With the hand on destiny

di MelGhoul_Echelon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sono Cora ***
Capitolo 2: *** Io l’ho detto! ***
Capitolo 3: *** Quello che hai combinato ieri ***
Capitolo 4: *** lunedì pomeriggio hai da fare? ***
Capitolo 5: *** ha capito di che pasta è fatto Ashley.. ***
Capitolo 6: *** Ahy carramba!! ***
Capitolo 7: *** Quest’idea è allettante! ***
Capitolo 8: *** Stai ridendo di me? ***
Capitolo 9: *** Dio, quanto sei stupido! ***
Capitolo 10: *** Lo faccio per il tuo bene.. ***
Capitolo 11: *** Ancora non si sa, Janxx! ***
Capitolo 12: *** Tu sei completamente matto! ***
Capitolo 13: *** Fammi indovinare... Era Jake? ***
Capitolo 14: *** Una vasca piena di ricordi. ***
Capitolo 15: *** Il disordine procurato da Christian. ***
Capitolo 16: *** Buonanotte! ***



Capitolo 1
*** Sono Cora ***


Sono Cora, una ragazza di 24 anni che ancora non ha capito niente dalla vita; lavoro come segretaria in una casa di registrazioni, e ogni giorno incontro gente nuova, ma che non capisce niente di me, o che non gli interessa.

Sono alta quasi un metro e settanta, e preferirei nascondermi, sono magra come un chiodo e il mio stile è fatto praticamente di Jeans e magliette nere, indosso sempre i guanti in pelle con dita tagliate.

I miei capelli sono neri, e lunghissimi, mi arrivano quasi alla fine della colonna vertebrale, e non so davvero come negli anni sono riuscita a tenerli così, i miei occhi sono verdi,contornati sempre dal trucco nero, estremamente pensate, ogni tanto nascondo le mie pozze verdi sotto un paio di occhialoni grigio scuro.

Le mie braccia, le mie mani, e anche qualche parte del mio collo, sono ricoperti di tatuaggi, ma ogni tanto si riesce a rivedere qualche spiraglio di pelle; le mie orecchie –come diceva mia madre – sono la ferramenta più famosa della città, un dilatatore da due centimetri e un altro da soli sette millimetri, il resto delle orecchie è ricoperto da orecchini vari.


In questo momento sono seduta dietro la scrivania, mentre il telefono non squilla neanche se lo pago; tante band oggi hanno saltato le prove, tranne due, la prima che è arrivata dice di essere abbastanza famosa, ma che personalmente non li ho mai sentiti, la seconda invece li ho sentiti nominare, visto che siamo a Los Angeles e loro sono di qui.

Per fortuna il mio turno è quasi finito; gioco con la mia matita e la osservo mentre sembra quasi fatta di gomma.

Guardo l’orologio e mancano solo tre minuti alla fine del mio turno, riprendo il mio cellulare orribile, e le chiavi di casa, e della mia macchina.
Faccio il conto alla rovescia e stranamente manca solo un minuto; non devo avvertire nessun per fortuna, perché fra qualche minuto dovrebbe arrivare la ragazza del prossimo turno.

30 secondi.

Posso andare, corro veloce fuori da quella specie di gabbietta e metto in tasca tutte le chiavi e anche il cellulare.

Mi dirigo verso la porta e mi sento sempre più libera, oggi è stato davvero noioso, mai passata giornata più deprimente.

Apro la porta ed esco immediatamente, richiedendomela alle spalle, ricordo dove ho parcheggiato la mia macchina, e cerco le apposite chiavi che ho appena messo nelle tasche dei miei Jeans strappati; tocco le tasche e non le trovo.

<< Porca vacca! >>

Torno indietro e riapro la porta di vetro, e trovo qualcuno nella stanza.

E’ un uomo, con i capelli lunghi e neri, sembra piuttosto alto, beh… chiunque è più alto di me; è piegato, e guarda per terra; si alza dopo essersi accorto della mia presenza.

<< Sono tue? >>

Mi avvicino nel frattempo lui giocherella con un mazzo di chiavi.

<< Chevrolet? >>

<< Si! >>


Ha un enorme sorriso stampato in faccia, e quasi mi sembra contagioso, anzi, senza quasi, anche io stò sorridendo.

<< Portachiavi a forma di batteria? >>

<< Esattamente! >>

<< Allora sì, sono le mie! >>

Mi avvicino piano, e intanto osservo il fisico dello sconosciuto.

I capelli li ho già detti, lisci, lunghi e neri, sulla fronte tiene una specie di bandana nera, con qualche ghirigoro in bianco; ora che li vedo i suoi occhi sono scuri, e quasi mi risucchiano nel vuoto.
Ha un fisico slanciato, alto, molto magro; ha gli addominali, li vedo…. Li vedo perché non indossa la maglia, ma solo un gilet nero in pelle, e dei pantaloni neri lunghi strappati sulle ginocchia, e qualche catena qua e là.

Si avvicina anche lui, e il suo sorriso non intende scomparire; mi porge una mano, è quella dove tiene le mie stupide chiavi.

Me le passa, e io gli sorrido calorosamente, e prendo le chiavi mettendomele poi in tasca.

<< Ti ringrazio! >>

<< Nessun problema!
Bel portachiavi! >>

<< Oh! Ti ringrazio, mi piacciono tanto le batterie! >>

Sembra emozionato, il suo sorriso si allarga sempre di più, fino a toccare le orecchie, coperte da quella bandana.

<< La sai suonare…. la batteria? >>

<< Mi sarebbe piaciuto, da piccola suonavo quella di mio fratello, ma i miei genitori non me l’hanno permesso, è uno strumento troppo mascolino secondo loro.. >>

Il mio sguardo si fa leggermente triste, ma subito svanisce vedendo l’espressione gioiosa dello sconosciuto.

<<  è un vero peccato, ma come mai sei qui? Sei una cantante? >>

Una risata stupida mi compare sulle labbra e esce fuori una voce strana.

<< Veramente io prendo gli appuntamenti delle band >>

<< Oh! Beh allora ci incontreremo spesso.
Comunque io sono Christian, ma puoi chiamarmi CC! >>

Mi porge la mano e subito gliela stringo con un sorriso sincero sulle labbra.

<< Cora! >>

Facciamo “ondeggiare” un po’ le nostre mani finchè qualcosa di spaventoso mi assale.

Un tuono.

Sono ancora attaccata alla mano di Christian e per lo spavento mi rannicchio contro il suo petto; lui si mette a ridere e mi accarezza un braccio.

<< Ehi su, è solo un tuono! >>

Alzo gli occhi e mi imbarazzo, e mi stacco da lui.

<< Mi dispiace, non volevo importunarti..>>

<< Nessun problema!
Non mi hai dato fastidio, è la prima volta che una ragazza fa così non notando il mio aspetto! >>

Già, è truccato, ma la cosa non mi disturba affatto, devo dire che stà davvero bene; ci deve essere un bellissimo viso sotto quel trucco bianco e nero!

<< Puoi ben vedere che anche io non sono tanto diversa!
Oh dimmi, tu di che Band fai parte? Se sei qui devi sicuramente farne parte. >>

<< Oh si, io faccio parte dei Black Veil Brides.
Non ci hai mai sentiti? >>

<< In verità si, vi ho sentito nominare, ma non ho mai ascoltato una vostra canzone. >>

<< Allora rimediamo subito ,Cora!
Ti porto a conoscere i miei compagni di Band, e potrai assistere alle nostre registrazioni, se la cosa non ti dispiace.. >>

<< Affatto! Sono davvero curiosa! >>

Christian mi sorride, e si sposta per farmi passare verso la sala, indicandola con una mano, e vedo anche che il suo sorriso si allarga ad ogni secondo di più.

//Salve bellissima gente, nuovissima storia sui BVB!
I miei amati! 
Mi dite se vi piace?

XOXO

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Capitolo 2
*** Io l’ho detto! ***


Mi posa una mano sulla schiena , e tranquillamente indicando sempre la stessa porta, mi fa segno di entrare senza problemi.

<< Stavamo facendo una pausa, possiamo entrare in qualsiasi momento. >>

<< Uh…. Tu fai parte della Band, mi pare ovvio che sia tu a dover entrare per primo. >>

Il suo sorriso si allarga, e mi sembra di morire, non ho mai visto un sorriso così bello e spontaneo.

<< Imbarazza? >>

<< Un po’.. >>

<< Allora ci penso io! >>

Spalanca la porta e sentiamo subito delle forti risate e delle lamentele.

<< Dove cavolo è finito CC con le nostre birre? >>

Sento Christian ridere e vedo gli altri girarsi verso di lui.

<< Ehi eccolo qui! >>

Un ragazzo alto con i capelli corti e castano chiaro si avvicina a Christian.

<< Amico, dove sono le birre? >>

<< Veramente non le ho prese, ho pensato di presentarvi questa ragazza! >>

Anche gli altri ragazzi si avvicinano a noi; hanno tutti quanti i capelli neri, proprio come Christian, tranne che per il ragazzo che si è avvicinato prima di tutti, l’unica differenza è la lunghezza dei capelli.

<< E’ la tua nuova ragazza? >>

Divento completamente rossa e muovo freneticamente le mani, per dire che la cosa non è così.

< < Veramente lei è la ragazza che ci ha assegnato questa sala, si chiama Cora, e ha detto che non ci conosce, così ho pensato, di presentarvi e farle sentire qualche canzone. >>

Tutti quanti sorridono e si avvicinano quando CC li presenta.

<< Lui è Andy, Ashley, Jake, e Jeremy. >>

Quello che avrebbe dovuto essere Jeremy mi sorride e io mi imbarazzo sempre di più.

<< Chiamami Jinxx, ormai tutti mi conoscono con questo nome! >>

Faccio un piccolo sorriso per assecondare la frase del ragazzo.

<< Avete detto che volete delle birre, vero? >>

<< In realtà si, ma CC ha trovato di meglio! >>

<< Ash! Non fare il coglione! >>

Stranamente mi metto a ridere per quella specie di battuta e subito guardo i ragazzi, soffermandomi qualche secondo in più su Christian.

<< beh voi quando finite le registrazioni? Visto che Christian ci teneva tanto a presentarvi a me, pensavo che potevamo farlo sta sera, magari davanti ad una birra, in un locale qui vicino.. >>

Tutti mi sorridono e ad Ashley e Andy si illuminano gli occhi ascoltando le mie parole.

<< accettiamo con grandissimo piacere! Noi finiamo le prove verso le sette e dobbiamo anche cenare. >>

<< non importa, troviamoci qui a quindici minuti alle nove, e vi porterò in un bel locale appena aperto, scommetto che avremo tutto gratis! >>

<< come puoi esserne certa? >>

<< la proprietaria è una mia amica! >>

<< uh, bene! >>

<< io ora devo andare perché naturalmente è finito il mio turno. A questa sera! >>

Tutti quanti mi salutano e mi scambiano un sorriso gentile mentre io mi dirigo verso la porta.

<< aspetta ti accompagno! >>

Mi giro e vedo Christian che mi segue, un sorriso spunta sulle mie labbra e faccio cenno di si con la testa; lo aspetto sulla porta

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The point of view of Ashley.

Christian e Cora, sono appena usciti dalla stanza e io li guardo ancora per qualche secondo, curioso.

<< Guardate CC, ragazzi.
Stà crescendo! >>

<< Andiamo Ash!
Non possiamo sapere niente.. >>

<< Ma è la prima volta che ci fa conoscere una ragazza! >>

Tutti si girano verso di me, e mi guardano molto male.

<< Che c’è? >>

<< Non ci conosceva, Ashley, voleva solo farle conoscere la Band! >>

<< Secondo me, questa sera, finirà con una bella scopata! >>

<< E questo è Ashley… ! >>

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The point of view of Cora.

Stiamo camminando verso la porta, mente dall’altra parte della sala sento delle risate, ed entrambi ci giriamo verso la stanza in cui i Black Veil Brides, registrano.

<< Lasciali perdere, sono sempre così.. >>

<< Combriccola divertente eh? >>

<< Non hai ancora visto niente.. >>

<< Vuol dire che questa sera vedrò il peggio di voi? >>

<< Soprattutto di me! >>

<< Sono proprio curiosa di vederlo. >>

Christian ride e si avvicina ancora insieme a me alla porta dell’edificio in cui lavoro; mi fermo davanti alla porta, guardando se ancora tuona;  non vedo niente, non c’è nemmeno una sola goccia di pioggia.

<< E’ meglio che vada, prima che venga giù il diluvio.. >>

<< Certo, allora a questa sera! >>

Si avvicina con calma e mi da un piccolo abbraccio, rimango paralizzata, non me lo sarei mai aspettata; dopo qualche secondo ricambio il suo abbraccio; finchè lui lo scioglie dopo un po’; credo di avere uno stupido sorriso da ebete sulle labbra.

<< Allora a presto! >>

Ci salutiamo un’altra volta, finchè io esco, e cammino in direzione della mia macchina; mi giro dopo qualche secondo, e vedo che lui è ancora lì, con la porta spalancata che mi fissa sempre con quel suo sorriso meraviglioso, che ancora non ho visto sparire.

Arrivo alla mia macchina, e dopo aver trovato le chiavi, la apro e salgo al posto guida, e dopo aver acceso il motore, parto veloce in direzione di casa mia.

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The point of view of Christian.

Torno indietro dopo aver visto Cora partire veloce verso quella che potrebbe essere la direzione di casa sua; ritorno davanti alla porta e sento un chiacchiericcio, sono sempre i ragazzi.
Apro la porta e le voci diventano più forti.

<< Ecco il bambinone! >>

<< Bambinone? >>

<< Ma certo, sei diventato grande CC! >>

<< Guarda che non sono una ragazzina a cui è arrivato per la prima volta il ciclo eh.. >>

Tutti si mettono a ridere a quella mia “battuta”; Ashley mi circonda le spalle con un braccio e mi guarda divertito, e sembra che voglia parlare, ma Andy lo precede.

<< Hai trovato una ragazza, ho visto lo sguardo che aveva; ti stava mangiando con gli occhi! >>

 Ashley si mette a ridere, mentre sulle mie labbra il sorriso aumenta di grandezza.

<< Andy, tu hai visto lo sguardo della ragazza, io ho visto quello di CC, lui la stava spogliando con gli occhi! >>

<< Sei un maniaco, Ashley! >>

Mi giro verso Jake che ha appena parlato, e mi metto a ridere, perché quello che ha appena detto il chitarrista, è tremendamente vero!

<< Lo so! ….. >>

Ashley prende in mano il suo basso, quello pieno di donne nude e sembra quasi che voglia abbracciarlo.

<< …. e ne vado fiero! >>

Jinxx si alza dalla poltroncina in pelle che c’è in quella stanza e ci guarda tutti quanti.

<< Invece di continuare a parlare di perversione, non potremmo finire di registrare? >>

<< Agli ordini, Jinxx! >>

Inizio a saltare, e dopo essere entrato nella sala dove c’erano tutti i nostri strumenti, mi metto dietro la mia amata batteria, e mentre giocherello un po’ con le bacchette, i ragazzi decidono la canzone con cui cominciare.

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The point of view of Cora

Sono quasi le nove e mezza, e dobbiamo incontrarci tutti quanti davanti alla casa di registrazione alle nove e quarantacinque, non so se farò in tempo, ma per fortuna la mia casa è abbastanza vicina al luogo in cui lavoro.

Decido di vestirmi non troppo elegante; dei leggins in pelle nera, con delle borchie argentate sulle ginocchia; anfibi neri con qualche teschio disegnato sopra, e una maglietta, più che altro canottiera nera, con sopra la scritta “I’m here, rock! “ di un colore grigio scuro, ma comunque ben visibile sullo sfondo nero.
Dopo essermi vestita con vera calma, cerco i miei adorati bracciali in pelle con le borchie; li indosso tutti quanti, e dopo essere uscita dalla mia camera da letto, cerco le mie chiavi della macchina.

Esco dalla mia villetta, e mi dirigo verso il garage, e salgo sulla macchina, caldissima, anche se è quasi sera; ma dopotutto siamo in estate, il caldo è normale in questo periodo, anche perché è appena iniziata; accendo il motore, e dopo aver aperto la saracinesca esco, e dopo aver schiacciato un pulsante per richiuderlo, parto veloce verso il luogo d’incontro.

Arrivo sul posto e ancora non c’è nessuno; decido di parcheggiare e di mettermi davanti all’entrata; le luci sono spente, hanno già chiuso, di solito c’è qualcuno che rimane fino a tardi, ma si vede che oggi è diverso.
Sento delle voci vicine, sono tutte di uomini; mi giro verso la direzione in cui provengono quelle voci; per fortuna la zona è illuminata, e riconosco la voce che mi interessa di più, quella di Christian, riconosco anche una frase, che… avrei voluto non sentire.

<< Ragazzi, non fate le teste di cazzo; non voglio già perdere questa ragazza… anche se… ancora non è mia.. >>

Mi sento avvampare, anche se forse.. non si stà nemmeno riferendo a me; si avvicinano e sento un “eccola là” perciò mi giro del tutto verso di loro.

Qualcuno alza un braccio in segno di riconoscimento, e fa un cenno di saluto con la stessa mano.

<< Cora! >>

Ormai sono vicinissimi, e li vedo uno ad uno, sono vestiti tutti quanti nello stesso stile, ma non con gli stessi vestiti del pomeriggio precedente.

Li saluto tutti quanti, e gli chiedo gentilmente se sono pronti; naturalmente loro rispondono di sì, e mi chiedono se il locale è molto lontano da qui.

<< Veramente no, posso portarvi con il mio pick-up! >>

<< Pick-up hai detto? >>

<< Si, ci stiamo tutti; una o due persone posso venire davanti con me, gli altri posso salire dietro.. >>

Mi guardano sbalorditi e io mi imbarazzo moltissimo, però comunque li guardo.

<< Che c’è? Vi sorprende che una ragazza possa guidare un pick-up? >>

<< Uhm…. N…no.. >>

<< Allora andiamo, altrimenti ci sarà troppa gente! >>

Vado veloce verso la mia macchina e la riapro con la chiave automatica; tolgo il telo in pelle dal retro del Pick-up, e lo metto sotto il sedile dell’autista; subito dopo mi giro e guardo i ragazzi che mi osservano sbalorditi, allora io mi metto le mani sui fianchi e li guardo uno ad uno.

<< Allora… chi sale con me? >>

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The point of view of Christian

Io e Jinxx siamo saliti davanti con Cora, mentre Andy, Ashley e Jake sono dietro, e credo proprio a morire di freddo; la strada non è molto lunga ma comunque c’è un po’ di traffico perciò ci mettiamo qualche minuto di troppo.

Cora accosta, e con qualche manovra riesce a parcheggiare, sento i ragazzi scendere con un salto dal retro del pick-up, e Jinxx apre la portiera per farmi scendere.

Scendiamo tutti quanti, Cora chiude a chiave la macchina e viene con noi all’entrata; dice qualcosa al ragazzo che tiene in mano la lista, e dopo qualche secondo ci fa entrare tutti e sei.
 
Ci accomodiamo ad un tavolo, circondato da dei divanetti in pelle di colore rosso, e decidiamo tutti quanti che cosa ordinare.

