Knot This Guy - fanfic by huntress

di AliceBaskerville
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Foreword ***
Capitolo 2: *** KNOT 1 - IL FILO ROSSO ***



Capitolo 1
*** Foreword ***


-FOREWORD-
La realtà può essere dura a volte.
Dara sentiva i suoi polmoni bruciare mentre correva a piedi nudi verso l’hotel, tenendo le scarpe in entrambe le mani. I suoi capelli erano sparati in ogni direzione e il suo vestito è da tempo retrocesso al rango di uno straccio a brandelli dopo aver sudato tanto da poter riempire interi secchi, mentre continuava a correre come se un branco di demoni stesse per raggiungerla. Ma quello era l’ultimo dei suoi problemi, al momento. Era già in ritardo di cinque minuti e il suo ragazzo non era il tipo che aspettava.
Mentre guardava all’hotel con determinazione, la sua mente creava cento scuse plausibili al secondo. Il suo disagio crebbe quando lo vide guardare all’orologio con le sopracciglia crucciate. Respirando dalla bocca, Dara prese più velocità, ignorando gli sguardi curiosi dei passanti mentre continuava a correre come una pazza verso di lui.
Raggiunto l’edificio dell’hotel, Dara si fermò improvvisamente e cercò di riprendere fiato mentre guardava su, picchiettando leggermente il petto con le scarpe che stringeva in mano notando la luna piena che adornava il cielo. Quello che non notò era il ragazzo in piedi alla sua sinistra che spingeva le mani nelle tasche mentre guardava su verso l’hotel davanti a loro con le sopracciglia aggrottate. Il suo braccio era pieno di tatuaggi e i suoi occhi erano gli specchi della rabbia che celava dentro di sé.
Dara indossò frettolosamente le scarpe e le sue labbra disegnarono una smorfia alla vista del suo disastroso vestito. Una volta, quel vestito era carino, pulito e immacolato. Dopo aver corso per tutta la città come se i suoi capelli andassero a fuoco, ora sembra come se fosse appena strisciata fuori dall’inferno. Emise un profondo sospiro e si preparò al litigio che indubbiamente sarebbe avvenuto tra lei e il suo ragazzo, dato che era in ritardo di qualche minuto. Sia Dara che il ragazzo cominciarono a camminare allo stesso tempo e una volta entrati nell’hotel, Dara girò a destra, mentre il ragazzo a sinistra.
Qualche passo più in là da dove i due si erano fermati, la divinità protettrice della corda, mglio conosciuta come ‘Hadana’, ridacchia mentre riposava le mani sui fianchi.
‘Finalmente, è ora!’ esclamò entusiasta Hadana Bom unendo insieme le mani. Lei chiuse gli occhi e recitò “Filo rosso del destino, appari dinnanzi a me!”
Quando lei aprì gli occhi, un sorriso si impossessò delle sue labbra mentre guardava allegramente da lontano il brillante filo rosso che univa la coppia destinata che le era stata assegnata.
Il suo sorriso svanì istantaneamente appena una turbinosa sfera di fumo nero apparve davanti a lei. Ne uscì un ragazzo alto dagli occhi penetranti, mentre la sfera di fumo svaniva. La divinità truffatrice, altrimenti nota come ‘Jursa’, le sorrise.
‘Ciao’ Jursa Seunghyun la salutò con voce profonda ma monotona. Però prima che Bom potesse rispondere…
‘Arrivederci’ disse lui indietreggiando mentre la sfera di fumo nero lo avvolgesse di nuovo finché sparì completamente.
Mentre scatenava un urlo infastidito, Bom fece un passo indietro finché del brillante fumo bianco la circondò completamente fino a sparire.

