Black Sheeps

di Checie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La genesi ***
Capitolo 2: *** Reuniòn ***
Capitolo 3: *** Meg + Dan = melassa ***
Capitolo 4: *** La palestra è nostra, ma Zack non è ancora di Liz ***
Capitolo 5: *** La festa da Zack forse non è un'idea geniale...o sì? ***
Capitolo 6: *** Laura è già fidanzata...e guarda con chi! ***
Capitolo 7: *** Black Sheeps on holiday prima puntata ***
Capitolo 8: *** Ermanno, Bernardo e tutta la ciurma ***
Capitolo 9: *** Here is the salsa! ***
Capitolo 10: *** Il bacio tanto atteso ***
Capitolo 11: *** Dinner at Meg's ***
Capitolo 12: *** Il clafoutis e l'educazione sessuale ***



Capitolo 1
*** La genesi ***


Liz Che divertimento sano. Aiutare mio fratello Nick che alla veneranda età di diciannove anni non è ancora capace di fare una versione di greco. È il terzo anno di fila che si becca il debito. Tanto poi fa l’esame di recupero e prende tre, quattro se va bene. Per me è solo una perdita di tempo, lui non capirà mai niente dei battaglioni di Alessandro Magno in giro per distruzioni a Tebe…e poi, scusa, a me cosa me ne frega se lui resta ignorante???
Squilla il telefono…Grazia divina…E` l’unica ragione autorizzata che mi permette di alzarmi da qui…
-Pronto?-
-Lisa?-
-Si, sono io…-
-Sono Andrea, uno dei Rappresentanti d’Istituto. Hai presente? Volevo chiederti se tu e il tuo gruppo potevate suonare per la festa di fine anno…-
Accidenti al mio numero di telefono scritto ovunque!!! E chi glielo dice a questo che ci siamo sciolti? Nessuno…e va bene, tenterò un magro riavvicinamento…Fino all’anno scorso eravamo una stupenda band, Laura suonava il basso, Meg le tastiere, Zack era la voce, Ricky il chitarrista e Matt, il mio ragazzo, era il batterista…solo che poi Matt ha fatto un incidente in moto ed è morto…non voglio nemmeno pensare a quel periodo…dopo c’è stato un casino con Meg e Lalla perché si sono fregate il ragazzo a vicenda e non ci siamo più parlate…in quel momento ci siamo sciolti, eravamo tristi, arrabbiati e molto, molto demotivati…io ero il Tour Manager, mi occupavo di tutto: delle serate, dei contatti, delle scene, dell’organizzazione…
-Si, va bene…avete il permesso della preside?-
-Ehm…no…sappiamo che tu ti occupi di ogni cosa…-
-Già…ok, sentirò io...- che efficienza! Vabbè che il nostro Magnifico Dirigente Scolastico fa un po’ paura, però, dai!
-Grazie mille Lisa- odio essere chiamata Lisa. Preferisco Liz o Liza, che sono molto più belli…  

 Passo primo: chiamare Ricky, che lo dice a Laura che lo dica a Meg che lo dica a Zack. Poi devo trovare un batterista, telefonare a Zack che venga a darmi una mano con i volantini, fare i volantini e appenderli, organizzare le prove ed andare dalla preside per ottenere la palestra...E` talmente semplice che mi vengono i brividi…senza contare non so un’acca del processo osmotico, e domani abbiamo il compito...amen (pace e bene)…
-Ehi, Ricky!-
-Liiiiiz…Dimmi…- Mio Dio questo si  è appena fatto in vena la dose letale…
-Ci hanno ingaggiati-
-INGAGGIATI??????- e adesso sta per morire
-Giàgià…come Black Sheeps…ti va?-
-WOW…Beh, certo che mi va…quando?-
-Per la festa di fine anno- tossicchio -ti spiacerebbe dirlo a Laura?-
-No, nessun problema. A proposito…avete sistemato i vostri, ehm, “problemi personali” con Meg?-
Tossicchio leggermente. Forse sarebbe meglio non rispondere
-Non esattamente…anzi, di pure a Lalla che la chiama lei…non me la sento proprio-
-Capisco- risatina. Ma per caso anche lui sospetta che combinino un macello? –Ad ogni modo…come facciamo per il batterista? E ci danno la palestra?-
-Tutto risolto…adesso chiamo Zack che venga a darmi una mano per i volantini e nei prossimi giorni andrò a parlare con la preside per il permesso…non può dirmi di no…insomma, sono l’allieva che ogni Dirigente Scolastico sogna…-
-Uuuuuuh...-
-E` perché sono un’allieva modello?-
-No, è perché sei diabolica...-


E il Grande Giro Delle Telefonate (e ringrazio che sono urbane sennò mio papà quando arriva la bolletta mi fa grattare il pavimento della cucina col coltellino per tagliare la frutta) continua imperterrito: seconda manche, la telefonata a Zack. Speriamo solo che sia in casa, si ricordi di me e abbia voglia di aiutarmi
-Ehm…Zack?-
-Si…chi sei?- Sono una deficiente in cerca di aiuto per un progetto che non sta ne in cielo ne in terra (ne in ogni altro luogo)...no, eh?
-Sono Liz...-
-Liz? Ooooh, Liz...che piacere sentirti!!! Come stai? Novità?- che piacere sentirti? Ma chi sono, la prozia Amelda?!?!?!?
-Sissì tutto a posto. Ti volevo dire che…ecco…sì, insomma…Ci hanno proposto di suonare…come Black Sheeps...-
-Ah già, quelli...- Ha l’entusiasmo di Carolina Kostner alle Olimpiadi che cade sul ghiaccio
-Ti andrebbe di riformare il vecchio gruppo?-
-Mmmmm…-
-Dai Zack…come faremo senza di te? E chi canta “In bloom” col tono da drogato totale? Ti preeeeeeego!!!-
-Non dirmi che hai bisogno di una mano per i volantini-
-Ehm...-
-Dammi cinque minuti che arrivo-
EVVIVVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA...Ho una scarica di tensione o quello che è. Pesco una Gauloises dal pacchetto mezzo aperto sulla scrivania: per chi non lo sapesse fumo come un turca e penso che fra più o meno tre anni morirò di cancro al polmone, ma non ce la faccio a smettere, e poi non sono mica una cannata come Ricky...
Zack suona il campanello con la solita grazia taurina e quando gli apro mi sorride a 39000 denti…che carino…ma non devo pensar male,lui e Meg ormai sono quasi insieme…Saliamo in camera, al che lui fa per sedersi sulla poltroncina viola, quando si accorge che lì c’e il mio carissimo fratello che lo fissa un po’ sbalordito al di sopra del “Nuovo lingua greca”. Nick si alza ed esce borbottando qualcosa di, ovviamente, incomprensibile, ma che suona vagamente come “sorellina stronzetta”. Zack fa finta di niente e molto stoicamente passa oltre
-Allora, Liz, cosa ci scriviamo?-
-Niente di particolare…scrivi che abbiamo bisogno di un batterista bravo che abbia un mezzo proprio e magari abbia superato la fase Pokèmon, poi metti la cartina che spiega dove abito e il mio numero di casa e di cell (che tanto ce l’ha già tutto il mondo, comunque...). Senti, vado un attimo giù a prendere un po’ di cibo, cosa vuoi?-
-Nutella?-
-Nutella-
Appena metto il naso fuori dalla porta c’è la Persecuzione umana, che non so che legame genetico abbia con me, il quale è accasciato sul pianerottolo
-Cosa ci fai qui? Chi è quello là?-
-Prendo un po’ da mangiare…Su c’è Zack…-
-Chi, Zaccaria, quello di quarta?-
-Si, lui…mi aiuta a fare i volantini…-
-Perché? E la mia versione?-
-NICOLA!!! SEI ESASPERANTE! ARRANGIATI!-che rottura...lo supero con molta nonchalanche e mi appropinquo ad un barattolo da chilo di Nutella e quando gli passo davanti di nuovo per tornare su è ancora lì che mi guarda male. Ovviamente Zack non ha ignorato i miei soavi toni
-Con chi era quel pacifico scambio di idee?-
-Mio fratello Nicola...volevo dire, Nick...in teoria dovrei aiutarlo a fare greco-
-Beh, se devi andare qui finisco io, poi ti chiamo e mi dici com’è...-
-No, no, preferisco rimanere qui con te...cioè, intendo a fare i volantini...e poi può fare tranquillamente da solo, no?- Mi sorride un po’ storto
-Ok...- fa una pausa e guarda i miei pantaloncini gialli e la canottiera arancione –Ti piacciono i colori vivaci?-
-Non si vede?-
-Si si…stai bene…-

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Capitolo 2
*** Reuniòn ***


Liz2 Oggi abbiamo appeso gli avvisi per la ricerca del nuovo batterista, chissà che si presenti qualcuno di decente…ho già dieci messaggi in segreteria di bambini di prima che vorrebbero proporsi, ma a tutti ho risposto alla chiamata con un “Mi dispiace, ma abbiamo già trovato qualcuno” e se ne sono stati buoni…se entro oggi non mi telefona un aspirante passabile dovrò elemosinare l’aiuto di John (Giovanni) Mutanda, un amico di mio fratello brutto e antipatico, ma un genio della batteria: lo chiamano così perché a quanto pare non ha una grande passione per l’igiene personale e le mutande in particolare sono uno spettacolo abominevole, almeno stando a quello che dice Nick. Gli credo abbastanza, anche perché già lui è orribilmente sporco e trasandato, non oso immaginare qualcuno peggio di lui…mi viene un po’ male. In ogni caso, telefono, squillasquillasquillasquilllasquillasquilla….SQUILLA!!!!!!!!!!!!
-Pronto?- rispondo quasi troppo entusiasta
-Uhm…Lisa?-
-Liz, per favore…comunque si, sono io…-
-Ecco…avevo letto il…uhm…volantino…-
-Sei il nostro nuovo batterista?- che domanda imbecille!
-Beh, magari…-
-Che classe fai?-
-Sono in quarta scientifico-
-Ottimo. Grazie, mi hai liberato dall’incubo dei bambini di prima-
-Ehm…quando sono le prove?-
-Ah, già, certo…sono da me alle quattro, domani-
-Ok, ci vediamo…ciao-
-No, aspetta un attimo!-
-Si?-
-Come ti chiami?-
-Oh…Daniele…-

Oggi è giorno di prove...grazie al cielo i miei non ci sono, anche se Nick compensa la rottura alla grande. Il primo ad arrivare è Zack, molto felice, probabilmente estasiato dalla prospettiva di vedere Meg oltre l’orario scolastico
-Ehi, Liz…- i suoi occhi azzurri si illuminano da sotto il groviglio di capelli color cenere
-Ciao Zack. Senti, ti hanno dato le parti nuove?-
-No, perché, dovevano?-
-Lasciamo perdere- afferro il mio MaxiBlocco da Manager. Zack lo odia e mia ha sempre preso in giro, ragion per cui glielo sbatto sotto il naso ogni volta che ne ho l’occasione. Prendo un mucchietto di fogli e glieli passo senza troppa eleganza
-Non badare all’ultimo pezzo, forse non lo facciamo nemmeno-
-Mmmm…non l’hai ancora gettato quel blocco?-
-Ci speravi…-
-Abbastanza-
-Mi hai dato una ragione in più per tenerlo- mi fissa finto incazzato, con una smorfia incomprensibile. Cerco di rimanere indifferente, poi mi salgono quasi le lacrime per il ridere e non mi trattengo più. Zack prende posizione sul divano, strategicamente vicino al telecomando
-Non c’è ancora Meg?-
Mi chiedo perché mi dia così fastidio che lui mi chieda di lei
–No, non ancora- rispondo più algida che mai. Non sono mai stata così. Mi sa che la torta alle banane preparata da mio fratello era marcia. E poi, chi ha mai visto un fratello cucinare?!?
-Va tutto bene?-
Sinceramente non gli so rispondere –Si, penso di si…-
-Ah ok-
Cala il gelo siberiano più profondo. Quanto interesse…Finalmente Lalla e Ricky arrivano, raccontandoci dell’ennesima liberazione artistica della suddetta ragazza. Visto che ci siamo tirano fuori gli strumenti e iniziano a strimpellare qualche accordo, poi Lalla e Zack si danno al wrestling, in attesa di Miss Meg (che è in ritardo). Quando arriva la assediamo di abbracci-baci-formalità-bontà vari, finché io, Laura e Ricky ce ne andiamo con la scusa di ordinare le pizze per lasciare soli i piccioncini (leggi: Meg, la bionda cerbiatta dagli occhi di miele e Zack, lo statuario occhi di ghiaccio). Se ne stanno là ridacchiare felici e spensierati in perfetto stile Jane Austen…o un romantico “Cime tempestose”…se non fosse arrivato l’aspirante batterista, non li avremmo più scollati. Daniele (Dan mi sembra più decente come soprannome), è davveeeeeeeero carino e di buono c’è da dire che Meg lo sta letteralmente mangiando vivo con i suoi famelici occhi, lasciando da parte il povero Zack che non ci capisce più niente…anche il novello Ringo Starr (sperando che suoni meglio di lui) sembra apprezzare Meggie e in un breve momento di distrazione si siede di fronte alla batteria e comincia a suonare qualcosa…Ragazzi, che bravo!!! E soprattutto suona con passione. NOSTRO!!!! Non pensavo avremmo trovato un degno sostituto di Matt e, se posso dirlo, è perfino meglio di John Mutanda…e sicuramente non puzza…
A rompere sia la bella atmosfera che le scatole arriva mio fratello Nick con, indovina indovina, una versione di greco che non riesce a finire…Lalla stravede per lui e anche a Meg piace abbastanza, ma quando ci vivi tutti i giorni, giuro, è uno strazio…sempre con le sue robacce elleniche da fare…comunque sia io che Laura ci mettiamo di buon grado per concluderla. Sarà meglio richiamare Dan sulla Terra perché ormai è perso. Gli sfilo le bacchette dalle mani e gli dico
-Ottima prova. Sei preso- e gli consegno gli spartiti. Non l’avessi mai fatto!! Comincia a saltare ovunque e ad urlare come un posseduto…Beh, almeno ho fatto felice qualcuno. Mentre Meg e Dan avviano una discussione epocale sulla musica io e Lalla commentiamo
-Strano, ha trovato un depravato musicomane come lei, non credevo ce ne fossero ancora a popolare il pianeta- inizio
-Strano anche che dall’angolo della bocca di Meg non esca un filo di bava…sembra una specie di mastino incrociato a un bull-dog...-
-Si, ma devi ammettere che è proprio un gran…ok, ok, Ricky è meglio- Mi tengo per me le riflessioni sull’abbandono del piccolo Zack, anche perché è arrivata la pizza, e tanto per cambiare Zack ne ha presa una improbabile all’ananas che tanto per cambiare (alla seconda) dà da mangiare a noi. Ricky si accomoda sul divano vicino a Laura, mandando Dan dall’altra parte del salotto e mettendole un braccio attorno alle spalle al che Meg dice
-Ehi , ma mi sono persa qualcosa?-
-No, niente di particolarmente interessante- e poi Ricky bacia la sua amata Lauretta. Nessuno osa fiatare, soprattutto Meg. E  visto che ormai Dan è partito in quarta con racconti di vita vissuta vari parte un gruppo alla ricerca del gelato, che poi se ne stava nel frigo dei tortellini*, grazie alla passione di mio padre per l’ordine e la pulizia. Poi non so com’è successo, ma hanno messo su il video del concerto di Natale dell’anno scorso. Io, consulente artistico, avevo fatto mettere a Laura una mini rossa abbinata alla giacca, tutte e due piene di pom-pon bianchi e il paraorecchie con la faccia da Babbo Natale con inserite le cuffie. Solo che a un certo punto è inciampata nel filo della chitarra, ha travolto Ricky ed è atterrata con la grazia di un ippopotamo giù dal palco. E’ andato tutto bene lo stesso, perché Meg e Matt hanno improvvisato per coprire le imprecazioni. Poi l’inquadratura si è spostata “dietro le quinte”, dove si vedeva me (vergogna!) che mi mangiavo una fetta di torta fregata dal buffet e Fil e Luca che armeggiavano con il computer e i sintetizzatori che, ovviamente, non funzionavano. Dopodichè si è visto un bigné volante spiaccicato sull’obbiettivo della telecamera seguito da un -Oh, scusa, non era diretto a te!- In quel momento entra la band al gran completo, e la prima inquadratura è per Meg, che si ritrova con mezza faccia occupata dalla panna montata. Viene inquadrato Zack che parla con la prof di arte e Ricky che tracanna la birra, io che rifaccio la pettinatura a Lalla aggiungendoci una stella lampeggiante in cima, Matt che cerca invano la bandana portafortuna e Meg che, con una bomboletta che eroga strana polverina bianca, decora le finestre. Poi io attacco “Tu scendi dalle stelle” e tutti si accodano, compresi i tizi del computer che armeggiano con i fili. Poi il deodorante al melone di Meg fa un brutto effetto, perché cominciamo a cantare i Puffi, seguiti dall’Ape Maia, da Hamtaro e da Doraimon. Aberrante.



*Non so se qualcun altro a casa ce l’ha, comunque in cantina da me c’è una specie di frigo orizzontale tipo cassapanca (solo che alto il doppio) in cui mia nonna mette i tortellini dopo che li ha fatti…

SPAZIO DELL’AUTRICE: eccomi qua con il nuovo capitoletto fresco fresco! Spero sia di vostro gradimento, mi sono un po’ sbizzarrita con il video di natale…questo capitolo e il prossimo (già formato nella mia mente perversa..XDXD) sono tutti al servizio dei prossimi, nel senso che se non succede molto è proprio perché l’ambiente si deve presentare e assestare…detto ciò, passo a ringraziare di cuore le pie anime che hanno recensito...
BurnsssMontgomery: grazie x tutti complimenti! Comunque sì, Liz è atomica…un po’ sono anch’io fatta così, ma lei è proprio pazzesca!!!!XDXDXD Spero che gli sviluppi ti piaceranno!
Diomache: *me arrossisce per tutta la tua gentilezza…grazie!* Stavolta ho provato a inserire qualche piccolo dettaglio fisico su Zack e Meg (purtroppo questo cap e il prossimo sono già mezzi scritti, perciò applicherò il tuo consiglio al 100% solo fra poco, ma non lo dimenticherò di certo!)…giusto per toglierti un po’ la suspance, io Liz la vedo con lunghi capelli neri liscissimi, occhi verdi, una spruzzata di lentiggini. Abbastanza alta, sottile, con i piedoni lunghi…tu???

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Capitolo 3
*** Meg + Dan = melassa ***


Liz3

Oggi è un nuovo giorno. Molto edificante, alla Chicken Little. Dovrei farmi dare la palestra, ma oggi la preside non c’è, mi tocca aspettare lunedì. Uffa. Intanto a ricreazione, cioè ora, ho incontrato per i corridoi Zack, che con aria svagata cammina davanti alla terza scientifico, mentre Dan mi ha fermata in mezzo alla scala e mi ha chiesto un po’ stranito

-Hai visto Meg?-

-Uhm…no… però se vuoi te la chiamo-

-Ah…-

La cerco in giro per il mondo finché la trovo che dialoga amorevolmente con Zack. La porto via

-Ehi, Meg!!! C’è Dan che ti vuole…E` sullo scalone principale, davanti alla terza pedagogico-

Zack lo guarda allontanarsi camminando un centimetro sopra il pavimento. Mi offre una cioccolata dalla macchinetta, pensando chiaramente a cosa possa volere Dan da una sclerata come lei

-Ma non è che gli piace Dan?- esordisce furbescamente

-Un pochino…penso che lui ricambi…almeno credo…-

Guardo la sua espressione spiazzata. Non può dir niente perché non sono mica insieme, però pensava di piacerle, questo è ovvio.

