Secrets: una misteriosa vacanza

di frencia92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una strana giornata ***
Capitolo 2: *** Casa dolce casa ***
Capitolo 3: *** Scherzi non da lui ***
Capitolo 4: *** Un segreto da custodire ***
Capitolo 5: *** Incubi ***
Capitolo 6: *** Qualcosa di nuovo ***
Capitolo 7: *** Birthday 1^parte ***
Capitolo 8: *** Birthday 2^parte ***
Capitolo 9: *** BOOM! ***
Capitolo 10: *** The life in his hands ***
Capitolo 11: *** Come sta Tony? ***
Capitolo 12: *** Anime gemelle ***
Capitolo 13: *** Lui ti vuole bene ***
Capitolo 14: *** La magia di un bacio ***
Capitolo 15: *** Perplessità ***
Capitolo 16: *** Paura di amare ***



Capitolo 1
*** Una strana giornata ***


Ciao a tutti, lettori e scrittori!
Innanzitutto vi ringrazio di leggere le mie storie... con le prime non potevo usare l`html perchè scrivevo col cellulare.
Riguardo questa storia... beh, ovviamente ci saranno momenti TIVosi e potrete vedere un meraviglioso rapporto padre-figlio tra Tony e Gibbs... non anticipo altro!
Buona lettura!! ^^
 
Capitolo 1: Una giornata strana
 
Era appena cominciata una giornata strana. 
Lo pensavano tutti nella squadra.

Da giorni vedevano Tony e Gibbs comportarsi diversamente: Tony era più sereno e felice del solito, i battibecchi e le provocazioni con Ziva erano notevolmente diminuite, sorprendendo Ziva stessa, era anche più carino nei confronti di McGee, infastidito dal suo nuovo atteggiamento 'troppo tranquillo', lavorava duramente e senza sosta per finire presto... 
Gibbs era incredibilmente sorridente, uno sguardo scintillante, felice come poche volte lo avevano visto. 
Non dava più scapellotti, nessuno sguardo penetrante... era visibilmente raggiante.

Stavano completando gli ultimi rapporti quando, nel pomeriggio, Gibbs mandò Tony a casa dicendogli di riposarsi e che avrebbe finito lui le sue pratiche. Tony sorrise e corse all'ascensore, Gibbs sorrise a sua volta, spiazzando tutti.

La sera, Gibbs disse al resto del team di prendersi la settimana libera...

 

Rimangono tutti a bocca aperta, sconvolti. 
Gibbs se ne va per primo, quasi correndo verso l'ascensore, McGee, Ziva, Abby e Ducky sono ancora pietrficati.

"Ma... ha detto..." 
"Si, Ziva... è incredibile!" 
"In tanti anni che lo conosco, Jethro non ha mai dato la settimana libera a nessuno!" 
"Mi sono persa qualcosa?" 
"Si, Abby... tutti ci siamo persi qualcosa... cosa ci nascondono quei due...?" 
"Cosa vuoi dire, Tim? Che anche Tony centra qualcosa? Credi che ci stiano nascondendo qualche segreto?" 
"Non lo so, Ziva... forse..." 
"Ehi! E se li seguissimo?" 
"Vorresti pedinarli per tutta la settimana?" 
"Se ci nascondono veramente qualcosa... si!"

McGee, Abby e Ducky riflettono sulla proposta di Ziva "Ok. Con chi iniziamo?" 
"Beh... con Tony... lui non riuscirebbe mai a nascondere segreti..." 
"Bene. Allora andiamo..." 

Vanno velocemente verso l'auto di Ziva nei parcheggi, poi raggiungono la casa di Tony.
Senza farsi notare, rimangono nell'auto, nascosti dagli alberi del viale di fronte. 

Tony esce di casa tranquillo, in mano ha una valigia contenente vestiti per tutta la settimana, li appoggia in auto nei sedili posteriori poi parte.

Ziva e gli altri lo seguono a distanza, fino a raggiungere la casa di Gibbs.

Tony si ferma ed entra n casa di Gibbs, approfittando dell'occasione, Ziva velocemente posta una cimice nell'auto che comprende il segnale audio. Torna nella sua auto con discrezione mentre vede Tony uscire con Gibbs che porta la sua valigia nell'auto di Tony, poi entra in auto al posto del passeggero, lasciando Tony alla guida. 
Tutti guardano con stupore "Oh, santo cielo!" 
"Che c'è, Ducky?" 
"Beh... a quanto pare... vanno in vacanza insieme, e... Jethro sta lasciando guidare Tony... è l'apocalisse!!" 
"Ma.. ragazzi? Cosa ci siamo persi?" 
"Cosa vuoi dire, Tim?" 
"Guardateli... sono rilassati. Questo significa che non è la prima volta che succede..." 
"Già. Per quanto ne sappiamo potrebbero andare in vacanza insieme da anni... e non l'abbiamo mai saputo..." 
"Ma perchè non ci hanno mai detto nulla?" 
"È quello che dobbiamo scoprire, Abby... ho piazzato una cimice, potremo sentire quello che dicono e li seguiremo a distanza..." 

Tony e Gibbs partono in auto e Ziva li segue con prudenza.

Attiva l'audio e ascolta le conversazioni "Tony? Hai preso tutto?" 
"Si, certo. Ne dubiti?" 
"... no. Sei riuscito a dormire un pò oggi pomeriggio?" 
"Si. Se vuoi puoi dormire anche tu... Abbiamo due ore di viaggio davanti..."
"Sarà meglio... vuoi guidare per tutto il viaggio?" 
"Certo, come sempre. Ho dormito abbastanza per poter guidare tutta la notte..." 
"Bene. Allora buonanotte! Svegliami quando siamo arrivati..." 
"Si, Gibbs. Dormi ora..."

Nell'auto di Ziva tutti rimangono sbigottiti. 
"Allora... tutte le volte che prendevano una settimana di vacanza... andavano via insieme! Noi siamo sempre rimasti all'oscuro di tutto!" 
"Si, Tim e... a quanto pare mi sbagliavo... un segreto Tony lo ha saputo mantenere..."

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Capitolo 2
*** Casa dolce casa ***


Secondo capitolo... lo so, l'inizio non da grandi idee sullo svolgimento di questa storia e per le scene TIVA... c'è da aspettare qualche capitolo.
Per chi fosse interessato... sto modificando le mie storie precedenti con l'html perchè possano essere lette normalmente...
Godetevi questo nuovo capitolo!!! ;)
 
Capitolo 2: Casa dolce casa
 
Durante il viaggio nessuno parla, dall'audio della cimice sentono Gibbs dormire e Tony accendere la radio a basso volume, per non disturbare il sonno di Gibbs.
In auto tutti si guardano intorno, chiedendosi dove li stia portando questo 'inseguimento', vedono comparire di fronte a loro le montagne, un cartello li avvisa di aver appena passato il confine, entrando nel Colorado.
Vedono tra le luci della notte un paesaggio meraviglioso, tutti osservano dai finestrini con stupore gli alberi verdi e i campi di fiori, le magiche valli verdi recintate e le case di pietra.
Li seguono curiosi e confusi, sentono la radio nell'auto di Tony spegnersi, diminuisce la velocità avvolto nel silenzio del paesaggio di fronte a lui.
"Si gode il paesaggio..." "Cosa vuoi dire, Ducky?"
"Semplice. Ha spento la radio ed ora va ad una velocità più bassa, sta godendo della vista del paesaggio e dell'atmosfera attorno a lui" "Certo che questo posto è stupendo... forse è questo il motivo di tanti segreti" "Credo tu abbia ragione, Timothy"
Restano in silenzio per il resto del viaggio, fino a quando Tony svolta in un piccolo sentiero nascosto tra pini e abeti, continuano a seguirlo trovandosi di fronte ad uno spettacolo unico e davvero raro. Si illuminano i loro occhi davanti all'immagine magnifica del sole che sorge su un meraviglioso lago azzurro e limpido in mezzo al verde delle valli e degli abeti, circondato da montagne bianche di neve fresca e pura.
Il panorama toglie il fiato a tutti, rimasti immobili con gli occhi sbarrati per la sorpresa.

 
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Vedono l'auto di Tony fermarsi dietro ad alcuni abeti, scendono tutti dall'auto nascosta per guardare, trovandosi davanti una piccola baita immersa nel verde proprio di fronte al lago, attorno a loro regna la pace.
Tony e Gibbs, ancora addormentato, scendono dall'auto e, valige in mano, entrano disinvolti nella baita.
Ziva e gli altri rimangono nascosti tra gli alberi appostati poco lontano dalla baita a guardare.
 
"Casa dolce casa... non vedevo l'ora di arrivare!"
Il sorriso e le parole di Tony fanno ridere di gusto Gibbs, spiazzandolo "Perchè ridi?"
"Perchè stavo per dirlo io... comunque... cosa facciamo ora che siamo qui?"
"Beh, potremmo iniziare facendo colazione... ne abbiamo di caffè?" "Che domande fai?? Ovvio che c'è il caffè... non esco mai senza la mia scorta!"
Ridono a crepapelle, nei loro visi si legge la serenità che da tempo cercavano, i loro occhi brillano di gioia.
Gibbs prepara il caffè per entrambi, si volta verso Tony, seduto a tavola, e sorride divertito "Li hai visti?" "Si, ci seguono da quando sono venuto a prenderti"
"Cosa facciamo?" "E me lo chiedi? Non facciamo niente, fingiamo di non averli visti..." Gibbs ride divertito "Vuoi divertirti a prenderli in giro?" "Beh, credono di essere furbi... sicuramente non hanno provviste, si faranno vedere presto... e allora riderò e capiranno che a noi non ce la possono fare, siamo più furbi di loro!" "Poco ma sicuro!"
Ridono ancora mentre fanno colazione.
"Hei, Gibbs! Ho un'idea!" "Spara..." "E se andassimo a pesca ora? Poi tiriamo fuori il barbecue e cuociamo il pesce che prendiamo, che ne dici?" "Dico che è un'ottima idea... prendi le canne così iniziamo..."
Tony esce e prende dal baule dell'auto le canne da pesca, le posiziona sulla sponda del lago e le prepara per pescare, Gibbs porta due seggiole pieghevoli e le birre ghiacciate.
Rimangono seduti tranquilli e in silenzio fino all'ora di pranzo, si alzano solo per portarea riva il pesce che abbocca.
Smettono di pescare, Gibbs prepara il barbecue mentre Tony pulisce il pesce poi, mentre Gibbs lo cuoce Tony apparecchia un tavolino in giardino accanto alla zona cottura. Si siede mentre Gibbs porta il pesce a tavola e insieme pranzano immersi nella tranquillità dell'ambiente che li circonda.
Il resto del team, nel frattempo, si gode lo scenario ma vedendo Tony e Gibbs mangiare con gusto, iniziano a sentire lo stomaco reclamare "Ziva? Ho fame... dimmi che hai una scorta di cibo in auto... TI PREGO!" "Si, ma non mangiate tutto ora... dovremo tenere la scorta per i prossimi quattro giorni, se ci va bene..."

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Capitolo 3
*** Scherzi non da lui ***


Capitolo 3: Scherzi non da lui
 
La giornata passa tranquilla, per il resto del pomeriggio Tony e Gibbs rimangono distesi sull'erba davanti a casa godendosi lo spettacolo che il cielo gli offriva. Ormai si stava facendo sera e Gibbs, annoiato a non far nulla, decide di 'giocare' un pò con Tony, che si è addormentato poco prima. Si alza piano, senza far rumore rischiando di svegliarlo, entra in casa e riempie un secchio d'acqua, esce e pian piano arriva alle spalle di Tony, si ferma un secondo per assorbire meglio il ricordo di quel momento poi rovescia l'acqua sul suo viso.
Inizia ridere di gusto, Tony apre gli occhi ancora assonnati e toglie la maglietta bagnata evitando di reagire allo scherzo di Gibbs, si stende di nuovo e richiude gli occhi con una tranquillità agghiacciante che intimorisce Gibbs, deluso e sbalordito da questa sua strana e alquanto insolita reazione.
 
