Nobody is perfect, but you are, to me

di Mimi_98_SWAG
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Run ***
Capitolo 2: *** SCHOOL ***
Capitolo 3: *** TROUGH ***
Capitolo 4: *** Ryan Butler ***
Capitolo 5: *** I'm die ***
Capitolo 6: *** Why he didn't say hello to me ? ***
Capitolo 7: *** Gold's Gym ***
Capitolo 8: *** Twilight ***
Capitolo 9: *** I'm afraid ***
Capitolo 10: *** Meeting ***
Capitolo 11: *** Confessions ***
Capitolo 12: *** Incontro ***
Capitolo 13: *** Tu dormirai nella mia stanza ***
Capitolo 14: *** sono tornata ***



Capitolo 1
*** Run ***


PRIMO CAPITOLO:RUN


It's time to get up,get up,get up.....
Era la sveglia del mio telefono che segnava il momento di prepararmi per uscire a correre.Sbloccando il display notai che sono le 5.30 del mattino.Mi alzai dal letto,camminando verso il bagno,che si trova all'interno della mia camera da letto.Mi lavai il viso,i denti mi feci una coda di cavallo infine,mi pettinai la frangia.Presi dall'armadio degli shorts neri e una felpa bianca della Hollister,indossai le mie scarpe da ginnastica e presi il mio mp3.Aprendo la porta della mia stanza urlai "Bagul,Bagul" il nome di uno dei miei cani.Bagul è un pitbull di 2 anni,il primo cane che comprai.Mi inginocchiai davanti a lui,picchiettando sulla mia coscia destra "Vieni bello" si avvicinò a me leccandomi il viso "Ehi smettila!" esclamai mettendoli il guinzaglio.Afferrai la bottiglietta dell'acqua,mi misi le cuffiette uscì di casa con Bagul e iniziai a correre con la musica ad alto volume. Correre per me è una sensazione stupenda,mi sento libera,corro soprattutto quando sono arrabbiata o abbacchiata. Sia chiaro,non sono una che fa tempi da record,anzi sono una via di mezzo ne troppo lenta ne troppo veloce.

DOPO 30 MINUTI DI CORSA.

Mentre attraversai la strada,senza far caso alle macchine che passavano perchè ero certa che in quella via non ci passavano quasi mai le macchine soprattutto alle 6.15, ma me ne pentii subito.Una macchina girò l'angolo che portava alla strada in cui ero immobile in mezzo. L'auto correva a tutta velocità verso di me,ero sicura che superava i 90 km/h. cazzo,corri,corri mi diceva una voce nella mia testa.Non comprendevo il motivo per cui non riuscivo a levarmi dalla strada.Volevo morire?Può darsi o semplicemente ero terrorizzata e non riuscivo a muovere le gambe. In un secondo mi ritrovai a terra,realizzando quello che era appena successo:Bagul continuò ad abbaiare contro di me forse aveva capito che ero terrorizzata allora con tutta la forza che aveva iniziò a correre verso il marciapiede a pochi metri da me.Correndo,mi convinse di muovere quelle mie fottute gambe,poi con mia sfiga caddi a terra sbucciandomi i gomiti e il ginocchio.Nel momento in cui caddi,sentii un suono acuto,alzai il volto dall'asfalto e notai una macchina bianca mai vista prima.Qualcuno scese dall'alto e urlò "Porca puttana!Guarda dove cazzo metti i piedi ! Non ti hanno insegnato ad attraversare una fottuta strada?!" mi ringhiò contro con tanto disprezzo.Bagul li andò contro per attaccarlo ma per fortuna avevo ancora in mano il guinzaglio,mi alzai subito tirandolo verso di me "Sshh,bello stai buono sshhh" dissi al mio cane con una smorfia di dolore.Bagul si tranquillizò ma lo sentii digrignare i denti mandando un brontolio minaccioso alla persona davanti a me.Dopo 5 minuti di un silenzio imbarazzante sussurrai "Scusami,la prossima volta starò più attenta" alzai il volto e vidi il ragazzo davanti a me,aveva i lineamenti perfetti,occhi color miele,labbra carnose,capelli color grano era a dir poco stupendo.Si girò verso l'auto aprendo lo sportello e mettendo in moto la macchina,io abbassai lo sguardo iniziando a camminare la macchina mi passò d'avanti "Merda" sussurrai gemendo dal dolore e toccando le ferite sulle mie ginocchia. "Sali"disse una voce dolce e...sexy,alzai lo sguardo vedendo il ragazzo di prima.Giuro che visto da vicino è quasi perfetto."Dopo ti darò una mia foto" mi disse oh che imbarazzo! Lo stavo fissando."no grazie,abito qua vicino vado a piedi" risposi facendo un mezzo sorriso iniziando a camminare.Lui mi seguì con l'auto "Sicura,su questi sedili strai comoda,al caldo e arriverai a casa subito"mi girai a guardarlo,lui mi sorrise a 32 denti.Il sorriso più bello che io avessi mai visto,sono certa che farebbe invidia al Sole."Allora entri?"non potevo dire di no ad un ragazzo così perfetto.Feci il giro e andai allo sportello del passeggero come cazzo si apre sto coso dissi tra me e me ma all'improvviso lo sportello si aprì facendomi sobbalzare dalla sorpresa."E quel coso?" disse il ragazzo indicando Bagul "E' il mio cane"risosi confusa "No,quel coso non sale nella mia macchina"replicò in tono acido.Cercai di chiudere lo sportello,io senza il mio cane non salirò in quella macchina."Aspetta,aspetta sali ma tienilo in braccio,non voglio che sporchi i miei preziosi sedili.Mi accomodai sul sedile,era morbidissimo,picchiettai le mani sulle mie coscie facendo capire a Bagul di salirci sopra.



-SPAZIO AUTRICE-
Salve bellissimi,questa è la mia prima storia che scrivo e pubblico su efp.Spero che il capitolo sia di vostro gradimento,già dal secondo capitolo capirete meglio chi è e com è Carly ,gli altri protagonisti
e la trama della storia.Vorrei chiedervi un piccolo favore....mi piacerebbe trovare delle recensioni su questo capitolo almeno 2 non chiedo tanto,fatemi sapere come vi è sembrato il capitolo.
Grazie in anticipo.
Baci

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Capitolo 2
*** SCHOOL ***


CAPITOLO DUE:SCHOOL


Oggi è il mio primo giorno di scuola alla Viewpoint High School sono agitatissima,non conosco nessuno in questa cttà
e non ho avuto occasione di visitarla con tutti gli impegni che ho avuto:trovarmi un lavoro,l'iscrizione alla scuola,
i documenti per l'affitto della casa,l'acquisto dei mobili.Da quando mi sono trasferita da New York a Calabasas,Los Angeles,
mi sento sola,non ho più mia madre che mi coccola tutte le volte che voglio,lei c'è sempre stata e ci sarà sempre per me,lei che è più di
una mamma,di un amica,di una sorella,lei è tutto per me ed è la donna più in gamba di questo pianeta.
Non mi sono pentita di essermene andata e di scegliermi una vita a 18 anni,ne vado fiera perchè sono una ragazza educata e matura,tutto grazie
a mia madre che mi è stata sempre vicina.A New York,oltre alla mia famiglia,ho lasciato quei pochi amici falsi che avevo e la mia migliore
amica che però si è fatta una nuova vita in Canada a Vancuver,ora mi rimangono i miei bellissimi cani che mi tengono compagnia.



E'passato un mese da quando ho incontrato quel bellissimo ragazzo,è stupendo lo ammetto,ma non potrebbe mai piacermi,io non posso più innamorarmi di
 nessuno,ho già sofferto abbastanza negli anni precedenti.Ho amato con tutta me stessa dei ragazzi,ed ero sempre la prima a fare il primo
passo ma venivo rifiutata,non interessavo a nessuno infatti non ho mai avuto un ragazzo ne baciato uno.
Venivo sempre presa in giro,picchiata oppure offesa in continuazione perchè ero troppo grassa,è per questo motivo che tutti i giorni corro
e mi alleno,per dimagrire,per non essere più presa in giro.Anche se ero grassa,non mi sentivo brutta perchè ho la carnagione chiara,dei bellissimi
limpidi occhi azzurri incastrati sotto delle soppracciglia leggermente scure sufficientemente marcate,un naso abbastanza piccolo e le labbra carnose,
mia madre mi diceva sempre che i miei lineamenti davano quell'espressione naturale di gentilezza.Insomma la mia autostima non era sotto zero
tranne se si parlava del mio fisico,lo odiavo,non sopporto che qualcuno mi tocchi,mi sento a disagio molto.

Ritornando al primo giorno di scuola,ero emozionata ma anche triste.Mi feci forza e parcheggiai la mia Mini ed entrai dal cancello principale.
Il giardino era enorme e ben curato,c'era un campo da basket e da calcio.La scuola è enorme,alcune pareti di essa sono fatti di vetro infatti notai
qualche professore camminare nel corridoio.Qando entrai dal cancello,mi sedetti su una panchina nel giardino e presi il foglio dei corsi,che ho
questa mattina,guardandomi intorno.Dopo cinque minuti sentii un rombo di una moto,io amo le moto,mi voltai per vedere di chi appartenesse e
dall'abbigliamento,molto originale,ero certa che fosse di un ragazzo.Egli si fermò,scese dalla moto e si tolse il casco,tutti gli studenti
presenti nel giardino,io compresa,lo guardavano."E' figo vero,neh?"mi voltai di colpo guardando davanti a me una ragazza stupenda,bassa,
capelli cortissimi con un ciuffo biondo che formava una cresta,occhi azzurri e un sorriso splendido "Emmm,come scusa?"risposi imbarazzata
"Intendevo il ragazzo dietro di te,è figo vero?"mi girai verso la moto,oddio....io quel ragazzo lo conoscevo!! O meglio so chi è "Purtroppo
non gli interessa nessuna ragazza della scuola,proprio nessuna,peccato"mi spiegò la ragazza "E'strano e misterioso,pochi lo conoscono,però
in giro dicono che ha un sacco di ragazze e amici.A Los Angeles è famoso perchè è finito in una rivista di gossip della città poichè è il
ragazzo più sexy,sono queste le voci che girano sul suo conto."mi spiegò la ragazza (anche se io non le avevo chiesto informazioni
su nessuno)poi aggiunse "Comunque io sono Miley"si presentò "Oh io sono Carly".Nel momento in cui dissi il mio nome,passò davanti a noi il
ragazzo della moto.Non sapevo se salutarlo oppure no,ci siamo già incontrati,parlati e mi ha dato anche un passaggio a casa mia,infine decisi
di non salutarlo e lui fece lo stesso.Ci rimasi un pò male ma poi ripensai alle parole di Miley "Purtroppo non gli interessa nessuna ragazza
della scuola,proprio nessuna,peccato" quindi per lui,tutte le ragazze dell'istituto erano invisibili ai suoi occhi ? Impossibile.

La professoressa Brown mi trattenne durante la pausa pranzo per spiegarmi il regolanento dell'istituto perciò mi ritrovai a camminare
da sola nel corridoio diretta alla mensa. "Ehi ciao!" urlò una voce dietro di me.Non mi voltai a vedere chi fosse poichè non conoscevo nessuno
nella scuola tranne quei pochi compagni che avevano avuto il mio stesso corso questa mattina però loro erano tutti nella mensa.
"Bel tatuaggio"era la stessa voce,questa volta più vicina a me.Io avevo dei tatuaggi sui polsi che formavano la frase"Stay Strong" possibile
che si notassero così tanto ?. "Ciao" il ragazzo della moto,cioè quello che stava per investirmi con la sua fantastica automobile,era accanto a me.
"C-c-iao" balbettai imbarazzata "L'ultima volta che ci siamo visti,mi sono dimenticato di presentarmi,io sono Justin"si presentò porgendomi
la sua mano destra "Non ti preoccupare,io sono Carly,Carly Smith"gli strinsi la mano e lo guardai,era perfetto,troppo per essere un essere
umano e poi...oddio,il suo sorriso faceva invidia al Sole "Ci si vede in giro"disse aprendo il portone della mensa ed entrando all'iterno di
essa lasciandomi impietrita difronte al portone,pensando al suo magnifico sorriso...era perfetto.



Ciao a tutti,
inizio con il dirvi scusa del ritardo è che non sapevo se aggiornare la storia oppure no perchè nessuno di voi ha recensito tranne Kuqi98
e la voglio ringraziare perchè è stata l'unica a recensire ed è grazie a lei che sono andata avanti,poi volevo ringraziare chi ha messo
tra le "seguite" e "da ricordare" la mia storia,ci tengo molto.
Spero che in questo capitolo almeno 2 o 3 recensioni ci saranno.

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Capitolo 3
*** TROUGH ***


TERZO CAPITOLO:TROUGH


Il primo giorno di scuola era passato velocemente.
I miei compagni dei corsi che frequentavo,non erano male,le uniche persone che non mi sembravano molto simpatiche erano quelle Barbie "viventi" che mi aveva presentato,nella pausa pranzo,Miley. Erano troppo belle:viso e curve perfette sembravano le ragazze del programma Geordie Shore,mi sentivo a disagio,esclusa,inferiore a loro.
Entrai nello spgliatoio della palestra "Per fortuna sono la prima" dissi tra me e me. Indossai velocemente il pantalone e la felpa della tuta,nello stesso momento in cui stavo chiudendo la zip della felpa,la porta si aprì "Ciao bellezza" mi salutò Miley baciandomi la guancia "Ciao" risposi. Quella ragazza aveva un modo di comportarsi,vestirsi e muoversi tutto suo,è una ragazza originale. Mily mi guardò dalla testa ai piedi "Ehi bellezza,ci sono 20 gradi non 5 " disse attirando l'attenzione di tutte le presenti che poi scoppiarono a ridere "Soffro di reumatismo" mentii. Miley si accorse che non ero molto coinvincente ,infatti poco dopo mi sussurrò all'orecchio "Con me non funziona piccola" ed uscì dallo spogliatoio seguita da me. Per tutta l'ora di ginnastica mi sentivo muorire dentro non per il fatto del caldo o degli esercizi che abbiamo fatto ma per le occhiataccie e le battutine delle ragazze su di me,riferite al mio abbigliamento. Non avrei mai fatto ginnastica con dei pantaloncini corti davanti a più di venti persone anche se lo desideravo molto,loro non potevano capire la situazione in cui mi trovavo,non potevano mai saperlo. Odio avere la pelle scoperta anche solo le braccia davanti a molte persone,odio essere sfiorata da qualcuno soprattutto se questa persona è un maschio,lo odio.
Finita la lezione corsi nello spogliatoio,presi la borsa in cui vi erano i miei vestiti e mi cambiai in bagno lontano da tutti gli sguardi. Sentii le miecompagne entrare nello spogliatoio mentre ridevano "Oddio ma l'avete vista? É peggio di un elefante!"disse una voce acuta. "Hai visto come correva ?!?" domandò un'alta voce che poi scoppio a ridere "Che schifo,aveva la ciccia che saltellava" e tutti risero "Non so più chi è la culona tra lei e Sofia" risate,risate,risate infine silenzio segno che rano uscite tutte. Le lacrime minacciavano di uscire ma poi le ricacciavo dentro ma purtroppo non funzionò poichè mi trovai a piangere in modo disperato. Udii la porta aprirsi "Porca puttana che stronze ! Si credono perfette inv-"e la porta del bagno in cui mi trovavo si spalancò,mi asciugai subito le lacrime alzandomi dal posto in cui ero rannicchiata "V-v-ad-do in-n classe" balbettai prima di uscire dal bagno "Aspetta!" mi ordinò Miley tirandomi per un braccio "Non toccarmi,ho detto che vado in classe"ribattei in tono acido.

Quando tornai a casa,corsi davanti al grandissimo specchio nel corridoio e mi spogliai completamente "Perchè sono cicciona come un elefante,perchè ?!?" urlai piangendo. Rimasi circa 10 minuti a guardare il mio riflesso tirando la parte di grasso nella mia pancia e nelle mie coscie. Le lacrime cadavano come una cascata,tutte quelle critiche,insulti e risate mi avevano ferita anzi distrutta . Andai in bagno,non avevo altra scelta per fermare quel dolore che mi stava letteralmente distruggendo il cuore. Presi l'oggetto affilato tra le mie dita,mi ero promessa che non l'avrei più fatto,che sarei cambiata,che avrei sorriso tutti i giorni,che non avrei più dato retta agli stereotipi,tutta via a quanto pare non so mantenere le promesse. Lasciai scorrere l'acqua dal rubinetto presi un braccio,tolsi i braccialetti dal polso "Vaffanculo" imprecai alla vista della parola indelebile sul polso "Strong" mi ero completamente dimenticata del tatuaggio. Continuai a fissare la parola,con occhi lucidi,autoconvincendomi di non fare quello che ho in mente ma purtroppo non funzionò. Aprii le gambe,presi la lametta e la posizionai al centro delle coscia,chiusi gli occhi e schiacciai la lametta all'interno della pelle urlando dal dolore. Dolly,la mia cagnolina di razza pastore tedesco entrò in bagno e mi abbaiò contro,sobbalzai dallo spavento poi si avvicino e iniziò a leccarmi il sangue che usciva dalla ferita,mi alzai immediatamente sgridandola e mi chiusi in camera. Preferivo di gran lunga il dolore fisico piuttosto quello che provavo dentro. Il taglio nella coscia è stato più doloroso di quelli che mi facevo ai polsi e questo mi rendeva felice giacchè così pensavo al dolore e non alle critiche che mi avevano fatto le mie compagnie di ginnastica,in fondo,in fondo me le meritavo perchè è solo colpa mia se sono grassa.

