Una luce dal passato

di LightAngel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** I ricordi ritornano sempre ***
Capitolo 3: *** Rea ***
Capitolo 4: *** Lui... ***
Capitolo 5: *** Ancora amici? ***
Capitolo 6: *** Alex ***
Capitolo 7: *** Storia delle origini ***
Capitolo 8: *** ShadowMoon ***
Capitolo 9: *** Lite ***
Capitolo 10: *** Le due facce della luna ***
Capitolo 11: *** Problemi di squadra o di amicizia? ***
Capitolo 12: *** I due bit della luna ***
Capitolo 13: *** Parole ***
Capitolo 14: *** AlexVSDarkAngel ***
Capitolo 15: *** Un nuovo nemico o un vecchio amico? ***
Capitolo 16: *** Furia ceca ***
Capitolo 17: *** -A voi decidere- ***
Capitolo 18: *** Saint Shields ***
Capitolo 19: *** Si inizia ***
Capitolo 20: *** Al chiaro di luna ***
Capitolo 21: *** Problemi ***
Capitolo 22: *** Campeggio ***
Capitolo 23: *** Un altro luogo ***
Capitolo 24: *** Ultimatum ***
Capitolo 25: *** Twenty-four hours ***
Capitolo 26: *** Past and Present ***
Capitolo 27: *** La battaglia di una vita ***
Capitolo 28: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Prologo.

 

Si appoggiò alla ringhiera del bel vedere, quanto le piaceva quel paesaggio, così vero… reale, e non quello da sogno in cui era cresciuta che, per quanto fosse meraviglioso, le metteva nel cuore un gran senso di tristezza.

Ma ormai sapeva bene, fin troppo bene, che forse quella era l’ultima volta che lo avrebbe visto, forse sarebbe tornata un giorno, però il paesaggio sarebbe stato diverso, ma lei no. No, lei non sarebbe cambiata, gli essere immortali non cambiano, non crescono, non mutano, non crescono ne invecchiano, sono semplicemente eterni.

Sentì le lacrime salirle agli occhi, ma non avrebbe pianto, lei era forte, non avrebbe ceduto al suo cuore. Un sorrisetto sarcastico, appena percettibile, le incurvo le labbra: chissà se lei lo aveva un cuore…

Due anni, questo era il tempo che le era stato concesso, per capire se loro li meritavano davvero, se era giusto che a quattro ragazzi, che spesso avevano fatto scelte sbagliate, fosse concesso un tale potere, uno tra i più grandi in assoluto, che non aveva ancora smesso di crescere.

Più di una volta la sua decisione aveva tintinnato, la squadra era divisa, tutti contro tutti, e loro che sarebbero dovuti restare insieme per sempre ora si facevano la guerra…

Ma comunque era riuscita a prendere la sua decisione con il cuore leggero.

Il responso era stato positivo.

Sarebbero rimasti con loro, ma lei no…

Un leggero soffio di vento le face ondeggiare i capelli, mentre una lacrima ribelle le rigava il volto, e subito dopo, nel luogo dove prima c’era stata una ragazza sui sedici anni,  con due occhi a mandorla castano/rossiccio e con dei lunghi capelli dello stesso colore, non rimase che una specie di carta-biglietto che si deposito al suolo.

Da un lato era raffigurato un angelo (al femminile), con due splendide ali di fuoco, indossavo un vestito “tipo” egiziano, tra le mani aveva una specie di sonaglio-asta, aveva dei lunghi capelli neri come la notte e due occhi rosso fuoco.

Due occhi tristi, un dagli occhi tristi.

E sull’altro lato della carta, bianco con impresso un sibilo d’oro, c’era scritto:

 

                 Addio

 

                       Hilary

Un atro soffio di vento, portò lontano anche quest’ultimo messaggio, questo messaggio d’addio rivolto ad amici che mai l’avevano conosciuta veramente…

 

 

 

Bene, come vi è sembrata, questa nuova fan fic prodotta dalla mia mente malata? (Non è che se ne sia capito molto NdLettori ?__?) Bhè in effetti non è che si sia capito molto da questo primo capitolo, ma comunque si capirà meglio in seguito V__V se ci sarà un seguito…

Commentate e ditemi se volete che continui o no, in poche parole tocca a voi scegliere, quindi è importante che: COMMMEEEEENNTTTTTAAAAAAAATTTTTEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

                               LightAngel

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Capitolo 2
*** I ricordi ritornano sempre ***


I ricordi ritornano sempre

I ricordi ritornano sempre

Capitolo 1.

Si sveglio di scatto, le coperte del suo letto erano alla rinfusa e molte per terra, respirafa a fatica, come se avesse fatto una lunga corsa, si accorse solo in quel momento di stare tremando.

Aveva fatto quello che si poteva definire un brutto sogno.

-Ma quale sogno…- sussurrò piano, mentre i suoi occhi si velavano di una tristezza infinita.

Non c’è la faceva a stare seduta, si alzò dal letto ed usci sul balcone della sua camera, guardò il cielo, c’era la luna piena e il paesaggio era da libro delle fiabe, ma la sua mente era lontana, lontana da quel posto meraviglioso.

Se aveva fatto quel sogno potevano esserci solo due ragioni:

-         la prima era che si stava preoccupando troppo e le sue “paure” si fossero manifestate anche nel sonno.

-         La seconda invece, poteva significare solo che era arrivato il momento.

Decise di credere alla prima ipotesi, anche se sapeva che sarebbe stato più giusto credere alla seconda, ma semplicemente non voleva farlo.

Proprio come nel sogno calde lacrime lottavano per venir fuori, ma lei non avrebbe ceduto, mai, non poteva mostrarsi debole, non se lo sarebbe mai perdonato.

Iniziò a camminare avanti e indietro per la stanza, era nervosa e preoccupata, non riusciva a non pensarci, per quanto tentava e avrebbe tentato non sarebbe mai riuscita a tranquillizzarsi, iniziò a camminare più veloce, sembrava un leone in gabbia (Qualcuno mi ha chiamato? NdLai -__- NdA).

Aria, in quell’istante aveva bisogno d’aria e di camminare tranquillamente senza il pensiero di svegliare qualcuno.

Uscire? No, pessima idea, erano le quattro di mattina e se qualcuno non si sarebbe svegliato e non l’avrebbe vista si sarebbero preoccupati, anche se chi si sarebbe andato a svegliare alle quattro di mattina per venire a vedere se lei stava ancora dormendo? In effetti… no non ne valeva la pena, conoscendo la sua “fortuna” sarebbe potuto capitare, quindi meglio evitare, non le andava di dare spiegazioni, anche per una sciocchezza del genere, al primo che oggi l’avesse fatta arrabbiare l’avrebbe per così dire “arrostito” (cibo *ç* NdTakao -__- * NdA).

Il tetto? Ottima idea, chi sarebbe venuto a rompere a quell’ora lì ^__^ !!

Si vestì di fretta e uscì dalla camera senza fare alcun rumore, pensò che per qualcuno quei suoi movimenti accompagnati da quel silenzio assoluto davano l’impressione di essere stati fatti da un fantasma, ma lei non era un fantasma era qualcosa si totalmente diverso: lei non sarebbe mai morta, avrebbe vissuto in eterno.

Arrivata sul tetto vide che era sola, completamente sola, meglio. Strano, di solito lei era sempre in compagnia, aveva intorno degli amici o qualcuno con cui parlare, ora. Prima non era così, viveva nella solitudine e lei piaceva, ma poi qualcosa cambiò, ancora prima di incontrare quei cinque pazzoidi di cui era “dovuta” diventare amica, all’inizio la cosa non le importava molto, ma poi le cose erano cambiate.

Chiuse gli occhi, e vece largo a quei ricordi che per molto tempo aveva cercato di dimenticare, seppellire nell’angolo più remoto della sua mente, ma non poteva fare nessuna delle due cose, quel periodo della sua vita era stato uno tra i più importanti che l’avevano cambiato in modo permanente…

 

Quel giorno era andata nella dimensione dei mortali, voleva vedere se andava tutto bene, erano molti gli Spirits (Bit Power) che si lasciavano controllare dagli esseri umani, sbuffò. Non riusciva a capire perché degli Spirits si lasciassero controllare da dei semplici esseri umani, di cui alcuni li consideravano armi, altri “amici”. Si, certo, amici con cui non si è scambiato mai una parola, e che chiami solo quando “tu” hai bisogno di una mano, e che ti abbandonano non appena hanno la possibilità di avere un bit più potente anche se senza una volontà (Pessimista NdA), ma comunque decidevano di farsi comandare a bacchetta, come dei cagnolini ammaestrati, cosa ci trovavano non lo sapeva.

Scosse la testa, dopotutto cose le importava?!

Era una calda giornata estiva, e a dirla tutta anche lei iniziava ad avere un po’ caldo a causa del sole cocente che le picchiava sulla testa.

Non sarebbe stata una cattiva idea andare al bar a prendere qualcosa di fresco da bere, peccato che solo in pochi potevano vederla e se anche se l’avrebbero vista non avrebbe causato altro che qualche infarto e un paio di ricoveri in manicomio.

No, era decisamente meglio evitare.

In quel momento era appostato su un albero in un parco giochi, ma in modo che anche se qualcuno ne avrebbe avuto la capacità non l’avrebbe vista.

Il parco era tranquillo e vuoto in un modo quasi irreale, che però non era destinato a durare, infatti poco dopo entrò in scena una ragazza, aveva lunghi capelli biondi ed una folta frangetta, ma più che biondi i suoi capelli sembravano dei fili d’oro con due stupendi occhi verde smeraldo (ricordavano di più la foresta). Indossava lunghi stivali bianchi con una gonna verde chiaro con delle rifiniture d’orate, come la maglietta a mezze maniche (che le lasciava scoperta la pancia) anche se il colore era un po’ più scuro ma aveva sempre le rifiniture d’orate, la giacca che indossava era bianca con molte tasche, ai polsi invece portava dei bracciali che tintinnavano ad ogni suo più piccolo movimento.

Avrà avuto al massimo 13 anni.

La guardò attentamente, era strano, non riusciva a capire che impressione le avesse fatto, ma credetté… buona!?

No, doveva aver interpretato male le sue sensazioni, si non c’era altra soluzione. Comunque fosse, rimase ad osservarla attentamente, si chiedeva cosa ci facesse lì, da sola.

“Ma che diamine me ne importa?!” si rimproverò mentalmente. Ma le importava, non sapeva il perché, ma le importava e molto anche, non sapeva il perché, ma sentiva che doveva proteggerla!?

Un nuovo arrivo la riscosse dai suoi pensieri, o meglio, 3 nuovi arrivati, 3  ragazzi, 3 energumeni, 3 idioti.

-Guarda, guarda chi abbiamo qui?- disse il più grosso ridacchiando in modo idiota.

No, pensò lei. Non ridacchiava in modo idiota, era idiota.

-Cosa volete?- chiese la ragazza, in un tono talmente gelido che a suo confronto il polo nord si poteva definire un foresta tropicale.

-Non scaldarti ragazzina- disse sempre quello, gli altri non sembravano avere abbastanza cervello (Non credo che l’avessero direttamente NdA) per riuscire a parlare.

A quelle parole la ragazza alzò un sopracciglio, la sua stessa reazione. Bisognava fare una correzione, quello non era semplicemente idiota: era estremamente, immensamente idiota. Con il tono con cui la ragazza aveva parlato più da scaldare qualcosa, l’avrebbe congelato all’istante.

-Dicono che tu sia la più brava blazer del quartiere.-

-Anche se fosse?- disse la ragazza a mo’ di sfida.

-Una sfida contro di me- ringhiò.

-Perché dovrei?- chiese lei sarcastica.

-Paura- disse ragazzo sfottendo.

-E di chi? Di un idiota?- lei e quella ragazza la pensavano allo stesso modo.

Tutti e tre la guardarono in modo interrogativo, evidentemente non sapevano che cosa significava la parola “idiota”

-Oh, fly…- disse in modo esasperato la ragazza.

-Allora accetti?!- chiese il ragazzo arrabbiato, non aveva capito granché ma a quando pareva quella ragazza lo aveva appena offeso.

-Non ho tempo da perdere, sbrighiamoci-

-Allora accetti?- richiese, ma allora era stupido forte!.

-Sì- disse lei in tono semplice,  ma come sempre freddo. No, con quello stupido bisognava usare termini molto semplici: “No”, “Sì” o altre cose simili altrimenti non avrebbe capito.

Si misero in posizione vicino a un piccolo stadio per i bey.

-TRE… DUE… UNO… LANCIO!!!-

L’incontro finì più velocemente di come era iniziato, infatti appena i bey si sfiorarono quello del ragazzo schizzò via conficcandosi in un albero.

“Però, niente male” pensò lei, che aveva seguito attentamente l’incontro dalla sua postazione sull’albero.

-Tu… me la pagherai!- ringhiò il ragazzo, ma la vincitrice non fece una piega, nessuno sapeva accettare una sconfitta e ne uscivano sempre con frasi del tipo: “Me la pagherai”, “Ci rincontreremo”; non ci aveva mai fatto caso, e anche se da principio lo avesse fatto ormai ci era abituata.

Era scioccata, non credeva che quella ragazza che le sembrava così “fragile” fosse così potente, anche se era piacevolmente stupita questo non le impedì di storcere il naso, non le piaceva quello stupido gioco, anzi “sport”, anche se…

I suoi pensieri furono interrotti da un esplosione, non si mosse di un millimetro, ma si mise in guardia, pronta ad attaccare o a difendersi. La ragazza fece lo stesso, non prestando più alcuna attenzione ai Babbei che la stavano annoiando. Ma loro non sembravano dello stesso avviso: volevano farla sembrare alla ragazzina, si era permessa di batterli, nessuno aveva mai osato tanto (No comment -__- NdA), ma ora le avrebbero fatto passare la voglia anche solo di avvicinarsi ad un bey (Si, certo, come no… -__- NdRagazza ù__u’’’’ non ti dispiacerebbe chiamarmi per nome? NdRagaz… +__+ NdR… evito…NdA)…

Le si avvicinarono tentando di colpirla, ma lei era troppo veloce, estremamente veloce e micidialmente precisa e schivava con una rapidità fuori dal comune (Sì vai, continua così! Ops scusate mi sono lasciata un po’ trasportare ^__^’’’’ NdA), e li mise K.O con un paio di colpi.

O.O unico modo per poter rappresentare la sua faccia, da lì appollaiata sull’albero, più osservava quella ragazza, più la lasciava senza parole.

Quando ebbe finito con quei tre (Evito accuratamente di definirli, altrimenti per non essere troppo ripetitiva potrei passare da: Babbei, Idioti e via dicendo a qualcosa di più pesante. E almeno per il1°capitolo vorrei evitare ^__^ NdA_con_aureola_sulla_testa_da_santarellina Tu santarellina? Cos’è successo, Lucifero è tornato in paradiso? NdRag…_con_bozze_per_capitoli_successivi_in_mano) leggermente doloranti “Leggermente”? NdA_molto_scettica ^__^ NdR -__-‘’’NdA).

Ma non ci fu un attimo di pace, nell’aria riecheggiò una nuova esplosione, molto più vicino della prima.

Era preoccupata, quelle esplosioni non erano normali.

Avrebbe voluto allontanarsi e andare a vedere che cosa stava succedendo ma, in qualche modo, sapeva che la ragazza l’avrebbe vista… poi a quanto pareva sembrava che le esplosioni si stavano avvicinando a lei, a “loro”. Quella ragazza se ne doveva andare (Quei “tre” se ne erano andati appena avevano potuto, col la coda tra le gambe -__- NdA), ma non sembrava averne la minima intenzione, e di certo lei non poteva: uscire dalla sua postazione, farsi vedere dalla ragazza, prenderla di peso (senza rimediare un occhio nero NdA), e allontanarla!

Anche se…

La causa delle esplosioni arrivò in quel momento, un enorme talpa ( 1000X4000 Forse ho un po’ esagerato -__-‘’’’ NdA) ma era un talpa molto strana (Che intuito NdLettori_sarcastici), aveva varie gemme incastonate nel corpo e denti più lunghi del normale (Perché, un talpa grande quanto una montagna è normale? Ù__U NdRagazza  ^__^ NdA) e con una specie di armatura d’ora che le partiva dalle articolazioni.

Sul volto della ragazza passò solo una breve traccia di sorpresa, ma a quanto pareva aveva incassato bene il colpo, ma a quanto pareva il mostro voleva sottoporla ad altri tipi di colpi…

Non sembrava che si fosse accorto della sua presenza, se da un lato la rincuorava, dall’altro la preoccupava ancora di più, se non era venuto per lei era venuto per la ragazza, ma cosa poteva mai volere da lei?

A proposito, quel Bit Power non lo aveva mai visto, questo vuol dire che lavorava per “Lui”.

-Vieni con me- chiese con voce arcana il “mostro”

-Perché dovrei?- chiese con voce sarcastica la ragazza, ma i suoi occhi erano come sempre di ghiaccio. Sentiva che se lo avrebbe seguito si sarebbe messa dalla parte sbagliata, anche se non sapeva ancora quali erano le “parti”, ma avrebbe fatto come sempre, si sarebbe fidata del suo istinto.

-Il mio padrone ti vuole come sua subordinata.- disse lo Spirits senza fare una piega.

-Peccato che io non ho alcuna intenzione di diventarlo. Ne ora, ne mai. Quindi di al tuo capo che non mi avrà mai come sua “impiegata”- disse lei tornando al suo tono di ghiaccio.

-Il mio padrone aveva previsto ciò- disse la talpa. –Mi è stato ordinato che se non accetterai dovrò eliminarti.-

-Provaci pure, ma io non mi farò mai controllare come un burattino.- disse la ragazza pronta, in posizione da combattimento.

-Non ho altra scelta, potresti diventare un altro ostacolo.- così dicendo creò una sfera di energia contro la ragazza, che riuscì a schivare, ma non evitò londa durto che la prese in piedi facendola cadere a terra. Ormai era finita, con le spalle a muro e anche se avesse potuto non sarebbe scappata ne ora, ne mai.

Una nuova sfera di energia le si avvicinava a tutta velocità, anche volendo non sarebbe riuscita ad evitarla, e anche se avesse potuto a cosa sarebbe servito continuare questo stupido gioco? Non poteva fare niente…

Era pronta al colpo, che però non arrivò, un sorpresa aprì gli occhi. Davanti a lei, di spalle, c’era una ragazza che avrà dimostrato al massimo 18 anni, aeva lunghi capelli neri, con dei vestiti tipo egiziana dai colori che andavano dall’arancione a rosso al giallo, aveva dei lunghi stivali e dei guanti molto particolari attaccati alla mano con un anello, sui vestiti, oltre a vari oggetti d’oro come dei bracciali, c’erano molte gemme rosa perlato. Ma la cosa che le risaltò subito agli occhi furono due stupende ali color del fuoco e oro che spuntavano dalla schiena della ragazza.

-Non so chi tu sia, ma ti eliminerò!- così dicendo il mostro talpa si scaraventò sulla ragazza dalle ali di fuoco, ma aveva detto bene, non sapeva che aveva davanti. Infatti la ragazza con un gesto solo lo eliminò, e il Bit Power sparì nel nulla, l’unica cosa che rimasta era una luce bianca che si allontanò nel cielo.

A quel punto si girò per vedere la ragazza che aveva appena salvato: non era intimorita ma diffidente.

Quest’ultima invece stava scrutando attentamente i suoi occhi di un rosso fuoco, inumano…

-Chi o cosa sei?- chiese la ragazza senza alcuna paura

-Molto piacere, il mio nome è LightAngel, sono un Bit Power e da ora in poi la tua guardia del corpo.

 

 

Ed anche questo capitolo è andato ^________^ anche se devo ammettere che mi ha fatto faticare un po’, un bel po’.

Ringrazio chi mi ha commentato ç___ç vi sono grata, e sono felice che vogliate che continuo (Ma chi ve l’ha fatto fare ç__ç NdLettori).

Ma ora devo dire un paio di cose:

-         I personaggi non mi appartengono, a parte quelli di mia invenzione che mi tengo ben stretta +__+

-         Questo è un annuncio che forse avrei dovuto mettere prima, comunque meglio tardi che mai. Come personaggio a me Hilary piace, infatti ha un ruolo importante in questa storia ,ma (perché c’è sempre un ma NdA) questa fan fic è stata elaborata in un momento di depressione da “cazzo domani ho una versione di greco e me ne ero dimenticata”, quindi aspettatevi di tutto e di più  *__*

-         Come ultima cosa ma non meno importante, chiedo già scusa i anticipo per gli errori di ortografia che ci saranno ^__^’’’’’’

-         Me ne ero dimenticata, mi raccomando: COOMMEEENNNTTTAATTTEEEEEEE!!!!!!!!!

 

 

                                                           LightAngel

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Capitolo 3
*** Rea ***


Rea

Rea

 

Capitolo 2.

Sfacciataggine allo stato puro.

-Non ho capito chi o cosa sei, ma non sarai la mia guardia del corpo- disse freddamente la ragazza.

Sorrise, quella ragazza era molto particolare e poco prevedibile.

-Io non sono d’accordo- le disse angelicamente.

-Non mi interessa- disse la ragazza con il suo tono di ghiaccio che non aveva abbandonato neanche per un minuto.

-Neanche a me- disse lei.

La rag… (+__+ NdR Ok, ok calma, eh ? ^__^’’’’’’ NdA) blader sapeva bene che da sola contro quei ‘tipi’ non sarebbe andata lontano, ma non era disposta, per niente al mondo, ad accettare l’aiuto di qualcuno, anche se aveva già salvato la vita.

Si girò ed iniziò a camminare per la sua strada, ma LightAngel (My nickname *__* NdA) non aveva nessuna intenzione di mollare, e iniziò a seguirla, senza nascondersi o tentando di non farsi vedere, camminava incurante dei passanti (Che per fortuna non la vedevano, o qualcuno ci avrebbe rimesso la pelle in un attacco di cuore U__U NdA Esagerata ^__^’’’’’ NdLA. Hai ragione al massimo si mettevano a gridare: ‘Miracolo, un angelo !!!!!!!!’ e qualcuno li rinchiudeva in manicomio NdA -__-‘’’’’’’ NdLA) a circa mezzo metro dalla ragazza, che iniziava a spazientirsi, chissà perché iniziava piacerle farla arrabbiare…

Dopo più o meno cinque minuti la ragazza (>_>*** NdR Non arrabbiarti, tra un po’ lo dico il tuo nome ^__^’’’’’ NdA_che_cerca_di_non_mettersi_nei_guai_più_di_quanto_già_non_sia) si fermò di botto, stessa cosa fece lo Spirit.

Si girò di scatto, prese il bit power per un braccio e la trascinò in una strada dove non c’era nessuno.

Dopotutto da quanto aveva capito solo lei era in grado di vederla, e non voleva che le altre persone la vedessero parlare, più probabilmente litigare, da sola la prendessero per matta e la compiangessero.

No, non sarebbe mai successo a causa di… non sapeva bene neanche che cosa fosse, si era definita Bit Power, ma che cosa c’entravano poi i bey, ora ?!

-Si può sapere cosa vuoi da me?- chiese mantenendo il suo tono di ghiaccio, ma alzandolo un po’ più del solito.

-Prima di tutto il tuo nome.- disse serafica lei, con solo un tantino (mpf NdA) di sfacciataggine.

-Rea Tachibana- sbottò lei, tanto quella sottospecie di angelo, che lei avrebbe visto meglio delle vesti di diavolo, non avrebbe mollato e lei non aveva tutta la mattinata da perderci.

- Poi… voglio essere la tua guardia del corpo.-

- Ma io no – disse lei freddamente (Sai che novità NdA).

-Questo non conta. - disse Angel tranquilla.

- Perché c’è l’hai con me?- sta’ volta dalla sua voce trasparì una nota d’esasperazione.

-Perché ne hai bisogno, visto che qualcuno ti vuole eliminare.- non poteva ancora dirle chi, anche se lei lo sapeva bene, fin troppo.

-Non credo di essere l’unica persona che qualcuno vuole fare fuori, no?-

-Hai ragione-

-Allora perché c’è l’hai con me?-

-Perché tu sei il primo essere umano che mi h fatto una buona impressione in tutta la mia vita- sincerità allo stato puro.

Rea era rimasta spiazzata, lei una buona impressione? Impossibile! Lei era una ragazza di ghiaccio, brava a bey ma che le persone preferivano tenere ad una certa distanza, cosa che lei adorava, ma ogni tanto il fatto di non avere nessuno con cui parlare pesava, era in quelle situazioni che si sfogava, usando il bey, forse era anche grazie a questo che era diventata così brava.

-Non mi sembra di avere molta scelta- disse scocciata – ma al massimo saremo collaboratrici.-

- Perché non vuoi che ti faccia da guardia del corpo e ti aiuti?- non che le dispiacesse quello che aveva detto, la ragazza non la voleva sfruttare, meglio, ma voleva capire il suo modo di ragionare, cosa non semplice.

- Perché non ho bisogno né della protezione né dell’aiuto di nessuno.- disse lei freddamente. “Caratterino…” non poté fare a meno di pensare, un caratterino che le piaceva.

 

A cosa serviva, a cosa serviva rivangare il passato, ciò che è stato è stato e secondo molti il destino era già scritto… e il suo destino era quello di allontanarsi dai Blade Brechers, per sempre. Molte volte si era chiesta a cosa serviva, il destino, che per quanto alla fine possa essere scritto, gli eventi facevano sempre il loro corso, che qualcuno li avesse programmati, oppure no.

Si alzò dal tetto, per fortuna che i suoi movimenti erano paragonabili a quelli di un felino, se non superiori, altrimenti l’Hilary che conoscono gli altri avrebbe fatto una bella caduta… (Ci troviamo a casa di Hilary e di conseguenza lei era arrampicata sul tetto spiovente U__U NdA Avresti potuto dirlo prima ù__u NdLettori Meglio tardi che mai, no? NdA).

Ormai era quasi mattina, non sapeva quanto tempo era stata sul quel tetto, e sinceramente non le avrebbe potuto importare di meno. Era rientrata attraverso la finestra della sua stanza, operazione già fatta molte volte in questi ultimi anni, non che i suoi ‘genitori’ le facessero delle storie, ma si sarebbero preoccupati, e vedendo ciò che è stato ne avrebbero avute tutte la ragioni…

Attraversando il corridoio per raggiungere le scale si diede un’occhiata allo specchio, così di sfuggita, come faceva spesso, all’iniziò non notò subito il particolare, ma appena se ne accorse le sue iridi se ridussero ad un puntino, sbiancò totalmente e si fiondò di fronte allo specchio.

-N-non è possibile- disse piano sfiorando lo specchio, come per poter toccare l’immagine ed essere sicura che non era solo un cattivo gioco di luci (Quali luci? NdLettori Bè quando non si vuole accettare qualcosa si fa di tutto per ignorarla o per trovare anche una scusa plausibile per sviare la realtà U__U NdA in poche parole inventarsi una balla? NdLettori Bingo ^___^ NdA      -__-‘’’’’’’ NdLettori).

-No deve essere un brutto sogno –  ma non lo era, i suoi occhi erano davvero diventati ROSSI (Tra il rosso fuoco e il sangue, per la precisione U_U NdA), era vero che naturalmente SONO rossi, rossi quando ha la sua vera forma, ma nella forma ‘Hilary’… questo no, no questo non doveva accadere.

Fece un lungo respiro, doveva restare calma, altrimenti le cose sarebbero andate di male in peggio. Chiuse gli occhi, si concentrò al massimo, e quando li riaprì erano tornati del loro solito colore castano-rossiccio. Questo, comunque, non la tranquillizzò, se questo incidente era successo ora si sarebbe potuto ripetere di nuovo, e se non se ne sarebbe accorta il tempo, ne dovrebbe dare di spiegazioni da dare, dire tutta la verità e rivelare quante bugie aveva dovuto dire o aggiungerne di nuove, e lei non voleva fare nessuno delle due cose. Il passato era il passato e anche se per nasconderlo gli aveva dovuto raccontare molte bugie, il ‘suo’ passato non li riguardava, e mai avrebbe dovuto riguardargli.

Ma questo non era tutto, c’era un’altra domanda che le girava per la testa: Perché ?! Soprattutto perché proprio in quel momento. Erano cambiati dopo il sogno, quindi una specie di avvertimento, oppure avevano cambiato colore dopo tutte quei ricordi e tutte quelle emozioni, e proprio queste ne erano state la conseguenza?

Ci sarebbe potuta restare una giornata intera, ma non sarebbe arrivata a niente.

Scese in cucina, dove c’era sua ‘madre’ e suo ‘padre’ che stavano facendo colazione, sembravano di buon umore, le dispiaceva rovinargliela, ma quando era andata a stare da loro c’era stata solo una condizione, messa da lei, niente segreti, niente mezze parole e mezze frasi, ogni cosa chiara.

- Buon giorno Hilary – la saluto allegramente la madre.

-Giorno – in modo altrettanto allegro il padre. Ma il sorriso si congelò sulle labbra di entrambi appena videro lo sguardo della ragazza.

-Ci sono problemi?- chiese subito la madre.

- No, non dovrebbe essere un problema anzi…- disse lei facendo un sorriso tirato. I due si fecero più seri di prima.

-Non farci stare sulle spine, parla – disse il padre guardandola dritta negli occhi.

- E’ arrivato il momento in cui vi libererete ci me- Hilary tentò di metterla sullo scherzo, ma non ci riuscì, sapeva che si erano affezionati a lei, come anche lei del resto.

-C-come? N-non può essere - riuscì solo a dire la madre.

-Di già ?!- esclamò il padre. Lui e la moglie erano molto differenti, infatti lei aveva gli occhi e capelli castani come la ragazza, invece lui era biondo e aveva gli occhi verdi (Proprio come Rea NdA), si capiva che era straniero.

Lei fece un leggero sorriso: -Non è proprio ieri che sono venuta qui, e dopo tutto quello che è successo in questo periodo la mia presenza qui non è più necessaria.-

- Cos’hai scelto?- chiese il padre.

-Resteranno, con loro. Meritano entrambi di avere dei compagni di cui si possono fidare ciecamente.- disse lei facendo un vero sorriso.

-Anche tu meriti di avere qualcuno di cui poterti fidare, racconta tutto a quei ragazzi, loro ti saranno amici comunque, qualsiasi cosa accada.-

Quella frase la spiazzò completamente, loro l’avrebbero capita e le sarebbero stati amici. Bè in effetti anche con molti dei loro nemici erano diventati veri e fidati amici… NO! La sua situazione era completamente diversa, non erano mai stati nemici anche se lo sarebbero potuti diventare, il punto è che lei gli aveva SEMPRE mentito, ogni volta che pronunciava il suo nome, ogni volta che si faceva vedere, o più semplicemente quando aveva detto che non sapeva che cosa era un Bit Power e che non poteva vederli. Lei che non poteva vedere i Bit Power, una barzelletta, visto che lei era un Bit Power (Anche se fino ad ora non l’ho mai detto chiaramente, spero che si fosse capito che visto che si parlava di suoi ricordi l’angelo con i capelli neri era lei é__è NdA), quel termine non le piaceva molto, aveva sempre preferito Spirits, ma non è che aveva molta scelta…

-No, è vero che hanno sempre perdonato i loro nemici ma erano sempre stati sinceri con loro, o quasi, tutto il contrario di quello che ho fatto io.- disse lei tranquilla.

-Capisco… allora quando?- chiese il padre, se fosse stato necessario avrebbe detto tutto lui a quei ragazzi, fosse cascato il mondo.

-Non lo so…- fregato, anche volendo non sapendo quando sarebbe partita non avrebbe potuto avvisarli in tempo. – Presto, comunque…-

-Non potresti restare ancora per qualche anno, dopotutto per te non sono molti.- chiese la madre, tentando il tutto per tutto.

 Lei scosse la testa e si appoggiò allo stipite della porta con le braccia dietro la schiena: -Hanno bisogno di me, non sappiamo ancora per quanto tempo non attaccherà, ma comunque più il tempo di pace continua più l’attacco si fa vicino.- disse lei.

-Per questo non hanno attaccato durante i mondiali?- chiese il padre.

-Sì, si stanno preparando a qualcosa di grosso, di molto grosso e credo che al centro di tutto ciò ci sono: io, il bastardo…-

-Hilary!- la rimproverò la madre.

-Bè è vero! Allora diciamo il masochista…-

-Masochista?- stavolta fu il padre ad interromperla, ma a lei non dispiaceva, era molto più tranquilla del solito o meglio, con loro era molto più tranquilla che con gli altri.

-Farmi arrabbiare, attaccando me o le persone che mi stanno vicino, equivale ad una ricerca di dolore +__+-

*gocciolone* dei suoi genitori, si ricordavano che cosa era successo ‘l’ultima volta’.

-… come stavo dicendo oltre a noi due in cima alla lista ci sono: i Blade Brachers e molti che anno partecipato agli ultimi campionati mondiali.-

-Cosa hai intenzione di fare?- chiese il padre.

-RicontattarLi- rispose lei, tanto sapevano a chi si riferivano (Ma noi no T__T NdLettori Lo sho +__+ NdA Farci capire qualcosa no, eh? NdLettori Magari, magari se mi gira nel prossimo capitolo ^__^ tanto questo ormai è finito ^__________^ NdA Cortino NdLettori Sarà NdA).

 

 

Ed ecco il secondo capitolo ^o^, da questo si dovrebbero essere capite più cose, molte più cose, ma le domande sono ancora molte (E questo è niente +__+ NdA Ecco quando fa così ci fa venire la voglia di andare il più presto possibile lontano da questa pazzoide U__U NdTutti ^____^ NdA).

Bhà non ho molto da dire oltre: CCCOOOMMMEEENNTTTAAATTTEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!

 

                                                                                 LightAngel

 

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Capitolo 4
*** Lui... ***


Lui

Lui…

Capitolo 3

Era già passata una settimana dalla discussione con i suoi genitori adottivi, ma ancora non li aveva ne contattati ne aveva parlato del ‘problema’ con nessuno.

Contattarli… perché farlo? Perché rigettarli nell’inferno di… ormai quanti anni erano passati? Sei o cinque, cinque, ma non ne era sicura. Ma davvero aveva desiderato dimenticare? Anche volendo non ci sarebbe mai riuscita, ogni particolare gliela ricordava… debolezze da esseri umani.

Si alzò dal letto, in quei giorni era rimasta molto chiusa in camera sua, i suoi genitori avevano capito.

Ma ora doveva uscire, erano nel pieno delle vacanze estive, scese velocemente le scale e vestita così com’era si precipitò fuori, dopo un veloce saluto alla madre (indossava un paio da pantaloni bianchi molto larghi e con molte tasche, con una maglietta bianca a collo alta smaniata, e c’erano disegnate delle fiamme rosa).

Decise di andare al bel vedere, sperando che non ci fosse nessuno…

 

In quel momento a casa di Takao c’era una specie di riunione tra vecchi amici: in quel momento c’erano solo i Blaid Breachers e i White Tiger (So che ora hanno un nuovo nome, ma già che ogni volta per pronunciarlo o ricordarlo mi vengono i nervi, scriverlo ogni volta… NdA), gli altri sarebbero venuti in seguito. Questo Hilary non lo sapeva, da quando aveva parlato con i suoi genitori, dopo il sogno, non aveva più parlato con Takao o il prof e loro non si erano fatti sentire.

-Scusa, Takao, ma dov’è Hilary?- chiese Rei

-E’ da qualche giorno che non viene- disse lui tranquillo, mentre lucidava il suo Dragoon.

-Avete litigato =3 ?- chiese Max.

- No sta’ volta, no- disse Takao.

- Come mai allora non viene?- chiese Mao (+__+ NdA No comment NdTutti).

-Cosa vuoi che ne sappia? Avrà da fare- disse Takao seccato. A dire il vero, era un po’ arrabbiato con la ragazza, l’aveva incontrata proprio il giorno prima, si erano quasi scontrati per strada, lui l’aveva salutata, ma lei niente. Aveva fatto finta di non vederlo. Oppure non lo aveva visto d’avvero, quel giorno aveva uno sguardo serio ma assente, sembrava che aveva la testa da un’altra parte. Non era da lei, era come se avesse un segreto… ma cosa andava a pensare? Hilary, segreti! Ma non scherziamo! Lei non era il tipo: era sincera ed aperta e diceva tutto quello che le passava per la testa. Hilary segreti? Mha…

Scosse la testa e si concentrò sul bey, mentre gli altri lo guardavano in modo interrogativo. Il capitano della squadra, però, non sapeva quanto avesse ragione.

 

Nel frattempo Hilary era già arrivata al bel vedere e, come nel sogno, si era appoggiata alla ringhiera, guardando con occhi vuoti il paesaggio di fronte a lei.

Cosa doveva fare?

Questa era la domanda che le girava per la testa, aveva sempre preso decisioni,  ma questa storia era fuori dal comune, anche per lei.

-Guarda, guarda che cosa ci fa il grande capo solo soletto- disse una voce beffarda.

Questa voce… no non era possibile, non poteva essere Lui…

Si girò di scatto,  non si era sbagliata, era Lui…

Davanti alla ragazza c’era un ragazzo sui 18 anni, era molto carino (anche se st****o NdA+NdHila), piuttosto alto e muscoloso, aveva i capelli neri come la notte e due occhi che sembravano due pozzi senza fondo, dal quale non si distingueva l’iride dalla pupilla. Una notte senza stelle e senza luna, l’oscurità più totale…

Indossava una maglietta nera e pantaloni larghi dello stesso colore.

In un certo senso lui e la ragazza si assomigliavano…

Sul volto di Hilary si dipinse un espressione di totale freddezza e odio, che mai nessuno dei suoi nuovi amici le aveva mai visto in volto, ed iniziò ad emanare delle specie di piccole scariche elettriche, bianche, che l’avvolgevano.

-A quanto pare non ti sei dimenticata di me…- iniziò il ragazzo sempre più sbruffone.

 

-Friends, che cosa facciamo? =3 – chiese Max.

-Andiamo da qualche parte? Propose Takao.

-Sì, ma dove?- chiese Rei.

-Che ne dite del bel vedere?- propose Takao.

-Ottima idea- disse Rei. (Ma è normale che Takao ha delle buone idee solo quando se ne dovrebbe stare zitto? NdL.A.).

-Bel vedere?- chiesero in coro i White Tiger.

-Vi accompagnamo- disse Daichi euforico.

 

-Vattene- fu l’unica cosa che la ragazza riuscì a dire, mentre si ripeteva mentalmente: “Mantieni la calma, non puoi distruggere il quartiere o direttamente tutto il Giappone. Non sono un’assassina…”.

-Perché dovrei?- disse sarcastico il ragazzo.

“Non sono un’assassina… ancora per poco…”.

-Che c’è? Hai paura di fare saltare la tua copertura?- chiese lui beffardo.

Copertura, sai quanto gliene fregava, ma di certo non era una buone idea fare uno scontro da fine del mondo in un paro pubblico, frequentato.

Chiuse gli occhi per tentare di mantenere la calma, o meglio, quel briciolo di calma che le era rimasta.

-Non sarai ancora arrabbiata con me?-

-Un’altra parola e non avrebbe rinunciato a lanciargli un : “Ancestral Light” e nello stato d’animo in cui era come minimo avrebbe distrutto mezzo pianeta.

- A quanto pare sì –

BASTA!!! Basta, la sua pazienza aveva un limite. Limite che quel bas****o aveva superato solo con la sua presenza.

Aveva già chiusa la mano a pugno, in posizione, per uno dei suoi colpi preferiti. Dalla mano si iniziavano a vedere dei raggi di luce bianchi e rosa.

Ma qualcosa la bloccò, percepiva chiaramente l’avvicinarsi di alcune persone avvicinarsi. Non potevano essere loro, non potevano essere tutti LI’!

-Cosa c’è?- chiese lui beffardo, poi chiuse gli occhi come lei: -Oh a quanto pare sta arrivando una bella compagnia. Divertente… - aprì gli occhi, sembrava un bambino a cui erano state appena date delle caramelle.

-Non avvicinarti a loro. – sibilò Hilary ed aprì di scatto gli occhi, occhi rossi, di quel rosso acceso.

-Altrimenti?!-

-Altrimenti è l’ultima cosa che fai!- non stava scherzando, glielo si leggeva negli occhi. Anche lui lo capì, aveva sperimentato sulla propria pelle quanto fosse pericolosa farla arrabbiare, arrabbiare sul serio…

Il “ragazzo” stava per ribattere, ma una terza voce lo bloccò.

-Hey, ciao Hilary!- erano arrivati tutti e il prof. K la stava salutando.

Lei non lo guardò neanche ma fece un vago gesto di saluto con la mano. I suoi occhi, sempre rossi, erano ancora puntati su di lui.

-Vattene- sibilò.

-Perché mai? Mi piacerebbe conoscere i tuoi amici.-

Gli altri si erano avvicinati e in quel momento stavano squadrando il nuovo arrivato.

-Hello!- (chi può essere -__- NdA) –My name is Max. Whath is your name?-

-Mike, il mio nome è Mike- (Ma nelle tue fic il cattivo si chiama sempre Mike? NdLettori Non ci posso fare niente ç__ç per i nomi  per i personaggi delle fic non ho molta fantasia. Andatelo a trovare voi un nome da ragazzo per un cattivo, ma che non sembra un nome da attivo  U.U NdA Mark, Wyatt, Damien, Ryan,, John, Alex… NdLettori No! Alex no! +__+ NdA Pekkè NdLettori Perché è così e basta >o

-Piacere, io sono Daichi- disse il bambino (>o< io non sono un bambino! NdD Il moccioso allora NdA Io non sono un moc… NdD ù_u hai detto qualcosa NdA_con_una_spada_fregata_a_..._ Sì, ho detto… NdD FIUU NdA_che_lancia_la_spada_che_si_conficca_ad_1cm_da_volto_del_tappo O.O NdD Ma dove siamo capitati T_____T NdLettori). –Sei un amico dell’ochetta ^__^ ?- chiese.

Alla parola ochetta Mike alzò un sopraciglio e si chiese come mai dopo quella frase il ragazzo fosse ancora vivo.

Daichi stava per avvicinarsi al ragazzo, ma Hilary lo bloccò, il bambino la guardò in modo interrogativo, ma lei non spostò lo sguardo da ‘Mike’.

-Hilary, che cosa sta succedendo? Chi è lui? Un tuo vecchio amico?- chiese Takao serio.

Alla parola amico Hilary  fece una faccia disgustata e Mike non fu da meno.

-Capisco, non siete amici. Eppure stavate parlando civilmente- gli fece notare Lai.

Le labbra dei due si incurvarono in un sorrisetto ironico alla parola ‘civilmente’. Ancora qualche secondo e del bel vedere non sarebbe rimasto molto. Tutti li guardarono in modo interrogativo, non riuscivano a capire che cosa stesse succedendo e questo li stava facendo innervosire (Già tutti loro sono molti famosi per la loro pazienza, eccetto Kei, che tra di loro è il più impulsivo NdA_molto_sarcastica  -__-‘*’*’*’*’*’ NdLettori).

-Hilary che cosa sta succedendo?!- ripeté Takao alzando il tono della voce.

-Niente che vi riguarda- fu la risposta di ghiaccio della ragazza che li lasciò tutti senza parole, era sempre stata molto socievole e simpatica con tutti diceva sempre quello che pensava ed era sincera con tutti (Mi sento un verme =_= NdHila Colpa mia é_è NdA).

-Hilary!- la rimproverò Takao avvicinandosi a lei.

 -Takao, resta fermo dove sei. Daichi raggiungilo- ordinò lei, era normale che Hilary prendeva e dava ordini ma non così…

-Ma..- i due stavano per protestare. Così la ragazza, per la prima volta da quando erano arrivati, li guardò dritti negli occhi.

Solo in quell’istante le videro gli occhi e il loro colore.

-Ma che diamine sta succedendo- sbottò Takao.

-Niente che vi riguarda- disse lei, fredda.

-Ma siamo tuoi amici- protestò Takao. Nel suo cuore gli fu grata per queste parole, ma non lo diede a vedere, non doveva darlo a vedere.

-Quindi loro dovrebbero essere dei tuoi amici?- chiese Mike andando nella loro direzione.

-Non provarci nemmeno- sibilò la ragazza.

-Non preoccuparti, volevo solo dirgli due parole- disse lui. Ma Hilary non si fidava, non l’avrebbe mai fatto.

-Allora parla- intervenne Rei. Quel ragazzo non gli piaceva, aveva qualcosa di strano l’unica cosa di cui era sicuro è che fosse pericoloso.

-Perché no? Volevo solo avvertirvi che chi le sta troppo vicino- indicò Hilary – rischia di fare una brutta fine-

A quella parole seguì un silenzio assoluto, questa volta aveva colpito nel segno anche  con Angel.

-Sì può sapere perché ad essere suoi amici dovremmo fare una brutta fine?- tuonò Takao. Quel ragazzo non gli piaceva, fin dall’inizio gli aveva fatto una brutta impressione e, a quanto sembrava, il suo istinto (Animale -__- NdA) aveva avuto ragione anche questa volta.

Sulle labbra del ragazzo comparve un ghigno poco rassicurante, come se stesse pensando a qualcosa di molto cattivo da fare.

-Allora, RISPONDI!!!!!!!!!!!- tuonò, di nuovo il capitano dei Blade Breachers.

-Non ho mai preso ordini da nessuno, ma per questa volta accontenterò la tua curiosità- continuò ghignando.

Ora tutti capirono che c’era qualcosa che non andava; sembrava che quel ragazzo, al contrario di ogni altra cosa o persona, non fosse in sincronia con le cosa che lo circondavano, come se fosse qualcos’altro, qualcosa che non apparteneva al pianeta, sembrava che non avesse un cuore…

-Parla allora- disse la voce fredda di Kei, che fino a quel momento era stato in disparte ad osservare la scena.

-Certo possessore del guardiano del fuoco- disse il ragazzo. Molti si congelarono sul posto. Nessuno, o quasi sapeva che L’aquila rossa era il guardiano del fuoco, per molti era solo un bit come un’altro, sì molto più potente, ma dopotutto un semplice bit. Come faceva quel ragazzo a saperlo? Che Hilary…

-Basta con tutti questi giri di parole! Si Può sapere perché ad essere amici di Hilary faremmo una brutta fine?- chiese Takao, tentando di mantenere la poca calma che gli era rimasta.

-A causa mia- disse semplicemente lui.

Tutti lo guardarono come se fosse impazzito.

-Potresti spiegarti meglio?- chiese Rei, con la sua leggendaria calma.

-Facile- il suo ghigno si accentuò, in torno a lui iniziò a formarsi una fitta nebbia, ma non normale emanava una strana energia, per niente tranquillante e impenetrabile, niente che nessuno dei presenti (Hila esclusa NdA) aveva mai visto; sembrava che l’energia del ragazzo non avesse limiti.

Mentre tutti guardavano quello che stava succedendo e che andava contro ogni legge scientifica (Xkè? Un drago che esce da un cerchietto di due cm è normale é__e NdA)

Hilary aveva capito quello che di l’ a poco sarebbe successo, lei non si sarebbe fatta niente, ci voleva ben altro per farle anche solo un graffio, ma loro… quelli che si erano appena dichiarati suoi amici e l’avevano difesa ci avrebbero rimesso la pelle per colpa sua, solo ed esclusivamente per colpa sua. No, non sarebbe mai successo niente del genere, ci aveva riflettuto a lungo, aveva un’idea su come aiutarli senza svelarsi; le sarebbe bastato un ordine e poi chiedere il silenzio, o meglio, di mantenere una vecchia promessa…

-DARKNESS…- nelle mani del ragazzo si stava formando una sfera di energia oscura.

Ecco, stava per lanciare il suo attacco. Ora o mai più, sussurrò alcune parole, in una lingua che ormai il nostro pianeta non sentiva più da millenni…

-SLAVE!- la sfera, che era diventata sempre più grossa, fu lanciata.

 

^________^ ed ecco la fine del 3° cap, e come ogni tanto succeda la mia parte da Bastarda ha avuto il sopravvento ^o^ (+__+ NdTutti) Mi dispiace, ma è stato più forte di me ^__^’’’’’’’ (Ma noi la uccidiamo >o< NdLettori Significa che della mia fic almeno un po’ vi importa *__* NdA NO! È una questione di principio U_U NdLettori <_< sarà NdA).

Comunque il 4° cap è già pronto, solo da ricopiare al computer visto che è stato scritto durante le ora di storia ed epica, che altrimenti sarebbero stata dedicate ad una perdita di tempo chiamata studio U.U

Per favore COMMEENTAAATEEEE!!!!!!!!!!!!!

 

LightAngel

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Capitolo 5
*** Ancora amici? ***


Ancora amici

Ancora amici?

 

Capitolo 4

Angel sparì, un secondo prima che il colpo mostrasse la sua capacità distruttiva,  per poi apparire proprio ai ‘confini’ del cratere creato dall’esplosione. Tutto era avvolto dalla polvere, causata dall’attacco, che si era alzata in aria.

“Il momento della verità” pensò lei.

Quando la polvere si diramò poté vedere del cielo tutti gli Spirits con in groppa i loro ‘padroni’. Questi ultimi stavano guardando verso il basso con occhi a palla: si concentrarono prima sul cratere, poi sullo Spirit ed infine su Hilary. Lei, vedendo che era diventata l’oggetto della loro attenzione, decise che era meglio filarsela.

-Drago Azzurro, per favore, puoi scendere?- chiese Takao, senza staccare gli occhi della ragazza. Come diamine aveva fatto a spostarsi di 15m in meno di un secondo? Loro si erano salvati grazie ai bit, ma lei?

Takao scese a terra, seguito dagli altri.

Diamine! Diamine a lei che aveva voluto vedere se stavano bene, era logico che stessero bene! Difficilmente i loro bit avrebbero deciso di non aiutarli come avevano sempre fatto! Ma lei no, lei voleva essere sicura, ed ora per andarsene non poteva usare uno dei suoi ‘metodi’ (?_? NdLettori Non vi conviene saperlo NdA).

Freddamente si girò e iniziò a camminare verso le scale (Che miracolosamente si erano salvate dallo psicopatico NdL.A).

-NO! Hilary aspetta- le disse Takao da dietro.

Ma lei non si voltò neppure, lo ignorò completamente e continuò  a camminare per la sua strada, che in quel momento era qualunque la portasse il più lontano possibile da loro…

-HILARY!- Takao riuscì a raggiungerla e la bloccò per un braccio.

-Che cosa sta succedendo?- chiese Lai

-…- Hilary non rispose, ne si voltò. Invece fece un lungo respiro  e riordinò le idee per tentare di rispondere nel migliore dei modi.

-Ve l’ho già detto. Niente che vi riguardi – (Migliore dei modi >__> NdLettori ^__^’’’’’’’’ NdA) questa volta lo disse più lentamente, scandendo bene le parole, con un tono gelido che, a loro parere, poco le si addiceva.

- NO, adesso basta. Hilary non puoi fare come una ragazzine viziata e dire solo quello che ti fa comodo, quando ti pare e piace. ‘Uno’ non può venire qui, un ragazzo che tu conosci, distruggere mezzo parco, non si sa come, e tu dire: “Niente che vi riguarda”. Sei o non sei nostra amica ?!- disse Takao mentre gli altri annuivano.

Hilary ringraziava internamente Takao, con quelle parole gli aveva reso tutto più semplice: -No- disse semplicemente.

-‘No’, cosa?- chiese il capitano incerto.

-No- ripeté lei –D’ora in poi non dovrete più considerarmi come vostra amica, perché non lo sono più.- disse lei gelidamente (Dopo aver passato tutto quel tempo con Rea e Kei non le dovrebbe venire difficile NdA ^__^ NdL.A.).

-E’ per colpa sua? Per quello che quel ragazzo ha detto?- Chiese il professor Kappa (Non è per essere cattiva, ma spesso mi dimentico della sua esistenza ^__^’’’’’’’’’’’’’’’’ NdA T__T Ndp.K).

-No- fu la sua semplice risposta, ma non era vero, con quelle poche ma crudeli parole l’aveva fatta riflettere, riflettere su quello che quella settimana aveva deliberatamente ignorato. Cioè di quanto fosse pericoloso per loro starle semplicemente vicino.

-Allora perché?!- chiese Takao infuriato. Non la capiva, non capiva che cosa stava pensando e che cosa stesse nascondendo.

-Mettiamola da un altro punto di vista- iniziò la ragazza, tutti gli sguardi puntati su di lei –Perché dovrei essere vostra amica?-

-Che vuoi dire?- chiese Max spaesato. (Not English O.O NdA Miracolo NdLettori).

-Ciò che ho detto, da quando sono con voi ho rischiato spesso la vita per una causa che non mi appartiene, per poi sentirmi rinfacciare di non essere una Blader- disse lei glacialmente. Non aveva mai pensato veramente quelle cose: la ‘causa’, come l’aveva appena definita, riguardava molto più lei che loro, non aveva mai desiderato essere una Blader è il primo che lo avesse insinuato si sarebbe ritrovato con un occhio nero (Tipetto violento? NdA Non sai quanto NdMike -.-‘’’’’’’’ NdL.A.).  Sapeva che con molte probabilità, così, alla fine, li avrebbe fatti sentire in colpa, ma meglio così che morti…

Tutti la guardavano stupiti, in silenzio.

-E’ questo quello che pensi?-  chiese Kei. Con quello sguardo sembrava che le potesse leggere l’anima, ma per fortuna non lo poteva fare (Ci mancherebbe solo questo e posso buttare tutta la storia ç__ç NdA_che_è_in_crisi_a_causa_di_paggine_e_paggine_da_ricopiare_non_solo_di_questa_fic).

-Sì- disse lei in tono sicuro, ma credeva di non averlo convinto, no lui no, lui sapeva che cosa significava dover ‘mentire’ agli amici dietro una finta maschera.

-Bene, allora vattene! - tuonò Takao.

-Se mi lasci andare, è  quello che faccio- disse lei gelida.

In effetti, Takao, le stava ancora bloccando per un braccio.

Lui la lasciò e, come preannunciato, lei se andò, senza voltarsi e senza nessuna incertezza o tentennamento. Forse era la fine della loro amicizia.

-Che cosa ti sta succedendo, Hilary?- si chiese piano Mao.

 

Bhè non si poteva dire che non fosse un’ottima attrice, aveva dovuto mentire per tutta la sua ‘vita’, a persone come tante, come loro. No, loro non erano delle semplici persone, loro erano dei suoi amici, l’avrebbero capita anche se avrebbero saputo la verità, ne aveva avuto oggi la conferma, ma non poteva restare con loro. Quel b******o  oltre a ‘combattere’ per la sua ‘missione’ adorava renderla la vita un inferno e sapeva che, senza troppi preamboli, li avrebbe uccisi senza alcun rimpianto, e loro non erano abbastanza potenti neanche solo per sperare di contrastarlo…

Già, aveva visto quello che era successo ai mondiali, quanto fossero potenti e come avevano lottato per battere la BEGA, ma questa era un’altra storia.

Se solo ci sarebbero stati gli scudi sacri, lei si sarebbe fatta ‘vedere’ nella sua vera forma e loro da bravi ‘storici’ avrebbero raccontato la sua storia, almeno quella più antica. Possibile che quando ci sono le persone non servono mai?!

Appena fu sparita dalla visuale dei ragazzi, s’infilò in un vicolo e appoggiò le spalle al muro, freddo. Aveva un leggero fiatone, ma non perché fosse stanca, ma per la fatica di mentire a Kei, possibile mai che fosse quasi sicura di non essere riuscita a fregarlo?! Anche lui aveva mentito per molto tempo, era diverso, lui nascondeva sempre quello che provava, almeno lui aveva potuto scegliere…

-Complimenti, sei un’ottima attrice- no, non era Mike, era…

 

Ed ecco anche questo capitolo è finito ^o^ (+__+ NdLettori Tanto non mi convincete ^____^ NdA  Ma non è un capitolo un po’ corto? NdAlex  In effetti su Word sono appena 2 pagine NdA). Contrordine ^o^, mi dovrete sopportare ancora per qualche riga.

 

-Kei!- disse lei sorpresa.

-…- lui non le rispose, ma le si avvicinò finché le fu di fronte.

 -Che cosa ci fai qui?!-  chiese le tra lo stupito e l’arrabbiato.

Silenzio.

‘Mai che risponda ad una domanda!!’ urlò lei mentalmente. Non sapeva quanto sarebbe riuscita a mentire con lui, diamine! Era una creatura ancestrale (antica, primordiale) e si faceva mettere in difficoltà da un sedicenne!

Si girò, pronta ad andarsene, ma la voce del ragazzo la bloccò.

-Perché hai deciso di allontanarti da noi?- chiese lui.

-Te l’ho già detto - disse lei fintamente seccata.

-No, quello che hai detto era per far stare tutti tranquilli dandogli un motivo per non essere costretta a non dire il vero, visto che non si sarebbero mai accontentati del silenzio- disse lui sicuro.

C***o!

-Ti sbagli, sono stata semplicemente sincera- un’altra bugia da aggiungere all’elenco: - solo perché non ti piace quello che hai sentito, non vuol dire che ti sto mentendo.- disse lei gelida.

Sulle labbra del ragazzo apparve un sorisetto ironico: -Mi dispiace, ma non riesci a mentirmi.-

Diamine!!!

Silenzio. Lei non sapeva più come rispondere, come era possibile che quel Russo, che in quel momento avrebbe volentieri mandato al diavolo, riusciva a leggere le bugie dentro la sua anima e a riconoscerle?

Sospirò.

-Ho i miei buoni motivi per allontanarmi da voi- disse lei chiudendo gli occhi per poi fare un gesto vago con la mano: -ma per ora non posso dire niente ne a te, ne a nessun altro- .

-Chi era il ragazzo che ci ha attaccato?- insistette lui, per poco non li uccideva, almeno questo gli toccava.

-Non posso- disse lei piano, questa volta era sincera.

-E’ pericoloso- disse tranquillamente Kei  –non è normale-.

-Lo so, lo so meglio dite.- disse la ragazza, mentre i suoi occhi si stavano velando di un velo di tristezza.

-Allora, perché lo conosci e anche bene?- era vero lei lo conosceva bene, anche troppo bene per i suoi gusti, ma lui come aveva fatto a capirlo?! Il freddo, l’insensibile Kei che riusciva a… capirla?! Wao! Domani nevica !!!! ( =_= NdKei ^___^ NdA).

-Lo conosco bene perché, bhè perché in un certo senso è mio fratello- questa volta anche Kei era stupito (Perché? Noi no? O.O NdLettori).

 

 

LightAngel

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Capitolo 6
*** Alex ***


Alex

Alex

 

Capitolo 5
Approfittando dello stato di shock in cui si trovava il ragazzo, se ne andò.
Iniziò a camminare a caso, non le importava dive stava andando, l’importante era trovare un posto dove Takao&co non l’avrebbero trovata, impresa assai ardua.
Ormai il bel vedere era andato, ma lei aveva, per così dire, un ‘luogo di ricambio’.
Si avvicinò ad un palazzo molto diroccato, in poche parole in buona parte distrutto, ma solido. Però non sarebbe resistito ad una sfida dei suoi amici, o forse era più facile chiedersi cosa avrebbe resistito ai suoi amici? Amici? No, era maglio dire ex amici.
Quando fu davanti al palazzo sparì per qualche secondo, per poi riapparire sul tetto del palazzo. Quanto le piaceva arrivare in quei posti a ‘salti’ (Ha scalato un grattacielo con un solo balzo? Ma è inumano! NdLettori Perché? Lei lo è? ^___^ NdA).
Si appoggiò alla ringhiera, chiuse gli occhi ed iniziò a ricordare, come ormai le capitava spesso in quel periodo…

Nel principio c’era solo il nulla, non esisteva niente, ma poi, senza un vero perché, iniziò a formarsi un cristallo d’oro; il cuore del cristallo aveva una forma sferica e brillava di un’energia propria, infinita, senza limiti e confini; una luce imprigionata in una piccola prigione (Scusate il gioco di parole, involontario! NdA)di cristallo, che ne limitava l’energia in modo che non si auto-distruggesse per la troppa energia.
Ma poi accadde qualcosa, qualcosa che avrebbe cambiato per sempre il destino dell’intera esistenza…
Il cristallo si divise, si ruppe
in due metà e, come il cristallo, anche il potere si divise. Nacquero due cristalli, uno con un nucleo di energia bianca, luce, e uno con un nucleo di energia nera, oscurità: la vita e la morte, la creazione e la distruzione…
I due primi opposti…
Quando i due cristalli si divisero presero una nuova forma…


Un rumore, il suo udito non la tradiva mai, con un movimento fulmineo e si posizionò nell’ombra ad aspettare.
In breve la causa dei rumori si fece vedere, era un ragazzo sui 16-17 anni, con i capelli castani piuttosto ribelli e sparati verso l’alto, e due ciocche più chiare che gli ricadevano sul volto, non erano molto lunghe, e due splendenti occhi verde foresta (Come Rea? NdLettori Più o meno, io adoro gli occhi verdi *__* , ma lui e Rea non sono parenti o altro U_U NdA), il ragazzo aveva un fisico molto atletico, ma non i modo esagerato, di sicuro era uno sportivo o qualcosa del genere…
Aveva una maglietta senza maniche, leggermente attillata di colore verde e dei pantaloni di un colore più scuro, molto larghi e con molte tasche.
Sembrava che stesse cercando qualcosa o qualcuno.
“Non è possibile, lui?!” pensò lei con il sorriso sulle labbra.
-Cerca qualcuno?- chiese lei ironica (il discorso sarà tutto ironico, neanche per specificarlo ogni volta U.U NdA).
-A dire la verità, sì- disse lui, sorridendo, dandole le spalle: -Cerco una ragazza con un carattere molto irascibile e che non rinuncerebbe mai ad una battutina sarcastica- disse lui girandosi, sempre sorridendo.
-Mi dispiace, ma non credo di conoscerla- disse lei.
-Forse se le dico il suo nome… si chiama Hilary Tachibana alias LightAngel - disse lei avvicinandosi.
-Credo di avere una mezza idea di dove sia e di dove si trovi-
-Cioè?- chiese lui con un sorrisetto sarcastico sulle labbra.
-Qui- e si indicò.
Il ragazzo sorrise, più ‘normalmente’ e disse: -Dai, basta con questo gioco, conoscendoci potremmo continuare all’infinito.-
-Hai ragione Alex- disse lei ridacchiando, ma quasi subito s’incupì.
-Ci sono dei problemi?- chiese lui.
-Bè, ecco… - non sapeva se fosse giusto, se fosse giusto coinvolgere anche lui, uno dei suoi migliori amici da, bè, millenni (Scusa, ma quanti anni hai ?_? NdA Non ti conviene saperlo =__= NdL.A), uno dei pochi che riusciva a prendere sembianze umane e a combattere con esse.
Il ragazzo si sedette per terra a mo’ d’indiano per terra poi, con un gesto della mano, la invitò a sedersi accanto a lei, per terra: -Su dai, sputa il rospo, piccola-
Angel sorrise, era l’unico che si permetteva certi modo di fare con lei (poi dirò il perché NdA), così si sedette ed iniziò a raccontare, parlò per una buona mezz’ora, senza mai fare una pausa, aveva trovato finalmente con cui parlare, si chiese perché non ci aveva pensato prima, dopotutto spesso e volentieri quando aveva bisogno di qualcuno in passato si era rivolto a lui.
Quando finì, Alex, la guardò per qualche secondo negli occhi, poi disse: -Hai sbagliato-
In quel momento la ragazza capì come fosse stata fortunata a conoscerlo, l’unico che aveva il coraggio di dirle tutti in faccia, sempre.
-Cosa avrei dovuto fare?- chiese la ragazza tranquillamente.
-Prima di tutto non avresti dovuto allontanarli da te, avranno bisogno del tuo aiuto quando entreranno a far parte di questa storia.- disse lui saggiamente (Alex… saggiamente °.° Se lui diventa saggio io sto rincretinendo NdA Dubito che tu lo possa fare, ormai la tua cretinaggine ha raggiunto livelli storici ^__^ NdAlex =__= Potevi anche risparmiartela NdA Anche tu =__= NdAlex)-
-E’ questo il punto. Loro non dovranno entrare in questa storia, in questa guerra…- disse lei cupamente.
-Non hanno scelta- disse il ragazzo.
-Anche se avrebbero la possibilità di scelta loro non si tirerebbero MAI indietro- disse lei.
-Perché allora non dovrebbero partecipare?- chiese Alex.
-Perché sono io che non li voglio in questa storia- disse Angel sicura di se.
-Perché?-
-Ti faccio io una domanda: perché dovrei trascinarli in questo inferno?- disse Angel con una punta di rabbia nella voce.
-Perché…- iniziò il ragazzo tranquillamente -… è il loro destino?-
Sulle labbra della ragazza si delineò un sorriso: -io non accetto il destino-.
Alex sospirò, sapeva che avrebbe risposto così, la conosceva troppo bene, la capiva. Sì, capiva il perché delle sue parole e delle sue azioni ed era proprio questo a bloccarlo, non sapeva come aiutarla o come farle cambiare idea, ed il vero problema era che aveva ragione.
-Hai ragione- ammise lui, che altro poteva dirle se non la verità? – ma ciò non cambia che quello è il loro destino-.
-Al diavolo il destino- tuonò Angel.
-Angel, devi accettare che su questo non hai potere- disse il ragazzo pacato.
-Ma io non voglio avere potere sul destino, io non vorrei avere potere su niente…- questa ultima parte la aggiunse più piano, sembrava quasi che avesse paura di dire quest parole ad alta voce. Come un desiderio, che se lo dici non si avvera…
Il ragazzo sospirò.
-Ci sono persone che ucciderebbero per avere una briciola del tuo potere.-
-Lo so. Ma io non ho chiesto di averlo, mi piacerebbe avere una vita normale, essere un semplice essere umano.-
Il ragazzo sorrise, finalmente lei si stava sfogando, aveva cambiato modo di pensare e di fare, anche se infondo, non poi così in fondo, il capo era sempre il capo (Capo? ?_? NdLettori ^o^ Capo! NdA), non avrebbe mai rinunciato al suo destino.
Alex passò un braccio attorno alle spalle e la strinse a se, a qual contatto lei sembrò rilassarsi: -Capo, ascoltami- disse piano Alex – nessuno di noi ha scelto di nascere o ha scelto quello che siamo.- disse saggiamente il ragazzo.
-Allora, che cosa dobbiamo fare?-
-Accettare il nostro destino, ma in caso combattere per realizzare i nostri sogni- disse il ragazzo.
-Sai, una volta un essere umano mi ha detto: Accetta il tuo destino, ma non arrenderti ad esso- lei allentò leggermente l’abbraccio e lo guardò negli occhi con un sorriso ironico: E tu? Da quanto sei così saggio?-
-Ho avuto un ottima insegnati-
-Grazie-
-Non ho detto che sei tu-
-E chi sarebbe allora il tuo insegnante?- chiese la ragazza mettendo completamente fine all’abbracc mo.- disse Alex, alzandosi e seguendola.io e sorridendo ironicamente.
-Ecco… io…- uffa! Mai che lo lasciasse vincere!
Lei gli sorrise e poi si alzò.
-Andiamo?- chiese lei.
-Sì, andia



So che questo è un capitolo piuttosto corto, ma mi è servito soprattutto per introdurre un nuovo personaggio ^o^: Alex. A suo proposito come spero di avervi fatto capire da alcune frasi Alex è un bit power. All’inizio lui non era ‘programmato’ ma ne ho avuto bisogno per far esprimere meglio lo stato d’animo e i pensieri di LightAngel.

