La Nascita di HoGwaRtS

di ANDREA9797
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una sola scuola ***
Capitolo 2: *** La seconda decisiva riunione ***



Capitolo 1
*** Una sola scuola ***


"Buongiorno  a tutti " disse il ministro.
 Priscilla sapeva benissimo il motivo della convocazione, le quattro nazioni erano state unite e quattro scuole sarebbero state scomode per un'unica nazione unita.
" Vi ho convocato per una questione molto importante!" continuò il ministro  "a causa dell’unione dei quattro stati: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda, abbiamo deciso che quattro scuole sono troppe e inoltre dobbiamo legare culturalmente le 4 nazioni. E per farlo ritengo che l’istruzione degli studenti debba avvenire nel stesso luogo, con gli stessi metodi d’insegnamento e attività didattiche"
Salazar rimasse molto deluso dalle parole del ministro. Per lui era evidente che volesse eliminare 3 scuole, sicuramente quella di Tosca perché la riteneva non degna per essere una scuola di una nuova e potente nazione, mentre sapeva che la scuola di Priscilla era molto vista bene a livello internazionale per i metodi d’insegnamento, mentre Godric era un mago molto stimato per il suo coraggio dal ministro in persona.
"Quindi quel che voglio dirvi è che il Regno Unito ha solamente bisogno di una sola scuola e sta a voi scegliere se collaborare tra di voi oppure scegliere il metodo per valutare quale sia la migliore delle quattro per rappresentare il regno unito" concluse il ministro.
Per un attimo il silenzio regnava nella stanza, Godric riteneva che l’idea di collaborare fosse la migliore, il problema era che avrebbe dovuto aver a che fare con Serpeverde.
" Io sono convinta che dobbiamo collaborare" ruppe il silenzio Tosca.
"Diciamo le cose come stanno, tu vuoi collaborare solamente perché sai che la tua scuola non sarebbe all’altezza confronto alle nostre " intervenne in tono malefico Salazar.
"  Come osi rivolgerti a me con queste parole!! Sarà degna la tua scuola? dove al posto dell’educazione si studiano le arti oscure!"
Tosca raramente s’infuriava, ma quelle poche volte diventava aggressiva.
"Suvvia, non litighiamo!" moderò il litigio il ministro "e poi Tosca il ministero ha verificato che nella Slyaccademy non si verificano lezioni di magia oscura"
" Mi scusi ministro, ma si sa che Salazar sia un bravo camuffatore! " accusò Tosca
" Avete sentito! Accusa il ministero di non essere capace nei suoi doveri!" replicò Salazar.
" Scusate, ma non mi sembra il caso di litigare! Ritornando al discorso di prima io sono per la collaborazione. Se vogliamo che realmente le quattro nazioni si uniscano, noi dobbiamo dare per primi l’esempio"  affermò con fermezza e nobiltà Godric.
" Belle parole, ma è impossibile da praticare dato che noi siamo diversi. Ad esempio secondo me i mezzosangue non hanno diritto al' istruzione , al contrario di voi che li difendete tanto"
" Avremmo idee diverse, ma questo non vuol dire che non si possa dialogare " rispose Godric.
"Cosa hai in mente Salzar?"  si intrufolò nella conversazione Priscilla.
" In che senso? "domandò con finta ingenuità.
" E’ ovvio che desideri di voler fare scegliere una  scuola in base ad un criterio. "
"  Che ottima lettura delle mente che hai Priscilla eppure pensavo di essere un ottimo occlumante !"
" Non ho usato la legilimanzia " disse imponentemente, la donna dai capelli corvini e con lo sguardo da ghiaccio rispose " Non mi serve solo la magia per sapere e conoscere, ma dimmi la tua bramosa idea!
" Un torneo! La scuola che vincerà si aggiudicherà il premio di essere l’unica!" disse eccitatamente il mago.
"Non saprei " rispose sinceramente Godric " non da segno di unità e compattezza dell’impero!"
"Rivalità non è mica il contrario di unità. Anzi la rivalità può essere d’ aiuto nel migliorare la nazione. E poi questa sarebbe l’occasione per te Godric di mostrare il coraggio della tua scuola, per te Tosca invece sarebbe l’occasione di far vedere che la tua casa pur avendo valori modesti e umili possa essere a livelli alti, e per te Priscilla sarebbe l’occasione di mostrare che l’intelligenza è più importante di qualsiasi altro potere" i suoi occhi verde smeraldo avevano sedotto le attenzioni e gli orgogli degli altri maghi. Anche il ministro fu colpito " E soprattutto farebbe pubblicità al coraggio e al vigore del nostro nuovo paese. Il torneo sarà gigantesco e tutta Europa ne verrà a conoscenza!"
"Allora siamo d’accordo? " domandò avidamente Salazar
" Sono d’accordo " affermò Tosca.
"  Prima di dare il mio consenso vorrei essere più informata sullo svolgimento del torneo"  precisò Priscilla.
- Penso che il ministro o un suo aiutante abbia il compito di      programmare il torneo, in modo che le regole siano imparziali "concluse Salazar
"  Allora ministro saremo convocati prossimamente per conoscere le regole del torneo? "
" Si, vi menderò una lettera con tutte le istruzioni " concluse l’incontro il ministro.
Dopo essersi scambiati i saluti i 4 maghi ritornarono nelle proprie dimore.
Priscilla tornò nelle fredde montagne scozzesi, Tosca nelle vallate gallesi, Salazar nelle pianure inglesi e Godric nella sua selvaggia Irlanda.

