My life

di HazzaSmjleAndEyes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io and my life ***
Capitolo 2: *** Harry mi ha salvata ***
Capitolo 3: *** "Appuntamento" con Harry ***
Capitolo 4: *** Lei so stava fidando di me ***
Capitolo 5: *** Lei si stava fidando di me ***
Capitolo 6: *** Harry mi dice la verità ***
Capitolo 7: *** Ora siamo una coppia ***
Capitolo 8: *** Siamo una coppia ***



Capitolo 1
*** Io and my life ***


Sono la solita sfigata della scuola. Almeno così mi ritengo. Ho i capelli lunghi,lisci e biondi. Occhi verdi e sono una mezza via tra pallida e abbronzata. Mi chiamo Gaya. Sono di media altezza e magra.Ho 16 anni. Vivo a Holmes Chapel da sempre. Vivo in una casa di bambini abbandonati. Sono la più grande. I miei genitori hanno divorziato quando ancora ero piccola. Mio fratello Ross ha preso possesso della loro casa e mi ha spedita qua. Lui ha 19 anni. Frequento la scuola del paese. La mia migliore amica,se posso chiamarla così, si chiama Mitchie. Ha i capelli lunghi e neri. Non mi aiuta e difende mai. In mensa a scuola sono sempre presa in giro da Harry e la sua compagnia. Harry ha l'età di mio fratello e non mi lascia mai stare. Attira sempre l'attenzione su di me prendendomi in giro e io mi vergogno tantissimo. Mitchie e mio fratello fanno finta di niente. Lei è completamente cotta di Ross e quindi sta dalla sua parte e mi ride dietro. La mia vita è una merda. L'unico motivo per cui continuo ad andare a scuola è per Petty. La signora che si prende cura di me e degli altri bambini a casa. È come una mamma. Comunque,come ogni mattina mi avviai verso scuola. Faceva davvero freddo. Indossavo dei jeans neri,un maglione bianco e le converse basse bianche,le uniche scarpe che avevo. Avevo i capelli legati in una coda. Stamattina avevo messo solo del mascara e un po' di matita. Davanti a scuola c'era già Mitchie che mi aspettava. M:"Ehi" G:"Ehi" M:"Hai inglese ora giusto?" G:"Si. Ormai sai meglio te il mio orario di me" M:"Può essere. Comunque adesso devo andare devo trovarmi prima con Rocky per finire la relazione di storia per la seconda ora" G:"Ok. Ci vediamo dopo in mensa." M:"Ciao." Si girò e sparì. R:"Ehi Gaya. Come va?" G:"Ti interessa sul serio Ross?" Perché mi doveva fare queste domande se poi non gliene fregava niente? Dietro di lui intravidi degli occhi verde smeraldo. Harry. Nel suo fisico perfetto. Indossava una maglia bianca e sopra un giubbotto di pelle nero,dei jeans neri e degli stivaletti neri. Perfetto. È perfetto. Sono innamorata di lui. Ma a lui non ne frega niente di me. H:"Ehi Gaya!" G:"Ehi" H:"Che lezione hai ora?" What? Che gliene fregava? Boh... G:"Inglese" H:"Uh! Bene. Andiamo insieme? Ieri ho fatto cambio di orari..adesso alla prima ora ho inglese..." G:"Va bene" "Gli servirà qualcuno da cui copiare"pensai. Ci dirigemmo verso l'aula. La signora Margaret non era ancora arrivata. I posti erano tutti occupati a parte uno vicino a Steven(il secchione) e due infondo. Mi stavo andando a sedere vicino a Steven quando Harry mi afferrò la mano e mi trascinò su i due posti. Quando mi prese la mano sentii un brivido percorrermi. H:"Sono una frana in inglese. Per favore aiutami." G:"Va bene" Voleva dire che avrei dovuto stare del tempo con lui! Ma...il suo comportamento mi sembrava troppo strano. Entrò la signora Margaret. S.M:"Ragazzi da oggi in poi anche Harry Styles frequenterà questa lezione insieme a noi. Benvenuto."disse rivolgendosi ad Harry."oggi vi farò fare un test a coppie. Se non vi comoda io compagno al vostro fianco vi lascio cinque minuti per cambiarlo. Forza". Era ovvio che volevo stare in coppia con Harry ma mi vergognavo troppo. Guardai Steven che mi fece segno di andare a sederei vicino a lui. Mi stavo per alzare quando qualcuno mi strinse i fianchi e mi fece risedere al suo fianco. Aveva un tocco soffice,delicato,unico. Sussultai. H:"Dove pensi di andare? Ho detto che tu resti con me."mi sussurrò all'orecchio. G:"O-ok." Ero in netto imbarazzo e lui lo notò perché si mise a ridere. Era magnifico quando sorrideva. Continuavo a fissargli il sorriso. Non capivo più dove ero,non capivo più niente. H:"Tutto ok?"mi fece tornare alla realtà. Oh cazzo! Che vergogna! Sentivo le guance andare a fuoco. S.M:"Bene. Adesso consegno i test. Vi lascio venti minuti poi raccolgo e metto il voto." Passò per i banchi e consegnò dei fogli. Quando consegnò il foglio a me e ad Harry e tornò indietro lui spinse verso di me il foglio. H:"Non è che lo fai anche per me? Faccio finta di aiutarti." Ovvio che non lo voglio fare anche per te! Devi arrangiati. Ma..non riesco a dirgli di no. G:"V-va bene" Il test era una cavolata e in dieci minuti l'avevo finito. La signora Maragaret passò a raccogliere i fogli e dopo pochi minuti suonò la campanella. H:"Che lezione hai ora?" G:"Storia" H:"Io ho italiano. Ci vediamo in mensa allora" Si che gioia in mensa. Avevo provato più volte a provare a saltare il pranzo ma poi svenivo sempre quindi era un obbligo per me andare a mangiare. La lezione di storia,scienze e matematica passarono velocemente. Ero fuori dalla mensa ad aspettare Mitchie che ovviamente arrivò in compagnia di mio fratello e mi ignorò. Fantastico,un altro pranzo da sola! Aprii la porta della mensa. Presi velocemente da mangiare e mi sedetti al solito tavolo con Steven. Era l'unica persona che non mi prendeva in giro. S:"Come mai oggi non sei venuta con me durante l'ora di inglese?" G:"Ehmmm....Harry mi ha chiesto aiuto e..." S:"Si va bene." H:"Ciao Gaya!" Ecco che iniziavano. Cominciarono a prendermi in giro prima sui capelli,poi su il mio corpo e infine sul mio carattere,su i miei genitori, su Petty. Stavolta ci erano andati pesanti. Corsi in bagno. Ero completamente in lacrime. Come potevo riuscire a superare questa cosa? Non volevo chiedere aiuto a Petty,l'avrei preoccupata per niente. Non ce la facevo più. Tirai fuori la lametta e mi tagliai. Mi sentivo uno schifo. Non ce la facevo più. Volevo morire. Continuavo a perdere sangue. Misi i polsi sotto l'acqua. Dopo dieci minuti il sangue cessò. Risistemai il trucco e ritornai in classe. Adesso avevo palestra. Era l'ultima ora. Arrivai e vidi Harry. No un'altra lezione con lui. Mi avvicinai al prof. G:"Professore io...non mi sento molto bene." Mi tirai giù le maniche,non volevo che vedesse i tagli. Prof:"In effetti signorina Carter non mi sembra molto in forma. Si sieda pure sulla panchina per questa volta." Passai l'intera ora di palestra a guardare Harry. Più lo guardavo più mi innamoravo. Più capivo che era perfetto.quando suonò la campanella corsi alla fermata dell'autobus.non volevo incontrare nessuno. Salii e tornai a casa. AUTRICE Che ne pensate? Commentate!!! Se volete lasciatemi i vostri nick di Twitter così vi seguo! Se volete io sono @GaiaDallan Baciii

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Capitolo 2
*** Harry mi ha salvata ***


