You don't know, but I love U

di AngeliEDemoni
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Insopportabili compagni di banco! ***
Capitolo 3: *** Il prof più stronzo del mondo! ***
Capitolo 4: *** Un pomeriggio con...LUI?! ***
Capitolo 5: *** L'alcol fa dimenticare ***
Capitolo 6: *** Salvataggio, nuovo amico ***
Capitolo 7: *** Due show da preparare ***



Capitolo 1
*** Nuovo inizio ***


Eccomi qui, già sveglia alle cinque del mattino con la consapevolezza che non riuscirò più a prendere sonno. Perchè? Perchè i ricordi di quella dannatissima notte sono ancora nella mia mente, vividi come il mio dolore. Da quella notte tutta la mia vita si è capovolta, ma forse è meglio che vi racconti cosa esattamente è successo quella notte...
3 mesi prima...
-Mamma, quando arriviamo?! è da stamattina che siamo in macchina! Voglio rivedere la nonna e la zia...-.
-Avrilì, tesoro manca pochissimo, giusto 10 minuti di autostrada -.
Sbuffai e tutto fù in un attimo, due colpi di clacson, uno stridio di gomme e il nero.
Mi risvegliai in ospedale, con accanto la mia nonna e mia zia. Mi schiarii la voce per parlare.
-Nonna...zia...-.Avevo la voce tremendamente rauca e faticavo a parlare.
-Tesoro della nonna! Finalmente ti sei svegliata!-.
-Perchè?! Ero in coma!!?-.
-Ma no! Eri solo svenuta- Mi informò mia zia. Ma dove sono mamma e papà?
-Il camion che andava in contro senso!! Ecco perchè sono qui, papà ha sterzato per evitarlo! Dov'è? e dov'è la mamma?-. Vidi sui loro volti il dolore puro e la realtà mi prese a schiaffi la faccia...
Oggi.
Ecco come è andata, sono tre mesi che non dormo bene perchè ho continui incubi sull'incidente. Sono andata a vivere in Florida, da mia zia e mia nonna materna.
Non sono cambiata molto di carattere, sono sempre solare, solo un pò più triste, sola, e apprezzo di più la solitudine e il silenzio della natura, e meno male che ero rimasta solare!
Mia alzai, tanto ormai era chiaro che non avrei più dormito. Dall'armadio presi un pantaloncino di jeans blu scuro , una t-shirt bianca a maniche corte attillata con scritto grande "I Love Music"  in nero e delle ballerine nere.
Misi il correttore per coprire le occhiaia, il mascara e la matita nera sulla palpebra inferiore e superiore per risaltare gli occhi azzurri. Mi pettinai per bene i capelli lisci e neri che emanavano un buon profumo di shampoo alla fragola. Osservai il mio riflesso, non ero brutta, avevo un delizioso nasino all'insù, una boccuccia a cuore , gli occhi grandi e affilati come i gatti e le ciglia lunghe, si sono vanitosa!
Arrivarono  le sei e mezza e così presi il mio zaino della seven ( che fino a l'anno scorso credevo fosse zeven per come era scritto), telefono e cuffie e mi incamminai verso la fermata degli autobus, eh sì, abitavo in campagna, ma non mi dispiaceva era un bel paesino quello di mia nonna, e la sua casa era la più bella(come le case che fanno vedere nei film americani) Era viola all'esterno con un delizioso portico dove era situato un divanetto e infine un gran giardino con tanti alberi e l'erba sempre curata. Sì, era un bel posto quel paesino di campagna e il fatto di dovermi svegliare alle 6 in punto ( che poi alla fine mi svegliavo pure prima) non mi dava fastidio. Arrivai alla fermata dei bus giusto in tempo, mi ero soffermata troppo sul paesaggio, dato che io avevo la passione sfrenata per le foto non potevo non scattarne alcune. Salii sull'autobus e presi posto accanto al finestrino.
Mi picchiettarono sulla spalla e così voltai la testa verso una ragazza dall'aspetto familiare e tolsi le cuffiette.
-Si?-.
-E' libero questo posto?-.
-Si, si certo-. La ragazza dall'aspetto familiare si sedette vicino a me e ruotò il busto nella mia direzione.
-Non ti ricordi me? Sono Miliana-.  Miliana...Dove avevo già sentito questo nome? Mi soffermai a guardarla, i capelli biondo cenere, gli occhi neri...Miliana! 
-Oh! Ma sì certo! tu sei la mia vicina di casa! Quella con cui giocavo da piccola! Mille scuse se non ti ho riconosciuto subito, ma sono passati due anni dall'ultima visita in Florida e tu sei cresciuta molto davvero scusa!-.
-Ahahah fa niente! Anche io non ti avevo riconosciuta tre mesi fa quando ti ho visto scendere dall'auto di tua zia Rebecca col braccio ingessato. Eri familiare sì, ma il tuo sbardo non era allegro come sempre quindi questo dettaglio mi ha molto confuso!-. Si fece seria d'un tratto, oooh no! Ecco la parte dolorosa dove tutti ti dicono che gli dispiace anche se non gli frega una emerito c*zzo! E invece...
-Ci sono se vuoi, se hai bisogno di qualcuno io ci sono...-. Rimasi a bocca aperta, nessuno mi aveva mai detto questo e mi fece sentire meno sola. Trasformai quella stupida O in un sorriso pieno di gratitudine.
-Grazie, davvero-.
-Di niente, a proposito, in che classe sei?-.
-Ah non l'hanno ancora detto, devo andare oggi in segreteria a ritirare orario e classe-.
-Vuoi ti accompagni? Non voglio che ti perdi come nei film ahahah-.
-Ooooh no daii, poi arriva il mio principe azzurro a salvarmi! ahahah-. Ridere e scherzare... Quanto mi era mancato, oh certo con mia zia mi divertivo dato che aveva solo 23 anni e era ancora giovane, ma mi ricordava tanto la mamma...Quei modi di fare dolci e divertenti, quei capelli neri e ricci e gli occhi a mandorla marroni...Faceva un pò male ma le volevo bene e mi piaceva stare in sua compagnia.
Finalmente l'autobus arrivò davanti alla scuola e rimasi sorpresa: Era una scuola molto curata e graziosa, basata su tre piani, con finestre molto grandi, un giardinetto ben curato con rose, alberi e panchine .
-Milly è fantastica!!-.
-Vero? Lo  penso anche io! Vuoi andare in segreteria o aspetti ancora il principe azzurro?-.  Mi chiese divertita.
-Andiamo!-. Ci incamminammo verso l'entrata e appena dentro tutti gli occhi furono su di me...Mi nascosi dietro Milly che poi era inutile dato che -come me- era magra come uno spaghetto, quindi mi feci coraggio e mi misi al suo fianco sorridendo come se niente fosse.
-Che avete da guardare! Non rompete le scatole voi!-. Tutti tornarono a fare le loro faccende e io tirai un sospiro di sollievo ringraziando la mia salvatrice ,conosciuta comunemente come Miliana.
Arrivati davanti alla segreteria chiesero la sua classe pregando in tutte le lingue che conoscevano di essere in classe insieme.
-Un momento-. Rosy, la segretaria, una donna simpatica e grassottella , controllava i miei moduli con espressione corrucciata -Deve esserci un errore, scusa un attimo-. Prese il telefono e chiamò il preside che arrivò dopo una manciata di minuti, se la fa con comodo il signore!
-Preside Smith...-. Rosy si rivolse al preside con aria da rimprovero, l'uomo era molto alto e magro, con dei grandi baffi bianchi e i capelli del medesimo colore , e gli occhi che esprimevano serietà, ma allo stesso tempo simpatia e gentilezza.
-Dimmi Rosy-.
-C'è un problema con la classe della nuova alunna, la classe 3A conta più di 28 alunni, i professori ne rifiutano altri!-.
-Oh! Beh non c'è problema! Dov'è la nuova alunna?-.
-Sono accanto a lei preside...-.
-Oh si! Bene signorina Evans, benvenuta, e condoglianze per la sua perdita-.
-La ringrazio-.
-Mi dica, in che classe desidera stare? C'è qualche lettera che l'attira più delle altre?-.
Non ridergli in faccia, non ridergli in faccia, non ridergli in faccia, sei forte puoi farcela!
-Ehm...i-io...-.
-Nella mia! La sezione C, terza C-.Il preside guardò prima Milly e poi me.
-Per lei va bene signorina Evans?-.
-Oh sisi! Certo!-. Evvaaaaiiii!!!!
-Perfetto, Signorina Smiters, accompagni la sua amica per favore-.
-Ma si certo!-.
-Aspetta Avrilì! L'orario e l'armadietto-.
-Grazie Rosy-. Milly mi accompagnò al mio armadietto e poi in classe.
-Ok Avrilì, sei pronta per la tua nuova classe?-. Feci un respiro profondo, infondo, non potevano certo essere peggio della mia vecchia classe.
Miliana aprì la porta e mi presentò al prof mentre io percorrevo con gli occhi la classe, sembravano tutte facce gentili grazie al cielo, ma ecco che due occhi blu elettrico incontrano i miei azzurro mare...

