Molti dicono va' avanti, io invece sono tornata indietro.

di GinnyW
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Una vita tutta nuova. ***
Capitolo 3: *** Mudblood ***
Capitolo 4: *** La coppa di Tassorosso ***
Capitolo 5: *** Distintivi da caposcuola, baci rubati e segreti svelati ***
Capitolo 6: *** Appuntamenti. ***
Capitolo 7: *** La verità. ***
Capitolo 8: *** La verità pt.2 ***
Capitolo 9: *** Mettersi in gioco. ***
Capitolo 10: *** La guerra. ***
Capitolo 11: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo.

La guerra è finalmente finita.



Quello fu il mio primo pensiero quando vidi Harry uccidere Lord Voldemort.
Ma non è tutto così semplice.
Lo notai quando Harry, dopo aver ucciso il mago oscuro più potente di sempre, cadde a terra stremato,senza più nemmeno l’ombra della felicità in viso.
Sapevo a cosa fosse dovuto tutto questo: Fred,Remus,Ninfadora.
La loro morte l’aveva sconvolto più di quanto avrebbe mai ammesso.
Tutti eravamo sconvolti.

La signora Weasley non sarebbe più riuscita a sorridere;
George non sarebbe più riuscito a scherzare com’era solito fare; Teddy, il piccolo, dolce Teddy, orfano. Da grande, non avrebbe nemmeno ricordato il volto dei suoi genitori.
Andromeda ,come Molly, non sarebbe più stata in grado più di abbozzare un sorriso, se non per Teddy.
Fu in quel preciso momento che capii che non avremmo - non avrei - potuto sopportare tutte quelle perdite.

Mi diressi nell’ufficio della professoressa McGranitt. Corsi a perdifiato, non potendo più reggere la vista di tutte quelle persone ormai senza vita -amici, conoscenti - a cui quella vita era stata strappata troppo in fretta.
Giunta a destinazione, spalancai la porta senza curarmi di bussare, ben sapendo di non trovare nessuno in quell’ufficio.
Iniziai a cercare disperata, mettendo a soqquadro l’intero studio fino a quando non trovai ciò che mi aveva spinta fin lì.
Una piccola porticina nascosta dietro i volumi della libreria rivelava un piccolo scomparto con quattro Giratempo: una per le ore, una per i mesi, un’altra per gli anni, e l’ultima per i secoli.
Presi le terza e iniziai a girare il meccanismo.
Non m’importava più di nulla. Volevo soltanto vedere i volti dei miei amici sorridenti, vivi e senza alcuna minaccia che incombeva dietro l’angolo.



Angolo Autrice:
Salve! Sono sempre io la vostra GinnyW :)
E' da un pò di tempo che questa idea mi frullava per la testa, ma ehi chi sono io per chiudere la porta in faccia all'ispirazione?
Per quanto riguarda la storia: Qui Hermione è disposta a fare di tutto per vedere Harry felice anche l'ipossibile.
Sarà presente dell'OOC.
Spero vi piaccia come le altre.

Un bacio GinnyW.

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Capitolo 2
*** Una vita tutta nuova. ***


“Gravi cose accadono ai maghi che s’intromettono nel tempo”
Questo era ciò che mi aveva detto la McGranitt, il giorno in cui - durante il mio terzo anno- mi diede la mia Giratempo.
Fu questo il pensiero che mi attraversò la mente nel momento in cui mi ritrovai nel passato.

Ero ancora nell’ufficio della McGranitt come pochi istanti prima e solo allora, mi resi realmente conto di quel che avevo fatto.
Le Giratempo possono far ritornare qualcuno indietro nel tempo, ma non permettono i viaggi nel futuro.
Ed ecco…
Questa sarebbe stata la mia punizione per aver interferito con lo svolgersi degli avvenimenti: non rivedere più Harry e Ron, I Weasley, Ginny, mamma,papà, e molti altri cari.

La mia punizione era aver perso tutto.

In questa epoca non conoscevo nessuno, ero sola, ma non aveva alcuna importanza; avrei portato a termine il mio compito: avrei fatto in modo che Harry vivesse una vita piena di gioie insieme ai suoi genitori, anche se non sarei mai più potuta essere la sua migliore amica.
Mi sarebbe bastato vederlo soltanto da lontano, vederlo crescere da un’altra prospettiva, vederlo felice, anche senza di me. Doveva bastarmi.
Non appena finì di formulare questo pensiero, la porta si spalancò e vidi dinnanzi a me,la professoressa McGranitt più giovane di una ventina d’anni.

-Oh Merlino!- Esclamò vedendomi.
Beh, di certo non dovevo essere un bello spettacolo con i vestiti stracciati, sudata e sporca di sangue ovunque.
-Salve professoressa! Mi scusi per l’intrusione e per la mia sfacciataggine, ma volevo sapere se fosse possibile avere un colloquio con il professor Silente-Dissi con il mento alto e lo sguardo fiero.
Lei per tutta risposta annui, forse ancora shockata dalle mie pietose condizioni post-guerra e mi condusse fino al gargoyle di pietra davanti allo studio del Preside.
Durante il tragitto noi potei fare a meno di ammirare il corridoio, mentre un senso di familiarità e calore mi invase.

-Api Frizzole- Esclamò la professoressa facendo così aprire il passaggio che portava all’ufficio.
-Avanti!- Pronunciò la profonda voce di Albus, da dietro la porta.

-Oh, che piacere vederti Minerva! Dunque, non mi presenti la signorina ...-
-Granger- Replicai automaticamente, senza pensare.
-Salve, signorina Granger. Vorrebbe spiegarmi perché è in queste condizioni?- Chiese il preside squadrandomi da sotto gli occhiali a mezzaluna.
Per un momento mi ero addirittura dimenticata di essere ancora sporca e ferita.
-Si sieda, prego- Mi esortò, indicando la sedia posta davanti la sua scrivania.
-Mi legga la mente,per favore. Tutti e due…- Ignorai le sue parole. Non mi andava di raccontare tutto quello che mi era successo, avrei di sicuro avuto un crollo emotivo e non potevo permettermelo.
-Come?- Chiese l’anziano.
-Mi legga nella mente, per favore. Anche lei professoressa- Ripetei con tono fermo. Pur scambiandosi un’occhiata perplessa, fecero quanto gli avevo richiesto.
Videro tutta la mia vita: quando mi arrivò la lettera da Hogwarts, il mio primo anno e tutti i successivi. Videro la latitanza e la ricerca per poter trovare gli Horcrux e distruggerli. La rapina alla Gringott, La guerra e attraverso i miei ricordi la vittoria.
Infine videro tornare indietro nel tempo per poter far rivivere i miei cari e per cercare un modo per evitare la battaglia.

-Cose orribili succedono ai maghi che si intromettono nel tempo…-
-Sto già scontando la mia punizione e la sconterò per sempre. Sono loro la mia punizione, signor Preside, il non poter stare accanto alle persone che amo!-
Silente, con le mani dietro la schiena, rimase a riflettere a lungo.
-Bene signorina Granger, - disse ad un certo punto, spezzando il silenzio - mi sembra un po’ stanca, perché non va a riposare? Le daremo una camera singola a Grifondoro. E potrà smaterializzarsi ogni volta che vorrà da Hogsmeade,se ne avesse necessità. Sia prudente-
-L’ho già fatto una volta, sarò capace di farlo di nuovo!- Asserii con sguardo fiero.
-Ne sono certo. Minerva puoi scortare la signorina Granger fino alla torre di Grifondoro, per piacere?-
-Certo Albus…-
-Quando posso iniziare la mia ricerca?-
-Quando si sentirà pronta- mi rassicurò il Preside, facendo un rapido occhiolino.
-Un’ultima cosa: che giorno è oggi?- Chiesi.
-E’ il 2 Maggio 1978-
-Grazie…- e cosi uscì dall’ufficio accompagnata dalla McGranitt.

L’anno che avevo scelto era quello giusto,la Giratempo non aveva sbagliato nulla.
“Questo è di sicuro il settimo anno dei genitori di Harry,quindi Voldemort non ha ancora creato tre dei sette Horcrux…” Cercai di riportare alla mente tutte le discussioni fatte con i ragazzi a notte fonda nella tenda, durante la nostra missione. Il serpente era stato creato dal Signore Oscuro dopo che questi era stato sconfitto per mano di Harry. Il diario lo aveva creato per poter tornare in vita, Harry in questo tempo non è ancora nato e quindi Lui ancora non è sparito, perciò di certo non lo ha già creato. Quindi questo significa che devo cercare la Coppa, il che vuol dire rapinare nuovamente la Gringott E poi trovare l’anello dei Gaunt, il diadema di Priscilla e il medaglione di Salazar…beh quest’ultimo forse è meglio andarlo a prendere con Silente.

-Vuole andare in infermeria?- Mi chiese la McGranitt, riscuotendomi dai miei ragionamenti.
-No grazie,professoressa. Mi sentirei ancor più al centro dell’attenzione, qui mi fissano tutt!i- Borbottai imbarazzata, notando che gli studenti che incontravamo di tanto in tanto nei corridoi, si voltavano a guardarmi, incuriositi.
-Come vuole … Oh, ecco, siamo arrivate-
-Se vuole essere affiancata dai caposcuola per orientarsi meglio … -
-Non si preoccupi, conosco molto bene questo castello … Non ne avrò bisogno-
-Bene. In ogni caso , se dovesse aver bisogno d’aiuto, i loro nomi sono James Potter e Lily Evans … La parola d’ordine è “Quidditch”- M’nformò.
La signora Grassa aprì il passaggio per la Sala Comune di Grifondoro.
-Alle nove annunceremo a tutti gli studenti, che lei è una nuova studentessa e … mi raccomando, non spifferi il suo segreto ,se non quando sarà strettamente necessario e ovviamente solo alle persone giuste. Tuttavia, le consiglio di tenere per sé certe informazioni riguardo a cose che non sono ancora accadute… beh ci vediamo a cena signorina Granger-
-A dopo Professoressa- Entrai nella torre. Le lezioni erano finite, quindi molte persone si trovavano in sala comune e tutti i presenti erano intenti a fissarmi, proprio come avevo temuto.
Cercai di non prestarvi molta attenzionee mi diressi verso i dormitori femminili.
Appena entrata nella mia stanza, notai subito tutti i libri che mi sarebbero serviti durante quell’anno scolastico, posti ordinatamente su di una scrivania.

“Li conosco tutti a memoria”

Era una bella stanza, in pietra chiara, sufficientemente spaziosa e luminosa, con una grande finestra in stile gotico. Un letto a baldacchino con morbide coperte cremisi, era situato sull’angolo destro con un piccolo comodino di legno scuro a lato. Sulla parete posta di fronte al letto, vi era una porta,sicuramente quella del bagno, e dall’altro lato della stanza una libreria traboccante di volumi e pergamene e la scrivania dove vi erano appunto i miei libri di corso.

Aprì subito la finestra per arieggiare la camera e mi diressi in bagno.
Poggiai al lavabo la borsetta di perline dove, nel futuro, avevo riposto tutti gli oggetti che avevo ritenuto utili e iniziai a spogliarmi per poter fare una doccia rinfrescante, per lavare via il sangue delle ferite e il ricordo doloroso della guerra. Conservai i miei vestiti nella borsetta come se fossero la cosa più preziosa al mondo. Dopotutto, in effetti lo erano considerando che erano l’unica cosa che mi ricordasse del mio tempo e dei miei amici. Di casa. 
Rimasi sotto il getto d’acqua per un tempo infinito, tentando di calmarmi e di riprendere il controllo di me stessa.
Uscii da quella doccia dopo quasi due ore e mi avvolsi in una delle morbide salviette che erano state appese al ripiano della toeletta. Preso dalla borsa l’intimo, un Jeans e una semplice t-shirt, con i capelli ancora bagnati, mi sedetti sopra il letto con la borsetta in grembo. Qualche secondo dopo, con un sonoro crack apparve accanto a me, un elfo domestico.

-Twinky è qui per prendere le misure della signorina. Twinky deve poterle consegnare la divisa scolastica- Disse il piccolo elfo, con la sua vocetta acuta.
-Ciao Twinky, io sono Hermione Ganger e sono onorata del fatto che tu sia qui, ti ringrazio. Procedi pure…- acconsentii con il tono più dolce del mondo. L’esserino dopo avermi fatto un sorriso enorme, svolse con cura e rapidità il suo compito per poi smaterializzarsi nuovamente con un sonoro Crack.

Dopo nemmeno dieci minuti, era di ritorno con ben dieci divise,due mantelli -uno primaverile e uno invernale- dieci cravatte rosso-oro, due paia di guanti ed un cappello da strega. Effettuata la sua consegna, s’inchinò rispettosamente prima di sparire.

Guardai l’orologio . Erano ormai le nove meno dieci, così dopo aver preso la mia borsetta scesi per andare in Sala Grande per la cena.
Giunta lì, notai che il preside si già alzato e stava per iniziare a parlare.

- Cari ragazzi vorrei presentarvi la signorina Granger una nuova allieva. Ottima studentessa; è straniera e si è già sottoposta allo Smistamento questo pomeriggio, la sua casa di appartenenza è Grifondoro e frequenterà il settimo anno.
Ha diciotto anni e riprenderà, come ho già detto, il settimo anno che non ha mai frequentato a causa di una partenza improvvisa . Bene detto questo vi lascio al vostro banchetto. Buona cena a tutti!- Non appena si fu riaccomodato con gli altri insegnanti, andai a sedermi al tavolo dei Grifondoro. Ovviamente nessuno si perse quella che diventò una sfilata, era davvero una cosa butta tanto che quasi scoppiai a ridere.

-Ciao ! Io sono Lily Evans caposcuola, se hai bisogno di qualcosa, ripetizioni, di visitare il castello, insomma, qualunque cosa, io sono disponibile! - Una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi, subito avanzò verso di me. Per un momento mi persi in quegli occhi, così simili a quelli i Harry, ma mi ripresi quasi subito.
-Piacere Hermione Granger! – Tesi la mano alla madre di Harry, sorridendole - Grazie della disponibilità, ma non credo che mi serviranno ripetizioni, ne altro in verità, ma grazie lo stesso-.
-Piacere, io sono Emmeline Vance e loro sono Mary McDonald , Merlene Mckinon, Alice Prewett e Dorcas Meadowes- Intervenne una ragazza con capelli biondi e occhi azzurro cielo, indicando di volta in volta, la sua migliore amica, di fronte me, dalla chioma corvina e profondi occhi castani, l’amica che le stava accanto minuta e timida, che si tormentava insistentemente alcune ciocche del caschetto e sedute poco più in là, la madre di Neville, la cui pelle nivea contrastava con la sfumatura scura del taglio da folletto e le labbra rosso cigliegia e infine una giovane dai lunghi capelli dorati e occhi verde acqua,che si accordavano bene con il vestito a fiori che indossava.
-Oh, tanto piacere!-

La cena proseguì per una buona mezz’ora ancora, in spensieratezza; le ragazze erano tutte simpatiche e mi facevano sentire già parte del loro gruppo. Certo, con Harry, Ron, Ginny e gli altri era tutto diverso, ma mi ci sarei potuta abituare, in fondo, anche a quell’insolita compagnia.
Il mio cuore perse un battito, quando giunsero in Sala Grande quattro ragazzi.

Il primo ad entrare era la copia esatta di Harry e per un momento mi sembrò davvero lui; solo il colore bruno dei suoi occhi mi sciolse da quell’illosione: quello era suo padre, James Potter. Il secondo ragazzo con cui stava animatamente discutendo, era certo Sirius Black, riconoscibile dall’eleganza innata, condita da una buona dose di spavalderia e penetranti occhi di ghiaccio. Un giovane silenzioso e dall’aria fragile, che riconobbi essere Remus Lupin, sorrideva quieto ai due amici alzando gli occhi al cielo con un’aria a metà tra il rassegnato e il divertito. Infine chiudeva il bizzarro corteo, un ragazzo grassoccio con il volto spaurito e gli abiti stropicciati e in disordine,Peter Minus.

Lily notandoli, s’irrigidì all’istante e smise di ridere facendo una smorfia disgustata,mentre le altre amiche si voltarono fissandoli.
-Loro sono James Potter,Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus. Si fanno chiamare Malandrini per darsi importanza, ma sono degli autentici palloni gonfiati,tranne Remus e Minus, che sono fin troppo tranquilli e davvero mi chiedo come possano stare attaccati alle sottane di quegli altri due!- Sbottò Lily in un bisbiglio non troppo velato.

I Malandrini si sedettero accanto a Mary , Marlene e Alice e mi ritrovai di nuovo a guardare James così simile a Harry …
-Perché fissi Potter?- Mi chiese Lily in un orecchio.
-Mi ricorda un amico … che non potrò più vedere- Dissi malinconica e lei mi strinse la mano che avevo poggiato sul tavolo.
-Mi dispiace…- Mormorò comprensiva; ma dopo aver lasciato la mia mano notò la mia cicatrice.
-Oh Merlino! Hermione! E quello che cos’è?- 
-Te lo spiegherò in un luogo meno affollato- risposi nascondendo il braccio e distogliendo lo sguardo dal suo volto allarmato e confuso.