ANGOLO DELLA TRADUTTRICE:
Salve gente! Questo è il prologo di Knot This Guy, di gran lunga la mia fanfiction preferita. Penso sia abbastanza conosciuta, ma per esserne sicura che la conosciate tutti eccomi qui a tradurla. E' una fanfic DARAGON. Ci tenevo a precisare che io quando ho iniziato a leggere non shippavo daragon, ma adesso sono una loro shipper accanita. Questo prologo... non ti fa capire granché, eh? Ma se avete letto il prologo e volete capirci qualcosa vi basterà aspettare qui sintonizzati (siccome ora siamo in un programma tv, certo) perché il primo capitolo è già in fase di traduzione, ma dovete avere pazienza perché i capitoli di KTG sono belli lunghi. Cercherò di non farvi aspettare troppo e farò del mio meglio per tradurre come conviene a una fanfic bella come questa. Spero intanto di aver tradotto per bene il prologo. Lasciate tante recensioni perché questa è una fanfic che merita sul serio!

QUESTA FANFICTION E' STATA SCRITTA DA HUNTRESS DI WWW.ASIANFANFIC.COM. HO OTTENUTO IL PERMESSO DELL'AUTRICE DI TRADURRE QUESTA STORIA DALL'INGLESE ALL'ITALIANO. TUTTI I DIRITTI RISERVATI A HUNTRESS.

LINK DELLA STORIA ORIGINALE: 
http://www.asianfanfics.com/story/view/271840/knot-this-guy-fantasy-romantic-comedy-dara-daragon-fantasy-gdragon-jiyong-romcom-supernatural
 

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Capitolo 2
*** KNOT 1 - IL FILO ROSSO ***


SANDARA’S POV
 
La realtà può essere dura, a volte.
 
“Lasciamoci”, disse Joo Won ancora una volta.
 
“Cosa?”, chiesi sbigottita. Avevo corso come una pazza dall’università per raggiungere quest’hotel così elegante, e questa era la questione urgente che dovevamo discutere?
 
“Lasciamoci”, ripetette.
 
Co… Cosa?
 
No, non inizierò a piangere. No. Non inizierò a pia- …porca miseria.
 
“Chi accidenti sta tagliando cipolle qui dentro?”, scherzai, mentre battevo le palpebre rapidamente per fermare le lacrime, ma ormai piangevo ed era impossibile impedire alle maledette lacrime di scendere. Giocherellavo con le mie dita sulle gambe, mentre cercavo una qualsiasi cosa che potesse farmi apparire meno patetica, nonostante il continuo scorrere delle lacrime sulle mie guance.
 
“Mi dispiace, Dara”, rispose, neppure un pizzico di tristezza traspariva dalla sua voce.
 
“No-… Non potremmo cercare di aggiustare le cose?”, ecco. Ora sono ufficialmente patetica.
 
“Forse, semplicemente, non siamo fatti per stare insieme”, rispose.
Non siamo fatti per stare insieme? Quelle parole avevano spazzato via anche l’ultimo briciolo di calma in me. Volevo urlare e sbattergli in faccia ogni singolo piatto mi trovassi a portata di mano. Ho fatto qualsiasi cosa in mio potere per essere la ragazza perfetta per lui. Ho persino frequentato quelle lezioni di cucina, di cerimonia tradizionale del tè e qualsiasi altra cosa per essere la donna ideale per lui! Guardai anelante la forchetta posata di fronte a me, pensando a quanto sarebbe stato bello ficcargliela in un occhio.
 
Nella mia mente, si susseguivano una serie di eventi:
 
1. Joo Won che dice che “non siamo fatti per stare insieme”;
 
2. Io che mi alzo dal tavolo, perdendo completamente la testa e urlando al sanguinoso omicidio;
 
3. Io che do fuoco al ristorante;
 
4. Bomba nucleare.
 
Fortunatamente, avevo imparato a padrone l’antica arte del calmarmi attraverso respiri profondi. Non avrei mai desiderato mostrare a questo ragazzo qualsiasi lato della mia personalità che potesse fargli pensare che non siamo adatti l’uno all’altra. Lo amavo, maledizione. Lo amavo… Allora, perché?
 
“Joo Won-ah”, deglutii e mi asciugai le lacrime dal volto.
 
“Non funzionerà mai tra di noi.”
 
Mi scrollai le spalle e lo fissai incredula.
 
“Dimmi cosa mi manca e cercherò di sistemarlo”, supplicai, con voce fievole. Una volta che la mia compagna di stanza, CL, avesse scoperto come lo stessi implorando perché aggiustassimo le cose, mi avrebbe sicuramente fatto penzolare a testa in giù dal soffitto della nostra stanza.
 
