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di _Horan_Hug_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CHAPTER 1 ***
Capitolo 2: *** CHAPTER 2 ***
Capitolo 3: *** CHAPTER 3 ***
Capitolo 4: *** CHAPTER 4 ***
Capitolo 5: *** CHAPTER 5 ***
Capitolo 6: *** CHAPTER 6 ***
Capitolo 7: *** “Giulia io ti amo.” ***



Capitolo 1
*** CHAPTER 1 ***


Ciao, mi chiamo Giulia, Giulia Smith. Ho 19 anni e vivo a Roma. Mio padre ha origini inglesi ecco perché ho questo cognome e anche per questo motivo so parlare molto bene l’inglese. Sono una ragazza allegra e dolce, o almeno così mi considerano i miei amici. Tra qualche giorno partirò in Irlanda per una settimana, precisamente a Mullingar, era da tanto che la volevo visitare, e dicono che è un paese molto bello. Non vedo l’ora di partire
 
Sono partita stamattina molto presto e l’aereo è partito già da un’ora e io sono un po’ assonnata credo che mi addormenterò.
-Signorina…signorina…- è l’hostess che mi avvisa che siamo atterrati, stropicciandomi gli occhi mi alzo dal sedile, prendo la mia valigia e scendo dall’aereo. Con l’autobus arrivo all’hotel, appena entro nella stanza butto la valigia sul letto e vado subito a esplorare la città. Arrivo ad un bar in zona e mi fermo per prendere qualcosa da bere. *sei arrivata?* è il messaggio di mamma, scendo dallo sgabello con lo sguardo fisso sul cellulare, non faccio in tempo a risponderle che sbatto contro un ragazzo cadendomi di mano il telefono
-Oddio scusa! Non ti avevo visto!
-Non fa niente! Nemmeno io ti avevo visto, stavo col cellulare in mano e mi è caduto…- mi sorride  dolcemente e poi si china e prendere i due cellulari. Identici! Mi porge uno a caso e non controllo nemmeno, rimango come ipnotizzata dai suoi occhi color oceano.
-Per fortuna non si sono rotti!- mi dice accennando un sorriso
-Già, per quello che costano!- gli dico ridendo
-Ehm…comunque mi chiamo Niall, non ti ho mai visto da queste parti…
-Io sono Giulia, infatti non sono di queste parti, vengo da Roma…
-Wow, dall’Italia, io non ci sono mai andato, mi piacerebbe visitarla un giorno, magari con un’ottima guida…- mi guarda sorridendo e poi scoppiamo a ridere entrambi.
-Ehm…scusami ma devo andare…
-Oh va bene, ehm…spero di rivederti presto, ciao!
-Ciao!- esco dal bar arrossendo e guardando a terra. Appena giro l’angolo mi fermo e tra me e me penso *Wow…sembrava un angelo caduto dal cielo…ma me lo devo togliere dalla testa…tra una settimana me ne andrò e non potrò più rivederlo…ce la posso fare…* faccio un giro per negozi e poi mi ricordo che devo ancora rispondere a mia madre, prendo il cellulare ma…
-Ma non è il mio! Ah! Forse ce lo siamo dovuti scambiare io e Niall al bar…devo subito tornare indietro a riportaglielo! Ma prima…- Gli memorizzo il mio numero e guardo un po’ di foto, è perfetto! Poi corro come un fulmine verso il bar sperando di trovarlo ancora lì, ma quando arrivo non lo trovo più. Torno verso l’hotel a cambiarmi per andare a pranzare in un ristorante in zona. Mi metto una T-shirt , degli shorts, le mie converse e mi trucco leggermente con una matita nera e mascara.