Da lontano, nel bel mezzo della vegetazione, Ziva, McGee, Abby e Ducky ridono godendosi l'idilliaca scena "Ah ah ah!!! Non ci posso credere!! Da Gibbs non me lo sarei mai aspettato!!! Ah ah ah!!" 
Ziva si corica dalle risate, gli altri la seguono a ruota. 
Ducky smette di ridere per fare un'osservazione interessante che cattura subito l'attenzione dei colleghi "C'è qualcosa di strano... credo di aver capito il motivo di questa 'fuga'... Ho potuto notare che, stranamente, Gibbs si comporta come Tony mentre Tony sembra comportarsi come Gibbs... sembra che si scambino i ruoli: durante il viaggio Tony guidava e Gibbs dormiva, poi questo scherzo..
Me lo aspettavo da Tony, non certo dal mio caro amico Jethro..!" "Sai Ducky, forse hai ragione... credo vengano qui per 'liberarsi', per essere loro stessi lontano dai problemi quotidiani. Si stanno divertendo!" l'osservazione di McGee ricattura l'attenzione verso Tony e Gibbs, il primo entra tranquillo in casa mentre Gibbs legge il giornale seduto al tavolino in giardino. Tony esce senza far rumore, con la gomma dell'acqua arriva alle spalle di Gibbs, ignaro della sua presenza, e accende l'acqua, lavando Gibbs da capo a piede.
Inizia a ridere forte, Gibbs si alza gocciolante, un ghigno malefico si stampa sul suo viso e Tony indietreggia lentamente smettendo di ridere.
Gibbs gli si avvicina e lo prende in spalla, cogliendolo di sorpresa 
"NOOOOOO!!! METTIMI GIÙ!!" 
"Cosa? Tu mi hai lavato!"
 "L'hai fatto anche tu! Ora mettimi giù!!"
"Ah... lo faccio subito...!"
Dal tono che Gibbs ha usato, Tony intuisce che vuole fare, si dimena inutilmente mentre Gibbs lo porta di peso sulle sponde del lago "Ora posso anche metterti giù..!"
lascia cadere Tony nel lago, ride così tanto da non riuscire a reggersi in piedi, Tony risale dall'acqua con uno sguardo intenso ed arrabbiato, vedendo Gibbs ridere a terra decide di cogliere l'occasione così ghiotta, lo prende alla sprovvista per una gamba e velocemente lo trascina con sé nel lago. 
Risalgono dall'acqua, si guardano perplessi e fintamente arrabbiati poi scoppiano a ridere, ridono come bambini, impressionando addirittura i colleghi rimasti a bocca aperta dopo aver ammirato quella scena così strana e diversa dal solito.
 
"È stato Anthony... è stato lui allora..."
la riflessione di Ducky attira l'attenzione dei colleghi "Cos'ha fatto Tony?"
"Prima Jethro non era così... non è mai stato divertente e solare come lo vediamo ora... è già successo che mi domandassi da dove arrivava la sua serenità e la sua sicurezza lavoro, ora lo so. Da quando Anthony fa parte della squadra di Gibbs, l'ho visto cambiare anno dopo anno... si fida ciecamente di lui, in Tony ha trovato la felicità che ha perso con la morte della sua famiglia, prima era sempre depresso, sempre alla ricerca di ciò che aveva sposandosi più volte, poi è arrivato Tony... ho fatto caso che quando parla di voi dice 'LA MIA FAMIGLIA'... forse Tony è stato il suo nuovo inizio e pian piano ha creato con voi quella che si può definire una famiglia... è davvero commovente..."
rimangono tutti stupiti da quelle parole, riflettono in silenzio rivoltando lo sguardo su Tony e Gibbs, ancora immersi nelle risate e capiscono quanto reali siano le parole di Ducky, capiscono quanto ognuno di loro si senta in famiglia quando stanno insieme, in particolare capiscono quanto forte possa essere il legame che li ha uniti finora, quanto affetto, fiducia e rispetto ci sia tra loro.
Tony e Gibbs risalgono sulle sponde del lago, ancora sorridenti, si asciugano velocemente con un paio di asciugamani e chiacchierano
"Mi sa che abbiamo spaventato i pesci..." "Già... per colpa tua..."
"Tu mi hai lavato, non cercare scuse..." "Come? Ma se hai iniziato tu! Mi hai dato una secchiata d'acqua mentre dormivo! Se avessi avuto con me la pistola non te la saresti cavata!" Gibbs torna in casa ridendo mentre Tony si corica sull'erba per asciugarsi.
 
Improvvisamente un'auto arriva piano dal sentiero, fermandosi accanto a quella di Tony.
Scendono dall'auto una donna e un bambino, raggiungono Tony e il piccolo gli salta in braccio abbracciandolo forte.
"Ciao piccolo! Hai visto che sono tornato qui? Ho mantenuto la promessa..."
"Lo sapevo che saresti tornato presto... mi sei mancato, sai?"
Tony sorride e lo mette a terra "Sai... c'è anche Gibbs con me... vai dentro a salutarlo mentre parlo con la mamma!" "Va bene, vado..."
il bambino corre dentro e appena vede Gibbs gli salta in braccio felice.
 
"Ciao, Tony..."
"Ciao.."
"Sei qui per un motivo, vero?"
"Tra poco è il suo compleanno, volevo esserci..."
"Sono contenta che sei qui... Chris non vedeva l'ora di vederti..."
"Me ne sono accorto! Sono solo 3 mesi che non veniamo ma ho visto che è cresciuto molto..."
"Già... Sta prendendo molto del tuo carattere... non so se esserne felice o se devo preoccuparmi..."

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Capitolo 4
*** Un segreto da custodire ***


Capitolo 4: Un segreto da custodire
 
Nascosti nell'ombra, Ziva, Ducky, McGee e Abby ascoltano la conversazione tra i due, rimanendo stupiti e confusi dalle loro parole "Non è possibile.. che Tony..." "No, Ziva! Non può essere! Non Tony!!"
"Ma li hai sentiti, Abby?! Credi sia suo... figlio?" "Oh, non fatevi troppe illusioni! Conosco bene Tony, non avrebbe mai potuto tenerci nascosto un figlio... " "Ehi, Tim! Non vedi? Ci ha nascosto tutto questo... quindi ne sarebbe capace!" rimangono assorti nei loro pensieri, immaginandosi chissà quale scena...
nel frattempo, Tony decide di far la finita con la messinscena..
senza far rumore distraendoli dai loro pensieri, gli arriva alle spalle
"Voi pensate di rimanere appostati qui ancora per molto?"
sobbalzano spaventati alle sue parole, si girano a guardarlo con sguardo interrogativo, Tony sembra leggere nelle loro menti confuse e si spiega
"Sapevo che ci stavate seguendo... non siete molto in gamba, se fosse stato un vero inseguimento a quest'ora sareste morti!"
"Potresti spiegarci questa storia??" "Ziva, tutto a suo tempo... venite dentro, Gibbs vi aspetta!"
Si guardano increduli mentre seguono Tony alla baita.
 
Entrando si stupiscono dell'originalità e della bellezza di quella casa, è comoda e tranquilla, trasmette serenità e gioia. Appese all'ingresso notano subito alcune foto scattate negli anni.
Rimangono piacevolmente impressionati alla vista delle stanze della casa che portano lo stile moderno di Tony e quello classico di Gibbs.
 
Entrano in cucina seguendo Tony, ad aspettarli ci sono Gibbs, seduto al tavolino con un caffè tra le mani e la donna misteriosa con il bambino seduto sulle gambe.
"Papà? Chi sono queste persone?" tutti guardano Tony con sorpresa e stupore, Tony li guarda e sorride
"Chris, questi sono amici miei e di Gibbs... lavoriamo insieme."
il bambino sorride, scende dalle gambe della madre e va in braccio a Tony.
"Ehm... cosa ci siamo persi??" la domanda di McGee fa scoppiare a ridere Tony e Gibbs
"Sedetevi, ora vi spieghiamo come stanno le cose"
 
Si siedono tutti attorno al tavolo, Tony allunga loro qualche bottiglia di birra fresca mentre Gibbs racconta "Io e Tony veniamo qui da poco più di 12 anni... abbiamo scoperto questo posto durante un'indagine e ce ne siamo innamorati. Ogni 5 mesi veniamo qui per rilassarci , prima questo posto era desolato così noi abbiamo costruito questa casa. Passiamo le giornate tra giochi, scherzi e puro divertimento, peschiamo, andiamo a caccia nel boschetto dietro casa... ci divertiamo!"
 
"Abbiamo incontrato Alicia ad una fiera del paese accanto circa otto anni fa."
"Tony? Perchè non ci hai detto di avere un figlio?" "Beh, Abby... perchè non è mio figlio..!"
"Allora perchè ti ha chiamato papà?" Gibbs li interrompe prendendo la parola "Alicia si è sposata quando ha scoperto di essere incinta, circa 5 anni fa. Col tempo lui si è dimostrato violento, la picchiava selvaggiamente, così le siamo stati vicino e l'abbiamo aiutata come potevamo."
"Il giorno che nacque Chris, io e Gibbs stavamo andando a vedere come stava Alicia. L'abbiamo trovata piena di lividi, coperta di sangue e in lacrime, al nostro arrivo suo marito scappò, così Gibbs lo inseguì per fargliela pagare mentre io stavo con lei e l'aiutavo come potevo. 
Iniziarono le contrazioni ed io ero solo. 
Era troppo tardi ed era rischioso portarla in ospedale in quelle condizioni, così l'aiutai a partorire.
Suo padre non si fece più vivo così lo sostituii, diventando il suo patrigno."
"E il padre? Gibbs non lo stava inseguendo?"
"Si, ma non riuscii a prenderlo. Al mio ritorno Tony teneva già Chris tra le braccia..."
rimangono tutti a bocca aperta ascoltando quel racconto, Abby, commossa, appoggia la testa sulla spalla di McGee che l'abbraccia forte, Ziva e Ducky ascoltano incantati, appoggiati con la testa tra le braccia incrociate sul tavolino "Perchè non ce ne avete mai parlato?"
"Beh, Ziva... molto semplice. Suo padre è ancora a piede libero, abbiamo cercato solamente di proteggerli. Quando è scappato ha minacciato Alicia e Chris, perciò stiamo sempre in allerta!!"
 

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Capitolo 5
*** Incubi ***


Capitolo 5: Incubi
 
Quella sera cenarono tutti assieme, erano tutti felici e rilassati, si sentivano in famiglia, sentivano lo stesso calore e lo stesso affetto che si trova in una vera famiglia. Pian piano il tempo passava, si sedettero tutti accanto al camino a guardare vecchi film attratti dalla meravigliosa atmosfera che si era creata.
Il piccolo Chris si era addormentato tra le braccia di Tony, così, senza far rumore, si alzò e lo portò a letto.
Alicia approfittò quindi della sua assenza per parlare un pò con Gibbs.
 
"Sai se Tony ha avuto altri incubi?"
tutti si voltano curiosi ad ascoltarli "Credo di si... non ne parliamo spesso... non gli piace parlarne..." "Dovreste parlarne invece, potrebbe rimanerne ossessionato..."
Ziva, alquanto confusa, decide di intromettersi nel loro discorso "Di cosa state parlando? Cos'è che ossessiona Tony?"
Gibbs e Alicia si guardano titubanti, poi Alicia decide di raccontarle tutto "Vedi... da qualche mese, Tony è tormentato da un sogno che riguarda Chris..."
"Spiegati meglio..."
"Sogna spesso che suo padre torni per ucciderlo... inizialmente sembrava frutto della sua fantasia, poi ha iniziato a fare quell'incubo tutte le notti ed ogni mattina ci dava sempre più dettagli a riguardo..." vedendo lo sguardo perso di Alicia, interviene Gibbs
"L'ultima volta che ne abbiamo parlato, Tony mi ha saputo dire esattamente data e ora... teme che possa succedere realmente. L'unica cosa che ancora non sappiamo è il luogo... alla fine del sogno Tony ci ha detto di aver sentito il suono di un esplosione, per questo è tanto preoccupato..."
"E quando dovrebbe succedere?"
"Secondo Tony... era il giorno del suo compleanno alle 10 di sera, non sappiamo bene di quale compleanno si tratta, comunque... e non sono sicuro possa realmente accadere..."
Restano tutti scioccati da racconto di Gibbs, appena Tony ritorna nella stanza tutti lo guardano perplessi, infastidendolo.
"Beh? Cosa c'è da guardare? Ehm... io vado a dormire, potete dormire nella stanza degli ospiti... è abbastanza grande per tutti. Beh... buonanotte!" Tutti lo salutano ancora impressionati da quel racconto così strano e realistico.
 
