il principe per metà di lady_inuyasha (/viewuser.php?uid=40839)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Akane in pericolo ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 1 *** Akane in pericolo ***
C’era
una volta,
una
ragazza di 17 anni, molto bella di nome Akane…
ella aveva i capelli scuri come la notte e occhi color nocciola, la sua
pelle
era rosea, labbra carnose e con un carattere abbastanza
forte…
è testarda, orgogliosa, salta subito alle conclusioni ed
è molto determinata,pronta
ad aiutare chiunque, fosse anche il suo peggior nemico…
Quella domenica mattina akane si alzò abbastanza presto, si
alzò dal letto e
decise che era una mattina perfetta per fare una bella corsa…
Si mise dei pantaloncini e una maglietta, si lavò il viso e
andò a fare
colazione…
Kasumi:buon giorno
Akane:buon giorno kasumi, ti dispiace se vado a farmi una corsa?
Kasumi:se sei qui per pranzo mi va bene…
Akane finì la colazione: allora io vado ciao….
Akane correva tranquilla, erano circa le 10 quando entrò nel
bosco… era molto
bello, si vedeva che non ci passava quasi nessuno, era molto
incolto…
c'erano alberi altissimi e la vegetazione era molto fitta, edera
arrampicata
sugli alberi e il muschio che cresceva ovunque,i fiori erano bellissimi
mandavano un profumo buonissimo e si sentivamo gli uccellini cantare
felici, si
poteva vedere qualche scoiattolo litigare per una nocciolina...
Akane era molto tranquilla,ultimamente tutto andava per il verso giusto
e anche
i ragazzi che le davano la caccia per un appuntamento si erano calmati,
ma lei
lo sapeva, che poteva godere per poco di quel momento di
tranquillità, prima o
poi, i suoi compagni, sarebbero tornati all'attacco...
Poi mentre si addentrava sempre di più nella foresta vide
che qualcuno la
seguiva...
Allora corse più veloce, e il suo inseguitore
accelerò il passo, era diventata
una corsa sfrenata…
Akane:” ma cosa vuole fare questo..”, ma mentre
correva non aveva visto una
radice che usciva dal terreno e lei inciampò…
rotolò per vari metri, e quando
riaprì gli occhi se lo trovò davanti.. era un
uomo enorme che torreggiava su di
lei, tentò di rialzarsi, ma lui la tenne la
caviglia…
Akane:LASCIAMI ANDARE… COSA VUOI DA ME…
Uomo: e no!!! Sei una pollastrella niente male… tu sarai
mia…
Akane era terrorizzata:NO TI PREGO… LASCIAMI
ANDARE… O GIURO CHE TI DARO’ UNA
BELLA LEZIONE- neanche lei credeva a ciò che aveva detto ,
era immenso quel
uomo aveva le spalle enormi, porta i
capelli cortissimi, i suoi occhi erano schifosamente spalancati, come
una tigre
quando ha catturato la sua preda e puzzava di sakè lontano
un chilometro,
perciò era pure mezzo ubriaco..
L’uomo rise, beffandosi della ragazza:hahaha ma non farmi
ridere, cosa vuoi
fare,ma adesso passiamo alla cose divertenti… sei
così bella bambolina!!!....
Mentre teneva la caviglia la potrò a se, ma lei scalciava,
tirava pugni…
Uomo:vuoi stare ferma!!!!- e lei diede uno schiaffo…
SCIAFFFF
Lei rimase paralizzata, era stato fortissimo come schiaffo, e poi cosa
poteva
fare, adesso lui con una mano le bloccava le mani e si era seduto sulle
gambe
di lei per bloccarle..
Lui le strappò la maglietta e rimase con il seno scoperto, e
poi le introdusse
una mano in mezzo alle cosce…
Akane ritrovò la voce:NOOOOO!!! FERMOOO….
AAAAIIIUUUTOOOO….
SCIAFFFF
Uomo: ZITTA CAGNA….
Il secondo schiaffo era stato molto più forte del
primo…
Akane aveva un dolore fortissimo, e piangeva…tremava,
perché aveva paura…
Uomo:hei…
non ti piace??…. Mi fai impazzire…
mmm….
chiuse
gli occhi, l’uomo le alitava a dosso, e quel alito sudicio e
le faceva schifo,
con la lingua la leccava ovunque , implorava qualsiasi
divinità per essere
aiutata, l’uomo
si tolse i pantaloni e
con uno scatto allargo le gambe di lei, lui si mise in mezzo alle gambe
stava per
penetrarla, quando senti una voce…
Voce:DANNATO!!!