<< Okay, ragazzi, questa sera nessuno farà la femminuccia, prendiamo qualcosa di pesante! >>

Ci giriamo tutti verso Ashley che immancabilmente dice una sua solita cazzata, io mi metto a ridere e penso subito a qualche stronzata da ordinare.

<< Beh prendete tutto quello che volete, è tutto gratis! >>

<< Tutto tutto? >>

<< Tutto quanto, Jake! >>

Io e Ashley ci leggiamo nel pensiero, e subito compare un sorrisone sulle labbra di entrambi; alziamo le braccia e urlando battiamo forte il cinque.

<< VODKA ALLA MENTA!! >>

Tutti al tavolo ci guardano, e Cora sempre più confusa si guarda in giro, come se cercasse una spiegazione.

<< Oh no, ragazzi!
L’ultima volta che avete preso tutti e due la vodka alla menta avete combinato un sacco di cazzate, non potete scegliere altro? Vi prego! >>

<< Andiamo, Andy! Non fare il guasta feste! >>

Cora mi guarda e facendomi un sorriso inarca un sopracciglio.

<< Propongo un misto, qualcosa che vi farà sentire così male, che mi odierete fino alla morte! >>

Noi ragazzi ci guardiamo uno ad uno e tutti quanti pensiamo la stessa e identica cosa.

<< E sarebbe? >>

<< Di certo non ve lo dico, sarebbe la terza volta per me, e… la prima è stata devastante, quindi, non voglio rovinarvi la sorpresa.
Chi mi accompagna? >>

Tutti mi indicano con un dito perché immancabilmente loro non vogliono alzare il culo da quei divanetti.

<< CC! >>

Sospiro esasperato, e mi giro di nuovo verso Cora.

<< Sarei venuto io in qualsiasi caso.. >>

<< Allora andiamo! >>

Ci alziamo tutti e due e andiamo verso il bancone, mentre sicuramente i ragazzi parlotteranno di noi come se avessero tutti quanti 10 anni, e fossero bambine curiose.

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The point of view of Andy

Siamo in questo posto ormai da tre ore, e sono successe talmente tante cose che è impossibile riassumerle in 10 pagine di un libro; siamo tutti quanti ubriachi, Cora per prima; non so davvero come torneremo a casa ma non mi importa.

Tengo in mano il telefono di Ashley mentre lui ride come un’idiota davanti alla videocamera accesa.

<< and now, I'll drink this crap! >> //  E ora, io berrò questa schifezza!

Ha in mano un bicchiere e deve contenere della Vodka alla menta misto a birra e un altro tipo di alcolico.

Giro lo sguardo, e fermo subito Ashley con una mano sulla bocca; Jake e Jinxx stanno cantando Shadows die, ed è meglio non ascoltarli; ma la cosa che mi ha colpito di più, anche se ho la vista annebbiata sono Christian e Cora!

<< Ash! Ehi Ash! Guarda! >>

Anche Ashley gira lo sguardo verso Christian e Cora e inizia a ridere; io giro la videocamera e li inquadro.

<< Io l’ho detto che questa serata sarebbe finita con una scopata! >>

Si stanno baciando!

Anzi, baciarsi è dire poco!
Come dicono le ragazzine di oggi, si stanno davvero limonando!

Non hanno intenzione di smettere, sono attaccati ormai da minuti, e anche Jinxx e Jake se ne sono accorti, e hanno iniziato anche loro a ridere, per il troppo alcol che circola nel loro corpo; fischiettano verso la coppietta che continua imperterrita a baciarsi.

<< CC!!! >>

//Saalve gente!
Ho aggiornato abbastanza in fretta! Dopotutto avrei detto che non sarei riuscita a pubblicare ogni giorno.
Mi dite se il capitoli vi piace?
Vorrei sapere il vostro parere sulla storia, se potrebbe continuare bene o se è meglio fin da subito cancellarla.

XOXO

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Capitolo 3
*** Quello che hai combinato ieri ***


Credo proprio che stò per svegliarmi, no… togliamo il credo, ormai sono sveglia, ho un mal di testa terribile; tiro fuori il braccio dalle lenzuola e cerco il cellulare sul comodino per guardare che ore sono; c’è un problema però, non trovo nemmeno il comodino, apro un occhio e con la vista sfuocata vedo una batteria proprio di fianco al letto, ma non abbastanza vicina per essere raggiunta dal mio braccio.

Mi agito terribilmente, dove sono finita? non ricordo nemmeno quello che ho fatto la sera precedente.

Mi muovo davvero molto e visto che lo spazio non è abbastanza cado dal letto, sbattendo anche contro quella batteria.

- momento di riflessione che occupa mezzo secondo nella vita reale.
Batteria?
Io non ho una batteria, ce l'ha mio fratello, ma lui non abita in California, almeno non adesso.  
Perció non sono a casa sua.

Conosco altri batteristi?
Cavolo si! Si tratta di Christian!

Ieri sera dovevamo uscire, tutti quanti!
Che mi sia sbronzata così tanto da non ricordarmi niente? -
 
<< EHI, CHE CAZZO! >>

Alzo lo sguardo dopo aver sentito una voce maschile.
Sbianco completamente vedendo davanti a me la figura snella e senza maglia di Christian.

<< Christian? >>

<< Cora? Che bella sorpr....
Voglio dire che ci fai qui? >>

<< Me lo stavo chiedendo anche io, e perchè cazzo sei senza maglia? >>

Lui mi osserva per qualche secondo e scoppia a ridere; scende dal letto e porgendomi una mano mi aiuta ad alzarmi.

<< non lo so, ma questa è casa mia, dovrei chiedertelo io.. >>

Mi osservo per qualche secondo e scopro che sono in reggiseno.

<< cazzo! Mi hai tolto la maglia? >>

Serro le mani in un pugno e il mio sguardo si fa piú che serio, potrei dire quasi arrabbiato

<< No, certo che no! Non lo farei mai.... Almeno non al primo appuntamento... >>

<< Come? >>

É allarmato, lo vedo dal suo sguardo, agita veloce le mani e sgrana gli occhi.

<< Niente!! >>

Si guarda in giro, non capisco cosa stá facendo, finchè non prende un indumento nero ai piedi del letto a due piazze, me lo porge e capisco che si tratta della mia canottiera.
Addolcisco lo sguardo e prendo l'indumento e me lo piego tra le mani.

<< grazie... >>

Lui scuote la testa e credo che significhi un "prego"

Si dirige verso il suo armadio ma io lo fermo prendendolo per un braccio.

Si gira verso di me, e ci fissiamo per qualche secondo; si avvicina piano piano e io gli appoggio una mano sul petto... nudo.

<< mi dispiace, non volevo trattarti male... >>

Rimaniamo nella stessa posizione per qualche minuto, ma un sorriso compare sulle sue labbra, e io istintivamente ritraggo le mani dal suo petto.

<< Non mi hai certo trattato male, Cora. Anche io mi sarei preoccupato. >>

Restiamo in silenzio per alcuni minuti, e nello stesso tempo ci fissiamo negli occhi; per la prima volta vedo Christian con uno sguardo serio; sono così distratta dei suoi occhi che non mi accorgo che mi stà passando le mani sulla schiena e mi stà piano avvicinando a lui; per l’imbarazzo abbasso di colpo la testa, e perciò perdo di vista i suoi bellissimi occhi.

Ormai sono attaccata al suo corpo, e il mio viso è in fiamme; non sono mai stata tenuta tra le braccia di un uomo in questo modo, e la cosa non mi dispiace affatto.

Le sue mani si muovono dolci e lente sulla mia schiena, e questo mi fa venire i brividi; con lentezza appoggia una mano sotto il mio mento, e mi alza la testa, in modo da poter incrociare nuovamente i suoi occhi.

Christian mi guarda e io non posso fare a meno di essere rapita, metaforicamente parlando, da lui; istintivamente appoggio nuovamente le mani sul suo petto, e un sorriso ebete si crea sulle mie labbra.

Lo vedo avvicinarsi piano, così lentamente che noto i suoi occhi socchiudersi piano, fino a chiudersi del tutto, e sento le sue perfette labbra appoggiarsi sulle mie, creando così un bacio appena accennato, finchè io, decido di ricambiarlo prontamente, appoggiandomi totalmente a lui e muovere le mie labbra insieme a quelle del batterista.
 
Rimango incollata alle labbra di Christian per vari minuti, purtroppo dobbiamo staccarci, visto che abbiamo bisogno d’aria per respirare; abbasso lo sguardo ancora più imbarazzata di prima; mi accorgo che Christian mi stà ancora guardando e che non intende distogliere lo sguardo; sento dei passi, e delle voci dietro la porta della stanza da letto, io e Christian siamo ancora attaccati con i nostri busti, e per nostra sfortuna la porta della camera si spalanca.

Vedo la figura robusta di Ashley con in mano un cellulare, credo che stia riproducendo un video perché riconosco le voci di Jinxx e Jake che cantano una canzone; Ashley ancora non mi ha visto e CC si stà girando in questo momento.

<< CC! Guarda un po’ che hai combinato ier…. >>

Ashley mi vede e si blocca completamente; in questo momento Christian è girato verso di lui, e visto che io sono comunque più bassa del batterista mi nascondo dietro la sua schiena, non facendomi vedere mezza nuda dall’intruso.

CC si muove veloce e tira un cuscino in faccia ad Ashley, e nel frattempo gli urla contro.

<< Vedi di uscire da qui, rompicoglioni! >>

Ashley si mette a ridere veloce mentre spegne il cellulare e chiude la porta uscendo dalla stanza.
Christian va verso la porta e la chiude a chiave; la cosa mi fa agitare parecchio perché non so proprio cosa succederà.

<< Mi dispiace! >>

Alzo lo sguardo e vedo Christian avvicinarsi a me; noto del dispiacere nei suoi occhi e così gli sorrido.

<< Non è successo niente.. >>
 

Scuoto la testa per allontanare tutti i pensieri, e dopo essermi rimessa la canottiera, aspetto che Christian si prepari, nel frattempo raccatto la mia borsa e il cellulare che scopro aver buttato sotto al letto.

<< Forse è meglio che torni a casa…. >>

Christian si gira verso di me dopo aver sentito le mia frase e mi guarda molto dispiaciuto.

<< Non vorrei che i tuoi amici pensassero male.. >>

Il batterista si avvicina a me e con mia grande sorpresa mi abbraccia forte, quasi non volesse lasciarmi andare.

<< Non possono pensare male quando ci sono di mezzo io. >>

Gli sorrido, e lui mi lascia andare, e si mette davanti a me la maglietta che ha appena tirato fuori dal suo armadio.

Prendo la mia tracolla e me l’appoggio sulla spalla; Christian apre la porta della sua stanza, lasciandomi passare per prima; senza che me ne accorga il batterista mi prende la mano, e scendendo le scale di casa sua sentiamo delle voce, e delle risate provenire dal soggiorno.

<< Oh eccoli! >>

Entriamo in cucina insieme a io guardo gli altri da dietro la spalla di Christian.

<< Certo che avete dormito eh? >>

<< Ragazzi ma che ci fate qui? >>

Christian li guarda confusi non capendo per quale motivo fossero ancora lì; e come risposta Jinxx dice:

<< Casa mia, che è quella più vicina alla tua, è troppo lontana, e i ragazzi volevano dormire, così siamo rimasti a dormire sui tuoi divani.. >>

Il batterista sbuffa e guarda gli altri con sguardo che dice “ormai è fatto”

<< Beh pazienza, ma ora che siete belli che riposati, che ci fate ancora qui? >>

Gli altri quattro ragazzi si guardano tra di loro e spingono Andy verso Christian.

<< Ehi! >>

<< Avanti dirglielo! >>

Andy sbuffa molto fortemente, e guardandomi anche negli occhi inizia a parlare.

<< Beh… come avrete capito voi due avete fatto qualcosa ieri sera… >>

Io spalanco gli occhi e vedo Christian abbassare lo sguardo verso la mia persona, sembra anche più preoccupato di me.

<< No! Non pensate poi così male, solo che vi siete dati da fare.. >>

Andy chiede ad Ashley il cellulare e subito il bassista prontamente glielo porge e il cantante smanettando un po’ trova un video; forse è quello che Ashley voleva farci vedere prima in camera di Christian.

Schiaccia Play e il video parte.

Ritrae Ashley mentre tiene in mano un bicchierone pieno di alcol, non ricordo cosa sia; lo sento parlare “and now, I'll drink this crap! “ come sottofondo ci sono Jake e Jinxx cantare, proprio come prima, le figure sono scure, poco chiare, e un po’ sfuocate.

Il cellulare si muove ma si vede comunque Ashley che stà per bere quello schifo, Andy mette una mano sulla bocca di Ashley e gli parla “Ash! Ehi Ash! Guarda!”, il cellulare si gira verso di noi, e ritrae me e Christian che ci baciamo, e non si tratta un bacino da nulla, ma un vero e proprio bacio, e con la lingua.

“Io l’ho detto che questa serata sarebbe finita con una scopata!”

Io mi imbarazzo davvero tanto, e le mie guance si tingono di rosso, sono davvero curiosa di sapere che cosa stà pensando Christian in quel momento; ma non so, che lo scoprirò tra pochissimo.

<< Beh che c’è di male?
Ho baciato Cora. >>

I ragazzi stanno per controbattere ma vengono interrotti da una suoneria; la mia.

<< S…scusate! >>

Esco dalla cucina alla velocità della luce, prendo il cellulare e spalanco gli occhi, allora inizio a parlare.

<< Cazzo! >>

Rispondo al cellulare e porto l’apparecchio all’orecchio.

<< Ehi, testa di cazzo, dove minchia sei?
Non dovevi venire a prendermi in aeroporto?
Ti stò aspettando da mezz’ora >>

<< Cavolo, scusa Alex, mi ero dimenticata che arrivavi oggi! >>

<< Allora vedi di venire a prendermi, dove cazzo sei? >>

<< Non potresti prendere un taxi?
In questo momento non sono a casa.. >>

<< Beh di certo non sei dal tuo ragazzo!
Comunque va bene, ma vedi di trovarti a casa quando arrivo o faccio un casino! >>

<< Non puoi nemmeno saperlo, e comunque non proprio.
A dopo, Alex.. ! >>

<< Si, come no. >>

Mi giro e vedo tutti quanti che mi fissano, mi blocco e divento completamente rossa.

<< Successo qualcosa? >>

Jake si avvicina chiedendo cosa fosse successo e io imbarazzata cerco di rispondergli, dando un senso a quello che ho fatto.

<< Mi… sono dimenticato di andare a prendere mio fratello all’aeroporto, ha detto che mi ha aspettato per mezz’ora.. >>

Christian sorride e si avvicina a me rassicurandomi un po’.

<< Vorrà dire che ti accompagnerò! >>

<< Oh nono! Non serve, basta che recupero le chiavi della mia macchina e torno a casa.. >>

Guardiamo i ragazzi, e sembrano avere uno sguardo un po’ dispiaciuto, o preoccupato.

<< Veramente la tua macchina è ancora al locale; non sapevamo dove portarti, quindi ti abbiamo portato qui, e… non trovavamo nemmeno le chiavi della tua macchina; dovresti averle nella tua borsa.. >>

Ascolto con attenzione le parole di Andy, e alla fine frugo nella mia borsa, in cerca delle chiavi del mio pick-up, appena trovate tiro un sospiro di sollievo per averle trovate.

<< Di certo non puoi tornare a casa a piedi, avanti, non discutere. >>

Christian mi mette le mani sulle spalle e mi gira verso la porta poi spingermi con dolcezza sulla soglia.

<< Se voi fate cazzate in casa mia, vi ritrovate le mie bacchette in un posto non molto confortevole! >>
Mi metto a ridere silenziosamente, sperando di non fare qualche figura di merda, come mio solito, e con un saluto veloce ai ragazzi usciamo di casa; Christian mi porta alla sua macchina, e mi invita a salire sul sedile del passeggero, e a condurlo verso casa mia.

Scopro con grande sorpresa e anche felicità che le nostre case non sono molto distanti, ci voglio solo quindici o venti minuti per arrivare.

La felicità però duro molto poco visto che davanti alla mia porta c’è mio fratello, e non ha lo sguardo un ragazzo felice che dopo tanto tempo vede la sua sorellina minore.

<< Tuo fratello? >>

<< Proprio lui…
Credo proprio che devo scendere, altrimenti si arrabbierà ancora di più.. >>

Stò per scendere dalla macchina quando Christian mi prende per un braccio e mi ferma.

<< Ti rivedo Lunedì? >>

<< Dalle otto del mattino alle due del pomeriggio. >>

Sul volto di Christian compare un bellissimo sorriso e mi incanto subito a guardarlo; si avvicina piano a me e con imbarazzo, visto che sono davanti a mio fratello maggiore, mi bacia con tanta passione.

Scendo dalla macchina con un sorrisino da ebete mi avvicino a mio fratello.

<< Devi sempre farmi aspettare tu! >>


//Eccomi di nuovo qui!
Quanto mi piace questo capitolo!
Per ora è il mio preferito!

Mi dite se piace anche voi?

Ringrazio davvero tantissimo la mia amica Roby, il mio angelo custode, che mi ha aiutata a finire questo capitolo, visto che non avevo nemmeno mezza idea.

Alla prossima! 
XOXO

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Capitolo 4
*** lunedì pomeriggio hai da fare? ***


The point of view of Alex

Entriamo in casa di Cora e subito appoggio per terra le mie valigie.

<< Si può sapere chi diavolo era quello? >>

Si gira verso di me e mi guarda con le guance tutte rosse, e lo sguardo basso.

<< C…Christian.. >>

<< E chi cazzo è Christian?
Ti ha anche baciata, non può essere il tuo ragazzo!
Sei una specie di cosa minuscola piena di nero, chi mai ti vorrebbe? >>

Il suo sguardo cambia, stranamente ha intenzione di rispondermi e parlarmi a petto, la cosa mi sorprende parecchio.

<< N.. Non so se è il mio ragazzo.. ma ci siamo baciati… qualche volta.. >>

<< Che cazzo hai fatto?
Sei diventata la puttanella di un fattone? >>

Aggrotta le sopracciglia e io inizio a ridere se penso che Cora, proprio Cora si stà arrabbiando con me.

<< Non è un fattone!
E’ un batterista, ed è il ragazzo più dolce e gentile che io abbia mai conosciuto, lascialo stare Alex!
Sei un’idiota! >>

Come? Idiota?
Mi ha dato dell’idiota questa povera sfigata?
Mi avvicino a lei veloce e la prendo per una ciocca dei capelli.

<< Vedi di rispettarmi sfigata, ti ricordo la tua adolescenza.
Vuoi riviverla? >>

<< …. >>

<< Rispondimi, Cora!
Ti ho fatto una domanda!! >>

Le do una sberla sullo zigomo sinistro e probabilmente la graffio con le unghie perché mi trovo del sangue sulle mani.

