Orgoglio e pregiudizio

di mel_nutella
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 - Il mio libro ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 - L'importanza di avere una spalla su cui piangere ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 - Incontro-scontro ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 - La verità? ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 - Confusione ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 - Colpi di testa ***
Capitolo 7: *** Cap. 7 - Redenzione ***
Capitolo 8: *** Cap. 8 - L'amore è una cosa meravigliosa ***
Capitolo 9: *** Cap. 9 - Avvicinamenti lontani ***
Capitolo 10: *** Cap. 10 - Fra la vita e la morte ***
Capitolo 11: *** Cap. 11 - Where are you? And I'm so sorry.. I cannot sleep, I cannot dream tonight... I miss you... ***
Capitolo 12: *** Cap. 12 - Un discorso chiarificatore ***
Capitolo 13: *** Cap. 13 - L'amore conta ***
Capitolo 14: *** Cap. 14 - Ricongiungimenti nella pace prima della tempesta ***
Capitolo 15: *** Cap. 15 - Addii ***
Capitolo 16: *** Cap 16 - Il cerchio della vita ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 - Il mio libro ***


Il mio libro
OrGoGLiO e PrEGiUdiZiO
PrimA PaRtE
Capitolo 1 - Il mio libro







Quando squillò il telefono non ci fece caso.
Era immersa nell lettura.
Adorava leggere. Immaginare delle storie, dei personaggi, dei racconti che lei non avrebbe mai potuto vivere.
Beh, essere una studentessa dell'ultimo anno non gli permetteva di vivere molto alla giornata in verità.
Doveva pensare ai compiti, ai professori, ai suoi compagni di classe, a sistemare la cameretta. Tutte cose che limitavano la sua fantasia e la riportavano a quella vita terribilmente noiosa, cosi lontana dalle avventure appassionanti che vivevano i protagonisti della sua mente.
Prese un foglio e buttò giù alcuni appunti, schizzi di una storia dove una ragazza incontrava il suo principe che però proprio sul più bello veniva ammazzato da un feroce demone.

"Kagomeeeee! Ti vogliono al telefono!!! La tua amica Sango! "

La madre la riporta alla realtà. Smette di leggere e alza la cornetta del telefono a forma di fiore posto sulla scrivania. Adorava quel telefono. Lo aveva comprato in un mercatino dell'usato. Era stato un colpo di fulmine. Ma non divaghiamo ora.

"Pronto?"

"Ehi! Scusa se ti disturbo ma ho un problema!" confessò la sua amica sottovoce.

"Un problema? Di che genere? E perchè parli a bassa voce? Tua madre non può sentire?" Domandò Kagome immaginandosi Sango accucciata nell'angolo più remoto della sua cameretta con il telefono attaccato alla bocca. Sperava vivamente che il suo problema non fossero di nuovo i ragazzi. Sango aveva una predisposizione naturale: innamorarsi di ogni ragazzo che vedeva per poi innalzarlo a suo idolo personale ma nulla più. In quindici anni di onorata amicizia Kagome non aveva mai visto Sango fidanzarsi. Le piaceva la fase dell'innamoramento ma al massimo dopo un mese li lasciava. Tutti. Inesorabilmente.

"Già...si impiccia sempre di tutto e non voglia che scopra di Eichi! A proposito mi ha mandato un messaggio dicendomi che mi vuole vedere stasera. Ma non so cosa mettermi! Tu che proponi?" Ecco uno dei suoi enormi problemi esistenziali che Kagome odiava... Sango a volte era cosi frivola. Cosi idiota. Ma lei l'adorava ugualmente.

"Semplice. Un jeans e una maglietta. Non essere troppo precipitosa alla prima uscita, non vorrai che pensi che tu sia una facile no?" Kagome continuava a sfogliare le pagine del libro disinteressata mentalmente al problema della sua amica. Adesso voleva soltanto sapere che fine faceva il protagonista. Sarebbe morto? Avrebbe risorto brillantemente la situazione? Lei lo avrebbe ucciso. Se lo meritava. Per tutto il libro non ha fatto altro che scappare e frignare come un bambino di due anni. Le ricordava tanto Shippou che le ricordava a sua volta Inuyasha e lei non voleva ricordare Inuyasha.

"Hai ragione Kaggy-chan! Se non ci fossi tu! A proposito che farai stasera senza di me?" Bella domanda. Cosa avrebbe fatto? Sarebbe rimasta volentieri a casa ma c'era sua madre. E come la solito avevano litigato. Meglio uscire.

"Credo che andrò con gli altri al centro. Hojo mi ha parlato di un pub molto carino che hanno appena aperto!" rispose di malavoglia. Senza Sango si prospettava una serata molto noiosa.

"Perfetto. Domani mi racconterai com'è allora! E io naturlamente ti dirò tutto su Eichi! Lo adoro già! Sono sicura, questo non me lo lascio scappare!" Era l'ennesima volta che Kagome era costretta ad ascoltare questa frase. Ormai ci aveva fatto il callo. Salutò cordialmente l'amica e riprese la lettura.
Ecco, lo sapeva. Il protagonista muore. Tanto meglio. Lei lo immaginava già dalle prime pagine. Ritornò alla bozza sul foglietto di carta. Avrebbe tanto voluto diventare una scrittrice da grande. Per questo adorava leggere, prendere spunti dai libri dei grandi scrittori per poi un giorno riuscire a scriverne uno tutto suo. Ma la strada era ancora lunga e in salita.
Per fortuna che questo era l'ultimo anno.
Kagome era veramente stanca di questa scuola. Ma più di tutto di vedere lui, di averlo sempre in testa...e fra i piedi! Sempre con quell'aria da sapientone, da saccente....lo avrebbe ucciso con le sue mani se avesse potuto! Maledetta legge che non glielo permetteva!
Sbuffò. Era stanca. Quel giorno non era riuscita a studiare per niente e lunedi aveva l'interrogazione di giapponese antico. Per fortuna che aveva seguito attentemente le lezioni, sarebbe riuscita a strappare una sufficenza piena.
L'occhio le cadde su quella foto: quattro ragazzi al mare, allegri, sorridenti, spensierati. E quello più a destra era lui. La teneva per mano sorridendo all'occhio della macchinetta fotografica. Perchè era cosi masochista? Perchè non si decideva a toglierla?
Ora basta! Si, quella sera si sarebbe divertita! Era stufa di soffrire! Avrebbe riscritto la sua storia....










Eccomi di nuovo qui con un'altra storia.
So che ne ho già una in corso ma mi è venuta l'ispirazione per questa e l'istino mi diceva di postarla! Bisogna assecondare l'istinto no? E poi avevo voglia di mettermi a confronto con una storia dai toni più leggeri e più alla mia portata.
Spero che commenterete e leggerete in molti che fa sempre un sacco piacere. Per tutte le altre informazioni...leggete i prossimi capitoli (che saranno di certo più lunghi, questo era solo introduttivo, per darvi un'idea, ma in seguito riprenderò la mia naturale lunghezza!).
Un bacione grande dalla vostra affezionata *MeL*











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Capitolo 2
*** Cap. 2 - L'importanza di avere una spalla su cui piangere ***


L'importanza di avere una spalla su cui piangere Capitolo 2 -  L'importanza di avere una spalla su cui piangere






La primavera era ormai inoltrata e questo la metteva di buon umore.
Ha sempre amato questa stagione, i gigli erano in fiore, si respirava aria buona anche a Tokyo e la gente era più solare e gentile.
Anche portare la divisa scolastica diventava più facile. Una cosa che aveva sempre odiato era portare il serafuku. Con quello stile da marinaretta poi. Le era sembrato dall'inizio una costrizione che limita la fantasia, cosa che lei aveva in quantità.
Era lunedi e come tutti i lunedi bisognava andare a scuola. Ma oltre lo studio e l'interrogazione la cosa più tragica per lei era rivedere lui. Lui sorridente. Lui triste. Lui giocoso. Lui insieme a lei.
Scacciò di colpo quei pensieri. Era stata lei a fare quel passo ed ora doveva mantenerlo. A tutti i costi.

"Ehi! Sempre sovrappensiero?" Per fortuna che Sango arrivava sempre al momento giusto.

"Si! Sarà l'aria, sarà la primavera..ma oggi sono proprio di ottimo umore!" le sorrise e vide la faccia sconcertata della sua amica "Davvero!" aggiunse

"Già...e non pensi più a lui?" Centro. Come poteva dire la verità? Era impossile...ma anche mentire però...

"Sango, l'ho lasciato io! Non sono triste per lui ma per il fatto che un pilastro importante della mia vita se n'è andato! Insomma tre anni non si cancellano cosi ma...è la scelta giusta!" Ok, era una piccola bugia a fin di bene ma non poteva dire a Sango la verità. L'amica l'avrebbe perseguitata cercando di farla ridere e di farla spensierare, che non sarebbe stata poi una così cattiva idea, ma Kagome voleva solo essere lasciata in pace su quell'argomento. Già il fatto di stare cosi male era una giusta punizione.

"È quello che ripeti sempre ma da quando vi siete lasciati sei tu che stai peggio! Insomma lui si è rifatto una vita mentre tu continui a ripensarci e ti chiudi in te stessa! Non ne vale la pena Kagome." Nel frattempo erano arrivate al liceo Tomobiki e Kagome prese un lungo sospiro. Entrare lì dentro era sempre un'enorme sforzo. Ma doveva pur farlo.

"Raccontami di Eichi piuttosto!" disse sbuffando Kagome e Sango si perse in uno sproloquio sulle qualità innate del ragazzo, su quanto fosse bello, dolce, tenero, affascinante, romantico...



*******************
Le ore passarono in fretta.
Kagome sostenne una buona interrogazione di giapponese antico e la cosa la tirò un pò su di morale.
Chiese di poter andare in bagno. I corridoi erano vuoti e silenziosi. Qualche alunno vagheggiava qua e là senza disturbare.
Erano le due del pomeriggio. Fra poco sarebbero finite le lezioni anche se Kagome aveva un corso pomeridiano di teatro.
Si appoggiò sognante alla finestra e si perse nel blu del cielo. A volte sognava di essere una nuvola. Di volteggiare libera e felice nel cielo spiando tutti e tutti. Si, a volte sognava troppo.

"Ehi...non segui le lezioni?" si voltò imbarazzata e lui era lì che la guardava sorridente con in mano una pila di fogli gigantesca.

"Inuyasha! Io...ho appena fatto un'interrogazione e mi sto prendendo una pausa...ma...tu?" Si maledì mentalmente. Era possibile che dopo un mese e mezzo balbettasse ancora cosi tanto in sua presenza? Che le sudassero tremendamente le mani? Che la lingua si intrecciasse in tal modo impedendole di parlare?

"Dovevo fare delle fotocopie per la professoressa come puoi notare. Sto tornando in classe, anche perchè manco già da un pò. Kikyou potrebbe sospettare..." Già, Kikyou... Doveva anche mettersi con una ragazza che stava nella sua stessa classe? Questo era proprio accanimento! Lasciando stare anche il fatto che fosse una sua goccia d'acqua...solo più triste. Stronzo.

"Già...beh allora ci vediamo!" sorrise e si avviò per il corridoio, più furiosa che mai.

"Kagome?" la chiamò lui. -Non ti voltare, non ti voltare, non ti voltare....-

"Si?" Si era voltata. Matematico.

"Sei molto bella oggi." E sparì dietro l'angolo senza aggiungere altro. Tipico di lui. Lanciare delle frecciatine per poi farsi perdonare con una stupida frase falsa. Ma adesso bastava. Adesso Kagome voleva maturare, crescere e diventare una donna. Una vera donna. Senza piagnistei e crisi isteriche. Senza lacrime e notti insonni. Senza soffrire per amore insomma. -A chi la voglio dare a bere?- Si fermò con la mano sulla maniglia della porta. Le ennesime lacrime pronte a traboccare dagli occhi. Lui era importante. Lui era tutto. Viveva per lui. Non passava giorno che non si vedessero. Non passava giorno che non pensasse a lui. Non passava giorno che non facessero l'amore. Non passava giorno che litigassero. -Muori- Aprì la porta e si avviò al suo banco accanto a Sango che come al solito scriveva mille e mille volte 'Eichi e Sango' su un foglietto. Beata lei.



**************
-La festa di Miroku.
Compie 18 anni, sarebbe dovuta andare.
Ci sarebbero stati Inuyasha e Kikyou, meglio restare a casa.
Avrebbe solo pianto e rimpianto di non essere andata, meglio andare.
Avrebbe rosicato tutto il tempo guardandoli ballare, meglio restare.-

I pro e i contro svettavano sul foglio mentre Kagome era persa nei suoi pensieri.
Il vestito l'aveva comprato, il regalo anche, Sango era al settimo cielo all'idea di bere e ballare tutta la notte.

-Avrebbero dormito tutti nella villa di Miroku, un incentivo ad andare.
Se li sarebbe dovuti sorbire anche appena sveglia di primo mattino, un incentivo a restare.-

Squillo del cellulare.Messaggio.
'Vengo da te per le 7, ci prepariamo e andiamo da Miroku. P.s. puoi prendere tu la macchina?'
E come sbagliarsi? Mai una volta che la prendesse lei. Ma almeno per una cosa era stata utile: aveva deciso Sango anche per lei. Sarebbe andata.
Guardò l'armadio e prese il vestito nero che le aveva comprato la madre. Anche lei ogni tanto aveva sprazzi di bontà e le comprava qualcosa di veramante utile. Se avrebbe dovuto vederli insieme per tutta la sera almeno sarebbe stata al suo meglio. -Inuyasha devi solo crepare di gelosia al vedermi.- Pensieri stupidi. Sarebbe stato appiccicato alla mummia tutto il tempo. Forse nemmeno l'avrebbe notata. Forse si sarebbero baciati e strusciati sulla pista da ballo per poi rifugiarsi infine nella loro stanza a scopare tutta la notte. -Non dire cosi, è solo invidia la tua.- Già, invidia. Una volta era Kikyou quella invidiosa, quella che si rosicava il gomito al loro passaggio. Perchè? Perchè tra loro era andato tutto storto? Erano felici. Il primo anno era stato un sogno. La coppia perfetta. Poi la loro solidità era cominciata a vacillare. Litigi su litigi. Inizialmente per delle cose stupide. Facevano subito pace e poi tutto come prima. Ma poi sono cominciate le ripicche, le parole pesanti, il dolore. Lasciarsi e riprendersi infinite volte, fino alla rottura definitiva decisa da lei. E non sarebbe tornata sulla sua strada. Mai.

[...]

Sango era bellissima. Si vociferava che a quella dannata festa ci sarebbe stato anche Eichi e le si erano illuminati gli occhi al solo pensiero.

"Tu lo vedi?" chiese a Kagome appena arrivate, guardando tra la folla immensa che si disperdeva fra il salotto e la cucina.

"Ma siamo entrate solo da cinque minuti! Non ho il radar e poi..."

"Eccolo!!! Torno subito Kaggy-chan!" Non le aveva lasciato nemmeno il tempo di finire la frase. In pochi secondi era riuscita a individuarlo e raggiungerlo. Ora chiacchieravano tranquillamente al centro pista. Se anche lei avesse preso tutto alla leggera come Sango! Adesso non le sarebbe toccato girovagare per la casa sola e triste, con in mano un bicchiere contentente nemmeno lei sa cosa e cercando invano un posto libero per sedersi.

"Ehi! Nemmeno gli auguri mi fai?" Miroku le si era parato davanti con  il suo solito sorriso sornione. Era davvero un bel ragazzo, ma non il suo tipo. Troppo giocherellone e portato al tradimento. Non avrebbe mai avuto la forza per stargli costantemente dietro, ma come amico era perfetto: simpatico, allegro, presente quanto basta.

"Miroku! Non ti avevo nemmeno visto! Ero sovrappensiero! Tanti auguri scemo! La festa è splendida, complimenti!" Lo abbracciò. Lui come al solito le accarezzò il sedere e lei come al solito gli lanciò un sonoro schiaffo sulla guancia...poi risero di gusto entrambi. La routine era a volte un ottimo tranquillante.

"Ora devo andare...devo ancora salutare una miriade di invitati! Tu mi raccomando divertiti e .... non ti preoccupare, hai via libera con il 'mostro'..Kikyou non è venuta!" disse con uno sguardo malizioso.

"Lo sai che non mi interessa! E non  lo chiamare mostro! Mi dà fastidio!" rispose piccata. Anche se si erano lasciati in malo modo odiava che chiamassero Inuyasha mostro...

"Si certo certo...comunque si trova di là...io direi di raggiungerlo..." E prima di riuscire a mandarlo al diavolo si era già smaterializzato tra la folla salutando a destra e a sinistra e lanciando sorrisi. Kagome rimase lì impalata per un pò, mentre ricordi di notti passate a casa di Miroku le vorticavano per la testa: lei e Inuyasha, Sesshomaru, Rin, Ayame, Sango, Miroku...avevano dormito lì chissà quante volte che aveva addirittura perso il conto. Le sue gambe la portaronò lì. Proprio dove aveva suggerito Miroku anche senza che il suo cervello lo volesse. A volte era il corpo che agiva più velocemtne della mente. Si affacciò lentamente sulla soglia e lui era lì, nello studio del padre di Miroku, parlando al telefono, con Kikyou...

"Ehi ti vuoi calmare?? Mi spieghi per quale motivo sarei dovuto rimanere a casa? Se tu non vuoi venire sono affari tuoi ma io faccio quello che voglio! È il mio migliore amico! Non posso lasciarlo solo stanotte!" i toni erano pesanti e anche la sua faccia non era delle migliori. Kagome ricordava che quando metteva il muso erano guai...farlo calmare era un'impresa da poco. Stava per voltarsi e andarsene quando una voce la fermò.

"Aspetta! Kikyou scusa ma adesso devo proprio andare. Ciao!" attaccò il telefono e la guardò stranito. "Kagome aspetta. Non andartene!" il tono di voce era completamente cambiato ora, molto più soffice e dolce. Kagome era indecisa: andare via e continuare a farsi del male cercando di dimenticarlo o restare e vedere cosa il destino aveva in serbo per lei quella sera?













Ecco qui il secondo capitolo scaturito dalla mia mente malata. Allora cari lettori, secondo voi cosa farà la nostra cara Kagome?
Ringrazio tutti coloro che hanno letto il primo capitolo e sono riusciti ad arrivare fino alla fine...coraggiosi! Per quelli che hanno addirittura commentato, li ringrazio inchinandomi...mitici!


ary22: ho cercato di aggiornare presto! Grazie per il complimento e per aver messo la mia storia tra i preferiti! GRAZIE!!!

Jeppy: mia cara, che dirti...è un'onore per me che tu segua anche questa fic! Ti posso già anticipare alcune cose:innanzitutto mi dispiace dirti che in questa fic le cose tra Inu e Kaggy saranno mooooooolllttttooooo ingarbugliate! Aspettati tragedie! E poi Sango appare frivola all'inizio ma poi....oooppps! Meglio non dirti troppo se non poi non mi segui più! ^^ Aggiornerò presto anche l'altra anche se sono indecisa se fare un finale triste o felice! vedremo...Un  bacione e grazie delle tue splendide recensioni!!!

lilysol: é un piacere anche per me ritrovarti qui a commentare! Spero di essere almeno un pò alla tua altezza! Con questo chappy si è scoperto un pò di quello che le è successo...ma più avanti si avranno altri particolari interessanti...vedrai! Un bacio e continua a seguirmi!

Marty_chan94: me onoratissima di tutti questi complimenti...non me li merito! Anche perchè le mie intuizioni per la maggior parte me le sogno la notte! ^^ Comunque ti rispondo alla domanda: si, ci saranno Rin e Sessho come coppia...li scopriremo più avanti. Continua a leggere mi raccomando! Io naturalmente continuo a seguire anche la tua fic che mi piace un casino! Un bacione!

cri_91: Grazie anche a te! Addirittura fra i preferiti! Che onore! Mille grazie! Continua a seguirmi! Un bacione immenso...

robylee: Grazie per la recensione...spero continuerà a piacerti! Un bacio!


Ora vi saluto
Alla prossima
*MeL*


















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Capitolo 3
*** Cap. 3 - Incontro-scontro ***


Incontro - scontro
Capitolo 3 - Incontro - scontro





"Ti prego"

Lui l'aveva pregata. L'aveva pregata di restare. Dalla sua bocca non era mai uscito niente di simile. Al massimo un 'per favore' o un 'grazie' ma un 'ti prego'  mai. Mai.
Senza avere il tempo di decidere cosa fare, lui l'aveva raggiunta e afferrandola per un braccio, l'aveva fatta delicatamente girare su se stessa.
Ora si trovavano faccia a faccia ed il cuore di Kagome stava per scoppiare. No. Non adesso. Non  poteva mostrarsi fragile adesso. Tutto il mondo che si era costruita con tanto ardore e coraggio le si stava sgretolando in un momento. Non poteva permetterlo.

"Perchè dovrei?"
Forse aveva aggiunto troppa cattiveria, o forse la frase era stata detta dopo un minuto di silenzio interminabile. Sta di fatto che ad Inuyasha quelle parole colpirono come una lama di coltello. Non lo diede a vedere. Aveva un orgoglio lui e non si sarebbe lasciato ferire tanto facilmente.

"Perchè sono solo e non voglio restarci. Queste feste a Kikyou non piacciono e Miroku, come ben immagini, sta al centro dell'attenzione."
Sorrise. Uno di quei suoi sorrisi ironici e maliziosi. Uno di quei sorrisi che aveva fatto innamorare Kagome ma che ora glielo facevano odiare.

"Io non sono un rimpiazzo Inuyasha...anche se tante volte mi hai usato per questo motivo."
La voce aveva tremato un pò ma nel complesso era riuscita a mostrarsi severa e fredda. Come erano arrivati a questo? Come erano arrivati ad odiarsi? Come erano arrivati a giocare a ripicca a chi faceva più male all'altro? Era un gioco infimo a cui lei avrebbe preferito non partecipare. Ma ormai ci stava dentro.

"Un rimpiazzo? Mai detto che tu lo sia stata. Forse una rompiscatole ma un rimpiazzo no."
Kagome lo fissò per un momento. Doveva ammettere che era bellissimo. Giacca e camicia gli stavano d'incanto facendo splendere il suo bel viso e gli occhi marroni, profondi. I capelli un pò lunghetti e lasciati sbarazzini incorniciavano il tutto rendendolo un dio. Il suo dio.

"Non stiamo a recriminare su queste cose oggi, Inuyasha. Non mi va proprio. È la festa di Miroku e vorrei divertirmi."
Erano vicini, troppo vicini. Poteva sentire il suo profumo, quello che la coccolava quando lo abbracciava. Poteva sentire il calore che emanava o il battito sicuro del suo cuore. Fu un attimo. Le si avvicinò con fare certo e la baciò.
Bacio lungo, appassionato, cercato, voluto, agognato, odiato, respinto, crudele, traditore, inaspettato, infedele, scorretto, impertinente e sfacciato.
Kagome sarebbe voluta morire. Aveva risposto. Aveva risposto involontariamente a quel bacio che da quasi due mesi desiderava come un assetato avrebbe ambito una piccola goccia d'acqua. Aveva cercato la sua lingua che sinuosa si era infilata nella sua bocca agognando maggior contatto. Le loro mani si erano eccitate al contatto con la pelle che tanto bene conoscevano.
Schiaffo.
Kagome si riprese il contegno che poc'anzi aveva buttato alle polveri e staccandosi aveva dato a Inuyasha uno di quei schaffi che in pochi hanno avuto il privilegio di ricevere.