-Non ti preoccupare…vedrai che si stancherà presto…è solo una novità, no?-

-No- Mi guarda male. Insomma, che ci posso fare? Se Ringo (Starr) è il suo amore Zack finisce col farci la figura del cretino. Lo sanno tutti che i batteristi sono dolciastri, o no? Vabbè, insomma…che c’ho la faccia da psicologa? Per far finta di essere un’anima pia gli compro due Mars: ne attacca uno voracemente e mi offre il secondo. Cerco di distrarlo

-Beh, allora, cosa ne pensi delle nuove parti?- pare svegliarsi dalla trance

-Ottime…sono davvero stupende, e mi sono venute quasi subito-

-Non avevo dubbi…sei veramente bravissimo-

Sorride. Forse gli è passata un po’ (potere dell’adulazione…)

-Grazie, troppo buona- mi lancia una  delle sue fenomenali occhiate sbieche. Nascondo la faccia dietro alla cartina del Mars. -Piuttosto, dimmi…hai ottenuto il permesso di usare la palestra?-

-Non ancora, la preside non c’è…ma perché quando ci sono cose inutili come la Giornata della Sicurezza non manca mai e se hai un problema fondamentale lei si prende le ferie? E grazie che torna lunedì. Sennò addio concerto-

-Peggio. Ci sarebbe toccato parlare con il vicepreside, e non ci avrebbe mai dato il permesso di suonare in palestra-

-Beh, se avessimo proposto il Best degli Abba forse avrebbe accettato…-

Scoppiamo a ridere come due ornitorinchi balordi. È stupendo mangiucchiare Mars e parlare di tutto. Soprattutto con Zack. E non pensate male.

 

Ancora prove; ho tentato di lamentarmi ma non mi sembrava molto giusto. Dopotutto nemmeno suono. Certo, è snervante dover trattare soggetti quali Ricky e consorte, Meggie e presunto amante, nonché Zack the voice, ma non mi posso lamentare. Oggi andiamo da Ricky grazie al cielo. I miei avevano fatto una scenata dopo le prove a casa mia. E tutto perché quel geniaccio di mio fratello è andato da mia mamma a dire che con tutto il chiasso che facevamo non riusciva a studiare. Ma dico, a parte che aveva tutta le settimana per studiare, e comunque, proprio quelle due ore lì erano fondamentali per il suo rendimento? Lui, che non ha mai aperto un libro in vita sua! Che ipocrita. Solo perché io so coniugare alla perfezione l’aoristo di paraballo [orrendo verbo greco NdA] e lui no…

 

Mi sta salendo il vomito…che cosa melensa…Dan (da ora in poi chiamato frequentemente Ringo, in onore dei magici biscotti bicolor e di Ringo Starr, che però come batterista non era un granché) e Meg, la sua crema di vaniglia, sono perfetti, stanno benissimo insieme, per carità! Sono solo un tantino mielosi. Hanno sbagliato tutte le note perché erano impegnatissimi a lanciarsi languide occhiate cariche di pathos, e mi è toccato farli ripartire un milione di volte. Non mi sembra il posto adatto per copulare verbalmente. Nonostante tutto siamo qui che li fissiamo come ebeti. Getto uno sguardo sulla massa (anzi, sulla melassa, visto che ci siamo): Lalla ha un’espressione un po’ ti-prendo-in-giro, un po’ estatica, Ricky non sa più cosa pensare e Zack…ZACK…

-Lalla, non vedo più Zack!-

Perlustra visivamente la stanza

-Dov’è finito?-

-Non lo so!!!!!-

-Alzati che lo cerchiamo- si volta verso Ricky –Andiamo in cerca di Zack. Tu resta qui-

Tenta di replicare –Ma…-

Laura stappa una bottiglia di birra e gliela infila in bocca

-Divertiti- 

Dopo sei rampe di scale, dodici stanze, un pianerottolo lavato di fresco (su cui stavamo per piantare il sedere) e una porta chiusa abbiamo trovato Zack nella camera dei suoi di Ricky che gioca col cellulare apparentemente rapito, in realtà furibondamente furibondo. Laura gli toglie il cell dalle mani con fare molto professionale

-Che ci fai qui? Siamo tutti giù che…- non sa come continuare. Mica gli può dire che stiamo guardando la sua ex quasi ragazza che fa la sdolcinata con un altro

-…che proviamo!- concludo io, per tentare di rimediare

-Ah-

-E abbiamo bisogno di te…-

-Io no-

-ZACK! Cerca di collaborare!- questa è Laura, in preda alla disperazione. Si siede su una poltrona verde acquamarina scrutando le mensole. Poi tira fuori un enorme album rosa-giallo con scritto “Oggi è nato Riccardo!” in viola malva…comincia a sfogliarlo molto interessata, ridacchiando di tanto in tanto. Io mi rassegno a non recuperare Zack (come faccio da sola?!?)

-Senti, lo so che ti dispiace per Meg e perché c’è…beh…Dan e a lei Dan piace un pochino, cioè tanto e magari…boh…tu pensavi di piacerle e in effetti è vero, eravate…volevo dire…siete molto carini poi con tutto il feeling che avete, ma io non penso che lei faccia apposta è perché c’è un attimo il botto poi magari si stancano e tu non devi pensare che non le piaci perché magari, è ovvio, si beh lei ti preferisce sicuramente a Dan e allora tu stai qui e ti arrabbi per niente quando è solo un momento passeggero e forse ti fai tutti castelli in aria anche perché non è mica detto che facciano sul serio…non che lei ti tratti bene, si certo, però penso che tu potresti…voglio dire…- Cos’ho appena detto??? Era italiano la lingua che stavo parlando, o forse una graziosa forma desueta di lettone arcaico??? Laura alza appena la testa dall’album

-Faresti meglio a scendere Zack…non ti conviene comportarti così- lo fissa per un paio di secondi –Per quanto male ti possa fare-

Uffa, uffa, uffa…perché in tre parole ha spiegato tutto e io in quattro ore non fatto neanche un quinto?!? In ogni caso lui non l’ascolta. Proviamo con un approccio comprensivo e delicato. Devo sforzarmi di parlare normalmente. Prendi fiato Liz, prendi fiato…

-Ascolta- mi siedo di fianco a lui, senza guardarlo troppo –Non sono cieca. Ho undici decimi- che cosa poco delicata da dire –Insomma, lo so che Meggie ti piace e…beh…ecco…sinceramente pensavo fosse ricambiato- ottimo inizio, devo solo proseguire evitando scabrosi dettagli sulle mie caratteristiche migliori –Non so cosa sia successo, fatto sta che all’arrivo di Dan Meg ha come perso interesse per te per concentrarsi su di lui. Lui ha mezzo confessato che Meg le piace e…beh, è tutto un bel casino. Credo di sapere come si sta- mi fissa, tentando di sorridere, ma si vede che non ce la fa. Forse ho sbagliato a parlare. Oh, al diavolo!

-Lo vuoi fare questo concerto si o no?- annuisce con molta calma –Allora scendi giù e canta. Se poi con la tua strepitosa voce fai pure steccare Dan tanto meglio!-

Finalmente sorride. Sembra più rilassato, non so. Non ha la faccia di quello che si rassegna a perdere la sua amata (che poesia!). Pare, piuttosto, diretto verso un’alternativa. Chi sa cosa gli frulla in quel cervello frustrato. Scende a razzo giù per le scale e io e Laura urliamo dalle scale

-Per favoreeeeeeeeee…Cercate di fare amicizia!-  

 

 

 

SPAZIO MIOOOOOO:

terzo capitolo in diretta da Montagnana (PD), mia città natale…che dite? Stiamo impazzendo abbastanza???? Io credo di sì…passo a ringraziare genericamente le 74 persone che si sono sorbite la mia storia e più dettagliatamente quei tesori che hanno recensito

SPLEEN: quadruplo waaaaa!!!! Per te che sei così cara e gentile…XDXDXD…grazie! Sono contenta che odi Meg, perché tutti i personaggi sono tratti da persone reali, e quella stronza a cui mi sono ispirata per Meg è veramente odiosa! E Zack, beh, è un amore e credo che con la bella Liz ce ne sarà da vedere, non ne dubitare…ho delle ideuzze tutte nella testa…

BURNSSSMONTGOMERY: direi che gli intrighi li sai proprio bene...il caro John Mutanda è un figura epica, che mi è venuta in un momento di grande sbandamento psicologico...tremendo, se mi metto a scrivere a notte inoltrata i risultati sono leggermente sconcertanti…grazie ancora per i complimenti!XD

AKI_PENN: grazie mille! Ricky è identico ad un mio ex-compagno di scuola di cui noi ragazze eravamo quasi tutte segretamente innamorate…come darti torto??? È un gran figo, ecco la verità!^__^

BUONA PASQUA A TUTTI!!!!!

Bacioni,

Checie

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Capitolo 4
*** La palestra è nostra, ma Zack non è ancora di Liz ***


BlackSheeps4 Scusa meravigliosa per evitare due soporifere ore di storia degli alfabeti (approfondimento) e linguaggi multimediali e non verbali. Ma chi se ne frega dei linguaggi multimediali e non verbali, poi?!? Io e Meg dobbiamo andare dal caaaaro Dirigente Scolastico a chiedere il permesso per concertare nella palestra. Passo a prenderla nella sua classe, c’è dentro la prof di chimica, che nel bel mezzo di un esperimento altamente esplosivo vede entrare in classe me, con una mezza tunica bluette e dei jeans vecchi che erano della mia cara mammina, il tutto guarnito da una sciarpetta di cotone grezzo e delle mezze ciabattine violetto elettrico. Mi guarda come se fossi un’irachena che attraversa le strada nel bel mezzo di un bombardamento USA
-Si, signorina? Chi è?-
-Ehm, sono Lisa, della terza linguistico…devo andare dalla preside con Margherita…-
-Margherita?- sembra sorpresa. Mah –Ci lasci proprio ora?-
Meg emerge dal banco –Si, dovrei andare proprio ora…-
-In tal caso…-
Usciamo veloci come la luce per scoppiare a ridere dopo due passi
-Mio Dio, Meg, ma chi è quella pazza?-
Si appoggia al termosifone per respirare –La Vecchia Chimica-
-Ha dei problemi?-
-Si, nell’orologio del tempo-
-?-
-E` rimasta nel 1560…-
-E anche in quello biologico…va troppo veloce!-
-Già, sembra che abbia ottant’anni ma ne ha appena quarantacinque-
-Terribile…Dai, apri la porta, se no finiamo impiccate ancora prima di entrare-
Meg bussa piano. La preside è al telefono, come sempre. Ci accoglie comunque con un sorriso (visto che siamo due delle sue migliori allieve passa sopra al mio abbigliamento molto poco appropriato e all’aria da Piccolo Chimico di Meggie) e ci fa cenno di sederci. Quando finalmente mette giù quel maledetto telefono ci chiede molto amabilmente
-A cosa devo questa visita?-
-Ecco, vede, i rappresentanti d’Istituto avevano proposto a me e alla band che…ehm…dirigo- risatine di Meg –si, dicevo, di suonare per la festa di fine anno come l’anno scorso. Quindi siamo qui per chiederle il permesso di usare la palestra-
La preside annuisce piano senza sbilanciarsi troppo. Interviene Meggie
-Non si ripeteranno gli errori commessi l’anno passato, ovviamente…-
-Ecco, il repertorio mi preoccupa un po’…così alternativo e che, insomma, in un certo qual modo incita alla protesta…non mi pare che sia la giusta piega da far prendere alla scuola…-
-Oh, non si preoccupi…la maggior parte degli studenti non ha la più pallida idea dei testi delle canzoni…non se ne curi troppo-
-Beh…in tal caso…se mi promettete che vi arrangerete completamente e che non lascerete traccia del vostro passaggio…e che soprattutto i genitori più ansiosi non protesteranno…-
-Impossibile…ormai siamo già piuttosto grandi…-
-E` questo che mi lascia perplessa…non lo so, ragazze, se fosse solo per voi…ma ci sono alcune persone in questa scuola per cui non nutro il minimo rispetto…-
Bussano alla porta. Se è la Vecchia Chimica che viene a riprendersi Meg vi giuro che tiro un urlo. Oh, è Laura. Ottimo. C’è anche Ricky. Forse non è così ottimo. Tireremo avanti come possibile. La preside è visibilmente scocciata
-Salve ragazzi. Riccardo, spero che tu non abbia di nuovo disturbato la classe-
-Nooo- che faccia tosta! –Eravamo venuti a chiederle la palestra per il concerto di fine anno-
La preside non può fare a meno di guardarlo male. Se potesse, a lui la palestra non la darebbe mai. Ma se accetta con noi, accetta anche con lui. Fine.
-Ne stavo appunto discutendo con le vostre compagne-
-E…cos’ha deciso?-
-Che non lo so. Dipende. Da come vi comportate, da cosa avete in programma di cantare, da cosa ne pensano insegnanti e studenti-
Non dovrebbe essere un problema ottenere il consenso generale, tanto più che siamo autonomi al 100% e agli insegnanti non frega niente. Non può dirci di no.
Nel pomeriggio hanno boicottato i cartelloni di religione, scrivendoci “Lasciateli cantare!”.
La preside ha ceduto.
WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOW

Ho avuto un’idea stupenda…andare tutti in pizzeria...in teoria ci troviamo alle otto, in realtà sono le sette e cinquanta e io sono in mutande davanti all’armadio. Tanto per cambiare non ho la più pallida idea di cosa mettere. La scelta finale prevede un abitino nero con dei lacci strani arancio e giallo e le mie fantastiche Converse fluorescenti. Niente male. Come al solito arrivo per ultima, il che potrebbe dare l’impressione (falsa) che io sia una con mille impegni e un agenda che trabocca. In verità sono solo una ritardataria. Quando entriamo il locale è strapieno e non ci passa nessuno (compresi i camerieri sudati e nevrotici). Sono lentissimi a portarci le pizze, ma quando arrivano è uno spettacolo: doveste vedere come mangia Zack, tagliando la pizza in quarti e finendola, per l’appunto, in quattro bocconi. Fingo di vomitare nel bicchiere, anche perché ce l’ho proprio di fianco. Però, a parte la pizza è proprio un gran figo…E adesso che Meg…Oh, ma cosa mi viene in mente! Comincio a temere per la mia salute…E temo anche che il nostro gruppo stia diventando una Nave dell’Amore: Laura ha la testa appoggiata sulla spalla di Ricky e Meg e Dan sono come due aringhe cosparse di Attack, che non ammettono le proprie colpe, quel tanto che Zack mi mette un braccio attorno alle spalle. Stiamo scherzando, ovviamente, anche se…beh…non è che proprio mi piaccia, ma non mi dispiace…ecco…
Laura comincia a preparare gli inviti ai vari matrimoni, terribilmente divertente, e stiamo giusto meditando se mettere del pizzo sui cartoncini di congratulazioni che Meg bisbiglia preoccupata
-Zack, metti giù quel braccio-
-Perché?-
-Ci sono i tuoi, Liz-  
Mi viene un colpo, morirò qui, agonizzante, dopo un lungo e sofferto infarto. O peggio, dovrò affrontare i miei, che con un’occhiata indicibilmente indicibile escono dalla pizzeria. Oddioddioddioddioddio.
Non piangere, Liz. Non qui. E non ora. Dan mi squadra preoccupato
-Ma non lo sapevano che uscivi con noi?-
-Si che lo sapevano- sto per piangere, lo so
-Vuoi che andiamo in bagno?- mi chiede Meg. Non direi, a cosa servirebbe chiudermi in un buco tre per due? Prima vado a casa, meglio è. Magari posso evitare la tortura ed essere graziata ricevendo solo un colpo di fucile…chissà…  
-Penseranno…che stiamo insieme- E` pazzesco, lo so. Ma i miei sono capaci anche di questo
-Oh cavolo. Ma ti crederanno quando glielo dirai, no?- Tenta Laura, ma niente li farà ragionare
-E` meglio che vada-
Ed esco dal ristorante, senza più pensare ai miei, ma (stranamente) solo al braccio di Zack attorno alle mie spalle.

Entro in casa quatta quatta cercando di non farmi sentire. Mi fiondo in camera mia e non faccio nemmeno in tempo a sfilarmi le scarpe che mia mamma è già in piedi sulla porta con le braccia sui fianchi, come una kapò di Dachau
-Ma ti sembra questo il modo di comportarti? Hai sedici anni e te ne vai in giro con tutti quei ragazzi a fare la…la…insomma! Non abbiamo il diritto di sapere con chi esce nostra figlia?!?-
La guardo: è rossa e gonfia ed ha una faccia così…da mamma preoccupata…anzi, no…da strozzina…non replico, altrimenti non so cosa mi uscirebbe dalla bocca
-Oh, ma adesso il problema è risolto…non uscirai mai più con loro! Assolutamente vietato!-
Non ci posso credere. Come può farmi queste scenate solo perché pensa che io abbia un ragazzo? Ho sedici anni porca vacca, avrò un minimo di maturità!
-Neanche con Laura e Margherita?-
-Oh, con loro sì…anche se mi stupisce che le loro madri le mandino in giro con quei tipi…-
-Ma mamma! Riccardo, Daniele e Zaccaria sono normalissimi!!!! Non fumano [bugia enorme], non si drogano [mezza bugia], non sono squilibrati [altra bugia mega] e non le guardano nemmeno, le ragazze [questa dev’essere la serata dello sparo-cazzate ( e bugie)-a-ruota-continua]-
-Con me non si discute: se ci sono anche loro tu non vai. Stop-
Ed esce. Così. Che teatrante. Però, per quanto enfatizzi, la punizione resta invariata: se per caso ci scopre fuori tutti e sei posso anche comprarmi un biglietto di sola andata per Bela Palanka. Accidenti a Zack e alle sue braccia tentacolose…Forse se scendo a farmi un caffé mi passa…Metto la testa dentro alla cucina e vedo mia mamma che alle undici e mezzo di sera comincia ad infornare torte salate e dolci. Esco e mi siedo sul divano, fra mio padre che legge il giornale (a quest’ora!) e Nick che dorme russando
-Ma…le do alla testa?-
-No, non tu…il fatto che tu non ci abbia detto che stavi con uno…non è perché non vogliamo, semplicemente ci sentiamo un po’ esclusi dalla tua vita…-
-Ma Zaccaria NON è il mio ragazzo, papà! Era solo per scherzare!!!!!!-
Mi sorride bonariamente –Non serve fingere, ormai l’abbiamo scoperto… La mamma ti ha punita?-
-Sì…ha detto che non posso più uscire con il gruppo se ci sono anche i ragazzi!-
-Mi sembra più che giusto…adesso vai a letto, tesoro, è molto tardi-
Non ci credo. Nel senso che non ci credo.



SPAZIO STRAMIO:
ci siamo anche col quarto…non si può certo definire un turbinio di eventi emozionanti, ma non dubitate…ha la sua utilità! Vado coi ringraziamenti:
SPLEEN: hahahahahaha…carina questa teoria sull’”antipatia” innata della protagonista, non avevo mai pensato a lei in termini di “privilegiata”, ma immagino che si possa considerare un punto di vista accettabile! Grazie ancora per tutti complimenti!XD
AKI_PENN: eh, non temere, Zack non resterà solo ed abbandonato ancora a lungo…c’è già qualcuno di abbastanza pronto a tirargli su il morale e comunque sì, Meg è davvero una stronza patologica!!!!!! Ma credo che dovremo sopportarla fino alla fine!XD

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Capitolo 5
*** La festa da Zack forse non è un'idea geniale...o sì? ***


Liz5 Inizia la mia vita di rea. Non confessa. Anche perché non c’è niente da confessare. Oggi ho parlato con i BS
-Allora?-
-Non posso più uscire. Con voi si, ma se ci sono anche Zack e gli altri no.- purtroppo non ci posso fare niente
-Credono che sia il tuo ragazzo?-
-Si, ma sono arrabbiati perché non gliel’ ho detto prima.-
-Ma non è vero! In breve, non si fidano di te.-
-Già.- bella novità. Ho sedici anni e mi trattano come ne avessi tre
-Fregatene. Insomma, mica avranno spie dappertutto!-
-Per essere dei genitori sono pieni di risorse.-
-Allora ci troveremo di più a casa di qualcuno, non verranno lì.-
-Grazie.- li abbraccio. Sono dei grandi.