“Non ti manca nulla, Dara.”
 
“Allora perché stiamo avendo questa conversazione? Joo Won-ah, se ho fatto qualcosa di sbagliato, mi dispiace davvero. Non farò mai più tardi, lo prometto. Non lasciamoci, okay? E’ il nostro anniversario, ti supplico, non fare così. Su, prendi un po’ di torta. Magari lo zucchero ti aiuterà a schiarirti le ide-“, venni improvvisamente fermata dal tagliarne un pezzo dalla sua mano sul mio polso, lui mi guardava fisso negli occhi.
 
“Mi dispiace davvero. Per l’intero anno che abbiamo passato insieme, non mi è sembrato di essermi avvicinato a conoscerti meglio. Ti sei modellata affinché potessi la mia donna ideale, ma le cose non funzionano così, Dara. Mi sono stancato della nostra relazione.”
 
Posai gentilmente la posata sul mio piatto e chinai il capo, confusa.
 
Io non capisco. Ho fatto qualsiasi cosa mi riuscisse per non deludere le sue aspettative anche se ciò avesse significato morire per la stanchezza. E ora lui vuoi conoscere la vera “me”? Che c’è da sapere di me? Sono noiosa. Sono una studentessa universitaria e un’imbranata. Ciò riassume la mia vita.
 
Maledizione.
 
Asciugai le rimanenti lacrime con il tovagliolo da tavolo e sciolsi la mia stretta coda di cavallo, liberando i capelli sulle mie spalle e scompigliandoli un po’ con le mani. L’unica ragione che mi spingeva a continuare a legare i capelli era lui, visto che una volta aveva detto che le ragazze con un’ordinata coda di cavallo lo attraevano. Ovviamente ho dovuto comprare centinaia di elastici in vari colori per legare i capelli ogni volta che lo vedessi… perché sono stupida… perché lo amo.
 
“Ah, i miei capelli sono finalmente liberi”, mi dissi, iniziando a riempirmi la bocca di cibo, ignorando la sua espressione sconvolta.
 
“Paghi tu, giusto? Posso portare qualcosa a casa per CL?”, gli chiesi. Ebbe bisogno di qualche secondo, prima di annuire, probabilmente scioccato dal mostro che si presentava di fronte ai suoi occhi.
 
“Possiamo almeno essere amici?”, chiesi poi, dirigendo tutta la mia attenzione sul cibo nel mio piatto.
 
“Certo.”
 
Sentii nuovamente il mio cuore stringersi, non mi azzardai ad alzare lo sguardo. Al pensiero dei nostri ricordi insieme, i miei occhi iniziarono ad appannarsi nuovamente. Mi prese di sorpresa quando improvvisamente si avvicinò per posare il suo fazzoletto nella mia mano. Sarebbe più facile se potessi odiarlo, ma non ci riesco.
 
Risi amaramente e lo guardai, “Giuro che ci sono dei ninja che tagliano cipolle in un angolo. Stupidi ninja.”
 
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Bom incrociò le braccia all’altezza del petto, mentre batteva un piede sul pavimento. Lanciò, poi, uno sguardo tagliente in direzione di Seunghyun, poggiato tranquillamente con le spalle al muro con le mani in tasca, aspettando che le porte dell’ascensore situato poco lontano si aprissero.
 
Dentro di lei infuriava una tempesta, continuava a non voler accettare che il Jursa scelto per essere la sua controparte fosse proprio Seunghyun, la pecora nera tra tutti i Jursa, le divinità mistificatrici. Sarebbe stata una vera seccatura.
 
Per caso il suo capo la stava punendo? Certo, sapeva di essere conosciuta come la piantagrane tra le Hadana, le divinità protettrici del filo, a causa del suo carattere, ma, in sua difesa, lei si impegnava al massimo per riuscire a portare a termine il suo compito!
 
Per distrarsi, focalizzava la propria attenzione sulle porte dell’ascensore. Da un momento all’altro, la coppia destinata le avrebbe attraversate. Bom diresse un altro sguardo in direzione di Seunghyun e il suo fastidio crebbe nuovamente.
 
