La nostra Canzone

di Fabulous92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto... ***
Capitolo 2: *** La vita di Troy ***
Capitolo 3: *** L'arrivo a scuola ***
Capitolo 4: *** L'incontro ***
Capitolo 5: *** Presentazioni ***
Capitolo 6: *** L'inizio di qualcosa.... ***
Capitolo 7: *** Salve Principessa!! ***
Capitolo 8: *** Il quasi primo bacio.... ***
Capitolo 9: *** La mia scelta ***
Capitolo 10: *** Appuntamento ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto... ***


Era sera, in una discoteca di Albuquerque c’era una festa. Tanti ragazzi che ballavano e cantavano. In particolare c’era un ragazzo alto, biondo e con due meravigliosi occhi azzurri che si scatenava sulla pista. Si chiamava Troy, aveva 17 anni e, da tutte le ragazze che si avvicinavano per ballare con lui, si capiva che era molto apprezzato dalle donne. -Ehi amico calmati!- gli disse un ragazzo di colore con i capelli molto ricci- non vorrai prenderti tutte le più belle!- e detto questo si unì a lui in un pezzo Hip-Hop che lasciò tutti senza parole. -Vedi Chad- disse Troy rivolgendosi all’amico riccioluto- ci sono ragazze per tutti e due!!- concluse indicandogli un gruppo di ragazze che li guardavano. -Vorrai dire per tutti e tre!- disse un ragazzo moro, arrivando con tre bicchieri. -Lucas, tu sulla pista ti muovi peggio di un maiale in agonia!!- disse Chad. Troy scoppiò a ridere e Lucas gli lanciò uno dei bicchieri pieni bagnandolo tutto. -Ma sei scemo!- disse Chad prima di spingerlo a terra. I due iniziarono a picchiarsi, inutili i tentativi di Troy di fermarli. -SMETTETELA!!- urlò Matt, il proprietario del locale- andate fuori subito. Tutti e tre!- disse infine guardando Troy, che già se la stava ridendo. -Siete contenti!- disse loro Troy appena furono fuori dal locale. -è stata colpa sua!- iniziò Chad- non sa scherzare!- concluse aggiustandosi la camicia. -Io so scherzare- rispose offeso Lucas- ma tu mi prendi sempre in giro! -Ora basta!-urlò Troy- sembrate una coppia di vecchi sposata da un secolo! I due allora, vedendo l’amico arrabbiato decisero di smetterla. -Adesso cosa si fa?- chiese Luc. -Adesso ci si diverte!- disse Chad correndo verso una grande struttura. I due si avvicinarono e lo videro trafficare con il lucchetto di una porta. La struttura era maestosa e sembrava anche molto antica. -Questa cos’è?- gli chiese Troy. -Questa- iniziò Chad- è…una scuola!!-disse riuscendo finalmente ad aprire la porta. -Mi spieghi come facciamo a divertirci in una scuola?- gli disse Troy. -Già- continuò Luc- tu odi studiare! Come facciamo a passare un sabato divertente tra i libri! -Questa non è una scuola normale!- continuò Chad camminando verso i corridoi- questo è un istituto d’arte! Qui i ragazzi ballano, cantano e si dilettano nella recitazione!!- concluse, facendo una piroetta, che fece ridere gli amici. -E allora mi dica, mia leggiadra ballerina, cosa facciamo adesso che siamo nel tempio dell’arte?- chiese Troy. -Adesso- iniziò Chad aprendo una grande porta- lasciamo una traccia! E i tre entrarono in un enorme teatro. Ci saranno stati almeno duecento posti a sedere, e poi il palco era allestito come un cabaret. Chad salì sul palco e iniziò a frugare tra gli scatoloni. -Cosa intendi per lasciare una traccia?- gli chiese Luc raggiungendolo vicino ai cartoni. Chad allora, sbucò dagli scatoloni con una parrucca bionda e una sciarpa di lustrini sul collo. Troy e Luc scoppiarono a ridere, mentre Chad iniziò a cantare. - I will survive,I will survive- iniziò Chad appoggiandosi ad una delle scenografie, mentre i due non smettevano di ridere. Ma, mentre Chad faceva l’imitazione di Gloria Gaynor, la scenografia su cui era poggiato cadde. I tre, in un primo momento rimasero zitti e impauriti. Ma dopo iniziarono a farle cadere tutte. Ognuno si travestiva e faceva un piccolo spettacolo, che finiva sempre con una delle perfette coreografie a terra, distrutta. Ma mentre iniziarono ad impersonare Jhonny Deep e Orlando Bloom, travestiti da pirati una guardia li sorprese. -Cosa state facendo, vandali! I tre, spaventati cercarono di scappare fuori, ma arrivarono altre guardie così si nascosero dietro le quinte. Troy si accorse che le guardie stavano per incastrare Luc e Chad, così fece cadere degli scatoloni attirando l’attenzione delle guardie su di lui. Tutti si voltarono verso di lui che iniziò a scappare inseguito da tutte le guardie. Luc e Chad, approfittando del momento di distrazione da parte delle guardie, scapparono da alcune finestre aperte; ma Troy non riuscì a fuggire. Le guardie lo presero e lo portarono via. Chissà cosa avrebbe fatto suo padre!

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Capitolo 2
*** La vita di Troy ***


Il giorno dopo, Troy e suo padre erano nell’aula del giudice Thompson. Troy non aveva voluto incriminare anche i suoi due amici, così il giudice lo aveva punito con trecento ore di servizi alla comunità presso la stessa scuola d’arte che aveva distrutto. mentre erano in macchina, di ritorno dall’ udienza, il padre di Troy si girò verso il figlio con uno sguardo che non prevedeva niente di buono. -Ma sei impazzito?- gli disse quando si fermarono ad un semaforo rosso- cosa ti è preso? Non è da te comportarti in questo modo! Mi hai proprio deluso Troy!! Il padre di Troy non era tipo da arrabbiarsi. Era sempre calmo e tranquillo, e difendeva sempre il figlio dai rimproveri della moglie. Ma, quella volta era molto infuriato. Per il resto del tragitto stettero entrambi in silenzio. Il quartiere dove abitavano Troy e gli altri era quello più in periferia. Li la vita non era affatto tranquilla. La casa di Troy era piccola e con lui vivevano suo padre Jack, sua madre Hellen e i suoi fratelli Sara, di quattordici anni e Nat, di sette. Con loro Troy aveva un rapporto speciale. Dato che i suoi lavoravano molto lui e i suoi fratelli trascorrevano la maggior parte delle giornate insieme. Quando entrarono a casa Troy si sedette pesantemente sul divano mentre suo padre andava in cucina a cercare Hellen. -Non sei andato in prigione?- gli chiese Nat, sbucando da dietro una poltrona. -No Nat, non sono ancora andato in prigione!- gli rispose chiudendo gli occhi. -Sarebbe forte!- disse Sara entrando con un panino- potrei dire ai miei amici che mio fratello è un galeotto! -Guarda- iniziò Troy togliendosi le scarpe- andrei in prigione solo per non vedere più la tua brutta faccia! -E io ti manderei solo per la puzza che hanno i tuoi piedi!!- rispose Sara. A quelle parole, Troy iniziò a rincorrerla per tutto il salotto. Quando la prese, Sara iniziò ad urlare. -Ti prego basta!- disse mentre lui la metteva al contrario. -Di che i miei piedi non puzzano!!- gli disse Troy -Va bene! Non puzzano! Adesso mettimi giù!!- lo pregò la sorellina. -Ok!- disse Troy, lasciandola e facendole sbattere la testa a terra. Mentre Sara si massaggiava la testa e i due fratelli ridevano, entrò in salotto la madre di Troy. -Troy!! Come ti è venuto in mente di distruggere un teatro!- iniziò- ringrazia che la preside non ti ha denunciato, altrimenti saresti già in riformatorio!! Troy teneva gli occhi bassi e si stropicciava le mani. Sua madre quando lo rimproverava era davvero perfida. Solo il tono di voce lo faceva sentire in colpa. I due bambini lo guardavano tristi. Qualsiasi cosa succedeva, Hellen si arrabbiava con lui. -Adesso vai in camera tua!- gli ordinò indicandogli le scale. Senza guardare nessuno, Troy si precipitò di sopra sbattendo la porta. Poi si buttò sul letto. Incrociando le braccia sul viso. -Solo questo mi mancava!- si disse. Infatti, già i suoi non andavano molto d’accordo ultimamente, e ora, per colpa della loro birichinata li sentiva litigare di sotto. Per non sentirli più si mise le cuffie dell’i-pod. “From Yesterday” dei 30 seconds to Mars iniziò a girargli per la testa. Per quanto quella canzone fosse un pò triste, lo faceva sentire meglio. E così iniziò a canticchiarla. On his face is a map of the world (A map of the world) On his face is a map of the world (A map of the world) From yesterday, it's coming! From yesterday, the fear! From yesterday, it calls him But he doesn't want to read the message here -Sei bravo- gli disse Sara entrando. -Non si usa più bussare?- le rispose Troy seccato, quella ragazzina non bussava mai. -Non ti preoccupare- disse Sara sedendosi sul letto- non stavano litigando per te! -Di cosa stai parlando?- le chiese -Mamma e papà. Loro stavano litigando perché papà non le ha detto che avevi deciso di non dire che Chad e Lucas erano con te.- concluse Sara. -E tu come fai a sapere che loro erano con me?- disse Troy guardandola -Allora erano con te!- disse Sara- lo sapevo! Solo voi tre siete così scemi insieme! -E brava sorellina!- le disse Troy dandole uno buffetto sul braccio- sei anche molto spiritosa! Non lo dirai a mamma e papà? -No! Ma mi dovrai fare qualche favore!- disse facendo uno strano sorriso che a Troy parve malvagio! -Adesso va in camera tua…testa di biscotto!- le disse affettuosamente Troy. -Ehi! Non sono una testa di biscotto!- disse Sara alzandosi dal letto del fratello- sono profondamente indignata! E detto questo uscì sbattendo la porta. Troy sorrise tra se e se, ripensando alla sorellina. Non aveva niente della ragazza. Si vestiva come un maschiaccio e parlava come un maschiaccio. Ma lui le voleva bene, ed era l’unica persona che lo capiva veramente. Si mise nel letto e con profondo sconforto, pensò al lavoro socialmente utile del giorno dopo! Non avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe cambiata solo per quelle inutili trecento ore.

