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Si appoggiò alla
ringhiera del bel vedere, quanto le piaceva quel paesaggio, così vero… reale, e
non quello da sogno in cui era cresciuta che, per quanto fosse meraviglioso, le
metteva nel cuore un gran senso di tristezza.
Ma ormai sapeva bene,
fin troppo bene, che forse quella era l’ultima volta che lo avrebbe visto, forse
sarebbe tornata un giorno, però il paesaggio sarebbe stato diverso, ma lei no.
No, lei non sarebbe cambiata, gli essere immortali non cambiano, non crescono,
non mutano, non crescono ne invecchiano, sono semplicemente eterni.
Sentì le lacrime salirle
agli occhi, ma non avrebbe pianto, lei era forte, non avrebbe ceduto al suo
cuore. Un sorrisetto sarcastico, appena percettibile, le incurvo le labbra:
chissà se lei lo aveva un cuore…
Due anni, questo era il
tempo che le era stato concesso, per capire se loro li meritavano davvero, se
era giusto che a quattro ragazzi, che spesso avevano fatto scelte sbagliate,
fosse concesso un tale potere, uno tra i più grandi in assoluto, che non aveva
ancora smesso di crescere.
Più di una volta la sua
decisione aveva tintinnato, la squadra era divisa, tutti contro tutti, e loro
che sarebbero dovuti restare insieme per sempre ora si facevano la guerra…
Ma comunque era riuscita
a prendere la sua decisione con il cuore leggero.
Il responso era stato
positivo.
Sarebbero rimasti con
loro, ma lei no…
Un leggero soffio di
vento le face ondeggiare i capelli, mentre una lacrima ribelle le rigava il
volto, e subito dopo, nel luogo dove prima c’era stata una ragazza sui sedici
anni, con due occhi a mandorla castano/rossiccio e con dei lunghi capelli dello
stesso colore, non rimase che una specie di carta-biglietto che si deposito al
suolo.
Da un lato era
raffigurato un angelo (al femminile), con due splendide ali di fuoco, indossavo
un vestito “tipo” egiziano, tra le mani aveva una specie di sonaglio-asta, aveva
dei lunghi capelli neri come la notte e due occhi rosso fuoco.
Due occhi tristi, un
dagli occhi tristi.
E sull’altro lato della
carta, bianco con impresso un sibilo d’oro, c’era scritto:
Addio
Hilary
Un atro soffio di vento,
portò lontano anche quest’ultimo messaggio, questo messaggio d’addio rivolto ad
amici che mai l’avevano conosciuta veramente…
Bene, come vi è
sembrata, questa nuova fan fic prodotta dalla mia mente malata? (Non è che se ne
sia capito molto NdLettori ?__?) Bhè in effetti non è che si sia capito molto da
questo primo capitolo, ma comunque si capirà meglio in seguito V__V se ci sarà
un seguito…
Commentate e ditemi se
volete che continui o no, in poche parole tocca a voi scegliere, quindi è
importante che: COMMMEEEEENNTTTTTAAAAAAAATTTTTEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si sveglio di scatto, le
coperte del suo letto erano alla rinfusa e molte per terra, respirafa a fatica,
come se avesse fatto una lunga corsa, si accorse solo in quel momento di stare
tremando.
Aveva fatto quello che
si poteva definire un brutto sogno.
-Ma quale sogno…-
sussurrò piano, mentre i suoi occhi si velavano di una tristezza infinita.
Non c’è la faceva a
stare seduta, si alzò dal letto ed usci sul balcone della sua camera, guardò il
cielo, c’era la luna piena e il paesaggio era da libro delle fiabe, ma la sua
mente era lontana, lontana da quel posto meraviglioso.
Se aveva fatto quel
sogno potevano esserci solo due ragioni:
-la prima era che si stava preoccupando
troppo e le sue “paure” si fossero manifestate anche nel sonno.
-La seconda invece, poteva significare
solo che era arrivato il momento.
Decise di credere alla
prima ipotesi, anche se sapeva che sarebbe stato più giusto credere alla
seconda, ma semplicemente non voleva farlo.
Proprio come nel sogno
calde lacrime lottavano per venir fuori, ma lei non avrebbe ceduto, mai, non
poteva mostrarsi debole, non se lo sarebbe mai perdonato.
Iniziò a camminare
avanti e indietro per la stanza, era nervosa e preoccupata, non riusciva a non
pensarci, per quanto tentava e avrebbe tentato non sarebbe mai riuscita a
tranquillizzarsi, iniziò a camminare più veloce, sembrava un leone in gabbia
(Qualcuno mi ha chiamato? NdLai -__- NdA).
Aria, in quell’istante
aveva bisogno d’aria e di camminare tranquillamente senza il pensiero di
svegliare qualcuno.
Uscire? No, pessima
idea, erano le quattro di mattina e se qualcuno non si sarebbe svegliato e non
l’avrebbe vista si sarebbero preoccupati, anche se chi si sarebbe andato a
svegliare alle quattro di mattina per venire a vedere se lei stava ancora
dormendo? In effetti… no non ne valeva la pena, conoscendo la sua “fortuna”
sarebbe potuto capitare, quindi meglio evitare, non le andava di dare
spiegazioni, anche per una sciocchezza del genere, al primo che oggi l’avesse
fatta arrabbiare l’avrebbe per così dire “arrostito” (cibo *ç* NdTakao -__- *
NdA).
Il tetto? Ottima idea,
chi sarebbe venuto a rompere a quell’ora lì ^__^ !!
Si vestì di fretta e
uscì dalla camera senza fare alcun rumore, pensò che per qualcuno quei suoi
movimenti accompagnati da quel silenzio assoluto davano l’impressione di essere
stati fatti da un fantasma, ma lei non era un fantasma era qualcosa si
totalmente diverso: lei non sarebbe mai morta, avrebbe vissuto in eterno.
Arrivata sul tetto vide
che era sola, completamente sola, meglio. Strano, di solito lei era sempre in
compagnia, aveva intorno degli amici o qualcuno con cui parlare, ora. Prima non
era così, viveva nella solitudine e lei piaceva, ma poi qualcosa cambiò, ancora
prima di incontrare quei cinque pazzoidi di cui era “dovuta” diventare amica,
all’inizio la cosa non le importava molto, ma poi le cose erano cambiate.
Chiuse gli occhi, e vece
largo a quei ricordi che per molto tempo aveva cercato di dimenticare,
seppellire nell’angolo più remoto della sua mente, ma non poteva fare nessuna
delle due cose, quel periodo della sua vita era stato uno tra i più importanti
che l’avevano cambiato in modo permanente…
Quel giorno era
andata nella dimensione dei mortali, voleva vedere se andava tutto bene, erano
molti gli Spirits (Bit Power) che si lasciavano controllare dagli esseri umani,
sbuffò. Non riusciva a capire perché degli Spirits si lasciassero controllare da
dei semplici esseri umani, di cui alcuni li consideravano armi, altri “amici”.
Si, certo, amici con cui non si è scambiato mai una parola, e che chiami solo
quando “tu” hai bisogno di una mano, e che ti abbandonano non appena hanno la
possibilità di avere un bit più potente anche se senza una volontà (Pessimista
NdA), ma comunque decidevano di farsi comandare a bacchetta, come dei cagnolini
ammaestrati, cosa ci trovavano non lo sapeva.
Scosse la testa,
dopotutto cose le importava?!
Era una calda
giornata estiva, e a dirla tutta anche lei iniziava ad avere un po’ caldo a
causa del sole cocente che le picchiava sulla testa.
Non sarebbe stata una
cattiva idea andare al bar a prendere qualcosa di fresco da bere, peccato che
solo in pochi potevano vederla e se anche se l’avrebbero vista non avrebbe
causato altro che qualche infarto e un paio di ricoveri in manicomio.
No, era decisamente
meglio evitare.
In quel momento era
appostato su un albero in un parco giochi, ma in modo che anche se qualcuno ne
avrebbe avuto la capacità non l’avrebbe vista.
Il parco era
tranquillo e vuoto in un modo quasi irreale, che però non era destinato a
durare, infatti poco dopo entrò in scena una ragazza, aveva lunghi capelli
biondi ed una folta frangetta, ma più che biondi i suoi capelli sembravano dei
fili d’oro con due stupendi occhi verde smeraldo (ricordavano di più la
foresta). Indossava lunghi stivali bianchi con una gonna verde chiaro con delle
rifiniture d’orate, come la maglietta a mezze maniche (che le lasciava scoperta
la pancia) anche se il colore era un po’ più scuro ma aveva sempre le rifiniture
d’orate, la giacca che indossava era bianca con molte tasche, ai polsi invece
portava dei bracciali che tintinnavano ad ogni suo più piccolo movimento.
Avrà avuto al massimo
13 anni.
La guardò
attentamente, era strano, non riusciva a capire che impressione le avesse fatto,
ma credetté… buona!?
No, doveva aver
interpretato male le sue sensazioni, si non c’era altra soluzione. Comunque
fosse, rimase ad osservarla attentamente, si chiedeva cosa ci facesse lì, da
sola.
“Ma che diamine me ne
importa?!” si rimproverò mentalmente. Ma le importava, non sapeva il perché, ma
le importava e molto anche, non sapeva il perché, ma sentiva che doveva
proteggerla!?
Un nuovo arrivo la
riscosse dai suoi pensieri, o meglio, 3 nuovi arrivati, 3 ragazzi, 3
energumeni, 3 idioti.
-Guarda, guarda chi
abbiamo qui?- disse il più grosso ridacchiando in modo idiota.
No, pensò lei. Non
ridacchiava in modo idiota, era idiota.
-Cosa volete?- chiese
la ragazza, in un tono talmente gelido che a suo confronto il polo nord si
poteva definire un foresta tropicale.
-Non scaldarti
ragazzina- disse sempre quello, gli altri non sembravano avere abbastanza
cervello (Non credo che l’avessero direttamente NdA) per riuscire a parlare.
A quelle parole la
ragazza alzò un sopracciglio, la sua stessa reazione. Bisognava fare una
correzione, quello non era semplicemente idiota: era estremamente, immensamente
idiota. Con il tono con cui la ragazza aveva parlato più da scaldare qualcosa,
l’avrebbe congelato all’istante.
-Dicono che tu sia la
più brava blazer del quartiere.-
-Anche se fosse?-
disse la ragazza a mo’ di sfida.
-Una sfida contro di
me- ringhiò.
-Perché dovrei?-
chiese lei sarcastica.
-Paura- disse ragazzo
sfottendo.
-E di chi? Di un
idiota?- lei e quella ragazza la pensavano allo stesso modo.
Tutti e tre la
guardarono in modo interrogativo, evidentemente non sapevano che cosa
significava la parola “idiota”
-Oh, fly…- disse in
modo esasperato la ragazza.
-Allora accetti?!-
chiese il ragazzo arrabbiato, non aveva capito granché ma a quando pareva quella
ragazza lo aveva appena offeso.
-Non ho tempo da
perdere, sbrighiamoci-
-Allora accetti?-
richiese, ma allora era stupido forte!.
-Sì- disse lei in
tono semplice, ma come sempre freddo. No, con quello stupido bisognava usare
termini molto semplici: “No”, “Sì” o altre cose simili altrimenti non avrebbe
capito.
Si misero in
posizione vicino a un piccolo stadio per i bey.
-TRE… DUE… UNO…
LANCIO!!!-
L’incontro finì più
velocemente di come era iniziato, infatti appena i bey si sfiorarono quello del
ragazzo schizzò via conficcandosi in un albero.
“Però, niente male”
pensò lei, che aveva seguito attentamente l’incontro dalla sua postazione
sull’albero.
-Tu… me la pagherai!-
ringhiò il ragazzo, ma la vincitrice non fece una piega, nessuno sapeva
accettare una sconfitta e ne uscivano sempre con frasi del tipo: “Me la
pagherai”, “Ci rincontreremo”; non ci aveva mai fatto caso, e anche se da
principio lo avesse fatto ormai ci era abituata.
Era scioccata, non
credeva che quella ragazza che le sembrava così “fragile” fosse così potente,
anche se era piacevolmente stupita questo non le impedì di storcere il naso, non
le piaceva quello stupido gioco, anzi “sport”, anche se…
I suoi pensieri
furono interrotti da un esplosione, non si mosse di un millimetro, ma si mise in
guardia, pronta ad attaccare o a difendersi. La ragazza fece lo stesso, non
prestando più alcuna attenzione ai Babbei che la stavano annoiando. Ma loro non
sembravano dello stesso avviso: volevano farla sembrare alla ragazzina, si era
permessa di batterli, nessuno aveva mai osato tanto (No comment -__- NdA), ma
ora le avrebbero fatto passare la voglia anche solo di avvicinarsi ad un bey
(Si, certo, come no… -__- NdRagazza ù__u’’’’ non ti dispiacerebbe chiamarmi per
nome? NdRagaz… +__+ NdR… evito…NdA)…
Le si avvicinarono
tentando di colpirla, ma lei era troppo veloce, estremamente veloce e
micidialmente precisa e schivava con una rapidità fuori dal comune (Sì vai,
continua così! Ops scusate mi sono lasciata un po’ trasportare ^__^’’’’ NdA), e
li mise K.O con un paio di colpi.
O.O unico modo per
poter rappresentare la sua faccia, da lì appollaiata sull’albero, più osservava
quella ragazza, più la lasciava senza parole.
Quando ebbe finito
con quei tre (Evito accuratamente di definirli, altrimenti per non essere troppo
ripetitiva potrei passare da: Babbei, Idioti e via dicendo a qualcosa di più
pesante. E almeno per il1°capitolo vorrei evitare ^__^
NdA_con_aureola_sulla_testa_da_santarellina Tu santarellina? Cos’è successo,
Lucifero è tornato in paradiso? NdRag…_con_bozze_per_capitoli_successivi_in_mano)
leggermente doloranti “Leggermente”? NdA_molto_scettica ^__^ NdR -__-‘’’NdA).
Ma non ci fu un
attimo di pace, nell’aria riecheggiò una nuova esplosione, molto più vicino
della prima.
Era preoccupata,
quelle esplosioni non erano normali.
Avrebbe voluto
allontanarsi e andare a vedere che cosa stava succedendo ma, in qualche modo,
sapeva che la ragazza l’avrebbe vista… poi a quanto pareva sembrava che le
esplosioni si stavano avvicinando a lei, a “loro”. Quella ragazza se ne doveva
andare (Quei “tre” se ne erano andati appena avevano potuto, col la coda tra le
gambe -__- NdA), ma non sembrava averne la minima intenzione, e di certo lei non
poteva: uscire dalla sua postazione, farsi vedere dalla ragazza, prenderla di
peso (senza rimediare un occhio nero NdA), e allontanarla!
Anche se…
La causa delle
esplosioni arrivò in quel momento, un enorme talpa ( 1000X4000 Forse ho un po’
esagerato -__-‘’’’ NdA) ma era un talpa molto strana (Che intuito
NdLettori_sarcastici), aveva varie gemme incastonate nel corpo e denti più
lunghi del normale (Perché, un talpa grande quanto una montagna è normale? Ù__U
NdRagazza ^__^ NdA) e con una specie di armatura d’ora che le partiva dalle
articolazioni.
Sul volto della
ragazza passò solo una breve traccia di sorpresa, ma a quanto pareva aveva
incassato bene il colpo, ma a quanto pareva il mostro voleva sottoporla ad altri
tipi di colpi…
Non sembrava che si
fosse accorto della sua presenza, se da un lato la rincuorava, dall’altro la
preoccupava ancora di più, se non era venuto per lei era venuto per la ragazza,
ma cosa poteva mai volere da lei?
A proposito, quel Bit
Power non lo aveva mai visto, questo vuol dire che lavorava per “Lui”.
-Vieni con me- chiese
con voce arcana il “mostro”
-Perché dovrei?-
chiese con voce sarcastica la ragazza, ma i suoi occhi erano come sempre di
ghiaccio. Sentiva che se lo avrebbe seguito si sarebbe messa dalla parte
sbagliata, anche se non sapeva ancora quali erano le “parti”, ma avrebbe fatto
come sempre, si sarebbe fidata del suo istinto.
-Il mio padrone ti
vuole come sua subordinata.- disse lo Spirits senza fare una piega.
-Peccato che io non
ho alcuna intenzione di diventarlo. Ne ora, ne mai. Quindi di al tuo capo che
non mi avrà mai come sua “impiegata”- disse lei tornando al suo tono di
ghiaccio.
-Il mio padrone aveva
previsto ciò- disse la talpa. –Mi è stato ordinato che se non accetterai dovrò
eliminarti.-
-Provaci pure, ma io
non mi farò mai controllare come un burattino.- disse la ragazza pronta, in
posizione da combattimento.
-Non ho altra scelta,
potresti diventare un altro ostacolo.- così dicendo creò una sfera di energia
contro la ragazza, che riuscì a schivare, ma non evitò londa durto che la prese
in piedi facendola cadere a terra. Ormai era finita, con le spalle a muro e
anche se avesse potuto non sarebbe scappata ne ora, ne mai.
Una nuova sfera di
energia le si avvicinava a tutta velocità, anche volendo non sarebbe riuscita ad
evitarla, e anche se avesse potuto a cosa sarebbe servito continuare questo
stupido gioco? Non poteva fare niente…
Era pronta al colpo,
che però non arrivò, un sorpresa aprì gli occhi. Davanti a lei, di spalle, c’era
una ragazza che avrà dimostrato al massimo 18 anni, aeva lunghi capelli neri,
con dei vestiti tipo egiziana dai colori che andavano dall’arancione a rosso al
giallo, aveva dei lunghi stivali e dei guanti molto particolari attaccati alla
mano con un anello, sui vestiti, oltre a vari oggetti d’oro come dei bracciali,
c’erano molte gemme rosa perlato. Ma la cosa che le risaltò subito agli occhi
furono due stupende ali color del fuoco e oro che spuntavano dalla schiena della
ragazza.
-Non so chi tu sia,
ma ti eliminerò!- così dicendo il mostro talpa si scaraventò sulla ragazza dalle
ali di fuoco, ma aveva detto bene, non sapeva che aveva davanti. Infatti la
ragazza con un gesto solo lo eliminò, e il Bit Power sparì nel nulla, l’unica
cosa che rimasta era una luce bianca che si allontanò nel cielo.
A quel punto si girò
per vedere la ragazza che aveva appena salvato: non era intimorita ma
diffidente.
Quest’ultima invece
stava scrutando attentamente i suoi occhi di un rosso fuoco, inumano…
-Chi o cosa sei?-
chiese la ragazza senza alcuna paura
-Molto piacere, il
mio nome è LightAngel, sono un Bit Power e da ora in poi la tua guardia del
corpo.
Ed anche questo capitolo
è andato ^________^ anche se devo ammettere che mi ha fatto faticare un po’, un
bel po’.
Ringrazio chi mi ha
commentato ç___ç vi sono grata, e sono felice che vogliate che continuo (Ma chi
ve l’ha fatto fare ç__ç NdLettori).
Ma ora devo dire un paio
di cose:
-I personaggi non mi appartengono, a
parte quelli di mia invenzione che mi tengo ben stretta +__+
-Questo è un annuncio che forse avrei
dovuto mettere prima, comunque meglio tardi che mai. Come personaggio a me
Hilary piace, infatti ha un ruolo importante in questa storia ,ma (perché c’è
sempre un ma NdA) questa fan fic è stata elaborata in un momento di depressione
da “cazzo domani ho una versione di greco e me ne ero dimenticata”, quindi
aspettatevi di tutto e di più *__*
-Come ultima cosa ma non meno
importante, chiedo già scusa i anticipo per gli errori di ortografia che ci
saranno ^__^’’’’’’
-Me ne ero dimenticata, mi raccomando:
COOMMEEENNNTTTAATTTEEEEEEE!!!!!!!!!
-Non ho capito chi o
cosa sei, ma non sarai la mia guardia del corpo- disse freddamente la
ragazza.
Sorrise, quella
ragazza era molto particolare e poco prevedibile.
-Io non sono
d’accordo- le disse angelicamente.
-Non mi interessa-
disse la ragazza con il suo tono di ghiaccio che non aveva abbandonato neanche
per un minuto.
-Neanche a me- disse
lei.
La rag… (+__+ NdR Ok,
ok calma, eh ? ^__^’’’’’’ NdA) blader sapeva bene che da sola contro quei ‘tipi’
non sarebbe andata lontano, ma non era disposta, per niente al mondo, ad
accettare l’aiuto di qualcuno, anche se aveva già salvato la vita.
Si girò ed iniziò a
camminare per la sua strada, ma LightAngel (My nickname *__* NdA) non aveva
nessuna intenzione di mollare, e iniziò a seguirla, senza nascondersi o tentando
di non farsi vedere, camminava incurante dei passanti (Che per fortuna non la
vedevano, o qualcuno ci avrebbe rimesso la pelle in un attacco di cuore U__U NdA
Esagerata ^__^’’’’’ NdLA. Hai ragione al massimo si mettevano a gridare:
‘Miracolo, un angelo !!!!!!!!’ e qualcuno li rinchiudeva in manicomio NdA
-__-‘’’’’’’ NdLA) a circa mezzo metro dalla ragazza, che iniziava a
spazientirsi, chissà perché iniziava piacerle farla arrabbiare…
Dopo più o meno
cinque minuti la ragazza (>_>*** NdR Non arrabbiarti, tra un po’ lo dico il tuo
nome ^__^’’’’’ NdA_che_cerca_di_non_mettersi_nei_guai_più_di_quanto_già_non_sia)
si fermò di botto, stessa cosa fece lo Spirit.
Si girò di scatto,
prese il bit power per un braccio e la trascinò in una strada dove non c’era
nessuno.
Dopotutto da quanto
aveva capito solo lei era in grado di vederla, e non voleva che le altre persone
la vedessero parlare, più probabilmente litigare, da sola la prendessero per
matta e la compiangessero.
No, non sarebbe mai
successo a causa di… non sapeva bene neanche che cosa fosse, si era definita Bit
Power, ma che cosa c’entravano poi i bey, ora ?!
-Si può sapere cosa
vuoi da me?- chiese mantenendo il suo tono di ghiaccio, ma alzandolo un po’ più
del solito.
-Prima di tutto il
tuo nome.- disse serafica lei, con solo un tantino (mpf NdA) di sfacciataggine.
-Rea Tachibana-
sbottò lei, tanto quella sottospecie di angelo, che lei avrebbe visto meglio
delle vesti di diavolo, non avrebbe mollato e lei non aveva tutta la mattinata
da perderci.
- Poi… voglio essere
la tua guardia del corpo.-
- Ma io no –
disse lei freddamente (Sai che novità NdA).
-Questo non conta. -
disse Angel tranquilla.
- Perché c’è l’hai
con me?- sta’ volta dalla sua voce trasparì una nota d’esasperazione.
-Perché ne hai
bisogno, visto che qualcuno ti vuole eliminare.- non poteva ancora dirle chi,
anche se lei lo sapeva bene, fin troppo.
-Non credo di essere
l’unica persona che qualcuno vuole fare fuori, no?-
-Hai ragione-
-Allora perché c’è
l’hai con me?-
-Perché tu sei il
primo essere umano che mi h fatto una buona impressione in tutta la mia vita-
sincerità allo stato puro.
Rea era rimasta
spiazzata, lei una buona impressione? Impossibile! Lei era una ragazza di
ghiaccio, brava a bey ma che le persone preferivano tenere ad una certa
distanza, cosa che lei adorava, ma ogni tanto il fatto di non avere nessuno con
cui parlare pesava, era in quelle situazioni che si sfogava, usando il bey,
forse era anche grazie a questo che era diventata così brava.
-Non mi sembra di
avere molta scelta- disse scocciata – ma al massimo saremo collaboratrici.-
- Perché non vuoi che
ti faccia da guardia del corpo e ti aiuti?- non che le dispiacesse quello che
aveva detto, la ragazza non la voleva sfruttare, meglio, ma voleva capire il suo
modo di ragionare, cosa non semplice.
- Perché non ho
bisogno né della protezione né dell’aiuto di nessuno.- disse lei freddamente.
“Caratterino…” non poté fare a meno di pensare, un caratterino che le piaceva.
A cosa serviva, a cosa
serviva rivangare il passato, ciò che è stato è stato e secondo molti il destino
era già scritto… e il suo destino era quello di allontanarsi dai Blade Brechers,
per sempre. Molte volte si era chiesta a cosa serviva, il destino, che per
quanto alla fine possa essere scritto, gli eventi facevano sempre il loro corso,
che qualcuno li avesse programmati, oppure no.
Si alzò dal tetto, per
fortuna che i suoi movimenti erano paragonabili a quelli di un felino, se non
superiori, altrimenti l’Hilary che conoscono gli altri avrebbe fatto una bella
caduta… (Ci troviamo a casa di Hilary e di conseguenza lei era arrampicata sul
tetto spiovente U__U NdA Avresti potuto dirlo prima ù__u NdLettori Meglio tardi
che mai, no? NdA).
Ormai era quasi mattina,
non sapeva quanto tempo era stata sul quel tetto, e sinceramente non le avrebbe
potuto importare di meno. Era rientrata attraverso la finestra della sua stanza,
operazione già fatta molte volte in questi ultimi anni, non che i suoi
‘genitori’ le facessero delle storie, ma si sarebbero preoccupati, e vedendo ciò
che è stato ne avrebbero avute tutte la ragioni…
Attraversando il
corridoio per raggiungere le scale si diede un’occhiata allo specchio, così di
sfuggita, come faceva spesso, all’iniziò non notò subito il particolare, ma
appena se ne accorse le sue iridi se ridussero ad un puntino, sbiancò totalmente
e si fiondò di fronte allo specchio.
-N-non è possibile-
disse piano sfiorando lo specchio, come per poter toccare l’immagine ed essere
sicura che non era solo un cattivo gioco di luci (Quali luci? NdLettori Bè
quando non si vuole accettare qualcosa si fa di tutto per ignorarla o per
trovare anche una scusa plausibile per sviare la realtà U__U NdA in poche parole
inventarsi una balla? NdLettori Bingo ^___^ NdA -__-‘’’’’’’ NdLettori).
-No deve essere un
brutto sogno – ma non lo era, i suoi occhi erano davvero diventati ROSSI (Tra
il rosso fuoco e il sangue, per la precisione U_U NdA), era vero che
naturalmente SONO rossi, rossi quando ha la sua vera forma, ma nella forma
‘Hilary’… questo no, no questo non doveva accadere.
Fece un lungo respiro,
doveva restare calma, altrimenti le cose sarebbero andate di male in peggio.
Chiuse gli occhi, si concentrò al massimo, e quando li riaprì erano tornati del
loro solito colore castano-rossiccio. Questo, comunque, non la tranquillizzò, se
questo incidente era successo ora si sarebbe potuto ripetere di nuovo, e se non
se ne sarebbe accorta il tempo, ne dovrebbe dare di spiegazioni da dare, dire
tutta la verità e rivelare quante bugie aveva dovuto dire o aggiungerne di
nuove, e lei non voleva fare nessuno delle due cose. Il passato era il passato e
anche se per nasconderlo gli aveva dovuto raccontare molte bugie, il ‘suo’
passato non li riguardava, e mai avrebbe dovuto riguardargli.
Ma questo non era tutto,
c’era un’altra domanda che le girava per la testa: Perché ?! Soprattutto perché
proprio in quel momento. Erano cambiati dopo il sogno, quindi una specie di
avvertimento, oppure avevano cambiato colore dopo tutte quei ricordi e tutte
quelle emozioni, e proprio queste ne erano state la conseguenza?
Ci sarebbe potuta
restare una giornata intera, ma non sarebbe arrivata a niente.
Scese in cucina, dove
c’era sua ‘madre’ e suo ‘padre’ che stavano facendo colazione, sembravano di
buon umore, le dispiaceva rovinargliela, ma quando era andata a stare da loro
c’era stata solo una condizione, messa da lei, niente segreti, niente mezze
parole e mezze frasi, ogni cosa chiara.
- Buon giorno Hilary –
la saluto allegramente la madre.
-Giorno – in modo
altrettanto allegro il padre. Ma il sorriso si congelò sulle labbra di entrambi
appena videro lo sguardo della ragazza.
-Ci sono problemi?-
chiese subito la madre.
- No, non dovrebbe
essere un problema anzi…- disse lei facendo un sorriso tirato. I due si fecero
più seri di prima.
-Non farci stare sulle
spine, parla – disse il padre guardandola dritta negli occhi.
- E’ arrivato il momento
in cui vi libererete ci me- Hilary tentò di metterla sullo scherzo, ma non ci
riuscì, sapeva che si erano affezionati a lei, come anche lei del resto.
-C-come? N-non può
essere - riuscì solo a dire la madre.
-Di già ?!- esclamò il
padre. Lui e la moglie erano molto differenti, infatti lei aveva gli occhi e
capelli castani come la ragazza, invece lui era biondo e aveva gli occhi verdi
(Proprio come Rea NdA), si capiva che era straniero.
Lei fece un leggero
sorriso: -Non è proprio ieri che sono venuta qui, e dopo tutto quello che è
successo in questo periodo la mia presenza qui non è più necessaria.-
- Cos’hai scelto?-
chiese il padre.
-Resteranno, con loro.
Meritano entrambi di avere dei compagni di cui si possono fidare ciecamente.-
disse lei facendo un vero sorriso.
-Anche tu meriti di
avere qualcuno di cui poterti fidare, racconta tutto a quei ragazzi, loro ti
saranno amici comunque, qualsiasi cosa accada.-
Quella frase la spiazzò
completamente, loro l’avrebbero capita e le sarebbero stati amici. Bè in effetti
anche con molti dei loro nemici erano diventati veri e fidati amici… NO! La sua
situazione era completamente diversa, non erano mai stati nemici anche se lo
sarebbero potuti diventare, il punto è che lei gli aveva SEMPRE mentito, ogni
volta che pronunciava il suo nome, ogni volta che si faceva vedere, o più
semplicemente quando aveva detto che non sapeva che cosa era un Bit Power e che
non poteva vederli. Lei che non poteva vedere i Bit Power, una barzelletta,
visto che lei era un Bit Power (Anche se fino ad ora non l’ho mai detto
chiaramente, spero che si fosse capito che visto che si parlava di suoi ricordi
l’angelo con i capelli neri era lei é__è NdA), quel termine non le piaceva
molto, aveva sempre preferito Spirits, ma non è che aveva molta scelta…
-No, è vero che hanno
sempre perdonato i loro nemici ma erano sempre stati sinceri con loro, o quasi,
tutto il contrario di quello che ho fatto io.- disse lei tranquilla.
-Capisco… allora
quando?- chiese il padre, se fosse stato necessario avrebbe detto tutto lui a
quei ragazzi, fosse cascato il mondo.
-Non lo so…- fregato,
anche volendo non sapendo quando sarebbe partita non avrebbe potuto avvisarli in
tempo. – Presto, comunque…-
-Non potresti restare
ancora per qualche anno, dopotutto per te non sono molti.- chiese la madre,
tentando il tutto per tutto.
Lei scosse la testa e
si appoggiò allo stipite della porta con le braccia dietro la schiena: -Hanno
bisogno di me, non sappiamo ancora per quanto tempo non attaccherà, ma comunque
più il tempo di pace continua più l’attacco si fa vicino.- disse lei.
-Per questo non hanno
attaccato durante i mondiali?- chiese il padre.
-Sì, si stanno
preparando a qualcosa di grosso, di molto grosso e credo che al centro di tutto
ciò ci sono: io, il bastardo…-
-Hilary!- la rimproverò
la madre.
-Bè è vero! Allora
diciamo il masochista…-
-Masochista?- stavolta
fu il padre ad interromperla, ma a lei non dispiaceva, era molto più tranquilla
del solito o meglio, con loro era molto più tranquilla che con gli altri.
-Farmi arrabbiare,
attaccando me o le persone che mi stanno vicino, equivale ad una ricerca di
dolore +__+-
*gocciolone* dei suoi
genitori, si ricordavano che cosa era successo ‘l’ultima volta’.
-… come stavo dicendo
oltre a noi due in cima alla lista ci sono: i Blade Brachers e molti che anno
partecipato agli ultimi campionati mondiali.-
-Cosa hai intenzione di
fare?- chiese il padre.
-RicontattarLi- rispose
lei, tanto sapevano a chi si riferivano (Ma noi no T__T NdLettori Lo sho +__+
NdA Farci capire qualcosa no, eh? NdLettori Magari, magari se mi gira nel
prossimo capitolo ^__^ tanto questo ormai è finito ^__________^ NdA Cortino
NdLettori Sarà NdA).
Ed ecco il secondo
capitolo ^o^, da questo si dovrebbero essere capite più cose, molte più cose, ma
le domande sono ancora molte (E questo è niente +__+ NdA Ecco quando fa così ci
fa venire la voglia di andare il più presto possibile lontano da questa pazzoide
U__U NdTutti ^____^ NdA).
Bhà non ho molto da dire
oltre: CCCOOOMMMEEENNTTTAAATTTEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!
Era già passata una
settimana dalla discussione con i suoi genitori adottivi, ma ancora non li aveva
ne contattati ne aveva parlato del ‘problema’ con nessuno.
Contattarli… perché
farlo? Perché rigettarli nell’inferno di… ormai quanti anni erano passati? Sei o
cinque, cinque, ma non ne era sicura. Ma davvero aveva desiderato dimenticare?
Anche volendo non ci sarebbe mai riuscita, ogni particolare gliela ricordava…
debolezze da esseri umani.
Si alzò dal letto, in
quei giorni era rimasta molto chiusa in camera sua, i suoi genitori avevano
capito.
Ma ora doveva uscire,
erano nel pieno delle vacanze estive, scese velocemente le scale e vestita così
com’era si precipitò fuori, dopo un veloce saluto alla madre (indossava un paio
da pantaloni bianchi molto larghi e con molte tasche, con una maglietta bianca a
collo alta smaniata, e c’erano disegnate delle fiamme rosa).
Decise di andare al bel
vedere, sperando che non ci fosse nessuno…
In quel momento a casa
di Takao c’era una specie di riunione tra vecchi amici: in quel momento c’erano
solo i Blaid Breachers e i White Tiger (So che ora hanno un nuovo nome, ma già
che ogni volta per pronunciarlo o ricordarlo mi vengono i nervi, scriverlo ogni
volta… NdA), gli altri sarebbero venuti in seguito. Questo Hilary non lo sapeva,
da quando aveva parlato con i suoi genitori, dopo il sogno, non aveva più
parlato con Takao o il prof e loro non si erano fatti sentire.
-Scusa, Takao, ma dov’è
Hilary?- chiese Rei
-E’ da qualche giorno
che non viene- disse lui tranquillo, mentre lucidava il suo Dragoon.
-Avete litigato =3 ?-
chiese Max.
- No sta’ volta, no-
disse Takao.
- Come mai allora non
viene?- chiese Mao (+__+ NdA No comment NdTutti).
-Cosa vuoi che ne
sappia? Avrà da fare- disse Takao seccato. A dire il vero, era un po’ arrabbiato
con la ragazza, l’aveva incontrata proprio il giorno prima, si erano quasi
scontrati per strada, lui l’aveva salutata, ma lei niente. Aveva fatto finta di
non vederlo. Oppure non lo aveva visto d’avvero, quel giorno aveva uno sguardo
serio ma assente, sembrava che aveva la testa da un’altra parte. Non era da lei,
era come se avesse un segreto… ma cosa andava a pensare? Hilary, segreti! Ma non
scherziamo! Lei non era il tipo: era sincera ed aperta e diceva tutto quello che
le passava per la testa. Hilary segreti? Mha…
Scosse la testa e si
concentrò sul bey, mentre gli altri lo guardavano in modo interrogativo. Il
capitano della squadra, però, non sapeva quanto avesse ragione.
Nel frattempo Hilary era
già arrivata al bel vedere e, come nel sogno, si era appoggiata alla ringhiera,
guardando con occhi vuoti il paesaggio di fronte a lei.
Cosa doveva fare?
Questa era la domanda
che le girava per la testa, aveva sempre preso decisioni, ma questa storia era
fuori dal comune, anche per lei.
-Guarda, guarda che cosa
ci fa il grande capo solo soletto- disse una voce beffarda.
Questa voce… no non era
possibile, non poteva essere Lui…
Si girò di scatto, non
si era sbagliata, era Lui…
Davanti alla ragazza
c’era un ragazzo sui 18 anni, era molto carino (anche se st****o NdA+NdHila),
piuttosto alto e muscoloso, aveva i capelli neri come la notte e due occhi che
sembravano due pozzi senza fondo, dal quale non si distingueva l’iride dalla
pupilla. Una notte senza stelle e senza luna, l’oscurità più totale…
Indossava una maglietta
nera e pantaloni larghi dello stesso colore.
In un certo senso lui e
la ragazza si assomigliavano…
Sul volto di Hilary si
dipinse un espressione di totale freddezza e odio, che mai nessuno dei suoi
nuovi amici le aveva mai visto in volto, ed iniziò ad emanare delle specie di
piccole scariche elettriche, bianche, che l’avvolgevano.
-A quanto pare non ti
sei dimenticata di me…- iniziò il ragazzo sempre più sbruffone.
-Friends,
che cosa facciamo? =3 – chiese Max.
-Andiamo da qualche
parte? Propose Takao.
-Sì, ma dove?- chiese
Rei.
-Che ne dite del bel
vedere?- propose Takao.
-Ottima idea- disse Rei.
(Ma è normale che Takao ha delle buone idee solo quando se ne dovrebbe stare
zitto? NdL.A.).
-Bel vedere?- chiesero
in coro i White Tiger.
-Vi accompagnamo- disse
Daichi euforico.
-Vattene- fu l’unica
cosa che la ragazza riuscì a dire, mentre si ripeteva mentalmente: “Mantieni la
calma, non puoi distruggere il quartiere o direttamente tutto il Giappone. Non
sono un’assassina…”.
-Perché dovrei?- disse
sarcastico il ragazzo.
“Non sono un’assassina…
ancora per poco…”.
-Che c’è? Hai paura di
fare saltare la tua copertura?- chiese lui beffardo.
Copertura, sai quanto
gliene fregava, ma di certo non era una buone idea fare uno scontro da fine del
mondo in un paro pubblico, frequentato.
Chiuse gli occhi per
tentare di mantenere la calma, o meglio, quel briciolo di calma che le era
rimasta.
-Non sarai ancora
arrabbiata con me?-
-Un’altra parola e non
avrebbe rinunciato a lanciargli un : “Ancestral Light” e nello stato d’animo in
cui era come minimo avrebbe distrutto mezzo pianeta.
- A quanto pare sì –
BASTA!!! Basta, la sua
pazienza aveva un limite. Limite che quel bas****o aveva superato solo con la
sua presenza.
Aveva già chiusa la mano
a pugno, in posizione, per uno dei suoi colpi preferiti. Dalla mano si
iniziavano a vedere dei raggi di luce bianchi e rosa.
Ma qualcosa la bloccò,
percepiva chiaramente l’avvicinarsi di alcune persone avvicinarsi. Non potevano
essere loro, non potevano essere tutti LI’!
-Cosa c’è?- chiese lui
beffardo, poi chiuse gli occhi come lei: -Oh a quanto pare sta arrivando una
bella compagnia. Divertente… - aprì gli occhi, sembrava un bambino a cui erano
state appena date delle caramelle.
-Non avvicinarti a loro.
– sibilò Hilary ed aprì di scatto gli occhi, occhi rossi, di quel rosso acceso.
-Altrimenti?!-
-Altrimenti è l’ultima
cosa che fai!- non stava scherzando, glielo si leggeva negli occhi. Anche lui lo
capì, aveva sperimentato sulla propria pelle quanto fosse pericolosa farla
arrabbiare, arrabbiare sul serio…
Il “ragazzo” stava per
ribattere, ma una terza voce lo bloccò.
-Hey, ciao Hilary!-
erano arrivati tutti e il prof. K la stava salutando.
Lei non lo guardò
neanche ma fece un vago gesto di saluto con la mano. I suoi occhi, sempre rossi,
erano ancora puntati su di lui.
-Vattene- sibilò.
-Perché mai? Mi
piacerebbe conoscere i tuoi amici.-
Gli altri si erano
avvicinati e in quel momento stavano squadrando il nuovo arrivato.
-Hello!- (chi può essere
-__- NdA) –My name is Max. Whath is your name?-
-Mike, il mio nome è
Mike- (Ma nelle tue fic il cattivo si chiama sempre Mike? NdLettori Non ci posso
fare niente ç__ç per i nomi per i personaggi delle fic non ho molta fantasia.
Andatelo a trovare voi un nome da ragazzo per un cattivo, ma che non sembra un
nome da attivo U.U NdA Mark, Wyatt, Damien, Ryan,, John, Alex… NdLettori No!
Alex no! +__+ NdA Pekkè NdLettori Perché è così e basta >o
-Piacere, io sono
Daichi- disse il bambino (>o< io non sono un bambino! NdD Il moccioso allora NdA
Io non sono un moc… NdD ù_u hai detto qualcosa NdA_con_una_spada_fregata_a_..._
Sì, ho detto… NdD FIUU
NdA_che_lancia_la_spada_che_si_conficca_ad_1cm_da_volto_del_tappo O.O NdD Ma
dove siamo capitati T_____T NdLettori). –Sei un amico dell’ochetta ^__^ ?-
chiese.
Alla parola ochetta Mike
alzò un sopraciglio e si chiese come mai dopo quella frase il ragazzo fosse
ancora vivo.
Daichi stava per
avvicinarsi al ragazzo, ma Hilary lo bloccò, il bambino la guardò in modo
interrogativo, ma lei non spostò lo sguardo da ‘Mike’.
-Hilary, che cosa sta
succedendo? Chi è lui? Un tuo vecchio amico?- chiese Takao serio.
Alla parola amico
Hilary fece una faccia disgustata e Mike non fu da meno.
-Capisco, non siete
amici. Eppure stavate parlando civilmente- gli fece notare Lai.
Le labbra dei due si
incurvarono in un sorrisetto ironico alla parola ‘civilmente’. Ancora qualche
secondo e del bel vedere non sarebbe rimasto molto. Tutti li guardarono in modo
interrogativo, non riuscivano a capire che cosa stesse succedendo e questo li
stava facendo innervosire (Già tutti loro sono molti famosi per la loro
pazienza, eccetto Kei, che tra di loro è il più impulsivo NdA_molto_sarcastica
-__-‘*’*’*’*’*’ NdLettori).
-Hilary che cosa sta
succedendo?!- ripeté Takao alzando il tono della voce.
-Niente che vi riguarda-
fu la risposta di ghiaccio della ragazza che li lasciò tutti senza parole, era
sempre stata molto socievole e simpatica con tutti diceva sempre quello che
pensava ed era sincera con tutti (Mi sento un verme =_= NdHila Colpa mia é_è
NdA).
-Hilary!- la rimproverò
Takao avvicinandosi a lei.
-Takao, resta fermo
dove sei. Daichi raggiungilo- ordinò lei, era normale che Hilary prendeva e dava
ordini ma non così…
-Ma..- i due stavano per
protestare. Così la ragazza, per la prima volta da quando erano arrivati, li
guardò dritti negli occhi.
Solo in quell’istante le
videro gli occhi e il loro colore.
-Ma che diamine sta
succedendo- sbottò Takao.
-Niente che vi riguarda-
disse lei, fredda.
-Ma siamo tuoi amici-
protestò Takao. Nel suo cuore gli fu grata per queste parole, ma non lo diede a
vedere, non doveva darlo a vedere.
-Quindi loro dovrebbero
essere dei tuoi amici?- chiese Mike andando nella loro direzione.
-Non provarci nemmeno-
sibilò la ragazza.
-Non preoccuparti,
volevo solo dirgli due parole- disse lui. Ma Hilary non si fidava, non l’avrebbe
mai fatto.
-Allora parla-
intervenne Rei. Quel ragazzo non gli piaceva, aveva qualcosa di strano l’unica
cosa di cui era sicuro è che fosse pericoloso.
-Perché no? Volevo solo
avvertirvi che chi le sta troppo vicino- indicò Hilary – rischia di fare una
brutta fine-
A quella parole seguì un
silenzio assoluto, questa volta aveva colpito nel segno anche con Angel.
-Sì può sapere perché ad
essere suoi amici dovremmo fare una brutta fine?- tuonò Takao. Quel ragazzo non
gli piaceva, fin dall’inizio gli aveva fatto una brutta impressione e, a quanto
sembrava, il suo istinto (Animale -__- NdA) aveva avuto ragione anche questa
volta.
Sulle labbra del ragazzo
comparve un ghigno poco rassicurante, come se stesse pensando a qualcosa di
molto cattivo da fare.
-Allora,
RISPONDI!!!!!!!!!!!- tuonò, di nuovo il capitano dei Blade Breachers.
-Non ho mai preso ordini
da nessuno, ma per questa volta accontenterò la tua curiosità- continuò
ghignando.
Ora tutti capirono che
c’era qualcosa che non andava; sembrava che quel ragazzo, al contrario di ogni
altra cosa o persona, non fosse in sincronia con le cosa che lo circondavano,
come se fosse qualcos’altro, qualcosa che non apparteneva al pianeta, sembrava
che non avesse un cuore…
-Parla allora- disse la
voce fredda di Kei, che fino a quel momento era stato in disparte ad osservare
la scena.
-Certo possessore del
guardiano del fuoco- disse il ragazzo. Molti si congelarono sul posto. Nessuno,
o quasi sapeva che L’aquila rossa era il guardiano del fuoco, per molti era solo
un bit come un’altro, sì molto più potente, ma dopotutto un semplice bit. Come
faceva quel ragazzo a saperlo? Che Hilary…
-Basta con tutti questi
giri di parole! Si Può sapere perché ad essere amici di Hilary faremmo una
brutta fine?- chiese Takao, tentando di mantenere la poca calma che gli era
rimasta.
-A causa mia- disse
semplicemente lui.
Tutti lo guardarono come
se fosse impazzito.
-Potresti spiegarti
meglio?- chiese Rei, con la sua leggendaria calma.
-Facile- il suo ghigno
si accentuò, in torno a lui iniziò a formarsi una fitta nebbia, ma non normale
emanava una strana energia, per niente tranquillante e impenetrabile, niente che
nessuno dei presenti (Hila esclusa NdA) aveva mai visto; sembrava che l’energia
del ragazzo non avesse limiti.
Mentre tutti guardavano
quello che stava succedendo e che andava contro ogni legge scientifica (Xkè? Un
drago che esce da un cerchietto di due cm è normale é__e NdA)
Hilary aveva capito
quello che di l’ a poco sarebbe successo, lei non si sarebbe fatta niente, ci
voleva ben altro per farle anche solo un graffio, ma loro… quelli che si erano
appena dichiarati suoi amici e l’avevano difesa ci avrebbero rimesso la pelle
per colpa sua, solo ed esclusivamente per colpa sua. No, non sarebbe mai
successo niente del genere, ci aveva riflettuto a lungo, aveva un’idea su come
aiutarli senza svelarsi; le sarebbe bastato un ordine e poi chiedere il
silenzio, o meglio, di mantenere una vecchia promessa…
-DARKNESS…- nelle mani
del ragazzo si stava formando una sfera di energia oscura.
Ecco, stava per lanciare
il suo attacco. Ora o mai più, sussurrò alcune parole, in una lingua che ormai
il nostro pianeta non sentiva più da millenni…
-SLAVE!- la sfera, che
era diventata sempre più grossa, fu lanciata.
^________^ ed ecco la
fine del 3° cap, e come ogni tanto succeda la mia parte da Bastarda ha avuto il
sopravvento ^o^ (+__+ NdTutti) Mi dispiace, ma è stato più forte di me
^__^’’’’’’’ (Ma noi la uccidiamo >o< NdLettori Significa che della mia fic
almeno un po’ vi importa *__* NdA NO! È una questione di principio U_U NdLettori
<_< sarà NdA).
Comunque il 4° cap è già
pronto, solo da ricopiare al computer visto che è stato scritto durante le ora
di storia ed epica, che altrimenti sarebbero stata dedicate ad una perdita di
tempo chiamata studio U.U
Angel sparì, un secondo
prima che il colpo mostrasse la sua capacità distruttiva, per poi apparire
proprio ai ‘confini’ del cratere creato dall’esplosione. Tutto era avvolto dalla
polvere, causata dall’attacco, che si era alzata in aria.
“Il momento della
verità” pensò lei.
Quando la polvere si
diramò poté vedere del cielo tutti gli Spirits con in groppa i loro ‘padroni’.
Questi ultimi stavano guardando verso il basso con occhi a palla: si
concentrarono prima sul cratere, poi sullo Spirit ed infine su Hilary. Lei,
vedendo che era diventata l’oggetto della loro attenzione, decise che era meglio
filarsela.
-Drago Azzurro, per
favore, puoi scendere?- chiese Takao, senza staccare gli occhi della ragazza.
Come diamine aveva fatto a spostarsi di 15m in meno di un secondo? Loro si erano
salvati grazie ai bit, ma lei?
Takao scese a terra,
seguito dagli altri.
Diamine! Diamine a lei
che aveva voluto vedere se stavano bene, era logico che stessero bene!
Difficilmente i loro bit avrebbero deciso di non aiutarli come avevano sempre
fatto! Ma lei no, lei voleva essere sicura, ed ora per andarsene non poteva
usare uno dei suoi ‘metodi’ (?_? NdLettori Non vi conviene saperlo NdA).
Freddamente si girò e
iniziò a camminare verso le scale (Che miracolosamente si erano salvate dallo
psicopatico NdL.A).
-NO! Hilary aspetta- le
disse Takao da dietro.
Ma lei non si voltò
neppure, lo ignorò completamente e continuò a camminare per la sua strada, che
in quel momento era qualunque la portasse il più lontano possibile da loro…
-HILARY!- Takao riuscì a
raggiungerla e la bloccò per un braccio.
-Che cosa sta
succedendo?- chiese Lai
-…- Hilary non rispose,
ne si voltò. Invece fece un lungo respiro e riordinò le idee per tentare di
rispondere nel migliore dei modi.
-Ve l’ho già detto.
Niente che vi riguardi – (Migliore dei modi >__> NdLettori ^__^’’’’’’’’ NdA)
questa volta lo disse più lentamente, scandendo bene le parole, con un tono
gelido che, a loro parere, poco le si addiceva.
- NO, adesso basta.
Hilary non puoi fare come una ragazzine viziata e dire solo quello che ti fa
comodo, quando ti pare e piace. ‘Uno’ non può venire qui, un ragazzo che tu
conosci, distruggere mezzo parco, non si sa come, e tu dire: “Niente che vi
riguarda”. Sei o non sei nostra amica ?!- disse Takao mentre gli altri
annuivano.
Hilary ringraziava
internamente Takao, con quelle parole gli aveva reso tutto più semplice: -No-
disse semplicemente.
-‘No’, cosa?- chiese il
capitano incerto.
-No- ripeté lei –D’ora
in poi non dovrete più considerarmi come vostra amica, perché non lo sono più.-
disse lei gelidamente (Dopo aver passato tutto quel tempo con Rea e Kei non le
dovrebbe venire difficile NdA ^__^ NdL.A.).
-E’ per colpa sua? Per
quello che quel ragazzo ha detto?- Chiese il professor Kappa (Non è per essere
cattiva, ma spesso mi dimentico della sua esistenza ^__^’’’’’’’’’’’’’’’’ NdA
T__T Ndp.K).
-No- fu la sua semplice
risposta, ma non era vero, con quelle poche ma crudeli parole l’aveva fatta
riflettere, riflettere su quello che quella settimana aveva deliberatamente
ignorato. Cioè di quanto fosse pericoloso per loro starle semplicemente vicino.
-Allora perché?!- chiese
Takao infuriato. Non la capiva, non capiva che cosa stava pensando e che cosa
stesse nascondendo.
-Mettiamola da un altro
punto di vista- iniziò la ragazza, tutti gli sguardi puntati su di lei –Perché
dovrei essere vostra amica?-
-Che vuoi dire?- chiese
Max spaesato. (Not English O.O NdA Miracolo
NdLettori).
-Ciò che ho detto, da
quando sono con voi ho rischiato spesso la vita per una causa che non mi
appartiene, per poi sentirmi rinfacciare di non essere una Blader- disse lei
glacialmente. Non aveva mai pensato
veramente quelle cose: la ‘causa’, come l’aveva appena definita, riguardava
molto più lei che loro, non aveva mai desiderato essere una Blader è il primo
che lo avesse insinuato si sarebbe ritrovato con un occhio nero (Tipetto
violento? NdA Non sai quanto NdMike -.-‘’’’’’’’ NdL.A.).
Sapeva che con molte probabilità,
così, alla fine, li avrebbe fatti sentire in colpa, ma meglio così che morti…
Tutti la guardavano
stupiti, in silenzio.
-E’ questo quello che
pensi?- chiese Kei. Con quello sguardo sembrava che le potesse leggere l’anima,
ma per fortuna non lo poteva fare (Ci mancherebbe solo questo e posso buttare
tutta la storia ç__ç
NdA_che_è_in_crisi_a_causa_di_paggine_e_paggine_da_ricopiare_non_solo_di_questa_fic).
-Sì- disse lei in tono
sicuro, ma credeva di non averlo convinto, no lui no, lui sapeva che cosa
significava dover ‘mentire’ agli amici dietro una finta maschera.
-Bene, allora vattene! -
tuonò Takao.
-Se mi lasci andare, è
quello che faccio- disse lei gelida.
In effetti, Takao, le
stava ancora bloccando per un braccio.
Lui la lasciò e, come
preannunciato, lei se andò, senza voltarsi e senza nessuna incertezza o
tentennamento. Forse era la fine della loro amicizia.
-Che cosa ti sta
succedendo, Hilary?- si chiese piano Mao.
Bhè non si poteva dire
che non fosse un’ottima attrice, aveva dovuto mentire per tutta la sua ‘vita’, a
persone come tante, come loro. No, loro non erano delle semplici persone, loro
erano dei suoi amici, l’avrebbero capita anche se avrebbero saputo la verità, ne
aveva avuto oggi la conferma, ma non poteva restare con loro. Quel
b******o oltre a ‘combattere’ per la sua ‘missione’ adorava renderla la vita un
inferno e sapeva che, senza troppi preamboli, li avrebbe uccisi senza alcun
rimpianto, e loro non erano abbastanza potenti neanche solo per sperare di
contrastarlo…
Già, aveva visto quello
che era successo ai mondiali, quanto fossero potenti e come avevano lottato per
battere la BEGA, ma questa era un’altra storia.
Se solo ci sarebbero
stati gli scudi sacri, lei si sarebbe fatta ‘vedere’ nella sua vera forma e loro
da bravi ‘storici’ avrebbero raccontato la sua storia, almeno quella più antica.
Possibile che quando ci sono le persone non servono mai?!
Appena fu sparita dalla
visuale dei ragazzi, s’infilò in un vicolo e appoggiò le spalle al muro, freddo.
Aveva un leggero fiatone, ma non perché fosse stanca, ma per la fatica di
mentire a Kei, possibile mai che fosse quasi sicura di non essere riuscita a
fregarlo?! Anche lui aveva mentito per molto tempo, era diverso, lui nascondeva
sempre quello che provava, almeno lui aveva potuto scegliere…
-Complimenti, sei
un’ottima attrice- no, non era Mike, era…
Ed ecco anche questo
capitolo è finito ^o^ (+__+ NdLettori Tanto non mi convincete ^____^ NdA Ma non
è un capitolo un po’ corto? NdAlex In effetti su Word sono appena 2 pagine
NdA). Contrordine ^o^, mi dovrete sopportare ancora per qualche riga.
-Kei!- disse lei
sorpresa.
-…- lui non le rispose,
ma le si avvicinò finché le fu di fronte.
-Che cosa ci fai
qui?!- chiese le tra lo stupito e l’arrabbiato.
Silenzio.
‘Mai che risponda ad una
domanda!!’ urlò lei mentalmente. Non sapeva quanto sarebbe riuscita a mentire
con lui, diamine! Era una creatura ancestrale (antica, primordiale) e si faceva
mettere in difficoltà da un sedicenne!
Si girò, pronta ad
andarsene, ma la voce del ragazzo la bloccò.
-Perché hai deciso di
allontanarti da noi?- chiese lui.
-Te l’ho già detto -
disse lei fintamente seccata.
-No, quello che hai
detto era per far stare tutti tranquilli dandogli un motivo per non essere
costretta a non dire il vero, visto che non si sarebbero mai accontentati del
silenzio- disse lui sicuro.
C***o!
-Ti sbagli, sono stata
semplicemente sincera- un’altra bugia da aggiungere all’elenco: - solo perché
non ti piace quello che hai sentito, non vuol dire che ti sto mentendo.- disse
lei gelida.
Sulle labbra del ragazzo
apparve un sorisetto ironico: -Mi dispiace, ma non riesci a mentirmi.-
Diamine!!!
Silenzio. Lei non sapeva
più come rispondere, come era possibile che quel Russo, che in quel momento
avrebbe volentieri mandato al diavolo, riusciva a leggere le bugie dentro la sua
anima e a riconoscerle?
Sospirò.
-Ho i miei buoni motivi
per allontanarmi da voi- disse lei chiudendo gli occhi per poi fare un gesto
vago con la mano: -ma per ora non posso dire niente ne a te, ne a nessun
altro- .
-Chi era il ragazzo che
ci ha attaccato?- insistette lui, per poco non li uccideva, almeno questo gli
toccava.
-Non posso- disse lei
piano, questa volta era sincera.
-E’ pericoloso- disse
tranquillamente Kei –non è normale-.
-Lo so, lo so meglio
dite.- disse la ragazza, mentre i suoi occhi si stavano velando di un velo di
tristezza.
-Allora, perché lo
conosci e anche bene?- era vero lei lo conosceva bene, anche troppo bene per i
suoi gusti, ma lui come aveva fatto a capirlo?! Il freddo, l’insensibile Kei che
riusciva a… capirla?! Wao! Domani nevica !!!! ( =_= NdKei ^___^ NdA).
-Lo conosco bene perché,
bhè perché in un certo senso è mio fratello- questa volta anche Kei era stupito
(Perché? Noi no? O.O NdLettori).
Capitolo 5
Approfittando dello stato di shock in cui si trovava il ragazzo, se ne andò.
Iniziò a camminare a caso, non le importava dive stava andando, l’importante era
trovare un posto dove Takao&co non l’avrebbero trovata, impresa assai ardua.
Ormai il bel vedere era andato, ma lei aveva, per così dire, un ‘luogo di
ricambio’.
Si avvicinò ad un palazzo molto diroccato, in poche parole in buona parte
distrutto, ma solido. Però non sarebbe resistito ad una sfida dei suoi amici, o
forse era più facile chiedersi cosa avrebbe resistito ai suoi amici? Amici? No,
era maglio dire ex amici.
Quando fu davanti al palazzo sparì per qualche secondo, per poi riapparire sul
tetto del palazzo. Quanto le piaceva arrivare in quei posti a ‘salti’ (Ha
scalato un grattacielo con un solo balzo? Ma è inumano! NdLettori Perché? Lei lo
è? ^___^ NdA).
Si appoggiò alla ringhiera, chiuse gli occhi ed iniziò a ricordare, come ormai
le capitava spesso in quel periodo…
Nel principio c’era solo il nulla, non esisteva niente, ma poi, senza un vero
perché, iniziò a formarsi un cristallo d’oro; il cuore del cristallo aveva una
forma sferica e brillava di un’energia propria, infinita, senza limiti e
confini; una luce imprigionata in una piccola prigione (Scusate il gioco di
parole, involontario! NdA)di cristallo, che ne limitava l’energia in modo che
non si auto-distruggesse per la troppa energia.
Ma poi accadde qualcosa, qualcosa che avrebbe cambiato per sempre il destino
dell’intera esistenza…
Il cristallo si divise, si ruppein due metà e, come il cristallo, anche
il potere si divise. Nacquero due cristalli, uno con un nucleo di energia
bianca, luce, e uno con un nucleo di energia nera, oscurità: la vita e la morte,
la creazione e la distruzione… I due primi opposti…
Quando i due cristalli si divisero presero una nuova forma…
Un rumore, il suo udito non la tradiva mai, con un movimento fulmineo e si
posizionò nell’ombra ad aspettare.
In breve la causa dei rumori si fece vedere, era un ragazzo sui 16-17 anni, con
i capelli castani piuttosto ribelli e sparati verso l’alto, e due ciocche più
chiare che gli ricadevano sul volto, non erano molto lunghe, e due splendenti
occhi verde foresta (Come Rea? NdLettori Più o meno, io adoro gli occhi verdi
*__* , ma lui e Rea non sono parenti o altro U_U NdA), il ragazzo aveva un
fisico molto atletico, ma non i modo esagerato, di sicuro era uno sportivo o
qualcosa del genere…
Aveva una maglietta senza maniche, leggermente attillata di colore verde e dei
pantaloni di un colore più scuro, molto larghi e con molte tasche.
Sembrava che stesse cercando qualcosa o qualcuno.
“Non è possibile, lui?!” pensò lei con il sorriso sulle labbra.
-Cerca qualcuno?- chiese lei ironica (il discorso sarà tutto ironico, neanche
per specificarlo ogni volta U.U NdA).
-A dire la verità, sì- disse lui, sorridendo, dandole le spalle: -Cerco una
ragazza con un carattere molto irascibile e che non rinuncerebbe mai ad una
battutina sarcastica- disse lui girandosi, sempre sorridendo.
-Mi dispiace, ma non credo di conoscerla- disse lei.
-Forse se le dico il suo nome… si chiama Hilary Tachibana alias LightAngel -
disse lei avvicinandosi.
-Credo di avere una mezza idea di dove sia e di dove si trovi-
-Cioè?- chiese lui con un sorrisetto sarcastico sulle labbra.
-Qui- e si indicò.
Il ragazzo sorrise, più ‘normalmente’ e disse: -Dai, basta con questo gioco,
conoscendoci potremmo continuare all’infinito.-
-Hai ragione Alex- disse lei ridacchiando, ma quasi subito s’incupì.
-Ci sono dei problemi?- chiese lui.
-Bè, ecco… - non sapeva se fosse giusto, se fosse giusto coinvolgere anche lui,
uno dei suoi migliori amici da, bè, millenni (Scusa, ma quanti anni hai ?_? NdA
Non ti conviene saperlo =__= NdL.A), uno dei pochi che riusciva a prendere
sembianze umane e a combattere con esse.
Il ragazzo si sedette per terra a mo’ d’indiano per terra poi, con un gesto
della mano, la invitò a sedersi accanto a lei, per terra: -Su dai, sputa il
rospo, piccola-
Angel sorrise, era l’unico che si permetteva certi modo di fare con lei (poi
dirò il perché NdA), così si sedette ed iniziò a raccontare, parlò per una buona
mezz’ora, senza mai fare una pausa, aveva trovato finalmente con cui parlare, si
chiese perché non ci aveva pensato prima, dopotutto spesso e volentieri quando
aveva bisogno di qualcuno in passato si era rivolto a lui.
Quando finì, Alex, la guardò per qualche secondo negli occhi, poi disse: -Hai
sbagliato-
In quel momento la ragazza capì come fosse stata fortunata a conoscerlo, l’unico
che aveva il coraggio di dirle tutti in faccia, sempre.
-Cosa avrei dovuto fare?- chiese la ragazza tranquillamente.
-Prima di tutto non avresti dovuto allontanarli da te, avranno bisogno del tuo
aiuto quando entreranno a far parte di questa storia.- disse lui saggiamente
(Alex… saggiamente °.° Se lui diventa saggio io sto rincretinendo NdA Dubito che
tu lo possa fare, ormai la tua cretinaggine ha raggiunto livelli storici ^__^
NdAlex =__= Potevi anche risparmiartela NdA Anche tu =__= NdAlex)-
-E’ questo il punto. Loro non dovranno entrare in questa storia, in questa
guerra…- disse lei cupamente.
-Non hanno scelta- disse il ragazzo.
-Anche se avrebbero la possibilità di scelta loro non si tirerebbero MAI
indietro- disse lei.
-Perché allora non dovrebbero partecipare?- chiese Alex.
-Perché sono io che non li voglio in questa storia- disse Angel sicura di se.
-Perché?-
-Ti faccio io una domanda: perché dovrei trascinarli in questo inferno?- disse
Angel con una punta di rabbia nella voce.
-Perché…- iniziò il ragazzo tranquillamente -… è il loro destino?-
Sulle labbra della ragazza si delineò un sorriso: -io non accetto il destino-.
Alex sospirò, sapeva che avrebbe risposto così, la conosceva troppo bene, la
capiva. Sì, capiva il perché delle sue parole e delle sue azioni ed era proprio
questo a bloccarlo, non sapeva come aiutarla o come farle cambiare idea, ed il
vero problema era che aveva ragione.
-Hai ragione- ammise lui, che altro poteva dirle se non la verità? – ma ciò non
cambia che quello è il loro destino-.
-Al diavolo il destino- tuonò Angel.
-Angel, devi accettare che su questo non hai potere- disse il ragazzo pacato.
-Ma io non voglio avere potere sul destino, io non vorrei avere potere su
niente…- questa ultima parte la aggiunse più piano, sembrava quasi che avesse
paura di dire quest parole ad alta voce. Come un desiderio, che se lo dici non
si avvera…
Il ragazzo sospirò.
-Ci sono persone che ucciderebbero per avere una briciola del tuo potere.-
-Lo so. Ma io non ho chiesto di averlo, mi piacerebbe avere una vita normale,
essere un semplice essere umano.-
Il ragazzo sorrise, finalmente lei si stava sfogando, aveva cambiato modo di
pensare e di fare, anche se infondo, non poi così in fondo, il capo era sempre
il capo (Capo? ?_? NdLettori ^o^ Capo! NdA), non avrebbe mai rinunciato al suo
destino.