"You had a lot of crooks tryn a steal your heart never really had luck couldn't never figure out how to love,how to love..."
Mi svegliai sentendo la suoneria del mio Iphone.
"Pronto"bisbigliai
"Ciao amore,come stai ?" Disse la voce dal telefono.
"Oh ciao mamma,bene tu?"la mia voce suonava poco convincente.
"Stai bene,sei ammalata,ti hanno fatto qualcosa,giuro che-"
"No,no mam,tutto okey,sono solo un po'stanca tutto qui"
"Ti sei tagliata,vero ? Non mentirmi per favore" il tono della sua voce da preoccupata diventò triste,delusa.
"No mam,che dici sei matta ?! Sono cambiata da un bel pó" risi istericamsnte
"Non ti credo,mi stai nascondendo qualcosa me lo sento"
"Assolutamente no! Vabbè,tu tutto bene ?"
"Sì benone dai,sai come sono i tuoi fratelli no ? Mi faranno impazzire prima o poi"
Rimanemmo a parlare del più e del meno per più di un'ora dopo di che diedi del cibo ai miei cani e andai a letto senza aver mangiato nulla.




Scusatemi per il lunghissimo ritardo è che ero indecisa se andare avanti oppure no perchè ho ricevuto poche recensioni e non vi chiedo molto solo 3 o 4 minuti o neanche del vostro preziosissimo tempo. 
Ringrazio le persone che hanno messo tra le preferite,seguite e da ricordare questa storia o che hanno recensito  i capitoli,grazie mille. Se riuscirò a capire come mettere le immagini lo farò perchè ho preparato il banner della storia *-* 
Che fine avrà fatto Justin ?
Come farà Justin a conquistare una ragazza depressa,timida e fragile come Carly ?
Come vi sembra Miley ?
Se vi va di lasciarmi qualche recensione rispondendo a queste domande sarò felicissima.
Io su twitter --> @_Swaggie_98_
Baci alla prossima.
 

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Capitolo 4
*** Ryan Butler ***


CAPITOLO QUATTRO: RYAN BUTLER



"Ehi tu,maglietta rossa" una voce maschile urlò dietro di me.Aspetta,io ho la maglietta rossa ! "Ti è caduto questo" il ragazzo dagli occhi azzurri simili ai miei e con i capelli biondi cortissimi mi porge un foglietto piegato "Oh grazie mille" gli dico  "Sei nuova ? " annuisco "Ecco perché non ti ho mai vista qui" si spiega  "Io sono Ryan Butler" mi porge la mano e io la stringo "Carly Smith" Quanti ragazzi carini ci saranno in questa scuola come Justin o Ryan ?. Al suono della campana Ryan fece una smorfia "Ci si vede in giro bellissima" mi girai a vedermi le spalle,nessuno è dietro di me, l'ha detto a me ?! "Ciao Carly" mi salutò muovendo la mano. Oh si riferiva a me,sono sicura che l'ha detto per mostrarsi gentile,io faccio schifo,come potrei sembrare bella ad un ragazzo come lui che con la sua bellezza pò avere tutte le tipe che vuole ? Un'altra bagianata.

L'aula di biologia è già piena e tutti i miei compagni del corso presero posto,l'unico banco libero è accanto ad un ragazzo che non avevo mai visto anche lui carino.
"Ciao" dissi mentre mi sedetti vicino al ragazzo con gli occhi verdi,capelli ricci mori labbra carnose e con un sorriso a 32 denti me-ra-vi-glio-so.
"Ciao,io sono Jonathan ma chiamami pure Jona " 
"Bel nome" dissi sinceratamente "Io mi chiamo Carly"
Il professore entrò nell'aula e iniziò a spiegarci i lavori in coppia,con il nostro compagno di banco,che dovremmo fare in quest'ora che consistono nel prendere delle sostanze e riconoscerle attraverso il microscopio.
"Non dovevi sederti vicino a me" mi dice Jona mentre posiziono una goccia della sostanza nel microscopio. Mi girai a guardarlo,tiene lo sguardo e si tortura le mani. "Perchè ?" chiedo confusa
"Così" risponde secco
"Ci deve essere un motivo se me l'hai detto Jona" oddio,magari è fidanzato e la sua ragazza è aggressiva,non voglio avere problemi. Dovrei starli lontana ? Lo osservai con la coda dell'occhio mentre sblocca il telefono. Come sfondo della schermata ha un uomo con il petto nudo tutto muscoloso. Da quando i ragazzi hanno immagini di uomini con il petto scoperto sul loro telefono ? 
"Chi è ?" chiesi imbarazzata.
"Cosa ?" domandò alzando lo sguardo e guardandomi negli occhi.
"Lui" indico con il dito il telefono. Jonathan avvampò "È bellissimo,è brasiliano?" chiesi cercando di metterlo a suo agio "Sì,è mio e non si tocca" bisbigliò più a se stesso che a me. Un attimo,è gay ??!! 
"Sei gay ?" Domandai imbarazzata
"No,cioè si..no ehmm sì,no" balbettò 
"Jona,a me puoi dirlo non ti criticherò anzi io vorrei avere un amico gay" sono talmente inbarazzata che mi sento il viso caldo.
"Sì lo sono"
"É per questo che non devi stare vicino a me,ti prenderanno in giro soprattutto Anastasia e Maria" indicò due ragazze nell'altro lato della stanza. "Non mi importa possono anche farlo, sono abituata ad essere presa in giro" corrugò la fronte e alzò un soppracciglio "Faccio schifo,sono una orribile cicciona" perchè sto raccontando questo ad uno sconosciuto,che mi è preso ? Jona scoppiò in una fragorosa risata guadagnandosi un richiamo dal professore "No non ci credo,stai scherzando Carly ? Guardati sei bellissima" indicò tutto il mio corpo dalla testa ai piedi. "Ti prego non mentire,odio chi lo fa. Poi quello bellissimo qui,sei tu "gli spiegai " Sono sincero Carly,guarda il tuo viso,i tuoi occhi" mi disse dolcemente "E il corpo com'è,orribile. Dai ti prego smettila e lavoriamo prima che suoni la campanella".
Continuammo a parlare di altre cose,mi spiegò che il ragazzo dell'immagine sul suo sfondo è il suo ex ragazzo con cui è stato insieme circa un anno,poi scoprì che abbiamo gli stessi gusti musicali e molte altre cose in comune.

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"Baaaguuulll vieni bello" urlai sulla soglia di casa per chiamare il mio cane che poco dopo mi raggiunse "Andiamo bello,oggi senza guinzalio. Fai il bravo" chiusi la porta alle mie spalle e iniziai a correre con la voce di Bruno Mars nelle mie orecchie e Bagul al mio fianco. 
Dopo 15 minuti mi piegai in avanti mettendo le mani sopra le ginocchia e respirando aria fresca.
"Ehi Fredo passa. Sono qui cazzo" girai la testa verso il cancello di una villa alla mia destra "Canestrooo" esultò un ragazzo "Hai barato coglione,rifacciamolo"disse un altro ragazzo di cui non riesco a vedere il viso poichè mi da le spalle. Dalla porta-finestra uscì un ragazzo con le Vans calze colorate con motivi gieometrici che gli arrivano fino alle ginocchia,pantaloncini neri e canotta bianca. Oddio quello è Justin ! Bagul iniziò ad abbaiare fortissimo forse perchè ha riconosciuto Justin. Lo presi per il collare cercando di tirarlo via e scappare via da quel cancello prima che qualcuno di loro se ne accorgesse ma fu troppo tardi poichè tutti si girarono a guardarvi. Merda. "Scusatemi,non era mia intenzione disturbarvi tanto meno osservarvi mentre giocate. Scusatemi" farfugliai imparazzata. I ragazzi scoppiarono a ridere tranne Justin. Da quando faccio ridere le persone e da quando sono diventata così buffa ? Justin si avvicinò al cancello "Vuoi entrare ?" mi chiese dolcemente. Cazzo così mi fa sciogliere. "N-no,n-no non volevo disturbarvi. Ora me ne vado." Prima che potessi fare un passo il cancello fece un clik e si aprì. "Dai entra,questa volta può entrare anche il tuo cane" feci no con la testa. Non mi fido di lui, lo conosco da pochissimo "Non ti farò niente ti chiedo solo di entrare. Riposati un pò 5 minuti se vuoi o anche 1 ora quello che vuoi tu " come fa ad avere una voce così dolce ? Bagul iniziò a fiutare Justin sulle gambe e quest'ultimo gli accarezzò il collo "Ehi bello,ti ricordi di me?" Gli chiese dolcemente.
"Justin dove hai messo la-" Ryan si interruppe quando mi vide "Ehi bellissima,non avrei pensato di rivederti così presto" mi circondò le spalle con un caloroso abbraccio. Cosa intendeva con "non avrei pensato di rivederti così presto" non voleva vedermi,gli faccio così schifo da non volermi più vedere ? "Entra dai" mi invitò Ryan "Siamo in due a chiedertelo adesso. Allora entri ?"aggiunse Justin "Aspetta voi vi conoscete?" domandò Ryan confuso "Sì amico,lunga storia" "Un motivo in più per entrare,non capita di entrare tutti i giorni nella casa di Justin Bieber!" esclamò "Piantala" disse Justin. Ryan mi prese la mano e mi tirò accanto a se chiudendo il cancello dopo aver fatto entrare Bagul.




NON VI CHIEDO MOLTO,SOLO DI RECENSIRE VI PREGO CI TENGO MOLTO.BACI ALLA PROSSIMA IO SU TWITTER @_Swaggie_98_

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Capitolo 5
*** I'm die ***


CAPITOLO CINQUE:I'M DIE




PUNTO DI VISTA DI JUSTIN


Quando Carly superò il cancello Alfredo e Chaz la esaminarono dalla testa ai piedi e scoppiarono a ridere a crepapelle,il motivo lo conoscevo 'chi cazzo si porta Bieber a casa? Quanto è brutta,quanto è grassa?' saranno questi i loro pensieri. Sinceramente mi stupivo anch'io di averle proposto ad entrare a casa,non è il tipo di ragazza che frequento.

"Vuoi qualcosa da bere Carly" le chiese Ryan molto gentilmente. Sono certo che quello lì sotto sotto sta nascondendo qualcosa." Un po' d'acqua per favore"rispose Carly facendo colorare le sue guance di un leggero rosso. Ryan mi fece cenno di occuparmene io e così feci. Passai attraverso la porta-finestra sbuffando. Nel divano c'erano Selena, Caitlin, Carmen che ridevano, alzai un sopracciglio confuso. "Bieber, chi cazzo è quel pallone gonfiato in giardino ?" mi domandò Selena nascondendo un sorriso di quegli irritanti che solo lei sapeva fare "Un' amica di Ryan"dissi secco passandomi le dita fra i capelli sudati "A noi non sembra" no cazzo adesso incomincia anche Caitlin! "Beh, non è problema mio, tesoro" andai in cucina, segno che non volevo più continuare quella conversazione, presi un bicchiere dalla mensola e la bottiglia d'acqua fredda dal frigorifero e versai il liquido nel bicchiere.

"Quindi adesso fai anche il cameriere a quella cicciona con un apparecchio del cazzo e un sorriso di merda ?" come ho fatto a stare insieme a lei ? perché è così acida ?.

"Selena piantala, stai esagerando, sul serio. Sei percaso gelosa ?" domandai in segno di sfida.

"Io gelosa, stai scherzando vero ?"

"Allora smettila. Anche tu Caitlin, è solo un ospite ora se ne andrà e no  rompetemi più i coglioni chiaro ? Semmai fatelo con Ryan è lui che l'ha portata !"

"Portata? Smettila Justin. Tu l'hai fatta entrare?"

"Problemi ? È casa mia e faccio entrare chi cazzo ho voglia"

"E da quando fai entrare le ciccione con un apparecchio tutte sudate e vestite peggio dei barboni"

"Ah, ah, ah tesoro tu non hai mai visto i barboni"

"La difendi ?"

"Scherzi ? Amo stuzzicarti tesoro" andai verso di lei è le scompiglio i suoi morbidissimi capelli mori e me ne andai mettendo fine alla conversazione.

"Alla buon ora Justin" mi disse Chaz quando varcai la soglia della porta-finestra andando in giardino "Se né già andata amico" aggiunse Fredo lasciandomi a bocca aperta "Perchè ?!" non che me ne importasse, ma volevo saperlo. "Chiedilo a loro" Ryan aggiunse indicando la porta-finestra verso il divano del salone. "Cazzo!"


PUNTO DI VISTA DI CARLY


Perché mi merito tutto questo male. Cosa ho fatto di male nella mia vita ? Non mi merito tutto questo, almeno spero, perché la mentalità delle persone continua a peggiorare ? Non mi sembra di essere così antipatica, stronza, falsa e tutti gli aggettivi negativi che esistono tranne brutta e grassa,sì lo sono, non serve dirmelo tutte le volte, lo so contenti ?

Odio Ryan, odio Justin i suoi amici e le sue amichette, odio tutti ma soprattutto me stessa.

Mi ero promessa che non mi sarei più tagliata dopo quel tatuaggio che ho sui polsi e la riabilitazione,non l'avrei più fatto,mai, ma eccomi qui nel mio bagno con una lametta tra le dita Sono una codarda ho paura di qualsiasi cosa, non mi fido più nessuno. Voglio andarmene, forse farei un piacere a tutti quanti.

Presi in mano la lametta l'appoggiai sotto l'ombelico sposati la lametta e si formò un piccolo graffio, non bastava, voglio di più. Strinsi più forte l'oggetto e permetti contro la pelle finché non uscì un po' di sangue. Il sangue non mi basta più, voglio sentire più dolore, devo punirmi. Premetti lentamente la lametta in modo da far uscire più sangue cosicché inizi a bruciare sul serio e così accade. La pelle brucia, la carne tira, il sangue scende, le lacrime scivolano, l'anima muore un pezzetto di più e il cuore si rompe di un pezzo ancora.Ma non bastava voglio ancora più dolore.

Din, don, din don.

"Fanculo, chi cazzo è?" sorpresa presi velocemente un cerotto abbastanza grande da coprirmi le ferite e lo misi sopra di esse dopodiché abbassai la felpa e andai verso la porta.

Mi asciugai velocemente le mani con il palmo della mano, feci un respiro e preparai uno dei miei sorrisi falsi mentre aprivo la porta.

"Ehmm ciao Carly" merda, una delle ultime persone che volevo vedere in questo momento, Justin "Ciao, entra pure" mi sposati da un lato in modo da lasciargli lo spazio per entrare "Tutto bene? Hai gli occhi lucidi" lo so, coglione, non serviva dirmelo "Sisi tutto bene, scusami se me ne sono andata senza salutarti" mi affrettai a dire "No, qui quello che deve scusarsi sono io, giuro che mi dispiace" le lacrime minacciavano di uscire ma io cercavo di ricacciarle dentro inutilmente. "No ti prego non piangere, stavano solo scherzando"fece un passo verso di me e io uno indietro "Non ti farò del male, non ti giudicherò e se l'ho fatto perdonami"fece un altro passo in avanti e io uno indietro fino a toccare il bordo del tavolo. Si avvicinò a me fino a sfiorare il suo petto con il mio e infine mi abbracciò provocando una smorfia di dolore sul mio volto e un sussulto che non si lasciò sfuggire. Odio chi sfiora ogni singolo centimetro del mio corpo, lo odio tantissimo infatti gli posai le mani sul suo petto e lo sposati lontano da me "Lo ripeto Carly, non ho intenzione di criticarti" la sua voce era dolcissima e rassicurante e il modo in cui pronunciava il mio nome era dolcissimo. "Non sono abituata ad essere abbracciata, scusami"mi giustificai. Il suo sguardo diventò improvvisamente stupito, preoccupato mentre guardava verso la mia pancia "Non è quello che sto pensando vero, Carly?" non capivo di cosa si stava riferendo finché non guardai dove i suoi occhi erano fermi. Cazzo. Sangue. "No, no assolutamente no è che stavo preparando il sugo al pomodoro e mi sono macchiata"la mia voce mi tradiva, non sembravo per niente convincente "Fammi vedere" allungò una mano verso la felpa "Stai fermo!" urlai facendolo spaventare "Cazzo, è tutta colpa tua e delle tue amichette del cazzo! Mi hanno chiamata grassa, presa in giro, abbassato l'autostima, mi hanno fatta sentire ciò che una ragazza non dovrebbe mai sentirsi. Sono loro la colpa di tutto questo e di tutte le altre persone che la pensano come loro ! Mi hanno portato a farmi male, mi hanno indotto al suicidio è solo colpa di queste fottutissime persone con una mentalità del cazzo! Non mangio, bevo, mastico cicche dalla mattina alla sera. Ho iniziato a tagliarmi, a ferirmi, ad odiare me stessa, a chiedermi il perché della mia esistenza, a dannarmi, maledirmi, a sentirmi orribile, ad indossare felpe e maglioni per nascondere il mio corpo. Ho iniziato a distruggere me, il mio corpo, i miei polsi, le mie gambe, i miei fianchi,la mia pancia, le mie cosce, la mia mente. Ho iniziato a perdere la fame, a non mangiare, a vomitare dopo ogni pasto, sono arrivata a vomitare sangue, a perdere le forze. É anche colpa mia, non solo la loro. Mi chiedo ogni giorno quando finirò di fare queste cose, sono stata in una clinica per un anno, ma niente ha funzionato. Non sto per niente bene, a nessuno interessa. Ho paura del futuro che mi attende perché ho paura che sarà peggio del passato e del presente. Ho cercato di cambiare, ci ho provato davvero, ma è tutto inutile. Ovunque io vada anche se fossi circondata da miglia di persone, mi sento fottutamente sola, ho solo bisogno di qualcuno che venisse a baciarmi i tagli, e mi sussurrasse 'ora ci sono io, piccola'seguito da un dolce bacio sulle labbra mentre il mio viso viene rigato dalle mie lacrime di gioia invece no, io sono orribile.ORRIBILE!"le muscolose braccia di Justin mi strinsero a sé con il mio viso appoggiato nel suo petto e la fronte che toccava il collo. Non mi ero resa conto di essermi sfogata con lui, di aver pronunciato ogni singola parola con la voce strozzata a causa del groppo in gola, di star tremando . "Non m'importa se andrai a sventolare queste cose hai quattro venti, puoi farlo pure tanto ho smesso di vivere"sussurri piangendo "Sshhh Carly non lo farei mai, noi siamo amici"non ho mai avuto un amico maschio ed è troppo tardi per averne uno, ormai ho perso quel briciolo di voglia di vivere. Mi tenne stretta a sé accarezzandomi la schiena su e giù. "Non devi più pensare a queste cose Carly tu sei simpatica, dolce scommetto che aiuti sempre tutti e dai ottimi consigli. Hai una famiglia che sicuramente ti sosterrà tantissimo non ti manca nulla. Guarda hai dei bellissimi occhi azzurri, dei bellissimi capelli mori. Sei bellissim-"

"Niente di tutto ciò che hai detto è vero Justin e.... bellissima ?! Stai scherzando vero ? Un ora fa hai detto l'esatto contrario. È inutile non ho più la voglia di vivere, sono morta dentro" i suoi occhi erano più che tristi. Sciolse l'abbraccio,mi prese per mano e ci sedemmo sopra il divano.

