I malandrini, il ritorno

di Hermtrixo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La barriera magica ***
Capitolo 2: *** Cappello di Cacca ***



Capitolo 1
*** La barriera magica ***


-         Che ore sono, tesoro? – chiese Ginny.
-         Oh mamma mia, Albus, James preparate i vostri bauli e scendete in cucina, sono le dieci e venti! – gridò Harry di risposta alla moglie esortando i figli a darsi una mossa.
-         Eccoci papààà! – gridarono tutti e due all’unisono scivolando giù per la ringhiera delle scale.
Lily li guardava con una faccia che era un misto di incomprensione e stranezza.
Una casa più avanti c’era la famiglia Weasley alle prese con gli ultimi preparativi, già pronti a caricare la Ford Anglia di Ron regalatagli dal padre per le nozze con Hermione.
-         Hugo vieni qui!! – gridava Ron rincorrendo il figlio che non voleva andare a King’s Cross
-         Rose prendi il baule e il gatto, com’è che si chiama? Ah sì, Polpetta! – ricordava la Granger (da nubile, ndr) alla figliola.
Intanto a Ottery St.Catchpole su una delle tante colline intorno al villaggio vicino alla casa del signor Xenophilius viveva la figlia Luna con il marito Rolf ed i loro gemellini Lysander e Lorcan. Erano già pronti, in groppa al loro thestral addomesticato per raggiungere la stazione.
Contemporaneamente, Scorpius stava discutendo animatamente con il padre Draco perché voleva che potesse guidare lui l’ultimo modello di scopa, la Firebolt 8000.
-         No Scorpius, ti devo dire per la centesima volta di no? – gli diceva in continuazione Draco – E’ mia! –
-         Mio padre lo verrà a sap…Ah giusto, tu sei mio padre – e fece una smorfia come a indicare che il padre fosse una feccia.
“Ah, quanto vorrei che fossi figlio alla Granger e a suo marito Ronald…” pensava di continuo Scorpius.
Finalmente quando furono le undici meno un quarto si ritrovarono tutti davanti alla fatidica barriera in attesa di oltrepassarla.. Tutti, ad essere sinceri, erano spaventatissimi all’idea di dover oltrepassare un muro, ma stando alle spiegazioni, alle rassicurazioni e ai racconti dei genitori, si sarebbero ritrovati in una stazione che dava sulle campagne e che era invasa da fumo candido che usciva dalla locomotiva del treno. E uno dopo l’altro passarono.
Un enorme treno scarlatto si mostrò davanti ai loro occhi, la stazione era gremita di piccoli maghetti accompagnati dalla famiglia che erano gli unici ad essere ancora a terra in quanto volessero stare il più tempo possibile con la famiglia. Quando l’ultimo ragazzo fu salito, il treno sbuffò e partì alla volta di Hogsmeade. Ognuno andò nel proprio scompartimento e si ritrovarono insieme Lysander, Scorpius, Albus e Rose. 
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Ciao, andiamo subito al sodo...
Questo inizio vede protagoniste le famiglie dei protagonisti che si recano con gli ultimi preparativi al binario 9 e 3/4 pronti ad accompagnare i loro figli in una nuova scoperta

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Capitolo 2
*** Cappello di Cacca ***