Sto morendo di tensione. Fra un po’ vomiterò adrenalina. Ogni volta che passo davanti alla palestra vedo noi, lì dentro, che suoniamo, e un po’ mi sento svenire un po’ avrei voglia di urlare a tutto il mondo quanto sono felice di fare questo concerto. E di aver ritrovato finalmente il mio gruppo: Laura è agitatissima, Meg è su di giri, Zack canticchia ovunque, Ricky… Ricka, e Dan, se è possibile, è ancora più teso di noi perché è il suo primo concerto…Pazzesco…oggi, che abbiamo fatto le ultime prove, però, siamo precipitati in una amalgama di tristezza ed incapacità di suonare, tanto che mi sembrava che non sapessero nemmeno le parti. Li ho snervati facendoli riprovare milioni di volte, ma non possiamo permetterci di correre rischi. Di nessun genere. Adesso chiamo Laura perché non so cosa mettermi: mini o jeans? Ne abbiamo discusso, e abbiamo deciso che la mini è meglio. E amen se sono le tre di notte.

Ho riempito un borsone con piastra, trucco e compagnia bella, nonché la mini verde acido, la canottiera bianca e le mie amate Converse graffitate (ho solo Converse, babbucce etniche e qualche paio di scarpacce da ginnastica giganti e sformate). Per il momento ho addosso una t-Shirt rossa e dei normalissimi jeans. Arrivo per prima (strano), mi seguono Dan, Ricky, Meg e Zack. Siccome dobbiamo sistemare tutto da soli siamo autorizzati a non assistere alle lezioni, tanto è l’ultimo giorno di scuola e non si fa niente comunque. Per prima cosa vado a vestirmi. Merda, che gonna corta! Quando esco mi guardano tutti un po’ male. Ricky sogghigna e mi fa
-Scusi, signorina, dove ha messo Liz, il nostro Tour Manager?-
-Ah, dovresti vedere Laura, lei sì che è un vero splendore!-
Poi scoppiamo a ridere come pazzi.
Mentre tentiamo di mettere su un paio di luci e di collegare i cavi dei microfoni cominciano ad arrivare tutti i mocciosetti che hanno chiesto di andare in bagno e invece sono solo degli spioni. Poi lasciamo i ragazzi a terminare e io comincio a pettinare Meg, tentando poi di truccarmi con uno stupendo ombretto verdino con riflessi argento, del mascara allungante nero carbone e del lucidalabbra mega glitter rosa chiarissimo (starei meglio con un rossetto mat rosso, ma la preside mi sgozzerebbe, già che con ‘sta gonna non sarà poi molto felice…). Alla fine il risultato è a dir poco ottimo, non si può che assentire *vanitoooooosa*. L’unica cosa che resta da fare prima del concerto (e dell’arrivo di Laura, che è in ritardo) è attaccare i fili alla ciabatta e fare scomparire quest’ultima dietro a una tenda. Lavoro che bisogna fare chinati. E visto che sono tutti altrimenti impegnati devo fare io. Solo che ho una gonna un po’ CORTA e mi tocca andare a prendere una delle tovaglie per il rinfresco e legarmela in vita. Che rottura. Quando arriva Laura attacco la piastra dicendole
-Era ora, ci vuole tempo a pettinarti!- ma sto sorridendo
-Scusate, mi sono addormentata- E scompare con Meg verso le macchinette. Abbiamo pochissimo tempo: dopo aver piastrato i capelli a Laura e aver rincorso Dan tentando di cavar fuori qualcosa dal cespo che ha in testa rimangono appena venti minuti per provare un po’…

Oddio, ma quanti sono??? Venti classi sono venute a vederci, circa quattrocento persone. QUATTROCENTO PERSONEEEEEEE!!!!!!!! Solo per noi…credo che potrei svenire. Salgo sul palco con un’eccitazione che sfiora la follia, una forza impensabile nelle gambe e un sorriso killer
- Ed ecco… i Blaaack Sheeeps!- sto urlando, lo so. Ma a giudicare dal rumore che fa la gente non va poi così male –Davanti a voi Zack the voice, the best singer of the world!- strillo –Alla sua destra, Ricky e Lalla che, se non ve l’ hanno ancora detto, si sposeranno a luglio, siete tutti invitati! Dietro c’è Meg, che dopo un lungo periodo di pausa alla ricerca di se stessa è tornata, ed ora è qui solo per voi!- Tanti, tantissimi applausi! –E infine la new entry, Dan alla batteria!- Un mare di applausi, soprattutto da parte di quelle di prima.
-Prima di cominciare, facciamo in coro tanti cari saluti alla preside, che si è gentilmente offerta di prestarci la palestra!- grido, tanto per rompere un po’
–Grazie alle signore mamme di Lalla e Zack anche quest’anno abbiamo il buffet, a cui noi abbiamo aggiunto qualcosa di innocuo da bere, per cui non strafatevi, sennò non ci lasciano più suonare.- Altri fischi.  –E ora, iniziamo con Lithium, dei Nirvana!-

Odio, odio, odio, odio e straodio le punizioni. Soprattutto quelle ingiustificate. Siccome nel lovely cervello dei miei lovely genitori non è entrato il fatto che io e Zack NON stiamo insieme mi sono beccata due settimane di punizione extra e grazie al cielo che non sanno che stasera c’è la festa di Zack, sennò non sarebbero mai andati a mangiare fuori. Si sono limitati a chiudermi in casa, pensando che non avrei avuto né modo né motivo di scappare. Ma non hanno messo in conto le mille possibilità di Lalla-Ricky-Meg-Dan-Zack…l’ultima volta hanno vantato il possesso di una fune di lenzuola vecchie (molto vecchia cara nonnina), oggi Ricky dovrebbe portare un scaletta di corda…

La casa di Zack è la fine del mondo, il paradiso di Laura. Penso ci abbia messo ore ad appendere tutte le lanterne e le candele, ma il risultato lo ha ripagato sicuramente. Siamo gli ultimi ad arrivare (causa mia liberazione), ma Zack ci annuncia come ospiti d’onore e con un -Si dia inizio alla festa!- a 3000 decibel ci lascia il permesso di abbuffarci di dolci e di meravigliose fragole (da accompagnare con champagne)... Forse dovrei cercarlo e fargli i complimenti per la festa (non pensate male, sono un brava bambina)…però non lo trovo!!! Io, Lalla e Meg tentiamo di darci un tono a bordo piscina (battutona, di tono non ne abbiamo mai avuto) quando una spinta degna di un Caterpillar ci scaraventa in acqua…ben presto i colpevoli saltano fuori: la componente maschile dei BS con la scusa che “se non cominciavamo noi non si buttava nessuno”…ma Meg, che è una donna poliedrica, attacca Dan a bracciate e nel giro di trenta secondi anche Ricky e Zack sono in ammollo, dopo che li abbiamo rincorsi ovunque…Adoro l’acqua…per fortuna un po’ di gente prende coraggio e ci ritroviamo quasi tutti in piscina. Dopo un giro di schizzate varie ed eventuali, condite da artistici cori da jungla, adocchio Zack che esce dall’acqua e lo seguo (dopotutto devo mantenere il bon proposito, no?). Si ferma sulla porta della cucina e si accorge che lo sto pedinando (che perspicacia). Mi fissa inebetito poi apre la credenza e tira fuori qualche vassoio e degli altri deliziosi bigné, fingendo che io non esista. Faccio per aprire la bocca ma mi precede
-Mi reggeresti i vassoi per favore?-
Li prendo in mano -Bella festa…e bella casa…quanto ci hai messo a decorarla tutta?-
-E` da una settimana che ci sto dietro…ho fatto tutto da solo, i mio padre non ha molto gusto…rischiavamo di trovarci un mangianastri con i successi di Claudio Villa-
Ridacchio
-Sicuro di Claudio Villa???? Sai, Al Bano  e Romina sarebbero stati un bel tocco di qualità…-
-Felicità, è un bicchiere di vino insieme a un panino, la felicità…tannannarannannara tannannara la felicità…felicità…-
-Senti, nell’aria c’è già…profumo di para pappara papaaaaaa…narannarannanna…di felicitààààààààà-
-ehm…mammammà, mamma maria mà.. mammammà, mamma maria mà, oh, mammammà, mamma maria mà. Mammammà, mamma maria mà…-
-Ma non è di Al Bano e Romina…-
-Ma sì, quello che è, tanto fanno schifo tutte!!!!!!!!-
Lo squadro con espressione da Ispettore Sanitario in pensione, mentre lui prende un paio di bottiglie dal davanzale, le stappa e me ne porge una. Dopo un breve brindisi ce le scoliamo. Non la finisco tutta, tanto ci pensa Zack…lui è più che contento. Solo che dopo un litro e mezzo di champagne prende a ridere come un cretino e a canticchiare “Where did you sleep last night”. Quando comincia a guardarmi con l’occhio storto e a vomitare “My girl, my girl, don’t lie to me…tell me where did you sleep last night” penso a come sarebbe essere “his girl”…lasciamo perdere, va…anzi, torniamo di la che è meglio….

Forse mi sono persa qualcosa…forse…Meg ritorna a noi con aria svagata, tampinata da (Din Don) Dan, Lalla sguazza in acqua con la grazia di una silfide e mi lancia uno sguardo molto significativo (assassino) quando riemergo dagli Zack’s house’s bassifondi [bassifondi della casa di Zack…NdA] e Ricky  non fa niente (sai che novità…).
-Meg è stata aggredita!- mi informa Laura
-Uh…-
-Ehm…e Sir Daniel l’ha salvata-
Mi vien da ridere come una scema…mi sa che la combinazione Zack-alcool non è delle migliori…
-Tesoro, sai Meg è stata aggredita-
-Lo so-
-E Sir Daniel l’ha salvata-
-Mi pare di sapere anche questo-
Lancia uno sguardo supplichevole a Zack, che si stava godendo la scena già da un po’. Lo prega in ginocchio nell’acqua, finché cade giù e io mi rimetto a ridere. Quando ricompare mi tira un pugno e finisce di raccontarmi la storia (fra l’altro mooooolto interessante).

Quando alle due abbiamo finito di sgomberare il tutto, ce ne andiamo in mansarda (una stanza stupendamente gigantissima con una chaise-longue e delle specie di lettini-divani-pouf tutti neri e arancioni) per fare
-Un gioco di società!!!- Evviva le proposte intelligenti della Signora Bassista. Mandano me e Sir Daniel a cercare una scatola di Cluedo, impresa alquanto difficile visto che la “Elegante dimora di Zaccaria” conta più di trenta stanze. Lo troviamo in mezzo a due scatoloni pieni di bambole e peluche del ‘15-’18, rivestito da un fiocco ex rosa shocking, ormai tinta muffa, con un bigliettino giallo canarino “Per Zaccaria da Zia Amelda”. Lo portiamo su e Lalla squadra la scatola
-E` da due a otto giocatori- mi fa
-Allora va piuttosto che bene-
Al momento della divisione dei giocatori scoppia il finimondo: Ricky vuole a tutti i costi essere il Col. Plum, Zack il Reverendo Green (che uomo santo), Meg Miss Scarlett e Lalla La Cuoca Quella Là Bianca [ehm...qualcuno sa come si chiama per caso? NdA]. Alla fine io mi becco la Signora Pavone e Dan Il Capitano di Mare. Indovinate chi vince? Esatto, la signora Bassista, anche se la Signora Tastierista ci era quasi arrivata…Vabbè, possiamo sempre consolarci con un piatto di goncchetti alla cannella…Visto che siamo nell’incapacità di cucinare mandiamo Meg in cucina, mentre Rocky Ricky tenta, e sottolineo tenta, di apparecchiare la tavola. C’è da esser fieri di quel ragazzo. Zack purtroppo vede bene di far cadere tutta la pila di piatti e siamo costretti a mangiare su dei vecchissimi cartoni delle pizze. Lalla salta di gioia, io e Zack ci guardiamo con un groppo in gola. Meg mangia con le mani pur di non toccare il cartone e io mi vedo costretta ad imitarla.
-Facciamo una gara di barzellette sceme???- propone Dan
-Qual è il colmo per la Biancamaria? Mangiare la pizza alle Erbe- spara Ricky
-Cosa diventa la figlia del libraio dopo essere stata picchiata? Cartapesta!!- Lalla sta dando il meglio di sé
-Un signore svizzero va in cartoleria e chiede: “Posso avere del carton Ticino???”  - continuo io
-Una signora con la bocca larga va dal fotografo e dice “Mi può fare una foto in cui la bocca risulta più piccola?” “Certo! Al mio tre dica croissant” “Va bene” “1, 2, 3…” “Marmelatta…” ops, forse non era così…ma si chi se ne frega- Zack è un po’ alticcio
-Pierino e Della vanno a prendere del prosciutto per la mamma. Sulla strada fanno un incidente e Della muore. Pierino telefona alla mamma e dice “E` morta Della!” e la mamma “No no, voglio solo prosciutto”-
Meg conclude –LIMONE!- la fissiamo come ebeti, al che ribatte –Non fa ridere, ma non fa nemmeno cagare!-
No comment.









SPAZIO MIOOOOO:
eccoci col quinto…scusate la lunghezza, avevo pensato di dividerlo in due, ma poi ho cambiato idea!!! Altrimenti venivano due capitoli troppo corti…Passo ai ringraziamenti del caso:

SPLEEN: mia adorata…grazie infinite per avermi dato della pazza, cosa effettivamente VERISSIMA e credimi, posso capire i tuoi problemi di socializzazione, le mie amiche si sono dovute abituare ai miei vestiti psichedelici anni sessanta, non è una bella cosa…allora, il buon Ricky è alto, moro, occhi scuri, capelli leggermente ricci ma piuttosto corti…tu che idea ti eri fatta? Comunque Bela Palanka è un ridente cittadina del distretto di Pirot nella Serbia centrale, giuro! Io non ci sono mai stata, ma la citavano su un libro…XDXD

DIOMACHE: finalmente trovo il tempo per aggiornare(e per recensire la tua meravigliosa Violet Love)…grazie per tutti i complimenti, non importa se ti perdi gli aggiornamenti, tanto poi ti ripigli egregiamente! Non sei l’unica, cara mia, ad adorare Zack…io ne sono segretamente innamorata!!! *aaah! Amorrrrrrre…un po’ come con Livio dell’altra mia fic…*, beh, Meg si ispira ad una mia ex compagna delle medie che era insopportabile a dir poco, una tutta carina, bellina e stronza da far paura…grrr…mi fregava tutte le amiche e i ragazzi, quanto l’ho odiata! Abbiamo fatto di quelle litigate epocali! Scusa la piccola parentesi personale…e grazie ancora!

L_S: grazie! Mi fa un sacco piacere guadagnare nuovi lettori che apprezzano la storia! E, fidati, Zack diventerà ancora più adorabile di quello che già è….

Grazie alle oltre cento persone che hanno letto, a quelle che hanno aggiunto la storia fra i preferiti e soprattutto ai miei tesori che recensiscono!!!!! Siete troppo carine…
Bacioni,
Checie

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Capitolo 6
*** Laura è già fidanzata...e guarda con chi! ***


Liz6 La grande Signora Tastierista ha proposto di andare via tutti insieme fra una settimana. È grandioso e stramegastupendo, c’è solo un piccolissimo problema: i miei. Sarei ancora in punizione, ma oggi Lalla e Meg vengono in missione convincitrice [si può dire convincitrice??? NdA] dai miei genitori amabili e cari. Hanno parlato per quasi due ore con la mia cara mammina e dopo milioni di promesse (alcune sinceramente assurde) mi hanno dato il permesso. Dall’euforia mi sono messa a saltellare in mezzo alla strada urlando
-Andiamo via da soli! Andiamo via da soli!-

Visto che sono un manager, lo faccio anche in vacanza (il manager, intendo). Il piano è il seguente: per dormire abbiamo bisogno di tre tende da due,  con sistemazione molto oculata (Lalla e Ricky, Zack e Dan, Liz e Meg). Una la porta Zack, una Ricky e una Meg. Il mezzo di trasporto non è più il pulmino di  Zack, ma la decappottabile di sua sorella. Problema: necessitiamo di un altro mezzo. Lalla dovrebbe trovare un espediente.
-Pronto?- E` Laura
-Abbiamo trovato un espediente-
-Cioè?-
-La moto-
-Di chi? Non sarà mica il vespino truccato di Meg?-
-No, è la Harley del fratello di Ricky-
-La HARLEY?!?!?!?!?!?!?-
-Si, non è favolosissimo?!-
-Uhm…già…e chi la guida? Non mi pare che Ricky possa…-
-Può, può, non ti preoccupare-
-Io non mi preoccupo…siete grandi abbastanza…tanto poi se vi fermano andate in galera voi, mica noi…-
-Ehi, brutta manager odiosa, tu ci verrai con noi, semmai. Come puoi abbandonarci così al nostro crudele destino? Dai, daaaaiiiii-
-Per me fate quello che volete…vi divertirete, no? E allora divertitevi…-
-Ma brava manager… così ti voglio! Dai che dopo facciamo fare un giro anche a te-
-Se se…a proposito, cara signora bassista, le tende ce le abbiamo, almeno? O Ricky dovrà montare un canadese sulla Harley?-
-La canadese la montiamo sulla tua testa, se continui cosi… sei terribilmente cattiva… che colore è la tenda di Meg?-
-Rossa-
-Ah bene, perché la nostra è a pois...-
-POIS???????????????????????????????-
-Pois. Gialli e fucsia. Qualche problema?-
-Ommioddiommioddiommioddiommioddiommioddiommioddio-
-E` una minaccia? Perché sennò ti rinchiudiamo nel sacco a pelo ammuffito della trisavola di Zack-
-Se c’è anche lui volentieri-
-Brutto quadro di Kandinskij venuto male…-
-Ehi, Caravaggia storpia…-
-Mi hai dato della Caravaggia?! E io ti do della Klimt muffita…-
-Senti cara, devo andare, il mio MERAVIGLIOSO fratello ha bisogno di aiuto in greco (tanto per cambiare…)-
-Au revoir, collega… salutami tanto tanto tanto tanto il tuo caro fratello… ma tanto tanto tanto tanto tanto… ricordati…-
-Si, e magari anche un bacino…-
-Anche due… bacioni però… visto che ci sei dagliene tre. Promesso?-
-Tanto è mio fratello, il sangue mi autorizza…
La voce di mio fratello, che ha preso il cordless in camera sua, si inserisce nella conversazione
-Nick chiama ospedale psichiatrico…centralino vorrei parlare con mia sorella…-
-Ciaooooooooo!- comincia Laura
Altra voce che si aggiunge (odio i telefoni che permettono conversazioni multipleeee!!!!!)
Meg :-Ehm… Liz… dove sei?-
Liz:- Meg!!! Ma quanti siamo al telefono?!?!?-
Nick: -Oh mio Dio ci sei anche tu!-
Liz: -Nick stai tranquillo sono solo le mie amiche…-
Laura: -Tesoooorooooo…!-
Liz: -Laura! È mio fratello!!!-
Laura: -Però è un figo pazzesco…-
Nick: -Ehi!-
Liz: -Nick, ti giuro non ti preoccupare, va tutto bene…-
Nick: -Ma siete sceme?-
Laura: -No, solo abbagliate dalla tua bellezza…Sento un lieve disturbo nelle vibrazioni cosmiche… non è che ti sei tagliato i rasta?!-
Liz:- LAURAAAAAA!!!!! Nick, tesoro, stai tranquillo…-
Nick:- Ma si che li ho tagliati ma cosa volete da me?!?!?-
Laura:- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Mi sto lasciando morire di fame sul balcone-
Meg:- Vabbé vabbé muori…mi lasci campo libero…Niiiiick, io sono Meg, sai quella bionda carina che suona la tastiera DIVINAMENTE?-
Laura:- Carina dove?! Salamandra storpia…-
Nick:- Uh…ho capito…sì, carina…cosa fai domani sera?-
Liz:- NIIIICK…TI PROIBISCO ASSOLUTAMENTE DI PROVARCI CON LE MIE AMICHE…MA INSOMMA…-
Laura:- Domani sera non fa niente, va fuori con Dan, hai presente?-
Meg:- Non è vero!!!!! Sono libera libera LIBERA…Dove andiamo?-
Laura:- Niiiiiick, peeeer favoreeeea…porta fuori anche me… ti prego… prometto che dopo ti lascio stare e passo al fratello di Ricky…-
Liz:- LAURA, SEI Già FIDANZATA…LASCIATE STARE MIO FRATELLO!!!!-
Nick:- No no Liz…fammi riparlare con la biondina…-
Meg:- Dimmi tutto, Nick…-
Nick:- Vado a casa di un amico…fa una festa…vieni?-
Liz:- NO CHE NON VIENE…MA NICK COME PUOI INVITARE FUORI LE MIE AMICHE?????????-
Laura:- Ok, tu oggi vai fuori con Meg, e domani, solo domani, porti a cena me… e daiii, cosa ti costa, dopo che ti abbiamo fatto greco, l’altra volta-
Nick:- Ehi, io voglio la bionda, no tutto il campionario…se no niente…-
Laura:- Ma mi devi un favore!-
Meg:- L’hai sentito Laura, o me o niente…-
Liz:- ALLORA NIENTE…LAURA METTI GIU, MEG RICHIAMAMI DOPO E TU NICK FILA A FARE GRECO VELOCE COME LA LUCE!!!!!!!!!-


