She is different.

di ClarissaMontecchi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Grigii (prologo) ***
Capitolo 2: *** Different. ***



Capitolo 1
*** Grigii (prologo) ***


Fra meno di due ore iniziera' di nuovo la scuola.Sono le 7 di mattina e io ho gia' la luce del mio led del mio cellulare negli occhi. Sento qualcuno salire le scale.Sicuramente e' la signora Dude,-e' la nostra donna di pulizia,ma piu' che altro la tratto come fosse una nonna o una lontana zia- 'Signorino,e' ora di alzarsi o fara' prima che continuasse la frase si accorse che io ero gia' sveglio. 'Ehy signorino David aveva percaso intensione di fregarmi?' disse con tono forte,e riprese 'E ora di alzarsi e prepararsi' continuo con voce dolce. ' Gli mandai un vero sorriso. La mia famiglia era la classica famiglia ricca di denaro ma povera di sentimento.Mia madre e' una. famosa avvocato,lavora sempre e di continuo.Ed e' completamente innamorata di mio padre.Quest'ultimo,e' il menager di una famosa band. Ed e' sempre fuori,e ovviamente tradisce mia madre,probabile con ragazzine poco piu' grandi di me. In pratica,la casa e' della signora Dude. Io odio quella casa,difatti non ci sto mai.Ogni scusa e' buona per stare fuori. Ero fuori al cancello ad aspettare che aprisse.Ero nuovamente in anticipo.Ogni anno la stessa storia.Ero li appogiato sul muretto a pensare. 'Ehy amore' una voce famigliae e stridula mi riporto' alla realta'. Era Daphene.La mia ragazza. La solita' troia che sie e' portata a letto chiunque.Girano voci che anche la sua migliore amica e' riuscita ad entrare nelle sue mutandine.Io non provo amore per Daphene,non credo nell'amore.E forse gli ho chiesto il fidanzamento solo perche siamo la classica coppia..perfetta. Io giocatore di football e lei capo delle cherleeder. Da lontano vedo il mio migliore amico accompagnato con una ragazza,piu che altro sembra che abbia 13/14 anni,mai vista prima...Ha delle lunghe gambe,una pelle chiara,quasi fosse morta,lumghi capelli mossi dal lieve venticello. Ma e' diversa,e' migliore. 'EhyDavid' disse Jack 'Ehy bro!' risposi io con un sorriso a 32 denti. E guardai la ragazzina al suo fianco 'E lei e'?' domandai con un tono curioso. Alzo' lo sguardo.Mi tese la esile mano. 'Chris.Christine piacere' Disse sorridendo con un sorriso che fsceva invidia al sole. Ero dannatamente incantato dai suoi occhi.Grigi.Grandi.Profondi,sinceri forse un po' troppo. Spazio per l'autrice: Sono nuova qui,e bho ecco la mia prima storiella.Non sono bravissima,ma l'ho fatto giusto per divertirmi. Speri che questa storia posso piacervi.E' solo un prologo,ma e' storia diversa dalle altre,cisara' un gran finale a sorpresa. :) Restate con me,pleas.. Qualche recenzionee mi farebbe piacere <3

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Capitolo 2
*** Different. ***


Erano passati due giorni dall'arrivo Christen.Era bellissima,ma era la solita pivella. Da quello che mi aveva detto Jack,era sua cugina.Aveva 15 anni,era della calabria ma siccome sua madre era recemtemente morta di cancro,e suo padre era un umbriacone senza fine,il tribunale assegno' Christine all'unica zia.Cioe' la signora Claire,madre del mio migliore amico. Era la quinta ora.E' l'ora di scienze,ero li seduto a fissare di fuori.Non fissavo nulla di preciso ma solo la natura cambiare nelle sue piccole cose. Mentre fissavo la panchina gelida e vuota,unica panchina in tutto il cortile,una ragazza si mise a sedere.Si mise nella posizione in cui ci mettiamo quando siamo stanchi dopo una corso.Solo quando alzo il viso per tirarsi via una lacrima mi accorsi chi era.Era lei,Christine.Fu una cosa automatica.Alzai con una velocita' immisurata il braccio destro 'Professore mi dispiace' non dissi altre scuse.Presi lo zaino su una spalla e corsi da lei. Sapevo che quel gesto mi sarebbe costato una bella punizione,forse addirittura un'espulsione. Quando arrivai nel cortile,mi fermai a distanza da quella panchina,giusto per riprendere fiato.Camminai con tranquillita' ,e mi sedetti sue quella,estremamente gelida, panchina. 'Christine' dissi con voce calma. Si alzo dalla panchina in un gesto rapido. 'E non chiamarmi Christine,cristo'. Disse piagnugolando. Mi alzai anche io.Mi misi davanti a lei. 'E tu non urlare,cristo' continuai 'ti sentiranno tutti'. Non capi' subito,so solo che mi ritrovai le sue braccie attorno al mio busto.Dopo un po' con un gesto dolce,le levai le braccie dal mio busto.Mi misi seduto e la portai seduta affianco a me. 'Scusami' sussuro' lei. 'Ne vuoi parlare?' domandai. 'E' solo che non ho amici.Non ho amiche,e questo solo perchč non porto minigonne,non ho un fisigo perfetto,non sono bionda' sifermo' per riprendere fiato 'e solo perche' ogni mattina non mi metto l'intero negozio della kiko in faccia' fini' lei. 'Tu sei migliore,o diversa.Mettila come ti pare' dissi io ridendo. Lei prima di rispondere,mi se la testa sulle mie gambe. 'Sbaglio o la capo del gruppetto e' la tua ragazza?' con tono saputello rispose. 'Solo perche' sono fidanzato con una di loro non significa che non la penso come te.' dissi a risposta secca. 'e scusa dell'abbraccio.E scusa se mi sono messa cosi.E' unabitudine.Lo facevo sempre con mia madre quando ero nervoso,o incazzata. ' disse con una voce dolce. 'Chris.Posso chiamarti cosi'? Domandai. Pian piano che le nostra conversazione andava avanti,avevosempre piu' voglia che quella conversazione non finisse. E nonostante tutto,per la prima volta sentivo la voglia di abbracciare qualcuno.Di riabbracciarla

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