Hai degli occhi che fanno invidia al mare

di chameli
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Go back in time. ***
Capitolo 3: *** Tomlinson, is it a date? ***
Capitolo 4: *** We're like milk and cookies, damn perfect. ***
Capitolo 5: *** You are a part of me ***
Capitolo 6: *** All I want is the taste of your lips allow. ***
Capitolo 7: *** Hey there Delilah ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

-Del!-
-Del muoviti! E’ tardi!- fui svegliata da un tono di voce troppo brusco e acuto per i miei poveri timpani, d’altronde erano le 9 di mattina! Chi vuoi che sia sveglio alle 9 di mattina? Bah.
-Del, se non ti alzi da quel letto ti verrò a svegliare ogni mattina alle 6! Muoviti!- urlò Logan, mio fratello gemello.
-Sono sveglia!- gridai dirigendomi in cucina, avevo una fame da matti. Arrivata in cucina notai che eravamo solo in due.
-Dov’è la mamma?- chiesi mezza assonnata.
-Che domande fai? La mamma è al lavoro, ha ricominciato la settimana scorsa- sbuffò mio fratello addentando un pezzo di ciambella. Già, il lavoro. La teneva occupata giorno e notte, faceva l’ostetrica, e non c’era mai. Amavo mia mamma, è un mio idolo, ha riuscito a crescere due pesti come noi da sola. Mio padre? Era ritornato in Italia dai suoi genitori. Lui e la mamma litigavano sempre e così dopo il divorzio decise di andarsene lì. Mia mamma era inglese, mio padre no, questo spiegava anche il nostro cognome: Simone.
Delilah Simone. Del per gli amici, 19 anni, quasi 20 per la verità.  Ero stata in Italia una volta sola, avevo credo 12 anni ma non ricordo niente di quell’estate. Vivo a Doncaster, una città niente male, sempre meglio di niente! Anche considerandomi una completa inglese, ero la tipica ragazza sud-italiana: capelli scuri ondulati, occhi verde chiaro, alta e abbastanza magra. Non mi definivo uno schianto però avevo comunque un minimo di autostima. Amavo la fotografia, la musica e leggere. Non leggevo libri, io li divoravo.
-Ah giusto!- borbottai, la amavo ma la odiavo anche, non c’era mai!
-Del muoviti è tardi!- urla Logan mentre cerca di salire il più velocemente le scale, cercando di non cadere.
Mio fratello? Un completo idiota, nel vero senso della parola. Ma gli volevo un bene dell’anima, senza di lui non so che fine avrei fatto. Ci assomigliamo molto: occhi verdi capelli castani tirati in un ciuffo, insomma due gemelli!
-Si ora! Dio che fretta, non ti preoccupare Lottie non scappa e il bar può aspettare un po’, a quest’ora non ci sarà praticamente nessuno!- farnetico, mentre salgo le scale con la più totale calma. Ah, si dimenticavo, io lavoro, per racimolare un po’ di soldi in più, non fanno mai male. Lavoro in un bar di proprietà a dei signori un po’ anziani, sempre di qui, molto cordiali. “Coffee and cigarettes”, tipico locale anni ’60. Per me era una seconda casa. E dimenticavo anche che Logan è fidanzato con Charlotte. Oramai tutti la chiamiamo Lottie, è una ragazza molto solare e cordiale, simpatica e perfetta per mio fratello. La tipica Barbie versione intelligente: bionda, occhioni azzuri, fisico da invidia, ma per fortuna, come già detto con la testa sulle spalle.
Comunque ritorniamo a noi, dopo una velocissima doccia, ritorno in camera e mi vesto: semplice, jeans, una maglietta della Hollister, le mie Vans e un giubottino di jeans per un eventuale sicurezza, in fondo eravamo alla fine di Settembre faceva abbastanza freschetto.
 
-Forza Del, accellera, Lottie mi sta aspettando!- borbottà Logan.
-Uff! Logan potevi anche guidare tu! Non ti preoccupare, non è colpa mia se abbiamo trovato traffico! Capirà!- esclamai al limite della mia pazienza. Diventava insopportabile quando si trattava di Lottie, si vedevano praticamente tutti i pomeriggi, ma oggi essendo Sabato mattina era pìù agitato del solito perché c’era anche la mamma di Lottie, Johannah. Una donna incantevole e molto, molto affettuosa. Lottie aveva altre 3 sorelle e un fratello: Felicity (o Fizzy), due gemelline Daisy e Phoebe, e Louis. Si, Louis quello dei One Direction!


-Logan, Lottie sta di sopra. Delilah vuoi entrare?- mi chiede Johannah gentilmente. E’ proprio vero, le persone non cambiano mai. Lei era rimasta quella di sempre, nonostante le grandi preoccupazioni che doveva portarsi avanti ogni giorno.
-No, non ti preoccupare Jay, devo andare a lavoro! Ciao- le rispondo, a dire la verità non avevo tanta voglia di rientrare in quella casa. Quella casa per me aveva sempre significato: FAMIGLIA.-




Salve ragazze! 
Questa è la mia prima FF, siate gentili! Non si capisce molto lo so lol *sonomalefica* ahahahhahahahhah fatemi sapere se vi piace o se non. In ogni caso, fatemi sapere! aahahahhahahah
Torniamo a noi lei sopra è la nostra Delilah! Yeeeee! aahhahahahhahahahhahah per Logan sono ancora indecisa!
Vado, fatemi sapere.
Besos, la vostra Nah :')

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Capitolo 2
*** Go back in time. ***


 

Hai degli occhi che fanno invidia al mare.

Go back in time

*flasback*
-Mamma, mamma! Guarda Louis che mi ha regalato!- disse la bambina mostrando l'anellino a forma di fiocchetto, al settimo cielo con gli occhi che sprizzavano di felicità.
-Oh ma che carino! Forza del ringrazialo!- cercando di calmare la bambina in preda all'allegria.
-Grazie Louis! E' bellissimo!- strepitò Del scompigliando i capelli dell'amichetto.
-Prego Del! Questo ti dimostra che saremo amici anche se te ne andrai!- affermò sornione il bambino con gli occhi con un pizzico di tristezza.
**
 
 
Conoscevo Louis perché era il mio vicino di casa, eravamo sempre stati amici. Purtroppo quando mio padre se ne andò dovemmo cambiare casa e quindi anche quartiere. La casa si trovava dall’altro lato della città, così non potei più vedere Louis. Logan, pur essendo fidanzato con la sorella, non l’ha più rivisto e di conseguenza anche io. Erano ben 12 anni che non vedevamo Louis, e mi spezzava il cuore ogni volta entrare in quella casa. Noi tre eravamo grandissimi compagni di giochi e le foto attaccate alle pareti lo dimostravano. Mi ero sempre sentita a mio agio in quella casa, ma ora non volevo rattristirmi, perché era così, dopo cresciuti non l’abbiamo più visto. D’altronde eravamo piccoli. Lui era 2 anni più grande di me, ricordavo benissimo il suo compleanno, 24 Dicembre.

 
-Buongiorno Liv!- urlai entrando nel bar, e, come sospettavo non c’era nessun cliente, non era un bar molto frequentato e quelle persone abitudinarie che venivano, venivano verso dieci e mezza. Liv era un’altra ragazza che lavorava lì insieme a me. Non sono un tipo chiuso, ma abbastanza timida, ho davvero pochissimi amici. Liv era una di questi.
-Buongiorno anche a te Del!- mi ricambiò mentre mi recavo nella saletta per soli dipendenti per prendere un grembiule.
 
