The Story of Us

di Bella_Smith13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I was enchanted to meet you ***
Capitolo 2: *** Lost in confusion.... ***



Capitolo 1
*** I was enchanted to meet you ***


I was enchanted to meet you - Chapter 1

 

"Your eyes whispered 'have we met?'

Across the room, your sillohuette

Starts to make its way to me

 

And it was enchanting to meet you

All I can say is

I was enchanted to meet you"

Taylor Swift, Enchanted

 

Summer era una ragazza particolare.

Ma non particolare come tutte le altre ragazze di quelle storie lacrimose e anche un po' depresse, se vogliamo dirla tutta. Di queste storie ce ne sono a vagoni.

No, questa è una storia diversa, come Summer.

Particolare, ma diversamente.

 

Summer adorava osservare, per esempio. Che è molto diverso da vedere, o guardare.

Osservare era tutta un'altra cosa.

Osservare significava analizzare i particolari, entrare nei dettagli, in ciò che faceva interessante la cosa osservata. Significava immaginarne la storia, il motivo per il quale si trova il quel luogo, magari. Significava associarlo ad un momento della vita, ad una canzone o ad un libro letto.

Significava mettersi nei guai a volte, ma questa è un'altra storia...

Significava anche perdere un sacco di tempo, secondo tutti gli altri.

 

E, beh, questa volta avevano ragione: si era soffermata troppo ad osservare una scritta su un albero in Hyde Park, ed era in ritardo per il lavoro.

Come sempre del resto.

 

Summer, se hai bisogno di soldi trovati un lavoro, io non ho intenzione di darti più niente. Quindi, muovi il regale posteriore ed esci dalla mia stanza!”.

Con queste gentili parole, suo fratello le aveva consigliato di trovarsi un lavoro.

Fortunatamente il padre del suo migliore amico, proprietario di un negozio di musica e libri in centro, l'aveva assunta senza esitazioni.

Summer adorava quel posto; era un vero paradiso. Il suo paradiso, e...anche quello di Danny.

 

Proprio in quel momento, Summer, stava passando davanti ad una folla di ragazze urlanti.

Era l'orario d'apertura del 1D Store, vero.

“Che palle” penso' subito Summer. “Non ne posso davvero più”

Ma non perché non le piacessero o perché aveva qualche motivo per odiarli, diceva cosi' per il semplice fatto che le dava sui nervi vedere suo fratello ovunque.

 

Come? Non ve l'ho detto? Ho scordato di dirvi il suo cognome?

Tomlinson.

Summer Savannah Hope Tomlinson.

 

Passo' poi accanto ad un uomo, sembrava tedesco o giù di li, che cercava di leggere la mappa della metropolitana imprecando qualche cosa di incomprensibile.

Le venne subito da ridere.

Chissà perché si trova a Londra? Cosi' cominciarono i ragionamenti.

Era cosi' immersa nei suoi pensieri che non si accorse di un ragazzo che, correndo, l'aveva praticamente travolta.

Scusami, non ti ho vista, è che sono di fretta e...” cerco' di scusarsi lui.

Fa niente” rispose Summer in modo sbrigativo, alzandosi e mischiandosi subito fra la gente.

Ehi, aspetta!”.

Pero' lei era già dentro il negozio.

Sei in ritardo, Tomlinson” la riprese con aria superiore Danny.

Lo so, scusami...com'è andata oggi?” cerco' di cambiare argomento lei.

Danny fa un corso di recupero estivo, per poter far bene le prove d'ingresso del 2 anno di università.

Uno schifo: quella gran puttana della Richardson ha fatto un test a sorpresa...ma dico io, fammi fare il test quando è ora, la scuola non è ancora iniziata!”.

Una F?” chiese Summer, poco interessata, prendendo da uno scaffale Harry Potter e il principe Mezzosangue.

No, un 'non classificabile'; ma non dirlo a papà” rispose Danny.

Summer scoppio' a ridere.

Un non...non classificabile? Ma non si può...è da raccontare questa!” lo derise lei, girando pagina.

Vuoi che ti ricordi i tuoi di voti al liceo?” la sfido' lui, sistemando un violino.

Almeno io mi fermavo alle F...non ho mai preso 'non classificabile'!” rispose lei.