<< Quanto sei sfigata!
Mi hai preparato la stanza?
Voglio dormire, e preparami la cena, ho fame. >>

<< … Si… la stanza.. è pronta.. >>

<< Aspetto di sopra i bagagli, vedi di non disturbarmi. >>
 
------------------------------------------------------------------------------------------------
The point of view of Cora

nine years ago
 
<< Cora, chiama tuo fratello, deve finire i compiti. >>

<< Perché devo andare io, mamma?
Puoi sempre andare su tu. >>


<< Ho da fare, tesoro.
Vai! >>


Salgo le scale e quando arrivo davanti alla porta della nostra stanza mi fermo per qualche secondo; è su con una ragazza, e mamma lo sa bene, è per questo che ha mandato me; busso alla porta e un “che cazzo vuoi?” mi avvisa di andarmene se non le voglio prendere ancora una volta.

<< Alex, mamma ha detto che devi finire i compiti, quest’anno hai il diploma e sei già stato bocciato una volta, devi impegnarti.. >>

La porta si apre davanti a me e trovo mio fratello senza maglia con uno sguardo veramente arrabbiato che mi fissa con occhi sempre più furenti.

<< Vedi di non rompermi, testa di cazzo, e dì a quella scema di nostra madre che io faccio io i compiti quando cazzo mi pare, ora ho da fare con questa tizia, vattene via! >>

<< Ma la mamma… >>

Mi arriva un pugno in faccia e io cado per terra sbattendo la testa al muro; mi porto una mano sulla nuca premendo sul punto dolorante.

<< Vai via, cogliona!
Mi hai veramente rotto! >>


Mi vengono le lacrime agli occhi, si, ho sedici anni e ancora piango, ma dopotutto ad avere un fratello del genere mi pare anche normale.

Mi alzo da terra mentre mio fratello mi chiude la porta in faccia.

<< Ma quella è anche la mia stanza…. >>

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<< CORA! >>

Mio fratello mi chiama dal soggiorno e io sono in camera; non stò per niente bene ma se non voglio sentirmi ancora peggio è meglio se mi muovo e vado sulle scale.

<< Si, Alex? >>

<< Dov’è la birra?! >>

Scendo metà scala e lo guardo, è con un altro ragazzo, lo riconosco, è il suo migliore amico, sua sorella una volta mi frequentava, ma poi loro ci  hanno separate.

<< Non puoi ancora bere, Alex, hai diciannove anni, devi aspettare altri due anni. >>

<< Non me ne frega un cazzo!
Dimmi dov’è! >>


<< E’ nel frigo, Alex! >>

<< Allora vammela a prendere. >>

Si gira di nuovo verso il suo amico, e i loro discorsi sono altrettanto spinti.

<< Perché non la prendi tu?
Sei così vicino, e io stò studiando.. >>


<< Mi prendi in giro?
Muoviti, prendimi quella cazzo di birra. >>


<< Potrebbe andare Jason.. >>

<< Neanche per sogno.
Avanti!
Non può volarmi magicamente nella mano, prendimela! >>


Scendo dalle scale per non correre un altro rischio, e vado in cucina, e guardo nel frigo notando che mamma ha fatta recentemente la spesa, si è presa anche qualche birra è vero; ne prendo due e ritorno in soggiorno porgendone una per ognuno.

<< Tenete.. >>

I due prendono in mano la birra e mio fratello facendo apposta mi schizza tutta la schiuma sulla maglia; entrambi si mettono a ridere e io tristemente torno in camera nostra con l’intenzione di cambiarmi.

<< Che schifo di vita.. >>


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Now.

Sono in cucina, pronta a preparare da mangiare per Alex che ancora è in camera sua a dormire; per fortuna questa volta ho una camera tutta mia, compresa di bagno, una piccola dispensa, e soprattutto chiave nella serratura.

Ho uno sguardo distrutto, per colpa di quei ricordi mi sono rovinata la giornata; era iniziata così bene, con quel bacio, Christian..
No, ora è andata a puttane.

Mio fratello è veramente un mostro, e preferirei che se ne andasse da nostra madre, riuscirei a stare più tempo con Christian...
Mi stanno salendo le lacrime agli occhi per tutti quei brutti ricordi dovuti all’adolescenza per colpa di mio fratello, molto probabilmente la mia corazza stà cedendo, anche per il semplice fatto che mi sono lasciata baciare da Christian.

Mi passo una mano sull’occhio e sento che è bagnato; lo sapevo, stò per piangere disperatamente; non voglio che Alex mi veda così, sarebbe un altro pretesto per disturbarmi..

Sento il telefono dall’altra parte della cucina e corro subito a prenderlo, non voglio che mio fratello di svegli.
Trovo un numero sconosciuto; ho paura a rispondere non si sa mai, ma comunque lo faccio.

<< Pronto? >>

<< Cora! >>

<< C…Christian?
Come fai ad avere il mio numero? >>

<< Ecco vedi… me lo sono ritrovato scritto sul braccio, probabilmente me l’hai scritto quando eravamo sbronzi.
Comunque, scusa se ti ho disturbato, ma volevo anche essere sicuro che fosse il tuo.. >>


<< Oh… beh si sono io! >>

<< E’ successo qualcosa con tuo fratello?
Non si è arrabbiato perché sei arrivata in ritardo vero? >>


<< Uhm… no.
Nessunissimo problema. >>

<< Sicura? >>

<< Ma certo!
Ha chiesto soltanto chi fossi, visto che era molto curioso.. >>

<< Davvero? >>

<< Ma certo!
Molto curioso, è stato felice di sapere che… sei un batterista.
Te l’ho detto che lui voleva diventarlo.. >>

<< Oh si beh, sono felice anche io.
Comunque.. lunedì pomeriggio hai da fare? >>


<< No, il mio turno alla casa di registrazione finisce alle due del pomeriggio. >>

<< Allora ti porto in un posto divertente.
Domani proveremo soltanto alla mattina, anche gli altri ragazzi hanno dei piani, quindi.. ho pensato di invitare te. >>


<< Oh si hai fatto bene!
Ma come dovrò vestirmi? >>

<< Come ti vesti sempre, Jeans, maglia, felpa, scarpe basse naturalmente.. >>

<< Ma certo! >>

<< Allora ci vediamo lunedì mattina… >>

<< A lunedì! >>

// Salve a tutti!!
Scusate il ritardo, ma purtroppo non avevo ispirazione e dovevo continuare un'altra Fanfiction.
Spero vivamente che il capitolo vi piaccia, come avete notate si sono scoperte alcune cose del passato della nostra protagonista.
Recensite, please!! 

Alla prossima! 
XOXO

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Capitolo 5
*** ha capito di che pasta è fatto Ashley.. ***


Ho passato la giornata praticamente a fare da cameriera a mio fratello, come se il lavoro che già non mi bastasse; per tutto il girono ho sperato che almeno questa notte mi lasciasse riposare in pace visto che devo come al solito alzarmi presto per andare a lavorare, e così per fortuna è stato.

In questo momento infatti sono in macchina che mi stò preparando per entrare nella casa di registrazione e/o produzione; già alcune persone sono davanti all’entrata, ma non importa, sono anche in anticipo.

Mi avvicino con calma la porta e la apro, passando davanti a tutti, come è normale che sia; oggi per sfortuna è toccato a me aprire le porte, così sarò pienissima di lavoro per almeno due ore.

Mi avvio al mio gabiottino e mi sistemo dietro la scrivania; le prime persone iniziano a presentarsi dicendo che almeno una settimana prima avevamo preso posto qui, in una sala per provare o registrare, ora capisco che tutte quelle persone che avevo visto poco prima davanti alla porta, fanno parte di un solo gruppo.

Dopo aver indicato loro la sala che avevo messo a loro disposizione ritorno nel mio gabiottino, mentre aspetto che il telefono inizi a squillare; dopo un po’ arriva anche il mio capo, che mi chiede di seguirlo, mentre la mia collega avrebbe accompagnato nella nuova sala la band che a pochi minuti sarebbe arrivata.

<< Di chi si tratta? >>

<< Dei Black Veil Brides, vengono qui abitualmente, perciò gli daremo una nuova sala, molto più confortevole, ma tu mi servi da un’altra parte. >>

Mi voglio maledire per questo, lo so che alla fine del mio turno avrei incontrato Christian, però mi andava comunque di vederlo.
 
 

Ormai sono arrivati da due ore i Black Veil Brides, e ancora non l’ho visto; il mio capo deve veramente odiarmi per questo, se no mi avrebbe fatto dare una sola sbirciatina, e invece quella zoccola della mia collega, e dire zoccola non è un insulto se abbinato alla sua immagine, se la stà sicuramente spassando con loro.

Qualcosa poi mi dice che Ashley si stà divertendo più di tutti, visto che da quello che ho capito è il tipo di ragazza che a lui ispira di più: alta, magra, prosperosa e con poco cervello.

Credo di aver ragione di essere gelosa, dopotutto Christian mi ha baciata… mi sento molto vicina a lui… in qualche modo.

<< Cora! >>

Alzo lo sguardo e vedo una porta spalancata, e sulla sua soglia si trova quella sgualdrina della mia collega, che guarda caso, si trova proprio nella stanza in cui stanno provando i Black Veil Brides.

Mi avvicino alla stanza e subito dietro di lei vedo la figura di Chrstian con un viso sorridente e che sprizza energia da tutti i pori, che mi saluta affettuosamente con la mano in cui tiene anche una bacchetta della batteria.
Mi metto  a ridere mentre con un sorriso cerco di salutarlo nello stesso modo accogliente, purtroppo la mia collega attira di nuovo la mia attenzione.

<< C’è qualche problema? >>

<< No, dimmi pure. >>

<< I ragazzi hanno chiesto delle birre.
Le vai a prendere tu al distributore che ha fatto portare oggi il capo?
Prendine sei, grazie.. >>

<< Ne prenderò cinque, Martha, tu stai lavorando, a meno che il tuo lavoro sia fare la zoccola con la prima band che ti capita, allora va bene. >>

Mi ha sempre trattato male quella stanza, mi ha sempre fatto fare i lavori più pesante e anche i più difficili, per tenersi per lei i lavori d’ufficio, che in effetti spettavano a me, visto che io sono quella assunta per prima.

Vedo Christian e Jinxx dietro la ragazza che se la ridono allegramente, e mentre porgo un sorriso divertito e naturalmente ironico a Martha, vado al distributore, che mi ha gentilmente chiesto di prendere CINQUE birre.

Torno indietro e lei mi stà ancora guardando molto male, ma sembra proprio che si sia offesa pesantemente.

<< Tieni, tesoro, e attenta ad aprire ai ragazzi le lattine, potresti spezzarti un’unghia. >>

Deve essersi davvero offesa, perché si capisce dal verso che ha appena fatto mentre chiudeva la porta; io comodamente torno al mio gabiottino, mentre sento una porta aprirsi e chiudersi dopo pochissimi secondi.

<< Cora.. >>

Alzo lo sguardo e un grandissimo sorriso compare sulle mie labbra automaticamente quando incrocio lo sguardo di Christian.

<< Christian, che ci fai qui fuori?
Dovresti essere dentro a divertirti con i tuoi compagni di band.. >>

<< Lì dentro non è divertente come credi sai.. >>

Si appoggia con le braccia al mio bancone e io arrossisco notevolmente, cercando di distogliere il suo sguardo.

<< C..colpa di Martha? >>

<< Già, ha capito di che pasta è fatto Ashley, perciò stà sfoderando tutte le tattiche per convincerlo a uscire questa sera.. >>

<< E’ sempre stata così, la conosco ormai da anni. >>

Comincia a sorridere e subito cambia discorso, ripensando forse a qualche minuto prima.

<< Devo dire che mi hai sorpreso, quando hai risposto a quella ragazza, non mi sarei mai aspettato, che tu.. che sembri così dolce, possa aver detto una cosa simile.. >>

<< Beh sappi che non sono così dolce come pensi, sono una vera stronza. >>

Comincia a ridere rumorosamente, contagiando anche me, ma dopo qualche secondo il sguardo cambia improvvisamente e mi sfiora una guancia.

<< Che è successo qui? >>

Mi tocca il graffio che mi ha fatto mio fratello ma io sorrido cercando di essere il più convincente possibile.

<< Uhm… gatto.. si!
Il gatto della mia vicina di casa, è entrato in casa mia e ho cercato di prenderlo ma lui mi ha graffiato… >>

Mi sfiora ancora per qualche secondo il graffio quasi volesse analizzarlo lui stesso, ma dopo poco il suo viso si addolcisce e lascia perdere, ma la cosa peggiora perché ricomincia a guardarmi negli occhi e io non riesco a trattenermi nell’arrossire ancora di più; lui probabilmente se ne accorge perché stà sorridendo ancora di più.

<< Farò finta di crederti..
Allora… sei pronta per oggi?
Ti porto in un posto particolare, quindi vedi di divertirti! >>

<< Oh ma certo! >>

Gli sorrido felice mentre lui piano si avvicina a me, e sfiora le mie labbra con le sue e la cosa mi sorprende..

<< CC!
Torna dentro dobbiamo continuare, continui dopo con la tua ragazza.
Ora abbiamo da fare. >>

Probabilmente il suo manager ha deciso che è meglio evitarmi, visto che distrae il suo batterista.

<< Adesso arrivo.. >>

Si gira di nuovo verso di me e con un sorriso si allontana leggermente da me, mentre io lo seguo con lo sguardo.

<< A dopo…. Mia ragazza.. >>
 


Passo il resto della giornata a rimuginare su quella frase che ha detto Christian prima di ritornare in sala di registrazione.
Sono davvero la sua ragazza?
Insomma ci siamo baciati, è vero… ma sono lo sono davvero?
Posso definirmi così?
Dopotutto anche lui l’ha detto.

Anche a pranzo mi sono tormentata con quelle domande, ma ora è meglio che smetto; dopotutto il mio turno stà per finire e fra poco inizia l’appuntamento con Christian, sempre se così lo si può chiamare.
Mi sono cambiata e ho lasciato la borsa nella mia macchina, che ieri sera ho recuperato, prima di andare a letto.

Ora sono davanti alla porta d’entrata, e vedo dopo qualche minuti passare fuori tutto il resto dei Black Veil Brides, tranne Christian e Ashley; staranno discutendo molto probabilmente nel dire che “questa sera NON finirà con una scopata”.
Ma dopo aver salutato calorosamente gli altri ragazzi, che si sono formati per qualche secondo a parlare con me, spunta fuori Ashley, seguito subito da Christian, che devo dire.. anche lui si è cambiato, indossa il suo giubbetto in pelle e una maglia leggera proprio sotto di esso, e dopo aver salutato anche Ashley mi avvicino a lui, che mi aspetta dall’altra parte dell’entrata, con in mano le chiavi della macchina.

<< Pronta? >>

<< Prontissima! >>

// Sono tornata signori!
Spero tanto che questo capitolo vi piaccia, perchè mi sono impegnata a scriverlo, visto che ho la testa altrove.
Fatemi sapere!
Alla prossima
XOXO

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Capitolo 6
*** Ahy carramba!! ***


Siamo in macchina, intanto stiamo ascoltando la musica, Iron Maiden; mi ha fatto chiudere gli occhi, non vuole che io veda dove mi sta portando; ogni tanto rido, perché immagino qualsiasi posto in cui sarei potuto andare con un tipo come lui.

<< Allora, vuoi dirmi dove mi stai portando? >>

<< Ma te l’ho detto… in un posto speciale. >>

<< Non mi sei d’aiuto, Christian.. >>

Christian si mette a ridere e capisco anche che mi stà guardando, perché la velocità della macchina è diminuita.
 
Dopo quasi dieci minuti di silenzio, interrotto sempre dalla musica che proviene dalla radio della sua macchina, arriviamo, perché mi dice di slacciare la cintura, ma comunque di tenere gli occhi chiusi; io tolgo la cintura e mi giro verso la portiera; non faccio in tempo ad aprirla che ci pensa già lui.

<< Ancora qualche secondo e potrai scoprire dove siamo. >>

Accenno un sì con la testa mentre lui mi aiuta a scendere, proprio perché non ci vedo niente; mi va camminare per almeno cinque minuti mentre mi tiene per mano e mi conduce da qualsiasi parte stiamo andando.

<< Ta daa!! >>

Apro finalmente gli occhi e spalanco la bocca, osservo per qualche secondo l’entrata in silenzio leggendo tutto quanto.

<< Mi hai portato al Paint-ball? >>

<< Naturalmente, ho pensato di andarci per la prima volta con te! >>

Mi tiene ancora per mano e con un sorriso me la stringe ancora di più.

<< Beh questo non me lo aspettavo, ma io non so giocare! >>

<< E’ facilissimo, basta che mi centri con la vernice. >>

<< Centrare te? >>

<< Si, ora vedrai! >>

Con un gesto veloce della mano, chiude la macchina con il telecomando, e si avvia di nuovo verso l’entrata tenendomi per mano; spalanca la porta e andiamo verso il bancone, pieno di chiazze di colore.

Christian parla un po’ e prenota un posto per due nell’  “arena” per due persone, fra mezz’ora; quando ci avviamo verso gli spogliatoi per cambiarci e mettere la tuta che ci mettono a disposizione.

<< Ma come fra mezz’ora? >>

<< Almeno abbiamo tutto il tempo per prepararci, e molta gente se ne andrà! >>

Arriviamo davanti agli spogliatoi e quasi non vuole lasciarmi la mano, ma quando vedo questa scena mi metto a ridere davanti a tutto.

<< Chris.. così non facciamo più in tempo.. >>

<< Giusto..
Ci vediamo fra 10 minuti. >>

Resta a fissarmi per qualche secondo con un sorriso sulle labbra, mentre io imbarazzata cerco di distogliere lo sguardo ed entrare nello spogliatoio.
 
 
La tuta che mi hanno messa a disposizione sembra…. spinta..
Si tratta di pantaloni lunghi e larghi neri, e stretti sulle caviglie, e una canottiera che si ferma appena sopra l’ombelico bianca, per fortuna indosso il reggiseno, altrimenti si sarebbe visto tutto; mi lego i miei lunghissimi capelli neri una treccia che per fortuna me li accorcia leggermente, e dopo essermi legata ancora le stringhe delle scarpe esco dallo spogliatoio, dove trovo Christian, che mi da le spalle, con i miei stessi pantaloni della tuta, ma con una canottiera bianca, che gli scolpisce ancora di più la schiena, che per il momento è l’unica cosa che posso notare; fra poco potrò assistere allo spettacolo; il petto!

Faccio un piccolo rumore con la porta e lui si gira di scatto, rimanendo paralizzato quanto me; e la cosa mi imbarazza… e non poco.

<< Cora! >>

Le guance mi si arrossano notevolmente mentre ammiro il suo petto sotto la canottiera che lo mette in bella mostra.

<< Sei pronto anche tu, vedo! >>

<< Come? Oh si! >>

<< Scusa se ti ho fatto aspettare. >>

<< Ma che! Non mi hai fatto aspettare!
Andiamo? >>

<< Come no! >>

Mi fa segno di passare avanti e io con un sorrisino inizio a camminare lungo il corridoio, mentre lui mi poggia una mano sulla schiena, facendomi imbarazzare ancora di più; ma che cavolo mi succede?

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Siamo all’entrata dell’arena, mentre una ragazza ci spiega le regole del gioco e di cosa avremmo dovuto fare appena entrati.

È abbastanza facile da capire, bisogna solo correre, e appena si avvista il compagno di gioco cercare di colpirlo, e soprattutto di non scambiarlo per un’altra persona, visto che non saremo le uniche persone lì dentro.