"Ti va di parlarne un po'?" domandò,accarezzandomi la mano con le sue dita lunghe e sottili, annuì con la testa poiché avevo veramente bisogno di parlare con qualcuno.

"Allora, non interompermi okay ?"io annuì di nuovo.

"Ascoltami, non devi sottovalutarti così. So che è difficile, ci vorrà del tempo ma tu sei forte, puoi affrontare tutto questo. Ricordatelo:non sei sola, ora ci sono io qui con te. Hai fatto bene a piangere, fa bene e io apprezzo il fatto che prima,hai pianto e quando sono arrivato io hai sorriso, forse non te ne rendi conto ma vai avanti come se non fosse successo niente. Quindi io ho stima per te e tutte queste cose non le dico perché sei mia amica o mi fai pena ma perché sono vere. Morire ? È troppo facile, le persone forti sono quelle che lottano ogni giorno e tu sei forte. Io lo so. Se ti mostri fragile, gli altri ti divorerranno. Reagisci ad ogni insulto, cazzo non urlare in silenzio Carly reagiscoi non puoi startene zitta. Sfogati fa bene e io ci sarò sempre se vorrai farlo. Anziché farti male con una lametta, prendi in mano una penna. Scrivi, scrivi tutto quello che ti fa star male. E poi strappa quel foglio con tutta la forza che hai, magari usa la lametta o la forbice con cui ti tagli. Provaci, vedrai che non ti farai più del male perche la lametta ferisce, la scrittura salva. Forse queste cose che ti ho appena detto te le avrà dette qualcun'altro ma almeno ci ho provato. Non penso di averti fatto cambiare idea che le mie parole sono migliori dell' anno che hai passato in riabilitazione, non lo penso affatto, ma penso che ti potrei aiutare, non l'ho fatto con nessun'altro prima. Beh c'è sempre una prima volta no ? E scusami tanto per quelle cose che ho detto a casa, non succederà mai più."la sua voce era piena di speranze, si vedeva che era sicuro di sé stesso e delle parole che uscivano dalla sua bocca. Mentre parlava lo guardavo attentamente. Lui sì che è bellissimo, quasi perfetto. I capelli corti biondo scuro come il grano che gli ricadevano sulla fronte sfiorandola, le sopracciglia  marroni leggermente folte, gli occhi di un nocciola chiaro come il miele, il naso dritto,le labbra rosee e carnose che quando le bagna con la lingua è la fine del mondo e la mascella ben definita. Sembra un dio graco, anzi, più bello degli dèi greci. Lui era perfetto. Dice di voler essere mio amico ma io non gli credo, insomma chi vorrebbe avere un'amica malata e piena di problemi come me ? Nessuno.

Si avvicinò a me intento ad abbracciarmi ma io mi sposati "Carly, ripeto, non ti farei del male tantomeno andrei a raccontare le cose che mi hai detto. Voglio aiutarti"disse tristemente "Non sono abituata ad essere toccata o abbracciata, le uniche persone che lo fanno sono i miei genitori e non mi piace che una persona del mio sesso opposto che conosco a malapena mi tocchi.Scusami"mi giustificai sperando che potesse capirmi. "Sì lo so, vieni qui."e mi abbracciò di nuovo. Sentivo il suo dolce profumo, il suo respiro regolare, i battiti del cuore. Mi sentivo più che al sicuro tra le sue braccia desideravo rimanere in quella posizione per sempre.

Le lacrime non si decidevano a fermarsi.

Rimasi tra le braccia di Justin fino a quando le palpebre si chiusero e cadde in un sonno profondo.


PUNTO DI VISTA DI JUSTIN


Non so perché voglio aiutarla, non voglio avere un' problema in più di cui preoccuparmi mi bastano già quelli che ho ma questa ragazza, mi fa troppa tenerezza è così ....semplice, goffa, naturale e....carina sì carina, perché quel suo faccino d'angoletto farebbe tenerezza a chiunque e vederla così triste, sola mi distrugge. Purtroppo nessuno si è reso conto che sotto la maschera che porta da ragazza con il sorriso stampato in faccia si nasconda una persona fragile, triste, sola che vuole morire. Sono fiero di me stesso ad essere stato il primo oltre ai suoi genitori a notarlo. Voglio aiutarla e se io voglio qualcosa la ottengo sempre.


-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-


SAAALVEE.

Eccomi qui, dovete amarmi perché:

1 ho scritto anche il prossimo capitolo quindiii se recensite in molti entro stasera pubblicherò anche il prossimo capitolo

2 il capitolo è più lungo

3 ci ho impiegato due ore a scriverlo e farmi venire delle idee

Spero che vi piaccia perché, vi giuro, che ci ho messo mooolto tempo  a scriverlo e soprattutto a inventarlo. Devo dire che è uno dei capitoli più tristi di questa storia.

Spero che recensirete in tanti (almeno 5) scrivendo che cosa ne pensate. Accetto anche critiche, quindi se non vi piace come scrivo o se faccio tanti errori vi prego ditemelo.

Grazie della lettura, baci e alla prossima.

Io su Twitter @_Swaggie_98_

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Capitolo 6
*** Why he didn't say hello to me ? ***


CAPITOLO SEI: WHY HE DIDN'T SAY HELLO TO ME ?
 
 
 
PUNTO DI VISTA DI CARLY
 
Mi svegliai sul divano del salotto, gli occhi mi bruciavano ancora per via delle lacrime versate. Alzai gli occhi verso l'orologio appeso al muro sopra la tv che segna le 10:30 a.m mio dio, quanto avevo dormito ? Dov'è Justin ? Notai sul tavolino un post-it con scritto:
 
'chiamami o mandami un messaggio quando ti sveglierai e se hai bisogno di chiacchierare in qualsiasi momento. Justin'
 
Mi alzai dal divano andando a prendere il cellulare sopra il tavolo della cucina.Sono stanchissima, gli occhi mi bruciano e ho le labbra gonfie. Presi il cellulare aggiunsi il numero alla rubrica e scrissi un messaggio
 
A:Justin
Ciao Justin sono Carly, mi sono appena svegliata ora torno a dormire. Grazie mille per oggi e scusami se ti ho urlato contro, non volevo. Buona notte.
 
Non aspettavi molto per ricevere un suo messaggio
 
Da:Justin
Ciao Carly, sono sorpreso che tu mi abbia scritto. Ti lascio dormire, buonanotte
P.s. mangia qualcosa
 
Ha leggere il post scriptum mi brontolò la pancia. È da quando le mie compagnie del corso di educazione fisica mi hanno "insultata" non ho più mangiato un pasto completo, stamattina ho mangiato un solo biscotto al cioccolato, non mi importava, io devo dimagrire e il più presto possibile. Così andai a letto senza mangiare niente, però prima di dormire feci entrare tutti i miei cani, che stavano in giardino, a casa per sentirmi meno sola. Dolly e Bagul si sdraiarono accanto a me nel letto facendomi sentire al sicuro e così chiusi gli occhi e dormì.
_______________________________________
Per fortuna non ho avuto nessun tipo di incubo nonostante abbia dormito tutta la notte. 
Mi alzai dal letto facendo attenzione a non toccare i miei cani per non svegliarli. Presi dei jeans neri, una felpa rossa della Hollister e le Vans anche queste di rosso e entrai in bagno.
"Che disastro"dissi guardando il mio viso allo specchio. Ho gli occhi rossi e gonfi, le guance rosse le labbra gonfissime. Non sono per niente abile nel make-up ma devo essere presentabile per andare a scuola. Presi il mio beauty-case dall' armadio e da esso estrassi un fondotinta con il pennello. Dopo essermi messa il fondotinta coprendo le leggere occhiaie sotto gli occhi, misi del mascara e un burro cacao. Ecco così sono decente. Mi tolsi i vestiti di dosso, il sangue ben visibile sulla mia pancia lo pulì con delle salviettine e cambiai il cerotto. Uscì dal bagno vestita pulita con i capelli raccolti in uno chignon disordinato. Presi le ciotole dei cani misi delle croccantelle e dell' acqua all' interno di esse ed uscì di casa senza mangiare nulla un' altra volta.
 
"Ciao bellezza, quanto sei sexy oggi" mi stanpò un bacio sulla guancia facendomi sobbalzare dal movimento improvviso. Come fa ad essere così esuberante e felice questa ragazza tutti i santi giorni ? la invidio tantissimo. "Tu sei sexy Miley, io no" 
"Ma no che dici. Aspetta non hai messo bene il fondotinta" mi strofinó due dita sulla fronte togliendo la polvere in eccesso.
 "Ecco fatto ora sei sexy" disse con un sorriso bellissimo dopotutto lei con o senza quel sorriso è bellissima, forse la più bella dell' istituto. "Andiamo a sederci sulla panchina, ti devo far vedere una cosa" mi prese la mano e mi tirò verso la panca più vicina a noi "È uscito il giornale del gossip sugli alunni della scuola e guarda qui" con un dito indicò un immagine di Justin intento a picchiare un ragazzo ma una ragazza, forse quella che mi ha insultata, lo tirava verso lei per un braccio. Mi fermai a vedere il viso di Justin pieno di rabbia e odio inoltre vidi il braccio sinistro è ricoperto di tatuaggi "Aggressivo il ragazzo non pensi ?" mi domandò Miley. Che dovevo rispondere ? Non si era mostrato così a casa mia ieri. E se andasse a raccontare in giro i miei problemi ? "Ehi guarda qui ! La ragazza più cool di questo mese è Miley Crow. Cazzoooo sono io Carly!" mi buttò le braccia addosso stringendomi fortissimo e io mi irrigidì senza ricambiare l'abbraccio "Non sei felice?"chiese delusa "No, no sono felicissima per te, insomma te lo meriti. Guardati sei sempre bellissima" le indicai il suo corpo e i vestiti che indossava:una camicia nera abbinata a una gonna con le pieghe e delle borchie e infine degli anfibi bianchi come la collana e i braccialetti. "Mi sembravo persa e confusa, c'è qualcosa che non va ?" mamma mia quanto è insistente "Stavo ipotizzando chi fosse questa ragazza" mentii e sfoglia il giornalino fino ad arrivare all' immagine di Justin insieme alla bruna e la indicai "Ah lei. Si chiama Selena è l'ex di Justin,si sono lasciati un mese fa" mi spiegò "Buon giorno occhi azzurri" mi bisbigliò Ryan all' orecchio facendomi strillare dalla sorpresa "Scemo. Mi hai quasi fatto venire un infarto!" I ragazzi di Los Angeles sono i più simpatici e socevoli, almeno quelli che ho conosciuto io come Justin e Ryan 'Sciocca ti stanno solo usando' la vocina nella mia testa esprimeva i suoi pareri quando non ne avevo per niente bisogno.
"Allora Carly,non mi presenti questa bellissima ragazza" Ryan interruppe i miei pensieri indicando Miley che,miracolosamente, al complimento che le aveva fatto Ryan abbassò la testa imbarazzata. 
"Certo. Miley lui è Ryan. Ryan lei è Miley."i due si guardarono e si strinsero la mano.
 
L'ora di storia era interessante ma allo stesso tempo noiosa. Il professore spiegava alla classe la morte di Kennedy avvenuta 50 anni fa. C'era chi ascoltava,disegnava e chi come me teneva in mano il telefono.
 
Da:Sconosciuto
Stasera vado ad una festa, ti va di venire a casa mia alle 8.30 ad aiutarmi a scegliere un vestito da mettermi ?
 Miley xx
 
Miley,anche se mi conosceva da poco, è riuscita a capire che non sono una persona che frequenta i locali o le feste. La ringraziai mentalmente per essermi vicina e amica. Finalmente qualcuno,oltre a Madison (la mia migliore amica) mi stava vicino, mi difendeva e un po'mi capiva.
Salvai il suo numero nella rubrica e le risposi via messaggio.
 
A:Miley
Certo ci saró dammi la via dove abiti e saró lì alle 8.30 
 
Dopo pochi minuti mi mandò la via di casa sua.
 
La campanella che segnava l'ora di pranzo suonò e tutti gli alunni si affrettarono a rimettere i libri nelle proprie borse e uscirono frettolosamente dalla classe per raggiungere la mensa. Mi fermai fuori dall'aula di storia dell'arte aspettando Jona. La porta di aprí, uscirono un paio di alunni e poi lo vidi con tutta la sua bellezza mozzafiato. 
"Ciao bellissima" poggió le sue carnose labbra sulla mia guancia destra lasciandoci sopra un dolcissimo bacio che mi fece arrossire notevolmente. Quando si ritrasse con le punta delle dita toccai la parte in cui mi aveva baciata. Nessun ragazzo mi aveva mai baciata,neanche sulla guancia.
"Pianeta terra chiama Carly" Jona mi sventoló la sua mano davanti al viso facendomi avvampare ancora una volta.
Arrivati davanti al portone della mensa, Jona lo aprí facendomi entrare per prima,dopodiché prendemmo i vassoi con del cibo dentro e ci sedemmo nel nostro tavolo.
"Allora che mi racconti ?" domandò Jonathan con la bocca piena.
"Nulla di importante"
"Hai trovato lavoro? " aggrotai la fronte confusa e lui aggiunse "Mi avevi detto che ti serviva lavorare per mantenerti,ricordi ?"
"Oh sí scusami. Sì l'ho trovato al centro commerciale, farò la commessa e il sabato sarò impegnata tutto il giorno in una libreria. Bello no ?" Lui annuì guardando dietro di me. Mi voltai a vedere chi o che cosa stesse attirando l'attenzione di Jonathan. Vidi Justin incamminarsi verso il suo tavolo con il suo bellissimo sorriso che,ero sicura, facesse invidia al Sole. Il suo sorriso lo rendeva perfetto, un dio greco, insieme ai suoi capelli color grano e hai suoi occhi color miele. Era fottutamente bellissimo,dovrebbe essere illegale essere così belli come lui. La mia attenzione fu spostata verso il suo abbigliamento:portava una canotta lunga bianca sopra di essa c'era una felpa gialla con il cappuccio,che gli ricopriva i capelli tranne il ciuffo, i pantaloncini di jeans gli cadevano sui fianchi in quel modo sexy,portava delle calze lunghe con morivi colorati e le Vans gialle. Il suo modo originale di vestirsi mi piaceva moltissimo.
Justin passò vicino al tavolo in cui ero seduta insieme a Jonathan. Speravo che si sedesse insieme a noi e che mi salutasse, invece rimasi sorpresa quando guardò davanti diretto verso il suo tavolo senza degnarmi di uno sguardo ne dirmi un 'Ciao'.
"Che figo che è non pensi, Carly?" quando sentì il mio nome guardai il ragazzo davanti a me.
"Come scusa ?"
"Justin, il ragazzo che è passato,è bellissimo vero ?" Annuì tristemente. Perché non mi ha salutata ? Siamo amici giusto e gli amici si salutano no ? E perché lui non l'ha fatto ? Si è dimenticato tutto quanto ? Anche di me ? 
Abbassai lo sguardo delusa ma allo stesso tempo confusa. Ero felicissima di aver trovato un ragazzo che mi capisse,che fosse mio amico che conoscesse la mia storia invece.....mi ero illusa come sempre.
 
 
************* ************** ************** *********
 
VISTO CHE SIETE ARRIVATI FINO A QUI A LEGGERE,CHE NE DITE DI LASCIARMI UNA RECENSIONE ? NON VI COSTA NULLA,SOLO POCHI MINUTI DEL VOSTRO PREZIOSISSIMO TEMPO 
 
Ciaoo bella gente ? Come state ? Avete sentito roller coaster e avete visto la piccola parte del video di all that metters to me che Justin ha caricato su insta ?? *-* Voglio quel videoooo
Tornando al capitolo, come vi sembra ? Perché, secondo voi,Justin non ha salutato Carly ? RECENSITE
Voglio ringraziare tutte le ragazze che hanno recensitoi capitoli precedenti: é grazie a voi che continuo questa storia, grazie mille.
 
