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di nick_green
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** Capitolo due. ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre. ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro. ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sei. ***
Capitolo 8: *** Capitolo sette. ***
Capitolo 9: *** Capitolo otto. ***
Capitolo 10: *** Capitolo nove. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

 

And so I have to say before I go
That I just want you to know 
I've found a reason for me 
To change who I used to be 
A reason to start over new.. 
and the reason is you.

{The reason -Hoobastank}




-Ha bisogno d’altro Mr. Malik?- chiese educatamente una volta poggiato il caffè sulla scrivania del suo capo.

-No grazie, apposto così, Caroline.- congedò lui la sua segretaria che con un cenno del capo tornò nel suo ufficio

Era tutta la mattina che si sentiva terribilmente irrequieto e sapeva bene quale fosse il motivo, ma non lo avrebbe mai ammesso.

Lui, il grande Zayn Malik, uno degli imprenditori più importanti dell’Inghilterra del XXI secolo, orgoglioso fino al midollo, non avrebbe mai ammesso di aver sbagliato. In ben 26 anni di vita non aveva mai fatto una cosa del genere e di certo non avrebbe iniziato ora, anche se ciò implicava perdere quello che era l’amore della sua vita. Le conseguenze delle sue azioni ora però, le stava provando su sé stesso e non erano delle migliori. La peggiore di queste era senza dubbio la malinconia del passato, che era stato ricco di felicità, almeno fino a che..



Certo, ora era nel suo bell’ufficio, seduto sulla sua comoda e costosa sedia di pelle nera, dietro la sua bella e altrettanto costosa scrivania di mogano piena zeppa di lavoro, ma la sola cosa a cui riusciva a pensare in quel momento era lei: Kate.



Ancora non si capacitava di come quella ragazza gli avesse scombussolato la vita ma da quando l’aveva rivista, bhe, sembrava che fosse tornato indietro nel tempo, a quando erano ancora all’ultimo anno di liceo, a quando loro due si amavano.. ma forse era lì che si sbagliava. Loro non si erano amati, o almeno non solo. Loro si amavano ancora, ed era bastato un fugace incontro a scombussolare la vita, apparentemente ora serena, di entrambi.

L’orgoglio di Zayn non l’avrebbe certo aiutato a confessare a Kate la verità che avrebbe ormai da tempo dovuto confessarle, non lo avrebbe mai ammesso, e lei dal canto suo sarebbe stata in grado di perdonarlo? Dopo tutto quello che erano stati insieme, dopo tutto il male che avevano dovuto sopportare, lo avrebbe accolto di nuovo a braccia aperte? Zayn era sicuro di no.



Il pomeriggio prima l’aveva incontrata casualmente al parco. Lei era così incantevole ai suoi occhi, ancora più bella di come se la ricordasse, e non gli sembrava possibile. Gli occhi verdi e il naso leggermente all’insù erano rimasti gli stessi e quell’espressione furba, ora aveva lasciato spazio a una più seria, da adulta insomma.


Lui appena la vide stentò a riconoscerla fino a quando lei, sorridendo, iniziò a parlare. Il loro discorso frullava nella testa di Zayn chiaro e coinciso



-Non credevo fossi ancora qui in giro- ricordò. E ricordò anche che potè constatare che il suono della sua voce era cambiato leggermente rispetto all’ultima volta che si erano visti.

A quel punto lui si aprì in uno dei più grandi sorrisi che avesse mai fatto. Kate era riuscita a far nascere in lui un turbine di emozioni che ormai gli era impossibile da controllare. Sentiva il cuore battere con un ritmo irregolare, le gambe cedergli e le guance fargli male per quel sorriso così ampio.

-Sono sempre stato qui, non me ne sono mai andato veramente.- le rispose, ma proprio mentre lei stava per dire qualcosa, qualcuno li interruppe

-Kate, andiamo?- Un ragazzo poco più lontano la invitò a seguirlo e il sorriso di Zayn si spense subito lasciando il posto a un’aria tutt’altro che felice.

-Addio Zayn.. di nuovo- quelle parole appena sussurrate erano state le sole che gli aveva rivolto prima di voltarsi e andare via.



La notte di quello stesso giorno lui non aveva fatto altro che rivivere nei suoi sogni quella scena, e ora che era sveglio continuava imperterrito a volerla ricordare a tutti i costi, anche se non sapeva bene quale fosse il motivo reale. Ormai anche lei aveva la sua vita e quel ragazzo che aveva visto ieri, probabilmente, era il suo fidanzato o chissà, magari si era sposata e magari quel tipo era suo marito.

Zayn allora era quello che tutti definiscono masochista.

Si faceva del male ricordando Kate, ma non poteva farne a meno o meglio, non voleva.

Quello che voleva era solamente tornare indietro nel tempo, rimediare a qualche errore commesso per ingenuità, dare più peso a certe emozioni ma, più di ogni altra cosa, lui voleva riprendersela. Ma ora probabilmente era troppo tardi, la sua occasione l’aveva sprecata tempo fa, ormai…



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Salve a tutti! 

No, decisamente non riesco a starmene tranquilla, perciò ho dato inizio a questa nuova FF

Ho fatto leggere i primi capitoli a
Chanel7, e lei dice che potrebbe funzionare, perciò ecco qui il prologo.

Per ora ho già scritto i primi 6 capitoli.. non sarà molto lunga e vi assicuro che a momenti vi farà sorridere :D

Per quanto riguarda il banner, la ragazza raffigurata è sempre la stessa, Kate, che con l'evolversi della storia cambierà man mano

Lo capirete solo se la seguirete e spero piaccia, tutto qui. Personalmente ci tengo molto a questa coppia e chissà come andrà a finire tra i due.


Fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto con il primo capitolo, così si capirà meglio la situazione.

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Capitolo 2
*** Capitolo uno. ***




Gli addii non contano.
Conta solo quello che c'è stato.
{dal film: Perdutamente tua}
 

 
Quando si è all’ultimo anno di liceo, l’unica cosa che si desidera è che presto giunga al termine, o almeno questo era quello che Kate desiderava.
L’ultimo anno di liceo porta con sé quelli che la maggior parte detesta: gli addii. Bene, Kate  non rientrava affatto in quella maggior parte.
Principalmente era questo il motivo per cui sperava che l’ultimo anno terminasse in fretta. Addio professori. Addio oche che starnazzano per i corridoi. Addio stupidi pettegolezzi. Addio stupido club di scienze. Addio compagni opportunisti di corso. Addio chiassose feste. Addio balli scolastici. E soprattutto: addio Zayn Malik!

Ma perchè Kate odiava così tanto il liceo?
Lei odiava i professori perché per la maggior parte era corrotta e favoriva quelli noti come “figli di papà”. E poi erano ottusi secondo lei, non davano peso a come gli alunni si sentissero davanti al loro immorale comportamento. Tutti eccetto la professoressa di letteratura. Lei sì che aveva un grande cuore secondo Kate.
Lei odiava le bionde tanto finte quanto lo erano le loro quarte di seno. Se ne stavano nei corridoi starnazzando come oche al solo passare di qualche ragazzo della squadra di calcio scolastica, mostrando alla meglio l’ultimo regalo chirurgico del paparino.
Lei odiava i pettegolezzi, perché inopportuni e pieni di cattiveria e invidia. Sperava solo di non essere mai la protagonista di uno di quelli, ma sapeva che mantenendo lo stesso profilo basso che aveva dal primo anno in quella scuola, poteva sentirsi al sicuro.
Lei odiavo quel club di scienze a cui i suoi genitori l’avevano costretta a iscriversi, sebbene amasse di più le materie letterarie.
Odiava i compagni di corso che a stento ricordavano il suo nome quando dovevano chiederle aiuto per qualche test. Sì, le piaceva studiare e sì, non aveva molti amici all’infuori di Maisy, la migliore amica di sempre.
Odiava le feste organizzate da quelle celebrità mancate (così lei definiva i ragazzi più popolari della sua scuola) dove l’alcol scorreva a fiumi, solo perché non veniva invitata.
Odiava poi qualsiasi ballo scolastico, (che fosse di primavera, estate, autunno o inverno) perché l’unica persona che davvero voleva che la invitasse, in realtà non sapeva neanche chi lei fosse.
E infine odiava Zayn Malik, perchè semplicemente non sapeva chi lei fosse.

Se incontravi Kate nei corridoi, appariva come una normale liceale che pensa allo studio, odia divertirsi e ha pochi amici. Nè troppo magra né troppo alta. Né troppo aggraziata né troppo educata. Insomma, un tipo anonimo, ecco perché nessuno faceva mai particolarmente attenzione a lei. Quello che più colpiva però, erano i suoi occhi verdi che risaltavano su quella che era la sua candida carnagione.

La scuola che frequentava non imponeva di portare una divisa, così preferiva sempre pantaloni di tute o jeans abbinati a larghe felpe o t-shirt, ai vestitini striminziti che le bionde finte si ostinavano a portare solo per mettere in risalto la mercanzia, gonfia come i loro voti (altrimenti non sarebbero arrivate di certo all’ultimo anno)

-Buongiorno amica! Pronta per il tuo ultimo primo giorno di scuola?- era Maisy che piombandole alle spalle, le trillò nelle orecchie
-Ciao May. Più che altro non vedo l’ora che arrivi l’ultimo giorno di scuola- spiegò invece Kate abbracciando l’amica
-Dai lo so che non vedi l’ora che finisca ma fidati, ti assicurò che volerà quest’anno e ho il presentimento che ti piacerà anche parecchio!-
-Ma perché si vede così tanto che non vedo l’ora che inizi??.. non sto più nella pelle, oh- ah ecco che il sottile umorismo di Kate emergeva di prima mattina.
E così entrarono nelle rispettive classi, passando inosservate come sempre salutando di tanto in tanto qualche amico per i corridoi.

Avete presente le classiche scene dei film romantici in cui il protagonista entra nell’aula e un’improvvisa folata di vento lo avvolge? Bene, tenetela ben salda nella vostra mente.

Kate aveva appena preso posto in un banco dell’aula di scienze poggiando la borsa alla sua destra in modo da non permettere a nessuno di occuparlo, costringendo gli altri a trovarne un altro. Appena la campanella terminò di trillare, tutti gli studenti avevano già preso posto in quell’aula, ma mancava una persona importante per l’inizio della lezione: il professore.

Avete ancora presente quella scena? Bene, cancellatela dalla vostra mente.

Ad un tratto qualcuno urlò nel corridoio e la voce arrivò dritta nell’aula di scienze.
“ Malik ancora qui! Primo giorno, primo ritardo! Si muova e ..” e puf, dalla porta non entrò come potreste pensare in tutto il suo splendore Zayn, ma un signore paffuto sulla cinquantina rantolò sul pavimento, seguito da uno Zayn sogghignante.
-Dovrebbe accertarsi di legare bene i lacci delle scarpe, Mr. Benson.. o potrebbe cadere un giorno di questi - lo schernì allora Zayn passandogli accanto e provocando l’ilarità generale della classe.
Fu allora che Kate decise di alzarsi e interrompere quella specie di commedia che si era creata davanti ai suoi occhi, aiutando così il povero professore a rialzarsi. Mentre lo raggiungeva passò accanto a Zayn, sfiorandolo, e dovette lavorare un bel po’ su sé stessa per non diventare rossa in viso. Una volta che ebbe raccolto gli occhiali del prof. proprio davanti agli occhi di Zayn che non decideva di muoversi di un passo, glie li porse.
- Grazie signorina, torni al suo posto, qui ci penso io.- le bofonchiò il professore e Kate ubbidì tornando al suo posto sotto gli occhi di tutti i compagni di corso, delusi per aver fatto terminare quella scena. Bene, ora sarebbe stata oggetto di pettegolezzi nel corridoio, e ciò non andava affatto bene come inizio di giornata, pensò.

-Quanto a lei, Malik. Le consiglierei di impegnarsi nelle mie materie, o giuro che le farò ripetere questo ultimo e tanto atteso anno. Ora vada a sedersi!- gli ordinò e così il ragazzo si mosse per l’aula alla ricerca disperata si un posto libero, solo che l’unico posto libero rimasto era quello accanto a Kate.
-Devi farmi posto- e nel dire ciò le lanciò un’occhiata indecifrabile.
Il cuore di Kate batteva all’impazzata in quel momento, voleva davvero fargli posto, voleva davvero che si sedesse accanto a lei, voleva spostare la borsa e invitarlo a sedersi, ma sapeva che non poteva, perché se lo avesse fatto sarebbe stata presa da un’irrefrenabile voglia di stridere e urlare al mondo la sua felicità, e sarebbe passata per una di quelle oche che tanto odiava. Così cercò con tutta sé stessa di prendere il controllo sulle sue emozioni, e ci riuscì.
-Io non devo proprio niente- rispose con tono serio e fermo
-Scommettiamo?- l’istigò lui e nemmeno due secondi dopo Mr. Benson gli urlò di sedersi accanto a Kate.
-1 a 0 per me – ammiccò lui con aria di sfida. Non poteva credere alle sue orecchie. La sua stupida cotta che credeva avere per lui, in quel momento svanì. Quello che aveva visto poco prima (come si era comportato con il professore per intenderci) e come la stava istigando, la fece ricredere sul suo conto. Infondo non lo conosceva poi così bene anzi, non lo conosceva per niente.

