il principe per metà

di lady_inuyasha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Akane in pericolo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Akane in pericolo ***


C’era una volta,

una ragazza di 17 anni, molto bella di nome Akane…
ella aveva i capelli scuri come la notte e occhi color nocciola, la sua pelle era rosea, labbra carnose e con un carattere abbastanza forte…
è testarda, orgogliosa, salta subito alle conclusioni ed è molto determinata,pronta ad aiutare chiunque, fosse anche il suo peggior nemico…
Quella domenica mattina akane si alzò abbastanza presto, si alzò dal letto e decise che era una mattina perfetta per fare una bella corsa…
Si mise dei pantaloncini e una maglietta, si lavò il viso e andò a fare colazione…
Kasumi:buon giorno
Akane:buon giorno kasumi, ti dispiace se vado a farmi una corsa?
Kasumi:se sei qui per pranzo mi va bene…
Akane finì la colazione: allora io vado ciao….
Akane correva tranquilla, erano circa le 10 quando entrò nel bosco… era molto bello, si vedeva che non ci passava quasi nessuno, era molto incolto…
c'erano alberi altissimi e la vegetazione era molto fitta, edera arrampicata sugli alberi e il muschio che cresceva ovunque,i fiori erano bellissimi mandavano un profumo buonissimo e si sentivamo gli uccellini cantare felici, si poteva vedere qualche scoiattolo litigare per una nocciolina...
Akane era molto tranquilla,ultimamente tutto andava per il verso giusto e anche i ragazzi che le davano la caccia per un appuntamento si erano calmati, ma lei lo sapeva, che poteva godere per poco di quel momento di tranquillità, prima o poi, i suoi compagni, sarebbero tornati all'attacco...
Poi mentre si addentrava sempre di più nella foresta vide che qualcuno la seguiva...
Allora corse più veloce, e il suo inseguitore accelerò il passo, era diventata una corsa sfrenata…
Akane:” ma cosa vuole fare questo..”, ma mentre correva non aveva visto una radice che usciva dal terreno e lei inciampò… rotolò per vari metri, e quando riaprì gli occhi se lo trovò davanti.. era un uomo enorme che torreggiava su di lei, tentò di rialzarsi, ma lui la tenne la caviglia…
Akane:LASCIAMI ANDARE… COSA VUOI DA ME…
Uomo: e no!!! Sei una pollastrella niente male… tu sarai mia…
Akane era terrorizzata:NO TI PREGO… LASCIAMI ANDARE… O GIURO CHE TI DARO’ UNA BELLA LEZIONE- neanche lei credeva a ciò che aveva detto , era immenso  quel uomo aveva le spalle enormi, porta i capelli cortissimi, i suoi occhi erano schifosamente spalancati, come una tigre quando ha catturato la sua preda e puzzava di sakè lontano un chilometro, perciò era pure mezzo ubriaco..
L’uomo rise, beffandosi della ragazza:hahaha ma non farmi ridere, cosa vuoi fare,ma adesso passiamo alla cose divertenti… sei così bella bambolina!!!....
Mentre teneva la caviglia la potrò a se, ma lei scalciava, tirava pugni…
Uomo:vuoi stare ferma!!!!- e lei diede uno schiaffo…
SCIAFFFF
Lei rimase paralizzata, era stato fortissimo come schiaffo, e poi cosa poteva fare, adesso lui con una mano le bloccava le mani e si era seduto sulle gambe di lei per bloccarle..
Lui le strappò la maglietta e rimase con il seno scoperto, e poi le introdusse una mano in mezzo alle cosce…
Akane ritrovò la voce:NOOOOO!!! FERMOOO…. AAAAIIIUUUTOOOO….
SCIAFFFF
Uomo: ZITTA CAGNA….
Il secondo schiaffo era stato molto più forte del primo…
Akane aveva un dolore fortissimo, e piangeva…tremava, perché aveva paura…

Uomo:hei… non ti piace??…. Mi fai impazzire… mmm….

chiuse gli occhi, l’uomo le alitava a dosso, e quel alito sudicio e le faceva schifo, con la lingua la leccava ovunque , implorava qualsiasi divinità per essere aiutata,  l’uomo si tolse i pantaloni e con uno scatto allargo le gambe di lei, lui si mise in mezzo alle gambe stava per penetrarla, quando senti una voce…

Voce:DANNATO!!! TOGLI LE TUE SUDICE MANI DA DOSSO….