Verso mezzanotte si salutano tutti e decidono di andare a dormire dopo aver passato la giornata più strana e movimentata della loro vita.
Ziva non riesce a dormire, quella strana storia deve averla colpita più di quanto potesse immaginare. Sente strani rumori in cucina, si alza dal suo letto controllando che i colleghi non siano svegli poi sgattaiola in cucina senza far rumore. Si ferma sulla porta a guardare, trovandosi Tony di spalle mentre si prende qualcosa da bere. Subito rimane perplessa, poi, osservandolo meglio, capisce che dev'essere successo qualcosa che lo ha turbato.
Gli si avvicina piano, richiamando dei suoi pensieri appoggiandogli una mano sulla spalla, lo vede sobbalzare al tocco della sua mano, lo vede agitato e molto teso, una cosa alquanto insolita per lei. Si guardano negli occhi, lei vede nei suoi meravigliosi smeraldi verdi la sofferenza e l'angoscia che prima d'ora nei suoi occhi non aveva mai visto.
Rimane comunque abbagliata dal suo sguardo così intenso in cui ci si può perdere. Per un momento perde coscienza di sé, affascinata da lui e dai suoi occhi, dal suo sorriso, dal suo corpo... per un attimo si perde nella sua essenza, nel suo profumo così dolce e così forte allo stesso tempo.
Ritorna in sè quando Tony inizia a richiamarla "Hei, Ziva! Cosa succede?! Stai male? È un pò che ti chiamo... tutto bene?" "Si... si, certo. Tu, piuttosto, cosa ci fai alzato a quest'ora?"
Non risponde.
Abbassa lo sguardo e si avvia verso il salotto ma lei lo precede fermandolo sulla porta.
"Alicia e Gibbs ci hanno detto dei tuoi incubi, è per questo che sei sveglio?"
"Non sono affari tuoi, non dovresti nemmeno essere qui." le risponde secco, con durezza nella sua voce sconvolta. Ziva se ne accorge e gli risponde a tono "Sono affari miei dal momento che sono qui e sono preoccupata per te... di solito mi racconti vita, morte e miracoli, ora invece non vuoi parlarne... perchè?" "Perchè parlarne mi fa male... sogno la stessa situazione ogni notte da mesi, sono certo che non sia solo frutto della mia immaginazione... è il mio istinto a dirmi che sta per succedere!!"
"Capisco... so quanto può essere doloroso... prima che mia sorella morisse ho sognato il suo funerale e... quando è successo realmente mi sono sentita morire. Forse era una premonizione, forse avrei potuto salvarla se solo avessi capito..."
Tony vede i suoi occhi riempirsi di lacrime, così cerca di rincuorarla abbracciandola forte, chiude gli occhi per un istante, respirando a pieni polmoni il suo dolce profumo di mandorle e vaniglia, un profumo rassicurante che gli dà alla testa. Ziva ricambia l'abbraccio appoggiando la testa sul suo petto, ascoltando il battito accelerato del suo cuore.
Si perdono l'uno nell'altro, il silenzio s'impadrona delle loro menti, smettono di pensare scoprendo di sentirsi finalmente bene. Tony si stacca leggermente da lei cercando il sollievo nel suo viso, sorride vedendola così rilassata accanto a lui e riprende il discorso di prima "Mi dispiace. Non dovevo risponderti in quel modo... non devi preoccuparti per me, ho la pelle dura!" Ziva sorride, illuminando lo sguardo di Tony.
 
"Cosa ne dici se ci stendiamo fuori sull'erba a chiacchierare? Ora, anche se tornassi in camera, non riuscirei a dormire..." "D'accordo..."
 

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Capitolo 6
*** Qualcosa di nuovo ***


Heilà!! Sono tornata! Vi sono mancata?
Vorrei iniziare questa storia ringraziando la mia amica Serena che ha iniziato a leggere le mie storie e CheesecakeTIVAfan che segue questa storia e a cui dedico questo capitolo. Approfitto per ringraziare tutti i lettori silenziosi e chi commenta. Grazie! 
Questo capitolo è un pò corto ma cercherò di farmi perdonare con i prossimi. :3
Baci, vostra frencia92.
 
Capitolo 6: Qualcosa di nuovo
 
Escono e si stendono in giardino sull'erba fresca di rugiada, uno accanto all'altro.
"Mi hai stupita, sai?"
"Per cosa?"
"Beh... ti ho visto all'opera con Chris, mi sembra che te la cavi davvero bene..."
"Dici?" "Certo! Credo... che saresti un ottimo padre!"
"Credi? Non lo so...non mi sembra di fare niente di speciale..."
Ziva lo guarda sorpresa "Non ti sembra? Tony, tu ci sei sempre per lui... ci sei sempre stato! Sei premuroso e affettuoso, ti preoccupi per lui e fai di tutto per farlo stare bene e renderlo felice! Grazie a te quel bambino sorride ancora, nonostante tu non sia il padre biologico è come se lo fossi... un pò ne sono gelosa, sai? Anch'io avrei voluto un padre pieno di attenzioni per me che si facesse in quattro per la mia felicità... ne sarei stata orgogliosa!" 
Un sorriso dolce e commosso risplende sul viso di Tony, per un momento si sente imbarazzato dalle sue parole così dolci ed una domanda si insinua presto nella sua testa "Tu vorresti avere dei figli? Vorresti diventare madre?"
Ziva lo guarda incredula, inizialmente si sente un pò presa in giro ma lo sguardo tenero e serio di Tony la fanno riflettere "Sai... non ci ho mai pensato. Credo di sì, avere dei figli sarebbe stupendo... mi piacerebbe se avessero i tuoi occhi e il tuo sorriso..."
Tony si stupisce dell'esternazione così dettagliata di Ziva, anche lei alquanto sorpresa dei suoi stessi pensieri. 
Pensieri che però la rendono felice, ripensando alle sue parole si sente quasi idiota: perchè con tutte le persone al mondo parla di questi pensieri proprio a Tony? Perchè parlarne con lui la rende così felice?
Si guardano per un momento infinito negli occhi, leggendovi dentro qualcosa di nuovo e sconosciuto alle loro menti.
"Credo che saresti una madre stupenda!"
"Cosa te lo fa pensare?!"
"Beh... il tuo sguardo e il mio istinto mi dicono che è così..."
Sorridono, un sorriso che ha qualcosa di diverso, un sorriso pieno di sentimento senza nome, qualcosa che sta nascendo in loro inconsapevolmente, qualcosa di bello, di puro, di vero.
"Ziva David... sei una sorpresa continua..."
"Anche tu sai come sorprendermi... non l'avrei mai detto se non avessi visto con i miei occhi...!"
Ridono di gusto, finalmente felici dopo tanto tempo, dopo tutto il dolore che li ha travolti negli anni passati.
Si addormentano beati sul prato mentre il sole sorge limpido a risvegliare i colleghi nelle loro stanze.
 
Gibbs è il primo ad alzarsi, nota subito l'assenza di Tony vedendo la stanza vuota, entra in cucina notando alcuni bicchieri fuori posto, non ci bada molto, così prepara la colazione in silenzio. Si volta verso la finestra disinvolto, vedendo Tony e Ziva addormentati su una meravigliosa distesa verde.
Rimane sorpreso vedendo la pace e la tranquillità dei loro volti, rimane abbagliato a guardarli con un sorriso raggiante che si stampa veloce sul suo viso.
Non li aveva mai visti così.
In particolare non vedeva Tony così rilassato da anni.
 
'Cosa sarà successo stanotte tra quei due?' continuava a pensare guardandoli con insistenza, come se potesse trovare risposta in quel modo.
Si fa forza, smettendo di guardare i suoi sottoposti e si siede a fare colazione. Dopo qualche minuto arrivano tutti gli altri a fargli compagnia, si perde a chiacchierare del più e del meno con loro, lasciando perdere Tony e Ziva ancora addormentati.

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Capitolo 7
*** Birthday 1^parte ***


Capitolo 7: Birthday 1^parte
 
Gibbs perde il controllo delle sue azioni, esce dalla baita e si avvicina a Tony e Ziva
"Hei, dormiglioni! Svegliatevi... cosa diavolo ci fate qui?!?"
aprono piano gli occhi e sorridono "Hei, Gibbs, buongiorno!"
lo guardano con sguardo innocente accorgendosi che Gibbs sembra essere piuttosto arrabbiato "Allora? Non mi avete risposto..."
Tony sorride vedendolo così agitato "Beh... io mi sono alzato per bere, Ziva si è svegliata poi... non riuscivamo a dormire, così abbiamo chiacchierato qui fuori fin quando non ci siamo addormentati..."
Gibbs, ancora poco convinto sorride ai due malcapitati per poi cambiare argomento "Tony? Oggi è il compleanno di Chris... hai già in mente qualcosa?"
la parola 'compleanno' gli toglie completamente il sorriso, i ricordi dell'incubo di ogni notte lo investe in pieno. 
Senza far notare questi sono i pensieri così dolorosi si alza "Non ho in mente nulla! Potremmo guardarci un film stasera... dopo aver tagliato la torta..." "Mmmh... ok, va bene"
Tony aiuta Ziva a rialzarsi, poi entra per far colazione.
Gibbs s'incammina verso casa ma Ziva lo blocca prendendolo per un braccio 
"Capo? Dobbiamo parlare..."
 
Camminano fino all'entrata del boschetto dietro la baita per non farsi sentire da nessuno.
"Di cosa devi parlarmi?"
"Di Tony... sono preoccupata..."
"Che succede con Tony?"
"Stanotte ho parlato con lui... mi sono svegliata sentendo dei rumori in cucina, quando sono entrata l'ho visto... sembrava perso... il suo sguardo era perso nel vuoto. Quando mi sono avvicinata l'ho chiamato appoggiandogli una mano sulla spalla... l'ho visto saltare, era spaventato e agitato... non era più lui!"
"Non è la prima volta che succede, io stesso mi spavento a vederlo così... non possiamo fare niente"
"Gibbs, io gli credo! Credo che quel sogno sia reale! Dovresti prendere la cosa più seriamente.
Tony non si fa coinvolgere se la cosa non è importante!"
Gibbs la guarda e appoggia le mani sulle sue spalle "Lo so. Ma ora non possiamo fare nulla... non siamo mai riusciti a ritrovare il padre di Chris... per quanto ne so potrebbe essere morto!"
Quelle parole non la rassicurano affatto, abbassa gli occhi sconfitta dalla logica di Gibbs, preoccupata per la vita di Tony, preoccupata che possa succedergli qualcosa... se lo sente. Succederà.
Gibbs le sorride dolce capendo il motivo di tanta preoccupazione, le accarezza dolcemente il viso poi s'incamminano alla baita raggiungendo gli altri.
 
Chris è l'ultimo svegliarsi, si stropiccia gli occhi assonnati e, sentendo le voci degli amici, corre in cucina alla ricerca di Tony.
"PAPAAAAAÀ!!!!!!" urla felice saltellando verso Tony, che subito lo prende in spalla.
"Cosa c'è?" "PAPÀ? SAI CHE GIORNO È OGGI??"
"È... sabato?" il piccolo sgrana gli occhi "Non dicevo il giorno... sai cosa succede oggi?"
"Maratona? Corsa in bici? Lunapark?" il piccolo, sull'orlo delle lacrime, lo guarda come se fosse impazzito
"PAPÀ? MA COME? OGGI È IL MIO COMPLEANNO!!" "Come??" "Dai, papà! Sei già ubriaco a quest'ora??"
tutti ridono della battuta, il piccolo mette il muso e incrocia le braccia. Tony legge in lui la delusione, così lo stringe a sé "Tesoro? Non ho dimenticato il tuo compleanno... ti stavo solo facendo arrabbiare!" "Ci sei riuscito..." "Mh, davvero?" "...no. Non sono mai arrabbiato con te. Mi hai fatto un regalo?"
"Eh eh... ma certo. Io e Gibbs ti abbiamo preso un bel regalo..." "Davvero? Posso averlo?"
"Certo... dopo pranzo...!" " MA NOOOOO!!! DAAAIIII!!!"
Scoppiano tutti a ridere, divertiti dell'esclamazione del bambino.
Insieme preparano il pranzo: Ziva si occupa della cucina chiacchierando con Alicia, Abby e Ducky le ascoltano distrattamente presivda ciò che vedono fuori dalla finestra.
Tony, Gibbs, McGee e Chris pescano sulla riva del lago, Tony aiuta Chris e gli insegna le tecniche di pesca mentre in silenzio Gibbs e McGee li guardano incantati.
Gibbs lo osserva in modo particolare, rivede Tony realmente disteso e rilassato per la prima volta dalla nascita di Chris, osserva il suo viso libero dal tormento, i suoi occhi vispi e sereni del colore limpido del mare.
Ripensa alla discussione avuta poche ore prima con Ziva, capisce finalmente i timori di Tony osservandolo giocare col bambino. Il suo legame con Tony è lo stesso che Tony ha con Chris, sono padre e figlio anche se non lo sono biologicamente, si vogliono bene, si capiscono, si leggono dentro, sanno sempre se uno di loro è in difficoltà... basta uno sguardo, un sorriso, una parola, un abbraccio.
Si accorge solo in quel momento di capire profondamente ciò che Tony sta vivendo. Lui stesso ha l'abitudine di preoccuparsi per ogni cosa che fa Tony, esattamente come farebbe un padre per un figlio.
Sorride, illuminato dall'idea che in qualche modo Tony sia realmente suo figlio. L'ha modellato e cresciuto a sua immagine e somiglianza dal giorno che si sono conosciuti, facendolo diventare l'uomo che è ora.Improvvisamente un grido divertito lo risveglia dai suoi pensieri.
Chris tiene saldamente in mano la sua canna da pesca e dietro di lui Tony lo aiuta a portare il pesce a riva.Il piccolo ride divertito per il grosso pesce appena pescato, tutti si avvicinano a lui per vedere il pesce ancora attaccato alla lenza, aiutato da Tony lo slama e lo appoggia a terra soddisfatto.
 
Abby ha un lampo di genio: prende dalla tasca il suo cellulare e richiama Tony e Chris
"Hei, ragazzi! Scattiamo una bella foto con quell'enorme pesce!"
Si mettono subito in posa, Tony abbraccia Chris da dietro mentre lo aiuta a tenere in mano il pesce, sorridono mentre Abby scatta la foto.
"Ora quel pesce lo prendo io! Lo preparerò per cena, il pranzo è pronto!"
"Ok, Ziva. Mettiamo via e arriviamo subito!"
 
