sulla prima pessima volta di qualcun'altro!
< Tu cosa prendi?
> < Qualsiasi cosa mi faccia dimenticare
quello che hanno appena detto quelle due! > < Ma quindi anche tu..
> < Già.. però non dirlo a nessuna
delle due.. sai che risate
si farebbero?! Sono
stato con
un sacco
di
ragazze ma nessuna fino in fondo. Non mi interessava farlo…
adesso
è tutta un'altra
storia, Katy
è… è lei, in
somma… credo proprio che sia lei quella giusta! Ci
sono certe volte che mi guarda e le salterei addosso, mi sento peggio
di un ragazzino infoiato… ma adesso che.. che voglio
condividere
con lei questa cosa spunta fuori quello là… porca
miseria!! >
Mike
ferma una ragazza dietro il bancone < Scusa! Quattro coche!
>
<
Già…
non è che io mi
senta meglio… > < Mh.. secondo me tu non devi
temere il
confronto con il gorilla! > < Con il gorilla?! >
< Sì,
secondo me Morìs non poteva essere tutto 'sto
gran che. Fisicamente troppo grosso per una come Italia… in
somma,
peserà forse 30 chili… >
< Bho.. sta di fatto che mi sento terrorizzato. Almeno tu sai
cosa
fare in teoria.. io non so neanche da dove cominciare…
>
< Oh, non credere! Mi sento un
pivello anche io quando sto con lei. Ho sempre la sensazione di avere
tra le mani un pezzo di cristallo... e poi sentimi! Sono diventato
così smielato... hihihi... non mi riconosco neanche
più! >
< Se ti può
consolare, Nath come è arrivato se ne andrà!
Pochi
giorni hanno detto le ragazze! >
< Hey!! finalmente!
Stavamo morendo di sete! > < Solo perchè
non stai zitta un minuto!! > < Oh! Bell'amica! >
ci
sediamo e ci dividiamo le coche.
Mike
accarezza una guancia a Katy < Cosa stavi dicendo amore?!
>
ma lei abbassa gli occhi < Emh.. dicevamo che i ragazzi non si
fermeranno ancora molto e... > Italia
capisce che l'amica è un po' in imbarazzo a parlare e
così la
soccorre < Veramente io pensavo che sarebbe carino fare una
rimpatriata. Nath aveva molti amici prima di partire! Ci andiamo a
mangiare una pizza o che so io... e poi in discoteca... >
E
in discoteca non si va per ballare. Io non so
“ballare”, so a
malapena muovermi a tempo.
< Sì!
È un'idea carina! > tutti fissiamo Mike con sguardo
interrogativo < Che c'è?! Lo penso davvero! >
< Oh
amore... grazie! > e gli si siede sulle ginocchia < Per
te è
importante e quindi provo ad accettarlo. > < Oh amore..
come
sei dolce! >. Le faccio il verso < Già.. come
sei dolce a
sopportare quello zucchero di Nath... > Mike mi tira un pugno
sulla spalla < Ma tanto se ne va, no?! > Katy gli fa una
linguaccia, Italia ride ed io mi sento bene come non mi sentivo da
tanto tempo.
___________________________________
Odiatemi
per il ritardo
con cui aggiorno ma… ho avuto un bellissimo blocco.
Ho
riletto la parte di
Michael almeno 100 volte e bho… il vuoto! Poi il mio
cervello ha
ripreso a girare e questo è quello che ne è
uscito… lo so non è
un gran ché ma è un momento un po'
così.. mogio mogio…
Prometto
che mi farò
leggere presto con il prossimo capitolo…
Grazie
per aver letto!!
UN BACIO A TUTTE/I!!! :)
Marta
p.s.
Amore.
Non ho paura di chiamare amore ciò che lo è. E
lui lo è…
IL MONDO NEI TUOI OCCHI
(Frescura
L. e Tomatis M.) --> è
un libro bellissimo.. da ragazzine proprio però è
molto bello!
Anche il seguito! LEGGETELO!
p.p.s.
il titolo ammetto che non dimostra molta fantasia però...
secondo me
ci sta!
|
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Capitolo 24 *** Amici... non solo! ***
Passione,
desiderio, irrazionale razionalità.
Un
sentimento così potente da trascinarvi a picco con esso.
E
se colare a picco significa finire su di un letto con la persona
amata…
Beh,
io lascerò che il mio corpo cada …
>Withe
Ophelia<
D'ambra
e di pioggia
Amici…
non solo!
Nath sta per partire.
<
Hey cuginetta
vieni qui.. abbracciami forte! Giuro che tornerò presto! Ti
chiamerò… > la lascia andare. Mi batte una
mano sulla spalla
e saluta gli altri < Ragazze: questa volta me ne vado contento.
Ragazzi: abbiate cura delle vostre perle!!! >
Nicholas
ci saluta con
il braccio fuori dal finestrino < È stato un piacere
conoscervi
ragazzi! > accende la macchina e vanno via.