-Liv è l’una, io vado!- le dissi mentre pulivo un tavolo dove se ne erano appena andati due ragazzi.
-Ok, ci vediamo Lunedì!- mi rispose travolgendomi in un abbraccio. Era sempre così, molto travolgente, tipo una tempesta!
Sento un bip proveniente dal telefonino: un messaggio di Logan
 
Da: Logan
Io sto a casa, sono venuto con l’autobus :)
 
A: Logan
Ok, sto venendo, inizia a preparare il pranzo! :D
 
 
-Sono arrivata!- urlo sull’uscio del portone in cerca di quello scemo di mio fratello, risultato? A torso nudo, steso sul divano ad ingozzarsi di pop-corn guardandosi non so che. Bah, gli uomini! Che brutta cosa!
-Io non ho fame e credo neanche tu credo, visto che ti stai abbuffando di schifezze, vado di sopra!- borbotto mentre salgo le scale.
-Offkefy- urla mio fratello con un boccone di pop-corn in bocca, cercando di non strozzarsi.
 
Sto sul letto stesa, oggi che ho rivisto Johannah mi è venuta una terribile malinconia dei vecchi tempi. Ricordandomi all’improvviso del regalo che mi fece Louis da piccolino, un anello (che stranamente mi entrava ancora) con un fiocco sopra. Stupendo. Tipico di Louis. Sarei curiosa di sapere se è cambiato. Prima era il tipico ragazzo che faceva ridere tutti, molto buffo, con dei pozzi azzurri capaci di ipnotizzarti. Quando ho trovato l’anello lo metto al dito, ora l’unica cosa che voglio è dormire.
 
Mi sveglio di soprassalto, urlando. Un sogno orribile ha distrutto il mio appuntamento con Morfeo, dannazione. Ora come ora ho bisogno di una doccia fredda. Non so, mi sento strana, vuota. Boh, forse sarà che non ho pranzato. Si, una doccia è quello che ci vuole, mi volevo rilassare dormendo ma a quanto vedo non è stato possibile, proviamo con una doccia…
 
“I’ve been up in the air,
out of my head
stuck in a moment of emotion
I destroyed”
 
La musica rimbomba nelle mie orecchie, libera. Sto correndo, dove? Non ne ho idea. Voglio volare, e la musica me lo permette, il corpo no.
 
“Is this the end I feel?
Up in the air”
 
Decido di tornare a casa, sono le 7 e mezza, e ho una fame da matti.
 
Mentre attraverso il parco sento un urlò dietro di me. No, quello non è un urlo, è la sua voce.




 Tadaaaaaannnn, I'm back! 
AHAHAHHAHAHAH *scusate per eventuali errori, segnalatemili che poi li aggiusto* ve gusta questo capitolo?
Non è che si capisca molto però :') fatemi sapere come sempre...però vi avviso: non continuo se non ho nemmeno una recensione, mi avete deluso con il prologo :'(
Non vi voglio annoiare comunque lui è Logan

                                                                                                                                                      Finn Harries

I hope you like it (?) e besos
-Nah with love :') 

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Capitolo 3
*** Tomlinson, is it a date? ***


Hai degli occhi che fanno invidia al mare

Tomlinson, is it a date?


-Carter?-
Lui. La sua voce. Solo lui mi chiamava così.

*flashback*
-Del ti piace il tuo nome?- mi chiese quel bambino dagli occhi color oceano, mentre saliva sullo scivolo.
-Un pochino, perché?- chiese la bambina stranita da quella domanda.
-Così, sai a non tutti piace il proprio nome, a me piace tantissimo il mio- disse il bambino in preda all'agitazione parchè un'altro bambino gli aveva rubato l'altalena.
-Bhè a me piace moltissimo Carter!- disse Del sedendosi sul prato.
-Benissimo, allora tu sarai la MIA Carter!- disse Louis sottolineando "mia". La bambina incredula ma felice prese Louis per mano ed entrambi andarono a sedersi sull'altalena. Felici.
**

Io ero SUA. Impossibile. Forse sono stanca. Lui ora sta a Londra. Lottie me l'avrebbe detto. 
-Carter! Sei tu?- la sua voce. Non lo sentivo da 12 anni ma quella voce mi colpì dall'inizio. Era sempre la stessa. Molto acuta, che trasmetteva allegria ma protezione. Che rispecchiava il suo carattere al massimo. Mi giro. 
Lo vedo lì. Con il suo fare da ragazzo figo: mani in tasca, sorriso stampato in faccia, capelli scompigliati in un ciuffo e quegli occhi. Facevano invidia al mare. No, non era proprio cambiato. 
-Ehy se tu? - il mio cuore ha perso un battito, credo. Annuisco per finire in uno dei suoi abbracci più belli. Bhè mi mancava un amico come lui. 
-Da quanto tempo! Sei sempre la stessa, Carter!- mi dice lui, mentre mi ricompongo dallo shock.
già...ma, aspetta, come hai fatto a riconoscermi? - chiedo alquanto sconcertata. Io ero cambiata, da piccola ero un po’ cicciottella, ma lui era sempre stato così.
- Ho visto una tua foto insieme a Lottie un po’ di tempo fa! Dio sei cambiata tantissimo! - mi dice mentre mi fa fare un giro su me stessa per farmi "ammirare". - No aspetta, il sorriso è lo stesso!- mi viene da ridere. Lui è l'unico che mi faceva sorridere ogni istante. 
-Che ci facevi qui da sola?- chiede. 
-Nahh niente, prendiamo un gelato?- dico con un sorriso stampato in faccia.
Lui, col suo sorriso di sempre, aveva contagiato anche me. Annuisce, e mentre parliamo del più e del meno, ci dirigiamo verso la gelateria.


-Louis, che sorpresa! Che ci fai qui?- dice Johannah mentre inizia a piangere. Louis mancava a Doncaster da 9 mesi. E si sa, era mancato a tutti. 


Mentre vado a casa, ripenso a quello che è successo. Sorrido. Louis aveva insistito ad accompagnarmi, ma sono le 6 ci avrebbe messo mezz'ora per il traffico, e non volevo disturbare quel momento di felicità nella sua famiglia. Era stata una vera sorpresa anche per Logan che mentre stava accompagnando Lottie a casa si è ritrovato Louis di fronte. Nessuno sapeva del suo arrivo. Eravamo tutti sconvolti. Ed io personalmente ero sconvolta che si ricordasse di me.
Alzo la testa piantonata sul cuscino e riduco gli occhi a fessura per poter vedere che ore sono. Tre e mezza, piena notte. Benissimo. É un'ora e mezza che cerco di dormire ma niente. Logan è con Lottie e probabilmente passeranno la nottata fuori, come ogni sabato sera che si rispetti. Mamma torna domani mattina. Ancora meglio. Decido di uscire a farmi un giro. Al diavolo gli stupratori o cose del genere, mi so difendere per qualunque eveniente (?). 


Sono al parco. Nel mio solito posto, o meglio era il nostro posto prima, chissà se ricorda.
Non c'é nessuno ed anche se ho una paura matta questo posto mi aiuta a pensare. Oggi sono strana. L'arrivo di Louis mi ha sconvolta emotivamente. Mi era mancato. Tanto. 