Non sei gentile a sputtanarmi in questo modo!” disse Danny, fingendosi offeso.

Sono la tua migliore amica, e in quanto tale ho il diritto e il dovere morale di sputtanarti” rispose Summer, ridendo.

 

*

 

Summer prese un dico in vinile, e li inserì nel giradischi .

Perché ti ostini a usare quel coso? E' degli anni '60, probabilmente“ chiese Danny.

Ben appunto perché è vecchio, è affascinante...è anche romantico sotto un certo punto di vista” gli rispose Summer, persa nei suoi pensieri. Pensava al ragazzo che aveva incontrato poco prima di entrare nel negozio.

Da quando siamo cosi' sentimentali?” la stuzzico' Danny.

Crucio” rispose lei, sussurrando e tornando al proprio libro.

Cioè?” chiede spiegazioni lui, non capendo.

Fatti un po' di cultura potteriana, Danny...è la formula della Maledizione Cruciatus: tormenta chi ne viene colpito “ gli rispose lei ovviamente, come se fosse la cosa più semplice del mondo.

Sei proprio una patita...”.

Potterhead, grazie “ lo corresse lui, infastidita.

Danny alzo' gli occhi al cielo.

Perché a me una come lei, non ho fatto niente di male nella vita...quasi “ senti' sussurrare Summer.

Ti ho sentito!“.

E con ciò?” domando' lui, con aria di sfida.

Daniel Austin Johnson, chiedimi scusa, subito!“ strillo' lei.

Ehm...scusa?” disse lui, incerto e con poco entusiasmo.

Scuse sincere...” disse Summer, saltando giù dal bancone e incrociando le braccia.

Summer Savannah Hope Tomlinson, le chiedo umilmente scusa per averla offesa e le informo che non era assolutamente mia intenzione, ora può gentilmente perdonarli? Le giuro solennemente che non succederà piu!” si scuso' Danny.

Mh...accettabile” rispose Summer.

Accettabile? Tutta questa sviolinata per un 'accettabile'?”.

E cosi' dicendo scoppiarono entrambi a ridere.

*

Goodbye Lullaby mi hai detto? “ chiese Summer alla ragazza dietro il bancone, mentre cercava fra gli artisti sotto la A 'Avril Lavigne'.

Si” rispose semplicemente lei.

L' ho trovato! “ disse Summer, mostrandogli il cd trionfante. “Sono £ 19.50, grazie“.

Ecco qui... “ disse la ragazza, appoggiando i soldi sul bancone.

Bene, grazie e torn...”.

SUMMER!” gridò, da chissà' quale luogo sconosciuto, Danny.

COSA VUOI?” gridò lei in risposta.

INIZIA CRIMINAL MINDS FAR 5 MINUTI! VADO DA STARBUCKS A PRENDERE I 2 FRULLATI!”.

Lasciò andare il cd e si diresse verso la porta d'ingresso, dove giro' il cartello su 'chiuso'.

Il resto lo sai ragazzina: 'torna a trovarci', ora sciò!”.

La ragazza usci' dal negozio, convinta che non ci sarebbe tornata più. Ecco cosa succede quando il padre di Danny non è in negozio.

Si sedette sul bancone e accese la televisione, dove solitamente si vedevano video musicali o concerti.

Lei e Danny erano patiti del crimine. Il mistero che avvolgeva quelle serie tv era affascinante, ti lasciavano con il fiato sospeso fino all'ultimo.

Il programma era appena cominciato. Proprio mentre una ragazza stava per essere uccisa qualcosa sfiora il braccio di Summer, che si comincia a strillare neanche avesse avuto davanti Michael Jackson.

Rilassati Sunny”.

Vaffanculo Danny, mi hai fatto venire un infarto!” grida Summer, cercando il suo frullato al cioccolato.

E' già cominciato, peccato” disse Danny, porgendo all'amica il frullato che cercava nella borsa sbagliata. “Che mi sono perso?”.

Niente di che: hanno ucciso una ragazza buttandola dalla finestra, e le indagini sono appena cominciate. L'ha trovata in giardino suo fratello, lo stanno interrogando” spiego' lei.

Niente di che, vero?” rispose ironicamente Danny. “Io ti dico già che è l'amica con i capelli neri quella che piange”.