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Capitolo 2
*** CHAPTER 2 ***


Arrivo al ristorante e ordino da mangiare quando intravedo qualche tavolo più avanti a me una persona, come se la conoscessi. La metto a fuoco… è…Niall! Spalanco gli occhi e cerco di nascondermi, senza nessun risultato. Muove la testa a destra e a sinistra, come per cercare qualcuno, poi capisco che quel “qualcuno” sono io vedendolo avvicinarsi al mio tavolo. Per allontanarmi, o meglio, per fuggire, corro nel bagno delle femmine *così non potrà raggiungermi* penso
-Mi scusi, ha visto una ragazza con i capelli castani…non molto alta? E’ la voce di Niall che chiede al cameriere di me…
-Ehm credo di sì…ha appena ordinato…credo che sia andata in bagno.
-Ok, grazie mille.
-Di niente. Sento i suoi passi che si allontanano *starà ritornando al suo tavolo* penso ancora. Sporgo la testa dalla porta guardando a destra e a sinistra, mi allontano lentamente dal bagno, ma appena faccio due passi una mano mi prende il polso e i tira indietro
-Ehy.
-Ehy…ciao. -Qualcosa non va? Perché scappi da me?
-Io? Cosa te lo fa pensare?
-Bhe, mi sembra ovvio, prima appena mi vedi scappi in bagno, poi controlli se ci sono io fuori dalla porta…ti ho fatto qualcosa forse?
-No! Per carità!
-E allora? Cosa c’è? Ah…comunque questo è il tuo cellulare…ce lo siamo dovuti scambiare stamattina.
-Ah…grazie mille, allora io dovrei avere il tuo. Lo prendo per la mano e lo porto verso il mio tavolo. La sua mano è grande e morbida, anche le mani sono perfette! Prendo la mia borsa e cerco il suo cellulare
-Eccolo, tieni.
-Spero che l’avrai trattato bene, e tu non abbia visto le mie foto…
-Io?- gli dico puntando il mio dito verso di me
-Sì proprio te- mi dice sorridendo
-Che mi interessa delle tue foto!- ricambio il sorriso
-Mh…- dice alzando il sopracciglio -Va bene…mi fido…- *bzzbzz* è la vibrazione del mio cellulare
-Scusa, è mia madre…sì?-
-Giulia! Non mi hai risposto al messaggio e mi sono iniziata a preoccupare! Stai bene?
-Sì mamma. Sto pranzando.
-E mangi da sola?
-Sì sto sola- Niall mi guarda aggrottando la fronte del tipo ‘E io chi sono?’
-Ah ok, però vedi di trovarti un’amica con cui passare la settimana, se no sempre sola!- mi dice ridendo, non voglio dirle che sono in compagnia di un ragazzo, non sono mai stata fidanzata e lei si inizierebbe a preoccupare e a chiedermi la sua carta d'identità!
-Sì è quasi pronto! Scusami Giulia devo andare a cucinare per tuo padre e tuo fratello.
-Va bene…ciao mamma.- Chiudo la telefonata e torno da Niall.
-Ehm…mi spiegheresti una cosa?
-Ehm…certo…
-Perché hai detto a tua madre che stavi sola mentre stavi con me?
-Niente…lascia stare…
-Ecco la sua ordinazione signorina.- È arrivato il cameriere con il mio pranzo
-Grazie, scusa ma devo mangiare.
-Se vuoi mangio con te, sempre se non ti disturbo.
-No grazie.
-Va bene…allora ci si vede in giro.
-Sì, ciao…- Niall si allontana lentamente con lo sguardo basso, lo seguo con gli occhi. Finisco di mangiare, pago il conto e esco dal ristorante. Niall è uscito poco prima di me. Giro ancora un po’ tra i negozi, dopo qualche ora di passeggiata mi fermo a un bar per bere qualcosa di fresco, rieccolo là, e come se mi seguisse, alzo lo sguardo e sbuffo.