Decido di alzarmi e andarmene a casa, per fortuna non c'è neanche un tizio ubriaco. Di fronte all'uscita del parco, vado a sbattermi con un signore, un pò più alto di me. No, aspetta ha un viso familiare. Dio, è Louis. Mi ero presa una paura.
-Ehy, Carter sei tu?- domanda Louis stranito.
-Louis! Che ci fai qua?- e ti pareva. Mi volevo schiarire le idee ma molto probabilmente ora mi si saranno scompigliate tutte. Louis mi fa un effetto strano da quando è tornato.
-Potrei farti la stessa domanda! Siamo in piena notte e sei da sola, può succederti qualcosa Carter, se pazza?!- dice alquanto arrabbiato. 
-Uffa, ci vengo sempre e sono ancora viva, come vedi! - mento, era forse la seconda volta che venivo al parco di notte e avevo sempre una paura tremenda, però in qualche modo mi rilassava. 
-Sai che potrei farti la stessa domanda? É pericoloso anche per te?- ribatto, odio quando le persone hanno sempre l'ultima parola. Mi fanno sentire piccola. Sono abbastanza grande da cavarmela da sola. 
-Ehmm..niente ero venuto a fare un giro- dice, probabilmente cercando di inventarsi qualcosa.
-E tu? -mi alza il mento con due dita per guardarlo negli occhi, e che occhi! -Per il tuo stesso motivo!- mormoro, cercando di non perdermi nei suoi occhi.
-Vabbè vieni che ti accompagno a casa...- farfuglia Louis, mentre mi prende la mano per portarmi fuori.
-Louis?- chiedo.
-Si?
-Perché sei venuto da Londra? Quando riparti?
-Bhè, io e i ragazzi abbiamo deciso di prenderci una pausa, sai dallo stress e cose varie...non so quando riparto...perché?
-Nah, così per sapere!
-Sai l'aria di Doncaster fa sempre bene- dice aprendo le braccia e inspirando aria.
Rido, non so perché, ma credevo che fosse cambiato, è sempre lo stesso...si, lo stesso coglione di sempre. 


-Ehy Carter? - Louis attira la mia attenzione, siamo arrivati a casa.
-Si?- mormoro mezza assonnata.
-Che fai domani?
-Non lo so, è domenica non lavoro, credo starò da sola, tu?
-Credo, lo stesso...- dice abbastanza nervoso.
-Perché?
-No, così, magari potremo essere soli insieme...- dice a voce talmente bassa che non so come ho fatto a sentirlo.
-É un appuntamento Signor Tomlinson? - chiedo con un pizzico di ironia.
-Forse...- dice lui scoppiando a ridere -Allora?
-Sarei onorata!- dico facendo un inchino.
-Ok, passo alle 7...ora vado, ci sentiamo!- mi liquida nel modo più veloce. Che strano il ragazzo. Bah. Entro in casa e cado in un sonno profondo.











Hola girls! Sono ritornata a rompervi le scatoline (?) Ammirate Louis meraviglia Tomlinson e sbavate insieme a me lol
AHAHAHHAHAHAHHAHAHAHHAHH ok basta!


Vi piace il capitolo? A me non piace molto, non so ditemi se continuo si o no :)

Vi lascio, besos xx
-Nah

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Capitolo 4
*** We're like milk and cookies, damn perfect. ***


Hai degli occhi che fanno invidia al mare

We're like milk and cookies, damn perfect.

 

-Dannazione Logan, muoviti! - urlo sbattendo vicino la porta del bagno. È tardi, fra poco viene Louis e sono in ritardo. 
-Del, vieni un attimo!- urla mia mamma dalla sua camera -Quale va meglio? - mi chiede indicandomi tre vestiti sul letto. Deve andare ad una cena di lavoro credo. Logan esce con Lottie, da copione. E io sono in un ritardo colossale, menomale che Louis non é ancora venuto.
-Il rosso!- dico mentre corro nel bagno, prima che quell'idiota me lu rubi di nuovo.

Decido di vestirmi semplice: jeans, ballerine, una canotta con uno spolverino blu e una collana lunga. Minimo sforzo massimo effetto, così si dice no? 

(driiiiinnn) 
-Vado io! - strepito mentre cerco di scendere le scale senza cadere. 
-Ehy - mi saluta col suo solito sorriso -Pronta?-
-Certo!- sorrido.
-Dove si va?- chiedo incuriosita.
-Sorpresa- mi dice mentre mi apre la portiera della macchina. 

-Dio, Louis è bellissimo qui! Che vista! - affermò stupita. Siamo su una collina, credo, e si vede tutta Doncaster, ed è semplicemente fantastico di sera.
-Bello vero? Vengo sempre qui. É il mio posto preferito!- afferma sorridente. 
-Che si fa ora? - chiedo ammirando il panorama.
-Non so, io opterei per stenderci qui sul prato, parlare di questi anni non passati insieme e guardare le stelle!
-Perfetto!- affermo.
Ci stendiamo e iniziamo a parlare. Solo io, lui e le stelle. Siamo come il latte e i biscotti, dannatamente perfetti.
-Allora come va? Logan è fidanzato con mia sorella, tu?
-Libera. Senza pensieri. Tu?
-Libero, lo stesso.
-Perfetto!
-Giá, cosa c'è meglio di noi due? -afferma avvicinandosi a me. O meglio alle mie labbra. Ora che lo vedo da vicino è dannatamente bello. La barbetta lo rende più uomo, quegli occhi...bhè...sono stupendi, e poi quelle labbra, sembrerebbe strano ma ho una voglia matta di baciarle. No, Delilah, no. Lui è Louis! Oh, al diavolo tutto! Ci sfioriamo quando ad un certo punto si sente uno strano suono e poi due voci che dicono all'unisono:

"Lou ti stanno chiamando al celluare, forza rispondi!" 

-Maledizione- borbotta - Pronto?...si...si c'è anche Del...si mamma hai disturbato...mamma ho quasi 22 anni perfavore!...ciao- dice alquanto scocciato posando il cellulare.
-E la suoneria?!- ridacchio divertita.
-Daisy e Phoebe fanno casini quando si prendono il mio cellulare- mi fulmina con lo sguardo.
-Allora dove eravamo rimasti?- mi dice avvicinandosi, lo respingo.
-Eh no, momento romantico passato? Bacio perso! -dico stampandogli un bacio sulla guancia, facendolo innervosire ma allo stesso tempo divertire, mi alzo - allora mi vuoi accompagnare? É tardi, poi come ti presenti a mia madre, come Louis quello trasgressivo che fa fare tardi alle ragazze?- scherzo scoppiando in una fragorosa risata. Lui mi ri-fulmina con lo sguardo e mi bisbiglia un "andiamo" nell'orecchio. Brividi. 

-Allora ci sentiamo?
-Certo, casomai usciamo anche con Logan un giorno...
-Certo- mi dice con un sorriso a 32 denti.
-Io vado allora- gli dico, lui mi guarda, deluso, credo. Il ragazzino si aspettava di più Del! Bacialo! 
-Aspetta Del!
Mi giro, mi mette un braccio dietro la schiena e mi bacia. Non so come abbia fatto a scendere dalla macchina così velocemente ma ora il mio unico pensiero è lui. Gli metto le mani le mani tra i capelli mentre schiudo la bocca, permettendo alla sua lingua di danzare con la mia. Brividi. Ci stacchiamo entrambi per riprendere fiato.
-Ora puoi andare- mi sussurra sfiorando le mie labbra, cosa che mi fa impazzire letteralmente. Sorrido, gli do un leggero bacio a stampo e apro il cancelletto di casa. Entro. Sento la macchina partire e mano mano allontanarsi. Non ci credo. Ho appena baciato il mio vecchio migliore amico. Baciato è dire poco. Quello tutto era tranne che un bacio. 

Da: numero non registrato
Mi manchi già, notte xx Louis

Che? Ora come ha il mio numero?!? Lottie sei una ragazza morta. 

A: Louis
Tu sei pazzo! Notte xx

Salgo su, mi infilo il pigiama e poi entro nel letto per cadere in un solido abbraccio con Morfeo.
 