Come fai a saperlo? Sei appena arrivato” chiese Summer.

Piange per farsi vedere, è stata lei, fidati...”.

Movente?” chiese ancora lei.

E' gelosa del fidanzato, non vedi come gli sta accattata?” spiego' Danny.

Wow, sei proprio bravo...”.

Lo so” si vanta lui.

 

A fine puntata Summer dovette congratularsi con Danny, perché aveva ragione: la sua teoria non faceva una piega.

Avresti potuto evitare di fare l'università, saresti potuto andare a fare parte di qualche unità anticrimine” butto li' Summer.

Scherzi? Se non mi uccide qualche serial killer, lo fa mio papà. Vuole che diventi medico a tutti i costi. Non è cosi' male dopo tutto, il pediatra mi ispira”.

Come ti pare” rispose lei .”Ehi Dan, io vado a casa, chiudi tu“.

D'accordo ma...vai da sola?” le rispose, mentre cerca le chiavi del negozio.

Ehm...si, vai tranquillo” rispose Summer.

Sicura?”.

Certo, non ti preoccupare Dan. Ci vediamo questa sera!”.

*

Summer scese dalla macchina e si fermo' davanti al cancello, dove suono' il campanello.

Era una bella casa, la loro. A 2 piani, divisa in 2 case, praticamente.

Dato che Louis non voleva mandare Summer a vivere da sola, gli ha permesso di prendersi tutto il piano superiore.

Il cancello si apri', e Summer attraverso' il giardino. Le era piaciuto fin dal primo giorni che si trasferirono li'.

Era abbastanza grande, per abitare a Londra, e aveva un paio di alberi. Uno di ciliegie e una quercia. Mamma voleva piantarne un altro, un castagno forse. Carina come idea, ma non c'era cosi' tanto spazio.

C'erano parecchi fiori, tutti messi in un giardinetto a parte, cosi' che i ragazzi non li distruggessero giocando a calcio.

Accanto ad una panchina a dondolo c'era la veranda, dove passavano le giornate in qui avevano particolarmente voglia di stare all'esterno ma pioveva: bastava aprire le pareti di vetro scorribili e si trasformava in una specie di tettoia.

Non sempre funzionava pero'...Summer si ricorderà sempre quando Louis ha spinto Lottie ed è finita in una pozzanghera sotto la pioggia. E' stata una scena esilarante.

Senza salutare nessuno, come suo solito, Summer sali' le scale ed entro' in camera sua.

Era una camera parecchio grande (Ha buttato giu' una parete per ingrandirla, ma non ditelo a Louis, l'ho fatto quando era in tour) con una cabina armadio e una sala di registrazione; si possono fare parecchie cose quando hai una parte di casa di quelle dimensioni tutta per te.

Poi si ricordo' di aver lasciato il suo computer in salotto.

Louis!” provo' a chiamare. “Lou!Lou! LOUIS!!!”.

Ma è mai possibile che debba fare sempre tutto io?” borbotto' poi, scendendo le scale.

Non mi batterai mai!“ gridò Liam.

Tutto da vedere!” risponde Zayn.

Giocavano a Donkey Kong alla Wii. “Ma chi ha comprato quel gioco? Un'idiota...” penso' subito Summer. “Oh...ma l'ho comprato io., vero...”

Ehi, Louis...di a tua madre che è un'ottima cuoca!” Disse Niall, divorando la torta sul tavolo.

Certo...” rispose con poca attenzione con poca attenzione, per poi ritornare a sgridare il riccio “LA TERZA VOLTA, HARRY!”.

Ti ho detto che mi dispiace se ho fatto tardi, e anche per le altre volte... è che Nick...” cerco' di scusarsi Harry.

Ma che facevi? Mi devo sentire offeso! Sono riunioni importanti le nostre!”

A Summer venne da ridere sentendo le ultime parole del fratello, ma si trattenne per non dare nell'occhio.

Si stava sicuramente pettinando i ricci “ Dice Zayn cercando di imitare l'accento di Harry.

Ma niente....ho incontrato una ragazza che...” cerco' di dire Harry.

Eccola, arriva la ragazza numero...numero? Ragazzi aiutatemi, ho perso il conto!”