Dopo la cena io e le ragazze ci avviammo in Sala Comune . Persa nei miei pensieri, guardavo il castello ricordando i momenti trascorsi lì in passato – o meglio nel futuro – e senza accorgermene per poco non caddi addosso a qualcuno che veniva nella direzione opposta.
-Oh, mi dispiace tanto,scusami! Non volevo…- Mormorai ancora con la testa fra le nuvole, al ragazzo che avevo accidentalmente travolto e che se non mi avesse presa al volo avrebbe assistito a una mia rovinosa caduta. Lo fissai ammutolita, era la prima volta che avevo modo di studiarlo con attenzione. Era simile a Sirius, se si escludevano i lineamenti del viso più severi e l’eccessiva magrezza. Aveva gli stessi capelli scuri del fratello, benché più corti e lisci. Stava per rispondermi male, ma si bloccò di colpo, dopo avermi rapidamente squadrata.
-Non fa niente davvero .. Io sono Regulus. – Ammiccò, lasciandomi andare.
-Piacere, teneva gli occhi fissi su di me. Accennai un sorriso imbarazzato e andai via.

-Ragazze che ne dite se rimaniamo un po’ in Sala Comune e conosciamo meglio Hermione?-
-Per me va bene!- Rispondemmo all’unisono, scoppiando poi in una fragorosa risata. 
-Oh no! Programma fallito miseramente- Si lamentò Emmeline.
-Perché?- Chiesi ingenuamente.
-Ecco il perché- Annunciò Merlene, indicando i divanetti occupati dai Malandrini.
-Non vedo il problema; gli chiederemo di alzarsi!-
-Oh, non li conosci. Una volta hanno fatto scappar via in lacrime una ragazzina del primo anno, perché non volevano saperne di abbandonare “il posto d’onore”, come lo definiscono loro. Se non se ne vanno di loro intenzione, non lo faranno mai- aggiunse Alice, osservandoli mesta e arrabbiata insieme.
-Beh, provare non costa nulla!- 

-Ciao!- Li salutai avvicinandomi alle poltrone sulle quali avevano messo radici; tutti e quatto si voltarono a guardarmi, confusi.
-Quella è la mia poltrona preferita- Indicai la poltrona dove era seduto Sirius.
-E quindi?- Chiese quest’ultimo.
-E quindi ti sto chiedendo di alzarti- Dissi sorridendo.
-Mi dispiace per te carina, ma non ho alcuna intenzione di muovermi- Disse con un sorriso sghembo.
-Piuttosto… chi sei? Non ti ho mai vista. A proposito, dolcezza, che ne dici, ti andrebbe di uscire con me?- buttò lì con un tono spavaldo.
-Sono la persona che ti farà alzare da quella poltrona e, no, non mi va affatto di uscire con te, piccoletto!- Lo incenerii alquanto alterata.
-Uh-uh- James, guardò l’amico con espressione divertita.
-Piccoletto a me??? E poi… come intendi farmi schiodare da qui, sentiamo?- riprese Sirius ghignando.
-Proprio così: Wingardum Leviosa!-Dissi, puntandogli contro lo lasciai cadere all’angolo opposto della stanza e mi accoccolai nella poltrona ormai vuota.

Gli altri Malandrini mi guardarono con occhi sgranati .
-Beh, voi non vi alzate?-
-Come?- Chiese Potter.
-Loro…-Dissi indicando le ragazze- vorrebbero sedersi qui, quindi o vi alzate per conto vostro o fate la stessa fine del vostro amico- Sorrisi candidamente. Peter si alzò di scatto dal divano, seguito a ruota dagli altri due, che, dopo avermi guardata in tralice, si avviarono in dormitorio con Sirius.
-Te la faranno pagare- Mi avvertì Mary sedendosi sul divano.
-Non mi fanno paura. Troveranno pane per i loro denti!-
-E’ la prima volta che vedi Hogwarts?- volle sapere Emmeline.
-No…-

Davanti al caminetto acceso, conversammo tranquillamente, finchè, com’era prevedibile, mi posero la tanto temuta domanda.
-E quella … cicatrice come .. come te la sei procurata? Se non vuoi puoi anche non rispondermi- Mi chiese Lily.
Avvertii la presenza di qualcuno celato dal mantello dell’invisibilità, proprio dietro di me. Ormai con Harry ci avevo fatto l’abitudine, riuscivo sempre a riconoscerne la presenza, anche se non potevo vederlo.
Soddisfai comunque la curiosità della mia amica; non aveva importanza, se James e Sirius o qualcun altro avesse sentito.

-Beh … Voi sapete che c’è la guerra no?- 
Tutte annuirono, con il fiato sospeso.
-Ero in viaggio con i miei miglior amici, si chiamavano Harry e Ron, e siamo stati catturati dai mangia morte. Questi mi hanno torturata, dopo aver imprigionato i miei amici nella prigione sotterranea del maniero dove ci avevano portati.
Mi hanno inciso questo sull’avambraccio per ricordarmi cosa sono.
Harry e Ron sono riusciti a salvarmi , ma ormai era troppo tardi; la scritta c’era e io non potevo più toglierla, era frutto di una maledizione quindi …- Dissi malinconica ricordando i miei migliori amici.

-Mi dispiace tanto- Disse Lily con gli occhi colmi di lacrime, abbracciandomi.
-Non fa niente, ormai è passato-
-Ti mancano molto questi Harry e Ron, vero?-.
-Sì, Alice. Mi mancano molto, loro erano .. i migliori amici che si potessero desiderare- Sorrisi.
-Beh che ne dite di andare a letto?Sto morendo di sonno- Propose Marlene, tentando di alleviare la tensione.
-Ottima idea! Andate pure avanti, ora vi raggiungo-Mi assicurai che nessuna di loro mi stesse guardando e mi avvicinai cautamente alla poltrona.
-Buonanotte Malandrini- sussurrai ammiccando al vuoto davanti a me.
Chiusa in camera,dopo essermi preparata per la notte presi piuma e pergamena per scrivere una lettera. Avevo un bisogno immenso di sfogarmi.



Caro Harry,
So che tu non leggerai mai qeste parole, ma volevo sentirti vicino ,ne avevo bisogno, e questo era l’unico modo.
Mi manchi tanto. 
Sai, qui sono tutti gentili con me.
Ho conosciuto tua madre e per un momento mi sono persa nei suoi occhi,così simili ai tuoi.
Ho avuto modo anche di parlare con tuo padre, siete identici; per un momento mi sono dimenticata di tutto e pensavo che fossi tu ma ovviamente…
. Sto facendo tutto questo per te Harry, perché tu un giorno sia felice. Te lo meriti più di chiunque altro. 
Ti voglio bene Harry,sei il mio migliore amico.
Con affetto
Tua Hermione

 
Angolo Autrice:
Ecco a voi il primo capitolo! Sono stata veloce eh? 
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le ricordate/preferite/seguite, un grazie ai lettori silenziosi e infine un grazie paricolare a Halfblood_princess e a Itoe_akimoto che hanno recensito, grazie ragazze/i :)

Un bacio GinnyW.
 
Ps Ringrazio la mia fantastica beta :) Itoe_A_Black <3

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Capitolo 3
*** Mudblood ***


Pov James.

Dopo aver cenato velocemente, abbandonammo immediatamente la Sala Comune, dirigendoci in fretta in sala comune per poter definire la nostra imminente piccola fuga dai dormitori; tra due giorni ci sarebbe stata la luna piena e dovevamo essere preparati all’evento.
Con la coda dell’occhio non potei fare a meno di notare il fratello di Sirius, puntare una ragazza che non avevo mai visto. Oh bhè, poco male, probabilmente mi sarò solo confuso con qualcun altro.
Non appena arrivati in Sala Comune ci fiondammo nelle nostre poltrone preferite, io nella poltrona singola che da le spalle all’entrata, e i ragazzi si sistemarono in quelle vicine al caminetto.
Dopo qualche momento sentii il ritratto aprirsi nuovamente,dalla mia posizione non potevo vedere chi era appena entrato, ma dall’espressione di Sirius dovevano essere certo, delle ragazze.

-Ciao!- Una delle ragazze ci salutò e io mi voltai a guardarla. Aveva i capelli castani ricci e folti, quasi spumosi,gli occhi dorati, e piuttosto piccola e minuta rispetto a me, ma fondamentalmente lo sarebbe chiunque e stava guardando proprio Sirius.
-Quella è la mia poltrona preferita- Ci informò la ragazza indicando la poltrona dove Sirius era seduto.
E quindi?- Chiese quest’ultimo.
-E quindi ti sto chiedendo di alzarti- Disse lei, sorridendo.
-Mi dispiace per te carina, ma non ho alcuna intenzione di muovermi- La rimbeccò Padfoot, con un sorriso sghembo, che voleva essere affascinante.
-Piuttosto… chi sei? Non ti ho mai vista. A proposito, dolcezza, che ne dici, ti andrebbe di uscire con me?- buttò lì con un tono spavaldo.
-Sono la persona che ti farà alzare da quella poltrona e, no, non mi va affatto di uscire con te, piccoletto!- Lo incenerii lei, alquanto alterata.
-Uh-uh- guardai Sirius, con espressione divertita.
-Piccoletto a me??? E poi… come intendi farmi schiodare da qui, sentiamo?- riprese Sirius ghignando.
-Proprio così: Wingardum Leviosa!-Disse la giovane puntandogli contro. Lo fece lievitare per poi lasciarlo cadere all’angolo opposto della stanza e fatto ciò si accoccolò nella poltrona ormai vuota, con il cipiglio a metà tra il divertito e il compiaciuto.

Sempre il solito Sirius! Ma per Merlino gliela farà pagare e ci costringerà ad aiutarlo!

Però era davvero una strega carina,; certo non come Lily, ma era piuttosto bella e in quel momento, guardandola, mi accorsi che lei era proprio la ragazza, che Regulus stava puntando.
Oh! Quando lo saprà Pad…

-Loro…- ci esortò indicando le ragazze- vorrebbero sedersi qui, quindi o vi alzate per conto vostro o fate la stessa fine del vostro amico-. Peter si alzò di scatto dal divano, seguito a ruota da Felpato e Lunastorta e ci avviammo in dormitorio, con Sirius che borbottava fra i denti.


Non appena chiusa la porta del dormitorio Sirius sbottò, ma non assolutamente quel che mi sarei aspettato.
-O meraviglioso! Santo Godric, la sposerò!- Gorgheggiò euforico buttandosi a peso morto sul suo letto.
-Come?- Chiesi sgranando gli occhi, incredulo.
-Mi sono innamorato!-
-Cosa?- Quasi urlò, Lunastorta..
-Avete visto quanto era bella? E poi come mi ha saputo tener testa?- gongolò l’innamorato, ignorandoci.
-Che?- Chiese Pet dubbioso, ma anche lui venne bellamente ignorato.
-Svelto, mettiti il mantello dobbiamo sentire di cosa parlano!- Mi spronò, nervoso Felpato.

-Si chiama origliare!- ci fece notare Lunastorta, indignato.
-Credo che piaccia anche a tuo fratello Sir- lo informai, rdendo.
-COSA???? COME HA OSATO ANCHE SOLO GUARDARE LA MIA FUTURA MOGLIE?-
-Ahahah !Dovresti vedere la tua faccia! Ahah!-
-Sì, è simile a quella di James quando parla di Lily…- ironizzò Remus.
-COSA?- Impallidii, parlando con una vocetta alquanto stridula.

-Aspettate un momento! Ma … ma … lei mi ha praticamente buttato dall’altra parte della stanza e … mi ha fatto alzare dalla MIA poltrona preferita! – Rammentò Sirius impalato in mezzo alla stanza, con gli occhi al soffitto.
-Sirius è nuova non vorrai mica ….-
-VENDETTA JAMES!- Ringhiò ignorandomi.
-Come vuoi Sirius…- lo assecondai sorridendo. Preso il mantello e dopo che Peter si è trasformato, scendemmo nuovamente in sala comune.
Remus ovviamente era rimasto in camera impuntato nella sua posizione dicendo che non aveva alcuna intenzione di origliare i discorsi delle ragazze.
Tnto meglio: ci si sarebbe mossi con miglior agio..

Giunti in sala comune e sentiamo Lily prendere la parola
-E quella … cicatrice come .. come te la sei fatta? Se non vuoi puoi anche non rispondermi- 
Io e Pad ci guardiamo interrogativi.

Quale cicatrice? Ci avvicinammo alla poltrona della nuova studentessa, trattenendo il fiato leggendo la parola scritta sulla sua pelle Anche Sirius era sbiancato.

Mudblood.
Porco Salazar! I mangiamorte l’avevano torturata, povera ragazza, doveva averne passate tante

-Beh … Voi sapete che c’è la guerra no?- 
Le compagne annuirono, con il fiato sospeso.
-Ero in viaggio con i miei miglior amici, si chiamavano Harry e Ron, e siamo stati catturati dai mangia morte. Questi mi hanno torturata, dopo aver imprigionato i miei amici nella prigione sotterranea del maniero dove ci avevano portati.
Mi hanno inciso questo sull’avambraccio per ricordarmi cosa sono.
Harry e Ron sono riusciti a salvarmi , ma ormai era troppo tardi; la scritta c’era e io non potevo più toglierla, era frutto di una maledizione quindi …- Disse la strega, malinconica.

-Mi dispiace tanto- Disse Lily con gli occhi colmi di lacrime, abbracciandola con trasporto.
-Non fa niente, ormai è passato-
-Ti mancano molto questi Harry e Ron, vero?-.
-Sì, Alice. Mi mancano molto, loro erano .. i migliori amici che si potessero desiderare- 
-Beh che ne dite di andare a letto?Sto morendo di sonno- Propose Marlene, tentando di alleviare la tensione.
-Ottima idea! Andate pure avanti, ora vi raggiungo-Si avvicinò a noi, che pure, eravamo invisibili ai suoi occhi.
-Buonanotte Malandrini- sussurrò.
Guardai stranito Sirius, mentre lei saliva in camera sua.
Tornati in dormitorio e trovammo Remus ad aspettarci, curioso delle novità.

-Come Salazar ha fatto?- S’infiammò Sirius, sconvolto.
-Quella ragazza sa più di quanto dovrebbe sapere- Confermai buttandomi nel letto.
-Cosa è successo? Qualcuno si degna di spiegarmi?-.
Così ragguagliammo Lunastorta su quello che avevamo sentito.
-E poi ha sussurrato “buonanotte Malandrini” proprio davanti a noi, capisci?- .
-Davvero?-.
-Si!- rispondemmo all’unisono.

-Non credete che sappia anche di me giusto?-Chiese allarmato Remus.
-Spero di no! Secondo voi… quanti anni ha?-
-SIRIUS!- Urlò Lunastorta
-Cosa?-
-Ti sembra il momento?-
-Beh, sì! era molto carina… Allora? –
-Domani magari ti presenti e glielo chiedi!- lo consigliò ingenuamente Peter
-Sì. Farò così! Grazie Codaliscia…buonanotte! Nox.–

Domani sarebbe stata una grande giornata, anche perché ero certo che Sirius, sfortunatamente per lui, sarebbe stato rifiutato tante e tante volte. Poco male mi sarei preso la mia piccola rivincita per tutte quelle volte che mi aveva preso in giro per Lily.
***
Pov Hermione

In camera mia, seduta alla scrivania presi la piuma per mettermi a scrivere.

Caro Harry,
E’ la seconda volta che ti scrivo, pur sapendo che non riceverò risposta, ma è l’unico modo per sentirti vicino a me.
Oggi ho parlato per la prima volta con qualcuno riguardo la tortura che mi ha inferto Bellatrix.
La verità, però, è che non averti qui con me è peggio di qualsiasi tortura.
Oggi ho visto Sirius, so quanto ti manca e sai? E’ proprio, uguale a come lo ricordavo, tranne per il fatto che è davvero felice qui e chiaramente è più giovane. 
La vita qui procede tranquilla, ma so che presto dovrò andare a cercare gli Horcrux.
Spero di farcela, sai, spero davvero, di riuscire a farti avere una vita migliore.

Mi manchi tanto.
Ti voglio bene, tua Hermione.


Angolo Autrice:
Salve a tutti! Mi scuso per eventuali errori ma il mio pc non è ancora stato riparato e questo è stato preso in prestito :(
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto Martina87,Itoe_A_Black, SamanthaCBlack18 e Dubhe01 che hanno recensito.
Alla prossima,
Un bacio GinnyW.
Ps Ringrazio tantissimo la mia fantastica beta Itoe_A_Black

 

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Capitolo 4
*** La coppa di Tassorosso ***


Pov Hermione.

Toc toc.

Bofonchiai nel sonno e mi rigirai tra le coperte, ben decisa a continuare a dormire.

Toc toc.

Misi la testa sotto al cuscino per non sentire quell’insopportabile bussare.

TOC TOC.

Balzi in piedi, parecchio infastidita, con in mano la bacchetta, che per abitudine tenevo sotto il cuscino, marciando diretta alla porta e la spalancai trovandomi davanti Lily Evans, già vestita di tutto punto.
-Non ti eri ancora svegliata? Merlino sbrigati altrimenti faremo tardi!- Mi incitò, spingendomi in bagno.

Quando uscii dal bagno ero avvolta in un accappatoio stavo cercando affannosamente di infilare sopra alla camicia, il pullover della divisa e contemporaneamente pettinarmi i capelli, notai che Lily guardava assorta l’unica foto che avevo riposto sul mio comodino.
Eravamo io,Harry e Ron nella Stanza delle Necessità; avevamo le bacchette puntate verso l’ alto e i nostri Patroni giocavano tra di loro, una lontra, un cane e un cervo. Nell’immagine mentre i Patroni si rincorrevano, io e gli altri ci lanciavamo sguardi compiaciuti, sorridendo.