LEGGETE O SPARITE U.U
Peeeerdooonooo se ci sono errori è dovuto all'inflessione dialettale! (non so cosa voglia dire ma chiedetelo a mia cugina, lei lo ha detto) farò in modo di sistemare
me lo lasciate un commentino?
XoXo
Angeli&Demoni
Volevo mettere gossip girl :(

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Capitolo 2
*** Insopportabili compagni di banco! ***


"Miliana aprì la porta e mi presentò al prof mentre io percorrevo con gli occhi la classe, sembravano tutte facce gentili grazie al cielo ma ecco che due occhi blu elettrico incontrano i miei azzurro mare..."
I suoi occhi...Sono di un colore così intenso! Hanno un taglio felino davvero molto suadente, se poi aggiungiamo: I capelli color grano lasciati sbarazzini, la pelle bronzea, le labbra carnose e la mascella virile otteniamo me che gli sbavo dietro! Ok stop lo sto fissando troppo, penserà che mi piace o cose del genere, no, no  Avrilì distogli lo sguardo!
-Bene, allora benvenuta Signorina Evans-.
-Oh, si grazie!-.
-Ehi prof!-. Una divertita, strafottente e tremendamente sexy si rivolse al professore, il quale emise un sospiro rassegnato.
-Dimmi Stephan...-.Mi voltai verso stephan-ho-gli-occhi-blu-elettrico-come-non-c'è-ne-sono-in-giro-alla-faccia-tua.
-Il mio compagno è assente, può sedersi qui, la nuova-. Mi sorrise accattivante e io avvampai.
-Ok, perfetto! Allora Avrilì Evans, siediti e benvenuta!-. Avanzai incerta verso il più figo di questo mondo e mi sedetti  alla sua destra più rossa che mai.
-E tu, Miliana, vuoi rimanere alzata  per l'interrogazione o vuoi sederti?-.
-Mi siedo grazie!-.Melly andò al suo posto che poi -grazie a tutti i santi esistenti- era davanti al mio.
La lezione, letteratura inglese, procedeva mooolto lentamente, l'unica cosa interessante era il ragazzo al mio fianco: poggiava il gomito sul banco , il mento  sulla mano chiusa a pugno , il braccio piegato faceva spiccare i suoi muscoli e nonostante fossimo seduti continuava a sovrastarmi di dieci centimetri e io non ero nana...ok non ero proprio molto alta, diciamo nella media.
-Novellina, so che sono una scultura creata da Michelangelo in persona, ma se continui a guardarmi con quello sguardo ti salto addosso-. Mi sussurrò guardandomi intensamente negli occhi che io prontamente abbassai arrossendo ancora di più.
-Ahahah cos'è? Non parli? Rossa mi sto annoiando con la lezione e tu sei nuova, quindi una curiosità...parla!-. Rossa? Sono nuova e quindi una curiosità? Ma vallo a dire a un oggetto!!Aveva decisamente perso il suo fascino!
-Rossa? Cos'è? Sei adaltonico? Io sono Bruna!-.
-Mmmm...Mi piace il tuo modo di rispondere, comunque no, non sono adaltonico, lo vedo che hai i capelli neri, neri e lucenti come la notte, ma il colore della tua faccia è perennemente rosso!-. Disse divertito, non so perchè ma quando ha detto che i miei capelli sono neri e lucenti come la notte mi è sembrato un complimento... che sciocca che sono, solo perchè mi trovo bella io non vuol dire che gli altri pensino lo stesso!!
-E' perchè è il primo giorno e tutti mi fissano!-. Dissi inventando la prima scusa a disposizione.
-Beh, Sei nuova e questo è già un motivo, in più sei molto carina...dammi una ragione per la quale non dovrebbero fissarti?-. 
-Perchè mi dà fastidio che degli emeriti imbecilli mi fissino!-.
-Sei strana! A chiunque farebbe piacere essere fissato! Soprattutto alle ragazze, credimi, ne conosco un sacco!-. Oh ci credo! Scommetto che tu sei il solito, bello, stronzo e puttanire!
-La tua mentalità è controsenso rispetto a quella dei comuni mortali, dai mettiti un pò in mostra  saranno tutti tuoi, non vuoi questo?-. 
-Cos'è sei il diavolo tentant...controsenso?...-. Controsenso...
-Si, sai quando si va in una direzione oppo...-. Opposta all'altra...
-Si...Lo so-. Gli occhi stavano per riempirsi nuovamente di lacrime...NO! Non dovevo piangere davanti a loro!
-E allora che hai?! Bah sei tutta strana,  e poi i tuoi occhi sono peggio di un funerale!-.  Funerale...
3 Mesi prima, 4 giorni dopo l'incidente...
La chiesa era piena di amici e parenti, tutti pronti a farmi le condoglianze e a dire quanto dispiacesse loro...Era il funerale dei miei cazzo!! VOLEVO STARE SOLA SI CAPISCE O NO!!!?
-Oooh avrilìììì-. Ecco Merilù, la donna che andava dietro mio padre e che non si accorgeva che lui avrebbe voluto fucilarla!
-Piccol...-.
-Mi spiace Merilù ma mia nipote deve venire con me un attimo.-. Sentii le mani di mia zia poggiarsi sulle mie spalle per portarmi fuori di lì, fuori da quel posto dannato...
-Rimani qui, tesoro mio, dopo che la cerimonia sarà finita potrai salutarli da sola va bene?-.
-Grazie zia...-.  Tesoro...L'ultima volta che mia madre mi chiamò tesoro è stato un attimo prima di...Grazie zia per avermi capito...come sempre....
Oggi.
-Senti Stephan! Sta zitto che voglio sentire la lezione-. Intervenne Miliana, che quando Stefan si zittì mi guardo e mi sorrise comprensiva come a infndermi coraggio, cosa che naturalmente non sfuggì alla lingua lunga seduta al mio fianco, che mi guardava in cerca di risposte che non diedi.
Dopo tre ore consecutive di pura noia arrivò la campanella che dichiarava la fine della giornata scolastica (le prime 2 settimane si facevano solo 3 ore).
Presi la mia roba scortata da Miliana che rispettava la mia depressione in silenzio. 
-Milly, puoi parlare, non ti mordo mica...-.Fece un profondo respiro e parlò.
-Senti, so che magari non vuoi parlarne, ma ti ripeto che io ci sono, sono al tuo fianco e non ti lascerò mai! Se hai voglia di sfogarti di parlarne  sai che puoi far...-. L'abbracciai di slancio interrompendo le sue parole.
-Grazie, davvero te ne sono grata, è solo che non mi sento pronta per parlare di questo argomento.-.
-Okay-.
-Forza, andiamo a prendere il bus, non ho voglia di perderlo!-.
-Veeeramente, il prossimo bus è alle 10 e ora sono le 9 e 30 ,dovremmo aspettare, ammeno che tu non voglia camminare, è una così bella giornata!.-.
-Si dai! Infondo è solo un'oretta, potrà farci solo bene, e poi ho la macchina fotografica nello zaino, potremmo scattarci delle foto-.
Scattammo un sacco di foto, a noi e al paesaggio, quando arrivammo a casa eravamo distrutte.
-Vuoi entrare? Ti offro un the, così guardiamo le foto-.
-Si, grazie-.Aprii la porta di casa, salutai mia nonna (mia zia era ancora a lavoro, fa la commessa in un  supermercato in città )e portai Milly in cucina dove le offrii del the freddo fatto in casa.
-Grazie...Ehi ti va se andiamo a sviluppare le foto tra un pò? O nel pomeriggio?-.
- Si! Facciamone due copie di ciascuna, ti scoccia andarci adesso Milly?-.
-No, nient'affatto anzi, però finiamo il the, mi piace!!-.Finito il the Milly mi fece strada verso il fotografo del paese il quale ci sviluppò le foto e ci fece anche lo sconto perchè, parole sue, "Queste foto sono una meraviglia!".
-Guarda Avrilì! Sono perfette, i miei complimenti, sei una fotografa fantastica!-.
-Grazie!-.
-E' questo che vuoi fare da grande?-.
-Mmm...No...Voglio fare la stilista, voglio sfondare per le mie creazioni nel campo della moda-.
-Figo! Io volevo fare la modella sai? Ma accettano solo anoressiche...Peccato sarebbe stato bello-.
-Se diventerò famosa, ti farò sfilare per le mie creazioni!!!! E comunque non guardare il fisico di quelle denutrite che sfilano con una faccia da cadavere per l'astinenza dal cioccolato, tu sei perfetta!-.
-Grazie!-.
Camminammo per un pò in silenzio finchè un messaggio avvisava Miliana che sarebbe dovuta tornare a casa perchè sua cugina ha partorito!! Andai con lei e credetemi se vi dico che vedere dei bambini appena nati è fantastico, sono così piccoli che temi di romperli!
 