Dopo aver cenato e essermi fatta una doccia ricevetti una chiamata da Ross. Oggi lui e Harry si erano comportati in modo strano con me. Di solita mi spintonano,stavolta no. Risposi. R:"Ehi Gaya. Stasera do una festa qua a casa tanto domani non c'è scuola...c'è anche Mitchie...vieni?" G:"No grazie ho altro da fare." R:"Fantastico ti aspetto qua per le 22" Con Ross era meglio non rischiare di contraddirlo così mi misi un vestito bianco che arrivava sopra le ginocchia le converse e mi truccai. I capelli li lasciai sciolti. Mi piaceva sentirli liberi,selvaggi,che potevano fare quello che volevano. G:"Petty io esco. Vado ad una festa con Mitchie" P:"Divertiti tesoro" Le detti un bacio e uscii. La distanza fra la casa dove vivevo ora e quella di Ross era lunga. Ci avrei messo 40 min ad arrivare ma per fortuna non pioveva. Camminavo. Era tutto buio solo pochi lampioni illuminavano la strada. Intorno a me c'era il silenzio. Quando arrivai davanti la casa di Ross il rumore si fece sentire. Suonai e lui mi venne ad aprire. R:"Ben arrivata" G:"Ti serve qualcuno da prendere in giro?" R:"Ma no cosa dici io ti voglio bene sorellina." G:"Quanto hai bevuto?" R:"Perché?" G:"Si vede che sei ubriaco spolpo" Entrai dentro e mi diressi verso il salotto. Cercai di passare inosservata e ci riuscii benissimo. Mi sistemai in un angolo buio della casa. Qui nessuno mi sarebbe venuto a cercare. Restai li da sola per un bel pezzo a pensare a tutte le mille cose ha mi passavano per la mente. Un'ombra mi si avvicinò. Nessuno conosceva questo posto della casa se non uno che passava molto tempo qua. Cercai di capire chi era. Vedevo una figurata alta,slanciata,dei ricci e poi incontrai i suoi occhi smeraldo. Era Harry. H:"Ehi che ci fai qui sola soletta?" G:"Cerco di evitare di essere presa in giro" H:"Perché non ti piace?" Mi si avvicinava sempre di più. Appoggiò le mani su i miei fianchi. Strofinò il naso sul mio collo. Un brivido mi percosse. Lasciò dei leggeri baci e poi succhiò. Sentivo il sangue salire su. Non era poi così doloroso ma neanche tanto piacevole. Quando ebbe finito guardò il suo "capolavoro". Sorrise soddisfatto e si leccò quelle labbra perfette. G:"Ma che hai fatto?" H:"Ho lasciato il segno"che voce perfetta! G:"E adesso? Come faccio io a nasconderlo?" H"E perché dovresti?" G:"Perché...perché..." Mi prese il telefono dalla mano. Digitò qualcosa e poi squillò il suo. G:"Cosa hai fatto?" H:"Ti ho salvato il mio numero." G:"Chi te lo ha chiesto?" H:"Carter calmati. Io volevo il tuo." G:"Bastava chiedere,Styles" Si mise a ridere. Io mi girai e mi diressi verso la porta per andarmene. R:"Dove pensi di andare?" Mi prese il braccio e mi trascinò al centro della stanza. R:"Ragazzi guardate qui c'è Gaya Carter." Sapevo io che c'era un trucco. Voleva prendermi per il culo ancora. Iniziarono con le solite cose. Poi però iniziarono a lanciarmi addosso del cibo e a rovinarmi il vestito,l'unico vestito. Corsi via piangendo verso il bagno. Chiusi la porta dietro di me e mi sedetti per terra. Dopo pochi minuti entrò Harry. G:"Cosa vuoi?"gli urlai contro. H:"Volevo sapere come stavi.." G:"Si dai. Raccontane un'altra. Vuoi sapere tutto su di me solo per prendermi in giro. Vuoi eh ti accontento? Va bene. Sono vergine. Non ho mai baciato un ragazzo. Non ho mai fatto un pompino. Sei contento?" Harry scoppiò a ridere. Mi girai e vidi una telecamera. Fantastico! Avevo appena spifferato tutte queste cose a chissà chi! Uscii di corsa e mi diressi verso l'uscita sentendo tutti che mi ridevano dietro. Non avevo voglia di tornare a casa così camminai lungo un'altra strada. Non sapevo dove portava. Ad un certo punto quattro ragazzi mi si pararono davanti. Pensai che Ross li avesse mandati per riportarmi alla festa invece non erano suoi amici,non li avevo mai visti. Uno era alto e biondo,uno alto e moro e gli altri due avevano entrambi i capelli neri. x:"Ehi bella ti va di fare un po' di festa con noi?" G:"No" Mi girai e cominciai a correre. Quello biondo mi afferrò il polso e mi tirò addosso al muro. Avevo malissimo alla schiena. Ero incastrata fra loro. Mi strapparono il vestito. Ero rimasta solo con l'intimo. Urlai. Non sentii nessuno risposta se non le risate dei quattro ragazzi. Ero sola. Questa è la verità. la realtà è che ognuno di noi è solo, in un piccolo universo, moltitudini di solitudine, e ognuno di noi deve diventare bravo ad esser solo in mezzo alla gente. Perchè vivere tra la gente vuol dire a volte anche tacere, vuol dire trattenere le lacrime e zittire le urla che si vorrebbero diffondere su tutto il globo terrestre in un solo grande momento di rabbia. Vuol dire prendersi addosso le responsabilità e le fatiche che solo chi vive la tua stessa situazione conosce, che solo coloro che hanno davvero sofferto possono comprendere. Oggi è così, piangi, e senti dentro un’insostenibile voglia di arrenderti. Ti senti solo. Ad ognuno le sue croci, e benvenga se la mia solitudine s’incontrerà adesso o domani o in un indefinito futuro con la tua. Sappi solo una cosa: sei più forte di quanto credi e più valido di chiunque possa pensare di giudicarti. Ti senti in colpa, ferito, stanco, sfinito. Sei caduto, si, ma devi rialzarti. Devi farlo sempre, ogni volta che cadi, perchè il mondo che reggi sulle tue spalle crollerebbe insieme a te se decidessi di non alzarti, e sarebbe un’altra immensa colpa, rimanere a terra. La mia non è altro che un’eco tra la gente, un piccolo rumore nella folla, nelle chiacchiere inutili e sterili che si sentono in giro, ma spero tu la senta come una voce amica, e ti auguro di piangere tanto, qualsiasi cosa sia successa, anche la più stupida. Piangile tutte oggi queste lacrime, affinchè stasera siano finite, e domani non ce ne siano. Sei una delle persone più positive e forti che io conosca. Nonostante la vita. Mi slacciarono il reggiseno. Avevo gli occhi pieni di lacrime,non riuscivo più a vedere niente. Sentii una macchina frenare di colpo e una portella sbattere. H:"Lasciatela stare" Harry. Era venuto a salvarmi. x:"Chi sei tu?" H:"Cosa ti interessa?" Iniziarono a picchiarsi ma non riuscivo a vedere niente. Era buio e avevo gli occhi pieni di lacrime. H:"Ne volete anche voi?" Sentii i ragazzi cominciare a correre. Delle mani mi afferrarono. Harry mi prese in braccio e mi fece sedere nella sua auto. Si sfilò la giacca e me la fece indossare. Dopodiché si sedette sul posto di guida. H:"Stasera dormi da me" G:"No grazie. Portami a casa" H:"Gaya se vai a casa così farei preoccupare Petty." Aveva ragione. Era l'ultima cosa che volevo. G:"Hai ragione" Tirai fuori il telefono. H:"Cosa fai?" G:"Le dico che dormo da Mitchie" Squillò tre volte poi rispose. P:"Pronto?" G:"Ehi Petty stanotte mi fermò da Mitchie se per te non è un problema..." P:"No tesoro lo sai che sono felice quando ti diverti." G:"Ok grazie a domani" H:"Allora...posso dirti una cosa?" G:"Si" H:"Hai delle belle tette." Oh mio dio! Mi ero completamente dimenticata che mi aveva visto solo con le mutande addosso. Diventai rossissima. H:"Non devi sentirti in imbarazzo" Parcheggiò la macchina e poi mi aprì lo sportello. Mi prese in braccio a mo di sposa. Aprii una porta. Era tutto buio non capivo bene come era fatta la casa. G:"Vivi da solo?" H:"Si" G:"Dove è il divano?" H:Perché?" G:"Così posso dormire" H:"No tu dormì con me" G:"Harry non sono ubriaca. Non verrò mai a letto con te stasera." Sentii silenzio. Harry aprii una porta e accese la luce. Era la stanza da letto. C'era un letto matrimoniale,un armadio e un'altra porta che doveva condurre al bagno. G:"Perché non mi rispondi? Perché ridi?" H:"Ti sei fregata da sola!" G:"Cioè?" H:"Hai detto che non sei ubriaca quindi stasera non verrai a letto con me." G:"Quindi?" H:"Vuol dire che quando sarai ubriaca ci verrai" O dio! Avevo appena ammesso ad Harry Styles che sarei andata a letto con lui. H:"Tieni" Mi lanciò una maglietta e dei pantaloncini suoi. H:"Usali come pigiama" Andai in bagno e li indossai. Mi erano enormi. Tornai nella stanza e c'era Harry sdraiato nel letto in mutande. Che fisico che aveva! Che muscoli! Dovevo essere rossa dal momento che mi chiese H:"Vuoi che mi vesta? Solitamente dormo così..." G:'No no" Mi sdraiai sul letto. Mi coprii con le coperte. Stavo morendo dal freddo lo stesso. Battevo i denti. H:"Hai freddo?" G:"Si" Lo sentii muovere sul letto. Mi si avvicinò e mi fece voltare verso di se. Mi mise le braccia intorno e mi strinse a se. Era una stufa lui. Era caldissimo. Stavo bene fra le sue braccia. H:"Va meglio ora?" G:"Si grazie" Appoggiai la testa nel suo petto e piano piano calai nel sonno. Sognai un ragazzo con gli occhi verde smeraldo,i capelli ricci e un fisico da paura. In una parola? Harry. AUTRICE Che ne pensate? Commentate e votate per favore! Baciò