 
-Del cosa hai fatto ieri sera con Louis?- chiede curioso Mr. Logan mifaccioifattidimiasorella Simone, con il suo sorrisetto da prendere a schiaffi. Se non fosse stato mio fratello già l'avrei ucciso, quando fa così è odioso. 
-Niente, perché?
-Nah così, sei strana oggi!
-Cosa vorresti dire scusa?- domando infastidita.
-Oh no, dico in modo positivo, ti sei svegliata alle 8 e stranamente quando ti ho chiesto se mi potevi accompagnare da Jake mi hai risposto con "mmh ok" e manca mezz'ora all'inizio del tuo turno al bar e siamo quasi arrivati!
-Sei acido quando fai così, Logan!
-Dai dimmi cos'è successo! 
-Niente Logan! N-I-E-N-T-E! Sembri una donna mestruata, cacchio! - dico alquanto incazzatella. No. Non era decisamente successo niente. Un bacio. Da lui. Bhè non è cosa da tutti i giorni.
-Ok, ma sappi che non me la bevo!- afferma con tono saputello come sempre.

-Eccomi!- urlo aprendo la porta d'ingresso, sperando che Liv mi senta. 
-Oh, Del! Come mai così presto oggi?- chiede abbastanza incredula. In effetti non era da me andare così presto, ma questa notte avevo dormito proprio bene e bhè si può immaginare il perché.
-Così- dico sorridente.
-No, aspetta che è successo? Sei molto "raggio di sole" oggi! Che mi sono persa?!- chiede curiosa, se avesse potuto mi avrebbe già aperto la mente per leggere i miei pensieri. No ok, Del oggi sei fuori.
-Niente, ma cosa avete tutti oggi?!? Sono normale! Mamma mia!- dico sbruffando.
-Va bene, scusa...- dice alzando le mani come se volesse arrendersi. So che tra mezz'ora ricominceremo con questo discorso. Ma non mi va di parlare di questo. Voglio solo godermi i miei attimi felici.

-Buongiorno!- no. Quella voce. Cacchio ora solo lui ci mancava. Liv mi avrebbe scocciato a vita se scopriva qualcosa.





Saaaaaaalve ragazze! I'm back! Finalmente il bacio tra lorooo! Yee! ahahahhahahahhahahahahhahh
Sono uscita matta di botta! ahahhaha
Grazie per le recensioni, mi motivano molto di più, I love you :*
Vado a non fare niente (?) che ragazza produttiva che sono vero? ahahahah
Vi lascio, besos :*

-Nah :)

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Capitolo 5
*** You are a part of me ***


Hai degli occhi che fanno invidia al mare

You are a part of me


No. Louis ora qua no. Mi infilo sotto al bancone del bar di scatto. 
-Del...- dice Liv con gli occhi sbarrati- che?!?
-Zitta. Per favore abbassa la voce.- mormoro nascosta dal bancone.
-Che ci f- le tappo la bocca per poi farla rialzare, imbarazzata. Guarda Louis, poi me -tu...che ti nascondi...lui...felicità..- dice spostando gli sguardi da una me infastidita a un Louis stranito e imbarazzato.
-Louis ordiniamo?- dice Fizzy, la sorella. Sia fatta santa! Non voglio che Louis mi veda qui con Liv, Liv non mi lascerebbe un minuto libero dopo.
-Si, allora una ciambella e un succo ai mirtilli...giusto Fiz?- si gira verso la sorella aspettando una risposta. Fizzy annuisce e Liv si gira e va a preparare la ciambella. 
Speriamo che non mi vede. 
-Ecco a voi! Sono 3 sterline!
-Si! Tenga! Grazie!... Arrivederci!- escono chiudendo la porta. Benvenuti all'inferno.
-Tu ora mi spieghi cosa c'entra lui!- urla puntandomi il dito, non curante del vecchietto seduto a un tavolo intento a leggere un quotidiano.
Inizio a raccontarle tutto e del bacio e quello che fa è un gridolino ad ogni pausa. Grrr, che pizza! Le voglio bene ma quando fa così no, per niente. 
(biiiiip) 
Prendo il telefono dalla borsa e apro il messaggio:

Da: Louis
Sei libera? Vieni al parco...non accetto un "no" come risposta! 

Leggo in modo che può sentire anche Liv.
-Vai, forza! -mi dice prendendomi la giacca.
-Cosa? Ma...no...dopo resti da sola..- dico gesticolando.
- Oh no! Non c'è un anima viva in questo locale! Muoviti vai! - dice alzando il tono della sua voce di un'ottava e indicandomi la direzione della porta - forza!
-Ok, grazie!- le mollo un bacio sulla guancia e mi dirigo verso il parco.

A: Louis
Vengo 

-Mi spieghi che ci facevi dietro al bancone?- dice Louis scoppiando in una risata fragorosa.
-Ehhmmm...- farfuglio gesticolando. Non pensavo mi avesse visto. Uffa!
-Louis c'è Jenna, vado da lei, così vi lascio da soli e finalmente potete baciarvi o fare quelle cose...bleahhh...- dice Fizzy con una faccia un po’ schifata.
-Che?!? Chi è Jenna?!- dice Louis sotto shock per quello che Fizzy aveva detto, ma in effetti aveva ragione: ci stavamo mangiando con gli occhi!
-Ohh andiamo Louis! Sono grande, vi stavate mangiando con gli occhi! E comunque Jenna è la mia migliore amica! - dice correndo verso una ragazzina dai capelli neri come la pece.
-Sai che aveva ragione vero? - dice Louis ridacchiando - ma ora siamo da soli! - dice avvicinandosi.
-Già, cosa c'è meglio di noi?- dico imitando la sua voce come ieri sera.
-E tu perché devi rovinare i momenti romantici?!
-Perché così niente più bacio!
-Oh, andiamo Del! Non dirmi che non ti è piaciuto il bacio di ieri sera?!
-Ti prego non farlo più!
-Cosa?
-Mi hai chiamato Del, non Carter.
Si avvicina, o meglio, ci avviciniamo. Mi tocca le labbra con le sue e sorride, cosa che mi fa letteralmente impazzire.
Mi bacia. Un bacio passionale che da benevolo diventa molto poco casto. Le nostre lingue stanno danzando in un valzer senza fine a tempo con la musica dei nostri battiti accelerati. 
Ci stacchiamo per riprendere fiato.
-Ok, ti è piaciuto!- afferma scoppiando in una fragorosa risata. Lo fulmino con gli occhi e mi prende la mano.
-Allora è un si o un no? Si, lo so che sono si e no 2 giorni, però mi sei mancata.- dice guardandomi con quei suoi occhi mozzafiato. No, ormai ci ero cascata. Sapevo cosa intendeva: conoscerci meglio, d'altronde era quello che ci impediva di stare insieme: gli anni passati senza vederci.
Annuisco, per intrecciare la mano nella sua.

-Lo sapevo che era successo qualcosa! Sono così felice per voi Del!- mi dice Logan entrando in casa e piombandosi su di me in uno dei suoi migliori abbracci - dov'è la mamma?
Mi alzo e gli mostro il solito post-it attaccato al muro. É andata al lavoro, torna domani sera e bla bla bla. 
-Io vado sopra- urlo dalle scale -mi vado a fare una doccia!
-Ok! Ahh Deeeel, io stasera non ci sto! Dormo da Lottie!
Benissimo. Un'altra notte da sola. Voglio farmi una doccia.
Penso a quello che è successo. Credevo che Louis fosse cambiato ma no, è sempre lo stesso. E penso a quel bacio. Quello di poco fa. Ho ancora il suo sapore in bocca e il suo profumo addosso. Rivoglio ancora che quelle labbra siano mie.

