Orgoglio e pregiudizio di mel_nutella (/viewuser.php?uid=25202)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 - Il mio libro ***
Capitolo 2: *** Cap. 2 - L'importanza di avere una spalla su cui piangere ***
Capitolo 3: *** Cap. 3 - Incontro-scontro ***
Capitolo 4: *** Cap. 4 - La verità? ***
Capitolo 5: *** Cap. 5 - Confusione ***
Capitolo 6: *** Cap. 6 - Colpi di testa ***
Capitolo 7: *** Cap. 7 - Redenzione ***
Capitolo 8: *** Cap. 8 - L'amore è una cosa meravigliosa ***
Capitolo 9: *** Cap. 9 - Avvicinamenti lontani ***
Capitolo 10: *** Cap. 10 - Fra la vita e la morte ***
Capitolo 11: *** Cap. 11 - Where are you? And I'm so sorry.. I cannot sleep, I cannot dream tonight... I miss you... ***
Capitolo 12: *** Cap. 12 - Un discorso chiarificatore ***
Capitolo 13: *** Cap. 13 - L'amore conta ***
Capitolo 14: *** Cap. 14 - Ricongiungimenti nella pace prima della tempesta ***
Capitolo 15: *** Cap. 15 - Addii ***
Capitolo 16: *** Cap 16 - Il cerchio della vita ***
Capitolo 1 *** Cap. 1 - Il mio libro ***
Il mio libro
OrGoGLiO
e PrEGiUdiZiO
PrimA PaRtE
Capitolo 1 - Il mio libro
Quando squillò il telefono non ci fece caso.
Era immersa nell lettura.
Adorava leggere. Immaginare delle storie, dei personaggi, dei racconti
che lei non avrebbe mai potuto vivere.
Beh, essere una studentessa dell'ultimo anno non gli permetteva di
vivere molto alla giornata in verità.
Doveva pensare ai compiti, ai professori, ai suoi compagni di classe, a
sistemare la cameretta. Tutte cose che limitavano la sua fantasia e la
riportavano a quella vita terribilmente noiosa, cosi lontana dalle
avventure appassionanti che vivevano i protagonisti della sua mente.
Prese un foglio e buttò giù alcuni appunti,
schizzi di
una storia dove una ragazza incontrava il suo principe che
però
proprio sul più bello veniva ammazzato da un feroce demone.
"Kagomeeeee! Ti vogliono al telefono!!! La tua amica Sango! "
La madre la riporta alla realtà. Smette di leggere e alza la
cornetta del telefono a forma di fiore posto sulla scrivania. Adorava
quel telefono. Lo aveva comprato in un mercatino dell'usato. Era stato
un colpo di fulmine. Ma non divaghiamo ora.
"Pronto?"
"Ehi! Scusa se ti disturbo ma ho un problema!" confessò la
sua amica sottovoce.
"Un problema? Di che genere? E perchè parli a bassa voce?
Tua
madre non può sentire?" Domandò Kagome
immaginandosi
Sango accucciata nell'angolo più remoto della sua cameretta
con
il telefono attaccato alla bocca. Sperava vivamente che il suo problema
non fossero di nuovo i ragazzi. Sango aveva una predisposizione
naturale: innamorarsi di ogni ragazzo che vedeva per poi innalzarlo a
suo idolo personale ma nulla più. In quindici anni di
onorata
amicizia Kagome non aveva mai visto Sango fidanzarsi. Le piaceva la
fase dell'innamoramento ma al massimo dopo un mese li lasciava. Tutti.
Inesorabilmente.
"Già...si impiccia sempre di tutto e non voglia che scopra
di
Eichi! A proposito mi ha mandato un messaggio dicendomi che mi vuole
vedere stasera. Ma non so cosa mettermi! Tu che proponi?" Ecco uno dei
suoi enormi problemi esistenziali che Kagome odiava... Sango a volte
era cosi frivola. Cosi idiota. Ma lei l'adorava ugualmente.
"Semplice. Un jeans e una maglietta. Non essere troppo precipitosa alla
prima uscita, non vorrai che pensi che tu sia una facile no?" Kagome
continuava a sfogliare le pagine del libro disinteressata mentalmente
al problema della sua amica. Adesso voleva soltanto sapere che fine
faceva il protagonista. Sarebbe morto? Avrebbe risorto brillantemente
la situazione? Lei lo avrebbe ucciso. Se lo meritava. Per tutto il
libro non ha fatto altro che scappare e frignare come un bambino di due
anni. Le ricordava tanto Shippou che le ricordava a sua volta Inuyasha
e lei non voleva ricordare Inuyasha.
"Hai ragione Kaggy-chan! Se non ci fossi tu! A proposito che farai
stasera senza di me?" Bella domanda. Cosa avrebbe fatto? Sarebbe
rimasta volentieri a casa ma c'era sua madre. E come la solito avevano
litigato. Meglio uscire.
"Credo che andrò con gli altri al centro. Hojo mi ha parlato
di
un pub molto carino che hanno appena aperto!" rispose di malavoglia.
Senza Sango si prospettava una serata molto noiosa.
"Perfetto. Domani mi racconterai com'è allora! E io
naturlamente
ti dirò tutto su Eichi! Lo adoro già!
Sono sicura,
questo non me lo lascio scappare!" Era l'ennesima volta che Kagome era
costretta ad ascoltare questa frase. Ormai ci aveva fatto il callo.
Salutò cordialmente l'amica e riprese la lettura.
Ecco, lo sapeva. Il protagonista muore. Tanto meglio. Lei lo immaginava
già dalle prime pagine. Ritornò alla bozza sul
foglietto di
carta. Avrebbe tanto voluto diventare una scrittrice da grande. Per
questo adorava leggere, prendere spunti dai libri dei grandi scrittori
per poi un giorno riuscire a scriverne uno tutto suo. Ma la strada era
ancora lunga e in salita.
Per fortuna che questo era l'ultimo anno.
Kagome era veramente stanca di questa scuola. Ma più di
tutto di
vedere lui, di averlo sempre in testa...e fra i piedi! Sempre con
quell'aria da sapientone, da saccente....lo avrebbe ucciso con le sue
mani se avesse potuto! Maledetta legge che non glielo permetteva!
Sbuffò. Era stanca. Quel giorno non era riuscita a studiare
per
niente e lunedi aveva l'interrogazione di giapponese antico. Per
fortuna che aveva seguito attentemente le lezioni, sarebbe riuscita a
strappare una sufficenza piena.
L'occhio le cadde su quella foto: quattro ragazzi al mare, allegri,
sorridenti, spensierati. E quello più a destra era lui. La
teneva per mano sorridendo all'occhio della macchinetta fotografica.
Perchè era cosi masochista? Perchè non si
decideva a
toglierla?
Ora basta! Si, quella sera si sarebbe divertita! Era stufa di soffrire!
Avrebbe riscritto la sua storia....
Eccomi
di nuovo qui con un'altra storia.
So
che ne ho
già una in corso ma mi è venuta l'ispirazione per
questa
e l'istino mi diceva di postarla! Bisogna assecondare l'istinto no? E
poi avevo voglia di mettermi a confronto con una storia dai toni
più leggeri e più alla mia portata.
Spero
che
commenterete e leggerete in molti che fa sempre un sacco piacere. Per
tutte le altre informazioni...leggete i prossimi capitoli (che saranno
di certo più lunghi, questo era solo introduttivo, per darvi
un'idea, ma in seguito riprenderò la mia naturale
lunghezza!).
Un
bacione grande dalla vostra affezionata *MeL*
|
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Capitolo 2 *** Cap. 2 - L'importanza di avere una spalla su cui piangere ***
L'importanza di avere una spalla su cui piangere
Capitolo 2 - L'importanza di avere una spalla su cui piangere
La primavera era ormai inoltrata e questo la metteva di buon umore.
Ha sempre amato questa stagione, i gigli erano in fiore, si respirava
aria
buona anche a Tokyo e la gente era più solare e gentile.
Anche portare la divisa scolastica diventava più facile. Una
cosa
che aveva sempre odiato era portare il serafuku.
Con quello stile da marinaretta poi. Le era sembrato dall'inizio una
costrizione che limita la fantasia, cosa che lei aveva in
quantità.
Era lunedi e come tutti i lunedi bisognava andare a scuola. Ma oltre lo
studio e l'interrogazione la cosa più tragica per lei era
rivedere lui. Lui sorridente. Lui triste. Lui giocoso. Lui insieme a
lei.
Scacciò di colpo quei pensieri. Era stata lei a fare quel
passo ed ora doveva mantenerlo. A tutti i costi.
"Ehi! Sempre sovrappensiero?" Per fortuna che Sango arrivava sempre al
momento giusto.
"Si! Sarà l'aria, sarà la primavera..ma oggi sono
proprio
di ottimo umore!" le sorrise e vide la faccia sconcertata della sua
amica "Davvero!" aggiunse
"Già...e non pensi più a lui?" Centro. Come
poteva dire
la verità? Era impossile...ma anche mentire
però...
"Sango, l'ho lasciato io! Non sono triste per lui ma per il fatto che
un pilastro importante della mia vita se n'è andato! Insomma
tre
anni non si cancellano cosi ma...è la scelta giusta!" Ok,
era
una piccola bugia a fin di bene ma non poteva dire a Sango la
verità. L'amica l'avrebbe perseguitata cercando di farla
ridere
e di farla spensierare, che non sarebbe stata poi una così
cattiva idea, ma Kagome voleva solo essere lasciata in pace su
quell'argomento. Già il fatto di stare cosi male era una
giusta
punizione.
"È quello che ripeti sempre ma da quando vi siete lasciati
sei
tu che stai peggio! Insomma lui si è rifatto una vita mentre
tu
continui a ripensarci e ti chiudi in te stessa! Non ne vale la pena
Kagome." Nel frattempo erano arrivate al liceo Tomobiki e Kagome prese
un lungo sospiro. Entrare lì dentro era sempre un'enorme
sforzo.
Ma doveva pur farlo.
"Raccontami di Eichi piuttosto!" disse sbuffando Kagome e Sango si
perse in uno sproloquio sulle qualità innate del ragazzo, su
quanto fosse bello, dolce, tenero, affascinante, romantico...
*******************
Le ore passarono in fretta.
Kagome sostenne una buona interrogazione di giapponese antico e la cosa
la tirò un pò su di morale.
Chiese di poter andare in bagno. I corridoi erano vuoti e silenziosi.
Qualche alunno vagheggiava qua e là senza disturbare.
Erano le due del pomeriggio. Fra poco sarebbero finite le lezioni anche
se Kagome aveva un corso pomeridiano di teatro.
Si appoggiò sognante alla finestra e si perse nel blu del
cielo.
A volte sognava di essere una nuvola. Di volteggiare libera e felice
nel cielo spiando tutti e tutti. Si, a volte sognava troppo.
"Ehi...non segui le lezioni?" si voltò imbarazzata e lui era
lì che la guardava sorridente con in mano una pila di fogli
gigantesca.
"Inuyasha! Io...ho appena fatto un'interrogazione e mi sto prendendo
una pausa...ma...tu?" Si maledì mentalmente. Era possibile
che
dopo un mese e mezzo balbettasse ancora cosi tanto in sua presenza? Che
le sudassero tremendamente le mani? Che la lingua si intrecciasse in
tal modo impedendole di parlare?
"Dovevo fare delle fotocopie per la professoressa come puoi notare. Sto
tornando in classe, anche perchè manco già da un
pò. Kikyou potrebbe sospettare..." Già, Kikyou...
Doveva
anche mettersi con una ragazza che stava nella sua stessa classe?
Questo era proprio accanimento! Lasciando stare anche il fatto che
fosse una sua goccia d'acqua...solo più triste. Stronzo.
"Già...beh allora ci vediamo!" sorrise e si avviò
per il corridoio, più furiosa che mai.
"Kagome?" la chiamò lui. -Non ti voltare, non ti voltare,
non ti voltare....-
"Si?" Si era voltata. Matematico.
"Sei molto bella oggi." E sparì dietro l'angolo senza
aggiungere
altro. Tipico di lui. Lanciare delle frecciatine per poi farsi
perdonare con una stupida frase falsa. Ma adesso bastava. Adesso Kagome
voleva
maturare, crescere e diventare una donna. Una vera donna. Senza
piagnistei e
crisi isteriche. Senza lacrime e notti insonni. Senza soffrire per
amore insomma. -A chi la
voglio dare a bere?-
Si fermò con la mano sulla maniglia della porta. Le ennesime
lacrime pronte a traboccare dagli occhi. Lui era importante. Lui era
tutto. Viveva per lui. Non passava giorno che non si vedessero. Non
passava giorno che non pensasse a lui. Non passava giorno che non
facessero l'amore. Non passava giorno che litigassero. -Muori-
Aprì la porta e si avviò al suo banco accanto a
Sango
che come al solito scriveva mille e mille volte 'Eichi e Sango' su un
foglietto. Beata lei.
**************
-La festa di Miroku.
Compie 18 anni, sarebbe dovuta andare.
Ci sarebbero stati Inuyasha e Kikyou, meglio restare a casa.
Avrebbe solo pianto e rimpianto di non essere andata, meglio andare.
Avrebbe rosicato tutto il tempo guardandoli ballare, meglio restare.-
I pro e i contro svettavano sul foglio mentre Kagome era persa nei suoi
pensieri.
Il vestito l'aveva comprato, il regalo anche, Sango era al settimo
cielo all'idea di bere e ballare tutta la notte.
-Avrebbero dormito tutti nella villa di Miroku, un incentivo ad andare.
Se li sarebbe dovuti sorbire anche appena sveglia di primo mattino, un
incentivo a restare.-
Squillo del cellulare.Messaggio.
'Vengo da te per le 7, ci prepariamo e andiamo da Miroku. P.s. puoi
prendere tu la macchina?'
E come sbagliarsi? Mai una volta che la prendesse lei. Ma almeno per
una cosa era stata utile: aveva deciso Sango anche per lei.
Sarebbe andata.
Guardò l'armadio e prese il vestito nero che
le aveva comprato la madre.
Anche lei ogni tanto aveva sprazzi di bontà e le
comprava qualcosa di
veramante utile. Se avrebbe dovuto vederli insieme per tutta la sera
almeno sarebbe stata al suo meglio. -Inuyasha devi solo crepare di
gelosia al vedermi.-
Pensieri stupidi. Sarebbe stato appiccicato alla mummia tutto il tempo.
Forse nemmeno l'avrebbe notata. Forse si sarebbero baciati e strusciati
sulla
pista da ballo per poi rifugiarsi infine nella loro stanza a scopare
tutta
la notte. -Non dire
cosi, è solo invidia la tua.-
Già, invidia. Una volta era Kikyou quella invidiosa, quella
che
si rosicava il gomito al loro passaggio. Perchè?
Perchè
tra loro era andato tutto storto? Erano felici. Il primo anno era stato
un sogno. La coppia perfetta. Poi la loro solidità
era cominciata a vacillare. Litigi su litigi. Inizialmente per
delle cose
stupide. Facevano subito pace e poi tutto come prima. Ma poi
sono cominciate le ripicche, le parole pesanti, il dolore.
Lasciarsi e
riprendersi infinite volte, fino alla rottura definitiva decisa da lei.
E non sarebbe tornata sulla sua strada. Mai.
[...]
Sango era bellissima. Si vociferava che a quella dannata festa ci
sarebbe stato anche Eichi e le si erano illuminati gli occhi al solo
pensiero.
"Tu lo vedi?" chiese a Kagome appena arrivate, guardando tra la folla
immensa che si disperdeva fra il salotto e la cucina.
"Ma siamo entrate solo da cinque minuti! Non ho il radar e poi..."
"Eccolo!!! Torno subito Kaggy-chan!" Non le aveva lasciato nemmeno il
tempo di finire la frase. In pochi secondi era riuscita a individuarlo
e raggiungerlo. Ora chiacchieravano tranquillamente al centro pista. Se
anche lei avesse preso tutto alla leggera come Sango! Adesso non le
sarebbe toccato girovagare per la casa sola e triste, con in mano un
bicchiere contentente nemmeno lei sa cosa e cercando invano un posto
libero per sedersi.
"Ehi! Nemmeno gli auguri mi fai?" Miroku le si era parato davanti con
il suo solito sorriso sornione. Era davvero un bel ragazzo,
ma non il suo tipo. Troppo giocherellone e portato al tradimento. Non
avrebbe mai avuto la forza per stargli costantemente dietro, ma come
amico era perfetto: simpatico, allegro, presente quanto basta.
"Miroku! Non ti avevo nemmeno visto! Ero sovrappensiero! Tanti auguri
scemo! La festa è splendida, complimenti!" Lo
abbracciò. Lui come al solito le accarezzò il
sedere e lei come al solito gli lanciò un sonoro schiaffo
sulla guancia...poi risero di gusto entrambi. La routine era a volte un
ottimo tranquillante.
"Ora devo andare...devo ancora salutare una miriade di invitati! Tu mi
raccomando divertiti e .... non ti preoccupare, hai via libera con il
'mostro'..Kikyou non è venuta!" disse con uno sguardo
malizioso.
"Lo sai che non mi interessa! E non lo chiamare mostro! Mi
dà fastidio!" rispose piccata. Anche se si erano lasciati in
malo modo odiava che chiamassero Inuyasha mostro...
"Si certo certo...comunque si trova di là...io direi di
raggiungerlo..." E prima di riuscire a mandarlo al diavolo si era
già smaterializzato tra la folla salutando a destra e a
sinistra e lanciando sorrisi. Kagome rimase lì impalata per
un pò, mentre ricordi di notti passate a casa di Miroku le
vorticavano per la testa: lei e Inuyasha, Sesshomaru, Rin, Ayame,
Sango, Miroku...avevano dormito lì chissà quante
volte che aveva addirittura perso il conto. Le sue gambe la
portaronò lì. Proprio dove aveva suggerito Miroku
anche senza che il suo cervello lo volesse. A volte era il corpo che
agiva più velocemtne della mente. Si affacciò
lentamente sulla soglia e lui era lì, nello studio del padre
di Miroku, parlando al telefono, con Kikyou...
"Ehi ti vuoi calmare?? Mi spieghi per quale motivo sarei dovuto
rimanere a casa? Se tu non vuoi venire sono affari tuoi ma io faccio
quello che voglio! È il mio migliore amico! Non posso
lasciarlo solo stanotte!" i toni erano pesanti e anche la sua faccia
non era delle migliori. Kagome ricordava che quando metteva il muso
erano guai...farlo calmare era un'impresa da poco. Stava per voltarsi e
andarsene quando una voce la fermò.