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Capitolo 3
*** "Appuntamento" con Harry ***


Cercai di aprire gli occhi. Il sole mi batteva contro. Una leggere brezza mi batteva sulla faccia. Quell'aria fresca mi si lanciava contro. Quando aprii gli occhi vidi la finestra completamente aperta. Mi girai dall'altra parte in cerca di Harry,ma non c'era. Al suo posto c'erano dei vestiti. Li presi. Erano da donna quindi dovevano essere per me. Andai in bagno e li indossai. Erano dei jeans neri,una maglia bianca e sopra di essa una giacchetta beige. Mi feci malamente uno chignon e uscii dalla camera di Harry. Non sapevo dove andare. Non conoscevo la sua casa. Era come un labirinto. Ogni curva che facevo non sapevo dove andavo e non sapevo quale era la mia meta. Quando trovai la cucina entrai. Era tutta buia,soltanto una piccola finestra la illuminava. Era un luogo inquietante. Sopra il bancone c'era un biglietto "Sono andato fuori. Non so quando tornerò. Se vuoi fai colazione,fruga nei cassetti,troverai qualcosa. Ci si vede a scuola" Non mi andava di fare colazione là così usci di casa. Iniziai a camminare verso casa. Non avevo soldi dietro quindi avrei dovuto aspettare fino a casa per mangiare. Accessi il cellulare. Cinque chiamate perse e sei messaggi di Mitchie. Da:Mitchie Dove sei finita? Aprii anche gli altri. Tutti uguali. Mi faceva proprio schifo Mitchie. Si preoccupava per me solo quando non aveva niente da fare o quando non ce ne era bisogno. Quando serviva veramente,tipo ieri sera o a scuola,se ne fregava e mi prendeva in giro insieme agli altri. Continuavo a camminare senza sosta. Il sole era stato coperto da delle nuvole. Non promettevano bene. Passai davanti casa di Ross senza fermarmi ma Mitchie mi si parò davanti. M-Dove sei stata?- G-Non importa...ma tu che ci fai qui? Abiti dall'altra parte della città.- M-Sono rimasta da Ross- Che schifo! La mia "amica" era stata a letto con mio fratello. Mi veniva la nausea. M-Cos'hai sul collo?- G-Eh?- Quando mi ricordai del succhiotto di Harry diventai rossa e sciolsi i capelli. G-No niente- Ripresi a camminare velocemente verso casa. M-Chi te lo ha fatto?- G-Nessuno- M-Dimmelo se no vado a dire a Petty che ti hanno fatto un succhiotto- Brutta stronza mi ricattava adesso? Sapeva che Petty non la volevo far preoccupare e mi ricattava così. G-È stato Harry- M-Harry Styles?-chiese sgranando gli occhi. G-Si- Ripresi a camminare velocemente verso casa. Non volevo che mi bloccasse un'altra volta a parlare della serata appena passata. Avevo capito che in fondo Harry,il ragazzi arrogante che c'era a scuola, era buono. Ripensai a tutti i dialoghi avuto con lui ieri sera. Mi sorse in dubbio? Io a lui non avevo mai parlato di Petty e Ross non sapeva neanche chi era eppure lui sapeva il suo nome. Non riuscivo a trovare una risposta a questo quesito. Il mio cellulare vibrò. Era un messaggio. Da:"Harry" Stasera vestiti bene,passo a prenderti per le 20. Ti porto fuori a cena. Non accetto un no. E adesso? Dovevo andarci per forza. Gli avrei chiesto il come mai conosceva Petty. Quando finalmente arrivai a casa Petty mi venne incontro e mi abbracciò. P-Divertita ieri?- G-Si-mentii -Stasera ho una cena...torno presto però te lo prometto- P-Fai con calma.- G-Va bene. Vado a darmi una sciacquata e poi vengo a darti una mano- P-Va bene tesoro- Andai al terzo piano. Li c'era la mia camera e quella di altre due ragazze di due anni più piccole di me. Due gemelle. Avevano entrambe i capelli castano scuro e gli occhi col cioccolata fondente. Apparivano della mia età però. Avevano perso i genitori in un incidente qualche hanno fa. Stasera Harry mi aveva detto di vestirmi bene. Potevo chiedere a loro. Bussai alla porta di Channel. Aprii subito. C-Ehi Gaya ciao- G-Ciao. Sentii stasera ho un appuntamento e..- Non mi lasciò finir di parlare che se ne andò verso il suo armadio. Tornò dopo poco con un vestito beige semplice. C-Sopra puoi metterci questa-mi disse porgendomi una giacca nera. G-Grazie Channel- C-Di niente- Prima che i genitori morissero,loro navigavano sui soldi e il loro guardaroba lo dimostrava. Ogni tanto passavano qualcosa a me perché non gli piaceva più e con i soldi che sono rimasti vanno a rifarsi il guardaroba. Andai in camera sistemai i vestiti sopra il letto e mi feci una doccia veloce. Asciugai i capelli e li sistemai in modo che il succhiotto di Harry non si vedesse. Indossai dei pantaloni della tuta grigi,una felpa bianca e le converse. Finché scendevo e aspirai il profumo del pasticcio di Petty mi resi conto che dovevo ancora mangiare. G-Hai già preparato tutto?- In cucina c'era già la tavola pronta. Sedici posti. Io, Petty, Channel e Claire e tutti gli altri bambini che vivevano là. P-Bambini! È pronto!