Italia
scoppia
letteralmente a piangere. Sembra si sia rotta una diga. Singhiozza e
si aggrappa alla mia spalla. Katy la abbraccia da dietro e cerca di
consolarla.
<
Dai non fare
così. Non è come l'altra volta, fidati. Gli siamo
mancate tanto, e
anche i suoi vecchi amici. Hai visto come era contento l'altra sera?!
Tornerà presto vedrai… adesso hai il suo numero.
Quando vuoi lo
chiami… > < Non è
quello… > < Sì? Dai
andiamo… >
Io
e Mike non ci stiamo
capendo molto, come sempre. Quando si parla di Italia e Katy
è quasi
sempre un mistero. Si conoscono talmente bene e sanno tutto l'una
dell'altra che a volte mi sento un po' invidioso. Sono come
sorelle…
Vorrei essere io a consolarla così adesso e invece me ne sto
qua
dritto, con lei che piange come una fontana. Mi sento un po'
inutile…
e di troppo.
Le
ragazze si prendono
per mano e decidono di andare a casa di Katy.
Il
tragitto non è
lunghissimo, un'ora, anche meno ed arriviamo, ma il silenzio
è
assordante. Katy coccola Italia che ogni tanto si asciuga una lacrima
e tira su con il naso.
Nath
era tornato in
città ed era stato a casa sua. Sua mamma si commuoveva ogni
volta
che entrava dalla porta. Vorrei proprio sapere il perchè di
tutta
questa agitazione. In fondo si è scelto una scuola molto
lontana da
qui, non mi sembrava una così gran tragedia!
Ormai
la macchina di
Italia la guidano tutti. Tranne me! Essere nati alla fine dell'anno
è
una seccatura! Mike non ha neanche acceso la radio appena salito in
macchina. Guida e guarda fisso la strada. È molto rigido,
non
rilassato come sempre. Michael è il tipo che in ogni
situazione
cerca di mettersi a suo agio. È sempre molto spontaneo, non
costruito come certi altri. Quelli che vogliono sempre apparire
brillanti e al centro dell'attenzione li ritengo dei buffoni.
Appena
arriviamo le
ragazze si rifugiano in bagno e noi ordiniamo la cena.
<
Hai il numero
della pizzeria che te le porta?! >
<
No, ma Katy sì.
Amore!! > < Ti ho sentito, l'ho salvato sul telefono!
>
Ci
buttiamo sul banale
< Si, volevamo quattro pizze: due con i wurstel e due con le
patatine sopra. Tra mezz'ora va bene. Per il trasporto!? Ok! Grazie!
>
Sento
Mike ordinare
mentre io comincio a cercare le cose per apparecchiare. Dal frigo
tiro fuori acqua e coca ma la voce di Italia mi ferma < Io e
Katy vogliamo la birra… > ha la voce triste e gli
occhi rossi
< Hey, non ti facevo una da birra!! > abbozza un sorriso
e
mi abbraccia da dietro. Italia si rivolge a Mike < Allora ce le
portano!? > < No. Ci tocca andare a prenderle. >
Tiriamo
fuori i soldi e
Katy e Mike si offrono per andare a prenderle.
Finalmente
soli
accendiamo la televisione su un canale a caso. Ci accoccoliamo sul
divano. Con la testa nell'incavo del mio collo la sento sospirare. Le
accarezzo il fianco e mi tornano in mente le parole di Mike …peserà
sì e no 30 Kg… bhè, non è
un colosso di donna ma neanche uno scricciolo. È…
tutta
proporzionata giusta. È bella… È una
fata…
<
Non mi chiedi
perchè piangevo!? > me lo chiede ma non mi guarda.
<
Bèh… per
Nathaniel, immagino… >
<
Sì, anche… > dai Italia, confidati con me
< Sai perchè
Nath non ha finito la scuola qui?! >
<
No. Non sapevo che l'avesse cominciata qui. Pensavo avesse deciso
di studiare lontano. >
<
Ha… ha dovuto, allontanarsi dalla città
per… motivi di
sicurezza… >
Noi
siamo molto simili. Se tocchiamo argomenti molto personali, le parole
ci mancano… so bene come si sente < Sai che anche a
me capita
di non trovare le parole, a volte, per parlare?! Ma c'è una cosa
che più di tutte mi ha dato la forza anche solo di
pronunciarle
nella mia testa! >
Alza
lo sguardo su di me < Cosa? >
<
Tu! >
<
I-io?! >
<
Sì, tu! > sgrana gli occhi.
<
P-perchè?! > continua a balbettare e mi viene ridere
< Sinceramente non lo so… però da quando
stiamo insieme-cioè, da
quando siamo… amici, ecco, sto meglio. Sorrido di
più, mi sento
più libero… non ho capito neanche io quello che
ho detto per- >
< Mi piace quando sorridi… > mi accarezza una
guancia e
mi bacia. Mi accarezza il collo poi le sue mani si staccano da me e
sento che si sposta.