-..e quindi vi dividerete in gruppi da due, gli stessi che dividono il banco- terminò di illustrare il progetto il professore suscitando nervosismo negli sguardi di Zayn e Kate
-COSA?! Se lo scordi, noi non lavoreremo mai in gruppo!- esclamarono all’unisono scambiandosi poi un’occhiata sbalordita

-si prospetta un lungo anno, ragazzi miei..- sbuffò esasperato il Mr. Benson, apprestandosi a spiegare l’argomento del giorno.

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Ecco il primo capitolo! 
Spero vi piaccia almeno quanto sia piaciuto a me. Mi diverte troppo scrivere di loro! ahahah

Con questo capitolo cominciano a delinearsi i personaggi.. che ne pensate? 
Avete già qualche idea? Fatemelo sapere e continuate a seguire questa storia per scoprire se è "tutto come sembra"
..io vi assicuro di no ;)

Grazie a chi ha recensito lo scorso capitolo; a chi segue, ricorda o ha messo tra i preferiti questa FF

A presto con il prossimo capitolo! 

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Facciamoci pure del male con questa gif.. <3

 

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Capitolo 3
*** Capitolo due. ***




Sometimes I hate every single stupid word you say
Sometimes I wanna slap you in your whole face
There’s no one quite like you
You push all my buttons down
I know life would suck without you

{True Love -Pink}

 
 
Quando una persona ha trascorso la maggior parte della sua vita in disparte, è per il semplice fatto che non le piace stare al centro dell’attenzione. E questo valeva anche per Kate.
L’episodio dell’aula di scienze aveva subito fatto il giro della scuola, era arrivata alle orecchie e alle bocche di quelle oche da stagno e ora eccola lì, l’argomento principale di quella prima settimana: Kate, la fino ad allora ragazza anonima.
Da quando lei e Zayn avevano saputo di dover far coppia insieme per il progetto di scienze, non si erano più rivolti la parola e si evitavano il più possibile.
Niente da fare, lei non sopportava il carattere di lui, e lui non sopportava una ragazza con un carattere così particolar da tenergli testa. Non aveva notato né un accenno di rossore in viso quando si erano guardati né un minimo di nervosismo nella sua voce quando con fermezza lo aveva invitato a trovare un altro posto dove sedersi.
Quando quella settimana si erano visti in giro, si erano semplicemente ignorati come sempre avevano fatto, del resto, solo che ora avevano un valido motivo per farlo. Zayn era sempre con i suoi amici Liam, Louis, Niall e Harry, mentre Kate con Maisy.

Se però un professore assegna qualcosa come compito da svolgere, ogni alunno è costretto (purtroppo) a portarlo a termine se si ha intenzione di essere promossi. E quella infatti era proprio l’intenzione che aveva Kate.

E fu proprio quello il motivo che la spinse a parlare con Zayn quel giorno.

-Ehi tu- picchiettò sulla sua spalla una volta raggiunto accanto all’armadietto, mentre era intento a ridere con i suoi compagni
-mmh?- alzò un sopracciglio come segno di stupore nel vederla rivolgergli la parola.
-Volevo dirti del compito di Mr. Benson. Lo farò da sola ovviamente, ma visto che non sono così cattiva da regalare a questa scuola un altro anno con te all’interno, scriverò sulla relazione da consegnare anche il tuo nome.. giusto per farti promuovere e fare del bene alla comunità. Oggi mi sento generosa- e detto ciò, si allontanò dal gruppo
-1 a 1 Malik, palla al centro!- ammiccò nella sua direzione e alzando il tono di voce una volta lontana.

-Wooh Zayn, chi era quella?- commentò divertito Louis, seguito a ruota dagli amici che avevano osservato la scena in silenzio
-La ragazza dell’incidente nell’aula di scienze- scrollò le spalle
-Che caratterino.. se solo fosse più femminile, non ci penserei due volte, sai?- insinuò invece adesso Harry
-Lascia stare Harry, non ci starebbe mai con te.. ha un carattere come dire.. difficile- spiegò Zayn mentre con lo sguardo seguiva la figura di Kate allontanarsi.
Dentro di sé sentiva di dover fare qualcosa. Era stato un affronto per lui quello che le aveva detto poco prima e ora lui si sentiva come sfidato.
No, di certo quella ragazza non se la sarebbe cavata così facilmente. Ma cosa poteva fare?
E così, mentre la sua mente elaborava, i suoi pensieri furono interrotti da Liam
-qualcosa mi dice che sia più il tipo di Zayn..-
-Ehi amico, mi conosci, sono io che sono il tipo di tutte. Insomma mi hai visto?- si vantò
-Non essere troppo sicuro di te- gli rispose prontamente e detto ciò, ognuno entrò nella sua aula sentendo la campanella suonare.

Quando finalmente arrivò il fatidico giorno della consegna del compito, Zayn aveva architettato per bene il suo piano di vendetta.

-Bene ragazzi cominciamo. Malik, hai insistito tanto per presentare a tutta la classe il vostro compito sulla divisione cellulare e ammetto che mi hai sorpreso…- esordì Mr. Benson una volta entrato in aula.
La faccia di Kate assunse un colorito rosso acceso mai visto prima ma non dovuto all’imbarazzo, bensì alla rabbia
-Cosa credi di fare?! Non hai letto nemmeno una parola di quello che c’è scritto!- gli ringhiò contro con un tono di voce più basso possibile in modo che potesse sentirla solo lui
-Oh lo so, è questo il bello. Sta’ a vedere. Palla al centro, ricordi?- la sfidò ancora una volta Zayn mentre si alzava per raggiungere la cattedra.
Kate in quel momento desiderava solamente sprofondare
-prego cominci pure – lo invitò a parlare il professore ma l’unica risposta che ebbe dal ragazzo fu il silenzio.
Silenzio. Silenzio.. e ancora silenzio.
Zayn se ne stava lì, davanti a tutti i suoi compagni di corso a sogghignare tra sé.
Ancora silenzio.

-Malik, cosa sta aspettando?- chiese nervoso Mr. Benson
-Oh niente, è solo che io non ho la minima idea di quello che c’è scritto in quella relazione.- spiegò tranquillo scrollando le spalle
Kate allora si portò una mano in fronte, avendo capito a che gioco stesse giocando quell’insopportabile troglodita che aveva come compagno di studi.
-Mi scusi, ma credo di non seguirla. Leggo anche il suo nome su questa relazione, e in più è stato lei che ha tanto insistito prima..- chiese confuso ora il professore
-Beh, il fatto è che avrei tanto voluto collaborare ma la signorina lì presente – e indicò Kate con la mano, facendo voltare tutti i compagni verso di lei che ora era paonazza in volto
- non ha voluto che l’aiutassi, o meglio, mi ha imposto di non aiutarla- concluse soddisfatto

Non c’erano dubbi per Kate, appena fosse tornato al suo posto glie l’avrebbe pagata.
-Quindi signorina Lake, il compito è unicamente suo devo dedurre- chiese calmo
-Sì signor Benson- non c’era motivo di dover negare, orma il gioco era fatto.
-QUALE PARTE DI “LAVORO DI GRUPPO” NON LE ERA CHIARO?! – le urlò ora duro
- mi dispiace io ..- fu tutto quello che riuscì a dire lei prima che venisse interrotta dai nuovi ordini del professore
-Avete una settimana di tempo per approfondire l’argomento che vi assegnerò oggi e lo presenterà unicamente Malik, e se non sarà un ottimo lavoro sarete entrambi bocciati, ci siamo intesi?!- tuonò.
Zayn sorrideva verso Kate vittorioso, mentre lei mortificata cercava una via di fuga
- Ma Mr. Benson si tratta di Malik! Non può farmi questo! E una sola settimana per lo più.. non ce la farà mai-
Zayn ancora una volta si sentì sfidato da quella ragazzina e non poteva accettarlo. Le lanciò un’occhiata raggelante mentre il professore si aizzava ancora contro di lei
-L’ha voluto lei, mi dispiace. Ora ne pagherà le conseguenze. Malik vada a posto ora!-

Così una volta raggiunta Kate quest’ultima non potè far a meno di guardarlo con cattiveria
-Bene, sarai contento adesso?!- e con tutta la rabbia che aveva in corpo in quel momento, gli tirò il pugno più forte che avesse mai dato in vita sua colpendogli il braccio muscoloso.
-Ahi!- si sentì urlare dopo nella classe
-Che succede lì infondo?- chiese Mr. Benson mentre l’intera classe si voltava nuovamente verso di lei
- ni. ni.. niente – tentò di reprimere il dolore quanto meglio potesse
-Ha bisogno di andare in infermeria, credo si sia rotta la mano- spiegò calmo Zayn mentre piano accarezzava le nocche della mano di Kate, proprio quella che gli aveva inflitto quel colpo poco prima
- E come avrebbe fatto a rompersela sentiamo!?- chiese allarmato l’uomo – oh, lasciamo perdere! Malik l’accompagni in infermeria! Ricordatevi la consegna tra una settimana esatta-

Detto ciò i due lasciarono l’aula e mentre Zayn tentava di tenerle ferma la mano, lei continuava a dimenarsi per allontanarlo
-Lasciami Zayn, non ne ho bisogno!-
-Sta’ ferma, ci siamo quasi- le ordinò lui duramente senza degnarla di uno sguardo, così lei finalmente rinunciò a dimenarsi

-Mrs. Fitch, credo sia una contusione- spiegò Zayn all’infermiera che dopo aver dato un’occhiata alla mano della ragazza si allontanò per prenderle del ghiaccio, chiedendo a Zayn di farle compagnia fino al suo ritorno.

-Colpisci come una femminuccia- la derise una volta soli
-Chissà perché.. – sussurrò più a sé stessa che a lui, massaggiandosi le nocche
-Eppure se non portassi i capelli così lunghi e non sapessi il tuo nome, potresti essere scambiata benissimo per un ragazzo- la prese ancora una volta in giro lui con l’intento di suscitare ira da parte sua.
La trovava divertente quando s’infuriava con lui, ma ancora meno quando lo colpiva con violenza tale da provocargli forti dolori.
Ma quest’ultimo particolare non glielo avrebbe mai svelato; neanche sotto tortura lui, Zayn Malik, avrebbe ammesso che, colpito da una ragazza, provava dolore per il colpo ricevuto! Che affronto.!

-Non dovevi farlo. Guarda cosa hai combinato!- le fece osservare lui serio, prendendole la mano tra le sue
-Sei tu che mi irriti. Prima mi sfidi e poi.. guarda  dove sono ora per colpa tua. Se non avessi fatto lo stupido con Mr. Benson tutto questo non sarebbe successo!- sbraitò lei di rimando
-Se tu non mi avessi provocato l’altro giorno nel corridoio, io non avrei saputo nemmeno della tua esistenza- mentì
Ma quelle parole fecero male al povero cuore di Kate che ora sentì frantumarsi in mille pezzi. Una lacrima le scese involontariamente  ma lei prontamente l’asciugò.
-Mi fa male la mano- cercò di giustificarsi, ma Zayn aveva capito che era stato troppo duro con lei, ma questa era un’altra cosa che non avrebbe mai ammesso
-Passerà, è solo una contusione..- continuò a massaggiarle ora lui la mano come per farsi perdonare per l’assurdità detta
-.. e poi non colpisci così male, sai? Non è colpa tua infondo se sono resistente agli urti. Insomma, hai visto che muscoli?- scherzò lui, provocando l’ilarità della ragazza
-Seh certo, come no. Potresti vincere addirittura una gara di bodybuilding..- lo schernì lei con le lacrime agli occhi ormai
Vedendola così felice lui non potè fare a meno di sorriderle e all’improvviso un velo d’imbarazzo piombò tra i due mentre i loro occhi erano ormai incatenati gli uni negli altri

E proprio come accade nelle migliori scene dei migliori film romantici, quel momento fu interrotto dal ritorno dell’infermiera

-Interrompo qualcosa?- chiese divertita, facendo sobbalzare i due.
-Ehm, bene io andrei a questo punto..- e così dicendo Zayn si voltò verso la porta
- Ah dimenticavo Kate.. 2 a 1 per me – ammiccò voltandosi nuovamente verso di lei, tornando ad essere così l’odioso ragazzo prepotente che Kate cominciava a conoscere
-Ci vediamo dopo. Mi stia bene Mrs. Fitch- salutò cordiale l’infermiera e uscì definitivamente.

Non c’erano dubbi, Malik era il ragazzo più complicato con cui Kate avesse mai avuto a che fare. Un attimo prima sembrava dolce e premuroso, e un attimo dopo tornava ad essere la persona più arrogante, prepotente, egocentrica, narcisista (e chi più ne ha più ne metta) che esistesse sulla faccia della Terra.

Avete mai avuto la sensazione di odiare qualcuno per il solo modo di non riuscire ad odiarla davvero?
Beh, questi erano Kate e Zayn ai primi tempi.


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Hola gente! :D
Aww voi non potete immaginare quanto mi piaccia scrivere di questa strana coppia! Li adoro, non so C:
 
Vi ha annoiato il capitolo? Naah, non credo proprio :P 
In realtà ho stupito un pò tutti, ammettetelo :3 
La scena del pugno e la successiva "visita" all'infermeria della scuola?! lol

Vi lascio subito, vorrei solo ringraziare Chanel7 e cankanis (la mia nuova amica ormai ahah)
che hanno recensito lo scorso capitolo. Dolcissime, davvero *-*
E tutti quelli che hanno letto/preferito/seguito la storia :)

A presto con il prossimo capitolo. Bacinii!
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(Prima o poi dovevo mettere questa gif, cioè...)

