Just Friends...?

di _This is me_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eccomi! ***
Capitolo 2: *** Il mio peggior incubo! ***
Capitolo 3: *** Denny e Harry ***
Capitolo 4: *** Lasciami in pace! >. ***
Capitolo 5: *** Il piano ***
Capitolo 6: *** sensi di colpa ***
Capitolo 7: *** Due anni dopo ***
Capitolo 8: *** Harry dolce?! ***
Capitolo 9: *** Provo solo dolore. ***
Capitolo 10: *** Ho bisogno di te...ora. ***
Capitolo 11: *** Den...mi fai schifo! ***
Capitolo 12: *** gelosia? ***
Capitolo 13: *** Solo un tiro ***
Capitolo 14: *** Serata a casa Styles ***
Capitolo 15: *** Confessioni ***
Capitolo 16: *** San Valentino ***
Capitolo 17: *** Fuckin' perfect ***
Capitolo 18: *** Mi hai drogata?! ***
Capitolo 19: *** Don't leave me... ***
Capitolo 20: *** Oops. ***



Capitolo 1
*** Eccomi! ***






(TIFFANY)

Piacere,

il mio nome è Tiffany R. Swan, ho 17 anni, sono alta appena 1,68, ho i capelli lisci biondi e dei grandi occhi color cioccolato, la mia passione più grande è la fotografia, poi anche disegnare, ballare e cantare, e come molte povere ragazze ho una sorella rompiscatole di 14 anni di nome Rachel, ho lunghi capelli mossi castani è alta circa 1,63 e si sente miss mondo, vivo con mia mamma di nome Lauren, i miei genitori si sono separati tre anni fa, ho un'amica di nome Michelle, è l'opposto di me, capelli lunghi e mossi scuri, e occhi azzurri è sempre pimpante e sa sempre come comportarsi con i ragazzi, ne ha tre al mese, io invece sono più timida e riservata e non sono mai stata fidanzata in tutta la mia vita, in classe sto quasi sempre isolata e i miei compagni mi cercano solo quando gli serve qualcosa, ho finito il terzo liceo e ora è finalmente estate, Michelle mi ha detto alla fine della scuola “ Quest'estate ti fidanzerai;) “

Cerco di crederci, anche se ormai credo di essere forever alone, a causa della mia timidezza, solo quando prendo confidenza divento più spontanea, la prima volta che è successo con Michelle si è fatta un casino di risate e diceva che non mi immaginava così.

Bé credo di averti detto tutto a presto caro diario.

Tiffany=)

 

 

Chiusi il nuovo diario viola e blu e lo nascosi sotto il cuscino.

Aprii la porta della mia camera e per poco non venni travolta da quella peste di mia sorella che correva come una pazza verso la cucina, finendo per pestarmi un piede.

T: Porca …

Dissi saltellando su un piede e stringendo i denti dal dolore.

R: Mamma, Tiffany stava per dire una parolaccia!

Mi incolpò.

Mamma: Tiffany...

Mi richiamò scendendo frettolosamente le scale.

T: Ma è lei...oh lasciamo stare...

Mi rassegnai andando in cucina.

Appena mi sedetti con la tazza di cereali Rachel mi fece la linguaccia e io ricambiai.

R: Mamma, T...

non le feci finire la frase che con una manciata di cereali la ingozzai mettendoglieli tutti in bocca e lei li sputacchiò tutti.

Mamma: ciao ragazze fate le brave.

Disse mamma che entrando ci diede un bacio ciascuno accarezzandoci i capelli.

Il tempo di mangiare mi andai a lavare e vestire, indossai http://data.whicdn.com/images/72326195/thumb.jpg, pronta per andare a mare con Michelle e il suo ragazzo, Jason https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQZm65nEungjQCCZtaF8S2Mhthv0_XcOZCXkJ2jGzkkHBefTJ6JDA, anche questo un gran figo, ma sarebbe durato poco, già stavano insieme da tre settimane.

Suonò il campanello e andai ad aprire.

T: Ciao rompiechel e tu che fai??

R: Esco con Monica e due figoni da pauraaa!!!!

Mi urlò dalla cucina.

Monica era la sua migliore amica dalle elementari, erano le … della classe, si sentono miss universo, e sono sempre circondate da ragazzi e ho sentito pure dire che ha limonato con il più carino della classe, ma sono solo voci...

M: Ciao bellezza.

Disse Michelle venendomi in contro per abbracciarmi.

T: Ciao Mich, ciao Jason.

Dissi salendo in macchina prima che mi salutasse anche il biondo, misi gli occhiali neri rayban a mò di cerchietto e partimmo nella decappottabile.

Appena arrivammo ci buttammo subito in acqua.

 

[…]

 

L'intero pomeriggio Mich e Jason lo passarono a sbaciucchiarsi in un angolino facendo strani rumori, la cosa inizialmente mi preoccupava, poi però ci feci l'abitudine.

X: Swan?

Chiese un ragazzo passando.

T: Denny?

Chiesi diventando rossa.

D: Si, wow, sembri diversa...

Disse squadrandomi con un mezzo sorriso.

Diventai bordeaux, lui era uno dei ragazzi della mia classe, mi era anche piaciuto per un po', https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS75BYVPfNGEZPEaUh5fukXANMwrvNJ27F0EFC6-RnnbF-t5XFukw poi però mi ero arresa perché senza speranza, in classe non mi aveva mai guardata così, probabilmente perché cercavo di nascondere il mio corpo in ogni modo, con vestiti larghi, sciarpe, maglioni, giacche...

T: Eh eh eh...allora come va?

D: Bene;)

T: Sei fidanzato?

D: Ehm...no, non più. Tu?

T: no, non ancora...

Dissi triste abbassando lo sguardo.

D: Mmh...peccato, hanno perso l'occasione.

Sussurrò venendomi in contro.

Iniziai a sentire un caldo bestiale, sapevo che lui era un donnaiolo, ma il fatto stesso che ci stava provando con me mi faceva sentire speciale e accettata, non mi mossi aspettando di essere avvolta da lui...ma...

M: Ehi Tiff... Danny??

Disse interrompendo quello che poteva essere il mio primo contatto fisico con un ragazzo.

D: Michelle!!

Esclamò andandogli in contro per abbracciarla, erano grandi amici e si conoscevano da tanto.

D: Che stavi cercando di fare con la mia amica?

Gli chiese poi incrociando le braccia.

Lui non rispose e abbassò lo sguardo ridendo.

M: Bé, stacci alla larga u.u

Mi sbattei una mano in faccia disperata e poi le feci una faccia come a dire “Che cazzo stai dicendo?!!?”, lei capì solo dopo e cercò di correggersi.

M: Scherzo, è tutta tua.

Disse facendo una finta risatina.

Gli feci segno di smammare e appena il biondo si girò feci un sorriso innocente e mossi la mano in segno di saluto.

D: è stato un piacere vederti, ma ora devo scappare, a presto ;)

Ma che cazz..? Già se ne andava?

Lo salutai facendo finta di niente e andai da Mich fissandola male a braccia conserte.

M: Scusami, non avevo capito...

T: Mi hai fatto perdere un'occasione d'oro!

M: Scusa, dai stasera ti porto in discoteca e rimedio;P

T: Lo spero per te!

Dissi andandomi a rivestire prima che ce ne andassimo.

Tornai a casa e iniziai a svuotare l'armadio, non c'era niente di carino!

T: Aspetta! Forse... SIIII!!!!!!!

Esclamai tirando fuori i vestiti da mettermi http://data.whicdn.com/images/72334937/thumb.jpg. Li indossai, mi feci una coda alta e...mmhh...mancava qualcosa...ah, si le scarpe, https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQXUsROV4HE9E7bFIfCGVE_10Ox6k1Ljvp8vXfvMM7fTdIn98RdNg, ora ero pronta!









Ciaooo ecco la mia nuova storiaaaa!!!!!!!!!!
Spero vi piaccia, ma siamo solo all'inizio;)
Recensite.
Grazie.

xoxo

 

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Capitolo 2
*** Il mio peggior incubo! ***


(TIFFANY'S POV)

 

Oggi sarei rimasta sola, mamma faceva il turno di notte (infermiera) e Rachel dormiva da Monica...bene!

Scesi e andai in corridoio, misi l'eyeliner, il mascara da cighie finte, un po' di ombretto bianco con i brillantini, lucidalabbra e...ok, ora ero pronta, tirai fuori il cellulare e mi arrivò un messaggio da Michelle “scendi”.

Scesi le scale del palazzo velocemente, abitavo al settimo piano di un palazzo.

Arrivai giù e mi infilai nella decappottabile grigia di Mich.

T: Ciao=)

M: Ehi, ma tu in estate cambi completamente guardaroba?

Chiese prima di partire guardandomi.

T: Ahhahhah si XD

Partimmo e nel giro di un quarto d'ora arrivammo.

La musica si sentiva fino a fuori, dopo la lunga fila ci trovammo di fronta ad una grande folla che ballava con con la musica sparata.

Ci confondemmo tra la folla e iniziammo a scatenarci come tutti gli altri.

M: Vado a prendere qualcosa da bere.

Mi urlò per farsi sentire.

Gli feci un cenno con la testa e continuai a ballare, mi girai e mi sentii gli occhi puntati da un ragazzo che mi guardava in modo inquietante. Mi andai a sedere davanti al bancone dove si trovava la bruna che mi porse il bicchiere e tornò a ballare.

Sentii una mano poggiarsi sulla mia coscia, era grande e calda, mi bloccai e vidi il viso di un ragazzo appoggiarsi sulla mia spalla.

X: Ciao bambolina.

Disse con voce roca.

T: Chi sei?!

X: Sono Harry Styles.

Disse sedendosi accanto a me.

Harry era conosciuto come colui che ha sverginato mezza città.

Mi alzai per andarmene e la sua mano mi bloccò il braccio.

H: Balli con me?

In un primo momento ero perplessa, rimanere sola tutta la sera o ballare con un puttaniere?

Lo trascinai con me in pista e cercai di stare al gioco e ballare come se niente fosse, sentivo i suoi occhi puntati su di me, mi sentivo in imbarazzo, ma era l'unico modo per togliermelo dai piedi, le sue mani scesero lungo i miei fianchi, mi girai di scatto e andai verso Michelle, ora mi faceva paura quel ragazzo, mentre cercavo di farmi spazio tra la folla lui mi stava dietro senza distogliere lo sguardo.

Appena arrivai davanti a Michelle l'abbracciai.

M: Ehi, che succede?!

T: Harry Styles, ti prego andiamocene.

M: Ora ci parlo io.

T: NO!

Troppo tardi, già era davanti a lui.

M: Guai a te se ti avvicini!

Lui la guardò e se ne andò.

M: Visto? u.u

Mi disse incrociando le braccia.

T: Ora possiamo andare?

La implorai.

M: Uff...ok...

Presi le mie cose e andammo via.

 

[…]

 

Appena arrivai a casa mi infilai una maglia grigia larga e i pantaloncini neri, mi buttai sul letto e aprii il mio diario.

 

Caro diario,

oggi è stata una giornata un po' strana, da dove iniziare?__ah, si, questa mattina ho incontrato il ragazzo più figo della mia classe, nonché della scuola, abbiamo parlato e ci stava provando con me, almeno fino a quando Michelle non ha rovinato tutto, spero di incontrarlo di nuovo <3 e spero che tra noi ci possa essere qualcosa__ma che dico, sono l'eterna zitella, nessuno mi vuole e vivrò in un casotto fuori città sola con 11 gatti e ben presto diventerò pazza e tirerò patate a chiunque mi parla, Michelle diventerà un'attrice e si scorderà di me, mia sorella si impossesserà di tutte le mie cose, soprattutto dei cd di Justin e tutti i suoi poster che ormai hanno tapezzato tutta la mia stanza che un tempo era lilla_ da quando avevo 10 anni lo seguivo, e ho sempre sognato di andare ad un suo concerto, ma non ne ho avuto mai la possibilità economica:'(___

Tornando alla mia giornata comunque la sera è stata abbastanza movimentata e devo dire che per un momento ho avuto davvero paura_

Mentre ero in discoteca con Mich il famoso Harry Styles, il puttaniere della città ha cercato di flirtare con me, pensavo che ballando con lui me ne sarei liberata, invece mi stava più addosso, se non fosse stato per la mia cara amica non so che cosa avrei fatto, quel ragazzo mi metteva i brividi, comunque ora cerco di dormire___sogni d'oro_

Tiffany=)

 

Chiusi il diario e lo rinascosi, spostai lo sguardo verso la finestra e mi sembrò di vedere una sagoma scura dietro la finestra, mi venne quasi un attacco di cuore, mi strofinai gli occhi e quando li riaprii non c'era niente, sarà stata la mia immaginazione? Lo spero...

Mi distesi e abbracciai il cuscino addormentandomi come un sasso.

 

*Sogno *

Mi svegliai, ero nella mia camera, tutto era normale, c'era un silenzio tombale, Rachel non c'era e mamma non era tornata, andai verso la cucina e iniziai a sentire odore di pancake, entrai e mi bloccai.

No, non poteva essere, quello era Harry.

H: Hai fame?

Non risposi, rimanevo immobile a guardarlo.

Da un momento all'altro tutto si frantumò e io caddi in un buco nero che poi diventò stranamente bianco, mi massaggiai la testa confusa, mi alzai e circa una decina di Harry mi circondavano, avevano tutti quello sguardo inquietante.

H: Tiffany, Tiffany...

Echeggiava mentre loro si avvicinavano, mi rannicchiai e urlai.

*fine sogno *

 

Mi alzai di scattò e col fiatone mi guardai intorno.

“ Fiù...era solo un sogno...”

Pensai.

Mi alzai e andai verso la cucina.

Mamma: tesoro, vieni a fare colazione.

Entrai in cucina e mi sedetti a tavola.

Mamma: Mamma mia, che hai, sembri uno zombie...

Disse fissandomi.

T: Mmh...

Mamma: ok...tra un'ora esco con amiche, torno dopo pranzo.

T: Mmh..

Mamma: okkayyy...Mi vado a preparare, ciao figlia zombieficata...

T: Mmh...

Continuavo a fissare il muro senza sbatter ciglio mentre mangiavo.

Mi alzai e andai verso la mia stanza e mi ributtai sul letto per cercare di dormire, la notte non avevo dormito bene...

Mi arrivarono tipo 99328310 messaggi, tra mamma, papà, Michelle, Rachel e...oh, ce n'era uno di Denny, aprii quello per prima.

“ Ciao piccola, scusa per ieri, ti va di uscire con me, passo a prenderti alle 15:30?.”

OOHHHH!!!! Non potevo crederci, finalmente un ragazzo si interessava a me!!!

“ Ok;) a dopo”

Gli inviai e lui mi rispose con uno smile “;)”

Poi controllai gli altri, risposi e tornai a dormire, stavolta con un sorriso stampato in faccia però <3








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Capitolo 3
*** Denny e Harry ***


(TIFFANY'S POV)

 

Erano le 15:20 ed ero in ritardissimo, mi catapultai giù dal letto e spalancai l'armadio buttando tutte cose fuori, cercavo di fare diversi abbinamenti, ma niente mi piaceva, fino a quando...MIRACOLO!

http://data.whicdn.com/images/ con delle zeppe bianche, mi arricciai un po' i miei lunghi e lisci capelli biondi, presi una borsetta a tracolla nera e uscii.

Avevo appuntamento con Denny all'incrocio e per arrivarci dovetti fare una corsa ad ostacoli sbattendo contro la gente continuando a ripetere “ Scusi “.

Finalmente vidi un' Astra da dove Denny mi faceva segno di salire.

T: Scusa per il ritardo...

Dissi chiudendo la portiera.

D: Tanto sono appena arrivato da cinque minuti, visto che anche a scuola non eri mai puntuale.

Portai una mano dietro la testa e feci una risatina imbarazzata prima di partire.

Andammo al centro commerciale e dopo aver girato un po' ci fermammo a prendere un gelato e io, sbadata come sono, mi sbrodolai tutta con il cioccolato.

T: Vado un secondo in bagno a pulirmi.

D: Ok, fai presto.

Corsi in bagno e iniziai a buttare l'acqua sulla maglietta sperando che si togliesse.

X: Hai una macchia anche sui pantaloncini.

Disse una voce che mi sembrava conoscente, girai lo sguardo e vidi appoggiato all'entrata il riccio dagli occhi verdi di nome Harry.

Sbiancai.

T: Ancora tu?!

H: Eh si, è da ieri che ti sto dietro, piuttosto quando ti cambi dovresti assicurarti di aver chiuso la tenda...

Disse squadrandomi con un sorrisetto pervertito.

T: Macché mi segui?!?! Vedi che se non mi lasci in pace chiamo la polizia!

Lui non rispose e continuò a fissarmi.

Poco dopo sentii la voce di Denny avvicinarsi, fino a quando non comparse dall'altro lato.

D: è successo qualcosa? Non ti ho vista più e pensavo ti fosse successo qualcosa...

T: No, è tutto ok...

D: Ma sei bianca cadavere, sembra che tu abbia visto un fantasma.

“ Peggio... “ Pensai.

T: Ora è tardi, andiamo.

Mentre ci trovavamo al parcheggio il braccio di Denny mi strinse in vita scendendo fino a stringere il mio sedere.

Sobbalzai e mi allontanai.

D: Scusa...

T: No, scusami tu, non sono abituata a questi “ contatti “

D: Devi lasciarti andare un po' di più comunque...

Disse aprendomi la sportiera, poi entrò anche lui, prima di partire Den rimase a fissarmi.

T: Va tutto bene?

D: Benissimo.

Disse poggiando la sua mano sulla mia coscia per poi salire di più.

T: Ehm...io non credo che...

D: Shhhh

Disse avvicinandosi.

Infilò la mano sotto la maglietta sfiorando il mio seno.

Io mi spostai appoggiandomi completamente alla portiera.

D: Lasciati andare...

Disse bloccandomi, girai la testa e strizzai gli occhi, quando sentii il vetro frantumarsi e Den urlare, quando non sentii più il suo peso su di me lo guardai e vidi il vetro del parabrezza spaccato e la guancia di Den sanguinare.

D: Chi cazzo è stato?!

Disse quasi urlando.

T: Oddio, devi andare subito in ospedale.

Dissi cercando di spostargli il viso per vedere la ferita e nel tentativo anche le mie mani si sporcarono di sangue.

Mi ero già fatta un'idea su chi fosse stato, rischiava di ucciderlo, ma lo aveva fatto comunque per proteggermi...

 

[…]

 

Dopo aver passato il pomeriggio all'ospedale finalmente tornai a casa e distrutta mi buttai sul letto per pochi secondi prima di essere disturbata dal rumore della porta che sbatteva e dalle voci di Rachel e mamma.

T: Fate un po' di silenzio, qua c'è gente che si vuole riposare!!

Urlai per farmi sentire.

m: Che succede tesoro?

T: Sono stanca...

poi lei uscì e entrò quella rompi palle di mia sorella.

R: Ma sempre che dormi??!

Disse con tono da saputella.

T: E quindi?

R: Sei senza il ragazzo e quindi dormi come un ghiro perchè è l'unica cosa emozionante che fai.

T: Ma parla per te! Proprio oggi sono uscita con Denny Fells!

R: Ah si certo e io con Brad Pitt...

T: Guarda qui!

Dissi facendogli vedere il messaggio che mi aveva inviato il giorno prima.

R: Wow sorellina...sei riuscita a salire uno dei tremila scalini dell'amore.

T: AH AH! Simpatica...

Dissi prima che se ne andasse.

Poi mi ricordai di chiamare Michelle e le raccontai di essere uscita con Den, di avere rivisto quello stolker e le raccontai tutto quello che ci eravamo detti e come mi sentivo in quel momento e infine le raccontai quello che era successo in macchina e del perché eravamo andati a finire in ospedale, lei continuava a ripetermi che dovevo chiuderla con Denny perché voleva solo scoparmi e mi disse che dovevo denunciare Harry...

Io non volevo chiuderla subito con Den, volevo provare a farlo cambiare e Harry...anche se mi seguiva era come il mio protettore...ma che minchia dico!?

Questo è esattamente come Den e mi protegge solo perché vuole scoparmi lui e non vuole che lo faccia Den...

Mmh...penso di aver trovato un modo per disfarmi di entrambi, dovevo invitare Denny, cercare di fargli capire che non mi piacciono quelli che ci provano subito però allo stesso tempo devo stare al suo gioco e quando Den ci proverà Harry cercherà di fermarlo, ma visto che sono a casa mia se fa del male a Denny lo denuncio e in più scarico il biondo e il gioco è fatto...

Potrebbe riuscire, come potrebbe andare tutto storto...e in quel caso che faccio...

Denny potrebbe veramente tenere a me, ma Harry cercherebbe comunque di fermarlo, che disastrooo!!

Volevo solo che un ragazzo mi notasse e magari si innamorasse di me, no che succedesse tutto questo...

m: vieni è prontooo

Urlò mia mamma dalla cucina.

T: Prendo qualcosa fuori, vado a girare con la mia nikon

m: ok, come vuoi, ma non fare tardi!

Rispose prima che uscissi con la mia amata macchina fotografica e le canzoni del mio idolo nelle orecchie.