Zack e Meg. Sulla decappottabile. Insieme. Che chiacchierano amabilmente come una coppia di giovani sposini. MA COME SI PERMETTONO? BRUTTA TASTIERISTA SFONDATA…e lì a tre centimetri la drogo-coppia più avvenente di tutto il continente: Ricky e Laura freschi di canna che sfrecciano sulla Harley. Ma che bello. Sono l’unica spaiata, a parte il fatto che abitando vicino a Dan posso far valere qualcosa come il Diritto alla Convivenza Civile ed Amichevole fra Vicini di Casa. Zack abbandona Miss Meg per caricarmi la valigia in macchina e presentarsi a mia mamma come una persona “che ha la patente per qualcosa”
-Buongiorno signora…sono Zaccaria-
mia mamma lo squadra come fa con i fusti del detersivo a caccia di quello con più aloe vera.
-Salve caro…tutto bene? E a casa?-
-Si tutto molto…a posto…però ora dovremmo scappare, sa…il richiamo del mare…-
ma chi è? Il Gabbiano Jonathan Livingstone?????? Laura scende dalla moto e tende la mano a mia mamma con fare gioviale…mia mamma fissa prima la Harley, poi Ricky, infine Laura e poi associa i tre concetti in un unico pensiero
-Ma non è pericoloso?-
-Chi, Ricky?-
-Beh, non saprei…intendevo andare in moto…-
-Ah…questo spiega tutto- risponde Laura un po’ incerta
-No perché, sai…moto veloce, pilota veloce…una cosa tira l’altra…e poi…tutti al Santa Maria [cimitero del mio paese NdA]-
-Non si preoccupi, non ne abbiamo tanta- urla Ricky dalla moto
-Di cosa, caro?-
-Di santa Maria [sarebbe la cannabis…ma in teoria lo sapete tutti, no? NdA]-
-Credo di non afferrare in pieno il concetto…ehm…Laura…chi è questa Maria? La stiratrice?-
-No, è la Coca-Cola…sa, poi ingrassa…-
-Ma, cara, prendi la Light…-
-Macchè Light, almeno senza filtro…- Ricky naturalmente pensa alle sigarette
-Caro, forse non ci siamo…-
-…ma ci facciamo…-
-…tanta strada per arrivare al mare, e senza Coca cola poi, sa, cala un po’ il sonno…-  completo io scendendo nel panico
-Cari, se avete bisogno di Coca cola ne ho…-
-Senza cola grazie, solo coca…- Ricky vuole ricordare al pianeta intero che non è un uomo che disdegna la droga, al che entra in scena Zack, che con molta adulazione convince mia mamma che non c’è nessunissimo problema e che
-In effetti Riccardo ha perso molte ore di sonno dopo tutte queste notti passate a studiare per concludere degnamente l’anno scolastico-
Cerco di liberarmi di mia mamma (o forse di Ricky, chi lo sa) e con qualche bacetto umidiccio me la scollo di dosso. Passiamo presso l’Elegante Dimora di Dan e lo carichiamo su, con sommo piacere della Tastierista, grande sollievo mio e totale apatia della Bassista che poveretta oltre a Ricky vede solo le canne.
In qualche modo siamo riusciti a partire lo stesso, con qualche difficoltà nel caricare le mie preziose candele. Insomma, senza lumi come posso fare gli esorcismi ai frutti di bosco?????





SPAZIUCCIOLO MIOMIOMIO:
Il sesto, è andato…qua ho sfogato la mia pazzia ormai pluriconfermata nel fare dialoghi nonsense, nel caso non si capisse qualcosa, chiedete spiegazioni…scusate il ritardo megagalattico, ma sono stata quattro giorni a Udine per un convegno sui classici europei (la mia scuola cara…) e ho avuto tempo zero per scrivere…domando venia!

SPLEEN: grazie mille (innanzitutto)!!! Come ben sai, condividiamo gli stessi problemi di look, perciò sentiti in famiglia…Meg è stata “attaccata” da un balordo che stava alla festa di Zack e cercava di provarci, ma il prode Dan è giunto a salvare la sua bella! Magari nell’appendice finale racconto pure quella storiella se ci tenete…non temere, nei prossimi tre-quattro capitoli la storia di Liz e Zack si evolverà moltissimo (ho un paio di idee…)

DIOMACHE: sempre gentilissima…grazie davvero! A dirla tutta la traccia generale di questa storia risale alla terza media, anche se la stesura ufficiale è, logicamente, molto più recente…perciò i numerosi personaggi è già da tempo che me li devo gestire! Abbi fede, nell’immediato prossimo il rapporto fra Liz e Zack avrà dei grossi cambiamenti…

AKI_PENN: hehehe…grazie! Vedrai come la poliedrica Liz si dovrà barcamenare fra le situazioni peggiori (come hai letto si sta preparando a una settimana di mare in tenda con l’insopportabile Meg…). Sì, il caro Zack è sempre più un figo (e migliorerà col tempo, stanne certa!), mentre per la preside provvederemo con una De Fonseca gigante in pura ghisa…pensi che possa andare???? Il gioco era una gara cretina di barzellette, e limone era la barzelletta di Meg (povera deficiente...che personaggio imbecille che ho creato!)

L_S: mille grazie! In effetti nella mia visione Ricky somiglia di più all’immagine che hai dato tu, piuttosto che a quella di Spleen, solo che non ha i rasta…e sì, la voce di Zack dovrebbe essere una cosa da brivido (a scuola mia ci sta uno che canta così, è da lui che ho tratto ispirazione…). Sono al 100% d’accordo con te sulle Converse, non a caso non le compro quasi più…peccato, però, perché sono delle belle scarpe!



PS: IMPORTANTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! visto che in più di qualcuna mi avete chiesto dell’”aggressione” a Meg magari, se vi può interessare, posso inserire questo episodio in un’appendice finale, insieme a quei piccoli fatti che a voi interessa conoscere meglio, ma che io non ho spiegato…fatemi sapere se può andare un cosa del genere e, nel corso della lettura, se ci sono altre cose da approfondire in questa appendice finale…

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Capitolo 7
*** Black Sheeps on holiday prima puntata ***


Liz7 -Dio, Zack, ma quanto manca???????-
-Pazienza Dan, goditi la vista…- getta uno sguardo alle braghette di Meg –che non è poi così male…-
Come paesaggio abbiamo solo paesotti cresciuti sulla strada e campi arati male. Forse gli conviene sì guardare le coscette smilze di Meg.
Ad ogni modo il tormento di Dan dura poco perché circa mezz’ora dopo ci fermiamo in un prato a fare picnic e prendere il sole. Mi stendo sull’erba, arrotolandomi i jeans, e chiudo gli occhi beata.
-Bello qui, vero?-
Mi risveglio dalla trance semi-inebetita: c’è Zack che mi fissa a due millimetri, un po’ sudato, con gli occhi leggermente chiusi, disturbati dal riflesso del sole. Trattengo il fiato un attimo e Zack mi offre delle patatine
-Io starei qui per sempre…prati, sole, calore, luce, venticello…-
Mi rigiro nell’erba
-Ed anche una bella casa sulla montagna, sette figli ed una badante apprendista suora, magari…[riferimento a Tutti insieme appassionatamente. NdA]-
-Che però non se ne va in convento perché si innamora del bellissimo padre dei sette ragazzi, che poi sarei io…-
-E la giovane tata?-
Fa per parlare ma poi tace –Meg, per esempio?- lo punzecchio
-Noooooo...ma ce la vedi in convento?-
-Io ce la vedo sposata con te, però…-
-Figurati, io sono solo per…solo per…- e diventa rosso
-Ehi, the Voice!!!! Chi è la tua nuova fiamma?-
ma non mi risponde. Sa essere davvero incredibile. E io che credevo che le piacesse ancora Meg…beh, meglio, mi sento più…ecco…leggera, come dopo che hai mangiato l’Activia [lo yogurt NdA]…diciamo che ho trovato la mia naturale regolarità…

Dopo questa fantastica conversazione riformiamo il gruppo, giusto per fare qualche sfida clandestina di carte. Poi ci buttiamo ancora un po’ sull’erba e, mentre mi accendo una sigaretta Ricky si appoggia con molta nonchalanche al tronco di un albero e comincia ad arrotolarsi una canna come se stesse girando una fetta di prosciutto attorno ad un grissino. Ora, io sono la persona meno moralmente valida per fare prediche però, per quanto scherziamo sempre sul fatto che Ricky è un drogato, vedermelo lì che si fa uno spinello senza  fregarsene assolutamente di niente, mi fa andare in bestia
-Ma è proibita! Dove la prendi?
-La droga esiste e non la si può eliminare- Poi si rivolge a Laura -Vuoi?-
Non mi arrabbio nemmeno. So che la prenderà, l’ha sempre voluta. Ha una specie di estro ribelle che poi si concretizza in cretinate come questa. La stiamo guardando tutti, compresa Santa Meg, che se non avesse così tanta paura della reazione dei suoi si fumerebbe anche una pila di canne. Ritorno all’attacco
-Ricky, a parte il fatto che è vietata, facesse almeno bene!-
-Sembri mia madre.- mi ride in faccia…adesso lo uccido: non per la droga, ma per il suo atteggiamento. Lo so che sono ipocrita, ma a volte ho dei momenti di crisi morale
–Ma insomma, le stai offrendo della droga!-
–E allora?-
-Allora non la potresti nemmeno avere!- non ce la faccio più, se non vuole capire io mi fermo qui
-E invece ce l’ ho, contenta?-
-No. Non sono contenta.-
-Cristo, Liz, è solo fumo.- fra un po’ mi sputa addosso. A questo punto potrei perfino dargli ragione
–Però, Liz, è comunque solo un po’ di erba.- entra in campo Dan
–Un po’ di erba?! E dall’erba a cosa passerà?-
-Io sono d’accordo con lei, è chiaro che l’hashish non fa certo bene, però è anche vero che ognuno fa quello che vuole. Senza contare che Liz può sempre cercare di farlo desistere.- ommioddio ho il sostegno di Meg. Ed è pure ragionevole
–Va bene, però non può mica fargli la predica.- fa Zack.
–Posso benissimo, visto che mi interessa che il nostro chitarrista non diventi un drogato.-
 -Ma Ricky è abbastanza grande da sapere fino a quanto può arrivare.- lo difende Dan.
–Ma Liz cercava solo di dire a Ricky che secondo lei faceva bene a non prenderla!- fa Meg
-Ricky si arrangia!- questo è Zack, che è stufo marcio della faccenda. Facciamo per guardarlo, ma lui si è alzato e se n’è andato. Mentre i due drogati fumano felici vado a riprenderlo. Si è accasciato di fianco al suo zaino, con un’espressione poco felice. Mi dice che ha lasciato a casa la tenda. Splendido.

Quando decidiamo di montare le tende mi accorgo di essere più o meno l’unica a sapere che qualcuno stanotte dormirà fuori. Tutti si mettono con immenso…ehm…spirito di gruppo e solidarietà a montare le tende, ma tempo tre secondi si accorgono che qualcosa non quadra. Dan, teorico compagno di dormite di Zack, gli chiede cercando di contenersi
–Dov’è la tua?-
–Ehm… mi sa che l’ ho lasciata a casa.-
Credo che con questa logica ferrea non andremo molto lontano
–Ce li avete i sacchi a pelo?- chiedo
–Si, perché?-
-Non vorrete mica dormire direttamente sull’erba, spero. Macchia!- Oddio, Laura alle prese con la vita vera. E si preoccupa dell’erba, lei che se l’è appena fumata…
–Dai, pensiamo a una qualche sistemazione per questi due disgraziati- fa Meg
–Non credo che anche stringendoci riusciremo a starci in tre in una tenda, almeno da noi, con tutti i quaderni, le penne e gli astucci di Lalla. Per non parlare dei pupazzi- Ricky protesta contro la quantità delle suppellettili di Laura –Ma a che ti servono?-
 -Sono un’artista. L’ispirazione può venire quando meno te l’aspetti- beh, questo è vero. Insomma, potete protestare voi, ma se una ha la crisi mistica nel bel mezzo del viaggio cosa fa? Ora che torna a casa perde tutta l’ispirazione. E i maschi non capiscono mai questi bisogni. Ti dicono che è colpa degli ormoni.
–A quanto pare dovrete dormire all’addiaccio. Mi dispiace- conclude Meg
–Non… non possiamo fare a turno?-
–Io ci sto. Non è giusto che anche Dan debba dormire fuori per colpa di the voice.-
-Va bene, dai. Fate prima voi due, poi io e Laura e infine Liz e Meg, va bene?-
-Noooo.- Laura ha da obiettare. Ma guarda…
–No cosa? E dai, fai uno sforzo. Non credo che la tua ispirazione venga meno se dormi sull’erba- replica Zack.
–Non dicevo questo. Mi è venuta un’idea- comincio a preoccuparmi seriamente. Probabilmente ci ritroveremo tutti a dormire in un fienile sotto a dei cavalli puzzoni
-L’erba è fredda e macchia pure il sacco a pelo, e non credo che le nostre mamme ne saranno felici, indi per cui dormiremo in auto-
Però, ha avuto un’idea davvero intelligente. Le dovrò fare i complimenti. Quella macchina è un sogno…dormirci con Miss Meg un po’ meno, ma vedrò di farmela andare bene lo stesso. Posso sempre pensare a Zack, nel mentre…Ad ogni modo, lasciando perdere scabrosi pensieri, dopo una marea di tentativi (vani) di montare le tende riusciamo ad infilarci dentro senza troppa grazia, giusto per dormire un po’. Io mi butto ancora vestita, andando qua e là alla ricerca della stecca di Gauloises, che poi scopro essermi stata requisita da Meg in un magro tentativo di farmi smettere. Cominciamo bene. Poi la mia dolce compagna di tenda comincia a “prepararsi per la notte”, leggi due ore impiegate a: mettersi il pigiama senza stropicciare gli altri vestiti che sono sopra, visto che la roba più utile è sotto a tutto, lavarsi i denti, sturarsi le orecchie, sciacquarsi le ascelle, lavarsi la faccia col gel anti “brufoli-escoriazioni-herpes-eczemi-ustioni-abrasioni-ematomi-sanguinamenti molesti-bubboni col pus”, detergersi i piedi, idratarsi le gambe con il latte all’olio di jojoba, spazzolarsi i capelli, pulirsi le mani, esfoliarsi la pancia e lavarsi i piedi, il tutto usando una specie di bacinella termica con tre litri di acqua che non so da dove spuntasse. E in un qualche modo è riuscita ad inondare la mia collezione di magliette dei Nirvana, cosa per cui la potrei anche ammazzare. Finalmente si decide a stendersi (e a ridarmi le sigarette), quando io infilo una mano nello zaino per raccattare l’accendino e mi ritrovo a toccare una roba molle e schifosa. Tiro un urlo e Meg comincia a pontificare, dicendo che “Chi sta lassù” ha deciso di punirmi per le mie attività illecite (cioè fumare), al che esco dalla tenda alla ricerca di Laura, che mette fuori la testa dal suo nido d’amore e mi guarda male
-Nello zaino c’è una roba molliccia e viscida che fa schifo e io non la voglio toccare ti prego prendila tu!!!-
Lei la recupera pazientemente e mi annuncia che è semplicemente della gelatina alla fragola. Della gelatina. Alla fragola. Ma che ci fa della gelatina alla fragola nel mio zaino?????? Adesso muoio. Liquidata la gelatina me ne ritorno dentro buona buona, ma Ricky comincia ad uscire dalla tenda perché “i rumori suggestionano Lalla”. Una volta accertatosi che non c’è nulla che possa attaccare o ferire la sua dolce metà se ne va anche lui, lasciando il resto del mondo libero di dormire.




SPAZIO MIO CHE PIU’ MIO NON SI PUO’…
Domando venia per il ritardo assurdo, ma la mia vita frenetica (leggi: studio, convegno a Udine, quantità industriale di prove di teatro…) mi impedisce di aggiornare con regolarità, perciò cercate di perdonarmi e di godervi il capitolo…passo a ringraziare…

SPLEEN: grazie mille! Ora la gita è avviata, e la santa Maria si sta infiltrando fra i membri del gruppo…tanto che Ricky fosse cannato già si sapeva (quanto amo quel ragazzo, nonostante Liz sia votata a Zack…). A proposito di Liz e Zack, hai visto che stanno facendo passi avanti? Credo che questa vacanza sconvolgerà un po’ le cose…

DIOMACHE: hahaha…peccato per la tua estate! Io forse, ma dico forse, riuscirò a fare una settimana al mare a casa mia con due amiche + una a Milano Marittima in mega gruppo, ma non ci giurerei!!! In questo momento anche io invidio moltissimo i Black Sheeps…sai, la scena del telefono l’ho scritta insieme a una mia amica, lei faceva Lalla, io gli altri tre…non ti dico! Ci abbiamo messo due ore, comunque il risultato è stato apprezzato!!!
PS: sto cercando di rimettermi in pari con la lettura di Violet Love! Un giorno ce la farò…XDXD…

L_S: vedo che la scena del telefono e quella di Ricky + mamma di Liz sono piaciute un sacco! Mi fa piacere…in questo chap Liz e Zack sono progrediti e durante la vacanza cambieranno parecchie cose…ho già parecchie ideuzze in testa! Abbi fede…e forse si sistemeranno anche Meg e Dan…chissà…ancora grazie per tutti i complimenti!!!!

AKI_PENN: non lo dire a me! Io sono segretamente innamorata di Ricky! Anche se ovvio, visto che Liz è il mio alter ego, il mio primo amore resta Zack…credo che questa lunga vacanza sconvolgerà un po’ gli equlibri del gruppo, ho intenzione di dedicarle qualche chap (non so ancora di preciso, però non la voglio tagliare troppo presto!)…sì, Meg e Dan sono più-o-meno insieme, ma al fascino di Nick non resiste nessuna!!XDXDXD comunque sono tutti sui 17 anni le ragazze e 18-19 i maschi (fa conto terza e quinta superiore…)

Scusate le risposte infinte, ma sono un filino logorroica!^_____^

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Capitolo 8
*** Ermanno, Bernardo e tutta la ciurma ***


Liz8 Pensavate che non sarei tornata più, vero? E invece…………rieccomi!!!!!!!!!




