I Mitici 8

di DrHouse93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La missione VK11 ***
Capitolo 2: *** Super-poteri ***
Capitolo 3: *** Harry Potter ***
Capitolo 4: *** Il ragazzo che è sopravvissuto ***
Capitolo 5: *** Flashback ***
Capitolo 6: *** L'Orso Coattone ***
Capitolo 7: *** In the body ***
Capitolo 8: *** Il Quartier Generale ***
Capitolo 9: *** Il ritorno di Krum ***
Capitolo 10: *** La Foresta Proibita ***
Capitolo 11: *** WLF (W La Fi...ne) ***



Capitolo 1
*** La missione VK11 ***


I Mitici 8

- La missione VK11 -


Silente si svegliò di soprassalto. Erano nello spazio, nella missione spaziale VK11, guidata da Viktor Krum, che aveva ucciso Victor VonDoom e si era preso tutte le sue cose. La cosa che più faceva incazzare Silente era che la McStrudel, per cui provava una cotta segreta, passava molto tempo con Krum. E questo non contribuiva a diminuire la tensione e la rabbia di Silente, che ogni volta che incotrava un addetto alla missione, gli puntava la bacchetta contro e urlava: "Avada Kedavra!", giusto per il gusto di farlo. Erano le 2.00 AM e Silente si chiese come mai riusciva a sapere che ore erano, dato che erano nello spazio, quando all'improvviso un urlo spaventoso fece sobbalzare Silente di almeno 71987149809871241305 metri e gli fece fare il giro dell'Universo in un nanosecondo x lo spazio(perchè tutto è relativo) e riatterrò tappando il buco da lui creato. Si precipitò verso la fonte del rumore, che proveniva da una stanza. La spalancò ed entrò. Dentro trovò Rubeus Hagrid che bestemmiava tutti i santi in tutte le lingue e Severus Cuffaro che lo guardava divertito. Hagrid notò Silente e tuonò: "SILLY!!! CUFFARO MI HA BATTUTO A CARTE!!! UEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!". Silente lo guardò un pò perplesso.
"Ehm...Hagrid?" fece lui.
"Si?"
Silente stava per rispondere quando comparve un uomo, grasso e quasi pelato, che lo precedette: "MMabbaffanculo, va!". All'improvviso, un allarme fece sobbalzare Hagrid, che quando riatterrò fece tremare l'intera astronave, Cuffaro e Galeazzi. Ma nessuno sobbalzò come Silente, che andò a sbattere la testa al soffitto facendosi un bernoccolo grande quanto il ca**o di Hagrid(e non è poco). L'allarme continuava a ripetere:
Allarme! Allarme! Allarme! Allarme! Allarme! Allarme! Allarme!(chissà perchè).

I quattro si precipitarono fuori dalla stanza e trovarono la McStrudel e Krum che li cercavano. Krum, molto chiaramente, spiegò loro la situazione: "Aunzdohfoashoasuyoa, Sbrudeloajoda, Nietchsdojaf".
Hagrid, Cuffaro e Galeazzi si guardarono perplessi, ma Silente, che non si scompose, domandò, incerto: "Eh?".
Krum lo squadrò e urlò: "Ciuppen!". Un attimo di esitazione, come se fossero in trance(troppe canne fanno male)poi un urlo li ridestò tutti quanti: "MMabbaffanculo, va!".
La McStrudel tradusse quello che aveva appena detto Krum: "Krummen ha detten che la tempesten cosmiken ke dovevamen stutiaren ci sta venenten addossen, e quinti dobbiamen kiuderen subiten scuden protettiven!". Ma Silente intervenne: "No Minerva, io mi fido ciecamente del prof. Cuffaro". Tutti lo guardarono come per chiedersi se aveva qualche problema mentale, e la McStrudel domandò: "Ma kosen c'entren?".
"Nulla" rispose Silente. In quel preciso momento la tempesta cosmica li travolse in pieno, anche se non riuscì a penetrare negli scudi protettivi. Allora Silente parlò: "Ma andiamo, è solo una tempesta cosmica, cosa volete che ci faccia?". In quel preciso momento gli scudi si frantumarono e loro furono travolti completamente dalla tempesta, donando loro dei super-poteri(ma non erano maghi???). Tuttavia, Silente si sbagliò perchè appena la tempesta lo investì si sentì vacillare, udì un rumore lontano come un allarme, che ripeteva: Allarme! Allarme! Allarme! Allarme!, poi tutto svanì.


Silente si svegliò di soprassalto. Erano, a giudicare dall'aspetto, in un ospedale, ma poteva essere anche una camera di tortura di un'astronava aliena. Si girò sulla sua destra e vide la sua bacchetta. La afferrò e si alzò dal letto. Era a pochi centimetri dalla porta quando una voce lo chiamò: "Ehi tu, maghetto cretinetto, ma dove cavolo vorresti andare?". Silente si girò di scatto, la bacchetta in pugno, pronto a lanciare un incantesimo, ma l'infermiera lo precedette e strillò: "Stupefactum!". Silente fu scagliato all'indietro e rimase Stupefatto per un arco di tempo indeterminato. Nel frattempo, nella sua Stupefattezza, sentì l'infermieria che borbottò: "Wingardium Certosa!". Subito Silente fu sollevato in aria e riempito di stracchino. Poi venne ri-posato sul letto e sentì l'infermiera che gli scagliò contro un Incantesimo di Carcerazione. Silente rimase legato e Stupefatto per un pò sul letto. Ma visto che non si addormentava, gli fecero una trentina di Fleur, ah no scusate di Flebo, e alla fine dovette cedere.


Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale!

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Capitolo 2
*** Super-poteri ***


I Mitici 8

- Super-poteri -


Silente si svegliò di soprassalto. Era disteso sullo stesso letto sul quale si era addormentato(dopo una trentina di flebo), e si stava riprendendo. Ma i medici, che dopo il suo primo disperato tentativo di fuga lo tenevano d'occhio, non lo lasciarono uscire finchè non si fossero svegliati anche gli altri. Così Silente rimase disteso a fissare il soffitto pericolante per 87168142065416510 ore di fila. Ma, dopo quelli che parvero settimane(e forse lo erano), fu svegliato da un'urlo improvviso: "Io afere krande mazzen!!". Aprì gli occhi e si guardò intorno, alla ricerca(di Nemo) del rumore. Davanti a lui c'era un nano, con capelli e barba lunghi e marroni(e lo erano perchè da piccolo è caduto in un sacco di letame). Silente chiese: "Scusa, ma non ho capito. Chi saresti tu?".
Il nano lo squadrò e urlò in risposta: "Boh, non saperen manken ien". Ma Silente, che si era incazzato parecchio per questo scherzo, afferrò la bacchetta e puntandola contro il nano ruggì: "Avada Kedavra!". Così morì Orglim(un personaggio di ISDO, il doppiaggio della mondialpirla), ma non ce ne frega più di tanto perchè un cretino in più o uno in meno non fa differenza.


***

VENDITORE: Niente ce la fa, Melaceto ce la fa!
ZIO VOLDY: Scusa...
VENDITORE: Si?
ZIO VOLDY: Avada Kedavra!

Ok zio Voldy, ora che hai terminato il venditore di Melaceto levati dalle scatole sennò ti termino anche a te
ZIO VOLDY: Petrificus Totalus!

Ma come ben sapete l'autore di questa ff sfigata è immune a qualunque incantesimo ecc. L'incantesimo rimbalzò quindi su zio Voldy, che rimase pietrificato(il che è un vantaggio, così per un pò ce lo leviamo dai Maroon Five(This love has taken its toll on me)

***


Finalmente i sei si svegliarono e Silente fu finalmente libero di andare. Così decisero di andare a mangiare da McDonald. Camminavano per strada(non si sa perchè, essendo maghi, camminassero quando potevano Smaterializzarsi), quando, all'improvviso, un triciclo slittò su una pozzanghera e andò a sbattare contro un camion, il camion fece un tamponamento a catena, poi comparve John Cena che disse: "You can't see me!", ma fu investito dal tamponamento, il suo cadavere fece un triplo volo e finì in testa a zio Voldy(ma non era pietrificato?)che per la rabbia urlò: "Bombarda!", l'incantesimo partì, viaggiò a 350 Km/H e prese una multa per eccesso di velocità(ok, questa potevo risparmiarmela), rimbalzò su un'astronave aliena appena scesa sulla Terra e andò a colpire un balcone, che cadde addosso a Silente, nello stesso tempo una scheggia partì e tagliò i vestiti alla McStrudel, che rimase nuda e uccise mezza città contemporaneamente, un'altra scheggia partì per andare a tagliare il ca**o di Hagrid, ma, con suo sollievo, scoprì che non si fece nulla, anzi rimbalzò su quella che gli parve pietra, così schizzò in direzione di Galeazzi, che però urlò un "Mmmabbaffanculo, va!" talmente forte da respingere la scheggia, far crollare un palazzo, la scheggia partì in direzione di Cuffaro, che però si trasformò in una creatura molto simile a un Balrog e incenerì la scheggia.

Per farla breve, i sei avevano ricevuto degli strani poteri. Silente era diventato di gomma e poteva cambiare forma di qualunque(non entriamo nei particolari)sua parte anatomica. La McStrudel scoprì di poter diventare invisibile, Hagrid non subì particolari cambiamenti tranne per il fatto che il suo pirillo divenne di pietra, Cuffaro scoprì di potersi trasformare in un Balrog e Galeazzi scoprì di aver imparato a lanciare dei Mmmabbaffanculo, va! talmente potenti da demolire e/o respingere qualsiasi cosa. Così, da allora divennero, I Mitici 5: Mr. Silente, la Racchia Invisibile, Il Hagrid, la Torcia Cuffaro e Galeazzi.

I Mitici 5 arrivarono così da McDonald, dove mangiarono come maiali. Ma, quando la hostess arrivò con il conto, Silente lo guardò: '81906514304981946 €uro' poi guardò la cameriera e urlò: "Avada Kedavra!". La cameriera cadde a terra morta. La McStrudel la scrutò per un attimo poi si rivolse a Silente: "Pene, ma oren ke facciamen?". Silente stava per rispondere quando qualcosa lo tirò per la caviglia e lo fece sprofondare di parecchi centimetri sottoterra. Lui guardò tutti i suoi compagni poi disse: "Fuggite, sciocchi!" e cadde nel tunnel appena creatosi. Si voltò e vide un Balrog che precipitava, insieme a un altro vecchio. Capì subito cosa doveva fare. Uccise Gandalf, evocò dal nulla una spada e si gettò sul corpo del demone. Iniziò a colpirlo in tutti i punti possibili, ma non gli fece alcun danno. A quel punto riflettè: Ma perchè devo complicarmi la vita?. Puntò la bacchetta sul Balrog e ruggì: "Avada Kedavra!". L'incantesimo lo mancò e schizzò per tutte le pareti della caverna, andò a colpire una stalattite che cadde con uno schianto secco sulla schiena del Balrog, a pochi centimetri da dove si trovava Silente. Una scheggia gli attraversò la schiena, e tutto svanì.


Silente si svegliò di soprassalto. Non sapeva dove si trovava. Sembrava il paradiso. Si guardò, e si accorse di essere nudo. Bestemmiò. Si fece un giretto, per scoprire se c'erano qualcos'altro, e notò una tunica. Se la infilò. Continuò a camminare. Dopo ore, trovò un vecchio, di carnagione scura. Lui lo guardò e chiese: "Questo è...il paradiso?".
"No, macchè. Questo è il Monte Everest" rispose il vecchio. "Ehi aspetta" aggiunse poi "ma tu non sei Bruce Nolan!".
"No" rispose Silente, "io sono Marcus Silente".
"Ahhhhhhhh ecco perchè mi sembravi diverso" rispose Dio.
"Bè comunque, posso tornare in vita, vero?" chiese Silente.
"Ma certo" rispose Dio.
"Davvero?"
"No"
Ehi un momento, ma qui il Dio creatore di tutto sono io. Perciò, Morgan, prenditi una pausa(per chi non lo sapesse Morgan Freeman è l'attore che interpreta Dio in Una settimana da Dio)e non rompere le palle. Silente, tu devi tornare in vita, perchè avete un pò di roba da fare.
"Che genere di roba?" domandò Silente(però, un dialogo tra l'autore e un suo personaggio, ho superato me stessoXD(ok, potevo risparmiarmi anche questa)).
Dovete andare a recuperare Harry Potter e dovrai insegnargli delle cose che solo tu puoi sapere.
"E se non le so?"
Chiedi a me
"Ah ok". Detto questo una botola si aprì sotto ai piedi di Silente, che cadde in un buio profondo.


Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale!

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Capitolo 3
*** Harry Potter ***


I Mitici 8

- Harry Potter -


Silente cadde a terra con uno schianto fragoroso. Si rialzò, bestemmiando tutti i santi in tutte le lingue, e si ritrovò di nuovo insieme ai suoi compagni. Quando si fu ripreso dalla caduta, disse: "Dobbiamo andare a prendere Harry Potter". Tutti lo guardarono, perplessi. Lui continuò.
"Sono momentaneamente morto e ho parlato con Dio..."
"Dio? Cioè Morgan Freeman?" lo interruppe Hagrid.
"No, il vero Dio..." rispose Silente.
"Davvero? Quindi hai conosciuto anche Gesù?"

Ehi, ma sono io il Dio creatore di tutto!
DIO: Mi permetto di dissentire
Tu sta zitto
DIO: No!
Avada Kedavra! Bene, adesso sono io il Dio.

"Comunque," riprese Silente, "ha detto che dobbiamo andare a prenderlo e lasciarlo a casa dei Coattley. Poi loro dovranno accudirlo per 10 anni e, quando compirà 11 anni, Hagrid lo andrà a prendere.
"Perchè proprio io?" protestò Hagrid.
"Perchè tu sei quello più inutile di noi 5" rispose Silente con semplicità.

Ecco, non potete andare, siete troppo pochi
SILENTE: E allora dove li troviamo degli altri compagni?
Oh, a quello ci penso io

E così facendo comparvero Lord Voldemort, Krum e un uovo di pasqua formato gigante. Galeazzi li guardò e urlò: "Mmmabbaffanculo, va!" facendoli volare. Quando si fu ripreso, Voldemort ruggì: "Avada Kedavra!". La maledizione colpì in pieno Galeazzi, che fece un volo di 481043451 metri e precipitò a terra, ormai morto.
"Grande Voldemort! Erano secoli che volevo farlo perchè mi stava troppo sui maroni!" esclamò all'improvviso Silente. Voldemort lo scrutò e disse: "Grazie, ma ormai sono passato al bene, quindi voglio che mi chiamate tutti zio Voldy". "D'accordo, ma siamo comunque sette" osservò Hagrid.
"E poien, tu ki saresten?" domandò la McStrudel, rivolta all'uovo di pasqua formato gigante. Aveva un costume pieno di ragnatele. "Io sono Spider-Egg!".
"Spider-Egg?" esclamarono tutti in coro.
"Si, l'Uovo Ragno!" rispose lui, tutto contento.
cricri...cricri...cricri...cricri...cricri...cricri...