Io su Twitter-------> @_IamFuckingAlone
 Sì, ho cambiato account, questo è nuovo. Per qualsiasi informazione o anche chiaccherare io ci sono sempre.
Baci e alla prossima.
♥♥♥♥♡♡♡♡♥♥♥♥
 
 
                               

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Capitolo 7
*** Gold's Gym ***


CAPITOLO SEI:GOLD'S GYM  
 
 
 
Erano le 2.30 p.m. stavo aspettando, nella mia macchina, l'arrivo di Jonathan il quale mi aveva promesso di farmi vedere una palestra in cui inseniavano zumba,yoga, kick boxing o semplicemente ci si poteva andare ad allenare senza fare nessun corso. 
Sentì bussare al finestrino accanto a me e vidi Jona che mi sorrideva. Fece il giro aprì lo sportello del passeggero e si sedette "Indovina un po'?" si voltò a guardarmi mentre feci partire la macchina.
"Cosa?" Alzai un sopracciglio guardandolo.
"Oggi esco con Kellan!" batté le mani saltellando sul sedile, sembrava un bambino al settimo cielo.
"Stai fermo,non voglio morire giovane." Che grandissima baggianata che avevo detto,io volevo morire solo che ero troppo codarda.
"Cazzo Carly t'immagini ? È un F-I-G-O ed è stato lui ad invitarmi." si vedeva lontano un miglio che questo Kellan gli piaceva davvero tanto.
"Me lo devi far vedere,sono curiosa" infilò le mani nella tasca dei jeans ed estrasse il suo cellulare, cliccó un paio di volte ed infine mise il telefono davanti a me. "Eccolo" guardai il ragazzo sullo schermo era bellissimo:biondo,occhi azzurri,sorriso smagliante "Wow è bellissimo" dissi spostando la sua mano per vedere meglio la strada. 
"Lo so,lo so" cantilenó tenendo gli occhi fissi sullo schermo. 
"Jona,mi devi dire la strada perché non ho la più pallida idea di dove stia andando" la sua bocca rilasció una dolce risata intimidendomi "Ssshh è colpa tua e del tuo Kellan"
 
 
"È questa ?" Jona annuì. 
Dopo pochissimi minuti eravamo arrivati davanti alla palestra,un imponente edificio di pietra marrone, con una grandissima porta di vetro.
Quando entrammo il profumo di detersivo per pavimenti invase le mie narici.
Fummo accolti da una elegantissima receptionist, le spiegai che volevo vedere la palestra per frequentare il corso di kick boxing. La giovane donna dopo avermi spiegato com'era la palestra,gli allenatori e gliattrezzi che si usavano, ci indicò la strada. Attraversammo il lungo corridoio illuminato fino ad arrivare ad una grandissima porta. "Credimi ti piacerà" disse Jona aprendo la porta. La sala era spaziosissima, alcuni muri erano ricoperti di enormi specchi che rendevano più luminosa la stanza. C'erano moltissimi attrezzi per fitness e body building ad esempio tapis-roulant,pesi,bilancieri,manubri,cyclettes e altro. Al centro c'erano due grandissimi ring rialzati con un paletto ad ognuno dei quattro angoli. Ai paletti sono ancorate delle corde. In uno dei due ring, c'erano due ragazzi che si allenavano. "Guarda chi c'è" bisbiglió Jona al mio fianco,seguì il suo sguardo e lo vidi con tutto il suo splendore. Si stava allenando e la cosa,stranamente,mi faceva impazzire. Saltellava da un lato all'altro prendendo a pugni un sacco nero. Indossava dei pantaloni neri della tuta che gli cadevano sui fianchi in quel modo sexy e una canottiera grigia scura di sudore come i capelli. Notai che il suo braccio sinistro era ricoperto di tatuaggi che partivano dal polso fino alla spalla, era pieno di disegni.
Non volevo allenarmi nella stessa palestra in cui si allena Justin. "Non mi piace,voglio andare" feci un passo all'indietro per uscire dalla stanza ma Jona mi afferrò per il polso. Merda,non doveva toccarmi lì, dove una volta c'erano tagli profondi ora ricoperti dal tatuaggio. Tirai via il braccio dalla sua presa. "Ho detto che voglio andare Jona" ero arrabbiata e triste, vi chiederete per quale motivo beh il motivo è che ...... non lo sapevo nemmeno io il vero motivo,forse perché mi ero illusa che potesse essere mio amico ? Può darsi. "È impossibile che non ti piaccia,guardati intorno è la miglior palestra che ci sia a Los Angeles Carly, è la Gold's Gym come fa a non piacerti ?!" alzò il tono della voce e un paio di persone si voltarono a osservarci. Mi girai verso Justin che era ancora concentrato nel suo allenamento. Era coordinato colpiva prima con il destro poi sinistro saltellando,i muscoli dei bicipiti erano ben evidenti, amavo i ragazzi muscolosi, in un attimo si voltò ed i nostri sguardi si incrociarono.
"Andiamo" ordinai a Jona "Carly!" urlò la stessa voce che mi aveva chiamata nel corridoio della scuola. Mi girai lentamente guardando il suo bellissimo sorriso. Afferrò i due capi dell'asciugamano che aveva intorno al collo e si pulí la fronte dalle goccioline di sudore. Si avvicinò di più a me guardandomi con i suoi occhi color miele.
"Ciao" fece per avvicinarsi di più a me, forse per baciarmi, ma io mi allontanai.
"C-ciao"
"Tutto bene?" annuì con la testa non volendo rispondere a quella domanda perché non stavo affatto bene e lui lo sapeva.
"Che ci fai qui ?" 
"È la stessa cosa che volevo chiederti pure io" mentí portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 
"Bhe è la palestra dei miei e io ci passo più del mio tempo libero" rimasi stupita, quindi quella palestra era dei suoi ? E Jona sapeva che si allenava anche Justin lì e voleva portarmici per vederlo,giusto ? Gli diedi una sbirciatina con la coda dell'occhio e lui tossi sorridendomi e mi accorsi che dovevo presentarlo a Justin.  
"Emm lui è Jona, Jona lui è Justin" i due si strinsero la mano sorridendo. Chissà se Justin sapeva che il mio compagno di corsi era gay, non penso.
"Allora che ci fai qui?" Il ragazzo con gli occhi color miele mi guardò, non avevo idea che cosa stesse pensando,era così bravo a nascondere i suoi pensieri. "L'ho portata qui perché voleva fare il corso di king boxing ma non le piace la palestra o forse non le piace qualcuno che frequenta la palestra" Jonathan guardò Justin e poi me. Quanto volevo prenderlo a pugni in quel momento. 
"Posso parlarti un momento? " mi domandò Justin,annuì con la testa e lo seguì verso il ring.
"Che ti ho fatto?" Interruppe il silenzio che si era creato tra noi.
"Nulla Justin, credimi" risposi tranquillamente abbassando lo sguardo verso il pavimento.
"Sai una cosa Carly? Non sei brava a mentire." E aveva più che ragione "Dai dimmi che cos'hai, siamo amici no e gli amici si dicono tutto,giusto? " continuò. Sentivo il suo sguardo addosso a me.
"Gli amici si salutano vero Justin ?" non sapevo da dove veniva tutta quella sicurezza, non avevo mai detto ad una persona, tranne Justin, le cose che mi facevano davvero male e questa è la seconda volta che lo faccio con lui. "Scusa." Abbassò lo sguardo e poi aghiunse "Ti posso spiegare..." alzai una mano per fermarlo ma lui continuò "Avrai sentito tutte le voci che girano sul mio conto,che non parlo con nessuno a scuola, che non m'interessa nessuna ragazza e bla bla bla ecco questo è uno dei motivi per cui non ti ho salutata,non voglio che gettino altra merda su di me e che pensino che tu mi piaccia perché ti ho detto un semplice ciao,capisci ?" 
"No non riesco a capire ma non mi importa credimi come dicono:acqua passata non macina più." La sua giustificazione, secondo me,non aveva per niente senso, ma lasciai perdere anche se ci rimanevo male.
"Che ne dici di provare ?" indicò con il dito il ring.
"Cosa ?" Si spostò verso un tavolo poco distante da noi e all interno di esso prese dei guantoni neri dopo di ché mi raggiunse, alzò le mani a metà del suo petto,verso di me "Dammi le mani" ordinò. Istintivamente portai le mani dietro la schiena intrecciando le dita e dissi "No" avevo paura, paura che potesse toccarmi,paura che potesse prendermi ingiro per via delle mie azioni goffe peggio ancora:che potesse farmi del male. Odiavo il dolore anche se ero io la prima a procurarmelo "Non ti farò del male" mi rassicuró con la sua dolcissima voce. Era incredibile come fosse capace questo ragazzo davanti a me a leggermi nel pensiero. "Non me la sento Justin, non oggi" lui annuì e abbassò le mani. "Devo andare" mi congedai velocemente,girai i tacchi e con passo veloce andai verso Jonathan. 
 
 
PUNTO DI VISTA DI JUSTIN
 
"Dai amico,ci divertiremo."
Ryan, Alfredo e Christian per più di mezz'ora cercavano in tutti i modi di convincermi per andare alla festa che aveva organizzato Holly ,un' amica di Alfredo, nel miglior locale di Los Angeles il Viper Room questo locale è famoso perché in passato tra i proprietari del club c'era Johnny Depp. "Non mi va ragazzi,andate pure voi, io sto qui" dissi sprofondando nel divano del salotto "Dai amico,ci saranno fighe ovunque come farò a rimorchiare senza di te ?" Ryan invano continuava a insistere. Scossi la testa, chiusi gli occhi e mi girai verso il lato destro con la faccia rivolta verso lo schienale del divano di pelle. "Okey ho capito,non ti va." Alle 9.30 a.m tutti i ragazzi,vestiti elegantemente, uscirono di casa. Amavo le veste ma quella sera avevo in mente di fare qualcos'altro.
 
A:Carly
Ciao,sono Justin, che cosa stai facendo ?
 
Schiacciai il tasto invio aspettando una sua risposta che non arrivó neanche dopo venti minuti. Mi alzai dal divano,presi le chiavi della macchina sul tavolo e uscì di casa. Volevo sapere che cosa aveva Carly,perché era così distaccata da me.
 
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                 VISTO CHE SIETE ARRIVATI FINO A QUI
                              CHE NE DITE DI RECENSIRE ?
 
 
Questo capitolo fa veramente schifo lo ammetto non sapevo che scrivere, il prossimo sarà "dedicato" tutto a Carly e Justin quiiindiii recensite in tanti.
 
Voglio ringraziare di cuore FedericaPatta che è stata l'unica a mostrare interesse verso questa ff.
 

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Capitolo 8
*** Twilight ***


CAPITOLO SETTE



Dopo aver girato per tre palestre della città capì che Jona aveva ragione la Gold's Gym della famiglia di Justin era la migliore e forse per dimagrire e allenarmi sarei andata lì. 
Sono davanti all'enorme portone della villa di Miley indecisa se bussare o suonare e optai per la seconda. Un elegante signora con su una divisa da cameriera di colore rosa e bianco mi apre la porta con un sorriso a trentadue denti. "Lei deve essere la signorina Carly,si accomodi pure la signorina Miley la sta aspettando nel piano superiore, prima camera a sinistra." Si sposta di lato lasciandomi entrare nel grandissimo salotto. "Enorme" è un aggettivo insufficente a descriverlo. La parete difronte a me è di vetro e dà su un giardino illuminato da piccole lampade. Al centro della stanza c'è un divano a U che fronteggia un camino di mattoni rossicci. Al lato destro della stanza è presente una porta chiusa e una scala. Salgo le scale il più silenziosamente fino ad arrivare ad un corridoio tutto bianco. Alle pareti ci sono delle cornici colorate con delle foto di Miley e presumo della sua famiglia. Busso alla prima porta a destra come mi era stato detto dalla cameriera e sento un "Avanti" apro la porta al di là della quale c'è una stanza con un immenso letto matrimoniale al di sopra di esso sono presenti tantissimi vestiti. La stanza è tutta color crema con i mobili rossi. Sono in questa stanza enorme e mi sento fuori posto. Capisco che Miley è una ragazza ricchissima che può avere tutto ciò che vuole mentre io a malapena riesco ad arrivare a fine mese. Quanto siamo diverse.
"Ciao bellissima ! Wow sei puntuale!" Esclama abbracciandomi. Il suo dolcissimo profumo alla vaniglia mi invade le narici. 
"Allora questi sono i vestiti non so proprio cosa mettermi e devo andare al miglior locale di Los Angeles. Cazzo ci credi Carly ?!" Cammina avanti e in dietro per la stanza saltellando in modo davvero strano quanto lo è lei. 
"Vado a cambiarmi" annuncia e prende un vestito chiudendosi in bagno. Mentre lei si cambia mi guardo attorno. La mia attenzione viene catturata da una fotografia appesa sul muro, rappresenta Miley, una ragazzina che le assomiglia moltissimo molto probabilmente sarà sua sorella,sua mamma,suo padre e due bellissimi cagnolini. "Eccomi" la porta del bagno si apre rivelando Miley con indosso un bellissimo vestito color blu scuro. Rimango a bocca aperta guardando le sue curve. Quanto vorrei essere lei in questo momento. Quanto vorrei avere le sue bellissime gambe magre. Quanto vorrei aver la pancia piatta come lei. Quanto vorrei essere semplicemente lei in questo momento. Abbasso lo sguardo delusa. 
"Allora come sto con questo ?" mi domanda. Sono costretta a guardarla "Stai benissimo,e sono sicura che starai benissimo anche con li altri vestiti,fai senza provarli io scelgo questo. Sei perfetta." E non è una bugia ciò che ho detto adesso, lo penso veramente. Lei è perfetta. 
"Non è vero tesoro. Se ti piacciono puoi anche provarli e se vuoi te li impresto se ne avrai bisogno." Mi sento malissimo. Come può aver detto quelle parole se lo vede anche lei che non ho la sua taglia,che ho la pancia,le gambe,le braccia grosse. "Grazie mille ma io non sono come te,tu sei perfetta io sono un errore della razza umana." Abbasso lo sguardo e sento Miley sedersi vicino a me. "Ascoltami,sei bellissima okey? E non dire il conyrario se no ti picchio. Sei bellissima, guardati. Hai gli occhi come il cielo,hai dei bellissimi capelli che io invifio da morire, non ti ho mai vista sorridere e scommetto che se tu lo facessi penserei che il tuo sorriso è meraviglioso anche con l'apparecchio e credimi che queste cose le penso davvero. Ora alza il tuo meraviglio culetto e prova questi vestiti." Si alza, va verso un altra porta e la apre poi entra. Dopo pochi minuti esce dalla stanza e mi lancia ciò che aveva in mano. "Quello è il bagno-" indica la porta nera "-fa veloce perché tra pochi minuti devo andare alla festa. Se non fosse per la lista degli invitati ti porterei molto volentieri con me tesoro. Ora vai."
Eseguo i suoi ordini e entro nello spaziosissimo bagno. Mi posiziono davanti al grandissimo specchio e mi giro verso il muro in modo da non vedere il mio corpo pieno di imperfezioni. Mi spoglio velocemente e prendo tra le mani il leggero tessuto nero. È una gonna a vita alta molto lunga,davanti mi lascia le gambe scoperte dalle ginocchia all'in giú invece dietro, il tessuto tocca il pavimento. Stranamente la gonna mi sta a pennello. Prendo il secondo capo, che precedentemente avevo appoggiato sul bordo della vasca da bagno, e lo indosso. È una camicia bianca a maniche lunghe -per fortuna-che lascia intravedere la canottiera. Mi giro a guardarmi verso lo specchio e per la prima volta mi piace quello che indosso.
Esco dal bagno.
"Cazzo quanto ti stanno bene." Miley mi prende una mano e mi fa girare su me stessa. "Dobbiamo andare,cioè io devo andare se tu vuoi puoi tranquillamente restare qui con Mrs Jong." Improvvisamente mi prende per mano e usciamo dalla stanza. "Aspetta Miley i vestiti sono tuoi! Devo cambiarmi!" In meno di un minuto siamo davanti alla porta. 
"No tesoro sono tuoi,li ho comprati apposta per te."
"No Miley non li voglio. Non mi piacciono"
"Sai tesoro,non sai mentire"
"Non li posso accettare, non ho fatto niente per meritarmeli"
"Smettila dai è un regalo,se non li accetti mi arrabbio." 
Mi stampa un bacio sulla guancia e apre la porta di casa che da sul giardino. Sento il rumore dei suoi tacchi che battono sulle pietre. È bellissima. La seguo dopo aver chiuso la porta dietro di me. Sento il leggero vento d'autunno che mi batte sulle gambe scoperte. Merda non voglio che qualcuno mi veda le mie orribili grosse gambe. 
"Esci o stai ferma lì?" 
Non mi ero accorta di essermi fermata a guardare le mie gambe. Oh no,ho dimenticato i miei vestiti sopra! 
"Devo cambiarmi, ho dimenticato i miei vestiti su."
"Non ti preoccupare te li riporto lunedì non ti preoccupare. "
"Non è questo il problema....."
"Nessuno vedrà le tue gambe, credimi. Ora sali in macchina e quando arriverai a casa tua corri velocemente dentro casa e nessuno ti vedrà. "
Aveva ragione,quanti problemi inutili che mi faccio.
Dopo aver salutato Miley entro nella mia Mini accendo la radio e inizio a guidare. I vestiti che mi ha dato Miley sono davvero stupendi,spero di poterli usare, magari quando mi verranno a trovare i miei così capiscono che sono veramente cambiata in meglio anche se non è assolutamente vero.
Parcheggio la macchina davanti a casa. Il vento d'autunno mi scompiglia i capelli e fa volare la gonna. Corro velocemente verso casa e mi chiudo dentro. Tolgo le scarpe, poso le chiavi e....."Din-don-din-don" 
"Chi sarà mai a quest'ora" sbuffo e apro la porta.
"Ciao." dice sorridendomi. Mi sposto da un lato per farlo entrare.  Quando mi passa davanti sento il suo dolcissimo profumo che sa di....Justin. 
"Come stai ?" 
"Normale."
"Tra parentesi male ?"
"No,no è okey sono solo un po'stanca."
Anche se sono ancora arrabbiata con lui non lo caccerei mai di casa, anzi mi fa piacere averlo qui con me perché mi fa compagnia e la sua compagnia è piacevole.
"Come mai sei qui ? Pensavo fossi un ragazzo che il sabato sera va ai locali a ubriacarsi e conoscere gente nuova."
"Sì lo sono ma oggi volevo vederti e chiarire con te delle cose."
Faccio una faccia confusa, di che cosa vorrà parlarmi ? Aaaaah sí ora ricordo.
"Justin è tutto okey, ti credo va bene ?"
Non sono mai stata brava a mentire tranne quando mi chiedono come stai e io rispondo bene. Mi giro e vado in cucina,apro il frigorifero e prendo una bottiglietta piccola d'acqua. 
"Vuoi qualcosa da bere ?"
"No, grazie. Non ignorarmi ti prego."
Mi giro verso di lui e vedo che è appoggiato al tavolo, di fronte a me.
"Ascolta Carly ,credimi, quello che ti ho detto in palestra è vero quei bastardi che abbiamo nella scuola non fanno altro che inventarsi bugie su di me. Hai visto il giornalino ? Penso proprio di sì, la tua amichetta non si lascia scappare nulla-" è nervoso,si passa le mani nei capelli in continuazione,si bagna le labbra con la lingua e io rimango inpalata a guardarlo, è proprio bello. Ma io non ero mica assessuata ? Ma dopotutto ho detto solo che è bello. Ho perso molte parole del suo discorso quindi abbasso gli occhi guardando le sue supra nere per distrarmi dalle sue labbra e ascolto ciò che mi sta dicendo.
"-che cazzo sono così pettegoli e poi ....quella foto sul giornalino ?! ma per favore, quante cazzate si inventano è colpa loro se ho reagito così e sono certo che qualsiasi persona a quelle parole reagirebbe così." 
Inizia a farmi veramente paura. Fa un passo in avanti,verso di me,allontanando le braccia dai suoi fianchi spostandole verso di me. Faccio un passo indietro ma sono attaccata al bancone della cucina e non mi è possibile scappare dalle sue mani. 
"No." mormoro tra i denti. Rimette le sue braccia lungo i suoi fianchi.
"Mi sono solo sfogato,non volevo spaventarti. Posso abbracciarti ?"
Sembro una bambina sciocca,ingenua,che ha paura di ogni singola cosa,....forlse lo sono veramente. 
Annuisco con la testa. Si avvicina a me e micirconda con le sue muscolose braccia. Appoggio la testa sul suo petto e sento il suo respiro tra i capelli e il suo battito cardiaco regolare. Ho le farfalle, o forse qualcosa di peggio,nella pancia, il mio cuore batte velocemente. Da quanto non avevo queste reazioni ? Quattro o cinque anni ? Ho una paura pazzesca, io sono assessuata non mi dovrebbero capitare queste cose, no?
Finalmente Justin interrompe l'imbarazzante silenzio che c'era tra di noi "Ti va di vedere un film mentre mangiamo popcorn o patatine ?" Annuisco con la testa e cerco il pacchetto di popcorn.
"Sei elegante sta sera, come mai ?" 
Abbasso la testa per vedere ciò che indosso e sbatto la testa contro la dispensa aperta,quanto sono scordinata ?! Mannaggia. Sento la sua dolce risata alle mie spalle e avvampo all'improvviso.Guardo i vestiti che ho su e....merda mi sono dimenticata di cambiarmi. Istintivamente prendo il bordo della gonna davanti e cerco di abbassarlo il più possibile invano.
"Scusa,ora vado a cambiarmi." 
Faccio per sorpassarlo ma mi ferma tenendomi per il braccio. 
"Ehi,sei bellissima stai pure così non ti ho detto di cambiarti."
Justin,vuoi farmi sciogliere, ho il viso rosso dall'imbarazzo. Abbasso lo sguardo imbarazzata muovo la testa da destra a sinistra un paio di volte e poi vado in camera mia a cambiarmi. È già tanto, per me, essere toccata figuriamoci lasciar scoperta la mia pelle soprattutto se si parla di gambe e cosce due delle parti che odio di più del mio corpo. Dopo essermi svestita mi infilo i pantaloni larghi della tuta e una maglietta leggera a maniche lunghe, ovviamente. Esco dalla camera e entro nel salotto, Justin è seduto sul divano con le gambe appoggiate al tavolino in mezzo al tappeto,la vacinella con i popcorn sopra le sue gambe. Mi avvicino al divano e mi siedo su di esso lontano da Justin.
"Tesoro,i film che hai sono veramente orribili il più decente è Twilight lo guardiamo ? Anche se lo odio."
'....sono veramente orribili..' è un insulto ? Forse. Odio i film, preferisco passare ore e ore a leggere piuttosto che stare davanti alla TV, li unici film che mi piacciono sono:Hunger Games,la saga di Twilight, Quasi Amici,Ascolta il tuo cuore,Step up,....
"Mi dispiace,non sono un amante dei film,preferisco i libri." abbasso la testa guardando le mie calze colorate che all'improvviso sono diventate interessanti.
"Ehi Carly,stavo scherzando,non mi interessa se il film è bello o brutto se mi piace o no, l'importante è che io stia in tua compagnia, capito ?"
Oddio,quanto è dolce questo ragazzo ? Sento la parte accanto a me del divano abbassarsi e vedo il corpo di Justin accanto a me, lo guardo mentre mette i popcorn tra me e lui dopodiché mi circonda le spalle con il braccio sinistro quello pieno di tatuaggi,con la sua mano spinge la mia testa appoggiandola sulla sua spalla.
"Ora possiamo iniziare a vedere il film principessa."
Mi vuol far morire ne sono certa. Il mio viso sta letteralmente andando a fuoco,respiro velocemente,ho le mani sudate e....mi sento a disagio,non sono abituata a delle attenzioni così, non sono abituata a essere trattata così, non sono abituata ad essere chiamata principessa o tesoro da un ragazzo,insomma non sono abituata a tutte le cose che sta facendo Justin. 
Il film è già iniziato forse da 15 minuti, non lo sto seguendo,lo conosco a memoria. La mia attenzione è finita sulla mano di Justin che pende sulla mia spalla, sopra il seno sinistro,rimango a guardarla;è davvero grande, ha delle lunghissime dita con delle specie di vesciche, ha delle unghie piccole e strane. Vorrei tanto accarezzarli la mano ma mi trattengo. Sento il suo petto abbassarsi e alzarsi regolarmente,il suo profumo buonissimo che sa di.....Justin e la sua mano ha iniziato ad accarezzarmi i capelli con movimenti dolci e sicuri mentre con l'altra mano libera infila nella sua bocca i popcorn e notando che non li mangio mi chiede " Ne vuoi un po' ? Mangiali su." Muovo la testa a destra e a sinistra facendoli capire che non voglio mangiare. È da dieci giorni che non mangio decentemente,solo insalata e decine di cicche, anche se ho fame cerco di resistere il più possibile,devo dimagrire, voglio avere un corpo perfetto con delle curve che faranno invidia a tutte le ragazze ce la devo fare.


