- The Big Damn KUROFAY Table -

di ChiakiAkito
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ed elenco delle storie ***
Capitolo 2: *** Promtp 28 ***
Capitolo 3: *** Prompt 27 ***
Capitolo 4: *** prompt 01 ***
Capitolo 5: *** Prompt 0.50 ***
Capitolo 6: *** Prompt 96 ***
Capitolo 7: *** Prompt 82 ***
Capitolo 8: *** Prompt 39 ***



Capitolo 1
*** Introduzione ed elenco delle storie ***


IMPORTANTE: Questa fanfiction non è una RoundRobin. Le uniche che possono postare siamo io e Pucchyko_Girl.

XD Sììì! Vogliamo suicidarci! Moriremo, lo sento!

... Aehm. Questo capitolo non è un vero capitolo, serve solo come introduzione. La raccolta che vi apprestate a leggere nasce dalla mente malata di due idiote autolesioniste (... NO, non siamo Fay U_U”) che hanno deciso di accollarsi i 100 prompt della Big Damn Table.

Per chi non lo sapesse, la BDT nasce nel fandom inglese: è, come dice il nome, una grande, dannata tabella composta da 95 prompt (“temi”, parole dalle quali prendere spunto per scrivere una fanfiction) più 5 spazi vuoti da riempire a piacere. Ad ogni prompt corrisponde una oneshot... Sì, avete capito bene: l’obbiettivo finale è scrivere 100 fanfiction su un fandom, un personaggio, o un pairing.

Io, da brava deficiente, quando ho scoperto che esisteva una community italiana per l’iniziativa e che nessuno dei miei due pairing favoriti era già stato preso ho deciso di decretare la mia morte e accettare la sfida. Però, ecco il dilemma: RoyEd, il mio eterno ammore, o KuroFay, la mia passione più recente? XD Visto che ultimamente leggo molto meno FMA e molto più TRC, ero propensa al KuroFay. Piccolo problema, il KuroFay lo voleva fare anche Pucchy e non si può fare in due, separatamente, lo stesso claim! XD Alla fine abbiamo risolto che unire le forze è molto meglio, e quindi faremo 50 prompt a testa senza ordine particolare.

E quindi eccoci qui, con 100 fanfiction da finire e nessuna idea di quanto tutto questo sarà passato! XD Il rating e gli avvertimenti varieranno da capitolo a capitolo, quindi metteremo i tag necessari ogni volta. I prompt non saranno in ordine di numero, guardate nella tabella qui sotto per vedere quelli già completati:



001. Inizio. 002. Intermezzo. 003. Fine. 004. Interiorità. 005. Esteriorità.
006. Ore. 007. Giorni. 008. Settimane. 009. Mesi. 010. Anni.
011. Rosso. 012. Arancione. 013. Giallo. 014. Verde. 015. Blu.
016. Porpora. 017. Marrone. 018. Nero. 019. Bianco. 020. Senza colori.
021. Amici. 022. Nemici. 023. Amanti. 024. Famiglia. 025. Estranei.
026. Compagni di squadra. 027. Genitori. 028. Figli. 029. Nascita. 030. Morte.
031. Alba. 032. Tramonto. 033. Troppo. 034. Troppo poco. 035. Sesto Senso.
036. Olfatto. 037. Udito. 038. Tatto. 039. Gusto. 040. Vista.
041. Forme. 042. Triangolo. 043. Diamante. 044. Cerchio. 045. Luna.
046. Stelle. 047. Cuori. 048. Quadri. 049. Fiori. 050. Picche.
051. Acqua. 052. Fuoco. 053. Terra. 054. Aria. 055. Spirito.
056. Colazione. 057. Pranzo. 058. Cena. 059. Cibo. 060. Bibite.
061. Inverno. 062. Primavera. 063. Estate. 064. Autunno. 065. Mezze stagioni.
066. Pioggia. 067. Neve. 068. Lampo. 069. Tuono. 070. Tempesta.
071. Rotto. 072. Riparato. 073. Luce. 074. Oscurità. 075. Ombra.
076. Chi? 077. Cosa? 078. Dove? 079. Quando? 080. Perché?
081. Come? 082. Se. 083. E. 084. Lui. 085. Lei.
086. Scelte. 087. Vita. 088. Scuola. 089. Lavoro. 090. Casa.
091. Compleanno. 092. Natale. 093. Ringraziamento. 094. Indipendenza. 095. Capodanno.
096. Pub 097. Scelta libera. 098. Scelta libera. 099. Scelta libera. 100. Scelta libera.


