I due avventurieri e la magica cabina blu

di revlution
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You don't have...! ***
Capitolo 2: *** Draghi e stivali nuovi ***
Capitolo 3: *** Come sempre... ***
Capitolo 4: *** Problemi con lo shampoo ***
Capitolo 5: *** Niente più musei ***
Capitolo 6: *** Come ogni sabato sera ***
Capitolo 7: *** Di figuracce alla fiera ***
Capitolo 8: *** Secondo te perché? ***
Capitolo 9: *** Il parente di Nick-Quasi-Senza Testa ***
Capitolo 10: *** I had a friend once. She called me 'Spaceman'. ***



Capitolo 1
*** You don't have...! ***


You don't have...!

Donna sbatte, alza le braccia al cielo e soprattutto borbotta e anche tanto soprattutto imprecazioni «Non è possibile che in questo posto non ci sia» . Lancia un paio di pentole dietro di lei verso il muro, «Per l'amore del cielo Donna!» il Dottore grida sistemandosi la cravatta ed evitando facilmente una teiera,la donna dei capelli rossi lancia un'altra pentola troppo presa per sentire le parole del Dottore che sospira arreso mentre -sempre evitando le pentole- procede più velocemente possibile verso la donna che ormai era entrata con tutta la testa e le spalle nella credenza in mogano scuro «Donna! Che diavolo stai facendo?!» la voce del Dottore è quasi isterica mentre poggia una mano sulla schiena di Donna per attirare la sua attenzione, che inevitabilmente per la sorpresa sbatte la testa al mobile.
Esce dalla credenza con i capelli arruffati e si massaggia la testa «Dottore ma come osi!» grida guardandolo negli occhi con la faccia tutta rossa dalla rabbia
«Come oso cosa!Sei tu che stai distruggendo la cucina!»
«Ma se tanto te non la usi mai!»
«Ma che centra!»
I due si guardano in cagnesco, faccia a faccia e il dito di Donna è puntato contro la faccia del Dottore che senza alcun motivo scoppia a ridere alzando le braccia al cielo e Donna spalanca gli occhi trattenendo un grido tra i dente che all'udito umano e no suona qualcosa di odioso come qualcuno che graffia una lavagna, «Che c'è di tanto divertente uomo dello spazio?!» il Dottore respira per calmare l'attacco di ridarella «Niente che solo il colore della tua faccia è cosi in tono con i capelli» la donna la guarda, uno o due secondi con uno sguardo omicida e poi riemette quello orribile grido strozzato «Ma allora Donna cosa cercavi nella magica cucina del TARDIS?» gli occhi verdi della donna si guardano in giro notando tutto il 'cimitero' delle varie pentola, casseruole, teiere e oggetti vari e per un'attimo e pensa che dovrà rimettere apposto ma poi ritorna a guardare il Dottore «La magica cucina del Tardis non ha una cavolo di caffettiera!» urla alzando le braccia al cielo. Il Dottore si guarda in torno con le mani in tasca, e solo ora nota che Donna aveva aperto e svuotato quasi tutte le mensole e le credenze ed alza le spalle «Non credo che l'abbiamo sai» la faccia di Donna diventa bianca all'improvviso ed riemette un altro di quei gridi odiosi «Tu! In novecentosette anni non hai mai comprato una caffettiera!» il Dottore alza le spalle incurante scuotendo la testa «Allora esigo che andiamo a comprare una caffettiera! Su forza uomo dello spazio!» Donna cammina a passo deciso afferrando a braccetto l'alieno e trascinandolo letteralmente verso il panello di controllo mentre l'unico pensiero del Dottore era che questo sarebbe stato un lungo viaggio.





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Hola gente (?) mi chiedo sempre perché pubblico sempre più tardi -ora sono le 01:06- ma non chiedetelo a me ma mi è venuta questa idea della caffettiera così dal nulla, all'inizio doveva essere totalmente diversa ma poi a sfumato(?) in questo; ed poi Ten e Donna sono il mio brotp ho riso le ore con quei due lol volevo fare una raccolta di Missing Moment tutti volti alla comicità e a loro due ma non saprei sono ancora in fase riflessione (?)
Non so quanto 'OCC' possa essere questa falshfic, mi chiedo perché mi escono sempre falshfic anche se provo a scrivere oneshot, se mi dite che la trovare in 'OCC' in una recensione metterò subito avvertimento ed vi prego.
Se vi va lasciatemi una recensione *occhi da cucciolo* ed quindi Allons-y! o Geronimo! dipende dal Dottore, in somma da quale vi piace di più.

