L'angelo che sei veramente.

di iosonoquesto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


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Questa storia parla di una ragazza e cinque ragazzi. Non è la sua solita storiella, perché lei è un angelo nelle vesti di una ragazza del liceo.
Veniamo a questi cinque ragazzi. Loro sono dei bulli si, ma soffrono più degli altri. Non vorrebbero fare del mare a quei poveri adolescenti, ma è come per mostrare che non sono deboli.
La ragazza in questione: Angel.
I cinque ragazzi: Niall, Harry, Louis, Liam e Zayn.

 
Angel è un angelo. Morta all’età di 18 anni, la rapirono e la uccisero con una coltellata. Lei era una ragazza molto speciale, solare, con tanta voglia di vivere, ma anche forte e sapeva tenere testa a chiunque. Ma purtroppo quel giorno, la fortuna non era dalla sua parte. Passati 3 anni dall’accaduto…
Un giorno, lei stava seduta nella sala d’attesa per gli incarichi degli angeli, quando fu chiamata.
“Angel so che tu avresti sempre voluto vivere la tua vita fino in fondo. Be’ ecco, gli angeli supremi mi hanno detto che se vorrai potrai tornare per un anno sulla terra, sotto forma umana.”
“Omioddio..ehm mi scusi. Volevo dire..sul serio?”
“Si, ma ad una condizione: dovrai seguire cinque ragazzi, amici, che continuano a prendersela con gli altri studenti, solo perché hanno una vita difficile alle spalle. Pensi di riuscirci?”
“Pensate sul serio che io ne sia capace?”
“Si, da quel che abbiamo visto, quando eri sulla terra aiutavi molto le persone. Quindi accetti?”
“certo, molto volentieri” disse Angel estasiata.
“Ok, allora ti daremo un budget per comprarti dei vestiti, ma dovrai trovarti un lavoro e sarai proprio la nuova coinquilina di questi ragazzi. Come ti sembra?”
“Accetto”.
Ed eccola qui, pronta per tornare sulla terra. Non ci crede ancora che può tornare, solo in un posto diverso, dato che a casa sua la potrebbero riconoscere, quindi, la mandano a Londra, molto distante dalla Florida, dove invece era nata. Quando la portarono sulla terra, si guardò nello specchio della metro e non credette ai suoi occhi: il suo corpo era ben visibile e i suoi piedi ben saldi a terra. Le sue ali. Quelle candide ali che la avvolgevano erano sparite. Era decisa a fare un bel po’ di shopping. Era tornata e avrebbe vissuto ogni momento con molta attenzione.
Prese la metro e con molta velocità si trovò in centro. Svaliggiò negozi interi e dopo aver trovato un bagno pubblico, si vestì e andò a trovare un lavoro, non voleva perdere tempo. Angel era quel tipo di ragazza a cui sarebbe stato bene anche un sacco di immondizia, ma lei con delle cose semplici riusciva sempre ad essere alla moda. Riuscì ad essere assunta come cameriera, in un bar molto anni sessanta. Finito questo andò in cerca della sua nuova casa e appena la vide ne rimase sorpresa. Non era un appartamento come si aspettava. Era una villa enorme, con piscina. Avranno avuto bisogno di una ragazza che pulisse e tutto, i maschi sono cosi scansafatiche. Solcò il grande cancello di ferro e suonò il campanello, quando li venne ad aprire…
 
RAGAZZE, DATO CHE NON VI SIETE FILATE LE ALTRE FF, VE NE HO SCRITTA UN’ALTRA. MI SEMBRA UN’IDEA UN PO’ NUOVA, NON CREDETE? SPERO VI PIACCIA E CHE RIMANGA QUALCHE RECENSIONE, ANCHE SOLO UNA. NIENTE SAPETEMI DIRE CHE NE PENSATE. VI LASCIO….-LU.