- Dodici bambini urlanti entrarono di corsa in cucina e presero posto. Aiutai Petty a mettere a tutti il bavaglino. Dopodiché ci accomodammo anche noi seguite da Claire e Channel. Mangiai tutto e lucidai il piatto. P-Avevi fame eh!- Sorrisi e annui. Aiutai Petty a lavare ed asciugare i piatti. P-Adesso vado ad addormentare i bambini- G-Ti aiuto. Ne porto quattro con me- P-Va bene. Grazie.- Presi Zack,Edward,Emily e Carren con me e le portai nella loro camera. Erano i quattro più piccoli e dormivano insieme. Avevano dai tre anni in giù. Sistemai Carren e Zack nella culla e Edward ed Emily nel letto. Bastarono dieci minuti perché si addormentassero così tornai in camera mia e mi buttai sul letto. Pensavo ad Harry. Ho la grande capacità di sognare ad occhi aperti,non ho limiti per realizzare tutto ciò che riesci ad immaginare il mio desiderio...e il mio desiderio è Harry. Continuavo a immaginarlo, i suoi occhi,quei prati racchiusi in due cerchi,le fossette,quelle fossette fantastiche,il suo fisico,il suo fisico da urlo che qualsiasi ragazza avrebbe pagato per vederlo e io l'avevo visto la sera prima senza volerlo. Pensai alle mille sensazioni che ho provato quando mi è venuto a salvare. Felicità,stupefazione,tristezza,tutto. Ero stata così felice di sentire la sua voce ma ero anche triste. Non voglio apparire una ragazza fragile,volevo cavarmela da sola ma non ce l'avrei mai fatta. Ma le emozioni che ho provato dentro di me quando mi ha abbracciato per riscaldarmi non erano da mettere in confronto. Avevo la terza guerra mondiale dentro. Continuavo a far entrare dentro di me il suo profumo,menta. Continuavo a immaginare i suoi ricci, il suo sorriso, le sue fossette, le sue iridi color smeraldo, il suo fisico, il suo tocco dolce, il suo calore emanato per riscaldarmi, lui, Harry, il suo tutto. Si erano fatte le sei così decisi di iniziare a prepararmi. Piastrai i capelli anche se la piastra ormai era vecchia e non fece tanto ma per fortuna i miei capelli erano lisci. Misi della matita e del mascara. Indossai il vestito,la giacca e le converse. Non avevo più molta voglia di uscire con Harry. Di cosa avrei parlato? Quale era il suo scopo? Alle 20 in punto suonò il campanello. C:"Gaya è per te"mi urlò finché scendevo le scale. G-Ciao Channel.- Harry mi trascinò verso la sua macchina e mi fece salire. H-Ehi- G-Ehi- H-Sei uno spettacolo stasera- Arrossii. Tanto tanto. Cercai di cambiare discorso. G-Dove andiamo- H-Su un posto dove mi portava sempre mia sorella da piccolo- G-Hai una sorella- Lo vidi annuire. Non voleva parlarne così pensai a cos'altro parlare. Non mi veniva niente. G-Posso accendere la radio?- H-Si fai pure...- La accessi. Stavano facendo "Isn't she lovely". La adoro questa canzone. La mamma me la faceva sempre ascoltare da piccola. Iniziai a cantarla senza accorgermene. H-Sei brava- G-Che?- H-Sei brava a cantare- G-Oh scusa non volevo! Quando ascolto questa canzone inizio a cantare senza accorgermene. Scusami- H-Non devi scusarti. È stato bello ascoltarti- Diventarerossacomeunpomodoro made-on. G-Posso farti una domanda?- H-Va bene- G-Come la conosci tu Petty?- Non mi rispose. Continuava a guardare dritto. Iniziò ad innervosirsi. Cosa avevo fatto che non andava? Ho fatto solo una domanda alla fine... G-Scusa- Capii che non aveva intenzione di rispondermi. H-No no non scusarti è solo che non è il momento migliore per parlarne.- Più misterioso diventava più mi interessava. Volevo scoprire cosa nascondeva dietro. H-Siamo arrivati- Scesi dall'auto. Era un laghetto. Harry sistemò per terra una tovaglia e ci sedemmo sopra. Tirò fuori dal cestino dei panini. Mangiammo senza parlare. Continuavo a sentire gli occhi di Harry addosso. Finito di mangiare mi si avvicinò. G-Perché?- H-Perché cosa?- G-Perché a scuola mi trattò male e adesso no? Cos vuoi da me?- H-Voglio conoscerti- Mise una mano sulla mia coscia e cominciò a salire. Sentivo brividi dappertutto. Era arrivato all'elastico delle mutande. L'aveva abbassato e stava per cominciare la sua esplorazione ma lo bloccai. H-Perché?- G-Non qua- Sorrise. Tirò su tutto e mi fece salire in macchina. Mi portò a casa sua. Mi trascinò nella sua camera. Mi tolse la giacca e...si fermò a guardare i miei polsi. H-Ti tagli?- G-Si- H-Perché?- G-Mi sento una merda,faccio schifo e....- H-È per colpa mia?- G-Anche- Cadde per terra in ginocchio. Aveva la testa sulle mie gambe. G-Harry cos'hai?- H-Ti stiamo facendo del male- Cominciai a piangere anch'io. G-Harry- H-Si- G-Mi puoi portare a casa?- Mi prese la mano e mi portò a casa. H-Ci vediamo domani a scuola- G-Ok- AUTRICE ALLOORA? Che ne pensate?