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Capitolo 2
*** Draghi e stivali nuovi ***


Draghi e stivali nuovi

Il TARDIS atterò con il suo solito rumore che il Dottore trovava così affascinante ogni volta da oltre novecento anni per Donna era solo un rumore, un rumore che ti entrava nel cervello ed era anche leggermente irritante. Usci dalla porta di fretta aveva bisogno di aria, un qualsiasi tipo d'aria se possibile aria fresca ma purtroppo non gli andò tanto bene. Posso i piedi a terra e sprofondo in una poltiglia marrone che sperava con tutto il cuore che fosse fango «Gli stivali nuovi!» il Dottore rimase sulla porta della cabina a braccia incrociate guardando fissa davanti a se «Te!È possibile che ogni volta che metti destinazione casuale le miei scarpe si rovinino sempre!» disse voltandosi verso l'alieno non curante di quello che stava fissando «Uomini venuti da grande cielo compagni di grande stallone» Donna volto il capo di scatto per via il suono della voce di una ragazza e quello che si trovo davanti era una carovana formata di persone a cavallo e a piedi capitanati da una ragazza in groppa a una cavalla tutta bianca, «Ave!» grido il Dottore alzando la mano in segno di salute e beccandosi uno sguardo assassino sia da Donna e da quella ragazza a cavallo
«Non è il saluto giusto eh»
«Tu chi sei umano della cassa blu?»
«Il Dottore, solo il Dottore lei più tosto chi è bella ragazza?»
«Mi chiamano Daenerys Targaryen, la nata dalla tempesta, la non bruciata, la madre e regina dei draghi e non chiamarsi bella ragazza»
«C'è voluto tanto per registrarti all'anagrafe eh?Comunque io sono Donna Noble»
Daenerys lancio uno sguardo di fuoco a Donna che rimase pietrificata a guardare gli occhi lipidi della ragazza «Ha detto draghi regina?» il Dottore interrompe la leggera tensione tra le due e probabilmente la vita di Donna visto che che già un paio di guardie dietro alla regina avevano messo la mano sull'elsa della falce «Non una regina ma una khaleesi» i due compagni di viaggio si scambiarono uno sguardo confuso ed Donna alzo un sopracciglio «Ed ora che ci fate qui?» il voce della khaleesi riecheggio forte tre gli alberi e le guardie estrassero le falci e uno addirittura una frusta «Dottore che ne dice di andare sa non voglio finire come un filetto» la voce di Donna usci isterica mentre afferrava il braccio che il Dottore gli aveva porto, ed appena poggio i piedi nel TARDIS capì di avere il fango -se era fango- persino dentro le ossa e disse con tutta tranquillità «Oh guarda Daenerys Targaryen nata da bla bla noi dobbiamo andare e ci sentiamo» per poi spingere intero il Dottore che non aveva fatto in tempo a dire niente e a fare niente che la donna dai capelli rossi chiuse la porta del TARDIS e le urla dei guerrieri si levarono alte fuori delle pareti della cabina blu «Ma lei ha detto draghi Donna! DRAGHI! Devo vederli» la donna l'afferrò per il colletto del soprabito e portando si faccia a faccia«Sentimi un po' uomo dello spazio io non mi faccio affettare dai tizi in mezzo al nulla su quale pianeta dimenticato da Dio perché tu vuoi vedere i draghi! Chiaro?!» lo sguardo di Donna era di fuoco e il suo dito era puntato contro il volto del Dottore che scosse la testa «Ma...» Donna emise un grido strozzato -si sempre i suoi soliti gridi- e prese un grande respiro «Niente ma e niente se ed ora uomo dello spazio andiamo da qualche altra parte su su» le grida dei soldati si facevano più forti mentre compivano il TARDIS che non si scalfiva nemmeno.
'La magica cassa blu' scomparve proprio mentre Daenerys Targaryen stava per ordinare ai suoi draghi di fare fuoco.




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Hola! Eccoci qui ed si ho deciso di farla diventare una raccolta ne siete felici è? Questa ehm..cosa è nata come al solito così dal nulla ma l'idea che il Dottore e Donna (il nostro magico duo) incontrassero Daenerys Targaryen mi è venuta in mente ed era troppo inresistibile e quindi ho iniziato a scrivere ma non avendo il portatile l'ho dovuto scrivere sull'iPad quindi non so proprio cosa ne sia uscito come al solito,pensavo di scrivere dieci ti queste storie e di riuscire a finire prima dell'inizio della scuola, si spera.
Diciamo che ci troviamo in un periodo indefinito nella serie di The Game of Thrones li ho estrapolati e messi in un bosco a caso tutto qui.
Allora se vi va lasciate una recensione *occhi da cucciolo* e a presto.