Da: Louis
Sei a casa? xx

A: Louis
Certo x

Mi rendo presentabile e aspetto sue risposte.

Da: Louis
Apri (:

Mi fiondo giù e apro.
-Ehy!- mi prende e mi stampa un dolce bacio sulla guancia. Amo quando fa così, amo i piccoli gesti.
-Che facciamo?
-Boh...film?
-Ok- dico mentre prendo il pc e lo collego alla tv. 
-Che film?
-Io opterei per un cartone! - dico ridacchiando, sono strana lo so, ma preferisco un film della Disney a uno strappalacrime.
-Ok! - dice Louis scoppiando in una risata fragorosa -Cars?
-E vada per Cars- dico cercando lo streaming. Ci sistemiamo sul divano in modo che io appoggio la mia testa sulla sua spalla e cominciamo a vedere Cars mentre le nostre mani si divertono ad unirsi e strofinarsi tra loro. Amo le nostre mani insieme.

-McQueen e Sally parcheggiati sotto un pino, si guardan nei fanali eee...si scambiano un bacino! -diciamo all'unisono scoppiando a ridere mentre ci alziamo dal divano.
É stata una serata bellissima. D'altronde sono il tipo di ragazza che preferisce questo allo stare in un ristorante ad ingozzarsi. Spengo il pc e guardo Louis mentre si siede sul divano.
-Louis?
-Si?
-Rimani qui stasera?
-Ai suoi ordini principessa! - dice con uno sguardo un po’ malizioso, attirandomi a se in un lungo bacio. So cosa vuole, e sinceramente lo voglio anch'io. Si, lo desidero. E anche molto. Inizia a darmi piccoli baci sul collo mentre cerchiamo di salire le scale senza cadere. Mi prende le gambe e le cingo suoi fianchi in modo da essere più stretta a lui. Lo voglio. Arriviamo in camera e mi stende sul letto sempre tenendomi le cosce nella sua solida presa. Mi guarda in cerca di una risposta e annuisco. Metto le mani al suo collo e inizio a baciarlo mentre mi toglie la maglia. E poi con una velocità inaudita mi sfila i pantaloni.
Mi stacco da lui e gli tolgo la maglia. Rimango ad ammirare gli addominali. Ho sempre amato un corpo semplice con un filo di muscoli, il suo era così, con un piccolo particolare: era perfetto.
Si toglie i pantaloni e ci stendiamo entrambi sul mio letto, per fortuna matrimoniale. Mi toglie il reggiseno e con piccoli umidi baci arriva dal mio seno al collo. Gli tolgo i boxer e mentre lui si allunga per prendere i preservativi nel pantalone io mi tolgo gli slip. Si infila il preservativo e baciandomi con passione una seconda volta entra dentro di me. Mi esce un gridolino. Dio è semplicemente perfetto.
Continuiamo tenendo un ritmo costante e continua a baciarmi delicatamente, dal collo all'orecchio destro. Con un ultima spinta urlo il suo nome e veniamo insieme, stendendoci sul letto.

-É stato bellissimo, sei bellissima. - dice mentre mi appoggio sul suo petto. É stato veramente bellissimo, lo desideravo e ora ci siamo solo io e lui. I nostri corpi si sono uniti per la prima volta, siamo stati un'unica persona, ed é stato semplicemente fantastico. Mi addormento con il suo dolce profumo, mentre delicatamente mi accarezza i capelli.


 
 

Taaaaadaaaaan! Sono tornataaa! Scusate per il ritardo ma ho avuto dei problemi con il computer e potevo connetermi solo con il telefonino...cooooomunque: vi piace questo capitolo? Piccola scena Hard non sapevo come poterla scrivere quindi siate gentili! Ditemi un pò cosa ne pensate e grazie a tutte quelle che stanno recensendo o hanno messo questa storia tra le preferite/ricordate/seguite sappiate che vi lovvo (?) tutte AHAHAHAHAHHAHAH :* 
Vi lascio (non voglio annoiarvi lol) e ammirate Louis perfezione Tomlinson in una che reputo la sua gif più bella! Sembra un angelo! :')




Bacini coccolosi :*
-La vostra Nah :)

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Capitolo 6
*** All I want is the taste of your lips allow. ***


Hai degli occhi che fanno invidia al mare.

All I want is the taste of your lips allow.


 
LOUIS POV

"Am I asleep, am I awake or somewhere in between?"

Un piccolo raggio fa capolino dalla tenda della finestra, le illumina il viso e mi fa riflettere.
Quant'è bella! É qui con la testa sul mio petto che dorme beatamente. Anche se mi fa male il braccio, rimarrei in questa posizione per sempre.

"I can't believe that you are here and lying next to me?"

Non ci credo che è successo. É stata la serata più bella della mia vita. Lei è semplicemente e dannatamente perfetta. La osservo meglio. Gli occhi chiusi la rendono dolce, che ha bisogni di protezione. E poi le labbra leggermente schiuse. Labbra perfette a mio parere. Ho una voglia matta di baciarla, di farla mia un'altra volta, di avere il suo odore sotto al naso e il suo sapore nella mia bocca. Voglio avere il suo corpo esile nelle mie mani.

-Ehy...- dice strofinandosi gli occhi mentre alza la testa dal mio petto - da quanto tempo sei sveglio? 
-Da un po’!
Appoggia i gomiti sul cuscino e prende il telefono, c'è un messaggio.
-Oh, cazzo! 
-Mmhhh..fine anche di prima mattina!- dico ridacchiando, mentre mi appoggio tutto da un lato, rivolta verso lei e le inizio ad accarezzare i suoi capelli, leggermente scompigliati.
-Cazzo Louis esci!
-Che?!?
-Mamma. Sta venendo! Forza!- dice mentre si alza di corsa e prende l'intimo, mi passa i boxer e ci vestiamo.
-Ma mi spieghi il motivo di questa agitazione?!
-Se mamma ti vede sono FRITTA! - dice urlando quasi in preda all'agitazione, mentre si infila una maglia, molto probabilmente di Logan, visto che ci andrebbe tre volte. Non ha sempre avuto un corpo esile, da piccolina era un po’ più formosa, ma era bella lo stesso. É bella. Anzi, è perfetta. 
-Allora io vado!- dico attirandola a me e stampandole un bacio, mi allontano e metto la mano sulla maniglia della porta della camera di Del. Sentiamo entrambi un rumore, e poi una voce che la chiama. Mi giro verso di lei e noto che ha completamente gli occhi spalancati. 
-Cazzo! -impreco, mentre mi allontano dalla porta. Sentiamo dei passi fare le scale e avvicinarsi sempre di più.
-Il balcone! Forza il balcone!
-Che il balcone?!? Ma sei pazza! Non posso rompermi l'osso del collo! - dico a bassa voce, i passi si avvicinano sempre di più. Inarca il sopracciglio e mette le mani sui fianchi - preferisci le urla di mia madre?!- dice guardandomi con aria di sfida.
-E vada per il balcone!- dico frettoloso, uscendo e affacciandomi. Allora posso aggrapparmi all'albero e poi scendere dall'albero, può andare! Ma che dico! Finirò in ospedale. Mi appoggio alla ringhiera e con una solida presa inizio a sporgermi, fino a toccare il ramo della pianta con i piedi. Mi aggrappo al ramo e inizio a scendere giù. Appena tocco terra sento la mamma di Del e Del parlare. La vedo che butta un occhio su di me per vedere se sono ancora vivo, la guardo e le faccio segno di chiamarmi, lei annuisce e si gira verso le mamma. Mi incammino alla fermata del bus e aspetto che mi riporti a casa.