Si
siede a cavalcioni su di me, mezzo sdraiato. I nostri fiati si
mescolano. Le nostre bocche si sfregano. Le nostre lingue si cercano.
La mia mano non lascia il suo fianco neanche un secondo. L'altra sale
lungo la coscia, alzo leggermente la maglia e sento la sua pelle
calda. Sento le sue mani scendere sul mio petto ma non si fermano.
Come in una danza conosciuta a memoria, le mie mani si spostano e le
accarezzano i capelli lunghi e morbidi, il suo bel viso, la pelle
vellutata.
Sento
il suo tocco leggero sulla mia felpa e tremo quando capisco che ci
vuole mettere le sue manine sotto. Passa dalla pancia ai fianchi e,
seguendo il ritmo del bacio, mi accarezza con i pollici. I nostri
baci volano sul collo, sulla mandibola, dietro l'orecchio e qualche
sospiro diventa suono.
Tutto
a un tratto una sensazione di calore nuovo e diverso si accende
dentro di me. Le carezze che ci scambiamo si trasformano. I movimenti
di Italia mutano. Allungo le braccia dietro la sua schiena e la tengo
salda a me. Non so con quale agilità nascosta ribalto le
posizioni e
mi ritrovo steso sopra di lei, tra le sue gambe, con i suoi occhi
puntati nei miei. Per non schiacciarla, reggo il mio peso sui gomiti
all'altezza della sua testa. È un attimo che afferra decisa
il collo
della felpa e mi tira verso di se, verso la sua bocca. Quello che ci
stiamo scambiando è un bacio.. wow.. assolutamente wow!
Lei
gioca con i miei capelli, mi accarezza il volto. Con una mano le
stringo piano un fianco. Sento il calore del suo corpo attraverso i
vestiti e mi concedo un azzardo. Piano piano insinuo una mano sotto
la maglia ed il calore e la morbidezza del suo ventre mi danno una
scarica di adrenalina assurda.
Divento
di sale quando, percorrendo le coste, sento il reggiseno.
Mi
separo dalle sue labbra e tolgo la mano. Metto un po' di distanza tra
i nostri corpi sedendomi sul bordo del divano.
< Scusami, io.. non volevo.. > < Hey..
è tutto ok… >
< All'inizio volevo solo ricambiare il bacio ma mi sono fatto un
po' prendere… > < Già.. a chi lo
dici! > il fatto
che mi sorrida mi calma un po'. < Non so cosa mi sia preso.
È
come se avessi staccato il cervello e ragionato con … Oddio,
questo
è imbarazzante! Scusa, non volevo essere volgare…
> ride.
Io
mi sotterrerei per quello che stavo dicendo, anche se è la
pura
verità, e lei ride. < ihihi… in fondo non
siamo solo amici.
È normale che ci sia.. dell'attrazione! >
Immobile.
“non
siamo solo amici…”
“in fondo non siamo solo
amici…”
<
Dai vieni che
ti faccio vedere una cosa. È il segreto mio e di Katy. Era
il nostro
posto preferito da piccole, ci andavamo quando scappavamo dalle
nostre mamme… Cesare!!! >
“non
siamo solo
amici…” “in fondo non siamo solo
amici…” Io
sono rimasto a questo pezzo della frase e mi rendo conto del fatto
che Italia
si
è
alzata per portarmi non so dove e che mi sta chiamando.
<
Non fare quella faccia da pesce dai! So a che stai pensando, te lo
si legge in faccia! …uff! > è
così bella quando ride. Mi
prende per mano e mi fa alzare dal divano.
Ci
dirigiamo verso la porta che da sul corridoio ma prima che la apra la
attiro a me improvvisamente di nuovo presente.
Con
il braccio sinistro attorno alla sua vita e la mano destra
intrecciata alla sua < E così non siamo solo amici,
eh?! >
mi godo il suo sguardo, i suoi occhi nei miei, le sue labbra che si
tendono in sorriso < No. Molto di più…
> e mi ribacia,
come prima.
_______________________
:D
E
qui le cose si fanno interessantiii!!!!
Vi
piace questo Cesare un po' esuberante, un po' timido?!?!?
Cosa vorrà dire Italia con i "motivi di sicurezza" che hanno
allontanato Nath!?
Adesso
le
note sono
tutte
per….. lei: WhiteOphelia
che mi ha permesso di citare la sua magnifica frase
nell'introduzione…
Passione,
desiderio, irrazionale razionalità.
Un
sentimento così potente da trascinarvi a picco con esso.
E
se colare a picco significa finire su di un letto con la persona
amata…
Beh,
io lascerò che il mio corpo cada …
Cosa
dire… D'ambra
e di pioggia
è stata la mia prima Dramione, la
porto nel cuore e… leggetela.
Anche
se non siete fan di HP, non amate le dramioni ecc…
è una
bellissima storia…davvero!!! Leggetela!
È scritta molto bene, il
prologo è quasi poesia.