Angel


come si veste dopo il pazzo shopping

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


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Solcò il grande cancello di ferro e suonò il campanello, quando li venne ad aprire un ragazzo biondo, alto…Niall. Lei sapeva già tutto dello loro vite, ma doveva conquistarsi la loro fiducia prima di aiutarli.
“Ehm ciao. Sono Angel, la nuova coinquilina” disse sfoggiando uno di quei sorrisi che facevano sciogliere anche un assassino.
“Oh certo, entra.” Disse il biondo facendola accomodare in casa. “Io sono Niall. Gli altri sono in piscina, te li chiamo” le spiegò per poi uscire e andare a chiamare il resto della banda.
Angel vide entrare uno ad uno il resto dei ragazzi, a petto nudo e con solo il costume. Era un angelo e non le era permesso fare pensieri sui ragazzi, ma pensò lo stesso che erano dei gran bei ragazzi.
“Ehi” disse Angel un po’ in imbarazzo, infondo era il suo primo incarico da angelo.
“Tu devi essere Angel, giusto?” disse Liam. Una particolarità degli angeli era che potevano vedere dentro le persone e in quel momento Angel vide che in Liam c’era tanta dolcezza.
“Esatto” sfoggiò un altro dei suo sorrisi mozzafiato.
“Noi siamo Louis, Zayn, Liam, Niall e Harry.” Non sembravano così terribili, almeno con lei.
“Vuoi venire a fare un bagno in piscina?” le chiese Harry, il più piccolo. Angel ci pensò un po’ su e si accorse che erano solo in primavera, era presto per fare il bagno. Louis notando il suo viso leggermente piegato e le risolse i dubbi.
“La piscina è riscaldata, se no non lo faremmo il bagno” Angel invece in lui vedeva molta voglia di vivere, di prendere tutto con un sorriso.
“Allora ok” doveva riuscire ad acquisire la loro fiducia in fretta, aveva solo un anno a sua disposizione.
Dopo che le mostrarono il bagno, si cambiò. Intanto i ragazzi erano tornati a bordo piscina, aspettando la nuova arrivata.
“Mi sembra simpatica” affermò Liam.
“Ed è anche bellissima” disse Harry.
“Ehi piccolino, non ci provare. O è di tutti o di nessuno” lo rimproverò Louis, il più grande, facendo scatenare le risate di tutti. C’erano delle regole ben precise in quella casa.
Angel si perse in quella casa enorme e ne approfittò per vedere le camere dei ragazzi e capire di più sulla loro vita. Le loro camere erano piene di foto in famiglia e con amici. Piene di ricordi.
Quando trovò la giusta via, raggiunse la piscina e si appoggiò allo stipide dalla porta scorrevole. Si soffermò a vedere quei cinque sconosciuti che l’avevano accolta con molta simpatia. Stavano ridendo e Angel non fece che pensare che avevano delle risate stupende.
Fece una finta tosse, così da far girare i ragazzi verso di lei. Si pentì subito di quel gesto perché subito l’attenzione ricadde su di lei. Angel era stupenda, ma non se ne rendeva conto. Credeva che la sua persona  non fosse apprezzata. Poi era quasi sempre stata presa in giro, durante la sua infanzia, per il suo apparecchio che portava ormai da anni. Semplice insicurezza. Non è che non le piacesse il suo corpo, anzi credeva di essere molto fortunata. Solo non si sentiva abbastanza.
Camminò in avanti e raggiunse i ragazzi, si sedette sul bordo e incominciò a toccare l’acqua della piscina. Erano tre anni che non toccava l’acqua, era una sensazione che le dava molto sollievo.
I ragazzi, intanto, erano incantati dai movimenti leggiadri della ragazza. Sembrava una fata pensarono.
“Be’ vogliamo fare il bagno?” chiese Angel al resto della compagnia.
I ragazzi si guardarono in faccia e con un sorriso sulla faccia pensarono tutti alla stessa cosa. Presero di peso Angel e tutti insieme si buttarono nella vasca. Angel presa alla sprovvista ingerì un po’ d’acqua, ma non le importava, perché la sensazione che aveva percepito quando il suo corpo toccò la superficie riscaldata la fece riportare a quando con le sue amiche era andata al parco di divertimenti. Quando uscirono tutti erano presi a ridere, mentre Angel continuava a tossire, aggrappandosi al bordo e cercando aria.
“Ehi stai bene?” gli chiese Zayn, che non le aveva ancora rivolto la parola, molto dolcemente.
“Si, solo che è da tanto che vado in piscina”
“E come mai?”
“Lunga storia che non ho voglia di raccontare”

Dopo essersi asciugati, mostrarono alla fanciulla la sua stanza. Le era piaciuta veramente tanto, soprattutto la cabina armadio che avrebbe contenuto i migliaia di vestiti che aveva comprato.

