a year in dublin: what a brilliant experience!

di Ceci Sheeran
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1prologo ***
Capitolo 2: *** 2capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14 ***
Capitolo 15: *** 15: ipnosi ***
Capitolo 16: *** 16:la festa ***
Capitolo 17: *** 17: non ci credo ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19:come back home ***
Capitolo 20: *** 20:what should i do? ***
Capitolo 21: *** 21:In Italy! ***
Capitolo 22: *** 22: secrets and..tatoos ***
Capitolo 23: *** 23: solution? ***
Capitolo 24: *** 24:little things ***
Capitolo 25: *** 25:Double dating? ***
Capitolo 26: *** 26:MESS! ***
Capitolo 27: *** 27: i'm really sorry ***
Capitolo 28: *** 28:we just wanna have a little fun.. ***
Capitolo 29: *** 29:problems.. ***
Capitolo 30: *** 30:love and fight ***
Capitolo 31: *** 31: Epilogue ***



Capitolo 1
*** 1prologo ***


-oh finalmente give me love!- esclamò fra se Cecilia,soddisfatta. Stava ascoltando tutto l'album di ed sheeran,quel ragazzo che con la sua voce riusciva a farle tornare il sorriso! Era un cantante inglese,per la verità neanche troppo conosciuto in Italia. Ma lei,che aveva sempre avuto la passione per i cantanti stranieri,conoscerlo era stato come..come..un miracolo! Svoltò l'angolo, ed entrò a casa sua. O meglio,la casa dove abitava coi nonni dopo che i suoi ggeenitori l'avevano lasciata. I suoi genitori erano morti in un incidente aereo anni addietro,durante un volo londra-falconara. Lei con il suo gemello Michele avevano saputo subito la notizia,mentre la loro sorella minore,Agnese,aveva saputo dopo la tragica notizia. ormai erano passati anni,ma permolto tempo cecilia e michele si erano chiusi in un silenzio che solo la nonna materna riuscì a colmare. Li presero sotto la loro custodia,e anche i i nonni paterni contribuirono,soprattutto economicamente. Insomma. Col tempo i ragazzi cominciarono a vivere una vita quasi normale. Insomma dopotutto,dovevano continuare a vivere la loro vita. Cecilia aveva preso il liceo linguistico,da sempre le lingue l'avevano affascinata e aveva un'ottima predisposizione. Cosi si era trovata molto bene,e li aveva conosciuto la sua migliore amica,alessia.lei l'aveva aiutata molto,durante i periodi difficili. Ora avevano iniziato l'universita di lingue a bologna,e Cecilia aveva lavorato sodo perche potesse frequentare l'anno all'estero. Aveva risparmiato ogni centesimo ma non era servito. Quell'anno peró ce l'aveva fatta,e non vedeva l'ora di andare a Dublino. Aveva girato la Spagna in lungo e in largo ma Dublino era stata lil suo sogno a sempre. Salutó tutti e si fiondó in camera sul suo letto. Restóad ammirare la foto dei genitori, gli mancavano da morire. Cenò con la famiglia , e poi uscì con alessia sue amiche. Parlando della sua partenza, le amiche scherzarono: -dai che la ti troverai un bell'irlandesino..-disse sara -ahah non penso proprio!!- rispose Cecilia . Aveva avuto un ragazzo con cui era stata. Per cinque mesi,poi lui voleva di piu,ma lei non sii era sentita pronta,e per questo Marco l'aveva lasciata, dandole dell'idiota,fifona,ee orfana sfigata. Lei non ci aveva visto piu e gli aveva tirato due schiaffi,e ma lui l'aveva presa a pugni e calci,tanto da farlerimanere i lividi. Da quelgiorno si era promessa di nonfidanzarsi mai piu -dai cecy sono sicura che troverai un ragazzo che ti voglia bene.- Cecilia non lo disse,ma in cuor suo lo sperava tanto! E il bello,doveva ancora venire!

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Capitolo 2
*** 2capitolo 2 ***


quella mattina Cecilia si svegliò tardi

-non è il caso che tu cominciassi a preparare le valigie-le chiese la nonna

-nonna,parto fra tipo un mese!!-escamò,ma poi si addolcì,e decise che avrebbe diviso i panni invernali da quelli estivi-intanto ti ritiro i panni- disse

-quello l'ho già fatto io-disse una voce maschile. Michele studiava ingegneria aerospaziale proprio in Ancona,ed era fidanzato con una certa Chiara,da due anni. mentre sistemava gli abiti,pensò alle ragazze con cui avrebbe condiviso l'appartamento per un anno:una si chiamava Lily,ed era di Dublino,Marie,e veniva dalla Norvegia,ed infine una irlandese con origini africane,Pamela. sperava fossero tutte molto simpatiche. 

Ormai mancavano pochi giorni,e la nonna diventava sempre più ansiosa,e ogni volta che poteva abbracciava la nipote,sussurrandole:bambina mia,bambina mia.. una sera Cecilia chiamò Alessia,la sua migliore amica,per sfogarsi dell'emizione,ansia,e paura. lei. La ragazza che le era stata accanto sempre. mentre parlavano,ringraziò l'oratorio davanti casa,che le aveva fatte incontrare..

-allora,sei pronta?!!Mi hanno detto che gli irlandesi vanno pazzi per le castane-
-questo non dovresti dirlo,visto che sei fidanzata da un anno!-la rimbeccò Cecilia, che poi scoppiò a ridere.
-mi raccomando,goditela tutta,e fai tante foto il giorno di San Patrick-
-Ale..a Natale torno qualche giorno..ci vediamo prima di quella data-
-vabbeee io te l'ho ricordato!!- che mito che era Alessia. l'aiutava sempre
-io ale ti devo ringraziare per tutto quello che hai fatto per me,insomma se non ci fossi stata tu,in questo momento potrei essere in una casa di recupero!grazie infinite,davvero,sei la mia migliore amica e sempre lo sarai!!-disse Cecilia iniziando a piangere
-certo,dove la trovi una come me?-rispose Alessia,sempre molto modesta, ma con la voce incrinata dalle lacrime.-mi mancherai
-anche tu-. 
il giorno della partenza era arrivato. dopo aver salutato tutti gli amici,e i familiari,fu il turno della nonna,che la baciò con labbra colme di lacrime

-nonna grazie di tutto quello che hai fatto per me,per noi,non so dove saremmo se non ci avessi accuditi..grazie,sei fantastica,e ci vediamo a Natale!!ah,e ricordati che Agnese la sera può uscire solo sabato,e fino alle 11.30,perchè potrebbe fare la furba,la signorina!!-
-certo figlia mia,ora vai. Studia,divertiti,fa che sia un anno magnifico!!ti voglio bene piccina.
così,Cecilia salì sull'aereo diretto a Dublino. Là tutto sarebbe stato diverso:cibo,lingua,abitudini..e lei era sola. ma una specie di adrenalina,le dava la carica per sperare che quella potesse essere l'esperienza migliore della sua vita!

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Capitolo 3
*** 3 ***


Appena atterrata a Dublino Cecilia sentì come un bruciore allo stomaco: era emozionatissima!!quando mise la faccia fuori dall'aereo,involontariamente sorrise,semplicemente per il fatto che era contenta di trovarsi lì!
una volta ritirato il bagaglio,chiamò un taxi,e le disse l'indirizzo dell'università. il tassista,capì che era la prima volta,e cercò di fare il gentile:
-come si chiama signorina?- Cecilia si irrigidì sul sedile.Non dava confidenza a nessuno lei.
Ma la domanda le era stata fatta con tale semplicità,che le sembrò brutto non rispondere, perciò rispose titubante
-Cecilia. sono italiana.Sono venuta qui per fare un anno all'estero,sa,io studio lingue..-si morse la lingua:voleva anche dirgli quanti fratelli aveva e che i suoi genitori erano morti?da dove veniva tutta quella spontaneità?Cecilia,ritorna in te
-ahh lingue,molto interessante!che lingue sa oltre all'italiano e inglese?vedrà,questa università è famosa per la sua alta qualità di insegnamento e a livello di comfort-disse sorridendo -anche spagnolo e tedesco,ma ho sentito che qui ci sono anche corsi autonomi di arabo e cinese,e ci stavo facendo giusto un pensierino..-ormai Cecilia aveva preso il via a parlare,e non la fermava più nessuno!al diavolo il muro di indifferenza che si era creata.
Qui poteva essere chi voleva,nessuno la conosceva,e lei si sentì sollevata di questo fatto. intanto,erano arrivati,e dopo aver scaricato i bagagli,ed essersi accertato che avesse capito quale fosse il reparto informazioni,il tassista la salutò con entusiasmo,e le disse
"se non hai niente da fare,e hai voglia di fare due chiacchiere vienimi a trovare,abito in Wilde Street a24".

Cecilia se lo appuntò alla mente,dopotutto era facile,e lo ringraziò! si avvicinò al bancone. salutò,si presentò,e mostrò il certificato dell'erasmus. la ragazza avrà avuto sui trent'anni,era bionda,sorrise di un sorriso dolcissimo e si presentò

-ciao,sono Ashley,piacere e benvenuta alla Oscar Wilde University.Se non sbaglio dovresti stare in camera con Pamela,Lily e Marie giusto?- la ragazza annuì. e subito dopo all'irlandese si illuminarono gli occhi,e chiamò a gran voce una ragazza dietro Cecilia -Pamela!Pamela vieni,è arrivata una tua compagna.Cecilia!-la ragazza che veniva verso di loro era alta,la carnagione scura,doveva essere l'africana,i capelli altrettanto e raccolti in uno chignon molto alto.Aveva un fisico atletico,ed era sorridente. -piacere,io sono Pamela. sono di Blackrock,ma i miei genitori sono nati in Tanzania. infatti so anche un pò di africano.Tu sei una matricola invece,vero?-
-veramente io sono qui per fare l'anno all'estero,non mi sono iscritta qui come studentessa. Comunque mi chiamo Cecilia e vengo dall'Italia.-sorrise infine
-ah quindi fai lingue?che studi?
-si,lingua e letteratura straniera di inglese,spagnolo e tedesco.Tu invece?-intanto Pamela le prese alcuni dei bagagli,e la condusse fuori dalla struttura,e si fecero un gran pezzo a piedi,perchè il loro appartamento,era un pò più isolato dagli altri
-io studio medicina. sono al terzo anno,ma voglio prendere una seconda laurea,per questo frequento corsi di giornalismo.Voglio specializzarmi in giornalismo sportivo.Per un primo periodo ho vissuto a Londra,ma poi i miei si sono trasferiti qui..- -beh quindi "london is not your home"-disse Cecilia citando una canzone di Ed Sheeran,senza rendersene conto.
a Pamela si illuminarono gli occhi -ti piace Ed?
-è il mio cantante preferito!-esclamò eccitata Cecilia
-non mi dire!!è anche uno dei miei!!!Ahah che bello ho trovato qualcuno che mi capisce,sai,le ragazze dell'anno scorso ascoltavano solo Justin Bieber,e non ho niente contro di lui,anzi.Trovo sia anche un bel ragazzo,ma ascoltare le stesse canzoni 365 giorni l'anno non è stato bello,perchè non cambiavano mai!- Cecilia scoppiò a ridere.
Finalmente arrivate,entrarono,e Cecilia si accorse che era un appartamento moooolto grande.C'era l'ingresso,subito a destra il salotto molto ampio e luminoso,con un tavolo molto lungo.proseguendo,si potevano notare tre stanze da letto.Due per due persone e una da tre,in fondo c'erano un bagno molto largo,e dentro la camera da tre ce n'era un altro.
-puoi dormire dove vuoi.-iniziò a dire Pamela,che sentirono una porta aprirsi
-ehi c'è qualcuno?ho visto qualcuno entrare!-urlò una voce femminile. le ragazze accorsero,e videro una ragazza,non proprio alta,capelli rossi sull'arancione,occhi verdi,con lentiggini,che sorrideva-io sono Lily,molto piacere.Tu dovresti essere Pamela mentre tu..
-Cecilia!il piacere è tutto mio,vengo dall'Italia-si presentò. Lily sgranò gli occhi -che bella che è l'italia-glielo disse in Italiano,per questo fu Cecilia a sgranare gli occhi.-studio filologia romanza,quindi da come sono nate le parole,e ho scoperto che voi latini siete fantastici:siete diretti e molto precisi mi piace!per questo so un pò di italiano,mi piace studiarlo per conto mio.Se vuoi puoi darmi una mano..-
-Certo!Ne sarò ben felice.- la porta si aprì nuovamente. la ragazza che teneva in mano i bagagli era invece alta quasi quanto Pamela,non molto sviluppata,a dir la verità,capelli biondi chiaro,occhi azzurri,e leggere lentiggini,molto meno vistose di quelle di Lily.
-Ciao,sono Marie,vengo da Oslo e ho 20 anni.Voi dovreste essere,fatemi indovinare..?allora tu sei Pamela,tu sei certamente Lily che viene da Dublino,e tu Cecilia dall'Italia giusto?-sorrise trionfante. le ragazze si presentarono,e poi Pamela le chiese a quale corso era iscritta. -oh io sono venuta qui per fare l'erasmus,ma seguo i corsi di Moda.-

-anche io sono qui per l'erasmus,ma seguo i corsi di lingua e letteratura straniera-disse Cecilia.Mostrarono alle due la casa,e dopo decisero dove dormire. Lily sussurrò a Cecilia
-vuoi dormire in stanza con me?-e Cecilia accettò con entusiasmo.Mentre disfava la valigia,si chiese da dove veniva tutto quell'entusiasmo che lei agli estranei non aveva mai mostrato .Ma sotto sotto le piaceva essere disponibile e sorridente,e non scontrosa.Inoltre le sue compagne le sembravano simpatiche!
Dopo aver sistemato i bagagli,Cecilia posò la foto dei genitori sul comodino,e si lasciò prendere dalla nostalgia.Ne posò una anche di lei,Alessia e altre sue care amiche,scattate pochi anni prima. Lily non disse niente,ma le mise semplicemente una mano sulla spalla,in segno di solidarietà.Cecilia gliela prese e gliela strinse,in segno di ringraziamento. Forse,con loro,si sarebbe aperta come mai aveva fatto finora con gli sconosciuti,e sentì di potersi fidare di tutte.Era una bella sensazione. E ancora,il bello doveva venire!



ANGOLO SCRITTRICE: Ciao ragazze,voglio chiedervi scusa fin da subito per i primi due capitoli,sono una cacca lo so,ma volevo prima fare una introduzione sul personaggio e la storia di Cecilia. Questo è più interessante vero?!Andando avanti Cecilia si troverà benissimo e non sa che incontri farà..restate con me e lo scoprirete nei prossimi capitoli...se vi va RECENSITEEE! UN BACIONE ONE-ONE ONE DIRECTIONE AHAHAHAH OK NO...ciaociao <3 <3

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Capitolo 4
*** 4 ***


Il bagno è libero se volete ragazze!-esclamò Pamela. Era una domenica come tante altre,e le ragazze si erano appena riprese dal viaggio,e dall'emozione dell'arrivo.

Quella mattina,Cecilia andando a fare la doccia,decise di mettere un pò di musica. Vide che però era già attaccato l'ipod di Pamela
-Posso ascoltare la tua playlist?tanto mi pare che di musica andiamo daccordo ahah-
-certo,quello che vuoi!-le rispose la ragazza. COsì,una volta sotto la doccia,fece partire le canzoni:ohhh che sollievo ascoltare Michael Jackson e Michael Bublè. Niente di più figo. Ad un certo punto partì una canzone che le suonava familiare. "you're insicure,don't know what for.."ma dove l'aveva già sentita???..ahh già
*flashback Era in sala,ancora a casa sua in Italia e mentre stavano mangiando erano sul canale di mtv:c'era quella canzone alla tv,e i cantanti erano..?un gruppo di ragazzi a quanto pareva,e anche della sua età più o meno,che stavano in una spiaggia,cantavano e si divertivano. Cecilia non sapeva perchè,ma dentro di se odio e amore aveva per quei ragazzi:le stavano simpatici,non sembravano dei montati o dei falsi,piuttosto veri,ma allora perchè era arrabbiata? -Ceci,perchè stai stringendo i pugni?-chiese Agnese,incollata allo schermo. Cecilia rispose brusca -non sentire questi gruppetti da niente,hanno tutto su un piatto dargento e se la spassano,senza faticare!Non è giusto,perchè c'è gente che muore di fame,e loro hanno un sacco di soldi!non li ascoltare- -ma hai visto quanto sono belli?Cioè vogliamo parlare di Harry..?eccolo guarda..uuuuh fa l'assolo,voglio esse io quella femmina,levate!!- Cecilia la guardava sconvolta:ma dentro di se,sapeva di essere stata cattiva con quei ragazzi.Sicuramente avevano lavorato per arrivare al successo,ma lei,che aveva sempre faticato per arrivare dove voleva,e aveva sempre messo da parte se stessa per ricavare qualcosa,aveva dato sfogo alla sua rabbia,su ragazzi che,ammettiamolo le stavano simpatici,ed erano molto carini.Ed effettivamente,la musica non era male. Magari a lei avessero dedicato una canzone dove diceva di non sapere di essere bella...*
uscì dalla doccia,e ancora c'erano canzoni di quel gruppo;ah,si chiamavano One Direction.
-Pamela,ascolti i One Direction?-chiese Cecilia con un sorrisino malizioso. Pamela arrossì un poco e rispose
-beh,sinceramente sono bravi,i testi mi piacciono e..diamine sono carini!- Cecilia rise,e chiamò nonna e amici per rassicurarli.
-Ciao Agne,come va?è riniziata la scuola?- -no,dopodomani,quindi questi giorni esco con le amiche..-
-..uhm capito,senti,ma quel gruppo che ti piace tanto?One Direction?è inglese?-
Agnese cacciò un urletto:
-Sì,quattro di loro sono inglesi,e uno,quello biondo,è irlandese!Ma avevi detto di non ascoltarli?comunque continuo lo stesso!-disse
-ahah tranquilla,ero un attimo arrabbiata,non ho niente contro di loro..-
-non ci credo..mi sorella che ride,e si rimangia ciò che ha detto?!?Inizia a farti bene l'Irlanda eh?!?-
-ohh signorina cosa vorrebbe insinuare con ciò?-disse ridendo Cecilia.Quanto era che non rideva con sua sorella per cose stupide...una volta riattaccato,apparecchiò per il pranzo.
-ragazze,questo pomeriggio pensavo di farvi vedere un pò il college,e farvi conoscere i miei amici-dichiarò Pamela-ci state?-
-si dai!E magari troviamo qualcuno che frequenta i nostri corsi..-sentenziò Marie. così,si prepararono ad uscire dall'appartamento.Una volta dentro,salutarono Ashley;dopo,Pamela mostrò loro l'Aula Magna,dove la preside radunava tutti gli studenti,dopo,fece vedere i bagni,e le varie aule.Quelle di moda avevano molti manichini,e c'era uno scaffale pieno di libri.Poi mostrò loro il laboratorio di medicina,pieno di manichini spezzettati,per studiare meglio il corpo,anatomia. C'era anche il settore di Letteratura,ma quello che più attirò Cecilia,fu l'imensa libreria,davvero enorme,che si apriva davanti ai loro occhi.
Vi entrò,e fu come un altro mondo:scaffali,scaffali,libri,scaffali,e ancora libri,tutti divisi in diversi settori,e alcuni angoli studio..QUELLO ERA TUTTO UN ALTRO MONDO!!Gli piaceva da morire,ma i supi pensieri furono interrotti dalla voce di Pamela,che salutava i suoi amici: -Dylan!!!Ciao!Come stai?Ti presento le matricole..-e ci indicò. Dylan era un ragazzo bellissimo:alto,biondo,occhi azzurri,e sorrideva.Vicino a lui c'era un certo James,e i due furono presi subito in simpatia dalle ragazze.Sembravano a posto,e poi,arrivò una ragazza,un pò corposa,scura come Pamela,la quale l'abbracciò a lungo.-ragazze,lei è Alina,la mia migliore amica.é con me al corso di medicina.-
Alina aveva un sorriso dolce come quello di Pamela,e anche lei si presentò,come originaria della Tanzania. -sentite,questa sera noi andiamo al cinema,vi unite a noi?-chiese Dylan -Si!potremmi cenare insieme..-propose Pamela-c'è il pub Nando's,non lontano da qui,lasciate prendere a noi la roba da mangiare,e ce la mangiamo al parco,tanto è ancora giorno!!!- -ottima idea!allora ci vediamo alle 18.30 davanti al parco ok?a dopo ragazze.-rispose James. Poi,si congedarono. Così le ragazze,si andarono a preparare velocemente per andare al cinema.
Cecilia si mise dei pantaloni neri,lunghi fino alla caviglia,pantacollant,le vans blu,una maglia bianca a tre quarti,larga,la sua magnifica collana della pace,una borsa nera e non troppo ingombrante.lasciò i capelli lunghi,sciolti,si mise un filo di matita nera,e eyleyner blu,ed era pronta.
Con l'autobus,si fermarono davanti a Nando's,ma le ragazze furono attirate da un negozio li vicino che vendeva camicette;se non avessero ordinato in quel momento la cena,avrebber fatto ritardo,così visto che Cecilia era la meno interessata,entrò dentro il pub.Non sapeva minimamente cosa prendere,così si avvicinò al menù,scritto davanti al tavolo delle ordinazioni. "pollo,patatine,oppure pasta,naaah meglio di no,chissà come la fanno qui la pasta sarà uno schifo.."pensava tra sè. Non si era accorta che da quando era entrata,un ragazzo biondo con occhi azzurri,di un azzurro particolarmente chiari,la stava osservando con occhi curiosi. -posso consigliarti il primo di menù?il pollo di Nando's è il migliore di Dublino,e se non sono esagerato..di Irlanda!!-
-ahh amico, non esagerare,così mi lusinghi troppo!-rispose il proprietario. Cecilia intanto era rimasta folgorata dallo sguardo di quel ragazzo:come si faceva ad avere degli occhi simili??non li aveva mai visti.E poi gli ispirava simpatia,così sorrise all'affermazione.Poi si contenne:ma perchè ora sorrideva a tutti,non era forse uno sconosciuto,e soprattutto,maschio??!Eppure,era convinta di averlo già visto,ma non sapeva dove.Dove,dove?!?


ANGOLO SCRITTRICE: Ciao ragazze,come state?vi sta piacendo la mia storia?scusate se vi faccio aspettare,ma per me l'attesa,fa accrescere il desiderio,ma finalmente ci siamo!!però non voglio fare la spoiler quindi...vi prego recensiteeeeee!!!pleeeease un bacione

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Capitolo 5
*** 5 ***


Cecilia se ne era rimasta lì impalata a fissare quel ragazzo,con quegli occhi meravigliosi..ma poi si svegliò,e scelse il menù che le aveva consigliato lui. lo prese per lei e i suoi amici,poi finalmente, pagò
-vedrai non te ne pentirai,è squisito. Ci si vede-le disse quel meraviglioso ragazzo. Cecilia non poté fare a meno di sorridere, e rispondere un timido “grazie,ciao”. 
-Ehi Cecy come mai sei tutta rossa?-le domandò Lily appena la vide. Cecilia fece gli occhi a palla:perché era arrossita?si vedeva tanto?quel ragazzo l’aveva vista arrossire?Oh mio Dio!Sperava con tutto il cuore che fosse arrossita uscendo,e si inventò una scusa

-è che stavo correndo,ma ora andiamo,sennò arriviamo tardi no?-cercò di sviare. Così una volta raggiunto il parco,si ritrovarono con gli amici di Pamela, e iniziarono a mangiare. James la fissava da lontano,e a lei cominciava a stufare: volevano farla arrossire tutti quel giorno?? In compenso,tutti si complimentarono con la scelta del menù,e anche lei stessa fu costretta ad ammettere, che quel pollo era il migliore che avesse mai mangiato.
-allora quello strano ragazzo aveva ragione..-mormorò tra se e se. Ma Lily la sentì,e con un’occchiata maliziosa chiese
-Strano ragazzo?mm chi hai incontrato al pub?- Cecilia stava per arrossire di nuovo. Non sapeva ancora se raccontargli la verità. Dopotutto erano state tutte cosi gentili con lei..così le raccontò come era andata,e ripeté più volte che gli occhi di quel ragazzo, erano particolari. Lily giurò di non dirlo a nessuno,e poi le disse in tono confidenziale: “dopo ne parliamo a letto”. Intanto James si era avvicinato a Cecilia
-ciao io sono James. Ho sentito che sei italiana. Da quale città?-
-ehm,è una città non conosciuta, sulla costa est dell’Italia, Ancona..sarebbe anche carina come città se solo ci fosse un sindaco che si curasse della sua cultura. Ma già l’Italia in sé fa fatica a trovare qualcuno di colto, quindi figuriamoci una piccola città.
-io sono stato a Roma per qualche mese. Mi è piaciuta tantissimo,ma non solo per i monumenti..anche la gente era simpaticissima,sempre disponibile. Mi sembrava di stare un po’ in Irlanda-raccontò lui. Così per il resto della cena, parlarono,e quando fu ora di andare al cinema, entrando nella sala, James si mise vicino a lei. Cecilia non era stupida, e aveva capito quel comportamento; Lily le fece l’occhiolino,e lei per tutta risposta le fece una linguaccia.

Non conosceva ancora James, e le sembrava troppo appiccicoso. Il film proiettato era Hunger Games, e subito i ragazzi furono presi dalla storia. Cecilia non si perse un secondo del film, nonostante James provasse a fare conversazione. “anche nei film succede sempre questo,ma perché un maschio ha sempre da parlare durante un film?cioè quando c’è un film guardalo, e poi mi parli, non ha senso durante. Non ti godi il film,e non sei sicuro che la persona che ti piace ti ascolti” pensava. Ma Cecilia era sempre stata buona d’animo, perciò ogni volta che James faceva una domanda, lei rispondeva a monosillabi, oppure sorrideva.
Alla fine del film, Cecilia era un mix di emozioni: il film le era piaciuto da matti,e la storia l’aveva subito coinvolta, e quindi non vedeva l’ora di leggere la trilogia. Inoltre non ne poteva più di James, che aveva fatto di continuo battute, sperando di farla ridere. Un po’ a malincuore le diede il suo numero, e sperò con tutto il cuore che non la chiamasse nel mezzo della notte, o le avrebbe risposto male. Così, una volta in stanza, Lily la prese in giro

-simpatico James vero?forse un po’ appiccicoso..-sorrise sorniona
-ahah, ma l’hai visto?Cioè io penso sia simpatico, ma secondo me del film non ha capito niente. Insomma,se proprio vuoi fare conversazione, falla dopo il film, o nel breack.- Così, si addormentò, ma quello che le fece più paura, fu che si addormentò con l’immagine del ragazzo del pub negli occhi.
Quel mercoledì iniziarono le lezioni: Cecilia fu felice; in classe c’erano studenti di tante nazionalità,e fu felice di scoprire che nell’ora di storia italiana, c’era anche Lily. Quella ragazza aveva una gran passione per l’italiano! Inizialmente Cecilia si sentì spaesata: la riunione di tutti gli studenti in Aula Magna,e poi la prima lezione con il prof di letteratura inglese.  Si sentì a suo agio subito, perché in quella lezione chiese inizialmente a tutti gli studenti  quale fosse lo scrittore che più preferivano, e di spiegare perché. Molti dissero Shakespeare, e molti altri Oscar Wilde. In tre dissero Dante, ma Cecilia rispose Clive Staples Lewis. Quello scrittore gli aveva aperto un nuovo mondo, un mondo che lei adorava, e gli aveva segnato la vita. Il professore fu colpito dalla scelta. 
Perciò si può dire che i primi giorni di lezione andarono bene. Un pomeriggio, Cecilia era in città, per fare la spesa, ed era sulla via del ritorno, quando salendo una scalinata, e guardando in basso, non si accorse di un ragazzo che correva, e anche lui guardava in basso. SBUM,SPACK,SWISSH(si lo so,sembra la pubblicità del balsamo ahah, ma in realtà sono gli appunti che cadono dai libri),i libri che teneva in mano scivolarono a terra, insieme ad una busta della spesa: -ma che cazz..?-stava dicendo Cecilia in italiano quando alzò la testa e si perse nuovamente in quegli occhi azzurro ghiaccio
-oh mio Dio scusa,scusa, stavo scappando da una folla di f..ehi ma tu sei la ragazza del pub!Quella indecisa sul menù!!-esclamò lui. Sul viso di lei spuntò un sorriso
-sì!Anzi, scusami tu, dovevo stare più attenta, ma..no, non c’è bisogno grazie, le porto da sola.
-NO NO!Te li ho fatti cadere io e io te li porto!- rispose lui. Poi si illuminò-ehi hai da fare?io volevo prendermi un caffè, perché non vieni con me?-. Cecilia voleva dire di no,la sua mente glielo impediva, ma il suo cuore si era fermato quando l’aveva visto, e sapeva che era una cosa buona. Così accettò. Il bar non era lontano, così mentre presero un caffè, lui ne approfittò per prendere anche due cornetti con la crema e uno con la cioccolata. “Urca, il ragazzo aveva fame”pensò Cecilia. 
-i tuoi libri sono tutti sulla letterattura inglese e storia medievale..cosa studi?-domandò lui allegro
-Lingua e letteratura straniera alla Oscar Wilde University, ma sai io non sono di qui..-rispose lei
-di dove sei?Inglese?-
-no, sono italiana, e sono qui per fare l’Erasmus di un anno e..-
-un momento:vuoi dirmi che non sei inglese?che parli cosi bene ma non sei inglese?e io dovrei crederti?-chiese lui sinceramente incredulo,da sporcarsi tutte le dita con la cioccolata e poco mancava anche la maglia. Cecilia rise, era lusingata!-caspita avrei giurato che tu fossi inglese! Ah comunque non ci siamo ancora presentati..io sono Niall..-disse imbarazzato. “perché ora è imbarazzato?si vergogna del suo nome?a me piace!”
-Cecilia.- il ragazzo si sciolse un po’. “Okay, era strano quel ragazzo”. 
-tu invece cosa fai?-chiese lei. Questa volta fu lui, che sorrise, e rispose
-te lo dirò solo se accetti di uscire con me un’altra volta.-
-dammene una buona ragione-stette al gioco lei. Quel ragazzo era simpatico e spontaneo, ma ancora non lo conosceva abbastanza. Lui iniziò a tormentarsi le mani,visibilmente preoccupato e imbarazzato
-non te ne pentirai, e se ti divertirò, avrai vinto tu, e ti dirò qual è il mio lavoro.- la ragazza accettò ridendo. Così si scambiarono i numeri.
-grazie ancora del caffè, davvero non dovevi. Pensavo ti avessi convinta dopo tutte quelle preghiere-
-scherzi, io ti ho fatto cadere tutto! Sono stato un disastro, è il minimo..- erano lì, entrambi non sapevano come salutarsi. Lui con le mani in tasca, e guardava per terra, lei con lo sguardo rosso, e si guardava le punta dei piedi. 
-Ah Niall!-esclamò lei.
-Si?-
-hai la bocca ancora sporca di crema- disse porgendogli un fazzoletto,e andando via velocemente. Si sentiva felice,quel ragazzo le stava proprio simpatico, e non gli importava se lo conosceva poco. Aveva già conquistato la sua fiducia!
















ANGOLO SCRITTRICE: 
giorno ragazze!spero che questo capitolo vi piaccia, quindi se è così vi prego recensite,vi prego, davvero!! A breve scriverò il seguente, restate con me pleaaase!!!
Kisses(ps:domani è il compleanno di Daddy Payneeeee!!! Che cucciolo) ciaociao xx

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Capitolo 6
*** 6 ***


Cecilia stava facendo merenda,dopo una giornata intera di lezioni, quando gli arrivò un messaggio. Aveva paura di leggerlo,e già pensava agli occhi azzurro di quel ragazzo, Niall,che aveva incontrato due volte, e che l’aveva intrigata dal primo istante.
Convinta che fosse lui, ci rimase molto male, quando scoprì che era James, e la invitava ad uscire quella sera.
“ei come stai?che ne dici di uscire domani sera solo io e te?facciamo un giro in città,e poi ceniamo insieme!;) xx”. Lei sospirò. James si era rivelato appiccicoso, anche se era convinto che poteva essere un buon amico. Ma non sapeva come spiegargli che lui per lei non era altro che quello. Si sarebbe fatta venire un’idea,in fondo aveva un giorno:
“va bene!ci vediamo davanti al Trinity College alle 6.30 ok?xx” “ma certo!a domani xoxo”. 

Intanto Cecilia aveva parlato con Lily di Niall, e la ragazza era rimasta alquanto sorpresa.
-che incontro strano,non trovi?-aveva sentenziato
-si,è vero. Ma ti giuro, era simpaticissimo. Sto aspettando che mi inviti di nuovo ad uscire,ma sono ormai passati due giorni,e comincio a perdere le speranze.Forse era il solito figo che ci prova con tutte..-disse amaramente, pensando che non avrebbe dovuto aprirsi con lui.
-no no!hai fatto bene a dargli il tuo numero. Può darsi che abbia avuto molto da fare, in fondo anche per noi questi due giorni sono stati pesanti!Un po’ di ottimismo, Cecy-le disse Lily, e poi con un bacio sulla guancia, la lasciò sola in stanza. Così pensò di chiamare Alessia, la sua migliore amica, e raccontargli le ultime novità.
Di James, di Niall..lei era super contenta per l’amica,e le consigliò di valutare bene entrambi, e di non scartare James subito, perché poteva rivelarsi un ragazzo d’oro. Cecilia constatò che Alessia aveva ragione.Come sempre. 
Quando fu il momento di uscire, Cecilia era un po’ agitata,e non sapeva perché. Una volta arrivata, James la salutò con abbraccio caloroso, e Cecilia ricambiò,un po’ impacciata. Il ragazzo la portò a vedere il Trinity College,e Cecilia ne rimase molto colpita. Poi,la fece camminare per tutto il lungofiume,, e a Cecilia piacque molto.