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Capitolo 3
*** L'arrivo a scuola ***


La mattina dopo, Troy su svegliò, all'improvviso, spaventato dalle urla di Nat, che non voleva andare a scuola.
 Si vestì e, ancora assonnato scese a fare colazione.
 -Buongiorno..-disse sedendosi alla madre e al fratellino.
-Fratellone dillo tu alla mamma che posso non andare a scuola oggi!!- gli chiese Nat tirandogli la maglietta.
-Nat devi andare a scuola! è importante!- gli disse Troy.
-Ma io mi annoio!- disse il più piccolo incrociando le braccia- non posso venire in prigione con te?
-Io non devo andare in prigione! Quante volte te lo devo dire!!- gli disse Troy urlando
-Volete fare silenzio! Non sopporto le urla di primo mattino!- disse la madre
-Buondì!- disse saltellando Sara entrando in cucina
-Sara finisci di vestire Nat, e tra cinque minuti vi voglio tutti e tre qui! é chiaro!!??- disse Hellen, con un tono che non permetteva ragioni. I tre svuotarono come razzi le ciotole e corsero a finire di prepararsi.
Arrivato a scuola Troy si diresse verso il suo armadietto ma una voce alle sue spalle lo fece sobbalzare...
-Fratello!!- disse Chad correndo ad abbracciarlo- Non sei in prigione!
-Già- disse Luc unendosi all'abbraccio- pensavamo di non rivederti mai più!!
-Ragazzi-iniziò Troy- smettetela ci stanno guardando tutti!!
i due si sciolsero subito dalla stretta e si guardarono intorno imbarazzati.
-Senti-  disse Lucas- puoi chiederci quello che vuoi!
-In che senso?- gli chiese Troy, incamminandosi con i due amici verso l'aula di scienze
-Dopo che ci hai coperti ieri puoi chiederci tutto!- continuò Chad- faremo qualunque cosa per te!
-Ragazzi- disse Troy entrando nella classe- non c'è bisogno!
-Si che c'è bisogno!- disse Chad sedendosi sul banco- noi ci sentiamo in colpa!- concluse, mentre Luc annuiva dietro.
Troy si ritrovò a pensare qunto fossero importanti i suoi amici,e che forse poteva accettare qualche piccolo favore, infondo doveva affrontare trecento ore di servizi utili in quella scuola d'arte, che noia!
-Va bene!- disse infine ai suoi amici- ma sarà solo per divertirmi!
Mentre chiacchieravano entrò la professressa.
-Signor Danforth!- disse a Chad urlando- le sembra il modo di stare seduto nella mia aula!!!
I tre si spaventarono e decisero di rimandare a dopo la loro conversazione.
Finita la giornata scolastica, Luc, Troy e Chad si trovarono fuori come al solito...
-Allora- iniziò Chad prendendo la palla da basket- partitina?- disse lanciando la palla a Troy.
-Mi dispiace- dise Troy rilanciandola- ma ho trecento ore di servizi alla scuola d'arte!
-TRECENTO!!!- dissero in coro i due
-Si!- disse Troy- ma se avessi confessato chi erano i miei complici sarebbero stati tre ore a testa!
-Non smetteremo mai di ringarzziarti!- gli disse Luc poggiandogli la mano sulla spalla.
-é vero- continuò Chad- quando finisci chiama che ti veniamo a prendere.
-Va bene! A dopo.
Così Troy si diresse verso la scuola che, il sabato prima avevano distrutto.
Un pò timoroso, varcò i cancelli di quella maestosa struttura.
I corridoi erano pieni di ragazzi e ragazze intenti a cantare, a suonare o a provare passi di danza.
Entrò subito nell'ufficio della preside. La signora  Nichol era una donna sulla quarantina. Aveva i capelli marroni, lunghi e il suo fisico era perfetto, infatti era stata ballerina per tantissimo tempo, e adesso insegnava.
-Si accomodi!- disse fredda a Troy.
Troy si sedette su una delle due sedie davanti alla scrivania della preside.
-Lei, sabato, ha distrutto il teatro della nostra rispettatissima scuola!- iniziò guardandolo negli occhi- e adesso deve pagare le conseguenze!
-E come le dovrò pagare?- disse Troy
-Aiutando il signor Scott nelle pulizie dell'istituto!- concluse la preside alzandosi.
Troy la seguì fuori dal'ufficio. Si fermarono davanto ad un uomo, non era giovane, sicuramente avrà avuto cinquant'anni. aveva i capelli bianchi ed era molto magro. Stava curvo con una scopa in mano, intento a raccogliere una felpa lasciata da qualcuno vicino alle scale.
-Signor Scott- disse la prside- questo è Troy Bolton, il suo nuovo collaboratore. L'aiurìterà nelle pulizie.
-Benevenuto a bordo!- gli disse il signorotto stringendolgli la mano.
-Piacere- rispose seccato Tory.
-Bene, adesso io avado.Da lei,- disse riferendosi al signor Scott- pretendo un resoconto di quello che farà. E dai lei, signor Bolton, pretendo massima disciplina. Non dia fastidio ai nostri studendi, e non distrugga niente!
Detto questo si allontanò, lasciando i due da soli.