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Capitolo 3
*** Come sempre... ***


Come ogni volta…



Era così bello, gli occhi verdi di Donna lo studiavano in tutti i suoi lineamenti perfetti quei suoi zigomi alti così affascinanti, rifletteva su quanto belli i suoi ricci castani potevano essere morbidi e setosi, la barba nera che aveva era irresistibile. Il Dottore alzo un sopracciglio mentre guardava la sua compagna di viaggio fissare l’uomo che stava dipingendo una dei più bei affreschi al mondo sopra di loro, ed esclamo sorpreso
«Non mi dire che ti piace?»
«E’ affascinante e così mediterraneo»
«E’ troppo giovane per te»
«Stai insinuando che sono vecchia Dottore!»
Il Dottore sorrise leggermente annuendo e voltando il capo, il volto della donna divenne rosso e trattenne un urlo che avrebbe fatto girare tutti i presenti nella cappella, «Ti ricordo che io sono nata dopo di lui!» sibili sotto voce guardandolo in cagnesco e l’alieno la ignoro beatamente guardando i vari artisti che l’intorno che discutevano su cosa il loro maestro stava dipingendo, «Non gridare Donna ti ricordo che siamo qui per ispezionare il lavoro di Michelangelo Buonarroti» il Dottore gli sorridete mentre si appoggiava al muro guardando l’artista, « E poi non sei il suo tipo» Donna alzo un sopracciglio confusa «Da cosa lo deduci sentiamo uomo dello spazio?» il Dottore indico un uomo anziano dai capelli quasi bianchi e la folta barba, Michelangelo scese dalla scala e sorrise al vecchio «Ti ci fanno entrare ancora qui Da Vinci?» il vecchio sorrise prendendo la mano che il giovane gli aveva porto, e i due finirono per abbracciarsi come dire calorosamente. «Volevo proprio vedere come te la stavi cavando ragazzino» e i due si lanciarono uno sguardo d’intesa.
La bocca di Donna si spalanco e si volto di scatto indicando i due artisti, che oltre a lanciarsi frecciatine si guardavano come due che in realtà stanno flirtando, «Non mi dirai che» sussurro voltandosi verso il Dottore con aria sconvolta, il Dottore alzo le spalle non curante avvicinandosi a lei «Io l’ho sempre detto che i migliori sono dell’altra sponda» borbotto sotto voce, il Dottore le circondò le spalle con un braccio per consolarla e i due si avviavano verso il TARDIS «Vedila così hai sempre me» Donna sospiro alzando lo sguardo al cielo, il Dottore e le sue manie di grandezza, «Che magra consolazione» sospiro ancora, lanciando un ultimo sguardo ai due artisti intenti a flirtare, si liberò del braccio del Dottore che la guardava con la bocca aperta molto affranto dalle parole della donna, in somma lui aveva due cuori era meglio di un famoso artista del rinascimento italiano dai bei lineamenti e i riccioli vaporosi, «Su forza uomo dello spazio ho bisogno di un caffè e del gelato…anzi gelato al caffè» il Dottore sospiro guardando Donna dirigersi verso il TARDIS, borbottando qualcosa alla “Spero che tu abbia tirato fuori i cucchiai normali no quella sorta di spade laser dell'ultima volta” la ignorò, alzando gli occhi al cielo e poi sorrise leggermente il gelato al caffè gli piaceva e l'idea di riusare i suoi cucchiai a fotoni per fare delle palette di gelato perfette non era male, poi la faccia di Donna quando li avrebbe usati, uno scherzo brillante, quello si che era irresistibile.



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Hola, oggi è presto dai per una volta tanto, oggi abbiamo i nostri due brillanti avventurieri nel rinascimento italiano, verso il 1511 direi, in compagnia (indiretta) di Michelangelo e Da Vinci, si li shippo insieme che ci potete fare la mia mente è malata, in contesto storico Da Vinci non doveva essere a Roma visto che era dalle parti di Milano (se non mi sbaglio). Ehm per quanto riguarda la flashfiction, che novità che io riesca a scrivere solo flashfiction, la frase "I migliori sono sempre dell'altra sponda" è più o meno la frase che Donna stessa dice in "The Unicorn and the Wasp" quando sono in giardino, e quindi mi è uscita sta cosa.
Se vi è piaciuta (o vi a fatto schifo, lo capisco lol) per favore lasciate una recensione.