★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★★

Questo capitolo è più lungo del precedente spero che vi sia piaciuto, il prossimo sarà tutto dedicato a Justin e Carly e....chissà cosa succederà tra i due ehehehe non ve lo dico.
Grazie a tutte le persone che leggono e recensiscono (anche se sono poche). Scusatemi se ci sono errori ma non ho potuto controllare, lo farò più tardi e controlleró.
Un bacione e alla prossima.

P.s. Recensite


 

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Capitolo 9
*** I'm afraid ***


CAPITOLO NOVE: I'M AFRAID




Il suono del campanello di casa mi ha svegliato. Sono sdraiata sul mio letto......come cavolo ci sono finita ? Non ricordo nulla di ieri sera non è che....Justin mi ha presa e messa sul letto ? No impossibile,sono troppo pesante e anche se è muscoloso non penso riuscirebbe a portarmi fino a qui. Le uniche cose che ricordo bene sono: la sua mano che mi accarezza i capelli ,come farebbe un padre a sua figlia,e le scene, più che imbarazzanti,in cui Edward bacia Bella Dio che imbarazzo ! Ero letteramente in fiamme mentre Justin sembrava a suo agio e forse anche....felice. 
I colpi alla porta sono diventati insistenti. Mi alzo, do un'occhiata all'orologio sono le 6.30 del mattino è prestissimo ed è domenica. Attraverso il corridoio e il salotto,mi avvicino alla porta e dico "Chi è ?" in risposta ricevo "Cazzo Carly,apri questa fottuta porta !" è una voce inconfondibile, riuscirei a riconoscerla tra migliaia di persone non riuscirei mai a dimenticarmi della voce della mia migliore amica Alyssa. Senza pensarci due volte apro la porta e mi tuffo nelle sue braccia facendola cadere seguita da me sopra di lei. "Aly!" esclamo con le lacrime agli occhi. Non la vedevo né sentivo da 25 giorni, mi è mancata tantissimo. 
"Carly mi stai soffocando." Dice cercando di alzarsi
"Ops scusami,non volevo." 
"Non smetti mai di arrossire eh ? Neanche a...dov'è che siamo ?" 
"Aly ! Las Vegas tesoro, Las Vagas" 
Ci alzammo ridendo poi notai la sua enorme valigia.
"Per quanto starai qui ?" domando prendendole la valigia di mano ed entrando dentro casa.
"Una settimana i canadesi hanno le vacanze di non so cosa." 
"Ahia !" urlo toccandomi il punto in cui Alyssa mi ha sculacciato il sedere.
"Sei dimagrita,sai ?"
"Veramente ?" dico piena di felicità. Alyssa annuisce.
Entriamo nel salotto chiaccherando.
"E lui chi è ?!" Domanda Aly divertita. Alzo lo sguardo e vedo Justin in piedi vicino al divano che si strofina le mani nei capelli imbarazzato.
"Ehmm lui beh è.... si chiama Justin è il mio compagno di scuola e...non so per quale motivo è qui e....non pensare male eh è solo un compagno di scuola nulla di ché." Sono diventata logorroica e rossa di viso in un colpo. Justin e Alyssa scoppiano a ridere molto probabilmente a causa del mio atteggiamento. La mia migliore amica tende una mano a Justin il quale gliela stringe si presentano. Da quando Alyssa ha conosciuto Agon,il suo attuale fidanzato, è cambiata in meglio : ha più autostima, è sicura di sé, è più forte e allegra,sono felice per lei. 
"Ragazzi non so voi ma io ho fame...."
"Questa cosa non mi sorprende. "
Vado in cucina seguita da loro due. Alyssa anche se magrissima mangia moltissimo.
"Cosa volete."
"Per me è uguale,quello che mangerai tu lo mangerò anch'io e immagino che lo mangerà anche Justin." gli lancia un occhiata e lui annuisce. C'è un problema:io non mangio e non ho intenzione di incominciare adesso.
"Io ho già mangiato prima decidete voi."
Alyssa mi lancia un' occhiataccia. Alla fine preparo ad ognuno di loro panino con nutella e cioccolata calda ed è stato molto straziante vedere tutto quel cioccolato e autoconvincersi di non assaggiarlo.
"Mmmmm è buonissima questa Nutella ne voglio ancora Carly." Okey la bugia che ho detto non è stata bevuta dalla volpe seduta sul tavolo con i lunghi capelli mori difronte a me. Si avvicina a me,mi sfila dalle mani il barattolo della crema al cacao e nocciole, prende un cucchiaio lo riempie e le lo posiziona vicino alla faccia.
"Sicura che non ne vuoi ?" Sa che amo la Nutella e lo sta facendo apposta. 
Muovo le labbra e senza emettere nessun suono le dico "Cattiva." Prendo il cucchiaio e me lo infilo in bocca, lei ride e si risiede al suo posto. Continuo a leccare il cucchiaio, quando è pulito lo poso sul lavello seguita da Justin che posa il suo bicchiere ringraziandomi. 
"Sei sporca."
Mette un dito sul mio angolo sinistro delle labbra e inizia a pulirmi il cioccolato con delicatezza poi mi passa il dito indice sul mio labbro superiore sorridendomi e lasciandomi a bocca aperta con il respiro irregolare.
 
Andammo a sederci sul divano nel salotto,Alyssa e Justin continuavano a parlare del Canadada e scoprì che Justin è Canadese.
"Ragazzi mi dispiace vado a riposarmi un po'sono distrutta." Si alza dal divano,guarda Justin e poi dice "Ti saluto prima che non ti veda più anche se non ne sono certa poiché mi sembra che voi siete molto amici,giusto ?" Guarda me e poi Justin,si salutano e prima di sparire nel corridoio si gira e mi fa l'occhiolino,bah che ragazza.....
 
Ci guardammo per un po' e quando il silenzio si fa imbarazzante decido di spezzarlo con una domanda "Perché sei ancora qui ? Sia chiaro non è che non ti voglia qui è....è solo che non me l'aspettavo" dico imbarazzata toccandomi i capelli nervosamente. 
"Oh sí scusami. Ieri ti sei addormentata sulla mia spalla mentre guardavamo il film, ti ho presa in braccio e ti ho portata nella tua stanza e siccome era mezzanotte non mi andava di guidare. Scusami." Mi ha presa in braccio, Dio che imbarazzo. "Non ti preoccupare non pesi molto." Questo ragazzo difronte a me riesce ha leggermi nel pensiero come nessun'altra persona nemmeno Alyssa. Si avvicina a me mi tocca i capelli e dice "Però devo ammetterlo:sei davvero carina quando dormi." arrossisco di colpo. 
All'improvviso qualcosa di morbido mi colpisce il viso e io sobbalzo dallo spavento "Justin!" urlai lancano il cuscino sul suo viso provocando la sua fragorosa risata "Questa me la pagherai Carly!" esclama alzandosi dal divano con in mano il cuscino. Cerca di buttarsi sopra di me ma io mi sposto e lui cade nel tessuto liscio del divano. Fa per alzarsi ma io lo precedo e mi metto a correre per il salotto come una bambina di cinque anni che gioca con suo fratello. "Presa" afferma circondandomi il bacino con le sue muscolose braccia sfiorando il taglio che mi ero fatta per via degli insulti delle sue amiche. "Ahia" faccio una smorfia ma lui non mi ha né sentita né visto il mio viso poiché mi spinge in dietro fino a che la kia schiena tocca il suo petto poi mi fa girare. I suoi bellissimi occhi color miele riscaldano i miei color mare. Il suo respiro batte sulla mia fronte. Tiene anvora le mani sui miei fianchi,si inumidisce le labbra e si avvicina più a me. "È meglio che tu vada...." bisbiglio incapace di staccare gli occhi dai suoi. Sposta le mani sui suoi capelli tirandone le punte muove le labbra, si sposta, va a prendere la giacca dal divano e se ne va senza degnarmi né di un saluto né di uno sguardo ed è meglio così.
 
"Ho sentito delle risate,che è successo ?" Alyssa sbuca dalla porta del salotto scompigliandosi i capelli. Vado a sedermi sul divano portando le gambe piegate vicino al petto e poggiando la testa su di esse. Sospiro e gli occhi iniziano a bruciare. Sento Aly sedersi accanto a me accarezzandomi le gambe e i capelli dolcemente. "Che ti ha detto quel bastardo? Giuro che se ti ha insultata o criticata o qualsiasi cosa lo strozzo." Dice arrabbiata. 
"Carly che ti ha detto?"
"Nulla sono io lunatica bho.....non lo so!"urlo tra i singhiozzi. Alzo la testa e vedo che mi guarda con tristezza. 
"Ti ricorda Christian,vero?"
"Christian, no ti prego non ne parliamo."
"Sei scappata da New York a Los Angeles e hai ritrovato la copia di Christian, è questo che ti spaventa ?"
"No,Justin è dolce, almeno spero,ma bho....mi spaventa. Ha scoperto molte cose di me Aly gli ho detto il mio fottuto passato. Ho paura."
"Paura di cosa,Carly?"
"Ho tanta paura. Non voglio che scopra tutto il mio passato,i miei punti deboli. Si avvicina troppo a me,viene a casa senza avvisarmi e ci dorme pure senza chiedere il mio permesso! Non lo voglio più vedere, non voglio più avvicinarmi a lui, non voglio illudermi come ho fatto con Christian. " le lacrime mi bagnano le guance e Aly me le asciuga con le dita. Mi abbraccia e mi tiene stretta tra le sue braccia sussurrandomi parole dolci nell'orecchio.
 
I giorni passavano e io cercavo il più possibile di nascondermi da Justin. Non pranzavo più nella mensa,mi portavo da casa una mela e la mangiavo seduta in un' aula vuota o nei corridoi per non incrociare il suo sguardo. Anche se mi sono iscritta alla palestra dei suoi genitori non ci ho mai messo piede e mi subivo il quarto grado tutti i pomeriggi da Jona per dirgli un motivo valido per cui non andavo con lui in palestra. Passavo più tempo con Alyssa sia per distrarmi un po' sia per passare più tempo possibile con lei prima che se ne vada. Siamo andate a fare shopping, al luna park e a correre tutti i pomeriggi in un parchetto vicino a casa mia. Le ho raccontato di Miley,di Ryan e pultroppo anche di Justin nonostante io voglia dimenticarlo del tutto. Lei invece mi ha raccontato del Canada,dei suoi amici, del suo ragazzo e del negozio di tatuaggi e piercing. Una sera ci è venuta la stranissima idea di andarci a fare un tatuaggio che rappresenti la nostra amicizia e il giorno dopo siamo andate a farcelo:abbiamo fatto sulla caviglia il segno dell'infinito con le nostre iniziali. Da quando Alyssa se n'è andata sento molta nostalgia di casa più di prima ed è inutile dire che non ho pianto perché è una bugia. Menomale che c'è con me Miley che mi è stata accanto anche se lei non è proprio come Aly ma non mi lamento Miley è una persona fantastica.
 