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Capitolo 4
*** L'incontro ***


L'incontro Dedico questo capitolo a tutti quelli che hanno recensito i primi tre. Finalmente si scopre chi sarà la protagonista femminile di questa storia! Divertitevi... -Allora ragazzo- iniziò il signor Scott- per prima cosa, devi chiamarmi David, va bene Troy?
-Si!- gli disse Troy.
-Allora- disse David incominciando a camminare- queste sono le sale di registrazione- disse mostrando a Troy alcune stanze piene di macchinari per la registrazione.
-E da quella parte ci sono le aule di musica- continuò- sono piene di strumenti. La sera, dovremo controllare se ci sono tutti.
Mentre David parlava, Troy guardava quanto quella scuola fosse bella. Era piena di stanze e aule di danza.
-E questo è il teatro che qualcuno ha distrutto!- disse David aprendo quelle porte molto familiari a Troy.
Sul palco c'erano molti ragazzi e alcuni insegnanti. Troy li guardava stupito. Come facevano tutti quei ragazzi ad organizzare uno spettacolo.
sul palco c'erano alcuni chballavano, altri che provavano delle battute, era tutto meraviglioso.
David lo risvegliò da quel suo stato di trans.
-Fortuna ragazzo che la scenografia che hai distrutto era del vecchio spettacolo!-disse avvicinandosi al palco- altrimenti Brenda ti avrebbe sbattuto in un campo a pelare patate!!
-Chi è Brenda?- chiese Troy.
-La preside!- rispose David- sai io la conoscevo da prima che diventasse così fredda e calcolatrice.
-Non credevo che anche lei avesse un lato umano!
-Imparerai tante cose da me!
Troy ridacchiò e si avvicinò al palco.
-Ci vuole più impegno! Sembrate dei polli!
Troy si voltò, e vide una donna con un lungo abito colorato e un fular intorno al collo.
-Quella è la Darbus- gli disse David- è la professoressa di recitazione. Lei organizza i musical.
-é strana!- disse Troy guardandola rimproverarei dei ragazzi.
-Chi tra di voi- ricominciò la prof.- ha capito quello che il teatro ci vuole insegnare!
Troy scippiò a ridere, guardando la posa drammatica che la Darbus aveva assunto.
-Ok! Su signorina tocca a lei.- disse la Darbus guardando verso gli spalti.
-Questa la devi sentire!- disse David a Troy.
Troy si voltò e vide una ragazza dai lunghi capelli biondi salire sul palco, prendere il microfono e posizionarsi al centro del palco.
Troy non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. Non aveva mai visto una ragazza così bella. Indossava un leggero vestito bianco, legato dietro e dei sandali dello stesso colore.
Era perfetta!
E, all'improvviso iniziò a cantare...
Seems like just yesterday
You were a part of me
I used to stand so tall
I used to be so strong
Your arms around me tight
Everything, it felt so right
Unbreakable, like nothin' could go wrong
Now I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hanging on
Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes
I told you everything
Opened up and let you in
You made me feel alright
For once in my life
Now all that's left of me
Is what I pretend to be
So together, but so broken up inside
'Cause I can't breathe
No, I can't sleep
I'm barely hangin' on
Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes
Swallow me then spit me out
For hating you, I blame myself
Seeing you it kills me now
No, I don't cry on the outside
Anymore...
Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes
Here I am, once again
I'm torn into pieces
Can't deny it, can't pretend
Just thought you were the one
Broken up, deep inside
But you won't get to see the tears I cry
Behind these hazel eyes

Nell'ascoltare quella canzone Troy rimase stupefatto.
Era tutto scomparso. Per lui adesso esisteva solo quella ragazza e la sua splendida voce.
-Bravissima Sharpay!- le disse la Darbus- come al solito.
-Grazie professoressa!- rispose cordialmente Sharpay, ritornando al suo posto.
Trou la seguì con lo sguardo e, per un momento guardò anche lei Troy.
Il ragazzo distolse subito lo sguardo, mentre Sharpay sorrise divertita.
-Quella è Sharpay Evans- disse David- è la più brava studentessa che abbiamo nella scuola!Vince tutte le gare da quando era bambina.E- proseguì guardando Troy- fa quell'effetto a molti ragazzi!!
Troy si risvegliò e arrossì.
-Quale effetto?- chiese Troy.
-Ti piace mio caro ragazzo!- gli disse David guardando Sharpay- Mi dispiace dirtelo, ma è già impegnata!
Troy guardò male il ragazzo biondo che passò un braccio intorno a quella ragazza che, solo cantando una canzone, lo aveva fatto sognare!

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Capitolo 5
*** Presentazioni ***


Dove eravamo rimasti.....già! chi sarà mai il ragazzo che ha abbracciato Sharpay? Lo scoprirete in questo capitolo!!
Troy aveva passato tutto il tempo in cui David gli spiegava le regole dell'istituto, guardando Sharpay.
La guardava ridere e scherzare con quel ragazzo e, anche se non sapeva perchè gli dava tremendamente fastidio.
Era la prima volta che guardava quella ragazza, eppure, già voleva tenerla per sè. Non voleva che nessuno le si avvicinasse, specialmente se era un bel ragazzo, biondo con gli occhi azzurri.
-Maledizione!- disse tra sè e sè.
-Che hai ragazzo?- gli chiese David, preocupato.
-Niente, sto benissimo.- rispose Troy, distogliendo, per la prima volta da quando l'aveva vista , lo sguardo da Sarpay.
-Guarda che era una battaglia persa in partenza!- gli disse David, posando la scopa- miss Evans è una ragazza molto ricca ed educata. Suo padre è il più grande chirurgo plastico dello Stato.
-Guarda che non stavo mica guardando lei- disse Troy, raccogliendo la mazza- ero solo pensieroso!
-Sarà- disse David, sollevando le spalle- ma quello sguardo faceva capire altro!Se vuoi te la presento...
-NO!!!!- urlò Troy, non lasciandogli nemmeno il tempo di finire la frase- Ti ho detto che non mi importa!
-Allora conoscerla non ti farà male!- disse David, avvicinandosi agli spalti dove sedevano i ragazzi.
Troy voleva sprofondare.Stava per conoscere la prima ragazza che gli aveva fatto battere davvero il cuore!!
-Psss,pssss.
Sharpay iniziò a girarsi da tutte le parti, per vedere da dove provenisse quel suono.
-Cosa c'è?- le chiese il ragazzo vicino a lei.
-Non senti questo psssss- gli chiese senza smettere di voltarsi.
-No io non....-psssssss- si! Adesso lo sento.- disse voltandosi.
Mentre i due cercavano la fonte di quel rumore, David continuava a chiamrli.
-Miss Evans...- bisbigliò appena- miss Evans..
-é David- disse Sharpay alzandosi e irigendosi verso il custode.
-Ei, aspettami!- le disse il ragazzo.
-Eccola, arriva- disse David a Troy, sorridendo.
Troy la vide camminare verso di loro, e non potè far altro che ammirarla. Ma, appena vide che quel ragazzo era con lei, cambiò subito espressione.
-Ciao David- disse cordialmente Sharpay- cosa volevi?
-Già- continuò l'altro- se la Darbus si accorge che non stiamo sentendo la sua lezione ci spara due colpi in testa!
-Volevo solo presentarvi il mio nuovo aiutante- detto questo fece segno a Troy di avvicinarsi.
Vedendolo, Sharpay rimase colpita. Era davvero un bel ragazzo! E poi, i suoi occhi erano i più belli che avesse mai visto.
-Piacere- disse Troy porgendole la mano- sono Troy!
-Sharpay- disse la ragazza.
A quel contatto, entrambi arrossirono, ma coninuarono a guardarsi negli occhi.
Nel fra tempo, David li guardava divertito.
-E io sono Ryan!- disse il biondino, destando i due belli addormentati.
-Piacere!- disse Troy, desiderando per un momento di strozzarlo.
-Allora- iniziò Ryan- cosa ti porta qui?
-Bhe..-disse Troy- diciamo che ho un conto da pagare con la scuola...
-Tu sei quello che ha distrutto la scenografia!!!- dissero Ryan e Sharpay.
-S..i..- rispose titubante Troy.
-Ma David!! Mi hai presentato un delinquente!!- disse indignata Sharpay.
-Un delinquente...- disse Ryan- lui è il mio eroe!!!- concluse sorridendo.
-Il tuop cosa?- gli chiese Troy.
-Hai capito bene amico! Io ho desiderato distuggere quella sciìhifezza da quando l'hanno messa sul palco!!- disse Ryan.
-Ryan!! Tu sei un idiota!!- disse Sharpay- E tu- continuò puntando pericolosamente un dito verso Troy- avevo impiegato settimane a costruire e pitturare quelle scenografie, e per colpa tua il mio lavoro è distrutto!!-e, detto questo, tornò al suo posto.
I tre, la guardarono impauriti.
-Non badarci- disse Ryan a Troy- mia sorella è sempre nervosa!
-Non fa nien...TUA SORELLA!!- gli chiese Troy.
-Si- rispose Ryan, tranquillamente- io e Sharpay siamo gemelli.
Quello fu, forse il momento più bello della vita di Troy. Almeno, non era fidanzata!!
Certo, lei lo odiava, ma, almeno era libera!!
-Scusate- disse Ryan, svegliando Troy- ma io devo andare. Conto di rincontrarti, però!- disse a Troy
-Certo!- gli rispose allegro-  tanto io ho ancora duecentononvantanove ore di servizi alla scuola!!
-Ciao- disse a David Ryan- e buona lavoro.
Troy lo guardò sedersi vicino alla sorella. Forse, si era appena fatto un nuovo amico.
-Cosa stavi facendo?- chiese Sarpay al gemello- è un delinquente!
-Non è vero!-le rispose in silenzio Ryan- e poi sarà sicuramente meglio di tutti questi figli di papà!!
La sorella lo guardò rassegnata. Ryan doveva sempre cercare qualcosa di diverso. Non si accontentava di essere ricco e bello, doveva anche frequentare i delinquenti.
-E poi- le bisbigliò all'orecchio- io ci voglio solo fare amicizia, è a te che piace!!
La sorella diventò tutta rossa-Non è vero! A me non piace! E poi- continuò riprendendo il suo colorito- io esco con Tom!
-Già!quel frocetto che si rade il petto!- disse Ryan ridendo.
A quell'affermazione anche Sharpay non potè che ridere. Non sapendo di essere osservata.
Infatti, Troy, la guardava da lontano, sempre più cotto!!
Ecco il quinti capitolo!! Spero che vi sia piaciuto e arrivederci al prossimo!! Baci Fabulous92!!