Ultimi Prompt
#01.-Inizio- “Perché fin dal principio, l’Hitsuzen li unì…”
#50.-Picche- “Che diavolo vuol dire PRENDERE UN DUE DI PICCHE…?!”
#96.-Pub- “... Hai per caso la ragazza, tu?”
#82.-Se- “La giovane maga si chiese cosa sarebbe successo se il principino avesse avuto un ruolo diverso nella vicenda.”
#39.-Gusto- “Yuui aveva sempre pensato che la pelle di Kurogane avesse un gusto particolare…”

E ora... Augurateci buona fortuna, si comincia! XD

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Capitolo 2
*** Promtp 28 ***


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Capitolo 3
*** Prompt 27 ***


Genitori Prompt: 0.27 “genitori”
Subtitle:-Kuro-chichi... Cosa vuol dire "Proteggere?"-
Rating: Decisamente verde XD
Note: shonen-ai, m-preg, post-manga, fluff da diabete, forse leggermente OOC? XD
Before you begin… E' la prima fanfiction che scrivo per questo fandom, sono emozionata! *_* in più, ho involontariamente scritto un seguito al prompt di Pucchy XD Ma funziona anche leggendola a sè, penso...


La luce della luna piena rischiarava la stanza, passando attraverso la porta scorrevole aperta sul giardino e giungendo, sottoforma di lama, sino ad un grande tatami addossato alla parete. Lì, schiena contro al muro, Kurogane sedeva a gambe incrociate, una mano a reggere un vecchio volume di Maganyan e l'altra intrecciata tra le ciocche bionde di una zazzera arruffata, il cui proprietario dormiva pacifico abbracciato alla sua gamba.
I suoi occhi scarlatti si muovevano la pagina, senza vederla davvero: il suo pensiero, in quel momento, era diretto al mago assopito e tutto ciò che avevano passato insieme, loro due e quelli che, almeno nella sua mente, erano diventati al pari di figli.
Era stato pochi anni fa, che la loro missione si era conclusa: recuperata la memoria della principessa e sconfitto Fei Wong, Sakura e Shaoran se n'erano tornati a Clow, e lui aveva preso il titolo che gli spettava come erede del signore di Suwa, trascinandosi dietro il manjuu bianco, che aveva affermato, testuali parole, di essersi affezionata al mio Kuro-wankoro, puu! e un mago sovreccitato dagli occhi male assortiti -perchè, pur avendo recuperato quella parte della sua magia rubata da Shaoran, una delle due iridi era rimasta irrimediamilmente dorata. Yuui aveva cominciato a vivere con lui, alimentando i già enormi pettegolezzi sul suo conto. Che razza di feudatario era uno che scompariva per anni, e poi tornava con un amante, uomo, senza nemmeno legittimare il loro rapporto?
Poi Tomoyo-hime aveva deciso di intervenire, ignorando blatantemente ogni norma sul matrimonio tra due maschi e sposandoli. Questo, almeno, aveva fatto tacere le voci come le minacce del ninja non avrebbero mai potuto.

E la loro vita era continuata, per un paio d'anni... Si amavano, e per un po' era bastato. Ma una sera il mago gli aveva rivelato, con molta nonchalanche, che nel suo mondo gli uomini con più potere magico potevano avere figli in un modo leggermente non convenzionale. E, considerando che anche con solo metà della sua forza il biondo poteva quasi raggiungere la Tsukuyomi...

All'inizio, Kurogane aveva avuto un po' di dubbi. Ci pensava, è vero, e dopotutto aveva sempre desiderato un figlio da crescere. Ma da lì a veramente averne uno, il passo non era poi così corto... Era stata la luce negli occhi di Yuui quando ne parlavano, quella che sembrava gridargli contro di decidersi e di fare in fretta, perchè lui il bambino lo voleva, a convincerlo.
Nove mesi dopo, stringeva tra le braccia un mago esausto dopo il lungo parto e fissava una creaturina fragile avvolta in una coperta, che ricambiava il suo sguardo con due occhi di un blu innaturale.
Da lì le cose erano cambiate. Ricordava ancora i giorni interi spesi accucciato sul pavimento, a tenere per mano il piccolo cocciuto che si era messo in testa di camminare, la voce leggera di Yuui che gli faceva notare quanto Shiro -questo il nome, datogli dai genitori quasi ironicamente- fosse tutto suo padre in quanto a testardaggine, e le notti insonni durante le quali i due uomini facevano a turno nel tentare di calmare i nervi al bimbo mentre questo metteva i primi dentini.

Adesso, da neonato era diventato bambino, e i pazzi che gli scorrazzavano per casa chiamandolo con nomignoli strani erano due. Già, perchè la prima parola del piccolo era stata Kuro-chichi, e adesso nemmeno le minaccie di morte potevano convincerlo a dire semplicemente "papà"...