MY SPACE

Ecco il nuovo capitolo! Spero vi piaccia e che recensiate in molte! Se avete consigni sono ben accetti (anche sul nome della storia perchè a me fa un pò schifo!) Bene con questo vi lascio. Ci vediamo il proffimo sabato
XoXo

AnGeLi&dEmOnI

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Capitolo 3
*** Il prof più stronzo del mondo! ***



                  

VORREI  RINGRAZIARE MIA CUGINA (SupremVictini) PER IL BELLISSIMO LOGO U.U ti amo cugi <3











"Camminammo per un pò in silenzio finchè un messaggio avvisava Miliana che sarebbe dovuta tornare a casa perchè sua cugina stava per partorire!! Andai con lei e credetemi se vi dico che vedere dei bambini appena nati è fantastico, sono così piccoli che temi di romperli!!"

Stephan
Sunai al campanello dell'appartamento di William (il mio migliore amico dai tempi dell'asilo).
-Chi è?-. Chiese Will con la  voce metallica dovuta al citofono.
-Io-.
-Io chi?-.
-Quanti io conosci?!-.
-Ma secondo te io conosco un tizio di nome Io? Entra coglione!-. Il portne si sbloccò e io entrai per poi prendere l'ascenzore e schiacciare il 3 piano.
Will era ad attendermi davanti alla porta di casa sua.
-Ehi!-.
-Ehi! Come mai questa visita improvvisa?-.
-Così, mi fai entrare o preferisci restare in boxer sul pianerottolo?-. SI mise di lato lasciandomi passare e io per poco non caddi inciampando in uno scatolone.
-Ma che cazz...Non dirmi che te ne vai seriamente!-. Dissi guardando gli altri mille scatoloni e valigie sparse per il pavimento.
-Eh sì! Non sopporto più questa situazione, così ho trovato un piccolo appartamento vicino scuola-. Mi voltai verso di lui che intanto si era infilato un paio di jeans.
-Ma i tuoi accettano il tuo trasloco?-.
-Cosa vuoi che importi a loro?! Quando gli ho dato la notizia hanno fatto un cenno d'assenzo e sono ritornati a farsi i cazzi propi! Che cazzo di famiglia ho...-. 
-Ma come? Non ero io la tua famiglia?-. Dissi fintamente sconvolto per fargli ritrovare il solito sorriso che lo caratteizzava.
-Ahahah Ma certo fratello, solo dico che ...Quei due fanno schifo! Non sanno fare i genitori, mi domando perchè abbiano deciso di avere un figlio! Mia madre esce tutte le sera con solo Dio sa chi e mio padre è un alcolizzato! Insomma....-. Abbassò la testa addolorato dal pensiero della sua famiglia
-Si, non deve essere facile...-. Ok, lo ammetto non so mai che dire in queste situazioni, non sono pratico!
-Dai su Steph, giochiamo alla wii, ho un nuovo gioco!-.
-SI!!-.  
Ci sedemmo davanti alla  TV e inserimmo il gioco.
-Allora, che mi racconti? Oggi non doveva arrivare la nuova?
-Si, è arrivata...-.
-E' carina?-.
-Si-.
-Hai intenzione di parlare da solo a ti devo estrarre le parole con una pinza? Com'è?-.
-E' bella, molto bella! Ma...è strana...-.
-Strana?-.
-Strana, insomma ha un bel caratte, sa rispondere da quel che ho capito dalle sue quattro parole, ma...-.
-MA?! Ooooh ma insomma che ha di strano?!-.
-Quando ho detto la parola contrasenso, lei ha avuto una strana reazione! Strana ti giuro! Inizialmente ho pensato che non sapeva cosa fosse, poi però le si sono inumiditi gli occhi e dopo è stato come se si fosse staccata dalla terra...I suoi occhi non erano in classe, ma in un altro posto! Poi Milly, con la sua rinnomata genitilezza, mi ha detto di stare zitto perchè voleva sentire la lezione e... Ha lanciato uno strano sorriso a ...Come si chiama.... Un sorriso di incoraggiamento, tipo!-.
-Incoraggiamento? La stava incoraggiando a sopportarti!-.
-Ah.Ah.Ah Ma come sei simpatico!! -.
-Vabbè dai, comunque so che sono amiche quelle due, o almeno così mi ha detto Milly qualche  giorno fa!-.
-Vabbè! Lasciamo stare quella ragazzina e concentriamoci sul gioco!-.
-Okay-.
-Ah! Quasi dimenticavo, non puoi sederti con me domani perchè...-.
-Perchè hai fatto sedere lei! Lo so, non sono stupido, per parlare così durante la lezione dovevate essere in banco insieme! Guarda tu, il suo migliore amico si assenta per un giorno e lui subito lo rimpiazza per una ragazza carina! Aaaaah ma dove finiremo?!-.
-Ma piantala!-.