 

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Capitolo 4
*** Capitolo tre. ***




I don't care what the people may say
What the people may say about me.
{Pack Up -Eliza Doolitle}

 

Quando quel giorno Kate si era svegliata pensando che avrebbe consegnato il compito, avrebbe ricevuto un buon voto e in più avrebbe fatto un’opera di bene mettendo in buona luce Zayn agli occhi di Mr. Benson, aveva pensato che avrebbe agito per il meglio di tutti e di certo non aveva previsto che le cose potessero andare proprio come erano andate quella mattina.
Una volta aver salutato Mrs. Fitch aveva fatto ritorno nell’aula di scienze, ma proprio quando stava per bussare con la mano sana alla porta, la campanella trillò e subito udì il suono familiare delle sedie strusciare sul pavimento e la porta delle aule presenti nel corridoio aprirsi, con il consueto brusio degli studenti decisi ad abbandonare l’aula.

-Lake come va la mano? Oh lasciamo perdere. Malik le dirà cosa dovrete fare per la prossima settimana, in bocca al lupo. Credo le servirà- e così si allontanò per i corridoi con la scusa di un urgenza in segreteria. Ecco perché odiava Mr. Benson e la sua materia. Quell’uomo era l’indifferenza fatta persona ne suoi confronti, per non parlare del compito che le aveva appena assegnato da fare con Zayn.
Kate restò sulla soglia e aspettò che l’aula fosse vuota per raggiungere Zayn che, una volta accortosi di lei, sogghignando si era seduto sulla sedia optando di aspettarla al suo posto e, per rilassarsi maggiormente, stiracchiò le gambe e incrociò le mani dietro la nuca.
-Disturbo?- chiese irritata la ragazza una volta raggiunto
-Sempre- rispose sfacciatamente
-Bene, era quello che volevo sentire..- aggiunse Kate a tono

Quel ragazzo la irritava con i suoi modi di fare, certo, ma non meno di quanto lei irritasse lui quando gli rispondeva così piccata.

-Il compito di Mr. Benson, volevo sapere di che si tratta e come organizzarci..- spiegò lei giustificando il fatto che lo avesse raggiunto anziché raggiungere la sua prossima lezione
-Come va la mano?- s’interessò lui, stupendola
-Bene – rispose Kate guardandolo stupita – Mrs. Fitch dice che mi farà male per un paio di giorni ancora.. e che la prossima volta mi converrebbe prendere a pugni qualcuno della mia stazza – ironizzò provocando una profonda risata da parte del ragazzo, seguito da un proprio sorriso soddisfatto.
-Non male come consiglio, almeno la prossima volta ci penserai due volte prima di prendermi a pugni – detto ciò, prese i volumi che Kate aveva tra le mani e si avviò verso la porta
-Ehi ma.. ma che fai?- chiese lei stupita da quel gesto
-Dove abito io questo si chiama gesto carino- spiegò scrollando le spalle mentre camminavano fianco a fianco nel corridoio, sotto le occhiate invidiose delle solite oche
- ..fa parte dell’essere galante di una persona, ma forse questo tu non lo sai. Sai qualcuno ci ha anche scritto un libro, sulle buone maniere intendo; l’hanno chiamato Galateo, te lo consiglio – continuò sarcastico. Kate sentiva gli occhi addosso di tutte quelle ragazze che, non avendo alcunché da ripetere, osservavano i due camminare e parlare fianco a fianco. Ma in quel momento, sorprendentemente, a Kate non importava nulla di ciò che potessero pensare o dire sul suo conto.
-Oh beh, se lo dici tu allora lo comprerò e lo leggerò appena finita questa giornata – e gli rivolse un sorriso timido e appena accennato che lui non tardò a ricambiare.
-Oggi potremmo vederci in quel bar che si è aperto da poco, comunque- fu Zayn che con quella proposta interruppe quel momento che alcuni potrebbero definire “dolce”.
-Oh, si certo. Non ci sono problemi per me..- Kate però si chiedeva come mai proprio in un bar e non a casa sua o nella propria. Non pensava fosse il tipo che si facesse problemi di quello che la gente potesse pensare se avesse portato una ragazza a casa sua.. oh certo, lei non sembrava nemmeno una ragazza, come le aveva fatto notare poco prima. Decise semplicemente di non dar peso alla cosa. Ma non poter fare a meno di cambiare espressione, o almeno così parve a Zayn che la vide rattristirsi all’improvviso, ma decise comunque che non le avrebbe chiesto niente, così continuò
-Alle 17 allora, il materiale lo porterò io – pensando alla mano ferita –ci si vede in giro- e così la congedò una volta arrivati al suo armadietto
-Ok- rispose lei semplicemente voltandogli le spalle intenta nel posare i volumi di scienze

-Cosa devi raccontarmi Katerina Elizabeth Lake?!- trillò una manciata di secondi dopo Maisy alle sue spalle.
Ecco, Maisy non era proprio quella che tutti definirebbero “una ragazza impicciona”, lei era solo curiosa e questa curiosità la uccideva ancora di più quando per i corridoi della scuola non si parlava d’altro che di Kate e Zayn, Zayn e Kate. Kate all’infermeria con Zayn al suo fianco. Zayn che cammina con Kate portandole i libri. Kate e Zayn che dialogano in maniera del tutto pacifica.
Mettendo in conto che lei e Kate erano migliori amiche, bhe, tutta quella sua curiosità era giustificata. Infondo si trattava solo della sua, fino ad allora anonima, amica che si intratteneva con uno dei più fighi della scuola.

Quando Kate sentì la voce di Maisy chiamare il suo nome per intero, non potè far altro che voltarsi irritata nella sua direzione e incenerirla con lo sguardo. Sapeva quanto odiasse il suo nome completo, così come sapeva che lo usava soli in casi estremi.. come quando commetteva qualcosa di sbagliato.


-Maisy, non osare mai più!- le disse avanzando il passo verso la sua aula – cosa dovrei dirti, sentiamo -
-Tu e Malik. Insomma, siete l’argomento principale in tutta la scuola! E.. oh aspetta, come va la mano?- chiese lei premurosa. Infondo, sebbene fosse fin troppo logorroica a volte, era anche la migliore amica più dolce che Kate avesse mai avuto.
-Bene tranquilla- cercò di tranquillizzarla accompagnando le parole con un sorriso che mascherò invece il reale dolore che ancora provava.

Così le due si diressero alla lezione di letteratura, l’unica che avevano in comune, e la trascorsero parlando di quello che era accaduto cercando di essere le più silenziose possibili.

Finalmente arrivò la tanto attesa ora di pranzo che segnava quindi la quasi fine della giornata scolastica.
Come in ogni scuola che si rispetti, la mensa era piena di adolescenti sparpagliati tra i tavoli in modo per niente casuale.
C’era il tavolo delle bionde finte, quello dei nerd, quello degli emo, quello della squadra di football scolastica e quelli delle persone anonime come la nostra Kate.
Quel giorno però, il pranzo fu una vera tortura per lei.
Aveva gli occhi di tutti in quella sala puntati addosso. Ovunque si voltasse poteva sentire brusii contenenti il suo nome o quello di Zayn. Ovunque voltasse lo sguardo, poteva incontrare fronti aggrottate verso di lei, segno di rabbia, invidia o stupore. E fu in quel momento che Kate realizzò davvero che stava diventando quello che aveva da sempre evitato di essere, e tutto per colpa di Zayn Malik!
Istintivamente allora si voltò verso di lui a qualche tavolo più in là rispetto al suo che condivideva in quel momento con la sola Maisy, fortunatamente, e fu allora che incontrò il suo sguardo, per l’ennesima volta in quella giornata.

Lui era lì, seduta comodamente al suo tavolo che la fissava con un’espressione divertita, mentre i suoi compagni continuavano a parlargli. Aveva capito che a lei non piacesse essere al centro dell’attenzione da semplici e quasi invisibili movimenti che solo lui riuscì a percepire.
Il volto basso, lo sguardo che si spostava a destra e a manca, il labbro inferiore leggermente incurvato, le sopracciglia non curate che si erano avvicinate poiché aveva corrucciato la fronte.
Lo stesso Zayn si stupì di averci fatto caso. Erano particolari così banali che neanche l’amica seduta affianco a lei era riuscita a percepire tanto che era presa dal libro che stava leggendo in quel momento.
Quando però gli occhi di lei incontrarono i suoi, non ebbe la forza di guardare altrove o smettere di sorridere divertito nella sua direzione.
Non era perché la stesse sfidando o altro, era perché semplicemente non riusciva a distogliere lo sguardo da lei. Certo, questa era un’altra delle cose inspiegabili che non avrebbe mai ammesso ad alcuna persona.

-Dovresti smetterla di fissarla, non è educato- lo riprese Liam con fare severo, facendo così voltare gli altri presenti al tavolo verso la ragazza.
-Chi stai guardando di preciso? Qualcuna che non conosco già?- chiese Harry in modo allusivo
-Lascia stare Harold, ti ho già detto che non è pane per i tuoi denti. E poi voglio vedere quanto resiste al mio sguardo. Lasciate fare- spiegò sempre più divertito Zayn
-Perché non le dici di rendersi un tantino più femminile oggi tra una ricerca e un’altra? Il carattere cambierà appena mi presenterò, tranquillo amico- aggiunse Harry dandogli una pacca sulla spalla, ma Zayn non si mosse, preferendo tacere.

Bene, ora immaginate la scena.
Un aula che pullula di gente ficcanaso intenta a fissare l’argomento del giorno. Tutti i volti dei presenti che saettano da un protagonista all’altra, da Zayn a Kate. Alcuni guardano interessati, altri per sola curiosità altri invece si ritrovano a scommettere su chi dei due cederà.
Ma niente da fare, nessuno dei due cedeva.
Lui continuava a fissarla divertito e lei non distoglieva il suo sguardo pieno di rabbia per essere diventata il nuovo soggetto di scherno della scuola.
Kate però non pensò che così facendo avrebbe contribuito solamente a far aumentare le voci di corridoio sul loro conto o meglio, era entrata di nuovo nella modalità “non mi importa cosa dice la gente di me.”
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Hola gente!
Sinceramente non ricordo cosa abbia scritto in questo capitolo, dato che non ho avuto tempo di rileggerlo..
Oggi ho ricominciato la scuola.. il mio ultimo primo giorno!
Vabbè, dato che non so che dire oltre che a ringraziare chi segue/recensisce/preferisce la storia,
vi saluto :)


No no no no no.. certe gif, proprio non le reggo *.*

 

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro. ***




One more, one more, can we try?
One more, one more,
Can we try one more time to make it all better?
{It’s gotta be you –One Direction}




Se c’è una cosa che proprio la maggior parte delle persone non sopporta, è il ritardo. Certo non il proprio, che si suole autodefinire “elegante”, ma quello fatto dalla persona che si aspetta.
A volte ci si ritrova ad odiare anche i secondi di ritardo, figuriamoci i minuti!
Sei lì che aspetti la persona del tuo appuntamento, sola, con gente attorno che continua a dire tra sé “che pena che mi fa, non si è presentato” mentre tu continui a maledire mentalmente il momento in cui hai deciso di cominciare a prepararti prima per non essere sempre tu la ritardataria della situazione. Quei momenti di attesa sembrano non finire mai e, mentre aspetti, pensi ai mille mila modi per fargliela pagare quando finalmente la persona attesa arriverà. Solo che non si sa come, ma quando finalmente questa arriva, dimentichi tutto. Il solo vederla ti riempie di gioia e non puoi tentare di nascondere un sorriso ampio e sincero. Quei momenti di attesa che sembravano prima interminabili, vengono magicamente cancellati.

Questo almeno è quello che solitamente succede alle persone normali.
Bene, Kate non rientrava tra quelle perciò..

Quando finalmente uno Zayn trafelato si decise a comparire in quel bar alle 17,32 di quel pomeriggio di fine autunno, Kate non si risparmiò i rimproveri verso il ragazzo, sebbene lo avesse visto correre nel locale e poggiare malamente i volumi e un pc portatile che aveva tra le mani.
-Ma che ti passa per la testa, eh? Spiegamelo! TRENTADUE, no dico, TRENTADUE minuti di ritardo! Sei stato tu a dirmi l’ora, potevi anche fissare in principio le 17.32 così non avrei perso del tempo inutilmente!- urlò verso di lui mentre questo cercava di riprender il fiato e potersi giustificarsi. Intento a raccogliere i pensieri, si chiedeva come mai, nonostante il ritardo assurdo, lei lo avesse aspettato comunque. Certo ora lo stava rimproverando, ma come darle torto.

Proprio quel pomeriggio gli allenamenti erano durati più del dovuto e il mister aveva voluto provare a tutti i costi il nuovo schema.

-sei peggio di una ragazza Malik! E io che per una frazione di secondo ho creduto che ce l’avresti fatta a farci superare la prova di Mr. Benson- insinuò così lei che lui avesse fatto ritardo perché non gli importasse del compito.
E fu proprio quello che impedì a Zayn di darle altre spiegazioni. Lo aveva provocato, nuovamente, e lui avrebbe risposto a tono.
-Ora sono qui, cominciamo!- e il suo tono risultò fin troppo autoritario per Kate, ma infondo era solo perché stava cercando di mantenere la calma
-Che significa “cominciamo”? Qui non si fa solo e come dici tu, Malik. Tu non mi dai ordini, mettitelo in testa. Io non sono come quelle oche senza cervello che ti porti a letto da 4 anni a questa parte. Io sono diversa, io ho un cervello che uso volentieri, io voglio essere rispettata, capisci?- chiarì lei.
Poche parole ma coincise che lasciarono Zayn di sasso. Lui avrebbe voluto a quel punto continuare a fare il duro e a farsi valere come era suo solito, ma quello che lei aveva appena detto lo travolse. Anni di educazione impartitagli dalla madre sul rispetto e sul come comportarsi con una donna vennero a galla nella sua mente.
Kate poteva essere poco femminile, certo, ma era pur sempre una donna e lui doveva rispettarla, così decise che ce l’avrebbe messa tutta per cambiare. Sarebbe cambiato, o meglio, sarebbe migliorato.. per lei.