Le sue riflessioni furono interrotte quando percepì una presenza familiare di fronte alla porta del corridoio. Alzò lo sguardo dal fumetto, solo per vedere una seconda testa arruffata, stavolta nera, che faceva capolino dall'altra stanza. Con un mezzo sospiro, pose Magayan sul pavimento e diede un colpetto al tatami; il piccolo gli si avvicinò in silenzio e si accoccolò contro di lui, osservandolo come se stesse riflettendo su qualcosa di molto importante.
-Che ci fai ancora sveglio, tu?- Chiese sottovoce, per evitare di svegliare suo marito.
-Stavo parlando con Yuuko-obaachan.- Kurogane fece un mezzo grugnito. Era proprio da lei, tenere alzato Shiro fino a quell'ora di notte, probabilmente raccontandogli cose strane sul suo conto! Certo, qualcosa di buono quella strega l'aveva fatto. Per tenere unita l'allegra famigliola, come la definiva lei, aveva architettato un complesso sistema di specchi magici e passaggi dimensionali che collegava il palazzo di Clow, quello di Suwa e il negozio... Ovviamente, però, non gratis. Il ninja ricordava ancora le due settimane spese alla ricerca di una sottospecie di oggetto leggendario che Yuuko gli aveva imposto come prezzo.
-Sentiamo cosa ti ha detto stavolta, quella mentecatta...- Borbottò esasperato. Ogni volta che il bambino parlava da solo con lei, poi si ritrovava a dover rispondere a imbarazzantissime domande su quello che era successo mentre viaggiavano.
-Ha detto che mentre giravate per i mondi tu pro... proteggevi Yuui-okaasan,- gli rispose il piccolo, fermandosi a metà frase per assicurarsi di aver ripetuto esattamente le parole di Yuuko.
A questo, il ninja parve leggermente sorpreso. La vecchia pazza che diceva qualcosa di buono su di lui? Da quando?
-Kuro-chichi... Cosa vuol dire "proteggere"?- Continuò imperterrito Shiro, curioso di sapere cos'altro esattamente avesse fatto il suo otoo-san alla okaa-san. Di solito non erano cose molto belle, ma lui negava sempre tutto...
-Proteggere significa fare tutto perchè una persona non si faccia male, o venga ferita. Quando vuoi proteggere una persona sei pronto a dare la vita in cambio della sua.- Gli rispose lui, dopo alcuni attimi di riflessione. Forse quell'ultima parte non era stata una bella cosa da dire ad un bambino di appena sei anni, ma voleva che il piccolo capisse.
L'espressione confusa di Shiro si trasformò in una ammirata alle parole di Kurogane; la sua okaa-san glielo aveva detto tante volte, quanto era coraggioso il suo papà, e questa ne era l'ennesima prova. Voler dare la vita per il suo koibito...
-Quindi tu proteggevi l'okaa-san?-
-Lo proteggo ancora. Proteggo anche te, marmocchio.- Gli rispose lui, stringendolo col braccio che teneva attorno alle sue spalle. Il bimbo rimase in silenzio, pensoso.
Proprio quando l'uomo cominciò a pensare che si fosse addormentato da seduto, Shiro alzò lo sguardo e incontro i suoi occhi, determinato.
-Voglio farlo anch'io!- Esclamò, a voce un po' troppo alta. -Diventerò forte e poi non dovrai più proteggere la mamma: ci penserò io a difendervi, tutti e due!-
E a Kurogane venne quasi da ridere, mentre l'orgoglio paterno gli riscaldava il petto. Quel bimbo era davvero come lui... Non aveva forse affermato la stessa cosa, innumerevoli volte, di fronte a suo padre?
-Frena l'entusiasmo, marmocchio... Sei ancora piccolo,- gli rispose, ma i suoi occhi lasciavano trasparire quanto fosse fiero di lui. -Pensa a crescere, per adesso.-
-Ma...- Tentò di protestare Shiro, nonostante sapesse che infondo suo padre aveva ragione.
-Niente discussioni... Tu continua così,- gli fece l'uomo, spingendo leggermente sulla sua spalla perchè si sdraiasse. -Continua a credere in quello che mi hai detto, e quando sarai abbastanza grande ti insegnerò a usare la spada.-
Il bimbo accomodò le mosse del padre, stendendosi sul tatami, e chiuse gli occhi. Tentò di replicare, ma gli uscì soltanto un lungo sbadiglio: sarebbe dovuto essere a letto da ore...
-Dormi,- intimò la voce profonda del padre, e lui non tardò a eseguire.