Insieme mettono a posto l'attrezzatura, poi McGee si avvicina a Gibbs e bisbiglia per non farsi sentire da Tony "Capo? È la prima volta che vedo Tony così... premuroso. Sembra felice."
"Vedi, Tim... le persone cambiano e Tony... beh, rimane il ragazzo giocherellone e scherzoso di sempre, però sa essere anche serio, premuroso e a volte puntiglioso e testardo. Chris nel tempo l'ha cambiato molto, è cresciuto con lui..."
"Io credo che non sia solo per Chris. Lui è così grazie a te, tu ci sei sempre per lui e questo è importante. Ha fiducia in te, una fiducia cieca. Per esempio... se venissi accusato ingiustamente di aver ucciso un uomo e ti arrestassero, Tony non esiterebbe un solo istante a difenderti,ntroverebbe le prove della tua innocenza e ti scagionerebbe, anche se dovesse lavorarci per giorni senza dormire. Se gli chiedessi aiuto sarebbe pronto all'istante... e non lo farebbe per chiunque..."
"Tony è... un ragazzo dal cuore d'oro. Forse non te ne sei accorto ma ci tiene molto a te, tu sei il suo Pivello! Non ti chiama così per offenderti, è il suo modo per farti capire che sa che può contare su di te e che nessuno può sostituirti."
McGee sorride alle sue parole capendo quanto sono vere, che Tony tiene realmente a lui come un fratello, si coprono le spalle e si aiutano senza pretese.
 
 
 
 
Lo so... so cosa state pensando. Questo capitolo è solo di passaggio ed è molto riflessivo.
La seconda parte non sarà così, credetemi... lo sto già scrivendo ed è particolarmente... devastante.
Succederanno delle cose... non vi dico altro! ;)
Baci, frencia92.

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Capitolo 8
*** Birthday 2^parte ***


Capitolo 8: Birthday 2^parte
 
Raggiungono insieme la tavola preparata per il pranzo dove tutti sono già seduti.
Chiacchierano spensierati mentre mangiano, poi un bambino impaziente si avvicina a Tony, tirandolo per la camicia "Papà! Papà! Voglio il regalo!" "Hei, Chris! Prima la torta poi il regalo, ok?"
Gibbs porta in tavola la torta, gli occhi di Chris si illuminano incantati da quella visione, Tony lo prende sulle ginocchia e lo abbraccia forte "Ora devi spegnere le candeline, Campione!"
Chris lo guarda e sorride, chiude gli occhi poi soffia sulle candele. Mentre Alicia taglia la torta, Tony e Gibbs entrano in casa per portare a Chris il regalo.
Appena lo vede sgrana gli occhi "Allora, Chris?! Vuoi restare li impalato o scarti il regalo?"
Gibbs prende in braccio il bambino per aiutarlo a scartare il regalo, quando è completamente scartato inizia ad urlare, divertendo tutti i presenti "Ma... è una minimoto!!! È tutta per me! È favolosa!!" "Sapevo che ti sarebbe piaciuta... io e papà l'abbiamo cercata per settimane..." 
"Grazie, Gibbs! Grazie, papà! È davvero stupenda, grazie mille!" Chris li abbraccia felice, Tony e Gibbs si guardano complici, uno sguardo in cui si sono capiti al volo.
 
È ormai pomeriggio inoltrato. Mentre Chris si diverte con la sua nuova minimoto a girare intorno a casa, Gibbs e Tony preparano la cena. Ogni tanto Gibbs guarda Tony di sfuggita, il suo silenzio lo preoccupa, ogni tanto cerca di avviare un discorso qualsiasi ma lui risponde per monosillabi.
Sa perfettamente il motivo di quella strana tranquillità, conosce bene il suo stato d'animo, tutte le preoccupazioni che ha per Chris e nel profondo del suo cuore spera vivamente con tutte le forze che le paure di Tony non diventino realtà.
Durante la cena tutti chiaccherano su qualunque cosa, Gibbs stesso partecipa con entusiasmo alle conversazioni divertenti dei colleghi. Tony invece rimane in silenzio, chiuso ancora in quel vortice di pensieri e sensazioni dolorose, la mente lo riporta a quell'incubo che ogni notte per anni lo ha tormentato. 
Il suo istinto urla a gran voce di non fidarsi di quella tranquillità così surreale, deve stare allerta per proteggere Chris da suo padre.
Ziva si accorge della sua totale assenza, rivolge uno sguardo timoroso a Gibbs perchè lo aiuti a reagire,così prova a farlo smettere di pensare.
"Tony? Noi abbiamo finito. Se vuoi possiamo guardarci un film..."
"D'accordo. Cosa volete vedere? Giallo, horror, comico...?"
"Boh, scegli quello che preferisci. A noi va bene tutto..."
Tony si alza la tavola e va in salotto a rovistare tra i suoi film mentre Gibbs guarda Ziva preoccupato.
"Hei, Gibbs... secondo te il mio vero papà, quello cattivo, mi verrà a prendere stanotte?"
 La domanda di Chris lo fa rabbrividire, rimane paralizzato un momento, scioccato dal fatto stesso che non può dargli una risposta definitiva.
Lo guarda confuso mentre Chris gli si avvicina "Secondo me, Tony sa già che mi verrà a prendere, ma ci sarete voi a proteggermi... perchè mi volete bene...!"
"Chris, qualunque cosa accada io e Tony per te e la mamma ci saremo sempre. Questa è una promessa!"
Chris sorride soddisfatto della risposta, poi corre da Tony per scegliere un film.
 
"È il tuo compleanno, Chris... scegli il film da vedere!"
"Va bene... allora... scelgo Mamma ho perso l'aereo!"
"Beh, un classico natalizio. L'idea mi piace. Va a chiamare gli altri ora!" "Si, papà!!"
 
Si riuniscono tutti in salotto davanti alla tv, Tony inserisce il dvd e si siede sul divano accanto agli altri tenendo stretto a se Chris. Si divertono tutti a vedere quel film, tutti tranne Tony. Lui rimane immobile, impassibile davanti alle scene più divertenti. Spesso Gibbs e Ziva lo guardano preoccupati. Gibbs inizia a credere che Tony sappia qualcosa, legge nei suoi occhi la disperazione.
Verso la fine del film, Chris si addormenta, Tony sta per alzarsi per portarlo a letto quando Alicia lo ferma "Aspetta, Tony... lo porto io a letto. È stata una giornata lunga per entrambi..." "... va bene..." mette Chris tra le sue braccia, poi torna a sedersi con gli altri.
 
Un brutto presentimento arriva come un fulmine nella sua mente. Cerca di scacciare la nausea che questo gli provoca, inutilmente. Gibbs si accorge subito che qualcosa non va
"Tony... cosa succede...?!"
non riceve risposta, lo vede assai concentrato, quella strana sensazione inizia a sentirla anche lui ma cerca di non dargli importanza.
 
Un istante.
In un solo istante si sentono rumori di vetri rotti, seguiti subito dalle urla di Alicia.
Tony si alza immediatamente dal divano, gelando Gibbs.
Corre nella stanza accanto, trovando la finestra rotta, a terra vede Alicia coperta di sangue e vetri immersa nella disperazione "È tornato... lo ha preso, Tony!!" 
Si aggrappa con forza al suo petto mentre la stringe in un abbraccio.
"Alicia, ci penso io. Tranquilla."
Si alza di scatto lasciandola a terra, corre verso l'entrata all'ingresso sotto gli occhi dei presenti, prende uno dei fucili appesi all'ingresso e lo carica.
Esce di corsa a cercare quel bastardo, correndo verso il boschetto.

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Capitolo 9
*** BOOM! ***


A grande richiesta il nuovo capitolo... so di aver fatto arrabbiare con il capitolo precedente, mi dispiace! -.-'
Voglio dedicare questo capitolo a Zavarix e CheesecakeTIVAfan che mi fanno contenta con le loro recensioni. Sarà un duro colpo per voi questo capitolo... non mi uccidete, vi prego!!
Baci, frencia92
 
Capitolo 9: BOOM!
 
Corre verso il boschetto col fucile tra le mani, pronto per sparare.
Con le mani sposta i rami che gli impediscono di vedere, segue veloce le urla disperate di Chris.
"Chris! Sto venendo a prenderti!!" urla con tutta la voce che ha per dargli forza, non smette un secondo di correre nella fitta vegetazione, il buio gli impedisce di proseguire ma il suo istinto lo guida.
 
Intanto, alla baita...
"Gibbs? Dovè Tony...?"
"Ziva, calmati... avevi ragione. Tony lo sapeva. Ho sottovalutato la situazione... mi dispiace."
"Devo andare da lui..."
"No. Fermatevi tutti... vi prego. Non potete rischiare anche voi..." la voce supplicante di Alicia li blocca.
Gibbs avverte che Alicia sa qualcosa che gli ha deliberatamente nascosto...
"Alicia... parlami. Cosa succede, cosa sai che io non so...?"
"... conosco il resto del sogno di Tony... non andate, vi prego!"
Inizia a piangere, si sente colpevole di non essere riuscita a fermare quell'uomo, di non aver protetto Tony e Chris... Gibbs l'abbraccia forte, la tiene stretta a se per darle coraggio anche se in realtà lo fa per controllarsi dal seguire Tony. Lo conosce bene, non riuscirebbe a fermarlo, non lo aiuterebbe.
Decide di dargli qualche minuto di vantaggio prima di seguirlo.
"Alicia... cosa sai in più di quel sogno? Devo saperlo..."
"... Tony sapeva che sarebbe arrivato oggi... nel sogno di stanotte l'ha visto... oggi morirà con Chris!"
Ziva gli si avvicina furiosa "Morirà? Perchè... perchè dici questo?"
inizia a piangere disperata, Abby, McGee e Ducky si avvicinano per consolarla.
"Capo... dobbiamo fare qualcosa... dobbiamo cercare Tony e Chris, forse hanno bisogno di aiuto..."
"Lo so, McGee... ma dobbiamo aspettare, altrimenti rischiamo di metterli in pericolo più di come sono ora.
Sono anni che Tony sogna questo momento... solo lui può cambiare le cose..."
Uno sparo eccheggia nell'aria, spaventando i presenti, tutti allarmati con lo sguardo rivolto al boschetto.
 
"Daniel... lascia andare Chris, prenditela con me!"
non riceve risposta. Sente di essere vicino a loro, ricorda alcuni stralci del sogno, come dei flashback che lo aiutano per ritrovare Chris e fermare suo padre.
Arriva vicino ad uno strapiombo, in quel punto ci sono meno alberi e la luce della luna filtra meglio tra le foglie, dando a Tony una visuale migliore.
Davanti a lui, di spalle, vede Chris e suo padre, un pò confuso. Si volta verso Tony, tiene Chris fermo alla sua sinistra mentre nella mano destra tiene una pistola, puntata alla testa del bambino.
 
"Lascialo andare... ti prego, non lo uccidere...!"
"No, papà! Vai via, ci ucciderà entrambi..." Chris, tra le lacrime, cerca di allontanare Tony, inutilmente.
"Ti ha chiamato Papà... sono io suo padre!! Sono io!!"
"Basta isterismi, Daniel... è solo colpa tua se ti odia, hai fatto del male a sua madre, mi sembra logico odiarti... mi chiama papà perchè io l'ho fatto nascere dopo che hai massacrato di botte Alicia. Li hai quasi uccisi..."
"NON È VERO! NON È VERO!! IO L'AMAVO..."
"NO. NON È VERO! TU LA PICCHIAVI A SANGUE..."
"Se lo meritava... lei ti amava, quella sgualdrina..."
"Sbagli. Lei amava te. Noi eravamo solo amici... ti ama ancora... nonostante l'avessi picchiata ogni giorno lei continuava ad amarti, quando le proposi di venire con me e Gibbs a Washington lei rifiutò... voleva te e ora le stai portando via la cosa più preziosa che ha... suo figlio!!"
L'uomo abbassa l'arma, sconvolto dalle parole di Tony.
Tony getta a terra il fucile e gli allunga le mani
"Lascia andare Chris, ora. Non provare a muoverti..."
"È... troppo tardi, ormai. Moriremo tutti..."
Lascia andare il bambino, che corre in lacrime tra le braccia di Tony, poi slaccia la giacca dove Tony intravede una bomba.
Stringe forte a se Chris mentre pian piano si allontana.
"Mi dispiace..."
La bomba inizia a lampeggiare, poi... il boato.
L'esplosione si propaga fino alla fine del boschetto, mandando in fiamme centinaia di ettari di terra.
Quel suono rimbomba forte con potenza verso la baita. Si abbassano tutti, spaventati, poi si rendono veramente conto di ciò che è successo.

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Capitolo 10
*** The life in his hands ***


Capitolo 10: The life in his hands
 
Gibbs si rialza all'istante, trovandosi davanti allo spettacolo più devastante della sua vita.
I brividi lo assalgono nel momento in cui vede il boschetto invaso dalle fiamme, il terrore s'impossessa del suo cuore, così a Ziva e agli altri nel momento in cui si accorgono dell'accaduto.
 