"Ma cosa cazzo..."  
Inuyasha era incredulo, si toccò con la mano la parte di gota arrosata. Possibile che lei avesse osato tanto? L'aveva lasciato lei, è vero, ma Inuyasha aveva sempre sperato che un giorno sarebbe tornata da lui. Si erano lasciati e ripresi tante volte che ormai era scontato il fatto di rimettersi insieme. Stavolta questo non era avvennuto. Ma ora...aveva risposto al bacio. L'amava ancora, ne era sicuro. Eppure...lo aveva respinto, e schiaffeggiandolo per di più.

"Non ti permettere....Inuyasha....non osare mai più!"  
Tremava ma stavolta dalla rabbia. Si era mostrata debole un'ennesima volta ed il suo muro era crollato per colpa di una piccola scalfitura. Non l'avrebbe perdonato facilmente. Oh, no...

"Ma mi hai tirato uno schiaffo? Sei matta?"
Urlò lui, riprendendo il controllo della parola. Lei però non disse più nulla ma uscì dalla stanza sbattendo la porta. Era rimasto lì come un coglione. La porta si riaprì poco dopo ma il nuovo visitatore non era uno di quelli attesi.

"Che cazzo hai combinato? Ho visto Kagome uscire incazzata nera!"
Miroku entrò trafelato nella stanza, sedendosi in una delle poltrone e guardando divertito Inuyasha.
"Possibile che non riesci a stare con lei per più di due minuti e non litigare?"
Rideva di gusto, vederli rincorrersi perennemente a Miroku lo metteva di buon umore. In fondo bastava vedere il alto positivo no? Dopo tanto si stavano ancora cercando. C'era speranza.

"Smettila cretino! Non è divertente!"
Rispose irato lui.

"Ok, ok...Andiamo di là, c'è la torta. E il festeggiato con il suo migliore amico non possono mancare, chérie!"
Lo accompagnò alla porta ridendo ancora. Inuyasha lo guardò e sorrise anche lui. Era contagioso.




********************************************************
Non poteva ancora crederci.
Quello stronzo.
L'aveva baciata.
SENZA PREAVVISO.
E le era piaciuto, doveva ammetterlo.

La festa era terminata da un pezzo ed ora lei e Sango dormivano nella camera degli ospiti, Miroku in quella dei genitori insieme ad Inuyasha e Koga e Sesshomaru con Rin in quella di Miroku.
Sesshomaru e Rin. Perchè loro ci riuscivano?
Erano cosi diversi, litigavano spesso ma mai in quei due anni si erano lasciati. Magari non si erano parlati per giorni ma nulla più. Per Kagome erano la coppia perfetta.
Riflettendo lì sul letto per ore le era venuta sete. E non sopportava la visione di Sango che dormiva cosi beatamente al suo fianco. Le faceva venire una rabbia...va beh che dopo tutto quello che si era bevuta era incredula che fosse ancora viva. Si alzò di malavoglia e scese al piano di sotto. Cercando di non far rumore aprì il frigorifero e si versò un bicchiere di acqua fresca. Proprio in quel momento qualcuno accese la luce della cucina accecandola e facendole versare l'acqua addosso.

"Kagome!"

"Koga!"
Impossibile. Le veniva da ridere. Era proprio Koga.
Il suo eterno pretendente.
Il suo primo ragazzo in verità.
Un ragazzino carino, nella norma. Molto alto, acchi di un azzurro che avrebbe fatto invidia a chiunque, atletico, capelli lunghi, mori, portati quasi sempre in una coda alta.
Erano stati insieme solo per un mese. Poi si erano lasciati per godersi la vita. Avevano solo 15 anni in fondo. E fu proprio Koga a presentarle Inuyasha.
Ma lui non si era mai arreso. E spesso continuava a provarci con lei. Con scarsi successi.

"Mi dispiace...non volevo spaventarti."
Si scusò gentilmente il ragazzo, avvicinandosi e cercando di asciugarla con dei tovaglioli.

"Non ti preocupare...non è successo nulla. Si asciugherà"

"Non riesci a dormire?"
Le chiese dolce.

"Già."
Era sempre stato gentile e premuroso con lei. E non aveva mai visto di buon occhio la sua relazione con Inuyasha che considerava egoista e presuntuoso.

"Non mi dire che centra Inuyasha."
Ecco, centrato. Come poteva sbagliarsi in fondo? Per la maggior parte delle sue incazzature centrava lui!

"Colpita."
Risero. Koga era veramente l'inverso di quel cafone. E poi era romantico. Per il suo diciasettesimo compleanno le aveva regalato due biglietti per il concerto del suo cantante preferito...e non aveva nemmeno preteso di andarci con lei....infatti lei, molto sgarbatamente doveva ammetterlo, ci aveva portato Inuyasha!

"Ah, quel ragazzo non ti merita proprio."
A Kagome quell'atmosfera cosi rilassata e tranquilla la metteva a proprio agio. E se fosse proprio lui l'uomo giusto? L'aveva rincorsa per una vita e non si era mai arreso, cosa che aveva fatto Inuyasha al primo ostacolo della loro relazione lasciando a lei tutto il peso di portarla avanti. Ci teneva a lei e lo dimostrava in tutti i modi, ogni attimo che passavano insieme.
Koga era vicinissimo e la guardava negli occhi cercando di leggerle l'anima.
Cosa difficilissima dato che nemmeno lei riusciva a mettere ordine nella confusione dei suoi pensieri. Ma lo fece lui. Azzerò la distanza che c'era tra le loro labbra e la baciò. Kagome all'inizio fu sorpresa e stordita ma dopo pochi secondi anche lei approfondì quel bacio così diverso da quello di Inuyasha dato poche ore prima. Era più dolce, più timido. Si staccarono dopo un momento che sembrò un'eternità,  guardandosi dolcemente.

"Devo ritornare su o Sango si preoccuperà."
Disse imbarazzata Kagome. Lui le accarazzò una guancia, le diede la buonanotte e un leggero bacio a fior di labbra per poi scomparire fuori dalla cucina. Lei lo ammirò ancora per un secondo prima di uscire anche lei e si....arrivò alla conclusione che era proprio un bel ragazzo...







******************************************
Buonasera a tutti voi!
Non potete capire come sono felice di aggiornare cosi presto...mi avete riempito di gioia! Perciò ringrazio sia chi ha solo letto, chi ha messo questa assurda storia tra i preferiti e chi ha recensito! Mitici! (come direbbe Homer Simpson!^^)
Però mi raccomando, ora non uccidetemi solo perchè ho fatto baciare Koga con Kagome...in fondo erano teneri no? E poi si è baciata anche con Inuyasha...bisogna calcolare anche questo!
Va beh, meglio cambiare argomento e venire al momento dei ringraziamenti....non so da chi cominciare ^^!

Only_a_Illusion: sono contenta che leggere questa mia storia ti abbia fatto piacere e spero che l'aggiornamento non sia da meno!

krikka86: Allora, ancora non posso svelarti perchè si sono lasciati ma lo scoprirete più avanti per ora posso solo dirti di stare tranquilla...anche io sono una grande fan della nostra coppietta! ^^

Goten: non avere fretta....forse (e dico forse) si rimetteranno insieme....sono crudele? naaaaaaaaaa.....

MARTY_CHAN94: Già, Miroku che compie diciottanni me lo vedo spassossimo. Comunque spero che continuerai a seguirmi perchè dal prossimo capitolo entreranno attivamente Rin e Sessho! Un bacio!

lilysol: Ma che tiscusi? Sono felice del tuo commento chilometrico! Comunque l'unica cosa che posso dirti è che la nostra mummia non se ne starà proprio zitta e buona a guardare Kagome...quindi prevedo guai! Per il resto ti ringrazio per il commento! E per fortuna ho risolto i problemi tecnici e come vedi ora posso aggiornare più spesso! Un bacio e alla prossima!

Bchan: Inuyasha fa sempre guai ma qui l'ho fatto ancora più stronzo....spero mi perdonerai...grazie per il commento!

cri_91: Kagome è rimasta ma non è andata troppo bene...sigh! Grazie per i compliementi...un bacio!

robylee: e adesso....iniziano i guai per loro! Sono contenta che ti piaccia e ti ringrazio tantissimo per il commento! Kiss!

Jeppy: Cara Jeppy!!!!  Spero che non mi odierai per il fatto di averli fatti baciare...ti pregooooo voglio vivere!!!!!!! Comunque vedrai che avranno tempo per incontrarsi e stare da soli di nuovo quei due...anche se non so se sarà un bene o un male! Come vedi ogni volta litigano sempre! Per le anticipazioni ti avverto che nel prossimo ci sarà un litigio molto forte....occhio al cuore! Un bacione!!!!!!


E ora vi saluto!
Vi auguro a tutti una buona e serena Pasqua e una Pasquetta divertentissima (anche se le previsioni meteo non sono molto felici!)
Un bacio
*MeLaNiA*



































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Capitolo 4
*** Cap. 4 - La verità? ***


La verità Capitolo 4 -  La verità







Il risveglio non fu migliori.
I genitori di Miroku sarebbero dovuti tornare nel pomeriggio. E all'una stavano ancora domendo tutti quanti serenamente.
E  dovevano pulire ancora tutta la casa.
Miroku si svegliò nella più grande disperazione. Urlava e correva nelle stanze cercando di destare tutti. Credeva che non ce l'avrebbero mai fatta. Era sempre cosi: prima si divertiva e poi rimpiangeva.
In meno di cinque minuti erano riuniti in salotto con gli occhi gonfi, ancora un pò assonnati e senza colazione ma pronti ai posti di comando per iniziare l'operazione 'pulizie'.

"Yawn...Che sonno...Ma perchè a noi ci tocca pulire?"
Sango era proprio negata per le faccende domestiche. Eccelleva in qualsiasi tipo di sport su questa terra, favorita anche dalle sue buone doti fisiche ma mettetegli in mano una scopa e cambiava radicalmente.

"Avanti...Siamo tanti, finiremo presto se invece di lamentarti faresti qualcosa!"
Proprio in quel momento entrò nel salone Koga che dopo aver salutato tutti si avvicinò timidamente a Kagome. Entrambi diventarono ben presto rossi di imbarazzo, non sapendo come comportarsi. Koga optò per un dolce bacio sulla fronte per poi mettersi all'opera anche lui.
A Inuyasha non passò inosservato. E non passarono inosservati nemmeno tutti gli atteggiamenti equivoci che i due si scambiarono per tutto il pomeriggio. Alla prima occasione che aveva decise di parlare con Kagome. E quella occasione gli si presentò due giorni dopo, a scuola, incontrandola nel corridoio...vuoto. Lei era come al solito bellissima, con la divisa perfettamente stirata e pulita, i capelli mori risplendendti al sole e le labbra rosse e carnose dischiuse in un sorriso. Lui, i capelli raccolti in una piccola coda bassa e la divisa aperta sul davanti, incazzato con Kikyou, come sempre...

"Ehi.."
La chiamò. Lei si girò stancamente e lo guardò un pò scocciata. In fondo da quando l'aveva baciata alla festa di Miroku non gli aveva più rivolto la parola. E per lui era stato come morire.
"Come stai?"
Domanda stupida. Si vedeva che stava benissimo. Ma non sapeva davvero da dove iniziare un discorso. Per di più, la sua freddezza non lo aiutava molto.

"Bene. Molto bene, grazie."
Fece per voltarsi ma Inuyasha fu più veloce. La bloccò prendendola per una mano. Lei si fece subito di un colorito tendente al fucsia, la situazione era molto simile a quella nell'ufficio del padre di Miroku. Stavolta però non la baciò, la guardò intensamente e si fece forza.

"Stai con Koga?"
I suoi occhi vacillarono per un momento, poi tornò subito seria e determinata. Pronunciò un flebile 'si', un si che a Inuyasha ferì più di qualsiasi schiaffo, pugno o proiettile. Non importava se in quel momento il mondo fosse crollato. Anzi tanto meglio. Si era messa con Koga. Lo aveva lasciato per poi ritrovarsi con quel lurido, schifoso, deforme, lupacchiotto spelacchiato. Aveva paragonato lui a Koga. Certo non era un santo ma...Koga. Non gli uscivano altri appellativi per quel ragazzo. Una volta potevano considerarsi amici ma un giorno aveva tremedamente litigato e non si erano più parlati se non per lanciarsi accuse e offese. La rabbia lo pervase all'istante. No, non poteva buttarlo via cosi, non lui, non Inuyasha.

"Stupida."
Una parola pronunciata in modo ringhioso, brusco, villano. Non gli importava. Se la meritava. Tutta.
"Sei una stupida, e sai perchè? Ti sei messa con Koga solo per rimpiazzarmi!"

"Lo stesso motivo per cui ti sei messo con Kikyou no?"
Rispose lei acida. Ma come si permetteva? Koga non era nemmeno minimamente paragonabile a lui! Era dolce, comprensibile, SEMPRE PRESENTE, e mai antipatico.

"Sbagliato! Io mi sono messo con lei per dimenticarti, che è diverso! Perchè tu eri nella mia mente notte e giorno! Volevo sapere cosa stavi facendo, dov'eri, con chi eri... Eri diventata un'ossessione...per questo mi sono messo con Kikyou!"

"Oh certo! Quello che fa Inuyasha è sempre giusto mentre quello che fa Kagome è tremendamente fottutamente sbagliato! Come sempre."
Gli urlò lei. A Kagome vennero a galla di nuovo momenti ed emozioni della loro storia. Momenti cupi in cui tutto quello che faceva veniva sempre messo sotto osservazione e criticato da Inuyasha mentre tutto quello che faceva il ragazzo, anche se profondamente sbagliato, era sempre scusabile.

"Non dire cosi! Sai che non è vero!"
Inuyasha si risentì molto dell'accusa. Ammetteva i propri errori ma rinfacciarglieli continuamente non faceva bene a nessuno dei due. Si avvicinò a lei. Tremava dalla rabbia e dall'orgoglio. Ma anche cosi era bellissima. Lo era sempre stata. Brillava di una luce particolare, una luce particolare che Inuyasha aveva sempre amato in lei. Non era come le altre, non pensava solo al trucco o al vestito. Era naturale. Acqua e sapone.
"Mi manchi. Mi sei mancata immensamente."
Un altro passo. Lei non scappava ma nemmeno dava qualche segno di volerlo lì. Era come paralizzata dal terrore di fare di nuovo uno sbaglio. Mandarlo al diavolo o ascoltarlo? Un bivio da cui non c'è una via di fuga. Un  bivio in cui si era trovata spesso in questi ultimi mesi. Un bivio a cui voleva dare un taglio.

"Inuyasha....non posso...non ora. Comprendimi, mi manchi anche tu."
Respirò a fondo. Quella confessione l'aveva fatta sudare. Per lei non era mai stato facile parlare delle sue emozioni. Quando doveva farlo era sempre in difficoltà e preferiva di gran lunga nascondersi.
"Però, ora come ora,  voglio provare se qualcun'altro riesciurà a farmi provare nuove sensazioni. Sono stanca di te, delle tue false promesse e dei tuoi errori. Stanca."
Vide la delusione ed il rancore dipingersi sui suoi occhi. Aveva usato parole forti, lo ammetteva, ma era essenziale per riuscire da quel baratro in cui era caduta. Era essenziale per dimenticarlo. Gli lasciò la mano e proseguì nella direzione opposta a quella del ragazzo. Aveva ancora di fronte a lei i suoi occhi bruni, profondi e malinconici. Sbattè più volte le palpebre per cancellare la sua visione poi cedette un secondo alla sua volontà e si voltò indietro. Lui era già sparito. Forse stavolta per sempre.



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"E tu non gli sei caduta fra le braccia?"
Sango era incredula. Le due amiche si erano incontrate dopo scuola al parco per chiacchierare un pò. E adesso Sango non credeva alle proprie orecchie. Poche volte Kagome era riuscita nel resistere a Inuyasha No Taisho e quelle poche volte lo aveva sempre rimpianto a lungo.

"Esatto! Cosa c'è di strano?"
Rispose acida lei. Tutti credevano che lei pendesse dalle sue labbra. Le sue magnifiche labbra. Cacciò via quell'idea e continuò il suo discorso. "Non lo voglio più tra i piedi. Voglio un vero uomo, un uomo che mi stia sempre accanto. Come Koga!"
Sango continuava a guardarla incredula, quella non era la sua amica. Sicuramente gli alieni ne avevano fatto un corpo da esaminare e per ricambiare le avevano mandato sulla Terra quell'ibrido che però non somigliava minimamente alla Kagome innamorata persa e zerbino. No, no.

"Koga?!?"
La voce disgustata di Rin arrivò alle loro orecchie. La ragazza a piccoli passi le raggiunse alla panchina del parco. Poi guardò anche lei Kagome con la stessa faccia da scettica di Sango
"Veramente ho sentito il nome di Koga vicino alle parole 'vero uomo'? Avanti Kagome! Brad Pitt è un vero uomo! Non Koga che al massimo può essere un vero homo sapiens sapiens!" Risero. Meno male che Rin riusciva sempre a portare un pò di allegria e ottimismo nel gruppo!

"Parli tu che hai trovato il tuo vero uomo! Io non voglio il solito ragazzo per il solito sesso...voglio il principe azzurro!"
Rispose piccata Kagome.

"E Inuyasha lo era! Almeno per te..."
Aggiunse sarcastica.
"D'accordo, ha commesso degli errori ma.... Kagome, vedi il lato positivo...è sempre tornato da te! Questo fanno i veri principi, non abbandonano mai il loro regno per quanti viaggi possano fare!"
Sango e Kagome la guardarono poco convinte. Poi si alzarono e salutarono Rin. Era l'ora di tornare a casa ma non per la loro amica che doveva invece incontrarsi con il suo ragazzo Sesshomaru che la raggiunse dopo pochi minuti mentre lei era immersa nell'ascoltare il suo i-pod sdraiata sull'erba.

"Ehi. Riesci a sentirmi?"
Rin si tolse una cuffia e gli sorrise. Era molto bello nella sua divisa nera e gli occhi brillanti al tocco leggero della luce rosa del tramonto.

"Ciao forestiero. Hai fatto tardi eh? Meno male che c'erano le mie amiche a farmi un pò di compagnia!"
Rise mentre lui aveva indossato la solita maschera da menefreghista che ormai la ingannava ben poco.

"Risolto niente con Kagome?"
Le chiese poco interessato, accendendosi una sigaretta e portandosela con fare noncurante alla bocca. Si sedette accanto a lei sull'erba mentre una coppietta mano nella mano passeggiava di fronte a loro prendendoli per matti data la presenza di una comoda e confortevole panchina libera a pochi passi.

"Uhm, niente che non abbia già detto... Rimane delle sue convinzioni e io ho terminato tutte le mie soluzioni...tu hai qualche idea per caso?"
Essendo il fratello maggiore di Inuyasha, Rin sperava in qualche suo colpo di genio. Si strinse forte nelle sue braccia assaporando il suo profumo forte e inebriante. A volte anche lei aveva pensato seriamente di lasciarlo. I suoi modi bruschi, distanti, glaciali e irrispettosi l'avevano ferita più di una volta spingendola anche a odiarlo ma con il passare del tempo era riuscita a scoprire il vero Sesshomaru e a non prendere molto seriamente i suoi attacchi di indifferenza al mondo. E poi, come aveva affermato più di una volta lui, lei era l'unica che riusciva a sopportarlo e a farlo ridere. Se l'avrebbe lasciato come avrebbe fatto poi?
Lo guardò e lo vide immerso nei suoi pensieri. Sicuramente anche a lui non andava a genio la separazione tra Inuyasha e Kagome. Non perchè tenesse in particolar modo al suo fratellino anzi, era più il tempo che passavano a battibeccare che a parlarsi, ma da quando si erano lasciati Inuyasha era diventato più chiuso e scorbutico di prima, dando sui nervi pure a Sesshomaru. Vani i tentativi di ignorarlo. Riusciva a litigare con lui pure restando zitti.

"Forse è anche un pò mia la colpa se si sono lasciati."
Rin si girò di scatto verso il suo ragazzo. Non poteva credere che era stato proprio lui a parlare. Aveva davvero fatto un'esternazione di sentimenti e colpa senza essere prima messo in croce da lei per confessargliela? Tutto di sua spontanea volontà? Impossibile.
"Ho fatti grandi errori ma non me ne sono mai preoccupato però se questi errori dovessero in qualche modo rovinare la loro vita mi dispiacerebbe. Insomma, non mi sentirei in colpa  a vita, siamo chiari, ma non voglio pregiudicare un loro futuro insieme. Se sono destinati a stare uniti non voglio essere io colui che li separerà."
Ok, stava sognando. L'unica spiegazione a quel fiume di parole che usciva dalla bocca di Sesshomaru è che lei non era veramente lì, che stesse sognando tutto e che tra pochi istanti la sveglia avrebbe suonato per riportarla alla realtà. Si, era sicuramente cosi. Ma purtroppo la sveglia non suonò e Rin dovette ammettere che non era una realtà parallela ma la sua vera vita. Cercò di concentrarsi sulle parole appena dette dal ragazzo ma non riusciva a trovargli una spiegazione.

"Perchè dovresti essere tu la causa della loro separazione?"
Sesshomaru le tolse le braccia dalla vita e la girò per guardarla meglio negli occhi. Sarebbe stato duro confessargli tutto ma era pur sempre la sua ragazza, colei che era riuscita su un milione a rubaargli il cuore. Continuare a mentire sarebbe stato dannoso per entrambi. E per Inuaysha e Kagome.

"Mi giuri di non dirlo a Kagome se te lo confesso?"
La sua voce tremava un pochino e Rin cominciò ad avere paura. Non aveva mai visto Sesshomaru cosi e se era preoccupato lui la cosa doveva essere veramente seria. Annuì con la testa e si concentrò sul ragazzo che nel frattempo aveva preso un gran repsiro per iniziare a parlare.










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Cari lettori e lettrici, eccoci qui al termine del quarto capitolo.
Come avete potuto notare Kagome e Inuyasha hanno avuto un piccolo diverbio, come al solito, e ora sono uno più incazzato dell'altro. Chi farà il primo passo per fare pace? Ma più che altro, quale sarà il segreto incoffessabile di Sesshomaru?
Vi anticipo che da adesso in poi i capitoli non saranno più pronti ma dovrò scriverli interamente quindi non so proprio cosa ne uscirà fuori! ^^
Ora passo a ringraziare tutti i miei lettori e i miei recensitori...non finirò mai di ringraziarvi!

Only_a_Illusion: Sono contenta che tu abbia preso bene il bacio tra Kaggy e Koga perchè era proprio questo il mio scopo...riuscire a farvelo piacere! Spero che anche questo aggiornamento ti sia piaciuto! Un bacio e mille grazie

Bchan:  Beh, sicuramente Inuyasha adesso si darà una mossa. Comunque i vari motivi per i quali Inuyasha e Kagome si sono lasciati sono venuti fuori e verrano fuori mano a mano nel corso della storia. E buona parte li dirà Sesshomaru nel prossimo chappu quindi ti posso solo consigliare di continuare a leggere!!^^

Goten: Me contenta! Volevo proprio dare una buona impressione di Koga e leggendo i vostri commenti sembra che ci sono quasi riuscita! Grazie mille del commento! Baci

MARTY_CHAN94: Grazie mille di avermi messo tra i preferiti...me onorata! Per quanto riguarda Koga e Kagome hai ragione, sono un pò diversi ma per dimenticarsi di Inuyasha Kagome ha deciso di buttarsi in questa storia! Comunque ti è piaciuto l'entrata in scena dei tuoi piccionicini? Spero di si! Un bacio!

cri_91: ho aggiornato il prima possibile! Spero sia di tuo gradiemento! Bacini!

krikka86: Bravissima...si sono proprio messi insieme ma come vedi Inuayasha non si darà per vinto...no no...

lilysol: Grazie per i complimenti, sono diventata un peperone! Comunque, come ho già detto, sono contenta che questo Koga vi piaccia perchè era il mio intento farvelo piacere perchè avrà un ruolo importante nella storia. Un bacio e alla prossima!!!!!