Ringrazio chi commenta e lo ri-chiedo: COMMEENTTAATTTEEEEEE!!!!!!!!!!!!!

LightAngel




 

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Capitolo 7
*** Storia delle origini ***


Capitolo 6

Capitolo 6. (Non proprio ^__^''''')
**************************Storia delle Origini****************************

Nel principio c’era solo il nulla, non esisteva niente, ma poi, senza un vero perché, iniziò a formarsi un cristallo d’oro; il cuore del cristallo aveva una forma sferica e brillava di un’energia propria, infinita, senza limiti e confini; una luce imprigionata in una piccola prigione (Scusate il gioco di parole, involontario! NdA)di cristallo, che ne limitava l’energia in modo che non si auto-distruggesse.
Ma poi accadde qualcosa, qualcosa che avrebbe cambiato per sempre il destino dell’intera esistenza…
Il cristallo si divise, si ruppe in due metà e come il cristallo anche il potere si divise. Nacquero due cristalli, uno con un nucleo di energia bianca, luce, e uno con un nucleo di energia nera, oscurità: la vita e la morte, la creazione e la distruzione…
I due primi opposti…
Quando i due cristalli si divisero presero una nuova forma… (ora il nuovo NdA)Una forma simile, ma diversa, che rispecchiava la loro essenza.
Il cristallo bianco in un angelo dalle ali di fuoco, il fuoco, l’unico dei quattro elementi capaci di diffondere luce, l’unici che possiede una luce propria (Emm sì, sono una piromane che adora osservare le forme del fumo dell’incenso *o* NdA -.- NdKei). Era un angelo al femminile, dai lunghi capelli neri come la notte e gli occhi rosso fuoco. Indossava una specie di body arancione a collo alto, ma le lasciava scoperta la pancia e una gonna con molte pieghe si un arancione più chiaro e la cintura era d’oro con davanti incastonato una gemma rosa perla dalla quale partiva della stoffa a forma rombica gialla con i contorni rossi (Tipo egiziano, &.& mamma mia che confusione, non sono brava con le descrizione troppo dettagliate NdA). Indossava dei lunghi stivali e guanti di colore panna, su di essi c’erano incastonate delle gemme rosa perla e i guanti l si allacciavano alla mano con un anello. Come arma aveva un asta-sonaglio alta almeno quanto lei se non di più. I suoi poteri di ‘base’ erano senza confini…
Il cristallo nero in un angelo dalli ali nere come la pece. Era un angelo al maschile con i capelli neri come la notte, leggermente sparati in tutte le direzioni, e cupi occhi rossi. Indossava una specie di armature leggera nera e argento, con gemme rosso scuro, molto sul sangue, aveva degli alti stivali (a mo’ di cavaliere ndA) sopra il ginocchio, erano delle protezioni in caso di colpi ( Quelli gli serviranno a ben poco NdL.A.), anche i guanti erano lunghi, neri, con delle gemme rosse e gli si allacciavano alle mani tramite un anello nero. La sua arma era una lunga e pesante spade nera che, come l’armatura, aveva incastonata su di se delle gemme rosse con die riflessi ramati.
LightAngel
DarkAngel
I loro pensieri e i loro sogni, come i loro cuori erano diversi; tanto quanto l’energia di cui erano i custodi.
Il custode della luce;
Il custode dell’oscurità;
Ma comunque vivevano in quella che si poteva definire pace; non può esistere un luogo di sola luce dove non esiste neppure un’ombra o un luogo di sola oscurità.
Ma questa ‘guerra fredda ’ non era destinata a durare.
LightAngel, come custode della luce, rappresentava anche la creazione e la vita e non poteva stare nel nulla che, all’incontrario, era il luogo ideale del custode dell’oscurità. Silenzio, solitudine, morte (secondo me si annoiava e basta >_> NdA Ma che dici ^///^ NdL.A).
Lei creò tutto quello che era, che è e che sarà; tutto ciò che noi conosciamo e che gli antichi hanno conosciuto.
Usò la maggior parte delle sue energie per creare l’universo come era alle origini, nello sconfinato luogo, scelse un piccolo pianeta in un omonimo sistema planetario, un piccolo sistema solare, come tanti. All’inizio questo pianeta non aveva niente di speciale e lei concentrò i suoi poteri e diede origine a quattro creature dai poteri infiniti, ma finiti. Infiniti perché potevano crescere in un modo illimitato, dipendeva solo da loro, finiti perché ad ognuno era stato affidato un elemento su cui i loro poteri si basavano. Essi avevano il nome di guardiani.
L’Aquila Rossa: fuoco.
Il Drago Azzurro: foresta.
La Tartaruga Nera: tuono.
La Tigre Bianca: oro.
A loro era stato dato il compito di plasmare e governare il pianeta, seguendo i suoi ordini.
Al loro erano affiancati i due Spirit della luna: la luce e la sua ombra…
Passò il tempo, nessuno sa quanto: a quel tempo lo scorrere dei giorni, delle ore non era ne misurato ne controllato. Tempo in cui la pace regnò sovrana sul pianeta, ma neanche questa situazione era destinata a durare.
DarkAngel attaccò il custode della luce, con degli esseri senza mente e vita che obbedivano semplicemente agli ordini, un esercito senza coscienza. Come ad Angel era stato dato il potere della vita a lui era stato dato il dono della morte e della distruzione.

Tratto di una loro discussione:
-Perché, perché lo fai?! Non sei obbligato a distruggere o a uccidere- disse LightAngel rivolgendosi a DarkAngel.
-So di non essere obbligato- ghignò lui.
-Allora… perché!?- chiese piano lei.
-Semplicemente perché è divertente- disse lui scandendo bene le parole.
Angel sembrò come se fosse stata colpita da un secchio d’acqua gelata, ma le parole del fratello sembrarono darle nuova grinta, nuova energia.
-STAI DICENDO CHE E’ DIVERTENTE UCCIDERE??!!!- tuonò lei.
-Non ti facevo così perspicace- disse lui sarcastico.


Con il passare del tempo vennero creati altri Spirits, le creature create da Light. I Spirits erano degli esseri dagli enormi poteri e avevano una forma ‘tipo’ animale e con questa base potevano scegliere tra due forme: quella vera e propria era la forma di un animale normale o mitologico che indossavano una specie di armatura con varie gemme su di essa; la seconda forma era una più piccola, animale, ma mantenevano la capacità di parlare e di usare i loro poteri.
Tra i due custodi, ognuno fiancheggiato dai propri Spirits (alla fine anche il custode dell’oscurità ne aveva creato di suoi, essere senzienti, non rinunciando però alle armate. Sui Spirits oscuri però non si sa nulla o quasi NdA) e così nacque una guerra, una guerra che continua tutt’ora…



Sì lo so, questo è il capitolo più corto che io abbia mai scritto, non si può neanche definire un capitolo U.U, ma credo che questo vi abbia chiarito un po’ le idee e vi abbia spiegato come tutto è iniziato é_è, senza contare che mi era stata chiesta una descrizione più dettagliata di LightAngel. ^o^.
A proposito, una nota, quando dirò: Hi, Hila, Hilary, LightAngel, Angel, Light o nelle note tra le parentesi: NdH, NdHi, NdHila, NdHilary, NdAngel, NdLight, NdL.A. mi riferirò sempre a Hilary ^o^. Bene ed ora commentata please ^__^



LightAngel
 

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Capitolo 8
*** ShadowMoon ***


ShadowMoon  Capitolo 6

ShadowMoon

Capitolo 6 (Quello vero e proprio NdA)
-Mamma, papà! Sono a casa- annunciò Hilary entrando.
-Ben tornata- disse la madre sporgendosi dalla porta della cucina.
-Ho portato con me un amico. Può restare per un po’?-
-Certo- disse la madre della ragazza sorridendo:- Sei un blader o un suo compagno di classe?-
-Bhè, ecco...io...- Alex era in difficoltà, che dire?
-Lui è come me- disse Hilary. Evitavano accuratamente di dire che lei era uno Spirits e via dicendo, in caso che qualcuno ascoltasse, ci mancava solo un pazzoide che la voleva costringere ai suoi ordine e che lei avrebbe arrostito, non che ogni tanto le veniva la voglia di sfogarsi con qualcuno, ma meglio evitare.
-Capisco- disse la donna annuendo, non era ne colpita ne preoccupata, come se fosse la cosa più normale del mondo.
-Scusi.- disse il ragazzo più a suo agio:- Non mi sono presentato, il mio nome è Alex-.
-Molto piacere, io mi chiamo Sera Tachibana-.
Inchino alla giapponese.
-E’ andato tutto bene?- chiese la donna.
-Sì- disse lei.
-Hilary!- la rimproverò Alex.
-Va bene, ho incontrato il pazzoide e mentre stavamo discutendo “civilmente” sono arrivati i Blade Breachers più i White Tiger, per salvarli ho dovuto chiamare i loro bit e per non dargli delle spiegazioni ho dovuto tagliare i ponti con loro- spiegò la ragazza.
-Per fortuna che era andato tutto bene- disse ironica la madre della ragazza.
-Bhè, io e il masochista abbiamo parlato senza distruggere mezzo pianeta, tutto sommato è andata bene, no?- disse lei con leggerezza.
Sulle teste dei due si formo un *gocciolone* di dimensioni bibliche seguite da un sospiro rassegnato.
-Ora Dovrai affrettare i tempi.- disse cupamente la madre.
-Tutto il contrario- disse Hilary
I due la guardarono interrogativamente.
-E’ vero se mi ha “degnato” di una sua visita vuol dire che lo scontro è vicino, ma ho avuto la netta impressione che il motivo principale della sua venuta sia proprio allentarmi dai Blader, quindi allontanarmi da qui è l’ultima cosa che devo fare.- disse la ragazza sicura.
-Ottimo- disse Sera.
-Però…- iniziò la ragazza.
-“Però” cosa?- domandò la donna.
-Però dovrai abituarti ad avere molti… molti come noi in giro per casa, per le eventuali riunioni improvvisate più Loro- disse Hilary.
-Non c’è alcun problema, spero solo che la nostra casa resista.-
-Perché non dovrebbe? Non credo che quelli come noi facciano troppi danni,anche se la loro stazza non è delle migliori- disse il ragazza.
-Ma noi non ci riferivamo a loro- disse Sera.
-Giusto, noi ci riferivamo a Loro- disse Hilary sorridendo angelicamente (&.& Confusione NdA).
-Secondo me state esagerando, non potranno mai fare tanti danni da distruggere la casa!- disse il ragazzo.
-Se lo dici tu?- dissero le due in tono angelico.
-Uff al massimo mi occupo io delle eventuali riparazioni.- di propose Alex.
-Tu?!- dissero le due all’unisono.
-Me la cavo con le riparazioni manuali-
-Perfetto- ghignò Hilary.
-Perché quel ghigno- chiese il ragazzo piuttosto preoccupato-
-Vedrai che questa frase sarà la tua condanna- disse Sera.
?_? Alex non capiva il perché di quelle parole, ma le due donne (perché Hilary sarebbe una donna? NdAlex Se conti che ha 100.000.0… e rotti di anni NdA Ma è un bit NdAlex pignolo! Lo sei anche tu, eppure ti chiamo ‘ragazzo’ e non fai storie >o< NdA ^___^’’’’’’’’’’’’ NdAlex).
Implorare una spiegazione non servirebbe, giusto? - chiese lui sconsolato.
-Perspicace - ghignò Hilary.
- Ma dove sono capitato ç.ç ?-
Sorriso angelico da parte delle due.

-Hilary! Ti vuoi calmare?- chiese esasperato Alex.
Erano nella camera della ragazza (che lei aveva ingrandito con i suoi poteri NdA), dalla discussione con i suoi amici era passato poco più di una giornata e ormai era sera, in quel momento Hilary stava camminando avanti e indietro per la una stanza come una pazza.
-No, che non mi calmo!- urlò la ragazza, sembrava in preda ad una crisi isterica.
-Hilary!!!!- urlò lui disperato.
-Perché?! Perché non capiscono che non li voglio più vedere!?- disse la ragazza lasciandosi cadere seduta sul letto. Da quando aveva tentato di ‘tagliare i ponti’ con i Blade Breachers e in quel lasso di tempo i suoi amici l’avevano chiamata una decina di volte.
-Perché tu non vuoi non vederli semplicemente hai deciso che non puoi. Loro sono tuoi amici e, in un certo senso, ti conoscono bene e sanno che non è da te e lo vogliono capire- disse il ragazzo.
-Sarà, ma io così non so più che fare-
-La verità?-
Hilary lanciò al ragazzo un’ occhiata poco rassicurante, molto poco rassicurante:- No- disse con voce fredda e tagliente come il ghiaccio.
- Bhè, allora non so più che cosa consigliarti- disse il ragazzo indifferente all’arrabbiatura del suo capo.
- Angel!- la rimproverò Alex.
-E’ vero!- disse lei con tono leggermente infantile.
-Te lo ripeto, perché non opti per la giusta e semplice verità?-
-Cosa posso fare? Andare da loro e dire: “Scusate per l’altro giorno, ma il fatto è che il mio fratellino vuole distruggere questo pianeta e se vuole può anche farlo, perché è un bit power, il più bastardo dei bit power, ah! Anch’io sono un bit power e lo dovrò combattere, ma voi dovete starmi alla larga altrimenti vi ucciderà” che ne dici?- chiese ironica la ragazza.
-Perché no?- chiese il ragazzo.
-Perché: Punto 1) Mi prenderebbero per matta. Punto 2) Quando e se mi crederebbero cercherebbero di aiutarmi e questa è l’ultima cosa che voglio Punto 3) … ehmm… non c’è un punto tre ^__^’’’’’’’’’- spiegò lei.
- *cof* *cof*- il ragazzo tossì per tentare di nascondere una risata.
- Che cosa c’è?- chiese lei irritata.
- Niente- disse lui con un’aureola sulla testa.
-Passiamo alle cose serie - iniziò Alex.
-Perché? Questo non lo è?-
-Capo- la rimproverò Alex.
-Ve bene- disse in tono stanco.
-Quando hai intenzione di contattarLi?- chiese il ragazzo.
-Non lo so…-
-Angel devi farlo. Potrebbe decidere di colpirli- le fece notare lui.
-Non lo farebbe- cerco di convincersi la ragazza.
-Sì invece e tu lo sai meglio di me.- disse il ragazzo con voce più alta del solito.
Hilary non rispose, ma girò la testa dall’altra parte per non guardarlo in faccia.
Lui si alzo dal letto dove era seduto, le si posizionò davanti e la bloccò per gli avambracci, poi con gesto piuttosto brusco fece in modo che lo guardasse dritto negli occhi:- Non hai scelta-.
Angel lo scanzò in malo modo e uscì dalla stanza, scese le scale e senza una parola uscì di casa. Alex non tentò nemmeno di fermarla sapeva benissimo che aveva bisogno di pensare, riflettere, in caso sfogarsi, ma soprattutto aveva bisogno di stare da sola.
-Scusa Alex, dov’è andata Hilary?- chiese la tutrice della ragazza apparendo sulla soglia della porta.
-Non lo so, ma aveva bisogno di un po’ di solitudine-
-Deve decidere?- chiese Sera.
-Sì-
-Spero che Li chiami- disse lei uscendo dalla stanza (Ma parlare chiaramente, mai, eh? ç.ç NdLettori_esasperati).
- Anch’io- disse piano il ragazzo.

Hilary stava camminando per le strade deserte della città, era sera. Non aveva la più pallida idea di dove andare, quindi andò alla ceca, dopo una decina di minuti circa, minuti in cui non si fermò neanche per un istante.
Alla fine si fermò trovandosi di fronte al bel vedere e al cratere che ne dilaniava il paesaggio. Strano, quel posto sembrava avesse un qualche potere che attirava a se la persone che ne avevano bisogno, chiunque avesse bisogno di un’oasi di pace. In un posto simile per la prima volta aveva incontrato Rea, o meglio era proprio quello, ma ne aveva subito di cambiamenti, anche se per la maggior parte erano stati annulati da quello che era successo il giorno prima.
Camminò finché non si trovò al limite del cratere, rapidamente controllò che il posto fosse completamente deserto, poi posò prima le dita sulle labrà e poi mettendosi in ginocchio sfiorò il terreno, o meglio la parte dove prima c’era stato il terreno. Da quel punto si diffuse una luce potentissima che ricopri il cratere e non solo di espansa prendendo delle strane forme, quando sparì, tutto era tornato come prima della ‘visitina’ di Mike.
Gli esseri umani, per prima i suoi amici, avrebbero passato un bel po’ di tempo per tentare di capire che cosa era successo, ma alla fine non ne avrebbero capito niente.
Si appoggiò alla ringhiera, chiuse gli occhi ed iniziò a ricordare “Loro”, i suoi vecchi compagni di squadra, compagni di squadra suoi e di Rea…

Anche se all’inizio avevano avuto qualche problema… (La sign: “io non ho bisogno di nessuno” e la sign “a cosa servono gli essere umani” che fanno squadra… aiuto ç.ç NdA) bhè, a dire la verità le cose non erano molto migliorate.
Lei la seguiva sempre o quasi sotto la forma di un gattino nero dagli occhi rossi (*o* NdA_che_adora_i_gatti_neri Portano sfiga NdLettori Più di quella che già ho? Impossibile U_U NdA) aveva un collarino d’oro con incastonata una gemma rosa perla e le stava sempre alle calcagna Questo a Rea scocciava parecchio, Angel spesso aveva avuto la sensazione che l’avrebbe volentieri presa e venduta ad un pellicciaio ^-^.
Ancora non si era mostrata alla ragazza sotto la forma di Bit Power, non voleva essere considerata come un’arma, anche se, sinceramente, dubitava che sarebbe mai successo.
-La vuoi smettere di seguirmi?- fu la gelida “domanda” della ragazza, il gatto per tutta risposta le si avvicinò di più.
Rea stava per dire qualcosa di tagliente, ma un’esplosione la bloccò (Ma è una fissa è.é NdLettori Che altro dovrei dire? “Ma un grande spostamento d’aria e immediatamente dopo un parziale distruzione del territorio di una parte di un parco della città” NdA &.& NdLettori Appunto quindi… NON ROMPETE!!!!!!!!! >o< Nd_inka_nera), un rapido sguardo tra le due e già si dirigevano verso il luogo dell’esplosione. Era il solito parco, frequentato da parecchi Blader, ma in quel momento c’erano solo die persone e gli evidenti resti di una sfida.
Erano due ragazzi, ma molto diversi tra loro.
Il primo era un: tipico-cattivo-mediocre-che-si-dimentica-in-fretta. Il secondo, invece, era molto particolare: aveva i capelli corti a caschetto viola scuro con dei riflessi più chiari, ma teneva gli occhi chiusi e aveva un sorriso ebete sul volto come un deficiente (Lui non sorride come un deficiente, lui è un deficiente U_U NdPersonaggio_sconosciuto TU CHE DIAMINE CI FAI QUI!!!!!!! NdA_pronta_ad_un_mangaiccidio Ma io mi annoio NdP_sconosciuto T.T Perché capitano tutte a me? Ç.ç NdA Perché te le vai a cercare, scrivendo fic e “creando” personaggi senza alcun cervello >o< NdTutti ç.ç NdA_in_un_angolo_a_fare_cerchietti), ma, al contrario nell’altro, possedeva un qualcosa che lo rendeva impossibile da dimenticare. In quell’istante aveva in mano un bey, un bey nero come la notte con riflessi viola.
Invece l’avversario era in ginocchio, sconfitto.
Non era difficile immaginare che cosa era successo: una sfida e il ragazzo con il bey viola aveva vinto (^__^ NdDeficiente_conosciuto_anche_come_ragazzo_con_il_bey_viola EHI!!! NdDef. Grr NdD), ma la cosa impressionante erano le condizioni del parco, lì sembrava che più che uno scontro a bey ci fosse stata una lotta tra Titani da come era ridotto.
Bit power… Spirits…
Però, ormai, era tutto finito.
-Il parco è a pazzi- sussurrò Rea, tutti i giochi e le panchine che c’erano prima erano ridotte in un’insieme di lamiere e la terra era come se fosse stata rivoltata da poco, uno spettacolo desolante.
Forse, l’unica cosa che si era salvate era la ringhiera, per fortuna.
-Mi vendicherò, te la farò pagare- disse il ragazzo tipico-cattivo, prima di andare via con un balzo.
Rea stava per andarsene, qualsiasi cosa fosse successo ormai era tardi, ma lei non era dello stesso avviso, con un movimento fulmineo, sia poco umano che animale, le prese il bey (dalla tasca NdA Come ha fatto? È un gatto! NdLettori E io che dovrei dire che ho un gatto che mi aprile porte? NdA -.- NdLettori).
-Che cosa stai facendo?- chiese Rea in modo estremamente pericoloso, ma ormai era tardi, tanto valeva firmare la propria condanna a morte e andare fino in fondo. Portò il bey vicino al ragazzo e lì lo lasciò cadere, lui lo stava per prendere, ma Rea fu più veloce e lo prese.
-Blader…- disse piano il ragazzo, sempre con quel sorriso, che avrebbe dato a chiunque sui nervi.
Dopo averlo guardato male si girò per continuare per la sua strada.
-Paura- chiese il ragazzo.
-Di cosa?- rispose Rea.
-Di me-
-Perché dovrei?- disse lei in tono gelido ma beffardo (O ha il tono beffardo o gelido ma non può averli tutti e due insieme, è impossibile! NdLettori Sì che è possibile! Chiedete a Kei! NdA … NdK Appunto ^_^‘’’’’’’’ NdA).
-Per paura di perdere o di rovinare il tuo bey, ragazzina-
-ù_u ragazzina… ?- ripeté piano. Quanto non sopportava essere chiamata così: -Perdere? Non credi di sopravalutarti un po’ troppo?- disse lei nel suo tono iceberg.
-No, dubito di perdere contro dite, al massimo perderò solo il mio tempo- “Non ha neanche un bit power” aggiunse mentalmente, aveva prima visto il bey ed ora ne era sicuro.
-Ed io il mio- disse lei beffarda.
-Bene, allora… ti sfido-
-In posizione…-
*gocciolone generale*
Del campo di gara e dintorni non era rimasto niente (Le sue solite buone maniere… -.- NdA).
-Una sfida senza confini… interessante ^__^- disse il ragazzo (tanto Rea non sorride mai NdA).
Si misero in posizione, l’uno di fronte all’altro, con i dispositivi di lancio in mano, pronti ad iniziare, mentre il “gatto” stava accanto alla ragazza, pronta a non perdersi neanche il suo più piccolo movimento, come quello del ragazzo.
-TRE… DUE… UNO… LANCIO!!-
In aria i due bey si sfiorarono appena e l’onda d’urto che scatenarono fu potentissima. E in campo i due bey non si davano un attimo di tregua.
-Devo ammettere di averti sottovalutato ragazzina- disse il ragazzo sempre sorridendo in effetti non aveva smesso di sorridere da quando lo aveva visto, ma non era un sorriso vero e sincero, era un sorriso misto ad un ghigno, qualcosa di poco rassicurante.
“ragazzina, ancora!” tuonò mentalmente Rea. Questa parola il ragazzo l’avrebbe pagata cara.
-Bene, adesso basta giocare- disse il ragazzo: -SHADOWMOON tocca a te!-
Dal bit del ragazzo si espanse un enorme luce, che prese la forma di una pantera dal manto nero coma la notte, sul corpo aveva una specie di armatura in oro bianco, ma non esagerata, sull’armatura c’erano delle gemme ametista, ma molto più acceso, lo stesso colare degli occhi del lupo dalla pupilla tipicamente felina e sulla fronte spiccava una mezza luna bianca come la neve.

Quanto adoro stoppare i capitoli così (-.-***** NdLettori) Bhè in questo e nei prossimi capitoli si farà un altro po' di chiarezza (Alleluja NdLettori Ma alcuni interrogativi resteanno sempre (E quando mai ç.ç ?NdLettori)
Fatemi sapere cosa ne pensate.

LightAngel

 

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Capitolo 9
*** Lite ***


Lite

Lite

 

Capitolo 7

Bingo! Straik! Goal! Canestro! In poche parole aveva fatto centro ^O^.

-Bit… power…- sussurrò la ragazza, finalmente aveva capito le parole della “pazzoide”.

-Non puoi niente contro ShaowMoon- ghignò il ragazzo.

-Probabilmente hai ragione, ma non ho alcuna intenzione di arrendermi- disse Rea, nei suoi occhi brillava una strano luce, determinazione mista a coraggio, quella luce che la caratterizzava.

-Come?- il ragazzo era stupito dalla “cocciutaggine” della sua avversaria: -Belle parole, complimenti, ma non ti serviranno a molto; SHADOW MOON! FALCE DI LUNA!!!!!-  tuonò il ragazzo.

Questo era uno dei suoi colpi più potenti, un colpo che non usava spesso, neanche contro ragazzi forniti di bit power, ma contro quella ragazzina sapeva che per vincere ne aveva un estremo bisogno.

L’attacco fu potentissimo e attorno al campo dove si stava svolgendo lo scontro si alzò un fitto polverone, ma se non fosse stato impossibile entrambi avrebbero detto che fosse vera e propria nebbia… quando si diramò entrambi ebbero una sorpresa, il bey uscito fuori gara non era quello della ragazza, ma quello nero del suo avversario che ormai era fermo a terra come la pantera, e sul campo troneggiava una figura completamente avvolta in un mantello bianco con un cappuccio dagli orli rosa perla e agganciato con una gemma,  dello stesso colore di quelle che aveva normalmente.

-Questa me la spiega…- disse piano Rea.

Mentre la pantera era a terra, poco distante dal campo di gara promissorio, non era ridotto male, ma era messo un po’ maluccio, visto che a mala pena sembrava potersi reggere in piedi, una cosa era sicura, non era in grado di poter reggere un altro scontro, ora.

Il blader sembrò capirlo, ma non era arrabbiato con il suo bit, ma invece era preoccupato e molto anche visto che il sorriso era sparito dalle sue labbra e chiese:- Shadow, ti senti bene?-

-Sì, mi riprendo in fretta… scusa è colpa mia se hai perso.- disse desolato la pantera.

“Non sono molti quelli che riescono a parlare con i loro Spirits, interessante, pensò la figura ammantata mentre tornava nel bey, da dove avrebbe seguito il resto della conversazione, ci teneva a sapere in che mani era la pantera nera, non solo per i grandi poteri che aveva, ma per il semplice fatto che lo conosceva bene e sapeva che non solo perché riuscisse a fidarsi di qualcuno c’è ne voleva un bel po’, ma soprattutto perché era un suo amico…

-Ehi, siamo una squadra, ma sta’ volta abbiamo perso per colpa mia, ho sottovalutato troppo la mia avversaria, ormai quello che è fatto e fatto ^____________^ è meglio che ritorni nel bey e ti riposi per la prossima sfida e la rivincita, ci rifaremo alla prossima- disse lui riprendendo il sorriso.

Il bit obbedì e lui si rivolse di nuovo a Rea: -Scusa, ti ho sottovalutata, troppo,. Eppure…-  Strano… non le era capitato spesso di trovare un blader che si scusava, sembravano tutti pronti a giocarsi la pelle sull’orgoglio.

-é.e- la ragazza non disse nulla, si limitò ad aspettare che il ragazzo continuasse.

Sorriso a 32 denti:- …non avevo visto il bit power.-

-Sicuro?- disse lei sarcastica, poi senza dargli il tempo per rispondere fece per andarsene.

Quel ragazzo era il primo dei pazzoidi…

 

Sbuffò, a pensarci bene tutti i pazzoidi capitavano a lei, e a distanza di anni le cosa non erano cambiate…

 

-Dove credi di andare?- il ragazzo l’aveva raggiunta e le si era parato davanti.

-Non ti riguarda- disse Rea glacialmente.

- :D Vero, ma almeno fammi presentare- disse il ragazzo sorridendo.(Ma non la smette mai di sorridere? ù__u* NdRea Ti do fastidio ^__^ NdRagazzo Autrice! Riattacchi?! è__é NdLettori E come lo devo chiamare è__é********* NdA Blader NdLettori Questa ve l’eravate preparata da tempo U_U NdA Ma che dici ^__^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’).

-Non mi interessa- disse lei scansandolo.

-Dovrebbe- disse il ragazzo sempre con gli occhi chiusi e il sorriso da deficiente sulle labbra.(Mmm… non voglio essere ripetitiva U_U NdUna_voce TUUU!! +o+ NON-DEVI-ANCORA-APPARIRE!!!! NdA_molto_pericolosa ç__ç Mi annoio NdUna_voce Fra un po’ tocca a te, ma ora fa la brava NdA ^O^ NdUna_voce Questi personaggi mi faranno ammattire ç__ç E’ la nostra missione MUAHHAHHAHH!!!!!!!!!!! NdTutti):Dopotutto dovrai sapere a chi dovrai conoscere la rivincita in un vicino futuro-

-Parla- disse lei facendo un gesto esasperato con la mano.

-Io mio nome è Ryo (Sì, lo so. Non ho molta fantasia per i nomi NdA)-

-Rea- disse lei telegrafica, prima di superarlo e sparire come solo lei era capace di fare…

 

Ed ecco Ryo uno degli esseri umani più strani che abbia mai incontrato, al TOP della sua classifica, che in quegli anni passati con i Blade Breachers si era mooolto ingrandita.

 

-Non capisco perché non entri in casa come tutte le persone normali- disse LightAngel, era nella sua forma normale, ma era alta giusto una decina di cm, mentre Rea rientrava in camera sua dalla finestra.

-…- quel giorno aveva parlato abbastanza per i suoi gusti.

-Rispondere mai, eh?-

-Rispondi tu per prima- disse Rea attivando la modalità ICE.

-A cosa?-

-Perché la talpa, o meglio il suo capo, voleva me? Il ragazzo col sorriso da deficiente non è dalla sua parte, giusto?-

-Allora non so perché voleva te, è vero sei potente, ma la ragione vera e propria non la conosco, mi trovavo in quel parco per puro caso. Per la seconda domanda, non credo che sia della parte della talpa.-

-Del capo della talpa, ormai la talpa non credo possa essere dalla parte di nessuno- la corresse Rea.

Lo Spirit annuì:-… il blader che Ryo ha affrontato era dalla parte di… mm… Lui… quindi possiamo essere certe, o quasi, che non sia dalla sua parte.- lei ne era sicura, conosceva bene ShadowMoon, e sapeva che non sarebbe mai andato dalla parte del bastardo, avrebbe preferito morire…

-Un ultima domanda. Qual è il suo nome?-

-Come credi che io faccia a saperlo?!- le stava mentendo spudoratamente.

-Non mentirmi- disse Rea con un tono più gelido  e tagliente che mai.

-Io non posso-

-Se vuoi collaborare con me ti devi fidare-

-E’ un ricatto?!- possibile che avesse sopravvalutato tanto quell’umana?

-No, semplicemente non posso avere amici che non si fidano di me.- così dicendo Rea scese in cucina, al piano di sotto, lasciando Angel con la bocca semi aperta.

Non conosceva bene quella ragazza, ma aveva capito che difficilmente accettava qualcuno accanto a lei immaginiamoci un “amica”.

Che la stesse prendendo in giro? No, gli occhi della ragazza non mentivano, e per un momento avevano lasciato alla tristezza e alla delusione il posto del ghiaccio.

-Rea…- sussurrò Angel.

 

Quella era stata la loro prima lite, lite per motivi stupidi. Va bene i segreti, ma già aveva capito di potersi fidare della ragazza e non aveva mai dubitato veramente di lei.

 

Rea tornò in camera sua solo dopo quattro ore, ore in cui LightAngel non si era spostata, aveva solo ripreso la sua grandezza normale.

-Sei, ancora qui- constatò gelidamente la ragazza.

-Hai ragione, non si può avere un amico che non si fida di  te, perché poi finirebbe per tradirti-

-…- Rea non disse niente ma si sedette sul letto ad ascoltarla.

-Allora il nome del pazzoide, psicopatico, ba*****o…-

-Va bene, ho afferrato il concetto- disse la ragazza stupita nella vpce dello Spirits, sentiva vero e proprio odio.

-Allora, il suo nome è DarkAngel.- disse piano LightAngel.

-DarkAngel- mormorò la ragazza, poi guardò attentamente il suo bit power:- C’è un legame fra voi, oltre la somiglianza dei nomi- non era una domanda, ma una vera e propria affermazione, era sicura di quello che stava dicendo.

Angel si trattenne dall’esclamare: “Un umano con un cervello!!!!”, ma iniziò a balbettare: -B-bhè… e-ecco i-io… i-in e-effetti- e adesso? Che doveva fare?

-Non mi interessa- disse la ragazza che, in effetti, non aveva chiesto niente:- Quando verrà il momento mi dirai tutto- concluse.

-Aspetta! Io non mi faccio mettere i piedi in testa da un essere umano >o

Rea non disse niente, si limitò a sorridere in un modo beffardo.

-EHI! CHE SIGNIFICA QUEL SORRISO?!-

-Se non la smetti di urlare- iniziò in tono pacato la ragazza, ma sempre con quel sorriso provocatorio:- mia madre verrà a qui a vedere se è tutto a posto, allora sì che ne avrai di spiegazioni da dare anche a lei.

- M-ma i-io ç__ç- continuando questa discussione con molte probabilità sarebbe finita in manicomio: quella ragazza diceva solo quello che voleva dire e non si sbottonava più quello che voleva, era fredda e calcolatrice, ma sapeva che il suo carattere era mooolto più complicato e particolareggiato.

 

“Eh, eh” ridacchiò tra se, un branco di pazzi e ancora il gruppo non era al completo. E già…

 

-Rea! Mi vuoi rispondere?!- disse LightAngel a Rea, era passato qualche giorno da quel pomeriggio e la ragazza, seguita dal bit, era uscita a girovagare per le strade della città, mentre si rifiutava categoricamente di rispondere a Light.

C’era un po’ di tranquillità e pace.

-PISTAAA!!!!!!!!!!-

Perché tutte le volte che c’era un po’ di tranquillità arriva sempre qualcuno ad annoiare? In quel caso si trattava di una ragazza dai capelli corti di un luminoso biondo cenere, castano molto chiaro con due ciocche più scure, castane, e altre due ciocche della frangetta più chiare, gli occhi erano di un colore molto particolare: di base erano azzurri ma sfumavano al castano oro e la pupilla era leggermente felina e i canini leggermente più accentuati, ricordava vagamente un gatto ( grr… +__+** NdRag2). Questa ragazza stava correndo come una pazza per le strade della città dicendo, urlando, ai passanti:- FATEMI PASSARE!!!!!!!!!-

-E’ pazza… - mormorò Rea leggermente scioccata, anche per la sua freddezza c’era un limite. Per fortuna la strada era deserta, altrimenti qualche passante avrebbe rischiato di essere… emm… come dire? Travolto dall’impetuosità della ragazza (Esagerata NdRag2).

-Noo! T__T- sentì dire Rea alla ragazza mentre le passava accanto, visto che si era miracolosamente fermata:- Ho perso l’autobus-

“Tutto questo casino per un autobus, che oggi non passa perché c’è sciopero” pensò la blader, ma restò nel suo religioso silenzio e andò per la sua strada, che in quel momento la portava verso il parco, anche se neanche lì avrebbe trovato la pace e la tranquillità che cercava, ma questo lei ancora non lo sapeva…

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Capitolo 10
*** Le due facce della luna ***


Le due facce della luna

Le due facce della luna

 

Capitolo 8

Ultimamente quel posto era diventato troppo affollato per i suoi gusti, ma ora che era stato semidistrutto c’era più pace e silenzio, se solo Angel se ne sarebbe stata zitta -__-*****, ma non sembrava averne la minima intenzione.

-Si può sapere perché non mi rispondi!- disse lei, in tono da cucciolo ferito.

-Dovrei mettermi a parlare da sola in mezzo alla strada, ti ricordo che le persone non possono vederti, quante volte te lo devo ripetere, si può sapere perché non ti vuole entrare in testa è_é. Mi  farai diventare pazza.- disse la ragazza.

-O.O la frase più lunga che hai mai detto in tutta la tua vita.- disse Angel

- ù_u- quest’ultima la vide stringere spasmodicamente i pugni, sapeva di cosa era capace la ragazza, meglio non stuzzicarla troppo…

-Va bene,ho capito. Faccio la brava e non parlo più ç.ç – disse Angel tenendo un finto broncio.

-Ti comporti come una bambina… hmm… a proposito, quanti anni hai?- chiese Rea.

-°///° m-ma che d-domande fai?- disse lei imbarazzata.

Rea aveva ottenuto il suo scopo, ora lo Spirits sarebbe stato zitto per un po’ troppo scioccato per la domanda. Un po’ di silenzio!

-Uffa!- si sentì gridare. Non era possibile! Riusciva a farne stare zitta una e ne arrivava un’ultra! Questa era sfiga.

Sì girò verso la voce, mentre Angel se la filava dentro il bit, a ‘parlare’ era stata una ragazza, quella di prima.

Quest’ultima le si avvicinò: -Scusa? Mi potresti dire dove trovo la palestra EBGM (Nome puramente inventato che fa ridere i polli, ma voi non fateci caso ^_^’’’’ NdA Fosse facile NdLettori). Era una ragazza piuttosto particolare, una di quelle che ti restava in mente per molto tempo, anche si ricordava un gatto sembrava molto dolce e delicata oltre a essere molto bella, Rea dubitava che quella ragazza potesse essere in grado di sollevare una piuma immaginiamoci andare in palestra.

-Allora devi uscire dal parco per quelle scale, poi…-

-Thò! Guarda, Rea, in compagnia di una sua amica, ed io che ero venuto qui per una sfida.- con un balzo apparve Ryo.

-Non vedo dove sia il problema- disse Rea, voleva misurarsi con quel ragazzo e questa volta vincere senza l’aiuto di LightAngel.

-Non vorrei che la tua amica, si sfilacciasse un’unghia a causa dello scontro. Sarebbe una tragedia.- disse il ragazzo sarcastico.

Rea stava per rispondere, ma fu preceduta dalla ragazza che evidentemente era piuttosto arrabbiata.

-Sentì un po’- iniziò lei in tono autoritario – non ho la più pallida idea di che tu sia ma chi ti credi di essere per giudicarmi così? >.< - sì, era decisamente arrabbiata.

-Uno che sa usare un bey, al tuo contrario…- si bloccò un istante in cui la squadrò ben bene poi con un sorriso più accentuato del solito, (Vi ricordo che lui sorride sempre NdA) aggiunse –Neko-chan-.

In quell’istante sembrò che tutto si fermasse, la classica e pericolosa, calma prima della tempesta.

-C-come mi hai chiamato ù_u***************- la ragazza era inc***ata nera, per non usare mezzi termini, ma sembrava che grazie a qualche miracolo riuscisse ancora a controllarsi.

-Gattina, anche se forse sarebbe maglio dire Balenottera- (O.O Dire ad una ragazza Balenottera è il gesto di un pazzo U.U NdTuttI).

-+__+ Ti sfido a bey- furono le parole che riuscì a sillabare la ragazza prima di esplodere.

-AHHAHH!!!!- Il ragazzo era scoppiato a ridere fino ad avere quasi le lacrime agli occhi.

A qual la ragazza fece un mezzo sorriso:- Che c’è? Paura di perdere?- chiese lei beffarda.

-Contro una ragazzina come te? Mai- disse lui non perdendo il suo sorriso ironico.

-Bene, allora in posizione, spero che non ti dispiaccia non avere una campo di gara predefinito.- disse lei.

Rea aveva già combattuto contro Ryo e sapeva quanto era bravo, ma aveva avuto la netta impressione che non fosse tutto così semplice e scontato…

-Nessuno- ghignò il ragazzo, un sorriso molto poco rassicurante…

I due si misero in posizione: -TRE... DUE… UNO… LANCIO!!!-

I due Bey schizzarono in campo a massima velocità e con una potenza inaudita. Rea non credeva che una ragazza così ‘fragile’ potesse scatenare una tale potenza (Ehmm… una piccola premessa… NdA A metà capitolo è.é NdLettori Silenzio e ascoltate >o<. Allora, io non sono molto brava a descrivere gli scontri, vi direi di saltare questa parte senza alcun rimpianto, ma non posso perché ci sono alcune cose importanti che, o almeno io credo che lo siano, per cui vale almeno un po’ la pena di sopportare questo strazio, grazie dell’attenzione… NdA *zzzzz* NdLettori_che_se_la_dormono_alla_grande e.e è.e è.é ù.u… SVEGLIA!!!! >O< NdA AHHH! Che è successo? È scoppiata la terza guerra mondiale °o° NdLettori No, la fic prosegue ^__^ NdA E tu ci hai svegliato solo per questo è_é NdLettori Qualcosa in contrario +__+**** NdA No, no certo che no ^o^’’’’’’’’ NdLettori ^___^ NdA).

-Devo ammettere che sei più brava del previsto, ma perderai- disse sicuro il ragazzo con il suo sorriso da faccia da schiaffi e gli occhi religiosamente chiusi.

-Ti stai sopravalutando- disse il ragazzo.

-Potrei dire la stessa cosa di te-  rispose la ragazza.

-Bene ed ora Nightmare, attacca!- disse il ragazzo.

-Schiva e rispondi, Dream-  tutto fu molto veloce i bey si intravidero appena, uno scontro ci fu infatti alcuni detriti del terreno si alzarono in aria, ma niente di preoccupante e i due Bey erano ancora in gara e non sembrava che avessero avuto alcun danno.

-Non male- mormorò Rea, che si era appoggiata con la schiena su un albero ad osservare l’incontro poco distante.

-Non mi lasci altra scelta… ShadowMoon tocca a te- in quell’istante dal bit apparve la pantera nera con gli occhi viola e la mezza luna bianca sulla fronte.

La ragazza sembrò molto stupita, ma non tanto dall’apparizione del bit, ma da qualcos’altro, che Rea non riuscì ad identificare.

-Che cosa c’è, stupita dal bit?- chiese il ragazzo.

Ma la ragazza si limitò a sibilare:- chiudi il becco, che ora tocca a me.-

-Come?- chiese il ragazzo stupito.

-SilverMoon tocca a te- dal bit si sprigiono una forte luce e apparve un bit che era… era il negativo del bit dell’avversario. Era una pantera dal manto bianco e gli occhi d’argento come le gemme della sua armatura e sulla fronte una mezza luna nera.

O.O Il ragazzo spalancò gli occhi stupito e per la prima volta glieli videro: erano di un ametista acceso con la pupilla formata da una linea felina, identici a quelli del suo Spirits, a vederli le due ragazza ebbero un brivido, come faceva un essere umano ad avere degli occhi del genere? Una cosa era vedere questi occhi come quelli di un bit power, ma un essere umano. Comunque, Rea, non diede a vedere il suo stupore.

Il ragazzo richiuse subito gli occhi un po’ innervosito, ma era pronto a fare sul serio

La ragazza capì subito le intenzioni del ragazzo e si preparò a tutto, era già pronta a lanciare contro il suo attacco più potente, ma lui non era da meno, così alla fine esclamarono il coro:- FALCE DI LUNA!!!!!!!!!!!!!!!- un di estrema potenza, la mezza luna che entrambi avevano sulla fonte aveva emanato un’energia sconfinata ed aveva cambiato colore: a SilverMoon era diventato da nero a argento e vice versa per ShadowMoon. I due attacchi crearono un’esplosione enorme che scaraventò i due Blader e bey lontano.

Strano… quei due avevano non solo due bit identici di cui l’unica differenza era la mezza luna: le punte di una davano a sinistra, mentre quelle dell’altro davano a destra, no avevano anche un attacco identico come nome e potenza. Rea dubitava che quei due si conoscessero, allora come mai tutte queste coincidenze?

Il bey che conteneva LightAngel nella sua tasca vibrò, voleva dire che lei aveva le risposte, ne era sicura. Bene, ora sarebbe andata in un posto poco affollato e via con le spiegazioni.

Già si era girata pronta ad andarsene, ma la voce dei due la bloccò.

-COPIONE/A!!!!!!!!- tuonarono in coro.

-Io non ho copiato nessun attacco, al massimo tu!- disse il ragazzo.

-E come avrei fatto se non ti ho mai visto in vita mia!- urlò la ragazza infuriata.

-L’altro giorno ho tenuto un ’incontro in cui ho usato quell’attacco, l’hai visto e lo hai copiato.- disse il ragazzo.

-Mi spieghi com’è possibile visto che io sono arrivata in città stamattina – disse la ragazza – anche volendo come avrei fatto a riprodurlo in poco meno di una giornata?!-

-Io invece, come avrei fatto a copiare un attacco di una persona che non avevo mai visto prima in tutta la mia vita- disse Ryo.

-Ed io, come? L’hai copiato tu.- disse la ragazza.

-No, tu.- rispose a tono il ragazzo.

-Tu!-

-TU-

-TU!!!-

-TUU!!!!-

Sulla testa di Rea si era formato un gocciolone di dimensione bibliche. Allora, il ragazzo avrà avuto un 14 anni e lei 13, a prima vista, ma anche meno e si stavano comportando come bambini di 3 anni! ( Non offendere NdTutti_i_bembini_di_3_anni -.- ‘’’’’’’ NdA).

Rea stava per perdere la pazienza ù_u’*’*’*’*’*’* (ß l’unico modo per descrivere la faccia della ragazza, con un misto di nervetti e goccioloni NdA).

-Voglio la rivincita!- disse la ragazza.

-Non chiedo di meglio- ghignò lu.

-IN POSIOZIONE… TRE…-

Stupidi, i bey erano ridotti male e i bit stanchi, questa era una delle peggiori decisioni che avrebbero potuto scegliere per mettere fine alla lite.

-Dai ragazzi, adesso smettetela- sopraggiunse una quarta voce, era un ragazzo sui 15 anni con grandi occhi castani, molto belli e dolci, e capelli castani con dei ciuffi arancioni (O.O A-arancioni NdLettori ^o^ Shi NdA OoO ma dove siamo capitati ç.ç NdLettori in una fic di bey blade, avete presente Mathilada con i capelli rosa confetto? Ecco lui invece c’è li ha con solo delle mesch arancioni ^___^ NdA) sparati un po’ in tutte le direzioni. Era molto carino, niente da dire (uno con dei capelli arancioni è.é NdLettori Ancora con questa storia >.< allora io che devo dire che  ho visto un ragazzo con i capelli neri e mesch di un forte rosa confetto, allora lì che direte NdA FORZA PALERMO!!! ^O^ NdLettori ç.ç NdA).

-Non immischiarti- disse gelidamente Ryo, ma la ragazza sembrava di tutt’altro avviso…

-Molto piacere, il mio nome è Mei ^____^ - (Mei, dal latino: di me NdA Che nome orribile -.- NdLettori Non ho molta fantasia, ma il nome mi suonava bene NdA Una che si chiama : di me, certo bellissimo nome u.u NdLettori_molto_sarcastici XP NdA).

-Molto piacere, il mio nome è (O.O Ommiodioeadessoquestocomelochiamo NdA -.- Noi ci asteniamo dal parlare NdLettori Hmmm vediamo un po’, ho trovato ^o^ NdA) Matt.-

-Io invece sono Ryo -

-Nessuno te l’ha chiesto - disse acida la ragazza.

-Neanche  a te- disse lui sarcastico.

-Antipatico >////<- rispose la ragazza.

Una cosa Ryo l’aveva capita, adorava far arrabbiare quella ragazza: -Detto da te…-

- Cos’hai detto NAMAGOMI (spazzatura NdA Non ci è nuova NdLettori sì, per alcune parti del carattere ho preso Xelloss di Slayers NdA).-

-NAMAGOMI! Da dove è spuntato questo soprannome!- disse lui con vari nervetti sulla testa.

-Basta guardarti- disse la ragazza facendogli una linguaccia.

- Ha parlato la gattina- disse lui beffardo.

-COSA!?-

-Su, dai, smettetela litigare, fare così non vi porterà a niente- disse Matt avvolto in un’aurea di santità, di colpo i due ragazzi la smisero.

Nel frattempo Rea aveva decise di andarsene.

 

Ed eccola, la branca di pazzi che si era ritrovata ad avere, insieme a Rea  come soci, erano tutti pazzi, su questo era sicura, ma, dopotutto nel mondo di oggi chi non lo era?

Ryo, Mei e Matt.

Bene ed ora si ritornava alla domanda principale: doveva contattarli e chiedere di riunirsi o… o che altro?  Come Alex gli aveva gentilmente fatto notare Lui in breve se la sarebbe presa con loro, nella sua sconfitta alcuni anni prima loro avevano avuto un ruolo fondamentale e quindi erano a rischio attacco.

-Non credevo che ti ci volesse così poco per dimenticarti di noi- disse una voce, a quanto pare si era sbagliata e non era sola. Quella voce le era familiare, ma non riusciva a capire di chi fosse, così si mise in posizione di combattimento.

-Per una volta sono d’accordo con lui. So già che mi pentirò di aver pronunciato questa parole ç_ç – disse una seconda vece, questa volta era quella di una ragazza.

No, non era possibile…

-Dai ragazzi non litigate, subito- disse un’altra voce ancora.

-Perché?- chiesero all’unisono.

Ormai non aveva più dubbi, erano loro… ma che c***o ci facevano lì!

-Sì può sapere che cosa ci fate qui, di grazia?- chiese senza mezzi termini.

-Secondo te?- chiese ironica Mei.

- Se ve lo sto chiedendo…-

-Siamo venuti noi di nostra iniziativa, visto che qualcuno non si è ancora degnata di chiamarci anche se c’è stato un attacco bello psicotico- (Ma qui c’è l’hanno tutti con la mia salute mentale ç.ç NdPsicopatico) disse Mei.

Ora che li guardava bene avevano con loro le valigie segno che erano appena arrivati.

-E come lo facevate a sapere?- chiese Angel.

-Noi a tuo contrario li guardiamo i telegiornali- disse Ryo.

-E adesso i telegiornali che c’entrano?-

-Non li hai guardati vero?-

-Ehmm… ^///^- in effetti non se ne era preoccupata.

-Se lo avresti fatto, avresti visto un servizio molto particolare su un parco che da un momento all’altro è diventato macerie e che è, era attraversato da un cratere. A quanto vedo mi sa che domani grideranno al miracolo- disse il ragazzo ‘guardandosi’ in torno.

- -///- sperò di no, ma non capisco ancora una cosa.-

-Parla- la incitò Matt.

- Come facevate a sapere che era proprio un suo attacco?- chiese guardandoli uno ad uno.

-Lo stesso pomeriggio del servizio televisivo i bey si sono illuminati, anche se non potevamo esserne sicuri quindi per la verità… ecco… noi ^.^’’’’’- iniziò un po’ incerto il Ryo.

-Abbiamo tirato ad indovinare- disse sfacciatamente Mei.

- Immaginavo -.-‘’’’- disse Angel.

-Quindi questa è la tua nuova forma?- chiese Mei guardandola attentamente.

-Sì, e mi conoscono come Hilary Tachibana- disse la ragazza.

-Tachibana- ripeté Matt.

-Quindi stai con i suoi- disse Ryo:- Hai fatto bene, anche se credevo che dopo te ne saresti andata dal mondo dei mortali.-

-Ci ho pensato, ma poi ho deciso di restare qui e non isolarmi, non sapevo quanto ci avrebbe messo a riprendersi poi, bhè poi le cose sono cambiate...- iniziò lei.

-Cambiate come?- chiese Mei.

-Mi è stato chiesto dagli Spirits di controllare i Blader che avevano i quattro guardiani e se scegliere se affidarli a qualcun altro o lasciarli a loro, con tutti i casini che hanno combinato nel loro primo mondiale era inevitabile- disse Angel.

-Hai scelto?- chiese Matt.

-Sì, restano con loro, per capirlo sono diventata una loro amica, o meglio, Hilary Tachibana è diventata una loro amica. Una ragazzina esuberante ed estroversa sempre sorridente e allegra che non sa che cosa sia comandare e prendere decisioni e che quando li ha conosciuti non sapeva neanche che cosa era una bit power ^///^’’’’’’’’- disse lei tranquillamente.

Caduta di gruppo.

-O.o Ma tu sei tutta matta- disse Mei.

-Tu che non sai neanche che cosa sia un bit? Roba da matti- disse Matt.

-Io mi astengo dal commentare- disse Ryo.

-E non finisce qui…- così raccontò loro che cosa era successo quel giorno al bel vedere.

-Bastardo- disse a denti stretti Mei. I due ragazzi annuirono.

-Non è una novità- disse lei alzando le spalle.

-Ma tu, perché non ci hai chiamato?- chiese Mei.

-Ma come Neko-chan anc…- aveva iniziato Ryo, ma non poté finire la frase che si ritrovò schiacciato contro un albero colpito da un martellone in acciaio 18 inox di 500 t su cui c’era scritto The Vendect.

-Dai non litigate- disse Matt avvolto nella sua aurea di santità.

Non era la prima volta che usava quel metodo…

 

Rea non aveva fatto in tempo ad allontanarsi che fu raggiunta da una voce: -RIPETILO SE NE HAI IL CORAGGIO!!!!!!!!!!!!-

-Certo! Sei sono una ragazzina Neko-chan-  disse Ryo.

Rea si voltò per vedere bene la scena, di lì a poco sarebbe successo qualcosa di particolare, non sapeva come, ma ne era certa.

Non si sbagliava, infatti Mei con un movimento fulmineo con la mano destra aveva uscito dalla tasca sinistra un… un martello di ,metallo enorme su cui c’era scritto a lettere d’oro 250 t, con tutta la forza che aveva lo scagliò contro il ragazzo che si conficco nel terreno creando un buco di un paio di metri che aveva i suoi contorni.

O.O per fortuna che quella ragazza non sembrava in grado di poter sollevare una piuma…

-Vittoria- disse lei tutta contenta.

-Ci vuole ben altro per farmi male- disse Ryo apparendo alle spalle della ragazza, che per tutta risposta fece un mezzo giro si se stessa, colpendolo do nuovo.

Quelle erano state le prime martellate di una lunga serie…

Questa volta Rea se ne andò sul serio,quella era una giornata che era iniziata male e che voleva che finisse al più presto. Un volantino le passò vicino il volto e lei lo prese con due dita, c’era il disegno di un Bey, poi la foto di un arbitro di incontri ufficiali e una scritta: “ Torneo Nazionale di Bey Blade! Le iscrizioni sono aperte a tutti!!!!”

-Interessante… - mormorò Rea prima di andarsene.

 

-Dai, andiamo a casa- disse lo Spirits, mettendo fine al litigio.

-Agli ordini- dissero all’unisono seguendola.

 

 

Bene ed anche questo cap è finito^^  dal prossimo torneranno in scena i BBA team (Si vede che mi annoia scrivere la versione del nome in italiano della squadra^^''''''''''.

Ringrazio tutti coloro che commentano e che continuano a leggere la fic^^ (Vi ringrazio della compassione NdAlex Alex-kun^^ NdA S-si NdAlex Come ti sta il nero^^ NdA Che cosa vuoi che ne sappia? NdAlex_che_inizia_a_preoccuparsi Nieeenteeee ^-^ NdA perchè non mi convinci? NdAlex ^---------^ *iper ghignetto sadico* NdA Oh oh é.è NdAlex)

Please Commentate^^

 

LightAngel

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Capitolo 11
*** Problemi di squadra o di amicizia? ***


Problemi di squadra o di amicizia

Problemi di squadra o di amicizia?

 

Capitolo 9

-Buooon giorno- disse Mei sbadigliando.

-Fine come sempre, vero micia?- disse Ryo.

-…- nessun martello, nessuna parola da parte della ragazza, al contrario come se niente fosse gli passò la tazza con il caffé.

-Mha- commentò il ragazzo prima il caffé, e da qui il caos…

-ACQUA!!!!!!!!!!!- urlò il ragazzo con la bocca letteralmente in fiamme.

-Tieni- disse un Matt leggermente sconcertato.

-Mei! Tu ne sai niente- chiese piano Hilary alla ragazza intenta a giocherellare con una bottiglietta dove c’era un liquido rosso e sopra scritto: “VERY HOT”.

-Chi? Io? Ma come ti viene in mente un idea del genere? ^__^- disse la ragazza con un sorriso che però ricordava molto di più un ghigno ^-^.

“Quando Mei non reagisce diventa pericolosa, più del solito…” pensò Hilary: “Come tutte le ragazze… hmm… mi sa che in questo io non sono molto diversa, bit power o no…”

 

“Ma da dove viene tutta sta confusione?” si chiese Alex alzandosi dal letto, la sera prima si era messo a leggere un libro Horror ma era subito caduto addormentato, niente da fare tutti ciò che  l’avrebbe dovuto fare spaventare e passare notti in bianco con la paura che dietro a ogni ombra spuntasse un mostro, lo facevano cadere in un sonno profondo. Aveva tentato di vedere Nightmare, che più che un film, ormai, ricordava una serie senza fine, ma tutte le volte si addormentava a metà e pensare che il film avrebbe dovuto fargli venire paura di dormire… tsz dopo tutto quel parlare di dormire come non si faceva non cadere addormentati?

Scese in cucina, da dove sembrava provenisse tutto quel baccano, infatti qualcuno aveva appena urlato, entrando si presentò ai suoi occhi una scenetta piuttosto particolare…

In mezzo alla cucina c’era un ragazzo con i capelli viola che si stava scolando quella sembrava la ventesima bottiglia d’acqua, almeno a giudicare quelle che ce n’erano ai suoi piedi… Accanto a lui c’era un altro ragazzo con i capelli arancioni che gli passava un’altra bottiglia d’acqua, con nascosto dietro la testa un enorme *gocciolone*, mentre al tavolo c’era un ragazza che nascondeva dietro la schiena una bottiglietta di colore rosso mentre guardava il suo capo sulla cui testa c’era anche un enorme *gocciolone*.

-Ma dove sono capitato? Devo aver sbagliato casa…- così dicendo si voltò per uscire dalla cucina. Era vero aveva riconosciuto Hilary tra i quattro, quindi non poteva aver sbagliato stanza, ma il fatto è che lui voleva fervidamente aver sbagliato…

-Buon giorno Alex- disse la ragazza.

-Giorno’ ^__^’’’’’’’’’’’’’’’ . Ah ehm, Hilary mi potresti dire che cosa sta succedendo?-

-Volevi che li chiamavo? Eccoli.- disse lei tranquillamente avvicinandosi al ragazzo, mentre alle sue spalle si poteva vedere la situazione che degenerava.

-Non è stato divertente Mei! >__<********** - disse Ryo arrabbiato.

-Mi hai chiamato per nome miracolo… comunque che non è stavo divertente lo dici tu ^-^- disse Mei con il ghignetto di prima.

-Grr… non sei cambiata per niente, sei sempre e sempre sarai una bambina- disse Ryo arrabbiato.

-Io una bambina?- ripeté Mei stupita, questa volta Ryo aveva toccato un punto scoperto:- Io sarei la bambina, ma guardati un po’ tu allo specchio, non fai altro che sorridere come uno stupido, anzi sai che ti dico? Che sei uno stupido, uno stupido che non fa mai vedere gli occhi, così perché gli piace avere l’aria da misterioso-disse Mei arrabbiata quanto Ryo.

Quest’ultimo non capiva perché si fosse arrabbiata tanto, ed era un po’ preoccupato per la sua reazione, ma non voleva darlo a vedere così le rispose a tono:- Forse io avrò l’aria da misterioso, ma almeno non sembro un gatto e non mi comporto come una ragazzina viziata- disse Ryo, ma questa volta aveva davvero esagerato…

Mei abbassò la testa per non fare vedere al ragazzo che dai suoi occhi avevano iniziato a sgorgare calde lacrime, invece lo scansò in malo modo e uscì di corsa di casa.

-Ma cosa…?- mormorò Ryo sorpreso, loro litigavano sempre così… no, loro non litigavano, loro bisticciavano era il loro modo per allentare la tensione nei momenti critici e anche di divertirsi. Le cose non degeneravano mai, dopotutto lui non aveva detto niente di così forte, solo che era una bambina viziata, ma allora perché le cose erano degenerate in questo modo?

-Che cosa è successo?- chiese Alex.

Hilary lo sapeva, anche se non li aveva chiamati quando era riapparso Mike aveva deciso di non tagliare completamente i ponti, in modo particolare con Mei, dopotutto per comportarsi come una ragazza comune aveva avuto bisogno di una consulente, ciò non toglie che Mei non l’aveva mai vista, fino al giorno prima, nella sua forma umana.

-Non lo so- disse Matt con sguardo serio.

-Al diavolo- mormorò Ryo prima di andarle dietro… peccato che non avesse la più pallida idea di dove andarla a cercare.

Uscì di casa, sperando di poterla ancora almeno intravedere, ma era tardi:-Perché non sono uscito ad inseguirla subito?-

“Allora, riflettiamo: Dove potrebbe essere? Al parco? No, ci sarà confusione, dopotutto è riapparso come per miracolo in una notte, poi sarebbe scontato, visto che non VUOLE farsi trovare. Dove?” corse per un po’ per le strade della città, il problema era che non sapeva dove andare, e questo non si poteva definire un dettaglio, come non era un dettaglio il fatto che una sua… amica… era scappata via in lacrime, o meglio era strano che fosse lei, Mei, a mettersi a piangere come se niente fosse, l’aveva vista più di una volta in difficoltà in un incontro di bey contro avversari sleali… ma questo non era un incontro di bey.

 

-Angel, tu sai che cosa è successo?- chiese serio Matt.

Lei annuì, ma non aggiunse altro.

-E’ una mia, nostra, amica non è da lei reagire in questo modo- disse Matt.

-Lo so, ma non vi posso dire niente.- disse Hilary seria.

-Che confusione- mormorò Alex, non credeva che appena arrivati avrebbero già litigato, ma almeno non così, conosceva la fama di Mei e Ryo, anche se non credeva molto che un essere umano fosse capace di quello che aveva detto il suo capo.