"No... no... non può essere!! NO NO NO... TONY!! TONY!!" 
Ziva impazzisce per il dolore, quello che porta nel cuore. Il resto dello staff rimane ammutolito di fronte a quella scena raccapricciante...
"Gibbs... devo salvarli... io vado da loro...!"
"No, Zee... non ti devi muovere da qui... vado io. McGee, chiama i soccorsi per spegnere l'incendio, Ducky... hai con te la tua valigetta del pronto soccorso?" "Ovviamente, Jethro... la prendo subito..."
"Ragazzi... non vi muovete da qui. Vado e torno. Non sono morti, questo posso assicurarvelo..."
"Come fai a saperlo...?"
"Semplice, Abbs... l'istinto e il cuore me lo dicono..."
 
Corre come un matto tra le fiamme urlando i loro nomi, sperando che li sentano e che siano ancora vivi come gli urla il suo cuore "TONY? CHRIS? MI SENTITE... RISPONDETE...!"
nessuna risposta. Mentre corre ricorda che Tony gli aveva parlato di quel sogno, di come raggiungerlo.
Sembra una pazzia ma decide comunque di seguire quella pista.
 
Raggiunge uno strapiombo, la luce delle fiamme riflette nel buio della notte come se fosse il segnale che cercava per trovare Tony e Chris, si guarda intorno agitato e spaventato, poi... li vede.
Li trova abbracciati forte, coricati dietro un albero in fiamme che li ha protetti dall'esplosione.
Gli corre incontro chiamandoli più volte, senza risposta.
Si china accanto a Tony, vede scorrere velocemente il sangue da una ferita sulla fronte, cerca di svegliarlo scuotendolo inutilmente, quando vede conficcata nella schiena di Tony un frammento della bomba, un frammento piuttosto grosso. Esce troppo sangue da quella ferita, cerca inutilmente di tamponarla senza toccare la scheggia per non provocare danni ulteriori. 
Sente il sangue di Tony pulsare tra le sue mani.
Una voce lo risveglia da quel momento di smarrimento e impotenza...
"Gibbs... devi salvare Tony... ti...ti prego..."
"Hei, cucciolo... come ti senti...?"
"Papà mi ha protetto... mi ha stretto a se come nel sogno... se il sangue non si ferma morirà presto..."
"Non morirà, vedrai... finchè ci sarò io non succederà..."
"Questo l'hai già detto nel sogno... però è morto lo stesso... non abbiamo molto tempo...!"
Chris piange ininterrottamente ancora tra le braccia di Tony.
Gibbs non sa cosa fare. Non reagisce. Rimane immobile a guardare la vita di Tony scivolargli dalle mani.
Per un momento rimane fermo a guardarsi intorno, cercando il modo di salvare Tony e Chris.
Il ricordo del viso di Ziva, terrorizzato all'idea di perdere Tony, lo fa scattare il piedi.
"Chris... riesci a camminare?" "No."
"Ok. Sali sulle mie spalle, coraggio..."
Chris gli sale in spalla, poi prende in braccio Tony, cercando di non peggiorare la sua situazione.
Lentamente, cammina verso la baita senza fermarsi un attimo.
"Chris... come finiva il sogno...?"
"... non lo so... ricordo solo fino a quando arrivavi tu per portarci via... credi che si salverà?"
"...si. Si salverà, te lo prometto..."
 
Finalmente escono dalle fiamme, nel tragitto Chris si è addormentato, nonostante Gibbs cercasse di tenerlo il più possibile sveglio.
Raggiunge la baita, notando distintamente i volti dei colleghi terrorizzati davanti a quella scena.
Alicia gli va incontro, prendendo in braccio Chris e cercando di svegliarlo, inutilmente, mentre Gibbs adagia pian piano Tony a terra, raggiunto prontamente da Ducky con l'occorrente per medicarlo.
Nel momento in cui vede la scheggia nella schiena di Tony sbianca pesantemente, Gibbs se ne accorge subito "Ducky, che succede?"
"È piantata in profondità tra le costole... potrebbe aver bucato il polmone... Abbiamo bisogno urgentemente di un'ambulanza, Jethro... io non posso fare niente..."
Gibbs rimane di pietra. Sta morendo.
Aveva promesso a Chris di salvarlo, e invece... sta morendo tra le sue braccia.
 
"Ducky... Chris non si sveglia!"
Ducky guarda Gibbs negli occhi, si capiscono al volo.
Raggiunge Alicia, disperata, mentre Gibbs chiama Ziva e McGee, immobili e scioccati.
"Hei, voi due... cosa state aspettando?? Prendete l'auto, dobbiamo portare Tony in ospedale, SUBITO!!"
All'ordine, scattano subito verso l'auto. McGee aiuta Gibbs a caricare Tony mentre Ziva guida più veloce che può verso l'ospedale.
 
L'ospedale dista dieci minuti dalla baita ma, grazie alla velocità di Ziva arrivano dopo tre minuti.
Con attenzione e cura, Gibbs porta Tony al Pronto Soccorso mentre McGee e Ziva aspettano fuori, terrorizzati.
"Tim... secondo te si salverà?"
"Beh, non ne sono sicuro ma... è con Gibbs. Se non si dovesse salvare non ci sarà posto per lui dove nascondersi dall'ira del Capo... questo è certo!!"
Ziva sorride per un attimo per la battuta divertente, poi le lacrime cominciano a scendere copiose.
McGee se ne accorge, così l'abbraccia stretta per provare a consolarla, quando un'idea un pò folle gli balza in testa "Ziva... tu... sei innamorata di Tony, vero?"

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Capitolo 11
*** Come sta Tony? ***


Capitolo 11: Come sta Tony?
 
"Io... io..."
"Ziva? Ti ho fatto una domanda semplice... ne sei innamorata?"
Ziva lo guarda sconvolta "Perchè mi chiedi questo... non è il momento di..."
"Ziva, guardami... io lo so, lo sanno tutti! Tu ne sei innamorata, si legge dal tuo sguardo, da come diventi strana in sua presenza..." "Strana?" "Si, strana. Sei dolce, comprensiva, cerchi di aiutarlo sempre... sei dannatamente attratta da lui. In fondo è stata una tua idea seguire Tony e Gibbs... tu non eri semplicemente curiosa ma eri gelosa del fatto che non ti avesse mai parlato di questo posto, ho visto la delusione nel tuo sguardo quando sono apparsi Chris e Alicia, ho visto nei tuoi occhi il dolore nel sentirlo chiamare papà..." 
 
Ziva si sente allo scoperto, tutto ciò che McGee le ha detto è reale, è qualcosa su cui non si era mai soffermata a pensare un secondo... i suoi sentimenti sono passati in secondo piano dal momento in cui Chris l'ha chiamato papà, aveva sentito la terra crollare sotto i suoi piedi, si era sentita tradita in qualche modo dall'uomo di cui è sempre stata segretamente innamorata.
Ci aveva messo molto tempo prima di capire che il forte sentimento che provava era amore, poi ha cercato di nasconderlo a tutti, perfino a se stessa.
Non era naturale per lei sentire ciò che sentiva, era sbagliato.
Ma ora...
 
"Lui... non lo deve sapere. Tim, ti prego..."
"Ziva... lui ha bisogno di te. Devi dirglielo. Ho visto come ti guarda... sono certo che prova ciò che provi tu nei suoi confronti. Devi stare con lui."
"Io... non posso..."
"No. Tu non vuoi... è diverso. Tu hai paura, posso capirlo, ma devi buttarti, qualche volta bisogna rischiare, soprattutto se lo fai per le persone che ami... non cercare scuse, Zee... non ci provare."
"Non possiamo... Conosci le regole..."
"Quali? Quelle di Gibbs? Hai la minima idea di quante volte lui stesso le ha infrante? Se vi amate nessuno potrà mai mettersi tra di voi. L'amore è più forte di qualunque cosa. Gibbs accetterà qualunque vostra decisione, vuole troppo bene a Tony per vederlo soffrire, lo dimostra il fatto che se non sono al lavoro sono comunque insieme da qualche parte, anche in vacanza, non l'ho mai visto tanto rilassato e disteso come in questi giorni... è come un figlio per lui e anche tu lo sei... devi parlare con Tony, il più presto possibile."
Si sente confusa dalle parole di McGee... deve dirglielo? 
E se andasse male? 
E se McGee si fosse sbagliato? 
Se poi Tony non provasse i suoi sentimenti? 
Se dicendoglielo rovinasse per sempre quella solida amicizia?
E se... invece andasse bene?
 
Si sente smarrita, abbassa lo sguardo ed una lacrima le riga il viso.
McGee se ne accorge e l'abbraccia forte.
Rimane immobile tra le braccia di McGee per pochi istanti, poi alza gli occhi vedendo arrivare Gibbs verso di loro.
Cerca nei suoi occhi di ghiaccio un pò di speranza, ma trova solo occhi umidi e stanchi.
"Capo? Come sta Tony?"
Non risponde. Guarda Ziva negli occhi, la fissa per un momento che sembra infinito, venendo interrotto solamente dallo squillo del cellulare.
"Gibbs..."
"Oh, Jethro... ti chiamo per avere notizie di Anthony..."
"Per ora non so dirti niente, Ducky... È in sala operatoria. Piuttosto... come sta Chris.. perchè non si svegliava?"
"Beh, ecco... ha subito un forte trauma cranico dovuto all'impatto dell'esplosione. Quando hai parlato con lui era sotto shock, probabilmente sembrava lucido ma non era così. Quando l'hai portato in salvo lo shock è svanito, sentendosi protetto si è lasciato andare. Ora sta riposando con Alicia, Abby è con loro a sorvegliare la situazione... tu come stai, Jethro?"
"Io... sono stanco. È colpa mia se è successo tutto questo..."
"Sbagli, Jethro. Tu non potevi sapere che sarebbe realmente accaduto. Non potevi fidarti di un sogno... anche se era fin troppo dettagliato. Non potevi evitare che succedesse, se l'avessi fatto forse saresti anche tu in sala operatoria, forse sareste morti tutti..."
"Lo so, Ducky... grazie, di tutto..."
"Stai tranquillo, questa storia si risolverà presto..."
 
Spegne il cellulare e sospira pesantemente.
"Ziva, McGee... tornate dagli altri... vi chiamo io se ci sono novità."
"Ma io..."
"Niente ma, Ziva... andate, ora!!"
Costretti dall'ordine di Gibbs tornano alla baita.
Nel tragitto McGee vede Ziva distrutta, sente quanto per lei sia difficile ammettere i propri sentimenti e capisce quanto possa soffrire non potendo stare accanto a Tony.
 
Arrivano alla baita proprio mentre il sole sta sorgendo.
Si ritrovano davanti ad uno scenario terribile, vedono il sole sorgere illuminando quel che rimane degli alberi di quel boschetto una volta pieno di vita.
Ziva inizia a paragonare la vita di Tony a quel boschetto, crede che Tony sia nelle stesse condizioni degli alberi bruciati e disastrati intorno a lei, di quegli alberi una volta magnifici e rigogliosi, pieni di vita che in una notte si sono trasformati in cenere e rametti scoperti.
Rimane immobile davanti a quel panorama devastato.
McGee la chiama incessantemente ma la sua mente è persa in un'altro mondo.
Avanza lentamente verso il boschetto, arrivando allo strapiombo. A terra trova ancora fresche le tracce di sangue che Tony ha lasciato dopo l'esplosione.
Rivive quei momenti come se ne fosse stata partecipe, ricorda il terrore negli occhi di Tony della notte precedente, ricorda il suo viso pallido ed angosciato, quel viso che avrebbe voluto vedere sempre sorridente.
Sente dei passi dietro di lei e si volta
"Perchè mi segui...?"
"Volevo dirti... che mi ha appena chiamato Gibbs..."
"Cosa ti ha detto...?"
"Tony..." s'interrompe bruscamente. Abbassa lo sguardo per non mostrarle l'angoscia nelle sue lacrime.
Ziva capisce, gli si avvicina prendendolo saldamente per le braccia "Tim... come sta Tony??"

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Capitolo 12
*** Anime gemelle ***


Chiedo perdono in anticipo... specialmente a chi si aspettava un capitolo 'diverso' e a chi voleva sapere se Tony sta bene... ringrazio Anny_97 e CheesecakeTIVAfan che mi tengono compagnia con le loro recensioni. Un ringraziamento speciale vi è dovuto. Darò risposta alle vostre domande con questo super capitolo che vi dedico col cuore! ;)
Baci, frencia92 ♥
 
Capitolo 12: Anime gemelle
 
"Tim... ti prego, devi dirmelo..."
 