Era arrivato un ragazzo, lei non riusciva a vederlo bene perché i suoi occhi erano pieni di lacrime…

Il ragazzo con un calcio allontanò l’uomo dalla ragazza, e poi lo riempi di pugni e calci fino a farlo svenire…

Poi si avvicinò ad akane, che era tutta accovacciata per terra, con i vestiti strappati, e con il cuore in mille pezzi, tremava di paura, il suo cervello non ragionava più razionalmente aveva solo paura, e voglia di sentire qualche voce amica; il ragazzo le andò vicino…

Ragazzo:e tutto finito…-lei non rispose, piangeva e basta, non riusciva ad alzarsi, a parlare…

Il ragazzo le tocco la spalla, lei fece uno scatto, ovvio era terrorizzata…

Il ragazzo con una voce infinitamente dolce disse:fidati di me ti porto a casa mia dove poi stare tranquilla… ti chiedo solo una cosa in cambio fidati di me… non ti farò del male…

Lui le mise un braccio intorno al collo, e l’altra sotto le gambe e la prese in braccio e lei si lasciò prendere dal ragazzo, non aveva paura di lui…

Poi lui perse e incominciò a correre molto veloce…

Lei solo ora riusciva a vederlo bene in faccia, era una ragazzo dai capelli scuri e una strana treccina che svolazzava qua e la, lo sguardo fiero, la stringeva a sé, ma era una stretta gentile, si sentiva protetta anche dopo a quello che era stata costretta a subire; sentiva il suo cuore leggermente più leggero, ora che quel ragazzo la teneva stretta a se; poi chiuse un attimo gli occhi e le rivennero dei flash di quel uomo, che la toccava, la accarezzava, che alitava su di lei e che cercava di profanare ciò che una ragazza tiene di più, quella cosa che vorresti fare con il ragazzo giusto, nel posto giusto e al monumento giusto e non così, solo perchè un bastardo deve sfogare i suoi istinti…

Lei incominciò a piangere, il ragazzo se ne accorse, rallentò il passo, fino a quasi fermarsi, e con una voce, che sembrava non appartenere a lui talmente, dolce e rassicurante che era, disse:

Ragazzo:hei, non piangere…lo so, non e bello quello che ti è successo, ma fino a che tu stai vicino a me, prometto che ti proteggerò, non avere paura di me, mai nella vita ti farei del male… comunque non manca molto, però adesso ti prego fammi un sorriso…

Lei si stupì molto di quel ragazzo, magari a vederlo in un'altra situazione poteva essere un cafone, maleducato e arrogante, ma in quel momento non riuscì provare altro che gratitudine, così le venne spontaneo fare un sorriso,era un sorriso piccolo, ma diceva tanto, diceva grazie per avermi salvato, grazie di starmi vicino e grazie per avermi portato lontano da lui… insomma grazie…

Il ragazzo vide quel sorriso e se anche la ragazza continuava a piangere, capì che in qualche modo la ragazza lo stava ringraziando, lui si senti sollevato…

Ragazzo: vedi sei più carina quando sorridi adesso andiamo…- e ricominciò a correre…

Ad Akane si colorarono le guance per il complimento; poi si senti cullare, dalla corsa del ragazzo e senza che lei potesse fare qualcosa, si addormentò come una bimba tra le braccia del papà…

Il ragazzo la vide addormentarsi e fece un sorriso…

Akane, sognò ancora quel l’uomo che abusava di lei, ma arrivava sempre quel ragazzo a salvarla;

Poi si svegliò urlando:AIUTOOOO….

Ragazzo:hei che succede?