Avrilì
A forza di stare in ospedale a guardare il bambino si era fatta sera e così io e Milly siamo tornate a casa in macchina dei suoi.
-Okay Avrilì, ci vediamo domani, notte-. Milly mi diede un bacio sulla guancia e io feci altrettanto.
-Notte, notte Signori e grazie per il passaggio-.
-Di niente Avrilì, e dacci del tu! Notte-. Mi rispose Margharet.
Entrai in casa e mi investì l'odore del pollo della pizzeria, SIIIIII.
-Ehi zia! Hai portato il pollo!!-.
-Si tesoro, comunque ho letto il tuo messaggio, com'è il bamino?-.
-Ooooh zia lo vedessi! è piccolissimo, all'inizio era tutto rosso, rosso come un pomodoro ahaha ma poi è diventato bianco latte, era bellissimo!-.
-Ne sono felice! Avrei voluto vederlo, adoro i bambini piccoli, ma aspetta, hai mangiato a pranzo vero?-.
-No... E' che ero così presa!-.
-Va bene, va bene...-. SI fece più vicina al mio orecchio-... Ma non dirlo alla nonna!-.
Ridemmo insieme, eh sì la mia dolce nonnina  era uguale alle altre nonne dell'universo, se non mangi finisce il mondo!-.
-Perchè ridete?-. Ecco, si parla del diavolo e spuntano le corna.
-Niente nonna-. Le sorrisi e le raccontai la mia giornata mentre mangiavamo.
-Oh nipotina! Ma è bellissimo!
-Già, Però adesso vado a dormire, ho molto sonno. Notte, vi voglio bene!-.
Mi salutarono e io corsi in camera per mettermi a letto ma prima caricai le foto di oggi su facebook taggando Milly.
Presi il mio pigiama che consisteva in una magliettina lunga, bianca e in cotone come i pantaloncini corti . Mi stesi nel mio enorme letto ad ammirare la mia camera: la stanza era abbastanza grande, coi muri color lilla e un balconcino sulla destra del letto a due piazze che invece era situato al crentro della stanza con accanto un comodino in legno bianco come la testiera del letto, l'armadio, anch'esso bianco con delle farfalle lilla attaccate sull'anta sinistra e lo specchio sull'anta centrale. La scrivania invece era messa davanti al letto, ed era bianca con fini decori lungo le gambe.
No so quando ma mi addormentaii e sognai un paio di occhi, ma non  riuscivo a definirne il colore nonostante lo vedessi chiaro...Poi tutto mutava e sognavo mia madre che mi dava il buon giorno a tavola e mio padre intento a leggere il quotidiano. Dinuovo mutava tutto, c'erano sempre loro, i miei genitori, però stavolta era tutto buoi e la luce proveniva dai loro corpi che si allontanavano sempre di più chiamandomi preoccupati, a un certo punto lo scenario cambiò e vidi loro in mezzo alla straza, senza la macchina, e io provavo a raggiungerli, ma prima che potessi farlo un caminion che andava in controsenso limise sotto e io mi fermai a piangere sui loro corpi.
BIIIP BIIIP BIIIIP BIIIP BIIIIP...
Aprii gli occhi di scatto, cercai di calmare i battiti del cuore mettendoci una mano sopra, ma ovviamente non servì a nulla. Decisi di alzarmi e spegnere quella benettissima e amatissima sveglia per andarmi a fare una doccia dato che ero tutta sudata.
L'acqua calda mi aveva calmata un pò ma continuavo ad essere nervosa e infatti mi finì la matita nera nell'occhio. 
Quando finalmente finii diedi un'occhiata al cellulare e notai di essere in ritardo per il pullman! Oh cacchio! Ora come faccio?! Mia zia è già partita!!! Decisi di prendere la mia vecchia montanike e andare così.
Misi Guardian di alanis Morissette a tutto volume nelle orecchie e iniziai a pedalare fino ad arrivare a scuola con quindici minuti di ritardo ma fortunatamente il prof non era ancora arrivato.
-Ehi!! Che fine avevi fatto? Perchè non rispondevi ai miei messaggi?-.
-Messaggi? Scusa non li ho visti son dovuta venire in bici. Ma dov'è il professore?-.
-Oh! Ecco...è caduto dalle scale mentre saliva per venire in classe, sembra che ci fosse dell'acqua sulle scale-.
-WOW! E sta bene?-.
-Oh, si si! Si è solo rotto la gamba...Ora stiamo aspettando il supplente!-.
-Ok-.
-Ragazzi , Ragazzi! Sta arrivando Il prof Boccetta!-. Ci avvertì Maurizio che era di guardia alla porta. Subito tutti corsero ognuno verso i propi banchi e non fiatò più una mosca. Andai a sedermi anche io e mi avvicinai a Stephan per chiedere spiegazioni.
-Il Prof Boccetta è il professore più anziano dell'istituto, e anche il più sgorbutico. Ti conviene non fiatare-.
-Ok-.
-Ti ho detto di non fiatare!-.
-Ma stavo solo risp...-.
-Sssssh! Eccolo!-.
Dalla porta entrò un signore abbastanza vecchio, un pò calvo, con una lunga barba bianca. Aveva un completo formale sul marroncino e teneva un bastone in mano per non cadere.
-Bene, bene. La 3A. Devo dire che mi divertirò molto a torturarvi ihihihihih!-. Tutt'un tratto la classe aveva un nonsochè di sinistro, quel prof metteva paura!.
-OH! Ma guarda, abbiamo una nuova alunna!-. Rabbrividì quando i suoi occhietti vispi si posarono su di me. 
-Alzati! E dimmi come ti chiami!-. Mi alzai tremante dalla sedia.
-S-so-no A-Avrilì Ev-vans P-profes-sore-.
-OooooH tu sei quella a cui sono morti i genitori ihihih-. ebbi una pugnalata al cuore...Come si permetteva?! Doveva per forza farmi soffrire?
-Ooooh che fai? Ancora alzata? SIEDITI!-. Mi sedetti e chinai lo sguardo sul libro sentendo gli occhi pizzicare, se avesse detto altro probabilmente sarei scoppiata a piangere davanti a tutti.
-Dimmi Signorina, hai paura di me?-. Non potevo rispondere avevo la voce rotta dal pianto, inoltre gli sguardi puntati addosso di tutti i miei compagni (che non sapevano niente dei miei) non aiutava.
-INSOMMA! RISPONDA!-.
-Siii!-. Dissi in un singhiozzo e le lacrime uscirono, che vergogna!
-LA SMETTA! LO VEDE CHE LE HA FATTO?! COME SI PERMETTE DI DIRE CHE I SUOI SONO MORTI?! EH?! NON LO SA CHE FA MALE?!-.
-Oooh, vedo con piacere, signorina Miliana, che ha stretto amicizia con la nuova!-.
-E se anche fosse? Cosa le importa?! La smetta di torturare tutti, non è giusto!-. Sentì le braccia di Miliana avvolgermi in un abbraccio. Il ricordo dei miei faceva male, era come se ...come se mi avessero prese il cuoro e ora lo stessero torturando. Mi tornava in mente il volto dei miei, il tono dolce di mia madre quando mi chiamava tesoro...Il tono protettivo di mio padre quando mia madre parlava di ragazzi...Ma perchè mi hanno lasciata? Perchè fa male e non si può fare niente per stare meglio? Dunque è così la vita, un attimo prima sei felice, e dopo tutto ti viene strappato via.
-Che succede qui?! Perchè la signorina Evans piange?-.
-Bah preside, io non lo so. Le stava dando il banvenute...-.
-Non è vero preside!! Il Professore le ha detto senza mezzi termini " tu sei quella a cui sono morti i genitori ihihih" Non è carino mettere il dito nella piaga!-. Non posso crederci..Stephan mi stava difendendo?
-E' vero Signor Boccetta?-.
-Eeeeeh preside, non mi sembra di aver detto chissà cosa!-.
-CHISSA' COSA?! lA VEDE COME L'HA RIDOTTA?!-.
-Signorina Smiters! La prego accompagni la sua amica a casa, le dò il permesso di saltare le lezioni. Riguardo a lei professore, mi segua, ADESSO!-. Il preside e il prfessore uscirono dall'aula e mi miei compagni mi accerchiarono.
-Dai Avrilì, Non è successo niente-.
-Si, se ti va di sfogarti...Con noi puoi-. Tutti mi dissero una parola di consolamento, tutti tratte Stephan ma lo ringraziai lo stesso per avermi difesa.
-Non stavo difendendo te, semplicemente ero stanco di quello stronzo!-.
Dopo questo me ne andai con Miliana a casa mia, pronta a sotterrarmi sotto mille coperte e a piangere tutta la notte.
 

MY SPACE
Scusate se ieri non ho postato ma ero in pizzeria e al ritorno l'ho dimenticato XD
Vabbè spero che il capitolo vi piaccia e che recensiate in tante! :D
XoXo
Sonia <3

PS: Pensavo di cambiare il nome della storia in " You don't know, but I love U" Che ne dite? Anche se non vi piace lo cambio u.u

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Capitolo 4
*** Un pomeriggio con...LUI?! ***