Scendono lente le lacrime sulle guance rosee di Ziva, disperata all'idea di perdere Tony per sempre.
McGee l'abbraccia forte, capendo i sinceri sentimenti di Ziva per Tony.
"Ziva... Tony è uscito dalla sala operatoria in questo momento... ha un polmone bucato a causa della scheggia e... sembra che l'impatto con l'esplosione abbia provocato danni celebrali, lo stanno tenendo sotto sedativi ma... non sanno come si risveglierà dal coma indotto... potrebbe aver perso la memoria... oppure qualcos'altro... Mi dispiace tanto, Ziva. Davvero."
"Io... io... ho bisogno... devo andare da lui!!" singhiozza tra le sue braccia, vede Ziva come una bambina piccola da proteggere dai mali del mondo, così fragile, innocente...
"Ziva... ora non è il momento di andare da lui. Deve riposare...
Sarà meglio informare gli altri della situazione... dobbiamo stare vicino a Chris. Lui... si sentirà davvero male per le condizioni di Tony, in fondo è suo padre, no?"
"Hai ragione, Tim. Chris ora ha bisogno di noi. Voglio comunque andare a trovare presto Tony perchè io ho bisogno di lui, di vederlo vivo... mi manca il mio Tony, quello spiritoso, divertente... mi mancano le sue battute..."
 
"... il suo amore..."
 
"Si... mi manca tutto di lui... McGee? Come hai capito che... mi piace...?"
"Lo leggo nei tuoi occhi, nei tuoi sguardi, nel modo in cui parli di lui... ti sembra sufficiente come risposta?"
Lo sguardo di Ziva si addolcisce a ripensare a quella verità.
Sente che quei sentimenti, nascosti per tanto tempo anche a se stessa, si stanno rivelando sempre più forti e sempre più veri, capisce finalmente che quello che ha nel cuore è amore, il vero amore, crede seriamente che Tony sia la sua anima gemella, la sua metà mancante, ciò che ha cercato per anni... solo Tony è riuscito a colmare il vuoto nel suo cuore a pezzi, fatto di dolore per le perdite tanto numerose della sua vita.
McGee la osserva riflettere, le appoggia una mano sulla spalla e la incoraggia "Ziva... Tony è il mio migliore amico, non c'è nessuno come lui... ti prometto che farò tutto ciò che posso per aiutarvi. Lui mi ha sempre aiutato quando ne avevo bisogno, è ora che ricambi il favore..."
Ziva gli sorride dolcemente arrossendo, insieme s'incamminano verso la baita.
 
"Ziva, Tim... come sta Tony, sapete qualcosa?"
"Si, Abby. Tony è stato operato da poco, aveva un polmone bucato ma i dottori lo tengono sotto sedativi... purtroppo hanno riscontrato gravi danni celebrali... non ne conosciamo ancora l'entità. Al suo risveglio potrebbe stare bene come potrebbe avere dei problemi... dipende tutto dal suo stato quando si sveglierà."
"McGee? Il mio papà potrebbe non risvegliarsi più?"
Si accorgono che Chris li ha ascoltati tutto il tempo, Ziva allora gli si avvicina e lo abbraccia forte 
"Papà si sveglierà, te lo prometto..."
Chris piange tra le sue braccia, Ziva si sente davvero a suo agio con lui, sente che deve proteggerlo, sorride ricordando le parole di Tony della notte precedente
 
   "Credo che saresti una madre stupenda!"
   "Cosa te lo fa pensare?!"
   "Beh... il tuo sguardo e il mio istinto mi dicono che è così..."
 
si rende conto di quanto ciò che le ha detto fosse reale, in quel momento si sente come una madre che deve proteggere il suo bambino, una chioccia che protegge il suo pulcino indifeso, si sente finalmente bene anche se sente la mancanza di Tony. 
Tutti osservano quella scena incantati, il cellulare di McGee inizia a squillare di nuovo, così si affretta a rispondere "McGee..."
"Tony è sveglio, è visibilmente stanco ma ha chiesto di voi..."
"Ok, Capo. Arriviamo subito. Chris si è appena svegliato..."
"Porta anche lui... farà piacere a Tony vederlo sano e salvo... ah, McGee..."
"Si, Capo?"
"Tony... ha qualche problema di concentrazione. A volte fatica a riconoscermi o a stare sveglio. Volevo avvertirvi prima..."
"D'accordo, Gibbs... lo dico agli altri e ti raggiungiamo..."

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Capitolo 13
*** Lui ti vuole bene ***


Capitolo 13: Lui ti vuole bene
 
Attendono agitati fuori dalla stanza di Tony, aspettando che il medico e Gibbs diano loro il via libera per andare a trovarlo.
Escono entrambi un pò preoccupati, tutti si avvicinano per sapere di Tony.
"Dottore, allora... come sta?"
"Se la caverà, ha qualche disturbo mentale momentaneo che potrebbe scomparire tra un ora come potrebbe durare anni... dipende. Vi prego, se andate a trovarlo, di non farlo sforzare troppo, deve metterci i suoi tempi per ristabilirsi completamente. Detto questo, vi auguro che tutto vada per il meglio..."
"Dottore?? C'è la vaga possibilità che Tony non recuperi???"
"Beh, signorina Sciuto... non posso dirlo con certezza, ma la possibilità, benchè minima, esiste. Vi consiglio di stargli vicino e di aiutarlo, non fatelo innervosire. Per il momento è stato disposto il ricovero fino a domani sera per precauzione, non si deve muovere assolitamente dal letto... i polmoni sono seriamente compromessi, se si dovesse muovere potrebbe andare in crisi respiratoria... e potrebbe non salvarsi."
"Ragazzi... dovete tenere duro, non fatevi vedere scoraggiati da Tony. Ora più che mai ha bisogno del nostro aiuto...andrete da lui pochi alla volta, gli altri aspetteranno qui fuori..."
Con poche parole, Gibbs riesce ad incoraggiare tutti i presenti, che si mettono d'accordo su chi entra prima.
"Io voglio vedere il mio papà... posso entrare per primo, Gibbs?"
"Certo, ma ricorda una cosa... papà potrebbe non riconoscerti subito e potresti vederlo un pò assente mentre gli parli. Non ti devi spaventare per questo, ok? La sua testa non funziona molto bene, per questo dobbiamo aiutarlo a stare meglio..."
"Lo so, Gibbs... Gli voglio bene, non farò mai niente per farlo stare male..."
"Bene, campione. Chi sarà il prossimo? Ziva?"
"... no. Andate voi, io aspetto fuori..."
Tutti la guardano perplessi, McGee comprende perfettamente il suo stato d'animo e decide di entrare con Abby al posto suo. Ducky va dal medico di Tony per informarsi meglio sulla terapia di recupero per Tony, lasciando così Ziva e Gibbs da soli...
 
"Ziva... cosa c'è che non va? È vivo, sta abbastanza bene... perchè non vuoi entrare con gli altri...?"
"Io... ho paura, Gibbs. Non voglio che mi veda come una sconosciuta... non potrei sopportarlo."
"Ziva... fa male anche a me... quando si è svegliato non sapeva chi fossi, ci sono rimasto male anch'io... poi pian piano si è ricordato... beh, poi si è anche scordato di nuovo ma ciò che conta è che dobbiamo stargli vicino, che ora lui ha bisogno di noi... lui c'era quando ne avevamo bisogno, perchè non lo aiuti insieme a noi...?"
Lo sguardo perso di Ziva gli fa capire che c'è di più della paura di non essere riconosciuta, la stringe in un caloroso abbraccio facendo si che finalmente sciolga il ghiaccio e che gli racconti ciò che lui già sa...
 
"Lo ami, vero?"
"Cosa?"
ha colto nel segno. Gibbs riesce a leggere negli occhi tristi di Ziva tutto l'amore che prova per Tony e che sta cercando di reprimere. Lei abbassa lo sguardo impotente davanti alla domanda schietta di Gibbs, così lui le tira su il mento perchè possa guardarlo negli occhi.
"Ziva... sai, non ho mai visto Tony tanto felice come quando è con te. Vi osservavo dormire sull'erba ieri mattina, ho visto Tony per la prima volta sorridere rilassato di prima mattina dopo anni... tu gli hai dato sicurezza, l'hai fatto sentire protetto in quel momento.
Gli hai donato la speranza, l'hai ascoltato come io non sono riuscito a fare, per me era impossibile che ciò che sognava potesse realmente realizzarsi. Tu invece gli hai creduto all'istante... e per questo devo ringraziarti. Sai, non sembra ma è molto sensibile per certe cose... io non gli credevo fino in fondo, così si è scoraggiato... se non ci fossi stata tu ad ascoltarlo, probabilmente sarebbe arrivato tardi per salvare Chris e sarebbe morto... invece è rimasto in allerta perchè qualcuno ha creduto in lui, nelle sue parole..."
"Io non ho fatto proprio niente, Gibbs..."
"Invece hai fatto tanto... e ti ringrazio. Ad ogni modo... ritornando alla domanda di prima..."
"Non c'è niente da dire, Gibbs..."
"... volevo dirti... che se Tony è felice lo sono anch'io... e se lo ami davvero come credo dovresti fare la prima mossa. Lui ha paura di ferirti perciò non si farà mai avanti... devi andare da lui..."
annuisce incerta della decisione. Intanto dalla stanza, McGee e Abby escono scioccati
"Ragazzi... che succede?"
"Capo... è così... strano parlare con lui...
Non ci ha riconosciuto subito ma quando abbiamo iniziato a parlargli si è ricordato di noi... poi... ha iniziato a guardare nel vuoto... l'abbiamo chiamato più volte ma non ci rispondeva... Chris si è spaventato, l'ha abbracciato mentre piangeva... non sono riuscito a staccarlo e Tony non si è più mosso..."
Terrorizzato da quelle parole, Gibbs si fa spazio ed entra nella stanza di Tony, lo vede fissare il vuoto davanti a se mentre Chris piange tra le sue braccia.
Lo prende in braccio di forza e lo allontana dalla stanza
"Gibbs... cos'ha il mio papà... perchè non mi risponde...!!"
"Tesoro, devi stare calmo... è normale. Deve riprendersi pian piano e tu non devi spaventarti, andrà meglio...!"
Abbraccia forte Chris che smette con calma di piangere. Lo fa sedere e con un fazzoletto gli asciuga le lacrime.
"Papà si rimetterà presto, te lo prometto..." Chris annuisce sicuro con la testa, poi si volta verso Ziva "Ora tocca a te entrare, papà sarà felice di vederti!"
Ziva si china davanti a lui e sorride "Come mai credi che sarebbe felice di vedermi?"
"Perchè quando ti vede gli brillano gli occhi... so che vi volete bene! Lui mel'ha detto..."
"Quando...?"
"Prima... quando siamo entrati tutti e non ti ha visto... era dispiaciuto perchè voleva vederti. A volte si ricorda di noi, mi ha riconosciuto subito quando siamo entrati..."
 
Ziva sorride, guarda Gibbs, che le fa cenno di entrare, si alza immediatamente ed entra nella stanza di Tony.
 
 
 
 
 
Lo so, lo so... vi aspettavate di più... magari vi aspettavate 'una limonata tra Tony e Ziva come nella 11x02'... beh, dovrete aspettare... sono proprio cattiva...!!! :P
Ringrazio di cuore Anny_97, Zia Pigri_Giuli e cheesecakeTIVAfan che hanno recensito il precedente capitolo facendomi coricare dalle risate... l'happy ending arriverà... portate pazienza!!!! 
Baci, frencia92

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Capitolo 14
*** La magia di un bacio ***


Ladies and Gentleman...
Ecco a voi l'attesissimo e dolcissimo CAPITOLO TIVOSO scritto solo per voi!
Aspetto le vostre recensioni per conoscere le vostre opinioni...
Baci, frencia92 ♥♥
 
Capitolo 14: La magia di un bacio
 
Apre piano la porta, spaventata da ciò che potrebbe succedere.
Lo vede steso sul letto mentre fissa il soffitto, sembra debole, fragile.
Sente un dolore forte nel petto, il suo cuore batte forte, sente le farfalle nello stomaco.
Lo guarda ipnotizzata dai raggi del sole che entrano dalla finestra illuminandogli il viso e gli occhi chiari, quegli occhi persi, vuoti di ogni immagine.
Pensa alle parole giuste da dirgli, vuole fargli capire che lei ci sarà sempre per lui, vuole dirgli che prova qualcosa per lui che va ben aldilà dell'amicizia, che dal giorno che si sono conosciuti è sempre stata attratta da lui, che vuole amarlo ora e per sempre, qualunque cosa accada.
Tony volta lo sguardo verso di lei, la vede bellissima, assorta nei suoi pensieri.
Sorride dolcemente per rilassarla, inutilmente.
Si guardano per un momento che sembra infinito, Ziva vede negli occhi di Tony la confusione e l'accetta, gli sorride di rimando, tranquillizzandolo.
"Chi sei...?"
"Sono Ziva, non ti ricordi di me?"
"Devi scusarmi, ti prego. Potrei conoscerti ma al momento sono solo..."
"...confuso? Lo so. Dimmi... ricordi qualcosa dei giorni scorsi?"
rimane un attimo in silenzio, cerca di riportare alla mente quei pochi ricordi confusi nella sua mente e cerca di riordinarli per darne un senso.
"Non sentirti obbligato a rispondermi, Tony. Va bene così, devi riposare..." apre la porta per andare via, quando Tony la blocca...
"NO... aspetta, non andare. Vorrei che rimanessi qui per un pò, ti prego..."
gli occhi supplicanti di Tony le fanno cambiare idea. Non l'aveva mai visto così spaventato.
"Vieni, coricati vicino a me... non voglio rimanere solo..."
Allibita dalla richiesta, gli si avvicina piano mentre lui le fa posto, così si corica accanto a lui.
 