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Capitolo 6
*** L'inizio di qualcosa.... ***


the start of something new Ed ecco a voi il sesto capitolo!! Divertitevi...
Troy aveva passato tutto il pomeriggio a riordinare i camerini del teatro.
Era incredibile quanti costumi e maschere ci fossero in quegli scatoloni.
Sicuramente la sua scuola non aveva niente a chè fare con tutto ciò. Loro, al massimo, avevano una palestra con due canestri.
Li, invece, da quello che gli aveva detto David, c'erano una palestra accessoriata, e anche un centro massaggi. E poi tantissime stanze di registrazione.
Era un posto stupendo, ma la cosa che gli interessava di più li, era senza dubbio, Sharpay.
Finchè non era suonata la campana, Troy l'aveva sempre osservata. Quando si era legata i capelli, quando aveva riso con Ryan per una scena recitata male da un compagno, insomma, aveva ormai imparato a memoria ogni piccolo sguardo e ogni espressione del suo viso. David se ne era accorto, e lo aveva osservato studiare Sharpay.
-Ho finito finalmente!- disse posizionando l'ultimo scatolone.
-Bene- gli disse David- ora puoi andare, tanto le lezioni sono finite.
-Accidenti- disse a se stesso Troy, che sperava di rincontrare Sharpay.
 -Anche se- continuò David- miss Evans si trattiene sempre un pò di più, sai, per provare!
-Ancora con questa storia!!- disse Troy, arrossendo.
-Senti- gli disse David giardandolo negli occhi- lei è una ragazza ricca, non è abituata a stare con ragazzi come te! é meglio che la dimentichi. Ti cacceresti solo nei guai!
-Io amo i guai!- gli disse il ragazzo.
-Bene- disse David sorridendo- allora accomodati! Miss Evans è appena entrata.
Troy si voltò di scatto e vide Sharpay avvicinarsi al palco con una borsa a tracolla bianca e dei fogli in mano.
La ragazza salì sul palco e si avvicinò all'impianto di registrazione. Mise un disco e si posizionò al centro del palco.
Non doveva aver visto i due, perche quando la musica partì iniziò a cantare...

Na na, na na na, na na
I miss you, miss you so bad
I don't forget you, oh it's so sad
I hope you can hear me
I remember it clearly