 

Ryo corse finché non arrivò davanti ad un palazzo fuori uso, in effetti non era messo molto bene, non molti avrebbero avuto il coraggio di entrarci per la paura che gli cadesse tutto in testa, il posto migliore per qualcuno che non voleva essere trovato e voleva stare per un po’ di tempo sola…

Entrò con passo sicuro nel palazzo: “A Mei piacciono molto i luoghi aperti, quindi il luogo migliore è il tetto”, peccato che quel palazzo fosse alto una quindicina di piani e di certo non poteva sperare nell’ausilio di un ascensore, soprattutto quando non sapeva neanche se le scale erano agibili.

-Mei questa te la metto in conto- disse ironico il ragazzo.

Dopo circa una decina di minuti arrivò sul tetto, a prima vista credette che non c’era nessuno, ma poi sentì dei singhiozzi, come qualcuno che stava piangendo, non era difficile fare due più due. Infatti eccola lì accoccolata contro il generatore, logicamente fuori uso, dell’acqua.

-Mei…- disse piano il ragazzo.

Lei lo sentì e si alzò di scatto, aveva le guance inondate di lacrime e gli occhi arrossati, vedendolo fece un passo indietro e si girò, voleva andarsene il più lontano possibile da lui, era arrabbiata, e molto anche, ma soprattutto non voleva che la vedesse così… fragile.

Fece per allontanarsi ma il ragazzo fu molto veloce e la bloccò:- Che cosa succede?- chiese lui, non stava sorridendo e, anche se lei non lo vedeva, aveva gli occhi aperti per scorgere ogni reazione, anche la più piccola della ragazza.

-Lasciami- disse lei strattonando il braccio per tentare di essere lasciata, ma niente.

-Perché hai reagito così?-

-Non ti interessa, ora LASCIAMI!!!!!-

-No- il suo sguardo era duro e severo:- Non è da te reagire così, ti conosc…-

-NO!!! TU NON MI CONOSCI AFFATTO!!- urlò lei girandosi di scatto, stava ancora piangendo, ma in quel momento non sembrava rendersene conto, abbassò la testa e aggiunse più piano:- Non sai chi sono ne cosa penso, e non dire che mi capisci perché non è così…-

Ryo era scioccato, nella sua amica c’era qualcosa che non andava, aveva qualche problema: “Ma come c***o ho fatto a non capirlo prima?!” si chiese infuriato con se stesso, mentre il suo sguardo si addolciva, dai piccola siediti, così dicendo con molta dolcezza la fece sedere dove era messa prima e lui le si mise accanto.

-Ti ascolto- disse lui.

-Come?- chiese la ragazza stupita, ma non smetteva di piangere, avrebbe voluto, ma i suoi occhi, il suo cuore non glielo permetteva, voleva sfogarsi, ma non ci riusciva non ci era riuscita neanche con Hilary e ora l’avrebbe dovuto fare con un ragazzo che non vedeva da anni e se parlavano era solo per insultarsi? Roba da matti, eppure…

-Dimmi quello che ti è successo, io ti ascolto e non ti interrompo ^__^- disse lui facendole un sorriso dolcissimo.

-Non mi è successo niente- disse la ragazza abbassando la testa.

-Non riesci a mentirmi, parlare ti farà bene.-

-…- Mei non sapeva che cosa fare, ma perché Ryo stava insistendo tanto, dopotutto anche se lei si sarebbe buttata giù da un ponte a lui non sarebbe cambiato niente.

Ci fu qualche minuto di silenzio, Ryo sapeva che di certo non la poteva obbligare, ma odiava vederlo in quello stato, doveva fare qualcosa, quanto odiava situazioni simili, di solito preferiva sdrammatizzare con una battuta ma non era il momento.

Mei sospirò:- Qualche mese fa sono partita per gli Stati Uniti, giusto per un viaggio di una settimana, volevo andare a trovare dei vecchi amici, dopo DarkAngel mi ero trasferita, ma non volevo tagliare i ponti, almeno non anche con loro.- questa parola fu detta con molta amarezza, Ryo distolse un attimo lo sguardo, in colpa.

Non riusciva a capire dove voleva arrivare, ma come aveva detto non la interruppe e le permise di continuare a parlare tranquillamente.

-Quando sono tornata a casa c’era qualcosa che non andava la porta era aperta e… e…- la sua voce si inclinò, non sapeva se riusciva o no a continuare.

Mentre Ryo si stava maledicendo mentalmente, perché la stava costringendo a dire qualcosa che non voleva?! Era evidente, stava soffrendo e molto anche, anche la sua energia era diversa dal solito lo percepiva…

-Nella cucina ho trovato i miei genitori erano entrambi… m-morti- la ragazza iniziò un pianto disperato, Ryo sapeva che oltre ai genitori non aveva nessun altro… ormai Mei non era più una bambina, non poteva più esserlo, aveva già la responsabilità del suo futuro sulle spalle.

Fece l’unica cosa che poteva fare, la prese e la strinse tra le sue braccia, lei a quel gesto si era irrigidita, non se lo aspettava ma poi si lasciò andare alle forti braccia del ragazzo riuscendo a sfogarsi, finalmente, con qualcuno.

Pianse per più di una decina di minuti, anche se non era da lei farlo, piangere, in quel momento ne aveva un disperato bisogno.

-Erano stati entrambi pugnalati.- aggiunse piano la ragazza.

-Shhh, non è importante per ora- disse il ragazzo.

Lei annui piano.

-Mmm… facciamo una cosa, oggi mi sento buono, al tuo contrario…- disse il ragazzo riferendo si allo scherzetto di poco prima, a quelle parole la ragazza fece un sorriso sarcastico, finalmente aveva smesso di piangere:- Quindi ti concedo un desiderio-

-Un desiderio ?__?- chiese la ragazza.

-Sì, farò una cosa che vorrai… anche non chiamarti più Neko-chan ç__ç- disse il ragazzo anche se non era molto felice all’idea di rinunciare al nomignolo, comunque gli sarebbe restato sempre: micia, gattina ecce…

-No- disse lei alzandosi:- fa parte del gioco ^__^ . Invece ho qualcos’altro in mente.

-Che cosa?- chiese lui.

-Una sfida SERIA a bey ^__^- disse la ragazza.

-Non chiedo di meglio ^_- - disse il ragazzo prendendo il bey viola, che era molto cambiato da quando si erano visti la prima volta, coma la sua, e quella della ragazza potenza…

 

 

-_________- Questo capitolo non mi piace, è troppo depresso U__U, è partito bello allegro e divertente poi  IUUUUUUUU caduto in uno stato di totale depressione -.- . Il perché è molto semplice, il capitolo, dopo il pezzo iniziale aveva un altro proseguimento, in un file a parte… ma c’è stato un piccolo problemino… ho perso il file T__T. Ho dovuto riscriverlo di sana pianta visto che non me lo ricordavo bene e le cose sono degenerate, comunque è servito al suo scopo, cioè presentare lo scontro tra i due e la loro VERA potenza.

Dopo questo sproloquio vi saluto e vi chiedo di commentare ^_-

Baci

 

LightAngel

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Capitolo 12
*** I due bit della luna ***


I due bit della luna

I due bit della luna

Capitolo 10

I due avevano preso i loro bey, Dream: sogno e Nightmare: incubo, pronti per lo scontro.

Erano anni che entrambi non prendevano i loro bey da quando… ma ora non era importante, il passato era il passato e non si poteva più tornare indietro.

-Pronta a perdere?- chiese beffardo Ryo.

-Stavo per farti la stessa domanda ^__^- disse Mei.

-Bene, allora che ne dici di iniziare o ti vuoi tirare indietro?-

- L’ho mai fatto?-

-Bene allora: IN POSIZIONE!!- iniziò il ragazzo il “rito”.

-TRE… DUE… UNO… PRONTI!!! LANCIO!!- dissero all’unisono, i due bey si scontrarono subito in aria creando una spaventosissima “onda d’aria” che fece tremare il palazzo, ma i ragazzi non ci fecero caso più di tanto, erano abituati a molto peggio…

-Non scherzi- disse il ragazzo compiaciuto.

-Neanche tu, a quanto vedo.-

-Avevamo deciso di fare sul serio, no?-

-Non chiedo di meglio- Mei era molto combattiva, decisa più che mai a combattere con tutte le sue energie, anche a costo di fare un po’ di casino, niente di più normale.

-Dream attacca!- disse la ragazza il bey partì contro l’altro bey ad una velocità spaventosa, quasi irreale, ma prima che lo potesse anche solo sfiorare l’altro bey sparì e nel campo di gara, il tetto del palazzo, cadde il più assoluto silenzio.

Se voleva Ryo non solo riusciva a fare correre il suo bey ad una velocità talmente impressionante da renderlo invisibile, ma riusciva anche a renderlo silenzioso, quando faceva così non c’era alcun modo per prevenire un suo attacco, o meglio un modo c’era… il proprio istinti, ci si doveva basare unicamente sulle proprie sensazioni e avere dei riflessi pronti, altrimenti contro di lui non si aveva neanche un la più piccola speranza.

-Dovresti saperlo che non ci casco…- disse tranquillamente la ragazza –Dream schiva, ora!- il bey ubbidì e per un pelo riuscì a schivare lil fulmineo attacco dell’avversario.

-Non ti smentisci mai, vero neko? Credo sia arrivato il momento di chiamare in causa due nostri vecchi amici ^__^-

-Concordo a pieno ^__^-

-SHADOWMOON / SILVERMOON, A TE!!!!!!!!!- esclamarono i due all’unisono.

Rispondendo al richiamo dei blader i due bit scesero in campo, i due bit della luna.

ShadowMoon: la parte in ombra, quella fredda e glaciale avvolta nel mistero che non vede mai la luce del giorno.

SilverMoon: la parte che vediamo ogni giorno, che i poeti cantano, luminosa e solare ma che non potrebbe mai esistere senza la sua metà.

Due parti di un insieme

Due parti di un unico grande potere…

- ShadowMoon! Ice attack!!- gridò Ryo.

Un brivido percorse la schiena della ragazza, la temperatura si era abbassata di molto, ma conosceva questo attacco e sapeva che non era mirato al SUO congelamento, ma a quello di Silver, quindi

-Barriera di luce!- urlò la ragazza, all’istante si venne a formare un barriera che inglobò non solo il bit power, ma anche lei.

-Riflessi pronti ^__^- disse il ragazzo.

-Come sempre, ed ora prendi questo: Total fire!-

Delle fiamme sciolsero il ghiaccio.

-Attack of the fan!- urlò il ragazzo spegnendo le fiamme con questo nuovo attacco.

Andarono avanti per un po’ con attacchi sempre nuovi che si susseguivano uno dopo l’altro e che si annullavano a vicenda, e sotto di loro il palazzo tramava, ormai il tetto era quasi interamente distrutto, ma loro non sembravano farci molto caso, con un balzò scesero al piano inferiore attraverso un “buco” che ormai era apposto del tetto il loro campo di gara era cambiato, ma la loro voglia di combattere no, entrambi erano avvolti da un alone di energia potentissimo, ma era normale, per loro.

- Silver Attack- disse la ragazza.

-Bene ^-^ la metti su questo piano… Shadow Attack-

Un attacco molto più potente dei precedenti creò una sfera di energia di potenza inimmaginabile distruggendo tutto quello che li circondava, intorno al campo di gara si era formato un enorme polverone e quando si diramò il palazzo fino a poco prima i due ragazzi avevano combattuto non c’era più. Al suo posto c’era un enorme cratere che squarciava il terreno. Sospese a mezz’aria c’erano due luminose sfere, una viola e una d’argento, due sfere semi trasparenti dove si intravedevano i due blader per nulla stanchi che guardavano verso il basso, entrambi i bey erano ancora in gioco e non sembravano aver subito alcun danno.

-Che ne dici Ryo? Credo che possa bastare…-

-Hai ragione Mei, basta con il riscaldamento.-

-Concordo.- disse la ragazza con una strana luce negli occhi…

 

-Non possiamo continuare così!- disse Takao arrabbiatissimo, era già la decima volta che tentava di chiamare la loro amica dal giorno precedente, ma era sempre irrintracciabile.

-Ma dove sarà andata a quest’ora- disse la piattol… ehm Daichi (^__^’’’’’’ NdA).

-Forse semplicemente non vuole farsi trovare- disse Rei.

-Vorrei a meno capire che diamine è successo ieri ç__ç – (Ah-ehm anche se io l’ho tirata per le lunghe per ora è passato a mala pena un giorno dallo “scontro” al bel vedere ^__^’’’’’’’ NdA) disse Takao.

-Non sei l’unico- disse in tono stanco Lai, in quel momento tutti avevano un unico pensiero, o meglio tre:

1) Chi diavolo era quel ragazzo.

2) Perché i loro bit power erano intervenuti, non che gli dispiacesse però…

3) Che ruolo aveva Hilary in tutta questa storia.

L’unico che sembrava il più indifferente alla faccenda era Kei, forse perché ne sapeva più di tutti? Peccato che lui non aveva detto niente, qualcosa gli diceva che era meglio se non raccontava niente almeno per ora…

-Forse dovremmo andare a trovarla e metterla con le spalle al muro- propose, senza troppo entusiasmo Takao.

-Non credo sia una buona id – di colpo Max si bloccò, e come tutti scattò in piedi e si precipitarono fuori dalla palestra, un ondata di energia aveva travolto lui come gli altri, non avevano mai sentito un energia tanto potente e neanche il tempo di dire qualcosa che sentirono un esplosione, che non doveva essere molto lontano, ma era come affievolita da qualcosa, ma nessuno riusciva a capire che COSA era in grado di affievolire quello che era derivato da un energia tanto potente.

Alzarono gli occhi al cielo e videro che non troppo lontano da loro una parte era completamente avvolto dalla nebbia e da esse riuscivano a filtrare alcuni raggi di luce argentea.

Si guardarono per un istante negli occhi poi: Takao, Max, Kei, Rei, il professore e Lai uscirono di casa, mentre gli altri decisero che era meglio se rimanevano lì, o meglio avrebbero preferito seguire gli amici, ma occhiata di Rei li aveva fatti desistere dal seguirli.

-Da che parte dobbiamo andare?- chiese Tak al professore che stava elaborando i dati al computer, la nebbia era scomparsa tanto velocemente di come era apparsa ed ora, loro, non avevano più un punto di riferimento preciso.

-Dobbiamo andare a destra- disse sicuro il prof indicando una strada con il dito.

-Muoviamoci- disse Takao andando nella direzione indicata, seguito da tutti gli altri.

 

-Che cosa è stata tutta questa energia?- chiese Alex.

-Mei- disse Hilary

-… e Ryo- concluse Matt tranquillamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

-Ah…- disse il ragazzo sconcertato dalla tranquillità con la quale il suo superiore aveva detto che a fare tutto quel casino erano stati sue semplici esseri umani.-

-Sarà meglio andare a vedere.- disse Hilary stiracchiando le braccia:- Non vorrei che facessero troppi danni, danni a cui io non ho la minima intenzione di rimediare…- disse lei uscendo di casa seguito da Matt, mentre Alex leggermente scioccato rimaneva a casa, da solo…

-Aspettatemi- disse lui leggermente arrabbiato, va bene essere ignorato ogni tanto (autrice! è.é NdAlex Ah-ehm, mi dispiace, ma non ho resistito ^^’’’’’ NdA) ma fargli fare ste figure ç.ç.

 

-Eccoci, dopo quest’angolo dovremmo essere arrivati- disse il professore.

-Perfetto, ma cosa…?- disse Rei dopo aver svoltato l’angolo e aver visto il palazzo, o meglio… l’enorme cratere dove prima avrebbe dovuto esserci una qualche costruzione di cui ormai non restavano neanche le fondamenta…

-Ma chi può essere stato a fare tutto questo?- disse Max preoccupato.

-Spero solo nessuno che ci ritroveremo contro- disse il professore, gli altri non commentarono queste parole anche se la pensavano come lui, ma il loro orgoglio di Blader non gli avrebbe mai permesso di ammetterlo.

-Non è giusto perché le nostre sfide finiscono sempre in parità?! ç_ç- disse una voce, a loro, sconosciuta.

Si girarono e videro una ragazza con un bey bianco in mano.

-Me lo chiedo anch’io Mei ^_______^- disse una seconda voce, era un ragazzo che stava sorridendo e non sembrava molto interessato a quello che diceva la Mei, almeno così era state chiamata da lui, invece sembrava stesse esaminando molto attentamente un bey viola e nero.

-N-non saranno stati loro, vero? O.o – chiese Takao anche se la risposte era quasi ovvia, i due erano ai confini del cratere e stavano parlando di una recente sfida a bey, non era poi così difficile fare 2 più 2…

-Mi sa di sì O.o- disse il professor K piuttosto sconcertato.

-Ryo ^___^’’’’’’- disse la ragazza soffermandosi a guardare le macerie.

-Mhmm…- disse il ragazzo che non la stava ascoltando.

-Ryo, stai facendo attenzione a quello che dico? -__-****- disse  Mei che sembrava si stesse innervosendo.

-No- disse laconico il ragazzo.-

SDONG

Mei aveva reagito come al suo solito alla semplice confessione del ragazzo: Martellone da 500 t dritto sulla testa di Ryo e lui che non se lo aspettava completamente l’aveva presa in pieno.

-O.O- i blader, che avevano osservato la scena da lontano.

-Ma Mei!- disse il ragazzo sprofondato nel sottosuolo e che ancora non accennava a risalire:- Ti sembra bene presentarti così a persone che non conosci?!- disse lui molto ironico.

-A che ti riferisci Namagomi ?-

-A loro- spuntò un braccio che indicò i ragazzi, che ancora non avevano cambiato espressione, bhè a parte Kei che non aveva mai fatto una piega in tutta la scena (Farsi vedere senza la sua espressione di ghiaccio hmm la sua reputazione ne avrebbe fortemente risentito NdA_sarcastica Oggi per caso c’è l’hai con me? NdKei No ^^ oggi c’è l’ho con chiunque mi capiti sottomano, per questo non ho fatto venire Mao, avrei potuto troncare la sua esistenza ^^’’ NdA ù_u***** NdKei).

La ragazza con un gesto veloce nascose il martello dietro alla sua schiena e fece un largo sorriso.

*gocciolone dei presenti*

-Che cosa è successo, qui?- chiese glaciale Kei.

-A cosa ti riferisci?- chiese Ryo leggermente stupito.

Tutti indicarono il cratere, con sempre più *goccioloni* sul capo.

-Ah-ehm non ci avevo fatto caso ^__^’’’’’’- disse il ragazzo.

SDONG CRASCH

Caduta di gruppo più martellone di Mei.

-Mi chiedo in che mondo vivi! È da tre ore che sto cercando di fartelo notare, è possibile che tu non ci abbia fatto caso?- gridò la ragazza inviperita.

-Sì- disse lui con un sorriso a 32 denti

CRASCH

Altra caduta si gruppo, che si erano appena rialzati e ora non sapevano se gli conveniva, già era stato faticoso rialzarsi una volta con una capocciata del genere, immaginiamoci due…

Mei, caduta anche lei, si rimise subito in piedi con un nuovo martello tra le mani: 10.000 t intitolato: la esasperazione, grande almeno quanto lei, se non di più… la ragazza sembrava parecchio arrabbiata.

-Dai Mei ragioniamo ^__^’’’’’’- stavolta il blader era parecchio preoccupato…

SDONG CRASCH SDANG ecce…

Dopo qualche minuto Mei stava rimettendo il martello in tasca mentre ansava un po’, di Ryo neanche l’ombra, ri-sparito nel sottosuolo, e ormai potrebbe essere arrivato dall’altra parte del pianeta…

-Mei tutto ok?- chiese una voce che loro conoscevano fin troppo bene.

Dalla strada che faceva angolo con la loro arrivò Hilary seguita da due ragazzi che non conoscevano, appena anche lei si accorse della presenza dei suoi amici si bloccò di scatto, avrebbe dato qualsiasi cosa al mondo per non trovarsi in quella situazione!

-Hilary- iniziò piano il capitano della squadra.

 

Fine cap ^_______________^ finalmente ho fatto riemergere i blade breachers (A proposito di riemergere, io dove sono finito? NdRyo_sprofondato_chissà_dove Cosa vuoi che ne sappia, vai verso la luce e credo che troverai ancora Mei ad aspettarti con il suo martello *evil grin* NdA Grazie dell’incoraggiamento -.- NdRyo ^__^ NdA_che_non_ha_afferato_il_sarcasmo), so che per ora non hanno avuto un grande ruolo a parte quello di farsi usare come bersagli (Embè, perché? Io che altro ho fatto se non il pouncing ball di Mei -.- NdRyo Che c’è? Paralisi facciale ?_? NdA -.-******* NdRyo.

Ringrazio di cuore chi commenta ^^  e spero che lo facciate ancora. Per chi volesse dei chiarimenti basterà che me lo chieda del commento ed io risponderò o a vini cap o contattandola/o direttamente ^^

Vi richiedo di commentare.

Bye Bye

 

LightAngel

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Capitolo 13
*** Parole ***


Parole

Parole

 

Capitolo 11

Sul gruppo era sceso un silenzio molto pesante, quasi soffocante.

Mei Matt, dopo un iniziale momento di smarrimento si erano ricordati dove avevano visto quei ragazzi dal volto così familiare: I Blade Breachers G-Revolution più un componente dei White Tiger e preferirono restare in silenzio lasciano tutto nelle mani della ragazza.

Alex li aveva riconosciuti all’istante, ogni tanto in quelle poche ore si era ritrovato ad osservarli da lontano per decidere se fosse o no il caso di dare ai ragazzi quelle spiegazione che, a suo parere, meritavano andando contro a un diretto ordine del suo capo, firmando la sua condanna a morte o, come minimo invitandola in modo esplicito a usarlo come… diciamo che in confronto gli iper martelli che Mei usava solo nelle occasioni speciali a confronto sarebbero stati una carezza… anche lui restò in silenzio, aspettando solo un gesto del suo capo…

Ryo era abbastanza vicino a Mei, ma non troppo (A distanza di sicurezza <_< NdA ^__^’’’’’’ NdRyo) appoggiato con la schiena su un lampione e guardando attentamente la scena, sorridendo, ma in modo meno accentuato.

Nessuno del gruppo della ragazza voleva metterci parola, sapevano che lei non li voleva in questa storia, per vari motivi, motivi di cui a loro non aveva mai parlato, ma che conoscevano fin troppo bene, motivi che TUTTI loro avevano sperimentato sulla propria pelle, anche se qualcuno, uno di loro, in modo diverso…

Il capitano della squadra fece un sospiro:- Hilary ti dobbiamo parlare-

Lei non fece una piega: - Io non ho niente da dirvi-

-Ma noi sì!- esclamò il capitano.

-Vi ascolto- disse lei laconica, ormai li conosceva fin troppo bene e sapeva che non l’avrebbero lasciata mai in pace se si ostinava a rifilargli scuse inutili, erano tra i più testardi esseri umani che aveva mai conosciuto.

-Bhè… ecco…- il capitano si era bloccato, aveva provato spesso queste parole nella sua mente, anche se a dire la verità non aveva mai neanche sperato che la ragazza lo lasciasse parlare,  ed ora non sapeva più come andare avanti, riuscire a parlare tranquillamente con una persona che ormai le sembrava una sconosciuta, ma come non capire che era quella rompiscatole anche dai gesti più semplici e basilari?

-Non preoccuparti, ti ascolto ed eviterò di interromperti- disse con tono calmo, ormai voleva sapere quello che le voleva dire, che dire? Era un bit power curioso.

-Abbiamo pensato molto a quello che è successo ieri e, anche se non lo credevamo, abbiamo capito che anche tu hai dei segreti- iniziò il capitano, “Bene” pensò il blader “Questo è un buon inizio”. –Non ti chiediamo di raccontarceli, ma solo di accettare il nostro aiuto, visto che ormai è chiaro che ti sei messa nei guai con energie che neanche tu conosci.- disse Takao:- Noi ci saremo sempre-.

Non poteva di certo dire che il suo amico, quando voleva, sapeva farci con le parole… il suo amico. Non si era ripromessa di considerarli tutti come ex amici? Persone da allontanare come la peste? Ma allora perché le cose non stavano andando come avrebbe voluto?

-Ti sbagli- disse lei serafica.

-Come?- chiese il blader non riuscendo a capire più che altro DOVE si sbagliasse.

-Io non voglio il vostro aiuto proprio perché, al vostro contrario, so contro quali forze mi sto mettendo contro e se sono nei guai non è perché mi faccia piacere o perché mi diverta, ma in ballo ci sono cose a cui è meglio vi teniate alla larga.- disse con una tranquillità glaciale che fece ricadere il pesante silenzio di poco prima.

Passò un minuto… due minuti… dieci minuti…

-BASTA!!!!!- disse Mei leggermente esasperata:- VA BENE! Vi siete fatti la vostra bella scena madre, ma non possiamo restare qui finché fa notte >o< - disse la ragazza che non sopportava i silenzio.

Sulle labbra di Ryo si era incurvato un sorrise leggermente incerto mentre spiccava un leggero tic nervoso al sopraciglio destro.

Mentre gli altri oltre a sfoggiare una serie di *goccioloni* di varie forme e dimensioni avevano un espressione leggermente sconvolta.

- Ah-ehm ^///^’’’’’ – tentò di iniziare Hilary dandosi un contegno, non tanto per la “scena madre”, ma per il comportamento della sua amica.

- No, no Neko-chan ora fa la brava e fai parlare i grandi, dai ora a cuccia- disse Ryo con un sorriso impertinente sulle labbra.

Tutti aspettarono la reazione, che non avvenne la ragazza si limitò a sibilare: -Ryo, se ci tieni alla pelle chiudi quella bocca-.

-Sto tremando di paura, micia- disse lui sorridendo.

-L’hai voluta tu ^-^ *ghignetto pericolosamente sadico* .

SDONG!!!

Facile immaginare che cosa era successo, ma questa volta il ragazzo riuscì ad evitare il martello, il primo. Il secondo, partito nella direzione opposta al primo, lo prese in pieno.

-Tsz, tipo violento.- commentò lui, si stava per riscatenare l’inferno, ma l’intervento di Matt mise tutto a posto.

-E loro dovrebbero aiutarti é.e’’’’’’’’?- chiese Takao leggermente sconcertato.

-Me lo chiedo anch’io- disse lei piano, ma i suoi amici la sentirono, anche se appena.

-Allora perc…-  stava iniziando Rei, ma fu interrotto da Alex che si era avvicinato all’ex palazzo.

-Ang-Hilary,- si corresse subito notando l’occhiata omicida dell’amica: -^_^’’’’’ che ne facciamo del palazzo o meglio del cratere? Solo ieri è stato il parco ad essere distrutto, non credo che sia una buona idea lasciare tutto così com’è, potrebbero pensare ad un attentato alla città.- disse lui indicando il cratere.

“Mei e Ryo sono un attentato alla sicurezza degli edifici che li circondano con o senza bey” pensò la ragazza, ma si limitò a rispondere in tono laconico:-Ti sei impegnato a risolvere ai loro danni, pensaci tu- . Poi si rivolse ai Blade breachers, più Lai:- Ora capirete perché è meglio se loro entrino in questa storia, mentre è meglio che voi ne restiate fuori.-

Tutti concentrarono lo sguardo sul ragazzo.

Lui, con molta tranquillità, si girò verso il cratere e con un gesto delle mano fece propagare un enorme quantitativo di energia, che abbagliò tutto, quando riuscirono a vedere di nuovo davanti a loro il palazzo era di nuovo davanti a loro, sempre leggermente decadente, come lo avevano notato qualche volta, del cratere neanche l’ombra, solo il palazzo.

Kei si avvicinò e lo sfiorò, non era in illusione o un trucco, era reale e materiale.

-It’s impossibol - disse Max sgranando gli occhi.

-Non è umano, nessun essere umano può essere capace si fare una cosa del genere.- disse Lai, anche lui aveva gli occhi sgranati.

-Deve essere un sogno- rincarò il capitano della squadra.

-No- disse Hilary sorridendo:- Non lo è, quello che avete visto è la realtà.-

-Ma dai Hilary.- disse il capitano con una nota di esasperazione della voce.

-E’ impossibile, contro ogni legge scientifica.- rincarò il professore

Lei mise le mani sui fianchi in un gesto tra il contrariato e l’esasperato:- Perché delle creature grandi quanto una quercia millenaria che spunta da un cerchio di plastica di due centimetri vi sembra normale…-

-Non è plastica è.é- disse indispettito Takao.

-Non interrompermi- disse la ragazza con un tono preoccupante, preoccupante per la sua pelle:- o per voi è normale che un ragazzo arrivi e distrugga mezzo parco mettendo di fila due parole- poi continuò sorridendo.- Credevo che ormai aveste perso il senso della normalità…-

-^___^’’’’’ Bhè in effetti…- disse il capitano della squadra sorridendo.

-Scusate.- disse Mei avvicinandosi a loro:- Non mi sono presentata, il mio nome è Mei.- disse lei facendo l’inchino alla giapponese.

Dopo le varie presentazioni (Che l’autrice si annoia a narrare NdA).

-Ed ora che si fa?- chiese Mei.

Silenzio.

Mei stava per riaprire bocca, molto probabile che volesse solo far notare che si stavano bloccando di nuovo con il silenzio.

-Forse è meglio se andiamo ^__^- disse Ryo.

-Ma come! Ve ne andate di già, eppure è così tanto tempo che non ci vediamo ^^- disse una voce beffarda e da un ombra apparve il ragazzo del giorno, occhi neri come due pozzi senza fondo e capelli come la pece: Mike… DarkAngel…

Il gruppo di Hilary lo guardò in cagnesco, anche Ryo aprì i suoi occhi ametista per l’occasione (ok, l’altro capitolo Kei, questo io -_-‘’’’ NdRyo ^^ NdA).

-Non sembrate molto felice di rivedermi ^__^- disse con un sorriso talmente sfacciato da fare concorrenza a Ryo (-.-*** NdRyo).

-Ma è possibile mai che cerchi sempre rogne quando ci sono loro nei paragi.- sbottò Hilary.

*gocciolone Blade Breachers*.

-Ti facevo più intelligente- disse lui.

-Cosa vuoi dire?-

-Che faccio a posta a rompere quando ci sono loro nei paraggi.- disse lui sorridendo.

-Come?- chiese la ragazza stupita.

-Certo, ci tengo alla pelle-

SDONG

Caduta di gruppo.

-Cosa vuoi dire?- chiese Takao.

-Non sapete che cosa è successo l’ultima volta che l’ho fatta arrabbiare per bene, altrimenti non me lo chiedereste- disse DarkAngel con un gocciolone ben nascosto alla vista dei Blader.

-Che cosa vuoi?- chiese laconica Hila.

- ^________________^ Mi annoiavo-

SDONG

Ri-caduta del gruppo.

-ç__ç che ho fatto per avere un fratello del genere- si chiese talmente piano che nessuno la sentì.

-Ah, quasi dimenticavo^^ una ragione c’è-

A quelle parole tutti si misero sulla difensiva.

-Che cosa vuoi?- chiese glaciale la ragazza, non sorrideva più, ora quel … come definirlo? Meglio non definirlo completamente… stava facendo sul serio.

-Semplice- disse ghignando:- regolare i conti con un mio vecchio subordinato, uno Spirits o bit power, come lo si voglia chiamare creato da me mal riuscito a cui avevo dato troppo potere- disse lui in tono gelido.

I blader non capirono a chi si stava riferendo, che cosa centravano loro? I blade Breachers non capirono bene le sue parole o meglio non vollero capirle: Quel ragazzo in grado di creare Bit Power? No era impossibile…

 

Perché delle creature grandi quanto una quercia millenaria che spunta da un cerchio di plastica di due centimetri vi sembra normale[…]o per voi è normale che un ragazzo arrivi e distrugga mezzo parco mettendo di fila due parole[…] Credevo che ormai aveste perso il senso della normalità…

 

Le parole della ragazza dette appena pochi minuti fa risuonarono a tutti per la mente, si sentirono come se fossero stati colpiti da un maso invisibile, ma comunque molto pesante.

Ma quale dei Bit? Non credevano i loro… forse il leone nero di Lai? O uno di quelli che possedevano i ragazzi appena conosciuti? Ammesso che ne avessero…

-Allora che ne dici Aquila Imperiale- disse lui.

Gli occhi di Alex si ridussero ad un puntino.

-o dovrei chiamarti Alex?-

 

 

Bene ed anche questo cap finisce in una scena che lascia con il fiato sospeso, ah-ehm lo so, mi meriterei il linciaggio^^"""" (Se lo sai, allora non ti offendi se lo facciamo, vero^^ NdLettori o.ò e poi la pazza sarei io?! NdA)

Allora ringrazio: Lir_chan , Hilary14, hermy91, e Kagome 13 per i commenti, speri che continuerete a seguire la storia^^ (Mamma mia che formale -___- NdAlex Ma che ci posso fare se stasera non riesco a scrivere niente di decenteç__ç NdA Perchè, di solito ci riesci^-^ NdAlex *SDONG* Mei^^ grazie del martello^^ NdA. O.# NdAlex.

Bhè per favore: COMMENTATE ^O^!

 

LightAngel

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Capitolo 14
*** AlexVSDarkAngel ***


AlexVSDarkAngel

AlexVSDarkAngel

 

Capitolo 12

-Che cosa significa?- chiese piano Ryo.

-Non è il momento migliore per spiegarlo- disse Angel.

I tre annuirono, era vero, dopo avrebbero avuto tutto il tempo per parlare e chiedere le dovute spiegazioni, ma non ora, dopo… se ci sarebbe stato un dopo.

-Vattene- si limitò a dire Hilary. Sapeva che normalmente sarebbero stati alla pari, o meglio, in quella particolare situazione lei era in vantaggio, vantaggio numerico. Ma quel bas****o di suo fratello aveva già programmato tutto, se sarebbe intervenuta come bit power avrebbe dovuto rivelare la sua vera forma e fare entrare i suoi amici in quella storia, se invece avesse deciso di non intervenire o Alex ci avrebbe rimesso la vita o ne sarebbero usciti tutti mal conci… se ne sarebbero usciti…

In questi ultimi giorni si stava trovando spesso, TROPPO spesso davanti alla stessa odiata domanda: Che cosa doveva fare?

Ma questa volta non c’era bisogno che si scervellasse tanto, aveva già deciso, deciso prima di porsi quella domanda…

-Uhmm che silenziosi- commentò DarkAngel riferendosi ai Blade Breachers:- Che c’è ho turbato le vostre povere stupidi menti da esseri umani ^^-

-Ho l’impressione che qualcuno ci dovrà dare delle spiegazioni- disse Takao piano, guardando male Hilary

“^__^’’’’’’’’ “ecco! Lo sapevo. Come fratello ho un idiota patentato! Voglio essere figlia unica ç.ç” pensò la ragazza tentando di nascondere gli innumerevoli goccioloni che aveva sulla testa ai suoi amici, impresa ardua.

-Basta scherzare- disse Mike chiudendo gli occhi di scatto per poi riaprirli, erano diventati rossi come il sangue. Si iniziò a formare intorno al ragazzo la stessa aurea oscura del giorno prima, potente quanto devastante e mortale.

“Mai che riesca a fare a meno degli effetti scenici -.-“ pensò Hilary, sapendo che tutto quello spreco non era necessario, ma al fratellino piaceva fare le cose in grande e, se poteva, distruggere tutto quello che gli capitava sotto mano: sassi, macchine, palazzi… persone.

Il solo pensiero e ricordo la fece andare in bestia.

-Non crederai di poter venire qui, UCCIDERE O TENTARE DI UCCIDERE  uno dei miei migliori amici e andartene con la testa ancora sulle spalle- disse la ragazza irata (O.o NdTutti Domani ho compito in classe di mate^^’’’’ sono di pessimo umore NdA).

-Ma così ti metteresti nei guai con i tuoi amici ^^’’’’’- disse lui leggermene preoccupato.

-Tsz, non sono mica la loro balia e loro non sono la mia, dov’è il problema ^-^ ? - disse lei con un sorriso leggermente, molto, sadico.

-No- si intromise Alex.

-Come?- chiese Hilary stupita.

-Questa è una discussione tra noi due, qualcosa che teniamo in sospeso da troppi millenni.- disse serio.

-Non hai alcuna speranza- disse piano Light.

-Non sottovalutarmi^^ e poi non ho alcuna intenzione di arrendermi e se mi ucciderà lo perseguiterò per tutta l’eternità sotto forma di fantasma ^-^ - disse lui.

*gocciolone nero*

-Sempre se sopravvivrà poi a me ^-^-

*iper-gocciolone nero*

-A quanto pare ho un futuro assicurato- disse Mike ironicamente: -SCUSATE!- li chiamò facendo dei gesti con le mani (Tipo quando si saluta qualcuno su una nave NdA) – Yuhu! Io sono ancora qui^^!!!-

-ò.o Io non lo conosco, non abbiamo nessuna parentela, io sono stata adottata- disse piano LightAngel, per non farsi sentire dai suoi amici, dopotutto ne avrebbe dovute dare di spiegazioni… o semplicemente per non far sapere in giro che ha un fratello del genere^^’’’’ (ok, ora sono io la sua vittima -.- NdDark ^___^ NdA).

-Per fortuna che non è più il mio capo- disse altrettanto piano Alex. Poi fece un bel respiro e fu avvolto da una leggera luce verde, quando si diramò il ragazzo aveva ancora la sua forma “umana” ma indossava una leggera armatura verde e oro, con delle gemme dello stesso colore dei suoi occhi, il mantello era attaccato ad una spalla, con una gemma sferica cerchiata d’oro e il mantello verde molto scuro con alcune sfumature bianche gli copriva il braccio sinistro, ma non gli dava alcun fastidio nei movimenti anche se non lasciavano quasi vedere il guanto. Tra le mani, in posizione di difesa, stringeva una spada molto grossa e pesante sulla cui lama c’erano della varie incisioni, l’elsa era d’oro e fine, come fine era l’attaccatura alla lama in confronto al resto e, sull’elsa spiccava una gemma verde con delle spirali bianche che creavano delle stupende sfumature.

Il ragazzo invece fece sparire il sorriso ironico che gli incurvava le labbra e ne fece apparire un altro, sadico, lo stesso sorriso di quando al parco aveva sentito i blade breachers avvicinarsi o meglio qualcuno con cui divertirsi, qualcuno da uccidere.

Nel frattempo Hilary guardava il fratello in cagnesco, lo avrebbe volentieri sbranato, ma:1 aveva detto ad Alex che ne sarebbe rimasta fuori; 2 era sicura che avesse un pessimo sapore; 3 non si sarebbe mai abbassata a niente di così disgustoso.

“Da oggi dipenderà la mia vita” pensò il ragazzo.

Intorno gli si formò un potente aura verde che lo avvolse completamente fino ad inglobarlo, ora si distingueva solo un enorme sfera verde con sfumature bianche si intravedeva solo qualche leggero contorno del ragazzo, la sua energia era fuori dal comune.

“Spero solo che non perda il controllo altrimenti… no, non voglio pensarci” pensò la Light, far perdere il controllo e la lucidità al suo amico sapeva che cosa significava, ritornare a essere quello che non voleva e lei non poteva fare niente per aiutarlo anche volendo, solo lui poteva entrarne e solo lui poteva uscirne… questo pensiero le faceva male.

I due sparirono, nessuno dei Blade Breachers riusciva più a vederli, ma ciò non toglie che non fossero là…

Si scontravano a una velocità inimmaginabile, creando turbini di vento e vuoti d’aria, tutto ciò che li circondava attacco dopo attacco veniva mano a mano distrutto senza che, a prima vista, si riuscisse a vedere il perché.

Alex era in difficoltà, sapeva che se voleva avrebbe anche potuto mettere in seria difficoltà il suo avversario, ma c’erano dei rischi che non se la sentiva di correre soprattutto con tanti esseri umani nelle vicinanze che avrebbero potuto rimetterci la pelle.

-Che delusione, mi aspettavo meglio dopo tutto il potere che, per errore, ti ho dato.- disse Mike scocciato con il solo scopo di fare arrabbiare il suo ex-sottoposto.

-Mi dispiace, ma non attacca.- disse lui gelidamente, con un tono che fece venire la pelle d’oca a tutti i blader che li circondavano.

-Vedremo- disse lo Spirits a voce bassa, con una strana luce negli occhi, come un lupo che ha appena avvistato la sua nuova preda.

Anche se non abbandonò il suo aspetto da diciottenne fece apparire tra le sue mani una spada, molto fine e leggera, tutto il contrario di quella di Alex, e nera coma la notte.

Entrambi chiamarono a loro due sfere di energia che si scontrarono creando esplosioni di dimensioni enormi.

-Ma chi sono?- chiese piano Rey.

-O cosa sono- disse altrettanto piano Kei.

Il cinese lo guardò annuendo.

-Secondo te sono…- una nuova esplosione non gli permise di finire la frase, il gruppo della BBA  era stato scaraventato a terra dall’onda d’aria causata dai due colpi.

-LASCIALI FUORI DA QUESTA STORIA!!- urlò Alex iniziando ad arrabbiarsi, non sopportava che qualcuno coinvolgesse negli scontri persone che non centravano niente, cosa che, al contrario, DarkAngel adorava con tutto se stesso.

-Perché dovrei^^- disse lui sorridendo in modo ironico.

Intorno al ragazzo si stava venendo a formare un aura sempre più potente, iniziava ad arrabbiarsi, non sopportava il modo di agire del suo ex, per fortuna, capo. O meglio, lui non sopportava il suo capo in generale.

-ALEX!- la voce autoritaria del nuovo capo gli aveva riportato all’istante la lucidità. Non poteva farsi fregare così facilmente da lui, un bastardo della peggior specie.

-Non intrometterti- disse infuriato il custode dell’oscurità.

Lei non lo ascoltò neanche, non gli interessava affatto se avesse fatto arrabbiare o no il suo caro fratellino, sarebbe morta dal dispiacere… quando i maiali avrebbero imparato a volare, gli asini no, suo fratello era la prova materiale che ormai anche loro aveva iniziato a solcare le vie dei cieli. (ù_u Autriceee, ma c’è l’hai con me? NdMike Cosa te lo fa pensare^^ NdA I gentili appellativi con cui mi hai designato è.é NdMike_sarcastico Bhè se sono gentili appellativi perché te la prendi? NdA_che_ha_afferrato_il_sarcasmo_ma_fa_finta_di_niente  -.-‘’’’’’ NdMike).

-Sono io il tuo avversario- disse gelidamente Alex guardando il ragazzo negli occhi.

-Bene- disse lui con il suo solito tono ironico.

Lo scontro ricominciò più accanito che mai, in cui nessuno dei due iniziò a risparmiare sui colpi bassi (-.- Non sono io il cattivo NdAlex ^-^ NdA).

-A quanto vedo non hai ancora dimenticato quello che ti ho insegnato^^.- disse Mike.

Alex fece una faccia disgustata, ma non ribatté visto che, dopotutto, aveva ragione, cosa che lo ripugnava profondamente…

-^-^- Mike fece un ghigno di trionfo prima di approfittare della, momentanea, distrazione del ragazzo e ferirlo alla spalla destra, trapassandogliela con la spada.

Faceva un male cane, tanto per usare le stesse parole che il ragazzo stava pensando, ma il suo orgoglio gli impedì di fare uscire delle sue labbra anche il più piccolo lamento di dolore.

-Allora, adesso non parli più?- sibilò Mike ancora vicinissimo al giovane e con la spada ancora conficcata nella sua spalla.

-Una cosa da dirla l’avrei- disse lui impugnando più saldamente la spada: -Mai sottovalutare il proprio avversario.- così, prima che il ragazzo si rendesse conto di quello che Alex aveva intenzione di fare fu trafitto ad un fianco dalla spada del ragazzo.

Il custode dell’oscurità si allontanò di scatto, premendosi convulsamente una mano sulla ferita che aveva iniziato a sanguinare, sangue rosso, come qualsiasi semplice mortale.

C’era qualcosa che non andava…

Perché lo psicopatico in black (Ma da dove li prende sti… ma cosa sono? O.o NdDarkAngel) stava ancora sorridendo, non che normalmente non lo facesse, ma non in un modo così… bhè, ecco, vittorioso, sembrava felice del proprio operato anche se era stato ferito.

“Solitamente” pensò Hilary “a questo punto fa prevalere la parte del carattere più infantile e bastarda che si ritrova fino a quasi perdere il controllo… che cos’à in mente…” era preoccupata, molto anche.

-AAHHHHHHH!!!- Alex aveva iniziato ad urlare, portandosi le mani alla testa.

-Che cosa sta succedendo.- chiese Light “piuttosto” alterata verso il fratello.

-Ho solo fatto in modo, grazie a questo.- così dicendo prese dal mantello un boccetta con un liquido porpora da sotto il mantello.-che finalmente riprendesse la sua forma Spirits^^ dopotutto è quella la sua vera forma^^-. Disse tutto contento.

Le pupille di Light si ridussero ad un puntino e si girò di scatto verso l’amico, a terra, in ginocchio tenendosi la testa fra le mani mentre si iniziava a formare intorno a lui un’aurea oscura che mano a mano prendeva il posto di quella verde smeraldo.

-Non può essere- disse la ragazza con gli occhi spalancati.

-Perché?- disse Mike ghignando:- sai benissimo chi è davvero e per quanto possa tentare di nasconderlo, di non pensarci lui è… è come me-

 

Fine cap

Più passa il tempo più divento più bastarda^^

Il prossimo è già pronto... e quello dopo ancora... in parole povere aggiornerò in fretta ^O^ (T__T NdLettori).

Ringrazio: FrancescaAkira89, Hilary14, hermy91, Kagome13 e Lir_chan. GRAZIE PER I COOMMMEENNNTTTIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ok, ho fuso, bhè per favore commentate^^

 

LightAngel

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Capitolo 15
*** Un nuovo nemico o un vecchio amico? ***


Un nuovo nemico o un vecchio amico

Un nuovo nemico o un vecchio amico?

 

Capitolo 13

“Sei stato  creato solo per ubbidirmi non per pensare” disse la voce del suo creatore poco dopo la sua nascita.

Quelle parole gli rimbombavano nella testa.

Non capiva.

Perché non poteva decidere niente? Neanche della sua vita?

“sei solo un macchina per uccidere i tuoi avversari”.

Ecco che cosa gli aveva risposto il capo.

“La tua opinione non conta”.

Non riusciva a capire.

Non capiva…

Perché?

Perché era tutto così difficile?

Se poteva pensare perché non doveva farlo?

Perché doveva ubbidire agli ordini di qualcuno solo perché gli aveva dato la vita?

“Perché altrimenti come ti ho dato la vita  te la levo, e se osi dire qualcos’altro del genere non potrai raccontarlo” aveva chiesto ed ecco come gli avevano risposto.

Ma lui continuava a non capire…

Ora doveva solo pensare alla sua missione, la sua prima missione, e se non avrebbe fatto attenzione sarebbe stata anche l’unica.

 

-AAAHHH!!!- il giovane ragazzo in armatura verde continuò ad urlare, ricordi del passato si stavano sovrapponendo al presente, la testa gli faceva malissimo, solo la spalla le faceva concorrenza.

Una forte aurea oscura stava iniziando ad avvolgerlo.

-Alex- mormorò Hilary, guardando il suo amico che si contorceva dal dolore, avrebbe voluto poterlo aiutare, ma sapeva che avrebbe solo peggiorato le cose… lei era luce, ma lui no… avvicinandosi avrebbe solo fatto scattare una specie di energia per l’auto difesa facendo aumentare l’energia oscura del ragazzo che si stava propagando sempre di più.

-NOOOOOOOOO!!!!!!!!!- urlò lui premendo sempre più forte le mani sulla testa fino a farsi male.

A questo nuovo urlo Hilary sentì salire dentro al suo cuore (ammesso che c’è l’avesse *gocciolone Autrice*), guardò con odio verso il fratello che le disse:- Che cosa c’è? La grande custode non riesce ad aiutare il suo migliore amico e se ne sta a guardare… delusione.-

-Custode… Hilary che cos… O.o- Takao stava per chiedere altre spiegazione alla ragazza che aveva vicino, con gli altri, ma non aveva avuto il tempo di finire la frase che la sua amica era sparita.

-Ma cosa?- chiese Max guardandosi in giro, ma non dovette cercare molto per trovarla e neanche gli altri.

Stava tenendo per il colletto della maglietta il ragazzo che avevano incontrato quel giorno, ancora in armatura, Mike. Lo stava tenendo in modo che non toccasse terra con i piedi, cose piuttosto strana visto che era molto più alto e, sicuramente, pesante della ragazza.

-O.o- espressioni generali.

Hilary bisbigliò qualcosa al fratello, qualcosa che nessuno riuscì a sentire.

-One-chan come luce allo stato puro dovresti parlare un po’ più… come dire, in modo educato.-

-Tu, non preoccuparti di questo. Pensa invece a interrompere questo procedimento di trasformazione.- disse lei a denti stretti.

-Perché dovrei? È giusto che sia così, non poteva continuare ad indossare una maschera per tutta l’eternità- disse il Black.

- E che cosa è giusto allora? Che ritorni ad essere quello che tu l’hai costretto a diventare? Senza la possibilità di scegliere? Quando gliel’ho proposto ha deciso di non fare più parte delle tue schiere e di essere quello che voleva, avere la possibilità di parlare e di dire quello che pensava.-

-Lo so, ma mi interessa riaverlo con me, senza volontà… ovviamente.- disse il ragazzo ghignando, ancora tenuto per il colletto da Angel (light).

-Bast***o- disse lei a denti stretti, lasciandolo improvvisamente in modo che cadesse di peso. Cosa che avvenne, visto che non si aspettava una reazione del genere.

-Questa me la pagherai, fosse l’ultima cosa che faccio – disse lei infuriata guardandolo con occhi di fuoco.

Lui deglutì a vuoto, non tanto per la minaccia della sorella, ma perché le aveva visto quello  sguardo solo un'altra volta, anche se la conosceva da… dall’eternità, anche se gli e ne aveva combinate tante l’aveva vista così arrabbiata solo ed esclusivamente un'altra volta e in quell’istante era arrabbiata con lui, si ricordò che cosa era successo… in quel momento sperò con tutte le sue forze che la presenza di quegli umani le impedisse di perdere il controllo, di nuovo.

-Hilary si può sapere che significa?!- disse Takao infuriato.

La ragazza lo ignorò completamente e si rivolse a Matt.

-Portali via- disse al ragazzo.

Lui aprì gli occhi in modo da poter guardare lo Spirits nei suoi:- Perché?-

-Perché fra poco si scatenerà il finimondo- disse lei serafica.

-DarkAngel?- chiese Mei mentre i Blade Breachers andavano sempre nel pallone (Non è che in questa fic abbiano fatto altro -.- NdLettori Bhè rimpiangeranno questo periodo di nullafacenza ^-^ NdA).

-No- disse piano la ragazza e guardò di sfuggita Alex.

-Ma è uno dei nostri- disse piano Mei.

Lei fece un sorriso stanco e non rispose.

Un ondata di energia li travolse e concentrarono lo sguardo del ragazzo, lui era avvolto da una potente aurea nera:- ARGHHH- un altro urlo di dolore squarciò il cielo e lui fu avvolto da una luce nera che lo modellò e lo trasformò in una bellissima e maestosa aquila imperiale. Gli occhi non erano verdi come quelli del ragazzo di cui aveva preso il posto ma neri-blu notte-bianco, le piume dello spirits erano dello stesso colore e le gemme che le tempestavano il corpo erano di un blu intenso, altre sfumature che erano presenti davano sul viola e quella specie di armatura che ogni spirits ha e che da bit power a bit power cambia.

Tutti avevano sgranato gli occhi.

-Vi presento il traditore che però è stato la mia prima creazione: BLACK IMPERIAL EAGLE-  disse Mike tutto contento.

La potenza dello spirits era inimmaginabile.

-Non ho mai visto niente del genere- disse Kappa picchiettando sui tasti del computer, voleva raccogliere dei dati su quell’essere, ma quando tentò di misurarne la potenza accadde una cosa inaspettata, il computer si fuse, andando in corto circuito e perdendo tutti i dati che possedeva, sia quelli raccolti nelle ultime ore, sia quelli precedenti (eh, eh quel computer ha resistito a tre serie, ma con me non poteva durare^^ NdA T___T NdKappa).

Tutti i blader, compresi anche quelli del gruppo di Hilary, sgranarono gli occhi.

-Non ho mai visto niente del genere.- disse Takao.

-Ma nel tuo incontro con Brooklyn?- chiese Mei, non staccando lo sguardo dallo Spirits.

-Bhè, l’energia era tanta è vero, ma era generata da due bit power e due Blader, invece qui…-

-E’ tutta un’altra cosa.- concluse Lai.

-Bhè, non è la prima volta che noi vediamo un energia del genere, ma anche lì era un'altra storia.- disse Ryo con i suoi occhi felini aperti e seri come non mai, gelidi come il ghiaccio.

L’aquila restava così ferma, nel cielo, in tutta la sua maestosità e liberando una parte del suo potere.

Mike sembrava un bambino che aveva appena ritrovato il suo giocattolo preferito (Perché fai sempre paragoni con i bambini ç__ç NdMike E veo è.é noi ci oediamo ß E’ vero, noi ci offendiamo NdBambini *gocciolone Mike* NdMike).

-Bene^^- disse quest’ultimo:- riprendi la tua forma umana.-

-Tutto stò casino per fargli poi riprendere, dopo cinque minuti, la sua forma umana? Ma è stupido O.o! – chiese Mei.

SDONG

*caduta Mike*

-No, non è così stupido, anche se sinceramente credo che per elaborare un piano del genere ci abbia messo circa 100.000 anni e più.-

*gocciolone Mike*

Furono distolti da un rumore di passi, si girarono verso Alex che aveva ripreso la sua forma umana, ma … ma non era Alex.

Era un ragazzo molto carino sui diciassette anni, capelli lunghi neri, raccolti in una coda, due folte ciocche di capelli davanti al volto che gli coprivano parzialmente un lato della faccia erano blu acceso. Gli occhi non avevano la pupilla ma sfumavano dal blu scuro, al viola, al bianco, sempre sul volto aveva, su una guancia, quella seminascosta da una ciocca di capelli, aveva tatuati degli strani simboli neri, una lingua che il mondo ormai non conosceva più, che coprivano una cicatrice che prendeva buona parte della guancia. Non indossava l’armatura, ma dei semplici pantaloni neri, larghi e una maglietta blu smaniata, su un braccio spiccava un bellissimo tribale.

Non solo era diverso fisicamente, ma i suoi occhi erano… erano ghiaccio e le labbra erano una linea dura.

Non era Alex.

Era un'altra persona.

O no?

Quanto davvero conosciamo un persona per poterla giudicare e capire?

Mai abbastanza.

-Vi presento il mio vecchio subordinato nella sua forma umana^^: Xander.-

SDONG

*caduta di gruppo*.

-Viva la fantasia- disse Mei.

Gli altri annuirono.

*linguaccia da parte del sommo custode oscuro*

RI-SDONG

*ri-caduta di gruppo*.

-Il nome- iniziò a spiegare il pagliac (La tentazione è forte ç.ç NdA) custode:- Serve a ricordarvi che lui non è più il vostro vecchio amico, ma una parte di voi lo ricollegherà sempre a lui perché è la stessa persona mmhm… meglio dire Spirits o, che dir si voglia, bit power.-

Hilary stava stringendo i pugni, era come la prima volta che lo aveva incontrato…

 

-Non credevo che lo psicolabile fosse messo così male da mandare i poppanti a combattere.- disse una voce.

Lui si girò, guardando colei che aveva parlato.

L’energia che percepiva era quella di un bit power di luce.

Il resto non importava, l’unica cosa che doveva fare era eliminarla.

Chi fosse, o la sua potenza non era importante.

L’attaccò.

Lei lo schivò senza nessuna difficoltà.

Si trovavano sospesi a mezz’aria in un deserto, non molto lontano scorreva un immenso fiume, su cui ancora non c’erano insediamenti umani, o meglio, ancora non c’erano gli esseri umani, se non le prime forme molto, ma molto primordiali.

“Devo batterla, devo ucciderla, è la mia missione…ma perché devo farlo?” continuava a chiedersi il ragazzo.

Lei, un angelo dalle ali di fuoco lo guardò attentamente, non percepiva cattiveria il lui.

-Perché stai cercando di uccidermi?- gli chiese.

Lui la guardò, con i suoi bellissimi occhi azzurri-viola-ghiaccio reclinando leggermente la testa come se non riuscisse a capire.

-Ordine- si limitò a dire lui.

Lei lo guardò incuriosita, non sembrava fosse convinto di quello che diceva.

La attaccò di nuovo.

Lei lo schivò, poi… il buio…

Aprì lentamente gli occhi, si sentiva sfinito, avrebbe voluto restare ancora un po’ sdraiato, ma qualcosa gli diceva che non poteva, una forte sensazione di pericolo.

Era sdraiato su qualcosa di morbido, un letto.

Si guardò lentamente in torno, con la vista un po’ offuscata, ma era sicuro di non conoscere quel posto, era tutto allegro e luminoso, anche se era sicuro che fosse sera.

Tese le orecchie, sentiva distintamente delle voci poco lontano dalla stanza dove si trovava, sembrava qualcuno che litigava, ma era troppo lontano per capire il perché.

Si tirò a sedere, per poi cercare di alzarsi.

La testa gli faceva un male cane, toccandosela notò una fascia, doveva essere stato colpito, piano piano iniziò a ricordare: la ragazza, lo scontro e poi il buio… perché non era morto, il suo capo l’aveva aiutato… no, era impossibile, se fosse stato per lui sarebbe già morto, era stato battuto e non aveva completato la missione: appena lo avrebbe visto. Lui, sarebbe morto.

Allora, chi?

Si alzò lentamente, non era ridotto troppo bene.

-STATEMI BENE A SENTIRE! QUESTA E’ UNA MIA DECISIONE E VOI NON POTETE OPPORVI, ANCHE VOLENDO HO MAI SBAGLIATO?!!!?- ancora quel qualcuno che urlava fuori dalla sua stanza, prima era più lontano ormai era proprio fuori dalla sua porta, era una voce femminile, la stessa che lo aveva battuto.

-MA E’ UNO DI LORO!- urlò una seconda voce, stavano parlando lui,  ne era sicuro.

-LO SO!!!!- urlò ancora più forte la seconda voce.

-ah.- disse qualcun altro, lui lo aveva sentito a mala pena.

- LightAngel!- disse una terza voce:- come fai a non renderti conto di quanto sia pericoloso! Con molte probabilità è una spia!-

“Una spia? si chiese lui “che cos’era?” non gli era stato detto, bhè dopotutto lui era stato creato solo da… non ne era sicuro… non sapeva per quanto tempo aveva dormito… 24 ore?

Comunque niente di buono se lo accusavano di esserlo.

Una cosa l’aveva capita era nella tana del lupo.

CRASH

La porta era stata aperta con forza, tanto da scardinarla e farla cadere al suolo.

Sulla sua testa si formò un *gocciolone* accompagnato da un guizzo al sopracciglio destro.

Entrò la ragazza dello scontro, da quanto aveva capito si chiamava LightAngel.

Era accompagnata da quattro ragazzi sui 18-19 anni, ma non si fece ingannare, sapeva che erano molto più… antichi. Altri spirits di enorme potenza.

-Seguici- disse uno di loro glacialmente, era alto con due occhi azzurrissimi biondo, ma i capelli sfumavano: biondo-arancione-rosso-porpora.

-Fire! Un po’ di educazione- lo rimproverò la ragazza, ma gli altri non sembravano minimamente intenzionati ad ubbidirle.

-Ragazzi- disse lei in un tono molto minaccioso, si stava inca**ando.

I quattro rabbrividirono.

Lui no, era abituato ad essere minacciato, da quando era nato in suo capo non aveva fatto altro.

La ragazza gli si avvicinò e disse:- Siediti, ti dobbiamo fare delle domande.-

Lui obbedì.

-Bene prima di tutto, qual è il tuo nome?- chiese un ragazzo con i capelli blu e gli occhi castani.

-Come?- chiese il “prigioniero”.

-Il tuo nome, ne avrai pur uno!- disse Fire.

-No-

-Come no?- disse un ragazzo dai capelli verde foresta, argentei con le punte nere e gli occhi d’oro.

-Non mi è stato dato un nome- disse lui, il capo lo aveva semplicemente mandato a combattere, sembrava che fosse quasi impaziente di sbarazzarsi di lui, immaginiamoci se aveva tempo per sciocchezze tipo nome o altro, combattere lo sapeva fare e basta.

SDONG

*caduta di gruppo*

-Ma si può sapere quanti anni hai? Sei giovane è vero, ma in una…- il quarto ragazzo, capelli neri e occhi nero-viola, lo squadrò attentamente:- in un centinaio d’anni in qualche modo dovranno pur averti chiamato.-

-100 anni?- chiese lui.

-Sì, non hai un centinaio d’anni?- chiese il bit dai capelli azzurri.

-No, 24-

-Anni?- chiese il bit dai capelli sfumati, gli sembrava troppo grande e che aveva un potenziale molto elevate per avere SOLO 24 anni, magari secoli.

Lui scosse la testa e disse: -Ore-

-Ci stai prendendo in giro?- chiese Fire arrabbiato.

Il ragazzo lo guardò ingenuamente e chiese:- Perché dovrei?.-

Ingenuità allo stato puro.

-Ò.O- tutti i ragazzi lo guardavano con questa espressione, ma lui non ne capiva il perché.

LightAngel gli si avvicinò tranquillamente e posò un dito sulla fronte del ragazzo.

-Non mente- disse poi lei, tranquillamente.

-Ah- dissero gli altri in coro.

-Ora vorrei sapere una cosa da te.- disse lei.

Lui non disse niente, ma la guardò negli occhi.

Senza alcun preavviso, o meglio, niente che lo potesse far pensare tentò di colpire il ragazzo.

Un esplosione.

I quattro ragazzi si alzarono togliendosi le macerie dai vestiti:- Ma che diamine è successo?- chiese il ragazzo con i capelli azzurri.

-Niente- disse LightAngel.

-Che cosa hai fatto?- chiese il ragazzo con gli occhi d’oro.

-Un esperimento.- disse lei sorridendo.

-Cioè o.ò?- chiese il ragazzo con i capelli neri.

-Volevo sapere perché  il mio caro fratellino voleva che venisse distrutto.-

-Allora?- chiese Fire.

-Ha sbagliato nel crearlo- disse lei.

Il prigioniero la guardò senza capire, che cosa aveva di sbagliato? Forse era troppo debole?

-Ha creato uno spirits potente quanto lui, o meglio, se continuerà ad allenarsi lo diventerà.- disse tranquillamente.

-O.o- comune sguardo degli amici di Hilary.

-Hai capito?- disse più gentilmente al ragazzo un po’ intontito.

-Il mio creatore mi vuole uccidere perché sono troppo potente? -__-****-

-Sì ^^’’’’’-

-ah -___-************************- si limitò a dire lui.

-Ti faccio una proposta- disse lei. -Passa dalla mia parte-

-Come?- chiese lui scettico.

-Che vuoi dire?- chiese Fire glaciale.

-Sono uno Spirits oscuro-

-Questo non è un…- stava dicendo LightAngel, ma una presenza la bloccò.

-Guarda, guarda. Non sai che non si dovrebbero fregare i subordinati altrui?- disse una voce ironica.

-DarkAngel- sibilò la ragazza.

Ma nessuno riusciva a vederlo, si stava spostando ad una velocità impressionante in modo che non sapessero dove colpire.

-AHHH!!!- un urlo del subordinato li fece voltare verso di lui.

DarkAngel si era fermato, per colpire il ragazzo, non era riuscito ad ucciderlo, ma gli aveva ferito la guancia, con molte probabilità gli sarebbe rimasta una cicatrice.

LightAngel stava per contrattaccare, ma non c’è ne fu bisogno.

Un esplosione distrusse due alee del palazzo, fino alle fondamenta.

Un bit power oscuro che sarebbe dovuto essere senza alcuna volontà si era ribellato al suo padrone perdendo il controllo e cambiando.

Quando il fumo si diradò, non c’era più il ragazzo dai lunghi capelli neri dalle ciocche blu e con i capelli di un colore così insolito, no c’era un bel ragazzo dagli occhi verdi e i capelli castani, sempre bi colore, le ciocche di fronte al viso erano più chiare.

Aveva deciso di cambiare.

Aveva deciso di poter scegliere.

Aveva deciso il suo futuro.

-Alex- mormorò LightAngel, mentre il fratello se ne andava inviperito, iniziando a “Studiare”, in tutti i sensi, una vendetta.