Infine, la portò in un ristorante,molto grazioso,in un vicolo tenuto con cura. Per tutta la cena parlarono,si conobbero meglio,e Cecilia dovette ammettere che si era sbagliata sul suo conto, che era molto simpatico, ma quando lui le parlava, le sorrideva, lei non sentiva niente: niente farfalle,vuoto allo stomaco…James per lei era solo un amico. A fine serata, lui con un giro di parole,le chiese se le andava di uscire di nuovo con lui, e se,insomma, potevano frequentarsi..
-James, penso tu sia un ragazzo magnifico. Non solo esteticamente, ma anche interiormente. Sono molto lusingata da quello che mi stai dicendo,ma non penso potrebbe durare a lungo la nostra relazione perché..non penso di essere la persona giusta per te!Insomma,per me sei un amico prezioso, non di più, e mi piacerebbe che nonostante questo restassimo tali..cioè..-
-si si ho capito Ceci. Forse ho corso troppo. La verità è che sono rimasto affascinato dalla tua semplicità. Quel tuo modo di sorridere dolce..mi ha conquistata dal primo istante..ma anche io voglio che restiamo amici. Tengo molto a te,e se cambierai idea,io sarò pronto ad accoglierti a braccia aperte!- Cecilia non sapeva cosa dire. 
-grazie di avermi capito James, davvero. So di non essere facile, mentre tu con la tua capacità di entrare nel profondo delle persone,mi sei stato subito simpatico. Allora che la nostra amicizia possa durare a lungo..- e tirò fuori il portafoglio
-oh!! No no signorina,questo non vuol dire che pagherà lei, nossignore!-
-ma..-
-niente ma,pago io e non si discute..andiamo va, non voglio farti saltare il coprifuoco.- Sorrise, e con la sua macchina, la portò al college. Con un abbraccio amichevole si salutarono, e appena messa la chiave nella toppa, fu travolta da Marie e Lily “cos’è successo? Ti ha baciata?si è dichiarato?”. Pamela intanto se la rideva: ragazze, lasciatela respirare ahah! Non c’era niente di particolare da raccontare, e una volta a letto, mandò un messaggio ad Alessia. Poi però, sempre con l’immagine di Niall si addormentò. 
La mattina, dopo aver assistito alle lezioni, Cecilia sentì il cellulare vibrare: “Niall”
-pronto?-
-Ei ciao! Ti ricordi di me?sono..
-certo che mi ricordo ti pare che mi scordo del ragazzo che mi è venuto a sbattere e ha mangiato due brioches ripiene in due secondi?-
-aahahah-rise. La sua risata era contagiosa, e Cecilia sentì una scossa dentro-già sono imbattibile..comunque oggi che ne dici alle 7.30, in Stanford Street?-
-va bene, per quell’ora avrò finito di studiare..-
-perfetto!Allora ci vediamo la..ciao, a dopo!-
-Ciao Niall!-riattaccando,sentì che le sue guance erano calde. Era avvampata!!Oddio,si doveva contenere, o tutta la serata non avrebbe resistito.
Tutto il pomeriggio, stette a pensare a come sarebbe andata la serata, e a come si sarebbe vestita. Pamela, che la vide preoccupata, le disse con dolcezza:”ehi, non devi essere così ansiosa. Se c’è una cosa che so per certo,è che gli appuntamenti non si possono programmare.Certo, puoi decidere cosa fare,ma poi è il destino che guida il tutto. Sta tranquilla,non pensare a cosa farai e cosa non, pensa solo ad essere te stessa, in tutto!”e l’abbracciò. Quelle parole aiutarono tanto Cecilia. Si mise dei pantacollant neri, fino alle ginocchia, Victoria verde mare, camicia dello stesso colore, e si legò solo i capelli davanti,lasciando così libera la sua folta chioma castano chiaro. Si mise un filo di matita, e l’eyeliner verde mare. La borsa verde mare, ed uscì di casa. Durante il tragitto,ascoltò il suo mito, Ed. arrivata nella via, non vedeva nessuno,l’aveva appena pensato, che qualcuno le tappò gli occhi da dietro, e imitando la voce di Marlon Brando, le chiese
-è arrivata signorina,vedo-. Cercando di soffocare una risata, la ragazza stette al gioco
-ma certo. Quando si tratta di ricatti, non si può rifiutare..-
-bene, allora si ricordi ci che ho detto: se la sorprenderò, le dirò di me e del mio lavoro. Sennò,resterò nell’ombra..-e finì con la risata da scienziato pazzo. Quando finalmente la lasciò, Cecilia stava ridendo a crepapelle. Una volta finita la risarella, Niall la portò a vedere Molly Malone, e quindi tutti i negozi che stavano in quella via.
Cecilia addocchiò una camicetta, ma poi quando vide il prezzo pensò che non poteva comprarsela, quindi distolse lo sguardo.Dopo un giro nei negozi, e Niall che raccontava la storia di Dublino e dei suoi grandi uomini, la portò indovinate dove?...al McDonald’s !!Cecilia rimase sorpresissima, ma non perché volesse entrare in ristoranti di lusso,ma perché non si aspettava che la portasse in un luogo così comune. Niall le stava cominciando a piacere parecchio..ma non voleva illudersi. Ordinato il menù, iniziarono a mangiare. Parlarono di quando erano piccoli, e quando arrivarono a parlare di genitori, Niall fu molto dispiaciuto nel sapere del tragico incidente, e cercò quindi di cambiare discorso, parlando di generi di film e libri. Lì Cecilia cominciò a parlare a raffica. Non lo sapeva, ma quando le si illuminavano gli occhi, Niall la trovava così adorabile..uscirono e andarono a passeggiare sul lungofiume..quella sera era stata strana,e Cecilia decise di dirglielo
-Beh irlandese, mi hai sorpreso abbastanza: pensavo mi portassi al cinema e in un ristorante di lusso,mentre sei stato semplice e originale nella scelta..ora mi dici cosa fai nella vita?-. Niall prese un respiro, e le rispose
-se ti dicessi che Niall Horan dei One Direction, e che quindi canto nella band?-Cecilia boccheggiò:non sapeva cosa dire. Cioè la band che prima di arrivare a Dublino detestava,quei ragazzi che però poi l’avevano colpita per la loro semplicità..oddio, ma com’era possibile?!cioè, lei, venuta dall’Italia,stava uscendo con un..cantante famoso?Naaah impossibile.. Poi quando  vide la faccia di Niall incupirsi e preoccuparsi,chiese solo:
“perché,non me l’hai detto prima?”

-avevo paura. Quando sei in una band, e per di più famosa,non sai mai se puoi fidarti della gente. Pensavo che quel giorno avessi accettato di prendere un caffè con me,solo perché ero famoso,ma quando ho capito che non mi avevi riconosciuto,mi sono sentito sollevato-
“ahh ecco perché si vergognava del suo nome..” pensò Cecilia
-e fino ad oggi non te l’ho voluto dire,perché avevo paura che tu volessi uscire con me solo perché sono famoso..-era impacciato, e anche un po’ rosso.
Ora toccava a lei rincuorarlo:
-si vede che ancora non mi conosci bene Niall. Non sono quel genere di persona. Non sarei mai uscita con te solo perché sei famoso,ma riconosco che la tua è stata una mossa furba e intelligente,per capire le mie intenzioni.Mi dispiace che tu non possa fidarti completamente delle persone,solo perché sei famoso. Io non ci riesco per altri motivi, e quindi ti capisco. Ma tu, le mie compagne di stanza…mi state cambiando, ed in meglio. Sto diventando più allegra, e mi apro di più alle persone.é voi che devo ringraziare, soprattutto voi irlandesi,così solari e carini..-

-allora..non sei arrabbiata?-chiese con voce da cucciolo. Cecilia provò una tenerezza!!!
-certo che no!ti capisco,anzi.-
-quindi..uscirai di nuovo con me?-Cecilia sorrise, e annuì dolcemente. A Niall si illuminarono gli occhi,e divennero ancora più chiari. L’abbracciò forte di scatto e le lasciò un bacio sulla guancia. Cecilia fu stordita da tutto quello, e non si accorse che Niall l’aveva presa piano piano per mano, e la stava portando con la sua macchina, al college. In macchina parlarono poco, più che altro si sorridevano, e ridevano. Niall ogni tanto faceva battute.. 
-grazie per la serata magnifica. Davvero,è stata la migliore da quando sono a Dublino-disse lei senza guardarlo. Lui sorrise, e imbarazzato rispose
-grazie a te. Allora ci vediamo presto..-così dicendo le diede un bacio sulla guancia veloce. Lei però ricambiò con un abbraccio lungo lungo.. una volta fuori dalla macchina, Cecilia era stordita. Quella sera era tornata tardi e c’era solo Marie sveglia. Le diede  un’occhiata sorniona,e con il labiale le disse “ne parliamo domani.Notte” nel letto Cecilia avvertiva una scarica di adrenalina, che si fermò solo due ore dopo. Quando iniziò a sognare Niall.

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Capitolo 7
*** 7 ***


Allora,io voglio TUUUUUTTI i particolari!!-esclamò Lily quella mattina. Le ragazze si erano svegliate tutte tardi,perché la sera avevano fatto tardi, e la mattina dopo non c’era lezione. Cecilia andò subito al sodo,senza mezze parole,e lo sguardo che fecero tutte e tre,fu lo stesso che fece lei la sera prima.
Lily iniziò ad urlare come una pazza schlerata, Marie continuava a dire sorridendo “Oh my God,that’s crazy,that’s crazy!!”. Pamela se ne stava in disparte, e contemplava l’allegria delle amiche, sorridendo, e fu la prima che abbracciò Cecilia. 
-Comunque adesso non mi voglio montare la testa, insomma,può darsi che io per lui non sia niente di parti-colare…vediamo come va avanti..-sentenziò Cecilia. Chiamò Alessia per prima cosa, che fece un urlo da far rabbrividire i soprani della Scala di Milano, e poi chiese tutti i dettagli. Era davvero felice per la sua amica.

-oh Cecy ma è meraviglioso!!! Caspita, e chi l’avrebbe mai detto…oddio mio!!- quindi quella mattina Cecilia non riuscì a studiare e per la prima volta,dopo tanto tempo,uscì “dagli schemi”,ed andò quindi a fare una passeggiata con Lily. Non si dissero niente lungo tutto il tragitto,ma le due si sorridevano complici, e ogni tanto Cecilia scuoteva la testa ridendo felice..dopo Cecilia decise di mandare un messaggio a Niall “ciao,che fai?ti disturbo?xx”.
Subito arrivò la risposta
“tu non disturbi mai xx”
“vuol dire che in realtà ti sto disturbando ma  visto che sono io non disturbo?”
“ahah ma no,sto mangiando le patatine,oggi abbiamo avuto un’altra giornata di registrazione intensa, e ora siamo in pausa.”
“come sono le patatine xx?”
“buone: hanno un po’ di ketchup, per questo sono squisite, poi mi sa che mi prendo un pacchetto anche col peperone piccante..” Cecilia sorrise:
” stiamo facendo dei discorsi molto difficili e complicati, da ragazzi maturi e grandi” scrisse con ironia
“già..perchè noi siamo persone serie ahah! Che fai stasera?”
“avrei in programma di studiare, ma stavo aspettando che qualcuno o qualcosa mi tirasse via da quella noia!”
“allora arrivo giusto in tempo signorina,perché la sto invitando a cena, questa volta dove preferisce lei però ;)”
Cecilia sentì un milione di farfalle nello stomaco
“oh,ma che gentile che è lei, signore..io sceglierei, sempre che a lei non dispiaccia, Nando’s..”
Cecilia adorava prendersi in giro con Niall,si trovava completamente a suo agio, e la divertiva un sacco. Lui non era da meno “diciamo che per questa volta lascerò correre..la verrò a prendere davanti all’Università alle 7 in punto.. xx”
“ma com’è gentile,le sono grata!A stasera <3” Così quella sera uscirono insieme e si divertirono da matti: Niall ordinò un sacco di roba, e fece ridere Cecilia tutta la serata, ovviamente anche lei non mancava di far ridere il ragazzo. Finita la cena e usciti dal ristorante, andarono a fare un giro per negozi. Passando davanti ad “American Apparel”,Cecilia vide un maglioncino di lana adorabile, bianco,lungo poco sotto la vita, e un sacco largo.Di quelli che si definiscono “Pucciosi”.
Ma poi scosse la testa vedendo un prezzo così alto.Lei era lì per studiare, e non poteva comprarsi una cosa così costosa. Ma a Niall non fuggì questo, e dopo gli chiese:
senti, questo fine settimana io e il resto della band ci vediamo con i nostri amici nella discoteca dove siamo passati prima. Ci saranno anche Eleanor e Danielle..-ma vedendo che a Cecilia quei nomi non dicevano niente disse
-le ragazze di Louis e Liam. Stiamo tutta la sera, e poi ti porto a casa io..- Cecilia disse che doveva pensarci, perché non vedeva l’ora in realtà,ma si era sentita strana quando gli aveva fatto quella proposta. Voleva dire che per lui,ora stavano uscendo insieme ufficialmente?Beh..non le dispiaceva la cosa,ma ci doveva pensare. Così, una volta a casa, andò subito a dormire, e il mattino dopo ne parlò con le altre, dicendole che si sarebbe sicuramente divertita e che non doveva pensarci due volte. Così lo fece sapere a Niall, e in poco tempo arrivò il week-end tanto atteso.
Per l’occasione si era messa un vestito semplice,blu a tubetto, che scopriva un po’ la coscia, e le spalle erano scoperte. I capelli mossi, sciolti, scarpe con tacco blu, e borsetta piccola,dove mettere cellulare,portafoglio e trucco. Arrivata davanti alla discoteca, non le pareva vero: cioè,aveva davanti a sé i ragazzi più voluti da tutti. 

-piacere Liam-disse il ragazzo dalla faccia dolce,con una stretta di mano
-Louis-disse sorridendo un ragazzo dall’aria giovane e furba
-Ciao!Zayn-un ragazzo con uno sguardo penetrante,le strinse la mano sorridendole, e Cecilia ne rimase colpita.

-Io sono Harry.Piacere-disse infine un ragazzo con degli smeraldi al posto degli occhi, un sorriso seducente, e un abbraccio amichevole. Cecilia era tutta rossa. Infine,conobbe le ragazze
-visto che i ragazzi non ci presentano, ci presentiamo da sole, che forse è meglio. Piacere, io sono Eleanor- disse una ragazza, che per Cecilia fu il ritratto della semplicità. Neanche un filo di trucco, e un sorriso sincero sulle labbra.
-Io sono Danielle. Ci ha detto Niall che vieni dall’Italia. Che bella che è,ci sono stata un giorno con Liam. Siamo andati a Venezia..-lo disse con un accento buffo, che fece sorridere Cecilia

-il piacere è tutto mio. Sono Cecilia, e vengo dal centro Italia sì, da una città che non è molto famosa..- disse imbarazzata.
Allora Harry, che sembrava quello più sciolto, disse cercando di imitare l’italiano “eh,Italia, bella paese,pasta,lasagne..” e tutti scoppiarono a ridere, anche Cecilia che disse “eh sì l’Italia è un bel paese,sono fiera di essere italiana. E mi dispiace quando la gente la insulta. Ha molti difetti è vero,e sono la prima a dirlo,ma ogni paese li ha,quindi perché arrabbiarsi tanto con noi?
-hai ragione!Oh comunque complimenti, parli benissimo l’inglese,sei già stata in Inghilterra prima d’ora?-domandò Eleanor
-no,ho conosciuto delle persone londinesi,ma non ho mai visitato l’Inghilterra, e questa è la prima volta che vengo in Irlanda. Ma a scuola studiavo lingue,quindi l’ho imparato molto bene. e poi da piccola cercavo sempre qualcuno di straniero con cui parlare.-

-che altre lingue conosci?-domandò Louis
-spagnolo e tedesco. Ho molti amici spagnoli, che mi vengono a trovare ogni tanto in Italia, e anche io un paio di volte sono andata da loro, anche perché mi ospitavano,quindi una cosa in meno da pagare..-

-che bello!!Un giorno ci insegni a tutti un po’ di italiano. Penso sia una lingua simpatica, e poi abbiamo un sacco di fan in Italia, le migliori,quindi dobbiamo essere allenati-esclamò Harry.
Cecilia glielo promise, ed entrarono in discoteca. Inizialmente parlò solo con le ragazze, si sentiva più a suo agio,e detto tra noi,aveva un po’ paura di Harry,e di come si era mostrato sicuro prima..ma poi si rilassò e capì che erano tutti bravi ragazzi, e parlò molto con Liam.
Era uno di quei pochi ragazzi che riteneva intelligenti,perché o erano belli ma stupidi, oppure brutti ma intelligenti. Peccato che in generale i maschi intelligenti erano davvero pochi, perciò fu un piacere parlare con Liam. Inoltre con Niall si divertì da morire,la trascinò in pista e la fece ridere come non mai. Bevve anche molto, e quando sentì che iniziava ad essere stanca, fortunatamente i ragazzi decisero di andare a casa. Si scambiò numero con le ragazze, le quali promisero di chiamarla al più presto,e  tutti ragazzi la salutarono molto felici di averla conosciuta.  
Arrivata al college, Cecilia gli girava la testa, ma era ancora abbastanza lucida da dire a Niall: grazie ancora della bellissima serata che mi hai regalato. Sono stata felice ogni attimo, e grazie per avermi fatto conoscere i tuoi amici. Vuol dire che sono importante per te, e voglio che tu sappia che anche tu lo sei per me. Voglio che tu  sappia anche che esco con te per come sei, e non perché sei in una band. Grazie Niall- il ragazzo era esterrefatto: lui aveva sempre avuto paura di ciò,e ora che la ragazza che le piaceva, le diceva questo,si sentiva al settimo cielo. Sorrise e l’abbracciò,un abbraccio che la ragazza contraccambiò. Inoltre lui le prese il viso, la guardò negli occhi, e si avvicinò alle sue labbra. Dio,quanto aveva voluto quel contatto, quanto l’aveva desiderato…e ora le sembrava di essere in Paradiso. Cecilia assaporò ogni centimetro della sua bocca,ogni momento di quel bacio, e quando si furono staccati,lei lo abbracciò forte. Dopo essersi salutati, Cecilia tornando a casa aveva i brividi in ogni centimetro del suo corpo, le gambe andavano storte,le mani tremavano e il respiro era mozzato…un bacio così non l’aveva dato a nessuno,e non l’aveva ricevuto da nessuno..Quel ragazzo stava diventando per lei sempre più importante!

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Capitolo 8
*** 8 ***


-Si Ale l’ho baciato,ma ti giuro, neanche Marco, che pensavo fosse la persona giusta per me mi aveva fatto provare quella sensazione. È stato strano,come se l’avessi sempre voluto, e poi tremavo tutta..Dio mi sentivo stranissima!-la chiamò quella mattina Cecilia.
Alessia tirò un urletto, e la pregò di tornare in Italia il prima possibile,perché voleva vederla subito! A proposito,il Natale si stava avvicinando,e Cecilia sarebbe partita per tornare a casa,dove avrebbe riposato per due settimane,poi sarebbe tornata a Dublino. Non ci aveva pensato..beh,lo avrebbe detto a Niall il prima possibile.
 
-quindi dopo torni a Dublino?-domandò Niall. Quel pomeriggio erano usciti insieme. Niall l’aveva presa per mano,e lei aveva stretto la presa,in segno di acconsentimento.
Stavano passeggiando e Niall le spiegò che per il giorno di Natale sarebbe stato dai suoi,ma il giorno dopo sarebbe partito per la promozione del loro album, e avrebbero girato l’Eruopa, arrivando ad Aprile anche in America. Cecilia dapprima emise un grido di gioia, poi quando realizzò, che sarebbe stata lontana da Niall per un sacco di tempo, rimase in silenzio. Si fermò: erano uno di fronte all’altra, a riflettere sul futuro. Spontaneamente Cecilia lo abbracciò, e non seppe che proprio in quel momento un paparazzo, appostato vicino a loro da un pezzo, li immortalò abbracciati, e se ne andò,soddisfatto. 

-dai, alla fine stiamo due settimane senza vederci, poi se non disturbo posso fare un salto a Milano, così ci vediamo quando sei in Italia. Io dopo torno qui, e avrò un paio di esami da dare, quindi meglio se non ho distrazioni..-sorrise maliziosa e Niall scoppiò in una delle sue fantastiche risate
-quando tornerai, ci rivedremo. Dai non è poi così male..-cercò di alleviare il dispiacere la ragazza. Niall annuì e poi esclamò
–ma ora non pensiamoci, abbiamo ancora una settimana, e cercheremo di passarla al meglio!-disse circondandole le spalle,e continuando a passeggiare. Però appena svoltato l’angolo, un gruppo di circa cinque ragazza, riconobbero Niall, e gli saltarono addosso. Cecilia staccò la mano dalla sua, e si godé la scena delle ragazze che chiedevano una foto, un autografo. Quando andarono via,però, un altro gruppo più numeroso di fan li fermò “l’avranno twittato” esclamò Cecilia, per poi rivivere la scena di prima. 
-siete fidanzati?-domandò una ragazza a Cecilia. Lei sorrise e rispose-siamo ottimi amici- allora possiamo fare una foto con tutti e due?- così Cecilia, che ancora non capiva il motivo, fece una foto con quel gruppo di ragazzine, che se ne andò contento. 
-ti sei offeso per quello che gli ho detto?non mi andava di sbandierare ai quattro venti che stiamo insieme, anche se questo non significa che non ci tengo- ma Niall capiva benissimo, e quando la riaccompagnò a casa, le augurò in bocca al lupo, perché fra due giorni avrebbe avuto un esame scritto, di certificazione di frequentazione del corso di Lingua. Così i due giorni seguenti Cecilia studiò, e nelle pause parlava con Niall e con sua nonna, che faceva il conto alla rovescia dei giorni che le separavano.
Una volta dato l’esame, uscì dall’Università, e passando davanti ad un’edicola,un’immagine la colpì:sulla copertina di più riviste c’erano lei e Niall abbracciati,e sotto una scritta “amicizia..o qualcosa di più?” Avvertì un vuoto nello stomaco,e cominciò a camminare a passo veloce. Ma perché non ci aveva pensato prima?era inutile fingere se c’erano sempre i paparazzi pronti a riprendere ogni momento privato. A pranzo decise di chiamare Danielle,per avere qualche consiglio:
-è normale Ceci, prima o poi ci farai l’abitudine e quando anche questa notizia sarà passata, le foto segrete e le dicerie su di te diminuiranno,e finalmente non sarai più in prima pagina. Tu cerca di far finta di niente..a proposito che ne dici di andare a far shopping insieme?Pensavamo di venire a Dublino da te-
-ma è fantastico!Volentieri,così se volete vi faccio conoscere le mie compagne di college..beh allora vi aspetto all’aeroporto. Non fatevi problemi con le valigie, che la camera degli ospiti è grande!-.
così dopo aver dato l’esame scritto,Cecilia,sentendosi molto più leggera,prese un taxi e arrivata in aeroporto, scorse fra la folla le sue amiche. Si abbracciarono.Un’accoglienza così Cecilia non se l’aspettava,e mentre arrivavano a casa in taxi, Eleanor parlò sempre,facendo ridere le due. Erano ragazze simpaticissime,semplici e Cecilia si trovava proprio bene con loro. In college, dopo le presentazioni,le ragazze sistemarono le poche robe che si erano portate,tanto sarebbero state una notte,ed andarono subito a fare shopping.
Con loro venne anche Lily,che si divertì un sacco. Eleanor comprò parecchie camicie,Danielle invece molti pantaloni:shorts a vita alta,leggins attillati,vestiti floreali..di tutto!!Cecilia si comprò un paio di scarpe col tacco, e Lily qualche trucco.Ma il bello della giornata fu che le ragazze parlarono sempre.Si conobbero benissimo, e una volta a cena,Cecilia decise di preparare la pizza in casa. Fu divertente,e riuscì a farla molto buona. Tutte si complimentarono

-ti manca casa?di certo il cibo ti mancherà..ho sentito che è buonissimo..-chiese Danielle
-oh si,mi manca la mia nonna e i miei fratelli,ma l’Italia non mi manca.In questi mesi qui ho capito che voglio costruire qui il mio futuro..-rispose Cecilia. Solo le sue compagne di college sapevano dei suoi genitori morti,le due ragazze no. Cecilia però decise di essere sincera, e finito il pranzo raccontò loro tutto. Finito il racconto Danielle per prima l’abbracciò,imitata da Eleanor. La sera videro un film divertente e stupido alla tv..il film ideale quando si sta con le amiche!andarono a dormire tardi, e la mattina,salutandosi si abbracciarono calorosamente
-Buone vacanze ragazze statemi bene.Vi saluterò l’Italia-disse Cecilia
-anche a te Ceci. Riposati,e appena torni ci vediamo.Forse El riesce a venire in Italia..-rispose Danielle. 
La mattina seguente,svegliandosi trovò un messaggio sul cellulare: “buon giorno raggio di sole,buona giornata!!Per pranzo ti vengo a trovare..e ti rapisco xx. Fatti trovare pronta!love u”
sorrise e rispose
“almeno puoi dirmi dove mi porti?vorrei vestirmi adeguatamente.. x”
“che rapinatore sarei se ti rivelassi dove ti porto?!;) comunque con qualsiasi vestito sei splendida, non preoccuparti xoxo”.
E così arrivata all’ora di pranzo, Cecilia sentì la porta bussare. Gli si parò davanti un ragazzo biondo, con degli occhi azzurri più ghiaccio che mai,le guance rosse,per lo sbalzo di temperatura da fuori a dentro,un giubbotto blu di lana, con disegnati dei fiocchi di lana,dei pantaloni jeans e un paio di converse bianche alte..sorrideva con gli occhi, e le mani dentro le tasche. Le si avvicinò,poteva sentire il suo respiro,e leggerle attraverso gli occhi..
-pronta principessa?si parte!-. Cecilia non sapeva dove stava andando,ma sapeva che qualsiasi posto fosse stato,sarebbe stato perfetto!

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Capitolo 9
*** 9 ***


Mi prese per mano, e con fare sicuro, mi condusse fuori:lo sentì perché Cecilia avvertiva il freddo sulla sua pelle,nonostante fosse coperta da una felpa verde e un cappello. Ma comunque come pantaloni aveva dei semplici pantacollant, e anche se erano di lana,era freddo. Inoltre come scarpe aveva le superga. La ragazza era divertia;non sapeva dove stava andando. Ridendo domandò
–si può sapere dove stiamo andando?- Niall soffocava le risate, e una volta fatta entrare in macchina, le levò la benda.
Cecilia rideva,si sentiva felice,e Niall l’adorava. Adorava quel sorriso dolce e sincero,adorava quel viso..così alla sprovvista la baciò: fu un bacio bellissimo,perché entrambi lo volevano,ma era inaspettato.
Cecilia affondò le sue mani nei capelli di lui,accarezzandoli,mentre Niall sentiva il profumo di lei,e non voleva staccarsi dal suo corpo. 
-ora ti svelo la meta..stiamo andando..DAI MIEI GENITORI!!- disse tutto d’un fiato.
Cecilia che un attimo prima sorrideva,ora aveva un muro al posto della faccia. Sbarrò gli occhi,e disse sottovoce
-stai scherzando?- Niall scosse la testa e a Cecilia cominciarono a sudare le mani
–ma perché non me l’hai detto?non mi vestivo così,cavolo ho qualcosa di più decente!!Ma dai perché non me l’hai detto?e ora?non so neanche cosa dirgli e-Niall fermò quel flusso di parole posando la sua mano sopra quella di Cecilia.
-ho fatto in questo modo perché sicuramente se te l’avessi detto saresti entrata in panico,avresti organizzato cosa dire e fare,come ti saresti vestita..invece così sei solo te stessa, e ti conosceranno per quella che sei.Ovvero la persona che amo.-disse. Quest’ultima frase la disse con un po’ d’imbarazzo. D’altra parte era sempre stato un po’ timido con le ragazze. Cecilia non sapeva cosa dire. Sorrise e poi disse
-hai ragione,si vedi che mi conosci. Spero solo che mi accettino-sospirò. Niall le strinse la mano
-lo faranno-sussurò. Arrivata in casa,e suonato il campanello,venne ad aprire il padre:non molto alto,testa della stessa forma di Niall e stessi occhi. Salutò Cecilia con una calorosa stretta di mani,e con un cordiale “ciao” in italiano,cosa che fece ridere Cecilia. Accorse subito mamma Maura,anche lei bassa,capelli biondi,che asciugandosi le mani sul grembiule,baciò e abbracciò la ragazza,dicendole di accomodarsi in cucina e che sarebbe stato pronto in un attimo.
Subito li raggiunse un ragazzo più alto,capelli castano e occhi ghiaccio,che sorrise a Cecilia e le strinse la mano:
-io sono Greg. Meno male che sei arrivata. È da ieri che mamma parla solo del pranzo di oggi,dell’accoglienza,di cosa potrebbe piacerti..-e Cecilia non potè fare a meno di ridere.
Bobby, il papà mise una mano sulla spalla di Greg, e la mamma di Niall commentava imbarazzata:”uomini..abbiamo pensato di preparare degli spaghetti,così ti senti a casa..-
-grazie mille ma..non dovevate,davvero,grazie..-disse imbarazzata –oh, non preoccuparti.Anche noi li mangiamo volentirei. Vieni dall’Italia ma dove precisamente?- allora Cecilia iniziò a spiegare dove si trovava Ancona, e cosa aveva di interessante,e mentre mangiavano,esclamò
-la specialità della mia città sono proprio gli spaghetti ai moscioli, che sono dei pesci che si pescano lì in zona..molto buoni!!-
-se ce la fai un giorno potresti portarceli!A noi piace molto il pesce,e lo mangiamo spesso-propose Greg. Cecilia promise che ci avrebbe provato. Poi parlò dei suoi fratelli, e dei suoi nonni,raccontando l’incidente dei suoi genitori,facendogli venire un groppo in gola. Così cambiando discorso,la ragazza iniziò a fare battute, e si rilassò. Aveva Niall vicino, e questo le dava sicurezza. Finito il pranzo, sparecchiò nonostante i genitori Horan avessero supplicato di non farlo,e poi Niall mostrò il resto della casa. Uscirono in giardino:a quell’ora c’era un po’ di sole,e quindi stavano meglio.
–voglio farti vedere una cosa-così dicendo appoggiò sul tavolino di fuori,una busta regalo. Cecilia lo guardò stranita
-non mi dire che mi hai fatto un regalo!-
-ovvio,è quasi Natale!-
-ma dai Horan!!Non dovevi!!ma perché??non mi serve niente!-
-lo so ma..credevo ti piacesse..-accennando al regalo. Aprì la busta e trovò quel favoloso maglione di American Apparel. Cecilia lanciò un grido soffocato; dapprima si buttò su Niall,lo strinse forte forte forte forte forte forte ok,avete capito insomma ahah, per poi staccarsi di bottò, ed esclamare
:-ti odio,non dovevi spendere così tanto!!-
-per te non è niente,in confronto a tutto quello che vorrei regalarti!poi tranquilla,posso permettermelo.- e allora lì Cecilia lo baciò con foga,con passione.
Quanto era grata a quel ragazzo che in pochi mesi l’aveva resa sicura,disinvolta,più aperta..lo amava,con tutta sé stessa.
-beh, anch’io avrei un regalo,ma non è niente in confronto..-e si diresse verso la macchina di Niall,prese la sua borsa e ne tirò fuori una busta quadrata. Il ragazzo lo aprì velocemente, e sgranò gli occhi:un ritratto di loro due sull’erba,abbracciati,lei davanti e lui dietro a cingergli la vita,entrambi sorridenti,mentre si baciavano sorridendo. Niall sentì un vuoto,poi un bruciore,poi di nuovo un vuoto. Ma quanto poteva essere dolce la sua ragazza?si perché ora lo era ufficialmente,e guai a chi la faceva soffrire! Non disse niente,ma l’abbracciò bagnandogli un po’ i capelli con le sue lacrime. Ora si sarebbero rivisto fra due settimane,quando sarebbe andato a Milano..a proposito!c’era ancora una sorpresa da parte del nostro Niall
-ho qualcos’altro-esordì lui
-oh mio Dio no un altro regalo che non lo accetto!!-disse lei roteando gli occhi
-beh tanto non puoi farci niente..ti ho pagato il viaggio in treno per quando verrai a Milano-disse veloce. Dapprima Cecilia non capì,poi si arrabbiò moltissimo
-eh no eh!!così non ci siamo biondo, ora ritiri i soldi e fai pagare a me,cos’è questa storia??perchè?non c’era bisogno,e comunque dovrò pagarmi la camera d’hotel-
-non ce ne sarà bisogno-
-perché?-
-perché dormirai con me,quindi nessun costo-. Cecilia arrossì un secondo poi tornò normale.
-ma ora non pensiamo al dopo,pensiamo al presente-disse lui circondandola con un abbraccio. Così i due restarono tutto il pomeriggio così,e salutando i genitori,dissero che gli avrebbe fatto molto piacere se li fosse rivenuti a trovare, e le augurarono un buon rientro a casa. Niall accompagnata a casa l’abbracciò a lungo,baciandole i capelli,il collo,il naso,la fronte,ed infine la bocca.Un lungo,dolce ed innocente bacio che sarebbe stato l’ultimo per due settimane
-mi mancherai Horan. Stammi bene,divertiti,ci sentiamo-
-anche tu piccola..due settimane passerano in fretta, non preoccuparti-
-ah non mi preoccupo sai?-disse lei ironica
-ahaha,dai seriamente..ci sentiamo,e goditi questa vacanza. Goditi i tuoi amici,e divertiti. Ti salutano il resto della band,e ti augurano come me un buon rientro a casa-
-grazie Niall. Grazie davvero-e con un ultimo abbraccio, si salutarono. La mattina seguente salutò anche le sue compagne, e come lei,Marie prese l’aereo per tornare a casa dai suoi. Si abbracciarono tutte, e si promisero di scriversi. Cecilia era pronta per tornare a casa.