Jeppy: Carissima Jeppy, non sono sadica ma purtroppo questa storia è un pò autobiografica e quindi devo seguire un pò alla lettera litigi e depressioni dei due protagonisti! Ma giuro che nella prossima fic che faccio Inuyasha e Kagome staranno insieme....giuro! ^^ Per il resto...sono contenta che nonostante la trama che ostacola i due nostri piccioncini tu continui a seguirmi....lo apprezzo molto! Un bacio!

Eternity_Marty: ti ritrovo anche qui...me onoratissima! Che dire...grazie ragazze dei vostri commenti...sono graditissimi e spero commenterete ancora cosi! Grazie mille...un bacione ad entrambe!













































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Capitolo 5
*** Cap. 5 - Confusione ***


Confusione Capitolo 5 - Confusione






"Quando Inuyasha e Kagome avevano iniziato a frequentarsi mio padre non aveva visto di buon occhio la loro relazione e ne aveva parlato con me. Mi aveva detto che Kagome non era una ragazza adatta ad Inuyasha, troppo poco borghese, educata e snob."
Rin fece per aprire bocca ma Sesshomaru la fermò con una mano riprendendo a parlare.

"So che avrei dovuto dire che Kagome era una ragazza meravigliosa, molto simpatica, generosa ed emotiva ma non l'ho detto. Mio padre era molto serio e io e Inuyasha non ci sogniamo mai di contraddirlo...le sue pene sono molto severe. Mi sento un verme per questo. Mi ritengo una persona forte ma di fronte a lui impallidisco."
Rin gli strinse forte una mano, lui la contraccambiò, poi distolse ancora una volta lo sguardo. La ragazza sapeva quanto il padre di Sesshomaru e Inuyasha fosse burbero e inflessibile. Era il discendente di una grande casata giapponese, molto orgoglioso di portare avanti il baluardo della nobiltà e naturalmente per i suoi figli si aspettava solo  il meglio. Lei si salvava perchè suo padre era un ricco imprenditore ma Kagome in fondo era solo la nipote di un grande sacerdote...non di rango abbastanza elevato per gli standards di Inu No Taisho.

"Mi disse che se avrei trovato un modo per allontanarli ne sarebbe stato molto felice e mi avrebbe ricompensato. Io assentii però non avrei mai pensato di farlo davvero. Solo che una volta, mentre io e Inuyasha stavamo andando ad una festa, lui mi confessò che aveva paura di un possibile tradimento di Kagome. Me l'aveva servito su un piatto d'argento! Ho risposto senza pensarci! In fondo ho solo confermato il fatto, aggiungendo una piccola bugia."
Pausò un attimo guardando Rin che non aveva il coraggio di parlare. Sapeva di deluderla ma sapeva anche che non poteva continuare a sopportare quel fardello per molto.

"Ho detto di aver visto Kagome uscire con Hojo e che si sono baciati di fornte ai miei occhi. Lui non si è arrabbiato. Ha ingoiato il boccone amaro e poi mi ha detto solo che gliel'avrebbe fatta pagare....lentamente. Io non sapevo a cosa si riferisse...pensavo solo che magari avrebbero litigato di brutto ma nulla più. Mio padre quando lo scorpì mi regalò una macchina nuova. Una stupida macchina nuova...ma quanto mi è costata!!!"
Rin non riusciva a crederci. Lui era stato un motivo della sofferenza dei suoi due migliori amici. Cercò qualcosa di duro ma confortevole da dire, non trovando assolutamente nulla. La bocca era come parallizzata e ne uscì soltanto una domanda stupida.

"Inuyasha lo sa?"
Sesshomaru scuotè la testa in senso negativo.

"Tutto questo quando è successo?"
Chiese ansiosa. Lui sembrò riflettere un attimo per poi rispondere che non se lo ricordava, forse due mesetti fa.Quindi Inuyasha e Kagome stavano ancora insieme al momento della bugia e... Rin rabbrividì ripensando al passato.

"È stato per questo che Inuyasha incominciò a comportarsi in modo cosi odioso! A guardare e fare apprezzamenti a tutte le ragazze che passavano e a flirtare con Kikyou mentre stava con Kaggy-chan!" La verità la colse in pieno. Maledì il suo ragazzo, la stupidità di Inuyasha e il coraggio di Kagome. Tutto per una stupida bugia di Sesshomaru. "È per questo che Kagome ha sbottato e l'ha lasciato. È...è...." Rin si fermò. Le parole 'è colpa tua' non riuscivano ad uscire dalla sua bocca. In fondo si sentiva già abbastanza in colpa senza che lei infierisse. Ma non riusciva a perdonarlo, questo no. Il SUO Sesshomaru non avrebbe mai fatto una cosa così vile. Lui era sempre stato freddo e scortese ma mai un bugiardo. Gli lasciò titubante la mano. Si guardarono pochi secondi negli occhi. Sesshomaru capì che lei era veramente troppo delusa per il suo atteggiamento e avrebbe avuto bisogno di tempo per assimilare e perdonarlo. La lasciò andare via senza dirle una parola. Lacrime che spingevano per uscire ma represse brutalmente.



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Erano uno accanto all'altra.
Il tramonto era splendido quella sera.
Una luce rosea risplendeva donando ad ogni oggetto una colorazione particolare.
Non c'era nessuno al parco.
Pochi uccellini cinguettevano creando una soave musica di sottofondo.
Tutto era perfetto ma Inuyasha non riusciva ancora a capacitarsi di quello che aveva udito poco tempo prima.
Quando Rin lo aveva chiamato e gli aveva dato appuntamento lì aveva creduto che Sesshomaru l'avesse fatta incazzare nuovamente. Si era prospettato un'ora drammatica nel tentativo di consolarla. Ma poi appena arrivato aveva trovato lei, e il suo cuore aveva perso un battito. Inoltre, dopo pochi secondi era arrivato Sesshomaru e da lì la sua mente si era disconnessa. Tutta quella storia era pura follia. Lui gli aveva mentito. Era stato ingannato. Si era comportato da vero imbecille senza un vero motivo valido.Ora, vedendo lo sguardo triste e sofferente di Kagome, si sarebbe volentieri sotterrato.

"Io....io...."
Da quando Rin e Sesshomaru li avevano lasciati soli non avevano spiccicato una parola.
Tutti e due stavano col capo chino, tremendamente imbarazzati, a riflettere su tutto quello che avevano scoperto in pochi secondi.

"Non devi dire nulla Inuyasha."
Lei lo interruppe decisa. Non voleva sentire altro. Ormai il guaio era fatto. Niente avrebbe cambiato quello che era successo e quello che aveva passato. Niente.

"Invece si. Non so come io abbia potuto credere ad un tuo possibile tradimento. Insomma...sei sempre stata presente per me, e io...ho pensato che preferissi Hojo soltanto per delle voci di corridoio."
La voce era andata ad affievolirsi fino a scomparire. Kagome non riusciva a rispondere. Non ora. Perchè ora? Stava per lasciarsi tutto alle spalle, stava per rifarsi una vita e ricominciare tutto daccapo. Non voleva rivivere un solo momento della loro storia. Non voleva soffrire di nuovo...

"Ti prego...non dire nulla Inuyasha."
ripetè fermamente Kagome. Voleva allontanarsi, voleva scappare lo ammise ma si sentiva troppo fragile per sopportare ancora il suo sguardo. Si contorse le mani, cercando il coraggio di parlare.
"Io...mi dispiace per quello che ha fatto Sesshomaru...è stato...terribile. Ma io ora...cioè...non cambia niente Inuyasha...tu ora stai con Kikoyu...."
Venne bloccata dall'abbraccio del ragazzo. Le sue mani calde e forti le accarezzavano dolcemente la schiena. Il suo respiro le sfiorava l'incavo del collo, procurandole piccoli brividi lungo la colonna vertebrale, i capelli morbidi e profumati di vaniglia le solleticavano il viso. Chiuse gli occhi e per un attimo tornò a quei fantastici momenti di qualche anno fa...si perse nei ricordi e si cullò nell'amore che provava ancora forte per lui ma poi tornò alla realtà: in fondo erano solo ricordi. Si sciolse a malincuore da quell'abbraccio rassicurante e si alzò in piedi. Lo guardò un' ultima volta prima che il sole tramontasse dietro di lui...poi si voltò e sperava che quella volta fosse per sempre....anche se in fondo al cuore forse la speranza era contraria...






************************************
Inuyasha tornò a casa vibrante di rabbia.
Nel tragitto dal parco a casa sua la malinconia e la tristezza per il male inferto a Kagome erano scomparse a favore di un crescente odio per la viltà di Sesshomaru.
Quello che si definiva suo fratello.
Pardon, il suo fratellastro.
Entrò in casa come una furia...non salutò nemmeno il padre e la madre che si trovavano in cucina a preparare la cena che rimasero un pò interdetti ma ripresero il loro lavoro quasi immediatamente abituati agli sbalzi d'umore frequenti del figlio.
Salì in camera facendo gli scalini a tre a tre e in pochi secondi si trovò catapultato nella camera del fratello.
Lui era sdraiato sul letto a guardare il soffitto. Apparentemente disconnesso da tutto ciò che gli girava intorno, tanto da non accorgersi nemmeno della presenza di Inuyasha.
Durante tutta la rilevazione era rimasto a testa bassa, senza guardarlo nemmeno per un attimo. La sua voce era atone e scostante, come se stesse raccontando una storiella. Era questo che aveva fatto soffrire di più Inuyasha: la sua freddezza, la sua solita, irritante freddezza.
 
"Sapevo che saresti venuto."
Lo accolse Sesshomaru.

"Tu lurido..."
Le offese gli si affollarano in testa come gente in fila per la posta e non riusciva a trovarne una abbastanza crudele. Voleva solo gonfiarlo di botte. Si avvicinò temerario e prese il fratello per il colletto, sollevandolo dal letto.

"Credi che menandomi troverai giustizia?"
Lo stuzzicò lui con un sorriso sarcastico.

"No, ma forse riuscirò a sfogarmi almeno un pò..."
rispose Inuyasha ancora più incazzato. Non solo non si scusava con lui ma aveva anche il coraggio di prenderlo in giro. Non riusciva più a controllare la rabbia.
"Non ti preoccupare" urlò "Dopo ne avrò anche per il nostro adorato paparino...questa me la pagate...lo giuro!"

"Sei solo confuso fratellastro, vuoi riavere Kagome e pensi che punendo me riuscirai a risistemare le cose. Non è cosi...fidati...anche io ho perso la fiducia di Rin...e non sa quanto ne sia addolorato."
La voce era sempre uniforme, piatta ma Inuyasha aveva percepito un velo di tristezza in lui. Allentò un pò la presa e lo guardò più intensamente.

"Non mi basta che tu soffra per Rin, devi soffrire anche per me... e per Kagome...io..."
Le lacrime incominciavano a pizzicargli gli occhi e si maledì per la sua debolezza. A volte voleva essere come suo fratello...imperturbabile. Lasciò Sesshomaru e se ne andò. Non aveva più voglia di fare a botte con lui, e nemmeno di prendersela con suo padre. Voleva solo sparire dalla faccia della Terra. Voleva stare spento e sperare che tutto fosse solo un brutto sogno, un brutto interminabile sogno.









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Eccomi qui miei adorati lettori!
Mi siete mancati davvero ma ho avuto un pò da fare e anche un calo d'ispirazione, specialmente per il finale dell'altra fic ma l'aggiornerò anch'essa presto!!!
Insomma dopo aver scoperto il grande segreto di Sesshomaru come si evolverà la storia? Lo scoprirete solo leggendo! ^^ (Come sono cattiva...ihihih...)
Ora il mio angolino risposte ai vostri commenti (p.s. 10 commenti per l'altro chappy...che onore...! Quasi svenivo!Grazie mille!)

Bchan: Scusa se non ho aggiornato presto però vi ho svelato il grnade segreto...cosa ne pensi? Un bacio

Goten: ecco qui il resto del capitolo e ti avviso che nel prossimo ci sarà un grande gesto d'amore di Koga...che ti farà felice...cosa sarà?^^

maryku: Grazie per i complimenti, me onorata. E ora che ho risolto un pò di dubbi cosa ne pensi? Spero ti piacca ancora...! Bacioni

MARTY_CHAN94: Non  posso dirti se torneranno insieme (se no che gusto c'è?) però ti dico che anche io condivido il fatto che Koga e Kagome non stanno molto bene insieme. Però ho già avvisato anche Goten di una sorpresa di Koga...che sarà mai?

Eternity_Marty:  A proposito, scusate anche per il ritardo, spero di essere più puntuale la prossima volta! Comunque anche i vostri piccioncini hanno litigato...come farà Sesshomaru con il suo caratteraccio a farsi perdonare? Ce la farà? Chi lo sa?

Only_a_ Illusion: che ne pensi del GSS? ihihihi Un bacio e grazie del commento!

robylee: a volte le fic fanno miracoli...ma non sempre perchè è duro da cambiare il carattere di Sesshomaru...speriamo bene!!!!

krikka86: Già, alcune caratteristiche ricorrenti dei maschi le odio profondamente! Comunque non odio Koga, anzi mi fa molta tenerezza però...per me per Kagome c'è solo Inuuuuuu!!!!^^

cri_91: ho interrotto sul più bello perchè sono sadica ^^ Comunque grazie per la recensione...baci!

Jeppy: Mia cara che lunga recensione! Grazie mille! Inizio col risponderti sperando di non dimenticarmi nulla. La frase sul prinicipe è mia...è un mio personale pensiero e mi fa piacere che ti piaccia! Per Inu e Kagome ci sarà da penare è vero...ma siccome la storia è un pò autobiografica devi sperare che anche la mia vita sentimentale vada bene per far si che si rimettano insieme...per ciò inizia a sperare!!^^  Per la prossima fic, una promessa è una promessa perciò in tuo onore ne scriverò una romanticona strappalacrime...prepara i fazzoletti. Infine mi dispiace molto per l'attesa però l'ispirazione per l'ultimo chappy di "L'oscurità torna a mietere vittime" mi è mancata molto perchè è molto complicato...però arrivaerà presto....giuro!!!! Un bacione e continua a seguirmi!!!




A presto
Vi voglio bene
*MeL*































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Capitolo 6
*** Cap. 6 - Colpi di testa ***


Colpi di testa Capitolo 6 - Colpi di testa









Kagome era in camera sua. Seduta alla scrivania sfogliava il suo libro preferito, 'Il famoso Samurai', ma con la mente era altrove.
Con la coda dell'occhio sbirciava involontariamente la foto sul comodino, l'unica che non era riuscita a togliere, e sospirava. Ritraeva Sesshomaru, Rin, Inuyasha e lei al mare, durante la loro vacanza alle penisole di Hatsumi e Chita.
Loro erano diventati un quartetto molto affiatato in passato. Uscivano sempre insieme, avevano fatto quella vacanza memorabile, avevano passato il Capodanno da soli nella casa di Rin in montagna, avevano passato insomma gioie e dolori. Ora Kagome non riusciva a credere che fosse tutto finito, che ognuno avesse preso la propria strada...
Era più di una settimana che nè Rin e nè lei parlavano ai rispettivi ex-ragazzi. Kagome ci era abituata in fondo ma Rin lo mal sopportava. Era veramente a pezzi, la sua vera prima crisi con Sesshomaru. Inutile cercare di consolarla o di prometterle che tutto si sarebbe aggiustato. La sua solita solarità, la sua allegria e la sua spontaneità avevano lasciato il posto ad un assordante silenzio. Neanche Sango, con le sue varie e disperate avventure amorose, era riuscita a restituirle un pò di vita.
Il telefono squillò interrompendo i suoi sospiri.
Lupus in fabula.
Era proprio Sango, alle prese con un suo nuovo dilemma affettivo. Kagome era già pronta a disconnettere il cervello e subire passivamente un'ora di chiacchiere sconclusionate quando un nome la riportò alla realtà.

"Non puoi capire cosa ha fatto oggi Miroku!" pigolò la sua amica dall'altro capo del telefono.
'Miroku....' Quel nome le rimbalzò subito nella mente. Il migliore amico di Inuyasha. L'amico per il quale lei passava sempre in secondo piano, l'amico per il quale litigavano spesso, l'amico per il quale Inuyasha era diventato una specie di teppistello. Sango avrebbe dovuto avere una buona ragione per averle citato un nome tanto ostico ai suoi ricordi o stavolta l'avrebbe uccisa...veramente.

"Beh, cosa ha combinato stavolta?" chiese sbrigativa

"Mi ha baciata!" confessò lei agitata.
Ok, almeno era una scusante più che valida.
"L'ho incontrato al supermercato. Lui come al solito faceva il provolone e all'inizio non ci ho dato nemmeno peso, ma poi improvvisamente mi ha cinto la vita con un braccio e mi ha baciato. È stato tutto cosi immediato!" continuò sempre più concitata mentre un'attonita Kagome cercava di seguire le fila del discorso.

"Quindi non hai nemmeno reagito?"

"Oh no... Sono ingenua si, ma non fino al punto d'ingnorare la reputazione di quel deficente!" rispose sorniona "Gli ho dato uno schiaffo, un sonoro schiaffo. Credo che anche la gente in fila alle casse lo abbia sentito."
Rise e Kagome non potè far altro che seguirla in quell'ilarità. A volte la sua amica era davvero imprevedibile.
"Ha cercato di scusarsi....di provare a dire che era stato un gesto involontario....bah, non ho lasciato nemmeno finire quella marea di scuse inventate. Ho girato sui tacchi e l'ho lasciato lì come un fesso a parlare da solo! So che lui e Inuyasha sono due cretini ma fino a questo punto non lo credevo! Ops...scusa Kaggy-chan...non volevo...." cercò di giustificare l'offesa infelice al suo ex.

"Non preoccuparti...." la consolò lei "lo penso anche io che sia un vero idiota. Ora mi puoi scusare? È tardi e devo ancora finire di studiare...ci vediamo domani mattina fuori scuola ok?"

"Ok amica! Ciao!" e si salutarono.
Kagome era più scombussolata di prima. Perchè il pensiero di quel ragazzo non la lasciava in pace ma anzi continuava a tormentarla ogni giorno di più?
Mise la testa tra le braccia e pianse...non ce la faceva più...odiava la capacità umana di ricordare ogni singolo momento bello come se fosse successo il giorno prima. Era stanca di ricordare. Voleva vivere.




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Miroku camminava allegro e sorridente come al solito.
In fondo era una meravigliosa giornata di sole e il bel tempo lo metteva sempre di ottimo umore...perchè le ragazze si svestivano e lui poteva vedere meglio le loro curve.
Era sempre stato un maniaco cronico o un "amante del sesso opposto" come si definiva lui. Adorava assaporare i vari gusti della pelle delle ragazze, il loro sapore sulle labbra, guardarle in quei loro occhi cosi grandi e sinceri. Si, Miroku pensava che le donne fossero la miglior medicina al mondo per l'umore.
L'opposto del suo amico.
Miroku non riusciva davvero a credere come Inuyasha, nonostante la sua bellezza, non si addannava ad aumentare le presenze femminili nel suo letto.
Già da ragazzino si era chiuso con Kagome e per tre anni è stato fedele. Per carità, lui ammetteva che fosse davvero una bella ragazza: sexy, attraente, simpatica, generosa....tutte le migliori qualità. Ma al mondo esistevano cosi tante ragazze che non provarne altre per Miroku era equiparato ad un delitto.
Arrivò a scuola con questi pensieri quando intravide la sua prossima preda.
Sango era appoggiata al muretto, fumava una sigaretta. Sicuramente stava aspettando la sua amica Kagome.
Miroku non avrebbe mai pensato di provarci con Sango. Anche per un pò di rispetto nei confonti dell'amico.
Però era scattato qualcosa. Era sempre stata una bellissima ragazza atletica, formosa. Quando l'aveva vista al supermercato però, per la prima volta con i capelli sciolti, mentre sceglieva se prendere i biscotti al cacao o quelli dietetici, aveva deciso che sarebbe stata sua.
Si era avvicinato dicendo due cavolate per iniziare la conversazione e all'improvviso l'aveva baciata. Non sapeva neanche lui perchè ma aveva un disperato bisogno di toccare quelle labbra. E per lo stesso motivo, quella mattina, le si era avvicinato di nuovo baciandola di soppiatto. Questa volta Sango rimase ancora più sbalordita della prima, forse perchè dopo quello schiaffo smisurato non si sarebbe mai immaginata che Miroku avrebbe ritrovato il coraggio di riprovarci, e per questo il ragazzo riuscì ad assoparare meglio quelle morbide e dolci labbra.
Sango si staccò appena capì cosa stava succedendo.
Guardò il ragazzo con uno sguardo tra l'irato, il sorpreso e il confuso.
Lui sorrideva tranquillo, come se il gesto appena compito fosse abitudianario e familiare.
Lei cercava di trovare delle parole abbastanza forti ma in bocca non riuscivano ad arrivare nemmeno la più elementari.
Quando si riprese lui era già entrato a scuola lasciandola l' come una demente.
Perfetto. Sango contro Miroku 1-1. Doveva escogitare un piano per poter effettuare il sorpasso.







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Non riusciva a crederci.
Era proprio fuori dal mondo.
Era inconcepibile dopo poteva arrivare la stupidità di certe persone.
Quella mattina Kagome invece era di pessimo umore. Ma davvero nero.
Un autista di autobus davvero stupido era riuscito con una manovra ad incastrarsi in una viuzza impedendo cosi il suo arrivo a scuola. Ora correva per riuscire almeno ad arrivare in seconda ora. In fondo si era svegliata alle 6 per andare, tanto valeva provarci.
E poi voleva maggiori spiegazioni da Sango. Perchè ora quel mezzo pervertito di Miroku voleva proprio lei? Proprio adesso?
Aveva il fiatone corto e le gambe che le dolevano. Era rossa in volto ed era sicura che fra poco sarebbe stramazzata al suolo. Per questo non vide una ragazza che usciva dal bar e ci andò a sbattere contro. Provacando ad entrambe una rovinosa caduta.

"Mi dispiace, ero di fretta e non ti avevo vista!"
Cercò di scusarsi mentre si alzava da terra. Ma si bloccò non appena capì contro CHI era andata a urtare.
Kikyou era già in piedi di fronte a lei che si scrollava l'ultima polvere e terra di dosso. Il volto contorto in una piccola smorfia di disgusto.

"Già...non sei proprio capace a fare nulla"
Fu la sua risposta piccata e per niente sorprendente.
Si erano sempre un pò odiate. Erano perennemente in competizione. Ma da quando le aveva soffiato il ragazzo, Kikyou era davvero diventata più vanitosa e insopportabile.

"Scusami tanto se ti sono venuta a sbattere contro principessa!!!"
Urlò Kagome nei suoi confronti. Il suo umore nero la spingeva ad alzare le mani ma fortunatamente la ragione era ancora pienamente attiva.
"La prossima volta dirò al mio navigatore satellitare di avvertirmi se nei dintorni c'è una zoccola!!!"
Ok, aveva esagerato. No, esagerato era un eufemismo. Aveva davvero straripato!
Mentre la sorpassava spedita e decisa, Kikyou la guardava immobile, senza una qualsiasi sorta di emozione in viso.