TOGLI LE TUE SUDICE MANI DA DOSSO….
Era
arrivato un ragazzo, lei non riusciva a vederlo bene perché
i suoi occhi erano
pieni di lacrime…
Il
ragazzo con un calcio allontanò l’uomo dalla
ragazza, e poi lo riempi di pugni
e calci fino a farlo svenire…
Poi
si avvicinò ad akane, che era tutta accovacciata per terra,
con i vestiti
strappati, e con il cuore in mille pezzi, tremava di paura, il suo
cervello non
ragionava più razionalmente aveva solo paura, e voglia di
sentire qualche voce
amica; il ragazzo le andò vicino…
Ragazzo:e
tutto finito…-lei non rispose, piangeva e basta, non
riusciva ad alzarsi, a
parlare…
Il
ragazzo le tocco la spalla, lei fece uno scatto, ovvio era
terrorizzata…
Il
ragazzo con una voce infinitamente dolce disse:fidati di me ti porto a
casa mia
dove poi stare tranquilla… ti chiedo solo una cosa in cambio
fidati di me… non
ti farò del male…
Lui
le mise un braccio intorno al collo, e l’altra sotto le gambe
e la prese in
braccio e lei si lasciò prendere dal ragazzo, non aveva
paura di lui…
Poi
lui perse e incominciò a correre molto veloce…
Lei
solo ora riusciva a vederlo bene in faccia, era una ragazzo dai capelli
scuri e
una strana treccina che svolazzava qua e la, lo sguardo fiero, la
stringeva a
sé, ma era una stretta gentile, si sentiva protetta anche
dopo a quello che era
stata costretta a subire; sentiva il suo cuore leggermente
più leggero, ora che
quel ragazzo la teneva stretta a se; poi chiuse un attimo gli occhi e
le
rivennero dei flash di quel uomo, che la toccava, la accarezzava, che
alitava
su di lei e che cercava di profanare ciò che una ragazza
tiene di più, quella
cosa che vorresti fare con il ragazzo giusto, nel posto giusto e al
monumento
giusto e non così, solo perchè un bastardo deve
sfogare i suoi istinti…
Lei
incominciò a piangere, il ragazzo se ne accorse,
rallentò il passo, fino a
quasi fermarsi, e con una voce, che sembrava non appartenere a lui
talmente,
dolce e rassicurante che era, disse:
Ragazzo:hei,
non piangere…lo so, non e bello quello che ti è
successo, ma fino a che tu stai
vicino a me, prometto che ti proteggerò, non avere paura di
me, mai nella vita
ti farei del male… comunque non manca molto, però
adesso ti prego fammi un
sorriso…
Lei
si stupì molto di quel ragazzo, magari a vederlo in un'altra
situazione poteva
essere un cafone, maleducato e arrogante, ma in quel momento non
riuscì provare
altro che gratitudine, così le venne spontaneo fare un
sorriso,era un sorriso
piccolo, ma diceva tanto, diceva grazie per avermi salvato, grazie di
starmi
vicino e grazie per avermi portato lontano da lui… insomma
grazie…
Il
ragazzo vide quel sorriso e se anche la ragazza continuava a piangere,
capì che
in qualche modo la ragazza lo stava ringraziando, lui si senti
sollevato…
Ragazzo:
vedi sei più carina quando sorridi adesso
andiamo…- e ricominciò a correre…
Ad
Akane si colorarono le guance per il complimento; poi si senti cullare,
dalla
corsa del ragazzo e senza che lei potesse fare qualcosa, si
addormentò come una
bimba tra le braccia del papà…
Il
ragazzo la vide addormentarsi e fece un sorriso…
Akane,
sognò ancora quel l’uomo che abusava di lei, ma
arrivava sempre quel ragazzo a
salvarla;
Poi
si svegliò urlando:AIUTOOOO….
Ragazzo:hei
che succede?