Ok, se quella era una battuta era vermante penosa
"Non era una battuta, infatti" rispose Spider-Egg
Allora stai messo male veramente. Comunque, vi manca un personaggio. Indovinate chi è?
"Un pesce?" propose Hagrid.
"Che cavolo c'entra mo un pesce?" ribattè Cuffaro.
"Niente, è solo che è la prima cosa che mi è venuta in mente"
Comunque, l'ottavo personaggio è la mia reincarnazione umana

"CIOE'???" esclamarono tutti.
"Non dire altro, Cuddy, dove c'è una reincarnazione umana c'è Doctor House!" rispose una voce alle loro spalle. Si voltarono. Dr.House era leggermente diverso da come se lo ricordavano. Zoppicava ancora, ma aveva un sorriso da ebete stampato sulla faccia(anche quella da ebete).
"Voi sarete la compagnia dei dementi" disse Elrond, che passava lì per caso.
Si, precisamente, ora muovetevi, che il tempo stringe
E così facendo i Mitici 8 girarono sul posto e si Smaterializzarono.


Quando riapparvero, si trovarono davanti a una strada. "Dove..." cominciò Silente, ma un improvviso rumore di clacson li fece voltare tutti di scatto. Un camion sfrecciava a tutta velocità verso di loro. In quel preciso momento, Silente si ricordò alla perfezione le ultime parole di suo nonno, che stava per dire anche lui: "Merda. Un camion". Il camion li travolse come birilli, e tutto svanì.

Ok, come inizio è pessimo, perciò per stavolta vi faccio tornare indietro nel tempo sani e salvi, ok?
SILENTE: D'accordo

Così, grazie a Dio(che poi sarei io), i Mitici 8 tornarono indietro nel tempo, e quindi in vita. Si avviarono per la stradina. A un tratto, la McStrudel domandò: "Silenten, ma qualen esseren la storien de Harryen Potter?". Silente le rispose: "Bè, vedi, è una storia molto triste. I suoi genitori furono assassinati dal Mago Oscuro più grande di tutti i tempi"
"E chi esseren?"
"Un tempo era Lord Voldemort..."
"Mi devi - chiamare - ZIO VOLDY!!!" ruggì zio Voldy, interrompendo Silente e sferrando un calcio a un cagnolino che si era messo tra i suoi piedi.
"Comunque," continuò Silente, "dopo che zio Voldy è passato al bene, il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi è diventato un altro"
"E comen se kiamen?" chiese la McStrudel.
"Il suo nome è..."
"E'?"
"Il suo nome è..."
"E'?"
"Il suo nome è..."
"E'?"
"E che cazzo, aspetta non me lo ricordo!"

Idioti, il suo nome è Lord Digiacomort!

"Ah si," fece Silente, "ora ricordo. Comunque, Harry è il figlio di Sabry e Mark Potter. Quando nacque i genitori lo registrarono all'anagrafe come Gianluca Potter, ma nessuno sa perchè, appena usciti dall'anagrafe, iniziarono a chiamarlo Harry.
"Comunque, erano tempi bui e Lord Digiacomort aveva deciso di terminare il piccolo Harry. Un giorno si recò a casa loro. Li beccò mentre si decidevano a tornare dall'anagrafe per cambiargli il nome. Digiacomort uccise prima suo padre, poi stuprò la madre e disse che, dato che se l'era stuprata, lei poteva salvarsi.
"Ma lei non si mosse. Era ancora impegnata a gemere di goduria, e così, involontariamente, rimase nel tentativo di difendere Harry, così Digiacomort uccise anche lei. Alla fine, puntò la bacchetta su Harry, deciso a finirlo con la peggiore delle maledizioni: l'Insufficiente Che Uccide. Ma, quando la maledizione partì, successe una cosa molto strana. L'incantesimo rimbalzò su Digiacomort. Il corpo esplose, ma rimase la sua anima. In un ultimo, disperato momento prima di dissolversi nel nulla, gli volle incidere sulla fronte una cicatrice a forma di I di insufficiente, in modo che Harry si ricordasse per sempre dell'accaduto.
"Ma, dato che era molto debole, la mano gli tremava tutta e gli venne fuori una I deformata, che somigliava più a una saetta. Fatto questo, decise di imprimergli per sempre il ricordo di quello scontro, ma, mentre alzava la bacchetta, si dissolse nel nulla."
"E staren ankoren là?" domandò la McStrudel, orripilata.
"Boh" rispose Silente. Camminando non si erano accorti di essere arrivati ad un'insegna. La lessero: 'Il Puledro Impennato'. All'improvviso, un urlo tremendo li fece girare tutti. Dietro di loro correvano a perdifiato, verso di loro, quattro Hobbit.
"Vi prego, fategli perdere le nostre tracce!" esclamò Frodo passando davanti ai Mitici 8. Gli Hobbit entrarono nella locanda nel preciso istante in cui, in fonda alla strada, comparvero i Nazgul. Si fermarono e domandarono a Krum: "Dove ssssono andati?". Krum rispose: "Auhfaosf, asfoihnasho, aurbled". I Nazgul si guardarono incerti, poi, una specie di richiamo, li fece voltare verso la locanda e lanciarono urla di sorpresa: "Uhm? Eh?". Ma Krum, senza scomporsi, urlò di rimando: "Ciuppen!". I Nazgul lo mandarono a fanculo e dissero: "Frodo si deve essere messo l'Anello!".
"Frodo?" intervenne Silente all'improvviso. "Ma dovevate dirlo subito che cercavate quei quattro Hobbit che si sono nascosti nella locanda e ci hanno chiesto di farvi perdere le loro tracce". A quelle parole i Nazgul lanciarono grida di giubilo e si scaraventarono verso la locanda. I Mitici 8 proseguirono e, finalmente, arrivarono alla loro meta: Casa Potter. Cercarono a lungo tra le macerie, poi, di punto in azzurro, sentirono un pianto di un bambino. Scavarono ancora un pò e trovarono un bambino con i capelli neri e una cicatrice a forma di saetta sulla fronte. Silente disse: "Credo che dovremmo dargli qualche potere per farlo sopravvivere in balia degli zii. A proposito, zio Voldy, tu sei l'unico zio che gli rimane, a parte i Coattley. Cerca però di non farglielo mai sapere". Così, la McStrudel gli donò il potere di parlare tante lingue e di diventare invisibile, Hagrid il potere di avere un culo così(in senso letterario, anche se per Hagrid è più in senso fisico), Dr.House gli donò il potere di essere scemo ogni tanto, Cuffaro gli donò il potere di fare il leader, zio Voldy gli donò il potere di parlare in Serpentese, Spider-Egg gli donò il potere di fare figure di merda e Krum gli donò il potere di giocare bene a Quidditch e a Calcio Volante. Rimase solo Silente. Lo guardò, e poi gli donò anche lui il suo potere.Poi fece apparire dal nulla una moto e disse:"Hagrid, prendi questa moto e raggiungimi tra un pò a Privet Drive. Io e la McStrudel andiamo a controllare che sia tutto libero"
"E noi?" chiese zio Voldy, seguito da mormorii di assenso
"E che ne so, andate a asuhfoa"
"Eh?"
"Ciuppa!" Infine si Smaterializzarono.
"Tu ke poteren gli aferen daten?" domandò la McStrudel quando riapparvero.
"Il potere di svegliarsi sempre di soprassalto" rispose Silente.

***


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Capitolo 4
*** Il ragazzo che è sopravvissuto ***


Harry Potter e la pietruzza rossa che non si sa a che serve
Capitolo 2: Il ragazzo che è sopravvissuto

Così, la McStrudel gli donò il potere di parlare tante lingue e di diventare invisibile, Hagrid il potere di avere un culo così(in senso letterario, anche se per Hagrid è più in senso fisico), Dr.House gli donò il potere di essere scemo ogni tanto, Cuffaro gli donò il potere di fare il leader, zio Voldy gli donò il potere di parlare in Serpentese, Spider-Egg gli donò il potere di fare figure di merda e Krum gli donò il potere di giocare bene a Quidditch e a Calcio Volante. Rimase solo Silente. Lo guardò, e poi gli donò anche lui il suo potere.Poi fece apparire dal nulla una moto e disse:"Hagrid, prendi questa moto e raggiungimi tra un a Privet Drive. Io e la McStrudel andiamo a controllare che sia tutto libero" "E noi?" chiese zio Voldy, seguito da mormorii di assenso "E che ne so, andate a asuhfoa" "Eh?" "Ciuppa!" Infine si Smaterializzarono. "Tu ke poteren gli aferen daten?" domandò la McStrudel quando riapparvero. "Il potere di svegliarsi sempre di soprassalto" rispose Silente.

9 ANNI DOPO...


Harry Potter si svegliò di soprassalto(chissà perchè). Quel giorno sarebbe andato allo zoo con i suoi zii, gli unici parenti che gli erano rimasti dopo che i suoi erano morti(e nessuno aveva mai voluto spiegargli il perchè). Suo zio, Vernon Coattley, era un uomo stupido, sempre pronto a incazzarsi e, essendo un ex-wrestler si divertiva sperimentando le sue mosse su Harry. Sua zia, Petunia Coattley, era inizialmente una di quelle donnine che batteva per le strade. Ma, confermando di essersi sposata con Vernon Coattley, ha commesso l'errore più grande della sua vita, non solo per essersi sposata, ma anche per aver messo al mondo il loro unico figlio: Dudley. Dudley era il più stupido della famiglia Coattley. Non era in grado di parlare o di pensare, le uniche lettere che conosceva erano: e a u h. L'unica cosa che riusciva a fare in gran quantità era mangiare come un maiale(o meglio, come un Orso)e fare il Coattone(in pratica, un Orso Coattone). Harry era l'unico Potter sotto il tetto dei Coattley. Loro detestavano Harry e lo trattavano come un agente specializzato in pedinamenti tratta un mocassino dopo aver inseguito qualcuno per una settimana intera. Così, di malavoglia, Harry si alzò dal letto, si vestì e si recò un cucina per servire la colazione. Zio Vernon era arrivato al punto di chiamarlo: "Lo schiavetto cretinetto", cosa che faceva incazzare molto Harry, che però, impotente com'era, non poteva far altro che digrignare i denti. Dopo la colazione, i Coattley si apprestarono a scendere per andare allo zoo. Non fosse stato per il fatto che zio Vernon voleva far vedere a tutti la sua nuova macchina, una Cinquecento del 1245(ma nel 1245 già esistavano le Cinquecento?), avrebbe giurato che sarebbe stato Harry a portarli allo zoo. Anche se la macchina era talmente lenta che veniva superata pure da una lumaca moribonda, Harry preferiva di gran lunga la Cinquecento, piuttosto che portare sulle (s)palle l'enorme ciccia di zio Vernon e Dudley. Arrivati allo zoo, Harry scivolò su una buccia di banana e finì di faccia nella *****. Harry pensò: Ma porcaccia la mutandaccia! Fortuna che non mi ha visto nessuno. (S)fortunatamente una telecamera che registrava e mandava il suo materiale direttamente in MondoVisione passò la vicino, e in cerca di nuovi talenti, riprese Harry. Quest'ultimo venne quindi visto da tutto il mondo, e per tutto il pianeta Terra risuonò una risata colossale. Harry desiderò di essere invisibile, così che non potessero vederlo. Di colpo, così come l'aveva desiderato, divenne invisibile. Se ne accorse soltanto perchè si era raggomitolato a piangere come un bambino cretino. Raggiante, si rialzò e calò pantaloni e mutande a tutti i presenti, tranne all'addetto della MondoVisione, che invece riprese tutto. Harry entrò nello zoo e si trovò faccia a faccia con un serpente. Preso dal terrore, gli parlò, nel tentativo di mandarlo da qualche altra parte: "Dai, attacca i Coattley! Uccidili, sgozzali, muorili!". Ma il serpente lo guardò e dopo un vaffanculo se ne andò. A quel punto arrivarono Ron e Hermione che dissero: "Harry, sei un rettilofono, perchè non ce l'hai detto?". Harry li guardò e chiese: "Ma voi chi cavolo siete?"

Ehm, Ron, Hermione, Harry ha ragione, che cavolo ci fate qui?
"Ma, non dovremmo dire: 'Harry sei un rettilofono, perchè non ce l'hai detto'?" chiese Ron
Si, ma non in questa fanfiction!
"No invece," intervenne Hermione, "perchè secondo quanto decretato dall'Art.33 della Costituzione ognuno ha libertà di insegnamento, ma non considera l'ostruzione di un buco spazio-temporale relativo a un buco nero generatosi dalla collisione della galassia di Andromeda, che è la madre di Tonks, che si chiama Ninfadora, che adesso non c'entra niente, mediante l'eccitazione di..."
Hermione scusa, ma cosa c'entra?
"Ma non lo so" rispose Hermione, "sei tu che mi scrivi i discorsi, pirla!"
Hermione?
"Si?"
Crepa

Detto questo, Hermione se ne andò piangendo e Ron, per consolarla, scagliò Stupefacenti a destra e a manca. Harry era turbato. Gli erano già successe due cose molto strane, che non gli erano mai successe prima. Aveva sempre fatto figure di merda, ma non era mai riuscito a diventare invisibile e a parlare con i serpenti. E in più non sapeva chi fossero quei due e come conoscessero il suo nome. All'improvviso, ci fu un rombo assordante e il soffito franò a terra: un aereo stava precipitando dritto nello zoo. Harry stava per assaporare la morte, visto che l'aereo veniva dritto contro di lui, quando un criceto si liberò dalla gabbia e andò a mordere un cane, che ululò furioso e sbranò un gatto lì vicino, che partì miagolando come un pazzo e si ficcò nelle gambe di zio Vernon, che per rabbia prese Dudley, lo sollevò(non si sa come ha fatto)e gli fece un Pedigree, all'improvviso arrivò Rey Misterio che gli fece una 619 ma rimbalzò sulla sua imponente ciccia, volò di 300…

MESSAGGERO: Questa è pazzia!
LEONIDA: Pazzia? QUESTA! E’! SPARTA!
SBAM
Si, e questo è un Anatema che Uccide
LEONIDA: Un cosa?
Avada Kedavra!

Dicevo, volò di 400 metri e finì addosso a un elicottero, l'elicottero planò versò terra, ma una folata di vento gli fece staccare l'elica e andò a colpire la macchina di un pazzoide, il pazzoide per lo spavento partì a razzo e, tendendo le braccia di fuori e urlando come un matto, afferrò senza volerlo Harry e lo trascinò fuori dalla traiettoria dell'aereo, che si schiantò aprendo un un enorme cratere sul pavimento dello zoo. Harry riaprì gli occhi, e pensò: Che culo!. E così gli erano successe già tre cose strane. Era sempre stato uno sfigato, e non riusciva a capire perchè avesse avuto tutto quel culo all'improvviso. Solo ora si rese conto che ogni volta che si svegliava, si svegliava di soprassalto. Stupido, cioè stupito, si chiese come mai. Ma, dato che non riuscì a trovare una risposta, tornò visibile e trascinò gli zii moribondi all'ospedale.