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Capitolo 2
*** La seconda decisiva riunione ***


Dopo molte ore di impegni Priscilla voleva riposarsi nella sua soffice poltrona del suo ufficio.
Per lei il suo ufficio era come la sua casa dato che lo aveva ornato con i suoi gusti.
Era nella torre più alta del suo castello e quando voleva, grazie ad un potente incantesimo d’invisibilità, era sua abitudine far scomparire le pareti, in modo da poter ammirare il cielo stellato con il suo magico telescopio. Infatti Priscilla era un’ottima astronoma!  Una libreria gigante occupava la fine della stanza, in modo che tutti i suoi libri più cari li portasse con se. Nel soffitto un enorme lampadario era decorato con lapislazzuli e zaffiri e sotto di esso la scrivania era di puro mogano.    La sua stanza era perfettamente ordinata e pulita senza nessun difetto, nonostante la moltitudine di oggetti . Alla destra della sua porta, una statua la raffigurava e nel capo indossava  il suo prezioso diadema.
Ma appena seduta arrivò un gufo del ministero. “Ti aspettavo “ parlò all'animale. Aprì la lettera e lesse il contenuto:

“Domani alle 8 si terrà la riunione per informarvi e discutere sulle regole del torneo
Il Ministro”

Erano passate tre settimane dalla prima riunione.
“Chissà come mai il ministero è veloce quando si tratta di eventi superficiali e che aiutano la pubblicità del paese!“ pensò l’intelligente maga.
“Oh Raveno, cosa dovrei fare?” domandò Priscilla.
Raveno era il suo animale di compagnia: era un corvo parlante con il becco color mandarino. Le sue piume erano color ebano, ma sotto la luce del sole sembravano diventare argento.
“Mia signora, io sarei a favore della collaborazione” la informò il corvo.
“Lo so, ma il problema è Salazar. Non mi fido. E’ troppo avido di potere!”
“Mia signora, se è avido di potere farà di tutto per vincere il torneo. Insomma chi è stato a proporre l’idea? Lui. Secondo il mio modesto parere potrebbe anche pensare di utilizzare le regole a proprio piacimento oppure non rispettarle.”
“Hai ragione, ma il tuo parere non è modesto! Anzi, mi sono sempre stati utili i tuoi consigli e senza di te non saprei cosa fare! Comunque aspetterò le regole del torneo. Se sono state scelte secondo i principi di imparzialità e di legalità sarò d’accordo, altrimenti ritengo che l’unica soluzione sia la collaborazione”.