Sono le quattro e venticinque e NON  tutto va bene, perché un tremendo gallo si è messo cantare. Ma i galli non rompono all’alba? Fuori non c’è nemmeno la luce,porca miseria. A colazione sembravamo Al Bano e gli altri sull’Isola dei famosi, stracciati, distrutti e con una faccia da morto spaventosa. Per colazione c’era solo l’orrida marmellata di fichi di Laura e a me è venuta leggermente la depressione. Allora mi sono accesa una sigaretta completamente a stomaco vuoto e Meg mi ha lanciato un’occhiata pazzesca da Ispettore Sanitario. Uffa. Dopo la colazione io e Laura abbiamo deciso che per la nostra salute mentale era meglio allontanarsi dal bivacco ed andarcene a fare la spesa. Mentre chiacchieravamo lei mi fa
-Ma scusa, non si dovrebbe dire sacchi a peli? Mica ce n’è solo uno, di pelo dentro…-
La guardo al di là della nuvoletta di fumo
-Eeeeeeeeeeh, che ne so…non credo che ci siano i peli dentro. Mi sa che c’è solo dell’imbottitura. Forse dovrebbero chiamarlo sacco ad imbottitura-
-Ma a pelo è più fashion-
-Chi lo sa, magari in mezzo all’imbottitura c’è davvero un pelo, tipo caccia al tesoro-
Stava per replicare, ma siamo entrate nel micro supermercato del paese, e non siamo più riuscite a discutere. Al momento sono piantata davanti al banco frigo perché fa fresco, mentre la mia cara amica compra roba assurda, come lo yogurt alle erbe ed il pane con i pezzetti di cipolla. Mi chiedo chi li mangerà. Dan, probabilmente, che tanto è tonto e non si accorge di quello che ingurgita. Intanto attacchiamo bottone con la tizia del negozio, perché abbiamo bisogno di un  ruscello in cui riempire la bottiglietta d’acqua di un vecchietto dei gelati che ci ha pietosamente chiesto un favore. In questo posto sono tutti molto più simpatici e, non so, rilassati…insomma, chiacchierano ,ti chiedono dei piaceri, non sono diffidenti e schizzinosi come a casa. Sono proprio fuori dal tempo. Poi alla signora salta il matto ed urla
-Augustooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!-
E arriva una specie di vecchietto incartapecorito con una faccia simpatica che ci porta fino a casa sua, prima di restituirci ai nostri compagni. Fa salire Laura a cavallo, il suo sogno, e si mette a parlarmi dell’andamento dei campi nell’ultimo semestre. Io lo ascolto prima un po’ sconcertata, poi semplicemente estasiata da questo tizio che sa ancora parlare di campi con totale amore per quello che fa. Comincio a chiedermi dove siamo capitati, ma poi smetto di pensare e mi godo semplicemente l’aria satura di profumi, in attesa del ritorno di Laura. Prima di andarcene riusciamo perfino a strappare un invito a cena per questa sera, con la promessa di incontrare anche i loro figli. Quando però ritorniamo alle tende i BS non sono molto convinti, ma è comprensibile: se avessero visto Rosa ed Augusto non farebbero così gli schizzinosi e verrebbero subito. Alla fine riusciamo a smuoverli dal campo, e Meg si trucca addirittura. Ha una che di Michael Jackson ma la teniamo per buona, non credo si scandalizzeranno più di tanto.
Dopo una meravigliosa salita lungo la strada che porta alla loro casa ci troviamo davanti al casolare, con la signora Rosa che mantiene vivo il fuco. Quando ci vede si illumina (d’immenso) e ci sorride beata
-Oooh, ciao ragazzi-
Facciamo un po’ di presentazioni, tanto per gradire
–Loro sono Zaccaria, Riccardo e Daniele, e lei è Margherita.-
-Piacere, Rosa. Sono contenta che siate venuti, rallegrate un po’ la serata.-
Appena entrati mi convinco che se non sapessi che è vera direi che se la sono inventata: enorme tavolo con tovaglia a scacchi, vasi di fiori ovunque, mensole di legno, travi di legno, tutto di legno! E poi pentole appese al soffitto, un camino gigantesco ed una stufa di ghisa per l’inverno. Alle pareti piccoli quadretti di buon gusto, acquerelli semplici, ma eleganti. Un’atmosfera casereccia che manda Laura in visibilio. Io mi chiedo come saranno i figli. Me li immagino un po’ come i genitori: innamorati della campagna, semplici, molto alla mano. E mentre mi perdo nei miei pensieri Zack mi batte sulla spalla, perché Rosa sta servendo la cena: lasagne al forno, arrosto e torta con dei petali di rosa. Essenziale ma delizioso, come i due coniugi. È tutto talmente perfetto che solo Ricky che tenta di ruttare a bocca chiusa mi riporta alla realtà. Effettivamente per quanto tutto possa sembrare idilliaco ci sarà sempre Ricky pronto a riportare l’atmosfera a livello rutto, e questo mi fa stare bene.
–Sapete, stasera tornano i nostri figlioli…- comincia Rosa
-Sono andati in vacanza- continua Augusto
-Si, in quel posto là….-
-Quello che si chiama…-
-Non me lo ricordo…-
-Ma si, quello con quel nome…- non riesco a capire dove siano finite quelle povere anime, sarà una di quelle isolette asiatiche col nome impronunciabile
-E vero, quell’ isoletta là…-
-Si chiama…-
-CUBA!!- ma a parlare non sono ne Rosa, ne Augusto, ma Ermanno e Bernardo, i loro freschi figlioli ventenni, che avrei immaginato pargoli di chiunque, tranne che loro. Sono delle specie di rasta man, tutto tranne che dediti alla campagna, un po’ come se Paris Hilton fosse la figlia di Giovanni Rana, tolto il fatto che Ermi&Berni sembrano vagamente più intelligenti di Paris Hilton. Dopo aver ricevuto un caloroso benvenuto da parte della loro mammina (che li chiama ancora bambini) ed esserci presentati ce ne andiamo in veranda, giusto per parlare un po’
–E così fate musica?- ci fanno. No, guarda, siamo una scuola di sushi
–Beh, si, formiamo una band.-
-Che genere?-
-Aehm… in generale punk e grunge.-
Quest’affermazione deve averli in parte sconcertati. Effettivamente Meg è una delle visioni meno punk che conosca, ma Zack è molto grunge, ed ovviamente anche Ricky fa valere la sua vena ribelle. Io e Laura siamo trasandate. Dan è semplicemente tonto
-Che assortimento.-
Pausa
-E andate al mare?- che, non si può???? Insomma, mica ci possiamo rinchiudere…
-Già- concludo –Un po’ di riposo dal lavoro– come se lavorassimo sul serio. Ma non importa.

Oggi è un’altra serata di vacanza. Riassumo la giornata: ore perse a far entrare Laura in acqua, cosa praticamente impossibile, ma ci siamo divertite comunque. Poi ovviamente quando si è decisa si è buttata su delle alghe e ha cominciato ad urlare finché Ricky non si è deciso ad andarla a riprendere. Poi nel pomeriggio ho approfondito la mia conoscenza personale di Dan, stando stesa al sole per tre ore con lui, che non ha fatto altro che commentare Meg: quanto bene stava con quel costume azzurro, quanto carini erano i suoi capelli, quanto era bello il sole sulla sua pelle, e tutta roba così. A me veniva un po’ da vomitare, ma non ci ho fatto molto caso. Tutto sommato non è così stupido, e se Meg gli piace davvero, meglio per lui. Che vi devo dire. Io mi sono concentrata sugli strepiti di Laura e sull’eterna pazienza di quel sant’uomo (adesso capisco perché si fa le canne: troppo tempo con Laura manda in malora anche i cervelli migliori…). Beh, la cosa più intelligente a cui ho pensato oggi è stato che Zack è veramente perfetto, o quasi. Diciamo che forse forse mi piace. Mi consolo, anche perché Meg sta cercando di spingermi fuori dalla macchina (stasera tocca a noi) perché le da fastidio l’odore del fumo (se non la smette di tormentarmi per le sigarette la ammazzo, e poi siamo in una decappottabile, cos’ha da rompere?). Improvvisamente mi molla una spinta più forte delle altre e mi ritrovo a rotolare giù dal cofano. Me la tiro dietro, senza  sapere come ho fatto a superare il vetro davanti. Spero solo di non averlo rotto.

Sole. Aiutttttttttoooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!! Io sono una creatura d’ombra, un essere notturno, come posso prendere il sole??? Unica nota buona: Laura si è presa una pallonata fenomenale in testa, da parte di un branco di australopitechi disevoluti che quando il loro “capo” ci ha viste (noi ragazze, intendo) ha gridato
-Ah, ma voi siete… TONIIIIII!- e ha smesso di urlare solo quando quel cavolo di Toni è giunto al nostro capezzale. Poi si sono messi a discutere
-Secondo te sono loro?-
-Loro chi?- siamo noi, testa di porro! Tre meravigliose ragazze che come tre sirene si rosolano al sole (io mi sto friggendo, ma è meglio non puntualizzare)
-Quelle di Ermi e Berni-
-Ne mancano tre, però possono essere loro-
Ok, mi alzo, e vado a cercare un punto d’incontro fra le due culture. Mi sento molto Star Trek.
-Aehm, scusate… chi-si-e-te?- scandisco bene, chissà che capiscano. No, non capiscono. Laura giunge a darmi una mano.
-Co-no-sce-te-Er-man-no-e-Ber-nar-do?- ancora nessuna risposta. Forse hanno dei problemi di udito. Chi lo sa.
-Ragazze,esaminiamo il contesto- Meg comincia ad organizzarci come fossimo una squadra di cheerleader mettendosi a disegnare il “piano” sulla sabbia bagnata
-Allora, il problema è comunicare con le forme di vita pluricellulare a riproduzione si spera sessuata che ci stanno di fronte- io spero di no, chi vuoi che ci vada con loro?
-Scriviamo le caratteristiche della specie: braccia lunghe, probabilmente di derivazione scimmiesca, arti inferiori coperti da almeno cinque centimetri di pelo, un probabile incrocio con una capra, occhi sporgenti, cervello a quanto sembra piccolo come un pistacchio. Mi seguite?-
Nessun problema, certo che quei trattati scientifici servono, dovrei votarmi alla scienza. Comunque, Meg continua il suo discorso.
-Bene. Ciò porta a una grande difficoltà di rapporto tra queste creature antropomorfe e la nostra razza, molto più evoluta dal punto di vista sia fisico che intellettuale- Annuiamo convinte
-Dunque. Hanno detto di conoscere Ermanno e l’altro, il che è un buon segno. Forse riusciremo a capirci tramite delle immagini-
Guardiamo gli scimmioni amorfi. Anche con le immagini sarà molto dura.
-Laura, vai a chiamare i ragazzi, ci saranno d’aiuto. Liz, prendi il tuo cellulare. Gli mostreremo le foto che abbiamo fatto a casa di Rosa e Augusto-
Wow, che organizzazione. Mi dovrò far prestare un po’ del suo spirito pratico, tanto a lei serve solo per sistemare le cene dell’ACR. Nel giro di qualche ora abbiamo scoperto che facevano sul serio, nel senso che conoscono i due rasta e che sono meno cerebrolesi di quello che credevamo. Non male…thank you Miss Meg.






SPAZIETTO MIO CAROCARO:

Domando infinte volte perdono per i miei ritardi allucinanti, ma in questo periodo in teatro mi stanno massacrando e conciliare tre spettacoli con una scuola da 42 ore la settimana non è proprio semplicisssssssssimo…ad ogni modo, anche se in ritardo spaventoso, sono arrivata con l’ottavo capitolo, che mi serve come assist per il prossimo (che sarà piuttosto ricco di colpi di scena)…
Vado a ringraziare:

AKI_PENN: non ti disperare, sono tornata!!!!! Spero in questo periodo di riuscire ad aggiornare un po’ più spesso…eh sì, fra Liz e Zack puoi proprio aspettarti delle gran svolte, ho già tutto in testa ma non svelerò nulla…sorpresa! Comunque anche io sono follemente innamorata di Ricky, come resistergli???XDXDXDXD


L_S: tutte le tue speranze per Zack e la sua love story saranno presto esaudite, abbi fede! A breve saranno grossi sviluppi…vedrai…e la povera, povera Meg va lasciata cuocere nel suo brodo, la cara-santa-pura Meg…grazie per tutti i complimenti!

Grazie anche a quelle buonanime che l’hanno messa tra i preferiti e quella mandria di pie persone che l’hanno letta!!!!
Baci, Checie

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Capitolo 9
*** Here is the salsa! ***


Liz9 Oggi, cioè domani, rispetto a ieri, i cari troll sono in attesa di vedere il filmato del nostro concerto, mentre noi ci riprendiamo dalla mattinata. Abbiamo giocato a Beach volley scoprendo il talento nascosto di Dan, nonché il mio, che spalmandomi sempre sulla sabbia ho salvato i palloni maledetti di Laura e Meg, che non erano poi molto attive. I due uomini si sono limitati a catalizzare l’attenzione degli avversari sulla conformazione particolare della costa, piuttosto che sul pallone e quindi, dopo lungo sudare, siamo pure riusciti a vincere. Ed ora il tremendo filmato, con tanto di interviste nel “backstage” del concerto, cioè tre secondi prima di cominciare, con noi assolutamente deliranti ed in preda allo sconforto (o meglio all’ebbrezza, visto che siamo depressi solo se abbiamo sonno).

Atto I Scena I: l’intro
L’occhio dello spettatore viene allietato dalla visione di un punto bianco che si espande, dando vita al maxi-didietro della prof. di greco del Classico, che tenta di decorare le finestre con della carta adesiva rosa.

Atto I Scena II: Intervista a Meg e Zack (che bruuuuuuuuutta coppia)
Intervistatore: -Ed ora, alcune domande ai nostri idoli- [guarda Meg] –Margherita, da quanto suoni?-
Meg (con sguardo altissimamente self-confident): -Quasi dodici, ormai!
I: -Un enfant-prodige, allora! E, senti… riguardo alle voci che vogliono del tenero tra te e Daniele, cosa rispondi?-
M (rossa in faccia): –Ehm… domanda di riserva?-
I (in preda allo sconforto): -Una frase storica?-
M (in evidente catalessi cerebrale): -Oh… w l’ Hellas Verona! (rinomato team calcistico della bella Verona. NdA)-

La camera passa oltre, raggiungendo Zack che borbotta qualcosa che assomigli molto a “Defy You”

I (ignaro): –Zaccaria…-
Zack (evidentemente irritato): –Zack, grazie-
I: -Zack. Dunque, credi di essere un buon esempio per gli studenti qui riuniti?-
Z (sorridendo affabile): -Si-
I (ancora più ignaro di prima): -Vediamo, fumi?-
Z: -Si-
I( un po’ preoccupato): -Bevi?-  
Z: -Logico-
I (decisamente ansioso): -Ti droghi?-
Z: -Ci ho provato-
I (in cerca di una via di fuga): -Qualcosa che vorresti dire ai tuoi fan?-
Z (posseduto ed assatanato): -I want to kill you…-

L’intervistatore decide che ne ha abbastanza

Atto II Scena I: Intervista a Liz e Dan
I (mentre Liz cerca di acconciare la chioma di Dan): –Bene, un’ intervista a due! Allora, piatto preferito?-
D: -Pizza-
L: –Biscotti Plasmon–
I (sapendo già che le nostre risposte saranno DECISAMENTE ovvie) : -Tipologia di ragazza/o ideale?-
D: -Non troppo alta, bionda, occhi scuri, che sappia suonare uno strumento, appassionata di scienze- chi mai sarà codesta giovin pulzella?
L: -Alto tanto, capelli biondo scuro, occhi azzurro ghiaccio, abbastanza romantico e con una bella voce- Ok, neanch’io muoio di originalità
I (profondamente divertito): –Qualcosa di poetico?-
Dan (in evidente stato confusionale): -Ehm… la donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole, recando in man un mazzolin di rose e viole…-
L (credibilmente più poetica di Dan):–In qualche posto del mondo è sempre mattino-

Atto II Scena II: Intervista a Laura e Ricky (per fortuna che è l’ultima intervista perché se no non vi sareste goduti le altre)
I (che come prima, più di prima [t’amerò] non sa ancora cosa lo aspetta): -La coppia più famosa della scuola… una dichiarazione?-
I due si guardano per un nanosecondo e poi attaccano a baciarsi con trasporto. Per fortuna il cameraman si degna di spegnere e riaccendere quando la coppia ha finito
I (che spera di essersi ripreso): -Allora, una frase… decente?-
R&L (in coro): -Hasta la victoria siempre!-
I (ormai conscio di non potersi più riprendere): –Ehm, un suggerimento ai fan?-
R (speranzoso di trovare nuovi clienti): -Venite da me a comprare la roba, è di prima qualità, e posso fare un piccolo sconto ai primi tre-
L: -Per caso qualcuno ha già visto la preside? Che gonna ha, che mi preparo psicologicamente?-

Atto II Scena III: L’addio
Giunge Zack, brandendo minacciosamente una bottiglia di birra, e piazzandosi fra i due lovers

Z: –Ehi amico, ricordati che siamo seeeempre i meglio, ok? E se vai a fare da cameraman agli altri, sarò il tuo peggior incubo...- Ommioddio, è fantastico. Togliamo il “forse forse” al “mi piace”

Il suddetto Zack comincia a spingere Dan in giro per la palestra con sommo sconforto del cameraman

I: –Pazzia pre-concerto?-
Z (completamente fuori): -Quasi. Vuoi unirti?-

Poi noi sei tutti ci buttiamo sulla poltrona una volta esclusiva di Laura e Ricky e ci mettiamo a fissare la camera con estrema concentrazione

I (contento di essere giunto alla fine del filmato): - The Blaaack Sheeeps!-


Visto che beeeeel video? Spero solo che non abbia dato troppo alla testa a Toni e company, ma temo che la mia speranza sia vana visto che sento le loro voci orangotanghesche che ci invitano a ballare. Stasera. All’aperto. Beh, dai, non dev’essere male. Posso farcela. Sulla via del ritorno decidono di mostrarci il posto ed è…beh…molto caratteristico: panchine bianche, pista da ballo leggermente sopraelevata e chioschetto di paglia, come nei migliori film sulle vacanze estive. Poi uno dei gorilla fa
-Qui si balla latino americano!-
Breve scambio di sguardi. Spiace dirlo, ma sono l’unica del gruppo che sa mettere in fila tre passi di latino-americano, anche se Laura non se la cava male. I nostri ciceroni sembrano intuire l’ansia che pervade i BS
–E` divertentissimo, vedrete che vi divertirete!- complimenti alla sintassi! Non si ripetono le parole in una frase…ma comunque…
 -Ehm… certo, non vediamo l’ora!- Meg si spiaccica un sorriso sul muso volpino tanto per sembrare rilassata: probabilmente lei è quella che se la cava peggio a ballare, nettamente al di sotto di Zack, e perfino di Ricky. Dan non saprei come se la cava, immagino che si limiti a fare qualcosa di molto tonto.
 