Arrivati all'ospedale però, Harry cedette al peso di zio Vernon e Dudley, e svenì. Quando rinvenne, Harry si svegliò di soprassalto. Era in un ospedale, lo stesso ospedale dove, 9 anni prima, Silente era stato costretto a rimanere sdraiato e addormentato dopo una trentina di Fleur, cioè Flebo. Si girò e vide una lettera sul comodino. La prese. Sull'intestazione c'era scritto: Al signor Harry Potter,
ospedale dove 9 anni prima Silente era stato costretto a rimanere sdraiato e addormentato dopo una trentita di Fleur, cioè Flebo, a Londra, in Inghilterra, in Gran Bretagna, nel Regno Unito, in Europa, nel vecchio continente, nel pianeta Terra, nel sistema solare, nella galassia Via Lattea, nell'Universo'
. Incredulo, la aprì e lesse:

Caro Harry,
Tu sei un mago. Se non ci credi, prova a ripensare a quello che ti è successo stamattina e a darti una risposta. Se non ci riesci vuol dire che sei un mago. Sei ci riesci, ...ehm...abbiamo sbagliato destinatario. Comunque, volevo informarti che, essendo un mago, inizierai a frequentare Hogwarts(che è una scuola di maghi)il primo settembre, e che ti serve una bacchetta e qualche altra cazzatella che trovi scritto sulla mail che ti ho mandato stamattina. A presto,

Firmato,
Marcus Silente

Harry rilesse le lettera 87168141206215465 volte e infine capì. Capì perchè era riuscito a fare tutte quelle cose quelle mattina. Stava per urlarlo a tutto il mondo quando i medici si accorsero che era sveglio e, con circa 46541061498403541327998841 flebo lo addormentarono di nuovo.

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Capitolo 5
*** Flashback ***


I Mitici 8

- Flashback -


Silente si svegliò di soprassalto. Era ibernato. Riusciva a muoversi, ma solo molto rigidamente. A un certo punto, qualcuno parlò: "Dottor Richards, col suo permesso do inizio alla lezione. Chimica elementare".
"Ehi un momento" intervenne un'altra voce, "tu cosa fare al mio pozten? Muori, stronzen!". E così facendo, cioè dicendo, no aspettate scrivendo, o vabbè quello che cavolo è, ci fu un lampo di luce verde e Doom cadde a terra, morto. Il suo assassino si avvicinò e Silente lo riconobbe. Era Krum.
"E cozì, Zilende, tu afere frecato a me MgStrudel, ke io amavo tanten" disse. "Ora tu pacherai molten per ciò che hai fatten. Ti lazzerò morire ibernaten, e nel frattempo, dato che MgStrudel mi ha traditen, ucciderò lei, quel dementen de Hagrid e guello ztronzen di Pitone". Dopodichè si affiacciò al suo balcone al 86416546541 piano e, puntando la bacchetta contro il palazzo di fronte, urlò: "Bombarda Atomica!". L'incantesimo partì, proprio mentre, nel palazzo di fronte, Hagrid si stava riprendendo. Affianco a lui c'erano Cuffaro e la McStrudel, che chiese: "Hacrit, kosen successen?". Hagrid si rialzò in piedi e spiegò loro la situazione: "Krum mi ha fregato. Mi ha attirato qui con l'inganno, e mi ha fatto entrare in quella macchina" e accennò a una macchina alle sue spalle, "dicendo che se ci entravo il mio pirillo sarebbe cresciuto ulteriormente!"
"Idiota" commentò Piton.
"E poi?" domandò la McStrudel, tesa.
"Bè, io sono entrato" riprese Hagrid, "e ho sentito una specie di formicolio in zona Baloon. Così mi sono eccitato, però quando sono uscito ho scoperto che la macchina era intrisa di un Incantesimo Castrante, e allora Krum, dato che non me n'ero accorto, me l'ha fatto notare, e allora mi sono messo a piangere e lui se ne andato dicendo che doveva sbrigare un lavoretto"
"Ke generen de lavoretten?"
"Non so, è stato molto generico. Ha detto qualcosa del tipo: 'Adesso, dopo che ho sistemato questo pirla di Hagrid, vado a casa mia e iberno Silente, poi lancierò un Incantesimo esplosivo a casa loro e li faro esplodere. L'unico modo per cui potrebbero scoprirmi sarebbe che, mentre scagliò l'incantesimo, Hagrid sta spiegando alla McStrudel e a Piton che cosa gli ho fatto. Ma dopotutto, le possibilità sono infinitesimali'. E poi se n'è andato".
"Ora che facciamo?" domandò Piton.
"Dobbiamen trovaren Silenten" rispose la McStrudel. In quel preciso momento, un sibilo li fece sobbalzare tutti. Guardando fuori dalla finestra, notarono un lampo che saettava, inesorabilmente, verso di loro. La McStrudel bestemmiò, poi, quando si fu ripresa, disse: "Dobbiamen scapparen!".
"No" intervenne Piton. E così dicendo(o era scrivendo?), si trasformò nel Balrog e si avvicinò al balcone.
"Cuffaren, ma kosen staren facenden?" chiese la McStrudel, allarmata. Ma Piton si voltò a guardarli e disse: "Fuggite, sciocchi!" e si voltò verso il lampo. Spalancò la bocca. La musica carica di tensione. A un certo punto, comparve un vecchio, con barba e capelli grigi.
"Idiota! Tu devi solo ruggire, sono io che devo dire: 'Fuggite, sciocchi!'" urlò Gandalf(ma non era morto?). Piton si voltò di nuovo per individuare Gandalf. Aprì bocca per rispondergli, la musica ancora carica di tensione...

KA-BOOM!!!

Silente osservò il fungo atomico dilatarsi nel cielo di Londra, e, con una fitta al cuore, pensò alla McStrudel. Provò a bestemmiare, ma scoprì che non ci riuscì. Allora si mise a piangere, proprio mentre Krum, sorpreso, esclamò: "Aggidendi, ho uggizo 3 scemi in un golbo zolo! Gomungue, ne reztano zolo dre" e così facendo se ne andò. In quel preciso momento, Silente si ricordò il primo giorno di scuola di Harry.


***

Harry era appena arrivato a Hogwarts, tutto contento e, strano ma vero, aveva già fatto delle amicizie. Ora aveva finalmente un migliore amico: Ronald Weasley, che i gemelli Fred e George(o Fratelli Gemelli, come pretendevano di farsi chiamare ottenendo solo un: "Ma vaffanculo")si divertivano a chiamare Ronald McDonald.

RON: Guarda mamma, sono in televisione! CIAO MAMMAAAAAAAAAAA!!!!
Ron, levati dal cazzo, non sei in televisione
RON: Gneeeeeeeeeeeeeeeeee

Poi, durante Halloween, Harry e Ron avevano prenotato per andare a spiare Hermione nel bagno delle ragazze. Ma, quando arrivarono, trovarono un'Orso Coattone, con una mazza in mano, che si accingeva a mangiarsi Hermione. Dopo un furioso duello, che vide la vittoria di Harry e Ron(non ci vuole molto a sconfiggere un Orso Coattone)...

Breve descrizione di un Orso Coattone in stile Super Quark(Piero, fai partire la musica(Per sentirla clicca qui). L'Orso Coattone è una delle peggiori specie animali di forma umanoide esistenti a questo mondo. Privi di qualsiasi forma di sistema nervoso, le uniche lettere che conoscono sono quattro, le stesse lettere che, combinate, formano il loro linguaggio: e-a-u-h. Il loro cranio, visti i contenuti, è paragonabile a un buco nero, salvo per il fatto che c'è un solo suono ripetuto in continuazione, un suono che indica il suo stato d'animo attuale. Qualsiasi forma di vita sopravvive solo cinque minuti all'interno del cranio di un Orso Coattone. L'Orso Coattone è inoltre capace di nutrirsi di qualunque(e quando dico qualunque, è quello)cosa senza il minimo sforzo, senza nemmeno bisogno di masticarlo. La sua imponente ciccia è una conseguenza della sua struttura anatomica. Tutti gli altri organi sono schiacciati dallo stomaco, che è l'organo più grande in assoluto. Lo stomaco di un Orso Coattone è in grado di digerire un intero camion, o anche di più, in almeno un nano secondo, tuttavia ha bisogno di molto spazio per far entrare i cibi mangiati dal suo proprietario. Un Orso Coattone non fa distinzioni su chi gli si pari davanti, mangerebbe persino il suo migliore amico, se lo incontrasse!(non che ne abbia)Ma ciò che più caratterizza un Orso Coattone è la sua totale assenza, oltre che di sistema nervoso, anche di organi genitali. E' neutro, nè maschile nè femminile. Per cui, tutti gli incantesimi e/o torture riguardanti gli organi genitali non hanno il minimo effetto. La parte più letale di un Orso Coattone, oltre alla ciccia e alla bocca, è il culo, che molto spesso emana gas altamente tossici. E' più o meno come un Basilisco. Morte attende chi fissa il culo di un Orso Coattone, peggio ancora chi ne respira le esalazioni velenose. Esistono solo due modi per sconfiggere un Orso Coattone. Il primo, che è il più corto ma più difficile, è quello di fargli un Incantesimo Intelligente. Il dolore sarà troppo per loro e li ucciderà. Tuttavia, ci vuole molta concentrazione per fare un Incantesimo Intelligente di queste proporzioni. Il secondo metodo è più semplice ma più lungo. Basta scagliare sull'Orso Coattone un Ovalis, un incantesimo che trasforma gli esseri viventi in uova di pasqua. L'Orso Coattone, diventato uovo di pasqua, si mangerà tutto da solo, facendo fuoriuscire il piccolo Orso Coattone giocattolo, che non può auto-mangiarsi perchè ogni piccolo ...(qui ci va il nome della vittima)...giocattolo è di Titanio fuso a Diamante, e, in cinque minuti, rigenera il corpo originario(di cioccolato è ovvio). Poi, dopo che un Orso Coattone si sarà mangiato da solo, basterà fargli un Ovada Kedavra, che trasforma le uova di pasqua in esseri viventi. A quel punto l'Orso Coattone sarà un Mini-Orso Coattone, e basterà colpirlo con un Incantesimo Intelligente molto più facile da evocare, in quanto la massa di stupidità si sia notevolmente ridotta. Gli Orsi Coattoni, tuttavia, possono procreare(anche se non nel metodo con cui procreano gli uomini), ma con un metodo completamente diverso. Quando mangiano veramente tanta roba, la cagano, formando un ammasso di merda, dal quale uscirà poi un altro perfetto esemplare di Orso Coattone.

Versi

Eheheheheh. Verso comune, usato a ripetizione. Non indica nessuno stato d'animo in particolare.
Auauauau. Pianto. Lo usano quando si fanno male(basta che gli si posi sopra un moscerino per farli mettere a piangere).
Aaaaaaaaaa aaaaaaaaaa aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. Ruggito. Usato quando si vuole caricare un bersaglio o quando sono incazzati.
Ahahahahah. Risata. Attenzione, questo suono non si pronuncia come uno pensi si pronunci. E' un suono gutturale, a metà tra una risata e un attacco di vomito.

Bene, ecco qui la breve descrizione su un Orso Coattone. Dov'ero rimasto?
HARRY: zzzzzzzz....Eh?
Ciuppa!Ah si, ora ricordo

Come dicevo, dopo un duello che vide vincitori Harry e Ron, i tre diventarono amici. Poi, una settimana dopo, Harry aveva giocato alla sua prima partita a Quidditch.

RISULTATO FINALE: GRIFONDORO 0-846504651496 SEMPREVERDE. STRANE MORTI SI VERIFICARONO NELLA SQUADRA DI SEMPREVERDE.

A quel punto, però, una voce interruppe il flusso di ricordi di Silente, che, stranamente riuscì a sobbalzare. Si guardò intorno per individuare la fonte del rumore. Poi qualcuno, all'incirca di fronte a lui, parlò con voce rauca: "Moviten, imbecillen!". Solo ora Silente si accorse di non essere ibernato da almeno un bel pezzo, e, quando vide apparire la McStrudel davanti a sè, si slanciò dalla sedia e la baciò sulla bocca.


Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale!

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Capitolo 6
*** L'Orso Coattone ***


I Mitici 8

I Mitici 8

 

- L’Orso Coattone -

 

ATTENZIONE! IN QUESTO CAPITOLO CI SONO PARECCHI INCANTESIMI! DATO CHE NON POTREI STARE A SPIEGARVELI TUTTI, SE VOLETE CONOSCERNE L’ESATTO EFFETTO ANDATE QUI: http://www.lsdn.altervista.org/Harry_Potter/guida_hp.php

 

 

Dopo quelle che parvero ore, Silente e la McStrudel si separarono. Lei fissò negli occhi lui, e disse: “Silenten?”

“Si?” rispose lui

“Ti amen”

“Ti amo anch’io, bambola”

E ricominciarono a pomiciare. Ma, in quel preciso momento, entrò Krum. Furioso, sfoderò la bacchetta, la puntò prima sulla McStrudel poi su Silente, e ruggì: “Avada Kedavra!”. Silente fu colpito in pieno, e tutto svanì.

 

Uhm…no aspettate, non era così che avevo previsto le cose. Forse dovrei fare in modo che la McStrudel reagisca diversamente. Ok, aspettate che correggo l’errore

 

Dopo quelle che parvero ore, Silente e la McStrudel si separarono. Lei fissò negli occhi lui, e disse: “Silenten?”

“Si?” rispose lui

SPACK

La McStrudel, senza preavviso, sferrò un cazzotto sul naso di Silente, che si ruppe con uno schiocco.

“Ma porca BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED ma che cazzo fai???”

Ma, in quel preciso momento, entrò Krum. Vederli ancora insieme e, tra l’altro, vivi, gli scatenò un’ira furibonda. Furioso, sfoderò la bacchetta, la puntò prima sulla McStrudel poi su Silente, e ruggì: “Avada Kedavra!”. Silente fu colpito in pieno, e tutto svanì.

 

No aspettate, mi sa che non ci siamo neanche stavolta. Aspettate, provo a levare dalle balle Krum

 

Dopo quelle che parvero ore, Silente e la McStrudel si separarono. Lei fissò negli occhi lui, e disse: “Silenten?”

“Si?” rispose lui

SPACK

La McStrudel, senza preavviso, sferrò un cazzotto sul naso di Silente, che si ruppe con uno schiocco.

“Ma porca BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED ma che cazzo fai???”

Kosì te emparen” rispose lei. In quel preciso momento, entrarono Hagrid e Piton. Silente li guardò, poi chiese: “Ma, non eravate morti?”

“Si, ma Piton si è trasformato” rispose Hagrid “e ci ha salvato la vita. Ora non può più trasformarsi, ma chi se ne frega no?”

Piton era un po’ amareggiato, infatti, ma i 4 non si scomposero e Silente disse: “Dobbiamo andare a cercare Dr.House, Spider-Egg e zio Voldy. Krum ci ha traditi, vuole ucciderci tutti!(ma va?)” e così facendo, cioè scrivendo, no dicendo, oh vabbè chi se ne frega, si Smaterializzarono.

 

 

Quando riapparvero, Piton chiese, rivolto a Silente: “Ma tu hai una vaga idea di dove stiamo andando?”

“No” rispose Silente, e si Smaterializzarono di nuovo. Riapparvero davanti a Casa Riddle.