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Capitolo 4
*** Lei so stava fidando di me ***


La mattina mi svegliai,feci colazione,indossai dei leggins neri,un maglione grigio e le converse,mi truccai leggermente e feci una coda alta e liscia. Presi lo zaino e mi avviai verso scuola. Avevo su le cuffiette perciò non sentii Niall che mi chiamava. Niall ero un vecchio amico di Petty. Era venuto dall'Irlanda fino a qua per passare un po' di tempo con lei. Aveva qualche anno in più di me,dei capelli biondi e degli occhi azzurri. Erano bellissimi. Un oceano racchiuso in due iridi. Ogni volta che lo guardavo mi perdevo dentro il suo sguardo. N-Gaya aspettami!- Quando finalmente riuscii a sentirlo mi tolsi le cuffie e mi girai. G-Ehi Niall che ci fai qui?- N-Vengo a scuola- G-Ah giusto...è la prima volta?- N-No ogni volta che vengo qua ci vado. Ho fatto anche degli amici che non vedo l'ora di rivedere- G-Che bello! Chi sono? Magari li conosco.- N-Zayn,Liam,Louis,Harry,Josh e Ross- Eccome se li conoscevo. Era il gruppo che mi prendeva in giro ogni giorno. Magari però dopo quello che è successo con Harry non lo fanno più. Ci speravo. G-Che lezione hai adesso?- N-Sociologia tu?- G-Inglese- N-Oh guardali là! Ciao ragazzi!-iniziò a sbracciarsi. H-Ciao Niall!!! Ciao Gaya.- R-Venite qua- Niall andò dritto da loro. Io stavo per entrare dentro scuola ma venni afferrata per un polso e tirata in mezzo a loro. Era stato Harry. I miei occhi si tuffarono dentro i suoi color smeraldo. Quel colore che sognavo ogni notte. Janette e Cece,le due oche della scuola,si avvicinarono ai ragazzi. J-Che ci fa questa qua?- La solita bionda,con una quarta di tette e sempre tutta tirata. Seguita dalla sua sosia Cece. G-Ho uno nome sai troietta- J-Come mi hai chiamata? Come ti permetti? Harry,Ross pensateci voi- Harry e Ross mi prese per le braccia e mi trascinarono dietro il parcheggio. Cercai lo sguardo di Niall o di Mitchie ma tutti e due erano occupati a farsi i cazzi loro. Bene,ero di nuovo sola. Ross mi fece sbattere contro il muro. Quando era a scuola era come se non fossimo fratelli. Iniziò a tirarmi pugni in faccia. Senti del calore scendere lungo il mio viso. Era sangue. Ross continuava a picchiarmi e Harry era fermo che guardava divertito. R-Continua tu. Io vado a prendere Janette e Cece. Oggi non veniamo a scuola- H-Ok- Ross,quel bastardo di mio fratello,se ne andò. Harry rimase fermo li a guardare in basso. G-Allora?- Io suoi pugni erano forti. Ne avevo preso uno tempo fa e avevo ancora il livido sulla spalla. Avevo sentito un sacco di male. La campanella suonò ma me ne fregai. In queste condizioni non potevo andare a scuola. L'avrei marinata ancora. Andavo bene a scuola,studiavo,i miei voti erano alti quindi non ci avrei rimesso niente. Harry continuava a guardare in basso. G-Cosa vuoi farmi?- H-Vieni-mi porse la mano. Non sapevo cosa fare. Prima finché Ross mi picchiava se la rideva e ora faceva il timido. H-Non voglio farti del male- Dubitante gli afferrai la mano. Lui mi trascinò fino alla sua auto nera e mi fece salire. Lui salì al posto di guida e mi porse un fazzoletto. H-Ti dispiace se per oggi salti scuola?- G-No l'avrei fatto lo stesso...non posso presentarmi in queste condizioni- Ritornò serio. Lo guardai dritto negli occhi. C'era un velo di tristezza. Girò la chiave e mise in moto la macchina. Durante tutto il viaggio non parlò nessuno. Regnava il silenzio. Ma non un silenzio imbarazzante un...silenzio. Per me il silenzio era come una musica. Mi ricordava i momenti in cui mamma e papà non ci sgridavano. Erano sempre arrabbiati con me e con Ross. Parcheggiò vicino ad un parco. Scesi e iniziammo a camminare uno affianco all'altra senza parlare. Un soffio di vento mi fece rabbrividire e Harry mi cinse le spalle per tenermi al caldo. G-Grazie- Mi guardò e mi sorrise. Camminammo così per un altro po' e poi ci sedemmo su una panchina. H-Allora...- J-Vedo che Styles non vuole pagare- Che? H-Janette vai via- J-Sai Gaya lui e tuo fratello hanno scommesso che Harry non ce l'avrebbe mai fatta a portarti a letto" Allora era per questo che era così gentile con me! Che bastardo. Mi alzai e iniziai a camminare verso non so dove. Lacrime iniziarono a scendermi lungo la faccia. Un torrente di lacrime piano piano esplose. Sapevo che lui mi stava seguendo ma me ne fregai. Volevo racchiudermi in uno stato di depressione dal quale non sarei più uscita. Volevo restare da sola,per sempre. Foreveralone. Come c'era scritto sul mio polso. Me lo ero fatta qualche hanno prima quel tatuaggio. Sentii dei passi avvicinarsi. Mi girai e vidi Harry che correva verso di me. Ero sempre stata lenta a correre ma in quel momento ebbi una scarica di adrenalina che mi fece andare più veloce del solito ma comunque non servi a niente. Harry mi raggiunse e con una mano afferrò la mia così da obbligarmi a fermare. H-Lasciami spiegare- G-No Harry non voglio più vederti o sentirti. Mi sei sempre piaciuto un casino ma era irraggiungibile per me. Adesso che cominciavo a sperare in qualcosa, adesso che cominciavo a fidarsi di te...sei...sono una merda non dovevo fidarsi di te!- dissi in preda alle lacrime. Guardai la faccia di Janette soddisfatta e poi scappai. HARRY'S POV Lei si fidava di me. Lei stava per fidarsi di me. Era la prima a dirmelo. Avevo rovinato tutto. Sono un cretino. Però lei era diversa. Mi nascondeva qualcosa e dovevo scoprire cosa. Non riuscii a tenerla ferma e scappò. Non fui in grado di muovermi. Ero distrutto. Nessuna ragazza di era mai fidata di me e lei la prima a dirmelo...ho rovinato tutto. Mi girai per riempire di parole Janette ma era sparita. Camminai per il parco senza sapere la metà. GAYA'S POV Non potevo crederci. Harry mi aveva fatto star male. Tanto. Più delle solite prese in giro. Continuavo a camminare senza capire dove ero o dove andavo. Il mio telefono cominciò a suonare. Era Niall. Quello che credevo fosse un mio amico ma che nel momento del bisogno mi aveva abbandonato. G-Pronto?- N-Dove sei?- G-Non lo so..- N-Non sei a scuola?- G-No avevo la faccia completamente ricoperta di sangue...cosa avrei detto ai prof?- N-Oddio ma è stato Ross?- G-Dopo ti racconto- N-Appena finisco scuola vengo a prenderti...chiedo ad Harry le indicazioni.- G-Non nominarlo per favore- N-Dovrai spiegarmi molte cose dopo. Adesso vado ho lezione stai ferma dove sei- Restai tutto il giorno seduta sul prato ascoltando musica. Pranzai con il panino che mi ero portata da casa per scuola. Da:Niall Sto arrivando "Bene"pensai. Dopo circa un quarto d'ora Niall si sedette al mio fianco. Lo abbracciai e scoppiai a piangere. N-Ehi,cosa è successo?- G-Harry...stava con me solo per una scommessa...a me lui piace mi stavo illudendo per niente e..- N-Cosa ti ha fatto Ross- G-Mi ha tirato pugni in faccia-lo guardai dritto in faccia per fargli vedere che livido avevo sotto l'occhio sinistro. N-Oh mio dio che stronzo!- G-Senti non è che mi riaccompagni a casa?- N-Certo ma prima di porto in ospedale,se vai presa così da Petty le farai venire un infarto- G-Ok andiamo-ci alzammo per andare in ospedale ma una voce roca,perfetta,che mi entrò nel cuore provocandomi un sussulto mi bloccò. Harry. H-Posso accompagnarvi?- Mi girai con le lacrime agli occhi. Aveva ancora il coraggio di farsi vivo? Presi il braccio di Niall e iniziai a correre. Feci solo peggio perché inciampai sui miei stessi piedi e caddi per terra. H-Gaya!- G-Lasciamo stare so arrangiarmi- N-Cosa hai sbattuto?- G-Sempre la guancia sinistra credo- N-Dai andiamo in ospedale- H-Dopo dimmi come va per favore- Sentii un tono di tristezza nella sua voce. N-Si perché ti interessa- Mi girai per vedere un'ultima volta il viso di Harry che mi fissava. Niall mi fece accomodare nella sua Ranger Rover e mi portò in ospedale dove mi misero delle creme e mi fecero dei massaggi. Il livido si vede ancora ma debolmente. Avrei detto a Petty che sono inciampata e sono caduta. Infondo lei sa che sono maldestra. A casa passai tutta la serata a fare i compiti e parlare con Niall. Prima di andare a letto guardai il cellulare. Un messaggio,da Harry. Da:Harry Senti mi dispiace a me tu piaci veramente.xxHarry<3 Preferii non rispondere. AUTRICE Recensite e ditemi che ne pensate!!!

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Capitolo 5
*** Lei si stava fidando di me ***