Il compito dei Jursa era quello di mettere in difficoltà la coppia destinata per verificare che il loro legame fosse forte, mentre il compito delle Hadana era quello di assicurarsi che, nonostante le vicissitudini che avrebbero dovuto superare, il filo del destino li unisse per l’eternità. Per questo motivo, un’Hadana e un Jursa venivano assegnati a ogni coppia destinata una volta che la realizzazione del filo si fosse fatta imminente.
 
Si diceva che le divinità mistificatrici rompessero le regole degli dei e della natura, alcune volte con cattive intenzioni, ma solitamente, anche se in maniera non intenzionale, le loro azioni portavano a risultati positivi.
 
Bom contrasse le labbra ricordando quegli antichi insegnamenti umani.
 
Effetti positivi? Hmpf!
 
Lei odiava i Jursa, accidenti! Si comportava sempre in modo freddo ogni volta che incontrava la sua controparte e, per questa ragione, aveva ricevuto un certo numero di rimproveri da parte del suo capo, Yang Goon – il dio lunare paraninfo.
 
“Non capisco perché voi Jursa dobbiate intromettervi, quando di fatto sapete bene che nulla che voi facciate reciderà il filo del destino”, affermò arrogantemente.
 
“Mi hanno avvertito di quanto ti riguarda”, Seunghyun rispose.
 
“Di quanto mi riguarda?”
 
Hadana Bom ha un caratterino che può rivaleggiare con Ariete ‘Il Montone’, dicono. Se dovessi infastidirla, faresti meglio a dartela a gambe prima che ti travolga come un toro inferocito.”
 
 
T-Toro inferocito?! Bom respirò affannosamente, voltandosi verso Seunghyun mentre stringeva i pugni ai suoi fianchi. Lo guardò come se avesse intenzione di fondergli il viso con lo sguardo. Le Hadana sono spesso dipinte dalla tradizione come fate, mentre i Jursa come bestie, ad esempio coyote o volpi, quindi, come si permetteva a paragonare un’Hadana a un toro?!
 
“Dicono anche che tu abbia un distinto set di artigli apposta per le divinità come noi”, inarcò le sopracciglia e sorrise.
 
Bom emise un rumoroso ed esasperato sospiro, guardandolo incredula. Non aveva mai incontrato una divinità mistificatrice come lui.
 
Sembrava che la loro coppia destinata avrebbe dovuto sopportare molte difficoltà da quel momento in avanti. E, sfortunatamente per lei, le toccava la medesima sorte.
 
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Lee Soo Man si alzò infuriato, sbattendo il pugno sulla scrivania, ma Kwon Jiyong rimase impassibile di fronte allo sfogo di suo padre.
 
“Non capisci? Sei l’unico erede rimanente della compagnia! Devi tornare a casa!”, urlò.
 
“Non mi sono mai considerato l’erede. Sono solo un figlio illegittimo che malauguratamente condivide il tuo sangue. Se tua moglie e tuo figlio non fossero morti in quell’incidente aereo, ora non saresti qui a disturbarmi. Continuiamo le nostre vite come prima. Tu, con il tuo impero. Io, da solo”, rispose Jiyong, gelido.
 
“Continui ad incolparmi per la morte di tua madre?”
 
“No”, rispose immediatamente, fissando le foto che ornavano gli scaffali.
 
“Hai fatto ciò che dovevi. Hai deciso di rimanere con la tua famiglia legittima. Le persone muoiono, fine. Ciò che rimane di mia madre si sta già decomponendo sotto terra, non c’è bisogno di rivangare il passato.”, continuò.
 
Lee Soo Man prese un grosso respiro alle sue parole. Era come se si trovasse alla presenza di una persona interamente diversa. Non avrebbe mai creduto che suo figlio potesse diventare così.
 
“Jiyong, ho provato ad aiutare tua madre, ma lei continuava a fuggire, perché non voleva che sorgessero problemi con me e mia moglie. Si sentiva responsabile di ciò che avevamo fatto e cercò di porre rimedio a ciò vivendo da sola e lasciandoti alle mie cure. Ho provato a-“
 
“Ho deciso di lasciare la tua casa dopo il decesso di mia madre perché non c’era più ragione di rimanere lì. Allo stesso modo, non c’è ragione di rivederci.”
 