T: Your world is my world
And my fight is your fight
My breath is your breath
And your heart
(And now I've got my)

And girl you're my one love, my one heart
My one life for sure
Let me tell you one time
(Girl, I love, girl I love you)
I'ma tell you one time
(Girl, I love, girl I love you)

Giravo per la strada cantando e fotografando le cose più strane che trovavo in giro per la città, mi piaceva fotografare i paesaggi, i dolcetti dalle forme strane, oggetti rari e divertenti, era la mia più grande passione.

 








Ecco il secondo capitolo signori!!!!!!!!
Povera Tiffany:( Harry la perseguita dovunque...
Recensiete per farmi sapere che ne pensate;)
Grazie.
xoxo

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Capitolo 4
*** Lasciami in pace! >. ***


(TIFFANY'S POV)

 

Dopo aver quasi del tutto riempito la memoria della macchina fotografica mi fermai a mangiare un frullato.

Il tempo di aspettare ne approfittai per guardare il fiume...

Passai quasi l'intero pomeriggio a vagare per metà Londra, saranno state le 7 e già il cielo era cupo e grigio carico di pioggia, cercai di camminare più veloce, già la gente stava sparendo dalle strade e si iniziavano a sentire i primi tuoni e dopo questi un altro ancora e la pioggia iniziò a scendere, mi trovavo sul ponte e correvo, ma fui bloccata al limite da una figura incappucciata.

Mi bloccai e feci qualche passo indietro.

X: Ciao Tiffany

Disse venendo avanti.

Quando fu illuminato dalla luce del lampione desiderai scomparire.

T: Ancora tu?! Vattene via!

H: Ti ho portato un ombrello.

Disse aprendolo.

Non so per quale cavolo di rotella rotta mi andai a piazzare sotto l'ombrello, cercando di tenermi a distanza.

Passammo da una piccola stradina buia, lui continuava a camminare a testa alta e con lo sguardo fisso, io cercavo di farmi piccola piccola, mi stavo pentendo di averlo seguito.

T: Harry? Dove stiamo andando?

H: è una scorciatoia.

Disse facendomi quel sorrisetto che mi metteva i brividi.

Mi venne d'istinto buttare l'ombrello per terra e iniziare a correre, ma non si vedeva niente e mi sentivo confusa e avevo il cuore in gola, continuavo a girarmi a destra e sinistra e correvo verso non so dove, mi ero cacciata in un bel guaio ed ero finita in un vicolo cieco.

Sentii un risatina avvicinarsi sempre di più e mi si gelò il sangue nelle vene.

H: Dove credevi di andare?

T: Cosa vuoi da me?!

H: Voglio che tu sia mia.

Disse spostandomi una ciocca di capelli.

T: Mai!

Sputai.

Mi prese per il fianco e iniziò a lasciarmi baci umidi sul collo.

Facevo pressione sul suo petto, ma non si staccava.

T: Lasciami!!!

Urlavo, ma lui continuava a toccarmi e a torturarmi come se niente fosse.

Squillò il telefono e Harry me lo tirò fuori dalla tasca e me lo appoggiò sull'orecchio.

m: che fine hai fatto?

Mi chiese preoccupata.

Non sapevo che risponderle, guardai il riccio davanti a me e poi abbassai lo sguardo.

T: Scusa, ho incontrato un'amica, ora torno...

m: Ok, ma fa presto, la cena è quasi pronta.

Disse prima di chiudere.

Harry mi tolse il cellulare dall'orecchio e riposò il telefono nella mia tasca posteriore.

Poi poggiò una mano sul mio viso e sorrise prima di allontanarsi e sparire nel buio.

Mi guardai un po' in torno prima di uscire da quel vicolo e correre verso casa.

Entrai gocciolando dalla testa ai piedi e in pochi secondi fui raggiunta da mia mamma

m: tesoro, ma sei bagnata fradicia e fredda!

Disse toccandomi le mani

m: strano che piova in estate...Và a farti una doccia e poi vieni a mangiare.

T: Non ho fame, magari mi metti qualcosa da parte...

m: come vuoi...

Disse tornando in cucina.

Mi infilai sotto la doccia

e indossai la mia camicia da notte preferita https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRbLqXQivGmxbDnWPRcfSwwsYCTA68jmZib-yBvxKSIW3uMucwmww e mi sdraiai sul letto uscendo il diario da sotto il cuscino e quando Rachel entrò cercai di nasconderlo affannatamente.

T: Che c'è?

R: Oggi Michelle ha chiamato e ha detto che era urgente...che nascondi?

T: Ehm niente, comunque grazie, ora esci che devo chiamare Michelle.

Dissi spingendola fuori con poco grazia.

T: Pronto Mich.

M: Ehi Tiff! Ho una notizia meravigliosamente stupendissima!!

Disse super felice.

T: DIMMI!!

R: HO PRENOTATO DUE BIGLIETTI PER IL CONCERTO DI JUSTIN!!!

T: AAAHHHH!!!!!!!

Iniziai a urlare come una pazza saltando per tutta la stanza come una posseduta, mia mamma e mia sorella spalancarono la porta della mia stanza spaventate.

R: chi?

m: cosa?

R: Dove?

m: Perché?

T: Vado al concerto di JUSTINNN!!!!!!!!

R: Ahh...mi sembrava cos'era...

Disse quella asentimentale di mia sorella e a seguire mia mamma.

Come potevano capire che finalmente avrei realizzato il sogno di una vita, incontrare il mio idolo, la mia ragione di vita, il mio Kindraul...

Continuai a parlare con Michelle fino alle 11 di sera.

Dopodiché mi ributtai a letto e tirai fuori il diario.

 

Caro diario,

Sono sempre quella stupida ragazzina che si caccia nei guai, oggi devo dire che non è stata una giornata emozionante___ almeno fino a quando non rividi quello stolker di Harry, mi faceva sempre più paura e io come una cretina avevo accettato un suo passaggio con l'ombrello, la più grande cazzata che potevo fare__mi portò in un vicolo cieco e continuava a toccarmi, potevo semplicemente dargli un calcio e scappare, probabilmente non l'avevo fatto perchè mi stava attaccato, quasi in modo soffocante___se volevo liberarmene dovevo mettere in atto il mio piano, bastava invitare Denny a casa, essere provocante e quando mi metterà le mani addosso Harry sarà là e cercherà di fermarlo, con la scusa denuncio Harry per aver fatto del male a Denny e per essere il mio stolker e Denny lo avrei mollato e l'avrei mandato a fanculo u_u

Ora devo andare ciauuu

Tiffany=)

P.S= VADO AL CONCERTO DI JUSTINNNN!!!!!!!<3<3<3<3<3

Faccio un disegno, solo perchè sono ispirata https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTC2tZQQNKDzSWqihyQ_eAy4CDjzkSr_aB-6JWL58voS4pOE2O_qA.

 

Chiusi il diario e lo riposai, dopo un po' mi venne voglia di fare un altro disegno, così tirai fuori il diario e feci un ultimo disegno prima di tornare a dormire data:image/jpeg;base64,/9j/4AAQSkZJRgABAQAAAQABAAD/2wCEAAkGBxQSEhQUEBQUFBQVFBcVFBQUFBQUFBUUFRQWFxQUFBQYHCggGBwlHBQUITEhJSksLi4uFx8zODMtNygtLisBCgoKDA0NFA8PFCwcFBksLCwsLCwsKywsLCw3LCwsLCwsNywsKzc3Kzc3NywsLCwrNysrKysrKysrKysrKysrK//AABEIAQMAwgMBIgACEQEDEQH/xAAaAAACAwEBAAAAAAAAAAAAAAABAgADBAUG/8QAORAAAQMCBAMGBAUEAQUAAAAAAQACEQMhBBIxQVFhcQUigZGhsRMywfBCUmLR4QYjcvGiFDOCktL/xAAXAQEBAQEAAAAAAAAAAAAAAAAAAQID/8QAFhEBAQEAAAAAAAAAAAAAAAAAABEB/9oADAMBAAIRAxEAPwBgmBSBMAsMwyYIBMEQQmCARCiGRCz4jFtZqbnRouT4BYX4qo+ze7xIgxyvqVR1yY1VL8dTaLuHhf2WBuEm7iXc3GT5aK51P8oB62HkNfRFM7tOf+20u5kEDw4pm42pIlrY8QfqqHNO5jnJaFhquZJglzuQJQd9uLG8j38lppvBEgyOIuvJvxD26yW9CCOYMe66PZ+Ma8634g687IR2/jjKHTItfxhXBcT4Rl7WmCZMatcHcWnxEiFo7PxsAB5j8MnZw1afcKpHVBTBKE4RBCZAJgEBCYIBEICEwUARCLgqIwojTyQThKEyimCYIBEIzohUY2vlFtTw8NPMDxWgLlY7Ew4xqe61v+My6OEn0UQha1ol7gHO3m99mzdWsrNgZAY0mI91lYyXTlc47n972Cv+DU2bSA2BBPmUVRX7QZOUuc42sw2/4kyr6WKGwfMfrcR1kQE9Go5tn07caZBHi2x91bVFOoIJJ3gEg+I1VFDWsJuQTtmN58Vup4bh6KtuApR8gjxRdhYvTeWxse83+FBecNP2Vz8R2YCZpw1402B6re2oRZymeTldY6iZ04jiqMjcVAGez2mCNyDY/QpnEPzbTZ44EfK/2TYikH2c05gNtY3LTvroqxhyGgiHxYH8zZu1w23hBt7GxZADH6g5R1GxXZC88+MmdvFvXh5wR5Lv4d+ZoPEAomrAE4QCYIggJgEAmCoITAKAJgEVIUTwoivHgJkAiFGjIlsiDooEKjw0EkwAJPRE1gxtZ9OG03BxOjXiSBxzAj1XPAdJLiXOJuQ038SQPKyNPEtkvddxMngJ2kwBaBrstbKrngFrBHF0eygT4hA+Zw6skf8AEqynjIsfSfZ0FH4JjvPy9IaPM/wszW0mz/cc475XEk8NAZQXPryf7ZdM6FmZvnt5oYilVqAQGeZiOmx8VTUrCCAKpO0kt/ZZ2vfaXPF+B+l1RupYWuPxN5gmfVaqAqts5sjr7H91hpVjtUBI2zFp14FbaVOob/EcOWVv/wA3UB+E7Rrgf0VBv+lwVVX4gs+m4t5HNHNrgZCvDjHzmoPxNhnkREhaaGIB+W/I2d4TqqM9HEBwyknM27HGxkfhPP3V8lzC+mBnE52bOI1jn7q2oxlRsnzFnBZ8K806kEyH3B48+qITEVG/CzaBwzEbAg3jxK6HZWMZ8NvfEm51gSZidLSAuD2nVaIpWIDnHwzmBG+ytwWadARFgQ0TxEQLIPXtTBYuzaoc2BtsdRy6LcEQQE4QCYBVBCcBKAnCAwojCiK8cEwQCIUaRxgWE8lx+2WuLC6r8toptkjmXu3PKw6rtBcHt7GnNlEgM1MbkTx4H3Qc9jnuIJDWAXbmItzjitTGT81fwbPvsuW3tGLgSeLjf0/ZbcJjw+AQTyDhE8YtbqVBpoUab/zP4ucDGvElamubpTGYC0tBy68YjwusNauACHNdb8J7jAegAnqVcXuBGUl7DYZXGx4GCg3WcPmAG5DXEzwE2HkoMO0fjM/rAg9bD0VOWoflqlp2Y4bf5a/ey1Yf40SS0/pII9QT7FBkDQXZajQeBABB6BaaJcyIOen5uHQ8EtWpvUpNb+oObY7EGEHVHTLb3uYF+ZvCDTTw7Sc9IidD43II3Ur4hoP9xpB4gT5HWFz3PbmzEik784cwTyc0m6d+Ma5uWo9rtw9hiCN42PRBup1pMsdeJu0guEcteoCGJrsyHMMpBkdeIP30WHs94uC4OZwvLXcWnUKYg5nC/dB4wecpRmq1nNMkAu1LnXjkF0MFXe9jnEmG3aTEgxtAAP8ApVBlF/zuBOkEgeYlb6rW92kzQ3cdZG5J+9lRp7PxIzB2hMNcOtp9vJd8LzzXZs3EnudWmI9Au5hK2docNx67omtAThKEwVQ7U4StVgCIkKJoURXiwiEoTBRoXCRrHMahcTHUIzGq2Z/ENCBMA3tqf527ay4/GZIA1PjA4xudgFEeRxGBYe8wGdcpgz5aARqeCs/p+l8SsBoG94wIGth7rqYw5aZb+N93aGx4pv6UwmXOeMevPfRKrv1cO1/zCeeh8xdY8XgcvepzEQ4SSSNiJ3H3oujKVlYHQz0URyGVJEfPGuzhtIuoHSSA+o2+habdDC34qpTBio3XR0C/Q8Vy8fXptHdBJNgMxJPKJgBFWZQeL72zGx5xpCTF1wwQ4Tp3R6fcIYfOGS75uWgnnw59UtOlmMgSGyS91pO7jyj0CDHSwxDh3Wh7yYbbKwDey24Ls/M52YzBi95I1PgsWDrF2IL4MQGjbugzMbdF06Uh+YiJh0mYvMtGx1FuRVFVPDNBc8iwcQ0dDDQBzhUfDfVcDoyYEmBAPrMLqVg00vG3Ek9OMrOMI4PZn01J0AABsOQEeaDXhaZFyGDmfmPHZSpjmBzsgLnkQSL76TsLqtlLOXvqHKwkkA65RuRt/KGHrNgmmw5W7mRPNxKo1NpwGA3LWl/k4E+66PZDiHubsXPjh3TH30XJGYk1HkttZv6G3l3U7LqdhNLhnOwjqTdxRNdpqcJArGqoYKwKsKwIGUQURY8WEQlTBQMuP2wXBxc1sloAaeGaZd9PFdcmBx5DVcfE4h1V2WzabbvIkkm4gHTY+XioMAp9xz3Xgkc3GANd/wCCuz2GIpknUmTHTb1WA0fiMedGiA0cADYeMX6q7AVTSF7g3/eFFMzFOrOOY5GDYWJjcrq4SqwiKcEDgQVXVwodfiFMFh205DG5ZMkCYnqiNb2hwIIkcF540abHxLheO8G5hP4QRcr0bUlbDNf8wnhqCOhCDhmq242HU2HE7nkkdiM4yMacthA3GpJ4DTXVdQ9j05E5iBo2YAnoFsZhGhuUNAHABFcbDUXd4sbdgEbyQ6SAN90xE/K3wOZ+X/wB6rsOpwCG2JtIgQOQ2i6pq16dFpawAmNNf/ZUcilnJOUfLoXaSdXHidbbLeyJmqR4kaax7ei5+JxkQ58g2hrbeNuhsI0unoYwNJ7jaegzO7xk3kgXQHGZsvdBhxA74MkA7jYTc8fC+z/qWMAD3fEcPla0DLPLaVRXxLnu+FNs0EhsG1xeTMztCpxeHYAHEmzy0AcW6nieCo6FNoquDXGzzDueUE5B5XXpaTAAA0QBoF5rDMyQ4iHEgtb+RgM+Zt5rudmVy9ku4xPgD9URvanakanCIcJkgTyqDKiiiDxYRlAFQKNHWB2GLM1iWmPluRDQ2I8FvCKiOfg+/TcyC0jTM0i8yNRfRYqNNzquWLC5HC/7gruVASO6YPMSPEKrDUcpc57pc43MQANgBwUGoIgJA8cQix8zG1kZWpgkCYIp04VYKYIK3rkswcsfGpkjrrC61QpMJoiuHToFz8r+AcOdpjpchW1cKDLpu8Q2bQ4SCJnmPJdHtDAl2V1OA9unTgsjGVBmz0yWm8AzB3cPWyqmrdyA3uZjJqPuNIAEb6a8FGtZ3YdOUQ3K0Wn5iDOvNL83yvMbtcwkhY6Xw3WAkCxOUNk8DBJ9lR0QwE5W3c4gaz4T9wvSYakGtDRt6ncrz+CgFpZci89bZQPMld+jVtdGdaQnCrCsCBwmCUIqh5USqIPGBMEgKaVGjSmSJlNQwQewHX6oSmlQVNwzAZDRfW15WhvJU1WkixhZaTam7oG8XPgSNUR0gmCrptgbnqZKcFA4TBIFmxeLizbu9uaKOIrXyjXf9ldQbCxYKiZJdqfu66LQqNACcBI0p2qiZVzO2cMwNzFjC4kXLRMTJv0ldcLlf1DdrRxdfwCCns1siTuddbLs0zZcvCC0DQ+gXQpAqjW13BaWFUUlcERYEwStRQPKiVRVHi4TIKLLZpRlJKIKiHRSAogoHWeu1wcHT3eHDmrwUYnVQWNKZZfjtY0ZiBFr8lgxHaxcYpAnYug+gVR0cRiNm6+ypoUY8Tfis+Gp1HatI5my1fAq7ZfM/sit1NiuYFmoVJ1EHcftyWsKhwnakCcBEOFyu3X/ACjh9f4ldULi9pXqM5ifCTE+iK1YUe0ldCk1Y8P9+C3UVRoYFY0JArGoh2pkAmCokoIqIjxaDipKR5WWxlSUmZEFRNWApgVUCrAgsCYJAnCRDRKcBKEwQOEwShMFVLVpTpYjQqyjUkXsd1l7SxraTCSbkHKNyVxOxu1TmDXEuzkC+xPPgg9Y1WBUNt0VzUQX8ONvDf0XJx96xOzWgDrM/VdYfN0Hv/pcisJrO+9B9+iK30WrdSCyYYcVupiFUWNVjVV8QCJ30VoKCwIpQmCoKiiCI8MXqsuQUWXQQnCATgImi1OEAEwCIYJ2pQEzUFgTBAJwoyIXG7T7dDCW0oJBhzz8rTuAPxH0VX9S4x8to0jlLhL3bhptY7aH0XJqYEMZJ2Hg0cIVaxnxdV1SXOcSeJ1MH21sruxz36ZEfO33/hY3uMHYRcaeBXV7CwxhrzoKlMDpmE+6qvasbZXUylaFDYH08dFGVlPfmfa30XI1qP8A8o+/JdhogdAuRgRmOY7mR4mf2VV1aIWglJSCpxtfIwu5IKKlbM48BYfVb6BIAXL7OpbnUrr0WKjSxOErUyIMIKKKo8HCOVNCICw2DQnAUhMAjOoE8KAJwEEATAKAJggYJwlAVeJq5RbU6fUoOHUbmrVH7Eho5hgAPqCqu1HSA2YFyfD3utDBEbAadOKqfRzgk+PAfco04jmzDYsTJ58J8B6r2lDC5KLW7jK49Q4OK8/2fRzVwOhOnGfovYOZLSOSqa0NRcNOvsCf2VeGdLQeStHzDofp/KIXFuim8/pPqICx9miGjkFd2q/uhv5nAeAP+k+EpwAitTVy+0CHuDbwO87wNh5+y6NR4AvYbrDhW5iDFycx+noAg3YSnbmt7AqqLVc1UOEwShMqyKCKiDw4CIUTALLQQnaFAEwCILQmhQBMERAE4QATBBFTUp5jOwV5CgagxVKExPL0Mx7LDXAbIbMnXofv7ldwhZMbRGvAEnmLI0w9iURncRtob72HsV6ILmdi4bK0n8zp8PuV1GohcNbM3gbdDf6lW0jJJ5x5a+s+SqecrpjVtuo/36K+mIA+77lBlxLC6o21mtJ8SY+i2MEBVNbLnHoB4fyVe7RFYce6Ybx16ffstODpjZZKwl/j7fZXUw7ICovaE4StThE0wRQCZVAlRGFEHiAmCUJgstnAThIE4RgwTBKE4QEJkEwQFEBAJwgmVE0wdUQmCAtCYIBMEFWJfYwJLRm8uHFTBPJmTMgO85VrmT14qrCUy0kHhbhEmIPiitbQpWNkQmc2UGOhSOYWtxXTaqmNgK1qoYKwFIE4RDBMEAiFRFEZURY8KCrAqgrAstLAmakBThGdO1OqwnaiHCIQCYICE4ShEIHCYJQmCBkwShMEWGCYKt5t6eaNN4v98vohFwTSqhUH35qw/wAqkWNThUNfck9PvzCam8yd942HC/FCNAThVtKX4tx091SNIKIVIfpHD3/0g2tpNpj1+whGiVEkqI08QE4SgJgslOEwSBMEZWBOEjU4QhwmCUIhA4TBKEwVU4TBIEwQME4SBOEDQpkCgTBADw+5Nh7K3LKWEwQQi4Hjp98vNWBg4IBMEDhED78EoKaUUzN0yQFGVQ6iWVFFeNCKiijBgnagoqqxqYKKILAioooGCcKKKhmpgooiHCYIKIpwmCiiBgnCCiBwnUUQEJlFEECKiiKaFFFEV//Z.

 







Ecco qui il 4° capitoloooooo!!!!!!! Scusate se l'ultimo link era un pò lungo, ma dovevo metterlo a tutti i costi.
Grazie e fatemi sapere cosa ne pensate;)
xoxo.

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Capitolo 5
*** Il piano ***


(TIFFANY'S POV)

 

Aprii gli occhi e sentii una voce chiamarmi, mi stropicciai gli occhi e sbadigliando mi alzai.

Andai in cucina e trovai mia mamma che stava preparando i waffel con il gelato

m: Va' a chiamare tua sorella.

T: Ok.

Risposi strisciando i piedi fino alla stanza di Rachel.