Spiritoso, comunque mi sembrava....c'era qualcosa che mi ricordava qualcuno....una vaga somiglianza che...”

In quel momento, mentre Summer cercava di salire le scale senza essere notata, cadette come una pera cotta facendo girare tutti.

Questa si che si chiama fortuna.

Tu? Che ci fai qui?” chiese Harry.

Pronto? Vedo le luci ma non c'è nessuno in casa. Io vivo qui! Ehi, aspetta un attimo! Sei quell'idiota che mi è venuto addosso!”.

Gli altri ragazzi si misero a ridere.

Come vivi qui? Eh? Cosa? Louis!”.

Lei è mia sorella, Summer...l'hai vista solo un paio di volte, ma forse te la ricordi”.

E in quel momento, l'azzurro incontro' il verde. Un bellissimo incontro.

 

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Capitolo 2
*** Lost in confusion.... ***


Lost in confusion...- Chapter 2

 

Harry? Harry? Harry!” lo chiamò Louis, sventolandogli una mano davanti al viso.

Eh, cosa? Ah, ciao Louis...“.

Ma che problemi hai tu?” chiese Louis.

Io? Nessuno” rispose il minore.

"Invece si che c'è il problema, eccome se c'è.

Penso che tua sorella sia carina. Tua sorella! Insomma il mio migliore amico...oh, fantastico, ora parlo anche da solo. Sono fuori di testa" non poté fare a meno di pensare Harry. (Beh, magari la parte in qui si da del fuori di testa poteva fare a meno di pensarla)

Se lo dici tu...” e dicendo cosi' Louis va a sedersi sul divano.

Ma quindi tu sei la sorella di cui Louis ci parla tanto?” chiese a Summer, Liam.

Si, sono io “ gli rispose lei, sorridendo.

“Ah, Louis parla di me. Informazione interessante...e che potrei usare contro di lui”.

Visto, beccati questa Liam!” esclamò Zayn, che approfittando del momento di distrazione di Liam aveva superato il suo punteggio.

Cosa? E' il gioco che è rotto! Non è possibile! “ gridò indignato Liam.

Invece si! Oh, guarda! Un CUCCHIAIO!” disse indicando dietro le spalle di Liam, che ovviamente si giro'.

DOVEDOVEDOVE?” chiese spaventato Liam, guardandosi intorno.

Si' senti' un suono provenire dal televisore, e una cosa che suonava come 'The winner is Zayn', ma con Liam che si disperava si capi' ben poco.

Alla faccia tua! ALLA-FACCIA-TUA! Alla F-A-C-C-I-A tua!” disse Zayn saltando sul divano.

Ragazzi, ma non dovevamo parlare del nuovo singolo?” chiese Niall, che aveva appena finito la torta.

Giusto, hai ragione... “ risponde Louis.

Pero' un cioccolatino ci starebbe bene...” continuò Niall, con al mano vicino alla scatolina sulla mensola.

Fermo li! Non li toccare!” lo sgridò Louis.

Ma...“ protesta Niall.

No...” disse Zayn, trionfante.

Ma...”.

No...” disse Liam, piagnucolando.

Ma....ma...ma...”.

E per tutto questo tempo Harry e Summer si guardarono, non si dicevano niente, solo si guardavano e sorridevano.

Allora, cominciamo!” disse Niall, interrompendo i pensieri di Harry.

Si sedettero tutti sul divano e cominciarono a parlare, mentre Summer si sedette sulle scale, cercando di capire cosa stessero dicendo.

Ogni tanto quella massa di ricci si spostavano rivelando il viso di un bambino curioso, e Summer lo guardava.

E Harry la guardava.

E lei guardava Harry.

E lui guardava Summer.

E lei guardava lui.

E lui guardava lei.

Poi si sorridevano, e lui girava la testa.

Piuttosto confusa, salì le scale ed entrò in camera sua.

Mentre saliva, Harry la stava ancora guardando.

Lasciala stare....” disse Louis.

Era ironico, non poteva sapere la verità, fatto sta pero' che ci aveva azzeccato in pieno.

 

Arrivo' in camera sua e si stese sul letto.

Uff...vediamo che c'è in tv” si disse da sola, cercando il telecomando. “Accidenti, ero sicura che fosse qui!”.