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Capitolo 10
*** 10 ***


-Amoooooooreeeee!!!!-urlò Alessia in aeroporto,appena vide sbucare la faccia della sua migliore amica. Si abbracciarono a lungo, e una volta caricati i bagagli in macchina, Alessia presentò a Cecilia il suo nuovo fidanzato, Mattia, che aveva conosciuto all’università. Lui studiava fisica. Per tutto il viaggio Cecilia raccontò di Dublino, del college,dei due esami che aveva dato, e di quanto fosse innamorata degli irlandesi. A casa sua poi, non mancarono le feste,gli abbracci e i baci da parte dei nonni e dei fratelli. 

-non ti vedo così sorridente da cinque anni figliola. Com’è?l’aria irlandese ti ha fatto bene!!-esclamò il nonno. Ed era vero. Per tutta la cena Cecilia non perse un attimo il sorriso,raccontò di tutto,e quando fu ora di andare a letto, chiese ad Agnese se aveva voglia di venire un attimo in camera da lei. Era una vita che Cecilia non invitava di sua spontanea volontà lsorella in camera. Ma doveva dirglielo. Non poteva tenerlo nascosto. Così,quando lo confessò, Agnese se lo fece ripetere due volte, prima di concludere che aveva capito bene. cacciò un urlo, poi iniziò a dire “Oh Dio,impossibile,oddio mio,mamma mia!!ma allora eri tu,quella della rivista!”

-che vuoi dire?-chiese Cecilia avendo paura di quello che stava pensando. La sorella tirò fuori una rivista di gossip, e c’era lei di spalle,che abbracciava Niall, dove si raccontava che lui era stato paparazzato con una ragazza, ma che non era confermato niente, e che non sembra che attualmente il ragazzo frequenti nessuno. Cecilia sudava freddo. Non aveva pensato alle conseguenze. Ma intanto in quella serata parlò molto con sua sorella, cosa che non faceva da molto tempo, e parlarono di tutto e di più. Quando poi la sorella scoprì che aveva conosciuto Harry gli disse

-ma devi portarmi un autografo, tanto non andrò mai ad un concerto-
-vediamo.Non voglio sembrare la ragazza che se ne approfitta-
-hai conosciuto Eleanor e Danielle?-
-si, sono simpaticissime e ci ho fatto pure shopping insieme. Sono fantastiche-
-sai che Zayn sta uscendo con una certa Perrie?sta a X-Factor, anche lei è stata messa in un gruppo..Rythimx..-
-oddio come corrono le voci!ma come fate a sapere tutto?non mi abituerò mai all’idea-così quella sera fu bello parlare sua sorella. E si addormentò felice. 
I giorni seguenti non fece altro che stare a casa la mattina, aiutare la nonna a non affaticarsi troppo,e così facendo parlò molto con il suo gemello,Michele, il quale spiazzò Cecilia,quando disse che aveva intenzione di sposarsi fra due anni, che aveva fatto la proposta e che la sua ragazza aveva accettato subito. Quando poi scoprì di Niall,fu molto felice per sua sorella. Il pomeriggio invece Cecilia usciva con Alessia, e con le sue amiche: Sara, Elisa,Asja.. però non se la sentì di raccontare anche a loro di Niall. Non voleva spargere troppo la voce,e poi non voleva sembrare una che se la tirava. La sera invece, o parlava con Niall al telefono,e quando il ragazzo poteva, facevano la web, o parlavano su Twitter. 

Il giorno di partire per Milano arrivò,e Cecilia si sentiva emozionata,perché avrebbe rivisto il suo Niall. La sera prima era triste perché gli mancava,e avendo chiamato Eleanor si era un po’ tirata su. Ma ormai erano passate due settimane,e non vedeva l’ora di riabbracciarlo. Prese il treno, che il ragazzo le aveva prenotato, e per tutto il viaggio ascoltò musica, lesse. Poi ad un certo punto, avvicinandosi sempre di più a Milano, un gruppo di ragazze, che la stavano osservando da un po’, le si avvicinarono e le domandarono sorridenti “scusa, ma sei tu Cecilia?”. La ragazza che inizialmente non capiva il perché, rispose sì, e poi quando loro cacciarono urli e iniziarono ad impazzire, chiese perché.

-come, non sei la ragazza che sta uscendo con Niall?-chiese quella che doveva essere più grande
-ehm..ma noi siamo solo amici, non so cosa abbiate capito,ma siamo buoni amici!-cercando di sembrare il più convincente possibile. Ma a loro non interessava, volevano solo fare una foto con la ragazza che era amica di Niall
-devi essere molto fortunata, ad essere amica sua-disse una ragazza,che però disse amica con una certa incrinazione nell voce.La storia non l’avevano bevuta. 

-oh no, il fortunato è lui che ha delle fan carine e fedeli come voi.Da come parlate ho capito che ci tenete molto a lui,a tutti loro. Sono davvero dei bravi ragazzo,e sono contenta che li sosteniate. Ne hanno bisogno-  a una ragazza che aveva ripreso tutto, scappò un “oh che dolce che sei”. Così dopo aver fatto le foto con lei, era ora di scendere, e arrivata all’hotel dove alloggiavano i ragazzi una folla di fan l’aggredì con migliaia di domande, foto 
-ma allora è vero che stai con Niall?- alcune parlavano in inglese,pensando fosse inglese
-dove vi siete conosciuti?dagli questo da parte mia!- così dovette intervenire il body guard Paul, per salvarla dall’ira di quelle adolescenti. Dentro l’hotel, appena vide Niall,i suoi occhi cominciarono a pizzicare:non lo vedeva da due settimane, eppure gli erano sembrate secoli,e ora vederlo lì,così perfetto:jeans bassi,supra bianche,maglia a manich corte bianca  e cappello, non riusciva a reagire. Il ragazzo le venne incontro e abbracciandola, e baciandola con passione le disse “ciao piccola mi sei mancata un sacco”e lei che non sapendo cosa dire, lo strinse ancora più forte,accarezzandogli i capelli con tenerezza

-ciao Ceci, come stanno andando le vacanze?-disse abbracciandola Louis
-ehi italiana,”ciao bela”-disse cercando di imitare correttamente la lingua, Harry
-ciao, tutto bene?-disse abbracciandola Liam, ed infine Zayn l’abbracciò e la baciò sulle due guance..
-domani ci raggiunge Eleanor-avvisò Louis. Quella sera Cecilia propose di preparare la pizza in casa, tanto avevano come camera una suite,dotata di angolo cucina molto ampio. Venne una delizia, tutti mangiarono con gusto. Louis fece battute tutto il tempo, Harry dichiarò che cercava qualche ragazza italiana“veramente” carina,alludendo a Cecilia, che ironicamente le rispose-riccio, attenta a quello che dici,quando voglio so essere cattiva-
-oh piccola allora c’è da avere paura-le disse facendole l’occhiolino
-ehi!Solo IO la posso chiamare piccola-esclamò Niall. 
-ohh, stia calmo irlandese-rispose Harry
-ragazzi, io ho ancora fame..-dichiarò delusa Cecilia
-prendi il mio ultimo pezzo di pizza-disse senza esitare Niall. Tutti lo guardarono con occhi sgranati. Zayn addirittura boccheggiava, poi rivolgendosi a Cecilia
-Ceci, è ufficiale. Niall ti vuole davvero bene. e questo ne è la prova-disse indicando il piatto del ragazzo, ormai vuoto di pizza.Cecilia non capiva

-Niall ti ha offerto la sua ultima fetta di pizza.Non cede mai il suo cibo. A nessuno.soprattutto l’ultimo pezzo,e se si tratta di una pizza..ti ama veramente-spiegò Zayn. Dopo aver sparecchiato, Niall andò un attimo fuori al balcone per guardare la folla di fan,così gli altri, così rimasero Cecilia e Zayn. Iniziando a parlare di loro, Cecilia scoprì che Zayn era un ragazzo in realtà sensibile e fragile dentro,anche se magari appariva duro e..cattivo!! le confidò anche che stava uscendo con Perrie, e subito dopo aggiunse-non so perché te lo sto dicendo,ma sento che di te mi posso fidare,che sei una persona leale.

-sono onorata che ti tu ti confidi con me. Vedi, ho sempre voluto conoscerti perché i tipi come te che sono un po’ misteriosi sono sempre interessanti. Spero che tu sia felice con questa ragazza..-
-sì,mi ha già rifiutato,dicendo che non aveva tempo per seguire il cuore e si voleva concentrare sulla carriera. Ora invece ha accettato di uscire ed è da un po’ che in realtà ci frequentiamo.
-beh, vuol dire che ci tiene a fare carriera..per qualsiasi cosa voglio che tu sappia che io ci sono.Anche una chiacchierata,se ti vuoi sfogare,se sei triste,insomma io ti ascolto!- il ragazzo ne rimase visibilmente compreso
-grazie!Davvero grazie della fiducia che mi dai. Penso che diventeremo grandi amici. Sono molto contento che tu stia con Niall. Sei la ragazza perfetta per lui,e non l’ho mai visto così innamorato. Non so perché ma sono molto legato a Niall,non voglio che nessuno gli faccia del male. Io e Liam la pensiamo così, sono molto protettivo,e per questo sono contento che stia con te. 
-anche io mi sento molto onorata. A volte mi chiedo come possa piacere a lui-
-sei perfetta per lui, lasciatelo dire. Un giorno che torni in Inghilterra ti faccio conoscere Perrie-
-ne sarò contentissima eh..ah!è stato un piacere parlare con te. Sei un ragazzo piacevole- lui ammiccò
-eheh lo so..- e Cecilia scoppiò a ridere, poi lui tornando serio, le disse
-Dai sai che scherzo..vieni qua,fatti abbracciare!!- e si abbracciarono da amici. La sera, andando a letto,e salutando gli altri, Cecilia cominciò ad essere agitata. Era la prima volta che dormiva con un ragazzo, perché dopo che Marco l’aveva lasciata non aveva avuto altre storie..ma cercò di scacciare la paura raccontando a Niall l’incontro sul treno-vedrai presto verrà fuori,e ci prenderanno di mira per un po’.Poi,se sapremo gestire la situazione,i riflettori si leveranno-. Una volta nel letto,entrambi stanchi, parlarono poco, più che altro Cecilia si addormentò tra le braccia di Niall, e lui con Cecilia che gli massaggiava i capelli, cosa che gli piaceva da morire.

-buon giorno amore,dormito bene?-chiese Niall a Cecilia in italiano. La ragazza sorrise pigramente, e preparò un buon caffè. La giornata sarebbe stata lunga, perché la mattina i ragazzi avevano le prove,mentre il pomeriggio avrebbero avuto il meet and greet,e la sera un concerto. Così la ragazza li seguì dentro l’Assago di Milano, per dare loro il supporto. I ragazzi si divertivano un bel po’ a cantare, scherzavano, facevano gli stupidi e Cecilia rideva molto. A pranzo andarono da McDonald’s, e i fan li trovarono. Fortunatamente c’erano anche Louis ed Eleanor arrivata quella mattina, per cui non fecero molto caso a Niall e Cecilia, e quando rientrarono all’Assago, le fan erano soddisfatte,piene di foto, video e autografi-le directioner sono fantastiche ma..quando si fanno trovare in momenti come il pranzo..non è molto opportuno..ma sono tanto affettuose con Louis, con i ragazzi,con me,anche se ho molte haters, che pensano che Louis debba stare con Harry solo perché sono migliori amici(ATTENZIONE:io non ho niente contro le Larry Shipper,le rispetto,ma voglio che sappiate che preferisco che Louis stia con El che con Harry!!#don’thateme!).-
-si avevo letto qualcosa a riguardo. Beh speriamo solo non mi odino perché sto con Niall
-tranquilla,anche per te ci saranno le haters,ma dobbiamo essere forti. Conta su di noi,me e Dani per qualsiasi cosa.ormai siamo abituate..a proposito..ci facciamo qualche foto che fa vedere che siamo a Milano e le mandiamo su Twitter?me lo aveva chiesto Dani..-
-certo!-così dentro l’Assago,e quando la sera dopo cena,durante il concerto dei ragazzi andarono in giro, se ne fecero una con il Duomo di Milano dietro,e la mandarono su Twitter.

Quando però Cecilia entrò sul suo profilo,trovò molti twit “non ti avvicinare al mio Niall,sappi che è mio italiana di merda,chi ti da il diritto di averlo tutto per te?è di noi directioner,esci dalla sua vita!”
Cecilia aveva il fiato mozzato, poi lesse gli altri
“Niall si merita di più, cesso vagante. Una grassona che ha anche gli occhiali ahah vi prego,ditemi che è uno scherzo!!” un ultimo “ma Niall sta con questo cesso?ditemi che è una bufala che sennò gli vado a spaccare la faccia!!”. Aveva bisogno di aria, di ossigeno. Non potevano averlo scritto davvero.

Non la conoscevano,come facevano a giudicarla così? Eleanor intuì, e gli levò il cellulare dalle mani,caricò le foto fatte insieme e poi scrisse un tweet “Dani siamo a Milano. Qui ci si diverte un mondo,e siamo contente di vedere che i ragazzi hanno tante vere fan,quelle che li stimano davvero e non insultano loro o chi è a loro caro. Amiamo tutte le vere directioner,un bacione a tutte belle!Ciao x”. Lo aveva scritto dal profilo di Cecilia,così che la gente avrebbe capito che lei non avrebbe smesso di uscire con Niall,e che se ne fregava delle critiche, e che adorava le vere fan. Poi abbracciò Cecilia che era ancora sconvolta.
La avrebbe aiutata a superare questo momento,nel quale c’era passata e ci stava passando. Non l’avrebbe fatta sentire sola!




#SPAZIO AUTRICE:lo so questo capitolo fa schifo,è una merda,ma il fatto è che l’ho scritto in dieci minuti,quindi…vi imploro di essere buoni e continuare a leggere,i prossimi saranno meglio, più interessanti,questo è solo un assaggio di ciò che faranno a Cecilia,ma vedrete..beh io vado..mi aspetto qualche recensione..non chiedo molto..baciii xx

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Capitolo 11
*** 11 ***


Cecilia’s Pov

Stavo camminando per Milano,mano per la mano con il mio Niall,c’erano anche gli altri ragazzi,e ci stavamo godendo quegli ultimi momenti insieme…come era carino Niall..ad un certo punto un gruppo di fan,ci si avvicina e inizia a fare foto,autografi,domande..ad un certo punto una ragazza bionda chiede a Niall
“ma perché stai con questo cesso?non siamo meglio noi directioner?”e Niall disse
“ma certo,cosa vuoi che esca con una ragazza del genere?ahah è solo che per attirare un po’ di più la stampa,sai com’è..dobbiamo farci conoscere!”
io non ci capivo più niente,mi staccai da lui, e lo guardai,cercando di capire,le lacrime iniziavano a solcare il mio viso,riuscivo a stento a vederlo “Niall,ma cosa stai dicendo?io ti amo!” “e io no piccola,ora ti prego,non piangere,credevi davvero che io stessi seriamente con te?”

-andiamo Ceci,davvero lo credevi?-si aggiunse Harry
-ma,ma..-cercavo di capirci qualcosa
-ahah la ragazza ci ha creduto gente!complimenti Horan,sei un ottimo attore!-esclamò Zayn,e schiaffò il cinque. Io mi girai verso Eleanor
-tesoro,non lo hai ancora capito?non centri niente con noi,non sei all’altezza,ti prego non piangere,ti si sta rovinando il trucco,ora sei ancora peggio..-disse trattenendo a stento una risata. Niall scoppiò in una fragorosa risata…

-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!-urlò Cecilia!!! Aprì gli occhi….porca troia…era stato un sogno..una merda di sogno..un incubo..aveva il corpo che tremava,le mani sudate,benchè fosse Gennaio..il suo volto era rigato dalle lacrime,segno che le era sembrato così vero che aveva pianto..oddio,ma perché aveva sognato questo?stava diventando pazza?si girò,e trovò un Niall che dormiva beatamente,ancora tutto vestito come per il concerto,segno che erano tornati tardi. Scivolò fuori dal letto. Aveva una grande tristezza dentro,stava accumulando pensieri negativi, e le lacrime ripresero a scorrere sul suo volto.

Non voleva svegliare Niall,così si chiuse in bagno. “perché?io non voglio che la gente mi odi,non voglio che mi insultino,non ho fatto niente!Sto con un ragazzo perché mi piace,non devono giudicarmi..”pensava,e intanto le lacrime diventavano sempre più calde e salate..”ho trovato finalmente un ragazzo che mi vuole bene, non è materialista,non mi usa..Oddio mi sento scoppiare..perchè?se ci fosse stata mamma con me,mi avrebbe insegnato a superare anche questa..ma lei non c’è,non me la ricordo neanche tanto bene!e Papà?e chi se lo ricorda?perchè dovevano morire i MIEI di genitori?io non ho fatto niente,perché?” e continuava a piangere, a singhiozzare,ormai era come un fiume in piena:impossibile da fermare. 


Niall’s pov
Era la voce di Cecilia quella che sentivo?ma nooo impossibile,ora anche alle 4 di mattina senti la voce di quella ragazza,ti sei proprio innamorato eh Horan?eppure,sembrava..oh cazzo ma questa era Cecilia!! E stava piangendo?Oddio,che le è successo?si sarà fatta male? Era nel bagno..bussai un po’ e dissi sussurrando 
-cecy,va tutto bene?sei caduta?ti sei fatta male?- ma sentivo che i singhiozzi non passavano,perciò alzai la voce-Cecy! Stai bene?ti senti male?-. a quel punto i singhiozzi rallentarono. Mi aveva sentito- fammi entrare,così se sei ferita ti aiuto..-
- non mi serve il tuo aiuto grazie,sto bene!-urlò. Ma che aveva?perchè mi aveva risposto così acidamente?cercai di addolcire la voce
-Pensavo ti fossi fatta male, sono contento che tu stia bene!perchè non esci dal bagno e parliamo un po’?- esitò un po’ prima di rispondere
-no,lasciami sola,tanto prima o poi mi lascerai anche tu,hanno ragione quelle ragazze:sono un cesso. Un cesso che non ti merita,non merita un ragazzo così fantastico,bello e intelligente. Scusa se ti ho rovinato l’immagine..- ma che cazzo stava dicendo? Si può sapere chi le aveva messo in testa quella cazzate?

-ma che stai dicendo,amore?io ti amo,come puoi dire che non mi meriti?ti amo,e poi chi ti ha detto quelle cose?-non sono mai stato bravo a dire i miei sentimenti ad una ragazza, mi imbarazzo molto. Fortuna che c’era la porta del bagno,o avrebbe visto il mio rossore. Tra un singhiozzo e l’altro riuscii a comprendere quello che disse
-Niall è vero..io fino ad adessoho vissuto un sogno,ma come tutti i sogni prima o poi finiscono, capisco che tu mi ritenga tale..sai quante ragazze meglio di me darebbero qualsiasi cosa per stare con te..-la interruppi. Si stava convincendo da sola di cose che non erano assolutamente vere

-Ascolta Ceci, non ho mai pensato che tu fossi un cesso,una sfigata,e tantomeno che non fossi adatta a me. Sto così bene insieme a te,mi fai ridere,ma mi fai anche essere serio,mi provochi dei vuoi allo stomaco con il tuo dolce sorriso,e quando mi accarezzi le guance,i capelli..Dio mi sento in paradiso,mi fai sentire benissimo!! Mi hai dato tutte le prove del mondo per farmi capire che non ti cambierei con nessun’altra. Io voglio te. Solo te!- dovevo riuscire a convincerla, o l’avrei persa per sempre. Dopo qualche singhiozzo, e pausa, finalmente si decise a confidarmi le sue paure
-è che vedi,io non sono pronta a tutti gli insulti che mi diranno,solo perché sto con te..solo perché sto con il ragazzo che amo. Ti giuro,non voglio essere insultata ancora, ho sofferto abbastanza, e non voglio soffrire per delle stupide ragazzine-
-anche io ho sofferto sai? Non è stato tutto rose e fiori il diventare famoso. Appena abbiamo iniziato ad esibirci dal vivo,mi venivano lanciate un sacco di accuse,perché stavo nella band visto che ero l’unico irlandese,molti dicevano che ero brutto e che non ero all’altezza dei miei compagni. So cosa si prova ad essere insultati.
Ma è da vigliacchi,specie se lo si fa attraverso il computer. Quando le fan venivano da noi e tutte abbracciavano gli altri quattro. Sai,io sorridevo,contento per gli altri. Ma ci soffrivo da morire.per non parlare dei miei denti. Solo perché li avevo storti,mi hanno umiliato,fino a farmi piangere in un’intervista,ma non è mancato il supporto della mia famiglia,gli amici e i veri fan. E naturalmente i ragazzi. Se staremo uniti, e non ci lasceremo condizionare dall’esterno,dall’odio,e dall’invidia,niente e nessuno ci dividerà! Io ti amo, Cecilia-

L’aveva detto davvero,Cecilia l’aveva sentito. Ma come aveva fatto a dubitare della sua parola?

-ora,ti prego,esci dal bagno,voglio baciarti,e abbracciarti!- disse Niall, e Cecilia non se lo fece ripetere due volte, uscì di scatto dal bagno e prese a baciare l’irlandese con foga,a toccargli i capelli,lui ricambiò, accarezzandogli la schiena, cosa che le procurò i brividi. Le prese i fianchi, e lei incrociò le sue gambe lunghe,sul suo bacino. Non ne avrebbe mai avuto abbastanza di quelle labbra meravigliose,capaci di divorare tutto. Ad un certo punto Cecilia presa dal piacere diede come una spinta con il suo corpo, e Niall perdendo l’equilibrio si ritrovò sul letto. In quel momento entrò Harry

-buongiorno belli addormentat..ohhhh mi sa che ho interrotto qualcosa, non sapevo foste così mattinieri- disse malizioso. Cecilia diventò rossa, e Niall pure, dicendo imbarazzato 
-che ci fai alle 5 della mattina in piedi?-
-sai,potrei chiedervi la stessa cosa ma visto che non sono impiccione ti rispondo,e non voglio una risposta da voi..sono andato in discoteca, con me c’era ance Zayn..ma ora vi lascio di nuovo soli- e con un ultimo sguardo che imbarazzò tantissimo Cecilia,richiuse la porta. Ora c’era un’insolita calma dentro la stanza. Cecilia ormai aveva perso il sonno. Tanto valeva cominciare a fare qualcosa. Cosa c’è di meglio di una corsetta\passeggiata per le vie di Milano?
-dove vai?-le chiese Niall, vedendo che,una volta rimasta in intimo si stava vestendo comoda e sportiva.

-a fare una corsetta\passeggiatina-
-ah vabbè io ti aspetto qui..-ma quando vide la faccia che fece sgranò gli occhi-non dirmi che devo venire con te?
-oh ma certo signor Horan. Lei mi ha fatto fare una figuraccia e lei mi accompagna a correre-
-ma hai iniziato tu a baciarmi!-
-ma tu eri lì fuori che non aspettavi altro!- rispose lei
-beh,non dirmi che non ti è piaciuto..- e sorrise.
-Oh ma sei proprio un pervertito eh!!-e gli tirò una scarpa. Così si vestì di malavoglia Niall
-ehi, ma quella è una mia maglia!!-esclamò lui ad un certo punto. 
-sì,sai la mia valigia è in ordine,dalla tua invece usciva un sacco di roba..l’ho presa in prestito!- lui le fece una linguaccia, e dopo averle accarezzato dolcemente i capelli,uscirono dall’hotel,per fare una passeggiata, aspettando che Milano si risvegliasse.

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Capitolo 12
*** 12 ***


L’aria della mattina presto ebbe un effetto positivo su Cecilia,che si calmò.
E poi aveva Niall che le stringeva la mano, e camminava al suo fianco. Benchè fossero le cinque passate,c’era gente che andava già al lavoro. Passeggiavano veloci, e ogni tanto si lanciavano sguardi furtivi,come fossero ad un primo appuntamento.

Ad un certo punto per sciogliere il ghiaccio Niall dichiarò:-io ho fame,fermiamoci in quel bar e facciamo colazione-
-ma dai Horan stiamo camminando da solo mezz’ora e già non hai le forze?-
-guarda che ho dormito pochissime ore!!-si difese lui. A Cecilia faceva ridere da morire quando Niall metteva il broncio:sembrava un bambino piccolo, a cui è stato negato il gelato. E a lei piaceva fare la mamma cattiva

-e allora?dov’è il ragazzo forte di cui parlano tutti i giornali?- -non so di chi tu stia parlando..-disse roteando gli occhi trattenendo un sorriso -quel ragazzo che sta sui giornali di tutti i gossip possibili,quello che è l’idolo di migliaia di ragazze e..-
-quello che sta con una ragazza da qualche mese,ma che gli ha fatto capire cosa significhi amare veramente una persona..quella ragazza che lo ha colpito perché non era ordinaria:distratta, e apparentemente fredda,ma che dentro è doro!! Non so se questo ragazzo che tutti vogliono possa essere all’altezza di questa ragazza. Insomma,lei è perfetta,intelligente, conosce benissimo l’inglese e molte altre lingue-

-quindi si direbbe che questa FANTASTICA ragazza debba proprio lasciare il ragazzo perché a quanto pare non vale niente..-sentenziò maliziosa Cecilia incrociando le braccia al petto -oh io non lo farei se fosse in lei..-
-ah si?e sentiamo,perché?- Niall intanto si faceva sempre più vicino
-perché..se lo fa rincorrrerò la ragazza fino a prenderla e farle il solletico così tanto da farla strillare per tutta Milano -non penso ce la faccia. La ragazza ha le gambe veloci..-

-mai quanto le mie..comincia a correre piccola- e così come due bambini dell’asilo, Niall iniziò a rincorrere Ceci, che a sua volta cercò di non farsi prendere, ma ben presto fu costretta ad arrendersi,perché doveva attraversare la strada. Niall allora la prese da dietro e iniziò a farle il solletico sotto il braccio,poi cercò di mettere la mano sotto la maglia,e iniziò a grattare la schiena. Cecilia non riusciva a stare zitta,rideva senza sosta,e continuava a gridare “basta,Niall,no ti prego!basta!” solo quando la ragazza ebbe le lacrime agli occhi Niall decise smetterla.

La ragazza non si reggeva in piedi,così si dovette appoggiare a Niall,che la trascinò dentro un bar. Presero un caffè e una brioches. -non tenermi il broncio,mi hai sfidato!- di tutta risposta Cecilia gli fece la linguaccia
-ahah hai tutta la lingua marrone di caffè e cioccolata ahah- la sua risata contagiò Cecilia. Tornarono in albergo,e trovarono Liam e Louis in piedi.quel pomeriggio erano libero,e poi il giorno dopo,prestissimo,avrebbero lasciato l’Italia.in pratica i nostri due avevano pochissimo tempo da passare ancora insieme.ad ogni modo, Cecilia stava seriamente valutando l’idea di finire i due anni di università a Dublino.
Ma sapeva che ci sarebbero voluti molti soldi, e che lei non navigava certo nei soldi.

Ma si era già messa all’opera,attaccando ai pali del centro di Dublino,dentro le pizzerie e i bar il suo numero: “cercasi lavoro. Ragazza di 19 anni,come cameriera,o babysitter part time. Italiana,ricevuto certificazioni d’inglese,erasmus all’Università Oscar Wilde.” E sotto il telefono. Lo aveva affisso il giorno della sua partenza,e dopo due settimane ancora niente. Ma sperava. A che pensi?-le chiese Danielle distogliendola dai suoi pensieri -niente..pensavo..beh fra poco i ragazzi partiranno.e voi pure. Quando ci rivedremo?loro staranno due settimane in America, e io penso che ne approfitterò per studiare fitto,visto che mi aspetta un esame.-

-appena tornati ci daranno una settimana libera,ce lo ha detto Paul,e poi saremo impegnati a registrare il prossimo album-spiegò Liam. Intanto quel pomeriggio Niall uscì con Cecilia,ed incontrarono un gruppo di fan molto carine,chiesero foto, e fecero capire a Cecilia che le volevano bene-sei perfetta per Niall!!- molte le lasciarono il loro contatto twitter. Anche Louis e Eleanor,e Harry uscirono. Zayn rimase nelle vicinanze dell’Hotel,perché si era preso un forte mal di gola. Fortunatamente dopo il concerto. La sera a cena:

-vi saluta a tutti Perrie, e ha detto-disse indicando Cecilia-che ti vuole conoscere-. Ultima cena insieme. Tutti erano tristi,ma i ragazzi anche entusiasti di andare in America. Nessuna band aveva veramente sfondato oltre oceano, e loro ce la volevano fare. La sera,in camera, Niall e Cecilia prepararono le loro valigie. –non voglio aspettare altre due setttimane per vederti..-sussurrò Cecilia accarezzandogli la spalla -passeranno in fretta vedrai. Saremo entrambi impegnati,che i giorni voleranno e quando ci vedremo sarà tutto più bello.- e la baciò. Un bacio lento,appassionato,pieno d’amore.
La ragazza ricambiò,e lui allora si lasciò andare,iniziando ad accarezzargli la schiena, e lei i capelli. I loro respiri si facevano sempre più affannosi,avevano bisogno del contatto delle labbra dell’altro. In un secondo,si ritrovarono nel letto, Cecilia sotto,e lui sopra,con le braccia tese sul materasso,per non pesare a Cecilia.

Si guardarono: bastò quello sguardo. Lungo,profondo, a far capire a entrambi che volevano di più. –sei sicura?-domandò premuroso l’irlandese. Cecilia annuì, anche se le mancava il respiro. Detestava ammetterlo,ma lei era ancora vergine. Era una cosa di cui si vergognava profondamente,ma non aveva trovato il ragazzo giusto. E ora era più che convinta,di avercelo davanti agli occhi. Lui si mise la protezione,e subito dopo iniziò a baciarla,con amore,con dolcezza,come solo lui sapeva fare,lei,sebbene avesse paura,ricambiò,lasciandogli accesso nella bocca. Poi dalla bocca,passò al collo,lasciando una scia di baci piccoli,dolci, e umidi,mentre lei si prendeva coraggio e gli levava la maglietta. Lui, le prese la maglia,lentamente,per far aumentare la sua eccitazione. Poi i pantaloni,e cos fece anche lei. Le sue mani tremavano,e quando slacciò il bottone,sentì l’erezione del ragazzo,e quindi arrossì velocemente. Niall se ne accorse, e per metterla a suo agio, all’orecchio le sussurrò- sei splendida, ti amo- ora in intimo, Niall le slacciò lentamente il reggiseno,lanciandolo dietro se. Cecilia ormai rossa in viso-amore hai le guance dello stesso colore del tuo intimo. Ti dona il rosso anche sulle guance lo sai?-disse. Non perdeva mai l’occasione di fare batutte, e questo fece ridere Cecilia. Una volta levato anche l’ultimo indumento, Niall si decise. Cecilia sentì una fitta iniziale, e gridò, poi Niall cominciò a baciarla dolcemente,accarezzandole i capelli, e dopo poco il dolore passò. Niall la stava tranquillizzando,e Cecilia era contenta di donarsi ad un ragazzo doro come lui. Cecilia urlò di nuovo,e di nuovo ancora,ma di piacere, e Niall le disse –ti amo piccola,ti amo,sei meravigliosa- Cecilia non aveva fiato per rispondere. Ma sorrise. Finito. Niall si distese al suo fianco,e coprì i loro corpi con un lenzuolo.

Cecilia si girò verso di lui, e dopo aver sorriso, stanca si addormentò. L’ultima cosa che sentì fu una dolce voce che iniziò a cantare “shut the door,turn the light on,i wanna be with you,i wanna feel yours now..”. si addormentò col sorriso sulle labbra.

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Capitolo 13
*** 13 ***


-ci vediamo Ceci. Mi raccomando, studia eh!!-la prese in giro Louis la mattina della partenza.
–lo farò Tommo ahah!Voi piuttosto,cercate di non combinare troppi guai..-e guardò ammiccando Harry, che allargando le braccia in modo innocente esclamò

–e io cosa centro?!lo sai che sono un angioletto- e poi l’abbracciò.
Con Niall un abbraccio, e un sorriso complice. –non vedo l’ora di tornare..e poi sarai solo mia!- Cecilia ridacchiò,mentre avvertiva tutti i brividi che le scuotevano il corpo.

Tornare alla vita di tutti i giorni fu dura,inizialmente. Ora era abituata a vedere Niall ogni mattina,o a sentire la voce della nonna che la chiamava per dirle che la colazione era pronta..ma ritrovarsi con Lily,Marie e Pam fu bello.