"Aspetta! Kikyou scusa ma adesso devo proprio andare. Ciao!"
attaccò il telefono e la guardò stranito. "Kagome
aspetta. Non andartene!" il tono di voce era completamente cambiato
ora, molto più soffice e dolce. Kagome era indecisa: andare
via e continuare a farsi del male cercando di dimenticarlo o restare e
vedere cosa il destino aveva in serbo per lei quella sera?
Ecco qui il secondo
capitolo scaturito dalla mia mente malata. Allora cari lettori, secondo
voi cosa farà la nostra cara Kagome?
Ringrazio tutti coloro
che hanno letto il primo capitolo e sono riusciti ad arrivare fino alla
fine...coraggiosi! Per quelli che hanno addirittura commentato, li
ringrazio inchinandomi...mitici!
ary22: ho cercato di
aggiornare presto! Grazie per il complimento e per aver messo la mia
storia tra i preferiti! GRAZIE!!!
Jeppy: mia cara, che
dirti...è un'onore per me che tu segua anche questa fic! Ti
posso già anticipare alcune cose:innanzitutto mi dispiace
dirti che in questa fic le cose tra Inu e Kaggy saranno
mooooooolllttttooooo ingarbugliate! Aspettati tragedie! E poi Sango
appare frivola all'inizio ma poi....oooppps! Meglio non dirti troppo se
non poi non mi segui più! ^^ Aggiornerò presto
anche l'altra anche se sono indecisa se fare un finale triste o felice!
vedremo...Un bacione e grazie delle tue splendide
recensioni!!!
lilysol:
é un piacere anche per me ritrovarti qui a commentare! Spero
di essere almeno un pò alla tua altezza! Con questo chappy
si è scoperto un pò di quello che le è
successo...ma più avanti si avranno
altri particolari interessanti...vedrai! Un bacio e continua a
seguirmi!
Marty_chan94: me onoratissima di tutti questi
complimenti...non me li merito! Anche perchè le mie
intuizioni per la maggior parte me le sogno la notte! ^^ Comunque ti
rispondo alla domanda: si, ci saranno Rin e Sessho come coppia...li
scopriremo più avanti. Continua a leggere mi raccomando! Io
naturalmente continuo a seguire anche la tua fic che mi piace un
casino! Un bacione!
cri_91: Grazie anche
a te! Addirittura fra i preferiti! Che onore! Mille grazie! Continua a
seguirmi! Un bacione immenso...
robylee: Grazie per
la recensione...spero continuerà a piacerti! Un bacio!
Ora vi saluto
Alla prossima
*MeL*
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Capitolo 3 *** Cap. 3 - Incontro-scontro ***
Incontro - scontro
Capitolo 3 - Incontro - scontro
"Ti prego"
Lui l'aveva pregata. L'aveva pregata di restare. Dalla sua bocca non
era mai uscito niente di simile. Al massimo un 'per favore' o un
'grazie'
ma un 'ti prego' mai. Mai.
Senza avere il tempo di decidere cosa fare, lui l'aveva raggiunta e
afferrandola per un braccio, l'aveva fatta delicatamente girare su se
stessa.
Ora si trovavano faccia a faccia ed il cuore di Kagome stava
per scoppiare. No. Non adesso. Non poteva mostrarsi fragile
adesso. Tutto il mondo che si era costruita con tanto ardore e coraggio
le si stava sgretolando in un momento. Non poteva permetterlo.
"Perchè dovrei?"
Forse aveva aggiunto troppa cattiveria, o forse
la frase era stata detta dopo un minuto di silenzio
interminabile.
Sta di fatto che ad Inuyasha quelle parole colpirono come una lama di
coltello. Non lo diede a vedere. Aveva un orgoglio lui e non si sarebbe
lasciato ferire tanto facilmente.
"Perchè sono solo e non voglio restarci. Queste feste a
Kikyou
non piacciono e Miroku, come ben immagini, sta al centro
dell'attenzione."
Sorrise. Uno di quei suoi sorrisi ironici e
maliziosi. Uno di quei sorrisi che aveva fatto innamorare Kagome ma che
ora glielo facevano odiare.
"Io non sono un rimpiazzo Inuyasha...anche se tante volte mi hai usato
per questo motivo."
La voce aveva tremato un pò ma nel complesso
era riuscita a mostrarsi severa e fredda. Come erano arrivati a questo?
Come erano arrivati ad odiarsi? Come erano arrivati a giocare a ripicca
a chi faceva più male all'altro? Era un gioco infimo a cui
lei
avrebbe preferito non partecipare. Ma ormai ci stava dentro.
"Un rimpiazzo? Mai detto che tu lo sia stata. Forse una rompiscatole ma
un rimpiazzo no."
Kagome lo fissò per un momento. Doveva ammettere che era
bellissimo. Giacca e camicia gli stavano d'incanto facendo splendere il
suo bel viso e gli occhi marroni, profondi. I capelli un pò
lunghetti e lasciati sbarazzini incorniciavano il tutto rendendolo un
dio. Il suo dio.
"Non stiamo a recriminare su queste cose oggi, Inuyasha. Non mi va
proprio. È la festa di Miroku e vorrei divertirmi."
Erano vicini, troppo vicini. Poteva sentire il suo profumo, quello che
la coccolava quando lo abbracciava. Poteva sentire il calore che
emanava o il battito sicuro del suo cuore. Fu un attimo. Le si
avvicinò con fare certo e la baciò.
Bacio lungo, appassionato, cercato, voluto, agognato, odiato, respinto,
crudele, traditore, inaspettato, infedele, scorretto, impertinente e
sfacciato.
Kagome sarebbe voluta morire. Aveva risposto. Aveva risposto
involontariamente a quel bacio che da quasi due mesi desiderava come un
assetato avrebbe ambito una piccola goccia d'acqua. Aveva cercato la
sua lingua che sinuosa si era infilata nella sua bocca agognando
maggior contatto. Le loro mani si erano eccitate al contatto con la
pelle che tanto bene conoscevano.
Schiaffo.
Kagome si riprese il contegno che poc'anzi aveva buttato alle polveri e
staccandosi aveva dato a Inuyasha uno di quei schaffi che in
pochi
hanno avuto il privilegio di ricevere.
"Ma cosa cazzo..."
Inuyasha era incredulo, si toccò con la mano la parte di
gota arrosata. Possibile che lei avesse osato tanto? L'aveva
lasciato lei, è vero, ma Inuyasha aveva sempre sperato che
un
giorno sarebbe tornata da lui. Si erano lasciati e ripresi tante volte
che ormai era scontato il fatto di rimettersi insieme. Stavolta questo
non era avvennuto. Ma ora...aveva risposto al bacio. L'amava ancora, ne
era sicuro. Eppure...lo aveva respinto, e schiaffeggiandolo per di
più.
"Non ti permettere....Inuyasha....non osare mai più!"
Tremava ma stavolta dalla rabbia. Si era mostrata debole un'ennesima
volta ed il suo muro era crollato per colpa di una piccola scalfitura.
Non l'avrebbe perdonato facilmente. Oh, no...
"Ma mi hai tirato uno schiaffo? Sei matta?"
Urlò lui, riprendendo il controllo della parola. Lei
però
non disse più nulla ma uscì dalla stanza
sbattendo
la porta. Era rimasto lì come un coglione. La porta si
riaprì poco dopo ma il nuovo visitatore non era uno di
quelli
attesi.
"Che cazzo hai combinato? Ho visto Kagome uscire incazzata nera!"
Miroku entrò trafelato nella stanza, sedendosi in una delle
poltrone e guardando divertito Inuyasha.
"Possibile che non riesci a stare con lei per più di due
minuti e non litigare?"
Rideva di gusto, vederli rincorrersi perennemente a Miroku lo metteva
di buon umore.
In fondo bastava vedere il alto positivo no? Dopo tanto si stavano
ancora cercando. C'era speranza.
"Smettila cretino! Non è divertente!"
Rispose irato lui.
"Ok, ok...Andiamo di là, c'è la torta. E il
festeggiato con il suo migliore amico non possono mancare, chérie!"
Lo accompagnò alla porta ridendo ancora. Inuyasha lo
guardò e sorrise anche lui. Era contagioso.
********************************************************
Non poteva ancora crederci.
Quello stronzo.
L'aveva baciata.
SENZA PREAVVISO.
E le era piaciuto, doveva ammetterlo.
La festa era terminata da un pezzo ed ora lei e Sango dormivano nella
camera degli ospiti, Miroku in quella dei genitori insieme ad Inuyasha
e Koga e Sesshomaru con Rin in quella di Miroku.
Sesshomaru e Rin. Perchè loro ci riuscivano?
Erano cosi diversi, litigavano spesso ma mai in quei due anni si erano
lasciati. Magari non si erano parlati per giorni ma nulla
più.
Per Kagome erano la coppia perfetta.
Riflettendo lì sul letto per ore le era venuta sete. E non
sopportava la
visione di Sango che dormiva cosi beatamente al suo fianco. Le faceva
venire una rabbia...va beh che dopo tutto quello che si era bevuta era
incredula che fosse ancora viva. Si alzò di malavoglia e
scese
al piano di sotto. Cercando di non far rumore aprì il
frigorifero e si versò un bicchiere di acqua fresca. Proprio
in quel momento qualcuno accese la luce della cucina accecandola e
facendole versare l'acqua addosso.
"Kagome!"
"Koga!"
Impossibile. Le veniva da ridere. Era proprio Koga.
Il suo eterno pretendente.
Il suo primo ragazzo in verità.
Un ragazzino carino, nella norma. Molto alto, acchi di un azzurro che
avrebbe fatto invidia a chiunque, atletico, capelli lunghi, mori,
portati quasi sempre in una coda alta.
Erano stati insieme solo per un mese. Poi si erano lasciati per godersi
la vita. Avevano solo 15 anni in fondo. E fu proprio Koga a presentarle
Inuyasha.
Ma lui non si era mai arreso. E spesso continuava a provarci con lei.
Con scarsi successi.
"Mi dispiace...non volevo spaventarti."
Si scusò gentilmente il ragazzo, avvicinandosi e cercando di
asciugarla con dei tovaglioli.
"Non ti preocupare...non è successo nulla. Si
asciugherà"
"Non riesci a dormire?"
Le chiese dolce.
"Già."
Era sempre stato gentile e premuroso con lei. E non aveva mai visto di
buon occhio la sua relazione con Inuyasha che considerava egoista e
presuntuoso.
"Non mi dire che centra Inuyasha."
Ecco, centrato. Come poteva sbagliarsi in fondo? Per la maggior parte
delle sue incazzature centrava lui!
"Colpita."
Risero. Koga era veramente l'inverso di quel cafone. E poi era
romantico. Per il suo diciasettesimo compleanno le aveva regalato due
biglietti per il concerto del suo cantante preferito...e non aveva
nemmeno preteso di andarci con lei....infatti lei, molto sgarbatamente
doveva ammetterlo, ci aveva portato Inuyasha!
"Ah, quel ragazzo non ti merita proprio."
A Kagome quell'atmosfera cosi rilassata e tranquilla la metteva a
proprio agio. E se fosse proprio lui l'uomo giusto? L'aveva rincorsa
per una vita e non si era mai arreso, cosa che aveva fatto Inuyasha al
primo ostacolo della loro relazione lasciando a lei tutto il peso di
portarla avanti. Ci teneva a lei e lo dimostrava in tutti i modi, ogni
attimo che passavano insieme.
Koga era vicinissimo e la guardava negli occhi cercando di leggerle
l'anima.
Cosa difficilissima dato che nemmeno lei riusciva a mettere ordine
nella confusione dei suoi pensieri. Ma lo fece lui. Azzerò
la distanza che c'era tra le loro labbra e la baciò. Kagome
all'inizio fu sorpresa e stordita ma dopo pochi secondi anche lei
approfondì quel bacio così diverso da quello di
Inuyasha dato poche ore prima. Era più dolce, più
timido. Si staccarono dopo un momento che sembrò
un'eternità, guardandosi dolcemente.
"Devo ritornare su o Sango si preoccuperà."
Disse imbarazzata Kagome. Lui le accarazzò una guancia, le
diede la buonanotte e un leggero bacio a fior di labbra per poi
scomparire fuori dalla cucina. Lei lo ammirò ancora per un
secondo prima di uscire anche lei e si....arrivò alla
conclusione che era proprio un bel ragazzo...
******************************************
Buonasera a tutti voi!
Non potete capire come
sono felice di aggiornare cosi presto...mi avete riempito di gioia!
Perciò ringrazio sia chi ha solo letto, chi ha messo questa
assurda storia tra i preferiti e chi ha recensito! Mitici! (come
direbbe Homer Simpson!^^)
Però mi
raccomando, ora non uccidetemi solo perchè ho fatto baciare
Koga con Kagome...in fondo erano teneri no? E poi si è
baciata anche con Inuyasha...bisogna calcolare anche questo!
Va beh, meglio cambiare
argomento e venire al momento dei ringraziamenti....non so da chi
cominciare ^^!
Only_a_Illusion:
sono contenta che leggere questa mia storia ti abbia fatto piacere e
spero che l'aggiornamento non sia da meno!
krikka86: Allora,
ancora non posso svelarti perchè si sono lasciati ma lo
scoprirete più avanti per ora posso solo dirti di stare
tranquilla...anche io sono una grande fan della nostra coppietta! ^^
Goten: non avere
fretta....forse (e dico forse) si rimetteranno insieme....sono crudele?
naaaaaaaaaa.....
MARTY_CHAN94:
Già, Miroku che compie diciottanni me lo vedo spassossimo.
Comunque spero che continuerai a seguirmi perchè dal
prossimo capitolo entreranno attivamente Rin e Sessho! Un bacio!
lilysol: Ma che
tiscusi? Sono felice del tuo commento chilometrico! Comunque l'unica
cosa che posso dirti è che la nostra mummia non se ne
starà proprio zitta e buona a guardare Kagome...quindi
prevedo guai! Per il resto ti ringrazio per il commento! E per fortuna
ho risolto i problemi tecnici e come vedi ora posso aggiornare
più spesso! Un bacio e alla prossima!
Bchan: Inuyasha fa
sempre guai ma qui l'ho fatto ancora più stronzo....spero mi
perdonerai...grazie per il commento!
cri_91: Kagome
è rimasta ma non è andata troppo bene...sigh!
Grazie per i compliementi...un bacio!
robylee: e
adesso....iniziano i guai per loro! Sono contenta che ti piaccia e ti
ringrazio tantissimo per il commento! Kiss!
Jeppy: Cara
Jeppy!!!! Spero che non mi odierai per il fatto di averli
fatti baciare...ti pregooooo voglio vivere!!!!!!! Comunque vedrai che
avranno tempo per incontrarsi e stare da soli di nuovo quei due...anche
se non so se sarà un bene o un male! Come vedi ogni volta
litigano sempre! Per le anticipazioni ti avverto che nel prossimo ci
sarà un litigio molto forte....occhio al cuore! Un
bacione!!!!!!
E ora vi saluto!
Vi auguro a tutti una
buona e serena Pasqua e una Pasquetta divertentissima (anche se le
previsioni meteo non sono molto felici!)
Un bacio
*MeLaNiA*
|
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Capitolo 4 *** Cap. 4 - La verità? ***
La verità
Capitolo
4 - La verità
Il risveglio non fu migliori.
I genitori di Miroku sarebbero dovuti tornare nel pomeriggio. E all'una
stavano ancora domendo tutti quanti serenamente.
E dovevano pulire ancora tutta la casa.
Miroku si svegliò nella più grande disperazione.
Urlava e
correva nelle stanze cercando di destare tutti. Credeva che non ce
l'avrebbero mai fatta. Era sempre cosi: prima si divertiva e poi
rimpiangeva.
In meno di cinque minuti erano riuniti in salotto con gli occhi gonfi,
ancora un pò assonnati e senza colazione ma pronti ai posti
di
comando per iniziare l'operazione 'pulizie'.
"Yawn...Che sonno...Ma perchè a noi ci tocca pulire?"
Sango era proprio negata per le faccende domestiche. Eccelleva in
qualsiasi tipo di sport su questa terra, favorita anche dalle sue buone
doti fisiche ma mettetegli in mano una scopa e cambiava radicalmente.
"Avanti...Siamo tanti, finiremo presto se invece di lamentarti faresti
qualcosa!"
Proprio in quel momento entrò nel salone Koga che dopo aver
salutato
tutti si avvicinò timidamente a Kagome. Entrambi diventarono
ben presto
rossi di imbarazzo, non sapendo come comportarsi. Koga optò
per
un dolce bacio sulla fronte per poi mettersi all'opera anche lui.
A Inuyasha non passò inosservato. E non passarono
inosservati
nemmeno tutti gli atteggiamenti equivoci che i due si scambiarono per
tutto il pomeriggio. Alla prima occasione che aveva decise di parlare
con Kagome. E quella occasione gli si presentò due giorni
dopo,
a
scuola, incontrandola nel corridoio...vuoto. Lei era come al solito
bellissima, con la divisa perfettamente stirata e pulita, i capelli
mori risplendendti al sole e le labbra rosse e carnose dischiuse in un
sorriso. Lui,
i capelli raccolti in una piccola coda bassa e la divisa aperta sul
davanti, incazzato con Kikyou, come sempre...
"Ehi.."
La chiamò. Lei si girò stancamente e lo
guardò un
pò scocciata. In fondo da quando l'aveva baciata alla festa
di
Miroku non gli aveva più rivolto la parola. E per lui era
stato
come morire.
"Come stai?"
Domanda stupida. Si vedeva che stava benissimo. Ma non sapeva davvero
da dove iniziare un discorso. Per di più, la sua freddezza
non
lo aiutava molto.
"Bene. Molto bene, grazie."
Fece per voltarsi ma Inuyasha fu più veloce. La
bloccò
prendendola per una mano. Lei si fece subito di un colorito tendente al
fucsia, la situazione era molto simile a quella nell'ufficio
del padre
di Miroku. Stavolta però non la baciò, la
guardò
intensamente e si fece forza.
"Stai con Koga?"