"Non credere che finisca qua ragazzina."
Fu la sua unica espressione. La voce era gelida, distante, altezzosa. A Kagome provocò non pochi brividi sulla pelle ma continuò per la sua strada, decisa e incazzata come non mai. Adesso sapeva che aveva scatenato una guerra ma quella mattina non le importava. Non le importava nulla.






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Scusate per l'assenza e per il capitolo corto ma ho davvero una marea di impegni e poca ispirazione.
Vi ringrazio davvero tantissimo! Tutte queste recensioni mi fanno immensamente piacere ed emozionare. Vi giuro che dal prossimo capitolo cercherò di essere all'altezza di tutti i commenti positivi e complimenti che ho ricevuto!
Grazie in particolar modo a:
Jeppy
picci 1989
krikka86
Only_a_Illusion
Eternity_Marty
MARTY_CHAN94
Goten
Bchan
robylee
maryku
Spero continuerete a seguirmi e a commentare. E nel prossimo chappy vi ringrazierò anche adeguatamente.
Vi voglio bene
Un bacione e un abbraccio
*MeL*






















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Capitolo 7
*** Cap. 7 - Redenzione ***


Redenzione Capitolo 7 - Redenzione






Non sapeva se era più incazzata per aver fatto irrimediabilmente tardi a scuola, per essersi scontrata verbalmente e fisicamente con Kikyou o per il fatto che Sango le avesse mandato un messaggio per dirle che il Pervertito l'aveva baciata di nuovo.
Fatto stà che era incazzata.
Tornò a casa come una furia, ringraziando mentalmente che i suoi genitori lavorassero tutto il giorno e non sarebbero stati fra i piedi se non prima delle cinque.
Provò a studiare per recuperare almeno il tempo perso ma nulla. La sua mente non ne voleva proprio sapere di concentrarsi.
Il sangue le ribolliva nelle vene, il fumo le usciva dalle orecchie.
Va bene che non le era mai stata simpatica ma il suo sguardo non le era piaciuto. Puro odio e gelosia. Ma che cosa voleva da lei? Con Inuyasha era finita da un pezzo perchè allora odiarla in tal modo? Certo, non erano mai state grandi amiche, se per questo nemmeno conoscenti, ma non erano mai nemmeno arrivate ad uno scontro cosi duro.
Per lei se lo poteva tenere quel coglione bastardo!
'Che cosa ci faccio io con uno che non sa nemmeno riconoscere la verità da una bugia bella e buona?'
Passò la giornata rassettando la cameretta e la casa, cercando qualsiasi occupazione materiale che la tenesse lontana da pensieri omicidi e di distruzione di massa.
Perciò quando squillò il citofono rimase piacevolmente sorpresa da quell'inaspettato contrattempo. Andò ad aprire la porta ma ciò che vide non fu altrettanto piacevole.
Qualsiasi cosa che fosse anche minimamente riconducibile a Inuyasha non era piacevole. Figurarsi suo fratello.

"Che cosa ci fai tu qui?"
Gli chiese scorbutica.

"Si grazie, mi accomodo volentieri."
Disse prima di entrare. Ignorandola completamente andò in salotto e si sistemò sul divano, accavallando le gambe e incrociando le braccia al petto. In fondo era stato molte volte in quella casa ma un simile comportamento Kagome non lo avrebbe sopportato ulteriormente.

"Cosa vuoi?"
Chiese ancora più acida, svettando di fronte a lui con sguardo assassino. Aveva deciso che tutta la rabbia accomulata durante il giorno l'avrebbe sfogata contro di lui, tanto data la sua indifferenza non ne avrebbe sofferto più di tanto.

"Riconquistare Rin."
La frase cosi secca e netta spiazzò per un secondo Kagome che rimase impalata a fissarlo a bocca aperta, cercando di comprendere se avesse sentito bene o il tutto era solo frutto della sua fervida immaginazione.
"Sei la sua migliore amica. Tu e Sango sapete tutto di lei. Saprai anche che cosa devo fare per riaverla di nuovo con me."
La scrutava con sguardo autoritario e deciso. Sesshomaru parlava poco ma quando lo faceva sapeva essere convincente e persuasivo. Inoltre i suoi occhi penetranti e ghiaciali sapevano indagare nella tua anima e farti sentire a disagio in ogni occasione.

"Io...non saprei"
Kagome avrebbe preferito affrontare mille altre volte Kikyou piuttosto di trovarsi in quella situazione. Cosa poteva dirgli? Cosa poteva fare per poterli riunire? Conosceva Rin da una vita ma lei non aveva mai avuto problemi sentimentali, solare com'era faceva subito amicizia e rare volte era stata sul punto di litigare con una persona. Come avrebbe voluto avere il suo carattere...invece lei era portata al litigio...sopratutto con...
Cancellò quei pensieri che la portavano sempre ad Inuyasha e si concentrò su Sesshomaru. Lui la fissava impaziente, il piede martellava sul pavimento e i capelli sciolti era immobili a incorniciarli il viso. Era davvero inquietante.
"Potresti...ma certo, potresti portarla al lago, lei adora il lago, e poi c'è quel ristorantino sulla costa che fa benissimo il suo piatto prefertito e naturalmente dovresti ordinare il dolce, il mont blanc ne va pazza però è solo un'idea...potresti fare altre mille cose e..."
Sesshomaru la bloccò con una mano alzata, si alzò lentamente sempre mantenendo un severo contatto visivo e poi si mise di fronte a lei.

"Grazie, ottima idea."
Tre parole. Nulla più. Kagome ringraziò i Kami per averla folgorata con quell'idea improvvisa e sprovveduta. Si accasciò sul divano non appena Sesshomaru varcò la porta di casa senza nemmeno salutarla. Ormai ci era abituata. Doveva riposarsi ora. Quel ragazzo aveva il potere di stressarla a portarla allo sfinimento. Ma come diavolo faceva a sopportarlo Rin ventiquattro ore su ventiquattro?





***********************************

"Ti prego!"
Occhi da cerbiatto.

"Ho detto di no!"
Occhi scuri e quasi indispettiti.

"Ma cosa ti costa?"
Sguardo ammaliante e conturbante.

"Fa come ti pare allora! Basta che non rompi più le scatole!"
Sguardo rassegnato e incazzato.
Erano cinque minuti che Sango tentava di scollarsi di dosso quella piovra umana...naturalmente senza risultato. Miroku quando voleva sapeva diventare più appiccicoso di una piattola. Chissà perchè voleva accompagnarla a casa poi... Lui si mise sorridente al suo fianco e trotterellava fischiettando un motivetto allegro. Doveva ammettere però che era davvero uno strano tipo.  Interessante. 'Ma che vado a pensare?' Doveva assolutamente togliersi dalla testa l'immagine di Miroku Kazaana prima di diventare una sua nuova preda. Già c'erano stati due baci rubati che non avrebbero assolutamente dovuto ripetersi.

"Sei fidanzata?"
Chiese lui a bruciapelo con un sorriso finto a trentadue denti. Cosa voleva? Scoprire se aveva campo libero o no? Sango decise di rendere le cose molto difficili.

"Sto uscendo con Eichi. Sezione F. Un gran bel ragazzo, non so se lo conosci."
Rispose sorniona, guardando di sottecchi il ragazzo che però sembrava non aver incassato il colpo.

"Certo che lo conosco!" disse tranquillamente "Gioca a calcio nella mia squadra. Un'ottima promessa dello sport."
La conversazione non andò oltre. Proseguirono per alcuni metri in silenzio. Poi Miroku si bloccò di colpo e la guardò intensamente.

"Ricordati che per me niente è impossibile. Ciao Sanguccia, ci rivedremo presto!"
Infine scomparve dietro l'angolo lasciandola lì a rimuginare sulle sue ultime emblematiche parole. Ma cosa voleva da lei? Perchè niente è impossibile? Doveva vederci chiaro....molto più chiaro...






************************************
Kagome era ancora un  pò scovlta dagli avvenimenti di oggi.
Si stava preparando per uscire con Sango e Rin. Nella mente un turbine di pensieri non la lasciavano in pace dalla mattina. Però stasera si sarebbe divertita.
Finalmente una serata tra amiche, finalmente una sera senza problemi, pensieri e guai.
Solo divertimento.
C'era una festa in un locale vicino a casa sua.
Non vedeva l'ora di scatenarsi un pò. Bere e ballare, ecco la missione della serata.
L'alcool è la soluzione a quasi tutti i problemi della vita.
Aveva scelto un abitino nero scollato che le risaltava il fisico. Forse lo risaltava anche troppo.
Ma in fondo se ce lo aveva perchè mai non doveva metterlo in mostra?
Raggiunsero il locale che era quasi pieno, la gente era in fila per entrare, tutti infreddoliti per colpa del leggero venticello e degli abiti mini indossati.
Anche le ragazze si misero in coda, preparandosi ad attendere minimo venti minuti e congelarsi quando una voce familare a tutte e tre le fece voltare.

"Anche voi qui? Ma guarda un pò che coincidenza!"
Miroku stava attraversando la strada nella loro direzione, era molto bello fasciato in dei pantaloni neri e una camicia bianca aperta sul petto. Il classico playboy. Ma ciò che sconvolse di più erano i due angeli costudi al suo fianco. Inuyasha e Sesshomaru.

"Amiche....sapete che siamo fritte vero?"
Scherzò Sango cercando di smorzare la tensione che si era creata in pochi secondi ma le sue due amiche sembravano come cadute in trance. Guardavano i tre ragazzi arrivare e il loro pensiero era solo uno: addio serata dedicata al divertimento. Dovevano trovare una via di fuga.

"Potremmo far finta di avere un'impegno urgente!"
Propose Rin, ma l'idea non ebbe successo. Non ebbero tempo di avere altre illuminazioni che Miroku era arrivato a loro seguito a ruota dai due fratelli.

"Ma guarda...stavolta vostro padre non vi ha proibito di venire qui, in un posto cosi poco altolocato?"
La freccetta tirata da Rin colpì in pieno il bersaglio perchè Sesshomaru e Inuyasha si guardarono a vicenda in tralice come a cercare conforto l'uno nell'altro.

"Non credo che dobbiamo inizare una serata cosi bella con delle battute cosi acide. Perchè non entriamo tutti insieme? Il buttafuori è un mio amico, ci metteremo un attimo."
Esclamò Miroku per poi dirigersi verso l'entrata. Sembrava l'unico di buon umore all'interno del gruppo.
Kagome si avviò verso di lui e Sango, seguita a ruota da Inuyasha.

"Posso parlarti?"
Gli chiese sottovoce.

"Certo. Non ho mai detto che non puoi parlarmi."
Rispose lei, forse un pò troppo acida. Lui le si parò davanti e con un fil di voce le confessò il suo amore.

"Ti amo...Kagome."
La ragazza non poteva credere ai suoi occhi. Cosa gli era passato per la testa? Cosi davanti a tutti? Mentre lui era ancora fidanzato ufficalmente con Kikyou?
E ora?










**************************************************
Ciao a tutti!
Lo so....ultimamente sto sempre in un ritardo pazzesco ma ragazzi...la mia vita sentimentale si sta complicando non poco...altro che fic...aiuto!!!!
Comunque...vi ringrazio per tutte le letture e i commenti...siete davvero adorabili! E chi se lo sarebbe mai aspettato per una mia fic....GRazie infinite. Come al solito vado di corsa però voglio ringraziare i miei fedeli commentatori...senza di voi che farei?

Jeppy: Cara mia recensitrice preferita! Come vedi le cose tra i nostri sei ragazzi si stanno smuovendo! Ma quello che si da più da fare è Miroku dato anche che Sango non è una ragazza facile da conquistare...scopriremo poi perchè! E Inuyasha? Nel prossimmo chappy sarà moooooolllltooo......indaffarato! Vedremo! Un bacio! E sempre mille grazie per il commento!

Moonflower: Grazie dei commenti...mi hai fatto davvero emozionare! Sono contenta che la mia fic ti piaccia cosi tanto e spero di non deluderti. Cercherò anche di aggiornare prima il prossimo chappy! Un bacio e ancora mille grazie!!!

Bchan: la situazione è ancora un pò in stallo però la serata si movimenterà presto....giuro!

krikka86: Vedrai nel prossimo capitolo Kikyou all'opera...per ora dovrai aspettare! Comunque la battuta l'ho inventata io e ne vado fiera! ^^ Un bacio e grazie!

pinkpanter_86: Grazie mille del commento!!!

picci 1989: Grazie mille anche a te..sono lusingata. Spero che ti piaccia anche questo capitolo anche se l'ho scritto un pò di corsa. Infatti presto ci sarà una bella litigata tra Inuyasha e Kikyou ma..non ti anticipo nulla...un bacio!

robylee: Questo mette un pò meno agitazione ma spero ti piaccia uguale! Un bacione!

lilysol: Tranquilla...anche io sto poco al computer e non posso aggiornare spesso. Comunque grazie dei complimenti che dati da una scrittrice brava come te valgono doppio! ^^ Bacini!

Eternity_Marty e Marty_Chan94: Grazie a entrambe per i commenti...siete davvero favolose. Scusate davvero se vi faccio stare sulle spine! Ho mille idee intesta e poco tempo per scrivere...me tapina! Ma voi continuate a seguirmi se potete ok? Un bacione!!!!


Un bacio e perdonatemi per i ritardi,...mi impegnerò! Ciao ciao la vostra pazza e confusa Mel!



























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Capitolo 8
*** Cap. 8 - L'amore è una cosa meravigliosa ***


L'amore è una cosa meravigliosa

Capitolo 8 - L'amore è una cosa meravigliosa






Il suo cuore perse un battito.
I suoi occhi si persero nei suoi, cosi caldi e decisi.
Le sue gambe tremavano.
E il suo cervello, beh lui era andato per un momento in vacanza.
Non riusciva a credere alle sue orecchie nè tantomeno riusciva a spiccicare mezza parola.
Lo guardava e basta.
Lui, dal suo canto, si vedeva che aspettava qualsiasi tipo di segno da Kagome. E il fatto che lei non parlasse non lo rassicurava di certo.
Si avvicinò di più alla ragazza. Entrambi avevano il fiato corto per il respiro accellerato. Entrambi avevano paura di parlare e dire qualcosa di sbagliato.
Tutti non volevano fare nulla....solo aspettare e vedere cosa succedesse. Il mondo intero si era fermato. Tranne una persona.

"Ti avevo detto di stargli lontano!"
Kikyou si fece largo tra la folla quasi a spintoni. Il suo sguardo era duro e freddo allo stesso tempo...avrebbe freddato chiunque.
Prese Inuyasha per mano e se la portò al petto. poi rivolse il suo sguardo ad una Kagome ancora incredula e sbigottita.
"Cosa stavate facendo voi due cosi vicini? E tu Inuyasha perchè non mi avevi detto che saresti venuto qui stasera?"
Inuyasha boccheggiava alla ricerca di risposte che naturalmente non c'erano, o forse si ma erano troppo pesanti da poter affrontare. Guardava Kagome di fronte a lui cosi vicina da poterla toccare ma cosi lontana da lui... Avrebbe voluto gridare a Kikyou di andare a quel paese per una buona volta, di lasciarlo in pace, di lasciarlo ritornare da Kagome, di liberlarlo. E invece disse l'unica cosa che nessuno si sarebbe aspettato di sentire.

"Hai ragione, mi dispiace ma Miroku mi ha convinto all'ultimo secondo a venire qui. Andiamo a casa che è meglio"
Kikyou sorrise beffarda. In fondo aveva raggiunto il suo obiettivo: separarli ancora una volta. Kagome finalmente avrebbe capito che era lei che aveva il cuore di Inuyasha. Per sempre. Ignara del 'ti amo' appena pronunciato dal suo ragazzo ad un'altra, si voltò fiera e prese la strada di casa.
Inuyasha guardò un'ultima volta Kagome con sguardo affranto. Avrebbe voluto abbracciarla, sentire ancora il suo profumo, il suo calore, la sua energia e invece ciò che sentiva era solo dolore e disperazione. Possibile che Kikyou avesse il potere di sottomerlo in questa maniera? Tanto da non riuscire a esprimere i suoi sentimenti? Possibile che non riuscisse a ribellarsi?

"Mi dispiace."
Era flebile, sommeso, sfumato, impercettibile a qualsiasi orecchio umano ma non a quello di Kagome. Non aveva la forza di guardarlo. Se lo avesse fatto tutte le sue barriere sarebbero cadute, tutta la sua forza sarebbe svanita di colpo e lei sarebbe tornata sua...per una volta ancora. E questo non sarebbe dovuto accaddere. Si voltò anche lei nella direzione opposta e prese a camminare in una direzione immaginaria che nella sua mente era il punto più lontano da Inuyasha e lo zombie. E quella maledettisima, cretina, ignorante Kikyou.
Avrebbe voluto spaccare il mondo per dimostrare la sua rabbia, per sfogarsi, per ritornare la fredda e insensibile Kagome di poche ore fa. E invece, per colpa di un solo, piccolo e inutile 'ti amo' era ricaduta in un caos infinito.
Incurante delle grida dei suoi amici, proseguì per la sua strada, prendendo a calci tutto ciò che incontrava sul suo cammino.
Non avrebbe pianto.
Non stavolta.
Non se lo meritava.
Non aveva combattuto per lei.
Aveva preferito arrendersi a Kikyou.
E lei allora non si sarebbe arresa a lui.
Il 'mi dispiace' poteva ficcarselo dopo più gli piaceva.





******************************************


"Kagomeeeeee....Aspettami!"
Il corpo di Sango incespicò su quello di Miroku.

"Lasciala andare."
Le disse semplicemente. Lei guardò il suo volto calmo e pacato. Possibile che non si fosse reso contro della situazione?

"Ma quel mongoloide del tuo amico l'ha illusa! Ci sei o sei andato a fare un giro? Devo aiutarla!"
Continuò a gridare lei inutilmente. Miroku non si spostava dalla sua ubicazione, impedendole di raggiungere l'amica. Sango si stava cominciando a spazientire. Come si permetteva quel bellimbusto a decidere per lei?

"Ora l'unica cosa che potresti fare per lei è lasciarla sola a riflettere e a raccogliere le idee....fidati."
Il suo tono era cosi conciliante che per un attimo Sango si fece ammaestrare. I suoi occhi blu cobalto riuscivano a riscaldare anche l'animo più irrequieto. Miroku la prese delicatamente per un braccio e la condusse mansuetamente nella discoteca affollata senza che la ragazza potesse replicare alcunchè. Sesshomaru e Rin li seguirono a ruota senza aprire bocca. Anche lei però era abbastanza agitata. Anche se ciò che era successo tra Inuyasha e Kagome per lei era in secondo piano dato che doveva sopportare una vicinanza cosi stretta con il suo ex. E non ci riusciva affatto. D'altronde Sesshomaru non la aiutava. Non aveva spiccicato una parola e il suo comportamento era più che gelido: polare. Si, esatto un piccolo orso polare. E nemmeno poi tanto piccolo dato che la superava in altezza di quasi dieci centimetri. E questo aumentava il suo senso di inferiorità e impotenza.

"Sei bellissima stasera."
Le sussurrò lui all'orecchio per poi ritornare serio e freddo.

"Sicuro di quello che dici o devi chiedere conferma a tuo padre?"
La battuta le uscì dalla bocca senza che potesse fermarla. Non voleva essere cosi acida con lui ma quello che aveva fatto ancora le vorticava nella testa e la attanagliava di dubbi. E se anche lei non fosse stata ricca di famiglia come Kagome? Lui l'avrebbe amata lo stesso? O avrebbe seguito il consiglio del padre e l'avrebbe lasciata stare? E se magari non l'avesse nemmeno frequentata?

"La smetti con questa storia? È vero, ho fatto un errore, un grosso errore. Però io ti amo Rin e non voglio perderti per questo."
La musica era alta nel locale ed erano costretti a parlare ravvicinati per poter sentire. Rin sapeva di essere diventata rossa come un peperone. Voleva fare la dura ma sapeva che il suo corpo la stava tradendo.
"Vieni con me...."
Senza dire altro la trascinò via, fuori dalla confusone, nel silenzio ovattato dell'aria aperta. Arrivarono alla macchina e la fece salire.

"Dove stiamo andando?"
Chiese lei mentre chiudeva la portiera. Naturalmente non ottenne risposta. Va beh, ci aveva provato almeno.
Sesshomaru guidò per un'oretta quando finalmente Rin capì dove erano. Al lago. Lo splendido e grande lago. Il bagliore della luna si rifletteva in quel maestoso specchio d'acqua creando giochi di luce ambrata. Il silenzio era quasi assordante. Il lontananza qualche timido gufo bubolava al limitare del boschetto che si estendeva ai piedi della collina. Tutto era magico e ammaliante. Rin guardava rapita dal finestrino qualche cigno che fluttuava sull'acqua inventando scie immaginarie dietro di sè.

"Ti piace?"
domandò lui guardando la sua faccia estasiata.

"Moltissimo."
Rispose lei senza staccare lo sguardo. Sesshomaru questa volta aveva proprio azzeccato. Forse, era riuscito a farsi perdonare.






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"Ecco, anche Rin mi ha abbandonata. Possibile che devo rimanere sempre io quella fregata?"
Erano da cinque minuti che Sango imprecava in tutte le lingue contro le sue amiche. Per un motivo o per un altro era sempre lei quella che lasciavano da sola. E per giunta in balia di un maniaco depravato. Che stava ritornando al tavolo con due bicchieri in mano pieni di un liquido marroncino, evidentemente rum e coca. Perfetto. Con una bella dose di alcool forse sarebbe riuscita a rendere quella serata un pochino migliore.

"Sei ancora pensieriosa?"
Miroku le si sedette accanto e le porse il bicchiere che lei prese e bevve avidamente. Il sapore dell'alcool le scese forte in gola provocando un pò di bruciore. Ma già si sentiva un pochino meglio. Diede un'altra sorsata e poi guardò il suo interlocutore. Bello era bello. Simpatico anche. Ma non poteva andare con lui. Non con la fama che si portava dietro.

"Già...ma ora mi sento bene."

"Vuoi andare a ballare?"
Le propose sornione lui. Lei valutò a fondo la situazione. Avrebbero ballato molto ravvicinati...però era venuta lì per divertirsi no? E se non ballava che divertimento era? Avrebbe sempre potuto tenerlo a debita distanza.
"Avanti non pensarci cosi tanto...in fondo l'amore è una cosa meravigliosa, perchè non buttarsi?"
Continuò lui convincente.

"Perchè no?"
Disse scolandosi l'ultimo sorso del drink.
Si avventarono sulla pista da ballo e cominciarono a scatenarsi. Era anche un bravo ballerino. Non gli mancava nulla. E tenerlo a debita distanza non era poi cosi un gioco da ragazzi come lei si era immaginata. Ben presto si trovarono a ballare sensualmente e molto appicciati. I loro corpi si muovevano simultaneamente a ritmo della musica senza fermarsi un secondo. L'alcool incominciava a fare il suo effetto rendendo il tutto un pochino più piccante. Sapeva che avrebbe dovuto fermarsi per non peggiorare le cose ma il suo cervello non ne voleva sapere di dire al corpo di bloccarsi e allontanrsi da quell'ammasso di muscoli e testosterone.
E il bacio non tardò ad arrivare.
Un bacio non propriamente casto, anzi del casto non aveva nulla.
Le loro labbra bravamo di più, il collo, la spalla il braccio. Le lingue erano come impazzite nel loro gioco di cercarsi e trovarsi ripetutamente.
Sango si perse in quelle calde sensazioni e in quel gioco proibito.
Ma non sapeva che quella sera avrbebe osato di più.