Rimangono in silenzio per qualche minuto a pensare, fin quando Tony interrompe quella tranquillità così surreale
"Ho già vissuto questo momento... è uno dei miei ricordi più belli..."
"Di cosa parli...?"
"Io e te... coricati sull'erba a guardare le stelle in cielo... ricordo che parlavamo... i tuoi occhi erano luminosi, ricordo... che parlavamo di Chris e ricordo che hai sorriso... hai un bellissimo sorriso, sai?"
Ziva lo guarda imbarazzata e arrossisce "Tony? Quanto ricordi di me?"
"Abbastanza... ricordo che quando sei nervosa ti mordicchi le labbra e ora lo stai facendo... perchè sei nervosa? Sono io... ad innervosirti?"
Ziva si alza dal letto dandogli le spalle mentre cerca di contenere le lacrime per non mostrarsi tanto debole davanti a lui
"Zee... perchè piangi?"
rimane paralizzata alla sua domanda, chiedendosi come può sapere che sta piangendo.
Tony sembra leggerle nel pensiero, si alza leggermente per poterla vedere meglio e risponde alle sue domande "Lo so perchè vuoi sembrare sempre quella forte anche quando non lo sei. Guardami negli occhi, Ziva e dimmi perchè stai male... ho bisogno di saperlo!"
Si volta vedendo il suo sguardo preoccupato. Si siede accanto a lui e cerca di dirgli ciò che avrebbe dovuto dire molto tempo prima "Tony... io mi sono spaventata. Ero terrorizzata al pensiero di non poterti più rivedere vivo. Sento... che tra noi c'è un'alchimia speciale, qualcosa di unico che finora ho sempre messo da parte..."
Mentre Ziva parla, Tony le si avvicina fino quasi a sfiorarla.
"Io non so perchè ci ho messo tanto a capirlo, so solo che è quello che sento, e lo sento solo per te... quando ti sono vicino mi sento protetta, mi sento bene. È qualcosa che non riesco più a mettere da parte, è qualcosa di così intenso che mi toglie il respiro... immaginarti morto tra le fiamme dopo l'esplosione nel boschetto mi ha quasi uccisa, ho sperato e pregato che non ti fosse successo niente, se fossi morto io sarei morta con te... Tony, io..." non completa la frase. 
Non riesce perchè proprio in quel momento, in quel preciso istante, Tony le si avvicina dolcemente, togliendole la parola con un bacio delicato. Chiudono gli occhi immersi nel silenzio per sugellare quel momento così intenso e tenero, un momento aspettato per anni da entrambi, anni in cui si sono autolesionati con 'storie d'amore' senza sentimento, solo gelosie e false verità.
Il tempo si sospende.
Si perdono completamente in quell'incantesimo, quella sensazione di purezza, euforia e realtà.
Si accorcia sempre di più la distanza tra loro, come se volessero sciogliersi l'uno nell'altra, sentono la magia di quel bacio tanto voluto da entrambi che gli toglie il fiato, sentono di essere tornati in vita con il solo tocco delle loro labbra.
Le mani di Tony le sfiorano il viso per capire se tutto ciò è reale o se sta ancora sognando, Ziva gli prende il viso tra le mani come se avesse paura che possa fuggire da lei, rimangono così per un tempo interminabile, le mani di Tony scendono alla vita per avvicinarla ancora di più a lui, lasciando perdere il dolore lacerante delle sue ferite e concentrandosi solo su di lei.
 
Si staccano per riprendere a respirare, aprono gli occhi guardandosi finalmente per la prima volta.
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"Era questo che intendevi, Ziva?"
Rimane senza parole, ancora incredula a ciò che è appena accaduto.
Tony si accorge del suo stordimento, così le sorride, dandole il tempo di riprendersi e capire che tutto quello che è successo è vero.
"Ziva... io credo di amarti, da sempre. Penso sia quello che stavi cercando di dirmi poco fa..."
lacrime di gioia scendono dal viso di Ziva, gli accarezza il viso sorridendo "Si. È ciò che volevo dirti... Io...ti amo, Tony..."
"Io ti amo di più, Occhioni belli... molto di più...!"
A quelle parole, Ziva scoppia a piangere, Tony la tiene a se abbracciandola dolcemente, la lascia sfogare da tutto il dolore provato in una sola notte.
Pian piano le lacrime smettono di rigarle il viso, chiude gli occhi godendosi quel momento prezioso di pace, immersa tra le forti braccia di Tony.
La stanchezza li accompagna presto nel mondo dei sogni, ancora abbracciati.

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Capitolo 15
*** Perplessità ***


Capitolo 15: Perplessità
 
Chris si è finalmente addormentato, non vedendo più Ziva in giro Gibbs decide di sbirciare nella stanza di Tony per sapere se è li dentro con lui.
Apre appena la porta sbirciando all'interno, abbassa gli occhi meravigliati sul letto di Tony, dove lo vede dormire sereno abbracciato a Ziva...
'Chissà cosa diavolo è successo qui dentro... oddio, sto pensando come Abby...!!'
sorride a quella splendida immagine davanti a lui, dietro di lui Abby, Ducky e McGee lo osservano sbalorditi "Capo? Cosa stai facendo... spii Tony?"
sobbalza alla domanda azzeccata e si volta "Si... e allora? Volete unirvi a me??"
non se lo fanno ripetere due volte e, stupendo Gibbs, iniziano a curiosare dalla porta, rimanendo anche loro di stucco alla bellissima visione.
Abby e McGee si guardano con gli occhi che brillano, sorridendo e immaginando cosa sia successo tra Tony e Ziva in quella stanza "Guarda che spettacolo, Tim...!!"
"Ihih... già. Dici che Ziva..."
"Mah... tu dici?"
"Si può sapere di cosa state parlando?"
"Oh, Gibbs! Ma quanto siamo curiosi... parliamo di Tony e Ziva... pensiamo che finalmente... si siano... dichiarati, ecco!"
"Beh, lo spero bene!!"
Gibbs sorprende tutti con la sua esclamazione "Ma... tu non dicevi... regola n^12...??"
"Beh, McGee... le cose cambiano. Credo abbiano sofferto abbastanza, hanno bisogno l'uno dell'altro. Spero che insieme stiano bene... in questi giorni mi sono accorto che se sono insieme Tony sembra... diverso, più rilassato. Ziva è riuscita a ridargli la tranquillità che aveva perso, li avete visti anche voi, no?"
"Parli della mattina del compleanno di Chris, vero? Tony era veramente... rilassato. Eppure aveva fatto ancora quel sogno..."
"Beh, non sapete cosa successe quella notte..."
tutti si avvicinano curiosi a Gibbs "Tu... sai cos'è successo?"
"Si. Ziva me ne ha parlato quella stessa mattina.
Era preoccupata per Tony... era l'unica a credere veramente a quel sogno... so solo che quella notte Tony e Ziva hanno parlato molto e hanno finito per addormentarsi sul prato. Quando sono andato a svegliarli Tony sorrideva... non l'avevo mai visto così bene, sorrideva beato... una cosa che alla baita, da quando è nato Chris, non gli avevo più visto fare!"
"Ma... guarda Capo che sei l'unico a non essertene accorto prima... anche al lavoro si vede quanto siano in sintonia... io e Abby avevamo iniziato a scommettere su di loro dopo che ho scritto Deep Six, pensando che dopotutto ciò che avevo scritto su una loro presunta relazione segreta poteva realmente succedere, l'unico ostacolo tra loro eri tu!!"
"Mmmmmh... credo tu abbia ragione... allora scommetto che domani, quando torneremo al lavoro, staranno già insieme e sono certo che faranno di tutto per rimanere insieme... beh, da soli..."
"IO CI STO, CAPO!!"
"Oh, Jethro. Io non credo sia possibile... tutto sarà diverso domani, credo tu stia azzardando troppo... Mi sembra troppo presto per loro, non si metteranno insieme..."
"Ma Duck... sono quasi nove anni che stanno insieme!!! Solo che prima... non c'era sentimento, o meglio c'era ma non lo sapevano nemmeno loro!!"
"Vero, Abigail, ma sono sicuro che aspetteranno..."
Gibbs sorride, prendendo dalla tasca dei soldi "Bene, allora ce la giochiamo???" "OVVIAMENTE!!"
 
 Il giorno dopo Tony venne dimesso senza problemi, avrebbe dovuto bendare la schiena per qualche tempo perchè potesse guarire la ferita, tornò alla baita con Gibbs mentre gli altri li aspettavano per salutare Alicia e Chris e tornare a Washington.
Gibbs prese posto alla guida mentre Tony gli siedeva accanto, Ziva e gli altri se ne andarono per conto loro come erano arrivati.
 
Durante il viaggio Tony pare piuttosto silenzioso, spaventando perfino Gibbs.
"Hei, Tony... tutto bene?"
"Si, certo. Perchè?"
"Sei... silenzioso. C'è qualcosa di cui vorresti parlarmi?"
"No. È tutto a posto, davvero. Non devi preoccuparti per me..."
Gibbs inizia ad impensierirsi parecchio, soprattutto quando lo vede fissare il vuoto davanti a se.
"Forse sarebbe meglio che non venissi domani al lavoro..."
"No, Capo. Sto bene, fidati!"
"Allora... cosa c'è che non va?"
"Io... sono un pò... confuso..."
"È normale, hai subito un forte trauma... devi rilassarti, ora non ci saranno più incubi la notte, ne Chris ne Alicia sono più in pericolo."
"Lo so ma... non so... è tutto così strano..."
"Ti ci abituerai... visto che siamo in vena di chiacchere..."
"Sputa il rospo, Capo. Cosa vuoi chiedermi?"
Gibbs lo guarda allibito, sconvolto dal fatto che l'abbia anticipato...
"Beh, volevo sapere di Ziva..."
"Mmh... cosa vuoi sapere...?"
"State... insieme?"
"No."
"Beh... perchè no?"
"Perchè dovremmo? Non ti devo dare spiegazioni..."
per la prima volta Gibbs lo vede infuriarsi con lui, non era mai successo... era convinto che durante la giornata in ospedale fosse successo qualcosa tra loro, ore si stava ricredendo 'Che mi sia sbagliato? No, non è possibile... o si??'
 
Per il resto del tragitto rimangono in rigoroso silenzio, Tony si appoggia al vetro e si addormenta e Gibbs approfitta di quel momento per analizzare meglio ciò che è successo.
Inizia a pensare che forse qualcosa è andato storto, forse ancora tra loro non c'è veramente niente... non può essersi sbagliato, non Leroy Jethro Gibbs... però è possibile, chi lo sa... forse non si sentono ancora pronti ad affrontare certe decisioni, in fondo sono amici da anni, la loro amicizia se andasse male si andrebbe a far benedire, forse ne hanno semplicemente passate troppe, hanno bisogno di riflettere... si, probabilmente è così...
 
 
 
 
 
 
Bene, siamo quasi alla fine...!!!
Prossimo capitolo e temo anche ultimo, sarà centrato su Tony e Ziva.
Probabilmente questo capitolo vi ha confuso... allora significa che sono stata brava!
Le cose vi saranno più chiare nel prossimo capitolo...
Commentate numerosi!!! ;)
Baci, frencia92

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Capitolo 16
*** Paura di amare ***


Capitolo 16: Paura di amare
 
QUEL GIORNO IN OSPEDALE...
 
Si svegliano di ottimo umore, ancora insieme, ancora vicini, ancora abbracciati.
Si guardano negli occhi assonnati e si sorridono
"Ciao..."
"Ciao... ti senti meglio?"
"Sto benissimo..."
Tony la guarda rapito dai suoi splendidi occhi da cerbiatto, improvvisamente cambia espressione, diventando serio, le parla con voce triste abbassando lo sguardo "Non posso, Zee..."
"Non puoi cosa?"
"Io e te... noi... non si può!"
"Cosa... perchè??"
"Perchè... con me non saresti felice, guarda come sono finite finora le mie storie... ci rovineremmo... mi dispiace..."
"Tony... ti rendi conto di quello che dici? Tu hai detto di amarmi..."
"Non ti ho mentito, non lo farei mai, ma... stiamo rischiando in due... vuoi buttarti senza sapere se di sotto c'è qualcosa che può salvarti?"
"Con te sono sicura di cadere in piedi e di non farmi mai male... tu sei sempre pronto a proteggere chi ami, tu sei la conferma che posso affidare completamente la mia vita a te..."
"Ziva, basta! Non sarei in grado di salvarti... in più, pensa solo a domani. Saremo al lavoro insieme, con tutta la squadra, con Gibbs... io non me la sento di rischiare tanto ora. Non offenderti, non è colpa tua..."
"So che sei spaventato, Tony. Lo sono anch'io... è tutto nuovo per me, sono assolutamente certa di non aver mai amato tanto nessuno quanto amo te, questa è la mia unica certezza. Vorrei che almeno ci pensassi, io ti aspetterò... ti darò tutto il tempo che ti serve ma almeno dammi una risposta definitiva!"
"Va bene, si può fare... grazie."
"Di cosa?"
"Di capirmi... se devo impegnarmi con qualcuno e soprattutto se si tratta di te preferisco avere le idee ben chiare. Non voglio buttare al vento il nostro attuale rapporto... sarebbe da sconsiderati!"
Ziva gli sorride "Ok. Sappi che io sarò li ad aspettarti. Io ci sono."
Detto questo si alza dal letto de esce dalla stanza, accompagnata da McGee, Abby e Ducky torna alla baita per recuperare le loro cose e ripartire per Washington.
 