Aprii la porta e la trovai ancora a letto girata verso il muro.

T: Rachel svegliati.

La chiamai muovendole il braccio. Non rispose.

T: Rachel?

Chiamai di nuovo.

Ci fu silenzio e io continuavo a fissarla, sentii singhiozzare e subito i preoccupai e cercai di girarla verso di me.

T: Ehi, che succede?

Chiesi.

R: Lasciami in pace.

Disse rigirandosi bruscamente.

T: Si tratta del tuo ragazzo?

R: Ex! Credevo che tra noi sarebbe durata...

T: Lo dici con tutti, ma stavolta era diverso, siete stati insieme più a lungo...Comunque non sarebbe durata, sei ancora piccola per storie serie.

R: Smettila di trattarmi come una neonata! E parla per te che a quasi diciotto anni nessuno ti vuole!

Mi urlò contro ancora piangendo.

T: Io cerco di consolarti e tu continui a rinfacciarmi che ancora non sono fidanzata!?!

Le urlai più forte alzandomi.

Lei rimase in silenzio e io uscii sbattendo la porta.

Mi vestii http://data.whicdn.com/images/72337129/thumb.jpg, indossai i miei rayban neri, presi la mia borsetta a tracolla e uscii.

Chiamai Denny.

D: Pronto?

T: Ti va di venire stasera a casa mia?

D: Ok, a che ora?

T: Alle 21:30, poi ti invio l'indirizzo via messaggio.

D: Ok, allora a dopo bambola.

T: Ciao.

E chiusi.

Bene, ora dovevo trovare una mia possibile casa, perchè non potevo essere provocante a casa, chiamai Michell e ci mettemmo d'accordo per organizzare una cosa tra i suoi genitori e i miei, così sarei rimasta a casa e per quanto riguarda Rachel...sarebbe andata con mamma.

Passò qualche minuto prima che chiamò.

T: Dimmi mamma...

m: perché sei uscita senza dire niente?

T: Perché la tua cara figlioletta è ingrata e irritante!!

m: Sempre che litigate...ok, io vado a lavoro, a più tardi, ciao.

T: Poi ti chiama la mamma di Michelle, ciao.

Le dissi e chiusi.

Dopo mezz'ora di telefonate sbuffai e mi sedetti in una panchina lasciando i piedi penzoloni.

Guardavo i vecchietti, i ragazzini e le famiglie camminare allegramente per la strada.

Abbassai lo sguardo sui miei piedi e quando riguardai in alto saltai quasi in aria vedendo degli occhi verdi fissarmi.

T: Harry!

Dissi rabbrividendo.

H: Tranquilla, non voglio farti niente.

Disse sedendosi accanto a me.

Io lo guardai e mi alzai camminando, lui mi seguì.

H: Posso offrirti qualcosa?

T: Si un fucile!

Dissi ironica arrabbiata.

Lui mi tirò da un braccio e poggiò la sua mano sulla mia schiena e io sul suo petto, rimase a fissarmi, arrossii bruscamente e abbassai lo sguardo spingendolo via e tornai a camminare.

H: Ti piaccio?

Insistette.

T: No! Sei solo un fottuto stronzo!

Dissi puntandolo con un dito.

Lui rimase fermo e io continuai a camminare.

T: E smettila di seguirmi!

Dissi ancora più forte andandomene.

Andai da Michelle.

M: Ciao Tif!

T: Ehi Mich.

Dissi sorridendo per poi tornare pensierosa.

M: Che succede?

T: Harry!

M: Cosa è successo?

T: Ieri sera mi stava stuprando quasi!

M: Giuro che se lo vedo lo piglio a legnate!

Disse lei.

T: Grazie...e oggi l'ho rivisto e l'ho mandato a fanculo.

M: Brava sorella!

T: Vieni con me?

M: Certo!

Disse e dopo aver preso la borsa uscì.

Passammo l'intero pomeriggio insieme e di Harry nessuna notizia.

Forse se n'era andato?

Lo spero.

 

[…]

 

Erano le nove e mamma e Rachel stavano andando via e io stavo per prepararmi.

Quando la porta di casa si chiuse iniziai a frugare nell'armadio per cercae qualcosa di provocante da mettere.

Trovato!

L'aveva messo mamma per la luna di miele...e capisco il perché https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRnng3RjYYQl8b8-_pZvKxqijaCE0xXf6JYBuBHr8MfR1zrT4xBnQ, lo indossai in fretta e mi aggiustai i capelli https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ9mYyECcE5sxS2k6Pg1e5isUx6NryTYmbvj7-AA-O8Lv_77MuU

 

Suonarono alla porta, era Denny come mi aspettavo, mi stava squadrando dalla testa ai piedi con la bava alla bocca.

T: Seguimi.

Gli dissi facendogli l'occhiolino, iniziai a camminare davanti a lui sculettando, sembravo un pinguino in calore, ma lui non sembrava notarlo XD.

Lo feci sedere sulla sedia della mia scrivania e io mi sedetti sul letto con le gambe incrociate.

D: Come mai sei così provocante?

Chiese con gli occhi di fuori.

T: Sai, a me piacciono i ragazzi che sanno aspettare, che non mi giudicano solo dall'aspetto...

Dissi cambiando discorso.

D: Ah si...?

Disse.

T: Si...

Dissi andando incontro a lui per poi mettermici a cavalcioni.

Le sue mani scesero lungo la mia schiena e io mi avvicinai al suo collo, aspettavo il momento giusto, vidi un'ombra dalla finestra e capii che si trattava di Harry, così sorrisi e stavo per baciare Denny, quando il campanello suonò.

Mi alzai sbuffando e andai ad aprire.

Spalancai a porta e....

 








Uh uh...il piano è in atto, Tiffany cerca di pavoneggiarsi con Denny che sembra cadere nella trappola, stava quasi per baciarlo quando suonano alla porta, Tiffany apre e....NON VE LO DICOOO!!!!XD
AHAHAHHAHAHHAHAH
Ok, recensite come sempre ^^3
xoxo

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Capitolo 6
*** sensi di colpa ***


(TIFFANY'S POV)

 

Davanti a me c'era il riccio con un mazzo di fiori in mano e aveva stampato in faccio un sorriso stupendo che lasciava vedere le sue fossette, lo fissai imbarazzata mentre lui guardava me.

Di una cosa ero ormai certa: questo ragazzo è lunatico!

Balbettai cercando di dire qualcosa quando sentii il braccio di Denny stringermi la vita.

D: E questo chi è?!

Chiese infastidito.

Vidi il viso di Harry incupirsi e cercai di gesticolare con le mani per parlare, ma la voce non usciva...

Harry mi guardò ancora una volta con sguardo perso, butto i fiori a terra e se ne andò con le mani in tasca.

Mi affacciai dalla porta per controllare i suoi movimenti, ma fui spinta dentro dal biondo.

D: Chi era quello?!

Chiese, ma io non gli risposi e mi abbassai per prendere i fiori.

Li raccolsi uno ad uno e camminai con questo mazzo fino in cucina.

Den mi seguiva in attesa di una risposta.

D: Bé?!

Chiese ancora più arrabbiato e quando non gli risposi mi tirò brutalmente dal braccio avvicinandomi a lui.

D: Rispondimi!

Esclamò.

T: Un amico...

Gli risposi per farlo tacere.

Lui mi strinse con tutte e due le braccia a se facendo sfiorare le nostre fronti, abbassai lo sguardo e lui alzo il mio mento.

D: Dai piccola lasciati andare.

Le sue mani scesero lungo i miei fianchi e la sua testa si infilò nell'incavo del mio collo. Era tutto così confuso...

Sentii dei brividi quando la sua lingua si poggiò sul mio collo e sfiorò il succhiotto che mi aveva fatto Harry.

D: E questo chi te l'ha fatto?!

Disse guardandomi il collo.

Non risposi e lo allontanai lasciandomi cadere sul divano.

D: Sempre quello?! Io giuro che se lo rivedo ancora lo uccido!

T: Smettila Den!

Gli urlai per farlo stare zitto.

Si avvicinò a me quasi a intrappolarmi, eravamo vicinissimi.

D: Che ti piace?

T: No!

D: E allora qual'è il problema?

T: Non voglio che tu ci pensi...

Detto questo con una mano lo avvinai dal collo e poggiai le sue labbra sulle mie.

Mi pentii subito di quello che avevo fatto, ma ormai era troppo tardi, lui spingeva sulle mie labbra per fare entrare la sua lingua e mi alzò portando le sue mani sul mio sedere. Mi allontanai in tempo e incrociai le braccia al petto abbassando lo sguardo.

D: Che hai?

T: Niente...ora è meglio che vai...

Lui mi strinse da dietro e con un colpo di spalla lo staccai.

T: Ti ho detto di andare!

Dissi alzando il tono della voce.

D: Ok...

Disse facendo qualche passo indietro prima di prendere la sua roba e uscire sbattendo rumorosamente la porta, mi ributtai sul divano portandomi le mani in faccia e feci un profondo sospiro.

Il “piano” era andato a farsi fottere, forse mi ero liberata di entrambi ma non volevo che finisse così...

Harry mi è sembrato diverso, mi ha quasi fatto pena e Denny si è mostrato per il solito stronzo puttaniere che è.

Erano le dieci e mezza, andai in bagno e lasciai che il vestito cadesse ai miei piedi, lo scavalcai e mi infilai sotto la doccia, mentre le gocce d'acqua mi solleticavano la pelle iniziai a riflettere su tante cose...

avevo sempre vissuto una vita come tutte le altre persone, relativamente tranquilla, studiavo, litigavo con mia sorella, stavo 3 ore al telefono con la mia migliore amica, uscivo con lei e i suoi fidanzati, ma io a differenza degli altri non so cosa vuol dire amare una persona, nessuno mi ha mai scritto frasi sdolcinate e amorose, a parte Michelle, ma lei è la mia migliore amica e la cosa è un po' diversa...

Uscii dalla doccia e mi avvolsi un asciugamano attorno e mi fermai davanti allo specchio a pettinare i miei lunghi capelli biondi.

Andai nella mia stanza e indossai l'intimo e poi il pigiama con disegnato un orsacchiotto con scritto “Hug me”.

'Non sai quanto lo vorrei' pensai riferendomi all'orsacchiotto.

Mi distesi sul letto a pancia sotto e prima di scrivere nel diario feci altri due disegni, uno di Harry con uno sguardo che mi metteva i brividi https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ1ZVp-xl04HsGLH75d7-I_-Jfv3-r9pW7Ys1TLjttwjcoM8RQ8 e un altro, sempre di lui, mentre sorrideva kcncwenalncwencj *o* https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcT_CroIFGyAtaQ8UW327G7Hb1Fgu2-ZMtJHv838MxSx3rGQDk98BA riguardai quel disegno un centinaio di volte, era stupendo, forse il migliore che avessi mai fatto, mentre disegnavo mi spuntava davanti agli occhi l'immagine del suo sorriso, stavo per entrare in iper ventilazone e le mie guance si erano colorate, sorridevo rivedendo il mio capolavoro.

Tiffany R. Swan ma che cosa ti sei fumata?!!!!?

Non ti può piacere il sorriso di uno stronzo lunatico, ti rammollisci solo per un mazzo di fiori e un sorriso!

Ok, basta ora non me ne sarebbe fregato più niente!

Mi girai arrabbiata e buttai il diario con non-chalance.

Senti dei rumori venire da fuori, inizialmente cercai di non farci caso, poi però non resistetti più e mi alzai tirando il cuscino in aria.

Aprii la finestra del balconcino e uscii per guardarmi in torno, non c'era anima viva, la lunga strada illuminata dalle luci dei lampioni era piena di macchine, ma il rumore che facevano non era lo stesso che mi aveva svegliato, mi girai per rientrare e vidi incastrato alla ringhiera un foglietto, incuriosita lo presi e lo srotolai.

“Cara Tiffany,

So di darti fastidio e so che sono assillante e fastidioso, ma non posso fare a meno di non vederti e starti vicino, è più forte di me!

Sin dal primo momento in cui ti ho vista ho pensato saresti stata un'altra delle mie prede, ma con la tua innocenza mi hai rapito, prima che te ne andassi ho iniziato a seguirti, mi chiedevo cosa cavolo stessi facendo, ma il mio cuore mi spingeva a seguirti dovunque andassi, la prima volta che ti ho vista lì, nella tua stanza mentre ti stavi cambiando, mentre scrivevi sul tuo diario, mentre ti addormentavi capii di provare qualcosa per te, ma nonostante questo non ero cambiato, infatti quella sera nel vialetto isolato ho fatto una grande stronzata e oggi speravo di potermi scusare, ma appena ho visto quello tenerti in quel modo...comunque ho deciso di non romperti più, starò lontano e non ti cercherò più.

Tuo Harry”

Rimasi a bocca aperta, finalmente mi avrebbe lasciato in pace, a

Allora perchè non ero felice? Mi sentivo pi afflitta di prima...

io l'ho detto questo qua è lunatico!

A che mi segue e mi rompe le palle a che cerca di farsi perdonare e mi lascia una lettera attaccata alla ringhiera?!

Prima di entrare mi guardai intorno, forse era ancora lì e mi stava aspettando...no...non c'era, così chiusi la finestra e mi misi a dormire.











Ed eccoci di nuovo qui:D
Mmh...Tiffany ha dei rimorsi...mmh...no no, non va bene...XD
xoxo

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Capitolo 7
*** Due anni dopo ***


(TIFFANY'S POV)

 

[2 Anni dopo]

 

Denny mi teneva sotto braccio e insieme camminavamo verso gli amici del ragazzo al mio fianco.

Indossavo http://ak2.polyvoreimg.com/cgi/img-set/cid/96415123/id/CKGRyU03RgGlFZ2EzmMPUQ/size/l.jpg.

X: Ciao ragà!

Esclamò il migliore amico di Den dandomi un bacio in gancia.

T: Ciao Johnny.

Sorrissi.

D: Tesoro, io vado un secondo a parlare con Johnn in privato, se vuoi puoi andare al bar.

T: Ok.

Risposi e lui mi prese dal bacino e infilò la lingua tra le mie labbra.

J: Den!

Lo chiamò il suo amico.

D: Arrivo.

Disse il biondo correndo verso l'altro ragazzo.

Lentamente andai al bar.

X: Desidera?

Mi chiese il barista non appena mi sedetti al bancone.

T: Un frullato al cioccolato.

Risposi e mi girai a destra.

Caddi dalla sedia dallo spavento, vedendo seduto accanto a me...come si chiamava?...ah si, Harry!

Era più grande, aveva tatuaggi, muscoli e i capelli all'insù.

Lui rise e allungò a mano per aiutarmi.

Lo guardai insicura per poi prenderla.

T:H-Harry?!

H: Allora ti ricordi di me!

T: Si...

Sussurrai prendendo il frullato.

H: Come va?

T: Alla grande, sei mesi dopo che sei scomparso mi sono messa con Denny...ti ricordi di lui...?

H: Come scordarlo...

Disse abbassando lo sguardo.

T: E...e tu?

H: Ehm...io sono stato per un anno in America e...ho avuto circa una trentina di ragazze, poi sono tornato e ancora non ho trovato la persona giusta...

T: Ah, vabbé, troverai qualcuno, infondo sai essere dolce...

H: Dolce? Per te sono dolce??

Chiese avvicinandosi con gli occhi che brillavano e un gran sorriso.

T: Ehm, no non fraintendere!

Esclamai velocemente muovendo le mani frettolosamente.

H: No, no tranquilla, ho capito.

Scoppiammo a ridere in coro e poco dopo mi alzai e presi la borsa, notai che Harry mi stava squadrando dalla testa ai piedi, così poggiai le mani sui fianchi e lo guardai come a dire: “Che ci guardi?”

E lui capendolo rispose.

H: Scusami, è che sei cambiata... non hai più il viso da bambina, e neanche il corpo...

Imbarazzata abbassai lo sguardo e mi posizionai davanti ad uno specchio, mi guardai e spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio sorridendo.

Scotolai la testa e mi diedi dei colpetti tornando alla realtà e andai verso l'uscita.

Fui trascinata dentro da Harry che mi fermò per il braccio.

H: Dimmi che ci rivedremo ancora...

Disse fissandomi negli occhi.

T: Ecco i-io ehm okay, va bene.

Balbettai.

Lui mi lasciò e continuò a fissarmi per tutto il tragitto, ma io continuai a fissare avanti senza voltarmi. Vidi il mio fidanzato venirmi in contro.

D: Ehi piccola, che fine avevi fatto?! Non devi tornare così tardi!

Mi rimproverò.

T: Scusa...

Dissi abbassando lo sguardo.

Poi mi prese per il braccio e mi portò in macchina.

D: Ah, stasera vado allo strip club con i miei amici, quindi non ci sono.

T: Cosa? Ma ci sono donne nude e tu sei fidanzato con me.

D: Ma chi se ne frega, sono libero di fare ciò che voglio! E tu sei solo mia, e in più stanotte me le scoperò tutte!

T: Ma?!

D: Tu sei una suora! Non vuoi essere toccata e ancora non ti ho vista nuda!

T: Se tu ami veramente una persona aspetti!

D: Io no invece! Sono stanco di aspettare!

Rispose alzando il tono della voce.

Aprii la portiera della macchina e uscii.

D: Torna in questa cazzo di macchina!

Mi ordinò.

Continuai a camminare ignorandolo e lui mi prese per il braccio e mi diede un sonoro schiaffo.

Non parlai e mi girai continuando a camminare.

D: A domani puttanella.

Disse entrando in macchina.

I miei occhi diventarono lucidi e iniziai a singhiozzare camminando velocemente per strada fin quando non arrivai a casa.

Sbattei la porta della mia stanza e mi buttai sul letto a piangere e tirai fuori il mio diario.

 

Caro diario,

Sono sempre io la solita rompipalle bene, oggi mentre ero con Denny sono andata al bar e ho incontrato dopo circa due anni Harry, mi è sembrato così diverso...

diverso in meglio, ho promesso che non sarebbe stata l'ultima vota che l'avrei visto.

Lui era ancora single e sembrava:

1) più carino

2) più responsabile

3) più gentile

Avevo intenzione di smettere di frequentare Den, lui si è dimostrato solo violento e volgare, vuole che tutto si faccia a modo suo, e io sono stanca! Non so come ho atto a sopportare tutto questo...

Passavo tutte le notti a piangere e avevo gli occhi sempre gonfi, il mio corpo era pieno di lividi, dal viso alle braccia alle gambe.

Prima di addormentarmi mi rannicchio davanti la finestra a pensare e pensare, scappare? O continuare a subire tutto questo in silenzio?

Sono così insicura, non credo in me stessa e mi lascio trasportare dagli altri, ormai ho 19 anni e dovrei cercare di cambiare il mio modo di pensare...

Ma mi sembra tutto così...ecco...mi sembra troppo per me, solo Michelle sarebbe in grado di risolvere tutto, lei sa farsi valere e ora non è con me...torna dopodomani da Roma e non ci vediamo da mesi, mi mancava tanto e avevo bisogno dei suoi consigli e del suo sostegno.

Bene, ora mi trovo di nuovo davanti al balcone e non posso negare che una di queste volte non ho pensato di buttarmi giù...

Bene, ora sto ricominciando a piangere e le lacrime stanno bagnando le parole e mi offuscano la vista.

Tiffany=(

P.S.= Ultimamente non metto più la faccina sorridente, non ne ho proprio la forza...

 

https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTpDCcNyxM072Qm8nO5vBKKRtRwygKhTr0Ua3kkScTjqJePVWGdsQ

 

Buttai il diario vicino al letto e mi girai a guardare fuori prima di strisciare verso il letto e sdraiarmi.

Guardai il soffitto senza sbatter ciglio, poi mi girai di lato per spegnere la lampada sul comodino e mi addormentai di mezzo lato abbracciata al cuscino, il mio unico vero fidanzato.







Sono passati due anni e tante cose sono cambiate! Chi l'avrebbe mai detto che Tiff e Den sarebbero finiti insieme?
Io no ahahahahahhaXD
OK ok, ci vediamo al prossimo capitolo, e...RECENSITEEEE!!
Grazie tesori<3

xoxo

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Capitolo 8
*** Harry dolce?! ***


(TIFFANY'S POV)

 

Mi alzai lentamente dal letto, caddi quasi a terra, mi girava la testa...mortai una mano tra i capelli e aprii la porta della mia stanza andando in cucina.

Sentii la voce stridula di mia sorella che continuava a tartassare mia madre di domande

m: Ciao tesoro, io scappo.

Disse mamma dandomi un bacio in fronte.

T: Ciao mamma.

R: Ciao mamy.

Disse Rachel.

Finii di mangiare un cornetto velocemente e salii di sopra per farmi una doccia fredda.

Uscii avvolgendomi in un morbido accappatoio.

Mi guardai allo specchio.

Mi facevo impressione...ero piena di lividi...due sul braccio, uno sulla spalla e uno sulla coscia...dovevo smettere di vedere quell'essere.

Mi andai a vestire e indossai http://data.whicdn.com/images/72333901/thumb.jpg

Mi guardai allo specchio, presi i rayban neri e usci salutando con un “CIAOOO” mia sorella.

Avevo appuntamento da Michelle.

Iniziai a camminare con la musica nelle orecchie, mi sentivo importante ahahahha.