I suoi occhi vacillarono per un momento, poi tornò subito
seria
e determinata. Pronunciò un flebile 'si', un si che a
Inuyasha
ferì più di qualsiasi schiaffo, pugno o
proiettile. Non
importava se in quel momento il mondo fosse crollato. Anzi tanto
meglio. Si era messa con Koga. Lo aveva lasciato per poi
ritrovarsi con quel lurido, schifoso, deforme, lupacchiotto
spelacchiato. Aveva paragonato lui a Koga. Certo non era un santo
ma...Koga. Non gli uscivano altri appellativi per quel ragazzo. Una
volta potevano considerarsi amici ma un giorno aveva tremedamente
litigato e non si erano più parlati se non per lanciarsi
accuse
e offese. La rabbia lo pervase all'istante. No,
non poteva buttarlo via cosi, non lui, non Inuyasha.
"Stupida."
Una parola pronunciata in modo ringhioso, brusco, villano. Non gli
importava. Se la meritava. Tutta.
"Sei una stupida, e sai perchè? Ti sei messa con Koga solo
per rimpiazzarmi!"
"Lo stesso motivo per cui ti sei messo con Kikyou no?"
Rispose lei acida. Ma come si permetteva? Koga non era nemmeno
minimamente paragonabile a lui! Era dolce, comprensibile, SEMPRE
PRESENTE, e mai antipatico.
"Sbagliato! Io mi sono messo con lei per dimenticarti, che è
diverso! Perchè tu eri nella mia mente notte e giorno!
Volevo
sapere cosa stavi facendo, dov'eri, con chi eri... Eri diventata
un'ossessione...per questo mi sono messo con Kikyou!"
"Oh certo! Quello che fa Inuyasha è sempre giusto mentre
quello
che fa Kagome è tremendamente fottutamente sbagliato! Come
sempre."
Gli urlò lei. A Kagome vennero a galla di nuovo momenti ed
emozioni della loro storia. Momenti cupi in cui tutto quello che faceva
veniva sempre messo sotto osservazione e criticato da Inuyasha mentre
tutto quello che faceva il ragazzo, anche se profondamente sbagliato,
era sempre scusabile.
"Non dire cosi! Sai che non è vero!"
Inuyasha si risentì molto dell'accusa. Ammetteva i propri
errori
ma rinfacciarglieli continuamente non faceva bene a nessuno dei due. Si
avvicinò a lei. Tremava dalla rabbia e dall'orgoglio. Ma
anche
cosi era bellissima. Lo era sempre stata. Brillava di una luce
particolare, una luce particolare che Inuyasha aveva sempre amato in
lei. Non era come le altre, non pensava solo al trucco o al
vestito. Era naturale. Acqua e sapone.
"Mi manchi. Mi sei mancata immensamente."
Un altro passo. Lei non scappava ma nemmeno dava qualche segno di
volerlo lì. Era come paralizzata dal terrore di fare di
nuovo
uno sbaglio. Mandarlo al diavolo o ascoltarlo? Un bivio da cui non
c'è una via di fuga. Un bivio in cui si era
trovata spesso
in questi ultimi mesi. Un bivio a cui voleva dare un taglio.
"Inuyasha....non posso...non ora. Comprendimi, mi manchi anche tu."
Respirò a fondo. Quella confessione l'aveva fatta sudare.
Per
lei non era mai stato facile parlare delle sue emozioni. Quando doveva
farlo era sempre in difficoltà e preferiva di gran lunga
nascondersi.
"Però, ora come ora, voglio provare se
qualcun'altro
riesciurà a farmi provare nuove sensazioni. Sono stanca di
te, delle tue
false promesse e dei tuoi errori. Stanca."
Vide la delusione ed il rancore dipingersi sui suoi occhi. Aveva usato
parole forti, lo ammetteva, ma era essenziale per riuscire da quel
baratro in cui era caduta. Era essenziale per dimenticarlo. Gli
lasciò la mano e proseguì nella direzione opposta
a
quella del ragazzo. Aveva ancora di fronte a lei i suoi occhi bruni,
profondi e malinconici. Sbattè più volte le
palpebre per
cancellare la sua visione poi cedette un secondo alla sua
volontà e si voltò indietro. Lui era
già sparito.
Forse stavolta per sempre.
***********************************
"E tu non gli sei caduta fra le braccia?"
Sango era incredula. Le due amiche si erano incontrate dopo scuola al
parco per chiacchierare un pò. E adesso Sango non credeva
alle
proprie orecchie. Poche volte Kagome era riuscita nel resistere a
Inuyasha No Taisho e quelle poche volte lo aveva sempre rimpianto a
lungo.
"Esatto! Cosa c'è di strano?"
Rispose acida lei. Tutti credevano che lei pendesse dalle sue labbra.
Le sue magnifiche labbra. Cacciò via quell'idea e
continuò il suo discorso. "Non lo voglio più tra
i piedi.
Voglio un vero uomo, un uomo che mi stia sempre accanto. Come Koga!"
Sango continuava a guardarla incredula, quella non era la sua amica.
Sicuramente gli alieni ne avevano fatto un corpo da esaminare e per
ricambiare le avevano mandato sulla Terra quell'ibrido che
però
non somigliava minimamente alla Kagome innamorata persa e zerbino. No,
no.
"Koga?!?"
La voce disgustata di Rin arrivò alle loro orecchie. La
ragazza
a piccoli passi le raggiunse alla panchina del parco. Poi
guardò
anche lei Kagome con la stessa faccia da scettica di Sango
"Veramente ho sentito il nome di Koga vicino alle parole 'vero uomo'?
Avanti Kagome! Brad Pitt è un vero uomo! Non Koga che al
massimo
può essere un vero homo sapiens sapiens!" Risero. Meno male
che
Rin riusciva sempre a portare un pò di allegria e ottimismo
nel
gruppo!
"Parli tu che hai trovato il tuo vero uomo! Io non voglio il solito
ragazzo per il solito sesso...voglio il principe azzurro!"
Rispose piccata Kagome.
"E Inuyasha lo era! Almeno per te..."
Aggiunse sarcastica.
"D'accordo, ha commesso degli errori ma.... Kagome, vedi il lato
positivo...è sempre tornato da te! Questo fanno i veri
principi,
non abbandonano mai il loro regno per quanti viaggi possano fare!"
Sango e Kagome la guardarono poco convinte. Poi si alzarono e
salutarono Rin. Era l'ora di tornare a casa ma non per la loro amica
che doveva invece incontrarsi con il suo ragazzo Sesshomaru che la
raggiunse dopo pochi minuti mentre lei era immersa nell'ascoltare il
suo i-pod sdraiata sull'erba.
"Ehi. Riesci a sentirmi?"
Rin si tolse una cuffia e gli sorrise. Era molto bello nella sua divisa
nera e gli occhi brillanti al tocco leggero della luce rosa del
tramonto.
"Ciao forestiero. Hai fatto tardi eh? Meno male che c'erano le mie
amiche a farmi un pò di compagnia!"
Rise mentre lui aveva indossato la solita maschera da menefreghista che
ormai la ingannava ben poco.
"Risolto niente con Kagome?"
Le chiese poco interessato, accendendosi una sigaretta e portandosela
con fare noncurante alla bocca. Si sedette accanto a lei sull'erba
mentre una coppietta mano nella mano passeggiava di fronte a loro
prendendoli per matti data la presenza di una comoda e confortevole
panchina libera a pochi passi.
"Uhm, niente che non abbia già detto... Rimane delle sue
convinzioni e io ho terminato tutte le mie soluzioni...tu hai qualche
idea per caso?"
Essendo il fratello maggiore di Inuyasha, Rin sperava in qualche suo
colpo di genio. Si strinse forte nelle sue braccia assaporando il suo
profumo forte e inebriante. A volte anche lei aveva pensato seriamente
di lasciarlo. I suoi modi bruschi, distanti, glaciali e irrispettosi
l'avevano ferita più di una volta spingendola anche a
odiarlo ma con il passare del tempo era riuscita a scoprire il vero
Sesshomaru e a non prendere molto seriamente i suoi attacchi di
indifferenza al mondo. E poi, come aveva affermato più di
una volta lui, lei era l'unica che riusciva a sopportarlo e a farlo
ridere. Se l'avrebbe lasciato come avrebbe fatto poi?
Lo guardò e lo vide immerso nei suoi pensieri. Sicuramente
anche a lui non andava a genio la separazione tra Inuyasha e Kagome.
Non perchè tenesse in particolar modo al suo fratellino
anzi, era più il tempo che passavano a battibeccare che a
parlarsi, ma da quando si erano lasciati Inuyasha era diventato
più chiuso e scorbutico di prima, dando sui nervi pure a
Sesshomaru. Vani i tentativi di ignorarlo. Riusciva a litigare con lui
pure restando zitti.
"Forse è anche un pò mia la colpa se si sono
lasciati."
Rin si girò di scatto verso il suo ragazzo. Non poteva
credere che era stato proprio lui a parlare. Aveva davvero fatto
un'esternazione di sentimenti e colpa senza essere prima messo in croce
da lei per confessargliela? Tutto di sua spontanea volontà?
Impossibile.
"Ho fatti grandi errori ma non me ne sono mai preoccupato
però se questi errori dovessero in qualche modo rovinare la
loro vita mi dispiacerebbe. Insomma, non mi sentirei in colpa
a vita, siamo chiari, ma non voglio pregiudicare un loro
futuro insieme. Se sono destinati a stare uniti non voglio essere io
colui che li separerà."
Ok, stava sognando. L'unica spiegazione a quel fiume di parole che
usciva dalla bocca di Sesshomaru è che lei non era veramente
lì, che stesse sognando tutto e che tra pochi istanti la
sveglia avrebbe suonato per riportarla alla
realtà. Si, era sicuramente cosi. Ma purtroppo la
sveglia non suonò e Rin dovette ammettere che non era una
realtà parallela ma la sua vera vita. Cercò di
concentrarsi sulle parole appena dette dal ragazzo ma non riusciva a
trovargli una spiegazione.
"Perchè dovresti essere tu la causa della loro separazione?"
Sesshomaru le tolse le braccia dalla vita e la girò per
guardarla meglio negli occhi. Sarebbe stato duro confessargli tutto ma
era pur sempre la sua ragazza, colei che era riuscita su un milione a
rubaargli il cuore. Continuare a mentire sarebbe stato dannoso per
entrambi. E per Inuaysha e Kagome.
"Mi giuri di non dirlo a Kagome se te lo confesso?"
La sua voce tremava un pochino e Rin cominciò ad avere
paura. Non aveva mai visto Sesshomaru cosi e se era preoccupato lui la
cosa doveva essere veramente seria. Annuì con la testa e si
concentrò sul ragazzo che nel frattempo aveva preso un gran
repsiro per iniziare a parlare.
**********************************************
Cari lettori e lettrici,
eccoci qui al termine del quarto capitolo.
Come avete potuto notare
Kagome e Inuyasha hanno avuto un piccolo diverbio, come al solito, e
ora sono uno più incazzato dell'altro. Chi farà
il primo passo per fare pace? Ma più che altro, quale
sarà il segreto incoffessabile di Sesshomaru?
Vi anticipo che da
adesso in poi i capitoli non saranno più pronti ma
dovrò scriverli interamente quindi non so proprio cosa ne
uscirà fuori! ^^
Ora passo a ringraziare
tutti i miei lettori e i miei recensitori...non finirò mai
di ringraziarvi!
Only_a_Illusion: Sono contenta che tu abbia
preso bene il bacio tra Kaggy e Koga perchè era proprio
questo il mio scopo...riuscire a farvelo piacere! Spero che anche
questo aggiornamento ti sia piaciuto! Un bacio e mille grazie
Bchan: Beh, sicuramente
Inuyasha adesso si darà una mossa. Comunque i vari motivi
per i quali Inuyasha e Kagome si sono lasciati sono venuti fuori e
verrano fuori mano a mano nel corso della storia. E buona parte li
dirà Sesshomaru nel prossimo chappu quindi ti posso solo
consigliare di continuare a leggere!!^^
Goten: Me contenta! Volevo proprio
dare una buona impressione di Koga e leggendo i vostri commenti sembra
che ci sono quasi riuscita! Grazie mille del commento! Baci
MARTY_CHAN94:
Grazie
mille di avermi messo tra i preferiti...me onorata! Per quanto riguarda
Koga e Kagome hai ragione, sono un pò diversi ma per
dimenticarsi di Inuyasha Kagome ha deciso di buttarsi in questa storia!
Comunque ti è piaciuto l'entrata in scena dei tuoi
piccionicini? Spero di si! Un bacio!
cri_91: ho aggiornato il prima
possibile! Spero sia di tuo gradiemento! Bacini!
krikka86: Bravissima...si sono proprio
messi insieme ma come vedi Inuayasha non si darà per
vinto...no no...
lilysol:
Grazie per
i complimenti, sono diventata un peperone! Comunque, come ho
già detto, sono contenta che questo Koga vi piaccia
perchè era il mio intento farvelo piacere perchè
avrà un ruolo importante nella storia. Un bacio e alla
prossima!!!!!
Jeppy: Carissima Jeppy, non sono
sadica ma purtroppo questa storia è un pò
autobiografica e quindi devo seguire un pò alla lettera
litigi e depressioni dei due protagonisti! Ma giuro che nella prossima
fic che faccio Inuyasha e Kagome staranno insieme....giuro! ^^ Per il
resto...sono contenta che nonostante la trama che ostacola i due nostri
piccioncini tu continui a seguirmi....lo apprezzo molto! Un bacio!
Eternity_Marty: ti ritrovo anche qui...me
onoratissima! Che dire...grazie ragazze dei vostri commenti...sono
graditissimi e spero commenterete ancora cosi! Grazie mille...un
bacione ad entrambe!
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Capitolo 5 *** Cap. 5 - Confusione ***
Confusione
Capitolo
5 - Confusione
"Quando Inuyasha e Kagome avevano iniziato a frequentarsi mio padre non
aveva visto di buon occhio la loro relazione e ne aveva parlato con me.
Mi aveva detto che Kagome non era una ragazza adatta ad Inuyasha,
troppo poco borghese, educata e snob."
Rin fece per aprire bocca ma Sesshomaru la fermò con una
mano riprendendo a parlare.
"So che avrei dovuto dire che Kagome era una ragazza meravigliosa,
molto simpatica, generosa ed emotiva ma non l'ho detto. Mio padre era
molto serio e io e Inuyasha non ci sogniamo mai di contraddirlo...le
sue pene sono molto severe. Mi sento un verme per questo. Mi ritengo
una persona forte ma di fronte a lui impallidisco."
Rin gli strinse forte una mano, lui la contraccambiò, poi
distolse ancora una volta lo sguardo. La ragazza sapeva quanto il padre
di Sesshomaru e Inuyasha fosse burbero e inflessibile. Era il
discendente di una grande casata giapponese, molto orgoglioso di
portare avanti il baluardo della nobiltà e naturalmente per
i suoi figli si aspettava solo il meglio. Lei si salvava
perchè suo padre era un ricco imprenditore ma Kagome in
fondo era solo la nipote di un grande sacerdote...non di rango
abbastanza elevato per gli standards di Inu No Taisho.
"Mi disse che se avrei trovato un modo per allontanarli ne sarebbe
stato molto felice e mi avrebbe ricompensato. Io assentii
però
non avrei mai pensato di farlo davvero. Solo che una volta, mentre io e
Inuyasha stavamo andando ad una festa, lui mi confessò che
aveva
paura di un possibile tradimento di Kagome. Me l'aveva servito su un
piatto d'argento! Ho risposto senza pensarci! In fondo ho solo
confermato il fatto, aggiungendo una piccola bugia."
Pausò un attimo guardando Rin che non aveva il coraggio di
parlare. Sapeva di deluderla ma sapeva anche che non poteva continuare
a sopportare quel fardello per molto.
"Ho detto di aver visto Kagome uscire con Hojo e che si sono baciati di
fornte ai miei occhi. Lui non si
è arrabbiato. Ha ingoiato il boccone amaro e poi mi ha detto
solo che gliel'avrebbe fatta pagare....lentamente. Io non sapevo a cosa
si riferisse...pensavo solo che magari avrebbero litigato di brutto ma
nulla più. Mio padre quando lo scorpì mi
regalò una macchina nuova. Una stupida macchina nuova...ma
quanto mi è costata!!!"
Rin non riusciva a crederci. Lui era stato un motivo della sofferenza
dei suoi due migliori amici. Cercò qualcosa di duro ma
confortevole da dire, non trovando assolutamente nulla. La bocca era
come parallizzata e ne uscì soltanto una domanda stupida.
"Inuyasha lo sa?"
Sesshomaru scuotè la testa in senso negativo.
"Tutto questo quando è successo?"
Chiese ansiosa. Lui sembrò riflettere un attimo per poi
rispondere che non se lo ricordava, forse due mesetti fa.Quindi
Inuyasha e Kagome stavano ancora insieme al momento della bugia e...
Rin rabbrividì ripensando al passato.
"È stato per questo che Inuyasha incominciò a
comportarsi
in modo cosi odioso! A guardare e fare apprezzamenti a tutte le ragazze
che passavano e a flirtare con Kikyou mentre stava con Kaggy-chan!" La
verità la colse in pieno. Maledì il suo ragazzo,
la
stupidità di Inuyasha e il coraggio di Kagome. Tutto per una
stupida bugia di Sesshomaru. "È per questo che Kagome ha
sbottato e l'ha lasciato. È...è...." Rin si
fermò.
Le parole 'è colpa tua' non riuscivano ad uscire dalla sua
bocca. In fondo si sentiva già abbastanza in colpa senza che
lei
infierisse. Ma non riusciva a perdonarlo, questo no. Il SUO Sesshomaru
non avrebbe mai fatto una cosa così vile. Lui era sempre
stato freddo e
scortese ma mai un bugiardo. Gli lasciò titubante la mano.
Si
guardarono pochi secondi negli occhi. Sesshomaru capì che
lei
era veramente troppo delusa per il suo atteggiamento e avrebbe avuto
bisogno di tempo per assimilare e perdonarlo. La lasciò
andare
via senza dirle una parola. Lacrime che spingevano per uscire ma
represse brutalmente.
****************************************
Erano uno accanto all'altra.
Il tramonto era splendido quella sera.
Una luce rosea risplendeva donando ad ogni oggetto una colorazione
particolare.
Non c'era nessuno al parco.
Pochi uccellini cinguettevano creando una soave musica di sottofondo.
Tutto era perfetto ma Inuyasha non riusciva ancora a capacitarsi di
quello che aveva udito poco tempo prima.