 

No, non era come quella volta, ancora Dark non aveva avuto il tempo di fargli il lavaggio del cervello e aveva potuto scegliere, o meglio era riuscito ad imporre la sua scelta al suo creatore. Ed ora? Ora invece non aveva più volontà, un guscio vuoto, che sapeva solo obbedire, un macchina con dei poteri strabilianti…

“Ma ora? Che cosa succederà?” si chiese la ragazza.

 

 

Fine cap

Allora in questo cap (lunghetto, 7 pag di Word) si è capito di più il ruolo di Alex e il legame che lo collega allo psicopatico, peccato che ormai Alex non c’è più dalla fic, ma l’ho completamente sostituito con un nuovo personaggio di mia invenzione, era un po’ difficile farlo cambiare tanto radicalmente, soprattutto d’aspetto (La linciavo U__U NdAlex).

Alex: -___- Mi hai sostituito con un interista.

A:- Interista?

Alex:- -____- ha i capelli blu e neri.

Xander:- Dici così perché ti ho fregato il lavoro^^

Alex:- Zitto froxio.

Xander:- Ha parlato lui +__+**** ti sei mai guardato allo specchio? Scusa, non avevo pensato al fatto che ogni volta che lo fai il verde ti da alla testa *sogghigno*

Alex:- Ha parlato il beota blu >.<

SDONG CRASH BIUNK STANG

Parte la rissa.

Vabbè, ringrazio chi commenta e per favore commentate ancora, io devo bloccare la rissa -__-‘’’’***

 

 

LightAngel

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Capitolo 16
*** Furia ceca ***


Furia ceca

Furia ceca

 

Capitolo 14

Mike aveva un sorriso compiaciuto che andava da un orecchio all’altro, era molto curioso di sapere come avrebbe reagito la sorella, era sicuro che nemmeno la sottoscritta sapeva come fare, la storia si stava facendo molto interessante (Ma che sono? Messaggi subliminali? NdLettori).

-Bene- disse il ragazzo con gli occhi rossi:- Alex, attaccali.- ordinò e il suo vecchio subordinato da bravo burattino che era diventato attaccò, con tutte le sue forze l’intero gruppo.

Tutti si buttarono di lato mentre l’esatto punto dove si trovavano prima esplodeva, sgranarono gli occhi, vedendo la fine che avrebbero fatto se non avrebbero avuto i riflessi pronti.

Diciamo che proprio tutti non si erano spostati, Hilary non si era mossa di un millimetro, sembrava che in quel momento avesse perso il contatto con la realtà, o che semplicemente non la accettasse; fatto sta che l’esplosione non l’aveva neanche sfiorata, anche se ci si trovava al centro.

Alex avendola di più a portata di mano, non ricordandola, non ricordando la loro amicizia, l’attaccò.

Avvertendo il pericolo qualcosa nel cuore e nella mente della ragazza di risvegliò.

La rabbia.

Una furia ceca.

La consapevolezza di aver, forse per sempre, perso una persona a cui teneva, senza aver potuto fare niente… di nuovo.

In torno alla ragazza si formò una luce accecante e … un incandescente aura rossa, perdendo quella bellissima sfumatura rosa perla che la caratterizzava, intorno a lei l’asfalto iniziò a sciogliersi.

Mai, mai fare arrabbiare qualcuno di base buona, perché la sua furia non potrà mai essere controllata in assenza della fredda razionalità e dall’abitudine che possiede ogni membro del male.

Mike sgranò gli occhi e le pupille divennero delle dimensioni di due puntini.

Ecco, ora avrebbe preferito essere anche sul sole, ma non lì nelle vicinanze… perché sembrava addirittura più arrabbiata dell’ultima volta in cui si era “divertito” a prendersela con i suoi amici… un momento, qui non si parlava di rabbia, ma di furia ceca.

Decise che in quella circostanza c’era una sola cosa che poteva fare… scappare.

Chiuse gli occhi e si concentrò...

-Ca**o!  Perché il teletrasporto non funziona?-

-Perché io non ti permetto di andartene.- disse una voce gelida e tagliente come delle lame di ghiaccio che anche lui stentò a riconoscere.

Si girò lentamente a guardare la sorella.

L’aurea che la circondava non accennava a diminuire, al contrario aumentava ogni secondo che passava distruggendo, o meglio sciogliendo e incendiando tutto quello che la circondava…

Ecco la vera potenza del guardiano della luce: colei che oltre a portare in se i poteri del bene, e della creazione aveva in se i poteri della sacra fenice, lo spirito del fuoco, che basa la sua esistenza e morte su di esso.

Diede una veloce occhiata al subordinato che aveva rinunciato all’attacco e stava indietreggiando, non gli sarebbe stato di alcun aiuto.

Poteva contare solo sulle sue forze, dopotutto sarebbero dovuti esseri alla pari, almeno in teoria…

Riportò lo sguardo su LightAngel, bisognava ammettere che era tutto uno spettacolo, il fuoco che la avvolgeva dolcemente, ma pericolosamente fino a creare una specie di barriera da tutto, ma che comunque neanche una sola fiamma osava sfiorare lei e la sua energia che le faceva ondeggiare i capelli neri… NERI

-One-chan^^ - disse il ragazzo raccogliendo tutta la sua faccia tosta e facendo appello al suo istinto suicida:- devi fare attenzione, stai perdendo il controllo della tua forma umana.-

I Blade Breachers iniziarono a credere di stare dormendo, o almeno iniziarono a sperarlo.

Hilary, o almeno colei che aveva sempre usato quel nome, fece un sorriso dei più bastardi e, in questo caso, pericolosi, di cui fosse capace e disse:- Hai ragione, è inutile continuare questa falsa, di cui, non mi potrebbe più importare di meno^-^

-Mi stai prendendo in giro.- disse, o meglio desiderò il sommo custode oscuro.

-Perché dovrei.- così dicendo aprì un occhio, rosso fuoco e la sua energia si scatenò creando un esplosione che per poco coinvolse i suoi amici, ma era tutto calcolato, non gli avrebbe mai fatto del male… almeno che non se li ritrovasse contro… e se in quel momento fossero stati avversari… bhè, in amore e in guerra tutto è permesso, no?

 

Autrice: mi sa che come creatrice e simbolo del bene la sto facendo con un carattere un po’ demoniaco… a bhè, da inca**ato anche un fiore diventa pericoloso^^

 

L’esplosione oltre a fare molta confusione fece in modo che nessuno riuscisse a guardarla.

-HILARY!- esclamò Takao temendo per il peggio, dopotutto quella ragazza era una loro amica, e anche se non sapevano che cosa stava esattamente succedendo, lei si era andata a trovare al centro di un esplosione di potenza illimitata.

-ANGEL!- urlarono invece Mei, attirandosi le occhiate dei BBA team (nome originale dei Blade Breachers, durante la fic potrebbe essere usato, per variare e non essere sempre ripetitiva NdA).

Tra il fumo si iniziò a distinguere una figura, che non aveva proprio tanto di umano, almeno dai soli contorni che si intravedevano, una folata di vento fece diradare completamente il fumo e davanti agli occhi dei Blader si impose la figura fiammeggiante dell’angelo dalle ali di fuoco.

Tutti sgranarono gli occhi alcuni perché non riuscivano a capire chi fosse e da dove spuntasse quel bit power, anche se ormai lo avevano capito, semplicemente avevano spontaneamente deciso di non accettarlo; chi invece perché non si aspettava una reazione così istintiva e scoperta dalla loro amica.

-Complimenti sorellina, non ti ricordavo così potente, bhè me lo segnerò^^- dalle macerie apparve come se niente fosse il ragazzo, che chiamava continuamente la loro amica sorella, e in effetti a guardare ora bene i due angeli si assomigliavano, anche lui aveva adottato la forma Spirits: i lineamenti del volto e della pettinatura erano rimasti gli stessi, ora dimostrava semplicemente qualche anno di più, e gli occhi come colore e forma erano identici, ma quelli della ragazza-angelo esprimevano insieme mille emozioni e sensazioni, mentre i suoi erano di ghiaccio, maschere per non tradire e mostrare i propri sentimenti e paure, senza mai svelare le proprie intenzioni e i diabolici piano. Sulla schiena aveva due ali nerissime come la pece (Valgarv *ç* Chi non conosce Slayers non mi può capire NdA) con incastonate delle gemme ancora più scure che ricordavano la profondità e la distruzione di un buco nero.

Da qui lo scontro tra due Titani…

Una sfera rossa avvolse gli amici dello Spirits teletrasportandoli in pochi secondi lontano, un esplosione sconvolse l’intero pianeta terra, facendolo tremare fino all’asse terrestre e creando distruzione a livello ambientale senza precedenti nella storia del mondo…

Il Chaos…

L’eterno scontro tra la luce e l’oscurità era ripreso più combattuto e pericoloso che mai.

Ormai LightAngel non aveva più niente da perdere e DarkAngel non aveva mai avuto niente per cui rischiare la vita, non che avesse mai voluta fare la grande ca**ata (Come la definiva lui) di affezionarsi a qualcosa o qualcuno. L’amore, l’amicizia erano sentimenti che rendono deboli e vulnerabile… o almeno così aveva sempre creduto.

-M-ma che cosa sta succedendo?!- urlò Takao verso i ragazzi che aveva conosciuto quella mattina stessa.

-Oh bhè, indovina un po’- disse Mei, mettendosi in piedi, la sfera quando si era dissolta li aveva fatto tutti cadere di qualche metro, chissà perché quando Light li teletrasportava da qualche parte si trovavano sempre a metà strada tra il terreno e il cielo.

-Hilary è un bit power.- disse laconico Kai.

-100 punti al bi-colore.- disse Mie senza nessuna euforia nella voce.

Kai lasciò passare sul bi-colore, anche se quell’appellativo non gli faceva certo piacere…

-Come è possibile che sia un bit power!? Lei è un essere umano!- protestò Lai, non che conoscesse bene la ragazza, ma dai!

-Davvero, che cosa ti dice che lo sia?- chiese Ryo con un che di misterioso e preoccupante nella voce.

Un'altra esplosione sconvolse la città.

Poi il silenzio.

Lo scontro era finito.

Ma c’erano stati vincitori e vinti?

-Parità! quell’idiota è riuscito a distrarmi quel tanto per riuscire a svignarsela è.é- disse una voce scocciata.

Tutti si girarono e videro Hilary, con gli occhi rossi.

-Hilary.- disse gelidamente il capitano della squadra:- ci devi delle spiegazioni.-

-Perché dovrei darvele^^?-

-A-N-G-E-L- disse una voce sull’orlo di una crisi di nervi.

-Calma Mei^^””” da brava posa quel martello^^”””.-

 

Erano tutti a casa del capitano e la città era miracolosamente tornata integra.

-Non capisco, con tutti i danni, le esplosioni e casini vari che avete fatto non ne è rimasto niente, è tutto normale O.o!- disse il prof, smettendo un attimo di piangere per la sorte del suo adorato computer.

-Sono millenni che riparo hai danni del pazzoide con sfumature masochiste, saprò come fare, no?- chiese la ragazza piuttosto scocciata.

- Ah-ehm ^__^’’’’- il gruppo non sapeva da che cosa iniziare, e Hilary non sembrava avere la minima intenzione di dare un minimo di aiuto e con quel comportamento menefreghistico non migliorava di certo la situazione, aggiungeteci due e inquietanti occhi rossi…

-Allora.- iniziò Rey con un cipiglio leggermente autoritario:- inizia.-

-Da che?- chiese tranquillamente la ragazza.

SDONG

*caduta generale*

-Che significa da che!? Da quello che è successo oggi, che cosa è preso al tuo amico, che cosa sei tu?- sbraitò il capitano della squadra.

-Se la metti così faccio prima a scrivere un libro e a dartene una copia omaggio.- disse lei ironicamente.

-Light, per favore.- chiese Matt, mentre i blader che lui e i suoi amici la guardavano come se non sapessero se ridere o linciarla.

-Ho mai dato risposte esaurieti?- chiese lei.

-No- dissero loro in coro.

-Allora che cosa vi fa credere che dovrei iniziare ora?- continuò a chiedere.

-Perché siamo grandi amici?.- chiese Mei con un sorriso a 32 denti.

Non rispose, la ignorò completamente.

-Rispondi  a me.- iniziò Kai.

-Va bene.-

RI-SDONG

*ri-caduta di gruppo*

-Perché noi no  e lui si ç_ç?- chiese Mei.

-Perché gli devo un favore, o meglio più di uno.- disse lei laconica, poi si ricolse al ragazzo:- risponderò a più domande possibili, ma non a tutto.-

-Perfetto: Mi hai già detto che quel ragazzo è tuo fratello…-

O.o ß da notare le facce appallate degli altri Blader.

-… come è possibile, e perché vi odiate tanto?-

-Non parli mai -___- ma quando lo fai sei una rovina.- disse lei piano. –Va bhè, ho detto che avrei riposto a più domande possibili, lo farò: non siamo tecnicamente fratelli, non abbiamo una madre, siamo spirits, non esseri umani, ma comunque abbiamo la stessa origine, un cristallo che si è diviso in due parti: una di pura luce, la sottoscritta e una oscura il bast***o. Siamo diversi, due parti della stessa medaglia, ma comunque non è che perché abbiamo avuto questa origine ci sono partita odiandolo, semplicemente lui me ne ha combinate troppe.- disse lei tranquillamente.

-Esauriente e con pochi dettagli, dettagli che non mi diresti neanche se te li chiedessi con un esplicita domanda, giusto?-

-Indovinato ^O^-

-Chi sono loro?- seconda domanda da parte del ragazzo, riferendosi e Mei, Matt e Ryo.

-I pazzoidi che hanno vinto i primi campionati mondiali di bey blade, l’anno prima di voi- disse laconica, mentre le mascelle degli altri si schiantavano al suolo in caduta libera.

-È-è impossibile!- esclamò il capitano della squadra mentre tutti gli annuivano dietro:- lo avremmo saputo, il presidente ce ne avrebbe parlato!-

-Diciamo che durante quel campionato sono successi un bel po’ di casini… e se sono riuscita a sistemare la distruzione della città, sarò pur riuscita a sistemare quello, no?- chiese con voce glaciale.

-Una domanda.- si intromise Ryo:- se rimetti sempre tutto a posto, perché con il bel vedere hai fatto tanto casino, voglio dire, una volta che se ne erano andati potevi rimettere tutto a posto come al solito.-

-Hai detto bene, potevo.- iniziò serissima, poi fece un ampio sorriso e disse:- ma mi è passato di mente^___________^-

-___-‘’’’ ß espressione della squadra di Ryo.

-Che cosa c’è, la vecchiaia si sta facendo sentire?- chiese Ryo con una faccia tosta invidiabile visto che fino a neanche un quarto d’ora fa la ragazza aveva dimostrato delle capacità senza confini e una ragazza è pur sempre una ragazza…

-Io non invecchio, al massimo imparo.- disse lei tranquilla.

-Di certo non a cucinare- disse tranquillamente Takao, con quell’intervento Ryo era riuscito a mettere tutti a proprio agio.

-Nella mia lunga vita non ho mai avuto bisogno ne di mangiare ne tanto meno di imparare a cucinare o altro^^- disse lei serafica, non se l’era presa, avevano ragione, ma la “cucina” era un modo abbastanza innocuo per fargliela pagare di quando, all’inizio, si erano divertiti a prenderla in giro perché, almeno secondo loro, non riusciva a vedere i bit power se qualche spirits l’avesse vista in quel momento ci avrebbe rimesso la faccia. Questo per i quattro sfigati, invece per Daichi era la storia dell’appellativo ochetta.

Lei era un tipo abbastanza vendicativo, a suo parere la vendetta aveva un che di divertente e pericoloso insieme, non male come passatempo.

Ryo aprì un occhio e la guardò bene senza che nessuno se ne accorgesse, poi riprese il suo sorriso da imbecille, occhi chiusi e disse:- Come sommo custode della luce non sei un po’, come dire… sadica?-

-Nessuno mi vieta di esserlo^^-

-Sei pericolosa.- disse Mei.

-Oh, ma questo lo so.- disse con un che di preoccupante nel tono della voce.

-Io non avrei finito.- disse Kai piuttosto scocciato.

-Sono a sua disposizione ispettore ^________^- disse Angel con una faccia tosta da fare invidia a quella di Ryo, il che è tutto dire.

*leggero tic nervoso al sopraciglio del russo*

-Mi hai fatto perdere il filo -___- - disse lui piuttosto scocciato, poi continuò:- Più o meno da quanto esiste questo scontro, o meglio esistete voi?-

-Ma che razza di domanda è^^’’’’’ ?- chiese lei piuttosto stupita.

-Una domanda, ora rispondi.-

-Diciamo, bhè… ecco… dall’inizio^^- disse lei con un tono un po’ incerto.

-Che razza di risposta è -__- - chiese Kai, non molto soddisfatto.

-Una risposta ^O^- disse lei.

Gli altri osservavano la scena da dietro e sulle loro teste si stavano iniziando a formare vari e numerosi *goccioloni*.

Kai sospirò quella sarebbe stata una lunga chiacchierata.

 

Ai confini del mondo sorge un castello composto solo di pietre scure e nere come la notte, che mai sono state sfiorate dai raggi del sole, bhè il “padrone” del castello aveva scelto così e nessuno osava opporsi a una sua parola.

Sul trono il grande capo se ne stava spaparanzato in una posizione… poco elegante che guardava con occhi vuoti il soffitto, accanto a lui il subordinato appena riconquistato, immobile come una statua di pietra.

Com’era possibile, lei e Light avrebbero avuto avere gli stessi poteri, allora perché non era così, come faceva ad avere questa illimitata fonte di energia? O ancora meglio, perché lui invece non ci riusciva?

Chiuse gli occhi ripercorrendo con la mente il primo mondiale, prima dei Blade Breachers, che cosa era successo, e la ragione perché era dovuto restare bloccato per quattro anni… quattro anni a leccarsi le ferite…

DarkAngel, in uno scatto d’ira diede un pugno talmente forte sul bracciolo del trono da mandarlo in pezzi, il trono intero finendo per cadere a terra. Si rialzò con la massima calma e tranquillità, scrollandosi di dosso i pezzi di calcinaccio che erano venuti via insieme al trono e ad una parte del pavimento della sala.

Schioccò le dita e apparve una sfera nera al centro della sala, con molta tranquillità la raggiunse, un sorriso folle gli incurvò le labbra… non era quello il momento per preoccuparsi di simili sciocchezze aveva ben altro da fare e da organizzare…

 

 

 

^^ ed ecco anche questo capitolo il... (minuto che controllo ^__^'''' NdA) 14. Finalmente Light-san ha deciso di dare qualche spiegazione e reagire (Sinceramente io preferivo quando era ancora in catalessi NdMike *Mike viene raggiunto da un'Ancestral Light e da un Green Eagle °gentilmente fornito da Alex°*@__@ NdMike ^__^'''''' NdA). Avrei voluto pubblicarlo prima, ma ho avuto parecchi impegni e versioni (Ma dico solo perchè durante una festicciola, autorizzata, in classe per sbaglio un pacco di bicchieri volante va a colpire la bottiglia di coca cola che si riversa sulla cattedra la prof ci deve fare un rapporto e assegnare 3 versioni Greco -__- NdA O.o NdPersonaggi ^^ NdA).

Ringrazio: Francesca Akira89, Hilary14 e Lir_chan (perchè la fan Art non arriva ç__ç, Dai Compu_chan fai il bravo ^^'' NdA).

Spero che continuerete a leggere e commentare ancora.

 

Goodbye

 

LightAngel

 

 

 

 

 

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Capitolo 17
*** -A voi decidere- ***


Nuova pagina 1

-A voi decidere-

 

Capitolo 15

^^…. … … -___- … … … °__- … … … °___° … … O__O… … e adesso come continuo? j__j… … ç__ç … … … T__T

 

Il silenzio regnava a casa Kinomiya, di solito la sera c’era sempre un aria allegra e tranquilla che riusciva a rendere a proprio agio ogni abitante della casa, ma quel giorno ne erano successe troppe perché restasse la voglia di essere allegri, ognuno aveva bisogno di riflettere, ma come gli era stato caldamente consigliato da Hilary… diciamo che erano stati minacciati con una sfera di luce con un alto potenziale distruttivo che, anche se non era mortale, li avrebbe ridotti maluccio…  non potevano uscire di casa, così si erano rintanati chi in palestra chi in giardino.

Angel invece era sul tetto con aria pensierosa e continuava a fare avanti e indietro fregandosene di tutto e tutti, primo del fatto che si trovasse in bilico in cima ad un tetto spiovente.

Bene ora doveva decidere, farli entrare in questa storia o mandarli a quel paese e privarli momentaneamente dei bit? Ma così sarebbero stati scoperti e indifesi… *gocciolone* loro non erano mai indifesi… ma comunque non sarebbero stati al meglio delle loro possibilità, questo era sicuro…

Si bloccò di scatto e per poco non scivolò: “Sta’ volta ci è mancato davvero poco” pensò lei con un gocciolone sulla testa che si affettò a far sparire, ora aveva qualcosa di importante da fare, una discussione seria con i Blade Breachers e con i White Tiger… discussione seria con Takao e Gao -__-,  sarebbe stata una chiacchierata leggermente snervante, e se andava come temeva i giorni a seguire lo sarebbero stati ancora di più…

Scese in giardino dove c’erano: Kai, Takao, Ryo, Matt,  Lai e il professore, e disse:- Seguitemi.-

Tutti erano troppo curiosi per contestare così la seguirono mansueti in palestra.

 

Il pomeriggio alla fine non avevano avuto molte altre informazioni, per rispondere alle domande rispondeva, ma alla fine “pilotava” il discorso in modo da non dire niente di importante o particolareggiato, solo su una cosa era stata tassativa: Niente domande sul primo mondiale di Bey Blade, quello che è finito nel dimenticatoio, sia a lei che a chiunque altro… e quella non era stata una richiesta…

Kai dopo un po’ aveva lasciato stare e aveva fatto per andarsene peccato che, come aveva ribadito lei e lui contestato con un occhiata di morte, andarsene in giro non era sicuro, nessuno aveva osato contestare perché: da una parte avevano visto di cosa poteva essere capace la loro amica, dall’altra SAPEVANO che aveva ragione e comportarsi come dei bambini viziati sarebbe stato pericoloso non solo per loro, ma in modo particolare per chi alla fine sarebbe andato ad aiutarli, in parole povere: inutile contestare.

 

Con un gesto secco e veloce aprì la porta della palestra facendo sobbalzare gli occupanti che ormai si erano abituati a quel silenzio assoluto che fino a poco prima aveva regnato nella stanza.

Altro silenzio, con molta tranquillità Hilary camminò fino ad una parete libera della palestra e si sedette a gambe incrociate in modo da poterli guardare tutti negli occhi.

-Allora.- iniziò tranquillamente.- Sono qui per fare un discorso serio ed importante, quindi niente battute o altro, questo non è il momento.- continuò più seria che mai.

Ora tutti ascoltavano attentamente.

-Sapete qual è il problema e chi è il nemico, giusto?- chiese in tono pacato.

Tutti annuirono

“Mamma mia che cagnolini ubbidienti” pensò la ragazza, ma preferì non parlare, soprattutto dopo tutto lo sproloquio sul discorso serio:- Bene, ora vi devo fare una domanda: Che cosa volete fare?-

SDONG

*caduta di gruppo*

Con molta fatica tutti si rialzarono guardandola in modo omicida.

-Che significa: Che cosa volete fare?! Prima ci dici che vuoi fare un discorso serio e poi ci prendi in giro?!- chiese Mao arrabbiata, con gli altri che le andavano dietro, infatti stavano per ribattere ma furono fermati da un occhiataccia dell’angelo-fenice.

-Non sto scherzando, sapete contro cosa state andando incontro.- iniziò lei in tono glaciale, tutti si sedettero ad ascoltarla, Kai escluso che si appoggiò di schiena sulla parete:- o almeno spero che lo sappiate, in tal caso ve lo dico io: un assassino con il pallino per la distruzione del mondo, pronto a tutto pur di vincere, anche alla più basse scorrettezze, ma che possiede poteri senza confini CAPACI di CREARE bit power. Mettervi contro si lui potrebbe equivalere ad una condanna a morte, combattimenti all’ultimo sangue e storie varie.- si fermò un istante, tutti avevano abbassato lo sguardo, avevano capito chi avevano contro fin da prima, ma vedersi sbattere in faccia la realtà, così, di botto è tutta un’altra storia.

-A che cosa serve che ci ripeti quello che già sappiamo?- chiese Rei, con il suo tono saggio.

-Semplice, ora, voi che cosa volete fare? Non vi sto facendo la classica domanda o siete con me o contro di me, non vi posso obbligare ad aiutarmi come a non ostacolarmi, o semplicemente a restare neutrali, la mia vita è in gioco perché non ho mai avuto quello che ora sto dando a voi, la possibilità di scegliere. Ora sta a TUTTI…- enfatizzò molto questa parola in modo da far capire a Mei, Ryo e Matt che anche loro rientravano tra i tutti:- decidere della vostra vita.- disse tranquillamente.

Di nuovo il silenzio scese sulla palestra.

-Angel.- iniziò Mei appoggiandosi, sempre da seduta, con la schiena ad una parete:- io sarò sempre con te, pronta a rischiare la vita, lo sai vero?-

Hilary sorrise e disse.- Non sei obbligata.-

-Lo sappiamo, l’abbiamo sempre saputo.- iniziò Matt, continuando il discorso di Mei.

-Come sappiamo che Lui non c’è l’ha tanto con te, perché esisti, volendo potreste anche convivere in una specie di guerra fredda.- Angel ebbe un leggero guizzo al sopraciglio destro, non sapeva come, ma Ryo ne conosceva sempre una più del diavolo, ma non era l’unico.

- L’unica ragione che vi fa, o meglio faceva, ancora combattere è… siamo noi, noi esseri umani. Combattendo noi non lo faremmo per te o perché te lo dobbiamo, anche per questo, ma soprattutto per noi, per prenderci le nostre responsabilità^^- concluse Mei.

-Non ha chiesto la vostra razza di esistere.- continuò Angel tranquilla.

-Un fiore non chiede di sbocciare e di schiudersi, ma lo fa finche il tempo non porta via i suoi petali.- disse Mei in tono pacato, certe sparate non sapeva neanche lei da dove venivano… ma c’erano e ogni tanto le sfuggivano

-In poche parole hai e stai combattendo per noi.- disse Lai.

-Anche, o meglio in un certo senso *gocciolina*- disse lei piano.

Kai la guardò dritta negli occhi.

-Diciamo che anche se vi ho sempre dato una mano, gli esseri umani non mi erano mai andati troppo a genio, troppo egocentrici e maschilisti.- disse tranquilla.

-Va bene egocentrici.- disse Max:- dopotutto per molti anni si è posto al centro dell’universo… ma maschilisti, no!- continuò il biondino.

Hilary lo guardò male.

- Bhè, nel corso della storia… magari un po’…- corresse Rey.

-Nel frattempo tutte le divinità principali sono UOMINI a cui è stata data la colpa… forse non è il termine adeguato ^^’’’, diciamo allora il merito della creazione del mondo ç__ç questa non è giustizia.-

-Vuoi dire che è stata una donna a creare l’universo O.o?- chiese il prof Kappa iniziando a prendere appunti, dopotutto era pur sempre uno scienziato… a grandi linee, scienziato senza un computer (^__^ NdA_bastarda).

-Credi che sia così impossibile^^ ?- chiese sorridendo.

- Non so…- disse il prof leggermente stralunato.

-Non lo sarebbe se la creatrice dell’universo fossi tu.- disse Kai glaciale.

-Ma dai Kai^^ è impossibile, no?- chiese il capitano del Blade Breachers (Non ne posso più ç__ç ci sono troppo personaggi ­­&__& NdA).

Poi gli occhi del ragazzo si fecero a palla e prese un espressione tipo cucciolo bastonato:- Giusto?- chiese Takao.

-Giusto.- disse lei tranquilla, il capitano stava per fare la linguaccia a Kai tipo bambino di tre anni, ma la ragazza continuò:- però… questa potrebbe essere la verità o semplicemente la verità che ti vorresti sentir dire^^.- del genere: quando una specie di dea può diventare bast***a solo per il gusto di esserlo^^.

-Forse è meglio tornare al discorso principale, quello che “sarebbe” dovuto essere serio^^- disse Ryo.

-Hai ragione.- disse Angel, abbandonando l’argomento: chi ha creato l’universo? Li prendo in giro oppure no? –Ora tocca a voi, scegliete?- disse tranquillamente.

-Scusa non ci dai neanche un po’ di tempo?- si lamentò Kiki infastidito.

-Non c’è tempo, qualsiasi cosa risponderete dovrò fare un paio di cose.- disse lei laconica.

-Cioè?- chiese Takao curioso.

Lei non si diede la pena di rispondere.

-Io sono con te- disse laconico Kai.

Max e Rey si guardarono negli occhi poi annuirono e dissero:- Facciamo parte anche noi del gruppo.-

-Io ci sono, non c’era neanche da chiederlo ^________^- disse Takao, che ormai aveva completamente dimenticato la discussione precedente.

-Anche noi^^- dissero i White Tiger in coro.

-Bene, ora c’è un problema, conoscendo il masochista –

-Masochista?- chiese Takao

*gocciolone* Ryo, Mei, Matt.

-Lasciamo stare ^-^ , stavo dicendo: con molte probabilità tenterà di attaccare o portare dalla sua parte molti blader potenti, bisogna contattarli e chiedergli di riunirsi qui, Takao per te non c’è problema?- chiese lei solo per un fatto di educazione tanto la casa del capitano ne aveva viste di peggio, o quasi…

-Non preoccuparti, ma come faremo a contattarli tutti?-

-A questo ci penso, torno domani mattina.- come se niente fosse uscì dalla palestra, senza dare a nessuno la possibilità di ribattere.

 

“Ma chi me l’ha fatto fare?! Non potevo restarmene buona e crearmi giusto un paio di galoppini e passare l’eternità a bistrattarli? Mi dovevo mettere pure a creare un pianeta composto da esseri tanto… tanto… grr… ancora un po’ e faccio piazza pulita, lo giuro. Addio genere umano, addio Takao&co, addio a tutto.” Questi erano i rassicuranti pensieri di Hilary mentre si trovava al centro di una palestra dove una vecchia squadra si stava allenando e aveva appena sentito il resoconto della ragazza, secondo cui c’era un nuovo nemico che voleva distruggere il mondo e doveva riunire tutti i Bladers possibili, erano anche stati avvisati del fatto che potevano scegliere se partecipare o no e quali erano i rischi a entrare in questa guerra.

Ma chi erano questi cinque Bladers?

Brooklyn, Garland, Mystel, Moses e Ming Ming.

Tutti, chi più chi meno, l’avevano ascoltata con attenzione e con il massimo della serietà. Anche se ne avevano viste e passate tante, anche se non sapevano che ruolo aveva la ragazza in tutto questo, la  rivelazione della sua identità avrebbe reso il tutto meno credibile, non potevano crederle.

-Mi dispiace, ma Ming Ming non crede ad una parola di quella che hai detto^^- disse la ragazzina nella sua versione dolce-carina-cantante.

-Anche a me risulta impossibile crederti, non ci sono neanche Takao con te a convalidare la storia.- continuò Garland.

-E voi- chiese tranquillamente la ragazza.

Moses e Mystel scossero la testa in senso di dinnego.

-Io non vedo perché non dovrei crederti^^ - disse Brooklyn sorridendo.

-Guarda che non sei obbligato a farlo ^_^’’’’- disse la ragazza con un sorriso nervoso sulle labbra.

-Sembra quasi che tu non voglia che ti crediamo.- disse Garland sospettoso.

-Non avervi in squadra = meno persone che mettono a dura prova la mia pazienza… ma che dici?- disse la ragazza in tono molto ironico.

*Gocciolone di gruppo*

-Allora perché sei venuta ad informarci?- chiese Moses leggermente arrabbiato.

-Scrupolo professionale- disse lei laconica facendo per andarsene.

-Aspetta^^- disse Ming Ming con un sorriso enorme stampato in faccia:- chi ti dice che rifiutiamo, noi siamo con te, giusto?- chiese lei.

-Giusto- dissero gli altri.

T__T c’è altro da dire?

Hilary sospirò e disse:- Raggiungete casa di Takao, lì vi riunirete tutti.-

-Che maleducata, neanche ci accompagni.- disse la ragazza con i capelli azzurri in tono mieloso.

-Ho altro da fare, che essere la vostra balia, e se non sapete come arrivarci…- iniziò con tono gelido, poi tra le sue mani si materializzò dal nulla una cartina e continuò:- ecco la cartina.- sapeva che erano già stati a casa dell’amico e che quindi conoscevano la strada, ma non aveva altro tempo da perdere, ora non poteva più tirare la storia troppo per le lunghe e con quel trucco li aveva zittiti.

O__O espressione comune.

La ragazza castana si girò ed usci dalla palestra, mentre un leggero gocciolone faceva capolino sulla sua testa: per fortuna che nessuno aveva notato il suo trucchetto o l’avrebbero presa per un mago da quattro soldi, ci mancava pire questa!

Prossima meta: Zeo.

 

Bene ed anche da Zeo era andata, Daichi aveva fatto in modo che si presentasse a casa del Takkino con l a scusa di una rivincita, poi lì avrebbe spiegato tutto, peccato era solo all’inizio, prossima meta: Russia dai Neoborg al vecchio monastero.

-___- la sua faccia era qualcosa tipo questa.

-Ma chi me lo fa fare, io sono in parte una fenice e me ne vado in uno dei luoghi più freddi esistenti… senza contare la compagnia, mi prenderanno per pazza, ma loro ci terrei ad averli in squadra al contrario della psicopatica con la doppia personalità (si riferisce a Ming Ming). Va bhè, dopotutto qualcosa con mio fratello in comune c’è l’ho, siamo entrambi due masochisti… -___-… mi serve una vacanza.- Era già in Russia, bhè, già forse non era il termine adatto dopotutto era notte fonda, aveva avuto fortuna, o sfortuna dipende solo da che lato la si voglia vedere, a trovare quelli della BEGA, tutti riuniti lì -___- . comunque era arrivata subito in Russia con il teletrasporto, ma non era sicura che andare a disturbare quei ragazzi nel cuore della notte fosse stato molto salubre… bhè, non è che potesse dare a qualcun altro questo compito…

Sì fermò in mezzo alla strada semideserta:- Perché non posso ^-^?- si chiese ad alta voce.

Chiuse gli occhi, non le ci volle molto per contattarlo, si sarebbero incontrati poco fuori al monastero.

Affrettò il passo, non voleva farli aspettare, qualcosa le diceva che non ci avrebbero messo molto ad arrivare ^-^ *ghignetto sadico*.

Infatti di fronte al monastero c’erano: Boris, Yuri Ivan, Sergey e… una strana donna completamente bianca avvolta da una aurea nivea-azzurra e negli occhi non c’era la pupilla ma non sembrava ceca… ma neanche umana.

 Tutti e quattro i Blader stavano guardando con occhi spalancati la “Donna bianca” che non si accorsero subito di lei.

*cof* *cof*

A quel punto tutti e cinque i Blader si girarono verso di lei.

-Hey! Ma tu non sei la ragazzina che si portano dietro i Blade Breachers? Che ci fai qui?- chiese Boris guardandola dall’alto

Un incudine con su scritto sopra ragazzina le cadde sulla testa facendogliela abbassare leggermente.

Prima che la ragazza ebbe il tempo di rispondersi o arrabbiarsi sul serio la dama le si avvicinò e le fece un inchino.

O__O facce della squadra.

- Tranquillo Lupo Siberiano^^- disse lei sorridendo.

La dama si alzò guardandola dall’alto.

Lei non ci fece molto caso e disse:

-Allora: c’è un pazzoide con tanto di specializzazione che vuole distruggere l’umanità o l’universo in generale, con molte probabilità se la prenderà con voi e con molti altri blader. Ora potete scegliere: andare dalla sua parte, anche se con molte probabilità vi farà a spezzatino, entrare nello scontro rischiando sempre la vita o restare neutri a guardare, a voi la scelte.- disse la ragazza in tono sbrigativo, iniziava a stancarsi a dover dire sempre le stesse cosa (e l’autrice a scriverle NdA e noi a leggerle NdLettori).

-Rischiamo la vita, ma non restiamo a guardare.- disse il capitano dei NeoBorg, scappare o restare in disparte sarebbe stata una vigliaccata, e poi con molte probabilità erano coinvolti anche Takao e il resto della squadra e altrimenti non sarebbe venuta quella ragazzina…

-Ma voglio una risposta.- disse il red demon:- perché il mio bit power si è inchinato a te?-

-Semplice, ma… spiacente^^ questo, almeno per ora, è un segreto ^^- tutti la guardarono molto male, lei non ci fece neanche caso.

-Bene, Bora (Nome bit, di mia invenzione ^__^’’’’ se questo vi sembra brutto non preoccupatevi, ne sentirete di peggio ^^’’’’ NdA) accompagnali a casa di Takao, per trovarla con il teletrasporto concentrati sull’energia dei bit dei ragazzi.- senza aggiungere una parola si girò per sparire tra le ombre notturne della strada…

 

 

 

Ed ecco che anche questo cap è finito^^ devo dire che quando l'ho iniziato non sapevo da dove iniziare^^"" poi alla fine ho trovato ^O^ (No, ma che dice, non ce n'eravamo accorti -__- NdLettori). Cmq non mi dilungherò a raccontare di tutte le altre squadre di Blader, me ne manca solo 1 ^^, lo dico con sicurezza perchè il prossimo capitolo lo devo solo correggere e visto che è lungo una decina di pag di world sarà un lavoraccio -__-. Per la descrizione del bit di Yuri nella sua forma umana mi sono riferita ad una scena della terza serie dove durante un attacco di yuri si vede questa donna dei ghiacci^^. Voglio ringraziare: Francesca Akira89, Fire Angel, Hilary14 e Lir-chan (mi hai mandato l'interista O.o corro a vedere ^O^ NdA) per aver commentato^^ e lo richiedo, a chi legge e a chi ha già recensito, please: COMMENTATE^^!!

 

Goodbye

 

LightAngel

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Capitolo 18
*** Saint Shields ***


Saint Shields

Saint Shields

 

Capitolo 16

-WAHHOH- Hilary fece un enorme sbadiglio, aveva passato tutta la notte in viaggio per riunire i blader, non ne poteva più. Diede un occhiata all’orologio, le sei, era ancora molto presto e le mancavano solo i Saint Shields.

*gocciolone*

Non era sicura che andare nella tana del lupo, cioè di coloro che avevano sigillato numerosi bit power fosse proprio una buona idea…

Entrare nel villaggio di certo non sarebbe stato molto più difficile che era stato entrare al PPB ^-^ doveva ammettere che mandare nel pallone computer & co era stato piuttosto divertente, al prof K sarebbe venuto un infarto… come minimo… anche se, dopotutto era riuscito a sopravvivere alla fine del suo Computer, quindi…

Bhè, al PPB dopotutto era stata una passeggiata, lì erano tutti troppo fissati con le tecnologia e i computer che possono sempre sbagliare o SI possono far sbagliare.

Il villaggio si trovava vicino ad una formazione rocciosa non troppo elevata, ma molto aspra e poco armoniosa, circondata da una foresta in piena regola… un bel posto per vivere.

Su di una parete c’erano delle incisioni :-Post vitam, umbrarum,… - e altre cose del genere (avrei voluto mettere qualche frase in greco, ma non potevo scriverlo con l’alfabeto così ho optato per qualche cavolata in latino: Dopo la vita, dello spirito (dei morti) NdA).

Niente di importante, entrò in paese senza farsi vedere da nessuno, ma non poter andare in  giro tranquillamente le complicava il lavoro… in parole povere dove un quarto d’ora non era ancora riuscita ad incocciarli.

-Basta è__é non ho tempo da perdere- sbottò a voce alta.

-Bisogno di aiuto?- chiese una voce alle sue spalle.

Sì girò ed incontro una ragazza con gli occhi chiusi, aveva dei capelli azzurri, scalati con alcune sfumature più scure  indossava uno dei tipici abiti della tribù tranne che erano in blu e azzurro ed aveva tra le mani un bastone di legno molto bello, intrecciato in una stoffa blu, alto almeno quanto lei… avrà avuto al massimo un sedici anni…

La guardò attentamente, ora Hilary non stava sorridendo, non perché era stata vista… vista non era forse il termine più adatto, percepiva che quella ragazza era ceca.

-Dovrei contattare gli scudi sacri.- disse lei.

-Mi dispiace, non so dove siano, se vuoi posso accompagnarti dal capo villaggio.- disse la ragazza in tono cordiale.

Angel sorrise, quella ragazza le stava molto simpatica.

-Sì, sarebbe un ottima idea, si tratta una missione che devo affidargli, credo giusto parlarne anche con il capo villaggio.-

-Allora andiamo^^-

Le strade non erano molto affollate e Hilary, con degli abiti tipici, non si notava con le altre persone, comunque indossava in cappuccio che le copriva il volto, o meglio gli occhi, avrebbero capito che era una straniera solo guardandoglieli visto che avere gli occhi verde smeraldo sembrava un particolarità della tribù.

Arrivarono davanti ad una casa, in legno, molto più grande delle altre, ma non era quello a renderla particolare, era un alone di mistero che lo circondava rendendola particolare… unica.

La ragazza dai capelli azzurri salì con passo sicuro i primi gradini, stava per bussare quando…

-Oh guarda ecco la “menomata” che va dal capo villaggio, che cosa c’è? Vai ad elemosinare da lui?- dei ragazzi, sempre sui 16 anni, dietro di loro, avevano detto quelle parole con una tale cattiveria da fare venire ad Hilary un fremito di rabbia.

La ragazza invece si limitò a stringere sempre più forte l’impugnatura del bastone, ma dalla sua espressione non era trasparito niente, né rabbia né dolore.

-Cosa c’è, la signorina fa la superiore.- sghignazzò uno dei quattro ragazzi.

Un altro prese un sasso e dicendo:- Vediamo se così continuerà a farlo.- glielo lanciò.

Hilary stava per bloccarlo e rilanciarlo indietro… accompagnato da un Ancestral Light, logicamente^^.

Ma non c’è ne fu alcun bisogno.

La ragazza, di cui ancora non conosceva il nome, con un movimento secco del bastone rimandò indietro la pietra con una forza spropositata.

“Molto interessante^^” pensò Hilary sorridendo.

La ragazza bussò alla porta.

-Entrate.- disse una voce mistica e che dava tanto l’impressione del: io-vi-voglio-impressionare.

La luce non era molto concentrata, ma era molto soffusa creando enormi ombre delle pareti e sul pavimento, lei non fece una piega, continuò semplicemente a seguire ma ragazza che camminava con passo sicuro.

Era strana, anche se aveva con lei un bastone non lo usava come normalmente lo usano i cechi, ma lo teneva parallelo al suo corpo, ricordando più un arma che un sostegno… forse lo era, forse era un arma, aveva visto come si erano comportati poco prima i ragazzi con lei… li avrebbe volentieri ridotti male, ma non c’è n’era stato alcun bisogno, a quella ragazza non serviva un aiuto o una guardia del corpo, ma avvertiva della tristezza nei suoi gesti…

-Scusa- disse la ragazza interrompendo il filone di pensieri dello spirits:- Non mi sono ancora presentata, il mio nome è Sea, il tuo^^-

-Bhè… diciamo che in questi ultimi anni mi hanno chiamata Hilary^^- rispose lei, non le andava di mentirle… non sapeva neanche lei il motivo del suo comportamento, non ci pensò più di tanto e accantonò l’argomento.

-Bene Hilary, siamo quasi arrivati^^-

In effetti si trovavano di fronte ad un enorme porta sul quale raffiguravano i quattro animali sacri, una luna in alto e dietro il tutto una figura femminile, un angelo, di spalle appena accennato, come se si cercasse di rappresentare quello che era solo un ricordo lontano.

LightAngel sorrise.

Con un rumore sinistro, tipo film Horror, il portone si aprì.

-Entrate- disse una voce dall’interno.

Sea entrò per prima con Hilary che la seguiva a ruota.

-Mi spiace disturbarla, capo villaggio.- iniziò la ragazza dai capelli azzurri.

-Ma hai osato disturbare il nostro grande capo, per cosa? Qualche sciocchezza di una ceca.- disse una voce in tono maligno.

Sea strinse i pugni, ma non disse niente, per parlare aspettava l’ordine del capo villaggio.

Mentre Hilary iniziò scrutare velocemente la stanza, c’erano molte persone, uno di loro aveva era molto vecchio e aveva una lunga barba, da quello che ne sapeva era lui il capo villaggio,  con molte probabilità gli altri erano i suoi consiglieri o, comunque, persone molto importanti. A parlare era stata uno di questi: molto alto, con i capelli neri e gli occhi dello stesso colore un naso aquilino e quel di bas****o che hanno solo alcune persone.

-Tyaol, adesso basta!- lo rimproverò il capo tribù, lui non ci fece molto caso, l’unica cosa a cui teneva era mettere in imbarazzo quella ragazza.

Poi il capo villeggio si rivolse direttamente a Hilary:- Per quale ragione sei venuta fino a questo luogo fuori dal mondo^^?- chiese gentilmente.

Sea era preoccupata, non conosceva bene quella ragazza e non voleva che si bloccasse o facesse una brutta figura parlando con il saggio… era vero non la conosceva.

-Sono qui per chiedere l’aiuto degli scudi sacri.- disse lei con tono rispettoso.

-Cosa ti fa credere di poter avere questo onore?- si intromise quel Tyaol.

Hilary non rispose, continuò a guardare dritto di fronte a te, incrociando lo sguardo del capo villaggio, lui sorrise e le disse:- Rispondi pure alla sua domanda.-

-Il semplice fatto che sono stata mandata qui da persone molto in alto, a cui in confronto i vostri Saint Shieds contano come un normale abitante in questa tribù.-

Hilary vide l’uomo digrignare i denti per poi rispondere:- E chi sarebbero questi tuoi capi?-

-Capo, ho solo un capo, ma mi dispiace non posso rivelare la sia identità^^-

-CREDE DI POTER VENIRE QUI E AVANZARE RICHIESTE COME SE NIENTE FOSSE!!!- urlò in risposta Tyaol, quell’uomo le dava sempre di più sui nervi, ogni secondo che passava…

Hilary, questa volto, lo ignorò completamente.

-BASTA!- tuonò il capo villaggio.

Non si sentì più volare una mosca finché il saggio non parlò di nuovo:- Capisco la tua impossibilità a rivelarci delle informazioni, chiamerò subito i Saint Shields in modo che tu possa parlare tranquillamente con loro.- poi chiuse gli occhi e con un leggero sospirò chiamò con voce autoritaria:- Giada-

Il grande portone si aprì ed entrò…

“Un  coniglio” pensò Hilary, ma non si trattava di questo animale, bensì di una ragazza, un po’ particolare… aveva i capelli corti dello stesso colore del quarzo rosa con delle mesch più scure, poi aveva due ciocche di capelli più lunghe, molto più lunghe che, rette da una fascetta, le ricadevano leggermente sul volto ricordando le orecchie di un coniglio, ad aiutare questa impressione c’era il fatto che erano molto più chiare di tutti gli altri capelli (Cosa c’è? Di nuovo disegni alle due del mattino? NdAlex No^^ questi sono delle ore di greco l’altra volta Sea, questa invece Giada NdA Il tuo libro mi fa pena NdAlex è ridotto meglio di quello di grammatica^^ NdA non oso immaginare -___- NdAlex).

-Sì ^___________^ - disse la ragazza allegra.

Tyaol la guardò molto male, solo per questo a Angel iniziò a stare simpatica.

-Per favore, vai a chiamare i Saint Shields.-

-Ok- disse lei girandosi per andarsene, Tyaol la guardava sempre peggio: “ok” non era certo il modo migliore per rivolgersi al loro capo, e l’anziano la faceva fare, anzi sorrideva… non andava bene, per lui ogni gentilezza, ogni cortesia, non andava bene…

Nella stanza scese un silenzio tombale, ad Hilary non dava alcun fastidio… o bhè sempre meglio che sentire le sparate di quell’essere umano, come si chiamava? Tyal Toyal Ah, sì, adesso si ricordava: Tyaol. Ma che bel nome…

-Sea, credo che sia ora che tu vada.- disse Tyaol in tono maligno.

-Va ben..- la ragazza non ebbe il tempo di rispondere che Hilary la bloccò dicendo:- No, lei resta.-

-E’ del tutto inutile e solo una ragazzina che non possiede un bit power, per di più è ceca, del tutto inutile.- disse arrabbiato l’uomo, il grande saggio avrebbe voluto intervenire, ma voleva vedere come si comportava quella strana ragazza, a cui credeva.

-Chi è lei per dire chi è utile e chi no, senza contare che qui non si parla di oggetti, ma di persone. Quindi la pregherei di non rivolgersi mai più a nessuno in questo modo.- disse Hilary in tono gelido, freddo come il ghiaccio.

-Come si permette, chi si crede di essere per parlarmi così!?- disse l’uomo infuriato, inconsciamente passando dal “tu” al “lei”.

-Potrei farle la stessa domanda, ma questo non è il momento: stanno arrivando.-

Tutte le persone la guardarono incuriosita, non capivano a cosa si stesse riferendo, ma non ebbero neanche il tempo di chiedere che bussarono alla porta.

-Entrate.- disse il saggio.

Ed eccoli, il motivo della sua visita: Ozuma (Mister X in italiano, ma io preferisco usare il suo nome^^ NdA), Mariam, Jessi e Dunga accompagnati da Giada, che sorrideva.

-Fatto^^ ora posso andare?- chiese la ragazza al saggio.

Hilary rispose per lui:- No, vorrei che anche tu restassi.- fece un leggero cenno a Sea per quell’anche.

-Hilary, che cosa ci fai qui?- chiese Mariam.

-Possiamo dire lavoro…- rispose lei. Le altre persone della sala decisero di non intervenire in alcun modo, volevano anche loro delle informazioni e interrompendo la discussione non le avrebbero avute.

-Ci sono dei problemi con i quattro animali sacri?- chiese Ozuma serissimo.

-No-

-Allora cosa?-

-Ci sono dei problemi con un altro bit power.- disse lei laconica.

-Potresti dirci di più?- chiese Jessi.

-Come dire… sapete chi è DarkAngel?- chiese la ragazza, con un si gli avrebbero semplificato molto le cose.

-Sì, certo, il custode dell’oscurità, un bit power leggendario dagli enormi poteri… ma è solo la leggenda, come il suo opposto, LightAngel.- disse Dunga.

-Bravo^^ a quanto vedo hai studiato^^- disse Mariam ironica.

-As- Dunga stava per rispondergli per le rima ma Hilary lo bloccò dicendo:- Dai non iniziate, non siete curiosi di sapere che cosa ho da dirvi^__^’’’’’’ ?- sperò solo che questo bastasse per fare in modo che non si scannassero…

Bastò.

-Hai ragione allora, che cosa centra una creatura mitologica con questo bit power?- chiese Mariam, tranquilla.

-Il fatto che sono la stessa cosa?-

SDONG

*Mascelle in caduta libera*.

-Dai Hilary, è impossibile.- cercò di convincerla Mariam.

-Cosa te lo dice?- chiese lei lasciando tutti senza poter ribattere, così decise di continuare:- Lo psicopatico vuole distruggere il mondo… al solito, ma questa volta sta facendo le cose in grande, quindi è richiesto l’aiuto di tutti i migliori Blader in circolazione… esempio Takao&co, anche a voi viene chiesto di dare una mano, ma avete la possibilità di rifiutare, scegliere il vostro futuro. Qui non si parla di normali scontri con i bey, ma di mettersi contro un assassino pronto ad uccidervi al minimo passo falso.- disse lei, senza da a nessuno la possibilità di interromperla, non che ci avessero provato.

-Io ci sto- disse serio Ozuma, gli altri annuirono.

-Ma non vedo come potremo farcela da soli contro quel bit, si dice che abbia poteri senza confini, e anche con i quattro animali sacri non vedo come potremo arrivare lontano.- disse Dunga.

-Scimmione, smettila di fare l’uccello del malaugurio >_< - lo rimproverò Mariam.

-Ha ragione.- disse Ozuma.

Nella stanza scese il silenzio.

Poi, sbuffando, Hilary disse:- Oltre a loro quattro ci sono molti dei Blader che hanno partecipato agli ultimi due mondiali…- iniziò Hilary, ma fu interrotta da quell’uomo di cui non riusciva a ricordare il nome… era qualcosa come Tayol, non che le importasse.

-Dubito che potrebbero aiutarvi molt..-

-Non-ho-finito.- disse Hilary in un tono talmente gelido che a tutti si congelò il sangue nelle vene.

-Oltre a loro ci saranno: i due bit della luna…-

O.o ß occhi a palla, di quei bit conoscevano solo alcune leggende, ma sapevano che era meglio non scherzare con il loro potere.

-… e LightAngel, il mio capo.-

O___O ß adesso nessuno aveva più niente da dire.

Quasi nessuno… -ADESSO BASTA! COME SI PERMETTE DI VEBIRE QUI E DI PRENDERCI IN GIRO!!?- tuonò Tyaol.

Hilary lo ignorò sistematicamente e invece si rivolse al saggio:- Vorrei che anche queste due ragazze, con il loro consenso ovviamente, partecipassero a questa guerra.-

-Io non vedo alcun problema, ma la decisione spetta a loro.-

Sea sorrise e disse:- Non chiedo di meglio^^-

Mentre Giada… bhè Giada, ecco lei… aveva iniziato a saltare per tutta la stanza aumentando l’impressione coniglio-gigante e dicendo:- Evviva, vado via da questo villaggio ^O^ Non chiedo di meglio ^O^!!!!-

*gocciolone generale*

-Sta forse insinuando che c’è qualcosa che non le piace nel nostro villaggio?- chiese gelidamente Tyaol.

La ragazza smise di saltare poi,  con un sorriso a 32 denti, annuì e disse:- Sì, persone come lei, che si credono migliori di altre senza neanche conoscerle e senza neanche sapere di cosa sono realmente capaci^^-

Ora l’aria si era fatta un po’ pesante.

-Ma come si permette, CONIGLIO AMBULANTE?!!??- urlò l’uomo.

Il saggio restava in silenzio a godersi la scena, stessa cosa per Hilary, Sea e i Saint Shields, gli altri avevano preferito andarsene quando Giada aveva finito di parlare, diciamo andarsene molto, molto in fretta…

-Sempre meglio essere un coniglio ambulante che un razzista egocentrico XP- disse la ragazza tranquilla, non sembrava che l’insulto l’avesse toccata o semplicemente le avesse fatto alcun effetto.

-Non credo che una ragazzina come lei dovrebbe avere il grande onore di conoscere colei che, secondo le leggende, è la creatrice dell’universo, cosa penserebbe del nostro villaggio?!- continuò l’uomo rivolgendosi al grande saggio.

Giada si limitò a sbuffare e a dire:- Non mi interessa che cosa pensa la gente di me, non è importante.-

Hilary sorrise, più il tempo passava più voleva quella ragazza al suo fianco, non solo per il suo modo di fare schietto e sincero (anche se mancava leggermente di tatto, come lei), ma anche perché percepiva in lei una strana energia, potente, molto potente, la stessa che percepiva in Sea. Sapeva che entrambe non avevano un bit power, ma questo non era un problema ^-^.

Nel frattempo Sea restava tranquilla, sapeva che Giada la stava difendendo e che lei sarebbe dovuta intervenire come sapeva che l’amica non ne aveva il minimo bisogno, non era un tipo che si faceva mettere i piedi in testa facilmente, sarebbe stata capace di rispondere a tono anche a LightAngel e questo la preoccupava, alcune volte si, ma la maggior parte no, lei non si accorgeva di come si comportava e che poteva risultare offensiva e con qualcuno con grandi poteri come Lei non sapeva che cosa sarebbe potuto succedere alla sua amica, la sua unica amica…

-Non preoccuparti.- disse piano Hilary alla ragazza accanto a lei:- Non è né suscettibile né troppo fiscale o fissata con l’educazione, con molte probabilità invece di arrabbiarsi con la tua amica per il suo modo sincero di dire le cose la prenderà in simpatia^^-

Quella ragazza sembrava leggerle nel pensiero, o erano i suoi pensieri ad essere troppo prevedibili? –Non né puoi essere sicura…-

-E tu come puoi essere sicura che io non né possa essere sicura ^-^- disse Hilary, più che una risposta ricordava una specie di sciogli lingua…

-Ho l’impressione che tu dica molto meno di quello che sai…-

-E’ vero, ma scusa, tu diresti tutti i particolari di una missione su cui si basa la salvezza dell’intero genere umano nelle vicinanze di una persone come Tyalo, Tyoal e come diavolo si chiama?!- ribatté la ragazza.

-No-

-Appunto-

-Però sarebbe meglio che- Sea non poté finire le frase perchè fu interrotta da un urlo, o meglio qualcuno che parlava talmente forte da urlare:- QUESTA RAGAZZA NON E’ ADATTA PER UN COMPITO DEL GENERE!!- indovinate un po’ chi era a sbraitare in quel modo…

Hilary sbuffò, per colpa di quello lì le stava venendo mal di testa. Stava anche iniziando a riprendere il pericoloso, per noi, discorso del tipo: Ma-a-che-cosa-servono-gli-esseri-umani continuando con pensieri del tipo: Perché-mi-devo-rovinare-la-vita-aiutandoli-?-

-E, secondo lei, chi lo sarebbe?- disse Hilary tranquillamente.

Tyaol sorrise soddisfatto, credendo di avere convinto quella ragazzina con conoscenze tanto in alto:- Molti alti blader, con un bit power, tra cui mio figlio. Strano dovreste averlo incontrato, con alcuni suoi amici venendo qui.-

La ragazza guardò per qualche secondo Sea, che stava stringendo spasmodicamente i pugni, li avevano incontrati eccome se li avevano incontrati…

-Quei ragazzi non dovrebbero neanche avere l’onore di essere chiamati blader.- disse in tono pacato Hilary.

-MA CH- stava per urlare l’uomo ma la pazienza di Hilary era finita e il suo delicato equilibro psicologico, ora, era meglio che non andava messo alla prova, perché era molto, molto pericoloso…

-Adesso basta!- disse con tutto l’auto controllo che le restava.

Tyaol aveva aperto bocca per parlare, rosso dalla rabbia, ma lei lo bloccò con un gelido: - Silenzio.-

Il saggio decise di intervenire:- Come credete di raggiungere il Giappone, non credo che abbiate molto tempo e anche con l’aereo…- disse lasciando la frase in sospeso.

Angel fece un sorriso enigmatico poi fece un fischio.

Tutti (Sea esclusa per ovvie ragioni) la guardarono come se fosse impazzita, ma qualcosa distolse subito la loro attenzione dalla ragazza, i bit dei quattro scudi sacri si erano illuminati e ne erano venuti fuori gli Spirits.

O___O facce super appallate.

Hilary li ignorò come se niente fosse e si rivolse direttamente ai bit power:- Portateli a casa di Takao, se non sapete esattamente dov’è vi basterà concentrarvi e potrete percepire una grande concentrazione di energia, io vi raggiungerò tra poco con loro due.- disse indicando Sea e Giada.

I bit power obbedirono e dopo un breve inchino fecero salire il “groppo” i loro blader e sparirono come delle stelle cadenti che invece di attraversare il cielo per poi scendere al suolo lo salgono per spendere ancora…

-Ora anche noi dobbiamo andare^^- disse Hila di ottimo umore.

-Chi o cosa sei?- chiese il saggio, Tyaol era ancora nel pallone, altrimenti avrebbe già detto la sua.

-Diciamo semplicemente che mi autocomando^^ e ora, addio^^- così dicendo sparì avvolta in una luce bianca, come le altre due ragazza.

-Felice di averla conosciuta, LightAngel.- sussurrò l’anziano poco dopo che la ragazza sparì.

 

Riapparvero in una raduna, lontana da tutto e da tutti.

Il luogo era uno splendore, vicino ad un lago splendente e trasparente, il sole mattutino (non tanto visto che ormai erano quasi le otto, il tempo era volato) risplendeva e si rifletteva non solo sulla superficie d’acqua, ma anche sull’erba ancora leggermente bagnata dalla rugiada, a coronare il tutto c’era un bosco che circondava quella piccola oasi di pace e silenzio… silenzio, bhè, non è che ce ne fosse più molto.

-BELLO BELLO BELLLLLLLLLOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!- Giada stava saltellando da una parte all’altra, di nuovo l’effetto coniglio si faceva sentire…

Hilary la guardava muoversi con un enorme gocciolone sulla testa, un'altra pazza, ma dopotutto, una più, una meno ormai che differenza poteva fare?

-Sea-chan ^O^! Questo posto è fantastico, un paradiso, è un peccato che tu non lo possa vedere ç.ç – disse Giada avvicinandosi all’amica, senza smettere di saltellare -__-‘’’.

-Te l’ho detto tante volte, Giada, non si vede solo con gli occhi^^-

-Ed io non ho mai capito^^. Che bella questa farfalla *___* - ed ecco partita la sua caccia alle farfalle.

*Gocciolone Hilary*

Tentò di richiamare l’attenzione con piccoli colpetti di tosse *cof* *cof* .

Niente, solo Sea le prestava un minimo di attenzione.

-GIADA!!- ringhiò la ragazza.

-Shi^^- rispose lei con una faccia tosta invidiabile.

Uno… due… tre… quattro… cinque…

Hilary fece un sospiro rilassato, la rabbia era andata, per ora non avrebbe ridotto in polvere nessuno… per ora…

-Scusa, Hilary, perché ci hai portato qui^^?- chiese gentilmente Sea.

-Per combattere ed entrare in questa missione avrete bisogno di un bit power.- disse tranquillamente lei.

-Lo troveremo qui *__*- chiese lo pseudo coniglio lasciando, finalmente, in pace la farfalla e interessandosi al discorso.

-No.- disse tranquillamente la ragazza.

-Come “No”, allora si può sapere che diamine ci facciamo qui? +__+ -

Hilary non rispose e si avvicinò all’acqua, poi disse:- Sai Giada con chi stai parlando e a chi ti stai rivolgendo?- il tutto in tono molto pacato.

-Mhmm una ragazza, molto mooolto strana.- disse lei

-E tu, Sea, chi credi che io sia?-

-LightAngel, la creatrice dell’universo.- disse lei sorridendo tranquillamente:- o, se non proprio lei, qualcuno dai grandi poteri che le è molto vicino^^-

-Giusta la prima ipotesi.- disse lei.

-Embe, allora?- chiese Giada.

*gocciolina Hilary*

-Scusa, secondo te se ho creato l’universo non posso creavi due bit power?-

-Vero ^____^ non ci avevo pensato.- poi prese a saltellare:- Che bello ^O^ un bit power su misura!-

-B-bit power su misura ò_o – più il tempo passava più iniziava a credere che quelle sparate le poteva ideare solo di notte, dormendo.

Sea aveva un mezzo sorriso sulle labbra, Giada era fatta così, non poteva fare ci si poteva fare niente, ma sapeva stare vicino alle persone quando ne avevano bisogno.

Hilary scosse leggermente la testa poi si rivolse alla ragazza con i capelli azzurri:- Sea, se non ti dispiace vorrei iniziare da te.-

-Ne sono molto felice, cosa devo fare?-

-Devi entrare in acqua.- un po’ incerta la ragazza ubbidì, non si trovava molto a suo agio perché lì aveva più difficoltà a percepire gli ostacoli grazie al vento e si doveva solo affidare al suo bastone.

-Non preoccuparti e fidati di me.- disse tranquillamente Light.

-Va bene.-

In poco tempo si era portata al centro del lago, per fortuna era estate e non faceva freddo.

-Bene adesso concentrati.- le disse.

Solitamente i Spirits li creava e basta, poi erano loro a scegliere il blader che ritenevano più adatto e che sarebbe stato in grado di usare al meglio le loro capacità e di cui si potessero fidare, così come lei aveva scelto Rea; creare un bit power per un essere umano in particolare era tutto un altro paio di maniche.

Intorno alla ragazza si iniziò a formare un leggera aurea azzurrina, bene, ora toccava ad Hilary metterci il suo.

Concentrò tutte le sue energie, non era mai un’impresa facile dare origine ad una vita… adesso mandò un ondata di luce contro la ragazza fino a fonderla con la sua essenza.

“Quindi è questa è l’energia della Creatrice?” si chiese Giada, guardando la scena e smettendo di saltare (-__- NdLettori+A).

Nel frattempo dietro a Sea l’energia si stava condensando fino a formare una sagoma molto più corporea…. Ricordava vagamente un pesce, no, anche se era simile non era un pesce, ma uno splendido delfino dalle pelle azzurra e dagli occhi stupendi, con un’armatura un oro bianco con incastonate alcune gemme blu mare.

