Cobra: Più di una semplice unità.

di Orlans
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il dolore. ***
Capitolo 2: *** La paura. ***



Capitolo 1
*** Il dolore. ***


Il dolore.
Api proiettili mi penetravano nel petto. I miei colpi non lo scalfivano. L'acqua era la mia unica alleata.
Gli sciami di calabroni parevano infiniti, ma il repellente era già finito da un pezzo.
Vidi l'ennesima scia rossa e mi tuffai nuovamente nel lago. Non avevo vie di scampo, dovevo combattere. Ma come fare?
Il dolore. Sempre più forte.
Mi arrampicai velocemente sulla roccia e presi in mano la mia MK22. Alzai gli occhi. Si era sdoppiato. Ero così sorpreso che non mi accorsi dei calabroni che venivano verso di me. Lo sciame si divise come una granata al momento dell'esplosione. Mi attaccarono.
Il dolore. Insopportabile.
Improvvisamente sapevo benissimo cosa fare. Mi ricordai che avevo ancora una granata stordente. Non esitai a lanciarla.
Non sapevo neanch'io come avevo fatto a farla finire accanto al nemico. I calabroni abbandonarono il suo corpo. Era indifeso. Presi il mio AK-47 e mirai alla testa. L'unità cobra si ritrovò in quel momento con un componente in meno.

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Capitolo 2
*** La paura. ***


La paura.
Dovevo eliminarlo e procedere verso Groznyj Grad.
Una freccia infuocata mi sfiorò. Per un pelo.
Con il mio visore termico provavo a cercarlo tra gli alberi.
La tensione. Poteva attaccarmi da un momento all'altro.
Eccolo lì. Sparai tre o quattro tranquillanti, ma egli sparì di nuovo.
Un'altra freccia, stavolta avvelenata, mi colpì in pieno. Mi girai e lo vidi per terra, a cercare cibo per ripristinare la sua energia.
Per fortuna avevo gli strumenti adatti per curarmi.
Con il mio coltello estrassi il dardo avvelenato, poi usai il siero.
Nel frattempo mi era già sfuggito di vista. La sua mimetica gli permetteva una mimetizzazione perfetta nella foresta.
Qualcosa si mosse tra gli alberi. Sparai due colpi alla cieca. L'avevo colpito.
Tirai fuori il microfono per individuarlo e mi accorsi che stava cercando di nuovo del cibo.
Improvvisamente sapevo benissimo cosa fare.
Posai per terra le rane velenose che avevo trovato a Ponizovje e attesi.
La paura. Tremavo.
Fortunatamente cascò nella mia trappola, e accusò un malore.
Mi avvicinai. Era inerme. Presi il fucile a pompa e lo uccisi con un colpo ben assestato.
Fuori due.

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