Alex passò un braccio attorno alle spalle e la strinse a se, a qual contatto lei
sembrò rilassarsi: -Capo, ascoltami- disse piano Alex – nessuno di noi ha scelto
di nascere o ha scelto quello che siamo.- disse saggiamente il ragazzo.
-Allora, che cosa dobbiamo fare?-
-Accettare il nostro destino, ma in caso combattere per realizzare i nostri
sogni- disse il ragazzo.
-Sai, una volta un essere umano mi ha detto: Accetta il tuo destino, ma non
arrenderti ad esso- lei allentò leggermente l’abbraccio e lo guardò negli occhi
con un sorriso ironico: E tu? Da quanto sei così saggio?-
-Ho avuto un ottima insegnati-
-Grazie-
-Non ho detto che sei tu-
-E chi sarebbe allora il tuo insegnante?- chiese la ragazza mettendo
completamente fine all’abbracc mo.- disse Alex, alzandosi e seguendola.io e
sorridendo ironicamente.
-Ecco… io…- uffa! Mai che lo lasciasse vincere!
Lei gli sorrise e poi si alzò.
-Andiamo?- chiese lei.
-Sì, andia
So che questo è un capitolo piuttosto corto, ma mi è servito soprattutto per
introdurre un nuovo personaggio ^o^: Alex. A suo proposito come spero di avervi
fatto capire da alcune frasi Alex è un bit power. All’inizio lui non era
‘programmato’ ma ne ho avuto bisogno per far esprimere meglio lo stato d’animo e
i pensieri di LightAngel.
Ringrazio chi commenta e lo ri-chiedo: COMMEENTTAATTTEEEEEE!!!!!!!!!!!!!
Capitolo 6. (Non proprio ^__^''''')
**************************Storia
delle Origini****************************
Nel principio c’era solo il nulla, non esisteva niente, ma poi, senza un vero
perché, iniziò a formarsi un cristallo d’oro; il cuore del cristallo aveva una
forma sferica e brillava di un’energia propria, infinita, senza limiti e
confini; una luce imprigionata in una piccola prigione (Scusate il gioco di
parole, involontario! NdA)di cristallo, che ne limitava l’energia in modo che
non si auto-distruggesse.
Ma poi accadde qualcosa, qualcosa che avrebbe cambiato per sempre il destino
dell’intera esistenza…
Il cristallo si divise, si ruppe in due metà e come il cristallo anche il potere
si divise. Nacquero due cristalli, uno con un nucleo di energia bianca, luce, e
uno con un nucleo di energia nera, oscurità: la vita e la morte, la creazione e
la distruzione…
I due primi opposti…
Quando i due cristalli si divisero presero una nuova forma… (ora il nuovo
NdA)Una forma simile, ma diversa, che rispecchiava la loro essenza.
Il cristallo bianco in un angelo dalle ali di fuoco, il fuoco, l’unico dei
quattro elementi capaci di diffondere luce, l’unici che possiede una luce
propria (Emm sì, sono una piromane che adora osservare le forme del fumo
dell’incenso *o* NdA -.- NdKei). Era un angelo al femminile, dai lunghi capelli
neri come la notte e gli occhi rosso fuoco. Indossava una specie di body
arancione a collo alto, ma le lasciava scoperta la pancia e una gonna con molte
pieghe si un arancione più chiaro e la cintura era d’oro con davanti incastonato
una gemma rosa perla dalla quale partiva della stoffa a forma rombica gialla con
i contorni rossi (Tipo egiziano, &.& mamma mia che confusione, non sono brava
con le descrizione troppo dettagliate NdA). Indossava dei lunghi stivali e
guanti di colore panna, su di essi c’erano incastonate delle gemme rosa perla e
i guanti l si allacciavano alla mano con un anello. Come arma aveva un
asta-sonaglio alta almeno quanto lei se non di più. I suoi poteri di ‘base’
erano senza confini…
Il cristallo nero in un angelo dalli ali nere come la pece. Era un angelo al
maschile con i capelli neri come la notte, leggermente sparati in tutte le
direzioni, e cupi occhi rossi. Indossava una specie di armature leggera nera e
argento, con gemme rosso scuro, molto sul sangue, aveva degli alti stivali (a
mo’ di cavaliere ndA) sopra il ginocchio, erano delle protezioni in caso di
colpi ( Quelli gli serviranno a ben poco NdL.A.), anche i guanti erano lunghi,
neri, con delle gemme rosse e gli si allacciavano alle mani tramite un anello
nero. La sua arma era una lunga e pesante spade nera che, come l’armatura, aveva
incastonata su di se delle gemme rosse con die riflessi ramati.
LightAngel
DarkAngel
I loro pensieri e i loro sogni, come i loro cuori erano diversi; tanto quanto
l’energia di cui erano i custodi.
Il custode della luce;
Il custode dell’oscurità;
Ma comunque vivevano in quella che si poteva definire pace; non può esistere un
luogo di sola luce dove non esiste neppure un’ombra o un luogo di sola oscurità.
Ma questa ‘guerra fredda ’ non era destinata a durare.
LightAngel, come custode della luce, rappresentava anche la creazione e la vita
e non poteva stare nel nulla che, all’incontrario, era il luogo ideale del
custode dell’oscurità. Silenzio, solitudine, morte (secondo me si annoiava e
basta >_> NdA Ma che dici ^///^ NdL.A).
Lei creò tutto quello che era, che è e che sarà; tutto ciò che noi conosciamo e
che gli antichi hanno conosciuto.
Usò la maggior parte delle sue energie per creare l’universo come era alle
origini, nello sconfinato luogo, scelse un piccolo pianeta in un omonimo sistema
planetario, un piccolo sistema solare, come tanti. All’inizio questo pianeta non
aveva niente di speciale e lei concentrò i suoi poteri e diede origine a quattro
creature dai poteri infiniti, ma finiti. Infiniti perché potevano crescere in un
modo illimitato, dipendeva solo da loro, finiti perché ad ognuno era stato
affidato un elemento su cui i loro poteri si basavano. Essi avevano il nome di
guardiani.
L’Aquila Rossa: fuoco.
Il Drago Azzurro: foresta.
La Tartaruga Nera: tuono.
La Tigre Bianca: oro.
A loro era stato dato il compito di plasmare e governare il pianeta, seguendo i
suoi ordini.
Al loro erano affiancati i due Spirit della luna: la luce e la sua ombra…
Passò il tempo, nessuno sa quanto: a quel tempo lo scorrere dei giorni, delle
ore non era ne misurato ne controllato. Tempo in cui la pace regnò sovrana sul
pianeta, ma neanche questa situazione era destinata a durare.
DarkAngel attaccò il custode della luce, con degli esseri senza mente e vita che
obbedivano semplicemente agli ordini, un esercito senza coscienza. Come ad Angel
era stato dato il potere della vita a lui era stato dato il dono della morte e
della distruzione.
Tratto di una loro discussione:
-Perché, perché lo fai?! Non sei obbligato a distruggere o a uccidere- disse
LightAngel rivolgendosi a DarkAngel.
-So di non essere obbligato- ghignò lui.
-Allora… perché!?- chiese piano lei.
-Semplicemente perché è divertente- disse lui scandendo bene le parole.
Angel sembrò come se fosse stata colpita da un secchio d’acqua gelata, ma le
parole del fratello sembrarono darle nuova grinta, nuova energia.
-STAI DICENDO CHE E’ DIVERTENTE UCCIDERE??!!!- tuonò lei.
-Non ti facevo così perspicace- disse lui sarcastico.
Con il passare del tempo vennero creati altri Spirits, le creature create da
Light. I Spirits erano degli esseri dagli enormi poteri e avevano una forma
‘tipo’ animale e con questa base potevano scegliere tra due forme: quella vera e
propria era la forma di un animale normale o mitologico che indossavano una
specie di armatura con varie gemme su di essa; la seconda forma era una più
piccola, animale, ma mantenevano la capacità di parlare e di usare i loro
poteri.
Tra i due custodi, ognuno fiancheggiato dai propri Spirits (alla fine anche il
custode dell’oscurità ne aveva creato di suoi, essere senzienti, non rinunciando
però alle armate. Sui Spirits oscuri però non si sa nulla o quasi NdA) e così
nacque una guerra, una guerra che continua tutt’ora…
Sì lo so, questo è il capitolo più corto che io abbia mai scritto, non si può
neanche definire un capitolo U.U, ma credo che questo vi abbia chiarito un po’
le idee e vi abbia spiegato come tutto è iniziato é_è, senza contare che mi era
stata chiesta una descrizione più dettagliata di LightAngel. ^o^.
A proposito, una nota, quando dirò: Hi, Hila, Hilary, LightAngel, Angel, Light o
nelle note tra le parentesi: NdH, NdHi, NdHila, NdHilary, NdAngel, NdLight,
NdL.A. mi riferirò sempre a Hilary ^o^. Bene ed ora commentata please ^__^
ShadowMoon Capitolo 6 (Quello vero e proprio NdA)
-Mamma, papà! Sono a casa- annunciò Hilary entrando.
-Ben tornata- disse la madre sporgendosi dalla porta della cucina.
-Ho portato con me un amico. Può restare per un po’?-
-Certo- disse la madre della ragazza sorridendo:- Sei un blader o un suo
compagno di classe?-
-Bhè, ecco...io...- Alex era in difficoltà, che dire?
-Lui è come me- disse Hilary. Evitavano accuratamente di dire che lei era uno
Spirits e via dicendo, in caso che qualcuno ascoltasse, ci mancava solo un
pazzoide che la voleva costringere ai suoi ordine e che lei avrebbe arrostito,
non che ogni tanto le veniva la voglia di sfogarsi con qualcuno, ma meglio
evitare.
-Capisco- disse la donna annuendo, non era ne colpita ne preoccupata, come se
fosse la cosa più normale del mondo.
-Scusi.- disse il ragazzo più a suo agio:- Non mi sono presentato, il mio nome è
Alex-.
-Molto piacere, io mi chiamo Sera Tachibana-.
Inchino alla giapponese.
-E’ andato tutto bene?- chiese la donna.
-Sì- disse lei.
-Hilary!- la rimproverò Alex.
-Va bene, ho incontrato il pazzoide e mentre stavamo discutendo “civilmente”
sono arrivati i Blade Breachers più i White Tiger, per salvarli ho dovuto
chiamare i loro bit e per non dargli delle spiegazioni ho dovuto tagliare i
ponti con loro- spiegò la ragazza.
-Per fortuna che era andato tutto bene- disse ironica la madre della ragazza.
-Bhè, io e il masochista abbiamo parlato senza distruggere mezzo pianeta, tutto
sommato è andata bene, no?- disse lei con leggerezza.
Sulle teste dei due si formo un *gocciolone* di dimensioni bibliche seguite da
un sospiro rassegnato.
-Ora Dovrai affrettare i tempi.- disse cupamente la madre.
-Tutto il contrario- disse Hilary
I due la guardarono interrogativamente.
-E’ vero se mi ha “degnato” di una sua visita vuol dire che lo scontro è vicino,
ma ho avuto la netta impressione che il motivo principale della sua venuta sia
proprio allentarmi dai Blader, quindi allontanarmi da qui è l’ultima cosa che
devo fare.- disse la ragazza sicura.
-Ottimo- disse Sera.
-Però…- iniziò la ragazza.
-“Però” cosa?- domandò la donna.
-Però dovrai abituarti ad avere molti… molti come noi in giro per casa, per le
eventuali riunioni improvvisate più Loro- disse Hilary.
-Non c’è alcun problema, spero solo che la nostra casa resista.-
-Perché non dovrebbe? Non credo che quelli come noi facciano troppi danni,anche
se la loro stazza non è delle migliori- disse il ragazza.
-Ma noi non ci riferivamo a loro- disse Sera.
-Giusto, noi ci riferivamo a Loro- disse Hilary sorridendo angelicamente (&.&
Confusione NdA).
-Secondo me state esagerando, non potranno mai fare tanti danni da distruggere
la casa!- disse il ragazzo.
-Se lo dici tu?- dissero le due in tono angelico.
-Uff al massimo mi occupo io delle eventuali riparazioni.- di propose Alex.
-Tu?!- dissero le due all’unisono.
-Me la cavo con le riparazioni manuali-
-Perfetto- ghignò Hilary.
-Perché quel ghigno- chiese il ragazzo piuttosto preoccupato-
-Vedrai che questa frase sarà la tua condanna- disse Sera.
?_? Alex non capiva il perché di quelle parole, ma le due donne (perché Hilary
sarebbe una donna? NdAlex Se conti che ha 100.000.0… e rotti di anni NdA Ma è un
bit NdAlex pignolo! Lo sei anche tu, eppure ti chiamo ‘ragazzo’ e non fai storie
>o< NdA ^___^’’’’’’’’’’’’ NdAlex).
Implorare una spiegazione non servirebbe, giusto? - chiese lui sconsolato.
-Perspicace - ghignò Hilary.
- Ma dove sono capitato ç.ç ?-
Sorriso angelico da parte delle due.
-Hilary! Ti vuoi calmare?- chiese esasperato Alex.
Erano nella camera della ragazza (che lei aveva ingrandito con i suoi poteri
NdA), dalla discussione con i suoi amici era passato poco più di una giornata e
ormai era sera, in quel momento Hilary stava camminando avanti e indietro per la
una stanza come una pazza.
-No, che non mi calmo!- urlò la ragazza, sembrava in preda ad una crisi
isterica.
-Hilary!!!!- urlò lui disperato.
-Perché?! Perché non capiscono che non li voglio più vedere!?- disse la ragazza
lasciandosi cadere seduta sul letto. Da quando aveva tentato di ‘tagliare i
ponti’ con i Blade Breachers e in quel lasso di tempo i suoi amici l’avevano
chiamata una decina di volte.
-Perché tu non vuoi non vederli semplicemente hai deciso che non puoi. Loro sono
tuoi amici e, in un certo senso, ti conoscono bene e sanno che non è da te e lo
vogliono capire- disse il ragazzo.
-Sarà, ma io così non so più che fare-
-La verità?-
Hilary lanciò al ragazzo un’ occhiata poco rassicurante, molto poco
rassicurante:- No- disse con voce fredda e tagliente come il ghiaccio.
- Bhè, allora non so più che cosa consigliarti- disse il ragazzo indifferente
all’arrabbiatura del suo capo.
- Angel!- la rimproverò Alex.
-E’ vero!- disse lei con tono leggermente infantile.
-Te lo ripeto, perché non opti per la giusta e semplice verità?-
-Cosa posso fare? Andare da loro e dire: “Scusate per l’altro giorno, ma il
fatto è che il mio fratellino vuole distruggere questo pianeta e se vuole può
anche farlo, perché è un bit power, il più bastardo dei bit power, ah! Anch’io
sono un bit power e lo dovrò combattere, ma voi dovete starmi alla larga
altrimenti vi ucciderà” che ne dici?- chiese ironica la ragazza.
-Perché no?- chiese il ragazzo.
-Perché: Punto 1) Mi prenderebbero per matta. Punto 2) Quando e se mi
crederebbero cercherebbero di aiutarmi e questa è l’ultima cosa che voglio Punto
3) … ehmm… non c’è un punto tre ^__^’’’’’’’’’- spiegò lei.
- *cof* *cof*- il ragazzo tossì per tentare di nascondere una risata.
- Che cosa c’è?- chiese lei irritata.
- Niente- disse lui con un’aureola sulla testa.
-Passiamo alle cose serie - iniziò Alex.
-Perché? Questo non lo è?-
-Capo- la rimproverò Alex.
-Ve bene- disse in tono stanco.
-Quando hai intenzione di contattarLi?- chiese il ragazzo.
-Non lo so…-
-Angel devi farlo. Potrebbe decidere di colpirli- le fece notare lui.
-Non lo farebbe- cerco di convincersi la ragazza.
-Sì invece e tu lo sai meglio di me.- disse il ragazzo con voce più alta del
solito.
Hilary non rispose, ma girò la testa dall’altra parte per non guardarlo in
faccia.
Lui si alzo dal letto dove era seduto, le si posizionò davanti e la bloccò per
gli avambracci, poi con gesto piuttosto brusco fece in modo che lo guardasse
dritto negli occhi:- Non hai scelta-.
Angel lo scanzò in malo modo e uscì dalla stanza, scese le scale e senza una
parola uscì di casa. Alex non tentò nemmeno di fermarla sapeva benissimo che
aveva bisogno di pensare, riflettere, in caso sfogarsi, ma soprattutto aveva
bisogno di stare da sola.
-Scusa Alex, dov’è andata Hilary?- chiese la tutrice della ragazza apparendo
sulla soglia della porta.
-Non lo so, ma aveva bisogno di un po’ di solitudine-
-Deve decidere?- chiese Sera.
-Sì-
-Spero che Li chiami- disse lei uscendo dalla stanza (Ma parlare chiaramente,
mai, eh? ç.ç NdLettori_esasperati).
- Anch’io- disse piano il ragazzo.
Hilary stava camminando per le strade deserte della città, era sera. Non aveva
la più pallida idea di dove andare, quindi andò alla ceca, dopo una decina di
minuti circa, minuti in cui non si fermò neanche per un istante.
Alla fine si fermò trovandosi di fronte al bel vedere e al cratere che ne
dilaniava il paesaggio. Strano, quel posto sembrava avesse un qualche potere che
attirava a se la persone che ne avevano bisogno, chiunque avesse bisogno di
un’oasi di pace. In un posto simile per la prima volta aveva incontrato Rea, o
meglio era proprio quello, ma ne aveva subito di cambiamenti, anche se per la
maggior parte erano stati annulati da quello che era successo il giorno prima.
Camminò finché non si trovò al limite del cratere, rapidamente controllò che il
posto fosse completamente deserto, poi posò prima le dita sulle labrà e poi
mettendosi in ginocchio sfiorò il terreno, o meglio la parte dove prima c’era
stato il terreno. Da quel punto si diffuse una luce potentissima che ricopri il
cratere e non solo di espansa prendendo delle strane forme, quando sparì, tutto
era tornato come prima della ‘visitina’ di Mike.
Gli esseri umani, per prima i suoi amici, avrebbero passato un bel po’ di tempo
per tentare di capire che cosa era successo, ma alla fine non ne avrebbero
capito niente.
Si appoggiò alla ringhiera, chiuse gli occhi ed iniziò a ricordare “Loro”, i
suoi vecchi compagni di squadra, compagni di squadra suoi e di Rea…
Anche se all’inizio avevano avuto qualche problema… (La sign: “io non ho
bisogno di nessuno” e la sign “a cosa servono gli essere umani” che fanno
squadra… aiuto ç.ç NdA) bhè, a dire la verità le cose non erano molto
migliorate.
Lei la seguiva sempre o quasi sotto la forma di un gattino nero dagli occhi
rossi (*o* NdA_che_adora_i_gatti_neri Portano sfiga NdLettori Più di quella che
già ho? Impossibile U_U NdA) aveva un collarino d’oro con incastonata una gemma
rosa perla e le stava sempre alle calcagna Questo a Rea scocciava parecchio,
Angel spesso aveva avuto la sensazione che l’avrebbe volentieri presa e venduta
ad un pellicciaio ^-^.
Ancora non si era mostrata alla ragazza sotto la forma di Bit Power, non voleva
essere considerata come un’arma, anche se, sinceramente, dubitava che sarebbe
mai successo.
-La vuoi smettere di seguirmi?- fu la gelida “domanda” della ragazza, il gatto
per tutta risposta le si avvicinò di più.
Rea stava per dire qualcosa di tagliente, ma un’esplosione la bloccò (Ma è una
fissa è.é NdLettori Che altro dovrei dire? “Ma un grande spostamento d’aria e
immediatamente dopo un parziale distruzione del territorio di una parte di un
parco della città” NdA &.& NdLettori Appunto quindi… NON ROMPETE!!!!!!!!! >o<
Nd_inka_nera), un rapido sguardo tra le due e già si dirigevano verso il luogo
dell’esplosione. Era il solito parco, frequentato da parecchi Blader, ma in quel
momento c’erano solo die persone e gli evidenti resti di una sfida.
Erano due ragazzi, ma molto diversi tra loro.
Il primo era un: tipico-cattivo-mediocre-che-si-dimentica-in-fretta. Il secondo,
invece, era molto particolare: aveva i capelli corti a caschetto viola scuro con
dei riflessi più chiari, ma teneva gli occhi chiusi e aveva un sorriso ebete sul
volto come un deficiente (Lui non sorride come un deficiente, lui è un
deficiente U_U NdPersonaggio_sconosciuto TU CHE DIAMINE CI FAI QUI!!!!!!!
NdA_pronta_ad_un_mangaiccidio Ma io mi annoio NdP_sconosciuto T.T Perché
capitano tutte a me? Ç.ç NdA Perché te le vai a cercare, scrivendo fic e
“creando” personaggi senza alcun cervello >o< NdTutti ç.ç
NdA_in_un_angolo_a_fare_cerchietti), ma, al contrario nell’altro, possedeva un
qualcosa che lo rendeva impossibile da dimenticare. In quell’istante aveva in
mano un bey, un bey nero come la notte con riflessi viola.
Invece l’avversario era in ginocchio, sconfitto.
Non era difficile immaginare che cosa era successo: una sfida e il ragazzo con
il bey viola aveva vinto (^__^
NdDeficiente_conosciuto_anche_come_ragazzo_con_il_bey_viola EHI!!! NdDef. Grr
NdD), ma la cosa impressionante erano le condizioni del parco, lì sembrava che
più che uno scontro a bey ci fosse stata una lotta tra Titani da come era
ridotto.
Bit power… Spirits…
Però, ormai, era tutto finito.
-Il parco è a pazzi- sussurrò Rea, tutti i giochi e le panchine che c’erano
prima erano ridotte in un’insieme di lamiere e la terra era come se fosse stata
rivoltata da poco, uno spettacolo desolante.
Forse, l’unica cosa che si era salvate era la ringhiera, per fortuna.
-Mi vendicherò, te la farò pagare- disse il ragazzo tipico-cattivo, prima di
andare via con un balzo.
Rea stava per andarsene, qualsiasi cosa fosse successo ormai era tardi, ma lei
non era dello stesso avviso, con un movimento fulmineo, sia poco umano che
animale, le prese il bey (dalla tasca NdA Come ha fatto? È un gatto! NdLettori E
io che dovrei dire che ho un gatto che mi aprile porte? NdA -.- NdLettori).
-Che cosa stai facendo?- chiese Rea in modo estremamente pericoloso, ma ormai
era tardi, tanto valeva firmare la propria condanna a morte e andare fino in
fondo. Portò il bey vicino al ragazzo e lì lo lasciò cadere, lui lo stava per
prendere, ma Rea fu più veloce e lo prese.
-Blader…- disse piano il ragazzo, sempre con quel sorriso, che avrebbe dato a
chiunque sui nervi.
Dopo averlo guardato male si girò per continuare per la sua strada.
-Paura- chiese il ragazzo.
-Di cosa?- rispose Rea.
-Di me-
-Perché dovrei?- disse lei in tono gelido ma beffardo (O ha il tono beffardo o
gelido ma non può averli tutti e due insieme, è impossibile! NdLettori Sì che è
possibile! Chiedete a Kei! NdA … NdK Appunto ^_^‘’’’’’’’ NdA).
-Per paura di perdere o di rovinare il tuo bey, ragazzina-
-ù_u ragazzina… ?- ripeté piano. Quanto non sopportava essere chiamata così:
-Perdere? Non credi di sopravalutarti un po’ troppo?- disse lei nel suo tono
iceberg.
-No, dubito di perdere contro dite, al massimo perderò solo il mio tempo- “Non
ha neanche un bit power” aggiunse mentalmente, aveva prima visto il bey ed ora
ne era sicuro.
-Ed io il mio- disse lei beffarda.
-Bene, allora… ti sfido-
-In posizione…-
*gocciolone generale*
Del campo di gara e dintorni non era rimasto niente (Le sue solite buone
maniere… -.- NdA).
-Una sfida senza confini… interessante ^__^- disse il ragazzo (tanto Rea non
sorride mai NdA).
Si misero in posizione, l’uno di fronte all’altro, con i dispositivi di lancio
in mano, pronti ad iniziare, mentre il “gatto” stava accanto alla ragazza,
pronta a non perdersi neanche il suo più piccolo movimento, come quello del
ragazzo.
-TRE… DUE… UNO… LANCIO!!-
In aria i due bey si sfiorarono appena e l’onda d’urto che scatenarono fu
potentissima. E in campo i due bey non si davano un attimo di tregua.
-Devo ammettere di averti sottovalutato ragazzina- disse il ragazzo sempre
sorridendo in effetti non aveva smesso di sorridere da quando lo aveva visto, ma
non era un sorriso vero e sincero, era un sorriso misto ad un ghigno, qualcosa
di poco rassicurante.
“ragazzina, ancora!” tuonò mentalmente Rea. Questa parola il ragazzo l’avrebbe
pagata cara.
-Bene, adesso basta giocare- disse il ragazzo: -SHADOWMOON tocca a te!-
Dal bit del ragazzo si espanse un enorme luce, che prese la forma di una pantera
dal manto nero coma la notte, sul corpo aveva una specie di armatura in oro
bianco, ma non esagerata, sull’armatura c’erano delle gemme ametista, ma molto
più acceso, lo stesso colare degli occhi del lupo dalla pupilla tipicamente
felina e sulla fronte spiccava una mezza luna bianca come la neve.
Quanto adoro stoppare i capitoli così (-.-*****
NdLettori) Bhè in questo e nei prossimi capitoli si farà un altro po' di
chiarezza (Alleluja NdLettori Ma alcuni interrogativi resteanno sempre (E
quando mai ç.ç ?NdLettori)
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Bingo! Straik! Goal!
Canestro! In poche parole aveva fatto centro ^O^.
-Bit… power…-
sussurrò la ragazza, finalmente aveva capito le parole della “pazzoide”.
-Non puoi niente
contro ShaowMoon- ghignò il ragazzo.
-Probabilmente hai
ragione, ma non ho alcuna intenzione di arrendermi- disse Rea, nei suoi occhi
brillava una strano luce, determinazione mista a coraggio, quella luce che la
caratterizzava.
-Come?- il ragazzo
era stupito dalla “cocciutaggine” della sua avversaria: -Belle parole,
complimenti, ma non ti serviranno a molto; SHADOW MOON! FALCE DI LUNA!!!!!-
tuonò il ragazzo.
Questo era uno dei
suoi colpi più potenti, un colpo che non usava spesso, neanche contro ragazzi
forniti di bit power, ma contro quella ragazzina sapeva che per vincere ne aveva
un estremo bisogno.
L’attacco fu
potentissimo e attorno al campo dove si stava svolgendo lo scontro si alzò un
fitto polverone, ma se non fosse stato impossibile entrambi avrebbero detto che
fosse vera e propria nebbia… quando si diramò entrambi ebbero una sorpresa, il
bey uscito fuori gara non era quello della ragazza, ma quello nero del suo
avversario che ormai era fermo a terra come la pantera, e sul campo troneggiava
una figura completamente avvolta in un mantello bianco con un cappuccio dagli
orli rosa perla e agganciato con una gemma, dello stesso colore di quelle che
aveva normalmente.
-Questa me la
spiega…- disse piano Rea.
Mentre la pantera era
a terra, poco distante dal campo di gara promissorio, non era ridotto male, ma
era messo un po’ maluccio, visto che a mala pena sembrava potersi reggere in
piedi, una cosa era sicura, non era in grado di poter reggere un altro scontro,
ora.
Il blader sembrò
capirlo, ma non era arrabbiato con il suo bit, ma invece era preoccupato e molto
anche visto che il sorriso era sparito dalle sue labbra e chiese:- Shadow, ti
senti bene?-
-Sì, mi riprendo in
fretta… scusa è colpa mia se hai perso.- disse desolato la pantera.
“Non sono molti
quelli che riescono a parlare con i loro Spirits, interessante, pensò la figura
ammantata mentre tornava nel bey, da dove avrebbe seguito il resto della
conversazione, ci teneva a sapere in che mani era la pantera nera, non solo per
i grandi poteri che aveva, ma per il semplice fatto che lo conosceva bene e
sapeva che non solo perché riuscisse a fidarsi di qualcuno c’è ne voleva un bel
po’, ma soprattutto perché era un suo amico…
-Ehi, siamo una
squadra, ma sta’ volta abbiamo perso per colpa mia, ho sottovalutato troppo la
mia avversaria, ormai quello che è fatto e fatto ^____________^ è meglio che
ritorni nel bey e ti riposi per la prossima sfida e la rivincita, ci rifaremo
alla prossima- disse lui riprendendo il sorriso.
Il bit obbedì e lui
si rivolse di nuovo a Rea: -Scusa, ti ho sottovalutata, troppo,. Eppure…-
Strano… non le era capitato spesso di trovare un blader che si scusava,
sembravano tutti pronti a giocarsi la pelle sull’orgoglio.
-é.e- la ragazza non
disse nulla, si limitò ad aspettare che il ragazzo continuasse.
Sorriso a 32 denti:-
…non avevo visto il bit power.-
-Sicuro?- disse lei
sarcastica, poi senza dargli il tempo per rispondere fece per andarsene.
Quel ragazzo era il
primo dei pazzoidi…
Sbuffò, a pensarci bene
tutti i pazzoidi capitavano a lei, e a distanza di anni le cosa non erano
cambiate…
-Dove credi di
andare?- il ragazzo l’aveva raggiunta e le si era parato davanti.
-Non ti riguarda-
disse Rea glacialmente.
- :D Vero, ma almeno
fammi presentare- disse il ragazzo sorridendo.(Ma non la smette mai di
sorridere? ù__u* NdRea Ti do fastidio ^__^ NdRagazzo Autrice! Riattacchi?! è__é
NdLettori E come lo devo chiamare è__é********* NdA Blader NdLettori Questa ve
l’eravate preparata da tempo U_U NdA Ma che dici ^__^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’).
-Non mi interessa-
disse lei scansandolo.
-Dovrebbe- disse il
ragazzo sempre con gli occhi chiusi e il sorriso da deficiente sulle
labbra.(Mmm… non voglio essere ripetitiva U_U NdUna_voce TUUU!! +o+
NON-DEVI-ANCORA-APPARIRE!!!! NdA_molto_pericolosa ç__ç Mi annoio NdUna_voce Fra
un po’ tocca a te, ma ora fa la brava NdA ^O^ NdUna_voce Questi personaggi mi
faranno ammattire ç__ç E’ la nostra missione MUAHHAHHAHH!!!!!!!!!!!
NdTutti):Dopotutto dovrai sapere a chi dovrai conoscere la rivincita in un
vicino futuro-
-Parla- disse lei
facendo un gesto esasperato con la mano.
-Io mio nome è Ryo
(Sì, lo so. Non ho molta fantasia per i nomi NdA)-
-Rea- disse lei
telegrafica, prima di superarlo e sparire come solo lei era capace di fare…
Ed ecco Ryo uno degli
esseri umani più strani che abbia mai incontrato, al TOP della sua classifica,
che in quegli anni passati con i Blade Breachers si era mooolto ingrandita.
-Non capisco perché
non entri in casa come tutte le persone normali- disse LightAngel, era nella sua
forma normale, ma era alta giusto una decina di cm, mentre Rea rientrava in
camera sua dalla finestra.
-…- quel giorno aveva
parlato abbastanza per i suoi gusti.
-Rispondere mai, eh?-
-Rispondi tu per
prima- disse Rea attivando la modalità ICE.
-A cosa?-
-Perché la talpa, o
meglio il suo capo, voleva me? Il ragazzo col sorriso da deficiente non è dalla
sua parte, giusto?-
-Allora non so perché
voleva te, è vero sei potente, ma la ragione vera e propria non la conosco, mi
trovavo in quel parco per puro caso. Per la seconda domanda, non credo che sia
della parte della talpa.-
-Del capo della
talpa, ormai la talpa non credo possa essere dalla parte di nessuno- la corresse
Rea.
Lo Spirit annuì:-… il
blader che Ryo ha affrontato era dalla parte di… mm… Lui… quindi possiamo essere
certe, o quasi, che non sia dalla sua parte.- lei ne era sicura, conosceva bene
ShadowMoon, e sapeva che non sarebbe mai andato dalla parte del bastardo,
avrebbe preferito morire…
-Un ultima domanda.
Qual è il suo nome?-
-Come credi che io
faccia a saperlo?!- le stava mentendo spudoratamente.
-Non mentirmi- disse
Rea con un tono più gelido e tagliente che mai.
-Io non posso-
-Se vuoi collaborare
con me ti devi fidare-
-E’ un ricatto?!-
possibile che avesse sopravvalutato tanto quell’umana?
-No, semplicemente
non posso avere amici che non si fidano di me.- così dicendo Rea scese in
cucina, al piano di sotto, lasciando Angel con la bocca semi aperta.
Non conosceva bene
quella ragazza, ma aveva capito che difficilmente accettava qualcuno accanto a
lei immaginiamoci un “amica”.
Che la stesse
prendendo in giro? No, gli occhi della ragazza non mentivano, e per un momento
avevano lasciato alla tristezza e alla delusione il posto del ghiaccio.
-Rea…- sussurrò
Angel.
Quella era stata la loro
prima lite, lite per motivi stupidi. Va bene i segreti, ma già aveva capito di
potersi fidare della ragazza e non aveva mai dubitato veramente di lei.
Rea tornò in camera
sua solo dopo quattro ore, ore in cui LightAngel non si era spostata, aveva solo
ripreso la sua grandezza normale.
-Sei, ancora qui-
constatò gelidamente la ragazza.
-Hai ragione, non si
può avere un amico che non si fida di te, perché poi finirebbe per tradirti-
-…- Rea non disse
niente ma si sedette sul letto ad ascoltarla.
-Allora il nome del
pazzoide, psicopatico, ba*****o…-
-Va bene, ho
afferrato il concetto- disse la ragazza stupita nella vpce dello Spirits,
sentiva vero e proprio odio.
-Allora, il suo nome
è DarkAngel.- disse piano LightAngel.
-DarkAngel- mormorò
la ragazza, poi guardò attentamente il suo bit power:- C’è un legame fra voi,
oltre la somiglianza dei nomi- non era una domanda, ma una vera e propria
affermazione, era sicura di quello che stava dicendo.
Angel si trattenne
dall’esclamare: “Un umano con un cervello!!!!”, ma iniziò a balbettare: -B-bhè…
e-ecco i-io… i-in e-effetti- e adesso? Che doveva fare?
-Non mi interessa-
disse la ragazza che, in effetti, non aveva chiesto niente:- Quando verrà il
momento mi dirai tutto- concluse.
-Aspetta! Io non mi
faccio mettere i piedi in testa da un essere umano >o
Rea non disse niente,
si limitò a sorridere in un modo beffardo.
-EHI! CHE SIGNIFICA
QUEL SORRISO?!-
-Se non la smetti di
urlare- iniziò in tono pacato la ragazza, ma sempre con quel sorriso
provocatorio:- mia madre verrà a qui a vedere se è tutto a posto, allora sì che
ne avrai di spiegazioni da dare anche a lei.
- M-ma i-io ç__ç-
continuando questa discussione con molte probabilità sarebbe finita in
manicomio: quella ragazza diceva solo quello che voleva dire e non si sbottonava
più quello che voleva, era fredda e calcolatrice, ma sapeva che il suo carattere
era mooolto più complicato e particolareggiato.
“Eh, eh” ridacchiò tra
se, un branco di pazzi e ancora il gruppo non era al completo. E già…
-Rea! Mi vuoi
rispondere?!- disse LightAngel a Rea, era passato qualche giorno da quel
pomeriggio e la ragazza, seguita dal bit, era uscita a girovagare per le strade
della città, mentre si rifiutava categoricamente di rispondere a Light.
C’era un po’ di
tranquillità e pace.
-PISTAAA!!!!!!!!!!-
Perché tutte le volte
che c’era un po’ di tranquillità arriva sempre qualcuno ad annoiare? In quel
caso si trattava di una ragazza dai capelli corti di un luminoso biondo cenere,
castano molto chiaro con due ciocche più scure, castane, e altre due ciocche
della frangetta più chiare, gli occhi erano di un colore molto particolare: di
base erano azzurri ma sfumavano al castano oro e la pupilla era leggermente
felina e i canini leggermente più accentuati, ricordava vagamente un gatto ( grr…
+__+** NdRag2). Questa ragazza stava correndo come una pazza per le strade della
città dicendo, urlando, ai passanti:- FATEMI PASSARE!!!!!!!!!-
-E’ pazza… - mormorò
Rea leggermente scioccata, anche per la sua freddezza c’era un limite. Per
fortuna la strada era deserta, altrimenti qualche passante avrebbe rischiato di
essere… emm… come dire? Travolto dall’impetuosità della ragazza (Esagerata
NdRag2).
-Noo! T__T- sentì
dire Rea alla ragazza mentre le passava accanto, visto che si era
miracolosamente fermata:- Ho perso l’autobus-
“Tutto questo casino
per un autobus, che oggi non passa perché c’è sciopero” pensò la blader, ma
restò nel suo religioso silenzio e andò per la sua strada, che in quel momento
la portava verso il parco, anche se neanche lì avrebbe trovato la pace e la
tranquillità che cercava, ma questo lei ancora non lo sapeva…
Ultimamente quel
posto era diventato troppo affollato per i suoi gusti, ma ora che era stato
semidistrutto c’era più pace e silenzio, se solo Angel se ne sarebbe stata zitta
-__-*****, ma non sembrava averne la minima intenzione.
-Si può sapere perché
non mi rispondi!- disse lei, in tono da cucciolo ferito.
-Dovrei mettermi a
parlare da sola in mezzo alla strada, ti ricordo che le persone non possono
vederti, quante volte te lo devo ripetere, si può sapere perché non ti vuole
entrare in testa è_é. Mi farai diventare pazza.- disse la ragazza.
-O.O la frase più
lunga che hai mai detto in tutta la tua vita.- disse Angel
- ù_u- quest’ultima
la vide stringere spasmodicamente i pugni, sapeva di cosa era capace la ragazza,
meglio non stuzzicarla troppo…
-Va bene,ho capito.
Faccio la brava e non parlo più ç.ç – disse Angel tenendo un finto broncio.
-Ti comporti come una
bambina… hmm… a proposito, quanti anni hai?- chiese Rea.
-°///° m-ma che
d-domande fai?- disse lei imbarazzata.
Rea aveva ottenuto il
suo scopo, ora lo Spirits sarebbe stato zitto per un po’ troppo scioccato per la
domanda. Un po’ di silenzio!
-Uffa!- si sentì
gridare. Non era possibile! Riusciva a farne stare zitta una e ne arrivava
un’ultra! Questa era sfiga.
Sì girò verso la
voce, mentre Angel se la filava dentro il bit, a ‘parlare’ era stata una
ragazza, quella di prima.
Quest’ultima le si
avvicinò: -Scusa? Mi potresti dire dove trovo la palestra EBGM (Nome puramente
inventato che fa ridere i polli, ma voi non fateci caso ^_^’’’’ NdA Fosse facile
NdLettori). Era una ragazza piuttosto particolare, una di quelle che ti restava
in mente per molto tempo, anche si ricordava un gatto sembrava molto dolce e
delicata oltre a essere molto bella, Rea dubitava che quella ragazza potesse
essere in grado di sollevare una piuma immaginiamoci andare in palestra.
-Allora devi uscire
dal parco per quelle scale, poi…-
-Thò! Guarda, Rea, in
compagnia di una sua amica, ed io che ero venuto qui per una sfida.- con un
balzo apparve Ryo.
-Non vedo dove sia il
problema- disse Rea, voleva misurarsi con quel ragazzo e questa volta vincere
senza l’aiuto di LightAngel.
-Non vorrei che la
tua amica, si sfilacciasse un’unghia a causa dello scontro. Sarebbe una
tragedia.- disse il ragazzo sarcastico.
Rea stava per
rispondere, ma fu preceduta dalla ragazza che evidentemente era piuttosto
arrabbiata.
-Sentì un po’- iniziò
lei in tono autoritario – non ho la più pallida idea di che tu sia ma chi ti
credi di essere per giudicarmi così? >.< - sì, era decisamente arrabbiata.
-Uno che sa usare un
bey, al tuo contrario…- si bloccò un istante in cui la squadrò ben bene poi con
un sorriso più accentuato del solito, (Vi ricordo che lui sorride sempre NdA)
aggiunse –Neko-chan-.
In quell’istante
sembrò che tutto si fermasse, la classica e pericolosa, calma prima della
tempesta.
-C-come mi hai
chiamato ù_u***************- la ragazza era inc***ata nera, per non usare mezzi
termini, ma sembrava che grazie a qualche miracolo riuscisse ancora a
controllarsi.
-Gattina, anche se
forse sarebbe maglio dire Balenottera- (O.O Dire ad una ragazza Balenottera è il
gesto di un pazzo U.U NdTuttI).
-+__+ Ti sfido a bey-
furono le parole che riuscì a sillabare la ragazza prima di esplodere.
-AHHAHH!!!!- Il
ragazzo era scoppiato a ridere fino ad avere quasi le lacrime agli occhi.
A qual la ragazza
fece un mezzo sorriso:- Che c’è? Paura di perdere?- chiese lei beffarda.
-Contro una ragazzina
come te? Mai- disse lui non perdendo il suo sorriso ironico.
-Bene, allora in
posizione, spero che non ti dispiaccia non avere una campo di gara predefinito.-
disse lei.
Rea aveva già
combattuto contro Ryo e sapeva quanto era bravo, ma aveva avuto la netta
impressione che non fosse tutto così semplice e scontato…
-Nessuno- ghignò il
ragazzo, un sorriso molto poco rassicurante…
I due si misero in
posizione: -TRE... DUE… UNO… LANCIO!!!-
I due Bey schizzarono
in campo a massima velocità e con una potenza inaudita. Rea non credeva che una
ragazza così ‘fragile’ potesse scatenare una tale potenza (Ehmm… una piccola
premessa… NdA A metà capitolo è.é NdLettori Silenzio e ascoltate >o<. Allora, io
non sono molto brava a descrivere gli scontri, vi direi di saltare questa parte
senza alcun rimpianto, ma non posso perché ci sono alcune cose importanti che, o
almeno io credo che lo siano, per cui vale almeno un po’ la pena di sopportare
questo strazio, grazie dell’attenzione… NdA *zzzzz*
NdLettori_che_se_la_dormono_alla_grande e.e è.e è.é ù.u… SVEGLIA!!!! >O< NdA
AHHH! Che è successo? È scoppiata la terza guerra mondiale °o° NdLettori No, la
fic prosegue ^__^ NdA E tu ci hai svegliato solo per questo è_é NdLettori
Qualcosa in contrario +__+**** NdA No, no certo che no ^o^’’’’’’’’ NdLettori
^___^ NdA).
-Devo ammettere che
sei più brava del previsto, ma perderai- disse sicuro il ragazzo con il suo
sorriso da faccia da schiaffi e gli occhi religiosamente chiusi.
-Ti stai
sopravalutando- disse il ragazzo.
-Potrei dire la
stessa cosa di te- rispose la ragazza.
-Bene ed ora
Nightmare, attacca!- disse il ragazzo.
-Schiva e rispondi,
Dream- tutto fu molto veloce i bey si intravidero appena, uno scontro ci fu
infatti alcuni detriti del terreno si alzarono in aria, ma niente di
preoccupante e i due Bey erano ancora in gara e non sembrava che avessero avuto
alcun danno.
-Non male- mormorò
Rea, che si era appoggiata con la schiena su un albero ad osservare l’incontro
poco distante.
-Non mi lasci altra
scelta… ShadowMoon tocca a te- in quell’istante dal bit apparve la pantera nera
con gli occhi viola e la mezza luna bianca sulla fronte.
La ragazza sembrò
molto stupita, ma non tanto dall’apparizione del bit, ma da qualcos’altro, che
Rea non riuscì ad identificare.
-Che cosa c’è,
stupita dal bit?- chiese il ragazzo.
Ma la ragazza si
limitò a sibilare:- chiudi il becco, che ora tocca a me.-
-Come?- chiese il
ragazzo stupito.
-SilverMoon tocca a
te- dal bit si sprigiono una forte luce e apparve un bit che era… era il
negativo del bit dell’avversario. Era una pantera dal manto bianco e gli occhi
d’argento come le gemme della sua armatura e sulla fronte una mezza luna nera.
O.O Il ragazzo
spalancò gli occhi stupito e per la prima volta glieli videro: erano di un
ametista acceso con la pupilla formata da una linea felina, identici a quelli
del suo Spirits, a vederli le due ragazza ebbero un brivido, come faceva un
essere umano ad avere degli occhi del genere? Una cosa era vedere questi occhi
come quelli di un bit power, ma un essere umano. Comunque, Rea, non diede a
vedere il suo stupore.
Il ragazzo richiuse
subito gli occhi un po’ innervosito, ma era pronto a fare sul serio
La ragazza capì
subito le intenzioni del ragazzo e si preparò a tutto, era già pronta a lanciare
contro il suo attacco più potente, ma lui non era da meno, così alla fine
esclamarono il coro:- FALCE DI LUNA!!!!!!!!!!!!!!!- un di estrema potenza, la
mezza luna che entrambi avevano sulla fonte aveva emanato un’energia sconfinata
ed aveva cambiato colore: a SilverMoon era diventato da nero a argento e vice
versa per ShadowMoon. I due attacchi crearono un’esplosione enorme che
scaraventò i due Blader e bey lontano.
Strano… quei due
avevano non solo due bit identici di cui l’unica differenza era la mezza luna:
le punte di una davano a sinistra, mentre quelle dell’altro davano a destra, no
avevano anche un attacco identico come nome e potenza. Rea dubitava che quei due
si conoscessero, allora come mai tutte queste coincidenze?
Il bey che conteneva
LightAngel nella sua tasca vibrò, voleva dire che lei aveva le risposte, ne era
sicura. Bene, ora sarebbe andata in un posto poco affollato e via con le
spiegazioni.
Già si era girata
pronta ad andarsene, ma la voce dei due la bloccò.
-COPIONE/A!!!!!!!!-
tuonarono in coro.
-Io non ho copiato
nessun attacco, al massimo tu!- disse il ragazzo.
-E come avrei fatto
se non ti ho mai visto in vita mia!- urlò la ragazza infuriata.
-L’altro giorno ho
tenuto un ’incontro in cui ho usato quell’attacco, l’hai visto e lo hai
copiato.- disse il ragazzo.
-Mi spieghi com’è
possibile visto che io sono arrivata in città stamattina – disse la ragazza –
anche volendo come avrei fatto a riprodurlo in poco meno di una giornata?!-
-Io invece, come
avrei fatto a copiare un attacco di una persona che non avevo mai visto prima in
tutta la mia vita- disse Ryo.
-Ed io, come? L’hai
copiato tu.- disse la ragazza.
-No, tu.- rispose a
tono il ragazzo.
-Tu!-
-TU-
-TU!!!-
-TUU!!!!-
Sulla testa di Rea si
era formato un gocciolone di dimensione bibliche. Allora, il ragazzo avrà avuto
un 14 anni e lei 13, a prima vista, ma anche meno e si stavano comportando come
bambini di 3 anni! ( Non offendere NdTutti_i_bembini_di_3_anni -.- ‘’’’’’’ NdA).
Rea stava per perdere
la pazienza ù_u’*’*’*’*’*’* (ß
l’unico modo per descrivere la faccia della ragazza, con un misto di nervetti e
goccioloni NdA).
-Voglio la
rivincita!- disse la ragazza.
-Non chiedo di
meglio- ghignò lu.
-IN POSIOZIONE… TRE…-
Stupidi, i bey erano
ridotti male e i bit stanchi, questa era una delle peggiori decisioni che
avrebbero potuto scegliere per mettere fine alla lite.
-Dai ragazzi, adesso
smettetela- sopraggiunse una quarta voce, era un ragazzo sui 15 anni con grandi
occhi castani, molto belli e dolci, e capelli castani con dei ciuffi arancioni
(O.O A-arancioni NdLettori ^o^ Shi NdA OoO ma dove siamo capitati ç.ç NdLettori
in una fic di bey blade, avete presente Mathilada con i capelli rosa confetto?
Ecco lui invece c’è li ha con solo delle mesch arancioni ^___^ NdA)
sparati un po’ in tutte le direzioni. Era molto carino, niente da dire (uno con
dei capelli arancioni è.é NdLettori Ancora con questa storia >.< allora io che
devo dire che ho visto un ragazzo con i capelli neri e mesch di un forte rosa
confetto, allora lì che direte NdA FORZA PALERMO!!! ^O^ NdLettori ç.ç NdA).
-Non immischiarti-
disse gelidamente Ryo, ma la ragazza sembrava di tutt’altro avviso…
-Molto piacere, il
mio nome è Mei ^____^ - (Mei, dal latino: di me NdA Che nome orribile -.-
NdLettori Non ho molta fantasia, ma il nome mi suonava bene NdA Una che si
chiama : di me, certo bellissimo nome u.u NdLettori_molto_sarcastici XP NdA).
-Molto piacere, il
mio nome è (O.O Ommiodioeadessoquestocomelochiamo NdA -.- Noi ci asteniamo dal
parlare NdLettori Hmmm vediamo un po’, ho trovato ^o^ NdA) Matt.-
-Io invece sono Ryo -
-Nessuno te l’ha
chiesto - disse acida la ragazza.
-Neanche a te- disse
lui sarcastico.
-Antipatico >////<-
rispose la ragazza.
Una cosa Ryo l’aveva
capita, adorava far arrabbiare quella ragazza: -Detto da te…-
- Cos’hai detto
NAMAGOMI (spazzatura NdA Non ci è nuova NdLettori sì, per alcune parti del
carattere ho preso Xelloss di Slayers NdA).-
-NAMAGOMI! Da dove è
spuntato questo soprannome!- disse lui con vari nervetti sulla testa.
-Basta guardarti-
disse la ragazza facendogli una linguaccia.
- Ha parlato la
gattina- disse lui beffardo.
-COSA!?-
-Su, dai, smettetela
litigare, fare così non vi porterà a niente- disse Matt avvolto in un’aurea di
santità, di colpo i due ragazzi la smisero.
Nel frattempo Rea
aveva decise di andarsene.
Ed eccola, la branca di
pazzi che si era ritrovata ad avere, insieme a Rea come soci, erano tutti
pazzi, su questo era sicura, ma, dopotutto nel mondo di oggi chi non lo era?
Ryo, Mei e Matt.
Bene ed ora si ritornava
alla domanda principale: doveva contattarli e chiedere di riunirsi o… o che
altro? Come Alex gli aveva gentilmente fatto notare Lui in breve se la sarebbe
presa con loro, nella sua sconfitta alcuni anni prima loro avevano avuto un
ruolo fondamentale e quindi erano a rischio attacco.
-Non credevo che ti ci
volesse così poco per dimenticarti di noi- disse una voce, a quanto pare si era
sbagliata e non era sola. Quella voce le era familiare, ma non riusciva a capire
di chi fosse, così si mise in posizione di combattimento.
-Per una volta sono
d’accordo con lui. So già che mi pentirò di aver pronunciato questa parole ç_ç –
disse una seconda vece, questa volta era quella di una ragazza.
No, non era possibile…
-Dai ragazzi non
litigate, subito- disse un’altra voce ancora.
-Perché?- chiesero
all’unisono.
Ormai non aveva più
dubbi, erano loro… ma che c***o ci facevano lì!
-Sì può sapere che cosa
ci fate qui, di grazia?- chiese senza mezzi termini.
-Secondo te?- chiese
ironica Mei.
- Se ve lo sto
chiedendo…-
-Siamo venuti noi di
nostra iniziativa, visto che qualcuno non si è ancora degnata di chiamarci anche
se c’è stato un attacco bello psicotico- (Ma qui c’è l’hanno tutti con la mia
salute mentale ç.ç NdPsicopatico) disse Mei.
Ora che li guardava bene
avevano con loro le valigie segno che erano appena arrivati.
-E come lo facevate a
sapere?- chiese Angel.
-Noi a tuo contrario li
guardiamo i telegiornali- disse Ryo.
-E adesso i telegiornali
che c’entrano?-
-Non li hai guardati
vero?-
-Ehmm… ^///^- in effetti
non se ne era preoccupata.
-Se lo avresti fatto,
avresti visto un servizio molto particolare su un parco che da un momento
all’altro è diventato macerie e che è, era attraversato da un cratere. A quanto
vedo mi sa che domani grideranno al miracolo- disse il ragazzo ‘guardandosi’ in
torno.
- -///- sperò di no, ma
non capisco ancora una cosa.-
-Parla- la incitò Matt.
- Come facevate a sapere
che era proprio un suo attacco?- chiese guardandoli uno ad uno.
-Lo stesso pomeriggio
del servizio televisivo i bey si sono illuminati, anche se non potevamo esserne
sicuri quindi per la verità… ecco… noi ^.^’’’’’- iniziò un po’ incerto il Ryo.
-Abbiamo tirato ad
indovinare- disse sfacciatamente Mei.
- Immaginavo -.-‘’’’-
disse Angel.
-Quindi questa è la tua
nuova forma?- chiese Mei guardandola attentamente.
-Sì, e mi conoscono come
Hilary Tachibana- disse la ragazza.
-Tachibana- ripeté Matt.
-Quindi stai con i suoi-
disse Ryo:- Hai fatto bene, anche se credevo che dopo te ne saresti
andata dal mondo dei mortali.-
-Ci ho pensato, ma poi
ho deciso di restare qui e non isolarmi, non sapevo quanto ci avrebbe messo a
riprendersi poi, bhè poi le cose sono cambiate...- iniziò lei.
-Cambiate come?- chiese
Mei.
-Mi è stato chiesto
dagli Spirits di controllare i Blader che avevano i quattro guardiani e se
scegliere se affidarli a qualcun altro o lasciarli a loro, con tutti i casini
che hanno combinato nel loro primo mondiale era inevitabile- disse Angel.
-Hai scelto?- chiese
Matt.
-Sì, restano con loro,
per capirlo sono diventata una loro amica, o meglio, Hilary Tachibana è
diventata una loro amica. Una ragazzina esuberante ed estroversa sempre
sorridente e allegra che non sa che cosa sia comandare e prendere decisioni e
che quando li ha conosciuti non sapeva neanche che cosa era una bit power
^///^’’’’’’’’- disse lei tranquillamente.
Caduta di gruppo.
-O.o Ma tu sei tutta
matta- disse Mei.
-Tu che non sai neanche
che cosa sia un bit? Roba da matti- disse Matt.
-Io mi astengo dal
commentare- disse Ryo.
-E non finisce qui…-
così raccontò loro che cosa era successo quel giorno al bel vedere.
-Bastardo- disse a denti
stretti Mei. I due ragazzi annuirono.
-Non è una novità- disse
lei alzando le spalle.
-Ma tu, perché non ci
hai chiamato?- chiese Mei.
-Ma come Neko-chan anc…-
aveva iniziato Ryo, ma non poté finire la frase che si ritrovò schiacciato
contro un albero colpito da un martellone in acciaio 18 inox di 500 t su cui
c’era scritto The Vendect.
-Dai non litigate- disse
Matt avvolto nella sua aurea di santità.
Non era la prima volta
che usava quel metodo…
Rea non aveva fatto
in tempo ad allontanarsi che fu raggiunta da una voce: -RIPETILO SE NE HAI IL
CORAGGIO!!!!!!!!!!!!-
-Certo! Sei sono una
ragazzina Neko-chan- disse Ryo.
Rea si voltò per
vedere bene la scena, di lì a poco sarebbe successo qualcosa di particolare, non
sapeva come, ma ne era certa.
Non si sbagliava,
infatti Mei con un movimento fulmineo con la mano destra aveva uscito dalla
tasca sinistra un… un martello di ,metallo enorme su cui c’era scritto a lettere
d’oro 250 t, con tutta la forza che aveva lo scagliò contro il ragazzo che si
conficco nel terreno creando un buco di un paio di metri che aveva i suoi
contorni.
O.O per fortuna che
quella ragazza non sembrava in grado di poter sollevare una piuma…
-Vittoria- disse lei
tutta contenta.
-Ci vuole ben altro
per farmi male- disse Ryo apparendo alle spalle della ragazza, che per tutta
risposta fece un mezzo giro si se stessa, colpendolo do nuovo.
Quelle erano state le
prime martellate di una lunga serie…
Questa volta Rea se
ne andò sul serio,quella era una giornata che era iniziata male e che voleva che
finisse al più presto. Un volantino le passò vicino il volto e lei lo prese con
due dita, c’era il disegno di un Bey, poi la foto di un arbitro di incontri
ufficiali e una scritta: “Torneo Nazionale di Bey Blade! Le iscrizioni sono
aperte a tutti!!!!”
-Interessante… -
mormorò Rea prima di andarsene.
-Dai, andiamo a casa-
disse lo Spirits, mettendo fine al litigio.
-Agli
ordini- dissero all’unisono seguendola.
Bene ed anche questo cap è finito^^
dal prossimo torneranno in scena i BBA team (Si vede che mi annoia scrivere la
versione del nome in italiano della squadra^^''''''''''.
Ringrazio tutti coloro che commentano
e che continuano a leggere la fic^^ (Vi ringrazio della compassione NdAlex
Alex-kun^^ NdA S-si NdAlex Come ti sta il nero^^ NdA Che cosa vuoi che ne
sappia? NdAlex_che_inizia_a_preoccuparsi Nieeenteeee ^-^ NdA perchè non mi
convinci? NdAlex ^---------^ *iper ghignetto sadico* NdA Oh oh é.è NdAlex)
Capitolo 11 *** Problemi di squadra o di amicizia? ***
Problemi di squadra o di amicizia
Problemi di
squadra o di amicizia?
Capitolo 9
-Buooon giorno- disse
Mei sbadigliando.
-Fine come sempre, vero
micia?- disse Ryo.
-…- nessun martello,
nessuna parola da parte della ragazza, al contrario come se niente fosse gli
passò la tazza con il caffé.
-Mha- commentò il
ragazzo prima il caffé, e da qui il caos…
-ACQUA!!!!!!!!!!!- urlò
il ragazzo con la bocca letteralmente in fiamme.
-Tieni- disse un Matt
leggermente sconcertato.
-Mei! Tu ne sai niente-
chiese piano Hilary alla ragazza intenta a giocherellare con una bottiglietta
dove c’era un liquido rosso e sopra scritto: “VERY HOT”.
-Chi? Io? Ma come ti
viene in mente un idea del genere? ^__^- disse la ragazza con un sorriso che
però ricordava molto di più un ghigno ^-^.
“Quando Mei non reagisce
diventa pericolosa, più del solito…” pensò Hilary: “Come tutte le ragazze… hmm…
mi sa che in questo io non sono molto diversa, bit power o no…”
“Ma da dove viene tutta
sta confusione?” si chiese Alex alzandosi dal letto, la sera prima si era messo
a leggere un libro Horror ma era subito caduto addormentato, niente da fare
tutti ciò che l’avrebbe dovuto fare spaventare e passare notti in bianco con la
paura che dietro a ogni ombra spuntasse un mostro, lo facevano cadere in un
sonno profondo. Aveva tentato di vedere Nightmare, che più che un film, ormai,
ricordava una serie senza fine, ma tutte le volte si addormentava a metà e
pensare che il film avrebbe dovuto fargli venire paura di dormire… tsz dopo
tutto quel parlare di dormire come non si faceva non cadere addormentati?
Scese in cucina, da dove
sembrava provenisse tutto quel baccano, infatti qualcuno aveva appena urlato,
entrando si presentò ai suoi occhi una scenetta piuttosto particolare…
In mezzo alla cucina
c’era un ragazzo con i capelli viola che si stava scolando quella sembrava la
ventesima bottiglia d’acqua, almeno a giudicare quelle che ce n’erano ai suoi
piedi… Accanto a lui c’era un altro ragazzo con i capelli arancioni che gli
passava un’altra bottiglia d’acqua, con nascosto dietro la testa un enorme
*gocciolone*, mentre al tavolo c’era un ragazza che nascondeva dietro la schiena
una bottiglietta di colore rosso mentre guardava il suo capo sulla cui testa
c’era anche un enorme *gocciolone*.
-Ma dove sono capitato?
Devo aver sbagliato casa…- così dicendo si voltò per uscire dalla cucina. Era
vero aveva riconosciuto Hilary tra i quattro, quindi non poteva aver sbagliato
stanza, ma il fatto è che lui voleva fervidamente aver sbagliato…
-Buon giorno Alex- disse
la ragazza.
-Giorno’
^__^’’’’’’’’’’’’’’’ . Ah ehm, Hilary mi potresti dire che cosa sta succedendo?-
-Volevi che li chiamavo?
Eccoli.- disse lei tranquillamente avvicinandosi al ragazzo, mentre alle sue
spalle si poteva vedere la situazione che degenerava.
-Non è stato divertente
Mei! >__<********** - disse Ryo arrabbiato.
-Mi hai chiamato per
nome miracolo… comunque che non è stavo divertente lo dici tu ^-^- disse Mei con
il ghignetto di prima.
-Grr… non sei cambiata
per niente, sei sempre e sempre sarai una bambina- disse Ryo arrabbiato.
-Io una bambina?- ripeté
Mei stupita, questa volta Ryo aveva toccato un punto scoperto:- Io sarei la
bambina, ma guardati un po’ tu allo specchio, non fai altro che sorridere come
uno stupido, anzi sai che ti dico? Che sei uno stupido, uno stupido che non fa
mai vedere gli occhi, così perché gli piace avere l’aria da misterioso-disse Mei
arrabbiata quanto Ryo.
Quest’ultimo non capiva
perché si fosse arrabbiata tanto, ed era un po’ preoccupato per la sua reazione,
ma non voleva darlo a vedere così le rispose a tono:- Forse io avrò l’aria da
misterioso, ma almeno non sembro un gatto e non mi comporto come una ragazzina
viziata- disse Ryo, ma questa volta aveva davvero esagerato…
Mei abbassò la testa per
non fare vedere al ragazzo che dai suoi occhi avevano iniziato a sgorgare calde
lacrime, invece lo scansò in malo modo e uscì di corsa di casa.
-Ma cosa…?- mormorò Ryo
sorpreso, loro litigavano sempre così… no, loro non litigavano, loro
bisticciavano era il loro modo per allentare la tensione nei momenti critici e
anche di divertirsi. Le cose non degeneravano mai, dopotutto lui non aveva detto
niente di così forte, solo che era una bambina viziata, ma allora perché le cose
erano degenerate in questo modo?
-Che cosa è successo?-
chiese Alex.
Hilary lo sapeva, anche
se non li aveva chiamati quando era riapparso Mike aveva deciso di non tagliare
completamente i ponti, in modo particolare con Mei, dopotutto per comportarsi
come una ragazza comune aveva avuto bisogno di una consulente, ciò non toglie
che Mei non l’aveva mai vista, fino al giorno prima, nella sua forma umana.
-Non lo so- disse Matt
con sguardo serio.
-Al diavolo- mormorò Ryo
prima di andarle dietro… peccato che non avesse la più pallida idea di dove
andarla a cercare.
Uscì di casa, sperando
di poterla ancora almeno intravedere, ma era tardi:-Perché non sono uscito ad
inseguirla subito?-
“Allora, riflettiamo:
Dove potrebbe essere? Al parco? No, ci sarà confusione, dopotutto è riapparso
come per miracolo in una notte, poi sarebbe scontato, visto che non VUOLE farsi
trovare. Dove?” corse per un po’ per le strade della città, il problema era che
non sapeva dove andare, e questo non si poteva definire un dettaglio, come non
era un dettaglio il fatto che una sua… amica… era scappata via in lacrime, o
meglio era strano che fosse lei, Mei, a mettersi a piangere come se niente
fosse, l’aveva vista più di una volta in difficoltà in un incontro di bey contro
avversari sleali… ma questo non era un incontro di bey.
-Angel, tu sai che cosa
è successo?- chiese serio Matt.
Lei annuì, ma non
aggiunse altro.
-E’ una mia, nostra,
amica non è da lei reagire in questo modo- disse Matt.
-Lo so, ma non vi posso
dire niente.- disse Hilary seria.
-Che confusione- mormorò
Alex, non credeva che appena arrivati avrebbero già litigato, ma almeno non
così, conosceva la fama di Mei e Ryo, anche se non credeva molto che un essere
umano fosse capace di quello che aveva detto il suo capo.
Ryo corse finché non
arrivò davanti ad un palazzo fuori uso, in effetti non era messo molto bene, non
molti avrebbero avuto il coraggio di entrarci per la paura che gli cadesse tutto
in testa, il posto migliore per qualcuno che non voleva essere trovato e voleva
stare per un po’ di tempo sola…
Entrò con passo sicuro
nel palazzo: “A Mei piacciono molto i luoghi aperti, quindi il luogo migliore è
il tetto”, peccato che quel palazzo fosse alto una quindicina di piani e di
certo non poteva sperare nell’ausilio di un ascensore, soprattutto quando non
sapeva neanche se le scale erano agibili.
-Mei questa te la metto
in conto- disse ironico il ragazzo.
Dopo circa una decina di
minuti arrivò sul tetto, a prima vista credette che non c’era nessuno, ma poi
sentì dei singhiozzi, come qualcuno che stava piangendo, non era difficile fare
due più due. Infatti eccola lì accoccolata contro il generatore, logicamente
fuori uso, dell’acqua.
-Mei…- disse piano il
ragazzo.
Lei lo sentì e si alzò
di scatto, aveva le guance inondate di lacrime e gli occhi arrossati, vedendolo
fece un passo indietro e si girò, voleva andarsene il più lontano possibile da
lui, era arrabbiata, e molto anche, ma soprattutto non voleva che la vedesse
così… fragile.
Fece per allontanarsi ma
il ragazzo fu molto veloce e la bloccò:- Che cosa succede?- chiese lui, non
stava sorridendo e, anche se lei non lo vedeva, aveva gli occhi aperti per
scorgere ogni reazione, anche la più piccola della ragazza.