 

EHI RAGAZZE, SPERO IL CAPITOLO VI PIACCIA. CHE NE DITE DELLA STORIA? MI LASCIATE UNA RECENSIONCINA, PICCOLA? DITEMI ANCHE COSA NE PERNSATE DEL BANNER, VI PIACE? L’ HO FATTO IO, SPERO LO APPREZZIATE. OK, LA SMETTO DI TARTASSARVI DI DOMANDE. BUONA LETTURA- LU

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


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Le era piaciuta veramente tanto, soprattutto la cabina armadio che avrebbe contenuto i migliaia di vestiti che aveva comprato. Angel notò anche di avere un proprio bagno, così ne approfittò per farsi una bella doccia rilassante. Apri la doccia e nel frattempo si spogliò. Entrò e non appena l’acqua leggermente calda venne a contatto con la sua pelle, si sentì rilassata, come in paradiso…strano a dirsi da un angelo. Si lasciò trasportare e mise anche la testa sotto il getto d’acqua e chiudendo gli occhi, provò una sensazione di puro piacere.
Intanto, i ragazzi avevano preparato la cena e dovevano avvertire la ragazza di tenersi pronta. Mandarono il più piccolino a compiere questo compito. Il ricciolino bussò alla porta, ma la trovò accostata, quindi, entrò chiedendo permesso. Non trovando nessuno andò verso il bagno, la ragazza doveva essere li. Non la voleva disturbare, quindi, appena si avvicinò fece per andarsene, ma qualcosa lo fermò. Quel qualcosa era una voce: una voce angelica, la definì lui. Dovete sapere che gli angeli avevano una voce unica, una bravura tale da non essere raggiunta da nessun umano. Non riusciva a smettere di ascoltare, ma dato che la ragazza sarebbe uscita li ben presto, decise di andarsene e lasciarla in pace. Quindi, prese un bigliettino e ci scrisse su ‘La cena sarà pronta ben presto. Appena hai finito scendi-Harry :)” e lo appoggiò delicatamente sul cuscino così che la ragazza potesse vederlo.
Angel si avvolse in accappatoio e uscì dal bagno insieme a una scia di calore. Si accorse che c’era qualcosa sul suo letto. Lesse il bigliettino e subito le comparve un sorriso: era felice che si fosse preoccupato di avvisarla. Così entrò nella cabina armadio: indossò l’intimo e poi una maglietta molto colorata, accompagnata da un leggins con una fantasia a scacchi bianchi e neri. Si trucco come suo solito: matita nera e mascara, aggiungendo un po’ di fard per dare colore alle sue guance. Quel trucco le permetteva di far risaltare i suoi occhi azzurri. Anche se in paradiso non si truccava, era inutile, forse perché Angel riusciva ad essere bella anche senza un filo di cosmetico. Si asciugò i capelli biondi e li acconciò (?) in modo che stessero al loro posto. Si mise delle tenere calzine con su dei micini e uscì dalla stanza. Intanto che scendeva le scale, riuscì a sentire la conversazione dei ragazzi.
“A me sembra una ragazza molto dolce” disse quella che sembrava la voce di Liam.
“Si, ed è anche molto simpatica” la elogiò Louis.
“Allora? Ho voglia di cibo ahahh” scoppiò in una risata che le fece attirare attenzione per la seconda volta oggi.
“Be’ speriamo ti piaccia la pizza” erano tutti molto colpiti della dolcezza che la ragazza riusciva a suscitare in loro.
“Certo” era da anni che non mangiava la pizza.
“Sai, qui abbiamo una piccola variante: prendiamo sempre  tutti pizza margherita e poi ognuno se la condisce con quello che vuole”
“Be’ state attenti perché io mangio tanto ahha. Amo il cibo”
“Mi vuoi sposare? *-*” chiese Niall. Scatenò la risata di tutti, che però erano concentrati su quella della ragazza, così soave, perfetta.
“Non sembra però che tu mangi tanto, sei così magra.” Era vero, la ragazza mangiava molto, ma da sempre aveva avuto questo fisico e poi il bello del paradiso è che non si ingrassava.
“Be’ sono pronta ad ingrassare se si parla di pizza” era entusiasta di poterla di nuovo mangiare.