Essere stata al concerto del mio ex-idolo Justin è stata una cosa indescrivibile, piangevo e urlavo con Michelle e altre milioni di beliebers, era da quando avevo 8 anni che lo ascoltavo, ma ormai da un anno non l'ascoltavo più...anzi, non potevo ascoltarlo più, Denny non voleva che l'ascoltassi, ogni volta le lo facevo mi picchiava...che vita...

Sentii cantare alla mia sinistra e mi girai di scatto.

Harry?

T: Ma che continui a seguirmi?!

H: No...

T: Comunque...canti benissimo!

H: Oh grazie:)

Mi sorrise.

Mi girai di scatto per non fargli vedere che stavo arrossendo, e soprattutto che avevo sorriso.

H: Sei più dolce quando sorridi.

Infierì.

Non mi girai ma arrossii di più.

T: Ok, ti prego smettila.

H: Aspetta.

Disse tirandomi per il braccio e abbassando la manica.

H: Cosa hai sulla spalla?

T: Niente...ora lasciami!

Dissi cercando di liberarmi, ma non mi lasciava.

H: Ma è un livido...chi te la fatto?

T: Sono caduta dalle scale! Ora lasciami in pace.

Dissi scostandolo per poi andarmene.

Quel ragazzo aveva il potere di farmi incazzare come non so che cosa!

Arrivai finalmente davanti casa di Michelle, lei era fuori in giardino.

M: TIFF!!!!!

Urlò correndo verso di me a braccia aperte.

T: MICH!!!!

La copiai.

In pochi secondi mi ritrovai tra le sue braccia.

Mi mancava il suo abbraccio, era stata via per tanto e avevo tante cose da raccontarle.

M: Vieni tesoro, entriamo in casa.

Disse lei prendendomi sotto braccio.

Ci sedemmo sul divano con un enorme ciotola di patatine a guardare un film comico, che bello ridere con lei, mi mancava stare con lei...

Finalmente eravamo di nuovo unite.

Iniziammo a parlare del più e del meno, così uscì fuori il discorso che ero fidanzata...

M: Da quanto stai con Den?

Chiese facendomi l'occhiolino.

T: Un paio di mesi...

M: E brava la mia Tiff.

Disse sbattendo la mano sulla coscia.

Urlai portandomi una mano davanti la bocca.

M: Che ho fatto?!

Chiese allarmata.

Le mostrai l'enorme livido e le sbalordita si portò una mano davanti la bocca.

M: C-come te lo sei fatta?!

Bene...mentire o confessare, dirlo alla mia migliore amica o continuare a fare finta di niente?

T: Den...

M: Come Den...? Vuoi dire che ti ha picchiata?

Abbassai lo sguardo e una lacrima gocciolò a terra.

Lei mi tirò a se e mi sollevò il mento.

M: Da quanto?

Chiese con voce e sguardo abbastanza serio.

T: Dopo un mese che stavamo insieme...

M: Perché non l'hai lasciato?

T: Ho paura...

Dissi piangendo sempre più forte.

Lei mi abbracciò e io mi lasciai andare e piano piano mi calmai.

M:Devi mollarlo prima che sia troppo tardi!

Disse a mo di rimprovero.

T: Si lo so...

Mi staccai dall'abbraccio.

T: Grazie di tutto, ora devo tornare a casa, mia sorella è a casa e...

M: Si, vai, ma pensaci.

T: Lo farò.

Sorrisi e la abbracciai un'altra volta prima di andare a casa.

Passò un quarto d'ora prima che arrivassi.

T: Sono a casa!!

Urlai chiudendo la porta.

R: Vieniii.

Urlò lei.

Andai in cucina e rimasi a fissare la scena sbalordita.

Rachel era seduta sul divano con attaccato al braccio di...Harry.

T: Che ci fa lui qui?

Chiesi incrociando le braccia.

R: Ha detto di essere un tuo amico...e poi è così carino!!! Ti ha portato un mazzo di fiori.

Disse lei indicando un mazzo di gigli.

T: I miei fiori preferiti! C-come facevi a saperlo?

H: Si dice che per ogni comportamento c'è un fiore, il tuo è il giglio:)

R: Visto che carinoo!!!

Esclamò.

Sicuramente si era presa una cotta per Harry. -.-

T: E i tuoi fiori? Quali sono?

H: I girasoli.

R: I miei le viole. Awww.

Si intromise.

Presi mia sorella per il braccio e la trascinai via un secondo.

T: Come ti è saltato in mente di farlo entrare?!

R: Ma conosceva te.

T: E se era un maniaco?

Incrociai le braccia.

R: Si vede che è un bravo ragazzo.

Portai una mano in faccia e mia sorella se la svignò.

Entrai in camera e mi cambiai, mettendo cose più comode.

Mentre mi stavo infilando la maglietta Harry sbucò dalla porta.

Saltai in aria e urlai.

T: HARRY!!!!!!!!

Lui chiuse subito la porta diventando rosso e indossai finalmente la maglietta https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQCwNTedc9wYV2GHrJ-SsNjjguL0ERtbguQd8sLSp18M4dtegSqhw e i pantaloncini della tuta https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRRc_zdhwSAgtBQYdciNcZyhynw5R_K892rflBO4HNN7OhFKsuMTw prima di uscire e guardarlo male.

Accesi la tv e mi sedetti a guardare la tv accanto a Rachel e al riccio.

 






 



Ehilà pipooool comes vas? 
Bene, eccomi con un'altro capitolo;D
Devo modernizzare la copertina della storia, byyy
RECENSITE
(EXOEXO)
XOXO

 

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Capitolo 9
*** Provo solo dolore. ***


(HARRY'S POV)

 

Era da più di mezz'ora che stavamo seduti sul divano a guardare la tv, da un lato c'era Rachel che mi teneva costantemente un braccio e dall'altro lato c'era la bellissima Tiffany con le braccia incrociate al petto e le gambe accavallate, aveva i lunghi e mossi capelli biondi spostati tutti a destra e lo sguardo serio e concentrato.

Si alzò di botto e se andò, con lo sguardo la seguii e quando stavo per alzarmi la moretta mi fermò.

R: Tu rimani qui con me.

Disse facendomi l'occhiolino.

Oddio.

Si alzò e si sedette sulle mie gambe avvolgendo un braccio attorno al mio collo.

H: Ehm...io non credo sia il caso...

R: Shhh.

Mi zittii mettendomi indice davanti la bocca.

Prese la mia mano e se l'appoggiò sul fianco.

Che situazione imbarazzante...

R: Ohh guarda sei arrossito, che carino!

Disse avvicinandosi, fin troppo.

Allarme Allarme!

Scappa Harry! Ora!

Mi alzai di botto e mi allontanai.

H: Scusa, devo andare in bagno.

Me ne uscii.

Andai in corridoio e mi assicurai che non mi stesse seguendo.

Sospirai e andai poco più avanti.

Mi fermai davanti la porta di Tiffany e incuriosito mi fermai ad ascoltare.

T: Senti Den io non ce la faccio più!....Non ci sei mai e io ti servo solo quando lo dici tu!...Lui c'è per me!...NO!...

La chiamata era terminata.

Sentii delle cose cadere a terra e subito mi allontanai dalla porta.

Mi riavvicinai quando sentii singhiozzare.

Dovevo consolarla...

Decisi di entrare e appena aprii la porta lei tirando su con il naso si alzò dal letto e mi urlò di uscire sbattendomi la porta in faccia.

La sentii piangere più forte, forse era appoggiata alla porta...

Mi ci appoggiai anche io.

Volevo fare qualcosa per aiutarla....quel tipo non faceva altro che farla stare male...

H: Tiffany ti prego...fammi entrare...mi fa male vederti così, lui non merita le tue lacrime, il tuo dolore, è solo uno stronzo.

Sussurrai sperando che mi sentisse.

Silenzio.

H: Tiffany...ti prego!

Dissi poggiando la testa sulla porta.

Vidi la maniglia muoversi e subito mi raddrizzai.

Ora era davanti a me, con gli occhi arrossati e le lacrime che le rigavano il viso, mi stava fissando, come a cercare un appoggio.

Mi fiondai su di lei e la strinsi tra le mie braccia, mi avvolse i fianchi e continuò a piangere come prima, le tenevo la testa sul mio petto e poggiai la guancia sulla sua testa.

Quando si calmò la feci sedere e io mi misi accanto a lei tenendole le mani.

H: Cosa ti ha fatto questa volta?

Le chiesi.

Lei abbassò lo sguardo.

Le girai il viso e la guardai negli occhi.

T: Questa è l'ultima volta che ci vedremo.

H: Cosa?! Ma perché?!

T: Ti prego Harry! Lo faccio per te. Stammi lontano.

Mi supplicò.

Ero ancora più confuso di prima...perché?!

Mi alzai e la guardai un'ultima volta prima di uscire dalla sua stanza per andarmene completamente.

Quel bastardo c'entra di sicuro! Ci metterei la mano sul fuoco!

 

(TIFFANY'S POV)

 

Mi sentivo terribilmente in colpa per quello che era appena successo...

Del resto la colpa è sempre mia.

Sentii la voce di Rachel chiamare Harry avvicinarsi sempre di più.

Quando mi vide in lacrime, seduta sul bordo del letto con la testa bassa si avvicinò.

R: Ehi, che è successo?

Disse mettendomi un braccio intorno alle spalle.

Mi girai di scatto per abbracciarla, lei inizialmente era immobile, poi ricambiò stringendomi.

Tra noi c'erano sempre stati conflitti, mai in momenti come questi bastava un abbraccio.

R: Vuoi che rimanga a dormire con te?

Feci cenno di si con la testa e entrambe ci rannichiammo, io dietro e lei davanti a me.

Mi calmai mentre ci tenevamo mano per mano e improvvisamente mi tornò in mente uno degli episodi con Denny, qualche mese fa.

 

* flashback *

 

Ero a casa con Denny, mi ci aveva trascinato con la forza perché mentre eravamo al pub e l'ho sorpreso a scoparsi una io ho minacciato di lasciarlo e l'ho chiamato “verme schifoso e inutile”.

Mi metteva i brividi questa situazione, lui era lì davanti a me e aveva in mano la sua cintura, si avvicinava e io tremando cercavo di indietreggiare, ma la stanza era buia e illuminata solo dai lampioni della strada.

Cercavo di supplicarlo, ma niente, non rispondeva e la sua figura diventava sempre più inquietante...

Mi tirò per il braccio.

D: Girati puttana!

Mi ordinò.

Non lo feci e lui bruscamente mi spinse facendomi cadere a terra.

Allungò il braccio verso l'alto e io mi coprii la faccia per non vedere ciò che stava per fare.

Urlai quando mi arrivò un colpo di cintura e poi altri a seguire.

Piangevo e urlavo sperando che si fosse fermato, ma niente.

Il dolore non era più sopportabile, mi si stavano formando delle piaghe lungo tutta la schiena.

Il suo sguardo era malefico e senza pietà.

Arrivato a 20 frustate si fermò.

D: Alzati!!
Mi urlò.

Cercai di farlo, ma non ne avevo la forza.

Lui mi tirò per la maglietta.

Stringevo i denti cercando di rimanere in piedi, ma le gambe non reggevano più e il tessuto della maglietta bruciava di più sulle ferite, era una tortura...

Mi tirò un schiaffo facendomi ricadere a terra e se ne uscì di casa lasciandomi dolorante a casa sua, per terra.

 

* fine flashback *

 

Quella era stata la cosa peggiore che mi avesse mai fatto, il dolore, la vergogna e la voglia di uccidermi che provai quel giorno era qualcosa di indescrivibile.

Come ero riuscita ad arrivare fino ad oggi senza che nessuno sapesse niente?

Né mia mamma, la mia migliore amica, mia sorella, Harry....

Bene, ora non ce la facevo veramente più...ora aveva minacciato perfino Harry!

Che se ne fa di una come me?!

Mi usa solo come schiava o come un sacco su cui sfogarsi.

Che situazione di merda...

 

 








Eccomi carissimi lettori, scusate se ho aggiornato così tardi, ma ho dovuto fare tanti compiti, spero vi sia piaciuto il capitolo e esprimente la vostra opinione, mi farebbe davvero piacere :)
baci xx
xoxo

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Capitolo 10
*** Ho bisogno di te...ora. ***


(TIFFANY'S POV)

 

Quando aprii gli occhi mi ritrovai a stringere Rachel tra le braccia, dormiva ancora, e mia mamma ci osservava sorridendo.

Rachel si svegliò.

Il alzò di scatto e se andò senza dire una parola.

Bhooooo.

Mi alzai portando una mano sulla fronte.

Che mal di testa!!

Mamma continuava a fissarmi con un sorrisetto leggermente imbarazzante....

T: Che cosa c'è?! Ti sembra così strano?!...

m: Bé da voi non me lo aspettavo...

T: Anche se litighiamo sempre siamo pur sempre sorelle u.u

Dissi incrociando le braccia.

R: MAMMAAAAA!!!!!

Chiamò Rachel dalla cucina.

T: Su su vai.

Spinsi mia mamma fuori dalla mia stanza e chiusi la porta.

Tirai un sospiro di sollievo quando fui finalmente sola.

Mi ricordai che quella sera avevo un appuntamento con Denny, così aprii l'armadio e ne tirai fuori http://data.whicdn.com/images/72328610/thumb.jpg.

Mi svestii e mi girai di spalle per infilarmi la maglietta, mi guardai allo specchio, avevo ancora i segni di quel terribile giorno, gli occhi si stavano inumidendo, guardai altrove e mi vestii velocemente.

Il tempo passava, e io nervosamente controllavo e ricontrollavo il cellulare.

Mi arrivò un messaggio con scritto:

“Sono qua” di Den, salutai tutti e uscii.

D: Ehi piccola.

Disse prendendomi per i fianchi e mi avvicinò per darmi un bacio in bocca, ma io infastidita mi spostai.

D: Mmh, oggi non sei tanto dolce...

Disse aprendomi lo sportello della macchina.

Mi infilai dentro e quando anche lui fu dentro finalmente partimmo.

D: Mi sempri diversa stasera...sembri più grande.

T: Ho 19 anni.

D: Sei cresciuta, stasera vieni a casa con me.

T: Ma...!

D: Shh

Mi zittì lui.

Oddio. Non voglio andare casa sua!

Mi irrigidii.

D: Tranquilla.

Mi “rassicurò” accarezzandomi la coscia.

Rabbrividii a quel suo tocco.

Mi spaventava davvero tanto.

Non passò molto prima di arrivare da McDonald's, scesi dall'auto e lui spuntò di fianco a me e mi prese sotto braccio, insieme entrammo.

Come al solito Denny si mise a parlare con i suoi amici e io lì ad ascoltare, immobile a fissare il pavimento.

X: Ma come siamo silenziosi.

Disse uno dei ragazzi rivolgendosi a me.

Alzai lo sguardo per guardarlo e lui mi sorrise.

X: Te la posso rubare per una sola notte Den?

D: Giù le mani, stanotte è mia.

Disse abbassando le mani fino al mio sedere.

Mi scostai e diventai pallida.

C-che cosa? Aveva intenzione di farlo? Con me?! Io ero ancora vergine e non volevo farlo con lui!

T: NO!

Esclamai.

Tutti si girarono a guardarmi.

D: Come hai detto?

T: Io non voglio farlo con te!

Insistetti.

D: Oh si invece!

Mi minacciò.

D: Anzi...non perdiamo altro tempo, andiamo.

Disse e mi prese per il braccio trascinandomi via contro la mia volontà.

T: Lasciami!

Protestai.

Lui aprì lo sportello posteriore e mi sbatté dentro, arrivammo in poco davanti casa sua.

Ormai avevo smesso di lamentarmi, tanto peggioravo solo la situazione.

D: Metti questo.

Disse lui non appena arrivammo a casa sua e mi porse un completino intimo.

T: Cosa??!!

D: Tu fallo e basta!

Lo presi e andai in bagno a cambiarmi.

Mi guardai allo specchio con disprezzo, come facevo a finire sempre nei guai?!

https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcR07YH2CzVhnbIhC1s0QCgdbrk-Rq0Na170_O9Okx9xO4cdckHB mi sentivo una puttana...

Uscii imbarazzata, lui era seduto sul bordo del letto e mi fece cenno di sedermi accanto a lui.

Camminai lentamente e mi sedetti il pi distante possibile.

D: Sei fantastica...

Disse passando la mano sulla pancia fino a sfiorare l'orlo degli slip.

Mise la testa nell'incavo del mio collo e infilò la mano nei miei slip stuzzicandomi.

Ero immobile. Incapace di muovermi. Dischiusi la bocca quando le sue dita iniziarono a fare entra ed esci.

Mi fece distendere e si abbassò i boxer.

Fissavo il soffitto.

Entrò dentro di me velocemente facendomi anche male, per lui questa cosa non doveva essere romantica, solo divertimento e dolore, per me.

Quando sarebbe finita questa tortura?! Quando?!

In quel momento avrei voluto che Harry fosse stato lì, avrebbe preso Den a pugni e avrebbe impedito tutto questo...

Delle lacrime silenziose iniziarono a scendere, lui continuava e il mio corpo non sembrava più rispondere.

La mia prima volta era stata terribile...

Quando finì mi lasciò là e se ne andò in bagno dicendomi:

“Vattene”.

Mi alzai e mi rivestii.

Uscì da quel posto infernale e tornai a casa, tutti dormivano.

Mi chiusi in stanza a piangere, andai fuori in balcone e tirai fuori il telefono.

Michelle era ad un brunch con i suoi genitori, così decisi di chiamare Harry.

H: Pronto?

Rispose lui con voce assonnata.

T: Harry...

Mi bloccai, non riuscivo a parlare e continuavo a piangere.

H: Cosa è successo?

T: Den...ed io l'abbiamo fatto...

Silenzio.

T: Harry, ti prego ho bisogno di vederti...

Dissi con la voce rotta dal pianto.

H: Certo, domani sera? Prima non posso....

T: Ok...grazie, ciao e scusami...

H: Tranquilla, io per te ci sono sempre.

Sorrisi e chiusi la chiamata.

Tirai su col naso e mi buttai sul letto abbracciando il mio morbido cuscino. Quando smisi di piangere il viso si irrigidì e io finalmente mi addormentai.













Eccomi di nuovo con un altro capitolo, spero recensiate, mi interessa molto il vostro parere, grazie mille a tutti.
baci xx

xoxo

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Capitolo 11
*** Den...mi fai schifo! ***


(TIFFANY'S POV)

 

Aprii gli occhi quando vidi la luce sbucare dalla finestra.

T: Mmmh!!

Mormorai mettendomi il cuscino in faccia.

Feci un profondo respiro e lentamente mi alzai.

Mi stropicciai gli occhi e sbadigliando andai verso la porta.

R: Tiffany!!!!

T: Arrivo...

Scesi giù in cucina e presi velocemente un cornetto ripieno di nutella e lo addentai sporcandomi tutta la faccia.

R: Puahahahahha

Scoppiò a ridere la mora.

La fulminai con lo sguardo e quando la porta suonò corsi verso di essa alla velocità della luce.

Aprii e il postino, con un pacco in mano si fermò a guardarmi scioccato.

X: Ehm...Tiffany Swan?

T: Eccomi.

X: Ehm...deve firmare qui.

Disse porgendomi un foglio e una penna.

T: Ecco fatto.

Dissi prendendo il pacco e salutando chiusi la porta.

Passai davanti allo specchio e sgranai gli occhi quando vidi la bocca, il naso e la guancia ricoperta di cioccolato.

Corsi in bagno a pulirmi e dopo aprii il pacco.

Prima lessi il bigliettino:

“Questo è per stasera.

Denny.”

Aprii il pacco.

https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQfN_Vh3zXX9SO67pYElwNMIN-74x_or3ViveAKtnxD0qbrxJxG uscii fuori il vestito e lo provai.

Era scollatissimo!

E poi io stasera dovevo vedermi con Harry!

Uffi! Perché ci devono essere sempre complicazioni?!

...Forse potevamo vederci comunque, con una scusa potevo uscire e incontrare Haz...

Speriamo bene...

Presi il telefono e spiegai la situazione al ragazzo dagli occhi verdi.

Disse che era d'accordo e che era disposto a tutto pur di vedermi...

Che dolceeee!!!!!!!! <3

Ok. Tiffany basta pensare a queste cose! Guarda in faccia la realtà.

Detto questo indossai il “vestito” e mi diedi un'ultima sistemata.

Mentre stavo per uscire mia mamma mi bloccò con un sonoro colpo di tosse.

Mi girai con un sorriso innocente e lei mi squadrò dalla testa ai piedi.

m: Dove credi di andare conciata così?

T: Ehm, uscire con Den...

m: Ma sei nuda!

T: Mamma! Smettila, ho diciannove anni e sono libera di fare quello che voglio!!

m: Per questa volta te la fai franca.

Disse e io uscii chiudendo la porta alle mie spalle.

Raggiunsi Denny in moto e senza fiatare partimmo.

D: Sei sexy con questo vestito.

Disse.

Silenzio.

D: Stasera ti insegnerò a fare una cosa.

Disse facendo un mezzo sorrisetto che vidi dallo specchietto retrovisore.

Scricchiai gli occhi e mi venne il volta stomaco al solo pensiero.

Finalmente arrivammo e io inviai un messaggio a Harry per avvertirlo del nostro arrivo:

“Siamo dentro il locale”

Inviai.

D: Che stai facendo?

Mi chiese Denny strappandomi il telefono dalle mani.

T: Ridammi il telefono!