Quando Rin lo aveva chiamato e gli aveva dato appuntamento
lì
aveva creduto che Sesshomaru l'avesse fatta incazzare nuovamente. Si
era prospettato un'ora drammatica nel tentativo di consolarla. Ma poi
appena arrivato aveva trovato lei, e il suo cuore aveva perso un
battito. Inoltre, dopo pochi secondi era arrivato Sesshomaru e da
lì la sua mente si era disconnessa. Tutta quella storia era
pura
follia. Lui gli aveva mentito. Era stato ingannato. Si era comportato
da vero imbecille senza un vero motivo valido.Ora, vedendo lo sguardo
triste e sofferente di Kagome, si sarebbe volentieri sotterrato.
"Io....io...."
Da quando Rin e Sesshomaru li avevano lasciati soli non avevano
spiccicato una parola.
Tutti e due stavano col capo chino, tremendamente imbarazzati, a
riflettere su tutto quello che avevano scoperto in pochi secondi.
"Non devi dire nulla Inuyasha."
Lei lo interruppe decisa. Non voleva sentire altro. Ormai il guaio era
fatto. Niente avrebbe cambiato quello che era successo e quello che
aveva passato. Niente.
"Invece si. Non so come io abbia potuto credere ad un tuo possibile
tradimento. Insomma...sei sempre stata presente per me, e io...ho
pensato che preferissi Hojo soltanto per delle voci di corridoio."
La voce era andata ad affievolirsi fino a scomparire. Kagome non
riusciva a rispondere. Non ora. Perchè ora? Stava per
lasciarsi
tutto alle spalle, stava per rifarsi una vita e ricominciare tutto
daccapo. Non voleva rivivere un solo momento della loro storia. Non
voleva soffrire di nuovo...
"Ti prego...non dire nulla Inuyasha."
ripetè fermamente Kagome. Voleva allontanarsi, voleva
scappare lo ammise ma si sentiva troppo fragile per sopportare ancora
il suo sguardo. Si contorse le mani, cercando il coraggio di parlare.
"Io...mi dispiace per quello che ha fatto Sesshomaru...è
stato...terribile. Ma io ora...cioè...non cambia niente
Inuyasha...tu ora stai con Kikoyu...."
Venne bloccata dall'abbraccio del ragazzo. Le sue mani calde e forti le
accarezzavano dolcemente la schiena. Il suo respiro le sfiorava
l'incavo del collo, procurandole piccoli brividi lungo la colonna
vertebrale, i capelli morbidi e profumati di vaniglia le solleticavano
il viso. Chiuse gli occhi e per un attimo tornò a quei
fantastici momenti di qualche anno fa...si perse nei ricordi e si
cullò nell'amore che provava ancora forte per lui ma poi
tornò alla realtà: in fondo erano solo ricordi.
Si sciolse a malincuore da quell'abbraccio rassicurante e si
alzò in piedi. Lo guardò un' ultima volta prima
che il sole tramontasse dietro di lui...poi si voltò e
sperava che quella volta fosse per sempre....anche se in
fondo al cuore forse la speranza era contraria...
************************************
Inuyasha tornò a casa vibrante di rabbia.
Nel tragitto dal parco a casa sua la malinconia e la tristezza per il
male inferto a Kagome erano scomparse a favore di un crescente odio per
la viltà di Sesshomaru.
Quello che si definiva suo fratello.
Pardon, il suo fratellastro.
Entrò in casa come una furia...non salutò nemmeno
il padre e la madre che si trovavano in cucina a preparare la cena che
rimasero un pò interdetti ma ripresero il loro lavoro quasi
immediatamente abituati agli sbalzi d'umore frequenti del figlio.
Salì in camera facendo gli scalini a tre a tre e in pochi
secondi si trovò catapultato nella camera del fratello.
Lui era sdraiato sul letto a guardare il soffitto. Apparentemente
disconnesso da tutto ciò che gli girava intorno, tanto da
non accorgersi nemmeno della presenza di Inuyasha.
Durante tutta la rilevazione era rimasto a testa bassa, senza guardarlo
nemmeno per un attimo. La sua voce era atone e scostante, come se
stesse raccontando una storiella. Era questo che aveva fatto soffrire
di più Inuyasha: la sua freddezza, la sua solita, irritante
freddezza.
"Sapevo che saresti venuto."
Lo accolse Sesshomaru.
"Tu lurido..."
Le offese gli si affollarano in testa come gente in fila per la posta e
non riusciva a trovarne una abbastanza crudele. Voleva solo gonfiarlo
di botte. Si avvicinò temerario e prese il fratello per il
colletto, sollevandolo dal letto.
"Credi che menandomi troverai giustizia?"
Lo stuzzicò lui con un sorriso sarcastico.
"No, ma forse riuscirò a sfogarmi almeno un pò..."
rispose Inuyasha ancora più incazzato. Non solo non si
scusava con lui ma aveva anche il coraggio di prenderlo in giro. Non
riusciva più a controllare la rabbia.
"Non ti preoccupare" urlò "Dopo ne avrò
anche per il nostro adorato paparino...questa me la pagate...lo giuro!"
"Sei solo confuso fratellastro, vuoi riavere Kagome e pensi che punendo
me riuscirai a risistemare le cose. Non è
cosi...fidati...anche io ho perso la fiducia di Rin...e non sa
quanto ne sia addolorato."
La voce era sempre uniforme, piatta ma Inuyasha aveva percepito un velo
di tristezza in lui. Allentò un pò la presa e lo
guardò più intensamente.
"Non mi basta che tu soffra per Rin, devi soffrire anche per me... e
per Kagome...io..."
Le lacrime incominciavano a pizzicargli gli occhi e si
maledì per la sua debolezza. A volte voleva essere come suo
fratello...imperturbabile. Lasciò Sesshomaru e se ne
andò. Non aveva più voglia di fare a botte con
lui, e nemmeno di prendersela con suo padre. Voleva solo sparire dalla
faccia della Terra. Voleva stare spento e sperare che tutto fosse solo
un brutto sogno, un brutto interminabile sogno.
*************************************************************
Eccomi qui miei adorati
lettori!
Mi siete mancati davvero
ma ho avuto un pò da fare e anche un calo d'ispirazione,
specialmente per il finale dell'altra fic ma l'aggiornerò
anch'essa presto!!!
Insomma dopo aver
scoperto il grande segreto di Sesshomaru come si evolverà la
storia? Lo scoprirete solo leggendo! ^^ (Come sono cattiva...ihihih...)
Ora il mio angolino risposte ai vostri commenti (p.s. 10 commenti per
l'altro chappy...che onore...! Quasi svenivo!Grazie mille!)
Bchan: Scusa
se non ho aggiornato presto però vi ho svelato il grnade
segreto...cosa ne pensi? Un bacio
Goten: ecco
qui il resto del capitolo e ti avviso che nel prossimo ci
sarà un grande gesto d'amore di Koga...che ti
farà felice...cosa sarà?^^
maryku:
Grazie per i complimenti, me onorata. E ora che ho risolto un
pò di dubbi cosa ne pensi? Spero ti piacca ancora...! Bacioni
MARTY_CHAN94:
Non posso dirti se torneranno insieme (se no che gusto
c'è?) però ti dico che anche io condivido il
fatto che Koga e Kagome non stanno molto bene insieme. Però
ho già avvisato anche Goten di una sorpresa di Koga...che
sarà mai?
Eternity_Marty: A proposito, scusate anche per il ritardo,
spero di essere più puntuale la prossima volta! Comunque
anche i vostri piccioncini hanno litigato...come farà
Sesshomaru con il suo caratteraccio a farsi perdonare? Ce la
farà? Chi lo sa?
Only_a_ Illusion:
che ne pensi del GSS? ihihihi Un bacio e grazie del commento!
robylee: a
volte le fic fanno miracoli...ma non sempre perchè
è duro da cambiare il carattere di Sesshomaru...speriamo
bene!!!!
krikka86:
Già, alcune caratteristiche ricorrenti dei maschi le odio
profondamente! Comunque non odio Koga, anzi mi fa molta tenerezza
però...per me per Kagome c'è solo Inuuuuuu!!!!^^
cri_91: ho
interrotto sul più bello perchè sono sadica ^^
Comunque grazie per la recensione...baci!
Jeppy: Mia
cara che lunga recensione! Grazie mille! Inizio col risponderti
sperando di non dimenticarmi nulla. La frase sul prinicipe è
mia...è un mio personale pensiero e mi fa piacere che ti
piaccia! Per Inu e Kagome ci sarà da penare è
vero...ma siccome la storia è un pò
autobiografica devi sperare che anche la mia vita sentimentale vada
bene per far si che si rimettano insieme...per ciò inizia a
sperare!!^^ Per la prossima fic, una promessa è
una promessa perciò in tuo onore ne scriverò una
romanticona strappalacrime...prepara i fazzoletti. Infine mi dispiace
molto per l'attesa però l'ispirazione per l'ultimo chappy di
"L'oscurità torna a mietere vittime" mi è mancata
molto perchè è molto complicato...però
arrivaerà presto....giuro!!!! Un bacione e continua a
seguirmi!!!
A presto
Vi voglio bene
*MeL*
|
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Capitolo 6 *** Cap. 6 - Colpi di testa ***
Colpi di testa
Capitolo 6 - Colpi di testa
Kagome era in camera sua. Seduta alla scrivania sfogliava il suo libro
preferito, 'Il famoso Samurai', ma con la mente era altrove.
Con la coda dell'occhio sbirciava involontariamente la foto sul
comodino, l'unica che non era riuscita a togliere, e sospirava.
Ritraeva Sesshomaru, Rin, Inuyasha e lei al mare, durante la loro
vacanza alle penisole di Hatsumi e Chita.
Loro erano diventati un quartetto molto affiatato in passato.
Uscivano sempre insieme, avevano fatto quella vacanza
memorabile, avevano passato il Capodanno da soli nella casa di Rin in
montagna, avevano passato insomma gioie e dolori. Ora Kagome non
riusciva a credere che fosse tutto finito, che ognuno avesse preso la
propria strada...
Era più di una settimana che nè Rin e
nè lei parlavano ai
rispettivi ex-ragazzi. Kagome ci era abituata in fondo ma Rin lo mal
sopportava. Era veramente a pezzi, la sua vera prima crisi con
Sesshomaru. Inutile cercare di consolarla o di prometterle che
tutto si sarebbe aggiustato. La sua solita solarità, la
sua allegria e la sua spontaneità avevano lasciato il posto
ad
un assordante silenzio. Neanche Sango, con le sue varie e
disperate avventure amorose, era riuscita a restituirle un
pò di
vita.
Il telefono squillò interrompendo i suoi sospiri.
Lupus in fabula.
Era proprio Sango, alle prese con un suo nuovo dilemma affettivo.
Kagome era già pronta a disconnettere il cervello e subire
passivamente un'ora di chiacchiere sconclusionate quando un nome la
riportò alla realtà.
"Non puoi capire cosa ha fatto oggi Miroku!" pigolò la sua
amica dall'altro capo del telefono.
'Miroku....'
Quel nome le
rimbalzò subito nella mente. Il migliore amico di Inuyasha.
L'amico per il quale lei passava sempre in secondo piano, l'amico per
il quale litigavano spesso, l'amico per il quale Inuyasha era diventato
una specie di teppistello. Sango avrebbe dovuto avere una buona ragione
per averle citato un nome tanto ostico ai suoi ricordi o stavolta
l'avrebbe uccisa...veramente.
"Beh, cosa ha combinato stavolta?" chiese sbrigativa
"Mi ha baciata!" confessò lei agitata.
Ok, almeno era una scusante più che valida.
"L'ho incontrato al supermercato. Lui come al solito faceva il
provolone e all'inizio non ci ho dato nemmeno peso, ma poi
improvvisamente mi ha cinto la vita con un braccio e mi ha baciato.
È stato tutto cosi immediato!" continuò sempre
più concitata mentre un'attonita Kagome cercava di seguire
le
fila del discorso.
"Quindi non hai nemmeno reagito?"
"Oh no... Sono ingenua si, ma non fino al punto d'ingnorare la
reputazione di quel deficente!" rispose sorniona "Gli ho dato uno
schiaffo, un sonoro schiaffo. Credo che anche la gente in fila alle
casse lo abbia sentito."
Rise e Kagome non potè far altro che seguirla in
quell'ilarità. A volte la sua amica era davvero
imprevedibile.
"Ha cercato di scusarsi....di provare a dire che era stato un gesto
involontario....bah, non ho lasciato nemmeno finire quella
marea di
scuse inventate. Ho girato sui tacchi e l'ho lasciato lì
come un
fesso a parlare da solo! So che lui e Inuyasha sono due cretini ma
fino a questo punto non lo credevo! Ops...scusa Kaggy-chan...non
volevo...."
cercò di giustificare l'offesa infelice al suo ex.
"Non preoccuparti...." la consolò lei "lo penso anche io che
sia
un vero idiota. Ora mi puoi scusare? È tardi e devo ancora
finire di studiare...ci vediamo domani mattina fuori scuola ok?"
"Ok amica! Ciao!" e si salutarono.
Kagome era più scombussolata di prima. Perchè
il pensiero di quel ragazzo non la lasciava in pace ma anzi
continuava a tormentarla ogni giorno di più?
Mise la testa tra le braccia e pianse...non ce la faceva
più...odiava la capacità umana di ricordare ogni
singolo
momento bello come se fosse successo il giorno prima. Era stanca di
ricordare. Voleva vivere.
***********************************************
Miroku camminava allegro e sorridente come al solito.
In fondo era una meravigliosa giornata di sole e il bel tempo lo
metteva sempre di ottimo umore...perchè le ragazze si
svestivano
e lui poteva vedere meglio le loro curve.
Era sempre stato un maniaco cronico o un "amante del sesso opposto"
come si definiva lui. Adorava assaporare i vari gusti della pelle delle
ragazze, il loro sapore sulle labbra, guardarle in quei loro occhi cosi
grandi e sinceri. Si, Miroku pensava che le donne fossero la miglior
medicina al mondo per l'umore.
L'opposto del suo amico.
Miroku non riusciva davvero a credere come Inuyasha, nonostante la sua
bellezza, non si addannava ad aumentare le presenze femminili nel suo
letto.
Già da ragazzino si era chiuso con Kagome e per tre anni
è stato fedele. Per carità, lui ammetteva che
fosse davvero una bella ragazza: sexy, attraente, simpatica,
generosa....tutte le migliori qualità. Ma al mondo
esistevano cosi tante ragazze che non provarne altre per Miroku era
equiparato ad un delitto.
Arrivò a scuola con questi pensieri quando intravide la sua
prossima preda.
Sango era appoggiata al muretto, fumava una sigaretta. Sicuramente
stava aspettando la sua amica Kagome.
Miroku non avrebbe mai pensato di provarci con Sango. Anche per un
pò di rispetto nei confonti dell'amico.
Però era scattato qualcosa. Era sempre stata una bellissima
ragazza atletica, formosa. Quando l'aveva vista al supermercato
però, per la prima volta con i capelli sciolti, mentre
sceglieva se prendere i biscotti al cacao o quelli dietetici, aveva
deciso che sarebbe stata sua.
Si era avvicinato dicendo due cavolate per iniziare la conversazione e
all'improvviso l'aveva baciata. Non sapeva neanche lui
perchè ma aveva un disperato bisogno di toccare quelle
labbra. E per lo stesso motivo, quella mattina, le si era avvicinato di
nuovo baciandola di soppiatto. Questa volta Sango rimase ancora
più sbalordita della prima, forse perchè dopo
quello schiaffo smisurato non si sarebbe mai immaginata che Miroku
avrebbe ritrovato il coraggio di riprovarci, e per questo il ragazzo
riuscì ad assoparare meglio quelle morbide e dolci labbra.
Sango si staccò appena capì cosa stava succedendo.
Guardò il ragazzo con uno sguardo tra l'irato, il sorpreso e
il confuso.
Lui sorrideva tranquillo, come se il gesto appena compito fosse
abitudianario e familiare.
Lei cercava di trovare delle parole abbastanza forti ma in bocca non
riuscivano ad arrivare nemmeno la più elementari.
Quando si riprese lui era già entrato a scuola lasciandola
l' come una demente.
Perfetto. Sango contro Miroku 1-1. Doveva escogitare un piano per poter
effettuare il sorpasso.
*****************************************************
Non riusciva a crederci.
Era proprio fuori dal mondo.
Era inconcepibile dopo poteva arrivare la stupidità di certe
persone.
Quella mattina Kagome invece era di pessimo umore. Ma davvero nero.
Un autista di autobus davvero stupido era riuscito con una manovra ad
incastrarsi in una viuzza impedendo cosi il suo arrivo a scuola. Ora
correva per riuscire almeno ad arrivare in seconda ora. In fondo si era
svegliata alle 6 per andare, tanto valeva provarci.
E poi voleva maggiori spiegazioni da Sango. Perchè ora quel
mezzo pervertito di Miroku voleva proprio lei? Proprio adesso?
Aveva il fiatone corto e le gambe che le dolevano. Era rossa in volto
ed era sicura che fra poco sarebbe stramazzata al suolo. Per questo non
vide una ragazza che usciva dal bar e ci andò a sbattere
contro. Provacando ad entrambe una rovinosa caduta.
"Mi dispiace, ero di fretta e non ti avevo vista!"
Cercò di scusarsi mentre si alzava da terra. Ma si
bloccò non appena capì contro CHI era andata a
urtare.
Kikyou era già in piedi di fronte a lei che si scrollava
l'ultima polvere e terra di dosso. Il volto contorto in una piccola
smorfia di disgusto.
"Già...non sei proprio capace a fare nulla"
Fu la sua risposta piccata e per niente sorprendente.
Si erano sempre un pò odiate. Erano perennemente in
competizione. Ma da quando le aveva soffiato il ragazzo, Kikyou era
davvero diventata più vanitosa e insopportabile.
"Scusami tanto se ti sono venuta a sbattere contro principessa!!!"
Urlò Kagome nei suoi confronti. Il suo umore nero la
spingeva ad alzare le mani ma fortunatamente la ragione era ancora
pienamente attiva.
"La prossima volta dirò al mio navigatore satellitare di
avvertirmi se nei dintorni c'è una zoccola!!!"
Ok, aveva esagerato. No, esagerato era un eufemismo. Aveva davvero
straripato!
Mentre la sorpassava spedita e decisa, Kikyou la guardava immobile,
senza una qualsiasi sorta di emozione in viso.
"Non credere che finisca qua ragazzina."