-Sono loro? I tuoi migliori amici intendo…-
-Sì- Dissi malinconica.
-Sono carini… Non sei mai stata… attratta da nessuno dei due?- Chiese cauta, cercando di non essere invadente.
-Beh … – Iniziai imbarazzata- tra me e Ron , il ragazzo con i capelli rossi, c’è stato un bacio, ma poi sono dovuta partire e tutto è finito, così-
-Oh, mi dispiace… –
-Non fa niente…-
-Che ne dici se stasera, dormi nel nostro dormitorio? Così chiacchieriamo un po’!-
-Oh ehm .. veramente stasera sono impegnata – ammisi leggermente imbarazzata.
-C’entra un ragazzo, eh?- mi pungolò Lily, con fare scherzoso.
-Oh, no!-
-Beh, perché in qualità di caposcuola, sai, io devo essere certa che tu sia rientrata nella tua stanza al momento del coprifuoco!- avvertì, fingendosi severa ed inflessibile.
-Ordini di Silente- risposi con un risolino, anche se corrispondeva al vero.
-Riguarda l’Ordine?- si allarmò.
-Più o meno- 
-Sta attenta! E non appena tornerai, sarò in sala comune ad aspettarti-
-Non c’è bisogno, davvero…-
-Niente obiezioni! lLo farò ! Cerca di fare presto e sii prudente!- Sembrava una mamma che per la prima volta vedeva il suo “bambino”, uscire di casa. Sorrisi a quel pensiero.
Harry…faccio tutto questo principalmente per te.
Oh, se tu sapessi… mi manchi, tu Ron ,Ginny, tutti mi mancate, così tanto.
Spero di riuscire anche a salvare Fred, lo devo alla signora Weasley dopotutto, che mi ha sempre trattata come una figlia. Dopo questo breve momento di malinconia, mi ripresi, non dovevo far impensierire Lily. Sforzandmi di tornare allegra l’afferrai per la manica trascinandola in sala grande.
-Sei fortunata: alla prima ora abbiamo trasfigurazione, la sala grande è vicina all’aula, quindi possiamo passare a prendere qualcosa per la tua colazione, ma dovremo mangiare strada facendo-
-Ok. E le altre?- Chiesi spaesata; era la prima volta che facevo tardi ad una lezione.
-Sono scese prima, io volevo aspettarti per la colazione, ma non scendevi più, così sono salita da te, e ho fatto anche bene considerato che dormivi come un ghiro!- Mi prese in giro, la mia amica ridacchiando.
-Io non dormivo come un ghiro!- negai, fingendomi offesa.
-Sì invece, carina, ti si sentiva russare fin da fuori!- Ridacchiò di nuovo. Anche io mi unii a lei.
Giunte in sala grande afferrai da uno dei pochi vassoi rimasti, una fetta biscottata con burro e marmellata e uscì di corsa insieme a Lily, per raggiungere l’aula.

Pov Remus.

Oggi, per la prima volta nella storia dei malandrini, Sirius Black è stato bellamente ignorato, e la sua faccia rossa d’imbarazzo e rabbia ne è la prova.
Questa mattina si è vestito e pettinato con cura ed è sceso in sala grande molto presto. La ragazza nuova, di cui non conosco ancora il nome, è arrivata circa mezz’ora dopo accompagnata da Lily. Sirius le si è avvicinato con passo elegante e sorriso malandrino ma un momento prima che potesse parlare, lei ha preso un fetta biscottata ed era corsa via con l’espressione affannata, lasciando lì Sirius senza degnarlo del benché minimo sguardo.
James sta ridendo in modo sguaiato prendendosi gioco di lui. 
Non ho mai visto Sirius così rabbuiato; ovviamente è rimasto sconvolto del fatto che quella ragazza l’abbia ignorato, nessuno a parte Lily aveva mai osato tanto, ma Lily è Lily, ed è tipico di lei, quindi ci si è in un certo qual modo abituato.
-VUOI PIANTARLA?- L’urlo di Sirius mi fa capire che James gli sta proprio ridendo in faccia e Felpato è sempre stato suscettibile a tutto ciò che non lo elogi.
Mi guardo attorno e noto che siamo gli unici rimasti ancora in sala grande .
-Ragazzi siamo in ritardo ! La McGranitt ci ucciderà questa volta!-
-Porco Salazar, corriamo!- scatta in piedi Ramoso, arraffando la borsa e imprecando nuovamente, mentre ne raccatta alla rinfusa il contenuto che si è sparso sul pavimento.
-Forza James, datti una cavolo di mossa!- 

***
Pov Hermione

Una volta terminate le lezioni del pomeriggio, io e Lily ci eravamo recate in biblioteca a studiare. Certo, non che ne avessi particolarmente bisogno dato che conoscevo a memoria quasi tutti i libri su quegli scaffali, ma era comunque interessante, fare un ripasso di tanto in tanto. Anche solo per ingannare il tempo fino all’ora di cena. Quella sera dopo essermi sorbita le mille raccomandazioni da parte di Lily, ero finalmente riuscita ad uscire dal dormitorio e ad entrare in uno dei passaggi segreti per arrivare ad Hogsmeade.
Mi curai, per il ritorno, di creare una Passaporta che avrei azionato al momento necessario, con un semplice colpo di bacchetta e che mi avrebbe riportata direttamente in sala comune a Hogwarts. Poi mi smaterializzai.

Decisi di cominciare la mia ricerca degli Horcrux, dalla Coppa poichè il diadema era facilmente accessibile, mentre il medaglione e l’anello li avrei recuperati con l’aiuto del preside.
Ero nel passaggio della Strega Orba, quando sbattei contro qualcosa, o meglio qualcuno.

- Peter?- Chiese una voce .
-Ahi! quello era il mio piede!- strillai come risposta.
-Amico, quella non sembrava per niente la voce di Peter- Disse una seconda voce.
-Chi sei?-
-Non credo che questi siano affari vostri. E ora se non vi dispiace, io dovrei andare!- Sentenziai, superandoli, ma i due iniziarono a seguirmi.
-Sei quella nuova vero? Piacere…io sono James Potter e lui è Sirius Black. Tu come ti chiami?-
-Hermione Granger- Risposi in tono piatto.
-Come fai a conoscere questo passaggio?- Mi chiese James, curioso.
-Affari miei- Lo aggredii. Davvero, mi stava dando parecchio sui nervi!
-Dove vai?-S’intromise a quel punto Sirius.
-Sono in missione-
-Per l’Ordine?- Sussurrò James.
-No. Per conto mio. E ora se non vi è di troppo disturbo…- Risposi senza la minima traccia di sarcasmo, nella voce, quanto più di irritazione.
-Possiamo venire?- Mi implorarono eccitati.
-Non se ne parla neppure! Vi mettereste soltanto nei guai!-
-E perché tu si e noi no?- Si lagnò Sirius, come un bambino capriccioso.
-Perché due non fa tre-
-Come?- 
-Niente lascia stare- sospirai.
-Avantiiiii!!!! I guai sono il nostro piano quotidiano!- Affermarono in coro.
Mi passai stancamente una mano fra i capelli. Se non avessi ceduto, non mi avrebbero più lasciata in pace, facendomi solo sprecare del tempo prezioso.

-Giurate di seguire tutti i miei ordini?-
-Lo giuriamo- Annuirono convinti.
-Se io vi dico di andarvene voi – rimarcai, indicandoli - ve ne andrete?-
-Beh .. –
-Lo giurate?- m’impuntai.
-Sì ..- sbuffarono riluttanti.
-Bene, visto che non mi lasciate alcuna alternativa… Forza. Andiamo!-
-E dove stiamo andando?-
-A rapinare la Gringott- ghignai.
-Scusa?-
E proseguimmo chini e a tentoni, per il passaggio della Strega Orba.

Pov Sirius.

-Nessuno è mai riuscito a rapinare la Gringott- bisbigliò Ramoso.
-Ancora per poco- Rispose Hermione. Non sembrava nemmeno che stesse parando di quel momento preciso. Sacro Godric, era così .. enigmatica.
Non riuscivo ancora a capire cosa mi attraeva di lei. Certo era una ragazza molto carina, ma aveva quel qualcosa di più… 
Forse il fatto che non fosse svenuta ai miei piedi, era già un punto a suo vantaggio e l’avermi sfidato, non era certo cosa da poco. Forse perché mi ignorava senza nemmeno accorgersene, come se io fossi insignificante, anche se in effetti questo mi dava decisamente i nervi. Sì magari si trattava di questo perchè,probabilmente anzi di sicuro non appena fosse crollata ai miei piedi non mi sarebbe più interessata.
Era il brivido della sfida.
-Senti Harry, il mantello lo hai portato con te, giusto?- Chiese la ragazza, osservando il buio davanti a se.
-Stai parlando con me?- domandò James stranito.
-Mh?- Disse la ragazza spaesata.

-Quello che hai appena detto. Hai detto: ‘’Senti Harry, il mantello lo hai portato con te, giusto?’’ Ma nessuno qui, si chiama Harry – osservai.
-Oh, perdonami parlavo con te, James. Mi sono confusa per un momento, sai gli somigli molto…- 
-Anche io somiglio a qualcuno che conosci?-
-Sì, al suo cane da guardia!- Lei fece un risolino sommesso, subito coperto dal riecheggiare del riso allegro di James. Misi il broncio, scocciato.
-Di quale mantello parlavi?- Borbottai, giusto per cambiare argomento.
-Del mantello dell’invisibilità, ovviamente!-
-Co-come fai a sape-sapere del mantello???-
-Il mio amico Harry ne possedeva uno. So riconoscerne la presenza quando ce n’è uno nei paraggi. Non so se capite quel che intendo…-
-Quindi tu sai che noi .. –
-Io so più di quanto pensiate- Disse Hermione con tono misterioso.
-A proposito come sta Lupin?- Chiese ancora, con un sorrisetto strano. Quindi sapeva anche…? Ma no! Questo era decisamente impossibile!
Non avemmo comunque il tempo di ribattere perché arrivammo alla fine del passaggio segreto e lei ci prese per mano poi immediatamente ci smaterializzammo.

Dopo qualche secondo atterrammo in un vicolo deserto a Diagon Alley. Quel particolare sembrò compiacere Hermione.
-Preferireste usare la maledizione Imperius oppure usare la pozione Polisucco e trasformarvi in una donna?- s’informò lei con la massima tranquillità.
-Emh...usare la maledizione?- cominciò James esitante.
-Bene. Nessun problema, lo farete comunque. Non appena vi darò un segno usatela sul folletto davanti a voi. Svelti, ora indossate il mantello, e per cortesia voltatevi senza sbirciare!- Dopo aver impartito gli ordini, frugò nella sua borsa estraendone una strana bottiglietta.
Indossammo il mantello, ma non capendo le sue intenzioni non mi voltai immediatamente, come invece aveva già fatto James. Solo nel momento in cui lei si sfilò la maglietta compresi che si doveva cambiare e rosso d’imbarazzo mi girai di scatto.

-Perché sei tutto rosso?- Mi chiese James in un sussurro.
-Non provare a girarti o sei morto!- Gli intimai.
Dopo una manciata di minuti una strana voce giunse alle nostre orecchie.
-Potete guardare, ora…- Non era la sua voce, sembrava più quella … quella … quella di mia cugina Bellatrix.
Mi girai confuso e notai con orrore, che si trattava davvero di lei.


Pov Hermione

-Sono Hermione, coraggio! Ho solo usato la Polisucco. Ora seguitemi senza fiatare e nel momento in cui darò un piccolo colpo lanciate l’Imperius. Tutto chiaro?- Una volta giunti alla Gringott mi avviai verso il folletto seduto al bancone. Spazientita dal fatto che nemmeno avesse levato lo sguardo mi schiarii stizzita, la voce.
-Oh! La novella Lady Lestrange, quale onore!-
-Desidero accedere alla mia camera blindata- annunciai e tossii leggermente. Il folletto assunse un’aria prima spaesata e poi subito serena.
-Certo mi segua…-

Non appena arrivati al carrello, Sirius e James si tolsero il mantello e salirono a bordo.
Era tutto come lo ricordavo. Il sotterraneo ove tenevano le camere blindate era freddo e ombroso. Dalle rocce colavano insistenti goccioline d’acqua dovute al clima umido. In quel momento mi accorsi di non aver considerato un particolare essenziale.

La cascata del ladro.

“Va bene, Hermione mantieni calma, riuscirai a fare l’incantesimo come l’ultima volta. Devi solo rimanere calma”
Il carrello partì spedito, viaggiando velocemente fino alla cascata del ladro. Come previsto iniziammo inesorabilmente a precipitare.
“Calma. Puoi farcela. Calma e sangue freddo Hermione…proprio come ti aveva insegnato Harry durante la vostra fuga!”
-ARRESTO MOMENTUM- Gridai on tutto il fiato che avevo in corpo, frenando la nostra caduta a pochi centimetri dal suolo. Atterrammo con un leggero tonfo, sollevando piccole nuvole di polvere grigia.

-E quella cosa Salazar era?- sbraitò James sconvolto.
-La cascata del ladro: scioglie tutti gli incantesimi e può essere mortale- lo informai ricordando in quell’istane le parole di Unci-Unci. 
Strizzai gli abiti che mi cadevano addosso informi, intrisi d’acqua; ero tornata al mio solito aspetto.
-Ma non mi dire. Chissà perché mai questi esserini la pensano così!- Disse sarcastico Sirius.
-Chi siete voi? Ladri!- Gridò il folletto.
-Imperio!- Enunciai puntandogli contro la bacchetta. Subito si fece quieto.
Procedemmo lungo il percorso che avevo già fatto tempo fa con Harry e Ron.
A pochi passi dal custode delle camere blindate, sentii Sirius e Ha.. James, (devo ricordarlo, cavolo, si chiama James, il suo nome è James!) deglutire a vuoto mentre guardavano il drago. Afferrai uno di quegli strani strumenti di ottone e avanzai.
-E’ addestrato ad aspettarsi dolore, quando sente rumori- Spiegai.

In pochissimo tempo ci ritrovammo dinnanzi alla camera dei Lestrange; ill folletto pose le sue lunghe dita artigliate, sulla serratura e questa si aprì di scatto.
-Non muovetevi assolutamente o tutto ciò che toccate si duplicherà. Io vado a prendere una cosa e torno immediatamente!- Intimai a James e Sirius. Così, mi addentrai nella stanza, stando ben attenta a non sfiorare nulla. Presa la Coppa, non senza parecchie tribolazioni, corsi fuori chiudendomi la porta alle spalle appena in tempo, proprimentre molti oggetti iniziavano a duplicarsi.
-Presa!- Annunciai trionfante riponendola al sicuro nella mia borsa.

Qualcosa però non andava, il carrello doveva essere stato incantato in modo da avvertire da potenziali intrusi e i folletti avevano chiamato i Mangiamorte o gli Auror , non riuscivo a capirlo. Ad ogni modo non potevami rimanere per scoprirlo, presi James e Sirius per le braccia e li trascinai in un anfratto dove mi erano riparata la prima volta con Harry e Ron.
Presi dalla borsa la passaporta che avevo creato, uno dei vecchi messaggeri dell’E.S., e dopo averle dato un colpo di bacchetta ci smaterializzammo per ritrovarci tutti e tre al sicuro, nella sala comune di Grifondoro.

Lì, trovammo Lily che dormiva accoccolata su una poltrona. Che cara… mi aveva aspettata come promesso rinunciando, di sicuro, al pigiama party.
-James prendila e portala nella mia camera- Dissi porgendo al ragazzo con gli occhiali, la mia borsa.
-Non possiamo salire nei dormitori delle ragazze- mi ricordò Sirius fissandomi.
-Dici?- Lanciato un incantesimo Petrificus, non verbale, per immobilizzare le scale salii di sopra seguita James e Sirius che osservavano affascinati la gradinata bloccata.
-Come hai fatto?- Chiese James ammirato.
-Già! Sono anni che ci proviamo- Gli diede manforte Sirius.
-Ricordi quel che ti ho detto? So tante cose!- 

Duplicai il mio letto lasciando che James avvolgesse Lily in una coperta, sorridendole, mentre la osservava incantato, dormire.
Non appena i ragazzi mi lasciarono sola, anche io mi coricai nel letto e le braccia di Morfeo mi accolsero.
Sulla scrivania, avevo lasciato ad asciugare un’altra delle mie abituali lettere.

Caro Harry,
Oggi ho recuperato il primo Horcux insieme a tuo padre e a Sirius che si sono offerti di aiutarmi e io ho accettato, considerate le loro insistenze.
Per un momento mi sembrava di stare con te e Ron… come se fossi tornata indietro nel tempo. Cioè, avanti…Cioè…insomma, hai capito quel che intendo.
Mi mancate da morire! Tutti e due.
Per quanto riguarda il resto, qui me la cavo piuttosto bene.
Oggi mentre ero in missione ho chiamato tuo padre Harry, un piccolo lapsus, ma puoi ben immaginare la sua faccia quando l’ho chiamato così. E’solo che siete proprio identici, se non fosse per gli occhi e per me non è tanto semplice.

Spero che da voi le cose siano migliorate e che tutto proceda nel migliore dei modi.
Mi auguro tanto di riuscire ad uccidere Voldemort.
E così, salvarti. E salvare il tuo avvenire.
Ti voglio bene
                                                                                                                                                   Tua Hermione.
***


Pov Sirius.