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Capitolo 3
*** CHAPTER 3 ***


Mi si avvicina
-Ehy! Che coincidenza eh!
-Eh già…vorrei una granita al limone per favore.- Dico al cameriere
-Ma ti do fastidio?
-No no…tranquillo…
-E come se ti sto sempre tra i piedi e non mi vuoi nemmeno vedere…pensavo fossimo amici…
-Ehm…certo, e lo siamo! Scusa, è che oggi il viaggio mi ha stancato molto…
-Ah, capisco…allora scusa…
-Ecco la sua granita signorina.
-Grazie.- Prendo il bicchiere e inizio a bere.
-Tu non prendi niente?
-No…
 Finisco di bere e mi avvio verso la cassa.
-Pago io.
-No tranquillo Niall.
-Pago io e basta.- Mi dice guardandomi negli occhi.
-Va bene…grazie.- Paga la mia granita e usciamo dal bar.
-Senti, si è fatto tardi, è quasi ora di cena, meglio se vado…
-Aspetta, conosco un posto bellissimo dove cenare, vieni.
-Ma…
-Vieni e basta.
-Ehy, abbassa la cresta eh.
-Haha, mi piaci quando ti arrabbi.- Mi dice alzando il sopracciglio e sorridendo. Faccio lo sguardo del tipo ‘mi prendi sul serio?’ e mi prende sottobraccio. Arriviamo  in questo “posto bellissimo” ed è veramente bellissimo! C’è un lampadario di diamanti che pende dal soffitto e le finestre color oro, sembra di stare in un castello!
-Ti piace?
-E’ bellissimo Niall!
-Finalmente ti vedo felice.- Mi giro e gli sorrido.
-Io ho un po’ di fame…quando mangiamo?
-Adesso!- ci sediamo, ordiniamo e iniziamo a mangiare
-Allora…che mi dici?- ingoio il boccone e poi gli rispondo
-E che ti devo dire, ci siamo incontrati stamattina…
-Insomma…ti piacciono i negozi di Mullingar?
-Sì, vendono cose molto carine, mi è piaciuta molto una maglietta nel negozio vicino al ristorate dove ho pranzato.
-Dici questa? - prende una busta da sotto il tavolo e me la porge
-Che cosa è?
-Apri…- mi dice sorridendo, prendo la busta e la apro
-Oddio sì! Grazie mille Niall!- Mi alzo dalla sedia e lo abbraccio allungando le braccia sul tavolo.
-Ma come hai fatto? Insomma…mi hai spiato?
-Se ti dico sì, mi ammazzi?
-Nah, questa volta sono buona.
-Ok, allora sì.
-Grazie mille ancora. Perché fai tutto questo per me?
-Non lo so…allora, ti piace la maglietta?
-Certo!
Finiamo di mangiare e paga lui per tutti e due.
-Ora è meglio se vado in albergo, è davvero tardi, grazie per la serata Niall.- Gli do un bacetto sulla guancia e faccio per andarmene ma lui mi blocca
-Se vuoi io ho la macchina qui all’angolo, ti posso accompagnare io.
-Va bene…- mi prende sottobraccio e iniziamo a chiacchierare
-Ma aspetta…come ci siamo conosciuti?
-A un bar…- dico sbuffando
-Che succede?
-Niente, è solo che non mi piace quando i ragazzi fanno i finti tonti.
-Finto tonto? Mi stai dando del finto tonto?
-No! No! Scusa, ma come già ti ho detto sono molto stanca.- So che ho sbagliato a parlare, e metto la mano sul viso come se voglio piangere. Niall mi nota subito, ci fermiamo, mi toglie la mano dal viso e mi chiede
-Cosa c’è?
-Niente, niente. Sono una stupida!
-Perché?” “Non sono abituata a stare fra ragazzi. E non so come reagire…- Dico asciugandomi la lacrima nera di matita per occhi scesa sul mio viso.
-Ti imbarazzo?
-No…è che ho davanti a me un’opportunità grandissima e la sto buttando al secchio…
-Forse ho capito…Ora sai cosa fare?
-No…
-Allora lascia fare a me…- Mi mette una mano dietro la schiena e una dietro alla testa e mi bacia sulle labbra. Io spalanco gli occhi e poi li richiudo, lo abbraccio. È stato bellissimo, non so come descrivere tutto ciò che è accaduto. Niall dopo mi guarda e sorridendo mi dice
-Allora?
-Wow. Però ti devo dire una cosa.
-Dimmi.
-Ecco…è stato il mio primo bacio.
-Per essere il primo, non c’è male.- Sorrido e poi metto il mio braccio dietro la sua schiena
-E’ tardi, e sono molto stanca, accompagnami in hotel.
-Hai tutto il trucco sciolto, non puoi andare in giro così!
-Giusto…ehm, ho delle salviette truccanti nella borsa.
-Ok, ora andiamo.
 