Akane si spaventò a vederlo lì nella stanza, che poi notò che non era la sua, era in piedi accanto al letto che la guardava con un sorriso…

Akane:quel uomo, mi…. Mi…- senza riuscire a frenarsi e in cominciò a piangere molto forte…

Singhiozzava, sembrava che con quelle lacrime volesse togliersi le impronte di quel bastardo da dosso, si sentiva sporca, si porto le mani sul viso perché si vergognava a farsi vedere in quello stato…

Poi senti una stretta sulle spalle e capì che il ragazzo la stava abbracciando, smise subito di piangere perché era stupita e imbarazzata, ma poi si senti davvero protetta; poggiò la testa sulla spalla del ragazzo e calde lacrime invasero nuovamente il viso della giovane donna, ma quelle calde lacrime furono per la paura, paura che aveva provato, paura di essere sola, paura che nessuno la salvasse…  

Ma poi era arrivato quel ragazzo, era arrivato con un angelo salvatore, lui l’aveva salvata, portata a casa sua e le aveva donato un letto e adesso la consolava, e in cambio voleva solo che lei si fidasse di lui; ma il suo cuore si era fidato subito di lui, appena le aveva toccato la spalla, lei riusciva a sentire animo buono di quello strano ragazzo, sentiva una strana alchimia tra loro, è vero non avevano parlato, però cosa serve parlare quando gli occhi e il cuore hanno gia detto tutto??...

E così capì… non sarebbe mai più stata da sola...

Lo so è un pò corto, ma non temete....

tronerò presto.....

commentate ciaooooooooooooo

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Il ragazzo senti che la ragazza stava smettendo di piangere e allora disse:

ragazzo:e finito tutto te lo giuro non c’è più alcun pericolo… vuoi farti il bagno?- disse lui sciogliendo l’abbraccio…

Lei annuì poi si ricordò:ma io non ho niente con qui cambiarmi e poi non vorrei disturbare… scusa ma che ore sono?

Ragazzo:sono le 18…

Akane:ooo noo aveva promesso a mia sorella che tornavo a casa a mangiare…

Ragazzo: beh sei un po’ in ritardo… dato che hai dormito 2 giorni di seguito…

Akane spalancò gli occhi: IO COSAA???

Ragazzo:hai dormito 2 giorni di seguito…

Akane:chissà come sarà preoccupato mio padre… non sa neanche dove sono… veramente non lo so neanche io… dove sono…e tu chi sei?

Ragazzo: beh sei nella villa di mio padre… villa Saotome…

Akane era scioccata: dove?

Ragazzo :davvero non l’hai mai vista è alla fine della foresta…

Akane:si ne ho sentito parlare… dicevano che ci abitava un ragazzo con una maledizione… mi sembra che si chiamassi principe…. Non mi ricordo bene…

Ragazzo:Ranma Saotome…

Akane: si il principe Ranma!!... e sei tu?

Ranma: beh è cosi che mi chiamano… ma io non so il tuo nome…

Akane fece un inchino e disse: il mio nome è Akane Tendo…

Ranma: comunque non preoccuparti tuo padre l’ho avvertito io mentre dormivi…

Akane sbigottita: conosci mio padre?!

Ranma disse un po’ divertito: beh no, però sono andato in città per vedere se riuscivo a chiedere a qualcuno di te, e ho visto un uomo che attaccava per tutta la città la tua foto con scritto sopra che eri scappata o rapita e piangeva a dirotto mentre diceva… bwaaaaa la mai bambina mi ha lasciato…. O cose del genere allora gli ho chiesto se eri sua figlia e poi le ho detto che eri a casa mia…. e ha detto che se ti succede qualcosa mi uccide!!!

Akane un po’ sconsolata: si era mio padre…non so come ringraziarti…

Ranma: non lo dire nemmeno è stato un piacere…ora e meglio che vai a farti un bagno così ti rilassi un po’, io ti vado a prendere la roba per vestirti…

Akane:dov’è il bagno…

Ranma: è sotto, scendi le scale, dopo la sala a destra

Akane sorrise, scese dal letto e uscì dalla stanza, non era ancora in piena forma sentiva le gambe che minacciavano di non reggere. Quando uscì dalla stanza percorse il pianerottolo, scese le scale e per poco non cadde a terra…

Akane: o mio Dio ma è enorme questa casa…- si era trovata davanti a un salone che era due volte casa sua!!!!