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Capitolo 4
*** Problemi con lo shampoo ***


Problemi con lo shampoo



Il Dottore usci dalla doccia bollente tranquillo, fischiettando un allegro motivetto che aveva imparato da dei vecchi marinai del diciassettesimo secolo, si mise l’accappatoio blu con sopra ricamato una ‘D’ maiuscola sul petto e si avvicino allo specchio tranquillo senza alcuno pensiero per la testa, passo una mano sullo specchio appannato e per poco tutti e due i suoi cuori non smisero di battere, un infarto fulmineo «Donna!» lancio un grido che anche dell’altro lato della galassia più profonda avrebbero sentito, un grido arrabbiato e anche parecchio.
Donna entro nel bagno tranquillamente, senza troppa fretta e quello che si ritrovò da vanti su, forse, la cosa più divertente della sua vita, il Dottore era lì con una faccia stupefatta che si passava le mani tra i capelli che ora erano di un carota acceso quasi fluorescente, la donna scoppio a ridere quasi all’istante mentre la faccia dell’alieno mutava dal solito colore rosato ad uno rosso, più scuro rispetto a quello dei capelli.
«Tu! E’ tutta colpa tua!»
«Come mia?! Stai forse insinuando che io sia tinta?!»
«Conosci qualcun'altro che abita nel TARDIS?!»
La faccia di Donna muto da quella felice a quella arrabbiata in un secondo, guardo fosso il Dottore negli occhi e si avvicino a lui puntandogli il dito contro «Secondo te i miei capelli sono tinti!» urlo contro il Dottore che corrugo le sopracciglia continuando a fissargli negli occhi «E secondo te con quarantadue bagni io vengo ad usare proprio il tuo!» continuo ed allora il Dottore digrigno i denti guardandosi allo specchio, i suoi poveri capelli, aveva sempre voluto dei capelli rossi ma non così rossi andiamo sembrava un insegna al neon in pieno centro città.
«Allora di chi era la tinta?» sussurrò imitando un quei detective che si vedono alla tv, poi alzo il dito al cielo e grido «E noi lo scopriremo, forza Donna allons-y!» e poi usci dal bagno lasciando impronte bagnate sul pavimento, Donna sopirò, quando si trattava dei suoi capelli il Dottore era intrattabile. Si avvicino alla doccia e prese il flacone ormai semi vuoto e lesse etichetta “Tinta fluorescente, colore: arancione, non permanente” e sorrise, almeno non era permanente, poi la rigiro la boccetta per vedere se c'erano le istruzione per toglierla e trovo , invece, su un etichetta trò scritto “Proprietà del Capitano Jack Harkness” ed alzo un sopracciglio «Hey uomo dello spazio chi è Jack Harkness?» urlo, dirigendosi verso il pannello di controllo, c’erano così tante di quelle cose che il Dottore non gli aveva detto e che lei voleva sapere, infondo Donna Noble era da sempre riconosciuta per essere una donna curiosa, soprattutto in fatto di uomini, soprattutto in fatto di uomini che erano in divisa ed erano dei probabili marani, soprattutto se uno di questi usava della tinta fosforescente di colore arancione.



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Hi! Ri eccomi con una nuova flashfic! E come sempre l'idea era stupida ma mi piaceva e quindi è uscita questa storia dove il povero Ten ha problemi con una tinta di un colore un po particolare e la povera Donna viene data la colpa, quando la colpa era di qualcun'altro, povera Donna.
Questa raccolta dovevo concluderla entro il dieci, cioè prima del mio rientro a scuola, ma non c'è la farò quindi si prolonghera per un po la cosa, per fortuna ne ho già altre due pronte da pubblicare che pubblicherò domani e dopo domani, non so cosa ve ne può importare ma va bene lol.
Se vi va lasciate una recensione se vi va ed alla prossima.

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Capitolo 5
*** Niente più musei ***