La mattina mi svegliai,feci colazione,indossai dei leggins neri,un maglione grigio e le converse,mi truccai leggermente e feci una coda alta e liscia. Presi lo zaino e mi avviai verso scuola. Avevo su le cuffiette perciò non sentii Niall che mi chiamava. Niall ero un vecchio amico di Petty. Era venuto dall'Irlanda fino a qua per passare un po' di tempo con lei. Aveva qualche anno in più di me,dei capelli biondi e degli occhi azzurri. Erano bellissimi. Un oceano racchiuso in due iridi. Ogni volta che lo guardavo mi perdevo dentro il suo sguardo. N-Gaya aspettami!- Quando finalmente riuscii a sentirlo mi tolsi le cuffie e mi girai. G-Ehi Niall che ci fai qui?- N-Vengo a scuola- G-Ah giusto...è la prima volta?- N-No ogni volta che vengo qua ci vado. Ho fatto anche degli amici che non vedo l'ora di rivedere- G-Che bello! Chi sono? Magari li conosco.- N-Zayn,Liam,Louis,Harry,Josh e Ross- Eccome se li conoscevo. Era il gruppo che mi prendeva in giro ogni giorno. Magari però dopo quello che è successo con Harry non lo fanno più. Ci speravo. G-Che lezione hai adesso?- N-Sociologia tu?- G-Inglese- N-Oh guardali là! Ciao ragazzi!-iniziò a sbracciarsi. H-Ciao Niall!!! Ciao Gaya.- R-Venite qua- Niall andò dritto da loro. Io stavo per entrare dentro scuola ma venni afferrata per un polso e tirata in mezzo a loro. Era stato Harry. I miei occhi si tuffarono dentro i suoi color smeraldo. Quel colore che sognavo ogni notte. Janette e Cece,le due oche della scuola,si avvicinarono ai ragazzi. J-Che ci fa questa qua?- La solita bionda,con una quarta di tette e sempre tutta tirata. Seguita dalla sua sosia Cece. G-Ho uno nome sai troietta- J-Come mi hai chiamata? Come ti permetti? Harry,Ross pensateci voi- Harry e Ross mi prese per le braccia e mi trascinarono dietro il parcheggio. Cercai lo sguardo di Niall o di Mitchie ma tutti e due erano occupati a farsi i cazzi loro. Bene,ero di nuovo sola. Ross mi fece sbattere contro il muro. Quando era a scuola era come se non fossimo fratelli. Iniziò a tirarmi pugni in faccia. Senti del calore scendere lungo il mio viso. Era sangue. Ross continuava a picchiarmi e Harry era fermo che guardava divertito. R-Continua tu. Io vado a prendere Janette e Cece. Oggi non veniamo a scuola- H-Ok- Ross,quel bastardo di mio fratello,se ne andò. Harry rimase fermo li a guardare in basso. G-Allora?- Io suoi pugni erano forti. Ne avevo preso uno tempo fa e avevo ancora il livido sulla spalla. Avevo sentito un sacco di male. La campanella suonò ma me ne fregai. In queste condizioni non potevo andare a scuola. L'avrei marinata ancora. Andavo bene a scuola,studiavo,i miei voti erano alti quindi non ci avrei rimesso niente. Harry continuava a guardare in basso. G-Cosa vuoi farmi?- H-Vieni-mi porse la mano. Non sapevo cosa fare. Prima finché Ross mi picchiava se la rideva e ora faceva il timido. H-Non voglio farti del male- Dubitante gli afferrai la mano. Lui mi trascinò fino alla sua auto nera e mi fece salire. Lui salì al posto di guida e mi porse un fazzoletto. H-Ti dispiace se per oggi salti scuola?- G-No l'avrei fatto lo stesso...non posso presentarmi in queste condizioni- Ritornò serio. Lo guardai dritto negli occhi. C'era un velo di tristezza. Girò la chiave e mise in moto la macchina. Durante tutto il viaggio non parlò nessuno. Regnava il silenzio. Ma non un silenzio imbarazzante un...silenzio. Per me il silenzio era come una musica. Mi ricordava i momenti in cui mamma e papà non ci sgridavano. Erano sempre arrabbiati con me e con Ross. Parcheggiò vicino ad un parco. Scesi e iniziammo a camminare uno affianco all'altra senza parlare. Un soffio di vento mi fece rabbrividire e Harry mi cinse le spalle per tenermi al caldo. G-Grazie- Mi guardò e mi sorrise. Camminammo così per un altro po' e poi ci sedemmo su una panchina. H-Allora...- J-Vedo che Styles non vuole pagare- Che? H-Janette vai via- J-Sai Gaya lui e tuo fratello hanno scommesso che Harry non ce l'avrebbe mai fatta a portarti a letto" Allora era per questo che era così gentile con me! Che bastardo. Mi alzai e iniziai a camminare verso non so dove. Lacrime iniziarono a scendermi lungo la faccia. Un torrente di lacrime piano piano esplose. Sapevo che lui mi stava seguendo ma me ne fregai. Volevo racchiudermi in uno stato di depressione dal quale non sarei più uscita. Volevo restare da sola,per sempre. Foreveralone. Come c'era scritto sul mio polso. Me lo ero fatta qualche hanno prima quel tatuaggio. Sentii dei passi avvicinarsi. Mi girai e vidi Harry che correva verso di me. Ero sempre stata lenta a correre ma in quel momento ebbi una scarica di adrenalina che mi fece andare più veloce del solito ma comunque non servi a niente. Harry mi raggiunse e con una mano afferrò la mia così da obbligarmi a fermare. H-Lasciami spiegare- G-No Harry non voglio più vederti o sentirti. Mi sei sempre piaciuto un casino ma era irraggiungibile per me. Adesso che cominciavo a sperare in qualcosa, adesso che cominciavo a fidarsi di te...sei...sono una merda non dovevo fidarsi di te!- dissi in preda alle lacrime. Guardai la faccia di Janette soddisfatta e poi scappai. HARRY'S POV Lei si fidava di me. Lei stava per fidarsi di me. Era la prima a dirmelo. Avevo rovinato tutto. Sono un cretino. Però lei era diversa. Mi nascondeva qualcosa e dovevo scoprire cosa. Non riuscii a tenerla ferma e scappò. Non fui in grado di muovermi. Ero distrutto. Nessuna ragazza di era mai fidata di me e lei la prima a dirmelo...ho rovinato tutto. Mi girai per riempire di parole Janette ma era sparita. Camminai per il parco senza sapere la metà. GAYA'S POV Non potevo crederci. Harry mi aveva fatto star male. Tanto. Più delle solite prese in giro. Continuavo a camminare senza capire dove ero o dove andavo. Il mio telefono cominciò a suonare. Era Niall. Quello che credevo fosse un mio amico ma che nel momento del bisogno mi aveva abbandonato. G-Pronto?- N-Dove sei?- G-Non lo so..- N-Non sei a scuola?- G-No avevo la faccia completamente ricoperta di sangue...cosa avrei detto ai prof?- N-Oddio ma è stato Ross?- G-Dopo ti racconto- N-Appena finisco scuola vengo a prenderti...chiedo ad Harry le indicazioni.- G-Non nominarlo per favore- N-Dovrai spiegarmi molte cose dopo. Adesso vado ho lezione stai ferma dove sei- Restai tutto il giorno seduta sul prato ascoltando musica. Pranzai con il panino che mi ero portata da casa per scuola. Da:Niall Sto arrivando "Bene"pensai. Dopo circa un quarto d'ora Niall si sedette al mio fianco. Lo abbracciai e scoppiai a piangere. N-Ehi,cosa è successo?- G-Harry...stava con me solo per una scommessa...a me lui piace mi stavo illudendo per niente e..- N-Cosa ti ha fatto Ross- G-Mi ha tirato pugni in faccia-lo guardai dritto in faccia per fargli vedere che livido avevo sotto l'occhio sinistro. N-Oh mio dio che stronzo!- G-Senti non è che mi riaccompagni a casa?- N-Certo ma prima di porto in ospedale,se vai presa così da Petty le farai venire un infarto- G-Ok andiamo-ci alzammo per andare in ospedale ma una voce roca,perfetta,che mi entrò nel cuore provocandomi un sussulto mi bloccò. Harry. H-Posso accompagnarvi?- Mi girai con le lacrime agli occhi. Aveva ancora il coraggio di farsi vivo? Presi il braccio di Niall e iniziai a correre. Feci solo peggio perché inciampai sui miei stessi piedi e caddi per terra. H-Gaya!- G-Lasciamo stare so arrangiarmi- N-Cosa hai sbattuto?- G-Sempre la guancia sinistra credo- N-Dai andiamo in ospedale- H-Dopo dimmi come va per favore- Sentii un tono di tristezza nella sua voce. N-Si perché ti interessa- Mi girai per vedere un'ultima volta il viso di Harry che mi fissava. Niall mi fece accomodare nella sua Ranger Rover e mi portò in ospedale dove mi misero delle creme e mi fecero dei massaggi. Il livido si vede ancora ma debolmente. Avrei detto a Petty che sono inciampata e sono caduta. Infondo lei sa che sono maldestra. A casa passai tutta la serata a fare i compiti e parlare con Niall. Prima di andare a letto guardai il cellulare. Un messaggio,da Harry. Da:Harry Senti mi dispiace a me tu piaci veramente.xxHarry<3 Preferii non rispondere. AUTRICE Recensite e ditemi che me pensate!!!