“Ma certo!” esclamò all’improvviso Silente “Qui abitavano i genitori di zio Voldy, forse si è nascosto qui!”

La casa era molto antica e sporca, ma i Mitici 4 di avvicinarono lo stesso. Silente suonò al campanello e attese. Udirono in lontananza la voce di zio Voldy che diceva: “Sono passati più di 40 minuti, quindi la pizza è gratis!”.  Ma quando aprì la porta, la sua espressione delusa divenne un’espressione prima algebrica poi sorpresa. Domandò: “Ma, cosa ci fate qui?”. Silente spiegò:
“KrumcihatraditivolevaiberrnaremeucciderelaMcStrudelHagridePitoneorastacercandoteSpider-EggeDr.Housedobbiamoavvisarliemetterliinguardiaeciserveiltuoaiuto!!”

Zio Voldy lo guardò, perplesso, e disse, molto gentilmente: “Ma non ho capito un’emerita mazza!”

Allora Silente disse: “Auhdoah?”

“Eh?”

Ciuppa!”

“Ma vaffanculo”

“Silente ha detto che Krum ci ha traditi” s’inserì Piton “ha cercato di ibernarlo, di uccidere me, la McStrudel e Hagrid, e ora sta cercando te, Spider-Egg e Dr.House. Vuole uccidervi anche a voi, per questo dobbiamo riunirci per cercare gli altri. Tu che fai, tu unisci a noi?”

“Uhm, fammici pensare….” riflettè zio Voldy “Si, ok

Davveren?” chiese la McStrudel, sollevata

“No, per Findus

Findus?” chiese Hagrid

“Si, per i capitani di domani” rispose zio Voldy mentre partiva la musica dei Bastoncini Findus. Allora Silente, preso dall’entusiasmo, urlò: “Tutto intorno a te!”. Zio Voldy, entusiasmato anche lui, esclamò: “Life is Now!”. Silente stava per rispondere quando un fruscio alle loro spalle li fece sobbalzare. “E’ Krum! Dobbiamo nasconderci, presto dentro casa!” sussurrò Silente. I Mitici 5 entrarono dentro casa e si chiusero la porta alle spalle. Si affacciarono dalla finestra, e videro una figura, non molto distinta perché era buio, che si avvicinava. “Appena entra” bisbigliò Silente “gli lanciamo una serie di Stupefacenti, intesi?”. Gli altri annuirono, proprio mentre la serratura scattava e la porta si apriva cigolando. La musica era carica di tensione. La figura emerse dalla soglia della porta, si guardò intorno, e individuò i Mitici 5. Allora aprì bocca, ma giusto in tempo per dire: “6 Libero!” che una raffica di Stupefacenti gli volarono addosso, facendolo cozzare contro il soffitto e facendolo cadere a terra, svenuto. Silente mormorò: “Lumos” e si avvicinarono alla vittima. “E’ Totti” disse Piton.

A quel punto, zio Voldy disse: “D’accordo allora, mi avete convinto. Ma dove sono Spider-Egg e Dr.House?”

“Dovrebbero trovarsi a New York” rispose Silente. E così si Smaterializzarono, lasciano Totti a terra e privo di sensi. Quando riapparvero, si trovarono in un’importante via di New York. Purtroppo, un tizio li aveva visti apparire dal nulla, e ora stava urlando a squarciagola: “Ommiodio! Dei Maghi! Dei Maghi!”. Zio Voldy fece un gesto improvviso: sfoderò la bacchetta, la puntò sull’uomo e ruggì: “Avada Kedavra!”. Ci fu un lampo di luce verde e l’uomo cadde a terra, morto. Silente fece un applauso a zio Voldy, poi i Mitici 5 si incamminarono, in cerca della Casa di Spider-Egg. Dopo un po’ la trovarono. Entrarono e trovarono un Uovo di Pasqua formato gigante che tracannava birra a volontà e ruttava come un porco. Un più si faceva anche una trentina di canne.

“SPIDER-EGG!!” tuonò all’improvviso Silente. L’uovo si girò di scatto e si rovesciò la birra. Era leggermente ubriaco. Li guardò e disse: “Ah le donne. Non puoi vivere con loro. Non puoi vivere senza. Poi te le fai. Poi le scoreggi e…e….Ronf….”. Detto questo, si addormentò. Silente guardò i suoi compagni, poi disse: “Si, è lui”.

“Ma come facciamo a portarcelo dietro?” chiese Piton.

“Portarcelo dietro? E chi ha mai detto che dovevamo portarcelo dietro?” rispose Silente, e così facendo si Smaterializzarono e ricomparvero sulle soglie di un ospedale poco dopo. Capirono subito che c’era qualcosa che non andava. Le porte erano state sfondate, le ambulanze rovesciate.

“Spero che Krum non sia già arrivato” mormorò Silente, teso. Si avviarono verso l’ospedale. Entrando, videro che era vuoto. Non c’era anima viva in giro. La musica carica di tensione partì. Loro si addentrarono. Svoltarono un angolo. All’improvviso, un rumore alle loro spalle li fece sobbalzare. Si voltarono di scatto. Un’imponente figura, nuda, si stagliava su di loro. Aveva una faccia da ebete e l’unica cosa che abbondava era la ciccia. La creatura aprì la bocca e ruggì: “EHEHEHEHEHEHEH!!!”. Silente si fece invadere dal terrore: era un Orso Coattone. Quest’ultimo lanciò il suo grido di battaglia(aaaaaaaa aaaaaaaaaa aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa) e si avventò su di loro. Silente e Hagrid si tuffarono sulla destra per evitare di essere travolti, la McStrudel, Piton e zio Voldy sulla sinistra. La musica ancora carica di adrenalina e tensione. L’Orso Coattone andò a cozzare contro un muro e squassò la stanza con il suo pianto: “AUAUAUAUAU”. Silente approfittò della distrazione e urlò: “Stupefactum!”. L’incantesimo partì, ma rimbalzò sulla sua ciccia e andò a fracassare una credenza la vicino. Cuffaro tentò con un Levicorpus, ma il peso era troppo per l’incantesimo, che quindi non ebbe effetto. Hagrid, che non aveva una bacchetta, si avventò sull’Orso Coattone, questi però non si fece sconvolgere e divorò Hagrid in un sol boccone. Allora Silente ruggì: “Intelligentius!”, ma la potenza dell’incantesimo era troppo poca, e non servì ad arrestare l’Orso Coattone, che continuò ad avanzare. Zio Voldy urlò a Silente: “Silente! Ma tu ti vedi Super Quark?”. Silente urlò in risposta: “EH?”. Zio Voldy, raggiante, esclamò di rimando: “Ciuppa!!! Si, finalmente sono riuscito a fartelo!!!” ma l’attimo di distazione fu letale per zio Voldy, che venne anche lui divorato dall’Orso Coattone. Silente strillò: “Piton, Minerva, prendete Dr.House e scappate!”.

Cuffaro non se lo fece dire due volte, e subito si avventurò alla ricerca di Dr.House. La McStrudel però rimase lì a guardare: “Ien non te lascien, Silenten!”.

Silente allora urlò(fuggite sciocchi, starete pensando voi, invece no): “Aunzsaofhosa!!”

“Eh?”

Ciuppa!!”. Ma a quel punto Silente venne divorato dall’Orso Coattone, e tutto svanì.

 


Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale!

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Capitolo 7
*** In the body ***


I Mitici 8

I Mitici 8

 

- In the body -

 

 

***

 

Spider-Egg si svegliò di soprassalto(ormai è diventata una moda). Solo ora si rese conto che quello che aveva sognato(vedi capitolo precedente)era vero. Così, ancora un po’ barcollante per via delle troppe birre e canne, si rialzò. Cercò un po’ il suo costume, bestemmiando un po’ quando sbagliava nascondiglio.  , non dovrei metterci molto a ritrovarlo, pensò.

 

SEI ORE DOPO…

 

Finalmente trovò il suo costume. Se lo infilò e, guardandosi allo specchio, esclamò: “Ed ecco che arriva Spider-Egg, il paladino della giustizia!”

cricri……cricri……cricri……cricri……cricri

 

Victor(il suo vero nome è quello), posso darti un consiglio?

“Certo, dimmi pure”

Risparmiati queste battute cretine e muoviti

 

Così, Spider-Egg si avventurò alla ricerca di Nemo, ah no scusate alla ricerca della lampada perduta, azz… alla ricerca dei Mitici 5. Vagò in lungo e in largo per tutta New York, quando finalmente gli venne in mente(ho fatto la rima, che beeeeeeeeeeeeeello(ok, questa potevo risparmiarmela))che i Mitici 5 cercavano di riformare il vecchio gruppo. Così, andò prima a vedere a Casa Riddle. Quando arrivò, trovò la porta aperta. Spider-Egg cominciò a tremare(non per il freddo, ma per la paura). Si fece coraggio(non si sa come ha fatto)ed entrò. Dentro non c’era nessuno, salvo un uomo, steso a terra, apparentemente privo di sensi. Spider-Egg si chinò per osservare meglio l’uomo. All’improvviso, l’uomo balzò in piedi urlando: “6 Libero!”. Spider-Egg fece un sobbalzo talmente alto che andò a sbattere al soffitto e, con un sonoro SPACK, si spaccò, lasciando cadere sul pavimento il piccolo Victor giocattolo. Così, rigeneratosi dal piccolo Victor giocattolo, Spider-Egg scagliò uno Stupefacente su Totti, che rimase Stupefatto(chissà perché). Allora pensò(che cosa strana) Uhm…devono essere andati nell’ospedale del Dr.House. E così facendo si Smaterializzò per ricomparire nello stesso ospedale di prima. Spider-Egg si addentrò. Girò l’angolo e vide un Orso Coattone, all’apparenza addormentato, e un uomo: Krum. Spider-Egg si avvicinò senza fare rumore:

 

SKATACRASH!

 

Krum si voltò. “Pene pene, ecco qui Zbider-Egg. Eggo perghè non di drovavo, perché ti eri nascosto, eh, stupido uovo?” disse “Ora, tu raggiungere tuoi amici sfigati!” e detto questo lo spaccò e, con un Incantesimo di Librazione, lo fece entrare nella pancia dell’Orso Coattone, ancora addormentato.

 

 

***

 

Silente si svegliò di soprassalto. Era in un enorme caverna dalle pareti rosa scuro. Doveva trovarsi nello stomaco dell’Orso Coattone. Si addentrò. Era un paesaggio abnorme e monotono e Silente, dopo circa 3 quarti d’ora, si stufò di girare a vuoto e bestemmiare. Così tentò di evocare dal nulla una pergamena che ritraeva l’Anatomia di un Orso Coattone. Non ci riuscì per due semplici motivi: il primo è che lo stomaco di un Orso Coattone è a prova di incantesimi, e il secondo è che non esiste al mondo una pergamena che possa rappresentare l’anatomia di un Orso Coattone(la ciccia è troppo grossa per essere raffigurata su una pergamena). Così Silente si rannicchiò e si mise a piangere. A un certo punto, udì una voce fredda e acuta alle proprie spalle. Si voltò. Davanti a lui, molto lontano, c’era zio Voldy. Raggiante, iniziò a correre in direzione di zio Voldy.

 

Sul Bel Danubio Blu: tararararaaaaaa

SILENTE: Làlà-làlà!

Tararararaaaaaaa

ZIO VOLDY: Ava-ada

Tararararaaaaaaaaa

ZIO VOLDY: Keda-avra

Tararararaaaaaaa

ZIO VOLDY: Avada Kedavra!

 

Ci fu un lampo di luce verde e Silente cadde a terra, morto.

 

Ehm, zio Voldy, perché hai ucciso Silente?

“Perché si, mi andava!” rispose zio Voldy

Ti andava un corno, fallo resuscitare

“Ma non si può, non esiste un incantesimo del genere!”

Ok, ci penso io

“No, gigante pensaci tu!” disse zio Voldy. In quel momento apparve Hagrid che disse: “Eh?”. Zio Voldy fece per aprire bocca, ma si zittì all’improvviso

Silencio! Ecco, così la fai finita. Ora aspettate che devo far resuscitare Silente

 

E così Silente tornò in vita. Raggiunse zio Voldy e disse: “Zio Voldy?”

“Si?”

SPACK

Silente spaccò il naso a zio Voldy, che per la rabbia urlò: “Stupefactum!” l’incantesimo partì, rimbalzò sulle pareti dello stomaco e andò a colpire Rambo(ma che ci fa qui?), che volò via e atterrò su Spider-Egg, appena arrivato, che si spaccò con un altro violento SPACK. Si avvicinò per parlare e per dirgli andate a…mangiare. In compenso, il gruppo si stava riformando, anche se nello stomaco dell’Orso Coattone. Mancavano soltanto Piton e la McStrudel. Ma, come se si trovassero nella Stanza delle Necessità, apparvero dal nulla e si avvicinarono. Ma c’era qualcosa che non andava. Piton aveva i capelli tutti arruffati e portava un lucidalabbra esattamente uguale a quello della McStrudel. Silente non se ne accorse ma zio Voldy, che aveva una vista più acuta, chiese: “Severus, ma sei gay?”

“No!” protestò quest’ultimo.

“Allora perché hai del lucidalabbra, e dello stesso colore di quello della McStrudel?” domandò zio Voldy.

“Ehm…”  balbettò Cuffaro. Solo allora Silente se ne accorse e, in un raptus di follia, puntò la bacchetta su Cuffaro e ruggì: “Castrosempra!”. Ci fu un lampo di luce rossa e Piton si ritrovò stranamente castrato. Soddisfatto, Silente ripose la bacchetta.

“Ma, potevano solo aver fatto una recita” osservò Hagrid, vedendo che Piton si metteva a piangere.

“Ma quale recita e recita, si capisce lontano un miglio che l’avevano fatto insieme!”

“Ma se non te ne sei accorto” osservo zio Voldy

“E poi, che cos’è che avrebbero fatto insieme?” domandò Hagrid

Boh” rispose Silente. Ma, di punto in bianco, si aprì un enorme cratere su una parete. Intimoriti, si addentrarono. Attraversato il cratere trovarono un lungo labirinto, con sette ingressi. Silente guardò prima gli ingressi, poi gli altri, poi gli ingressi, poi gli altri, poi gli ingressi, poi gli altri, poi gli ingressi, poi gli altri, poi gli ingressi, poi gli altri, poi gli ingressi, poi gli altri, poi si stufò e disse: “Sentite, ognuno prende una strada diversa. Se i miei calcoli sono esatti, ci vediamo tra un’ora esatta alla fine del labirinto. Silente scelse la strada più vicina a lui, che casualmente era la più difficile. Dopo circa tre quarti d’ora arrivò a un bivio: una strada portava a destra, l’altra a sinistra. Destra o sinistra?, pensò Silente, devo decidermi a scegliere.