Fu la sua unica espressione. La voce era gelida, distante, altezzosa. A
Kagome provocò non pochi brividi sulla pelle ma
continuò per la sua strada, decisa e incazzata come non mai.
Adesso sapeva che aveva scatenato una guerra ma quella mattina
non le importava. Non le importava nulla.
******************************************
Scusate per l'assenza e
per il capitolo corto ma ho davvero una marea di impegni e poca
ispirazione.
Vi ringrazio davvero
tantissimo! Tutte queste recensioni mi fanno immensamente piacere ed
emozionare. Vi giuro che dal prossimo capitolo cercherò di
essere all'altezza di tutti i commenti positivi e complimenti che ho
ricevuto!
Grazie in particolar
modo a:
Jeppy
picci 1989
krikka86
Only_a_Illusion
Eternity_Marty
MARTY_CHAN94
Goten
Bchan
robylee
maryku
Spero continuerete a
seguirmi e a commentare. E nel prossimo chappy vi
ringrazierò anche adeguatamente.
Vi voglio bene
Un bacione e un abbraccio
*MeL*
|
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Capitolo 7 *** Cap. 7 - Redenzione ***
Redenzione
Capitolo 7 -
Redenzione
Non sapeva se era più incazzata per aver fatto
irrimediabilmente
tardi a scuola, per essersi scontrata verbalmente e fisicamente con
Kikyou o per il fatto che Sango le avesse mandato un messaggio
per
dirle che il Pervertito l'aveva baciata di nuovo.
Fatto stà che era incazzata.
Tornò a casa come una furia, ringraziando mentalmente che i
suoi
genitori lavorassero tutto il giorno e non sarebbero stati fra i piedi
se non prima delle cinque.
Provò a studiare per recuperare almeno il tempo perso ma
nulla.
La sua mente non ne voleva proprio sapere di concentrarsi.
Il sangue le
ribolliva nelle vene, il fumo le usciva dalle orecchie.
Va bene che non le era mai stata simpatica ma il suo sguardo non le
era piaciuto. Puro odio e gelosia. Ma che cosa voleva da lei? Con
Inuyasha era finita da un pezzo perchè allora odiarla in tal
modo? Certo, non erano mai state grandi amiche, se per questo
nemmeno conoscenti, ma non erano mai
nemmeno arrivate ad uno scontro cosi duro.
Per lei se lo poteva tenere
quel coglione bastardo!
'Che cosa ci faccio io
con uno che non sa nemmeno riconoscere la verità da una
bugia bella e buona?'
Passò la giornata rassettando la cameretta e la casa,
cercando
qualsiasi occupazione materiale che la tenesse lontana da pensieri
omicidi e di distruzione di massa.
Perciò quando squillò il citofono rimase
piacevolmente
sorpresa da quell'inaspettato contrattempo. Andò ad aprire
la
porta ma ciò che vide non fu altrettanto piacevole.
Qualsiasi cosa che fosse anche minimamente riconducibile a Inuyasha non
era piacevole. Figurarsi suo fratello.
"Che cosa ci fai tu qui?"
Gli chiese scorbutica.
"Si grazie, mi accomodo volentieri."
Disse prima di entrare. Ignorandola completamente andò in
salotto e si sistemò sul divano, accavallando le gambe e
incrociando le braccia al petto. In fondo era stato molte volte in
quella casa ma un simile comportamento Kagome non lo avrebbe sopportato
ulteriormente.
"Cosa vuoi?"
Chiese ancora più acida, svettando di fronte a lui con
sguardo
assassino. Aveva deciso che tutta la rabbia accomulata durante il
giorno l'avrebbe sfogata contro di lui, tanto data la sua indifferenza
non ne avrebbe sofferto più di tanto.
"Riconquistare Rin."
La frase cosi secca e netta spiazzò per un secondo Kagome
che
rimase impalata a fissarlo a bocca aperta, cercando di comprendere se
avesse sentito
bene o il tutto era solo frutto della sua fervida immaginazione.
"Sei la sua migliore amica. Tu e Sango sapete tutto di lei. Saprai
anche che cosa devo fare per riaverla di nuovo con me."
La scrutava con sguardo autoritario e deciso. Sesshomaru parlava poco
ma quando lo faceva sapeva essere convincente e persuasivo. Inoltre i
suoi occhi penetranti e ghiaciali sapevano indagare nella tua anima e
farti sentire a disagio in ogni occasione.
"Io...non saprei"
Kagome avrebbe preferito affrontare mille altre volte Kikyou piuttosto
di trovarsi in quella situazione. Cosa poteva dirgli? Cosa poteva fare
per poterli riunire? Conosceva Rin da una vita ma lei non aveva mai
avuto problemi sentimentali, solare com'era faceva subito amicizia e
rare volte era stata sul punto di litigare con una persona. Come
avrebbe voluto avere il suo carattere...invece lei era portata al
litigio...sopratutto con...
Cancellò quei pensieri che la portavano sempre ad Inuyasha e
si
concentrò su Sesshomaru. Lui la fissava impaziente, il piede
martellava sul pavimento e i capelli sciolti era immobili a
incorniciarli il viso. Era davvero inquietante.
"Potresti...ma certo, potresti portarla al lago, lei adora il lago, e
poi c'è quel ristorantino sulla costa che fa benissimo il
suo
piatto prefertito e naturalmente dovresti ordinare il dolce, il mont
blanc ne va pazza però è solo un'idea...potresti
fare
altre mille cose e..."
Sesshomaru la bloccò con una mano alzata, si alzò
lentamente sempre mantenendo un severo contatto visivo e poi si mise di
fronte a lei.
"Grazie, ottima idea."
Tre parole. Nulla più. Kagome ringraziò i Kami
per
averla folgorata con quell'idea improvvisa e sprovveduta. Si
accasciò sul divano non appena Sesshomaru varcò
la porta di casa senza nemmeno salutarla. Ormai ci era abituata.
Doveva riposarsi ora. Quel ragazzo aveva il potere di stressarla a
portarla
allo sfinimento. Ma come diavolo faceva a sopportarlo Rin ventiquattro
ore su ventiquattro?
***********************************
"Ti prego!"
Occhi da cerbiatto.
"Ho detto di no!"
Occhi scuri e quasi indispettiti.
"Ma cosa ti costa?"
Sguardo ammaliante e conturbante.
"Fa come ti pare allora! Basta che non rompi più le scatole!"
Sguardo rassegnato e incazzato.
Erano cinque minuti che Sango tentava di scollarsi di dosso quella
piovra umana...naturalmente senza risultato. Miroku quando voleva
sapeva diventare più appiccicoso di una piattola.
Chissà
perchè voleva accompagnarla a casa poi... Lui si mise
sorridente
al suo fianco e trotterellava fischiettando un motivetto allegro.
Doveva ammettere però che era davvero uno strano
tipo.
Interessante. 'Ma
che vado a pensare?' Doveva assolutamente
togliersi dalla testa l'immagine di Miroku Kazaana prima di diventare
una sua nuova preda. Già c'erano stati due baci rubati che
non
avrebbero assolutamente dovuto ripetersi.
"Sei fidanzata?"
Chiese lui a bruciapelo con un sorriso finto a trentadue denti. Cosa
voleva? Scoprire se aveva campo libero o no? Sango decise di rendere le
cose molto difficili.
"Sto uscendo con Eichi. Sezione F. Un gran bel ragazzo, non so se lo
conosci."
Rispose sorniona, guardando di sottecchi il ragazzo che però
sembrava non aver incassato il colpo.
"Certo che lo conosco!" disse tranquillamente "Gioca a calcio nella mia
squadra. Un'ottima promessa dello sport."
La conversazione non andò oltre. Proseguirono per alcuni
metri in
silenzio. Poi Miroku si bloccò di colpo e la
guardò
intensamente.
"Ricordati che per me niente è impossibile. Ciao Sanguccia,
ci rivedremo presto!"
Infine scomparve dietro l'angolo lasciandola lì a rimuginare
sulle sue ultime emblematiche parole. Ma cosa voleva da lei?
Perchè niente è impossibile? Doveva vederci
chiaro....molto più chiaro...
************************************
Kagome era ancora un pò scovlta dagli avvenimenti
di oggi.
Si stava preparando per uscire con Sango e Rin. Nella mente un turbine
di pensieri non la lasciavano in pace dalla mattina. Però
stasera si sarebbe divertita.
Finalmente una serata tra amiche, finalmente una sera senza problemi,
pensieri e guai.
Solo divertimento.
C'era una festa in un locale vicino a casa sua.
Non vedeva l'ora di scatenarsi un pò. Bere e ballare, ecco
la missione della serata.
L'alcool è la soluzione a quasi tutti i problemi della vita.
Aveva scelto un abitino nero scollato che le risaltava il fisico. Forse
lo risaltava anche troppo.
Ma in fondo se ce lo aveva perchè mai non doveva metterlo in
mostra?
Raggiunsero il locale che era quasi pieno, la gente era in fila per
entrare, tutti infreddoliti per colpa del leggero venticello e degli
abiti mini indossati.
Anche le ragazze si misero in coda, preparandosi ad attendere minimo
venti minuti e congelarsi quando una voce familare a tutte e tre le
fece voltare.
"Anche voi qui? Ma guarda un pò che coincidenza!"
Miroku stava attraversando la strada nella loro direzione, era molto
bello fasciato in dei pantaloni neri e una camicia bianca aperta sul
petto. Il classico playboy. Ma ciò che sconvolse di
più
erano i due angeli costudi al suo fianco. Inuyasha e Sesshomaru.
"Amiche....sapete che siamo fritte vero?"
Scherzò Sango cercando di smorzare la tensione che si era
creata
in pochi secondi ma le sue due amiche sembravano come cadute in trance.
Guardavano i tre ragazzi arrivare e il loro pensiero era solo uno:
addio serata dedicata al divertimento. Dovevano trovare una via di
fuga.
"Potremmo far finta di avere un'impegno urgente!"
Propose Rin, ma l'idea non ebbe successo. Non ebbero tempo di avere
altre illuminazioni che Miroku era arrivato a loro seguito a ruota dai
due fratelli.
"Ma guarda...stavolta vostro padre non vi ha proibito di venire qui, in
un posto cosi poco altolocato?"
La freccetta tirata da Rin colpì in pieno il bersaglio
perchè Sesshomaru e Inuyasha si guardarono a vicenda in
tralice
come a cercare conforto l'uno nell'altro.
"Non credo che dobbiamo inizare una serata cosi bella con delle battute
cosi acide. Perchè non entriamo tutti insieme? Il buttafuori
è un mio amico, ci metteremo un attimo."
Esclamò Miroku per poi dirigersi verso l'entrata. Sembrava
l'unico di buon umore all'interno del gruppo.
Kagome si avviò verso di lui e Sango, seguita a ruota da
Inuyasha.
"Posso parlarti?"
Gli chiese sottovoce.
"Certo. Non ho mai detto che non puoi parlarmi."
Rispose lei, forse un pò troppo acida. Lui le si
parò
davanti e con un fil di voce le confessò il suo amore.
"Ti amo...Kagome."
La ragazza non poteva credere ai suoi occhi. Cosa gli era passato per
la testa? Cosi davanti a tutti? Mentre lui era ancora fidanzato
ufficalmente con Kikyou?
E ora?
**************************************************
Ciao a tutti!
Lo so....ultimamente sto
sempre in un
ritardo pazzesco ma ragazzi...la mia vita sentimentale si sta
complicando non poco...altro che fic...aiuto!!!!
Comunque...vi ringrazio
per tutte le
letture e i commenti...siete davvero adorabili! E chi se lo sarebbe mai
aspettato per una mia fic....GRazie infinite. Come al solito vado di
corsa però voglio ringraziare i miei fedeli
commentatori...senza
di voi che farei?
Jeppy:
Cara
mia recensitrice preferita! Come vedi le cose tra i nostri sei ragazzi
si stanno smuovendo! Ma quello che si da più da fare
è
Miroku dato anche che Sango non è una ragazza facile da
conquistare...scopriremo poi perchè! E Inuyasha? Nel
prossimmo
chappy sarà moooooolllltooo......indaffarato! Vedremo! Un
bacio!
E sempre mille grazie per il commento!
Moonflower:
Grazie
dei commenti...mi hai fatto davvero emozionare! Sono contenta che la
mia fic ti piaccia cosi tanto e spero di non deluderti.
Cercherò
anche di aggiornare prima il prossimo chappy! Un bacio e ancora mille
grazie!!!
Bchan:
la
situazione è ancora un pò in stallo
però la serata si movimenterà presto....giuro!
krikka86:
Vedrai
nel prossimo capitolo Kikyou all'opera...per ora dovrai aspettare!
Comunque la battuta l'ho inventata io e ne vado fiera! ^^ Un bacio e
grazie!
pinkpanter_86: Grazie mille del commento!!!
picci
1989: Grazie
mille anche a te..sono lusingata. Spero che ti piaccia anche questo
capitolo anche se l'ho scritto un pò di corsa. Infatti
presto ci
sarà una bella litigata tra Inuyasha e Kikyou ma..non ti
anticipo nulla...un bacio!
robylee:
Questo
mette un pò meno agitazione ma spero ti piaccia uguale! Un
bacione!
lilysol:
Tranquilla...anche
io sto poco al computer e non posso aggiornare spesso. Comunque grazie
dei complimenti che dati da una scrittrice brava come te valgono
doppio! ^^ Bacini!
Eternity_Marty
e Marty_Chan94: Grazie
a entrambe per i commenti...siete davvero favolose. Scusate davvero se
vi faccio stare sulle spine! Ho mille idee intesta e poco tempo per
scrivere...me tapina! Ma voi continuate a seguirmi se potete ok? Un
bacione!!!!
Un bacio e perdonatemi per i ritardi,...mi impegnerò! Ciao
ciao la vostra pazza e confusa Mel!
|
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Capitolo 8 *** Cap. 8 - L'amore è una cosa meravigliosa ***
L'amore è una cosa meravigliosa
Capitolo
8 - L'amore è una cosa meravigliosa
Il suo cuore perse un battito.
I suoi occhi si persero nei suoi, cosi caldi e decisi.
Le sue gambe tremavano.
E il suo cervello, beh lui era andato per un momento in vacanza.
Non riusciva a credere alle sue orecchie nè tantomeno
riusciva a spiccicare mezza parola.
Lo guardava e basta.
Lui, dal suo canto, si vedeva che aspettava qualsiasi tipo di segno da
Kagome. E il fatto che lei non parlasse non lo rassicurava di certo.
Si avvicinò di più alla ragazza. Entrambi avevano
il
fiato corto per il respiro accellerato. Entrambi avevano paura di
parlare e dire qualcosa di sbagliato.
Tutti non volevano fare nulla....solo aspettare e vedere cosa
succedesse. Il mondo intero si era fermato. Tranne una persona.
"Ti avevo detto di stargli lontano!"
Kikyou si fece largo tra la folla quasi a spintoni. Il suo sguardo era
duro e freddo allo stesso tempo...avrebbe freddato chiunque.
Prese Inuyasha per mano e se la portò al petto. poi rivolse
il suo sguardo ad una Kagome ancora incredula e sbigottita.
"Cosa stavate facendo voi due cosi vicini? E tu Inuyasha
perchè non mi avevi detto che saresti venuto qui stasera?"
Inuyasha boccheggiava alla ricerca di risposte che naturalmente non
c'erano, o forse si ma erano troppo pesanti da poter affrontare.
Guardava Kagome di fronte a lui cosi vicina da poterla toccare ma cosi
lontana da lui... Avrebbe voluto gridare a Kikyou di andare a quel
paese per una buona volta, di lasciarlo in pace, di lasciarlo ritornare
da Kagome, di liberlarlo. E invece disse l'unica cosa che nessuno si
sarebbe aspettato di sentire.
"Hai ragione, mi dispiace ma Miroku mi ha convinto all'ultimo secondo a
venire qui. Andiamo a casa che è meglio"
Kikyou sorrise beffarda. In fondo aveva raggiunto il suo obiettivo:
separarli ancora una volta. Kagome finalmente avrebbe capito che era
lei che aveva il cuore di Inuyasha. Per sempre. Ignara del 'ti amo'
appena pronunciato dal suo ragazzo ad un'altra, si voltò
fiera e
prese la strada di casa.
Inuyasha guardò un'ultima volta Kagome con sguardo affranto.
Avrebbe voluto abbracciarla, sentire ancora il suo profumo, il suo
calore, la sua energia e invece ciò che sentiva era solo
dolore
e disperazione. Possibile che Kikyou avesse il potere di sottomerlo in
questa maniera? Tanto da non riuscire a esprimere i suoi sentimenti?
Possibile che non riuscisse a ribellarsi?
"Mi dispiace."
Era flebile, sommeso, sfumato, impercettibile a qualsiasi orecchio
umano ma non a quello di Kagome. Non aveva la forza
di guardarlo.
Se lo avesse fatto tutte le sue barriere sarebbero cadute, tutta la sua
forza sarebbe svanita di colpo e lei sarebbe tornata sua...per una
volta ancora. E questo non sarebbe dovuto accaddere. Si
voltò
anche lei nella direzione opposta e prese a camminare in una direzione
immaginaria che nella sua mente era il punto più lontano da
Inuyasha e lo zombie. E quella maledettisima, cretina, ignorante Kikyou.
Avrebbe voluto spaccare il mondo per dimostrare la sua rabbia, per
sfogarsi, per ritornare la fredda e insensibile Kagome di poche ore fa.
E invece, per colpa di un solo, piccolo e inutile 'ti amo' era ricaduta
in un caos infinito.
Incurante delle grida dei suoi amici, proseguì per la sua
strada, prendendo a calci tutto ciò che incontrava sul suo
cammino.
Non avrebbe pianto.
Non stavolta.
Non se lo meritava.
Non aveva combattuto per lei.
Aveva preferito arrendersi a Kikyou.
E lei allora non si sarebbe arresa a lui.
Il 'mi dispiace' poteva ficcarselo dopo più gli piaceva.
******************************************
"Kagomeeeeee....Aspettami!"
Il corpo di Sango incespicò su quello di Miroku.
"Lasciala andare."
Le disse semplicemente. Lei guardò il suo volto calmo e
pacato. Possibile che non si fosse reso contro della situazione?
"Ma quel mongoloide del tuo amico l'ha illusa! Ci sei o sei andato a
fare un giro? Devo aiutarla!"