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
 
Scusatemi se ci sono errori di qualsiasi tipo ma non ho mai il tempo di leggere ciò che ho scritto. 
Chi sarà Christian ?
Secondo voi Carly riuscirà a stare lontana da Justin ? E Justin riuscirà a stare lontano da Carly ?
RECENSITE
 
P.S. Avete scaricato o ascoltato le canzoni dell'album Journals ? Le canzoni che mi piacciono di più sono: Memphis,swap it out, what's hatnin,backpack e change me. Le vostre ?
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Meeting ***


Sono due settimane che non vedo Justin o meglio lui non vede me poiché io mi nascondo in continuazione. Un giorno mentre camminavo nel corridoio principale vidi il ciuffo di capelli color grano tra le decine di studenti che camminavano, era circondato dal suo gruppetto di amici e prima che mi vedesse, mi infilai nella stanza vicina a me che si rivelò il bagno dei maschi, per fortuna non c'era nessuno! Passavano i giorni e invece di dimenticarmi di lui succedeva l'opposto. Una notte l'ho sognato anzi più di una. Vedevo i suoi bellissimi occhi color miele che guardavano i mie,le sue grandi mani che mi accarezzavano i capelli proprio come l'ultimo pomeriggio a casa mia e il suo respiro che batteva sulla mia pelle. Oltre alle volte in cui l'ho sognato, mi capitava di vedere il suo volto quando chiudevo gli occhi sotto la cascata di goccioline d'acqua nel bagno. 
 
Sono seduta nella panchina del giardino. Vedo Miley saltellare tutta felice verso di me "Caaaaarly! Non sai cosa è successo! Ryan mi ha invitata ad uscire con lui questa sera!" Salta e batte le mani davanti a me con gli occhi che brillano di felicità e un sorriso da ebete stampato sul viso. "Diooo Carly ci credi ?! Ryan Butler mi ha invitata ad uscire e tutto grazie a te!" Mi prende le mani spingendomi verso di lei, in modo da alzarmi in piedi,e inizia a saltellare. Scoppio in una sincera risata saltando insieme a lei. Sembriamo due bambine che hanno appena ricevuto il loro regalo preferito. Quando sento di non avere più fiato smetto di saltare e le dico "Carly,basta ti prego." Smette di saltare,mi prende per mano e ci avviammo verso la palestra della scuola. Miley continua a imprecare non per la rabbia ma per la felicità. 
La lezione di ginnastica passò abbastanza veloce come le altre tre ore seguenti. L'unica critica che mi hanno rivolto è stata in palestra quando mi sono cambiata e ho dovuto mettermi la felpa e i pantaloni lunghi da tuta e quando una delle Barbie mi ha visto ha detto "Finalmente hai capito che questa è la stagione per le felpe e le tute." Loro non sapevano il motivo per cui mi metto sempre vestiti che mi coprivano quasi tutta la pelle (tranne in casi 'eccezionali' in cui faceva caldissimo) e io non glielo avrei spiegato. Non è stata una battutina che mi ha ferita nel profondo quindi ho fatto finta di niente e me ne sono andata. 
Miley è in mensa a mangiare,Jonathan non l'ho ancora visto e mi tocca stare in corridoio da sola, con la mela in mano,per non incontrare Justin. 
Non mi fido quasi di nessuno, mi sembra di vivere in un mondo in cui le persone ti usano per ottenere ciò che vogliono e quando ci sono riusciti ti buttano via come un fazzoletto sporco ed ho paura che Justin faccia la stessa cosa con di me,come hanno fatto in molti,e questo è uno dei motivi per cui non voglio passare del tempo con lui,preferisco tenermi stretta la mia migliore amica, Miley e basta. Non voglio conoscere più nessono,non ne ho bisogno ma c'è qualcosa che mi attira a Justin qualcosa che mi lascia sognarlo la notte,che mi lascia pensare a lui anche se non voglio,come in questo momento c'è qualcosa che mi dice di fidarmi in qualche modo di lui ma io ho paura. Ho paura che succeda la stessa cosa che è successa con Christian che mi ha fatto abbassare l'autostima a -100, che mi ha fatto capire che tutti i maschi sono degli stronzi che ti illudono per cadere ai loro piedi e non voglio che accada di nuovo. 
I miei pensieri vengono interrotti da una voce che proviene dal corridoio. Appena capisco di chi appartiene prendo la mia tracolla, mi alzo e inizio a correre. Justin è magro e ha delle gambe più lunghe delle mie e per questo è più veloce di me nella corsa. "Carly, fermati !" Mi tira per il braccio girandomi verso di lui. "Cazzo" impreca passandosi la mano tra i capelli e inumidendosi le labbra. Quando il suo respiro,insieme al mio diventa regolare,si decide a parlare "Che ti è successo? Sei sparita dall'ultima sera in cui siamo stati insieme a casa tua. Ho provato a chiamarti ma nulla, non rispondi." dice tutto ad un fiato con un briciolo di tristezza nella sua voce. 
"Siamo amici Justin,non ci dobbiamo vedere tutti i santi giorni,giusto ?"
"Sì, siamo amici ma cazzo Carly:tre settimane!" 
Sembra triste,nervoso e ancora triste. Non l'avevo mai visto così. 
"Dai su Justin, non è nulla di grave. Devo andare a lezione, ci vediamo in giro. Ciao."
 Gli sorrido, mi giro e me ne vado.
"Carly,aspetta !"
"Cosa ?"
"Ti va di uscire stasera ?" 
Che gli dico adesso? Non voglio uscire con lui,non voglio stare sola con lui. 'Dai Carly dì di sì. Non ti capiterà mai più di uscire con uno schianto come lui.'
"V-va bene" balbetto incerta.
"Alle 6.30 ti passo a prendere. " predice sorridendo. 
Rimango immobile in mezzo al corridoio. Gli studenti passano veloci accanto a me toccandomi la spalla. Ho accettato un...un appuntamento con Justin. Ho appena fatto un grossissimo errore. Non sono stata io ad accettare l'invito, no,non sono stata io è stata la vocina irritante nella mia mente,io l'ho semplicemente seguita. Quanto sono lunatica...
Ho passato tutte le ore a insultarmi mentalmente per aver accetto l'invito. Non sono mai uscita con un ragazzo, non so cosa mettermi,non so come comportarmi, non so cosa dire,non so cosa succederà, non so dove mi porterà, non so nulla. 
Quando arrivo a casa do da bere e da mangiare ai miei cani...mangiare ! No, non mi deve portare ad un ristorante assolutamente no. Non ho intenzione di mangiare nulla e se lo farò passerò tutta la serata in bagno a vomitare ciò che ho ingoiato.
 Dopo aver fatto i compiti e studiato, do un' occhiata all'orologio sono le 4.30, ho due ore per prepararmi. Riempio la vasa da bagno di acqua caldissima,aggiungo bagnoschiuma alla vaniglia e mi infilo dentro. Dopo il bagno cambio il cerotto al taglio che mi ero fatta sulla pancia,prendo l'asciugacapelli e poi la piastra. Mi brucio il dito un paio di volte con il ferretto della piastra. Quando sono soddisfatta del risultato ottenuto entro in camera e apro l'armadio. Dalla disperazione mi copro il 
viso con le mani e urlo. Non so che cosa mettere. Mi passa per la mente di chiamare Alyssa o Miley ma mi sembra una cosa infantile e poi Miley mi chiederebbe con chi sarei uscita e io di certo non potevo dirle con Justin e Alyssa non mi andava di subire le sue domande. Guardo ancora l'armadio pieno di felpe,jeans,magliette oversize c'è di tutto ma niente adatto ad un appuntamento. Bagul entra in camera con un sacchetto, alto quanto lui, con la scritta H&M, glielo strappo dai denti e lo apro poi mi ricordo che ero andata a fare shopping con Alyssa e lei mi aveva costretta a comprare decine di vestiti eleganti. Bacio e abbraccio Bagul, lo ringrazio infinite volte. 
Dopo aver provato decine di vestiti ne scelgo uno che mi sembra adatto ad un appuntamento. É una gonna lunga,fino alle caviglie, plisettata e a vita alta di colore nero, una camicia bianca che ho infilato nella gonna,una giacca di pelle nera e delle ballerine nere. Non ho una borsa quindi prendo il telefono e il portafoglio e lo infilo nella tasca della giacca. Sono agitatissima,mi sudano le mani e mi tremano leggermente le gambe. Mi maledico mentalmente per aver accettato questo stupido appuntamento,che mi sarà preso? È il giorno più imbarazzante della mia vita 'Carly si sa che sei entusiasta' "Stai zitta!" Urlo alla vocina dentro la mia testa. So che ha ragione perché infondo è vero.
Sono davanti allo specchio indecisa se mettermi il lucidalabbra o il burro cacao quando il campanello suona. Poso tutti e due i cosmetici e vado ad aprire la porta.
Wow è...okey devo respirare...Carly respira! È bellissimo. Indossa delle supra rosse,i chachimomma pants neri,uguali a quelli che ho anche io, una canotta rossa e la felpa nera con la cerniera. È stupendo.
"Anche tu sei bellissima Carly" mi abbraccia e sento le sue morbidi labbra schiocchiare un bacio sulla mia guancia,sento il suo buonissimo profumo che sa di lui. Il mio cuore batte fortissimo,ho le mani sudate e sento lo zoo muoversi nella mia pancia.
"Sei pronta?" Annuisco incapace di parlare. 
 
 
 
☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆☆
Sono tornataaaaaaaa e sono felicissimaaaa JELENA IS BACK io li amo insieme, devo calmarmi.
RECENSITE.
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Confessions ***


CAPITOLO DIECI:CONFESSIONS
 
 
 
Justin mi prende per mano e mi conduce alla sua maccina,quella che guidava il primo giorno in cui lo vidi,la quale scintillava sotto la luce dei lampioni. Mi apre la porta e sul sedile noto un bouquet di fiori.
"Che stupido, come ho fatto a dimenticarmelo" dice colpendosi la fronte con la mano,poi prende i fiori e me li porge "Grazie mille,sei gentilissimo" dico imbarazzata "Scusami,non so come ho fatto ha dimenticarmene." 
Una volta saliti,fa un lungo respiro. Forse anche lui è agitato come me, ma non penso,lui è abituato a queste vose mentre per me e la prima volta. Accende il motore della macchina e partiamo. Ho molto caldo,le mani mi sudano e quando Justin poggia la mano destra sulla mia coscia e inizia ad accarezzarmi mi sento in fiamme "Scusa,ho caldo,posso abbassare il finestrino?" chiedo con voce tremolante. Annuisce e schiaccia un tasto imparte a lui e il finestrino si abbassa di poco,l'aria fresca mi scompiglia i capelli ed è molto confortante. Justin accelera fino a sfiorare i 100 km/h. 
"Dobbiamo andare in fretta. C'è un tavolo che ci sta aspettando" annuncia spostando lo sguardo dalla strada a me. 
"Dove stiamo andando? "
"Ad un ristorante italiano, è molto bello."
Merda. Ristorante uguale cibo,cibo uguale mangiare. 
Arriviamo davanti al parcheggio del locale e Justin parcheggia. Apro la portiera senza aspettare Justin che lo facesse per me purché non voglio che mi veda scendere la sua macchina goffamente. Mi raggiunge,chiude lo sportello alle mie spalle e mi circonda la vita con un braccio.
"Sei bellissima" commenta aprendomi la porta del ristorante. La musica calorosa del locale ci accoglie. Ci fanno accomodare in una stanza con il parquet bianco, i muri bordeaux nei quali ci sono attaccati dei quadri che rappresentano dei paesaggi come il mare. Noto alcune signiorine vestite molto elegantemente,io in confronto a loro sembro un sacco di immondizia. 
Dopo pochi minuti una cameriera con il decoltè ben evidente viene a scrivere sul suo taccuino i nostri ordini. Justin la guarda sorridendo mentre le dice ciò che vorrebbe mangiare. Mi autoconvinco che non ci sta provando con lei davanti a me, ma chi potrebbe resistere al suo sorriso mozzafiato e poi non dovrebbe né farmi caldo né farmi freddo, io e Justin siamo solo amici, giusto? 
Quando dico alla giovane cameriera quello che vorrei,cioè solo un' insalata,lei a malapena mi guarda.
"Ti piace?" mi chiede Justin riferendosi al ristorante. 
"Si molto,grazie mille."
"Arrossisci sempre e sei sempre così educata?"
"Emm...non so,forse sì. "
"A me piace molto quando arrosisci,sei così bella."
"Grazie." 
Abbasso la testa per non mostrare il rossore sul mio viso. Sento una mano calda e liscia appoggiarsi sulla mia, tolgo la mia mano immediatamente appoggiandola sulle ginocchi. Questo è troppo,gli amici non fanno così. 
I nostri ordini arrivano da un altro cameriere molto carino.
"Come va a scuola?" Domanda di punto in bianco Justin.
"Abbastanza bene,non ho fatto molte amicizie ma non è una sorpresa per me siccome ci sono abituata e me la cavo in tutte le materie tranne francese. Tu invece?"
"Bene,ho gli esami quest'anno e sto studiando parecchio ultimamente. "
"Capito." Non mi sarei mai aspettata che Justin fosse un ragazzo che studia e che si impegnasse a scuola. Non sembra proprio dal modo in cui si veste e da tutti i tatuaggi che ha, le apparenze ingannano. 
"Hai detto che hai difficoltà in matematica,giusto?"
"Si,io e la matematica non andiamo per niente d'accordo."
"Se vuoi ti posso aiutare." 
"Ho molto da fare:la palestra,lo studio,il lavoro. Non ho molto tempo."
"Lavori?!" esclama stupito.
"Sì, sono venuta qui da sola e mi tocca lavorare per mentenermi."
"Ho un'idea;potresti fermarti da me dopo scuola facciamo un po' di matematica poi qualche esercizio fisico e infine tu vai al lavoro."
"No,no assolutamente no." Dico allarmata
"Perché? "
"Non voglio,tu devi studiare per l'esame e poi non voglio disturbare nessuno dei tuoi amici soprattutto delle tue amiche."
"Non ci saranno, saremo solo io e te in camera mia e in casa ci sarà Ryan,Chaz,Christian e Alfredo a volte. Non ti devi preoccupare, non ti diranno niente,te lo prometto. Ti prego vieni."
"Va bene. Grazie mille."
Per tutta la serata pensai a me e Justin in camera sua con i libri sotto il naso poi agli esercizi di ginnastica. Non sono certa di voler passare quasi tutti i pomeriggi con lui ma mi serviva ed è per questo che ho accettato. Justin mi ha raccontato che vive da solo in casa dei suoi genitori con i suoi amici Chaz, Ryan e Alfredo. Ha tutti i parenti in Canada,si è trasferito qui a Los Angeles quando aveva 8 anni. I suoi genitori sono dovuti tornare in Canada per via del loro lavoro e lui non voleva cambiare di nuovo casa allora a deciso di rimanere qui e i suoi amici sono venuti a fargli compagnia. Mi ha descritto come sono i suoi genitori e mi ha detto che ha una sorellina e un fratellino di cui non ricordo i nomi. Si mantiene lavorando alla palestra dei suoi e facendo degli incontri di box una volta a settimana dove guadagna un sacco di soldi. Dice di non sentire molto la mancanza della sua famiglia ma i suoi occhi e la voce l'hanno tradito.
 
Siamo in macchina ad ascoltare Beyoncé. La cena è stata piacevole,ho mangiato metà verdure che c'erano nel piatto non mi sentivo molto gonfia,infondo ho mangiato sano e poco ed è da stamattina che non ingoiavo qualcosa. Quando ce ne andammo mi senti addosso tutti gli sguardi dei presenti nella sala principale non capendo il motivo,forse perché sono vestita peggio di loro o per il mio aspetto fisico o estetico o forse stavano ammirando la bellezza di Justin? Quanto vorrei saperlo...
Mi accompagna all'appartamento tenendomi per mano. 
"Che farai domani pomeriggio? "
"Studieró e poi andrò al lavoro,sono occupatissima."
"Oh, va bene,capito"
Il silenzio attorno noi diventa imbarazzante. Justin è fermo difronte a me con la sua mano ancora intrecciata con la mia. Mi prese per i fianchi e mi attira a sé. Ho paura che mi baci invece posa le sue morbide,rosee,calde,meravigliose labbra sull'angolo delle labbra. Il cuore inizia a battermi fortissimo come non mai, sento le gambe tremarmi e il viso andare a fuoco nuovamente. 
"Ci vediamo domani,Carly"
Lo guardo passare attraverso il giardinetto e raggiungere la sua macchina "Ciao,Justin" bisbiglio. Apro la porta e la richiudo. Appoggio la schiena alla porta e scivolo giù per terra. Mi prendo la testa nelle mani e sussurro "Justin,Justin,Justin,Justin che mi stai facendo?" Devo chiamare qualcuno e raccontargli tutto ciò che è successo e l'unica persona che può veramente capirmi è Alyssa. Prendo il telefono dalla tasca del giubbino e compongo il suo numero.
 