Niente più musei



Donna l’osserva la grande piramide di cristallo che li sovrasta e riflette la luce del sole, è magnifica e così surreale in quella piazza, due stili diversi che si fondono in uno e d’ha a tutto un non so che di magico a tutto. «Okay quindi questa cos'è? Una Parigi del futuro?» il Dottore scuote la testa «Nhà è solo Parigi durante la tua epoca» e come se non fosse niente si avvio verso l’entrata, pronto ad tirare fuori la carta psichica per entrare senza la noiosa fila, Donna alzo un sopracciglio poi lo raggiunse con delle grandi falcate «Con una macchina del tempo, e con tutto l’universo a disposizione» sussurro corrugando le sopracciglia «Tu mi porti in questa! Comune e banale!» l’alieno alzo gli occhi mentre pensava, strinse le labbra e poi guardo negli occhi Donna ed annui «Yep! Forza ora c’è un museo da controllare» Donna sbuffo irritata, voleva andare a Parigi, gli l’aveva detto, era nel loro programma l’aveva segnato sull'agenda, ma non di certo quella Parigi! Ma a quanto pare il Dottore non era d’accordo. I due inclinarono la testa fissando il quadro davanti a loro, il ‘Bue Macellato’, una cosa oscena ma con il suo fascino, Donna si volto verso il Dottore, che stava fissando il quadro con le sopracciglia corrugate, gli diete con colpetto sulla spalla per attirare la sua attenzione
«Tu hai capito dove inizia?»
«No stavo cercando dove finisce in verità»
«Io lo trovo disgustoso»
«Io invece lo affascinante»
Donna alzo le sopracciglia ed arriccio il naso, poi guardo ancora una volta la tela davanti a loro, quel quadro era tutto meno che affascinante, «Al posto di un museo potevi portarmi in una macelleria allora» sussurro sbuffando mentre il Dottore la ignoro, come al solito, ma con un leggero sorriso sulle labbra. Una guida, che probabilmente non aveva di meglio da fare, si avvicino con un sorriso cordiale «Avete qualche domanda sul quadro signori?» Donna si volto e la squadro da capo a piedi, aveva i capelli rossi e ricci e piccole lentiggini sparse sulle guance e il naso «Si cosa aveva assunto il pittore prima di dipingere una carcassa?» il Dottore prima guardo Donna, soprappeso ancora dalla sua solita sfacciataggine, e poi la guida «La scusi e un po’ irrequieta oggi» mostro un sorriso cordiale e la guida alzo le spalle e ricambio il sorriso «Non si preoccupi, magari sua moglie è in quel periodo del mese posso capire» Donna prima arrossi, da quando le guide erano così sfacciate? «Non siamo una coppia» dissero in coro, si voltarono e se ne andarono e la guida si chiese cosa aveva fatto di male, era solo il suo primo giorno.
«La prossima volta la scelgo io la data uomo dello spazio» sussurrò con rabbia, il Dottore strinse la labbra e poi sbuffo annuendo, niente più musei per Donna Noble quello era chiaro.



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Come avevo promesso eccola la flashfic, allora come al solito abbiamo i nostro due esploratori, che sono andati a fare una visita al Louvre con totale dispiacere di Donna che avrebbe preferito una altra Parigi, povera Donna, non è niente di che come al solito, mi piacciono troppo questi due insieme, amo l'ironia che hanno quando sono insieme e spero di renderla sempre al meglio, ma non credo.
Il quadro è questo (x) ed è di Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, io lo trovo inquietante sinceramente ma ognuno ha i propri gusti.
Adesso se vi va lasciate una recensione e grazie di aver letto.

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Capitolo 6
*** Come ogni sabato sera ***


Come ogni sabato sera



La fissa la scatola nera davanti a lei, corruga le sopracciglia e stringe le labbra, invece quella rimane lì e la scritta verde continua ad lampeggiare imperterrita. Trattiene un urlo mordendosi il labbro inferiore, il Dottore continua ad osservarla da sopra la poltrona con la ciotola di popcorn sopra le gambe, «Donna sei proprio sicura» Donna si gira verso di lui e gli lancia uno sguardo di fuoco e il Dottore sbuffa mettendosi comodo sulla poltrona in pelle, Donna torna a fissare la scatola nera.
Donna urla questa volta, non si trattiene, poi un'altra mezz’ora a cercare di capire perché quella stupidissima scatola non funzione. Il Dottore si alza e con un sorriso, di vittoria quasi, e da una pacca sulla spalla a Donna «Su ci penso io» Donna sbuffa andandosi a mettere seduta, mentre l’alieno si mette all’opera con il cacciavite sonico.
«Vedi ora parte»
«Vai a quel paese uomo dello spazio»
«Su ora tirami quella casetta»
«Noi, con le migliori tecnologie del futuro, vediamo ancora VHS»
«Lo stai dicendo solo perché non hai riparato il registratore» Donna gli lancia la cassetta sbuffando ancora, il Dottore alza le spalle inserendo la cassetta con l’etichetta ingiallita ‘The Bold and the Beutiful’ e la donna ruota gli occhi «Mi chiedo perché» il Dottore si siede sull’altra poltrona vicino a lei e prende una manciata di popcorn «Perché è divertente e ha delle tematiche veramente interessanti sulla la razza umana» Donna alza un sopracciglio sorpresa, lei, che Bold and the Beutiful lo vedeva da tempi immemori per via di sua madre, non aveva mai trovato tematiche poi così interessanti in quella soap-opera e assolutamente niente che si avvicinasse alla realtà, ma eccoli il sabato sera, seduti sulle comode poltrone con le coperte sulle gambe a mangiare sacchi di popcorn e bere thè, quando invece avevano tutto l’universo a loro disposizione , ma dopo essersi quasi fatti ammazzare per ennesima volta non era tanto male.
Quella ormai era la loro tradizione, accendere il videoregistratore –che automaticamente si inceppava- e vedere più episodi possibili della soap-opera e automaticamente litigare.
«Qui la vera poco di buono è Taylor»
«Ma se Brooke gli ha rubato il marito!»
«Ma Brooke s’era preso prima»
«Come no»
Donna fisso il Dottore con uno sguardo di fuoco e lui corrugo le sopracciglia, la maglietta viola del Dottore con scritto sopra ‘Team Brooke’ e quella gialla di Donna con su scritto ‘Team Taylor’ spiccavano sulla poltrona rossa, «Tanto finisce con Brooke» Donna gli diete uno schiaffo sul braccio «Niente spoiler uomo dello spazio» i due si fissarono per poi scoppiare a ridere e tornare a vedere la televisione, come ogni sabato sera.