Dopo che James ha portato la Evans in camera di Hermione, siamo tornati in dormitorio dove abbiamo trovato solo Frank che dormiva della grossa.
Data la luna piena Remus è ancora alla Stramberga Strillante e Peter è ancora infermeria perché si sentiva poco bene.
Oggi abbiamo rapinato la Gingott.
Certo, ha fatto quasi tutto Hermione , praticamente, senza di lei saremmo morti.
E poi non so nemmeno cosa abbia preso dalla camera di Bellatrix.
Per Merlino, domani sarà in prima pagina sulla Gazzetta del Profeta, anche se ovviamente nessuno sospetterò di noi.
-Prongs?-
-Sì Pad?-
-Abbiamo ..-
-Sì, Pad. “Abbiamo”.-
-E lei … si chiama Hermione Granger-
-Già…-
-E sto diventando come te…-
-Concordo-
-Ma tu lo sai che per me è solo una sfida che non riesco a vincere, vero?-
-Lo so-
-E sembro te-
-Già detto-
-Ma mi ascolti?-
-Ti sento-
-Ah ok… perchè ieri ho fatto un manage a trois con la McGranitt e la Evans sai, ora sono in dolce attesa entrambe e hanno deciso di chiamare i piccoli Sirius 1 e Sirius 2!-
-COME?-
-Niente, scherzavo, geniaccio! Buonanotte- Ridacchiai, infilandomi frettoloso sotto le coperte.
-Notte Pad… e comunque mettiti in pace l’anima: la Evans non sarebbe mai venuta a letto con te, e nemmeno Minnie!-

Angolo Autrice:
Salve gente! Vi lascio  questo bel(almeno spero) capitolo :)
Ringazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto Dubhe01,Itoe_A_Black,Martina87 e Titty79.
Un bacio GinnyW.
Ps. un grazie speciale alla mia fantastica beta Itoe_A_Black, grazie tanto sei un tesoro :)

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Capitolo 5
*** Distintivi da caposcuola, baci rubati e segreti svelati ***


Pov Hermione.
Erano passati circa due giorni da quando avevo rapinato, di nuovo, la Gringott. La notizia non era fortunatamente finita sui giornali, poiché il ministro della magia aveva sotto richiesta di Silente messo il tutto sotto silenzio.
Quel pomeriggio stavo facendo i compiti in sala comune, quando qualcuno mi picchettò sulla spalla.

-Ciao… sono Remus Lupin- Disse imbarazzato, tendendomi una mano.
-Hermione Ganger, tanto piacere- Risposi, stringendola.
-Senti Hermione, posso chiamarti Hermione, vero?- Io annuii e lui continuò - Senti Hermione , io dovrei fare i miei compiti e …. Sì,beh, volevo farli qui in sala comune e l’unico posto libero è questo, quindi … ti andrebbe di studiare in..insieme?- Era davvero buffo, aveva la faccia tutta rossa e si stava tormentando le dita.
-Certo!- Dissi, facendogli spazio.
Una volta seduto, sembrava aver perso un po’ del rossore che gli aveva precedentemente tinto le guance; non doveva mai aver avuto molti rapporti con le ragazze, se s’imbarazzava tanto.

-Beh, cosa devi fare?- Chiesi.
-Trasfigurazione- 
-Bene, è la mia materia preferita!- 
Ci soffermammo a discutere dell’argomento trattato dalla McGranitt per un bel po’ di tempo; non era male come compagnia, certo, era una situazione strana visto che nel futuro era un mio professore ma era davvero bravo a scuola, decisamente uno studente eccellente.
Dopo trasfigurazione passammo ad un'altra materia e non alzammo gli occhi dai libri, fino ad aver concluso tutte le esercitazioni assegnateci.
Fatto ciò, riposi i libri nella borsa di perline e mi avviai insieme a lui fino al ritratto della Signora Grassa; non appena arrivati in corridoio controllai l’orologio: le 18:45.

-Ma porca miseria! Scusa Remus , devo proprio andare, altrimenti arriverò in ritardo all’appuntamento con il preside!-
-Non preoccuparti, va pure…- 
Gli diedi un baio sulla guancia e corsi via,salutando frettolosamente Peter, James e Sirius che incrociai a circa metà corridoio e che forse stavano raggiungendo Remus in sala comune.
Correvo a perdifiato per i corridoi di Hogwarts, cercando di arrivare puntuale all’incontro con il professor Silente, che caspiterina mi succedeva? Io non ero mai in ritardo ma da quando ero arrivata in questo tempo mi capitava sempre più spesso.
Giunta davanti il gargoyle di pietra, mi fermai qualche secondo per riprendere fiato e ricompormi.
-Api Frizzole!- 
Il gargoyle si fece da parte, mostrando un passaggio che portava appunto nell’ufficio del preside,salii con cautela le strette scale a chiocciola e bussai.
-Voleva vedermi, signor preside?-
-Sì. Si accomodi signorina Granger- Disse il preside, osservandomi da sotto gli occhiali a mezzaluna.
-Come si trova, dunque? Si è ambientata bene?- Mi chiese gentilmente dopo avermi fatto cenno di accomodarmi nella poltrona accanto al caminetto.
-Oh… Ehm … Si, sono tutti molto gentili con me - Risposi. 
- E non ha ancora raccontato a nessuno del suo piccolo segreto?- 
-No, signore- 
-Bene. Volevo informarla che ho già provveduto a recuperare altri due oggetti, grazie alle sue informazioni. Se posso chiederlo, come intende distruggerli?- 
-Ho portato qualcosa con me quando sono arrivata. Mentre eravamo in guerra, Harry mi aveva fatto giurare di averne sempre una o due con me, per poter uccidere Nagini. Posso impregnare di veleno la spada di Grifondoro, se necessario- 
-E’ un’ottima idea! Bene… passando ad un altro argomento: l’Ordine non sa ancora nulla, vorrei che lei esponesse il tutto alla riunione che si terrà la settimana prossima, Potrà smaterializzarsi da Hogsmeade. La sede è casa Potter a Godric’s Hollow,per le dieci-
-La guerra è inevitabile, vero, signore?- Chiesi ,con una punta di amarezza nella voce.
-Sì signorina Granger, ma possiamo sempre fare in modo che la seconda non ci sia. Fare in modo che Harry sia felice-
-Sono venuta fin qui solo per questo!-
Mi alzai e feci per andarmene, quando la voce del preside mi costrinse a girarmi.
-Signorina Granger?-
-Sì?- 
-Le andrebbe di diventare Caposcuola? Così da poter fare quello che deve fare senza intralci?- 
Mi s’illuminarono gi occhi.
-Ma i Caposcuola sono soltanto due per casa- Dissi, tornando alla realtà
-Beh essendo il preside posso … fare cose che gli atri non possono!- Sorrise, facendomi l’occhiolino mentre un distintivo compariva sulla mia divisa.
Uscii dall’ufficio e trovai Lily ad aspettarmi; di sicuro voleva che le raccontassi gli sviluppi circa la mia missione.
Fino a quel momento ero riuscita a non raccontarle nulla, ma adesso dovevo metterla al corrente della verità.

Non appena finii il racconto, lei mi abbracciò commossa, tanto da togliermi il respiro.
-Sono diventata caposcuola; Silente me lo ha detto poco fa!- Dissi orgogliosa.
-Che meravigliosa notiz…- Non potè finire la frase, perchè qualcosa attirò la nostra attenzione.
***
Pov James.
Io e i malandrini stavamo camminando in un corridoio deserto.
Il motivo? Sirius aveva sequestrato Moony perché aveva osato parlare con Hermione.
-Dimmi subito quello che è successo! E non mentire! Vi ho visti!- 
-Abbiamo solo studiato insieme e basta, Sirius! Te l’ho detto dieci volte!- 
-Bugiardo!-
-Calma,calma ragazzi!Piuttosto… come ti è sembrata?-
-Che c’è? Voglio solo aiutarti a capire com’è fatta, amico!- Ripresi dopo che Sirius mi ebbe lanciato un’occhiata assassina.
-Beh … - Iniziò Moony, titubante- è simpatica e intelligente, molto intelligente. E’ più brava di James a trasfigurazione! Inoltre… credo che conosca tutti i libri a memoria!-
-Come lo sai?- Chiesi curioso.
Bella e intelligente. Dopo la Evans era l’unica ragazza bella e intelligente che conoscevo, quindi speciale come Lily e dunque perfetta per Sirius!
-Abbiamo parlato di diversi argomenti, di diversi libri… E lei sapeva sempre tutto, ogni cosa-
-Quindi è bellissima,forte,coraggiosa e anche intelligente? –
-Perciò, di sicuro, non sei alla sua altezza!- Esclamò una voce tagliente, dietro di noi.
Mocciosus.
Oh-oh Sirius non la penderà bene, non ha ancora digerito il fatto che Regulus l’abbia conosciuta prima di lui.
-E tu chi credi ne sarebbe all’altezza, eh, Mocciosus? Lui? - Disse Sirius indicando il fratello.- E’ troppo grande per te, fattene una ragione!- 
-Beh, da quello che ho potuto notare non ti guarda nemmeno, quindi è davvero intelligente. Questo significa che non cadrà ai tuoi piedi, fratello!- Rispose l’altro, ghignando.
La situazione si stava mettendo decisamente male. Sirius estrasse la bacchetta e lo stesso fecero i due Serpeverde.
Prima che anche io potessi armarmi una voce femminile ci fermò, raggelandoci.
-Che sta succedendo qui?- 
Dal calderone alla brace.
La Evans da sola si poteva ancora gestire… ma in compagnia di Hermione?
-Riponete le bacchette o ve le farò posare io- Intimò Hermione.
Tutti, una volta tanto, avemmo la decenza di tacere, reduci dall’ultima minaccia di Hermione a Sirius in sala comune.

Mocciosus sbuffò.
Che razza di idiota.
-Bene. Accio Bacchette!- Hermione afferrò al volo le bacchette..
-Cinque punti in meno a Serpeverde!- Disse fissando gelida sia Severus che Regulus e Sirius ghignò.
-E cinque punti in meno a Grifondoro. Smettila di ridere Black- Sbottò, rivolta a Sirius.
Tutti la fissammo con occhi sgranati; i Serpeverde con il loro inconfondibile ghigno.
-Beh, ci si vede fratello- Sibilò Regulus al fratello, andando poi da Hermione, per riprendersi la bacchetta.
-Ciao Hermione- Di nuovo in possesso della propria bacchetta, la salutò, con un bacio sulla guancia.
Sirius non prese affatto bene l’intera faccenda.
Si avvicinò furente a Regulus spintonandolo e dopo aver preso Hermione per la vita, la baciò concludendo in un romantico casqué.
Ora, vi aspettereste che lei cadesse tra le sue braccia? Niente di più sbagliato! Dopo essersi ripresa lo spintonò furiosa, schiaffeggiandolo così forte da far riecheggiare per i corridoi il rumore del colpo, seguito dalle sue urla.
-SIRIUS, RAZZA D’IDIOTA! PROVA A FARLO DI NUOVO E TI AFFATTURO!- Dopo aver lasciato cadere a terra le altre due bacchette, se ne andò via assieme ad una Lily alquanto sconvolta
-Amico, tutto bene?- Chiesi, non appena i Serpeverde sparirono dalla nostra vista, mentre lui si toccava ancora la guancia.
-No. Sembro te…- Rispose.
-E come ci si sente?- chiesi retorico.
-Malissimo. Non sono mai stato rifiutato; quello eri tu, non io !-
-Benvenuto nel club-!
-Secondo te dovrei mollare?-
-Io ho mai mollato? No! E sai perché? Perché Lily è speciale,proprio come Hermione!- Cercai di rassicurarlo mentre ci incamminammo verso la sala comune. 


*** 
Oh.Mio.Dio.
Oh.Porco.Salzar.
Oh.Santissimo.Godric.
-Hermione?- La voce di Lily mi riscosse dal mio stato di catalessi, tuttavia non le risposi. Mi ero trasformata in una specie di statua di pietra, da ben trentaquattro minuti.
Eravamo nella mia camera singola, sedute nel grande letto a baldacchino e io non pensavo ad altro, se non al fatto che Sirius, il padrino del mio migliore amico mi aveva baciata. Me. Hermione Graner, la migliore amica del suo figliocccio.
-Hermione?- Mi chiamò di nuovo Lily.
-Sirius mi ha baciata- Fu l’unica cosa che riuscii a dire.
-Oh cielo! Ti ha rincretinito! Ti ha reso una mentecatta! Devo portarti da Madama Chips! Finalmente avevo trovato qualcuno a cui piacessero i libri quanto a me e Black me l’ha rintronata! Oh, ma la pagherà ! Eccome se la pagherà!- Disse Lily dandosi un pugno nella mano aperta.
-Coraggio cara, dì a Lil tutto quello che ti passa per la testolina. Non ti giudicherò, promesso- Disse con vocina melliflua come se davvero stesse parlando con una un po’ tocca. Ma non diedi peso al suo tono canzonatorio, perché “Sirius-sono-il-padrino-del-tuo-migliore-amico”, mi aveva baciata e non riuscivo a smettere di rimuginarci sopra.
-NO! Io non e la faccio! Ti prego, dimmi che non gli piaccio! Certo, quando sono venuta qui sapevo che prima o poi mi sarei creata una vita, dato che non potevo e non volevo tornare indietro. Trovarsi degli amici va bene, ma crearsi una famiglia? Ne passa di acqua sotto i ponti! Ma…ma… Insomma, io l’ho fatto per Harry e non torno indietro! Non posso tornare, ma non … è chiaro, io vorrei crearmi una famiglia, ma qui? E chi l’aveva preso in considerazione? Stramaledettissima Morgana!- 
-Herm ma di cosa stai palando? Cosa intendi con qui?- 
Ops. Forse ho detto troppo.
Beh ormai è fatta: tanto vale sputar fuori tutta la verità.
-Ok. Soltanto se tu mi giuri… tre cose!- 
-Che cosa?-
-Primo: non dovrai dirlo a nessuno- Affermai, conteggiando sulle dita.
-Ok- Annuì lei, con decisione.
-Secondo: devi promettere che tra di noi non cambierà nulla- 
-Va bene- mi sorrise, annuendo di nuovo.
-E terzo …. –
-Si?-
-Dovrai accettare di uscire con James – Considerando la situazione, tanto valeva affrettare i tempi.
-COME?-
-Vuoi, o no, che ti racconti TUTTA la mia storia? Bene! Esci con James, dopotutto che ti costa, Lily Evans?-
-Spero di non pentimene- Sospirò.
-Quindi è un sì?- Domandai, con gli occhi che brillavano.
-Sì, uscirò con James Potter-
-Da soli?-
-Da soli! Ora racconta!- Sbottò spazientita.
-Aspetta un secondo…- 
Mi alzai dal letto e andai a passo spedito nel dormitorio maschile. 
Spalancata la porta mi ritrovai davanti agli occhi tre grossi animali (nel vero senso della parola!) e Remus.
Tutti si bloccarono, stupiti, fissandomi.
Il cane che prima mordeva la zampa al cervo si bloccò di colpo, così come il cervo che cercava di incornarlo si pietrificò.
Il topo sulla schiena del cane squittì spaventato, mentre Remus corse al mio fianco.

-Posso spiegare!- esclamò in preda all’agitazione.
-Sì, magari in un altro momento! Puoi chiedere ai ragazzi di ricomporsi? Devo dire una cosa a James-
Remus mi guardò confuso.
-Come?-
-Sì – sì – sì, animugus; davvero un bella storia! Ora possono tornare normali? DEVO PARLARE CON JAMES! EHI, TU CON LE CORNA! MI HAI SENTITA? TI MUOVI?- Urlai spazientita.
-Tu .. ehm .. tu sai che loro sono...-
-Dio! come sono stupidi i ragazzi! Sì io SO quindi di’ al cornuto che o si ritrasforma o lo prendo a calci in …!- 
-Ok,ok! -Disse Remus, interrompendomi.
Dopo qualche secondo, James Potter in tutto il suo splendore , apparve davanti a me.
-Finalmente!- 
-Mi cercavi?- Chiese qualcuno accanto a lui.
-No, Sirius non cercavo te, cercavo lui!- Bofonchiai a denti stretti, puntando l’indice contro il petto di James.
-Ti ho procurato un appuntamento con Lily per la prossima gita ad Hogsmeade. Ti prego solo di non potarla da Madama Piè-di-Burro; portala invece ai Tre Manici di Scopa e ordinale una Burrobirra con lo zenzero sopra. Non portarla da Zonko, assolutamente. Piuttosto in qualche libreria del paese, mostrale anche la Stamberga Strillante. E soprattutto: Non.Fare.L’idiota!- Lo avvertii, picchettandogli il dito sul petto ad ogni singola parola.
-Ora devo andare e fatevi trovare in posizioni meno … equivoche la prossima volta!- Detto ciò, girai i tacchi e tornai nella mia stanza.
-HO UN APPUNTAMENTO CON LILY EVANS! YAHOOOOOO!!!!!!- L’urlo di gioia di James giunse alle mie orecchie nel momento in cui chiusi la porta della mia stanza.
-Glielo hai già detto, non è così?- Chiese Lily sconsolata.
-Non si sente?- Ribattei sarcastica.
Dopo essermi seduta accanto Lily, sul letto, lei parlò.
-Spero sia la miglior storia di tutti i tempi, perché il prezzo da pagare è stato alto!- 
-Sarò breve: all’età di undici anni mi arrivò la lettera per Hogwarts. Vivendo da sempre con i Babbani non sapevo nulla di magia così studiai con impegno tutto il programma del primo semestre in sole tre settimane. Sul treno per Hogwarts,conobbi Harry e Ron i miei migliori amici e insieme vivemmo numerose avventure…-
-No! Devi dirmi QUALI avventure! io il mio conto salato l’ho pagato e quindi voglio sapere i dettagli!- M’intimò Lily, bloccandomi dal raccontare la mia storia.
-Come vuoi… Harry era famoso in tutto il mondo magico come “il bambino sopravvissuto a Voldemort”, ma i suoi genitori erano morti quando aveva un anno per mano di Voldemort stesso, quindi lui aveva da allora sempre vissuto con i suoi zii Babbani e non seppe nulla, di quel mondo fino a quando non andò ad Hogwarts per frequentare il primo anno. Mi incontrai con lui e Ron, per la prima volta, in treno mi sono comportata un po’ da Signorina-so-tutto-io, devo ammetterlo.- 
Lily mi sorrise 
– Sai, io non avevo molti amici se escludi i libri che tanto amo…Accadde che un giorno, dopo la prima lezione di incantesimi, ripresi Ron, saputella come ero solita fare, per un incantesimo che non aveva pronunciato correttamente . Ovviamente si indispettì parecchio e sparlò sul mio conto con i suoi compagni di dormitorio; io lo sentii e ferita dal suo comportamnto corsi a chiudermi in bagno in lacrime. Non so che successe esattamente nel frattempo, perché non scesi a cena in Sala Grande, fatto sta che quando decisi di uscire da quel bagno e tornarmene in dormitorio, mi ritrovai davanti ad un troll di montagna, mentre Harry Ron cercavano di distrarlo per riuscire farmi uscire dal bagno e scappare. Fortunatamente ci riuscirono e quando arrivò la professoressa McGranitt per vedere che stava accadendo, mi presi la colpa di tutto, bhè tranne del troll ovviamente, quello era entrato da solo! Fu in quel momento che io e i ragazzi diventammo amici. Verso la fine dell’anno scolastico ecco che Voldemort riuscì ad entrare nel castello e ad attirare Harry con l’inganno, cercando di fargli prendere la pietra Filosofale che gli era utile per tornare in vita, tuttavia Harry riuscì a fermarlo,grazie al Cielo.
Al mio secondo anno Ginny,la mia migliore amica, nonché sorella di Ron, venne posseduta dal diario di Tom Riddle e aprì la Camera dei Segreti. Harry scese nella Camera per fermare il nuovo attacco di Voldemort uccidendo il Basilisco rinchiuso in quel postaccio orrendo, con la spada di Grifondoro mentre poi, con una zanna del Basilisco, pugnalò il diario distruggendo così il primo Horcrux.-