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Capitolo 4
*** CHAPTER 4 ***


Arriviamo in macchina, lui mi apre la portiera e io dicendo -Grazie.- Salgo e mi allaccio la cintura, poi sale lui. Mette le chiavi e inizia a guidare. Tiro fuori dalla borsa le salviette, ne prendo una e la passo sulle guance.
-Mi sento nuda senza trucco!- dico girandomi verso Niall.
-Sei più bella così - E mi bacia sulla guancia. Arrivati lui scende e mi apre la portiera, intanto mi slaccio la cintura e prendo la borsa. Metto la gamba destra fuori dalla portiera e Niall prende la mia mano per aiutarmi ad alzarmi. Chiudo lo sportello e sorridendo gli dico
-Allora…ciao! Spero di rivederti presto, anche perché tra una settimana parto  per Roma.
 -Cosa?!?                      
-Sì, non ti ricordi? Questa è solo una vacanza…
-Ah…- dice abbassando il viso
-Tranquillo! Tornerò!
-Sì lo so. Lo spero.
-Allora…di nuovo ciao! - faccio in tempo a girarmi che lui mi prende per un polso, mi fa girare verso di lui e poi mi bacia sulle labbra. Io divento rossa e entro nell’Hotel. Salgo su dove c’è la mia stanza, dalla borsa prendo le chiavi della porta, la apro e la richiudo. Butto la borsa sul letto e mi metto il pigiama. *bzzzz* il mio cellulare sta vibrando, è arrivato un messaggio, è da Niall! *Buona notte principessa ♥ * sorrido *Buona notte principe ♥ *
[...]
*bzzzz* è il mio cellulare.
*Chi è che mi manda un messaggio così presto???*
Penso, poi assonnata prendo il cellulare e con un occhio aperto apro il messaggio: *Buon giorno ♥*
E' Niall! Facendo uno sbadiglio con la bocca di leone, gli rispondo *Stavo dormendo...buon giorno anche a te ♥* *Scusa..ti ho svegliato?* *Sì, ma non fa niente!* *Ok…che fai oggi?* *Credo di andare a girare per negozi…dopotutto, come al solito!* *Allora oggi ti porto io in un posto diverso…* *Va bene…* *Fatti trovare pronta per le nove.* *Ok, a dopo!* Poso il cellulare sul comodino e mi vesto molto semplice: una gonnellina di stoffa, una maglietta senza maniche e delle ballerine; mi trucco con un po’ di mascara e una matita nera e mi faccio una mezza coda ai capelli. *toctoc* Hanno bussato alla porta, prendo la mia borsa e apro.
