夢 Yume

di Purple Deep
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - ひらり、ひらり {Hirari, Hirari } ***
Capitolo 2: *** Capitolo I- {Last Night, Good Night} ***
Capitolo 3: *** Capitolo II- ワールドイズマイン{ World is mine } ***



Capitolo 1
*** Prologo - ひらり、ひらり {Hirari, Hirari } ***


Prologo - ひらり、ひらり  {Hirari, Hirari }
 
Gli oceani blu degli occhi contornati da un alone rosso.
Non pensava sarebbe mai arrivato quel momento.
Cazzo, ma com'era potuto succedere?
Che diavolo aveva in mente?
I giornali erano intasati di notizie sulla morte della star.
Gli interrogativi erano molti, ma, la domanda che tutti si ponevano era, perché?
L'uomo si passò una mano tra i corti e lisci capelli scuri.
La celebrazione del funerale era ormai finita da tempo.
Ma lui non riusciva ad andarsene.
Non riusciva a girare pagina, a lasciarsi indietro una della parti più importanti della sua vita.
Perché quel giorno, anche un pezzo di lui era morto.
Era rimasto immobile, davanti alla lapide.
 
-Idiota.-
 
Scandì a fatica, con la voce rotta dal pianto.
Il cellulare squillò, e l'uomo rispose.
-Che cazzo c'è?-
-Simpatico come al solito, eh capo? Abbiamo un grande problema.-





 
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Angolino mioH (?)
Che dire, da millenni volevo iniziare a scrivere questa fic, anche se non pensavo di iniziarla esattamente in questo modo.
Dopo una riflessione acuta, tuttavia, ho capito che era sicuramente il modo migliore.
State attenti, perché non assicuro un aggiornamento regolare! Mi dispiace!(?)
Bacioni,
#Matt (-aka Purple Deep-)

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Capitolo 2
*** Capitolo I- {Last Night, Good Night} ***


Capitolo I-  {Last Night, Good Night}


Il piccolo bar, come tutte le sere, aveva  tutti i tavoli occupati.
Non che fosse pulitissimo, o che si mangiasse particolarmente bene: in fondo, era solo un modesto bar abbastanza lontano dal centro.
Solo che quella era una serata di mercoledì sera.
E di mercoledì sera, ormai in molti erano venuti a sapere che si esibiva lei: l'angelo dai capelli azzurri.
Infatti, proprio in quel momento, il presentatore improvvisato la stava facendo accomodare sul palco.
Lei sorrise cordiale a tutti i presenti.
Il pianista iniziò a suonare, e , poco dopo, la voce candida iniziò ad intonare le prime parole.
-すやすや 夢を見てる*-
I presenti, incantati dalla voce della ragazza e dalla melodia dolce e triste della canzone, rimasero allibiti.
Si fecero trasportare dalla musica, dalla magia che creava.
E la ragazza sorrideva, quel mercoledì sera.
Anche se il giorno dopo aveva una verifica di matematica.
Anche se non aveva studiato come avrebbe dovuto.
Perchè per un attimo, dimenticava tutto.
Era concentrata su quel piccolo palco, sugli sguardi delle persone che la ascoltavano, sul testo.
Ma ben presto la melodia si concluse, l'ultima parola fu pronunciata.
-おやすみ **-
La magia fu spezzata.
E lei tornò ad essere semplicemente la solita, noiosa, liceale.
Anche se, agli occhi degli spettatori, sarebbe rimasta per sempre un angelo.
Molto presto però, la sua vita sarebbe cambiata.
Perchè la giovane non sapeva che, tra quei tavoli, nel piccolo bar sporco, due occhi color oceano la scrutavano e valutavano.
Un colpo di fortuna?


                                                                                        ***
-Signorina Hatsune, aspetti!-
I flash delle macchine fotografiche, le voci dei giornalisti che provavano ad attirare la sua attenzione.
Una cosa che il tempo -e un buon paio di occhiali da sole- può sistemare.
Si impara a non fare più caso a quelle viscide serpi, alla ricerca di uno scoop.
-Come mai ha fatto questa decisione?-
Gracchiò uno di loro mentre stava per entrare nella limousine.
-Che cosa l'ha spinta fino a tale estremo?-
Gli fece coro un'altro avvoltoio.
-Questo non era il suo sogno?-
Un'ultima domanda la fece esplodere.
Si girò furiosa verso colui che l'aveva posta, e rispose, con tutta l'ira che aveva in corpo:
-Sappiate solo che se potessi tornare indietro, non ci sarei andata al bar, quel maledetto mercoledì sera! Avrei dovuto studiare per la verifica di matematica! Non avrei dovuto incontrarlo!-
La folla di paparazzi, non ancora sazia, iniziò a fare una montagna di domande sulla questione.
Lei si limitò a girarsi, facendo ondeggiare i lunghi capelli raccolti nelle code, e ad entrare nella vettura.
-Finalmente, era finita.-








*Prime parole della canzone Last Night, Good Night, cantata da Miku.
**Oyasumi= Buona notte. Ultima parola della canzone sopracitata.