Dopo metà tragitto passò una bellissima ragazza che pareva avesse sui 25 anni col carrello perchè evidentemente la signora che serviva Harry si godeva la sua pensione. Gridava «Dolcetti, bibite a pochi galeoniiii!» Così Albus si alzò e così fecero gli altri tre. 
«Uno zuccotto di zucca» chiese Albus.
«Cioccorane, per favore» chiesero Lysander e Rose.
«Tuttigusti... Avete il nuovo tipo, le +2?» domandò Scorpius.
La ragazza diede uno a uno le cose richieste e poi rispose a Scorpius: «Si caro, le ho... Quanti pacchetti desideri?» e Scorpius rispose «Uno grazie!!» 
Mentre sgranocchiavano i loro spuntini iniziarono a conversare. Si conobbero.. Parlarono del più e del meno finché una voce meccanica annunciò: «Ci separano da Hogsmeade pochi km, i signori studenti sono pregati di indossare le uniformi». Si svestirono nei camerini apparsi magicamente in ogni scompartimento. Ognuno quando usciva dallo scompartimento si risedeva sul proprio sedile riapparso dopo aver aperto il camerino. Erano arrivati ad Hogsmeade. Il guardacaccia Hagrid ormai era in pensione ma rimaneva ad abitare nella sua capanna al limitar del confine di Hogwarts. Ad accoglierli, il neo-diplomato Teddy Lupin che si trasformò in una persona più alta di modo da poter comunicare più facilmente con i ragazzi confusi ed eccitati del primo anno. 
«Di qua! Ehi, di quaaa! Ragazzino le carrozze sono per gli altri!» E quando li ebbe raccolti tutti disse con tono compiaciuto: «Allora, tutti quanti dovete salire su queste piccole imbarcazioni che vi porteranno, magicamente, dall'altra parte del Lago Nero, dopodiché scenderete e mi aspetterete davanti alla porta. Tutto chiaro? Qualche domanda? Bene! Andiamo!».
Sei ragazzini stavano sulla stessa barca e Teddy ricordò di dover dire una cosa: «Attenzione ragazzi, ogni barchetta puó ospitare 4 persone!»
I quattro non persero tempo e presero la prima barchetta disponibile arrivando per primi al castello. Quando furono arrivati tutti, compreso Teddy, egli disse: «Draco dormiens nunquam titillandus». 
Le porte si aprirono magicamente e una Sala d'Ingresso arredata tra il moderno ed il classico di modo, peró che stessero tra loro in armonia. Svoltando sulla destra c'erano le scale di marmo bianco come la tomba di Silente che giaceva ancora nel prato curato di Hogwarts, sulla sinistra invece trovavano la Sala Grande che era un'armonia di colori. I quattro tavoli erano gremiti di studenti che non vedevano l'ora di assistere allo Smistamento e al banchetto d'inizio anno che era uno dei piú abbondanti. Gli studenti del primo anno erano in fila pronti a scoprire le risposte del Cappello. Hagrid, col suo vocione forte, iniziò a chiamare gli studenti. Mancavano solo loro quattro. 
«Scamandro, Lysander» disse Hagrid.
Lysander mise il Cappello in testa che subito annunciò «Tassorosso!». E Lysander si avvicinò ai gialloneri esultanti.
«Malfoy, Scorpius»
«Grifondoro!»
"Perché ci sta separando?!" Pensó Scorpius.
«Potter, Albus»
"Non Serpeverde, non Serpeverde!"
«Serpeverde!»
«Weasley, Rose»
"Ci manca che finisca in..."
«Corvonero!»
"Ma che...?" Pensarono tutti e quattro.
Come per magia, dopo l'ultimo Smistamento, apparvero i professori seduti a tavola e vicino ai tavoli degli alunni. I Direttori delle Case ora erano: Neville Paciock (Grifondoro), Narcissa Malfoy (Serpeverde), Madama Chips (Tassorosso) e Cho Chang (Corvonero).
Il banchetto iniziò e gli studenti si abbuffarono a più non posso, quasi gli dispiaceva andare in dormitorio. I quattro ragazzi non toccarono quasi niente, erano tristi. Quando i prefetti dissero loro di seguirli erano un po' piú contenti: almeno vedevano la propria sala comune.

Albus scese per una scala insieme ai Serpeverde e si ritrovo davanti a un muro di pietra che magicamente si spostò e mostrò una sala con dei grossi camini neri lucidi, delle poltrone e dei divanetti verdi con davanti dei tavolini di vetro. La stanza era molto spoglia e da un lato c'era una stanza con scritto 'Femmine' e da un altro lato ce n'era un'altra con scritto 'Maschi'. Bruttina come sala comune. I letti del dormitorio erano neri con rifiniture verdi e di qualitá pregiate. Rose Weasley intanto saliva per delle scale finché, insieme agli altri Corvonero, non si ritrovò davanti ad una porta senza serratura e maniglia. Era una porta nera con un corvo di bronzo. L'aquila pose l'indovinello: «Chi scoprì i 12 usi del sangue di drago?» Il prefetto rispose: «Albus Percival Wulfric Brian Silente» 
La porta si aprì lasciando passare il prefetto e per ogni studente dovette fare l'indovinello. Rose era la prima dopo il prefetto fortunatamente. La sala comune era blu con particolari in bronzo. C'erano delle poltroncine blu molto morbide, tante librerie che tappezzavano il muro, un camino e altre librerie. In mezzo alla sala c'era un'imponente statua della fondatrice che alla sua destra vedeva imboccare un corridoio piccolino con due porte uguali a quelle all'entrata che segnavano il dormitorio maschile e femminile. Le domande per il dormitorio maschile erano riguardo il loro ambito e per quello femminile idem. 
Lysander seguiva i tassi, felicemente triste. Scesero per diverse scale finchè non arrivarono davanti a un quadro rappresentante una natura morta. Il prefetto toccò una noce e si fece un buco nel quadro che prolungandosi formava un grosso scivolo giallo. Gli studenti si calarono gridando cose tipo «Woohoo!» «Yuppie» e atterrarono su dei morbidi, enormi cuscini gialli rappresentanti dei tassi neri. La sala era molto, molto accogliente, con dei camini di legno grezzo, dei pouf gialli e neri e un affresco sul soffitto che rappresentava una cupola di rami, mentre sul pavimento c'era un vero e proprio tappeto con cucite delle foglie che ricopriva tutta la superficie. Due "cunicoli" che per porta avevano una parte di botte con scritto "Dormitorio maschile" e "Dormitorio femminile". Questi cunicoli portavano a delle stanze che pareva fossero dentro a degli alberi. 
Scorpius invece si dirigeva verso la sala dei Grifondoro da solo perché era triste di non esser capitato con gli altri. Disse la parola d'ordine alla Signora Grassa ed entró. Era una sala comune circolare molto accogliente con divanetti e poltrone rosse con dei tavolini di legno vicino, scrivanie che nelle altre sale comuni non c'erano ed erano nei dormitori (molto più grandi di quelli dei Grifondoro). C'erano anche due grossi camini e le scale a chiocciola che portavano nei dormitori. La scala delle ragazze era accessibile solo da esse mentre quella dei ragazzi da entrambi.

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