Jiyong uscì dalla stanza senza guardare indietro verso suo padre.
 
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SANDARA’S POV
 
La morta vivente, una volta conosciuta come Sandara Park o altrimenti me, entrò nell’ascensore e spinse il pulsante per il piano terra.
 
Crollai a terra abbracciando la busta di carta che conteneva il cibo che avevo intenzione di portare a casa per CL, senza preoccuparmi del fatto che i muri dell’ascensore fossero trasparenti e che da fuori i passanti potessero vedermi. Lacrime continuavano a solcarmi il volto, mentre l’ascensore scendeva lentamente.
 
Destino? Certo, certo. Credo che una persona lì fuori sia destinata a me. Credo anche in Campanellino e nelle fate.
 
I miei sospiri mutavano in singhiozzi e ciò mi infuriava ancora di più. Guardai alla mia sinistra e, siccome i muri dell’ascensore erano trasparenti, vidi l’uomo nell’altro ascensore con le braccia incrociate sul petto. Il suo braccio destro era coperto di tatuaggi e sembrava perso nei suoi pensieri mentre guardava oltre la sua spalla destra, fissando un punto indefinito fuori dall’edificio. Mentre lo osservavo, cominciai a chiedermi che tipo di circostanze stesse sperimentando e perché avesse quell’espressione arrabbiata sul viso.
 
Beh. Che altro tipo di situazione può essere peggiore di ciò che la miserabile ‘me’ sta affrontando? Stavo per riprendere la mia serie di lacrime, quando l’uomo improvvisamente voltò la testa nella mia direzione e i nostri sguardi si incontrarono. Non so per quanto tempo mantenemmo quel contatto, ma la campana dell’ascensore che ci segnalava l’arrivo alle nostre rispettive destinazioni lo ruppe.
 
Mi raddrizzai velocemente e mi diedi una sistemata.
 
Spero davvero che la vita non mi riservi altre grane nell’immediato, perché sento che impazzirei se dovessi trovarmi ad affrontare un’altra sventura.
 
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“Sai cosa?”, Bom si poggiò al muro e incrociò le braccia sul petto ancora una volta, mentre controllava le porte dell’ascensore.
 
“Cosa?”, chiese Seunghyun, guardandola di sbieco.
 
“Tutte quelle dicerie sono vere. Ho davvero un caratteraccio e se non dovessi essere veloce abbastanza, non so cosa potrebbe accaderti. Faresti meglio a guardarti le spalle.”
 
“Oh? Siamo toste, eh?”, domandò con sarcasmo.
 
Bom lo gelò con lo sguardo e alzò gli occhi al cielo, pregando Dio perché GENTILMENTE le concedesse la pazienza necessaria a sopportare quest’arrogante Jursa e portare questa coppia alla felicità senza rompere alcuna regola.
 
“Avrei voluto essere discreto con questa coppia destinata, ma visto che la mia controparte sarai tu, credo che qualche sfida infernale non farà male”, disse.
 
‘Pazienza. Sì, Bom, tu sei un’Hadana paziente’, pensò Bom tra sé e sé, mentre cercava di ignorare Seunghyun che stava ovviamente cercando di mandarla fuori di senno.
 
“Fai ciò che vuoi, questa coppia destinata ha un potente legame, nessuno dei tuoi stupidi giochetti sarà in grado di farli vacillare.”
 
“Tu proprio non capisci i doveri di un Jursa, vero?”, affermò.
 
“Cosa ci sarebbe da capire? Esistete per infastidirci e far soffrire le coppie destinate”, rilanciò.
 
Seunghyun inclinò il capo e la guardò confuso.
 
“Ora capisco perché tutte le coppie destinate assegnate a te finirebbero in rovina, non fosse per la benevolenza del dio lunare paraninfo.”
 
“Non sei adatta ad essere un’Hadana. Vai a vendere tortine di riso da qualche parte”, aggiunse, iniziando a camminare verso l’ascensore.
 
Gli occhi di Bom quasi uscirono dalle orbite sentendo le sue parole.
 
QUESTO E’ TROPPO!
 