-Lasciami- disse lei
strattonando il braccio per tentare di essere lasciata, ma niente.
-Perché hai reagito
così?-
-Non ti interessa, ora
LASCIAMI!!!!!-
-No- il suo sguardo era
duro e severo:- Non è da te reagire così, ti conosc…-
-NO!!! TU NON MI CONOSCI
AFFATTO!!- urlò lei girandosi di scatto, stava ancora piangendo, ma in quel
momento non sembrava rendersene conto, abbassò la testa e aggiunse più piano:-
Non sai chi sono ne cosa penso, e non dire che mi capisci perché non è così…-
Ryo era scioccato, nella
sua amica c’era qualcosa che non andava, aveva qualche problema: “Ma come c***o
ho fatto a non capirlo prima?!” si chiese infuriato con se stesso, mentre il suo
sguardo si addolciva, dai piccola siediti, così dicendo con molta dolcezza la
fece sedere dove era messa prima e lui le si mise accanto.
-Ti ascolto- disse lui.
-Come?- chiese la
ragazza stupita, ma non smetteva di piangere, avrebbe voluto, ma i suoi occhi,
il suo cuore non glielo permetteva, voleva sfogarsi, ma non ci riusciva non ci
era riuscita neanche con Hilary e ora l’avrebbe dovuto fare con un ragazzo che
non vedeva da anni e se parlavano era solo per insultarsi? Roba da matti,
eppure…
-Dimmi quello che ti è
successo, io ti ascolto e non ti interrompo ^__^- disse lui facendole un sorriso
dolcissimo.
-Non mi è successo
niente- disse la ragazza abbassando la testa.
-Non riesci a mentirmi,
parlare ti farà bene.-
-…- Mei non sapeva che
cosa fare, ma perché Ryo stava insistendo tanto, dopotutto anche se lei si
sarebbe buttata giù da un ponte a lui non sarebbe cambiato niente.
Ci fu qualche minuto di
silenzio, Ryo sapeva che di certo non la poteva obbligare, ma odiava vederlo in
quello stato, doveva fare qualcosa, quanto odiava situazioni simili, di solito
preferiva sdrammatizzare con una battuta ma non era il momento.
Mei sospirò:- Qualche
mese fa sono partita per gli Stati Uniti, giusto per un viaggio di una
settimana, volevo andare a trovare dei vecchi amici, dopo DarkAngel mi ero
trasferita, ma non volevo tagliare i ponti, almeno non anche con loro.- questa
parola fu detta con molta amarezza, Ryo distolse un attimo lo sguardo, in colpa.
Non riusciva a capire
dove voleva arrivare, ma come aveva detto non la interruppe e le permise di
continuare a parlare tranquillamente.
-Quando sono tornata a
casa c’era qualcosa che non andava la porta era aperta e… e…- la sua voce si
inclinò, non sapeva se riusciva o no a continuare.
Mentre Ryo si stava
maledicendo mentalmente, perché la stava costringendo a dire qualcosa che non
voleva?! Era evidente, stava soffrendo e molto anche, anche la sua energia era
diversa dal solito lo percepiva…
-Nella cucina ho trovato
i miei genitori erano entrambi… m-morti- la ragazza iniziò un pianto disperato,
Ryo sapeva che oltre ai genitori non aveva nessun altro… ormai Mei non era più
una bambina, non poteva più esserlo, aveva già la responsabilità del suo futuro
sulle spalle.
Fece l’unica cosa che
poteva fare, la prese e la strinse tra le sue braccia, lei a quel gesto si era
irrigidita, non se lo aspettava ma poi si lasciò andare alle forti braccia del
ragazzo riuscendo a sfogarsi, finalmente, con qualcuno.
Pianse per più di una
decina di minuti, anche se non era da lei farlo, piangere, in quel momento ne
aveva un disperato bisogno.
-Erano stati entrambi
pugnalati.- aggiunse piano la ragazza.
-Shhh, non è importante
per ora- disse il ragazzo.
Lei annui piano.
-Mmm… facciamo una cosa,
oggi mi sento buono, al tuo contrario…- disse il ragazzo riferendo si allo
scherzetto di poco prima, a quelle parole la ragazza fece un sorriso sarcastico,
finalmente aveva smesso di piangere:- Quindi ti concedo un desiderio-
-Un desiderio ?__?-
chiese la ragazza.
-Sì, farò una cosa che
vorrai… anche non chiamarti più Neko-chan ç__ç- disse il ragazzo anche se non
era molto felice all’idea di rinunciare al nomignolo, comunque gli sarebbe
restato sempre: micia, gattina ecce…
-No- disse lei
alzandosi:- fa parte del gioco ^__^ . Invece ho qualcos’altro in mente.
-Che cosa?- chiese lui.
-Una sfida SERIA a bey
^__^- disse la ragazza.
-Non chiedo di meglio
^_- - disse il ragazzo prendendo il bey viola, che era molto cambiato da quando
si erano visti la prima volta, coma la sua, e quella della ragazza potenza…
-_________- Questo
capitolo non mi piace, è troppo depresso U__U, è partito bello allegro e
divertente poi IUUUUUUUU caduto in uno stato di totale depressione -.- . Il
perché è molto semplice, il capitolo, dopo il pezzo iniziale aveva un altro
proseguimento, in un file a parte… ma c’è stato un piccolo problemino… ho perso
il file T__T. Ho dovuto riscriverlo di sana pianta visto che non me lo ricordavo
bene e le cose sono degenerate, comunque è servito al suo scopo, cioè presentare
lo scontro tra i due e la loro VERA potenza.
Dopo questo sproloquio
vi saluto e vi chiedo di commentare ^_-
I due avevano preso i loro bey, Dream: sogno e Nightmare: incubo, pronti per lo
scontro.
Erano anni che entrambi non prendevano i loro bey da quando… ma ora non era
importante, il passato era il passato e non si poteva più tornare indietro.
-Pronta a perdere?- chiese beffardo Ryo.
-Stavo per farti la stessa domanda ^__^- disse Mei.
-Bene, allora che ne dici di iniziare o ti vuoi tirare indietro?-
- L’ho mai fatto?-
-Bene allora: IN POSIZIONE!!- iniziò il ragazzo il “rito”.
-TRE… DUE… UNO… PRONTI!!! LANCIO!!- dissero all’unisono, i due bey si
scontrarono subito in aria creando una spaventosissima “onda d’aria” che fece
tremare il palazzo, ma i ragazzi non ci fecero caso più di tanto, erano abituati
a molto peggio…
-Non scherzi- disse il ragazzo compiaciuto.
-Neanche tu, a quanto vedo.-
-Avevamo deciso di fare sul serio, no?-
-Non chiedo di meglio- Mei era molto combattiva, decisa più che mai a combattere
con tutte le sue energie, anche a costo di fare un po’ di casino, niente di più
normale.
-Dream
attacca!- disse la ragazza il bey partì contro l’altro bey ad una velocità
spaventosa, quasi irreale, ma prima che lo potesse anche solo sfiorare l’altro
bey sparì e nel campo di gara, il tetto del palazzo, cadde il più assoluto
silenzio.
Se voleva Ryo non solo riusciva a fare correre il suo bey ad una velocità
talmente impressionante da renderlo invisibile, ma riusciva anche a renderlo
silenzioso, quando faceva così non c’era alcun modo per prevenire un suo
attacco, o meglio un modo c’era… il proprio istinti, ci si doveva basare
unicamente sulle proprie sensazioni e avere dei riflessi pronti, altrimenti
contro di lui non si aveva neanche un la più piccola speranza.
-Dovresti saperlo che non ci casco…- disse tranquillamente la ragazza –Dream
schiva, ora!- il bey ubbidì e per un pelo riuscì a schivare lil fulmineo attacco
dell’avversario.
-Non ti smentisci mai, vero neko? Credo sia arrivato il momento di chiamare in
causa due nostri vecchi amici ^__^-
-Concordo a pieno ^__^-
-SHADOWMOON / SILVERMOON, A TE!!!!!!!!!- esclamarono i due all’unisono.
Rispondendo al richiamo dei blader i due bit scesero in campo, i due bit della
luna.
ShadowMoon: la parte in ombra, quella fredda e glaciale avvolta nel mistero che
non vede mai la luce del giorno.
SilverMoon: la parte che vediamo ogni giorno, che i poeti cantano, luminosa e
solare ma che non potrebbe mai esistere senza la sua metà.
Due parti di un insieme
Due parti di un unico grande potere…
-
ShadowMoon! Ice
attack!!-
gridò
Ryo.
Un brivido percorse la schiena della ragazza, la temperatura si era abbassata di
molto, ma conosceva questo attacco e sapeva che non era mirato al SUO
congelamento, ma a quello di Silver, quindi
-Barriera di luce!- urlò la ragazza, all’istante si venne a formare un barriera
che inglobò non solo il bit power, ma anche lei.
-Riflessi pronti ^__^- disse il ragazzo.
-Come sempre, ed ora prendi questo: Total fire!-
Delle fiamme sciolsero il ghiaccio.
-Attack
of the fan!- urlò il ragazzo spegnendo le fiamme con questo nuovo attacco.
Andarono avanti per un po’ con attacchi sempre nuovi che si susseguivano uno
dopo l’altro e che si annullavano a vicenda, e sotto di loro il palazzo tramava,
ormai il tetto era quasi interamente distrutto, ma loro non sembravano farci
molto caso, con un balzò scesero al piano inferiore attraverso un “buco” che
ormai era apposto del tetto il loro campo di gara era cambiato, ma la loro
voglia di combattere no, entrambi erano avvolti da un alone di energia
potentissimo, ma era normale, per loro.
- Silver Attack- disse la ragazza.
-Bene ^-^ la metti su questo piano… Shadow Attack-
Un attacco molto più potente dei precedenti creò una sfera di energia di potenza
inimmaginabile distruggendo tutto quello che li circondava, intorno al campo di
gara si era formato un enorme polverone e quando si diramò il palazzo fino a
poco prima i due ragazzi avevano combattuto non c’era più. Al suo posto c’era un
enorme cratere che squarciava il terreno. Sospese a mezz’aria c’erano due
luminose sfere, una viola e una d’argento, due sfere semi trasparenti dove si
intravedevano i due blader per nulla stanchi che guardavano verso il basso,
entrambi i bey erano ancora in gioco e non sembravano aver subito alcun danno.
-Che ne dici Ryo? Credo che possa bastare…-
-Hai ragione Mei, basta con il riscaldamento.-
-Concordo.- disse la ragazza con una strana luce negli occhi…
-Non possiamo continuare così!- disse Takao arrabbiatissimo, era già la decima
volta che tentava di chiamare la loro amica dal giorno precedente, ma era sempre
irrintracciabile.
-Ma dove sarà andata a quest’ora- disse la piattol… ehm Daichi (^__^’’’’’’ NdA).
-Forse semplicemente non vuole farsi trovare- disse Rei.
-Vorrei a meno capire che diamine è successo ieri ç__ç – (Ah-ehm anche se io
l’ho tirata per le lunghe per ora è passato a mala pena un giorno dallo
“scontro” al bel vedere ^__^’’’’’’’ NdA) disse Takao.
-Non sei l’unico- disse in tono stanco Lai, in quel momento tutti avevano un
unico pensiero, o meglio tre:
1) Chi diavolo era quel ragazzo.
2) Perché i loro bit power erano intervenuti, non che gli dispiacesse però…
3) Che ruolo aveva Hilary in tutta questa storia.
L’unico che sembrava il più indifferente alla faccenda era Kei, forse perché ne
sapeva più di tutti? Peccato che lui non aveva detto niente, qualcosa gli diceva
che era meglio se non raccontava niente almeno per ora…
-Forse dovremmo andare a trovarla e metterla con le spalle al muro- propose,
senza troppo entusiasmo Takao.
-Non credo sia una buona id – di colpo Max si bloccò, e come tutti scattò in
piedi e si precipitarono fuori dalla palestra, un ondata di energia aveva
travolto lui come gli altri, non avevano mai sentito un energia tanto potente e
neanche il tempo di dire qualcosa che sentirono un esplosione, che non doveva
essere molto lontano, ma era come affievolita da qualcosa, ma nessuno riusciva a
capire che COSA era in grado di affievolire quello che era derivato da un
energia tanto potente.
Alzarono gli occhi al cielo e videro che non troppo lontano da loro una parte
era completamente avvolto dalla nebbia e da esse riuscivano a filtrare alcuni
raggi di luce argentea.
Si guardarono per un istante negli occhi poi: Takao, Max, Kei, Rei, il
professore e Lai uscirono di casa, mentre gli altri decisero che era meglio se
rimanevano lì, o meglio avrebbero preferito seguire gli amici, ma occhiata di
Rei li aveva fatti desistere dal seguirli.
-Da che parte dobbiamo andare?- chiese Tak al professore che stava elaborando i
dati al computer, la nebbia era scomparsa tanto velocemente di come era apparsa
ed ora, loro, non avevano più un punto di riferimento preciso.
-Dobbiamo andare a destra- disse sicuro il prof indicando una strada con il
dito.
-Muoviamoci- disse Takao andando nella direzione indicata, seguito da tutti gli
altri.
-Che cosa è stata tutta questa energia?- chiese Alex.
-Mei- disse Hilary
-… e Ryo- concluse Matt tranquillamente, come se fosse la cosa più naturale del
mondo.
-Ah…- disse il ragazzo sconcertato dalla tranquillità con la quale il suo
superiore aveva detto che a fare tutto quel casino erano stati sue semplici
esseri umani.-
-Sarà meglio andare a vedere.- disse Hilary stiracchiando le braccia:- Non
vorrei che facessero troppi danni, danni a cui io non ho la minima intenzione di
rimediare…- disse lei uscendo di casa seguito da Matt, mentre Alex leggermente
scioccato rimaneva a casa, da solo…
-Aspettatemi- disse lui leggermente arrabbiato, va bene essere ignorato ogni
tanto (autrice! è.é NdAlex Ah-ehm, mi dispiace, ma non ho resistito ^^’’’’’ NdA)
ma fargli fare ste figure ç.ç.
-Eccoci, dopo quest’angolo dovremmo essere arrivati- disse il professore.
-Perfetto, ma cosa…?- disse Rei dopo aver svoltato l’angolo e aver visto il
palazzo, o meglio… l’enorme cratere dove prima avrebbe dovuto esserci una
qualche costruzione di cui ormai non restavano neanche le fondamenta…
-Ma chi può essere stato a fare tutto questo?- disse Max preoccupato.
-Spero solo nessuno che ci ritroveremo contro- disse il professore, gli altri
non commentarono queste parole anche se la pensavano come lui, ma il loro
orgoglio di Blader non gli avrebbe mai permesso di ammetterlo.
-Non è giusto perché le nostre sfide finiscono sempre in parità?! ç_ç- disse una
voce, a loro, sconosciuta.
Si girarono e videro una ragazza con un bey bianco in mano.
-Me lo chiedo anch’io Mei ^_______^- disse una seconda voce, era un ragazzo che
stava sorridendo e non sembrava molto interessato a quello che diceva la Mei,
almeno così era state chiamata da lui, invece sembrava stesse esaminando molto
attentamente un bey viola e nero.
-N-non saranno stati loro, vero? O.o – chiese Takao anche se la risposte era
quasi ovvia, i due erano ai confini del cratere e stavano parlando di una
recente sfida a bey, non era poi così difficile fare 2 più 2…
-Mi sa di sì O.o- disse il professor K piuttosto sconcertato.
-Ryo ^___^’’’’’’- disse la ragazza soffermandosi a guardare le macerie.
-Mhmm…- disse il ragazzo che non la stava ascoltando.
-Ryo, stai facendo attenzione a quello che dico? -__-****- disse Mei che
sembrava si stesse innervosendo.
-No- disse laconico il ragazzo.-
SDONG
Mei aveva reagito come al suo solito alla semplice confessione del ragazzo:
Martellone da 500 t dritto sulla testa di Ryo e lui che non se lo aspettava
completamente l’aveva presa in pieno.
-O.O- i blader, che avevano osservato la scena da lontano.
-Ma Mei!- disse il ragazzo sprofondato nel sottosuolo e che ancora non accennava
a risalire:- Ti sembra bene presentarti così a persone che non conosci?!- disse
lui molto ironico.
-A che ti riferisci Namagomi ?-
-A loro- spuntò un braccio che indicò i ragazzi, che ancora non avevano cambiato
espressione, bhè a parte Kei che non aveva mai fatto una piega in tutta la scena
(Farsi vedere senza la sua espressione di ghiaccio hmm la sua reputazione ne
avrebbe fortemente risentito NdA_sarcastica Oggi per caso c’è l’hai con me?
NdKei No ^^ oggi c’è l’ho con chiunque mi capiti sottomano, per questo non ho
fatto venire Mao, avrei potuto troncare la sua esistenza ^^’’ NdA ù_u*****
NdKei).
La ragazza con un gesto veloce nascose il martello dietro alla sua schiena e
fece un largo sorriso.
*gocciolone dei presenti*
-Che cosa è successo, qui?- chiese glaciale Kei.
-A cosa ti riferisci?- chiese Ryo leggermente stupito.
Tutti indicarono il cratere, con sempre più *goccioloni* sul capo.
-Ah-ehm non ci avevo fatto caso ^__^’’’’’’- disse il ragazzo.
SDONG CRASCH
Caduta di gruppo più martellone di Mei.
-Mi chiedo in che mondo vivi! È da tre ore che sto cercando di fartelo notare, è
possibile che tu non ci abbia fatto caso?- gridò la ragazza inviperita.
-Sì- disse lui con un sorriso a 32 denti
CRASCH
Altra caduta si gruppo, che si erano appena rialzati e ora non sapevano se gli
conveniva, già era stato faticoso rialzarsi una volta con una capocciata del
genere, immaginiamoci due…
Mei, caduta anche lei, si rimise subito in piedi con un nuovo martello tra le
mani: 10.000 t intitolato: la esasperazione, grande almeno quanto lei, se non di
più… la ragazza sembrava parecchio arrabbiata.
-Dai Mei ragioniamo ^__^’’’’’’- stavolta il blader era parecchio preoccupato…
SDONG CRASCH SDANG ecce…
Dopo qualche minuto Mei stava rimettendo il martello in tasca mentre ansava un
po’, di Ryo neanche l’ombra, ri-sparito nel sottosuolo, e ormai potrebbe essere
arrivato dall’altra parte del pianeta…
-Mei tutto ok?- chiese una voce che loro conoscevano fin troppo bene.
Dalla strada che faceva angolo con la loro arrivò Hilary seguita da due ragazzi
che non conoscevano, appena anche lei si accorse della presenza dei suoi amici
si bloccò di scatto, avrebbe dato qualsiasi cosa al mondo per non trovarsi in
quella situazione!
-Hilary- iniziò piano il capitano della squadra.
Fine cap ^_______________^ finalmente ho fatto riemergere i blade breachers (A
proposito di riemergere, io dove sono finito? NdRyo_sprofondato_chissà_dove Cosa
vuoi che ne sappia, vai verso la luce e credo che troverai ancora Mei ad
aspettarti con il suo martello *evil grin* NdA Grazie dell’incoraggiamento -.-
NdRyo ^__^ NdA_che_non_ha_afferato_il_sarcasmo), so che per ora non hanno avuto
un grande ruolo a parte quello di farsi usare come bersagli (Embè, perché? Io
che altro ho fatto se non il pouncing
ball di Mei -.- NdRyo Che c’è? Paralisi facciale ?_? NdA -.-******* NdRyo.
Ringrazio di cuore chi commenta ^^ e spero che lo facciate ancora. Per chi
volesse dei chiarimenti basterà che me lo chieda del commento ed io risponderò o
a vini cap o contattandola/o direttamente ^^
Sul gruppo era sceso un
silenzio molto pesante, quasi soffocante.
Mei Matt, dopo un
iniziale momento di smarrimento si erano ricordati dove avevano visto quei
ragazzi dal volto così familiare: I Blade Breachers G-Revolution più un
componente dei White Tiger e preferirono restare in silenzio lasciano tutto
nelle mani della ragazza.
Alex li aveva
riconosciuti all’istante, ogni tanto in quelle poche ore si era ritrovato ad
osservarli da lontano per decidere se fosse o no il caso di dare ai ragazzi
quelle spiegazione che, a suo parere, meritavano andando contro a un diretto
ordine del suo capo, firmando la sua condanna a morte o, come minimo invitandola
in modo esplicito a usarlo come… diciamo che in confronto gli iper martelli che
Mei usava solo nelle occasioni speciali a confronto sarebbero stati una carezza…
anche lui restò in silenzio, aspettando solo un gesto del suo capo…
Ryo era abbastanza
vicino a Mei, ma non troppo (A distanza di sicurezza <_< NdA ^__^’’’’’’ NdRyo)
appoggiato con la schiena su un lampione e guardando attentamente la scena,
sorridendo, ma in modo meno accentuato.
Nessuno del gruppo della
ragazza voleva metterci parola, sapevano che lei non li voleva in questa storia,
per vari motivi, motivi di cui a loro non aveva mai parlato, ma che conoscevano
fin troppo bene, motivi che TUTTI loro avevano sperimentato sulla propria pelle,
anche se qualcuno, uno di loro, in modo diverso…
Il capitano della
squadra fece un sospiro:- Hilary ti dobbiamo parlare-
Lei non fece una piega:
- Io non ho niente da dirvi-
-Ma noi sì!- esclamò il
capitano.
-Vi ascolto- disse lei
laconica, ormai li conosceva fin troppo bene e sapeva che non l’avrebbero
lasciata mai in pace se si ostinava a rifilargli scuse inutili, erano tra i più
testardi esseri umani che aveva mai conosciuto.
-Bhè… ecco…- il capitano
si era bloccato, aveva provato spesso queste parole nella sua mente, anche se a
dire la verità non aveva mai neanche sperato che la ragazza lo lasciasse
parlare, ed ora non sapeva più come andare avanti, riuscire a parlare
tranquillamente con una persona che ormai le sembrava una sconosciuta, ma come
non capire che era quella rompiscatole anche dai gesti più semplici e basilari?
-Non preoccuparti, ti
ascolto ed eviterò di interromperti- disse con tono calmo, ormai voleva sapere
quello che le voleva dire, che dire? Era un bit power curioso.
-Abbiamo pensato molto a
quello che è successo ieri e, anche se non lo credevamo, abbiamo capito che
anche tu hai dei segreti- iniziò il capitano, “Bene” pensò il blader “Questo è
un buon inizio”. –Non ti chiediamo di raccontarceli, ma solo di accettare il
nostro aiuto, visto che ormai è chiaro che ti sei messa nei guai con energie che
neanche tu conosci.- disse Takao:- Noi ci saremo sempre-.
Non poteva di certo dire
che il suo amico, quando voleva, sapeva farci con le parole… il suo amico. Non
si era ripromessa di considerarli tutti come ex amici? Persone da allontanare
come la peste? Ma allora perché le cose non stavano andando come avrebbe voluto?
-Ti sbagli- disse lei
serafica.
-Come?- chiese il blader
non riuscendo a capire più che altro DOVE si sbagliasse.
-Io non voglio il vostro
aiuto proprio perché, al vostro contrario, so contro quali forze mi sto mettendo
contro e se sono nei guai non è perché mi faccia piacere o perché mi diverta, ma
in ballo ci sono cose a cui è meglio vi teniate alla larga.- disse con una
tranquillità glaciale che fece ricadere il pesante silenzio di poco prima.
Passò un minuto… due
minuti… dieci minuti…
-BASTA!!!!!- disse Mei
leggermente esasperata:- VA BENE! Vi siete fatti la vostra bella scena madre, ma
non possiamo restare qui finché fa notte >o< - disse la ragazza che non
sopportava i silenzio.
Sulle labbra di Ryo si
era incurvato un sorrise leggermente incerto mentre spiccava un leggero tic
nervoso al sopraciglio destro.
Mentre gli altri oltre a
sfoggiare una serie di *goccioloni* di varie forme e dimensioni avevano un
espressione leggermente sconvolta.
- Ah-ehm ^///^’’’’’ –
tentò di iniziare Hilary dandosi un contegno, non tanto per la “scena madre”, ma
per il comportamento della sua amica.
- No, no Neko-chan ora
fa la brava e fai parlare i grandi, dai ora a cuccia- disse Ryo con un sorriso
impertinente sulle labbra.
Tutti aspettarono la
reazione, che non avvenne la ragazza si limitò a sibilare: -Ryo, se ci tieni
alla pelle chiudi quella bocca-.
-Sto tremando di paura,
micia- disse lui sorridendo.
-L’hai voluta tu ^-^
*ghignetto pericolosamente sadico* .
SDONG!!!
Facile immaginare che
cosa era successo, ma questa volta il ragazzo riuscì ad evitare il martello, il
primo. Il secondo, partito nella direzione opposta al primo, lo prese in pieno.
-Tsz, tipo violento.-
commentò lui, si stava per riscatenare l’inferno, ma l’intervento di Matt mise
tutto a posto.
-E loro dovrebbero
aiutarti é.e’’’’’’’’?- chiese Takao leggermente sconcertato.
-Me lo chiedo anch’io-
disse lei piano, ma i suoi amici la sentirono, anche se appena.
-Allora perc…- stava
iniziando Rei, ma fu interrotto da Alex che si era avvicinato all’ex palazzo.
-Ang-Hilary,- si
corresse subito notando l’occhiata omicida dell’amica: -^_^’’’’’ che ne facciamo
del palazzo o meglio del cratere? Solo ieri è stato il parco ad essere
distrutto, non credo che sia una buona idea lasciare tutto così com’è,
potrebbero pensare ad un attentato alla città.- disse lui indicando il cratere.
“Mei e Ryo sono un
attentato alla sicurezza degli edifici che li circondano con o senza bey” pensò
la ragazza, ma si limitò a rispondere in tono laconico:-Ti sei impegnato a
risolvere ai loro danni, pensaci tu- . Poi si rivolse ai Blade breachers, più
Lai:- Ora capirete perché è meglio se loro entrino in questa storia, mentre è
meglio che voi ne restiate fuori.-
Tutti concentrarono lo
sguardo sul ragazzo.
Lui, con molta
tranquillità, si girò verso il cratere e con un gesto delle mano fece propagare
un enorme quantitativo di energia, che abbagliò tutto, quando riuscirono a
vedere di nuovo davanti a loro il palazzo era di nuovo davanti a loro, sempre
leggermente decadente, come lo avevano notato qualche volta, del cratere neanche
l’ombra, solo il palazzo.
Kei si avvicinò e lo
sfiorò, non era in illusione o un trucco, era reale e materiale.
-It’s impossibol - disse
Max sgranando gli occhi.
-Non è umano, nessun
essere umano può essere capace si fare una cosa del genere.- disse Lai, anche
lui aveva gli occhi sgranati.
-Deve essere un sogno-
rincarò il capitano della squadra.
-No- disse Hilary
sorridendo:- Non lo è, quello che avete visto è la realtà.-
-Ma dai Hilary.- disse
il capitano con una nota di esasperazione della voce.
-E’ impossibile, contro
ogni legge scientifica.- rincarò il professore
Lei mise le mani sui
fianchi in un gesto tra il contrariato e l’esasperato:- Perché delle creature
grandi quanto una quercia millenaria che spunta da un cerchio di plastica di due
centimetri vi sembra normale…-
-Non è plastica è.é-
disse indispettito Takao.
-Non interrompermi-
disse la ragazza con un tono preoccupante, preoccupante per la sua pelle:- o per
voi è normale che un ragazzo arrivi e distrugga mezzo parco mettendo di fila due
parole- poi continuò sorridendo.- Credevo che ormai aveste perso il senso della
normalità…-
-^___^’’’’’ Bhè in
effetti…- disse il capitano della squadra sorridendo.
-Scusate.- disse Mei
avvicinandosi a loro:- Non mi sono presentata, il mio nome è Mei.- disse lei
facendo l’inchino alla giapponese.
Dopo le varie
presentazioni (Che l’autrice si annoia a narrare NdA).
-Ed ora che si fa?-
chiese Mei.
Silenzio.
Mei stava per riaprire
bocca, molto probabile che volesse solo far notare che si stavano bloccando di
nuovo con il silenzio.
-Forse è meglio se
andiamo ^__^- disse Ryo.
-Ma come! Ve ne andate
di già, eppure è così tanto tempo che non ci vediamo ^^- disse una voce beffarda
e da un ombra apparve il ragazzo del giorno, occhi neri come due pozzi senza
fondo e capelli come la pece: Mike… DarkAngel…
Il gruppo di Hilary lo
guardò in cagnesco, anche Ryo aprì i suoi occhi ametista per l’occasione (ok,
l’altro capitolo Kei, questo io -_-‘’’’ NdRyo ^^ NdA).
-Non sembrate molto
felice di rivedermi ^__^- disse con un sorriso talmente sfacciato da fare
concorrenza a Ryo (-.-*** NdRyo).
-Ma è possibile mai che
cerchi sempre rogne quando ci sono loro nei paragi.- sbottò Hilary.
*gocciolone Blade
Breachers*.
-Ti facevo più
intelligente- disse lui.
-Cosa vuoi dire?-
-Che faccio a posta a
rompere quando ci sono loro nei paraggi.- disse lui sorridendo.
-Come?- chiese la
ragazza stupita.
-Certo, ci tengo alla
pelle-
SDONG
Caduta di gruppo.
-Cosa vuoi dire?- chiese
Takao.
-Non sapete che cosa è
successo l’ultima volta che l’ho fatta arrabbiare per bene, altrimenti non me lo
chiedereste- disse DarkAngel con un gocciolone ben nascosto alla vista dei
Blader.
-Che cosa vuoi?- chiese
laconica Hila.
- ^________________^ Mi
annoiavo-
SDONG
Ri-caduta del gruppo.
-ç__ç che ho fatto per
avere un fratello del genere- si chiese talmente piano che nessuno la sentì.
-Ah, quasi dimenticavo^^
una ragione c’è-
A quelle parole tutti si
misero sulla difensiva.
-Che cosa vuoi?- chiese
glaciale la ragazza, non sorrideva più, ora quel … come definirlo? Meglio non
definirlo completamente… stava facendo sul serio.
-Semplice- disse
ghignando:- regolare i conti con un mio vecchio subordinato, uno Spirits o bit
power, come lo si voglia chiamare creato da me mal riuscito a cui avevo dato
troppo potere- disse lui in tono gelido.
I blader non capirono a
chi si stava riferendo, che cosa centravano loro? I blade Breachers non capirono
bene le sue parole o meglio non vollero capirle: Quel ragazzo in grado di creare
Bit Power? No era impossibile…
Perché delle creature
grandi quanto una quercia millenaria che spunta da un cerchio di plastica di due
centimetri vi sembra normale[…]o per voi è normale che un ragazzo arrivi e
distrugga mezzo parco mettendo di fila due parole[…] Credevo che ormai aveste
perso il senso della normalità…
Le parole della ragazza
dette appena pochi minuti fa risuonarono a tutti per la mente, si sentirono come
se fossero stati colpiti da un maso invisibile, ma comunque molto pesante.
Ma quale dei Bit? Non
credevano i loro… forse il leone nero di Lai? O uno di quelli che possedevano i
ragazzi appena conosciuti? Ammesso che ne avessero…
-Allora che ne dici
Aquila Imperiale- disse lui.
Gli occhi di Alex si
ridussero ad un puntino.
-o dovrei chiamarti
Alex?-
Bene ed anche questo cap finisce in
una scena che lascia con il fiato sospeso, ah-ehm lo so, mi meriterei il
linciaggio^^"""" (Se lo sai, allora non ti offendi se lo facciamo, vero^^
NdLettori o.ò e poi la pazza sarei io?! NdA)
Allora ringrazio: Lir_chan , Hilary14,
hermy91, e Kagome 13 per i commenti, speri che continuerete a seguire la
storia^^ (Mamma mia che formale -___- NdAlex Ma che ci posso fare se stasera non
riesco a scrivere niente di decenteç__ç NdA Perchè, di solito ci riesci^-^
NdAlex *SDONG* Mei^^ grazie del martello^^ NdA. O.# NdAlex.
-Non è il momento
migliore per spiegarlo- disse Angel.
I tre annuirono, era
vero, dopo avrebbero avuto tutto il tempo per parlare e chiedere le dovute
spiegazioni, ma non ora, dopo… se ci sarebbe stato un dopo.
-Vattene- si limitò a
dire Hilary. Sapeva che normalmente sarebbero stati alla pari, o meglio, in
quella particolare situazione lei era in vantaggio, vantaggio numerico. Ma quel
bas****o di suo fratello aveva già programmato tutto, se sarebbe intervenuta
come bit power avrebbe dovuto rivelare la sua vera forma e fare entrare i suoi
amici in quella storia, se invece avesse deciso di non intervenire o Alex ci
avrebbe rimesso la vita o ne sarebbero usciti tutti mal conci… se ne sarebbero
usciti…
In questi ultimi giorni
si stava trovando spesso, TROPPO spesso davanti alla stessa odiata domanda: Che
cosa doveva fare?
Ma questa volta non
c’era bisogno che si scervellasse tanto, aveva già deciso, deciso prima di porsi
quella domanda…
-Uhmm che silenziosi-
commentò DarkAngel riferendosi ai Blade Breachers:- Che c’è ho turbato le vostre
povere stupidi menti da esseri umani ^^-
-Ho l’impressione che
qualcuno ci dovrà dare delle spiegazioni- disse Takao piano, guardando male
Hilary
“^__^’’’’’’’’ “ecco! Lo
sapevo. Come fratello ho un idiota patentato! Voglio essere figlia unica ç.ç”
pensò la ragazza tentando di nascondere gli innumerevoli goccioloni che aveva
sulla testa ai suoi amici, impresa ardua.
-Basta scherzare- disse
Mike chiudendo gli occhi di scatto per poi riaprirli, erano diventati rossi come
il sangue. Si iniziò a formare intorno al ragazzo la stessa aurea oscura del
giorno prima, potente quanto devastante e mortale.
“Mai che riesca a fare a
meno degli effetti scenici -.-“ pensò Hilary, sapendo che tutto quello spreco
non era necessario, ma al fratellino piaceva fare le cose in grande e, se
poteva, distruggere tutto quello che gli capitava sotto mano: sassi, macchine,
palazzi… persone.
Il solo pensiero e
ricordo la fece andare in bestia.
-Non crederai di poter
venire qui, UCCIDERE O TENTARE DI UCCIDERE uno dei miei migliori amici e
andartene con la testa ancora sulle spalle- disse la ragazza irata (O.o NdTutti
Domani ho compito in classe di mate^^’’’’ sono di pessimo umore NdA).
-Ma così ti metteresti
nei guai con i tuoi amici ^^’’’’’- disse lui leggermene preoccupato.
-Tsz, non sono mica la
loro balia e loro non sono la mia, dov’è il problema ^-^ ? - disse lei con un
sorriso leggermente, molto, sadico.
-No- si intromise Alex.
-Come?- chiese Hilary
stupita.
-Questa è una
discussione tra noi due, qualcosa che teniamo in sospeso da troppi millenni.-
disse serio.
-Non hai alcuna
speranza- disse piano Light.
-Non sottovalutarmi^^ e
poi non ho alcuna intenzione di arrendermi e se mi ucciderà lo perseguiterò per
tutta l’eternità sotto forma di fantasma ^-^ - disse lui.
*gocciolone nero*
-Sempre se sopravvivrà
poi a me ^-^-
*iper-gocciolone nero*
-A quanto pare ho un
futuro assicurato- disse Mike ironicamente: -SCUSATE!- li chiamò facendo dei
gesti con le mani (Tipo quando si saluta qualcuno su una nave NdA) – Yuhu! Io
sono ancora qui^^!!!-
-ò.o Io non lo conosco,
non abbiamo nessuna parentela, io sono stata adottata- disse piano LightAngel,
per non farsi sentire dai suoi amici, dopotutto ne avrebbe dovute dare di
spiegazioni… o semplicemente per non far sapere in giro che ha un fratello del
genere^^’’’’ (ok, ora sono io la sua vittima -.- NdDark ^___^ NdA).
-Per fortuna che non è
più il mio capo- disse altrettanto piano Alex. Poi fece un bel respiro e fu
avvolto da una leggera luce verde, quando si diramò il ragazzo aveva ancora la
sua forma “umana” ma indossava una leggera armatura verde e oro, con delle gemme
dello stesso colore dei suoi occhi, il mantello era attaccato ad una spalla, con
una gemma sferica cerchiata d’oro e il mantello verde molto scuro con alcune
sfumature bianche gli copriva il braccio sinistro, ma non gli dava alcun
fastidio nei movimenti anche se non lasciavano quasi vedere il guanto. Tra le
mani, in posizione di difesa, stringeva una spada molto grossa e pesante sulla
cui lama c’erano della varie incisioni, l’elsa era d’oro e fine, come fine era
l’attaccatura alla lama in confronto al resto e, sull’elsa spiccava una gemma
verde con delle spirali bianche che creavano delle stupende sfumature.
Il ragazzo invece fece
sparire il sorriso ironico che gli incurvava le labbra e ne fece apparire un
altro, sadico, lo stesso sorriso di quando al parco aveva sentito i blade
breachers avvicinarsi o meglio qualcuno con cui divertirsi, qualcuno da
uccidere.
Nel frattempo Hilary
guardava il fratello in cagnesco, lo avrebbe volentieri sbranato, ma:1 aveva
detto ad Alex che ne sarebbe rimasta fuori; 2 era sicura che avesse un pessimo
sapore; 3 non si sarebbe mai abbassata a niente di così disgustoso.
“Da oggi dipenderà la
mia vita” pensò il ragazzo.
Intorno gli si formò un
potente aura verde che lo avvolse completamente fino ad inglobarlo, ora si
distingueva solo un enorme sfera verde con sfumature bianche si intravedeva solo
qualche leggero contorno del ragazzo, la sua energia era fuori dal comune.
“Spero solo che non
perda il controllo altrimenti… no, non voglio pensarci” pensò la Light, far
perdere il controllo e la lucidità al suo amico sapeva che cosa significava,
ritornare a essere quello che non voleva e lei non poteva fare niente per
aiutarlo anche volendo, solo lui poteva entrarne e solo lui poteva uscirne…
questo pensiero le faceva male.
I due sparirono, nessuno
dei Blade Breachers riusciva più a vederli, ma ciò non toglie che non fossero
là…
Si scontravano a una
velocità inimmaginabile, creando turbini di vento e vuoti d’aria, tutto ciò che
li circondava attacco dopo attacco veniva mano a mano distrutto senza che, a
prima vista, si riuscisse a vedere il perché.
Alex era in difficoltà,
sapeva che se voleva avrebbe anche potuto mettere in seria difficoltà il suo
avversario, ma c’erano dei rischi che non se la sentiva di correre soprattutto
con tanti esseri umani nelle vicinanze che avrebbero potuto rimetterci la pelle.
-Che delusione, mi
aspettavo meglio dopo tutto il potere che, per errore, ti ho dato.- disse Mike
scocciato con il solo scopo di fare arrabbiare il suo ex-sottoposto.
-Mi dispiace, ma non
attacca.- disse lui gelidamente, con un tono che fece venire la pelle d’oca a
tutti i blader che li circondavano.
-Vedremo- disse lo
Spirits a voce bassa, con una strana luce negli occhi, come un lupo che ha
appena avvistato la sua nuova preda.
Anche se non abbandonò
il suo aspetto da diciottenne fece apparire tra le sue mani una spada, molto
fine e leggera, tutto il contrario di quella di Alex, e nera coma la notte.
Entrambi chiamarono a
loro due sfere di energia che si scontrarono creando esplosioni di dimensioni
enormi.
-Ma chi sono?- chiese
piano Rey.
-O cosa sono- disse
altrettanto piano Kei.
Il cinese lo guardò
annuendo.
-Secondo te sono…- una
nuova esplosione non gli permise di finire la frase, il gruppo della BBA era
stato scaraventato a terra dall’onda d’aria causata dai due colpi.
-LASCIALI FUORI DA
QUESTA STORIA!!- urlò Alex iniziando ad arrabbiarsi, non sopportava che qualcuno
coinvolgesse negli scontri persone che non centravano niente, cosa che, al
contrario, DarkAngel adorava con tutto se stesso.
-Perché dovrei^^- disse
lui sorridendo in modo ironico.
Intorno al ragazzo si
stava venendo a formare un aura sempre più potente, iniziava ad arrabbiarsi, non
sopportava il modo di agire del suo ex, per fortuna, capo. O meglio, lui non
sopportava il suo capo in generale.
-ALEX!- la voce
autoritaria del nuovo capo gli aveva riportato all’istante la lucidità. Non
poteva farsi fregare così facilmente da lui, un bastardo della peggior specie.
-Non intrometterti-
disse infuriato il custode dell’oscurità.
Lei non lo ascoltò
neanche, non gli interessava affatto se avesse fatto arrabbiare o no il suo caro
fratellino, sarebbe morta dal dispiacere… quando i maiali avrebbero imparato a
volare, gli asini no, suo fratello era la prova materiale che ormai anche loro
aveva iniziato a solcare le vie dei cieli. (ù_u Autriceee, ma c’è l’hai con me?
NdMike Cosa te lo fa pensare^^ NdA I gentili appellativi con cui mi hai
designato è.é NdMike_sarcastico Bhè se sono gentili appellativi perché te la
prendi? NdA_che_ha_afferrato_il_sarcasmo_ma_fa_finta_di_niente -.-‘’’’’’ NdMike).
-Sono io il tuo
avversario- disse gelidamente Alex guardando il ragazzo negli occhi.
-Bene- disse lui con il
suo solito tono ironico.
Lo scontro ricominciò
più accanito che mai, in cui nessuno dei due iniziò a risparmiare sui colpi
bassi (-.- Non sono io il cattivo NdAlex ^-^ NdA).
-A quanto vedo non hai
ancora dimenticato quello che ti ho insegnato^^.- disse Mike.
Alex fece una faccia
disgustata, ma non ribatté visto che, dopotutto, aveva ragione, cosa che lo
ripugnava profondamente…
-^-^- Mike fece un
ghigno di trionfo prima di approfittare della, momentanea, distrazione del
ragazzo e ferirlo alla spalla destra, trapassandogliela con la spada.
Faceva un male cane,
tanto per usare le stesse parole che il ragazzo stava pensando, ma il suo
orgoglio gli impedì di fare uscire delle sue labbra anche il più piccolo lamento
di dolore.
-Allora, adesso non
parli più?- sibilò Mike ancora vicinissimo al giovane e con la spada ancora
conficcata nella sua spalla.
-Una cosa da dirla
l’avrei- disse lui impugnando più saldamente la spada: -Mai sottovalutare il
proprio avversario.- così, prima che il ragazzo si rendesse conto di quello che
Alex aveva intenzione di fare fu trafitto ad un fianco dalla spada del ragazzo.
Il custode dell’oscurità
si allontanò di scatto, premendosi convulsamente una mano sulla ferita che aveva
iniziato a sanguinare, sangue rosso, come qualsiasi semplice mortale.
C’era qualcosa che non
andava…
Perché lo psicopatico in
black (Ma da dove li prende sti… ma cosa sono? O.o NdDarkAngel) stava ancora
sorridendo, non che normalmente non lo facesse, ma non in un modo così… bhè, ecco,
vittorioso, sembrava felice del proprio operato anche se era stato ferito.
“Solitamente” pensò
Hilary “a questo punto fa prevalere la parte del carattere più infantile e
bastarda che si ritrova fino a quasi perdere il controllo… che cos’à in mente…”
era preoccupata, molto anche.
-AAHHHHHHH!!!- Alex
aveva iniziato ad urlare, portandosi le mani alla testa.
-Che cosa sta
succedendo.- chiese Light “piuttosto” alterata verso il fratello.
-Ho solo fatto in modo,
grazie a questo.- così dicendo prese dal mantello un boccetta con un liquido
porpora da sotto il mantello.-che finalmente riprendesse la sua forma Spirits^^
dopotutto è quella la sua vera forma^^-. Disse tutto contento.
Le pupille di Light si
ridussero ad un puntino e si girò di scatto verso l’amico, a terra, in ginocchio
tenendosi la testa fra le mani mentre si iniziava a formare intorno a lui
un’aurea oscura che mano a mano prendeva il posto di quella verde smeraldo.
-Non può essere- disse
la ragazza con gli occhi spalancati.
-Perché?- disse Mike
ghignando:- sai benissimo chi è davvero e per quanto possa tentare di
nasconderlo, di non pensarci lui è… è come me-
Fine cap
Più passa il tempo più
divento più bastarda^^
Il prossimo è già
pronto... e quello dopo ancora... in parole povere aggiornerò in fretta ^O^
(T__T NdLettori).
Ringrazio:
FrancescaAkira89, Hilary14, hermy91, Kagome13 e Lir_chan. GRAZIE PER I
COOMMMEENNNTTTIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Capitolo 15 *** Un nuovo nemico o un vecchio amico? ***
Un nuovo nemico o un vecchio amico
Un nuovo nemico
o un vecchio amico?
Capitolo 13
“Sei stato creato
solo per ubbidirmi non per pensare” disse la voce del suo creatore poco dopo la
sua nascita.
Quelle parole gli
rimbombavano nella testa.
Non capiva.
Perché non poteva
decidere niente? Neanche della sua vita?
“sei solo un macchina
per uccidere i tuoi avversari”.
Ecco che cosa gli
aveva risposto il capo.
“La tua opinione non
conta”.
Non riusciva a
capire.
Non capiva…
Perché?
Perché era tutto così
difficile?
Se poteva pensare
perché non doveva farlo?
Perché doveva
ubbidire agli ordini di qualcuno solo perché gli aveva dato la vita?
“Perché altrimenti
come ti ho dato la vita te la levo, e se osi dire qualcos’altro del genere non
potrai raccontarlo” aveva chiesto ed ecco come gli avevano risposto.
Ma lui continuava a
non capire…
Ora doveva solo
pensare alla sua missione, la sua prima missione, e se non avrebbe fatto
attenzione sarebbe stata anche l’unica.
-AAAHHH!!!- il giovane
ragazzo in armatura verde continuò ad urlare, ricordi del passato si stavano
sovrapponendo al presente, la testa gli faceva malissimo, solo la spalla le
faceva concorrenza.
Una forte aurea oscura
stava iniziando ad avvolgerlo.
-Alex- mormorò Hilary,
guardando il suo amico che si contorceva dal dolore, avrebbe voluto poterlo
aiutare, ma sapeva che avrebbe solo peggiorato le cose… lei era luce, ma lui no…
avvicinandosi avrebbe solo fatto scattare una specie di energia per l’auto
difesa facendo aumentare l’energia oscura del ragazzo che si stava propagando
sempre di più.
-NOOOOOOOOO!!!!!!!!!-
urlò lui premendo sempre più forte le mani sulla testa fino a farsi male.
A questo nuovo urlo
Hilary sentì salire dentro al suo cuore (ammesso che c’è l’avesse *gocciolone
Autrice*), guardò con odio verso il fratello che le disse:- Che cosa c’è? La
grande custode non riesce ad aiutare il suo migliore amico e se ne sta a
guardare… delusione.-
-Custode… Hilary che
cos… O.o- Takao stava per chiedere altre spiegazione alla ragazza che aveva
vicino, con gli altri, ma non aveva avuto il tempo di finire la frase che la sua
amica era sparita.
-Ma cosa?- chiese Max
guardandosi in giro, ma non dovette cercare molto per trovarla e neanche gli
altri.
Stava tenendo per il
colletto della maglietta il ragazzo che avevano incontrato quel giorno, ancora
in armatura, Mike. Lo stava tenendo in modo che non toccasse terra con i piedi,
cose piuttosto strana visto che era molto più alto e, sicuramente, pesante della
ragazza.
-O.o- espressioni
generali.
Hilary bisbigliò
qualcosa al fratello, qualcosa che nessuno riuscì a sentire.
-One-chan come luce allo
stato puro dovresti parlare un po’ più… come dire, in modo educato.-
-Tu, non preoccuparti di
questo. Pensa invece a interrompere questo procedimento di trasformazione.-
disse lei a denti stretti.
-Perché dovrei? È giusto
che sia così, non poteva continuare ad indossare una maschera per tutta
l’eternità- disse il Black.
- E che cosa è giusto
allora? Che ritorni ad essere quello che tu l’hai costretto a diventare? Senza
la possibilità di scegliere? Quando gliel’ho proposto ha deciso di non fare più
parte delle tue schiere e di essere quello che voleva, avere la possibilità di
parlare e di dire quello che pensava.-
-Lo so, ma mi interessa
riaverlo con me, senza volontà… ovviamente.- disse il ragazzo ghignando, ancora
tenuto per il colletto da Angel (light).
-Bast***o- disse lei a
denti stretti, lasciandolo improvvisamente in modo che cadesse di peso. Cosa che
avvenne, visto che non si aspettava una reazione del genere.
-Questa me la pagherai,
fosse l’ultima cosa che faccio – disse lei infuriata guardandolo con occhi di
fuoco.
Lui deglutì a vuoto, non
tanto per la minaccia della sorella, ma perché le aveva visto quello sguardo
solo un'altra volta, anche se la conosceva da… dall’eternità, anche se gli e ne
aveva combinate tante l’aveva vista così arrabbiata solo ed esclusivamente
un'altra volta e in quell’istante era arrabbiata con lui, si ricordò che cosa
era successo… in quel momento sperò con tutte le sue forze che la presenza di
quegli umani le impedisse di perdere il controllo, di nuovo.
-Hilary si può sapere
che significa?!- disse Takao infuriato.
La ragazza lo ignorò
completamente e si rivolse a Matt.
-Portali via- disse al
ragazzo.
Lui aprì gli occhi in
modo da poter guardare lo Spirits nei suoi:- Perché?-
-Perché fra poco si
scatenerà il finimondo- disse lei serafica.
-DarkAngel?- chiese Mei
mentre i Blade Breachers andavano sempre nel pallone (Non è che in questa fic
abbiano fatto altro -.- NdLettori Bhè rimpiangeranno questo periodo di
nullafacenza ^-^ NdA).
-No- disse piano la
ragazza e guardò di sfuggita Alex.
-Ma è uno dei nostri-
disse piano Mei.
Lei fece un sorriso
stanco e non rispose.
Un ondata di energia li
travolse e concentrarono lo sguardo del ragazzo, lui era avvolto da una potente
aurea nera:- ARGHHH- un altro urlo di dolore squarciò il cielo e lui fu avvolto
da una luce nera che lo modellò e lo trasformò in una bellissima e maestosa
aquila imperiale. Gli occhi non erano verdi come quelli del ragazzo di cui aveva
preso il posto ma neri-blu notte-bianco, le piume dello spirits erano dello
stesso colore e le gemme che le tempestavano il corpo erano di un blu intenso,
altre sfumature che erano presenti davano sul viola e quella specie di armatura
che ogni spirits ha e che da bit power a bit power cambia.
Tutti avevano sgranato
gli occhi.
-Vi presento il
traditore che però è stato la mia prima creazione: BLACK IMPERIAL EAGLE- disse
Mike tutto contento.
La potenza dello spirits
era inimmaginabile.
-Non ho mai visto niente
del genere- disse Kappa picchiettando sui tasti del computer, voleva raccogliere
dei dati su quell’essere, ma quando tentò di misurarne la potenza accadde una
cosa inaspettata, il computer si fuse, andando in corto circuito e perdendo
tutti i dati che possedeva, sia quelli raccolti nelle ultime ore, sia quelli
precedenti (eh, eh quel computer ha resistito a tre serie, ma con me non poteva
durare^^ NdA T___T NdKappa).
Tutti i blader, compresi
anche quelli del gruppo di Hilary, sgranarono gli occhi.
-Non ho mai visto niente
del genere.- disse Takao.
-Ma nel tuo incontro con
Brooklyn?- chiese Mei, non staccando lo sguardo dallo Spirits.
-Bhè, l’energia era
tanta è vero, ma era generata da due bit power e due Blader, invece qui…-
-E’ tutta un’altra
cosa.- concluse Lai.
-Bhè, non è la prima
volta che noi vediamo un energia del genere, ma anche lì era un'altra storia.-
disse Ryo con i suoi occhi felini aperti e seri come non mai, gelidi come il
ghiaccio.
L’aquila restava così
ferma, nel cielo, in tutta la sua maestosità e liberando una parte del suo
potere.
Mike sembrava un bambino
che aveva appena ritrovato il suo giocattolo preferito (Perché fai sempre
paragoni con i bambini ç__ç NdMike E veo è.é noi ci oediamo ß
E’ vero, noi ci offendiamo NdBambini *gocciolone Mike* NdMike).
-Bene^^- disse
quest’ultimo:- riprendi la tua forma umana.-
-Tutto stò casino per
fargli poi riprendere, dopo cinque minuti, la sua forma umana? Ma è stupido O.o!
– chiese Mei.
SDONG
*caduta Mike*
-No, non è così stupido,
anche se sinceramente credo che per elaborare un piano del genere ci abbia messo
circa 100.000 anni e più.-
*gocciolone Mike*
Furono distolti da un
rumore di passi, si girarono verso Alex che aveva ripreso la sua forma umana, ma
… ma non era Alex.
Era un ragazzo molto
carino sui diciassette anni, capelli lunghi neri, raccolti in una coda, due
folte ciocche di capelli davanti al volto che gli coprivano parzialmente un lato
della faccia erano blu acceso. Gli occhi non avevano la pupilla ma sfumavano dal
blu scuro, al viola, al bianco, sempre sul volto aveva, su una guancia, quella
seminascosta da una ciocca di capelli, aveva tatuati degli strani simboli neri,
una lingua che il mondo ormai non conosceva più, che coprivano una cicatrice che
prendeva buona parte della guancia. Non indossava l’armatura, ma dei semplici
pantaloni neri, larghi e una maglietta blu smaniata, su un braccio spiccava un
bellissimo tribale.
Non solo era diverso
fisicamente, ma i suoi occhi erano… erano ghiaccio e le labbra erano una linea
dura.
Non era Alex.
Era un'altra persona.
O no?
Quanto davvero
conosciamo un persona per poterla giudicare e capire?
Mai abbastanza.
-Vi presento il mio
vecchio subordinato nella sua forma umana^^: Xander.-
SDONG
*caduta di gruppo*.
-Viva la fantasia- disse
Mei.
Gli altri annuirono.
*linguaccia da parte del
sommo custode oscuro*
RI-SDONG
*ri-caduta di gruppo*.
-Il nome- iniziò a
spiegare il pagliac (La tentazione è forte ç.ç NdA) custode:- Serve a ricordarvi
che lui non è più il vostro vecchio amico, ma una parte di voi lo ricollegherà
sempre a lui perché è la stessa persona mmhm… meglio dire Spirits o, che dir si
voglia, bit power.-
Hilary stava stringendo
i pugni, era come la prima volta che lo aveva incontrato…
-Non credevo che lo
psicolabile fosse messo così male da mandare i poppanti a combattere.- disse una
voce.
Lui si girò,
guardando colei che aveva parlato.
L’energia che
percepiva era quella di un bit power di luce.
Il resto non
importava, l’unica cosa che doveva fare era eliminarla.
Chi fosse, o la sua
potenza non era importante.
L’attaccò.
Lei lo schivò senza
nessuna difficoltà.
Si trovavano sospesi
a mezz’aria in un deserto, non molto lontano scorreva un immenso fiume, su cui
ancora non c’erano insediamenti umani, o meglio, ancora non c’erano gli esseri
umani, se non le prime forme molto, ma molto primordiali.
“Devo batterla, devo
ucciderla, è la mia missione…ma perché devo farlo?” continuava a chiedersi il
ragazzo.
Lei, un angelo dalle
ali di fuoco lo guardò attentamente, non percepiva cattiveria il lui.
-Perché stai cercando
di uccidermi?- gli chiese.
Lui la guardò, con i
suoi bellissimi occhi azzurri-viola-ghiaccio reclinando leggermente la testa
come se non riuscisse a capire.
-Ordine- si limitò a
dire lui.
Lei lo guardò
incuriosita, non sembrava fosse convinto di quello che diceva.
La attaccò di nuovo.
Lei lo schivò, poi…
il buio…
Aprì lentamente gli
occhi, si sentiva sfinito, avrebbe voluto restare ancora un po’ sdraiato, ma
qualcosa gli diceva che non poteva, una forte sensazione di pericolo.
Era sdraiato su
qualcosa di morbido, un letto.
Si guardò lentamente
in torno, con la vista un po’ offuscata, ma era sicuro di non conoscere quel
posto, era tutto allegro e luminoso, anche se era sicuro che fosse sera.
Tese le orecchie,
sentiva distintamente delle voci poco lontano dalla stanza dove si trovava,
sembrava qualcuno che litigava, ma era troppo lontano per capire il perché.
Si tirò a sedere, per
poi cercare di alzarsi.
La testa gli faceva
un male cane, toccandosela notò una fascia, doveva essere stato colpito, piano
piano iniziò a ricordare: la ragazza, lo scontro e poi il buio… perché non era
morto, il suo capo l’aveva aiutato… no, era impossibile, se fosse stato per lui
sarebbe già morto, era stato battuto e non aveva completato la missione: appena
lo avrebbe visto. Lui, sarebbe morto.
Allora, chi?
Si alzò lentamente,
non era ridotto troppo bene.
-STATEMI BENE A
SENTIRE! QUESTA E’ UNA MIA DECISIONE E VOI NON POTETE OPPORVI, ANCHE VOLENDO HO
MAI SBAGLIATO?!!!?- ancora quel qualcuno che urlava fuori dalla sua stanza,
prima era più lontano ormai era proprio fuori dalla sua porta, era una voce
femminile, la stessa che lo aveva battuto.
-MA E’ UNO DI LORO!-
urlò una seconda voce, stavano parlando lui, ne era sicuro.
-LO SO!!!!- urlò
ancora più forte la seconda voce.
-ah.- disse qualcun
altro, lui lo aveva sentito a mala pena.
- LightAngel!- disse
una terza voce:- come fai a non renderti conto di quanto sia pericoloso! Con
molte probabilità è una spia!-
“Una spia? si chiese
lui “che cos’era?” non gli era stato detto, bhè dopotutto lui era stato creato
solo da… non ne era sicuro… non sapeva per quanto tempo aveva dormito… 24 ore?
Comunque niente di
buono se lo accusavano di esserlo.
Una cosa l’aveva
capita era nella tana del lupo.
CRASH
La porta era stata
aperta con forza, tanto da scardinarla e farla cadere al suolo.
Sulla sua testa si
formò un *gocciolone* accompagnato da un guizzo al sopracciglio destro.
Entrò la ragazza
dello scontro, da quanto aveva capito si chiamava LightAngel.
Era accompagnata da
quattro ragazzi sui 18-19 anni, ma non si fece ingannare, sapeva che erano molto
più… antichi. Altri spirits di enorme potenza.
-Seguici- disse uno
di loro glacialmente, era alto con due occhi azzurrissimi biondo, ma i capelli
sfumavano: biondo-arancione-rosso-porpora.
-Fire! Un po’ di
educazione- lo rimproverò la ragazza, ma gli altri non sembravano minimamente
intenzionati ad ubbidirle.
-Ragazzi- disse lei
in un tono molto minaccioso, si stava inca**ando.
I quattro
rabbrividirono.
Lui no, era abituato
ad essere minacciato, da quando era nato in suo capo non aveva fatto altro.
La ragazza gli si
avvicinò e disse:- Siediti, ti dobbiamo fare delle domande.-
Lui obbedì.
-Bene prima di tutto,
qual è il tuo nome?- chiese un ragazzo con i capelli blu e gli occhi castani.
-Come?- chiese il
“prigioniero”.
-Il tuo nome, ne
avrai pur uno!- disse Fire.
-No-
-Come no?- disse un
ragazzo dai capelli verde foresta, argentei con le punte nere e gli occhi d’oro.
-Non mi è stato dato
un nome- disse lui, il capo lo aveva semplicemente mandato a combattere,
sembrava che fosse quasi impaziente di sbarazzarsi di lui, immaginiamoci se
aveva tempo per sciocchezze tipo nome o altro, combattere lo sapeva fare e
basta.
SDONG
*caduta di gruppo*
-Ma si può sapere
quanti anni hai? Sei giovane è vero, ma in una…- il quarto ragazzo, capelli neri
e occhi nero-viola, lo squadrò attentamente:- in un centinaio d’anni in qualche
modo dovranno pur averti chiamato.-
-100 anni?- chiese
lui.
-Sì, non hai un
centinaio d’anni?- chiese il bit dai capelli azzurri.
-No, 24-
-Anni?- chiese il bit
dai capelli sfumati, gli sembrava troppo grande e che aveva un potenziale molto
elevate per avere SOLO 24 anni, magari secoli.
Lui scosse la testa e
disse: -Ore-
-Ci stai prendendo in
giro?- chiese Fire arrabbiato.
Il ragazzo lo guardò
ingenuamente e chiese:- Perché dovrei?.-
Ingenuità allo stato
puro.
-Ò.O- tutti i ragazzi
lo guardavano con questa espressione, ma lui non ne capiva il perché.
LightAngel gli si
avvicinò tranquillamente e posò un dito sulla fronte del ragazzo.
-Non mente- disse poi
lei, tranquillamente.
-Ah- dissero gli
altri in coro.
-Ora vorrei sapere
una cosa da te.- disse lei.
Lui non disse niente,
ma la guardò negli occhi.
Senza alcun
preavviso, o meglio, niente che lo potesse far pensare tentò di colpire il
ragazzo.
Un esplosione.
I quattro ragazzi si
alzarono togliendosi le macerie dai vestiti:- Ma che diamine è successo?- chiese
il ragazzo con i capelli azzurri.
-Niente- disse
LightAngel.
-Che cosa hai fatto?-
chiese il ragazzo con gli occhi d’oro.
-Un esperimento.-
disse lei sorridendo.
-Cioè o.ò?- chiese il
ragazzo con i capelli neri.
-Volevo sapere
perché il mio caro fratellino voleva che venisse distrutto.-
-Allora?- chiese Fire.
-Ha sbagliato nel
crearlo- disse lei.
Il prigioniero la
guardò senza capire, che cosa aveva di sbagliato? Forse era troppo debole?
-Ha creato uno
spirits potente quanto lui, o meglio, se continuerà ad allenarsi lo diventerà.-
disse tranquillamente.
-O.o- comune sguardo
degli amici di Hilary.
-Hai capito?- disse
più gentilmente al ragazzo un po’ intontito.
-Il mio creatore mi
vuole uccidere perché sono troppo potente? -__-****-
-Sì ^^’’’’’-
-ah
-___-************************- si limitò a dire lui.
-Ti faccio una
proposta- disse lei. -Passa dalla mia parte-
-Come?- chiese lui
scettico.
-Che vuoi dire?-
chiese Fire glaciale.
-Sono uno Spirits
oscuro-
-Questo non è un…-
stava dicendo LightAngel, ma una presenza la bloccò.
-Guarda, guarda. Non
sai che non si dovrebbero fregare i subordinati altrui?- disse una voce ironica.
-DarkAngel- sibilò la
ragazza.
Ma nessuno riusciva a
vederlo, si stava spostando ad una velocità impressionante in modo che non
sapessero dove colpire.
-AHHH!!!- un urlo del
subordinato li fece voltare verso di lui.
DarkAngel si era
fermato, per colpire il ragazzo, non era riuscito ad ucciderlo, ma gli aveva
ferito la guancia, con molte probabilità gli sarebbe rimasta una cicatrice.
LightAngel stava per
contrattaccare, ma non c’è ne fu bisogno.
Un esplosione
distrusse due alee del palazzo, fino alle fondamenta.
Un bit power oscuro
che sarebbe dovuto essere senza alcuna volontà si era ribellato al suo padrone
perdendo il controllo e cambiando.
Quando il fumo si
diradò, non c’era più il ragazzo dai lunghi capelli neri dalle ciocche blu e con
i capelli di un colore così insolito, no c’era un bel ragazzo dagli occhi verdi
e i capelli castani, sempre bi colore, le ciocche di fronte al viso erano più
chiare.
Aveva deciso di
cambiare.
Aveva deciso di poter
scegliere.
Aveva deciso il suo
futuro.
-Alex- mormorò
LightAngel, mentre il fratello se ne andava inviperito, iniziando a “Studiare”,
in tutti i sensi, una vendetta.
No, non era come quella
volta, ancora Dark non aveva avuto il tempo di fargli il lavaggio del cervello e
aveva potuto scegliere, o meglio era riuscito ad imporre la sua scelta al suo
creatore. Ed ora? Ora invece non aveva più volontà, un guscio vuoto, che sapeva
solo obbedire, un macchina con dei poteri strabilianti…
“Ma ora? Che cosa
succederà?” si chiese la ragazza.
Fine cap
Allora in questo cap
(lunghetto, 7 pag di Word) si è capito di più il ruolo di Alex e il legame che
lo collega allo psicopatico, peccato che ormai Alex non c’è più dalla fic, ma
l’ho completamente sostituito con un nuovo personaggio di mia invenzione, era un
po’ difficile farlo cambiare tanto radicalmente, soprattutto d’aspetto (La
linciavo U__U NdAlex).
Alex: -___- Mi hai
sostituito con un interista.
A:- Interista?
Alex:- -____- ha i
capelli blu e neri.
Xander:- Dici così
perché ti ho fregato il lavoro^^
Alex:- Zitto froxio.
Xander:- Ha parlato lui
+__+**** ti sei mai guardato allo specchio? Scusa, non avevo pensato al fatto
che ogni volta che lo fai il verde ti da alla testa *sogghigno*
Alex:- Ha parlato il
beota blu >.<
SDONG CRASH BIUNK STANG
Parte la rissa.