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Avevo detto che aggiornavo ieri e invece ho aggiornato oggi, che persona meschina che sono lol oggi è il mio ultimo giorno di vacanze ma spero di concludere questa raccolta prima entro fine settimana.I nostri due eroi oggi alle prese con il video registratore! Almeno quella era l'idea ma alla fine è sfociata in abito tradizioni/soap-opera, come avete sicuramente intuito 'The Bold and The Beutiful' è il titolo originale del comune 'Beutiful' che tutti noi amiamo, ehm..no, sinceramente io lo vedo ma per forza di cose, ma ogni volta mi ammazzo dal ridere per le cose assurde che succedono lol, e così ho deciso di creare questa mezza tradizione di Ten e Donna, che mi sembrano sempre più OCC ad ogni flashfiction, ma sono dettagli.
Se vi va lasciate una recensione, positiva,negativa o neutra a vuoi la scelta.

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Capitolo 7
*** Di figuracce alla fiera ***


Di figuracce alla fiera




La piazza è piena di gente, urla e chiacchiericcio generale, Donna si guarda in giro con gli occhi spalancati «Oh porca miseria» sussurro tirando la manica del Dottore per farli vedere un alieno poco distante da loro. Il Dottore guardo Donna stupito, ogni tanto si stupiva veramente di quanto la donna poteva diventare una bambina in un negozio di caramelle, soprattutto su un pianeta alieno, durante un fiera.
«Oddio quel cappello è adorabile»
«Non ne hai già abbastanza di cappelli»
«Dettagli»
Donna si avvicino alla signora che le stava di spalle, da dietro almeno sembra umana, leggermente in sopra peso ma l’unica cosa che donna notava erano le piume azzurre e verdi erano sopra quello strano cappello «Ehm...mi scusi volevo sapere dove ha comprato quel meraviglioso cappello» la donna si volto con un sopracciglio alzato, anche la faccia era uguale a quella di un essere umano «Cosa scusi» il Dottore mise le mani sulle spalle di Donna pronto a parlare ma donna lo precede «Il cappello che ha in testa, sa quello con le piume» la donna senza nome si porto una mano alla testa «Questo non è un cappello sono i miei capelli» Donna spalanco la bocca senza parole e il Dottore riuscì a parlare «La scusi è un pò» porto un dito alle tempie e lo roteo in modo a dire ‘Fuori di testa’ , Donna lo guardo malissimo e poi sussurro uno scusi alla donna che sorrise e se ne andò tranquillamente
«Aveva un cappello di piume al posto dei capelli»
«Oh non è una cosa strana»
«Se lo dici tu».
Quella secondo Donna era stata la sua figuraccia peggiore in assoluto, peggio di quella volta che scambio Dante per un sevo a Verona, se solo riuscisse a ricordarlo.


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Hola! Sono tornata, dopo quasi quattro giorni d’assenza ma Dante e la scuola mi hanno rapito in senza metaforico, ma ora Donna e Ten sono tornati. E’ la più più corta della raccolta per ora, ma mi piace, puoi c’è quella nota malinconica alla fine. Povera Donna, voleva tanto un cappello nuovo. Bene se vi è piaciuta (anche se non vi è piaciuta) lasciate una recensione

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Capitolo 8
*** Secondo te perché? ***


Secondo te perché?