 

SEI ORE DOPO…

 

Destra o sinistra?, continuava a pensare Silente. Alla fine si decise: Destra. Si incamminò verso destra ma, dopo altre 6 ore, trovò la strada chiusa.  Bestemmiò e, furibondo, si rimise in marcia in senso opposto. Altre sei ore dopo era di nuovo al bivio e stavolta scelse l’altra strada. Dopo 6 ore arrivò alla fine del labirinto, dove trovò i Mitici 6 profondamente addormentati. Li svegliò e zio Voldy disse: “Ce l’hai fatta”. Ma in quel preciso momento, un enorme boato, proveniente dall’esterno, li fece sobbalzare: “AUAUAUAUAUAU CACCA!!”. Ci fu un tremendo boato e l’intestino crasso iniziò a tremare tutto.

“L’Orso Coattone sta per scoreggiare!” tuonò Hagrid sopra il trambusto.

“Tenetevi forte, piccoli Hobbit!” urlò Barbalbero.

“Ommioddio! Un albero parlante!" esclamò Silente sopra il rombo

“Albero?" fece Barbalbero "Io non sono un Albero. Io sono un...".

PROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOTTTTTTTT

Con un altro, tremendo boato, i Mitici 7 e Barbalbero furono catapultati fuori dal culo dell’Orso Coattone, ricoperti da capo a piedi di…

 

Ok, dire che può bastare. Ciao ragazzi, ci vediamo prossimamente per il prossimo, sconvolgente capitolo! E ricordatevi di recensire se vi è piaciuto!


Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale!

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Il Quartier Generale ***


I Mitici 8

I Mitici 8

- Il Quartier Generale -

I Mitici 7 erano distesi dentro a qualcosa color marrone. Silente la leccò e poi esclamò: “Buono, cioccolato!”

“Allora è un mio parente!” disse Spider-Egg

Veramente è cacca

Un attimo di esitazione, poi Silente vomitò(chissà perché). Quando si fu ripreso, Piton domandò: “Ora che facciamo?”.

“Dobbiamo trovare il Quartier Generale” rispose Silente.

“Dell’Ordine della Fenice?” domandò Hagrid

“Ma certo!” rispose Silente

No, ragazzi, mi volete spiegare che cavolo c’entra mo l’Ordine della Fenice? E poi non l’avevate rinominato in Ordine dei Francescani?

“Ah già è vero, dobbiamo trovare il Quartier Generale dell’Ordine dei Francescani!” si corresse Silente

No, ragazzi, che c’entra ora l’Ordine dei Francescani?

“Ma che ne so, sei tu che ci scrivi le battute, pirla!” rispose Piton

E tu puzzi. Comunque, dovete cercare il Quartier Generale di Viktor Krum!

“Ah già” fece Silente. Così i Mitici 7 girarono sul posto e si Smaterializzarono.

FINE CAPITOLO

No ok, vi sto prendendo in giro. Proseguite, non finisce affatto qui il capitolo!

Comunque dicevo, i Mitici 7 girarono sul posto e si Smaterializzarono. Ma non sapevano dove fosse il Quartier Generale di Krum, così vagarono per cinque minuti dal tetto del mondo al suo culo.

“Ma certo!” esclamò all’improvviso zio Voldy

“Ma certo cosa?” chiese Silente.

“Il Quartier Generale di Krum si trova sott’acqua! Nell’oceano Atlantico!!”

Komen faren at saperlen?” domandò la McStrudel

Boh, ma di solito è sempre così” rispose zio Voldy.

E così i Mitici 7 girarono sul posto e riapparvero proprio a 700 metri sull’Oceano Atlantico. Appena apparvero iniziarono a precipitare.

“Zio Voldyyyyyyyyy!!!!” urlò Silente

“Che vuoi????” rispose lui

“Sei un dementeeeeeeee!!!!!!!!”

“Eh????????”

“CIUPPAAAAAA!!!!!!!!!!!!!”

Zio Voldy aprì bocca, senza dubbio per lanciargli qualche incantesimo, quando un lieve rumore lo interruppe:

SPLASH!!!

Uff, meno male che ci sono qui io, sennò questi 7 scemi erano già morti da un bel pezzo. Attendere in linea, sto tornando indietro nella fanfiction. Tra breve vi risponderà un nostro operatore.

Ecco fatto! Ora potete continuare a leggere il capitolo

I Mitici 7, nonostante il volo di 900 metri(ho voluto aumentare un pochino) caddero, con un violento THUD, su un sottomarino da me creato. Ammaccati, entrarono e si immersero. Silente si posiziò in Zona Comandi. Zio Voldy domandò: “Silente, hai chiuso i portelli esterni?”

“No, perché?” rispose lui

SPLASH!!!

PROMEMORIA: La prossima volta devo ricordarmi di dare un po’ più di intelligenza ai personaggi.

I Mitici 7, nonostante il volo di 900 metri(ho voluto aumentare un pochino) caddero, con un violento THUD, su un sottomarino da me creato. Ammaccati, entrarono e si immersero. Silente si posiziò in Zona Comandi. Zio Voldy domandò: “Silente, hai chiuso i portelli esterni?”

“Ma certo!” rispose lui “Pensi che sia così scemo?”

Zio Voldy esitò, poi chiese: “Devo essere sincero?”

“Si”

“Si”

“Si lo dico io!”

“No, lo dico anche io!”

“E chi me lo dice?”

“Il certificato!”

“E ora cosa c’entra?”

“Non so, però ci stava bene”

“Comunque Si lo dico io, e tu non puoi dirlo!”

“Perché?”

“Perché…perché…quando piove e tira vento…”

“…alle palle stai attento” concluse zio Voldy, sferrando un calcio ben assestato sulle palle di Silente, che, dolorante, si accasciò a terra. Zio Voldy prese il suo posto e, con un rombo di motore, il sottomarino partì. Viaggiarono per un po’, poi si ritrovarono improvvisamente circondati. Sottomarini da tutte le parti, con una enorme K raffigurata frontalmente, e con una bacchetta integrata nei mitra.

I sottomarini si lanciarono all’inseguimento del Mitico Sottomarino(che fantasia…). Zio Voldy era un pessimo pilota e dopo 2 minuti iniziò a cercare qualcuno che lo sostituisse, ma l’unico che guidava decentemente era Silente, che era a terra, svenuto. Zio Voldy si fece prendere dal panico. Mollò i comandi e il sottomarino iniziò a ruotare su se stesso.

Meglio che gli do una mano io, sennò mi crepano un’altra volta e non mi va di tornare indietro nel tempo un’altra volta

Così come disse il Grande DrHouse93, apparve dal nulla, nel Mitico Sottomarino, un uomo con i capelli neri, che scansò zio Voldy e prese il controllo del sottomarino. Era un discreto pilota. All’improvviso, Hagrid entrò con un polipo morto e, dato che Silente era svenuto, chiese a zio Voldy: “Ehi, zio Voldy! Che ci faccio con questo polipo?”. Zio Voldy esitò, soprattutto per trattenersi dopo una domanda così idiota.

“Ma che ne so, buttalo nel tritarifiuti!”. Hagrid si avviò mentre zio Voldy borbottava: “Ma tu guarda se in un momento così questo mi chiede cosa fare di un polipo morto”. In quel momento, però, zio Voldy notò l’uomo che pilotava il Mitico Sottomarino.

“Ma tu chi sei?” chiese, rivolto all’uomo

“Io sono Tom Cruise, ho fatto il pilota di Top Gun!” rispose l’uomo

“Ma un aereo è diverso da un sottomarino!” osservò zio Voldy

“Macchè, i comandi sono sempre quelli” ribattè Tom. E infatti, dopo un bel po’ di navigazione, zio Voldy si accorse che, effettivamente, tutti gli incantesimi li mancavano, e si congratulò con Tom.

“Complimenti! Ma come fai?”

“E tutta questione di class…” cominciò Tom, ma in quel preciso momento un sottomarino scagliò un incantesimo esplosivo, che partì in direzione del mitico sottomarino ma lo mancò, e andò a colpire il Kraken che dormiva nei fondali marini, il Kraken si svegliò e, incazzato, si avventò sui KSottomarini, abbattendone 3 e divorandone 5. Il Kraken si avventò poi sui superstiti, agitando furioso i tentacoli, uno di questi andò a colpire uno dei motori del Mitico Sottomarino, che precipitò roteando. Intanto, all’interno del sottomarino, zio Voldy urlava terrorizzato come un bambino sulle montagne russe per la prima volta.

Tom?” fece lui

“Si?” rispose Tom. Zio Voldy lo prese e lo scagliò a terra, poi sollevò la bacchetta e ruggì: “Avada Kedavra!”. Così morì Tom Cruise, *Domani i funerali*, mentre il sottomarino, ormai di nuovo senza controllo, ricominciò a ruotare su se stesso e a precipitare. Ma, quando tutto sembrava perduto, Silente si svegliò di soprassalto.

ZIO VOLDY: E allora?

E aspetta cazzo, fammi finire!

Dicevo, Silente si svegliò di soprassalto, afferrò i comandi e ruggì: “Bombarda!”. Subito i mitra scagliarono una scarica di Incantesimi Esplosivi: due colpirono i KSottomarini superstiti, che esplosero, uno colpì la caverna verso la quale viaggiavano, senza controllo, a tutta velocità e aprì un cratere nella roccia, rivelando l’ingresso al Quartier Generale di Krum. L’ingresso però era troppo piccolo per il Mitico Sottomarino. Così Silente sparò un altro Incantesimo Esplosivo che rimbalzò un po’ qui un po’ la, distrusse la casa di Neville e colpì un tentacolo del Kraken. Il tentacolo esplose e il Kraken, per il dolore, si schiantò sull’ingresso, allargandolo e evitando la collisione del Mitico Sottomarino contro il suddetto ingresso.

ZIO VOLDY: Ma tu queste cose le pensi la notte?

No, mi vengono in mente quando le scrivo. Ma la volete far finite di rompermi le palle e proseguire per i CENSURED vostri?

I Mitici 7 entrarono così nel Quartier Generale di Krum, ma molte peripezie li attendevano. Appena fecero un passo, risuonò un allarme che ripeteva:

Allarme! Allarme! Allarme! Allarme!(chissà perché).

“Sapete” disse Hagrid, “ho la vaga impressione che sappiano che siamo qui”

Komen fai at saperlen?” chiese la McStrudel

“Mah…intuito femminile”.

Silente fece un passo avanti. L’allarme risuonò più forte che mai e i Mitici 7 vennero uccisi

1° tentativo

Silente fece un passo avanti(di nuovo). L’allarme risuonò più forte che mai(di nuovo) e i Mitici 7 vennero uccisi(di nuovo)

2° tentativo

Silente fece un passo avanti. Non successe nulla. “Oho!” esclamò, ma all’improvviso i Mitici 7 furono circondati e uccisi

3° tentativo

Silente fece un passo avanti. Non successe nulla. “Oho!” bisbigliò, ma all’improvviso i Mitici 7 furono circondati e uccisi

4° tentativo

Silente fece un passo avanti. L’allarme risuonò più forte che mai. I Mitici 7 furono circondati, Silente esclamò: “Oho!” e furono uccisi

5° tentativo

Silente fece un passo avanti. Non successe nulla. “Mhm!” mugugnò Silente, ma all’improvviso I Mitici 7 furono circondati e uccisi

6° tentativo

Silente fece un passo avanti. Non successe nulla. Allora aprì bocca, ma Piton urlò: “Insomma vuoi star zitto?”. Ma all’improvviso i Mitici 7 furono circondati e uccisi

7° tentativo

Silente fece un passo avanti. Non successe nulla. Allora aprì bocca, ma zio Voldy ruggì: “Avada Kedavra!”. Silente cadde a terra, morto. Ma all’improvviso i Mitici 6 furono circondati e uccisi

8° tentativo

Silente rimase fermo dov’era. I Mitici 6 fecero un passo avanti. L’allarme risuonò più forte che mai e i Mitici 6 vennero circondati e uccisi

9° tentativo

I Mitici 7 rimasero fermi dov’erano. L’allarme risuonò più forte che mai e all’improvviso furono circondati e uccisi

10° tentativo

I Mitici 7 si trovavano a Hogwarts. Silente si guardò intorno, poi esclamò: “Ma che cavolo ci facciamo qui?”. Non fece nemmeno in tempo a finire la frase che un allarme risuonò per le pareti e i Mitici 7 furono circondati e uccisi

Ragazzi, è possibile che non siate nemmeno capaci di superare un fot******imo allarme?

SILENTE: Ma guarda che sei tu l’autore di questa fanfic sfigata! Sei tu che ci fai ripetere le cose per 10 volte

Ah già è vero. , mi spiace(ma manco per le balle)è solo che mi diverto a farvi fare sempre le stesse cose

HAGRID: Eh?

SILENTE: Ciuppa!

Silente?

SILENTE: Si?

Vaffanculo

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Capitolo 9
*** Il ritorno di Krum ***


I Mitici 8

I Mitici 8

 

- Il ritorno di Krum  -

 

 

I Mitici 7 riuscirono così a entrare(finalmente) nel Quartier Generale dell’Ordine dei Fr…ah no scusate, di Krum. Casualmente non trovarono nessuna guardia. Arrivarono, così, davanti alla porta dello studio di Krum. Si avvicinarono, e da dentro sentirono provenire strani rumori.

Ah…ah…ah…

Silente si avvicinò cauto. La tensione era altissima. Cercò di origliare oltre la porta, quando qualcuno lo chiamò.

“Silente?” fece zio Voldy

Ahhhhhhh!!! Avada Kedavra!” tuonò Silente, sfoderando la bacchetta e puntandola su zio Voldy

 

Ok, così non ci siamo. Silente, fatti una siringa di camomilla e datti una calmata. Zio Voldy, tu devi tornare in vita

ZIO VOLDY: Perché?

Perché sennò non va bene col titolo, se tu muori loro diventano i Mitici 6!

ZIO VOLDY: Si, ma se torno in vita non siamo comunque otto, siamo sette!

…ehm…vafanculo

 

E così facendo zio Voldy tornò in vita. Poi, Silente si accorse della targhetta sulla porta. Recitava: ‘Club Lesbian’. “Ehm…ragazzi…” balbettò Silente, “abbiamo sbagliato porta, non è questa la porta dello studio di Krum”. E così facendo i Mitici 7 si avviarono nel Quartier Generale, sempre stranamente vuoto, in cerca dello studio di Krum. Dopo tre ore e mezza, trovarono la porta che conduceva al suo studio. La porta era chiusa a chiave. Su un targhetta c’era scritto:

 

Per entrare ripetere velocemente:

‘Non pensare a chi ti pensa, perché quello a cui stai pensando potrebbe pensare che non lo pensi, pensaci!”

 

dai ,non sembra difficile, pensò Silente. Prese fiato e recitò:

“Non pensare a chi ti pensa, perché quello a cui stai pensando potrebbe pensare che tu puoi pensare che - no aspetta - non pensare a chi ti pensa, perché se lo pensi poi non lo pensi, e poi lo ripensasgifasgieaffanculo!!!.

 

87196810562150 TENTATIVI DOPO…

 

Silente era senza fiato. Non era riuscito una sola volta a dirlo correttamente. Zio Voldy si avvicinò, nel tentativo di riuscirci lui, ma anche lui fallì. Poi, all’improvviso, notò un pulsante. Si avvicinò e lo lesse: ‘Se non ne sei capace, premi qui!’. Zio Voldy premette il pulsante e la porta si spalancò. Silente fu dapprima incredulo, poi disse: “Eh, avete visto, la mia proverbiale abilità ha fatto aprire la porta”. Zio Voldy, furioso perché Silente si era preso il merito del suo successo, attraversò per primo la porta.