Ora abbiamo in mano una specie di fucile molto carico, pieno di, io palline rosse, mentre il fucile di Christian è carico di palline di vernice blu.

Christian mi tiene per mano, e stranamente la cosa non mi mette a disagio, anzi quasi mi tranquillizza nell’essere lì con persone a me sconosciute.

La ragazza mi dice di dirigermi verso destra per poi sparpagliarmi all’interno dell’arena, e che avrei dovuto correre più veloce che potevo e contare fino a venti, visto che in quei secondi Christian sarebbe entrato, e avrebbe fatto di tutto per trovarmi e prendermi con le pallottole di vernice.
Faccio cenno di si alla ragazza, che subito mi dice di correre dentro, e per mio dispiacere devo staccarmi da Christian, che ancora non vuole lasciarmi andare.
 
 
Ora sono dentro, e cerco di scappare ovunque io possa; ho intravisto Christian un paio di volte, e qualche volta lui è quasi riuscito a prendermi; io sono stata più fortunata, sono riuscita a colpirlo almeno due volte.

Lo rivedo, stà cercando di colpirmi e per mia grandissima sfortuna mi prende in pieno stomaco, sporcandomi sulla pelle, e lasciandomi una grande chiazza di vernice blu anche sui vestiti.

<< Ahy carramba!!
Ce l’ho fatta!
Due a uno, Cora, riuscirò a recuperare, vedrai! >>

Mi guardo per qualche secondo l’enorme chiazza sulla mia pancia, che schizza anche sulla “maglietta”.

<< Merda! >>

Sento Christian ridere come un matto mentre lo perdo nuovamente di vista; cerco di nascondermi da qualche parte; per fortuna che il pavimento è ricoperto di paglia e in giro ci sono balle di fieno che ci permettono di nasconderci dal “nemico” o meglio dire dall’avversario.

Mi rannicchio dietro ad una balla di fieno,estremamente piccola,  mentre cerco disperatamente di intravvedere la figura del batterista.

Non sento assolutamente niente dietro di me, e infatti per questo motivo qualcuno riesce a colpirmi anche sui capelli, e senza neanche farlo apposta quando mi alzo, Christian mi fa sdraiare sulla balla di fieno, appoggiandomi a me, mentre mi guarda attentamente negli occhi.

Io poco prima sono riuscita a prendere una pallottola dal fucile, per poterla lanciare tranquillamente con la mano libera, e mentre li cerca di avvicinarsi sempre di più a me, io riesco a liberare la mano con cui tengo la pallottola e con una fortissima risata gliela spiaccico sulla faccia, sporcandogli anche i capelli.

<< Spero che tu non l’abbia fatto davvero! >>

Mi sono sporcata anche la mano quando ho spiaccicato la pallina sulla sua faccia, e quando infatti mi sposto un ciuffo davanti agli occhi mi sporco tutta la fronte.

<< Si che l’ho fatto! >>

<< Mossa sbagliata… per te! >>

Non mi da nemmeno il tempo di pensare a una qualsiasi mossa che avrebbe potuto fare che subito mi bacia, veramente…
Sento il sapore della vernice sulle labbra, mentre io con gli occhi chiusi, appoggio il fucile per terra, e porto le braccia dietro di collo di Christian, che naturalmente si tinge di vernice rossa, come i suoi capelli.
 
<< Hai tutte le labbra rosse. >>

<< Anche tu! >>

Christian immancabilmente prende una piccola pallina che teneva nella tasca dei pantaloni, per quale diavolo non ci avevo pensato anche io?

La stringe piano nella mano che è libera e con uno schizzo ci sporca entrambi, e naturalmente anche le sue mani, che subito appoggia.. sul mio sedere.

<< Non sono stato io. >>

//Salve! Sono tornata, scusate se ci ho messo tanto, ma se date un'occhiata alla mia pagina ho qualche altra Fanfiction aperta, e poi la scuola mi ha tenuta impegnata.
Spero che il capitolo vi piaccia, mi piacerebbe saperlo.

Alla prossima!!
XOXO

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Capitolo 7
*** Quest’idea è allettante! ***


Sono fuori lo spogliatoio, mentre aspetto Christian davanti alla porta del suo spogliatoio; i miei capelli sono ancora tutti colorati di vernice ma non me ne importa, mi sono divertita così tanto che in questo momento non mi importa proprio di niente.
Non so se dobbiamo restituire le tute,ma in qualsiasi caso ho piegato tutti quanto e ora lo stò tenendo in mano.

Christian esce in fretta e con un bacio sulla fronte e con una “stratta” di mano ci avviciniamo al bancone dove un po’ di tempo fa siamo andati per rendere l’appuntamento per entrare nell’arena.

La ragazza del bancone ci guarda parecchio male, osservando le impronte delle mani su Christian sulla parte posteriore del pantaloni, dove in pratica ci dovrebbe stare il mio fondoschiena.

<< Teneteli pure. >>

Con un sorriso ci allontaniamo tutte e due con grande calma, finchè arriviamo alla porta dell’edificio, ormai quasi deserto; Christian mi prende ancora una volta per mano e dopo aver intrecciato le sue dita con le mie corre verso la sua macchina, per scappare dopo quella grande figuraccia con la ragazza del bancone.

 
Arriviamo alla macchina con fiatone, e mentre io mi appoggio al cofano della macchina lui mi si avvicina pericolosamente; mi fa portare la schiena contro il finestrino della sua auto, e quasi automaticamente mi mette le mani intorno alla vita, e io intreccio le mie dita sul suo collo, mentre lui continua ad avvicinarsi per poi posarmi delicatamente le labbra sulle mie.

<< Mh… chissà cosa penseranno i tuoi amici.. >>

<< Non penseranno niente, ci sono di mezzo io. >>

<< Si… me l’hai detto già una volta.. >>

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Siamo vicino a casa mia, per fortuna mi ha, ancora una volta, accompagnata a casa, lasciando comunque vicino al luogo in cui lavoro la mia Chevrolet.

Mi giro verso di lui, mentre giocherello con la pelle della sua mano, appoggiata sul cambio, lo fisso negli occhi.

<< Ti va… di venire dentro?
Mio fratello molto probabilmente non c’è.. >>

<< Quest’idea è parecchio allettante! >>

Parcheggia poco lontano da casa mia, e dopo aver percorso il marciapiede vicino alle case a me vicine, arriviamo davanti alla porta di casa mia, e intanto io cerco le chiavi nella mia borsa.

Le trovo dopo qualche secondo, cosa strana, visto che di solito ci metto davvero tantissimo tempo.
Apro la porta e con un gesto veloce e deciso della mano lo faccio passare avanti.

<< Cacchio!
Posticino accogliente casa tua eh! >>

Mi metto a ridere e con una mano davanti alla bocca, per coprire la mia stupida risata lo guardo divertita.

<< Beh grazie! >>

La mia casa è fatta quasi interamente di legno; scale, pavimenti, mensole, mobili; tutto quanto di legno, e assolutamente resistente; anche le scale sono fatte di legno.

<< La vuoi una birra? Devo finirle io.. mio fratello è passato a qualcosa di più pesante.. >>

<< Ti aiuto molto volentieri a finire le birre! >>

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Siamo in camera mia ora, lo so che è leggermente presto, ma Christian mi ispira fiducia e spruzza amore e tenerezza da tutti i pori.

Siamo sdraiati sul letto, lui è sopra di me, mentre mi bacia con tanta passione; mi ha già tolto la maglia e ora sono rimasta con il reggiseno grigio in pizzo; lui invece è ancora in canottiera, visto che l’ha messa dopo la “partita” al Paint-ball.
Credo che voglia passare oltre, e lo capisco bene, anche perché stà cercando di abbassarmi la spallina del reggiseno, e non solo quella, ma anche i pantaloni stessi.

Io passo le mani sulla sua schiena, arrivando fino al bordo dei suoi pantaloni, che percorro lentamente, facendolo leggermente rabbrividire.

Purtroppo la cosa si ferma qui perché il campanello di casa mia suona, e io mi alzo dal letto, con lui ancora sopra di me.

<< Chi diavolo può essere? >>

<< Forse è tornato tuo fratello.. >>

<< Merda! >>

Christian si toglie da sopra di me e lasciandomi passare mi rimetto la maglietta, mente corro verso le scale; è meglio se gli apro abbastanza velocemente, perché sicuramente le cose peggioreranno.

<< Torno subito! >>

Urlo a Christian mentre mi dirigo verso la porta d’ingresso di casa, e mi rendo abbastanza presentabile per mio fratello.

<< Apri, idiota! >>

Sbuffo ulteriormente mentre con freddezza giro la maniglia della porta di casa e trovo davanti a me la figura mezza ubriaca di mio fratello, che barcolla leggermente sulla soglia.

<< Quanto cazzo ci hai messo?
Certo che sei lenta! >>

<< Alex… hai bevuto.. >>

Si gira verso di me, dopo aver sbattuto fortemente la porta di casa, dietro di sé.

<< Che cazzo te ne frega? >>

Ora stà urlando, spero davvero che Christian non stia sentendo niente, altrimenti dovrei spiegargli un sacco di cose.

<< No… scusa.
Ti ho comprato ancora un po’ di Vodka, stavi per finirla.. >>

<< Eh brava, inutile! >>

Abbasso la testa quasi dispiaciuta, mentre sento le scale scricchiolare; probabilmente Christian stà scendendo.

<< Mi hai preso le sigarette? >>

<< Veramente non me le hai chieste, Alex… >>

Non faccio in tempo ad alzare lo sguardo che trovo subito l’impronta della mano di mio fratello stampata sulla mia guancia destra; per lo spavento cado a terra, e sento i passi di Christian avvicinarsi di corsa e raggiungermi.

<< Cora! >>

Stò tremando per la paura, ora non so davvero cosa potrà succedere, Christian può anche essere forte di carattere, ma non so
quando si parla di forza fisica, mio fratello è sempre stato molto forte e anche molto violento.

<< Stai bene? >>

Mi prende per la spalle e lentamente mi fa alzare, e mi fa appoggiare al suo petto.

<< Oh ma guarda!
Tu sei il tizio della macchina de primo giorno!
Non credevo che una vera persona si potesse interessare di mia sorella. >>

Christian mi fa sedere sulla poltrona vicino a dove mi trovo adesso e inginocchiandosi davanti a me mi guarda negli occhi.

<< Stai tranquilla, ora sistemo tutto quanto io.. >>

Si alza e dopo essersi girato, dandomi la schiena si avvicina pericolosamente a mio fratello, e incredula lo vedo indietreggiare di qualche passo.

<< Stammi a sentire, testa di cazzo! >>

Lo vedo prendere mio fratello per il colletto della maglia rossa che indossa in questo momento, e lo stà veramente alzando di peso; credo di essermi trovata una BELLISSIMA e Sexy guardia del corpo, che mi protegge dalla persona che dovrebbe starmi più vicina, al mondo: Mio fratello, Alex.

<< Toccala ancora una volta e sei finito.
La vedo con un livido e ti ritrovi con una cicatrice; la vedo zoppicare e perdi un braccio. >>

Lo sballotta ancora un po’ e gli fa dare una leggera testata al muro dove l’ha appoggiato.

<< Mi hai sentito?
Devo ripetertelo o può entrarti senza nessun problema in quella testa piena di merda che hai? >>

Per la prima volta vedo mio fratello con lo sguardo impaurito, e forse stà anche tremando, Christian lo lascia andare e con stupore lui va verso la porta, con ancora un po’ di tremolio sulle gambe.

Christian lo segue e dopo essersi tirato fuori qualcosa dalle tasche dei pantaloni gli apre la porta e lo spinge fuori bruscamente.

<< Volevi le sigarette?
Eccole, vedi di sparire, e se ti rivedo qui vicino, sei morto! >>

Gli lancia le sigarette fuori dalla porta e gliela richiude in faccia; io mi alzo tremante dalla poltrona su cui mi ha fatto sedere qualche minuto prima.

Avanzo verso di lui, e con le lacrime agli occhi lo vedo girarsi verso di me.

<< Cora! >>

Corre, veramente verso di me, e con un fortissimo abbraccio riesce a tranquillizzarmi in meno che non si dica.

<< Christian… >>

Lo stringo più forte che posso, mentre appoggio al suo petto la mia fonte, e gli bagno la canottiera nera con le mie lacrime.

<< Mi hai veramente salvata.. >>

//Salve mondo! Eccomi di nuovo con Christian e Cora! Sper che il capitolo vi sia piaciuto, sono sicura che a una cerca persona piacerà sicuramente.
Mi raccomando.. Recensite!
Alla prossima!
XOXO

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Capitolo 8
*** Stai ridendo di me? ***


E’ da quasi due settimane che non vedo mio fratello; non so nemmeno che fine abbia fatto e quasi sono preoccupata per lui, non se l’è mai cavata da solo, ha sempre avuto bisogno di un minimo aiuto.

Probabilmente non è più voluto tornare a casa mia per paura di incontrare di nuovo CC; dopo la piccola strapazzata che ha fatto per proteggermi da lui credo che la sua prepotenza sia diminuita notevolmente; non solo perché adesso qualcuno gli ha fatto capire che non è assolutamente nessuno per comandare, ma anche perché è stato ferito nel suo orgoglio, nessuno si era mai rivoltato contro di lui, e quello che ha fatto Christian, aiutandomi, l’ha, probabilmente, fatto cambiare.

Christian… è stato a dormire da me per un paio di volte, nel caso mio fratello tornasse, magari a farmela pagare o cose del genere, l’ha fatto probabilmente per aiutarmi, e infatti è stato così, anche perché me l’ha detto lui.

La prima sera che è rimasto a dormire qui è stato dopo una nostra uscita, siamo usciti solo io, lui, Ashley.. e una sua presunta ragazza, che da quello che ho capito da CC, la cambierà già il giorno seguente, dopo aver consumato insieme a lei.

Eravamo tutti quanti mezzi ubriachi, infatti ci ha riportati a casa la “ragazza” di Ashley, seguendo le indicazione di CC, che insieme a lei era quello meno ubriaco di tutti; io probabilmente ho bevuto… troppi bicchieri in più, e per questo motivo quando siamo entrati a casa mia, naturalmente lui non si aspettava che sarebbe rimasto a dormire, io l’ho praticamente buttato contro il muro del soggiorno, dopo aver acceso la luce, e ho iniziato a baciarlo, come se non baciassi nessuno da… mai.

Per poco non siamo finiti a letto insieme, visto che ci siamo ritrovati tutti e due senza maglie e lui anche senza pantaloni, restando naturalmente in boxer, davanti a me.

Gli ho proposto dopo essermi rivestita di rimanere a dormire qui, visto che lui non era in macchina, che a piedi non lo lasciavo andare assolutamente, che per i taxi… non avevo voglia di chiamare e che non avevo la forza di accompagnarlo io in macchina e poi tornare indietro sana e salva; avevo troppo sonno, perciò probabilmente dopo aver visto i miei occhi, si è reso conto di quanto fossi seria, e che forse sarebbe stato giusto rimanere qui con me, anche per sorvegliarmi.

La seconda volta invece era successo diversamente, avevo partecipato alle registrazioni di tutti quanti quel giorno; avevano scelto me per due motivi, uno.. mi conoscevano, due… non c’era Martha che li accontentava come una escort a fare qualsiasi cosa.

Christian gentilmente, quando stavano facendo pausa, mi ha proposto di entrare insieme a lui nella camera di registrazione e voleva farmi imparare a suonare in piccolo pezzo di una canzone da fare con la batteria; devo dire che.. non ci sono per niente portata, come diavolo potevo pensare di suonarla veramente?
Avevo questa passione certo, ma non sono per niente portata per gli strumenti, si vede che ho fatto bene a seguire il consiglio dei miei genitori e di lasciar perdere, e di lasciar fare a mio fratello maggiore.


In questo momento siamo a casa sua a preparare il pranzo, mentre lui si stà cambiando per le prove del pomeriggio; fra poco ci sarà un loro concerto, quindi dovranno provare per tantissimo tempo.

<< Non ti starai mettendo la canottiera spero.. >>

Sento dei rumori provenire dalla sua stanza, quasi fosse un’anta di un armadio che si chiudeva; subito dopo sento solo…. Silenzio.

<< …. No.. >>

<< L’hai messa vero? >>

<< Si ma la stò togliendo. >>

Inizio a ridere piano, quasi per non farmi sentire anche se mi lascio sfuggire un sussulto.

<< Stai ridendo di me? >>

La sua voce è vicina, probabilmente è in salone, ma comunque parlo ad alta voce.

<< Assolutamente si. >>

Sento le sue mani passarmi sui fianchi, finendomi sulla pancia, mentre le sue labbra passano, lasciando scie dolci e calde, sul mio collo.

<< Mmh… >>

Mormora sul mio collo mentre continua imperterrito a baciarmi mentre io cerco di preparare il pranzo.

<< CC.. >>

<< Da quando mi chiami CC? >>

<< Mi è scappato.. >>

Non riesco nemmeno a girarmi per guardarlo semplicemente, perciò cerco di passare una mano sui suoi addominali e… li sento nudi; è senza maglia.

<< Dio… >>

Si stacca per qualche secondi veloce, e si allontana da me di pochissimi millimetri, per poi tornare a baciarmi il collo e a passarmi le mani sulle braccia e sulla pancia.

<< Ti stò facendo impazzire, Cora? >>

<< Merda… >>

Sussurro soltanto, stò impazzendo, ha veramente indovinato, probabilmente mi conosce meglio di quanto io penso.

<< Hai fame? >>

<< Solo di te.. >>

<< Devi per forza andare alle prove? >>

<< Posso tardare un paio d’ore.
Ci stai? >>

Sussulto…. mi giro verso di lui, e appena lo vedo mi viene quasi da saltargli addosso; e così faccio.
Lo sbatto al muro involontariamente, guardandolo con aria sognante.

<< Cazzo si, che ci stò! >>

Non faccio nemmeno in tempo a contare fino a tre che lui mi prende in braccio, e io aggroviglio le mie gambe intorno ai suoi fianchi, tenendomi ben stretta al suo collo, mentre, avida, lo bacio sulle labbra, giocando anche con la sua lingua.

Mi porta veloce in camera sua, appoggiandomi pesantemente al letto, mi si sdraia sopra, iniziando a tempestarmi di baci sulle labbra e sul collo, passando ogni tanto anche al mento.

Mi strappa la camicia in denim nero che indosso, facendomi saltare tutti i bottini, e facendoli spargere per tutto il pavimento della camera da letto; osserva per qualche secondo il mio reggiseno nero con delle borchie sulle coppe, ma subito dopo ritorna a ricoprirmi dei suoi bellissimi e incessanti baci su tutto il corpo.

A quest’ora avremmo dovuto mangiare, ma decidiamo involontariamente di abbandonarci al nostro pazzo, folle e innamorato amore.

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The point of view of Ashley.

<< Ehi ragazzi, da quanto tempo è che non vediamo CC?
Al di fuori delle prove intendo.. >>

<< Da circa due settimane, Ash.
Ormai passa tutto il suo tempo libero con la sua ragazza, e mi pare anche giusto. >>

Sbuffo, non ne posso più, adoro Cora… come ragazza di CC, non come ragazza in generale, ma comunque mi stà rubando uno dei miei migliori amici.