-Grazie per avermi accompagnata, ma ora posso stare anche da sola-.
-Ne sei sicura?-.
-Si, ho bisogno di stare da sola-.
-Va bene, allora io vado. Se hai bisogno di qualcosa chiamami e io arrivo-.
-Va bene, grazie. Ciao-. Mi sorrise incoraggiante e uscì di casa.
Corsi in camera mia e mi buttai sul letto scoppiando in un pianto liberatorio.
Ma perchè doveva toccare proprio a me? Cos'ho fatto di male?  Li voglio qui, con me, di nuovo. Chiusi forte gli occhi e cercai di ricordare i momenti felici, come quando siamo andati in Italia, o quando siamo andati in crociera , quando simo andati sulle montagne russe...Sono così tanti i ricordi...E AVREBBERO POTUTO ESSERE ANCORA DI PIU' SE QUEL BASTARDO NON CI AVESSE INVESTITI! ma perchè?
-NOOOOOOOO!!! PERCHEEEE'!? -. Presi la spazzola e la lanciai, ma andò a finire sullo specchio dell'armadio che si ruppe in mille pezzi facendo intravedere il legno bianco che prima celava.
-No, no, no...Perchè?-. Cercai di raccogliere i pezzi di vetro e mi graffiai fino a far uscire molto sangue.
-Si è rotto tutto! Sono una stupida, sono una stupida...-.
-Tesoruccio delle nonna, ma che succede?Perchè è tutto buio?-.
-Nonna s-si è rotto tutto! Si è rottoo! Non volevo s-scusa!-. Continuavo a piangere come una disperato inginocchiata accanto all'armadio colle mani insanguinate e i pezzi di vetro attorno a me.
-Amore mio! Ma no, non toccarli! Guarda, ora chiamo un mio amico e lo sistema tesoro!  Vieni andiamo a fasciare le mani, stai perdendo troppo sangue...Posai quei vetri, vieni con me...-.
-Non ci sono più...Non ci sono piùùù!-. Nonna mi abbracciò cercando di asciugarmi le mani.
-Ci sono, tesoro, solo che non li vedi. Ricorda sempre che le persone che ti amano veramente non ti abbandonano più! II tuoi genitori saranno sempre con te, vegliano ogni giorno su di te, proprio come facevano prima-.
-Mi mancano, mi mancano tanto!-.
-Lo so, lo so...Mancano anche a me...-.
-Nonna...n-non sa-i cosa è-è s-successoooh!-.
-Lo so amore, mi ha chiamato il preside per sapere come stavi, perchè non mi hai detto che eri tornata prima?-.
-N-non lo s-so-.
-Non fa niente tesoruccio. Vieni, fasciamo le mani-.
La nonna mi disinfettò le mani per poi fasciarle con della garza.
-Grazie Nonna-.
-Di niente tesoruccio-.
In quel momento il campanello suonò e mia nonna andò ad aprire.
-Ooooh Edwin! Menomale che sei venuto subito. Ho bisogno che ripari lo specchio della camera di mia nipote-.
-Ma certo Candice, ho portato mio nipote per darmi una mano, sai, ulltimamente sta da noi perchè i suoi sono in viaggio-. Dimenticavo di dirvi che mia nonna era italiana, infatti il suo cognome da nubile sarebbe Alighieri, come il poeta. Venne in Florida e incontrò il nonno, così restò qui.
-Oooh ma certo, Fatti vedere caro...Ma come sei cresciuto! Sei diventato bellissimo!-.
-Grazie Signora-.
-Quante volte ti ho detto di chiamarmi Candice?-. Sentii delle risate, non avevo il coraggio di avvicinarmi, mi vergognavo avrebbero subito capito che avevo rotto io lo specchio, dato che avevo le mani coperte della sottile garza.
-Ho sentito che anche tua nipote ora vive da te, approposito le mie condoglianze cara-.
-Grazie, sei un grande amico. Comunque sì, mia nipote è con me-. Disse mia nonna felice.
-Ooh potrei conoscerla?-.
-Ma ovviamente sì! Avrilì, tesoro vieni qui un attimo?-. Addio speranze di nasconde l'assassino dello specchio.
-Eccomi-. Feci il mio ingresso in soggiorno con uno dei sorrisi più falsamente dolci del mio repertorio.
-Oooh ma che sei bella! Vieni fatti guardare....Sei prorprio una fata!-. Arrosii per il complimento e solo allora notai chi aveva accanto.
-Ciao.-. Fece lui guardandomi serio.
-Ciao-. Feci altrettanto io.
-Ma che sciocco sono! Voi due sicuramente vi conoscerete già. Siete in classe insieme giusto?-.
-Si nonno.-. Rispose lui continuandomi a fissare intensamente come a cercare qualcosa
-Bene non sprecatevi in parole! Avrilì! Ma cosa ti è successo alla mano?!-. Noooooooo! Ma certo che alla sfiga non c'è mai fine!
-Oh! Niente di che, mentre blablablablablabla mi sono tagliata le mani-. Mi guardava perplesso, mentre Stephan aveva già capito tutto, lo si vedeva.
-Oh Edwin, lascia stare, sai, sono giovani e commettono casini che poi non vogliono raccontare. Vieni ti faccio strada in camera.-. Così facendo i due si incamminarono nella mia stanza.
-L'hai rotto tu lo specchio, vero?-.
-Non credo siano affari tuoi-. Dissi brusca.
-Era solo una domanda-. Fece lui non curante
-Ok...-. Andai in cucina, in effetti era solo una domanda con una misera risposta, come sono stata sgarbata....
-Scusa, ho reagito male. Si, l'ho rotto io...-.
-Fa niente-. Mi preparai un pò di camomilla per calmarmi dato che ancora ero un pò scossa.
-Ahi...-. Sussurrai sperando di non farmi sentire. Le mani mi faceano ancora male.
-Hai detto qualco...-.
-Ragazzi potreste andare a comprare il vetro al negozio, per favore?-.
-Certo nonna.-.
-Ma stavi facendo la comomilla? Lasciala fare a me, non demi muovere troppo le mani, i tagli sono ancora belli freschi-. Ecco il bello di avere la nonna Infermiera, cioè, lo era.
-Grazie. Ora vado-.
-Devo venire con te, hai sentito no?-.
-Andiamo allora.-. 
Uscita fuori di  casa mi fermai per attendere Stephan.
-Hai idea di dove dobbiamo andare?-.
-Eeeeeh mi pare che sia vicino alla bottega-. mi informò lui.
-Okay, allora andiamo-. Camminammo silenziosamente, finchè lui non ruppe il silenzio.
-Allora...Ti trovi bene qui?-.
-Oh! S-si molto. Sono tutti cos'ì gentili e dolci.-.
-Non sei dispiaciuta di aver lasciato la tua città, i  tuoi amici...il tuo ragazzo...-.
-Vuoi la verità? No, so che può sembrare strano, ma non mi è dispiaciuto lasciare tutto. Non avevo vere amiche lì, inoltre, credo  mi abbia fatto bene andarmene...E  non avevo il ragazzo!-.
-Non dirmi che non sei mai stata fidanzata!!! Questo spiegherebbe il tuo carattere acido...-.
-EHI! Ovvio che sono stata fidanzata! Tu, pittusto, scommetto che sei passato direttamente da cartoni animati a fare...si insomma! Hai bruciato una tappa importante.-.
-Sarebbe?-.
-La prima ragazza. Scommetto non ne hai mai avute!-.
-Hai vinto la scommessa, penso che l'amore sia una gran perdita di tempo, oltre che una cazzata gigantesca! Preferisco una botta e via.-.
-Meno volgare-.
-Sono un ragazzo la volgarità è nel mio DNA. Eccocci, è questo il negozio.-.
Comprata la lastra di vetro ci diriggemmo direttamente a casa.
-Eccola nonno-. Disse Stephan una volta entrato nella mia stanza.
-Grazie Steph, grazie Avrilì-.
-Si figuri-.
-E così è questa la tua camera eh? -.Disse Stephan guardandosi intorno.
-Si, perchè?-.
-Niente, è solo che ho visto molte camere di ragazze, ed erano tutte rosa, proprio tutto!-.
-Beh, il rosa è un colore che adoro ma preferisco il lilla-.
-Sempre meglio del rosa-. Faci un'alzata di spalle e bevvi la camomilla che mi aveva portato la nonna.
-Ne volete anche voi per caso?-.
-No, grazie lo stesso Candice-.
Dopo che lo specchio fu incollato per bene grazie a Stephan e a suo nonno i due andoro via e  io invece mi misi ad attendere il ritono di mia zia.

MY SPACE
Lo so, dovevo publicare ieri, ma ero in pizzeria. Prendetevela coi miei compagni ù.ù sbranateli! ihihihihi
Bene, spero vi piaccia questo capitolo, dove Avrilì e Steph hanno passato un pò di tempo insieme fuori dalla scuola, shiiiiiii.
Bye 
Sonia

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Capitolo 5
*** L'alcol fa dimenticare ***