Vabbè, ringrazio chi
commenta e per favore commentate ancora, io devo bloccare la rissa -__-‘’’’***
Mike aveva un sorriso
compiaciuto che andava da un orecchio all’altro, era molto curioso di sapere
come avrebbe reagito la sorella, era sicuro che nemmeno la sottoscritta sapeva
come fare, la storia si stava facendo molto interessante (Ma che sono? Messaggi
subliminali? NdLettori).
-Bene- disse il ragazzo
con gli occhi rossi:- Alex, attaccali.- ordinò e il suo vecchio subordinato da
bravo burattino che era diventato attaccò, con tutte le sue forze l’intero
gruppo.
Tutti si buttarono di
lato mentre l’esatto punto dove si trovavano prima esplodeva, sgranarono gli
occhi, vedendo la fine che avrebbero fatto se non avrebbero avuto i riflessi
pronti.
Diciamo che proprio
tutti non si erano spostati, Hilary non si era mossa di un millimetro, sembrava
che in quel momento avesse perso il contatto con la realtà, o che semplicemente
non la accettasse; fatto sta che l’esplosione non l’aveva neanche sfiorata,
anche se ci si trovava al centro.
Alex avendola di più a
portata di mano, non ricordandola, non ricordando la loro amicizia, l’attaccò.
Avvertendo il pericolo
qualcosa nel cuore e nella mente della ragazza di risvegliò.
La rabbia.
Una furia ceca.
La consapevolezza di
aver, forse per sempre, perso una persona a cui teneva, senza aver potuto fare
niente… di nuovo.
In torno alla ragazza si
formò una luce accecante e … un incandescente aura rossa, perdendo quella
bellissima sfumatura rosa perla che la caratterizzava, intorno a lei l’asfalto
iniziò a sciogliersi.
Mai, mai fare arrabbiare
qualcuno di base buona, perché la sua furia non potrà mai essere controllata in
assenza della fredda razionalità e dall’abitudine che possiede ogni membro del
male.
Mike sgranò gli occhi e
le pupille divennero delle dimensioni di due puntini.
Ecco, ora avrebbe
preferito essere anche sul sole, ma non lì nelle vicinanze… perché sembrava
addirittura più arrabbiata dell’ultima volta in cui si era “divertito” a
prendersela con i suoi amici… un momento, qui non si parlava di rabbia, ma di
furia ceca.
Decise che in quella
circostanza c’era una sola cosa che poteva fare… scappare.
Chiuse gli occhi e si
concentrò...
-Ca**o! Perché il
teletrasporto non funziona?-
-Perché io non ti
permetto di andartene.- disse una voce gelida e tagliente come delle lame di
ghiaccio che anche lui stentò a riconoscere.
Si girò lentamente a
guardare la sorella.
L’aurea che la
circondava non accennava a diminuire, al contrario aumentava ogni secondo che
passava distruggendo, o meglio sciogliendo e incendiando tutto quello che la
circondava…
Ecco la vera potenza del
guardiano della luce: colei che oltre a portare in se i poteri del bene, e della
creazione aveva in se i poteri della sacra fenice, lo spirito del fuoco, che
basa la sua esistenza e morte su di esso.
Diede una veloce
occhiata al subordinato che aveva rinunciato all’attacco e stava
indietreggiando, non gli sarebbe stato di alcun aiuto.
Poteva contare solo
sulle sue forze, dopotutto sarebbero dovuti esseri alla pari, almeno in teoria…
Riportò lo sguardo su
LightAngel, bisognava ammettere che era tutto uno spettacolo, il fuoco che la
avvolgeva dolcemente, ma pericolosamente fino a creare una specie di barriera da
tutto, ma che comunque neanche una sola fiamma osava sfiorare lei e la sua
energia che le faceva ondeggiare i capelli neri… NERI
-One-chan^^ - disse il
ragazzo raccogliendo tutta la sua faccia tosta e facendo appello al suo istinto
suicida:- devi fare attenzione, stai perdendo il controllo della tua forma
umana.-
I Blade Breachers
iniziarono a credere di stare dormendo, o almeno iniziarono a sperarlo.
Hilary, o almeno colei
che aveva sempre usato quel nome, fece un sorriso dei più bastardi e, in questo
caso, pericolosi, di cui fosse capace e disse:- Hai ragione, è inutile
continuare questa falsa, di cui, non mi potrebbe più importare di meno^-^
-Mi stai prendendo in
giro.- disse, o meglio desiderò il sommo custode oscuro.
-Perché dovrei.- così
dicendo aprì un occhio, rosso fuoco e la sua energia si scatenò creando un
esplosione che per poco coinvolse i suoi amici, ma era tutto calcolato, non gli
avrebbe mai fatto del male… almeno che non se li ritrovasse contro… e se in quel
momento fossero stati avversari… bhè, in amore e in guerra tutto è permesso, no?
Autrice: mi sa che come
creatrice e simbolo del bene la sto facendo con un carattere un po’ demoniaco… a
bhè, da inca**ato anche un fiore diventa pericoloso^^
L’esplosione oltre a
fare molta confusione fece in modo che nessuno riuscisse a guardarla.
-HILARY!- esclamò Takao
temendo per il peggio, dopotutto quella ragazza era una loro amica, e anche se
non sapevano che cosa stava esattamente succedendo, lei si era andata a trovare
al centro di un esplosione di potenza illimitata.
-ANGEL!- urlarono invece
Mei, attirandosi le occhiate dei BBA team (nome originale dei Blade Breachers,
durante la fic potrebbe essere usato, per variare e non essere sempre ripetitiva
NdA).
Tra il fumo si iniziò a
distinguere una figura, che non aveva proprio tanto di umano, almeno dai soli
contorni che si intravedevano, una folata di vento fece diradare completamente
il fumo e davanti agli occhi dei Blader si impose la figura fiammeggiante
dell’angelo dalle ali di fuoco.
Tutti sgranarono gli
occhi alcuni perché non riuscivano a capire chi fosse e da dove spuntasse quel
bit power, anche se ormai lo avevano capito, semplicemente avevano
spontaneamente deciso di non accettarlo; chi invece perché non si aspettava una
reazione così istintiva e scoperta dalla loro amica.
-Complimenti sorellina,
non ti ricordavo così potente, bhè me lo segnerò^^- dalle macerie apparve come
se niente fosse il ragazzo, che chiamava continuamente la loro amica sorella, e
in effetti a guardare ora bene i due angeli si assomigliavano, anche lui aveva
adottato la forma Spirits: i lineamenti del volto e della pettinatura erano
rimasti gli stessi, ora dimostrava semplicemente qualche anno di più, e gli
occhi come colore e forma erano identici, ma quelli della ragazza-angelo
esprimevano insieme mille emozioni e sensazioni, mentre i suoi erano di
ghiaccio, maschere per non tradire e mostrare i propri sentimenti e paure, senza
mai svelare le proprie intenzioni e i diabolici piano. Sulla schiena aveva due
ali nerissime come la pece (Valgarv *ç* Chi non conosce Slayers non mi può
capire NdA) con incastonate delle gemme ancora più scure che ricordavano la
profondità e la distruzione di un buco nero.
Da qui lo scontro tra
due Titani…
Una sfera rossa avvolse
gli amici dello Spirits teletrasportandoli in pochi secondi lontano, un
esplosione sconvolse l’intero pianeta terra, facendolo tremare fino all’asse
terrestre e creando distruzione a livello ambientale senza precedenti nella
storia del mondo…
Il Chaos…
L’eterno scontro tra la
luce e l’oscurità era ripreso più combattuto e pericoloso che mai.
Ormai LightAngel non
aveva più niente da perdere e DarkAngel non aveva mai avuto niente per cui
rischiare la vita, non che avesse mai voluta fare la grande ca**ata (Come la
definiva lui) di affezionarsi a qualcosa o qualcuno. L’amore, l’amicizia erano
sentimenti che rendono deboli e vulnerabile… o almeno così aveva sempre creduto.
-M-ma che cosa sta
succedendo?!- urlò Takao verso i ragazzi che aveva conosciuto quella mattina
stessa.
-Oh bhè, indovina un
po’- disse Mei, mettendosi in piedi, la sfera quando si era dissolta li aveva
fatto tutti cadere di qualche metro, chissà perché quando Light li
teletrasportava da qualche parte si trovavano sempre a metà strada tra il
terreno e il cielo.
-Hilary è un bit power.-
disse laconico Kai.
-100 punti al
bi-colore.- disse Mie senza nessuna euforia nella voce.
Kai lasciò passare sul
bi-colore, anche se quell’appellativo non gli faceva certo piacere…
-Come è possibile che
sia un bit power!? Lei è un essere umano!- protestò Lai, non che conoscesse bene
la ragazza, ma dai!
-Davvero, che cosa ti
dice che lo sia?- chiese Ryo con un che di misterioso e preoccupante nella voce.
Un'altra esplosione
sconvolse la città.
Poi il silenzio.
Lo scontro era finito.
Ma c’erano stati
vincitori e vinti?
-Parità! quell’idiota è
riuscito a distrarmi quel tanto per riuscire a svignarsela è.é- disse una voce
scocciata.
Tutti si girarono e
videro Hilary, con gli occhi rossi.
-Hilary.- disse
gelidamente il capitano della squadra:- ci devi delle spiegazioni.-
-Perché dovrei
darvele^^?-
-A-N-G-E-L- disse una
voce sull’orlo di una crisi di nervi.
-Calma Mei^^””” da brava
posa quel martello^^”””.-
Erano tutti a casa del
capitano e la città era miracolosamente tornata integra.
-Non capisco, con tutti
i danni, le esplosioni e casini vari che avete fatto non ne è rimasto niente, è
tutto normale O.o!- disse il prof, smettendo un attimo di piangere per la sorte
del suo adorato computer.
-Sono millenni che
riparo hai danni del pazzoide con sfumature masochiste, saprò come fare, no?-
chiese la ragazza piuttosto scocciata.
- Ah-ehm ^__^’’’’- il
gruppo non sapeva da che cosa iniziare, e Hilary non sembrava avere la minima
intenzione di dare un minimo di aiuto e con quel comportamento menefreghistico
non migliorava di certo la situazione, aggiungeteci due e inquietanti occhi
rossi…
-Allora.- iniziò Rey con
un cipiglio leggermente autoritario:- inizia.-
-Da che?- chiese
tranquillamente la ragazza.
SDONG
*caduta generale*
-Che significa da che!?
Da quello che è successo oggi, che cosa è preso al tuo amico, che cosa sei tu?-
sbraitò il capitano della squadra.
-Se la metti così faccio
prima a scrivere un libro e a dartene una copia omaggio.- disse lei
ironicamente.
-Light, per favore.-
chiese Matt, mentre i blader che lui e i suoi amici la guardavano come se non
sapessero se ridere o linciarla.
-Ho mai dato risposte
esaurieti?- chiese lei.
-No- dissero loro in
coro.
-Allora che cosa vi fa
credere che dovrei iniziare ora?- continuò a chiedere.
-Perché siamo grandi
amici?.- chiese Mei con un sorriso a 32 denti.
Non rispose, la ignorò
completamente.
-Rispondi a me.- iniziò
Kai.
-Va bene.-
RI-SDONG
*ri-caduta di gruppo*
-Perché noi no e lui si
ç_ç?- chiese Mei.
-Perché gli devo un
favore, o meglio più di uno.- disse lei laconica, poi si ricolse al ragazzo:-
risponderò a più domande possibili, ma non a tutto.-
-Perfetto: Mi hai già
detto che quel ragazzo è tuo fratello…-
O.o ß
da notare le facce appallate degli altri Blader.
-… come è possibile, e
perché vi odiate tanto?-
-Non parli mai -___- ma
quando lo fai sei una rovina.- disse lei piano. –Va bhè, ho detto che avrei
riposto a più domande possibili, lo farò: non siamo tecnicamente fratelli, non
abbiamo una madre, siamo spirits, non esseri umani, ma comunque abbiamo la
stessa origine, un cristallo che si è diviso in due parti: una di pura luce, la
sottoscritta e una oscura il bast***o. Siamo diversi, due parti della stessa
medaglia, ma comunque non è che perché abbiamo avuto questa origine ci sono
partita odiandolo, semplicemente lui me ne ha combinate troppe.- disse lei
tranquillamente.
-Esauriente e con pochi
dettagli, dettagli che non mi diresti neanche se te li chiedessi con un
esplicita domanda, giusto?-
-Indovinato ^O^-
-Chi sono loro?- seconda
domanda da parte del ragazzo, riferendosi e Mei, Matt e Ryo.
-I pazzoidi che hanno
vinto i primi campionati mondiali di bey blade, l’anno prima di voi- disse
laconica, mentre le mascelle degli altri si schiantavano al suolo in caduta
libera.
-È-è impossibile!-
esclamò il capitano della squadra mentre tutti gli annuivano dietro:- lo avremmo
saputo, il presidente ce ne avrebbe parlato!-
-Diciamo che durante
quel campionato sono successi un bel po’ di casini… e se sono riuscita a
sistemare la distruzione della città, sarò pur riuscita a sistemare quello, no?-
chiese con voce glaciale.
-Una domanda.- si
intromise Ryo:- se rimetti sempre tutto a posto, perché con il bel vedere hai
fatto tanto casino, voglio dire, una volta che se ne erano andati potevi
rimettere tutto a posto come al solito.-
-Hai detto bene,
potevo.- iniziò serissima, poi fece un ampio sorriso e disse:- ma mi è passato
di mente^___________^-
-___-‘’’’ ß
espressione della squadra di Ryo.
-Che cosa c’è, la
vecchiaia si sta facendo sentire?- chiese Ryo con una faccia tosta invidiabile
visto che fino a neanche un quarto d’ora fa la ragazza aveva dimostrato delle
capacità senza confini e una ragazza è pur sempre una ragazza…
-Io non invecchio, al
massimo imparo.- disse lei tranquilla.
-Di certo non a
cucinare- disse tranquillamente Takao, con quell’intervento Ryo era riuscito a
mettere tutti a proprio agio.
-Nella mia lunga vita
non ho mai avuto bisogno ne di mangiare ne tanto meno di imparare a cucinare o
altro^^- disse lei serafica, non se l’era presa, avevano ragione, ma la “cucina”
era un modo abbastanza innocuo per fargliela pagare di quando, all’inizio, si
erano divertiti a prenderla in giro perché, almeno secondo loro, non riusciva a
vedere i bit power se qualche spirits l’avesse vista in quel momento ci avrebbe
rimesso la faccia. Questo per i quattro sfigati, invece per Daichi era la storia
dell’appellativo ochetta.
Lei era un tipo
abbastanza vendicativo, a suo parere la vendetta aveva un che di divertente e
pericoloso insieme, non male come passatempo.
Ryo aprì un occhio e la
guardò bene senza che nessuno se ne accorgesse, poi riprese il suo sorriso da
imbecille, occhi chiusi e disse:- Come sommo custode della luce non sei un po’,
come dire… sadica?-
-Nessuno mi vieta di
esserlo^^-
-Sei pericolosa.- disse
Mei.
-Oh, ma questo lo so.-
disse con un che di preoccupante nel tono della voce.
-Io non avrei finito.-
disse Kai piuttosto scocciato.
-Sono a sua disposizione
ispettore ^________^- disse Angel con una faccia tosta da fare invidia a quella
di Ryo, il che è tutto dire.
*leggero tic nervoso al
sopraciglio del russo*
-Mi hai fatto perdere il
filo -___- - disse lui piuttosto scocciato, poi continuò:- Più o meno da quanto
esiste questo scontro, o meglio esistete voi?-
-Ma che razza di domanda
è^^’’’’’ ?- chiese lei piuttosto stupita.
-Una domanda, ora
rispondi.-
-Diciamo, bhè… ecco…
dall’inizio^^- disse lei con un tono un po’ incerto.
-Che razza di risposta è
-__- - chiese Kai, non molto soddisfatto.
-Una risposta ^O^- disse
lei.
Gli altri osservavano la
scena da dietro e sulle loro teste si stavano iniziando a formare vari e
numerosi *goccioloni*.
Kai sospirò quella
sarebbe stata una lunga chiacchierata.
Ai confini del mondo
sorge un castello composto solo di pietre scure e nere come la notte, che mai
sono state sfiorate dai raggi del sole, bhè il “padrone” del castello aveva
scelto così e nessuno osava opporsi a una sua parola.
Sul trono il grande capo
se ne stava spaparanzato in una posizione… poco elegante che guardava con occhi
vuoti il soffitto, accanto a lui il subordinato appena riconquistato, immobile
come una statua di pietra.
Com’era possibile, lei e
Light avrebbero avuto avere gli stessi poteri, allora perché non era così, come
faceva ad avere questa illimitata fonte di energia? O ancora meglio, perché lui
invece non ci riusciva?
Chiuse gli occhi
ripercorrendo con la mente il primo mondiale, prima dei Blade Breachers, che
cosa era successo, e la ragione perché era dovuto restare bloccato per quattro
anni… quattro anni a leccarsi le ferite…
DarkAngel, in uno scatto
d’ira diede un pugno talmente forte sul bracciolo del trono da mandarlo in
pezzi, il trono intero finendo per cadere a terra. Si rialzò con la massima
calma e tranquillità, scrollandosi di dosso i pezzi di calcinaccio che erano
venuti via insieme al trono e ad una parte del pavimento della sala.
Schioccò le dita e
apparve una sfera nera al centro della sala, con molta tranquillità la
raggiunse, un sorriso folle gli incurvò le labbra… non era quello il momento per
preoccuparsi di simili sciocchezze aveva ben altro da fare e da organizzare…
^^ ed ecco anche questo capitolo il...
(minuto che controllo ^__^'''' NdA) 14. Finalmente Light-san ha deciso di dare
qualche spiegazione e reagire (Sinceramente io preferivo quando era ancora in
catalessi NdMike *Mike viene raggiunto da un'Ancestral Light e da un Green Eagle
°gentilmente fornito da Alex°*@__@ NdMike ^__^'''''' NdA). Avrei voluto
pubblicarlo prima, ma ho avuto parecchi impegni e versioni (Ma dico solo perchè
durante una festicciola, autorizzata, in classe per sbaglio un pacco di
bicchieri volante va a colpire la bottiglia di coca cola che si riversa sulla
cattedra la prof ci deve fare un rapporto e assegnare 3 versioni Greco -__- NdA
O.o NdPersonaggi ^^ NdA).
Ringrazio: Francesca Akira89,
Hilary14 e Lir_chan (perchè la fan Art non arriva ç__ç, Dai Compu_chan fai
il bravo ^^'' NdA).
Spero che continuerete a leggere e
commentare ancora.
Il silenzio regnava a
casa Kinomiya, di solito la sera c’era sempre un aria allegra e tranquilla che
riusciva a rendere a proprio agio ogni abitante della casa, ma quel giorno ne
erano successe troppe perché restasse la voglia di essere allegri, ognuno aveva
bisogno di riflettere, ma come gli era stato caldamente consigliato da Hilary…
diciamo che erano stati minacciati con una sfera di luce con un alto potenziale
distruttivo che, anche se non era mortale, li avrebbe ridotti maluccio…
non potevano uscire di casa, così si erano rintanati chi in palestra chi in
giardino.
Angel invece era sul
tetto con aria pensierosa e continuava a fare avanti e indietro fregandosene di
tutto e tutti, primo del fatto che si trovasse in bilico in cima ad un tetto
spiovente.
Bene ora doveva
decidere, farli entrare in questa storia o mandarli a quel paese e privarli
momentaneamente dei bit? Ma così sarebbero stati scoperti e indifesi…
*gocciolone* loro non erano mai indifesi… ma comunque non sarebbero stati al meglio delle loro
possibilità, questo era sicuro…
Si bloccò di scatto e
per poco non scivolò: “Sta’ volta ci è mancato davvero poco” pensò lei con un
gocciolone sulla testa che si affettò a far sparire, ora aveva qualcosa di
importante da fare, una discussione seria con i Blade Breachers e con i White
Tiger… discussione seria con Takao e Gao -__-, sarebbe stata una chiacchierata
leggermente snervante, e se andava come temeva i giorni a seguire lo sarebbero
stati ancora di più…
Scese in giardino dove
c’erano: Kai, Takao, Ryo, Matt, Lai e il professore, e disse:- Seguitemi.-
Tutti erano troppo
curiosi per contestare così la seguirono mansueti in palestra.
Il pomeriggio alla fine
non avevano avuto molte altre informazioni, per rispondere alle domande
rispondeva, ma alla fine “pilotava” il discorso in modo da non dire niente di
importante o particolareggiato, solo su una cosa era stata tassativa: Niente
domande sul primo mondiale di Bey Blade, quello che è finito nel dimenticatoio,
sia a lei che a chiunque altro… e quella non era stata una richiesta…
Kai dopo un po’ aveva
lasciato stare e aveva fatto per andarsene peccato che, come aveva ribadito lei
e lui contestato con un occhiata di morte, andarsene in giro non era sicuro,
nessuno aveva osato contestare perché: da una parte avevano visto di cosa poteva
essere capace la loro amica, dall’altra SAPEVANO che aveva ragione e comportarsi
come dei bambini viziati sarebbe stato pericoloso non solo per loro, ma in modo
particolare per chi alla fine sarebbe andato ad aiutarli, in parole povere:
inutile contestare.
Con un gesto secco e
veloce aprì la porta della palestra facendo sobbalzare gli occupanti che ormai
si erano abituati a quel silenzio assoluto che fino a poco prima aveva regnato
nella stanza.
Altro silenzio, con
molta tranquillità Hilary camminò fino ad una parete libera della palestra e si
sedette a gambe incrociate in modo da poterli guardare tutti negli occhi.
-Allora.- iniziò
tranquillamente.- Sono qui per fare un discorso serio ed importante, quindi
niente battute o altro, questo non è il momento.- continuò più seria che mai.
Ora tutti ascoltavano
attentamente.
-Sapete qual è il
problema e chi è il nemico, giusto?- chiese in tono pacato.
Tutti annuirono
“Mamma mia che cagnolini
ubbidienti” pensò la ragazza, ma preferì non parlare, soprattutto dopo tutto lo
sproloquio sul discorso serio:- Bene, ora vi devo fare una domanda: Che cosa
volete fare?-
SDONG
*caduta di gruppo*
Con molta fatica tutti
si rialzarono guardandola in modo omicida.
-Che significa: Che cosa
volete fare?! Prima ci dici che vuoi fare un discorso serio e poi ci prendi in
giro?!- chiese Mao arrabbiata, con gli altri che le andavano dietro, infatti
stavano per ribattere ma furono fermati da un occhiataccia dell’angelo-fenice.
-Non sto scherzando,
sapete contro cosa state andando incontro.- iniziò lei in tono glaciale, tutti
si sedettero ad ascoltarla, Kai escluso che si appoggiò di schiena sulla
parete:- o almeno spero che lo sappiate, in tal caso ve lo dico io: un assassino
con il pallino per la distruzione del mondo, pronto a tutto pur di vincere,
anche alla più basse scorrettezze, ma che possiede poteri senza confini CAPACI
di CREARE bit power. Mettervi contro si lui potrebbe equivalere ad una condanna
a morte, combattimenti all’ultimo sangue e storie varie.- si fermò un istante,
tutti avevano abbassato lo sguardo, avevano capito chi avevano contro fin da
prima, ma vedersi sbattere in faccia la realtà, così, di botto è tutta un’altra
storia.
-A che cosa serve che ci
ripeti quello che già sappiamo?- chiese Rei, con il suo tono saggio.
-Semplice, ora, voi che
cosa volete fare? Non vi sto facendo la classica domanda o siete con me o contro
di me, non vi posso obbligare ad aiutarmi come a non ostacolarmi, o
semplicemente a restare neutrali, la mia vita è in gioco perché non ho mai avuto
quello che ora sto dando a voi, la possibilità di scegliere. Ora sta a TUTTI…-
enfatizzò molto questa parola in modo da far capire a Mei, Ryo e Matt che anche
loro rientravano tra i tutti:- decidere della vostra vita.- disse
tranquillamente.
Di nuovo il silenzio
scese sulla palestra.
-Angel.- iniziò Mei
appoggiandosi, sempre da seduta, con la schiena ad una parete:- io sarò sempre
con te, pronta a rischiare la vita, lo sai vero?-
Hilary sorrise e disse.-
Non sei obbligata.-
-Lo sappiamo, l’abbiamo
sempre saputo.- iniziò Matt, continuando il discorso di Mei.
-Come sappiamo che Lui
non c’è l’ha tanto con te, perché esisti, volendo potreste anche convivere in
una specie di guerra fredda.- Angel ebbe un leggero guizzo al sopraciglio
destro, non sapeva come, ma Ryo ne conosceva sempre una più del diavolo, ma non
era l’unico.
- L’unica ragione che vi
fa, o meglio faceva, ancora combattere è… siamo noi, noi esseri umani.
Combattendo noi non lo faremmo per te o perché te lo dobbiamo, anche per questo,
ma soprattutto per noi, per prenderci le nostre responsabilità^^- concluse Mei.
-Non ha chiesto la
vostra razza di esistere.- continuò Angel tranquilla.
-Un fiore non chiede di
sbocciare e di schiudersi, ma lo fa finche il tempo non porta via i suoi
petali.- disse Mei in tono pacato, certe sparate non sapeva neanche lei da dove
venivano… ma c’erano e ogni tanto le sfuggivano…
-In poche parole hai e
stai combattendo per noi.- disse Lai.
-Anche, o meglio in un
certo senso *gocciolina*- disse lei piano.
Kai la guardò dritta
negli occhi.
-Diciamo che anche se vi
ho sempre dato una mano, gli esseri umani non mi erano mai andati troppo a
genio, troppo egocentrici e maschilisti.- disse tranquilla.
-Va bene egocentrici.-
disse Max:- dopotutto per molti anni si è posto al centro dell’universo… ma
maschilisti, no!- continuò il biondino.
Hilary lo guardò male.
- Bhè, nel corso della
storia… magari un po’…- corresse Rey.
-Nel frattempo tutte le
divinità principali sono UOMINI a cui è stata data la colpa… forse non è il
termine adeguato ^^’’’, diciamo allora il merito della creazione del mondo ç__ç
questa non è giustizia.-
-Vuoi dire che è stata
una donna a creare l’universo O.o?- chiese il prof Kappa iniziando a prendere
appunti, dopotutto era pur sempre uno scienziato… a grandi linee, scienziato
senza un computer (^__^ NdA_bastarda).
-Credi che sia così
impossibile^^ ?- chiese sorridendo.
- Non so…- disse il prof
leggermente stralunato.
-Non lo sarebbe se la
creatrice dell’universo fossi tu.- disse Kai glaciale.
-Ma dai Kai^^ è
impossibile, no?- chiese il capitano del Blade Breachers (Non ne posso più ç__ç
ci sono troppo personaggi &__& NdA).
Poi gli occhi del
ragazzo si fecero a palla e prese un espressione tipo cucciolo bastonato:-
Giusto?- chiese Takao.
-Giusto.- disse lei
tranquilla, il capitano stava per fare la linguaccia a Kai tipo bambino di tre
anni, ma la ragazza continuò:- però… questa potrebbe essere la verità o
semplicemente la verità che ti vorresti sentir dire^^.- del genere: quando una
specie di dea può diventare bast***a solo per il gusto di esserlo^^.
-Forse è meglio tornare
al discorso principale, quello che “sarebbe” dovuto essere serio^^- disse Ryo.
-Hai ragione.- disse
Angel, abbandonando l’argomento: chi ha creato l’universo? Li prendo in giro
oppure no? –Ora tocca a voi, scegliete?- disse tranquillamente.
-Scusa non ci dai
neanche un po’ di tempo?- si lamentò Kiki infastidito.
-Non c’è tempo,
qualsiasi cosa risponderete dovrò fare un paio di cose.- disse lei laconica.
-Cioè?- chiese Takao
curioso.
Lei non si diede la pena
di rispondere.
-Io sono con te- disse
laconico Kai.
Max e Rey si guardarono
negli occhi poi annuirono e dissero:- Facciamo parte anche noi del gruppo.-
-Io ci sono, non c’era
neanche da chiederlo ^________^- disse Takao, che ormai aveva completamente
dimenticato la discussione precedente.
-Anche noi^^- dissero i
White Tiger in coro.
-Bene, ora c’è un
problema, conoscendo il masochista –
-Masochista?- chiese
Takao
*gocciolone* Ryo, Mei,
Matt.
-Lasciamo stare ^-^ ,
stavo dicendo: con molte probabilità tenterà di attaccare o portare dalla sua
parte molti blader potenti, bisogna contattarli e chiedergli di riunirsi qui,
Takao per te non c’è problema?- chiese lei solo per un fatto di educazione tanto
la casa del capitano ne aveva viste di peggio, o quasi…
-Non preoccuparti, ma
come faremo a contattarli tutti?-
-A questo ci penso,
torno domani mattina.- come se niente fosse uscì dalla palestra, senza dare a
nessuno la possibilità di ribattere.
“Ma chi me l’ha fatto
fare?! Non potevo restarmene buona e crearmi giusto un paio di galoppini e
passare l’eternità a bistrattarli? Mi dovevo mettere pure a creare un pianeta
composto da esseri tanto… tanto… grr… ancora un po’ e faccio piazza pulita, lo
giuro. Addio genere umano, addio Takao&co, addio a tutto.” Questi erano i
rassicuranti pensieri di Hilary mentre si trovava al centro di una palestra dove
una vecchia squadra si stava allenando e aveva appena sentito il resoconto della
ragazza, secondo cui c’era un nuovo nemico che voleva distruggere il mondo e
doveva riunire tutti i Bladers possibili, erano anche stati avvisati del fatto
che potevano scegliere se partecipare o no e quali erano i rischi a entrare in
questa guerra.
Ma chi erano questi
cinque Bladers?
Brooklyn,
Garland, Mystel, Moses e Ming Ming.
Tutti, chi più chi meno,
l’avevano ascoltata con attenzione e con il massimo della serietà. Anche se ne
avevano viste e passate tante, anche se non sapevano che ruolo aveva la ragazza
in tutto questo, la rivelazione della sua identità avrebbe reso il tutto meno
credibile, non potevano crederle.
-Mi dispiace, ma Ming
Ming non crede ad una parola di quella che hai detto^^- disse la ragazzina nella
sua versione dolce-carina-cantante.
-Anche a me risulta
impossibile crederti, non ci sono neanche Takao con te a convalidare la storia.-
continuò Garland.
-E voi- chiese
tranquillamente la ragazza.
Moses e Mystel scossero
la testa in senso di dinnego.
-Io non vedo perché non
dovrei crederti^^ - disse Brooklyn sorridendo.
-Guarda che non sei
obbligato a farlo ^_^’’’’- disse la ragazza con un sorriso nervoso sulle labbra.
-Sembra quasi che tu non
voglia che ti crediamo.- disse Garland sospettoso.
-Non avervi in squadra =
meno persone che mettono a dura prova la mia pazienza… ma che dici?- disse la
ragazza in tono molto ironico.
*Gocciolone di gruppo*
-Allora perché sei
venuta ad informarci?- chiese Moses leggermente arrabbiato.
-Scrupolo professionale-
disse lei laconica facendo per andarsene.
-Aspetta^^- disse Ming
Ming con un sorriso enorme stampato in faccia:- chi ti dice che rifiutiamo, noi
siamo con te, giusto?- chiese lei.
-Giusto- dissero gli
altri.
T__T c’è altro da dire?
Hilary sospirò e disse:-
Raggiungete casa di Takao, lì vi riunirete tutti.-
-Che maleducata, neanche
ci accompagni.- disse la ragazza con i capelli azzurri in tono mieloso.
-Ho altro da fare, che
essere la vostra balia, e se non sapete come arrivarci…- iniziò con tono gelido,
poi tra le sue mani si materializzò dal nulla una cartina e continuò:- ecco la
cartina.- sapeva che erano già stati a casa dell’amico e che quindi conoscevano
la strada, ma non aveva altro tempo da perdere, ora non poteva più tirare la
storia troppo per le lunghe e con quel trucco li aveva zittiti.
O__O espressione comune.
La ragazza castana si
girò ed usci dalla palestra, mentre un leggero gocciolone faceva capolino sulla
sua testa: per fortuna che nessuno aveva notato il suo trucchetto o l’avrebbero
presa per un mago da quattro soldi, ci mancava pire questa!
Prossima meta: Zeo.
Bene ed anche da Zeo era
andata, Daichi aveva fatto in modo che si presentasse a casa del Takkino con l a
scusa di una rivincita, poi lì avrebbe spiegato tutto, peccato era solo
all’inizio, prossima meta: Russia dai Neoborg al vecchio monastero.
-___- la sua faccia era
qualcosa tipo questa.
-Ma chi me lo fa fare,
io sono in parte una fenice e me ne vado in uno dei luoghi più freddi esistenti…
senza contare la compagnia, mi prenderanno per pazza, ma loro ci terrei ad
averli in squadra al contrario della psicopatica con la doppia personalità (si
riferisce a Ming Ming). Va bhè, dopotutto qualcosa con mio fratello in comune
c’è l’ho, siamo entrambi due masochisti… -___-… mi serve una vacanza.- Era già
in Russia, bhè, già forse non era il termine adatto dopotutto era notte fonda,
aveva avuto fortuna, o sfortuna dipende solo da che lato la si voglia vedere, a
trovare quelli della BEGA, tutti riuniti lì -___- . comunque era arrivata subito
in Russia con il teletrasporto, ma non era sicura che andare a disturbare quei
ragazzi nel cuore della notte fosse stato molto salubre… bhè, non è che potesse
dare a qualcun altro questo compito…
Sì fermò in mezzo alla
strada semideserta:- Perché non posso ^-^?- si chiese ad alta voce.
Chiuse gli occhi, non le
ci volle molto per contattarlo, si sarebbero incontrati poco fuori al monastero.
Affrettò il passo, non
voleva farli aspettare, qualcosa le diceva che non ci avrebbero messo molto ad
arrivare ^-^ *ghignetto sadico*.
Infatti di fronte al
monastero c’erano: Boris, Yuri Ivan, Sergey e… una strana donna completamente
bianca avvolta da una aurea nivea-azzurra e negli occhi non c’era la pupilla ma
non sembrava ceca… ma neanche umana.
Tutti e quattro i Blader
stavano guardando con occhi spalancati la “Donna bianca” che non si accorsero
subito di lei.
*cof* *cof*
A quel punto tutti e
cinque i Blader si girarono verso di lei.
-Hey! Ma tu non sei la
ragazzina che si portano dietro i Blade Breachers? Che ci fai qui?- chiese Boris
guardandola dall’alto
Un incudine con su
scritto sopra ragazzina le cadde sulla testa facendogliela abbassare
leggermente.
Prima che la ragazza
ebbe il tempo di rispondersi o arrabbiarsi sul serio la dama le si avvicinò e le
fece un inchino.
O__O facce della
squadra.
- Tranquillo Lupo
Siberiano^^- disse lei sorridendo.
La dama si alzò
guardandola dall’alto.
Lei non ci fece molto
caso e disse:
-Allora: c’è un pazzoide
con tanto di specializzazione che vuole distruggere l’umanità o l’universo in
generale, con molte probabilità se la prenderà con voi e con molti altri blader.
Ora potete scegliere: andare dalla sua parte, anche se con molte probabilità vi
farà a spezzatino, entrare nello scontro rischiando sempre la vita o restare
neutri a guardare, a voi la scelte.- disse la ragazza in tono sbrigativo,
iniziava a stancarsi a dover dire sempre le stesse cosa (e l’autrice a scriverle
NdA e noi a leggerle NdLettori).
-Rischiamo la vita, ma
non restiamo a guardare.- disse il capitano dei NeoBorg, scappare o restare in
disparte sarebbe stata una vigliaccata, e poi con molte probabilità erano
coinvolti anche Takao e il resto della squadra e altrimenti non sarebbe venuta
quella ragazzina…
-Ma voglio una
risposta.- disse il red demon:- perché il mio bit power si è inchinato a te?-
-Semplice, ma…
spiacente^^ questo, almeno per ora, è un segreto ^^- tutti la guardarono molto
male, lei non ci fece neanche caso.
-Bene, Bora (Nome bit,
di mia invenzione ^__^’’’’ se questo vi sembra brutto non preoccupatevi, ne
sentirete di peggio ^^’’’’ NdA) accompagnali a casa di Takao, per trovarla con
il teletrasporto concentrati sull’energia dei bit dei ragazzi.- senza aggiungere
una parola si girò per sparire tra le ombre notturne della strada…
Ed ecco che anche questo
cap è finito^^ devo dire che quando l'ho iniziato non sapevo da dove
iniziare^^"" poi alla fine ho trovato ^O^ (No, ma che dice, non ce n'eravamo
accorti -__- NdLettori). Cmq non mi dilungherò a raccontare di tutte le altre
squadre di Blader, me ne manca solo 1 ^^, lo dico con sicurezza perchè il
prossimo capitolo lo devo solo correggere e visto che è lungo una decina di pag
di world sarà un lavoraccio -__-. Per la descrizione del bit di Yuri nella sua
forma umana mi sono riferita ad una scena della terza serie dove durante un
attacco di yuri si vede questa donna dei ghiacci^^. Voglio ringraziare:
Francesca Akira89, Fire Angel, Hilary14 e Lir-chan (mi hai mandato l'interista
O.o corro a vedere ^O^ NdA) per aver commentato^^ e lo
richiedo, a chi legge e a chi ha già recensito, please: COMMENTATE^^!!
-WAHHOH- Hilary fece un
enorme sbadiglio, aveva passato tutta la notte in viaggio per riunire i blader,
non ne poteva più. Diede un occhiata all’orologio, le sei, era ancora molto
presto e le mancavano solo i Saint Shields.
*gocciolone*
Non era sicura che
andare nella tana del lupo, cioè di coloro che avevano sigillato numerosi bit
power fosse proprio una buona idea…
Entrare nel villaggio di
certo non sarebbe stato molto più difficile che era stato entrare al PPB ^-^
doveva ammettere che mandare nel pallone computer & co era stato piuttosto
divertente, al prof K sarebbe venuto un infarto… come minimo… anche se,
dopotutto era riuscito a sopravvivere alla fine del suo Computer, quindi…
Bhè, al PPB dopotutto
era stata una passeggiata, lì erano tutti troppo fissati con le tecnologia e i
computer che possono sempre sbagliare o SI possono far sbagliare.
Il villaggio si trovava
vicino ad una formazione rocciosa non troppo elevata, ma molto aspra e poco
armoniosa, circondata da una foresta in piena regola… un bel posto per vivere.
Su di una parete c’erano
delle incisioni :-Post vitam, umbrarum,… - e altre cose del genere (avrei voluto
mettere qualche frase in greco, ma non potevo scriverlo con l’alfabeto così ho
optato per qualche cavolata in latino: Dopo la vita, dello spirito (dei morti)
NdA).
Niente di importante,
entrò in paese senza farsi vedere da nessuno, ma non poter andare in giro
tranquillamente le complicava il lavoro… in parole povere dove un quarto d’ora
non era ancora riuscita ad incocciarli.
-Basta è__é non ho tempo
da perdere- sbottò a voce alta.
-Bisogno di aiuto?-
chiese una voce alle sue spalle.
Sì girò ed incontro una
ragazza con gli occhi chiusi, aveva dei capelli azzurri, scalati con alcune
sfumature più scure indossava uno dei tipici abiti della tribù tranne che erano
in blu e azzurro ed aveva tra le mani un bastone di legno molto bello,
intrecciato in una stoffa blu, alto almeno quanto lei… avrà avuto al massimo un
sedici anni…
La guardò attentamente,
ora Hilary non stava sorridendo, non perché era stata vista… vista non era forse
il termine più adatto, percepiva che quella ragazza era ceca.
-Dovrei contattare gli
scudi sacri.- disse lei.
-Mi dispiace, non so
dove siano, se vuoi posso accompagnarti dal capo villaggio.- disse la ragazza in
tono cordiale.
Angel sorrise, quella
ragazza le stava molto simpatica.
-Sì, sarebbe un ottima
idea, si tratta una missione che devo affidargli, credo giusto parlarne anche
con il capo villaggio.-
-Allora andiamo^^-
Le strade non erano
molto affollate e Hilary, con degli abiti tipici, non si notava con le altre
persone, comunque indossava in cappuccio che le copriva il volto, o meglio gli
occhi, avrebbero capito che era una straniera solo guardandoglieli visto che
avere gli occhi verde smeraldo sembrava un particolarità della tribù.
Arrivarono davanti ad
una casa, in legno, molto più grande delle altre, ma non era quello a renderla
particolare, era un alone di mistero che lo circondava rendendola particolare…
unica.
La ragazza dai capelli
azzurri salì con passo sicuro i primi gradini, stava per bussare quando…
-Oh guarda ecco la
“menomata” che va dal capo villaggio, che cosa c’è? Vai ad elemosinare da lui?-
dei ragazzi, sempre sui 16 anni, dietro di loro, avevano detto quelle parole con
una tale cattiveria da fare venire ad Hilary un fremito di rabbia.
La ragazza invece si
limitò a stringere sempre più forte l’impugnatura del bastone, ma dalla sua
espressione non era trasparito niente, né rabbia né dolore.
-Cosa c’è, la signorina
fa la superiore.- sghignazzò uno dei quattro ragazzi.
Un altro prese un sasso
e dicendo:- Vediamo se così continuerà a farlo.- glielo lanciò.
Hilary stava per
bloccarlo e rilanciarlo indietro… accompagnato da un Ancestral Light,
logicamente^^.
Ma non c’è ne fu alcun
bisogno.
La ragazza, di cui
ancora non conosceva il nome, con un movimento secco del bastone rimandò
indietro la pietra con una forza spropositata.
“Molto interessante^^”
pensò Hilary sorridendo.
La ragazza bussò alla
porta.
-Entrate.- disse una
voce mistica e che dava tanto l’impressione del: io-vi-voglio-impressionare.
La luce non era molto
concentrata, ma era molto soffusa creando enormi ombre delle pareti e sul
pavimento, lei non fece una piega, continuò semplicemente a seguire ma ragazza
che camminava con passo sicuro.
Era strana, anche se
aveva con lei un bastone non lo usava come normalmente lo usano i cechi, ma lo
teneva parallelo al suo corpo, ricordando più un arma che un sostegno… forse lo
era, forse era un arma, aveva visto come si erano comportati poco prima i
ragazzi con lei… li avrebbe volentieri ridotti male, ma non c’è n’era stato
alcun bisogno, a quella ragazza non serviva un aiuto o una guardia del corpo, ma
avvertiva della tristezza nei suoi gesti…
-Scusa- disse la ragazza
interrompendo il filone di pensieri dello spirits:- Non mi sono ancora
presentata, il mio nome è Sea, il tuo^^-
-Bhè… diciamo che in
questi ultimi anni mi hanno chiamata Hilary^^- rispose lei, non le andava di
mentirle… non sapeva neanche lei il motivo del suo comportamento, non ci pensò
più di tanto e accantonò l’argomento.
-Bene Hilary, siamo
quasi arrivati^^-
In effetti si trovavano
di fronte ad un enorme porta sul quale raffiguravano i quattro animali sacri,
una luna in alto e dietro il tutto una figura femminile, un angelo, di spalle
appena accennato, come se si cercasse di rappresentare quello che era solo un
ricordo lontano.
LightAngel sorrise.
Con un rumore sinistro,
tipo film Horror, il portone si aprì.
-Entrate- disse una voce
dall’interno.
Sea entrò per prima con
Hilary che la seguiva a ruota.
-Mi spiace disturbarla,
capo villaggio.- iniziò la ragazza dai capelli azzurri.
-Ma hai osato disturbare
il nostro grande capo, per cosa? Qualche sciocchezza di una ceca.- disse una
voce in tono maligno.
Sea strinse i pugni, ma
non disse niente, per parlare aspettava l’ordine del capo villaggio.
Mentre Hilary iniziò
scrutare velocemente la stanza, c’erano molte persone, uno di loro aveva era
molto vecchio e aveva una lunga barba, da quello che ne sapeva era lui il capo
villaggio, con molte probabilità gli altri erano i suoi consiglieri o,
comunque, persone molto importanti. A parlare era stata uno di questi: molto
alto, con i capelli neri e gli occhi dello stesso colore un naso aquilino e quel
di bas****o che hanno solo alcune persone.
-Tyaol, adesso basta!-
lo rimproverò il capo tribù, lui non ci fece molto caso, l’unica cosa a cui
teneva era mettere in imbarazzo quella ragazza.
Poi il capo villeggio si
rivolse direttamente a Hilary:- Per quale ragione sei venuta fino a questo luogo
fuori dal mondo^^?- chiese gentilmente.
Sea era preoccupata, non
conosceva bene quella ragazza e non voleva che si bloccasse o facesse una brutta
figura parlando con il saggio… era vero non la conosceva.
-Sono qui per chiedere
l’aiuto degli scudi sacri.- disse lei con tono rispettoso.
-Cosa ti fa credere di
poter avere questo onore?- si intromise quel Tyaol.
Hilary non rispose,
continuò a guardare dritto di fronte a te, incrociando lo sguardo del capo
villaggio, lui sorrise e le disse:- Rispondi pure alla sua domanda.-
-Il semplice fatto che
sono stata mandata qui da persone molto in alto, a cui in confronto i vostri
Saint Shieds contano come un normale abitante in questa tribù.-
Hilary vide l’uomo
digrignare i denti per poi rispondere:- E chi sarebbero questi tuoi capi?-
-Capo, ho solo un capo,
ma mi dispiace non posso rivelare la sia identità^^-
-CREDE DI POTER VENIRE
QUI E AVANZARE RICHIESTE COME SE NIENTE FOSSE!!!- urlò in risposta Tyaol,
quell’uomo le dava sempre di più sui nervi, ogni secondo che passava…
Hilary, questa volto, lo
ignorò completamente.
-BASTA!- tuonò il capo
villaggio.
Non si sentì più volare
una mosca finché il saggio non parlò di nuovo:- Capisco la tua impossibilità a
rivelarci delle informazioni, chiamerò subito i Saint Shields in modo che tu
possa parlare tranquillamente con loro.- poi chiuse gli occhi e con un leggero
sospirò chiamò con voce autoritaria:- Giada-
Il grande portone si
aprì ed entrò…
“Un coniglio” pensò
Hilary, ma non si trattava di questo animale, bensì di una ragazza, un po’
particolare… aveva i capelli corti dello stesso colore del quarzo rosa con delle
mesch più scure, poi aveva due ciocche di capelli più lunghe, molto più lunghe
che, rette da una fascetta, le ricadevano leggermente sul volto ricordando le
orecchie di un coniglio, ad aiutare questa impressione c’era il fatto che erano
molto più chiare di tutti gli altri capelli (Cosa c’è? Di nuovo disegni alle due
del mattino? NdAlex No^^ questi sono delle ore di greco l’altra volta Sea,
questa invece Giada NdA Il tuo libro mi fa pena NdAlex è ridotto meglio di
quello di grammatica^^ NdA non oso immaginare -___- NdAlex).
-Sì ^___________^ -
disse la ragazza allegra.
Tyaol la guardò molto
male, solo per questo a Angel iniziò a stare simpatica.
-Per favore, vai a
chiamare i Saint Shields.-
-Ok- disse lei girandosi
per andarsene, Tyaol la guardava sempre peggio: “ok” non era certo il modo
migliore per rivolgersi al loro capo, e l’anziano la faceva fare, anzi
sorrideva… non andava bene, per lui ogni gentilezza, ogni cortesia, non andava
bene…
Nella stanza scese un
silenzio tombale, ad Hilary non dava alcun fastidio… o bhè sempre meglio che
sentire le sparate di quell’essere umano, come si chiamava? Tyal Toyal Ah, sì,
adesso si ricordava: Tyaol. Ma che bel nome…
-Sea, credo che sia ora
che tu vada.- disse Tyaol in tono maligno.
-Va ben..- la ragazza
non ebbe il tempo di rispondere che Hilary la bloccò dicendo:- No, lei resta.-
-E’ del tutto inutile e
solo una ragazzina che non possiede un bit power, per di più è ceca, del tutto
inutile.- disse arrabbiato l’uomo, il grande saggio avrebbe voluto intervenire,
ma voleva vedere come si comportava quella strana ragazza, a cui credeva.
-Chi è lei per dire chi
è utile e chi no, senza contare che qui non si parla di oggetti, ma di persone.
Quindi la pregherei di non rivolgersi mai più a nessuno in questo modo.- disse
Hilary in tono gelido, freddo come il ghiaccio.
-Come si permette, chi
si crede di essere per parlarmi così!?- disse l’uomo infuriato, inconsciamente
passando dal “tu” al “lei”.
-Potrei farle la stessa
domanda, ma questo non è il momento: stanno arrivando.-
Tutte le persone la
guardarono incuriosita, non capivano a cosa si stesse riferendo, ma non ebbero
neanche il tempo di chiedere che bussarono alla porta.
-Entrate.- disse il
saggio.
Ed eccoli, il motivo
della sua visita: Ozuma (Mister X in italiano, ma io preferisco usare il suo
nome^^ NdA), Mariam, Jessi e Dunga accompagnati da Giada, che sorrideva.
-Fatto^^ ora posso
andare?- chiese la ragazza al saggio.
Hilary rispose per lui:-
No, vorrei che anche tu restassi.- fece un leggero cenno a Sea per quell’anche.
-Hilary, che cosa ci fai
qui?- chiese Mariam.
-Possiamo dire lavoro…-
rispose lei. Le altre persone della sala decisero di non intervenire in alcun
modo, volevano anche loro delle informazioni e interrompendo la discussione non
le avrebbero avute.
-Ci sono dei problemi
con i quattro animali sacri?- chiese Ozuma serissimo.
-No-
-Allora cosa?-
-Ci sono dei problemi
con un altro bit power.- disse lei laconica.
-Potresti dirci di più?-
chiese Jessi.
-Come dire… sapete chi è
DarkAngel?- chiese la ragazza, con un si gli avrebbero semplificato molto le
cose.
-Sì, certo, il custode
dell’oscurità, un bit power leggendario dagli enormi poteri… ma è solo la
leggenda, come il suo opposto, LightAngel.- disse Dunga.
-Bravo^^ a quanto vedo
hai studiato^^- disse Mariam ironica.
-As- Dunga stava per
rispondergli per le rima ma Hilary lo bloccò dicendo:- Dai non iniziate, non
siete curiosi di sapere che cosa ho da dirvi^__^’’’’’’ ?- sperò solo che questo
bastasse per fare in modo che non si scannassero…
Bastò.
-Hai ragione allora, che
cosa centra una creatura mitologica con questo bit power?- chiese Mariam,
tranquilla.
-Il fatto che sono la
stessa cosa?-
SDONG
*Mascelle in caduta
libera*.
-Dai Hilary, è
impossibile.- cercò di convincerla Mariam.
-Cosa te lo dice?-
chiese lei lasciando tutti senza poter ribattere, così decise di continuare:- Lo
psicopatico vuole distruggere il mondo… al solito, ma questa volta sta facendo
le cose in grande, quindi è richiesto l’aiuto di tutti i migliori Blader in
circolazione… esempio Takao&co, anche a voi viene chiesto di dare una mano, ma
avete la possibilità di rifiutare, scegliere il vostro futuro. Qui non si parla
di normali scontri con i bey, ma di mettersi contro un assassino pronto ad
uccidervi al minimo passo falso.- disse lei, senza da a nessuno la possibilità
di interromperla, non che ci avessero provato.
-Io ci sto- disse serio
Ozuma, gli altri annuirono.
-Ma non vedo come
potremo farcela da soli contro quel bit, si dice che abbia poteri senza confini,
e anche con i quattro animali sacri non vedo come potremo arrivare lontano.-
disse Dunga.
-Scimmione, smettila di
fare l’uccello del malaugurio >_< - lo rimproverò Mariam.
-Ha ragione.- disse
Ozuma.
Nella stanza scese il
silenzio.
Poi, sbuffando, Hilary
disse:- Oltre a loro quattro ci sono molti dei Blader che hanno partecipato agli
ultimi due mondiali…- iniziò Hilary, ma fu interrotta da quell’uomo di cui non
riusciva a ricordare il nome… era qualcosa come Tayol, non che le importasse.
-Dubito che potrebbero
aiutarvi molt..-
-Non-ho-finito.- disse
Hilary in un tono talmente gelido che a tutti si congelò il sangue nelle vene.
-Oltre a loro ci
saranno: i due bit della luna…-
O.o ß
occhi a palla, di quei bit conoscevano solo alcune leggende, ma sapevano che era
meglio non scherzare con il loro potere.
-… e LightAngel, il mio
capo.-
O___O ß
adesso nessuno aveva più niente da dire.
Quasi nessuno… -ADESSO
BASTA! COME SI PERMETTE DI VEBIRE QUI E DI PRENDERCI IN GIRO!!?- tuonò Tyaol.
Hilary lo ignorò
sistematicamente e invece si rivolse al saggio:- Vorrei che anche queste due
ragazze, con il loro consenso ovviamente, partecipassero a questa guerra.-
-Io non vedo alcun
problema, ma la decisione spetta a loro.-
Sea sorrise e disse:-
Non chiedo di meglio^^-
Mentre Giada… bhè Giada,
ecco lei… aveva iniziato a saltare per tutta la stanza aumentando l’impressione
coniglio-gigante e dicendo:- Evviva, vado via da questo villaggio ^O^ Non chiedo
di meglio ^O^!!!!-
*gocciolone generale*
-Sta forse insinuando
che c’è qualcosa che non le piace nel nostro villaggio?- chiese gelidamente
Tyaol.
La ragazza smise di
saltare poi, con un sorriso a 32 denti, annuì e disse:- Sì, persone come lei,
che si credono migliori di altre senza neanche conoscerle e senza neanche sapere
di cosa sono realmente capaci^^-
Ora l’aria si era fatta
un po’ pesante.
-Ma come si permette,
CONIGLIO AMBULANTE?!!??- urlò l’uomo.
Il saggio restava in
silenzio a godersi la scena, stessa cosa per Hilary, Sea e i Saint Shields, gli
altri avevano preferito andarsene quando Giada aveva finito di parlare, diciamo
andarsene molto, molto in fretta…
-Sempre meglio essere un
coniglio ambulante che un razzista egocentrico XP- disse la ragazza tranquilla,
non sembrava che l’insulto l’avesse toccata o semplicemente le avesse fatto
alcun effetto.
-Non credo che una
ragazzina come lei dovrebbe avere il grande onore di conoscere colei che,
secondo le leggende, è la creatrice dell’universo, cosa penserebbe del nostro
villaggio?!- continuò l’uomo rivolgendosi al grande saggio.
Giada si limitò a
sbuffare e a dire:- Non mi interessa che cosa pensa la gente di me, non è
importante.-
Hilary sorrise, più il
tempo passava più voleva quella ragazza al suo fianco, non solo per il suo modo
di fare schietto e sincero (anche se mancava leggermente di tatto, come lei), ma
anche perché percepiva in lei una strana energia, potente, molto potente, la
stessa che percepiva in Sea. Sapeva che entrambe non avevano un bit power, ma
questo non era un problema ^-^.
Nel frattempo Sea
restava tranquilla, sapeva che Giada la stava difendendo e che lei sarebbe
dovuta intervenire come sapeva che l’amica non ne aveva il minimo bisogno, non
era un tipo che si faceva mettere i piedi in testa facilmente, sarebbe stata
capace di rispondere a tono anche a LightAngel e questo la preoccupava, alcune
volte si, ma la maggior parte no, lei non si accorgeva di come si comportava e
che poteva risultare offensiva e con qualcuno con grandi poteri come Lei non
sapeva che cosa sarebbe potuto succedere alla sua amica, la sua unica amica…
-Non preoccuparti.-
disse piano Hilary alla ragazza accanto a lei:- Non è né suscettibile né troppo
fiscale o fissata con l’educazione, con molte probabilità invece di arrabbiarsi
con la tua amica per il suo modo sincero di dire le cose la prenderà in
simpatia^^-
Quella ragazza sembrava
leggerle nel pensiero, o erano i suoi pensieri ad essere troppo prevedibili?
–Non né puoi essere sicura…-
-E tu come puoi essere
sicura che io non né possa essere sicura ^-^- disse Hilary, più che una risposta
ricordava una specie di sciogli lingua…
-Ho l’impressione che tu
dica molto meno di quello che sai…-
-E’ vero, ma scusa, tu
diresti tutti i particolari di una missione su cui si basa la salvezza
dell’intero genere umano nelle vicinanze di una persone come Tyalo, Tyoal e come
diavolo si chiama?!- ribatté la ragazza.
-No-
-Appunto-
-Però sarebbe meglio
che- Sea non poté finire le frase perchè fu interrotta da un urlo, o meglio
qualcuno che parlava talmente forte da urlare:- QUESTA RAGAZZA NON E’ ADATTA PER
UN COMPITO DEL GENERE!!- indovinate un po’ chi era a sbraitare in quel modo…
Hilary sbuffò, per colpa
di quello lì le stava venendo mal di testa. Stava anche iniziando a riprendere
il pericoloso, per noi, discorso del tipo:
Ma-a-che-cosa-servono-gli-esseri-umani continuando con pensieri del tipo:
Perché-mi-devo-rovinare-la-vita-aiutandoli-?-
-E, secondo lei, chi lo
sarebbe?- disse Hilary tranquillamente.
Tyaol sorrise
soddisfatto, credendo di avere convinto quella ragazzina con conoscenze tanto in
alto:- Molti alti blader, con un bit power, tra cui mio figlio. Strano dovreste
averlo incontrato, con alcuni suoi amici venendo qui.-
La ragazza guardò per
qualche secondo Sea, che stava stringendo spasmodicamente i pugni, li avevano
incontrati eccome se li avevano incontrati…
-Quei ragazzi non
dovrebbero neanche avere l’onore di essere chiamati blader.- disse in tono
pacato Hilary.
-MA CH- stava per urlare
l’uomo ma la pazienza di Hilary era finita e il suo delicato equilibro
psicologico, ora, era meglio che non andava messo alla prova, perché era molto,
molto pericoloso…
-Adesso basta!- disse
con tutto l’auto controllo che le restava.
Tyaol aveva aperto bocca
per parlare, rosso dalla rabbia, ma lei lo bloccò con un gelido: - Silenzio.-
Il saggio decise di
intervenire:- Come credete di raggiungere il Giappone, non credo che abbiate
molto tempo e anche con l’aereo…- disse lasciando la frase in sospeso.
Angel fece un sorriso
enigmatico poi fece un fischio.
Tutti (Sea esclusa per
ovvie ragioni) la guardarono come se fosse impazzita, ma qualcosa distolse
subito la loro attenzione dalla ragazza, i bit dei quattro scudi sacri si erano
illuminati e ne erano venuti fuori gli Spirits.
O___O facce super
appallate.
Hilary li ignorò come se
niente fosse e si rivolse direttamente ai bit power:- Portateli a casa di Takao,
se non sapete esattamente dov’è vi basterà concentrarvi e potrete percepire una
grande concentrazione di energia, io vi raggiungerò tra poco con loro due.-
disse indicando Sea e Giada.
I bit power obbedirono e
dopo un breve inchino fecero salire il “groppo” i loro blader e sparirono come
delle stelle cadenti che invece di attraversare il cielo per poi scendere al
suolo lo salgono per spendere ancora…
-Ora anche noi dobbiamo
andare^^- disse Hila di ottimo umore.
-Chi o cosa sei?- chiese
il saggio, Tyaol era ancora nel pallone, altrimenti avrebbe già detto la sua.
-Diciamo semplicemente
che mi autocomando^^ e ora, addio^^- così dicendo sparì avvolta in una luce
bianca, come le altre due ragazza.
-Felice di averla
conosciuta, LightAngel.- sussurrò l’anziano poco dopo che la ragazza sparì.
Riapparvero in una
raduna, lontana da tutto e da tutti.
Il luogo era uno
splendore, vicino ad un lago splendente e trasparente, il sole mattutino (non
tanto visto che ormai erano quasi le otto, il tempo era volato) risplendeva e si
rifletteva non solo sulla superficie d’acqua, ma anche sull’erba ancora
leggermente bagnata dalla rugiada, a coronare il tutto c’era un bosco che
circondava quella piccola oasi di pace e silenzio… silenzio, bhè, non è che ce
ne fosse più molto.
-BELLO BELLO
BELLLLLLLLLOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!- Giada stava saltellando da una parte
all’altra, di nuovo l’effetto coniglio si faceva sentire…
Hilary la guardava
muoversi con un enorme gocciolone sulla testa, un'altra pazza, ma dopotutto, una
più, una meno ormai che differenza poteva fare?
-Sea-chan ^O^! Questo
posto è fantastico, un paradiso, è un peccato che tu non lo possa vedere ç.ç –
disse Giada avvicinandosi all’amica, senza smettere di saltellare -__-‘’’.
-Te l’ho detto tante
volte, Giada, non si vede solo con gli occhi^^-
-Ed io non ho mai
capito^^. Che bella questa farfalla *___* - ed ecco partita la sua caccia alle
farfalle.
*Gocciolone Hilary*
Tentò di richiamare
l’attenzione con piccoli colpetti di tosse *cof* *cof* .
Niente, solo Sea le
prestava un minimo di attenzione.
-GIADA!!- ringhiò la
ragazza.
-Shi^^- rispose lei con
una faccia tosta invidiabile.
Uno… due… tre… quattro…
cinque…
Hilary fece un sospiro
rilassato, la rabbia era andata, per ora non avrebbe ridotto in polvere nessuno…
per ora…
-Scusa, Hilary, perché
ci hai portato qui^^?- chiese gentilmente Sea.
-Per combattere ed
entrare in questa missione avrete bisogno di un bit power.- disse
tranquillamente lei.
-Lo troveremo qui *__*-
chiese lo pseudo coniglio lasciando, finalmente, in pace la farfalla e
interessandosi al discorso.
-No.- disse
tranquillamente la ragazza.
-Come “No”, allora si
può sapere che diamine ci facciamo qui? +__+ -
Hilary non rispose e si
avvicinò all’acqua, poi disse:- Sai Giada con chi stai parlando e a chi ti stai
rivolgendo?- il tutto in tono molto pacato.
-Mhmm una ragazza, molto
mooolto strana.- disse lei
-E tu, Sea, chi credi
che io sia?-
-LightAngel, la
creatrice dell’universo.- disse lei sorridendo tranquillamente:- o, se non
proprio lei, qualcuno dai grandi poteri che le è molto vicino^^-
-Giusta la prima
ipotesi.- disse lei.
-Embe, allora?- chiese
Giada.
*gocciolina Hilary*
-Scusa, secondo te se ho
creato l’universo non posso creavi due bit power?-
-Vero ^____^ non ci
avevo pensato.- poi prese a saltellare:- Che bello ^O^ un bit power su misura!-
-B-bit power su misura
ò_o – più il tempo passava più iniziava a credere che quelle sparate le poteva
ideare solo di notte, dormendo.
Sea aveva un mezzo
sorriso sulle labbra, Giada era fatta così, non poteva fare ci si poteva fare
niente, ma sapeva stare vicino alle persone quando ne avevano bisogno.
Hilary scosse
leggermente la testa poi si rivolse alla ragazza con i capelli azzurri:- Sea, se
non ti dispiace vorrei iniziare da te.-
-Ne sono molto felice,
cosa devo fare?-
-Devi entrare in acqua.-
un po’ incerta la ragazza ubbidì, non si trovava molto a suo agio perché lì
aveva più difficoltà a percepire gli ostacoli grazie al vento e si doveva solo
affidare al suo bastone.
-Non preoccuparti e
fidati di me.- disse tranquillamente Light.
-Va bene.-
In poco tempo si era
portata al centro del lago, per fortuna era estate e non faceva freddo.
-Bene adesso
concentrati.- le disse.
Solitamente i Spirits li
creava e basta, poi erano loro a scegliere il blader che ritenevano più adatto e
che sarebbe stato in grado di usare al meglio le loro capacità e di cui si
potessero fidare, così come lei aveva scelto Rea; creare un bit power per un
essere umano in particolare era tutto un altro paio di maniche.
Intorno alla ragazza si
iniziò a formare un leggera aurea azzurrina, bene, ora toccava ad Hilary
metterci il suo.
Concentrò tutte le sue
energie, non era mai un’impresa facile dare origine ad una vita… adesso mandò un
ondata di luce contro la ragazza fino a fonderla con la sua essenza.
“Quindi è questa è
l’energia della Creatrice?” si chiese Giada, guardando la scena e smettendo di
saltare (-__- NdLettori+A).
Nel frattempo dietro a
Sea l’energia si stava condensando fino a formare una sagoma molto più
corporea…. Ricordava vagamente un pesce, no, anche se era simile non era un
pesce, ma uno splendido delfino dalle pelle azzurra e dagli occhi stupendi, con
un’armatura un oro bianco con incastonate alcune gemme blu mare.
Appena la figura si
completò sparì nel nulla, o meglio prese la forma di un piccolo disco in
plastica in oro bianco.
Il bit power del
delfino.
Sea si mese in
ginocchio, sfinita, e bagnandosi completamente, ma era felice. Sì, stanca,
bagnata, ma era felice, sentiva l’energia del Delfino accanto a lei, energia
simile alla sua, una forza che l’avrebbe accompagnata per sempre.
-Bene Giada, adesso
tocca a te^^- disse Angel mentre Sea usciva dall’acqua, dopo pochi minuti.
-Va beeene.- disse dopo
aver battuto il cinque con Sea, e sbilanciandola abbastanza da rischiare di
farla finire in acqua.
*gocciolone Hilary*
Va bene Sea era stanca,
ma anche Giada forse era un po’ troppo irruente ^__^’’’’’’’’.
-Devo entrare anche io
in acqua ^O^-
-No, non c’è né alcun
bisogno, il tuo elemento non è di certo l’acqua^^’-
-Allora dove devo
andare?-
-Basta che stai ferma
lì, esattamente dove sei, che non ti metti a saltare e ti concentri – disse
Light il più tranquillamente possibile.