Esclamai.

Il telefono vibrò e si accese.

D: Oh guarda, un messaggio.

Disse leggendo.

T: Den!!!

D: Harry: Sono qua dietro, esci senza farti vedere. Ragazzi voi tenetela qua, io vado a salutare il nostro amichetto.

Disse mentre i suoi amici mi tenevano ferma e lui se ne andava con due suoi amici.

T: Bastardo! Non toccarlo!

Urlavo cercando di liberarmi invano.

Dopo circa cinque minuti, con vari calci riuscii a liberarmi e corsi subito verso l'uscita.

Harry era poggiato al muro e attorno Denny e i suoi amici continuavano a sferrare pugni.

Corsi verso di loro urlandogli di finirla.

T: Smettetela!

Esclamai afferrando il braccio di Den, lui mi scostò violentemente e sferrò un pugno in piena faccia del riccio, era ricoperto di sangue e si reggeva in piedi ancora per miracolo, i suoi occhi mi fissavano socchiusi mentre dei gemiti di dolore lasciavano la sua bocca.

Chiamai qualcuno in aiuto e quando tornai da Harry tutta la banda era sparita.

Gli corsi in contro e mi misi una mano davanti la bocca nel vedere com'era ridotto.

T: Harry, mi dispiace, lui mi ha preso il telefono e...

H: Non ti preoccupare.

Disse debolmente prima di tossire.

Lo presi da dietro prima che cadesse e chiamai mia mamma, che in quanto medico lo avrebbe aiutato.

Dopo circa un quarto d'ora arrivò mamma che si precipitò subito da noi, lo misero sulla barella e lo portarono nell'ambulanza, salii con lui.

H: Metti la mia giacca.

Disse vedendomi un po' infreddolita.

Così feci.

H: Avrei voluto mettertela io in modo da stringerti poi a me e dirti che ora sei al sicuro perché ci sono io con te, ma...

Si fermò.

T: Ora ci sono io con te.

Dissi stringendogli la mano.

Ci guardammo e ci scambiammo un sorriso.

Quando arrivammo in ospedale dopo varie fasciature il riccio si addormentò...

rimasi comunque accanto a lui tenendo sulle spalle la sua giacca.

Fui distratta dall'arrivo di mia mamma in camice bianco, da poco era diventata medico.

Si avvicinò a me...

m: Chi è stato?

T: Den...

m: Den?

T: Si, sai, non è un santarellino come pensi tu....e io non lo amo neanche...

m: Lascialo allora!

T: Non è così semplice...

Dissi girandomi a guardare il viso angelico dello splendido ragazzo disteso

m: è lui che ami?

T: Credo di si...

Dissi abbassando lo sguardo.

Lei si alzò e poggiò la mano sulla mia spalla...

m: Vuoi rimanere con lui?

T: Si...

m: Và a casa, cambiati e torna qui.

T: Ok...e Rachel??

m: Si è organizzata a dormire da Jennifer.

T: Ok, allora vado e torno.

Detto questo andai a casa, che fortunatamente era vicina, e mi cambia velocemente per tornare da Harry...

Rimasi con lui per tutta la notte, fino a quando non mi addormentai sul divanetto.









Eccomi con un altro capitolo :)
Den è un bastardo!!!:(
Forza Tifribellati, fagli vedere chi sei!
AHAHAHAHHA Recensite amati lettori, grazie.
xoxo

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Capitolo 12
*** gelosia? ***


(HARRY'S POV)

 

Quando aprii gli occhi mi ritrovai in una stanza bianca, io ero disteso sul letto con una casacca blu, girai la testa e vidi sdraiata sul divanetto Tiffany.

Com'era dolce quando dormiva :)...

Cercai di alzarmi dal letto senza fare rumore, ma facendo un ghigno di dolore svegliai Tiffany che si precipitò verso di me.

T: Harry ma che fai?!!

H: Volevo vederti da vicino mentre dormivi...

Dissi.

Lei diventò rossa come un peperone e senza fiatare mi aiutò a ridistendermi.

T: Mi dispiace per ieri sera...

H: Non ti preoccupare.

T: è stato terribile vedere con quanta violenza ti colpivano, e ancor di più vedere i tuoi occhi mentre ti torturavano...ti giuro, avrei voluto ridurli come loro hanno ridotto te, e anche peggio...

Disse fissandomi.

Le sorrisi.

Era stupendo sentirle dire quelle cose su di me, due anni prima non faceva che scacciarmi e aveva paura di me, ora invece è rimasta, per me!

T: Perché ad ogni cosa che dico sorridi?

Chiese visibilmente imbarazzata.

H: Mi piace sentirti dire queste cose su di me, specialmente perché due anni prima mi odiavi.

Lei sbuffò e si sedette sul bordo del letto.

T: Inizialmente mi facevi paura, dopo un po' però vedevo che mi stavo affezionando a te, l'ho capito soprattutto quando quella sera mi hai lasciato la lettera, da allora ho iniziato a disegnarti sul mio diario e a pensare a te in continuazione, specialmente quando ero con Denny...speravo mi saresti venuta a prendere...

Spiegò abbassando lo sguardo sulle sue mani che giocherellavano con la cerniera della felpa rossa.

Le accarezzai le fredde mani e la avvicinai a me abbracciandola.

La sentii sospirare e rilassarsi tra le mie braccia.

T: Poi...ieri, a casa di Den...è stato terribile!

H: Cosa hai provato?

Chiesi senza che nessuno dei due si fosse staccato dall'abbraccio.

T: Niente! È questo il problema! Faceva solo un male cane, non c'era romanticismo, passione, amore...

Sentii la sua voce spezzata dal pianto e la strinsi di più a me.

H: Giurami che lo lascerai!

T: Aiutami.

H: Lo farò.

Le dissi.

Se avessi saputo prima come l'ha ridotta non me ne sarai andato, non l'avrei mai lasciata...io la amo, ancora, nonostante tutto...spero che per lei sia lo stesso...ma non ho intenzione di rovinare la nostra amicizia.

 

(TIFFANY'S POV)

 

Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia, mi sentivo protetta, era diventato il mio angelo custode, nonché grande amico...

Mi sollevai quando sentii la porta aprirsi e entrambi ci girammo verso la porta.

Era Rachel.

R: Harry!!!!

Esclamò correndo verso di lui.

Lo vidi strizzare gli occhi dal dolore e ridere allo stesso tempo.

T: Rachel, piano, gli fai male.

Lei si alzò e si mise accanto ad Harry facendogli l'interrogatorio.

T: Ehm, vi lascio soli...

Dissi uscendo.

 

Passarono solo pochi minuti prima di vederla uscire.

R: Puoi entrare se vuoi.

Disse.

Entrai e vidi Harry sorridermi.

T: Che vi siete detti?

H: ...Mi ha detto che staremmo bene insieme e sembriamo una coppietta.

Spalancai gli occhi e diventai rossa, facendo ridere anche Hazza.

T: Ehm...oookkkaaayyy....

Dissi andando verso l'uscita.

Stavo per chiudere la porta triste, sapendo che tra noi due non ci sarebbe mai potuto essere più di una semplice amicizia.

H: Ehm, Tiffany.

Mi girai di scatto con un grande sorriso.

T: Si?

H: Sai quando posso uscire?

T: Oh...alle due...

Dissi delusa rigirandomi.

H: Grazie :)

T: Prego...

Dissi accennando un sorriso prima di uscire.

Era così che si ci sentiva ad amare qualcuno? A rimanere delusa perché lui non prova lo stesso?...

Bé...non mi piaceva essere innamorata...

Decisi di chiamare Michelle, almeno potevo parlare con lei.

M: Pronto?

T: Mich, sono in ospedale, puoi venire, ho bisogno di parlarti...

M: Cosa è successo? Perché sei in ospedale?

T: Den e i suoi amici hanno picchiato Harry.

M: Arrivo.

T: Grazie ciao.

M: A dopo tesoro:).

 

[…]

 

La vidi avvicinarsi e subito corsi da lei abbracciandola.

M: Sta bene?

T: Si, è la.

Dissi indicando la sua stanza.

Lei entrò e salutò il ragazzo.

Non li sentii, ma vidi che lei l'abbracciò e si scambiavano continui sorrisi.

Le mie mani si strinsero in due pugni.

Uscii dalla stanza e mi appoggiai al muro sospirando.

Stavo diventando gelosa di Harry! Con la mia migliore amica!

Vidi uscire Michelle e si avvicinò.

M: Che cosa hai?

T: Non ho niente ok?!

Esclamai.

Poggiò le mani sulla mia spalla.

M: Dimmi.

T: Lasciami in pace! Ti lascio con il tuo amato!

Dissi prendendo la mia giacca di pelle prima di uscire.

 

Furiosa iniziai a camminare verso una meta sconosciuta.

Che cavolo ho fatto?!

Come ho potuto dirle una cosa simile?

Non ha fatto niente di male, lei c'è sempre stata per me, mi aiuta sempre e allora perché io l'ho trattata così?

Stavo diventando iperprotettiva?

...io tengo all'amicizia tra me e Michelle, quando eravamo piccole ci promettemmo che nessun ragazzo avrebbe mai osato dividerci, e invece ora, per colpa mia sta succedendo...


  


Ehi guyyyyss, a quanto pare la nostra Tiffany sta diventando gelosa e iperprotettiva per il suo Harry, questo metterà a repentaio la sua amicizia con Michelle, ma quello che lei non sa è che anche Hazza prova qualcosa per lei!
Chi farà il primo passo? Riusciranno a esprimere i loro sentimenti?
Recensite per favore D:
xoxo

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Capitolo 13
*** Solo un tiro ***


(TIFFANY'S POV)

 

Il giorno dopo mi alzai più triste del solito e scesi giù in cucina, mi andai a sedere, appoggiai i gomiti sul tavolo in modo da sorreggermi il mento e sbuffai.

Poco dopo entrò Rachel tutta contenta e sorridente.

R: Che hai depressa?

T: Che hai Bambi?

Risposi e lei si zittì.

R: Sai mesi fa ho conosciuto un ragazzo, ci siamo incontrati, siamo stati insieme e ci siamo messi insieme ieri!

Mi disse tutto d'un fiato sedendosi accanto a me mentre sorseggiava del latte.

T: Beata te...io invece ho scoperto di essermi innamorata e a causa della mia gelosia ho combinato un casino con Michelle.

R: Davvero?! Di chi?! Harry??

T: Si...

Sussurrai.

R: Lo sapevo! E lui lo sa?

T: No! E non lo deve sapere.

R: Ma perché? E se lui provasse la stessa cosa per te?

T: Non lo so...siamo amici e io non me la sento di rovinare tutto...

Dissi appoggiando la testa sul tavolo.

R: Mmh... e se cercassi di scoprire se gli interessi senza che lui possa sospettare nulla su di te?

T: Mi sto fidando...non mi deludere!

R: Fidati, non ti deluderò.

Disse alzando le mani.

Wow...avevo avuto un discorso serio con mia sorella...e aveva promesso di aiutarmi!!

Andai subito a lavarmi e indossai http://data.whicdn.com/images/72328948/thumb.jpg.

Misi un filo di matita dorata, il mascara, sistemai i capelli in un alta coda lasciando un ciuffo sul viso e scesi.

T: Rachel, se vuoi venire con me da Harry ora o mai più.

R: SI ECCOMI!!!

Urlò correndo verso di me mentre si infilava una scarpa.

Uscimmo e chiusi la porta.

Per ora mamma era dalla nonna, sarebbe tornata fra qualche giorno.

R: Vuoi vedere il mio ragazzo?

Mi chiese Rachel prima di entrare in ospedale.

T: Ok.

Dissi tendendo la mano verso il suo telefono.

Cercò l'immagine e mi passò il cellulare.

https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcROdzsuRycA4li0VhGRYgAV1DZ1bv6IOO6pvTF7JNRl_sYQ3RaT.

T: Mmh...carino, ma mai quanto il mio! Quanti anni ha?

R: 17 e comunque il mio ragazzo so per certo che mi ama! Ed è stupendo!

La guardai male ed entrammo in ospedale.

Andai da Harry.

Entrai nella stanza e lo vidi mezzo nudo mentre si stava infilando la maglietta timidamente arrossii e spostai i capelli dietro l'orecchio tenendo lo sguardo basso.

H: Ehi, scusa, non ti avevo vista.

Disse avvicinandosi.

Quando si trovò di fronte a me alzai lo sguardo e lui lentamente si stava avvicinando di più.

Chiusi gli occhi e un po' rimasi delusa quando le sue labbra toccarono la mia guancia destra.

H: Mi aiuteresti a sistemare le mie cose in quel borsone?

T: Certo!

Dissi prendendo le sue cose infilandole dentro il borsone.

Mentre stavo andando verso Harry per chiedergli una cosa inciampai sui miei stessi piedi e cadendo mi appesi al braccio di Harry trascinandolo per terra con me, precisamente sopra di me.

Mi mancava il respiro. I suoi splendenti occhi mi stavano fissando e sulle sue guance c'erano delle adorabili fossette.

H: Sei una neglia.

Disse il muscoloso ragazzo sopra di me con un tono abbastanza divertito.

T: è colpa tua! Piuttosto togliti.

Dissi spingendolo di fianco a me.

Scoppiamo a ridere come due cretini.

Fummo interrotti dall'arrivo di mia sorella.

R: Tiffany io vado con Sten e altri mie amici, ci vediamo a casa, ciao Harry!

T/H: Ciaooo!!!

Esclamammo in coro.

 

(RACHEL'S POV)

 

Dopo aver salutato i ragazzi corsi dal mio fidanzato Sten e dai suoi amici.

Incontrai Sten a metà strada e dopo averlo salutato mi prese per mano e mi portò in un quartiere diciamo “strano”...

I suoi amici erano accanto ad un muro mezzo distrutto e pieno di scritte.

S: Avete preso quelle cose?

Chiese Sten.

I suoi amici tirarono fuori un affare di vetro, ci infilarono della roba e uno se lo mise in bocca mentre l'altro glielo accendeva.

In poco tempo si ritrovò ricoperto di fumo e passò lo strumento a quell'accanto.

I miei occhi uscirono dalle orbite e feci un passo indietro.

S: Dove vai piccola? Prova.

R: No, io non poss-

X: Suuu

Disse un ragazzo porgendomelo.

Insicura lo presi e prima di portarlo alla bocca guardai Sten e i suoi amici.

Tirai e buttai fuori lasciandomi travolgere da una nube bianca.

Mi sentii meglio.

S: Com'era? Ti è piaciuto?

Mossi la testa e provai un'altra volta.

Devo dire che mi faceva stare meglio anche se sapevo fosse sbagliato.

Dopo aver passato un pomeriggio così Sten mi riaccompagnò a casa con il suo motorino.

Entrai e andai in camera mia.

Neanche il tempo di rilassarmi che quella rompi palle di mia sorella entrò.

T: Dove sei stata ?

R: Con amici di Sten.

T: Dove? Cosa avete fatto?

R: Niente di ché, eravamo in giro.

Si venne a sedere ai bordi del letto e si avvicinò annusandomi.

T: Rachel.

R: Che vuoi?!

Esclamai acida.

T: Dove sei stata?!

R: Te l'ho detto, in giro.

T: Non mi prendere per il culo e dimmelo subito, prima che chiamo la mamma. Ti sei fatta le canne?

Mi chiese preoccupata prendendomi le mani.

R: No!

Esclamai alzandomi di scatto.

R: Ora esci da questa stanza!

Urlai indicando la porta.

Lei lentamente si alzò e prima di uscire mi lanciò un'occhiata malinconica.

Mi sentivo terribilmente in colpa...ripensandoci andai nella stanza di Tiff e la vidi seduta sul letto davanti al computer.

Andai verso di lei scoppiando in lacrime prima di abracciarla.

R: Scusami, ho fatto solo due tiri di marijuana, mi avrebbero presa per codarda se avessi detto di no!

Dissi in lacrime.

Lei mi abbracciò sorridente senza parlare.





Ecco un altro capitolo ^u^
Oggi l'ho fatto dal punto di Rachel in maggioranza, comunque mi devo dileguare.
Ciao fans, vi amoooo
RECENSITE VI PREGO D'''=
xoxo

 

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Capitolo 14
*** Serata a casa Styles ***


(TIFFANY'S POV)

 

Sinceramente ero felice che mia sorella mi avesse detto la verità, e ora era tra le mie braccia a piangere dopo essersi resa conto di quello che aveva fatto.

T: Perché? Potevi semplicemente dire di no...oppure eri tu a volerlo fare?

R: Bhé...ero solo curiosa...tu non lo eri a 15 anni?

T: Si, ma non su queste cose.

R: Vuoi dire che sei sempre stata una santarellina?

T: No...io ho sia fumato che...

R: Che?

T: Sono stata a letto con Den, ma non per mia volontà.

R: Potevi semplicemente dire no.

T: Non è così semplice...non è facile...

Dissi alzando lo sguardo prima di tirare su con il naso. Piansi silenziosamente.

Rachel mi accarezzò il braccio sorridendomi e io ricambiai.

T: Non dipendere mai da nessuno, ricordatelo.

R: Si sorellina.

Disse e io la tirai a me abbracciandola mentre le accarezzavo i capelli.

Mi piacevano questi momenti con lei, anche se passavamo tutto il tempo a litigare c'erano volte in cui parlavamo e ci sfogavamo.

Fummo interrotte dallo squillo del telefono di casa.

R: Vado io.

Disse lei alzandosi.

Era già sera e di Michelle e Harry nessuna traccia.

Parlando del diavolo ecco che spuntano le corna. Non passò molto prima che Harry mi inviò un messaggio:

“Metti qualcosa di sexy che tra mezz'ora ti passo a prendere ;). H x”

Sorrisi leggendo il messaggio e risposi:

“Dove mi porti? XD T x”

Lui:

“Sorpresa :P. H x”

Oddio, mi dovevo preoccupare?

Mi alzai dal letto e aprii l'armadio rimanendo spiazzata dall'enorme quantità di vestiti.

Iniziai a tirare tutte cose fuori dall'armadio e in fondo trovai un vestitino bianco in pizzo senza spalline non troppo corto, misi una sottile cintura marroncina con sopra un copri spalle nero.

Scesi di sotto per arricciare i capelli, misi un ombretto bianco e nero con un filo di matita nera e mascara https://encrypted-tbn3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSTfVzAOTXEoyb19WieymM6_wsZcJkfMgGWCsXnhK4fgOWBga3I.

Andai in cucina e salutai Rachel prima di uscire.

Come sempre Harry era puntuale e io ero in ritardo di dieci minuti.

Lui mi aspettava appoggiato al suo macchinone nero.

Mi fermai a fissarlo, indossava una giacca elegante aperta che lasciava mostrare le sua maglia bianca e i jeans.

H: Wow, sei bellissima.

T: Ma dai, non sono neanche vestita elegante.

H: Staresti bene anche con un sacco della spazzatura.

Disse girandosi per aprirmi lo sportello.

Mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e dissi:

T: Bé, anche tu stai bene vestito così.

Dissi prima di entrare in macchina mentre il riccio mi sorrideva in quel modo dolcissimo.

Partimmo e durante tutto il tragitto ero un po' tesa, lui continuava a lanciarmi occhiate e io dovevo cercare di rimanere impassibile, ma era quasi impossibile.

H: Ehi tranquilla, rilassati.

Disse poggiando la sua mano sul mio ginocchio.

Oookkaayyy....COSì NON MI RILASSO CAZZO!

Calma Tiffany...calma...

Gli spostai la mano e mentre lui rideva io mi ricomposi.

T: Ma...dove stiamo andando?

Chiesi.

H: Ad un brunch con mia mamma e delle sue amiche, con dei miei amici e le loro fidanzate.

T: Cosa??!Non sono neanche vestita elegante! Perché non me lo dicevi prima?!

H: Ma sta zitta, sei bellissima così.

Disse prima di parcheggiare davanti ad un enorme villa.

Scesi rimanendo a bocca aperta davanti a quella maestosa casa bianca illuminata da luci.

Harry mi prese per mano e insieme attraversammo un viale di ciottoli illuminato da lanterne.

Poco dopo aver suonato alla porta una signora di mezza età ci venne ad aprire, forse era la mamma di Harry.

X: Oh, eccoti finalmente tesoro. E lei la ragazza di cui mi parlavi?

H: Si. Mamma Tiffany, Tiffany mamma.

Disse indicandoci.

Sorrisi e lei mi strinse la mano

m: Che bello conoscerti finalmente, sei molto più carina di come ti aveva descritto Harry!

Disse facendomi entrare.

Arrossii e sorrisi.

Mi trovai davanti a mille signore tutte vestite elegantissime, erano tutte riccone, e in un angolino c'erano dei ragazzi con delle ragazze.

Harry avvolse il suo braccio intorno alla mia spalla e mi portò verso loro.

H: Lei è Tiffany.

X: Finalmente eccola!

Disse uno dai capelli castani e gli occhi azzurri.

X: Piacere Zayn.

X: Niall.

X: Liam.

X: Louiiiis

Dissero.

T: Piacere mio :)

Dopo avanzarono le ragazze.

X: Ciao, io sono Perrie, la ragazza di Zayn.

Disse la bionda sorridente.

X: Io Danielle.

X: E io Eleonor, la fidanzata di quel cretino là.

Disse l'ultima indicando quel Louis.

Risi trascinando gli altri con me.

H: Ecco i miei amici, un po' fumati, ma unici.