EHI, EHI. COSA NE PENSATE? FATEMI SAPERE SEMPRE SE VI PIACE O NO LA STORIA CON UNA RECENSIONE. INTANTO VORREI RINGRAZIARE LA MIA PRIMA RECENSIONE DI QUESTA STORIA, GRAZIE MILLE. BE’ VI LASCIO CON LA CURIOSITA’ DEL PROSSIMO CAPITOLO. -LU


 

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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


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Dopo aver mangiato e scherzato, Angel decise di andare a dormire, perché l’indomani  ci sarebbe stata scuola. Forse quella era la parte che le mancava di meno della sua vita precedente, ma aveva sempre studiato tanto. Aveva di nuovo diciotto anni, quindi avrebbe frequentato l’ultimo anno di liceo, di nuovo. Nonostante tutto Angel era contenta di tornare a scuola, ma aveva un brutto presentimento. Che centrasse con i suoi nuovi amici? O era solo l’agitazione? Tra  le mille domande decise di mettersi a letto.
La mattina seguente la sveglia suonò alle 7:00. Uscì dal calore del letto, prese lo stero e lo accese, amava la musica di prima mattina, era una cosa che la rilassava molto. Mentre ballava il pezzo alla radio, si diresse verso il bagno per farsi una doccia veloce. Dopo essersi liberata del pigiama con i panda, si infilò in doccia giusto il tempo per una rinfrescata.
Intanto i ragazzi si svegliarono a causa della musica troppo alta e tutti e cinque andarono a vedere da dove provenisse il rumore emesso. Quindi, si avviarono verso la camera della ragazza.
Angel uscì dalla doccia e si mise l’accappatoio, mettendosi poi anche il cappuccio sulla testa, così da fare asciugare i capelli più velocemente. Come suo solito uscì dal bagno cantando, usando una spazzola come microfono.
I ragazzi si affacciarono alla porta e videro una scena esilarante quanto dolce: la ragazza in accappatoio che cantava saltando sul letto. Erano incantati dalla sua voce, era meravigliosa. La lasciarono sola, anche perché dovevano prepararsi. Angel andò nella cabina armadio e si infilò l’intimò. Quella mattina, l’aria era più fredda del solito, per essere primavera a Londra sembrava autunno. Quindi, la ragazza optò per dei leggins neri, maglia bianca leggermente lunga e una felpa grigia. Tornò poi in bagno e si truccò come la sera precedente. Raccolte i capelli in uno chignon un po’ scomposto e scese giù, rischiando di scivolare per colpa delle calze nere che aveva su.
Si mise ai fornelli per preparare la colazione ai suoi cinque coinquilini: pancakes. Si stava divertendo un mondo a saltare da un angolo all’ altro della cucina con ancora la musica proveniente dalla sua camera. Angel vide che i ragazzi stavano scendendo..
“Buongiorno, mi sono presa il compito di farvi la colazione, spero vi piaccia”
“Ma quanto sei dolce?!” affermò Liam
“Questa ragazza presto diventerà mia moglie” quasi gridò Niall.
I ragazzi si sederono e mangiarono, gustando ogni singolo boccone.
“Sono fantastici”
“I più buoni che abbia mai assaggiato”
Le faceva piacere che i cinque avevano apprezzato il suo gesto.
Finito di fare colazione, corsero nelle camere per le ultime sistemazioni. Angel si infilò le converse bianche e prese una sciapa nera non troppo pesante e se l’avvolse intorno al  collo. Prese la sua borsa gialla e si avviò verso la porta d’ingresso dove tutti l’aspettavano…

RAGAZZE LO SO, IL CAPITOLO E’ CORTO E NON SUCCEDE NIENTE, MA NON STO TROPPO BENE. DOMANI CERCHERO’ DI SCRIVERE  DI PIU’, MI DISPIACE. SPERO COMUNQUE CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA. UN BACIONE- LU



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