<< Cavolo, solo a me manca un sacco? >>

<< Chi? Cora? >>

<< No!
CC.
Da quando ha trovato Cora non riusciamo più a fare le nostre enormi cazzate, come le facce disegnate con il Ketchup, o semplicemente le partite di Baseball.. >>

<< Ash… CC ha avuto pochissime storie vere da quando lo conosciamo.
Tu… beh  nemmeno una, ma tantissime scopate, lasciagli un po’ passare il suo tempo con un essere di sesso femminile. >>

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The point of view of Christian.

Io e Cora abbiamo passato la nostra “prima volta” insieme all’ora di pranzo di oggi; e devo assolutamente dire che non me lo sarei mai immaginato.

Ha sempre detto che non è mai stata brava con gli uomini… e io credevo che si riferisse anche al sesso, ma mi sbagliavo, e anche alla grande; potrebbe battere anche la maggior parte di biondone che Ash si è fatto.

Adesso siamo in auto, e stiamo andando tutti e due al lavoro, io alle prove con i ragazzi, mentre Cora, nello stesso posto, solo a fare da balia ad altre band, soprattutto maschili, che potrebbero anche loro provarci con lei.

Che cavolo, no!
Non lo accetto!

Dirò a tutti quanti che Cora è la mia ragazza, e che nessuno deve provarci con lei; i’m the Destroyer, giusto? E allora non devono farmi arrabbiare, altrimenti li distruggo seriamente.

Una suoneria famigliare disturba i miei pensieri, e allora ritorno alla realtà, visto che fino a pochi secondi fa ero in stato di trance.

<< Chris… è il tuo cellulare. >>

<< Oh si giusto. >>

La vibrazione proviene anche dalla tasca anteriore destra dei miei pantaloni; recupero il mio cellulare con una mano e lo passo a Cora, visto che io stò guidando, e rischierei di creare un incidente se sbandassi anche leggermente; visto che sono circondato di auto e moto.

<< Rispondi tu?
Devono essere i ragazzi. >>

<< Va bene. >>

Cora striscia il dito sul lato del testo verde del mio Iphone, accettando la chiamata e si porta il cellulare all’orecchio.

<< Pronto? >>

<< Cora, quando ci ridarai CC per uscire la sera tutti noi uomini insieme? >>

<< Ashley?
Sappi che non te lo restituirò mai.
O almeno fino a quando lui si stancherà di me. >>

La guardo per un piccolissimo istante, visto che ho sempre paura di distruggere davvero qualcosa.

<< Ma che cavolo dici?
Io non mi stancherò di te!
Sarò peggio del burro di arachidi; appiccicoso. >>

Sento un rumore di risate dall’altra parte del telefono, e sentiamo sempre la voce di Ash riferirsi a noi.

<< Ragazzi, va bene che state insieme.. ma cazzo, sembrate due adolescenti!
Non vi staccate mai? >>


Io e Cora ci guardiamo per qualche istante, e poi scoppiamo in una sonora risata, che probabilmente ha fatto allontanare l’orecchio di Ashley dal telefono, talmente era forte.

Cora mi prende la mano e teneramente me la stringe, e mi guarda negli occhi, con uno sguardo molto dolce.

<< No.. non ci stacchiamo mai! >>

//Salve ragazzi!!
Scusate il ritardo, ma ci ho messo un pò a scrivere questo capitolo perchè non avevo nemmeno la minima idea di cosa scrivere.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto; mi raccomando, lasciatemi una rencesione.
Alla prossima.
XOXO

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Capitolo 9
*** Dio, quanto sei stupido! ***


<< Fisher? >>

<< Si? >>

<< Il computer che usavi si è rotto, dovrai andare tu, con i soldi dell'azienda a prenderne uno nuovo ,altrimenti non potrai continuare a lavorare, e dovrai annotarti tutto a mano. >>

<< Per quando ne avrebbe bisogno? >>

<< Visto che stà iniziando il fine settimana per lunedì dovrà essere istallato al suo posto. >>

<< Sarà fatto. >>

<< Alla fine del tuo turno vieni nel mio ufficio che ti do i soldi. >>

Accenno un sì un con la testa mentre ritorno a guardare i registri cartacei che sono aperti sulla scrivania del mio gabiottino.

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Many hours later.

<< Sai già dove potrei prenderlo? >>

<< Sicuro!
È lì che prendiamo tutti i nostri strumenti per modificare le canzoni. >>

<< Quindi ci sarà anche un normalissimo computer da cinquecento dollari? >>

<< Sicuramente! >>

Christian parcheggia nel primo posto che trova nel parcheggio sotterraneo del grande magazzino in cui mi ha accompagnata; c'è ancora la musica accesa, proprio sull'assolo della batteria, e naturalmente, per non risparmiarmi un bellissimo spettacolo personale, lo mima sul volante della sua auto.

<< Devi sempre dare il meglio di te, non è così? >>

<< Assolutamente! >>

<< Dio, quanto sei stupido! >>

Lo prendo il colletto del suo giubbetto in pelle e gli stampo un bacio sulle sue meravigliose labbra, mentre piano piano inizio a giocare con la sua lingua, e lui fa altrettando; il bacio dura per qualche minuto, perchè purtroppo entrambi dobbiamo riempire i polmoni di ossigeno.

<< Da quanto tempo non ti baciavo in questo modo? >>

<< Qualche ora? >>

<< Probabilmente! >>

Usciamo di corsa dalla macchina, per poi raggiungere l'entrata delle scale mobili del centro commerciale.
Guardo l'entrata di quel grande magazzino e rimango incantata, c'era una piccola didascalia, che comprende la copertina dell'ultimo disco pubblicato dai Black Veil Brides; si tratta di Wretched and Divine.

<< Lo sapevi? >>

<< Certo, non è la prima volta che vengo qui. >>

<< E ti fai vedere in giro con me? >>

<< Mbhe?
Sei la mia ragazza, mi pare normale che io vada in giro con te. >>

<< Si... bhe ma, la... BVB Army...?
Non lo sa, giusto?
Le persone che qui ti riconoscerebbero potrebbero pensare molto male.. >>

<< Bhe... ma quel pensiero sarebbe giusto, in qualsiasi caso, perciò.. non mi importa. >>

Lo bacio di nuovo sulle labbra, perchè ogni volta che dice una frase del genere con così tanta tranquillità mi fa innamorare ancora di più di lui; ci stacchiamo dopo pochissimi secondi, e lui mi mette un braccio intorno alle spalle, e io gli circondo la vita con un braccio, e ci incamminiamo verso l'entrata del negozio di tecnologia.

<< Cora? >>

Sento qualcuno chiamarmi, e questo mi sorprende, visto che sono in giro con Christian Coma, il famoso batterista dei Black Veil Brides, non con il primo ragazzo che mi è capitato sotto la mano.

Mi giro per guardare la persona che mi ha chiamato, e rimango ancora più sorpresa di prima nel trovarmi di fronte mia madre, che non vedo da davvero tantissimo tempo.

<< Mamma? >>

<< Oh ma sei davvero tu!
Tuo fratello mi aveva detto che ti eri trasferita di nuovo. >>

Dopo aver sentito le parole di mia madre Christian si irrigisce un pò, proprio perchè ha nominato mio fratello, e io gli stringo ancora di più la mano, per cercare di tranquillizzarlo, almeno un pò.

<< Beh... non mi presenti questo giovanotto?
E' un tuo amico? >>

<< No, è il mio ragazzo. >>

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The point of view of Christian.

E' una presentazione ufficiale?
No perchè se l'avessi saputo mi sarei vestito meglio, tirato a lucido, avrei dato sicuramente un'impressione migliore di quella che stò dando in questo momento alla madre di Cora.

<< Già, scusi, che maleducato! >>

Mi risveglio dal mio stato di trance momentaneo e porgo la mano alla madre della mia ragazza, che dopo qualche secondo di incertezza afferra, ma sempre con estrema prudenza.

<< Io sono Christian... >>

<< Già, mamma, lui è Christian, fa il batterista, in una band, di queste parti, i Black Veil Brides, è molto famoso, probabilmente l'hai già visto. >>

<< No, non l'ho ancora visto.
Non ho avuto questo piacere; ma comunque non sapevo che ti piacesse questo tipo di ragazzo, rock, musicista, dai capelli lunghi e... >>

<< Mamma, basta.
Lo conosci da quanto?
Pochi minuti, non trattarlo male.
Ci sentiremo... prima o poi. >>

Cora mi stringe sempre di più la mano, e senza salutare sua madre mi porta via, fino ad entrare al negozio di tecnologia.

Dopo essere entrati la guardo per qualche istante, mentre sono in cerca di spiegazioni, e infatti la guardo con lo sguardo più interrogativo che posso; e quasi mi leggesse nel pensiero inizia a spiegarmi tutto quello che c'è da sapere su di lei.

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Many day later.

The point of view of Cora.

Ormai alla porta qualcuno bussa da vari minuti, ma sono talmente impazienti che non mi lasciano nemmeno il tempo di mettermi le infradito ai piedi che devo precipitarmi giù dalle scale.
Arrivo davanti alla porta del soggiorno e ancora una volta la persona dietro di essa bussa ancora una volta e molto forte.
Poso la mano sulla maniglia e l'abbasso piano, e dopo pochi secondo spalanco la porta.

<< Mamma?
Che chi fai qui? >>

<< Volevo parlarti, Cora, e con me, tuo fratello. >>

Mia madre entra in casa e subito entra anche mio fratello Alex, che non vedevo ormai da qualche settimana.

<< Cosa è successo? >>

Chiudo la porta dietro di me e li seguo in soggiorno, dove infatti si sono accomodati.

<< Ho fatto qualche ricerca sul tuo.... ragazzo. >>

<< Vorresti parlarmi di Christian?
Ma io conosco già abbastanza di lui, soprattutto di quel che mi interessa, il resto posso anche scoprirlo con il tempo. >>

Mi siedo sulla sedia che si trova più lontano dai divani, dove infatti entrambi sono seduti, anche se distanziati.

<< E' un donnaiolo, Cora.
Ti farà soffrire, non è mai stato più di un mese con una ragazza, anche di meno.
Non voglio che tu soffra per un qualsiasi batterista, di una band praticamente sconosciuta. >>

<< Tu non li conoscerai, mamma, li avevo già sentiti nominare, e ora che li conosco, non mi interessa se si tratta di una band emergente o con chissà quale carriera.
i interessa solo di Christian, e credo di provare qualcosa di veramente serio per lui.
E il donnaiolo di cui stai parlando tu, si tratta di Ashley, il bassista, e migliore amico di Christian. >>

<< Non voglio che tu lo riveda, Cora.
E' pericoloso per te. >>

<< Pericoloso?
Non lo conosci nemmeno, mamma!
L'hai visto per soli cinque minuti. >>

Continuiamo a parlare, o meglio dire litigare di Christian; insistono entrambi che io lasci Christian, e che cambi lavoro per non incontrarlo più.
Mi ritrovo chiusa in camera, dopo che mia madre mi ha detto che Christian non è l'uomo giusto per me, e che quello che provo io non è sicuramente qualcosa di sincero, ma che sono stata annebbiata dalla carriera di Christian, e che avere una storia con un musicista avrebbe dato una svolta alla mia vita.

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The point of view of Christian.

E' quasi ora di cena, e io e Cora ci siamo messi d'accordo che saremmo usciti a mangiare qualche cosa insieme ai ragazzi, e le loro rispettive ragazze.

Parcheggio la mia macchina nel vialetto della sua casa, e noto che il garage è aperto e davanti ad esso c'è una macchina diversa, che non ho mai visto, ma comunque ne do poca importanza.

Scendo dalla macchina dopo aver spento il motore e mi dirigo verso la porta di casa sua.
Busso e aspetto qualche secondo, mentre sento dietro la sua porta dei rumori sulle scale; sicuramente è lei che scende da camera sua dopo essersi preparata per uscire.

Dopo che la porta si apre rimango leggermente scioccato, perchè mi apre suo fratello, Alex, che avevo mandato via quasi due settimane fa.

<< Christian.... >>

<< Alex...
Dov'è Cora? >>

Una terza voce si unisce alla conversazione tra me e Alex.

<< Posso risponderti io, Christian Coma. >>

<< Signora Fisher.. >>

<< Cora non è qui, è uscita. >>

<< Ma dovevamo uscire noi due. >>

<< Mi ha detto di dirti che non uscirà più con te.
In pratica ti stà lasciando.. indirettamente. >>

<< Come?! >>



//Salve mondo, scusate il ritardo, ma non ho avuto tempo di scrivere in questi giorni, purtroppo quella brutta bestia chiamata scuola mi stà tirando via troppo tempo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, mi raccomando lasciatemi una recensione.

Alla prossima

XOXO

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Capitolo 10
*** Lo faccio per il tuo bene.. ***


Mia madre e mio fratello sono terribilmente egoisti.
Mi hanno chiusa in camera a chiave, credevo che queste azioni fossero finte quando era finita la mia adolescenza; e invece mi sbagliavo di grosso, mio fratello non cambierà mai, ma la cosa che mi ha sorpresa più di tutto è stata mia madre, non si era mai comportata in questo modo, mai!

Mi alzo dal letto dopo essermi messa le infradito ai piedi, e noto ai piedi della porta una chiave; è quella della porta della mia camera da letto; dopo aver raccolto la chiave, finalmente apro la porta, e non sento nessun rumore; che se ne siano andati?

<< Mamma?
Alex? >>

Nessuna risposta, evidentemente se ne sono davvero andati.

Esco per il corridoio del piano superiore, non vedo in giro niente che possa appartenere a mia madre o a mio fratello, quindi posso stare tranquilla, se ne sono andati e mi hanno lasciata da sola.

Scendo le scale con più tranquillità, e appena arrivo a metà scala noto un biglietto sul divano, l'hanno strappato da uno dei miei libri preferiti; e poi si chiedono perchè non gli voglio bene.

Prendo in mano il foglietto e comincio a leggere il testo che, da quello che riesco a comprendere, è stato scritto da mia madre.


Cora, è arrivato Coma mentre tu eri a riposare nella tua camera da letto.
Gli ho spiegato tutto quanto.
Gli ho riferito che lo lasciavi; lo so che non era nei tuoi programmi, ma questa è una decisione irremovibile che ho preso, e non ho intenzione di cambiare opinione su di lui.
Non lo incontrerai mai più, Cora; solo per questioni lavorative, questo mi va bene.

L'ho fatto per il tuo bene, tesoro mio.

Con affetto.
Mamma.

 


Non ci posso credere, ha detto a Christian che lo lasciavo?
Come ha potuto? E ha anche detto che era per il mio bene, stiamo scherzando?
Christian è l'unica cosa bella che mi sia capitata nella mia vita!

Non può essere vero.

Cerco ovunque il mio cellulare, dove è finito? Ti prego fa che non l'abbiano portato via!
Sarebbe una tragedia! Non potrei più contattare Christian in nessun modo!

Dopo almeno mezz'ora di ricerche riesco a trovare il mio telefono, e chiamo immediatamente mia madre.

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Last Night

The point of view of Christian

<< Avete capito?
Probabilmente lei non vuole nemmeno lasciarmi, ed è stata costretta da sua madre e suo fratello. >>

<< Fratello, calmati!
Cora è una donna adulta e può prendere da sola le sue scelte, sicuramente non smetterà di amarti solo perchè la sua stupida mammina le ha vietato di vederti, non credo che abbia quattro anni. >>

<< Ha ragione Ashley, CC!
Cora non è stupida, e ti ama più di quanto pensi, magari ancora non te l'ha detto, perchè comunque è presto, ma lei sente qualcosa di sincero, per te. Io lo so. >>

<< Come fai a saperlo, Andy? >> 

<< Me l'ha detto, CC. >>

<< Hai parlato con lei, di me?
 quando? >>

<< Naturalmente quando tu sei così stupido da ignorarla per sbronzarti con Ashley. >>

Ashley si alza dalla sedia su cui è seduto.

<< Ehi! Vorreste dare la colpa a me? >>

<< Per una buona perte si, Ash.
Quando c'è Cora dovresti lasciare CC tutto per lei. >>

<< Ma è pur sempre il mio migliore amico! >>

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The point of view of Cora

Tomorrow

Sono in ritardo per il lavoro, ho chiamato il capo che sarei entrata due ore dopo per motivi familiari, e infatti lo erano.

Mi sono completamente staccata da mio fratello e mia madre, purtroppo mio padre è morto da tempo ormai; ho tagliato i legami.
Se nemmeno Christian vuole riprendermi adesso, vorrà dire che resterò da sola, però lo preferisco, invece di stare con mia madre e mio fratello.

Comunque Alex non è tornato a vivere con me, vuol dire che Christian gli ha messo davvero paura, e non vuole correre il rischio di incontrarlo una volta per tutte, e che gli metta di nuovo paura per un buon quarto d'ora..

Quando entro dalla porta del palazzo vedo Ashley entrare nella solita comera di registrazione che gli ho assegnato tempo fa.

<< Ashley! >>

Lui si gira verso di me e mi fa un sorriso sincero.
Non sapeva niente?

<< Cora! Ciao. >>

<< C'è Christian?
Devo parlargli. >>

<< Oggi non è venuto, ha detto che voleva stare solo.
So tutto Cora, tutti quanti, sapiamo che cosa è successo.
Ti conviene andare da lui. >>

<< ma, devo lavorare! >>

<< Parlerò io con il tuo capo, con me non avrà problemi, stà tranquilla, e ora vai, prima che CC cambi idea e che non ti voglia più.
Corri, e mi raccomando risolvete tutto quanto. >>

<< Cercherò di fare il possibile, io lo amo immensamente! >>

Inizio a correre di nuovo verso l'uscita ma il bassista dei Black Veil Brides mi chiama, attirando nuovamente la mia attenzione.

<< E' meglio se glielo dici.
Che lo ami, non era sicuro che lo amassi. >>

Esco ancora una volta, ma ancora mi chiama, e io mi giro nuovamente.

<< E' triste vedere Crazy CC giù di morale.
Non è la stessa persona senza la sua folle allegria. >>

Detto questo gli sorrido sinceramente, e correndo dalla parte opposta della mia macchina rischio di inciampare nelle mie stesse scarpe; subito dopo essere quasi caduta mi accorgo che stà andando dalla parte opposta e con la stessa velocità passo di nuovo davanti alla porta dell'edifico in cui lavoro e sfuggita vedo di nuovo Ashley sulla porta della camera di registrazione con una birra in mano e guarda in direzione della porta, ma non ne do molto peso e corro a più non posso verso il mio Pick-Up.

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Many minutes later.

<< Christian! >>

Ho le chiavi di casa di Christian perciò senza bussare o suonare il campanello o avvertirlo in qualsiasi modo entro in casa sua e lo chiamo a squarciagola mentre sento la televisione del soggiorno andare a massimo volume.

<< Christian! >>

Lo trovo sul divano, con una birra in mano, dei sacchetti di cibo per terra e sul divano, con altre bottiglie per terra, e l'ombra della barba del lunedì pomeriggio sulle guance.
Alza gli occhi e mi vede sulla soglia della porta del soggiorno e si alza leggermente dal divano, mentre butta per terra la bottiglia di birra che evidentemente era ancora piena perchè si rovescia tutta quanta sul tappeto vicino al divano.