-Ok capo ^O^- a quanto
sembrava aveva preso la cosa sul serio, o meglio per quanto potesse prendere
qualcosa sul serio ^^’’ le ricordava un po’ Ryo, ma lui era divers,o più saggio
e, di solito, si comportava da bambino con battutine sarcastiche solo per far
innervosire Mei, cosa che gli riusciva sempre alla perfezione…
Intorno alla ragazza si
formò un’aurea fortissima, di colore rosa e porpora, un energia che Hilary,
doveva ammettere, non si sarebbe mai aspettata da lei. Bhè, tanto di cappello al
coniglio^^.
-Adesso basta
scherzare.- si disse molto piano Hilary e diede una parte della sua energia alla
ragazza, come prima era successo per Sea dall’energia iniziò a prendere forma un
animale, un animale dagli occhi castano scuro con riflessi fucsia, non molto
accesso.
-Strano… mi sarei
aspettata un coniglio ^__^’’’’’ – mormorò la brunetta vedendo di fronte a lei
una specie di lupo rosso con un’armatura in oro rosso.
-Ma che animale è?-
chiese Sea guardando verso l’alto, i suoi occhi non erano verdi, come tutti gli
altri membri della tribù ma di un azzurro chiarissimo, lo stesso colore del
ghiaccio.
-Sea-chan, come fai a
vedere Lupo-san?- chiese Giada.
La ragazza rispose con
un sorriso enigmatico:- Noi non vediamo i bit power con gli occhi ^^-
-Ah, se lo dici tu.-
disse lai alzando le spalle, mentre Hilary sorrideva silenziosa.
-Comunque non hai
risposto alla domanda, sai che tipo di animale è quello?- chiese di nuovo la
ragazza.
-Basta controllare ^O^.-
disse la rosa, da non si sa dove apparve un libro enorme ed iniziò a leggere:-
[Lupo rossiccio, vive
nel Texas sud-orientale e nella Luoisiana orientale. È un’unica eccezione visto
che tutti gli altri lupi rientrano tra i Canis lupus; lui, il lupo rossiccio (C.
rufus), è più piccolo del normale lupo, è possiede alcuni caratteri del Coyote
infatti è probabile che si tratti di un ibrido tra le due specie.]
O.o ß
faccia di Hilary che deve ancora capire da dove è spuntato fuori quel libro più
grande e, a prima vista, pensante più di un mattone.
-E adesso che si fa ^OOO^-
chiese Giada risvegliandola dai suoi pensieri.
-Eh!? Ah, sì, certo^^
devi far prendere al tuo Spirits la forma di un bit per poterlo inserire nel
bey.-
-Giusto^^- me ne ero
dimenticata.
-__-‘’’’’’’ ^__^’’’’’
espressioni rispettivamente di Light e di Sea.
-Ed ora.- disse Hilary
in tono stanco:- ho finito con il giro e si va a casa Kinomiya da Takao-.
Alex, molto
tranquillamente prende un quadernetto e sotto la categoria schizofrenici
aggiunge: Giada.
Xander, prende un
libretto e sotto la categoria santi che salvano dagli schizofrenici aggiunge:
Sea.
Alex: Xander, ma
LightAngel, il personaggio, dove la devo mettere? Tra schizofrenici o tra i
salvatori dal primo gruppo?
Xander:^^’’ Per
essere è schizofrenica, ma dovrebbe essere buona.
Alex: Dovrebbe…
Ah-ehm, lasciamo
questi due ai loro dilemmi epici e andiamo a noi, dopo questo capitolo,
abbastanza lungo vorrei ringrazioare chi commenta, cioè: Francesca Akira89 (In
effetti si starebbe orientando verso la fine^^’’’’, però metti in conto che ero
convinta che sarebbe durata al massimo 7 cap^^”” quindi non so quanto si possa
dire vicino la fine^^””””””), hilary14 e Lir_chan(Se ci riesco LUI lo inserisco
nel prossimo cap^^ o nel 18 cmq ho già trovato il modo^^)
Per favore recensite,
così so che la fic vi piace^O^
Ecco cosa trovò appena
arrivata a casa dell’amico.
Tutti i blader avevano
accerchiato i BBA Team, compreso Daichi, che blaterava a proposito di una sfida
a bey, in parole povere tutti parlavano gli uni su gli altri, e Ming Ming per
passare il tempo aveva anche iniziato a cantare una canzoncina, le ragazze
avevano iniziato a litigare tra di loro, esclusa Mei che tentava di colpire Ryo
con uno dei suo soliti martelli mentre Matt stava… bhè stava prendendo
tranquillamente un te con nonno J come se niente fosse O.o.
*tic nervoso al
sopraciglio destro di Hilary*
-Ma qui sono tutti
pazzi?- chiese Giada.
-Quasi.- disse piano
Angel che iniziava ad innervosirsi, quel baccano era molto fastidioso e le stava
facendo venire un forte mal di testa.
Sea nel frattempo si era
portata le mani alle orecchie, lei aveva sviluppato, per necessità, un udito
molto più fino degli altri, senza contare che così non sapeva come orientarsi.
-Tutto bene Sea-chan?-
chiese Giada preoccupata.
-Non preoccuparti
Giada^^, va tutto bene.- disse facendo un sorriso forzato, si vedeva che non era
al suo meglio, bhè dopotutto aveva appena usato molte energie per creare un suo
bit power.
Hilary, come Giada, la
guardò preoccupata, era meglio calmare un po’ le acque.
-Ehi ragazzi! Statemi a
sentire! Così non arriverete a niente!!- urlò Hilary tentando di farsi sentire.
E, in effetti ci riuscì…
-TU!! NON
INTROMETTERTI!!!!!!!- urlò l’intero gruppo in coro, per poi riprendere a
scannarsi a vicenda.
Hilary restò in silenzio
per qualche secondo, sotto shock, il suo cervello non era riuscito ad assimilare
subito la risposta del gruppo.
-Ma non dovrebbero avere
un po’ più di rispetto?- chiese Giada grattandosi con un dito la tempia destra
della fronte.
-Forse non sanno ancora
chi è.- ipotizzò Sea, mentre finalmente Angel recepiva che cosa era appena
successo.
Forse sarebbe stato
meglio se non l’avesse fatto.
Avvicinò le mani, come
per contenere qualcosa e iniziò a mormorare:-
Nel nome della pace
Nel nome della giustizia
Per la supremazia della luce sulle tenebre
Per la vita
Chiamo a me l’energia che porterà la
distruzione.
ANCESTRAL…
Si bloccò appena la
sfera che le si era formata dalle mani fu sufficientemente grande e mortale da
attirare l’attenzione di tutti.
Un silenzio irreale
scese nella casa.
Nessuno aveva il
coraggio di fiatare, e a mala pena respiravano.
Forse quello che li
aveva bloccati era più che altro l’espressione della ragazza che dava ad
intendere che era intenzionata ad usare quell’energia se c’è ne fosse stato
bisogno.
Giada era rilassata e
sorrideva beatamente, tanto lei, una volta tanto, non aveva fatto niente, quindi
poteva starsene bella tranquilla, almeno lei quel giorno non sarebbe morta
^_____^.
-Spero che adesso mi
starete a sentire ^________^- disse Hilary.
Tutti, molto, ma molto
lentamente annuirono.
-Bene.- disse la ragazza
e la sfera si rimpicciolì fino a sparire nel nulla.
Un secondo di silenzio,
poi… poi tutti tornarono a litigare come stavano facendo prima: Yuri contro
Garland, Rick contro tutti e nessuno ecce…
-__-* ß
espressione di Hilary, che sta seriamente iniziando ad innervosirsi.
Forse gli unici che si
erano calmati erano Mei e Ryo che conoscevano molto bene i pericolosi scatti
d’ira di Angel.
-__- *** ß
sempre l’espressione di Hilary, anche se gli altri le avevano appena visto
creare dalle mani una sfera di energia non sembrava che la cosa avesse riscosso
molto successo o li avesse stupiti, forse s in quel momento non gliene fregava
nulla o semplicemente avevano preferito ignorare il tutto… non lo sapeva e non
le importava.
-__-***** ß
ecco, stava per esplodere.
Una strana energia
l’avvolse, si puntellò con i piedi sul terreno mentre la sua aurea cresceva
sempre di più e urlò:- MA CI TENETE DAVVERO TANTO CHE IO PRENDA E DISTRUGGA STO’
CA**O DI PIANETA??!!!??- tutti ingoiarono a vuoto, pochi avevano visto la
ragazza di quell’umore, e l’unica volta in cui Takao e co avevano avuto
quell’onore l’avevano vista distruggere mezza città…
-Dai Hilary calmati
^^’’’- la implorò Takao.
Lei lo guardò per
qualche secondo, effetti si stava lasciando un po’ andare, ed era meglio evitare
di fare altri casini, piano piano l’aurea diminuì, ma prima che fosse sparita
del tutto disse:- Io mi calmo, ma appena ricominciate come prima vedrete come
tratto i miei nemici ^--^ *ghignetto sadico*-
-Bene, allora, si può
sapere tu chi o cosa sei?- chiese Garland.
Lei gli lanciò
un’occhiata raggelante.
-Prima vi devo
presentare altri due membri della squadra.- così dicendo fece un vago cenno a
Sea e Gia… dov’era finita Giada? Non era più vicino alla sua amica…
-Molto piacere io sono
Giada ^O^- disse la ragazza con la sua solita allegria strattonando il braccio a
Garland, mentre il ragazzo entrava in uno stato di evidente shock. Non che gli
altri fossero da meno.
*gocciolone Sea e
Hilary*
-Come si è già
presentata lei è Giada, invece lei è Sea.- disse indicando la ragazza con i
capelli blu mare.
-Molto piacere.- disse
facendo l’inchino alla giapponese.
*__* ß
sguardo di Gianni.
-Oh, oh – mormorò
Hilary, i ragazzi gli avevano raccontato tutto di quel dongiovanni, una specie
di copia più giovane dell’allenatore degli F-Sangrez.
-Oh, mio dolce mare *__*
i tuoi occhi non vedono, ma io vedrò per te, ti guiderò nella luce *___* oh
amore ti regalo il mio cuore e ti dedico la mia vita.-
*gocciolone di squadra*
-Io non lo conosco.-
disse serafico Ralph.
-Io neanche.- disse
Andrew.
- Ah-ehm… ^__^’’’’’- Sea
non sapeva che cosa fare, non voleva offenderlo, ma quello più che un ragazzo
ricordava un polipo (e lui dovrebbe rappresentare l’Italia ç__ç NdA).
Giada vedendo l’amica in
difficoltà, decise di venire in suo soccorso o meglio si avvicinò a Mei e le
chiese:- Prima ti ho visto usare un martello, me lo potresti prestare? ^^-
-Certo^^- disse lei
uscendolo dalla tasca.
-Grazie ^O^, te lo
restituisco subito.- disse prendendo il martello, un po’ faticosamente dopotutto
pesava 500 tonnellate, per Ryo era ancora un mistero come facesse una ragazza
così fragile all’apparenza riuscisse a sollevare così grandi pesi.
SDONG
Giada ci era andata
molto piano, più che poteva, ma Gianni non era ridotto comunque molto bene:-
Senti un po’ lascia stare in pace Sea-chan, siamo intesi?- chiese in tono
minaccioso. Appena fu abbastanza lontano lo mollò e ritornò vicino ad Hilary.
Gianni sembrò
riprendersi in fretta, non sembrava molto contento che la sua preda gli fosse
sfuggita così, dalle mani, si guardò intorno, le ragazze non mancavano e la sua
attenzione fu catturata da un’altra ragazza dai capelli corti, molto carina e
sembrava parecchio delicata vicino ad un ragazzo con i capelli viola-neri.
Fece per avvicinarsi
dicendo:- Oh, mia soave d- non poté finire la frase che Ryo lo bloccò e dopo
averlo guardato con i suoi gelidi occhi felini d’ametista lo allontanò
malamente, mentre Mei, che si era rifugiata dietro il ragazzo, ringraziava il
suo amico/nemico con il più dolce dei sorrisi.
-^__^ adesso mi devi un
favore neko-chan^^-
-Devo iniziare a
preoccuparmi?- chiese la ragazza poco convinta.
Nel frattempo Gianni
aveva adocchiato un’altra preda, Julia degli F-Sangrez.
-Allora- iniziò Hilary
in tono autoritario, poi chiuse gli occhi e chiamò ad alta voce:- Fire
Eagle! Valtier Driger!
Dale Turtle! Lothar Dragon!-
Per qualche secondo
tutti la guardarono come se fosse ammattita, poi i bit dei g-revolution, escluso
Daichi si illuminarono e ne vennero fuori i quattro animali sacri, in tutta la
loro maestosità e regalità.
Rimasero per qualche
secondo alti, nel cielo, a guardare in basso verso tutti quei blader che a loro
volta li osservavano a bocca spalancata.
Sea aveva gli
leggermente aperti, l’aveva detto poco prima anche alla sua amica, non si vedono
i bit power con gli occhi… no, i bit power si vedono con il cuore. Alcuni
riuscivano a vederli perché li volevano vedere, punto.
Dopo qualche secondo in
cui nessuno mosse un muscolo, gli animali furono avvolti da una forte luce e
scesero a terra, ma ora la maestosa aquila, la bianca tigre, il saggio Drago
(ehmm… lasciamo perdere^^’’’’’ NdA) e l’eterna tartaruga erano sparite, al loro
posto c’erano quattro ragazzi.
Al posto dell’aquila
c’era un ragazzo dagli occhi azzurri, coni capelli corti, a mo’ di porcospino,
che sfumavano dal giallo, all’arancione al rosso porpora, dimostrava al massimo
18-19 anni, indossava una maglietta a lupetto con della specie di cinghie nere
ai lati delle spalle, molto simile a quella che portava il suo Master durante il
secondo campionato mondiale, indossavo un semplice paio di jeans scuri molto
larghi e all’orecchio destro un orecchino.
Il drago invece si era
trasformato, sempre in un ragazzo, ma aveva i capelli azzurri con dolci occhi
castani, molto simili a quelli di Takao, indossava una maglietta a maniche corte
con molte sfumature azzurre e dei pantaloni blu.
La tartaruga invece
aveva corti capelli neri come la pece leggermente lunghi sul davanti e gli occhi
neri per poi diventare viola mano a mano si avvicinavano alla pupilla, indossava
una maglietta smaniata con l’orlo tagliato in modo obliquo così che lasciava
intravedere meta della cintura dei pantaloni, anch’essi neri.
Forse la tigre bianca,
insieme a Fire era quella che saltava molto di più agli occhi, capelli erano
lunghi verde foresta, argentei con le punte nere e dolcissimi occhi color oro,
indossava un vestito tipicamente cinese, piuttosto simile a quello del suo
blader, a dire il vero…
Tutti stavano guardando
la scena sotto schok, questa era la classica goccia che faceva traboccare il
vaso.
Hitosci chiese un
glaciale:- potresti darci delle spiegazioni -__-** -
-Sì, ma non ne ho
l’intenzione^^ Val per favore ci puoi pensare tu?-
-Non c’è alcun
problema.- disse il bit della Tigre bianca.
Così la Tigre bianca con
parole semplici e gentili spiegò meglio com’era la situazione, cioè:
°
Chi era il loro vero nemico (DarkAngel).
°
Perché erano nei guai (Vuole distruggere il pianeta, ma a contrario
delle altre
volte
adesso si sta organizzando per bene)
° Quali aiuti avevano (Mei, Ryo,
i due bit della luna più LightAngel)
° A grandi linee spiegò che erano i diretti
subordinati di LightAngel e per questo potevano prendere forma umana, infatti
l’Aquila Imperiale, prima era stata un diretto subordinato di DarkAngel, come
Xander, poi come Alex di LightAngel.
-Secondo me ha solo
fatto finta.- disse Ming Ming dopo che Valtier ebbe finito di spiegare che cosa
era successo, non si sa come ma tutti e quattro erano a conoscenza dei fatti del
giorno prima. –Voglio dire, non si può cambiare solo perché con una ferita ti
hanno fatto entrare in circolo del veleno.- continuò riferendosi ad Alex.
-E tu come puoi saperlo
^^’’- chiese Lothar, il Drago Azzurro, molto preoccupato per la reazione del suo
capo, tempestivamente affiancata da Fire e Dale.
Sapevano che avrebbe
potuto reagire male.
Molto, molto male.
E loro avevano
sperimentato sulla propria pelle che cosa significasse farla reagire male.
Meglio evitare eventuali
danni a cose è persone (Va bhè^^ tanto è Ming Ming ^--^ NdA+NdLir_chan).
- Fire.- disse Angel in
tono pacato:- perché non sto aiutando mio fratello a distruggere questo
pianeta?-
*gocciolone di
dimensioni bibliche della squadra di Takao, gli altri non capiscono *.
-Rea, Alex, poi perché
questo posto, dopotutto, ti piace.-
Angel sospirò guardando
il ragazzo con occhi da cane bastonato e disse:- E se distruggo tutto?-
D nuovo il silenzio
cadde sulla stanza.
-Ne vale la pena?-
-Perché no? Tanto con il
passare del tempo gli uomini stanno distruggendo tutto quello che loro reputano
inutile sentendosi superiori a tutto e a tutti. Abbattono foreste, portano molte
specie in via d’estinzione per pellicce o culti antichi, come per le zanne degli
elefanti, senza contare i laghi o i mari… aggiungici i pazzoidi con il pallino
per la conquista del mondo -__- -.
-Ci sarà pur qualcosa
che ti piace, che ti rende felice…- disse la spirito del fuoco.
Light decise di
rispondere con un sorriso enigmatico:-La felicità è solo la parte più oscura
delle cose che a volte viene illuminata da un raggio di sole.-
Dale stava per parlare,
ma la ragazzina lo precedette dicendo:- Bene, adesso iniziamo gli allenamenti.
Ho chiamato loro…- indicò i bit power:- perché vi facciano da insegnati e
riportino ad un livello ragionevole, Ryo, Mei, Matt voi li aiuterete. Poi a fine
del vostro allenamento sarò io in persona ad occuparmi di voi ^^-
Tutti ascoltarono in
silenzio, poi Hitosci chiese piuttosto scettico:- Ma tu non sai niente di bey,
come potrai allenarci?-
-Se ci tieni a saperlo
aspetta quando dovrò farlo.- rispose tranquillamente.
Poi si alzò ed uscì di
casa, mentre tutti la guardarono sbalorditi.
“Bene fratellino, i
preparativi per la guerra sono già iniziati. E tu? Che cosa intendi fare?”.
Mike stava camminando
velocemente per i corridoi del suo palazzo, recentemente ricostruito, pensò a
quando era stato distrutto, era poco saggio fare arrabbiare tanto sua sorella…
ma dopotutto lui non aveva mai detto di essere saggio.
Volete sapere la verità?
La lotta tra il bene e
il male non ha niente di saggio.
Vedetta.
Ecco che cosa tira le
redini del gioco, semplice e mortale vendetta… o forse paura… si anche quella
faceva parte della matasse del filo che porta alla guerra.
E lui, per che cosa
stava combattendo?
Sinceramente non lo
sapeva, o meglio lo sapeva ma gli veniva difficile accettarlo.
La sua natura, ciò che
era.
Come un flash gli tornò
alla mente una discussione con la sorella, lei gli aveva dato la possibilità di
scegliere… scegliere il proprio futuro.
Scegliere, no, lui lo
sapeva, a lui non gli era stata questa possibilità, perché non poteva capire o
provare sentimenti base come l’amore o l’amicizia…
Diede una veloce
occhiata fuori dalla finestra, niente luce, solo oscurità.
Si affacciò al davanzale
chiedendosi se mai le cose sarebbero cambiate… chissà, forse, un giorno, magari…
Un malinconico sorriso
gli incurvò le labbra, no, lui non l’avrebbe mai potuto fare, lui non avrebbe
mai potuto scegliere, era quello il suo destino.
Presente, passato e
futuro.
Diede un’ultima occhiata
nell’oscurità che regnava fuori… la stessa oscurità di cui era composto lui, lui
e il suo cuore.
Si allontanò dal
davanzale con un gesto veloce facendo ondeggiare il suo lungo mantello.
Fece cenno a Xander di
seguirlo, lui, che fino a quel momento era rimasto immobile appoggiato ad una
colonna, si mosse verso la sua direzione, capo leggermente chino per non fare
notare al suo capo il mezzo sorriso che aveva dipinto sulle labbra.
il ragazzo dai capelli
bicolore sussurrò: - Somewhere in the Darkness there is a small Light...-
*
Era passato più di un
mese da quando LightAngel aveva chiamato i quattro spiriti sacri in forma umana
e li aveva lasciati ad allenare l’intero gruppo, da quel giorno la ragazza non
era più tornata, tanto che iniziavano ad essere preoccupati. A nulla servivano
la parole di Lothar e degli altri dicendo che se le fosse successo qualcosa loro
lo avrebbero sentito, no erano in ansia.
Senza contare che solo
le persone a cui lei lo aveva detto esplicitamente sapevano chi era in realtà, e
loro non avevano detto niente agli altri perché era stato come se la ragazza gli
avesse dato un tacito ordine, o richiesta di silenzio, e dopo un po’ tutti
avevano abbandonato la ricerca di informazioni, quei blader non parlavano.
Senza contare che gli
allenamenti erano già abbastanza pesanti senza aggiungere altri pensieri, ma
dopotutto tutto andava liscio come l’olio, almeno finché il professor K fece una
strana domanda.
-Scusa Matt.- Matt era
quello dei tre con cui era più facile parlare, forse perché era il più normale:-
ma la vostra squadra era composta da tre elementi?-
Tutti lasciarono stare
gli allenamenti, per una piccola pausa, e si avvicinatono ad ascoltare.
-Perché me lo chiedi?-
-Bhè, voi siete i soli
tre membri che conosciamo, però solo tre componenti mi sembravano pochi, tutto
qui.- disse accendendo il suo nuovo portatile (Computer nuovo *__* NdK Non
abituatici che altrimenti ti distruggo anche questo^^ NdA ç__ç NdK).
-Il nostro gruppo era
formato da cinque persone da: Me, Ryo, Mei…- iniziò il ragazzo, ma poi si
bloccò, non sapeva se continuare o no…
-e…- lo incitò Takao, di
questa parte della storia lui non ne sapeva niente.
Tutti pendevano dalle
sue labbra.
Il ragazzo ingoiò a
vuoto, era in difficoltà, non sapeva come avrebbe reagito Light se avrebbe
parlato troppo, o meglio, anche lui era d’accordo a non dirgli proprio tutto su
Rea, ma adesso come se la cavava?
-Rea…- disse rassegnato,
ora le domande stavano per partire a raffica, ma lui non aveva ancora finito:-
e…-
-Ed io.- disse una voce
sconosciuta, tutti si girarono verso l’entrata della casa, Hilary era appena
arrivata, però non era stata lei a parlare, ma il ragazzo che l’accompagnava.
-E tu saresti?- chiese
Takao guardandolo attentamente, aveva un lungo mantello nero con riflessi viola
che lo copriva interamente.
-Il mio nome- disse il
nuovo arrivato:- è Ruyji Takayama.-
Ed ecco, vi mollo qui^^.
Visto Lirin ^OOO^ c’è l’ho fatta ad inserirlo, per ora sei l’unica ad avere la
più pallida idea di come sia fisicamente , a proposito per le descrivo già più
dettagliate dei Bit in forma umana dovete ringraziare Lirin e la sua fan Art ^OOO^.
Bhè ringrazio tutti quelli
che hanno commentato: hilary14 (esclusi gli intoppi il romantico arriverà, ma
niente HxK, io adoro quella coppia, ma mi sono incasinata in modo che non la
posso mettere T__T questa fic è stata ideata in uno scatto di depressione acuto
ç__ç), Francesca Akira89 e Fire Angel.
-Non ho capito bene chi
sares.- stava dicendo Takao, ma fu interrotto da Mei che era andata a salutare
in nuovo arrivato, sembrava molto felice di vederlo.
-Lui- disse
tranquillamente Matt indicandolo:- è il quinto membro della nostra squadra^^-
O.o ß
facce stupite degli altri blader.
-M-ma perché non è
arrivato con voi?.- chiese Mao (^__^’’’’’ NdA -__- Non lo sa neanche lei
NdLettori).
Lui fece un sorriso
enigmatico, poi si limitò a dire:- Lavoro.-
Tutti lo guardarono
senza capire, era strano… com’era strana l’impressione che aveva fatto a tutti,
nei gesti anche nei movimenti più semplici c’era qualcosa di particolare,
qualcosa che non lo rendeva normale…
Ryo salutò il ragazzo
con un semplice cenno della testa, si notava che tra quei due c’era un’intesa,
l’intesa che nasce tra persone che ne hanno passate, tra compagni di squadra.
-Hilary! Ci hai fatto
preoccupare! Dov’eri finita?!- chiese Mao avvicinandosi all’amica.
-A prendere lui e fare
un po’ di ricerche.-
-Ricerche?- chiesero
Takao e Max in coro.
Ruyji e la ragazza si
guardarono qualche secondo negli occhi, serissimi; non sapevano se era giusto
parlargliene, dopotutto non era una cosa che li riguardava, o meglio non proprio
da vicino… secondo LightAngel. Era solo una scelta che lei aveva presto, ma solo
dopo aver discusso a lungo. Lui ancora non era d’accordo… ma non importava…
-Niente di poi così
importante^^- disse lei, sembrava serena, quanto è vero che spesso le apparenze
ingannano…
Kai la stava guardando
attentamente, qualcosa gli diceva che non era tutto a posto, bhè, presto
l’avrebbe scoperto, lei non riusciva a mentirgli, a quel pensiero un sorriso
divertito gl’incurvò le labbra.
Sea si era avvicinata al
ragazzo presentandosi, così presto anche gli altri seguirono il suo esempio, bhè
quasi tutti, dopotutto gli asociali restano sempre tali (-__- NdKai+Ralph).
-Piacere io sono Giada ^OO^-
si presentò lo pseudo coniglio.
-Sì, Angel mi ha parlato
di te.- disse con una piccola *gocciolina* sulla testa.
-^^- Giada si limitò ad
un ampio sorriso mentre Yuri la guardava molto male, anche se Hilary non ne
riusciva a capire il perché…
-Allora- iniziò a dire
Ozuma (Mister X):- Sei venuto qui per… - voleva che fosse il ragazzo a
continuare.
- Bhè siamo in guerra^^
do semplicemente una mano^^- disse lui sorridendo, o almeno credevano che
sorridesse, dopotutto aveva il cappuccio ancora abbassato sul volto.
-Sai, non sarebbe male
se ti facessi guardare in faccia.- disse qualcuno in tono ironico, ma il ragazzo
non riuscì a capire chi era stato a parlare, c’erano così tante persone…
-Come…? Ah, sì, scusate,
ma me n’ero dimenticato- disse lui portandosi una mano alla testa nascondendo un
grosso gocciolone dietro la testa.
Con molta tranquillità
si levò il mantello, con un gesto veloce e sicuro.
Tutti lo guardarono un
po’ sconcertati, forse era per l’ampio sorriso che lo faceva sembrare in pace
con il mondo, o per il fisico atletico visto che a prima impressione dava l’idea
di uno gracilino, almeno con il mantello, o semplicemente i capello che sul
davanti si dividevano in tre ciocche partendo dal verde, alla radice, per poi
passare rapidamente al nero e poi sfumavano viola, invece gli altri capelli
erano semplicemente neri per poi passare al viola.
Tutti lo guardarono
attentamente, poi Giada chiese:- Ma sei un essere umano o un bit power^^-
SDONG
*caduta Ruyji e Hilary*
Gli altri erano
impassibili, forse curiosi, con molte probabilità anche loro si stavano facendo
la stessa domanda.
-Perché me lo chiedi?-
chiese lui, con la testa leggermente abbassata sotto il peso di un’enorme
*gocciolone*.
-I capelli!-
SDONG
*ri-caduta dei due*
Ruyji iniziò a
picchiettare con i polpastrelli delle dita sul terreno, non si era ancora
rimesso in piedi, e iniziava a pensare che non gli convenisse molto…dopotutto
cadere in quel modo (tipo sacco di patate per intenderci ^.^ NdA) faceva
piuttosto male.
-Vabbè che sono strani
però anche i tuoi sono particolari.- disse il ragazzo gentilmente, il suo non
era suonato come un insulto, perché infatti non lo era, ma semplicemente una
constatazione.
-Vero, ma Fire e Valtier
hanno i capelli di più colori e rispondono a Hilary^^, tu sei arrivato con lei,
quindi…^^- Giada non la smetteva di sorridere, non sembrava affatto imbarazzata
o altro.
-Capisco.- disse lui
facendosi slancio con una mano, in un gesto molto atletico, per alzarsi:-
comunque sono un semplice essere umano^^.
Hilary gli mandò uno
sguardo truce.
Ruyji accorgendosene
iniziò a grattarsi nervosamente la tempia destra, e con un *gocciolone* sul capo
aggiunse:- diciamo che però come essere umano non sono proprio normale… ma
dopotutto chi è che si può e viene definito “normale”^^-
Tutti lo guardarono un
po’ sconcertati, non sapevano bene come rispondere, o meglio non sapevano come
rispondere senza prendere e dare inizio ad un discorso tutto filosofico, e
dopotutto loro erano solo in pausa da un allenamento massacrante, quindi…
-Scusa, Lig- stava per
dire Lothar, ma fu fermato da uno sguardo omicida del suo capo e dei compagni.
*Gocciolone by Lothar* - Ah-ehm Hilary, ma lui chi è?-
-Lui, ve l’ha già detto
Matt, un loro compagno di squadra.-
-Sarà, ma non è
normale.- continuò il Drago Azzurro.
-Infatti io non ho detto
di esserlo.- disse l’interpellato mentre il suo sorriso da bonaccione spariva
dietro a uno enigmatico.
-Basta!- proclamò
Hilary:- Ora s’inizia l’allenamento, quello vero ^--^ - il tono con cui l’aveva
detto e il sorriso che aveva accompagnato la frase aveva fatto venire all’intero
gruppo la pelle d’oca.
Adesso per loro
iniziavano i guai…
-Te l’ho già chiesto una
volta- iniziò Hitosci glaciale, -come hai intenzione di allenarci?- tutti
sembravano piuttosto contrari all’idea di prendere ordini da LEI.
-Non qui, meglio non
combinare danni al centro della città.- disse dandogli le spalle.
-Allora dove andiamo?-
chiese Sea, non sembrava stupita che il bit avesse sviato per l’ennesima volta
la domanda dell’ex allenatore.
Tutti furono avvolti da
delle sfere di luce rosa, diventavano rosse solo se quando lei creava lei era di
pessimo umore^^’’.
Subito sodo le sfere
sparirono, per poi riapparire in un altro luogo.
Nel giardino della
palestra Kinomiya erano rimasti solo lei e Ruyji.
-Non hai alcuna
intenzione di dirglielo, vero?- chiese il ragazzo.
Lei scosse la testa, per
dire no.
-Perché?-
-È meglio così.- disse
la ragazza prima di sparire per raggiungere gli altri.
Lui sospirò leggermente
prima di sparire a sua volta verso dove percepiva l’energia degli altri, lui non
aveva bisogno di aiuto per spostarsi in quel modo, anche se lui era solo un
essere umano, perché LUI non era come tutti gli altri…
E questa particolarità
gli aveva sempre rovinato la vita…
Il luogo scelto da
Hilary aveva dell’incredibile, sembrava innaturale e con molte probabilità lo
era…
Il cielo era molto
luminoso, di mille colori, come se fossero sotto ad un enorme arcobaleno e se ne
potrebbero osservare tutte le sfumature. Ogni cosa era molto luminosa, ma non in
modo fastidioso, al contrario quel posto trasmetteva pace e tranquillità.
Sembrava che fosse
“diviso in sezioni”.
Un’enorme lago
affiancato da un’ampia distesa di verde, che terminava in modo innaturale con
del terreno pieno di granito e rocce, dove il cielo era leggermente pi scuro poi
tra la distesa verde e il granito c’era quello che sembrava un secondo lago…
lago di lava. Poi al centro di quelli che rappresentavano gli elementi c’era una
specie di enorme palazzo bianco, rosa, d’oro con alcune rifiniture arancioni.
Il luogo dove LightAngel
era vissuta, quel luogo magico dove fino a pochi anni prima il cielo non
splendeva ma pioveva in modo costante per volere della sua padrona.
Poco dopo apparvero
Hilary e Ruyji.
-Dove siamo?- chiese
Takao.
-In un posto che di
certo non troverai su una cartina^^-ai limitò a rispondere la ragazza.
L’intero gruppo era
esasperano da quelle specie di risposte che dava la ragazza, non ne potevano
più!
-Scusa, ma quando hai
intenzione di iniziare con gli allenamenti?- chiese Garland guardandola male,
Lei li guardò tutti, già
non sarebbe stato facile allenarli tutti, erano proprio tanti…
Takao, Kai, Max, Rei,
Hitosci, Lai, Mao, Kiki, Brooklyn, Garland, Moses, Mystel, Ming Ming, Rick,
Emily, Micheal, Julia, Raul, Yuri, Boris, Sergey, Daichi, … , Zeo, Gianni,
Andrew, Ralph, Oliver, Mariam, Ozuma, Jessy, Dunga, Giada, Sea, Ryo, Mei, Matt e
Ruy… no forse lui era uno dei pochi che non aveva bisogno di allenamento, o
meglio, non di un allenamento convenzionale…
Poi i quattro bit power
erano rientrati nei bit, ma…
37. 37 persone da
allenare con i rispettivi bit power, per fortuna non aveva chiamato tutti, non
sapeva se c’è l’avrebbe fatta a gestire 37 persone con caratteri completamente
differenti, immaginiamo il numero completo di Blader… c’era da perdere la testa,
se non la testa il controllo…
-Adesso.- disse lei
tranquillamente, girandosi.
-Come puoi aiutarci?-
chiese Mystel, mentre Hitosci faceva una faccia scocciata, ogni volta che lui
glielo chiedeva o la ragazza lo ignorava o sviava tranquillamente il discorso.
La ragazza che
continuava a dargli le spalle disse un laconico:- Semplice.- gli altri non
ebbero la possibilità di ribattere che delle fiamme bianche l’avvolsero.
Tutti, momentaneamente
accecate si ripararono gli occhi con una mano, appena capirono che la luce era
sparita abbassarono la mano che gli schermava gli occhi per poter guardare
Hilary.
Ma Hilary era sparita,
al suo posto c’era l’angelo dalle ali di fuoco e dagli occhi rossi, nella suo
forma completa.
SDONG
*mascelle in caduta
libera*.
O.O ß
espressione di gruppo.
Nessuno, neanche i Blade
Breachers, l’avevano ancora vista nella sua forma completa, al massimo il
cambiamento di colore dei capelli e degl’occhi.
Gli unici che rimasero
impassibili furono: Mei, Ryo, Matt e Ruyji, dopotutto era con quella forma che
l’avevano conosciuta, erano gli unici sapere esattamente com’era.
-Mi presento, il mio
nome è LightAngel, il custode della luce^^.-
Tutti, dopo due minuti
buoni di shock iniziarono a riprendersi.
-Che cosa significa?!-
chiese Garland.
-Significa che sono un
bit power e che lo str***o che dobbiamo affrontare lo si può definire, a grandi
linee, come mio fratello.- rispose lei.
Silenzio.
Nessuno sapeva che cosa
dire, non si aspettavano niente del genere dalla ragazza.
-Bene…- così dicendo lei
schioccò le dita, tutti i bit power dei ragazzi vennero fuori, rinforzati e
potenziati da quel pre-allenamento a cui erano stati da poco sottoposti, lei
fece ruotare leggermente il polso facendo apparire la sua asta-songlio :-…il
vostro allenamento…- continuò:- consisterà nello scontrarvi contro di me, quando
e se riuscirete a battermi sarà finito.-
Nei suoi occhi brillava
una strana, ora era pronta a combattere…
Tutti i blader capirono
che non sarebbe stato facile, non solo sconfiggerla, ma anche solo tentare di
contrastarla almeno per poco, una nuova sfida…
Si è mai visto un blader
che rifiuta una sfida?
No.
L’allenamento ebbe
inizio…
Ormai era scesa la sera…
o meglio secondo i loro orologi ormai erano le 9:30 p.m quando finirono
l’allenamento, era stato , c’era solo una parola per definirlo, massacrante.
Però la possibilità di
misurarsi contro un avversario vero, invece che continuare con pesi e
allenamenti per la concentrazione, li aveva portati a dare il massimo, ma questo
non era bastato.
Non erano riusciti ad
avvicinarsi a più d’un metro dallo spirits, e i loro attacchi migliori erano
stani annientati o con un semplice sguardo o con un piccolo gesto della mano,
tanto che dopo poco dell’inizio dello “scontro” lei aveva deciso di far sparire
la sua asta. Non credeva che ne avrebbe avuto bisogno, ed aveva avuto ragione.
Ad ognuno era stata
affidata una stanza, quel palazzo era ancora più grande all’interno che
all’esterno.
Tutto era… era
stupefacente, come altro definire le colonne, gli affreschi e gli oggetti
d’ornamento in cristallo purissimo o in diamante?
-Waoh- si erano limitati
a dire gli European dream, anche se loro erano i primi ad essere abituati allo
sfarzo e al lusso quel posto era da sogno per chiunque.
Sotto richiesta del
gruppo la ragazza aveva scurito il cielo e lo aveva resto più… più normale,
ecco, con tanto di luna e stelle.
Tutti erano stanchi e
dopo un pasto estremamente silenzioso e tranquilla, o meglio lo sarebbe stato se
Max non avesse iniziato a tentare di mettere la maionese su tutti i piatti, alla
fine Rick aveva fatto ritornare l’ordine; nel frattempo Angel non aveva fatto
che ridere, mentre qualcuno la guardava molto mooolto male.
Ormai era quasi mezza
notte, soffiava una leggera brezza fredda, era strano come la temperatura
cambiasse semplicemente spostandosi di qualche metro, bhè dopotutto c’era una
specie di lago di magma, era più che normale…
Erano andati tutti a
letto, o quasi, c’era ancora qualcuno che invece di dormire camminava per gli
ampi corridoi del castello o si fermava sulla riva del lago, tentando di vedere
quello che le era impossibile.
Sea sfiorò con le dita
la superficie dell’acqua, ma ritirò velocemente la mano, era gelata… non se
l’aspettava…
Ripensò alle ore appena
trascorse, non se l’era cavata affatto male durante l’allenamento, lui e Dolphin
avevano un’intesa perfetta, però…
Non sapeva neanche lei
il perché di questo però, ma era come se non facesse parte a pieno del gruppo,
era strano…
Sospirò leggermente.
Con molte probabilità
gli altri la ritenevano un’andicappata, una palla a piede, qualcuno che doveva
essere difeso 24 ore su 24…
Portò la mano sull’acqua
a in un gesto rabbioso, era sempre stato così, per quanto lei dimostrasse più
volte quello di cui era capace, per gli altri restava sempre un peso, in
quell’istante avrebbe volentieri iniziato ad allenarsi con il suo bastone, ma lo
aveva lascito in camera…
Prese un sasso e lo
lanciò nell’acqua, sempre con rabbia.
Plof
Il sasso era andato
miseramente a fondo.
Già miseramente come
erano stati i suoi tentativi di integrarsi nel gruppo…
Ogni tanto si sentiva
sola…
Giada.
Un’amica.
Un’amica molto, moolto
particolare.
Non aveva mai incontrato
una persona più strana e particolare, neanche adesso che conosceva i custodi dei
quattro spiriti leggendari e tutti gli altri.
Poi una cosa che
caratterizzava la ragazza era il fatto che poteva sembrare molto spontanea o che
non avesse segreti, ma in realtà non diceva niente, niente di se. Lei la
conosceva da anni, ma non l’aveva mai sentita fare accenno a genitori o parenti,
neanche a grandi linee, non si faceva nessuno scrupolo a dire quello che pensava
alle persone anche se di alto rango, eppure anche il grande saggio la
rispettava, poi quello strano libro così antico…
“Giada, ma tu chi sei
realmente?”
Una semplice domanda per
cui sapeva non avrebbe mai avuto riposta…
Stava camminando per i
corridoi come un’anima in pena con un pensiero fisso…
-Ma dove diamine sono le
cucine?!- erano una ventina di minuti che vagava a destra e a sinistra per
quell’enorme casa.
“Ma che casa e casa?!
Questo è un palazzo, o un labirinto, ma di certo non è una casa!” si passò una
mano tra i capelli, leggermente lunghi, era al limite dell’esasperazione…
Finché non si ricordò
una frase di Hilary: lei non sapeva cucinare perché non aveva direttamente
bisogno di mangiare, quindi perché avrebbe dovuto imparare?
Adesso sorgeva un
dubbio: C’era una cucina, una dispensa o un qualsiasi buco dove si poteva
trovare del cibo?
Forse no.
Molto probabilmente
Hilary non ci aveva pensato, non aveva pensato che ad alcuni dei suoi ospiti
piaceva fare degli spuntini a tarda ora…
Si affacciò ad una
finestra, depresso.
Diede un’occhiata al
paesaggio fuori da quelle mura bianco perla, tutto era tranquillo e silenzioso,
non c’era nessuno.
“Un momento” aveva
sentito uno strano rumore vicino al lago, un semplice plof, come qualcosa che
cadeva nell’acqua, e infatti lì vicino c’era qualcuno.
Una ragazza.
“Sea!” appena nella
mente del ragazzo affiorò questo ricordo si diede slancio con le mani ed uscì
all’esterno, per fortuna era al piano terra, altrimenti si sarebbe potuto fare
parecchio male visto che non aveva minimamente pensato alle eventuali
conseguenze di quel gesto un po’ sprovveduto.
Con passi lenti ed
incerti si avvicinò alla figura inginocchiata sulla riva del lago.
“Un rumore!” Sea si girò
di scatto, con il cuore in gola, chi era che a quell’ora della notte se ne
andava in giro?
Forse era troppo
abituata alle prese in giro o agli “attacchi” che subiva da un tempo
indeterminato al villaggio che ormai era diventata fin troppo sospettosa, ma
come non capirla…
Non poteva vedere chi
era, ma quel qualcuno le si stava avvicinando sempre di più…
Nessuno dei due fiatò,
Sea conosceva quei passi, aveva già memorizzato quel modo di camminare.
Appena capì di chi si
trattava tirò un sospiro di sollievo.
-Sea?- chiese incerto il
ragazzo, non ne era sicuro al cento per cento.
-Sì, sono io, Takao.-
disse lei serafica, non sapeva come comportarsi, Takao si era dimostrato gentile
con lei, lo trovava simpatico e spontaneo, almeno così si comportava con gli
altri, bhè di solito le persone cambiavano comportamento quando c’era lei in
giro…
Però le piaceva stare in
sua compagnia…
Uno strano silenzio
scese tra i due.
Dopo qualche minuto in
cui tutto rimase immobile e silenzioso, il ragazzo si avvicinò e si sedette
accanto a lei in completo silenzio.
Sea iniziava ad
innervosirsi, era irrequieta, non stava ferma per due secondi di fila.
Takao per un po’ la
guardò divertito, poi, alla fine, chiese:- Tutto bene Sea?-
-Mhmm sì, tutto ok.-
disse lei non smettendo di muoversi.
-Come mai sei qui fuori,
a quest’ora?- chiese Takao.
-Niente di particolare,
non avevo sonno.- bugia, stava morendo di sonno, ma voleva stare da sola a
riflettere, su cosa? Un po’ su tutto e su niente.
Ancora silenzio, Sea che
non ne poteva più, non le piaceva molto il silenzio, forse aveva passato troppo
tempo con Giada…
-E tu come mai sei qui?-
-Cibo.-
-Eh?- lei fece una
faccia sconcertata, con gli occhi come sempre religiosamente chiusi.
-Avevo fame, così ho
deciso di andare in cerca di qualcosa da mangiare, ma non ho trovato ne una
cucina ne una dispensa niente, niente cibo T__T. Me infelice.-
Sea rimase per qualche
secondo in silenzio, per… per poi scoppiare a ridere fino ad avere le lacrime
agli occhi.
-Ridi delle mie
disgrazie T__T.- disse lui iniziando a fare i cerchietti, fintamente depresso.
-Dai, non fare così.-
disse lei facendo un sorriso dolcissimo, quel ragazzo la stava proprio
divertendo.
-Va bene, quando mi
sorridi così non so come dirti di no^^- disse tranquillamente il ragazzo
tornando di ottimo umore.
Sea arrossì parecchio,
tanto che Takao, anche se erano al buio, dovette accorgersene.
Per tentare di cambiare
argomento, lei disse:- Dai, ti accompagno in questa “caccia al tesoro”-
-Grazie ^OO^- disse lui
tutto contento, poi si alzò.
Sea stava per fare lo
stesso, ma lui gli tese una mano per aiutarla, o almeno così gli era sembrato
sentendo i suoi movimenti, ma non ne era sicura e ci mancava solo una figuraccia
D.O.C.
Takao le aveva teso la
mano per aiutarla, ma lei non sembrava volesse accettare.
“Forse non è perchè non
mi vede” pensò il ragazzo, anche lui incerto, poi con un gesto rapido le prese
la mano e la tirò in piedi, forse un po’ troppo in fretta visto che lei non
riuscì a mantenere l’equilibrio e gli cadde tra le braccia.
-S-scusa..- balbettò la
ragazza imbarazzatissima, ma neanche lui era da meno.
-No è colpa mia, scusa.-
disse, ma mentre parlava le passò le braccia intorno alla vita stringendola a
se.
Non era neanche chiaro a
lui il perché lo stava facendo, ma qualcosa gli diceva che non era sbagliato…
Lei alzò il volto, prima
abbassato per nascondere le guance di un rosso che poco si addiceva alla sua
pelle lattea. Era confusa, ma non disse niente, quel contatto le piaceva e molto
anche…
Con un gesto lento alzò
una mano sul volto della ragazza, sfiorandoglielo leggermente in gesto
dolcissimo.
Continuò tracciando
leggermente con un dito il profilo dei suoi occhi, dove si soffermò.
Lei, come se fosse un
gesto condizionato li aprì, erano azzurrissimi e al chiarore di luna assumevano
delle stupende sfaccettature argentee.
-Hai degli occhi
bellissimi.- disse lui guardandoli attentamente.
“Buffo” penso lei, i
suoi occhi erano la ragione perché ne aveva sempre passato di tutti i colori e
adesso qualcuno le diceva che gli piacevano, sorrise.
Nel frattempo il ragazzo
aveva continuato a seguire i lineamenti del volto della ragazza, fino a
bloccarsi una seconda volta, questa volta sulle sue labbra, leggermente rosee.
Con l’altra mano, con
cui fino a prima le teneva la vita, le mise una ciocca di capelli, che le
ricadeva ostinatamente sul volto, dietro l’orecchio, per poi chinarsi dolcemente
su di lei e darle un dolce bacio a fior di labbra.
Angel va in un’angolino a
fare cerchietti T__T.
Alex: Embhè, che ha sta
volta?
Xander: Cosa vuoi che ne
sappia?!
Angel: mepdmgdf
(traduzione = Ultima scena ç__ç).
Alex: Va bhè fai schifo
con le scene romantiche…
Xander:Ma no, fa schifo in
generale^^
Angel_in_depressione_acuta.
Alex-Xander: Che ho detto
?__?
Ruyji: Viva il tatto -__-
*Va a consolare Angel*
Alex-Xander: Tsz
Allora^^ la frase dello
scorso cap in inglese doveva significare qualcosa tipo, tipo, questa: “Da
qualche parte nell’oscurità c’è una piccola luce” . O almeno spero che
significhi questo O.o.
Ora ringrazio chi
commenta:
Francesca Akira89, Lenn Chan, hilary14 (non mi sono spiegata, il problema non
è Kai, è Hilary, voglio dire è un bit antico quanto il mondo, quindi niente
esseri umani e tutti gli altri bit sono stati creati da lei ç__ç. bhè i bit di
mike non hanno cervello, Xander era l’unica eccezione, e guarda che fine ha
fatto -__-), solarial e Lir-chan (le tue fic mi mancheranno ç__ç)
L’indomani fino alle
nove di mattina nessuno riuscì ad alzarsi. Gli allenamenti del giorno prima
erano stati estenuanti, e solo una cosa riuscì a svegliarli...
Nella sala dove si
tenevano i pasti si vedevano spiccare tra altre tre persone due nuove figure
La prima era una lei,
lunghi capelli neri più striature viola con qualche ciocca che le ricadeva
leggermente sul viso occhi viola scura contornati da un leggero ombretto
argento, dello stesso colore del lucida labbra, indossava una strano vestito
abbastanza provocante, non molto scollato ma dal taglio obliquo e con spalline
molto fini di perline viola e nero perlato, la cintura violetto su cui di
vedeva un pendente in ametista e infine la gonna con due vistosi spacchi
laterali anche se sotto si intravedevano dei pantaloncini neri, la cosa strana
era che, anche se era tutto in colori scuri la pelle della ragazza era bianca,
con degli occhi dalla tipica forma egiziana.
La seconda figura era un
lui, pelle piacevolmente mulatta e capelli argentei, quasi bianchi, occhi in oro
bianco, anche i suoi erano del taglio egiziano con la pupilla a mezza luna,
maglietta a collo alto con varie cinghie con una scritta SILVER MOON pantaloni
in bianchi di jeans non eccessivamente attillati, ma gli facevano fare la sua
bella figura (*__* NdLettrici).
Entrambi avevano una
mezza luna sulla fronte, quella della ragazza era bianca, quella di lui nera.
Accanto ai due c’erano,
rispettivamente al fianco della ragazza Ryo e dall’altro lato del tavolo a
quello del ragazzo Mei, mentre Angel, con un enorme gocciolone sulla testa,
sedeva a capo tavola.
-Ma dai non fare lo
scorbutico^^- disse la ragazza sporgendosi in modo molto sensuale verso il
ragazzo con i capelli argentei.
-Ombra, per favore, non
fare così -///- - chiese il ragazzo imbarazzato.
-Ombra… mhmm, sai mi
suona male^^ perchè non mi aiuti a trovare qualcosa di meglio, magari dopo la
colazione.-
*tic nervoso al
sopraciglio destro di Ryo*
Mei la guardava male,
sembrava che stesse iniziando ad architettare un omicidio.
Angel si teneva una mano
con la testa, non sapeva se ridere o se piangere.
-Moon, per favore
smettila, mi metti in imbarazzo -///- - chiese il ragazzo sempre più rosso,
sapeva che la sua avversaria preferita era fatta così, ma era meglio evitare con
il grande capo di fronte.
-E perché, scusa? E’
così divertente.- disse lei, con un sorriso che avrebbe incantato chiunque,
chiunque eccetto il ragazzo dai capelli argentei.
-Ryo- ringhiò Mei:- O me
la levi dalla vista o te la trasformo in una frittata…-
*gocciolone dei quattro,
Mei non stava scherzando*
-Tsz, ed io dovrei avere
paura di un essere umano.- rispose direttamente la donna, senza preoccuparsi
della reazione della diciassettenne.
Mei fu avvolta da
un’aurea argentea.
-Oh oh.- disse Ryo
aprendo gli occhi in un’espressione vagamente preoccupata.
Un esplosione risuonò
per tutto il castello.
La sala da pranzo era
andata completamente distrutta.
A quel punto tutto il
gruppo fu costretto a svegliarsi
Ore 09:45 a.m. fuori
dalla villa.
Angel, nella sua forma
completa stava davanti agli altri Blader, con accanto la donna e l’uomo che già
da appena arrivati avevano iniziato a fare casini, di questo il custode della
luce non sembrava molto felice…
-Chi sono adesso questi
due?- chiese Takao mezzo addormentato.
-Ci conosciamo già a
dire il vero…- disse lei con un sorriso che sapeva vagamente di presa in giro.
-Come?- chiese Daichi,
sveglissimo, al contrario del suo ex capitano.
-Molto piacere- disse
invece il ragazzo:- io sono Silver Moon.-
-Io invece sono Sahadow
Moon, il bit power di Ryo^^- disse la ragazza tranquillamente.
Tutti annuirono come se
niente fosse, tanto stranezza più stranezza meno.
-Adesso che abbiamo
finito con le presentazioni credo che possiamo anche iniziare.- disse Light con
un persistente tic nervoso al sopraciglio destro, quei due avrebbero fatto
parecchi guai, se lo sentiva nella pelle.
Come il giorno prima
l’allenamento iniziò, tutti contro Angel…
Nessuno riusciva ad
avvicinarsi abbastanza per un attacco diretto e gli attacchi a distanza non le
facevano nessun effetto, cioè: o li schivava agilmente o con un semplice gesto
gli faceva cambiare traiettoria in modo da rimandarlo al mittente, tutti si
stavano impegnando al massimo, o meglio, quasi tutti.
Ruyji era
tranquillamente seduto poco distante cercando qualcosa nelle tasche, non
sembrava che gl’importasse granché dell’allenamento, tanto sapeva che non poteva
fare sul serio, esattamente come faceva Light, altrimenti sarebbe scoppiato un
vero e proprio casino.
Qualche Blader iniziò a
dargli qualche occhiata fugace, avrebbero voluto dirgli qualcosa, ma non ne
avevano il tempo materiale, al contrario del giorno prima dove il custode si
limitava semplicemente a schivare per quell’allenamento aveva deciso di creare
delle piccole sfere di energia e lanciargliele contro, così per vedere un po’ se
i loro riflessi erano migliorati. Così si erano trovati a dover schivare le
sfere di Angel, le loro che gli venivano puntualmente rimandate contro e cercare
di attaccarla.
Stavano per buttare la
spugna…
Ma tutti loro sapevano
che non l’avrebbero mai fatto.
Perché?
Orgoglio.
-Allora come vanno i
preparativi?- chiese Mike a Xander, uno dei pochi a cui fosse stata data la
“possibilità” di rispondere.
-Procede tutto
perfettamente, il luogo è quasi pronto- rispose meccanicamente lui.
Mike, dal suo trono in
cristallo nero annuì annoiato, non vedeva loro che fosse tutto pronto, non ne
poteva più di quello stupido gioco che era la, ma questo non era importante.
Ripensò a qualche giorno
prima, quando era accaduto qualcosa di inaspettato…
Come al solito lui
era seduto su quel trono che stava iniziando a pensare seriamente di sostituire
con un divano.
Toc toc
Qualcuno stava
bussando alla porta.
-Entra.- disse lui in
tono annoiato.
La porta si aprì con
un suono sinistro.
E la persona che
entrò era l’unica che non si sarebbe mai aspettato di vedere. Per poco non era
caduto giù dal trono per la sorpresa.
-Ehilà, ma che bella
accoglienza!- disse la voce del nuovo venuto parecchio ironica.
-Ruyji…- mormorò il
custode dell’oscurità, sapendo perfettamente chi aveva davanti.
-Allora, tutto qui
quello che sapete fare?- chiese LightAngel in tono beffardo, si stava
tranquillamente prendendo gioco di loro, e non aveva tutti i torti, erano tutti
stanchi, e molti avevano serie difficoltà a reggersi in piedi.
Ruyji si alzò
tranquillamente, durante tutto l’allenamento non aveva fatto altro che starsene
seduto ad aspettare, ma aspettare cosa?
Molti dei blader
iniziavano a non poterlo più vedere, una questione di principio più che altro.
-Hilary- disse lui in
tono tranquillo, continuando a frugarsi nelle tasche, cercando qualcosa che
ormai era ovvio che non c’era:- mi sono annoiato, vado dentro a fare qualche
accordo.- disse laconico, ma con il suo solito sorriso stampato sulle labbra.
-Ok.- disse serafica
l’angelo dalle ali di fuoco.
-Il signorino si annoia,
mentre noi stiamo qui ad allenarci.- ringhiò Rick, molti erano d’accordo con
lui, come potevano andare a combattere con un tale scansa fatiche.
-Ascoltami-
tranquillamente il ragazzo avviandosi verso la casa:- il mio ruolo non è quello
di allenarmi con voi visto che sarebbe solo un perdita di tempo.- lui era stato
sincero, quelli erano stati gli ordini di Light, pochi erano quelli che osavano
mettersi contro di lui, almeno chi sapeva che cosa era capace di fare, quindi un
allenamento del genere sarebbe stato inutile, come è inutile per Angel, ma lei,
dopotutto, sta solo allenando…
Rick, stava per
rispondergli a tono, ma Angel lo bloccò limitandosi a dire:- Non parlare quando
non conosci di cosa è capace il tuo avversario.-
Aveva ragione, pochi
l’avevano visto in azione.
Mei, Ryo e Matt, con i
rispettivi bit power.
Però Ruyji si stava
comportando in modo strano, o meglio più strano del solito.
Non era da lui fare la
bella statuina, di solito se la svignava direttamente con la scusa del
“Spiacente, ma ho un impegno”.
Come aveva fatto il
giorno prima, ma perché adesso si era deciso a restare per andarsene, sì, ma
solo dopo un bel po’?
Chissà se avrebbe mai
dato loro una risposta…
-Ricominciamo o volete
fare una pausa?- chiese lei.
Di certo un piccolo
breack non gli avrebbe fatto male, con lo sguardo li passò in rassegna uno per
uno, Takao e Sea erano vicini l’uno con l’altro, come del resto erano stati per
tutta la mattina. Kai al solito era impassibile ma con qualche graffio qua e la,
poi Giada, bhè Giada continuava a saltare come al suo solito mentre il Red Wolf
e il Red Demon la guardavano con un gocciolone sulla testa, non sapevano se
fermarla o no, ma soprattutto non sapevano come dopo quell’allenamento poteva
essere ancora fresca coma una rosa. Mistero
Poi passò a Rick ancora
arrabbiato, poi a…
IUUUIIIAII.
Si mise le mani sulle
orecchie come tutti gli altri, sembrava che qualcuno stesse torturando delle
casse audio.
Per fortuna loro e dei
loro timpani quella tortura finì presto.
Da una delle tante
finestre del primo piano fece capolino la testa di Ruyji con una piccola
*gocciolina* sulla tempia destra dicendo:- Scusate, problemi con l’audio.-
Tutti lo guardarono con
un *gocciolone* sulla testa
Ruyji chiuse la finestra
ridendo nervosamente.
-Tutte le figure
peggiori toccano a me ç__ç ancora un po’ e quelli finiranno per odiarmi.-
biascicò il ragazzo tornando dalla sua chitarra e mandando a quel paese quella
elettrica, era una rumorosa e inutile perdita di tempo.
Angel sospirò, stava per
chiedere di nuovo se volevano riprendere l’allenamento quando una sfera di fuoco
le passò a pochi centimetri dal volto.
Non c’era più bisogno di
fare domande.
Mike si alzò dal suo
trono e si sedette con le gambe incrociate sul davanzale di una finestra, poco
dopo iniziò a tamburellare con le dita sulla pietra, il discorso del mortale…
-Sorellina, so a cosa
sei disposta, ed è proprio per questo che sto facendo tutto questo…- disse lui
piano.
Era da molto tempo che
ci stava pensando e pochi mesi prima aveva deciso quale strada intraprendere:
provocare la sua cara sorellina fino a metterla con le spalle al muro,
l’eliminazione dei genitori della ragazzina che possedeva il potere della parte
in luce della luna era stata necessaria, anche se non era stato lui ad
ordinarla, se poteva evitava di uccidere.
Uccidere significava
attirare l’attenzione, se uccideva qualcuno qualcun altro se ne accorgeva e
poteva trovarsi alle calcagna persone che non avrebbero mai dovuto conoscere la
sua esistenza e questo era sempre da evitare, perché per quanto gli esseri umani
fossero stupidi si ponevano delle domande, e alcuni di loro non avevano pace
finché non trovavano delle risposte.
Tutto questo era così
noioso.
Bhè comunque era stato
costretto ad eliminare qualcuno, anche se non si trattava di un essere umano, lo
spirits che aveva ucciso i genitori della ragazza… a lui non piacevano le
iniziative personali, ma sapeva che sarebbe riuscita a trovare un utilizzo a
quell’azione quando sarebbe stato il momento adatto, bastava calcolare le
possibili varianti…
Si mise in piedi, sempre
sul davanzale della finestra.
Chiuse gli occhi.
Sparì.
-Allora.- disse Ryo:-
così non arriveremo da nessuna parte, abbiamo bisogno di un’idea, qualcosa che
non si aspetta…-
-Un attacco combinato.-
disse Takao attirando su di se l’attenzione del gruppo, non era una cattiva
idea.
-Sì, ma se ci vedrà
mentre lo mettiamo a punto è come se non avessimo fatto niente.- disse Boris.
-Ci serve un modo per
tenerla impegnata…- mormorò Yuri, più a se stesso che agli altri.
-So io come fare ^__^-
disse Giada allegra come al solito.
Tutti la guardarono e
così lei iniziò a sussurare il suo piano, le varianti erano parecchie, ma non
era una cattiva idea.
-Pronti?- chiese Sea.
Tutti annuirono ed
iniziarono a correre: Hitosci, Lai, Mao, Kiki, Brooklyn, Garland, Moses, Mystel,
Ming Ming, Rick, Emily, Micheal, Julia, Raul, Yuri, Boris, Sergey, Daichi, … ,
Zeo, Gianni, Andrew, Ralph, Oliver, Mariam, Ozuma, Jessy, Dunga, Giada, Sea e
Matt con i rispettivi bit power circondarono LightAngel.
-Cervo!- disse Matt al
suo bit power, il bit del cervo l’animale che spesso viene associato alla
saggezza e alla tranquillità, ma che quando viene messo alle strette diventa più
che pericoloso.
-Attacca: CUORE DELLA
FORESTA!- il colpo fu tremendo, ma ad Angel non aveva fatto ne caldo ne freddo
anche se quello era il suo colpo più potente… eppure Matt non se la ricordava
così potente, che cosa era successo in quei pochi anni per farla diventare tanto
imbattibile, o con loro lei e Rea non avevano mai fatto sul serio? Possibile…
Anche gli altri blader
mandarono i loro spirits all’attacco.
La sabbia provocata
dalle esplosioni avvolse tutto, ma Light non si era fatta neanche un graffio.
Il piano stava andando
come previsto…
Poco lontano Mei, Ryo,
Takao, Kai, Rei e Max erano messi in circolo con i loro bit power in forma umano
che aleggiavano poco sopra di loro, la concentrazione era al massimo, tutti si
stavano concentrando e raccogliendo tutte le energie che avevano.
Furono avvolti da
un’aurea, portarono le braccia parallele al petto, i bit power, mentre gli
esseri umani tesero le braccia verso l’alto per creare una sfera di energia che
contenesse gli attacchi più potenti di tutti i guardiani e l’energia dei loro
blader. La distruttività di quel colpo sulla terra sarebbe stata come, se non
maggiore, a quella che fu causata dalle bombe atomiche di Hiroscima e Nagasashi.
-Questo con me non
funziona^^- disse tranquillamente il custode della luce ai ragazzi e ragazze che
la circondavano, non si era ancora accorta della sfera di energia e anche se lo
avesse fatto ormai era tardi…
-ADESSO.- disse il
gruppetto dei dodici poco distante prima di lanciare l sfera, tutti gli altri
blader si erano messi a debita distanza pochi secondi prima.
Angel si girò e riuscì
solo a vedere un enorme sfera dei colori dell’arcobaleno che si dirigeva a tutta
velocità verso di lei.
Non aveva il tempo di
scappare ne a piedi ne levitando.
Non sapeva se aveva
abbastanza energia per fermala.
Fece l’unica cosa che
poteva.
Si teletrasportò.
La sfera continuò per la
sua strada, si sarebbe fermata solo quando avrebbe trovato un ostacolo da
distruggere che il quel luogo non avrebbe mai potuto incontrare, peccato che
questa volta non sarebbe andata così, l’ostacolo lo aveva, una magnifica casa in
marmo bianco che ricordava un maestoso palazzo.
Angel riapparve alle
spalle degli altri blader, non gli voleva fare qualche scherzetto dei suoi,
semplicemente aveva voleva vedere che cosa sarebbe successo adesso. Appena vide
dov’era diretta la sfera di energia i suoi occhi divennero perfettamente sferici
e la pupilla si ridusse ad un puntino… no, non era possibile, non poteva essere
così sfortunata…
Senza che nessuno
tentasse neanche di fermarla la sfera proseguì per il suo cammino, abbattendosi
sulla villa dove si trovava Ruyji…
L’esplosione fu
disastrosa, nessuna, neanche gli artefici di quell’ammasso di energia pensava
che sarebbe potuto succedere qualcosa di simile…
Tutti si buttarono a
terra per proteggersi dall’esplosione che li assordo per qualche secondo… poi,
il silenzio.
Tutti si alzarono
spaventati, al posto della casa adesso c’era un’enorme cratere di cui non si
riusciva a vedere il fondo.
-Ruy- mormorò Mei con
gli occhi spalancati, era terrorizzata, non pensava che l’amico sarebbe potuto
sopravvivere quando non era rimasta in piedi una costruzione fatte per subire
attacchi di spirits&co.
Il silenzio regnava su
tutto, poi…
Una nuova esplosione dal
centro del cratere avvolse la zona, tutti i blader, furono inghiottiti da
quell’energia impazzita. Chiunque ne fosse il possessore sembrava che ne avesse
perso il controllo, un insieme di luce e di oscurità pure, non contaminate da
nessun altro elemento, con il caos che fungeva da ago della bilancia.
Angel portò una mano di
fronte a se, mentre il rosso dei suoi occhi diventava più acceso, quasi
luminoso, doveva fermare tutto e subito.
L’afflusso di energia
terminò a tutti i blader e i sei bit power caddero a terra, senza energie, era
come se quell’esplosione oltre che danneggiarli, poco in confronto a quello che
sarebbe potuto accadere, li avesse sottratti di tutte le loro energie, infatti
ShadowMoon, SilverMoon e tutti gli altri ripresero la loro forma originale.