DELILAH POV

-Delilah, come mai hai il balcone aperto?- chiede mia mamma -chiudilo senò ti becchi un raffreddore!- mi rimprovera andando a chiudendo il balcone. SperacheLouisnonc'è speracheLouisnonc'è. 
-Logan dov'è?- mi chiede mamma. -Da Lottie, io vado a lavoro che è tardi!- dico mollandole un bacio sulla guancia, cercando di interrompere quella che stava diventando una conversazione scocciante. Molte volte faccio così, scappo da quello che non voglio, e forse questa è l'unica cosa che ho ereditato da mio padre, non ne ho colpa. Anche lui è scappato da noi. Entro in bagno per cambiarmi. Ripenso a Louis, che nottata, si può dire che è stata la più bella della mia vita. Mi lavo e vesto velocemente, prendo la borsa e il telefono e scendo le scale. Noto un messaggio: 

Da: Louis
Questa me la paghi, mi hai fatto ammazzare. Ci vediamo  manchi xx


Sorrido. Povero. L'ho fatto scapicollare dal balcone, beh...gli devo un favore!
-Io vado a lavoro! Non torno a pranzo!- dico a mamma mentre prendo le chiavi sul mobiletto all'entrata.
-Dove vai?
-Mmhh...sto con Liv! -mento, ho bisogno di stare con lui, e un bel pranzetto a sorpresa è quello che ci vuole.


A: Louis 
Oggi mi faccio perdonare  Sono tutta tua! Parco, pizza e noi! Non accetto un no! Xx
 
Digito mentre esco, metto in moto con una direzione: il "Coffee and Cigarettes" mi aspetta.

-Eccomi! - urlo mentre entro, do una sbirciatina: nessuno. Ottimo Liv mi tartasserá di domande! 
-Ehy raggio di sole!- raggio di sole?! Questa è nuova? Bah. -Come va?- mi chiede mentre poso la borsa e noto un messaggio.
-Bene bene!


Da:Louis
Ehy, ti dispiace se a casa mia con Daisy e Phoebe, mamma è uscita, Lottie è con Logan e Fizzy sta da papá, di conseguenza non c'è nessuno con loro...scusa piccola, ti dispiace?


A:Louis 
Non mi dispiace affatto, ci vediamo dopo allora xx

-Allora com'è andata? -dice Liv impicciandosi nei miei fatti.
-Mmhh...niente di ché!- farfuglio mentre cerco di nascondere l'imbarazzo. No, non è decisamente successo niente. É stato perfetto. Io e lui. Cosa c'è di meglio? Sorrido ripensando a lui, mi fa sempre questo effetto. -No cara! Questa non me la bevo! Dammi qua! - dice mentre si prende il telefono dalle mie mani. Va sulla cartella messaggi mentre io mi oppongo, cercandole di fare il solletico per farle lasciare la presa ma continua a leggere ad alta voce.
-....SCUSA PICCOLA, ti dispiace? Piccola?!? Ti ha chiamato "piccola"?!
-Chi è che ti ha chiamato "piccola" Del?!- dice una voce interrompendo la nostra conversazione. Capelli lunghi e castani, occhi azzurro cielo, fisico mozzafiato. No, non era una voce qualunque.
-Georgiaa! Quando sei tornata?- dico lasciando Liv e cercando di cambiare discorso.
-Allora chi è che ti chiama "piccola"?- chiede Georgia incuriosita. Cazzo. Ora mi tocca raccontare tutto, odio raccontare tutto.
-Bhé la signorina qui presente esce con tuo fratello e a quanto ho capito si danno da fare!- dice Liv dando il telefono alla mora. Ah si, Georgia Elisabeth Austin, un'altra sorella di Louis, in pratica il vero padre di Louis, si è risposato e come Johannah ha avuto un'altra figlia, infatti Louis dopo il matrimonio della mamma ha preso il nome del patrigno. Georgia era l'esatta copia di Louis, forse era lei che me lo ricordava in ogni momento, da tre anni a questa parte è una delle persone a cui tengo di più, forse perché è uguale al fratello.
-L'ho sempre saputo che se vi foste rincontrati sarebbe nato qualcosa! -dice alzandosi e venendomi ad abbracciare.
-Ehy ehy ehy, che film ti stai inventando?! Noi NON stiamo insieme!- dico sottolineando il NON, non ne sono ancora sicura, lui voleva che ci frequentassimo.
-E questa non me la bevo neanche se mi dai un milione di euro! Ma se lo dici tu!- dice Georgia dandomi il telefono chiedendo un bicchiere d'acqua a Liv. -Allora com'era Capri?- chiedo con un pizzico di curiosità, anche se si sa, volevo solo cambiare discorso.
-Bella! Completamente come l'avevi descritta! Sono anche passata credo vicino casa tua! Molto accoglienti quei paesaggi!- dice. Era andata insieme al padre in Sud Italia, vicino Napoli, vicino casa di mio padre e le avevo consigliato di andare a Caprie mi aveva affascinato.
-Te l'avevo detto!- dissi sornione.
-Vabbè ragazze io vado a salutare Louis! Del vuoi venire?- dice Georgia con tono ironico. -Ma anche no!- esclamo alzando gli occhi al cielo.
-Come vuoi!- ribatte la mora alzandosi e dirigendosi alla porta - a dopo!

 

 

 

 
Saaaalve ragazze!
Lo so, ho fatto un po’ di ritardo, non ammazzatemi! :’) Ma ci sono stati dei problemini con il computer (mi connettevo solo col cellulare -.-) e tra un weekend a mare e una settimana a tribolare per un regalo speciale è passato tutto via! So che non vi interessa ma FORSE (e sottolineo forse) vado a NEW YORK :’D Eh bhè si per il compleanno di un mio zio che vive li forse andiamo per una settimana (incrociateleditaperme) ahahhahahahha non ve ne frega ma vabbè ci tenevo a dirvelo :’)
Anyway vi piace il capitolo? Ho seguito i consigli di alcune di voi (che ringrazio tantissimo :D) e spero solo vi piaccia Jfatemi sapere, non vi rompo più :D
Besos :*

-Nah

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Capitolo 7
*** Hey there Delilah ***