Akane
si spaventò a vederlo lì nella stanza, che poi
notò che non era la sua, era in
piedi accanto al letto che la guardava con un sorriso…
Akane:quel
uomo, mi…. Mi…- senza riuscire a frenarsi e in
cominciò a piangere molto forte…
Singhiozzava,
sembrava che con quelle lacrime volesse togliersi le impronte di quel
bastardo
da dosso, si sentiva sporca, si porto le mani sul viso
perché si vergognava a
farsi vedere in quello stato…
Poi
senti una stretta sulle spalle e capì che il ragazzo la
stava abbracciando,
smise subito di piangere perché era stupita e imbarazzata,
ma poi si senti
davvero protetta; poggiò la testa sulla spalla del ragazzo e
calde lacrime
invasero nuovamente il viso della giovane donna, ma quelle calde
lacrime furono
per la paura, paura che aveva provato, paura di essere sola, paura che
nessuno la
salvasse…
Ma
poi era arrivato quel ragazzo, era arrivato con un angelo salvatore,
lui
l’aveva salvata, portata a casa sua e le aveva donato un
letto e adesso la
consolava, e in cambio voleva solo che lei si fidasse di lui; ma il suo
cuore
si era fidato subito di lui, appena le aveva toccato la spalla, lei
riusciva a
sentire animo buono di quello strano ragazzo, sentiva una strana
alchimia tra
loro, è vero non avevano parlato, però cosa serve
parlare quando gli occhi e il
cuore hanno gia detto tutto??...
E
così capì… non sarebbe mai
più stata da sola...
Lo so è un
pò corto, ma non temete....
tronerò
presto.....
commentate
ciaooooooooooooo
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Capitolo 2 *** capitolo 2 ***
Il
ragazzo senti che la ragazza stava smettendo di piangere e allora disse:
ragazzo:e
finito tutto te lo giuro non c’è più
alcun pericolo… vuoi farti il bagno?-
disse lui sciogliendo l’abbraccio…
Lei
annuì poi si ricordò:ma io non ho niente con qui
cambiarmi e poi non vorrei
disturbare… scusa ma che ore sono?
Ragazzo:sono
le 18…
Akane:ooo
noo aveva promesso a mia sorella che tornavo a casa a
mangiare…
Ragazzo:
beh sei un po’ in ritardo… dato che hai dormito 2
giorni di seguito…
Akane
spalancò gli occhi: IO COSAA???
Ragazzo:hai
dormito 2 giorni di seguito…
Akane:chissà
come sarà preoccupato mio padre… non sa neanche
dove sono… veramente non lo so
neanche io… dove sono…e tu chi sei?
Ragazzo:
beh sei nella villa di mio padre… villa Saotome…
Akane
era scioccata: dove?
Ragazzo
:davvero non l’hai mai vista è alla fine della
foresta…
Akane:si
ne ho sentito parlare… dicevano che ci abitava un ragazzo
con una maledizione…
mi sembra che si chiamassi principe…. Non mi ricordo
bene…
Ragazzo:Ranma
Saotome…
Akane:
si il principe Ranma!!... e sei tu?
Ranma:
beh è cosi che mi chiamano… ma io non so il tuo
nome…
Akane
fece un inchino e disse: il mio nome è Akane
Tendo…
Ranma:
comunque non preoccuparti tuo padre l’ho avvertito io mentre
dormivi…
Akane
sbigottita: conosci mio padre?!
Ranma
disse un po’ divertito: beh no, però sono andato
in città per vedere se
riuscivo a chiedere a qualcuno di te, e ho visto un uomo che attaccava
per
tutta la città la tua foto con scritto sopra che eri
scappata o rapita e
piangeva a dirotto mentre diceva… bwaaaaa la mai bambina mi
ha lasciato…. O
cose del genere allora gli ho chiesto se eri sua figlia e poi le ho
detto che
eri a casa mia…. e ha detto che se ti succede qualcosa mi
uccide!!!
Akane
un po’ sconsolata: si era mio padre…non so come
ringraziarti…
Ranma:
non lo dire nemmeno è stato un piacere…ora e
meglio che vai a farti un bagno
così ti rilassi un po’, io ti vado a prendere la
roba per vestirti…
Akane:dov’è
il bagno…
Ranma:
è sotto, scendi le scale, dopo la sala a destra
Akane
sorrise, scese dal letto e uscì dalla stanza, non era ancora
in piena forma
sentiva le gambe che minacciavano di non reggere. Quando
uscì dalla stanza
percorse il pianerottolo, scese le scale e per poco non cadde a
terra…
Akane:
o mio Dio ma è enorme questa casa…- si era
trovata davanti a un salone che era
due volte casa sua!!!!