L’unica che non aveva
fatto una piega era Angel, che guardava la situazione dall’alto sospesa a
mezz’aria.
Con molta fatica Mei,
Ryo, Takao, Kai, Max e Rei si tirarono prima a sedere, poi con passi incerti si
diressero verso l’argine del cratere, che cosa era stato a causare quella
seconda esplosione?
Aguzzarono la vista, se
l’esplosione fosse stata sulla terra con molta probabilità sarebbe arrivata fino
al suo nucleo portandola ad implodere. Non riuscivano a vederne il fondo…
Angel si avvicinò a loro
più seria che mai, la sua pupilla divenne molto più fina, come quella dei gatti,
tranne che era così fina che quasi non la si vedeva; proprio come i gatti
potevano vedere nella notte adesso anche lei poteva vedere nell’oscurità di
quella voragine.
Sussultò.
Un leggero sorriso le
inclinò le labbra.
Sparì.
Fine cap allora ringrazio, per aver commentato la fic: Francesca Akira89
(oggi Mike e subordinato solo appariti poco, e ho lasciato qualcosa in sospeso,
del tipo: Ruyji che va a trovare Dark!?),deserts' night's
light, mewsana's
darkness (A
qualcuno la scena è piaciuta?! Sono commossa ç__ç), solarial (per questo
cap niente scene d’amore, ma dovrei metterne qualche altra, poi dipende che
strada prende la fic^^’’), Lenn Chan (Thanks, sono felice che la scena ti
sia piaciuta ^O^), Lir_chan (ti ho già risposto nella recensione della
tua fic… cmq avevi ragione, ecco la mia faccia quando mi hai inviato l’E-mail
con la frase* P.s.
Mentre coloravo i subordinati mi è venuta in mente 1 cs! MI RICORDANO I BIT DEI
BLADEBREKERS!!! ^___^ * O_o,
poi:
^__^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’).
Grazie anche a chi legge, ma per favore fatevi sentire commentando ^O^.
Bhè, alla prossima per sapere che fine ha fatto Ruyji.
Buio, doveva aver fatto
proprio un bel casino, questa volta, se non riusciva neanche a vedere la luce
del sole.
Tentò di fare un bel
respiro
Gemette.
Era meglio evitare,
respirare in quel momento non gli faceva granché bene, sperò solo di avere tutti
e due i polmoni a posto, altrimenti, bhè altrimenti si sarebbe rigenerato, le
sue ferite guarivano più velocemente del normale…
Dopotutto lui non è che
rientrasse proprio nella norma…
Era straiato ai quattro
bastioni sulla terra, di certo non era comodo, ma non riusciva a muoversi.
Con molta fatica si girò
in modo da volgere la schiena all’aria, dopodichè molto lentamente si mise a
gattoni… forse quello si poteva definire un passo avanti oppure, più
semplicemente, un inutile spreco di energie che avrebbe potuto impiegare in
qualche modo migliore…
“Tipo?” si chiese.
Si trovava in un cratere
ad una profondità incalcolabile, anche se avesse chiesto aiuto nessuno l’avrebbe
sentito, con molte probabilità lo pensavano già morto… non che non ci fosse
andato vicino…
No, non era stato il
colpo combinato dei sei umani più dei spirits, non bastava così poco per
metterlo K.O. dopotutto fin da piccolo ci aveva pensato Angel ad allenarlo,
quale Angel? Bhè entrambi a dire la verità, perché? Bhè… sore wa himitsu mi
desnu (Spiacente, ma è un segreto^^’’).
Tentò di mettersi
seduto, ma vide nero dal dolore, diamine! Come faceva a ridursi così ogni volta,
da solo?! Neanche fosse stato attaccato da qualche nemico o qualcuno in
generale…
Nooo aveva fatto tutto
quel casino da solo, o meglio, aveva risposto in automatico ad un attacco,
reazione istintiva, o semplicemente istinto di sopravvivenza… bell’istinto che
aveva! La prossima volta lo mandava a quel paese e si faceva beccare in pieno,
di certo non poteva essere peggio degli scatti di umore dei due Angel… in modo
particolare di colei che avrebbe dovuto rappresentare il bene assoluto…
Tentò, per l’ennesima
volta di mettersi seduto, finalmente ci riuscì.
Guardò un po’ com’era
ridotto, non che ci fosse luce, ma grazie a DarkAngel aveva imparato a vedere
anche la buio.
Allora, la maglietta era
semi distrutta, e aveva solo qualche graffio, conseguenza della prima
esplosione, la seconda aveva provveduto a distruggerlo dall’interno. I suoi
poteri erano due opposti costretti a convivere in uno spazio limitato, lui, e
quando non riusciva ad averne il controllo finivano per distruggere tutto e
tutti, lui compreso…
-Sempre nei guai?-
chiese una voce in tono ironico, si guardò intorno velocemente, individuò quasi
subito chi era il possessore della voce.
-E tu invece sempre a
cercarli?- chiese Ruyji con voce altrettanto ironica.
-Mhmm volevo vedere come
stavi, ho avvertito l’energia, come chiunque con un tanto di potenziale fuori
dal normale.-
-Sono stato così
disastroso?- chiese Ruyji mentre una *gocciolina* faceva capolino sulla sua
testa.
-No, peggio.- disse lui.
-Ah ^^’’- non che i suoi
casini fossero una novità, ma se anche lui diceva che aveva fatto qualcosa di
disastroso, bhè, la situazione era grave…
-Mhmm mi sa che devo
andare…- così dicendo, senza neanche salutare sparì nel nulla, Ruyji non ci
pensò più di tanto, bhè era solo, ma se l’amico era sparito tanto velocemente
voleva significare una sola cosa…
La pseudo caverna si
illuminò di colpo.
Si riparò con una mano
gli occhi, la luce gli dava fastidio, non ci era più abituato…
Sentì dei passi,
qualcuno si stava avvicinando a lui, una donna visto che riusciva a sentire i
rumore dei tacchi sulla terra.
- Pensavo che ti fossi
ridotto anche peggio.- disse la donna con tono stranamente gelido.
-Se non mi avessi
fermato l’avrei fatto, Light- disse tranquillamente Ruyji tentando questa volta
di alzarsi, riuscì solo a ricadere a terra come un sacco di patate…
-Vuoi una mano?- chiese
lei addolcendosi leggermente.
-Naa c’è la faccio da
solo…- tentò di nuovo di alzarsi, risultato? Cadde di nuovo a terra :-… ehmm
diciamo che prima o poi c’è la farò…- disse il ragazzo con un sorriso nervoso
sulle labbra.
-Ti direi che adesso ti
porto a casa… o meglio a quello che ormai era diventato un albergo, dove eri
fino a poco fa, ma sai, non ne è rimasto niente.- disse lei ironicamente,
sedendosi a mo’ d’indiano accanto a lui.
*gocciolone Ruyji*
-Autodifesa.- si
giustificò lui.
Angel gli mandò
un’occhiata poco convinta.
-Almeno in teoria…-
continuò il ragazzo con un sorriso sempre più nervoso e incerto sulle labbra.
*Gocciolone Angel*
-Scusa.- disse Mei a
Ruyji, non credeva che l’avrebbe rivisto intero.
-Non importa^^ ho fatto
più casino io che voi.- disse il ragazzo.
-Come, scusa?- chiese
Takao, non riusciva a capire che significata avessero quelle parole, erano stati
loro a lanciargli una sfera di energia, che centrava lui?!
-Meglio che lasciamo
stare^^’’’’’’- disse il ragazzo cercando di nascondere alla vista degli altri
gli innumerevoli goccioloni.
-Mhmm mi è venuta fame.-
disse lui cercando di cambiare argomento e, tenendo conto di chi c’era nel
gruppo, ci riuscì in pieno…
-Concordo.- disse Takao
con la bavetta alla bocca.
-Sono d’accordo.-
rincarò la piattola.
-Ah, voi vorreste
mangiare, giusto?- chiese ironicamente Angel.
-Certo.- dissero i due
in coro, ma si vedeva che neanche gli altri disdegnavano l’idea…
-Ah, ma davvero? E dove,
di grazia?-
*gocciolone di
dimensioni bibliche*
-Tutte le nostre cose…-
mormorò Mariam.
Con gli occhi enormi e
le pupille ridotte ad un puntino.
Silenzio generale.
-Le mie sigarette ç__ç-
disse il Ruyji con i lacrimoni agli occhi.
Tutti lo guardarono
straniti.
-…black Chocolate… T__T
– aggiunse dopo un po’. Si rintanò in un angolino a fare cerchietti sul terreno
avvolta da un’aurea scura, depresso.
-Ruyji, hai presente che
ci potevi rimettere la vita.- disse Max con un sorriso nervoso sulle labbra.
-cioccolata nera.- non
sembrava che in quell’istante connettesse.
Minuti di silenzio, e
adesso che cosa potevano fare?
-Ok ragazzi!- disse Ruy
alzandosi di scatto, di nuovo allegro e vispo come quando l’avevano conosciuto.
Tutti lo guardavano con
occhi appallati, non era normale cambiare umore così facilmente, ma quello ormai
sembrava un vizio di tutti…
-Si fa campeggio!-
Silenzio generale.
-Non sarebbe una cattiva
idea… ma le tende?- chiese Rei con aria dubbiosa.
-No problem!- disse lui,
schioccò le dita e dal nulla apparvero un mucchio di tende sacchi a pelo e
materiale vario.
O_o ß
espressione comune.
-Ma come hai fatto?-
chiesero tutti in coro.
-Mi è stato insegnato…-
disse vago, meglio non specificare chi, o lo avrebbero linciato… nel migliore
dei casi. Incrociò per qualche secondo lo sguardo di Light, lei non disse
niente, si limitò a guardarlo dritto negli occhi per qualche secondo, lei aveva
capito, poi lo spirits si limitò a sussurrare, in modo che lo sentisse solo
lui:- Allora qualcosa di utile è riuscita ad insegnartela… forse un paio di
neuroni che nuotano in quella scatola cranica piena d’aria li ha…-
*Gocciolone Ruyji*
In un luogo molto
lontano da questo, dove grandi preparativi erano in fermento, DarkAngel
starnutì.
-Tutto bene capo?-
chiese uno dei suoi subordinati.
-Sì, solo la rompi balle
di mia sorella =.= -
-AHH ma le tende non
poteva farle apparire già montate?- protestò Takao, tentando, per l’ennesima
volta di sistemare la sua tenda che cadeva miseramente a ogni tentativo, però
non sembrava che gli altri fossero messi meglio.
Nel frattempo Light,
seduta su un masso, vicino a loro, osservava la scena divertita.
-E dacci una mano!-
disse il capitano del BBA team alla nullafacente.
-Non posso devo andare a
prendere una persona^^- disse la ragazza allegra:- Mi darà una mano a reinserire
tutti i sigilli di protezione mentre rimetto insieme il palazzo^^-
-E chi sarebbe?- chiese
Takao.
-Aspetta
d’incontrarla^^-
-Mamma mia! Questo posto
sta diventando troppo affollato.- si lamentò il ragazzo.
-Embhè, non tanto se
tieni conto che lo spazio dove ci troviamo è infinito e voi siete meno di una
quarantina^^-
-Che intendi con
infinito?- chiese Rei, anche gli altri, che fino a quel momento non avevano
prestato la minima attenzione alla discussione dei due, si fermarono per qualche
secondo ad ascoltare.
-Bhè, che quando l’ho
creato non avevo nessuna ragione per mettere dei limiti, così non lo fatto
direttamente^^-
Dietro a Light apparve
dal nulla un’enorme scritta: PIGRA.
*gocciolone generale*
-Scusate^^’’ ma ora devo
proprio andare…- così dicendo sparì nel nulla, lasciando gli altri a lavoro.
Max sospirò in modo
stanco, anche a lui questa storia delle tende stava iniziando a stancare:- Ma
almeno si può sapere dov’è finito Ruyji?- chiese a nessuno in particolare.
-No, è sparito un po’ di
tempo fa…-
-Al solito… speriamo che
non si cacci nei guai…- disse Mei preoccupata, forse si sentiva un po’ in colpa
per quello che era successo.
-Al solito? Perché
spariva spesso?- chiese Raul incuriosito.
-bhè, a dire il vero sì…
di solito evitava gli scontri sparendo nel nulla, non ho mai capito come
facesse… anche adesso per esempio, è sparito, ma qualcuno tra voi ha la più
pallida idea di come si possa sparire così, come se niente fosse, da una
dimensione sconosciuta?- disse la ragazza, tutti la guardarono esterrefatti, non
avevano ancora pensato che, in teoria, per un normale essere umano sarebbe stato
impossibile andarsene da lì.
-Capisco.- disse lui
facendosi slancio con una mano, in un gesto molto atletico, per alzarsi:-
comunque sono un semplice essere umano^^.
Hilary gli mandò uno
sguardo truce.
Ruyji accorgendosene
iniziò a grattarsi nervosamente la tempia destra, e con un *gocciolone* sul capo
aggiunse:- diciamo che però come essere umano non sono proprio normale… ma
dopotutto chi è che si può e viene definito “normale”^^-
Che cosa intendeva dire
con quelle parole? Dubitavano che l’avrebbero mai capito… forse…
-Ollalla, mamma mia che
fantasia per i colori!-
DarkAngel si girò
lentamente, molto lentamente verso la porta ancora chiusa della sua sala del
trono, era appena tornato, possibile che non potesse avere un attimo di pace.
Non aveva la più pallida
idea di chi era, ma decise comunque di aprire la porta, solo una persona poteva
avere il fegato di presentarsi da colui che rappresenta le forze oscure e fare
qualche apprezzamento negativo sull’arredamento…
Con un gesto leggermente
esagerato della mano aprì la porta.
-Giorno Dark- disse il
nuovo arrivato.
-Come mai qui?-
-Mamma mia come sei
gentile ed amichevole -.- -
-…- Dark fece scena
muta.
-bhè niente di
particolare, volevo solo sapere se hai riflettuto su quello che ti ho detto
l’altra volta…-
-Sì ci ho riflettuto.-
disse Mike chiudendo gli occhi stancamente:- Spiacente, ma la mia decisione non
cambia, Ruyji.-
-Capisco- disse il
ragazzo alzandosi e facendo per andarsene.
Quando ormai era già di
fronte alla porta lo Spirits gli chiese:- E tu? Sempre dalla loro parte?-
-Io per mia decisione
non sono dalla parte di nessuno, neutrale. Ma qui si parla della distruzione
dell’intero universo… sai com’è, istinto di sopravvivenza.- spiegò lui con
un’alzata di spalle.
-Lo stesso che porta gli
esseri umani a combattere-
- e gli spirits, gli
animali, ogni cosa cerca di evitare la propria fine.- concluse Ruy.
-Ma esistono esseri che
decidono da soli quando vogliono morire… decidono di suicidarsi…- riflette Mike
a voce alta.
-Spesso queste sono
persone che non trovano più una ragione per vivere o si fanno soffocare dai
problemi della vita…- spiegò il ragazzo, sapeva bene che Mike non aveva mai
capito bene il concetto di suicida, o almeno non mai come in quel momento.
-Capisco.- si limito a
dire Dark.
-Mike- disse il
ragazzo:- E’ da tanto che ti volevo fare questa domanda: Tu, per cosa vivi?-
Il custode dell’oscurità
si limitò a sorridere, ma non rispose, non aveva alcuna intenzione di rispondere
e non lo fece.
O forse semplicemente
non aveva una risposta.
Lui non viveva, esisteva
ad un solo scopo, che ormai non gli interessava più…
Lui non aveva più
nessuna ragione di esistere…
Non ricevendo nessuna
risposta, Ruyji se ne andò chiudendosi la porta alle spalle, qualcosa gli diceva
che non avrebbe mai più rimesso piede in quel posto.
-Scusa Ryo, hai visto
Sea?- chiese Mei infilando la testa nella tenda del ragazzo, era da un po’ che
cercava la ragazza, ma non sembrava fosse nell’accampamento.
-No- disse il ragazzo
telegrafico, una volta tanto non sembrava allegro, al contrario era serio e
guardava, senza vederlo veramente il soffitto. Anche se non c’era molta luce i
suoi occhi ametista scintillavano nel buio.
Mei fu tentata di
andarsene per continuare la ricerca della nuova amica, ma vedendo lo
Shadowblader così serio e, a prima vista, taciturno, decise di entrare e vedere
che cosa stava succedendo.
-Tutto bene Ryo?- chiese
preoccupata.
Lui non rispose,
continuò semplicemente a guadare il “soffitto”.
La ragazza sospirò ed
entrò completamente dentro la tenda, sedendosi a mo’ d’indiana accanto a lui.
-Che cos’hai questa
volta?- chiese lei al ragazzo.
Ancora Ryo non si decise
a parlare, non sembrava neanche che si fosse accorto della presenza della
ragazza.
Sì avvicinò ancora al
ragazzo muovendosi a gattoni, la tenda non era abbastanza alta per mettersi in
piedi, lo sfiorò leggermente sulla spalla per avvertirlo della sua presenza, o
almeno farlo scendere dalle nuvole.
-eh?!- disse il ragazzo
come risvegliandosi di colpo, si guardò per qualche secondo in giro, finchè non
vide Mei, sembrò che si stesse rilassando impercettibilmente.
-Ah, sei tu, non ti ho
sentito entrare…-
-Oh, non me n’ero
accorta- fece lei ironica, poi continuò sorridendogli:- A cosa stavi pensando?-
-Niente che ti
riguardi…- disse lui tranquillamente.
-Ehi! Come ti
permetti?!- disse Mei “leggermente” arrabbiata.
Per tutta risposta lui,
sempre da sdraiato si girò dandole le spalle.
-__- ***** ß
espressione di Mei.
La ragazza, che non
aveva alcuna intenzione di demordere, si avvicinò a lui fino a sfiorargli la
schiena, a quel contatto un brivido attraversò la schiena del ragazzo.
-Sei preoccupato, te lo
leggo negli occhi, ma non capisco il perché…- disse la ragazza.
Passarono un paio di
minuti in cui il silenzio regnò sovrano su tutto, neanche gli altri, fuori dalla
tenda facevano un po’ di rumore, bhè, dopotutto anche la tenda di Ryo era un po’
più isolata dal gruppo.
Con un movimento veloce
Ryo si girò verso la ragazza:- Mi chiedi perché?!- sembrava arrabbiato.
-Sì-
Con un movimento veloce
le sfilò uno degli scaldamuscoli che la ragazza portava sempre, così si poteva
notare una sottile cicatrice che spiccava sulla pelle chiara della gattina.
Lei lo guardò senza
capire, quello era un ricordino dei mondiali a cui avevano partecipato, diciamo
che durante le finali non si erano trovati proprio in una bella situazione…
-L’ultima volta per
poco non ci hai rimesso la pelle.- disse lui piano.
-Mi è andata bene.-
-E la prossima volta ti
andrà ancora bene?-
Mei iniziò a capire dove
voleva andare a parare.
-Sì, e se non sarà così,
bhè non mi arrenderò-
-Perché?- chiese lui
distogliendo lo sguardo dalla fine cicatrice per portarlo agli occhi della
ragazza, più decisi che mai, i loro volti erano tremendamente vicini.
-Ohh!!! Ma quanto la fai
lunga, non posso arrendermi come non posso affidare la mia vita a qualcun altro-
sbottò lei priva di argomentazioni troppo valide.
-Neanche a me?-
Mei lo guardò stupita
aveva capito male o lui le aveva appena chiesto se gli avrebbe mai affidato la
sua vita? Ad un ragazzo che non vedeva da anni, con cui non faceva altro che
litigare, insopportabile e che la prendeva sempre in giro, certo che… sì,
dopotutto lui era Ryo o meglio Ryosuke Talashima.
Lei gli sorrise
ironicamente:- Perché dovrei?-
Il ragazzo non rispose,
quelle parole l’avevano ferito, va bene che litigavano spesso e volentieri, ma
pensava che Mei si fidasse di lui, o almeno così sperava.
Ryo si risdragliò
dandole di nuovo le spalle.
La ragazza sospirò
esasperata, possibile che se la prendesse per così poco? Di solito lo prendeva
a martellate e non diceva niente, adesso gli faceva anche la scena
melodrammatica, lunatico peggio di una donna incinta…
-Ryo? Ehi! Ryo? Mi
ascolti?- il ragazzo fece finta di niente.
-RYOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-
-Diamine! Ma mi vuoi
fare diventare sordo?- chiese lui, arrabbiato, ma appena vide la ragazza si
calmò all’istante, infatti lei rideva, e di gusto, anche!
-Si può sapere che cosa
c’è da ridere? *gocciolone*- chiese il ragazzo.
-Sei troppo buffo.-
rispose Mei con le lacrime agli occhi.
-I-io b-buffo ?__? –
-Sì^^ mi diverti!-
rispose la ragazza.
-Tsz, ha parlato la
gattina.- voleva provocarla, quella non gli piaceva quella situazione, cioè in
genere era lui che la prendeva in giro, difficilmente succedeva il contrario,
Mei era troppo permalosa.
Ma lei non smise di
sorridere, si limitò a fargli una linguaccia divertita.
Con un movimento rapido
si mise alla stessa altezza del volto della ragazza.
-Eh?- ebbe solo il tempo
di esclamare stupita prima che Ryo gli appoggiasse dolcemente un dito sulle
labbra per non farle dire niente.
Le guance della ragazza
divennero subito incandescenti, aveva paura che lo Shadowblader potesse sentire
il suo cuore battere tanto era il baccano che, a suo dire, faceva…
Avrebbe voluto
allontanarsi, si sentiva completamente nelle sue mani, non riusciva a muoversi…
o semplicemente non voleva farlo.
Con un gesto lento ma
sicuro Ryo prese il volto della ragazza tra le mani, sorrise leggermente vedendo
le guance imporporate della ragazza, -Non ti lascerò mai.- mormorò, poco prima
di sfiorare le labbra della ragazza.
Mei chiuse gli occhi per
godersi quel bacio, per imprimere nella sua memoria gl’istanti che stava
passando con Ryo, prima che le cose potessero cambiare, prima che lui la
prendesse in giro dicendo che era uno scherzo, prima che le chiedesse di
andarsene perché voleva dormire, prima che scoprisse che tutto questo era solo
un sogno… ma nessuna di questa cose accadde.
Ryo si separò dolcemente
da lei, per poi sussurrarle qualche parola vicino all’orecchio, lei annui
lentamente, senza alzare la testa, per poi appoggiarsi dolcemente contro il
petto del ragazzo.
Sorrise, sentendo che il
suo cuore martellava incessantemente, proprio come il suo.
-Resta con me,
stanotte…-
Alex: -Ecco una citazione da Miss Marple: giochi di prestigio: - E’ per metà
italiana, vedete, gli italiani hanno una vena inconscia di crudeltà… XD XD XD
Xander:- Non tanto inconscia XD XD XD
A:- Chissà perché mi sento chiamata in causa U.U’’
A:-Bene ed ecco il cap 20… mamma mia, già venti? O.o .
Ruyji:- Capo, stavo pensando allora se si levano il prologo e il 6, che nn era
un vero e proprio capitolo non siamo a venti, ma a 19…
A:-Mi sa che parecchi capitoli fa ho fatto qualche errore ora controllo...
*gocciolone di dimensioni bibliche *.
Ora ringrazio:Francesca Akira89(XD mi chiedo
adesso che cosa pensi di Ruyji),
Lenn chan, solarial(Ecco la scena mielosa da
fine cap XD basta che nn mi mandi il conto del dentista, anche se non credo di
sopravvivere abbastanza per pagarlo *sopra Angel si vede l’imponente ombra di
Mei leggermente nera*.), Hilary14,Lir_chan.
Bene adesso vi faccio una domandina: secondo voi da dove vengono i poteri di
Ruyji-san? Vediamo se indovina qualcuno *grin*.
-Yaaaahhhhhooo- tipico
sbadiglio da elefante di Takao di prima mattina.
-Buon giorno!- disse
allegramente Sea.
-Sonno =o= -
*gocciolina Sea*
Takao si guarda per
qualche istante intorno, c’erano solo loro, degli altri neanche l’ombra.
-Dov’è tutto il resto
del gruppo?- chiese il ragazzo.
-Non so, a letto credo.-
disse tranquillamente prendendosi il suo thè alla jinseng.
-COME A LETTO!- urlò il
ragazzo scioccato, il suo orologio segnava circa le undici di mattina.
Lei sorrise, e si limitò
a dire:- Visto che Hilary non è ancora arrivata non possiamo iniziare con gli
allenamenti, di conseguenza è del tutto inutile alzarsi^^-
-Nuuu T__T- avrebbe
potuto dormire ancora e invece…
-Dai! Non fare così!
Andiamo a fare una passeggiata?- chiese la Dolphinblader appoggiando il thé ad
un sasso, improvvisato tavolino, accanto a lei.
-Certo!- disse lui
diventando immediatamente di ottimo umore.
Sea e Takao stavano
camminando tranquillamente vicino a un piccolo ruscello che rifletteva il cielo
stellato, o meglio la copia che Angel aveva creato, cosa voleva dire fare
campeggio senza avere un cielo stellato da ammirare, non che loro avessero
proprio deciso di fare campeggio.
Takao camminava
silenzioso leggermente in dietro rispetto alla ragazza, in completo silenzio,
sembravano tutti e due molto pensierosi e poco disposti ad attaccare
conversazione, finché Takao non si decise a parlare.
-Sea-
-Sì?- disse lei
girandosi, non che le cose a lei cambiassero molto, ma sapeva che le persone
preferivano vedere in faccia i propri interlocutori, invece per lei girati o di
spalle non faceva alcuna differenza.
-Perché hai deciso di
combattere questa guerra?- chiese lui.
-E tu?-
-EHI! Non si risponde ad
una domanda con un’altra domanda!- protesto il ragazzo, lei, per tutta risposta
gli fece un’allegra linguaccia.
-Rispondi prima tu-
disse Sea.
-Ok- Takao ci pensò per
qualche secondo, poi disse:- bhè mi ci sono trovato e quando mi è stato chiesto
di aiutare un’amica che combatteva per la nostra salvezza ho deciso che toccava
anche a me entrare in campo, dopotutto si parla della mia vita e delle persone
che ci circondano…- non sapeva se il suo discorso avesse un senso o no, ma
quella era la verità.
-Ora tocca a me
rispondere- disse lei riprendendo a camminare:- Sinceramente non so se c’è un
vero perché, fin da quando ero piccola mi sono sempre state raccontate le
leggende sui due Angel e sui loro poteri, ciò che erano in grado di fare… forse
ho solo deciso di pretendere una strada senza via di ritorno, ma che sentivo
giusta per me.-
-Ripensamenti?-
-Più questa storia va
avanti più sento che sto facendo la cosa giusta e niente riuscirà a farmi
cambiare idea- ripose lei sicura.
-Sai, in questo momento
vorrei avere la tua sicurezza…- disse piano il ragazzo.
-Che vuoi dire?-
-Vedi ho come
l’impressione che, sì, questa strada sia senza via di ritorno, ma non per noi…
credo che Hilary non ci abbia detto tutto…- aggiunse cupamente il ragazzo.
-Questo è sicuro.-
-Come?!-
-Ma Takao! Ormai l’hanno
capito quasi tutti, Angel non ci ha detto qualcosa di molto importante, ma che
la riguarda in prima persona… qualcosa che Ruy sa…- aggiunse dopo qualche
secondo.
A quelle parole il
campione del mondo si bloccò pietrificato… doveva aver capito male.
-RUY?!-
-Sì, credo che lui
sappia qualcosa più di noi…- non capiva perché il suo ragazzo fosse così
infastidito da quello che aveva detto.
-Da quando in qua siete
in confidenza.- chiese Takao con un tono leggermente arrabbiato.
Sea si fermò per qualche
istante, se avesse potuto con molte probabilità avrebbe guardato il ragazzo con
uno sguardo tra lo stupito e lo scioccato, non potendo si limitò a scoppiare a
ridere.
-Eh? Che cosa ho detto?-
chiese lui sentendosi come spaesato.
-Non credevo che ti
avrei mai visto geloso^^-
-Come? Scusa, io non
volevo.- disse il ragazzo dispiaciuto.
-Eh perché?-
avvicinandosi e intrecciando le dita della mano con quelle del ragazzo:-Vuol
dire che tieni a me.-
-Bhè, mi sembra logico…-
disse lui, era strana come se fosse convinta che nessuno tenesse a lei, che non
fosse importante, inutile.
-A me no…- disse lei
cupamente.
Takao l’avvicinò di più
a se.
-Ti ascolto…- mormorò il
ragazzo.
-C’è da dire che questo
posto è un paradiso terrestre =3 tu che ne pensi, Mariam?- chiese Max alla
ragazza che camminava annoiata accanto a lui.
-Che avrei preferito
starmene tranquilla nella mia tenda a dormire…- rispose lei in tono scocciato.
*gocciolina Max*
-Eddai, siamo in un
posto unico, godiamocelo!-
-Uff- rispose lei
annoiata, non aveva voglia di continuare quella discussione, il ragazzo non
gliel’avrebbe mai data vinta, per niente al mondo.
Max sorrise soddisfatto,
mentre lei iniziava ad innervosirsi, guai a lui se anche solo credeva di aver
avuto la meglio, di averla battuta.
-Senti Max, non creder-
-Shhh- la bloccò
l’americano allontanandosi da lei per andare a guardare qualcosa da dietro un
cespuglio.
Mariam stava per
ribattere, ma con un gesto della mano l’invitò ad avvicinarsi, voleva farle
vedere qualcosa, chissà, magari quello era il suo nascondiglio speciale per la
maionese…
Quando fu a pochi passi
dal ragazzo capì che cosa era stato ad attirare la sua attenzione.
Takao e Sea, mano nella
mano… da soli…
Stava per esclamare
qualcosa, ma Max le chiusa la bocca con una mano attirandola vicino a lui,
abbastanza a riparo per non essere visti dalla coppietta e abbastanza lontani
per non essere intercettati dal sensibilissimo udito di Sea… a patto che non
fiatavano, non si muovevano, non respiravano.
La ragazza sembrava
triste, cupa.
“Strano” pensò Mariam
“di solito è sempre così decisa e allegra…” in effetti tutti l’avevano sempre
vista così, mai un attimo di cedimento, mai un secondo in cui si mostrasse
vulnerabile, rispondeva a tono alle offese e si sapeva anche difendere con il
suo bastone…
Qualcuno da rispettare,
anche se nessuno nella sua tribù la pensava così, al contrario lei era una fuori
casta, qualcuna da evitare, perché? Bhè, se ci pensava adesso le sembrava una
sciocchezza, niente di poi così importante… Mariam iniziò a pensare che fosse
solo un pretesto, ma chi può odiare tanto una persona?
-No, niente è solo che…
hai notato che tutti i componenti della Tribù hanno gli occhi verdi?- gli
chiese.
-Sì.- disse Takao, non
capiva dove voleva arrivare, che cosa importava che tutti i membri della tribù
avessero gli occhi dello stesso colore?
-Io invece ho gli occhi
azzurri… l’eccezione che conferma la regola… regola secondo cui solo chi lo
merita fa parte della tribù e possiede questo segno di riconoscimento, chi non
lo ha è dannato ed io, per ironia della sorte, sono ceca, un peso, qualcosa di
inutile, che sarebbe meglio che non ci fosse mai stat- non poté finire la frase
perché Takao l’aveva abbracciata.
Le piaceva quella
sensazione, la faceva sentire in pace con il mondo e, soprattutto, amata.
Alzò lentamente il viso,
per incontrare le calde labbra del ragazzo
-Credo che sia meglio
andare.- sussurrò Max nell’orecchio a Mariam facendola cadere dalle nuvole, si
era lasciata trasportare dai suoi pensieri estraniandosi da ciò che la
circondava.
Accorgendosi finalmente
della coppietta, arrossì leggermente, si sentiva una guardona e, in effetti, in
quel preciso istante lo era… a quel pensiero rimase pietrificata.
*gocciolone Max*
Con molta tranquillità
prese la ragazza di peso per poi allontanarsi, non gli andava di farsi beccare
dal capitano mentre lo spiava, o meglio non voleva che un amico lo
beccasse mentre lo spiava.
Dopo pochi minuti Mariam
si riprese e strattonò in malo modo il biondino per fare in modo che la
lasciasse.
-Maledetto! Potevi dirmi
che cosa stava succedendo.-
-Cosa sarebbe cambiato?-
chiese lui ingenuamente.
-Io NON SONO una
guardona!- disse lei arrabbiata
-Non urlare, altrimenti
ci beccano =3 – Max non riusciva a capire perché la stesse facendo tanto lunga,
dopotutto loro mica l’avevano fatto apposta, avevano solo visto due amici in
giro, da soli, e, curiosi, li avevano osservati, tutto qui!
-Non capisco perché la
stai facendo tanto lunga! Mica lo abbiamo fatto a posta!- disse il blader
esprimendo a voce alta i suoi pensieri.
-Bhè, ci saresti dovuto
arrivare! Non è che due persone( lui e lei ) se ne vanno in giro, da soli, mano
nella mano, così, tanto per!- (ah, no? NdTutti) Mariam sapeva che dopotutto non
era così strano, ma semplicemente voleva averla vinta lei, tutto qui.
-Come? Così?- così
dicendo Max prese la ragazza per mano come se niente fosse:- Adesso che cosa
dovrebbero pensare le persona che ci guardano, che stiamo insieme?-
La ragazza non rispose,
dopotutto non stavano facendo niente di strano, erano solo due vecchi amici che
passeggiavano insieme… già, solo due vecchi amici… amici.
-Waho.- Max si era
fermato di colpo in mezzo alla strada, o meglio, al sentiero.
Mariam lo guardò
stupita, il ragazzo stava guardando imbambolato qualcosa molto in alto, seguì il
suo sguardo, rimanendo anche lei ferma immobile a contemplare quella magnifica
costruzione.
-Che cos’è?- chiese la
ragazza.
-Non lo so, se non mi
sbaglio il palazzo che Hilary doveva ricostruire è dall’altro lato, voleva
rifarlo proprio sopra il vecchio.- disse il biondino senza staccare gli occhi da
quella costruzione.
Uno breve scambio di
sguardi tra i due che già si stavano dirigendo verso quell’immensa costruzione
che s’innalzava in tutto il suo splendore nel cielo.
Non ci misero molto ad
arrivare, non era poi così lontano e proprio per questo non riuscivano a capire
come fosse possibile che nessuno l’avesse notato prima, dall’accampamento
avrebbero dovuto vederlo benissimo, eppure non era così… com’era possibile?
Superarono gli ultimi
alberi che li separavano dalla meta, ed eccoli adesso, di fronte a quell’enorme
portone in marmo bianco, don varie rifinire argentee.
I due l’osservarono
attentamente, nel portone stesso in un basso rilievo c’erano quattro colonne con
varie scanalature, intorno ad ognuna delle colonne c’era uno dei quattro animali
sacri e tra la terza e la quarta colonna, c’era un secondo basso rilievo, diviso
nelle due porte, rappresentava il simbolo dello ying yang con le due pantere
della luna e il simbolo che avevano sulla fonte era il classico punto
dell’equilibrio. La cosa più stupefacente erano gli occhi, mentre tutto il corpo
era bianco gli occhi erano composti di gemme preziose.
E, sopra tutto, si
mostrava in tutto il suo splendore il bassorilievo in oro di un cristallo d’oro.
-Il cristallo
originario.- mormorò Mariam.
Max la guardò qualche
momento per poi capire, era il cristallo da cui erano derivati i due Angel, la
rappresentazione di dove tutto aveva avuto origine.
-Ma dove siamo?- chiese
il ragazzo.
Mariam non lo rispose,
non lo sapeva neanche lei.
Dalla tasca di Max
iniziò a brillare una luce, prese subito il bey blade dove il bit di Draciel si
mise a brillare, stava reagendo a qualcosa.
Stava reagendo a quel
luogo, a quelle mura, a quel portale, ad un qualcosa che era custodito dentro il
tempio.
-Come facciamo ad
entrare?- chiese Mariam.
-Non so se possiamo.-
-Non importa, voglio
vedere che cosa c’è lì dentro.- disse la ragazza decisa avvicinandosi al portone
e cercando di spostarlo, con ben pochi risultati.
*gocciolina Max*
Prima che potesse dire
qualcosa il biondino le si avvicinò.
-Ti do una mano.-
Quando si trovò a pochi
centimetri dal portone questo si spalancò, come se Max al contrario della
ragazza, avesse il permesso di entrare.
Senza dire una parola
entrarono dentro.
Le pareti bianche erano
ricoperte con vari affreschi, immagini di bit power e alcune incisioni, storie,
racconti del passato. C’era solo una scritta che riuscirono a capire:
Troverete il passato ed il presente, solo il
futuro dovrete cercare
Ma in questo luogo mai lo potrete trovare
-Ma che significa?-
chiese la ragazza leggermente scioccata.
Quelle parole le
ricordavano leggermente la famosa frase:
Lasciate ogni speranza o voi che entrate
Max fece spallucce e
continuò a camminare per il luogo corridoio, era strano, erano molte le finestre
da cui proveniva la luce, ma era impossibile, almeno visto da fuori il palazzo
era enorme invece lì era come se fosse un unico corridoio visto che ad ogni
finestra a destra ne corrispondeva una sulla sinistra.
Bhè, dopotutto non era
così importante, soprattutto se si calcolava il luogo dove si trovavano,
lasciamo stare quello strano palazzo, parliamo invece di una dimensione al dal
normale, per loro, spazio tempo.
Camminarono a lungo per
quel corridoi, era così strano… non c’erano porte o altre stanze solo quel lungo
corridoio che sembrava non avere fine.
-Ma si può sapere dove
diamine siamo finiti?- protestò Mariam indispettita.
Max le mandò
un’occhiataccia, era stata lei a voler entrare ad ogni costo, adesso non poteva
anche lamentarsi!
Lei non ci fece caso e
disse:- Vorrei solo trovare una porta, qualcosa, qualsiasi cosa!-
-Di certo non apparirà
dal nulla =3 dobbiamo solo aspettare ed avere pazienza questa costruzione avrà
pure una qualche ragione, no?-
-Sì, forse hai ragione.-
disse lei regalandogli un sorriso sincero e spontaneo, che fu capace di farlo
arrossire fino alle punte dei capelli.
- G-gr- il ragazzo stava
tentando di ringraziarla, anche se non sapeva bene per cosa, quando Mariam si
bloccò di colpo e urlò:- GUARDA! LI’ IN FONDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Max, leggermente
scioccato dal comportamento dell’amica, seguì il suo sguardo, a prima sguardo
non notò niente, ma sforzando la vista per vedere in fondo al corridoio, notò
qualcosa, uno scintillio, stava per chiedere alla ragazza se immaginava che cosa
fosse, ma era già tardi, aveva già iniziato a correre verso quel punto. Non gli
restava che seguirla.
Non ci misero molto ad
arrivare alla fine del corridoio, anche se il blader, sfinito, non poté proprio
fare a meno di pensare: “Ma quanto diavolo veloce corre quella ragazza O.o “
Poi si concentrò sul
portone, era strano, molto più sobrio del precedente, di semplice pietra ma
pieno d’incisioni antiche quanto il mondo, in una lingua che ormai conosceva
solo colore a cui era stato affidato un compito molto tempo fa, prima di molte
cose, prima di molte guerre, il compito di levare la libertà.
-Chissà che cosa c’è
scritto…- disse curioso il biondino.
-Ed ecco voi, che siete arrivati fino a
questo punto
Eletti in un mondo corrotto
Inchinatevi davanti al luogo delle origini
Qui ogni cosa ha avuto inizio
Prima il chaos
Poi la luce e la tenebra
Gli elementi che governano questo mondo
Acqua, aria, terra, fuoco e la luna in tutte
le sue forme
Ogni cosa
Cosa siete disposti a fare per la vostra sete
di sapere?
Entrare significa violare un luogo sacro
Volete davvero sfidare il destino?
A voi la scelta...
*gocciolone Max*
-Che significa “sfidare
il destino”?-
-Semplice- iniziò la
ragazza:- se il nostro destino è quello di vivere felici e contenti entrando lì
dentro ci potremmo rimettere la pelle.- continuò con una tranquillità
esasperante.
*ri-gocciolone Max*
-Ah-ehm Mariam, capisci
che quello che stai dicendo^^’’’’’’’-
-Certo, se entriamo qui
dentro potremmo morire.- disse lei serafica cercando una maniglia, un qualcosa
per poter aprire il portone.
Max non sapeva proprio
che cosa fare con lei, stava iniziando a pensare che prenderla e portarla via di
peso fosse la migliore delle soluzioni, anche se un occhio nero non
gliel’avrebbe risparmiato nessuno…
-Uff questa porta sembra
sigillata…- mormorò la ragazza, che però non sembrava intenzionata ad
arrendersi:- forse si apre solo dall’interno… no altrimenti tutto quel discorso
sarebbe completamente inutile…- così dicendo tornò a leggere la scritta, era
sicura che doveva fare qualcosa, ma cosa?
-Mariam, è meglio
lasciar perdere -.-‘’ –
-NO! Non dopo aver fatto
tutta questa strada!-
-Ma…-
-Zitto! Devo riflettere…
mhmm, forse ho trovato.- così dicendo prese il suo accompagnatore per la
maglietta e lo fece abbassare in una specie d’inchino vicino a lei, anche
inchinata.
Lui la guardò come se
fosse impazzita, poi capì cosa passava per la testa della ragazza,
Inchinatevi davanti al luogo delle origini, era esattamente quello che
stavano facendo, poteva anche averci azzeccato.
Le scritte
s’illuminarono e lentamente, molto lentamente il portone si aprì, mostrando uno
scenario che i ragazzi non si sarebbero mai aspettati…
*Angel, modalità bastard inside on*
Ed
eccomi tornata dopo un po’ di stacco, perché ancora la scuola nn mi è finita
ç___ç?!
Quanto mi diverto a fare specie di filastrocche, avvertimenti e simili XD XD XD.
Cmq
mi dispiace per i fan di Mike o Xander, ma in questo cap non aveva molto senso
inserirli, come non avevo senso inserire qualcun altro, un capitolo che ruota
completamente in torno a 4 personaggi…
Ringrazio, per aver commentato: Lenn Chan, solarial (tu sei una delle poche che
legge anche l’altra mia fic, dove già dai primi cap si nota un po’ di Hila/Kai,
se non ho inserito questa coppia anche qui, una ragione c’è, credimi, ma non
posso proprio dire niente…)Francesca Akira89 (Nn preoccuparti, BASTA
nuovi pers, se ci sarà qualcuno di nuovo sarà solo una comparsa, se aggiungo
qualcun altro ammattisco… nn hai strani gusti al contrario, mi dispiace solo di
non averlo messo in questo cap, mi manca ç__ç *gocciolone di tutti*) e
Lir_chan. Un altro ringraziamento anche a chi legge.
Non c’erano ne pareti ne
confini, ma sono un’enorme spazio nero pieno di galassie stelle, meteoriti, ma
tutto in formato ridotto.
Mariam si avvicinò a un
piccolo gruppo di stelle, messe quasi in fila… come non riconoscere la cintura
di Orione? Soprattutto lei, come non poteva? Aveva passato talmente tanto di
quel tempo a guardare il cielo, perdendo la cognizione del tempo e sognando,
sognando la vita oltre quel posto, la sua casa, che spesso l’aveva fatta sentire
in gabbia.
-D-dove siamo?- chiese
il biondino spaesato.
-In quello che sembra
una specie di modellino dell’universo…- disse piano la ragazza, poi indicò una
piccola stella accerchiata da dei piccoli puntini:- Vedi? Quello è il sistema
solare.-
-Ahhh- disse il ragazzo
leggermente sconcertato.
-Bingo! Complimenti
Mariam, hai un ottimo spirito di osservazione.- disse una terza voce, poco
lontana da loro.
I due guardarono
sconcertati il ragazzo poco distante da loro.
-Ruyji?- chiese la
blader incerta.
-Certo.- disse lui in
tono pacato tirando un’altra boccata dalla sigaretta che aveva in mano:- chi
altro dovrei essere…?-
Non sembrava molto
allegro, al contrario era di pessimo umore, come se c’è l’avesse con il mondo
intero; era raro vedere quel ragazzo in quelle condizioni, ma di certo non era
impossibile, dopotutto aveva appena capito qualcosa di non proprio piacevole di
quella guerra, anche se non ne era ancora sicuro al cento per cento; cosa sicura
è che quella mezza scoperta lo aveva innervosito tanto da farlo iniziare a
fumare come un turco…
-Come mai sei qui?-
chiese Max ignorando la sigaretta.
-Secondo l’autrice fumo
come un turco.- disse lui annoiato
-Come, scusa? Non credo
di avere capito.- disse lui leggermente scioccato.
Lui sospirò per poi
chiedere:- Dovrei essere io a chiedere a voi che cosa ci fare qui…-
-E perché scusa, tu
avresti qualche diritto di stare qui più di noi?- ribatté la ragazza senza che
Max potesse fermarla, un po’ più di gentilezza sarebbe stata utile.
-Mbhè, io qui ci vivo da
sempre.- disse lui laconico.
I due si bloccarono,
come pietrificati, dovevano aver capito male.
-Come?-
-Io abito qui.- ripeté
lui, schioccando le dita e facendo apparire nulla una seconda sigaretta, con
tanto di accendino, visto che la prima l’aveva appena finita… anche se non era
molto probabile che quella fosse la prima:- Questo.- iniziò a spiegare:- è il
luogo NEUTRO, qui, in questa stanza, non sono ammessi scontri di nessun tipo,
una specie di sala riunioni per casi estremi.- spiegò il ragazzo.
-Sala riunioni? Ma qui
non c’è niente.- disse Max, poi avrebbe approfondito l’argomento: come possibile
che tu, un essere umano, viva qui? Adesso voleva sapere altro.
-Dite così solo perché
siete accecata da quest’illusione che vi circonda.-
Illusione? Si chiesero i
due mentalmente, ma di che diamine stava parlando, adesso?
Max guardò per qualche
secondo la sigaretta…
-Sei sicuro che sia solo
una comune sigaretta e non qualcos’altro?- chiese il biondino incerto.
SDONG
Caduta Ruyji.
-Ma fare il serio mai?-
chiese il ragazzo con le lacrime agli occhi, ecco era finito in un luogo di
matti. Anche se tutto sommato si divertiva, colpi mortali a parte…
Senza aspettare davvero
una risposta Ruyji continuò:- State a vedere.- poi schioccò le dita.
Mariam e Max ebbero come
l’impressione che il mondo, l’universo, gli stesse crollando a dosso, e in
effetti si poteva dire che era quello che stava succedendo… i pianeti, le
stelle, le galassie, si stavano dirigendo a tutta velocità verso il basso, per
ricreare un pavimento composto da mosaici, talmente belli da sembrare reali.
Animali della mitologia, nascosti e dimenticati sotto lo scorrere del tempo,
affiancati da animali che noi tutti conosciamo, ma di cui presto non resterà
traccia.
Il perimetro della
stanza era a forma esagonale, ad ogni angolo c’era una colonna, con intrecciato
uno dei sei animali sacri e, con le spalle voltate alla colonna, un maestoso
trono con di fronte una sfera sospesa a mezz’aria, al centro della sala, c’era
una specie di colonna ionica, o meglio una colonna che fungeva da basso tavolino
e sopra, sospesa a mezz’aria un’altra sfera, d’oro avvolta in alcuni anelli
bianche e neri, che la proteggevano.
Uno spettacolo per
chiunque.
-Come é possibile?-
chiese piano Mariam.
-Tutto è possibile,
almeno qui! Siamo esattamente al centro dell’universo, questa dimensione è il
suo nucleo, da qui Angel-sama ha creato tutto, il luogo d’inizio, per essere
chiari…- continuò il ragazzo.
I due sgranarono gli
occhi, non ci potevano credere, stava scherzando era ovvio.
-E tu che ne sai?-
chiese la ragazza guardinga.
Ruyji alzò gli occhi al
soffitto, mezzo esasperato:- Ve l’ho detto! Io vivo qui! Come faccio a non
sapere queste cose?-
-NON PRENDERCI IN
GIRO!!!!- ribatté la ragazza infuriata.
-Perché dovrei?-
Il silenzio scese nella
stanza.
-N-non è possibile,
questa non può essere casa tua…- mormorò alla fine il biondino:- e i tuoi
genitori?-
Ruy fece un gesto
arrabbiato con la mano, sembrava infuriato… Max aveva toccato un argomento
delicato, uno dei pochi, se non l’unico, in grado di far infuriare quel ragazzo
che di solito riusciva a scherzare su ogni cosa:- Non lo so e non m’interessa,
argomento chiuso.-
-Sei cresciuto qui da
solo?- chiese il biondino restando, però, sempre vicino a quell’argomento.
Takayama si girò,
dandogli le spalle, per poi avvicinarsi a quella strana sfera d’oro.
-Da qui derivano i miei
poteri, dall’insieme della luce e dell’oscurità… dalla poca energia che il
cristallo d’oro ha perso quando si divise in luce e oscurità… DarkAngel e
LightAngel; quest’energia viaggiò a lungo, per poi decidere di far parte di me
sin da prima della mia nascita, per non fare danni sono venuto a vivere qui… i
miei genitori hanno fatto in modo che finissi qui… Light e Dark mi hanno fatto
da insegnanti e, in un certo senso, genitori… sono cresciuto con loro.-
Era vero, i due non gli
avevano mica chiesto tutte quelle cose, ma l’avrebbero fatto, tutti volevano una
spiegazione, l’aveva capito il giorno prima quando aveva fatto apparire le tende
per il campeggio.
Senza contare
l’esplosione e tutti i casini che ne erano derivati…
-Domande?^^- chiese lui
tornando tranquillo e sereno come al solito.
Silenzio.
I due erano ancora
troppo scioccati anche solo per formulare un pensiero sensato, immaginiamoci
un’intera domanda.
-Forse adesso è meglio
se torniamo all’accampamento…- disse Sea, che, dopo essersi sfogata, aveva
continuato, insieme al blader la loro passeggiata.
Lui annuì, ancora con la
testa fra le nuvole.
-FINALMENTE!- disse Mei
avvicinandosi a loro, ormai quasi tutto il gruppo era sveglio, mancava solo
qualche dormiglione che presto si sarebbe svegliato per il richiamo dello
stomaco.
-Sea, è da ieri che ti
cerco, ma dov’era sparita?-
-Mbhè, ero a fare una
passeggiata, quando mi hanno detto che mi cercavi sono andata nella tua tenda,
ma non c’eri… quindi dovrei essere io a farti questa domanda…- rispose la
ragazza allontanandosi da Takao, che aveva iniziato a parlare con Zeo.
-Bhè, ecco… diciamo che…
ah-ehm^^’’’’’’’- Mei non era mai stata brava a mentire, prima o poi avrebbe
dovuto convincere Angel a darle qualche lezioncina… o semplicemente le bastava
chiedere a Ryo, ma non sapeva se l’avrebbe aiutata, non gli conveniva molto…
-Giorno neko-chan^^-
SDONG
Martellone da 100 t in
testa a Ryo…
-NON CHIAMARMI NECO_CHAN!-
urlò la ragazza a… al buco dove prima c’era il ragazzo.
Da lì arrivarono sono
alcune specie di gemiti e lamenti, che la ragazza riuscì tradurre come un:-
dovresti smetterla di guardare City Anthers,
ti fa male… o meglio fa male a me… TANTO POI KAORI MUORE.-
*gocciolone Mei*
*ghignetto sadico by
Mei*
-Che c’è, preferisci che
adotto il metodo, di Philia in Slayers?-
Questa volta non si
sentì proprio niente… meglio non aggravare la situazione passando da martelloni
a mazze chiodate…
-Ah, Mei?-
-Sì^^- disse serafica la
biondina.
-Hai visto Giada?-
-Eh?... no… sì, se non
mi sbaglio era con Yuri, stavano litigando… o meglio, lui stava perdendo la
pazienza e lei continuava a sorridergli e a rispondergli con la sua solita
allegria…-
-e faccia tosta-
completò per lei Sea.
-Precisamente^^-
-Quindi, oltre ai due
manca qualcun altro?- chiese la ragazza dai capelli color mare.-
-Mariam.- disse una
terza voce, era Ozuma, affiancato da un Jessi molto preoccupato che non stava
fermo un minuto guardandosi continuamente in torno.
-Sarà a fare una
passeggiata, non sarebbe poi così strano…- disse tranquillamente Sea, anche se
nel suo tono ci fu qualcosa che fece rabbrividire i due. Sembrava che gli era
ostile, e in effetti…
-Qualcun altro?-
continuò a chiedere la ragazza ignorandoli a pie e pari.
-Max!- disse
allegramente Takao, affiancato da Zeo, Rei e Mao:- Oggi abbiamo potuto fare
colazione tranquillamente senza che qualcuno cercasse di rifilarci della
Maionese ^O^-
*gocciolone generale*
-Quindi mancano solo due
persone all’appello… bhè, poi ci sono i soliti assenti: Ruy che ancora non è
tornato, e Angel, che sarà a lavoro per finire il palazzo.-
-Sì, ma quei due dove
sono finiti, ma soprattutto: dov’è mia sorella?! Non vorrei che DarkAngel…-
stava dicendo un pallido Jessi, ma fu interrotto da Ryo, uscito da quella buca
solo per metà.
-Quanto la fate lunga,
saranno andati a fare una passeggiata insieme.-
-INSIEME?!- disse il
bambino inviperito, dopotutto Max si poteva ancora considerare una specie di
avversario, l’aveva battuta e il suo orgoglio le avrebbe impedito di
fraternizzare così tanto con il nemico.
-Perché, no? Dopotutto
fanno una bella coppia.- disse candidamente Sea…
*Un covone passa nello
sfondo lasciando una serie di punti neri*
Il silenzio regna
sovrano su quei sette ragazzi sotto shock.
Max fece un lungo
respiro, poi disse:- Se per te Light e Dark stanno, più o meno, sullo stesso
piano, perché sei dalla nostra parte?-
-Io? Veramente io sono
neutrale, do una mano solo perché se Dark vince e distrugge tutto io non ho
niente da fare, anche se, sinceramente, non so che razza di futuro potrei mai
avere…- rifletté il ragazzo, per poi dire:- Comunque sono dalla vostra parte
anche perché conosco Dark, e sta per fare qualcosa di veramente bastardo, glielo
si legge negli occhi… ora la mia domanda è solo una, il pianeta sopravvivrà alla
reazione di Light?- non si stava rivolgendo proprio ai due, ma a nessuno in
particolare, perché sapeva bene che nessuno avrebbe mai potuto rispondere alla
sua domanda… forse solo il tempo, facendo il suo corso…
Tra le pareti di quel
luogo tanto antico quanto dimenticato dalla mente umana un suono dolce e
melodioso, forte, ma sicuro si stava diffondendo.
L’uomo è abituato a
pensare al male come qualcosa di orrendo, qualcosa di brutto in modo che sia
facile riconoscerlo, sgraziato e pieno di difetti, incapace di creare qualcosa
che non sia bello agli occhi di tutti…
Ma chi l’ha detto?
Chi ci dice che le cose
stiano proprio così?
Mike stava al centro
della sala, con le labbra appoggiate al suo flauto traverso in oro bianco,
estraniandosi da tutto ciò che lo circondava, la melodia che usciva fuori da
quel piccolo strumento era tale che sarebbe riuscito ad incantare chiunque…
Light non aveva mai
imparato a suonare, lei era in parte fenice, il suo contatto con la musica era
altro, la voce leggendaria…
Lui invece era sempre
stato affascinato da questi piccoli oggetti in grado di fare suoni così
meravigliosi, a suo parere le uniche cose giuste che gli esseri umani erano
stati in grado di fare… l’unica…
Fuori dalla stanza, con
le spalle appoggiate al portone completamente chiuso, Xander guardava il
soffitto con occhi vuoti.
Si passò una mano tra i
capelli scombinandoli ancora di più, un gesto che da Alex faceva spesso, tanto
da far venire i nervi ad Angel, Light.
Chiuse gli occhi, per
poi iniziare a camminare per il corridoio, con la mente lontana, concentrata su
quello che avrebbe dovuto fare al più presto, aveva deciso solo una cosa, anche
se, con molte probabilità gli sarebbe costata la vita… ma non era poi così
importante…
Tanto ormai aveva deciso
e niente l’avrebbe convito a tornare sui suoi passi.
-Finalmente abbiamo
finito =.= - disse Hilary mezza assonata.
-Dai, dopotutto non ci
abbiamo messo poi molto…- disse una ragazza accanto a lei, aveva lunghi capelli
neri come la notte, con due ciocche vicino al volto blu ghiaccio con qualche
sfumatura più scura e più chiara, più dolcissimi occhini castani.
Indossava una gonna
azzurra a piega, un top leggermente più scura e degli scaldamuscoli dello stesso
colore della gonna, il tutto coronato da un bellissimo sorriso capace di
sciogliere il ghiaccio.
-Hilary, adesso ti
saluto, devo andare…-
-Ok, sei sicura di non
voler restare?-
-Sì, non è questo il mio
posto.- disse la ragazza sorridendogli.
-Va bene, El, ma fai
attenzione.-
-Non preoccuparti mi so
difendere^^- disse la ragazza mentre il suo sorriso diveniva leggermente
perfido.
*gocciolone Angel*
-Sei pericolosa…-
-Noo, ma se voglio lo
posso diventare.- rispose la ragazza.
-Adesso vai, prima che
arrivino gli altri a inizino a fare domande a vanvera…-
-Salut Madame.- Elleonor
disse così mentre Angel le sfiorava la spalle trasportandola a casa sua, in
Francia.
Appoggiò malamente il
flauto sul trono, annoiato. Gli era sempre piaciuto suonare, ma in quel momento
non aveva la testa per quell’arte meravigliosa, ormai era ora di prepararsi con
l’atto finale, ancora un po’ e tutto sarebbe finito… ma adesso basta, i
preparativi erano conclusi, ogni cosa era pronta, Xander aveva detto solo
qualche giorno, ma conoscendolo sarebbe bastata una giornata piena, sapeva come
trattare con le persone che lo servivano e sapeva che cosa aspettarsi.
Un giorno, poi l’atto
finale.
Solo ventiquattr’ore e
poi…
Poi il resto sarebbe
stato solo storia…
Ok,
questo cap mi è venuto un po’ piccolino, ma ha spiegato parecchie cose, no?
Ruyji-san, ha una storia tutta sua, ma che avvicina molto i due personaggi di
punta, i due Angel.
L’ultimatum è stato dato, neanche un giorno, poi… poi quel che sarà sarà (trad:
è nato prima il finale e poi la fic in se e per se ^^’’’’’’’’’’’’’ quindi quel
che ho deciso da prima di appuntare il prologo non cambierà ).
Ringrazio: Francesca Akira89 (No, non parlavo di Sea,
Silver e Shadow Moon rappresentano le due parti più importanti della luna, ciò
non toglie che insieme, con i blader a fianco, non la rappresentino
completamente^^), Lenn Chan, solarial (spegnere la modalità bastard
inside? XD Scherziamo?! È troppo divertente, dai che in questo cap ho fatto la
brava ^--^… embhè, più o meno... diciamo che avevo intenzione di fare di peggio
+__+) Lir_chan (Zao zao lil-zan j_j a luio *parlata deficiente, al solito
trad= ciao lir_chan a luglio*) e Vale_Hiwatari (sono felice che hai
deciso di commentare ^O^).
Xander, da un rupe, guardava attentamente il paesaggio sotto di se.
Sarebbe potuto essere definito in molti modi, ma sicuramente non uno naturale.
Cosa
c’era in naturale nell’insieme di ombre nere, pura essenza oscura e Black
Spirits che lavoravano in una specie di costruzione in un luogo che solo poco
anni prima aveva visto la furia della luce? Niente.
Schioccò le dita.
Di
fronte al ragazzo apparve una sfera blu semi trasparente, dentro si vedevano dei
numeri, come se stesse facendo un conto alla rovescia, a prima vista avrebbe
ricordato una piccola bomba.
23:59:59
Il
conto alla rovescia era appena partito.
Sospirò stancamente.
Venti
quattro ore erano tante, ma qualcosa gli diceva che sarebbe passate molto più in
fretta del previsto.
Angel
sospirò annoiata, era appena arrivata all’accampamento e c’era un gruppetto che
sembrava come pietrificato.
-Tutto, ok?- chiese, sperava solo che non ci fossero altri problemi.
-M-mia sorella… yankee…- Jessy sembrava in stato confusionale, l’unica più che
tranquilla era Sea, indifferente a tutto.
-Sea,
almeno tu mi puoi dire che cosa succede?- chiese annoiata.
-Certo^^ Mariam e Max sono spariti, e Ryo ha detto che insieme sarebbero una
bella coppia… il fratello minore non l’ha presa bene… gli altri sono sotto
shock.-
Angel
pensò che da lì a un manicomio il passo era breve…
Chiuse gli occhi e si concentrò sull’energia dei due blader, Max era abbastanza
facile da individuare, stessa cosa per Mariam, le persone della sua tribù
avevano un’energia con un specie di particolare sfumatura, che li rendevano
unici.
Non
avvertì la loro energia, però sapeva che non erano troppo lontani.
-Non
preoccupatevi so io dove sono, li riporto qui così possiamo iniziare con gli
allenamenti… e lontani dal palazzo questa volta…-
*gocciolone generale*
Un
brivido gelato fece tremare leggermente Sea, aveva avuto un brutta, bruttissima
sensazione, ormai aveva imparato che questo poteva significare solo una cosa,
guai in vista…
Sospirò leggermente, senza che nessuno la notasse, fra poco sarebbe successo
qualcosa di irreparabile, ma era ben conscia di non poter far niente… avvisare
qualcuno? Per cosa, per una sensazione? Sentì per qualche secondo come se
qualcuno la stesse osservando, ma non poteva vedere chi era…
Qualcuno che come lei aveva capito, ma, sempre come la ragazza, sapeva di non
poter fare niente, il destino doveva fare il suo corso…
Hilary guardò leggermente il cielo dai mille colori, chissà, se dopo la
battaglia avrebbe avuto il tempo di vedere ancora quel luogo da sogno dov’era
cresciuta?
Diede
le spalle ai suoi amici, mentre al cuore le mancava un battito, non era la prima
volta che si faceva quella domanda… chissà se è vero che i sogni sono i
messaggeri del nostro destino…
-Hai
già iniziato il conto alla rovescia?- chiese Mike ironicamente al suo
subordinato.
-Sì,
mio signore, le chiedo perdono per questa mia iniziativa person- rispose Xander
scattando sull’attenti, anche se gli dava ancora le spalle.
-Calmati, hai fatto benissimo, un ottimo lavoro.- disse il ragazzo.
-La
ringrazio, Master.- disse il subordinato girandosi e inchinandosi.
Mike
non rispose, ma si mise ad osservare la sfera, con sguardo quasi vitreo:
23:55:11
Ore,
minuti e secondi.
Continuò a fissare per un po’ quella sfera, consapevole che fosse il punto di
non ritorno, eppure era strano, gli ricordava quasi la spada di Damocle che
pendeva sulle loro teste…
Un
sorriso divertito gl’incurvò le labbra, strano che iniziasse a sentire il peso
della guerra solo adesso, per colpa di una strana palla di vetro.
Guardò il suo subordinato, Xander… Alex… avrebbe dovuto capire che il punto di
non ritorno era stato quando lo aveva riportato dalla sua con le cattive.
Ma
non era così, il perché?
Sinceramente non lo sapeva… ma non era poi tanto importate e lui lo sapeva
perfettamente, forse voleva solo distogliere il pensiero da quello che stava per
fare…
La
sua sorellina non gliel’avrebbe fatta passare liscia, ne era consapevole, poco
importava.
Guardò sotto di lui, proprio dove fino a poco prima il suo subordinato aveva
prestato attenzione.
Sorrise ricordando quello che quattro anni fa era successo lì… il luogo dove si
erano tenuti i primi mondiali di bey blade, i mondiali che il mondo aveva
dimenticato…
Questi posto avrebbe risvegliato in LightAngel ferite che non si erano mai
rimarginate, lo sapeva benissimo, proprio per questo l’aveva scelto.
-Eccoci qui =3 – disse allegro Max apparendo con Ruyji e Mariam accanto al
gruppetto.
Appena lo vide per poco Jessy non gli saltò al collo per strozzarlo…
*gocciolone generale*
Angel
guardò i tre divertita, lasciano perdere il filone di pensieri che l’avrebbe
fatta sicuramente deprimere.
-Che
succede?- chiese Mariam cercando di sottrarre il biondino dagli istinti omicidi
del fratello minore.
-Mbhè,
ecco…- Ozuma non sapeva come spiegarle la loro “preoccupazione” senza scatenare
le sue ire e loro sapevano quanto era pericoloso farla arrabbiare… uno squalo
per l’appunto.
-Credo che sia meglio iniziare subito con l’allenamento^^’’- disse Angel con
piccolo *gocciolone* nascosto alla vista dei presenti.
Ruyji
diede un veloce sguardo a Light, anche lui quel giorno avrebbe partecipato agli
allenamenti, Hilary annui impercettibilmente.
Non
ci mise molto a radunare tutti, infatti i ragazzi non vedevano l’ora di metterla
K.O. il giorno prima non erano neanche riusciti a contrastarla, ma oggi si
sarebbero rifatti… almeno era quello che speravano…
-Prima di allenarvi con voi vi voglio dare un piccola dimostrazione, forse così
capirete come comportarvi in uno scontro contro di me o mio fratello…- disse lei
un po’ annoiata.
Tutti
l’osservavano attentamente, che tipo di dimostrazione avrebbe potuto dare?
Avrebbe fatto a pezzi tutto?