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Il telefonino squillava vibrando nell'oscurità della camera.
Kagome allungò un braccio fuori dalle coperte alla sua ricerca.
Quando rispose la voce era ancora impastata e il cervello nella fase rem. Ma quello che l'altro le disse lo capì perfettamente.

"Kagome! Devi correre all'ospedale! Inuyasha....ha fatto un incidente! Corri!"
Sesshomaru era agitato, in una maniera in cui Kagome non lo aveva mai sentito. Corse come un fulmine all'armadio pensando che c'è sempre un risveglio peggiore del precedente.









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Carissimi lettori e lettrici eccomi qui con l' aggiornamento: il capitolo numero otto!
Spero di non avervi deluso e di non essere troppo in ritardo stavolta! Ho cercato di regalarmi uno spazietto per aggiornare.
Ringrazio i miei mille e passa lettori...ma come fate a essere cosi in tanti a farvi piacere la mia fic? Siete davvero splendidi e come ovvio grazie ai miei affezionati recensitori! Siete anche voi un appiglio per la mia speranza e per la mia voglia di aggiornare. Senza di voi sarei persa! Per questo che ora passo a ringraziarvi di persona!

Jeppy: non perdere mai la speranza....aggiorno in ritardo ma aggiorno!!! ^^  E poi lo sai che le tue recensioni sono sempre le più aspettate e le più gradite anche perchè mi riempi sempre di com'plimenti...come faccio a non essertene grata? ^^ Mi dispiace che hai dovuto aspettare un pochino per l'aggiornamento ma spero che tutte queste novità nel capitolo ti abbiano accontentata! Continua a seguirmi...ormai ci conto! Un bacione!

maryku: Grazie anche a te dei complimenti...ne sono sempre lusingata. Come vedi Kikyou ce l'ha con Kagome proprio per Inuyasha, non vuole perderlo e si saprà poi perchè...E nel frattempo i due fratelli ne faranno di tutti i colori...specialmente Inuyasha l'eterno indeciso! Un bacio...

Kade: Ecco l'aggiornamento pronto pronto. Spero sia di tuo gradimento! ^^ Grazie per la recensione!

picci 1989: Come vedi Kikyou non è stata per nulla buona buona e Inuyasha....si fa sempre odiare per la sua indecisione...ma come fa?

krikka86: Grazie per i tuoi consigli e la tua recensione...spero che questo capitolo ti abbia chiarito un pò di dubbi...almeno un pò....un bacione

Eternity_Marty: Ragazze siete sempre le migliori! Le vostre recensioni mi mettono il buon umore! Mi scuso ancora per il fatto che mi faccio un pò desiderare con l'aggiornamento ma dovete portare pazienza..non ho molto tempo!!! ^^ Grazie a entrambe! Bacioniiiiiiiiii!!!!! p.s. per marty....certo che continuo a seguire la tua fic...mi piace un casino!^^

Bchan: I miei finale sono sempre un pò...tagliati...! Ma un pò di suspance ci vuole no? ^^

Moon_flower: Grazie della recensione...spero che ti sia piaciuto anche questo...kiss!

robylee: beh, nella vita è cosi...un problema dietro l'altro...e cosi anche qua...ma certi problemi,hai ragione, fanno proprio ridere!!! ^^

Goten: Grazie del commento! Comunque Inuyasha a volte fa cose avventate...devi aspettarti di tutto! ^^




E ora aspettate il prossimo capitolo...sapremo cosa è successo a Inuyasha!
Un bacione a tutti
*MeL*




























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Capitolo 9
*** Cap. 9 - Avvicinamenti lontani ***


Avvicinamenti lontano Capitolo 9 -  Avvicinamenti lontani









Corse.
Non seppe quanto corse quella notte.
Corse per cercare i suoi vestiti.
Corse per andare a prendere la macchina.
Corse per le strade di Tokyo.
Corse per trovare parcheggio.
Corse per salire le scale dell'ospedale.
E poi, finalmente si fermò.
Ma iniziarono a correre le lacrime.
Lui era lì, immobile. Solo il lento alzarsi e abbassarsi dell'addome. Silenzioso.
Alcuni tubi uscivano dal suo ventre per concludere la loro inesorabile corsa attaccati ad un temibile e ferroso macchinario.
Il suo viso deturpato da alcuni lividi e altre escorazioni.
Il braccio destro ingessato.
Di Kikyou nemmeno l'ombra.

"È sotto sedativi."
Sentenziò Sesshomaru alle sue spalle. Appoggiato al muro guardava nel vuoto.
Kagome annuì con la testa e si mise seduta accanto a Inuyasha.
Vederlo cosi inerme, privo della sua solita vivacità data dalla testardaggine e dall'orgoglio, le strappava il cuore.
Gli accarezzò delicatamente una guancia, constatando che era molto fredda e poi riprese a guardarlo.
"L'hanno operato per fermare l'emorrargia interna. Se supera la notte stiamo a buon punto."
Kagome annuì nuovamente a Sesshomaru. Le parole non volevano proprio saperne di voler uscir fuori. Aveva un sacco di domande da fare ma forse le avrebbe rimandate al giorno dopo.
Con più calma.
Si accucciò accanto al suo corpo. Una morsa le stringeva il cuore....Possibile che una persona posso stare tanto male?
 Vederlo sofferente in un  letto d'ospedale faceva riafforare tutto l'amore e la passione che un tempo aveva provato nei suoi confronti...
Come avrebbe voluto in quel momento poterlo stringerlo forte a sè...potergli parlare e perchè no? Poter litigare...Quelle belle e sane litigate che erano diventate il pane della loro relazione.
Adesso avrebbe voluto anche una di quelle...
Senti una leggera pressione sulla spalla. Si voltò e vide Sango in piedi accanto a lei, e poco pi dietro Miroku parlottava serio con Sesshomaru.

"Stai tranquilla...andrà tutto bene..."
Sentire quelle parole...i singhiozzi ripreso stavolta più forti e convulsi. Sango l'abbracciò e stettero cosi per molto tempo.
Voleva sapere che davvero sarebbe andato tutto bene...che davvero Inuyasha avrebbe riaperto gli occhi...che davvero avrebbe potutro parlare di nuovo con lui...
Dirgli che gli mancava...




***************************************
Le ore passarono e silenziosa come un gatto arrivò la mattina e con essa il via vai dei medici, il trambusto dell'ospedale e il vociare della gente.
Kagome si destò di malumore. Si guardò intorno ma non aveva sognato.
Lui era ancora lì...vivo. Forse era ancora più pallido di qualche ora prima ma respirava.
Si girò indietro a guardare Sesshomaru e sorrise. Un sorriso di vera e pura gioia. Lui di rimando fece una piccola smorfia.
Kagome fu lo stesso felice, sapeva che era tutto ciò che si poteva aspettare da lui.
Ma era contenta. Inuyasha aveva superato la notte. Era fuori pericolo!
Ma quello che successe dopo le fece gelare il sangue.
La porta si aprì e come una furia entrarono i genitori di Inuyasha accompagnati dalla piccola Rin che andò immediatamente ad abbracciare Sesshomaru.

"Oh povero figlio mio! Guarda cosa ti hanno fatto!!!"
Izayoi si precipitò al suo capezzale mentre Inu no Taisho, in tutta la sua maestosità, si fermò a parlare con il figlio per sapere le ultime novità.
Nessuno la degnò anche di un solo piccolo sguardo.

"Ci siamo precipitati appena abbiamo saputo. Ma un'aereo prima delle cinque era impossibile da trovare figliolo"
Si scusò Inu per il ritardo. Kagome sbuffò...anche quando il figlio ha più bisogno di loro, si trovano sempre in viaggio per qualche affare.
Finalmente si voltò nella direzione della ragazza e rimase impassibile nel guardarla.

"Ah, ci sei anche tu. Mi dispiace ma non ti avevo notata."
'Certo...' pensò Kagome 'non mi avete mai notata. Sono cosi insignificante che anche a due centimentri sono invisibile per lei.'
Ma non pronunciò quelle parole, non aveva la forza per litigare in quel momento.
Abbassò lo sguardo e non disse nulla.
Stava per uscire dalla stanza quando qualcosa la bloccò.

"Ma Kikyou come sta tesoro? Lei sta bene almeno?"
Izayoi aveva posto questa domanda al figlio che tardava nel rispondere.

"Kikyou?"
Kagome guardò immediatamente Sesshomaru negli occhi e per la prima volta vide imabarazzo. Lui scostò subito lo sguardo e si concentrò sulla risposta.

"Lei è in coma mamma. Non sanno se ce la farà."
Kagome non poteva credere alle sue orecchie...e anche ai suoi occhi. Sesshomaru aveva omesso questo piccolo particolare. Aveva omesso che anche Kikyou si trovava in macchina con lui. Che anche Kikyou era in pericolo di vita.

"Ma c'era anche lei con Inuaysha?"
Chiese ingenuamente Rin.
Sesshomaru annuì.

"Guidava lei"
Sapeva cosa poteva scatenare questa affermazione in Kagome ma prima o poi l'avrebbe dovuto sapere.
La ragazza controllò i suoi istinti. Sarebbe corsa nella stanza di quella troietta e l'avrebbe uccisa con le sue mani se non si trovasse già in coma.
Guardò ancora una volta Inuaysha pensando a come lei lo avesse ridotto.
Poi aprì la porta e se ne andò senza nemmeno un saluto.
Nessuna meritava nulla.
Tutti l'avevano tradita.



**************************************
Era passata ormai più di una settimana dal fatale incidente.
Inuyasha si era ormai ristabilito completamente.
Kagome appena poteva lo andava a trovare in ospedale.
Sempre quando non erano presenti i suoi genitori.
Non aveva voluto più parlare con Sesshomaru...nè con Rin...nè con Sango e Miroku, meno colpevoli ma sempre complici.
Ok..forse esagerava. Cioè, lei sapeva che stava esagerando. Sconvolta com'era per l'incidente di Inuyasha, se gli avrebbero anche detto che stava con Kikyou e lei era in coma forse ci sarebbe rimasta secca.
Kikyou...
Non ci poteva ancora credere.
Non era riuscita ad andare a trovarla. Non ce l'aveva fatta.
Inuyasha si.
Aiutato dal padre che lo sorreggeva ci era andato. Più di una volta.
Non avevano parlato dell'incidente. C'era come una specie di muro tra loro. Parlavano molto ma sempre del più e del meno. Mai di cose importanti...quelle erano tabù.
Kagome non sapeva che fare...voleva parlargli della sera dell'incidente, del suo ti amo inatteso, del fatto che gli mancava...che anche lei spesso rimpiangeva il fatto che si erano lasciati cosi bruscamente.
Poi però pensava a Kikyou...non poteva farlo. Non era giusto nei suoi confronti. Lei non avrebbe potuto fare niente per rimanere con Inuyasha perchè era in coma.
Kagome si sentiva in impasse. Non poteva muoversi in nessuna direzione. Poteva solo andarlo a trovare e fare buon viso a cattivo gioco.
Prima o poi le acque si sarebbero mosse da sole e lei avrebbe agito di conseguenza.




****************************************
Era stanca.
Davvero stanca.
Tutto per colpa di Miroku.
E dell'alcool, soprattutto dell'alcool.
Aveva bevuto troppo quella sera ma era impossibile fermarsi.
Ballavano e bevevano.
Bevevano e ballavano.
E poi...
Veramente non se lo ricorda molto bene.
Si ricorda solo che Miroku aveva ricevuto una chiamata da Sesshomaru per avvertirlo dell'incidente avuto da Inuyasha.
E lei si trovava nel 'suo' letto.
No, non nel 'suo proprio'. Nel 'suo' di Miroku.
Ma ricordarsi come ci era finita no. Ma poteva sempre immaginarlo.
Anche perchè era nuda.
Completamente.
A ripensarlo ancora era rossa di imbarazzo.
Lei, che lasciava i ragazzi dopo il primo bacio, si era ritrovata nel letto del più pervertito della scuola. Senza nemmeno ricordarselo.
E ancora in quel momento non ne avevano parlato, surclassato l'argomento dagli eventi drastici.
Si guardò intorno. Miroku parlava con Inu no Taisho con senerità. In fondo era come un padre per lui dato che Inuyasha e Miroku erano praticamente cresciuti insieme.
'Però è molto bello...' appena formulata la frase si maledì.
Ma cosa andava a pensare?
Non poteva innamorarsi di Miroku Kazaana.
Assolutamente.
'Se non è già successo...'
Si maledì ancora una volta ed uscì dall'ospedale.
Un pò d'aria fresca fa sempre bene.













******************************
Eccomi qui...non ci posso ancora credere...ho aggiornato puntualmente...anzi...sono in anticipo di un giorno!!!!
Sono felice perchè quando rispetto le mie scadenze mi sento in pace con me stessa e nei vostri rispetti ^^
Inoltre spero di aver saziato un pochino la vostra curiosità.
Vado di fretta perchè ho una cena imminente fra un'ora e mi devo preparare....cioò vuol dire doccia, capelli, trucco, vestiario..non ce la farò mai ^///^
Volevo ringraziare i mie fedeli lettori...e i mie  fedeli recensitori...ovvero:
-Marty_Chan94
-maryku
-picci 1989
-Blackvirgo
-Goten
-robylee
-Kade
-Moon-flower
-Bchan
-krikka86
-Jeppy
Grazie tantissimo di tutte queste recensioni...è anche merito loro e delle cose che scrivete che mi viene la voglia di aggiornare...in anticipo! Non so davvero come dirvi grazie, per questo...
vi darò delle piccole anticipazioni che riguardano: una svolta nella relazione di Sango e Miroku, la scelta di Inuyasha non molto condivisa, e un dialogo tra Inu no Taisho e...
Se volete scoprirlo ci sentiamo la settimana prossima!
Continuate a recensire mi raccomando! Fatemi sapere come procede la fic!
Un bacio
*MeL*


























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Capitolo 10
*** Cap. 10 - Fra la vita e la morte ***


Fra la vita e la morte Capitolo 10 -  Fra la vita e la morte








Non ci poteva credere.
Assolutamente no.
La guardava attraverso il vetro ma non la vedeva.
Il suo cervello era incentrato su una sola e unica parola.
Coma e a susseguirsi stato vegetativo.
Profondo stato di incoscienza.
Sembrava addormentata, ma non potevano destarla in alcun modo.
I medici però erano abbastanza ottimisti e confermavano che c'erano molte possibilità di un possibile risveglio.
Kikyou era giovane, il trauma non era stato dei peggiori e una buona cura poteva guarirla.
Continuava a guardarla mentre Inuyasha entrò da solo nella stanza.
Si avvicinò lentamente e le accarezzò i capelli con fare dolce.
Le si stringeva il cuore a vederlo cosi triste, ma non poteva fare niente per lui in questo senso.
Gli era stata accanto il più possibile, aveva fatto le notti in bianco per accudirlo, gli aveva portato tutto ciò di cui aveva bisogno ma ora doveva farsi da parte.
Si sistemò i capelli in una coda alta, si stropicciò gli occhi rossi di sonno e si avviò verso l'scita dell'ospedale.
Sarebbe stato difficile dormire ma doveva farlo o sarebbe svenuta da un momento all'altro.
Camminava a testa bassa con le testa immersa fra i suoi pensieri quando cozzò contro un altro corpo.
'Maledizione Kagome! Vuoi stare più attenta quando cammini???'

"Buongiorno Kagome!"
Il suo timbro tonante e baldanzoso eccheggiò per l'atrio incutendole timore. Alzò la testa per incrociare quegli occhi fieri e profondi, tanto simili a quelli di Inuyasha e allo stesso modo tanto diversi.
Alcuni brividi le percorsero veloci la schiena procurandole un pò di freddo.
Forse il letto questa mattina avrebbe dovuto aspettare ancora un pò.

"Buongiorno signor No Taishio."
Rispose a denti stretti. Un sorriso forzato comparse sul suo volto. Fece per aggirarlo ed andarsene ma Inu a quanto sembrava non aveva intenzione di lasciarla andare.

"Ho notato che sei stata molto accanto a mio figlio."
Continuò frapponendosi fra lei e l'uscita. Kagome continuava a guardare quelle porti scorrevoli come la sua salvezza. Ma erano troppo lontane. Si arrese e decise di stare al suo gioco.

"Già...mi sembrava il minimo che io potessi fare..."
Disse recuperando un pò di autostima che immancabilmente andava a farsi friggere di fronte a quell'uomo cosi imponente e importante. Non per altro era un nobile e in aggiunta proprietario della maggior parte degli  immobili presenti a Tokyo.

"Ti sei mai chiesta se mio figlio fosse felice della tua presenza?"
Kagome rimase per un'attimo interdetta da quella domanda. Cosa ne poteva sapere lui se Inuyasha fosse contento o no? Da quello che si ricordava non erano mai stati legati profondamente ed era già tanto se Inuyasha gli raccontava cosa aveva mangiato...stava diventando irritante.

"Beh, non mi pareva cosi scontento signore. Inoltre non gli ho mai imposto la mia presenza. Se non mi voleva poteva benissimo mandarmi via."
Esclamò decisa. Un piccolo rossore comparve sulle sue guancie di solito color della neve e l'adrenalina cominciò a montare nel suo corpo.

"Te lo posso dire io ragazzina. Lui ama Kikyou e te...beh, non sei cosi importnate come credi. Devi lasciarlo vivere. Non può frequentare una di cosi bassa classe, ha delle responsabilità lui. Vedi di lasciarlo stare. È un'avvertimento, se persisti dovrò passare alle maniere forti."
Il tono initimidatorio e lo sguardo truce avrebbero intimorito chiunque ma non Kagome in quel momento. Era cosi furiosa e sdegnata che avrebbe insultato anche l'imperatore se fosse stato presente, figurarsi un simile pallone gonfiato come Inu no Taisho. Non pensava che esistessero ancora persone che dessero importanza alla classe sociale piuttosto che ai sentimenti. A quanto pare si era sbagliata. Enormemente.

"Lei è solo un vigliacco signore. E sa cosa ci faccio del suo titolo nobiliare?"
La rabbia aveva completamente oscurato il lato logico del suo cervello. Avrebbe voluto ucciderlo lì seduta stante.
Lo guardò con disprezzo cercando degli appellattivi conformi al pezzo di deficente quale era. Poi decise che era meglio non aver proprio a che fare con gente come lui.
"Invece di pensare ai soldi e alla classe sociale pensi alla felicità di suo figlio."
Puntualizzò prima di scomparire dietro le porte a vetri.
Inu no Taisho sospirò.
Gli dava fastidio fare la parte del cattivo.
Sua moglie lo raggiunse a passo spedito. E dire che lui stesso aveva sposato una contadina. E quanto era bella.
Izaoy fasciata in un tailleur beige gli baciò una guancia alzandosi in punta di piedi e gli prese dolcemente la mano.

"Sei proprio sicuro di volerla allontanare da nostro figlio? Mi pare veramente innamorata caro."
Propose lei guardando Kagome uscire a passo svelto dall'ospedale.

"Se non fosse per quell'affare gli avrei già proposto le nozze con Inuyasha. Ma Naraku non mi permetterebbe di mandare a monte tutto. Il matrimonio tra Inuyasha e sua figlia Kikyou gli frutterà un bel pò..."
Rispose pensoso alla moglie mentre si avviavano per le scale.





***********************************************
Sango guardava il soffitto da un bel pò oramai.
Eppure non le andava di fare nulla. Completa apatia.
Avrebbe dovuto studiare, mettere in ordine la cameretta, portare a spasso la sua fedele micetta Kirara.
Ma per il momento stava lì, a pensare a lui.
E a quel dannato messaggio che le aveva inviato.
-Vogliamo svagarci un pò stasera? Che ne dici di andare in quel pub nuovo che hanno aperto? Ho voglia di stare un pò con te...-
'Ho voglia di stare un pò con te'
Quelle poche parole la tormentavano e non le davano tregua. Cosa voleva significare? Era nato davvero qualcosa fra loro due in questi giorni?
All'inizio pensava che era stata soltanto una nottata di sesso. Una notte che non avrebbe dovuto esserci. Perchè lei aveva promesso.
Lo aveva promesso al padre.
In punto di morte.
Non sarebbe mai andata con nessun uomo se non fosse stato quello con cui poi si fosse sposata.
E lei fino ad adesso l' aveva mantenuta.
Nonostante ormai avesse diciott'anni compiuti non si era mai spinta oltre il bacio con i ragazzi. Per questo li cambiava spesso, per non affezionarcisi e dover poi soffrire.
Ma con Miroku era scattato qualcosa e si era lasciata andare. Si era spinta oltre.
E ora?
In teoria l'avrebbe dovuto sposare prima o poi.
Rise. Una risata isterica.
Non ce lo vedeva proprio Miroku sull' altare.
Figurarsi. Un libertino come lui sposato. Con dei figli magari.
Bah.
Sarebbe uscita. Almeno si sarebbe reso conto delle vere intenzioni del ragazzo.
Kirara miagolò dal fondo della stanza e con passo lento si avvicinò alla sua padrona.
'Hai ragione Kirara...meriti una bella passeggiata...'
Sango si alzò di malavoglia e uscì dalla camera con al seguito la micetta trionfante, contenta dell'uscita tanto attesa.
La ragazza prese il cellulare e scrisse la sofferta risposta a Miroku.




*****************************************************
Kagome camminava piano, soppesando ogni minimo passo.
Di lì a poco sarebbe entrata nella sua stanza e avrebbe dovuto confessargli che non sarebbe più andata a trovarlo.
Gli esami erano vicini e avrebbe usato la scusa dello studio. Sapeva che sarebbe parsa stupida e insensata ma non riusciva a trovare altre possibili motivazioni...oltre naturalmente al fatto di avere un padre stupido e insensibile.
Ogni volta che ripensava alla conversazione avuta il giorno prima con Inu no Taisho il sangue le andava al cervello e non riuciva più a pensare ragionevolmente.
Sospirò trovandosi di fronte alla porta della stanza di Inuyasha e con un moto di coraggio abbassò la maniglia.
Lui era seduto sul letto e guardava annoiato la finestra.
Si girò lentamente al rumore della porta che si apriva e rimase felicemente meravigliato alla vista di Kagome.
Era andata lì ogni giorno dall'incidente.
Gli era stata accanto e gli aveva fatto compagnia.
Gli aveva portato ogni ben di Dio da mangiare e ogni tipo di svago: dai libri, alla musica, ad un lettore dvd.
Era stata magnifica.
E non aveva nominato nemmeno una volta Kikyou...o il giorno dell'incidente...
E ora...come avrebbe fatto a dirglielo?

"Kagome...sono felice che tu sia qui..."
Disse mentre lei si avvicinava silenziosamente al letto.
C'era qualcosa che non andava.
Il suo volto non era raggiante e solare come tutte le altre volte che era andata a trovarlo.
Era spento e triste. Come se qualcosa la turbasse.
"Dovevo dirti qualcosa di importante ma non mi sembra che tu sia dell'umore giusto..."
Cominciò a dire ma lei lo fermò sollevando una mano.

"Anche io devo dirti una cosa...credo che non passerò più a trovarti...sono rimasta indietro con lo studio...e  sai che fra poco ci sono gli esami..."
Pronunciò queste parole senza mai guardarlo negli occhi, ma fissa sulle sue mani che giocavano frettolose a rincorrersi sul suo grembo. Era nervosa ma cercava con tutta se stessa di non dimostrarglielo.