-Tutto suo padre, non trovi?-
Kurogane guardò in basso, sorpreso e incontrò due occhi assonnati che lo osservavano allegri. Spostò lo sguardo sul bambino addormentato al suo fianco, orgoglio lampante sul suo volto.
-E' un marmocchio testardo. E coraggioso.-
-Mi ricorda qualcuno che conosco...- Il biondo si tirò su, incontrando le sue labbra in un casto bacio. -Non dormi con me, Kuro-koi?-
E mentre si stendeva aspettando che il sonno lo cogliesse, con suo figlio da un lato e l'uomo che amava dall'altro, il ninja non potè fare a meno di sorridere.

The end… AAAAAAAH! Mi è venuta una cariee XD comunque questa fic fa parte della mia m-preg mentale, quindi probabilmente vedrete Shicchan più di una volta! Ho paura che Kuro-wan sia leggermente OOC, voi che dite?
Japanese time...
Per chi non abbia idea di cosa vogliano dire certi termini che ho usato XD
Tomoyo-hime: Principessa Tomoyo.
Shiro: Letteralmente "bianco". Vi ricordo che Kuro vuol dire "nero" XDDD Nome gentilmente suggeritomi da Pucchy.
Kuro-chichi: "Chichi" vuol dire papà. Quindi può voler dire Kuro-papino o Papà nero, a voi la scelta...
Yuuko-obaachan: "Obaa-chan" può voler dire "nonna" o "zia".
Yuui-okaasan, Okaa-san: "Okaa-san" vuol dire mamma.
Otoo-san: Papà.
Koibito: Amante, fidanzato.
Kuro-koi: "Koi" vuol dire amore °w°

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Capitolo 4
*** prompt 01 ***


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Capitolo 5
*** Prompt 0.50 ***


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Capitolo 6
*** Prompt 96 ***


bibite Prompt: 0.96 “Pub” (Scelta Libera)

Subtitle: “... Hai per caso la ragazza, tu?”

Rating: Giallo aranciastro? Arancio giallastro? XD

Note: shonen-ai, idiota, scandalosamente AU, senza un senso logico XD, guest star Shaoran e Sakura!

Before you begin… Mi scuso per il grosso ritardo che ha costretto Pucchy a postare due volte di fila, ma mi ha colto un attacco di influenza... ò_ò ho passato due giorni piegata sul water a vomitare, brutta esperienza! Comunque... Questa COSA mi è venuta in mente giovedì, perchè sono stata trascinata a Milano da mia sorella e ci siamo fermate a un bar... Dove il barista continuava a sfottere la cameriera... E la cameriera gli urlava dietro alla Kurogane... XD E da qui nacque questo scempio.


-Benvenuti al Cat's Eye, signori! Come posso servirvi?-

La voce squillante del barman gli giunse alle orecchie forte, chiara e fastidiosa come sempre. Ma non poteva gridare un po' di meno?

Sbuffò irritato, Kurogane, mentre ripuliva un alto bicchiere che non molto tempo prima era stato riempito di uno dei cocktail colorati che Fay amava tanto inventare. Il biondo gli dava davvero sui nervi. Passava tutto il giorno con quel sorriso idiota stampato in volto, a lanciargli stupide frecciatine al solo scopo di farlo urlare in pubblico; ormai una buona metà dei loro clienti abituali veniva lì solo per godersi lo spettacolo della sua umiliazione!

-Kuro-drink, se continui ancora per molto mi consumi il bicchiere!-

Si accorse all'improvviso che stava strofinando la stessa stoviglia da cinque minuti buoni, e ormai quella brillava sotto le luci artificiali del posto come se fosse fatta di cristallo. Con un borbottio seccato -il dannato si infiltrava anche nei suoi pensieri, e che cavolo!- la ripose tra la roba pulita, e stava per passare alla prossima quando si ritrovò davanti l'oggetto delle sue lamentele.

-Kuro-gin, hai la facciotta arrabbiata... Guarda che così mi spaventi la clientela!- E accompagnò il rimprovero tirandogli le guance, con una risatina troppo acuta perchè potesse appartenere a un normale maschio adulto. Non che quel tipo fosse normale, ma si poteva sempre sperare...

Prima che potesse tirargli addosso lo straccio bagnato, quello gliel'aveva preso di mano e lo stava tranquillamente strizzando nel lavandino.

-Al tavolo sei ci sono Sakura-chan e Shaoran-kun. Vogliono il solito. Corri, su!-

-Perchè non li servi tu, invece?- mugugnò Kurogane.

-Ma è ovvio. Lo so che il mio Kuro-chan si annoia se lo tengo troppo a lavare i piatti, deve divertirsi...- Gli rispose l'altro, con un sorriso che non prometteva nulla di buono.