Il
salone d’ingresso era maestoso, c’erano delle
vetrate bellissime tutte
colorate, davanti al portone c’era una fontana e sopra due
scalinate che
scendevano hai lati della stessa, e in mezzo a essa c’era una
statua che
rappresentava una persona, metà era vestita in modo maschile
e l’altra parte in
modo femminile, anche se un po’ ambigua, era molto bella e
assomigliava al
principe Ranma, e il lampadario era gigantesco, fatto tutto di
cristallo e
rifinito con ferro battuto, Akane in vita sua non aveva mai visto una
sala di
tale bellezza . La casa era molto bella ma mancava qualcosa…
mancava
l’allegria…
poi
si riprese un attimo e si incamminò per trovare il
bagno…
Akane:
ma non è una casa è un labirinto…
Ranma:
si è un po’ troppo grossa, vieni ti faccio
strada…
Akane
un po’ imbarazzata ringraziò e segui il ragazzo.
Poi lui si fermò.
Ranma:
bene questo è il bagno, ti ho portato la roba di cambiarti,
ma credo che sia un
po’ larga era di mia madre…
Akane:
ma no andranno benissimo….
Ranma:
quando avrai finito mangerai qualcosa, ok?
Lei
annuì e poi chiuse la porta. Anche lì rimase
scioccata, e un bagno immenso, le
piastrelle erano di colore azzurro, c’erano due lavandini, e
alle maniglie dei
rubinetti c’erano incise delle lettere
“P.p.M.”, la vasca era raso terra ed era
molto grande e davanti alla vasca c’era una vetrata, con i
vetri opachi, e su
questa vetrata c’era lo stesso soggetto della
statua…
Lei
la riempi d’acqua e vi si immerse dentro…
Era
difficile rilassarsi, continuava a pensare a quel dannato di un uomo,
però se
pensava al uomo era logico che pensasse a Ranma e se pensava a lui si
tranquillizzava…
Lei
non sapeva perché ma si fidava del ragazzo, aveva visto in
quello sguardo,
qualcosa che nessun altro ragazzo era mai riuscito a trasmetterle. Era
uno
sguardo fiero, determinato ma triste… che fosse solitudine?
Si
lavò il più profondo possibile, quasi a farsi
male, doveva togliere quel odore
disgustoso di quel uomo, togliere le impronte su di se, voleva sentirsi
di
nuovo pulita, non voleva provare schifo di se. Quando finì
di lavarsi si
asciugo per bene e si vestì… rimase a bocca
aperta…
Akane:
ma è-è-è-è-è
bellissimo…
Ranma
le aveva portato un kimono azzurro, erano ricamati fiori e farfalle, in
sé era
molto semplice, ma molto bello, e poi le farfalle e i fiori erano stati
ricamanti a mano, era stupendo lei non aveva mai indossato qualcosa di
così
bello in vita sua…
Quando
uscì dal bagno si stupì di vedere il principe
ranma davanti alla porta; si
guardarono negli occhi, lei ebbe la sensazione di conoscerlo, o meglio
sentiva
che tra loro la loro alchimia era sempre più forte, si
sentiva bene appena
incrociava il suo sguardo, si sentiva come se niente potesse turbarla o
farle
del male e poi lui l’aveva detto “ti
proteggerò io…”…
Fu
lui il primo a parlare: hai fame? ho preparato qualcosa da
mangiare…
Akane:si
ho un po’ fame…
Allora
lui la condusse nella sala da pranzo; in quella sala da pranzo
c’era un tavolo
grandissimo rotondo, era fatto di ferro battuto e vetro, il lampadario
era
simile a quello della sala d’ingresso, solo un po’
più piccolo…
Erano
circa le 20, quando i due finirono di mangiare; rimasero in silenzio,
solo con
uno scambio di sguardi e di sorrisi, ma non era un silenzio imbarazzato
ma un
silenzio rilassato…
Akane:era
tutto buonissimo, sei un ottimo cuoco, non come me che sono
semplicemente un
disastro… come
posso fare per
sdebitarmi?
Ranma:
grazie… ma non devi sdebitarti…
Akane:beh
allora è meglio che vado a casa, i miei saranno
già molto preoccupati e poi ho
disturbato già abbastanza..