SBAM

Zio Voldy andò a cozzare dritto contro un’altra porta. Silente lo vide e disse: “Eh, zio Voldy, zio Voldy. Dovresti stare più attento e concetrarti di più se vuoi battermi!”. Detto questo, si avvicinò alla seconda porta, dove c’era un’altra targhetta. Non aveva voglia di fare un altro scioglilingua, così premette direttamente il pulsante. All’improvviso un pugno uscì dalla porta e colpì in pieno Silente sul naso. Quando si fu ripreso, lesse ciò che c’era scritto sul pulsante:

 

Pirla! Se stavolta vuoi passare devi leggere la targhetta!

 

Così, a malincuore, Silente si avvicinò alla targhetta, che recitava:

 

Per entrare ripetere 20 volte velocemente:

Tigre contro Tigre

 

, questo è più facile almeno,pensò Silente. Così prese fiato e recitò:

“Tigre contro Tigre, Trighe contro Trighe, Troghe contro prugne, Trigre contro Trigre – no aspetta – trighe crik crok chipster, no, trighe cronevvaffanculo!!!”. Anche stavolta zio Voldy si avvicinò, provò e ci riuscì subito. Anche stavolta Silente si prese il merito e zio Voldy attraversò per primo la porta.

SBAM

Zio Voldy andò a cozzare contro quella che sembrava una terza porta.

 

ZIO VOLDY: E che CENSURED!! La vuoi smettere di farmi andare a sbattere ogni volta e di fare in modo che Silente si prenda il merito del mio successo???

Eh no eh, perché non ho il giardino!!

ZIO VOLDY: Ma cosa c’entra?

Niente, però mi andava di prenderti ulteriormente per il culo

 

Come dicevo, zio Voldy andò a cozzare contro un’altra porta. Silente si avvicinò. C’era un’altra targhetta, solo che stavolta non aveva voglia di fare un altro scioglilingua, così iniziò a spingere la porta con tutte le sue forze. Ma per quanto si sforzasse, la porta non si mosse.

 

ALTRI 471064016519028 TENTATIVI DOPO…

 

La porta non si mosse. Silente era esausto. Aveva provato di tutto, persino a farla esplodere, ma non era servito a nulla.

“Ma…” osservò zio Voldy all’improvviso, “qui c’è scritto Tirare!”

, ehm…” fece Silente, mortificato, gli occhi di tutti puntati addosso, feroci, “…pesce d’Aprile!”

I Mitici 6 si scagliarono su Silente e lo pestarono di botte. Poi, finita la rissa, Silente implorò: “Non far del male a loro…fa del male a me invece…”.

Ok” lo accontentò zio Voldy, sferrandogli un calcio che lo fece svenire. “Andiamo”

I Mitici 6 tirarono la porta, che si aprì. Entrando, videro Krum girato verso un maxi-schermo. Fecero un passo avanti. Appena entrarono, però, scattò l’allarme, una gabbia cadde dal soffitto sui Mitici 6 e Krum si dissolse.

“MUAHAHAHAH!!!” tuonò una voce, che riconobbero come quella di Krum. “Voi essere caduti in mia trappola!”

Il vero Krum apparve da una porta in fondo allo studio.

“Avete fisto solo mio ologramma, io stavo nascosta dietro porta! Ora foi pacherete per ciò che mi afete fatto!”

“Perché?” protestò zio Voldy, “Cosa ti abbiamo fatto?”

Krum ci pensò un po’, poi rispose: “Nulla. E’ solo che tutti i film malfagi dicono sempre così”.

“Non così in fretta, Krum” ruggì una voce alle spalle dei Mitici 6. Silente era di nuovo in piedi, si allungò, fece qualche capriola a mezz’aria e riatterrò di fronte a Krum. Questi, però, rimase impassibile e soffiò. Silente volò via e andò a sbattare contro il soffitto, (s)venendo di nuovo.

“Patetico idiota” commentò Krum, acido. “Comunque,” continuò, “ora pacherete per ciò che afete fatto! Prima te, Minerva”. Krum sfoderò la bacchetta e la puntò sulla McStrudel.

Telecomando!” ruggì. Subito alla McStrudel gli occhi divennero vacui. Aprì la gabbia, uscì e poi la richiuse. Si avvicinò a Krum e lo baciò(Bleahhhhhhhhhhhhhhh). Il silenzio era palpabile. A un certo punto risuonò uno scoppio: Silente si era svegliato e aveva assistito alla scena. Sfoderò la bacchetta e tuonò: “Petrificus Totalus!”. L’incantesimo colpì in pieno Krum, che si pietrificò all’istante. Silente si avvicinò, la bacchetta puntata, con fare minaccioso.

“Davvero ti eri illuso di riuscire a battermi?” tuonò Silente. “Sei caduto parecchio in basso, allora. Tu mi hai fregato la McStrudel, che io amo, ho sempre amato e sempre amerò(Se con la McStrudel fa così, come reagirebbe se vedesse Pamela Anderson?). Ora la pagherai tu, per il trattamento che hai riservato a me e a lei” detto questo sciolse l’incantesimo.

Krum si alzò e disse: “Non afere speranze contro di me, Zilente!”. Alzò la bacchetta è ruggì: “Stupefactum!” ma Silente era all’erta e tuonò: “Protego!”. Lo Stupefacente rimbalzò sul Sortilegio Scudo di Silente e andò a colpire la McStrudel, che si accasciò a terra, Stupefatta.

Silente ululò: “Stupefactum!” mentre Krum ruggì: “Avada Kedavra!”. I due incantesimi cozzarono a mezz’aria e esplosero in un arcobaleno(un arcobaleno con soli due colori???). Silente allora urlò: “Potere della Luna!!!!!” e gli spuntarono due trecce bionde, “VIENI A ME!!!!”. Un raggio supersonico si scagliò su Krum, che però si protesse grazie alla barriera magica imparata da Gandalf. Krum esclamò: “Sexus Muto!”. Silente si tuffò in piscina e l’incantesimo andò a colpire Piton, che però rimase, per suo sollievo, incolume, limitandosi a svenire. Silente strillò: “Levipallus!” e Krum fu appeso a mezz’aria per le palle. Ma Krum non si scompose, anzi mise le mani a coppa e tuonò: “ONDAAAAA” una sfera di energia gli si caricò nelle mani. “ENERGETIIIIIII - CAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!”. La sfera partì in direzione di Silente. Ma a quel punto arrivò Fanny che inghiottì la sfera e esplose. Silente esclamò, beffardo: “Tutto qui quello che sai fare, Eh?”. Krum approfittò e urlò in risposta: “CIUPPAAAAAAAAA!!!!”. Silente approfittò di quell’attimo di distrazione e ruggì: “Expelliarmus!”. L’incantesimo colpì in pieno Krum, che ancora rideva, a cui volò via la bacchetta. Si affrettò a recuperarla e si preparò per lanciare un nuovo incantesimo, ma Silente lo precedette: “Stupefactum!”. Lo Stupefacente attraversò sibilando lo studio e colpì in pieno petto Krum, che rimase Stupefatto. Silente si avvicinò, soddisfatto, e alzò la bacchetta.

“NO!!!” ruggì all’improvviso zio Voldy. Silente lo guardò.

“Perché non dovrei farlo?” chiese, “Ci ha traditi tutti! Voleva UCCIDERCI tutti!”

“Lo so” rispose zio Voldy, “ma se lo uccidi non saremo più i Mitici 8 ma i Mitici 7!”

“E allora?”

“Non va bene col titolo della fanfic, idiota!”

Ehi, hai ragione!” disse Silente. Guardò Krum, ancora Stupefatto e Disarmato, poi disse: “Oblivion!”. Gli occhi di Krum si annebbiarono, sognanti, e gli si cancellò la memoria. Non sapeva più chi era né cosa aveva fatto. Poi intervenne zio Voldy: “Telecomando!”. Così Krum rientrò a far parte dei Mitici 8. Stavano per andarsene quando Silente bestemmiò. Quando ebbe finito, si rivolse a Hagrid:

Hagrid! Ma lo sai che giorno è oggi?” domandò

“No, che giorno è?” fece Hagrid

“Oggi è il 24 maggio!”

“E allora?”

“Niente, è solo che mi andava di prenderti ingiro

“Silente?”

“Si?”

Mavvaffanculo

“Guarda che scherzavo, dobbiamo andare subito a Hogwarts. Gazza ha dato una punizione a Harry, Ron e Hermione e tu li devi accompagnare nella Foresta Proibita!”

“E’ vero, me l’ero dimenticato!” fece Hagrid. Così i Mitici 8 girarono sul posto e si Smaterializzarono.

 

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Ok ragazzi, ecco qui un altro capitolo, spero che vi piaccia. Ci vediamo domani per il prossimo, ciao!

 

 

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Capitolo 10
*** La Foresta Proibita ***


I Mitici 8

I Mitici 8

 

- La Foresta Proibita -

 

 

***

 

Harry si svegliò di soprassalto. Ron lo stava chiamando.

Harry! Harry! Svegliati, Harry!”

Harry si alzò, inforcò gli occhiali e domandò, molto garbatamente: “Ron, ma che cazzo vuoi?”.

“Idiota! Dobbiamo andare alla capanna di Hagrid perché dobbiamo andare nella foresta proibita con lui, ricordi?” rispose Ron. “Ma si, dai, la punizione!” aggiunse di fronte all’espressione perplessa di Harry, che finalmente si ricordò. La sera prima avevano cercato di entrare, per la 8401549871095010320 volta nel ‘Club Troie di Hogwarts’, al quale Hermione voleva iscriversi. Ma erano stati beccati dalla gatta di Argus Gazza, il custode spaccamaroni della scuola, Mrs Merd. Così Gazza come punizione gli aveva detto che dovevano andare nella Foresta Proibita a fare un lavoretto con Hagrid. Anche Hermione era stata beccata mentre cercava di intrufolarsi, ma non per fare l’amore, ma per iscriversi. Così Harry si alzò(ma non si era già alzato?), si vestì e scese nella Sala Comune di Tassoros…ah no scusate CorvoneazzGrifondoro. Entrando si ricordò come era diventato un vero Grifondoro. Il Cappello Parlante gli aveva detto che se voleva diventare un Grifondoro doveva passare il pomeriggio a correre nudo per la scuola, altrimenti sarebbe diventato un Sempreverde. Harry non aveva avuto scelta, perché a Sempreverde c’era anche il suo acerrimo nemico, Peppe Malfoy. I due si odiavano sin dal primo giorno di scuola. Avevano anche fatto un duello che aveva visto la vittoria di Harry. Una voce interruppe il flusso di ricordi di Harry.

Harry! Ron!” chiamò una voce alle loro spalle. Era Hermione. “Andiamo?”

Ron come al solito rimase a bocca aperta, esitò un po’ mentre un rivoletto di bava gli colava dalla bocca, e poi borbottò un ‘Si’, sempre con quel rivoletto alla bocca. I tre si avviarono e Harry si ricordò che erano le 6.00 PM.

“Ma scusate, perché andiamo nella Foresta Proibita alle 6 di sera?” chiese Harry, “Che punizione è?”

“Ma è meglio così, no?” rispose Ron. “E poi, se Gazza è un cretino meglio per noi e peggio per lui”

Ma questo non servì come tranquillante a Harry, che ancora pensava ci fosse qualcosa che potesse andar storto. Arrivati in Sala Grande Harry prese mezzo chilo di camomilla e se la bevve tutta d’un fiato, ma comunque non riuscì a calmarsi. Arrivati nella Sala d’Ingresso trovarono Gazza che li aspettava, ghignante.

Benebenebene, piccoli stronzetti. Volevate fare i furbi, Eh?”

Ciuppa!” disse Harry, senza riuscire a trattenersi.

Oho!” esclamò Gazza, il ghigno sulle sue labbra sempre più ampio. “A quanto pare Potter vuole fare lo spiritoso. Bene, allora, vediamo se il caro signor Potter sa dirmi quanto fa 45106454120121748901 X 864013202489,3 periodico”.

Harry si sentì invadere dal terrore. Non aveva capito una mezza mazza di quello che Gazza gli aveva detto.

“Ehm…” balbettò Harry, “Eh?”. Gazza sogghignò ancora di più. Sulla sua espressione si leggeva chiaramente soddisfazione. Prese fiato e ruggì: “CIU…” ma venne interrotto da un boato assordante. Hagrid si era lanciato su Gazza. Ma lo mancò e andò invece ad atterrare Neville, che lanciò un urlo che fece tremare le pareti, che per l’urlo di Neville fecero tremare tutte le armature della scuola, un’armatura cadde e fece cadere un’altra, e un’altra, e un’altra, e così via in stile domino, finchè non colpirono Colin Canon, che cadde addosso a Seamus, che cadde addosso a Dean, che lo mise nel culo a Lavanda, che gemette di sollievo, dolore e godimento allo stesso tempo, che per errore sferrò un calcio a Mrs Merd che volò via, finì in testa a Malfoy che per la rabbia urlò: “Stupefactum!” e fece partire uno Stupefacente, che rimbalzò sul quadro di Sir Cadogan, che si bruciò e diede fuoco alla coperta di Neville che si trovava lì per caso, lo Stupefacente continuò a rimbalzare un po’ qua un po’ la, rimbalzò sul Platano Picchiatore, attraversò sibilando e emanando una luce rossa spettrale la Foresta Proibita e finì addosso a…Neville.

 

Nonononono, dopo tutto questo trambusto lo Stupefacente doveva finire addosso a Harry!

, avrai sbagliato i calcoli” disse Hagrid                                                                         

Ok allora, facciamo così, che è anche più semplice.

 

In quel preciso momento un fulmine cadde addosso a Harry, e tutto svanì.  Harry si svegliò di soprassalto. Era tutto buio.

“Dove…dove sono?” chiese Harry

“A Hogwarts, dove cavolo vorresti essere?” rispose una voce burbera che Harry riconobbe come quella di Hagrid. Si rialzò. Gazza era a terra, privo di sensi. Sentì un moto di gioia crescere dentro di te.

“Sei stato fortunato, amico” disse Ron. “Secondo DrHouse93 lo Stupefacente che ha colpito Neville e poi Gazza in realtà doveva prendere solo te”

“E chi è sto DrHouse93?” domandò Harry, perplesso.

 

Io sono DrHouse93!

“E perché volevi che lo Stupefacente colpisse me?”

Perché si, sono io l’autore, e se non ti sta bene vieni a dirmelo in faccia!

Ok” disse Harry. “Non mi va bene quello che scrivi!”

Harry?

“Si?”

 

In quel preciso momento un altro fulmine cadde su Harry(chissà perché), che svenne di nuovo. Quando rinvenne si svegliò di soprassalto e disse: “Ok, mi sta bene quello che scrivi”. Si rialzò e guardò l’orologio. Erano le 2 di notte. Così, a malincuore, si alzò e si incamminò con Hagrid, Ron, Hermione e Malfoy, che era finito in punizione anche lui per lo stesso motivo dei primi tre. C’era anche il cane di Hagrid, Thor. Si addentrarono nella foresta e camminarono per un po’. La musica carica di tensione e la tensione stessa altissima. Continuarono per un po’ finchè Hagrid non si fermò di botto e Ron, che era dietro di lui, gli andò a sbattere contro. Hagrid fissò qualcosa sul pavimento.