I sentimenti sono troppo forti e descritti
meravigliosamente… l'amore per un amico-fratello e l'amore
per il
proprio compagno…
Spero
di avervi incuriosito!!!
Per
il resto… grazie per aver letto fino a qui! <3
Marta!
|
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Capitolo 25 *** Voglio essere tuo! ***
Passione,
desiderio, irrazionale razionalità.
Un
sentimento così potente da trascinarvi a picco con esso.
E
se colare a picco significa finire su di un letto con la persona
amata…
Beh,
io lascerò che il mio corpo cada …
>Withe
Ophelia<
D'ambra
e di pioggia
Se
devo essere di qualcuna
voglio
essere tuo!
Come
tante altre sere, il
mio letto.
Come tante altre volte, i
nostri baci, le nostre carezze.
Stassera è agitato. Lo vedo
negli occhi, lo sento nel respiro.
All'inizio
temevo che anche
con me si comportasse come con tutte le altre e invece, quasi
l'esatto opposto.
Lo conosco da quando sono
arrivata. La sua fama poi l'ha reso impossibile da non conoscere:
carino, simpatico, un amico vero, non eccessivamente stronzo
nonostante cambiasse "amica" tutte le settimane o quasi.
All'inizio la credevo una
cotta così… più per gioco che per
sentimento. Quando ogni sua
conquista era come un pugno nello stomaco per me, ho capito che sotto
covavo qualcosa di più grande. Poi ha cominciato a
sorridermi ed io
non ci capivo più niente.
Adesso
è qua. Dice che mi
ama e gli credo perchè, per quanto sia stato uno
"stronzetto"
con le ragazze, a nessuna l'aveva mai detto.
Adesso è qua, come tante
altre sere, sul mio letto, su di me… Ma stassera
sarà la nostra
sera!
Non so se bacia come un Dio,
ma bacia esattamente come piace a me.
Le nostre maglie sono volate
giù dal letto più di una volta ma non i
pantaloni. Una manina si
infila ogni tanto biricchina sotto il jeans e basta.
All'inizio credevo di non
piacergli…
Mi
accarezza le braccia, le
spalle. Mi lascia qualche bacio sul collo e piano piano fa scendere
la spallina del mio reggiseno.
Dentro di me esulto! Ho così
voglia di lui, ho così voglia di fare l'amore con lui che mi
sento
bruciare dentro.
E ancora baci, e ancora
carezze.
Mi bacia sulla bocca, sul
mento, scende sullo sterno e ancora più giù. Mi
bacia un seno
ancora coperto dalla stoffa. Apro gli occhi e lo vedo spostarla.
Incrocia il mio sguardo e comincia a succhiare, come fosse un bimbo.
Gli passo una mano tra i capelli morbidi e il vederlo lì,
attaccato
a me, che mi guarda di sbieco, spinge le mie mani alla sua vita.
La cintura si apre, la
cerniera scende. Nessuna protesta arriva e dentro di me esulto,
ancora. Baciandomi sulla bocca si mette di schiena e mi aiuta a far
scivolare via i jeans.
Sotto di me, mi accarezza le
gambe ed è come la scossa. La pelle d'oca mi sale fino alla
schiena,
sulle braccia, tanto che prende la trapuntina leggera per coprirci,
temendo che io possa aver freddo. Che dolce! Con il sorriso sulla
bocca continuo a baciarlo. Scivolo sulla mandibola, dietro l'orecchio
e poi giù: il collo, la spalla, la clavicola, il petto.
Si è fatto la barba ieri ed
ha ancora il porfumo del dopobarba alcolilco addosso. Mi fa
imapazzire! Sa proprio di uomo.
Mi accarezza una guancia e
mi passa le dita tra i capelli ma quando arrivo all'elastico degli
slip mi ferma. Alza il busto facendo alzare anche me.
< Katy.. io.. > il
suo sguardo è strano. Non ci eravamo mai spinti fino a
questo punto
ma non mi sembra di fare niente di sconvolgente, solo baci…
< Ascoltami… io.. > distoglie lo sguardo e mi
prende una mano e
mi sento morire.
Non mi vuole.
Molto probabilmente non gli
piaccio neanche.
Starà con me per pura pietà
verso una povera idiota innamorata.
In pochi secondi mi faccio
un film mentale pazzesco ma lui va avanti a parlare, o meglio: a
balbettare.
< Io vedi.. volevo
dirtelo ma.. non trovavo mai il coraggio.. –
ecco ci siamo – non
è una cosa facile
da dire, per me.. –
adesso mi scarica –
non vorrei tirar fuori certe cose adesso ma.. > ci
credo, siamo mezzi nudi, non è sicuramente un bel momento
per
lasciarmi!
< Katy stai tremando, hai freddo?! Vieni qui! > mi
stringe la
trapunta addosso e mi abbraccia.