-Scusami Kate, davvero. Non immagini quanto mi dispiaccia. Volevo avvisarti che il mister ci aveva trattenuti ma non sapevo come-

Cosa gli era successo? Continuava a chiedersi Kate mentalmente.
Che un pallone lo avesse colpito talmente forte in testa da farlo intontire fino al punto da chiederle scusa? Non era affatto da lui..

-Dammi il tuo numero- continuò lui lasciandola di stucco
-Ehm, non credo. Non do il mio numero al primo che capita- cercò di essere più seria possibile lavorando ancora una volta sul suo autocontrollo
-Sai benissimo che lo userò solo per le emergenze e non per chiederti di uscire o per mandarti melensi messaggi durante le noiose lezioni scolastiche- insinuò lui stuzzicandola ancora una volta
– sarà solo per le emergenze, come quella di oggi- ammiccò ora
- Non era quello che intendevo, ma mi hai convinta Malik. – e con mani tremanti scrisse il suo numero sul suo cellulare cercando di rimanere impassibile in volto, vista l’insinuazione mossale contro.
-Allora, ora possiamo cominciare?- chiese educatamente Zayn sorridendole e aprendo il pc per iniziare con le ricerche
-Certo – fu l’unica risposta che riuscì a formulare Kate ancora sorpresa da quel cambiamento così repentino del ragazzo

Il pomeriggio trascorse in fretta e senza nulla di particolare importanza. Inspiegabilmente per Kate, Zayn si era comportato il più affabilmente possibile e lei era riuscita a non far prevalere in lei l’odio che provava verso quel ragazzo, sforzandosi di essere di buona compagnia. Quel pomeriggio lui si era offerto di fare gran parte del lavoro, visto che la mano di Kate era ancora dolorante, e lei da parte sua non si era opposta. Infondo era anche colpa di Zayn se ora si ritrovavano a rifare l’intero progetto daccapo e per lo più in breve tempo.
-Mi spieghi cos’era quello.. oggi, a pranzo? – le chiese ad un tratto Zayn mentre riordinava le sue cose dal tavolo, lasciando Kate abbastanza confusa, non capendo a cosa si riferisse
- Voglio dire.. quello sguardo – spiegò leggendo la sua domanda silenziosa
- E’ difficile trovare una persona che regga uno sguardo – continuò lui
- Non saprei, è che con te mi riesce naturale. Sai, tutta quella faccenda dell’antipatia e dell’odio nei tuoi confronti. E’ come se tu volessi che ti odiassi, che mi comportassi come mi comporto con te insomma.- spiegò lei semplicemente con lo sguardo sui volumi
- Lo stesso vale per me – fu tutto quello che di più sincero fosse riuscita a dirle guardandola negli occhi. Solo che quello non poteva per niente definirsi uno di quegli sguardi pieni di rabbia che si erano scambiati fino ad allora, ma era un semplice sguardo amichevole, senza alcun secondo fine, ed entrambi a quel contatto visivo ebbero un fremito. Ma certo, questa era un’altra cosa che non si sarebbe mai saputa.

-Ricominciamo daccapo, ti va? - chiese semplicemente Zayn –Sono Zayn- e le porse gentilmente una mano che Kate strinse quanto meglio potesse, mentre lui non forzò affatto. Era così accorto con lei, e quella richiesta buttata lì all’improvviso poteva solo confonderla ulteriormente.

“Che davvero lo avessero colpito tanto forte alla testa, durante gli allenamenti?” si preoccupò seriamente Kate mentre lo osservava.
-Mmh, ok. Kate. – optò alla fine per assecondarlo ricevendo un altro fantastico sorriso di rimando
- Vorrei far qualcosa per te, Kate. Voglio dire, tu mi aiuterai in scienze e sono pronto ad impegnarmi sul serio, anche perché è una materia che odio abbastanza, ma voglio ricambiare il favore davvero – se ne uscì all’improvviso incatenando i suoi occhi nocciola in quelli verdi della ragazza che aveva davanti
- Non ho bisogno che ti sdebiti Zayn, se è questo che intendi – si apprestò Kate
-Sì invece. Ricordi? Abbiamo ricominciato daccapo, ora siamo amici- scrollò le spalle nel dirlo

In quel preciso istante, l’unica cosa a cui Kate riuscì a pensare fu “chi li capisce i ragazzi!” e più precisamente lui, Zayn.
In fin dei conti le risultava difficile stargli dietro. Ai suoi occhi risultava come il ragazzo dalle mille sfumature, altro che Mr. Grey!
Riusciva ad avere tutti i pregi di questo mondo e allo stesso tempo tutti i difetti. Riusciva a farla infuriare come nessuno ci era mai riuscito e un attimo dopo era in grado di farla sentire bene, tranquilla e, in un certo senso, al sicuro con lui vicino. Riusciva a farsi odiare così facilmente e un attimo dopo lei lo perdonava altrettanto facilmente.

Tutto questo e molto altro ancora rappresentava Zayn Malik per Kate Lake ai tempi del liceo.

-Mmh ok, allora- acconsentì lei – ad una condizione: tu ci fai superare l’anno impegnandoti in questo compito per Mr. Benson per la settimana prossima, e solo allora ti dirò come potrai ricambiare il favore- inventò lei su due piedi.
Non sapeva cosa gli avrebbe chiesto, sapeva solo che lui non avrebbe cambiato idea facilmente (conoscendo quanto fosse caparbio), così come sapeva che le serviva del tempo per inventarsi qualcosa a riguardo.

-Affare fatto- accettò lui sorridente.

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Eccooo il capitolo! Spero vi piaccia :)
Fatemi sapere cosa ne pensate su su su ! 

La storia finalmente entra nel "vivo".. ne vedremo delle belle aha
Che ne pensate di questo cambio di rotta di Zayn? aww lo adoro!

Bacini e a presto (spero lol) 


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Capitolo 6
*** Capitolo cinque. ***




E d'altronde è questa qui 
la realtà di questa vita. 
Ci si guarda solo fuori, 
ci si accontenta delle impressioni

{Basta poco -Vasco}


Quella era stata la settimana più difficile che Zayn avesse mai affrontato. Ogni mattina si svegliava prima per cercare di evitare i ritardi a lezione e una volta iniziate, ascoltava, prendeva appunti e interagiva. Tutti stentavano a crederci, compresi i professori e gli amici più stretti che non perdevano occasione di ripetergli quanto stesse cambiando ai loro occhi da quando aveva conosciuto Kate. Quando pranzava, poi, era sempre perso nei suoi pensieri non badando neanche più alle stupidaggini che i suoi compagni ripetevano in continuazione. Dopo scuola aveva agli allenamenti e dava il massimo che poteva, per poi correre, appena finiti, al solito locale dove Kate era lì che lo aspettava. Era di gran lunga migliorato con i suoi ritardi, potendo adesso avvisarla tramite messaggi, così come era migliorato negli studi. Quella settimana si era davvero impegnato molto con la speranza di ottenere un ottimo risultato per dimostrare qualcosa a sé stesso ma anche a Mr. Benson, e perché no, anche a Kate.
L’unico problema sorgeva la sera però, quando ormai stremato, non vedeva l’ora di chiudere gli occhi e poter finalmente riposare.

Per quanto riguardava Kate, invece, quella settimana non era stata poi così spiacevole. Tutti i pomeriggi li trascorreva in compagnia di Zayn, potendo ben constatare che qualcosa in lui era cambiato davvero. Non era più il ragazzo arrogante che aveva imparato a conoscere, ma era un nuovo Zayn. Quella settimana era riuscito a dimostrarle davvero qualcosa, era riuscito a dimostrarle che quel compito era davvero importante per lui e che ce la stava mettendo tutta, nonostante i notevoli impegni extrascolastici.
E doveva ammettere che in fin dei conti non era poi nemmeno così male passare del tempo con lui. Intervallavano momenti di studio disperato a momenti di puro divertimento e prese in giro a vicenda perché infondo, nessuno dei due poteva cambiare la propria vera natura nei confronti dell’altro.

Le voci di corridoio che riguardavano Kate e Zayn ormai erano aumentate alla grande, ma a nessuno dei due sembrava importare davvero. Quando capitava di incontrarsi in giro per la scuola, si scambiavano tranquilli e semplici “ciao” accompagnati da dolci sorrisi che potevano percepire solo loro due, per quanto fossero appena accennati. Durante il pranzo invece, Zayn aveva provato ad invitare lei e la sua amica ad unirsi con lui e il suo gruppo, ma qualcosa lo aveva trattenuto dal farlo, sebbene non capisse cosa veramente. Così aveva rinunciato e aveva preferito osservarla da lontano cosciente del fatto che lei, dandogli le spalle, non se ne sarebbe resa conto.
Ma cosa di Kate lo affascinava in un certo senso? Non lo sapeva, ma lo avrebbe scoperto da lì a poco.

-Ci vieni domani alla festa di Phil? – chiese una volta recuperati i libri dopo il loro ultimo pomeriggio di studi.
Ed eccoli lì che camminavano fianco a fianco per le strade inglesi quella sera di un venerdì come tanti altri. A vederli potevano sembrare benissimo una coppia ma in realtà loro erano semplici amici
-Io alla festa di Phil?- ridendo, chiese retorica
-non credo proprio..- aggiunse
-Perché? – Zayn si accigliò aspettando una spiegazione che non tardò ad arrivare
-Insomma guardami! – sbottò lei indicandosi dalla testa fino ai piedi
-Io non sono un tipo da feste. Non amo perdere tempo in sciocchezze da ragazze come trucchi, sopracciglia, capelli, vestiti o scarpe. Sono fin troppo semplice per partecipare a questo genere di cose – e detto ciò abbassò lo sguardo continuando a camminare.

Non ne avevano mai seriamente parlato e Zayn, sebbene avesse desiderato farlo, non aveva mai affrontato quell’argomento con lei perchè lo riteneva troppo delicato, ma ora era giunto il momento di affrontarlo.

-Kate, forse a volte esagero un po’ quando ti prendo in giro sul tuo aspetto poco femminile- ammise in imbarazzo, ma più sincero che mai
- A volte, Zayn? – lo derise lei di rimando
-Ok ok, diciamo che molto spesso non sono poi così gentile con te, ma non pensare che pensi davvero tutto quello che dico..-

Cosa cercava di dirle? Kate non riusciva a capire, così si limitò a guardarlo perplessa..

-Insisto, vieni con me domani sera. Posso, mh, potrei passarti a prendere io se per te non è un problema..- chiese lui con sguardo basso e indifferente, mentre aveva le mani nelle tasche dei pantaloni.
Kate sbarrò gli occhi a quella proposta, sobbalzando impercettibilmente.
-Credo che tu non abbia capito il nocciolo della questione. Io cioè, queste cose non fanno per me! Mi ci vedi arrivare alla festa in tuta? Ma.. grazie comunque, sei gentile- spiegò lei cercando di essere quanto più calma possibile.
-Secondo me dovresti venire così come sei, non devi cambiare per gli altri, a meno che tu non lo voglia certo. Non ti credevo il tipo che pensasse a quello che gli altri potrebbero pensare di sè..- analizzò lui.
-A me non interessa affatto quello che possono pensare gli altri di me, è solo che.. oh basta è inutile parlarne con te- sbottò lei all’improvviso facendo terminare così quella conversazione
-Ci si vede Zayn, devo andare- lo salutò per poi allontanarsi
-Ciao Kate, io lo dicevo per te!-

Il giorno dopo arrivò in fretta e nessuno dei due aveva deciso di farsi vivo con l’altro. Kate intanto aveva raccontato l’accaduto a Maisy e lei prontamente e chissà come, l’aveva convinta ad andare a quella festa con lei.
Cercò, per quella volta, di apparire quanto meglio potesse, ma non per quello che gli altri potevano dire nel vederla lì, ma lo fece per Zayn. Certo, non fu un cambiamento drastico passare da pantaloni di tute abbinati a larghe felpe a degli shorts con t-shirt, ma era comunque un passo avanti. Non optò certo per dei tacchi, ma per delle semplici, basse e comode converse. Non si truccò né si curò di far apparire al meglio i capelli, raccogliendoli alla meno peggio in una coda alta.
Voleva andare lì, trascorrere la serata insieme a Maisy al meglio che poteva e, soprattutto, dare uno schiaffo morale a Zayn, nel caso in cui si fosse presentato. Di certo non l’aveva avvisato del suo cambiamento di programma.. avrebbe voluto vederlo lì, colto di sorpresa nel vederla.

Come sempre, quelle erano quel tipo di feste dove i ragazzi, non pensando alla loro giovane età, bevevano alcol come fosse acqua, fumavano chissà cosa e si strusciavano l’uno contro l’altra come sardine a ritmo di musica. Quel genere di cose non aveva mai fatto per Kate ed ora che era lì, se ne rendeva sempre più conto.
Quanto a Zayn invece, aveva deciso che avrebbe partecipato alla festa di Phil solo un’ora prima di arrivare in quella casa, o meglio, era stato costretto dai suoi 4 migliori amici. Aveva provato fino all’ultimo a dissuaderli con la scusa di dover ripassare l’argomento per Mr. Benson, ma nulla da fare: Harry era arrivato a casa sua senza preavviso e lo aveva praticamente costretto ad andarvi.
Sapeva che Kate non ci sarebbe stata, ripensava continuamente alla loro discussione ma non sapeva come rimediare, sebbene volesse. Lui era stato corretto infondo, era lei che, essendo donna, ai suoi occhi appariva la persona più complicata del mondo!