-E al bancone chi c'è, idiota di un barman, se tu te ne stai qui a pulire?-

-Oh, Kuro-rum, dubiti della mia intelligenza? Ci ho lasciato Chii! Adesso và!- Ecco, ora era certo che Fay fosse un pazzo. Quella ragazzina che avevano assunto, nonostante tutta la sua buona volontà, era buona solo a servire! Non per essere scortese, ma persino lui sapeva preparare un cocktail meglio della poveretta.

Di nuovo fu interrotto prima che potesse ribattere, stavolta da una spinta stranamente energica per uno di quella costituzione. Si avvicinò al ripiano e prese i due bicchieri che il barista aveva preparato per i loro clienti migliori, ignorando il girdo di Non scordare gli ombrellini! da parte del biondo, poi sbuffò e si avvicinò al tavolo dove una coppia di ragazzini aspettava le sue ordinazioni. Sperava vivamente che quell'idiota di Fay non avesse di nuovo messo della vodka nei bicchieri di nascosto... L'ultima volta che l'aveva fatto, Sakura si era messa a scorrazzare per il locale imitando un gatto, mentre il ragazzino -che all'inizio gli era parso perfettamente sobrio- si era inchinato profondamente davanti a una delle piante dell'ingresso e le aveva chiesto di insegnargli l'arte della preparazione del Cosmopolitan, Kurogane-san!

-Tenete- esordì, posandogli di fronte i due drink. Sakura gli sorrise, gentile come sempre, mentre Shaoran si limitò ad un cenno di saluto prima di afferrare il bicchiere e prendere un sorso.

-Andateci piano... Non ho visto cosa ci ha messo, lì dentro. Potrebbe esserci del gin, per quello che so.- Il giovane mise giù il bicchiere immediatamente- non si era ancora ripreso del tutto dall'incidente con la pianta.

-Sono sicura che Fay-san si è semplicemente sbagliato, quella volta...- Subentrò l'altra, in sua difesa.

-Quel tipo è semplicemente pazzo! E poi, nemmeno lui è così svampito da scambiare del succo di fragola per vodka.- Lasciò volutamente perdere il fatto che, probabilmente, Fay era così svampito.

-... Ammettendo che si sia sbagliato, poi, cosa avrebbe potuto distrarlo tanto?-

-Bè... Magari ha dei problemi con la sua famiglia... Lei non ne sa niente, Kurogane-san?-

A quella domanda, il cameriere rimase spiazzato. Il pazzo non gli aveva mai detto nulla sui suoi parenti, nè tantomeno dei suoi problemi. Non che avesse torto, Kurogane dopotutto non gli aveva certo parlato dei suoi, ma gli dava davvero fastidio non sapere qualcosa di così fondamentale su quello che, nonostante tutte le litigate, era un suo amico -non che l'avrebbe mai ammesso davanti a lui. E che cavolo, solo perchè gli urlava sempre contro non voleva dire che non potesse aiutarlo!

-Kurogane-san?- La ragazzina ora lo guardava interrogativa. Si era imbambolato di unovo, dannazione!

-Non so nulla della vita privata di quell'idiota.-

Sakura si chiuse in un silenzio pensoso, mentre Shaoran ispezionava attentamente il proprio cocktail come se potesse accertarsi della presenza di alcol solo osservandolo. Proprio quando stava per andarsene, visto che entrambi lo stavano ignorando, la ragazza lo osservò sorridente.

-Forse Fay-san è innamorato di una ragazza e stava pensando a un modo per conquistarla!-

-Ma che idiozia.- Ignorò lo sguardo scandalizzato della giovane alla quasi parolaccia. Lo era davvero. Fay, quello che indossava abiti super aderenti e stivali di pelle alti alla coscia, quello dal visino d'angelo che flirtava con lui in ogni momento possibile, con una ragazza? Se non fosse stato per la rabbia ingiustificata che gli era montata al pensiero, si sarebbe messo a ridere.

-Non dica così, Kurogane-san!- S'infervorò quella, con le guance leggermente gonfie al modo brusco in cui aveva rifiutato la sua tesi. -Fay-san è una persona molto romantica, l'amore...-

-Hyuu, Kuro-vodka~ Ci sono clienti in attesa!-

Kurogane si alzò immediatamente, guardando male il biondo che stava spargendo acqua su tutto il ripiano agitando lo straccio bagnato, per attirare la sua attenzione.

-E perchè non li servi tu, visto che sei così impegnato a sporcare in giro?- L'unica risposta fu una sventolata più energica delle altre, accompagnata da un altro degli irritanti sorrisi del pazzo. Sospirò, seccato, e si avviò verso il bancone in soccorso della povera Chii, alle prese con il mixer.