Per quanto tonto possa essere il nostro batterista non lo sarà mai quanto il vestito di Laura: tendente al giallo con dei fiori credo rossi, riesumato dall’armadio di qualche prozia sotto sale ed odoroso di naftalina. Esattamente il genere di cose che mandano Laura in estasi, e gettano tutti gli altri nello sconforto più immenso. Io sto ancora cercando di far riprendere Zack dallo shock per aver scoperto che Toni&famiglia ascoltano house (e per aver mangiato l’insalata di riso mia e di Laura, in cui abbiamo buttato tutti gli alimentari che stavano per andare a male, compresa una scatola di olive dell’era napoleonica). Cerco di non fargli vedere il look di Laura: le sue precarie condizioni potrebbero avere un improvviso peggioramento. No, non sono un’amorevole crocerossina, come il mondo sta pensando, ho solo colto l’occasione per stare un po’ con Zack. Ormai, manca solo che ci facciamo una bella dichiarazione e poi siamo a posto. Si vede lontano un miglio che ne sono perdutamente innamorata, e lo stesso vale per lui. Unico problema: nessuno fa il primo passo, e la cosa sta diventando snervante. Ad ogni modo, cerchiamo ogni scusa per stare insieme per conto nostro, come adesso. Sono tutti allegri per via della balera di latino-americano, ed io sto solo sperando che nella confusione della musica Zack prenda il coraggio a due mani e metta un po’ in chiaro la questione. Per ora si limita a guardarmi di sottecchi, con il suo solito sguardo intrivellato
-Grooooooong- mugugna. È matematicamente impossibile che articoli una parola, si esprime per fantasiosi grugniti
Gli caccio in bocca un cucchiaio di insalata di riso (quella che ha avanzato) e sbuffo. Non è che mi rompa stare con lui, ma insomma! Sembra una scimmia quando fa così. Lo fisso. Come al solito ci sono trilioni di cosa che gli vorrei dire, ma non mi esce nulla. Si sposta verso di me
-Dobbiamo proprio andare a ballare? Non è che mi senta una meraviglia…-
Si sposta ancora. E ancora. Se si sposta una altro po’ mi tocca. Appunto. Mi ha sfiorato il braccio. Diventa viola. Incredibile, Zack che arrossisce solo per avermi toccata appena appena…Vorrei abbracciarlo, ma so che non devo. Guarda Meg, che aiuta Dan ad alzarsi dal prato, dirigendosi insieme alla drogo-coppia verso la discoteca all’aperto. Personalmente non mi alzerei più da qui, ma temo di esserci costretta. Lo spingo su, finché si decide a mettersi in piedi e a muovere un passo. Sembra uno zombie dell’alba dei morti viventi, cammina sbandando ed oscillando in tutte le direzioni.
-Unghhhh…-
Gli afferro le braccia tentando di spingerlo in avanti, ma oppone resistenza e ci sfracelliamo per terra come due ebeti. Lui si mette a pancia in su, con i capelli davanti alla faccia e comincia a mugugnare agitando gambe ed braccia a mo’ di tartaruga rovesciata. Lo so, amo un pazzo. E allora?  


Breve riassunto della serata: quando ci degniamo di arrivare c’è già l’orchestrina che suona e, nonostante tutti i miei tentativi per convincerlo, Zack non vuole ballare latino-americano con me. Allora mi rassegno a ballare con Laura che, per sua fortuna, riesce ad improvvisare qualcosa di carino, ma quando cerco di farle fare quella piroetta cretina che avevamo provato a casa mia perde totalmente il controllo del suo corpo e si lascia sbatacchiare di qua e di là. Poi quando vede passare Ricky si unisce a lui e fanno una specie di trenino a cui si attaccano tutti, in fuga verso le panchine. Alla fine ci sediamo tutti e ci portano un cocktail orrendo che andrà bene forse per Meg, ma per le persone normali no di certo. Io e Ricky ci scambiamo degli sguardi addolorati, ma poi la mischia si rialza e ricominciano le danze. Meg mi chiede umilmente se può ballare la bachata con me e mi tocca per forza, visto che non ho voglia di sorbirmi una tirata infinita sul fatto che con lei non ci sto mai e, se non fosse che dormiamo insieme, per me lei potrebbe anche non esistere. Cosa che, detta fra noi, è la pura verità. Nel punto cruciale del ballo, mentre cerco di non incastrarmi in un complicatissimo gioco di piedi, Santa Meg si blocca improvvisamente, fissando Dan che parla con Zack come se nient’altro al mondo avesse importanza (compresa me, che sono quasi caduta per terra, visto che il complicatissimo gioco di piedi non mi è riuscito)
-È così…- attacca Meggie
-…tonto?-
Mi squadra indignata, guardandomi come se fossi una delle canne di Ricky
-Dolce, premuroso, attento, simpatico, intelligente, culturalizzato…-
Preferisco non rispondere e cerco di farla concentrare di nuovo sulla danza, ma mi molla e se ne va con passo leggiadro dal suo amorevole cavaliere, che nel frattempo ha terminato l’interessante di battito con The Voice
-Ehm…Dan…- e si blocca
Proseguo io per lei -…ti andrebbe una romantica passeggiata sulla riva del mare o una sensuale salsa sulla pista da ballo?-
Meg mi fulmina per la tremillesima volta da quando siamo partiti
-LIZ! MA INSOMMA!-
-Ma insomma che? Sei più lenta di un calamaro con l’ernia, ora che lo invitavi mi nasceva un figlio…-
Getta una sguardo che secondo lei è “invitante” verso il nostro povero batterista, che ben felice se ne va con lei, urlandoci
-Beh, divertitevi!-
Io guardo Zack e lui guarda me. Siamo entrambi un po’ perplessi. Poi lui finalmente apre bocca
-Ehm…avrei un bisogno impellente…-
-Devi andare alla toilette?
-Eh, si…chi lo sa…-
E si alza, lasciandomi lì come un banano sfiorito.

Che serata carina, vero? Sto tentando di decifrare l’espressione di Zack, che da quando si è deliberatamente inventato una formidabile pisciata ha la faccia un po’ colpevole, ma le mie elucubrazioni vengono interrotte da CannaMan, alias Ricky il Chitarra
-Qualcuno ha una sigaretta, senza che mi alzi?-
–Boh, non lo so, forse nella borsa…- nemmeno io muoio dalla voglia di alzarmi
-Daiiii Liiiiz…-
-Per piaceeeereee…-
-Forza,alzatiiiii…-
Ma con che razza di scrocconi ho a che fare? Però mi alzo lo stesso, afferro l’involto informe che Laura definisce eufemisticamente “borsa” ed estraggo non una, ma ben due stecche di Gauloises. Strano, giurerei di averne messa solo una
-Cavolo Liz, sei fornita!-
-Le avrà messe mia mamma, io ne avevo presa solo una.-
-Che dolce cara mammina- pausa -sgancia-
Tutti si passano le MIE preziose Gauloises, come in un rito satanico
–Tua mamma lo sa?- Dan sembra piuttosto colpito
-Si, dopo le prime volte se la sono messi via, tanto lo sapevano che avrei continuato lo stesso, anche se mi chiudevano in casa.-
-Tipo i miei con Ricky, non vogliono che fumi io, ma lui va bene- i suoi di Laura sono, da sempre, il massimo dell’ingiustizia
–Ecco, una cosa così-
-Tu Zack?-
-Non saprei, se se ne sono accorti non mi hanno detto niente, ma è probabile che non lo sappiano ancora- alla fine la voce si incrina un po’
-Genitori attenti…-
Ecco, questa è davvero un a pessima battuta. I suoi di Zack, divorziati, fanno a gara a chi si occupa meno del figlio, e dire che sono menefreghisti è fargli un complimento. Sua mamma l’ha perfino lasciato andare a vivere da suo padre, nonostante fosse stato affidato a lei, e il suddetto genitore si limita a dargliele tutte vinte. Bello, no?
Io sono leggermente stanca e, dopo aver schiacciato la cicca sotto il piede, comincio a fissare i ditini prosciuttosi di Dan che battono sulla tastiera del cellulare, mentre scrive a qualcuno (spero non la sua patetica sorellina di otto anni altrimenti mi sparo). Poi me ne vado in tenda e, quando entra Meg, mi giro con molta eleganza verso il telo verdastro che ci sta sopra la testa, passando sopra al rito pre-nanna della Signora Tastierista. Poi si stende anche lei ed attacca con una filippica su Dan, sul fatto che non ha il coraggio di spingersi troppo in là (cioè dirgli che è un tipo carino), che non se la sente, dopo che con Zack si erano quasi messi insieme (anche se lui se ne frega di quello che fa Meg perché -È troppo preso da te, Liz!-) e che, se fra di loro funzionasse, ha troppa paura che lui la lasci per una ragazza più simpatica ed attraente (cioè una ragazza qualunque). Quando arriva al punto in cui esprime i suoi timori riguardo l’alito di Dan decido che posso tranquillamente mettermi a dormire, e così faccio.











SPAZIO AMOREMIO:
dopo secoli e secoli, sono riemersa dalle tenebre con un nuovo chap! fatemi sapere cosa ne pensate...

Ora faccio un po' di danke-danke a: le 191 persone che si sono lette il capitolo, le 4 che l'hanno aggiunto ai preferiti e ad AKI_PENN che ha recensito (non ho tempo di ringraziarti personalmente!)
Pardon, vado di fretta, ma davvero GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE a tutti quanti!!!!!!!!!!!

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Capitolo 10
*** Il bacio tanto atteso ***


Liz10 Mattina dopo. L’ostessa Meg si avvicina minacciosa con una tazza di Nesquik (Laura ma non avevi nient’altro da farci mangiare?????) e cerca di buttarmi fuori dal sacco ad imbottitura
-Lavati i denti-
-Perché?-
-Perché di mattina ci si lava i denti…SEMPRE…-
-Aochèi-
Decido che alzarmi è la soluzione migliore. Fuori c’è Ricky (che ha già Rickato troppo), Dan che snocciola le pesche, mentre Laura fissa Toni con sguardo rapito. A quanto pare il programma della giornata è scalare un monte per arrivare al mare, cosa che mi riservo di non capire. Ci incamminiamo su pella cima e io faccio per accendermi una sigaretta quando Incredigirl (cioè Laura) mi dice di spegnere “perché deturpi l’ambiente”. Io deturpo? E il brutto muso di Toni non deturpa mica? Possiamo spegnere anche lui? Anche perché non ce la molla un attimo di fanfarare a mo’ di tortura egizia (o di piaga cinese che dir si voglia). Io starei tentando di ammirare il paesaggio, cioè Zack che cammina allegramente su per il sentiero, felice e contento molto Heidi. I BS sono fermamente convinti che fra massimo tre giorni saremo già sposati con dieci pargoli al seguito, ma io cerco di farli desistere. Non ho mai visto uno più lento di Zack nei rapporti interpersonali. Arriviamo dunque al mare (che ovviamente sta sul cucuzzolo della montagna, vero Laura?) e io e la mia omozigote attacchiamo con
-Sul cucuzzolo della montagna, ci sta un mare grande così, noi ci andremo a fare i tuffi, con addosso un paio di…slip slip!!!-
mentre tutti gli altri ci ascoltano con sommo disgusto. Ad un certo punto mi fermo su quella che sembra essere la cima della montagna e vedo davanti a me una discesa sassosa, lunga all’incirca (ovviamente) come la salita. Mi giro verso Toni
-Dobbiamo scendere?-
-Ovvio, dove è che ci sono i mari in cima alle colline?-
-Ma non era più semplice girare intorno al colle?-
Toni ha improvvisamente un’illuminazione. Cristo, non ditemi che non ci aveva pensato
-Ehi, hai ragione! Beh, facciamo così la prossima volta, no?-
Mi rifiuto di andare oltre. Credo che ora della fine della vacanza lo sgozzerò. Dai che scherzo! Toni tvb 4e…lasciando perdere…dopo un pochino arriviamo alla spiaggia e mi convinco che l’assolutamente inutile fatica della salita al colle ci sta ripagando. La sabbia finissima ed il mare fresco sono veramente il massimo che uno possa chiedere ad una spiaggia. Laura decide che l’acqua è sufficientemente calda per fare il bagno e si tuffa, seguita a ruota da Ricky. Io prendo il mio cappello di paglia nera a tesa larghissima, inforco gli occhiali da sole a mosca (neri) e mi piazzo a leggere, mentre Miss Meg, al mio fianco, si sistema i laccetti del bikini azzurro e comincia a fissare Dan con l’espressione di un tonno. Io immergo ulteriormente la testa nel libro, giusto per non sentirmi elencare i settantacinque pregi di Mr. Tonto, che comprendono l’essere biondo, l’assomigliare a Valentini (per chi lo conosce), il saper suonare la batteria, l’essere un pazzo furioso, nonché tonto cronico, e l’avere l’invidiabile qualità di sopportare la suddetta ragazza. Notevole. Meg non fa nemmeno in tempo a cercare di togliermi il libro dalle mani (per fare quanto detto sopra), che Lally-Lally la Bassista ci tira in acqua per i piedi, mandando in malora il mio cappello. Allora ci arrendiamo e ci uniamo alla Sfilata dei Tuffi. Io come tuffatrice sono una colossale schifezza, ma quello che ci lascia più a bocca aperta è Dan: si fionda in mare con una perfetta e stupefacente capriola, senza sollevare neanche mezzo schizzo al momento dell’impatto con l’acqua. Mi sfugge un applauso, subito scoraggiato dalla triste esibizione di Zack, un tuffo a bomba degno di lui. Ma è Zack, quindi lo perdono.

E proprio mentre sto ridendo con Zack del suo tuffo orrendo mi squilla il telefono. È la mamma, che deve essersi accorta che non sono in casa solo perché non mi sente più inveire contro Nick
-Tesoro?-
-Eeeeeh…ciao mamma!-
-Amore, com’è il tempo?-
-Carino-
-Hai preso freddo?-
-No-
-Ha piovuto?-
-No-
-Sei abbastanza vestita?-
-Sì-
-Mangi abbastanza?-
-Sì-
-Fa freddo la notte?-
-No-
-Ti stai divertendo?-
-Certo-
-Hai voglia di tornare a casa?-
-No-
-Amore mio, ma non ti manchiamo nemmeno un pochino pochino pochino?-
-MAMMAA!!-
-Va bene, va bene. Papà è in ufficio, ti passo Nick…bacini bacini!-
Probabilmente qualche giorno fa si è dimenticata di comprare l’acqua ed ha deciso di bersi il cervello, perché da sedici anni a questa parte non l’ho mai sentita dire “bacini bacini” con quel tono tutto mieloso
-Ou!!!!!-
-Ciao Nick…come te la passi?-
-Ogni tanto vado fuori col fratello della rossa-
-Aaaaaah, Angu!-
-E chi èlo?- (chi è? --- traduzione nel mio magnifico dialetto!NdA.)
-Ehm…il fratello della rossa-
-Che nome ciò!-
-Sai com’è…i favolosi anni Novanta…-
-Vàra (guarda NdA) che siamo nel 2008-
-Errrr…giàààààààà…ciao ciao Nick, saluta papà quando torna…-
Oddio che conversazione. La mia famiglia ha l’incredibile talento di sfinirmi dopo tre secondi che gli parlo. In compenso anche il resto dei BS non è messo molto bene: Laura chiacchiera amabilmente con i suoi ventisei fratelli, Dan ridacchia, Meg manda baci al telefono a sua mamma e Ricky ha appena sbattuto il telefono in faccia a suo papà. Dice che non si può parlare con un dottore dei propri problemi. Per chi non lo sapesse il papo di Ricky fa il fisioterapista ed è una persona molto pragmatica, mentre sua mamma, che è una correttrice di bozze, è un mito nel trovare gli errori in quello che fanno gli altri, non altrettanto in quello che fa lei.

Note di vita:
·    Lalluz la basso-ragazza si è fatta un rasta! No, dico..uno! Non importa mi rifiuto di risponderle…
·    Ci hanno pseudo-ingaggiati per un concerto a una festa di compleanno in settembre
·    Una pattuglia ha cercato di farci sloggiare dal posto in cui eravamo accampati, ma noi, chiamandoli con molto charme “maiali fascisti” (niente di personale coi fascisti, non vuole essere propaganda politica né altro di simile NdA), ce li siamo tolti di torno

Fine delle note di vita.

Vuot e vuanderful naigt!!!! This Abend haben wir der Falò...capito? (che bella notte! Stasera abbiamo il falò! NdA) Ci ho messo trent’anni a decidere cosa mettere, visto che mi so organizzare molto molto bene. Braghette nere, top nero con delle mezze schifezze viola e, ovviamente, Converse nere (con le firme dei BS). Ho dovuto anche raccattare l’ombretto viola, la matita nera e grazia che mi sono risparmiata il rossetto scuro che mi ha regalato Meg l’anno della Cresima (mi ha scioccata profondamente). Stavo riemergendo dalla tenda, quando mi sono ricordata delle Gauloises e le ho ficcate in una specie di bisaccia (nera, of course). Fuori c’era Zack che mi aspettava il quale, alla visione del mio alter ego nero, ha fatto un mezzo fischio strozzato. Quando siamo arrivati giù in spiaggia erano lì tutti presi dai salamini e dalle costatine, tranne Ricky con una sigaretta in mano e la faccia perplessa. Ho abbandonato Zack al suo destino e mi sono avvicinata al nostro disperato chitarrista che mi ha infilato le mani in borsa alla ricerca dell’accendino (regalo di Matt, quando, due anni or sono, mi ha iniziata all’arte del fumo spasmodico, cosa che mi pento di aver imparato, ma che non posso smettere). Dopo il primo tiro si è messo tranquillo e mi ha invitata a fare una passeggiata al faro, mentre la donna della sua vita cucinava maiale per tutti. E allora eccomi qui, che sono tesa e mi sono fumata due sigarette di seguito, ad aspettare che parli
-Allora come va con Zack?- esordio prevedibile, visto che da quando siamo partiti i BS non pensano ad altro
-Gnà...-
Mi fissa un po’ perplesso –Cioè?-
Prendo fiato un secondo –Eh, niente...che mi piace si vede, che gli piaccio si capisce...però, che cazzo, è rigido!-
-E` un po’ timido, devi dargli un po’ che parte, poi va-
Sospiro. Pausa. Pausa. Sospiro. Pausa. Pausa.
-Dai, Liz, abbi pazienza, non ce la fa proprio- sorride
-Sì, ma...-
-Ma, ma, ma! Non fare il primo passo e lascia passare un po’ di tempo...ce la mette tutta, fidati, è solo un po’ lento!-
Tesatesatesatesa. Giù la terza sigaretta. Morirò di cancro al polmone prima di poter dire “Zack...”
-Sei tranquilla adesso?-
-No...vado in bagno, scusa- e mi infilo in un cubicolo giallo per turisti dall’accogliente odore di pipì di gatto, mentre lui se ne ritorna da Lally-Lally, che non ha ancora finito col barbecue. Vado con la quarta. Sragiono. Poi me ne torno dagli altri e azzanno della carne tanto per fare, mentre loro divorano tutto come una guarnigione che ha appena affrontato il gelo siberiano, specialmente Dan tonto che con lo sguardo famelico si riempie il piatto per la terza volta. Guardo Zack. Mangia così, tranquillo, coi capelli mollati giù. Si gira. Mi fa la sua smorfia da gatto assassino. Mi metto a ridere, un po’ rimbecillita dalla nicotina (non la reggo molto bene, nonostante fumi tantissimo). Lui ritorna sulla costatina. Continuo a fissarlo, col boccone a mezza gola. Qualche pazzo propone un bagno, ma lo evitiamo accuratamente. Rimaniamo lì come due cretini (cosa che siamo) ad aspettare che il mondo riemerga dalle acque. Zack non mi guarda, servendosi abbondantemente di carne, come se stessimo ancora cenando. Lo so che i BS ci considerano senza speranze e sono fermamente convinti che non riusciremo mai a combinare niente, ma dopo il torneo di carte e le partite a Twister credevo che le cose potessero anche degnarsi di funzionare. E invece no, perché i ragazzi hanno terminato il bagno e lui non ha professato parola. Vengono tutti lì ad asciugarsi, ma sono tremendamente diversi da prima, prima del bagno, intendo. Sembrano più tristi, come se avessero lasciato qualcosa al mare, o forse gli è semplicemente rimasto il maiale sullo stomaco, forse Laura non è un granché come cuoca. Non saprei. È che stasera non riesco a farmi trascinare da nulla, nemmeno dalle note malinconiche e carezzevoli della Ninna Nanna dei Modena (City ramblers. NdA), mi limito a fissare le labbra di Zack che si muovono, pronunciando parole dolcissime, rivolte a nessuno in particolare. Rimango algida anche ai primi accordi de Il bicchiere dell’addio, e non mi sciolgo nemmeno su Morte di un poeta. Vorrei morire io, se Zack non mi guarda.  Poi abbiamo parlato con gli altri di tanto e di tutto, di tutto quello che vorremmo, ma non possiamo avere, di quello che Laura crede di raggiungere, ma che so non raggiungerà mai. Ci siamo divertiti a non essere noi, a credere di stare in un libro perfetto, e siamo tutti così presi, che scendono persino anche alcune lacrime. Piango anch’io, perché l’amore ci sta ricoprendo tutti e io mi sento di ghiaccio. Sono sola, con davanti agli occhi l’unica persona, a parte Laura, su cui posso riversare ogni paura, che fa uscire la voce dalla bocca, facendola tremare nell’aria, provando intensamente tutto quello che dice. Vorrei urlargli tutto il mio amore, ma lui sta cantando Un giorno di pioggia, e la pioggia la sento battere dentro di me, la sento martellare il mio cuore e mi sembra di non farcela, di amarlo troppo per amarlo sul serio. Ma quando lui, Zack, prende la chitarra ed attacca con i primi accordi di Pennyroyal Tea e sento le note che una volta sono state anche di Kurt, mi sento bene, sono rientrata nel mio territorio, nelle emozioni che posso capire ed accettare. La sua voce volutamente ruvida, da a Zack una disperazione che è sua, ma che nasconde stoicamente. È il mio pilastro Zack, posso appoggiarmi, basta che mi allunghi un braccio. Ma non lo fa. Ha terminato anche Pennyroyal Tea e sta per iniziare Where did you sleep last night, sempre con la sua chitarra, sempre con le sue note straziate e sbilenche, ma continuando a suonare per gli altri, per tutti quelli che hanno la passione di ascoltarlo. E con l’avvicinarsi delle ultime parole della canzone le mie speranze svaniscono, fino al momento in cui Zack rimane totalmente da solo, e deve lanciare gli ultimi sibili. Per un attimo sembra prendere fiato, poi si china su di me, piegandosi appena, e mi bacia dolcemente. Delicatamente, con amore, le sue labbra toccano le mie, in un brevissimo attimo. I miei occhi si illuminano, prendono fuoco. Tutti, quei tutti che prima ascoltavano Zack aspettandosi solo musica, sorridono, applaudono senza far rumore, e a Laura scappa una lacrima. È normale. Ricky la stringe, la ama. Non so se uno possa specchiare la propria felicità in quella di altre persone, ma l’abbraccio di Ricky e quello di Zack mi sembrano assolutamente uguali, come riflessi. Poi Zack mi bacia di nuovo, mentre Ricky si china sulla sua bella. Avete presente quella canzone orrenda, Il tuo bacio è come un rock? Ecco quello di The Voice è un grunge, amore e dolore, mentre quello di Ricky è uno ska, passione e ribellione. Almeno credo.