-Guarda lì chi c’è- erano i soli commenti che Kate continuava a sentire da quando aveva fatto il suo ingresso in quella casa, ma non diede loro gran peso, visto che stesso lei era stupita di aver messo piede lì dentro.

-Cerco qualcosa da bere.. siamo ad una festa, no?- disse retoricamente Kate a Maisy cercando di apparire più sicura possibile, anche se il fatto di camminare da sola tra quella folla che non faceva altro che squadrarla dalla testa ai piedi la rendeva agitatissima.

Lei era lì che faceva la fila accanto alla pinta di birra quando sentì quella voce ormai familiare
-Perché non mi hai detto che saresti venuta Kate?- era Zayn
Lei sobbalzò e lentamente si voltò fino ad incontrare il suo sguardo curioso fisso su di lei.
-Se non volevi venire con me, potevi dirlo apertamente- cercò di mantenere un tono calmo.
-Non era affatto per questo, Zayn. Insomma guardami, non sono il tipo da feste, mi sento talmente fuori posto.. - si giustificò lei
-Non sai quello che dici- lui sussurrò con tono così basso quelle parole che lei non riuscì minimamente a recepirle.

-Hai presente il tuo “debito”- Kate cambiò improvvisamente discorso, tentando di alleggerire la tensione che c’era tra i due
-Ci hai pensato allora?- le sorrise lui cordialmente
-Sì..- mentì  la ragazza. In realtà non sapeva nemmeno lei cosa gli avrebbe detto. Confidava semplicemente nell’arte dell’improvvisazione.
- Quindi.. ?- chiese lui
Ripensò velocemente a dove fosse, a come gli altri si erano stupiti nel vederla lì, a come non si sentisse a suo agio e a come avrebbe voluto sentirsi veramente. Era lì, vicino all’orlo del baratro. Da lì a poco avrebbe fatto la scelta che le avrebbe cambiato la vita.. che avrebbe cambiato la vita di entrambi.

-Aiutami Zayn – ma il ragazzo non comprese cosa realmente volesse
- ..con un ragazzo.- spiegò completamente rossa in volto, ora.
Lui si limitò ad irrigidirsi e gli sembrò che il fiato gli fosse venuto a mancare.
- Voglio che mi trovi bella, voglio che gli piaccia davvero, voglio che mi inviti alle feste non come amica ma come qualcosa in più.. – continuò lei. In cuor suo sapeva che ciò che la sua bocca stava dicendo senza alcun freno, si riferiva proprio a Zayn ed era sul punto di spiegargli tutto fino in fondo, di come era stata bene quella settimana trascorsa insieme a lui e a come lui era capace di riempirla di emozioni miste e contrastanti, quando furono interrotti da Harry accompagnato da una bionda il cui nome corrispondeva a Liz.

-Zayn guarda un po’ chi ti cercava- esordì Harry facendo segno verso la bionda che ammiccò prontamente verso il moro.
“Senza pudore queste ragazze, datevi una regolata!” le rimproverò mentalmente Kate osservando le sue movenze fin troppo sensuali per i suoi gusti.
-Ciao Liz..- la snobbò lui
-Hey Zayn, perché non mi presenti la tua amica? – chiese Harry sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi
-Harry è Kate, la conosci benissimo..- gli spiegò Zayn scrollando le spalle
-La stessa del progetto? La stessa con quel caratterino? Quella acida e scontrosa? Quella che sembra più un ragazzo che una ragazza?- chiese lui sbarrando gli occhi mentre la scrutava
-Sì ok ok, proprio quella Kate, ora potresti smetterla? – lo riprese lei irritata. Quel tipo, Harry, non le era mai piaciuto. Sembrava così arrogante, presuntuoso ed egocentrico… proprio come le sembrava in principio Zayn d’altronde, solo che lui si era rivelato diverso

-Harry, Liz perché non vi fate un giro, io vi raggiungo tra qualche secondo – e così dicendo, Zayn li congedò

-Posso chiederti chi è il ragazzo che ti interessa?- le chiese serio, ora.
E lei cosa gli avrebbe risposto? Non avrebbe mai potuto dirgli che si trattava di lui!
-Ne.. ehm.. nessuno Zayn!- balbettò impacciata
- Ho capito, non c’è bisogno che tu aggiunga altro.- scrollò deluso le spalle.
Ma cosa di preciso aveva capito?
-Scusa?!- strillò quasi lei
-Affare fatto. Lunedì farò un figurone con Mr. Benson, promesso, così potrò aiutarti a conquistare… Harry- spiegò evitando il suo sguardo

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH Kate mentalmente non poteva far altro che ridere istericamente. Come aveva potuto pensare che gli interessasse quel tipo? Una parte di lei si offese al solo pensiero che lui aveva potuto pensare una cosa simile di lei, ma preferì non obbiettare. Pensò semplicemente che fosse meglio che lui fosse convinto di quello anziché di altro.

-Oh beh, allora grazie – e con una pacca amichevole sulla spalla si allontanò da lui.

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Ciao gente! :D
No, non è un miraggio..ho finalmente aggiornato :') ahah
Dato che questa scuola CI distrugge, non so ancora quando riuscirò ad andare avanti ma intanto..
godetevi questo capitolo, spero vi sia piaciuto! 

Come sempre, nelle mie storie non possono mancare gli imprevisti ed equivoci, come anche in questo caso ;)
See u soon, babies! :*


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Capitolo 7
*** Capitolo sei. ***




Quando qualcuno ti ama, il modo in cui pronuncia il tuo nome è diverso.
Sai solo che il tuo nome è al sicuro nella sua bocca.

{-Billy, 4 anni}
 


Cosa fa una persona coscienziosa quando si rende conto di aver sbagliato?
Mediamente questa persona si assumerebbe le proprie responsabilità e affronterebbe il problema. Mediamente, appunto.
Ma come finora avrete potuto capire, Kate non rientrava tra la media. Lei era un tipo abbastanza particolare sotto tutti i punti di vista, quindi nemmeno in quell’occasione era riuscita a tornare sui suoi passi.

Il fatidico lunedì era arrivato e ora, seduta da sola in quell’aula già da dieci minuti buoni, aspettava che la campanella desse inizio alla lezione di Mr. Benson sebbene non sapeva cosa dovesse sperare di preciso. Avrebbe dovuto sperare che Zayn facesse un figurone, certo,  e dopo la settimana precedente era convinta che ci sarebbe riuscito alla grande. Ma in quel momento non poteva sperare ciò, perché quello significava per lei l’inizio della fine, e lo sapeva bene. Come sapeva bene che se ora era in quella condizione, era stata tutta colpa sua, non certo di Zayn. Avrebbe potuto pensare a mille altri modi o avrebbe potuto semplicemente dirgli la verità, ma dopo averlo visto guardare quella biondina, qualcosa in lei era scattato e se per restare amica di Zayn doveva subirsi chissà cosa da quel giorno in poi, lo avrebbe sopportato volentieri. Infondo era sempre stato Zayn colui che l’aveva colpita dal primo giorno di scuola, lo stesso che era riuscito a farsi odiare così tanto e allo stesso tempo era riuscito a farsi volere bene.
Per Kate ormai era diventata una figura basilare nella sua vita, lo sentiva sempre più vicino giorno dopo giorno, anche se la loro amicizia era ancora all’inizio e molte cose non le erano abbastanza chiare.

E così la campanella anche quel giorno non tardò a trillare seguita dal solito brusio di studenti e professori intenti a raggiungere le rispettive classi. Zayn entrò raggiante quel giorno e subito si diresse dalla stessa Kate, seguito da Mr. Benson che si apprestò ad occupare la cattedra.
-Oggi è il grande giorno – le sorrise felice
-Esatto. Ricordi tutto, vero? Hai ripassato qualcosa tra ieri e stamani giusto? Sono in ansia Zayn, ne vale della nostra promozione ti prego, non mi deludere-
Quella richiesta era sembrata di così vitale importanza rivolta a Zayn che fu allora che lui sentì che non avrebbe mai potuto far qualcosa che avrebbe potuta ferirla. O almeno non intenzionalmente.
-Stai tranquilla Katy – le accarezzò dolcemente una guancia con l’intento di tranquillizzarla – fidati di me- concluse guardandola dritto negli occhi
A quel punto, come poteva non fidarsi? Come poteva non credergli? Poteva? No, non poteva non fidarsi.

Come promesso, Mr. Benson fece esporre l’intero progetto a Zayn il quale risultò essere preparato su ogni domanda volutamente difficile, che il professore gli formulava per metterlo alla prova, o meglio: in difficoltà.
-Complimenti Malik, buon lavoro. Quanto a lei signorina Lake, ottimo lavoro.. non pensavo potesse riuscire a far rigare dritto anche una persona come Zayn, davvero- concluse sbalordito il professore riferendosi a Kate.
-Zayn non è poi così male, Mr. Benson- le sfuggì, provocando sorrisi maliziosi verso di lei da parte dei compagni che la fecero avvampare all’improvviso mentre guardava Zayn, e si malediceva mentalmente per quello che aveva detto involontariamente.
Zayn al contrario non faceva altro che sorriderle felice.
Aveva sempre saputo sin dall’inizio che sarebbe riuscito a colpirla, che avrebbe superato alla grande quel compito che, da subito, aveva considerato una vera e propria sfida personale. Ciò che però non sapeva era che si sarebbe affezionato a Kate, che sarebbe arrivato a volerle persino bene. Erano amici ormai i due, non poteva essere che altrimenti.


-Pronta per ricevere il tuo premio di ringraziamento?- Le chiese Zayn una volta che la classe si svuotò
-Come scusa?- tentò di fare la vaga, sperando che lui avesse dimenticato quell’enorme assurdità.
-Stai fingendo Kate, ormai ti conosco. Sai benissimo a cosa mi riferisco..- la riprese lui con fare divertito
-Eh va bene Zayn!- si rassegnò. Era stupefacente come in così poco tempo, lei non poteva nascondergli nulla.
-Cominciamo stesso oggi. Tu e la tua amica pranzerete al nostro tavolo, ok?-
-No, ma ..-
-Ah, non voglio obiezioni!- la interruppe
-Ci vediamo dopo Katy!- le si avvicinò per poi stamparle un bacio sulla guancia e correre via.
Non sapeva il reale motivo (visto che aveva sempre odiato quel nomignolo) ma detto da lui assumeva tutt’altra sfumatura decisamente migliore.

Così, quando giunse l’ora di pranzo, Kate cercò di evitare quanto meglio potesse Zayn. Sapeva che di sicuro l’avrebbe trascinata al tavolo con lui, dove avrebbe dovuto poi intavolare a tutti i costi una conversazione, e in più doveva sforzarsi di farsi piacere quel decerebrato di Styles, e ciò non era affatto affare da poco!
Sapeva benissimo che se avesse detto la verità, sarebbe stato più facile subire una possibile reazione negativa di Zayn che spacciarsi per colei che era innamorata di Harry. Ma lei era il tipo che doveva complicarsi la vita a tutti i costi, ecco perché aveva scelto la strada più difficile. E infondo lo faceva anche per lei stessa, visto che in questo modo non avrebbe mai rovinato la sua amicizia con Zayn.
Ma fino a quando le sarebbe bastata? Fino a quando sarebbe stata in grado di mentire con lui? Sì perché in fondo era questo che stava facendo: gli mentiva spudoratamente.
Mentiva ogni volta che lo riteneva un amico, ogni volta che gli rivolgeva sorrisi complici, ogni volta che lo prendeva in giro sui suoi modi di fare o sui suoi capelli fin troppo curati.
Mentiva, ma le stava bene così.. o almeno per ora.

-Dove credi di andare?- la voce di Zayn comparso all’improvviso, calda e suadente al suo orecchio, la fece sobbalzare
-Ma che diavolo ti passa per la testa!?- tentò di darsi un contegno riposizionando sul vassoio il suo pranzo.
-Non devi stare qui, oggi. Tu vieni lì, con noi, ricordi “niente obiezioni”?- le spiegò semplicemente, cosicché lei si limitò a sbuffare
-Andiamo May- disse poi all’amica, invitandola a seguirla. Maisy certo non se lo fece ripetere due volte, esaltata dall’idea che da lì a poco avrebbe preso posto accanto ai ragazzi più gettonati dell’istituto.
Maisy, a differenza di Kate, era la tipica ragazza “attenta ai particolari”. Capelli sempre in ordine, unghie perfette, trucco al punto giusto, vestiti costosi e alla moda. Tutto ciò non perché volesse attirare l’attenzione, per quello bastava già il club delle oche, semplicemente amava perdere tempo in quelle cose.. il contrario di Kate, insomma.

-Ragazzi, loro sono Kate e Maisy- presentò Zayn le due ragazze, ricordando perfettamente il nome della seconda, dato che qualche volta Kate aveva accennato alla sua amica e lui, come volevasi dimostrare, inspiegabilmente ricordava alla perfezione ogni cosa che lei gli raccontava.
-Ciao – aggiunse Maisy mentre Kate si limitò ad un fugace cenno della testa
-Loro sono Louis, Liam.. il biondo è Niall e lui invece lo conoscete, è Harry- indicò uno per uno i ragazzi
-Ehi, è sempre un piacere ospitare ragazze, lo sai Zayn. E il piacere è tutto mio- ammiccò Harry allusivo, facendo poi posto a Kate accanto a lui. Lei ricambiò con un’occhiataccia, per poi optare di sedersi lontano da lui, accanto Zayn, lasciando il posto così alla sua amica Maisy.