-Ciao! Sei bellissima.
-Ciao Niall, grazie.- Arrossisco e abbasso lo sguardo sorridendo
-Arrossisci se ti dico che sei bella?- Mi dice con un sorriso brillante -Vabbè, andiamo?
-Certo.- Esco dalla stanza e chiudo la porta a chiave.
-Dove mi porti?
-In un posto bello.
-Mi fido?
-Come vuoi.-Saliamo in macchina, partiamo e dopo venti minuti siamo arrivati.
-Siamo in un parco?
-Esatto, non ti piace?- Mi dice con lo sguardo triste
-No no! E’ stupendo! Mi chiedevo solo che cosa dovessimo fare in un parco…
-Ci sai andare sulle altalene?
-Sì, ma ci saranno i bambini…
-Alle nove e mezza di mattina?
-Va bene…però chi arriva per ultimo è un asino!- Dico correndo -Cosa?! Giulia aspetta!- E mi rincorre ridendo
-Sono arrivata prima io! Gne!
-Ti stai comportando da bambina.
-Siamo in un parco giochi, non mi posso mica comportare da vecchia!
-Non ti posso dare torto.
Inizio a dondolarmi guardando il cielo
-Sei bellissima con i capelli al vento.
-Oh grazie. Tu non sali sull’altalena?
-Certo!” Si inizia a dondolare anche lui
-Fa fresco a quest’ora, no?
-In effetti…hai freddo?
-No no…
-Ti sbattono i denti. E ti posso capire, stai solo in top! Ti sei portata una giacca?
-Veramente…no.
-Tieni.-  Si leva la sua felpa e la da a me, rimanendo a maniche corte
-Grazie, ma non dovevi.-Prendo la felpa e me la metto, la annuso –Profuma.- Dico sottovoce, cercando di non farmi sentire da Niall
-Cosa?- mi chiede
-Eh?
- Hai detto “profuma” e io ti ho chiesto “cosa?”
-Ah..ehm...i fiori…profumano molto, non credi?
-Sì…credo…- mi dice sorridendo sapendo che stavo dicendo una bugia, passa un’ora e siamo seduti sull’erba davanti a uno stagno a chiacchierare del più e del meno *bzzbzz*
-Scusa è mia madre…- Mi alzo da terra e inizio a camminare *Tesoro!* *Mamma!* *Come va? Tutto bene?* *Sì sì* *Che fai?* *Sto facendo colazione…*
-La colazione!- mi dice Niall ricordandosi che ancora non avevamo mangiato *Ehm…chi ha parlato?* *Ehm…un signore del bar…scusa devo andare, ciao!* chiudo la telefonata e ritorno da Niall
-Mi devi spiegare ancora una cosa tu.
-Ehm…che cosa?- dico preoccupata.
 