Il salone d’ingresso era maestoso, c’erano delle vetrate bellissime tutte colorate, davanti al portone c’era una fontana e sopra due scalinate che scendevano hai lati della stessa, e in mezzo a essa c’era una statua che rappresentava una persona, metà era vestita in modo maschile e l’altra parte in modo femminile, anche se un po’ ambigua, era molto bella e assomigliava al principe Ranma, e il lampadario era gigantesco, fatto tutto di cristallo e rifinito con ferro battuto, Akane in vita sua non aveva mai visto una sala di tale bellezza . La casa era molto bella ma mancava qualcosa… mancava l’allegria…

poi si riprese un attimo e si incamminò per trovare il bagno…

Akane: ma non è una casa è un labirinto…

Ranma: si è un po’ troppo grossa, vieni ti faccio strada…

Akane un po’ imbarazzata ringraziò e segui il ragazzo. Poi lui si fermò.

Ranma: bene questo è il bagno, ti ho portato la roba di cambiarti, ma credo che sia un po’ larga era di mia madre…

Akane: ma no andranno benissimo….

Ranma: quando avrai finito mangerai qualcosa, ok?

Lei annuì e poi chiuse la porta. Anche lì rimase scioccata, e un bagno immenso, le piastrelle erano di colore azzurro, c’erano due lavandini, e alle maniglie dei rubinetti c’erano incise delle lettere “P.p.M.”, la vasca era raso terra ed era molto grande e davanti alla vasca c’era una vetrata, con i vetri opachi, e su questa vetrata c’era lo stesso soggetto della statua…

Lei la riempi d’acqua e vi si immerse dentro…

Era difficile rilassarsi, continuava a pensare a quel dannato di un uomo, però se pensava al uomo era logico che pensasse a Ranma e se pensava a lui si tranquillizzava…

Lei non sapeva perché ma si fidava del ragazzo, aveva visto in quello sguardo, qualcosa che nessun altro ragazzo era mai riuscito a trasmetterle. Era uno sguardo fiero, determinato ma triste… che fosse solitudine?

Si lavò il più profondo possibile, quasi a farsi male, doveva togliere quel odore disgustoso di quel uomo, togliere le impronte su di se, voleva sentirsi di nuovo pulita, non voleva provare schifo di se. Quando finì di lavarsi si asciugo per bene e si vestì… rimase a bocca aperta…

Akane: ma è-è-è-è-è bellissimo…

Ranma le aveva portato un kimono azzurro, erano ricamati fiori e farfalle, in sé era molto semplice, ma molto bello, e poi le farfalle e i fiori erano stati ricamanti a mano, era stupendo lei non aveva mai indossato qualcosa di così bello in vita sua…

Quando uscì dal bagno si stupì di vedere il principe ranma davanti alla porta; si guardarono negli occhi, lei ebbe la sensazione di conoscerlo, o meglio sentiva che tra loro la loro alchimia era sempre più forte, si sentiva bene appena incrociava il suo sguardo, si sentiva come se niente potesse turbarla o farle del male e poi lui l’aveva detto “ti proteggerò io…”…

Fu lui il primo a parlare: hai fame? ho preparato qualcosa da mangiare…

Akane:si ho un po’ fame…

Allora lui la condusse nella sala da pranzo; in quella sala da pranzo c’era un tavolo grandissimo rotondo, era fatto di ferro battuto e vetro, il lampadario era simile a quello della sala d’ingresso, solo un po’ più piccolo…

Erano circa le 20, quando i due finirono di mangiare; rimasero in silenzio, solo con uno scambio di sguardi e di sorrisi, ma non era un silenzio imbarazzato ma un silenzio rilassato…

Akane:era tutto buonissimo, sei un ottimo cuoco, non come me che sono semplicemente un disastro…  come posso fare per sdebitarmi?

Ranma: grazie… ma non devi sdebitarti…

Akane:beh allora è meglio che vado a casa, i miei saranno già molto preoccupati e poi ho disturbato già abbastanza..

Ranma: mi dispiace ma non posso lasciarti uscire adesso…

ed ecco a voi il secondo capitolo....

mi raccomando commentate...