PUNTO DI VISTA DI JUSTIN 
 
"Avanti" mi siedo sul letto e dalla porta spunta il corpo di Ryan. Si siede accanto a me a gambe incrociate e mi guarda.
"Che c'è?" dico irritato sdraiandomi.
"Come va con la tipa, Carly?" A Ryan avevo raccontato tutto,siamo migliori amici dall'infanzia. Gli avevo spiegato come ho conosciuto Carly,quando l'ho portata fuori a cena,quando mi ha telefonato e mi ha detto che non voleva che le dessi ripetizioni di matematica, di quando ho iniziato ha salutarla e scherzare con lei nei corridoi di scuola. L'unica cosa di cui non avevamo parlato è stato il giorno in cui sono entrato a casa sua e ho scoperto il suo "punto debole" questa cosa doveva rimanere tra me e lei,nessuno doveva sapere il dolore che aveva dentro e che si procurava fisicamente tagliandosi. 
"Non so come va Ryan. Sto letteralmente impazzendo, prova a metterti nei miei panni. Immagina di essere un ragazzo a cui piace da impazzire una ragazza la quale ti vede come un amico. Prova ad immaginarti di vederla nei corridoi scherzare con lei,sentire la sua fragorosa risata e sentirti dire 'ti voglio bene' mentre tu sei innamorato di lei e lei non ricambia questo amore. Cazzo, è la cosa più staziante. Ti immagini?" sputo fuori queste parole piene di dolore.
"Si vede che ti piace tanto..." 
"Cazzo sí Ryan. Mi piace da vivere. Una volta l'avevo vista piangere stava malissimo e da quel giorno mi sono promesso di far di tutto per non permettere che quelle lacrime le bagnassero le guance. Mi importa sempre se sta bene,se è felice,se ha mangiato,se ha freddo se ha caldo. Mi piace sentire le sue poche ma sincere risate,mi piace vederla arrossire,mi piace vederla inciampare nei suoi piedi insomma mi piace tutto di lei. È diversissima dalle altre, da tutte le ragazze che io abbia conosciuto. Lo so,non guardarmi con quella faccia,so di essere uno sdolcinato del cazzo in questo momento ma quello che ho detto e quello che penso. Insomma mi piace da impazzire e sentirmi dire 'ti voglio bene' come direbbe a qualsiasi amico è unz cosa che fa malissimo. " 
Mi tiro i capelli dalla frustrazione e gemo.
"Justin,prova a parlarle. Un po' ti capisco è la stessa cosa che mi è successa con Miley e guarda ora stiamo insieme." Già Ryan e, l'amica di Carly, Miley stanno insiema da circa 10 giorni. "Miley è diversissima da Carly poi a Miley tu le piacevi solo che l'hai scoperto dopo molto tempo"spiego al mio amico.
"Hai ragione ma prova a parlarle,spiegale ciò che provi."
 
Sono convinto che il consiglio che mi ha dato Ryan è quello giusto quindi sono deciso di andare a parlarle. Ho tanta paura di spaventarla. Ricordo il giorno in cui volevo baciarla per la prima volta e lei mi aveva detto gentilmente di andarmene via per poi non parlarmi più per circa due settimane. Non voglio spaventarla.
La vedo uscire dal centro commerciale in cui lavora. Come sempre è bellissima. Ha i capelli raccorti in una coda scompigliata,il giubbino nero è aperto e mostra una delle tante felpe che ha,ha i jeans neri e delle scarpe da ginnastica viola. Suono il clacson per attirare la sua attenzione. 
"Ehi che ci fai qui?" domanda stupita. Le faccio cenno di salire in macchina e poi le dico: "Ti devo parlare" noto che si agita,come al solito,continua a intrecciare le mani delle dita e a toccarsi le cosce. 
La porto in un giardino pubblico tranquillo. Ci sono due o tre bambini con i propri genitori che stanno giocando individualmente. Ci sediamo su una panchina asciutta ricoperta da qualche foglia. 
"Mi stai facendo preoccupare, Justin" dice sincera. 
"Mi prometti che dopo queste parole che ti dirò rimarremò sempre amici come prima?" annuisce. Alza la mano e mi mostra il mignolo. Sorrido divertito da quel gesto e glielo stringo con il mio dito.
"Allora-" faccio un lungo respiro e inizio a parlare "-sarà la confessione più lunga che io avrò mai fatto a una persone e sono felice che tu sia la prima,so che sei una persona che ascolta molto volentieri i problemi degli altri, sei una persona altruista e questa è una delle cose che amo di te" abbassa lo sguardo sulle due mani arrossendo "Carly non mi pento del giorno in cui ti ho incontrata,il giorno in cui ero arrabbiatissimo e ti stavo per investire con la macchina, sono felicissimo di sedermi qui accanto a te a dirti tutto questo. Sai sei la persona più bella,gentile,generosa,saggia e realista che io conosca. Sembra una presa per il culo ma sei una persona stupenda sia dentro che fuori. Ogni volta che ti guardo penso 'cazzo quanto è bellissima!' sei una ragazza semplice,amo tutto di te il tuo sorriso anche se hai l'apparecchio, il tuo viso pulito privo di trucco. Non so con quale coraggio io ti stia dicendo tutte queste cose, ma non riesco più a tenermi tutto dentro. Carly,tu mi piaci,mi piaci da star male,mi piaci da impazzire. È molto doloroso vederti stare tutte le mattine accanto a quel ragazzo Jonathan,mi sembra,diooo quanto lo invidio. Voglio starti accanto a te ogni fottuto secondo della tua esistenza. Vorrei starti accanto,esser certo che tu abbia mangiato,che tu sia veramente felice e che tu non pianga più, voglio abbracciarti mentre guardiamo un film,vorrei svegliarti baciandoti,vorrei uscire con te tutti i giorni, vorrei dire ai miei amici quando mi chiamano 'mi dispiace, sono fuori con la mia ragazza'. Vorrei tutto questo ma non mi è possibile e sai perché? Perché siamo dei semplici amici." 
Una lacrima le bagna la guancia. Mi accorgo di aver alzato il tono della voce. Mi precipito ad asciugarla con il pollice della mano. Le accarezzo il viso poi le bacio la fronte dolcemente "Scusa,scusa,scusa. Cazzo non dovevo farlo!" Mi maledico mentalmente. La guardo, le lacrime continuano a bagnarle il viso.
 "Ti prego dì qualcosa Carly!" imploro.
"C-c-che devo dire Justin? Non lo so! Non so che dire! Bho non so neanche quello che sto pensando in questo momento. Sai,mi piaceva un ragazzo simile a te solo più chiaro di pelle e con gli occhi azzurri, si chiamava Christian. Sai questo ragazzo mi ha illusa,distrutta psicologica. Ero certa che gli piacessi e-e-e invece,guardami-" indica tutto il suo corpo "- faccio schifo. Come faccio a piacere ad un ragazzo troppo perfetto per me? Dimmelo perché io non lo so! Sono scappata da New York anche per questo perché è bruttissimo vedere gli studenti della mia scuola passare accanto a me e ridermi in faccia con qualche battuta che mi spezza il cuore. Cerca di capirmi,Justin è troppo difficile per me. Sembra una stupidata ma non lo è. Come faccio a fidarmi dopo tutto quello che mi ha fatto Christian?quello che ti ho raccontato è solo un piccolissimo 'assaggio' di ciò che mi ha fatto passare. Come faccio fidarmi Justin, come faccio sapere se mi stai prendendo per i fondelli?" dice in lacrime. Come,non si fida di me? 
"Te lo dimostreró, farò di tutto per vederti felice. Ripeto ti starò accanto ogni secondo,se avrai bisogno di me sarò fuori casa tuaanche alle tre di mattina,solo per te." Le spiego.
"Ti stancherai,credimi,ti stancherai delle mie lamentele,dei miei pianti. Ti porterò allo sfinimento e te ne andrai."
"No Carly, proviamoci va bene?"
"Non lo so..."
"Ti prego,fidati di me. Guarda,non sono uno stronzo o uno che se la tira tanto come dicono di me in giro se fossi stato così avrei già raccontato a mezza città i tuoi problemi portandoti a cambiare città invece non l'ho fatto. Ci tengo a te" prendo le sue mani e le intreccio con le mie. 
"Va bene,va bene ci sto" dice asciugandosi le ultime lacrime e sorridendo.
"Ci stai cosa? Vuoi essere la mia ragazza?" Annuisce.
Mi sento il ragazzo più felice del mondo urlo e rido. Le prendo nuovamente il viso tra le mani. La guardo dritto negli occhi,sento il suo respiro affannoso sulle mie lebbra. Mi avvicino a lei, inumidisco le labbra e le poso sulle sue calde e rosee, la bacio a stampo, poi mi allontano e le dico "Grazie". Non l'ho mai vista così rossa in viso. Molto probabilmente è stato il suo primo bacio e io sono felicissimo di essere stato il primo a posare le mie labbra sulle sue. 
Passiamo il pomeriggio sulla panchina a coccolarci. Sono felicissimo, non voglio perderla per nessuna ragione al mondo.
Il mio telefono ha vibrato un paio di volte nella mia tasca,ho fatto finta di nulla perché vorrei godermi ogni singolo momento con la mia ragazza. Alla terza chiamata Carly alza la testa dalla mia spalla e mi dice di rispondere.
"Pronto?" dico avvicinando il telefono al mio orecchio. Jamal, il ragazzo che organizza gli incontri,mi risponde dall'alto capo del telefono.
"Bieber,hai un incontro tra un'ora al locale difronte alla gelateria devi essere qui tra 40 minuti. Vieni?" 
"Con chi?"
"Stephan Grand potresti vincere anche 2000$ se vieni." Sono molti soldi e io sono indeciso se andarci o stare con Carly. 
"Ci sono." Porterò con me Carly, ora ho bisogno che ci sia ad ogni singolo incontro in cui parteciperò. Lei mi da forza.
 
 
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Dadaaan questo capitolo è più lungo fino ad ora.
Cosa ne pensate? Come andrà la storia tra i due? Andranno d'accordo o Justin,come dice Carly,si stancherá di tutti i suoi problemi e la lascerà? Come andrà l'incontro, succederà qualcosa a Justin? Cosa ne pensate della coppia Miley e Ryan? Insomma recensite e fatemi sapere cosa ne pensate, accetto anche recensioni negative.
Baci e alla prossima.
 
P.s. non ho riletto quindi scusatemi se ci sono errori.
 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Incontro ***


CAPITOLO DODICI: L'INCONTRO
 
 
 
Justin si alza dalla panchina tenendomi per mano, digita delle lettere sul telefono e manda un messaggio. "C'è qualcosa che non va?" domando preoccupata vedendolo agitato. "Dopo ti spiego principessa" risponde avvicinandomi a sé e bacianomi la guancia. Il nomignolo che mi ha dato mi ha fatto sogliere come il dolcissimo bacio a stampo di poco fa. Non so se un giorno riuscirò ad abituarmi a tutto questo, mi sembra troppo difficile e ho tanta paura, vi chiederete paura di cosa? Beh non riesco,purtroppo,a fidarmi completamente di Justin dopo tutto quello che ho passato; mi chiedo come faccio a piacerli,forse mi sta prendendo in giro? Forse quando mi parla pensa "quanto è brutta" oppure "quanto è grassa" ? E tutti i suoi complimenti: io non sorrido ai complimenti e quelle poche volte che lo faccio è un sorriso falso perché io ci vedo sempre sotto sotto una presa in giro. Può anche essere, che Justin, pensi tutte quelle cosa mentre mi parla ma non mi sembra che lui sia un ragazzo stronzo,cattivo,ipocrita anzi sembra l'esatto contrario: un ragazzo così gentile, dolce e che ci tiene veramente a me infatti è per questo che ho accettato di essere la sua ragazza però come dice uno dei miei cantanti preferiti, Lil Wayne, "Non ti fidare mai dell'apparenza,a volte la gente fa più schifo di quello che sembra" spero che Justin non sia così. 
"Smettila di pensare" mi ammonisce Justin accarezzandomi la guancia per poi farmi segno di entrare in macchina, con lo sportello aperto, del sedile del passeggero. Sprofondo nel sedile di pelle nera, è così comodo. Dopo un po' Justin mi raggiunge all'interno dell'automobile, accende il motore e parte. La macchina è pulita e profumata, non è la stessa che ha usato il primo giorno in cui ci siamo incontrati "Quante macchine hai?" mi torturo le mani affondando le unghie nel palmo pentendomi di aver pensato ad alta voce come sempre.
"Tante due sono mie e una, che è parcheggiata in garage, è dei miei; la usano quando vengono qui. Ho anche una moto che proverai presto." Si gira verso di me e sorride. Dio, quanto amo il suo sorriso. A differenza del mio che è orribile perché porto uno stupido apparecchio ortodontico, il suo è stupendo;ha i denti bianchissimi e allineati, potrebbe far colpo su una ragazza semplicemente sorridendo. Torno a fissare la strada e Justin alla guida. È molto bello vederlo alla guida con le mani strette al volante e gli occhi puntati sulla strada. Osservo attentamente il suo profilo:i capelli color grano,le sopracciglia folte,gli occhi color miele, il naso dritto leggermente all'insù, le labbra rosee, la mascella ben definita e all'orecchio splendeva un orecchino di pietra nero. È bellissimo, perfetto. 
Justin dà un'occhiata all'orologio al polso e accelera portando il tachimetro a 120 km/h. Mi chiedo dove ci stiamo recando di così importante a questa velocità sulla strada priva di veicoli. 
"Stiamo andando ad un incontro di combattimento clandestino, manca poco e arriveremo" non so come fa ma ho l'impressione che questo ragazzo sia in grado di leggermi nel pensiero meglio di chiunque altro. Che ci dovevamo fare ad un incontro? Io odio qualsiasi tipo di lotta,mi fanno una paura terribile. Con voce tremolante sussurro: "Tu combatterai?" con la coda dell'occhio vedo che annuisce, da felice divento terribilmente triste e preoccupata. Non voglio che combatta, non voglio che si faccia male, non voglio vederlo mentre lo prendono a pugni o mentre viene incassato, non voglio.
Justin parcheggia davanti ad un edificio-se si può chiamare così-i cui i muri sono ricoperti di slogan pubblicitari di vari prodotti igenici. 
Scendo dall'auto, l'aria fredda d'autunno mi rinfresca il viso. Dopo aver preso un borsone, dai sedili posteriori dell'auto, Justin mi circonda con il braccio la vita e io mi irrigidisco "Sei bellissima" sussurra con tanta sincerità avvicinandosi al mio orecchio. Dei brividi mi percorrono tutto il corpo, sento le guance calde e capisco che sto arrossendo. L'effetto che mi fa questo ragazzo è indescrivibile. 
Raggiungiamo un portone che conduce in un corridoio bianco e freddo,alla fine di esso un uomo pelato, alto e robusto ci blocca l'accesso alla prossima porta. Il mio ragazzo gli mostra una carta e l'uomo sorride aprendoci la porta. La musica altissima in questo posto mi spaventa, la gente ubriaca e sudata salta e urla il nome di qualcuno. Provo l'impulso di aggrapparmi al braccio sottile ma muscoloso di Justin intimorita da quel posto nuovo e inadatto per me. Il mio ragazzo mi posiziona davanti a lui abbracciandomi da dietro e avanziamo nella massa di persone scatenate. Tra le sue braccia mi sento completamente al sicuro ma allo stesso tempo a disagio. Sta toccando una delle parti che odio di più del mio corpo, la parte pienda di grasso e qualche cicatrice, non so per niente come farò ad abbituarmi alle sue mani sul mio corpo.
Entriamo in una stanza con un lavandino,uno specchio,una panchina,un lettino come quelli che si trovano dentro le ambulanze però questo non ha le rotelle. Justin inizia a spogliarsi provocando una sensazione strana e un brivido al mio corpo. È a dorso nudo, ha li addominali ben visibili, sul petto vedo tre tatuaggi, il braccio è tutto ricoperto di disegni a me incomprensibili; riesco a capire solo che ha: una tigre,un aquila, un occhio, una bussola e sull'altro braccio la scritta love e il jolly. Quando mi da di spalle per prendere un indumento dal borsone noto che ha tatuato sulla spalla il viso di un indiano d'America e una frase che non faccio in tempo a leggere poiché si gira e mi guarda "Ti prego,Carly,stai qui e non ti muovere finché arriverà Kenny" si sta togliendo le scarpe e i pantaloni, mi è difficile rimanere concentrata su ciò che dice "Avrai tempo per guardare e toccare tutto questo ora ascoltami e basta Carly" colta di sorpresa abbasso la testa imbarazzata e cerco di concentrarmi su ciò che ha da dirmi "questo posto è pericoloso,non voglio che ti faccia vedere e non voglio che tu veda. Stai qui e tra poco arriverà Kenny la mia guardia del corpo a farti compagnia e proteggerti. Hai capito?" Il tono autoritario che ha usato contro di me mi ha intimorito abbastanza per autoconvincermi ad obbedirlo. Si avvicina a me e miaccarezza i capelli e sorride assicurandomi che andrà tutto bene. Chiudo gli occhi e abbasso la testa. "Stai bene?" domanda Justin preoccupato. "Ho paura, paura che tu ti faccia male" sento gli occhi bruciarmi e affondo il viso pieno di lacrime nel suo petto nudo,respiro il suo dolcissimo profumo che sa semplicemente di lui. Le sue mani mi accarezzano,con movimenti delicati, la schiena.
"Principessa,non mi farò alcun male. Mi credi?"
"È impossibile Justin. "
"Che ne dici se facciamo una scommessa?"
"Justin..."
"Sono serio. Se il mio avversario mi colpisce solo tre volte e poi io schivo tutti gli altri colpi verrai a dormire per una settimana a casa mia se invece riceverò più di tre colpi passerò i pomeriggi a scuola a fare i corsi di recupero nonostante io non ne abbia bisogno, che ne dici?"
La sua scommessa mi fa sorridere.
"Allora?"
"Ci sto però tu verrai da me." 
Non voglio stare una settimana con Justin a casa sua con i suoi amici e le sue amichette che non sopporto per il fatto che mi hanno insultato. 
"Principessa,ti ho già detto che le ragazze non vivono con me solo Chaz e Ryan e se oseranno dire qualcosa contro di te se la vedranno con me. Non posso lasciare la casa per una settimana, se i miei lo venissero a scoprire mi uccideranno. Per favore."
Alzo il viso guardandolo negli occhi. Si avvicina a me e posa le sue morbidissime labbra sulle mie muovendole lentamente. Il famigliare formicolio che mi travolge tutto il corpo quando sento la sua lingua tracciare la forma del mio labbro superiore mi fa mancare l'aria. Non so che cosa fare,mi sento le gambe e le braccia molli,il viso insieme al mio corpo sta andando in fiamme. Finalmente, anch'io, dopo 18 anni sto baciando un ragazzo che mi piace veramente nonostante non mi fido al 100% di lui. Sento la sua lingua scivolare all'interno della mia bocca. Ho la lingua letteralmente paralizzata,non riesco a muoverla. Mi manca l'aria sento che tra poco svengo.
"Bieber, tocca a te!" esclama una voce maschile alle mie spalle, poi si sente un tonfo. Justin si stacca da me tenendomi per mano. Ringrazio mentalmente la persona che ci ha interrotto, non so baciare un ragazzo! "Stai bene,principessa?" dice con un sorriso divertito sul volto, "Emm,abbastanza"
"Sicura? Sei tutta rossa,peggio di un pomodoro!" Il silenzio presente nella stanza viene interrotto dalla sua fragorosa risata.
"Oh Justin,piantala!" Gli colpisco il braccio tatuato imbarazzata per via della sua piccola presa in giro. Dopo un po' mi bacia il naso e torna serio.
"La promessa?"
"Okey,ci sto. Solo tre colpi, Justin. Solo tre."
"Promesso principessa." 
Dopo avermi baciato la fronte se ne va. 
Vorrei tanto aprire la porta e sbirciare quello che c'è oltre di essa. Voglio vedere Justin combattere anche se mi farà male. Mi avvicino alla porta e la apro leggermente. La folla urla il nome di Justin e del suo avversario. Il gemito acuto di un megafono seguito dalla presentazione dei due concorrenti causò un sordo boato , poi dalle grandi casse appese in alto si riversa una musica assordante e io mi tappo le orecchie. Dalla mia posizione non riesco a vedere il ring o la superfice in cui inizierà il combattimento allora,con il cuore che mi batte forte nel petto,mi guardo in torno. All'angolo della stanza vedo una sedia bianca di plastica,corro a prenderla e la posiziono vicino alla porta dopodiché salgo sopra ad essa con la paura che non possa reggere il mio peso. Il frastuono sale non appena Justin sale sul ring. È a dorso nudo,indossa dei pantaloni blu che gli arrivano sopra la caviglia,ha i muscoli rilassati e l'espressione del viso tranquilla. Quando il suo avversario sale raggiungono insieme il centro della piattaforma, si toccano con i pugni le nocche. I due combattenti si guardano negli occhi,Justin con l'espressione divertita l'altro con l'espressione impassibile. Il suono di una campanella segna l'inizio dell'incontro. Justin saltellò sul posto prima di sferrare un pugno sullo stomaco all'avversario, e il baccano divenne assordante. L'altro ragazzo cerca di difendersi provando a colpire sul naso Justin, prima che io riesco a vedere se l'ha colpito o no vengo scaraventata per terra. 
"Merda,che ci facevi tu lì sopra!" esclama un grossissimo uomo muscoloso,alto,con la pelle scura, aiutandomi ad alzare." Ehm,nulla. Lei chi è? " chiedo preoccupata dopo essermi alzata goffamente, "Kenny Hamilton,la guardia del corpo di Justin" e quindi è lui la persona che mi dovrebbe far compagnia,mi sta terrorizzando a morte. "Piacere Car-" "so chi sei" mi interrompe. Va a rimettere a posto la sedia di plastica osservandomi attentamente.
"Sono sicuro che Justin le ha detto di stare qui e non guardare" abbasso lo sguardo intimidita dall'uomo davanti a me. "Lo so,ero solo un po' curiosa. Per favore mi dia del tu."
Il tempo sembra non passare più, sono seduta da pochi minuti sulla panchina, lontana da Kenny, con il telefono in mano; avevo chattato con Alyssa, Jona,Miley e mia mamma per dimenticare la presenza della guardia del corpo del mio fidanzato e per non annoiarmi. 
La porta si apre improvvisamente sbattendo contro il muro rivelando il corpo di Justin sudato.
 "Ho vinto principessa!" Esclama felice.
 Mi alzo dalla panchina e corro tra le sue braccia che mi circondano la vita e mi sollevano da terra. Dopo anni una persona che non siano i miei genitori è riuscita a sollevarmi da terra,a staccare i miei piedi dal suolo! Justin fa una smorfia di dolore e mi rimette giù.  
"Che hai?" domando preoccupata. Lo squadro bene e noto che ha la pelle sopra la clavicola sbucciata e ricoperta di sangue.
"Oddio Justin! " corro a prendere un fazzoletto bagnato d'acqua e glielo poso sulla ferita. 
"Non ti preoccupare angelo,passerà. " 
Rimango a bocca aperta per via del nuovo nomignolo che ha usato per definirmi.
"Come mi hai chiamata?"
"Angelo. Non ti piace? Se vuoi continuo a chiamarti principessa o in tutti i due modi."
"Nono,Justin. Mi piace. Grazie."
"Di nulla,angelo."
Mi sfiora le labbra con le sue poi si gira verso Kenny che lo raggiunge.
"Complimenti amico. Sei un grande!" esclama l'uomo battendo il cinque al mio ragazzo. 
"Basta con questo fazzoletto, Carly. Non riesco ancora a crederci che sarai mia per una settimana." Mi bacia la guancia dolcemente per poi scendere verso la mascella stampando piccoli baci umidi. Quando raggiunge la parte più sensibile del mio collo, mi stacco involontariamente ridendo.
"Uuu soffri il solletico! " mi allontano da lui ridendo.
"Fermo lì ti devo dire una cosa. Come faccio io a sapere se veramente hai preso solo tre colpi contro quello li?" Justin mi guarda divertito.
"Ti devi fidare di me angelo."
 