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Capitolo 5
*** CHAPTER 5 ***


-Perché menti a tua madre?- silenzio tombale
-Ehy, allora?
-Scusa vado a fare colazione.- Mi giro di spalle ma non faccio in tempo ad alzarmi
-Aspetta.- Mi prende per un braccio e mi tira giù
-Cosa c’è?
-Perché prima stiamo insieme e poi mi eviti…non capisco, ti ho fatto qualcosa?
-No…scusa ma devo andare, ho fame.
-Anche io non ho fatto colazione, posso venire con te o devi scappare?- mi avvicino a lui
-Niall.
-Sì?- si gira verso di me e mi guarda negli occhi
-Io non voglio evitarti, ma devo…- si gira verso lo stagno
-E per quale motivo?
-Niall…io non sono di Mullingar, tra cinque giorni me ne andrò, non voglio che nasca qualcosa fra di noi, sai, le relazioni a distanza non funzionano…- abbassa lo sguardo
-E perché menti a tua madre?
-Lei non si fida di ragazzi conosciuti per caso e mi chiederebbe la tua carta d’identità…capiscimi…
-Quindi…noi…ecco…
-No Niall, non possiamo stare insieme, una mia amica era fidanzata con un ragazzo francese conosciuto in una vacanza in  Francia, ma poi lei è dovuta ritornare in Italia, non sopportavano questa distanza e dopo qualche mese si sono lasciati…io non voglio che succeda questo fra ti noi.
-Resta qui.
-Cosa?!
-Hai capito bene, resta qui.
-Ma io ho la mia famiglia in Italia!
-Allora vengo io con te.
-Niall sei pazzo.
-Sì, sono pazzo, di te.- E dopo questo mi prende il viso tra le sue mani e mi bacia sulle labbra, capivo che stava leggermente piangendo perché sentivo le sue guance umide, lo allontano da me spingendolo lievemente.
-Niall, non capisci, ora scusa ma devo andare.
-Aspetta Giulia, scusami… Giulia!- Si alza e mi segue, sentendo i suoi passi inizio a correre con gli occhi pieni di lacrime, ma le trattengo -Giulia.- Mi raggiunge e mi abbraccia da dietro, inizio a piangere ininterrottamente, mi giro verso di lui e lo abbraccio forte
-Niall…scusa.
-E di che cosa, piccola?
-Di averti evitato…scusami…- lo abbraccio ancora più forte, bagnandogli la maglietta di lacrime.
-Oddio scusa…ti ho bagnato la maglietta.- Dico portandomi le mani alla bocca
-Tranquilla, tanto anche io ti ho bagnato la mia felpa haha.
-Haha…aspetta…cosa sono queste voci?
-Ehm…credo che siano arrivati i  bambini…
-Ah ecco. -  *Mamma guarda quella ragazza con la faccia nera.*
-Giulia…
-Sì?
-La bambina ti sta guardando e dice che hai la faccia nera…hahaha, struccati subito! - Prendo immediatamente le salviette struccanti dalla borsa e mi tolgo il trucco
-Ecco, ora ho la faccia come uno zombie.
-Invece io ti preferisco così.- Mi dice sorridendo
-Niall, mi brontola la pancia.- Gli dico con una faccia triste toccandomi la pancia vuota.
-Ok…dove vuoi andare a fare colazione?
-A un bar?
-Sì ok, ma a quale bar?
-A uno che danno da mangiare! Andiamo! Sto morendo di fame!
-Mi chiedo se sei veramente così o lo fai apposta…io opterei per la prima haha.
-Ok, sì, hai ragione, ma ora. Andiamo. A. Mangiare.
-Va bene…ma solo se mi dai un bacio.
-Questo si chiama ricatto.
-Esatto.
-Ma ci sono i bambini! Dai!
-Allora non ti porto a mangiare.
-Ok, ciao.- Faccio dietro-front e mi incammino verso l’uscita del parco.
-Ciao signorina.- È un bambino, con i capelli castani con i capelli corti e lisci e gli occhi verdi prato. -Oh ciao!
-Non devi uscire dal parco.
-Ah, e perché no?
-Aspetta qui a occhi chiusi.
-Va bene…- chiudo gli occhi e dopo qualche secondo qualcuno mi bacia sulle labbra spalanco gli occhi e lancio un urletto
-Oddio!
-Hahaha.
-Niall! Hai mandato un bambino!
-Sì. Io te l’ho detto che non andavi da nessuna parte se non mi davi un bacio.
-Che scemo.
-Ah grazie!
-Prego! È la verità. Vabbè, ora ho veramente tanta fame.

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Capitolo 6
*** CHAPTER 6 ***