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Ranma: fuori è buio… non è prudente uscire, ma se vuoi, puoi chiamare casa…

Akane: ma o già approfittato troppo della tua gentilezza… comunque è meglio che chiamo casa, dove il telefono…?

Lui indicò dietro di se…

Lei andò al telefono, compose il numero….

TUUUU-TUUU-TUUU…

Kasumi:pronto?

Akane:ciao Kasumi sono Akane…

Kasumi: Papà e Akane!!!!!!!!

Soun: bimba mia bwaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa….

Akane: papà non piangere sto bene… tornerò a casa domani ok…

Soun: ok figlia miaaaaaaaaaaaaa

Akane fece un sorriso e uscì una lacrima dall’occhio: papà ti voglio bene buona notte..- e attacco il telefono

Ranma:tutto ok?

Akane: si si…. Grazie ti spiace se vado in camera?

Ranma: no vai tranquilla… buona notte…

Akane fece un inchino:buona notte

E poi si diresse verso la camera dove aveva dormito, quando aprì la porta si accorse che era molto più grande di quanto non l’era sembrata prima. C’era il letto a baldacchino a due piazze con i drappi rossi scuri, poi c’era un armadio molto grande e uno scrittoio di legno intarsiato con incise sempre le solite lettere”P.p.M”, e c’era un balcone; lei aprì la finestra e si appoggiò alla ringhiera, guardò verso il cielo, e  mentalmente ringraziò tutti gli dei per averle mandato Ranma a salvarla…

TOK-TOK-TOK

Ranma:sono io…

Akane:entra pure…

Lui entrò e la raggiunse al balcone, si appoggiò anche lui alla ringhiera…

Ranma:come ti senti?

Akane: bene…

Ranma: guarda che con me puoi essere sincera…

Akane: davvero e tutto ok… comunque grazie…

Ranma: non devi ringraziarmi…

Akane: posso farti una domanda?

Ranma fece un sorriso: certo

Akane: cosa vuol dire la sigla “P.p.M.”

Ranma:aaa ti riferisci a quello… beh riguarda la mia maledizione…anni a dietro partii con mio padre per un viaggio di addestramento in Cina… e siamo caduti nelle sorgenti maledette di Jusen… e io da allora mi trasformo in ragazza ogni qual volta che tocco acqua fredda… e la sigla vuol dire PRINCIPE PER META’ e da allora tutti mi chiamano così e chi ha costruito la casa ha inciso quella sigla e ha detto che quando troverò la mia metà, non che anima gemella le scritte si cancelleranno… perché sarò un principe per metà ma intero, cioè sempre con la maledizione, ma con la persona che mi sappia amerà così come sono…

Akane era scioccata: ma davvero…??

Ranma:si…- lui aveva il viso triste…

Akane lo guardò e vide il suo volto e non capì perché i suoi bellissimi occhi blu-grigi si fossero oscurati

Akane:ho detto qualcosa che non và?

Ranma: non perché?

Akane: hai gli occhi tristi…

Ranma: perché a chiunque l’abbia detto, poi non lo più visto… e infatti non ho amici…

Akane disse con un sorriso: ci sono io!!!

Ranma: ma domani te ne andrai e io sarò di nuovo da solo!!!...

Akane: ma torno ancora…

Ranma la guardò dritta negli occhi: davvero?

Akane: certo…- e così lei capì, lui non era l’unico ad avere salvato qualcuno,  ma lei aveva salvato lui, l’aveva salvato da un nemico peggiore di un uomo, l’aveva salvato dalla solitudine…

Poi a lei, senza sapere il perché, tornarono in mente le immagini di quel dannatissimo uomo, le venne un mal di testa fortissimo, talmente forte che le ginocchia cedettero, gli occhi si inondarono di lacrime, e ricominciò a piangere fortissimo…

Ranma: Akane cos’hai…???- era molto preoccupato, si inginocchiò accanto a lei, e per la seconda volta, l’abbracciò, era un abbraccio forte ma allo stesso tempo gentile…