The day you slipped away
Was the day I found it won't be the same
Ooooh
Troy rimase ancora colpito. Come faceva quella ragazza a mostrare tutto quello che provava cantando.
Na na na na na na na
I didn't get around to kiss you
Goodbye on the hand
I wish that I could see you again
I know that I can't
Oooooh
I hope you can hear me cause I remember it clearly
The day you slipped away
Was the day I found it won't be the same
Ooooh
Qui, Sharpay prese in mano il microfono, prima attaccato all'asta, e si diresse verso il bordo del palco.
I had my wake up
Won't you wake up
I keep asking why
And I can't take it
It wasn't fake
It happened, you passed by
Now your gone, now your gone
There you go, there you go
Somewhere I can't bring you back
Now your gone, now your gone
There you go, there you go,
Somewhere your not coming back
The day you slipped away
Was the day i found it won't be the same noo..
The day you slipped away
Was the day that i found it won't be the same oooh...
Troy vide una lacrima scendere dal viso della ragazza.
Na na, na na na, na na
I miss you.
Sharpay riportò il microfono al suo posto e andò a riprendersi il CD.
Aveva composto lei quella canzone, ma non aveva mai avuto il coraggio di cantarla, le ricordava troppo lei...
Così, ripreso il CD, si sedette sulle scalinate del palco e scoppiò a piangere.
Troy, vedendola, rimase un pò sconcertato. Cosa doveva fare? Doveva andare da lei, o rimanere li?
Si voltò e non vide David. Era andato via quando Sharpay cantava e lui non se ne era neanche accorto, tanto era incantato dall melodiosa voce della ragazza. Ragazza che adesso, era ranicchiata a piangere. La guardò un'ultima volta poi si decise.
Frugò in tasca e vi trovò un pacco di fazzolettini. Fece un respiro profondo e le si avvicinò, con calma.
La sentiva singhiozzare forte. La ragazza non lo vode avvicinarsi, lo notò solo quando le porse un fazzoletto.
-Tieni Sharpay- le disse con cautela.
La ragazza lo guardò un secondo. Le sorrideva, porgendole uno dei fazzoletti.
-Grazie- gli disse bisbigliando, prendendo il fazzoletto.
-Di niente...- le rispose Troy, mentre la bionda si asciugava le lacrime.
Calò un silenzio imbarazzante. Troy avrebbe voluto chiederle spiegazioni, ma non aveva il coraggio di parlare. La vedeva così indifesa; non le era mai sembrata così. Anche se avevano parlato per poco, gli dava l'idea di una ragazza forte e decisa. E invece, stava piangendo davanti a lui.
-Scusami, non volevo distrurbarti- disse Sharpay
-Non ti preocupare tanto avevo finito!- le rispose Troy sorridendole- E poi la tua canzone era molto bella.
-Grazie- gli disse la ragazza, arrossendo.
-L'hai scritta tu?- le chiese
-Si...- iniziò la bionda, rattristandosi di nuovo- io e mia madre.
-Anche a tua madre piace cantare?- le chiese ancora Troy.
-Si- gli disse Sharpay- lei aveva molto più talento di me...- concluse, rincominciando a piangere silenziosamente.
Solo allora, Troy capì perchè la ragazza era così triste.
-Sharpay, scusa!- le disse il ragazzo- non sapevo che tua madre fosse morta.
-Non fa niente!- disse Sharpay, asciugandosi le lacrime con il fazzoletto- non potevi immaginarlo.
Troy la guardò asciugarsi il viso. Le si leggeva molta tristezza, questo si capiva, ma in pubblico, sembrava tutta un'altra persona. Quel rancore, prima, non l'aveva notato. -Quando è succeso?- le chiese il biodo sedendole accanto.
Sharpay si stupì di quella domanda. Di solito, tutti quelli che venivano a sapere della morte della madre, facevano di tutto per cambiare argomento.
Invece lui voleva farla parlare, quasi come se capisse che ne aveva bisogno.
-Un anno fa.- gli rispose- era malata.
-Mi dispiace- le disse Troy.
-Già...- disse lei- da quando se ne è andata è molto difficile, per me andare avanti. Mi manca ogni giorno di più...Con lei tutto sembrava più semplice! Lei mi dava la forza per andare avanti- terminò, tirando su con il naso.
-Lo immagino, è difficile andare avanti senza una persona così importante..- concluse Troy, guardando il vuoto, triste.
-Anche tu hai perso qualcuno?- gli chiese la bionda.
-Si- rispose Troy- Mio fratello è morto quando ero piccolo, avevo solo dieci anni. é stato investito da un'auto mentre attraversava la strada.
-Mi dispiace- disse Sharpay- deve essere stato un brutto colpo per te.
-Si. I miei lavorano tanto, e lui era l'unico che si prendesse davvero cura di me.Quando è morto, aveva tredici anni.
-Com'è successo?- chiese Sharpay, guardandolo.
-Stavamo tornando a casa dalla palestra. Eravamo andati a vedere uno spettacolo organozzato dagli alunni di mia madre,è successo in un attimo, ha voluto attraversare per primo, e un ubriaco lo ha travolto.- disse Troy, trattenendo le lacrime. Ricordare Adam era sempre difficile.
-é successo davanti a me- continuò-E, anche se ero piccolo, mi ricordo tutti i particolari, anche se..
-Vorresti dimenticarli- concluse Sharpay, guardando un punto impreciso degli spalti.
-Esatto- disse Troy- a volte vorrei scordare tutto.
-Anche io vorrei dimenticare mia madre su un letto d'ospedale, tenuta in vita da stupidi e inutili farmaci.
-Io Adam non lo scorderò mai- disse all'improvviso Troy- lui era il mio migliore amico, e grazie a lui, io sono così!! Lui mi ha insegnato tutto!! E io adesso lo insegno ai miei due fratellini, Sara e Nat.
-Hai altri due fratelli?. chiese Sharpay
-Purtroppo si!- disse Troy alzandosi- non li sopporto a volte. Sara entra sempre nella mia stanza senza bussare, e Nat si arrampica ovunque!!
Sharpay incominciò a ridere. Troy la guardava divertito. Era riuscito a farla ridere,e lei era riuscita a far star bene lui, anche dopo aver ricordato Adam. Era bello avere qualcuno con cui parlare di questo, di suo fratello.
Anche Sharpay, mentre Troy le raccontava ltre disavventure dei fratellini era felice. Ricordare su madre era sempre doloroso, e non ne parlava mai con nessuno. Per prima cosa, lei doveva mantenere la sua maschera di fredda e forte reginetta di ghiaccio. Ma con Troy era se stessa,e le piaceva.
Tra le chiacchiere arrivarono le sette, e i due dovettero salutarsi.
-é stato bello parlare con te Troy- gli disse Sharpay, salendo sulla sua macchina- Ti avevo giudicato male.
-Non fa niente Sharpay, basta che adesso hai cambiato opinione, vero?- le chiese
-Certo!- disse Sharpay chiudendo lo sportello- E magari potremmo parlare ancora, magari domani?
-Va bene- le disse Troy, allontanandosi dalla macchina- Tanto io sarò sempre qui, per altre duecentonovantasette ore!
-Ciao Troy- gli disse la ragazza mettendo in moto, e allontanandosi.
-SI!!!!- urlò Troy, improvvisando un balletto.
Mentre saltellava sentì qualcuno chiamrlo.
-Ehi, fratello- gli disse Chad- cosa ti prende?
-Niente!- disse Troy salendo in macchina vinìcino a lui.
-Allora- gli chiese Luc da dietro- ti sei divertito?
I due amici scoppiarono a ridere, mentre Troy ripensava al pomeriggio passato a parlare con Sharpay. Vivere senza una madre doveva essere difficile, e lui litigava sempre con la sua. Chissà se sua madre sospettava il bene infinito che le voleva...
Appena arrivato in casa corse in cucina
-Allora tesoro come è...- ma Hellen non riuscì a finire la frase.
Troy l'aveva abbracciata. La donna riamse immobile, ma poi ricambiò volentieri l'abbraccio.
-Ti voglio bene mamma- le disse Troy staccandosi e andando di sopra, lasciando i fratelli e al madre esterefatti in cucina.
-Mamma- le chiese Sara- sei sicira fosse Troy quello?
-Non lo so tesoro- disse Hellen- Ma, magari gli è successo qualcosa di bello, che lo ha reso felice.
Infatti era così. Incontrare Sharpay era stata una delle cose più belle che gli fossero capitate!!
Ciao belle!! Allora, vi è piaciuto il capitolo? Spero di si! Nel prossimo entrerà nella storia un' altra nostra amica, che farà amicizia con un altro nostro amico già presente...Chi sarà? Abbiate pazienza!!
P.S: la canzone è "Slipped Away" di Avril Lavigne!!



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Capitolo 7
*** Salve Principessa!! ***


CIAO RAGAZZE!! SCUSATE IL RITARDO MA SONO STATA MOLTO IMPEGNATA CON LA SCUOLA!! SAPETE, IL PRIMO QUADRIMESTRE!! COMUNQUE ECCO A VOI IL SEGUITO! IN QUESTO CAPITOLO SI SCOPRIRà UN'ALTRA COPPIA....CI VEDIAMANO ALLA FINE!!!!