Lou! Hai preso tu i telecomando?! Lou! Lottie, sai dov'è il telecomando? Lottie?!”

Ribalto' praticamente la camera per trovare il telecomando, ma poi si arrese e si ristese sul letto.

Comincio' a pensare, o meglio a parlare. Summer parlava sempre quando era sola. Credeva nelle fate, negli angeli e nei folletti e credeva anche che potessero sentirla. E' una cosa carina se ci pensate: avere una fatina in casa che ascolta i tuoi problemi, un angelo che li risolva o un folletto che possa fare scherzi a chi ti ha causato male. Magari tutti e 3 insieme.

Ammetto che mi da fastidio il fatto che non conoscevo i ragazzi, non bene almeno, li ho visti poche volte, mentre Lottie che è piu' piccola li conosceva tutti. So che tutto ciò che fa mio fratello lo fa per me, è come un secondo padre, quello che mi è stato veramente vicino quando Mamma ha divorziato. Dopo ciò che è successo quando avevo 16 anni non ho avuto piu' una vita decente: Louis mi sta sempre dietro, non posso fare niente a sua insaputa, mi sento in prigione”.

Mentre ricordava ciò che era successo, sentì ridere i ragazzi al piano di sotto, cosi' incuriosita scese le scale.

Ragazzi, andate via?” chiese vedendo al porta aperta.

Eh, già...altrimenti tuo fratello ci sbatte fuori!” le rispose Liam, uscendo.

Non sono io il perfettino qui“ gli rimbeccò Louis.

Beh, io vado allora: Perrie mi aspetta. Ciao ragazzi...ah, e i ha fatto piacere rivederti Summer, saluta Lottie da parte mia” saluto' Zayn allegramente, prima di sparire dietro la porta.

Grazie...penso“ gli rispose lei.

Ciao ragazzi....MI MANCHERI PIU' DI TUTTI LOTTIE!” gridò Niall, prendendo per il culo Lottie. Erano una comica. Niall adorava prenderla in giro, per i suoi atteggiamenti o le risposte acide, ma in fin dei conti sono molto amici.

COME TI PARE!” grido' Lottie da camera sua.

Che asociale quella ragazza, è stata chiusa li' tutto il pomeriggio. Poteva venire con me, le avrei lasciato portare la mia borsa“ commentò Summer, facendo nascere ilarità fra i ragazzi.

Si appoggiò alla porta già aperta.

Beh, ci si vede” li salutò.

Lo spero” rispose Harry, uscendo.

Cosa, cosa, cosa?

Sorrise lusingata, e tornò in salotto.

Non se lo era immaginata, lo aveva detto davvero. Era in un certo senso gratificante il fatto di stare simpatica agli amici di suo fratello.

Summer era simpatica agli amici di suo fratello, e gli amici di suo fratello erano simpatici a lei quindi erano amici. Solo che il fratello di Summer non era contento che i suoi amici fossero amici della sorella di Summer...no, il fratello di Lottie, il nonno di Luigino o...? Ah, ci sono: pesce del vicino dell'amico della zia che è figlio del giardiniere del padre della sorella del parente della nonna Ermenegilda moglie di Gianpierino Costantino e...BASTA! Avete capito.

 

Si sedette, quasi inconsciamente, al pianoforte e cominciò a suonare delle note, che si trasformano in una canzone.

Cosa succede? “ chiese Louis, sedendosi accanto a lei.

Niente...” . “Di solito sei preoccupata quando suoni il pianoforte, me lo hai sempre detto...è malinconico”

Ho bisogno di pensare, a te capita mai?” rispose secca. Tutta quell'insistenza la stava irritando.

Dopo qualche secondo di silenzio, interrotto solo dal suono del mio pianoforte, si fece coraggio e chiese: “Perché Lottie conosceva tutti i ragazzi, e io li vedo per la terza volta al massimo?”

Louis resto a fissare i tasti bianchi del pianoforte, senza parlare, come se stesse cercando di assimilare il tutto.

Rispondimi Lou!”. “Non lo so...Lottie nel giro di qualche giorno era già conosciuta da tutto il mondo, volevo che rimanevi fuori da questo mondo, io ci tengo a te...lo sai che..“.