<< Cor... >>

Non fa nemmeno in tempo a finire di pronunciare il mio breve nome che subito gli salto addosso, appoggiandogli le mani sulle guance, toccando quella lieve barba, e baciandolo appassionatamente, come non avevo mai fatto; avevo sentito troppo la sua mancanza, ora non riesco più a stargli lontano.

<< Christian scusami!
Mia madre ha fatto un casino, ha detto che ti volevo lasciare, ma non è venire, io ti amo molto più di quanto tu possa pensare, tu sei tutta la mia vita, e proprio per questo motivo ho detto addio a mia madre, non voglio più avere niente a che fare con loro, voglio stare solo con te, e mi basti per il resto della vita, e.... >>

<< Cora, ferma! >>

Resto in silenzio mentre lui mi interrompa nella mia frenetica e a dir poco esageramente veloce parlantina, cosa che non era mai successa in tutta la mia vita.

<< Cora, hai appena detto di amarmi... >>

<< Si, cazzo!
Christian io ti amo! Ti amo immensamente, ed è la prima volta che lo dico ad una persona!
Non l'ho mai nemmeno pensato. Io ti amo, cazzo! >>

<< Il cazzo da più impatto alla parola, non è così? >>

<< Si, porca miseria.
Ti amo, va bene? Ti amo da impazzire!! >>

Lui mi guarda con occhi strani, quasi assenti, ma subito dopo mi circonda i fianchi con le braccia e alzandosi dal divano mi prende in braccio.

<< Non riesco a credere di averlo dubitato veramente! >>

Detto questo mi porta nuovamente nella sua camera, e ci rilassammo in un lungo pomeriggio, pieno di folle amore, e di passione.


//Salve mondo! Scusate il ritardo, ma è stato leggermente complicato scrivere questo capitolo. Ma per l'amore di due meravigliose ragazze; Miko, e Elly, oggi sono riuscita a pubblicarlo.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Alla prossima!

XOXO

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Capitolo 11
*** Ancora non si sa, Janxx! ***


Sono passate quasi tre settimane da quando ho perso i contatti con i miei famigliari, e non mi mancano minimamente, perchè dopotutto, ora ho una famiglia migliore, composta da cinque splendidi ragazzi, di cui uno mi importa particolarmente, ma questi potrei definirli dettagli.

Io e Christian abbiamo preso una decisione importante, cioè quella di non esagerare.

Nessun trasferimento previsto, ma nemmeno nessuna imminente distanza, semplicemente abbiamo pensato che anche i ragazzi volevano vedersi tra di loro, senza l'impiccio di una ragazza gelosa.

Io e Christian ci vedremo ogni giorno al lavoro, proprio come i ragazzi, e passeremo almeno due ore al giorno insieme, questo tutti i giorni, ma di sera, sopratutto al venerdì e al sabato, lui uscirà con i ragazzi, e visto che anche io ho una vita sociale oltre a Christian, potrò godermi le poche amiche che ho, oppure restarmene a casa per conto mio.

Durante queste tre settimane è passato anche il mio compleanno, il venticinquesimo, che ho trascorso insieme ai ragazzi, le rispettive fidanzate, e alcune mie amiche, una cosa intima, ma divertente; il primo compleanno che passiamo insieme, e spero nemmeno l'ultimo.
 

Tornando a noi, oggi mi sono svegliata più presto del solito, anche se non ne so il motivo; dunque, mi sono alzata, preparata per il lavoro, trucco e acconciatura compresi.

Da un pò di tempo sono "cambiata", sarà l'amore, comunque, ho deciso che dopo molto tempo, mi sono fatta di mia spontanea volontà una coda alta, accorciando notevolmente i miei lunghi capelli, che solitamente arrivano oltre alla metà della spina dorsale.

Mi sa proprio che questo cambiamento l'abbia notato anche qualcuno al mio lavoro, perchè lo vedo continuamente fuori dalla sua stanza al posto di registrare.

Credo di averlo visto fuori dalla stanza almeno quattro volte, passare davanti al mio piccolo ufficio, per vari motivi, ogni volta diverso; o per prendere qualcosa alle macchinette, o con Andy fuori a fumare, o uscire a comprare le sigarette, tante scuse solo per non lavorare e "darmi fastidio".

Siamo alla quinta volta.

<< Chris... quante volte vuoi andare avanti e indietro? >>

Si avvicina al mio gabbiottino con nonchalance e quando ci distanziano solo pochi centimetri si appoggia con i gomiti sul bordo.

<< Signorina.... stà parlando con me? >>

<< Si Mr. Coma, è la quinta volta che la vedo gironzolare qui fuori, lei dovrebbe stare nella sua sala di registrazione a provare con la sua Band.. >>

Mi prende un ciuffo che ho sugli occhi e mi fa scappare una risata, mentre alla fine di essa rimane un lieve e sincero sorriso.

<< Ma stiamo facendo una pausa, Signorina Fisher. >>

<< Da quasi due ore? >>

Gli scappa un sorrisino, abbassando leggermente lo sguardo, quasi...nella mia scollatura.

<< Ma quanto sei puntigliosa? >>

<< Ehi, gli occhi sono qui. >>

Sbuffa e si allontana per pochi secondi dal mio gabbiottino, finchè non alza le spalle, e si avvicina alla porta.

<< Prometto che entro dentro e non esco più, se tu mi dai un bacio. >>

<< Un bacio? >>

<< Solo un bacio. >>

Mi avvicino piano piano, mentre appoggio le mie mani sulle sue guance, e gli stampo un piccolo bacio sulle labbra.

<< Accontentati, e ora vai, altrimenti la prossima volta vi darò lo stanzino per provare. >>

<< Va bene! Va bene! >>

Mi ruba un bacio veloce e si chiude la porticina dietro di se.

<< Me ne vado, e non esco più.
L'ho promesso eh.. >>

Stò per parlargli di nuovo ma una voce proveniente la stanza delle prove dei Black Veil Brides si intromette nella nostra conversazione.

<< CC! >>

Si gira, senza vedere la porta aperta, sbuffa ancora una volta e si avvia.

<< Ci vediamo dopo. >>

----------------------

<< Fisher! >>

Alzo lo sguardo dal mio nuovo computer portatile e vedo il Manager dei Black Veil Brides avvicinarsi, e allora gli rivolgo uno sguardo.

<< Si? >>

<< Tu sei la ragazza di CC, giusto? >>

<< Bhe... si. >>

<< Voglio che vieni con noi. >>

È serio, molto serio, ma di cosa stà parlando?
Dove vanno?

<< E dove? Se mi è permesso chiedere.. >>

<< Ad un photoshoot dei Black Veil Brides. >>

<< Ad un photoshoot? >>

<< Un servizio fotografico sul set del loro prossimo videoclip. >>

Mi incuriosisce ora, un servizio fotografico? E cosa c'entro io?

<< Come mai lo chiede a me? >>

<< Voglio un tuo parere, conosci i ragazzi, anche al di fuori del lavoro, però vorrei un aiuto. >>

<< Lo devo chiedere al mio datore di lavoro, veramente.. ma accetterei. >>

Il Manager alza un dito come per dirmi di attendere un momento, e si avvia verso l'ufficio del mio capo, ma nel frattempo io continuo il mio lavoro, anche se sento delle voci dall'altra parte della Home.

Alzo gli occhi e vedo la porta della stanza di registrazione è aperta, e vedo tutti quanti che si muovono frenetici, quasi dovessero partire per un nuovo continente per anni interi.

<< Cora! >>

Vedo Jinxx che mi guarda e mi sorride accennandomi due pollici alzati.
A quanto pare il Manager deve aver parlato ai ragazzi della mia possibile presenza al loro servizio fotografico.
Alzo le spalle con un sorriso verso di lui, e gli faccio segno come per dirgli "ancora non si sa, Janxx!"

------------------

<< Fisher, è stato difficile, ma sono riuscito a convincere il tuo datore di lavoro.
Puoi venire con noi, al tuo posto ci starà l'altra... uhm.. Martha. >>

<< Martha? >>

Si sente una risata, è quella di Ashley, la riconosco, probabilmente ha sentito che Martha mi sostituirà, e sento anche un'altra frase, anche se a bassa voce.

<< Se torneremo, non troveremo più questo posto; sarà in fiamme. >>

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30 minutes later.

<< Andy... Andy prova a spostarti di lato.
Ecco così! >>

Un flash, due flash.

Mi stò annotando tutto quello che succede; dove siamo, con chi siamo, quante persone ci sono.

<< Uhm... come si chiama la ragazza? >>

<< Cora. >>

Sento che Christian mi chiama, e invece mi sbagliavo, ha solo detto il mio nome al fotografo.

<< Si, Cora, puoi venire un momento? >>

Guardo Chris che mi fa segno di si con la testa, e allora io mi avvicino al fotografo che mi sussurra qualcosa, e piano piano inizia una veloce conversazione.

<< Va bene, facciamo una pausa, ragazzi.
Grandi! >>

Mi avvicino verso la poltroncina che mi hanno messo a disposizione, e sento qualcuno che mi tocca di sfuggita la spalla, e quando mi giro trovo tutti i ragazzi dietro di me.

<< Cosa ti ha chiesto? >>

<< Un piccolo consiglio. >>

<< E sarebbe? >>

<< Di certo non ve lo dico, è per il vostro photoshoot. >>

<< Da quando sei diventata la nostra Manager? >>

<< Era solo un consiglio, Chris! >>

<< Vorrà dire che fra poco lo scopriremo.
Ora ho bisogno di una sigaretta. >>

<< Si anche io. >

------------------------------

Many hours later.

<< Devo assolutamente dire che mi sono divertita davvero tanto! >>

<< E abbiamo guadagnato una foto tutti insieme. >>

<< Come se già non ne avessimo.. >>

<< Ma questa è una bella, e tutti insieme, e siamo venuti bene. >>

<< E per la prima volta non aveva una maglia nera. >>

<< Si...grigia. >>

<< Stà zitto!
È il mio massimo, e lo sai. >>

<< Si che lo so, e ora baciami. >>

Scoppio a ridere in automatico, e mi butto sopra di lui che si stende sul divano di casa mia come se ci vivesse anche lui da tanti anni.

Sono belle serate così, spontanee, tranquille, e senza impegni, cose improvvise e sincere.
Mi piace una vita di questo genere.

//Scusate se ci ho messi interi, ma adesso non ho davvero più intralci, e prometto che scriverò molto più frequentemente.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e sarei tanto felice se trovassi una o due recensioni.

A presto!


Mel.

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Capitolo 12
*** Tu sei completamente matto! ***


<< Chris... che stai facendo? >>

<< Oggi abbiamo un festival, e in modo galante ti stò chiedendo di venire con me. >>

<< Con una rosa?
Sei davvero matto! >>

<< Bhe, ma non mi hai risposto.
Ci vuoi venire o no? >>

<< Ma certo che voglio venirci! >>

Scende dal divano, perchè da quale ragazzo poco intelligente che è; è salito sul divano, con in bocca una rosa rossa e le drumsticks tra le mani, mentre le rotea quasi fossero delle eliche.

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<< CC! per fortuna sei arrivato, Ashley voleva ubriacarsi prima di entrare in scena. >>

<< E perchè lo stà dicendo a me?
Quelli più responsabili qui sono Jake e Jinxx... io no di certo.. >>

<< Si ma tu hai Cora, non cercavo te, ma la tua ragazza! >>

Mi metto a ridere per la faccia che stà facendo in questo momento Chris, è davvero una faccia delusa e piena di risentimento, naturalmente tutto quanto con molta ironia.
Nel frattempo il Manager, che si stava avvicinando a me, gli da una pacca sulla spalla, quasi per compiacerlo.

<< Cora, aiutami tu! Sei l'unica responsabile in questo inferno! >>

<< Certo, Signore. L'aiuto volentieri, credo che la cosa possa essere gestita tranquillamente, lasci fare a me. >>

Christian mi guarda perchè so, che anche lui voleva buttare giù un goccetto, ma non si può, i Fallen Angels li stanno aspettando, e anche se non si tratta di un concerto ne vale comunque della loro immagine e carriera, perciò niente alcol, non adesso almeno.

<< E dai! Non fare la guastafeste! >>

<< Chris...ssh! >>

Sento ormai Chris borbottare dietro di me e lamentarsi insieme al Manager, che probabilmente nemmeno lo stà ascoltando.

<< Mi sembra di essere sposato... >>

<< Oh no, CC!
Essere sposato è molto peggio, peggio di un cane in catene, fidati. >>

Mi giro verso Chris e il Manager.

<< Non è carino da parte sua dire queste cose, Signore.
Sua moglie potrebbe anche offendersi... >>

<< Oh tesoro, tu non conosci mia moglie.. >>

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<< Ashley! Metti giù la bottiglia. >>

<< Dai Cora! Una benuta, solo una. >>

<< Solo una bevuta per voi è tutta una bottiglia di Jack Daniels.
Volete deludere i Fallen Angels? >>

<< Assolutamente no! >>

<< Allora andate fuori sobri per favore, non sarebbe carino da parte vostra, già siete stupidi senza alcol, figuriamoci se bevete. >>

Ashley gira la testa verso Jake e Jinxx che sono proprio dietro di lui e parla sotto voce.

<< Ci stà insultando per caso? >>

Jake sorride e alza le spalle, mentre Jinxx che cerca di soffocare una risata fa segno di con la testa.

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<< Cora, perchè non esci con noi? >>

<< Ma io non c'entro con i Black Veil Brides. >>

<< Ma sei la mia ragazza! >>

<< Chris.. io devo rimanere qui, sarò tra la folla, quello è il massimo.
Ancora non mi conoscono come la tua ragazza, anzi, non mi conoscono proprio. >>

Andy si aggiunge alla nostra conversazione spostando Christian dalla mia visuale.

<< Allora è il momento giusto per presentarti, ormai state insieme da un pò di tempo. >>

Stò per qualche secondo in silenzio riflettendo sulla proposta...

<< Non posso...
Non sarebbero felici di vedere la nuova ragazza di Christian Coma, il Batterista dei Black Veil Brides. >>

<< Naaah, sarebbe diverso se io fossi Andy, ma non lo sono, quindi nessuno sarà geloso, e nessuno vorrà ammazzarti, perciò esci con noi. >>

Una quarta voce si aggiunge alla nostra conversazione, e girandomi noto che è il Manager dei ragazzi, e si stà avvicinando a noi.

<< Cora, hai il mio permesso di uscire insieme a loro, metteremo una sedia in più al tavolo, e potrai stare vicino a CC.
Anche alla Pulp non dispiace. >>

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Sono davvero fuori con i ragazzi; alcune ragazze mi stanno guardando molto male, mentre alcuni ragazzi mi ignorano, o oppure mi fanno dei sorrisi, forse falsi o forse veri, non lo so ancora.

Sento ragazzini e ragazzine che urlano il nome del cantante dei Black Veil Brides, e mi chiedo veramente il perchè; va bene, Andy ha la bellezza ovvia... ma perchè impazzire così?
E' un ottimo cantante, ma gli altri sono grandissimi musicisti, e non lo dico solo perchè il mio ragazzo è uno di loro; anzi preferirei che non gli sbavassero dietro, visto che io sono una ragazza veramente molto gelosa.

Sento delle voci vicino ad Andy, e mi sporgo verso di lui, per capire un pò meglio, di chi si tratta.

<< Andy!! Chi è lei?? >>

C'è una ragazza che mi indica più delle altre e continua a fare sempre la stessa identica domanda a Andy, anche se non capisco perchè, visto che io sono vicina a Christian e non a Andy.

<< Lei è la ragazza di CC >>
In quest'istante inizia un silenzio tombale, e io mi sento più imbarazzata che mai. Il silenzio continua per un tempo fin troppo lungo, e ho quasi il bisogno di alzarmi dalla sedia e nascondermi proprio dove eravamo prima di presentarci davanti ai Fallen Angels.
Ma per fortuna dopo un pò di minuti in silenzio un applauso generale parte da tutti i Fallen Angels in sala.

<< CC! Dove l'hai conosciuta? >>

<< Quanto tempo state insieme? >>

<< E' una cantante? >>

Non avevo mai visto Christian così imbarazzato, e vedere tutti quei Fallen Angels emozionati all'idea che anche il batterista dei Black Veil Brides si sia sistemato mi rende anche molto felice.
Per fortuna adesso le interminabili domande sono finite, e i Fallen Angels, sono in silenzio davanti a noi mentre attendono le risposte di Chris.

<< Uhm... >>

Si gira verso di me e io con un sorriso lo incito a continuare a parlare e frenare la curiosità dei componenti della BVB Army.

<< Non... non è una cantante, nemmeno una musicista.
Lavora nella casa di produzione dove noi andiamo a registrare le nostre canzoni.. >>

I Fallen Angels ricominciano ad agitarsi, ad urlare, e a muovere freneticamente le braccia per attirare dei musicisti su di loro.
Un urlo in particolare attira l'attenzione mia e di Christian che ci giriamo nello stesso momento verso la persona che ha urlato.

<< COME SI CHIAMA? >>

Christian sorride e mi avvolge un braccio intorno alle spalle e con un grande sorriso sulle labbra mi presenta calorosamente al pubblico davanti a noi.

<< Cora Fisher, e stiamo insieme da quasi due mesi. >>

--------------------------

Many hours later.

<< Lo ammetto è stato imbarazzante, sarò diventata rossa almeno tre o quattro volte. >>

Ashley che mi ha fatto la domanda si mette a ridere ad alta voce facendo girare anche Tokio e Killer che erano perfettamente sistemati nelle loro cucce.

<< Bene, chi è il prossimo? >>

Qualcuno dall'alto mi passa una birra e guardando lo smalto sulle unghie capisco che si tratta di Christian anche perchè mi da un bacio sulla guancia prima di sedersi di nuovo vicino a Jake.

<< Non avete ancora finito con Obbligo e Verità? >>

<< Ovvio che no, CC, abbiamo appena iniziato. >>

<< E allora a chi tocca? >>

<< In questo momento stiamo assediando Cora di domande, e lei risponde solo verità, ma come l'hai trovata questa ragazza? >>

Christian sorride e nasconde una vera e propria risata per non fare, forse, una figuraccia davanti ai membri della sua band.

<< Non ho mica risposto Verità! >>

<< Avanti rispondi, poi potrai rompere le scatole alla tua ragazza. >>

Christian sospira e alza gli occhi al cielo, o meglio dire al soffitto della casa di del bassista, Ashley.

<< Beh, solo io potrei conquistare una ragazza trovandole le chiavi della macchina per terra. >>

Andy si gira verso di lui con sguardo confuso, magari non glielo ha ancora detto che ci siamo conosciuti in questo modo.

<< Le hai trovato le chiavi della macchina? >>

<< Certo, e lei è tornta indietro dopo poco perchè naturalmente non le trovava nelle tasche della borsa. >>

Tutti quanti si mettono a ridere e il gioco continua per molto, molto tempo, varie domande, con risponde che non mi sarei nemmeno aspettati, obblighi assurdi come a Jinxx far indossare un tutù rosa e ballare sulle punte; diciamo che.... non è stato.. emozionante, più che altro traumatico; Jinxx ha anche fatto fatico ad infilarselo, perchè era molto stretto, e sembra più che altro Hello Kitty, e non una ballerina di danza classica; mi domando come Ashley può avere un costume di questo genere in casa sua..