Lily, tratteneva il fiato con gli occhi sgranati per lo stupore, attendendo che continuassi il mio racconto.
-L’ anno successivo, quello che scoprimmo essere il padrino di Harry, scappò da Azkaban per vendicare il suo migliore amico morto anni prima. Tutti pensavano che quest’uomo fosse un assassino, ma non lo era assolutamente, così io e Harry lo aiutammo a sfuggire al Bacio dei dissennatori e lui si diede alla fuga,cercando comunque sempre di tenersi in contatto con Harry tramite gufo.
Il quarto anno vi fu il Torneo Tre Maghi, in cui partecipavano anche studenti di altre scuole di Magia al di fuori della Gran Bretagna. Harrry fu scelto eccezionalmente come quarto concorrente del Torneo. E, tra l’altro, ricordo che fui invitata al Ballo del Ceppo, che si organizzava la sera di Natale per quella particolare occasione, da un giocatore di Quidditch della Bulgaria piuttosto famoso; durante il ballo litigai con Ron perchè era geloso del ragazzo che mi aveva invitata a ballare, anche se Ron passò tutta la sera a borbottare senza mai propormi di danzare. Ad ogni modo, lascia perdere questo… durante la terza prova del Torneo, Harry, insieme ad un altro ragazzo,riuscì a prendere la Coppa Tre Maghi che si rivelò una Passaporta. Infatti si scoprì che il Torneo era un piano di Voldemort per poter tornare nel mondo Magico per dare la caccia a Harry. Ci riuscì. Dopo aver ucciso l’altro studente, sfidò a duello Harry, ma quest’ultimo riuscì a sconfiggerlo e a riprendere la passaporta e portare il cadavere dello studente ucciso con sé. Infine vinse il torneo e regalò ai fratelli di Ron il premio in denaro ricevuto, così che potessero aprire il loro negozio di scherzi, che da tempo sognavano.
-E poi?- Domando Lils, sempre più elettrizzata da quelle vicende.
-Fu durante il quinto anno che Harry inizio a prendere lezioni di Occlumanzia perché si scoprì che la sua mente era collegata a quella di Voldemort e bisognava cercare di evitare quei “contatti”. In quello stesso periodo creammo con altri studenti l’Esercito di Silente meglio detto l’ES, un’organizzazione segreta per poterci allenare nel combattimento, poiché ormai la guerra era vicina. Una notte noi del’ES. ci recammo al Ministero perché Voldemort aveva teso una trappola ad Harry tramite la connessione con la sua mente lo aveva spinto a credere che il suo padrino fosse in pericolo. Intervenne in nostro soccorso anche L’ordine della Fenice, composto da potentissimi Maghi e Streghe, che si era di recente si era riformato e che aveva sede di Grimmauld Place. Purtroppo nonostante l’intervento dell’Ordine, Sirius, il padrino di Harry, venne ucciso da sua cugina Bellatrix, togliendo ad Harry l’ultimo pezzo di famiglia che gli era rimasta-
Deglutii silenziosamente asciugandomi gli occhi, sopraffatta dal dolore di quel ricordo.
-Successivamente, due anni fa, Harry andò a caccia degli Horcrux, dei particolari oggetti, insieme a Silente che purtroppo morì nello stesso anno ,dopo averne distrutto uno e averne trovato uno falso, per mano di una spia che fingeva di essere un Mangiamorte. In realtà non lo era, era un piano abilmente creato con Silente per dimostrarsi meritevole agli occhi di Voldemort e tentare il doppio gioco.
Ormai Voldemort aveva preso il potere e il ministero era caduto. Non ebbi modo di frequentare il settimo anno, perchè fui latitante per sei mesi con Harry e Ron per terminare la ricerca degli Horcrux. Non restavamo più di una sera nello stesso posto, pianificavamo ogni movimento…era un continuo guardarsi le spalle. Fu estenuante e accadde di tutto. Ron riuscì a trovare la spada di Godric Grifondoro a distruggere un Horcrux ; io fui torturata a Malfoy Manor da Bellatrix Lestrange; rapinai la Gringott con i ragazzi per trovare l’ennesimo Horcrux ed Harry ne distrusse un altro nel momento in cui tornammo ad Hogwarts. La guerra era cominciata e si stava svolgendo tra le mura del castello. Con l’aiuto di Ron io ne distrussi il quinto Horcrux e… sai, ci fu un bacio tra me e Ron quella notte…- Sorrisi arrossendo, mentre dinnanzi ai miei occhi potevo ancora vederci insieme. Io e Ron. In quel momento perfetto, nel mezzo dell’inferno. Sospirai pesantemente prima di riprendere la mia storia.
-Tornati in Sala Grande con l’Horcrux distrutto, ormai adibita ricovero per i feriti, Ron scoprì con immenso dolore che suo fratello Fred era morto, insieme a Remus e Ninfadora che lasciarono il piccolo Teddy orfano dei genitori.
Prima dell’alba, Harry si andò a consegnare spontaneamente a Voldemort, poichè lui stesso era un Horcrux,chiedendoci di uccidere l’ultimo Hocrux ovvero il serpente Nagini.
Tempo dopo vedemmo ritornare al Castello Voldemort, il quale compiaciuto ci disse che Harry era morto. Harry però, sorprendendo tutti, si rialzò pronto a sfidarlo nuovamente. Combatterono, senza alcuna esclusione di colpi. Neville, un nostro compagno di Casa, prese la spada di Grifondoro e uccise il serpente eliminando l’ultimo maledetto Horcrux. Voldemort morì per mano di Harry. 
E la guerra finì.
Ma io vedevo il dolore impresso sul volto di Harry; Sirius era morto. Remus era morto. Ninfadora era morta. E Teddy era orfano.
Non poteva sopportare ancora una volta tanto dolore. Così corsi fino all’ufficio della McGranitt e presi una Giratempo e tornai indietro nel tempo di circa vent’anni. 
Volevo distruggere gli Horcrux qui così i suoi genitori non sarebbero morti, il suo padrino non sarebbe morto, Teddy non sarebbe rimasto orfano, e Fred sarebbe ancora vivo…
Ed eccomi qui! Questa è la mia storia.
Mi chiamo Hermione Granger sono nata nel 1979 e vengo dal’anno 1998. Sono qui per vedere il futuro Harry felice, lontano da me, ma felice…- 
-Ok…sì ne è valsa la pena- bisbigliò Lily.
-Quindi , vediamo… tu vieni dal futuro e seì venuta fin qui per vedere il tuo migliore amico felice?- 
Annuii. Dopo due secondi ero stretta a lei che mi aveva abbracciata con affetto.
-Che pensiero dolce! Sei l’amica che tutti vorrebbero! Tranquilla terrò il tuo segreto per me-
Mi aspettavo ogni genere di reazione, tranne che mi credesse, comprendesse e accettasse così facilmente. Credevo che mi avrebbe urlato contro, che ero pazza da legare invece, niente, lei è qui e mi abbraccia proprio come farebbe un’amica.
E forse lo era davvero.
-Ti prego, dimmi che io non piaccio a Sirius!- La implorai, ricordandomi in quel momento quel che era accaduto qualche ora prima.
-Beh .. sapevi bene che quando una volta venuta qui ti saresti dovuta creare una nuova vita … e poi Black non è tanto male, in fondo. Esembra davvero interessato a te … Dimmi… com’è stato il bacio?- 
-Lily! Che domande sono?- Strillai.
Lei mi guardò scettica con un sopracciglio alzato e sospirai, rassegnata.
-Ok è stato… ok … Bello … E’ stato bellissimo contenta?- Sbottai, facendola scoppiare a ridere.
-Che diavolo ridi?! Tu uscirai con James, ricordatelo! E vedi di fartelo piacere!- Le ricordai, stizzita, tirandole un cuscino in faccia.
Quello fu l’ inizio una terribile e agguerrita lotta con i cuscini.
****

“Caro Harry,
Oggi è stata una giornata davvero stancante.
Per prima cosa credo di piacere a Sirius. Ti starai chiedendo come lo so, vero? Beh, oggi mi ha baciata. ( E io gli ho urlato conto che era un’idiota e che se ci avesse riprovato lo avrei affatturato!!!) Lo so è un po’ strano che io piaccia al tuo padrino, ma in fin dei conti, è anche vero che, prima o poi dovrò crearmi una famiglia… No Harry! Non mi piace ASSOLUTAMENTE se è quello che stai pensando! Però è così strano… io qui mi sento come se fossi… troppo piccola, capisci? Come riuscirò a crearmi una vita? 
Oggi ho raccontato a tua madre il mio segreto, omettendo il fatto che sei figlio suo e di James. Lei è stata molto comprensiva e ha giurato di mantnere il segreto.
Ha anche cercato di convincermi che Sirius non è tanto un pessimo ragazzo e che, in fondo, dovrei davvero crearmi una nuova vita in questo tempo.
Oh, Harry! Quanto vorrei avere il tuo parere… mi sento vuota non avendoti qui con me.
Mi manchi tanto Harry. 

Tua Hermione.”

Angolo Autrice:
Salve gente!
Ecco qui un altro capitolo :)
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguit/preferite/ricordate, i lettori silenziosi, Itoe_A_Black e Titty79 che hanno recensito ma soprattutto Itoe_A_Black la mia fantastica beta! Grazie tesoro <3
Alla prossima,
Un bacio GinnyW.

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Capitolo 6
*** Appuntamenti. ***


Era passata una settimana da quando avevo raccontato a Lily la verità e lei non aveva detto niente a nessuno come promesso.
Il giorno dopo ci sarebbe stata l’uscita ad Hogsmead e nonostante mi fossero arrivai un bel po’ d’inviti li avevo rifiutati tutti.

Quel giorno essendo sabato non avevamo lezioni pomeridiane, quindi in quel pomeriggio di primavera potevo godermi una giornata all’aperto insieme a Lily,Merlene,Emmeline,Mary e Alice.

Eravamo sedute ai piedi di una quercia che ci riparava dai deboli raggi di sole quando da lontano riuscì a scorgerei malandrini che si dirigevano verso di noi.
In testa c’era Sirius dietro di lui uno James ghignante con accanto Remus che cercava in tutti i modi di non far vedere il suo e in fine Minus ch aveva l’aria di uno che non capiva nemmeno dove stesse andando.

-Ehi Hermione posso … posso parlarti?- Disse Sirius cercando di apparire nomale.
-Si certo parla- Dissi facendo ridere James.
-Beh ecco vedi .. Sai domani c’è l’uscita ad Hogsmead e ti volevo chiedere se ti andrebbe di venirci con ..-
-Certo Sirius!- 
-Davvero?- Chiese con occhi sgranati
-Si verrò con voi ad Hogsmead- 
-V…vo..voi?-Chiese con vocetta stridula.
-Si con te,Remus e Peter- Dissi cercando di non dire il nome di Minus in modo ostile.
-Si certo .. con noi … allora … ci .. ci vediamo domani-
-Alle dieci in sala comune-  

-Hermione?- Mi chiamò Mary dopo che andarono via.
-Si?-
-Black ti stava invitando ad uscire-
-Si lo so-
-No che non lo sai! Voleva uscire con te da SOLI-
-Non esser ridicola io non piaccio a Sirius- O almeno se lo dico ad alta voce diventa reale.
-Herm ma scherzi? Non l’ho più visto con nessuna da quando ci sei tu!- Affermò Emmeline.
-E quindi?- Chiesi
-E quindi Black si è preso una cotta per te! E’ ovvio-Disse Merlene.
-Ma quando mai! Voleva uscire in gruppo come degli amici! Lui non è interessato a me!- Dissi io.
-Somigli a Lils più di quanto immagini,lei afferma che Potter non provi nulla e tu che Black non provi nulla- Disse Alice.

-Oh Andiamo io non piaccio a Sirius!-
-Oh Andiamo io non piaccio a Potter!-

-Ma tu piaci a James-
-Ma tu piaci a Black- 

-Oh santo Godric!- Esclamammo nello stesso momento.

-Allora ora che avete finalmente capito che quei due vi vanno dietro, parliamo prima di te Herm, a te Black piace?-Chiese Alice
-Beh è una compagnia piacevole,poi è un bel ragazzo, è attraente,divertente- Dissi
-Tu Lily?- Chiese Emmeline
-Uguale, solo che toglierei la parte della compagnia piacevole-Disse.
-Quindi vi piacciono- Azardò Merlene.
-Non dire sciocchezze Merlene!- Gridammo nello stesso momento

***

Il giorno dopo mi svegliai a causa di un rumore alla porta, che equivaleva a :Qualcuno sta bussando alla porta.
Non appena la aprì si richiuse subito alle spalle di Lily.
-Lily ma che ci fai qui? E che ore sono?-
-Lo sapevo! Sono riuscita salire prima di Black,hai due minuti per lavarti e vestirti sbrigati sei in ritardo !- Disse per poi spingermi verso il bagno mente lei sceglieva quello ce mi sarei dovuta mettere, ci misi circa quattro minuti a lavarmi e altri tre per vestirmi poi iniziammo a scendere le scalee.
Lily aveva deciso per me un maglioncino verde e una gonna nera con delle calze verdi che arrivavano al ginocchio de delle ballerine nere. 

-Come mai ci avete messo tanto?- Chiese Sirius non appena ci vide.
-Hermione non sapeva cosa mettere- Azzardò Lily mentre io annuivo poco convinta.
-Bhe voi andate piccioncini- Disse Sirius James che s trascinò via Lily.

Poco dopo ci incamminammo anche noi.
-Non sapevi che mettere eh?- Mi sussurrò Remus sarcastico
-Non ho sentito la sveglia ok?- Dissi anche io sottovoce facendolo ridacchiare.
-Peter che ne dici di passare dal negozio di pergamene?- Disse Remus ,non lasciò a minus nemmeno il tempo di rispondere che era già andato via.

Che strano.

-Che ne dici se andiamo ai tre manici i scopa?- Chiese Sirius e dopo aver annuito ci incamminammo verso il luogo predestinato.

Prendemmo una burrobirra a testa e iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando non mi prese una mano con la sua e io mi ritirai imbarazzata.
-Forse è meglio se torniamo al castello-Disse cercando di mascherare la delusione.
-Si forse è meglio- Dissi e dopo aver pagato ci incamminammo verso il parco in perfetto silenzio.

-Sir?- chiesi non appena arrivammo, ma lui non mi rispose.
-Sir?- Provai di nuovo.
-Sir cos’hai?- 
-Perché non ti piaccio?- Sbottò alla fine.
-Come?-

-Voglio dire sono bello,simpatico,divertente,sexy e tante altre cose, e poi arrivi tu e le mie convinzioni vanno a quel paese. Ho perso la testa per te! E tu non mi fili nemmeno quindi perché non ti piacc..- Non riuscì a terminare perché avevo appena poggiato le mie labbra sulle sue, un po’ per farlo stare zitto un po’ perchè ne avevo voglia.

Ci staccammo poco dopo e lui mi guardò allucinato facendomi arrossire.
-Credo sia meglio rientrare-Dissi imbarazzata, e iniziai ad incamminarmi, ma Sirius mi prese per il braccio e mi avvicinò a lui mettendomi le mani sui fianchi.
-Dove credi di andare adesso?- Chiese e io arrossì di nuovo,si avvicinò di nuovo a me e poggiò le sue labbra sulle mie mentre io gli circondavo il collo con le braccia e mi alzavo in mezza punte per poter essere più o meno alla sua altezza, schiusi le labbra e le nostre lingue si incrociarono. Ci staccammo solo per riprendere fiato ma i nostri volti rimasero vicini.

-Em em- Ci girammo nello stesso momento trovandoci davanti uno James ghignante e una Lily scioccata.
Mi staccai alla velocità della luce da Sirius ma lui prevedendo le mie intenzioni rafforzò la presa sui miei fianchi.