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Capitolo 6
*** Harry mi dice la verità ***


Ed ecco,mi sveglio e fuori c'è la neve. un immenso territorio bianco si apre ai miei occhi. È arrivato l'inverno. d'inverno il silenzio è misterioso e opprimente. si leggono le impronte della gente che passa ma non si sente nessun suono, nessun grido, nessun sussurro, neppure il fruscio d'una foglia. Quando mi fermò per strada ad ascoltare quel silenzio diventa anche doloroso. Qualsiasi rumore intorno a me diventa un sollievo. Quel giorno stavo camminando come al solito diretta verso la scuola. nonostante indossassi una felpa e un giubbotto bene imbottito avevo freddo. Niall-Ehi! Tieni...- Mi porse un cappello. Gaya-Grazie- Niall-Di niente- Gaya-Allora...- Niall -Come va?- Gaya-Come al solito- Niall-Harry?- Zayn-Ehi ragazzi!- Ci saluto raggiungendoci. Gaya-Ciao Zayn- Niall-Ehi!- Zayn-Come va?- Niall-Scusate ma devo andare in classe- Gaya-A dopo- Zayn-A dopo Niall- Andai avanti a camminare verso l'aula. Speravo che Harry non ci fosse. Come mi sarei dovuta comportare dopo averlo baciato? Zayn-Dove pensi di andare?- Gaya-In classe...- Zayn-Ci si vede dopo allora- Gaya-A dopo- Entrai in classe. non c'era nessuno. mi sedetti al mio posto e mi misi a leggere un libro. il giorno dopo sarebbero cominciate le vacanze di natale. Non mi accorsi che la classe si era riempita fino a quando delle labbra dolci e calde si appoggiarono sulla mia guancia. Harry-Ciao bellissima!- Che? Mi aveva dato un bacio e detto bellissima? Ma...avevo troppa confusione in testa, non riuscivo più a ragionare. Rimasi zitta tutto il resto della lezione. Quando finalmente la campanella suonò corsi fuori ma una mano mi afferrò il braccio. Harry-Dove pensi di andare?- Gaya-A lezione- Harry-Non mi hai salutato- Gaya-Ciao...ora posso andare?- Harry-Ma ti pare? che hai? Perché non mi parli?- Gaya-Senti...ne parliamo dopo no adesso con tutti questi qua in torno- Harry-No. Ne parliamo ora. Seguimi.- Gaya-Devo andare a...- Inutile discutere. Gli afferrai la mano e lo seguii. la sua stretta era forte, mi faceva sentire protetta. Mi portò sopra la scuola, sul tetto. Harry-Adesso parliamo- Gaya-O-ok..- Mi sentivo in imbarazzo. Lui possente come è e...io. volevo parlargli ma chissà cosa mi avrebbe fatto dopo che gli avrei parlato. Harry-Gaya, pensi di farmi aspettare ancora tanto?- Il suo sguardo si fece più cupo e i suoi muscoli si tesero. Il mio silenzio lo stava alquanto snervando. Gaya-Perché?- Harry-Cosa?- Gaya-Perché mi hai baciata appena sei entrato in classe?- Harry-Ti ha dato fastidio?- Basta mi ero stancata di mentirgli. gli avrei detto tutta la verità. Gaya-Harry...no non mi da fastidio anzi... è da tanto che sogno un tuo bacio.- Harry-E quindi?- Gaya-La scommessa... non me la sono ancora dimenticata io...- Harry-Gaya ma sto parlando sul serio io.- Gaya-Non voglio cascare in un altro tuo scherzo solo per riuscire a essere presa in giro o solo per delle scommesse...- Harry-Gaya...- Mi si avvicinò. Pochi centimetri staccavano le nostre labbra. la voglia di attaccare era difficile da trattenere. Harry-Gaya prima non ti conoscevo, neanche ora ad essere sinceri ma... non mi aspettavo fossi una persona così, così...- Gaya-Orribile? timida? sprecata?- Harry-No,no e no. Dolce,gentile,buona e bella- I suoi occhi, praticamente incollati ai miei, mi facevano capire,sentire,percepire la sincerità nelle sue parole. Harry-Tu sei diversa dalle altre ragazze con loro provo....un contatti di fisico niente di più con te sento...sento che mi sto innamorando.- Una lacrima scese dal mio occhio. Non riuscii a fermare le altre. Harry-Perché piangi?- Gaya-Nessuno mi ha mai detto queste cose, nessuno mi ha mai trattata come tu stai facendo con me, nessuno mi ha fatto provare quello che tu stai facendo ora per me.- Inaspettatamente lo baciai. Un bacio ,un gesto innocente che porta con se emozioni... E’ più facile dare un bacio che dimenticarlo. Il bacio è un dolce trovarsi dopo essersi a lungo cercati. Nella vita d’ognuno c’è sempre un bacio che non si dimentica. Il bacio è una promessa scritta dalle labbra. Ci si trova per caso, ci si incontra con un bacio. E’ un segreto detto sulla bocca. Il rumore di un bacio non è forte come quello di un cannone, ma il suo eco dura molto più a lungo. "Amore è rivelazione improvvisa: il bacio è sempre una scoperta !" Questo bacio è un concentrato di emozioni che, come una tempesta, fa naufragare l'animo. Le nostre lingue si intrecciavano insieme come se fossero state fatte per stare insieme. Il suo sapore di menta, i suoi ricci sul mio viso, tutto questo mi faceva morire. Gaya-Harry...- Harry-Ti è piaciuto?- Gaya-Sarebbe dire troppo poco- Mi sorrise. Il suo sorriso circondato da quelle due semplici fossette mi faceva morire. Gaya-Dobbiamo andare in classe- Harry-Ci vediamo a pranzo- Scesimo mano nella mano le scale. nei corridoi non c'era anima viva. stavo ancora scendendo le scale quando Harry gridò. Harry-Gaya attenta!- Boom! Vidi tutto nero e basta. #HARRY# Oh merda! Non sono riuscito ad afferrarla. È inciampata e ha sbatutto la testa. In corridoio non c'è nessuno. Se chiedo aiuto ad un prof. mi sospendono. Presi Gaya in braccio e uscii dalla scuola. La caricai nella mia macchina e la portai a casa. la distesi sul mio letto. Panico,panico,panico. Presi del ghiaccio e glielo appoggiai sulla fronte. Niente. Mi distesi al suo fianco e iniziai a baciarla. #GAYA# Sentivo dei dolci baci sulla mia pelle. Strinsi la mia mano. Anche quella di Harry che era stretta alla mia. Con molta calma aprii gli occhi. Harry-Gaya finalmente- Gaya-Che è successo?- Harry-Allora...sei inciampata hai sbattuto la testa, non c'era nessuno così ti ho portata a casa mia e...- Gaya-Ti amo- L'avevo appena detto sul serio? Che vergogna. Harry-Cosa?- Gaya-No niente- Harry-Ridillo- Gaya-Harry io ti amo- Harry-Anche io amore- AUTRICE Ok...fa un po' schifo come capitolo però in questi giorni non ho più ispirazione quindi per favore datemi dei consigli

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Capitolo 7
*** Ora siamo una coppia ***