Lei sentì l’abbraccio e si sciolse, tra quella forti braccia;TUTUM-TUTUM pianse,TUTUM-TUTUM pianse infinite lacrime mentre veniva cullata da lui TUTUM-TUTUM…

Akane: g-g-grazie principe ranma…

Ranma:non devi ringraziare…

Akane: invece si… perché se non fossi arrivati tu lui poteva… poteva…

Ranma:adesso basta piangere ti ho detto che sono qui… non avere paura… e starò qui fin che tu avrai bisogno, non ti lascerò sola…

Akane lo guardò negli occhi e vide che si era acceso qualcosa di nuovo, ora erano felici, sorridevano gli occhi del ragazzo…

Akane: che stupida piango come una bimba…

Ranma: non sei stupida, piangi perché hai avuto paura… è normale…

Akane era stupita, perché la trattava così? Perché tutte queste premure verso una ragazza sconosciuta?, ma poi capì lei era l’unica amica era sempre stato solo…

Akane: perché non hai amici?

Ranma:perché… hanno paura o si vergognano di me…

Akane: sono degli stupidi!!! E la tua ragazza?

Ranma: quale ragazza… non ne ho mai avute… d’altronde chi vorrebbe esserlo…

Akane: io…- disse con un filo di voce poi si accorse di ciò che aveva detto e divento rossa…

Ranma la senti bene: sei una strana ragazza Akane Tendo… però sei molto gentile…grazie…

Akane: perché mi ringrazi?

Ranma: perché nessuno era riuscito a farmi sentire come mi fai sentire te…

Akane non capiva: in che senso…

Ranma:io con te posso essere me stesso non devo nascondermi.. sto bene…

Akane: per me vale lo stesso… sei un bravo ragazzo e chiunque ti giudichi solo perché sei un principe per metà e solo uno stolto…- e diventò ancora più rossa e notò che lo era diventato anche lui…

Ranma che la teneva ancora tra le braccia, si alzò insieme a lei, si tenevano le mani e si guardavano negli occhi… passarono alcuni minuti, e i loro visi si avvicinavano inesorabilmente…

I loro sguardi erano intrecciati, attorno a loro era tutto sparito… c’erano sono loro…

Ranma: Akane Tendo posso baciarti?

Akane:principe Ranma posso baciarti?

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Ranma: Akane Tendo posso baciarti?

Akane:principe Ranma posso baciarti?

E così si scambiarono un bacio…

Un bacio delicato, gentile, senza malizia...

Poi si staccarono i loro sguardi erano offuscati come il loro cervello…

Ranma: adesso e meglio che riposi…- lui fece per uscire quando lei lo trattenne per la mano…

Akane: ti prego, non mi lasciare sola… cioè non pensare male ho solo un po’ di paura…

Ranma le sorrise e rispose: sicuro…

E così si sdraiarono sul letto; erano uno da una parte e una da un'altra parte che si davano la schiena, c’era l’imbarazzo che aleggiava in tutta la stanza, ma poi il sonno sopraggiunse….

Akane fece di nuovo degli incubi che rappresentavano l’uomo…

§§§ SOGNO §§§

Akane era in mezzo al salone d’ingresso di villa Saotome, ma doveva essere notte fonda, perché era tutto buio…

Akane: ma che ci faccio qui?? Dov’è Ranma… PRINCIPE RANMAAA…

Non ricevette nessuna risposta, ma sentì dei passi che provenivano alla sua destra, lei si girò per vedere chi fosse, guardo bene era coperto praticamente tutto dalla oscurità  e una voce la fece rabbrividire..

Uomo: ciao bella bambolina!!!... ci divertiamo insieme??