-SONO A CASAAAA!-. Mia zia ci raggiunse in cucina, dove un delizioso odore di Fish&chip (patatine e pesce fritto) si spargeva nell'ampia sala.
-Ciao zia!-. Dissi alzando gli occhi dalla rivista che stavo leggendo.
-Com'è andato il lavoro , figlia mia?-
-Il solito ma, i clienti si lamentano sempre!-. Disse mia zia massaggiandosi le tempie.
-E tu che fai coi guanti e le maniche lunghe, non è neanche Ottobre!-. Colta sul fatto!.
-...Ehm Credo di avere la febbre-. Mia zia si avvicinò e mi poggiò le labbra sulla fronte.
-Sei fresca come una rosa! Avanti, sputa il rospo-.
-E che ... io...non l'ho fatto apposta...-. Dissi sfilandomi i guanti sotto gli occhi spaventati e lucidi di mia zia. E come biasimarla. Dai polsi in giù le mani erano tutte fasciate e imbrattate e  la garza era ormai sporca di sangue , si doveva cambiare.
-Che è successo?!-. Zia si portò una mano alla bocca.
-Ho rotto lo specchio...e ho provato a raccogliere i pezzi a mano nuda, scusa...-.
-Non devi chiedermi scusa tesoro. Ora cambiamo le garze, sennò le ferite si infettano-.
-Ok...-.
Appena togliemmo le garze dai polsi, lo spettacolo fu raccapricciante. I polsi e le mani erano pieni di graffi lunghi e profondi, contornati da aloni rossi.
-AHI! Zia il disinfettante brucia!-.
-Meno storie!-.
-Uffa-.
Dopo la tortura, passammo finalmente alla cena.
-Tesoruccio della nonna, come ti è sembrato Stephan?-.
-AH!?-.
-Come ti è sembrato il nipote del mio amico? Simpatico? Hai visto che bello?-. La nonna mi stava cercando il fidanzato!?
-S-si, carino-. Mi schiarii la voce.
-Ora vado, notte-.
Mi buttai sul letto dopo essermi messa il piagiama appena pulito che odorava di rosa, l'ore del detersivo che usava da mia nonna.
Dio ti prego, fa che domani faccia freddo, so che siamo in Florida e che a settembre non c'è mai freddo, ma io mi vergogno ad andare a scuola con le garze in vista!.
La mattina seguente...
-Si cazzo! SI!-. Pioveva a dirotto e si gelava!
-Grazie Dio! Grazie!!-. Andai in bagno e mi feci una doccia, decisi di lavare anche i capelli, tanto c'era tempo. Appena uscii mi asciugai i capelli e con la piastra feci i boccoli, Mi truccai con la matita nera, sempre sulla palpebra inferiore e superiore, un pò di mascara, ombretto bianco e fondotinta. Andai in camera e presi un maglioncino Bianco  con una piccola scollatura a triangolo, Dei jeans azzurri sfumati  di blu notte e degli stivaletti fino alla caviglia coi tacchi alti neri, in camoscio. Presi il mio zaino fucsia a quadretti neri della seven, l'iphon 4 bianco e le cuffie, poi uscii di casa salutando la nonna.
-Ferma lì!-. Vidi Milly uscire dal portone di casa e raggiungermi, oggi niente autobus, ne nei prossimi giorni!-. mi disse con un sorriso a 32 denti. Aggrottai le ciglia.
-Ci accompagna tuo padre?-.Scosse la testa.
-No! Vieni!-. Mi prese il braccio trascinandomi nel suo garage, dove spiccava un motorino nuovo di zecca. Spalancai la bocca.
-E' TUO?!-. Stavolta annuì energicamente.
-WOW! Ma quando l'hai preso?-.
-Ieri, me lo hanno regalato i miei zii, sai hanno un'azienda dove producono mezzi di trasporto-.
-Che fortuna!-.
-Già, sali-.
Salimmo sul motorino e partimmo a tutta velocità, Destinazione: scuola...
-Eccocci!-.
-E' stato fichissimo!-.
-Si, dai, entriamo-. 
Entrando in classe trovammo un putiferio. Sebastian si stava picchiando con una ragazzo e tutti urlavano "RISSA, RISSA!" naturalmente ci unimmo a loro.
-EHI!EHI!FERMI TUTTI, MA CHE SUCCEDE?!-. Tutti ci fermammo a osservare la professoressa Saramego.
-Niente prof.-. Rispose quel ragazzo, deduco fosse William, il ragazzo che è stato assente per 4 giorni.
-Chiuderò un occhio, ma che sia l'ultima volta.-.
-Certo-. Risposero all'unisono e Sebastian corse a sedersi mentre l'altro rimase in piedi.
-E lei che aspetta Sign. William? Un invito per sedersi?-.
-Non ho posto prof! Il mio migliore amico mi ha rimpiazzato per una ragazza! aaaah ma dove andremo a finire dico io. Amici da quando eravamo in pancia, mi assento qualche giorno e lui che fa? Mi rimpiazza subito! Mi sento ferito.-. Tutta la classe scoppiò a ridere e Stephan roteò gli occhi facendo uno sbuffo divertito.
-Per l'amore del cielo Marcoschi! Chiami il bidello e si faccia portare un banco!!-.
-Mi vuole mettere da solo?!-. 
-Ma certo che no! Si metterà qui, accanto alla cattedra-. William sorrise maliziosamente.
-Ma prof-. Fece con voce sensuale. -Credevo che dopo la nostra amorevole chiacchierata, mi volesse accontentare un pò di più-. Ero palesemente scioccata, la prof era in paralisi e Stephan rideva come un matto.
-Ho-o capito bene?!-. Chiesi a Stepahn.
-Ovvio, sei sveglia, qui ancora sembra non averlo capito nessuna!-.
-Co-come ...-. Ero palesemente SCIOCCATA!
-E' facile, pensa che il sottoscritto ha avuto "l'onore" di avere una piacevole "chiacchierata" con la vicepreside-. Lo guardavo come fosse un alieno, probabilmente ero molto buffa dato la mia espressione: bocca aperta e occhi sbarrati come nei cartoni.
-E dai! Mica è qualcosa di straordinario!-. Allontanatemi da questo maniaco!!
-N.o.n   r.i.v.o.l.g.e.r.m.i. p.i.ù. l.a. p.a.r.o.l.a.-.
-No amore! Io non ti ho mai tradito!!-.
-Non stiamo insieme!-.
-Lo so-. Intanto il banco era arrivato e William si era seduto nella seconda fila, accanto al secchione della classe.
-Come mai i guanti? So che fa freddo, ma non così tanto!-.
-Io ho freddo!-.
-Certo che hai culo, cioè se ti fossi messa i guanti con quel caldo ti avrebbero derisa, ora è quasi accettabile-.
-Che ne sai che ho messo i guanti per ....quello?
-Lo so, io so sempre tutto! E comunque non sono idiota, chiunque lo avrebbe capito dopo averti vista ieri pomeriggio!-.
-Hai ragione, genio!-.
-Lo so, io sono un genio!-.
-Se, ciaoo-. 
Alla quarta ora Stephan mi scrisse un bigliettino.
"Vieni alla pizzata, vero?"
"Chiaro che no"
"Asociale"
"Puttaniere"
"I puttanieri sono fichi, gli asociali no..."
"Non sono asociale! Semplicemente non mi va di venire con TE in una pizzeria!"
"Idiota! Non saremo soli!"               
"Lo so!"
"Bene, allora ci vediamo sta sera, mettiti un vestitino sexy , poi andremo in discoteca!"
"Ma anche no!"
"Vedremo!" Sbuffai e mi alzai quando entrò la vicepreside,che fece un sorriso dedicato al signorino qui accanto,che ricambiò con un occhiolino.
-Allora ragazzi, inanzi tutto, sedetevi. Volevo comunicarvi dello show di natale che si terrà all'arena. Dovrete cantare e Ballare. Per iscrivervi al casting dovete compilare il modulo che sto passando di classe in classe.
Appese un modulo alla lavagna e tutti si catapultarono lì sopra. Non vedevo l'ora di partecipare, avevo studiato canto e Ballo da piccola ed ero veramente brava!
-Avrilì! Ti iscrivi?-.
-Si, tu Milly?-.
-Ooh yesss! Solo canto però sono negata per il ballo ahahah-.
-Ahahaha Scommetto che invece sei brava! Io mi iscriverò a tutti e due-.
-Vieni sta sera?-.
-No-.
-Daiiiii!-.
-No-.
-Daiiiii!-.
-Uffa no!-.
-Che cattiva che sei!-. Mi fece una linguaccia e dopo aver firmato si sedette al suo posto...
Alle 7 di sera qualcuno suonò alla porta.
-Ma chi è a quest'ora?-.
-Avrilì! Ci sono i tuoi amici vieni!-. Oh no!
-Arrivo nonna...-.
-Oh Avrilì, perchè non esci? Dai svagati un pò!-. No! Ma le nonne non erano antiquate? Ecco che mi ritrovo davanti Milly e Stephan. milly era bellissima col suo vestito verde smeraldo e gli occhi truccati di un glitter giallo, ma quello che mi spiazzò fu prorprio lui..Aveva una camicia a mezze maniche aderente che faceva intravedere la tartaruga e i muscoli delle braccia ed era dello stesso colore degli occhi, mentre i pantaloni erano bianchi. Ok devo dire qualcosa no?
-No, vi siete messi in collaborazione? Milly, da te non me lo aspettavo!!!-.
-Eh daiiii!  Non prendertela! Vieni ora andiamo in camera tua e ti preparo mentre lui ci aspetta qui!-.
-A me piacerebbe venire-. Fece il genio con il suo solito sorrisetto malizioso.
-Sognalo! Perchè l'hai portato se non ci serviva?-.
-Per avere più potere nel caso avessi dovuto trascinarti fuori di casa-. WoW
Andammo in camera mia e Miliana mi aiutò a truccarmi, mi mise un glitter argentato sugli occhi, insieme al mascara e alla matita nera. Misi un vestito nero e dorato,molto attillato che arrivava fin sopra le ginocchia e un paio di decoltè nere.
-AAAAH Stai benissimooo!-. 
-Grazie,ma ora andiamo!-. Ci dirigemmo in salotto dove trovammo Stephan buttato sul divano col cellulare in mano.
-Finalmente! Ma quanto ci...Avete messo....-. Disse perdendosi a guardarmi per poi ghignare.
-Beh, l'attesa ne è valsa la pena-.
-Ooooh per piacere! Cammina...CIAOOO!-. Mi chiusi la porta alle spalle pronta per divertirmi
-Ma come andiamo tutti e tre insieme?-.
-Sveglia! Ho la macchina!-.  Infatti nel vialetto di casa mia si presentava una cabriolet rosso fuoco.
-WOW! E' bellissima!-.
-Lo so, baby. Su montate ahahaha-. Io e Milly roteammo gli occhi per la sua squallida battuta  e salimmo in macchina.
Stephan partì a tutto gas E il vento mi scompiglio tutti i capelli come a Milly.
-Ti prego! Portaci a scuola finchè stai qui in paese-. Lo implorò Milly.
-Ma neanche morto! Non sono un autista, dovrete pagare pegno!-.
-Cioè?-. Chiesi.
-Un bacetto sulle labbra?-. 
-No!-.
-Ahahaha scherzavo! Bastano dieci dollari a testa!-.
-COOOSAAA?!-. Esclamammo io e la mia amica.
-Vi sto facendo lo sconto!-.
-Certo come no-.
-Allora? Me li date?-.
-Facciamo cinque a testa!-.
-Mmmmh...No-.
-Eh daiii!-.
-Uffa! Nooo! O dieci a testa o niente!!-.
-Ma solo per sta volta e poi ci porti sempre?-.
-Mmmmh...Ok, sempre meglio che non guadagnare niente!-. Poi alzò il volume della radio mentre davano una delle mie canzoni preferite, Hall Of Fame.
Arrivammo in pizzeria alle otto e ordinammo da mangiare solo due pizze grandi per tutta la classe. Alle 9 e 30 ci recammo in disoteca e iniziò il vero divertimento.
-Milly! Caroline! Una foto per Tweetter!-.  Gridai per sovrastare il volume della musica e poi stattai una foto a noi tre col mio Iphone.
-Andiamo a bere dai!-. Milly ci condusse al bancone e ordinò tre angeli azzurri, che buttammo giù in un colpo.
-Ragazze!! Balliamo?-. Chiese Carolina.
-SIIIII!-. E ci buttammo nella mischia dove intravedei Stephan pomiciare con una ragazza. Scuotei la testa, il solito.
Dopo tre canzoni mi facevano male i piedi e così mi sedetti.
-Ti porto qualcosa?!-. Mi chiese il Barman.
-Un vodka lemon .-. Mi fu servito il mio  alcolico e lo buttai giù di corsa sentendo la gola bruciare, ordinai un tequila e infine il mio preferito, il cuba libre. Non sapevo perchè sentivo tutto questo bisogno di bere ma lo feci e basta, volevo dimenticare, per una sera....
-Ciao, Balli?-
-Ovvio-. ...