Harry-Gaya proviamoci- Gaya-A fare cosa?- Harry-A stare insieme- Gaya-Chiedimelo- Harry-Gaya vuoi essere la mia ragazza?- Saltai addosso ad Harry. Harry-Ok! Lo prendo come un si- Restammo a guardarci per qualche minuto dopodiché attaccai le nostre labbra. Sentivo una forte attrazione verso le sue. Come se le volessi da tempo,ed era vero. Le nostre labbra sembravano fatte per stare insieme. Erano perfette. Sentii la sua lingua cercare la mia. Glielo concessi. Un semplice bacio iniziale diventò un bacio pieno di passione. I suoi ricci solleticavano le mie guance. Allacciai le mie braccia al suo collo e con una mano strinsi quei ricci perfetti. Senti le sue labbra contendersi in un sorriso finché il bacio continuava. Mille erano le emozioni che ci trasmettevamo. Quando purtroppo ci staccammo perché dovevamo riprendere fiato, le nostre fronti una appoggiata all'altra, i nostri guardi dritti negli occhi dell'altro, sembrava non si volessero staccare. Gaya-Pizzicami- Harry-Cosa?- Gaya-Pizzicami- Harry-Perché?- Gaya-Sto sognando- Un altro piccolo ma intensi bacio seguì quello appena detto. Harry-Vieni- Mi prese la mano e uscimmo da casa sua. Non pensavo lo avrei mai detto ma...Harry è buono, ha un cuore. Mi fece salire in macchina e tutto il tempo ci tenemmo le mani. Erano praticamente incollate. Gaya-Dove mi porti?- Harry-È un segreto- Gaya-Di solito li odio i segreti ma..questo no- Harry-Chiudi gli occhi- Feci come mi aveva detto. Sentii la macchina fermarsi e Harry scendere. Dopo pochi secondi venne ad aprire la portiera dalla mia parte. Mi prese la mano e mi aiutò ad uscire. Mi cinse i fianchi con un braccio e con la mano teneva ancora la mia. Gaya-Posso aprirli adesso?- Harry-Non ancora- Continuavo a camminare verso non so dove ma Harry era al mio fianco e con lui potevo andare ovunque. Harry-Adesso puoi aprire gli occhi- Piano piano li riaprii. Wow era un posi magnifico! Intorno c'erano tutti alberi e dove eravamo noi c'era un piccola distesa di fiori (se avete visto twilight intendo dove Edward porta Bella). Gaya-Wow Harry è....è....sono senza parole- Vidi Harry sdraiarsi a terra. Lo copiai. Mise un braccio attorno alle mie spalle e mi fece girare verso di lui. Appoggiai la testa sopra il suo petto e il suo braccio continuava ad avvolgermi. Gaya-Ci vieni spesso qua?- Harry-Si- Gaya-Come hai fatto a scoprire questo posto?- Harry-Quando ero più piccolo e i miei genitori litigavano mio sorella mi portava qua- Gaya-Hai una sorella?- Harry-Si- Gaya-Come si chiama?- Harry-Gemma ma...non la vedo da molto tempo- Gaya-Perché?- Harry-Senti non è il momento di parlarne ok?- Gaya-Scusa- Harry-No no non devi scusarti. Ho alzato un po' il tono e mi dispiace perdonami- Gli detti un leggero bacio a stampo. Gaya-Mi piace qui- Harry-Anche a me- Gaya-Però non ci verrei mai da sola- Harry-Perché?- Gaya-Perché la tua presenza rende tutto più magnifico- Restammo a parlare così per un altro po' di tempo. Il miglior tempo di sempre per me. Harry-Stasera vieni a mangiare a casa mia?- Gaya-Va bene. Devo solo dirlo a Petty- Harry-Allora andiamo- Ritornammo

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Capitolo 8
*** Siamo una coppia ***


Harry-Gaya proviamoci- Gaya-A fare cosa? Harry-A stare insieme- Gaya-Chiedimelo- Harry-Gaya vuoi essere la mia ragazza?- Saltai addosso ad Harry. Harry-Ok! Lo prendo come un si- Restammo a guardarci per qualche minuto dopodiché attaccai le nostre labbra. Sentivo una forte attrazione verso le sue. Come se le volessi da tempo,ed era vero. Le nostre labbra sembravano fatte per stare insieme. Erano perfette. Sentii la sua lingua cercare la mia. Glielo concessi. Un semplice bacio iniziale diventò un bacio pieno di passione. I suoi ricci solleticavano le mie guance. Allacciai le mie braccia al suo collo e con una mano strinsi quei ricci perfetti. Senti le sue labbra contendersi in un sorriso finché il bacio continuava. Mille erano le emozioni che ci trasmettevamo. Quando purtroppo ci staccammo perché dovevamo riprendere fiato, le nostre fronti una appoggiata all'altra, i nostri guardi dritti negli occhi dell'altro, sembrava non si volessero staccare. Gaya-Pizzicami- Harry-Cosa?- Gaya-Pizzicami- Harry-Perché?- Gaya-Sto sognando- Un altro piccolo ma intensi bacio seguì quello appena detto. Harry-Vieni- Mi prese la mano e uscimmo da casa sua. Non pensavo lo avrei mai detto ma...Harry è buono, ha un cuore. Mi fece salire in macchina e tutto il tempo ci tenemmo le mani. Erano praticamente incollate. Gaya-Dove mi porti?- Harry-È un segreto- Gaya-Di solito li odio i segreti ma..questo no- Harry-Chiudi gli occhi- Feci come mi aveva detto. Sentii la macchina fermarsi e Harry scendere. Dopo pochi secondi venne ad aprire la portiera dalla mia parte. Mi prese la mano e mi aiutò ad uscire. Mi cinse i fianchi con un braccio e con la mano teneva ancora la mia. Gaya-Posso aprirli adesso?- Harry-Non ancora- Continuavo a camminare verso non so dove ma Harry era al mio fianco e con lui potevo andare ovunque. Harry-Adesso puoi aprire gli occhi- Piano piano li riaprii. Wow era un posi magnifico! Intorno c'erano tutti alberi e dove eravamo noi c'era un piccola distesa di fiori (se avete visto twilight intendo dove Edward porta Bella). Gaya-Wow Harry è....è....sono senza parole- Vidi Harry sdraiarsi a terra. Lo copiai. Mise un braccio attorno alle mie spalle e mi fece girare verso di lui. Appoggiai la testa sopra il suo petto e il suo braccio continuava ad avvolgermi. Gaya-Ci vieni spesso qua?- Harry-Si- Gaya-Come hai fatto a scoprire questo posto?- Harry-Quando ero più piccolo e i miei genitori litigavano mio sorella mi portava qua- Gaya-Hai una sorella?- Harry-Si- Gaya-Come si chiama?- Harry-Gemma ma...non la vedo da molto tempo- Gaya-Perché?- Harry-Senti non è il momento di parlarne ok?- Gaya-Scusa- Harry-No no non devi scusarti. Ho alzato un po' il tono e mi dispiace perdonami- Gli detti un leggero bacio a stampo. Gaya-Mi piace qui- Harry-Anche a me- Gaya-Però non ci verrei mai da sola- Harry-Perché?- Gaya-Perché la tua presenza rende tutto più magnifico- Restammo a parlare così per un altro po' di tempo. Il miglior tempo di sempre per me. Harry-Stasera vieni a mangiare a casa mia? Gaya-Va bene. Devo solo dirlo a Petty- Harry-Allora andiamo- Ritornammo alla macchina diretti verso casa mia. Harry si fermò davanti all'edificio dove abitavo. Gaya-Non scendi?- Harry-No ti aspetto qua- Quando entrai trovai Petty che puliva. Gaya-Posso mangiare a casa di un amico stasera?- Petty-Certo cara- Ritornai di corsa verso la macchina di Harry. Harry-Allora?- Gaya-Andiao!- #a casa di harry# Harry-Facciamo la pizza?- Gaya-Ci sto!- Iniziammo ad impastare e sporcarci a vicenda. Quando la pizza fu in forno Harry mi prese per i fianchi e mi fece sedere sul bancone. Mi baciò tante volte. Dopo mi prese in braccio e mi portò sul divano. Si sdraiò sopra di me. Iniziò a baciarmi il collo. Sentivo la sua erezione premerermi sulla coscia. Gaya-Harry no io...non adesso- Harry-Ok- Si alzò e andò in cucina. Dopo aver mangiato la pizza guardammo un film e mi addormentai fra le sue braccia. AUTRICE MI scuso se il capitolo prima di questo non si capisce ma è stato pubblicato per sbaglio mi scuso.. Mi scuso anche perché è tutto attaccato ma io sono sul telefono e anche se scrivi andando a capo poi è tutto attaccato e non si come fare...Anyway recensite

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