Si, lo so Louis! Lo so che mi tieni in gabbia, lo so che non ho libertà se ci sei tu, lo so che non posso fare niente!” sputo' fuori velenosa, non accorgendosi che il volume della voce andava a crescere sempre ti piu'.

No, io lo faccio per io tuo bene!”.

Sbatté le mani sui tasti del pianoforte, provocando un rumore fastidioso, sapendo che Louis lo odiava.

Ho 19 anni, non ne ho piu' 16!” gridò.

Ma allora non lo vuoi capire proprio?” insistette lui.

Non lo capisci tu! Cosa mi potrebbero fare i ragazzi?”. “Indirettamente, tanto”

Se andassi in giro con loro ti fotograferebbero, saresti rintracciabile e se succedesse una cosa peggio di quel che successe nel 2010?” continuo'.

“Peggio? Direi che sarebbe difficile...

Non puo' esserci qualcosa di peggio, è stato orribile, tremendo...” si ritrovo' a pensare lei. Non sapeva cosa rispondere, era stata completamente presa alla sprovvista. Questo era un tasto delicato per lei, come per tutti.

Si alzo' di scatto, e corse in camera sua chiudendosi dentro a chiave.

Si butto' sul letto, e con la faccia nel cuscino, grido'.

Butto' fuori tutto: ansia, frustrazione, imbarazzo, incredulità, rabbia, terrore...

Tutto quello che era successo in quel periodo ancora adesso riscuoteva ancora sulla sua vita di tutti i giorni. Si sentiva come chiusa in una piccolissima stanza, dova l'aria scarseggiava, al buio, senza via di uscita o possibilità che qualcuno la sentisse. Era cosi' brutto...

 

Scese le scale, convinta che scusarsi con il suo fratello maggiore sarebbe stata una cosa ideale da fare, soprattutto dopo il suo comportamento.

Si risedette al pianoforte. Cominciò a suonare una canzone che Louis conosceva bene, che si divertivano da piccoli a cantare insieme agli altri della famiglia, e già a quei tempi Louis era bravo a cantare.

Louis si avvicino' al pianoforte, fino a quando non resistette e si sedette con la sorella, suonando insieme a lei.

La melodia si diffuse velocemente per tutta la casa, insieme alle loro risate.

Ehi, scusami se...se ho tirato fuori l'argomento” tento' di scusarsi lui. Non era mai stato bravo in queste cose.

Per lui scusarsi era come sentirsi debole, inferiore, e farlo significava ferire il suo onore.

Lei, a conoscenza di questo, gli sorrise e gli schiocco' un bacio sulla guancia.

Quello era il suo fratellone, sempre li' per lei, a tirarmi sul il morale e a farle scordare delle cose che la preoccupavano; il migliore del mondo, anche se non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.

Cosi', contenta, mi sedette sul divano e accese la Tv. Poco dopo, annoiata, prense il cellulare per controllare le notifiche di Twittah (Si, era una cosa di famiglia) quando Louis grido': “I TELETUBBIES! CI SONO I TELETUBBIES!”.

Ti si è fuso il cervello per caso? Mi hai fatto prendere un colpo!”.

ZITTA! QUESTA E' NUOVA!” e dopo questa rimanse ammutolita davanti a un Louis che balla come un cretino davanti alla TV.

Dai, so che vuoi venire anche tu” cercò di dissuaderla Louis “sono i Teletubbies...”

La prese per un braccio e la obbligo' a farla ballare insieme a lui.

Adorava sotto ogni aspetto questa strana intesa che c'era fra lei e Louis.

Sembravano 2 bambini troppo cresciuti, fra risate e balletti assurdi.

Si apri' la porta principale, da dove entro' mamma.

Vi ringrazio per l'aiuto con le borse della spesa, ragazzi...” borbotto' lei. “Sono i Teletubbies?”

Esatto!” rispose euforico Louis. “Ehi, Sunny: la sigla finale! Teletubbies, teletubbies...”.

“Fan-no...”

“CIAO!”

'Sono un'adulta matura ormai, voglio andare ad abitare da sola' ” disse imitando la figlia, entrando in cucina. “Vedo come sei matura Sunny”.

 

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