"Tutto bene Kagome? mi sembra che tu..."

"È tutto ok Inuyasha...Ma parla...cosa avevi di tanto importante da dirmi?"
Chiese, felice di poter cambiare argomento tanto in fretta.

"Io...ecco...forse non è il caso adesso..."
Cominciò a balbettare lui, in netta difficoltà.

"Forse è una delle ultime volte che posso passare a trovarti...è meglio se me lo dici ora..."
Rispose lei, sempre fissa a guardare le mani contorcersi. Avrebbe voluto gridare al mondo l'ingiustizia impostagli da Inu no Taisho ma sarebbe stato inutile.

"Io...io..."
Inuyasha prese quel poco coraggio rimastogli, e decise che sarebbe stato meglio per entrambi.
"Io tia amo Kagome...ma non posso lasciare sola Kikyou. Non ora. Per questo ho deciso di rimanerle accanto fino almeno alla sua completa guarigione..o alla sua morte....non ti chiedo di apsettarmi...sarebbe egoista...quindi qualsiasi cosa tu vorrai fare sarà la più giusta...mi dispiace per averti fatto soffrire..."
Kagome non ascoltava più. Le era crollato per una seconda volta il mondo addosso.
Lui l'amava?
Lui credeva di amarla?
Però rimaneva accanto a Kikyou...
Era giusto...però perchè le lacrime le pizzicavano cosi tanto gli occhi?
Indietreggiò e in pochi secondi, senza rispondere nulla a Inuaysha , era fuori dalla camera, correndo per le corsie degli ospedali....Corse per le strade di Tokyo come una forsennata...tavolta eprò invece di correre verso il suo amore, correva il più possibile lontano da lui.
Si ritrovò non so come sotto casa di Sango e lei era lì, a passeggiare insieme a Kirara.
Si buttò tra le sue braccia e pianse tutte le lacrime che il suo corpo poteva permetterglieli.
Sango ricambiò con foza l'abbraccio e cercò di consolarla, immaginando già il dolore che l'amica stesse provando.














***********************************
Ciao a tutti...sono riuscita ad aggiornare in tempo nonostante vari e sfavorevoli episodi familiari.
Sono contenta dei commenti e delle letture che mi lasciate ogni volta...rimango sempre stupita e lusingata...non me li merito...^////^
Comunque...cosa ne pensate di questo capitolo? Molti di voi avranno indovinato...Ma nel prossimo vedremo molti colpi di scena...quindi non mancate al nostro appuntamento ^^ Non vi darò tregua...
Ora l'angolo dei ringraziamenti di Mel:

Jeppy: Amo e ripeto AMO i tuoi commenti cosi lunghi e dettagliati...sono sempre meravigliosi! E poi i tuoi complimenti mi fanno arrossire anche se fanno sempre tanto tanto piacere. Come vedi il nostro Inuyasha ha fatto la scelta tanto odiata...e ora? Vedrai vedrai...Comunque sono contenta che la fic che ti ho dedicato ti sia piaciuta...ero molto in ansia del tuo commento...un regalo non sempre è ben accetto e chissà...sto già preparando un abbozzo del seguito...forse riuscirò a continuarlo ^^ Un bacio e alla prossima *MeL*

picci 1989:  Grazie del commento...e come vedi..sto cercando per voi di essere puntuale...Bacioni

Marty_Chan94: Spero di aver soddisfatto la tua curiosità con questo chappy....Un bacione enorme e grazie della bellissima recensione!

lilysol: Grazie dei complimenti!!! Sono lusingatissima...E inoltre avevi azzeccato..Inu no Taisho ha parlato con Kagome..che cosa ne pensi? Un bacio e alla prossima

Moon_flower: mi riempi sempre di complimenti...non li merito! ^^ Comunque ecco qui il nuovo capitolo? Ti è piaciuto? Un bacione

Kade: Purtroppo non è stato con Sesshomaru ma il nostro bel principe avrà una parte attiva nel prossimo chappy...quindi non perderlo!!!!

Krikka86: Ecco a te il nuovo capitolo...purtroppo per ora Inuyasha ha scelto Kikyou...purtroppo...

Bchan: avevi ragione purtroppo...!!!! Inuyasha ha scelto kikyou...

Maryku: piano piano le cose si aggiusteranno...speriamo!!! (sono cattiva....ihihih) ^^

Goten: Grazie per i complimenti e per la recensione! Un bacio

Blackvirgo: sono contenta che la mia fic ti piaccia cosi tanto...ti ringrazio per gli appunti e ti posso dire due cose: per il fatto di rimettersi in una settiamana ti assicuro che dato che è successo al mio ex ragazzo e ti posso dire che dopo una settimana era già rimesso e l'avevano traferito in reparto; invece per il fatto delle visite hai ragione...non è possibile entrare ma ho cambiato un pò il fatto per adattarlo alla storia....mi scuso con tutti! ^^ Grazie del commento e dei consigli...spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!! Bacini




Alla prossima settimana
Un bacione
*MeL*


















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Capitolo 11
*** Cap. 11 - Where are you? And I'm so sorry.. I cannot sleep, I cannot dream tonight... I miss you... ***


Where are you? And I'm so sorry... I cannot sleep, I cannot dream tonight... I miss you... Capitolo 11 -  Where are you? And I'm so sorry...I cannot sleep, I cannot  dream tonight...I miss you...











Sesshomaru camminava tra i rumori e la gente con il suo solito cipiglio.
Odiava la confusione, specialmente quando era incazzato. E lo era spesso.
Stavolta però Rin non centrava nulla...
Aveva litigato con suo padre.
Ed era intenzionato a fare giustizia.
Non che lui si fosse mai considerato un paladino della giustizia.
Anzi.
Ne aveva combinati di casini in vita sua specialmente per il suo carattere scontroso e freddo.
E aveva anche fatto soffrire il fratello.
Ok, se lo meritava. Inuyasha era sempre cosi stupido, non usava mai il cervello nelle cose che faceva e sbagliava in continuazione.
Però aveva una piccola sensazione alla radice del suo cuore.
Pietà? Dispiacere? Sensi di colpa?
Scacciò via quei pensieri assurdi dalla sua mente. Sesshomaru non poteva pensare di aiutare il fratello per puro piacere di farlo.
Lo stava facendo solo per ristabilire un equilibrio che lui stesso aveva rotto mesi prima.
Allora perchè non credeva lui per primo a questa futile e fragile scusa?
Non voleva ammettere a se stesso di poter compiere un'azione buona?
Eppure Rin credeva in lui, l'aveva sempre fatto e continuava a farlo nonostante il modo in cui trattava tutto e tutti.
Arrivato di fronte all'ospedale osservava l'entrata come se fosse la porta per l'inferno.
Ora non era più tanto sicuro di volerlo fare.
Inuyasha aveva scelto.
Ora era felice accanto a Kikyou...era impegnato nell'aiutarla a guarire e Kagome...e Kagome era sparita dalla sua vita per sempre.
Perchè riaprire una ferita appena rimarginata?  Ma se non fosse del tutto rimarginata e rimanesse lì, a creare infezione giorno dopo giorno?
Avanzò con passo sicuro e deciso nell'androne, le parole del padre che ancora gli rimbalzavano in testa.




Flashback

Sesshomaru e Rin si trovavano a casa del primo e si apprestavano ad andare all'ospedale.
"Sesshomaru andiamo o facciamo tardi!!!...casomai vedo se vuole venire anche Kagome, è tantissimo che non viene a trovare Inuyasha!" disse in preda alla sua solita euforia.

"Non credo che Kagome abbia più cosi tanta voglia di venire..."
La voce del signor Inu no Taisho comparve come al solito dal nulla, seguita a ruota dall'apparizione dell'uomo alto e robusto.

"Come fai a saperlo?"
A Sesshomaru non era piaciuta nè l'entrata in scena del padre, nè il suo tono cosi sicuro e forte.

"Beh, pura e semplice intuizione Sesshomaru, derivante dall'osservazione dei fatti. Inuyasha sta con Kikyou."
Spiegò calmo e placido, accomodandosi sul divano e accendendosi un sigaro.
Sesshomaru lo osservò ed era sempre più convinto che suo padre centrava qualcosa. Si era ancora intromesso nella vita del figlio.

"Hai allontanato Kagome?"
Chiese disponendosi di fronte a lui.
Inu no Taisho lo guardò in maniera dura, non sapeva se dirgli la verità o meno. Sesshomaru era sempre statao il più sveglio fra i suoi due figli. non ci avrebbe messo molto a scoprirlo.

"Ho fatto quello che un padre dovrebbe fare per il futuro dei suoi figli."
Rispose continuando a fumare.
Sesshomaru guardò Rin che si trovava ancora sulla soglia della porta del salotto. Con un cenno della testa la invitò ad uscire e lasciarli soli, cosa che lei, impaurita, fece subito. Preferiva sempre dileguarsi nelle liti tra Sesshomaru e suo padre. Erano terribili.

"Non mi dire che l'hai fatto ancora!" Urlò il figlio "Ci hai provato una volta, coninvolgendo anche me e non ci sei riuscito! Ora ci hai provato di nuovo...papà....quei due si amano...! Non riuscirai a separarli per sempre!!!" Continuò tutto di un fiato

"Beh, anche se non ci riuscirò...ci proverò..."
Adesso si era alzato anche Inu no Taisho e fronteggiava il figlio svettando dalla sua altezza imponente. Ma Sesshomaru non si lasciava spaventare cosi facilmente. Specialmente era arrabbiato e il cervello smetteva di ragionare, lasciando spazio solo alla collera.

"I soldi...i soldi...e il potere! A te interesaa solo questo! Maledetti te e Naraku! Plagiate la vita dei vostri cari solo per una stupida alleanza!!!"

"Come ti permetti? Io vi salvo dalla bancarotta cretino! Se non ci sarà questo maledetto matrimonio, potreste dire addio a tutto...Naraku si prenderebbe tutto!!!"

Fine Flashback




'Naraku si prenderebbe tutto....'
Lo odiava....dal primo giorno che suo padre glielo aveva presentato aveva capito che tipo di uomo meschino e crudele fosse.
Mentre saliva le scale dell'ospedale i ricordi continuava ad accavallarsi l'uno sull'altro, facendolo tremare di rabbia.
Era entrato nelle loro vite solo per rovinargliele e Sesshomaru aveva giurato a se stesso che gliel'avrebbe fatta pagare.

"Ciao Inuyasha"
Suo fratello era steso sul letto intento a leggere un libro. Alzò un sopracciglio in maniera assonnata, rispondendo al saluto del fratello con un cenno della mano.
Posò il libro sul tavolo e si posizionò meglio seduto sul letto.

"Come mai questa visita fuori orario?"
Chiese incuriosito, anche se da una parte era felice di avere compagnia, seppur quella del fratello.
Sesshomaru lo guardò serio, prese una sedia e gli si sedette di lato. Cercò dentro di se una maniera decente per poter fare affrontare la verità a Inuyasha. Ma non c'era.

"Nostro padre....ha detto a Kagome di non frequentarti più perchè tu devi sposarti con Kikyou..." Guardò la reazione di Inuyasha ma non ci fu risposta. Il fratello continuava a guardarlo come se stesse guardando un film, come se quelle parole non lo riguardassero. "Lo ha fatto perchè con il vostro matrimonio noi avremmo Naraku dalla nostra e potremmo continuare a vivere nella ricchezza. L'ho scoperto solo ora e ho pensato che avresti dovuto saperlo. "  Sesshomarù si alzò e con passo lento ma deciso si avviò verso l'uscita. Il suo dovere per il momento er terminato.

"Aspetta"
La voce del fratello lo raggiunse ben presto. Aveva un tono tra il deluso, l'amareggiato e il rabbioso. "Che cosa dovrei fare adesso?" Appariva come una supplica alle orecchie di Sesshomaru. Quest'ultimo senza voltarsi nemmeno rispose che non erano affari suoi e se ne andò.
Doveva ametterlo, avrebbe aiutato volentieri suo fratello ad uscire indenne da questa situazione e a raggirare Naraku una volta per tutte ma lui si era già intromesso troppo nella sua vita sentimentale. Era arrivato per Inuyasha il momento di prendersi le sue responsibilità.





*********************************************


Inuyasha la guardava da lontano senza farsi notare da nessuno.
Di lì a un'ora sarebbe stato dimesso e sarebbe tornato alla vita di tutti i giorni mentre lei sarebbe rimasta lì dentro.
In un mese aveva compiuto passi da gigante ma i medici avevano confessato che le probabilità per una completa e piena ripresa si erano affievolite notevolmente.

"Kikyou...."
Mormorò, vedendola rispondere con un piccolo gesto del dito ai continui tentativi di un medico di farla muovere. Vederla lì...si sentiva in colpa.
Se forse quella sera non avrebbe dato retta a Miroku..
Sarebbe dovuto rimanere a casa! Sarebbe dovuto rimanere in camera sua a studiare e non adnare a quella fottutissima e stramaledettisima discoteca!
Sbuffò.
Continuare a ripeterselo mentalmente non avrebbe cambiato le cose.
Non gli avrebbe ridato la vita di Kikyou.
Era ancora fermamente convinto della sua scelta.
Non poteva abbandonare Kikyou proprio ora, proprio adesso che aveva bisogno di lui.
Eppure...aveva un disperato bisogno di stare con Kagome, di parlare con lei...
Ritnorò in camera e finì d preparare le ultime cose. Guardò la camera e una piccola lacrima scese dal suo occhio.
Non voleva ammetterlo ma sarebbe volentieri rimasto li.
Aveva paura ad affrontare di nuovo la realtà.
E magari rivedere Kagome a scuola tutti i giorni.
E fare finta di niente.

"Inuyasha? Sei pronto? Vogliamo andare?"

"Si papà...arrivo!"
Ma lo avrebbe fatto.
Almeno per il bene della famiglia.







***************************************

Kagome camminava lentamente continuando a osservare il terreno sotto i suoi piedi.
Erano stati giorni terribili e la sua voglia di andare a scuola e studiare era calata in modo impressionante.
Gli mancava lui.
E tanto.
Per questo quando lo vide in fondo alla strada dove abitata credeva in un miraggio.
'Oh certo...adesso me lo sogno pure!'
Eppure lui continuava ad essere li.
E Kagome si rese conto troppo tardi che in fondo...non era solo un sogno.

"Ciao..."
Gli disse timidamente la sagoma di Inuyasha di fronte a lei.
Per poco Kagome non svenne dall'emozione.




*******************************************
Ed ecco qui l'aggiornamento che tanto mi avete richiesto. Scusate so che sto in ritardissimo sulla tabella di marcia ma con tutte queste cose da studiare sto diventando matta!!!!!
Inoltre volevo postarlo ieri ma ho riletto il capitolo e non mi era piaciuto. Infatti ho tagliato una parte e ne ho aggiunta un'altra. Spero però che il risultato sia ottimo lo stesso.
Come vedete è entrato di nuovo in gioco Sesshomaru...stavolta però per riportare la calma...che naturalmente non c'è stata....^^
Grazie a tutti voi per tutte queste letture e per tutti i vostri commenti...ancora non ci credo...Ma come fate a leggere i miei capitoli??? ihihihh....

Jeppy: Che dire mia cara dei tuoi commenti stratosferici? Mi piacciono troppo!!! E poi mi fai ridere...cosa che amo! Comunque anche io ho pensato di farla morire subito e nessuno ci pensa più...ma poi non potrei soddisfare la parte più sadica di me e che gusto ci sarebbe??? ^^ Devo farvi soffrire un pò. Purtroppo in questo capitolo ho eliminato la parte dedicata a Sango e Miroku...non mi soddisfava...ma ve la ritroverete nel next ok? Spero che questo vi sia piaciuto! Un bacione e mille grazie!

AvinPhi: è sempre una gioia avere recensitori nuovi! Quindi ti ringrazio mille per il tempo che hai dedicato a me e alla mia fic! Grazie per tutto! Un bacione!

picci 1989: Già...più sonpo tristi e più piacciono anche a me, in fondo la vita è sempre cosi ingiusta e triste con noi...tranne per rarissimi e bellissimi momenti...un bacio

Moon_flower: Anche io preferirei cosi...ma poi finirebbe la mia fic ^^ Quindil...vedremo cosa penserà la mia mente bacata ^^

maryku: Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e spero che tu gradisca anche questo...cosa ne pensi? Un bacio

Bchan: purtroppo non può non averli...e più avanti si scoprirà anche perchè!

Krikka86: La famiglia Idi Inu no Taisho purtroppo non è sana di mente...speriamo in una cura collettiva ^^ Grazie della recensione!

Blackvirgo: Grazie del tuo commento...infatti hai azzeccato subito che purtroppo Inuyasha è pieno di sensi di colpa dovuto all'incidente e a qualcos'altro che si saprà più avanti...Un bacione!

Goten: Purtroppo Inuyasha è un'idiota di prima categoria...ma qualcosa si è smosso...

Lilysol: Carissima....il tuo commento è stato graditissimo!! (E anche l'aggiornamento della tua fic che naturalmente ho letto subito ed ora mi accingo a commentare anche io!!^^) Comunque purtroppo Inuyasha è pieno di sensi di colpa, per l'incidente e per lo stato di Kikyou...ma ne parleremo più avanti, non voglio anticiparvi nulla...ma cosa più importante....nel prossimo chappy comparirà Naraku! E farà la sua porca figura purtroppo!!! Grazie tantissimo per i tuoi complimenti che mi fanno arrossire ogni volta! Grazieeeeeee!!! Un bacione

Ora vi saluto e vi rimando (spero!!!) a sabato per il prossimo capitolo...
...con un Naraku incazzato nero, un Miroku confuso e una Kagome disperata....!!!!
Un bacione!!
*MeL*






















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Capitolo 12
*** Cap. 12 - Un discorso chiarificatore ***


Un discorso chiarificatore Capitolo 12 - Un discorso chiarificatore








Inuyasha la guardava incantato bramando ogni sua parte del corpo.
Le era mancata come l'aria ed ora che ne respirava un pò la bramava ancora di più...l'apnea era finalmente finita.
Lei si era fermata all'inizio della strada, gli occhi increduli fissi su di lui, indecisa se scappare o rimanere lì a vedere cosa il destino aveva deciso per loro.
O semplicemente cosa Inuyasha aveva in mente di fare.
Però si sa, il destino è beffardo ed anche per Inuaysha e Kagome non era ancora giunta l'ora di un chiarimento.
Koga comparve dietro le spalle del ragazzo dandogli una forte pacca sulla spalla.

"Guarda un pò chi si rivede! Mi ero preoccupato a non vederti più in giro botolo! Adesso che sei di nuovo in circolazione però, vedi di stare a cento metri di distanza dalla mia bellissima ragazza ok?"
Il moro proseguì la sua strada per terminare davanti a Kagome lasciandole lo stampo di un bacio sulle labbra.
Entrambi non sapevano cosa fare o dire. Solo Koga parve non accorgersi dell'imbarazzo creatosi.
Kagome si lasciò prendere per mano e trascinare per un pezzo di strada...Guardò il viso affranto e sconsolato di Inuyasha ma fece finta di niente e cercò di concentrarsi sul discorso che il suo ragazzo gli stavafacendo ma niente. Il suo cervello non ne voleva sapere di collaborare.

"Puoi scusarmi un attimo Koga? Devo dire una cosa urgente a Inuyasha."

 "Certo, amore! Ma se ci prova avvertimi ok?" disse lui scherzando mentre Kagome, senza nemmeno ascoltarlo si era avvicinata titubante al suo ex ragazzo con lo sguardo basso.

"Ciao..." Pronunciò sottovoce, quasi per paura di poter sbagliare qualcosa.
Il suo stomaco si era improvvisamente chiuso e Kagome malediva se stessa e i suoi sentimenti. Perchè ogni volta che lo vedeva gli faceva questo effetto?
Pensava di essersene liberata in questo mese e invece ecco che le farfalle allo stomaco si erano ripresentate, anche più insistenti di prima.

"Io...ecco...mi sei mancata molto in questi giorni..." Cercò di esclamare Inuyasha ma quello che uscì dalla sua bocca furono soltanto piccoli e incomprensibili mugugni. Esprimere ciò che sentiva non era mai stato il suo forte. E nemmeno il suo debole.

"Inuyasha...ormai mi sono arresa...lo so...non cercare giri di parole inutili. Vuoi rimanere accanto a Kikyou no? E io proseguirò la mia strada con Koga. E questo quello che vuoi giusto?"
Inuyasha era confuso. Confuso come non mai in quell'ultimo mese. Perchè continuare a soffrire?
Basta.
Non avrebbe più sofferto. E nemmeno lei. Era giusto cosi. Ognuno per la sua strada. Ognuno con la sua felicità. Ognuno con il suo ragazzo.

"Giusto...voelvo solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me...all'ospedale...ora torna da Koga o mi fucilerà....Ciao..."
Le diede un leggero bacio sulla guancia che sapeva di aria fresca, sapeva di un lungo e profondo sorso d'acqua dopo una forte arsura.
Si staccò troppo presto per i suoi gusti e proseguì la sua strada verso la scuola. Sarebbe stata una lunga giornata, era pieno di interrogazioni e compiti in classe per recuperare. Sarebbe stata un'altra lunga giornata senza Kagome.

***************************************



"Dimmi cosa è successo!"

"Niente..."

La ragazza appariva scocciata da quell'ennesima richiesta mentre il moro socchiudeva i suoi occhi azzurri e non demordeva.
Sango camminava a passi lunghi ma non riusciva proprio a seminarlo. Oramai era da più di un'ora che Miroku continuava a domandarle cosa avesse fatto ma lei non glielo avrebbe mai detto.
Cosa avrebbe potuto dirgli?
Che ogni volta che erano usciti insieme lei aveva toccato il cielo con un dito?
Che con lui si trovava benissimo?
Che credeva ormai di essersi innamorata?
Ma...
Ecco la parte brutta.
Avrebbe dovuto sposarlo.
Cosi aveva promesso ai suoi genitori e cosi sarebbe dovuto essere.
Nè più nè meno.
Un matrimonio in piena regola.
Dato che con lui aveva perso al verginità, con lui avrebbe dovuto passare il resto della sua vita.

"Ti prego...non posso rimanere con questo dubbio...sono giorni che sei strana...non mi rivolgi la parola, non mi guardi nemmeno! Ho analizzato tutte le possibili cause ma non me ne viene in mente nemmeno una! Non guardo e non ci provo con un'altra ragazza da settimane! Sango?!? Sango!?! Sei ingiusta!!!! " protestò verbalmente il ragazzo. Ora esagerava davvero!

Ma la ragazza non ascoltava più. Aveva deciso. Glielo avrebbe confessato, non ce la faceva a portarsi dietro questo fardello da sola.

"Ok...ti dirò cosa mi opprime."
Si fermò di colpo e lo guardò dritto nei suoi occhioni celesti, ora tutti concentrati su di lei.
Perse un attimo il coraggio ma lo ritrovò subito, pensando ai suoi genitori.
"Quando i miei morirono gli feci una promessa: non sarei andata a letto con nessuno ragazzo tranne che con mio marito."

Guardò Miroku che però non ebbe nessuna reazione. Contraccambiava lo sguardo con aria interrogativa, come se Sango avesse detto una cosa totalmente assurda.

"Hai capito Miroku o sei deficente? Mi devi sposare!"
Esclamò con quanto fiato aveva in gola e Miroku si scosse dalla sua precendete apatia.
Aveva capito bene?
Sposarla?
Solo per esserci andato a letto?
Era una cosa che non stava nè in cielo nè in terra.
Se avrebbe dovuto sposare tutte le ragazze con cui aveva condiviso il letto a  quest'ora avrebbe creato il più grande harem esistente al mondo!!!