Continuò a gridare lei inutilmente. Miroku non si spostava
dalla sua ubicazione, impedendole di raggiungere l'amica. Sango si
stava cominciando a spazientire. Come si permetteva quel bellimbusto a
decidere per lei?
"Ora l'unica cosa che potresti fare per lei è lasciarla sola
a riflettere e a raccogliere le idee....fidati."
Il suo tono era cosi conciliante che per un attimo Sango si fece
ammaestrare. I suoi occhi blu cobalto riuscivano a riscaldare anche
l'animo più irrequieto. Miroku la prese delicatamente per un
braccio e la condusse mansuetamente nella discoteca affollata senza che
la ragazza potesse replicare alcunchè. Sesshomaru e Rin li
seguirono a ruota senza aprire bocca. Anche lei però era
abbastanza agitata. Anche se ciò che era successo tra
Inuyasha e Kagome per lei era in secondo piano dato che doveva
sopportare una vicinanza cosi stretta con il suo ex. E non ci riusciva
affatto. D'altronde Sesshomaru non la aiutava. Non aveva spiccicato una
parola e il suo comportamento era più che gelido: polare.
Si, esatto un piccolo orso polare. E nemmeno poi tanto piccolo dato che
la superava in altezza di quasi dieci centimetri. E questo aumentava il
suo senso di inferiorità e impotenza.
"Sei bellissima stasera."
Le sussurrò lui all'orecchio per poi ritornare serio e
freddo.
"Sicuro di quello che dici o devi chiedere conferma a tuo padre?"
La battuta le uscì dalla bocca senza che potesse fermarla.
Non voleva essere cosi acida con lui ma quello che aveva fatto ancora
le vorticava nella testa e la attanagliava di dubbi. E se anche lei non
fosse stata ricca di famiglia come Kagome? Lui l'avrebbe amata lo
stesso? O avrebbe seguito il consiglio del padre e l'avrebbe lasciata
stare? E se magari non l'avesse nemmeno frequentata?
"La smetti con questa storia? È vero, ho fatto un errore, un
grosso errore. Però io ti amo Rin e non voglio perderti per
questo."
La musica era alta nel locale ed erano costretti a parlare ravvicinati
per poter sentire. Rin sapeva di essere diventata rossa come un
peperone. Voleva fare la dura ma sapeva che il suo corpo la stava
tradendo.
"Vieni con me...."
Senza dire altro la trascinò via, fuori dalla confusone, nel
silenzio ovattato dell'aria aperta. Arrivarono alla macchina e la fece
salire.
"Dove stiamo andando?"
Chiese lei mentre chiudeva la portiera. Naturalmente non ottenne
risposta. Va beh, ci aveva provato almeno.
Sesshomaru guidò per un'oretta quando finalmente Rin
capì dove erano. Al lago. Lo splendido e grande lago. Il
bagliore della luna si rifletteva in quel maestoso specchio d'acqua
creando giochi di luce ambrata. Il silenzio era quasi assordante. Il
lontananza qualche timido gufo bubolava al limitare del boschetto che
si estendeva ai piedi della collina. Tutto era magico e ammaliante. Rin
guardava rapita dal finestrino qualche cigno che fluttuava sull'acqua
inventando scie immaginarie dietro di sè.
"Ti piace?"
domandò lui guardando la sua faccia estasiata.
"Moltissimo."
Rispose lei senza staccare lo sguardo. Sesshomaru questa volta aveva
proprio azzeccato. Forse, era riuscito a farsi perdonare.
************************************************
"Ecco, anche Rin mi ha abbandonata. Possibile che devo rimanere sempre
io quella fregata?"
Erano da cinque minuti che Sango imprecava in tutte le lingue contro le
sue amiche. Per un motivo o per un altro era sempre lei quella che
lasciavano da sola. E per giunta in balia di un maniaco depravato. Che
stava ritornando al tavolo con due bicchieri in mano pieni di un
liquido marroncino, evidentemente rum e coca. Perfetto. Con una bella
dose di alcool forse sarebbe riuscita a rendere quella serata un
pochino migliore.
"Sei ancora pensieriosa?"
Miroku le si sedette accanto e le porse il bicchiere che lei prese e
bevve avidamente. Il sapore dell'alcool le scese forte in gola
provocando un pò di bruciore. Ma già si sentiva
un pochino meglio. Diede un'altra sorsata e poi guardò il
suo interlocutore. Bello era bello. Simpatico anche. Ma non poteva
andare con lui. Non con la fama che si portava dietro.
"Già...ma ora mi sento bene."
"Vuoi andare a ballare?"
Le propose sornione lui. Lei valutò a fondo la situazione.
Avrebbero ballato molto ravvicinati...però era venuta
lì per divertirsi no? E se non ballava che divertimento era?
Avrebbe sempre potuto tenerlo a debita distanza.
"Avanti non pensarci cosi tanto...in fondo l'amore è una
cosa meravigliosa, perchè non buttarsi?"
Continuò lui convincente.
"Perchè no?"
Disse scolandosi l'ultimo sorso del drink.
Si avventarono sulla pista da ballo e cominciarono a scatenarsi. Era
anche un bravo ballerino. Non gli mancava nulla. E tenerlo a debita
distanza non era poi cosi un gioco da ragazzi come lei si era
immaginata. Ben presto si trovarono a ballare sensualmente e molto
appicciati. I loro corpi si muovevano simultaneamente a ritmo della
musica senza fermarsi un secondo. L'alcool incominciava a fare il suo
effetto rendendo il tutto un pochino più piccante. Sapeva
che avrebbe dovuto fermarsi per non peggiorare le cose ma il suo
cervello non ne voleva sapere di dire al corpo di bloccarsi e
allontanrsi da quell'ammasso di muscoli e testosterone.
E il bacio non tardò ad arrivare.
Un bacio non propriamente casto, anzi del casto non aveva nulla.
Le loro labbra bravamo di più, il collo, la spalla il
braccio. Le lingue erano come impazzite nel loro gioco di cercarsi e
trovarsi ripetutamente.
Sango si perse in quelle calde sensazioni e in quel gioco proibito.
Ma non sapeva che quella sera avrbebe osato di più.
********************************************
Il telefonino squillava vibrando nell'oscurità della camera.
Kagome allungò un braccio fuori dalle coperte alla sua
ricerca.
Quando rispose la voce era ancora impastata e il cervello nella fase
rem. Ma quello che l'altro le disse lo capì perfettamente.
"Kagome! Devi correre all'ospedale! Inuyasha....ha fatto un incidente!
Corri!"
Sesshomaru era agitato, in una maniera in cui Kagome non lo aveva mai
sentito. Corse come un fulmine all'armadio pensando che c'è
sempre un risveglio peggiore del precedente.
************************************************************
Carissimi lettori e
lettrici eccomi qui con l' aggiornamento: il capitolo numero otto!
Spero di
non avervi deluso e di non essere troppo in ritardo stavolta!
Ho cercato di regalarmi uno spazietto per aggiornare.
Ringrazio i miei mille e
passa lettori...ma come fate a essere cosi in tanti a farvi piacere la
mia fic? Siete davvero splendidi e come ovvio grazie ai miei
affezionati recensitori! Siete anche voi un appiglio per la mia
speranza e per la mia voglia di aggiornare. Senza di voi sarei persa!
Per questo che ora passo a ringraziarvi di persona!
Jeppy: non perdere mai la
speranza....aggiorno in ritardo ma aggiorno!!! ^^ E poi lo
sai che le tue recensioni sono sempre le più aspettate e le
più gradite anche perchè mi riempi sempre di
com'plimenti...come faccio a non essertene grata? ^^ Mi dispiace che
hai dovuto aspettare un pochino per l'aggiornamento ma spero che tutte
queste novità nel capitolo ti abbiano accontentata! Continua
a seguirmi...ormai ci conto! Un bacione!
maryku: Grazie anche a te dei
complimenti...ne sono sempre lusingata. Come vedi Kikyou ce l'ha con
Kagome proprio per Inuyasha, non vuole perderlo e si saprà
poi perchè...E nel frattempo i due fratelli ne faranno di
tutti i colori...specialmente Inuyasha l'eterno indeciso! Un bacio...
Kade: Ecco l'aggiornamento pronto
pronto. Spero sia di tuo gradimento! ^^ Grazie per la recensione!
picci
1989: Come
vedi Kikyou non è stata per nulla buona buona e
Inuyasha....si fa sempre odiare per la sua indecisione...ma come fa?
krikka86: Grazie per i tuoi consigli e la
tua recensione...spero che questo capitolo ti abbia chiarito un
pò di dubbi...almeno un pò....un bacione
Eternity_Marty: Ragazze siete sempre le
migliori! Le vostre recensioni mi mettono il buon umore! Mi scuso
ancora per il fatto che mi faccio un pò desiderare con
l'aggiornamento ma dovete portare pazienza..non ho molto tempo!!! ^^
Grazie a entrambe! Bacioniiiiiiiiii!!!!! p.s. per marty....certo che
continuo a seguire la tua fic...mi piace un casino!^^
Bchan:
I miei
finale sono sempre un pò...tagliati...! Ma un pò
di suspance ci vuole no? ^^
Moon_flower: Grazie della recensione...spero
che ti sia piaciuto anche questo...kiss!
robylee: beh, nella vita è
cosi...un problema dietro l'altro...e cosi anche qua...ma certi
problemi,hai ragione, fanno proprio ridere!!! ^^
Goten: Grazie del commento! Comunque
Inuyasha a volte fa cose avventate...devi aspettarti di tutto! ^^
E ora aspettate il
prossimo capitolo...sapremo cosa è successo a Inuyasha!
Un bacione a tutti
*MeL*
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Capitolo 9 *** Cap. 9 - Avvicinamenti lontani ***
Avvicinamenti lontano
Capitolo 9 -
Avvicinamenti lontani
Corse.
Non seppe quanto corse quella notte.
Corse per cercare i suoi vestiti.
Corse per andare a prendere la macchina.
Corse per le strade di Tokyo.
Corse per trovare parcheggio.
Corse per salire le scale dell'ospedale.
E poi, finalmente si fermò.
Ma iniziarono a correre le lacrime.
Lui era lì, immobile. Solo il lento alzarsi e abbassarsi
dell'addome. Silenzioso.
Alcuni tubi uscivano dal suo ventre per concludere la loro inesorabile
corsa attaccati ad un temibile e ferroso macchinario.
Il suo viso deturpato da alcuni lividi e altre escorazioni.
Il braccio destro ingessato.
Di Kikyou nemmeno l'ombra.
"È sotto sedativi."
Sentenziò Sesshomaru alle sue spalle. Appoggiato al muro
guardava nel vuoto.
Kagome annuì con la testa e si mise seduta accanto a
Inuyasha.
Vederlo cosi inerme, privo della sua solita vivacità data
dalla testardaggine e dall'orgoglio, le strappava il cuore.
Gli accarezzò delicatamente una guancia, constatando che era
molto fredda e poi riprese a guardarlo.
"L'hanno operato per fermare l'emorrargia interna. Se supera la notte
stiamo a buon punto."
Kagome annuì nuovamente a Sesshomaru. Le parole non volevano
proprio saperne di voler uscir fuori. Aveva un sacco di domande da fare
ma forse le avrebbe rimandate al giorno dopo.
Con più calma.
Si accucciò accanto al suo corpo. Una morsa le stringeva il
cuore....Possibile che una persona posso stare tanto male?
Vederlo sofferente in un letto d'ospedale faceva
riafforare
tutto l'amore e la passione che un tempo aveva provato nei suoi
confronti...
Come avrebbe voluto in quel momento poterlo stringerlo forte a
sè...potergli parlare e perchè no? Poter
litigare...Quelle belle e sane litigate che erano diventate il pane
della loro relazione.
Adesso avrebbe voluto anche una di quelle...
Senti una leggera pressione sulla spalla. Si voltò e vide
Sango
in piedi accanto a lei, e poco pi dietro Miroku parlottava serio con
Sesshomaru.
"Stai tranquilla...andrà tutto bene..."
Sentire quelle parole...i singhiozzi ripreso stavolta più
forti
e convulsi. Sango l'abbracciò e stettero cosi per molto
tempo.
Voleva sapere che davvero sarebbe andato tutto bene...che davvero
Inuyasha avrebbe riaperto gli occhi...che davvero avrebbe potutro
parlare di nuovo con lui...
Dirgli che gli mancava...
***************************************
Le ore passarono e silenziosa come un gatto arrivò la
mattina e
con essa il via vai dei medici, il trambusto dell'ospedale e il vociare
della gente.
Kagome si destò di malumore. Si guardò intorno ma
non aveva sognato.
Lui era ancora lì...vivo. Forse era ancora più
pallido di qualche ora prima ma respirava.
Si girò indietro a guardare Sesshomaru e sorrise. Un sorriso
di
vera e pura gioia. Lui di rimando fece una piccola smorfia.
Kagome fu lo stesso felice, sapeva che era tutto ciò che si
poteva aspettare da lui.
Ma era contenta. Inuyasha aveva superato la notte. Era fuori pericolo!
Ma quello che successe dopo le fece gelare il sangue.
La porta si aprì e come una furia entrarono i genitori di
Inuyasha accompagnati dalla piccola Rin che andò
immediatamente
ad abbracciare Sesshomaru.
"Oh povero figlio mio! Guarda cosa ti hanno fatto!!!"
Izayoi si precipitò al suo capezzale mentre Inu no Taisho,
in
tutta la sua maestosità, si fermò a parlare con
il figlio
per sapere le ultime novità.
Nessuno la degnò anche di un solo piccolo sguardo.
"Ci siamo precipitati appena abbiamo saputo. Ma un'aereo prima delle
cinque era impossibile da trovare figliolo"
Si scusò Inu per il ritardo. Kagome
sbuffò...anche quando
il figlio ha più bisogno di loro, si trovano sempre in
viaggio
per qualche affare.
Finalmente si voltò nella direzione della ragazza e rimase
impassibile nel guardarla.
"Ah, ci sei anche tu. Mi dispiace ma non ti avevo notata."
'Certo...'
pensò Kagome 'non
mi avete mai notata. Sono cosi insignificante che anche a due
centimentri sono invisibile per lei.'
Ma non pronunciò quelle parole, non aveva la forza per
litigare in quel momento.
Abbassò lo sguardo e non disse nulla.
Stava per uscire dalla stanza quando qualcosa la bloccò.
"Ma Kikyou come sta tesoro? Lei sta bene almeno?"
Izayoi aveva posto questa domanda al figlio che tardava nel rispondere.
"Kikyou?"
Kagome guardò immediatamente Sesshomaru negli occhi e per la
prima volta vide imabarazzo. Lui scostò subito lo sguardo e
si
concentrò sulla risposta.
"Lei è in coma mamma. Non sanno se ce la farà."
Kagome non poteva credere alle sue orecchie...e anche ai suoi occhi.
Sesshomaru aveva omesso questo piccolo particolare. Aveva omesso che
anche Kikyou si trovava in macchina con lui. Che anche Kikyou era in
pericolo di vita.
"Ma c'era anche lei con Inuaysha?"
Chiese ingenuamente Rin.
Sesshomaru annuì.
"Guidava lei"
Sapeva cosa poteva scatenare questa affermazione in Kagome ma prima o
poi l'avrebbe dovuto sapere.
La ragazza controllò i suoi istinti. Sarebbe corsa nella
stanza
di quella troietta e l'avrebbe uccisa con le sue mani se non si
trovasse già in coma.
Guardò ancora una volta Inuaysha pensando a come lei lo
avesse ridotto.
Poi aprì la porta e se ne andò senza nemmeno un
saluto.
Nessuna meritava nulla.
Tutti l'avevano tradita.
**************************************
Era passata ormai più di una settimana dal fatale incidente.
Inuyasha si era ormai ristabilito completamente.
Kagome appena poteva lo andava a trovare in ospedale.
Sempre quando non erano presenti i suoi genitori.
Non aveva voluto più parlare con Sesshomaru...nè
con
Rin...nè con Sango e Miroku, meno colpevoli ma sempre
complici.
Ok..forse esagerava. Cioè, lei sapeva che stava esagerando.
Sconvolta com'era per l'incidente di Inuyasha, se gli avrebbero anche
detto che stava con Kikyou e lei era in coma forse ci sarebbe rimasta
secca.
Kikyou...
Non ci poteva ancora credere.
Non era riuscita ad andare a trovarla. Non ce l'aveva fatta.
Inuyasha si.
Aiutato dal padre che lo sorreggeva ci era andato. Più di
una volta.
Non avevano parlato dell'incidente. C'era come una specie di muro tra
loro. Parlavano molto ma sempre del più e del meno. Mai di
cose importanti...quelle erano tabù.
Kagome non sapeva che fare...voleva parlargli della sera
dell'incidente, del suo ti amo inatteso, del fatto che gli
mancava...che anche lei spesso rimpiangeva il fatto che si erano
lasciati cosi bruscamente.
Poi però pensava a Kikyou...non poteva farlo. Non era giusto
nei suoi confronti. Lei non avrebbe potuto fare niente per rimanere con
Inuyasha perchè era in coma.
Kagome si sentiva in impasse.
Non poteva muoversi in nessuna direzione. Poteva solo andarlo a trovare
e fare buon viso a cattivo gioco.
Prima o poi le acque si sarebbero mosse da sole e lei avrebbe agito di
conseguenza.
****************************************
Era stanca.
Davvero stanca.
Tutto per colpa di Miroku.
E dell'alcool, soprattutto dell'alcool.
Aveva bevuto troppo quella sera ma era impossibile fermarsi.
Ballavano e bevevano.
Bevevano e ballavano.
E poi...
Veramente non se lo ricorda molto bene.
Si ricorda solo che Miroku aveva ricevuto una chiamata da Sesshomaru
per avvertirlo dell'incidente avuto da Inuyasha.
E lei si trovava nel 'suo' letto.
No, non nel 'suo proprio'. Nel 'suo' di Miroku.
Ma ricordarsi come ci era finita no. Ma poteva sempre immaginarlo.
Anche perchè era nuda.
Completamente.
A ripensarlo ancora era rossa di imbarazzo.
Lei, che lasciava i ragazzi dopo il primo bacio, si era ritrovata nel
letto del più pervertito della scuola. Senza nemmeno
ricordarselo.
E ancora in quel momento non ne avevano parlato, surclassato
l'argomento dagli eventi drastici.
Si guardò intorno. Miroku parlava con Inu no Taisho con
senerità. In fondo era come un padre per lui dato che
Inuyasha e Miroku erano praticamente cresciuti insieme.