-Ehi .. Em.. Passato una bella giornata?- Chiesi imbarazzata.
-Si, abbastanza bella e a quanto pare anche voi-Disse James ghignando.
-Herm?- Chiese Lily tanto per assicurarsi che quella ero io e o un mangiamorte in incognito.
-Oh andiamo Evans! Non farla tragica! oggi non solo Hermione ha baciato un malandrino- Disse James
facendola arrossire fino alla punta delle orecchie.


-Beh io credo che sia meglio rientrare e voi?- Chiesi staccandomi da Sirius e avvicinandomi a Lily.
-Si andiamo!- Disse Lily e ci incamminammo verso la sala comune.
-Devi raccontami ogni cosa!-Dissi.
-Oh tu non sei da meno bella mia!- Rispose Lily.
Arrivammo in pochissimo tempo in sala comune,visto che salva i gradini a due a due e ci fiondammo nella mia stanza.

Raccontai per prima la mia uscita e lei ascoltò tutto fino alla fine.
-Merlino! Cioè ti ha praticamente detto che gli piaci, ti ha implicitamente pregato di volerlo! E tu … l’hai baciato perché non ne potevi più della sua scenata ahah che ridere!-
-Non so perché l’ho fatto!certo volevo che stese zitto .. però non era l’unico motivo ecco- 
Lily bloccò di colpo la sua risata e mi fissò con bocca leggermente socchiusa,come e stesse guardando una pazza.

-Cioè tu mi stai dicendo che c’è la possibilità che Black ti possa piacere?- 
-Non .. Emh… non mi è indifferente, anche suo fratello Regulus è un bel ragazzo, ma io sono troppo grande per lui … o è lui ad essere troppo grande per me? Merlino che confusione!-
-Ehi, ehi guardami! Tu ormai sei una di noi ok? Qui è Regulus troppo piccolo non tu mi hai capita? E’ tutto ok, da quello che mi hai detto non hai intenzione di tornare indietro altrimenti il tuo piano salterebbe quindi tu hai la mia età,l’età d Black e di tutti i ragazzi del settimo anno ok?-
-Si , ok è tutto ok solo .. un crollo emotivo.. piuttosto com’è andata tra te e James?-
Dopo aver poto la domanda Lily è diventata tutta rossa.

-Oh .. Beh per prima cosa mi ha portata ai tre manici di scopa, anche perchè se mi avesse portata da madama piè di burro lo avrei mollato li … e abbiamo iniziato a parlare, mi ha detto tante cose, lo sapevi che vuole fare l’auror? Io credevo che vista la sua passione per il quidditch avrebbe fatto il cercatore invece vuole fare l’auror proprio come me … Non è stato egocentrico nemmeno per un secondo anzi è stato piuttosto … simpatico! Poi mi ha portata in libreria e non da Zonko, mi ha davvero portata in una libreria, anche se credo che qui ci sia il tuo zampino,è stato carino per tutto il giorno e non appena siamo usciti nella porta era attaccato un rametto di vischio, cioè t’immagini il vischio a metà maggio? Fatto sta che ha iniziato a seguirmi non se ne voleva andare, così ho preso James per la maglia e gli ho stampato un bacio, per il vischio sia chiaro!- 
-Ah ah non me la racconti giusta tu!-
-Bhe io non lo conoscevo per davvero, e l’uscita è stata molto piacevole e lui è davvero bel ragazzo, non mi è del tutto indifferente- 
-Lo sapevo!!! Ti piace molto eh ?- 
-Shhhhhh, ho soltanto detto che non mi è indifferente!-

Mi bloccai di colpo e smisi di fare il ballo strambo che avevo iniziato sul letto la guardai con occhi spalancati.
-E ora? Ora come ci dobbiamo comportare? Voglio dire .. dobbiamo fare finta di niente oppure..?-
-Bella domanda amica mia… bella domanda, non ne ho idea!- 
Dopo una buona mezz’ora passata a parlare su come ci saremmo dovute comportare avevamo un leggero languorino, e feci conoscere a Lily le fantastiche cucine, prendemmo molto cose e le portammo in camera dove iniziammo a parlare mangiando, Lily fu la prima a d addormentarsi io invece dopo aver preso pergamena, piuma e inchiostro e iniziai a scriver una delle mie ormai solite lettere.

Caro Harry,
Sto piuttosto bene qui, ormai mi sono ambientata e tutti mi trattano come se fossi sempre stata qui,le ragazze mi trattano bene e una volta di queste vogliono organizzare un pigiama party.
Oggi sono andata ad Hogsmead con Remus,Minus e Sirius,non so come a un certo punto mi sono ritrovata da sola con Sirius,credo che sia tutta colpa di Remus, siamo andati ai tre manici di scopa,DA SOLI,lì ha provato a prendermi la mano , ma io mi sono ritirata, ci è rimasto male si capiva, così siamo andati via, abbiamo camminato per un bel po’ e siamo tornati ad Hogwarts e lui ha iniziato a farneticare cose sul fatto che fosse impossibile che lui non mi piacesse,mi chiedeva il perché,non la smetteva di parlare e io ho fatto la prima cosa che mi veniva in mente.
Ebbene si l’ho baciato!
So cosa starai pensando, ‘’te l’avevo detto Hermione, hai un debole per Sirius’’ sei il mo migliore amico e a te non posso mentire, potrei avere un piccolo debole per Sir.
E ora starai penando ‘’da quando è diventato Sir?’’ beh da adesso.
A proposito di novità ho rimediato a tua padre un appuntamento con tua madre, è andata bene si sono anche dati un bacio, credo che adesso inizierà la loro storia che porterà a te.
Per quanto riguarda gli Horcrux Silente mi ha detto di aspettare ancora u po’ ma sono fiduciosa, questa storia finirà presto. Vogliono presentarmi all’Ordine, sarà a casa Potter, lo so è strano, nella casa che abbiamo visto insieme.


Mi manchi tanto. Mi fa sentire una stupida scrivere queste lettere sapendo che tu non le leggerai mai, io .. io .. Vorrei che tu fossi qui con me! 

Piccole gocce avevano iniziato a scendere sulla pergamena, mi tremavano le mani e le lacrime non volevano smetterla di scendere , scrissi una firma frettolosa misi la lettere insieme a tutte le altre e mi buttai nel letto mentre i singhiozzi iniziavano a farmi tremare più di prima, mi strinsi al cuscino e dopo aver pianto tutte le mie lacrime mi addormentai.

Angolo Autrice:
Salve a tutti!
Mi scuso per l'enorme ritardo ma purtroppo non ho più a disposizone una beta, per motivi che non starò a spiegare, e quindi mi ci è voluto un pò più di tempo. PEr chi volesse farmi da beta deve solo contattarmi.
Nel prossimo capitolo ci saranno tante sorprese! 
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto Martina87, Dolores1992,Titty79,Itoe_A_Black.
Alla prossima,
Un bacio GinnyW.

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Capitolo 7
*** La verità. ***



Rimasi a letto quel giorno, non avevo ancora superato il crollo emotivo della sera prima, Lily non aveva fatto domande. Si era limitata a portarmi qualcosa da mangiare dalla sala grande ma io non avevo fame, avevo lo stomaco chiuso.
Quando Harry aveva la testa piena di pensieri  prendeva la sua scopa e volava.
Scesi dal letto con talmente tanta fretta che Lily mi lanciò un’occhiata stranita scrollai le spalle  e dopo essermi vestita in fretta mi avvicinai mi avvicinai a lei.

-Vieni con me?- Chiesi distraendola dalla sua lettura.
-Dove?-
-Al campo da Quidditch ho voglia di volare un po’- Lei mi squadrò per bene, dopo aver chiuso il libro scese dal letto.
-Non credevo ti piacesse volare-
-Non mi piace infatti- Mi guardò stranita e io le mostrai di nuovo la foto con me, Harry e Ron.
-Amavano il Quidditch, e amavano volare-
-Non hai mangiato nulla, potrebbe venirti un calo di zuccheri mentre sei sulla scopa-
-Non preoccuparti!- Dissi e insieme ci avviammo verso il campo da quidditch.

 Dopo aver preso una delle scope che fanno usare ai primini montai in sella e mi librai in volo.
La prima cosa che notai fu Lily che mi osservava scettica dagli spalti, le sorrisi.
Iniziai a volare il più lentamente possibile, l’aria fresca che mi arrivava ai polmoni, il panorama, era tutto perfetto.
Aumentai la velocità, per quanto quella vecchia scopa me lo permettesse, era magnifico, il vento che mi scompigliava i capelli.
Mi avvicinai a uno degli anelli passandoci dentro.

Quanto mi mancano.

-Ehi Herm!-

Ma che diavolo …

Qualcosa di velocissimo mi superò e per poco non persi l’equilibrio.

Ora ricordo perché odio volare.

James e Sirius erano sulle loro scope con un ghigno stampato in faccia.
-Non sapevo ti piacesse volare!-Mi disse James sorridendo.
-Infatti non mi piace!- Risposi, o meglio gridai.
I due si lanciarono uno sguardo stranito prima di iniziare a girarmi intorno.

Forse avrei fatto meglio a mangiare qualcosa, pensai mentre iniziavano a venirmi dei capogiri.
La mia presa alla scopa si allentò.
-Ragazzi!- Mi ignorarono, bene.
Altro capogiro. Presa sempre più lenta.
-Ragazzi!- Nessuna risposta.
Vidi James e Sirius impallidire, poi mi sentì leggera come una piuma,  Lily e Remus erano sugli spalti  alzati, lei gridava, che avrà mai  gridare io mi sentivo così bene, poi senti due braccia che mi tenevano, una la schiena e l’altra sotto le gambe, alzai gli occhi e  due occhi grigio/azzurri mi restituirono lo sguardo infine il buio.
 
Pov Lily.
Era sera ormai e io mi trovavo in infermeria, Hermione non si era svegliata ma madama Chips mi aveva assicurato che il motivo era una pozione sonno senza sogni che le aveva somministrato.
 Mi avvicinai al suo letto e ci sedetti sopra prendendole una mano, dopo essermi assicurata di essere sola iniziai a parlale.
-Ehi Herm, potevi restarci secca sai? Meno male che Black ti ha presa al volo altrimenti non oso pensar a  quello che sarebbe potuto succedere, io ti avevo detto di mangiare qualcosa prima di andare ma tu no, sei più cocciuta di un mulo! Devi impegnarti ragazza hai una missione da compiere!-

-Signorina Evans?- Una voce dietro di me mi fece sussultare.
-Signor Preside- Dissi a mò di saluto.
-Potrei parlarle?- Mi chiese e io annuì.
-C’è un motivo se la signorina Granger ha perso i sensi questa mattina e non è certo un banale calo di zuccheri, oggi sono venuto a sapere che la Signora Granger, la madre della ragazza, è incinta…-
-Ma questo è impossibile perché Hermione è nata a settembre quindi questo vorrebbe dire che …-
-Esatto signorina Evans, non è lei il bambino che porta in grembo, è un maschio, la signorina Granger venendo qui ha cambiato le carte in tavola sconvolgendo in qualche modo i continium spazio tempo, potrebbe scomparire-

Assimilai la notizia in pochissimo tempo.
-COME?- Chiesi allucinata.
-No si agiti,non si agiti, ho tuttavia un asso nella manica. Si da il caso che un mio grande amico, un noto alchimista sia in possesso della pietra filosofale-
-Vuole che Hermione prenda l’elisir di lunga vita?-
-Perspicace, io vorrei che lo prendesse fino a quando non avrà raggiunto una veneranda età per poi smettere, se avrà figli loro non spariranno perché sono il frutto di qualcuno di questo tempo ma lo stesso  non è  per lei, se non lo prenderà al più presto sparirà, e con lei anche la possibilità di distruggere Voldemort-
-Capisco signore- Dissi e lui andò via come era venuto, però prima di andar via disse.
-A presto signorina Evans, spero che la Signorina Granger si riprenda-

Lo spero anch’io

 
Pov Sirius
Mi sento tremendamente in colpa per quello ch è successo oggi, certo non potevi mica prevedere che sarebbe svenuta ma forse avrei dovuto fare più attenzione, magari potrei andarla a trovar in infermeria, ma il coprifuoco è già scattato, ma che mi prende? Da quando ho paura di finire in punizione?
-Prong, Moony venite con me in infermeria?- Chiesi ai miei due migliori amici.
-Si, prendo il mantello e la mappa aspetta un secondo Pad-
Dopo esser corso fino in dormitorio e aver preso mantello e mappa uscimmo fuori dal ritratto della signora grassa coprendoci con i mantello.

Ci incamminammo e a passo svelto raggiungemmo l’infermeria in poco tempo, ma non eravamo soli.
-Signorina Evans?-
-Signor Preside-
-Potrei parlarle?-

Cosa voleva il preside dalla Evans?

-C’è un motivo se la signorina Granger ha perso i sensi questa mattina e non è certo un banale calo di zuccheri, oggi sono venuto a sapere che la Signora Granger, la madre della ragazza, è incinta…-

Beh cosa c’è di strano, avrà un fratellino o una sorellina.

-Ma questo è impossibile perché Hermione è nata a settembre quindi questo vorrebbe dire che …-

Cosa? La Evans si è rincitrullita? Cosa c’entra la nascita di Hemione con quella del fratello-sorella

-Esatto signorina Evans, non è lei il bambino che porta in grembo, è un maschio, la signorina Granger venendo qui ha cambiato le carte in tavola sconvolgendo in qualche modo i continium spazio tempo, potrebbe scomparire-

Sco… SCOMPARIRE?

-COME?-
-No si agiti,non si agiti, ho tuttavia un asso nella manica. Si da il caso che un mio grande amico, un noto alchimista sia in possesso della pietra filosofale-
Non è il momento di vantarsi delle sue conoscenze vecchio rimbambito!
-Vuole che Hermione prenda l’elisir di lunga vita?-

Vuole CHE COSA?

-Perspicace, io vorrei che lo prendesse fino a quando non avrà raggiunto una veneranda età per poi smettere, se avrà figli loro non spariranno perché sono il frutto di qualcuno di questo tempo ma lo stesso  non è  per lei, se non lo prenderà al più presto sparirà, e con lei anche la possibilità di distruggere Voldemort-
-Capisco signore-

Io no, ho bisogno di risposte e le potrò trovare soltanto in un posto.

-A presto signorina Evans, spero che la Signorina Granger si riprenda-
Corro via trascinando gli altri due con me stando bene attenti a non far spostare il mantello fino a quando non arrivammo in sala comune.

-Accio Scope- Dissi e due scope uscirono dal nostro dormitorio fino ad arrivarmi in mano, ne tirai una a James e salì in sella alla mia.
-Sali Moony?- Chiesi a Remus che mi guardava scettico.
-Non dirmi che vuoi farlo per davvero!- Chiese allucinato ma salì lo stesso in sella alla scopa.
 Pochi secondi dopo eravamo in aria e stavamo volando verso la stanza di Hermione.

-Cosa cerchi per la precisione Pad?- Mi chiese Ramoso.
-Qualsiasi cosa ci dia delle risposte, tu e Rem guardate nella borsa, io guardo nella scrivania-
Iniziai a cercare dappertutto, spostai libi di testo,pergamene, ma nulla, poi iniziai ad aprire i cassetti e Bingo.
Sembravano delle lettere,le presi in mano e chiamai gli altri due che evidentemente avevano tovato qualcosa.
-Cosa avete trovato?-
-Non ci crederai ma questo- Disse Remus indicando un libro.
-Si,si ok Rem è un libo che altro?-
-Questo libo si chiama storia della magia, è stato aggiornato il 25 giugno del 1983 e parla della prima guerra magica contro Voldemort-
-Oh andiamo questo è impossibile, oggi è il 20 maggio 1978-
-Appunto Sir, appunto, vedremo il resto  dopo tu cos’hai trovato?- Chiese James.
-Lettere-
-E che aspetti a leggerle?-

- Caro Harry,
So che tu non leggerai mai qeste parole, ma volevo sentirti vicino ,ne avevo bisogno, e questo era l’unico modo.
Mi manchi tanto. 
Sai, qui sono tutti gentili con me.
Ho conosciuto tua madre e per un momento mi sono persa nei suoi occhi,così simili ai tuoi.
Ho avuto modo anche di parlare con tuo padre, siete identici; per un momento mi sono dimenticata di tutto e pensavo che fossi tu ma ovviamente…
. Sto facendo tutto questo per te Harry, perché tu un giorno sia felice. Te lo meriti più di chiunque altro. 
Ti voglio bene Harry,sei il mio migliore amico.
Con affetto
Tua Hermione

Questa è la prima, sono tutte indirizzate ad questo Harry, ma ch cavolo significa?-

-Non ne ho idea! Leggi la seconda- Disse Rem.
- Caro Harry,
E’ la seconda volta che ti scrivo, pur sapendo che non riceverò risposta, ma è l’unico modo per sentirti vicino a me.
Oggi ho parlato per la prima volta con qualcuno riguardo la tortura che mi ha inferto Bellatrix.
La verità, però, è che non averti qui con me è peggio di qualsiasi tortura.
Oggi ho visto Sirius, so quanto ti manca e sai? E’ proprio, uguale a come lo ricordavo, tranne per il fatto che è davvero felice qui e chiaramente è più giovane. 
La vita qui procede tranquilla, ma so che presto dovrò andare a cercare gli Horcrux.
Spero di farcela, sai, spero davvero, di riuscire a farti avere una vita migliore.

Mi manchi tanto.
Ti voglio bene, tua Hermione.

Lei mi conosceva già? E a quanto pare anche questo Harry! Ma che Salzar sa succedendo??-

-Leggi  l’altra!- Mi incitò James.