Hai deglio occhi che fanno invidia al mare
Hey there Delilah

Oops. É l'una, devo andare da Louis ma ho il brutto presentimento che ci sia anche Georgia. Non si vedevano da tanto. Esco insieme a Liv aspettando che chiuda e poi la saluto. Entro in macchina e imbocco la strada per la casa di Louis. Cerco di fare il più tardi possibile, mi scoccia che ci sia Georgia.
Suono il campanello e dopo vari secondi sento una voce che mi urla un arrivo, subito dopo aprono la porta. É Louis, lo saluto con un bacio sulla guancia e mi fa entrare nel salotto, mi accorgo delle gemelline e subito di un'altra ragazza: Georgia. Colpita e affondata, 1 a 0 per Georgia. Mi guarda con un sopracciglio inarcato.
-E tu che ci fai qua?- chiede quasi divertita, piccolo particolare: sono andata a letto con suo fratello e per farmi perdonare per il brutto/bello risveglio ci dovevo pranzare insieme. Dettagli.
-Niente....le avevo chiesto di pranzare insieme...- dice Louis gesticolando.
-Con le gemelline? Galante come appuntamento!- dice ironica Georgia indicando le gemelline che stavano litigando per il telecomando.
-Ehmmm..si...- dice Louis ancora più confuso guardando la sua copia al femminile negli occhi.
-Vabbè ho capito...-ribatte Georgia alzandosi -Daisy? Phoebe? Vogliamo andare al parco e poi a mangiare una bella pizza?
E prendendo le gemelline per mano uscendo seguito da un 'grazie' da parte di Louis in labiale, rimaniamo soli.
-Allora che si fa?- dico cercando di nascondere quel pizzico di imbarazzo causato dalla serata precedente.
-Non so, so solo che dovrei fare santa Georgia!
Bhè in effetti ci aveva salvati. Georgia è così, ha solo 16 anni ma le sono amica proprio perché di mente è molto più matura. Anzi, molte volte è più matura di me. Aveva capito tutto da quando ho varcato l'ingresso, e questa è una cosa che amo di lei. Alla fine è come il fratello.
-No dai seriamente, che facciamo? Qualcosa la troveremo...- esclamo cercando di esplorare quei due mondi in cui mi perdo ogni volta. -Prima cosa: non ti ho salutato come si deve!- dice attirandomi a se, mettendo la mano dietro la mia schiena, in modo da far sfiorare i nostri nasi e incontrare i nostri respiri - e questo è da maleducati!
Ci uniamo in un bacio passionale, in cui le nostre lingue finalmente si possono rincontrare, mi mancava anche se solo per 4 ore. Sta diventando una droga, decisamente. Ci stacchiamo per riprendere fiato.
-Mmhh...mi piace questo saluto!- dico scoppiando in una fragorosa risata. Lui mi segue e le nostre voci riempiono la stanza. Inizio a ri-ammirare i suoi occhi: sono azzurri ma con un pizzico di verde. Mi ricordano moltissimo il mare, quello italiano. I suoi occhi rispecchiano al massimo il suo carattere: lui è completamente se stesso, sempre con quel pizzico di ironia e pazzia.
-Ma ti piacciono proprio i miei occhi eh?!- dice finendo come suo solito in una risata, e che risata! La sua voce è capace di mandarmi fuori controllo, tutto di lui mi manda fuori controllo.
-Hai degli occhi che fanno invidia al mare, Louis - dico senza rendermi conto di quello che ho detto, è come se mi avesse incantata -i certo che li amo. 
- Sono sicuro che non ami solo questo di me!
-E tu cosa ne sai di quello che amo e non amo?!- domando mettendomi le mani sui fianchi e inarcando un sopracciglio. Tutto d'un tratto mi prende la mano e mi porta fuori di casa, mi fa sedere sul divanetto sulla veranda e mi da una tazza di tè, che a dirla tutta non so da dove sia magicamente apparsa. Dettagli. Si siede sui gradini del portone affianco a me e mi fissa con i suoi due pozzi.
-Ami l'odore della mattina, fotografare ogni stupida cosa, il sussurro del vento. Ami stare giornate intere a sentire lo scorrere della pioggia. Ami l'odore del legno vecchio e quello di libri. Ami camminare in mezzo al parco senza una meta e stare ore ad ascoltare una canzone fino a odiarla.- e io resto li. Ad ascoltare la miglior descrizione su me stessa che qualcuno potesse fare. Rimango stregata da lui mentre sorseggio il tè.
-Ami l'odore del sale sulla pelle e i vestiti pesanti che ti danno senso di protezione. Ami essere abbracciata. Ami il silenzio, quello che parla e ami fissare l'acqua. Ami l'odore della pioggia sulla terra bagnata e il rumore degli scarponi sulle foglie secche. Ami i colori della primavera e ami decorare l'albero di Natale. Odi quando qualcuno ti giudica, e anche se non lo dici ci rimani male ogni volta che il giorno del tuo compleanno tuo padre non ti chiama. Odi quando qualcuno si impiccia nei tuoi fatti e quando qualcuno da fastidio a Logan. Ami il coraggio e la forza di tua madre. Ami l'odore di erba tagliata e odi l'odore della lavanda. Ami osservare i paesaggi e contemplarli riflettendo. Ami l'odore di cucinato di tua nonna in Italia e odi l'odore di caffè. Odi il fumo e ami l'odore di benzina. Odi quando qualcuno ti tocca i capelli senza preavviso o ti dica cosa fare. Ami farti accarezzare il viso dal vento e ami il rumore del mare. Ami stare sotto il nostro albero nel parco e leggere. Ami la musica. Ami tutte le sfumature del cielo e ami fotografare tutte le sere il cielo in tramonto catturando e portando via tutti i sentimenti provati nel giorno. Ami guardare le vecchie foto dei tuoi genitori e vedere i film in bianco e nero. Ami fotografare ogni cosa e ami disegnare quello che ti esce dalla mente. Ami scrivere parole che ti escono dal cuore anche senza senso. Ami il gelato a cioccolato e limone anche se è un abbinamento strano e odi i legumi. Ami l'odore del pane fresco e quello di zucchero a velo. Odi giocare a pallavolo e partecipare ai concorsi. Ami dormire con la finestra aperta anche se fuori c'è la neve e ami uscire nei giorni di temporale per sentire le goccioline di acqua che ti bagnano il viso. Odi il tuo essere acida anche se non lo ammetti e odi il trucco. Odi i vestitini stretti e ami i bracciali, quelli con significato. Ami portare al dito il mio anello che con mio gran piacere porti anche ora. Ami la pizza e l'odore di salsa fresca. Ti ricorda l'Italia. Odi quando qualcuno vuole che ti descriva o parlare in pubblico. Odi essere al centro dell'attenzione e odi quelli che seguono la moda. Ami crearti un tuo stile e ami gli anni '60. Ami il rumore dei sassolini e quello che crea l'acqua quando passa tra di essi e infine ami tutte le cose strane perché in qualche modo ti rappresentano.- dice tutto quasi sussurrando le ultime parole.
Mi ha descritta in modo stupendo. Lo guardo. È l'unica cosa che so fare in questo momento. E lui lo sa. Lui sa tutto di me.
Si avvicina a me mentre poso la mia tazza col tè ormai raffreddato, non ho avuto la forza di bere altro tè, sono rimasta troppo sorpresa. Mi prende entrambi le mani e chiude gli occhi, è come se mi stesse dicendo che per me ci sarà. Sempre. Istintivamente li chiudo anch'io. Veniamo accarezzati dalla brezza autunnale di Doncaster, come se avvisati da un segnale apriamo entrambi gli occhi.
C'è un silenzio che parla. Noi non parliamo, sono le nostre anime che si uniscono in un canto. Vorrei che questo momento durasse per sempre.
-Ti amo, piccola.- sussurra tenendo sempre lo sguardo fisso su di me. D'istinto gli stringo forte le mani, come se vorrei essere protetta.