-Ruyji…-
-Ok.-
disse il ragazzo tranquillamente prima di alzarsi e posizionarsi di fronte alla
donna dai lunghi capelli color della notte.
Tutti
lo guardavano con gli occhi appallati, meno Mariam e Max che avevano capito in
che cosa consisteva la loro dimostrazione.
-Vi
conviene allontanarvi o vi farete male…- disse lei con uno sguardo talmente
freddo che fece venire a tutti i brividi.
Non
osarono dire neanche una parola, semplicemente si allontanarono di un ventina di
metri, appena si fermarono intorno a loro apparve uno scudo di energia, per
proteggerli e ne avrebbero proprio avuto bisogno…
Angel
si sollevò in levitazione a mezz’aria, seguita dal ragazzo, fu avvolto in una
luce verde e gli apparve una specie di armatura, che di certo non era come
quelle medievali che si vedono negli antichi castelli, ma aveva solo gli
spallacci, poi il vestito era molto semplice, anche se ricordava vagamente
qualcosa di cinese, con una gemma sul lato destro molto grande, ovale.
Il
combattimento poteva avere inizio…
22:15:23
Ruyji
schivava i colpi della ragazza con una velocità ed un precisione impressionante.
Niente che un normale essere umano sarebbe stato capace di fare…
Questa situazione di stallo continuò per un bel po’, ma la ragazza non sembrava
affatto intenzionata a fare qualcosa di più distruttivo… più suo…
Takayama invece non sembrava che si volesse finalmente decidere ad attaccare
anche lui, tutto il contrario, sembrava che questa situazione quasi lo
divertisse, ma era ben conscio che la pazienza di Angel sarebbe presto finita,
molto, molto presto.
Nel
frattempo non si poteva dire che il pubblico si stessa lamentando, bhè era vero
che non era di certo uno degli scontri a cui erano abituati loro, ma finalmente
vedevano la ragazza che non riusciva a colpire qualcuno, una specie di
soddisfazione per il loro ego.
-Ruyji, non è che mi dispiaccia fare un po’ di moto, ma quando hai intenzione di
fare qualcosa? Oppure hai chiamato la tua bella armatura solo per fare scena?-
chiese Angel in tono scocciato.
-Va
bene^^ spero solo di non fare i miei soliti casini…-
-Non
sarebbe di certo una novità…-
-
Ah-ehm ^^’’’’’’’’-
A
terra i blader sgranarono gli occhi, i due, dopo aver scambiato un paio di
parole erano spariti nel nulla, che si fossero teletrasportati? Ma perché se
stavano facendo, come avevano detto, una dimostrazione?
-Ma
dove sono finiti?!- chiese Boris irritato.
-Sono
sempre lì- disse tranquillamente Sea.
Tutti
si bloccarono a guardarla, che cosa voleva dire?
-Ma
non vedi che non ci sono più?!- chiese Dunga arrabbiato… poi abbassò lo sguardo
leggermente imbarazzato, per l’appunto lei non vedeva.
-Hai
ragione, io non posso vedere, ma sento e, anche se sono veloci, sono ancora qui,
solo che i vostri occhi non riescono a cogliere la loro immagine…- disse la
ragazza.
Tutti
la guardarono stralunati per qualche secondo, però la cosa non era poi così
strana… quante volte in un incontro di bey blade non riuscivano a vedere il bey
avversario per la troppa velocità con cui si muoveva?
Tornarono a guardare il cielo, sperando di cogliere qualcosa.
Il
silenzio che si era venuto a creare era… era snervante, ma non durò tanto…
un’esplosione fortissima squarciò il cielo…
21:57:01
Tutti
i blader si erano girati per proteggersi gli occhi, ma appena videro che la luce
si era attenuata, si girarono per vedere che cosa era successo.
Sgranarono gli occhi.
Quei
due avevano forato la barriera spazio tempo che avvolgeva la dimensione, neanche
quel cielo tanto strano aveva resistito, adesso a prendere buona parte del cielo
era una specie di taglio luminoso, dietro a cui s’intravedevano le stelle, le
galassie, e ogni componente che caratterizzava l’universo…
Quei
due erano molto pericolosi…
-Oh,
oh- mormorò Light con uno sguardo sconvolto, avevano fatto un casino unico nel
suo genere…
-Forse è meglio smettere ^^’’’’’-
-Forse è meglio mettere tutto questo a posto…- mormorò la ragazza sempre più
sconvolta.
A
terra la barriera sparì come una bolla sapone, segno che lo scontro era finito.
Si
avvicinarono subito ai due che erano a terra con il naso all’insù.
-Tutto ok?- chiese Mao preoccupata.
-Diciamo che potrebbe andare meglio *gocciolone Angel*-
Anche
gli altri iniziarono a guardare il cielo e come i due l’avevano ridotto… a
brandelli.
-Non
vedo dove sia il problema…- iniziò Takao.
-SECONDO TE CI VUOLE COSI’ POCO A RIMETTERE A POSTO TUTTO STO’ CASINO?!?!?!- gli
urlò Angel infuriata.
Takao
per poco non fece un bel volo a causa dello spostamento di onde sonore.
-Embhè, ti ricordo che hai creato tu tutto questo, quindi a rimetterlo a posto,
in teoria, non ti dovrebbe essere così difficile…- biascicò il ragazzo.
-Uff…
ho sempre preferito fare le cose dal nulla che doverle rimetterle a nuovo…
pazienza…- Angel avvolta da una densa aurea nera di depressione, si portò vicino
allo strappo e, sospesa nel nulla, iniziò con delle funi di luce a chiuderlo, o
meglio a creare una solida base per poi tapparlo…
Uno
scenario che non aveva proprio niente di normale…
21:36:59
Angel
ci mise circa un ora per mettere a posto quel manicomio, ogni volta che
combatteva con qualcuno finiva che faceva qualche danno.
Sbuffò annoiata, per lei le cose sarebbero dovute essere almeno un po’ più
resistenti, in modo particolare quando si parlava di oggetti che le si
sbriciolavano come niente!
-Allora? Adesso che cosa volete fare? Pranzo anticipato o continuiamo con
l’allenamento?- chiese Hilary, mentre mandava ancora qualche occhiataccia al
cielo che sembrava tornato come nuovo.
-L’allenamento.-
disse Takao serissimo.
Tutti
lo guardavano con tanto d’occhi, lui che rifiutava del cibo per sfaticare… c’era
da temere che la fine del mondo fosse vicina… e in effetti…
Angel
sorrise, questo allenamento non sarebbe stato così noioso come quello del giorno
prima…
-Dragoon…- mormorò il blader.
-Per
favore, lasciate che tenti prima io…- mormorò ai compagni.
La
maggior parte di loro, anche se mal volentieri, annuirono, ma non tutti…
-No,
ci sono a anch’io.- Kai fece un passo avanti in modo di essere accanto all’ex
capitano:-…noi…- si corresse.
Max e
Rei con i rispettivi bit power erano pronti a combattere, quella era una sfida
che riguardava solo i blade breachers, neanche Daichi doveva partecipare, solo
loro quattro, i loro spirits, contro una vecchia amica…
Lo
scontro ebbe inizio.
21:01:37
Takao
ansimava, per quanto tentassero le cose erano sempre a vantaggio della Lady, non
riuscivano a trovare un punto debole, niente che potesse aiutarli.
Ma il
ragazzo aveva ancora un asso nella manica…
Guardò per pochi istanti Dragoon, ad un cenno della testa del ragazzo Lothar
prese forma umana, ma invece dei soliti vestiti tipo dei mortali, indossava una
specie di armatura con tanto di spada, anche se sapeva bene che non l’avrebbe
usata…
-Adesso vedrai cosa sappiamo fare!- urlò il ragazzino avvolta in una
luminescente aurea azzurra.
Da
parte sua Angel guardava interessato il suo subordinato, a quanto sembrava
entrambi erano disposti a vincere più di chiunque altro… bene, non poteva
chiedere di meglio.
-FENDENTE DELL’EST!!!-
Tra
le mani di Lothar si formò una spada composta di puro vento, aria compressa più
distruttiva di cento tornado.
Hilary sgranò gli occhi, come poteva essere migliorato tanto rapidamente?
Non
poté restare a trastullarsi nei suoi pensieri per molto, il dragone la stava
attaccando.
Un
rumore assordante frastornò tutti, poi il silenzio.
Takao
si bloccò a guardare Angel, indenne, era riuscita a schivare giusto in tempo, ma
una sottile ciocca di capelli neri come la notte stava sfiorando leggermente il
suolo…
La
ragazza si portò una mano alla guancia, un piccolo rivolo di sangue le stava
macchiando il volto, così si poté notare un sottile taglio sulla guancia destra.
Takao
era riuscito a colpirla.
Aveva passato l’addestramento.
20:49:41
Tutti
guardavano Takao meravigliati, nessuna eccezione. Era riuscito a colpire il
“grande capo” e a prenderla di sorpresa, impresa che, avrebbe meritato una
medaglia.
-L’ho
colpita…- mormorò il ragazzo più incredulo di tutti gli altri.
Angel
sorrise, bene adesso anche lei avrebbe potuto fare qualcosa di più attivo, forse
i blader avrebbero dovuto preferire l’illusione di potere un giorno colpirla,
perché adesso anche lei si sarebbe impegnata.
Chiamò a se l’asta-sonaglio, il suo sorriso mutò, diventando qualcosa di
estremamente pericoloso…
20:02:27
-Dai
Takao =3 guarda che la maionese sta bene con tutto!-
-Max!!!!
Sta lontano da me e dal mio piatto!!!!!!!- gridò il ragazzo tentando di salvare
il salvabile.
-Why
^^?- chiese il biondino avvicinandosi pericolosamente al ragazzo con la
confezione maxi di maionese, ormai Takao era all’angolo…
-AIUTOOOOO!!!!!!!!!!!!-
*gocciolone generale*.
-Che
dite, dovremmo aiutarlo?- chiese Sea, i suoni che sentiva non erano per niente
normali…
-Naa,
finché è occupato con Takao noi possiamo mangiare in santa pace.- disse Rick
tutto contento.
*gocciolone Sea* Mamma mia, che bello spirito di squadra.
-Dai,
Lai, passami la carne prima che “qualcuno” le cosparga di maionese.- lo incitò
Michael
-Certo^^ tieni.-
Quei
due non erano mai andati molto d’accordo, ma quando c’era un nemico più ostinato
da sconfiggere anche le divergenze si potevano appianare… e non mi sto riferendo
a DarkAngel…
18:32:18
Ormai
erano le prime ore del pomeriggio e quella sensazione che stesse per succedere
qualcosa di brutto non l’abbandonava.
Sea
si portò vicino al ruscello che aveva scoperto quella mattina con Takao, le era
sempre piaciuta molto l’acqua, senza di essa non si può vivere, ma spesso e
proprio lei che ti da “l’ultimo bacio” per poi condurti nello sconfinato abisso
del non ritorno, la morte…
Sorrise in modo malinconico, di certo non erano questi i pensieri che sarebbero
dovuti frullare nella mente di una ragazza di appena sedici anni… se è per
questo nessuno a quell’età dovrebbe conoscere le cose che loto sanno e…
prepararsi a combattere una guerra…
La
domanda che Takao gli aveva fatto quella stessa mattina le frullava ancora per
la testa…
Perché aveva accettato di mettere la sua vita in pericolo?
Semplice, perché non aveva niente da perdere…
Si
sedette sulla sponda del ruscello, per poi sfiorarne la superficie in un
movimento quasi ipnotico, quanto le sarebbe piaciuto vedere quello specchio
d’acqua, Giada le aveva descritto le cose che la circondavano molte volte, ma
non era la stessa cosa…
-Sea-chan, quante volte ti devo dire che non dovresti farti prendere da pensieri
tristi.- disse una voce serissima alle sue spalle.
-E tu
Giada, non sai che non si dovrebbero osservare le persone di nascosto?- chiese
sea tranquillamente.
L’amica non ribatté, invece si sedette vicino a lei, ma la ragazza era strana,
seria, il che per una che era stata capace di dire tranquillamente a Yuri che
aveva i capelli a strati a forma di corna con il sorriso sempre stampato sulle
labbra, era molto…
-Sea,
sei sicura di voler combattere?-
-Sì,
non so perché, ma adesso più che mai. Sta per succedere qualcosa, lo so, lo
sento…- mormorò la blader dell’acqua.
-Allora, ci dobbiamo preoccupare, l’ultima volta che hai avuto una sensazione
del genere non ti ho ascoltata e per poco non finivo giù da un dirupo
*gocciolone Giada*.-
Aveva
cercato di scherzare leggermente su qualcosa che era successo molto tempo prima,
il giorno in cui erano diventate amiche… ma non era questo il momento per
tornare indietro nel tempo con inutili ricordi.
-Anche tu hai una brutta sensazione, vero, Gia-chan?-
-Le
mie non sono chiare come le tue, Sibilla, ma sento nell’aria qualcosa che non
va, che non quadra…-
Sea
annuì leggermente, vedere quella specie di pseudo coniglio così seria era
difficile, ma non impossibile, Giada si comportava come meglio credeva
soprattutto con persone che non conosceva, però lei era una persona molto
differente da quello che all’inizio poteva dare ad intendere.
-SEA!
SEA?!- qualcuno stava chiamando la ragazza con insistenza.
-Mi
sa che il tuo principe azzurro ti sta chiamando…- disse divertita la blader del
lupo rosso:- a dopo.- con un movimento veloce e silenzioso si alzò per poi
sparire tra gli alberi.
16:42:09
-Fire! Da destra!- lo spirit in forma umana ebbe appena il tempo di schivare il
colpo prima che Angel lo mettesse KO.
L’allenamento era ripreso e ancora una volta quei quattro avevano deciso di
allenarsi da soli, loro contro Angel.
-LOTHAR! FENDENTE DELL’EST!-
Questa volta il colpo non andò a buon fine, al contrario, con una mossa del suo
bastone Angel era riuscita a rimandarglielo contro.
-Mai
usare due volte lo stesso colpo con lo stesso avversario!- lo rimproverò lei.
-Ma
se questo può servire…- mormorò Lothar a terra, mentre si reggeva con fatica la
spalla destra, ferita.
Angel
lo guardò per qualche secondo disorientata, senza capire.
-ETERNAL FIRE!-
Come
era successo poche ore prima, Angel non riuscì a schivare completamente il
colpo, ma ebbe solo una piccola ferita al braccio destro.
Era
sorpresa, certo, non credeva che il ragazzo sarebbe riuscito ad arrivare così
velocemente ad un livello tanto alto, infatti la serie di colpi denominati
eternal o ancestral potevano essere catastali solo da chi aveva, prima di tutta
una grande forza di volta e poi, un potere molto forte.
Kai,
come Takao, era riuscito a passare la prova-allenamento.
Mancavano solo Max e Rei, ma neanche loro ci avrebbero messo molto, erano
entrambi due grandi blader ed estremamente caparbi, non si sarebbero arresi di
fronte a nessuna sconfitta.
13:15:22
Poco
dopo le 8 p.m.
Mariam stava guardando il cielo stellato…
Era
così strano, sapeva che quella era solo un’illusione creata da Angel per loro,
però sembrava tutto così reale… vero.
Ma
non lo era.
In
pochi istanti una stella attraversò il cielo, per poi perdersi nella notte, una
stella cadente.
Chiuse gli occhi, esprimendo un desiderio:- Voglio rivedere anche solo per una
volta il cielo dal mio villaggio…-
Il
vento le scombinò i capelli lasciati liberi dalla fascia rossa, lì c’era una
pace fuori dal comune, quel posto le piaceva, certo, ma non era casa…
Da
lontano sentiva le voci divertite dei suoi compagni, ormai stavano cenando, lei,
in quel momento sarebbe dovuta essere con loro, a divertirsi, prendere in giro
Dunga, qualche battibecco con Max… il solito. Ma la verità era che in quel
momento voleva stare sola…
Anche
se in quel momento aveva un certo languorino…
-Tieni!- qualcuno le aveva lanciato… una piccola palla… no, era una mela.
Mariam la prese al volo, cercando con lo sguardo chi era questo ragazzo, non ci
mise molto a trovarlo, i capelli biondi spiccavano anche nella notte.
Sorrise divertita, poteva essere solo lui, Max.
-Hello!- disse lui allegro.
-Non
c’è bisogno di salutare, eravamo insieme fino a dieci minuti fa.- disse lei
annoiata.
*gocciolone Max*
-Ok…-
si sedette vicino a lei, continuando a sorridere.
-Che
cosa c’è?- chiese la ragazza innervosita solo dalla sua presenza.
-Dovrei chiedertelo io, sei strana… che cosa preoccupa la tua bella testolina?-
chiese allegro il ragazzo sfiorandole la fronte con un dito.
Lei
arretrò leggermente a quel tocco, cosa che non le venne poi così facile visto
che era seduta sull’erba fresca.
-SONO
NORMALISSIMA!!- ribatté lei con, forse, troppa enfasi tanto che il biondino la
guardò leggermente preoccupato.
-Non
si direbbe.- biascicò lui.
Mariam era sempre più rossa dalla rabbia e dall’imbarazzo, fece per alzarsi
andarsene, la lui la bloccò per un polso e con un movimento veloce la fece
cadere a terra, sopra di lui.
Le ci
volle qualche secondo perché recepisse quello che era successo, no, non ci
poteva credere…
-MAX
! Ma sei impazitto?!?!?!?!?!!!- disse lei, divincolandosi dalla presa del
ragazzo, sentiva il cuore batterle talmente forte che era sicura che anche Max
se ne sarebbe presto accorto.
-Mi
sa di sì- disse lui ridacchiando:- perché mi sono innamorato di te…-
Lei
sgranò gli occhi, per poi perdersi in quelli del blader, seri come non mai, ma
non poteva essere vero.
-Non
scherzare.- mormorò Mariam abbassando lo sguardo.
-Mai
stato più serio- le alzò leggermente il viso, anche se di certo quella non era
la più comoda delle posizioni:- I love you-
La
ragazza appoggiò delicatamente la testa sul petto del ragazzo, non sapeva che
cosa fare, come comportarsi… era nel pallone.
Con
molta tranquillità Max le passò una mano attorno alla vita e con l’altra iniziò
a sfiorarle leggermente i capelli, in quelle che potevano essere della incerte
carezze.
A
entrambi andava bene così, nessun passo avanti e neanche uno indietro che
avrebbe potuto rovinare tutto. Per loro era perfetto.
Poco
lontano, dietro un cespuglio.
-Jessi! Sta fermo, altrimenti ci beccano!- disse Ozuma esasperato, mentre Dunga
cercava di trattenere il biondino.
-Ma
io lo ammazzo +__+***** Mizuhara, hai firmato la tua condanna a morte-
*gocciolone dei due*
-Forse Jessi è un po’ troppo… protettivo…- mormorò piano Dunga, ma, per sua
sfortuna, il bambino lo sentì.
-IO?!
Tutta colpa dello yankee.- urlò il ragazzino sempre più arrabbiato ed
esasperante.
-ZITTO!-
Mariam aprì leggermente gli occhi, aveva sentito un rumore, come se qualcuno
stesse litigando o qualcosa del genere… con rimpianto si sciolse dall’abbraccio
del ragazzo a cui fece segno di non far rumore e di seguirla.
“Adesso finiamo in qualche altro guaio, lo so, è sempre così” pensò il biondino
esasperato, in quei giorni aveva notato quanto la ragazza fosse curiosa.
Un
leggero rumore attirò l’attenzione dei tre litiganti, si girarono
automaticamente dove prima c’erano i due, ma erano spariti.
-Ehm
ehm.-
Si
girarono verso la persona che aveva cercato di attirare la loro attenzione.
Sbiancarono.
-Oh
oh- mormorò il piccolo.
Davanti a loro si stagliava la figura di un’infuriata Mariam avvolta da una
leggera luminescenza azzurra.
Iniziarono a dire le loro ultime preghiere…
Al
campo, Hilary, che stava scherzando insieme agli altri, percepì una forte
energia poco lontano da loro.
*gocciolone di dimensioni bibliche*
-Li
ha beccati… fra un po’ mi conviene andare a raccoglierne i resti.- disse lei a
bassa voce, tanto che nessuno la sentì.
8:53:07
Il
silenzio regnava nel piccolo campo. Tutti erano andati a dormire sfiniti dagli
allenamenti, solo Angel era rimasta sveglia, tanto per lei dormire o no, non
faceva alcuna differenza visto che non ne aveva il bisogno, ma non era l’unica a
non riuscire a riposare quella sera…
-Kai,
dovresti essere a letto, domani succederà qualcosa d’importante.- disse lei in
tono pacato, senza girarsi nemmeno verso il ragazzo che, logicamente non
l’ascoltò.
-Cosa
nascondi?- chiese lui senza troppi convenevoli.
-Niente.-
-Tutto- ribatté lui con i suoi soliti modi freddi ed impassibili.
*gocciolone Angel*
-Va
bene… diciamo che non ho detto tutto, ma sono cose che riguardano solo me, una
decisione, tutto qui.-
Spiegò lo Spirit, aveva capito da tempo che mentire al russo era del tutto
inutile… gli ricordava vagamente Fire, cocciuti uguali.
-Non
ti dirò altro.- continuò lei.
Lui
la guardò sorridendo beffardamente, sembrava che avesse qualcosa in mente.
-Oh,
oh- mormorò lei indietreggiando e per poco non cadendo dal masso su cui si era
seduta. –Forse è meglio che io vada…- disse sorridendo nervosamente la ragazza.
-Che
cos’è quel palazzo, in mezzo alla foresta, con i sei troni?-
-E tu
che ne sai? Credevo che l’avessero scoperto solo Mariam e Max…-
-No,
l’ho visto ieri notte.-
-Ma
non dormi mai?- chiese Hila tra lo stupito e lo sconcertato:- comunque è il
luogo neutro…-
-Lo è
adesso, ma in futuro, quei sei troni indicano altro…- disse lui tranquillo.
-No,
aspe, tu come fai a saperlo, capisco Mariam perché al suo villaggio insegnano
quella lingua, ma tu?-
Ma
Kai, al suo solito, non rispose, ma continuò a sorridere in modo beffardo.
Angel
lo guardò per qualche secondo, per poi scoppiare a ridere di gusto, notando lo
sguardo incerto del ragazzo su di lei si limitò a dire:- Eh, no mio caro
Hiwatari, ognuno ha i suoi segreti, come per esempio io devo ancora capire come
fai a conoscere la serie degli eternal^^-
Kai
non disse niente, iniziò semplicemente ad osservare il cielo, aveva ragione,
c’erano cose che non gli avrebbe mai raccontato, però la cosa era reciproca.
Qualcosa gli diceva che, comunque, presto avrebbero capito che cosa nascondeva
il custode della luce… e quello dell’oscurità.
01:49:28
Giada
sbadigliò stancamente, svegliandosi, non era ne tardi, ne presto, poco dopo le
otto.
Si
guardò in modo annoiato in torno, a primo impattò si chiese dove si trovasse,
poi riconobbe la stoffa verde acqua da con delle parti rosa… la tenda del
campeggio.
-Ah,
giusto, i due Angel.- mormorò piano.
Si
chiese come mai Light non aveva voluto che si avvicinassero al nuovo palazzo,
gli aveva addirittura messo un campo protettivo che lo rendeva anche invisibile,
un po’ esagerate come precauzioni, anche se si pensava a che fine aveva fatto
l’altro…
Bhè,
era tutto più che naturale…
Ricordò come aveva risposto Angel quando le avevano chiesto quando avrebbero
potuto vedere il palazzo.
-Quando morirò il sigillo smettere di esistere e me lo potrete distruggere
quanto volete ^___^-
*gocciolone Giada*
Quella ragazza non era proprio normale.
Come
lei del resto.
Sentì
un rumore alla sua destra, Sea si era appena mossa, si girò anche lei lentamente
su un fianco, guardando l’amica di spalle…
“Sea
se solo sapessi che cosa dice il futuro, forse non riusciresti ad avere sogni
tranquilli, ma cosa faresti? Lo accetteresti o proveresti a cambiarlo?”.
Si
mise seduta e da una tracolla prese un libro enorme, lo stesso su cui aveva
letto le informazioni sul suo bit, o meglio, sull’animale che rappresentava.
-Voglio sapere che cosa succederà domani.- mormorò la ragazza, il libro si aprì
da solo e apparve una foto, persone che lei conosceva: Ryo, Mei, Matt, Ruyji e
un’altra ragazza, una persona che non conosceva ne le sembrava di averla mai
vista.
Con
una pallida luce azzurrina apparve, dietro ad ogni ragazzo/ragazza il proprio
bit power
“Strano” pensò la ragazza: “dietro Ruyji-san non c’è niente, no aspetta, c’è…
una sfera d’oro?!?” scosse la testa stancamente, com’era possibile? E che cosa
voleva dire? Continuò a guardare la foto, spalancò gli occhi appena vide chi
c’era dietro alla biondina “Ma questa è LightAngel, quindi anche lei ha trovato
un blader a cui affidarsi? Ma, allora, dov’è in questo momento?!”
Appoggiò stancamente una mano alla fronte, aveva chiesto che cosa sarebbe
successo domani, non chi componeva la squadra di Matt.
Il
suo sguardo si posò ancora una volta su Sea… era logico che con lei il libro
facesse i capricci, non era destinato a lei il ruolo di custode della sapienza,
o almeno questo era l’appellativo con cui al villaggio veniva chiamato quello
che lei avrebbe dovuto fare…
Il
libro era una specie di sfera di cristallo, ma solo chi era designato poteva
esserne il custode, e la prescelta di quella generazione era Sea.
Nascerà ogni generazione un angelo del mare dagli occhi del cielo che potrà
comprendere il presente, il passato ed il futuro.
Sea
era quell’angelo, ma come poteva interpretare i segni del libro senza poterli
vedere…
Tyaol
si era opposto con tutte le sue forza, aveva corrotto e minacciato ogni singolo
membro che comprendeva il cerchio dei saggi della tribù, a parte il Grande
Saggio, lui era stato escluso, sapeva che non sarebbe servito a niente.
Comunque a quella dolce ragazza era stata negata la possibilità di compiere il
suo destino, ma il Capo Villaggio aveva fatto di tutto perché il libro non
finisse in mani sbagliate, e glielo aveva affidato, senza dirle niente…
Poi
lei aveva legato con quella strana ragazza che tutti odiavano.
Aveva
chiesto di lei al libro e lui l’aveva accontentata mostrandole ciò che era
successo quando era in fasce.
Da
quel giorno aveva iniziato ad odiare il suo villaggio e le persone che ci
vivevano, e si era proclamata guardia del corpo di Sea.
Era
il minimo che poteva fare…
Anche
se adesso sapeva che non ce n’era più bisogno, adesso che Takao era con lei.
-Buon
giorno.- mormorò Sea sedendosi, era fatta così appena apriva gli occhi
difficilmente restava a poltrire a letto… tutto il suo contrario
*gocciolone Giada*
-Giorno’, andiamo fuori!-
-Certo, ma prima fammi vestire e dare una lavata…-
-Ah,
già, vero, avevo la testa da un’altra parte!- disse lo pseudo coniglio
ridacchiando in modo imbarazzato.
-Ok,
non importa^^-
00:09:59
-Che
bella mangiata, sono pieno come un uovo.- biascicò Daichi sdraiandosi a pancia
in su sull’erba.
-Sta’
volta sono d’accordo con te, piattola.- sbadigliò il capitano dei Revolution.
-Ah
ah ah, sono troppo pieno per arrabbiarmi.-
-Oh,
allora mi posso sbizzarrire: piattola, bertuccia, poppante, moccioso, tappo…-
-TAKAO!!!!- urlò il bambino alzandosi di colpo in piedi ed iniziando a seguirlo,
mentre gli altri si godevano tranquillamente la scena.
00:07:15
-Ma
quei due non si stancano mai di comportarsi come bambini.- disse Mariam
annoiata.
-Ma
dai! Sono divertenti e riescono ad allentare la tensione e il nervosismo.-
spiegò il ragazzo stiracchiandosi.
-Se
lo dici tu.- sbuffò lei.
Lui
le sorrise tranquillamente, com’era il suo solito modo di fare.
I due
erano tranquillamente seduti vicini su una specie di panchina vicino al tavolo
dove avevano fatto la colazione, anche se molto in ritardo, come tutti gli altri
comunque.
-Scusate, qui c’è posto?- esclamò Jessi sorridendo in modo cattivello, prima che
i due potessero dire qualcosa si sedete proprio tra di loro, dividendoli.
-Ma
io lo ammazzo.- sibilò Mariam.
-Hai
detto qualcosa Sorellina?- chiese Jessi con tutta la faccia tosta che possedeva.
*gocciolone Max mentre la ragazza tentava di strozzare il fratello*
00:02:59
Un
brivido gelato attraversò Sea.
Si
concentrò al massimo, cercando di percepire qualcosa, non sapeva perché, ma
aveva paura, terrorizzata da qualcosa che non conosceva, ma che presto si
sarebbe svelato.
00:00:55
Takao
si fermò di colpo di correre e Max, Rei, Kai, Ryo e Mei si alzarono di scattò
mentre Hilary si limitò a guardare il cielo, era come se stessero aspettando
qualcosa, ma neanche loro sapevano cosa.
Una
cosa era certa, niente che gli avrebbe fatto piacere o semplificato la vita.
00:00:20
I bit
power dei sei uscirono di loro iniziativa dai bey, senza dire una parola presero
forma umana e si posizionarono accanto ai loro blader, sembravano tutti
estremamente nervosi.
00:00:01
Ne
suo palazzo Mike sorrise sospirò in modo malinconico, tutto stava per succedere,
tutto STAVA succedendo…
00:00:00
-La
terra- mormorò Angel spalancando gli occhi.
Nel
frattempo, in quel piccolo pianeta del sistema solare, grossi nuvoloni neri
stavano avvolgendo ogni cosa, il mare e i fiumi si ribellavano ai confini che
l’uomo e il tempo gli aveva imposto, tornado, vulcani e terremoti mostravano
tutta la loro potenza.
E la
nebbia… oh la nebbia avvolgeva le persone e i loro cuori, contaminando i loro
sogni e distruggendole le speranze.
Questo era solo l’inizio della fine.
Uno
dei capitoli più lunghi che io abbia mai scritto O.o cioè, avrei potuto
benissimo dividerlo in due, ma già che è una palla di per se, aggiungiamoci pure
la divisione…
Lungo+noioso= cap 23
Vabbè, mi è servito per spiegare un po’ di cose e approfondire il rapporto tra
alcuni personaggi.
La
correzione di questo cap è una tortura ç__ç quindi perdonatemi qualche errore di
battitura please.
Ringrazio chi legge e, per aver commentato: Lir_chan
(spero che potrai
leggere anche questo cap, anche se poi bloccarsi proprio qui non sarebbe proprio
bellissimo, poco prima della parte finale vera e propria XD oh, bhè, pensare che
tu hai bloccato i lettori della tua fic durante lo scontro con Tryn ç____ç),
Francesca
Akira89 (Mikelluzzo?!
NdMike_sotto_shock Per sapere che fine farà Mike_chan dovrai aspettare la fine^^
NdA Ehi! Ma da dove viene tutta questa confidenza? è.é NdM Dal fatto che io
decido della tua vita e della tua morte^^ NdA *Mike inizia a bestemmiare in
lingue morte e dimenticate nei secoli*).
Lenn Chan (come non
potevo neanche nominare il nostro genio? Ruy credo che nessuno abbia capito bene
che cosa sia… NdA Neanche tu -.-** NdRuy *gocciolone Angel*), mewsana (il mess sulla musica è uno
dei miei soliti scatti, ma visto che mi è piaciuto l’ho lasciato^^ sono felice
che non piaccia solo a me^^)
solarial (incasinarmi? Anche
volendo non ci riesco, forse perchè già so cosa fargli fare quindi sono
tranquilla e non ci penso troppo^^) .
Spero di riuscire ad aggiornare abbastanza velocemente ^OO^ quindi alla
prossima.
La sfera che fino a poco
prima aveva scandito il tempo alla fine era esplosa in mille pezzi… era servita
allo scopo per cui era stata creata, non aveva alcuna ragione di esistere…
Xander si sedette a
gambe incrociate sul pavimento, prese la sua spada a due mani e la usò come
specchio per guardare il cielo senza dover alzare la testa.
Una specie di vortice
nero viola copriva l’area da lì a una cinquantina di km2 per poi entrare, filo
come un filo all’interno del palazzo, nel centro esatto.
LightAngel-sama non ci
avrebbe messo molto a trovarli e questo il capo lo sapeva, proprio per questa
ragione aveva deciso di mutare in quel modo il cielo… come una specie di grossa
X rossa sopra un tesoro.
Anche se, per dirla
tutta, sapeva che quel vortice aveva anche un altro scopo, ma non era suo
compito sapere quale, dopotutto lui era solo una marionetta, no?... no.
-Hilary! Che cosa sta
succedendo alla terra?!- chiese nervosamente Takao, non sapeva perché, ma gli
era venuto improvvisamente un forte mal di testa accompagnato da quella forte
sensazione di “non ritorno” che tutti si portavano dietro da un po’.
Mentre faceva quella
domanda si girò verso la ragazza-angelo e sbiancò immediatamente.
-MALEDETTO BASTARDO!!
FIGLIO DI UN CRISTALLO DI SECONDA MANO…- e varie altre bestemmie in lingue
dimenticate nel tempo.
-Questo mi sembrava
Aramaico antico.- borbottò Hitosci dopo l’ennesimo insulto, al vento, da parte
della giovane ragazza.
-Angel!- disse Sea, più
pallida che mai, sembrava che non riuscisse a respirare bene:- Le tenebre hanno
avvolto tutto, non credo ci sia tempo da perdere!-
Tutti la guardavano
stupiti, come faceva, lei, a sapere che cosa stava succedendo?!
LightAngel sembrò
tornare in se, così si rivolse ai ragazzi:- L’attacco è iniziato, non è più il
tempo degli allenamenti, dobbiamo andare.- disse in tono grave.
Tutti i blader si
guardarono negli occhi, avevano paura, dovevano ammetterlo e mettere in un
angolino il loro orgoglio, aveva visto di che cosa era capace Hilary, ed aveva
solo scherzato…
-Io sono sempre con te,
quando andiamo?- chiese Takao.
Lei non rispose, si
limitò a posare lo sguardo sul resto del gruppo che, dopo qualche istante di
reticenza, fece un passo avanti.
-Andiamo.- disse Rei,
più serio che mai.
Lo spirit, fece un mezzo
sorriso, per poi scomparire con loro, destinazione, terra.
Xander si alzò, non
aveva più alcuna ragione per restare lì, la sua spada era a posto, adesso doveva
solo andare nella sala del trono e lì ascoltare i suoi nuovi ordini.
Il tragitto fu breve, ma
a lui sembrò un’eternità, come se dietro a ogni colonna, dietro ad ogni porta ci
fosse uno spirit oscuro pronto ad accusarlo di tradimento, di star facendo il
doppio gioco…
Bene, adesso ne era
proprio sicuro, stava sperimentando un sentimento a lui nuovo.
La paura.
Ciò che avrebbe dovuto
incutere negli avversari, adesso, per la prima volta, la stava sperimentando su
se stesso… non era proprio una bella sensazione, questo era sicuro…
Ed eccolo arrivato, di
fronte a lui l’enorme portone che estraniava il suo capo dal resto del mondo.
Nel silenzio più
completo che regnava in tutto il corridoio poté sentire, provenire da quella
stanza, una dolce ed arcana melodia… non era l’unico ad essere nervoso…
-M-ma è…è…- Emily non
riusciva a trovare le parole per descrivere lo scenario che le si presentava ai
suoi occhi.
-orribile.- concluse per
lei Mao.
Grosse nuvole nere, che
ogni tanto scaturivano piccole scariche elettriche viola, ricoprivano il cielo,
oscurando il sole, tanto da far sembrare che il giorno non fosse mai arrivato e
che fosse notte fonda. L’aria era ferma, come se il tempo non scorresse e, per
le strade, non c’era anima viva, l’unica cosa a fargli compagnia era il gelo,
che entrava nella pelle fino a raggiungere le ossa.
-D-dove sono le
persone?- chiese piano Boris, anche se non era sicuro di volere una risposta…
Angel rimase in
silenzio, chiuse gli occhi e ascoltò, ascoltò il silenzio e tutto ciò che poteva
raccontare…
-Le persone.- mormorò
Angel:- sono qui… ma è come se…- non trovava le parole per spiegarsi, non sapeva
neanche se si potesse spiegare in qualche modo la situazione in cui erano
finiti.
-La loro energia è qui,
ma non loro, come se stessero continuassero la loro vita normalmente, ma non in
questa dimensione, ma in un'altra sfaccettatura.- spiegò Ruyji serissimo.
-Non capisco.- mormorò
Takao, ma non era l’unico.
-Come spiegarlo… avete
presente i sogni? Il luogo in cui tutti noi sogniamo è come una sfaccettatura di
questa realtà, al momento le persone si trovano in un’altra ancora
sfaccettatura…- tentò di spiegare lo Spirit, così forse non era molto chiaro, ma
abbastanza semplice, se invece avrebbe dovuto rendere tutto più chiaro avrebbe
dovuto iniziare a spiegare la formazione dell’universo su piani astrali,
sfaccettature dimensionali e tiriterie varie, che solo per spiegarle a Ruyji ci
aveva messo circa due mesi (3 ore a giorno di lezione) ed il ragazzo era
parecchio sveglio, altrimenti si avrebbe avuto a che fare con un testa dura
sarebbero stati ancora lì.
-Si, ma nei sogni il
corpo rimane qui, sulla terra! Ma qui non c’è niente…- fece notare Rei.
-Quindi, dove sono le
persone?- rincarò Yuri.
-Questo lo sa solo Dark,
ed io ho tutta l’intenzione di chiederglielo.- disse Hilary gelidamente, aveva
ripreso la forma con cui aveva conosciuto Takao, cioè quella da sedicenne, ma i
suoi occhi erano rimasti rossi, ed infuriati.
-Tak, andiamo a casa
tua.- disse piano Angel.
Nessuno osò contestare,
ma camminare in quelle strade così spettrali e fredde metteva a tutti i un senso
di disagio. Gli veniva impossibile credere che quello era il posto che tutti
avevano conosciuto e dove, alcuni di loro, avevano vissuto fino a poco tempo
prima.
Come il resto della
città, anche la casa del ragazzo era vuota, non c’era nessuno, come tutti anche
Nonno J era sparito.
-Allora…- iniziò Light,
ma molti non sembravano interessanti a quello che voleva dire, troppo sconvolti
per ascoltare.
-Che cosa possiamo
fare?-
-Sono tutti spariti…
anche nonno J… a chi possiamo chiedere aiuto?- chiese Daichi preoccupato, come
tutti.
-Anche volendo nessuno
ci potrebbe aiutare.- disse serio Rick.
-SILENZIO- no, non era
stata Angel a parlare, ma Takao, si vedeva che era arrabbiato, non tanto con
loro quanto con DarkAngel, ma voleva sapere che cosa le doveva dire Hilary, era
necessario ascoltarla.
Nessun’altro osò anche
solo respirare, pochi, per non dire nessuno, avevano già visto Takao così
infuriato, era meglio ascoltarlo.
-Adesso- iniziò lo
Spirit:- non possiamo più stare qui ad aspettare, questa è stata la
dichiarazione di guerra di Mike, lui non ci attaccherà, non si farà vivo…-
iniziò a spiegare lei.
-Perché?- chiese Mao.
-Non gli conviene- disse
Sea, tutti iniziarono ad osservarla strabiliati, che ne sapeva lei?:- ha fatto
sparire le persone per provocarci, ma non ci verrà a cercare, perché? Non ne ha
motivo, ha raggiunto in suo scopo, il mondo è avvolto dalle tenebre, gli esseri
umani non ci sono più… perché dovrebbe attaccare? Venire a cercare guai quando
sa che noi faremo di tutto per cambiare le cose? Gli conviene aspettarci e
giocare in casa.-
Tutti erano ammutoliti,
quella ragazza aveva fatto un ragionamento freddo, come se non ci fossero loro,
lei, nei guai, ma qualcun altro.
-Precisamente.- concordò
Angel.
-E quindi?- chiese
Daichi.
-Quindi si va nella tana
del lupo.-
A quelle parole tutti
gelarono sul posto… non ci potevano credere, non poteva dire sul serio… ma in
quel momento Angel non stava scherzando.
Daichi stava marciando
avanti e indietro per la stanza, non ci poteva credere, non solo Hilary aveva
deciso di assecondare il fratello, ma lui non sarebbe potuto venire per lo
scontro finale, ma non solo lui, tutti coloro che non avevano completato
l’allenamento, quindi, in parole povere sarebbero partiti solo: Kai, Rei, Takao,
Max, Ryo, Mei, Ruyji, LightAngel e… Sea e Giada, per qualche strano motivo
Hilary aveva deciso di portarle con loro, va bene che durante gli allenamenti si
erano distinte parecchio e Sea aveva un udito fuori dal normale, neanche Angel
la batteva in questo e anche Giada non era un tipino proprio normale… però!
Diede una veloce
occhiata agli altri, erano tutti molto nervosi, Light era uscita da circa un
quarto d’ora e a niente erano servite le loro proteste, preghiere, minacce…
niente, come Takao non era riuscito a convincere Sea a non seguirli a non venire
con loro, aveva tentato di convincere Angel, niente da fare, le due non avevano
cambiato idea…
Il bambino sospirò
stancamente, era preoccupato e stare lì gli dava un enorme senso d’impotenza e
sapeva che oltre ad aspettare non poteva fare niente.
-Hilaryyyyyyy ma almeno
sai dove stiamo andando?- chiese annoiato Takao, non camminavano da molto, ma
aveva come l’impressione di stare andando alla ceca.
-No.-
SDONG
*caduta di Takao
sull’asfalto*
Con molta fatica il
ragazzo riuscì a rialzarsi:- C-come?-
-Takao ragiona, come
faccio a sapere DOVE è quello psicopatico di mio fratello?- disse
tranquillamente lei continuando a camminare, con gli altri che le arrancavano
dietro:- ha fatto in modo che l’oscurità ricoprisse la terra quasi in maniera
quasi completamente uniforme…- spiegò.
-Quasi?- chiese Rei.
-Sì, guardate.- così
dicendo la ragazza indicò il cielo.
Sgranarono gli occhi,
prima erano troppo lontani e con quella nebbia non avevano notato niente, ma
adesso che erano più vicini potevano vedere perfettamente… il cielo sembrava che
venisse inghiottito in una spirale, come un buco nero che prendeva ogni cosa e
la inghiottiva.
-Che cos’è?- chiese Max
in un soffio.
-La base.- disse
laconico Kai.
-Il posto dove siamo
diretti… se non volete venire non ve ne farò mai una colpa o altro.- aggiunse
velocemente.
-Ahhhh, ma la vuoi
smettere, ci hai fatto sta paranoia non so più quante volte- disse Takao
esasperato.
*gocciolone Hilary*
-Ormai abbiamo deciso^^-
disse Ryo tranquillamente.
-Yes… GO!- Max sembrava
parecchio allegro, ma come tutti gli altri era preoccupato, ma sapevano di
potercela fare, avevano sempre vinto rimanendo insieme e non arrendendosi mai,
perché questa volta le cose sarebbero dovute andare diversamente?
Perché?
Perché loro non
conoscevano ancora cosa aveva in serbo il destino per loro.
Perché ancora non
sapevano che cosa sarebbe successo.
Perché… perché ogni cosa
va come deve andare e a nessun essere umano è permesso cambiare quello che fu
scelto.
-Un posto più terra
terra no, eh?- sbuffò Mei cercando di superare l’ennesima roccia.
In pochi chilometri il
paesaggio era completamente cambiato, le case, i grattaceli i negozi erano
spariti, al loro posto c’erano rocce e spaccature delle crosta terrestre da cui
proveniva un caldo insopportabile e negli unici posti dove l’aria era più pura
si stagliavano orribili e scheletrici alberi neri, senza più vita; sembrava di
essere finiti in un altro luogo, luogo che di certo non era comune da nessuna
parte, magari nei film horror ma non lì, no, nel mondo reale…
-Tsz lo sai che gli
piace complicare la vita a se stesso e a noi^^- disse serafico Ryo.
-Uff- sbottò la ragazza
esasperata, aveva sempre odiato muoversi tra rocce e sassi, preferiva di gran
lunga le foreste, anche se talmente piene di liane che non si poteva fare un
passo senza inciampare o rimanere bloccati in quella rete naturale.
-Non credo che abbia
fatto tutto questo solo per farci un sorpresa…- mormorò Sea.
-Sea, tu non lo
conosci.- ribadì Ryo.
-Io sì.- s’intromise
Ruyji:- e sono d’accordo con lei, c’è qualcosa di strano in questo posto, oserei
dire familiare… ma non capisco che cosa sia…- così dicendo alzò tristemente lo
sguardo verso il cielo, si chiedeva se sarebbe mai riuscito a rivedere la luce
del sole.
-Non mi ricordavo che di
fosse questa specie di montagne nelle vicinanze.- borbottò Takao.
-Infatti non c’era.-
disse Kai gelidamente.
-A-ah…- *gocciolone
Takao* -ma, allora, come mai l’ha piazzata proprio qui?-
-Ragiona, Tak, stiamo
andando al suo covo, con molte probabilità avrà piazzato qui questa rupe per
fare in modo che nessuno, mentre che lo costruiva, lo notasse o che scoraggiasse
chi capitava qui per puro caso!-
-Hai ragione Max.-
ammise il blader del dragone, però aveva uno strano senso d’inquietudine, come
se dovesse succedere qualcosa da un momento all’altro, qualcosa che per loro, di
certo, non sarebbe stato affatto piacevole…
-Siamo quasi arrivati.-
mormorò Sea e non si riferiva alla cima di quella specie di sollevamento del
suolo…
-Strano.- mormorò Rei.
-Cosa?- chiese Giada.
-Non abbiamo incontrato
nemici, ma se ci stiamo davvero avvicinando, qualcuno a “darci il ben venuto”
dovrebbe esserci, no?- concluse per lui Ruyji.
Angel si fermò di scatto
e disse tranquillamente:- Non so perché, ma lui vuole che arriviamo a
destinazione, quindi, perché darsi la pena di affaticarci e rischiare che
qualcuno arrivi mal ridotto?-
-Lui vuole che lo
attacchiamo?- mormorò Takao stupito, va bene che quella degli esseri umani era
stata tutta un provocazione, ma così il custode dell’oscurità stava forse
sfidando un po’ troppo il destino…
-Precisamente, adesso
andiamo, stiamo prendendo fin troppo tempo.- disse Hilary riprendendo a
camminare, ormai alla vetta mancava poco, non avevano potuto aggirare
l’ostacolo, era come se quella formazione rocciosa fungesse da mura, mura che
circondavano il luogo dove la spirale si concentrava fino a diventare fina come
un piccolo filo si seta nera.
Un passo… due passi… tre
passi…
Erano arrivati…
-No… non è possibile…-
mormorò Mei spalancando gli occhi.
-Cosa?- chiese Takao.
Nessuno rispose, ne Ryo,
Mei o Ruyji si diedero la pena di soddisfare la curiosità del ragazzo, il loro
sguardo si posò semplicemente su LightAngel che teneva la testa bassa…
Quel luogo…
Quel posto era stato
scelto per una ragione precisa…
Angel si lasciò cadere a
terra, ormai non poteva più bloccare il fiume di ricordi, belli e dolorosi, che
la stavano travolgendo…
-Sai Neko-chan,
quando sei nervosa fai ridere^^- Ryo era tranquillamente stiracchiato su una
panchina nel camerino della loro squadra.
-Zitto Ryo >.< ti
prenderei volentieri a martellate, ma il capitano ha detto che ci servi tutto
intero!- ribatté per tutta risposta Mei, continuando a camminare avanti e
indietro per quella stanza.
-Quindi sono al
sicuro, per quanto ti prendo in giro non puoi alzare un dito su di me *o*-
-Oddio, era meglio se
stavo zitta =_= -
Matt e Ruyji li
guardavano divertiti, erano tutti molto tesi… come non esserlo quando di lì a
qualche minuto avrebbero disputato le finali dei mondiali di bey blade?
All’inizio avevano
avuto qualche… ehm possiamo dire problema di squadra, anche a causa del capitano
che non legava facilmente con le persone, ma alla fine erano riusciti a trovare
un loro equilibrio, anche se qualcuno da esterno non ci avrebbe mai scommesso
neanche uno Yen.
La squadra era
composta da cinque membri, ma quelli che fino a quel momento erano scesi in
campo erano stati solo: Mei, Ryo e Matt.
Le finali si
sarebbero svolte in modo molto semplice, tre incontri, ognuno con un diverso
componente del gruppo, vinceva chi si aggiudicava due incontri.
-Ma si può sapere
dov’è Rea?- sbottò Mei, ogni volta era la stessa storia, Ruyji e Rea sparivano
quasi sempre, non avevano neanche mai avuto l’onore di beccarli insieme,
andavano ognuno per la loro strada.
-Angel, si può sapere
che cosa c’è?- chiese glacialmente la biondina al suo bit power che, in forma
felina, la stava conducendo avanti e indietro per i corridoi dello stadio, ma ad
ogni angolo c’erano delle persone e la cosa che invece lo spirit voleva era un
posto dove non ci fosse nessuno…
Girò per un corridoio
abbastanza piccolo e stretto che conduceva ad un ripostiglio, ma non ebbero il
bisogno di entrare.
-Rea…- la chiamò il
micio prendendo la sua forma angelica:- i nostri nemici non sono normali… sono…
è…-
-Lui.- concluse la
ragazza:- lo aveva capito da tempo.-
-A-ah te ne prego fa
attenzione, preoccupati una volta tanto solo per te stessa, perché sarà pronto a
tutto.-
La ragazza scrutò con
i suoi attenti occhi verdi l’amica, non rispose, restò qualche secondo in
completo silenzio per poi avviarsi verso lo stadio, gli incontri stavano per
iniziare.
-BENE SIGNORI E
SIGNORE LE SQUADRE STANNO PER SCENDERE IN CAMPO!!!- il Dj sembrava impazzito
dalla felicità, ancora un po’ e si metteva a saltare e fare le capriole.
*gocciolone del
pubblico *.
-ALLA MIA DESTRA LA
SQUADRA GIAPPONESE GLI ETERNAL CAPITANATI DALLA BELLISSIMA REA!!!-
*gocciolone della
squadra*
*tic nervoso da parte
di Rea accompagnato da vari istinti omicidi*.
-ED ECCO ALLA MIA
SINISTRA I DARKNESS CAPITANATI DAL MISTERIOSO JULIEN!!!!!!!!!!!!-
Piccolo salto con
capriola da parte del Dj, per poi continuare con il suo discorso:- TRA POCHI
MINUTI UN COMPONENTE DI CIASCUNA SQUADRA SCENDERA’ IN CAMPO!!!!!!! NESSUNO,
NEPPURE NOI, SAPPIAMO COME I CAPITANNI DECICERANNO L’ORDINE O COLORO CHE
VERRANNO IN CAMPO!! NON CI RESTA CHE ASPETTARE!!!!!!-
-Allora, come
scendiamo in campo?- chiese Matt al capitano.
-Prima scenderà Mei.-
dichiarò la ragazza:- te la senti?-
-Certo ^O^- la
ragazza era al settimo cielo, aveva temuto di non poter partecipare, ma per
fortuna non era stato così.
-Fai attenzione.-
disse la biondina serissima, la compagna di squadra annuì.
Ryo dal canto suo non
disse niente, si limitò a scrutare attentamente gli avversari con i suoi occhi
felini, quello che sapeva essere il capitano della squadra era un albino con i
capelli lisci lattei, lunghi fino alle spalle con alcune ciocche tinte di verde
acqua e occhi azzurri, quasi bianchi, in netto contrasto erano i vestiti neri e
rossi, con qualche sfumatura in argento.
Ma non sarebbe stato
lui a scontrarsi contro l’amica, ci poteva scommettere.
-A SCENDERE IN CAMPO
SARANNO: MEI PER GLI ETERNAL E MANUEL PER I DARKNESS!!!-
“Manuel… Manuel…
eccolo, è lui! O dio…” Ryo iniziò davvero a temere per l’amica, il suo
avversario era un bestione di una centinaia di chili, occhi grigio scuro e
capelli biondo sporco… non faceva di certo una buona impressione, ma per essere
stato ammesso in quella squadra doveva essere per forza distruttivo.
Quando Mei gli passò
accanto per andare verso il beyblade stadium il giovane si limitò a mormorargli
un:- Siamo tutti con te.-
-Thanks Namagomi.-
-TRE DUE UNO
LANCIO!!!!!-
I due bey blade
schizzarono velocemente in campo, appena sfiorarono il suolo dello stadio
entrambi sparirono, non c’era tempo da perdere, il loro avversario era forte
dovevano attaccare subito…
-Non posso portare
avanti a lungo l’incontro, non sono questi gli ordini…- disse il ragazzo con
voce spenta.
- Tunder attacco ali
della morte.- un gigantesco serpente a sonagli si materializzò dal bit
dell’avversario, completamente nero e grigio, l’unica cosa che aveva una
parvenza di colore erano gli occhi di un azzurro chiarissimo, vitreo, sembrava
tanto una marionetta nelle mani di un maldestro burattinaio.
Mei non ebbe neanche
il tempo di chiamare il bit power che forti raffiche di vento si scagliarono su
di lei… l’attacco non era mirato a colpire il bey blade, troppo semplice, il
loro obbiettivo era mettere fuori uso i blader… un bey si poteva ricostruire,
una persona no…
Un lungo e profondo
taglio si delineò nella pelle della ragazza, portò subito la mano al braccio
destro, mordendosi il labbro per non urlare di dolore.
-SILVER-
La maestosa pantera
bianca si mostrò sul campo di gara, gli occhi gelidi come nessuno li aveva mai
visti, anche lei era pronta a fare il gioco duro.
-Presto! Falce di
luna!- l’energia che a quelle parole sprigionò il bit power fu senza confini, ma
non servì a molto, appena il fumo si fu diramato l’avversario era ancora lì, in
piedi e il bey, anche se molto danneggiato, continuava a roteare
tranquillamente.
Ma se Manuel avrebbe
continuato in quel modo ne il bey ne il bit avrebbero retto ancora a lungo.
-Ultimo sguardo.-
Scariche di energia
nera avvolsero il corpo della ragazza e della pantera.
-MEI!- tuonò Matt
spalancando gli occhi, quello doveva essere un incubo, senza contare i suoi
compagni di squadra sembravano del tutto indifferenti… ma se in quel momento
avesse fatto attenzione avrebbe potuto notare una leggera aurea bianca che
avvolgeva Rea e alcune scintille vicino a Ryo…
-No.- sibilò la
ragazza sul campo di battaglia:- Io non mi arrendo, ne ora ne mai…- fu come se
dietro di lei apparisse la luna piena al massimo del suo splendore, la ragazza
non sembrava pronta a fermarsi, incurante delle scariche elettriche decise di
giocarsi il tutto per tutto.
-MOONLIGHT ATTACK
*!!- l’energia che sprigionò il bey fu senza confini, l’intero stadio tremò.
Tutti chiusero gli
occhi momentaneamente accecati, tranne Ryo, che per una volta aveva aperto i
suoi, sembrava spaventato, preoccupato, non chiedeva altro che quella
stramaledetta luce si attenuasse per capire in che condizioni si trovava la sua
compagna di squadra.
-cof… cof… SIGNORI E
SIGNORE, SONO ANCORA QUI PER DECRETARE IL VINCITORE DI QUESTRO SCONTRO IN CUI
“QUALCUNO” HA LEGGERMETNE SFIORATO IL LIMITE DEL REGOLAMENTO... DOBBIAMO SOLO
ASPETTARE CHE LA NEBBIA SI SIA DIRAMATA PER POTER VEDERE…- sembrava che il Dj
fosse arrabbiato, anzi furioso, ma tentava di non essere di parte, cosa che
iniziava a venirgli difficile.
Lui era il primo che
non sopportava le scorrettezze, ma aveva le mani legate, sperava solo che quella
fuoriclasse stesse bene…
La luce si attenuò di
colpo.
La scena che si
presentò agli spettatori fu sconvolgente, del campo restava solo un cratere di
circa un paio di metri in lunghezza… meglio non parlare di profondità… ai lati
del campo c’erano i due blader, entrambi si reggevano in piedi a fatica, vicino
a ciascun blader stava fermo il proprio bey blade, entrambi erano fermi e semi
distrutti… lo scontro era finito in parità.
-PARITA’- tuonò il Dj
astenendosi dal fare altri commenti.
Mei raccolse
lentamente il bey, aveva il corpo ricoperto di ferite e si vedeva che non
camminava in modo fermo sulle gambe, si girò per ritornare alla panchina della
sua squadra, sperava solo di avere abbastanza energia per arrivare dal suo
gruppo, ma si sbagliava…
Al primo passo la
forza di gravità divenne semplicemente troppo e si lasciò cadere al suolo a peso
morto, ma non toccò mai il pavimento, due forti braccia le avevano circondato la
vita, per poi prenderla protettivamente in braccio e portarla dagli Eternal.
-Grazie Ryo.- mormorò
la ragazza.
Lui abbozzò un
leggero sorriso mentre la guardava con i suoi stupendi occhi ametista:-Adesso
sta tranquilla e riposati, ci penso io.- le sussurrò mentre la ragazza chiudeva
i suoi di occhi e, cullata dal calore del ragazzo, si lasciava andare a un
leggero sonno che non era destinato a durare.
L’appoggiò
delicatamente sulla panchina levandosi la sua solita giacca per coprirla un po’,
ma aveva bisogno di un medico e al più presto.
Senza dire una parola
Rea si alzò per andare a parlare con il Dj, parecchio incuriosito dal
comportamento della ragazza, che di solito non spiccicava una parola neanche a
pagarla oro.
-La mia compagna ha
bisogno di un medico, ADESSO.- il tono gelido e autoritario con cui era stata
detta quella frase fece gelare il sangue all’intero pubblico…
-Mi dispiace, ma non
si può, solo appena gli scontri saranno finiti potranno entrare degli esterni.-
-Ma…- Rea era pronta
a scatenare il finimondo.
-Non c’è problema-
disse una voce alle sue spalle, la blader non dovette neanche girarsi per capire
chi era, Ryo:- basterà che non la tiriamo per le lunghe.- si girò velocemente
per poi rivolgersi ai
Darkness:- Chi di voi è il mio
avversario.-
Nessuna persona sana
di mente in quel preciso frangente avrebbe avuto il coraggio di mettersi contro
di lui, ma dopotutto si sa, non sempre si incontrano persone sane di mente…
-SONO IO, LEON!-
Ryo guardò il rosso
con sguardo poco rassicurante, sembrava un gatto pronto a gettarsi sulla preda…
Leon deglutì a vuoto, quell’aurea violetta che avvolgeva il suo avversario non
prometteva niente di buono…
-BENE!!! LO SCONTRO
PUO’ AV-
Non diedero al Dj
neanche il tempo di finire la sua presentazione che già i ragazzi stavano
facendo il conto alla rovescia.
-DUE UNO LANCIO!!!-
Nigntmare, schizzò
velocemente verso il bey avversario, avvolto in una luce viola sempre più forte,
non ebbe neanche il tempo di toccare il campo di gioco che il bey di Leon fu
eliminato dopo neanche due secondi che era stato lanciato.
Il pubblico rimase in
silenzio.
Il Dj per primo, dopo
l’incontro appena concluso, di certo non pensava in niente di così rapido,
ancora non sapeva quanto un blader poteva essere pericoloso se arrabbiato, ma
negli anni successivi, con i mondiali che sarebbero seguiti avrebbe avuto tutto
il tempo per impararlo.
-D_DICHIARO RYO,
DEGLI ETERNAL, VINCITORE!!! GLI ETERNAL SONO IN VANTAGGIO DI UN PUNTO!!!! ADESSO
VEDREMO SE LA SQUADRA GIAPPONESE RIUSCIRA’ A VINCERE ANCHE L’ULTIMO INCOTRO O SI
DOVRà RICORRERE ALLO SPAREGGIO!!!!!!!!!!! DOBBIAMO SOLO ASPETTARE CHI DECIDERA’
DI…- fu inutile che il pover uomo continuasse, sembrava che le due squadre si
fossero messe d’accordo per ignorarlo educatamente…
Entrambi i capitani
delle squadre si erano alzati e, senza dire una parola, scesi in campo, uno di
fronte all’altro di fronte all’arena semi distrutta, che di certo non era il
miglior posto per scontrarsi durante una sfida ufficiale, aggiungeteci il fatto
che non era sfida ufficiale qualunque, ma la decisiva dei mondiali di
quell’anno… il Dj era in preda ad una crisi isterica.
-M-ma, ragazzi,
ragionate.- il poveretto aveva le lacrime agli occhi, ma Rea non sembrava niente
affatto toccata dal comportamento dell’uomo.
-Non abbiamo tempo da
perdere, se vuole fare il suo lavoro lo faccia, altrimenti se ne vada.-
Il Dj era avvolto da
un’aurea nera di depressione.
-OK ALLORA, IN
POSIZIONE!!! TRE, DUE, UNO, LANCIOOOOO!!!!!!!!- si riprendeva in fretta,
dopotutto per lui un incontro di bey era pur sempre un incontro di bey, no?
IL bey d’orato di Rea
e quello nero di Julien si scontrarono subito a mezz’aria, pronti a fare piazza
pulita dell’avversario, ma niente, entrambi troppo potenti per venir sbalzati
via dal campo così in fretta.
- LightAngel.-
pronunciò semplicemente il suo nome, ed eccola arrivare, in un fascio di luce
rosa, il custode della luce.
-DarkAngel.- dalle
tenebre più profonde eccolo, colui che detiene in se l’infinito potere della
notte e della porte, il custode dell’oscurità.
Finalmente Rea lo
vedeva, la creatura che, senza una ragione apparente, tempo prima aveva ordinato
la sua eliminazione, perché?
Non lo sapeva e,
sinceramente, non le poteva importare di meno, ma adesso, almeno, una ragione
per volerla morta l’aveva, no?
Dark abbassò lo
sguardo sulla biondina, quella caparbia ragazzina, con un potenziale fuori dal
comune… un essere umano molto pericoloso.
Pericoloso.
Per lui…
-Ciao sorellina, chi
non muore si rivede, eh?- ghignò il bit power oscuro.
-Già, chi non muore…
oni-kun che ne dici di tirare le cuoia così fai un favore al mondo intero.-
ribatté il bit power con un sorriso a trentadue denti.
*gocciolone di tutti
i blader + Dark*
-No, grazie lascio a
te l’onore di precedermi nell’oltretomba, poi se mi gira ti raggiungo^^.-
-Fa un favore a
tutti, evita di fare battute sarcastiche, ti riescono davvero da schifo.- disse
Light spostando con un piede il ghiaccio che si era formato a causa della
freddura del ragazzo.
Alla panchina degli
Eternal Ryo stava schlerando, visto che c’erano perché non di prendevano una
torta con dei pasticcini e un thé…
-Ma non avevamo detto
di muoverci.- sbottò alla fine lo shadow’s blader, mentre teneva tra le braccia,
la ragazza, che, iniziava a svegliarsi.
-Lasciali fare.-
disse Ruyji:- Io li ho già visti combattere l’uno contro l’altro e ti posso
assicurare che se decideranno d’impegnarsi al massimo di questo stadio non ne
resterà niente.-
Gli altri membri del
gruppo lo guardarono incuriositi, come faceva quel ragazzo a saperne sempre una
più di tutto, era sempre un passo avanti… perché? Ma soprattutto: COME?
Distolsero la loro
attenzione dal tricolore, sul campo di gara stava finalmente accadendo qualcosa…
Rea aveva
indietreggiato di qualche passo, davanti a lei Light che si faceva leva sulle
gambe e braccia per tentare di allontanare Dark con la sua falce, l’unica cosa
che separava il volto della spirit dalla lama dell’arma del fratello era l’asta
sonaglio, usata come un semplice bastone.
La sfida aveva avuto
inizio.
Da qui in poi il
tempo ha perso il ricordo di ciò che avvenne.
Solo l’oscurità
ricorda e la luce odia.
Ogni essere ha il suo
destino.
Ma è sempre giusto
accettarlo?
Non sta a noi esseri
umani deciderlo.
Non sta a coloro che
vivono nell’eternità e tra lo scorrere del tempo.
A nessuno è concesso
contestare il destino…
Ma dopotutto a ognuno
è stato concesso il libero arbitrio, no?
Sta solo a noi
decidere come usarlo e se vivere o esistere…
-REA!! Vattene, a lui
ci penso io- ordinò Light, anche il modo in cui aveva detto quelle parole
suonavamo molto più come una supplica che come una richiesta.
-No, io resto, ho
tutta l’intenzione di combattere fino all’ultimo.- rispose lei, gli occhi verdi
erano illuminati di una nuova luce, il custode della luce non poté fare altro
che annuire, qualsiasi cose le avesse detto non avrebbe cambiato idea, la
conosceva bene, ormai.
-Dark Ball!!- sfere
di energia oscura iniziarono a bersagliare la spirits, ma le evita facilmente.
-Allora fratellino…-
gelo nelle due panchine delle squadre:-… a quanto vedo con il passare del tempo
la tua mira è peggiorata, e di parecchio anche.- ghignò lo spirits di base
“buona”.
-Non direi.-
Angel sgranò gli
occhi, si girò automaticamente vero Rea, era lei il bersaglio…
Stavano per colpirla,
lei non sarebbe mai arrivata in tempo, lo sapeva benissimo… ma comunque fece per
andare verso la sua blader, la sfera oscura era ormai ad un passo da lei… Rea si
abbassò di scatto, evitando il colpo, che si scagliò nel muro alle sue spalle
distruggendolo.