Seduta
tra le sue gambe, con la testa nell'incavo del collo sento il suo
cuore battere furioso. Non mi viene neanche da piangere. Mi
vuole
lasciare e mi consola anche…
< Sto per dirti una cosa che… volevo dirtela prima ma
non trovavo mai
il coraggio. Le cose tra noi cominciavano ad andare bene in.. quel
senso – quale senso?! –
poi però è
arrivato Nath eccetera – Nath!?
Ma cosa centra?! – ma adesso
noi siamo qua e… >
<
Mike, non ci sto capendo niente… non so cosa centri Nath o
di quale
"senso" stai parlando ma se non mi vuoi dimmelo e basta. >
non ho nemmeno il coraggio di guardarlo.
< Io
non ti voglio?! Secondo te io mi faccio una doccia fredda al giorno
da mesi perchè non ti voglio!? No! Io ti voglio eccome! Io
ti voglio
come non ho mai voluto nessuna e questa cosa mi terrorizza
perchè
non voglio che sia come con le altre ma non so come fare e, tu sei
così bella, calda e così morbida quando mi
coccoli che vado in
tilt, non ci capisco più niente- >
< Tu, tu mi vuoi come nessuna?! Qui-quindi significa che tu sei-
>
< Sì! Sì, non sono mai stato con nessuna
in quel "senso",
non fino in fondo… > Sorrido
< Ooh.. quel senso… > credo di aver perso
cinque anni di
vita sicuramente!
< Ma non devi temere. Tutto quello che ti serve
sapere è che noi ci amiamo. Dobbiamo seguire il ritmo dei
nostri
cuori. > strofino il naso sulla sua guancia e la
felicità mi
scalda dentro. Sapere che non ha mai fatto l'amore, ma che vuole farlo
con
me è una cosa incredibile.
< Sì, come no! "Era
la prima volta per lui,
non è stata una gran performance", me lo
ricordo sai?! > Ops…
< Ah, scusa. Quel giorno non lo sapevo… calcola che
la prima volta è
sempre un po' strano, se poi non ci metti l'Amore, quello vero, quello
che ti fa sperare al futuro,
allora diventa pessima! Poi non voglio assolutamente che pensi al mio
passato. Io, con te sono ricominciata No, sono rinata! >
Lui mi
sorride tra il timido e l'imbarazzato. < Se
deve essere con qualcuna voglio che sia tu... Se devo essere di
qualcuna voglio essere tuo. Ti amo... >
Ho le
lacrime agli occhi! Sorrido dolce in un muto ringraziamento. <
Ti
amo così tanto… >
Gli
accarezzo la guancia e tra di noi è dinuovo scossa e pelle
d'oca,
mani che scoprono, bocche che si trovano…
_____________________
*.*
Et
voilà!!! Capitolo che mi è venuto spontaneo..
dritto dritto dal
cuore!!!
Mi
è piaciuto tantissimo scrivere questo momento la voglia di
scoprire, la voglia di amare ma contemporaneamente la paura, di non
esserne all'altezza, di non essere ricambiati... il mio pezzo
preferito è quando Katy dice a Mike di scordarsi il passato
di lei perchè con lui è rinata...
Spero sia piaciuto anche a voi!!
Vi
linko immediatamente l'extra che
ho pubblicato
questa
mattina...
**
< Sai perchè Nath non ha finito la scuola qui?!
> **
Ancora
WitheOphelia
nell'intro perchè la sua bellissima
frase mi ha stregato... grazie!
:D
Poi
ringrazio chi mi ha recensito negli scorsi giorni... Se non siete
autrici non avete idea della meravigliosa sensazione di ricevere una
recensione!!! nonostante sia comunque splendido vedere quanti leggono
ciò che scrivo.. GRAZIE!!!
Vi
annuncio che ormai siamo quasi alla fine... che dire.. mi prende
già
un po' la nostalgia...
baci
Marta
|
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Capitolo 26 *** Finalmente! pt.1 ***
Finalmente! pt.1
La scuola è
finita… finalmente!!! Me ne sto sdraiato sul letto di
Italia,
mentre lei è in bagno, e ripenso all'ultimo mese di
scuola…
Il mio momento
di gloria nello spettacolo l'ho avuto e mia mamma, che è
riuscita ad
arrivare nei camerini sotto il palco mi ha abbracciato con gli occhi
lucidi. Erano anni che non mi abbracciava. L'unico contatto fisico
che avevo con i miei era il giorno dell'anniversario di Charlie.
Tutta la famiglia riunita davanti alla lapide, mamma e papà
con le
braccia sulle spalle a me e a Vannia. Questo mese invece mamma mi
teneva solo la mano perchè accanto a me c'era il mio
amore.
Alla fine sono
riuscito a raccontarle tutto. Ci ho messo qualche giorno, un bel po'
di giorni in effetti. Anche a Mike e Katy l'ho detto. Non sono sceso
nei dettagli come con Italia. A lei ho aperto il mio cuore, ma non me
la sono sentita di tenere Charlie sempre nell'ombra delle mezze
frasi.
Italia aveva
detto che per tirarmi su il morale dopo una mattina al cimitero ci
voleva un sano pomeriggio di riposo al parco.