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Note dell'autrice: (Importante!)
Credo che vi siate già resi conto che ogni capitolo ha il nome di una canzone dei Vocaloid.
Ad ogni modo, dopo di questo, i capitoli si allungheranno sempre di più. Ringrazio di cuore IbbyKiseki, che segue la mia storia, e me l'ha anche recensita, e Resha_Stark, che l'ha inserita tra le seguite.
Non so se è molto chiaro, ma, dopo l'interruzione, c'è un salto temporale: per essere più chiara, la storia si svolge in due tempi diversi. Vediamo infatti l'inizio della storia, e poi la storia, ripresa da dove l'avevamo lasciata al prologo.
Spero di essere stata chiara.
Molto presto inizieranno ad apparire i personaggi accompagnati dal loro nome, preparatevi! (?)
Grazie per aver letto il  caitolo, e ditemi cosa ne pensate, i vostri suggerimenti, dubbi, e, soprattutto, se ho fatto degli errori!
bacioni,
#Matt (-aka Purple Deep-)

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Capitolo 3
*** Capitolo II- ワールドイズマイン{ World is mine } ***


Capitolo II- ワールドイズマイン { World is mine }

Divorzio.
Così aveva detta, quella bastarda.
Ed ora gli sarebbe toccato sborsare un sacco di soldi per accontentare le sue richieste.
Per non parlare del fatto che il lavoro non stava procedendo come previsto.
Per colpa di quel problema con Gumi, ormai le sue canzoni vendevano molto di meno.
Aveva bisogno di una nuova stella.
Sarebbe bastato che fosse carina, che cantasse in modo appena decente, e del resto se ne sarebbe occupato Audacity*.
Tuttavia, quella sera di mercoledì, non aveva proprio voglia di pensare al lavoro.
Voleva solo ubriacarsi, ubriacarsi e dimenticare tutti i suoi problemi, e magari, dopo, divertirsi con qualche ragazza.
Decise perciò di guidare fino ad un luogo lontano dal centro, dove potrebbe essere stato facilmente scoperto da paparazzi.
Finalmente, trovò il posto che faceva per lui, un piccolo bar, probabilmente sudicio e pieno di ubriaconi: perfetto, insomma.
Parcheggiò la macchina sportiva, forse fin troppo costosa per essere lasciata lì, quando il sole era ormai calato, ed entrò nel bar.
Appena aperta la porta, però, un dolce suono gli arrivò impetuosamente alle orecchie.
Prese posto, tra uno dei pochi liberi, e iniziò a squadrare la giovane cantante mentre si esibiva.
Capelli lunghi e fluenti, cosce niente male, ed occhi grandi ed azzurri, che facevano distogliere l'attenzione dalla totale assenza di seno.
E la voce, era semplicemente splendida.
Non che ne fosse rimasto particolarmente colpito, nella sua vita da produttore, troppe volte aveva ascoltato veri e propri talenti cantare, però era abbastanza bella da poter conquistare facilmente il cuore di qualche adolescente alla ricerca di qualcosa di nuovo da ascoltare.
-Chi è?-
Chiese incuriosito ad uno degli spettatori.
-Come, non lo sai? E' Miku Hatsune!-
L'uomo alzò un sopracciglio, e sorrise in modo stanco, esausto per la giornata faticosa.
Gli oceani blu degli occhi si spostarono nuovamente sulla ragazza.
Miku Hatsune, eh?
Che nome particolare.
Che dire, non si sarebbero nemmeno dovuti sforzare nell'inventare un nome d'arte carino.



                                                                                        ***
Shion arrivò di fretta -e soprattutto di pessimo umore- davanti al suo ufficio.
-Lei dov'è?-
Chiese con tono grave alla segretaria.
-Sei arrivato troppo tardi, capo. Credo che abbia lasciato la lettera sulla tua scrivania, e poi se n'è andata.-
Il ragazzo spalancò gli occhi e una smorfia di rabbia si disegnò sul suo volto.
-Cazzo!-
Lanciò un grido, ed entrò impetuosamente nell'ufficio.
Una stanza meravigliosa, non c'è che dire, e molto ordinata, con una spettacolare vista ai palazzi vicini, grazie alla parete completamente in vetro.
Si avvicinò alla scrivania, sormontata da documenti ordinati, penne lasciate aperte, e, in cima a tutto, una lettera.
L'uomo prese la lettera con finta calma, per poi lasciar andare tutta la rabbia che tentava di reprimere.
Tutto ciò che c'era sulla scrivania venne scaraventato sul pavimento, la sedia davanti al tavolo gettata contro la parete, distruggendo anche il vaso di una pianta mentre si schiantava sul pavimento disperdendo i suoi pezzi.
Cadde in ginocchio, l'uomo dai capelli blu, mettendosi le mani sul viso, e scoppiando a piangere disperatamente.
La porta schricchiolò dietro di lui, e il rumore dei tacchi sul pavimento precedette le braccia che lo avvolsero in un caldo abbraccio.
-Sta andando tutto a rotoli. Non volevo che finisse così.-
-Va tutto bene, non ti preoccupare, va tutto bene.-
Lo tranquillizzò una voce femminile, mentre una mano gentile gli accarezzava delicatamente la testa.
-Tutto verrà risolto.-








*Audacity è un programma con il quale si possono modificare le voci.
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Note dell'autrice:
Ebbene, ecco a voi il secondo capitolo! *^*
Che dire, qua vedrete la vicenda del bar con altri occhi, per poi ritornare al time loop, dopo gli asterischi , uwu.
Lo so che è tutto un pò confuso ora, presto capirete(?), uwu.
Ringrazio nuovamente Ibbikiseki e Resha_Stark per avermi seguita, e anche Tei Sukone, che mi ha lasciato una recensione, uwu. Infine, ringrazio anche _Ecchan_ per aver messo la mia storia fra le preferite, *^*.
Sinceramente, senza un pò di sostegno, o almeno qualche commento su degli eventuali errori commessi, non riuscirei ad andare avanti scrivendo questa long.
Mi piacerebbe sapere anche come posso migliorarmi, oppure non ce la farò mai, xD.
Ad ogni modo, al prossimo aggiornamento!

bacioni,
#Matt


 

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