Mi sussurrò Hazza all'orecchio.

N: Ma state insieme?

Chiese il biondino.

Guardai Harry in attesa della risposta.

Ci furono dei secondi di silenzio.

H: No, siamo solo amici!

Disse come se la risposta fosse ovvia.

Mi girai dall'altro lato cercando di non far notare la mia reazione.

L: Ehm...andiamo a mangiare?

N: Siiiii!!!!

Tutti: Ok.

Stavo per raggiungere gli altri, ma Harry mi tirò indietro.

H: Ehi, tutto apposto?

T: Si, si.

Dissi fingendo un sorriso.

H: Ok...

Disse andando verso gli altri.

Mi strinsi il braccio con la mano e silenziosamente lo seguii.

Fu una serata relativamente divertente, ma non potevo fare a meno di pensare alla risposta che aveva dato Harry...

Ormai si era fatto tardino e io non potevo lasciare sola a casa Rachel.

T: Ehm...Harry, mi puoi accompagnare a casa?

H: Si certo.

Rispose alzandosi.

Salutai tutti e dopo un ritorno abbastanza silenzioso ritornai a casa.

T: Grazie di tutto.

H: Grazie a te :)

Mi sorrise.

Mi avvicinai per dargli un bacio in guancia, scesi dall'auto e dopo averlo salutato entrai a casa e dopo essermi assicurata che Rachel stesse dormendo me ne andai a letto anche io, come al solito sovrappensiero...




   

   



Ehiiiiiiiiiiiiii, visto che sono brava? Ho aggiornato prima!! AHAHHAH
Grazie, grazie.
VI PREEEGO, PER FAVORE LASCIATE UNA RECENSIONE :(
Grazie se almeno uno di voi lo fa...
xoxo

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Capitolo 15
*** Confessioni ***


(HARRY'S POV)

 

La scorsa sera Tiffany mi era sembrata strana, come se dopo che avessi detto che per me era solo un'amica si fosse offesa, si aspettava davvero che le dicessi che l'amavo?

Mi ero impegnato tanto per reprimere i miei sentimenti, magari ora era lei a ricambiare?

Oh no, è inutile illudermi...comunque ieri sembrava abbastanza seccata, così avevo deciso di farle un sorpresina, le avrei portato la colazione a casa.

Dopo una doccia calda mi vestii indossando dei jeans e una felpa verde e scesi al bar per prendere dei cornetti con la nutella.

In un paio di minuti arrivai davanti casa sua e suonai il campanello, venne Tiffany ad aprirmi.

T: Che cosa ci fai qui? E che cosa c'è là dentro?

Chiese piegando la testa di lato confusa mentre fissava il vassoio che avevo in mano.

Aveva un pigiama lilla abbinato, i capelli scombinati e gli occhi ancora socchiusi, evidentemente si era appena svegliata, ma era comunque bellissima al naturale, senza trucco e con qualche brufolo.

H: Colazione a letto con caldi cornetti con la nutella!

Esclamai sorridendo.

Si scostò come per lasciarmi passare e dopo aver fatto neanche un passo poggiò la mano sul mio petto.

T: Alt! Prima entrano i cornetti e poi, forse, tu.

Disse tendendo una mano per afferrare il vassoio.

Guardai in aria mormorando cose incomprensibili prima di porgerglielo e entrai mentre lei si faceva strada verso la cucina.

Aprì il vassoio e prese il suo cornetto, gli diede un morso e poi lo posò.

T: Vado a darmi una sistemata.

Disse andando verso il corridoio.

H: E il cornetto?

Le chiesi prima che sparisse.

T: Sono piena, se vuoi puoi prenderlo tu.

Rispose quasi urlando.

Bha! Le donne...proprio non le capisco...

 

Ormai avevo finito il cornetto che aveva lasciato Tiffany e mi stavo leccando le dita tutte sporche, in quel preciso istante spuntò Tiffany, con un adorabile maglione bianco con su disegnato uno smile con gli occhi a cuore e dei jeans aderenti con degli strappi sulle ginocchia, i capelli erano alzati in una lunga coda e gli occhi erano contornati da una linea nera, che rideva vedendomi in quella situazione imbarazzante.

T: Sembri un bambino piccolo!

Disse mettendo una mano davanti la bocca mentre rideva disperatamente.

Misi il broncio e lei cercando di frenare le risate si avvicinò prendendo un tovagliolo e lentamente mi pulì la bocca, la stavo fissando, vedevo il suo sguardo concentrato e vedevo anche che cercava di non alzare lo sguardo.

T: Ecco fatto.

Disse e quando alzò lo sguardo i suoi occhi castani con riflessi dorati si fissarono sui miei, cercò di muovere la bocca per dire qualcosa, ma senza successo.

R: Buongior...

Si fermò Rachel davanti la porta.

Tiff schizzò via e come se niente fosse si sedette davanti a me.

T: Buongiorno, un cornetto?

Chiese la bionda indicando la colazione che avevo portato.

R: Ho interrotto qualcosa?

Disse azzannando un cornetto.

H/T: Oh no no!

Esclamammo in coro scambiandoci un sguardo.

Rachel sembrò non farci molto caso e non appena ebbe finito se ne andò lasciando me e sua sorella nuovamente da soli, il silenzio regnava e tutto ciò stava diventando anche imbarazzante...

T: Ti va di...ehm, fare un giro?

H: Certo.

Dissi alzandomi e la segui fino all'uscita.

Devo dire la verità non mi ero mai sentito così a disagio con lei, solitamente ero io quello ad avere la situazione sotto controllo, ora invece no...

Passammo vicino una gelateria, l'ha c'erano delle compagne di scuola, stavano squadrando Tiffany e poi erano passate a me e mi sorridevano malignamente.

X: Ehi bionda, un po' di dieta non ti farebbe male!

Urlò una delle due a Tiff ridendo.

Lei le guardò e camminò più veloce, le corsi dietro e guardando male quelle due oche andai dalla bionda.

H: Tiffany fermati!!!

Cercavo di dirle, ma lei iniziò solo a correre più veloce, cercai di starle dietro, e quando la vedi finalmente fermarsi la raggiunsi. Aveva lo sguardo basso e con la mano si stringeva il braccio.

Con la mano le alzai il mento cercando i suoi occhi.

T: Non guardarmi, faccio schifo!

Disse spostandosi brutalmente.

H: Non provare più a dire cose del genere! Non è affatto vero! Sei bellissima.

Cercai di farla ragionare.

T: Non è vero sono una cicciona di merda!

Esclamò guardandomi.

Aveva gli occhi lucidi e stava stringendo i pugni. Solo perché aveva i fianchi leggermente più larghi delle altre e le gambe tutte ossa non significava che fosse brutta, ma non se ne rendeva conto.

H: Come fai a non vederti per come ti vedo io? Sei perfetta così come sei e non puoi lasciarti condizionare da gli altri.

Le dissi calmo avvicinandomi a lei.

T: No, io non sono perfetta e non voglio che tu mi veda così come mi vedo io...

Insistette.

Iniziai a muovere nervosamente il piede e mi morsi il labbro, guardai a destra e a sinistra per poi decidermi a baciarla.

Tenevo il suo viso tra le mani e le sue labbra morbide a poco si schiusero in modo da rendere più passionale il bacio. Infilò le mani tra i miei ricci e sentii i nostri respiri farsi più pesanti mentre le nostre lingue si scontravano.

Mi allontanai e aprii gli occhi contemporaneamente a lei, mi guardava incredula con la bocca aperta.

Anche stavolta non riuscì a parlare, così lo feci io al posto suo.

H: Scusami, ma era l'unico modo per...

Mi interruppe.

T: No, va bene, lo volevo anche io...

Disse infilando le mani in tasca timidamente.

H: Scusami...ma devo andare.

Dissi rompendo l'imbarazzante silenzio prima di girare i tacchi; non volevo lasciarla sola, ma non avevo la forza di starle accanto in questo momento.

 

(TIFFANY'S POV)

 

Ero ancora immobile e pur cercando di parlare non ci riuscii e a quanto pare lo stesso valeva per lui, infatti ora se n'era andato.

Continuai a camminare confusa per strada, con un sorriso da ebete, non facevo altro che ripensare a quel bacio e a ciò che mi aveva detto...

“Telefono del cazzo!” Pensai quando una canzone rumorosa fece vibrare il mio cellulare.

T: Pronto!?

Esclamai 'leggermente' innervosita.

M: Sono io, Michelle, che hai?

Chiese facendo brevi pause.

T: Michelle! Sono vicino casa tua, scendi, devo parlarti!

Dissi girando l'angolo prima di trovarmi sotto casa sua, avevo ancora il telefono all'orecchio e la vidi affacciarsi alla finestra con un enorme sorriso mentre sventolava la mano.

 

Scese subito e mi venne incontro saltandomi di sopra, la presi, ma dopo qualche secondo la schiena iniziò a cedere.

M: Cosa dovevi dirmi, tesoro?

Mi disse facendo scorrere le mani lungo le mie braccia.

T: Harry...Harry mi ha baciata!

Dissi balbettando, ancora non riuscivo a crederci, pensavo fosse solo tutto uno splendido sogno, ma probabilmente non mi ero ancora svegliata, provai a darmi un pizzicotto e sul mio viso si formò una smorfia di dolore.

Michelle era ancora a bocca aperta e mi girava attorno con una mano sulla fronte mormorando cose incomprensibile.

T: Mich?

La chiamai.

M: Ma che cazz...devi raccontarmi tutto!

Esclamò facendomi quasi diventare sorda.

La presi sotto braccio e iniziai a camminare con lei raccontandole tutto,esclusa la parte degli insulti e la mia ostinazione nel credere che queste cose fossero vere, naturalmente ci impiegai più del previsto, visto che continuava a interrompermi con domande inopportune.

M: Ma perché è andato via?

Chiese trasformando il suo sorriso in un espressione confusa.

T: Non ne ho idea...

Mi rattristii e abbassai lo sguardo, forse l'aveva fatto solo perché gli facevo pena e poi pentito se ne andato...

Michelle avvolse una mano attorno alla mia spalla.

M: Tranquilla, lui tiene a te, insomma, si vede! Comunque ora devo salire, ci vediamo tesoro.

Disse lasciando un bacio sulla mia guancia prima di entrare a casa sua.

Tornai a casa accompagnata da uno sgradevole rumore di tuoni, stava per piovere e giusto in tempo riuscii ad entrare a casa, oramai era ora di pranzo, ma non avevo affatto voglia di mangiare.

R: Vieni a mangiare?

Mi chiese Rachael.

T: Ho già mangiato fuori.

La liquidai mentendo.

Mi chiusi in stanza e mi misi davanti lo specchio e sollevai la maglietta mettendomi di profilo, la pancia non era ancora perfettamente piatta e non si vedevano le ossa dei fianchi, per non parlare delle mie gambe che si toccavano, facevo schifo e mi sentivo schifosamente cicciona. Basta. D'ora in poi dieta ferrea. Anzi no, smetterò di mangiare.


 




               

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Capitolo 16
*** San Valentino ***


(TIFFANY'S POV)

 

Fui buttata giù dal letto da mia mamma che piombò nella stanza alzando rumorosamente le tende.

Ah, oggi è uno dei giorni più inutili e schifosi di tutto l'anno, San Valentino... E io ero segregata in casa.

Lentamente strisciai giù dal letto fino alla cucina, sopra il tavolo c'era del the fumante e dei biscotti e cornetti con crema gialla o nutella...troppe calorie! Prenderò solo il the.

R: Giorno.

Disse assonnata Rachael entrando mentre si strofinava gli occhi sbadigliando e stiracchiandosi.

Mormorai un “giorno” strozzato mentre sorseggiavo il caldo the aromatizzato; appena finito mi alzai per andarmi a lavare, prima che mia mamma mi chiedesse come mai non avevo preso il cornetto, in effetti era strano anche per me, solitamente era la mangiona di casa, ma loro non sapevano, e non dovevano sapere, che avevo intenzione di mangiare sempre di meno, fino a quando l'ago della bilancia non avesse raggiunto lo 0 non sarei stata felice.

Mi chiusi in bagno e dopo una veloce doccia indossai dei leggins e una felpa rossa.

Il pensiero di pesarmi si faceva sempre più forte, iniziai a girare nervosamente per la stanza fino a quando cedetti e andai a pesarmi, fissavo il numero sotto i piedi e mi sentivo sprofondare in un abisso...ero di 2 kg sopra la media, e tutta la ciccia era concentrata nelle cosce...

Tornai in camera e aspettai impaziente un messaggio di Harry, ma intanto le ore passavano e per essere questa una domenica era abbastanza deprimente...

Ormai era ora di pranzo e speravo ardentemente che mia madre non mi venisse a chiamare per mangiare.

Ma naturalmente dopo vari minuti mi chiamò e io inventai la più banale delle scuse: “Non ho fame.” Se l'era bevuta, ma notai nella sua espressione un filo di preoccupazione.

Non sarei riuscita a stare lontano dal cibo in questa casa, avevo bisogno di uscire, ma sembravano tutti morti, così decisi di farmi un giro.

Passai davanti al solito bar e lì vidi Michelle con il suo ragazzo, erano seduti uno difronte all'altro e si tenevano le mani, a giudicare dallo sguardo della mora direi che lui le abbia fatto un complimento, perchè era bordeaux, cercava di trattenere le risate e il naso le si era arricciato.

T: Michelle!
La chiamai, lei si voltò e mi salutò facendomi segno di avvicinarmi.

T: Ti ho chiamata mille volte, ma come vedo sei molto impegnata.

Le dissi incrociando le braccia.

M: Scusami, ma ero con Jack.

Si giustificò mostrandomi un enorme cuscino a forma di cuore con la loro foto sopra.

T: Ma che carina! E quando vi sarete lasciati che farai? Lo brucerai? Lo farai sbranare dai cani?

Dissi ironica ma alquanto seccata.

M: Tiffany!

Esclamò lei guardandomi male e sconcertata.

Forse avevo esagerato....ma non è colpa mia, non ci posso fare niente, mi danno fastidio queste dimostrazioni d'affetto davanti a me.

T: Scusa!

Risposi con il suo stesso tono di voce.

M: Ma si può sapere che cazzo ti prende?!

Mi prese per la spalla allontanandomi dal suo ragazzo, ma io non le risposi e mi limitai a spostare lo sguardo.

M: è per Harry?

Dissi in tono leggermente più calmo mentre portava le mani sui fianchi.

T: Forse...non lo so...

Sussurrai.

M: Vuoi andare a parlargli invece di mandarmi a puttane l'appuntamento?

Indicò con la mano verso il tavolino in cui era seduto il ragazzo.

T: Si, hai ragione, scusami...

Dissi prima di andare.

Tirai il telefono fuori dalla tasca, scesi nella rubrica fino alla H e lo chiamai, dopo due “biip” partì la segreteria: “Hey, sono Harry, se non ti ho risposto probabilmente non posso parlare, lasciami un messaggio, ti richiamo io, ciao!”.

Sbuffai e chiusi la chiamata, provai a inviargli un messaggio chiedendogli se poteva richiamarmi, ma niente...così decisi di tornare a casa.

Aprii la porta e trovai sul bancone di marmo accanto all'entrata un mazzo di rose rosa con sfumature arancio-giallo al centro, avvolte da una rete rossa e chiuse da un grande nastro dal quale sbucava un foglio con scritto “X TIFFANY”. Posai le chiavi e chiusi la porta avvicinandomi ai fiori, avevano un buonissimo odore, fresco e non troppo forte; presi il foglietto e lo aprì:

“Cara Tiffany,

scusami per essere scappato e averti lasciato sola, in mezzo alla strada, non l'ho fatto perché mi ero pentito o non volevo che gli altri ci vedessero, ma semplicemente mi sono sentito in colpa e non riuscendo a parlare sono andato via, spero tu possa perdonarmi, perché ho intenzione di portarti ad un ballo formale, il vestito è sul letto, ci vediamo alle 19:00, baci.

Harry x.”

Mi morsi il labbro e strinsi il foglio al petto sorridendo come una cogliona, dopo essermi ripresa mi ricordai del vestito e subito corsi verso la mia camera.

Sul letto c'era una scatola rettangolare, la aprii e vidi della stoffa blu elettrica, presi il vestito dalle spalline e lo sollevai lentamente sorridendo per la sorpresa...era davvero bello!

(https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSTJz1m9wMlyzJ_uf6X2rltbpKypB1MXyQ-PAyidVtNKEkgSSVlEg)

Subito mi tolsi i vestiti e provai quello, era stupendo, ci abbinai delle scarpe di un colore molto simile e alte...mmh, avevo recuperato altri centimetri.

Uscii dalla stanza e andai in bagno per sistemarmi i capelli (https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTM-dGOHIt-ZYg_sobpsPIxNbDMmVlDQN02tGSW3TwigTCtsW-9) e truccarmi in modo particolare ma non troppo volgare o vistoso (https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcT-iSn38_QDqQQjZdTf1lz8yYrS48kiM5ZN6v88DuzfBSS7HEwe).

Uscii dal bagno e andai in cucina, dove c'erano mia madre e mia sorella arenate sul divano a guardare la televisione.

m: Amore! Ma sei bellissima!

Esclamò mia madre guardandomi con un sorriso a trentadue denti.

R: Ecco cosa c'era in quello scatolo.

Disse invece Rachael facendomi una radiografia completa.

T: Harry sta per arrivare, ha detto che mi avrebbe portato a un ballo formale

m: Oddio! Mi raccomando tesoro, comportati bene, sii gentile e cerca di non combinare guai.

T: Mamma non ho più due anni, ormai sono prossima ai diciotto!

Esclamai andandomene nella mia stanza, il tempo sembrava non passare mai, e per me aspettare era la peggior tortura in assoluto.

Il suono del campanello mi fece balzare e subito mi posizionai davanti allo specchio e mi assicurai che tutto fosse apposto prima di fare un bel respiro e scendere.

Scesi le scale e girai l'angolo vedendo mia madre che teneva aperta la porta e Harry vestito con uno smoking nero, che a che stava parlando a che si bloccò e mi sorrise mostrando le sue adorabili fossette.

Probabilmente se non avessi abbassato lo sguardo sarei morta d'infarto!

Mi avvicinai a mia madre e la salutai prima di afferrare la mano che mi aveva teso il ragazzo.

H: Sei bellissima.

Mi sussurrò all'orecchio, tanto da farmi venire la pelle d'oca.

Presi il giubbotto e lo seguii fuori, fino alla macchina; mi aprì la portiera e, stando attenta a non strappare il vestito, entrai, sentivo il cuore martellare senza sosta e lo stomaco iniziava a gorgogliare, non solo dalla fame, ma anche dall'ansia.

Aspettai che lui si sedesse accanto a me prima di bombardarlo di domande.

T: Perché non ti sei fatto sentire? Perché mi hai comprato il vestito? Per te quel bacio significava qualcosa o è stato uno sbaglio?

H: Calma calma calma! Allora, non mi sono fatto sentire perché volevo vedere quanto resistevi senza me e poi dovevo comprare i fiori e il vestito che ti ho comprato per farti una sorpresa, poi il blu si intona tantissimo alla tua carnagione e ai tuoi capelli...e infine si, per me quel bacio significava tanto.

Spiegò. Rimasi in silenzio, incapace di parlare...allora teneva davvero a me....!

T: Bé...comunque grazie per i fiori e il vestito...sono bellissimi...

Esitai.

H: Rilassati, tra noi non è cambiato niente, siamo sempre le stesse persone, solo un po' più intimi.

Sorrise calmandomi.

T: Si, lo so.

Risposi poco prima di arrivare. Dentro la villa era allestita con nastri intrecciati tra di loro, i tavoli ornati con fiori e sculture di ghiaccio e c'erano tante persone, tutti con vestiti lunghi e elegantissimi. La madre di Harry si avvicinò a noi e ci accolse calorosamente spingendoci a ballare.

H: Mi darebbe l'onore di ballare con lei, Miledi?

T: Ne sarei onorata.

Risposi poco prima che mi cingesse il fianco con il braccio, prese la mia mano e mi strinse a lui, eravamo vicinissimi e nonostante fosse inverno iniziai a sentire la temperatura salire.

Ondeggiavamo tranquillamente e quando alzai lo sguardo Harry mi stava guardando e si stava bagnando le labbra asciutte...mi veniva voglia di mordicchiarle...

H: Sei la creatura più bella di questo mondo, e sei solo mia.

Mi sussurrò all'orecchio.

T: Baciami.

Dissi mordendomi il labbro inferiore, e lui, come gli avevo detto si avvicinò a me e infilò le sue labbra tra le mie stringendomi di più per paura che potessi scappare, io gli presi il viso tra le mani e lasciai che la sua lingua entrasse nella mia bocca.

T: Ci stanno guardando tutti.

Dissi nel bacio ridendo.

H: Lascia che ci guardino, non m'importa.

Disse.

Sorrisi nel bacio e poi lui si allontanò, guardai i suoi lucidi occhi verdi, stavano fissando me, non qualsiasi altra ragazza, proprio me, quella ragazza semplice e timida che mai nessuno avrebbe notato...e io lo amavo, sempre di più ogni secondo che passavo tra le sue braccia era stupendo, non avrei potuto desiderare altro.