I primi due giorni studiò come non aveva mai fatto. Poi un pomeriggio, le arrivò un messaggio privato su Twitter: “ciao,probabilmente stararai pensando che sono una stalker,a scriverti un tweet privato. Il fatto è che con il mio gruppo verremo a dublino per tre giorni,e visto che Zayn mi ha detto che studi là,potevamo vederci..ho sentito molto parlare di te. Perrie x”.dapprima Cecilia ne rimase sorpresa.

Poi le piacque il fatto che la ragazza avesse preso l’iniziativa,così le rispose “va bene!allora facciamo venerdì pomeriggio, al parco che sta in centro. dopo, ti porto da Starbucks ;) a venerdì allora x”. Così quel venerdì, durante il tragitto per andare in centro,si ritrovò a pensare alla ragazza.
Sperava con tutto il cuore che fosse simpatica, o non avrebbe retto tutto il pomeriggio. All’ingresso del parco, vide una bionda vaporosa,truccatissima, che si guardava le unghie.
Per non parlare dei vestiti che indossava:tutti di marca. Cecilia cercò di sofderare il suo miglior sorriso, e quando si ritrovarono faccia a faccia,disse “ciao, Perrie giusto?io sono Cecilia!” ed allungò la mano.

Perrie si aprì in un sorriso a 32 denti, e cinguettò un “ciaaaaaao tanto piacere.” Cecilia cercò argomenti di conversazione –allora,come ti sembra Dublino?è la prima volta che ci vieni?-
-sì, ma mi sembra una città piacevole. Ancora però non ho visto molto.- 

-allora che ne dici se andassimo  a prendere qualcosa da Starbucks e poi ti mostrassi un po’ il centro?- 
-sarebbe stupendo- mano a mano che parlava la sua voce diventava sempre meno acuta, e più piacevole. Da Starbucks presero qualcosa di caldo, ed iniziarono finalmente a parlare. Cecilia dell’Italia,della sua scelta di fare l’erasmus a Dublino. Perrie parlò della sua passione per il canto,della sua famiglia..fu molto piacevole. Infine parlarono di moda,vestiti,Cecilia si prese in giro,dicendo che non poteva permettersi vestiti troppo costosi,e Perrie quindi cercò subito di cambiare discorso. Parlando di capelli. 

-stavo pensando di farmeli lilla,e di tagliarmeli corti,tipo a caschetto..-
-sai,ti rivelerò un segreto Perrie. Vorrei tanto farmi i capelli viola,di quel viola prugna..ma non ho mai avuto il coraggio..- a Perrie si illuminarono gli occhi-ma vieni con me!!Io domani me li vado a tingere..perchè non vieni?- Cecilia non ci pensò minimamente e d’impulso rispose “Sì!”.

Fu così che il resto del pomeriggio lo passarono a parlare, e risero sempre. Il giorno dopo,prima di uscire di casa, Lily le disse-oh, mi raccomando..non troppo viola eh!! Che dopo ho paura..- e Cecilia rise. Sull’autobus che l’avrebbe portata dal parrucchiere,che Perrie conosceva, rifletté su quanto fosse cambiata da quando era arrivata là. Cioè, stava andando a farsi i capelli viola,con una ragazza che aveva conosciuto il giorni prima.Pazzesco. eppure si sentiva felice. Arrivata,Perrie l’accolse con un sorriso smagliante. Ma quello di Cecilia era ancora più grande,quando una volta asciugati si accorse di quanto le piacessero. A stento riuscì a trattenere un urlo di gioia. –oh mio Dio Ceci sei bellissima!! Qui ci vuole una foto..” e Perrie si mise in una posa tutta smorfiosa. Cecilia dapprima, arrossì,e sorrise semplicemente. In quelle dopo però si scatenò. –queste finiscono su Twitter tesoro..a proposito,vuoi restare a cena con noi?dopo abbiamo un concerto..- ma Cecilia si sentiva davvero di troppo.-non voglio essere di troppo- -ma non lo sei!Comunque noi domani a ora di cena partiamo,e andiamo in Italia,ti saluteremo la tua terra-. Cecilia sospirò-cercherò di venire a trovarti all’aeroporto va bene? Grazie di tutto Perrie. Hai tirato fuori una cosa che volevo fare da tanto tempo..-

-ahah grazie a te tesoro..buona cena, a domani.- tornata a casa, le sue amiche non fecero altro che complimentarsi con la scelta, e dire che le stava proprio bene.poi chiamò Niall, ma visto che non rispondeva, le mandò una foto con il suo nuovo taglio e colore. Dopo cena, stava studiando con Lily. Ad un certo punto sulla pagina di Twitter vide una foto,di una ragazza,dove mostrava Niall di spalle..e una ragazza vicino a lui. Erano vicinissimi. Un’altra, dove lui rideva e lei pure a crepapelle. Strano. Quella ragazza non l’aveva mai vista nello staff dei ragazzi.forse era una fan. Ma attorno a loro non c’era nessuna, e di solito le fan girano in gruppo..beh, non le importava. Lei era sicura dell’amore di Niall per lei, e subito dopo tornò a studiare,senza pensarci minimamente. 

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Capitolo 14
*** 14 ***


Cecilia’s Pov:

ero appena tornata dall’aeroporto,dopo aver salutato Perrie, e aver conosciuto velocemente le altre ragazze. Quella mattina invece avevo dato quell’esame, e il professore di tedesco mi aveva anche detto che stavo bene con questo viola..! ora a cena stavo guardando un film con Lily e le altre,visto che fuori faceva troppo freddo per uscire.

il mio telefono squillò: il mio volto si illuminò quando vidi “Niall”, dato che erano tre giorni che non ci scrivevamo.
–amore!!!come stai?-

-Niall! Tutto benissimo, oggi ho dato l’esame,e per altri due mesi sto a posto..-

-il viola ti dona tesoro,te l’ho già detto??! Ma quando ti sei vista con Perrie?è un po’ che non ci sentiamo eh!-

-ahahaha si..Perrie l’ho conosciuta l’altro ieri,le ho fatto fare un giro turistico per Dublino. Ti dirò sinceramente che all’inizio non mi sembrava simpatica. Sembrava finta e stupida..poi ho capito che ci si parla bene..tu come stai?ti piace l’America?-Niall fece un sospiro

–eh qui è tutto bellissimo,e abbiamo tantissime fan,che sono scatenate,sono pazze!!una addirittura mentre stavamo lasciando il posto dove abbiamo firmato autografi ci si è spogliata davanti ai finestrini della macchina..fortuna che stavamo partendo ahaha-. Io non potei fare a meno di ridere.

Ero contenta che si stessero divertendo. Ad un tratto sentii una voce femminile,che chiamava Niall e che rideva. Mi ricordai che Danielle era con loro-ma è Dani, chi è?- a quel punto la voce di Niall si fece più insicura- beh..no..cioè si..cioè Dani è con noi,ma..- la voce si fece più forte,allora Niall mi disse-senti Ceci, ora devo andare. Ci sono le prove perché domani e dopodomani avremo un concerto..però domani sera ti richiamo d’accordo?-

-certo,tranquillo. E divertiti-

-lo farò per te. A presto- -ciao..ti amo..-dissi infine timidamente.
Avvertii il sorriso che appariva sulle labbra di Niall, che disse- anche io. Tanto. Ci sentiamo- . quella telefonata era stata strana. Molto strana. Quella voce in sottofondo..se fosse stata Dani l’avrei riconosciuta.

O perlomeno Niall me l’avrebbe fatta salutare..così decisi di chiamare Danielle- ei bella, che si dice in America?- domandai,cercando di non sembrare troppo preoccupata.

-Ceci!!che sorpresa sentirti. Qui tutto benissimo, tu? Finiti gli esami?-
-tutti,per i prossimi mesi..ma dove sei?sento tantissime voci?-
-sono per strada con Liam, sai stiamo facendo un giro..-
-ohh!!mi dispiace non lo sapevo,non volevo disturbarti, ci sentiamo un’altra volta,ciao stammi bene!-. alla fine della telefonata ero confusa. Ma allora chi cazzo era la ragazza che stava ridendo con Niall?Ok,calma Cecilia,calma. Non c’è bisogno di agitarsi così. Sarà stata una ragazza dello staff,d’altronde mica le conosco tutte. E poi scusa,lui può avere le amiche che vuole. Se se, non mi stavo convincendo affatto.

Ma se c’era qualche novità Niall me lo diceva no?quindi perché agitarsi? Decisi di prendere un bel respiro, e tornare di là a vedere il film. La sera,spiegai tutto a Lily, ma lei disse che non dovevo arrabbiarmi, tantomeno ingelosirmi perché poteva essere semplicemente un’amica di uno degli altri ragazzi. Così mi addormentai tranquilla.
La mattina seguente, mi alzai abbastanza presto,e visto che non avevo lezione,decisi di andare ad appendere altri volantini come cameriera in un bar,o come baby-sitter. Erano appena le sette, che Niall la chiamò. Ah già, in America l’orario era diverso- ei amore,scusa ti ho svegliato?- 
-no tranquillo,sto facendo un giro. Tu? Come è andato il concerto?-

-alla grande,ahah ci siamo divertiti tantissimo, e domani partiamo per Los Angeles..- decisi di chiederglielo. Il dubbio di quella dannata ragazza mi avrebbe fatto impazzire.
-senti..devo chiederti una cosa..la ragazza che ieri stava ridendo con te..non era Danielle..vero?-. per un attimo credetti di sentire il suo respiro fermarsi. –ecco, volevo parlarti di questo..-il mio cuore iniziò a correre, credetti che stesse scoppiando- non sapevo come dirtelo,cioè è accaduto tutto così all’improvviso,non me lo so spiegare neanche io..- 

-Niall, ti prego. Se hai qualcosa da dirmi,fallo subito,perché sto morendo d’ansia-riuscii solamente a dire in un soffio, quel poco fiato che mi era rimasto. 
-beh lo sai, non sono bravo con le parole. La ragazza che hai sentito ieri, è una mia cara amica d’infanzia. Anche lei è irlandese,era la mia vicina. L’ho incontrata qui a New York,perché lei probabilmente verrà a studiare qui, e visto che ci eravamo persi di vista, in questi giorni è stata sempre con noi..- la mia mente stava ragionando. Avete presente quelle rotelle che girano,girano? Beh le mie stavano facendo questo.

- Ceci ci sei?-
-si..-dissi in un soffio. Almeno sapevo che quella ragazza era una sua amica, e non una sconosciuta qualsiasi. Dopo mi vennero in mente quelle immagini che avevo visto su Twitter. Spiegata la ragazza vicino a Niall
-mi..mi dispiace non avertelo detto prima, ma non sapevo come dirtelo. Scusa, avrei dovuto avvisarti subito, e non aspettare che ti venissero dubbi..-. Cecilia tirò un sospiro di sollievo. Almeno ora sapeva come stavano le cose-meglio tardi che mai no? Comunque..non importa. Capisco che una cosa così avrai dovuto digerirla anche tu..-
-allora mi perdoni?non sei arrabbiata con me?- esclamò con voce da cucciolo. Come potevo resistergli?come potevo non perdornarlo?
-uhm..beh si..diciamo che ti perdono-dissi facendo la voce sostenuta. La sua risata(Dio quanto la adoravo. Era cosi semplice,ma unica, e..contagiosa!!) eccheggiò nel telefono. 

-grazie tesoro. L’ho sempre detto che sei una persona speciale. Quando ci vediamo,ti faccio vedere le cose che ti ho comprato qui.-
-Niall ma non dovevi!!ma perché? Non ce n’era bisogno, dai non spendere i soldi così..già il regalo di Natale..-
-mi sembra una cosa ovvia,che io ti faccia regali. E tu devi accettarli. Perché sennò mi offendo. Oh!- questa volta fui io a ridere. 
-ne riparliamo quando torni-
-va bene..ora vado. Già mi manchi, e non è passata neanche una settimana- io sospirai e lo stesso fece lui. 
-dai che non è mica così tanto..-intanto i miei occhi si stavano inumidendo. Se non avessi chiuso la chiamata mi sarei messa a piangere- ora devo andare..ci sentiamo
-ti amo piccola. Non dimenticarlo-. A quel punto una calda,lacrima cadde sulla mia guancia sinistra.
-anche io..- e poi chiusi la chiamata. Col dorso della manica mi asciugai le lacrime, e cercai di ricompormi. Che scema che ero stata a non fidarmi di lui.
Ma in realtà qualcosa non mi quadrava. Perché quella ragazza non si era fatta sentire per tanti anni e ora,guarda caso, risaltava fuori?era solo una coincidenza?

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Capitolo 15
*** 15: ipnosi ***


Niall’s Pov:

“uff, ma il sedile di questo aereo è proprio scomodo!”pensai. questa mattina saremo volati a Los Angeles, dove avremo avuto due concerti,e un paio di giorni di registrazione in studio,per il nuovo album.

Vogliamo finirlo per novembre. Ma oggi ci siamo svegliati tipo alle cinque,per arrivare a Los Angeles in tre ore. .Pazzesco!! ma non è poi tanto pesante,visto che lì ad attenderci ci sarà Amy. Era strano. Ho avuto una cotta per lei da quando avevo cinque anni,fino ai quattordici,ma lei non se ne è mai accorta!insomma,lei la mia vicina di casa, quella con cui avevo passato la mia infanzia.. giocavamo tutti i pomeriggi insieme. Una volta mi ha pure beccato mentre ero in bagno..beh vabbè avevamo sette anni! Però comunque eravamo molto legati. Possibile che non si sia mai accorta della mia cotta?un giorno le ho pure regalato un pelouche, per la festa del paese. Beh forse non ricambiava..ma poi dopo le medie ci eravamo persi di vista,lei aveva cambiato casa, e comunque aveva iniziato a non calcolarmi più . e poi io ero andato ad X-factor…ma perché sto dicendo questo? Ah già..perchè la presenza di Amy improvvisamente ripiombata nella mia vita mi faceva sentire strano. Non sapevo come mi sentivo con lei. Bene. Ero felice. Lei era fantastica, mi faceva ridere, come da piccoli, ma..era strano che solo ora si facesse sentire. Comunque avevamo passato questi giorni in America, insieme,ed era stato come tornare indietro nel tempo.

Eppure.. qualcosa in lei..era cambiato! Mi avrebbe raggiunto a Los Angeles questa sera,e io non capivo perché lo stava facendo. Forse si era pentita di aver rotto i ponti dopo tutto quello che avevamo passato,e voleva rimediare..si, era sicuramente per questo! E comunque mi faceva sentire bene,la sua presenza. 

Cecilia’s Pov:stavo festeggiando con una crostata alla nutella e con le mie compagne di college, il colloquio andato bene con il dirigente del bar a cui avevo fatto richiesta come cameriera. Gli era bastata qualche domanda e un’occhiata al mio curriculum, per dirmi “Sei assunta!”. All’inizio non riuscivo a crederci, poi quando mi ha stretto la mano,e mi ha detto “inizierai a lavorare questa domenica. Ti faccio iniziare da domenica,perché non c’è tanta gente. Quindi il tuo giorno libero sarà il sabato, e lavorerai il pomeriggio di lunedì martedì e mercoledì.Mentre lavorerai giovedì e venerdì di sera.”. quell’uomo era stato proprio buono,perché gli avevo comunicato gli oraridell’università e in base a questo lui mi aveva piazzato le ore di lavoro.

Ormai ero decisa. Volevo finirla qui l’Università. Avevo abbastanza soldi da parte, quelli risparmiati da quando avevo 14 anni, e poi con quelli che mi avrebbero dato i nonni paterni, e quelli guadagnati da questo lavoro, sarei riuscita a pagarmela. Inoltre, questa estate, avrei fatto la baby sitter in una famiglia, e avrei guadagnato qualcosa in più.

Ora che ero più che mai decisa, chiamai mia nonna, per comunicarle la notizia. Sapevo che ci sarebbe rimasta male: lei mi voleva a casa con se, come mio fratello,ma io avevo capito che il mio futuro era qui a Dublino. Fu un’occasione per dirlo anche ad Alessia. Ci rimase molto male, lei sperava che io rimanessi. Entrambe avevamo sofferto quando avevo deciso di frequentare l’anno fuori, ma sperava che io tornassi. Invece venendo qui mi si era aperto un nuovo mondo. Ma da brava migliore amica, mi offrì il suo supporto, e disse che era comunque felice per me. Ora non restava che dirlo a Niall: chissà come avrebbe reagito, quando avrebbe scoperto che sarei rimasta a Dublino. Era anche per lui,che volevo rimanere. Sarebbe stato più facile vedersi. 

Niall’s Pov:
avevamo avuto una giornata pesante, anche a causa del viaggio, ma ora che ero con Amy, stavo bene,perché mi faceva ridere. Dopo aver seminato la folla di fan, ci eravamo presi un gelato ciascuno, e io come al solito mi ero sporcato tutta la faccia. Lei rideva, e mi offrì un fazzoletto. Parlammo: lei dell’università a New York, io del nuovo album. Le parlai di Cecilia. E anche molto. Mi ascoltò in silenzio:

-oh dai Niall sei ancora sporco, possibile che ti rimanga lo sporco? Ora ti pulisco io..- e tirò fuori le salviette disinfettanti
-ma perché vai in giro con queste?-le  domandai sorridendo. 
-non si può mai sapere quando ti serviranno.- e intanto si avvicinò al mio viso, e guardandomi intensamente, si mise a pulirmi la parte della bocca, il mento, e un po’ sopra il naso. Non levò un secondo i suoi occhi dai miei. Intanto la mano che non puliva, era andata sopra la mia. Mi mancò il fiato per tutto il tempo che mi guardò, e poi senza pensarci un attimo
– vieni all’after party di domani con me- dissi come ipnotizzato dai suoi occhi marroni,come il tronco degli alberi. Lei sorrise sorniona, e annuì

- va bene-. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, poi io dovevo andare, e anche lei. Così, ci alzammo, e sfiorandomi la mano disse- ci vediamo domani sera Niall- . io non feci altro che annuire, ancora sotto una qualche ipnosi, che non mi faceva fare altro che pensare a lei. 

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Capitolo 16
*** 16:la festa ***


Cecilia’s Pov:

avevo appena finito di parlare con Niall. Oggi avrebbe avuto la premiazione agli Mtv Video Awards, e dopo l’after party. Mi sembrava contento, anche perché sapevo che a questi eventi ci si divertiva molto. E poi lui non era uno che beveva tanto, e potevo stare tranquilla. Oggi, avevo la prima giornata di lavoro. Mi vestii semplice, con un paio di jeans, converse bianche basse, maglia a tre quarti con qualche bottone davanti bianca,e un cardigan nero.

Appena arrivai, il dirigente, Mark, mi accolse e mi diede subito delle dritte- Dylan e Mayla ti aiuteranno..loro sono esperti!!- indicando un ragazzo e una ragazza che li stavano fissando,sorridenti. Si presentarono- ciao io sono Mayla. Sono nata qui,ma i miei genitori sono albanesi. Lavoro qui da due anni, e vedrai che non te ne pentirai. È un buon locale,con clienti, e Mark è una persona d’oro.- 
-piacere mio! Sono Cecilia e studio alla Oscar Wilde University. Sto facendo l’erasmus, sapete, io sono italiana, ma ho capito in questi mesi di permanenza a Dublino che voglio continuare a studiare qui. È tutto meraviglioso, e quindi ho cercato un lavoro per mantenermi anche da sola. Ovviamente i miei nonni mi daranno un aiuto..-

-Italia? Pasta,pizza, carnivale!!- esclamò il ragazzo che fino a quel momento non aveva fatto altro che sorridere. Disse quelle parole con un accento buffo.-davvero sei italiana?sembri irlandese..ma da quanto tempo sei qui?-
-da fine settembre..-
-caspita parli benissimo! Comunque io sono Dylan, e sono di Dublino. Lavoro qui da due anni come Mayla. Ora andiamo di là che ti facciamo vedere come funzionano le macchine per il caffè, le granite..- e così i due ragazzi mi mostrarono un po’ come funzionava una giornata di lavoro. Poi servii un caffè ad una ragazza, e un gelato ad un gruppo di ragazzini. Andò abbastanza bene. Mayla mi stette sempre vicina, e Dylan mi incoraggiava con il suo sorriso. Cavolo era un ragazzo meraviglioso;scommetto che tante clienti erano femmine, solo perché c’è lui come cameriere. Alto,biondo,occhi azzurri, palestrato quanto basta..e un sorriso dolce e sincero. Ma niente e nessuno era come il suo Niall.a proposito! Mancava solo una settimana,e poi l’avrebbe rivisto..come ero felice! Andai a casa felicissima,contenta di come stavano andando le cose.

Intanto in America,i One Direction si stavano preparando per la grande serata.andò tutto a meraviglia, e dopo la premiazione  di tutte le categorie,ci fu l’after party. Liam aveva invitato Danielle, e Niall Amy.
La ragazza indossava un vestito,forse un po’ troppo corto,attillato, che lasciava intravedere le forme, rosso. Danielle la osservava sorridere a tutti, vicina a Niall. Non le piaceva per niente, ma in fondo, era solo un’amica di Niall.

La festa era divertente: c’erano tantissime star,tra cui Selena Gomez e Taylor Swift, la cui parlò fitto fitto con Harry. C’era anche Bruno Mars; Liam fu onorato di parlare con lui, c’era anche Conor Maynard, che stette tutta la serata con Louis e Niall. Però ad un certo punto della serata, quando Niall era in mezzo alla pista e aveva perso di vista Amy,lei riapparve,con due bicchieri pieni di un liquido scuro. Sorrise e disse- brindiamo alla nostra ritrovata amicizia!- Niall afferrò il drink e bevve in un sorso, ma poi gli mancò il respiro per qualche secondo: la bevanda era fortissima!
E deliziosa!

Amy gliene portò un altro, e poi un altro diverso..Niall non aveva mai retto l’alcool, bastavano pochi bicchieri per non farlo più ragionare. Ma si sforzava di restare lucido. Amy invece sembrava a suo agio con l’alcool, e lo sembrò ancora di più quando si avvicinò a Niall e iniziò a strusciarcisi contro, mettendogli le braccia attorno al collo,e facendo combaciare i loro corpi, senza niente a dividerli.

Niall intanto barcollava, e cercava di ballare per non far vedere che era ubriaco.

Amy prese il braccio di Niall e glielo appoggiò sul suo fianco, ridendo, perché Niall non si reggeva minimamente in piedi!!intanto, essendo attaccati, Amy poteva sentire l’erezione del ragazzo sul suo fianco destro. Fece scivolare le sue mani lungo il suo petto, e gli levò il cardigan, lasciandolo in camicia. Poi Niall cominciò a ridere,segno che ormai non connetteva più. Amy ammiccò, e spostò la mano di Niall dal fianco..al suo sedere! Niall per quel poco che capì sgranò gli occhi, e rise ancora più forte. La ragazza,decise di fare un passo ancora più grande: prese la testa di Niall da dietro la nuca, e la spinse contro la sua, facendo combaciare le loro labbra. Niall mugugnò qualcosa,che suonò come una protesta,ma era troppo debole per staccarsi,e Amy di certo non glielo avrebbe lasciato fare.

Chiese accesso alla sua bocca, e lo ebbe,le loro lingue si incontrarono,per la prima volta. Amy rise sulle labbra del biondo,perché sapevano di alcool, e continuò ad entrare sempre di più nella bocca del biondo,il quale ormai totalmente ubriaco, passivamente ricambiava il bacio. Amy infilò le sue dita fra i capelli del biondo, e questo non fece che aumentare l’eccitazione in lui,e questo Amy lo sentì sul suo fianco,mentre l’erezione si gonfiava. Ovviamente nessuno intorno a loro fece caso a questa scena, tranne qualche fotografo, infiltratosi,che li colse in flagrante,e dileguandosi subito. Un’altra persona si accorse di ciò che stava accadendo: Zayn.

Appena vide quello che Amy stava tentando di far fare a Niall, cercò di raggiungerli,sebbene ci fosse un mucchio enorme di persone.Zayn aveva uno sguardo feroce in volto, di chi vuole fare a botte subito; le sue mani strette a pugno la dicevano lunga, e quando riuscì a raggiungerli, Amy notò la sua presenza. Si staccò velocemente ed arrossì,ma a causa della poca luce, Zayn non lo vide. La trapassò con lo sguardo, e poi voltatosi verso Niall, che sorrideva come un ebete che non capisce niente, gli assestò uno schiaffo in faccia. CIAFF!! Fece. Era davvero arrabbiato.

Amy trasalì, qualcuno vicino a loro si voltò, e Niall perse il suo sorriso. Poi pian piano, si accasciò al suolo.




#SPAZIO AUTRICE: eiii gente come state?che ne pensate di questo capitolo?io lo trovo molto intrigante, e originale..ci ho messo l’anima a scriverlo e spero vi piaccia,perciò se non riceverò almeno due recensioni non andrò avanti con la storia. Avantiiii due recensioni,dopotutto non è male il capitolo!! ;) un bacio Ceci

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Capitolo 17
*** 17: non ci credo ***


Zayn's Pov: no,dovevo aver visto male. Non poteva essere..ma che cazzo aveva Niall per la testa??stava baciando Amy, quella ragazza che lo aveva fatto tanto soffrire?quella ragazza che non l’aveva mai calcolato?or a lo ammazzo. Con le mie mani. GIURO CHE LO AMMAZZO!! Mi avvicinai a loro,e le mie paure diventarono realtà: era ubriaco. E lei. Lei era sobria,ohhh se lo era!E ne aveva approfittato. Le lanciai uno sguardo pieno d’odio, e poi,preso dalla rabbia,mollai uno schiaffo in piena faccia di Niall. Questo cadde per terra subito. Era proprio andato,per cadere al primo colpo. Qualcuno vicino a noi mormorò qualcosa,ma non feci troppa attenzione a cosa,troppo impegnato a sollevare il mio amico di peso, e portarlo fuori. Louis si accorse, e fortunatamente mi diede una mano. L’irlandese pesava parecchio!! Uscimmo dal locale, e l’aria fredda cisferzò in faccia,facendomi rabbrividire. Io non parlavo,Louis ansimava, e aveva la faccia rossa,per il caldo,e penso per l’agitazione.
-cos’è successo?-domandò. Io scossi la testa,incapace di parlare. Poi,riuscii a spiegargli ciò che era successo. Lui scosse la testa, e si mise le mani nei capelli,segno che non sapeva cosa fare.-credo sia ora di andare-sentenziò alla fine. Così, anche gli altri ragazzi ci raggiunsero. Tutti erano molto scossi, Danielle e Liam si lanciavano sguardi preoccupati. Amy era sparita. Non l’avevamo più vista,dopo che avevo lasciato il locale. Una volta in hotel,non riuscii a chiudere occhio,pensando alla mia amica Cecilia.
Cecilia’s Pov:
meno cinque giorni!!Meno cinque giorni, e avrei rivisto Niall!!ahh,che bello! Uscita dall’Università,aprii il cellulare,e trovai due chiamate perse di Danielle. Che amica pazza che avevo,non si ricordava che c’era il fuso orario,mi aveva chiamato alle tre di mattina ahah! Poi trovai altre due chiamate di Zayn. Allora decisi di richiamarlo,ma c’era la segreteria telefonica. Stavo andando a fare una passeggiata, e poi mi avrebbe raggiunto Lily,e saremmo andate a fare shopping. Svoltato l’angolo, una coppia, maschio e femmina,con un taccuino in mano mi chiesero –si si è lei..dunque tu sei Cecilia,come ti senti?- io sgranai gli occhi,anche leggermente impaurita. Come facevano a sapere chi ero?così cercai di cambiare strada. Ma loro mi seguivano- una risposta veloce,poi non ti diamo più fastidio. Per piacere,così saremo il primo sito che avrà una risposta..come si prova ad essere stati traditi a distanza?- io feci una smorfia, ed esclamai-ma cosa volete da me? Io non sono stata tradita?ora lasciatemi stare,o vi denuncio- la ragazza tirò fuori una foto,dove mostrava Niall,il MIO Niall baciare una ragazza castana, un poco più bassa di lui, che sorrideva.e la mano di Niall,NOOO!! NON POTEVA,LUI!! Sentii il mio cuore saltare un battito, e il respiro farsi pesante. Feci un grooosso respiro, e poi dissi. Ero sincera, e per una volta volevo uscire allo scoperto. –io non sapevo niente. Davvero. Non seguo molto gli scoop,non mi interessa. E mi fido del mio ragazzo. Mi dispiace soltanto averlo scoperto in questo modo. Avrei voluto che fosse lui a dirmelo. Questo è tutto..- e poi la mia voce iniziò ad incrinarsi,per questo lasciai i due ragazzi lì, ed iniziai a piangere,ma forte,forte. Per le vie di Dublino correvo, senza una meta. Volevo arrivare lontano. Per la prima volta,sentii davvero la mancanza della mia casa. Singhiozzando, cercai di allontanarmi dai posti affollati. Il telefonò squillò: Zayn. Risposi,ma non smisi di piangere,anzi piansi ancora più forte. Non riuscivo neanche a sentire i respiri di Zayn. Quando mi fui un po’ calmata,lo lasciai parlare-..ti ho chiamata ieri sera..ma..avevi il telefono spento..scusa..mi dispiace...- io tirai su col naso. E dissi,cercando di essere convincente-sto bene..-ma la voce strozzata dal pianto mi tradiva.- Niall era ubriaco. Non l’ha baciata volutamente. Lei lo ha fatto ubriacare. Lui non ti ha dimenticata.- ma io ero stanca di sentire tutte quelle solite cose.- basta Zayn. Inutile che mi vieni a dire questo. Amy era una sua vecchia fiamma,rivenuta fuori, e che a lui non è mai smessa di piacere.-
-lei ne ha approfittato di questo, si è messa in mezzo proprio ora che è famoso. Lui non ha mai smesso di pensarti,solo che l’arrivo di Amy,deve averlo scombussolato parecchio,ma a tutti sarebbe capitato. Ti salta fuori una persona molto importante della tua infanzia,che era scomparsa..-
-questo da il diritto a Niall di baciarla??!!- urlai. Ero stanca, delusa, volevo starmene da sola,e non pensare  ai problemi. –Ceci, ti prego,cerca di calmarti. Sto cercando di farti capire che lui non l’avrebbe mai fatto,è stata colpa dell’alcool.- in un angolo remoto del mio cervello,constatai che era proprio bello quello che stava facendo Zayn per Niall. Difenderlo. È quello che fanno i veri amici. Ma io volevo parlarne con Niall,e non certo attraverso una telefonata. Avrei aspettato di vederlo. – Zayn, apprezzo molto quello che stai facendo. Cerchi di difendere Niall,e di non ferire me. Grazie davvero,sei un vero amico. Ma io voglio parlarne con Niall. In faccia. Perciò aspetterò il vostro ritorno. Fin da quel momento,non voglio sentirlo. Glielo avete detto quello che è successo?-
-aspettavamo che ce lo permettessi tu..-sussurrò Zayn .
-bene,diteglielo. E poi, dimmi come è andata. Io farò come se voi non esisteste. Ora vado. Ci aggiorniamo-dissi con un tono freddo,staccato. E subito me ne pentii. Era il solito tono che usavo quando in Italia, qualcuno che non conoscevo cercava di essere simpatico con me.
-va bene..ci sentiamo Ceci. Ti voglio bene. E anche Niall-. Io sospirai e rispose- anche io te ne voglio Malik.- e riattaccai con violenza. Tornata a casa, le mie amiche avevano già saputo tutto,ovviamente grazie alle foto che giravano in rete. Non aprii bocca se non quando prima di addormentarmi parlai con Alessia. Come al solito,riuscì a calmarmi,e mi promise che il prossimo mese sarebbe venuta a Dublino. Pensando che era stato troppo bello avere qualche mese di pura felicità,mi addormentai con l’amaro in bocca,convinta che non ci sarebbe stato un domani migliore.