CAPITOLO 6
Ci passano due bambine accanto che parlano sottovoce
-Guarda che bello questo ragazzo.
-E’ biondo con gli occhi azzurri!
-Chissà se questa ragazza è la sua fidanzata, glielo chiediamo?
-Ok, scusa signorina. - Mi giro verso di loro - Ciao tesoro, dimmi.
-Ma tu sei la fidanzata di lui? - guardo Niall
- Ehm…sì!
-Davvero?
-Davvero.
-Allora dimostracelo baciandolo!
-Perché?
-Vogliamo vedere se sei veramente la sua fidanzata.
-Ok.- Mi giro verso di lui e lo bacio sulle labbra poi mi giro verso le bambine
-Visto?
-Ah, va bene.
-Che fortunata che è. - Dice l’altra bambina all’amica.
-Ciao! - le dico
-Ciao…- e quando si girano le faccio una linguaccia, Niall mi guarda confuso
-Ehm…spiegami.
-Cosa?
-Quello che è successo.
-Puahahahaha.
-Ehm…io non sto ridendo.
-Volevo farmi invidiare.
-Ma sono piccole!
-E allora? Ma hai sentito una? Ha detto “che fortunata che è” ahahaha.
-Ma dicevi sul serio?
-Nella mia mente…sì. Ma purtroppo nella realtà no.
-Purtroppo?
-Sì…vorrei. Ma la distanza mi uccide.
-Allora siamo fidanzati per cinque giorni.
-No Niall, se dobbiamo stare insieme, dobbiamo starci per sempre.
-Non avevi fame?
-Sì, ma questo argomento è più importante, ora ascoltami…- ci sediamo sul prato
-Noi non possiamo stare insieme, le relazioni a distanza non funzionano mai…
-Noi possiamo essere la prima relazione a distanza a funzionare. Tanto hai finito la scuola, potrai venire qui quando vuoi.
-Sì perché i soldi per l’aereo cadono dal cielo, no?
-Te lo pago io. Ho un bel mucchietto messo da parte per le occasioni importanti, e tu sei importate.
-Non preoccuparti Niall, comunque…ho fame. - Ci alziamo da terra e saliamo in macchina. -In che bar andiamo?
-Vedrai. - Dopo qualche minuto siamo arrivati
-Qui è dove ci siamo incontrati per la prima volta…- faccio la finta commossa e entriamo.
-Cosa vuoi da mangiare?
-Un cornetto al cioccolato e un succo di frutta, grazie.
-Ok, vai a sederti che ti porto la colazione. - Vado a cercare un tavolo libero, mi siedo guardando Niall come una ragazzina innamorata
-Ehy ciao dolcezza. - Arriva un ragazzo, non molto alto, con i capelli castani e gli occhi color ghiaccio, io spaventata gli rispondo
-Ehm…ciao.
- Sei molto bella, sai?
-…Grazie…- dico guardando con la coda dell’occhio se Niall stava arrivando
-Sei da sola?
-Veramente no…
-Scusa se sono invadente, se vuoi me ne vado.
-No tranquillo…ehm chi sei?
-Oh scusa, non mi sono ancora presentato, mi chiamo Louis, Louis Tomlinson. E tu?
-Giulia, Giulia Smith, se vuoi siediti, non disturbi.
-Grazie, non ti ho mai visto da queste parti, di dove sei?
-Roma, Italia.
-Wow! Com’è che sei qui?
-Sono in vacanza.
-Ah, senti, ma con chi stai qui al bar?
-Ehm con lui. - Gli dico indicando Niall
-Uh, carino il biondino eh? Haha. - Arriva Niall con il vassoio.
-Ehm…ciao. Chi sei? - gli chiede Niall
-Oh ciao, mi chiamo Louis, Louis Tomlinson. - Si alza in piedi e gli stringe la mano
-Ci conosciamo?
-No, ma potremmo diventare amici, o no? - gli dice sorridendo
-Sì… - gli risponde non convinto
-Oh bene! La tua ragazza è carina, sai? - intervengo io -Veramente io no…
-Grazie! - mi blocca Niall, lo guardo confusa
-Sei davvero fortunato ad avere una fidanzata così bella.
-Niall?
-Sì Giulia?
-Che hai?
-Che ho?
-Eh te lo sto chiedendo io.
-Ehm scusate, io vado. Ciao! - dice Louis, Niall si siede al tavolo di fronte a me
-Tieni la colazione.
-Grazie...
-Quel ragazzo ti faceva troppi complimenti per i miei gusti.
-E’ gentile! E pure carino!
-Sì…
-Niall.
-Eh.
-Davvero, che hai? C’è qualcosa che non va?
-Qualcuno…-dice sottovoce guardando la sua colazione
-Cosa?
-Niente.
-Dopo mangiato usciamo, ti devo parlare.
-Oh, va bene. - Finiamo di fare colazione, paga lui, e poi usciamo in giro.