Ranma:
mi dispiace ma non posso lasciarti uscire adesso…
ed ecco a voi il
secondo capitolo....
mi raccomando
commentate...
|
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Capitolo 3 *** capitolo 3 ***
Ranma:
fuori è buio… non è prudente uscire,
ma se vuoi, puoi chiamare casa…
Akane:
ma o già approfittato troppo della tua
gentilezza… comunque è meglio che chiamo
casa, dove il telefono…?
Lui
indicò dietro di se…
Lei
andò al telefono, compose il numero….
TUUUU-TUUU-TUUU…
Kasumi:pronto?
Akane:ciao
Kasumi sono Akane…
Kasumi:
Papà e Akane!!!!!!!!
Soun:
bimba mia bwaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa….
Akane:
papà non piangere sto bene… tornerò a
casa domani ok…
Soun:
ok figlia miaaaaaaaaaaaaa
Akane
fece un sorriso e uscì una lacrima dall’occhio:
papà ti voglio bene buona
notte..- e attacco il telefono
Ranma:tutto
ok?
Akane:
si si…. Grazie ti spiace se vado in camera?
Ranma:
no vai tranquilla… buona notte…
Akane
fece un inchino:buona notte
E
poi si diresse verso la camera dove aveva dormito, quando
aprì la porta si
accorse che era molto più grande di quanto non
l’era sembrata prima. C’era il
letto a baldacchino a due piazze con i drappi rossi scuri, poi
c’era un armadio
molto grande e uno scrittoio di legno intarsiato con incise sempre le
solite lettere”P.p.M”,
e c’era un balcone; lei aprì la finestra e si
appoggiò alla ringhiera, guardò
verso il cielo, e mentalmente
ringraziò
tutti gli dei per averle mandato Ranma a salvarla…
TOK-TOK-TOK
Ranma:sono
io…
Akane:entra
pure…
Lui
entrò e la raggiunse al balcone, si appoggiò
anche lui alla ringhiera…
Ranma:come
ti senti?
Akane:
bene…
Ranma:
guarda che con me puoi essere sincera…
Akane:
davvero e tutto ok… comunque grazie…
Ranma:
non devi ringraziarmi…
Akane:
posso farti una domanda?
Ranma
fece un sorriso: certo
Akane:
cosa vuol dire la sigla “P.p.M.”
Ranma:aaa
ti riferisci a quello… beh riguarda la mia
maledizione…anni a dietro partii con
mio padre per un viaggio di addestramento in Cina… e siamo
caduti nelle
sorgenti maledette di Jusen… e io da allora mi trasformo in
ragazza ogni qual
volta che tocco acqua fredda… e la sigla vuol dire PRINCIPE
PER META’ e da
allora tutti mi chiamano così e chi ha costruito la casa ha
inciso quella sigla
e ha detto che quando troverò la mia metà, non
che anima gemella le scritte si
cancelleranno… perché sarò un principe
per metà ma intero, cioè sempre con la
maledizione, ma con la persona che mi sappia amerà
così come sono…
Akane
era scioccata: ma davvero…??
Ranma:si…-
lui aveva il viso triste…
Akane
lo guardò e vide il suo volto e non capì
perché i suoi bellissimi occhi
blu-grigi si fossero oscurati
Akane:ho
detto qualcosa che non và?
Ranma:
non perché?
Akane:
hai gli occhi tristi…
Ranma:
perché a chiunque l’abbia detto, poi non lo
più visto… e infatti non ho amici…
Akane
disse con un sorriso: ci sono io!!!
Ranma:
ma domani te ne andrai e io sarò di nuovo da solo!!!...
Akane:
ma torno ancora…
Ranma
la guardò dritta negli occhi: davvero?