L’indomani mattina Godric era pronto per l’assemblea. In quei giorni passati aveva molto pensato alla scelta che doveva fare: lui optava per la collaborazione, ma in cuor suo desiderava il torneo! Era un amante delle sfide e soprattutto desiderava vedere la sconfitta di Salazar e la vittoria della sua scuola. 
Entrò nell'ufficio del ministro, erano tutti già dentro e si sentiva in imbarazzo per il suo ritardo.
“Buongiorno Godric” lo salutò con tono autoritario il ministro.
“Buongiorno a lei ministro e a tutti quanti, scusate per il ritardo”.
Da galantuomo baciò le mani delle donzelle e diede la stretta di mano al ministro e a Salazar.
“Dato che ora siamo tutti qui, senza perdere tempo, vi annuncerò le regole del torneo.
Innanzi tutto i partecipanti al torneo saranno quattro studenti per ogni scuola e saranno scelti da voi personalmente”
“Ottimo” disse tranquillo Salazar, aveva già in mente chi scegliere.
“Il torneo si svolgerà durante la prossima estate, in modo che lo si riesca a preparare alla perfezione e abbiate tempo per preparare i vostri allievi. Sarà composto da 5 prove. Ognuno di voi avrà il compito di ospitare nella vostra scuola e di ideare una prova, ovviamente prima dovrete dirlo a me in persona che prova avete intenzione di far svolgere, in quanto devo valutare se è conforme alle norme ministeriali. La quinta prova sarà ideata dalla giuria e nessuno di voi sarà a conoscenza della tipologia fino al giorno stesso delle prova. I giudici saranno il sottoscritto, il direttore degli eventi magici Carol e la regina Maeve, che è stata un'ottima istrutrice dei giovani maghi. È tutto chiaro?”
“Mi scusi, ma può dirci di che genere dovranno essere le prove?” domandò Tosca,
“Avventura, logica, duello… ovviamente più gli sfidanti saranno preparati in diverse discipline, più avranno la possibilità di vincere.” 
“Ok, mi sembra giusto” affermò la donna dai capelli color paglia.
“Allora, siete d’accordo sul torneo?” domandò il ministro.
“Si” rispose Salazar.
“Anche io sono d’accordo!” confermò Tosca.
Lei odiava farsi veder debole davanti a Salazar e avrebbe fatto di tutto per vincere.
“ E voi?” domandò a Godric e Priscilla.
“Ok” disse Godric con tono poco convinto.
“Io parteciperò al torneo solo se ho la certezza che tutti rispettino le regole!” disse Priscilla.
“Cosa vorresti dire?” domandò Salazar.
“Io partecipo solamente se voi manterrete i patti con un voto infrangibile! Non ti va bene Salazar?”
“Mi sembra un po’ eccessivo, non trovi? Basterebbe solamente chiarire che nel caso in cui qualcuno si comporti in maniera sleale venga eliminato direttamente dal gioco. In questo modo nessuno infrangerà le regole.”
“Non mi fido. Chiedo esplicitamente che si faccia il voto infrangibile!” riaffermò Priscilla “Tanto, se avete tutti buone intenzioni non rischierete la morte e in questo modo ci si fiderà l’uno dell’altro ciecamente e il torneo non potrà essere annullato per litigi.”
“Mi scusi Priscilla, ma la sua condizione è un po’ troppo estrema” la riprese il ministro.
“Se non l’accettate allora la scuola scozzese non verrà rappresentata e non so come la prenderebbero i miei connazionali” minacciò Priscilla.
L’aria si fece pesante e un profondo silenzio invase la stanza. La tensione era alta dopo le parole pungenti della preside.
“Per me va bene” ruppe il silenzio Godric.
“Anche per me” disse Tosca, in realtà lei capiva la decisione di Priscilla perché aveva i suoi  stessi dubbi.
“Se la mettete così, allora va bene anche per me” disse poco convinto Salazar.
“Allora abbiamo deciso” concluse il ministro. “ Si dia inizio al voto infrangibile.”
“Dobbiamo fare un voto infrangibile a quattro e il suggello lo farà il ministro” ordinò Priscilla.
Iniziò la cerimonia.
“Giurate di rispettare le regole del torneo?” domandò il ministro
“lo giuro” risposero uno ad uno. 
“Giurate di non corrompere uno dei membri della giuria?”
“Lo giuro” ridissero senza problemi
“Giurate di non ostacolare i vostri avversari?”
“Lo giuro” conclusero.
Finita l’ultima risposta di Tosca, Priscilla si rivolse al ministro “Mi scusi ministro, non voglio sottovalutare la sua autorità, ma per questioni di sicurezza vorrei sottoporla al giuramento!”
“Come osa! Io sono il ministro e nessun mio concittadino può insinuare della mia onestà!”
“Non era mia intenzione offenderla ministro! Se non se la sente, d’accordo.”
“Accetto le sue scuse Priscilla” disse il ministro non convinto delle sue parole “Temo che la nostra riunione debba concludersi. Ho da fare, devo risolvere uno strano caso! Continuano ad aumentare maledizioni e malocchi mai visti in passato! La situazione sta peggiorando giorno dopo giorno.”
“Confidiamo in lei ministro” disse gentilmente Tosca.
“Lo spero proprio”.
Quando uscirono dall'ufficio, Godric fermò Priscilla.
“ C’è qualcosa che non va Priscilla?”
“Niente, perché?” domandò lei.
“Perché ti vedo molto stressata, dubbiosa e soprattutto diffidente. Non è da te chiedere di eseguire un voto infrangibile!” le spiegò Godric.
“Hai regione Godric, ma io ci tengo alla mia scuola. E’ la mia vita! Se perdo il torneo non saprei cosa fare! E quindi era mio dovere assicurarmi che nessuno potesse barare!”
“Hai ragione, ma devi rilassarti! Io volevo collaborare appunto per questo! “
“Però alla fine anche tu hai votato a favore del torneo”
“Si, colpa del mio orgoglio” 
“Già… maledetto orgoglio”

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