Le ragazze
fantastiche avevano portato coperte, patatine e pizza al trancio,
birre e coche fresche. Eravamo sdraiati all'ombra. Io e Mike
coccolavamo le nostre belle fidanzate. Avevamo sentito arrivare
Serena con tre o quattro amiche e ridendo Italia aveva scommesso che
sarebbe venuta a fregarci da mangiare! Con loro c'era un ragazzo che
non sapevo perchè mi ricordava qualcuno.
< Ciao
Sere! > si erano sedute sull'erba e si era infilata in bocca una
manciata di patatine. Stava per prendere una bottiglia di birra se
non fosse stato per Italia che gliela aveva portata via e le aveva
allungato la sua coca quasi finita < Sei sempre la solita
scroccona! >
Poi la sua
amica aveva presentato questo Jonathan come un suo cugino, nome
comune se non fosse per il fatto che mi ricordava ancora qualcosa,
già saputo, già visto, la cui madre stava male e
rimaneva da lei
per un mese, ma non ci feci molto caso se non quando disse che
abitava dall'altra parte della città.
Lì ho
collegato: il viso, il nome, il posto… conincidenze?!
< Pensa che
io conoscevo un bambino anni fa che stava sulla Drake Ave…
>
Italia mi aveva guardato. Aveva capito subito di cosa stessi
parlando.
< Hai detto
che ti chiami Cesare vero?! Intendi dirmi che sei quel Cesare?!
>
esclamò.
Mi venne quasi
da ridere < Se tu sei quel Jonathan allora io sono quel Cesare!
>
< Sì, ok..
in effetti non fa una piega.. sono passati un bel po' di
anni… io e
Matt eravamo cugini da parte di mia mamma. Questa rompi
invece… >
lei gli diede uno spintone dicendomi < Allora Charlie era tuo
fratello! > < Sì… avevamo sette
anni di differenza… >
Serena per
fortuna finse di rovesciarsi addosso l'ultimo goccio di coca facendo
un casino pazzesco. Il gruppetto così si alzò ma
Jonathan aveva
chiare intenzioni di non mollare, infatti disse < Ciao Cesare!
Mi
ha fatto piacere rivederti, nonostante oggi non sia un bel giorno!
>
poi aveva raggiunto le altre e con la faccia a punto di domanda, Mike
e Katy mi avevano guardato.
< Oggi è
l'anniversario della sua morte. > incrociai le braccia sulla
pancia di Italia e presi fiato < Mio fratello è
stato, per credo
un anno vittima di un gruppetto di ragazzi. Aveva cominciato a
tornare a casa fuori orario e pieno di lividi. Andava a ripetizioni
da un'amica di mamma e lo fermavano alla stazione degli autobus.
Aveva cominciato a mangiare sempre meno, a non sorridere
più. Poi,
improvvisamente sembrava migliorare niente più lividi,
niente più
ritardi, più sorrisi. Un pomeriggio mi fece conoscere Matt.
Era il
figlio dell'amica di mamma. Era gay e credo che mio fratello se ne
innamorò. Io non sapevo bene cosa ci fosse tra di loro ma
non mi
scorderò mai il modo in cui si guardavano o si parlavano. Ai
miei
non lo voleva dire perchè aveva paura della loro reazione.
Non so se
stavano insieme o cosa ma quando Matt andò fuori strada con
la
macchina e non si riprese dal coma, mio fratello tornò
quello di
prima. Si era come estraniato da tutto e tutti. Non viveva
più.
Vannia venne mandata lontano a studiare per evitare che respirasse
quella situazione. Io ero troppo legato a lui e di riflesso, come si
comportava, così mi comportavo.
Una sera, una
settimana dopo la morte di Matthew, Charlie… si
è… impiccato… >
Avevo parlato
in maniera molto tranquilla nonostante le mani mi tremassero. Katy
aveva due lacrimoni sulle guance. Ci aveva abbracciati prima di
prendere Mike per mano e andare fare due passi.
Mi avevano
concesso un po' di spazio… che amici grandiosi…
Improvvisamente
mi accorgo che Italia si è buttata di peso sul letto
< Finalmente siamo in vacanza!!! >
< Già lo
stavo pensando anche io! >
Si siede
incrociando le gambe ed arriccia le labbra < Mhh.. sei un
pessimo
bugiardo.. vieni qua! Devi pagare pegno, non si dicono le bugie!
>
e con un dito si picchiettala guancia. Mi avvicino e le schiocco un
bacio ma come mi allontano si indica l'altra guancia: un altro bacio.
< Non c'è
due senza tre! > dice unendo le labbra in un bacio. Faccio per
lasciarlo a stampo ma le sue mani mi tengono ben attaccato a lei e la
sua lingua inumidisce le mie labbra.
< Se è
questa la punizione alle bugie, credo che mentirò
più spesso! >
sogghigno.
< Come!?
Non hai imparato la lezione?! Ti ci vuole una bella punizione allora!