Appena la figura si completò sparì nel nulla, o meglio prese la forma di un piccolo disco in plastica in oro bianco.

Il bit power del delfino.

Sea si mese in ginocchio, sfinita, e bagnandosi completamente, ma era felice. Sì, stanca, bagnata, ma era felice, sentiva l’energia del Delfino accanto a lei, energia simile alla sua, una forza che l’avrebbe accompagnata per sempre.

-Bene Giada, adesso tocca a te^^- disse Angel mentre Sea usciva dall’acqua, dopo pochi minuti.

-Va beeene.- disse dopo aver battuto il cinque con Sea, e sbilanciandola abbastanza da rischiare di farla finire in acqua.

*gocciolone Hilary*

Va bene Sea era stanca, ma anche Giada forse era un po’ troppo irruente ^__^’’’’’’’’.

-Devo entrare anche io in acqua ^O^-

-No, non c’è né alcun bisogno, il tuo elemento non è di certo l’acqua^^’-

-Allora dove devo andare?-

-Basta che stai ferma lì, esattamente dove sei, che non ti metti a saltare e ti concentri – disse Light il più tranquillamente possibile.

-Ok capo ^O^- a quanto sembrava aveva preso la cosa sul serio, o meglio per quanto potesse prendere qualcosa sul serio ^^’’ le ricordava un po’ Ryo, ma lui era divers,o più saggio e, di solito, si comportava da bambino con battutine sarcastiche solo per far innervosire Mei, cosa che gli riusciva sempre alla perfezione…

Intorno alla ragazza si formò un’aurea fortissima, di colore rosa e porpora, un energia che Hilary, doveva ammettere, non si sarebbe mai aspettata da lei. Bhè, tanto di cappello al coniglio^^.

-Adesso basta scherzare.- si disse molto piano Hilary e diede una parte della sua energia alla ragazza, come prima era successo per Sea dall’energia iniziò a prendere forma un animale, un animale dagli occhi castano scuro con riflessi fucsia, non molto accesso.

-Strano… mi sarei aspettata un coniglio ^__^’’’’’ – mormorò la brunetta vedendo di fronte a lei una specie di lupo rosso  con un’armatura in oro rosso.

-Ma che animale è?- chiese Sea guardando verso l’alto, i suoi occhi non erano verdi, come tutti gli altri membri della tribù ma di un azzurro chiarissimo, lo stesso colore del ghiaccio.

-Sea-chan, come fai  a vedere Lupo-san?- chiese Giada.

La ragazza rispose con un sorriso enigmatico:- Noi non vediamo i bit power con gli occhi ^^-

-Ah, se lo dici tu.- disse lai alzando le spalle, mentre Hilary sorrideva silenziosa.

-Comunque non hai risposto alla domanda, sai che tipo di animale è quello?- chiese di nuovo la ragazza.

-Basta controllare ^O^.- disse la rosa, da non si sa dove apparve un libro enorme ed iniziò a leggere:-

[Lupo rossiccio, vive nel Texas sud-orientale e nella Luoisiana orientale. È un’unica eccezione visto che tutti gli altri lupi rientrano tra i Canis lupus; lui, il lupo rossiccio (C. rufus), è più piccolo del normale lupo, è possiede  alcuni caratteri del Coyote infatti è probabile che si tratti di un ibrido tra le due specie.]

O.o ß faccia di Hilary che deve ancora capire da dove è spuntato fuori quel libro più grande e, a prima vista, pensante più di un mattone.

-E adesso che si fa ^OOO^- chiese Giada risvegliandola dai suoi pensieri.

-Eh!? Ah, sì, certo^^ devi far prendere al tuo Spirits la forma di un bit per poterlo inserire nel bey.-

-Giusto^^- me ne ero dimenticata.

-__-‘’’’’’’ ^__^’’’’’ espressioni rispettivamente di Light e di Sea.

-Ed ora.- disse Hilary in tono stanco:- ho finito con il giro e si va a casa Kinomiya da Takao-.

 

Alex, molto tranquillamente prende un quadernetto e sotto la categoria schizofrenici aggiunge: Giada.

Xander, prende un libretto e sotto la categoria santi che salvano dagli schizofrenici aggiunge: Sea.

Alex: Xander, ma LightAngel, il personaggio, dove la devo mettere? Tra schizofrenici o tra i salvatori  dal primo gruppo?

Xander:^^’’ Per essere è schizofrenica, ma dovrebbe essere buona.

Alex: Dovrebbe…

 

Ah-ehm, lasciamo questi due ai loro dilemmi epici e andiamo a noi, dopo questo capitolo, abbastanza lungo vorrei ringrazioare chi commenta, cioè: Francesca Akira89 (In effetti si starebbe orientando verso la fine^^’’’’, però metti in conto che ero convinta che sarebbe durata al massimo 7 cap^^”” quindi non so quanto si possa dire vicino la fine^^””””””), hilary14 e Lir_chan(Se ci riesco LUI lo inserisco nel prossimo cap^^ o nel 18 cmq ho già trovato il modo^^)

Per favore recensite, così so che la fic vi piace^O^

Alla prossima.

 

Goodbye

 

LightAngel

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Capitolo 19
*** Si inizia ***


Si inizia

Si inizia

 

Capitolo 17

La totale confusione.

Ecco cosa trovò appena arrivata a casa dell’amico.

Tutti i blader avevano accerchiato i BBA Team, compreso Daichi, che blaterava a proposito di una sfida a bey, in parole povere tutti parlavano gli uni su gli altri, e Ming Ming per passare il tempo aveva anche iniziato a cantare una canzoncina, le ragazze avevano iniziato a litigare tra di loro, esclusa Mei che tentava di colpire Ryo con uno dei suo soliti martelli mentre Matt stava… bhè stava prendendo tranquillamente un te con nonno J come se niente fosse O.o.

*tic nervoso al sopraciglio destro di Hilary*

-Ma qui sono tutti pazzi?- chiese Giada.

-Quasi.- disse piano Angel che iniziava ad innervosirsi, quel baccano era molto fastidioso e le stava facendo venire un forte mal di testa.

Sea nel frattempo si era portata le mani alle orecchie, lei aveva sviluppato, per necessità, un udito molto più fino degli altri, senza contare che così non sapeva come orientarsi.

-Tutto bene Sea-chan?- chiese Giada preoccupata.

-Non preoccuparti Giada^^, va tutto bene.- disse facendo un sorriso forzato, si vedeva che non era al suo meglio, bhè dopotutto aveva appena usato molte energie per creare un suo bit power.

Hilary, come Giada, la guardò preoccupata, era meglio calmare un po’ le acque.

-Ehi ragazzi! Statemi a sentire! Così non arriverete a niente!!- urlò Hilary tentando di farsi sentire.

E, in effetti ci riuscì…

-TU!! NON INTROMETTERTI!!!!!!!- urlò l’intero gruppo in coro, per poi riprendere a scannarsi a vicenda.

Hilary restò in silenzio per qualche secondo, sotto shock, il suo cervello non era riuscito ad assimilare subito la risposta del gruppo.

-Ma non dovrebbero avere un po’ più di rispetto?- chiese Giada grattandosi con un dito la tempia destra della fronte.

-Forse non sanno ancora chi è.- ipotizzò Sea, mentre finalmente Angel recepiva che cosa era appena successo.

Forse sarebbe stato meglio se non l’avesse fatto.

Avvicinò le mani, come per contenere qualcosa e iniziò a mormorare:-

Nel nome della pace

Nel nome della giustizia

Per la supremazia della luce sulle tenebre

Per la vita

Chiamo a me l’energia che porterà la distruzione.

ANCESTRAL…

Si bloccò appena la sfera che le si era formata dalle mani fu sufficientemente grande e mortale da attirare l’attenzione di tutti.

Un silenzio irreale scese nella casa.        

Nessuno aveva il coraggio di fiatare, e a mala pena respiravano.

Forse quello che li aveva bloccati era più che altro l’espressione della ragazza che dava ad intendere che era intenzionata ad usare quell’energia se c’è ne fosse stato bisogno.

Giada era rilassata e sorrideva beatamente, tanto lei, una volta tanto, non aveva fatto niente, quindi poteva starsene bella tranquilla, almeno lei quel giorno non sarebbe morta ^_____^.

-Spero che adesso mi starete a sentire ^________^- disse Hilary.

Tutti, molto, ma molto lentamente annuirono.

-Bene.- disse la ragazza e la sfera si rimpicciolì fino a sparire nel nulla.

Un secondo di silenzio, poi… poi tutti tornarono a litigare come stavano facendo prima: Yuri contro Garland, Rick contro tutti e nessuno ecce…

-__-* ß espressione di Hilary, che sta seriamente iniziando ad innervosirsi.

Forse gli unici che si erano calmati erano Mei e Ryo che conoscevano molto bene i pericolosi scatti d’ira di Angel.

-__- *** ß sempre l’espressione di Hilary, anche se gli altri le avevano appena visto creare dalle mani una sfera di energia non sembrava che la cosa avesse riscosso molto successo o li avesse stupiti, forse s in quel momento non gliene fregava nulla o semplicemente avevano preferito ignorare il tutto… non lo sapeva e non le importava.

-__-***** ß ecco, stava per esplodere.

Una strana energia l’avvolse, si puntellò con i piedi sul terreno mentre la sua aurea cresceva sempre di più e urlò:- MA CI TENETE DAVVERO TANTO CHE IO PRENDA E DISTRUGGA STO’ CA**O DI PIANETA??!!!??- tutti ingoiarono a vuoto, pochi avevano visto la ragazza di quell’umore, e l’unica volta in cui Takao e co avevano avuto quell’onore l’avevano vista distruggere mezza città…

-Dai Hilary calmati ^^’’’- la implorò Takao.

Lei lo guardò per qualche secondo, effetti si stava lasciando un po’ andare, ed era meglio evitare di fare altri casini, piano piano l’aurea diminuì, ma prima che fosse sparita del tutto disse:- Io mi calmo, ma appena ricominciate come prima vedrete come tratto i miei nemici ^--^ *ghignetto sadico*-

-Bene, allora, si può sapere tu chi o cosa sei?- chiese Garland.

Lei gli lanciò un’occhiata raggelante.

-Prima vi devo presentare altri due membri della squadra.- così dicendo fece un vago cenno a Sea e Gia… dov’era finita Giada? Non era più vicino alla sua amica…

-Molto piacere io sono Giada ^O^- disse la ragazza con la sua solita allegria strattonando il braccio a Garland, mentre il ragazzo entrava in uno stato di evidente shock. Non che gli altri fossero da meno.

*gocciolone Sea e Hilary*

-Come si è già presentata lei è Giada, invece lei è Sea.- disse indicando la ragazza con i capelli blu mare.

-Molto piacere.- disse facendo l’inchino alla giapponese.

*__* ß sguardo di Gianni.

-Oh, oh – mormorò Hilary, i ragazzi gli avevano raccontato tutto di quel dongiovanni, una specie di copia più giovane dell’allenatore degli F-Sangrez.

-Oh, mio dolce mare *__* i tuoi occhi non vedono, ma io vedrò per te, ti guiderò nella luce *___* oh amore ti regalo il mio cuore e ti dedico la mia vita.-

*gocciolone di squadra*

-Io non lo conosco.- disse serafico Ralph.

-Io neanche.- disse Andrew.

- Ah-ehm… ^__^’’’’’- Sea non sapeva che cosa fare, non voleva offenderlo, ma quello più che un ragazzo ricordava un polipo (e lui dovrebbe rappresentare l’Italia ç__ç NdA).

Giada vedendo l’amica in difficoltà, decise di venire in suo soccorso o meglio si avvicinò a Mei e le chiese:- Prima ti ho visto usare un martello, me lo potresti prestare? ^^-

-Certo^^- disse lei uscendolo dalla tasca.

-Grazie ^O^, te lo restituisco subito.- disse prendendo il martello, un po’ faticosamente dopotutto pesava 500 tonnellate, per Ryo era ancora un mistero come facesse una ragazza così fragile all’apparenza riuscisse a sollevare così grandi pesi.

SDONG

Giada ci era andata molto piano, più che poteva, ma Gianni non era ridotto comunque molto bene:- Senti un po’ lascia stare in pace Sea-chan, siamo intesi?- chiese in tono minaccioso. Appena fu abbastanza lontano lo mollò e ritornò vicino ad Hilary.

Gianni sembrò riprendersi in fretta, non sembrava molto contento che la sua preda gli fosse sfuggita così, dalle mani, si guardò intorno, le ragazze non mancavano e la sua attenzione fu catturata da un’altra ragazza dai capelli corti, molto carina e sembrava parecchio delicata vicino ad un ragazzo con i capelli viola-neri.

Fece per avvicinarsi dicendo:- Oh, mia soave d- non poté finire la frase che Ryo lo bloccò e dopo averlo guardato con i suoi gelidi occhi felini d’ametista lo allontanò malamente, mentre Mei, che si era rifugiata dietro il ragazzo, ringraziava il suo amico/nemico con il più dolce dei sorrisi.

-^__^ adesso mi devi un favore neko-chan^^-

-Devo iniziare a preoccuparmi?- chiese la ragazza poco convinta.

Nel frattempo Gianni aveva adocchiato un’altra preda, Julia degli F-Sangrez.

-Allora- iniziò Hilary in tono autoritario, poi chiuse gli occhi e chiamò ad alta voce:- Fire Eagle! Valtier Driger! Dale Turtle! Lothar Dragon!-

Per qualche secondo tutti la guardarono come se fosse ammattita, poi i bit dei g-revolution, escluso Daichi si illuminarono e ne vennero fuori i quattro animali sacri, in tutta la loro maestosità e regalità.

Rimasero per qualche secondo alti, nel cielo, a guardare in basso verso tutti quei blader che a loro volta li osservavano a bocca spalancata.

Sea aveva gli leggermente aperti, l’aveva detto poco prima anche alla sua amica, non si vedono i bit power con gli occhi… no, i bit power si vedono con il cuore. Alcuni riuscivano a vederli perché li volevano vedere, punto.

Dopo qualche secondo in cui nessuno mosse un muscolo, gli animali furono avvolti da una forte luce e scesero a terra, ma ora la maestosa aquila, la bianca tigre, il saggio Drago (ehmm… lasciamo perdere^^’’’’’ NdA) e l’eterna tartaruga erano sparite, al loro posto c’erano quattro ragazzi.

Al posto dell’aquila c’era un ragazzo dagli occhi azzurri, coni capelli corti, a mo’ di porcospino, che sfumavano dal giallo, all’arancione al rosso porpora, dimostrava al massimo 18-19 anni, indossava una maglietta a lupetto con della specie di cinghie nere ai lati delle spalle, molto simile a quella che portava il suo Master durante il secondo campionato mondiale, indossavo un semplice paio di jeans scuri molto larghi e all’orecchio destro un orecchino.

Il drago invece si era trasformato, sempre in un ragazzo, ma aveva i capelli azzurri con dolci occhi castani, molto simili a quelli di Takao, indossava una maglietta a maniche corte con molte sfumature azzurre e dei pantaloni blu.

La tartaruga invece aveva corti capelli neri come la pece leggermente lunghi sul davanti e gli occhi neri per poi diventare viola mano a mano si avvicinavano alla pupilla, indossava una maglietta smaniata con l’orlo tagliato in modo obliquo così che lasciava intravedere meta della cintura dei pantaloni, anch’essi neri.

Forse la tigre bianca, insieme a Fire era quella che saltava molto di più agli occhi, capelli erano lunghi verde foresta, argentei con le punte nere e dolcissimi occhi color oro, indossava un vestito tipicamente cinese, piuttosto simile a quello del suo blader, a dire il vero…

Tutti stavano guardando la scena sotto schok, questa era la classica goccia che faceva traboccare il vaso.

Hitosci chiese un glaciale:- potresti darci delle spiegazioni -__-** -

-Sì, ma non ne ho l’intenzione^^ Val per favore ci puoi pensare tu?-

-Non c’è alcun problema.- disse il bit della Tigre bianca.

Così la Tigre bianca con parole semplici e gentili spiegò meglio com’era la situazione, cioè:

° Chi era il loro vero nemico    (DarkAngel).

° Perché erano nei guai           (Vuole distruggere il pianeta, ma a contrario delle altre volte                                                                                                                       adesso si sta organizzando per bene)

° Quali aiuti avevano               (Mei, Ryo, i due bit della luna più LightAngel)

° A grandi linee spiegò che erano i diretti subordinati di LightAngel e per questo potevano prendere forma umana, infatti l’Aquila Imperiale, prima era stata un diretto subordinato di DarkAngel, come Xander, poi come Alex di LightAngel.

 

-Secondo me ha solo fatto finta.- disse Ming Ming dopo che Valtier ebbe finito di spiegare che cosa era successo, non si sa come ma tutti e quattro erano a conoscenza dei fatti del giorno prima. –Voglio dire, non si può cambiare solo perché con una ferita ti hanno fatto entrare in circolo del veleno.- continuò riferendosi ad Alex.

-E tu come puoi saperlo ^^’’- chiese Lothar, il Drago Azzurro, molto preoccupato per la reazione del suo capo, tempestivamente affiancata da Fire e Dale.

Sapevano che avrebbe potuto reagire male.

Molto, molto male.

E loro avevano sperimentato sulla propria pelle che cosa significasse farla reagire male.

Meglio evitare eventuali danni a cose è persone (Va bhè^^ tanto è Ming Ming ^--^ NdA+NdLir_chan).

- Fire.- disse Angel in tono pacato:- perché non sto aiutando mio fratello a distruggere questo pianeta?-

*gocciolone di dimensioni bibliche della squadra di Takao, gli altri non capiscono *.

-Rea, Alex, poi perché questo posto, dopotutto, ti piace.-

Angel sospirò guardando il ragazzo con occhi da cane bastonato e disse:- E se distruggo tutto?-

D nuovo il silenzio cadde sulla stanza.

-Ne vale la pena?-

-Perché no? Tanto con il passare del tempo gli uomini stanno distruggendo tutto quello che loro reputano inutile sentendosi superiori a tutto e a tutti. Abbattono foreste, portano molte specie in via d’estinzione per pellicce o culti antichi, come per le zanne degli elefanti, senza contare i laghi o i mari… aggiungici i pazzoidi con il pallino per la conquista del mondo -__- -.

-Ci sarà pur qualcosa che ti piace, che ti rende felice…- disse la spirito del fuoco.

Light decise di rispondere con un sorriso enigmatico:-La felicità è solo la parte più oscura delle cose che a volte viene illuminata da un raggio di sole.-

Dale stava per parlare, ma la ragazzina lo precedette dicendo:- Bene, adesso iniziamo gli allenamenti. Ho chiamato loro…- indicò i bit power:- perché vi facciano da insegnati e riportino ad un livello ragionevole, Ryo, Mei, Matt voi li aiuterete. Poi a fine del vostro allenamento sarò io in persona ad occuparmi di voi ^^-

Tutti ascoltarono in silenzio, poi Hitosci chiese piuttosto scettico:- Ma tu non sai niente di bey, come potrai allenarci?-

-Se ci tieni a saperlo aspetta quando dovrò farlo.- rispose tranquillamente.

Poi si alzò ed uscì di casa, mentre tutti la guardarono sbalorditi.

“Bene fratellino, i preparativi per la guerra sono già iniziati. E tu? Che cosa intendi fare?”.

 

Mike stava camminando velocemente per i corridoi del suo palazzo, recentemente ricostruito, pensò a quando era stato distrutto, era poco saggio fare arrabbiare tanto sua sorella… ma dopotutto lui non aveva mai detto di essere saggio.

Volete sapere la verità?

La lotta tra il bene e il male non ha niente di saggio.

Vedetta.

Ecco che cosa tira le redini del gioco, semplice e mortale vendetta… o forse paura… si anche quella faceva parte della matasse del filo che porta alla guerra.

E lui, per che cosa stava combattendo?

Sinceramente non lo sapeva, o meglio lo sapeva ma gli veniva difficile accettarlo.

La sua natura, ciò che era.

Come un flash gli tornò alla mente una discussione con la sorella, lei gli aveva dato la possibilità di scegliere… scegliere il proprio futuro.

Scegliere, no, lui lo sapeva, a lui non gli era stata questa possibilità, perché non poteva capire o provare sentimenti base come l’amore o l’amicizia…

Diede una veloce occhiata fuori dalla finestra, niente luce, solo oscurità.

Si affacciò al davanzale chiedendosi se mai le cose sarebbero cambiate… chissà, forse, un giorno, magari…

Un malinconico sorriso gli incurvò le labbra, no, lui non l’avrebbe mai potuto fare, lui non avrebbe mai potuto scegliere, era quello il suo destino.

Presente, passato e futuro.

Diede un’ultima occhiata nell’oscurità che regnava fuori… la stessa oscurità di cui era composto lui, lui e il suo cuore.

Si allontanò dal davanzale con un gesto veloce facendo ondeggiare il suo lungo mantello.

Fece cenno a Xander di seguirlo, lui, che fino a quel momento era rimasto immobile appoggiato ad una colonna, si mosse verso la sua direzione, capo leggermente chino per non fare notare al suo capo il mezzo sorriso che aveva dipinto sulle labbra.

il ragazzo dai capelli bicolore sussurrò: - Somewhere in the Darkness there is a small Light...-

 

 

*

 

Era passato più di un mese da quando LightAngel aveva chiamato i quattro spiriti sacri in forma umana e li aveva lasciati ad allenare l’intero gruppo, da quel giorno la ragazza non era più tornata, tanto che iniziavano ad essere preoccupati. A nulla servivano la parole di Lothar e degli altri dicendo che se le fosse successo qualcosa loro lo avrebbero sentito, no erano in ansia.

Senza contare che solo le persone a cui lei lo aveva detto esplicitamente sapevano chi era in realtà, e loro non avevano detto niente agli altri perché era stato come se la ragazza gli avesse dato un tacito ordine, o richiesta di silenzio, e dopo un po’ tutti avevano abbandonato la ricerca di informazioni, quei blader non parlavano.

Senza contare che gli allenamenti erano già abbastanza pesanti senza aggiungere altri pensieri, ma dopotutto tutto andava liscio come l’olio, almeno finché il professor K fece una strana domanda.

-Scusa Matt.- Matt era quello dei tre con cui era più facile parlare, forse perché era il più normale:- ma la vostra squadra era composta da tre elementi?-

Tutti lasciarono stare gli allenamenti, per una piccola pausa, e si avvicinatono ad ascoltare.

-Perché me lo chiedi?-

-Bhè, voi siete i soli tre membri che conosciamo, però solo tre componenti mi sembravano pochi, tutto qui.- disse accendendo il suo nuovo portatile (Computer nuovo *__* NdK Non abituatici che altrimenti ti distruggo anche questo^^ NdA ç__ç NdK).

-Il nostro gruppo era formato da cinque persone da: Me, Ryo, Mei…- iniziò il ragazzo, ma poi si bloccò, non sapeva se continuare o no…

-e…- lo incitò Takao, di questa parte della storia lui non ne sapeva niente.

Tutti pendevano dalle sue labbra.

Il ragazzo ingoiò a vuoto, era in difficoltà, non sapeva come avrebbe reagito Light se avrebbe parlato troppo, o meglio, anche lui era d’accordo a non dirgli proprio tutto su Rea, ma adesso come se la cavava?

-Rea…- disse rassegnato, ora le domande stavano per partire a raffica, ma lui non aveva ancora finito:- e…-

-Ed io.- disse una voce sconosciuta, tutti si girarono verso l’entrata della casa, Hilary era appena arrivata, però non era stata lei a parlare, ma il ragazzo che l’accompagnava.

-E tu saresti?- chiese Takao guardandolo attentamente, aveva un lungo mantello nero con riflessi viola che lo copriva interamente.

-Il mio nome- disse il nuovo arrivato:- è Ruyji Takayama.-

 

 

Ed ecco, vi mollo qui^^. Visto Lirin ^OOO^ c’è l’ho fatta ad inserirlo, per ora sei l’unica ad avere la più pallida idea di come sia fisicamente , a proposito per le descrivo già più dettagliate dei Bit in forma umana dovete ringraziare Lirin e la sua fan Art ^OOO^.

Bhè ringrazio tutti quelli che hanno commentato: hilary14 (esclusi gli intoppi il romantico arriverà, ma niente HxK, io adoro quella coppia, ma mi sono incasinata in modo che non la posso mettere T__T questa fic è stata ideata in uno scatto di depressione acuto ç__ç),  Francesca Akira89 e Fire Angel.

Please commentate^^!

 

Goodbye

 

LightAngel

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Capitolo 20
*** Al chiaro di luna ***


Al chiaro di luna

Al chiaro di luna

Capitolo 18

-Non ho capito bene chi sares.- stava dicendo Takao, ma fu interrotto da Mei che era andata a salutare in nuovo arrivato, sembrava molto felice di vederlo.

-Lui- disse tranquillamente Matt indicandolo:- è il quinto membro della nostra squadra^^-

O.o ß facce stupite degli altri blader.

-M-ma perché non è arrivato con voi?.- chiese Mao (^__^’’’’’ NdA -__- Non lo sa neanche lei NdLettori).

Lui fece un sorriso enigmatico, poi si limitò a dire:- Lavoro.-

Tutti lo guardarono senza capire, era strano… com’era strana l’impressione che aveva fatto a tutti, nei gesti anche nei movimenti più semplici c’era qualcosa di particolare, qualcosa che non lo rendeva normale…

Ryo salutò il ragazzo con un semplice cenno della testa, si notava che tra quei due c’era un’intesa, l’intesa che nasce tra persone che ne hanno passate, tra compagni di squadra.

-Hilary! Ci hai fatto preoccupare! Dov’eri finita?!- chiese Mao avvicinandosi all’amica.

-A prendere lui e fare un po’ di ricerche.-

-Ricerche?- chiesero Takao e Max in coro.

Ruyji e la ragazza si guardarono qualche secondo negli occhi, serissimi; non sapevano se era giusto parlargliene, dopotutto non era una cosa che li riguardava, o meglio non proprio da vicino… secondo LightAngel. Era solo una scelta che lei aveva presto, ma solo dopo aver discusso a lungo. Lui ancora non era d’accordo… ma non importava…

-Niente di poi così importante^^- disse lei, sembrava serena, quanto è vero che spesso le apparenze ingannano…

Kai la stava guardando attentamente, qualcosa gli diceva che non era tutto a posto, bhè, presto l’avrebbe scoperto, lei non riusciva a mentirgli, a quel pensiero un sorriso divertito gl’incurvò le labbra.

Sea si era avvicinata al ragazzo presentandosi, così presto anche gli altri seguirono il suo esempio, bhè quasi tutti, dopotutto gli asociali restano sempre tali  (-__- NdKai+Ralph).

-Piacere io sono Giada ^OO^- si presentò lo pseudo coniglio.

-Sì, Angel mi ha parlato di te.- disse con una piccola *gocciolina* sulla testa.

-^^- Giada si limitò ad un ampio sorriso mentre Yuri la guardava molto male, anche se Hilary non ne riusciva a capire il perché…

-Allora- iniziò a dire Ozuma (Mister X):- Sei venuto qui per… - voleva che fosse il ragazzo a continuare.

- Bhè siamo in guerra^^ do semplicemente una mano^^- disse lui sorridendo, o almeno credevano che sorridesse, dopotutto aveva il cappuccio ancora abbassato sul volto.

-Sai, non sarebbe male se ti facessi guardare in faccia.- disse qualcuno in tono ironico, ma il ragazzo non riuscì a capire chi era stato a parlare, c’erano così tante persone…

-Come…? Ah, sì, scusate, ma me n’ero dimenticato- disse lui portandosi una mano alla testa nascondendo un grosso gocciolone dietro la testa.

Con molta tranquillità si levò il mantello, con un gesto veloce e sicuro.

Tutti lo guardarono un po’ sconcertati, forse era per l’ampio sorriso che lo faceva sembrare in pace con il mondo, o per il fisico atletico visto che a prima impressione dava l’idea di uno gracilino, almeno con il mantello, o semplicemente i capello che sul davanti si dividevano in tre ciocche partendo dal verde, alla radice, per poi passare rapidamente al nero e poi sfumavano viola, invece gli altri capelli erano semplicemente neri per poi passare al viola.

Tutti lo guardarono attentamente, poi Giada chiese:- Ma sei un essere umano o un bit power^^-

SDONG

*caduta Ruyji e Hilary*

Gli altri erano impassibili, forse curiosi, con molte probabilità anche loro si stavano facendo la stessa domanda.

-Perché me lo chiedi?- chiese lui, con la testa leggermente abbassata sotto il peso di un’enorme *gocciolone*.

-I capelli!-

SDONG

*ri-caduta dei due*

Ruyji iniziò a picchiettare con i polpastrelli delle dita sul terreno, non si era ancora rimesso in piedi, e iniziava a pensare che non gli convenisse molto…dopotutto cadere in quel modo (tipo sacco di patate per intenderci ^.^ NdA) faceva piuttosto male.

-Vabbè che sono strani però anche i tuoi sono particolari.- disse il ragazzo gentilmente, il suo non era suonato come un insulto, perché infatti non lo era, ma semplicemente una constatazione.

-Vero, ma Fire e Valtier hanno i capelli di più colori e rispondono a Hilary^^, tu sei arrivato con lei, quindi…^^- Giada non la smetteva di sorridere, non sembrava  affatto imbarazzata o altro.

-Capisco.- disse lui facendosi slancio con una mano, in un gesto molto atletico, per alzarsi:- comunque sono un semplice essere umano^^.

Hilary gli mandò uno sguardo truce.

Ruyji accorgendosene iniziò a grattarsi nervosamente la tempia destra, e con un *gocciolone* sul capo aggiunse:- diciamo che però come essere umano non sono proprio normale… ma dopotutto chi è che si può e viene definito “normale”^^-

Tutti lo guardarono un po’ sconcertati, non sapevano bene come rispondere, o meglio non sapevano come rispondere senza prendere e dare inizio ad un discorso tutto filosofico, e dopotutto loro erano solo in pausa da un allenamento massacrante, quindi…

-Scusa, Lig- stava per dire Lothar, ma fu fermato da uno sguardo omicida del suo capo e dei compagni. *Gocciolone by Lothar* - Ah-ehm Hilary, ma lui chi è?-

-Lui, ve l’ha già detto Matt, un loro compagno di squadra.-

-Sarà, ma non è normale.- continuò il Drago Azzurro.

-Infatti io non ho detto di esserlo.- disse l’interpellato mentre il suo sorriso da bonaccione spariva dietro a uno enigmatico.

-Basta!- proclamò Hilary:- Ora s’inizia l’allenamento, quello vero ^--^ - il tono con cui l’aveva detto e il sorriso che aveva accompagnato la frase aveva fatto venire all’intero gruppo la pelle d’oca.

Adesso per loro iniziavano i guai…

-Te l’ho già chiesto una volta- iniziò Hitosci glaciale, -come hai intenzione di allenarci?- tutti sembravano piuttosto contrari all’idea di prendere ordini da LEI.

-Non qui, meglio non combinare danni al centro della città.- disse  dandogli le spalle.

-Allora dove andiamo?- chiese Sea, non sembrava stupita che il bit avesse sviato per l’ennesima volta la domanda dell’ex allenatore.

Tutti furono avvolti da delle sfere di luce rosa, diventavano rosse solo se quando lei creava lei era di pessimo umore^^’’.

Subito sodo le sfere sparirono, per poi riapparire in un altro luogo.

Nel giardino della palestra Kinomiya erano rimasti solo lei e Ruyji.

-Non hai alcuna intenzione di dirglielo, vero?- chiese il ragazzo.

Lei scosse la testa, per dire no.

-Perché?-

-È meglio così.- disse la ragazza prima di sparire per raggiungere gli altri.

Lui sospirò leggermente prima di sparire a sua volta verso dove percepiva l’energia degli altri, lui non aveva bisogno di aiuto per spostarsi in quel modo, anche se lui era solo un essere umano, perché LUI non era come tutti gli altri…

E questa particolarità gli aveva sempre rovinato la vita…

 

Il luogo scelto da Hilary aveva dell’incredibile, sembrava innaturale e con molte probabilità lo era…

Il cielo era molto luminoso, di mille colori, come se fossero sotto ad un enorme arcobaleno e se ne potrebbero osservare tutte le sfumature. Ogni cosa era molto luminosa, ma non in modo fastidioso, al contrario quel posto trasmetteva pace e tranquillità.

Sembrava che fosse “diviso in sezioni”.

Un’enorme lago affiancato da un’ampia distesa di verde, che terminava in modo innaturale con del terreno pieno di granito e rocce, dove il cielo era leggermente pi scuro poi tra la distesa verde e il granito c’era quello che sembrava un secondo lago… lago di lava. Poi al centro di quelli che rappresentavano gli elementi c’era una specie di enorme palazzo bianco, rosa, d’oro con alcune rifiniture arancioni.

Il luogo dove LightAngel era vissuta, quel luogo magico dove fino a pochi anni prima il cielo non splendeva ma pioveva in modo costante per volere della sua padrona.

Poco dopo apparvero Hilary e Ruyji.

-Dove siamo?- chiese Takao.

-In un posto che di certo non troverai su una cartina^^-ai limitò a rispondere la ragazza.

L’intero gruppo era esasperano da quelle specie di risposte che dava la ragazza, non ne potevano più!

-Scusa, ma quando hai intenzione di iniziare con gli allenamenti?- chiese Garland guardandola male,

Lei li guardò tutti, già non sarebbe stato facile allenarli tutti, erano proprio tanti…

Takao, Kai, Max, Rei, Hitosci, Lai, Mao, Kiki, Brooklyn, Garland, Moses, Mystel, Ming Ming, Rick, Emily, Micheal, Julia, Raul, Yuri, Boris, Sergey, Daichi, … , Zeo, Gianni, Andrew, Ralph, Oliver, Mariam, Ozuma, Jessy, Dunga, Giada, Sea, Ryo, Mei, Matt e Ruy… no forse lui era uno dei pochi che non aveva bisogno di allenamento, o meglio, non di un allenamento convenzionale…

Poi i quattro bit power erano rientrati nei bit, ma…

37. 37 persone da allenare con i rispettivi bit power, per fortuna non aveva chiamato tutti, non sapeva se c’è l’avrebbe fatta a gestire 37 persone con caratteri completamente differenti, immaginiamo il numero completo di Blader… c’era da perdere la testa, se non la testa il controllo…

-Adesso.- disse lei tranquillamente, girandosi.

-Come puoi aiutarci?- chiese Mystel, mentre Hitosci faceva una faccia scocciata, ogni volta che lui glielo chiedeva o la ragazza lo ignorava o sviava tranquillamente il discorso.

La ragazza che continuava a dargli le spalle disse un laconico:- Semplice.- gli altri non ebbero la possibilità di ribattere che delle fiamme bianche l’avvolsero.

Tutti, momentaneamente accecate si ripararono gli occhi con una mano, appena capirono che la luce era sparita abbassarono la mano che gli schermava gli occhi per poter guardare Hilary.

Ma Hilary era sparita, al suo posto c’era l’angelo dalle ali di fuoco e dagli occhi rossi, nella suo forma completa.

SDONG

*mascelle in caduta libera*.

O.O ß espressione di gruppo.

Nessuno, neanche i Blade Breachers, l’avevano ancora vista nella sua forma completa, al massimo il cambiamento di colore dei capelli e degl’occhi.

Gli unici che rimasero impassibili furono: Mei, Ryo, Matt e Ruyji, dopotutto era con quella forma che l’avevano conosciuta, erano gli unici  sapere esattamente com’era.

-Mi presento, il mio nome è LightAngel, il custode della luce^^.-

Tutti, dopo due minuti buoni di shock iniziarono a riprendersi.

-Che cosa significa?!- chiese Garland.

-Significa che sono un bit power e che lo str***o che dobbiamo affrontare lo si può definire, a grandi linee, come mio fratello.- rispose lei.

Silenzio.

Nessuno sapeva che cosa dire, non si aspettavano niente del genere dalla ragazza.

-Bene…- così dicendo lei schioccò le dita, tutti i bit power dei ragazzi vennero fuori, rinforzati e potenziati da quel pre-allenamento a cui erano stati da poco sottoposti, lei fece ruotare leggermente il polso facendo apparire la sua asta-songlio :-…il vostro allenamento…- continuò:- consisterà nello scontrarvi contro di me, quando e se riuscirete a battermi sarà finito.-

Nei suoi occhi brillava una strana, ora era pronta a combattere…

Tutti i blader capirono che non sarebbe stato facile, non solo sconfiggerla, ma anche solo tentare di contrastarla almeno per poco, una nuova sfida…

Si è mai visto un blader che rifiuta una sfida?

No.

L’allenamento ebbe inizio…

 

Ormai era scesa la sera… o meglio secondo i loro orologi ormai erano le 9:30 p.m quando finirono l’allenamento, era stato , c’era solo una parola per definirlo, massacrante.

Però la possibilità di misurarsi contro un avversario vero, invece che continuare con pesi e allenamenti per la concentrazione, li aveva portati a dare il massimo, ma questo non era bastato.

Non erano riusciti ad avvicinarsi a più d’un metro dallo spirits, e i loro attacchi migliori erano stani annientati o con un semplice sguardo o con un piccolo gesto della mano, tanto che dopo poco dell’inizio dello “scontro” lei aveva deciso di far sparire la sua asta. Non credeva che ne avrebbe avuto bisogno, ed aveva avuto ragione.

Ad ognuno era stata affidata una stanza, quel palazzo era ancora più grande all’interno che all’esterno.

Tutto era… era stupefacente, come altro definire le colonne, gli affreschi e gli oggetti d’ornamento in cristallo purissimo o in diamante?

-Waoh- si erano limitati a dire gli European dream, anche se loro erano i primi ad essere abituati allo sfarzo e al lusso quel posto era da sogno per chiunque.

Sotto richiesta del gruppo la ragazza aveva scurito il cielo e lo aveva resto più… più normale, ecco, con tanto di luna e stelle.

Tutti erano stanchi e dopo un pasto estremamente silenzioso e tranquilla, o meglio lo sarebbe stato se Max non avesse iniziato a tentare di mettere la maionese su tutti i piatti, alla fine Rick aveva fatto ritornare l’ordine; nel frattempo Angel non aveva fatto che ridere, mentre qualcuno la guardava molto mooolto male.

 

Ormai era quasi mezza notte, soffiava una leggera brezza fredda, era strano come la temperatura cambiasse semplicemente spostandosi di qualche metro, bhè dopotutto c’era una specie di lago di magma, era più che normale…

Erano andati tutti a letto, o quasi, c’era ancora qualcuno che invece di dormire camminava per gli ampi corridoi del castello o si fermava sulla riva del lago, tentando di vedere quello che le era impossibile.

Sea sfiorò con le dita la superficie dell’acqua, ma ritirò velocemente la mano, era gelata… non se l’aspettava…

Ripensò alle ore appena trascorse, non se l’era cavata affatto male durante l’allenamento, lui e Dolphin avevano un’intesa perfetta, però…

Non sapeva neanche lei il perché di questo però, ma era come se non facesse parte a pieno del gruppo, era strano…

Sospirò leggermente.

Con molte probabilità gli altri la ritenevano un’andicappata, una palla a piede, qualcuno che doveva essere difeso 24 ore su 24…

Portò la mano sull’acqua a in un gesto rabbioso, era sempre stato così, per quanto lei dimostrasse più volte quello di cui era capace, per gli altri restava sempre un peso, in quell’istante avrebbe volentieri iniziato ad allenarsi con il suo bastone, ma lo aveva lascito in camera…

Prese un sasso e lo lanciò nell’acqua, sempre con rabbia.

Plof

Il sasso era andato miseramente a fondo.

Già miseramente come erano stati i suoi tentativi di integrarsi nel gruppo…

Ogni tanto si sentiva sola…

Giada.

Un’amica.

Un’amica molto, moolto particolare.

Non aveva mai incontrato una persona più strana e particolare, neanche adesso che conosceva i custodi dei quattro spiriti leggendari e tutti gli altri.

Poi una cosa che caratterizzava la ragazza era il fatto che poteva sembrare molto spontanea o che non avesse segreti, ma in realtà non diceva niente, niente di se. Lei la conosceva da anni, ma non l’aveva mai sentita fare accenno a genitori o parenti, neanche a grandi linee, non si faceva nessuno scrupolo a dire quello che pensava alle persone anche se di alto rango, eppure anche il grande saggio la rispettava, poi quello strano libro così antico…

“Giada, ma tu chi sei realmente?”

Una semplice domanda per cui sapeva non avrebbe mai avuto riposta…

 

Stava camminando per i corridoi come un’anima in pena con un pensiero fisso…

-Ma dove diamine sono le cucine?!- erano una ventina di minuti che vagava a destra e a sinistra per quell’enorme casa.

“Ma che casa e casa?! Questo è un palazzo, o un labirinto, ma di certo non è una casa!” si passò una mano tra i capelli, leggermente lunghi, era al limite dell’esasperazione…

Finché non si ricordò una frase di Hilary: lei non sapeva cucinare perché non aveva direttamente bisogno di mangiare, quindi perché avrebbe dovuto imparare?

Adesso sorgeva un dubbio: C’era una cucina, una dispensa o un qualsiasi buco dove si poteva trovare del cibo?

Forse no.

Molto probabilmente Hilary non ci aveva pensato, non aveva pensato che ad alcuni dei suoi ospiti piaceva fare degli spuntini a tarda ora…

Si affacciò ad una finestra, depresso.

Diede un’occhiata al paesaggio fuori da quelle mura bianco perla, tutto era tranquillo e silenzioso, non c’era nessuno.

“Un momento” aveva sentito uno strano rumore vicino al lago, un semplice plof, come qualcosa che cadeva nell’acqua, e infatti lì vicino c’era qualcuno.

Una ragazza.

“Sea!” appena nella mente del ragazzo affiorò questo ricordo si diede slancio con le mani ed uscì all’esterno, per fortuna era al piano terra, altrimenti si sarebbe potuto fare parecchio male visto che non aveva minimamente pensato alle eventuali conseguenze di quel gesto un po’ sprovveduto.

Con passi lenti ed incerti si avvicinò alla figura inginocchiata sulla riva del lago.

 

“Un rumore!” Sea si girò di scatto, con il cuore in gola, chi era che a quell’ora della notte se ne andava in giro?

Forse era troppo abituata alle prese in giro o agli “attacchi” che subiva da un tempo indeterminato al villaggio che ormai era diventata fin troppo sospettosa, ma come non capirla…

Non poteva vedere chi era, ma quel qualcuno le si stava avvicinando sempre di più…

Nessuno dei due fiatò, Sea conosceva quei passi, aveva già memorizzato quel modo di camminare.

Appena capì di chi si trattava tirò un sospiro di sollievo.

-Sea?- chiese incerto il ragazzo, non ne era sicuro al cento per cento.

-Sì, sono io, Takao.- disse lei serafica, non sapeva come comportarsi, Takao si era dimostrato gentile con lei, lo trovava simpatico e spontaneo, almeno così si comportava con gli altri, bhè di solito le persone cambiavano comportamento quando c’era lei in giro…

Però le piaceva stare in sua compagnia…

Uno strano silenzio scese tra i due.

Dopo qualche minuto in cui tutto rimase immobile e silenzioso, il ragazzo si avvicinò e si sedette accanto a lei in completo silenzio.

Sea iniziava ad innervosirsi, era irrequieta, non stava ferma per due secondi di fila.

Takao per un po’ la guardò divertito, poi, alla fine, chiese:- Tutto bene Sea?-

-Mhmm sì, tutto ok.- disse lei non smettendo di muoversi.

-Come mai sei qui fuori, a quest’ora?- chiese Takao.

-Niente di particolare, non avevo sonno.- bugia, stava morendo di sonno, ma voleva stare da sola a riflettere, su cosa? Un po’ su tutto e su niente.

Ancora silenzio, Sea che non ne poteva più, non le piaceva molto il silenzio, forse aveva passato troppo tempo con Giada…

-E tu come mai sei qui?-

-Cibo.-

-Eh?- lei fece una faccia sconcertata, con gli occhi come sempre religiosamente chiusi.

-Avevo fame, così ho deciso di andare in cerca di qualcosa da mangiare, ma non ho trovato ne una cucina ne una dispensa niente, niente cibo T__T. Me infelice.-

Sea rimase per qualche secondo in silenzio, per… per poi scoppiare a ridere fino ad avere le lacrime agli occhi.

-Ridi delle mie disgrazie T__T.- disse lui iniziando a fare i cerchietti, fintamente depresso.

-Dai, non fare così.- disse lei facendo un sorriso dolcissimo, quel ragazzo la stava proprio divertendo.

-Va bene, quando mi sorridi così non so come dirti di no^^- disse tranquillamente il ragazzo tornando di ottimo umore.

Sea arrossì parecchio, tanto che Takao, anche se erano al buio, dovette accorgersene.

Per tentare di cambiare argomento, lei disse:- Dai, ti accompagno in questa “caccia al tesoro”-

-Grazie ^OO^- disse lui tutto contento, poi si alzò.

Sea stava per fare lo stesso, ma lui gli tese una mano per aiutarla, o almeno così gli era sembrato sentendo i suoi movimenti, ma non ne era sicura e ci mancava solo una figuraccia D.O.C.

 

Takao le aveva teso la mano per aiutarla, ma lei non sembrava volesse accettare.

“Forse non è perchè non mi vede” pensò il ragazzo, anche lui incerto, poi con un gesto rapido le prese la mano e la tirò in piedi, forse un po’ troppo in fretta visto che lei non riuscì a mantenere l’equilibrio e gli cadde tra le braccia.

-S-scusa..- balbettò la ragazza imbarazzatissima, ma neanche lui era da meno.

-No è colpa mia, scusa.- disse, ma mentre parlava le passò le braccia intorno alla vita stringendola a se.

Non era neanche chiaro a lui il perché lo stava facendo, ma qualcosa gli diceva che non era sbagliato…

Lei alzò il volto, prima abbassato per nascondere le guance di un rosso che poco si addiceva alla sua pelle lattea. Era confusa, ma non disse niente, quel contatto le piaceva e molto anche…

Con un gesto lento alzò una mano sul volto della ragazza, sfiorandoglielo leggermente in gesto dolcissimo.

Continuò tracciando leggermente con un dito il profilo dei suoi occhi, dove si soffermò.

Lei, come se fosse un gesto condizionato li aprì, erano azzurrissimi e al chiarore di luna assumevano delle stupende sfaccettature argentee.

-Hai degli occhi bellissimi.- disse lui guardandoli attentamente.

 

“Buffo” penso lei, i suoi occhi erano la ragione perché ne aveva sempre passato di tutti i colori e adesso qualcuno le diceva che gli piacevano, sorrise.

Nel frattempo il ragazzo aveva continuato a seguire i lineamenti del volto della ragazza, fino a bloccarsi una seconda volta, questa volta sulle sue labbra, leggermente rosee.

Con l’altra mano, con cui fino a prima le teneva la vita, le mise una ciocca di capelli, che le ricadeva ostinatamente sul volto, dietro l’orecchio, per poi chinarsi dolcemente su di lei e darle un dolce bacio a fior di labbra.

 

 

Angel va in un’angolino a fare cerchietti T__T.

Alex: Embhè, che ha sta volta?

Xander: Cosa vuoi che ne sappia?!

Angel: mepdmgdf (traduzione = Ultima scena ç__ç).

Alex: Va bhè fai schifo con le scene romantiche…

Xander:Ma no, fa schifo in generale^^

Angel_in_depressione_acuta.

Alex-Xander: Che ho detto ?__?

Ruyji: Viva il tatto -__- *Va a consolare Angel*

Alex-Xander: Tsz

 

Allora^^ la frase dello scorso cap in inglese doveva significare qualcosa tipo, tipo, questa: “Da qualche parte nell’oscurità c’è una piccola luce” . O almeno spero che significhi questo O.o.

Ora ringrazio chi commenta: Francesca Akira89, Lenn Chan, hilary14 (non mi sono spiegata, il problema non è Kai, è Hilary, voglio dire è un bit antico quanto il mondo, quindi niente esseri umani e tutti gli altri bit sono stati creati da lei ç__ç. bhè i bit di mike non hanno cervello, Xander era l’unica eccezione, e guarda che fine ha fatto -__-), solarial e Lir-chan (le tue fic mi mancheranno ç__ç)

 

Goodbye

 

LightAngel

 

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Capitolo 21
*** Problemi ***


Problemi

Problemi

 

Capitolo 19.

L’indomani fino alle nove di mattina nessuno riuscì ad alzarsi. Gli allenamenti del giorno prima erano stati estenuanti, e solo una cosa riuscì a svegliarli...

Nella sala dove si tenevano i pasti si vedevano spiccare tra altre tre persone due nuove figure

La prima era una lei, lunghi capelli neri più striature viola con qualche ciocca che le ricadeva leggermente sul viso occhi viola scura contornati da un leggero ombretto argento, dello stesso colore del lucida labbra, indossava una strano vestito abbastanza provocante, non molto scollato ma dal taglio obliquo e con spalline molto fini di perline viola e nero perlato, la cintura  violetto su cui di vedeva un pendente in ametista e infine la gonna con due vistosi spacchi laterali anche se sotto si intravedevano dei pantaloncini neri, la cosa strana era che, anche se era tutto in colori scuri la pelle della ragazza era bianca, con degli occhi dalla tipica forma egiziana.

La seconda figura era un lui, pelle piacevolmente mulatta e capelli argentei, quasi bianchi, occhi in oro bianco, anche i suoi erano del taglio egiziano con la pupilla a mezza luna, maglietta a collo alto con varie cinghie con una scritta SILVER MOON pantaloni in bianchi di jeans non eccessivamente attillati, ma gli facevano fare la sua bella figura (*__* NdLettrici).

Entrambi avevano una mezza luna sulla fronte, quella della ragazza era bianca, quella di lui nera.

Accanto ai due c’erano, rispettivamente al fianco della ragazza Ryo e dall’altro lato del tavolo a quello del ragazzo Mei, mentre Angel, con un enorme gocciolone sulla testa, sedeva a capo tavola.

-Ma dai non fare lo scorbutico^^- disse la ragazza sporgendosi in modo molto sensuale verso il ragazzo con i capelli argentei.

-Ombra, per favore, non fare così -///- - chiese il ragazzo imbarazzato.

-Ombra… mhmm, sai mi suona male^^ perchè non mi aiuti a trovare qualcosa di meglio, magari dopo la colazione.-

*tic nervoso al sopraciglio destro di Ryo*

Mei la guardava male, sembrava che stesse iniziando ad architettare un omicidio.

Angel si teneva una mano con la testa, non sapeva se ridere o se piangere.

-Moon, per favore smettila, mi metti in imbarazzo -///- - chiese il ragazzo sempre più rosso, sapeva che la sua avversaria preferita era fatta così, ma era meglio evitare con il grande capo di fronte.

-E perché, scusa? E’ così divertente.- disse lei, con un sorriso che avrebbe incantato chiunque, chiunque eccetto il ragazzo dai capelli argentei.

-Ryo- ringhiò Mei:- O me la levi dalla vista o te la trasformo in una frittata…-

*gocciolone dei quattro, Mei non stava scherzando*

-Tsz, ed io dovrei avere paura di un essere umano.- rispose direttamente la donna, senza preoccuparsi della reazione della diciassettenne.

Mei fu avvolta da un’aurea argentea.

-Oh oh.- disse Ryo aprendo gli occhi in un’espressione vagamente preoccupata.

Un esplosione risuonò per tutto il castello.

La sala da pranzo era andata completamente distrutta.

A quel punto tutto il gruppo fu costretto a svegliarsi

 

Ore 09:45 a.m. fuori dalla villa.

Angel, nella sua forma completa stava davanti agli altri Blader, con accanto la donna e l’uomo che già da appena arrivati avevano iniziato a fare casini, di questo il custode della luce non sembrava molto felice…

-Chi sono adesso questi due?- chiese Takao mezzo addormentato.

-Ci conosciamo già a dire il vero…- disse lei con un sorriso che sapeva vagamente di presa in giro.

-Come?- chiese Daichi, sveglissimo, al contrario del suo ex capitano.

-Molto piacere- disse invece il ragazzo:- io sono Silver Moon.-

-Io invece sono Sahadow Moon, il bit power di Ryo^^- disse la ragazza tranquillamente.

Tutti annuirono come se niente fosse, tanto stranezza più stranezza meno.

-Adesso che abbiamo finito con le presentazioni credo che possiamo anche iniziare.- disse Light con un persistente tic nervoso al sopraciglio destro, quei due avrebbero fatto parecchi guai, se lo sentiva nella pelle.

Come il giorno prima l’allenamento iniziò, tutti contro Angel…

Nessuno riusciva ad avvicinarsi abbastanza per un attacco diretto e gli attacchi a distanza non le facevano nessun effetto, cioè: o li schivava agilmente o con un semplice gesto gli faceva cambiare traiettoria in modo da rimandarlo al mittente, tutti si stavano impegnando al massimo, o meglio, quasi tutti.

Ruyji era tranquillamente seduto poco distante cercando qualcosa nelle tasche, non sembrava che gl’importasse granché dell’allenamento, tanto sapeva che non poteva fare sul serio, esattamente come faceva Light, altrimenti sarebbe scoppiato un vero e proprio casino.

Qualche Blader iniziò a dargli qualche occhiata fugace, avrebbero voluto dirgli qualcosa, ma non ne avevano il tempo materiale, al contrario del giorno prima dove il custode si limitava semplicemente a schivare per quell’allenamento aveva deciso di creare delle piccole sfere di energia e lanciargliele contro, così per vedere un po’ se i loro riflessi erano migliorati. Così si erano trovati a dover schivare le sfere di Angel, le loro che gli venivano puntualmente rimandate contro e cercare di attaccarla.

Stavano per buttare la spugna…

Ma tutti loro sapevano che non l’avrebbero mai fatto.

Perché?

Orgoglio.

 

 

-Allora come vanno i preparativi?- chiese Mike a Xander, uno dei pochi a cui fosse stata data la “possibilità” di rispondere.

-Procede tutto perfettamente, il luogo è quasi pronto- rispose meccanicamente lui.

Mike, dal suo trono in cristallo nero annuì annoiato, non vedeva loro che fosse tutto pronto, non ne poteva più di quello stupido gioco che era la, ma questo non era importante.

Ripensò a qualche giorno prima, quando era accaduto qualcosa di inaspettato…

Come al solito lui era seduto su quel trono che stava iniziando a pensare seriamente di sostituire con un divano.

Toc toc

Qualcuno stava bussando alla porta.

-Entra.- disse lui in tono annoiato.

La porta si aprì con un suono sinistro.

E la persona che entrò era l’unica che non si sarebbe mai aspettato di vedere. Per poco non era caduto giù dal trono per la sorpresa.

-Ehilà, ma che bella accoglienza!- disse la voce del nuovo venuto parecchio ironica.

-Ruyji…- mormorò il custode dell’oscurità, sapendo perfettamente chi aveva davanti.

 

-Allora, tutto qui quello che sapete fare?- chiese LightAngel in tono beffardo, si stava tranquillamente prendendo gioco di loro, e non aveva tutti i torti, erano tutti stanchi, e molti avevano serie difficoltà a reggersi in piedi.

Ruyji si alzò tranquillamente, durante tutto l’allenamento non aveva fatto altro che starsene seduto ad aspettare, ma aspettare cosa?

Molti dei blader iniziavano a non poterlo più vedere, una questione di principio più che altro.

-Hilary- disse lui in tono tranquillo, continuando a frugarsi nelle tasche, cercando qualcosa che ormai era ovvio che non c’era:- mi sono annoiato, vado dentro a fare qualche accordo.- disse laconico, ma con il suo solito sorriso stampato sulle labbra.

-Ok.- disse serafica l’angelo dalle ali di fuoco.

-Il signorino si annoia, mentre noi stiamo qui ad allenarci.- ringhiò Rick, molti erano d’accordo con lui, come potevano andare a combattere con un tale scansa fatiche.

-Ascoltami- tranquillamente il ragazzo avviandosi verso la casa:- il mio ruolo non è quello di allenarmi con voi visto che sarebbe solo un perdita di tempo.- lui era stato sincero, quelli erano stati gli ordini di Light, pochi erano quelli che osavano mettersi contro di lui, almeno chi sapeva che cosa era capace di fare, quindi un allenamento del genere sarebbe stato inutile, come è inutile per Angel, ma lei, dopotutto, sta solo allenando…

Rick, stava per rispondergli a tono, ma Angel lo bloccò limitandosi a dire:- Non parlare quando non conosci di cosa è capace il tuo avversario.-

Aveva ragione, pochi l’avevano visto in azione.

Mei, Ryo e Matt, con i rispettivi bit power.

Però Ruyji si stava comportando in modo strano, o meglio più strano del solito.

Non era da lui fare la bella statuina, di solito se la svignava direttamente con la scusa del “Spiacente, ma ho un impegno”.

Come aveva fatto il giorno prima, ma perché adesso si era deciso a restare per andarsene, sì, ma solo dopo un bel po’?

Chissà se avrebbe mai dato loro una risposta…

-Ricominciamo o volete fare una pausa?- chiese lei.

Di certo un piccolo breack non gli avrebbe fatto male, con lo sguardo li passò in rassegna uno per uno, Takao e Sea erano vicini l’uno con l’altro, come del resto erano stati per tutta la mattina. Kai al solito era impassibile ma con qualche graffio qua e la, poi Giada, bhè Giada continuava a saltare come al suo solito mentre il Red Wolf e il Red Demon la guardavano con un gocciolone sulla testa, non sapevano se fermarla o no, ma soprattutto non sapevano come dopo quell’allenamento poteva essere ancora fresca coma una rosa. Mistero

Poi passò a Rick ancora arrabbiato, poi a…

IUUUIIIAII.

Si mise le mani sulle orecchie come tutti gli altri, sembrava che qualcuno stesse torturando delle casse audio.

Per fortuna loro e dei loro timpani quella tortura finì presto.

Da una delle tante finestre del primo piano fece capolino la testa di Ruyji con una piccola *gocciolina* sulla tempia destra dicendo:- Scusate, problemi con l’audio.-

Tutti lo guardarono con un *gocciolone* sulla testa

Ruyji chiuse la finestra ridendo nervosamente.

-Tutte le figure peggiori toccano a me ç__ç ancora un po’ e quelli finiranno per odiarmi.- biascicò il ragazzo tornando dalla sua chitarra e mandando a quel paese quella elettrica, era una rumorosa e inutile perdita di tempo.

Angel sospirò, stava per chiedere di nuovo se volevano riprendere l’allenamento quando una sfera di fuoco le passò a pochi centimetri dal volto.

Non c’era più bisogno di fare domande.

 

Mike si alzò dal suo trono e si sedette con le gambe incrociate sul davanzale di una finestra, poco dopo iniziò a tamburellare con le dita sulla pietra, il discorso del mortale…

-Sorellina, so a cosa sei disposta, ed  è proprio per questo che sto facendo tutto questo…- disse lui piano.

Era da molto tempo che ci stava pensando e pochi mesi prima aveva deciso quale strada intraprendere: provocare la sua cara sorellina fino a metterla con le spalle al muro, l’eliminazione dei genitori della ragazzina che possedeva il potere della parte in luce della luna era stata necessaria, anche se non era stato lui ad ordinarla, se poteva evitava di uccidere.

Uccidere significava attirare l’attenzione, se uccideva qualcuno qualcun altro se ne accorgeva e poteva trovarsi alle calcagna persone che non avrebbero mai dovuto conoscere la sua esistenza e questo era sempre da evitare, perché per quanto gli esseri umani fossero stupidi si ponevano delle domande, e alcuni di loro non avevano pace finché non trovavano delle risposte.

Tutto questo era così noioso.

Bhè comunque era stato costretto ad eliminare qualcuno, anche se non si trattava di un essere umano, lo spirits che aveva ucciso i genitori della ragazza… a lui non piacevano le iniziative personali, ma sapeva che sarebbe riuscita a trovare un utilizzo a quell’azione quando sarebbe stato il momento adatto, bastava calcolare le possibili varianti…

Si mise in piedi, sempre sul davanzale della finestra.

Chiuse gli occhi.

Sparì.

 

-Allora.- disse Ryo:- così non arriveremo da nessuna parte, abbiamo bisogno di un’idea, qualcosa che non si aspetta…-

-Un attacco combinato.- disse Takao attirando su di se l’attenzione del gruppo, non era una cattiva idea.

-Sì, ma se ci vedrà mentre lo mettiamo a punto è come se non avessimo fatto niente.- disse Boris.

-Ci serve un modo per tenerla impegnata…- mormorò Yuri, più a se stesso che agli altri.

-So io come fare ^__^- disse Giada allegra come al solito.

Tutti la guardarono e così lei iniziò a sussurare il suo piano, le varianti erano parecchie, ma non era una cattiva idea.

-Pronti?- chiese Sea.

Tutti annuirono ed iniziarono a correre: Hitosci, Lai, Mao, Kiki, Brooklyn, Garland, Moses, Mystel, Ming Ming, Rick, Emily, Micheal, Julia, Raul, Yuri, Boris, Sergey, Daichi, … , Zeo, Gianni, Andrew, Ralph, Oliver, Mariam, Ozuma, Jessy, Dunga, Giada, Sea e Matt con i rispettivi bit power circondarono LightAngel.

-Cervo!- disse Matt al suo bit power, il bit del cervo l’animale che spesso viene associato alla saggezza e alla tranquillità, ma che quando viene messo alle strette diventa più che pericoloso.

-Attacca: CUORE DELLA FORESTA!- il colpo fu tremendo, ma ad Angel non aveva fatto ne caldo ne freddo anche se quello era il suo colpo più potente… eppure Matt non se la ricordava così potente, che cosa era successo in quei pochi anni per farla diventare tanto imbattibile, o con loro lei e Rea non avevano mai fatto sul serio? Possibile…

Anche gli altri blader mandarono i loro spirits all’attacco.

La sabbia provocata dalle esplosioni avvolse tutto, ma Light non si era fatta neanche un graffio.

Il piano stava andando come previsto…

Poco lontano Mei, Ryo, Takao, Kai, Rei e Max erano messi in circolo con i loro bit power in forma umano che aleggiavano poco sopra di loro, la concentrazione era al massimo, tutti si stavano concentrando e raccogliendo tutte le energie che avevano.

Furono avvolti da un’aurea, portarono le braccia parallele al petto, i bit power, mentre gli esseri umani tesero le braccia verso l’alto per creare una sfera di energia che contenesse gli attacchi più potenti di tutti i guardiani e l’energia dei loro blader. La distruttività di quel colpo sulla terra sarebbe stata come, se non maggiore, a quella che fu causata dalle bombe atomiche di Hiroscima e Nagasashi.

-Questo con me non funziona^^- disse tranquillamente il custode della luce ai ragazzi e ragazze che la circondavano, non si era ancora accorta della sfera di energia e anche se lo avesse fatto ormai era tardi…

-ADESSO.- disse il gruppetto dei dodici poco distante prima di lanciare l sfera, tutti gli altri blader si erano messi a debita distanza pochi secondi prima.

Angel si girò e riuscì solo a vedere un enorme sfera dei colori dell’arcobaleno che si dirigeva a tutta velocità verso di lei.

Non aveva il tempo di scappare ne a piedi ne levitando.

Non sapeva se aveva abbastanza energia per fermala.

Fece l’unica cosa che poteva.

Si teletrasportò.

La sfera continuò per la sua strada, si sarebbe fermata solo quando avrebbe trovato un ostacolo da distruggere che il quel luogo non avrebbe mai potuto incontrare, peccato che questa volta non sarebbe andata così, l’ostacolo lo aveva, una magnifica casa in marmo bianco che ricordava un maestoso palazzo.

Angel riapparve alle spalle degli altri blader, non gli voleva fare qualche scherzetto dei suoi, semplicemente aveva voleva vedere che cosa sarebbe successo adesso. Appena vide dov’era diretta la sfera di energia i suoi occhi divennero perfettamente sferici e la pupilla si ridusse ad un puntino… no, non era possibile, non poteva essere così sfortunata…

Senza che nessuno tentasse neanche di fermarla la sfera proseguì per il suo cammino, abbattendosi sulla villa dove si trovava Ruyji…

L’esplosione fu disastrosa, nessuna, neanche gli artefici di quell’ammasso di energia pensava che sarebbe potuto succedere qualcosa di simile…

Tutti si buttarono a terra per proteggersi dall’esplosione che li assordo per qualche secondo… poi, il silenzio.

Tutti si alzarono spaventati, al posto della casa adesso c’era un’enorme cratere di cui non si riusciva  a vedere il fondo.

-Ruy- mormorò Mei con gli occhi spalancati, era terrorizzata, non pensava che l’amico sarebbe potuto sopravvivere quando non era rimasta in piedi una costruzione fatte per subire attacchi di spirits&co.