MY SPACE 
QUesto è il vestito di Avrilì *-*  Beh spero vi piaccia, il vestito e il capitolo. Un baciooo.

 

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Capitolo 6
*** Salvataggio, nuovo amico ***


"volevo dimenticare, per una sera....
-Ciao, Balli?-
-Ovvio-. ..."
Ballavo con uno sconosciuto e mi divertivo da matti, lui mi parlava, e io non ascoltavo niente e ridevo di continuo.
-Ehi!! Ma mi ascolti?!-.
-Certooo ahahahah!-.
-Sai, sei davvero carina...-. Mise le sue luride mani sui miei fianchi, e io schifata le allontanai.
-Non mi toccare!!-. Strillai con voce stridula. Ma chi ero?
-Perchè? Dai vieni fuori con me!-.
-Piuttosto mi faccio suora, sparisci!-.
-NO! CAMMINA E VIENI FUORI!-.
-TI HO DETTO DI NO!!-. Mi prese violentemente un braccio e mi trascinò fuori.
-LASCIAMI PORCO!-.
-Calmati piccola-. Iniziò a baciarmi il collo e io provai ad allontanarlo, ma non voleva saperne.
-AIUTO!AIUTOOOOO!-.
-Non urlare!-.
-LASCIAMI STRONZO!LASCIAMIII!-. Chiusi gli occhi piangendo, ormai nessuno mi avrebbe aiutata.
-Brava cos...-. Non sentì più quel lurido bastardo palparmi e così aprii gli occhi e vidi Stephan a cavalcioni su di lui che gli sferrava pugni e Miliana che correva verso di me, poi tutto nero...
-Avri...Avri...Svegliati!-. Sentii qualcuno parlarmi dolcemente all'orecchio e aprii gli occhi.
-OH! Grazie al cielo stai bene!!-.
-Cosa...-. Ero seduta nei posti dietro della decapottabile di Stephan.
-Hai bevuto troppo-. Mi rispose svogliatamente lui.
-Ma c'era qualcuno! Tu lo stavi prendendo a pugni, e tu piangevi!-. Dissi indicando Miliana.
-Tranquilla è passato amica mia, di quel Ragazzo se n'è occupato Steph-. L'interessato fece un sorriso soddisfatto e si passò la lingua sulle labbra.
-L'ho conciato per le feste!-.
-N-ne sono felice...-. Dissi ancora confusa.
-Domani a che ora vi passo a prendere?-. Mi voltai di scatto verso Stephan.
-Gratuitamente?!-.
-No...l'ho pagato...-.
-MIlly!!-.
-Non l'ho fatto apposta!-.
-Certo, il borsellino ha vita propria e decide di spendere i soldi al propio interno!-.
-Già, credo lo cambierò!-. Ridemmo insieme e partimmo per tornare a casa.
In casa tutte le luci erano spente e così filai dritta in camera mia per mettermi nel letto.
-LASCIAMI PORCO!LASCIAMI!-. un'ombra nera mi sovrastava e io cercavo di liberarmi.
-Ferma piccola!-. L'ombra mi bloccò i polsi e mi baciò prepotentemente, cercai di dimenarmi ma non ci riuscivo.
-LASCIAMIIIII!AIUUUTOOOOO AIUUTOOOOOOOOOOO!-.
BIIIIP BIIIIP BIIIIP BIIIP
Spensi la sveglia e guardai l'orario. No cazzo! Ero in ritardo! Buttai le coperte d'un lato e mi alzai di scatto, andai in bagno.
Mi pettinai, mi truccai con l'eyeliener e misi del rossetto rosa chiaro sulle labbra. Misi un jeans lungo e un lupetto bianco, presi lo zaino e il cellulare e uscii di casa trovando la macchina di Stephan con lui e Miliana sopra.
-Ehi! scusate il ritardo-.
-Tranquilla, Steph è arrivato poco fa, è un ritardatario!-.
-Ehi! Non lamentarti, sono io che ti sto scorrazzando a scuola!-.
-Ok, scusa-.
-Bene! Scuse accettate u.u Dobbiamo passare a prendere Will però-. Miliana arrossì di botto e iniziò a mangiarsi le unghie.
-Nervosa?-. Le chiesi.
-No!-.
-Sicura?-.
-Si!-.
-Continuerai a rispondermi a monosillabi?-.
-Boh!-.
Arrivammo davanti a casa di quel ragazzo e lo trovammo ad aspettarci fuori .
-Ehi fratello! Monta dietro qui davanti è già occupato!.
Se possibile Miliana diventò ancoro più rossa.
-Lascia parlare solo loro due!-. Dissi sussurrando a Stephan.
-Perchè?-.
-Perchè sì! Cammina!-.
-Non prendo ordini da te!-.
-Oggi li prendi!-.
-Pagami!-.
-Che sono una banca?-.
-Oggi lo sei!-. Disse lui imitando -e storpiando- la mia voce.
-Partiii!-.
-Oraaaa!-.
-Smettila-.
-Smettila-.
-Non mi imitare!-.
-Non mi imitare!-.
-Non mi imitare tu!-.
-Non mi imita...-.
-AAAAAH con te non si può parlare!-.
-AAAAAH con te n...-.
-Vaffanculo!-.
-Hanno detto che è un bel posto, tu ci sei mai stata?-.
-Mai quanto te, caro!-.
-Ehi! Io sono un ragazzo per bene!-.
-No, sei un puttaniere!-.
-Vuoi testare le mie doti?-.
-Piuttosto divento lesbica!-.
-Diffidi delle mie doti?-.
-Diffido di te in particolare!-.
-Cattiva...-. Mise fuori il labbro inferiore e fece la faccia da cucciolo bastonato.
-Che sei cucciolo!-. Gli pizzicai un guancia.
Ci avviammo a scuola e io pensai che infondo lui poteva essere un buon amico, insomma, era simpatico e si era fatto avanti proprio quando avevo bisogno di lui, e col rischio di rompersi il naso.