> come mi salta addosso mi lascio cadere di schiena sul letto,
il
suo viso a pochi centimetri dal mio.
Ormai mi sento
un fiammifero. Una sua carezza e… mi accendo, brucio, muoio
dalla
voglia… Italia mi stai facendo impazzire!
_______________
potete odiarmi....
Sì, potete
odiarmi per aver finito il capitolo qui... xD
ci leggiamo
presto!
Baci
Marta
|
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Capitolo 27 *** Non smettere mai... (Finalmente pt. 2) ***
Non
smettere mai…
(
Finalmente!
pt.
2 )
Una
sua carezza e mi accendo, brucio…
Tra
sospiri,
baci sul collo e dietro l'orecchio, trovo quel briciolo di
concentrazione per aprirgli il mio cuore « Tu mi hai
salvata… sai
Cesare!? »
«
Mi hai salvato da una situazione soffocante, finte relazioni e un
futuro non mio già scritto davanti a me. Mi hai dato il
coraggio per
essere veramente me stessa. Mi hai fatto innamorare di te un passo
alla volta, mi hai aperto il tuo cuore e sei riuscito a conquistare
il mio. Sarò
in debito con te per sempre.
» fissa i miei occhi immobile. Con la mano appoggiata al suo
petto,
sento il cuore che batte, i muscoli che si tendono e rilassano per il
respiro accelerato; la pelle del
mio corpo brucia
al
contatto della
sua.
Mi
accarezza il volto e chiudo gli occhi. Scende lungo la mia spalla,
sulla schiena e si ferma sul fianco. Dentro ho una pira che brucia ma
il suo tocco leggero, la sua carezza lieve, senza pretese mi fa
venire la pelle d'oca.
«
No, tu amore mio mi hai salvato. Vivrei una vita a metà se
non fosse
per te! Ero infatuato dell'ombra di una ragazza splendida. Ma adesso
ti guardo, vedo ciò che sei davvero grazie
a te…
Italia, io
ti amo! » le sue parole mi tolgono il respiro. Sorrido e me
lo bacio
con passione perchè quello che sento per lui non regge il
confronto
con niente altro!
Le
sue mani mi stringono i fianchi, mi aggrappo al suo collo con tutta
la forza che ho. I suoi occhi sono bellissimi. Sono lucidi. Le sue
labbra, rosse per i troppi baci di oggi e leggermente aperte per
lasciare andare il respiro, mi invitano a baciarle, morderle, a
leccarle.
Scendo
a baciargli il mento, il collo, la spalla. Mi accarezza la schiena,
gioca con i miei capelli: li raccoglie e mi scopre una spalla. Se
li arrotola lungo il braccio e li rilascia sulla mia schiena.
Mi
riempie di baci la gola, la clavicola e quando meno me lo aspetto mi
morde. Parte dalla spalla e scende, mi morsica il bicipite, mi lascia
un bacio dove prima c'erano i suoi denti e ritorna con le labbra
sulle mie prima di staccarsi e guardarmi negli occhi.
È
al limite, sta
per venire. In
questo momento ho il cuore che mi scoppia di felicità e di
amore…
Lo
bacio dolce sulle labbra e gli soffio « Amami
Cesare.
Amami
e non smettere mai di farlo… »
«Amami
Cesare.
Amami e non smettere mai di farlo...»
nel dirmi questo vengo. Vengo dentro di lei, senza protezioni, e
senza limiti la amo. È la prima volta che lo faccio e non mi
sono
mai sentito meglio. Merito suo. Merito del mio amore.
Rimane
ferma sopra di me qualche minuto. Mi guarda e mi sorride.
Mi
bacia dolcemente sulla bocca e le sorrido come un ebete di rimando.
Mi
sento stralunato, stanco, felice, appagato, rilassato.
Mi
rendo conto che però adesso non so cosa devo fare, come devo
comportarmi e forse leggendomi nel pensiero si allunga verso il suo
comodino e fa tutto lei, si pulisce, mi pulisce. Si alza dal letto e
si infila le mutandine. Appoggiato su un gomito, incapace di muovere
un muscolo, completamente nudo ma troppo preso dall'osservare lei
che, non più completamente nuda si riavvicina e si allunga
vicino a
me mettendo un piede tra i miei.
Mi
bacia ancora dolce. Solo quando si stacca mi rendo conto che non ho
nemmeno risposto al bacio come si deve e così, con un
braccio
intorno alla sua vita riavvicino il volto al suo, le sfioro le labbra
prima con le mie, poi con la lingua.
«Stai
bene?!»
Sgrano
gli occhi «Direi
molto
più che bene, amore… mai stato meglio in vita mia!»
le rispondo; si allarga in un sorriso radioso e appoggia la testa sul
mio cuore. Mi accarezza i peli che ho sul petto.
«E
tu? Tu stai bene?»
sicuramente la mia non è stata una gran performance: era la
prima!