 Quella mattina Troy si svegliò all'improvviso. Ancora una volta, suo fratello stava urlando.
-Che palle- disse alzandosi e vestendosi.
-Buongiorno tesoro- gli disse la madre appena lo vide scendere.
-Ciao mamma- la salutò lui con un bacio- scusa ma devo scappare!
Detto questo prese un toast, scompigliò i capelli del fratellino e uscì correndo.
-Finalmente sei sceso!- gli disse Chad
-Già- continuà Lucas- è un secolo che ti aspettiamo!!
-Scusate signori miei, ma non siete voi quelli che ieri hanno lavorato per tre ore!!
Qui i due dovettero tacere.
-Dai, non ve la prendete!- disse il ragazzo salendo in macchina- oggi vi farò vedere come mi diverto a lavorare in quella scuola.
-In che senso?- chiese Chad accendendo il motore.
-Lo vedrete.
Infatti, per Troy, lavorare li non era un peso, anzi. Stare vicino a Sharpay e a Ryan era divertente. Quella settimana passata a scherzare con loro era stata molto divertente. In più lui e Sharpay, passavano molto tempo soli, a parlare, oppure lui l'ascoltava cantare.
I tre arrivarono a scuola e si diressero verso la classe.
Nel fra tempo, Sharpay e il fratello stavano entrando nell'aula di danza.
-Ciao Sharp!!- le disse una ragazza di con i capelli marroni.
-Taylor!!- le urlò la bionda abbracciandola.
-Quando sei tornata??- le chiese Ryan, unendosi all'abbraccio delle ragazze.
-Ieri!- rispose Taylor distaccandosi- non vedevo l'ora di rivedervi.
-Ti sei divertita a New York?- le chiese Ryan incominciando a posizionarsi per la lezione.
-Certo! E' una città stupenda!!- disse Taylor
-Immagino tutti i bei ragazzi che avrai visto!!- disse Sharpay, lehandosi i capelli.
-Si, c'erano un sacco di boni pazzeschi!!- rispose l'amica ridendo.
-Ma tanto alla mia cara sorellina non interessano altri ragazzi- disse Ryan- lei ha il suo Troy!!
-Non è vero!!- disse arrossendo Sharpay
-Chi è Troy??State insieme? Ti sei fidanzata e non hai detto niente alla tua migliore amica??Io non ti parlerò mai più!!- disse tutto d'un fiato Taylor
-Io non sono fidanzata con Troy!!- le disse la bionda
-E allora perchè state sempre attaccati?- disse sorridendo Ryan.
-Noi parliamo soltanto e poi...
-MI DITE CHI è TROY!!!- urlò Taylor, facendo voltare tutta la classe.
-Non urlare!- disse Sharpay- Troy è quello che ha distrutto il teatro,e che ora lavora qui tutti i pomeriggi.
-Ed è il futuro fidanzato della mia splendida sorellina!!- concluse Ryan.
-Guarda che ti sbagli- disse Sharpay- noi parliamo di cose private! E lui è l'unico che mi capisce veramente!!
-Allora è proprio amore!!- disse Taylor sorridendole.
-Ma anadate al diavolo!- disse la ragazza, allontanandosi dai due, che avevano iniziato a cantare una buffa canzoncina sdolcinata.
-Ragazzi- disse la professoressa di danza- iniziamo la lezione.
Quel pomeriggio Troy arrivò puntualissimo, per evitare di essere ripreso dalla preside.
Era starno, da quello che gli aveva detto David, prima era una donna molto dolce e simpatica, che viveva solo per il ballo. Ma poi era cambiata comletamente.
-Ciao ragazzo!- disse David- come stai?
-Bene David!- disse posando la giacca e prendendo il secchio.
-Iniziamo con l'aula di danza classica, tanto adesso c'è la lezione dei piccoli, e non occupa tutta la sala.- disse l'uomo.
Arrivati li Troy rimase a bocca aperta. Davanti ai suoi occhi c'era Sharpay che insegnava alle bambine come ballare.
-Allora piccole, tutte alla sbarra!- disse togliendosi il copri spalle.
-Ciao principessa!- le disse Troy, avvicinandosi.
Sharpay arrossì a quel saluto, facendo ridacchiare le bambine.
-Ciao Troy- rispose guardando le piccole male.
-Cosa fai?- le chiese.
-Insegno- rispose- mi piace aiutare questi piccoli mostri!!- disse scherzosamente alle piccole, che continuavano a ridere a quella scena.
-Ciao principesse- disse alle bambine Troy, inchinandosi.
Le bambine ridacchiarono ancora, nascondendosi, imbarazzate da quel saluto.
-Scusate bellezze, ma il lavoro mi chama!- disse Troy- ma noi ci vediamo fuori?- chiese a Sharapy.
-Ok! Così ti presento un ìa mia amica!
-Perfetto! E io ti presento i miei amici!- concluse allontanandosi, ma poi tornò e le posò un bacio sulla guancia.
Lei arrossì a le piccole iniziarono a bisbigliare tra di loro.
-Allora- disse riprendendosi la bionda- vogliamo cpminciare.
Una delle bambine, spinta dalle altre si avvicinò all'insegnante.
-Signorina Sharpay- disse- ma quello era il tuo principe?
-Forse- disse Sharpay guardando Troy che sistemava delle sedie.
Finita la giornata, Troy e Sharpay uscirono insieme dalla scuola, chiacchierando.
-Eccoti finalmente- disse una ragazza alle loro spalle.
-Ciao Taylor, lui è Troy- disse Sharpay, indicando il ragazzo.
-Quel Troy?- chiese all'amica.
-Si- rispose Ryan, arrivando alle loro spalle.
-Ryan!!- disse Sharpay.
-Mi sono perso qualcosa?- chiese Troy.
-NO!!!- disse Sharpay
-Va bene!- disse il ragazzo, porgendo la mano a Taylor- piacere di conoscerti.
-Il piacere è tutto mio, credimi.
All'improvviso un rumore li fece sobbalzare.
-Fratello muoviti- disse Chad in macchina.
-Giusto!- disse Luc- non possiamo aspettarti in eterno.
.Scusate la maleducazione di questi troll!- disse Troy avvicinandosi agli amici.
-Non fa niente- dissero i tre.
-Allora- iniziò Troy- ragazzi questi sono Sharpay, Taylor e Ryan.
-Piacere Luc- disse il moro uscendo dall'auto.
-Chad...- disse l'altro senza staccare gli occhi da Taylor.
Infatti, i due non smettevano di guardarsi, quasi come ipnotizzati.
-Mi sa che hai fatto colpo!!- disse Sharpay all'amica.
-Sharpay!!- disse Taylor dandole una gomitata.
-Ma voi bisticciate sempre?- chiese Troy
-Si- risposero le due in coro.
-Allora ci muoviamo!!- disse Luc- stò facendo la muffa!!
-Meglio- disse Chad- così almeno si spiegherebbe il tuo odore!!
Tutti scoppiarono a ridere, tranne Luc, che incrociò le braccia, offeso.
-Vi va di venire con noi?- chiese Troy
-Si, perchè no!- disse Taylor salendo in macchina vicino a Chad.
-Ma non entriamo tutti- fece notare Luc.
-Magari io e Troy possiamo prendere la mia macchina?- disse Sharpay.
-Per me va bene- rispose Troy.
-Allora ci vediamo all'Edicart!- disse Chad
-Cosè l'Edicart?- chiese Ryan
-é uno dei locali più fighi del pianeta!- rispose Chad.
-Va bene- basta che ci muoviamo!!- disse Luc- Biondino muoviti a salire!!- disse a Ryan.
-Ai suoi ordini messere!- disse salendo.
-Noi andiamo!- disse Chad
-Trattamela bene!!- disse Taylor a Troy.
-Anche tu!- le rispose il ragazzo guardando Chad.
La macchina partì e Troy e Sharpay si avvicinarono alla macchina della ragazza.
-Sembra che il tuo a amico piaccia a Taylor- disse Sharpay, aprendo la macchina.
-Anche Chad non smetteva di guardarla, forse nascerà qualcosa- disse Troy.
-Tieni- disse Sharpay lanciandoli le chiavi- guida tu!
-Ai suoi ordini principessa!
I due partirono diretti al locale...

ALLORA VI è PIACIUTO?? MOLTI AMANO CHAD E TAYLOR, E LI HO VOLUTI ACCONTENTARE!! AL PROSSIMO CAPITOLO, CHE DOVREBBE ARRIVARE DOMANI!! BACI A TUTTE FABULOUS92...

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Capitolo 8
*** Il quasi primo bacio.... ***


Scusate l'enorme ritardo, ma sono andata in montagna e dopo ho dovuto studiare per le interrogazioni!! Comunque ecco il seguito della mia storia, ci vediamo alla fine!!

In macchina Sharpay e Troy non avevano aperto bocca. Non sapevano che dirsi. Solo arrivati al locale Sharpay ruppe quel silenzio sceso tra i due...
-Che bel posto- disse a Troy entrando.
-Già- rispose il ragazzo- è uno dei pochi da cuo non siamo stati ancora cacciati!!
-Allora è vero che si un ragazzo cattivo!!-disse la bionda ridendo
-La colpa non è mai mia!- disse Troy- sono sempre quei due che litigano e ci fanno sbattere fuori!
Sharpay cominciò a ridere. Troy la osservava. Indossava un top azzurro e un paio di jeans stretti, cordinati con stivali. Era molto bella. A scuola lo dicevano tutti. Tutti i ragazzi con cui aveva parlato, gli avevano detto che era impossibile da raggiungere, fredda e interessata solo a se stessa.
Ma davanti a lui c'era una stupenda ragazza che rideva e che sembrava assolutamente normale.
-Cosa c'è?- gli chiese Sharpay
-Niente!- disse Troy, arrossendo.
-Eccovi!- disse Taylor avvicinandosi ai due.
-Dove eravate finiti?- chiese Luc
-Lasciamo perdere- disse Troy- avete preso un tavolo?
-Si venite.
I sei ragazzi si ritrovarono a ridere e a scherzare. Erano molto diversi, appartenevano a due mondi diversi. Ma stavano parlando da ore, divertendosi come non mai.
-Chi viene con me a ballare?- chiese Taylor, guardando Chad.
-Io!- rispose il ragazzo prendendola per mano e portandola sulla pista.
-Ci uniamo a loro?- chiese Troy a Sharpay che annuì, seguendolo.
-Io non sono gay- disse Ryan a Luc, che lo stava guardando.
-Neanche io sono gay!- disse il moro, tornando alla sua birra.
Sulla pista le due coppie si sctenavano a ritmo di musica, osservati da tutti. Le due ragazze erano molto preparate, ma anche i boys non se la cavavano male.
All'improvviso il DJ stoppò la musica prendendo il microfono
-Adesso un bel lento per riscaldare l'atmosfera.
Così una romantica canzone risuonò per tutta la pista.
Tutti iniziarono a ballare. Anvhe Chad e Taylor, che ormai erano cotti.
Solo Troy e Sharpay rimasero fermi, al centro della pista, imbarazzati.
-Se non vuoi ballare con me non fa niente- le disse tristemente Troy, guardando la ragazza.
-No, non preocuparti!- disse la bionda, avvicinandosi.
I due iniziarono a ballare guardandosi negli occhi.
Erano come incatenati dallo sguardo dell'alrto, non avevano mai provato qualcosa di simile...
-Ti va di uscire un pò?- le disse Troy.
-Ok!- disse Sharpay.
I due uscirono dal locale.
Erano fuori da parecchi minuti, e nessuno dei due aveva parlato. Erano fermi, a vedere il mare, pensanso chissà a cosa, o a chi.
-Senti...- dissero insieme, ridendo, divertiti.
-Prima tu- disse Troy
-Io volevo solo ringraziarti- disse Sharpay, guardandolo- grazie a te non soffro più come prima per mia madre, mi sembra di poter ritornare la ragazza spensierata di un tempo. E anche Ryan ha più fiducia in se stesso. E tutto perchè tu sei suo amico.
-é stato un piacere aiutarlo...e aiutare te!- disse il ragzzo prendendole le mani.
-Sharpay- incominciò il biondo- non so perchè ma da quando ci sei tu io...- inominciò, avvicinandosi al viso della ragazza, che pian piano socchiuse gli occhi..
-Eccovi!- urlò Chad, uscendo dal locale, seguita dal resto della compagnia.
I due si staccarono subito.
-Ma cosa è successo?- chiese Taylor all'amica
-Niente- rispose Sharpay allontanandosi.
-Credo che per noi sia il momento di tornare a casa- disse Ryan, guardando prima la sorella, poi Troy, entrambi scossi e sul punto di esplodere.
-Va bene- disse Taylor, poi si rivolse a Chad
-Mi chiamerai?- gli chiese
-Ormai non potrò più vivere senza di te!- le disse dandole un bacio sulla guancia.
-Allora a domani!
-Ciao è stato un piacere!- disse Ryan ai ragazzi.
-Ci vediamo- disse piano Sharpay, guardando Troy.
Poi i tre entrarono nella macchina della bionda e partirono.
-Un altro minuto non potevi aspettarlo!!!- disse Troy rivolgendosi a Chad.
-Di cosa parli?- chiese l'amico
-Io e lei stavamo...Lascia perdere!!- concluse avviandosi al parcheggio.
Arrivato a casa si buttò sul letto, esausto.
Con lei tutto sembrava difficile,e  allo stesso tempo facile!
E con il pensiero di Sharpay si addormentò...
Nel fra tempo, in una bellissima villa, una ragazza pensava al magico momento di poco prima.
Come aveva fatto ad innamorarsi di Troy in così poco tempo!! E poi lei non doveva, non poteva innamorarsi. L'amore l'avrebbe solo fatta soffrire, e lei non voleva soffrire, non più!!
Ma l'immagine di qurl ragazzo non voleva uscire dalla sua testa, e dal suo cuore!