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Capitolo 7
*** “Giulia io ti amo.” ***


“Dove vuoi andare?” mi chiede “Andiamo su quella panchina.” Gli indico “Ok.” Ci sediamo e inizio a parlare “Niall, ora sei tu che mi devi spiegare una cosa.” “Ehm…che cosa?” mi chiede preoccupato “Perché hai detto a Louis che sono la tua ragazza? Non è vero!” nessuna risposta, guarda in basso e dopo un po’ si decide a rispondermi “Così siamo pari, tu l’hai detto alle bambine e io a...quello lì.” “Primo: “Quello lì” ha un nome, secondo: io l’ho detto alle bambine, come già ti ho detto per la trentesima volta, solo per farmi invidiare, ma Louis non è un bambino, è un ragazzo, è come se non vuoi che ci parlo, perché Niall?” “Nessuno può averti all’infuori di me.” Mi dice guardandomi negli occhi “Che co…” non mi fa nemmeno finire di parlare che prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia sulle labbra. “Giulia io ti amo.” Lo allontano da me e scappo via, verso il mio hotel. “Giulia! Aspetta! Giulia!” urla lui, ma lo ignoro, inizio a piangere, ancora, non posso stare con lui, o almeno, non ancora. Lui però riesce a raggiungermi, mi prende per un braccio e mi tira dietro “Giulia, scusa. Non te ne andare.” Mi dice lui singhiozzando, come se volesse piangere, ma non lo fa “Lasciami!” urlo con voce roca “Ci stanno guardando tutti Giulia. Ferma.” “N…” anche questa volta non riesco a finire la parola che lui mi bacia e mi avvolge in uno stretto abbraccio. Cerco di spingerlo via ma le sue braccia sono così forti da non lasciarmi andare. Ad un tratto le mie lacrime si fermano, e iniziano quelle di Niall. Lo abbraccio anche io. Le nostre labbra si separano e anche le nostre braccia “Giulia…scusami ancora…” “No Niall…scusami tu. Ora devo andare in hotel, e tra un paio d’ore devo andare a pranzare. Per oggi basta.” “Basta cosa?” “Vederci, non mi devo affezionare a te,” “Io già l’ho fatto.” “Cosa?” “Affezionarmi a te.” “Ma non devi, tra cinque giorni parto e non ci rivedremo più.” “E allora?” “Lo sai Niall, lo sai. Ora scusami, ma devo andare.” Mentre cammino lui mi segue con lo sguardo. La giornata passa in fretta, ho cenato e ora sto nella mia stanza a mettermi il pigiama. *Ciao, disturbo?* è un messaggio da Niall *No, tranquillo.* *Senti…domani ti va di andare a mare?* *Certo! Così mi abbronzo un po’, sono bianca come una mozzarella!* *Haha, io non sono di meno eh! Ah…senti…scusami ancora per stamattina.* *Non fa niente…ma come già ti ho detto, non posso, anzi, non possiamo.* *Questo mi fa male…* *Lo so Niall, anche a me, ora vado a dormire, notte.* non faccio in tempo a spegnere il cellulare che mi arriva una chiamata *Pronto?* *Giulia.* *Niall…ti devo dire una cosa.* *Ti devo dire una cosa.* *Oh ehm…* *Dimmi.* *No prima tu.* *Allora insieme.* *Ok.* *Uno…due…* e all’unisono diciamo *TI AMO.* *Ora non mi parlerai più, lo so, prima il bacio poi…* *No Niall, ok, lo ammetto. Mi sono affezionata a te.* *Allora lo ammetti!* *Sì Niall.* *Io devo ammettere anche un’altra cosa Giulia.* *Cosa?* *Non posso vivere senza di te, anche se sono solo due giorni che ci conosciamo, ma pensare che te ne andrai e non ti potrò più vedere, mi spezza il cuore.* Chiudo gli occhi e inizia a scendere la prima lacrima *Giulia?* *S-sì?* gli rispondo singhiozzando *Guarda che ti sento.* *Senti cosa?* *Che stai piangendo…* *Scusami Niall, ma devo andare. Scusami.* *Giulia aspetta. Ma domani ti vengo a prendere per andare al mare?* *Sì, buonanotte.* *Buonanotte anche a te.* Spengo il cellulare, abbraccio il cuscino cercando di dormire.

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