DarkAngel
ghignò,questa l’aveva evitata, ma per quando ci sarebbe riuscita?
-Dark! Non provarci
mai più.- gli urlò la sorella avvolta in una aurea bianca, si stava scaldando,
perfetto era proprio quello che voleva, meno era concentrata più salivano le sue
probabilità di vittoria.
-Perché?- ghignò lui.
-Altrimenti vedrai
quanto mi posso arrabbiare.- sibilò la ragazza.
Ma il fratello non
sembrava per niente intimidito, la sorella era troppo “buona” per fare qualsiasi
cosa che potesse mettere in pericolo tutte quelle persone lì presenti, una delle
tanti ragioni per cui aveva scelto di scontrarsi con lei proprio lì, in quella
situazione.
Rea guardò i due fare
salotto durante la sfida…
*gocciolone*
-ANGEL!-
-Sì?- risposero i due
in coro.
*leggero tic nervoso
by Rea*
-Light-Angel.-
precisò leggermente esasperata.
DarkAngel fece
spallucce prendendo più saldamente la sua falce, pronto per lo scontro.
-Light!
White Light (Raggio Bianco)- commando la ragazza.
L’energia sprigionata
fu devastante…
Ryo, fece scudo a
Mei, tentando di proteggerla, mentre Ruyji chiamava a se uno scudo energetico,
per se e per il pubblico…dimenticandosi, stranamente, di dare una mano alla
squadra avversaria…
- Ancestral Darkness!-
una sfera di ombra nera, avvolta da dei piccoli fulmini si scagliò direttamente
contro la sorella dello spirito oscuro… ma ancora una volta non era destinato a
lei quel colpo…
LightAngel alzò le
braccia davanti al volto, per proteggersi, ma il colpo le passò attraverso,
senza farle neanche un graffio…
La sfera colpì tutto
ciò che stava dietro della pura luce.
E, questa volta, Rea
non schivò in tempo.
Nessuno riuscì a
schivare… e la barriera di Ruyji finì in mille pezzi.
Tutti chiusero gli
occhi, vedendo su di loro schierarsi le nere ombre della morte, ma quando li
riaprirono lo stadio era solo un puntino lontano.
Gli unici rimasti
erano i due spirits, gli Eternal e Julien.
-REA!?!- urlò Light
avvicinandosi alla ragazza.
Sentì come se il
cuore le smettesse di battere, mentre gli occhi le s’imperlavano di lacrime, non
poteva essere vero, un sogno, ecco che cos’era, anzi no, un incubo… ma il corpo
di Rea che cadeva al suolo, in una pozza di sangue, era vero, reale, era ciò che
mai avrebbe voluto vedere, anche a costo della sua stessa vita…
La prese
delicatamente tra le braccia, non era ancora morta…
-Non preoccuparti ci
penso io.- mormorò, guardando il volto pallido della ragazza, era tutto
offuscato, offuscato dalle lacrime dell’angelo.
-Reversus Light…-
mormorò, per curare la ferita, una soffusa luce si sprigionò dalle sue mani, ma
niente da fare, era come se qualcuno, o qualcosa, gl’impedisse di usare i suoi
poteri:- Reversus Light! REVERSUS LIGHT!!!!- tuonò per l’ennesima volta, mentre
le lacrime continuavano a rigarle il volto.
-No… no… NO! PERCHE!?!
PERCHE’ CAZZO NON FUNZIONA?!?!?- urlò stringendo tra le lacrime il corpo della
ragazza, respirava ancora, ma per poco… non capiva, perché?! Perché non ci
riusciva?!?
Vide Rea socchiudere
gli occhi, gesto che sembro comportarle un enorme fatica.
-…Angel… non…
odiare…- mormorò respirando a fatica, chiuse stancamente gli occhi, per non
riaprirli mai più…
-Il destino ha
scelto.- mormorò DarkAngel serio, senza alcune emozioni.
LightAngel alzò di
scatto gli occhi, irati, furibondi, dominati solo dall’odio.
La luce avvolse ogni
cosa.
Il bene puro portò la
distruzione.
Chi, dopo, superando
la paura, sarebbe andato a cercare una spiegazione per ciò che era successo
durante quei distruttivi mondiali, avrebbe solo trovato un enorme cratere e un
bey d’orato che, nonostante tutto continuava a girare e niente sarebbe mai
riuscito a fermarlo, ne il tempo ne la vita, ne l’eterno destino…
Ed ecco
che anche questo cap è finito siamo proprio agli sgoccioli ù_ù alla fine,
letteralmente questa volta, manca (almeno in teoria) il 25 più l’Epilogo (che nn
so se metto, dipende da quanto la mia modalità Bastard inside è Attiva^^’).
Spero di poter aggiornare presto, anche se il cap verrà lungo^^’’ (nn che questo
scherza ù_ù’’’’’’’’’).
Ringrazio chi legge e, per aver commentato,: Vale_Hiwatari, Lir_chan (hai
fatto prima tu a tornare che io ad aggiornare^^’’’’’’’), Francesca Akira89
(L’Apocalisse? *ghigno sadico* Oh, non sai quello che succederà, ma questo cap
ti dovrebbe dare un idea di cosa sono capace ^-^), mewsana e Lenn Chan.
-Angel, stai bene?- chiese Kay avvicinandosi
alla ragazza.
Era ancora inginocchiata a terra e guardava
di fronte a se con occhi vuoti e spenti, quasi vitrei.
-Hilary.- mormorò Max preoccupato.
-Sto bene.- sibilò la giovane in modo freddo
e distaccato:- Ma starò meglio quando avrò fatto pentire mio fratello per questo
suo scherzetto.-
L’aura che l’avvolgeva era diventata sempre
più forte e… e mortale.
Senza degnare nessun altro di uno sguardo
iniziò a scendere la rupe, tranquillamente, senza la paura di non essere vista,
attaccarla, i nemici volevano farsi avanti? Bene lei non chiedeva di meglio…
Takao si passò una mano tra i capelli, dopo
essersi levato il capellino, regalo del fratello di molto tempo prima, si stava
innervosendo, come tutti.
Hilary non sembrava più preoccuparsi dei
pericoli che correvano, dava quasi l’impressione che non provasse più emozioni,
una semimacchina molto pericolosa.
Avrebbe voluto chiedere delle spiegazioni, ma
qualcosa gli diceva che era tutto inutile.
Chi sapeva non parlava.
Si risistemò meglio il cappello in testa,
seguendo gli altri, ancora non avevano incontrato nessuno.
Secondo quello che aveva detto Hilary era
normale, però… però la cosa non lo convinceva affatto, almeno che non ci fosse
qualcosa che non conoscevano, in quel caso…
Argh non ne stava capendo più niente di
quella storia e di tutto quello che stava succedendo…
-Sta arrivando qualcuno.- disse Sea di colpo,
alzando il suo bastone in posizione difensiva.
Tutti iniziarono a guardarsi in giro
parecchio nervosi, esclusa Giada che disse un basso:- Figo.-
*gocciolone generale*.
Tutti osservano il punto indicato dalla
pseudo coniglio, un bel ragazzo con lunghi capelli neri e blu e un armatura dai
colori scuri e spenti, con un lungo mantello.
Xander era arrivato, adesso si trovavano di
fronte al loro primo nemico in quel folle posto dove, ormai, nessuna delle leggi
universali aveva senso.
-Lo combattiamo noi.- dissero Ryo e Mei
facendosi avanti, sapevano che la loro amica non sarebbe riuscita ad affrontarlo
con lucidità, e la capivano, anche loro, anche se per poco, lo avevano
conosciuto come il caro ragazzo un po’ buffo che portava ancora il nome di Alex…
ma quella persona ormai era morta, e non poteva fare niente per portarla di
nuovo dalla loro.
Incurante dei discorsi del gruppo di persone
che adesso gli si trovavano davanti il ragazzo continuò ad avanzare, senza
sguainare la spada o fare alcun gesto che potrebbe far pensare ad un attacco a
sorpresa, si limitò ad avvicinarsi al gruppetto.
-Mi è stato affidato il compito di
accompagnarvi dal mio signore.- disse in tono pacato, senza emozioni.
Nessuno doveva capire.
Nessuno doveva sapere…
Non era ancora il momento adatto…
Tutti lo guardarono come se fosse ammattito.
-E’ una trappola.- disse tranquillamente Rey.
-Tutto questo posto è una trappola.- rincarò
Max
-Oddio, da quando in qua i nemici che ci
vogliono fare fuori ci inviano pure un accompagnatore per non perderci?- chiese
Takao sconcertato.
-Mbhè, quando si ha a che fare con i pazzi…!-
disse Giada allegramente.
Meglio lasciar stare i *goccioloni* dietro la
testa di Xander, che si sentiva parecchio preso in giro, ma lasciò correre.
-Ma almeno poteva mandarci qualcuno con un
cervello!- obbiettò Mei, mentre gli altri annuivano… Angel si godeva la scena,
non sapeva come, ma quel gruppo di pazzi era capace di metterla sempre in pace
con il mondo.
-Però l’aspetto non è male…- ribatté Giada.
-Questo è vero. - disse la biondina girando
intorno al nuovo arrivato.
Tutti poterono sentire chiaramente provenire
dalla gola del ragazzo un basso ringhio mal represso.
Mei l’osservò attentamente, poi con un ampio
sorriso disse:- ah, ah, sbagliato, guarda che le aquile non ringhiano, al
massimo pigolano^^-
*gocciolone generale*
La faccia di Xander era uno spettacolo a se.
-Ma io mi licenzio.- sbottò lui ad un certo:-
questo è al limite del sopportabile, ma chi sono i cattivi? Io vengo addirittura
a mostrarvi la strada per non farvi finire in qualche buco nero e voi? Argh
arrangiatevi.- senza aggiungere altro, si girò, mani in tasca, tipica marciata
pesante del : andare-tutti-a-quel-paese , e fece per andarsene.
-Nononononono, non andare, mostraci la
strada.- disse il blader con il cappello piazzandoglisi di fronte.
-Seguitemi, tappi.- sbottò il ragazzo senza
fermarsi.
-Ehi!-
LightAngel sospirò leggermente, non ci poteva
credere, ma quello lì non sarebbe dovuto essere senza volontà?!?!?
Mhà, a prima vista non le sembrava poi tanto…
Si bloccò ad osservarlo per qualche secondo.
Il blu nero camminava tranquillamente, forse
con un passo un po’ troppo veloce, ma non sembrava farci neanche caso, teneva
gli occhi chiusi, sempre con le mani in tasca.
Dava l’impressione di un menefreghista di
prima categoria, ma chissà se lo era davvero…
Alzò qualche secondo lo sguardo al cielo,
soffermandosi sulla spirale nera, per poi scendere con lo sguardo fino
all’imponente costruzione… strano, era andata completamente distrutti l’ultima
volta che ci era stata, ed era sicura che nessun essere umano si fosse adoperato
per ricostruirla, ma adesso era così simile…
Simile, ma non identica.
Ma, anche da lontano si poteva notare quella
tipica forma a cupola di uno stadio, ma sapeva che di certo era tutto meno che
un campo di gara…
Voleva capire, capire che cosa aveva in mente
quel ragazzo…
Xander l’affiancò per qualche secondo, dove
lo sentì mormorare.
-Appena entrati inizieranno gli attacchi, per
liberarsi delle zavorre…-
Lo disse piano e velocemente, non ebbe
neanche il tempo di aprire la bocca per dire qualcosa che il ragazzo era, di
nuovo, in testa guidando il gruppo.
Stava succedendo qualcosa di strano, molto,
mooolto strano…
-Ragazzi- li chiamò lo spirits :- Appena
entrati dovrete fare molta attenzione, da quel momento inizieranno gli attacchi…
la pena per chi sbaglia sarà la morte, non ci posso fare niente, è la guerra…-
disse piano, in tono amaro.
Nessuno osò fiatare, tutti si limitarono ad
annuire leggermente, in modo fiacco e stanco.
Ormai avevano capito come giravano le cose,
questo non significava che si fossero abituati…
Ed eccolo, davanti a loro, la porta dello
pseudo stadio, strano, era così simile a quella normale, tranne che era in vesto
nero e il metallo era in pietra scura.
-Sembra quasi che stiamo andando a disputare
un incontro.- bofonchiò Takao squadrando male la porta.
-Magari.- disse Rei stringendo forte il suo
bey blade, pronto a chiamare in ogni momento la sua fidata tigre bianca, per
combattere.
Ma, ahimè non sapevano quall’era il loro
destino e ciò che erano chiamati a fare.
Combattere?
No.
Ciò che avrebbero dovuto fare era altro.
Cosa?
Non ci è ancora dato saperlo…
Ma c’è già chi ha scelto.
Chi conosce
Chi, nonostante tutto, non può intervenire...
-Dovreste entrare.- sbottò Xander dopo un
po’.
-Precedici.- ringhiò Takao.
-No, grazie, ma non ci tengo^^.-
-Perché appena entreremo verremo attaccati?-
chiese Rei in tono gelido, tanto da fare concorrenza a Kay.
-Precisamente^^-
Faccia tosta da fare schifo.
*gocciolone generale*.
- Ma come… puoi dircelo così, come se niente
fosse?- chiese Mei stupita.
-Eh? Non so, non ricordo^^’’- disse il
ragazzo grattandosi nervosamente con un dito la tempia destra.
-My God.- mormorò Max scuotendo la testa non
sapeva se ridere o piangere…
LightAngel gli lanciò un occhiata di tralice,
non stava mentendo, lo sentiva, lo vedeva dalla sua energia… ma c’era qualcosa
che non diceva.
Scosse annoiata la testa, era inutile
pensarci troppo.
-Vado io avanti per prima.- disse lo spirits,
avanzando verso il portone, Mei stava per dire qualcosa ma la calda mano di Ryo
sulla sua spalla la fece desistere, doveva andare lei, Hilary e il fratello
avevano un conto in sospeso, erano arrivati alla resa dei conti.
Con passo sicuro si avvicinò alla porta, con
un gesto tranquillo l’aprì.
Era inquieta, ma non sapeva il perché…
Ma non ci mise molto a scoprirlo.
Un forte luce alle sue spalle allungò fino
all’inverosimile la sua ombra, non ci poteva credere, non poteva essere vero….
Si girò velocemente verso la porta, la luce
dell’esplosione veniva da fuori, era una trappola e lei ci era cascata in pieno.
Con gli occhi colmi di terrore osservò la
scena che si presentava ai suoi occhi.
Sea stava per essere colpita, non sarebbe mai
riuscita a spostarsi in tempo…
-NO- come se stesse dando un ordine alla
sfera Giada si mise in mezzo, venendo colpita in pieno.
Spalancò gli occhi non riuscendo a crederci,
ma, nel frattempo le esplosioni continuavano.
-Non era nei piani, non doveva essere
eliminato nessuno.- sibilò Mike ad un suo subordinato:- erano questi gli ordini.
-Loro dovere essere eliminati, è nostro
compito.- disse la creatura che aveva di fronte, una specie di gorilla dalla
mente molto limitata, in tutti i sensi.
-Il vostro compito è eseguire i miei ordini!-
sibilò lui distruggendo il mostro con un gesto della mano.
Il custode dell’oscurità sospirò stancamente,
sperando che quel “contrattempo” non mandasse all’aria tutti i suoi piani… no,
non sarebbe successo, ogni cosa sarebbe andata come aveva previsto, per il
semplice fatto che nessuno immaginava quale era la sua scelta…
Hilary si avvicinò alla porta, tentando di
aprirla, ma era sigillata, bloccata dal potere del fratello, stava per colpirla
con una sfera di energia allo stato puro, ma non ce ne fu bisogno, la porta si
aprì di scatto e i mostri si ritirarono velocemente, come intimoriti.
Intimoriti, certo, ma non da lei.
Mike si passò stancamente una mano tra i
capelli, non ci poteva credere, avevano colpito, anche Lui, diamine, perché si
era circondato da incompetenti?!?!?
Corse verso gli amici, con sguardo
spaventato:- Giada!-
Ed eccola senza vita, stesa atterra, con il
capo appoggiato sulle gambe dell’amica con il volto solcato dalle lacrime..
Si avvicinò velocemente alle due, si soffermò
ad osservare il viso della ragazza sempre tanto allegra e divertente.
Era pallida e con un espressione stanca sul
volto, ma sulle rosee labbra si estendeva uno spendido sorriso.
Avrebbe tanto voluto aiutarla, ma lo sapeva,
non poteva.
Neanche lei poteva ridonare la vita a chi
l’aveva già persa.
-E’ morta.- mormorò lo spirits.
Sapeva che gli altri già lo sapevano
perfettamente, già avevano avvertito che nel suo corpo non c’era più
quell’energia che lei gli aveva insegnato ad ascoltare.
Ma non l’avevano ancora accettato, e non ci
sarebbero riusciti ancora per del tempo.
Quanto?
Questo non lo sapeva neanche lei, ma molto,
questo sì.
Adesso voleva sapere solo una cosa.
Dov’era quel traditore?!?
L’aveva presa in giro, LI aveva presi in giro
e loro ci erano cascati come degli allocchi, no, non ci poteva credere…
Come aveva potuto credergli?
-Xander!- l’urlo disperato di Mei la
risveglio dai suoi pensieri.
Si girò verso la ragazza, con gli occhi di
fuoco, non chiedeva altro che averlo tra le mani.
Spalancò gli occhi, era pronta a vedere
tutto, ma non quello!
Xander era straiato sul suolo, in una pozza
di sangue, con i lunghi capelli sciolti che gli ricadevano sul volto. Ormai la
maglietta blu era diventata di un colore scuro, impregnata di plasma.
Ma cosa…?
Si avvicinò velocemente al ragazzo, non era
ancora morto.
Lo prese tra le braccia, voleva capire perché
era successo quello, a lui.
Lui che era un loro nemico.
Lui che li doveva combattere.
Lui che li aveva appena traditi.
Lui… lui che un tempo era stato con loro.
Lui che aveva tentato di proteggerli.
-Scusa non lo sapevo.- mormorò mentre un
sottile rivolo di sangue gli macchiava le labbra.
-Xander, non capisco.-
-La luce e l’oscurità possono convivere se
hanno gli stessi obbiettivi.- disse il ragazzo in un soffio, mentre un occhio
gli diventava verde e alcune ciocche dei capelli castani:- Io e Alex ormai
eravamo due essere distinti, che hanno trovano un accordo, aiutare che ci aveva
aiutato.- disse in un soffio, prima di chiudere stancamente gli occhi.
-Aspetta, adesso ti guarisco.- disse Hilary
mentre le lacrime non smettevano di rigarle il volto.
-No, non è destino.- disse il ragazzo
diventando sempre più trasparente:- scusami per averti imbrogliata, ci
rivedremo…- ormai era quasi completamente sparito:- è una promessa.-
Due piccole luci rimasero tra le mani della
ragazza, luci che poi salirono in alto per sparire nell’infinito della notte.
Mike guardò attraverso la finestra le due
luci sparire, scosse la testa, questo non era nei piani… prevedeva tempesta… un
modo carino per dire: casini.
-Sea.- mormorò Takao posando una mano sulla
spalla della sua ragazza, in lacrime.
-Perché, lei non gli aveva fatto niente…
diamine! Lei non aveva ancora fatto niente contro di lui!- tuonò la ragazza
avvolta in un luce blu, con riflessi verde acqua.
-Sea, andiamo.- disse gelidamente Angel,
avvolta da un aurea molto inquietante.
-Facciamo più attenzione.- mormorò Max.
-No, non ce ne sarà bisogno.- disse lo
spirits tranquillamente, con gli occhi ancora imperlati di lacrime.
-NO, BASTA!!- Sea era furibonda, avvolta da
una luce azzurra potentissima, tanto che molti del gruppo fecero un passo
indietro.
Ma ne Angel, ne Takao si mossero.
-Lo avevi già detto… avevi già detto, che non
ci avrebbero attaccato…- mormorò la ragazza mentre l’energia diminuiva:- vuoi
ancora farci entrare lì dentro senza un minimo di protezione?- mormorò la blu
blader mentre la luce azzurra spariva del tutto.
-No, noi non entreremo.- disse
tranquillamente la ragazza.
Tutti voltarono di scatto la testa nella sua
direzione, guardandola.
-Come?- chiese in un soffio Mei.
-Non sono più disposta a giocare al gatto con
il topo… adesso è il momento di stanarlo.- sibilò lei mentre l’energia che
l’avvolgeva sempre aumentava.
Con uno scatto degno di nota si girò verso la
strana costruzione, tese il braccio, in modo che il palmo della mano fosse
rivolto verso lo stadio.
E capirono.
Tutti loro capirono che cosa aveva in mente.
Fecero qualche passo indietro, mettendosi le
mani sulla testa, come per proteggersi.
Sperando.
Sperando di aver interpretato male quel
gesto.
Di aver sbagliato a leggere la rabbia negli
occhi della ragazza, ma non era così.
Non avevano sbagliato.
La preda era stanca di essere in trappola ed
era diventata cacciatrice.
Dalla mano della ragazza partì un raggio di
luce purissima, che si allungò per poi allargarsi in modo da formare una specie
di triangolo, che distruggeva ogni cosa che sfiorava.
Lo spirits, iniziò dal basso, per poi salire
lentamente, radendo al suolo in modo sistematico la costruzione.
Mei rabbrividì, pensando che se lì dentro
c’era qualcuno in quel momento stava patendo le pene dell’inferno, sottoposto a
questa orrenda tortura.
Si alzò una grande e fitta nebbia, o meglio,
una specie di alone provocato dalla polvere che avvolgeva tutto.
Come per nascondere, proteggere qualcosa
dall’odio del bene.
-Hilary, non ti sembra di essere stata un
po’… bhè, ecco, un po’ lapidaria.- disse Ruy muovendo avanti e indietro una mano
per scacciare quella polvere.
Tutti avrebbero usato un termine molto meno
sottile, ma lasciarono perdere, la battaglia non neanche iniziata, ma tutti loro
si sentivano già stanchi.
No, non stanchi fisicamente, ma moralmente…
Piano, con una lentezza esasperante la
polvere si depositò sul suolo.
Tutti erano pronti a vedere una landa
desolata, dove niente aveva resistito.
Ma non fu così…
-Che diamine è?- chiese piano Rei osservando
come imbambolato la scena che si presentava ai suoi occhi, come si presentava
agli occhi dei suoi compagni.
Dove prima c’era il centro esatto di
quell’edificio adesso si vedeva un piccola colonna di mezzo metro circa, piena
d’incisioni e scritte, avvolta in una strana luminescenza dorata… dorato,
proprio come il bey che continuava a girare incessantemente al centro della
colonna, proprio in quel piccolo oggetto che entrava il sottile filo che erano
riusciti a scorgere da lontano, ciò che diventava il vortice nero che come un
lama pronta a scendere sulle loro teste era sopra di loro.
-Ma quello è…- Mei non finì la frase, le
parole le morirono in gola.
-il bey di Rea.- concluse per lei Ryo.
Tutti li guardarono come se fossero
impazziti, perché:
1)Non avevano capito bene chi
fosse quella Rea
2)Perché Hilary se ne stava tanto
in silenzio?
3)Che ci faceva lì quel bey!!
-Ma come può essere qui? Rea ormai non c’è
più da molti anni!- sbottò Mei osservando come incantata quel piccolo oggetto.
-Non si è mai fermato.- disse piano lo
spirits.
-COME?!-
-E’ stato caricato di troppa energia, non si
fermerà mai.- disse piano la ragazza dagli occhi rossi.
Silenzio.
Un bey che non si poteva fermare?
Impossibile.
-Si può sempre batterlo con una sfida.- disse
tranquillo Kay.
-No, non QUEL bey, distruggerebbe in pochi
secondi chiunque si metterebbe sulla sua strada, non c’è nessuno in grado di
batterlo, Rea era troppo potente.- disse piano lo spirits, concio che lì dentro
erano contenuta pure la sua energia.
Quando aveva visto Rea morire.
Quando aveva sentito la terra cadergli da
sotto i piedi.
Quando aveva dato libero sfogo al suo dolore.
Un promessa…
Una speranza…
Una dannazione.
Che giri come segno di questa guerra,
guerra che finirà solo con la nostra
distruzione.
Che Lightness si possa fermare solo alla fine
del custode con cui aveva combattuto mille battaglie.
-Ma… perché è lì?- chiese Max indicando la
colonna.
-Non lo so, ma questa non è una domanda che
devi fare a me… VERO MIKE?- alzò di proposito la voce, così facendo guardò verso
l’alto, dove, tra le nubi, anche gli altri iniziarono a vedere quello che vedeva
lei.
Nel cielo, sopra di loro, con le grandi ali
nere dispiegate e le mani in tasca si vedeva Mike.
Non sorrideva, li osservava interessato
dall’alto, come se li stesse studiando.
-Sera capo^^’’- disse allegramente Ruyji,
attirandosi gli sguardi assassini degli altri.
-Buona sera Ruyji, sorellina, blader,
veggente.- disse guardandoli uno ad uno.
-Veggente?- mormorò Max.
-Non preoccupatevi, non è niente
d’importante, adesso.- disse tranquillamente Hilary osservando alternativamente
il bey e il fratello.
-Spiegazioni?-
Lei non rispose, continuò ad osservare Mike,
che, tuttavia, continuò:- E’ molto semplice, avevo bisogno di un’energia molto
forte per rinchiudere l’intero genere umano… ed eccolo qui, interessante la mia
opera di riciclaggio, no?-
“Ri-ri-riciclaggiò?!?! È matto…” pensò Hilary
passandosi una mano sul volto, esasperata.
-Distruggete il bey e le persone torneranno
in questa dimensione… semplice, no?-
Tutti lo guardarono molto male.
-Chi ti credi di essere.- sibilò una voce tra
di loro:- Chi credi di essere per deciderà così per la vita di milioni di
persone?!?!- tutti si girarono di scatto verso colei che aveva parlato…
-Sea calmati.- disse piano Max, non era una
buona idea provocarlo.
Lei non lo sentì neanche.
Non le importava…
La voleva uccidere?
Bene!
Che tentasse!
Ma non si sarebbe arresa, avrebbe detto ciò
che voleva dire e poi avrebbe combattuto per difendere i suoi ideali.
-Anche a costo della vita.- mormorò Hilary.
Disse quello poche parole talmente piano che
solo Sea con il suo udito fuori dal normale riuscì a sentirla.
-Anche a costo della vita.-
Mike osservava tranquillo la scena, forse
stupito, o magari incuriosito da quell’essere umano in cui sentiva un energia
tanto strana… sapeva perfettamente i poteri di cui era dotata, eppure… eppure
c’era qualcosa di strano.
Sarebbe dovuta essere passiva, poteri mentali
molto potenti, preveggenza, viaggio astrale, ma ciò che sentiva era molto più…
più attivo, ecco.
Pericoloso, per meglio dire…
Il ragazzo sorrise leggermente, era potente,
ma non era lei il suo obiettivo.
-Non m'interessi, vattene.-
-Che vuoi dire?!- tuonò la ragazza,
infuriata.
-Voglio dire che sono qui per porre fine ad
una guerra.-
-C-come?- mormorò Mei stupita.
Lui ghignò leggermente:- Questa stupida lotta
che esiste fin da quando è iniziata ogni cosa deve finire, nessuno ne può più,
me compreso, sono stanco di lottare.-
Tutti lo osservano stupiti, non capivano, che
cosa voleva dire con quelle parole?
Ruyji sorrise tristemente.
Lui sapeva.
Ormai aveva capito da tempo.
Non aveva voluto accettare... ma adesso.
Adesso ogni cosa sarebbe cambiata e solo lui
sapeva come e quanto.
Li odiava per questo.
-Ma allora perchè non la smettete
semplicemente?- chiese Mei allo spirits.
I due Angel sorrisero tristemente, in un modo
che li rendeva terribilmente simili.
-Non si può.- disse piano Mike.
-Perché?! Si può sempre fare la pace e vivere
tranquillamente, senza lottare!.- disse Takao sorridendo.
-No, non questa volta...- iniziò Hilary
osservando il fratello negli occhi.
-... perchè? Perchè è la nostra natura, siamo
nati per combattere...-
-... Per arrivare a questo scontro, per porre
fine al conflitto, è il nostro destino...-
-... nemmeno noi lo possiamo cambiare...-
I blader stavano guardando i due
sconcertati... ma anche impauriti.
Uno iniziava la frase a l'altro la finiva,
come se si leggessero nel pensiero, come se la pensassero allo stesso modo.
Ma l'oscurità e la luce posso essere
d'accordo?
Normalmente no... ma ogni cosa ha un suo
ordine nel mondo ed è giusto che ogni cosa segua il suo corso.
Nascere, esistere, lottare, morire.
Ma vivere, sognare, amare... no, non erano
cosa che riguardavano loro.
Non gli era permesso.
-Pronta?-
-Pronta.-
Senza aggiungere neanche un altra parola
Hilary puntò il palmo della mano verso i suoi amici, in quel preciso istante una
cupola bianca li avvolse, per proteggerli.
Poi fece un passo verso il fratello, che la
osservava curioso...
-Perché li hai portati qui sapendo che la
loro presenza sarebbe stata del tutto inutile?- le chiese.
-Non ero sicura di quali fossero le tue
intenzioni, poi...-
-Poi dovevi affidare a loro il compito di
mantenere l'equilibrio elementare, così che tutto continui ad esistere, giusto?-
ghignò Mike, mentre i blader li guardavano sempre più sorpresi, senza capire...
Ruy abbassò il volto, osservando la nuda
terra che si estendeva ai suoi piedi.
Tremava... di rabbia.
Non poteva fermarli.
Non poteva neanche tentare.
Perchè?
Perchè loro avevano scelto e lui non ci
poteva fare niente...
Nessun altra parola, nient'altro squarciò
quello strano silenzio che si era venuto a creare e lo scontro iniziò...
Due sfere di enorme potenza li avvolsero e la
fine fu alle porte.
I Blader cercavano di seguire i movimenti dei
due custodi, ma era tutto inutile, niente era paragonabile alla loro velocità,
in modo particolare gli occhi di dei semplici mortali.
-Ruy... cos'hai?- chiese Mei in un soffio.
Tutti iniziarono ad osservarlo, non riuscendo
a capire la rabbia che scorgevano in lui.
-Non possono... non devono...-
-Ma di che parli?- chiese Takao infastidito,
non tanto da lui, ma dal fatto di essere completamente inutile.
-SMETTETELA!!- urlò verso i due Angel, lo
sentirono, ma non lo ascoltarono.
Avevano deciso.
Punto.
Ruyji alzò gli occhi verso il cielo, dove
proseguiva la folle lotta... lacrime argentee gli rigavano il volto, ma leggero
sorriso gl'incurvava le labbra:-... stupidi...-
-Basta giocare...- mormorò Light fermandosi a
mezz'aria.
-Finalmente... spiegami una cosa, prima...-
il fratello sembrava incerto, quasi temesse le sue stesse parole.
-Ti ascolto.-
-Perché? Ok, il mio compito è distruggere, ma
il tuo è creare, non preservare o aiutare, quindi... perchè ti ostini a
proteggere questo pianeta che ormai ha i secoli contati?-
Gli uomini, tutto, stava portando il pianeta
alla rovina.
Lo stavano distruggendo lentamente ma
inesorabilmente.
-E' semplice...- iniziò lei sorridendo
dolcemente.
-Io non ci vedo niente di così semplice...-
Scosse la testa, sorridendo:- Invece è
ovvio... questo mondo mi piace! Le persone che lo abitano, a volte, sanno essere
stupide, infantili, è vero... ma io mi sono affezionata a loro, al loro
coraggio, alla loro voglia di vivere, di non arrendersi e lottare per le cose,
le persone a cui tengono!-
La luce che vibrava negli occhi della sorella
lo fece sorridere.
-Stai esagerando...-
-Non è vero e tu lo sai! In questi anni, come
me, hai conosciuto Ruy, gli hai fatto quasi da genitore, non credo che tu non lo
abbia capito...-
-Chissà, magari l'ho fatto, ma non mi è
permesso accettarlo.- un sorriso enigmatico gli delineò le labbra, ma si vedeva,
dietro quelle strane parole, una profonda tristezza.
-Ogni cosa ha un suo posto...-
-... e non può fare altro che rispettarlo.
Dimmi, sorellina, da quando ci siamo arresi?-
-Dal giorno stesso in cui abbiamo capito
quall'era il nostro ruolo e il nostro compito finale...- nel dire queste parole
l'aurea intorno ad Angel si fece sempre più forte, quasi abbagliante, mentre
quella della ragazzo sempre più nera, triste e stanca.
Ma, diversamente dal solito, non sembrava che
quell'energia provenisse da loro, dalla loro pelle, dalle ali, gli occhi, ogni
cosa che ce li mostrava per quello che erano, due creature combattive pronte
sempre al tutto per tutto.
Più i secondi passavano, più la loro energia
cresceva.
Più loro diventavano trasparenti.
-No... non è possibile.- disse Mei atterrita.
-Invece lo è.- mormorò Ruyji osservando
quelli che erano i suoi pseudo genitori adottivi compiere il loro destino...
Quanto odiava quella parola... portava sempre
le persone a fare cose che non volevano, ma che erano obbligate a compiere a
causa di chissà quale dovere o promessa.
Parole di Light_chan
Ma allora... perchè non ascoltava le sue
stesse parole?!
Ormai era quasi possibile vedere attraverso
di loro, ma in pochi secondi le cose cambiarono, ciò che restava di loro si
trasformò in luce rispettivamente bianca e nera, per poi rimpicciolirsi.
Come se l'oscurità si stesse immischiando con
la sua stessa oscurità, proprio come stava facendo la luce.
Era uno spettacolo più unico che raro... uno
spettacolo che loro, pochi eletti, avrebbero visto solo una volta.
Con una lentezza esasperante le due luci
presero la forma di due cristalli il cui cuore non smetteva di lampeggiare.
La luce e le tenebre erano tornate alla loro
forma originaria.
I due cristalli erano tornati a splendere.
Per l'ultima volta.
La loro luce era risorta da un passato di
guerra per noi.
Per la fine degli scontri e la pace suprema.
Ogni cosa era ferma, immobile, solo il bey
blade dorato continuava a girare inesorabilmente, neanche l'aria osava
disturbare quel delicato equilibrio di luce ed ombra destinato a spezzarsi...
E così accadde.
In pochi istanti l'energia dei due cristalli
esplose, inondando il cielo di scariche elettriche che distruggevano ogni cosa
che sfioravano.
Ogni cosa che si metteva sul loro cammino.
E i cristalli usavano il loro potere fino
all'inverosimile, vicino al loro punto di rottura.
All'auto distruzione...
Sulla fragile barriera di cristallo che li
avvolgeva, che li proteggeva iniziarono a formarsi delle increpature, dapprima
piccole, poi sempre più grandi e profonde... irrimediabilmente profonde...
Non avrebbero resistito ancora per molto e,
infatti, non lo fecero.
In pochi istanti andarono in frantumi,
piccole scaglie, troppo piccole per essere anche solo viste.
Adesso niente più tratteneva i loro poteri,
la loro energia... la loro vita.
I cuori dei cristalli, in origine piccoli
divennero sempre più grandi inglobando dentro di se tutto ciò che gli era
vicino.
In pochi secondi ogni opposto nel mondo si
unì in un unica cosa.
La vita e la morte
La guarigione e la malattia.
Il giorno e la notte.
Ma la luce e le tenebre... no.
Questo li portò a ciò che ormai avevano
deciso da tempo.
La distruzione.
La loro fine.
La loro morte.
L'esplosione che ne seguì non ebbe limiti e
confini.
I blader che osservavano la scena chiusero
gli occhi, accecati.
Quando li riaprirono videro solo due angeli,
che non avevano mai conosciuto la pace, cadere verso il suolo, ma senza
raggiungerlo mai.
Sparirono semplicemente nella tiepida brezza
che si era levata.
Il bey blade dorato smise di girare.
Il sole non tornò a splendere.
No, adesso tutti volevano solo piangere.
Soffrire per la morte di un amica.
E il cielo li accompagnò nella loro
tristezza.
In tutto questo sembrava che tra i turbini
della pioggia e i lamenti dei fulmini un antica melodia risuonasse intorno a
loro… la melodia di un flauto che non verrà più suonato…
Ma nel mondo, milioni, miliardi di persone
tornavano tranquillamente alle loro vite, senza ricordare ciò che era stato.
Senza sapere quello che era successo.
Senza aver mai conosciuto coloro che avevano
segnato da soli la loro fine, per loro.
Solo ed esclusivamente per loro che non
l'avrebbero mai saputo...
Ma tanto si sa, le fenici rinascono.
E se un giorno la luce tornerà l'oscurità le
sarà di nuovo compagna.
E il destino perderà, ma continuerà ad
imporre il suo volere su tutti noi.
Ma forse il loro ritorno e solo un sogno, una
vana fantasia che non si avvererà mai.
Perchè i sogni sono destinati a restare
tali...
... non arrenderti mai, se è necessario
combatti per realizzare i tuoi sogni...
Ma non sempre basta lottare nella nostra
realtà, nel nostro mondo, per trovare un posto tra tutti coloro che vivranno,
ameranno, capiranno e moriranno, proprio come noi.
*****
Lo scorpione doveva
attraversare il fiume, così, non sapendo nuotare, chiese aiuto alla rana:
-Per favore, fammi
salire sulla tua schiena e portami sull’altra sponda.
La rana
rispose:
-Fossi matto, così
appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi.
-Per quale motivo
dovrei farlo?- incalzò lo scorpione:- se ti pungo tu muori e io annego.
La rana stette un
attimo a pensare e convintasi della sensatezza dell’obiezione dello scorpione,
lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua. A metà tragitto la rana sentì
dolore intenso provenire dalla schiena e capì di essere stata punta dallo
scorpione.
Mentre entrambi
stavano per morire, la rana chiese all’insano ospite il perché del folle gesto.
-Perché sono uno
scorpione- rispose lui:- è la mia natura…
*****
La rana e lo scorpione,
racconto preso dalla canzone degli 883, per l’appunto, la rana e lo
scorpione^^’’. All’inizio sarebbe dovuta stare a inizio cap, poi ho pensato di
metterla al centro della storia, ma alla fine eccola, per l’appunto alla fine!!!
Da questa breve storiella deriva la maggior parte del carattere di Mike, le sue
scelte, il fatto che volesse lo scontro solo ed esclusivamente per determinare
la sua fine, la morte.
Era solo stanco di lottare.
Lottare perché esisteva, per
ciò che era, per ciò che non sarebbe mai stato…
Ah-ehm, lasciamo stare, mi
sto facendo prendere^^’’ ma mi piace troppo fare queste specie di parentesi su
Mike^^’’’’’’’’’’’’’’
Ma passiamo ad una cosa più
importante il conteggio…
Di cosa? Delle vittime!
Rea, Xander, Alex (se
qualcuno lo sa mi uccide), Giada, Hilary, Mike (^^’’’ Qualcun altro non ne sarà
tanto felice^^’’).
La fic sarebbe dovuta finire
con questo cap, ma alla fine ho deciso di mettere un epilogo… anche se non è poi
così necessario, forse è, più che altro, una questione di
coscienza^^’’’’’’’’’’’’’’’’
Ringrazio:
mewsana:
Cattivella? Dopo questo cap mi sa proprio di si^^’ stessa cosa per la
tristezza^^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’ ma tanto si sapeva non potevano sopravvivere
tutti (es: se ci sarebbe stato qualche altro pers sarebbe morto anche ^O^).
Lir_chan:Non
preoccuparti dopo l’epilogo ho almeno un'altra paio di fic da inviare, una non
molto lunga e piuttosto semplice (cioè, niente sfere di energia, ancestral light
e morti), un'altra che è tutto il contrario, cioè piena di sfere di energia e
morti^^’’’’’’’’’ e poi, quella che sto mettendo per iscritto con tanta calma,
cioè quella che ti avevo accennato, piena di custodi, guardiani, general e
guerre^^’’’’’’’’’’’’
Francesca
Akira89: Grazie dei
consigli ^O^ anche se, almeno in questi ultimi cap non ho notato molto la
presenza di e ^^’ vabbè, farò molta più attenzione per le storie avvenire, ma
soprattutto ho imparato una cosa! Dorato senza l’apostrofo! Ero convinta che si
scrivesse con ^^’’…
Ho preso una
decisione, d’ora in poi nelle mie storie mettere sempre e comunque (escluse un
paio i oneshot davvero macabre^^’’) il “Comico” visto che la mia vena
macabra-ironica non morirà mai ù_ù’’.
Solarial:
abbandonarvi, naa ho ancora un sacco di cose da pubblicare^^, quindi non
sperateci! Per chiarimenti leggi la risposta a Lir_chan!
Lenn Chan:
L’epilogo lo posto solo perché tu mi hai convinto, altrimenti la lasciavo così!
(Posso essere davvero bastard,
no? ^^’’’’’’’’).
Si passò stancamente una
mano tra i lunghi capelli azzurri-blu.
No, non ce la faceva,
lei non era così forte da sopportare tanto.
Era stanca.
E non le veniva
difficile ammetterlo.
Tutti lo erano e nessuno
parlava, nessuno spiegava.
Sea si sedette
stancamente sul morbido letto, guardandosi lentamente in torno.
Già, guardando.
Perché da quel maledetto
giorno una cosa buona era venuta, adesso lei poteva vedere.
Vedere il cielo, i
fiori, gli alberi.
Ma anche le persone che
la circondavano.
Persone a cui ormai si
era affezionata e a cui teneva, dall’algido Kay all’allegro Max.
Poi…
Bhè, poi c’era Takao.
Il suo sguardo continuò
a vagare per la stanza, fino a fermarsi su una sacca accanto a lei.
Lì c’erano le poche cosa
che si era portata in quella folle storia.
Sarebbe meglio dire: le
cosa che Hilary gli aveva fornito.
Cose semplici, ma
essenziali.
Cose che adesso stava
riponendo in una borsa…
Perché?
Bhè, non poteva di certo
stare per sempre lì.
Doveva tornare al suo
villaggio.
Calde e amare lacrime
iniziarono a rigarle il volto.
Non voleva!
Non voleva andarsene,
sarebbe stato come mettere la parola fine a quella folle storia, per ricadere
nella tristezza che era stata la sua vita fino a quel momento.
Poi, adesso, non c’era
più neanche la sue folle e allegra amica a starle vicino, a consolarla quando
tutto diventava semplicemente troppo e aveva il naturale bisogno di sfogarsi…
No, lei non ci sarebbe
più stata e neanche lui.
Il suo Takao sarebbe
sparito dalla sua vita.
Per sempre.
Dubitava che se ne
sarebbe di nuovo potuta andare da quel maledetto posto che gli altri si
ostinavano a volerla convincere a chiamare: casa.
Quella non era la sua
casa, era il suo incubo.
Con dei gesti lenti si
avvicinò al letto di Giada… sfiorò leggermente le coperte.
Come avrebbe fatto senza
la sua pseudo guardia del corpo?!
Sorrise leggermente a
quel pensiero; stava per tornare alla sua borsa, quando notò qualcosa sporgere
da sotto la coperta…
Con mani tremanti la
prese.
Una busta.
Una busta da lettere
rosa scuro scritta con l’inchiostro scarlatto.
Non c’era scritto
niente, nessuna parola, sono un per e il simbolo giapponese dell’acqua.
Sorrise leggermente, era
per lei.
Ne era sicura.
Senza alcun timore la
prese e iniziò a leggere… non sapeva come, ma riusciva a leggere, anche se, in
teoria, dovrebbe essere impossibile… certo, lei sapeva leggere, le bastava
sfiorare una parete con delle incisioni per capire di cosa parlavano… ma questa
era una altra storia.
Giorno Sea!!
Come va? Io, non so,
se stai leggendo questa lettera vuol dire, con molte probabilità, che sono
morta!
Pazienza, sapevo che
sarebbe finita così.
Qualcosa me lo
diceva^^. Eh, quando dico che qualcosa me lo diceva si va ben oltre le tue
sensazioni, ma qualcosa di più concreto!
Ti spiego… veggente.
Allora, come saprai,
nel nostro (stramaledetto, come diresti tu =P) villaggio, viene tramandato un
libro, dove viene spiegata ogni cosa, se riguarda il presente, il passato o il
futuro non importa, la cosa che conta è che sono una persona lo può leggere e
capire fino in fondo. Cioè, tu domandi, apri il libro e sto strano oggetto ti fa
apparire una risposta!
Interessante, no?!
Una palla,
precisamente.
A me è stato affidato
questo compito dal capo villaggio.
Ma non era destinato
a me…
Eh, in questo momento
mi sento un verme, sai? Uno di quelli rosa tanto bruttini, senza occhi che
strisciano sul terreno, li hai presenti?! Ecco, proprio uno di quelli.
Perché?
Per non avertelo
detto
Per averti ingannato.
Per non avere avuto
mai il coraggio di dirtelo di persona.
Per il semplice di
fatto di starti scrivendo questa lettera, sapendo che quando la leggerai io non
ti potrò rispondere.
Non vedrò il tuo
sguardo arrabbiato, deluso, stanco di continui inganni.
Ma non sai quanto
vorrei aver trovato il coraggio, per cosa?
Per dirti che questo
libro era, è, destinato a te?
Che Tyaol ha deciso
di distruggerti da quando sei nata in modo che nessuno scorgesse in quel sacro
testo tutto il suo odio per il mondo e le persone che lo circondano?
O che, sei una
veggente e in futuro, con molte probabilità, sarai COSTRETTA a diventare capo
villaggio?
A non poterti più
allontanare da quel luogo che ti hanno insegnato ad odiare?
Sì, era proprio
questo che non riuscivo a dirti!
Scusami.
So che questa parola
non ti potrà mai bastare, ma ti prego perdonami.
Nel mio zaino, quello
che, sono sicura, non avrò il coraggio di portarmi, troverai un libro rosa,
grosso e pesante, quando oe prenderai cambierà colore, ne sono sicura.
E diverrà finalmente
tuo, come sarebbe già dovuto essere da tempo.
Addio e
Scusami se non sono stata l’amica che avrei dovuto
Scusami se non ho avuto il coraggio di guardarti
negli occhi e parlarti.
Scusami, se non sono riuscita a dirti
addio.
Ma ti prego, fammi un
favore, di addio almeno a Yuri.
Te ne prego.
Almeno a lui.
Addio.
Giada Rosee Shield
Iniziò a stringere
spasmodicamente quello stupido pezzo di carta.
Lei… lei lo sapeva?
Sapeva che sarebbe
morta?!
Poi…
Il libro, la veggente,
Tyaol, il villaggio, il futuro, il passato, il presente… Yuri?!
Osservò attentamente il
cielo, ma quella sera era impossibile vedere le stelle, ogni cosa era grigia e
cupa, che fosse quello il modo in cui l’intero universo esprimeva il suo dolore
per la perdita della sua… mammina?
Ok, se Hilary fosse
stata ancora viva per quelle parole lo avrebbe ucciso, come minimo.
Ma tanto lei non era
qui, le non sarebbe più stata qui…
Non ci sarebbero stati i
battibecchi con Takao, o lo scambio di battute – ochetta- -se ti prendo ti
uccido!!- tra lei e Daichi.
Basta ai pranzi orrendi.
Addio ai suoi sorrisi,
alla sua combattività.
Un addio a lei…
Kay si coprì con una
mano il volto, stanco, era stanco e tanto anche.
Ricordava perfettamente
ciò che era successo poco prima.
-Bastarda!- sibilò.
Era stata lei a
lasciarli, ma loro avevano dovuto dare la notizia al resto del gruppo.
Sapeva che per tutta la
sua vita non avrebbe mai dimenticato le lacrime di Daichi… non ricordava di
averlo mai visto piangere, non così almeno.
Aveva lo sguardo fisso
nel vuoto, ma le lacrime gli solcavano il volto.
Ma avevano dovuto
parlare non solo di lei, ma anche di Giada…
Non avrebbe mai
dimenticato l’espressione di Daichi, vero, ma neanche quella del Russo, il suo
ex capitano, Yuri Ivanof.
Non aveva detto niente,
non aveva pianto, era semplicemente uscito.
Per poi sfogarsi nel
silenzio della notte, prendendo a pugni un muro, si era fermato solo quando lui,
l’asociale, si era deciso a fermarlo.
Non lo aveva mai visto
piangere.
E neanche questa volta
non ebbe questo onore.
Ma il dolore, quello lo
vide, come le lacrime represse.
Si chiedeva quanto
avrebbe resistito prima di esplodere.
Prese qualcosa della
tasca dei pantaloni, una lettera, una lettera in carta dorata con sulla busta
due firme, una in bianco e l’altra in rosa.
Hilary
Tachibana
LightAngel
Basta, non c’era
nient’altro.
Ne per chi fosse ne un
accenno al perché fosse stata inviata.
Bhè, era logico, se
voleva sapere che cosa c’era scritto doveva semplicemente aprirla e leggerla,
dopotutto era lui che se l’era ritrovata nella tasca dei pantaloni, di
conseguenza era per lui, no?
Oppure doveva fare da
ambasciatore…
“Eh, no, non di nuovo!”
Fu tentato di
stracciarla, ma non poteva, non con le ultime parole della sua vecchia amica.
Con mani leggermente
tremati aprì la busta, prese i fogli ed iniziò a leggere…
Se qualcuno sarebbe
entrato in quella stanza buia, difficilmente si sarebbe accorto della persona
rannicchiata nell’angolo più oscurò della stanza.
Portò le gambe al petto,
per poi avvolgerle tra le braccia.
Non ci riusciva, non ce
la faceva a smettere di piangere.
Stava succedendo tutto
troppo in fretta, dopo tre anni in cui tutto era stato calmo e sereno aveva
sentito crollarsi il mondo addosso, prima l’omicidio dei suoi genitori, poi
Mike, Hilary, gli allenamenti, i blade breachers, di nuovo il bey blade, la
battaglia, e la sua più cara amica che se ne era andata adesso che aveva proprio
bisogno di lei, di un suo consiglio, di una sua semplice parola.
Poi Ryo e lui… o lei.
Si portò una mano sul
ventre piatto… ancora per poco, di lì a nove mesi sarebbe diventata una balena.
Sorrise leggermente…
maledetto Ryo.
Questa volta gliel’aveva
combinata davvero grossa.
La porta cigolò
leggermente, qualcuno stava per entrare, ma non aveva la più pallida idea di chi
fosse, sperava solo che non fosse lui…
No, non voleva che Ryo
la vedesse ridotta in quello stato.
E, per fortuna, quella
volta non era lui.
Guardò incuriosita il
nuovo arrivato, non riuscendo a capire come mai fosse qui.
Ruyji si chiuse la porta
alle spalle, per poi sedersi tranquillamente accanto a lei, senza dire una
parola, semplicemente si fece scivolare sul pavimento.
Passarono alcuni minuti
in cui nessuno non disse niente, poi Ruyji si mosse, le disse semplicemente:-
Hai già deciso un nome?-
La ragazza lo guardò
sorpresa.
-Di che cosa stai
parlando?-
No, non poteva saperlo,
lei non aveva detto niente a nessuno, non se l’era sentita neanche di dirlo a
voce alta, non ne aveva il coraggio.
-Del fatto che sei
incinta.- disse lui serafico.
Lei alzò la testa di
scatto, per guardarlo in volto, ma Ruy non stava osservando lei,sorrideva
semplicemente tenendo gli occhi chiusi.
-Il nome? Io… non lo so,
non ci ho pensato…- stava sorridendo, con il cuore un po’ più leggero, ma le
lacrime non volevano smettere di rigarle il volto.
Lui la guardò
dolcemente, per poi offrirle una spalla su cui piangere.
Ecco, adesso sarebbe
andato da lei e le avrebbe parlato.
Si passò una mano tra i
capelli di quello strano colore nero-viola… sorrise leggermente, pensando che
questo vizio lo aveva preso a forza di stare con Hilary, chissà quante altre
cosa aveva assimilato a forza di parlare con la creatrice di tutto…
Con passi lenti e
misurati si avvicinò verso la camera della sua ragazza, aprì lentamente la
porta, vedendo quello che avrebbe preferito non vedere mai.
Erano passati già cinque
minuti buoni, da quando Mei aveva iniziato a sfogarsi, ma non ce la faceva, non
riusciva a smettere, no, non adesso…
Sentì la porta aprirsi
lentamente.
Alzò leggermente la
testa, per vederlo.
Per vedere lui che la
guardava con odio.
Con uno scatto il
ragazzo richiuse la porta, per poi allontanarsi a grandi passi.
Ruyji, stava per alzarsi
e andare a spiegargli l’equivoco, ma qualcosa lo trattenne.
Mei.
-Ma cosa…?-
-No, è meglio così, non
voglio rovinargli la vita.-
-Ma che dici?!-
-La verità, adesso
promettimi che non gli dirai niente… ti prego.-
Lui la guardò con gli
occhi sgranati per qualche secondo, non ci poteva credere, non voleva dirgli
NIENTE?!?!
Non voleva dirgli che
sarebbe diventato padre.
Impossibile…
Eppure… eppure in un
certo senso la capiva.
Sospirò stancamente, non
gli restava che rispettare la sua scelta.
-Te lo prometto.-
Sea chiuse la valigia,
perfetto, adesso era proprio pronta a partire, peccato che non avesse detto
ancora niente a Takao e agl’altri… sinceramente dubitava che lo avrebbe fatto.
Semplicemente se ne
sarebbe andata.
Come una goccia d’acqua
in un mare in tempesta.
-Non possiamo restare,
vero?-
-No, Mariam, mi
piacerebbe, ma non ci è permesso…-
La ragazza si girò piano
verso la nuova amica.
Sorrise tristemente,
vedendo che piangeva… non l’aveva mai vista piangere.
Mariam era l’unico
membro femminile dei Saint Shields e aveva passato molto, troppo tempo, a
cercare di dimostrare a tutti che ne era degna, sempre alla prova, con
allenamenti estenuanti, fiera del suo ruolo e del suo compito, ma adesso…
Adesso era sicura che
avrebbe dato tutto ciò che era riuscita ad ottenere per restare qui, con il su
Max…
A quanto sembrava a
nessuna delle due era concesso essere felici con le persone che amavano.
-Dai Daichi, non fare
così.-
-Nh.-
-Nooo, per carità, non
mi diventare monosillabico come Kay!- Takao stava cercando di risollevare il
morale al piccolo, ma non ci stava riuscendo molto bene.
In un quell’istante la
porta si aprì.
Kay.
*goccia Takao*.
-Ah-ehm… ^^’’- con molte
probabilità Takao avrebbe tranquillamente potuto scrivere un libro:-- Come
cacciarsi nei guai in due secondi con poche e semplici parole!!—
Ma il russo non lo
calcolò nemmeno, si limitò ad impartire un paio di ordini:- Chiama Max, Rei,
Mei, Ryo e Ruyji. Adesso.-
-Hey, ma chi ti credi di
essere per impartire ordini a destra e a manca come se fossi il grande capo?!?-
Takao era piuttosto
arrabbiato, ma ormai era tardi, il tatuato se ne era andato nella palestra, ad
aspettarli.
Così, al povero capitano
non restò altro da fare che andare a chiamare gli altri cinque e raggiungere il
russo.
-Kay si può sapere che
cosa c’è?- chiese Ryo infuriato, ma non guardava lui, al contrario, osservava
Mei, quasi completamente nascosta dietro a Ruy.
Il blader dell’aquila
rossa non parlò, si limitò a prendere un foglio dorato e iniziare a leggerlo.
Wella, ciao Kay!
Se ti ho… ehm… dato
questa lettera vuol dire che non ho fatto quella che si può proprio definire una
fine salubre…
Non importa, avevo
già capito da tempo che non ne poteva più e che mi avrebbe chiesto di
ricorrere a questo gesto… l’avevo già messo in conto da molto tempo, credimi.
Adesso, non mi
dilungo, non posso, per voi sarebbe solo penoso e basta…
Perché dico voi?
Semplice, perché ti
dovrei chiedere di leggere questa lettera anche agli altri.
Altri: Ruyji (che
ormai ha capito), Ryo, Mei, Takao, Max e Rei.
A voi, con un gesto
meschino, vi devo dare un importante compito.
Al contrario di
quanto dice la scienza il mondo, l’universo, non può reggersi da solo… non senza
infinite guerre tra gli opposti che lo compongono, io e quello psicopatico di
mio fratello eravamo gli opposti per eccellenza, ma adesso, senza di noi siete
tutti belli che inguaiati.
Quindi, ho deciso di
mettere le cose a posto creando sei “supremi” a cui dare questo incarico, con un
saggio che gli desse una mano.
I supremi saranno sei
spirits, logicamente, e per i primi tempi saranno affiancati da degli umani… dai
che lo avete capito.
Voi sei affiancherete
i vostri spirits e gli darete una mano e se è necessario gli farete una lavata
di capo… ma per questo ci penserà Ruy, che è, per nascita, l’unione di tutti gli
opposti, molto più potente di me, se preso male^^’’’’.
Lo dico per
esperienza.
Lui vi aiuterà, farà
attenzione a voi.
Sarà la vostra balia!
Povero, buona fortuna
saggio e fai attenzione ai loro colpi di testa, sono unici nel loro genere!
Lo dico per
esperienza personale…
A parte gli scherzi,
restate uniti più che potete, non fermatevi mai alle apparenze.
Non rinunciate mai a
vivere la vostra vita, siate sinceri e vedrete che a parte gl’impegni universali
riuscirete a crearvi una famiglia tutta vostra.
Non rinunciate ai
vostri sogni, alle vostre passioni, ai bey blade che amate tanto.
Vivete ogni singolo
attimo della vostra vita, come volete.
Addio
Hilary Tachibana
LightAngel
Kay smise di leggere,
poi alzò gli occhi verso i suoi compagni.
Erano tutti silenti,
troppo concentrati a tentare di assimilare tutte quelle informazioni e quello
che avrebbero comportato nella loro vita.
- Il nuovo palazzo.-
iniziò Ruy:- quello in cui non ha voluto che metteste piede ha una particolare
sala del trono. Sette troni e la sfera di luce fusa a tenebre è stata spostata
al suo centro.- disse tranquillo, come se niente fosse.
-Come lo sai?- chiese
piano Mei, non alzando lo sguardo dal pavimento, aveva troppa paura d’incontrare
lo sguardo del blader ombra, o che lui, semplicemente, notasse le lacrime nei
suoi occhi e la disprezzasse per la sua debolezza.
Ma lui non l’avrebbe mai
fatto, non l’avrebbe mai odiata.
Lo sapeva, certo.
Ma avrebbe di gran lunga
che lui la ricordasse come una traditrice e non come la ragazza che lo aveva
rovinato dandogli un figlio.
No, mai.
-Light e Dark sono stati
i miei genitori adottivi, li conoscevo e quando ha messo il divieto di
avvicinarvi sono andato a controllare…-
-Perché non ce lo hai
detto?- sibilò Ryo, sul piede di guerra.
-Non sarebbe cambiato
molto…-
-Sì invece!-
-No, tu la conosci, se
decide una cosa niente le fa cambiare idea, ha lottato da quando è nata e non ne
ha potuto semplicemente più, punto.-
-Ah, ecco il sottutto,
allora, dimmi, è tanto piacevole tradire gli amici?!-
Una frase che poteva
essere interpretata sul fatto che non aveva detto delle intenzioni del custode,
ma in tre, sapevano che non era così.
-Io non ho tradito i
miei amici.- sibilò Ryo in risposta.
-Non direi.- adesso
erano l’uno di fronte all’altro, sembravano pronti a fare a pugni, solo un
rumore li fece desistere, la porta della palestra che si apriva.
-Mei, dove vai?- chiese
Max incuriosito.
-A fare i bagagli, parto
o stasera stessa o domani mattina.- e, senza un'altra parola uscì dalla stanza,
lasciando tutti senza parole.
In quell’istante qualcun
altro stava uscendo dalla loro vita.
Prima aveva dovuto
parlare con Yuri, dirle quella penosa parola e spiegargli della lettera, si
aspettava una sfuriata o niente, ma di certo non quel –grazie appena sussurrato,
ma adesso non era più tempo di trastullarsi nei ricordi.
Sea chiamò Dolphin, per
riportarla al villaggio.
Nessun addio.
Nessun arrivederci.
Nessuna promessa che poi
non avrebbe potuto mantenere.
-Stai andando?-
-Sì, nonno J, non ho
altra scelta… mi mancherete tutti.-
-Le porte di questa casa
saranno sempre aperte per te.- disse l’anziano uomo abbracciandola in modo
paterno.
-La ringrazio, non la
dimenticherò mai … addio.-
Senza avere il coraggio
di guardarsi indietro salì in groppa al suo delfino azzurro e argenteo per poi
sparire nella notte.
Un ora dopo.
Ruyji scese le scale
quasi di corsa, ma, di certo, con passo arrabbiato, non guardò in faccia a
nessuno, si diresse semplicemente fuori, dove era sicuro di trovare lo stron*o.
Aprì di scatto la porta
e senza dire una parola si avventò su Ryo, mollandogli un destro degno di un
lottatore di box.
All’inizio Ryo non capì
quello che era successo, preso alla sprovvista, si limitò a portarsi una mano
alla guancia colpita.
Ma appena vide chi era
stato… non ci pensò due volte.
Fece partire un destro
che il tricolore non si diede la pena di schivare.
No, era molto meglio
incassare per poi poter fare partire subito un altro colpo, che andò dritto allo
stomaco del ragazzo, facendolo boccheggiare per qualche secondo.
Ma nessuno dei due
fiatò, sapevano che se lo avessero fatto qualcuno sarebbe entrato in scena per
fermarli e questo no, non sarebbe dovuto accadere, quella era solo una sfida,
una semplice sfida tra loro due.
-Baka!- sibilò Ruyji
schivando un colpo.
-Sei tu che me l’hai
portata via.-
-Ecco che riattacchi a
dire str- pugno allo stomaco.
-Che dico io?- ringhiò
il blader, con lo sguardo accecato dalla rabbia.
-Non che dici, cosa
sei…- sibilò Ruy restituendogli il pugno con il doppio della forza e facendolo
allontanare di qualche passo.
-E che cosa sarei, ah?-
mormorò boccheggiando, se quel deficiente del suo ex compagno di squadra gli
aveva ammaccato qualche costola lo uccideva.
-Un stro**o che sta per
diventare padre.- biascicò sfiorandosi il labbro, da cui stava perdendo sangue
in abbondanza.
-Eh?-
-Va da lei… mi ucciderà
per non aver mantenuto la promessa. Ma adesso, sbrigati!-
Per fortuna che lo
Shadow’s blader assimilava in fretta, scattò verso le scale come un ossesso, per
poi correre a rotta di collo fino alla stanza della ragazza… trovandola vuota.
La ragazza se ne era già
andata, per cercare di vivere quella che sarebbe stata la sua difficile nuova
vita...
L’indomani mattina tutti avrebbero notato la mancanza di Sea e dei Saint Shiedls,
ma per qualcuno non sarebbe stato molto facile accettarlo e capirlo.
Il giorno stesso anche
il resto della squadra di sigillatori furono costretti ad andarsene e dire addio
ai nuovi amici.
Poche erano le speranze
di rincontrarli, davvero poche, ma si sa…
Il destino, a volte, sa
essere davvero molto crudele…
Qualcuno un giorno mi disse:
che è facile
scegliere di morire
quando si vorrebbe
solo un’altra occasione per vivere.
Speranza.
Ma quando questa luce
Non risplende più
Nella notte della nostra vita
Siamo portati a cedere all’oscurità
Oscurità più profonda.
A non cercare
Più di risalire,
Più di crescere,
Più di… vivere
giorno per giorno
il nostro destino
E sognare un vero futuro
Alla fine si cerca nel passato
Si abbandona il presente
Si rinuncia al futuro
Per cercare nel buio
Una luce,
Una luce nelle tenebre
Tenebre che avvolgono il nostro passato
Per cercare:
Una luce dal passato
Per, forse,
tentare di sognare ancora…
The end
Ed
ecco la vera fine di questa storia^^’’, tutte le storie d’amore che si erano
venute a creare sono sparite come sabbia al vento.
Molte
amicizie sono state distrutte.
Alcune cose sono nate, certo, ma hanno reso felici i miei personaggi?
No,
non credo.
Per
Ryo e Mei ci sono sempre delle speranze, dopotutto si dovranno incontrare a
causa delle riunioni e, chissà, magari, un giorno, riusciranno a chiarirsi…
Vi
starete chiedendo: Ma ci trova gusto a far star male i suoi personaggi?
No,
certo che no, tengo tantissimo a loro, ma la vita non è sempre giusta e tutto
rosa e fiori dove i problemi si risolvono come niente fosse successo… ma anche a
me ogni tanto piace cullarmi in questa fantasia di pace e tranquillità, ma prima
o poi si deve sempre tornare alla realtà. Ma in uno di questi momenti dove
volevo che andasse tutto bene, almeno a loro, ho scritto un altro finale. Uno
rosa e fiori dove tutto è andato a posto, dove tutti questi problemi non si sono
venuti a creare…
Se lo
volete leggere basterà che mi contattiate con [Contatta] e io ve lo invierò (non
so esattamente quando potrò, visto che devo cambiare casa, quindi sparirò per un
po’ di tempo^^’’’’).
Mhm…
non ci credo, siamo alla fine, di già?!?!
Ringrazio:
Meereky02, Hila92, Riyu87, Lir_chan, Francesca Akira89, Blue Crystal, Fire
Angel, super gaia, hermy91, Kagome13, Hilary14, stefy14, Lenn Chan, solarial,
desert’s night’s light, mewsana, Vale_Hiwatari.
Se la
storia è arrivata alla sua fine è grazie a voi ( e ad altre persone che mi hanno
recensito da altre parti^^).
Spero
di non avere troppi problemi con la connessione e riuscire a tornare al più
presto con una nuova storia.