McGee si accorge subito della tristezza che l'avvolge, così decide di parlarle in privato.
"Hei, Zee... cosa succede? Perchè sei triste..."
"Gli ho detto tutto, Tim..."
"Parli di Tony? ...aspetta un attimo... gli hai detto che lo ami?"
"Beh... in un certo senso..."
"Oh, wow... meraviglioso! E perchè sei triste? Lui non ti ama?"
"Beh... lui... non è molto certo di ciò che vuole. Ha paura di rovinare il nostro rapporto, teme che vada male come per le precedenti storie... io lo comprendo perfettamente! Prima non ero sicura nemmeno io di ciò che volevo fare..."
"Allora cosa gli hai detto?!"
"Gli ho dato un pò di tempo per pensarci... gli ho detto che l'avrei aspettato. 
Daltronde non ha tutti i torti... io ci ho riflettito bene prima si prendere una decisione, lui non ne ha avuto il tempo."
"Credo tu abbia fatto bene... e credo che deciderà di stare con te... aspetta, ma allora Ducky ha vinto la scommessa...!!!"
"Cosa... avete scommesso su di noi?"
"Ehm... si. Io, Ducky, Gibbs e Abby..."
"Come??? Ora scommettete sulle nostre vite senza pensare che potremmo starci male???"
"Non è stato per cattiveria, Ziva... te lo giuro..."
Ziva gli mette il broncio e fino all'arrivo a Washington non gli parla, a malapena lo saluta accompagnandolo a casa.
 
IL GIORNO DOPO...
 
La solita routine all'NCIS... nuovi casi da risolvere, scapellotti, tutto è tornato alla normalità.
L'unica differenza da sempre sono gli sguardi fugaci di Gibbs e McGee su Tony e Ziva.
I due sanno di essere sotto osservazione ma fanno di tutto perchè non si noti, soprattutto che non si accorgano della tensione tra di loro, che aumenta ogni minuto che stanno insieme nella stessa stanza.
 
"McGee... tu sai cosa succede tra quei due???"
"Beh... non proprio. So solo che non è successo ciò che pensavamo succedesse..." mente spudoratamente. In realtà conosce perfettamente la situazione ma, essendo amico di entrambi, non vuole spifferare le loro cose al mondo intero.
Capisce perfettamente ciò che Tony sta provando, varie volte l'ha visto soffrire per amore e crede sia giusto che si prenda in pò di tempo per pensare... daltronde Ziva non è solo un'amica, è anche una sua collega e non può rischiare il loro rapporto di lavoro.
In quel momento ricorda la regola n^12, capisce perchè Gibbs l'abbia inventata, anche se inizialmente gli sembrava una regola stupida.
 
Durante i vari casi del giorno non si parlano.
Gibbs, vedendo la tensione tra loro, cerca inutilmente di farli avvicinare in tutti i modi: li fa andare insieme ad indagare, a fare ricerche, ad interrogare sospettati... ma non succede nulla, non si parlano tranne che per il lavoro.
La mattinata sembra non passare mai, nessuna stupida battuta di Tony, nessuno sguardo ammaliatore, niente battibecchi. Anche Vance nota qualcosa si strano nonostante non sappia ciò che è successo nei giorni precedenti.
Gibbs, stanco di tutto questo, va a parlare con Ducky, ignaro della situazione.
"Oh, Jethro... cosa ti porta quaggiù...?"
"Tony e Ziva... non riesco a stargli dietro, Ducky. Puoi aiutarmi?"
"E per curiosità, cosa dovrei fare?"
"Io... non lo so. È tutto il giorno che non si parlano, non si guardano e non fanno nulla di quello che facevano prima... Tony non spara nemmeno cazzate, si dedica esclusivamente al lavoro..."
"L'ho notato... poco fa è sceso qui da me per farsi cambiare le bende alla schiena. Era... strano. Non ha parlato per tutto il tempo, mi ha solo detto che ha bisogno di qualcosa per calmare il dolore per poter continuare a lavorare... non credo stia molto bene. Credo sia tornato al lavoro troppo presto."
"Devo mandarlo a casa, Ducky?"
"Oh, sarebbe inutile... Anthony non ha la minima intenzione di stare a casa, altrimenti ti avrebbe informato delle sue condizioni. La ferita è leggermente infiammata ma è normale."
"Non capisco... è per questo che quei due sono così strani? Ieri, mentre tornavamo ho cercato di parlare con lui... è stato molto freddo e mi ha risposto male quando gli ho chiesto di lui e Ziva..."
"Avevo ragione allora... dev'essere successo qualcosa tra loro, probabilmente si sono presi del tempo per pensare, sempre che abbiano parlato, ovviamente..."
"Io cosa posso fare per loro, Duck...??"
"Niente, devi stare a guardare e aspettare che si chiariscano da soli, senza il nostro intervento. Se la caveranno, non ti preoccupare."
"Ok. Grazie, Ducky."
Torna al lavoro un pò sconsolato, capisce che non può fare niente per loro e la cosa lo massacra dentro. Gli vuole troppo bene per vederli soffrire così...
 
Il tempo passa, arriva la sera e lo staff, chiusi i casi in corso, decide di tornare a casa.
Ziva e McGee se ne vanno per primi, Gibbs allora approfitta della situazione per fare due chiacchere con Tony.
Si mette di fronte a lui, seduto alla scrivania a finire i suoi rapporti e si china per guardarlo negli occhi.
"Tony... cosa succede?"
alza gli occhi sul suo superiore perplesso "Di cosa stai parlando?!"
"Di te e Ziva... non avete parlato tra voi nemmeno una volta, non vi guardate nemmeno in lontananza... io non voglio farmi gli affari tuoi..."
"È proprio quello che stai facendo..."
"Scusa... sono solo preoccupato per te!"
A quelle parole Tony solleva lo sguardo incredulo e scioccato su Gibbs "Scusa...?!?"
"Si. Mi dispiace di essere... invadente, soprattutto in questi giorni e so che per voi è strano che succeda ma io ti voglio bene, come se fossi mio figlio. Non posso vederti soffrire, mi fa male. Quindi... se ne vuoi parlare, di qualunque cosa... voglio che tu sappia che puoi contare su di me, per tutto. Ok?"
Sorride alle parole di Gibbs, a quel raro gesto d'affetto tutto per lui, un gesto improbabile in altre situazioni.
"Capo, va tutto bene, fidati. Se ce ne sarà bisogno verrò da te, promesso..."
"Bene."
Gli da un buffetto sulla guancia e ammicca, facendo ridere Tony per la prima volta in tutta la giornata.
 
 
Coricata sul divano, Ziva ripensa inevitabilmente a Tony e alla discussione avuta in ospedale.
Capisce Tony perfettamente... anche lei è confusa, anche lei ha avuto storie con uomini che l'hanno fatta soffrire... Michael, Ray... si sarebbe dovuta sposare con Ray, quando però ha scoperto che era un assassino si è abbandonata all'idea che non ci sarebbe stato mai più un uomo che l'avrebbe fatta stare bene con se stessa, di cui avrebbe potuto fidarsi cecamente... poi è arrivato Tony. 
Pian piano si è innamorata di lui, che quando la vedeva triste riusciva a farla sorridere, che con un sorriso la scioglieva, non c'era mai stata tensione tra loro. 
Ora però tutto è cambiato. 
Il loro rapporto è diverso, sanno di amarsi...
Si abbandona a questi pensieri quando sente qualcuno bussare alla porta.
 
Apre la porta, trovandosi di fronte l'ultima persona che avrebbe mai pensato di vedere...
"Tony!? Ma cosa..."
Si guardano fugacemente negli occhi, perdendocisi dentro.
È un attimo.
Tony si avvicina a Ziva fin quasi a percepire i loro corpi che si toccano, la tira a se prendendola con un braccio per i fianchi e la bacia.
Un bacio leggero, come quello che ha dato inizio a tutto, quello che si sono dati in ospedale in un momento di lucidità.
Chiudono gli occhi, cercandosi e trovandosi per la prima volta, godendo di ogni secondo di quel meraviglioso e magico momento.
Smettono di baciarsi recuperando il respiro, cercando di riprendere il normale battito cardiaco.
Si guardano negli occhi, Ziva rimane perplessa dal gesto di Tony
"Perchè sei qui..."
"Perchè non ne vale la pena aspettare ancora. Perchè ti amo e questo è ciò che conta... non posso vivere senza di te, non riesco nemmeno a respirare se non sei con me... sono certo di ciò che voglio e sono sicuro di volere te, per sempre!"
Lacrime di gioia solcano il viso di Ziva, torna a baciarlo in risposta a ciò che le ha appena detto, gli accarezza il viso ancora sconvolta dalle parole così sincere pronunciate da Tony, sono puro ossigeno per i suoi polmoni.
Tony, non ancora totalmente soddisfatto della situazione, si chiude la porta alle spalle, approfondendo il bacio, prendendole il viso tra le mani, elimina tutto lo spazio che ancora li divide baciandola appassionatamente, la spinge contro al muro, schiacciandola contro il suo corpo, facendole sentire tutto il suo amore e la sua eccitazione crescente. Sorride a quel gesto, si stacca da lui per svestirlo della giacca, che cade a terra, lui le toglie la maglietta, osservando il suo corpo perfetto, la sua camicia viene presto abbandonata con la giacca a terra, lei gli accarezza il petto facendolo rabbrividire. 
Gli attorciglia piano le gambe alla schiena, cercando di non fargli male dove ancora ci sono le bende, lui la solleva e continuando a baciarla la stende sul divano del salotto.
Si tolgono a vicenda il resto dei vestiti rimanendo nudi, smette di baciarla per assaggiare il resto del suo corpo, sentendola gemere ad ogni suo bacio sulla sua pelle accaldata.
In poco tempo quella stanza si riempie di loro, del loro amore, dei loro sorrisi, fanno l'amore per la prima volta, non solo fisicamente ma anche spiritualmente. Nulla è paragonabile a quel delizioso e tanto atteso momento.
Si uniscono e si amano più volte, cercando di recuperare tutto il tempo perduto negli anni, i loro cuori si uniscono come se fosse uno solo, sentendosi finalmente liberi da tutte le angoscie, sentendosi amati veramente per la prima volta in tutta la loro vita.
 
Rimangono distesi sul divano a guardarsi negli occhi, leggendosi dentro ritrovando finalmente la felicità.
"Occhioni belli... ti amo, lo sai?"
"Si, Sederino peloso... anch'io ti amo... da morire!"
Si sorridono ascoltando quelle parole così sdolcinate.
"Tony?"
"Si, luce dei miei occhi??"
a quelle parole arrossisce "Lo sai che McGee, Gibbs, Abby e Ducky hanno scommesso su di noi?"
"Davvero? Beh, da Abby me lo potevo aspettare, ma...GIBBS????! Ommio dio... non ci posso credere, mel'ha fatta alle spalle..."
Ziva ride felice di quella battuta, vedendo lo sguardo di Tony illuminarsi
"A cosa pensi?"
"Penso che dovremmo fargliela pagare... idee?"
"Oh, nemmeno una... sei tu l'uomo delle vendette perfette... non hai in mente niente?"
"Veramente... un'idea cel'avrei..."
si avvicina baciandola di nuovo, facendola sorridere "Possiamo andare avanti come oggi..."
"Cosa vuoi dire...?"
"Non dobbiamo mostrarci... beh... intimi davanti a loro... cosa ne pensi?"
"Quanto sei malvagio... io ci sto!"
"Bene... allora questo sarà il nostro segreto..."
Si baciano con rinnovata passione, ricominciando ancora una volta ad amarsi.
 
 
 
 
Signore e Signori... ecco il Gran Finale!!!
Spero che la storia vi sia piaciuta, in particolare questo capitolo...
Era mia intenzione sollevarvi il morale dopo l'addio di Cote (non definitivo...)
Forse scriverò un seguito di questa storia ma al momento non ho idee...
Spero di ricevere molti commenti, magari potreste farmi venire qualche idea per il seguito...
Ringrazio calorosamente tutti voi che mi avete seguito e recensito portando la gioia nel mio cuore!! ♥
 A presto...
Baci, frencia92
 

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