Arricciò le sue dita della sua mano destra e un fascio di scintillante luce bianca iniziò a raccogliersi sul suo palmo. L’inconsapevole Seunghyun camminava spensierato verso l’ascensore, quando Bom scagliò il fascio etereo contro di lui. Ma prima che potesse colpire la sua schiena, Seunghyun si girò e vedendo il fascio che si avvicinava, alzò velocemente il braccio e aprì la mano, dalla quale fuoriuscì un fumo nero che fermò il fascio, impedendo che lo raggiungesse. La nebbia nera inglobò il fascio bianco e, sentendo che il peso delle due energie opposte fosse troppo perché lui potesse controllarlo, Seunghyun lanciò il fascio etereo altrove. Ma ‘altrove’ è verso le porte dell’ascensore, dalle quali Jiyong e Dara stavano appena emergendo.
 
“OH NO!”, Bom inorridì vedendo il punto verso il quale il fascio bianco e la nebbia nera si dirigevano.
 
“Oh no no no no NOOO!”, urlò ancora più forte, nel momento in cui la coppia destinata veniva avvolta da una sfera di luce bianca e nera, anche se Dara e Jiyong rimanevano all’oscuro di ciò che stesse succedendo al di là del regno umano. Fecero qualche passo fuori dall’ascensore, si guardarono a vicenda mentre si accingevano a prendere strade separate, ma entrambi furono costretti a fermarsi.
 
“OH NOOOOOO!!! SEUNGHYUN, FAI QUALCOSA!”, Bom squittì.
 
Con le sopracciglia corrugate, Jiyong e Dara guardavano il filo rosso annodato ai loro polsi che si era appena materializzato dal nulla. Jiyong alzò il braccio e guardò confuso il suo polso destro, mentre Dara alzò il braccio sinistro e cercò di sciogliere il noto della corda rossa sul suo polso sinistro. Gli occhi di Dara si spalancarono dall’orrore quando il filo rosso si riannodò magicamente.
 
“C-Cosa è successo?”, chiese Seunghyun, mentre Bom copriva la sua bocca con le mani, entrambi guardavano la coppia destinata increduli. Jiyong afferrò la corda e provò a tirarla per soddisfare la sua curiosità.
 
Vedendo che la corda non si allungava, Bom perse totalmente il senno. Prima che Seunghyun potesse fermarla, lei aveva già valicato il confine per il mondo umano e stava già correndo verso Jiyong e Dara.
 
“Niente panico, niente panico, niente panico! Non facciamoci prendere dal panico, va bene? Posso aggiustarlo!”, Bom disse frettolosamente.
 
Seunghyun sospirò in segno di rassegnazione mentre scuoteva il capo. Poi guardò in alto e fece una smorfia. Avrebbero dovuto spiegare molte cose ai loro rispettivi capi.
 
“Oh no! Non dovrebbe essere legato al polso, né dovrebbe essere visibile! Che succede?!”, Bom squittì.
 
 
Translator’s notes:
Salve a tutti, ragazzi! Avevo iniziato a tradurre questa fanfic ben quattro anni fa! E’ passato moltissimo tempo e coloro che avranno letto il prologo sicuramente non si ricordano più di questa fic, spero di recuperare lettori adesso col primo capitolo tradotto. Cercherò di essere costante con la traduzione per tutti coloro che abbiano voglia di seguirmi da ora in avanti. Mostratemi il vostro supporto, mi raccomando. Anche le critiche costruttive sono ben accette. Perdonatemi eventuali errori, ma è notte e non ho la sbatta di rileggere, sinceramente, scusate il francesismo. Ci tengo a precisare, che quattro anni or sono, sono stata autorizzata dall’autrice originale a tradurre il suo lavoro, anche se forse adesso l’avrà dimenticato.

Link della storia originale: http://www.asianfanfics.com/story/view/271840/knot-this-guy-fantasy-romantic-comedy-dara-daragon-fantasy-gdragon-jiyong-romcom-supernatural
L'autrice di questa storia è huntress di www.asianfanfics.com. Ho ottenuto il permesso dell'autrice di tradurre questa storia dall'inglese all'italiano. Tutti i diritti riservati a huntress

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