Hagrid?” fece Harry, “Cosa c’è?”

“Niente” rispose Hagrid, e si rimisero in cammino. Dopo tre quarti d’ora Hagrid si fermò di nuovo. Ancora una volta Ron gli finì addosso, tanto che Hagrid gli urlò contro: “Ron, se devi finirmi addosso ogni volta vai avanti e smettila di scassarmi le balle!!”.

“Ehm, Hagrid…” fece di nuovo Harry, “Se ti sei fermato per farci un altro scherzo cretino giuro che me ne vado”

“No, no” disse Hagrid, “stavolta ho trovato qualcosa”

“Davvero?” domandò Harry

“No!” rispose Hagrid. Harry si voltò per andarsene quando scivolò su…una pozzanghera. Si rialzò, dolorante, e esaminò la pozzanghera: luccicava.

Hagrid” chiamò Harry, “vieni qui, presto!”

Hagrid si avvicinò a grandi passi e Harry indicò la pozzanghera. Hagrid la fissò.

“Oddio santo!” tuonò dopo un po’. Ma porca BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED BESTEMMIED”. Harry lo guardò, preoccupato, poi chiese: “Hagrid, ma che cos’è sta robba?”

“Questo, Harry,” rispose Hagrid, “è piscio di Unicorno. Ti mantiene in vita anche se stai per morire. Ma è una cosa orribile. Il piscio di Unicorno fa veramente schifo, e solo un disperato potrebbe bere una roba simile”.

“Allora,” continuò Hagrid, “facciamo così. Dividiamoci in due gruppi: Ron e Hermione con me, tu, Harry, portati questo scemo di Malfoy

Harry stava per ribattere quando Malfoy lo interruppe: “Va bene, però prendiamo Thor!”.

“D’accordo” disse Hagrid. “Ma ti avverto, è un gran cacasotto”. E così facendo i gruppi si divisero e Harry e Malfoy si addentrarono nella Foresta Proibita per conto loro.

 

RON: Ehiehiehi, perché non puoi seguire me, Hagrid e Hermione?

Perché si, sono io l’autore, e se non ti va bene quello che scrivo vienimelo a dire in faccia!

RON: Nono, va tutto bene

 

Dicevo, Harry e Malfoy si addentrarono nella Foresta Proibita per conto loro, con Thor che li seguiva. Camminarono per una buona mezz’ora, o forse anche di più.

Bu!” fece all’improvviso una voce alle spalle di Harry, che si voltò di scatto, la bacchetta in mano, e urlò:

Ahhh!!! Stupefactum!”. Lo Stupefacente colpì Malfoy, che si accasciò a terra e rimase Stupefatto. Harry lo fissò un secondo, poi disse: “Oh, , lasciamolo lì” e se ne andò. Continuò a camminare, quando si ritrovò davanti un Unicorno morto, con una pozzanghera di piscio tutto attorno e, cosa ancor più orribile e schifosa, una figura incappucciata che beveva il piscio. Harry lanciò un gridolino, perché la cicatrice gli aveva appena fatto fastidiosamente male. La figura incappucciata si alzò, e fissò torvo Harry. Si alzò e iniziò a scivolare verso Harry, a cui cadde la bacchetta per il terrore. La figura si avvicinava, si avvicinava, si avvicinava, si avvicinava, si avvicinava, si avvicinava, si avvicinava, e che cazzo quanto è grande sta foresta, comunque, era a pochi passi da Harry, che stava per abbracciare la possibilità che potesse morire, quando un rumore di zoccoli li fece sobbalzare. Una creatura, per metà uomo e metà cavallo, si era avventato sulla figura incappucciata e la stava scacciando. La figura si allontanò e fluttuò via. Il centauro raccolse la bacchetta a Harry e gli si avvicinò.

Harry Potter,” disse, con voce profonda, “io sono Fiorenzo. Ho sentito delle urla e sono accorso. Ecco, questa è tua” e gli porse la bacchetta. Harry la prese, e quella emanò un paio di scintille rosse.

“Devi tornare al castello, Harry Potter,” continuò Fiorenzo. “La Foresta a quest’ora non è luogo per te”

“Ma…” fece Harry, che aveva finalmente ritrovato la voce, “che…che cos’era quella creatura, che beveva il piscio di unicorno?”

“Prova a indovinare” rispose Fiorenzo. “Chi tu pensi abbia bisogno di bere il piscio di Unicorno, perché è talmente disperato da non avere un corpo e spera di riavere il suo?”

“Vuoi…vuoi dire che…” chiese Harry, con una vaga punta di panico, “che quello lì era…era…era…era…era…era…”

“Ne hai per molto????” tuonò Fiorenzo.

“…era…” continuò Harry, “…Lord…Digiacomort?”

“Si” rispose Fiorenzo. “Ora vattene, devi tornare immediatamente al castello”

“Ma come faccio?”

“Oh, per quello non c’è problema”. Fiorenzo si avvicinò e diede un calcio a Harry, che volò via e atterrò proprio di fronte alla capanna di Hagrid, dove c’erano Ron e Hermione.

“Dov’è Hagrid?” chiese Harry, quando si rialzò.

“E’ andato a cercare Malfoy, pare sia rimasto nella Foresta” rispose Ron

“Venite” disse Harry, “devo dirvi una cosa”

Si avviarono insieme verso il castello, lo percorsero in lungo e in largo e arrivarono alla Sala Comune.

“Lord Digiacomort” cominciò Harry, ma si interruppe perché Ron sobbalzò.

“Cosa c’è?” gli chiese.

“Hai pronunciato il suo nome!” rispose Ron,

“Si, e allora?”

“Niente, ma mi andava di interromperti”. Harry scrutò torvo Ron, poi riprese: “Lord Digiacomort mi ha attaccato, nella Foresta, ma se n’è andato perché è arrivato un centauro che l’ha scacciato. E’ lui che beve il piscio di Unicorno”

“Chi? Fiorenzo?” domandò Ron.

“Ma no, Digiacomort!” esclamò Harry. “E’ lui che beve il piscio di unicorno. E ora sta usando la Cuffaro come suo burattino per cercare di rubare la Pietruzza Rossa!”

“Ma, Harry,” tentò Hermione, “nemmeno io so a cosa serve, pensi che lei lo sappia?”

“No che non lo sa” rispose Harry. “Ma dobbiamo impedirgli di prendere la Pietruzza Rossa”

“E…” fece Ron, “come pensi di farlo?”

Harry riflettè, poi rispose: “Scendiamo nella botola di Fuffi. Domani notte”

“Ma…”

Ron, lascia perdere” si intromise Hermione. “Sai com’è fatto Harry. D’accordo Harry. Verremo con te”

“Cosa???” esclamò Ron. “Ma non se ne parla pro…” ma si zittì a un’occhiataccia di Hermione

“Bene allora” disse Harry. “Domani scendiamo nella botola”.

 

 

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Ok ragazzi, ecco qui un altro capitolo! Mi scuso per il ritardo perché avrei dovuto pubblicarlo ieri, ma ho avuto parecchio da fare e non ho avuto tempo. Spero che vogliate perdonarmi il ritardo leggendo questo straordinario capitolo!

 

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Capitolo 11
*** WLF (W La Fi...ne) ***


Harry Potter e la Pietruzza Rossa che non si sa a che serve
- Capitolo 17: Giù nella botola -

Harry si svegliò di soprassalto. Era molto agitato e nervoso, visto che quel giorno sarebbero entrati nella botola sorvegliata da DJ Bobo. Avevano già provato a entrare in quella botola, ma con scarso successo. Ma stavolta erano pronti. Sapeva con chiarezza come sarebbero entrati. Aveva il suo Mantello dell’Invisibilità. Perciò nulla poteva andar storto, stavolta, e Harry era molto sicuro di riuscire nell’impresa.

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Ok ragazzi, ora ci colleghiamo a Coming Soon Television per i trailer del momento. Vai!
<Skretch>
Legenda: Descrizione scena, Titoli in sovrimpressione, Voce Fuori Campo

V1: Se pensavate di aver visto abbastanza cazzate per stupirvi ancora, vi sbagliavate
V2: Siete pronti, per l’avventura?

Digiacomort spazza via diversi soldati
DIGIACOMORT: Insufficiente!
L’Oscura Signora
Marco a casa di Balbo
MARCO: Minchia!
Martino alla festa di Balbo
MARTINO: Bocciatemi!
Casuccio a Martino alla festa
CASUCCIO: Iubidu-dubidu
Nuovo-File 1 e Nuovo-File 2 frugano tra i fuochi d’artificio di Marco
NUOVO-FILE 1: Prendi quello grosso!
NUOVO-FILE 2: Ma che schiforum!
Gianluca a Martino, a Gioca & Crea
GIANLUCA: Tu madre
Una Compagnia di Bocciati
Marco e Giordano a Matengard
GIORDANO: Ma sei un pirla
Balbo trova l’Anello
BALBO: ! Un’anell!
Elrond e Marco a Orso Coattone
ELROND: Eheheheheheh
La Compagnia nelle Miniere di Storia
PUFFARO: Cuccioliiiiiiiiiiii
Marco contro la Puffaro
MARCO: Tu non puoi bocciare
MARTINO: Cazzo fai?
V1: Quest’anno. Studiare. Non servirà a nulla
La Signora Delle Note
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Harry si svegliò di soprassalto. La notte era arrivata con una velocità sorprendente. Si alzò, si inforcò gli occhiali, si vestì e andò a svegliare Ron, ancora profondamente addormentato. Ron si alzò si inforcò gli occhiali, no aspettate lui gli occhiali non ce li ha, si vestì e insieme scesero la scala a chiocciola del loro dormitorio. Sotto trovarono Hermione che li aspettava. Ron aprì la bocca e un rivoletto di bava gli colò sul mento, come sempre, mentre Harry rimase impassibile.
«Andiamo?» chiese Hermione.
«Sì» risposero in coro Harry e Ron, un po’ più debole. Si nascosero sotto al Mantello dell’Invisibilità e si avviarono verso il corridoio proibito del terzo piano. Arrivarono in una velocità sorprendente.

HARRY: Ehi Doc, la vuoi far finita con questo Avanzamento Veloce?
Zzzzzzz……eh? Ah si, un secondo

Dicevo, i tre arrivarono davanti alla porta di DJ Bobo e la spinsero ma…era chiusa. Hermione si avvicinò e bisbigliò: «Alohomora». La porta si aprì. La spalancarono, entrarono e la richiusero. Avevano anche scoperto il modo per far calmare DJ Bobo: bastava un po’ di musica. Ma, entrando, notarono che un po’ di musica c’era già. Proveniva da un’arpa.
«Piton deve essere già passato di qui» sussurrò Harry. I tre si avvicinarono a DJ Bobo, Harry approfittò che dormiva e mormorò: «Petrificus Totalus». Subito il chiwawa venne pietrificato.
«Come facciamo a entrare?» chiese Ron.
«Semplice, così» rispose Harry. Sferrò un calcio a DJ Bobo, ma si era scordato che era di pietra, così si spaccò l’alluce.
«Ma porca…» cominciò Harry, ma Hermione prese DJ Bobo per la coda, si avvicinò alla finestra e lo buttò di sotto.
«Ecco, così ce lo leviamo definitivamente dalle palle» disse poi, tornando. I tre si avvicinarono e aprirono la botola.
«Allora,» fece Harry, «vado io per primo. Se qualcosa va storto tornate indietro e chiamate Silente. Chiaro?»
«Sì» risposero in coro Ron e Hermione
«Bene» disse Harry, e si buttò per primo nella botola. Il tunnel era profondo, e scivolò per un po’ prima di atterrare sopra a quella che gli parve una grossa pianta. Pochi secondi dopo atterrarono prima Hermione poi Ron.
Muahahahahahah
«Ehi, cos’era quella risata?» chiese Ron. Harry aprì bocca, ma fu interrotto da un movimento lì vicino. La pianta aveva iniziato a muoversi. Dei rami strisciarono verso Harry, Ron e Hermione e li legarono. Un ramo entrò nei pantaloni di Ron, che gemette terrorizzato. Hermione, invece, aveva una vaga espressione contenta e compiaciuta.
«Hermione» domandò Ron, terrorizzato, «cosa facciamo?».
«Dovete…ah…calarvi…ah si…i pantaloni» rispose Hermione, tra un gemito e l’altro.
«Cosa?» domandarono in coro Harry e Ron.
«Sì…il Pisello del Diavolo è uno spasso totale…ah…ah…ma un pene piccolo gli fa male» disse Hermione. Harry si calò i calzoni, ma non successe nulla(il che è strano).
«Ora…oh…dovete fare…si…un incantesimo di diminuzione…ah…». Harry puntò la bacchetta contro il suo attrezzo e esclamò: «Reducio!». Subito, con suo orrore, il suo attrezzo si rimpicciolì. Il Pisello del Diavolo lanciò un urlo spaventoso e li liberò, rivelando una voragine al centro.
«Hermione, andiamo!» ruggì Ron, le orecchie rosse.
«No…restiamo ancora un po’…» gemette Hermione. Ron la afferrò per un braccio e si tuffarono nella voragine sotto la pianta. Caddero su un pavimento di pietra. Si rialzarono, goffi, e si incamminarono davanti a un’altra porta.
«Ehm…Hermione…ti senti bene?» chiese Ron
«Non lo so, ho una strana sensazione» rispose Hermione
«Hai cominciato a farti le canne?» domandò Ron.
«No. Lo sai che non me le faccio»
«Allora ti sei rincoglionita»
Entrarono nella prossima stanza e trovarono una stanza, non molto grande ma abbastanza alta per volare. Harry notò un manico di scopa. Hermione si era ripresa. Si avvicinò alla porta in fondo alla stanza e la spinse. Non successe nulla.
«Alohomora!» tentò Ron, ma non successe nulla neanche stavolta. Harry allora capì. Capì cosa doveva fare. Afferrò il manico di scopa. All’improvviso un fruscio lo fece sobbalzare. Alzò lo sguardo e vide un mucchio di chiavi, con delle alette, che fluttuavano impazzite. Solo una era la chiave che avrebbe aperto la porta di fronte. Harry la vide. Salì sul manico di scopa e partì. Immediatamente alcune chiavette gli si lanciarono addosso, altre cercarono di difendere l’altra chiave.
«Accio Chiave!» provò Harry, ma tutte le chiavi della stanza gli finirono addosso, facendogli un male cane. Si sentì scivolare dalla scopa e cadere a terra. Cadde a terra con un tonfo e tutto svanì.
Harry si svegliò di soprassalto. Chini su di lui c’erano Ron e Hermione, entrambi preoccupati.
«Ho preso la chiave. Andiamo» disse Harry. Si avviarono verso la porta.
Harry infilò la chiave nella serratura, la girò e…non successe nulla.
«D’oh!» esclamò. «Ho sbagliato chiave!». Detto questo esclamò di nuovo: «Accio Chiave della porta!», ma non successe nulla. Perplesso, si chiese perché ma, non riuscendo a darsi una risposta, si mise a piangere come un bambino cretino.
«Ehm, Harry,» balbettò Ron, «ce l’abbiamo noi la chiave. L’abbiamo presa prima». Harry li scrutò torvo poi strappò la chiave dalle mani di Ron e la infilò nella porta. La porta si aprì con uno scatto.
"Sentite, vado solo io" disse Harry. Ron e Hermione lo guardarono increduli. "Voi andate a chiamare Silente". E, senza girarsi a guardarli, proseguì così per la stanza successiva. Appena entrò vide lo Specchio delle Brame, con davanti un uomo. Ma non era Piton, e nemmeno Digiacomort