"Ma sei pazza? Ho solo diciott'anni e non credo che il matrimonio sia la soluzione migliore!!!  Siamo solo andati a letto Sango, non mi pare tutta questa tragedia...o sei rimasta incinta?" Chiese titubante, aspettando la risposta con un piccolo moto di ansia crescente nel suo stomaco. Un bambino non era certo nei suoi programmi.

"Incinta? Sei pazzo tu! Certo che no!"
Rispose furiosa lei, al limite della pazienza. Possibile che non capisse l'importanza di quella promessa?
Che fosse cosi insensibile?
"È solo che...." sospirò...Sarebbe stato inuitle continuare a litigare con lui. Miroku era diverso da lei. Miroku era un libertino chiassoso ed esuberante.
Miroku non capiva osa significava la lealtà verso qualcuno che non c'era più.
Come aveva potuto pensare anche per un singolo momento di essere felice con lui?
Come aveva potuto pensare che lui l'avrebbe sposata per onorare il giuramento fatto ai suoi anni prima?
Non gli importava niente di lei e dei suo valori! Niente!
"Lascia perdere!" aggiunse con stizza "Non puoi  capire....sei...sei solo un mostro!" urlò prima di allontanarsi di corsa da lui.
Miroku la guardò scappare senza riuscire a capirne il motivo.
Desiderava cosi tanto sposarsi?
Cosa le era successo?
L'avrebbe lasciata sola un pò, giusto il tempo di sfogarsi e poi le avrbbe parlato.
Avrebbe chiarito questa situazione una volta per tutte.


**********************************************

"Mi dispiace molto per la vostra situazione signor Komori...e per vostra figlia...Qualsiasi cosa io possa fare per rendermi utile la dica pure..."
Inu no Taisho sedeva comodo nella sua grande poltrona di pelle nera posizionata al centro del suo studio, fronteggiata da un'altrettanto massiccia scrivania in mogano.
Di fronte, occupando una delle due poltroncine per gli ospiti, Naraku fumava vistosamente il suo amato sigaro cubano. Il volto tirato e stanco.

"Già...Una situazione molto incresciosa, molto..."
Soppesò l'ultima parola, mentre con una mano posava il sigaro nel posacenere dorato. Tutto nello studio faceva bella vista di sè e degli innumerevoli soldi con cui era stato comprato.
Naraku sbuffò.
Soldi che lui aveva dato a Inu no Taisho.
"Mi rincresce doverle fare questa domanda, ma suo figlio era con Kikyou al momento dell'incidente vero?"

L'imponente uomo vacillò per un momento.
A vederlo da fuori sembrava quasi impossibile.
Messo k.o. da una stupida domanda fatta da un essere grande meno della metà dell'uomo.
Eppure Inu no Taisho aveva paura, paura per sè e per la sua famiglia.
Essersi messo nelle mani di Naraku era stato l'affare più sbagliato della sua vita.
Aveva tutto ma poteva tornare benissimo dall'inferno da cui era rinato.

"Esattamente. Anche mio figlio è rimasto coinvolto nell'incidente, ma fortunatamente se l'è cavata meglio."
Esalò in un respiro. Si guardò intorno.
Gli mancava l'aria.
Dove voleva andare a parare?
Non presagiva nulla di buono, ma stavolta non si sarebbe fatto mettere i piedi in testa da quel vile.

"E sa qual'è stato il fatto da cui è scaturito il tutto? Sa che mia figlia è molto brava nella guida, e attenta..."

"Cosa vorrebbe insinuare?"
Inu no Taisho sbottò all'improvviso, alzandosi in piedi e bloccando le parole del suo mentore.
Naraku rimase impassibile e seduto. Indifferente dal mettersi a confronto in una prova fisica con lui. Consapevole della sconfitta.
Meglio combattere a parole dove lui era più tagliente e sordido.
"Mio figlio non centra niente! Non è stata colpa sua! Lui non guidava!"

"Quindi lei mi sta dicendo che è colpa di mia figlia se si trova ridotta come un vegetale in un letto d'ospedale?"
Chiese meschino e sornione.
Inu no Taisho riflettè per un momento.
Da quella risposta sarebbe dipesa la sua vita.
Ebbene, voleva giocarsi il tutto per tutto.

"È colpa di chi era alla guida. E dagli accertamenti della polizia so per certo che non era mio figlio."
Respirò profondamente mentre vedeva il sorriso ironico di Naraku comparire sulle sue labbra.
"Naraku, non puoi giocare con le nostre vite come un burattinaio. Ora basta. Ti devo molto, ma non la vita."

"Quindi tu, vile essere immondo, ti ribelleresti a me e al mio incontrastato dominio?"
Inu assentì con la testa, rimettendosi a sedere di peso.
La pesantezza e la stanchezza dei suoi anni erano tornati a farsi sentire improvvisamente e più forti di prima, insieme alla consapevolezza della messa al bando da Tokyo di tutta la sua famiglia.
"Devo considerare il matrimonio annullato vero?"
Domandò lui alzandosi e avviandosi verso la porta.
"Così come devo considerare annullato te."
Aggiunse tetro chiudendosi il portone dietro di sè.


*******************************************
Ecco qui per voi pronto (con un solo giorno di ritardo) il dodicesimo chappy di questa mia fic.
Vado estremamente di corsa quindi non posso ringraziarvi adeguatamente quanto meritate.
Però voi commentate lo stesso che nel prossimo aggiungerò il mio solito angolino dedicato a voi!!!!
Cosa ne pensate?
Nel prossimo potrete ammirare un nuovo avvicinamento tra Inuyasha e Kagome...che però li porterà a litigare...(e come sbagliarsi nd voi    ^^ndme) ma sarà molto intimo...Quindi per chi non ama scene piccanti astenersi dalla lettura!!!! ^^
Ringrazio però per le 100 recensioni raggiunte! Me con le lacrime agli occhi vi saluta!
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
100 BaCi
*MeL*




















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Capitolo 13
*** Cap. 13 - L'amore conta ***


L'amore conta Capitolo 13 - L'amore conta








Non ne sopportava l'idea.
Ma Sango era già in crisi grazie all' insensibilità di Miroku e negargli anche questo piacere sarebbe stata una tragedia.
E un bel due a matematica.
Ma non riusciva a farlo.
Si trovava già da due ore di fronte a quel portone e l'idea di suonare e ritrovarselo davanti era assurda.
Sango però era stata perentoria: 'Non tornare senza i suoi appunti! Lui è il più bravo di tutta la scuola in matematica! E so che a te non potrà negarli! '
E mai provare a contraddirla, diventava una iena.
Si aggiuatò i capelli dietro l'orecchio con fare abituale e osservò l'enorme villa che si frapponeva fra lei e Inuyasha.
'Oh, avanti Kagome! Devi solo chiedergli degli stupidi appunti!'
Suonò e aspettò trepidante che Kioto, la cameriera che lei, frequentando quella casa, conosceva molto bene, venisse ad aprire.
Ma inaspettatamente non venne lei a darle il benvenuto.
Inuyasha aprì la porta in soli pantaloni della tuta e un piccolo asciugamano che gli cingeva il collo sudato.
Kagome perse per un attimo il battito del suo cuore.
Ma si fece forza, in fondo non era la prima volta che lo vedeva cosi no?
Erano stati fidanzati dannazione!

"Ti pare il caso di ricevere i tuoi ospiti in queste condizioni?"
Gli chiese scherzando.

Lui, dal suo canto, non si sarebbe mai aspettato di trovare dietro quella porta proprio Kagome, dato che lo evitava ormai da un mese e più.
"Io...non aspettavo ospiti" balbettò "E poi sono solo a casa, Kioto è di riposo, quindi dovevo per forza....ma lasciamo perdere! Mi stavo allenando in palestra ma tu entra. Fai come fossi a casa tua, tanto la conosci no?"
Kagome annuì ed entrò nell'immenso salone di casa No Taisho.
Adorava quella casa in stile settecento francese. Era come fare un piccolo tuffo nel passato. Niente era mai fuori ordine o pieno di polvere. Tutto perfetto, lucidato e splendente.
Kioto era sempre stata un'ottima domestica nonostante avesse passato la sessantina.
Si girò verso Inuyasha che nel frattempo si era accomodato sul divano, cercando di riprendere fiato.
Ora l'imbarazzo crebbe in  lei.
Si rese conto solo allora che erano soli, e lo sarebbero stati per un bel pò.

"Ehm...io..."
Kagome non trovava le parole ma pensava che prima glielo chiedeva, prima sarebbe uscita da quella casa e la tortura sarebbe terminata.
"Cioè...Sango..."

"Tranquilla..."
La rassicurò lui. I suoi occhi erano dolci. Kagome lo osservò meglio e doveva proprio ammettere che in questi pochi mesi in cui non si erano frequentati la sua bellezza era a dir poco aumentata.
Era più maturo e più...muscoloso.

"Come mai adesso fai palestra?"
Chiese, notando che quando stavano insieme, l'aveva sempre snobbata.

"Mi scarica i nervi, mi rilassa, tutto qui....Non che io ne vada matto. Vuoi un pò d'acqua, succo, tè?"
Le offrì mentre si era già alzato per dirigersi in cucina.
Lei rifiutò la proposta.
Si concentrò meglio sul suo petto nudo e focalizzò le cicatrici non ancora rimarginate dell'incidente.
Doveva ancora soffrirne e lei era sconcertata da come invece lui si mostrasse tranquillo e sereno.
"Ok, niente acqua. Allora dimmi...Qual'è stato il motivo che ti ha spinta ad arrivare fin qui?"
Le sorrise e Kagome dimenticò tutto.
Dimenticò la sofferenza, il dolore e la solitudine di quei mesi.
Dimenticò le litigate, la rabbia e la collera.
I suoi sorrisi le facevano queste effetto. La rendevano serena.
Lui la rendeva serena.

"Io...sono venuta qui...perchè Sango voleva i tuoi appunti di matematica!"
Esclamò tutto di un fiato, abbassando la testa per l'imbarazzo e per nascondere il rossore apparso sulle sue guance.
Lui rise a quella timidezza esagerata. E quella risata contagiò anche la ragazza.
Si ritrovarono a ridere come due scemi per minuti interminabili.

"Ma certo che glieli posso prestare! Seguimi, li andiamo a prendere!"
Fu la sua risposta tra le risate.
Si addentrarono nel corridoio buio fino ad arrivare nella sua camera.
Era proprio come se la ricordava.
Grande, spaziosa, piena di libri e tecnologie varie. Un grande letto sovrastava tutto al centro della stanza.
Mentre la porta finestra era aperta e lasciava intravedere l'ampia terrazza con vista sul giardino e la piscina.
Lui si avvicinò ad uno scaffale e prese un quaderno.

"Qui credo che ci sia tutto quello che vi può servire all'esame. Se non capite qualcosa potete sempre chiedermelo."
Glielo porse, e come nelle scene dei migliori film romantici, le loro mani si sfiorano per un attimo provocando in loro mille brividi e sensazioni.
Kagome lasciò il quaderno che rovinò rumorosamente a terra.
Nessuno dei due se ne accorse concentrati l'uno negli occhi dell'altra.
Fu lui che incosciamente fece il primo passo e chiuse la distanza fra le loro labbra.
E tutto fu confuso da li in poi.
Kagome cercò di far ragionare il suo cervello che non voleva proprio comandare al corpo di staccarsi da quel piacere sopraffino.
Era come un tuffo in acque sicure e conosciute.
Assaporare un gusto di gelato che ami ma che da troppo tempo non mettevi sul tuo cono.
'Ok' pensò Kagome 'Ora allontanalo e fuggi il più lontando da lui.'
Ma non si era resa conto che le loro lingue già danzavano in un ballo ritmato e dolce.
Le loro mani vagano sui corpi accaldati cercando di sfiorare ogni millimetro di pelle libera.
La camicetta bianca di Kagome in pochi attimi fu sul pavimento a far compagnia al quaderno ormai dimenticato.
Inuyasha baciò l'incavo del suo collo, compiendo con la lingua mille cerchi e mozzicando delicatamente quel lembo cosi delicato e morbido.
Lei si abbandonò a quella beatitudine e lui la trasportò di peso sul letto, facenodola sdraiare.
Ora le loro menti erano impegnate solo in quel lento intrecciarsi di corpi.
Kagome sfiorava quel petto cosi turgido e sudato, cercando di scendere sempre più giù e togliere finalmente l'ultima ostruzione dei pantaloni.
Lui ansimava mentre guardava Kagome perdersi nell'appagamento dei sensi.
Pochi secondi e i loro corpi erano liberi dagli indumenti e nudi si sfregavano, cercavano il contatto, volevano fondersi l'un l'altro per non lasciarsi più.
Inuyasha e Kagome erano ora in un mondo parallelo dove non esistevano più problemi, nè preoccupazioni. Solo loro e l'amore.
Al limite del piacere, Inuyasha la penetrò violentemente e Kagome seguì il suo ritmo incessante con il bacino.
Bramavano cosi tanto quell'orgasmo che impazzivano nel cercarlo.
Kagome affondava le unghie nella sua carne per approfondire ancora di più quel contatto divino. Inuyasha non pareva nemmeno accorgersene, preso da tanta foga.
Finalmente raggiunsero insieme l'apice, tutto fu perfetto.
Cadderò stanchi e abbracciati sul copriletto.
Inuyasha la guardava adorante mentre le accarezzava i capelli corvini, in contrasto con il bianco delle coperte.
Lei si accocolò meglio in posizione fetale contro di lui, voleva mantenere quel contatto che meravigliosamente avevano creato.
Il letto era testimone di questo incontro di anime.

Kagome i voltò verso Inuyasha che non smise di accarezarla.
La luce filtrava dalla finestra e illuminava in pieno il suo corpo.
In quel momento la mora uscì dallo stato di torpore e ebbe la piena consapevolezza del loro atto.

"Io...io...devo andare..."
Disse in preda al panico. Si alzò e con il lenzuolo avvolto per coprire le forme cercava di ritrovare i suoi indumenti sparsi per il pavimento.

"Non ti serve a niente scappare"
Affermò lui con un lieve sorriso. Vedere Kagome cosi in disfficoltà non era certo uno spettacolo da tutti i giorni e lui voleva goderselo appieno.

"Non credo ci sia qualcosa da ridere. Anzi..." aggiunse rivestendosi "c'è da preoccuparsi invece. Non doveva accadere" terminò con aria grave.
Inuyasha sbuffò e anche lui imitò la ragazza nel rivestirsi.
Era certo però di aver fatto la cosa giusta, o almeno, ciò che il cuore gli suggeriva da tempo.
Si avvicinò a lei e le prese le mani.
"Non puoi negare che sia stato uno dei momentio più belli della tua vita."
Sussurrò dolcemente mentre si abbassava a baciarle il collo. Lei arrossì violentemente.
"Non lo nego..." ammise in tono dolce e comprensivo.  "Ma Inuyasha...tu...Kikyou...noi....Oh dannazione! È tutto cosi complicato!" imprecò lei allontanandolo.
Raccolse il quaderno da terra e lo guardò seria.
"Devo andare."

"Giurami che ne riparleremo. Che non lasceremo cadere la cosa come abbiamo sempre fatto."
Lei abbassò gli occhi e annuì. Uscì dalla stanza e per poco non si scontrò con il padre di Inuyasha.

"Io...me ne stavo andando...ero venuta...per degli appunti..." cercò di giustificarsi il più velocemente possibile.
L'ultima cosa che desiderava era un bella lavata di capo da Inu no Taisho in persona.
Ma lui parve non essersi alterato.

"Ciao Kagome. È un piacere vederti. Già te ne vai? Non vuoi fermarti a cena?"
Chiese in modo cordiale. Quasi Kagome credette di parlare con un sosia.

"No grazie...devo proprio scappare. La ringrazio. Arrivederci."
Disse prima di sparire per il corridoio. Inu no Taisho imprecò sottovoce.
Era stato troppo cruedele con quella ragazza.
Vederla cosi impaurita alla sua sola vista lo faceva rattristire.
Sperava vivamente di non aver rovinato irrimediabilmente il rapporto con suo figlio.
Sarebbe stato un vero peccato.
Ma ora c'erano cose più importanti da affrontare.

"Inuyasha?"
Chiamò entrando nella stanza. Il figlio era seduto sul letto con le mani giunte. Pensieroso, guardava un punto fisso nel muro.
Al richiamò alzo solo un pò il sopracciglio, in attesa.
"Devo dirti una cosa importante...forse sarà uno shock...ma a tutto c'è rimedio non ti preoccupare...al diavolo, insomma...vengo al sodo! Il matrimonio tra te e Kikyou è annullato definitivamente!"
Inuyasha non credeva alle sue orecchie.
Niente più matrimonio?
Era libero?

***********************************************************

Questo capitolo ho deciso di dedicarlo alla mia coppietta preferita.  
Naturlamente è più corto del solito ma il prossimo sarà normale e torneremo nel vivo della storia...Insomma amici cosa ne pensate?
Chiedo scusa per il solito ritardo o per non aver più commentato vostre storie ma la connessione wireless è saltata e sono tornata all'antichità...uffa!!! ^^
E ora un grazie superparticolare e affettuosissimo a:

Goten: Ti ringrazio per i tuoi complimenti e so di farvi soffrire nel leggere i miei capitoli ma a tutto ci sarà una ricopensa vedrai! Grazie mille! Un bacio

Krikka86: Il matrimonio come hai ben capito è annullato ma Naraku non se ne starà lì buono buono....purtroppo!! ^^ Grazie del commento!

Bchan: ed ecco a te il capitolo nuovo...cosa ne pensi? Un bacione!

Kade: Mi dispiace ma per ora Sesshomaru e Rin non ci sono...ma compariranno nel prossimo ovviamente!!! Cosa ne pensi della coppietta Inu e Kagome? Bacini

Jeppy: Carissima!!!!! Non sai quanto mi dispiace doverti far soffrire ma purtroppo le cose nella vita non sono mai facili...soprattutto per Inuyasha e Kagome!!!! ^^ Naturalmente, come tu hai ben detto, Naraku si vendicherà molto presto ma non ti anticiperò come...sorpresa!!! Ti è piaciuto questo capitolo? Spero proprio di si, mentre lo scrivevo sembrava che stesse capitando a me! (ti piacerebbe nd Inuyasha   stai zitto tu! ndme) Naturalmente ora cambierà tutto tra i nostri protagonisti... Comunque grazie mille per i tuoi ripetuti complimenti...mi sento cosi emozionata ogni volta che leggo un tuo commento! Non me li merito (me tutta arrossita!!!) E ora....vado a scrivere il prossimo cahppy! Un bacione e enorme e enormi grazie!

E ora...nel prossimo vedrete tornare all'attacco un ostinato Miroku. Vedrete anche che in fondo Sesshomaru è più duro del ghiaccio (ne avevamo dubbi? ^^)
Un bacione!
*MeL*














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Capitolo 14
*** Cap. 14 - Ricongiungimenti nella pace prima della tempesta ***


Ricongiungimenti nella pace prima della tempesta Capitolo 14 -  Ricongiungimenti nella pace prima della tempesta








Inuyasha non ce la faceva ad immaginarsi libero da quell'incubo.
Insomma, quando suo padre gli aveva annunciato le sue nozze programmate con Kikyou non gli era dispiaciuto poi cosi tanto.
Si era appena lasciato con Kagome e aveva pensato che era un modo veloce per poterla dimenticare definitivamente.
E poi Kikyou era davvero una bella ragazza, figlia di un grande imprenditore, brava a scuola...insomma un buon partito.
Successivamente erano iniziati i guai.
I loro caratteri erano...come dire...contrastanti? Incompatibili? Inconciliabili?
Erano entrambi molto introspettivi e timidi, entrambi con momenti scontrosi ed egoisti sopra ogni limite. Inoltre Kikyou era viziata.
Ma non come figlia unica di un padre vedovo che pensa solo alla sua felicità. Era viziata in maniera estrema.
Voleva tutto e subito. Anzi, prima di subito. E se non poteva averlo...beh, chiamava papà.
Inuyasha viveva rinchiuso in una gabbia dorata. Ma sempre senza via d'uscita. E ora finalmente quello spiraglio.
Non che volesse male a Kikyou. Con il tempo aveva imparato a volergli bene...ma come una qualsiasi amica. Non paragonabile a Kagome.
Guardò il padre.
Sorrideva ma il suo volto era una maschera di stress.

"Papà...tutto bene? Mi sembri...stanco."
Il padre scosse la testa e si sedette vicino al figlio.
Gli mise una mano sulla coscia in modo rassicurante e prese un gran respiro.

"Figlio mio....ho sbagliato. Ho sempre voluto mettere il bene della mia famiglia prima di tutto. E invece alla fine sono caduto nel vortice torbido degli affari. Corri da lei. Non perderla. Avere tua madre al mio fianco è l'unica cosa che mi fa alzare la mattina. Non sono i soldi, è lei. Quindi va...e ...magari invitala qui a cena..."
Sorrise e Inuyasha non potè fare a meno di contraccambiare quel sorriso cosi sincero e cordiale.
Senza dire nulla si alzò e ruzzolò giù per le scale.
Raggiunse la strada in un batter d'occhio.
Guardò a destra e a sinistra ma di Kagome nemmeno l'ombra.
Istintivamente prese la via più corta per casa di Sango.



**********************************************

"Avete fatto....Avete fatto sesso????????????????????????????????????????"
La voce di Sango era stridula. La faccia attonita.
Tutto faceva presagire una tragedia. O un omicidio.
Ma Kagome non poteva mentirle. Appena arrivata Sango glielo aveva letto negli occhi. Senza nemmeno parlare.

"Io...ecco beh, si è successo...ma.." balbettò poco convincente.

"No no! Niente ma! Siete andati a letto insieme! Non è una cosa da niente! E lui che ti ha detto?"
Sango era partita con le mille domande. Ma fortunatamente il campanello suonò giusto in tempo per salvarla. O forse no.
L'amica andò ad aprire e per poco svenne. Inuyasha a petto nudo non faceva un effetto normale a nessuno.

"Forse...forse è per te Kagome..."
Disse Sango senza nemmeno salutarlo.
Kagome si affacciò alla porta e si senti mancare. Non era pronta per rivederlo cosi presto. Non aveva ancora assimilato bene cià che era successo.
Non poteva essere. Perchè era lì?
Non le diede il tempo di trasformare i suoi pensieri in parole che si avvicinò velocemente.
Le mise una mano intorno al collo e l'avvicinò a sè.
Il suo bacio era profondo ma allo stesso tempo dolce e delicato.
Durò poco ma a Kagome parve un'eternità.

"Sono libero"
Le sussurrò all'orecchio, guardandola negli occhi.
Vedendo lo sconcerto e l'incertezza negli occhi della ragazza, cercò di spiegarsi meglio.
"Sono libero da qualsiasi matrimonio. E voglio stare con te. Per sempre, perchè ti amo."
Ammise con trasporto e convinzione. Kagome non riusciva a parlare. Non riusciva a pensare e forse anche a respirare. Non sentiva il suo cuore e le sue gambe tremavano già da un pò.

"Forse dovresti rispondergli che anche tu lo ami e magari poi baciarlo."
Suggerì ironica Sango, che si era goduta tutta la scena a pochi centimentri di distanza.
Era la sua amica e per nulla al mondo si sarebbe persa la realizzazione dei suoi sogni.
Kagome rise, poi si girò di nuovo di fronte al ragazzo che amava.
Lo baciò delicatamente sulle labbra.
"Anche io ti amo. Ma sullo stare insieme per sempre pensiamoci, ok?"
Risero di gusto e si abbracciarono. Gli appunti per una volta nella sua vita si erano rivelati interessanti.