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Capitolo 18
*** 18 ***


Niall’s Pov:
ero ancora sotto shock. MA CHE CAZZO STAVANO DICENDO I RAGAZZI?IO UBRIACARMI?IO BACIARE AMY??!!?!!?!? MA QUANDO??Non volevo sentire ragioni, era troppo irrazionale ciò che dicevano. Ma le facce serie e contratte mi confermavano che quello che dicevano era vero. Spalancai gli occhi, e mi misi le mani nei capelli, mentre mi fissavo le scarpe. Il primo pensiero fu Cecilia.ovvio che lei già sapeva. Come ci sarebbe rimasta?
-devo chiamare Cecilia-dissi fermamente
-ha detto che non vuole che tu la chiami. Nessuno di noi deve chiamarla. Finchè non ritorniamo in Inghilterra.- mi contraddisse la voce fredda di Zayn. Aveva le mani incrociate al petto,e mi fissava. Ma io ricambiai lo sguardo altrettanto duramente,mentre mi alzavo dalla sedia e cercai di andare di là,per prendere il cellulare –levati Zayn, sono il suo ragazzo,devo chiamarla se non voglio perderla.-
-la perderai se non farai come ha detto-mi rispose a tono,fermandomi. Non volevo litigare anche con i ragazzi,così decisi di calmarmi
-ora dov’è Amy?-chiesi
-a New York. È tornata là, e credo che non si farà viva per un po’-rispose Louis. Anche con lei dovevo risolvere. Aveva abusato dei miei sentimenti verso di lei, per avere fama e successo. Non riuscivo a crederci. Quanto possono cambiare le persone. La chiamai, e mi rispose una voce flebile- sì?
-Amy? Sei un’emerita stronza. Ti sei presa gioco dei miei sentimenti,e io che ti ritenevo una persona intelligente. Non me l’aspettavo davvero. Mi hai delusa, e illuso che potessimo tornare ad essere amici. Ma ora che ci penso hai fatto bene ad andartene.ora però sparisci dalla mia vita, e non farti più vedere- dissi tutto d’un fiato. Dall’altro capo si sentì una risatina- eh dai Nialler io mi stavo solo divertendo un po’,è la stampa che ingrandisce le cose,e a quanto pare anche tu. Quello era un bacio tra amici..-
-noi non saremo mai più amici.ricordatelo.-
-beh se non possiamo essere amici allora che ne dici di essere “scopa-amici”?dai qualche notte di puro godimento ti ci vorrebbero,sei diventato così serio ultimamente..-mi disse ridendomi in faccia. Io ne avevo abbastanza.
-che schifo che mi fai Amy,vederti ad essere una persona materialista..mi fai schifo,e mi dispiace se ho creduto che un giorno avremmo potuto stare insieme- e riattaccai. Provai segretamente a chiamare Cecilia, ma come avevo previsto non rispose a nessuna delle mie diciassette chiamate. In che casino mi ero cacciato?!sospirai rumorosamente. Zayn, che era vicino a me, si alzò, e avvicinatosi a me,mi mise il suo braccio attorno al mio. Così fece Liam. –ci siamo noi con te,fratello. Usciremo anche da questo casino. Vedrai che tutto si risolverà,ne sono sicuro-disse Liam. Zayn mi tirò una pacca sulla spalla. E io li ringraziai con un sorriso. Poi cercai di scrollarmi il dolore di dosso;dopotutto stavamo per salire sul palco, e dovevo dare il meglio!
Cecilia’s Pov
Tornata dalla mia corsetta mattutina: avevo parlato anche con Perrie. Era stata carina; appena aveva saputo del casino mi aveva chiamato, cercando di distrarmi. Mi aveva poi promesso che quando sarebbe stata in zona,saremmo uscite di nuovo insieme. Quella mattina dovevo andare a lavorare: sinceramente non avevo la minima voglia,quindi sperai vivamente che ci fosse poca gente al bar. Trovai un sorridente Dylan e Mayla, che stava servendo una famiglia,e mi salutò con un sorriso. Mi misi subito il grembiule,e cominciai a scaricare la lavastoviglie,un lavoro che mi avrebbe distratto e non mi avrebbe fatto parlare con la gente.ma Dylan evidentemente non la pensava come me-allora,come va lo studio?-. io risposi a monosillabi
- bene-
-l’Università è troppo pesante?-
-no per niente. Mi piace- woow brava Ceci più di due parole.
-lascia faccio io,tu servi i tavoli-
-no Dylan!-esclamai,quasi urlando. Solo dopo mi accorsi. Così cercai di addolcire la voce-non mi va di parlare oggi,scusa. Preferisco scaricare la lavastoviglie,così non sto a contatto con la gente.- lui capì al volo
-va bene.-e mi lasciò fare. Finito quello, restai dietro il bancone,e così dovetti servire solo un paio di persone,e pulire qualche  tavolo.
-ehi dove credi di andare italiana?-. io cercai di sorridere-perché non vieni a pranzo con noi?
-non mi va,davvero. Voglio solo dormire. Scusate,oggi non sono proprio dell’umore,ma grazie comunque.. ci si vede-e così infilandomi l’ipod, Ed Sheeran a tutto volume, tornai a casa,mi feci un panino, e mi distesi sul letto, e osservando le foto dei miei genitori,mi addormentai,mentre le lacrime mi rigavano il volto.
Quando mi svegliai erano le sei di pomeriggio,e mi ritrovai il cellulare pieno di chiamate: Lily, Nonna,Alessia e dieci solo di Niall. Richiamai nonna,e ci stetti una bella mezz’ora, cercando di non dire niente a proposito di Niall. A casa poi,quando Lily tornò, mi fece una bella lavata di capo,dicendo che ero impazzita a farle prendere quegli accidenti,e che quella sera dovevamo uscire
-no Lily non mi vaaa..-mi lamentai
-oh si signorina, e se non vuoi andare in discoteca,andiamo al locale dove lavori. È molto grande e la sera c’è una gran vita. Forza, ora andiamo a scegliere i vestiti-. E così mi trascinò davanti ad uno specchio. La mia voglia era pari a zero,ma il suo entusiasmo mi contagiò,e alla fine optai per una coda alta,pantaloni a vita alta neri,attillati,una maglia bianca senza maniche,e converse bianche basse. Un filo di matita e mascara azzurrino. Volevo solo distrarmi,e speravo che saremmo andate via subito. Ma una volta dentro il locale,iniziai ad avere caldo: c’era la musica, e una band che cantava. Alcuni ballavano,altri ascoltavano dal tavolino,e chiacchieravano. Scorsi fra un gruppo di ragazzi, Dylan,e devo ammettere che per un attimo mi mancò il fiato: alto,biondo,occhi azzurri,jeans attillati, e camicia bianca attillata. Non lo avevo mai guardato così, e dovevo ammettere che era proprio un bel ragazzo. Quasi come se lo chiamassi con lo sguardo,si voltò e i nostri occhi si incontrarono: io imbarazzatissima levai subito lo sguardo,cercando di trovare un argomento da discutere con Lily,ma già lei si era avvicinata al bancone, e stava parlando con un ragazzo moro. Mi fece cenno di avvicinarmi,ma io capivo che lei voleva restare da sola, così rimasi lì,giusto un secondo,prima che Dylan mi si parasse davanti.
-ciao!-disse con un sorriso smagliante. Io sorrisi appena e ricambiai il saluto. Poi chiesi
-non servi i tavoli questa sera?-
-no,oggi è la mia serata libera, perciò ho portato un po’ di amiche e amici. Vieni, te li faccio conoscere-
-no Dylan, non importa.-
-questi giorni ti vedo molto triste. Non voglio fare il ragazzo invadente, ma cercherò di fare di tutto per riuscirti a strappare un sorriso.- a quelle parole non seppi più come rifiutare, e così mi fece conoscere i suoi amici. Inizialmente ero molto imbarazzata, ma tutti furono molto gentili con me, anche le ragazze mi dissero subito che il viola nei capelli mi donava,e c he gli piaceva molto. Con la coda dell’occhio,notai Dylan allontanarsi per andare a scambiare qualche parola veloce con il cantante della band,ma non gli diedi importanza.
Dopo una mezz’ora, la voce del cantante si fece sentire:-allora gente,vi state divertendo?- e tutti in coro risposero “siii”-bene,perché ora è il momento di darci una calmata, e di ascoltare della musica dolce e..di qualità anche! È per questo che,su suggerimento di un mio amico, ho deciso di chiamare qui sul palco una ragazza tra voi, per cantare.- grida e fischi di approvazione si fecero sentire.
-e la ragazza è..- la suspance aumentava,e  io stavo tranquilla-.. CECILIA DALL’ITALIA!!!- e tutto il gruppo di Dylan fece partire un applauso. Io sbarrai gli occhi,e cominciai a dire “no no,no no”. Ma tutti stavano aspettando me, e così anche grazie a delle spinte, arrivai sul palco. –mi dispiace,ma io non so cantare!- provai a protestare io.
-oh coraggio piccola, Dylan mi ha detto che sei bravissima,ti ha sentito un paio di volte cantare di nascosto. E questa sera ti metteremo su una canzone che stavi cantando quando Dylan ti ha sentita: “Set Fire to the Rain”.- e mi porse il microfono. Non so descrivervi come mi sentivo in quel momento. Tutti che mi fissavano,e tutto un gran silenzio, e io, che mi ero sempre rifiutata di cantare davanti a tante persone. La musica partì, la gente cominciò a battere le mani a ritmo, e io, non so da dove, trovai l’adrenalina, e una gran voglia di esprimere i miei sentimenti. Misi tutta me stessa in quella canzone, e alla fine gli applausi sembravano non terminare. La prima ad abbracciarmi fu Lily, che mi sussurrò che era fiera di me,e poi senza quasi pensarci andai ad abbracciare Dylan,che ricambiò subito.
-g-grazie..-sussurrai.
-di cosa?la tua voce è meravigliosa, e volevo che tutti lo sapessero-
-non avevo mai cantato davanti a tutte queste persone- dissi ancora scossa.
-beh..non si è mai troppo vecchi per provare nuove esperienze!- e rise. E anche io risi,e dopo tanti giorni, suonò strano sentire la mia risata. Molta gente mi fece i complimenti,anche gli amici di Dylan. E così,tornando a casa, dopo molte sere mi addormentai serena. 

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Capitolo 19
*** 19:come back home ***


Niall’s Pov:
FINALMENTE ERA ARRIVATO. NON AVREI MAI PENSATO DI DESIDERARE DI ANDARE VIA DALL’AMERICA!!! Adoravo l’America,ma non vedevo l’ora di tornare a casa e risolvere questa faccenda. Non sentirsi per cinque giorni consecutivi con la ragazza,che crede di essere stata tradita, sono stati i più lunghi di tutta la mia vita. Amy? Tornata a New York,e dopo quella telefonata che mi aveva lasciato inorridito,non si era fatta più sentire. Ma non mi importava. Avrei dovuto capirlo prima,che lo faceva per la fama,ma io ancora accecato dall’affetto che provavo per lei, non me ne ero accorto. Infatti ora era molto conosciuto il suo nome. Mi erano arrivati anche molti messaggi su Twitter, da fan,che dicevano tipo “Amore mio,non preoccuparti,quella è solo una stronza,noi ti vogliamo bene veramente..” e cose varie. Insomma,le fan mi erano state vicine. Ma ora..come avrei spiegato a Cecilia il tutto? Era una domanda a cui non riuscivo a dare una risposta. Non volevo lasciarle il dubbio,dovevo convincerla che lei mi aveva usato.
Cecilia’s Pov
Quella mattina dopo le lezioni,andai a lavorare nel bar. Mark,che aveva saputo della mia esibizione a sorpresa nel suo locale, si complimentò con me. Ma perché allora..quel giorno mi sentivo strana?!..Ah già..Niall tornava a casa. Questo significava che dopodomani avrei dovuto risolvere. Istintivamente strinsi la mano come un pugno,e quasi feci rovesciare il liquido che stavo servendo. Adesso che ci pensavo, il giornale,insomma, i mass media in generale mi avevano lasciato stare. Ma ero sicura che una volta tornato a casa Niall,si sarebbe riscatenato l’inferno. Proprio quella sera, decisi di controllare Twitter. Era tipo una settimana che non ci entravo,precisamente da quando avevo visto quelle immagini di Niall e Amy a New York. Una quantità assurda di insulti, A ME!! “c’era da immaginarselo. Niall non ti ha mai voluta, e fa bene. Lui si merita di meglio,e dovevi capirlo subito. Spero vi lascerete... Cecilia di merda ti sta bene, Niall si è divertito, cosa che non faceva da quando vi siete messi insieme…ahah tanta stima per Amy”. Lacrime iniziarono a solcare il mio viso, mentre leggevo il resto dei commenti poco carini sul mio conto. Ne trovai alcuni invece che mi appoggiavano,e  mi davano supporto, ma dopo quel mare di cattiverie,era ben poco. Decisi di scrivere un post. Mi ero stufata di essere insultata. “non ho parole per dirvi che tutto l’odio che avete, fa veramente paura. Che dite tanto di volere il bene per quei ragazzi, ma cosi fate solo male. Non capisco cosa provate quando mi insultate, ma siete dei vigliacchi,che lo fate in rete,perché non avete il coraggio di farlo faccia a faccia. mi cancello da Twitter, con un grande augurio che un giorno crescerete,e smetterete di insultare me, El e Dani, e tutte le persone che come voi,cercano di essere felici.” E subito centinaia di Tweet, ritweet.. gente che rispondeva “sai cosa ci provo a insultarti?tanto piacere,brava,sparisci da Twitter,e dalla vita di Niall..” altri invece “mi dispiace che ti insultano, davvero tanto,sappi che hai anche tante ragazze che ti stimano. Speriamo che torni con Niall, perché vogliamo la felicità di entrambi” e poi, non mi sarei mai aspettata,un tweet da lui. NIALL AVEVA RISPOSTO AL MIO TWEET, MA SOPRATTUTTO AGLI INSULTI: “Voglio che sappiate una cosa: mi fa davvero incazzare che insultiate la mia ragazza. Non ha fatto niente di male,e non merita il vostro odio. Se insultate lei,è come se insultaste me,quindi se dite tanto di amarmi, pensateci bene. Amo tutti i veri fan, un bacio ragazzi, e buonanotte”. Non sorrisi, ma in fondo ero contenta che fosse intervenuto.

Era arrivato il giorno dell’incontro. Cioè per la verità, i ragazzi erano tornati dalle rispettive famiglie per qualche giorno, ma Niall voleva prima risolvere la questione. Così Louis aveva ben pensato con Zayn di organizzare un pranzo tutti insieme,prima di dividersi per qualche giorno. Prenotarono in un ristorante in campagna a Dublino, per non far spostare Cecilia. Erano Zayn e Perrie, Louis e Eleanor, Liam, Harry e ovviamente Niall. Cecilia si vestì semplice per quel pranzo: treccia da una parte, niente trucco,leggins,stivali con il pelo dentro,e una maglia lunga,larga bianca, con la sua amata collana, e gli orecchini col simbolo della pace. Le proposero di venirla a prendere, ma lei preferì andare da sola, prendendo un taxi. Non aveva voglia di parlare e quindi aveva preferito restare da sola, almeno finchè non avesse incontrato gli altri. Arrivata, Eleanor l’accolse in un abbraccio, e Cecilia,anche s eun po’ freddamente,ricambiò. Salutò gli altri, e solo Zayn e Perrie abbracciò. Al turno di Niall, il ragazzo era rosso dall’imbarazzo,e  questo a Cecilia fece nascere uno spontaneo,timido sorriso, che incoraggiò il ragazzo a dire un timido “ciao”. Cecilia ricambiò con un gesto della mano.
-beh, che aspettiamo? Entriamo e ordiniamo!- esclamò Zayn,c he capì che i due volevano rimanere soli. Perciò tutti rientrarono.
-vuoi entrare o preferisci…?-domandò Niall
-come vuoi tu- rispose piatta Cecilia. Niall si stava tormentando le mani da l nervosismo, e Cecilia lo stesso. Erano così simili,così nervosi, ma desiderosi che tutto tornasse come prima..!
Niall prese un profondo respiro, il cuore di Cecilia faceva capriole,salti, gli occhi ghiaccio di Niall erano più freddi che mai, e le mani di Cecilia sudate, nonostante la bassa temperatura.



#SPAZIOPERME: ehii ciao a tutte lettrici. Allora che ne dite,vi piace la suspance delle ultime frasi?muaahah dovrete aspettare il prossimo capitolo, per sapere cosa si diranno.
Ma voi che dite?Torneranno insieme?No?e Amy? Si rifarà viva?cosa ne pensate di lei,di Cecilia..?
Mi piacerebbe che lo scriveste in una recensione..scrivetemene due,e andrò avanti con la storia, promesso!!!Scusate se il capitolo è un pò corto..BACI <3<3 Ceci Sheeran

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Capitolo 20
*** 20:what should i do? ***


*dal capitolo precedente.. “Niall prese un profondo respiro, il cuore di Cecilia faceva capriole,salti, gli occhi ghiaccio di Niall erano più freddi che mai, e le mani di Cecilia sudate, nonostante la bassa temperatura.”*
- Non voglio rubarti del tempo,probabilmente avrai di meglio da fare..-iniziò a dire Niall

-se sono qui è perché voglio risolvere, e ci tengo a questa cosa, del resto non mi importa niente-disse ferma Cecilia.

-penso sia inutile ripeterti che ero ubriaco,e che mi ha fatto ubriacare lei. E che quindi tutto quello che è successo dopo è successo perché non riuscivo a connettere. Sai, io non reggo molto bene l’alcol, e lei ne ha approfittato- poi lui le raccontò la telefonata con Amy. Cecilia fece una faccia schifata, ma si obbligò a mantenere un atteggiamento distaccato. Insomma, Niall spiegò quello che era successo quella sera, e la telefonata. Ma non era questo che faceva dispiacere a Cecilia

-Niall..io capisco che lei ne ha approfittato. Ti credo. Credo che lei voleva la fama..ma quello che mi fa arrabbiare è che tu non mi abbia detto niente su di lei: io l’ho dovuto scoprire che passavi del tempo con lei,e se non te lo chiedevo, tu non mi avresti detto che avevi una cotta. Io ho fatto la figura della gelosa, quando non lo sarei mai stata se tu me lo avessi detto subito.- disse con la voce che le si incrinava.
-capisco. Sono stato uno stupido lo ammetto, avevo paura che ti saresti arrabbiata e così ti ho tenuto segreto tutto, e non ho fatto che peggiorare le cose.- una lacrima cominciò a intravedersi negli occhi- ma io ti giuro che l’ho fatto con le migliori intenzioni. Non perché non volevo che tu sapessi..ma non volevo che tu ti arrabbiassi o pensassi male..-
-sì ma così hai fatto peggio! E guarda cosa è successo..-lei cercava di mantenere la calma,ma questa la stava lasciando sempre di più- e poi tu eri così accecato dalla gioia di averla ritrovata,cioè io capisco che tu fossi felice,anche io lo sarei stata, ma così tanto da non accorgerti che quello che lei faceva non era per te, ma per lei!!- questa volta strillò. Aveva provato un tale odio per quella ragazza, non appena aveva capito le sue intenzioni. Quello che la faceva più arrabbiare, era che aveva usato la bontà e ingenuità di Niall.-io dico questo per te,perché so benissimo come ci si sente a rimanere delusa, ma se me ne avessiparlato, forse ti avrei potuto aiutare..- e lì non ce la fece più e scoppiò in un pianto,interrotto da singhiozzi.  Era strano. A pochi passi l’uno dall’altra, sul retro di un ristorante, piangevano in silenzio,si guardavano, ma non avevano il coraggio di toccarsi.
Alla fine Niall sospirò, e con voce rotta sussurrò:- vorrei provare a ricominciare daccapo, se tu mi dessi un’altra possibilità. Ho capito che ho sbagliato a non dirti tutto subito. Cercherò di non commettere più questo errore. Perdonami,..perdonami Ceci, io ti amo, non avrei mai voluto ferirti..io ti amo, non posso vivere senza il tuo sorriso, la tua testardaggine nel dire che non sei bella..ti prego..- e giunse le mani. Cecilia ormai con tutti gli occhi rossi, e stava consumando un pacco intero di fazzoletti
-Niall..sapessi quanto ho atteso il tuo ritorno..io non riesco a stare senza i tuoi occhi,la tua risata, Dio non riesco proprio a farne a meno!! E della tua voglia di cibo..ma voglio avere del tempo per riflettere..per riflettere..su di noi..su di me..su quello che voglio fare anche nei prossimi mesi...- le faceva male dirgli questo, ma aveva bisogno di tempo. Per riflettere. Niall era visibilmente perplesso,ma non ribatté assolutamente. Annuì, e guardandola negli occhi, le disse- se mentre rifletti hai bisogno di me, di qualsiasi cosa, io ci sono sempre per te. Ti prego, ricordatelo- sembrava proprio un cucciolo.

Cecilia sorrise dolcemente, e rispose- certo-. Poi, aveva voglia di abbracciarlo, ma non sapeva come fare. Improvvisamente si sentì abbracciata, ma ci pensò Niall che evidentemente aveva capito, e l’accolse a braccia aperte. Si sentiva così piccole in quelle braccia. Quanto gli erano mancate, e il suo profumo..sarebbe restata lì per sempre. Quando si staccarono, Cecilia sorrise, e Niall, anche se con più tristezza ricambiò. Entrarono nel ristorante, e i loro amici già stavano mangiando. Zayn fece cenno con la mano
-venite, vi abbiamo ordinato un fritto di pesce-. Così si sedettero, uno vicino all’altro, e il resto del pranzo fecero un po’ conversazione con gli altri. Louis cercava di parlare del più e del meno, anche Harry.
Finito il pranzo, i ragazzi avevano l’aereo, anche Eleanor sarebbe tornata a casa, e Perrie avrebbe preso l’aereo per la Spagna,dove l’aspettava il suo gruppo. Si salutarono,e si promisero che si sarebbero rivisti presto. Al salutarsi, Cecilia e Niall si diedero un cortissimo abbraccio, e si sorrisero
-allora ci vediamo- disse lui speranzoso.
-sì,quando sei a Dublino,fammelo sapere..-rispose timidamente..
-sicuramente..ciao!- e la salutò.
Tornando a casa, Cecilia cercò di trattenere le lacrime, ma una volta sul letto pianse per più di un’ora. Voleva stare con Niall,ogni secondo,minuto della sua esistenza, ma non voleva rimanere di nuovo delusa, anche se, sotto sotto,sapeva che Niall non l’avrebbe delusa nuovamente. Ma non riusciva a trovare pace, si dimenava nel letto,piangeva. COSA DOVEVA FARE?!COSA? un attimo bastò. A farle capire quello che doveva fare.
Cominciò a fare la valigia, e poi a guardare i voli verso l’Italia. Aveva bisogno di ritornare da dove era venuta. Stare con le persone che l’avevano cresciuta. Sentire l’aria di casa. Era sicura che solo lì,avrebbe trovato la risposta che qui non trovava



#ANGOLO AUTRICE: allora,che ne dite di questo capitolo?? Un po’ tragico vero? Beh..a me piaceva! Voi cosa ne pensate?me lo scrivete in una recensione pleeease?
Intanto ringrazio tutti coloro che hanno messo tra le seguite la mia storia, e quelle che l’hanno messa nelle preferite! VI ADORO RAGAZZE.  E un grosso grazie va alle lettrici silenziose..siete importantissime ragazze grazie ancora. Ciauuu  a presto!! <3<3
 

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Capitolo 21
*** 21:In Italy! ***


-i’m outta touch,i’m outta love..i’ll pick you up,when you getting down,and all of things have done..i think I’ll love you better now..- stavo cantando a mente. Ero salita sull’aereo che mi avrebbe portato direttamente ad Ancona. Non vedevo l’ora di riabbraciare mia nonna, Alessia, e tutte le mie amiche.

Ma avrei anche dovuto spiegare a mia nonna il mio ritorno improvviso,dato che ancora non ne sapeva il motivo. All’aeroporto ci fu qualche paparazzo,che mi immortalò, ma non gli diedi molta importanza. Più che altro, quando arrivai ad Ancona, ci fu una decina di ragazze ad attendermi, e un paio di giornalisti. All’inizio non ci feci caso. Non pensavo che stavano aspettando proprio me!! Ma poi quando notai che stavano fotografando proprio me,all’inizio fui un po’ infastidito,ma poi decisi che dovevo fare buon viso a cattivo gioco, perciò mi sforzai di sorridere, e con la mano salutai i fotografi. Le ragazze venivano da Ancona e anche dai dintorni, potei riconoscere gli accenti.

Volevano una foto, oppure solo un autografo,ma io feci solo poche foto. Non vedevo l’ora di andare a casa.
-Tesoro!!!!-mi abbracciò la nonna, e mi tenne stretta tra le sue braccia. Quanto mi era mancato il suo viso,il suo profumo, squisito. Nonno stava sempre peggio, da un occhio avveva quasi perso la vista, e questo gli impediva di muoversi con agilità e sicurezza. Ma cercavo comunque di sembrare felice. Abbracciai Agnese, la quale, devo ammettere, stava diventando sempre più bella, ed infine mio fratello. L’unico con cui mi confidavo nei momenti di sconforto.

La cena fu un po’ strana, perché cercai di raccontare le ultime novità sembrando felice, ma lasciai parlare più mia sorella,che come sempre aveva molto da dire. Mentre stavo lavando i piatti, decisi di raccontare tutto a mia nonna. Si tutto, da quando avevo conosciuto Niall, al suo viaggio in America.
Nonna non disse niente; ascoltò il mio racconto, mentre silenziosamente asciugava i piatti, e quando finii col dire che io amavo Niall,che gli credevo, ma che ero confusa e che era questo il motivo per cui ero tornata, lei alzò finalmente gli occhi, e mi fissò.
Forse non si aspettava che le sputassi tutta la verità in un sol colpo, ma avevo un disperato bisogno dei suoi consigli.
-questo ragazzo..Niall.. anche io credo che non ti abbia mentito. Ma se tu mi dici che hai dei dubbi sulla vostra relazione, allora io posso solo dire, non affrettare le cose. Fai tutto con calma. Meglio fare con calma ed essere sicuri, che fare di fretta ed avere mille dubbi. In questi giorni rilassati,cerca di pensarci poco, e vedrai che se i pensieri che farai su di lui saranno del tipo “mi manca, non vedo l’ora di riabbracciarlo”, allora valuta bene la tua scelta. Se invece saranno “Oh mio Dio, il nostro rapporto non sarà più come prima, io ho paura che possa ritradirmi per la sua troppa bontà, chissà cosa penserà la gente” beh..trai le tue conclusioni.

Qualsiasi essa sarà, sono sicura che sarà quella giusta!- disse-
Mi alzai dalla sedia dove ero seduta, e l’abbracciai, godendomi quel momento.

In camera poi, mi aspettavano i miei fratelli. In quel momento ripensai ai primi tempi dopo la morte dei miei genitori; eravamo tutti molto scossi, soprattutto noi non capivamo bene quello che stava succedendo. Ma io e Michele c’eravamo promessi di stare vicino ad Agnese per prima cosa. Perciò tutte le sere,ci riunivamo in camera nostra, e o Michele raccontava barzellette(ne sapeva veramente tante) oppure con Agnese giocavamo con le barbie, inventavamo storie. Insomma,cercavamo di distrarci.
Ma era quando andavamo a letto, che gli incubi,le paure,le ansie,e  il dolore si impossessavano di noi. Quante notti in bianco passai, e quante ne dovetti passare perché mia sorella veniva a dormire nel mio letto,ma entrambe avevamo il sonno agitato,e ci svegliavamo continuamente.
Finiti quei ricordi, iniziammo a parlare un po’.

Micky mi confermò che quell’estate si sarebbe sposato con Chiara, la ragazza con cui stava da tempo, e io gli feci mille feste. Agnese mi raccontò come andava la scuola, e fui sorpresa quando esclamò

-sai, a volte o su Twitter, o anche a scuola, le ragazze mi fanno sorrisini, oppure spettegolano tra loro,solo perché sono tua sorella. Meno male che ho molti amici veri, perché molte ragazze fanno le carine con me solo perché stai con Niall-. Io ridacchiai. Che comportamento!!


Poi fu il mio turno,e raccontai a loro quello che era successo negli ultimi mesi. Ne parlai soprattutto con Michele,che mi capiva molto
-non fidarti dei mass media, che vogliono solo avere scoop. Fidati delle parole che ti dicono le persone che ti vogliono veramente bene. Puoi anche chiedere a Niall di restare per qualche tempo una coppia, ma di andare con più calma.-.
Dopo quella chiacchierata mi sentii molto meglio,e  dormii un sonno tranquillo.
La mattina seguente, la passai con la mia migliore amica. Era venuta da Bologna fino a qui,appena aveva saputo che mi sarei fermata per il fine settimana. Così stammo tutta la mattinata insieme, e dopo avergli espresso i miei dubbi, mi disse una cosa
-posso dirti una cosa?-domandò
-dimmi tutto-
-io penso che questo ragazzo, ma anche l’Irlanda in generale ti abbia fatto più che bene. Insomma così sorridente ti ci avevo visto poche volte, così soddisfatta. Sono felice solo a guardarti, e sono così fiera sapendo che hai trovato un ragazzo che ti vuole bene.
Ti ricordi quando eri triste perché vedevi che uscivo con un ragazzo?e io ti dicevo che non dovevi abbatterti perché prima o poi l’avresti trovato anche tu? Vedi che avevo ragione? Cioè Ceci, non è che l’hai trovato dietro l’angolo, dovevi andare proprio a Dublino per trovarne uno. E l’hai trovato!!-.
Io sorrisi. La mia migliore amica sapeva sempre come tirarmi su
-ora, ripensa a tutto quello che avete passato. A tutti i momenti belli,al primo incontro..-e a me venne da ridere,ripensando a quella sera da Nando’s-..sono sicura che tornerai a Dublino con la risposta giusta.-
E così, restammo tutto il giorno insieme,pranzando a casa sua. Mi raccontò dell’Università, degli esami.
A fine serata tornai a casa, per cambiarmi. Saremmo andate in discoteca con i nostri amici. Uscendo da casa sua, passai vicino a casa..indovinate di chi?
Marco. Già. Ma non ci feci inizialmente caso,solo dopo averla oltrepassata. I primi tempi mi fermavo sotto la sua finestra e le lacrime cominciavano a scendere, ma ora quella casa non mi diceva niente. Per questo, non mi accorsi diuna figura che stava sul balcone, strizzare gli occhi, allungare il collo, e sgrandare gli occhi per lo stupore. Quella figura mi seguì con lo sguardo fino a quando non ebbi svoltato l’angolo, ma io camminavo ignara, e se anche l’avessi visto,l’avrei ignorato.
Quella sera in discoteca fu divertentissimo: erano settimane che non mi divertivo, perché avevo avuto da studiare, e il resto del tempo l’avevo passato a casa con le mie amiche, oppure in giro.
Stavo ballando con i miei amici, ad un certo punto mi si avvicinò un ragazzo, più alto di me, che mi chiese
-vuoi ballare con me?-. non riuscivo a vederlo in faccia, così mi spostai più vicino. Quando lo riconobbi, il mio cuore perse un battito, e cominciai a sudare freddo.
Lui sorrise, tranquillo, ma io risposi freddamente
-no, preferisco ballare con loro-
-cos’hanno loro che non ho io?-
-un cervello- risposi d’impulso, ma poi mi coprii la bocca. Mi era venuto spontaneo, e ora avrebbe potuto menarmi. Ma non lo fece. Io continuai
-e hanno un cuore-
-possiamo parlare?- mi chiese di punto in bianco. Io all’inizio non capii, poi scoppiai in una risatina nervosa. Ora si svegliava?
-me lo chiedi ora? Marco, sono passati due anni, hai un minimo di cognizione del tempo?- stavo usando lo stesso tono che usavo con tutti quelli che non conoscevo, prima di arrivare a Dublino. Ma non mi importava. Mi aveva ferito abbastanza.
-si lo so..-ora era lui ad essere confuso e un po’ impaurito- ma ora che sei tornata volevo risolvere..-
-mi dispiace, hai avuto due anni per chiedermi scusa. Ora penso sia troppo tardi- dissi con disprezzo. Mi faceva un tale schifo!
-possiamo allontanarci un po’ dalla pista, se poi non vorrai ascoltarmi capirò, non ti voglio obbligare-
-ahahah-risi freddamente- proprio tu mi dici che non mi obblighi?hai dimenticato quello che mi hai fatto?- urlai.  

Ma volevo risolvere questa faccenda una volta per tutte,e volevo dirgli chiaramente che non doveva farsi vedere mai più. Così, accettai di levarmi dalla pista da ballo, e andammo in un angolo della discoteca un po’ meno rumoroso. Misi le braccia sui fianchi, e dissi- ebbene?-
-ecco..io non so come dirtelo..io.. non sono riuscito a chiederti scusa in questi anni perché ero..ero orgoglioso si, e non volevo chiederti scusa. Ma fortunatamente poi sono cresciuto anch’io, e .. ho capito che avevo fatto un grandissimo errore..- prese fiato, e mi guardò, volendo essere sicuro che lo stessi ascoltando.

-io..mi sento uno schifo..davvero..io mi faccio schifo..un verme è una persona migliore di me,ed io non so cosa mi sia preso. Forse me la sono presa con la tua bontà..io so che non mi perdonerai mai,e ti capisco,ho abusato di te,e della tua bontà..quello che ti chiedo è di non guardarmi più con tale disprezzo. Non perdonarmi,ma non guardarmi con tale schifo. Se ce la fai..- alzò gli occhi da me. Avevo le mani che mi tremavano,e  non sapevo cosa dire. L’unica cosa che volevo fare era dargli uno schiaffo, ma non so perché, non trovai la forza.  Lui fece per andarsene, uscendo dal locale. Io però lo raggiunsi. Avevo il fiatone, non so perché.

-Marco!-lo chiamai. Lui si girò
-perché non sei venuto prima,perché? Avremmo potuto sistemare le cose, e ora è troppo tardi- la voce si alternava a singhiozzi.
-sono stato un cretino,un emerito stronzo. Ho capito solo adesso che ormai è troppo tardi, e che hai la tua vita lassù..-
-chi ti ha detto che sto a Dublino?-. lui fece un piccolo sorriso.
-mi sono informato..-. a quel punto non sapevo cosa dire. E lui stava andando.
-ciao Cecilia-
-ciao-. E lo guardai che se ne andava. A quel punto non avevo voglia di ritornare a ballare, così mandai un messaggio ad Alessia, e me ne tornai a casa. Prima di addormentarmi però, non so perché, credo fu l’istinto a guidarmi, mandai un messaggio a Niall “qualsiasi cosa tu stia facendo..ti sto pensando..e mi manchi. Ti sembrerò una pazza ma..sono sobria. Buona notte,ovunque tu sia! X”.
Il messaggio arrivò dopo poco “anche io ti sto pensando,continuamente. Spero che quando tornerai avrai chiarito tutti i tuoi dubbi,e qualsiasi decisione prenderai, io ti sosterrò. Sempre. Buona notte, piccola x”.
Io non lo vidi perché mi ero già addormentata,ma sentii solamente la vibrazione del messaggio. E, non so perché sorrisi, prima di cadere in un pensante sonno.
 