Akane:
certo…- e così lei capì, lui non era
l’unico ad avere salvato qualcuno, ma
lei aveva salvato lui, l’aveva salvato da
un nemico peggiore di un uomo, l’aveva salvato dalla
solitudine…
Poi
a lei, senza sapere il perché, tornarono in mente le
immagini di quel
dannatissimo uomo, le venne un mal di testa fortissimo, talmente forte
che le ginocchia
cedettero, gli occhi si inondarono di lacrime, e ricominciò
a piangere
fortissimo…
Ranma:
Akane cos’hai…???- era molto preoccupato, si
inginocchiò accanto a lei, e per
la seconda volta, l’abbracciò, era un abbraccio
forte ma allo stesso tempo gentile…
Lei
sentì l’abbraccio e si sciolse, tra quella forti
braccia;TUTUM-TUTUM pianse,TUTUM-TUTUM pianse
infinite lacrime mentre veniva cullata da lui TUTUM-TUTUM…
Akane:
g-g-grazie principe ranma…
Ranma:non
devi ringraziare…
Akane:
invece si… perché se non fossi arrivati tu lui
poteva… poteva…
Ranma:adesso
basta piangere ti ho detto che sono qui… non avere
paura… e starò qui fin che
tu avrai bisogno, non ti lascerò sola…
Akane
lo guardò negli occhi e vide che si era acceso qualcosa di
nuovo, ora erano
felici, sorridevano gli occhi del ragazzo…
Akane:
che stupida piango come una bimba…
Ranma:
non sei stupida, piangi perché hai avuto paura…
è normale…
Akane
era stupita, perché la trattava così?
Perché tutte queste premure verso una
ragazza sconosciuta?, ma poi capì lei era l’unica
amica era sempre stato solo…
Akane:
perché non hai amici?
Ranma:perché…
hanno paura o si vergognano di me…
Akane:
sono degli stupidi!!! E la tua ragazza?
Ranma:
quale ragazza… non ne ho mai avute…
d’altronde chi vorrebbe esserlo…
Akane:
io…- disse con un filo di voce poi si accorse di
ciò che aveva detto e divento
rossa…
Ranma
la senti bene: sei una strana ragazza Akane Tendo…
però sei molto
gentile…grazie…
Akane:
perché mi ringrazi?
Ranma:
perché nessuno era riuscito a farmi sentire come mi fai
sentire te…
Akane
non capiva: in che senso…
Ranma:io
con te posso essere me stesso non devo nascondermi.. sto
bene…
Akane:
per me vale lo stesso… sei un bravo ragazzo e chiunque ti
giudichi solo perché
sei un principe per metà e solo uno stolto…- e
diventò ancora più rossa e notò
che lo era diventato anche lui…
Ranma
che la teneva ancora tra le braccia, si alzò insieme a lei,
si tenevano le mani
e si guardavano negli occhi… passarono alcuni minuti, e i
loro visi si
avvicinavano inesorabilmente…
I
loro sguardi erano intrecciati, attorno a loro era tutto
sparito… c’erano sono
loro…
Ranma:
Akane Tendo posso baciarti?
Akane:principe
Ranma posso baciarti?
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Capitolo 4 *** capitolo 4 ***
Ranma:
Akane Tendo posso baciarti?
Akane:principe
Ranma posso baciarti?
E
così si scambiarono un bacio…
Un
bacio delicato, gentile, senza malizia...
Poi
si staccarono i loro sguardi erano offuscati come il loro
cervello…
Ranma:
adesso e meglio che riposi…- lui fece per uscire quando lei
lo trattenne per la
mano…
Akane:
ti prego, non mi lasciare sola… cioè non pensare
male ho solo un po’ di paura…
Ranma
le sorrise e rispose: sicuro…
E
così si sdraiarono sul letto; erano uno da una parte e una
da un'altra parte
che si davano la schiena, c’era l’imbarazzo che
aleggiava in tutta la stanza,
ma poi il sonno sopraggiunse….
Akane
fece di nuovo degli incubi che rappresentavano
l’uomo…
§§§
SOGNO §§§
Akane
era in mezzo al salone d’ingresso di villa Saotome, ma doveva
essere notte
fonda, perché era tutto buio…
Akane:
ma che ci faccio qui?? Dov’è Ranma…
PRINCIPE RANMAAA…
Non
ricevette nessuna risposta, ma sentì dei passi che
provenivano alla sua destra,
lei si girò per vedere chi fosse, guardo bene era coperto
praticamente tutto
dalla oscurità e
una voce la fece
rabbrividire..
Uomo:
ciao bella bambolina!!!... ci divertiamo insieme??