Il Dottore guardò Donna congiungendo le mani pensieroso, si lecco le labbra e disse con voce triste «Donna secondo te perché si dice che si muore da soli?» Donna alzo un sopracciglio guardando l’alieno «Non saprei, io ancora mi chiedo perché vengono i capelli bianchi» cerco di sdrammatizzare, il vento freddo della Londra futuristica in cui passeggiavano gli soffiava in faccia, il Dottore sorrise leggermente alla battuta ma poi tornò subito serio «Donna…»
«Perché in senso fisico è vero, credo, ma in senso mentale non mi pare una cosa logica, moriamo con i nostri ricordi felici e brutti, in fondo non siamo mai soli, nessuno è mai solo»
Donna fini il suo discorso sorridendo al Dottore che annuiva con la testa bassa, in fondo lui la morte la conosceva bene ma tutte le volte in cui la sentiva ‘vicina’ si chiedeva perché si dicesse così, e forse aveva ragione nessuno è mai solo.
«Uuuh un negozio di caramelle! Vuoi delle caramelle Donna?» Donna si blocco in mezzo alla strada mentre il Dottore ora aveva un sorriso a trenta due denti e indicava una ventina tutta colorata, «Ma che stai dicendo?» quell'ultima frase il Dottore non la sentì neanche e Donna si chiese se i cambiamenti d’umore repentini dell’alieno fossero una cosa da ‘Signore del Tempo’ o semplicemente, soffrisse di bipolarismo.



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Hola! Ri eccomi in ritardo incredibile ma mi avevano staccato internet comprendetemi, con questa cosa del tutto nonsense e semi depressa sul fatto che in fondo il Dottore si chieda (anche dopo numerose 'morti') perché si dice che si muore soli, forse l'ho immaginata troppo strana sta scena o forse no. Contando che questa storia è pronta da una settimana prendetela per buona dai.
Grazie per aver letto e se vi va lasciate una recensione

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Capitolo 9
*** Il parente di Nick-Quasi-Senza Testa ***


Il parente di Nick-Quasi-Senza Testa


Donna si guarda intorno, quel luogo le mette l’ansia, è così scuro e tenebroso, quegli alberi secchi del bosco che circondano la città le fanno venire i brividi.
«Dottore, dove siamo?» sussurra afferrandogli il braccio «A Sleppy Hollow che domande!» la donna corruga le sopracciglia e inclina la testa «Come scusa? Siamo in una cittadina immaginaria?» il Dottore sorride come al suo solito quando c’è qualcosa che l’emoziona particolarmente «Ma che! E’ una riproduzione fedele, anzi è la capitale di una colonia umana, il loro capo era un appassionato di vecchie leggende e miti, ogni città qui è ispirata a vecchie storie» Donna si rigidi, non era mai stata un tipo pauroso anzi, ma quel posto le metteva l’ansia senza un motivo preciso «Quanto fedele?»
«Diciamo che potremmo trovare dei parenti di Nick-Quasi-Senza Testa»
«Stai di nuovo citando Harry Potter vero?»
Il Dottore scollo le spalle continuando ad avanzare per le strade della città desolata, quando un urlo squarcio il silenzio, un urlo acciaccante e stridulo e i due compagni di viaggio si guardarono in faccia, Donna aveva la faccia da “Se è quello che penso ti ammazzo” e il Dottore aveva la faccia di un bambino a cui vengono date delle caramelle senza un perché, rigirandosi verso la strada deserta davanti a loro videro un uomo a cavallo correre verso di loro, accetta alla mano e una zucca al posto della testa e circondato da una foschia evanescente, l’unica opzione che hai due, più che altro per Donna, fu correre verso il TARDIS e rifugiarsi in qualche posto felice, con grande dispiacere del Dottore.
Una donna di colore riproverò usci da dietro il muro, «Ichabod io ti avevo detto che li avesti fatti scappare» rimproverò il cavaliere mentre si toglieva la maschera/zucca lasciando liberi i lunghi capelli «Ma è Halloween Abbie!» protesto lui sbuffando.



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Hola! E dopo due settimane(?) di totale assenza, compiti, libri, serie tv e un mezzo blocco dello scrittore mi hanno portata ad un tale ritardi, quindi non date la colpa a me ma a loro. Ed eccoci qui con penultima storia di questa raccolta, all’insegna di Halloween anche se in ritardo ma veramente non ho tempo materiale di scrivere ultimamente, per fortuna l’ultimo capitolo è giù pronto e se tutto va bene martedì lo pubblico (sperso).
Passato alla flash direi che non è niente di che, sono solo Donna e il Dottore alle prese con un parente di Nick-Quasi-Senza Testa lol, sappiamo tutti che il Dottore è un fan di Harry Potter, gli ultimi due personaggi citati sono due protagonisti della serie tv di Sleepy Hollow, che consiglio vivamente.
Quindi alla prossima (si spera presto) e se vi va lasciate una recensione.