Il silenzio regnava su tutto, poi…

Una nuova esplosione dal centro del cratere avvolse la zona, tutti i blader, furono inghiottiti da quell’energia impazzita. Chiunque ne fosse il possessore sembrava che ne avesse perso il controllo, un insieme di luce e di oscurità pure, non contaminate da nessun altro elemento, con il caos che fungeva da ago della bilancia.

Angel portò una mano di fronte a se, mentre il rosso dei suoi occhi diventava più acceso, quasi luminoso, doveva fermare tutto e subito.

L’afflusso di energia terminò a tutti i blader e i sei bit power caddero a terra, senza energie, era come se quell’esplosione oltre che danneggiarli, poco in confronto a quello che sarebbe potuto accadere, li avesse sottratti di tutte le loro energie, infatti ShadowMoon, SilverMoon e tutti gli altri ripresero la loro forma originale.

L’unica che non aveva fatto una piega era Angel, che guardava la situazione dall’alto sospesa a mezz’aria.

Con molta fatica Mei, Ryo, Takao, Kai, Max e Rei si tirarono prima a sedere, poi con passi incerti si diressero verso l’argine del cratere, che cosa era stato a causare quella seconda esplosione?

Aguzzarono la vista, se l’esplosione fosse stata sulla terra con molta probabilità sarebbe arrivata fino al suo nucleo portandola ad implodere. Non riuscivano a vederne il fondo…

Angel si avvicinò a loro più seria che mai, la sua pupilla divenne molto più fina, come quella dei gatti, tranne che era così fina che quasi non la si vedeva; proprio come i gatti potevano vedere nella notte adesso anche lei poteva vedere nell’oscurità di quella voragine.

Sussultò.

Un leggero sorriso le inclinò le labbra.

Sparì.

 

Fine cap allora ringrazio, per aver commentato la fic: Francesca Akira89 (oggi Mike e subordinato solo appariti poco, e ho lasciato qualcosa in sospeso, del tipo: Ruyji che va a trovare Dark!?), deserts' night's light,  mewsana's darkness (A qualcuno la scena è piaciuta?! Sono commossa ç__ç), solarial (per questo cap niente scene d’amore, ma dovrei metterne qualche altra, poi dipende che strada prende la fic^^’’), Lenn Chan (Thanks, sono felice che la scena ti sia piaciuta ^O^), Lir_chan (ti ho già risposto nella recensione della tua fic… cmq avevi ragione, ecco la mia faccia quando mi hai inviato l’E-mail con la frase* P.s. Mentre coloravo i subordinati mi è venuta in mente 1 cs! MI RICORDANO I BIT DEI BLADEBREKERS!!! ^___^ * O_o, poi: ^__^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’).

Grazie anche a chi legge, ma per favore fatevi sentire commentando ^O^.

Bhè, alla prossima per sapere che fine ha fatto Ruyji.

 

Goodbye

 

LightAngel

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Capitolo 22
*** Campeggio ***


Campeggio

Campeggio

 

Capitolo 20

Buio, doveva aver fatto proprio un bel casino, questa volta, se non riusciva neanche a vedere la luce del sole.

Tentò di fare un bel respiro

Gemette.

Era meglio evitare, respirare in quel momento non gli faceva granché bene, sperò solo di avere tutti e due i polmoni a posto, altrimenti, bhè altrimenti si sarebbe rigenerato, le sue ferite guarivano più velocemente del normale…

Dopotutto lui non è che rientrasse proprio nella norma…

Era straiato ai quattro bastioni sulla terra, di certo non era comodo, ma non riusciva a muoversi.

Con molta fatica si girò in modo da volgere la schiena all’aria, dopodichè molto lentamente si mise a gattoni… forse quello si poteva definire un passo avanti oppure, più semplicemente, un inutile spreco di energie che avrebbe potuto impiegare in qualche modo migliore…

“Tipo?” si chiese.

Si trovava in un cratere ad una profondità incalcolabile, anche se avesse chiesto aiuto nessuno l’avrebbe sentito, con molte probabilità lo pensavano già morto… non che non ci fosse andato vicino…

No, non era stato il colpo combinato dei sei umani più dei spirits, non bastava così poco per metterlo K.O. dopotutto fin da piccolo ci aveva pensato Angel ad allenarlo, quale Angel? Bhè entrambi a dire la verità, perché? Bhè… sore wa himitsu mi desnu (Spiacente, ma è un segreto^^’’).

Tentò di mettersi seduto, ma vide nero dal dolore, diamine! Come faceva a ridursi così ogni volta, da solo?! Neanche fosse stato attaccato da qualche nemico o qualcuno in generale…

Nooo aveva fatto tutto quel casino da solo, o meglio, aveva risposto in automatico ad un attacco, reazione istintiva, o semplicemente istinto di sopravvivenza… bell’istinto che aveva! La prossima volta lo mandava a quel paese e si faceva beccare in pieno, di certo non poteva essere peggio degli scatti di umore dei due Angel… in modo particolare di colei che avrebbe dovuto rappresentare il bene assoluto…

Tentò, per l’ennesima volta di mettersi seduto, finalmente ci riuscì.

Guardò un po’ com’era ridotto, non che ci fosse luce, ma grazie a DarkAngel aveva imparato a vedere anche la buio.

Allora, la maglietta era semi distrutta, e aveva solo qualche graffio, conseguenza della prima esplosione, la seconda aveva provveduto a distruggerlo dall’interno. I suoi poteri erano due opposti costretti a convivere in uno spazio limitato, lui, e quando non riusciva ad averne il controllo finivano per distruggere tutto e tutti, lui compreso…

-Sempre nei guai?- chiese una voce in tono ironico, si guardò intorno velocemente, individuò quasi subito chi era il possessore della voce.

-E tu invece sempre a cercarli?- chiese Ruyji con voce altrettanto ironica.

-Mhmm volevo vedere come stavi, ho avvertito l’energia, come chiunque con un tanto di potenziale fuori dal normale.-

-Sono stato così disastroso?- chiese Ruyji mentre una *gocciolina* faceva capolino sulla sua testa.

-No, peggio.- disse lui.

-Ah ^^’’- non che i suoi casini fossero una novità, ma se anche lui diceva che aveva fatto qualcosa di disastroso, bhè, la situazione era grave…

-Mhmm mi sa che devo andare…- così dicendo, senza neanche salutare sparì nel nulla, Ruyji non ci pensò più di tanto, bhè era solo, ma se l’amico era sparito tanto velocemente voleva significare una sola cosa…

La pseudo caverna si illuminò di colpo.

Si riparò con una mano gli occhi, la luce gli dava fastidio, non ci era più abituato…

Sentì dei passi, qualcuno si stava avvicinando a lui, una donna visto che riusciva a sentire i rumore dei tacchi sulla terra.

- Pensavo che ti fossi ridotto anche peggio.- disse la donna con tono stranamente gelido.

-Se non mi avessi fermato l’avrei fatto, Light- disse tranquillamente Ruyji tentando questa volta di alzarsi, riuscì solo a ricadere a terra come un sacco di patate…

-Vuoi una mano?- chiese lei addolcendosi leggermente.

-Naa c’è la faccio da solo…- tentò di nuovo di alzarsi, risultato? Cadde di nuovo a terra :-… ehmm diciamo che prima o poi c’è la farò…- disse il ragazzo con un sorriso nervoso sulle labbra.

-Ti direi che adesso ti porto a casa… o meglio a quello che ormai era diventato un albergo, dove eri fino a poco fa, ma sai, non ne è rimasto niente.- disse lei ironicamente, sedendosi a mo’ d’indiano accanto a lui.

*gocciolone Ruyji*

-Autodifesa.- si giustificò lui.

Angel gli mandò un’occhiata poco convinta.

-Almeno in teoria…- continuò il ragazzo con un sorriso sempre più nervoso e incerto sulle labbra.

*Gocciolone Angel*

 

-Scusa.- disse Mei a Ruyji, non credeva che l’avrebbe rivisto intero.

-Non importa^^ ho fatto più casino io che voi.- disse il ragazzo.

-Come, scusa?- chiese Takao, non riusciva a capire che significata avessero quelle parole, erano stati loro a lanciargli una sfera di energia, che centrava lui?!

-Meglio che lasciamo stare^^’’’’’’- disse il ragazzo cercando di nascondere alla vista degli altri gli innumerevoli goccioloni.

-Mhmm mi è venuta fame.- disse lui cercando di cambiare argomento e, tenendo conto di chi c’era nel gruppo,  ci riuscì in pieno…

-Concordo.- disse Takao con la bavetta alla bocca.

-Sono d’accordo.- rincarò la piattola.

-Ah, voi vorreste mangiare, giusto?- chiese ironicamente Angel.

-Certo.- dissero i due in coro, ma si vedeva che neanche gli altri disdegnavano l’idea…

-Ah, ma davvero? E dove, di grazia?-

*gocciolone di dimensioni bibliche*

-Tutte le nostre cose…- mormorò Mariam.

Con gli occhi enormi e le pupille ridotte ad un puntino.

Silenzio generale.

-Le mie sigarette ç__ç- disse il Ruyji con i lacrimoni agli occhi.

Tutti lo guardarono straniti.

-…black Chocolate… T__T – aggiunse dopo un po’. Si rintanò in un angolino a fare cerchietti sul terreno avvolta da un’aurea scura, depresso.

-Ruyji, hai presente che ci potevi rimettere la vita.- disse Max con un sorriso nervoso sulle labbra.

-cioccolata nera.- non sembrava che in quell’istante connettesse.

Minuti di silenzio, e adesso che cosa potevano fare?

-Ok ragazzi!- disse Ruy alzandosi di scatto, di nuovo allegro e vispo come quando l’avevano conosciuto.

Tutti lo guardavano con occhi appallati, non era normale cambiare umore così facilmente, ma quello ormai sembrava un vizio di tutti…

-Si fa campeggio!-

Silenzio generale.

-Non sarebbe una cattiva idea… ma le tende?- chiese Rei con aria dubbiosa.

-No problem!- disse lui, schioccò le dita e dal nulla apparvero un mucchio di tende sacchi a pelo e materiale vario.

O_o ß espressione comune.

-Ma come hai fatto?- chiesero tutti in coro.

-Mi è stato insegnato…- disse vago, meglio non specificare chi, o lo avrebbero linciato… nel migliore dei casi. Incrociò per qualche secondo lo sguardo di Light, lei non disse niente, si limitò a guardarlo dritto negli occhi per qualche secondo, lei aveva capito, poi lo spirits si limitò a sussurrare, in modo che lo sentisse solo lui:- Allora qualcosa di utile è riuscita ad insegnartela… forse un paio di neuroni che nuotano in quella scatola cranica piena d’aria li ha…-

*Gocciolone Ruyji*

 

In un luogo molto lontano da questo, dove grandi preparativi erano in fermento, DarkAngel starnutì.

-Tutto bene capo?- chiese uno dei suoi subordinati.

-Sì, solo la rompi balle di mia sorella =.= -

 

-AHH ma le tende non poteva farle apparire già montate?- protestò Takao, tentando, per l’ennesima volta di sistemare la sua tenda che cadeva miseramente a ogni tentativo, però non sembrava che gli altri fossero messi meglio.

Nel frattempo Light, seduta su un masso, vicino a loro, osservava la scena divertita.

-E dacci una mano!- disse il capitano del BBA team alla nullafacente.

-Non posso devo andare a prendere una persona^^- disse la ragazza allegra:- Mi darà una mano a reinserire tutti i sigilli di protezione mentre rimetto insieme il palazzo^^-

-E chi sarebbe?- chiese Takao.

-Aspetta d’incontrarla^^-

-Mamma mia! Questo posto sta diventando troppo affollato.- si lamentò il ragazzo.

-Embhè, non tanto se tieni conto che lo spazio dove ci troviamo è infinito e voi siete meno di una quarantina^^-

-Che intendi con infinito?- chiese Rei, anche gli altri, che fino a quel momento non avevano prestato la minima attenzione alla discussione dei due, si fermarono per qualche secondo ad ascoltare.

-Bhè, che quando l’ho creato non avevo nessuna ragione per mettere dei limiti, così non lo fatto direttamente^^-

Dietro a Light apparve dal nulla un’enorme scritta: PIGRA.

*gocciolone generale*

-Scusate^^’’ ma ora devo proprio andare…- così dicendo sparì nel nulla, lasciando gli altri a lavoro.

Max sospirò in modo stanco, anche a lui questa storia delle tende stava iniziando a stancare:- Ma almeno si può sapere dov’è finito Ruyji?- chiese a nessuno in particolare.

-No, è sparito un po’ di tempo fa…-

-Al solito… speriamo che non si cacci nei guai…- disse Mei preoccupata, forse si sentiva un po’ in colpa per quello che era successo.

-Al solito? Perché spariva spesso?- chiese Raul incuriosito.

-bhè, a dire il vero sì… di solito evitava gli scontri sparendo nel nulla, non ho mai capito come facesse… anche adesso per esempio, è sparito, ma qualcuno tra voi ha la più pallida idea di come si possa sparire così, come se niente fosse, da una dimensione sconosciuta?- disse la ragazza, tutti la guardarono esterrefatti, non avevano ancora pensato che, in teoria, per un normale essere umano sarebbe stato impossibile andarsene da lì.

 

-Capisco.- disse lui facendosi slancio con una mano, in un gesto molto atletico, per alzarsi:- comunque sono un semplice essere umano^^.

Hilary gli mandò uno sguardo truce.

Ruyji accorgendosene iniziò a grattarsi nervosamente la tempia destra, e con un *gocciolone* sul capo aggiunse:- diciamo che però come essere umano non sono proprio normale… ma dopotutto chi è che si può e viene definito “normale”^^-

 

Che cosa intendeva dire con quelle parole? Dubitavano che l’avrebbero mai capito… forse…

 

-Ollalla, mamma mia che fantasia per i colori!-

DarkAngel si girò lentamente, molto lentamente verso la porta ancora chiusa della sua sala del trono, era appena tornato, possibile che non potesse avere un attimo di pace.

Non aveva la più pallida idea di chi era, ma decise comunque di aprire la porta, solo una persona poteva avere il fegato di presentarsi da colui che rappresenta le forze oscure e fare qualche apprezzamento negativo sull’arredamento…

Con un gesto leggermente esagerato della mano aprì la porta.

-Giorno Dark- disse il nuovo arrivato.

-Come mai qui?-

-Mamma mia come sei gentile ed amichevole -.- -

-…- Dark fece scena muta.

-bhè niente di particolare, volevo solo sapere se hai riflettuto su quello che ti ho detto l’altra volta…-

-Sì ci ho riflettuto.- disse Mike chiudendo gli occhi stancamente:- Spiacente, ma la mia decisione non cambia, Ruyji.-

-Capisco- disse il ragazzo alzandosi e facendo per andarsene.

Quando ormai era già di fronte alla porta lo Spirits gli chiese:- E tu? Sempre dalla loro parte?-

-Io per mia decisione non sono dalla parte di nessuno, neutrale. Ma qui si parla della distruzione dell’intero universo… sai com’è, istinto di sopravvivenza.- spiegò lui con un’alzata di spalle.

-Lo stesso che porta gli esseri umani a combattere-

- e gli spirits, gli animali, ogni cosa cerca di evitare la propria fine.- concluse Ruy.

-Ma esistono esseri che decidono da soli quando vogliono morire… decidono di suicidarsi…- riflette Mike a voce alta.

-Spesso queste sono persone che non trovano più una ragione per vivere o si fanno soffocare dai problemi della vita…- spiegò il ragazzo, sapeva bene che Mike non aveva mai capito bene il concetto di suicida, o almeno non mai come in quel momento.

-Capisco.- si limito a dire Dark.

-Mike- disse il ragazzo:- E’ da tanto che ti volevo fare questa domanda: Tu, per cosa vivi?-

Il custode dell’oscurità si limitò a sorridere, ma non rispose, non aveva alcuna intenzione di rispondere e non lo fece.

O forse semplicemente non aveva una risposta.

Lui non viveva, esisteva ad un solo scopo, che ormai non gli interessava più…

Lui non aveva più nessuna ragione di esistere…

Non ricevendo nessuna risposta, Ruyji se ne andò chiudendosi la porta alle spalle, qualcosa gli diceva che non avrebbe mai più rimesso piede in quel posto.

 

-Scusa Ryo, hai visto Sea?- chiese Mei infilando la testa nella tenda del ragazzo, era da un po’ che cercava la ragazza, ma non sembrava fosse nell’accampamento.

-No- disse il ragazzo telegrafico, una volta tanto non sembrava allegro, al contrario era serio e guardava, senza vederlo veramente il soffitto. Anche se non c’era molta luce i suoi occhi ametista scintillavano nel buio.

Mei fu tentata di andarsene per continuare la ricerca della nuova amica, ma vedendo lo Shadowblader così serio e, a prima vista, taciturno, decise di entrare e vedere che cosa stava succedendo.

-Tutto bene Ryo?- chiese preoccupata.

Lui non rispose, continuò semplicemente a guadare il “soffitto”.

La ragazza sospirò ed entrò completamente dentro la tenda, sedendosi a mo’ d’indiana accanto a lui.

-Che cos’hai questa volta?- chiese lei al ragazzo.

Ancora Ryo non si decise a parlare, non sembrava neanche che si fosse accorto della presenza della ragazza.

Sì avvicinò ancora al ragazzo muovendosi a gattoni, la tenda non era abbastanza alta per mettersi in piedi, lo sfiorò leggermente sulla spalla per avvertirlo della sua presenza, o almeno farlo scendere dalle nuvole.

-eh?!- disse il ragazzo come risvegliandosi di colpo, si guardò per qualche secondo in giro, finchè non vide Mei, sembrò che si stesse rilassando impercettibilmente.

-Ah, sei tu, non ti ho sentito entrare…-

-Oh, non me n’ero accorta- fece lei ironica, poi continuò sorridendogli:- A cosa stavi pensando?-

-Niente che ti riguardi…- disse lui tranquillamente.

-Ehi! Come ti permetti?!- disse Mei “leggermente” arrabbiata.

Per tutta risposta lui, sempre da sdraiato si girò dandole le spalle.

-__- ***** ß espressione di Mei.

La ragazza, che non aveva alcuna intenzione di demordere, si avvicinò a lui fino a sfiorargli la schiena, a quel contatto un brivido attraversò la schiena del ragazzo.

-Sei preoccupato, te lo leggo negli occhi, ma non capisco il perché…- disse la ragazza.

Passarono un paio di minuti in cui il silenzio regnò sovrano su tutto, neanche gli altri, fuori dalla tenda facevano un po’ di rumore, bhè, dopotutto anche la tenda di Ryo era un po’ più isolata dal gruppo.

Con un movimento veloce Ryo si girò verso la ragazza:- Mi chiedi perché?!- sembrava arrabbiato.

-Sì-

Con un movimento veloce le sfilò uno degli scaldamuscoli che la ragazza portava sempre, così si poteva notare una sottile cicatrice che spiccava sulla pelle chiara della gattina.

Lei lo guardò senza capire, quello era un ricordino dei mondiali a cui avevano partecipato, diciamo che durante le finali non si erano trovati proprio in una bella situazione…

 -L’ultima volta per poco non ci hai rimesso la pelle.- disse lui piano.

-Mi è andata bene.-

-E la prossima volta ti andrà ancora bene?-

Mei iniziò a capire dove voleva andare a parare.

-Sì, e se non sarà così, bhè non mi arrenderò-

-Perché?- chiese lui distogliendo lo sguardo dalla fine cicatrice per portarlo agli occhi della ragazza, più decisi che mai, i loro volti erano tremendamente vicini.

-Ohh!!! Ma quanto la fai lunga, non posso arrendermi come non posso affidare la mia vita a qualcun altro- sbottò lei priva di argomentazioni troppo valide.

-Neanche a me?-

Mei lo guardò stupita aveva capito male o lui le aveva appena chiesto se gli avrebbe mai affidato la sua vita? Ad un ragazzo che non vedeva da anni, con cui non faceva altro che litigare, insopportabile e che la prendeva sempre in giro, certo che… sì, dopotutto lui era Ryo o meglio Ryosuke Talashima.

Lei gli sorrise ironicamente:- Perché dovrei?-

Il ragazzo non rispose, quelle parole l’avevano ferito, va bene che litigavano spesso e volentieri, ma pensava che Mei si fidasse di lui, o almeno così sperava.

Ryo si risdragliò dandole di nuovo le spalle.

La ragazza sospirò esasperata, possibile che se la prendesse per così poco? Di solito lo prendeva  a martellate e non diceva niente, adesso gli faceva anche la scena melodrammatica, lunatico peggio di una donna incinta…

-Ryo? Ehi! Ryo? Mi ascolti?- il ragazzo fece finta di niente.

-RYOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-

-Diamine! Ma mi vuoi fare diventare sordo?- chiese lui, arrabbiato, ma appena vide la ragazza si calmò all’istante, infatti lei rideva, e di gusto, anche!

-Si può sapere che cosa c’è da ridere? *gocciolone*- chiese il ragazzo.

-Sei troppo buffo.- rispose Mei con le lacrime agli occhi.

-I-io b-buffo ?__? –

-Sì^^ mi diverti!- rispose la ragazza.

-Tsz, ha parlato la gattina.- voleva provocarla, quella non gli piaceva quella situazione, cioè in genere era lui che la prendeva in giro, difficilmente succedeva il contrario, Mei era troppo permalosa.

Ma lei non smise di sorridere, si limitò a fargli una linguaccia divertita.

Con un movimento rapido si mise alla stessa altezza del volto della ragazza.

-Eh?- ebbe solo il tempo di esclamare stupita prima che Ryo gli appoggiasse dolcemente un dito sulle labbra per non farle dire niente.

Le guance della ragazza divennero subito incandescenti, aveva paura che lo Shadowblader potesse sentire il suo cuore battere tanto era il baccano che, a suo dire, faceva…

Avrebbe voluto allontanarsi, si sentiva completamente nelle sue mani, non riusciva a muoversi… o semplicemente non voleva farlo.

Con un gesto lento ma sicuro Ryo prese il volto della ragazza tra le mani, sorrise leggermente vedendo le guance imporporate della ragazza, -Non ti lascerò mai.- mormorò, poco prima di sfiorare le labbra della ragazza.

Mei chiuse gli occhi per godersi quel bacio, per imprimere nella sua memoria gl’istanti che stava passando con Ryo, prima che le cose potessero cambiare, prima che lui la prendesse in giro dicendo che era uno scherzo, prima che le chiedesse di andarsene perché voleva dormire, prima che scoprisse che tutto questo era solo un sogno… ma nessuna di questa cose accadde.

Ryo si separò dolcemente da lei, per poi sussurrarle qualche parola vicino all’orecchio, lei annui lentamente, senza alzare la testa, per poi appoggiarsi dolcemente contro il petto del ragazzo.

Sorrise, sentendo che il suo cuore martellava incessantemente, proprio come il suo.

 

-Resta con me, stanotte…-

 

 

Alex: -Ecco una citazione da Miss Marple: giochi di prestigio: - E’ per metà italiana, vedete, gli italiani hanno una vena inconscia di crudeltà… XD XD XD

Xander:- Non tanto inconscia XD XD XD

A:- Chissà perché mi sento chiamata in causa U.U’’

A:-Bene ed ecco il cap 20… mamma mia, già venti? O.o .

Ruyji:- Capo, stavo pensando allora se si levano il prologo e il 6, che nn era un vero e proprio capitolo non siamo a venti, ma a 19…

A:-Mi sa che parecchi capitoli fa ho fatto qualche errore ora controllo... *gocciolone di dimensioni bibliche *.

 

Ora ringrazio: Francesca Akira89 (XD mi chiedo adesso che cosa pensi di Ruyji), Lenn chan, solarial (Ecco la scena mielosa da fine cap XD basta che nn mi mandi il conto del dentista, anche se non credo di sopravvivere abbastanza per pagarlo *sopra Angel si vede l’imponente ombra di Mei leggermente nera*.), Hilary14, Lir_chan.

 

Bene adesso vi faccio una domandina: secondo voi da dove vengono i poteri di Ruyji-san? Vediamo se indovina qualcuno *grin*.

 

Goodbye

 

LightAngel

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Capitolo 23
*** Un altro luogo ***


Un altro luogo

Un altro luogo

 

Capitolo 21

-Yaaaahhhhhooo- tipico sbadiglio da elefante di Takao di prima mattina.

-Buon giorno!- disse allegramente Sea.

-Sonno =o= -

*gocciolina Sea*

Takao si guarda per qualche istante intorno, c’erano solo loro, degli altri neanche l’ombra.

-Dov’è tutto il resto del gruppo?- chiese il ragazzo.

-Non so, a letto credo.- disse tranquillamente prendendosi il suo thè alla jinseng.

-COME A LETTO!- urlò il ragazzo scioccato, il suo orologio segnava circa le undici di mattina.

Lei sorrise, e si limitò a dire:- Visto che Hilary non è ancora arrivata non possiamo iniziare con gli allenamenti, di conseguenza è del tutto inutile alzarsi^^-

-Nuuu T__T- avrebbe potuto dormire ancora e invece…

-Dai! Non fare così! Andiamo a fare una passeggiata?- chiese la Dolphinblader appoggiando il thé ad un sasso, improvvisato tavolino, accanto a lei.

-Certo!- disse lui diventando immediatamente di ottimo umore.

Sea e Takao stavano camminando tranquillamente vicino a un piccolo ruscello che rifletteva il cielo stellato, o meglio la copia che Angel aveva creato, cosa voleva dire fare campeggio senza avere un cielo stellato da ammirare, non che loro avessero proprio deciso di fare campeggio.

Takao camminava silenzioso leggermente in dietro rispetto alla ragazza, in completo silenzio, sembravano tutti e due molto pensierosi e poco disposti ad attaccare conversazione, finché Takao non si decise a parlare.

-Sea-

-Sì?- disse lei girandosi, non che le cose a lei cambiassero molto, ma sapeva che le persone preferivano vedere in faccia i propri interlocutori, invece per lei girati o di spalle non faceva alcuna differenza.

-Perché hai deciso di combattere questa guerra?- chiese lui.

-E tu?-

-EHI! Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda!- protesto il ragazzo, lei, per tutta risposta gli fece un’allegra linguaccia.

-Rispondi prima tu- disse Sea.

-Ok- Takao ci pensò per qualche secondo, poi disse:- bhè mi ci sono trovato e quando mi è stato chiesto di aiutare un’amica che combatteva per la nostra salvezza ho deciso che toccava anche a me entrare in campo, dopotutto si parla della mia vita e delle persone che ci circondano…- non sapeva se il suo discorso avesse un senso o no, ma quella era la verità.

-Ora tocca a me rispondere- disse lei riprendendo a camminare:- Sinceramente non so se c’è un vero perché, fin da quando ero piccola mi sono sempre state raccontate le leggende sui due Angel e sui loro poteri, ciò che erano in grado di fare… forse ho solo deciso di pretendere una strada senza via di ritorno, ma che sentivo giusta per me.-

-Ripensamenti?-

-Più questa storia va avanti più sento che sto facendo la cosa giusta e niente riuscirà a farmi cambiare idea- ripose lei sicura.

-Sai, in questo momento vorrei avere la tua sicurezza…- disse piano il ragazzo.

-Che vuoi dire?-

-Vedi ho come l’impressione che, sì, questa strada sia senza via di ritorno, ma non per noi… credo che Hilary non ci abbia detto tutto…- aggiunse cupamente il ragazzo.

-Questo è sicuro.-

-Come?!-

-Ma Takao! Ormai l’hanno capito quasi tutti, Angel non ci ha detto qualcosa di molto importante, ma che la riguarda in prima persona… qualcosa che Ruy sa…- aggiunse dopo qualche secondo.

A quelle parole il campione del mondo si bloccò pietrificato… doveva aver capito male.

-RUY?!-

-Sì, credo che lui sappia qualcosa più di noi…- non capiva perché il suo ragazzo fosse così infastidito da quello che aveva detto.

-Da quando in qua siete in confidenza.- chiese Takao con un tono leggermente arrabbiato.

Sea si fermò per qualche istante, se avesse potuto con molte probabilità avrebbe guardato il ragazzo con uno sguardo tra lo stupito e lo scioccato, non potendo si limitò a scoppiare a ridere.

-Eh? Che cosa ho detto?- chiese lui sentendosi come spaesato.

-Non credevo che ti avrei mai visto geloso^^-

-Come? Scusa, io non volevo.- disse il ragazzo dispiaciuto.

-Eh perché?- avvicinandosi e intrecciando le dita della mano con quelle del ragazzo:-Vuol dire che tieni a me.-

-Bhè, mi sembra logico…- disse lui, era strana come se fosse convinta che nessuno tenesse a lei, che non fosse importante, inutile.

-A me no…- disse lei cupamente.

Takao l’avvicinò di più a se.

-Ti ascolto…- mormorò il ragazzo.

 

-C’è da dire che questo posto è un paradiso terrestre =3 tu che ne pensi, Mariam?- chiese Max alla ragazza che camminava annoiata accanto a lui.

-Che avrei preferito starmene tranquilla nella mia tenda a dormire…- rispose lei in tono scocciato.

*gocciolina Max*

-Eddai, siamo in un posto unico, godiamocelo!-

-Uff- rispose lei annoiata, non aveva voglia di continuare quella discussione, il ragazzo non gliel’avrebbe mai data vinta, per niente al mondo.

Max sorrise soddisfatto, mentre lei iniziava ad innervosirsi, guai a lui se anche solo credeva di aver  avuto la meglio, di averla battuta.

-Senti Max, non creder-

-Shhh- la bloccò l’americano allontanandosi da lei per andare a guardare qualcosa da dietro un cespuglio.

Mariam stava per ribattere, ma con un gesto della mano l’invitò ad avvicinarsi, voleva farle vedere qualcosa, chissà, magari quello era il suo nascondiglio speciale per la maionese…

Quando fu a pochi passi dal ragazzo capì che cosa era stato ad attirare la sua attenzione.

Takao e Sea, mano nella mano… da soli…

Stava per esclamare qualcosa, ma Max le chiusa la bocca con una mano attirandola vicino a lui, abbastanza a riparo per non essere visti dalla coppietta e abbastanza lontani per non essere intercettati dal sensibilissimo udito di Sea… a patto che non fiatavano, non si muovevano, non respiravano.

La ragazza sembrava triste, cupa.

“Strano” pensò Mariam “di solito è sempre così decisa e allegra…” in effetti tutti l’avevano sempre vista così, mai un attimo di cedimento, mai un secondo in cui si mostrasse vulnerabile, rispondeva a tono alle offese e si sapeva anche difendere con il suo bastone…

Qualcuno da rispettare, anche se nessuno nella sua tribù la pensava così, al contrario lei era una fuori casta, qualcuna da evitare, perché? Bhè, se ci pensava adesso le sembrava una sciocchezza, niente di poi così importante… Mariam iniziò a pensare che fosse solo un pretesto, ma chi può odiare tanto una persona?

 

-No, niente è solo che… hai notato che tutti i componenti della Tribù hanno gli occhi verdi?- gli chiese.

-Sì.- disse Takao, non capiva dove voleva arrivare, che cosa importava che tutti i membri della tribù avessero gli occhi dello stesso colore?

-Io invece ho gli occhi azzurri… l’eccezione che conferma la regola… regola secondo cui solo chi lo merita fa parte della tribù e possiede questo segno di riconoscimento, chi non lo ha è dannato ed io, per ironia della sorte, sono ceca, un peso, qualcosa di inutile, che sarebbe meglio che non ci fosse mai stat- non poté finire la frase perché Takao l’aveva abbracciata.

Le piaceva quella sensazione, la faceva sentire in pace con il mondo e, soprattutto, amata.

Alzò lentamente il viso, per incontrare le calde labbra del ragazzo

 

-Credo che sia meglio andare.- sussurrò Max nell’orecchio a Mariam facendola cadere dalle nuvole, si era lasciata trasportare dai suoi pensieri estraniandosi da ciò che la circondava.

Accorgendosi finalmente della coppietta, arrossì leggermente, si sentiva una guardona e,  in effetti, in quel preciso istante lo era… a quel pensiero rimase pietrificata.

*gocciolone Max*

Con molta tranquillità prese la ragazza di peso per poi allontanarsi, non gli andava di farsi beccare dal capitano mentre lo spiava, o meglio non voleva che un amico lo beccasse mentre lo spiava.

Dopo pochi minuti Mariam si riprese e strattonò in malo modo il biondino per fare in modo che la lasciasse.

-Maledetto! Potevi dirmi che cosa stava succedendo.-

-Cosa sarebbe cambiato?- chiese lui ingenuamente.

-Io NON SONO una guardona!- disse lei arrabbiata

-Non urlare, altrimenti ci beccano =3 – Max non riusciva a capire perché la stesse facendo tanto lunga, dopotutto loro mica l’avevano fatto apposta, avevano solo visto due amici in giro, da soli, e, curiosi, li avevano osservati, tutto qui!

-Non capisco perché la stai facendo tanto lunga! Mica lo abbiamo fatto a posta!- disse il blader esprimendo a voce alta i suoi pensieri.

-Bhè, ci saresti dovuto arrivare! Non è che due persone( lui e lei ) se ne vanno in giro, da soli, mano nella mano, così, tanto per!- (ah, no? NdTutti) Mariam sapeva che dopotutto non era così strano, ma semplicemente voleva averla vinta lei, tutto qui.

-Come? Così?- così dicendo Max prese la ragazza per mano come se niente fosse:- Adesso che cosa dovrebbero pensare le persona che ci guardano, che stiamo insieme?-

La ragazza non rispose, dopotutto non stavano facendo niente di strano, erano solo due vecchi amici che passeggiavano insieme… già, solo due vecchi amici… amici.

-Waho.- Max si era fermato di colpo in mezzo alla strada, o meglio, al sentiero.

Mariam lo guardò stupita, il ragazzo stava guardando imbambolato qualcosa molto in alto, seguì il suo sguardo, rimanendo anche lei ferma immobile a contemplare quella magnifica costruzione.

-Che cos’è?- chiese la ragazza.

-Non lo so, se non mi sbaglio il palazzo che Hilary doveva ricostruire è dall’altro lato, voleva rifarlo proprio sopra il vecchio.- disse il biondino senza staccare gli occhi da quella costruzione.

Uno breve scambio di sguardi tra i due che già si stavano dirigendo verso quell’immensa costruzione che s’innalzava in tutto il suo splendore nel cielo.

Non ci misero molto ad arrivare, non era poi così lontano e proprio per questo non riuscivano a capire come fosse possibile che nessuno l’avesse notato prima, dall’accampamento avrebbero dovuto vederlo benissimo, eppure non era così… com’era possibile?

Superarono gli ultimi alberi che li separavano dalla meta, ed eccoli adesso, di fronte a quell’enorme portone in marmo bianco, don varie rifinire argentee.

I due l’osservarono attentamente, nel portone stesso in un basso rilievo c’erano quattro colonne con varie scanalature, intorno ad ognuna delle colonne c’era uno dei quattro animali sacri e tra la terza e la quarta colonna, c’era un secondo basso rilievo, diviso nelle due porte, rappresentava il simbolo dello ying yang con le due pantere della luna e il simbolo che avevano sulla fonte era il classico punto dell’equilibrio. La cosa più stupefacente erano gli occhi, mentre tutto il corpo era bianco gli occhi erano composti di gemme preziose.

E, sopra tutto, si mostrava in tutto il suo splendore il bassorilievo in oro di un cristallo d’oro.

-Il cristallo originario.- mormorò Mariam.

Max la guardò qualche momento per poi capire, era il cristallo da cui erano derivati i due Angel, la rappresentazione di dove tutto aveva avuto origine.

-Ma dove siamo?- chiese il ragazzo.

Mariam non lo rispose, non lo sapeva neanche lei.

Dalla tasca di Max iniziò a brillare una luce, prese subito il bey blade dove il bit di Draciel si mise a brillare, stava reagendo a qualcosa.

Stava reagendo a quel luogo, a quelle mura, a quel portale, ad un qualcosa che era custodito dentro il tempio.

-Come facciamo ad entrare?- chiese Mariam.

-Non so se possiamo.-

-Non importa, voglio vedere che cosa c’è lì dentro.- disse la ragazza decisa avvicinandosi al portone e cercando di spostarlo, con ben pochi risultati.

*gocciolina Max*

Prima che potesse dire qualcosa il biondino le si avvicinò.

-Ti do una mano.-

Quando si trovò a pochi centimetri dal portone questo si spalancò, come se Max al contrario della ragazza, avesse il permesso di entrare.

Senza dire una parola entrarono dentro.

Le pareti bianche erano ricoperte con vari affreschi, immagini di bit power e alcune incisioni, storie, racconti del passato. C’era solo una scritta che riuscirono a capire:

Troverete il passato ed il presente, solo il futuro dovrete cercare

Ma in questo luogo mai lo potrete trovare

-Ma che significa?- chiese la ragazza leggermente scioccata.

Quelle parole le ricordavano leggermente la famosa frase:

Lasciate ogni speranza o voi che entrate

Max fece spallucce e continuò a camminare per il luogo corridoio, era strano, erano molte le finestre da cui proveniva la luce, ma era impossibile, almeno visto da fuori il palazzo era enorme invece lì era come se fosse un unico corridoio visto che ad ogni finestra a destra ne corrispondeva una sulla sinistra.

Bhè, dopotutto non era così importante, soprattutto se si calcolava il luogo dove si trovavano, lasciamo stare quello strano palazzo, parliamo invece di una dimensione al dal normale, per loro, spazio tempo.

Camminarono a lungo per quel corridoi, era così strano… non c’erano porte o altre stanze solo quel lungo corridoio che sembrava non avere fine.

-Ma si può sapere dove diamine siamo finiti?- protestò Mariam indispettita.

Max le mandò un’occhiataccia, era stata lei a voler entrare ad ogni costo, adesso non poteva anche lamentarsi!

Lei non ci fece caso e disse:- Vorrei solo trovare una porta, qualcosa, qualsiasi cosa!-

-Di certo non apparirà dal nulla =3 dobbiamo solo aspettare ed avere pazienza questa costruzione avrà pure una qualche ragione, no?-

-Sì, forse hai ragione.- disse lei regalandogli un sorriso sincero e spontaneo, che fu capace di farlo arrossire fino alle punte dei capelli.

- G-gr- il ragazzo stava tentando di ringraziarla, anche se non sapeva bene per cosa, quando Mariam si bloccò di colpo e urlò:- GUARDA! LI’ IN FONDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-

Max, leggermente scioccato dal comportamento dell’amica, seguì il suo sguardo, a prima sguardo non notò niente, ma sforzando la vista per vedere in fondo al corridoio, notò qualcosa, uno scintillio, stava per chiedere alla ragazza se immaginava che cosa fosse, ma era già tardi, aveva già iniziato a correre verso quel punto. Non gli restava che seguirla.

Non ci misero molto ad arrivare alla fine del corridoio, anche se il blader, sfinito, non poté proprio fare a meno di pensare: “Ma quanto diavolo veloce corre quella ragazza O.o “

Poi si concentrò sul portone, era strano, molto più sobrio del precedente, di semplice pietra  ma pieno d’incisioni antiche quanto il mondo, in una lingua che ormai conosceva solo colore a cui era stato affidato un compito molto tempo fa, prima di molte cose, prima di molte guerre, il compito di levare la libertà.

-Chissà che cosa c’è scritto…- disse curioso il biondino.

-Ed ecco voi, che siete arrivati fino a questo punto

Eletti in un mondo corrotto

Inchinatevi davanti al luogo delle origini

Qui ogni cosa ha avuto inizio

Prima il chaos

Poi la luce e la tenebra

Gli elementi che governano questo mondo

Acqua, aria, terra, fuoco e la luna in tutte le sue forme

Ogni cosa

Cosa siete disposti a fare per la vostra sete di sapere?

Entrare significa violare un luogo sacro

Volete davvero sfidare il destino?

A voi la scelta...

*gocciolone Max*

-Che significa “sfidare il destino”?-

-Semplice- iniziò la ragazza:- se il nostro destino è quello di vivere felici e contenti entrando lì dentro ci potremmo rimettere la pelle.- continuò con una tranquillità esasperante.

*ri-gocciolone Max*

-Ah-ehm Mariam, capisci che quello che stai dicendo^^’’’’’’’-

-Certo, se entriamo qui dentro potremmo morire.- disse lei serafica cercando una maniglia, un qualcosa per poter aprire il portone.

Max non sapeva proprio che cosa fare con lei, stava iniziando a pensare che prenderla e portarla via di peso fosse la migliore delle soluzioni, anche se un occhio nero non gliel’avrebbe risparmiato nessuno…

-Uff questa porta sembra sigillata…- mormorò la ragazza, che però non sembrava intenzionata ad arrendersi:- forse si apre solo dall’interno… no altrimenti tutto quel discorso sarebbe completamente inutile…- così dicendo tornò a leggere la scritta, era sicura che doveva fare qualcosa, ma cosa?

-Mariam, è meglio lasciar perdere -.-‘’ –

-NO! Non dopo aver fatto tutta questa strada!-

-Ma…-

-Zitto! Devo riflettere… mhmm, forse ho trovato.- così dicendo prese il suo accompagnatore per la maglietta e lo fece abbassare in una specie d’inchino vicino a lei, anche inchinata.

Lui la guardò come se fosse impazzita, poi capì cosa passava per la testa della ragazza, Inchinatevi davanti al luogo delle origini, era esattamente quello che stavano facendo, poteva anche averci azzeccato.

Le scritte s’illuminarono e lentamente, molto lentamente il portone si aprì, mostrando uno scenario che i ragazzi non si sarebbero mai aspettati…

 

*Angel, modalità bastard inside on*

Ed eccomi tornata dopo un po’ di stacco, perché ancora la scuola nn mi è finita ç___ç?!

Quanto mi diverto a fare specie di filastrocche, avvertimenti e simili XD XD XD.

Cmq mi dispiace per i fan di Mike o Xander, ma in questo cap non aveva molto senso inserirli, come non avevo senso inserire qualcun altro, un capitolo che ruota completamente in torno a 4 personaggi…

Ringrazio, per aver commentato: Lenn Chan, solarial (tu sei una delle poche che legge anche l’altra mia fic, dove già dai primi cap si nota un po’ di Hila/Kai, se non ho inserito questa coppia anche qui, una ragione c’è, credimi, ma non posso proprio dire niente…)Francesca Akira89 (Nn preoccuparti, BASTA nuovi pers, se ci sarà qualcuno di nuovo sarà solo una comparsa, se aggiungo qualcun altro ammattisco… nn hai strani gusti al contrario, mi dispiace solo di non averlo messo in questo cap, mi manca ç__ç *gocciolone di tutti*) e Lir_chan. Un altro ringraziamento anche a chi legge.

Per favore COMMENTATE!!!!!!

 

Goodbye

 

LightAngel

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Capitolo 24
*** Ultimatum ***


Ultimatum

Ultimatum

Capitolo 22

Tutto era… era fuori dal mondo.

Non c’erano ne pareti ne confini, ma sono un’enorme spazio nero pieno di galassie stelle, meteoriti, ma tutto in formato ridotto.

Mariam si avvicinò a un piccolo gruppo di stelle, messe quasi in fila… come non riconoscere la cintura di Orione? Soprattutto lei, come non poteva? Aveva passato talmente tanto di quel tempo a guardare il cielo, perdendo la cognizione del tempo e sognando, sognando la vita oltre quel posto, la sua casa, che spesso l’aveva fatta sentire in gabbia.

-D-dove siamo?- chiese il biondino spaesato.

-In quello che sembra una specie di modellino dell’universo…- disse piano la ragazza, poi indicò una piccola stella accerchiata da dei piccoli puntini:- Vedi? Quello è il sistema solare.-

-Ahhh- disse il ragazzo leggermente sconcertato.

-Bingo! Complimenti Mariam, hai un ottimo spirito di osservazione.- disse una terza voce, poco lontana da loro.

I due guardarono sconcertati il ragazzo poco distante da loro.

-Ruyji?- chiese la blader incerta.

-Certo.- disse lui in tono pacato tirando un’altra boccata dalla sigaretta che aveva in mano:- chi altro dovrei essere…?-

Non sembrava molto allegro, al contrario era di pessimo umore, come se c’è l’avesse con il mondo intero; era raro vedere quel ragazzo in quelle condizioni, ma di certo non era impossibile, dopotutto aveva appena capito qualcosa di non proprio piacevole di quella guerra, anche se non ne era ancora sicuro al cento per cento; cosa sicura è che quella mezza scoperta lo aveva innervosito tanto da farlo iniziare a fumare come un turco…

-Come mai sei qui?- chiese Max ignorando la sigaretta.

-Secondo l’autrice fumo come un turco.- disse lui annoiato

-Come, scusa? Non credo di avere capito.- disse lui leggermente scioccato.

Lui sospirò per poi chiedere:- Dovrei essere io a chiedere a voi che cosa ci fare qui…-

-E perché scusa, tu avresti qualche diritto di stare qui più di noi?- ribatté la ragazza senza che Max potesse fermarla, un po’ più di gentilezza sarebbe stata utile.

-Mbhè, io qui ci vivo da sempre.- disse lui laconico.

I due si bloccarono, come pietrificati, dovevano aver capito male.

-Come?-

-Io abito qui.- ripeté lui, schioccando le dita e facendo apparire nulla una seconda sigaretta, con tanto di accendino, visto che la prima l’aveva appena finita… anche se non era molto probabile che quella fosse la prima:- Questo.- iniziò a spiegare:- è il luogo NEUTRO, qui, in questa stanza, non sono ammessi scontri di nessun tipo, una specie di sala riunioni per casi estremi.- spiegò il ragazzo.

-Sala riunioni? Ma qui non c’è niente.- disse Max, poi avrebbe approfondito l’argomento: come possibile che tu, un essere umano, viva qui? Adesso voleva sapere altro.

-Dite così solo perché siete accecata da quest’illusione che vi circonda.-

Illusione? Si chiesero i due mentalmente, ma di che diamine stava parlando, adesso?

Max guardò per qualche secondo la sigaretta…

-Sei sicuro che sia solo una comune sigaretta e non qualcos’altro?- chiese il biondino incerto.

SDONG

Caduta Ruyji.

-Ma fare il serio mai?- chiese il ragazzo con le lacrime agli occhi, ecco era finito in un luogo di matti. Anche se tutto sommato si divertiva, colpi mortali a parte…

Senza aspettare davvero una risposta Ruyji continuò:- State a vedere.- poi schioccò le dita.

Mariam e Max ebbero come l’impressione che il mondo, l’universo, gli stesse crollando a dosso, e in effetti si poteva dire che era quello che stava succedendo… i pianeti, le stelle, le galassie, si stavano dirigendo a tutta velocità verso il basso, per ricreare un pavimento composto da mosaici, talmente belli da sembrare reali. Animali della mitologia, nascosti e dimenticati sotto lo scorrere del tempo, affiancati da animali che noi tutti conosciamo, ma di cui presto non resterà traccia.

Il perimetro della stanza era a forma esagonale, ad ogni angolo c’era una colonna, con intrecciato uno dei sei animali sacri e, con le spalle voltate alla colonna, un maestoso trono con di fronte una sfera sospesa a mezz’aria, al centro della sala, c’era una specie di colonna ionica, o meglio una colonna che fungeva da basso tavolino e sopra, sospesa a mezz’aria un’altra sfera, d’oro  avvolta in alcuni anelli bianche e neri, che la proteggevano.

Uno spettacolo per chiunque.

-Come é possibile?- chiese piano Mariam.

-Tutto è possibile, almeno qui! Siamo esattamente al centro dell’universo, questa dimensione è il suo nucleo, da qui Angel-sama ha creato tutto, il luogo d’inizio, per essere chiari…- continuò il ragazzo.

I due sgranarono gli occhi, non ci potevano credere, stava scherzando era ovvio.

-E tu che ne sai?- chiese la ragazza guardinga.

Ruyji alzò gli occhi al soffitto, mezzo esasperato:- Ve l’ho detto! Io vivo qui! Come faccio a non sapere queste cose?-

-NON PRENDERCI IN GIRO!!!!- ribatté la ragazza infuriata.

-Perché dovrei?-

Il silenzio scese nella stanza.

-N-non è possibile, questa non può essere casa tua…- mormorò alla fine il biondino:- e i tuoi genitori?-

Ruy fece un gesto arrabbiato con la mano, sembrava infuriato… Max aveva toccato un argomento delicato, uno dei pochi, se non l’unico, in grado di far infuriare quel ragazzo che di solito riusciva a scherzare su ogni cosa:- Non lo so e non m’interessa, argomento chiuso.-

-Sei cresciuto qui da solo?- chiese il biondino restando, però, sempre vicino a quell’argomento.

Takayama si girò, dandogli le spalle, per poi avvicinarsi a quella strana sfera d’oro.

-Da qui derivano i miei poteri, dall’insieme della luce e dell’oscurità… dalla poca energia che il cristallo d’oro ha perso quando si divise in luce e oscurità… DarkAngel e LightAngel; quest’energia viaggiò a lungo, per poi decidere di far parte di me sin da prima della mia nascita, per non fare danni sono venuto a vivere qui… i miei genitori hanno fatto in modo che finissi qui… Light e Dark mi hanno fatto da insegnanti e, in un certo senso, genitori… sono cresciuto con loro.-

Era vero, i due non gli avevano mica chiesto tutte quelle cose, ma l’avrebbero fatto, tutti volevano una spiegazione, l’aveva capito il giorno prima quando aveva fatto apparire le tende per il campeggio.

Senza contare l’esplosione e tutti i casini che ne erano derivati…

-Domande?^^- chiese lui tornando tranquillo e sereno come al solito.

Silenzio.

I due erano ancora troppo scioccati anche solo per formulare un pensiero sensato, immaginiamoci un’intera domanda.

 

-Forse adesso è meglio se torniamo all’accampamento…- disse Sea, che, dopo essersi sfogata, aveva continuato, insieme al blader la loro passeggiata.

Lui annuì, ancora con la testa fra le nuvole.

 

-FINALMENTE!- disse Mei avvicinandosi a loro, ormai quasi tutto il gruppo era sveglio, mancava solo qualche dormiglione che presto si sarebbe svegliato per il richiamo dello stomaco.

-Sea, è da ieri che ti cerco, ma dov’era sparita?-

-Mbhè, ero a fare una passeggiata, quando mi hanno detto che mi cercavi sono andata nella tua tenda, ma non c’eri… quindi dovrei essere io a farti questa domanda…- rispose la ragazza allontanandosi da Takao, che aveva iniziato a parlare con Zeo.

-Bhè, ecco… diciamo che… ah-ehm^^’’’’’’’- Mei non era mai stata brava a mentire, prima o poi avrebbe dovuto convincere Angel a darle qualche lezioncina… o semplicemente le bastava chiedere a Ryo, ma non sapeva se l’avrebbe aiutata, non gli conveniva molto…

-Giorno neko-chan^^-

SDONG

Martellone da 100 t in testa a Ryo…

-NON CHIAMARMI NECO_CHAN!- urlò la ragazza a… al buco dove prima c’era il ragazzo.

Da lì arrivarono sono alcune specie di gemiti e lamenti, che la ragazza riuscì  tradurre come un:- dovresti smetterla di guardare City Anthers, ti fa male… o meglio fa male a me… TANTO POI KAORI MUORE.-

*gocciolone Mei*

*ghignetto sadico by Mei*

-Che c’è, preferisci che adotto il metodo, di Philia in Slayers?-

Questa volta non si sentì proprio niente… meglio non aggravare la situazione passando da martelloni a mazze chiodate…

-Ah, Mei?-

-Sì^^- disse serafica la biondina.

-Hai visto Giada?-

-Eh?... no… sì, se non mi sbaglio era con Yuri, stavano litigando… o meglio, lui stava perdendo la pazienza e lei continuava a sorridergli e a rispondergli con la sua solita allegria…-

-e faccia tosta- completò per lei Sea.

-Precisamente^^-

-Quindi, oltre ai due manca qualcun altro?- chiese la ragazza dai capelli color mare.-

-Mariam.- disse una terza voce, era Ozuma, affiancato da un Jessi molto preoccupato che non stava fermo un minuto guardandosi continuamente in torno.

-Sarà a fare una passeggiata, non sarebbe poi così strano…- disse tranquillamente Sea, anche se nel suo tono ci fu qualcosa che fece rabbrividire i due. Sembrava che gli era ostile, e in effetti…

-Qualcun altro?- continuò a chiedere la ragazza ignorandoli a pie e pari.

-Max!- disse allegramente Takao, affiancato da Zeo, Rei e Mao:- Oggi abbiamo potuto fare colazione tranquillamente senza che qualcuno cercasse di rifilarci della Maionese ^O^-

*gocciolone generale*

-Quindi mancano solo due persone all’appello… bhè, poi ci sono i soliti assenti: Ruy che ancora non è tornato, e Angel, che sarà a lavoro per finire il palazzo.-

-Sì, ma quei due dove sono finiti, ma soprattutto: dov’è mia sorella?! Non vorrei che DarkAngel…- stava dicendo un pallido Jessi, ma fu interrotto da Ryo, uscito da quella buca solo per metà.

-Quanto la fate lunga, saranno andati a fare una passeggiata insieme.-

-INSIEME?!- disse il bambino inviperito, dopotutto Max si poteva ancora considerare una specie di avversario, l’aveva battuta e il suo orgoglio le avrebbe impedito di fraternizzare così tanto con il nemico.

-Perché, no? Dopotutto fanno una bella coppia.- disse candidamente Sea…

*Un covone passa nello sfondo lasciando una serie di punti neri*

Il silenzio regna sovrano su quei sette ragazzi sotto shock.

 

Max fece un lungo respiro, poi disse:- Se per te Light e Dark stanno, più o meno, sullo stesso piano, perché sei dalla nostra parte?-

-Io? Veramente io sono neutrale, do una mano solo perché se Dark vince e distrugge tutto io non ho niente da fare, anche se, sinceramente, non so che razza di futuro potrei mai avere…- rifletté il ragazzo, per poi dire:- Comunque sono dalla vostra parte anche perché conosco Dark, e sta per fare qualcosa di veramente bastardo, glielo si legge negli occhi… ora la mia domanda è solo una, il pianeta sopravvivrà alla reazione di Light?- non si stava rivolgendo proprio ai due, ma a nessuno in particolare, perché sapeva bene che nessuno avrebbe mai potuto rispondere alla sua domanda… forse solo il tempo, facendo il suo corso…

 

Tra le pareti di quel luogo tanto antico quanto dimenticato dalla mente umana un suono dolce  e melodioso, forte, ma sicuro si stava diffondendo.

L’uomo è abituato a pensare al male come qualcosa di orrendo, qualcosa di brutto in modo che sia facile riconoscerlo, sgraziato e pieno di difetti, incapace di creare qualcosa che non sia bello agli occhi di tutti…

Ma chi l’ha detto?

Chi ci dice che le cose stiano proprio così?

Mike stava al centro della sala, con le labbra appoggiate al suo flauto traverso in oro bianco, estraniandosi da tutto ciò che lo circondava, la melodia che usciva fuori da quel piccolo strumento era tale che sarebbe riuscito ad incantare chiunque…

Light non aveva mai imparato a suonare, lei era in parte fenice, il suo contatto con la musica era altro, la voce leggendaria…

Lui invece era sempre stato affascinato da questi piccoli oggetti in grado di fare suoni così meravigliosi, a suo parere le uniche cose giuste che gli esseri umani erano stati in grado di fare… l’unica…

Fuori dalla stanza, con le spalle appoggiate al portone completamente chiuso, Xander guardava il soffitto con occhi vuoti.

Si passò una mano tra i capelli scombinandoli ancora di più, un gesto che da Alex faceva spesso, tanto da far venire i nervi ad Angel, Light.

Chiuse gli occhi, per poi iniziare a camminare per il corridoio, con la mente lontana, concentrata su quello che avrebbe dovuto fare al più presto, aveva deciso solo una cosa, anche se, con molte probabilità gli sarebbe costata la vita… ma non era poi così importante…

Tanto ormai aveva deciso e niente l’avrebbe convito a tornare sui suoi passi.

 

-Finalmente abbiamo finito =.= - disse Hilary mezza assonata.

-Dai, dopotutto non ci abbiamo messo poi molto…- disse una ragazza accanto a lei, aveva lunghi capelli neri come la notte, con due ciocche vicino al volto blu ghiaccio con qualche sfumatura più scura e più chiara, più dolcissimi occhini castani.

Indossava una gonna azzurra a piega, un top leggermente più scura e degli scaldamuscoli dello stesso colore della gonna, il tutto coronato da un bellissimo sorriso capace di sciogliere il ghiaccio.

-Hilary, adesso ti saluto, devo andare…-

-Ok, sei sicura di non voler restare?-

-Sì, non è questo il mio posto.- disse la ragazza sorridendogli.

-Va bene, El, ma fai attenzione.-

-Non preoccuparti mi so difendere^^- disse la ragazza mentre il suo sorriso diveniva leggermente perfido.

*gocciolone Angel*

-Sei pericolosa…-

-Noo, ma se voglio lo posso diventare.- rispose la ragazza.

-Adesso vai, prima che arrivino gli altri a inizino a fare domande a vanvera…-

-Salut Madame.- Elleonor disse così mentre Angel le sfiorava la spalle trasportandola a casa sua,  in Francia.

 

Appoggiò malamente il flauto sul trono, annoiato. Gli era sempre piaciuto suonare, ma in quel momento non aveva la testa per quell’arte meravigliosa, ormai era ora di prepararsi con l’atto finale, ancora un po’ e tutto sarebbe finito… ma adesso basta, i preparativi erano conclusi, ogni cosa era pronta, Xander aveva detto solo qualche giorno, ma conoscendolo sarebbe bastata una giornata piena, sapeva come trattare con le persone che lo servivano e sapeva che cosa aspettarsi.

Un giorno, poi l’atto finale.

Solo ventiquattr’ore e poi…

Poi il resto sarebbe stato solo storia…

 

Ok, questo cap mi è venuto un po’ piccolino, ma ha spiegato parecchie cose, no?

Ruyji-san, ha una storia tutta sua, ma che avvicina molto i due personaggi di punta, i due Angel.

L’ultimatum è stato dato, neanche un giorno, poi… poi quel che sarà sarà (trad: è nato prima il finale e poi la fic in se e per se ^^’’’’’’’’’’’’’ quindi quel che ho deciso da prima di appuntare il prologo non cambierà ).

Ringrazio: Francesca Akira89 (No, non parlavo di Sea, Silver e Shadow Moon rappresentano le due parti più importanti della luna, ciò non toglie che insieme, con i blader a fianco, non la rappresentino completamente^^), Lenn Chan, solarial (spegnere la modalità bastard inside? XD Scherziamo?! È troppo divertente, dai che in questo cap ho fatto la brava ^--^… embhè, più o meno... diciamo che avevo intenzione di fare di peggio +__+) Lir_chan (Zao zao lil-zan j_j a luio *parlata deficiente, al solito trad= ciao lir_chan a luglio*) e Vale_Hiwatari (sono felice che hai deciso di commentare ^O^).

 

Goodbye

 

LightAngel

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Capitolo 25
*** Twenty-four hours ***


Twenty

Twenty-four  hours

 

Capitolo 23

Xander, da un rupe, guardava attentamente il paesaggio sotto di se.

Sarebbe potuto essere definito in molti modi, ma sicuramente non uno naturale.

Cosa c’era in naturale nell’insieme di ombre nere, pura essenza oscura e Black Spirits che lavoravano in una specie di costruzione in un luogo che solo poco anni prima aveva visto la furia della luce? Niente.

Schioccò le dita.

Di fronte al ragazzo apparve una sfera blu semi trasparente, dentro si vedevano dei numeri, come se stesse facendo un conto alla rovescia, a prima vista avrebbe ricordato una piccola bomba.

23:59:59

Il conto alla rovescia era appena partito.

Sospirò stancamente.

Venti quattro ore erano tante, ma qualcosa gli diceva che sarebbe passate molto più in fretta del previsto.

 

Angel sospirò annoiata, era appena arrivata all’accampamento e c’era un gruppetto che sembrava come pietrificato.

-Tutto, ok?- chiese, sperava solo che non ci fossero altri problemi.

-M-mia sorella… yankee…- Jessy sembrava in stato confusionale, l’unica più che tranquilla era Sea, indifferente a tutto.

-Sea, almeno tu mi puoi dire che cosa succede?- chiese annoiata.

-Certo^^ Mariam e Max sono spariti, e Ryo ha detto che insieme sarebbero una bella coppia… il fratello minore non l’ha presa bene… gli altri sono sotto shock.-

Angel pensò che da lì a un manicomio il passo era breve…

Chiuse gli occhi e si concentrò sull’energia dei due blader, Max era abbastanza facile da individuare, stessa cosa per Mariam, le persone della sua tribù avevano un’energia con un specie di particolare sfumatura, che li rendevano unici.

Non avvertì la loro energia, però sapeva che non erano troppo lontani.

-Non preoccupatevi so io dove sono, li riporto qui così possiamo iniziare con gli allenamenti… e lontani dal palazzo questa volta…-

*gocciolone generale*

Un brivido gelato fece tremare leggermente Sea, aveva avuto un brutta, bruttissima sensazione, ormai aveva imparato che questo poteva significare solo una cosa, guai in vista…

Sospirò leggermente, senza che nessuno la notasse, fra poco sarebbe successo qualcosa di irreparabile, ma era ben conscia di non poter far niente… avvisare qualcuno? Per cosa, per una sensazione? Sentì per qualche secondo come se qualcuno la stesse osservando, ma non poteva vedere chi era…

Qualcuno che come lei aveva capito, ma, sempre come la ragazza, sapeva di non poter fare niente, il destino doveva fare il suo corso…

Hilary guardò leggermente il cielo dai mille colori, chissà, se dopo la battaglia avrebbe avuto il tempo di vedere ancora quel luogo da sogno dov’era cresciuta?

Diede le spalle ai suoi amici, mentre al cuore le mancava un battito, non era la prima volta che si faceva quella domanda… chissà se è vero che i sogni sono i messaggeri del nostro destino…

 

-Hai già iniziato il conto alla rovescia?- chiese Mike ironicamente al suo subordinato.

-Sì, mio signore, le chiedo perdono per questa mia iniziativa person- rispose Xander scattando sull’attenti, anche se gli dava ancora le spalle.

-Calmati, hai fatto benissimo, un ottimo lavoro.- disse il ragazzo.

-La ringrazio, Master.- disse il subordinato girandosi e inchinandosi.

Mike non rispose, ma si mise ad osservare la sfera, con sguardo quasi vitreo:

23:55:11

Ore, minuti e secondi.

Continuò a fissare per un po’ quella sfera, consapevole che fosse il punto di non ritorno, eppure era strano, gli ricordava quasi la spada di Damocle che pendeva sulle loro teste…

Un sorriso divertito gl’incurvò le labbra, strano che iniziasse a sentire il peso della guerra solo adesso, per colpa di una strana palla di vetro.

Guardò il suo subordinato, Xander… Alex… avrebbe dovuto capire che il punto di non ritorno era stato quando lo aveva riportato dalla sua con le cattive.

Ma non era così, il perché?

Sinceramente non lo sapeva… ma non era poi tanto importate e lui lo sapeva perfettamente, forse voleva solo distogliere il pensiero da quello che stava per fare…

La sua sorellina non gliel’avrebbe fatta passare liscia, ne era consapevole, poco importava.

Guardò sotto di lui, proprio dove fino a poco prima il suo subordinato aveva prestato attenzione.

Sorrise ricordando quello che quattro anni fa era successo lì… il luogo dove si erano tenuti i primi mondiali di bey blade, i mondiali che il mondo aveva dimenticato…

Questi posto avrebbe risvegliato in LightAngel ferite che non si erano mai rimarginate, lo sapeva benissimo, proprio per questo l’aveva scelto.

 

-Eccoci qui =3 – disse allegro Max apparendo con Ruyji e Mariam accanto al gruppetto.

Appena lo vide per poco Jessy non gli saltò al collo per strozzarlo…

*gocciolone generale*

Angel guardò i tre divertita, lasciano perdere il filone di pensieri che l’avrebbe fatta sicuramente deprimere.

-Che succede?- chiese Mariam cercando di sottrarre il biondino dagli istinti omicidi del fratello minore.

-Mbhè, ecco…- Ozuma non sapeva come spiegarle la loro “preoccupazione” senza scatenare le sue ire e loro sapevano quanto era pericoloso farla arrabbiare… uno squalo per l’appunto.

-Credo che sia meglio iniziare subito con l’allenamento^^’’- disse Angel con piccolo *gocciolone* nascosto alla vista dei presenti.