Harry si avvicinò, incredulo: non era vero, non poteva essere vero, era Piton che aveva l’aria da bastardo, non Rat-Man.
KRAK-HOOM
«No, non è possibile» disse Harry, e Rat-Man si voltò. «Non può essere lei. Piton…»
«Ah, certo» rispose Rat-Man. Non balbettava più, né tantomeno parlava pugliese. «Chi sospetterebbe mai del povero, balbettante, rincoglionito prof. Rat-Man quando c’è in giro Piton
«Ma non è possibile» ripetè Harry.
«Ma cos’è, sei scemo?» sbottò Rat-Man. «Ti ho detto che è possibile, non continuare a ripeterlo, e che cazzo»
«Ma Piton ha tentato di uccidermi durante la partita!»
«Seeeeeeeeeeeeee te piacerebbe» rise Rat-Man. «IO ho cercato di ucciderti. Quando la tua amica Granger ha dato fuoco al mantello di Piton, mi ha assestato un ceffone particolarmente violento, cosa che ha interrotto il contatto visivo necessario per il malocchio. Anzi, ci sarei riuscito anche prima, se Piton non avesse incominciato a canticchiare la canzoncina dei Teletubbies per distrarmi e quindi salvarti»
«Piton ha cercato di salvarmi?» esclamò Harry. «A me? Ma sei sicuro?
«Sicurissimo» confermò Rat-Man. «Ed è stato lui ad intercettarmi la notte di Halloween quando ho fatto entrare l’Orso Coattone. Sarebbe stato un diversivo perfetto, non fosse stato per Piton e per quel CENSURED di chiwawa radioattivo di Hagrid. Ma non importa. Ormai sono qui…sono arrivato fino a questo punto…e poi finalmente ruberò la Pietruzza Rossa e…come segno di stima la donerò al mio padro…dove cazzo vai?» urlò Rat-Man. Infatti, mentre parlava, Harry aveva tentato di svignarsela. Aveva appena raggiunto le fiamme che sentì delle funi invisibili stringerlo e Harry cadde e terra.
«Sta buono, Potter, o ti farò del male» disse Rat-Man, gelido.
«Lei non ne è capace!» gridò Harry.
«Sì che lo sono»
«Davvero?»
«No, ma sul copione c’è scritto così». Harry tentò di divincolarsi, ma senza risultato. Rat-Man sogghignò e si girò verso lo Specchio.
«Allora» continuò Rat-Man. «Come cavolo funziona questo dannato Specchio?».
Harry stava per liberarsi quando una voce fredda e acuta parlò. Non sapeva da dove provenisse, ma era talmente fredda da ghiacciare le vene.
«Usa il ragazzooo». Harry si inchiodò al pavimento. Rat-Man si voltò.
«Vieni qui, Potter!» tuonò, «Subito!». Harry non si mosse. Era ancora inchiodato al pavimento.
«Ho detto vieni!» ripetè Rat-Man.
«E come cazzo faccio a muovermi se sono legato?» sbraitò Harry, senza riuscire a trattenersi.
«D’oh!» fece Rat-Man. «Non hai tutti i torti» e detto questo lo slegò. Sulle prime Harry tentò di nuovo di scappare, ma Rat-Man a un semplice gesto con la bacchetta lo bloccò e lo costrinse a forza ad avvicinarsi allo Specchio.
«Vuoi sapere perché ho accettato di aiutare il Signore Digiacomort?» domandò Rat-Man. «Vedi, la mia è una storia molto triste. Anche se non sembra, ma prima abitavo in Arabia Saudita. Mi chiamavo Luca. Infatti Povia mi ha pure dedicato una canzone. Sono io il Luca di “Luca era gay”. Ma lasciamo perdere. Da piccolo, per fare il bagno nella ***** di cammello, mi persi. Non trovai mai più i miei genitori. Iniziai a vagare come un disperso per il Deserto Arabico, finchè non fui trovato dalla persona più buona che conobbi: il Sultano Abdul. Egli mi accudì, mi fece crescere e diventare adolescente, e fu allora che capii di essere gay, e di essermi innamorato perdutamente del Sultano Abdul. Ma io credevo di non avere speranze. Invece, per mia gioia, scoprii che anche lui era gay. Allora, per dimostrargli il mio amore, andai da un anagrafe e mi feci cambiare il nome in Abdul. Purtroppo però, dopo qualche tempo scoprii che il Sultano mi aveva tradito con un uomo che poi tradì lui e salì al potere: Gigino Bin Laden. Quando lo venni a sapere ero pieno di dolore. Il Sultano Abdul era morto, Bin Laden era salito al potere e io sono stato costretto a fuggire in Italia, che era il paese più vicino e più raggiungibile. In Puglia, per esattezza. Pensavo di avere una carriera di successo lì, ma l’accoglienza non fu quella che pensavo. Affondarono il mio gommone, e per salvarmi mi resi conto che ero un mago. Quando mi portarono sulla terraferma, mi sbatterono in prigione. Quando mi presentai come Abdul venni deriso, e mi furono affibbiati altri due nomi: Abaghdad, che era la città dove vivevo, e Aziz, che non c’entra un cazzo ma stava bene con i primi due nomi. Il tempo che passai in carcere lo usai per ottenere la cittadinanza italiana e imparare meglio la magia. Ma era un insegnamento comunque scarso. Quando finalmente uscii, assaporai di nuovo la libertà. Vidi un cartone animato, anche se all’epoca non sapevo cosa fosse, di Rat-Man. E fu allora che mi innamorai di nuovo. Ebbene sì. Mi innamorai di Rat-Man. Le sue disavventure erano così simili alle mie che, dopo aver fatto un incantesimo per cambiare aspetto, mi recai nuovamente da un anagrafe e, stufo di farmi chiamare da tutti Abdul Abaghdad Aziz cambiai il mio nome in Luca Rat-Man. Continuai ad amare Rat-Man, finchè non scoprii l’atroce verità: Rat-Man non esisteva veramente. Il dolore allora fu troppo per me. Senza pensarci, mi feci da solo un Incantesimo Castrosempra, dopodiché scappai dall’Italia per via dei troppi brutti ricordi, e mi recai in un paese abbastanza sperduto: l’Albania. Fu lì che conobbi il Signore Digiacomort. Lui mi illustrò che l’amore non esiste, che contano solo il potere, e chi riesce a controllarlo. E fui lieto di servirlo. Questa è la mia storia»
«Zzzzzzzzzzzzzzz…»
«Potter! Stavi dormendo?»
Harry si svegliò di soprassalto(non per l’urlo, eh), e rispose: «No, no, si figuri. Stavamo dicendo?»
«Che cosa vedi nello Specchio?» domandò Rat-Man ritrovata la malvagità.
Non dire la verità…non dire la verità…non dire la verità…
«Mi vedo con la Pietruzza in mano! E ora me la metto in tasca!»
D’oh!
«Sì, ti piacerebbe!» rise Rat-Man. «Dimmi la verità!»
«Fammi parlare col ragazzo» disse la voce fredda e acuta. Harry s’impietrì.
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«Ho abbastanza forza per quessssssto» disse la voce
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«Ho abbastanza forza per quessssssto» disse la voce
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«Ho abbastanza forza per quessssssto» disse la voce
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«Ho abbastanza forza per quessssssto» disse la voce
«Ma padrone» fece Rat-Man, «non ne avete la forza!»
«E muoviti cazzo, ti ho detto che ce la faccio, smettila di rompermi le palle!» esclamò la voce. Rat-Man iniziò a sciogliersi il turbante che gli aveva regalato il suo primo amore, il Sultano Abdul. E, sciolto del tutto, se lo tolse. Harry vide chiaramente nello specchio che, dove teoricamente avrebbe dovuto esserci la nuca, c’era un’altra faccia: una faccia pallida e serpentesca, con gli occhi rossi.
«Tu sei…tu sei…» balbettò Harry. «Michele?»
«Sì, io sono Mi…ma che cazzo c’entra mo Michele, no comunque» rispose la voce fredda e acuta.
«A…allora…» fece Harry, atterrito, «tu…sei…Lord Digiacomort
«Sssi» rispose Digiacomort. «Guarda che cosa sono diventato, per causa tua»
«Mia?» ripetè Harry.
«Ah, fai pure lo gnorri, eh?»
«Ciuppa!». Digiacomort esitò un po’.
«E hai anche voglia di fare lo spiritoso. Comunque, guarda come mi hai ridotto»
«Ma perché? Cosa ho fatto per ridurti così?»
«Basta con queste sciocchezze, Harry» disse Digiacomort. «Vieni qui». Harry si avvicinò. Non perché lo volesse lui, ma perché le sue gambe si mossero automaticamente. Si avvicinò e si fermò vicino a Rat-Man.
«Dimmi che cosa vedi» ordinò Digiacomort. Harry non sapeva che fare. Doveva inventarsi per forza una menzogna, visto che con la verità non gli aveva creduto. Si mise la mano in tasca e, con sua sorpresa, si accorse che la Pietruzza Rossa stava nella sua tasca. Allora era la verità, pensò Harry. Devo svignarmela
«Allora?» chiese Rat-Man. «Che cosa vedi?»
«Ehm…io…» rispose Harry. Non sapeva cosa inventarsi. «Io…ecco…io…io…IO…VENGO…DALLA LUNA!» tuonò Harry, mettendosi a cantare la suddetta canzone.
«Sta mentendo» disse Digiacomort.
«Ma, come fa a mentire?» chiese Rat-Man
«Idiota, secondo te uno può venire dalla Luna?» domandò Digiacomort, beffardo.
«Sì!». Un attimo di esitazione, poi Digiacomort riprese: «CENSURED. Se non mi servivi da supporto ti avevo già ucciso da un pezzo».
«Comunque» continuò Digiacomort, «lui ha la Pietruzza!». Harry si sentì paralizzare. Rat-Man si scagliò su di lui e si accinse a strangolarlo. Harry non sapeva che fare. La bacchetta gli era scivolata dalla tasca e ora era troppo lontana. Invano allungò le mani nel tentativo di allontanare le sue di mani. Ma, con suo sommo stupore, vide Rat-Man allentare la presa fino a toglierla del tutto. Harry guardò Rat-Man. Urlava di dolore e si guardava le mani: erano piene di vesciche e bolle, e bruciavano.
«Idiota! Uccidilo! Sennò torna sulla Luna!» tuonò Digiacomort. «UCCIDILO!!!». Rat-Man si avventò di nuovo su Harry, ma stavolta era pronto. Allungò le mani per primo e gli toccò la faccia.

Non successe nulla.
«D’oh!» fece Harry. Scappò via, recuperò la bacchetta, la puntò su Rat-Man e ruggì: «Bombarda Maxima!». Ci fu un’esplosione colossale che squassò tutto il castello. Posatasi la polvere, Harry vide Rat-Man, o meglio, ciò che ne rimaneva: un mucchio di ceneri fumanti. All’improvviso, un’ombra si diramò dalle ceneri. L’anima di Digiacomort prese la rincorsa e si avventò su Harry. Harry cadde a terra, sbattè la testa su un gradino e tutto svanì.
Harry si svegliò di soprassalto. Si trovava in infermeria. Chino su di lui non c’era né Ron, né Hermione, ma Silente.
«Harry!» lo accolse Silente. «Vedo che ti sei ripreso. Sei stato molto coraggioso nei sotterranei, e anche molto leale a evitare che i tuoi amici soffrissero per te»
Veramente non ci ho pensato neanche un secondo a Ron e Hermione
«Ma dove sono?» chiese Harry.
«Stanno bene tutti e due» rispose Silente. «Ho deciso che è meglio distruggere la Pietruzza Rossa, per evitare che Digiacomort tenti di rubarla di nuovo»
«Ma così Flamel morirà!»
«E ‘sti cazzi’ non ce lo metti? Fidati, è meglio distruggere la Pietruzza Rossa»
«Quindi, lei sa a cosa serve?» domandò Harry, eccitato.
«Ah, sapevo che me l’avresti chiesto» sospirò Silente. «E so anche cosa risponderti»
«Cosa?»
«Che non lo so. No, Harry, non so a cosa serve, e penso che nemmeno DrHouse93 lo sappia, per quello io non lo so. Comunque, volevo davvero farti i complimenti»
«Ehm…professore…» cominciò Harry. «Prima…Digiacomort mi ha detto che sono stato io a farlo diventare così. Perché?»
«, vedi Harry…Digiacomort era e rimane il Mago Oscuro più potente di tutti i tempi. Quando eri piccolo, uccise i tuoi genitori, e cercò di uccidere anche te. Solo che tua madre morì per difenderti, e quindi Digiacomort non riuscì a toccarti. Quando ti scagliò l’Insufficiente Che Uccide, la maledizione rimbalzò su di lui. In un ultimo, disperato atto voleva imprimerti il ricordo dello scontro tramite la cicatrice che hai sulla fronte. Ma riuscì soltanto a farti una cicatrice a forma di saetta, e nemmeno come la voleva lui, che la voleva a forma di I, e poi svanì. Ma lui è convinto di averti impresso il ricordo per averti fatto passare dieci anni di incubi e pianti da bambini cretini. Infatti ti ha accusato, non a torto, di averlo ridotto a un misero brandello d’anima»
«Ma perché ha cercato di uccidermi quand’ero piccolo?» chiese Harry
«Non è questo il momento per dirtelo, Harry» rispose Silente.
«Ehm…professore…» cominciò Harry, «posso farle un’ultima domanda?»
«Certo, Harry, dimmi pure»
«Non dovrei sbrigarmi altrimenti perdo il treno?». Silente lo guardò, poi rispose:
«Oh, no, Harry. L’unica cosa che ti farebbe perdere il treno sarebbe il fatto che tu hai lottato contro il prof. Rat-Man, che era posseduto da Lord Digiacomort, che ti ha fatto recuperare la Pietruzza Rossa che non si sa a che serve, e che dopo sei svenuto sbattendo la testa su un gradino, e che poi sei stato salvato da me che ti ho portato in Infermeria, poi tu ti sei svegliato e hai cominciato a farmi domande. Ma le possibilità che succeda una cosa simile sono infinitesimali, no?». Harry lo guardò un po’, perplesso, poi si alzò di scatto e esclamò: «CAZZO, IL TRENOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO»

…FINE!

P.S. Per chi non avesse capito il perché dei tre puntini davanti alla scritta fine, provi a rileggere il titolo

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