          


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Capitolo 17
*** Fuckin' perfect ***


(TIFFANY'S POV)

 

Ballai tra le braccia di Harry per un periodo così lungo che sembrava infinito, con la testa poggiata sulla sua spalla e la musica lenta in testa il mio cervello sembrava non vedere niente oltre a noi due che andavamo ondeggiando al centro della sala, il suo forte odore di shampoo all'amarena mi aveva mandato in tilt e ora avevo chiuso gli occhi e mi stavo lasciando trasportare da lui...

Furono gli applausi a farci capire che la canzone era finita, mi raddrizzai guardandolo con un enorme sorriso, come se fossi imbambolata.

-Vieni con me, ci dovrebbero essere Louis, Niall, Zayn e gli altri.- Dissi prendendomi per mano mentre mi trascinava in fuori, nel retro della casa, nel giardino illuminato solo da qualche lampione lasciando quell'effetto di ombra.

-Hey Harreh!- Esclamò Louis avvolgendo un braccio intorno alle spalle del riccio.

-Ciao ragazzi. Avete portato quello che vi ho detto?- Chiese lui.

-Certo.- Rispose Niall a nome di tutti.

-Rimani qui.- Mi sussurrò Hazza all'orecchio lasciandomi al centro del giardino.

Tutti si girarono, tirarono fuori dei cartoncini e contemporaneamente si girarono: “And I will swallow my pride
You’re the one that I love”.

Era una frase di una canzone che adoravo: “Say Something” Di A Great Big World e Christina Aguilera.

-Per te, piccola.- Si avvicinò mostrando le fossete.

Adoravo la canzone, adoravo sentirmi chiamare “piccola” e adoravo lui.

Saltellai mostrando un sorriso a trentadue denti prima di andargli in contro per saltargli di sopra.

-Aw grazie, grazie!!- Ripetei stringendolo forte, riuscivo a sentire il battito del suo cuore accelerare e questa cosa mi faceva sentire benissimo, sentire di fare quest'effetto ad una persona mi faceva sentire onnipotente.

Tutti i ragazzi risero e poco dopo si allontanarono lasciandoci soli, immersi nel silenzio più assoluto, per essere febbraio la temperatura era abbastanza calda e si riuscivano a sentire i grilli.

-Ho pure portato uno stereo.- Disse facendo partire la canzone da cui aveva tratto quella frase. (http://www.youtube.com/watch?v=-2U0Ivkn2Ds canzone)

Si avvicinò a me ondeggiando e lentamente mi prese una mano e mi tirò a se cingendomi i fianchi.

-Io non so ballare.- Dissi guardando per terra sperando di non pestargli i piedi.

-Lasciati trasportare.- Disse facendomi fare un giro intorno a me stessa prima di riprendermi.

Dopo vari secondi di silenzio scattammo quando il sistema di irrigazione scattò e gli spruzzi d'acqua anziché farci allontanare ci convinsero a restare e a ballare mentre i vestiti si assottigliavano e aderivano perfettamente alla pelle, ma stavano diventando anche pesanti e muoversi agilmente era un'impresa.

-Non posso credere che tutto questo stia accadendo a me...cioè fino a stamattina pensavo che non avessi più voglia di farti vedere, e ora...- Lasciai la frase in sospeso quando le sue dita fredde e bagnate toccarono la mia pelle.

-E ora sei qui con me, e tutto sembra così diverso, perché finalmente posso stringerti senza avere la costante tentazione di baciarti, perché ora posso farlo.- Disse mentre affogavo nei suoi occhi verdi come l'erba verde al mattino ricoperta da rugiada.

-Allora fallo. Ora.- Dissi, ma lo precedetti e gli presi il viso tra le mani mentre la mia bocca si incontrava con la sua...mi lasciai trasportare quasi dimenticato che ci stava piovendo dell'acqua di sopra.

Ci staccammo e lui mi prese per il polso riportandomi dentro, sotto gli occhi indiscreti degli invitati salimmo le scale per arrivare nella sua stanza e già arrivati al corridoio mi buttai al suo collo baciandolo con trasporto.

Aprì la porta e la chiuse con un calcio buttandomi, sotto di lui, sul suo morbido letto.

Iniziò a lasciare sul mio collo umidi baci mentre affondava le dita nelle gambe con cui lo bloccavo.

-Harry...- Ansimai infilando le dita nei suoi morbidi ricci.

-Se vuoi non lo facciamo.- Disse alzando la testa per guardarmi.

-No, cioè si, lo voglio, ma ho paura...- Dissi senza mollare la presa.

-Tranquilla, farò il più piano possibile.- Mi rassicurò prima di sfilarmi il vestito con un gesto veloce per poi buttarlo per terra, lontano.

Sfiorò la pelle nuda e con sensualità ed esperienza tolse tutto ciò che restava.

Pensai che mi sarei sentita a disagio, ma con lui tutte le insicurezze sembravano sparire...

Capovolsi la situazione prendendo il controllo e, mentre premeva con la mano la mia schiena sul suo petto, gli sbottonai la camicia e toccai la sua pelle abbronzata e forte, era bellissimo e tutto mio.

Scesi fino alla cintura dei pantaloni e lentamente li sfilai lasciandolo in boxer e con la camicia aperta; mi buttò accanto a lui e dopo essersi tolto le ultime cose si distese completamente su di me schiacciandomi sotto il suo peso.

-Pronta?- Chiese a pochi centimetri dal mio viso, tanto che potessi sentire il suo alito caldo sfiorarmi la pelle, feci di si con la testa e lui si preparò allungando le braccia per incontrare le mie mani e intrecciare le nostre dita.

Sentii una pressione e subito dopo un forte dolore accompagnato da un senso di piacere, corrugai la fronte e aprii la bocca lasciando che i nostri gemiti echeggiassero nella stanza, Harry mi baciò cercando di soffocare le mie urla e sentii anche il suo ritmo aumentare, per questo lasciai le sue mani e affondai le dita nelle sue spalle mentre lasciavo che urla lasciassero la mia bocca.

-Harry...- Sussurrai sforzandomi di parlare.

-Vuoi che mi fermi?- Chiese vedendo che ero incapace di sostenere ancora tutto questo.

Mossi la testa velocemente e subito lui si scostò buttandosi accanto a me con un tonfo.

Presi un lenzuolo e mi coprii cercando di stabilizzare il respiro.

-Allora?- Chiese Harry mettendosi di fianco per guardarmi meglio, mi girai e vidi il suo mezzo busto e i suoi ricci attaccati al collo per il sudore, era perfetto anche se sudato...mi avvicinai a lui e gli accarezzai la guancia sorridendo prima di stampargli un bacio in fronte e sorridergli, ricambiò e mi avvolse con un braccio in modo che potessi appoggiare la testa e la mano sul suo petto e con l'altra mano mi accarezzava i capelli fino a quando non chiusi gli occhi e mi persi nel sonno.

 

Sentii delle dita picchiettarmi la schiena, lentamente e controvoglia mi girai e aprii gli occhi cercando di mettere a fuoco l'immagine al mio fianco.

Era Harry.

-Mi dispiace svegliarti, dormivi come un angioletto, ma se mia mamma ci scopre sono fottuto...anzi, fottuti.- Disse infilandosi dei jeans.

Arrossii ricordandomi che ero coperta solo da un lenzuolo e con un'occhiata mi indicò dei vestiti sul letto e se ne andò in bagno per lasciarmi un po' di privacy, c'erano un paio di jeans (probabilmente della sorella) e una felpa viola di Harry con delle converse bianche della sorella.

Mi vestii velocemente, bussai alla porta del bagno e aspettai che Harry mi aprisse.

-Dobbiamo uscire, ma senza che mia mamma ci veda.- Spiegò aprendo la porta della sua stanza e insieme scendemmo le scale nel modo più silenzioso possibile.

-Signorino.- Disse Anne in cima alle scale con le braccia conserte e una lunga vestaglia rossa, aveva i capelli scombinati e raccolti in una lunga treccia, e una mascherina per dormire la notte.

-Mamma...!- Disse Harry sorpreso ridendo imbarazzato.

-Ahhh....porta la ragazza a casa e poi torna, noi due dobbiamo parlare.- Non aggiunse altro e si ritirò nella sua stanza.

Silenziosi uscimmo e salimmo in macchina, la situazione era alquanto imbarazzante...

-Scusami...- Dissi.

-Oh, non devi scusarti, non è colpa tua...da quando mia sorella Gemma è partita mia mamma è cambiata.- Spiegò mettendo in moto la macchina.

-Capisco...comunque non sono messa meglio di te, ora chi lo spiega a mia mamma perché non ho dormito a casa?!- Dissi facendo ridere Harry e a seguire anche io scoppiai in una sonora risata.

-Bé allora buona fortuna!- Disse fermandosi in doppia fila davanti casa mia.

-Anche a te.- Risposi sporgendomi in avanti per salutarlo.

Toccai le sue labbra e poi scesi dalla macchina e aspettai che se ne andasse prima che entrassi a casa.





     

    

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Capitolo 18
*** Mi hai drogata?! ***


(TIFFANY'S POV)

 

Quando entrai a casa mia mamma iniziò a bombardarmi di domande, cercai di raccontarle dov'ero stata (tralasciando che ero stata a letto con Harry) e poi filai nella mia stanza per scrivere tutto sul mio diario.

Appena finito buttai tutto dentro un cassetto e andai in bagno, pronta per una doccia, mi spogliai, salii sulla bilancia e poi mi infilai nella doccia, accompagnata dal rumore del getto d'acqua che mi aiutava a pensare...ero felice, tutto era quasi perfetto, ero fidanzata con un ragazzo splendido, ho fatto l'amore con la persona che amo e il peso sulla bilancia scende ogni giorno di più, ma nonostante i continui crampi allo stomaco non cederò, non posso.

Mi avvolsi attorno ad un morbido accappatoio e tornai in camera mia per vestirmi, tirai fuori una maglietta aderente ma non troppo e dei pantaloni della tuta, mi sistemai i capelli mi fermai davanti lo specchio per vedere se potevo scendere, appena vidi un'ombra alla finestra mi spaventai, ma non appena fui vicina mi resi conto che si trattava di Harry e con un sospiro di sollievo aprii le ante del balconcino.

-Che ci fai qua? Non eri andato via?- Chiesi incrociando le braccia e alzando un sopracciglio.

-No, non ho il coraggio di tornare a casa, avevo bisogno di un bacio appassionato della mia ragazza per prendere coraggio.- Disse entrando nella stanza e ispezionando attentamente tutto ciò che trovava in giro.

-Ma ti ho dato un bacio!- Protestai prima che si girasse nella mia direzione.

-Non era appassionato.- Insistette afferrandomi un braccio per poi spingermi più vicino, la distanza tra di noi era pochissima e riuscivo a sentire il suo respiro sulla mia fronte, probabilmente lui riusciva a sentire il mio cuore esplodere come una bomba ad orologeria.

Si porse in avanti per darmi un bacio e qualche secondo dopo che le mie labbra toccarono le sue sentii bussare alla porta.

-Che cosa c'è?!- Esclamai senza staccare le braccia dal collo del riccio.

-Sbrigati a scendere!- Rispose mia mamma col mio stesso tono di voce.

-Ok!- Dissi.

-Dove eravamo rimasti? Ah si...- Dissi facendo un mezzo sorrisetto mentre incastravo le mie labbra con le sue. La sua lingua toccò la mia bocca e lentamente entrò...

-TIFFANY MUOVITI!!- Urlò mia sorella facendomi allontanare da Harry con un balzo.

-Mi sa che è meglio che tu te ne vada.- Dissi spingendolo verso la finestra, ma era veramente massiccio e per me era quasi impossibile spostarlo, considerando pure che mi sentivo uno straccio.

Con un gesto veloce si girò e mi afferrò i polsi tirandomi a se, rimasi ipnotizzata dai suoi occhi brillanti come smeraldi, riuscivo quasi a vedere il mio riflesso.

-Non mi starai buttando fuori di casa, vero?- Chiese sorridendomi.

-Naah...ti sto gentilmente invitando a sparire dalla circolazione.- Dissi facendo un enorme sorriso mentre cercavo inutilmente di spingerlo, ma stavolta ci riuscii.

-Non me ne vado se non mi saluti come fanno tutte le coppiette.- Incrociò le braccia guardandomi con superiorità.

Lo presi per il colletto della giacca e lo tirai con molta poca delicatezza sopra di me lasciandosi trasportare in un bacio passionale.

-Ok ciao.- Lo lasciai e chiusi la finestra del balcone e uscii dalla mia stanza senza aspettare una sua risposta.

Scesi finalmente e dopo aver mangiato, controvoglia, salii nella mia stanza appena in tempo per leggere un messaggio di Michelle:

“Stasera ti va di venire in discoteca?”

Risposi: “Posso portare Harry?”

Dopo pochi minuti: “Ehi ehi, hai capito la nostra Tiff! Hahahha...certo che puoi!!”

Risi leggendo il messaggio e risposi: “Hahahha grazie xD”

Buttai il telefono sul letto e cercai qualcosa da poter indossare, niente di niente...

Mmh...IDEA!

Scesi velocemente e andai da Rachel.

-Vuoi venire con me a comprare qualcosa da mettermi stasera?- Le chiesi e nel giro di qualche istante vidi il suo viso illuminarsi.

-Ovvio!- Finì correndo verso la sua stanza.

-Aspetta aspetta, dove devi andare stasera tu?- Chiese curiosa incrociando le braccia al petto.

-Esco con Michelle, Harry e il fidanzato di Mich. Ciaooo!- Dissi prima di fuggire con Rachel prima che mia madre mi riempisse di domande.

Entrammo in diversi negozi, ma niente sembrava andare bene, facevo avanti e indietro nei camerini, ma sembravo una balena con tutto...Ormai avevo deciso di non andarci.

-Ferma!! Ho trovato un vestito perfetto! - Disse mostrandomi un vestito con il corpetto nero con dei ricami in pizzo sul pezzo e poi il sotto di una gonna celeste vaporosa che si stringeva in vita. (https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSOwOhz30Aju-TBo7B8BHkdSQ7BHr_Eq6ePc1j_-TM3RUNtHgkk)

-Oh no, non lo provo, è cortissimo!- Esclamai indicandolo.

-Ma sta zitta!- Disse la mora chiudendomi in camerino con il vestito e sbuffando lo infilai.

Uscii e Rachel fece un enorme sorriso, curiosa andai a guardarmi allo specchio e esterrefatta continuai a guardarmi sorridendo. Non mi capitava molto spesso di sorridere guardandomi allo specchio, capii che era quello il vestito giusto.

Soddisfatta uscii dal negozio, e dopo aver preso anche delle scarpe tornammo a casa, già erano le quattro, avevo due ore a disposizione per prepararmi, avevo già avvertito Harry e aveva detto che sarebbe passato mezz'ora prima.

Mi infilai in bagno e dopo una bella doccia andai a vestirmi, presi le scarpe, mi truccai con un filo di eyeliner, mascara e del leggero ombretto azzurro, con il fono resi i miei capelli più vaporosi e finalmente pronta e soddisfatta del risultato uscii e aspettai l'arrivo del ragazzo che la mattina stessa era piombato nella mia stanza dalla finestra.

Guardai l'ora nel telefono più o meno ogni cinque minuti, non appena vidi una macchina nera parcheggiata in fondo alla strada suonarmi corsi verso essa facendo attenzione a non cadere a terra.

-Ehi bellissima, ma che siamo sexy!- Esclamò Harry non appena entrai in macchina.

Gli diedi un bacio e subito dopo sfrecciò verso la discoteca.

-Sai che tra un po' è il mio compleanno?- Chiesi sorridendo.

-Certo.- Rispose cercando un parcheggio.

-Sono più vecchia di te...che tristezza...- Dissi ripensandoci malinconica.

-Hahahah, rimarrai comunque la mia piccola, dai vieni vecchietta.- Disse ridendo mentre mi scendeva dalla macchina; offesa uscii e andai verso l'ingresso senza aspettarlo.

Mi raggiunse e poi mi tirò per il polso facendomi entrare. Dentro c'era una gran confusione, gente sudata che ballava, puzza di alcool e la sala era piena di fumo, a poco non riuscivo a vedere dove stessi andando...e ora avevo perso pure Harry.

Cercai di schiarire la voce e lo chiamai a squarciagola, ma il volume della musica superava quello della mia voce.

-Bu!- Esclamò qualcuno alle mie spalle facendomi urlare dallo spavento.

-Harry, pezzo di coglione!- Esclamai vedendolo soffocare dalle risate.

-Dai vieni, ho trovato i ragazzi.- Disse dopo facendomi strada verso un tavolino vicino alla postazione del dj.

-Tiff!!- Disse Michelle saltandomi di sopra mentre i nostri fidanzati ridevano guardandoci.

-Ti ho portato da bere.- Disse Harry porgendomi un bicchiere.

-Harry....- Stava per dire Mich, ma fu interrotta da un gesto del riccio, qualunque cose ci fosse stata dentro ormai era troppo tardi, avevo mandato tutto giù.

-Andiamo a ballare!- Esclamai trascinandomi il riccio dalla camicia bianca, e leggermente sbottonata, in pista.

A ritmo iniziai a ondeggiare e muovermi, Hazza mi guardava come se non mi avesse mai vista ballare, così per scioccarlo di più poggiai una mano sul suo petto e muovendo i fianchi scesi in modo provocante, ora mostrava un sorriso divertito e anche lui stette al gioco toccandomi mentre mi muovevo, era davvero divertente provocare i ragazzi!

Poco dopo sentii Michelle tirarmi indietro con poca gentilezza.

-Stai esagerando.- Mi disse la mora davanti a me.

-Ma no! Mi sto solo divertendo!- Esclamai ridendo.

Lei sospirò e si massaggiò le tempie nervosa.

-Ok, ora io vado a ballare con il mio ragazzo, e tu te ne resti seduta qui buona buona.- E detto questo mi lasciò seduta al tavolino mentre lei si addentrava verso la pista.

Iniziavo ad annoiarmi e Harry non era venuto per farmi compagnia, così lentamente mi alzai e salii sul “palchetto” dove si trovava il dj, era molto carino: Alto, biondo, occhi neri, viso scolpito, palestrato ma non molto...insomma, adatto per flirtare.

Mi avvicinai e non appena mi sorrise capii che avrebbe abboccato facilmente.

-Ehi.- Dissi.

-Ehi.- Rispose con voce profonda mentre mi squadrava.

-Mmh...ti va di venire con me? Ci divertiamo....- Dissi passando la mano sulla sua maglietta mentre lui aveva assunto uno sguardo imbambolato.

Annuì e così lo trascinai con me, mi guardai intorno e presi una porta di servizio che portava in un corridoio bianco. Lo presi per la maglietta e lo sbattei al muro.

-Sei aggressiva, mi piaci.- Disse poggiando le mani sulle mie natiche, infilai la lingua nella sua bocca e mentre lui infilava le mani sotto il vestito la porta si aprii e ci vennero in contro Michelle, Harry e il fidanzato di Michelle.

Il ragazzo che tenevo bloccato al muro cercò di staccarsi, ma io affondai ancora di più nella sua bocca all'odore di menta.

Harry mi afferrò saldamente per un braccio e mi tirò via.

-Ahia, mi fai male! Mollami!- Esclamai, ma lui non lasciò la presa finchè Mich non gli poggiò una mano sulla spalla.

-Ma che cazzo di problemi hai?!- Gli urlai contro, la mia voce rimbombò nel corridoio.

-Ah io?! Non tu che limoni con questo coglione?!- Urlò anche lui indicando il ragazzo terrorizzato e confuso attaccato alla parete. Michelle intanto fece uscire tutti nel corridoio regnò il silenzio e l'imbarazzo.

-Non dovevo drogarti.- Sospirò portando una mano in fronte.

-Sei proprio uno stronzo.- Dissi sbattendo la spalla contro la sua per sorpassarlo.

-Aspetta.- Mi afferrò per il braccio sul quale il segno rosso stava diventando violaceo.

Mi girai a guardarlo in attesa di una sua risposta, ma dopo ci ripensò e mi lasciò andare.

Uscii per prendere un poco d'aria prima di tornare a casa, rifiutai il passaggio di Michelle e andai in un angolino a vomitare, mi girava la testa e avevo un mal di pancia tremendo...

Mi feci forza e con un po' di volontà cercai di tornare a casa.

La strada era buia, le luci dei palazzi spenti e a parte qualche ragazzino e delle macchine non c'era nessuno per strada, non appena sentii vibrare il telefono lo tirai fuori e lessi il messaggio: “Che fine hai fatto? Te ne sei andata? Dimmi dove sei che ti vengo a prendere.”

Era di Harry.

“Sto tornando a casa e non voglio un tuo passaggio.” E detto questo posai il telefono e nonostante continuasse a vibrare non lo presi finché non fui a casa, si erano fatte le due ormai e mia madre era distesa sul divano e dormiva, probabilmente mi stava aspettando...presi una coperta e gliela distesi di sopra prima di salire e andarmi a infilare sotto le coperte.








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Capitolo 19
*** Don't leave me... ***


(TIFFANY'S POV)

 

La mattina era una tortura alzarsi, a maggior ragione avendo un mal di testa feroce.

Controllai il cellulare, erano già le dodici meno un quarto e avevo 5 messaggi e 7 chiamate perse, la cosa strana era che non mi ricordavo neanche cosa fosse accaduto il giorno prima, così lessi i messaggi e capii che avevo litigato con Harry per un qualche motivo, più tardi avrei chiamato Michelle, lei forse mi avrebbe dato qualche risposta.