- Caro Harry,
Oggi ho recuperato il primo Horcux insieme a tuo padre e a Sirius che si sono offerti di aiutarmi e io ho accettato, considerate le loro insistenze.
Per un momento mi sembrava di stare con te e Ron… come se fossi tornata indietro nel tempo. Cioè, avanti…Cioè…insomma, hai capito quel che intendo.
Mi mancate da morire! Tutti e due.
Per quanto riguarda il resto, qui me la cavo piuttosto bene.
Oggi mentre ero in missione ho chiamato tuo padre Harry, un piccolo lapsus, ma puoi ben immaginare la sua faccia quando l’ho chiamato così. E’solo che siete proprio identici, se non fosse per gli occhi e per me non è tanto semplice.

Spero che da voi le cose siano migliorate e che tutto proceda nel migliore dei modi.
Mi auguro tanto di riuscire ad uccidere Voldemort.
E così, salvarti. E salvare il tuo avvenire.
Ti voglio bene
                                                                                                                                                   Tua Hermione.
Oh Porco Merlino James! Hermione quel giorno ha chiamato TE Harry! Ma è impossibile tu non hai figli! Non riesco a capire!-

-Continua a leggere- Mi disse Remus.

- Caro Harry,
Oggi è stata una giornata davvero stancante.
Per prima cosa credo di piacere a Sirius. Ti starai chiedendo come lo so, vero? Beh, oggi mi ha baciata. ( E io gli ho urlato conto che era un’idiota e che se ci avesse riprovato lo avrei affatturato!!!) Lo so è un po’ strano che io piaccia al tuo padrino, ma in fin dei conti, è anche vero che, prima o poi dovrò crearmi una famiglia… No Harry! Non mi piace ASSOLUTAMENTE se è quello che stai pensando! Però è così strano… io qui mi sento come se fossi… troppo piccola, capisci? Come riuscirò a crearmi una vita? 
Oggi ho raccontato a tua madre il mio segreto, omettendo il fatto che sei figlio suo e di James. Lei è stata molto comprensiva e ha giurato di mantnere il segreto.
Ha anche cercato di convincermi che Sirius non è tanto un pessimo ragazzo e che, in fondo, dovrei davvero crearmi una nuova vita in questo tempo.
Oh, Harry! Quanto vorrei avere il tuo parere… mi sento vuota non avendoti qui con me.
Mi manchi tanto Harry. 

Tua Hermione.
Ok James ricapitoliamo, tu sei il padre, io il padrino e lei ha parlato anche con sua madre, adesso si ch mi sembra una svitata!-

-Leggi l’altra!-Disse James concentrato a non perdersi una sola parola,nel frattempo Remus aveva ripreso a cercare nella borsa di Hermione.

-E’ l’ultima, porta la data di ieri.
Caro Harry,
Sto piuttosto bene qui, ormai mi sono ambientata e tutti mi trattano come se fossi sempre stata qui,le ragazze mi trattano bene e una volta di queste vogliono organizzare un pigiama party.
Oggi sono andata ad Hogsmead con Remus,Minus e Sirius,non so come a un certo punto mi sono ritrovata da sola con Sirius,credo che sia tutta colpa di Remus, siamo andati ai tre manici di scopa,DA SOLI,lì ha provato a prendermi la mano , ma io mi sono ritirata, ci è rimasto male si capiva, così siamo andati via, abbiamo camminato per un bel po’ e siamo tornati ad Hogwarts e lui ha iniziato a farneticare cose sul fatto che fosse impossibile che lui non mi piacesse,mi chiedeva il perché,non la smetteva di parlare e io ho fatto la prima cosa che mi veniva in mente.
Ebbene si l’ho baciato!
So cosa starai pensando, ‘’te l’avevo detto Hermione, hai un debole per Sirius’’ sei il mo migliore amico e a te non posso mentire, potrei avere un piccolo debole per Sir.
E ora starai penando ‘’da quando è diventato Sir?’’ beh da adesso.
A proposito di novità ho rimediato a tua padre un appuntamento con tua madre, è andata bene si sono anche dati un bacio, credo che adesso inizierà la loro storia che porterà a te.
Per quanto riguarda gli Horcrux Silente mi ha detto di aspettare ancora u po’ ma sono fiduciosa, questa storia finirà presto. Vogliono presentarmi all’Ordine, sarà a casa Potter, lo so è strano, nella casa che abbiamo visto insieme.


Mi manchi tanto. Mi fa sentire una stupida scrivere queste lettere sapendo che tu non le leggerai mai, io .. io .. Vorrei che tu fossi qui con me!
                                                    Sempre tua ‘Mione.
 Ok abbiamo passato le nostre giornate con un malata di mente da manicomio e …- Non riuscì a finire perché Remus mi bloccò

-Oppure abbiamo passato le nostre giornate insieme d una ragazza che viene dal futuro- Disse mostrandomi una collana strana, la osservai meglio , era una gira tempo!
-Che altro c’è in quella borsa?- Chiesi mettendo tutto il braccio all’interno.

La prima cosa che toccai fu qualcosa di duro,rigido, come la copertina di un libo, lo tirai fuori, era un album fotografico, presi a sfogliarlo insieme a Rem e James.
Sempre tre ragazzi, Hermione, quello che doveva essere Harry  un ragazzo dai capelli rossi, poi altre dove c’era una ragazza dai capelli rossi, e una dove c’eravamo io  Rem e i tre.
-Questi siamo noi!- Esclamai sorpreso.
-E io dove sono?- Chiese James stranito.
-Da quello che ho capito ti sposerai con Lily e morirete lasciando vostro figlio orfano, Hermione  tornata qui per ridare la felicità a questo Harry, vuole cambiare il corso degli eventi – Disse Rem.

James morto? La mia vita sarebbe andata in pezzi, e Hermione stava cercando di impedire ciò.
LAscia cadere l'album per terra e mi misi a frugare nella borsa estraendo: una maglia e un pantalone stracciati e coperti di sangue, lo lascia cadere a terra come scottato.

-Era in guerra quando è venuta qui- Disse James sorpreso.
Misi di nuovo la mano nella borsa e ne estrassi uno zaino.

Sentì lo scricchiolare della porta che si apriva lentamente, ebbi soltanto il tempo di buttare il mantello di Prong sopra quello strano zainetto, subito dopo la porta della camera si spalancò rivelando una ragazza che alla vista delle condizioni pietose della stanza s’immobilizzò. 


Angolo Autrice:
Salve
. a tutti gente! Chi sarà ad aver aperto la porta? Lo scoprirete nel prossimo capitolo :)
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le preferite/seguite/ricordate, i lettori silenzosi ma soprattutto Miss_Riddle Sterkey, Titty79 e vallie195 per aver recensito, grazie dei complimenti e dei consigli ragazze :)
Un bacio GinnyW

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Capitolo 8
*** La verità pt.2 ***


Sentì lo scricchiolare della porta che si apriva lentamente, ebbi soltanto il tempo di buttare il mantello di Prong sopra quello strano zainetto, subito dopo la porta della camera si spalancò rivelando una ragazza che alla vista delle condizioni pietose della stanza s’immobilizzò.
 
Dopo aver parlato con Silente, Lily rimase qualche altro minuto a far compagnia a Hermione, che era bellamente addormentata.
Dopo aver guardato l’ora, si decise ad andare anche lei a dormire.
Arrivò in sala comune poco dopo, e si diresse verso la camera di Hermione, poiché aveva lasciato il pigiama lì da lei.
Non se la sentiva di dormire in quella camera senza di lei, ormai si era affezionata e le faceva male sapere che la salute della sua amica era a rischio in quel momento.
Aprì lentamente la porta e …
 
Pov Lily.

Aprì la porta e m’immobilizzai.
Tutto ero a soqquadro, me la richiusi alle spalle.
I letti disfatti, i cassetti della scrivania per terra, i libri della libreria personale di Hermione sparsi ovunque, la sua borsa tra le mani di Remus… LA SUA BORSA TRA LE MANI DI REMUS?

-Potter, Black, Lupin, avete trenta secondi per dirmi cosa ci fate qui o giuro su Godric che non sopravvivrete ai miei Avada Kedavra-

Che avessero scoperto qualcosa era palese, ma cosa avevano scoperto? Quanto sapevano?

-Evans noi … si noi …-
-Cosa voi eh Potter? Cosa? Se Hermione sapesse che siete stati qui, a rovistare tra le sue cose come la prenderebbe? Se sapesse che tu, Black, sei venuto qui e hai messo mano nelle sue cose cosa direbbe? Questa … questa è un’effrazione!-
-Lily ti prego ascolta ..-
-No Remus, proprio da te non me lo sarei aspettata, come vi siete permessi!? Esigo delle spiegazioni, a meno che non vogliate che vada da Hermione e le racconti tutto!  Adesso voi mi direte l’esatto motivo per cui vi trovate qui-

Dovevo sapere se avevano scoperto qualcosa, ovviamente avrei informato Hermione il rpima possibile .
-Stavamo cercando un libro … Hermione ha tanti libri, doveva prestarcene uno …-
-Risposta sbagliata Potter, voglio sapere il vero motivo per cui voi siete qui-
Passarono i secondi, così come i minuti, ma loro non accennavano a volermi rispondere, fino a quando Black esplose.
-E’ inutile che fai tanto la santarellina ok?  Abbiamo sentito la discussione che hai avuto con Silente e siamo venuti qui in cerca di risposte. Mi sembra legittimo sapere perché la ragazza che mi piace è misteriosamente svenuta e deve prendere l’elisir di lunga vita per non scomparire. Questo mi sembra molto strano a te no? Quindi Evans o ci dici cosa significano queste- Mi mostrò un pugno di lettere- O lo scopriremo da soli. A te la scelta-
Mi avvicinai e gli presi le lettere dalle mani, iniziai a leggerle tutte, una ad una.

..A patto che tu esca con James

Harry Potter.

Ho conosciuto tua madre e per un momento mi sono persa nei suoi occhi,così simili ai tuoi.

Oggi ho recuperato il primo Horcux insieme a tuo padre e a Sirius.

A proposito di novità ho rimediato a tua padre un appuntamento con tua madre, è andata bene si sono anche dati un bacio, credo che adesso inizierà la loro storia che porterà a te.
 
Feci cadere le lettere per terra e corsi via, non importava l’orario, non importava che Potter, Black e Remus avessero scoperto qualcosa, non importava più niente. Ormai aveva soltanto una cosa in mente.

Devo raggiungere l’infermeria.

Coma aveva potuto omettere questo particolare?
Arrivai in fretta, con il fiatone ma in fretta.
Era sveglia, guardava la mezza luna
-Chi sono i genitori di Harry?-
-Lo hai scoperto non è così? Sapevo che prima o poi ci saresti arrivata, era solo questione di tempo-
-Lui mi piace-
-Sono contenta per voi-
-Aspetta un momento ma … da quanto sei sveglia?-
-Abbastanza da sapere che potrei scomparire ah .. e che i ragazzi avranno già scoperto tutto-
-Come …-
-Un giorno te lo dirò-
 
Angolo Autrice:
Salve gente! :) 
Spero che il capitolo vi piaccia, ormai non manca molto alla fine.
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto Alwaysmiling_ , Flavia1008, cat_princesshp, titty79 e Lilith_98 per aver recensito :)
Alla prossima Un bacio GinnyW.
Ps scusate se il capitolo è corto.
 

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Capitolo 9
*** Mettersi in gioco. ***


Tre giorni dopo…
 
Erano ben tre giorni da quando Lily e i ragazzi avevano scoperto la verità.
Lily era venuta a trovarmi ogni giorno, in  ogni momento della giornata, aveva persino saltato le lezioni.
Io e lei avevamo parlato molto in questi ultimi giorni, le avevo raccontato  tutta la verità, la mia storia per intero, insieme a quella di Harry e Ron, la sua storia, insieme a quella di Remus, Sirius e James.
Lei invece mi aveva parlato di come andavano le cose fuori dall’infermeria, di come si comportavano i  ragazzi, di quanto avevano scoperto (tutto) e di come lo avevano scoperto.
Mi aveva raccontato molto, lei e James continuavano a vedersi, lui era rimasto molto colpito da quello che avevo fatto, mi reputava molto più coraggiosa di quanto avesse immaginato.
Anche Remus l’aveva presa piuttosto bene anche se evitava di parlarne.

Infine Sirius …   Beh lui…. non sapevo esattamente cosa pensava adesso … cosa provava.
Non era venuto in infermeria nemmeno una volta, nemmeno una dannatissima volta.
James non ne parlava con Lily, faceva sempre in modo di cambiare argomento ogni qual volta lei lo menzionava, quindi di conseguenza la mia informatrice era a corto di informazioni su di lui.
Beh oggi avrei potuto scoprirlo da sola, visto che ero appena stata dimessa, l’infermiera volava tenermi dentro ancora qualche giorno, ma visto che questa sera si sarebbe tenuta una riunione dell’ordine, la prima a cui avrei partecipato, ha dovuto a malincuore lasciarmi andare.
Dopo aver salutato l’infermiera uscì da quella prigione bianca.
Mi aggiravo per i corridoi, con l’intento di trovare Sirius, ed eccolo li intento a discutere con una corvonero.

Discutere.

Discutere.

Discutere.


No non stavano discutendo.
Stavano proprio flirtando, e anche palesemente!
Lei appoggiata con la schiena contro il muro, lui invece che le bloccava una via d’uscita con una mano e l’altra invece la teneva in
tasca.

Mi avvicinai, ma nessuno dei due pareva avermi notato.
Cosa cavolo avevo creduto? Sapevo che Sirius da piccolo era un dongiovanni, me lo aveva raccontato lui stesso nel futuro ma…. Non  riuscivo a credere ai miei occhi.

Mille aghi ghiacciati mi stavano premendo il cuore, circondandolo, rendendomi impossibile qualsiasi movimento, il mondo aveva
smesso di girare.
Mi imposi di voltare la testa e con mia grande sorpresa ci riuscì.
Venni distratta da quei due quando qualcuno mi sfiorò il braccio, mi voltai e incontrai due occhi grigi.

Regulus.

-Forse è meglio se andiamo via di qui Herm…-  Mi voltai di nuovo verso Sirius e notai che aveva FINALMENTE smesso di civettare con quella …. Civetta e mi stava fissando come se lo avessi colto con le mani nel sacco, poi spostò il suo sguardo verso il fratello e si trasformò in rabbia quella nei suoi occhi.
Regulus mi prese una mano e mi trascinò via di lì, senza lui non avrei avuto la forza di andar via.
Ma purtroppo qualcosa mi strattonò indietro.
-Dove credi di portarla? Al tuo covo di mangiamorte? Lascia stare la mia ragazza. Ora.-
-A adesso sarebbe la tua ragazza eh?  Beh fino a cinque minuti fa ti era completamente passato di mente o sbaglio?-
Sirius ci aveva raggiunti e adesso stava litigando con Regulus, entrambi mi tenevano una mano e non accennavano a volerla lasciare.

SBAM!

Ecco che le parole di Regulus mi risvegliarono, come uno schiaffo in pieno viso.
-Basta voi due!-  mi allontanai da entrambi sciogliendo le prese dalle mie mani.
-Herm….- Tentò di dire Sirius.
-Cosa Sirius? Cosa?- Chiesi spazientita.
-Credo che dovremmo parlare … di tutto quello che è successo..-
-Ok, va bene-
-Davvero? Fantastico! Potremmo andare al lago o…-
-No. Non ora, non oggi. Sono impegnata.-
-Cosa? Che vuol dire che sei impegnata?-
Mi allontanai ancora un po’ dopo di che mi voltai e andai via lasciandolo lì, in mezzo al corridoio insieme al fratello.


***


Riunione Ordine Della Fenice.
Casa Potter.
 
Dopo esser  andata via da quel corridoio mi diressi a passo deciso all’ufficio del preside.
Pensando e ripensando alle parole di Sirius.

Mi aveva chiamato la sua ragazza, ma non ne avevamo mai parlato….

Che volesse troncare tutto?

Ma troncare cosa poi?

Voleva parlare… forse voleva dirmi nel modo più gentile possibile che per lui ero stata soltanto una distrazione.


-La vedo pensierosa  Signorina Granger, qualcosa la turba?-
Ero appena arrivata davanti l’ufficio del preside, lui mi stava aspettando li per poter andare a casa Potter.
-Niente d’importante professor Silente ma …. La professoressa  McGranitt …. Lei non doveva venire con noi?-
Guardai oltre la spalla del preside come a volermi accertare che non era nemmeno lì, possibile che fosse in ritardo? eppure la professoressa McGranitt non era mai in ritardo.
-Si ma abbiamo deciso che fosse più opportuno farla rimanere qui a sorvegliare il castello, d’altronde la professoressa McGranitt sa già tutto quello che c’è da sapere su di te-
-Oh… non c’è problema- 

Mi porse il braccio e nel momento in cui lo afferrai sentì il classico strappo all’ombelico della smaterializzazione.
Due secondi dopo mi trovavo davanti una casa bellissima, la stessa casa che avevo visto distrutta insieme ad Harry la vigilia di natale…

Harry… quanto mi mancava.

Superammo il cancello e Silente bussò alla porta, quest’ultima si aprì con uno scatto e io rimasi pietrificata.
-Fred?- Chiesi allucinata.
-Fred cosa diavolo ci fai qui?-
-Emm…. Non so di chi tu stia parlando, io sono Fabian-
-Fabian … Fabian Prewett ? Fratello maggiore di Molly Weasley giusto?-
-Mmm… Vedo che la ragazzina ha studiato! Dai entrate- Disse scostandosi e facendoci entrare.
-Non chiamarmi ragazzina!-
-Come vuoi tu ragazzina-
 Vorrei presentarvi Hermione Granger nuovo membro effettivo dell’ordine-
-Albus ma ne sei sicuro?Nessuno ch frequenta ancora la scuola è mai stato proclamato membro effettivo-
-Si ne sono sicuro , ora dovrei dirvi alcune cose riguardo il suo conto … -
-Dopo Albus, ora dobbiamo parlare di altro. I mangiamorte hanno intenzione di attaccare Hogwarts perchè cercano qualcuno, uno studente che a quanto pare ha la chiava per distruggerlo, vuole portarlo dalla sua parte, e non sappiamo quando sarà…-  Malocchio non potè finire la frase che un patronus a forma di gatto è entrato nella stanza.
 