***


Kurogane poggiò i gomiti sul bancone, osservando pensieroso il barman intento a chiudere il locale. Era esausto; quella era stata una serata terribile, e non solo per la ressa tipica del sabato sera; anche la mezz'ora passata a cercare di fermare Sakura, di nuovo misteriosamente ubriaca, e le lamentele di un paio di clienti che si erano ritrovati il drink sbagliato non erano abbastanza a giustificare il suo stress. No, era tutta colpa delle parole della ragazzina: aveva continuato a rimuginarci sopra tutta la sera, e questo l'aveva reso ancora più scontroso del solito -oggi, i rimproveri di Fay sullo spaventare i clienti avevano avuto un fondamento.

Non che potesse farci qualcosa. Quella frase, per qualche strano motivo, l'aveva irritato terribilmente. Ovvio che fossero tutte benemerite cazzate, chiunque avesse mai visto il mago avrebbe potuto confermarlo! Era chiaro come il sole che quello era l'essere più gay di quel mondo -e di tutti gli altri, se ne esistevano.

Ma... Come poteva esserne sicuro? Dopotutto, lui del barman non sapeva nulla. Erano amici, sì, ma mai si erano visti fuori dal lavoro, nè si erano fatti domande personali. Le apparenze ingannano, diceva sempre sua madre... Magari Fay era davvero innamorato. Chissà, forse pure fidanzato...

-Kuro-brandy, tutto a posto?- Doveva aver emesso un qualche suono, perchè l'altro aveva smesso di spazzare il pavimento e ora lo guardava preoccupato.

-Nh... Certo!-

-Se lo dici tu, Kuro-sherry...- Commentò, ironico, il barman.

Rimasero in silenzio per un poco, Kurogane pensieroso e Fay intento a ripulire le piastrelle nere del locale. Fu il primo a parlare, dopo qualche minuto.

-... Ehi, barman.- Quello poggiò le braccia incrociate in cima al manico della scopa, e la testa su di esse, osservandolo in attesa che continuasse. -... Hai per caso la ragazza?-

Da curiosa che era, l'espressione dell'altro divenne divertita.

-Perchè questa domanda, Kuro-wine? Sei geloso?- Il moro divenne totalmente rosso e tentò di ucciderlo con lo sguardo, pur sapendo che non l'avrebbe intimorito. E che forse un po' geloso lo era...

-M-Ma certo che no! Che diavolo vai a pensare, idiota?-

-Era una domanda perfettamente innocente, Kuro-cognac.- E il sorrisetto ironico si allargò.

-Le tue domande sono innocenti quanto il locale per guardoni nel quartiere a fianco.- Il tipo che lo reggeva era un dannato pervertito dal mento enorme e due basette anche più grandi. Quello dava i brividi persino a lui.

-Comunque, pensavo davvero che avessi più spirito di osservazione, Kuro-cointreau. Ti sembro il tipo da ragazze?- E alzò un sopracciglio fine, accennando con la mano agli stivali... Kurogane non si era davvero mai accorto che avessero il tacco.

-... No, in effetti no...- Borbottò, arrossendo di più e voltando la testa determinato a non incontrare il suo sguardo. -E comunque ho chiesto solo perchè sei anche più distratto del solito. Sakura sostiene che tu sia innamorato.-

Per un attimo, Fay sembrò sorpreso; la sua facciata sorridente però si ricompose in fretta, e lui si limitò a poggiare la scopa e avvicinarsi con un altro dei suoi risolini effemminati.

-Hyuu... Si nota davvero così tanto?- Mormorò, sedendosi sul bancone di fianco all'altro.

-Quindi è vero...- Non sapeva perchè, ma la cosa gli faceva stringere il petto in modo quasi doloroso. Si chiese per un attimo come mai, ma il biondo riprese presto a parlare.

-Bè... Diciamo che c'è una persona a cui voglio bene... La conosco da poco tempo ma mi ci sono già affezionato e vorrei che fossimo più che amici...- Kurogane emise un grugnito, non molto soddisfatto della direzione che stavano prendendo le cose. Fay gli si avvicinò all'orecchio, aumentando il lieve rossore già presente sulla sua pelle abbronzata, e allargò il sorriso.

-Ci sono altre cose che vorrei... Soprattutto cose che vorrei tanto fargli... Come questa.-

Il moro non fece in tempo a chiedersi cosa diavolo stesse succedendo che si ritrovò il biondo appeso al collo, le labbra morbide unite alle sue. Invece di essere disgustato, come ogni uomo normale sarebbe stato, trovò che la sensazione della bocca dell'altro sulla propria non gli dispiaceva. Proprio per nulla.

Non sapeva bene come, ma presto quello che era un casto contatto divenne un bacio in piena regola, lingue comprese. Strinse le braccia attorno alla vita di Fay, e quello emise un lieve gemito di piacere e attaccò la sua bocca con rinnovato vigore. Si staccarono dopo lunghi minuti, quando il bisogno d'aria si era fatto pressante; il biondo si passò la lingua sulle labbra arrossate, con un sorriso.