<< Cora... >>

<< Verità! >>

Scatto in piedi perchè i miei pensieri mi hanno intrappolato in un mondo tutto mio, escludendo tutto e tutti, solo i pensieri più strani e traumatici, proprio come la storia di Jinxx.

<< Ancora? >>

Faccio cenno di sì con la testa, perchè non voglio rischiare di indossare anche io quel tutù, per qualche motivo, il primo perchè l'ha appena indossato Jinxx, il secondo perchè mi vedrebbero le cosce, ed è già tanto se l'ho permesso a Christian, terzo perchè sarebbe imbarazzante e quarto perchè Ashley inizierebbe a fare commenti inopportuni e anche deprimenti.

<< A che età hai consumato per la prima volta? >>

Spalanco gli occhi, avrei dovuto immaginarmi una domanda del genere da questi ragazzi, dopo tutto sono uomini di trent'anni, tranne Andy che non arriva nemmeno a venticinque anni, ma comunque nel cervello non arrivano nemmeno a 10 anni di età.
Ripenso comunque a tutte le volte che ho consumato e a pensarci bene, oltre a Christian non è successo tante altre volte, forse due o tre..

<< A diciassette anni. >>

Qualcuno urla, e quasi spaventata mi giro verso quella voce che conosco particolarmente bene.

<< Ma come? >>

<< Credevi davvero di avermi rubato la verginità, Mr. Coma? >>

<< Veramente ci speravo... >>

Tutti quanti si mettono a ridere, e gattonando davanti a tutti mi butto su Christian e portandogli le braccia al collo inizio a baciarlo, mentre le risate intorno a noi continuando per molto tempo.

//Salve mondo, mi scuso per il fortissimo ritardo, ma purtroppo tante cose mi hanno distratto ma sono felice di dirvi che nel giro di poche ore pubblicherò tre capitoli di tre storie diverse, bhe... diciamo due, visto che questo è ormai andato.
Spero vi sia piaciuto! 

A presto!!

XOXO

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Capitolo 13
*** Fammi indovinare... Era Jake? ***


<< Chris! No!
Devo rispondere al telefono >>

Christian non mi lascia nemmeno per un secondo e io continuo a ridere come una matta, nel frattempo il batterista mi bacia sul collo e mi punzecchia con le unghie sulla schiena e sulle braccia.

Sento un bit, il che vuol dire che la segreteria del telefono è scattata e poco dopo mentre ricambio i vari baci di Christian ascolto attentamente il messaggio.

"Cora, sono Martha, ha chiesto il capo se oggi puoi venire a lavoro due ore prima.
A lui non importa se hai fatto programmi con Coma o con chi ti pare, e la sua non era una domanda, ma un ordine. "

Mi metto a sbuffare per questo stupido motivo, oggi sono due mesi esatti che stiamo insieme io e Christian, volevamo festeggiare a modo nostro, e devo pure andare a lavoro.
Quasi mi leggesse nel pensiero Christian avvicina le sue labbra al mio orecchio per mordicchiare il lobo ma subito dopo mi sussurra qualcosa.

<< Festeggeremo questa sera, te l'avevo promesso. >>

Lo bacio ancora una volta facendolo stendere sul letto mentre io passo a baciargli le labbra, passando al mento e arrivando fino al collo, mentre lo sento ridere a crepa pelle sotto il mio tocco.

<< se continui così non ti lascerò più andare a lavorare.. >>

<< mi stai cacciando via, Chris? >>

Lo guardo con occhi delusi, naturalmente finti; lui subito ricomincia a baciarmi e a ridere nello stesso momento, procurandomi solletico sotto il mento.

<< però hai ragione, devo andare. Devo essere allo studio fra meno di mezz'ora >>

Mi alzo dal letto, e ai piedi di esso cerco la mia maglia e anche altro..

<< non puoi essere così spregevole! >>

Mi giro verso di lui mentre lo guardo confusa, cosa intende?
Cosa ho fatto questa volta?

<< Non puoi alzarti dal letto e farti vedere nuda! Così mi fai stare male! >>

Si butta sul letto in preda a lamento quasi fosse peggio di un bambino di pochi anni.

<< Mi stai lasciando in astinenza, Cora! >>

<< Sei veramente esagerato! >>

Mi infilo la maglia, mentre un secondo fa mi allacciavo il reggiseno di fronte a lui.

<< Perché?
Noi lo facciamo tutti i giorni? >>

<< ah perché vorresti addirittura farlo tutti i giorni?
E poi ti chiedi perché ti chiamo esagerato... >>

Mi infilo anche i pantaloni, e mentre cerco le scarpe sotto il letto sento una suoneria, questa volta che non appartiene al mio cellulare.

<< Che c'è Jake? >>

Un brusio proviene dal telefono, e mentre mi allaccio le scarpe guardo Christian che ascolta attentamente tutte le parole di Jake e nel frattempo si appoggia al mio fianco quasi volesse ancora le coccole.

<< Va bene, Jake... >>

<< .... Si D'accordo. >>

Sorrido a Christian e piano piano mi avvinghio al suo collo e ricomincio a baciarglielo come poco prima.
Lui istintivamente si mette a ridere, e come un orologio Jake chiede il perché di quella risata, sono riuscita a sentirlo.

<< No, non era per te.. >>

Brusio.

<< si è per colpa sua >>

Ormai ci conoscono troppo bene per non capire che c'entro io per un eventuale risata, o schiamazzo o qualunque altra cosa fatta da Chris.

<< Si va bene, te la saluto.
Ciao Jake >>

Spegne la telefonata e subito si attacca al mio braccio.

<< fammi indovinare, era Jake? >>

<< proprio lui.. >>

<< cosa ha detto? >>

<< che fra qualche giorno c'è un incontro con delle persone importanti, e che dobbiamo esserci, naturalmente ancora non si sa la data precisa, ma sarà la forza agenzia a dirci il giorno e l'ora. >>

<< Vorrà dire che farò di tutto per scoprire la data e l'ora.. >>

Mi alzo dal letto mentre recupero la giacca in pelle sull'attaccapanni nella camera di Chris e mi avvicino di corsa a lui mentre guardo l'orologio.

<< bacio! >>

Mi piego su di lui mentre il batterista mi bacia per salutarmi.

<< ci vediamo dopo! >>

----------------------

Many days later

<< No oggi no! >>

<< per favore! >>

<< Ti ho già detto di no >>

<< e allora cosa vuoi fare? >>

Sono seduta sul suo divano mentre giocherello con le drumsticks del ragazzo e intanto lui si siede sul poggiolo del divano e comincia a mordicchiarmi un po' il collo, finché non si spaventa, per la nuova suoneria del mio cellulare.

<< Perché cavolo hai cambiato suoneria?
Ci ho messo due mesi per abituarmi! >>

Mi giro e mi chino su di lui per baciarlo per qualche secondo, mentre continuo a sentire il cellulare squillare.

<< Vorrà dire che dovrai stare con me per altri due mesi per abituarti. >>

Prendo il mio zainetto e recupero il cellulare che ormai ha deciso di continuare finché non avrei risposto.

<< Pronto? >>

<< Cora, sono Martha, devo riferirti il giorno e l'ora Dell' incontro dei.... Black Veil Brides... >>

Metto il vivavoce mentre prendo il mio block-notes per segnarmi giorno, ora, luogo e tutto il resto.

Anche Christian ascolta la voce di Martha ma non prende appunti, proprio perché non è responsabile quanto me.

<< ora...dicevamo? >>

Christian mi prende il cellulare tra le mani e spegnendo la telefonata mentre sto salutando Martha e dopo averla ringraziata senza che lei mi sentisse lui mi issa sulle sue spalle portandomi, mentre io mi dimeno, nella sua camera da letto.

<< Noo! >>

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The point of view of CC

Oggi c'è l'incontro della mia Band con qualcuno che io... Ancora non ho capito, deve essere un produttore o qualcosa del genere.

Chiedo indicazioni allo sportello e un ragazzo sui venti-ventidue anni mi dice gentile che sono arrivato parecchio in ritardo, e che l'incontro è già terminato, mi chiede anche il mio nome, nel caso fossi sulla lista.

<< veramente non so se sono sulla lista, ma io sono il batterista dei Black Veil Brides, Christian CC Coma >>

<< Oh si, eccolo.
Avevano detto che lei aveva avuto un contrattempo, ma che non sapevano se sarebbe arrivato in tempo o no.
In qualsiasi caso, mi hanno detto di dirgli che Mercoledì vi troverete a questo indirizzo a quest'ora.. >>

Il ragazzo mi porge un foglietto con su scritto un indirizzo e un'ora, penso per qualche secondo e capisco che è l'indirizzo della casa di produzione dove lavora anche Cora.

<< Beh... Grazie! >>

Saluto ancora una volta e con il sangue che mi ribolle nelle vene ritorno a casa dove, dove ci starebbe a aspettarmi Cora.

//Salve meravigliosa gente! 
Eccomi di nuovo con Cora e CC.
Qualcosa succede nell'aria, che sia qualcosa di negativo?
Ho deciso di dividere il capitoo in due parti così per dare un po più di suspance.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima!

XOXO

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Capitolo 14
*** Una vasca piena di ricordi. ***


<< Perchè non mi hai detto che ero in ritardo? >>

<< Christian mi hai già fatto questa domanda, e io ti ho già risposto! >>

<< Ma non mi hai detto l'ora giusta! >>

<< Ma l'hai sentito tu stesso che l'ha detto Martha! >>

<< Avrà mentito, non credi?
Visto che tu come una sciocca le hai datto della puttana che non sa fare nulla di buono. >>

<< E' quello che è!
Perchè non lo capisci? >>

<< Non mi interessa se lo è o non lo è.
Stà di fatto che io ho fatto una figura di merda colossale, e quando incontrerò i ragazzi e il mio manager mi faranno un cazziatone assurdo. >>

<< Ma non è colpa mia!
E' stata Martha! >>

<< Allora ha voluto vendicarsi con te su di me, giusto? >>

Sono arrabbiatissima, Christian è arrabbiato con me e mi stà urlando contro per un motivo per cui io non c'entro.
Perchè dobbiamo litigare per un motivo così stupido?
Ho capito che non va bene per la sua carriera quello che è successo ma io non ne ho colpa.
Solo perchè io ho detto delle brutte parole a quella stronza di Martha, e lei ha voluto venidicarsi in modo alquanto scorretto.

<< Vallo a dire a lei Christian Coma! >>

Mi allontano da lui e vado verso la porta di casa, per andarmene, lontano da lui, oggi davvero mi ha fatto arrabbiare, e già non era giornata.

Voglio stare da sola.

<< Dove diavolo stai andando? >>

Mi giro per qualche secondo e vedo che mi stà seguendo, mi giro completamente verso di lui e lo fermo con una mano puntata verso di lui, e le lacrime agli occhi; so che è ridicolo piangere per una cosa del genere, ma è l'unico uomo che si è comportato bene con me, e litigare per un motivo così stupido non mi piace.

<< Via.
Quando ti sarai calmato e avrai capito che non è colpa mia potrai anche chiamarmi, ma adesso, proprio non voglio vederti. >>

----------------------------

The point of view of CC

La guardo uscire dalla porta di casa mia, mentre corre verso il suo Pick-up, e io la osservo sulla soglia di casa.
Credo di aver esagerato.
Non avrei mai dovuto trattarla in questo modo, perchè dopotutto è vero, non è stata colpa sua, ma è Martha che... beh che ha ingannato tutti.

La cosa brutta è che ora non potremo più vederci per quasi quattro giorni, ed è già tardi. In questi giorni noi non andremo a registrare dove lavora Cora, ma staremo a casa di Jinxx, per via di alcuni sbagli che abbiamo commesso in alcune canzoni.
Come diavolo faccio?
Non mi faranno uscire nemmeno per andare a mangiare, figuriamoci se posso saltare almeno due ore di registrazioni..

Stò ancora guardando la strada anche se il pick-up è già scomparso da tempo, e sento una suoneria provenire dal mio soggiorno, ma non è quella del mio cellulare, nemmeno quella del mio telefono fisso.

Cora ha dimenticato qui il suo telefono.
Ho un pretesto per rivederla; in qualsiasi caso rispondo alla chiamata che è stata trasferita al suo telefono.

<< Pronto? >>

<< Pronto?
Tu non sei Cora. >>


<< No, sono il suo ragazzo. >>

<< Ma non scherzare!
Cora non ha il ragazzo!
Comunque, me la puoi passare? >>


<< E' appena andata via da casa mia, ma tu chi sei? >>

<< Io.. sono la sua migliore amica! >>

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The point of view of Cora.

Dove diavolo ho messo il cellulare?
Non riesco a trovarlo.
Porca miseria aspettavo anche la chiamata di Erin, la mia migliore amica.

Guardo nelle tasche dei pantaloni, della felpa e anche del giacchino estino che avevo addosso a casa di Chris, ma non c'è...

Oh no, l'ho dimenticato a casa sua..

Erin non sa il mio numero di casa da quando mi sono trasferita, ci siamo sempre contattate tramite cellulare.
Non ho il coraggio di tornare a casa di Christian senza una buona scusa, e non ho nemmeno voglia di farmi venti minuti di strada solo per un cellulare.

Lo riavrò fra pochi giorni, posso sopravvivere.


Decido di rilassarmi e farmi passare il malumore per colpa di Christian, anche se devo dirlo... già mi manca terribilmente.. dopo quello che è successo per colpa di mia madre e mio fratello ci siamo legati molto di più, e ora sento immensamente la sua mancanza, ma non posso cedere, ho un orgoglio io, e anche lui, meglio rilassarsi.

Salgo le scale di casa mia e guardo nella mia stanza, c'è la fascia dei capelli di Christian e anche le sue bacchette.
Le bacchette di scorta le tiene sempre a casa mia, come anche alcuni vestiti, visto che ormai, stiamo sempre insieme.

Prendo alcuni vestiti tra cui degli shorts neri e leggeri, l'intimo e una maglia di Christian, so che non dovrei farlo, ma ormai ho preso l'abitudine..

Dopo aver preso il tutto mi infilo in bagno, accendendo l'acqua per immergermi comodamente nella vasca.
In questa vasca io e Christian ci siamo divertiti parecchio..

BASTA!

Basta pensare a lui!
Anche se ogni cosa in questa casa mi ricorda lui, ogni singola cosa; mi giro da qualche parte e vedo luoghi dove abbiamo passato giornate intere, fatto l'amore, e anche dove abbiamo combinato disastri su disastri; ma la vasca è in assoluto il luogo più bello e nello stesso tempo brutto, la maggior parte delle volte stavamo qui.

Di solito dopo la fine delle sue prove e al termine del mio turno di lavoro andavamo a casa mia e ci accomodavamo tranquilli nella vasca, insieme, oppure lui in doccia e io nella vasca, mentre c'era la musica in sottofondo e noi che parlavamo di qualsiasi cosa potesse interessarci..

Credo che non riuscirei proprio più a vivere senza di lui..

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The point of view of Erin.

Ho parlato al telefono a lungo con Christian, mi ha spiegato da quanto tempo stanno insieme, come si sono conosciuti, come si sente con lei, e tra parentesi, capisco che è innamorato pazzo anche se non lo conosco, ma dal tono di voce lo si capisce perfettamente, e della novità, tranquilli Cora non è incinta e Christian non le ha proposto di sposarlo, ma della loro "lite".

Abbiamo deciso di incontrarci, di farli subito riappacificare, e già che si siamo restituirgli il cellulare.
Mi ha dato tutte le indicazioni per arrivare a casa sua, e ora sono proprio davanti alla sua porta mentre aspetto che venga ad aprirmi.
Rimango sorpresa quando lo vedo davanti a me.

<< Ma scusa... tu sei CC. >>

<< Già, sono io. >>

<< E tu saresti il ragazzo della mia migliore amica? >>

<< Da due mesi si. >>

<< Non mi sarei mai immaginata che Cora sarebbe riuscita a conquistare un musicista, soprattutto il batterista dei Black Veil Brides. >>

<< Non è stato così complicato, lei nemmeno ci conosceva due mesi fa, come musicisti intendo. >>

<< Bene, sono veloce per voi.
Per favore andiamo!
Non voglio pensare che Cora sia a casa da sola dopo aver litigato con te. >>

Accenno un si con la testa mentre prendo le chiavi della macchina ed esco a maniche corte.

<< Aspetta... non farà freddo? >>

<< Sono disposto a buttarmi sotto un treno per farmi perdonare. >>

 

//Salve gente, scusate il ritardo, ma non ho avuto molto tempo di scrivere questo capitolo visto che mi stò ingeniando nuovi capitoli per altre FanFiction inattive.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e no, non ho dimenticato una parte, ho voluto lasciare una parte in sospeso.

Alla prossima!!

XOXO

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Capitolo 15
*** Il disordine procurato da Christian. ***


<< Perchè non risponde?
Stiamo suonando il campanello da mezz'ora. >>

<< Che non sia in casa? >>

<< No, la macchina è nel garage, la mette sempre lì. >>

Giro lo sguardo per qualche secondo mentre osservo la luce del garage che è ancora accesa, perciò vado verso la porta del garage e guardo nella finestrella quadrata che da sulla macchina; anche se buio riesco comunque a vederla.

<< La macchina c'è, e non ha nessun altro mezzo. >>

<< Tu non hai una chiave? >>

<< Io no ma... deve averla nascosta da qualche parte in giardino.. >>

Corro nel giardino posteriore, dove tiene la sua piscina gonfiabile, enorme, naturalmente e che ci abbiamo passato ore e ore, tra cui anche un barbecue con i ragazzi. Guardo ovunque e trovo anche una bacchetta della mia batteria.

<< E questa che cavolo... >>

La metto nei pantaloni per poi poterla portare dentro, ma finalmente riesco a trovare la famosa chiave che stò cercando.

<< Trovata! >>

<< Ma perchè tiene una chiave nel giardino? >>

<< Per le emergenze, e questa è una di quelle. >>

Spolvero un po la chiave per pulirla dalla terra e da qualche fino d'erba che si è incastrato tra i dentelli da infilare nella serratura.
Metto la chiave nella serratura della porta che si apre dopo aver girato la chiave per quattro volte.

<< È un' incosciente, non dovrebbe togliere le chiavi dalla serratura, siamo pur sempre a Los Angeles, e che cavolo! >>

<< Christian... questa è davvero casa sua? >>

<< Si, ma il disordine è dovuto a me.
Cora!! >>

<< Non urlare! >>

<< Si che devo urlare.
Cora!! >>

Salgo le scale, seguito a ruota da Erin, mentre io cerco con lo sguardo una luce filatrare dalle porte del piano superiore.

<< Cora!! >>

Vedo una luce, provenire dal bagno, perciò appena mi avvicino quel che basta spalanco la porta e finalmente la trovo.

-------------------------------------

The point of view of Cora.

Ho le cuffie nelle orecchie, ad un volume così alto che non mi accorgo nemmeno che qualcuno è entrato nel bagno di casa mia.
Apro leggermente un occhio e vedo Christian che mi fissa con sguardo preoccupato, e dietro di lui Erin, stranamente li vedo insieme, e quasi spontaneamente caccio un urlo che quasi stordisco me stessa.