Akane era terrificata: NO ANCORA TU NOOO LASCIAMI STAREEEE…- si girò e incominciò a correre,e intento urlava : AIUTOOO

Corse per tutta la casa con alle calcagna l’uomo, lei inciampò e l’uomo le salto addosso, e così la storia stava per ripetersi, ma poi sentì una voce… una voce familiare, era quella di Ranma…

Ranma: non avere paura ci sono io…

Lei che stava lottando con l’uomo, si trovò a cambiare situazione; ora era sul balcone della camera della villa, era quella dove dormiva, era sempre buio; lei era ancora scossa per la situazione precedente…

Akane: e adesso che ci faccio pure qui???- era esasperata perché aveva paura che l’uomo potesse saltare di nuovo fuori…

E risentì la voce terrificante: BAMBOLINAAAA DOVE SEI…. DAI NON FARTI CERCAREPER TUTTA CASA!!! NON FARMI ARRABBIARE CAGNA SCHIFOSA… ESCI!!!(scusate i termini un po’ forti ma era per rendere l’idea ^_^’)

Lei non sapeva cosa fare, era bloccata, non poteva saltare dal balcone ,troppo alto, se usciva dalla porta la prendeva di sicuro, allora si accovacciò in un angolo buio del balcone, tremava, il cuore minacciava di saltare fuori dal petto, il cervello non ragionava più lucidamente. Era il panico…

Non sa neanche lei il perché ma lo chiamo, invocò il suo nome

Akane: principe Ranma aiutami ti prego…-nessuna risposta

Akane: mi avevi promesso che mi avresti aiutato- silenzio…

Akane: ti prego ho bisogno di te- e appena disse “ho bisogno di te” lui le comparì davanti, guardandola con occhi pieni di gioia e felicità…

Ranma: davvero hai bisogno di me?

Akane: avrò sempre bisogno di te…

Ranma: davvero?

Akane rossissima in viso dissi in un filino di voce: si…. Ma cosa facciamo…ho paura- akane piangeva fortissimo, lui si avvicinò e le sussurrò all’orecchio…

Ranma:svegliati…

§§§ FINE SOGNO §§§

Akane spalancò gli occhi, e vide che Ranma la guardava…

Akane: cos’è successo…

Ranma: hai parlato nel sonno…- Ranma era visibilmente arrossito…

Akane arrossì a sua volta: d-d-davvero…

Ranma: si… hai avuto molta paura?

Akane: si…- gli occhi minacciavano di piangere..

Ranma: se non la finisci di piangere finisco che mi innamoro seriamente di te…- poi si accorse di avere pensato a voce alta…

Ranma: scusa cioè…-ora era bordeaux!!!

Akane aveva spalancato gli occhi che ora sgorgavano lacrime di felicità, disse una cosa che stupì anche lei: e se tu continui a difendermi… rischio che anche io mi innamoro di te…

Ranma era scioccato: Akane Tendo posso innamorarmi di te?

Akane non credeva a quella domanda: solo se io posso innamorarmi di te principe Ranma…

Ranma donò un bacio ad Akane bellissimo, sapeva di buono quel ragazzo, di selvaggio, ma era anche dolce e c’era il salato delle lacrime versate…

Akane quando poi si staccarono, vide gli occhi lucidi di ranma: starò qui fin che tu ne avrai bisogno…

Ranma: ma se avessi sempre bisogno di te?

Akane: resterò sempre se tu lo vorrai…

Ranma: lo vorrò sempre…

Akane: e io avrò sempre bisogno di te principe Ranma…

Akane non si era mai innamorata di nessuno, eppure era molto corteggiata, ma di quel ragazzo si era fidata subito, e non era riuscita a frenare i suoi sentimenti, lui era entrato nella sua vita così, di botto, e sempre di botto era riuscito ad abbattere le mura del suo cuore, era riuscito ad abbattere quel muro che lei con tanta fatica aveva tirato su; aveva incominciato ad odiare i ragazzi, perché volevano sempre uscire con lei e lei non era proprio interessata a loro… ma lui era speciale, non era perché l’aveva salvata ma per le cose che diceva e per come la guardava… in pochissimo tempo lei era diventata sua…

E rimasero abbracciati per molto tempo fino ad addormentarsi….

In tutta la casa si potè vedere che nelle incisioni scaturì una luce…

E a posto di “P.p.M.” era scritto “P.R.&P.A”…

Cioè principe Ranma & principessa Akane…

E così la bellissima casa, si riempì di risate, di gioia e di allegria e soprattutto d’amore, ora che l’amore era diffuso in tutta la casa, e la casa, se possibile, era ancora più bella…

 

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