«Sì,
sto bene. E tu sei stato davvero dolce!»
«Oh
bè.. mi è venuto spontaneo essere
così. Devo ammettere che non
ragionato molto negli ultimi momenti… ma le prossime volte
andranno
meglio.. Tu.. Emh… Insomma tu non..
- non avevo mai parlato così apertamente di
certe cose e mi
sento un po' in imbarazzo - Non sei venuta. Mi, mi dispiace, ecco!»
si alza su un gomito e mi fissa dritto negli occhi. Parla in modo
calmo ma deciso «Primo
non devi dispiacerti perchè io sto bene e mi è
piaciuto. Secondo
non è colpa tua»
mi
picchietta il naso con un dito e ritorna a sorridere «Vado
al bagno a fare pipì, poi è tutto tuo, ok?»
e mi lascia un bacio su un petto.
Cosa
vorrà dire quel non è colpa tua
?! Cos'è,
colpa sua? Bho.. mi sa che devo farmi una bella chiacchierata
con Mike e
Nath!
Non ci capisco niente né di donne né di amore,
nel senso pratico del termine.
Mi
alzo e mi infilo mutande e la maglietta. Non so perchè ma
comincio a
sistemare le lenzuola ormai irrimediabilmente stropicciate. Quando ho
finito sento due mani avvolgermi la vita, il respiro caldo di Italia
sulla schiena e sorrido.
«Tutto
a posto?!»
Mi
lascia un grattino sulla nuca «Certo!
Tu?»
mi giro pronto a
risponderle ma resto a fissarle le tette. Non me la aspettavo
completamente vestita, certo! Ma pensavo che si fosse messa su
qualcosa e invece no. Come poco fa la mia ragione va a farsi un giro.
Abbraccio Italia e me la bacio, finalmente mia… finalmente
suo…
_________________________
:)
E
questo è l'ultimo capitolo…
Ci
sarà anche l'epilogo ma non voglio aggiungere nessuna nota
dopo
l'ultima frase.
Ringrazio
tutti quelli che hanno seguito, recensito e letto la mia storia.
GRAZIE
a: noemi_ST
, mi55
rixxy ,
imlostin_dreams
, lunablu__birichina87_
, pam93
e
VahalaSly
per
aver commentato <3
;
AleGalles,
diosa_negro, onyinye ada, Sasimarti e
sere09
per
preferirla
;
Erika07,
Frafry94, gaya91, harrysmile_1D, imlostin_dreams, light_inthedark,
lunablu__birichina87_, mi55 rixxy, noemi_ST, pam93, sere09,
SugarKane, VahalaSly, Yoshioka96, _chiara_93
e
__NenaBecks
per aver seguito;
Jenni13,
Kaikanoiro e
Rossy_sleeping beauty
per
ricordarla; alla centinaia di persone che l'hanno letta.
Mi
fa ancora strano pensare che sono così tanti…
è stato un vero
salto nel vuoto per me scrivere questa storia. Non avevo mai scritto
nulla di così consistente e di profondamente mio. Ho messo
un po' di
me in tutto quello che ho scritto. Ho messo le mie emozioni, le mie
esperienze, le
mie passioni,
i miei sogni, ciò che avrei voluto, ciò che
vorrei, ciò che sono.
Vedere
che, nonostante la mia indecisione e la mia paura nel pubblicare ogni
singolo capitolo, ciò che avevo da dire è
piaciuto… è stata ed è
ancora un'emozione grande e bella! Alla
prima recensione ricevuta (da una persona che non conosco) mi sono
emozionata tantissimo ^^
Grazie
di aver letto! Vi aspetto all'epilogo…
baci
Marta
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Capitolo 28 *** Epilogo-Libertà ***
Epilogo
Libertà
Qualche
anno
dopo...
Sospiri,
ansiti, gemiti...
<
Amore... >
<
A-amore... >
E
nell'attimo in cui mi
perdo in lei mi sento libero.
Libero
nei suoi occhi,
libero nel suo respiro, libero nel suo battito...
Lei
è la mia libertà...
Per
un secondo il mio
pensiero vola a te, fratellino, che la libertà l'hai cercata
nella
morte.
Non
ho mai provato a capire
il tuo gesto. L'ho preso come un dato di fatto, l'ho sempre preso
così. Mai una domanda, mai una risposta.
Ma
adesso capisco o forse,
per la prima volta, ci sto provando a capire davvero: se io la
perdessi, perderei la mia libertà e senza libertà
non avrebbe senso
vivere.
Lei
è il mio cammino, la
mia meta, il mio premio, il ristoro dopo la fatica, la soddisfazione
nella fatica, forse la fatica stessa...
Lei
è tutto.
No,
adesso ci sono anche
loro. Loro tre. Italia e i miei bimbi, che fra un po' nasceranno,
sono la mia famiglia, loro sono il mio tutto.
Per
la mia famiglia farei di
tutto.
Accetterei
tutto. Anche una
vita senza libertà.
Anche
se la vivrei a metà...
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