-Non è proprio il migliore dei modi per iniziare Katy- le rise in faccia Zayn divertito e, in un certo senso, sollevato di averla al suo fianco.

Dal canto suo Kate, non sapeva cosa fare di preciso. Doveva costringersi a farsi piacere in un modo o nell’altro Harry, altrimenti questa messinscena non le sarebbe servita a nulla. Ma come fare?
Quel ragazzo le faceva quasi ribrezzo. Non che fosse brutto, anzi, non lo era per nulla. Fisico asciutto, capelli ricci, occhi smeraldo così simili ai suoi e quelle adorabili fossette ai lati delle labbra.
Era il tipico “bello e impossibile” dietro cui andavano coloro che avessero ormoni pullulanti in corpo.. che poi si trattassero di soli estrogeni o anche testosterone, non lo sapremo mai.
Il difetto di Harry, quindi, non risiedeva nell’aspetto fisico per Kate, bensì nel suo modo di approcciarsi con l’altro sesso. Il suo unico problema si proponeva nel momento in cui decideva di aprir bocca e formulare frasi. Non ne azzeccava una! Quello che diceva era sempre o troppo spinto o troppo allusivo o troppo stupido. E Kate odiava i tipi come lui, che basavano la loro esistenza sul fattore “bellezza”.
Infondo non era neanche colpa sua se madre natura era stata così generosa con lui!

-Zayn ti prego, non potremmo rinviare questo tipo di approcci?- chiese con tono più basso possibile in modo che solo potesse ascoltare la sua richiesta.
Lui non si oppose, valutando che forse era meglio così.
Avrebbero dovuto lavorarci su, pensò.


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Eccomi, sono tornata finalmente ad aggiornare, spero vi faccia piacere! ahah
Spero anche che abbiate trascorso bene questi giorni di natale e vi auguro una "buona fine e un buon principio"
(se nn aggiornerò prima del 31 ;) )
Per quanto riguarda la storia, mi farebbe piacere leggere qualche vostra recensione..so che siete in tanti
che seguono silenziosamente perciò.. se vi va, lasciate qualche vostra impressione in merito :)
Un bacio forte, e a presto! 


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Capitolo 8
*** Capitolo sette. ***



 
This is start of something beautiful.
This is start of something new
.
{This -Ed Sheeran}


Come se non fosse bastata già quella mattina, quello stesso pomeriggio Zayn decise di fare un salto a casa di Kate per cominciare il loro “lavoro”.
Tutto ciò senza avvisarla, ovviamente.
Così quel pomeriggio quando un attimo prima Kate aveva aperto la porta di casa e si era ritrovata Zayn che la fissava sorridente, non potè far altro che restare basita nel vederlo proprio lì

-Che.. ehm.. che ci fai tu qui. A casa mia?- gli chiese sorpresa
-Sono venuto per restituirti il favore, ricordi?- e nel dire ciò le sventolò una busta tra le mani.
-Cosa intendi fare di preciso?-
-Vediamo. Comincerei con l’entrare in casa, se non ti dispiace- buttò lì semplicemente lui
-Dovevi avvisarmi, ecco.. di là c’è mi.. – non terminò di giustificarsi quando la madre di Kate fece capolino in salotto
-Chi è alla porta, Kate?- chiese dunque la donna

La signora Lake era una donna molto affabile, certo, così come lo era il padre di Kate. Ma se c’era una cosa che i signori Lake non avevano mai avuto il piacere di vedere in quella casa durante tutta l'adolescenza della figlia, era un giovane e bel ragazzo che si prendeva la briga di piombare in casa della non troppo femminile (e aggraziata) Kate.
Dunque, avendo accennato a ciò, era più che giustificato lo stupore che s’impadronì del volto di Mrs. Lake, Susan, nel vedere Zayn alla porta.

-Non mi avevi detto che avresti ricevuto visite- disse allora Susan alla figlia
-Ma cosa aspetti, fai accomodare il tuo amico dentro!- e con enfasi trascinò il giovane in salotto.
-Oh grazie Mrs. Lake. Molto piacere, io sono Zayn. Zayn Malik, un amico di Kate- si presentò educatamente porgendole la mano che la donna strinse volentieri aggiungendo divertita al moro
-Oh chiamami Susan, caro.-
Rivolse poi alla figlia uno sguardo stupito
-Da quando,Kate, i tuoi amici sono anche belli, oltre che educati?- sorrise la donna, provocando fin troppo imbarazzo in Kate
-Mamma!- si ritrovò a strillare la figlia, mentre Zayn, sornione, si godeva la scena ridendo di gusto
-Oh, lei è troppo gentile – aggiunse completamente a suo agio Zayn.
Era incredibile l’effetto che riusciva ad avere quel ragazzo sulle donne.. di qualsiasi età!
-Ruffiano..- incalzò a quel punto Kate mentre la madre tornava in cucina
-Io? Cosa posso farci se le donne mi amano?!- affermò retorico.
-Dai, vieni con me- e ormai esasperata da quella conversazione, si decise a portarlo in camera sua dove tutto sarebbe cominciato.

-Allora Mr. Malik- calcò in mondo ironico queste parole
-Esponimi il tuo piano.. sicuro che non c’è modo per dissuaderti? – provò un’ultima volta lei speranzosa.
Ma Zayn non le diede retta, troppo impegnato ad osservare la camera ordinata della ragazza. Ogni cosa era al suo posto, per niente uguale alla personalità di Kate, si ritrovò a pensare. Non c’era nulla di troppo infantile appeso alle pareti color crema, che davano un’aria sobria alla stanza.
Non potè, dunque, far altro che chiedersi quale fosse la reale personalità di Kate.
Quella che emergeva nell’osservare la stanza ben messa e curata in ogni particolare, o quella che emergeva guardando Kate, la meno femminile delle ragazze della scuola?

-Cominceremo tra poco.. aspettiamo una persona- e detto ciò, il campanello della porta suonò nuovamente
-Tempismo perfetto, vedo – sbuffò lei, mentre Zayn sorrideva
-Chi di preciso stiamo aspettando, Zayn?-
Lui non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che la figura di Maisy comparve trafelata in camera sua.
-Sono in ritardo?- chiese ancora affannata
-Tranquilla Maisy, sei puntualissima- la rassicurò il ragazzo
-Oh perfetto. Non bastava fare una figuraccia colossale solo con te, Zayn, doveva saperlo anche Maisy di questa follia!- e detto ciò, Kate si buttò all’indietro sul materasso, coprendosi la testa con il cuscino
-Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?- continuava a chiedersi, consapevole che nessuno poteva ascoltare le sue lamentele grazie al cuscino

-Kate ma io sono la tua migliore amica!- sbottò sconcertata la ragazza
-Potevi chiedere direttamente a me se volevi, come dire, cambiare "qualcosa". Tra amiche ci si racconta sempre tutto – puntualizzò piccata Maisy
-Oh ti prego, non offenderti se non ho chiesto. In realtà non so nemmeno io perché mi ritrovo a questo..- mentì più a sé stessa che all’amica
-Per questa volta ci passo volentieri sopra, tranquilla. Capisco perché hai scelto lui..- sogghignò indicando Zayn
-No, non pensarlo nemmeno- si allarmò Kate perdendo il suo solito autocontrollo e mostrando a Zayn i primi cenni di cedimento.
-Okay ragazze, basta. Che ne dici di cominciare, Maisy? Lei mi darà solo una mano.. sai per la parte “più delicata” dell’essere voi ragazze – spiegò lui cercando di chiudere quell’argomento che man mano diventava sempre più personale.
-Che intendi, Zayn?- si allarmò nuovamente Kate
-Oh, lo vedrai..- e detto ciò. Maisy prese la busta tra le mani di Zayn e trascinò Kate in bagno.

Quella era la fase numero uno: la ceretta.
Quante ragazze conoscono il vero martirio dell’essere tali grazie a quella terribile arma letale? Dolore, dolore e ancora dolore.
Kate non poteva crederci. Solo il pensiero che Zayn avesse comprato quelle cose da donna per lei, le provocava rabbia e vergogna allo stesso tempo. Era sicura che l'avrebbe presa in giro all'infinito per quello.
Quando finalmente Maisy era riuscita a convincere Kate a farsi aiutare, notò con piacere che l'amica non aveva alcun bisogno di ciò che Malik aveva portato con sé, ovvero le strisce depilatorie.
Così il compito risultò più semplice del previsto. Maisy con cura si occupò delle sopracciglia dell’amica, riuscendo a donarle una forma perfetta e non più senza senso.
Il motivo per cui Kate aveva sempre odiato quelle pinzette, era perché aveva troppa paura del dolore che avrebbe potuto avvertire. Solo che in quel momento non aveva scampo e dovette acconsentire alla tortura che l’amica aveva deciso d’impartirle, come da accordo con Zayn.

Fase 2: smalto.
Kate aveva da sempre rifiutato di tingersi le unghie con quei materiali, usando la scusa che fossero nocivi. I troppi anni di corso di scienze l’avevano deviata in quella direzione, visto che "lo smalto danneggiava le cellule delle unghie, impedendole di respirare", si ripeteva in continuazione.
Ma il vero motivo per cui non osava tingersi le unghie era per il semplice fatto che non si riteneva abbastanza brava da non sbavare lo smalto sulle dita. Una volta ci aveva provato ottenendo come risultato l’effetto indesiderato, e dovette sopportare la vernice blu sotto le unghie per i tre giorni successivi.
Però ammirava quelle che erano brave in questo genere di cose. Amava vedere le unghie curate delle ragazze, colorate da colori vivaci o con le fantasie più diverse ed era grata, dunque ora, alla sua amica per quello che le stava facendo.

Fase 3: capelli.
Uno dei tratti più caratteristici di Kate, erano proprio i capelli. Lunghissimi, mossi e di un castano chiaro, molto simile al biondo cenere.
Il problema sorgeva però nel momento in cui lei decideva di portarli raccolti nella solita coda alta. Dunque Maisy  mise all'opera prima col farle uno shampoo, visto che lo smalto sulle unghie doveva asciugarsi, e poi si occupò della piega. Una volta terminato, i capelli di Kate le ricadevano lunghi sulle spalle sino ad arrivarle sotto al seno.
-Non li sopporto May- si lamentò lei
-Imparerai Kate, guardati. E’ un peccato che ti ostini a legarli ogni santo giorno!-

Fase 4: trucco.
Decisamente quella era la parte che Kate odiava di più dell’essere ragazza. Odiava tutti quei cosmetici che facevano apparire le ragazze decisamente altre persone. Alcune eccedevano sempre con il make-up come le bionde finte che giravano per i corridoi della sua scuola, e lei si divertiva nel prenderle in giro segretamente per come si erano conciate. Ma Maisy no. Lei preferiva il minimo indispensabile e, sapendo quello che l’amica pensava a riguardo, pensò di usare su di lei un trucco semplice e veloce. Ombretto panna sulle palpebre, un filo di matita verde che richiamava il colore delle sue iridi, mascara rigorosamente nero, un filo di blush pesca sulle gote e lucidalabbra trasparente sulle labbra.
-Ecco qui. La mia parte è terminata. Ora tocca a Zayn.- pronunciò il suo verdetto Maysi lasciando Kate confusa con quella frase.

E detto ciò le due uscirono dal bagno e raggiunsero la camera di Kate con la speranza di trovare Zayn, ma così non fu. La camera era vuota ma fragorose risate provenivano dal salotto.

-Ow Kate ma.. sei davvero tu?- chiese Susan nel guardare sua figlia così diversa
-Sì mamma..- arrossì lei. E Zayn ancora non l’aveva vista! Lui era seduto sul sofà con le spalle rivolte contro la sua figura
-Zayn non la trovi bella?- chiese la madre con fare allusivo.
Così Zayn si voltò e nel vederla anche lui stentava a credere che fosse lei. Il viso aveva assunto tutt’altra forma con le sopracciglia ora curate e le labbra che risaltavano così naturali grazie alla sola aggiunta di un filo di lucidalabbra. Per non parlare degli occhi che con quel mascara ora sembravano i più grandi che Zayn avesse mai visto. E quelle gote? Beh, forse era meglio se Maisy avesse risparmiato il blush dato che ora non poteva più rendersi conto se arrossiva per lui o per il prodotto.
-Sì, davvero molto bella- asserì dunque con voce seria mentre scrutava ogni particolare constatando ben volentieri che avesse curato anche le unghie.
Ora toccava a lui entrare in scena
-Beh, è tutto merito di Maisy – spiegò semplicemente scrollando le spalle, Kate
-Amica la bellezza ti appartiene già di natura.. io ti ho solo aiutata a farla emergere. Mh, Zayn? Sai che il tuo occorrente non è nemmeno servito? Questa ragazza ha tutte le fortune di questo mondo..- spiegò allusiva Maisy.
Kate divenne rossissima a quel commento mentre Zayn rise di gusto.