Eccoci!!! Allora? Ci vediamo nel prossimo capitolo!! Ciao Fabulous92!!!

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Capitolo 9
*** La mia scelta ***


Un Toast Ciao belle!! Come va? Allora in questo capitolo entrerà in scena un nuovo personaggio!!

Erano passati tre giorni da quel sabato, e Troy e Sharpay non si erano rivolti la parola. Quando si incontravano nei corridoi distoglievano lo sguardo e arrossivano.
In entrambi quello che era, anzi non era successo, aveva cambiato qualcosa dentro. Non sapevano cosa fosse, a meglio lo sapevano, ma non volevano accettarlo.
Era giovedì sera, e Ryan e Sharpay stavano cenando.
-Signorini- disse Carmen, la governante- volete altro?
-No grazie- rispose Ryan, visto che la sorella era imbambolata ad osservare un pezzo di pane che, secondo Ryan non aveva niente di speciale.
-Sai- disse il biondo quando la donna uscì- molti pittori e artisti moderni credono che oggetti di uso comune, in un altro contesto, possono essere considerati arte!
Sharpay non aveva capito assolutamente niente, ma annuiva, sempre guardando lo stesso toast.
-Ma- continuò il fratello- suppongo che in qualunque contesto tu possa metterlo, UN PEZZO DI PANE RIMARRà SEMPRE UN PEZZO DI PANE!!!- terminò alzando la voce.
Sharpay si spaventò e smise di guardare il panino.
-Si può sapere cosa ti prende?- chiese Ryan- è da un pò che sei strana!
-Sono solo sotto stress per gli esami- disse.
-Io credo che ti sia successo qualcosa!- continuò il ragazzo.
-Buon giorno ragazzi!-disse un uomo alto, con due grandi spalle, i capelli bianchi e gli occhi azzurri.Era vestito elegante, camicia e cravatta e portava una splendida ventiquatrrore di pelle.
-Ben tornato pa- dissero in coro i due.
-Allora- incominciò il signor Evans- cosa avete fatto oggi?
-Siamo andati a scuola e dopo siamo tornati a casa!- rispose Ryan
-Molto simpatico!- disse l'uomo versandosi del vino.
Sharpay continuava ad osservare il vuoto...
-Tesoro cosa c'è?- le chiese il padre
-Niente papà- disse per lei il fratello- ma da un pò si è appassionata all'arte moderna!
-Ma la vuoi smettere!!- disse la bionda tirandogli un pizzico sul braccio.
-AHI!!!!- urlò Ryan, massaggiandosi il braccio.
-Sharpay!!- disse Robert.
-Scusa papà, ma non fa altro che prendermi in giro!!- risoise la ragazza.
-Ryan, potresti andare in camera tua, vorrei parlare da solo con tua sorella- disse, serio, il signor Evans.
-Certo...-rispose Ryan, alzandosi e uscendo dalla sala da pranzo.
-Sharpay- iniziò il padre- da quando è morta tua madre io e te non abbiamo mai parlato veramente.
-Senti- lo interruppe Sharpay- io non ho alcun problema con la morte della mamma adesso!!
Detto questo si alzò
-E comunque- continuò voltandosi con le lacrime agli occhi- è tardi per interessarsi!!!-poi corse fuori, salì in macchina e sfrecciò fuori dal cancello.
Si fermò solo davanti alla scuola, ormai deserta e iniziò a piangere.
Troy era ancora nel teatro. C'era stata la rappresentazione dei piccoli, e lui aveva dovuto mettere tutto in ordine.
-Su Troy, vai a casa!- gli disse David
-Grazie, sono esausto!
Si cambiò ed uscì. Ma davanti alla scuola riconobbe una macchina.
-Ehi principessa- disse avvicinandosi- casa ti è successo?- concluse appoggiandosi al finestrino aperto.
-Niente.- rispose lei, asciugandosi le lacrime con la manica.
-Posso entrare?- chiese il ragazzo.
Sharpay si limitò ad annuire piano.Così Troy entrò e chiuse la porta.
-Non vuoi proprio dirmi il motivo delle tue lacrime?- le chiese.
La bionda non resistette più e si buttò tra le braccia del ragazzo, piangendo disperata.
Troy fu colto alla sprovvista, ma abbracciò Sharpay, cercando di consolarla.
-Non ti preocupare, ci sono io adesso!- le diceva, accarezzandole i capelli.
Rimasero li per un pò, mentre Sharpay si calmava.Poi si staccò da Troy.
-Grazie, mi serviva proprio qualcuno su cui piangere- disse
-Per te io sono sempre a disposizione!- rispose il ragazzo, asiugandole una lacrima.
Rimasero a fissarsi per un pò, finchè Troy non iniziò a parlare.
-Non vuoi proprio dirmi cosa ti è preso?
-Mio padre crede che ultimamente io sia starna per mia madre- iniziò Sharpay- ma lui non si è mai preocupato di me, quando lei mi mancava, e non capisco perchè adesso dovrebbe essere diverso?
-E tu non sei strana per tua madre?- chiese Troy, curioso.
-No, penso sempre a...- ma non terminò la frase perchè sarebbe stato molto imbarazzante dire"penso sempre a te!"
-A cosa pensi sempre?- chiese Troy
-A niente!- si affrettò a rispondere la ragazza, arrossendo.
-Sai- le disse il ragazzo- mia madre direbbe che sei innamorata.
-Innamorata?- chiese Sharpay
-Si, secondo lei quando si ha sempre la testa tra le nuvole si è innamorati!- rispose Troy.
Sharpay lo guardava incredula, e se si fosse accorto che lei lo amava?
-E allora dimmi, mia principessa- disse Troy prendendole le mani- lei è innamorata?
Sharpay non riusciva a rispondere. Sarebbe stato facile dire di no, e lavarsene le mani. Ma lei era Sharpay Evans! Era la ragazza puù coraggiosa di tutte. Ma gli occhi di Troy le azzeravano tutto il coraggio che aveva in corpo.
-Io credo di si- rispose infine, abbassando gli occhi.
-Oh- disse Troy- e potrei sapere chi è il fortunato?
-é il ragazzo perfetto!- disse Sharpay, convinta della sua scelta- quando sono triste mi consola, quando sono in difficoltà mi aiuta, e mi fa sempre sorridere! Ed è strano- continuò vedendol Troy un pò deluso- perchè lo conosco solo da due settimane!
Troy, che all'inizio sembrava sprofondare all'idea che la sua Sharpay avesse un ragazzo perfetto nel cuore, capì che non era altri che lui! Quella splendida ragzza era innamorata di lui!
-E sai se lui ricambia?- le chiese sirridendole
-Non lo so- rispose Sharpay- ma se vuoi posso domandarglielo!
-Secondo me solo un pazzo non ricambierebbe una ragazza stupenda come te!- disse Troy
La ragazza sorrise e avvicinò il suo viso a quello di Troy, chiudendo gli occhi.
David uscì dal cancello della scuola e vide la macchina azzurra di Sharpay parcheggiata li davanti.
Piano si avvicinò e vide i due ragazzi che si baciavano, e che si sorridevano.