<< Cora! >>

Christian mi abbraccia, bagnandosi completamente per via del bagno che ancora stò facendo dopo quasi un'ora.

<< Ma che cavolo fai? >>

Lo allontano con una mano e lo guardo con occhi stupiti e molto sorpresi.

<< Eravamo preoccupati, stiamo suonando alla porta da quasi mezz'ora, per quale cavolo di motivo non rispondevi? >>

<< Perchè stavo ascoltando te. >>

<< Come? >>

<< Stò ascoltando te, non senti? >>

Gli metto all'orecchio un auricolare e gli faccio sentire Nobody's Hero a massimo volume, e vedo un sorriso dipingersi sulle sue labbra, che però scompare subito dopo.

<< Ma non risponde alla domanda!
Quante volte ti ho detto di chiurti a tripla mandata in casa? >>

<< E io quante volte ti ho detto di non entrare in bagno prima di bussare, brutto idiota? >>

Sorride ancora una volta e mi si avvicina posandomi un bacio sulle labbra, e tutto questo mi fa sorridere ancora più del normale.

<< Vuol dire che mi hai perdonato? >>

<< Sono stato un vero imbecille prima, perciò è colpa mia, ma è tutto passato.
Fra almeno cinque giorni fammi trovare Martha nel tuo piccolo studio, se così possiamo chiamarlo, così gliene faccio sentire quattro. >>

<< Va bene, va bene, ora esci, posso almeno vestirmi? >>

<< Oh giusto, scusa scusa!
Adesso... adesso esco.. >>

Si gira verso la porta, ma continua a fissarmi, ma torna indietro molto veloce stampandomi un nuovo bacio, lungo e tanto appassionato.

<< Ora esco, promesso. >>

-----------------------------------------------

The point of view of CC

<< Allora sei davvero il suo ragazzo... >>

<< Ma te l'ho detto! >>

<< In effetti è cambiata tantissimo, non si sarebbe mai fatta vedere da un uomo. >>

<< Per così poco? >>

<< Vuol dire che avete già fatto sesso? >>

<< Non subito, ma si. >>

<< Aw!
La mia Cora è diventata grande! >>

<< Ma quante cose ti sei persa?
Non ha mica perso la verginità con me. >>

<< Si, lo so, ma non è mai stata così aperta. >>

<< Oh non è aperta, è solo c.. >>

Stò per iniziare una nuova frase ma qualcuno mi interrompe, ma non qualcuno a casa, ma proprio Cora.

<< State spettegolando su di me? >>

La vedo scendere con degli shorts neri e una mia maglietta.

<< E quella? >>

<< Te l'ho fregata.
....
ERIN!! >>

Scende completamente dalle scale, e corre veloce verso la sua migliore amica e l'abbraccia e quasi la butta a terra, ma per fortuna dietro di loro c'era il divano e cadono sorridenti e con uno schiamazzo simile ad una risata addosso al divano.

<< Cora!
Mi sei mancata tantissimo! >>

<< Ehi!
Mi state escludendo! >>

<< Abbracciaci, brutto idiota! >>

 

 

//Salve mondo ho già scritto il nuovo capitolo, sono stata brava vero?

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e se siete curiosi, oggi pubblicherò altri due capitoli, di Fire, e We’re not alone in our Ritual.

A presto!

XOXO

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Capitolo 16
*** Buonanotte! ***


<< Credi davvero di passarla liscia? >>

<< Avanti non fare la noiosa Cora, era solo una canottiera. >>

<< Si ma era una canottiera che ti avevo preso ed era mia, e ora è rotta. >>

<< Ma...! >>

<< Sei cattivo! >>

<< Oh quanto sei tenera quando metti il broncio, Cora! >>

Christian mi si era avvicinato veloce sovrastandomi con la sua virile altezza e mi aveva stretto tutta quanta con le sue lunghe ed esili, ma nello stesso tempo, forti braccia, e sembrava quasi che volesse compatirmi con quel gesto.

<< 'Fanculo >>

Dopo quella frase lui mi aveva abbracciata ancora di più, e mi aveva stritolata e quindi quasi fermato la circolanzione del sangue nelle mie vene, ma da quale bravo ragazzo che è mi diede un bacio sulla guancia.

<< Awww ti amo tanto! >>

Quel giorno Christian aveva programmi di lavoro, per fortuna dopo quel ritardo a quell'incontro a cui avrebbe dovuto partecipare non gli è stato detto niente, se non quello di non insultare più Martha, che naturalmente dopo aver confessato la stronzata che aveva fatto, è stata licenziata su due piedi dal mio capo, e ora ho una tirocinante da crescere come il mio datore di lavoro ha cresciuto me, visto che nessun'altra assistente era stata assunta prima di me.

E' un vero disastro per ora e vedo che stà già addocchiando qualche musicista di alcune band che registrano da noi o che provano abitualmente, e naturalmente io, da quale superiore che sono le dico che ora non ha tempo di distrazioni e che appena diventerà brava come me potrà permettersi un ragazzo qui dentro o anche fuori dal lavoro, visto che mi aveva rivelato in separata sede che lei è ancora single.

Lei mi aveva anche chiesto, tempo fa, perchè io passassi molto tempo con i Balck Veil Brides, e riusciva a capire che non era soltando per il compito che mi era stato affidato dal datore di lavoro di entrambe, perciò visto che io ne ho la possibilità le dissi che ho una relazione da più di due mesi, ormai, con il batterista dei Black Veil Brides, Christian Coma, o anche conosciuto come CC.

Quando gliel'ho detto quella ragazza ha fatto una faccia strana, quasi non fosse d'accordo, ma dopotutto anche il nostro datore di lavoro glielo aveva detto, che lei ora non poteva distrarsi con le cosiddette storie d'amore con i musicisti che lavorano nella nostra casa di produzione, e visto che io lavoro in quel posto da moltissimo tempo, e ormai, apprendista non lo sono più da un bel pezzo, perciò posso permettermi di stare con Christian, e anche perchè il mio datore di lavoro è a conoscenza di questa storia.

Comunque, tralasciando l'apprendista che è abbastanza irascibile e scontrosa, oggi Christian ha un concerto, e io naturalmente devo participare, visto che ora sono in vacanza per almeno due settimane e abbiamo anche intenzione di andare da qualche parte solo io e lui, anche se ancora non si sa dove, e visto che lui ormai di Hotel ne conosce, per tutti i tour che ha fatto, provvederà facendomi anche una bella sorpresa, e la cosa migliore è che sarà lui a prepararmi la valigia, almeno non dovrò disturbarmi.

Povero ragazzo, mi deve amare davvero tanto, proprio come io amo lui!


In questo momento siamo ancora a letto perchè sono ancora le sei del mattino, e questa notte abbiamo fatto orari inimmaginabili, e il concerto è questo pomeriggio, e siamo già in ritardo, probabilmente Jinxx o Jake, che sono i musicisti meno ritardatari che io abbia mai conosciuto, e sono sempre in anticipo in questo momento sono già là, sul luogo del concerto, magari a finire gli ultimi ritocchi, magari risolvere qualche problema con gli strumenti, e cose varie, noi invece, siamo ancora qui, comodi comodi a letto a casa di Christian, mentre lui russa anche leggermente nel mio orecchio, visto che io sono comodamente sdraiata vicina a lui e con la testa appoggiata sul suo petto, parecchio spigoloso, ma in qualsiasi caso comodo, forse perchè è il petto del mio uomo? No forse no, forse mi sono solo abituata alla sua spigolosità con tutte le volte che abbiamo dormito insieme.

C'è una suoneria, e anche se sono mezza rincoglionita per le poche ore che ho dormito questa notte, riesco bene a capire che non è la suoneria della sveglia, perchè di solito è impostata sulle dieci del mattino, perchè ormai anche Christian dovrebbe essere in vacanza, ma purtroppo si era dimenticato che questo è l'ultimo concerto da fare prima delle ferie, e infatti la suoneria che sento è quella del cellulare di Christian, perciò facendo attenzione a non fargli male con le braccia sul suo petto, mi alzo in qualche modo e raggiungo il telefono che si trova sul lato del letto opposto a dove stà dormendo in questo momento Christian.

<< Pronto? >>

<< Cora?
Dove siete?
Noi siamo arrivati, dobbiamo ancora finire di prepare il meet&greet con i componenti della BVB Army, state arrivando? >>

Sono leggermente frastornata, questa non è la voce di Jinxx o Jake, quello che dovrebbero essere i più responsabili e mattinieri, ma la voce di Ashley, che cosa ci fa già lì? Se lui è già arrivato noi siamo davvero in forte ritardo, e dobbiamo ancora vestirci, e soprattutto Christian deve svegliarci, e subito dopo dovremo catapultarci sul luogo del concerto, probabilmente già pieno di Fallen Angels, che aspettano l'apertura delle porte.

<< Adesso sveglio Christian e arriviamo. >>

<< Come svegliare?
Si è addormentato in macchina? >>

<< No, veramente siamo ancora a casa sua >>

<< Come ancora a casa sua?
Dovete sbrigarvi, non lo sa che abbiamo due meet&greet oggi?
Uno prima del concerto e uno dopo, e il primo meet&greet inizia fra un'ora, e lui deve ancora prepararsi. Veloci o questa volta mi incazzo davvero o lo picchio fino a farlo diventare basso come Jinxx >>

Non faccio nemmeno in tempo a sentire il "TUTUTU" del telefono per avvertirmi che la chiamata è stata interrotta che sento un lamento dall'altra parte del telefono, e naturalmente arriva forte e chiaro alle mie orecchie e capisco che si tratta di Jinxx.

<< Che cosa vorresti dire Ashley!? >>

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Come non detto, mi hanno appena rovinato il concerto, il mio capo mi aveva chiamato, mi aveva detto che aveva bisogno di me per sistemare una cosa davvero importante, perciò ho dovuto saltare il concerto dei ragazzi e appena ho accompagnato Christian sono rimasta nel backstage per almeno mezz'ora, facendo mantenere la calma a Chris, con qualche parola dolce, qualche carezza e qualche abbraccio, alcune volte sentivo anche Ashley che si lamentava delle troppe effusioni in pubblico, ma dopotutto non posso farne a meno, vedere Christian pronto per il primo meet&greet, con i suoi pantaloni a vita bassa, senza maglia e con le bretelle nere degli anni '30, più il trucco sugli occhi con le proprie ombreggiature proprio non riesco a resistere, è la parte che mi è sempre piaciuta di lui, essere se stesso anche con le cose stravaganti, perchè dopotutto i ragazzi, da dove vengo io, cioè un piccolo paese - pieno di commenti e rimproveri per le cose diverse - i ragazzi non si truccano, a mala pena lo facevano le ragazze alla moda.

Quando ho dovuto dirgli che andavo via ha fatto una faccia davvero dispiaciuta, voleva davvero volermi lì, mi ha abbracciato così forte che mi ha quasi fatto venire il dubbia di avermi rotto una o due paia di costole.

Dopo aver detto " ragazzi, ci vediamo, voglio tanti video di questo fottuto concerto, dopotutto è uno dei miei primi concerti. " tutti quanti mi hanno abbracciata, un vero e proprio abbraccio di gruppo, con Christian che mi stringeva sempre di più.

Come farei io senza di lui?

-------------------------------------------

<< Finalmente sono in vacanza! >>

<< Oh Christian finalmente andremo in vacanza, non vedevo assolutamente l'ora, vero che hai già organizzato qualcosa? >>

Mi guarda perplesso per qualche secondo mentre rimane completamente in silenzio.

<< ... >>

<< Christian? >>

<< Veramente no.. >>

<< Sei un disastro! >>

<< Posso fare qualcosa per rimediare? >>

Mi metto a pensare per qualche secondo, guardando in alto e precisamente il vuoto, con gli occhi spenti ma nello stesso pensieriori.

<< Ordinare Greco? >>

<< Si può fare, e pago io. >>

<< Quello è ovvio, ti devi far perdonare signorino. >>

Lui si alza svogliatamente dal divano, portando via anche il braccio che circondava le mie spalle, e anche la sua spalla, dove avevo appoggiato tranquillamente la testa, ma per fortuna non ho dovuto spostare anche le gambe, visto che ce le ho delicatamente appoggiate sul divano, mentre lui visto che è anche il padrone di casa aveva appoggiato i piedi sul tavolino davanti al divano.

<< Cosa prendi?
Il solito? >>

<< Il solito, ma solo un po più di salsa greca. >>

Ripeto io per confermare la prenotazione della cena che sta per arrivare, visto che come al solito lui non sarebbe andato a prendere al ristorante Greco l'ordinazione, e sarebbe arrivato il ragazzo delle consegne in quindici minuti, anche se il ristorante è abbastanza lontano dalla casa di Chris.

Sento come al solito la voce di Chris che parla al telefono passeggiando avanti e indietro per il soggiorno passando ogni tanto davanti al televisore acceso su un programma di musica che stavamo guardando tranquillamente, visto che mi ha detto che qualche settimana fa ad un altro concerto è stato intervistato da uno youtuber basato interamente sui batteristi, e procura anche le drum sticks di molti batteristi famosi, e mi ha detto che avrebbero trasmetto l'intervista anche in televisione, e io volevo assolutamente vedere il viso del MIO RAGAZZO in televisione, ed essere fiera di lui per la passione che mette nel suo lavoro.

<< Togliti dal televisore!
Non vedo! >>

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Dopo esserci abbuffati di una sostanziosa cena Greca, e aver visto che Christian in TV - facendo scattare in me un fierezza così immensa da catapultarmi su di lui e baciarlo fino a farlo diventare rosso in viso per assenza di ossigeno - abbiamo avuto la brillante idea di andare nel bagno più grande di casa sua e immergerci entrambi in vasca con tanto bagnoschiuma nell'acqua e schiuma ovunque coprendo i nostri corpi ormai nudi.

Naturalmente, ci siamo accomodati uno di fronte all'altra, in modo da parlarci e guardarci tranquillamente, e non uno dietro l'altra, in modo da non doverci girare ogni volta che parliamo e quindi farci venire il torcicollo, e anche il mal di schiena.

<< Sai è strano.. >>

<< Che cosa? >>

Alzo leggermente lo sguardo mentre con le mani gioco con le schiuma che galleggia sull'acqua nella vasca dove siamo immersi.

<< La BVB Army.. ha reagito bene.. >>

<< ... Per quando hanno scoperto che tu stai con me? >>

<< Si, credevo che avessero fatto una scenata di gelosia, tipo quando la fanno per Juliet.. >>

<< Vorresti dire che Andy è più bello di me? >>

Guardo Christian e vedo che si è rannicchiato su se stesso, e ha fatto un broncio così tenero da farmi sciogliere il cuore.

Proprio per questo motivo, mi alzo leggermente, ma in modo altrettanto veloce, e mi avvicino a lui gattonando, finchè non incontro le sue lunghe gambe rannicchiate e mi stendo su di lui.

<< Ovviamente no, io vedo solo te! >>

<< Guarda che sono geloso! >>

<< Puoi stare tranquillo, non sarei in questa vasca...nuda...insieme a te. >>

Lui mi appoggia piano le labbra sulle mie, portando una mano sul mio collo, quasi volesse avvicinarmi ancora di più, e intanto sussurra.

<< Mmh.. dimmi di più.. >>

Chiudo gli occhi e mi scappa un sorrisino, mentre penso alle parole adatte da pronunciare in un sussurro.

<< Se non vedessi solo te, non sarei così tranquilla a farmi vedere nuda.. >>

Non accenna a parlare, segno che vuole sentire ancora qualche frase di questo genere, e naturalmente il sorrisino di poco prima non scompare, anzi, si allarga ancora di più, e nel frattempo mentre parlo gli appoggio le labbra sulle sue.

<< Se non vedessi solo te, probabilmente non vorrei fare l'amore con te.
Probabilmente non sarei nemmeno entrata in casa tua.
Oppure non avrei invitato te, e i tuoi compagni di Band, a bere una birra la prima sera che ti ho incontrato. >>

Mi passa una mano tra i miei capelli semi bagnati mentre di tanto in tanto mi bacia ovunque sul viso, come sulla fronte, sulle guance, o semplicemente sulle labbra.

<< Sai cosa mi è piaciuto di più del tuo monologo? >>

<< Che parole complicate che usa, Mr. Coma.
E comunque, no, che cosa ti è piaciuto di più del mio monologo, Chris? >>

Lui sorride e socchiude gli occhi, mentre quel sorriso appena accennato si trasforma in un enorme sorriso malizioso.

<< Hai appena detto che vuoi fare l'amore con me. >>

Parla sussurrando mentre una mano vaga sulla mia schiena, finendo accidentalmente sul mio sedere.

Mi fa stendere dall'altra parte della vasca, opposta naturalmente a quella dove c'era lui, e con garbo e gentilezza si appoggia su di me, iniziando a baciarmi sulle labbra, con tantissima foga, mentre io con le mani cercavo di farmarlo.

<< Chris... >>

<< Esiste la pillola. >>

<< Allora posso stare tranquilla. >>

--------------------------------

Si, abbiamo fatto l'amore, una delle tante volte, e devo dire che la vasca è anche abbastanza comoda per avere un rapporto, non è così stretta come mi aspettavo, e per fortuna non era piena fino al bordo d'acqua altrimenti sarebbe uscito tutto il contenuto.

Siamo rimasti in ammollo per un bel pò di ore, più di quante mi fossi immaginata, quasi due ore di rapporto, ma siamo rimasti quasi più di tre ore in totale.

In questo momento invece, che sono quasi le due di notte, siamo stesi a letto, ancora nudi dal bagno, che ci guardiamo negli occhi, e con le mani intrecciate tra quelle d'altro, anche se io sinceramente sono accoccolata sul suo petto, e resto ad ascoltare il suo respiro e il battito veloce del suo cuore.

<< Domani siamo in vacanza. >>

<< Potremo stare svegli tutta la notte. >>

<< Non credo che ci riuscirei.. >>

<< Vuoi dormire? >>

Accenno un sì con la testa e mugugno un suono per convincere ancora di più il batterista di fianco a me; mi stringo a lui, e gli circondo un fianco con un braccio.

Con fare protettivo lui prende il lenzuolo del letto, che ci copriva a mala pena le gambe, e un quarto dei nostri busti, e me lo stende fino alle spalle, mentre i miei occhi già iniziano a chiudersi di loro spontanea volontà.

Dopo quasi venti minuti che mi sono addormentata sento delle dita passarmi sulle spalle, e ovvimanete sono quelle di Chris, a meno che Lucy, il cane del batterista, si sia trasformata in umana.

<< Cora.. >>

<< Mmh.. >>

<< Cora. >>

<< Ssh. >>

<< Cora, sveglia! >>

Apro gli occhi ormai doloranti, per via del sonno pesante come il piombo che giace su di essi, e quando incontro il suo sguardo, lo osservo con occhi interrogativi.

<< Che c'è? >>

<< Buonanotte! >>

Lo guardo meravigliata, ma uno sbuffo mi giro dall'altra parte del letto anche se lui mi circonda con le braccia.

<< 'Fanculo Coma. >>

<< Ti amo anche io! >>

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