#SPAZIO PER ME: ehiii allora come va?vi piace questo capitolo?lo so magari è noioso, ma tanto Ceci è tornata a casa, e lì è tutto diverso da Dublino.
Che ne pensate di Marco?vi piace l’idea dell’incontro in discoteca? Me lo scrivete in una recensione?mi piacerebbe riceverne almeno una…*occhi dolciosi*
ALMENO UNAAAAAAAA PLEEEEASE!
Ok basta,ora vado. Un bacio <3<3

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Capitolo 22
*** 22: secrets and..tatoos ***


Cecilia’s Pov
Fu bellissmo svegliarsi e poter fare una colazione sana,come solo l’Italia può offrire. Me la gustai a fondo!! Poi rimanei a casa tutta la mattina,con Alessia. Le raccontai di Marco, della sera prima. Ero ancora più confusa
-ci mancava lui, non era abbastanza la confusione che avevo!-esclamai sarcastica- Ale,ma ti sembra normale che dopo due anni e mezzo, ritorna così,e mi chiede scusa?-. ero proprio arrabbiatissima,per questo presi il telefono e rilessi più volte il messaggio che mi aveva scritto Niall la sera prima. “anche io ti sto pensando,continuamente. Spero che quando tornerai avrai chiarito tutti i tuoi dubbi,e qualsiasi decisione prenderai, io ti sosterrò. Sempre. Buona notte, piccola x”.
Non sapevo come sentirii: contenta,ovvio,ma..c’era qualcosa..come un bastone,qualcosa che mibloccava a tornare come prima. Qualcosa che mi bloccava a comportarmi come mi comportavo prima con Niall. Decisi di non pensarci per il momento,e uscii con Alessia, dandoci appuntamento con il nostro gruppo. Tanto era sabato,e quasi tutti non avevano lezioni all’Università. Raccontai un po’ come andava lassù, ma mentre passeggiavamo,mi chiamò Agnese al cellulare:
-Ceci non so più che fare, su Twitter e su Facebook mi tartassano di domande,mi chiedono tutte se vuoi ancora stare con Niall,se tornerai più a Dublino. Io cerco di non rispondergli, un po’ dico che non lo so..ma è un continuo!!-. io sospirai
-brava, non rispondere troppo. Di che comunque io tornerò a Dublino. E che con Niall siamo amici. Ora ti lascio che sto con gli altri. Ciao- e chiusi la chiamata. La gente!!!ma che ne voleva sapere dei fatti miei?Odiavo essere al centro dell’attenzione. Ma questo non era tutto. Perché continuavo a passeggiare per le strade della mia città Ancona,quando un giornalista mi si avvicinò. Io misi su una faccia contrariata, e lo guardai male,ma evidentemente a lui non importava. Perché continuò a venire verso di noi, e dopo essersi presentato,(lavorava per un giornale di gossip di Milano) mi fece delle domande
-allora..ora sei sotto le luci di tutti i riflettori. Questa storia del tradimento..come la stai vivendo?-. Alessia stava per rispondergli per le rime,ma io decisi di rispondergli
-sto bene. Ora mi sto prendendo una pausa da tutto. Sai, fare l’erasmus a Dublino,per quanto può essere bello,è anche stancante. Perciò sto bene,io e Niall siamo in contatto ogni tanto,sto bene. Non vedo l’ora di tornare a Dublino,e finire lì l’Università- lo dissi con un tono convincente. Tanto da far capire al ragazzo,che non avrei detto nient’altro,così che salutò e se andò. E io non so perché,mi sentii molto meglio.
Tornata a casa, mi prese un colpo: dei fiori rossi e vivi, stavano davanti alla porta di casa mia. Trattenni il fiato. C’era un biglietto.. avevo paura di leggerlo, ma decisi di afferrare quei fiori,ed entrare a casa. Salii di corsa in camera, e non feci neanche caso a mia sorella
-ehii! Ma chi te li ha mandati?- domandò maliziosa
-non lo so..devo scoprirlo-. Aprii il biglietto,e lessi tutto d’un fiato la lettera. Non ci misi molto a capire chi me li aveva mandati. “questi sono per te. Non so se hai capito chi sono,ma voglio farti capire che ci tengo a te, e che vorrei chiarire una volta per tutte.. spero ti piacciano, se hai voglia vediamoci alle 4 domani pomeriggio, al parco di Posatora.”
Scrittura alta e lunga..chi se la dimenticava? Allora Marco voleva davvero chiarire. Ma io ero pronta a perdonarlo? Avevo promesso a me stessa che non gli avrei più rivolto la parola.. ma non so cosa, mi spingeva ad accettare. Però poi un altro sentimento prese posto nella mia mente.La paura.Sì, io temevo Marco, perché dopo quello che mi aveva fatto, chi mi diceva che non l’avrebbe rifatto? Se gli avessi detto che non volevo perdonarlo chi mi assicurava che non mi avrebbe messo le mani addosso?
Avevo deciso. Così il pomeriggio dopo, mi ritrovai in autobus,per andare al parco. Non ero agitata. Avrei detto a Marco ciò che era per me. Una volta arrivata, lo trovai in una panchina,che si fissava le scarpe, ma quando alzò lo sguardo,sorrise con gratitudine.
Forse non si aspettava che sarei venuta.
Sei venuta..-mi disse in un soffio. Io annui semplicemente.- vuoi che passeggiamo o,stiamo qui?-

-come vuoi tu- dissi semplicemente. Così ci sedemmo. Aspettai che cominciasse a parlare lui.

-io..cioè..mi ero preparato un bellissimo discorso,l’ho provato pure allo specchio,ma adesso che sei qui io..- e si fermò. A me venne da ridere,pensando che una volta ero io quella impacciata tra i due.- insomma quello che volevo farti capire,è che sono stato un’idiota. Un vero idiota a non chiederti scusa subito. Ero orgoglioso, e non volevo chiederti scusa,o avrei fatto la figura del debole. E poi ho pensato che l’anno dopo non ti avrei più visto,e quindi per un po’ non mi sono preoccupato.
Ma poi, i sensi di colpa sono diventati sempre più forti, ma io come forse sai studio a Roma, e quindi non sarebbe stato facilissimo tornare perlomeno amici, perciò ho cercato di non dar retta alla mia coscienza. Ma poi, non stavo in pace con me stesso, non dormivo bene la notte, al ricordo di ciò che ti avevo fatto- a me vennero in mente quei lividi che rimasero su di me per settimane e settimane,e mi vennero i brividi- così ho deciso che sarei tornato qua, e avrei risolto tutto. Quando però voci mi hanno detto che eri partita per Dublino e avresti fatto l’anno all’estero, mi sono sentito perso. Ho sperato fino all’ultimo che io avessi capito male,ed ho sempre cercato di rimettermi in contatto con te. Credo che il destino abbia voluto che ci rincontrassimo..
Quello che voglio chiederti è di perdonarmi. So che ho sbagliato,ma ho cercato anche di farmi perdonare. Purtroppo sono passati due anni. Sono tanti lo so,ma voglio rimediare. Non voglio che tu continui a pensare di me come un mostro. So che non è facile, e ti credo..ma se tu mi perdonassi..io te ne sarei grato!! Mi dispiace davvero tanto..-. io non sapevo cosa dire.

-Marco..apprezzo il fatto che tu abbia finalmente capito di aver sbagliato. E sono contenta che tu voglia risolvere. Ma..insomma, ormai sono passati due anni. Mi hai lasciato delle ferite che non si potranno mai guarire del tutto. Ormai quello che è fatto è fatto..- sospirari.. e presi un luuuungo fiato- ma ti voglio perdonare. Cioè, voglio che tu capisca che non potremo mai tornare amici come prima,ma..ti perdono. Ormai però la mia vita è a Dublino, quindi dubito che ci saranno molte altre occasioni per riallacciare il rapporto- non mi diede neanche il tempo di finire la frase che mi ritrovai abbracciata a lui, e non aveva intenzione di lasciarmi

-grazie grazie grazie grazie. Ci speravo tanto.. hai un cuore d’oro..- e sentii la sua voce incrinarsi. Woow! Marco non l’avevo mai visto piangere!- ti prometto che cercherò di riconquistare la tua amicizia!!-
Ora però, eravamo ad un punto morto. Stavo per dire qualcosa, quando mi ricordai immediatamente che ero in ritardo
-oh merda santa!! Devo andare Marco, ho un appuntamento con Alessia..beh..ci vediamo!- e lo salutai con un frettoloso abbraccio.
Che stupida, come mi ero potuta dimenticare che dovevo andare a farmi un tatuaggio con la mia migliore amica?
Meno male che non eravamo troppo in ritardo, e fortunatamente, riuscii a farmi quel tatuaggio che sognavo da quando ave o quattordici anni. “Never give up” sul polso destro. Era il mio motto da sempre. E me ne feci un altro: una chiave di violino sulla caviglia sinistra. Alessia, si fece scrivere “Stay Strong” sul braccio sinistro. Lei adorava Demi Lovato. Eravamo soddisfatte. Uscite dal negozio, pensai che il giorno dopo, a quell’ora ero sull’aereo per Dublino.
Stare qui in Italia mi aveva fatto davvero bene. Avevo risolto una cosa molto importante, e un’altra ancora più importante mi aspettava, ma ora avevo chiaro cosa fare.
Stare lì,finire i mie studi lì. Ormai il mio futuro era a Dublinl, e ci vedevo anche Niall.. chissà se lui avrebbe accettato di far parte del mio futuro..




 
#SPAZIO AUTRICE: allora,premettendo che è un po’ che non aggiorno, vi chiedo scusa per un altro motivo: questo capitolo fa schifo. Lo so, ma dovevo comunque far risolvere tra marco e Cecilia, e sinceramente, sono contenta che lo abbiano fatto. D’altronde, lei se ne va a Dublino, quindi tra loro non può risbocciare niente,anche se Marco..mm..voi che ne dite?
E cosa vi aspettate che succederà a Dublino? Me lo scrivete in una recensione? Pleeease lo so che fa schifo,ma mi piacerebbe riceverne almeno unaaaa *occhi dolciosi*
Ok ho parlato abbastanza. Levo il disturbo
Bacii Ceci Sheeran (che vi adora) <3<3

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Capitolo 23
*** 23: solution? ***


Cecilia’s Pov:
mi raccomando, digli tutto quello che pensi, vai tranquilla.. sono sicura che tornerà tutto come prima- mi aveva detto quella mattina Ale,abbracciandomi. Avevo salutato tutti, e mia nonna mi aveva messo una grande carica, dandomi totale fiducia.
La cosa che non mi sarei mai aspettata fu che qualche millesimo prima di mettermi in fila per il check-in, e quindi oltrepassare la porta magnetica che ti controllava, mi aveva raggiunto un Marco rosso in viso,segno che aveva corso davvero tanto. Mi aveva messo una mano sulla spalla, e mi aveva detto: “allora te ne vai proprio..” e io avevo alzato le spalle. Ma lui aveva continuato a sorridere,e mi aveva risposto “auguri per tutto. Spero ci ricontreremo presto!” e con questa frase,si era liquidato,lasciandomi abbastanza perplessa, ma felice.
E così, fu con un gelido vento pungente, che Dublino mi riaccolse tra le sue braccia. Io assaporai quell’aria poco amichevole sorridendo. Era qui che volevo stare. Non desideravo altro.
Come al solito Lily, Pamela e Marie mi accolsero con grande gioia. Anche Marie era tornata in Danimarca dai suoi genitori per quel fine settimana,perciò avevamo molto da raccontarci,e quindi la prima sera la passai spensierata. E poi tutte mi fecero i complimenti per i tatuaggi.
Fu il giorno dopo,quando andai a lezione con le altre, che iniziai a pensare a come parlare con Niall. In quei giorni lui era ancora con la sua famiglia e amici a Mullingar, e non volevo disturbarlo. Dopotutto doveva rilassarsi. Gli avrei parlato nei prossimi giorni. Faccia a faccia.
In realtà non volevo ammettere a me stessa che avevo paura. Paura di affrontarlo. Dirgli quello che pensavo.
Ma dovevo farlo.
Quindi,ricapitolando i primi giorni andarono piuttosto bene. Era arrivato il momento. Decisi di mandargli un messaggio, per chiedergli come stava,e quando potevamo vederci. Lui rispose che il giorno dopo sarebbero venuti a registrare qui a Dublino, quindi potevamo vederci davanti allo studio di registrazione, perché era meglio non uscire,o avremmo scatenato l’inferno. Ed io ero d’accordo completamente. Perciò, il giorno dopo mi venne a prendere uno della security,perché ovviamente ora i ragazzi registravano solo in luoghi segreti. Ero agitatissima, ma cercavo di non darlo a vedere. Ero vestita normale: jeans chiari,converse basse bianche, canottierina che lasciava intravedere il pizzo, felpa nera e giubbotto nero sopra.

Quando arrivai, i ragazzi mi salutarono entusiasti, e io e Niall ci abbracciammo. Non so perché ma quando lo vidi provai una gioia infinita, e quando fui tra le sue braccia, volevo rimanere lì per sempre. Ci sorridevamo timidamente, volevamo riabbracciarci, e avere un momento tutto per noi, ma dovetti aspettare un paio d’ore. Ma non mi dispiacque; ascoltai volentieri i ragazzi alle prese con il loro nuovo album. Era una canzone molto bella, si chiamava “they don’t know about us”.. era bella,anche se un po’ triste.
Quando ebbero un momento di pausa, mi avvicinai a Zayn che stava bevendo, e sorridendo mi abbracciò, come solo lui sapeva fare.
-Niall non ha fatto altro che pensare a te in questi giorni. Me lo ha detto,che quando stava coi genitori pensava sempre a te.- mi confidò. Io diventai un po’ rossa, e risposi
-allora gli vado a parlare. Augurami buona fortuna-
-non ne avrai bisogno-mi disse facendomi l’occhiolino in modo complice.

Prima di cominciare a parlargli, ebbi il tempo di osservarlo meglio: guance rosse,occhi ghiaccio, non troppo alto, un bravo ragazzo, lavoratore, e intonato..cosa cercavo di più? Proprio un cazzo. Ed ero intenzionata a farglielo capire.
Così quando ci salutammo,prima gli feci i complimenti,perché la canzone mi era piaciuta moltissimo, e poi lui mi chiese come ero stata in Italia. Decisi di raccontargli di Marco, e confessargli di quanto ora fossi più sollevata.

-..ho riflettuto questi giorni. E ho capito che senza di te io sto male Niall. Mi sono resa conto di quanto mi mancasse il tuo viso, o un tuo messaggio,una tua carezza,insomma ogni tua piccolezza.. perciò volevo chiederti se, potevamo ricominciare daccapo. Come se questa brutta esperienza non ci fosse stata. Vorrei ricominciare, un po’ più piano,insomma andarci più lentamente..se sei d’accord- neanche il tempo di finire di parlare che Niall aveva iniziato a strillare come un bambino piccolo. Io non potei fare a meno di ridere, e poi quando tornò serio
-Ceci sono contento della decisione che hai preso. Sono sicuro che questo periodo di prova sarà un modo per stare di più insieme e capire ancora meglio cosa vogliamo l’uno dall’altro.-

-sono contento che la pensi allo stesso modo. Inoltre questi giorni registrerete nei dintorni,perciò ci vedremo anche più spesso-

-infatti.-poi sussurrò piegando la testa da un lato-mi sei mancata italiana, e anche molto-. Allora mi fiondai tra le sue braccia,e assaporai il profumo che aveva. Mmmh.. l’abbraccio fu tenerissimo. Ci tenevamo stretti l’un l’altro, e ci dondolavamo un po’. Io avevo gli occhi chiusi,e massaggiavo la sua schiena,mentre lui mi toccava dolcemente i capelli.

Ci stavamo cullando quando entrò Louis e disse con la sua solita energia nella bocca
-Ehi Nialler si riprende..-poi si bloccò quando vide la scena-WOOOW!!!CHE BELLI, ERA DA TANTO CHE NON VI VEDEVO COSì. EHI GENTE, è TORNATA LA COPPIA ITALO-IRLANDESE!!!- la sua voce rimbombò per tutto lo studio, e così il primo che accorse fu Harry, che ci abbracciò, poi vennero gli altri,
-ABBRACCIO DI GRUPPO YEEEE- urlò Louis, così io e Niall finimmo soffocati, sotto l’abbraccio di tutti. Stavo morendo dalle risate
-Tomlinson ma come ti vengono queste ide?-domandai ancora ridacchiando
-ehh lo so,sono un grande, non ringraziarmi-. Io di tutta risposta gli mollai una manata sulla schiena,e tutti scoppiammo a ridere.

Tornarono a provare, e io scambiai due chiacchiere con Lou, la loro make up artist. Era una donna simpaticissima. Finite le prove, restai a mangiare con loro, e quindi andammo fuori.
-come sta Dani?è un po’ che non la sento..veramente è un po’ che non sento neanche El e Perrie..- domandai a Liam
-bene,in questi giorni è impegnata per delle coreografie, ma è meglio così,perché quando andremo a registrare in Inghilterra lei sarà più libera.-
Il resto della giornata la passai con loro, fortunatamente io e Niall non fummo mai visti dai fan,e io cercavo proprio la tranquillità. Mentre qualche paparazzo ci immortalò insieme, perciò sospirai nel pensare “fra qualche giorno sarò di nuovo sotto gli occhi di tutti”. Ma ero felice comunque.

-mia sorella vi vuole assolutamente conoscere,ormai ha la camera,che oltretutto è anche mia,tappezzata di vostri poster..- dissi, e loro mi risposero che non vedevano l’ora di conoscerla. Poi, mentre tiravo fuori dal mio pranzo, una banana, Harry gridò
-Bananaaaaa!!- io lo guardai confuso
-si beh..è una banana e allora?-
- io adoooro le banane!! Cioè è un frutto strepitoso..-esclamò con fare bambinesco. Io trattenei a stento una risata
-io preferisco la patata..- rispose Louis, alludendo al doppio senso. E tutti a ridere. Io che alzavo gli occhi divertita.
Mi erano mancati quei cinque pazzi, e i loro discorsi senza senso.
-me la puoi dare?-mi chiese supplichevole Harry.
-no,me la mangerò tutta io, muahahah- risposi, cercando di fare una voce malefica.
-non ti conviene sfidarmi ragazzina-
-ragazzina a chi,che sono più grande di te,riccio?!- risposi
-en guard, ti prenderò quella banana, ad ogni costo- mettendosi in posa come un cavaliere del ‘600
-venderò cara la pelle-risposi, cercando di stare seria, e cominciando a correre per tutto lo spazio che c’era attorno allo studio di registrazione.
Io ridevo come una pazza, e Harry che cercava di distrarmi con ogni tipo di frase, io intanto mangiavo pezzo dopo pezzo la banana.

Mi fermai, e mi girai verso Harry con uno sguardo di sfida. Avevo vinto muahah
Il suo sguardo era seriamente deluso quando realizzò che fine aveva fatto la banana. Mise il broncio,e incrociò le mani al petto,mettendo in risalto i suoi bicipiti,ma io feci finta di non notarli.
-sei una ragazza cattiva, sei molto cattiva. Volevo quella banana,ora non ti parlerò più, uhm!- e si voltò dall’altra parte. Io ridacchiavo sotto i baffi
-oh Hazza mi perdoni? Ti giuro che non lo farò più-
-ti stai prendendo gioco dei miei sentimenti! Insensibile!-
- eddai Hazza, mi perdoni? La prossima volta te la do,promesso!-
-che cosa gli dai?- domandò una voce. Quella voce..q-q-uella voce..
No, non era possibile. Cioè, quella voce che avevo sentito nelle interviste. Ma che cazzo dicevo? Cecilia,torna in te, ora senti pure delle voci.
Eppure,quando mi voltai, ebbi l’impressione di venire a meno. No, non poteva essere..era proprio lui?!!?!!? Il ragazzo che con la sua voce l’aveva sempre aiutata nei momenti del bisogno,il ragazzo che lei adorava,stimava e non vedeva l’ora di incontrare?

NO, NON POTEVA ESSERE LUI!!!!
Eppure,anche non riuscivo ad ammetterlo a me stessa, era proprio lui, Edward Christopher Sheeran,che stava venendo verso di me
 
 
 
 
 
 
#spazio per me:
Alloooora che ne dite? Vi piace il capitolo? La coppia sta ritornando come quella di prima, e ci vorrà un po’..ma la litigata finale? Non vi piace? Ahahah
E …il finale a sorpresa? Mi sono stupita da sola,cosa che non capita spesso…comunque..mi lasciate una recensione? Pleeeeease, penso sia carino come capitolo quindi..pleeeease sennò sarà difficile andare avanti.
Vi amo tutte, ringrazio Athebest, per il supporto ahahaha
A Presto <3<3

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Capitolo 24
*** 24:little things ***


#premettendo che sono stata assente per troppo tempo… mi giustifico, perché ho avuto tantissimi compiti,sapete ho dei professori che solo adesso si sono accorti che abbiamo il trimestre,quindi ci hanno messo verifiche e interrogazioni a go go.. adesso però passiamo al capitolo..spero sia di vostro gradimento..



Dal capitolo precedente: “No, non era possibile. Cioè, quella voce che avevo sentito nelle interviste. Ma che cazzo dicevo? Cecilia,torna in te, ora senti pure delle voci.
Eppure,quando mi voltai, ebbi l’impressione di venire a meno. No, non poteva essere..era proprio lui?!!?!!? Il ragazzo che con la sua voce l’aveva sempre aiutata nei momenti del bisogno,il ragazzo che lei adorava,stimava e non vedeva l’ora di incontrare?
NO, NON POTEVA ESSERE LUI!!!!
Eppure,anche non riuscivo ad ammetterlo a me stessa, era proprio lui, Edward Christopher Sheeran,che stava venendo verso di me
" Era sorridente e rilassato, e aveva una felpa arancione,che metteva in risalto i suoi capelli,dello stesso colore, un paio di jeans e le converse bianche. Un sorriso dolce accompagnava il suo volto, e andò in contro a Harry, salutandosi calorosamente. Pacche sulle spalle, frasi complici, abbracci e strette di mano.
Io ero rimasta lì,come una completa idiota, ad ammirare il mio idolo. Non so che faccia avevo,ma sicuramente non una delle più intelligenti,perché quando Louis se ne accorse,scoppiò a ridere, e disse a Ed
-amico,mi sa che non ti abbiamo presentato una tua grande fan..- e fu in quel momento che il mio cuore perse un battito. Ed mi stava fissando sorridendo, e io non reagivo ancora. Così Louis mi diede una leggera spinta con il braccio e disse
-direttamente dall’Italia Ed, ti presentiamo Cecilia. È una fan scatenata della tua musica-. Io solo in quel momento capii che Ed mi stava porgendo la sua mano, e la strinsi,cercando di sorridere senza apparire ebete. –piacere- dissi. “avanti Cecilia,di qualcosa di sensato” –è da una vita che sogno di incontrarti..finalmente ce l’ho fatta!- “bene, non c’è male”. Lui sorrise e rispose
-sono contento. Purtroppo in Italia non vengo spesso, e sono venuto solo a Milano,ma le fan italiane sono simpaticissime e ti fanno subito sentire a casa-. Io arrossi, e annuii
-si,siamo molto accoglienti-. E così mi chiese da dove venivo, e cosa studiavo. Lui era venuto perché quel pomeriggio avrebbero registrato una canzone scritta da lui, per il nuovo album- little things, si chiamerà- mi aveva detto. E già,un titolo così semplice e dolce,mi faceva immaginare una canzone straordinariamente bella. Così,ritornammo dentro lo studio di registrazione, e lui iniziò a far sentire come doveva essere la canzone. Io avevo i brividi: la pelle d’oca. E Niall se ne accorse, perché essendo vicino a me lo notò,ci guardammo e capì in un attimo che non erano brividi di freddo. Poi, una volta divise le parti, e i ragazzi ebbero scaldato la voce, iniziarono a cantarla, molto tranquillamente. Oggi, avrebbero solo dovuto prendere confidenza con la canzone.
Fu divertente vedere i ragazzi concentrati,e sentirli cantare,sbagliare. Ad un certo punto,quando stava spiegando la strofa a Niall, Ed esclamò
-ci vorrebbe qualcuno che suonasse la parte con la chitarra,per far sentire le giuste pause a Niall-
-posso farlo io!-si offrì Niall
-no amico,preferisco che ti concentri più sul testo, e poi potrai anche suonarla. Ma per oggi, qualcuno dovrebbe suonarcela, e io ho scordato la mia chitarra-
-ne abbiamo una nell’altra stanza! E poi Ed può suonare Cecilia,non sai che hai un’ammiratrice che suona la chitarra? E anche bene!-esclamò Zayn. Io sgranai gli occhi,ed ero pronta a protestare: non mi andava di suonare davanti a tutti,avevo paura di sbagliare
-si si è vero, Ceci la suona benissimo! Può accompagnarci lei oggi!- continuò Harry.
-perfetto! Che ne dici? Per te è ok?- mi chiese Ed. io non riuscii a dir di no al mio mito. Così, una volta accordata, Ed mi diede lo spartito,e me lo guardai un attimo. Era abbastanza facile. Così, con l’aiuto di Ed, io iniziai a suonare, e Niall a venirmi dietro con la voce. All’inizio fu difficile,perché i fiatiche l’irlandese prendeva non erano giusti,ma dopo un po’ riuscì ad entrare nella metrica della musica, e a cantare perfettamente la sua parte.
-perfetto! Ma ancora non sei convinto amico. Cerca di pensare a quello che canti, e..beh di essere più profondo!- gli consigliò Ed, e subito dopo fecero una pausa.

Niall’s Pov
La guardavo mentre era tutta concentrata sulla chitarra, attenta a non sbagliare una nota. Scommetto perché voleva fare bella figura con Ed. ero così felice di vederla felice! Finalmente aveva incontrato il suo mito! Mi ricordo quando anch’io incontrai Michael Bublè; mi sentivo come lei in questo momento. Ed era perché ero concentrato su di lei,che sbagliavo ogni volta. Ma non volevo deludere Ed, e neanche lei. Perciò, mi concentrai sul testo. “you’ll never love yourself half first much as i love you..” wow che belle parole! Ed era proprio un poeta! Ma c’era dell’altro..queste parole erano la descrizione di Cecilia in persona: lei non si è mai piaciuta, e ha sempre paura di essere grassa..!!
La mia parte, era proprio dedicata a lei! E allora dovevo proprio cantarla bene. Dovevo. Per lei.
Riprese le prove,ero più carico che mai. Quando lei partì a suonare, io decisi di guardarla fisso negli occhi,che ogni tanto si levavano dallo spartito e mi guardavano,quasi intimiditi.
“you’ll never love yourself half first much as i love you,and you’ll never treat yourself right darlin’ but i want you to, if i let you know i’m here,for you.. maybe you’ll love yourself like i..love you..oh!”
-caaaaazzo Nialler!! Hai superato te tesso fratello!- esclamò soddisfatto Ed, battendo le mani,e tutti gli altri a suo seguito. Lei mi sorrise con gli occhi, e io le sorrisi malizioso.
-questo è cantare Niall- le ripeté Harry.
Forse gli altri non si erano accorti perché da un momento all’altro avevo cantato così bene. Forse non si erano accorti chi era la mia ispirazione. Ma noi lo sapevamo.

Cecilia’s Pov
Una volta usciti, decidettero di cenare insieme, così ordinarono cinese, e Ed li invitò nell’hotel dove stava alloggiando. I soliti gruppi di giornalisti e fan ovviamente furono un po’ un problema, ma i ragazzi erano a proprio agio, e a me fecero entrare dal retro. Meglio così: non volevo che mi vedessero.
A tavola si mangiava del più e del meno,e finalmente riuscii a fare un discorso sensato e articolato davanti a Ed. gli parlai del mio amore per le lingue, i viaggi,e  di quanto la sua musica mi avesse..”salvato” e che sapevo suonare quasi tutte le sue canzoni con la chitarra. Lui mi ascoltò attentamente
-sono davvero onorato da quello che mi stai dicendo. So che non è facile piacere alla gente,essendo se stessi,ma sentendo te, ho capito che ho delle fan che mi seguono per quello che sono e per la musica che scrivo. Non per altro. E questo è bello. E poi,sei una ragazza forte,si capisce da come parli. Magari ne esistessero tante come te! Niall è davvero fortunato. Un giorno mi accompagneresti ad un concerto con la chitarra?-
Oh Cristo Santo. Oh Dio!!! ED SHEERAN AVEVA CHIESTO A ME, A ME DI ACCOMPAGNARLO AD UN CONCERTO!!
Risi, e risposi che lo avrei fatto certamente.
A fine serata, trovai Niall che stava giocando con i lacci della felpa. Mi avvicinai, e sospirai
-stanca?- mi chiese
-ma soddisfatta-risposi sorridendo. Mi accorsi che mi stava fissando.
-devo solo ringraziare te,perché non avrei mai conosciuto Ed-
-sono io che ti ringrazio,perché grazie a te,abbiamo registrato la mia parte della canzone. Sono riuscito a cantare perché c’eri tu davanti a me. Tu mi hai dato l’ispirazione. Il testo era praticamente il tuo ritratto- io arrossi, e distolsi lo sguardo sorridendo
-sai che bel testo allora..- sussurrai sarcastica. Lui mi prese le due mani,e le intrecciò fra le sue. Disse un po’ imbarazzato
-Ceci. Il testo era bellissimo. Tu sei bellissima,solo che non lo capisci. Ma voglio che tu sappia che io ci tengo a te. io amo tutto di te. anche le tue piccole cose,quelle nascoste,che non si vedono,e solo con gli occhi del cuore si riescono a vedere-.
eccolo. con le sue solite frasi dolci,che ogni volta mi faceva commuovere. chiusi gli occhi, e mentre le nostre fronti si attaccavano,io mi godei quelle parole, mentre lacrime di felicità mi rigavano il volto. lacrime che le dita magre e fine di Niall cercavano di asciugare,ma erano troppe,perchè dentro stavo scoppiando di gioia!

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Capitolo 25
*** 25:Double dating? ***


Cecilia’sPov
Anche quella mattina avevo accompagnato Niall e gli altri alle prove. Non avevo lezione quel giorno,ed ero rimasta a sentirli cantare tutta la mattinata. Che bravi che erano! Delle voci stupende,tutte diverse,e  tutte ricche di qualcosa.
Avevano finito di registrare Little Things( si,c’er anche Ed e riuscii a parlarci ancora. Era un ragazzo simpaticissimo!)e avevano provato una certa: Over Again. Anche questa l’aveva scritta Ed. ed anche questa era bellissima!! Il pomeriggio presto avevo avuto lezione per due ore,di Letteratura Spagnola del 400, e poi ero andata al bar dove lavoravo.
Tutti mi avevano salutata con grande entusiasmo, e avevo cominciato a servire al tavolo. Dylan cercava di tenere una conversazione,ma io non riuscivo a parlare perché la gente era davvero tanta
-che fai domani sera?-mi chiese. Io ci rimasi di stucco,ma non lo diedi a vedere. Ero brava a non mostrare i miei sentimenti
-niente di che..penso che studierò,visto che sono due mattine che non lo faccio-
-perché,se posso chiederlo?-
-ehm..ho avuto da fare abbastanza..-
-Eddai Ceci devi uscire ogni tanto! Devi svagarti,la tua routine è scuola,studio lavoro,scuola lavoro studio!!-
-non è vero!!!-mi sentivo offesa. Quella non ero io. Io stavo molto anche con le mie amiche, e con i ragazzi. Solo che lui non lo sapeva
-si che lo è!ti prego,perché non usciamo insieme domani sera? Ti prometto che ti divertirai- sorrisi,ripensando che Niall per convincermi ad uscire mi aveva promesso che mi avrebbe divertito e stupito..
-forse..-
-perfetto! Dammi il tuo numero  che ci mettiamo d’accordo meglio domani!-. era felice. Glielo si leggeva in faccia. io soffocai un sospiro, e glielo diedi. Per me era un amico. Niente di più. Era un bellissimo ragazzo, non potevo negarlo. Ma il mio cuore ormai era stato rubato da un altro individuo. Un ragazzo biondo,occhi azzurri,gote rosse,magro..insomma non si capisce proprio di chi sto parlando!
-ora però continuiamo a lavorare..sennò Max ci butta fuori!-dissi ridacchiando,seguita a ruota da lui.-e sia chiaro, esco con te,perché siamo amici. Sei un mio grande amico!- dissi cercando di fare una voce amichevole e dolce,per non risultare acida e antipatica.
Lui sgranò gli occhi, e posso giurarci, di cogliere un po’ di delusione. Ma che cazzo sto dicendo!!Ora mi sto montando la testa?Cecilia,torna in te. è già tanto il fatto che ho accettato che uno come Niall possa amare una come me.
Poi lui si riprese subito e sorrise dolcemente
-certo,certo..amici..-lo disse con una voce,come se non fosse la sua..con una strana voce- vado a lavare i piatti, ci vediamo dopo eh!-.
Si si, probabilmente il lampo di delusione era stato frutto della mia mente.
Niall’s Pov
-ehiii amico, allora ci andiamo a quella festa domani sera?-chiese eccitato Harry.
-non lo so,non mi vaa!- risposi annoiato
-eddai amico,devi pure distrarti. Ci saremo noi, e altri cantanti,ci divertiremo un mondo!-
-si Hazza, ma come fai a dirlo,se dopo un’ora sei già sbronzo!come fai a ricordarti qualcosa?!-chiese ironico Liam. Io scoppiai a ridere.
-grazie,come siete carini con me. Mi fate passare per un ubriaco totale,che non ha un cervello ed è un maniaco!-
-io non ho detto niente del genere!- si giustificò Liam. Poi tutti scoppiammo a ridere,e  Hazza sbuffò sonoramente
-apparte gli scherzi Niall, perché non porti Cecilia? Anche lei penso che vorrebbe svagarsi, e vi divertirete.- propose Ed. io ci avevo già pensato,ma non sapevo se a lei sarebbe andato bene.
-sii perché no?è una buona idea- continuò Harry.
Avevo deciso.
-ok,la inviterò,ma non l’avviserò,nel senso che la sera della festa, mi presenterò dentro il college,e  solo allora le dirò dove la porto-
-ottima trovata,amico!-si complimentò Ed,battendo il cinque con l’irlandese.
Ero contentissimo,ed ero sicuro che Cecilia si sarebbe divertita!