********************************************

"Hai saputo?"
Chiese Rin sorridendo al suo ragazzo.
Erano in macchina, Rin ascoltava la sua canzone preferita canticchiando sottovoce mentre Sesshomaru guidava serio.

"Di mio fratello? Mi ha accennato qualcosa ieri mia madre. Più che accennato sorrideva come una pazza. Diceva che si amano e che è giusto cosi. Ho pensato che mio fratello si fosse rimesso con Kagome, giusto?" Rispose con non molto trasporto.

"Dai! Dovresti essere più felice! Insomma...ora saranno di nuovo insieme...come una favola!! Mi dispiace solo per Kikyou..."
Il suo volto si incupì e guardò tristemente fuori dal finestrino.
Era preoccupata.
Preoccupata di fare la stessa fine di Kikyou.
In un letto d'ospedale.
Preoccupata di un male che nemmeno lei sapeva qual'era.
E non poteva lottarci.
Non poteva fare nulla.
Solo aspettare.

"Se vuoi, dopo le analisi possiamo andarli a trovare. Stanno a pranzo a casa di Sango."
Lei gli sorrise e annuì contenta.
Sarebbe stata una bella giornata in fondo. Passata con le persone che amava di più.
Voleva godersi ogni attimo pensando che forse potrebbe essere l'ultimo.
Scacciò via quei pensieri atroci proprio nel momento in cui Sesshomaru imboccò il viale per l'ospeadale.
Gli strinse forte la mano e si fece coraggio.

************************************************

Il citofono squillò di nuovo.
Sango e Kagome erano intente a preparare il pranzo e urlarono a Inuyasha di andare a vedere chi fosse.
Lui si alzò di malavoglia dal divano e aprì la porta.

"Amico mio che fortuna che sei qui!!"
Urlò un concitato Miroku.

"Cosa...cosa hai fatto?"
Chiese il ragazzo vedendo l'amico in quello stato.

"Sono giorni che provo a parlare con Sango ma mi evita in continuazione...su fammi entrare che le devo parlare!"
Supplicò, cercando di spingere Inuyasha per passare.

"Non credo sia una buona idea, insomma Miroku, se non ti vuole parlare io non ti posso fare entrare!"

"Sei la mia unica chance! Se non le parlo adesso potrei non avere più possibilità di farlo e io non voglio perderla!" urlò senza più fiato.

"Forse mi hai già persa..."
Sango, sentendo le voci dalla cucina, si era affacciata nel corridoio e con le braccia conserte guardava in modo truce Miroku.
Kagome, cercava di sussurarle da dietro parole conciliatore ma niente pareva calmarla.

"Sango...."
Miroku si avvicinò a passi lenti.
La ragazza non si mosse ma nemmeno addolcì il suo sguardo.
Lui percorse il corridoio e arrivato di fronte e a lei si inginocchiò.
Sango rimase sconcertata.
Cosa voleva fare quel matto?
Credeva davvero di potersela cavare con delle semplici scuse?

"Mi vuoi sposare?"
Quelle parole furono come un pugno in faccia per Sango.
Kagome e Inuyasha si guardarono allibiti senza proferire parola.
La mora continuava a guardare il suo ragazzo inginocchiato ai suoi piedi tirar fuori una piccola confezione blu.
La aprì lentamente e ne uscì un piccolo anello con un brillante al centro.
Fu da quel momento in poi che Sango non ricordò più nulla.
Miroku fece in tempo a prenderla in braccio prima di cadere a terra, svenuta.

************************************************************





Amici e amiche....eccomi qui!
Scusate il ritardo di un giorno ma ieri ho dormito a casa del mio ragazzo e non ho potuto aggiornare! Prendetevela con lui!!!!!^^
Allora vi è piaciuto il capitolo?
E la proposta di matrimonio di Miroku? Cosa risponderà Sango? (se riuscirà a riprendersi ndvoi!)
Nel prossimo comparirà il nostro amico Naraku....con una bella sorpresa...!
Quindi vi aspetto numerosi!!!! ^^
Ora ringrazio tutti i miei fedelissimi lettori e tutti quanti coloro che hanno recensito...siete mitici!!!!

ka chan: Grazie del commento! Hai visto? Ora Kagome e Inuyasha posso stare di nuov insieme! ^^

ary22: grazie...un bacio!!!!

Goten: sono contenta di averti reso cosi felice...e spero che tu ora lo sia ancora di più!

Kade: Ecco qui la dichiarazione tanto attesa...finalmente sono tornati insieme! Anche se non durerà per molto... (sono molto sadica ^^) Un bacione e grazie immensamente per la recensione!

Bchan: E infatti è corso subito da lei...per una volta ha fatto la cosa giusta ^^

Krikka86: Inu no Taisho è  riuscito a mettere l'amore prima del lavoro ma Naraku purtroppo gliela farà pagare. Chi vincerà non posso dirtelo però ^^ Grazie, un bacio.

Moon flower: Grazie per tutti questi complimenti...non starai esagerando? ^^ Bacini

picci 1989: Grazie per il commento e per i complimenti...un bacione enorme!!!!

maryku: Già...è stata proprio una bella notizia, grazie per il commento!

Lilysol: Non ti preoccupare per i commenti...spesso e volentieri capita anche a me di dimenticarmi!!! Comunque sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto...non ne ero molto convinta... sono autocritica!!!) comunque come vedi adesso si sono anche dichiarati...non hanno perso tempo!!!! Grazie per i complimenti...mi farai diventare troppo rossa! Un bacione tesoro e alla prossima!

Jeppy: Ed ecco qui l'ufficializzazione del rapporto tra Kagome e Inuyasha!!! Spero che tu sia contenta! Non immaginavo che il capitolo scorso potesse piacere cosi tanto....pensavo di averlo fatto una schifezza...sono sollevata! Adesso però non cantare vittoria perchè come ho annunciato nel prossimo capitolo arriverà Naraku e ....saranno davvero grossi guai...quindi prepara i fazzolettini..!!! Un bacione e grazie per i tuoi commenti sempre cosi splendidi e lunghi...ti adoro ^^ Ciao!

Un bacio e un inchino a tutti coloro che hanno solo letto.
Mi rendete molto felice!!!^^
Alla prossima
*MeL*





























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Capitolo 15
*** Cap. 15 - Addii ***


Addii Capitolo 15 - Addii








"Signor No Taisho?"
La segretaria entrò con passo svelto, i capelli raccolti in una coda alta e gli immancabili occhialetti calati sugli occhi, nell'ampio ed elegante studio. Posò alcuni documenti sulla scrivania e lo guardò con aria grave.
"Anche Masuko Tazari ha rinunciato. Un altro cliente in meno e sono...dieci, mi sembra questa settimana signore." affermò, controllando sulla sua cartella. "Devo dare alcuni ordini signore?"

Inu no Taisho era seduto sulla sua inossidabile poltrona e guardava assorto il paesaggio che la sua parete a finestra gli offriva: uno splendido scorcio della sua Tokyo metropolitana.
"Grazie Narumi. Va bene cosi."
La ragazza, dopo una leggera scrollata di spalle, fece dietro front e usci dall'ufficio. Non riusciva a capire come il più grande magnate di tutti i tempi riuscisse a fregarsene di perdere tutti i suoi clienti in una settimana sola. E forse non lo sapeva nemmeno il grande magnate.
Contemporaneamente Izayoi fece il suo ingresso con la sua suadente e raffinata andatura.

"Amore, forse dovresti riposarti un pò...."
Propose, poggiando le sue mani sulla schiena muscolosa e possente del marito e cominciando un leggero ma benefico massaggio.

"C'è solo una soluzione cara...Ho pensato tutta la settimana ma non mi è venuto in mente nient'altro..."
L'aria si fece immediatamente più pesante. Izayoi non rispose ma continuò la pressione sulle spalle, aspettando il verdetto.
"Naraku ben presto ci manderà in banca rotta. La sua parola è santa a Tokyo e purtroppo ora la sua parola è contro di me."
Posò la sua mano su quella della moglie e la strinsè a sè.
"Perderò tutto nel giro di un'altra settimana. Dobbiamo partire. Dobbiamo partire e andare in America fino a che il mio nome e quello della mia azienda contino ancora qualcosa. Dobbiamo provare a rifarci una vita lontano da Naraku, un posto dove lui non conti nulla."

La donna smise il massaggio, fece lentamente il giro della sedia e si posizionò di fronte al marito.
Notò solo allora il suo viso stanco e tirato, i suoi occhi gonfi e rossi, la mascella squadrata e simbolo di forza adesso piegata in un bieco sorriso.
Sicuramente quella decisione era il risultato di innumerevoli notti passate insonni.
"Amore...io ti amo e sai che ti seguirei ovunque, qualsiasi sia la tua decisione ma...i ragazzi...beh, forse loro non capiranno"
Ammise in un fil di voce.
Era duro anche per lei ammettere di non voler partire, ma si nascose dietro la fragile illusione di non voler separare i suoi figli dal loro luogo di nascita e appartenenza.
Sapeva però che i suoi sogni erano destinati a frantumarsi prima ancora di nascere.
Inu no Taisho si alzò e abbracciò stretta la moglie.

"Dovranno crescere. Dovranno crescere in fretta e capire subito il significato della parola sacrificio. E anche noi cara..."
Izayoi si lasciò andare ad un pianto disperato e il marito la strinse più forte a sè, come se ciò potesse cancellare in un sol colpo il dolore della partenza.

"Sono....orgogliosa...di te..." pronunciò fra i singhiozzi estenuanti.

"Non dovresti esserlo cara...Mi sono ribellato troppo tardi..sono un codardo!"
Rispose, posando lo sguardo sulla foto incorniciata sulla scrivania. Ritraeva la sua famiglia che felice festeggiava il diciottesimo compleanno di Inuyasha, solo pochi mesi prima.
Ma in realtà il tarlo del male si era già insinuato tra di loro. Naraku aveva tessuto la sua ragnatela imprigionandoli per sempre. Forse era troppo tardi per scappare...
Forse.
Una piccola lacrima scese sulla guancia insinuandosi fra la barba incolta.
Inu no Taisho l'asciugò in fretta con il dorso della manica.
Doveva mostrarsi forte.
Almeno questo lo deveva alla donna che amava.


****************************************************

Quando Sango si risvegliò credette di aver sognato.
Si alzò da letto dove era stata adagiata e si lavò la faccia con acqua ghiacciata.
Ora si sentiva meglio.
Scese giù in cucina ma quello che vide le fece gelare il sangue nelle vene: Miroku era lì, che parlottava animatamente con Inuyasha e Kagome.
La realtà le si ripresentò addosso come un macigno.
La testa le girò nuovamente. Si aggrappò allo stipite della porta, nascondendosi accuratamente e indietreggiò di qualche passo.
Non poteva essere vero.
Lui...lui...
Si sedette sul gradino più basso delle scale e respirò a fondo cercando di calmarsi e trovare una soluzione...e in fretta.
Miroku era un insensibile pervertito.
E questo era un dato di fatto.
Non poteva però passarla franca!
Non poteva e non doveva farei suoi porci comodi e trattarla come una bambola: prima rifiutarla in piena regola e poi ripresentarsi da lei con in mano un anello.
L'anello!
Un particolare che aveva dimenticato.
Aveva fatto le cose seriamente stavolta...si era addirittura presentato da lei con un anello!
Era stato cosi dolce in fondo...
'Sango, ricordati che cosa ha fatto quello scemo!!!' si ripromise di dargli una seria lezione.
Era una Sango più determinata che mai quella che entrò come una furia in cucina, interrompendo la conversazione dei suoi amici.

"Sa..Sango...sei sveglia!"
Constatò Miroku, alzandosi in piedi e afferrandole una mano tra le sue.

"Già...ma non devo ringraziare te...Come ti è saltato in mente di fare una cosa del genereeeee???"
Miroku era diventato pallidissimo. La furia di Sango si era scatenata e nessuno poteva placarla. Era diventata rossa porpora in viso e urlava parole micidiali contro il povero ragazzo indifeso di fronte a lei.
"Sei un maledetto bastardo! Non puoi fare come ti pare! Prima vieni a letto con me, poi mi rifiuti e ora? Ti presenti a casa mia con un anello? Eh no mio caro! Mettiti in pace con il tuo cervello, se ce l'hai, e prendi una decisione chiara!!!!"
Terminata la sfuriata Sango era sfinita, riprese più volte fiato e si guardò intorno. Inuyasha e Kagome la guardavano allibiti cercando un posto dove nascondersi mentre Miroku non aveva il coraggio di fare la benchè minima mossa, anzi si era allontanato di tre passi e la guardava impaurito. Sango decise di rallentare.
"Ok...forse è meglio se parliamo un pò di questa situazione" ammise, adagiandosi su una sedia. Tutti tirarono un sospiro di sollievo. Il peggio era stato evitato.

"Sango" la chiamò timidamente Kagome "Forse noi è meglio se andiamo a casa." Propose prendendo tra le sue la mano di Inuyasha. Ancora non si era abituata a questa situazione ma era piacevole riaverlo con lei.
"Ok...mi ha fatto piacere avervi qui. Ci vediamo domani ok?"
I ragazzi si salutarono ma quando rimasero Miroku e Sango da soli l'aria ritorno tesa come una corda di violino.
Nessuno aveva intenzione di parlare ma qualcuno doveva pur farlo.

"Sango..."
La voce di Miroku era flebile ma la ragazza la udì chiaramente. Si sforzò di guardarlo e di ascoltarlo.
"Io non ho capito molto di questa proposta di matrimonio e forse mai ci capirò qualcosa, ma ascolta...Io voglio stare con te...e se il problema è il matrimonio....beh, ora siamo troppo piccoli per pensare a cose del genere ma ti prometto che quando arriverà il momento giusto ti sposerò. Prendi lo stesso questo anello come ricordo di questa promessa."
Sango era emozionata. Udire parole tanto importanti da un ragazzo superficiale come Miroku era come essere in paradiso. Con uno slancio lo abbracciò e pianse di gioia. Il ragazzo la strinse pi forte a sè, contento di aver risparmiato la pelle anche stavolta.


************************************************

Il ragazzo dai lunghi capelli argentati seguiva il fratello silenziosamente e mestamente.
Non poteva ancora crederci.
Solo ieri aveva riabbracciato la ragazza dei suoi sogni e aveva visto i suoi due migliori amici promettersi fedeltà eterna e ora?
Ora avrebbe detto addio a tutto questo.
La fila per il check-in era lunghissima e ciò lo detestava.
Aveva poca pazienza e mai come in quel momento sarebbe voluto scappar via il più velocemente possibile.
Stare lì gli faceva sempre più male.
Non capiva come Sesshomaru riuscisse a nascondere i suoi sentimenti cosi bene. Avrebbe voluto essere in lui.
E poi questa storia di non poterlo dire a nessuno.
Kagome ci sarebbe rimasta male.
In fondo dirgli addio con una lettera non era il massimo.
Ma era tutto ciò che poteva fare.

************************************************

Quando si sveglio Kagome era felice.
Quel giorno sarebbe andata a fare shopping con Inuyasha.
Da soli.
Come tanto tempo prima.
Per questo quando scese in cucina e la madre l'avvisò di una lettera per lei rimase di stucco.
L'aprì con diffidenza e rimase ancora più sorpresa quando riconobbe la calligrafia del suo ragazzo.


Amore,
Non sai quanto mi fa male doverti scrivere questa lettera e non poterti venire a salutare di persona, abbracciandoti e stringendoti forte a me ma non posso.
Non so nemmeno io cosa stia succendendo ma credo che mio padre sia nei guai. Guai seri con Naraku.
Quindi dobbiamo partire. Non posso dirti nè dove andiamo nè quando.
Qui è tutto segreto, come la CIA. Appena posso cerco di mettermi in contatto con te.
Ti amo e ti prego...perdona me e mio padre.
Sarò per sempre accanto a te.
Inuyasha.


Riuscì solamente a trattenere le lacrime fino alla sua camera. Da dove non uscì per parecchi giorni.
Fine prima parte.









**************************************************************************


Me si inchina e vi implora pietà e perdono!
Vi avviso immediatamente che purtroppo la fic non tornerà a essere regolare.
Beh, in realtà volevo sospenderla direttamente ma mi dispiaceva davvero tanto, sia per me e sia per chi mi ha seguito assiduamente tutto questo tempo.
Ci sono affezionata e ci tengo a portarla a termine.
L'univeristà, il lavoro, il ragazzo, impegni vari di famiglia assorbono tutto il mio tempo e spesso non posso nemmeno commentare le vostre bellissime fic.
Spero che comunque continuate a seguirmi.
Vi voglio bene e grazie di tutto l'affetto che mi dimostrate.
Per quanto riguarda la fic siamo alla fine della prima parte.
La seconda dovrebbe essere lunga su per giù come la prima, quindi ci sarà da lavorare!
Insomma, vi è piaciuta questa prima parte?
Grazie a tutti ma in particolar modo a:
Moon_Flower
Jeppy
Cla61
Lilysol
picci1989
krikka86
maryku
ka chan
Kade
che hanno commentato lo scorso capitolo e che ringrazio tantissimo!
Un bacione
La vostra dispiaciuta *MeL*














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Capitolo 16
*** Cap 16 - Il cerchio della vita ***


Il cerchio della vita OrGoGLiO e PrEGiUdiZiO
SeCoNdA PaRtE
CaPiToLo 16 - Il cerchio della vita



Quando squillò il telefono non ci fece caso.
Era immersa nella scrittura.
L'ispirazione era arrivata all'improvviso, come al solito, e non poteva lasciarsela sfuggire.
Erano mesi che si trovava a combattere con quella storia e il suo editore non avrebbe aspettato oltre.
Dovevano pubblicare entro giugno.
Il telefono insistette ferocemente.
Prese la cornetta con fare distante, appuntando alcune cose su un foglio.

"Kagome Higurashi, chi è?"

"Non troviamo mai il tempo per le amiche eh?"
La voce di Sango era come al solito ironica ma Kagome si sentì terribilmente in colpa. Avrebbe dovuto chiamarla una settimana fa ma se ne era dimenticata completamente.

"Mi dispiace...ma mi è arrivata adesso l'ispirazione per concludere il mio libro e non vorrei lasciarmela sfuggire...ti dispiacerebbe sentirci più tardi? Anzi no! Ci vediamo in centro alle 8! Cena insieme ok?"
Propose, con la voglia matta di vedere di nuovo la sua vecchia amica.

"Ok...ma non mi dare di nuovo buca va bene? Non mi va di aspettarti per ore...Chiamo anche Rin va...almeno sono sicura che qualcuno si presenta! E poi offri tu, naturalmente! Lo sai vero?"
Mugolò Sango dall'altra parte del telefono. Miroku non le avrebbe concesso altre spese questo mese. Già era svenuto alla sola vista delle buste dello shopping di sabato. Meglio non pressarlo oltre.

"Tranquilla....è ovvio, dopo tutto quello che ti ho fatto passare! A dopo...un bacio!"
Lasciò la cornetta staccata e riprese a scrivere.
Il paragrafo venne su da solo, le dita scorrevano velocemente sulla tastiera del pc, ticchettando armoniosamente, la correzione automatica faceva il resto e in meno di un'ora potè scrivere la parola fine a quella storia. Rilesse il capitolo e salvò il file.
Fece un sospiro di sollievo e poi rise.
Aveva appena scritto il suo primo best-seller.
Non ci poteva credere.
Aveva sempre amato leggere e scrivere storie di suo pungo ma mai aveva creduto che sarebbe diventata una scrittrice. Una scrittrice famosa.
E scrivere una storia del genere poi. L'aveva chiamata "Letter". 
Un amore impossibile.
Due ragazzi divisi dall'oceano e dalla mafia.
Scrollò le spalle e insieme ad esse i pensieri.
Erano passati anni ma la ferita bruciava ancora enormemente.
Chissà se lui avrebbe mai letto quel libro e avrebbe capito. Chissà dov'era in quel momento e se la pensava ancora.
Accarezzò il cassetto dove al suo interno era custodita come un cimelio la sua ultima lettera.
Aveva scritto che si sarebbe fatto vivo, che le sarebbe sempre rimasto accanto.
Diede un pugno alla scrivania e si alzò di scatto.
Aveva una nuova vita, un nuovo ragazzo, un lavoro pagato bene...non avrebbe più dovuto pensare a lui.
Era un  ricordo. Un vecchio, bellissimo e doloroso ricordo.
Anche se...qualcosa le diceva che il vento stava per cambiare e quando succedeva...non era mai una cosa buona.
Si andò a preparare pregustando una dolce e tranquilla serata tra amiche. Forse ciò sarebbe riuscito a far scappare la morsa che da un pò aveva preso possesso del suo stomaco.
"Cazzo! Ho appena finito il mio primo best-seller! Dovrei festeggiare e non avere tutte queste paranoie!" pensò irritata
Entrò in bagno con aria rinnovata e iniziò a truccarsi.




****************************************************

Cinque anni.
Da cinque anni non rimetteva piede nella sua patria. Nella sua città.
Respirò a grandi boccate l'aria della metropoli e chiuse gli occhi.
Una leggera brezza gli scompigliava i capelli e gli sferzava il viso. Com'era bello sentirsi a casa...di nuovo.

"Sognatore! Smettila di sciondolarti e raggiungimi! Dobbiamo ancora ritirare le valigie!" la voce fredda e severa del fratello lo riportò alla realtà brutalmente. Già, stava sognando...in fondo si sarebbe fermato solo pochi mesi. Giusto il tempo di sondare la situazione, di vedere che fine avesse fatto Naraku e ...

"Inejiro! Sbrigati ho detto" Già...doveva ancora abituarsi del tutto... In America avevano assunto nomi nuovi per non farsi trovare da lui e quel Inejiro ancora non gli andava giù.
Beh, sempre meglio di suo fratello a cui suo padre aveva appioppato il nome di Seinosuke. Ancora si sbellicava dalle risate ogni volta che lo pronunciava.

"Arrivo! Non scocciare Seinosuke!" rispose, raggiungendolo tra le risate. Sesshomaru non rispose ma semplicemente gli diede un leggero scappellotto dietro la nuca che fece trabballare Inuyasha che però non smise di ridere. Era felice. Era tremendamente felice e...non vedeva di mettersi in contatto con lei.
L'aveva sognata, bramata, desiderata a tal punto di non dormire la notte e ora...
Ora l'avrebbe rivista.
Ora non sarebbe stata più un sogno.




***************************************************



Ed ecco qui la seconda parte!

Come vedete, sto cercando di portare avanti anche questa storia ma sapete... non è per niente facile! ^^
Il primo capitolo di questa seconda parte è molto corto ma è solo per presentarvi la situazione.
Sono passati cinque anni e i nostri eroi sono in procinto di rincontrarsi. Cosa succederà? Kagome con chi è fidanzata? E Inuyasha?
Sesshomaru che fine ha fatto?
Lo scoprirete presto!
Grazie a tutti coloro che hanno recensito la prima parte di questa storia, che l'hanno seguita ed apprezzata fino alla fine e fino all'inizio di questa nuova parte! Spero di non deludervi proprio ora! A presto e mi raccomando....commentate e seguite anche questa ( e "La vita è una cosa meravigliosa" che sarà più 'magica' rispetto a questa...chi vuole capire capisca ^^!!!)
Un bacio
*MeL*













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