Intanto scesi giù a fare colazione e poi andai a lavarmi e vestirmi e chiamai Michelle per capire cosa fosse successo.

-Tiffany, si può sapere a che ora sei tornata ieri?- Mi chiese mia madre entrando furtivamente nella mia stanza.

-Sono tornata, questo è l'importante.- Risposi cercando di togliere i vestiti dal letto.

-Hai visto che occhiaie che hai? Sembri uno zombie! Per caso hai bevuto?- Chiese nervosa.

Odiavo quando incominciava a bombardarmi di domande senza neanche darmi il tempo di rispondere.

-Mamma e che cavolo! Ho diciannove anni, sarò pur libera di fare ciò che voglio, no?!- Sbottai ributtando tutti i vestiti che avevo in mano sul letto.

-Non finché abiterai sotto questo tetto!- Urlò e io presi la borsa, la giacca, le chiavi e uscii lasciandomi le sue inutili urla alle spalle.

“Mich, dove cazzo sei?!” Pensai tra me e me fermandomi davanti al bar dove solitamente ci davamo appuntamento, la aspettai per circa un quarto d'ora, poi finalmente scese dall'auto del suo fidanzato, Alex, e mi raggiunse.

-Ehi come stai?-

-Bene, te?- Chiesi.

-Bene, ma...sei sicura? Cioè, ieri hai litigato con Harry...- Domandò guardandomi come fossi uscita da un fumetto.

-Il problema è che non ricordo cosa sia successo ieri! Ho capito solo che ho litigato con Harry!- Esclamai massaggiandomi le tempie esasperata mentre ci accomadavamo ad un tavolino.

-Ehm, siamo andati in discoteca, Harry ti ha fatto bere qualche bicchierino di troppo e dopo che ti ho fatta sedere perchè attiravi TROPPA attenzione Harry si è preoccupato non vedendoti più e ti abbiamo trovata che ti baciavi con il dj, poi Harry si è incazzato, tu ti sei incazzata e boom, vi siete litigati. Fine.- Raccontò brevemente, lentamente mi riaffiorò qualche ricordo alla mente.

-Credi che debba scusarmi?- Chiesi.

-È stato lui a insistere perché tu bevessi quella roba.- Disse seria sorseggiando da una bottiglietta d'acqua un po' schiacciata.

-Bé, magari non pensava avrebbe fatto quell'effetto.- Lo difesi poggiando il mento sul palmo della mano.

-Oh si, lui faceva uso di quelle cose prima ancora di conoscerti.- Bisbigliò curandosi che nessuno ci potesse sentire.

-Cosa?!- Esclamai scioccata.

-Ma tu conosci Harold Edward Styles?- Domandò. La fissai a lungo, poi abbassai lo sguardo, magari lui aveva scelto di mostrarmi solo una parte del suo vero essere, cosa nascondeva davvero? Chi era quel ragazzino che incontrai due anni fa? E a quello che è ritornato e con cui sto ora?...

-Devo andare da Harry, ho bisogno di parlargli.- Dissi decisa alzandomi in piedi.

-Chiedo ad Alex se può darti un passaggio.- Disse Michelle tirando fuori il cellulare.

-Grazie.- La abbracciai e le diedi un bacio in guancia.

 

Nel giro di qualche minuto spuntò Alex con la sua auto grigia metallizzata e non appena fummo dentro la macchina sfrecciò.

-Sai dove abita Harry?- Chiesi stupita.

-Lo sanno tutti.- Rispose lui spiazzandomi e non parlai più durante il tutto il tragitto.

 

-Grazie ancora per il passaggio.- Dissi scendendo dalla macchina, loro mi salutarono e dopo essermi assicurata che se ne fossero andati andai a suonare il campanello, mi aprii una ragazza bionda e alta, poco più grande di Harry.

-E tu saresti...?- Mi chiese.

-Sono Tiffany, la ragazza di Harry.- Sottolineai sperando che non fosse una ragazza che Harry aveva invitato, magari stavano insieme di nascosto!

-Entra.- Disse seria e poi con un urlo chiamò Harry che subito scese le scale e ci raggiunse.

-Tiffany!- Esclamò bloccandosi non appena mi vide. -Ehm, lei è mia sorella Gemma.- Disse poi, mi sentii sollevata a sapere che fosse sua sorella.

-Piacere.- Dissi stringendole la mano, mi sorrise e dopo qualche attimo sparì lasciandoci soli.

Guardai per terra, non sapevo che dire, nonostante mi fossi preparata un discorso in macchina, così lo fece lui per me.

-Mi dispiace per ieri, sarei dovuto venire da te, ma non ho avuto tempo, mi dispiace se ti ho fatto bere...- Disse a mitraglietta finendo per abbracciarmi, se non l'avesse fatto lui probabilmente l'avrei fatto io.

-Va tutto bene, tranquillo, ero solo ubriaca, è tutto okay, sono qui, con te e non ti lascio.- Lo tranquillizzai accarezzandogli i ricci mentre lo guardavo serenamente nei suoi occhi verdi.

-Io ti amo. Ti amo Tiffany.- Continuava a ripetermi terrorizzato mentre mi accarezzava il viso come avesse un tic, mi stava spaventando ora.

-Harry, calmo, ti prego calmati, così mi spaventi.- Gli dissi facendolo sedere su una sedia poco lontana, inghiottì il groppo che gli si era formato in gola e cercò di tornare in sé.

-Va meglio ora?- Chiesi mettendomi in ginocchio davanti a lui con le mani sulle sue ginocchia. Fece cenno di si per poi tirarmi su e farmi uscire in giardino con lui.

Da quando gli venivano questi attacchi? Qualcosa lo turbava...

-Harry, ho bisogno che tu ti sfoghi con me, e se non vuoi farlo per te stesso fallo almeno per me.- Gli dissi facendolo sedere vicino a me su una panchina, gli presi le mani e aspettai che parlasse.

-So di essere esagerato, ma ho troppa paura che per una cazzata che potrei fare tu mi potresti lasciare e non potrei sopportarlo...- Mi disse.

-Sai che non potrei mai farlo.- Gli accarezzai la guancia.

-Invece si, come hanno fatto tutti, tutti mi hanno abbandonato, pure mio padre, per colpa sua non facciamo altro che spostarci di città in città, infatti Gemma è tornata perché....- Lasciò la frase in sospeso recandomi un'ansia atroce. Mi avvicinai di più al suo viso e lo incoraggiai a continuare, lui sospirò e a testa bassa finì: -...perché ora sono costretto a lasciare la città.-.

Rimasi a bocca aperta senza fiatare, quasi mi mancasse l'aria. Avete presente quando sentite quella sensazione di cadere nel vuoto, tutto diventa nero e poi andate a sbattere sul terreno? Ecco, io mi sentivo esattamente così.

-Ma...ma...tu...tu non puoi...- Balbettai.

-Neanche io lo vorrei, credimi, vorrei restare per sempre con te, sono stanco di perdere persone come fossero scontrini!.- Disse prendendomi il mento per avvicinarmi alla sua bocca, calda e morbida, come sempre. Affondai la lingua tra le sue labbra e avvolsi le braccia attorno al suo collo.

Come potevo stare senza lui, sola, e quando Michelle se ne starà con il suo ragazzo io sarò lì, a piangermi di sopra e a sperare che ritornerà da me, pur sapendo che non lo farà.

-Mi mancherai.- Gli dissi poggiando la fronte sulla sua.

-Anche tu piccola.- Disse stringendomi. Mi mancheranno davvero tanto i suoi abbracci, i suoi baci e il sentirmi costantemente al sicuro stando al suo fianco.

Il cielo si stava inscurendo e ormai si era fatto tardi.

-Posso permettermi di portarla a fare una passeggiata sul lungo mare.- Mi chiese facendo un inchino.

-Ne sarei onorata.- Risposi ridendo e facendo ridere anche lui, mostrando le sue tenere fossette, non potevo resistere, dovevo toccarle, così premetti gli indici sulle fossette sorridendo come un'ebete mentre Harry mi guardava scioccato.

-Hahaha, okay pazzoide-maniaca-di-fossette, vado a prendere le chiavi e torno.- Disse prima di darmi un bacio sul naso per poi entrare e tornare velocemente.

 

L'aria era umida e fresca, in giro non c'era quasi nessuno, solo io e Harry camminavamo avvinghiati senza fiatare, guardando il mare infrangersi contro gli scogli.

-Dove andrai?- Chiesi.

-In Canada, parto tra una settimana.- Rispose.

-Wow, non pensavo andassi COSì lontano.- Dissi cercando un tono neutrale, anche se sarei voluta scoppiare a piangere pregandolo di non andarsene, ma non era da me, così mi ripetei soltanto: “Non piangere. Non ora. Non qui. Non farlo. Respira. Resisti fino a quando non arrivi a casa.”.

-Lo so...Comunque credo sia ora di andare, si è fatto tardi e stasera sono fuori con mia mamma e mia sorella.- Disse staccandosi da me.

-Oh, okay...- Mi costrinsi a sorridere e poi lo seguii in macchina.

 

Mi lasciò davanti casa e prima di scendere mi diede un altro bacio.

Non appena entrai lessi il bigliettino che mi aveva lasciato mia mamma: “Sono con Rachel dagli zii, ti ho lasciato un pezzo di pizza. Baci. La mamma.”

Lo posai ed entrai direttamente nella mia stanza, ormai mi era pure passata quel poco di fame che avevo.

Mi buttai sul letto e strinsi il cuscino che si stava impregnando di lacrime cercando di soffocare i singhiozzi continui, mi sentii improvvisamente stanca e iniziai a piangere come non facevo da tanto ormai, forse stavo piangendo ora anche per tutte quelle volte in cui non l'avevo fatto...intanto non potevo fare a meno di non pensare a Harry, forse era colpa mia, si, è stata colpa mia, non dovevo affezionarmi, ho sbagliato, ma d'altronde c'era da aspettarselo...non faccio mai niente di giusto, devo sempre rovinare tutto e quando riesco a trovare un minimo di felicità anche questa mi viene tolta, forse non me lo merito?

Forse, come diceva Bukowski: “Eravamo le persone sbagliate al momento sbagliato.”.

Sarò complessa perché mi faccio i complessi. Adoro scrivere, ma a volte scrivo troppo. Adoro ascoltare la musica, infatti, ho le cuffie nelle orecchie ventiquattro ore su ventiquattro. A volte sono acida, lo so. So anche d’esser stronza, ma che ci volete fare? Questa è la mia corazza, mi protegge. Il romanticismo mi da al voltastomaco, eppure scrivo frasi d’amore su ogni dove. Non sono mai stata una persona molto femminile, e continuerò a non esserlo. Il rosa mi fa schifo, le gonne pure. La cosa più femminile che posso indossare sono dei jeans con le scarpe da ginnastica, le indosso sempre, nel caso debba correre via. Sono emotiva. Sono “forte” abbastanza da nascondere le mie emozioni. Non sono abituata ad amare, ma quando lo faccio, lo faccio forte. Voglio scappare, mettere tutti i miei libri in una valigia con l’iPod e correre via, andare a New York, Parigi, Londra, oppure non avere una meta, oppure non andare da nessuna parte.








 

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Capitolo 20
*** Oops. ***


TIFFANY'S POV

 

La notizia della partenza di Harry per me era stato un brutto colpa, ma non potevo comunque lasciarmi abbattere ora, perché avevamo ancora una settimana a disposizione per stare insieme, perciò scesi dal letto e cercai di essere il più ottimista possibile.

Mia mamma era già giù che teneva una tazzina di caffè da un lato e un giornale dall'altro, proprio come faceva mio padre.

-Buongiorno.- Dissi sorridente afferrando un biscotto dalle mani di Rachel.

-Ehi!- Esclamò Rachel offesa prendendo un altro biscotto.

-Buongiorno tesoro, oggi mi sembri di buon umore.- Disse mia madre dandomi un bacio in guancia.

-Già.- Sorrisi di nuovo ma più forte.

Grande Tiffany, ci sono cascate! Ora corri su e esci, non devi sprecare neanche un secondo, ricordati che il tuo amore sta per partire per sempre e tu non lo rivedrai mai più!

-Ora vado a prepararmi e poi esco, vado da Harry.- Dissi prima ancora di sentire la risposta di mia madre, cioè: “Quando torni signorina?”

 

Uscii e andai dritta alla metrò, per andare da Harry, intanto mi guardai un poco in giro. Di mattina la metrò era sempre piena di gente che veniva e andava, mamme che tiravano i figli dentro, ragazzi che scherzavano tra di loro e seduti per terra barboni che cercavano solo un po' di soldi per poter mangiare, per me era difficile resistere, infatti avevo già infilato la mano dentro la borsa e mi stavo dirigendo verso uno di loro, ma il treno era ormai arrivato e fui costretta a tornare indietro per non perderlo.

Fortunatamente casa di Harry non distava tanto dalla stazione, infatti la raggiunsi in fretta.

-Si? Chi è?- Chiese una voce dietro la porta pochi secondi dopo che ebbi bussato.

-Sono Tiffany...- Dissi toccandomi i capelli.

Dopo qualche rumore di maniglie e serratura la porta si aprì e una figura alta si buttò su di me stringendomi in un abbraccio, capii che si trattava di Harry per il suo respiro sul mio collo. Ogni volta mi dava i brividi.

-Non pensavo saresti venuta qui da sola.- Mi disse poi prendendomi per mano in modo da farmi entrare.

-Sono abbastanza grande da badare a me stessa.- Incrociai le braccia al petto e spostai il peso su un fianco.

-Lo so tesoro, solo che fuori ci sono tanti bastardi pronti a fare cose terribili a ragazze come te.- Mi sorrise e io alzai un sopracciglio senza muovermi di un millimetro.

-Ok, comunque che ti va di fare piccola?- Mi chiese avvolgendo un braccio itorno alla mia spalla.

-Non lo so, a te cosa va di fare?- Chiesi.

-In questo momento vorrei solo starti vicino, riempirti di baci e stringerti fino allo sfinimento.- Rispose guardandomi dritta negli occhi. Non potei fare a meno che sorridere e avvicinarmi per dargli un bacio a stampo sulle labbra.

-Allora che aspetti?- Gli dissi stringendo la sua maglietta in un pugno per tenerlo vicino.

Con un sorrisetto adorabile mi afferrò la mano e mi portò su nella sua stanza, mi spinse sul letto e chiuse la porta.

-Arrivo!- Esclamò prendendo la rincorsa per saltarmi addosso.

-No! No! No!!- Urlai arricciandomi come un riccio, ma ormai era troppo tardi e lui mi stava già di sopra, solo quando lanciai un urlo si spostò al mio fianco prima di scoppiare a ridere e trascinare anche me nella sua risata contagiosa e poco dopo mi avvolse un fianco con il braccio per avvicinarmi a lui.

-Cazzo quanto ti amo.- Mi sussurrò poggiando il suo naso sul mio.

Gli sorrisi e per poi passare la lingua sulle sue labbra calde e mordergliele in maniera provocante.

Con un sorriso malizioso si buttò sopra di me e mentre con le mani mi stringeva le cosce con la bocca lasciava baci e succhiotti dalla mascella fino alle clavicole, lo strinsi a me e riavvicinai il suo viso al mio per baciarlo senza pudore lasciando che le nostre lingue si scontrassero.

-Ti voglio...- Mormorai col fiatone nel bacio prima di staccare la camicia di Harry con un unico strappo e far cadere i bottoni per terra.

-Aggressiva la bimba...mi piace.- Sorrise maliziosamente Harry sfilandomi la maglietta e toccandomi avidamente il corpo mentre tornava a baciare le mie labbra ardenti e rosse.

-Ehm ragazzi, almeno chiudete la porta.- Sentimmo una voce femminile dietro le spalle e quando Harry si girò vidi Gemma in piedi con un'espressione alquanto tranquilla.

-Merda Gemma!- Esclamò Harry guardando la sorella con la bocca aperta.

-Ok, ok.- Rispose lei chiudendo la porta con aria seccata.

Quando Harry si voltò verso di me vide la mia faccia divertita di chi da lì a poco sarebbe scoppiato a ridere e mi sorrise come a dire “Dov'eravamo rimasti?” e io come risposta infilai le dita tra i suoi ricci e azzerai la distanza tra di noi.

Dopo qualche secondo ci ritrovammo senza vestiti, uno sopra all'altro, ma stavolta ero io sopra si lui, finalmente ero io quella che aveva la situazione sotto controllo.

-Ehm, Harry?- Lo chiamai.

-Si?- Mi guardò confuso, e bastò uno sguardo per capirci.

-Oh si, giusto, in quel cassetto.- Disse indicandomi un cassetto proprio di fianco a me, mi allungai per prendere un pacchetto e lo strapparlo con i denti, ci impiegai qualche secondo ad infilarglielo e dovetti abbassare lo sguardo e coprirmi il viso con i capelli per l'imbarazzo, appena finito mi sistemai sopra di lui e lentamente lasciai che entrasse dentro di me.

Aprii la bocca e chiusi gli occhi lasciandomi trasportare da quella sensazione di dolore ma piacere man mano che aumentava la velocità e la profondità e finchè entrambi non raggiungemmo l'apice Harry cercava di soffocare le nostre urla baciandomi con passione, ma fu quasi del tutto inutile perchè all'ultimo infilzai le unghia nelle spalle di Harry e mi buttai di fianco a lui cercando di riprendere fiato.

-Tiffany...- Mi girai a guardare Harry e notai la sua faccia preoccupata e poi il suo dito che indicava il suo....amichetto.

Spalancai gli occhi non appena mi accorsi che si era spaccato e tornai a guardare Harry con la sua stessa espressione preoccupata, poi mi alzai e mi chiusi in bagno, passò qualche secondo prima che Harry entrasse.

-Ehi, tranquilla, magari non...non succederà niente, casomai tu non hai una pillola?- Mi chiese a qualche centimetro dal mio corpo.

-Non ho quella adatta per quest'evenienza...- Abbassai lo sguardo e poggiai la testa sul petto nudo e imperlato di sudore del magnifico ragazzo davanti a me, che mi avvolse in un abbraccio.

-Non c'è problema, dopo andiamo a prenderle. Ora andiamo a fare una doccia rinfrescante.- Disse prendendomi per mano e infilandomi sotto la doccia con lui.

-AAH! È fredda!- Esclamai evitando il getto d'acqua e attaccandomi al muro mentre Harry sghignazzava schizzandomi.

-Smettila.- Dissi ridendo mentre lui mi tirava dai fianchi per soffocarmi sotto l'acqua.

-Basta.- Insistetti prendendolo per le spalle e attaccandolo al muro.

Passai la mano sui sui addominali e poi alzai lo sguardo notando il suo sorriso adorabile e le sue fossette irresistibili, per non parlare poi dei suoi occhi verdi inchiodati ai miei, adoravo guardare i suoi occhi, erano sempre così luminosi e ogni volta che lo guardavo gli brillavano, sua mamma mi aveva detto che avevano da tempo perso quella luce, ma quando era con me ed era felice si illuminavano, questo pensiero mi fece sorridere.

-Sei molto bella, anzi, sei la donna più bella della mia vita.- Passò una mano sulla mia guancia e per spostarmi una ciocca di capelli, gli sorrisi e dopo aver infilato le dita tra i suoi ricci bagnati gli stampai un dolce bacio sulle labbra.

 

-Grazie per aver comprato quelle cose al posto mio.- Dissi ad Harry dandogli un bacio in guancia.

-Prego, ma vedi che non è stato facile neanche per me, in teoria ci saresti dovuta andare tu.- Rispose mentre mandavo giù una pillola.

Non ebbi neanche il tempo di rispondere che Michelle mi chiamò.

-Pronto?- Dissi.

-Tiff, ti va di accompagnarmi al centro commerciale?- Mi chiese allegramente.

-Ohw, si certo, se vuoi ci lascia Harry visto che sono in macchina con lui.- Risposi girandomi a guardare la faccia confusa di Harry.

-Ok.- Disse.

-Ok, arriviamo, ciao.- Risposi infine prima di chiudere la chiamata.

-Chi devo lasciare e dove?- Chiese il riccio lanciandomi uno sguardo.

-Ti faccio conoscere la mia migliore amica e poi tu tanto gentilmente ci lasci al centro commerciale.- Spiegai facendo un enorme sorriso.

-Oh ma certo tesoro ti accompagno volentieri. Grazie amore. Prego tesoro.- Disse tra se e se sbuffando e io gli stampai un bacio sulla guancia per poi dargli indicazioni per arrivare a casa di Michelle.

 

-Ciao!- Esclamai scendendo dall'auto per correre incontro a Michelle e saltarle addosso.

-Biondina! Quanto mi sei mancata.- Rispose stringendomi.

-Ti vorrei, finalmente, presentare Harry.- Le dissi prendendo per mano Harry e avvicinandolo a me.

-Piacere, Harry.- Disse porgendole la mano.

-Michelle.- Rispose la mora stringendogliela.

-Ok, ora possiamo andare.- Dissi qualche secondo dopo rompendo un imbarazzante silenzio che si creò anche durante il tragitto fino al centro commerciale.

-Bene, è stato un piacere conoscerti...Harry.- Disse Michelle prima di scendere dall'auto, poco dopo feci lo stesso, ma Harry mi bloccò e prima che potessi girarmi a guardarlo mi sussurrò all'orecchio:

-Ci vediamo domani sera, alle sei ti passo a prendere.- E dopo mi diede un bacio vicino all'orecchio.

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