-Bhe Zayn se dovete andare a fare shopping, dovreste affrettarvi prima che i negozi chiudano- Mrs. Lake  si rivolse ora al giovane
-Shopping?- chiese scettica Kate. Ma soprattutto, cosa ne sapeva la madre di dove Zayn aveva intenzione di andare? Che ne avesse parlato anche con lei mentre lei era occupata con Maisy?! Di male in peggio..
-Questi sono per te. So già che li investirai bene con Zayn al tuo fianco- e detto ciò la madre diede la sua carta di credito alla figlia per poi alutare Zayn.
-Perfetto, ora anche mia madre complotta contro di me. Grazie tante!- sbuffò esasperata verso di Zayn mentre si dirigevano verso l’uscita di casa
-Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò?!- chiese retorica con fare teatrale, mentre Zayn le tirava un braccio divertito dalla reazione spropositata di Kate.

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Ciao ragazze! :)
Non so quante hanno deciso di leggere questo capitolo, mi scuso per il tempo che è passato dall'ultimo aggiornamento
ma per me è stato un anno davvero pesante, sotto tutti i punti di vista.
Spero siate riuscite a fare una lettura veloce dei capitoli precedenti e ricordare di cosa parlava questa storia..
Comunque sia, questo capitolo è stato scritto un pò di tempo fa e rileggendolo non mi convinceva nemmeno tanto.. quindi meglio fare qualche chiarimento
Allora Zayn, per quanto possa sembrare strano il suo comportamento, state attente a non pensare che sia una sorta di "amico gay"
..ammetto che può dare questa impressione soprattutto in questo capitolo e parte del prossimo, ma sono stata in qualche modo costretta a descriverlo così, per rispettare il corso della storia.
Ormai avrete capito che questa è stata ideata con un velo di tenerezza e perchè no, anche di comicità dato che ho ribaltato qualche personalità :)
Non mi resta che ringraziare tutte voi che siete arrivate a leggere queste note finali, vi rigrazio davvero di cuore. (:


 



 

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Capitolo 9
*** Capitolo otto. ***


It's time to begin, isn't it?
I get a little bit bigger, but then I'll admit
I'm just the same as I was
Now don't you understand
I'm never changing who I am

{ It's time -Imagine Dragons }
 


Erano bastati già solo quei pochi cambiamenti, quel po’ di cura in più per l’aspetto fisico, qualche accorgimento qui e lì, per far in modo che Kate si sentisse già diversa, più sicura di sé.
Ma quando Zayn le aveva rivolto quel complimento e soprattutto, quando l’aveva guardata proprio in quel modo, non aveva potuto che essere felice per aver accettato una follia del genere.
E pensare che voleva tirarsi indietro ancor prima di iniziare!
Infondo doveva ammettere che era stata un’idea brillante, grazie alla quale poteva avere Zayn il più vicino possibile.. sempre come amico però!

Quando Zayn decideva qualcosa, era difficile fargli cambiare idea, e Kate cominciava a rendersene conto. Per quel pomeriggio il suo piano ancora non poteva ritenersi concluso. Ora toccava alla “fase 5” che riguardava lo shopping più sfrenato e di buon gusto che Kate avesse mai fatto.
Certo, mentre camminavano fianco a fianco in quel centro commerciale, era inevitabile avvertire quel velo d’imbarazzo che era piombato tra di loro appena usciti di casa. Qualcosa in Zayn era cambiato dal punto di vista di Kate, qualcosa che attirava la sua attenzione, qualcosa di inspiegabile.

-Ci siamo- ruppe finalmente il silenzio Zayn una volta arrivati ad un negozio di vestiti alla moda. Guardando l'insegna luminosa, aveva ricordato che le sue sorelle andavano sempre lì per fare shopping sfrenato, o come loro solevano definirlo, "curativo".
Era diviso in reparti, potè constatare Kate una volta entrata. Uomo, donna, bambino, accessori, e così via.
I due allora decisero di dividersi con la promessa di raggiungere i camerini da lì a poco per provare ciò che entrambi avevano scelto.
Non ci volle molto per Kate ad afferare alcune cose e raggiungere i camerini in fretta, d'altronde non aveva mai perso tempo alla ricerca di qualcosa che non fossero jeans o t-shirt. Ciò non poteva, certo, dirsi di Zayn che impiegò almeno il doppio del tempo speso da Kate per raggiungere i camerini.
Quando Zayn la raggiunse, sgranò gli occhi nel vedere una Kate pressoché a mani vuote, se non per un paio di jeans e una t-shirt a tinta unita.
Il contrario di quello che aveva scelto Zayn, insomma.
-Dove hai lascito le tue scelte, Kate?- chiese sbalordito
-In realtà Zayn, ce le ho in mano- si giustificò lei,sentendosi in imbarazzo come accadeva sempre più spesso negli ultimi tempi in sua presenza.
-Non posso crederci, davvero. Kate avanti, fa emergere il gene dello “shopping sfrenato” che ogni ragazza ha per natura! Non ho voglia di vedere queste stupide t-shirt o jeans, intesi?- spiegò mentre poggiava gli abiti che aveva scelto per lui su un bancone lì vicino
-Insomma, con quelle gambe che ti ritrovi..- commentò poi all'improvviso, dando voce a pensieri che per ora era meglio tenere per sè. Lo disse con un tono così naturale e non curante, che Kate pensò di non aver capito bene.
-Voglio dire, cioè.. gli shorts che avevi alla festa sabato!- trovò un appiglio Zayn, imbarazzato per quello che aveva detto poco prima
Si stava arrampicando sugli specchi, questo era certo!
Senza perdere altro tempo tentò di uscire da quella scomoda situazione in cui si era cacciato senza volerlo, afferrò la mano di Kate e la trascinò nel reparto donna.
Kate restò lì immobile, non sapendo cosa fare di preciso, limitandosi a mantenere ciò che Zayn le passava. Prese talmente tanti indumenti che Kate perse il conto ma da come le pesavano tra le mani, capii che dovessero essere davvero tanti.

-Ok, ora cosa di preciso vuoi che provi?- chiese una volta raggiunti nuovamente i camerini, e dopo aver appoggiato il mucchio di vestiti accanto a quelli che Zayn poco prima aveva poggiato.
-Tutti, ovviamente- rispose scrollando le spalle
-Non ci credo! Ti rendi conto di quanta roba è! E non è nemmeno il mio genere, Zayn, lo sai..- tentò lei. Ma nulla, quando Zayn si metteva in testa qualcosa, o la si faceva... o la si faceva.
Kate dunque, non potè far altro che accettare e chiudersi in camerino con la speranza di trovare almeno qualcosa di decente e non aggiungere altre figuracce alla lista che sicuramente Zayn aveva già stilato dal primo pomeriggio di studio passato insieme, ed era sicura che fosse già abbastanza zeppa.
Quando finalmente Zayn riuscì a convincere Kate ad uscire dal camerino con il primo outfit, non potè far altro che sorridere soddisfatto. Indossava una semplice gonna a vita alta con una t-shirt che le fasciava il corpo magro e ai piedi l’aveva convinta ad indossare un paio di ballerine dello stesso colore della gonna.
-Non ci crederai mai, ma mi sento quasi bella- ammise lei sorridente mentre girava su sé stessa ammirandosi allo specchio.
Altro che se era bella, continuava a pensare Zayn tra sé, e l'unico mezzo con cui esternava ciò che pensava della scelta di Kate, era inciso sulle sue labbra: un fantastico sorriso che raggiungeva anche gli occhi, divenuti color ambra grazie alla luce delle lampade del negozio.
Kate si concesse alcuni secondi per guardarlo, o meglio osservarlo attentamente attraverso lo specchio. Notò con gioia quanto quel viso le sembrava così sereno, quanto quell'accenno di barba gli donava un'aria da adulto addolcita però da due labbra carnose che ora le stavano rivolgendo uno dei sorrisi più belli e caldi che avesse mai ricevuto. Uno di quei sorrisi che emanano calore a distanza, un calore che ti entra dentro, che si attacca ad ogni particella del tuo essere e lo scuote fino a che il calore stesso non si propaga in tutto il corpo. Un sorriso fantastico, ecco cos'era, ed era tutto per lei!
-Sai che ti dico, forse sarà questione solo di abitudine. Insomma, non mi sento poi tanto a disagio- commentò voltandosi verso Zayn e interrompendo quel contatto visivo che era durato fin troppo
-Visto, nulla di così grave.. Avanti con il prossimo!- ordinò scherzosamente lui, cercando di stemperare quel clima di tensione o meglio, imbarazzo, e lei obbedì.

Circa un'ora dopo trascorsa provando jeans aderenti, shorts, camicette e gonne a vita alta, Zayn passò agli abiti.
-Ogni ragazza dovrebbe avere nel proprio armadio almeno un vestito per le occasioni speciali- constatò mentre ripensava alla sua famiglia con fin troppe sorelle e alle ragazze con cui era solito non uscire. Già, perchè Zayn non era mai stato un tipo da serate importanti. Lui amava divertirsi, sempre nei limiti certo, ma non aveva mai avuto l'occasione di impegnarsi in modo serio con una ragazza..semplicemente perchè non aveva mai avvertito la necessità di una scelta simile nè tantomeno aveva mai riflettuto su tale decisione.
Ma Kate sembrava proprio il tipo di ragazza da relazioni importanti. Sapeva, inconsciamente, che una ragazza come lei meritava di essere trattata con gentilezza e serietà. Ecco perchè mentre era assorto in questi pensieri, decise di cercare un abito adatto all'occasione che era sicuro sarebbe arrivata a breve, date le premesse.
Infondo anche lui stesso ultimamente si stava ricredendo su parecchi aspetti riguardanti Kate e lei era una continua rivelazione per il ragazzo.

Quando Zayn trovò l'abito, pensò subito che sarebbe stato adatto alla sua figura. Aderente, senza spalline, colore blu notte e il corpetto era arricchito da piccoli strass azzurri. Niente di troppo esagerato, ma quando finalmente Kate si decise ad uscire dal camerino indossando l'abito, la sua faccia era di un rosso accesso per l’imbarazzo che provava nel mostrarsi in quelle condizioni davanti a Zayn. In fin dei conti, la sua “cotta” per lui c’era sempre, sebbene volesse negarlo e mentire a sé stessa.

-Oow .. Kate.. sei, come dire.- Zayn non riusciva a trovare le parole giuste, troppo stupito da quanto le stava bene il vestito ma Kate interpretò male quello che doveva essere un complimento
-orribile, lo so – concluse lei, delusa della reazione di Zayn
- No affatto. Sei..sei bellissima- commentò ora deciso, ma dolce.

Bene, ora l’imbarazzo era più che evidente da parte di entrambi.
-Prova queste..- Zayn le passò un paio di scarpe con il tacco, cercando di alleggerire quella situazione
-Oh, no, non sarò in grado di reggermi. Cadrò sicuramente!- si ribellò la ragazza
-Kate andiamo! E poi.. quando uscirai con Harry ti serviranno. Sai se dovrai baciarlo queste ti daranno una mano- spiegò evitando di proposito lo sguardo di Kate, fissando la propria attenzione sulle scarpe.
Ah già, perché lei stava facendo tutto questo per.. Harry, giusto! "Non doveva dimenticarlo", si appuntò mentalmente Kate.
-Dai, vediamo se riesco a camminare su questi..- aggiunse, spostando il discorso mentre faceva qualche passo incerto voltando le spalle a Zayn.
Si sentiva uno schifo in quel momento. Poteva avere i capelli, il vestito e le scarpe più belle del mondo, ma cosa poteva importarle se l’unica persona che le era sempre interessata ora la stava aiutando a conquistare l’unica persona che non avrebbe mai voluto?
"Quanto poteva essere contorto il mondo,a volte?" pensò tristemente
Ma chi voleva prendere in giro. Non era il mondo ad essere contorto, non era la vita ad esserla, ma era lei. Solo, unicamente e così supidamente lei. Lei e le sue scelte sbagliate: ecco, quelle erano davvero, davvero, davvero contorte.

Fece ancora qualche passo incerto per acquisire sicurezza mentre Zayn la squadrava per bene mentre ancheggiava, sicuro che lei non potesse beccarlo in flagrante, poi Kate finalmente si voltò e si diresse nella sua direzione più sicura ora.
-Visto? – sorrise lei smagliante, congratulandosi mentalmente per la sua bravura nel "non cadere"
-Non sono poi così male- rise divertita da sè stessa

Ma come si dice: non bisogna cantare vittoria troppo presto.

Non seppe precisamente come ma all’improvviso perse l’equilibrio, e sarebbe sicuramente rantolata col sedere per terra se non fosse stato per Zayn che , prontamente, l’aveva presa tra le sue braccia e ora la teneva ben salda, lì, al sicuro, col viso a un palmo dal suo.
-Credo ti serva ancora un po’ di pratica..- soffiò lui sulle sue labbra mentre i suoi occhi erano ancora fissi nei suoi
-Si.. si. C..credo che tu abbia ragione- balbettò lei non capendo più nulla.
OFF. Ecco come era il suo cervello in quel preciso istante. OFF. SPENTO. FUORI USO. BLACK OUT..totale.
Quella loro improvvisa vicinanza non giovava a nessuno dei due. Troppe emozioni messe assieme da parte di entrambi in quel momento emersero, e nell’aria potevano benissimo avvertire scintille.
E ora, cosa sarebbe successo?

-Ehm, scusate- tossicchiò qualcuno alle loro spalle distogliendo i due dagli occhi dell’altro
-Il camerino è libero?- chiese la commessa cercando di nascondere l’irritazione della sua espressione per aver scoperto i due ragazzi pronti quasi a dar spettacolo lì dentro.