 
It may be this time tomorrow
Or maybe today
It is not right
Now it's better
Now well know
Now hell know what I am feeling
 I'm sitting with you
Sitting in silence
Listening to birds
It feels like home
Singing in tune together
A psalm for no one
They sing in tune
''Birdlove it's home"
 They sing into the night now
They sing on for me
They sing into the night, and
 You’re still next to me, alright
 
SIGUR ROS – ALL ALRIGHT


 
 


 
Saaaalve ragazze! So che mi volete ammazzare! Scusate l'enorme ritardo ma sono andata a New York lol
Come state? Io lunedì inzio la scuola HELPPPP! D:
Anyway riguardo al capitolo, l'ho scritto tutto d'un fiato, alla fine ho messo un pezzo di una canzone che amo che mi ha anche ispirato per questo capitolo :') 
spero vi piaccia, fatemi come sempre sapere, siete dolcissime *-*
non volgio scocciarvi lol

Besos 
-Nah xx

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Capitolo 8
*** Epilogo ***


Hai degli occhi che fanno invidia al mare
Epilogo
 

05 Novembre
Vengo svegliata dalla brezza autunnale proveniente dalla finestra della mia camera aperta. Intravedo i raggi del sole che giocano a nascondino tra le nuvole, è un cielo stupendo stamattina. Mi alzo di malavoglia. É il mio compleanno, ma lui non c'è. É a Londra con gli altri ragazzi a registrare un nuovo album, è solo una settimana ma mi manca terribilmente. Voglio sentire la sua voce dal vivo e il sapore delle sue labbra. Mi aveva chiesto se volevo andare con lui e stare lì a Londra, ma ho rifiutato, lo voglio con tutta me stessa ma credo che ora abbia bisogno di concentrarsi sulla band, ha bisogno dei suoi spazi. 
Mi lavo e metto un jeans e una felpa, fuori fa abbastanza freschetto.
-Buongiorno Sunshine!- dice Logan accogliendomi con un sorriso a 32 denti nella cucina. Oggi è di buon umore, domani per il week-end andrà insieme a Lottie a Manchester, per festeggiare il compleanno.
-Auguri Lò!- dico dandogli un bacio sulla guancia per poi andare verso il frigorifero.
-Auguri anche a te Del!- dice in tono scherzoso addentando un cornetto alla crema. 
-Oggi che fai?
-Mmhh..passo al bar a salutare un po' e a vedere come va - farfuglio mentre cucino i pancakes -senza di me Liv impazzisce!
-Gnaaam! Pancakess! - urla Logan sentendo l'odore e iniziando a prendere lo sciroppo da metterci su.
-Giá, pancakes per un 'Buon compleanno a noi'!- affermo scoppiando in una risata fragorosa accompagnata da quella roca del mio gemello.
Prendo le chiavi sul mobiletto all'entrata, chiudo il portone e mi dirigo verso la macchina. Entro, metto in moto e con le dita gelate dall'aria fredda accendo la radio.
"Ed ora i One Direction, che dopo una piccola pausa, di nuovo insieme!"
Sorrido. D'istinto penso al suo sorriso, alla sua voce e al suo profumo. É un mese e mezzo che stiamo ufficialmente insieme e non posso sentirmi più felice. Mi sveglio dal flashback improvviso di lui che mi accarezza con il suo solo sguardo, quando si dichiarò. Quando mi descrisse alla perfezione. Parto verso il bar.

-Buongiorno Liv!- urlo all'entrata, intravedendo una testa mora e una bionda parlare.
-Buongiorno ragazze!- mi correggo, anche se sapevo che venendo trovavo anche Georgia.
-Del! Auguri ventunenne!- mi stritola Liv, mentre Georgia inizia a cantare 'happy birthday to you' e girando per tutto il locale, che era vuoto. 
-Allora come si ci sente ventunenni?- mi dice Georgia dopo che le ho fatte calmare entrambe.
-Ventenni con un giorno in più.- dico sorridendo.

-Ragazze io vado!- dico alzandomi dalla sedia rossa del tavolino a scacchi, ci eravamo messe a parlare del più e del meno, ma io ero abbastanza in pensiero per Louis, non mi aveva proprio chiamata. 
-Ok! Allora a domani, Del.- dicono all'unisono.

Metto 'welcome home' dei Radical Face a tutto volume in camera, quella canzone mi rende serena. Ancora niente tracce di Louis, così decido di andare un po' al parco. Scendo le scale, prendo il giubbotto e il mio fedele cappellino di lana e mi avvio verso il parco.
 Sento il telefono che squilla , è Louis, e rispondo:
-Lou! Hey...
-Mia Carter, auguri! -risponde con fare responsabile -scusa, non ho potuto chiamare prima..
-Non fa niente, Lou.
-Allora come si ci sente ventunenni?
-Sai che tua sorella mi ha chiesto la stessa cosa?- dico ridendo.
-Georgia?
-Mm-mmh
Si sente una risatina soffocata e poi di nuovo la sua voce -Carter?
-Si? 
-Perché stai andando al parco?- dice sorridendo. 
Mi fermo. Ho il cuore a mille. No, non può essere. D'istinto viene da guardarmi intorno. Vedo affianco ma niente. Mi giro, e lo vedo lì. Bello più che mai. Col suo fare da sedicenne, il telefono in mano e il risvolto del pantalone troppo alto. Non posso credere che é venuto. Gli corro vicino, per poi abbracciarlo. Finalmente. Mi mancava da morire. Il suo profumo, il suo sorriso, ma soprattutto i suoi occhi. I suoi occhi color del mare. Ci sciogliamo dall'abbraccio per finire in un bacio passionale. E dopo una settimana ho di nuovo mio il suo sapore. Il suo calore. Poi ci stacchiamo insieme andiamo al parco.

-Allora come va con i ragazzi?- dico curiosa, starei così per sempre. Io, lui, il parco e le nostre anime unite in una sola. 
-Bene, abbiamo in progetto un altro album!- dice entusiasta con un sorriso a trentadue denti - mi manchi piccola- mi sussurra fissando i miei occhi, per finire in un piccolo e tenero bacio.
-Ti amo, Louis.
-Ti amo anch'io.

-Mmhh, qualcuno ha fatto i pancakes!- dice sorridente entrando e sentendo l'evidente profumo.
-Eh beh, si!- dico finendo con una risata. Scherzando e stando insieme si sono fatte le otto, così abbiamo deciso di venire a casa per un po'.
-Allora che facciamo?
-Non saprei, un bel film?
-Quanto mi sono mancate queste serate!- afferma prendendo e accendendo il computer alla ricerca di un film, mentre io prendo la coperta.
Finalmente, dopo lunghe ricerche, troviamo il film e ci sediamo sul divano, abbracciati.

Mi giro a guardarlo mentre è intento a vedere il film. É bellissimo.
-Ti amo Louis. Tanto.
-Sai qual è stata la cosa più brutta in questa settimana? Che tu non c'eri. Carter, voglio passare la mia vita ad amarti, a sentire il tuo profumo sempre e a farti rimanere quel sorriso. Io vivo per quel sorriso. Per davvero.

E quella sera, i loro corpi si unirono, e ancora e ancora, fino a diventare uno solo.

Ora non so cosa il destino gli riserverà, se magari si sposeranno o finiranno per essere amici. Diverranno un'unica anima, diverranno due bambini e diverranno due adulti. Ma so, che in qualunque posto e in qualunque occasione, loro saranno insieme. Sempre.

 
Sleep don't visit, so I choke on sun
And the days blur into one
And the backs of my eyes hum with things I've never done
Sheets are swaying from an old clothesline
Like a row of captured ghosts over old dead grass
Was never much but we made the most

WELCOME HOME- RADICAL FACE



Saaaaalve ragazze! So che mi ammazzerete per l'immenso ritardo, ma è stato abbastanza complicatuccio :o Tra la scuola, i compiti, lezioni di piano e lezioni di canto, non sono riuscita a ben organizzarmi! 
Anyway (?) ecco la fine della storia! Ho deciso di finirlo ora
perchè non amo le storie lunghe! Mi scuso ancora e spero vi piaccia 
ci ho messo l'anima a scrivere quest'ultimo capitolo,
fatemi sapere cosa ne pensate, segnalatemi eventuali errori e..boh...vi lascio :*

Grazie ancora, grazie <3
Baci, -Nah
                                      
P.S. a voi lettrici, vi auguro di trovare un Louis che vi faccia sentire bene, esattamente come Del, perchè c'è. Da qualche parte nel mondo c'è. E non bisogna perdere le speranze.

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