'Però
è molto bello...' appena formulata la frase si
maledì.
Ma cosa andava a pensare?
Non poteva innamorarsi di Miroku Kazaana.
Assolutamente.
'Se non è
già successo...'
Si maledì ancora una volta ed uscì dall'ospedale.
Un pò d'aria fresca fa sempre bene.
******************************
Eccomi qui...non ci
posso ancora credere...ho aggiornato puntualmente...anzi...sono in
anticipo di un giorno!!!!
Sono felice
perchè quando rispetto le mie scadenze mi sento in pace con
me stessa e nei vostri rispetti ^^
Inoltre spero di aver
saziato un pochino la vostra curiosità.
Vado di fretta
perchè ho una cena imminente fra un'ora e mi devo
preparare....cioò vuol dire doccia, capelli, trucco,
vestiario..non ce la farò mai ^///^
Volevo ringraziare i mie
fedeli lettori...e i mie fedeli recensitori...ovvero:
-Marty_Chan94
-maryku
-picci 1989
-Blackvirgo
-Goten
-robylee
-Kade
-Moon-flower
-Bchan
-krikka86
-Jeppy
Grazie tantissimo di tutte queste recensioni...è anche
merito loro e delle cose che scrivete che mi viene la voglia di
aggiornare...in anticipo! Non so davvero come dirvi grazie, per
questo...
vi darò delle piccole anticipazioni che riguardano: una
svolta nella relazione di Sango e Miroku, la scelta di Inuyasha non
molto condivisa, e un dialogo tra Inu no Taisho e...
Se volete scoprirlo ci sentiamo la settimana prossima!
Continuate a recensire mi raccomando! Fatemi sapere come procede la fic!
Un bacio
*MeL*
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Capitolo 10 *** Cap. 10 - Fra la vita e la morte ***
Fra la vita e la morte
Capitolo 10 - Fra la vita e la morte
Non ci poteva credere.
Assolutamente no.
La guardava attraverso il vetro ma non la vedeva.
Il suo cervello era incentrato su una sola e unica parola.
Coma e a susseguirsi stato vegetativo.
Profondo stato di incoscienza.
Sembrava addormentata, ma non potevano destarla in alcun modo.
I medici però erano abbastanza ottimisti e confermavano che
c'erano molte possibilità di un possibile risveglio.
Kikyou era giovane, il trauma non era stato dei peggiori e una buona
cura poteva guarirla.
Continuava a guardarla mentre Inuyasha entrò da solo nella
stanza.
Si avvicinò lentamente e le accarezzò i capelli
con fare dolce.
Le si stringeva il cuore a vederlo cosi triste, ma non poteva fare niente per lui in questo senso.
Gli era stata accanto il più possibile, aveva fatto le
notti
in bianco per accudirlo, gli aveva portato tutto ciò di cui
aveva bisogno ma ora doveva farsi da parte.
Si sistemò i capelli in una coda alta, si
stropicciò gli
occhi rossi di sonno e si avviò verso l'scita dell'ospedale.
Sarebbe stato difficile dormire ma doveva farlo o sarebbe svenuta da un
momento all'altro.
Camminava a testa bassa con le testa immersa fra i suoi pensieri quando cozzò
contro un altro corpo.
'Maledizione Kagome!
Vuoi stare più attenta quando cammini???'
"Buongiorno Kagome!"
Il suo timbro tonante e baldanzoso eccheggiò per l'atrio
incutendole timore. Alzò la testa per incrociare quegli
occhi
fieri e profondi, tanto simili a quelli di Inuyasha e allo stesso modo
tanto diversi.
Alcuni brividi le percorsero veloci la schiena procurandole un
pò di freddo.
Forse il letto questa mattina avrebbe dovuto aspettare ancora un
pò.
"Buongiorno signor No Taishio."
Rispose a denti stretti. Un sorriso forzato comparse sul suo volto.
Fece per aggirarlo ed andarsene ma Inu a quanto sembrava non aveva
intenzione di lasciarla andare.
"Ho notato che sei stata molto accanto a mio figlio."
Continuò frapponendosi fra lei e l'uscita. Kagome continuava
a
guardare quelle porti scorrevoli come la sua salvezza. Ma erano troppo
lontane. Si arrese e decise di stare al suo gioco.
"Già...mi sembrava il minimo che io potessi fare..."
Disse recuperando un pò di autostima che immancabilmente
andava
a farsi friggere di fronte a quell'uomo cosi imponente e importante.
Non per altro era un nobile e in aggiunta proprietario della
maggior parte degli immobili presenti a Tokyo.
"Ti sei mai chiesta se mio figlio fosse felice della tua presenza?"
Kagome rimase per un'attimo interdetta da quella domanda. Cosa ne
poteva sapere lui se Inuyasha fosse contento o no? Da quello che si
ricordava non erano mai stati legati profondamente ed era
già
tanto se Inuyasha gli raccontava cosa aveva mangiato...stava diventando
irritante.
"Beh, non mi pareva cosi scontento signore. Inoltre non gli ho mai
imposto la mia presenza. Se non mi voleva poteva benissimo mandarmi
via."
Esclamò decisa. Un piccolo rossore comparve sulle sue
guancie di
solito color della neve e l'adrenalina cominciò a
montare
nel suo corpo.
"Te lo posso dire io ragazzina. Lui ama Kikyou e te...beh, non sei cosi
importnate come credi. Devi lasciarlo vivere. Non può
frequentare una di cosi bassa classe, ha delle
responsabilità
lui. Vedi di lasciarlo stare. È un'avvertimento, se persisti
dovrò passare alle maniere forti."
Il tono initimidatorio e lo sguardo truce avrebbero intimorito chiunque
ma non Kagome in quel momento. Era cosi furiosa e sdegnata che avrebbe
insultato anche l'imperatore se fosse stato presente, figurarsi un
simile pallone gonfiato come Inu no Taisho. Non pensava che esistessero
ancora persone che dessero importanza alla classe sociale piuttosto che
ai sentimenti. A quanto pare si era sbagliata. Enormemente.
"Lei è solo un vigliacco signore. E sa cosa ci faccio del
suo titolo nobiliare?"
La rabbia aveva completamente oscurato il lato logico del suo cervello.
Avrebbe voluto ucciderlo lì seduta stante.
Lo guardò con disprezzo cercando degli appellattivi conformi
al
pezzo di deficente quale era. Poi decise che era meglio non aver
proprio a che fare con gente come lui.
"Invece di pensare ai soldi e alla classe sociale pensi alla
felicità di suo figlio."
Puntualizzò prima di scomparire dietro le porte a vetri.
Inu no Taisho sospirò.
Gli dava fastidio fare la parte del cattivo.
Sua moglie lo raggiunse a passo spedito. E dire che lui stesso aveva
sposato una contadina. E quanto era bella.
Izaoy fasciata in un tailleur beige gli baciò una guancia
alzandosi in punta di piedi e gli prese dolcemente la mano.
"Sei proprio sicuro di volerla allontanare da nostro figlio? Mi pare
veramente innamorata caro."
Propose lei guardando Kagome uscire a passo svelto dall'ospedale.
"Se non fosse per quell'affare gli avrei già
proposto le
nozze con Inuyasha. Ma Naraku non mi permetterebbe di mandare a monte
tutto. Il matrimonio tra Inuyasha e sua figlia Kikyou gli
frutterà un bel pò..."
Rispose pensoso alla moglie mentre si avviavano per le scale.
***********************************************
Sango guardava il soffitto da un bel pò oramai.
Eppure non le andava di fare nulla. Completa apatia.
Avrebbe dovuto studiare, mettere in ordine la cameretta,
portare a spasso la sua fedele micetta Kirara.
Ma per il momento stava lì, a pensare a lui.
E a quel dannato messaggio che le aveva inviato.
-Vogliamo svagarci un pò stasera? Che ne dici di andare in
quel
pub nuovo che hanno aperto? Ho voglia di stare un pò con
te...-
'Ho voglia di stare un
pò con te'
Quelle poche parole la tormentavano e non le davano tregua. Cosa voleva
significare? Era nato davvero qualcosa fra loro due in questi giorni?
All'inizio pensava che era stata soltanto una nottata di sesso. Una
notte che non avrebbe dovuto esserci. Perchè lei aveva
promesso.
Lo aveva promesso al padre.
In punto di morte.
Non sarebbe mai andata con nessun uomo se non fosse stato quello con
cui poi si fosse sposata.
E lei fino ad adesso l' aveva mantenuta.
Nonostante ormai avesse diciott'anni compiuti non si era mai spinta
oltre il bacio con i ragazzi. Per questo li cambiava spesso, per non
affezionarcisi e dover poi soffrire.
Ma con Miroku era scattato qualcosa e si era lasciata andare. Si era
spinta oltre.
E ora?
In teoria l'avrebbe dovuto sposare prima o poi.
Rise. Una risata isterica.
Non ce lo vedeva proprio Miroku sull' altare.
Figurarsi. Un libertino come lui sposato. Con dei figli magari.
Bah.
Sarebbe uscita. Almeno si sarebbe reso conto delle vere intenzioni del
ragazzo.
Kirara miagolò dal fondo della stanza e con passo lento si
avvicinò alla sua padrona.
'Hai ragione
Kirara...meriti una bella passeggiata...'
Sango si alzò di malavoglia e uscì dalla camera
con al
seguito la micetta trionfante, contenta dell'uscita tanto attesa.
La ragazza prese il cellulare e scrisse la sofferta risposta a Miroku.
*****************************************************
Kagome camminava piano, soppesando ogni minimo passo.
Di lì a poco sarebbe entrata nella sua stanza e avrebbe
dovuto confessargli che non sarebbe più andata a trovarlo.
Gli esami erano vicini e avrebbe usato la scusa dello studio. Sapeva
che sarebbe parsa stupida e insensata ma non riusciva a trovare altre
possibili motivazioni...oltre naturalmente al fatto di avere un padre
stupido e insensibile.
Ogni volta che ripensava alla conversazione avuta il giorno prima con
Inu no Taisho il sangue le andava al cervello e non riuciva
più a pensare ragionevolmente.
Sospirò trovandosi di fronte alla porta della stanza di
Inuyasha e con un moto di coraggio abbassò la maniglia.
Lui era seduto sul letto e guardava annoiato la finestra.
Si girò lentamente al rumore della porta che si apriva e
rimase felicemente meravigliato alla vista di Kagome.
Era andata lì ogni giorno dall'incidente.
Gli era stata accanto e gli aveva fatto compagnia.
Gli aveva portato ogni ben di Dio da mangiare e ogni tipo di svago: dai
libri, alla musica, ad un lettore dvd.
Era stata magnifica.
E non aveva nominato nemmeno una volta Kikyou...o il giorno
dell'incidente...
E ora...come avrebbe fatto a dirglielo?
"Kagome...sono felice che tu sia qui..."
Disse mentre lei si avvicinava silenziosamente al letto.
C'era qualcosa che non andava.
Il suo volto non era raggiante e solare come tutte le altre volte che
era andata a trovarlo.
Era spento e triste. Come se qualcosa la turbasse.
"Dovevo dirti qualcosa di importante ma non mi sembra che tu sia
dell'umore giusto..."
Cominciò a dire ma lei lo fermò sollevando una
mano.
"Anche io devo dirti una cosa...credo che non passerò
più a trovarti...sono rimasta indietro con lo studio...e
sai che fra poco ci sono gli esami..."
Pronunciò queste parole senza mai guardarlo negli occhi, ma
fissa sulle sue mani che giocavano frettolose a rincorrersi sul suo
grembo. Era nervosa ma cercava con tutta se stessa di non
dimostrarglielo.
"Tutto bene Kagome? mi sembra che tu..."
"È tutto ok Inuyasha...Ma parla...cosa avevi di tanto
importante da dirmi?"
Chiese, felice di poter cambiare argomento tanto in fretta.
"Io...ecco...forse non è il caso adesso..."
Cominciò a balbettare lui, in netta difficoltà.
"Forse è una delle ultime volte che posso passare a
trovarti...è meglio se me lo dici ora..."
Rispose lei, sempre fissa a guardare le mani contorcersi. Avrebbe
voluto gridare al mondo l'ingiustizia impostagli da Inu no Taisho ma
sarebbe stato inutile.
"Io...io..."
Inuyasha prese quel poco coraggio rimastogli, e decise che sarebbe
stato meglio per entrambi.
"Io tia amo Kagome...ma non posso lasciare sola Kikyou. Non ora. Per
questo ho deciso di rimanerle accanto fino almeno alla sua completa
guarigione..o alla sua morte....non ti chiedo di apsettarmi...sarebbe
egoista...quindi qualsiasi cosa tu vorrai fare sarà la
più giusta...mi dispiace per averti fatto soffrire..."
Kagome non ascoltava più. Le era crollato per una seconda
volta il mondo addosso.
Lui l'amava?
Lui credeva di amarla?
Però rimaneva accanto a Kikyou...
Era giusto...però perchè le lacrime le
pizzicavano cosi tanto gli occhi?
Indietreggiò e in pochi secondi, senza rispondere nulla a
Inuaysha , era fuori dalla camera, correndo per le corsie degli
ospedali....Corse per le strade di Tokyo come una forsennata...tavolta
eprò invece di correre verso il suo amore, correva il
più possibile lontano da lui.
Si ritrovò non so come sotto casa di Sango e lei era
lì, a passeggiare insieme a Kirara.
Si buttò tra le sue braccia e pianse tutte le lacrime che il
suo corpo poteva permetterglieli.
Sango ricambiò con foza l'abbraccio e cercò di
consolarla, immaginando già il dolore che l'amica stesse
provando.
***********************************
Ciao a tutti...sono
riuscita ad aggiornare in tempo nonostante vari e sfavorevoli episodi
familiari.
Sono contenta dei
commenti e delle letture che mi lasciate ogni volta...rimango sempre
stupita e lusingata...non me li merito...^////^
Comunque...cosa ne
pensate di questo capitolo? Molti di voi avranno indovinato...Ma nel
prossimo vedremo molti colpi di scena...quindi non mancate al nostro
appuntamento ^^ Non vi darò tregua...
Ora l'angolo dei
ringraziamenti di Mel:
Jeppy:
Amo e
ripeto AMO i tuoi commenti cosi lunghi e dettagliati...sono sempre
meravigliosi! E poi i tuoi complimenti mi fanno arrossire anche se
fanno sempre tanto tanto piacere. Come vedi il nostro Inuyasha ha fatto
la scelta tanto odiata...e ora? Vedrai vedrai...Comunque sono contenta
che la fic che ti ho dedicato ti sia piaciuta...ero molto in ansia del
tuo commento...un regalo non sempre è ben accetto e
chissà...sto già preparando un abbozzo del
seguito...forse riuscirò a continuarlo ^^ Un bacio e alla
prossima *MeL*
picci
1989: Grazie
del commento...e come vedi..sto cercando per voi di essere
puntuale...Bacioni
Marty_Chan94: Spero di aver soddisfatto la
tua curiosità con questo chappy....Un bacione enorme e
grazie della bellissima recensione!
lilysol:
Grazie dei
complimenti!!! Sono lusingatissima...E inoltre avevi azzeccato..Inu no
Taisho ha parlato con Kagome..che cosa ne pensi? Un bacio e alla
prossima
Moon_flower: mi riempi sempre di
complimenti...non li merito! ^^ Comunque ecco qui il nuovo capitolo? Ti
è piaciuto? Un bacione
Kade:
Purtroppo
non è stato con Sesshomaru ma il nostro bel principe
avrà una parte attiva nel prossimo chappy...quindi non
perderlo!!!!
Krikka86: Ecco a te il nuovo
capitolo...purtroppo per ora Inuyasha ha scelto Kikyou...purtroppo...
Bchan:
avevi
ragione purtroppo...!!!! Inuyasha ha scelto kikyou...
Maryku:
piano piano
le cose si aggiusteranno...speriamo!!! (sono cattiva....ihihih) ^^
Goten: Grazie per i complimenti e per
la recensione! Un bacio
Blackvirgo: sono contenta che la mia fic ti
piaccia cosi tanto...ti ringrazio per gli appunti e ti posso dire due
cose: per il fatto di rimettersi in una settiamana ti assicuro che dato
che è successo al mio ex ragazzo e ti posso dire che dopo
una settimana era già rimesso e l'avevano traferito in
reparto; invece per il fatto delle visite hai ragione...non
è possibile entrare ma ho cambiato un pò il fatto
per adattarlo alla storia....mi scuso con tutti! ^^ Grazie del commento
e dei consigli...spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!!!
Bacini
Alla prossima settimana
Un bacione
*MeL*
|
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Capitolo 11 *** Cap. 11 - Where are you? And I'm so sorry.. I cannot sleep, I cannot dream tonight... I miss you... ***
Where are you? And I'm so sorry... I cannot sleep, I
cannot dream tonight... I miss you...
Capitolo 11 -
Where are you? And I'm so sorry...I cannot sleep, I cannot
dream tonight...I miss you...
Sesshomaru camminava tra i rumori e la gente con il suo solito
cipiglio.
Odiava la confusione, specialmente quando era incazzato. E lo era
spesso.
Stavolta però Rin non centrava nulla...
Aveva litigato con suo padre.
Ed era intenzionato a fare giustizia.
Non che lui si fosse mai considerato un paladino della giustizia.
Anzi.
Ne aveva combinati di casini in vita sua specialmente per il suo
carattere scontroso e freddo.
E aveva anche fatto soffrire il fratello.
Ok, se lo meritava. Inuyasha era sempre cosi stupido, non usava mai il
cervello nelle cose che faceva e sbagliava in continuazione.
Però aveva una piccola sensazione alla radice del suo cuore.
Pietà? Dispiacere? Sensi di colpa?
Scacciò via quei pensieri assurdi dalla sua mente.
Sesshomaru
non poteva pensare di aiutare il fratello per puro piacere di farlo.
Lo stava facendo solo per ristabilire un equilibrio che lui stesso
aveva rotto mesi prima.
Allora perchè non credeva lui per primo a questa futile e
fragile scusa?
Non voleva ammettere a se stesso di poter compiere un'azione buona?
Eppure Rin credeva in lui, l'aveva sempre fatto e continuava a farlo
nonostante il modo in cui trattava tutto e tutti.
Arrivato di fronte all'ospedale osservava l'entrata come se fosse la
porta per l'inferno.
Ora non era più tanto sicuro di volerlo fare.
Inuyasha aveva scelto.