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Capitolo 10
*** I had a friend once. She called me 'Spaceman'. ***


I had a friend once. She called me 'Spaceman'.


La ragazza dai capelli rossi passa le dita sui dorsi dei vecchi libri, lì guarda affascinata, con quei titoli dorati e quell’odore di pagine vecchie e storie fantastiche.
Apre il libro, totalmente scelto a caso ad occhi chiusi, e ne apre la prima pagina e ne legge il titolo che è scritto a grandi caratteri sulla prima pagina “Assassinio sull’Orient Express” di Agatha Christie, libro comune diciamo , in somma era uno dei più famosi romanzi gialli del mondo ma soprattutto inglesi, ma era molto vecchio a vedere le pagine ingiallite, ma la cosa ce la stupì di più fu una piccola scritta in corsivo sulla fine della pagina, scritta a penne e di recente da una calligrafia femminile “Da un idea di Donna Noble” , la ragazza alzo un sopracciglio «Dottore chi è Donna Noble?».


«Next thing you know, you're gonna be telling me it's like 'Murder on the Orient Express', and they all did it.»
«'Murder on the Orient Express'?»
«Oh, yeah. One of your best.»
«But not yet.»
«Marvelous idea, though.»
«Yeah. Tell you what. Copyright: Donna Noble. Okay?»
«Anyway...»



«E io c’è lo scrivo comunque» Donna guardò il Dottore con aria di sfida, una penna nera nella mano destra puntata in faccia al Signore del tempo, «Donna non puoi scrivere su quel libro! E’ una delle prime edizioni stampate» la donna prese un grande respiro e il suo sguardo si fece ancora più inferocito e il Dottore quasi si spaventò a vedere lo sguardo della donna.
«Gli l’ho suggerito io quindi c’è lo scrivo!»
«Ma tu già lo sapevi Donna! Tu non gli hai suggerito proprio niente»
«Stai zitto mia idea, punto e basta uomo dello spazio»
Un ultimo grido e puoi lo scrisse nero su bianco, e puoi fece la linguaccia al Dottore che ormai era impotente.


I had a friend once. She called me 'Spaceman'.


Il nuovo Dottore si paralizzo, e prese un grande sospiro e disse con voce triste «Un amica, una vecchia amica» Amy guardo il Dottore che gli mostro un leggero sorriso malinconico quando vide il libro nella sua mano «Una vera testarda, pazza donna dai capelli rossi che un giorno si materializzò qui in abito da sposa» poi alzo gli occhi al cielo come a ricordare vecchi ricordi felici, «Amilia ti va di andare a prendere un caffè con Arthur Conan Doyle?» disse poi scattando verso i comandi dei TARDIS e la ragazza dai capelli rossi annui e per puoi guardare di nuovo quella scritta, ci passo un dito sopra, gli sarebbe piaciuto conoscere questa pazza donna dai capelli rossi, questa Donna Noble.




New Message!
Hola! E si se qualcuno che legge questa raccolta vuole uccidermi può farlo, vi d’ho anche l’indirizzo. E sii sono in ritardo di due settimane, ma seriamente la mia vita si sta veramente sovraccaricando di cose da fare, ho dovuto persino interrompere le serie che stavo vedendo, e se non fosse per l’applicazione di tumblr sul telefono, mi sarei dovuta staccare anche da quello.
Ma ora passiamo alla vera nota di chiusura di questa raccolta, che si chiude con la citazione al mio secondo episodio preferito di Doctor Who, e come guest star (?) abbiamo Amy, che il suo rapporto con il Eleven trovo similissimo a quello con Donna e appunto Eleven. E’ un po’ triste e un po’ no, in somma è un chiaro scuro, volevo ricalcare il fatto che al Dottore, Donna manca (e manca pure a me) quella donna che lo faceva impazzire, di rabbia a volte e avvolte di felicità, la sua migliore amica, e basta sentimentalismi se no qui non finiamo tutti a piangere.
Ora vado ci vediamo al prossima storia, se riesco a sopravvivere e se vi va lasciate una recensione piccola piccola.

Happy ‘The Day of the Doctor’
In ritardo ma sempre meglio di niente no?

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