-Siamo stati attaccati Albus, siamo sotto assedio. Chiedo rinforzi! Hanno distrutto le protezioni, cercano la ragazza.
La voce di Voldemort si è espansa in tutto il castello. Ha detto testuali parole ‘’ consegnatemi la ragazza del futuro  o ucciderò ogni uomo,donna o bambino che la nasconde. Avete un’ora’’
Tieni la signorina Granger al sicuro, poi manda rinforzi-

Il sangue mi si gelò nelle vene, voleva me, lo aveva scoperto, aveva scoperto tutto, e avrebbe ucciso tutti per avermi.
I miei pensieri si diressero subito verso Lily.
Non potevo lasciarla morire, nemmeno i malandrini dovevano morire a causa mia.
Nessuno doveva morire a causa mia.

-Molly tu rimani qui con la Hermione, noi andiamo a combattere-
 Aveva detto quello che doveva essere Gideon Prewett.
-Cosa? NO!- ma nessuno mi stava ascoltando.
-Lei è l’unica in grado di ucciderlo..- Tentò di dire Silente ma Molly lo bloccò.
-Non pensarci nemmeno Albus, è soltanto una ragazza! Lei rimane qui!-
-Signora Weasley lei è stata per me una seconda madre, addirittura una prima quando ho dovuto mandare i miei genitori in Australia e le voglio un bene immenso …. Ma non posso mettere in pericolo le vite dei miei amici, non posso mettere in pericolo la vita di nessuno. Sono venuta qui  con un obbiettivo, e lo raggiungerò a costo di rimanerci secca- vidi tutti guardarmi ammirati per il mio discorso.
Appunto credevano che fosse soltanto un discorso, perché vidi il terrore nei loro occhi quando a bacchetta sguainata mi misi a correre verso la  porta d’ingresso, cercarono di prendermi in qualche modo.

-Quella non è la ragazza che piace a Sir?-  Sentì dire poco prima di smaterializzarmi, da Charlus Potter.
-Si tesoro ma non mi sembra il momento ne il luog…- Gli stava dicendo la moglie
-BENVENUTA IN  FAMIGLIA!-  gridò invece lui senza ascoltare altro.
Ebbi soltanto il tempo di dire un ‘’COSA?’’ ma proprio in quel momento riuscì ad uscire da quella casa, subito dopo mi smaterializzai.


Angolo Autrice:
Salve gente! 
Stupido, stupido Sirius! Avrebbero dovuto parlare ma sbam ecco che Voldemort attacca, chi gli avrà detto di Hermione? 
Ed ecco che vediamo l'Hermione guerriera che amiamo! Quella che non ha paura di niente, nemmeno di Voldemort.
Ci vediamo al prossimo capitolo :)
Ringrazio tutti coloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto michicucciola,Serpe97, Martina87, titty79 e LilianneRose per aver recensito, grazie a tutti :D
Un bacio GinnyW.

 

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Capitolo 10
*** La guerra. ***


Pov Hermione.

Mi smaterializzai ai piedi del lago nero, stranamente quella guerra improvvisata non aveva ancora raggiunto quella parte.
-Expecto patronum- Sussurrai e la solita lontra fuoriuscì dalla mia bacchetta.
-Lily, corri al dormitorio, nella mia borsa  di perline ci sono tutti gli horcrux e delle zanne di basilisco, distruggili, fai in fretta non ho molto tempo, io nel frattempo vado ad intrattenere Voldemort, nel momento in cui tu li avrai distrutti tutti io potrò distruggere lui. Ti voglio bene, dì a Sirius che … o al diavolo digli che mi sono innamorata di lui, di anche a James e Remus che voglio bene loro e a Regulus che può essere diverso da ciò che i suoi genitori vogliono. Arrivederci, spero, Lily Evans-

Dopo aver guardato la mia piccola lontra svolazzare verso il castello iniziai a camminare vero la foresta proibita, conscia che quella sarebbe stata, molto probabilmente, l’ultima volta che avrei visto Hogwarts.
 
***
Pov Lily.

Era una giornata come tutte le altre, io e James avevamo in programma di uscire insieme, non in modo del tutto legale.
Eravamo fuori dalla sala comune di Grifondoro  quando sentimmo qualcuno gridare.
Subito una voce a me sconosciuta  si espanse per tutto il castello.

-Ho saputo che avete con voi una ragazza di un altro tempo.
Consegnatemi la ragazza del futuro, consegnatemela  o ucciderò ogni uomo,donna o bambino che la nasconde.  I miei mangiamorte  stanno già distruggendo le vostre difese, avete un ora-
Subito dopo si sentì uno scoppio.

Hermione… meno male che non sei qui.

Provai a stringere la mano di James ma non trovai nessuno al mio fianco.
Era già sulle scale, pronto a scontrarsi contro i mangiamorte, pronto a fare l’eroe.
Odiavo quando doveva fare così, senza chiedere il mio parere, senza che mi portasse con se, a combattere spalla contro spalla, fianco a fianco, lui doveva sempre fare tutto da solo.

-Lily! Torna in sala comune! Io tornerò a prenderti-
Non ebbi nemmeno il tempo di contestarlo che era già sparito, così di malavoglia, dopo aver fatto entrare tutti i prmini e i minorenni in generale, rimasi anche io in sala comune.
Dopo qualche minuto qualcosa attirò la mia attenzione.
Una piccola foca … no una lontra, un patronus.

Mi fece segno di seguirlo e così feci, fino a quando non arrivai in camera di Hermione, aprii piano la porta e trovai la lontra al centro della stanza, ad aspettarmi.
Non avevo notato che qualcuno mi stava seguendo.
Nel momento in cui mi chiusi la porta alle spalle la voce di Hermione si espanse in tutta la stanza.

-Lily, corri al dormitorio, nella mia borsa  di perline ci sono tutti gli horcrux e delle zanne di basilisco, distruggili, fai in fretta non ho molto tempo, io nel frattempo vado ad intrattenere Voldemort, nel momento in cui tu li avrai distrutti tutti io potrò distruggere lui. Ti voglio bene, dì a Sirius che … o al diavolo digli che mi sono innamorata di lui, di anche a James e Remus che voglio bene loro e a Regulus che può essere diverso da ciò che i suoi genitori vogliono. Arrivederci, spero, Lily Evans-

Il panico mi avvolse, io non ero abituata a questo genere di cose, ero Lily, solo Lily, perché Hermione mi aveva assegnato un compito tanto importante? Lei stava rischiando la vita e dava l’unica possibilità di salvarla a me. Perché?

Perché si fida di te.

Disse una voce nella mia testa.
Ed era vero, si fidava a tal punto di me da affidarmi la sua stessa vita.
Era arrivato il momento che ‘’solo Lily’’ diventasse una guerriera.
Corsi a prendere la borsa di perline ma qualcuno,più precisamente Black, sbucò dal nulla e me la portò via prima che potessi raggiungerla.
-Black! Ridammela!-
-Sta andando a farsi uccidere! Dobbiamo fermarla, non pensare a…-
Ma lo interruppi prima che potesse finire.

-Certo, per te e il tuo compare si deve sempre fare così! Mai chiedere il parere di qualcuno, mai rispettare le decisioni altrui! Dovete fare gli eroi! Ma non funziona così! Non capisci che sta facendo tutto questo per una ragione? Tu non sai tutta la storia, non sai quanto ha sofferto, ma io si, e se mi  ha chiesto di distruggere quei maledettissimi horcrux lo ha fatto per una ragione. Quindi dammi quella maledettissima borsa-
-Evans…-
- Morirà se non li distruggiamo- Dissi semplicemente e lui me la porse, ma inaspettatamente non mi lasciò da sola a distruggere quei cosi, lo fece insieme a me, spalla a spalla.
 Quello che non avevo potuto fare con James.
 
Pov Sirius.

Porsi la borsa alla Evans.
Il suo discorso mi aveva lasciato senza parole, mi aveva colpito come non aveva saputo fare nessun altro.
Perché era vero,io non conoscevo tutta la storia di Hermione, e questo mi procurava rabbia.
Sentivo di provare qualcosa per lei, qualcosa di mai provato prima d’ora, forse era amore.
Il fatto che adesso lei stesse rischiando la vita , mentre noi qui stavamo semplicemente pugnalando questi oggetti  mi faceva star male, ma la Evans aveva detto che sarebbe morta se non lo avessimo fatto quindi non dissi una parola.
-Cosa fai?- Mi chiese stranita.
-Ti aiuto, pronta? Uno..-
Sarebbe andato tutto bene…
-Due..-
O al diavolo digli che sono innamorata di lui.
-..Tre-
 
Pov James.

Dopo che Voldemort, perché ero certo che fosse lui, fece il suo discorso iniziai a correre, con la bacchetta stretta in mano, pronto ad affrontare i mangiamorte.
All’improvviso mi ricordai di qualcosa, o meglio qualcuno.

Lily.

-Lily! Torna in sala comune! Io tornerò a prenderti-
La delusione nel suo viso era palese, insieme all’amarezza,  ma non potevo permettere che le succedesse qualcosa, non lo avrei permesso, e anche se sapevo che probabilmente non avrei mantenuto la promessa che le avevo appena fatto continuai a correre, finche lei sarebbe stata al sicuro io sarei stato bene.

Adesso il mio compito era proteggere Hermione, come lei aveva fatto tante volte con mio figlio, o almeno questo mi aveva raccontato Lily.
-Remus!-  Urlai nel trambusto che si era creato, riconoscendo il mio migliore amico.

-Attento! Stupefictum!- Dissi schiantano il mangiamorte che lo stava per aggredire, lo raggiunsi e iniziammo a combattere, come se fossimo al club dei duellanti, come se tutto fosse normale, ma mancava qualcuno.

Sirius.
 

Pov Hermione.

Arrivai in poco tempo ai limiti della foresta proibita, guardai per l’ultima volta il castello e subito dopo mi immersi nell’oscurità, con la bacchetta stretta in mano.
-Guidami- Sussurrai, e la bacchetta iniziò a dirmi la strada da seguire per arrivare a lui.
Camminai per minuti interi, minuti lunghissimi e dopo un lasso di tempo indecifrabile  mi trovai davanti a diversi mangiamorte in cerchio, con Voldemort al centro.
Vidi Regulus spalancare gli occhi e farmi cenno di andar via, mentre Piton mi osservava con sguardo strano.

Mi schiarì la voce per farmi notare e subito Voldemort si voltò a fissarmi.
-Finalmente- Sussurrò Voldemort.
-Dimmi viaggiatrice da che anno vieni?-mi chiese, ignorai lo sguardo stupito di Regulus e risposi stando al gioco.
-Dal 1998-
-E dimmi, ho vinto la guerra?- Sapeva che ci sarebbe stata una guerra.
-Oh no, qualcuno ti ha già mandato all’inferno-  Vidi con la coda nell’occhio che sia Piton che Regulus avevano trattenuto il fiato.
-Fantastico, allora sei qui per impedire tutto ciò, non è così?-
-Cosa? No!-
-Allora  perché saresti qui se io fossi già morto? Fammi indovinare è morto qualcuno di importante? la vita di qualcuno è stata rovinata?- Non risposi a questa domanda.

-Sei venuta fin qui con il rischio, anzi la certezza, che io non sarei morto soltanto per rendere migliore la vita di qualcuno, condannando l’umanità. Mi dispiace ragazzina, ma non sempre le cose vanno come vorremmo-
-Avada Kedavra-

Sentì qualcuno sussurrare una formula a me ignota simile al protego.
-Protegnus-
L’impatto con la maledizione senza perdono mi avrebbe uccisa se non fosse stato per quello, ma comunque l’impatto fu talmente tanto forte da farmi scaraventare molti metri più in la facendomi perdere la conoscenza per qualche minuto.

Mi risvegliai quando sentì qualcuno scuotermi la spalla.
-Piton?- Sussurrai.
-Lily, lei sta bene vero?- Annui lentamente e lui mi fece segno di far finta di essere morta.
Qualcuno mi prese in braccio e iniziammo a camminare, la bacchetta ancora stretta in pugno.
Dopo una lunga camminata sentì il rumore di una battaglia, il brusio di persone che si fermavano di botto a guardarmi, persone che trattenevano il fiato,  sapevo che gli auror insieme ai membri dell’ordine della fenice erano presenti.

-Sciocchi! Avete visto cosa succede ad affidarvi ad una ragazzina inesperta? D’ora in poi invece riporrete la vostra lealtà a me!-
Sentì qualcuno gridare e Voldemort  ridere.

Lily

-Sciocca ragazzina,  siete tutte così sentimentalmente vulnerabili-
Era troppo, mi buttai a terra, lasciando le braccia di un più che sorpreso Regulus e mi fiondai contro Voldemort.
-Avada Kedavra!-  Urlai mentre i suoi occhi si spalancavano.
Per la prima volta vidi delle  emozioni farsi largo nei suoi occhi.

La prima fu la sorpresa.

La seconda la paura.

Poi più niente, si accasciò a terra, morto.
Stavo per crollare a terra stremata quando due braccia mi sostennero prima che toccassi terra.

-Sirius-  
-Hermione, senti non m’importa se non è ne il momento ne il luogo adatto, non m’importa nemmeno se tu sei venuta dal futuro, mi importa solo di te, e quello che adesso so è che ti amo-
-Non sai tante cose di me-  Sussurrai quasi a volerlo convincere che non ero quella giusta, nonostante mi  fossi a mia volta innamorata di lui.
-Abbiamo tutta la vita davanti perché tu possa raccontarmele-
 

Angolo Autrice:
Ok ritardo di un solo giorno, non è moltooo :)
Questo è l'ultimo capitolo, dopo  di questoci sarà l'epilogo.
Voldemort è FINALMENTE morto.
Ringrazio tutt icoloro che l'hanno inserita tra le seguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto ren_96, titty79, Lilith_98 e  MArtina87 per aver recensito.
Alla prossima,
X GinnyW. 

 

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Capitolo 11
*** Epilogo ***


Epilogo.

 

La stazione di king's cross era gremita di gente quel giorno, per non parlare del binario 9 ¾ .

Altair e Maia sarebbero dovuti partire per il loro primo viaggio verso Hogwarts, mentre Andromeda avrebbe dovuto aspettare altri due anni.

Harry, Ron Neville sarebbero partiti anche loro per la prima volta insieme ai piccoli gemelli Black.

 

Fin da piccoli i ragazzi Black avevano fatto amicizia con i piccoli Potter, Harry James e Charlotte Dorea, con il piccolo Neville Paciock e la sorella Molly e ovviamente con i ragazzi Weasley.

Altair aveva legato molto con Harry e Ron, Maia e Neville erano proprio inseparabili e Andromeda e Charlotte, come Molly e Ginny erano migliori amiche.

Erano le dieci e cinquanta e Hermione Black stava salutando il suo primo, e unico, figlio maschio prima della partenza di quest'ultimo.

-Tesoro mi mancherai tanto, vedi di fare tutti i tuoi compiti e non metterti nei guai, intesi?- Disse al suo piccolo ometto.

-Si mamma, farò tutti i miei compiti- Non ebbe il tempo di ribattere poiché Sirius le fu subito alle spalle accompagnato dalle due piccole principessine Black.

-Hai sentito Herm.. tutti i suoi compiti! Più di quanto potessi sperare.-

-Sirius io non volevo solo questo....-

Hermione si voltò verso Altair ma il piccoletto se l'era già svignata, tutto suo padre.

 

 

-Maia tu ti terrai lontana dai guai per rendere felice la mamma vero?- Chiese speranzosa alla sua prima figlia femmina.

-Oh c'è … c'è Neville che mi chiama- Esclamò svignandosela anch'ella.

Hermione la guadò allontanarsi e salire sul treno accompagnata dal suo migliore amico Neville e vide di sfuggita Harry e Ron, una lacrima le sfuggi ma l'asciugò prontamente.

 

A quel punto Hermione si voltò verso la sua ultima figlia con sguardo speranzoso.

-Dromeda … quando tu partirai rispetterai tutte le regole vero?- Ma purtroppo, o per fortuna, la piccola Andromeda non ebbe il tempo di rispondere a causa del fischio del treno.

 

Prese in braccio la piccola e mentre il marito la cingeva per i fianchi e la avvicinava a sé il treno iniziava la sua corsa verso Hogwarts.

 

Poco dopo anche Lily, James e tutti gli altri li raggiunsero.

Una nuova storia stava per cominciare, nuovi Black, Potter, Weasley, Paciock e tanti altri stavano per avere la loro avventura, avventura priva di pericoli o di morte.

 

 

 

James Potter – Lily Evans: Harry James e Charlotte Dorea                        
Hermione Granger – Sirius Black: 
 Altair Orion, Maia Cedrella e Andromeda Vega       
Alice Prewett – Frank Paciok: Neville e Molly
Molly Prewett: Charlie, Bill, Percy, Fred, George, Ron e Ginny.

Angolo Autrice:
Wow anche qusta storia è finita! 
Ovviamente ci sarà il seguito, spero continuerete a seguirmi :D
Ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le suguite/preferite/ricordate, i lettori silenziosi ma soprattutto Martina87, Ribelle, LilyLilian, titty 79 e Cloddina per aver recensito :)
X GinnyW.

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