Ruyji diede un veloce sguardo a Light, anche lui quel giorno avrebbe partecipato agli allenamenti, Hilary annui impercettibilmente.

Non ci mise molto a radunare tutti, infatti i ragazzi non vedevano l’ora di metterla K.O. il giorno prima non erano neanche riusciti a contrastarla, ma oggi si sarebbero rifatti… almeno era quello che speravano…

-Prima di allenarvi con voi vi voglio dare un piccola dimostrazione, forse così capirete come comportarvi in uno scontro contro di me o mio fratello…- disse lei un po’ annoiata.

Tutti l’osservavano attentamente, che tipo di dimostrazione avrebbe potuto dare? Avrebbe fatto a pezzi tutto?

-Ruyji…-

-Ok.- disse il ragazzo tranquillamente prima di alzarsi e posizionarsi di fronte alla donna dai lunghi capelli color della notte.

Tutti lo guardavano con gli occhi appallati, meno Mariam e Max che avevano capito in che cosa consisteva la loro dimostrazione.

-Vi conviene allontanarvi o vi farete male…- disse lei con uno sguardo talmente freddo che fece venire a tutti i brividi.

Non osarono dire neanche una parola, semplicemente si allontanarono di un ventina di metri, appena si fermarono intorno a loro apparve uno scudo di energia, per proteggerli e ne avrebbero proprio avuto bisogno…

Angel si sollevò in levitazione a mezz’aria, seguita dal ragazzo, fu avvolto in una luce verde e gli apparve una specie di armatura, che di certo non era come quelle medievali che si vedono negli antichi castelli, ma aveva solo gli spallacci, poi il vestito era molto semplice, anche se ricordava vagamente qualcosa di cinese, con una gemma sul lato destro molto grande, ovale.

Il combattimento poteva avere inizio…

 

22:15:23

Ruyji schivava i colpi della ragazza con una velocità ed un precisione impressionante.

Niente che un normale essere umano sarebbe stato capace di fare…

Questa situazione di stallo continuò per un bel po’, ma la ragazza non sembrava affatto intenzionata a fare qualcosa di più distruttivo… più suo…

Takayama invece non sembrava che si volesse finalmente decidere ad attaccare anche lui, tutto il contrario, sembrava che questa situazione quasi lo divertisse, ma era ben conscio che la pazienza di Angel sarebbe presto finita, molto, molto presto.

Nel frattempo non si poteva dire che il pubblico si stessa lamentando, bhè era vero che non era di certo uno degli scontri a cui erano abituati loro, ma finalmente vedevano la ragazza che non riusciva a colpire qualcuno, una specie di soddisfazione per il loro ego.

-Ruyji, non è che mi dispiaccia fare un po’ di moto, ma quando hai intenzione di fare qualcosa? Oppure hai chiamato la tua bella armatura solo per fare scena?- chiese Angel in tono scocciato.

-Va bene^^ spero solo di non fare i miei soliti casini…-

-Non sarebbe di certo una novità…-

- Ah-ehm ^^’’’’’’’’-

A terra i blader sgranarono gli occhi, i due, dopo aver scambiato un paio di parole erano spariti nel nulla, che si fossero teletrasportati? Ma perché se stavano facendo, come avevano detto, una dimostrazione?

-Ma dove sono finiti?!- chiese Boris irritato.

-Sono sempre lì- disse tranquillamente Sea.

Tutti si bloccarono a guardarla, che cosa voleva dire?

-Ma non vedi che non ci sono più?!- chiese Dunga arrabbiato… poi abbassò lo sguardo leggermente imbarazzato, per l’appunto lei non vedeva.

-Hai ragione, io non posso vedere, ma sento e, anche se sono veloci, sono ancora qui, solo che i vostri occhi non riescono a cogliere la loro immagine…- disse la ragazza.

Tutti la guardarono stralunati per qualche secondo, però la cosa non era poi così strana… quante volte in un incontro di bey blade non riuscivano a vedere il bey avversario per la troppa velocità con cui si muoveva?

Tornarono a guardare il cielo, sperando di cogliere qualcosa.

Il silenzio che si era venuto a creare era… era snervante, ma non durò tanto… un’esplosione fortissima squarciò il cielo…

 

21:57:01

Tutti i blader si erano girati per proteggersi gli occhi, ma appena videro che la luce si era attenuata, si girarono per vedere che cosa era successo.

Sgranarono gli occhi.

Quei due avevano forato la barriera spazio tempo che avvolgeva la dimensione, neanche quel cielo tanto strano aveva resistito, adesso a prendere buona parte del cielo era una specie di taglio luminoso, dietro a cui s’intravedevano le stelle, le galassie, e ogni componente che caratterizzava l’universo…

Quei due erano molto pericolosi…

-Oh, oh- mormorò Light con uno sguardo sconvolto, avevano fatto un casino unico nel suo genere…

-Forse è meglio smettere ^^’’’’’-

-Forse è meglio mettere tutto questo a posto…- mormorò  la ragazza sempre più sconvolta.

A terra la barriera sparì come una bolla sapone, segno che lo scontro era finito.

Si avvicinarono subito ai due che erano a terra con il naso all’insù.

-Tutto ok?- chiese Mao preoccupata.

-Diciamo che potrebbe andare meglio *gocciolone Angel*-

Anche gli altri iniziarono a guardare il cielo e come i due l’avevano ridotto… a brandelli.

-Non vedo dove sia il problema…- iniziò Takao.

-SECONDO TE CI VUOLE COSI’ POCO A RIMETTERE A POSTO TUTTO STO’ CASINO?!?!?!- gli urlò Angel infuriata.

Takao per poco non fece un bel volo a causa dello spostamento di onde sonore.

-Embhè, ti ricordo che hai creato tu tutto questo, quindi a rimetterlo a posto, in teoria, non ti dovrebbe essere così difficile…- biascicò il ragazzo.

-Uff… ho sempre preferito fare le cose dal nulla che doverle rimetterle a nuovo… pazienza…- Angel avvolta da una densa aurea nera di depressione, si portò vicino allo strappo e, sospesa nel nulla, iniziò con delle funi di luce a chiuderlo, o meglio a creare una solida base per poi tapparlo…

Uno scenario che non aveva proprio niente di normale…

 

21:36:59

Angel ci mise circa un ora per mettere a posto quel manicomio, ogni volta che combatteva con qualcuno finiva che faceva qualche danno.

Sbuffò annoiata, per lei le cose sarebbero dovute essere almeno un po’ più resistenti, in modo particolare quando si parlava di oggetti che le si sbriciolavano come niente!

-Allora? Adesso che cosa volete fare? Pranzo anticipato o continuiamo con l’allenamento?- chiese Hilary, mentre mandava ancora qualche occhiataccia al cielo che sembrava tornato come nuovo.

-L’allenamento.- disse Takao serissimo.

Tutti lo guardavano con tanto d’occhi, lui che rifiutava del cibo per sfaticare… c’era da temere che la fine del mondo fosse vicina… e in effetti…

Angel sorrise, questo allenamento non sarebbe stato così noioso come quello del giorno prima…

-Dragoon…- mormorò il blader.

-Per favore, lasciate che tenti prima io…- mormorò ai compagni.

La maggior parte di loro, anche se mal volentieri, annuirono, ma non tutti…

-No, ci sono a anch’io.- Kai fece un passo avanti in modo di essere accanto all’ex capitano:-…noi…- si corresse.

Max e Rei con i rispettivi bit power erano pronti a combattere, quella era una sfida che riguardava solo i blade breachers, neanche Daichi doveva partecipare, solo loro quattro, i loro spirits, contro una vecchia amica…

Lo scontro ebbe inizio.

 

21:01:37

Takao ansimava, per quanto tentassero le cose erano sempre a vantaggio della Lady, non riuscivano a trovare un punto debole, niente che potesse aiutarli.

Ma il ragazzo aveva ancora un asso nella manica…

Guardò per pochi istanti Dragoon, ad un cenno della testa del ragazzo Lothar prese forma umana, ma invece dei soliti vestiti tipo dei mortali, indossava una specie di armatura con tanto di spada, anche se sapeva bene che non l’avrebbe usata…

-Adesso vedrai cosa sappiamo fare!- urlò il ragazzino avvolta in una luminescente aurea azzurra.

Da parte sua Angel guardava interessato il suo subordinato, a quanto sembrava entrambi erano disposti a vincere più di chiunque altro… bene, non poteva chiedere di meglio.

-FENDENTE DELL’EST!!!-

Tra le mani di Lothar si formò una spada composta di puro vento, aria compressa più distruttiva di cento tornado.

Hilary sgranò gli occhi, come poteva essere migliorato tanto rapidamente?

Non poté restare a trastullarsi nei suoi pensieri per molto, il dragone la stava attaccando.

Un rumore assordante frastornò tutti, poi il silenzio.

Takao si bloccò a guardare Angel, indenne, era riuscita a schivare giusto in tempo, ma una sottile ciocca di capelli neri come la notte stava sfiorando leggermente il suolo…

La ragazza si portò una mano alla guancia, un piccolo rivolo di sangue le stava macchiando il volto, così si poté notare un sottile taglio sulla guancia destra.

Takao era riuscito a colpirla.

 Aveva passato l’addestramento.

 

20:49:41

Tutti guardavano Takao meravigliati, nessuna eccezione. Era riuscito a colpire il “grande capo” e a prenderla di sorpresa, impresa che, avrebbe meritato una medaglia.

-L’ho colpita…- mormorò il ragazzo più incredulo di tutti gli altri.

Angel sorrise, bene adesso anche lei avrebbe potuto fare qualcosa di più attivo, forse i blader avrebbero dovuto preferire l’illusione di potere un giorno colpirla, perché adesso anche lei si sarebbe impegnata.

Chiamò a se l’asta-sonaglio, il suo sorriso mutò, diventando qualcosa di estremamente pericoloso…

 

20:02:27

-Dai Takao =3 guarda che la maionese sta bene con tutto!-

-Max!!!! Sta lontano da me e dal mio piatto!!!!!!!- gridò il ragazzo tentando di salvare il salvabile.

-Why ^^?- chiese il biondino avvicinandosi pericolosamente al ragazzo con la confezione maxi di maionese, ormai Takao era all’angolo…

-AIUTOOOOO!!!!!!!!!!!!-

*gocciolone generale*.

-Che dite, dovremmo aiutarlo?- chiese Sea, i suoni che sentiva non erano per niente normali…

-Naa, finché è occupato con Takao noi possiamo mangiare in santa pace.- disse Rick tutto contento.

*gocciolone Sea* Mamma mia, che bello spirito di squadra.

-Dai, Lai, passami la carne prima che “qualcuno” le cosparga di maionese.- lo incitò Michael

-Certo^^ tieni.-

Quei due non erano mai andati molto d’accordo, ma quando c’era un nemico più ostinato da sconfiggere anche le divergenze si potevano appianare… e non mi sto riferendo a DarkAngel…

 

18:32:18

Ormai erano le prime ore del pomeriggio e quella sensazione che stesse per succedere qualcosa di brutto non l’abbandonava.

Sea si portò vicino al ruscello che aveva scoperto quella mattina con Takao, le era sempre piaciuta molto l’acqua, senza di essa non si può vivere, ma spesso e proprio lei che ti da “l’ultimo bacio” per poi condurti nello sconfinato abisso del non ritorno, la morte…

Sorrise in modo malinconico, di certo non erano questi i pensieri che sarebbero dovuti frullare nella mente di una ragazza di appena sedici anni… se è per questo nessuno a quell’età dovrebbe conoscere le cose che loto sanno e… prepararsi a combattere una guerra…

La domanda che Takao gli aveva fatto quella stessa mattina le frullava ancora per la testa…

Perché aveva accettato di mettere la sua vita in pericolo?

Semplice, perché non aveva niente da perdere…

Si sedette sulla sponda del ruscello, per poi sfiorarne la superficie in un movimento quasi ipnotico, quanto le sarebbe piaciuto vedere quello specchio d’acqua, Giada le aveva descritto le cose che la circondavano molte volte, ma non era la stessa cosa…

-Sea-chan, quante volte ti devo dire che non dovresti farti prendere da pensieri tristi.- disse una voce serissima alle sue spalle.

-E tu Giada, non sai che non si dovrebbero osservare le persone di nascosto?- chiese sea tranquillamente.

L’amica non ribatté, invece si sedette vicino a lei, ma la ragazza era strana, seria, il che per una che era stata capace di dire tranquillamente a Yuri che aveva i capelli a strati a forma di corna con il sorriso sempre stampato sulle labbra, era molto…

-Sea, sei sicura di voler combattere?-

-Sì, non so perché, ma adesso più che mai. Sta per succedere qualcosa, lo so, lo sento…- mormorò la blader dell’acqua.

-Allora, ci dobbiamo preoccupare, l’ultima volta che hai avuto una sensazione del genere non ti ho ascoltata e per poco non finivo giù da un dirupo *gocciolone Giada*.-

Aveva cercato di scherzare leggermente su qualcosa che era successo molto tempo prima, il giorno in cui erano diventate amiche… ma non era questo il momento per tornare indietro nel tempo con inutili ricordi.

-Anche tu hai una brutta sensazione, vero, Gia-chan?-

-Le mie non sono chiare come le tue, Sibilla, ma sento nell’aria qualcosa che non va, che non quadra…-

Sea annuì leggermente, vedere quella specie di pseudo coniglio così seria era difficile, ma non impossibile, Giada si comportava come meglio credeva soprattutto con persone che non conosceva, però lei era una persona molto differente da quello che all’inizio poteva dare ad intendere.

-SEA! SEA?!- qualcuno stava chiamando la ragazza con insistenza.

-Mi sa che il tuo principe azzurro ti sta chiamando…- disse divertita la blader del lupo rosso:- a dopo.- con un movimento veloce e silenzioso si alzò per poi sparire tra gli alberi.

 

16:42:09

-Fire! Da destra!- lo spirit in forma umana ebbe appena il tempo di schivare il colpo prima che Angel lo mettesse KO.

L’allenamento era ripreso e ancora una volta quei quattro avevano deciso di allenarsi da soli, loro contro Angel.

-LOTHAR! FENDENTE DELL’EST!-

Questa volta il colpo non andò a buon fine, al contrario, con una mossa del suo bastone Angel era riuscita a rimandarglielo contro.

-Mai usare due volte lo stesso colpo con lo stesso avversario!- lo rimproverò lei.

-Ma se questo può servire…- mormorò Lothar a terra, mentre si reggeva con fatica la spalla destra, ferita.

Angel lo guardò per qualche secondo disorientata, senza capire.

-ETERNAL FIRE!-

Come era successo poche ore prima, Angel non riuscì a schivare completamente il colpo, ma ebbe solo una piccola ferita al braccio destro.

Era sorpresa, certo, non credeva che il ragazzo sarebbe riuscito ad arrivare così velocemente ad un livello tanto alto, infatti la serie di colpi denominati eternal o ancestral potevano essere catastali solo da chi aveva, prima di tutta una grande forza di volta e poi, un potere molto forte.

Kai, come Takao, era riuscito a passare la prova-allenamento.

Mancavano solo Max e Rei, ma neanche loro ci avrebbero messo molto, erano entrambi due grandi blader ed estremamente caparbi, non si sarebbero arresi di fronte a nessuna sconfitta.

 

13:15:22

Poco dopo le 8 p.m.

Mariam stava guardando il cielo stellato…

Era così strano, sapeva che quella era solo un’illusione creata da Angel per loro, però sembrava tutto così reale… vero.

Ma non lo era.

In pochi istanti una stella attraversò il cielo, per poi perdersi nella notte, una stella cadente.

Chiuse gli occhi, esprimendo un desiderio:- Voglio rivedere anche solo per una volta il cielo dal mio villaggio…-

Il vento le scombinò i capelli lasciati liberi dalla fascia rossa, lì c’era una pace fuori dal comune, quel posto le piaceva, certo, ma non era casa…

Da lontano sentiva le voci divertite dei suoi compagni, ormai stavano cenando, lei, in quel momento sarebbe dovuta essere con loro, a divertirsi, prendere in giro Dunga, qualche battibecco con Max… il solito. Ma la verità era che in quel momento voleva stare sola…

Anche se in quel momento aveva un certo languorino…

-Tieni!- qualcuno le aveva lanciato… una piccola palla… no, era una mela.

Mariam la prese al volo, cercando con lo sguardo chi era questo ragazzo, non ci mise molto a trovarlo, i capelli biondi spiccavano anche nella notte.

Sorrise divertita, poteva essere solo lui, Max.

-Hello!- disse lui allegro.

-Non c’è bisogno di salutare, eravamo insieme fino a dieci minuti fa.- disse lei annoiata.

*gocciolone Max*

-Ok…- si sedette vicino a lei, continuando a sorridere.

-Che cosa c’è?- chiese la ragazza innervosita solo dalla sua presenza.

-Dovrei chiedertelo io, sei strana… che cosa preoccupa la tua bella testolina?- chiese allegro il ragazzo sfiorandole la fronte con un dito.

Lei  arretrò leggermente a quel tocco, cosa che non le venne poi così facile visto che era seduta sull’erba fresca.

-SONO NORMALISSIMA!!- ribatté lei con, forse, troppa enfasi tanto che il biondino la guardò leggermente preoccupato.

-Non si direbbe.- biascicò lui.

Mariam era sempre più rossa dalla rabbia e dall’imbarazzo, fece per alzarsi andarsene, la lui la bloccò per un polso e con un movimento veloce la fece cadere a terra, sopra di lui.

Le ci volle qualche secondo perché recepisse quello che era successo, no, non ci poteva credere…

-MAX ! Ma sei impazitto?!?!?!?!?!!!- disse lei, divincolandosi dalla presa del ragazzo, sentiva il cuore batterle talmente forte che era sicura che anche Max se ne sarebbe presto accorto.

-Mi sa di sì- disse lui ridacchiando:- perché mi sono innamorato di te…-

Lei sgranò gli occhi, per poi perdersi in quelli del blader, seri come non mai, ma non poteva essere vero.

-Non scherzare.- mormorò Mariam abbassando lo sguardo.

-Mai stato più serio- le alzò leggermente il viso, anche se di certo quella non era la più comoda delle posizioni:- I love you-

La ragazza appoggiò delicatamente la testa sul petto del ragazzo, non sapeva che cosa fare, come comportarsi… era nel pallone.

Con molta tranquillità Max le passò una mano attorno alla vita e con l’altra iniziò a sfiorarle leggermente i capelli, in quelle che potevano essere della incerte carezze.

A entrambi andava bene così, nessun passo avanti e neanche uno indietro che avrebbe potuto rovinare tutto. Per loro era perfetto.

 

Poco lontano, dietro un cespuglio.

-Jessi! Sta fermo, altrimenti ci beccano!- disse Ozuma esasperato, mentre Dunga cercava di trattenere il biondino.

-Ma io lo ammazzo +__+***** Mizuhara, hai firmato la tua condanna a morte-

*gocciolone dei due*

-Forse Jessi è un po’ troppo… protettivo…- mormorò piano Dunga, ma, per sua sfortuna, il bambino lo sentì.

-IO?! Tutta colpa dello yankee.- urlò il ragazzino sempre più arrabbiato ed esasperante.

-ZITTO!-

 

Mariam aprì leggermente gli occhi, aveva sentito un rumore, come se qualcuno stesse litigando o qualcosa del genere… con rimpianto si sciolse dall’abbraccio del ragazzo a cui fece segno di non far rumore e di seguirla.

“Adesso finiamo in qualche altro guaio, lo so, è sempre così” pensò il biondino esasperato, in quei giorni aveva notato quanto la ragazza fosse curiosa.

 

Un leggero rumore attirò l’attenzione dei tre litiganti, si girarono automaticamente dove prima c’erano i due, ma erano spariti.

-Ehm ehm.-

Si girarono verso la persona che aveva cercato di attirare la loro attenzione.

Sbiancarono.

-Oh oh- mormorò il piccolo.

Davanti a loro si stagliava la figura di un’infuriata Mariam avvolta da una leggera luminescenza azzurra.

Iniziarono a dire le loro ultime preghiere…

 

Al campo, Hilary, che stava scherzando insieme agli altri, percepì una forte energia poco lontano da loro.

*gocciolone di dimensioni bibliche*

-Li ha beccati… fra un po’ mi conviene andare a raccoglierne i resti.- disse lei a bassa voce, tanto che nessuno la sentì.

 

8:53:07

Il silenzio regnava nel piccolo campo. Tutti erano andati a dormire sfiniti dagli allenamenti, solo Angel era rimasta sveglia, tanto per lei dormire o no, non faceva alcuna differenza visto che non ne aveva il bisogno, ma non era l’unica a non riuscire a riposare quella sera…

-Kai, dovresti essere a letto, domani succederà qualcosa d’importante.- disse lei in tono pacato, senza girarsi nemmeno verso il ragazzo che, logicamente non l’ascoltò.

-Cosa nascondi?- chiese lui senza troppi convenevoli.

-Niente.-

-Tutto- ribatté lui con i suoi soliti modi freddi ed impassibili.

*gocciolone Angel*

-Va bene… diciamo che non ho detto tutto, ma sono cose che riguardano solo me, una decisione, tutto qui.-

Spiegò lo Spirit, aveva capito da tempo che mentire al russo era del tutto inutile… gli ricordava vagamente Fire, cocciuti uguali.

-Non ti dirò altro.- continuò lei.

Lui la guardò sorridendo beffardamente, sembrava che avesse qualcosa in mente.

-Oh, oh- mormorò lei indietreggiando e per poco non cadendo dal masso su cui si era seduta. –Forse è meglio che io vada…- disse sorridendo nervosamente la ragazza.

-Che cos’è quel palazzo, in mezzo alla foresta, con i sei troni?-

-E tu che ne sai? Credevo che l’avessero scoperto solo Mariam e Max…-

-No, l’ho visto ieri notte.-

-Ma non dormi mai?- chiese Hila tra lo stupito e lo sconcertato:- comunque è il luogo neutro…-

-Lo è adesso, ma in futuro, quei sei troni indicano altro…- disse lui tranquillo.

-No, aspe, tu come fai a saperlo, capisco Mariam perché al suo villaggio insegnano quella lingua, ma tu?-

Ma Kai, al suo solito, non rispose, ma continuò a sorridere in modo beffardo.

Angel lo guardò per qualche secondo, per poi scoppiare a ridere di gusto, notando lo sguardo incerto del ragazzo su di lei si limitò a dire:- Eh, no mio caro Hiwatari, ognuno ha i suoi segreti, come per esempio io devo ancora capire come fai a conoscere la serie degli eternal^^-

Kai non disse niente, iniziò semplicemente ad osservare il cielo, aveva ragione, c’erano cose che non gli avrebbe mai raccontato, però la cosa era reciproca. Qualcosa gli diceva che, comunque, presto avrebbero capito che cosa nascondeva il custode della luce… e quello dell’oscurità.

 

01:49:28

Giada sbadigliò stancamente, svegliandosi, non era ne tardi, ne presto, poco dopo le otto.

Si guardò in modo annoiato in torno, a primo impattò si chiese dove si trovasse, poi riconobbe la stoffa verde acqua da con delle parti rosa… la tenda del campeggio.

-Ah, giusto, i due Angel.- mormorò piano.

Si chiese come mai Light non aveva voluto che si avvicinassero al nuovo palazzo, gli aveva addirittura messo un campo protettivo che lo rendeva anche invisibile, un po’ esagerate come precauzioni, anche se si pensava a che fine aveva fatto l’altro…

Bhè, era tutto più che naturale…

Ricordò come aveva risposto Angel quando le avevano chiesto quando avrebbero potuto vedere il palazzo.

-Quando morirò il sigillo smettere di esistere e me lo potrete distruggere quanto volete ^___^-

*gocciolone Giada*

Quella ragazza non era proprio normale.

Come lei del resto.

Sentì un rumore alla sua destra, Sea si era appena mossa, si girò anche lei lentamente su un fianco, guardando l’amica di spalle…

“Sea se solo sapessi che cosa dice il futuro, forse non riusciresti ad avere sogni tranquilli, ma cosa faresti? Lo accetteresti o proveresti a cambiarlo?”.

Si mise seduta e da una tracolla prese un libro enorme, lo stesso su cui aveva letto le informazioni sul suo bit, o meglio, sull’animale che rappresentava.

-Voglio sapere che cosa succederà domani.- mormorò la ragazza, il libro si aprì da solo e apparve una foto, persone che lei conosceva: Ryo, Mei, Matt, Ruyji e un’altra ragazza, una persona che non conosceva ne le sembrava di averla mai vista.

Con una pallida luce azzurrina apparve, dietro ad ogni ragazzo/ragazza il proprio bit power

“Strano” pensò la ragazza: “dietro Ruyji-san non c’è niente, no aspetta, c’è… una sfera d’oro?!?” scosse la testa stancamente, com’era possibile? E che cosa voleva dire? Continuò a guardare la foto, spalancò gli occhi appena vide chi c’era dietro alla biondina “Ma questa è LightAngel, quindi anche lei ha trovato un blader a cui affidarsi? Ma, allora, dov’è in questo momento?!”

Appoggiò stancamente una mano alla fronte, aveva chiesto che cosa sarebbe successo domani, non chi componeva la squadra di Matt.

Il suo sguardo si posò ancora una volta su Sea… era logico che con lei il libro facesse i capricci, non era destinato a lei il ruolo di custode della sapienza, o almeno questo era l’appellativo con cui al villaggio veniva chiamato quello che lei avrebbe dovuto fare…

Il libro era una specie di sfera di cristallo, ma solo chi era designato poteva esserne il custode, e la prescelta di quella generazione era Sea.

Nascerà ogni generazione un angelo del mare dagli occhi del cielo che potrà comprendere il presente, il passato ed il futuro.

Sea era quell’angelo, ma come poteva interpretare i segni del libro senza poterli vedere…

Tyaol si era opposto con tutte le sue forza, aveva corrotto e minacciato ogni singolo membro che comprendeva il cerchio dei saggi della tribù, a parte il Grande Saggio, lui era stato escluso, sapeva che non sarebbe servito a niente.

Comunque a quella dolce ragazza era stata negata la possibilità di compiere il suo destino, ma il Capo Villaggio aveva fatto di tutto perché il libro non finisse in mani sbagliate, e glielo aveva affidato, senza dirle niente…

Poi lei aveva legato con quella strana ragazza che tutti odiavano.

Aveva chiesto di lei al libro e lui l’aveva accontentata mostrandole ciò che era successo quando era in fasce.

Da quel giorno aveva iniziato ad odiare il suo villaggio e le persone che ci vivevano, e si era proclamata guardia del corpo di Sea.

Era il minimo che poteva fare…

Anche se adesso sapeva che non ce n’era più bisogno, adesso che Takao era con lei.

-Buon giorno.- mormorò Sea sedendosi, era fatta così appena apriva gli occhi difficilmente restava a poltrire a letto… tutto il suo contrario

*gocciolone Giada*

-Giorno’, andiamo fuori!-

-Certo, ma prima fammi vestire e dare una lavata…-

-Ah, già, vero, avevo la testa da un’altra parte!- disse lo pseudo coniglio ridacchiando in modo imbarazzato.

-Ok, non importa^^-

 

00:09:59

-Che bella mangiata, sono pieno come un uovo.- biascicò Daichi sdraiandosi a pancia in su sull’erba.

-Sta’ volta sono d’accordo con te, piattola.- sbadigliò il capitano dei Revolution.

-Ah ah ah, sono troppo pieno per arrabbiarmi.-

-Oh, allora mi posso sbizzarrire: piattola, bertuccia, poppante, moccioso, tappo…-

-TAKAO!!!!- urlò il bambino alzandosi di colpo in piedi ed iniziando a seguirlo, mentre gli altri si godevano tranquillamente la scena.

 

00:07:15

-Ma quei due non si stancano mai di comportarsi come bambini.- disse Mariam annoiata.

-Ma dai! Sono divertenti e riescono ad allentare la tensione e il nervosismo.- spiegò il ragazzo stiracchiandosi.

-Se lo dici tu.- sbuffò lei.

Lui le sorrise tranquillamente, com’era il suo solito modo di fare.

I due erano tranquillamente seduti vicini su una specie di panchina vicino al tavolo dove avevano fatto la colazione, anche se molto in ritardo, come tutti gli altri comunque.

-Scusate, qui c’è posto?- esclamò Jessi sorridendo in modo cattivello, prima che i due potessero dire qualcosa si sedete proprio tra di loro, dividendoli.

-Ma io lo ammazzo.- sibilò Mariam.

-Hai detto qualcosa Sorellina?- chiese Jessi con tutta la faccia tosta che possedeva.

*gocciolone Max mentre la ragazza tentava di strozzare il fratello*

 

00:02:59

Un brivido gelato attraversò Sea.

Si concentrò al  massimo, cercando di percepire qualcosa, non sapeva perché, ma aveva paura, terrorizzata da qualcosa che non conosceva, ma che presto si sarebbe svelato.

 

00:00:55

Takao si fermò di colpo di correre e Max, Rei, Kai, Ryo e Mei si alzarono di scattò mentre Hilary si limitò a guardare il cielo, era come se stessero aspettando qualcosa, ma neanche loro sapevano cosa.

Una cosa era certa, niente che gli avrebbe fatto piacere o semplificato la vita.

 

00:00:20

I bit power dei sei uscirono di loro iniziativa dai bey, senza dire una parola presero forma umana e si posizionarono accanto ai loro blader, sembravano tutti estremamente nervosi.

 

00:00:01

Ne suo palazzo Mike sorrise sospirò in modo malinconico, tutto stava per succedere, tutto STAVA succedendo…

00:00:00

-La terra- mormorò Angel spalancando gli occhi.

Nel frattempo, in quel piccolo pianeta del sistema solare, grossi nuvoloni neri stavano avvolgendo ogni cosa, il mare e i fiumi si ribellavano ai confini che l’uomo e il tempo gli aveva imposto, tornado, vulcani e terremoti mostravano tutta la loro potenza.

E la nebbia… oh la nebbia avvolgeva le persone e i loro cuori, contaminando i loro sogni e distruggendole le speranze.

Questo era solo l’inizio della fine.

 

Uno dei capitoli più lunghi che io abbia mai scritto O.o cioè, avrei potuto benissimo dividerlo in due, ma già che è una palla di per se, aggiungiamoci pure la divisione…

Lungo+noioso= cap 23

Vabbè, mi è servito per spiegare un po’ di cose e approfondire il rapporto tra alcuni personaggi.

La correzione di questo cap è una tortura ç__ç quindi perdonatemi qualche errore di battitura please.

Ringrazio chi legge e, per aver commentato: Lir_chan (spero che potrai leggere anche questo cap, anche se poi bloccarsi proprio qui non sarebbe proprio bellissimo, poco prima della parte finale vera e propria XD oh, bhè, pensare che tu hai bloccato i lettori della tua fic durante lo scontro con Tryn ç____ç), Francesca Akira89 (Mikelluzzo?! NdMike_sotto_shock Per sapere che fine farà Mike_chan dovrai aspettare la fine^^ NdA Ehi! Ma da dove viene tutta questa confidenza? è.é NdM Dal fatto che io decido della tua vita e della tua morte^^ NdA *Mike inizia a bestemmiare in lingue morte e dimenticate nei secoli*). Lenn Chan (come non potevo neanche nominare il nostro genio? Ruy credo che nessuno abbia capito bene che cosa sia… NdA Neanche tu -.-** NdRuy *gocciolone Angel*), mewsana (il mess sulla musica è uno dei miei soliti scatti, ma visto che mi è piaciuto l’ho lasciato^^ sono felice che non piaccia solo a me^^) solarial (incasinarmi? Anche volendo non ci riesco, forse perchè già so cosa fargli fare quindi sono tranquilla e non ci penso troppo^^) .

Spero di riuscire ad aggiornare abbastanza velocemente ^OO^ quindi alla prossima.

 

Goodbye

 

LightAngel

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Capitolo 26
*** Past and Present ***


Past and Present

Past and Present

 

Capitolo 24

La sfera che fino a poco prima aveva scandito il tempo alla fine era esplosa in mille pezzi… era servita allo scopo per cui era stata creata, non aveva alcuna ragione di esistere…

Xander si sedette a gambe incrociate sul pavimento, prese la sua spada a due mani e la usò come specchio per guardare il cielo senza dover alzare la testa.

Una specie di vortice nero viola copriva l’area da lì a una cinquantina di km2 per poi entrare, filo come un filo all’interno del palazzo, nel centro esatto.

 LightAngel-sama non ci avrebbe messo molto a trovarli e questo il capo lo sapeva, proprio per questa ragione aveva deciso di mutare in quel modo il cielo… come una specie di grossa X rossa sopra un tesoro.

Anche se, per dirla tutta, sapeva che quel vortice aveva anche un altro scopo, ma non era suo compito sapere quale, dopotutto lui era solo una marionetta, no?... no.

 

-Hilary! Che cosa sta succedendo alla terra?!- chiese nervosamente Takao, non sapeva perché, ma gli era venuto improvvisamente un forte mal di testa accompagnato da quella forte sensazione di “non ritorno” che tutti si portavano dietro da un po’.

Mentre faceva quella domanda si girò verso la ragazza-angelo e sbiancò immediatamente.

-MALEDETTO BASTARDO!! FIGLIO DI UN CRISTALLO DI SECONDA MANO…- e varie altre bestemmie in lingue dimenticate nel tempo.

-Questo mi sembrava Aramaico antico.- borbottò Hitosci dopo l’ennesimo insulto, al vento, da parte della giovane ragazza.

-Angel!- disse Sea, più pallida che mai, sembrava che non riuscisse a respirare bene:- Le tenebre hanno avvolto tutto, non credo ci sia tempo da perdere!-

Tutti la guardavano stupiti, come faceva, lei, a sapere che cosa stava succedendo?!

LightAngel sembrò tornare in se, così si rivolse ai ragazzi:- L’attacco è iniziato, non è più il tempo degli allenamenti, dobbiamo andare.- disse in tono grave.

Tutti i blader si guardarono negli occhi, avevano paura, dovevano ammetterlo e mettere in un angolino il loro orgoglio, aveva visto di che cosa era capace Hilary, ed aveva solo scherzato…

-Io sono sempre con te, quando andiamo?- chiese Takao.

Lei non rispose, si limitò a posare lo sguardo sul resto del gruppo che, dopo qualche istante di reticenza, fece un passo avanti.

-Andiamo.- disse Rei, più serio che mai.

Lo spirit, fece un mezzo sorriso, per poi scomparire con loro, destinazione, terra.

 

Xander si alzò, non aveva più alcuna ragione per restare lì, la sua spada era a posto, adesso doveva solo andare nella sala del trono e lì ascoltare i suoi nuovi ordini.

Il tragitto fu breve, ma a lui sembrò un’eternità, come se dietro a ogni colonna, dietro ad ogni porta ci fosse uno spirit oscuro pronto ad accusarlo di tradimento, di star facendo il doppio gioco…

Bene, adesso ne era proprio sicuro, stava sperimentando un sentimento a lui nuovo.

La paura.

Ciò che avrebbe dovuto incutere negli avversari, adesso, per la prima volta, la stava sperimentando su se stesso… non era proprio una bella sensazione, questo era sicuro…

Ed eccolo arrivato, di fronte a lui l’enorme portone che estraniava il suo capo dal resto del mondo.

Nel silenzio più completo che regnava in tutto il corridoio poté sentire, provenire da quella stanza, una dolce ed arcana melodia… non era l’unico ad essere nervoso…

 

-M-ma è…è…- Emily non riusciva a trovare le parole per descrivere lo scenario che le si presentava ai suoi occhi.

-orribile.- concluse per lei Mao.

Grosse nuvole nere, che ogni tanto scaturivano piccole scariche elettriche viola, ricoprivano il cielo, oscurando il sole, tanto da far sembrare che il giorno non fosse mai arrivato e che fosse notte fonda. L’aria era ferma, come se il tempo non scorresse e, per le strade, non c’era anima viva, l’unica cosa a fargli compagnia era il gelo, che entrava nella pelle fino a raggiungere le ossa.

-D-dove sono le persone?- chiese piano Boris, anche se non era sicuro di volere una risposta…

Angel rimase in silenzio, chiuse gli occhi e ascoltò, ascoltò il silenzio e tutto ciò che poteva raccontare…

-Le persone.- mormorò Angel:- sono qui… ma è come se…- non trovava le parole per spiegarsi, non sapeva neanche se si potesse spiegare in qualche modo la situazione in cui erano finiti.

-La loro energia è qui, ma non loro, come se stessero continuassero la loro vita normalmente, ma non in questa dimensione, ma in un'altra sfaccettatura.- spiegò Ruyji serissimo.

-Non capisco.- mormorò Takao, ma non era l’unico.

-Come spiegarlo… avete presente i sogni? Il luogo in cui tutti noi sogniamo è come una sfaccettatura di questa realtà, al momento le persone si trovano in un’altra ancora sfaccettatura…- tentò di spiegare lo Spirit, così forse non era molto chiaro, ma abbastanza semplice, se invece avrebbe dovuto rendere tutto più chiaro avrebbe dovuto iniziare a spiegare la formazione dell’universo su piani astrali, sfaccettature dimensionali e tiriterie varie, che solo per spiegarle a Ruyji ci aveva messo circa due mesi (3 ore a giorno di lezione) ed il ragazzo era parecchio sveglio, altrimenti si avrebbe avuto a che fare con un testa dura sarebbero stati ancora lì.

-Si, ma nei sogni il corpo rimane qui, sulla terra! Ma qui non c’è niente…- fece notare Rei.

-Quindi, dove sono le persone?- rincarò Yuri.

-Questo lo sa solo Dark, ed io ho tutta l’intenzione di chiederglielo.- disse Hilary gelidamente, aveva ripreso la forma con cui aveva conosciuto Takao, cioè quella da sedicenne, ma i suoi occhi erano rimasti rossi, ed infuriati.

-Tak, andiamo a casa tua.- disse piano Angel.

Nessuno osò contestare, ma camminare in quelle strade così spettrali e fredde metteva a tutti i un senso di disagio. Gli veniva impossibile credere che quello era il posto che tutti avevano conosciuto e dove, alcuni di loro, avevano vissuto fino a poco tempo prima.

Come il resto della città, anche la casa del ragazzo era vuota, non c’era nessuno, come tutti anche Nonno J era sparito.

-Allora…- iniziò Light, ma molti non sembravano interessanti a quello che voleva dire, troppo sconvolti per ascoltare.

-Che cosa possiamo fare?-

-Sono tutti spariti… anche nonno J… a chi possiamo chiedere aiuto?- chiese Daichi preoccupato, come tutti.

-Anche volendo nessuno ci potrebbe aiutare.- disse serio Rick.

-SILENZIO- no, non era stata Angel a parlare, ma Takao, si vedeva che era arrabbiato, non tanto con loro quanto con DarkAngel, ma voleva sapere che cosa le doveva dire Hilary, era necessario ascoltarla.

Nessun’altro osò anche solo respirare, pochi, per non dire nessuno, avevano già visto Takao così infuriato, era meglio ascoltarlo.

-Adesso- iniziò lo Spirit:- non possiamo più stare qui ad aspettare, questa è  stata la dichiarazione di guerra di Mike, lui non ci attaccherà, non si farà vivo…- iniziò a spiegare lei.

-Perché?- chiese Mao.

-Non gli conviene- disse Sea, tutti iniziarono ad osservarla strabiliati, che ne sapeva lei?:- ha fatto sparire le persone per provocarci, ma non ci verrà a cercare, perché? Non ne ha motivo, ha raggiunto in suo scopo, il mondo è avvolto dalle tenebre, gli esseri umani non ci sono più… perché dovrebbe attaccare? Venire a cercare guai quando sa che noi faremo di tutto per cambiare le cose? Gli conviene aspettarci e giocare in casa.-

 Tutti erano ammutoliti, quella ragazza aveva fatto un ragionamento freddo, come se non ci fossero loro, lei, nei guai, ma qualcun altro.

-Precisamente.- concordò Angel.

-E quindi?- chiese Daichi.

-Quindi si va nella tana del lupo.-

A quelle parole tutti gelarono sul posto… non ci potevano credere, non poteva dire sul serio… ma in quel momento Angel non stava scherzando.

 

Daichi stava marciando avanti e indietro per la stanza, non ci poteva credere, non solo Hilary aveva deciso di assecondare il fratello, ma lui non sarebbe potuto venire per lo scontro finale, ma non solo lui, tutti coloro che non avevano completato l’allenamento, quindi, in parole povere sarebbero partiti solo: Kai, Rei, Takao, Max, Ryo, Mei, Ruyji, LightAngel e… Sea e Giada, per qualche strano motivo Hilary aveva deciso di portarle con loro, va bene che durante gli allenamenti si erano distinte parecchio e Sea aveva un udito fuori dal normale, neanche Angel la batteva in questo e anche Giada non era un tipino proprio normale… però!

Diede una veloce occhiata agli altri, erano tutti molto nervosi, Light era uscita da circa un quarto d’ora e a niente erano servite le loro proteste, preghiere, minacce… niente, come Takao non era riuscito a convincere Sea a non seguirli a non venire con loro, aveva tentato di convincere Angel, niente da fare, le due non avevano cambiato idea…

Il bambino sospirò stancamente, era preoccupato e stare lì gli dava un enorme senso d’impotenza e sapeva che oltre ad aspettare non poteva fare niente.

 

-Hilaryyyyyyy ma almeno sai dove stiamo andando?- chiese annoiato Takao, non camminavano da molto, ma aveva come l’impressione di stare andando alla ceca.

-No.-

SDONG

*caduta di Takao sull’asfalto*

Con molta fatica il ragazzo riuscì a rialzarsi:- C-come?-

-Takao ragiona, come faccio a sapere DOVE è quello psicopatico di mio fratello?- disse tranquillamente lei continuando a camminare, con gli altri che le arrancavano dietro:- ha fatto in modo che l’oscurità ricoprisse la terra quasi in maniera quasi completamente uniforme…- spiegò.

-Quasi?- chiese Rei.

-Sì, guardate.- così dicendo la ragazza indicò il cielo.

Sgranarono gli occhi, prima erano troppo lontani e con quella nebbia non avevano notato niente, ma adesso che erano più vicini potevano vedere perfettamente… il cielo sembrava che venisse inghiottito in una spirale, come un buco nero che prendeva ogni cosa e la inghiottiva.

-Che cos’è?- chiese Max in un soffio.

-La base.- disse laconico Kai.

-Il posto dove siamo diretti… se non volete venire non ve ne farò mai una colpa o altro.- aggiunse velocemente.

-Ahhhh, ma la vuoi smettere, ci hai fatto sta paranoia non so più quante volte- disse Takao esasperato.

*gocciolone Hilary*

-Ormai abbiamo deciso^^- disse Ryo tranquillamente.

-Yes… GO!- Max sembrava parecchio allegro, ma come tutti gli altri era preoccupato, ma sapevano di potercela fare, avevano sempre vinto rimanendo insieme e non arrendendosi mai, perché questa volta le cose sarebbero dovute andare diversamente?

Perché?

Perché loro non conoscevano ancora cosa aveva in serbo il destino per loro.

Perché ancora non sapevano che cosa sarebbe successo.

Perché… perché ogni cosa va come deve andare e a nessun essere umano è permesso cambiare quello che fu scelto.

 

-Un posto più terra terra no, eh?- sbuffò Mei cercando di superare l’ennesima roccia.

In pochi chilometri il paesaggio era completamente cambiato, le case, i grattaceli i negozi erano spariti, al loro posto c’erano rocce e spaccature delle crosta terrestre da cui proveniva un caldo insopportabile e negli unici posti dove l’aria era più pura si stagliavano orribili e scheletrici alberi neri, senza più vita; sembrava di essere finiti in un altro luogo, luogo che di certo non era comune da nessuna parte, magari nei film horror ma non lì, no, nel mondo reale…

-Tsz lo sai che gli piace complicare la vita a se stesso e a noi^^- disse serafico Ryo.

-Uff- sbottò la ragazza esasperata, aveva sempre odiato muoversi tra rocce e sassi, preferiva di gran lunga le foreste, anche se talmente piene di liane che non si poteva fare un passo senza inciampare o rimanere bloccati in quella rete naturale.

-Non credo che abbia fatto tutto questo solo per farci un sorpresa…- mormorò Sea.

-Sea, tu non lo conosci.- ribadì Ryo.

-Io sì.- s’intromise Ruyji:- e sono d’accordo con lei, c’è qualcosa di strano in questo posto, oserei dire familiare… ma non capisco che cosa sia…- così dicendo alzò tristemente lo sguardo verso il cielo, si chiedeva se sarebbe mai riuscito a rivedere la luce del sole.

 

-Non mi ricordavo che di fosse questa specie di montagne nelle vicinanze.- borbottò Takao.

-Infatti non c’era.- disse Kai gelidamente.

-A-ah…- *gocciolone Takao* -ma, allora, come mai l’ha piazzata proprio qui?-

-Ragiona, Tak, stiamo andando al suo covo, con molte probabilità avrà piazzato qui questa rupe per fare in modo che nessuno, mentre che lo costruiva, lo notasse o che scoraggiasse chi capitava qui per puro caso!-

-Hai ragione Max.- ammise il blader del dragone, però aveva uno strano senso d’inquietudine, come se dovesse succedere qualcosa da un momento all’altro, qualcosa che per loro, di certo, non sarebbe stato affatto piacevole…

-Siamo quasi arrivati.- mormorò Sea e non si riferiva alla cima di quella specie di sollevamento del suolo…

-Strano.- mormorò Rei.

-Cosa?- chiese Giada.

-Non abbiamo incontrato nemici, ma se ci stiamo davvero avvicinando, qualcuno a “darci il ben venuto” dovrebbe esserci, no?- concluse per lui Ruyji.

Angel si fermò di scatto e disse tranquillamente:- Non so perché, ma lui vuole che arriviamo a destinazione, quindi, perché darsi la pena di affaticarci e rischiare che qualcuno arrivi mal ridotto?-

-Lui vuole che lo attacchiamo?- mormorò Takao stupito, va bene che quella degli esseri umani era stata tutta un provocazione, ma così il custode dell’oscurità stava forse sfidando un po’ troppo il destino…

-Precisamente, adesso andiamo, stiamo prendendo fin troppo tempo.- disse Hilary riprendendo a camminare, ormai alla vetta mancava poco, non avevano potuto aggirare l’ostacolo, era come se quella formazione rocciosa fungesse da mura, mura che circondavano il luogo dove la spirale si concentrava fino a diventare fina come un piccolo filo si seta nera.

Un passo… due passi… tre passi…

Erano arrivati…

-No… non è possibile…- mormorò Mei spalancando gli occhi.

-Cosa?- chiese Takao.

Nessuno rispose, ne Ryo, Mei o Ruyji si diedero la pena di soddisfare la curiosità del ragazzo, il loro sguardo si posò semplicemente su LightAngel che teneva la testa bassa…

Quel luogo…

Quel posto era stato scelto per una ragione precisa…

Angel si lasciò cadere a terra, ormai non poteva più bloccare il fiume di ricordi, belli e dolorosi, che la stavano travolgendo…

 

-Sai Neko-chan, quando sei nervosa fai ridere^^- Ryo era tranquillamente stiracchiato su una panchina nel camerino della loro squadra.

-Zitto Ryo >.< ti prenderei volentieri a martellate, ma il capitano ha detto che ci servi tutto intero!- ribatté per tutta risposta Mei, continuando a camminare avanti e indietro per quella stanza.

-Quindi sono al sicuro, per quanto ti prendo in giro non puoi alzare un dito su di me *o*-

-Oddio, era meglio se stavo zitta =_= -

Matt e Ruyji li guardavano divertiti, erano tutti molto tesi… come non esserlo quando di lì a qualche minuto avrebbero disputato le finali dei mondiali di bey blade?

All’inizio avevano avuto qualche… ehm possiamo dire problema di squadra, anche a causa del capitano che non legava facilmente con le persone, ma alla fine erano riusciti a trovare un loro equilibrio, anche se qualcuno da esterno non ci avrebbe mai scommesso neanche uno Yen.

La squadra era composta da cinque membri, ma quelli che fino a quel momento erano scesi in campo erano stati solo: Mei, Ryo e Matt.

Le finali si sarebbero svolte in modo molto semplice, tre incontri, ognuno con un diverso componente del gruppo, vinceva chi si aggiudicava due incontri.

-Ma si può sapere dov’è Rea?- sbottò Mei, ogni volta era la stessa storia, Ruyji e Rea sparivano quasi sempre, non avevano neanche mai avuto l’onore di beccarli insieme, andavano ognuno per la loro strada.

 

-Angel, si può sapere che cosa c’è?- chiese glacialmente la biondina al suo bit power che, in forma felina, la stava conducendo avanti e indietro per i corridoi dello stadio, ma ad ogni angolo c’erano delle persone e la cosa che invece lo spirit voleva era un posto dove non ci fosse nessuno…

Girò per un corridoio abbastanza piccolo e stretto che conduceva ad un ripostiglio, ma non ebbero il bisogno di entrare.

-Rea…- la chiamò il micio prendendo la sua forma angelica:- i nostri nemici non sono normali… sono… è…-

-Lui.- concluse la ragazza:- lo aveva capito da tempo.-

-A-ah te ne prego fa attenzione, preoccupati una volta tanto solo per te stessa, perché sarà pronto a tutto.-

La ragazza scrutò con i suoi attenti occhi verdi l’amica, non rispose, restò qualche secondo in completo silenzio per poi avviarsi verso lo stadio, gli incontri stavano per iniziare.

 

-BENE SIGNORI E SIGNORE LE SQUADRE STANNO PER SCENDERE IN CAMPO!!!- il Dj sembrava impazzito dalla felicità, ancora un po’ e si metteva a saltare e fare le capriole.

*gocciolone del pubblico *.

-ALLA MIA DESTRA LA SQUADRA GIAPPONESE GLI ETERNAL CAPITANATI DALLA BELLISSIMA REA!!!-

*gocciolone della squadra*

*tic nervoso da parte di Rea accompagnato da vari istinti omicidi*.

-ED ECCO ALLA MIA SINISTRA I DARKNESS CAPITANATI DAL MISTERIOSO JULIEN!!!!!!!!!!!!-

Piccolo salto con capriola da parte del Dj, per poi continuare con il suo discorso:- TRA POCHI MINUTI UN COMPONENTE DI CIASCUNA SQUADRA SCENDERA’ IN CAMPO!!!!!!! NESSUNO, NEPPURE NOI, SAPPIAMO COME I CAPITANNI DECICERANNO L’ORDINE O COLORO CHE VERRANNO IN CAMPO!! NON CI RESTA CHE ASPETTARE!!!!!!-

 

-Allora, come scendiamo in campo?- chiese Matt al capitano.

-Prima scenderà Mei.- dichiarò la ragazza:- te la senti?-

-Certo ^O^- la ragazza era al settimo cielo, aveva temuto di non poter partecipare, ma per fortuna non era stato così.

-Fai attenzione.- disse la biondina serissima, la compagna di squadra annuì.

Ryo dal canto suo non disse niente, si limitò a scrutare attentamente gli avversari con i suoi occhi felini, quello che sapeva essere il capitano della squadra era un albino con i capelli lisci lattei, lunghi fino alle spalle  con alcune ciocche tinte di verde acqua e occhi azzurri, quasi bianchi, in netto contrasto erano i vestiti neri e rossi, con qualche sfumatura in argento.

Ma non sarebbe stato lui a scontrarsi contro l’amica, ci poteva scommettere.

-A SCENDERE IN CAMPO SARANNO: MEI PER GLI ETERNAL E MANUEL PER I DARKNESS!!!-

“Manuel… Manuel… eccolo, è lui! O dio…” Ryo iniziò davvero a temere per l’amica, il suo avversario era un bestione di una centinaia di chili, occhi grigio scuro e capelli biondo sporco… non faceva di certo una buona impressione, ma per essere stato ammesso in quella squadra doveva essere per forza distruttivo.

Quando Mei gli passò accanto per andare verso il beyblade stadium il giovane si limitò a mormorargli un:- Siamo tutti con te.-

-Thanks Namagomi.-

 

-TRE DUE UNO LANCIO!!!!!-

I due bey blade schizzarono velocemente in campo, appena sfiorarono il suolo dello stadio entrambi sparirono, non c’era tempo da perdere, il loro avversario era forte dovevano attaccare subito…

-Non posso portare avanti a lungo l’incontro, non sono questi gli ordini…- disse il ragazzo con voce spenta.

- Tunder attacco ali della morte.- un gigantesco serpente a sonagli  si materializzò dal bit dell’avversario, completamente nero e grigio, l’unica cosa che aveva una parvenza di colore erano gli occhi di un azzurro chiarissimo, vitreo, sembrava tanto una marionetta nelle mani di un maldestro burattinaio.

Mei non ebbe neanche il tempo di chiamare il bit power che forti raffiche di vento si scagliarono su di lei… l’attacco non era mirato a colpire il bey blade, troppo semplice, il loro obbiettivo era mettere fuori uso i blader… un bey si poteva ricostruire, una persona no…

Un lungo e profondo taglio si delineò nella pelle della ragazza, portò subito la mano al braccio destro, mordendosi il labbro per non urlare di dolore.

-SILVER-

La maestosa pantera bianca si mostrò sul campo di gara, gli occhi gelidi come nessuno li aveva mai visti, anche lei era pronta a fare il gioco duro.

-Presto! Falce di luna!- l’energia che a quelle parole sprigionò il bit power fu senza confini, ma non servì a molto, appena il fumo si fu diramato l’avversario era ancora lì, in piedi e il bey, anche se molto danneggiato, continuava a roteare tranquillamente.

Ma se Manuel avrebbe continuato in quel modo ne il bey ne il bit avrebbero retto ancora  a lungo.

-Ultimo sguardo.-

Scariche di energia nera avvolsero il corpo della ragazza e della pantera.

-MEI!- tuonò Matt spalancando gli occhi, quello doveva essere un incubo, senza contare i suoi compagni di squadra sembravano del tutto indifferenti… ma se in quel momento avesse fatto attenzione avrebbe potuto notare una leggera aurea bianca che avvolgeva Rea e alcune scintille vicino a Ryo…

-No.- sibilò la ragazza sul campo di battaglia:- Io non mi arrendo, ne ora ne mai…- fu come se dietro di lei apparisse la luna piena al massimo del suo splendore, la ragazza non sembrava pronta a fermarsi, incurante delle scariche elettriche decise di giocarsi il tutto per tutto.

-MOONLIGHT ATTACK *!!- l’energia che sprigionò il bey fu senza confini, l’intero stadio tremò.

Tutti chiusero gli occhi momentaneamente accecati, tranne Ryo, che per una volta aveva aperto i suoi, sembrava spaventato, preoccupato, non chiedeva altro che quella stramaledetta luce si attenuasse per capire in che condizioni si trovava la sua compagna di squadra.

-cof… cof… SIGNORI E SIGNORE, SONO ANCORA QUI PER DECRETARE IL VINCITORE DI QUESTRO SCONTRO IN CUI “QUALCUNO” HA LEGGERMETNE SFIORATO IL LIMITE DEL REGOLAMENTO... DOBBIAMO SOLO ASPETTARE CHE LA NEBBIA SI SIA DIRAMATA PER POTER VEDERE…- sembrava che il Dj fosse arrabbiato, anzi furioso, ma tentava di non essere di parte, cosa che iniziava a venirgli difficile.

Lui era il primo che non sopportava le scorrettezze, ma aveva le mani legate, sperava solo che quella fuoriclasse stesse bene…

La luce si attenuò di colpo.

La scena che si presentò agli spettatori fu sconvolgente, del campo restava solo un cratere di circa un paio di metri in lunghezza… meglio non parlare di profondità… ai lati del campo c’erano i due blader, entrambi si reggevano in piedi a fatica, vicino a ciascun blader stava fermo il proprio bey blade, entrambi erano fermi e semi distrutti… lo scontro era finito in parità.

-PARITA’- tuonò il Dj astenendosi dal fare altri commenti.

Mei raccolse lentamente il bey, aveva il corpo ricoperto di ferite e si vedeva che non camminava in modo fermo sulle gambe, si girò per ritornare alla panchina della sua squadra, sperava solo di avere abbastanza energia per arrivare dal suo gruppo, ma si sbagliava…

Al primo passo la forza di gravità divenne semplicemente troppo e si lasciò cadere al suolo a peso morto, ma non toccò mai il pavimento, due forti braccia le avevano circondato la vita, per poi prenderla protettivamente in braccio e portarla dagli Eternal.

-Grazie Ryo.- mormorò la ragazza.

Lui abbozzò un leggero sorriso mentre la guardava con i suoi stupendi occhi ametista:-Adesso sta tranquilla e riposati, ci penso io.- le sussurrò mentre la ragazza chiudeva i suoi di occhi e, cullata dal calore del ragazzo, si lasciava andare a un leggero sonno che non era destinato a durare.

L’appoggiò delicatamente sulla panchina levandosi la sua solita giacca per coprirla un po’, ma aveva bisogno di un medico e al più presto.

Senza dire una parola Rea si alzò per andare a parlare con il Dj, parecchio incuriosito dal comportamento della ragazza, che di solito non spiccicava una parola neanche a pagarla oro.

-La mia compagna ha bisogno di un medico, ADESSO.- il tono gelido e autoritario con cui era stata detta quella frase fece gelare il sangue all’intero pubblico…

-Mi dispiace, ma non si può, solo appena gli scontri saranno finiti potranno entrare degli esterni.-

-Ma…- Rea era pronta a scatenare il finimondo.

-Non c’è problema- disse una voce alle sue spalle, la blader non dovette neanche girarsi per capire chi era, Ryo:- basterà che non la tiriamo per le lunghe.- si girò velocemente per poi rivolgersi ai Darkness:- Chi di voi è il mio avversario.-

Nessuna persona sana di mente in quel preciso frangente avrebbe avuto il coraggio di mettersi contro di lui, ma dopotutto si sa, non sempre si incontrano persone sane di mente…

-SONO IO, LEON!-

Ryo guardò il rosso con sguardo poco rassicurante, sembrava un gatto pronto a gettarsi sulla preda… Leon deglutì a vuoto, quell’aurea violetta che avvolgeva il suo avversario non prometteva niente di buono…

-BENE!!! LO SCONTRO PUO’ AV-

Non diedero al Dj neanche il tempo di finire la sua presentazione che già i ragazzi stavano facendo il conto alla rovescia.

-DUE UNO LANCIO!!!-

Nigntmare, schizzò velocemente verso il bey avversario, avvolto in una luce viola sempre più forte, non ebbe neanche il tempo di toccare il campo di gioco che il bey di Leon fu eliminato dopo neanche due secondi che era stato lanciato.

Il pubblico rimase in silenzio.

Il Dj per primo, dopo l’incontro appena concluso, di certo non pensava in niente di così rapido, ancora non sapeva quanto un blader poteva essere pericoloso se arrabbiato, ma negli anni successivi, con i mondiali che sarebbero seguiti avrebbe avuto tutto il tempo per impararlo.

-D_DICHIARO RYO, DEGLI ETERNAL, VINCITORE!!! GLI ETERNAL SONO IN VANTAGGIO DI UN PUNTO!!!! ADESSO VEDREMO SE LA SQUADRA GIAPPONESE RIUSCIRA’ A VINCERE ANCHE L’ULTIMO INCOTRO O SI DOVRà RICORRERE ALLO SPAREGGIO!!!!!!!!!!! DOBBIAMO SOLO ASPETTARE CHI DECIDERA’ DI…- fu inutile che il pover uomo continuasse, sembrava che le due squadre si fossero messe d’accordo per ignorarlo educatamente…

Entrambi i capitani delle squadre si erano alzati e, senza dire una parola, scesi in campo, uno di fronte all’altro di fronte all’arena semi distrutta, che di certo non era il miglior posto per scontrarsi durante una sfida ufficiale, aggiungeteci il fatto che non era sfida ufficiale qualunque, ma la decisiva dei mondiali di quell’anno… il Dj era in preda ad una crisi isterica.

-M-ma, ragazzi, ragionate.- il poveretto aveva le lacrime agli occhi, ma Rea non sembrava niente affatto toccata dal comportamento dell’uomo.

-Non abbiamo tempo da perdere, se vuole fare il suo lavoro lo faccia, altrimenti se ne vada.-

Il Dj era avvolto da un’aurea nera di depressione.

-OK ALLORA, IN POSIZIONE!!! TRE, DUE, UNO, LANCIOOOOO!!!!!!!!-  si riprendeva in fretta, dopotutto per lui un incontro di bey era pur sempre un incontro di bey, no?

IL bey d’orato di Rea e quello nero di Julien si scontrarono subito a mezz’aria, pronti a fare piazza pulita dell’avversario, ma niente, entrambi troppo potenti per venir sbalzati via dal campo così in fretta.

- LightAngel.- pronunciò semplicemente il suo nome, ed eccola arrivare, in un fascio di luce rosa, il custode della luce.

-DarkAngel.- dalle tenebre più profonde eccolo, colui che detiene in se l’infinito potere della notte e della porte, il custode dell’oscurità.

Finalmente Rea lo vedeva, la creatura che, senza una ragione apparente, tempo prima aveva ordinato la sua eliminazione, perché?

Non lo sapeva e, sinceramente, non le poteva importare di meno, ma adesso, almeno, una ragione per volerla morta l’aveva, no?

Dark abbassò lo sguardo sulla biondina, quella caparbia ragazzina, con un potenziale fuori dal comune… un essere umano molto pericoloso.

Pericoloso.

Per lui…

-Ciao sorellina, chi non muore si rivede, eh?- ghignò il bit power oscuro.

-Già, chi non muore… oni-kun che ne dici di tirare le cuoia così fai un favore al mondo intero.- ribatté il bit power con un sorriso a trentadue denti.

*gocciolone di tutti i blader + Dark*

-No, grazie lascio a te l’onore di precedermi nell’oltretomba, poi se mi gira ti raggiungo^^.-

-Fa un favore a tutti, evita di fare battute sarcastiche, ti riescono davvero da schifo.- disse Light spostando con un piede il ghiaccio che si era formato a causa della freddura del ragazzo.

 

Alla panchina degli Eternal Ryo stava schlerando, visto che c’erano perché non di prendevano una torta con dei pasticcini e un thé…

-Ma non avevamo detto di muoverci.- sbottò alla fine lo shadow’s blader, mentre teneva tra le braccia, la ragazza, che, iniziava a svegliarsi.

-Lasciali fare.- disse Ruyji:- Io li ho già visti combattere l’uno contro l’altro e ti posso assicurare che se decideranno d’impegnarsi al massimo di questo stadio non ne resterà niente.-

Gli altri membri del gruppo lo guardarono incuriositi, come faceva quel ragazzo a saperne sempre una più di tutto, era sempre un passo avanti… perché? Ma soprattutto: COME?

Distolsero la loro attenzione dal tricolore, sul campo di gara stava finalmente accadendo qualcosa…

 

Rea aveva indietreggiato di qualche passo, davanti a lei Light che si faceva leva sulle gambe e braccia per tentare di allontanare Dark con la sua falce, l’unica cosa che separava il volto della spirit dalla lama dell’arma del fratello era l’asta sonaglio, usata come un semplice bastone.

La sfida aveva avuto inizio.

Da qui in poi il tempo ha perso il ricordo di ciò che avvenne.

Solo l’oscurità ricorda e la luce odia.

Ogni essere ha il suo destino.

Ma è sempre giusto accettarlo?

Non sta a noi esseri umani deciderlo.

Non sta a coloro che vivono nell’eternità e tra lo scorrere del tempo.

A nessuno è concesso contestare il destino…

Ma dopotutto a ognuno è stato concesso il libero arbitrio, no?

Sta solo a noi decidere come usarlo e se vivere o esistere…

 

-REA!! Vattene, a lui ci penso io- ordinò Light, anche il modo in cui aveva detto quelle parole suonavamo molto più come una supplica che come una richiesta.

-No, io resto, ho tutta l’intenzione di combattere fino all’ultimo.- rispose lei, gli occhi verdi erano illuminati di una nuova luce, il custode della luce non poté fare altro che annuire, qualsiasi cose le avesse detto non avrebbe cambiato idea, la conosceva bene, ormai.

-Dark Ball!!- sfere di energia oscura iniziarono a bersagliare la spirits, ma le evita facilmente.

-Allora fratellino…- gelo nelle due panchine delle squadre:-… a quanto vedo con il passare del tempo la tua mira è peggiorata, e di parecchio anche.- ghignò lo spirits di base “buona”.

-Non direi.-

Angel sgranò gli occhi, si girò automaticamente vero Rea, era lei il bersaglio…

Stavano per colpirla, lei non sarebbe mai arrivata in tempo, lo sapeva benissimo… ma comunque fece per andare verso la sua blader, la sfera oscura era ormai ad un passo da lei… Rea si abbassò di scatto, evitando il colpo, che si scagliò nel muro alle sue spalle distruggendolo.