-Oh, ehm..sì, solo un attimo che mi rivesto- si giustificò Kate allontanandosi dalle braccia di Zayn.
-Ok, ti aspetto fuori allora- aggiunse lui avviandosi all’uscita
- Zayn?- lo richiamò un attimo prima che se ne andasse facendolo voltare
-Grazie-
Lui annuì solamente e se ne andò.

Ma cosa turbava Zayn così tanto quella notte da non fargli chiudere occhio? Non riusciva a spiegarselo.
Sapeva solo che non poteva fare a meno di pensare a quanto bella Kate risultasse ai suoi occhi.. ma non solo in quel momento!.
Ora poteva sembrare bella a chiunque l’avesse vista, se solo questa avesse ascoltato i consigli che le avevano impartito Maisy e lui.
Il problema era che Zayn la reputava bella già da prima, anche se non riusciva ad ammetterlo a sé stesso.
Per lui era bella quando lo prendeva in giro e quando gli teneva testa come pochi. Era bella quando si ostinava a nascondere le sue bellissime gambe sotto quei larghi pantaloni sportivi e quando legava svogliatamente i capelli in crocchie scompigliate. Era bella quando si ostinava a fare la dura, per poi ringraziarlo imbarazzata come quella sera quando l’aveva riportata a casa dopo lo shopping. Era bella anche quando gli causava lividi!

Ma a lei interessava il suo amico Harry dopotutto, e lui era solo un amico.


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Nuovo capitolo, nuove emozioni per i due protagonisti!
Finalmente inizia ad esserci qualcosa di dolce tra i due; Zayn ammette che Kate è bella, ma di una bellezza non solo fisica. C'è dell'altro in lei che ancora non riesce a spiegare, e in più inizia a temere che la sua bellezza possa essere notata anche da altri..magari qualche ragazzo?
E poi c'è la sua convinzione che lo tormenta: lei che vuole  uscire con Harry, il suo migliore amico, e tutto per colpa di un fraintendimento...che disastro!
Riuscirà Zayn a chiarire i suoi sentimenti o deciderà di rinunciare a qualcosa di bello ancora prima che inizi accettando di essere un semplice amico? :)



 

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Capitolo 10
*** Capitolo nove. ***



 
 
Ma chi siamo noi in questo universo
per pretendere tutto e pretenderlo adesso.
E le stelle ad un tratto hanno smesso persino
di indicarmi il percorso che tu chiamavi destino.
{L'amore altrove -F. Renga}


Il pomeriggio precedente era trascorso in fretta e Kate aveva appreso molto dai suoi “migliori amici” (sempre se Zayn poteva definirsi tale) ora toccava a lei mettersi in gioco, non poteva tirarsi indietro, soprattutto non ora. Così quella mattina s’impegnò a fondo per mettere in atto tutti i consigli appresi il giorno precedente, decisa a portare a termine il suo prossimo piano: farsi odiare da Harry Styles!

Aveva pensato bene che così come si era messa in quel guaio con le sue stesse mani, così doveva uscirne ma, dal momento che non poteva svelare la verità a nessuno compreso Zayn, doveva cavarsela in un altro modo.
Assodato che la sua prossima mossa sarebbe stata quella di risultare la ragazza più odiosa con cui Harry Styles avesse mai avuto a che fare, tutto ciò non la preoccupava, anzi, era convinta che le sarebbe risultato facile dato che lei davvero non sopportava quel ragazzo.

Quando Kate arrivò a scuola quella mattina, non poté non avvertire gli occhi dell’intera componente maschile su di lei, o meglio sulle sue gambe lasciate scoperte dal ginocchio in giù. Ma mentre i ragazzi si limitavano a lanciarle complimenti o fischi di apprezzamento, le ragazze le lanciavano occhiate piene di invidia e cattiveria. Infondo quella non era la solita e goffa Kate che avevano visto girare in quei corridoi dal primo anno fino al giorno precedente, no. Quella era decisamente una nuova Kate Lake.
Tutto ciò che poteva fare dunque a quel punto, era alzare il mento e camminare sicura di sé fino al suo armadietto, dove era certa di incontrare l’amica Maisy.

-Cavolo Kate, ottima scelta, stai benissimo oggi!- si complimentò l’amica.
-In realtà l’ha scelto Zayn..- spiegò lei arrossendo leggermente
-Hai capito Malik! Allora il suo buon gusto non riguarda solo le ragazze..-
Kate  non fece in tempo a ribattere che uno Zayn sorridente le interruppe
-Buongiorno ragazze- salutò
-Ciao a te Zayn.. oh, scusate ma devo correre a ripetere per letteratura – tagliò corto Maisy
-Ma May, oggi non abbiamo letteratura!- le urlò contro Kate non capendo il motivo per cui se ne fosse andata così all’improvviso. L’amica come risposta si limitò a strizzarle l’occhio, sorridente.


-Forse le sono antipatico- cercò di trovare una giustificazione valida Zayn, capendo benissimo il perché di tale comportamento
-Non mi stupirebbe- Kate rincarò la sua solita dose di sarcasmo nei confronti del ragazzo
-Allora, vedo che hai messo in pratica gli insegnamenti.- cambiò discorso, quindi, squadrandola.
Non aveva voglia di ribattere, si sentiva strano dopo la notte insonne, e sapeva che lei avrebbe avuto sempre l’ultima parola in quelle loro strane discussioni. Il fatto era che a lui stava bene così. Godeva nel far irritare Kate di proposito, anche solo per il gusto di vedere la sua fronte corrucciarsi proprio l’attimo prima di ribattere con una frase sarcastica tipica del suo vasto, vastissimo repertorio; quella linea che si creava proprio al centro, tra le due sopracciglia, era un particolare che solo l’occhio più attento poteva notare per quanto era appena accennata.

-Imparo in fretta..- con questa risposta, breve ma coincisa, fece riemergere Zayn dal suo flusso di pensieri, nei quali si era resa conto che si era rifugiato, e con fare non curante scrollò le spalle.
-L’intero corpo studentesco maschile già fa apprezzamenti su di te..- constatò, lascivo, non sapendo cosa altro aggiungere.
-Mi stai dicendo che l’allieva supera il maestro, Malik?-
E le ci volle tutto il coraggio che aveva in corpo per pronunciare quella domanda così vicino al suo orecchio, come a voler alludere a qualcosa.

Zayn strabuzzò gli occhi colto alla sprovvista per quel gesto così insolito da parte di Kate.
-Oh andiamo Zayn, stavo solo scherzando- lo derise notando l’espressione del ragazzo che subito sembrò rilassarsi.
-Ci vediamo in giro allora- “sembrò”, appunto.
La salutò, per poi allontanarsi il prima possibile da lei.

Cosa gli stava succedendo?! Perché lei si comportava così con lui?
E perché gli aveva fatto quello strano effetto, tanto da spingerlo a correre via da lei?


E così quando quella giornata arrivò l’ora del pranzo, Zayn era seduto come sempre al tavolo con i suoi 4 amici e l’argomento del giorno, stranamente, lo interessava molto, dato che prestava più ascolto del solito alle loro conversazioni..
-Avete visto la nuova?- commentò entusiasta Niall
-C’è una nuova ragazza e io non ne so nulla?!- apprestò a lamentarsi Harry
-Hazza non è colpa nostra se arrivi sempre in ritardo la mattina- rise Louis di gusto
-Comunque ne sta parlando tutta la scuola da stamattina..- aggiunse Liam – ma io non l’ho vista-
-Le arpie ci stanno dando dentro con i pettegolezzi. Dicono che parlava con te stamattina, Zayn. – fece Niall guardando l’amico che con quelle parole attirò l’espressione di tutti proprio su Zayn.
Dal canto suo, questo scrollò le spalle e aggiunse semplicemente –non conosco nessuna “ragazza nuova”.. se vi riferite a Kate. Era lei la ragazza con cui parlavo stamattina..-
-Cosa?! Quella KATE?- chiese confuso Harry
-E perché mai le arpie dovrebbero essere gelose di una come lei?- rincarò la dose Niall
-Voi non la conoscete!- sbottò Zayn irritato scattando in piedi –non sapete come è davvero e se vi basate solo sulle apparenze, bhe, vuol dire che siete delle persone superficiali-
-Ma cosa dici, amico?- Louis lo raggiunse, allungando una mano sulla sua spalla.

Certo, i suoi amici potevano pensare che anche per Zayn all’inizio era stata tutta una questione di apparenze, ma ora si rendeva conto che non era più così. Stava davvero imparando a conoscere Kate.. notava persino gli atteggiamenti più insignificanti ai quali nessuno faceva attenzione.

-E’ solo.. come dire.. “diversa”- spiegò, cercando di darsi una regolata, prendendo nuovamente il suo posto a fianco a Liam.

Proprio nel momento in cui Zayn si accingeva a dare ben più ampie spiegazioni, nella mensa entrarono Maisy e Kate che, proprio come quella mattina, attirò l’attenzione di tutti i presenti in sala; si udirono brusii, commenti piccanti e altri sarcastici.
Zayn alzò una mano per attirare l’attenzione di Kate che con lo sguardo cercava proprio lui e, a passo deciso ancora una volta, lo raggiunse affiancata da Maisy.
-Ciao ragazzi!- squittì quest’ultima.
-Ciao a voi!- stentò Harry a rispondere dato che fu preso da un’improvvisa mancanza di parole.. cosa piuttosto rara, tra l’altro.
-Kate, ma.. stai benissimo, lasciatelo dire!- si complimentò Liam, educato.
-Concordo..- lo assecondò Louis, concitato.
-..pienamente!- completò la frase Niall.
Lei non seppe che fare se non ringraziare cordialmente, mentre un improvviso rossore iniziava a farsi spazio sul suo viso.

Si sentiva a disagio per tutte quelle attenzioni ricevute e l’unica sua ancora di salvezza sapeva essere Zayn, ecco perché rivolse a lui lo sguardo.
Bastò un semplice e veloce scambio di sguardi tra i due per sentirsi nuovamente tranquilla.. e quel fantastico sorriso che ora splendeva solo per lei, incastrato tra due labbra carnose, beh, non potè che migliorare la sensazione di benessere ormai familiare donatale solo da lui.
-Prego..- gentilmente Harry si alzò per farle posto, accompagnando il tutto da un sorriso che agli occhi di molte appariva seducente. Agli occhi di molte, certo, ma non ai suoi!
-Grazie- si sforzò di riprendere il suo solito autocontrollo mentre si sedeva. “Inspira, espira” continuava a ripetere mentalmente
Harry accostò una sedia proprio affianco alla sua, allungando il braccio dietro la schiena di Kate che si limitava ad accennare sorrisi tutt’altro che veri.

Zayn era concentrato a fissare la scena, mentre tutti gli altri avevano deciso di lasciar perdere Harry e la sua nuova “conquista”, parlando del ballo di autunno che stavano per organizzare a scuola.
-Harry, il braccio, per favore. - quasi lo rimproverò Kate, divincolandosi da lui, dopo che questo prese ad accarezzarle la schiena. Quello era decisamente un gesto che lei riteneva abbastanza intimo, date le scosse che percepiva se solo qualcuno decideva di sfiorarle la schiena-
Zayn captò il piccolo sobbalzo che la ragazza fece appena Harry sfiorò la schiena di Kate, e capì. Trovò il primo punto debole di Kate, lo appuntò mentalmente affinché potesse utilizzarlo un giorno a suo favore. Zayn capì, al contrario di Harry che, seppur non capendo il motivo di quell’improvviso comportamento, si ricompose, scusandosi con Kate.


Dopo aver studiato i comportamenti di Kate e Harry per tutta la pausa pranzo, Zayn si sentì irrequieto, sentiva che qualcosa gli stava sfuggendo.
C’era qualcosa nei comportamenti di Kate che non lo convinceva affatto. Lei sembrava così distante da Harry, i suoi gesti, le sue attenzioni erano così forzate. Non era per niente come quando era insieme a lui: solare, impulsiva, buffa.. vera.
“Perché si comporta così, Kate? Harry era quello che voleva ed ora lo tratta male.”

Ma i ragazzi molto spesso risultano essere così ottusi da ignorare l’evidenza, ecco perché Zayn non capiva il vero motivo dei comportamenti di Kate così ostili ad Harry.

“Che fosse una tattica la sua?”
[BINGO!
Potreste pensare voi..]
“Lo tratta male perché in realtà è interessata a qualcun altro! Non prova realmente interesse per lui”
[CI SIAMO! L’HA CAPITO FINALMENTE!
Potreste pensare voi, ma..]

“Niall..no, non potrebbe essere lui
Louis.. no, non hanno mai parlato tanto
Ma allora.. Liam! Infondo è sempre così gentile con lei..”
[No, decisamente l’evidenza non fa per i ragazzi!]


Ora quell’idea frullava nella testa di Zayn e lui si era ripromesso di tenere gli occhi aperti su Kate e Liam. In fin dei conti, era stato Zayn a pronunciare il nome di Harry, ecco perché le era sembrata titubante!

“Semplicemente perché non era quello l’amico a cui era interessata” continuava a pensare Zayn, certo ormai di essere arrivato ad una conclusione esatta.

Ma quanto si sbagliava, in realtà?


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Ecco un nuovo capitolo, come sempre ringrazio chi è arrivato fin qui, chi legge in silenzio e grazie a chi lascia commenti!!
Per quanto riguarda il capitolo, come potete constatare "complicazioni e incomprensioni" sono una costante in questa storia...spero vi sia piaciuto questo nuovo cambio di direzione, ma durerà poco, promesso!!
E niente..Fatemi sapere la vostra, a presto <3


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