Ecco la fine del capitolo! Che carini i due piccioncini! Spero che vi sia piaciuto! Baci Fabulous92!!

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Capitolo 10
*** Appuntamento ***


Ciao belle!! Eccomi tornata con il nuovo capitolo!Adesso spero proprio che non mi uccidiate!!

Quella mattina Troy si svegliò stranamente felice, e sapeva bene perchè.
La sera prima lui e Sharpay si erano baciati, e lei gli aveva confessato di amarlo...ma lui non le aveva detto di ricambiarla.
Era strano innamorarsi, per lui. Infatti, aveva solo avuto avventure con le varie ochette a scuola o in discoteca. Ma Sharpay lo faceva sentire bene, e doveva assolutamente dirle di amarla. Ma non sapeva come fare.Così si alzò e corse davanti allo specchio.
-Sharpay- incominciò a dire allo specchio- con te ho trovato la felicità e....Ma così sembra che la stò sposando!- disse passandosi una mano sugli occhi.
-Ricominciamo- disse- Baby i love you!...Questo è ancora peggio di prima!!
-"Infondo è facile- pensò- devo solo dirle quello che sento!!"
Così fece un respiro profondo e...
-Sharpay io ti amo!!- disse sorridendo allo specchio.
-Oh mio Dio!!!
Troy si voltò di scatto e vide sua sorella Sara che sghignazzava appoggiata alla porta.
-SARA!!!- urlò il biondo.
-Chi è Sharpay?- chiese la sorella.
-Nessuno- disse Troy indossando una maglia rossa.
-Allora perchè hai detto di amarla?- chiese ancora Sara.
-Non sono affari tuoi!!- le rispose il fratello.
-Va bene- disse Sara uscendo- allora lo chiederò a papà!!
-NO!!!
L'urlo di Troy si sentì fino al piano di sotto, tanto che la madre dei due dovette urlare più forte, per farli smettere di litigare.
Sara scese di corsa, seguita da Troy.
-Papà- incominciò sedendosi vicino al padre- sai che Troy ama...- ma non riuscì a finire la frase.
Troy le tappò la bocca con una mano.
-Cosa ama Troy?- le chiese l'uomo
-Il suo lavoro alla scuola di danza!!- disse Troy continuando a tenere la mano premuta contro la bocca della sorella.
-Sono contento che ti piaccia!!- disse entrando la madre.
-Già- poi disse in silenzio alla sorellina- poi ti spiego, ma non dire niente!- e detto questo la lasciò.
-Allora- incominciò il signor Bolton, una volta che tutta la famiglia si fosse seduta a tavola- che programmi avete per il primo giorno di vacanza?
Infatti erano appena iniziate le vacanze estive.
-Io vorrei tanto andare al parco con Troy!!- disse il piccolo Nat.
-Non so se posso portarto oggi...-disse il maggiore, ma lo sguardo dolce del fratellino gli fecero cambiare idea-Va bene!
-Evviva!!- disse Nat saltando in braccio a Troy.
-Allora verrò anche io con voi!- disse Sara.
-Io ho detto che avrei portato Nat- disse Troy. tu che centri?
-Se non mi porti dirò a mamma e a papà quello che ho sentito prima!!- disse Sara, puntandogli il cicchiaio contro.
-Va bebe, vieni anche tu!- disse sconfitto Troy- piccola ricattatrice!!
-Grazie- disse Sara, tornando ai suoi cereali.
-Perchè non vuoi che Sara ci dica quello che ha sentito?- chiese la signora Bolton.
-é che non volgio vi tolga la sorpresa!- disse Troy, non sapendo come spiegarsi.
-Tesoro- iniziò la madre- non dovevi disturbarti per il nostro anniversario!!
-Ma a me fa piacere!- rispose Troy.
-Allora non voglio sapere niente!!- disse Helen, andando in cucina.
-Cosa mi nascondi?- gli chiese il padre
-Di cosa parli?- gli domandò Troy
-So benissimo che non hai la minima idea di quand'è il nostro anniversario!!Cosa stai tramando?- chiese l'uomo.
-Ti ho detto niente!. rispose Troy.
All'improvviso suonò il telefono e Nat corse a rispondere.
-Pronto?- chiese
-Ciao- disse una dolce voce femminile.
-Chi sei- chiese il piccolo.
-Sono Sharpay, un'amica di Troy.Potresti passarmelo, perfavore?- chiese.
-Certamente!!- le disse Nato, e poi urlò-TROY C'é SHARPAY AL TELEFONO!!!!!
Il ragazzo lasciò tutto quello che aveva in mano, e corse al telefono.
-Mio fratello stà correndo qui- disse Nat a Sharpay- deve prorpio aver voglia di sentirti...
-Nat sta zitto!!- disse Troy prendendogli la cornetta.
-Scusalo, ma non sa quando stare zitto!- disse alla ragazza.
-Non ti preocupare!- rispose- mi è sembrato molto carino, invece.
-Allora...come stai?- le chiese Troy.
-Bene! Quando ieri sono tornata ho chiarito con mio padre..e adesso va meglio.
-Bhe..sono contento!- disse Troy.
.Già, ma io ti avevo chiamato per un altro motivo..-disse la bionda, uscendo sulla terrazza della sua grande villa.
-E perchè vi siete disturbata a chiamare un povero plebeo, o mia principesse?- chiese Troy
-Perchè volevo parlarti di quello che è successo ieri- rispose la ragzza, sedendosi su una sedia.
-Certo, anche io volevo parlarne- disse Troy.
-Ma non al telefono!- precisò la ragzza- ti va se ci vediamo?
-Mi piacerebbe- iniziò il ragazzo- ma dovrei accompagnare i miei fratelli al parco!
-Va bene, allora facciamo domani?
-No!- disse Troy- potresti venire con noi?
-Sul serio?- chiese Sharpey.
-Certo!Sempre se ti va?- disse il biondo.
-Ok!- disse Sharpay- mi passi a prendere tu?
-Si mia principessa! Sarò li tra un'ora!
-Allora a tra poco...
-Sicuramente!Ciao bellissima!
-Ciao Troy!!
E poi chiusero entrambi il telefono.
-Allora usciremo anche con la tua fidanzata?- chiese Sara
-Sharpay no è la mia...- ma poi si bloccò...- avete spiato la mia telefonata!!!
-Scusa- disse Nat- ma io ero curioso!Quella ragzza è bella?
-Si- disse Troy
-Va bene può venire- disse Sara- basta che non vi sbaciucchiate tutto il tempo!!
-Ai tuoi ordini!- disse Troy
-E fai meno lo spiritoso!!- disse Sara.

Ecco la fine del capitolo!!So che non è molto, ma ho tanto da studiare!Comunque grazie mille a chi ha recensito e a chi ha solo letto!!
P.S. nel prossimo capitolo scopriremo qualcosa di nuovo e interessante!!Baci Fabulous92!!

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