DarkAngel ghignò,questa l’aveva evitata, ma per quando ci sarebbe riuscita?

-Dark! Non provarci mai più.- gli urlò la sorella avvolta in una aurea bianca, si stava scaldando, perfetto era proprio quello che voleva, meno era concentrata più salivano le sue probabilità di vittoria.

-Perché?- ghignò lui.

-Altrimenti vedrai quanto mi posso arrabbiare.- sibilò la ragazza.

Ma il fratello non sembrava per niente intimidito, la sorella era troppo “buona” per fare qualsiasi cosa che potesse mettere in pericolo tutte quelle persone lì presenti, una delle tanti ragioni per cui aveva scelto di scontrarsi con lei proprio lì, in quella situazione.

Rea guardò i due fare salotto durante la sfida…

*gocciolone*

-ANGEL!-

-Sì?- risposero i due in coro.

*leggero tic nervoso by Rea*

-Light-Angel.- precisò leggermente esasperata.

DarkAngel fece spallucce prendendo più saldamente la sua falce, pronto per lo scontro.

-Light! White Light (Raggio Bianco)- commando la ragazza.

L’energia sprigionata fu devastante…

Ryo, fece scudo a Mei, tentando di proteggerla, mentre Ruyji chiamava a se uno scudo energetico, per se e per il pubblico…dimenticandosi, stranamente, di dare una mano alla squadra avversaria…

- Ancestral Darkness!- una sfera di ombra nera, avvolta da dei piccoli fulmini si scagliò direttamente contro la sorella dello spirito oscuro… ma ancora una volta non era destinato a lei quel colpo…

LightAngel alzò le braccia davanti al volto, per proteggersi, ma il colpo le passò attraverso, senza farle neanche un graffio…

La sfera colpì tutto ciò che stava dietro della pura luce.

E, questa volta, Rea non schivò in tempo.

Nessuno riuscì a schivare… e la barriera di Ruyji finì in mille pezzi.

Tutti chiusero gli occhi, vedendo su di loro schierarsi le nere ombre della morte, ma quando li riaprirono lo stadio era solo un puntino lontano.

Gli unici rimasti erano i due spirits, gli Eternal e Julien.

 

-REA!?!- urlò Light avvicinandosi alla ragazza.

Sentì come se il cuore le smettesse di battere, mentre gli occhi le s’imperlavano di lacrime, non poteva essere vero, un sogno, ecco che cos’era, anzi no, un incubo… ma il corpo di Rea che cadeva al suolo, in una pozza di sangue, era vero, reale, era ciò che mai avrebbe voluto vedere, anche a costo della sua stessa vita…

La prese delicatamente tra le braccia, non era ancora morta…

-Non preoccuparti ci penso io.- mormorò, guardando il volto pallido della ragazza, era tutto offuscato, offuscato dalle lacrime dell’angelo.

-Reversus Light…- mormorò, per curare la ferita, una soffusa luce si sprigionò dalle sue mani, ma niente da fare, era come se qualcuno, o qualcosa, gl’impedisse di usare i suoi poteri:- Reversus Light! REVERSUS LIGHT!!!!- tuonò per l’ennesima volta, mentre le lacrime continuavano a rigarle il volto.

-No… no… NO! PERCHE!?! PERCHE’ CAZZO NON FUNZIONA?!?!?- urlò stringendo tra le lacrime il corpo della ragazza, respirava ancora, ma per poco… non capiva, perché?! Perché non ci riusciva?!?

Vide Rea socchiudere gli occhi, gesto che sembro comportarle un enorme fatica.

-…Angel… non… odiare…- mormorò respirando a fatica, chiuse stancamente gli occhi, per non riaprirli mai più…

-Il destino ha scelto.- mormorò DarkAngel serio, senza alcune emozioni.

LightAngel alzò di scatto gli occhi, irati, furibondi, dominati solo dall’odio.

La luce avvolse ogni cosa.

Il bene puro portò la distruzione.

 

Chi, dopo, superando la paura, sarebbe andato a cercare una spiegazione per ciò che era successo durante quei distruttivi mondiali, avrebbe solo trovato un enorme cratere e un bey d’orato che, nonostante tutto continuava a girare e niente sarebbe mai riuscito a fermarlo, ne il tempo ne la vita, ne l’eterno destino…

 

 

Ed ecco che anche questo cap è finito siamo proprio agli sgoccioli ù_ù alla fine, letteralmente questa volta, manca (almeno in teoria) il 25 più l’Epilogo (che nn so se metto, dipende da quanto la mia modalità Bastard inside è Attiva^^’). Spero di poter aggiornare presto, anche se il cap verrà lungo^^’’ (nn che questo scherza ù_ù’’’’’’’’’).

Ringrazio chi legge e, per aver commentato,: Vale_Hiwatari, Lir_chan (hai fatto prima tu a tornare che io ad aggiornare^^’’’’’’’), Francesca Akira89 (L’Apocalisse? *ghigno sadico* Oh, non sai quello che succederà, ma questo cap ti dovrebbe dare un idea di cosa sono capace ^-^), mewsana e Lenn Chan.

 

Goodbye

 

Angel

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Capitolo 27
*** La battaglia di una vita ***


La battaglia di una vita

La battaglia di una vita

 

Capitolo 25

-Angel, stai bene?- chiese Kay avvicinandosi alla ragazza.

Era ancora inginocchiata a terra e guardava di fronte a se con occhi vuoti e spenti, quasi vitrei.

-Hilary.- mormorò  Max preoccupato.

-Sto bene.- sibilò la giovane in modo freddo e distaccato:- Ma starò meglio quando avrò fatto pentire mio fratello per questo suo scherzetto.-

L’aura che l’avvolgeva era diventata sempre più forte e… e mortale.

Senza degnare nessun altro di uno sguardo iniziò a scendere la rupe, tranquillamente, senza la paura di non essere vista, attaccarla, i nemici volevano farsi avanti? Bene lei non chiedeva di meglio…

 

Takao si passò una mano tra i capelli, dopo essersi levato il capellino, regalo del fratello di molto tempo prima, si stava innervosendo, come tutti.

Hilary non sembrava più preoccuparsi dei pericoli che correvano, dava quasi l’impressione che non provasse più emozioni, una semimacchina molto pericolosa.

Avrebbe voluto chiedere delle spiegazioni, ma qualcosa gli diceva che era tutto inutile.

Chi sapeva non parlava.

Si risistemò meglio il cappello in testa, seguendo gli altri, ancora non avevano incontrato nessuno.

Secondo quello che aveva detto Hilary era normale, però… però la cosa non lo convinceva affatto, almeno che non ci fosse qualcosa che non conoscevano, in quel caso…

Argh non ne stava capendo più niente di quella storia e di tutto quello che stava succedendo…

 

-Sta arrivando qualcuno.- disse Sea di colpo, alzando il suo bastone in posizione difensiva.

Tutti iniziarono a guardarsi in giro parecchio nervosi, esclusa Giada che disse un basso:- Figo.-

*gocciolone generale*.

Tutti osservano il punto indicato dalla pseudo coniglio, un bel ragazzo con lunghi capelli neri e blu e un armatura dai colori scuri e spenti, con un lungo mantello.

Xander era arrivato, adesso si trovavano di fronte al loro primo nemico in quel folle posto dove, ormai, nessuna delle leggi universali aveva senso.

-Lo combattiamo noi.- dissero Ryo e Mei facendosi avanti, sapevano che la loro amica non sarebbe riuscita ad affrontarlo con lucidità, e la capivano, anche loro, anche se per poco, lo avevano conosciuto come il caro ragazzo un po’ buffo che portava ancora il nome di Alex… ma quella persona ormai era morta, e non poteva fare niente per portarla di nuovo dalla loro.

 

Incurante dei discorsi del gruppo di persone che adesso gli si trovavano davanti il ragazzo continuò ad avanzare, senza sguainare la spada o fare alcun gesto che potrebbe far pensare ad un attacco a sorpresa, si limitò ad avvicinarsi al gruppetto.

-Mi è stato affidato il compito di accompagnarvi dal mio signore.- disse in tono pacato, senza emozioni.

Nessuno doveva capire.

Nessuno doveva sapere…

Non era ancora il momento adatto…

 

Tutti lo guardarono come se fosse ammattito.

-E’ una trappola.- disse tranquillamente Rey.

-Tutto questo posto è una trappola.- rincarò Max

-Oddio, da quando in qua i nemici che ci vogliono fare fuori ci inviano pure un accompagnatore per non perderci?- chiese Takao sconcertato.

-Mbhè, quando si ha a che fare con i pazzi…!- disse Giada allegramente.

Meglio lasciar stare i *goccioloni* dietro la testa di Xander, che si sentiva parecchio preso in giro, ma lasciò correre.

-Ma almeno poteva mandarci qualcuno con un cervello!- obbiettò Mei, mentre gli altri annuivano… Angel si godeva la scena, non sapeva come, ma quel gruppo di pazzi era capace di metterla sempre in pace con il mondo.

-Però l’aspetto non è male…- ribatté Giada.

-Questo è vero.­ - disse la biondina girando intorno al nuovo arrivato.

Tutti poterono sentire chiaramente provenire dalla gola del ragazzo un basso ringhio mal represso.

Mei l’osservò attentamente, poi con un ampio sorriso disse:- ah, ah, sbagliato, guarda che le aquile non ringhiano, al massimo pigolano^^-

*gocciolone generale*

La faccia di Xander era uno spettacolo a se.

-Ma io mi licenzio.- sbottò lui ad un certo:- questo è al limite del sopportabile, ma chi sono i cattivi? Io vengo addirittura a mostrarvi la strada per non farvi finire in qualche buco nero e voi? Argh arrangiatevi.- senza aggiungere altro, si girò, mani in tasca, tipica marciata pesante del : andare-tutti-a-quel-paese , e fece per andarsene.

-Nononononono, non andare, mostraci la strada.- disse il blader con il cappello piazzandoglisi di fronte.

-Seguitemi, tappi.- sbottò il ragazzo senza fermarsi.

-Ehi!-

 

LightAngel sospirò leggermente, non ci poteva credere, ma quello lì non sarebbe dovuto essere senza volontà?!?!?

Mhà, a prima vista non le sembrava poi tanto…

Si bloccò ad osservarlo per qualche secondo.

Il blu nero camminava tranquillamente, forse con un passo un po’ troppo veloce, ma non sembrava farci neanche caso, teneva gli occhi chiusi, sempre con le mani in tasca.

Dava l’impressione di un menefreghista di prima categoria, ma chissà se lo era davvero…

Alzò qualche secondo lo sguardo al cielo, soffermandosi sulla spirale nera, per poi scendere con lo sguardo fino all’imponente costruzione… strano, era andata completamente distrutti l’ultima volta che ci era stata, ed era sicura che nessun essere umano si fosse adoperato per ricostruirla, ma adesso era così simile…

Simile, ma non identica.

Ma, anche da lontano si poteva notare quella tipica forma a cupola di uno stadio, ma sapeva che di certo era tutto meno che un campo di gara…

Voleva capire, capire che cosa aveva in mente quel ragazzo…

 

Xander l’affiancò per qualche secondo, dove lo sentì mormorare.

-Appena entrati inizieranno gli attacchi, per liberarsi delle zavorre…-

Lo disse piano e velocemente, non ebbe neanche il tempo di aprire la bocca per dire qualcosa che il ragazzo era, di nuovo, in testa guidando il gruppo.

Stava succedendo qualcosa di strano, molto, mooolto strano…

 

-Ragazzi- li chiamò lo spirits :- Appena entrati dovrete fare molta attenzione, da quel momento inizieranno gli attacchi… la pena per chi sbaglia sarà la morte, non ci posso fare niente, è la guerra…- disse piano, in tono amaro.

Nessuno osò fiatare, tutti si limitarono ad annuire leggermente, in modo fiacco e stanco.

Ormai avevano capito come giravano le cose, questo non significava che si fossero abituati…

Ed eccolo, davanti a loro, la porta dello pseudo stadio, strano, era così simile a quella normale, tranne che era in vesto nero e il metallo era in pietra scura.

-Sembra quasi che stiamo andando a disputare un incontro.- bofonchiò Takao squadrando male la porta.

-Magari.- disse Rei stringendo forte il suo bey blade, pronto a chiamare in ogni momento la sua fidata tigre bianca, per combattere.

Ma, ahimè non sapevano quall’era il loro destino e ciò che erano chiamati a fare.

Combattere?

No.

Ciò che avrebbero dovuto fare era altro.

Cosa?

Non ci è ancora dato saperlo…

Ma c’è già chi ha scelto.

Chi conosce

Chi, nonostante tutto, non può intervenire...

-Dovreste entrare.- sbottò Xander dopo un po’.

-Precedici.- ringhiò Takao.

-No, grazie, ma non ci tengo^^.-

-Perché appena entreremo verremo attaccati?- chiese Rei in tono gelido, tanto da fare concorrenza a Kay.

-Precisamente^^-

Faccia tosta da fare schifo.

*gocciolone generale*.

- Ma come… puoi dircelo così, come se niente fosse?- chiese Mei stupita.

-Eh? Non so, non ricordo^^’’- disse il ragazzo grattandosi nervosamente con un dito la tempia destra.

-My God.- mormorò Max scuotendo la testa non sapeva se ridere o piangere…

LightAngel gli lanciò un occhiata di tralice, non stava mentendo, lo sentiva, lo vedeva dalla sua energia… ma c’era qualcosa che non diceva.

Scosse annoiata la testa, era inutile pensarci troppo.

-Vado io avanti per prima.- disse lo spirits, avanzando verso il portone, Mei stava per dire qualcosa ma la calda mano di Ryo sulla sua spalla la fece desistere, doveva andare lei, Hilary e il fratello avevano un conto in sospeso, erano arrivati alla resa dei conti.

Con passo sicuro si avvicinò alla porta, con un gesto tranquillo l’aprì.

Era inquieta, ma non sapeva il perché…

Ma non ci mise molto a scoprirlo.

Un forte luce alle sue spalle allungò fino all’inverosimile la sua ombra, non ci poteva credere, non poteva essere vero….

Si girò velocemente verso la porta, la luce dell’esplosione veniva da fuori, era una trappola e lei ci era cascata in pieno.

Con gli occhi colmi di terrore osservò la scena che si presentava ai suoi occhi.

Sea stava per essere colpita, non sarebbe mai riuscita a spostarsi in tempo…

-NO- come se stesse dando un ordine alla sfera Giada si mise in mezzo, venendo colpita in pieno.

Spalancò gli occhi non riuscendo a crederci, ma, nel frattempo le esplosioni continuavano.

 

-Non era nei piani, non doveva essere eliminato nessuno.- sibilò Mike ad un suo subordinato:- erano questi gli ordini.

-Loro dovere essere eliminati, è nostro compito.- disse la creatura che aveva di fronte, una specie di gorilla dalla mente molto limitata, in tutti i sensi.

-Il vostro compito è eseguire i miei ordini!- sibilò lui distruggendo il mostro con un gesto della mano.

Il custode dell’oscurità sospirò stancamente, sperando che quel “contrattempo” non mandasse all’aria tutti i suoi piani… no, non sarebbe successo, ogni cosa sarebbe andata come aveva previsto, per il semplice fatto che nessuno immaginava quale era la sua scelta…

 

Hilary si avvicinò alla porta, tentando di aprirla, ma era sigillata, bloccata dal potere del fratello, stava per colpirla con una sfera di energia allo stato puro, ma non ce ne fu bisogno, la porta si aprì di scatto e i mostri si ritirarono velocemente, come intimoriti.

Intimoriti, certo, ma non da lei.

 

Mike si passò stancamente una mano tra i capelli, non ci poteva credere, avevano colpito, anche Lui, diamine, perché si era circondato da incompetenti?!?!?

 

Corse verso gli amici, con sguardo spaventato:- Giada!-

Ed eccola senza vita, stesa atterra, con il capo appoggiato sulle gambe dell’amica con il volto solcato dalle lacrime..

Si avvicinò velocemente alle due, si soffermò ad osservare il viso della ragazza sempre tanto allegra e divertente.

Era pallida e con un espressione stanca sul volto, ma sulle rosee labbra si estendeva uno spendido sorriso.

Avrebbe tanto voluto aiutarla, ma lo sapeva, non poteva.

Neanche lei poteva ridonare la vita a chi l’aveva già persa.

-E’ morta.- mormorò lo spirits.

Sapeva che gli altri già lo sapevano perfettamente, già avevano avvertito che nel suo corpo non c’era più quell’energia che lei gli aveva insegnato ad ascoltare.

Ma non l’avevano ancora accettato, e non ci sarebbero riusciti ancora per del tempo.

Quanto?

Questo non lo sapeva neanche lei, ma molto, questo sì.

Adesso voleva sapere solo una cosa.

Dov’era quel traditore?!?

L’aveva presa in giro, LI aveva presi in giro e loro ci erano cascati come degli allocchi, no, non ci poteva credere…

Come aveva potuto credergli?

-Xander!- l’urlo disperato di Mei la risveglio dai suoi pensieri.

Si girò verso la ragazza, con gli occhi di fuoco, non chiedeva altro che averlo tra le mani.

Spalancò gli occhi, era pronta a vedere tutto, ma non quello!

Xander era straiato sul suolo, in una pozza di sangue, con i lunghi capelli sciolti che gli ricadevano sul volto. Ormai la maglietta blu era diventata di un colore scuro, impregnata di plasma.

Ma cosa…?

Si avvicinò velocemente al ragazzo, non era ancora morto.

Lo prese tra le braccia, voleva capire perché era successo quello, a lui.

Lui che era un loro nemico.

Lui che li doveva combattere.

Lui che li aveva appena traditi.

Lui… lui che un tempo era stato con loro.

Lui che aveva tentato di proteggerli.

-Scusa non lo sapevo.- mormorò mentre un sottile rivolo di sangue gli macchiava le labbra.

-Xander, non capisco.-

-La luce e l’oscurità possono convivere se hanno gli stessi obbiettivi.- disse il ragazzo in un soffio, mentre un occhio gli diventava verde e alcune ciocche dei capelli castani:- Io e Alex ormai eravamo due essere distinti, che hanno trovano un accordo, aiutare che ci aveva aiutato.- disse in un soffio, prima di chiudere stancamente gli occhi.

-Aspetta, adesso ti guarisco.- disse Hilary mentre le lacrime non smettevano di rigarle il volto.

-No, non è destino.- disse il ragazzo diventando sempre più trasparente:- scusami per averti imbrogliata, ci rivedremo…- ormai era quasi completamente sparito:- è una promessa.- 

Due piccole luci rimasero tra le mani della ragazza, luci che poi salirono in alto per sparire nell’infinito della notte.

 

Mike guardò attraverso la finestra le due luci sparire, scosse la testa, questo non era nei piani… prevedeva tempesta… un modo carino per dire: casini.

 

-Sea.- mormorò Takao posando una mano sulla spalla della sua ragazza, in lacrime.

-Perché, lei non gli aveva fatto niente… diamine! Lei non aveva ancora fatto niente contro di lui!- tuonò la ragazza avvolta in un luce blu, con riflessi verde acqua.

-Sea, andiamo.- disse gelidamente Angel, avvolta da un aurea molto inquietante.

-Facciamo più attenzione.- mormorò Max.

-No, non ce ne sarà bisogno.- disse lo spirits tranquillamente, con gli occhi ancora imperlati di lacrime.

-NO, BASTA!!- Sea era furibonda, avvolta da una luce azzurra potentissima, tanto che molti del gruppo fecero un passo indietro.

Ma ne Angel, ne Takao si mossero.

-Lo avevi già detto… avevi già detto, che non ci avrebbero attaccato…- mormorò la ragazza mentre l’energia diminuiva:- vuoi ancora farci entrare lì dentro  senza un minimo di protezione?-  mormorò la blu blader mentre la luce azzurra spariva del tutto.

-No, noi non entreremo.- disse tranquillamente la ragazza.

Tutti voltarono di scatto la testa nella sua direzione, guardandola.

-Come?- chiese in un soffio Mei.

-Non sono più disposta a giocare al gatto con il topo… adesso è il momento di stanarlo.- sibilò lei mentre l’energia che l’avvolgeva sempre aumentava.

Con uno scatto degno di nota si girò verso la strana costruzione, tese il braccio, in modo che il palmo della mano fosse rivolto verso lo stadio.

E capirono.

Tutti loro capirono che cosa aveva in mente.

Fecero qualche passo indietro, mettendosi le mani sulla testa, come per proteggersi.

Sperando.

Sperando di aver interpretato male quel gesto.

Di aver sbagliato a leggere la rabbia negli occhi della ragazza, ma non era così.

Non avevano sbagliato.

La preda era stanca di essere in trappola ed era diventata cacciatrice.

Dalla mano della ragazza partì un raggio di luce purissima, che si allungò per poi allargarsi in modo da formare una specie di triangolo, che distruggeva ogni cosa che sfiorava.

Lo spirits, iniziò dal basso, per poi salire lentamente, radendo al suolo in modo sistematico la costruzione.

Mei rabbrividì, pensando che se lì dentro c’era qualcuno in quel momento stava patendo le pene dell’inferno, sottoposto a questa orrenda tortura.

Si alzò una grande e fitta nebbia, o meglio, una specie di alone provocato dalla polvere che avvolgeva tutto.

Come per nascondere, proteggere qualcosa dall’odio del bene.

-Hilary, non ti sembra di essere stata un po’… bhè, ecco, un po’ lapidaria.- disse Ruy muovendo avanti e indietro una mano per scacciare quella polvere.

Tutti avrebbero usato un termine molto meno sottile, ma lasciarono perdere, la battaglia non neanche iniziata, ma tutti loro si sentivano già stanchi.

No, non stanchi fisicamente, ma moralmente…

Piano, con una lentezza esasperante la polvere si depositò sul suolo.

Tutti erano pronti a vedere una landa desolata, dove niente aveva resistito.

Ma non fu così…

-Che diamine è?- chiese piano Rei osservando come imbambolato la scena che si presentava ai suoi occhi, come si presentava agli occhi dei suoi compagni.

Dove prima c’era il centro esatto di quell’edificio adesso si vedeva un piccola colonna di mezzo metro circa, piena d’incisioni e scritte, avvolta in una strana luminescenza dorata… dorato, proprio come il bey che continuava a girare incessantemente al centro della colonna, proprio in quel piccolo oggetto che entrava il sottile filo che erano riusciti a scorgere da lontano, ciò che diventava il vortice nero che come un lama pronta  a scendere sulle loro teste era sopra di loro.

-Ma quello è…- Mei non finì la frase, le parole le morirono in gola.

-il bey di Rea.- concluse per lei Ryo.

Tutti li guardarono come se fossero impazziti, perché:

1)    Non avevano capito bene chi fosse quella Rea

2)    Perché Hilary se ne stava tanto in silenzio?

3)    Che ci faceva lì quel bey!!

-Ma come può essere qui? Rea ormai non c’è più da molti anni!- sbottò Mei osservando come incantata quel piccolo oggetto.

-Non si è mai fermato.- disse piano lo spirits.

-COME?!-

-E’ stato caricato di troppa energia, non si fermerà mai.- disse piano la ragazza dagli occhi rossi.

Silenzio.

Un bey che non si poteva fermare?

Impossibile.

-Si può sempre batterlo con una sfida.- disse tranquillo Kay.

-No, non QUEL bey, distruggerebbe in pochi secondi chiunque si metterebbe sulla sua strada, non c’è nessuno in grado di batterlo, Rea era troppo potente.- disse piano lo spirits, concio che lì dentro erano contenuta pure la sua energia.

Quando aveva visto Rea morire.

Quando aveva sentito la terra cadergli da sotto i piedi.

Quando aveva dato libero sfogo al suo dolore.

Un promessa…

Una speranza…

Una dannazione.

Che giri come segno di questa guerra,

guerra che finirà solo con la nostra distruzione.

Che Lightness si possa fermare solo alla fine del custode con cui aveva combattuto mille battaglie.

-Ma… perché è lì?- chiese Max indicando la colonna.

-Non lo so, ma questa non è una domanda che devi fare a me… VERO MIKE?- alzò di proposito la voce, così facendo guardò verso l’alto, dove, tra le nubi, anche gli altri iniziarono a vedere quello che vedeva lei.

Nel cielo, sopra di loro, con le grandi ali nere dispiegate e le mani in tasca si vedeva Mike.

Non sorrideva, li osservava interessato dall’alto, come se li stesse studiando.

-Sera capo^^’’- disse allegramente Ruyji, attirandosi gli sguardi assassini degli altri.

-Buona sera Ruyji, sorellina, blader, veggente.- disse guardandoli uno ad uno.

-Veggente?- mormorò Max.

-Non preoccupatevi, non è niente d’importante, adesso.- disse tranquillamente Hilary osservando alternativamente il bey e il fratello.

-Spiegazioni?-

Lei non rispose, continuò ad osservare Mike, che, tuttavia, continuò:- E’ molto semplice, avevo bisogno di un’energia molto forte per rinchiudere l’intero genere umano… ed eccolo qui, interessante la mia opera di riciclaggio, no?-

“Ri-ri-riciclaggiò?!?! È matto…” pensò Hilary passandosi una mano sul volto, esasperata.

-Distruggete il bey e le persone torneranno in questa dimensione… semplice, no?-

Tutti lo guardarono molto male.

-Chi ti credi di essere.- sibilò una voce tra di loro:- Chi credi di essere per deciderà così per la vita di milioni di persone?!?!- tutti si girarono di scatto verso colei che aveva parlato…

-Sea calmati.- disse piano Max, non era una buona idea provocarlo.

Lei non lo sentì neanche.

Non le importava…

La voleva uccidere?

Bene!

Che tentasse!

Ma non si sarebbe arresa, avrebbe detto ciò che voleva dire e poi avrebbe combattuto per difendere i suoi ideali.

-Anche a costo della vita.- mormorò Hilary.

Disse quello poche parole talmente piano che solo Sea con il suo udito fuori dal normale riuscì a sentirla.

-Anche a costo della vita.-

Mike osservava tranquillo la scena, forse stupito, o magari incuriosito da quell’essere umano in cui sentiva un energia tanto strana… sapeva perfettamente i poteri di cui era dotata, eppure… eppure c’era qualcosa di strano.

Sarebbe dovuta essere passiva, poteri mentali molto potenti, preveggenza, viaggio astrale, ma ciò che sentiva era molto più… più attivo, ecco.

Pericoloso, per meglio dire…

Il ragazzo sorrise leggermente, era potente, ma non era lei il suo obiettivo.

-Non m'interessi, vattene.-

-Che vuoi dire?!- tuonò la ragazza, infuriata.

-Voglio dire che sono qui per porre fine ad una guerra.-

-C-come?- mormorò Mei stupita.

Lui ghignò leggermente:- Questa stupida lotta che esiste fin da quando è iniziata ogni cosa deve finire, nessuno ne può più, me compreso, sono stanco di lottare.-

Tutti lo osservano stupiti, non capivano, che cosa voleva dire con quelle parole?

Ruyji sorrise tristemente.

Lui sapeva.

Ormai aveva capito da tempo.

Non aveva voluto accettare... ma adesso.

Adesso ogni cosa sarebbe cambiata e solo lui sapeva come e quanto.

Li odiava per questo.

-Ma allora perchè non la smettete semplicemente?- chiese Mei allo spirits.

I due Angel sorrisero tristemente, in un modo che li rendeva terribilmente simili.

-Non si può.- disse piano Mike.

-Perché?! Si può sempre fare la pace e vivere tranquillamente, senza lottare!.- disse Takao sorridendo.

-No, non questa volta...- iniziò Hilary osservando il fratello negli occhi.

-... perchè? Perchè è la nostra natura, siamo nati per combattere...-

-... Per arrivare a questo scontro, per porre fine al conflitto, è il nostro destino...-

-... nemmeno noi lo possiamo cambiare...-

I blader stavano guardando i due sconcertati... ma anche impauriti.

Uno iniziava la frase a l'altro la finiva, come se si leggessero nel pensiero, come se la pensassero allo stesso modo.

Ma l'oscurità e la luce posso essere d'accordo?

Normalmente no... ma ogni cosa ha un suo ordine nel mondo ed è giusto che ogni cosa segua il suo corso.

Nascere, esistere, lottare, morire.

Ma vivere, sognare, amare... no, non erano cosa che riguardavano loro.

Non gli era permesso.

-Pronta?-

-Pronta.-

Senza aggiungere neanche un altra parola Hilary puntò il palmo della mano verso i suoi amici, in quel preciso istante una cupola bianca li avvolse, per proteggerli.

Poi fece un passo verso il fratello, che la osservava curioso...

-Perché li hai portati qui sapendo che la loro presenza sarebbe stata del tutto inutile?- le chiese.

-Non ero sicura di quali fossero le tue intenzioni, poi...-

-Poi dovevi affidare a loro il compito di mantenere l'equilibrio elementare, così che tutto continui ad esistere, giusto?- ghignò Mike, mentre i blader li guardavano sempre più sorpresi, senza capire...

Ruy abbassò il volto, osservando la nuda terra che si estendeva ai suoi piedi.

Tremava... di rabbia.

Non poteva fermarli.

Non poteva neanche tentare.

Perchè?

Perchè loro avevano scelto e lui non ci poteva fare niente...

Nessun altra parola, nient'altro squarciò quello strano silenzio che si era venuto a creare e lo scontro iniziò...

Due sfere di enorme potenza li avvolsero e la fine fu alle porte.

I Blader cercavano di seguire i movimenti dei due custodi, ma era tutto inutile, niente era paragonabile alla loro velocità, in modo particolare gli occhi di dei semplici mortali.

 

-Ruy... cos'hai?- chiese Mei in un soffio.

Tutti iniziarono ad osservarlo, non riuscendo a capire la rabbia che scorgevano in lui.

-Non possono... non devono...-

-Ma di che parli?- chiese Takao infastidito, non tanto da lui, ma dal fatto di essere completamente inutile.

-SMETTETELA!!- urlò verso i due Angel, lo sentirono, ma non lo ascoltarono.

Avevano deciso.

Punto.

Ruyji alzò gli occhi verso il cielo, dove proseguiva la folle lotta... lacrime argentee gli rigavano il volto, ma leggero sorriso gl'incurvava le labbra:-... stupidi...-

 

-Basta giocare...- mormorò Light fermandosi a mezz'aria.

-Finalmente... spiegami una cosa, prima...- il fratello sembrava incerto, quasi temesse le sue stesse parole.

-Ti ascolto.-

-Perché? Ok, il mio compito è distruggere, ma il tuo è creare, non preservare o aiutare, quindi... perchè ti ostini a proteggere questo pianeta che ormai ha i secoli contati?-

Gli uomini, tutto, stava portando il pianeta alla rovina.

Lo stavano distruggendo lentamente ma inesorabilmente.

-E' semplice...- iniziò lei sorridendo dolcemente.

-Io non ci vedo niente di così semplice...-

Scosse la testa, sorridendo:- Invece è ovvio... questo mondo mi piace! Le persone che lo abitano, a volte, sanno essere stupide, infantili, è vero... ma io mi sono affezionata a loro, al loro coraggio, alla loro voglia di vivere, di non arrendersi e lottare per le cose, le persone a cui tengono!-

La luce che vibrava negli occhi della sorella lo fece sorridere.

-Stai esagerando...-

-Non è vero e tu lo sai! In questi anni, come me, hai conosciuto Ruy, gli hai fatto quasi da genitore, non credo che tu non lo abbia capito...-

-Chissà, magari l'ho fatto, ma non mi è permesso accettarlo.- un sorriso enigmatico gli delineò le labbra, ma si vedeva, dietro quelle strane parole, una profonda tristezza.

-Ogni cosa ha un suo posto...-

-... e non può fare altro che rispettarlo. Dimmi, sorellina, da quando ci siamo arresi?-

-Dal giorno stesso in cui abbiamo capito quall'era il nostro ruolo e il nostro compito finale...- nel dire queste parole l'aurea intorno ad Angel si fece sempre più forte, quasi abbagliante, mentre quella della ragazzo sempre più nera, triste e stanca.

Ma, diversamente dal solito, non sembrava che quell'energia provenisse da loro, dalla loro pelle, dalle ali, gli occhi, ogni cosa che ce li mostrava per quello che erano, due creature combattive pronte sempre al tutto per tutto.

Più i secondi passavano, più la loro energia cresceva.

Più loro diventavano trasparenti.

 

-No... non è possibile.- disse Mei atterrita.

-Invece lo è.- mormorò Ruyji osservando quelli che erano i suoi pseudo genitori adottivi compiere il loro destino...

Quanto odiava quella parola... portava sempre le persone a fare cose che non volevano, ma che erano obbligate a compiere a causa di chissà quale dovere o promessa.

Parole di Light_chan

Ma allora... perchè non ascoltava le sue stesse parole?!

 

Ormai era quasi possibile vedere attraverso di loro, ma in pochi secondi le cose cambiarono, ciò che restava di loro si trasformò in luce rispettivamente bianca e nera, per poi rimpicciolirsi.

Come se l'oscurità si stesse immischiando con la sua stessa oscurità, proprio come stava facendo la luce.

Era uno spettacolo più unico che raro... uno spettacolo che loro, pochi eletti, avrebbero visto solo una volta.

Con una lentezza esasperante le due luci presero la forma di due cristalli il cui cuore non smetteva di lampeggiare.

La luce e le tenebre erano tornate alla loro forma originaria.

I due cristalli erano tornati a splendere.

Per l'ultima volta.

La loro luce era risorta da un passato di guerra per noi.

Per la fine degli scontri e la pace suprema.

Ogni cosa era ferma, immobile, solo il bey blade dorato continuava a girare inesorabilmente, neanche l'aria osava disturbare quel delicato equilibrio di luce ed ombra destinato a spezzarsi...

E così accadde.

In pochi istanti l'energia dei due cristalli esplose, inondando il cielo di scariche elettriche che distruggevano ogni cosa che sfioravano.

Ogni cosa che si metteva sul loro cammino.

E i cristalli usavano il loro potere fino all'inverosimile, vicino al loro punto di rottura.

All'auto distruzione...

Sulla fragile barriera di cristallo che li avvolgeva, che li proteggeva iniziarono a formarsi delle increpature, dapprima piccole, poi sempre più grandi e profonde... irrimediabilmente profonde...

Non avrebbero resistito ancora per molto e, infatti, non lo fecero.

In pochi istanti andarono in frantumi, piccole scaglie, troppo piccole per essere anche solo viste.

Adesso niente più tratteneva i loro poteri, la loro energia... la loro vita.

I cuori dei cristalli, in origine piccoli divennero sempre più grandi inglobando dentro di se tutto ciò che gli era vicino.

In pochi secondi ogni opposto nel mondo si unì in un unica cosa.

La vita e la morte

La guarigione e la malattia.

Il giorno e la notte.

Ma la luce e le tenebre... no.

Questo li portò a ciò che ormai avevano deciso da tempo.

La distruzione.

La loro fine.

La loro morte.

L'esplosione che ne seguì non ebbe limiti e confini.

I blader che osservavano la scena chiusero gli occhi, accecati.

Quando li riaprirono videro solo due angeli, che non avevano mai conosciuto la pace, cadere verso il suolo, ma senza raggiungerlo mai.

Sparirono semplicemente nella tiepida brezza che si era levata.

Il bey blade dorato smise di girare.

Il sole non tornò a splendere.

No, adesso tutti volevano solo piangere.

Soffrire per la morte di un amica.

E il cielo li accompagnò nella loro tristezza.

In tutto questo sembrava che tra i turbini della pioggia e i lamenti dei fulmini un antica melodia risuonasse intorno a loro… la melodia di un flauto che non verrà più suonato…

Ma nel mondo, milioni, miliardi di persone tornavano tranquillamente alle loro vite, senza ricordare ciò che era stato.

Senza sapere quello che era successo.

Senza aver mai conosciuto coloro che avevano segnato da soli la loro fine, per loro.

Solo ed esclusivamente per loro che non l'avrebbero mai saputo... 

Ma tanto si sa, le fenici rinascono.

E se un giorno la luce tornerà l'oscurità le sarà di nuovo compagna.

E il destino perderà, ma continuerà ad imporre il suo volere su tutti noi.

Ma forse il loro ritorno e solo un sogno, una vana fantasia che non si avvererà mai.

Perchè i sogni sono destinati a restare tali...

... non arrenderti mai, se è necessario combatti per realizzare i tuoi sogni...

Ma non sempre basta lottare nella nostra realtà, nel nostro mondo, per trovare un posto tra tutti coloro che vivranno, ameranno, capiranno e moriranno, proprio come noi.

 

*****

Lo scorpione doveva attraversare il fiume, così, non sapendo nuotare, chiese aiuto alla rana:

-Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull’altra sponda.

La rana rispose:           

-Fossi matto, così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi.

-Per quale motivo dovrei farlo?- incalzò lo scorpione:- se ti pungo tu muori e io annego.

La rana stette un attimo a pensare e convintasi della sensatezza dell’obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua. A metà tragitto la rana sentì dolore intenso provenire dalla schiena e capì di essere stata punta dallo scorpione.

Mentre entrambi stavano per morire, la rana chiese all’insano ospite il perché del folle gesto.

-Perché sono uno scorpione- rispose lui:- è la mia natura…

*****

 

 

La rana e lo scorpione, racconto preso dalla canzone degli 883, per l’appunto, la rana e lo scorpione^^’’. All’inizio sarebbe dovuta stare a inizio cap, poi ho pensato di metterla al centro della storia, ma alla fine eccola, per l’appunto alla fine!!! Da questa breve storiella deriva la maggior parte del carattere di Mike, le sue scelte, il fatto che volesse lo scontro solo ed esclusivamente per determinare la sua fine, la morte.

Era solo stanco di lottare.

Lottare perché esisteva, per ciò che era, per ciò che non sarebbe mai stato…

Ah-ehm, lasciamo stare, mi sto facendo prendere^^’’ ma mi piace troppo fare queste specie di parentesi su Mike^^’’’’’’’’’’’’’’

Ma passiamo ad una cosa più importante il conteggio…

Di cosa? Delle vittime!

Rea, Xander, Alex (se qualcuno lo sa mi uccide), Giada, Hilary, Mike (^^’’’ Qualcun altro non ne sarà tanto felice^^’’).

La fic sarebbe dovuta finire con questo cap, ma alla fine ho deciso di mettere un epilogo… anche se non è poi così necessario, forse è, più che altro, una questione di coscienza^^’’’’’’’’’’’’’’’’

Ringrazio:

mewsana: Cattivella? Dopo questo cap mi sa proprio di si^^’ stessa cosa per la tristezza^^’’’’’’’’’’’’’’’’’’’’ ma tanto si sapeva non potevano sopravvivere tutti (es: se ci sarebbe stato qualche altro pers sarebbe morto anche ^O^).

Lir_chan:Non preoccuparti dopo l’epilogo ho almeno un'altra paio di fic da inviare, una non molto lunga e piuttosto semplice (cioè, niente sfere di energia, ancestral light e morti), un'altra che è tutto il contrario, cioè piena di sfere di energia e morti^^’’’’’’’’’ e poi, quella che sto mettendo per iscritto con tanta calma, cioè quella che ti avevo accennato, piena di custodi, guardiani, general e guerre^^’’’’’’’’’’’’

Francesca Akira89:  Grazie dei consigli ^O^ anche se, almeno in questi ultimi cap non ho notato molto la presenza di e ^^’ vabbè, farò molta più attenzione per le storie avvenire, ma soprattutto ho imparato una cosa! Dorato senza l’apostrofo! Ero convinta che si scrivesse con ^^’’…

Ho preso una decisione, d’ora in poi nelle mie storie mettere sempre e comunque (escluse un paio i oneshot davvero macabre^^’’) il “Comico” visto che la mia vena macabra-ironica non morirà mai ù_ù’’.

Solarial: abbandonarvi, naa ho ancora un sacco di cose da pubblicare^^, quindi non sperateci! Per chiarimenti leggi la risposta a Lir_chan!

Lenn Chan: L’epilogo lo posto solo perché tu mi hai convinto, altrimenti la lasciavo così! (Posso essere davvero bastard, no? ^^’’’’’’’’).

 

Goodbye

 

LightAngel

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Capitolo 28
*** Epilogo ***


Epilogo

Epilogo

 

Si passò stancamente una mano tra i lunghi capelli azzurri-blu.

No, non ce la faceva, lei non era così forte da sopportare tanto.

Era stanca.

E non le veniva difficile ammetterlo.

Tutti lo erano e nessuno parlava, nessuno spiegava.

Sea si sedette stancamente sul morbido letto, guardandosi lentamente in torno.

Già, guardando.

Perché da quel maledetto giorno una cosa buona era venuta, adesso lei poteva vedere.

Vedere il cielo, i fiori, gli alberi.

Ma anche le persone che la circondavano.

Persone a cui ormai si era affezionata e a cui teneva, dall’algido Kay all’allegro Max.

Poi…

Bhè, poi c’era Takao.

Il suo sguardo continuò a vagare per la stanza, fino a fermarsi su una sacca accanto a lei.

Lì c’erano le poche cosa che si era portata in quella folle storia.

Sarebbe meglio dire: le cosa che Hilary gli aveva fornito.

Cose semplici, ma essenziali.

Cose che adesso stava riponendo in una borsa…

Perché?

Bhè, non poteva di certo stare per sempre lì.

Doveva tornare al suo villaggio.

Calde e amare lacrime iniziarono a rigarle il volto.

Non voleva!

Non voleva andarsene, sarebbe stato come mettere la parola fine a quella folle storia, per ricadere nella tristezza che era stata la sua vita fino a quel momento.

Poi, adesso, non c’era più neanche la sue folle e allegra amica a starle vicino, a consolarla quando tutto diventava semplicemente troppo e aveva il naturale bisogno di sfogarsi…

No, lei non ci sarebbe più stata e neanche lui.

Il suo Takao sarebbe sparito dalla sua vita.

Per sempre.

Dubitava che se ne sarebbe di nuovo potuta andare da quel maledetto posto che gli altri si ostinavano a volerla convincere a chiamare: casa.

Quella non era la sua casa, era il suo incubo.

Con dei gesti lenti si avvicinò al letto di Giada… sfiorò leggermente le coperte.

Come avrebbe fatto senza la sua pseudo guardia del corpo?!

Sorrise leggermente a quel pensiero; stava per tornare alla sua borsa, quando notò qualcosa sporgere da sotto la coperta…

Con mani tremanti la prese.

Una busta.

Una busta da lettere rosa scuro scritta con l’inchiostro scarlatto.

Non c’era scritto niente, nessuna parola, sono un per e il simbolo giapponese dell’acqua.

Sorrise leggermente, era per lei.

Ne era sicura.

Senza alcun timore la prese e iniziò a leggere… non sapeva come, ma riusciva a leggere, anche se, in teoria, dovrebbe essere impossibile… certo, lei sapeva leggere, le bastava sfiorare una parete con delle incisioni per capire di cosa parlavano… ma questa era una altra storia.

 

Giorno Sea!!

Come va? Io, non so, se stai leggendo questa lettera vuol dire, con molte probabilità, che sono morta!

Pazienza, sapevo che sarebbe finita così.

Qualcosa me lo diceva^^. Eh, quando dico che qualcosa me lo diceva si va ben oltre le tue sensazioni, ma qualcosa di più concreto!

Ti spiego… veggente.

Allora, come saprai, nel nostro (stramaledetto, come diresti tu =P) villaggio, viene tramandato un libro, dove viene spiegata ogni cosa, se riguarda il presente, il passato o il futuro non importa, la cosa che conta è che sono una persona lo può leggere e capire fino in fondo. Cioè, tu domandi, apri il libro e sto strano oggetto ti fa apparire una risposta!

Interessante, no?!

Una palla, precisamente.

A me è stato affidato questo compito dal capo villaggio.

Ma non era destinato a me…

Eh, in questo momento mi sento un verme, sai? Uno di quelli rosa tanto bruttini, senza occhi che strisciano sul terreno, li hai presenti?! Ecco, proprio uno di quelli.

Perché?

Per non avertelo detto

Per averti ingannato.

Per non avere avuto mai il coraggio di dirtelo di persona.

Per il semplice di fatto di starti scrivendo questa lettera, sapendo che quando la leggerai io non ti potrò rispondere.

Non vedrò il tuo sguardo arrabbiato, deluso, stanco di continui inganni.

Ma non sai quanto vorrei aver trovato il coraggio, per cosa?

Per dirti che questo libro era, è, destinato a te?

Che Tyaol ha deciso di distruggerti da quando sei nata in modo che nessuno scorgesse in quel sacro testo tutto il suo odio per il mondo e le persone che lo circondano?

O che, sei una veggente e in futuro, con molte probabilità, sarai COSTRETTA a diventare capo villaggio?

A non poterti più allontanare da quel luogo che ti hanno insegnato ad odiare?

Sì, era proprio questo che non riuscivo a dirti!

Scusami.

So che questa parola non ti potrà mai bastare, ma ti prego perdonami.

Nel mio zaino, quello che, sono sicura, non avrò il coraggio di portarmi, troverai un libro rosa, grosso e pesante, quando oe prenderai cambierà colore, ne sono sicura.

E diverrà finalmente tuo, come sarebbe già dovuto essere da tempo.

Addio e

                 Scusami se non sono stata l’amica che avrei dovuto

                             Scusami se non ho avuto il coraggio di guardarti negli occhi e parlarti.

                                         Scusami, se non sono riuscita a dirti addio.

Ma ti prego, fammi un favore, di addio almeno a Yuri.

Te ne prego.

Almeno a lui.

 

Addio.

Giada Rosee Shield

 

Iniziò a stringere spasmodicamente quello stupido pezzo di carta.

Lei… lei lo sapeva?

Sapeva che sarebbe morta?!

Poi…

Il libro, la veggente, Tyaol, il villaggio, il futuro, il passato, il presente… Yuri?!

 

Osservò attentamente il cielo, ma quella sera era impossibile vedere le stelle, ogni cosa era grigia e cupa, che fosse quello il modo in cui l’intero universo esprimeva il suo dolore per la perdita della sua… mammina?

Ok, se Hilary fosse stata ancora viva per quelle parole lo avrebbe ucciso, come minimo.

Ma tanto lei non era qui, le non sarebbe più stata qui…

Non ci sarebbero stati i battibecchi con Takao, o lo scambio di battute – ochetta- -se ti prendo ti uccido!!- tra lei e Daichi.

Basta ai pranzi orrendi.

Addio ai suoi sorrisi, alla sua combattività.

Un addio a lei…

Kay si coprì con una mano il volto, stanco, era stanco e tanto anche.

Ricordava perfettamente ciò che era successo poco prima.

-Bastarda!- sibilò.

Era stata lei a lasciarli, ma loro avevano dovuto dare la notizia al resto del gruppo.

Sapeva che per tutta la sua vita non avrebbe mai dimenticato le lacrime di Daichi… non ricordava di averlo mai visto piangere, non così almeno.

Aveva lo sguardo fisso nel vuoto, ma le lacrime gli solcavano il volto.

Ma avevano dovuto parlare non solo di lei, ma anche di Giada…

Non avrebbe mai dimenticato l’espressione di Daichi, vero, ma neanche quella del Russo, il suo ex capitano, Yuri Ivanof.

Non aveva detto niente, non aveva pianto, era semplicemente uscito.

Per poi sfogarsi nel silenzio della notte, prendendo a pugni un muro, si era fermato solo quando lui, l’asociale, si era deciso a fermarlo.

Non lo aveva mai visto piangere.

E neanche questa volta non ebbe questo onore.

Ma il dolore, quello lo vide, come le lacrime represse.

Si chiedeva quanto avrebbe resistito prima di esplodere.

Prese qualcosa della tasca dei pantaloni, una lettera, una lettera in carta dorata con sulla busta due firme, una in bianco e l’altra in rosa.

 

Hilary Tachibana

LightAngel

 

Basta, non c’era nient’altro.

Ne per chi fosse ne un accenno al perché fosse stata inviata.

Bhè, era logico, se voleva sapere che cosa c’era scritto doveva semplicemente aprirla e leggerla, dopotutto era lui che se l’era ritrovata nella tasca dei pantaloni, di conseguenza era per lui, no?

Oppure doveva fare da ambasciatore…

“Eh, no, non di nuovo!”

Fu tentato di stracciarla, ma non poteva, non con le ultime parole della sua vecchia amica.

Con mani leggermente tremati aprì la busta, prese i fogli ed iniziò a leggere…

 

Se qualcuno sarebbe entrato in quella stanza buia, difficilmente si sarebbe accorto della persona rannicchiata nell’angolo più oscurò della stanza.

Portò le gambe al petto, per poi avvolgerle tra le braccia.

Non ci riusciva, non ce la faceva a smettere di piangere.

Stava succedendo tutto troppo in fretta, dopo tre anni in cui tutto era stato calmo e sereno aveva sentito crollarsi il mondo addosso, prima l’omicidio dei suoi genitori, poi Mike, Hilary, gli allenamenti, i blade breachers, di nuovo il bey blade, la battaglia, e la sua più cara amica che se ne era andata adesso che aveva proprio bisogno di lei, di un suo consiglio, di una sua semplice parola.

Poi Ryo e lui… o lei.

Si portò una mano sul ventre piatto… ancora per poco, di lì a nove mesi sarebbe diventata una balena.

Sorrise leggermente… maledetto Ryo.

Questa volta gliel’aveva combinata davvero grossa.

La porta cigolò leggermente, qualcuno stava per entrare, ma non aveva la più pallida idea di chi fosse, sperava solo che non fosse lui…

No, non voleva che Ryo la vedesse ridotta in quello stato.

E, per fortuna, quella volta non era lui.

Guardò incuriosita il nuovo arrivato, non riuscendo a capire come mai fosse qui.

Ruyji si chiuse la porta alle spalle, per poi sedersi tranquillamente accanto a lei, senza dire una parola, semplicemente si fece scivolare sul pavimento.

Passarono alcuni minuti in cui nessuno non disse niente, poi Ruyji si mosse, le disse semplicemente:- Hai già deciso un nome?-

La ragazza lo guardò sorpresa.

-Di che cosa stai parlando?-

No, non poteva saperlo, lei non aveva detto niente a nessuno, non se l’era sentita neanche di dirlo a voce alta, non ne aveva il coraggio.

-Del fatto che sei incinta.- disse lui serafico.

Lei alzò la testa di scatto, per guardarlo in volto, ma Ruy non stava osservando lei,sorrideva semplicemente tenendo gli occhi chiusi.

-Il nome? Io… non lo so, non ci ho pensato…- stava sorridendo, con il cuore un po’ più leggero, ma le lacrime non volevano smettere di rigarle il volto.

Lui la guardò dolcemente, per poi offrirle una spalla su cui piangere.

 

Ecco, adesso sarebbe andato da lei e le avrebbe parlato.

Si passò una mano tra i capelli di quello strano colore nero-viola… sorrise leggermente, pensando che questo vizio lo aveva preso a forza di stare con Hilary, chissà quante altre cosa aveva assimilato a forza di parlare con la creatrice di tutto…

Con passi lenti e misurati si avvicinò verso la camera della sua ragazza, aprì lentamente la porta, vedendo quello che avrebbe preferito non vedere mai.

 

Erano passati già cinque minuti buoni, da quando Mei aveva iniziato a sfogarsi, ma non ce la faceva, non riusciva a smettere, no, non adesso…

Sentì la porta aprirsi lentamente.

Alzò leggermente la testa, per vederlo.

Per vedere lui che la guardava con odio.

Con uno scatto il ragazzo richiuse la porta, per poi allontanarsi a grandi passi.

Ruyji, stava per alzarsi e andare a spiegargli l’equivoco, ma qualcosa lo trattenne.

Mei.

-Ma cosa…?-

-No, è meglio così, non voglio rovinargli la vita.-

-Ma che dici?!-

-La verità, adesso promettimi che non gli dirai niente… ti prego.-

Lui la guardò con gli occhi sgranati per qualche secondo, non ci poteva credere, non voleva dirgli NIENTE?!?!

Non voleva dirgli che sarebbe diventato padre.

Impossibile…

Eppure… eppure in un certo senso la capiva.

Sospirò stancamente, non gli restava che rispettare la sua scelta.

-Te lo prometto.-

 

Sea chiuse la valigia, perfetto, adesso era proprio pronta a partire, peccato che non avesse detto ancora niente a Takao e agl’altri… sinceramente dubitava che lo avrebbe fatto.

Semplicemente se ne sarebbe andata.

Come una goccia d’acqua in un mare in tempesta.

-Non possiamo restare, vero?-

-No, Mariam, mi piacerebbe, ma non ci è permesso…-

La ragazza si girò piano verso la nuova amica.

Sorrise tristemente, vedendo che piangeva… non l’aveva mai vista piangere.

Mariam era l’unico membro femminile dei Saint Shields e aveva passato molto, troppo tempo, a cercare di dimostrare a tutti che ne era degna, sempre alla prova, con allenamenti estenuanti, fiera del suo ruolo e del suo compito, ma adesso…

Adesso era sicura che avrebbe dato tutto ciò che era riuscita ad ottenere per restare qui, con il su Max…

A quanto sembrava a nessuna delle due era concesso essere felici con le persone che amavano.

 

-Dai Daichi, non fare così.-

-Nh.-

-Nooo, per carità, non mi diventare monosillabico come Kay!- Takao stava cercando di risollevare il morale al piccolo, ma non ci stava riuscendo molto bene.

In un quell’istante la porta si aprì.

Kay.

*goccia Takao*.

-Ah-ehm… ^^’’- con molte probabilità Takao avrebbe tranquillamente potuto scrivere un libro:-- Come cacciarsi nei guai in due secondi con poche e semplici parole!!—

Ma il russo non lo calcolò nemmeno, si limitò ad impartire un paio di ordini:- Chiama Max, Rei, Mei, Ryo e Ruyji. Adesso.-

-Hey, ma chi ti credi di essere per impartire ordini a destra e a manca come se fossi il grande capo?!?-

Takao era piuttosto arrabbiato, ma ormai era tardi, il tatuato se ne era andato nella palestra, ad aspettarli.

Così, al povero capitano non restò altro da fare che andare a chiamare gli altri cinque e raggiungere il russo.

 

-Kay si può sapere che cosa c’è?- chiese Ryo infuriato, ma non guardava lui, al contrario, osservava Mei, quasi completamente nascosta dietro a Ruy.

Il blader dell’aquila rossa non parlò, si limitò a prendere un foglio dorato e iniziare a leggerlo.

 

Wella, ciao Kay!

Se ti ho… ehm… dato questa lettera vuol dire che non ho fatto quella che si può proprio definire una fine salubre…

Non importa, avevo già capito da tempo che non ne poteva più e che mi avrebbe chiesto di ricorrere a questo gesto… l’avevo già messo in conto da molto tempo, credimi.

Adesso, non mi dilungo, non posso, per voi sarebbe solo penoso e basta…

Perché dico voi?

Semplice, perché ti dovrei chiedere di leggere questa lettera anche agli altri.

Altri: Ruyji (che ormai ha capito), Ryo, Mei, Takao, Max e Rei.

A voi, con un gesto meschino, vi devo dare un importante compito.

Al contrario di quanto dice la scienza il mondo, l’universo, non può reggersi da solo… non senza infinite guerre tra gli opposti che lo compongono, io e quello psicopatico di mio fratello eravamo gli opposti per eccellenza, ma adesso, senza di noi siete tutti belli che inguaiati.

Quindi, ho deciso di mettere le cose a posto creando sei “supremi” a cui dare questo incarico, con un saggio che gli desse una mano.

I supremi saranno sei spirits, logicamente, e per i primi tempi saranno affiancati da degli umani… dai che lo avete capito.

Voi sei affiancherete i vostri spirits e gli darete una mano e se è necessario gli farete una lavata di capo… ma per questo ci penserà Ruy, che è, per nascita, l’unione di tutti gli opposti, molto più potente di me, se preso male^^’’’’.

Lo dico per esperienza.

Lui vi aiuterà, farà attenzione a voi.

Sarà la vostra balia!

Povero, buona fortuna saggio e fai attenzione ai loro colpi di testa, sono unici nel loro genere!

Lo dico per esperienza personale…

A parte gli scherzi, restate uniti più che potete, non fermatevi mai alle apparenze.

Non rinunciate mai a vivere la vostra vita, siate sinceri e vedrete che a parte gl’impegni universali riuscirete a crearvi una famiglia tutta vostra.

Non rinunciate ai vostri sogni, alle vostre passioni, ai bey blade che amate tanto.

Vivete ogni singolo attimo della vostra vita, come volete.

 

Addio

 

Hilary Tachibana

                          LightAngel

 

Kay smise di leggere, poi alzò gli occhi verso i suoi compagni.

Erano tutti silenti, troppo concentrati a tentare di assimilare tutte quelle informazioni e quello che avrebbero comportato nella loro vita.

- Il nuovo palazzo.- iniziò Ruy:- quello in cui non ha voluto che metteste piede ha una particolare sala del trono. Sette troni e la sfera di luce fusa a tenebre è stata spostata al suo centro.- disse tranquillo, come se niente fosse.

-Come lo sai?- chiese piano Mei, non alzando lo sguardo dal pavimento, aveva troppa paura d’incontrare lo sguardo del blader ombra, o che lui, semplicemente, notasse le lacrime nei suoi occhi e la disprezzasse per la sua debolezza.

Ma lui non l’avrebbe mai fatto, non l’avrebbe mai odiata.

Lo sapeva, certo.

Ma avrebbe di gran lunga che lui la ricordasse come una traditrice e non come la ragazza che lo aveva rovinato dandogli un figlio.

No, mai.

-Light e Dark sono stati i miei genitori adottivi, li conoscevo e quando ha messo il divieto di avvicinarvi sono andato a controllare…-

-Perché non ce lo hai detto?- sibilò Ryo, sul piede di guerra.

-Non sarebbe cambiato molto…-

-Sì invece!-

-No, tu la conosci, se decide una cosa niente le fa cambiare idea, ha lottato da quando è nata e non ne ha potuto semplicemente più, punto.-

-Ah, ecco il sottutto, allora, dimmi, è tanto piacevole tradire gli amici?!-

Una frase che poteva essere interpretata sul fatto che non aveva detto delle intenzioni del custode, ma in tre, sapevano che non era così.

-Io non ho tradito i miei amici.- sibilò Ryo in risposta.

-Non direi.- adesso erano l’uno di fronte all’altro, sembravano pronti a fare a pugni, solo un rumore li fece desistere, la porta della palestra che si apriva.

-Mei, dove vai?- chiese Max incuriosito.

-A fare i bagagli, parto o stasera stessa o domani mattina.- e, senza un'altra parola uscì dalla stanza, lasciando tutti senza parole.

 

In quell’istante qualcun altro stava uscendo dalla loro vita.

Prima aveva dovuto parlare con Yuri, dirle quella penosa parola e spiegargli della lettera, si aspettava una sfuriata o niente, ma di certo non quel –grazie appena sussurrato, ma adesso non era più tempo di trastullarsi nei ricordi.

Sea chiamò Dolphin, per riportarla al villaggio.

Nessun addio.

Nessun arrivederci.

Nessuna promessa che poi non avrebbe potuto mantenere.

-Stai andando?-

-Sì, nonno J, non ho altra scelta… mi mancherete tutti.-

-Le porte di questa casa saranno sempre aperte per te.- disse l’anziano uomo abbracciandola in modo paterno.

-La ringrazio, non la dimenticherò mai … addio.-

Senza avere il coraggio di guardarsi indietro salì in groppa al suo delfino azzurro e argenteo per poi sparire nella notte.

 

Un ora dopo.

Ruyji scese le scale quasi di corsa, ma, di certo, con passo arrabbiato, non guardò in faccia a nessuno, si diresse semplicemente fuori, dove era sicuro di trovare lo stron*o.

Aprì di scatto la porta e senza dire una parola si avventò su Ryo, mollandogli un destro degno di un lottatore di box.

All’inizio Ryo non capì quello che era successo, preso alla sprovvista, si limitò a portarsi una mano alla guancia colpita.

Ma appena vide chi era stato… non ci pensò due volte.

Fece partire un destro che il tricolore non si diede la pena di schivare.

No, era molto meglio incassare per poi poter fare partire subito un altro colpo, che andò dritto allo stomaco del ragazzo, facendolo boccheggiare per qualche secondo.

Ma nessuno dei due fiatò, sapevano che se lo avessero fatto qualcuno sarebbe entrato in scena per fermarli e questo no, non sarebbe dovuto accadere, quella era solo una sfida, una semplice sfida tra loro due.

-Baka!- sibilò Ruyji schivando un colpo.

-Sei tu che me l’hai portata via.-

-Ecco che riattacchi a dire str- pugno allo stomaco.

-Che dico io?- ringhiò il blader, con lo sguardo accecato dalla rabbia.

-Non che dici, cosa sei…- sibilò Ruy restituendogli il pugno con il doppio della forza e facendolo allontanare di qualche passo.

-E che cosa sarei, ah?- mormorò boccheggiando, se quel deficiente del suo ex compagno di squadra gli aveva ammaccato qualche costola lo uccideva.

-Un stro**o che sta per diventare padre.- biascicò sfiorandosi il labbro, da cui stava perdendo sangue in abbondanza.

-Eh?-

-Va da lei… mi ucciderà per non aver mantenuto la promessa. Ma adesso, sbrigati!-

Per fortuna che lo Shadow’s blader assimilava in fretta, scattò verso le scale come un ossesso, per poi correre a rotta di collo fino alla stanza della ragazza… trovandola vuota.

 

La ragazza se ne era già andata, per cercare di vivere quella che sarebbe stata la sua difficile nuova vita...

L’indomani mattina tutti avrebbero notato la mancanza di Sea e dei Saint Shiedls, ma per qualcuno non sarebbe stato molto facile accettarlo e capirlo.

Il giorno stesso anche il resto della squadra di sigillatori furono costretti ad andarsene e dire addio ai nuovi amici.

 

Poche erano le speranze di rincontrarli, davvero poche, ma si sa…

Il destino, a volte, sa essere davvero molto crudele…

 

 

Qualcuno un giorno mi disse:

che è facile

scegliere di morire

quando si vorrebbe

solo un’altra occasione per vivere.

 

Speranza.

Ma quando questa luce

Non risplende più

Nella notte della nostra vita

Siamo portati a cedere all’oscurità

Oscurità più profonda.

 

A non cercare

Più di risalire,

Più di crescere,

Più di… vivere

giorno per giorno

il nostro destino

E sognare un vero futuro

 

Alla fine si cerca nel passato

Si abbandona il presente

Si rinuncia al futuro

 

Per cercare nel buio

Una luce,

Una luce nelle tenebre

Tenebre che avvolgono il nostro passato

Per cercare:

Una luce dal passato

 

Per, forse,

tentare di sognare ancora…

 

The end

 

Ed ecco la vera fine di questa storia^^’’, tutte le storie d’amore che si erano venute a creare sono sparite come sabbia al vento.

Molte amicizie sono state distrutte.

Alcune cose sono nate, certo, ma hanno reso felici i miei personaggi?

No, non credo.

Per Ryo e Mei ci sono sempre delle speranze, dopotutto si dovranno incontrare a causa delle riunioni e, chissà, magari, un giorno, riusciranno a chiarirsi…

Vi starete chiedendo: Ma ci trova gusto a far star male i suoi personaggi?

No, certo che no, tengo tantissimo a loro, ma la vita non è sempre giusta e tutto rosa e fiori dove i problemi si risolvono come niente fosse successo… ma anche a me ogni tanto piace cullarmi in questa fantasia di pace e tranquillità, ma prima o poi si deve sempre tornare alla realtà. Ma in uno di questi momenti dove volevo che andasse tutto bene, almeno a loro, ho scritto un altro finale. Uno rosa e fiori dove tutto è andato a posto, dove tutti questi problemi non si sono venuti a creare…

Se lo volete leggere basterà che mi contattiate con [Contatta] e io ve lo invierò (non so esattamente quando potrò, visto che devo cambiare casa, quindi sparirò per un po’ di tempo^^’’’’).

Mhm… non ci credo, siamo alla fine, di già?!?!

Ringrazio: Meereky02, Hila92, Riyu87, Lir_chan, Francesca Akira89, Blue Crystal, Fire Angel, super gaia, hermy91, Kagome13, Hilary14, stefy14, Lenn Chan, solarial, desert’s night’s light, mewsana, Vale_Hiwatari.

Se la storia è arrivata alla sua fine è grazie a voi ( e ad altre persone che mi hanno recensito da altre parti^^).

Spero di non avere troppi problemi con la connessione e riuscire a tornare al più presto con una nuova storia.

 

Goodbye

 

LightAngel

 

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