-Ehi, Kuro-drink...-

-Mh?-

La voce dell'altro si ridusse a un mormorio sensuale. -Vuoi vedere cos'altro vorrei fare a quella persona...?-


The end...
Omg... Inizio con la crack, passo per una sega mentale e finisco con un principio di lemon? ò_ò ma che cavolo di storie scrivo...?

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Capitolo 7
*** Prompt 82 ***


SE Prompt: 0.82 "Se"

Subtitle: La giovane maga si chiese cosa sarebbe successo se il principino avesse avuto un ruolo diverso nella vicenda.

Rating: Verde

Note: shonen-ai, what-if, fluffosa, settata prima dell'inizio di tutto, starring Ashura (probabilmente molto OOC -mai letto RG Veda-) e Chii.

Before you begin… Sono senza parole per lo stupore. Ma che idee malsane mi vengono? XD Leggete e capirete che intendo...

Kurogane aprì la porta della casetta e vi entrò, gettando con malgrazia la propria sacca sul letto. Si scosse la sabbia di dosso e abbassò il cappuccio del mantello nero, passandosi una mano tra i capelli per toglierne i granelli dorati. Concluse il suo piccolo rituale con uno sguardo rivolto ad una fotografia posata sulla tavola, e accompagnò i propri occhi con un lieve inchino.
-Sono a casa, otoo-san.-
Iniziò, poi, a slacciarsi il mantello; ma fu interrotto a metà del gesto da una risata argentina, bloccandosi con le braccia levate e voltando il capo verso la finestra. Lì era appoggiato un ragazzino dai capelli biondi scompigliati dal vento, gli occhi azzurri socchiusi e puntati su di lui mentre agitava eccitato la mano.
-Kuro-rin!- Gridò quello, saltando nella stanza attraverso l'apertura tonda, per poi saltargli al collo con una forza inaspettata- tanta da farlo cadere all'indietro e sbattere contro il tavolino. La cornice traballò pericolosamente, prima di precipitare dritta in testa a Kurogane.
-Idiota, stà più attento!- Ringhiò, massaggiandosi il punto colpito, mentre tentava invano di scollarsi l'altro di dosso. Il biondo si limitò a un altro risolino e strinse di più le braccia attorno al suo collo.
-Guarda che mi chiamo Fay, non idiota...- Lo rimproverò, con tono falsamente offeso.
-E io mi chiamo Kurogane! Ku-ro-ga-ne!-
-Ma Kuro-puu è più carino... Grande e grosso come sei, se poi hai anche un nome minaccioso spaventerai tutti!- Replicò allora Fay. -Sei fortunato ad avere me che ti dò soprannomi, Kuro-tan. Se non ci fossi io, Tomoyo-chan avrebbe troppa paura e rifiuterebbe la tua proposta di matrimonio, sai?-
-Cosa?- Gridò il moro, arrossendo indignato. La sarta reale era una pazza! Non sopportava nemmeno di stare nel raggio di venti metri da quella, figurarsi sposarla!
-Guarda che lo so che ti piace,- lo canzonò l'altro. -Quando mi hai accompagnato a ritirare gli abiti da cerimonia eri tutto rosso, hyuu
~-
-
Non arrossivo certo per lei!-
-E per cosa, allora?- Domandò l'altro, avvicinando il viso al suo con un sorriso che non prometteva nulla di buono. -Forse eri imbarazzato a vedermi provare il vestito?-
, fece una parte di Kurogane, una che risiedeva più o meno vicino al polmone sinistro. Il resto del corpo decise che quella parte non era poi così utile, e si tappò simbolicamente le orecchie. Le guance, però, dissentirono e per protesta divennero ancora più rosse.
-Kuro-chuu è arrossito
~-
-Piantala, idiota di un principe!-