Ho di fianco Zack. ZACK. Il mio unico amore, il mio unico pensiero, la mia unica occupazione. Beh, insomma, magari un po’ meno ma era per capirsi. Trenta secondi fa ha buttato fuori dalla macchina Meg, con sommo stupore di Lalla e Ricky, e si è calato dal finestrino. Però adesso non mi parla e non alza un dito. Si gira verso di me
-Nghhh-
-Cosa vuol dire nghhh?-
-Eh, niente, ma mi sento un po’ un deficiente-
-Più che altro direi tonto. Come Dan-
-Ma Dan non era sudatones?-
-Sì, beh, ma è anche tonto-
-Ah. Ehm….senti Liz, non è che magari ti aspetti qualcosa da me?-
-Sì, un bacio, o anche due. Se non ce la fai parto io-
Mi guarda sbalordito. Poi si mette a ridere
-Sfacciata…-
-Mi dispiace, messere, ha sposato una fuorilegge-
Mi stringe a sé e mi bacia
-Però….fossero tutte così le bandite!-
Lo abbraccio fortissimo, con un brivido dietro la schiena
-Nein…ho l’esclusiva-
-Allora sarà meglio che me la tenga stretta-
-Già…-
Poi si stacca e raccatta del Nesquik insieme ad una scatola di lecca-lecca. Riunisce quegli orribili bastoncini zuccherosi in una specie di mazzo e me lo porge
-Vorresti essere la mia…urgh…ragazza?- esordisce con tono teatrale
-Beh, proprio vorrei vorrei no, diciamo che se non me l’avresti chiesto sarei morta, ecco- mi chino a baciarlo
Mi guarda ed è bellissimo. È bellissimo lui, sono bellissimi i suoi occhi. È tutto stupendamente perfetto, l’idillio irraggiungibile, tutto quello che ho sempre voluto
-Ti spiacerebbe premere Pausa?-
-No, non qui- mi stringe ancora -qui-




MIO SPAZIO:
Ahora…il capitolo alla fine mi è venuto tristino, però vabbé era una cosa un po’ sentimentale, non posso sempre mandare in vacca tutto (concedetemi l’espressione bucolica…)! Finalmente la grande svolta c’è stata, fatemi sapere cosa ne pensateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee….

AKI_PENN: ecco servito il botto fra Liz e Zack…ho paura di essere scesa un po’ troppo nel melenso, ma mi pareva che in questo caso fosse semplicemente d’obbligo!

L_S: nessun problema se non hai recensito quella volta,l’importante è che tu lo faccia ora!XDXDXD Cmq grazie per i complimenti sulle interviste, è stato divertentissimo scriverle! Finalmente Liz e Zack si sono dati una mossa, che ne pensi?

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Capitolo 11
*** Dinner at Meg's ***


Liz11 Dopo tre giorni è tutto normale. Che schifo. Casa, bar, piscina di Zack, piazza, casa di qualcun altro.
–Oh, sta cominciando a fare veramente schifo, st ’ estate- commenta Zack
-Decisamente.- sospira Lalla, adagiandosi pesantemente addosso alla sua dolce metà
 -Che si fa?-
-Non lo so-
-Insomma, ragazzi, esaminiamo la situazione.- Meg si mette a scrivere su un biglietto del cinema spiegazzato.
-Oggi è il 22 luglio, giovedì.-
-Lo sappiamo…-
-E` per fare il punto della situazione. Allora, il prossimo appuntamento fisso che abbiamo è il 17 settembre, cioè tra un mese e 26 giorni, 57 in tutto, 8 settimane virgola142 e passa, 1368 ore, 82080 minuti, 4924800 secondi. Ok?-
Silenzio sconcertato.
–Non è vero…- sussurra Ricky.
Dan deglutisce: -Ho idea di si-
–Vai avanti.- faccio io
-Ora, stiliamo una lista di cose che potrebbero occupare almeno i  115/182 di questo tempo.-
-Dormire.- questo è Ricky.
 –Mi associo.- commenta Zack.
–Niente male come idea…- aggiunge Dan.
Meg si rivolge  a noi implorante.
–Weekend a Parigi?- propone Laura.
–Beh, si potrebbe…- mi animo io
–Compiti delle vacanze?- sospira Dan.

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!
-Ciao, domani siamo a mangiare dai suoi di Meg-
-Ahn, ok. Vestiti bene.-


Detto così, “mangiare dai suoi di Meg”, sembra un qualcosa di carino ed inoffensivo, tipo “andare a trovare la nonna” o “bere il tè dalla zia”. La dura realtà è che non è così nemmeno per sogno: prato americano che da quanto è perfetto ed uniforme sembra fatto di plastica, quella dei fiori finti, un barbecue grande come uno Sputnik e lucidato con ore e ore di lavoro sottopagato (Meg schiava) che troneggia in un angolo, un capannello formato dalle mamme che parlottano fra loro di argomenti che possono interessare solo delle ultraquarantenni con almeno due figli per ciascuna, un altro gruppo tossico (i fratelli maggiori dei componenti del gruppo), il tutto decorato dall’amabile Meg che sfila su e giù per il giardino portando piatti di cibo fatto in casa ad ogni angolo della tavolata. A viva forza sistemiamo i Fratelli Piccoli (sorella di Dan e frate di Lalla) in un remoto spazio lontano sa noi, mentre io e Lalla fuggiamo in bagno
-Dobbiamo resistere!-
-Non ci lasceremo abbattere dal potere genitoriale-
-Giusto-
Silenzio
-Non ce la faccio!!!!!-
Nel tornare di là veniamo ingaggiate come cameriere dalla dispotica mamma di Meg, donna immensa e notoriamente invasata di induismo o quello che è (come si avrà modo di sperimentare), che ci porge due vassoi di tartine da distribuire. Osservandoli bene io e la cara bassista ci accorgiamo che sono decorati con dei limoni in rilievo e, con sempre più crescente sgomento, ci rendiamo conto che il tema della tavola, dei tovaglioli, delle stoviglie e dei meravigliosi segnaposto realizzati a mano con scritto “Qui siederà il/la caro/a…Buona cena!” è I LIMONI. Questo splendido frutto, gioia dei meno stitici e coadiuvante nell’aggravamento della gastrite, è stampato ovunque, il succo che se ne ricava è l’unica bevanda presente sulla tavola e persino la rappresentanza genitoriale della famiglia di Meg si è vestita in modo tale da essere in perfetta comunicazione con il meraviglioso agrume, cioè completamente di giallo. Non mi soffermerò a descrivere l’effetto di un prendisole giallo canarino sul corpo di una donna obesa alta non più di 1,50m. Comunque, la sopracitata donna apre le sue braccia lardose in un gesto che dovrebbe essere di grande impatto e si lancia in una preghiera di ringraziamento da lei composta per l’occasione
- Ripetete con me: grazie Signore per i limoni, la carne e l’acqua che su questa tavola sono posati per tua grazia divina, bandisci da noi ogni tentazione, soprattutto quella di contaminare i limoni con umili bevande quali sono il limoncello e il mapo-mapo…-
Scende un silenzio tremebondo in cui tutti scrutano con vivo interesse la mamma di Meg al che io, sconvolta dalla tastierista che prega con aberrante convinzione, afferro un limone con fare convincente e comincio a passarmelo da una mano all’altra, in una sorta di rapsodico balletto. Non appena Meg’s mum esce dalla trance agrumica ci rivolge un ampio sorriso e “giusto per allentare la tensione”, pone a noi tutti un quesito cosmico
-Cosa pensate mentre mangiate le braciole?-
A voi le risposte…
Mamma Meg: -Alla carne sacrificata.-
Papà Meg: -Anche io, siamo in simbiosi.-
Mamma Laura: -Ehm… a come si macchierebbe un vestito da sposa con il sugo della braciola.-
Mamma Ricky: -Se a un matrimonio si possono servire spiedini.-
Mamma Dan: -Dunque… alla profonda spiritualità di… di… di un salamino. Sé.-
Mamma Liz: -Come sarebbe bello vivere in una grande casa con il barbecue per le braciole…-
Papà Zack.: -Come sarebbe bello riempire il vuoto della nostra grande casa con il barbecue per le braciole…-
Meg: -Ai poveri animali uccisi.-
Laura: -Ehm… a Roland Mc Donald.-
Ricky: -See… alle sorprese di Mc Donald ’s.-
Fratello Ricky: -A come… devo andare in bagno.-
Fratello Liz: -Vediamo… a quanto mi piacerebbe essere da un’ altra parte…spiritualmente, s’intende.-
Fratello Laura: -Che ci starebbe tanto bene la birra con le braciole [occhiatacce della mamma di Meg] …ma essendo qualcosa di impuro, ovviamente…-
Dan: -Mi è venuto un mal di pancia…-
Liz: -Sapete… quando la bistecca di raffredda perde i suoi valori… spirituali.-
Zack: -Già… si disperde tutto nell’aria, è un vero spreco…-
Papà Dan: -Alle mucche… che una volta erano tutte insieme, come noi…-
Papà Ricky.: -Se per una festa di addio al celibato è meglio usare hot - dog…-
Papà Laura: -O se si possono utilizzare anche hamburger vegetali…-

Decido che è meglio fingere che sia tutto normale, che non ci siano delle persone si suppone adulte e mature che si corteggiano fra quasi - parenti (leggi: il papà di Zack ci prova con mia mamma) o che dicono cretinate sui tempi d’oro delle vacche al pascolo. Improvvisamente, la salvezza: Angu, fratello maggiore di Lalla, riesce a farsi dare dal papà di Meg della birra di contrabbando, al che noi, esasperati dalla lunghezza della cena, ci rintaniamo sul retro, fra sacchi della nettezza urbana e una nutrita popolazione di roditori, di cui non credo che la famiglia di Meg sia a conoscenza, altrimenti sua mamma avrebbe già provato a convertirli all’Ayurveda o al Pilates o quello che è. Ci scoliamo un paio di bottiglie, le mie Gauloises fanno il giro del globo, come al solito, fino al momento in cui la testolina bionda di Meg, decorata da un terrificante cerchietto color – indovina indovinello – giallo limone, fa capolino nella nostra tana. Prima sgrana gli occhi, poi li strabuzza come se avesse bevuto del latte scaduto, poi apre e chiude la bocca a mo’ di pesce. Infine assume la sua migliore espressione da colei-che-riporterà-tutti-sulla-retta-via e fa
-Ma sono l’unica non tossicodipendente o cocainomane?-
Il fratello di Ricky sospira in preda all’esasperazione
-Meg, tesoro, stiamo solo fumando… e nessuno qui si è ancora fatto in vena.-
-Ci manca poco.-
E se ne va. Noi speriamo che sia per sempre, ma ci dà si e no il tempo di finire l’ultima bottiglia che poi si ripresenta più agguerrita che mai. Sospetto che nel frattempo abbia letto un articolo di Famiglia Cristiana per farsi forza [nessunissima offesa per chi legge Famiglia Cristiana. NdA].
-Ragazzi, il fumo fa male. Forse non avete veramente capito che si muore, in qualche modo, e il fumo è uno di questi…-
Laura la blocca sul nascere
-Avrai mica deciso di farci la predica, vero? Hai idea di quante cretinate così abbiamo sentito? Certo, hai ragione, ma non me ne frega assolutamente niente-
-E poi- intervengo con il mio proverbiale ottimismo -siccome alla fine bisogna morire, tanto vale che mi goda la vita, no?-
-Vedete? E` qui che sbagliate. Questo non è il modo giusto per sballare.-
-E quale sarebbe?-
-Chiacchierare, andare alle giostre, in discoteca, a pattinare, a nuotare…-
-Perché dovrei sballare chiacchierando? Posso divertirmi, conoscere, annoiarmi, ma non sballare.-
puntualizza Ricky.
-Ma insomma, io non intendevo…-
Entra leggermente in confusione. Il fratello di Laura le mette una mano sulla spalla e le fa, con voce seducente
-Meg, piccola, ascoltami…-  pausa ad effetto -vuoi provare?!-
e si mette a ridere tossendo e sputacchiando intorno. Lei disgustata si allontana bofonchiando, per non fare ritorno.

Verso mezzanotte e mezza decidiamo di “andare di là” a vedere cosa è successo ai nostri genitori e li troviamo in preda ad un delirium tremens [parole latine buttate là a casaccio. Mi assumo la responsabilità della loro inadeguatezza. NdA] degno di questo nome. Mia mamma e il papà di Zack si sussurrano l’uno nelle orecchie dell’altra delle tenerezze da fidanzatini ubriachi, ma mio padre non batte ciglio, troppo impegnato a lanciare limoni con il papà di Dan e quello di Ricky. I coniugi Meg cercano di dissimulare la loro palese ubriachezza sparecchiando la tavola, ma quando il papà di Meg si infila un bicchierino da liquore nell’orecchio e butta delle stoviglie di ceramica nel bidone della spazzatura, anche la Donna Induista rinuncia al suo proposito e si abbandona scompostamente su una sedia da giardino. Le altre mamme ridono sguaiatamente e amplificano le loro risate battendo le posate sui bicchieri del vino, di cui se ne saranno scolati almeno un paio di litri. Sul tavolo giacciono [che bel verbo! NdA] tovagliolini spiegazzati, le carcasse dei limoni ormai avvizziti, piatti con rimasugli spiaccicati di torta della nonna, imperiale al cioccolato e sacher confezionata, i segnaposto homemade che sono diventati niente più che cartoccetti innaffiati con abbondante Sacra Limonata. Apro una parentesi: prima tutta la solfa della mamma di Meg sull’esclusività del tema limonaceo della cena, poi, appena noi figlioli scompariamo (suppongo che i fratelli piccoli siano andati da qualche parte a fare un pupazzo vudù della loro maestra di matematica), compaiono miracolosamente una decina di bottiglie di vino rosso simil-Ronco/Tavernello che non credo presentino limoni fra i loro ingredienti. E come le hanno bevute! Mia madre è capacissima di ubriacarsi con l’acqua tonica, ma gli altri immagino abbiano un po’ più di resistenza…e sono tutti ubriachi fradici. In confronto noi figli sembriamo appena rientrati da una riunione dell’ACR, ed è tutto dire. Cominciamo a riscuotere i nostri genitori dal torpore post-sbronza, affibbiando loro gentili pacche sulle spalle, e al quarto tentativo ci regalano qualche sorriso ebete. Con un po’ di buona volontà li trasciniamo fino alle auto, e i rispettivi fratelli maggiori si mettono alla guida, tranne Dan che oltre sua sorella piccola c’è solo lui e gli tocca mettersi nelle mani di suo padre. Nel complesso, proprio una bella serata.

La mattina dopo è Apocalypse Now. Riesco a malapena a tirarmi su dal letto e non appena provo ad aprire gli occhi in un vano tentativo di vedere il mondo che mi circonda mi sento come dopo aver visto trenta secondi di Buona Domenica: completamente annullata. Mia mamma entra in camera mia alle otto meno un quarto, ricordandomi il mio appuntamento con Laura per le nove. Le nove! Primo, impossibile che io e Lally-Lally abbiamo deciso di vederci così presto (forse si è confusa con le nove di sera), secondo, perché mai devo svegliarmi alle sette meno un quarto???? Le mie abluzioni mattutine si risolvono in un po’ d’acqua sulla faccia, rapido lavaggio dei denti e una spazzolata ai capelli. Al massimo un po’ di deodorante e una passata di cotton fioc per sturare l’apparato uditivo. Di certo non ci metto due ore e un quarto. Mi alzo malamente, infilo le vecchie infradito di mio fratello (quando ancora era un invasato dei Korn e comprava qualunque idiozia avesse stampato sopra il loro nome o la loro immagine) e infilo la testa in cucina sbadigliando rumorosamente. Nick aderisce alla parete in un inquietante tentativo di fondersi con il muro piastrellato color Beige d’Oriente – selezionato personalmente da mia madre nel 1987 – mentre mio padre, con sguardo assorto, scruta l’anta della credenza ricercando in essa una qualche verità universale. Solo mia madre, prontamente caricata a molle, va su e giù per la stanza per riporre i piatti, appendere l’asciugapiatti e compiere altre azioni estremamente utili. Afferro un pugno di cereali e li immergo nel latte, girando il cucchiaio al rallentatore, e proprio quando il contenuto della tazza ha raggiunto una splendida consistenza molliccia, mi viene in mente che fra un mese suppergiù abbiamo un concerto e devo ancora ascoltare le nostre precedenti registrazioni, correggere gli errori e farmi venire delle idee nuove, meravigliose ed innovative. Ingurgito la colazione in un secondo ed esco di volata dalla cucina. Squilla il telefono: è Zack che reclama i suoi diritti di mio ragazzo (vediamoci, facciamo due passi, andiamo a mangiare il gelato, chiudiamoci in uno stanzino delle scope e vediamo cosa succede). Passo la successiva mezz’ora a sciogliermi al telefono in romanticherie zuccherose e stomachevoli che per moto d’orgoglio mi rifiuto di riportare, finché Zack decide che solo a parole l’amore non rende, viene da me e finiamo per rotolarci sul divano in preda all’ebbrezza della nostra passione, fino al momento in cui mi fratello esprime la sua esigenza di occupare il sofà al nostro posto e dobbiamo rifugiarci nel secondo bagno, quello vicino alla mia stanza. Con qualche difficoltà mi isso sul bordo del lavandino, cercando di respirare, ma le labbra di Zack mi braccano di continuo e io mi ritrovo col sedere nel lavabo. Fra l’altro, mentre precipitavo, ho urtato il rubinetto con il mio fantastico sedere, il quale sta chiudendo lo scolo. In poche parole, nel giro di tre secondi mi ritrovo con il didietro a mollo. Molto, molto romantico. Non appena se ne accorge, colui che dovrebbe essere la mia dolce metà scoppia a ridere come se fosse la cosa più divertente del mondo, ma invece che aiutarmi a tirarmi su continua a baciarmi con foga e le mie natiche, pantaloncini compresi, si inzuppano completamente. Dopo poco decido di rialzarmi da sola e sgocciolo per tutto il pavimento del bagno al che Zack, per evitare che io lavi tutto il bagno, mi mette una mano sul sedere, sorridendo compiaciuto. In quel momento mi chiedo perché non sono rimasta single. Sicuramente non avrei il culo zuppo.