Cecilia’s Pov
E così il giorno dell’uscita con Dylan era arrivato. A dir la verità non ero per niente preoccupata,io avevo messo in chiaro le cose,e sapevo il fatto mio. Più che altro,avevo paura che lui ci sarebbe rimasto male,se avesse inteso male. Ma che dicevo,ti pare che provava qualcosa per me?
Insomma,stavo dicendo che ero davanti allo specchio,decidendo cosa mettere. Qualcosa di semplice,ovvio. Stavo per infilarmi dei pantacollant,quando Lily, si catapultò in camera e disse con sguardo sornione
-c’è qualcuno che ti cerca fuori dalla porta..-e mi fece l’occhiolino.

Andai alla porta(naturalmente con i pantacollant, non pensate che ci andai in mutande aha) e mi ritrovai Niall,Harry e Ed. prima che potessi fare qualsiasi tipo di domanda, Harry, dopo avermi osservato a lungo,perché sennò non si sentiva contento, disse
-‘sera italiana! Preparati,ti portiamo ad una festa!-. io sgranai gli occhi,cercai di capirci qualcosa
-Hazza ha ragione, forza,vestiti,noi ti aspettiamo qui, e andiamo insieme- aggiunse Ed
-ma dove mi portate? Almeno mi dite dove andiamo e quanto ci restiamo?io non posso superare il coprifuoco!- dissi allarmata
-a questo non preoccuparti Ceci, ci pensiamo noi!- esclamò Lily,che era rimasta ad ascoltare la conversazione ed era evidentemente emozionata dalla proposto che mi avevano fatto i miei amici.
-comunque piacere,sono Harry Styles- porse la mano Hazza a Lily,che sorrise  e si presentò a sua volta.
-si amico, ci parlerai un’altra volta,ma ora dobbiamo andare- s’intromise Ed. io non riuscii neanche a spiegare che avevo un altro appuntamento,che mi ritrovai in macchina con Harry alla guida, Ed al suo fianco, e io e Niall dietro. Mi ero vestita rapidissima: un vestito nero ,con maniche appena accennate,corto fino a poco sopra il ginocchio, e scarpe col tacco chiuse davanti. Dopotutto,era ancora febbraio! Una piccola borsa per il cellulare, e i capelli lasciati sciolti,pettinati e orecchini oro bianco. Un filo di trucco,e eyeliner azzurro.
Non so perché, ma mi sentivo in imbarazzo. Niall mi si avvicinò e mi sussurrò-sei bellissima,ma io ti preferivo come eri quando eri a casa-. Io arrossii un poco,e mi dimenticai completamente dell’appuntamento con Dylan. Appena arrivata davanti alla discoteca, incontrai anche gli altri, e ci fecero entrare dal retro. Dentro era caldissimo, e c’era tantissima gente!! Per un attimo mi mancò l’aria.

Poi trovammo un divano, che sembrava fatto apposta per noi. Prendemmo posto,e  Niall mi portò da bere, e qualche stuzzichino. All’inizio parlai con Ed, poi lui mi presentò una ragazza,si chiamava Ellie Goulding, la quale stava incidendo un album e presto sarebbe uscito in Europa. Era bionda, un sorriso sincero e non aveva neanche un po’ di trucco. La trovai simpaticissima,e anche molto umile. Poi, quando Niall mi invitò a ballare, accettai,anche se provai un po’ di paura. Non so perché.
La musica era veloce e forte,così inizialmente ci scatenammo,e poi, misero,cosa buffissima,perché succedeva di rado, dei balli di gruppo. Allora al centro della pista si formò un gruppo,e io e Niall ci unimmo,divertendoci un mondo. Ridevo, e Niall mi guardava malizioso.
Quando mi mise le sue mani sui fianchi, un brivido mi attraversò tutta la schiena, e sussultai. Ma quanto ero scema?perchè lo facevo?ah già,perché era il ragazzo per il quale avevo perso la testa,che mi stava toccando e stava sorridendo dolcemente,facendomi sciogliere.

Mi si avvicinò pericolosamente, e mi ritrovai le sue labbra vicine al mio orecchio sinistro, che soffiando mi provocavano brividi piacevoli in tutto il corpo. Infatti le mie braccia avevano la pelle d’oca,e Niall quando se ne accorse, me le prese ed iniziò ad accarezzarle.
Insomma fu una serata fantastica, io mi divertii un mondo,e uscendo ringraziai tutti, per primo Niall. Harry mi disse che voleva conoscere la mia amica Lily, e io scoppiai a ridere.
Poi,mentre io e Niall ci eravamo allontanati un po’ dalla folla, mi chiese
-ti sei divertita?-. io chiusi e sospirai, con il sorriso sulle labbra,lasciando intendere che era stata una bellissima serata.
-ritornerei lì subito,ma ho già superato il coprifuoco,e non voglio rischiare ancora di più-.
Mi si avvicinò. Mi sorrise. Mi spostò i capelli all’indietro, e mi prese le guance. La distanza era minima, potevo sentire il suo respiro. Chiusi gli occhi..
-CECILIA!- sentii una voce maschile gridare. Mi staccai subito e mi girai per vedere meglio.
Cazzo!
-che ci fai qui?- ci domandammo  reciprocamente. Lui era livido di rabbia, e mi fece anche un po’ paura, per questo feci un passo avvicinandomi a Niall, il quale lo guardava malissimo.
Cazzo alla seconda.
 
 
#SPAZIO PER ME: 
tada ta taaaaaaa..tada ta taaaaaa..(sinfonia di Bethoven credo,avete presente?il finale ha tipo quel ritmo di suspancee..) ma bando alle ciance..vi piace?cosa ne pensate? avete capito chi era il ragazzo?ù.ù ovvio!
comunque..cosa pensate che succederà?cosa dirà Cecilia?e Niall? me lo scrivete in una recensione? se riceverò molte recensioni andrò avanti nel giro di due giorni,it's a promise..sennò aspetterete..ringrazio ancora tutti quelli che hanno messo le storie tra le preferite\seguite\ricordate.. anche alle lettrici silenziose!grazie! se volete contattarmi ho twitter,possiamo anche conoscerci meglio!(non sono una stalker,don't worry..) xD
ho finito di rompere..mi dileguo..a presto dolcezze!

 

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Capitolo 26
*** 26:MESS! ***


Dal capitolo precedente.. “-CECILIA!- sentii una voce maschile gridare. Mi staccai subito e mi girai per vedere meglio.
Cazzo!
-che ci fai qui?- ci domandammo  reciprocamente. Lui era livido di rabbia, e mi fece anche un po’ paura, per questo feci un passo avvicinandomi a Niall, il quale lo guardava malissimo.
Cazzo alla seconda.”


Dylan mi guardava con grande rabbia,ma nei suoi occhi leggevo anche dispiacere,delusione.
PORCA TROIA,ZOCCOLA,PUTTANA,MADRE BRAVA E COME CAZZO SI DICE!!!! MI ERO COMPLETAMENTE DIMENTICATA DELL’USCITA!!!
CAZZO CAZZO CAZZO!
Ovviamente non sarebbe servito a niente dire che mi dispiaceva,ma soprattutto che mi ero completamente scordata. E poi c’era Niall, che mi guardava senza capirci niente.
-Niall, lui e Dylan, un ragazzo che lavora nel mio stesso bar..-e poi non sapevo cosa dire. Niall mi guardava perplesso
-bene..e allora?- che cazzo gli dicevo ora?
-lui ehm..lui..- non sapevo come dirglielo.
-l’avevo invitata ad uscire questa sera, ma non è neanche venuta. E ora la ritrovo qua, tutta sorridente!- esclamò Dylan esasperato. Evidentemente l’avevo davvero deluso, e mi dispiaceva.
-cosa? Tu dovevi uscire con lui? Ma noi..cioè..che fine ha fatto la promessa..?- domandò confuso Niall. Il mio respiro si fece pesante e denso, cercavo di fare dei bei respiri,ma mi riusciva difficile.
-noi saremmo usciti come amici Niall,io glielo ho pure detto che sarebbe stata solo un’uscita amichevole..-dissi cercando di avere una voce ferma. In realtà dentro stavo tremando.
-già, ma ti saresti almeno potuta presentare!! Se poi ti annoiavi te ne andavi,ma almeno presentarsi! Ti faccio così schifo,ti vergogni così tanto ad uscire con un ragazzo normale, e che magari non ha un pacco di soldi?- disse alzando la voce.


Io sgranai gli occhi. Non mi era mai passato,neanche per l’anticamera del cervello,di stare con Niall per i suoi soldi. Chi cazzo li voleva i soldi?io volevo lui. Così,cercando di non piangere
-D-Dylan che stai dicendo, a me non interessa niente dei soldi!-riuscii solo a dire.
-però sei uscita con lui quando mi avevi promesso che saresti venuta!!- gridò Dylan gesticolando
-è stato un malinteso,ti giuro,ì..è successo tutto così in fretta..-cercai di spiegare
-ehi amico calma. Ha ragione lei,è successo tutto all’ultimo minuto perché non l’avevamo avvisata- si intromise Niall a difendermi. Dylan si avvicinò ancora di più a noi.
-ma lei doveva uscire con me. Avrebbe potuto avvisarmi!- puntando il dito su di me
-mi sono dimenticata,mi dispiace Dylan,ti prego, perdonami, possiamo uscire un’altra volta!- esclamai mortificata. Ma Dylan mi guardò con disprezzo,poi fissò Niall
-e così eri tu il motivo per cui diceva che dovevamo uscire da amici..Niall Horan dei One Direction, che ha battuto il record di vendite mondiali e blah blah blah.. come ho potuto anche solo sperare di competere con uno ricco?-
-Dylan io non..-cercai di dire io
-amico perché usi il passato?sono il motivo,e lei è la mia ragazza. E ora se non ti dispiace,non rivolgerti più così a lei.- lo disse con tono calmo, ma fermo. Dylan rise sguaiatamente. Con disprezzo.
Secondo me era anche un po’ ubriaco. Intanto erano arrivati anche Harry e Zayn
-e io dovrei prendere ordini da te?un figlio di papà, che ha un pacco di soldi,che detto tra noi tesoro-disse rivolgendosi a me- cosa ne sai che non si scopa delle gnocc..-
Neanche il tempo di continuare a parlare,che gli era arrivato un pugno in una guancia da Zayn. Io urlai.
-no no basta!! Zayn ti prego!-. ma Dylan si rialzò dolorante, e imprecò. Mi guardò storto, e provò ad avvicinarsi a me. Ma Niall si mise in mezzo, e disse
-prova solo a sfiorarla..e ti ritroverai la testa al posto del culo!- se non fosse una situazione tragica avrei riso,perché Niall non era mai volgare.

Ma non c’era da ridere. Dylan si allontanò, e a quel punto, le gambe non mi ressero più, e cadetti in ginocchio. Mi tremava tutto. Harry si passava nervosamente una mano in mezzo ai ricci, e decise di chiamare una macchina che mi riportasse a casa. Zayn era sconvolto e mi guardava. Niall si guardava le scarpe, e si mordeva le unghie.
Ero stata una scema. Un’idiota. Una cretina. E dovevo dirglielo- Niall, mi dispiace così tanto,non sapevo che avrei potuto mai essere così sciocca. Non mi era mai capitato niente del genere, ma ti giuro,io non provo niente per Dylan, davvero- singhiozzai- io..io voglio solo te..- e poi scoppiai in un pianto senza sosta. Avevo freddo. Niall si voltò verso di me, e senza dire niente, mi mise prima di tutto il suo cappotto attorno le spalle. Poi mi sollevò il mento e vidi che anche lui aveva le lacrime agli occhi. Io non riuscivo a guardarlo

-guardami-
-non ce la faccio, ti giuro..che mi sento una merda,davvero, uno schifo. Avrei dovuto-
-guardami!!-. io lo fissai. I suoi occhi ghiaccio,che quella notte erano ancora più bianchi e limpidi che mai.
-io ti amo. Io ti amo. È inutile che cerco di non dirlo. Io non riesco più a stare senza di te, sento che mi manca qualcosa-
-no Niall,io non mi merito un ragazzo come te!quante volte ti ho deluso..- sussurrai,bagnandogli le dita che si trovavano sulla mia guancia. Ma lui mi si avvicinò ancora di più
-tu non mi deluderai mai Cecilia. Hai  capito?guardami. MAI. Perché,cazzo,non riesci a credermi?- io tirai su col naso, e chiusi gli occhi.
-ti amo Niall, sei il mio angelo. Non so cosa sarei adesso senza di te.- e senza pensarci gli presi il viso, e affondai le mie mani nei suoi capelli,mentre annullavo la distanza fra di noi, con un bacio.
Le sue labbra..qualcosa di indescrivibile..che emozioni che mi facevano provare. I brividi ora non erano per il freddo, e lui mi premette la schiena,facendomi inarcare,per avere più contatto. A quel punto mi staccai spaventata
-ma che sto facendo?ti ho appena mentito..io..tu dovresti odiarmi!-. lui mi abbracciò,e io a quel punto non potei fare altro che ricambiare,e stringerlo più forte che potevo.
-scusami..-.
-ora non pensarci più. Io mi fido di te. so che non avresti mai fatto niente con quel ragazzo. Ma come hai detto tu,un passo alla volta. Sappi però,che io mi fido di te.E ti amo- lo strinsi ancora di più, e lo ringraziai  con un sussurro.
Nella mia vita non avevo mai incontrato nessuno,eccetto i miei nonni che mi amasse così tanto,e che si fidasse così tanto. Io per prima non ero mai stata una persona che credeva e si fidava.
Ma grazie a Niall,piano piano, stavo imparando ad amare,a fidarmi,ad essere positiva. Cosa che non ero mai stata. Stare con Niall mi faceva essere una persona migliore. Era il mio angelo custode.
Arrivata la macchina, salimmo tutti,compresi Louis e Liam..e l’ultima cosa che avvertii fu il bacio di Niall,che mi diede sui capelli. Poi, silenzio.
 



#SPAZIOPERME: eccomi qui,come promesso..ringrazio innanzitutto Athebest,per aver recensito per prima(ti lovvo tanto),poi _completamente_pazza per fare sempre delle recensio bellissime che mi riempiono tutte di complimenti..e poi _Opossum!!! se l'ho scritto male chiedo perdono,ma davvero ti ringrazio infinitamente,perchè recensisci di rado,ma quando lo fai,lo fai meravigliosamente!
spero vi piaccia il capitolo,e se non vi piace..restate con me,perchè ho in mente molte cose da mettere nei prossimi capitoli..spero vi piaccia..un bacio!!

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Capitolo 27
*** 27: i'm really sorry ***


Quella mattina Cecilia si svegliò con un grande mal di testa. Andando a far colazione con Marie,Lily e Pamela,chiese a loro come avesse fatto a non essere beccata dai guardiani del college,visto che non si ricordava niente.

-i ragazzi sono passati dal retro,e in quel pezzo di “boschetto” che c’è, vi è un passaggio dove i custodi non vanno mai,perché è poco illuminato,e diciamocelo,loro sono vecchi,e hanno paura di cadere!!- spiegò Pamela soffocando una risata.
Cecilia invece era pensierosa. Quel giorno Niall e gli altri sarebbero partiti per Londra,e sarebbero restati in Inghilterra per due settimane. Ma quello che più la preoccupava era un’altra cosa.
O meglio,un’altra persona: Dylan. Quel ragazzo,che ieri sera si era rivelato un mostro,senza sentimenti e senso di perdono. A dire la verità,la ragazza aveva paura di come ora avrebbe lavorato.

Intanto,accompagnò Niall e gli altri all’aeroporto. Si era vestita con un paio di jeans a vita bassa,vans blu,e una felpa blu larga. Quel giorno voleva stare comoda,e così non si era truccata neanche un po’. Aveva inoltre un cappello in testa, e stava camminando al fianco di Niall. Fortunatamente quel giorno i fan erano pochi,e riuscirono a salutarsi bene. Abbracciò tutti, compreso Niall. Lo abbracciò forte, e gli lasciò un timido bacio sulla guancia destra.
-mi raccomando, se prova anche solo a sfiorarti, mi devi chiamare capito? Poi ci penso io!- le aveva detto Niall premuroso,mentre le accarezzava una guancia. Cecilia aveva annuito, e aveva continuato a tenerlo stretto,consapevole che non l’avrebbe rivisto per ben due settimane.
L’aereo partì,e Cecilia si voltò indietro con le mani in tasca, tornandosene al college,dove avrebbe studiato,e di pomeriggio, sarebbe andata al bar.


Cecilia’s Pov
Merda ero agitata. Anzi,agitatissima. Insomma,avevo una caga pazzesca di andare in quel maledetto bar.
Quando entrai, mi accolse Max, che con il suo solito tono giovanile esclamò- forza italiana, oggi i clienti sono molti!-
Ed era vero,in effetti. La gente era veramente tanta. Così,titubante, andai nel retro,dove ero solita a mettermi il grembiule col simbolo del locale. Quando uscii, mi scontrai con Dylan.
 PORCA TROIA.
Non sapevo cosa dire. Tipo che mi sentii il viso avvampare improvvisamente.

-scusa,dovevo stare più attento..-disse fissandosi le scarpe.
-no scusa tu, dovevo guardare- risposi. La voce mi tremava,e si capiva benissimo che ero in ansia. Merda, non volevo darlo a vedere.
Stavo per andarmene, quando lui disse
-senti Cecilia, scusami. Davvero scusami per quella serata- Così io mi girai per guardarlo meglio- davvero, non so cosa mi sia preso. Ero anche un po’ ubriaco,e mi sono fatto sopraffare dalla rabbia. Io non volevo che finisse così, davvero!-. lo fissai a lungo.
Era visibilmente pentito. Eppure, io avevo paura di lui.
Quando si avvicinò infatti, istintivamente feci un passo indietro

-davvero perdonami. Io non mi sono riuscito a controllare,ma tutte le cose che ho detto..non ricordo neanche con esattezza cosa abbia detto,ma ti giuro,non volevo ferirti-
-ma l’hai fatto- risposi fredda.
-lo so,e mi dispiace. Ti prometto che non ti chiederò più di uscire con me. Mai più, ma ti prego, perdonami- disse giungendo le mani come in una preghiera. Io sgranai gli occhi
-senti Dylan..ci devo pensare okay?-
-okay. Dimmi tu quando avrai deciso che fare..ma ti prego..non guardarmi così..-
-ti guardo come mi hai guardata tu quella sera. Come se fossi la cosa più orrenda del pianeta. E ora scusa,ma dovrei lavorare- risposi.

Per tutto il pomeriggio non feci altro che guardare in basso, servire i tavoli, pulire, preparare caffè. Non riuscivo a guardare Dylan e quando lo facevo di sottecchi,vedevo che mi fissava. Io odio le persone che fissano. Così, mentre stava spazzando il pavimento, mi avvicinai facendo finta di pulire un tavolo lì vicino
-potresti evitare di fissarmi?non sopporto essere fissata-. Lui dapprima sgranò gli occhi, poi si mise a ridere
-scusa,ma è più forte di me,sei così bella,quando sei tutta concentrata su quello che fai..-
-sì, sto concentrata perché ci tengo al mio lavoro sai?e ora basta fissarmi. Mi metti a disagio!-. così mi voltai e feci per allontanarmi
-Ceci?-
-uhm?-
-non hai pulito il tavolo!-disse trionfante,trattenendo una risata. io alzai gli occhi al cielo,ed alzai il dito medio verso di lui, mimando un “vaffanculo” con la bocca.
La sera, quando mi stavo infilando il giubbotto per tornare a casa, mi si avvicinò Dylan. Io continuai ad infilarmi il giubbotto,ignorandolo
-allora..che hai deciso?-. mi guardava come un cane bastonato guarda la padrona. Io dopotutto dovevo passarci del tempo con lui,e non volevo ci fossero disagi o problemi. Sospirai, e dissi sorridendo
-ci vediamo domani!-. lui sorrise a sua volta e rispose
-a domani! Vedremo chi servirà più velocemente-
-non hai nessuna possibilità di vincere con me, ritirati amico!
-non credo proprio, italiana. Vincerò io!-
-ahah certo, immagina, puoi- dissi imitando la pubblicità della Fastweb!
-non montarti troppo cara-
-nono, io sono realista!- e così dicendo, uscii dal locale. Felice. Si, ero felice, perché avevo fatto pace con un mio amico,e mi si era levato dallo stomaco un grande peso.


Tornando al college,appena entrai nell’appartamento, Lily e Pamela esclamarono
-indovina un po’ chi c’è di là in sala?- io le guardai confuse. Non aspettavo nessuno. E Niall era partito stamattina.
Così, mi bendarono gli occhi, e arrivata in sala, mi fecero toccare una persona: capelli lunghi fino alle spalle, la maglia era di lana,si sentiva, e il suo profumo..beh poteva essere soltanto lei.

Cacciai un gridolino, e levandomi la benda urlai: ALESSIA!!!! Non ci credevo. La mia migliore amica mi era venuta a trovare!! e con lei anche mia sorella Agnese!!

Le abbracciai forte forte, e raccontandoci un po’, finimmo col cenare fino a tardi. Le mie compagne di stanza erano contentissime di vedermi felice,e di conoscere la famosa Alessia,di cui avevo tanto parlato,e mia sorella Agnese,di cui lo stesso avevo parlato molto.
Dopo cena parlammo tantissimo, e tutte ci divertimmo molto. Poi, Alessia e Agnese , dormirono nella camera degli ospiti,dove c’erano giusto due letti.
-grazie- dissi quella sera ad Alessia
-e di cosa?-
-di essere venuta. È molto importante per me-
-figurati, questo e altro per te. dai che domani sarà una bella giornata.-
-sì, notte best-
-notte best. Ti voglio bene-
Così, mi addormentai felice, e con la faccia di Niall impressa nella mia mente. 


#SPAZIOPERME: allora,il capitolo fa schifo lo so già, ma le cose dovevano tornare normali. sono stata via per un pò,perchè avevo un sacco da fare,ma eccomi qua. lo so che fa schifo,ripeto. 
ma chiedo perdono, e vi prometto che già dal prossimo capitolo ci sarà più movimento..mi piacerebbe che comunque mi arrivassero delle recensioni..lo spero proprio..se ci tenete a me..
vabbè ho finito di rompere. mi tolgo di mezzo
Ceci Sheeran

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Capitolo 28
*** 28:we just wanna have a little fun.. ***


 
#SPAZIOPERME: allora,l’altro capitolo non ha ricevuto recensioni..e lo capisco..perchè era una mezza merda..ok..questo spero vi piaccia..l’ho scritto con il sottofondo di quella meravigliosa voce che si ritrova Ed..quindi..spero mi abbia ispirato bene!;)
Buona lettura..spero lascerete recensioni in molte!
Lettrici silenziose,fate pubblicità please!:))



Cecilia’s Pov
Ero felice. Stavo per le strade di Dublino, con Alessia,mia sorella e Lily. Stavamo passeggiando,parlando del più e del meno,e Lily e io gli stavamo facendo da guide già da due giorni.
Il giorno dopo sarebbero ripartite: dopotutto mia sorella stava saltando dei normalissimi giorni,infatti era stato un miracolo che mia nonna avesse accettato,mentre la mia amica aveva dei giorni di pausa perché a Bologna c’era la neve. Pensate!! Qua a Dublino l’aveva fatta per tutto Dicembre..e in Italia veniva ora!

E così,anche un’altra settimana era volata. Da una parte ero contenta: è sempre un’impresa riiniziare la settimana. Ma avevo avuto questa bella sorpresa, e inoltre avevo risolto con Dylan, cosa che mi rendeva molto felice.
Quella sera avevo il turno dalle sei alle dieci e mezza al bar. Andai allegramente al bar. mi cambiai, e salutai Dylan. Cominciammo la gara: chi avrebbe servito più gente. ci divertimmo tutta la serata. Noi che cercavamo di volare da un tavolo ad un altro, e a servire più gente possibile.
La serata passò velocemente. Così, a ora di tornare a casa,mentre uscivo dal locale, Dylan mi fermò
-ehi Ceci! Ti puoi fermare un attimo?-
-non so..due minuti!-
-va bene..voglio farti vedere una cosa..- e mi portò nel retro del bar. era come un vicolo senza uscita,buio. Ad un tratto apparvero due figure nere e alte. Io sussultai, ma Dylan ridacchiò
-tranquilla,sono due miei amici. Leo e Carter..-disse indicandomeli. Non erano affatto raccomandabili. Avranno avuto almeno cinque anni più di noi,erano alti,palestrati,e avevano una strana luce negli occhi- lei è Cecilia- disse indicandomi. Ma quando mi accorsi del cenno alla testa che Dylan fece ai due, era già troppo tardi. Dylan mi prese per i fianchi
-che fai?-domandai cercando di levarmi dalla sua presa. Ma mi teneva stretta
-niente sai..io e loro vogliamo divertirci un po’ stasera..-disse con un tono perverso-perché non ti unisci a noi?-. io iniziai ad avere paura. Ma paura davvero. Così, cercai di mantenere una voce ferma
-no grazie non mi va, sarà per un’altra volta..- Carter mi prese i polsi. Io sbiancai
-no dai,noi vogliamo divertirci ora-. Io deglutii
-Dylan..lasciami in pace, lasciami andare a casa-.

-certo che ci andrai piccola, ma non subito..- e intanto frugò sotto la mia giacca, fino ad arrivare al mio ventre scoperto. Io mi ribellai, ma la sua stretta era ferrea. Carter mi levò la giacca,e il freddo della sera, cominciò ad entrarmi nelle ossa,io cercavo di liberarmi,ma lui mi teneva i polsi, e cominciai a respirare affannosamente. Intanto dietro di me,Dylan mi sussurrava sensualmente all’orecchio-non dimenarti tesoro, e vedrai che tutto sarà più facile...- ma non c’era gentilezza nel suo tono. C’era fermezza.
-ti prego,ti prego lasciami, non lo dirò a nessuno ma ti prego lasciami andare..AIUTO!-provai a gridare. Feci male. I due ragazzi mi spinsero al muro, e mentre mi stringevano i polsi,fino a farmi venire i lividi,Dylan mi sfilava i jeans. Cominciò a mancarmi il fiato,e  le lacrime cominciarono a bagnarmi le guance. Mi contorcevo,ma mi avevano in pugno.
-shhh..non può sentirci nessuno tanto..!- e per questo cominciai a pensare a mia nonna, ai miei fratelli,ai miei genitori. Mentre quel pervertito mi levava le mutande in modo brutale, mise le sue mani sui miei glutei e strinse forte.

Io gemetti, e pensai a mia madre. Cosa stava pensando adesso? Che aveva una figlia così facile? No, non glielo avrei fatto pensare. Proprio quando sentii un dolore acuto,perché una presenza estranea entrò dentro di me, la prima cosa che pensai fu un bellissimo calcio nelle palle. Prima a Dylan,e poi uno schiaffo e un calcio a Carter eccoli cadere per terra, mentre Leo che,cercò di fermarmi, gli storsi un polso sputandogli letteralmente in un occhio.

Corsi via,corsi veloce,con l’aria gelida che mi feriva le guance, e intanto piangevo. Piangevo per essere stata così stupida da fidarmi così facilmente di una persona. Ci ero rimasta un’altra volta di merda, e mi faceo schifo. Non ero riuscita a fermarlo prima. Mi aveva..toccata in quel modo!! E non ero riuscita a ribellarmi..no ero stata io l’unica stupida. Correvo da più di cinque minuti, e quando vidi l’autobus che mi avrebbe portato davanti al college,non lo presi. Preferii andare a piedi. Venti minuti di cammino, di riflessione.

Che schifo,che schifo che era quel ragazzo. E ora cosa dovevo fare?lo dovevo dire?No,assolutamente,mi avrebbe fatto del male.
E non sapevo se ce l’avrei fatta un’altra volta. No no,non l’avrei detto a nessuno.

Tanto meno a Niall.
Ma ce l’avrei fatta? Fra una settimana sarebbero tornati. Mi guardai i polsi, e le ossa del collo. Erano indolensite e i polsi erano pieni di lividi. Merda.
Dai si, ce la potevo fare. Una settimana di silenzio, e poi avrei fatto finta di niente.
Cercavo di convincermi,ma in realtà,sapevo che non sarei mai riuscita a mantenere un segreto così grande.

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Capitolo 29
*** 29:problems.. ***


Ad Alessia..la mia migliore amica..
sono con te Ale..voglio che tu lo sappia!:)

MA TU SEI MATTA!!DEVI AVVERTIRE LA POLIZIA,QUALCUNO!!!QUEL PEZZO DI MERDA DEVE ESSERE PUNITO!- urlava Lily
quella mattina. Inutile dire che avevo cercato tutte le soluzioni più credibili per spiegare i lividi..ma non si era lasciata ingannare.

-ha ragione Ceci,non possiamo non dirlo a qualcuno!e ora come farai al lavoro?- incalzò Marie. Ci pensai su:

-Non sarà difficile:mi prenderò le ferie per una settimana,e la settimana dopo il bar è chiuso per motivi che nessuno vuole dirci-.
-si ma..prima o poi ci dovrai tornare!!- Lily era ansiosa. Ma aveva ragione.

-e..con Niall?-azzardò Pamela.

-NO!-urlai di colpo,facendo spaventare le mie amiche- non lo verrà a sapere. Anche se mancano pochi giorni,non deve vedere i lividi,e io non gli dirò niente.- sospirai-hanno già rischiato di menarsi..non voglio che vada a finire così. Ha già preso troppe volte le mie parti-

-è perché ti vuole bene Ceci,quando lo capirai?-urlò Pamela esasperata

-lo so Pam,ma non voglio farlo preoccupare ulteriormente. Poi capirai..se loro facessero a botte sarebbe su tutti i social in pochi minuti..no no..non voglio altro casino a causa mia. Quello del finto tradimento mi è bastato- e me ne tornai in camera.

La foto dei miei genitori sul comodino.. come sorridevano..e come erano felici..nessun pensiero al mondo..e io lì vicino che sorridevo in braccio alla mamma..

Sentii gli occhi pizzicare..”chissà ora cosa stanno pensando..sempre che mi vedano..sicuramente mi staranno dando della figlia degenerata..di facili costumi”pensavo mentre incessanti lacrime uscivano dai miei occhi e sbavavano quel poco di matita che mi ero messa.

Saltai il pranzo. Mangiai una mela per respingere i morsi della fame.

E così,andò avanti,finchè non venne il giorno in cui i boys tornarono.

..EEEEEHII!!! Italiana!!! Come va?!- mi urlò Harry nell’orecchio facendomi ridere. Ridere..mi suonava così strano questo verbo..
-bene bene..ma ditemi come è andata? Vi siete divertiti?-cercando di sorridere più che potevo.

Saremmo stati a pranzo tutti insieme. Ma Niall e Liam ci avrebbero raggiunto il giorno dopo.
Appena Zayn mi si avvicinò, i suoi occhi penetranti mi fissarono, cercando di leggermi nel pensiero. Aveva questo grande potere. Soprattutto su di me. Sorrisi,fingendomi allegra.

-ehii- esclamai mentre lo abbracciavo.
-cos’hai?- meeeerda.

-niente!- lo guardai stranito. Lui alzò un sopracciglio

-niente?- io annuii- i tuoi occhi gridano “non ho più lacrime per piangere,altrimenti continuerei a farlo”ora mi dici che cazzo ti è successo- disse tutto d’un fiato.
Ma perché con lui non funzionava? Mi ero anche messa il fondotinta..
-niente davvero, non è vero che ho pianto!-. mi si avvicinò all’orecchio
-non hai capito che con me non funziona. Dimmi, che cazzo,ti,è,successo!- disse scandendo bene l’ultima frase.
Non potevo dirglielo. No no.

-stai parlando seriamente?- mi chiese Zayn dopo che gli avevo raccontato tutto.

Già,non ero riuscita a resistere. E ora gli occhi di Zayn erano ridotti a due fessure. Ovviamente lui non mostrava mai le sue emozioni.

Io però a fine racconto avevo la voce che tremavo,e ora mi fissavo le scarpe.
-dobbiamo dirlo a Niall-. Eccolo!!! Io non voglio
-non voglio Zayn, non voglio lui potrebbe-

-potrebbe proteggerti!Sono sicuro che lo farà,lui però lo deve sapere!-

-no Zayn,non voglio che-
- non mi importa!-alzò la voce- lui è stato sincero con te. glielo devi. È il tuo ragazzo..diamine non l’ho mai visto così preso da una ragazza!-

Io scossi il capo.
-se non glielo dici tu,glielo dirò io!- e se ne andò. Però prima di uscire dalla stanza si voltò e mi disse- sei forte Cecilia. Ne hai passate tante. Sei forte,e io ti ammiro-.
Io annuii in segno di ringraziamento. Ormai, non riuscivo più a parlare.