E Fay sorrise, appoggiando la testa al suo petto.
-Mi sei mancato, sai?-
-Nh.- Kurogane si limitò a mettergli un braccio attorno alle spalle, una risposta che per l'altro era più che eloquente. Rimasero così, in silenzio per un po'; poi il biondo alzò lo sguardo verso di lui, le guance pallide ora leggermente rosate.
-Senti, Kuro-pon, io- Ma fu interrotto da un rumore di passi pesanti fuori dalla porta. Il moro si mise immediatamente all'erta, rizzando la schiena. Più persone, che si muovevano in sincrono, e metallo stridente come se...
-Tuo zio sa che sei qui?-
-Ashura-ojisama? Certo che no,- replicò il biondo sorridente. -Sarà meglio che vada prima che mi trovino, mh?- E si alzò, liberando finalmente il povero moro dalla sua presa ferrea. Si avvicinò a un'altra finestra e si sedette sul davanzale, pronto a issarsi fuori.
-Stupido... C'è un intero battaglione fuori, non puoi mica evitarli tutti.- Borbottò, rimettendosi in piedi e lanciandogli il mantello. -Almeno usa questo per nasconderti...-
Fay lo afferrò al volo, sorridente come al solito, e se lo calò sulle spalle. -Grazie, Kuro-sama.... Senti, per quella cosa di prima- -
Qualcuno battè due forti colpi alla porta.
-Sbrigati, su!-
Il biondo gli fece un occhiolino che gli dette i brividi e saltò fuori, calandosi il cappuccio nero sul volto.
***
-E' nella sua stanza, sire.-
Ashura-ou osservò placidamente la giovane donna di fronte a lui; era bassa e magra, dagli occhi nocciola, e aveva lunghi capelli color avorio che portava sciolti eccetto due ciuffi, legati da codini ai lati del viso. Questa si inchinò nuovamente, cortese come sempre, e lo guardò col suo solito vago sorriso.
-Quando sono entrate a casa di Suwa-san non l'hanno trovato, ma le guardie l'hanno visto entrare dai giardini con addosso il mantello del ragazzo.-
-Quindi era di nuovo da lui...- Mormorò il re, con una smorfia irritata. Non gli era mai piaciuto quel ragazzino, nonostante fosse stato lui a far sorridere suo nipote per la prima volta dopo l'incidente...
Chii- questo il nome della donna - lo guardò interrogativa. -C'è qualcosa che non va, Ashura-ou?-
-Sai che non mi piace questa storia.-
-Si ricordi che è l'uomo solo per lui1, sua Maestà. E' inevitabile...- Gli fece notare la maga di corte, con un'espressione quasi preoccupata. -Anche se ho visto molte difficoltà nel loro futuro...-
-So che è il destino, ma non mi è certo vietato veder male il ragazzo. Sei congedata.-
Altro inchino. -Come volete, Sire...-
Mentre usciva, la giovane maga si chiese cosa sarebbe successo se il principino avesse avuto un ruolo diverso nella vicenda. Forse il destino di quei due sarebbe stato migliore...

***
Il portone che conduceva alla sua ala del castello si richiuse con un tonfo, e il ragazzino vi appoggiò le spalle ansimando. Erano settimane che non usciva di nascosto- non c'era gusto a farlo, senza il moro che lo seguiva con riluttanza borbottando di stupidi principi e fughe inutili.
Sorrise al pensiero dell'altro, stringendosi il suo mantello attorno alle spalle- odorava ancora di lui, l'inconfondibile odore esotico che aveva sentito solo sulla sua pelle.
Uscì sul balcone, ben avvolto nel tessuto nero per proteggersi dal freddo delle notti di Clow, e con i gomiti poggiati sulla ringhiera lasciò vagare lo sguardo; le sue iridi blu furono leste a posarsi sull'enorme costruzione all'orizzonte, simile in tutto e per tutto a un enorme paio di ali. Erano le rovine dove il suo Kuro-sama passava tanto del suo tempo: il sogno di suo padre- riposi in pace - era stato risolvere il mistero che si celava dietro di esse, e in memoria dell'uomo Kurogane perseguiva lo stesso scopo.
Il pensiero del ragazzo lo fece sospirare; anche oggi non era riuscito a dirglielo. Tutta colpa dei soldati, pensò imbronciato. Se solo fossero arrivati pochi minuti dopo...
Ma dopotutto, aveva aspettato anni prima di decidersi a dirgli che lo amava, no? Un giorno in più non avrebbe fatto danni... Avrebbe potuto andare alle rovine e portargli il pranzo, magari...
Domani. Gliel'avrebbe detto domani.

The end... So che il finale non è il massimo, ma se avessi continuato sarei dovuta entrare nel casino delle piume, ed oltre a uscirmi lunghissima avrei dovuto scrivere angst, tirare dentro Sakura e Shaoran e poi pure Yuuko... Non avevo proprio voglia XD In più, mi scuso se Ashura è OOC, ma il poco che ho visto in TRC non mi è bastato a farmi un idea sul suo carattere U_U" Spero che vi sia piaciuta in ogni caso, scusate ancora il ritardo! EDIT! Ho deciso di scrivere il seguito, appena trovo il prompt adatto XD
Note
1. La battuta di Yukito era diversa, ma in Chobits mi hanno rimbambita talmente tanto con la storia dell' "uomo solo per me" che non ho resistito XDDD

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Capitolo 8
*** Prompt 39 ***


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