 
 
 
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Eccomi. Scusatemi per il ritardo, non so che mi è preso in questi giorni. Anyway, volevo dirvi due cosette. La prima: questo capitolo è simile (quindi non uguale) ad una parte del libro "Uno splendido disastro" ho preso spunto da questa storia perché non mi veniva in mente nulla e perché mi piace molto. Mi è sembrato giusto farvelo sapere per evitare di trovare qualcuno che mi dice di aver copiato dal libro. Seconda cosa: questa storia non è per niente simile al libro "Uno splendido disastro" e neanche a tutte le altre fanfiction in cui finiscono per sposarsi ,(per ora non lo è,più in avanti ci penserò) in questa storia succederà una cosa che non vi aspetterete mai,never. 
Scusate se l'ho fatta lunga.
 Passiamo al capitolo, penso che non ci siano errori, ho riletto metà,spero che vi piaccia. 
Un enorme grazie a tutte le pochissime persone che recensiscono.
Un bacione. 
 
 

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Capitolo 13
*** Tu dormirai nella mia stanza ***


CAPITOLO TREDICI: TU DORMIRAI NELLA MIA STANZA
 
 
 
 
Justin parchegga l'automobile davanti al grossissimo cancello, da cui sono entrata un paio di settimane prima, e mi chiede di uscire dal veicolo. Attraversiamo il giardino ben curato, con qualche cespuglio, illuminato da piccoli lampioni, arriviamo davanti al portone rosso di casa. Justin digita un codice nella piccola tastiera nascosta dietro a dei ramicelli e con la chiave apre la porta. Entriamo in un ampio atrio bianco. Al centro c'è un tavolo rotondo di legno scuro,sopra il quale è presente un gigantesco vaso rosso con dei fiori bianchi e rossi. Alle pareti ci sono quadri e poster dei più grandi artisti del mondo. Justin apre una porta bianca a doppio battente che porta alla sala principale della villa con i muri rosso chiaro. Al centro c'è un grandissimo divano a U nero, che potrebbe ospitare una decina di persone. Difronte al divano c'è un caminetto antico di mattoni. Il fuoco è acceso e la stanza è calda. Sulla sinistra lontano dal divano e dal camino è presente un piccolo salottino con divani di pelle nera al centro di essi c'è un tavolino da caffè, fronteggia una tv plasma appesa al muro. La parete di fronte a noi è di vetro e dà sul giardino in cui ci sono due piscine illuminate dalle luci all'interno delle vasche. Sulla sinistra,vicino alla parete di vetro, c'è la cucina bianca,con piani di lavoro neri e un enorme bancone con otto posti. Vicino alla cucina, davanti alla parete di vetro, c'è un tavolo di legno scuro da pranzo circondato da sedie. In un angolo campeggia un pianoforte nero lucente. Non c'è un aggettivo per descrivere questa stanza. 
Sento Justin alle mie spalle che mi sfila il giubbino di dosso." Vuoi qualcosa da bere,principessa" scuoto la testa. In questa stanza enorme mi sento fuori posto,in tutti i senti. Non mi sarei mai e poi mai immaginata di entrare in un posto come questo. Non riesco a credere ai miei occhi. Questa è ricchezza vera.
Il mio ragazzo mi prende per mano e mi fa sedere sul divano accanto a lui. Istintivamente passo la mano accarezzando il tessuto del divano." Ti piace?" annuisco e poi lo guardo per la prima volta dritto negli occhi. Mi stringe tra le sue braccia e mi bacia i capelli.
"Come mai sei solo,dove sono gli altri?"
"Saranno fuori in qualche locale. Forse Ryan sarà con la tua amica."
"Aww Miley."
Alzo il viso per guardare Justin e noto che ha una ferita sulla mascella, gliela sfioro con le dita e lui rimane impassibile.
"Non ti fa male?" 
"No, angelo."
"Sicuro? Vuoi che te la disinfetto o ti metto un cerotto o del ghiaccio o-" le sue labbra si posano sulle impedendomi di parlare. Il cuore mi batte all'impazzata.
"Ti preoccupi troppo angelo,lo sai?" sussurra a pochi centimetri dallemie labbra.
"Scusa." Ho la voce bassa e tremolante. Mi bacia il naso e mi accarezza i capelli.
"Che lavoro fanno i tuoi?" domando imbarazzata.
"Hanno un' azienda a Los Angeles e diversi locali in giro per l'America infatti viaggiano molto per controllare come vanno i guadagni e le spese in ogni locale e di conseguenza mi lasciano solo. Per non farmi sentire la loro mancanza da piccolo mi riempivano di regali, loro non capiscomo che io con tutti i loro regali non me ne faccio niente,io vorrei solo loro accanto a me, purtroppo non è possibile. Adesso che sono cresciuto non accetto nessun soldo dai miei. Ho un lavoro, faccio gli incontri di boxe, sono dipendente e riesco a mantenermi da solo." Dal tono della sua voce ho capito che gli è costato un gran sforzo per raccontarmi tutto ciò, è triste. Mi maledico mentalmente per aver fatto quella domanda. Vorrei tanto dirgli qualcosa ma preferisco stare zitta e limitarmi ad accarezzargli la mano liscia.
Dopo un po' di silenzio Justin va in cucina a prepararsi un panino mentre io controllo il mio telefono. Dieci chiamate perse da mia mamma, due messaggi da parte di Miley e uno di Jona. Mando un messaggio a Jona dicendogli che volevo vederlo il più presto possibile per una cosa urgente di cui solo lui è in grado di aiutarmi. Mi risponde poco dopo scrivendo l'ora e il luogo dell'appuntamento cioè domani dopo la scuola a casa mia poiché lui non può nella sua. Mi alzo dal divano per andare in cucina da Justin. Lo trovo con un sandwich in mano. Mi avvicino a lui e lo abbraccio interrompendo il momento in cui sta per morsicare il panino. "Tutto bene,principessa?" Annuisco e mi allontano da lui, giusto per guardarlo in faccia.
"Posso chiederti un favore?" dico guardandolo.
"Certo farei qualsiasi cosa per te."
"Domani dopo scuola voglio andare a casa mia a prendere dei vestiti mi puoi venire a prendere alle 4 p.m?" Alza un soppracciglio confuso e poi dice " Se vuoi posso stare con te. Voglio passare ogni minuto con te, angelo." Mi stringo nelle spalle e intreccio le dita delle mani dall'agitazione. "Ehmm no,ho da fare alcune cose con un'amico." Justin mi afferra per i polsi e mi avvicina a sé. "Guarda che sono geloso" dice a pochi centimetri dalle mie labbra.
 
Io e Justin abbiamo guardato un po' la TV sotto le coperte sul divano e dopodiché prima di cercare un posto dove dormire ho mangiato un centriolo e dei pomodorini per convincere Justin che io mangiavo veramente. Justin mi ha dato dei pantaloni da tuta larghi e una maglietta a maniche lunghe anche questa larga. Dopo essermi cambiata, esco dal bagno e vado in salotto dove è seduto il mio ragazzo con il telefono in mano.
"Justin" dico attirando la sua attenzione.
"Dimmi,angelo" amavo quando mi chiamava angelo nonostante io non lo fossi per niente.
"Ehmm...dove dormo?" 
Justin scoppio a ridere e si alzò dal divano venendo difronte a me.
"Dove vorresti dormire,angelo?" mi guardo attorno cercando un posto adatto per sdraiarmi.
"Sul divano, per terra,in garage per me va bene qualsiasi posto, non voglio disturbarti."
Justin ride nuovamente e questa volte mi abbraccia e mi sussurra all'orecchio "Angelo,come fai a pensare che io ti lasci dormire per terra o sul divano? È una cosa impossibile, io non lo farei mai." Mi bacia i capelli e poi dice "tu dormirai nella mia stanza". 
Sono seduta nel pavimento del bagno di Justin cercando quello che mi sta succedendo nella testa. Ho una paura folle di dormire con un ragazzo-Justin- in un unico letto ma allo stesso tempo lo trovavo confortevole nel senso che forse dormire con una persona nello stesso letto, vicini mi avrebbe aiutata a calmare i mostri dentro me i quali non mi lasciavano quasi mai dormire senza alcun incubo. Chissà cosa diranno o mi faranno i miei genitori se venissero a scoprire che per una settimana sto a casa di un ragazzo,mi ammazzerebbero e poi loro sono convinti che da circa 4 anni non mi interessano più i ragazzi, dopotutto lo pensavo anch'io.
"Carly, è da mezz'ora che sei lì dentro. Ti senti bene?" Il tono preoccupato di Justin mi fa alzare subito dalla mia posizione e mi precipito fuori dal bagno. Aveva indossato il suo pigiama,dei pantaloncini da tuta blu, una canotta e calzava delle pantofole con le sue iniziali cosa che trovo molto originale. 
"Posso avere un abbraccio? " chiedo imbarazzata.
"Certo,angelo,tutto quello che vuoi."
Mi stringe a sé in modo protettivo,appoggio la testa sul suo petto e sento i battiti accelerati,come i miei,del suo cuore. Essere abbracciata o baciata o qualsiasi carezza che mi fa Justin mi sento un po' a disagio e in imbarazzo poiché non sono abituata a tutte quelle attenzioni e carezze sul mio corpo che tanto odiavo,però cerco il più possibile di non mostrarlo,non voglio che Justin si stanchi di me o cose simili. Dopo un abbondante minuto,ci stacchiamo e andiamo verso il letto. Justin alza la coperta e ci infiliamo sott'essa, le lenzuola e i cuscini sono profumatissimi di qualche dolce detersivo. Sento il materasso scricchiolare e una mano mi cinge la vita, il mento di Justin è appoggiato appena sopra la mia spalla e le sue gambe sono 'aggrovigliate' nelle mie. Un brivido mi percorre la schiena facendomi tremare.
"Buonanotte angelo." 
Sussurra Justin nel mio orecchio.
 
 
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Buuuu.
Sono tornata. Era ora,no? Il capitolo fa davvero schifo, i know scusatemi.
Ci ho messo molto ad aggiornare poiché nonostante le "visite" sono aumentate le recensioni sono pochissimeeee (massimo due recensioni :( ) quindi mi sono detta:" visto che non interessa veramente a quasi nessuno perché aggiornare subito? Tanto interessa solo a 1 o 2 persone e penso che queste due persone riescano ad aspettare un po' di tempo, giusto?" 
Forse per voi sarà un ragionamento (?) stupido ma per me non lo è.
Comunque ringrazio di cuore la ragazza che ha recensito nel capitolo precedente, grazie davvero ♥
Ora vi lascio,alla prossima. 
 
P.s. scusatemi se ci sono errori, la maggior parte delle volte non leggo mai ciò che scrivo,lo scrivo e basta. Un bacione
 

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Capitolo 14
*** sono tornata ***


EEEEHI BELLEZZE SONO TORNATA!! Dopo mesi e mesi e mesi sono tornata finalmente. In anzitutto vorrei chiedervi scusa per questa lunghissimissima assenza, non so che mi è preso e non avevo più voglia di scrivere. Aaaanyway sono qui per dirvi che troverete questa stessa identica storia su Wattpad scritta molto bene rispetto a come l'avevo scritta su efp. Se avete ancora voglia di leggerla basta che cercate il mio nick (cioè questo -> Mimi_98_SWAG) su Wattpad e andate su "opere" e troverete la ff. Se avete qualche problema, domanda o non riuscite a trovarmi su Wattpad fatemelo sapere!

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