E così erano arrivati anche Niall e Liam. Dopo i saluti Zayn mi si era avvicinato,e me lo aveva domandato ancora.
Io non avevo cambiato idea, e sapevo che lui glielo avrebbe detto subito.
Quella sera, prima di tornare al college dopo una mattinata coi ragazzi e Eleanor, cercai di trovare uno spazio per rimanere con Niall. Ma ora una mia impressione,o cercava di evitarmi.

Quando restarono da soli, un po’ più indietro rispetto agli altri, mi affiancai a lui. Lui continuava a guardarsi le scarpe. Non sapevo come iniziare a parlare
-Niall..io- e con mia grande,grandissima sorpresa lui sbuffò e mi abbracciò con foga,stritolandomi quasi.
All’inizio rimasi spiazzata. Poi, ricambiai,beandomi di quel contatto di cui ero stata privata per troppo tempo.

Restammo così per qualche minuto. Poi, staccandosi mi diede un tenero bacio sulla fronte,e solo allora vidi che stava piangendo. Silenziosamente:
-perché non me l’hai detto subito?- balbettai qualcosa tipo “non lo so è che..” ma lui mi abbracciò,e poi prese le mie labbra e se ne impossessò. Il contatto da prima minimo,si fece più intenso, facendomi desiderare di più..
Ci staccammo,non avendo entrambi più fiato

-tu lo sai che quel coglione non la passerà liscia vero?- mi disse. Io sorrisi timidamente, e lo baciai di nuovo.
-ti prego,non voglio che tu ti faccia male,non ne vale la pena..-

-l’unico che si farà davvero male sarà lui,piccola. Tu devi stare tranquilla-

-no Niall, non fare niente. E se si riscuotesse sulla tua posizione?insomma..- lui mi si avvicinò, facendo combaciare le nostre fronti

-non me ne frega niente. Tu sei la mia ragazza. Anzi,sei la cosa più bella che si possa desiderare. E farò di tutto per farti stare più serena-. Io lo abbracciai e restammo così, fino a quando la voce squillante di Louis urlò

-ehiii fidanzatini, datevi una mossa,abbiamo i tavoli prenotati,ma non possiamo far troppo ritardo!!- Noi sorridemmo,e per mano, raggiungemmo gli altri

Niall. La cosa più preziosa che avessi mai avuto. Il ragazzo più premuroso.
La cosa che non avrei mai perso. Non lui.


#SPAZIOPERME: Ehiii allora vi sono mancata? o meglio..vi è mancata la storia? spero che il capitolo vi piaccia..non ho potuto agigornare prima perchè è stata una settimana molto difficile..ma eccomi qua..se volete passate all'altra mia storia,la trovate sul mio profilo!!! :))
Spero di ricevere almeno due recensioni...a presto <3<3
vi adoro tutte,grazie di esserci!

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Capitolo 30
*** 30:love and fight ***


 
-allora a domani ragazzi!! Riposatevi!!- si stavano dicendo a vicenda i ragazzi. Qualche giorno di riposo,e poi avrebbero cominciato a fare servizi fotografici,e poi avrebbero iniziato il tour promozionale per il nuovo album.

Niall era a casa,mentre tutti gli altri dovevano riprendere l’aereo. Ma erano abituati. Mentre stavo salutando tutti,Niall si avvicinò a me e mi sussurrò-vuoi venire un attimo a casa mia?mi sei mancata troppo..- e così dicendo prese a soffiarmi sul collo. La mia pelle si rizzò subito,e tipo in trance annuii.

Una volta a casa sua(c’ero stata solo una volta),appoggiai la giacca,e notai che non era in disordine come l’avevo trovata l’ultima volta- vedo che hai pulito-dissi ridacchiando. Lui si unì alla mia risata.

Poi si avvicinò a me,pericolosamente. Mi prese il viso,e cominciò a baciarmi dolcemente,lasciando qualche bacio piccolo e innocente,ora sulla bocca,ora sulla guancia,sul naso,poi scese sul collo,e lì ci si appoggiò tutt’altro che dolcemente. Sembrava un leone in gabbia,a cui non danno da mangiare per mesi: era famelico. Io naturalmente gli diedi accesso,quando dal collo si spostò nuovamente sulla mia bocca,questa volta con più passione.

Mi prese piano piano per i fianchi,e afferrandomi saldamente le cosce,cominciammo a salire sul piano di sopra,senza staccarci minimamente,le mie mani incollate ai suoi capelli. Mi adagiò sul suo letto,e si mise a levarmi gli indumenti: prima la maglia,e quindi rimasi con una leggera cannottiera,dove si poteva vedere il cuore battere incessantemente. Questo non sfuggì a Niall,che sorrise teneramente-piccola ti amo,lo sai?-

-anch’io ti amo Niall Horan-. Amavo quegli intelligenti e sorridenti,amavo quella bocca leggera e sottile. Amavo quel ragazzo. Gemetti,quando una mano si poggiò sul cavallo dei miei pantaloni. Stavo impazzendo. Lui stava impazzendo.ed eravamo vestiti. ansimai, scoprendomi a desiderare di più, scoprendomi a desiderare che quei pantaloni non ci fossero affatto.

Lui inspirò il mio odore,mentre l’erezione gli doleva nei boxer, potevo avvertirla sulla mia coscia, facendomi gemere ed arrossire violentemente.  strinsi le cosce intorno al bacino del biondo, inconsciamente, non sapevo da dove scaturiva questa sicurezza, cercando un contatto più profondo.

Lui ridacchiò a bassa voce e tolse la mano dalla mia intimità, portandola alla mia schiena inarcata e tesa, che prese ad accarezzare lentamente.
Mi levò lentamente,la cannottiera, e continuando ad accarezzarmi la schiena,mi slacciò il reggiseno. Rimase a fissarmi

-Niall ti prego ti ho detto che non mi piace essere guardata!!- dissi coprendomi il volto!!
-è che sei così bella..- e mi levò dolcemente le mani dal viso.
Mi  slacciò a fatica il bottone dei jeans chiari, facendo scivolare la stoffa ruvida lungo le gambe; li sfilò definitivamente e li lanciò sul pavimento.
Fece lo stesso con i suoi, impiegandoci la metà del tempo.

Si liberò anche dei suoi indumenti,mettendo in vista il suo fisico,non troppo muscoloso.

Era per questo che mi piaceva., e scese con il viso fino al ventre, lasciando una scia bollente di baci. Iniziò a baciare anche la pelle intorno all’ombelico, mordicchiando di tanto in tanto. Io sospiravo,mentre la mia eccitazione cresceva.
Mi prese le gambe e le divaricò;dal cassetto,prese una bustina e ne estrasse qualcosa.

Gemetti fortemente,quando fu in me. Mentre spingeva dolcemente e lentamente,mi baciava il naso,la fronte,e io facevo lunghi respiri.

Le spinte si fecero più forti e veloci, e quando arrivammo insieme, Niall poggiò la sua fronte sulla mia. Quando si staccò, si stese accanto a me,e mi prese la mano. Solo allora realizzai,che le avevo tenute strette lungo il letto fino a quel momento,e questo fece ridere a Niall. Mi voltai verso di lui:
-ti amo Niall. Sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita- dissi sincera.

-no,non dirlo neanche per scherzo. Sei tu che sei fantastica,io..tu mi stupisci ogni volta. La tua insicurezza,la tua timidezza ma profondità. Sei riflessiva..sei diversa dalle altre ragazze. Forse perché sono abituato a vedere ragazze che non fanno altro che urlare il mio nome-. Lo strinsi a me,con quella poca forza che mi rimaneva. lui ricambiò la stretta. Ci coprì con la coperta,ed insieme,scivolammo in un sonno profondo.

Niaaaaall!! Muoviti o stamattina i tuoi cosa penseranno?!??- lo ripresi per la settantacinquesima volta in dieci minuti. Quella mattina Niall avrebbe dovuto incontrare i genitori,ma non si decideva ad alzarsi dal letto. Gli stavo preparando la colazione,e poi sarei schizzata all’università. Già mi immaginavo le domande maliziose di Lily..
-giorno amore- mi salutò Niall con un bacio dolce sulla fronte. Ricambiai.

-Cazzo Ceci ma è tardissimo!!! Merda devo muovermi- esclamò improvvisamente. Roteai gli occhi
-è tipo venti minuti che cerco di fartelo capire-

-merda merda merda!- e mentre si preparava, finiva le uova che gli avevo preparato.
Ci salutammo con un luuungo bacio, e lui scappò a casa sua.

La giornata trascorse velocemente per fortuna,e non pensai un attimo a Dylan. Niall aveva proprio un effetto positivo su di me. E così,mi diressi verso la mia abitazione, pronta a prendere le cose,visto che Niall mi aveva invitata a stare da lui per quei pochi giorni.

 
Niall’s Pov
Stavo aspettando quel bastardo sul retro di quel fottuto ristorante,dove era successo tutto. Quel maledetto posto. Con me c’erano i miei amici: Sean e Nick .gliela avrei fatta pagare. Non sono per niente un tipo vendicativo,tutt’altro. Ma quello stronzo aveva osato toccare la mia Cecilia. Quell’angelo impuro,fragile. Ma che dico toccare!? Abusare!! No, doveva pagare tutto.

Eccolo, si stava avvicinando..appena mi vide,non gli diedi il tempo di riflettere,che con un pugno sulla faccia,lo feci stordire. Lo spingemmo con le spalle al muro,mentre Sean gli affondava un pugno nello stomaco
-bastardo,pezzo di merda,anzi,la merda merita più rispetto di te!- urlavo.

-Niall piano-mi intimò Sean

-no Sean,tanto Dylan lo sa meglio di noi..”nessuno può sentirci”-dissi citandolo e mimando le virgolette con disgusto. Dylan cercò di fuggire,ma Nick lo fermò,e conun altro pugno lo fece piegare in due. Gemette,ma a me non me ne fregava. Schifo. Solo questo provavo.

-non-calcio-provare più-pugno-a mettere le mani addosso alla mia ragazza..-e mi avvicinai al suo viso-o ti farò pentire di essere nato-. Il ragazzo mi guardava spaventato, e quando gli strinsi i polsi-e bada che non scherzo. Quella ragazza non merita neanche un briciolo del tuo perdono,ma chiediglielo comunque. Solo un angelo come lei potrà,forse,perdonarti!- e così dicendo,ce ne andammo,lasciandolo lì.

-finalmente a casa Horan!-urlò lei,con la sua voce melodiosa. Mi venne in contro e io le presi il mento, per baciarla.-ho ordinato la pizza,così ci guardiamo la tv-

-Cecilia,ti si ama!!- le urlai. Poi aggiunsi-cosa c’è in tv?-

-il Signore degli Anelli- disse lei mentre gli brillarono gli occhi. Era uno dei suoi film preferiti,una delle prime cose che avevo saputo di lei. D’altronde,piaceva molto anche a me. E così, la serata fu piacevolissima. Pizza, un bellissimo film, e la più bella ragazza che si possa desiderare. Appena finì il film

-piccola è finito,che ne..- ma mi bloccai,vedendo che la mia italiana era crollata nel mondo dei sogni. Così la osservai: struccata,con un leggins a vita alta e una semplice maglia,la sua collana della pace,con cui ci dormiva insieme fra un po’. Era meravigliosa. Uno sguardo così dolce e innocente,ignara che la stessi osservando. Le sfiorai le mani. Fredde,come sempre le aveva,e io mi divertivo sempre a prendergliele e scaldargliele.

La presi di peso,quel poco che pesava,e come nelle favole,la portai sopra,e la adagiai nel mio letto. I suoi capelli viola,dalla recente tinta le ricadevano morbidi fino al seno. E fu così,che osservando quella magnifica creatura mi addormentai,con la mia mano intrecciata alla sua.





Narratore’s Pov
Questa volta fu Niall che si sveglio prima(stranamente),e che per fare il romantico preparò un toast con un lieve strato di burro e una tazza di cioccolata calda e cereali, portandoli direttamente sul letto della giovane,appena svegliata.
-grazie..-biascicò ancora non completamente sveglia.

E una volta finita la colazione, Cecilia volle dare una mano a Niall,che ovviamente aveva già messo sotto sopra la sua casa. mentre si divertivano,perché avevano attaccato lo stereo con la musica di Michael Bublè e Jackson, gli idoli rispettivamente di lui e di lei, pulivano,sistemavano..

Al momento di una pausa, Niall buttò lì un-ho bisogno di una vacanza-
-anche io-disse Cecilia scuotendo il capo in cenno di assenso. Al biondo si illuminò il volto
-Cecilia!!Ma sei un genio!!-. lei lo guardò confuso-abbiamo entrambi bisogno di una vacanza. Vogliamo staccare dalla quotidianità e rilassarci,goderci ogni momento..- spiegò Niall
-si..ma non ti seguo-

-perché non ce ne andiamo in vacanza insieme? Solo tu ed io?!-. Il cuore della ragazza perse un battito. Deglutì niente,perché non aveva saliva nella gola.
-ma..quando?-

-quando finisco di fare i servizi fotografici!! Dopo domani faremo i servizi fotografici per due giorni,e poi abbiamo tre settimane di vacanze,ti ricordi!?!!?- Niall aveva alzato la voce di tre ottave tipo,e Cecilia non ci stava capendo più niente.

-io..penso di sì..perchè ci sarebbe il ponte per St Patrick, e poi avrei le vacanze dell’Università..-ragionava la ragazza.
-esatto piccola!! Allora che ne dici?-

-non lo so Niall..io penso che dovremmo pensarla meglio..dove potremmo andare?-
-ovunque tu voglia!Basta che stiamo insieme!- esclamò estasiato. Cecilia si aprì in un sorriso

-potremmo andare in Italia,e visitare città come Milano,Venezia,Firenze e Roma..-
-Ceci,l’ho già detto che sei un genio?!- Niall era esploso in una danza stupida,da quanto era felice e Cecilia aveva un sorriso a trentadue denti.

-allora che ne dici? Tre settimane immersi nella cultura italiana,gustando la vera cucina italiana,e vedendo città che ho sempre desiderato,e incontrando directioner italiane,che adoro.-
-e incontreresti mia nonna..-. Niall annuì vigorosamente

-finalmente conoscerò quella fantastica donna di cui mi hai tanto parlato!!-.
-andata allora?- Cecilia gli porse la mano

-andata piccola!!- e la prese per i fianchi,finendo entrambi nel divano,e ridendo come i pazzi.

-ohh sarà bellissimo- sentenziò Cecilia giocando coi capelli del biondo,mentre lui a fatica conteneva l’euforia.
Sarebbero state le tre settimane più belle della loro vita.




#SPAZIOPERME: Ehiii bellezze!! come state??! la storia ahimè,sta giungendo a termine,penso di scrivere un altro capitolo e poi,si concluderà la storia tra i due!!
vi è piaciuta?spero di avervi emozionato abbastanza,di avervi fatto felici,e spero che questo penultimo capitolo vi sia piaciuto. ho cercato di scrivere meglio possibile. 
spero di ricevere almeno tre recensioni..e poi continuerò!!
Un bacione,spero di avere vostre opinioni,pareri.. 
Ceci Sheeran <3<3

 

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Capitolo 31
*** 31: Epilogue ***


A _completamente_pazza_..che mi ha sempre aiutato,e che è sempre stata con me..
mi ha dato la forza per andare avanti,e continuare la storia,tirando fuori il meglio di me. 
Graziii! Ti voglio bene,e questo è per te!


 
Preso il borsone che stava in sala?-
-no,pensavo l’avessi preso tu?!-

-ma ti avevo detto di prenderlo!!- concluse Cecilia. Niall sbuffò

-uffaaa dentro c’erano quei panini buonissimi..vabbe..vuol dire che li prenderemo lungo la strada-disse mentre si passava nervosamente una mano in mezzo ai capelli. Era fatta. Ci erano riusciti. Stavano partendo per L’Italia,che li avrebbe accolti per tre settimane. Niente fotografi,niente ricevimenti. Solo loro.

Semplicemente loro due.
Avevano fatto i bagagli,e avevano avvisato i genitori di lui,che erano stati felicissimi alla notizia, e i ragazzi anche
-fate buon viaggio,e divertitevi. Dopo dovremo lavorare sodo in America,Nialler- aveva sentenziato Louis. Danielle e Eleanor avevano augurato un buon soggiorno a Cecilia,e così,erano partiti,quel martedì mattina. Lei un pantacollant nero,le superga bianche,e una maglia larga rossa, di quelle che piacevano a lei. Lui un paio di occhiali da sole rayban,un cappellino,un jeans e una semplice maglia bianca con sopra la felpa blu.

Fortunatamente non erano stati riconosciuti,almeno all’aeroporto non erano stati assaliti,e una volta dentro l’aereo, Niall cominciò a dire
-allora,a Milano,cosa dobbiamo visitare per primo? Il Duomo?-
-esatto,poi facciamo un po’ di shopping,e poi stasera abbiamo il treno per Venezia-. Niall le diede un tenero bacio sui capelli
-non vedo l’ora!!!-

-già,neanche io,e comunque devo ridarti i soldi del treno in qualche modo. E lo trovo il modo-
-ohhhh no signorina,lei non mi ripaga di niente-

-Niall basta,sono stufa,mi sento troppo in debito..ci deve pur essere qualcosa che posso fare per te per sdebitarmi!!-. lui scosse la testa,poi però disse
-in realtà ci sarebbe una cosa..devi promettermi che non mi lascerai mai,e che resterai sempre con me-disse serio. Cecilia sorrise
-certo,te lo prometto. Te lo prometto- le disse lei, abbracciandolo(per quanto le fu possibile,dato che erano in aereo).
-siamo a Milanooo!!- urlò Niall in italiano,facendo scoppiare a ridere Cecilia. Appena arrivati davanti al Duomo,Cecilia le spiegò la storia(l’aveva dovuta studiare quell’anno a Dublino,quindi era fresca di memoria),e poi si presero una pizza al piatto per cena.
-uhm..già qusfta vacanfa mi sfa piacfendo..-disse Niall tra un morso e l’altro. Si era letteralmente avventato su quella pizza,e in pochi minuti non ne rimase niente!!
Nel treno i ragazzi prima parlarono un po’,e Cecilia chiamò la nonna,per ricordarle che a breve sarebbero venuti a casa,e poi, Cecilia si addormentò durante il viaggio…


Cecilia’s Pov


-Sveglia principesa!- mi disse Niall dolcemente, in italiano. Stranamente mi alzai subito,e mi stiracchiai
-hai dormito bene?io non abbandonerei questo hotel,se non fosse che dobbiamo visitare Venezia- mi disse l’irlandese.
-come ci siamo arrivati qui?non mi ricordo niente di ieri sera..-
-ahah si immagino,ti ho dovuto svegliare io-
-già..ma credo che avevo gli occhi aperti,anche se stavo comunque dormendo!- esclamai io. Quel giorno ci vestimmo leggeri,Niall si mise addirittura i pantaloncini corti,e le infradito
-non sei un po’ esagerato?-gli domandai squadrandolo. Lui alzò le spalle
-ho caldo-disse semplicemente. Così, visitammo la città,e arrivò presto la sera.
-ora ti porto in un posto..-mi disse
-tu a me?-domandai incredula. Lui mi prese per mano,e subito dopo,capii dove eravamo in quel momento. La laguna. Il luogo dolce,e romantico. Vidi le gondole,e senza darmi tempo di rifletterci Niall mi trascinò in una di esse,pagando velocemente l’uomo.
Non so perché,ma mi sentivo emozionata. Ad un certo punto provai anche paura,ma cercai di calmarmi, facendo dei grandi respiri. Era tutto così perfetto: la gondola,il mare che cullava la nostra “barchetta”,il vento,non troppo forte,cosa un po’ strana. E poi Niall. Non c’erano parole per descriverlo. Aveva deciso di guidare lui la gondola,e quindi aveva lui i remi. Era tutto concentrato,lo vedevo,e piano piano seguendo il ritmo dei remi,i miei muscoli si rilassarono. Quando ci fermammo,mi voltai e a destra,c’era la luna. Non piena,come può accadere nelle favole,ma a metà. Ma a me sembrava perfetta comunque. Sospirai.
-ti piace?-mi domandò Niall
-molto..-dissi sognante-a te?-
-molto..siete proprio fortunati voi italiani. Avete tutto. Anche luoghi come questi.-. io annuii..
-guarda la luna-dissi indicandola-è a metà. Ed è quella che preferisco: perché secondo me è così che è la vita. Non è mai piena, e neanche vuota. Non è mai perfetta,senza sofferenza e senza dolore.Ma non è neanche tutta sofferenza e dolore. È equilibrata. E sta a noi decidere come prenderla:se prenderla bene o vedere tutto grigio- dissi tutto d’un fiato. Non so dove mi veniva tutta questa ispirazione- scusa Niall,ho detto delle cose..-balbettai alquanto imbarazzata- scusa..mi avrai preso per pazza..non so dove trovo tutta questa ispirazione..penso sia il posto..-
-no no no,non devi assolutamente scusarti- mi guardò con tenerezza-è bellissimo sentirti tirare fuori il tuo lato filosofico. Dici delle cose meravigliose,ma quello che è più meraviglioso è che questo è il tuo pensiero-. Io sorrisi
-me lo diceva sempre anche Alessia che avevo un lato filosofico..-risi. Lui rise. Mi si avvicinò,e mi accarezzò coi polpastrelli la guancia
-credo che incontrarti è stata una delle cose più belle e giuste che io abbia mai fatto-. Sorrisi
-dobbiamo ringraziare Nando’s,allora-
-ahha già..è stato davvero fantastico..mi ricordo ancora quella sera..com’eri diffidente! A me di solito le persone così non piacciono,ma si vedeva che era solo una corazza che indossavi per non dare confidenza..-
-veramente sono io che ringrazio l’Irlanda,e voi irlandesi,che mi avete reso la persona che avevo sempre cercato di nascondere. La persona che ero in fondo. Con la vostra semplicità e voglia di vivere mi avete fatto cambiare,ed è stato l’anno migliore della mia vita-.
Ci stavamo confidando. Quello che pensavamo,quello che provavamo. A bordo di una gondola
-con te ho passato i momenti più belli della mia vita-dissi sincera-e spero ne passeremo altrettanto belli-. Mi prese la mano
-certo che ne passeremo altri. Certo,voglio averti accanto a me,sempre!- mi disse,per poi baciarmi con passione,prendendomi il viso tra le mani. Io non gli negai quel bacio, facendoci così illuminare dalla bianca luce della luna,che splendeva su di noi.

E così anche Venezia l’avevamo visitata. Lui come souvenir si prese una comunissima maglia bianca,con le maniche blu,ed al centro scritto “Venice”. Poi prendemmo l’aereo, diretti a Firenze. Usciti dall’Hotel però incontrammo un gruppo di fans,che si fecero foto con me e Niall,e ci augurarono il meglio. Così ci dirigemmo a Firenze,e la visitammo per due giorni. Giusto in tempo,perché anche lì iniziarono a fotografarci i paparazzi.
Arrivò così il giorno per la partenza per Ancona. La mia città natale.

-mmmh..sto cominciando ad agitarmi,e se poi a tua nonna non piaccio?- cominciava a mordicchiarsi le unghie.
-Horan,ti prego. Come fai a non piacergli? Ricordi?”non farti seghe mentali”,è il tuo motto con i genitori-e a lui tornò il sorriso.

-forse dovresti preoccuparti di più per mia sorella..sai..è pazza per voi,quindi può darsi che ti fissi per la sera intera,per non aprire bocca- lui scoppiò a ridere

-sarà bello conoscere faccia a faccia una directioner italiana,mi incuriosisce molto!-. così,arrivammo ad Ancona. E con il taxi,arrivammo alla stazione. Poi da lì,la mia casa non era molto distante,perciò,appena suonai il campanello mi venne in contro correndo Agnese

-Ceci!!!!!!!!-mancò poco che cademmo a terra. L’abbraccio durò molto,e dopo avermi chiesto come stavo,il suo sguardo cadde su Niall. Lei sgranò gli occhi,e si coprì la bocca

-ciao,sono Niall-disse lui semplicemente. Lei tese la sua mano-Agnese,piacere-.
-Cilly!-mi chiamò mio fratello. Ci chiamavamo così da piccoli,e fu bello sentire eccheggiare la sua voce nel dirlo,ci abbracciammo e poi con una stretta di mano, si presentò a Niall.

Entrammo. C’era un buonissimo profumo di lasagne.
-Cecilia!!!Ciao! Ciao Niall,piacere- lo salutò lei con la massima scioltezza. Niall all’inizio ci rimase di stucco: non se l’aspettava forse. Forse non se l’aspettava che lei facesse il primo passo.
-piacere,sono Niall-disse in un italiano quasi perfetto.

-ohhh sai l’italiano?io so un po’ d’inglese- disse mia nonna. Ed era vero,era lei che insieme a mia madre e mia zia mi avevano appassionato alle lingue. Iniziammo a mangiare le lasagne,e Niall fece capire in tutti i modi che gli piacevano da morire. Prendere il triplo piatto secondo voi è abbastanza esplicito?! “meglio di una grande frase detta in qualsiasi lingua”avevo pensato.

Fu divertente: mia nonna ci chiese com’erano andate le visite turistiche, e Niall rispose vivamente che adorava l’Italia,che era un paese meraviglioso.

-andate a sistemare le vostre robe voi,qui ci pensiamo noi-mi disse mia nonna. Così,io e Niall ci sistemammo in camera mia. Ovviamente il letto era ad una piazza e mezzo, e ci saremmo dovuti stringere un po’
-non preoccuparti piccola,tua nonna è già stata una grande ad aver accettato di farmi dormire con te-. mi consolò lui. Poi,mentre mi stavo lavando i denti,a mia insaputa Niall andò in cucina,dove stava mia nonna
-mi scussi,signora..-iniziò a dire in italiano. Mia nonna si girò

-oh c’è qualcosa che non va? Ah,non ho messo gli asciugamani in bagno vero?che testa vuota..- Niall la bloccò
-no no,volevo dire solo..-il discorso lo fece metà in italiano,metà in inglese-grazie per l’accoglienza,e naturalmente per la cena squisita. Ma volevo dirle che conoscere Cecilia è stato..è stata la cosa migliore che potesse capitarmi nella vita. Credo di non aver mai amato una ragazza così tanto. Anzi,ne sono sicuro. Per questo,volevo dirle soltanto che le voglio un mondo di bene,e che neanche nei sogni mi sognerei di farla soffrire. È troppo importante per me. Su questo può contarci-. Mia nonna sorrise dolcemente
-non ho mai dubitato di te. si vede che siete innamorati,lo si vede da come si illuminano gli occhi di entrambi. Brillano di una luce accesa e forte. Che solo l’amore può dare-

-ora capisco da chi ha preso Cecilia il lato filosofico-disse ridendo Niall,facendo ridere anche la nonna.
-buona notte Niall,spero ti troverai bene con noi-

-sicuro. Buona notte signora-. Sul tragitto per arrivare in camera, trovò mia sorella che stava ascoltando la musica,mentre lo fissava

-buonanotte-disse Niall in italiano. Lei strabuzzò gli occhi,incredula.
-bu-buonanotte-. Probabilmente si doveva ancora abituare.
-la tua famiglia già mi piace- mi disse Niall,mentre ci infilavamo sotto le coperte
-yaaaahm…-dissi sbadigliando-sono contenta..domani ti faccio conoscere i miei amici.. notte Niall-
-notte principesa-. Ci stava prendendo gusto!
 Un grande sole,caldo e splendente ci diede il buon giorno. Che diventò ancora più buono,quando mia nonna ci accolse in cucina con caffè,latte,miele,succo di frutta..insomma una vera colazione sana!!! Mi avventai sulla frutta,che mi era troppo mancata.
-ti va di fare un giro per la città questo pomeriggio?-proposi a Niall,che si stava nuovamente abbuffando. Annuì con la testa-come procede il filmino?-

-sta andando alla grande. Verrà proprio carino!-mi rispose sorridente. Avevamo deciso di fare un filmino con foto,riprese del nostro viaggio in Italia. Di montarlo tutto,così che quando ne avremmo rifatto un altro, avremmo visto quanto sarebbe cambiata l’Italia,ma anche noi.

Quel pomeriggio in giro per la città venne anche mia sorella,che piano piano vinse la timidezza e riuscì a scambiare qualche parola con Niall. Mentre la sera,ci raggiunse Alessia,che finalmente conobbe Niall
-mio Dio non posso crederci?sei davvero tu?è un vero piacere conoscerti!!-disse abbracciandolo. Andammo in discoteca insieme ai miei amici,e tutti accolsero con grande affetto Niall.

Fu bello passare una settimana a casa,con Niall. Non l’avevo mai fatto prima. E la sensazione che provavo ogni volta che mi addormentavo era..bella! Con Niall ridevo, scherzavo,e mostravo a lui i luoghi dove ero nata,inoltre un paio di volte mia nonna si era messa a raccontargli fatti della mia infanzia che neanche ricordavo.

Facevamo tutto come se fossimo amici da sempre. Perché tutti noi eravamo noi stessi.
-grazie a quello che hai fatto alla mia amica-aveva detto una sera Alessia,pensando che io fossi abbastanza lontana da non sentire-l’hai letteralmente cambiata. Ora sono lontani i giorni in cui passava il tempo a piangere,pensando ai genitori. È stata forte,ma tu l’hai resa molto più sicura di se. E lei ci tiene davvero a te.
-anche io ci tengo a lei-

-la ami davvero?-. a quel punto avevo smesso di respirare,aspettando la risposta
-da morire-.

-bene. Perché se la risposta fosse stata diversa te la saresti vista con me-aveva detto scherzosamente la mia amica,facendo scoppiare a ridere Niall.

Una sera,mi beccò mentre guardavo la foto dei miei genitori nel mio comodino. Li osservavo: volevo raccontargli di come la mia vita era cambiata nel giro di quasi dodici mesi. Di quanto io fossi cambiata. Sarebbero stati fieri di me.
-che fai?-mi chiese vedendomi assente. Scossi la testa
-pensavo..-
-ai tuoi vero?-
-mhmh..vorrei parlargli..-
-per dirgli cosa?-
-tutto quanto!! Vorrei parlargli di te,di quanto sei fantastico,della mia esperienza in Irlanda,che è stata meravigliosa..ohh Niall se solo potessero ascoltarmi!!-

-ma loro ti stanno ascoltando Ceci. Vegliano su di te,e sono sicuro che sono fieri di te. Assolutamente!- sospirai

-se solo potessi riabbracciarli..un’ultima volta..-. mi avvolse nelle sue braccia

-sono i tuoi due angeli. Ti guidano in quello che devi fare,e anche se non li vedi loro sono con te. sempre. E io sono sicuro che se potessero parlare, urlerebbero ai quattro quanto sono fieri di te. e lo sono anch’io di te. sei una ragazza forte,che ha lottato per trovare la sua felicità,la sua strada. Ma alla fine ce l’hai fatta. Hai superato gli ostacoli. E ne incontrerai altri sul tuo cammino è ovvio. Come hai detto tu,la vita è come la mezza luna. Ma non sarai sola. Io sarò con te,al tuo fianco. Potrai sempre contare su di me. Io ci sarò,sempre-.

Io lo guardai in faccia. avevo gli occhi lucidi. Le mie lacrime fuoriuscirono senza neanche accorgermene
-oh non piangere piccola-mi disse mentre cercava di asciugarmele con le sue dita,ma erano troppe.

-Sempre. Resterai con me…per sempre?- domandai. Lui mi guardò. Quell’azzurro ghiaccio. Un ghiaccio puro,senza imperfezioni,che nascondevano mille emozioni.

-Per sempre-ripetè più forte. L’emozione che provai in quel momento non si può descrivere,perché sentivo che la terra mi si stava aprendo sotto i piedi. Ma in quel momento non mi importava per niente.

Se fossi caduta,sarei caduta con lui. E allora,non avrei avuto paura. Avremmo avuto la forza di rialzarci.

Ora che ci eravamo trovati,non volevamo lasciarci. Insieme. Insieme,saremo andati avanti. Insieme.








#SPAZIOPERME: *si asciuga le lacrime,e cerca di sorridere* beh,siamo arrivate alla fine no?! E voi?cosa ne pensate? il finale fa schifo? cosa dite?
Io intanto ringraziio Athebest e _completamente_pazza e Opossum_ che mi è stata sempre vicina,e incoraggiato.
ringrazio tutte le lettrici silenziose,e spero di aver soddisfatto anche voi,e di avervi fatto fare un bel sogno..lo spero con tutto il cuore

1 - Athebest 
2 - completamente_pazza_
3 - Rebeca_lazar19 
4 - _ Opossum _ 
5 - _camy_1D_smile

per averla messa tra le preferite!!!! Vi adoro,vi adoro vi adoro vi adoro vi adoro vi adoro..si è capito che vi adoro?!

1 - Faithfully_ddl 
2 - HazsVoice
3 - Infinity_OneD
4 - maristella_armstrong 
5 - _ Opossum _ 

vi amo vi amo vi amo vi amo vi amo vi amo vi amooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!
e Grazie a tutte quelle che hanno recensito,e seguito la storia..spero di avervi fatto sognare,spero prorio che vi sia piaciuta!!!

Vi lascio con un un pò di malinconia,ma spero che continuerete a seguire le mie storie...
Vi voglio bene,davvero
Ceci Sheeran (ringrazio i ragazzi e Ed,che mi hanno dato l'ispirazione? <3<3


 

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