Una volta chiusa la parentesi ad alto tasso di romance cerco di chiamare Laura, giusto per chiederle a che cavolo di ora avevamo deciso di vederci. Dal momento che alle quattro non ho ancora ricevuto risposta decido di andare io a casa sua, chiedendomi con un leggero velo di sgomento in che stato la troverò. Sua mamma mi apre la porta senza riuscire a nascondere un moto di disgusto alla vista del mio vecchio abitino a fiori tutto sformato (ho avuto il buon gusto di cambiarmi); passando oltre il suo essere orridamente borghese le chiedo affabilmente
-C’è Laura?-
Mi rivolge un sorriso falso e tirato
-È di sopra che…riposa-
-Non si è ancora alzata?!?-
La signora assume un’espressione da “se avessi per le mani una mannaia reciderei la testa a te e a mia figlia senza pensarci su nemmeno un momento”
-Evidentemente no-
-Posso andare a svegliarla?-
Risatina sarcastica
-Se ci riesci-
Appena entro in camera di Laura mi sembra di essere entrata in una di quelle fumerie di fine ‘800. L’aria è pesantissima, il buio regna sovrano, aleggia un odore di fumo stantio e si intravvede un fagotto informe chi si agita scompostamente sul letto. Laura. Con piglio deciso tiro su la persiana e spalanco la finestra
-- Ma lo sai che ore sono?-
-Graunfffff…- evviva i suoni dell’oltretomba!
-No, eh? Sono le quattro! Le quattro di po-me-ri-ggio!-
-Wow…-
-Wow niente, scansafatiche! Dai, muoviti, vestiti e vieni, che aspettiamo solo te per iniziare a sistemare quel dannato concerto.-
-Urca, il concerto! ‘rivo.-
Cerca di uscire dal letto conservando quanta più dignità può, ma il tentativo è completamente vano. Riesce solo a trascinarsi mollemente per la stanza, si infila una magliettazza dell’anteguerra e una gonnellina di pizzo sangallo sui toni del cannella, mette i piedi in un paio di Converse che hanno avuto un passato glorioso in bianco ed esce dalla stanza. Sua mamma, abito da casa dignitosissimo, nel caso sopraggiungesse una vicina di casa alla ricerca del sale perduto, fissa sua figlia come se volesse incenerirla. Lalla ricambia lo sguardo con convinzione. È bello l’amore madre-figlia, soprattutto quando è sincero e disinteressato. Raccattiamo le cibare necessarie alla sopravvivenza e pedaliamo alla volta della Maison Ricky.

Quando arriviamo troviamo tutta la marmaglia seduta nel bel mezzo del salotto, in paziente attesa di noi due pecorelle mancanti al gregge (bella metafora, molto biblica). Mi siedo con fare disinvolto, -leggi: pesto l’orlo del vestito e capitombolo in braccio a Zack, che ne approfitta per lanciarsi in un bacio particolarmente acrobatico- e prendo in mano il blocco manageriale
-Allora le canzoni, salvo modifiche, sono: Polly, Smells like a teen spirit, Jesus doesn’t want me for a sunbeam, Lithium, America latina libre, The truth, We believe e Cannabis, se proprio volete-
-Si , vogliamo-
-Errato, ne vogliamo- fa eco Ricky
–Senza vagheggiare…io qua ho le parti per We believe e Cannabis, che l’abbiamo già fatta e dovreste ricordarvela. Su We believe, passando oltre al pochissimo amore che nutro per i Good Charlotte, ho un progetto corale stupendo. Al coretto, quando fa tutti i believe, ne facciamo uno a testa, ok? Il primo è di Zack, poi Meg, io, Dan, Lauretta e l’amato consorte. Invece all’ultimo, che ne fa solo cinque, voi due vi fondete- faccio un ampio gesto verso Lalla e Ricky -mentre le seconde voci le fa chi non sta cantando e poi quando ricomincia la strofa, l’ultima, il primo verso lo fa normalmente Zack, i due seguenti io e le due dementi e poi lui  ritorna. Carino, no?-
Sguardi allucinati, occhi fuori dalle orbite. Silenzio imbarazzato. Comincio a rimpiangere di non aver proposto Buongiorno tristezza di Claudio Villa
-Sai, magari se ce lo facessi sentire capiremmo meglio…- interviene con garbo Dan, cosa che cozza molto con la sua tontaggine cronica e lo fa apparire ai miei occhi quasi degno di vivere una vita poco più che vegetativa.
Io metto sul il cd e mentre la canzone (quanto poco mi piacciono i Good Charlotte) va, io indico i vari componenti del gruppo a mano a mano che tocca a loro. Siccome al terzo ascolto non hanno ancora capito cosa caspita devono fare prendo un grosso indelebile rosso e li tatuo nell’ordine in cui devono cantare, poi montano gli strumenti (al solito, perdiamo tre ore perché Lalla e Zack si “devono accordare”, operazione notoriamente complessissima) e do loro il via indicandoli con il pennarello, sentendomi molto un direttore d’orchestra, ma di quelli falliti. All’alba delle otto di sera Zack e Meg hanno finalmente memorizzato quando tocca a loro, mentre la drogo-coppia è ancora in alto mare, in compagnia di Dan che grazie al cielo sta mostrando nuovamente la sua tontaggine. Se avesse cominciato ad essere troppo sveglio mi sarebbe crollato un mito. Ovviamente ha ampiamente provveduto a far sì che ciò non accadesse. Danke Dan. Con te il mondo è davvero un po’ tonto e, a forza di starti vicino, anche chi ti circonda ti somiglia ogni giorno di più.






SPAZIO PERSONALE MIO:
Dunque, oggi è l’8 agosto, ma credo che posterò non prima del 18-20, visto che fino a quella data sono confinata al mare, dove ho un fantastico portatile dell’anteguerra che come macchina da scrivere fa il suo dovere, ma NATURALMENTE è sprovvisto di internet. Per questo capitolo, soprattutto la cena para – induista a casa di Meg devo ringraziare la Domi, lei sa perché; nonché, in senso più generale, tutti quelli che leggono la mia storia (e anche le altre che pubblico…a proposito: la mia mente sta partorendo una nuova idea…comunque, sto divagando), che la mettono fra preferiti e, soprattutto e tutti, quei tesori che recensiscono. Non scherzo, vi adoro tutti, dal primo all’ultimo (non che siate proprio milioni…), senza di voi avrei chiuso la storia al secondo capitolo, perciò GRAZIE. Il sostegno di legge è davvero ossigeno per chi scrive, quindi voi che passate per di qua e non lasciate nemmeno mezzo commento, sappiate che se lo faceste, mi rendereste incredibilmente felice! Non che questo possa interessare…vabbé sul serio, mi fermo, sennò il commento viene più lungo del capitolo *grafomane logorroica…ja!* Solo mi prendo altre 500 battute per ringraziare personalmente chi recensisce…

L_S: grazie mille!!!^____^*me arrossisce violentemente* sono contenta che ti sia piaciuta la descrizione di Zack, confesso di essermi concentrata molto (e anche commossa, a dire il vero!)

AKI_PENN: nessun problema per la recensione corta e grazie! Il capitolo si è fatto un po’ attendere fa finalmente è qui! Spero ti piaccia…

SPLEEN: posso dirlo? La tua recensione mi ha toccata davvero, probabilmente perché anche io sono così, cedo poco ai sentimenti e non voglio mai abbandonarmi alle melensaggini. Mi blocco e mi proteggo. È proprio per questo che ho cercato un capitolo così, per la trattenutissima Liz, che in fin dei conti è molto simile a me. Spero la favola possa continuare, di sicuro il finale di tutto la richiamerà in pieno.

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Capitolo 12
*** Il clafoutis e l'educazione sessuale ***


Liz11 -IO NON BUTTO VIA I GIORNALI VECCHI, EH? E TU, SEMPRE CON LE MANI NEL FORNO ANCHE ALLE OTTO DI MATTINA ALLORA???? MA CHI SEI???? VISSANI???-
-ALLORA E’ QUESTO IL BROBLEMA!!!!! IO MI DO DA FARE E QUINDI SBAGLIO, MENTRE TU CHE NON CHIUDI NEMMENO IL TUBETTO DEL DENTIFRICIO SEI PERFETTO INVECE!!!-
-NON HO DETTO QUESTO, PER L’AMOR DEL CIELO…MA NON POSSO SOPPORTARE DI VIVERE CON UNA DONNA CHE LAVA L’INSALATA SETTE VOLTE PRIMA DI MANGIARLA…NON E’ UMANO!!-
-E IO NON VOGLIO UN UOMO CHE PASSA LA SUA VITA DAVANTI ED EUROSPORT INVECE CHE DI FIANCO AI SUOI FIGLI!-
-DA QUANDO IN QUA NON MI PRENDO CURA DI LISA E NICOLA???-
-DA SEMPRE!-
Sbam.
Il suono delle lacrime di mia madre arriva fino alla mia stanza, così come quello degli sbuffi di mio padre. Mi alzo di corsa e mi fiondo giù per le scale, ma quando arrivo al piano terra i miei si sono perfettamente ricomposti, mia mamma ha addirittura un sorriso ingessato sulla faccia. Io la guardo un po’ perplessa e mi squadra con gentilezza
-Cara, credo che io e papà divorzieremo-
Spalanco la bocca
-Tesoro, chiudi il forno, ti prego. Non è educato!-
Con un gesto sbilenco indico prima lei e poi papà. Poi di nuovo mamma e ancora papà.
-Voi? Divorziate?- biascico
Nick emerge dalla sala da pranzo con un sorrisone
-Non è fantastico?-
Cerco di capire se scherza o no
-Possiamo stare da mamma che lava, stira e cucina e poi andare da papà quando abbiamo bisogno di soldi. Dobbiamo saper sfruttare il senso di colpa!-
No, non scherza. Penso che mia madre dovrebbe come minimo aggredirlo e rosicchiargli un orecchio, ma vedo che si limita ad annuire compostamente
-Vedi Lisa? Anche per tuo fratello è meglio così-
-Mamma! Ma lui è un decerebrato…lui non…non ci arriva poverino…-
-Sciocchina...tuo fratello ha ragione…io e tuo padre non siamo più una coppia. È da tempo che ci sto pensando, e credo sia la soluzione migliore-
Che frase fatta. Comunque è vero che è un po’ che non vanno molto d’accordo. Litigano spesso e per delle scemenze allucinanti: il tappeto piegato, il tavolo del computer sporco, la macchina parcheggiata così e non colì e via dicendo. Francamente non ci ho mai fatto tanto caso, ma da dopo la cena da Meg mia mamma è diventata, non so, tutta scema. Cioè, più scema di prima. Ridacchia come un tredicenne ed è sempre pronta ad aggredire papà. Ha pure tagliato i capelli. Credo che ci sia lo zampino del papà di Zack. Oh Signore. La tiro per un braccio e la spingo dentro la sala da pranzo. Lei sgrana gli occhi
-Che c’è?-
-Il papà di Zack no, eh? No! Mamma, io con Zack ci sono insieme non puoi metterti a “fare delle cose” con suo padre!-
Mia madre arrossisce in un lampo
-Che strane idee-
-Vuoi farmi credere che lasci papà perché non chiude mai bene i rubinetti e non sa sbucciare le carote?-
-L’idea sarebbe quella…-
-Idea deficiente-
-Tuo padre però ci crede-
A quel punto decido di bluffare per la salvezza di almeno uno dei miei genitori
-Più che altro c’è arrivato duemila anni prima di te e ha deciso che è meglio lasciarti andare senza fare storie-
Si illumina
-Davvero?-
Prima che io possa rispondere entra in salotto con un sorriso vincente e si avvicina a mio papà, che in tutto questo tempo non ha ancora detto nulla
-Beh, caro, visto che hai capito tutto allora questo divorzio sarà una manna dal cielo!-
Papà non si scompone
-Ah, sì?-
-Oh beh ma certo! Sai, è stata Lisa a dirmi che tu sapevi e non so dirti quanto contenta sia. Sei così comprensivo!-
-Ehm…uhm…già…sì-
Forse il mio bluff non è stata una genialata, mio padre non sospetta nulla. Credo che appena lo saprà si impiccherà al palo dell’Enel. Lo aiuterò a stringere il cappio.
-Cos’è che sa papà?-
Si intromette Nick
-Che la mamma vuole…prendersi  un anno sabbatico ed andare a conoscere i…formichieri dell’Arizona!-
Intervengo. Mia mamma mi scruta con vivo interesse. Nick si infervora
-Bello! Vengo anch’io!-
-Non…non credo sai? I formichieri sono particolarmente sensibili alle…urgh…presenze maschili. È per questo che lei e papà si devono separare-
Nick sembra crederci e papà non batte ciglio anzi, mi da corda
-Ho sempre pensato che fosse un’idea sublime, mia cara, e so quanto sia importante per te non perdere la tua identità e sentirti libera di scoprire le meraviglie del nostro pianeta. Il nostro matrimonio ti ha annullata, me ne rendo conto- conclude serafico
Mamma sbatte le palpebre nervosamente e dopo qualche secondo annuisce con convinzione
-Eh già! Proprio così! Infatti infatti! Eh eh eh!- scoppia a ridere istericamente –Vado a preparare un clafoutis!-
E sparisce dentro la cucina.


A quanto pare i miei fanno sul serio. Divorzieranno. Di solito un momento del genere è difficile per le famiglie, ci si fanno milioni di esami di coscienza, rivelazioni dell’ultimo minuto, dichiarazioni di eterno affetto ecc ecc ecc, ma per mia madre no. Ieri mi ha trascinata a viva forza in un negozio per cinquantenni alla moda e si è comperata un vestito da sera di satin nero completamente cosparso di Swarovski. E ha tutta la schiena fuori. Sembrava la versione mora di Ivana Trump, solo con meno trucco. Il papà di Zack le sta facendo peggio di quello che credo. Oggi ero a casa sua e nel momento in cui ero al telefono con Meg (che sta scrivendo un libro su una ragazza che sorride solo quando ha il dentifricio in bocca), mi ha battuto gentilmente sulla spalla chiedendomi di seguirlo in studio. Ha tirato fuori una scatola di cartone rosso e ne ha estratto un foglio di carta da lettere tutta decorata, scritto fino all’orlo in quella sua strana grafia da ex-alcolizzato. Era una lettera romantica per mia mamma. Credo di aver impiegato qualche minuto prima di poter rispondere, o anche solo fare un grugnito di assenso. Era piena di scemenze che nemmeno io e Zack ci diciamo, di allusioni e doppi sensi molto velati. Abbastanza abominevole. L’ho mostrata a Zack, che è inorridito. Non è semplice essere fidanzati ed avere i propri genitori che stanno l’uno con l’altra. Soprattutto se tua madre di chiede di accompagnarla dall’estetista dopo 20 anni di assenza e tu, in preda alla disperazione, le dici di sì. Ecco dove sono ora: stesa su un lettino bianco, con una brodaglia sulla faccia che mi sta aspirando e seccando la pelle come in un risucchio e cerco di ignorare l’estetista che sta depilando l’inguine della mia genitrice. Ogni tanto mamma scoppia in un risolino deficiente e fa
-Quanto tempo! Hehehehehe!!!-
Al che l’estetista, con molto garbo, tira vigorosamente la striscia di ceretta, ottenendo un composto silenzio. Io mi sono rifiutata di farmi estirpare il pelame, optando per un trattamento viso che dovrebbe sciogliere lo stress aiutandomi a sentirmi nuovamente radiosa. Spero che faccia effetto presto, perché se continua così picchio mia madre sulla testa e le strappo i capelli uno a uno
-Sai Lisa, pensavo…sai che bello quando verrai a cena da Zaccaria? Saremo tutti insieme e potremmo ascoltare le canzoni romantiche!-
Le canzoni romantiche. Io, mamma, Zack e suo papà. Certo, come no. NO.
-Mamma non credo che verrò molto spesso a casa di Zack sapendo che ci sei anche tu. Meglio se viene lui da me…-
-Che assurdità! C’è già Nick che resta con papà, a cosa servi anche tu? Che poi, scusa, perché non ti fai affidare a me dal giudice? Potremo vivere tutti e 4 sotto lo stesso tetto!-
Piuttosto vado a vivere da Meg, o in una casa sull’albero con la sorellina di Dan. Meglio se non glielo dico
-Non hai mai pensato che potrebbe essere un po’ imbarazzante per noi?-
-Imbarazzante? Ma no!- risata giuliva. Momento di ravvedimento –Ah, è per via del…- sussurro -…sesso?-
No. No. No. Mia mamma che parla di sesso NO. Ti prego.
-Ma cosa vai pensare?- provo a ribattere, ma lei prosegue imperterrita a due milioni di decibel
-A proposito, l’avete già fatto?-
-No, mamma, non esattamente…-
L’estetista soffoca una risatina, mia mamma le sorride compiaciuta
-Mia figlia ha un ragazzo davvero squisito, un tesoro…e non è così bello che madre e prole parlino liberamente anche degli argomenti più piccanti senza un velo di imbarazzo? Nossignore nonnò, nessunissimo imbarazzo!- si volta verso di me e ricomincia ad urlare –Fra l’altro, cara, dimmi…le usate tutte le precauzioni del caso? Sai calcolare con assoluta precisione i tuoi giorni di fertilità? Lui porta sempre un preservativo nel portafoglio? Mi raccomando se lo tiene lì troppo poi si rompe, quindi faglielo usare, eh?- mi da di gomito -E attenta a quelli alla frutta…sono profumati, certo, ma poco affidabili, credimi!-
Cerco di mantenere un po’ di dignità, evitando di risponderle. La tizia della ceretta mi batte una mano sul ginocchio per darmi manforte. Ho bisogno di molto sostegno. E comunque, lei crede davvero che andrò a vivere con lei e il papà di Zack? Così magari mi entra in camera con qualche opuscolo sull’educazione sessuale o un catalogo di preservativi di ogni foggia ed odore. Piuttosto resto con papà, che è convinto che arriverò vergine al matrimonio. Almeno lui mi lascia stare.







SPAZIO MIO:
rieccomi col nuovo capitolo…divorzio in vista! Ditemi cosa ne pensate e un milione di GRAZIE a chi legge, recensisce e aggiunge ai preferiti! Vi adoro tutti…
Checie

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