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Capitolo 7
*** Due show da preparare ***


-Eccocci! Siamo arrivati...OHIIII! Miliana, William!!-.
-SI!?-. Risposero all'unisolo.
-Siamo arrivati...E non fate gli sdolcinati sulla mia macchina! E' ancora troppo giovane per avere il diabete, la mia piccolina...-. Stephan iniziò ad accarezzare la sua macchina come fosse sua figlia... wow...
-Muoviti Steph, o il tuo posto lo occuperà il mio migliore amico, lo zaino...-.
-Provaci e...-.
-E? Che mi fai?-.
-Lo vuoi proprio sapere?-. Chiese malizioso.
-Meglio di no-.
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII....
-Ma io mi chiedo, perchè la campanella deve essere sempre così lunga? E' un suono mostruoso!-. Si lamentò William.
IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
-E TI SENTIMO!!!-. Continuò urlando.
-Keep Calm Will-. Dissi io. Per risposta ottenni uno sbuffo.
-Keep Calm dillo al gatto con gli stivali!-. Ma che simpatico il signorino.
-Come vuoi, lo attiro col latte?-. Bella risposta, Bella risposta Avrilì!.
-Certo, ti aiuto!-. Che onore!
-Grazie Maestà!-. Completai con un inchino e poi tutti scoppiammo a ridere.
-Ehi Steph! Mi stanno simpatiche le ragazze, perchè non le integriamo nel gruppo?-.
-Per me...-.
-Di poche parole il ragazzo! Gelosooo?-. Avvampaii.
-Si, DI TE!-. Will fece un'espressione scandalizzata.
-Oh cazzo! Perdonami amico...io non...non potevo sapere della tua...ehm...omosessualità!-. Ridemmo così tanto che ormai credo che tutti ci stessero scambiando per pazzi.
-Oooh, certo! Se io sono omosessuale tu cosa sei? Ti rammento, giovane gay, che ho avuto più donne di te!-. Sorrise maliziosamente, e io rabbrividii, non mi sono mai piaciuti i tipi da una botta e via, li trovo privi di sentimento...Ma loro sono troppo simpatici!
-CazzoO!-. Imprecò Miliana-  Sono entrati tutti! MUOVIAMOCI CAPRONI!!-. Come sei fine Milly! Risi per il termine da lei usato e crosi dentro con gli altri.
-Cazzo!-Altra imprecata, ma sta volta da Stephan- E' La Sant'Angelo! La prof di storia! Chi si è dimenticato di averla a prima ora?!-. Ci indicò tutti con un'espressione terrorizzata.
-Beeeh...-. Feci io- Credo che più o meno, lo abbiamo dimenticato tutti!-. Cazzo!
Forse è meglio che vi spieghi perchè siamo così intimoriti:
La Sant'Angelo è una professoressa crudele! Uh! La faccio mettere con Boccietta?
Comunque, vi starete chiedendo come faccia io a conoscerla vero? Ebbene, L'ebbi in primo superiore, poi fu spostata.

Ricordo quando la vidi la prima volta, 3 anni fa, dall'spetto sembrava una donna gentile e disponibile: Era in carne, con gli occhiali stile Harry Potter e i capelli fino alle spalle rossi, per non parlare del cognome!
Provate a capire la confusione di noi gioavani ragazzi  non appena iniziò a insegnare...

-Ok, io suggerisco di sparare! Poi torneremo alla seconda ora-. 
-Stephan, ma come facciamo a uscire, c'è il bidello all'entrata!-.
-Ricorda, mia dolce e ingenua Avrilì, i bidelli sono dalla nostra parte!-.
-Certo...-. Ora lui pensa davvero che un bidello gli permetta di uscire cos...Cosa?!
-Oh! Certo vi capisco, uscite prego!...Oh! Ma tu sei la nuova alunna, Avrilì Evans! Oh Perbacco! Non ti avevo mai vista! Piacere, io sono il Signor Felice-. Si, tendeva a iniziare le frasi con "Oh!"
-Piacere, ma il mio nome si legge Evrilì, La "A" si legge "E"-.
-Oh, mi scusi. Adesso andate, forza!-. Uscimmo da scuola e io mi sentii in colpa.
-Ma poi rientriamo a seconda, vero?- Chiesi per la milionesima volta a Stephan, il quale si spazientì e mi rispose per le rime.
-No, Saliamo su un asino magico che ci porterà volando in un altro mondo, cosichè perderemo le lezioni, e tu avrai la coscienza sporca per il resto della vita! Contenta ora?-. Feci una smorfia.
-Ma sei sicuro, non è che mi dici questo e poi non mi fai entrare.-. Alzò gli occhi al cielo e sussurrò un "Ci rinuncio!".
Dopo mezz'ora eravamo in una spiaggia deserta e io e Miliana cantavamo a squarciagola "Hall Of Fame" La nostra canzone preferita.
 

-Standing in the hall of fame                                                   

And the world's gonna know your name

Cause you burn with the brightest flame

And the world's gonna know your name

And you'll be on the walls of the hall of fame- 

-Ehi faccio il mix di canzoni, Voi due rifate il ritonello come adesso, mentre io e Will cantiamo scream and shout!-.
-Si, ci stiamo però lo registriamo!-.

 

-Standing in the hall of fame

And the world's gonna know your name

Cause you burn with the brightest flame

And the world's gonna know your name

And you'll be on the walls of the hall of fame-

-I wanna scream and shout, and let it all out 
And scream and shout, and let it out 
We saying, oh wee oh wee oh wee oh wee oh 
We saying, oh wee oh wee oh wee oh wee oh 
I wanna scream and shout, and let it all out 
And scream and shout, and let it out 
We saying, oh wee oh wee oh wee oh wee oh-

 

 

La registrazione venne benissimo, e la impostammo tutti come suoneria del cellulare. Figo, personalizzata!
-Raga, ma perchè non cantate all'Open Day?-.
-Dovreste anche voi!-.
-Open Day?-.
-L'Open Day è un giorno dell'anno, solitamente prima delle vacanze natalizie, dove la scuola è aperta a tutti, specialmente ai genitori, cosicchè, vedendo le nostre abilita in campo musicale, letterale, matematico ecc... si decidano e iscrivino qui i loro figli!-.Mi spiegò Miliana
-Giusto!! Lo fanno alle medie per i bambini delle elementari! Ora mi ricordo-.
-Non vedo l'ora di mangiare quelle squisitezze!-. Disse William con la bava alla bocca.
-Chi canterà?-. Chiesi curiosa.
-Ancora non si sà, però per letterature so che hanno preso Melissa Astro e suo fratello Federico, essendo italiani spiegheranno la Divina Commedia, poi per  la Vita di Shakespeare ci saranno Carlotta Mirabile della nostra classe e  il suo ragazzo, Sebastian Black-. Mi rispose Mily
- Io so che per matematicata non ci sarà una beata minchia se non un'espressione risolta da quella secchiona della 5 H, com'è che si chiama? Ah, Chantal Castro-. Disse Will.
-Io, invece, So che Annabel Davis suonerà il piano e che Michel Moore dipingerà un quadro in 4 minuti-.
-Figo! Ma io voglio cantare! E lo farete anche voi!-. Esclamò Miliana presa dalla pazzia.
-Sei pazza!? E se stonassi? No no, neanche morta!-. 
-Tranquilla! Non stonerai. Oggi pomeriggio andremo alle audizioni!-.
-Come lo sai che sono questo pomeriggio?-. Chiese giustamente Stephan.
-Mi sono informata-. Fece la bionda con noncuranza.
-Io mi tiro fuori!-. Dissi convinta.
-Bene, e noi ti ritrasciniamo dentro!-. Amica del cazzo!
-Che dolci!-. Mentre pensavo: morirete tutti per mano mia bastardi, vi darò la caccia in eterno maiali!
- Ragazze, andiamo che sta per suonare-. Le parole di Stephan mi dristassero dai miei istinti omicidi.
Arrivammo in classe giusto in tempo e dopo di noi arrivò la vecepreside con un avviso.
-Ragazzi, vi comunico la data dellOpen Day che sarà il 19 Dicembre, mentre lo spettacolo di natale che si terrà all'arena sarà il 23 Dicembre. Le audizione per l'Open Day finiranno questo pomerggio con quelle di canto, mentre le audizioni per il 23 inizieranno dopo Halloween. Mi raccomando, stiamo iniziando a prepararci adesso per fare tutto con molta professionalità in entrambi gli eventi, non deludeteci.-.
Detto questo se ne andò. Mi ero dimenticata dello show di Natale! 


 

 



 

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