Akane
era terrificata: NO ANCORA TU NOOO LASCIAMI STAREEEE…- si
girò e incominciò a
correre,e intento urlava : AIUTOOO
Corse
per tutta la casa con alle calcagna l’uomo, lei
inciampò e l’uomo le salto
addosso, e così la storia stava per ripetersi, ma poi
sentì una voce… una voce
familiare, era quella di Ranma…
Ranma:
non avere paura ci sono io…
Lei
che stava lottando con l’uomo, si trovò a cambiare
situazione; ora era sul
balcone della camera della villa, era quella dove dormiva, era sempre
buio; lei
era ancora scossa per la situazione precedente…
Akane:
e adesso che ci faccio pure qui???- era esasperata perché
aveva paura che
l’uomo potesse saltare di nuovo fuori…
E
risentì la voce terrificante: BAMBOLINAAAA DOVE
SEI…. DAI NON FARTI CERCAREPER
TUTTA CASA!!! NON FARMI ARRABBIARE CAGNA SCHIFOSA…
ESCI!!!(scusate i termini un
po’ forti ma era per rendere l’idea ^_^’)
Lei
non sapeva cosa fare, era bloccata, non poteva saltare dal balcone
,troppo
alto, se usciva dalla porta la prendeva di sicuro, allora si
accovacciò in un
angolo buio del balcone, tremava, il cuore minacciava di saltare fuori
dal petto,
il cervello non ragionava più lucidamente. Era il
panico…
Non
sa neanche lei il perché ma lo chiamo, invocò il
suo nome
Akane:
principe Ranma aiutami ti prego…-nessuna risposta
Akane:
mi avevi promesso che mi avresti aiutato- silenzio…
Akane:
ti prego ho bisogno di te- e appena disse “ho bisogno di
te” lui le comparì
davanti, guardandola con occhi pieni di gioia e
felicità…
Ranma:
davvero hai bisogno di me?
Akane:
avrò sempre bisogno di te…
Ranma:
davvero?
Akane
rossissima in viso dissi in un filino di voce: si…. Ma cosa
facciamo…ho paura-
akane piangeva fortissimo, lui si avvicinò e le
sussurrò all’orecchio…
Ranma:svegliati…
§§§
FINE SOGNO §§§
Akane
spalancò gli occhi, e vide che Ranma la guardava…
Akane:
cos’è successo…
Ranma:
hai parlato nel sonno…- Ranma era visibilmente
arrossito…
Akane
arrossì a sua volta: d-d-davvero…
Ranma:
si… hai avuto molta paura?
Akane:
si…- gli occhi minacciavano di piangere..
Ranma:
se non la finisci di piangere finisco che mi innamoro seriamente di
te…- poi si
accorse di avere pensato a voce alta…
Ranma:
scusa cioè…-ora era bordeaux!!!
Akane
aveva spalancato gli occhi che ora sgorgavano lacrime di
felicità, disse una
cosa che stupì anche lei: e se tu continui a
difendermi… rischio che anche io
mi innamoro di te…
Ranma
era scioccato: Akane Tendo posso innamorarmi di te?
Akane
non credeva a quella domanda: solo se io posso innamorarmi di te
principe
Ranma…
Ranma
donò un bacio ad Akane bellissimo, sapeva di buono quel
ragazzo, di selvaggio,
ma era anche dolce e c’era il salato delle lacrime
versate…
Akane
quando poi si staccarono, vide gli occhi lucidi di ranma:
starò qui fin che tu
ne avrai bisogno…
Ranma:
ma se avessi sempre bisogno di te?
Akane:
resterò sempre se tu lo vorrai…
Ranma:
lo vorrò sempre…
Akane:
e io avrò sempre bisogno di te principe Ranma…
Akane
non si era mai innamorata di nessuno, eppure era molto corteggiata, ma
di quel
ragazzo si era fidata subito, e non era riuscita a frenare i suoi
sentimenti,
lui era entrato nella sua vita così, di botto, e sempre di
botto era riuscito
ad abbattere le mura del suo cuore, era riuscito ad abbattere quel muro
che lei
con tanta fatica aveva tirato su; aveva incominciato ad odiare i
ragazzi,
perché volevano sempre uscire con lei e lei non era proprio
interessata a loro…
ma lui era speciale, non era perché l’aveva
salvata ma per le cose che diceva e
per come la guardava… in pochissimo tempo lei era diventata
sua…
E
rimasero abbracciati per molto tempo fino ad addormentarsi….
In
tutta la casa si potè vedere che nelle incisioni
scaturì una luce…
E
a posto di “P.p.M.” era scritto
“P.R.&P.A”…
Cioè
principe Ranma & principessa Akane…
E
così la bellissima casa, si riempì di risate, di
gioia e di allegria e
soprattutto d’amore, ora che l’amore era diffuso in
tutta la casa, e la casa,
se possibile, era ancora più bella…
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