Ora era felice accanto a Kikyou...era impegnato nell'aiutarla a guarire
e Kagome...e Kagome era sparita dalla sua vita per sempre.
Perchè riaprire una ferita appena rimarginata? Ma
se non
fosse del tutto rimarginata e rimanesse lì, a creare
infezione
giorno dopo giorno?
Avanzò con passo sicuro e deciso nell'androne, le parole del
padre che ancora gli rimbalzavano in testa.
Flashback
Sesshomaru e Rin si
trovavano a casa del primo e si apprestavano ad andare all'ospedale.
"Sesshomaru andiamo o
facciamo
tardi!!!...casomai vedo se vuole venire anche Kagome, è
tantissimo che non viene a trovare Inuyasha!" disse in preda alla sua
solita euforia.
"Non credo che Kagome
abbia più cosi tanta voglia di venire..."
La voce del signor Inu
no Taisho comparve come al solito dal nulla, seguita a ruota
dall'apparizione dell'uomo alto e robusto.
"Come fai a saperlo?"
A Sesshomaru non era
piaciuta nè l'entrata in scena del padre, nè il
suo tono cosi sicuro e forte.
"Beh, pura e semplice
intuizione Sesshomaru, derivante dall'osservazione dei fatti. Inuyasha
sta con Kikyou."
Spiegò calmo
e placido, accomodandosi sul divano e accendendosi un sigaro.
Sesshomaru lo
osservò ed era
sempre più convinto che suo padre centrava qualcosa. Si era
ancora intromesso nella vita del figlio.
"Hai allontanato Kagome?"
Chiese disponendosi di
fronte a lui.
Inu no Taisho lo
guardò in
maniera dura, non sapeva se dirgli la verità o meno.
Sesshomaru
era sempre statao il più sveglio fra i suoi due figli. non
ci
avrebbe messo molto a scoprirlo.
"Ho fatto quello che un
padre dovrebbe fare per il futuro dei suoi figli."
Rispose continuando a
fumare.
Sesshomaru
guardò Rin che si
trovava ancora sulla soglia della porta del salotto. Con un cenno della
testa la invitò ad uscire e lasciarli soli, cosa che lei,
impaurita, fece subito. Preferiva sempre dileguarsi nelle liti tra
Sesshomaru e suo padre. Erano terribili.
"Non mi dire che l'hai
fatto ancora!"
Urlò il figlio "Ci hai provato una volta, coninvolgendo
anche me
e non ci sei riuscito! Ora ci hai provato di
nuovo...papà....quei due si amano...! Non riuscirai a
separarli
per sempre!!!" Continuò tutto di un fiato
"Beh, anche se non ci
riuscirò...ci proverò..."
Adesso si era alzato
anche Inu no
Taisho e fronteggiava il figlio svettando dalla sua altezza imponente.
Ma Sesshomaru non si lasciava spaventare cosi facilmente. Specialmente
era arrabbiato e il cervello smetteva di ragionare, lasciando spazio
solo alla collera.
"I soldi...i soldi...e
il potere! A
te interesaa solo questo! Maledetti te e Naraku! Plagiate la vita dei
vostri cari solo per una stupida alleanza!!!"
"Come ti permetti? Io vi
salvo dalla
bancarotta cretino! Se non ci sarà questo maledetto
matrimonio,
potreste dire addio a tutto...Naraku si prenderebbe tutto!!!"
Fine Flashback
'Naraku si prenderebbe
tutto....'
Lo odiava....dal primo giorno che suo padre
glielo aveva presentato aveva capito che tipo di uomo meschino e
crudele fosse.
Mentre saliva le scale dell'ospedale i ricordi continuava ad
accavallarsi l'uno sull'altro, facendolo tremare di rabbia.
Era entrato nelle loro vite solo per rovinargliele e Sesshomaru aveva
giurato a se stesso che gliel'avrebbe fatta pagare.
"Ciao Inuyasha"
Suo fratello era steso sul letto intento a leggere un libro.
Alzò un sopracciglio in maniera assonnata, rispondendo al
saluto
del fratello con un cenno della mano.
Posò il libro sul tavolo e si posizionò meglio
seduto sul letto.
"Come mai questa visita fuori orario?"
Chiese incuriosito, anche se da una parte era felice di avere
compagnia, seppur quella del fratello.
Sesshomaru lo guardò serio, prese una sedia e gli si sedette
di
lato. Cercò dentro di se una maniera decente per poter fare
affrontare la verità a Inuyasha. Ma non c'era.
"Nostro padre....ha detto a Kagome di non frequentarti più
perchè tu devi sposarti con Kikyou..." Guardò la
reazione
di Inuyasha ma non ci fu risposta. Il fratello continuava a guardarlo
come se stesse guardando un film, come se quelle parole non lo
riguardassero. "Lo ha fatto perchè con il vostro matrimonio
noi
avremmo Naraku dalla nostra e potremmo continuare a vivere nella
ricchezza. L'ho scoperto solo ora e ho pensato che avresti dovuto
saperlo. " Sesshomarù si alzò e con
passo lento ma deciso si avviò verso l'uscita. Il suo dovere
per il momento er terminato.
"Aspetta"
La voce del fratello lo raggiunse ben presto. Aveva un tono tra il
deluso, l'amareggiato e il rabbioso. "Che cosa dovrei fare adesso?"
Appariva come una supplica alle orecchie di Sesshomaru. Quest'ultimo
senza voltarsi nemmeno rispose che non erano affari suoi e se ne
andò.
Doveva ametterlo, avrebbe aiutato volentieri suo fratello ad uscire
indenne da questa situazione e a raggirare Naraku una volta per tutte
ma lui si era già intromesso troppo nella sua vita
sentimentale. Era arrivato per Inuyasha il momento di prendersi le sue
responsibilità.
*********************************************
Inuyasha la guardava da lontano senza farsi notare da nessuno.
Di lì a un'ora sarebbe stato dimesso e sarebbe tornato alla
vita di tutti i giorni mentre lei sarebbe rimasta lì dentro.
In un mese aveva compiuto passi da gigante ma i medici avevano
confessato che le probabilità per una completa e piena
ripresa si erano affievolite notevolmente.
"Kikyou...."
Mormorò, vedendola rispondere con un piccolo gesto del dito
ai continui tentativi di un medico di farla muovere. Vederla
lì...si sentiva in colpa.
Se forse quella sera non avrebbe dato retta a Miroku..
Sarebbe dovuto rimanere a casa! Sarebbe dovuto rimanere in camera sua a
studiare e non adnare a quella fottutissima e stramaledettisima
discoteca!
Sbuffò.
Continuare a ripeterselo mentalmente non avrebbe cambiato le cose.
Non gli avrebbe ridato la vita di Kikyou.
Era ancora fermamente convinto della sua scelta.
Non poteva abbandonare Kikyou proprio ora, proprio adesso che aveva
bisogno di lui.
Eppure...aveva un disperato bisogno di stare con Kagome,
di parlare con lei...
Ritnorò in camera e finì d preparare le ultime
cose. Guardò la camera e una piccola lacrima scese dal suo
occhio.
Non voleva ammetterlo ma sarebbe volentieri rimasto li.
Aveva paura ad affrontare di nuovo la realtà.
E magari rivedere Kagome a scuola tutti i giorni.
E fare finta di niente.
"Inuyasha? Sei pronto? Vogliamo andare?"
"Si papà...arrivo!"
Ma lo avrebbe fatto.
Almeno per il bene della famiglia.
***************************************
Kagome camminava lentamente continuando a osservare il terreno sotto i
suoi piedi.
Erano stati giorni terribili e la sua voglia di andare a scuola e
studiare era calata in modo impressionante.
Gli mancava lui.
E tanto.
Per questo quando lo vide in fondo alla strada dove abitata credeva in
un miraggio.
'Oh certo...adesso me lo
sogno pure!'
Eppure lui continuava ad essere li.
E Kagome si rese conto troppo tardi che in fondo...non era solo un
sogno.
"Ciao..."
Gli disse timidamente la sagoma di Inuyasha di fronte a lei.
Per poco Kagome non svenne dall'emozione.
*******************************************
Ed ecco qui
l'aggiornamento che tanto mi avete richiesto. Scusate so che sto in
ritardissimo sulla tabella di marcia ma con tutte queste cose da
studiare sto diventando matta!!!!!
Inoltre volevo postarlo
ieri ma ho riletto il
capitolo e non mi era piaciuto. Infatti ho tagliato una parte e ne ho
aggiunta un'altra. Spero però che il risultato sia ottimo lo
stesso.
Come vedete è entrato di nuovo in gioco
Sesshomaru...stavolta
però per riportare la calma...che naturalmente non
c'è
stata....^^
Grazie a tutti voi per tutte queste letture e per tutti i vostri
commenti...ancora non ci credo...Ma come fate a leggere i miei
capitoli??? ihihihh....
Jeppy: Che
dire mia cara dei tuoi commenti stratosferici? Mi piacciono troppo!!! E
poi mi fai ridere...cosa che amo! Comunque anche io ho pensato di farla
morire subito e nessuno ci pensa più...ma poi non potrei
soddisfare la parte più sadica di me e che gusto ci
sarebbe??? ^^ Devo farvi soffrire un pò. Purtroppo in questo
capitolo ho eliminato la parte dedicata a Sango e Miroku...non mi
soddisfava...ma ve la ritroverete nel next ok? Spero che questo vi sia
piaciuto! Un bacione e mille grazie!
AvinPhi:
è sempre una gioia avere recensitori nuovi! Quindi ti
ringrazio mille per il tempo che hai dedicato a me e alla mia fic!
Grazie per tutto! Un bacione!
picci 1989: Già...più
sonpo tristi e più piacciono anche a me, in fondo la vita
è sempre cosi ingiusta e triste con noi...tranne per
rarissimi e bellissimi momenti...un bacio
Moon_flower:
Anche io preferirei cosi...ma poi finirebbe la mia fic ^^
Quindil...vedremo cosa penserà la mia mente bacata ^^
maryku: Sono
contenta che ti sia piaciuto il capitolo e spero che tu gradisca anche
questo...cosa ne pensi? Un bacio
Bchan:
purtroppo non può non averli...e più avanti si
scoprirà anche perchè!
Krikka86: La
famiglia Idi Inu no Taisho purtroppo non è sana di
mente...speriamo in una cura collettiva ^^ Grazie della recensione!
Blackvirgo: Grazie
del tuo commento...infatti hai azzeccato subito che purtroppo Inuyasha
è pieno di sensi di colpa dovuto all'incidente e a
qualcos'altro che si saprà più avanti...Un
bacione!
Goten:
Purtroppo Inuyasha è un'idiota di prima categoria...ma
qualcosa si è smosso...
Lilysol: Carissima....il
tuo commento è stato graditissimo!! (E anche l'aggiornamento
della tua fic che naturalmente ho letto subito ed ora mi
accingo a commentare anche io!!^^) Comunque purtroppo Inuyasha
è pieno di sensi di colpa, per l'incidente e per lo stato di
Kikyou...ma ne parleremo più avanti, non voglio anticiparvi
nulla...ma cosa più importante....nel prossimo chappy
comparirà Naraku! E farà la sua porca figura
purtroppo!!! Grazie tantissimo per i tuoi complimenti che mi fanno
arrossire ogni volta! Grazieeeeeee!!! Un bacione
Ora vi saluto e vi rimando (spero!!!) a sabato per il prossimo
capitolo...
...con un Naraku incazzato nero, un Miroku confuso e una Kagome
disperata....!!!!
Un bacione!!
*MeL*
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Capitolo 12 *** Cap. 12 - Un discorso chiarificatore ***
Un discorso chiarificatore
Capitolo
12 - Un discorso chiarificatore
Inuyasha la guardava incantato bramando ogni sua parte del corpo.
Le era mancata come l'aria ed ora che ne respirava un pò la
bramava ancora di più...l'apnea era finalmente finita.
Lei si era fermata all'inizio della strada, gli occhi increduli fissi
su di lui, indecisa se scappare o rimanere lì a vedere cosa
il
destino aveva deciso per loro.
O semplicemente cosa Inuyasha aveva in mente di fare.
Però si sa, il destino è beffardo ed anche per
Inuaysha e Kagome non era ancora giunta l'ora di un chiarimento.
Koga comparve dietro le spalle del ragazzo dandogli una forte pacca
sulla spalla.
"Guarda un pò chi si rivede! Mi ero preoccupato a non
vederti
più in giro botolo! Adesso che sei di nuovo in circolazione
però, vedi di
stare a cento metri di distanza dalla mia bellissima ragazza ok?"
Il moro proseguì la sua strada per terminare davanti a
Kagome lasciandole lo stampo di un bacio sulle labbra.
Entrambi non sapevano cosa fare o dire. Solo Koga parve non accorgersi
dell'imbarazzo creatosi.
Kagome si lasciò prendere per mano e trascinare per un pezzo
di
strada...Guardò il viso affranto e sconsolato di Inuyasha ma
fece finta di niente e cercò di concentrarsi sul discorso
che il
suo ragazzo gli stavafacendo ma niente. Il suo cervello non ne voleva
sapere di collaborare.
"Puoi scusarmi un attimo Koga? Devo dire una cosa urgente a Inuyasha."
"Certo, amore! Ma se ci prova avvertimi ok?" disse lui
scherzando
mentre Kagome, senza nemmeno ascoltarlo si era avvicinata titubante al
suo ex ragazzo con lo sguardo basso.
"Ciao..." Pronunciò sottovoce, quasi per paura di poter
sbagliare qualcosa.
Il suo stomaco si era improvvisamente chiuso e Kagome malediva se
stessa e i suoi sentimenti. Perchè ogni volta che lo vedeva
gli
faceva questo effetto?
Pensava di essersene liberata in questo mese e invece ecco che le
farfalle allo stomaco si erano ripresentate, anche più
insistenti di prima.
"Io...ecco...mi sei mancata molto in questi giorni..." Cercò
di
esclamare Inuyasha ma quello che uscì dalla sua bocca furono
soltanto piccoli e incomprensibili mugugni. Esprimere ciò
che
sentiva non era mai stato il suo forte. E nemmeno il suo debole.
"Inuyasha...ormai mi sono arresa...lo so...non cercare giri di parole
inutili. Vuoi rimanere accanto a Kikyou no? E io proseguirò
la
mia strada con Koga. E questo quello che vuoi giusto?"
Inuyasha era confuso. Confuso come non mai in quell'ultimo mese.
Perchè continuare a soffrire?
Basta.
Non avrebbe più sofferto. E nemmeno lei. Era giusto cosi.
Ognuno
per la sua strada. Ognuno con la sua felicità. Ognuno con il
suo
ragazzo.
"Giusto...voelvo solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per
me...all'ospedale...ora torna da Koga o mi
fucilerà....Ciao..."
Le diede un leggero bacio sulla guancia che sapeva di aria fresca,
sapeva di un lungo e profondo sorso d'acqua dopo una forte arsura.
Si staccò troppo presto per i suoi gusti e
proseguì la
sua strada verso la scuola. Sarebbe stata una lunga giornata, era pieno
di interrogazioni e compiti in classe per recuperare. Sarebbe stata
un'altra lunga giornata senza Kagome.
***************************************
"Dimmi cosa è successo!"
"Niente..."
La ragazza appariva scocciata da quell'ennesima richiesta mentre il
moro socchiudeva i suoi occhi azzurri e non demordeva.
Sango camminava a passi lunghi ma non riusciva proprio a seminarlo.
Oramai era da più di un'ora che Miroku continuava a
domandarle
cosa avesse fatto ma lei non glielo avrebbe mai detto.
Cosa avrebbe potuto dirgli?
Che ogni volta che erano usciti insieme lei aveva toccato il cielo con
un dito?
Che con lui si trovava benissimo?
Che credeva ormai di essersi innamorata?
Ma...
Ecco la parte brutta.
Avrebbe dovuto sposarlo.
Cosi aveva promesso ai suoi genitori e cosi sarebbe dovuto essere.
Nè più nè meno.
Un matrimonio in piena regola.
Dato che con lui aveva perso al verginità, con lui avrebbe
dovuto passare il resto della sua vita.
"Ti prego...non posso rimanere con questo dubbio...sono giorni che sei
strana...non mi rivolgi la parola, non mi guardi nemmeno! Ho analizzato
tutte le possibili cause ma non me ne viene in mente nemmeno una! Non
guardo e non ci provo con un'altra ragazza da settimane! Sango?!?
Sango!?! Sei ingiusta!!!! " protestò verbalmente il ragazzo.
Ora
esagerava davvero!
Ma la ragazza non ascoltava più. Aveva deciso. Glielo
avrebbe
confessato, non ce la faceva a portarsi dietro questo fardello da sola.
"Ok...ti dirò cosa mi opprime."
Si fermò di colpo e lo guardò dritto nei suoi
occhioni celesti, ora tutti concentrati su di lei.
Perse un attimo il coraggio ma lo ritrovò subito, pensando
ai suoi genitori.
"Quando i miei morirono gli feci una promessa: non sarei andata a letto
con nessuno ragazzo tranne che con mio marito."
Guardò Miroku che però non ebbe nessuna reazione.
Contraccambiava lo sguardo con aria interrogativa, come se Sango avesse
detto una cosa totalmente assurda.
"Hai capito Miroku o sei deficente? Mi devi sposare!"
Esclamò con quanto fiato aveva in gola e Miroku si scosse
dalla sua precendete apatia.
Aveva capito bene?
Sposarla?
Solo per esserci andato a letto?
Era una cosa che non stava nè in cielo nè in
terra.
Se avrebbe dovuto sposare tutte le ragazze con cui aveva condiviso il
letto a quest'ora avrebbe creato il più grande
harem
esistente al mondo!!!
"Ma sei pazza? Ho solo diciott'anni e non credo che il matrimonio sia
la soluzione migliore!!! Siamo solo andati a letto Sango, non
mi pare tutta questa tragedia...o sei rimasta incinta?" Chiese
titubante, aspettando la risposta con un piccolo moto di ansia
crescente nel suo stomaco. Un bambino non era certo nei suoi programmi.
"Incinta? Sei pazzo tu! Certo che no!"
Rispose furiosa lei, al limite della pazienza. Possibile che non
capisse l'importanza di quella promessa?
Che fosse cosi insensibile?
"È solo che...." sospirò...Sarebbe stato inuitle
continuare a litigare con lui. Miroku era diverso da lei. Miroku era un
libertino chiassoso ed esuberante.
Miroku non capiva osa significava la lealtà verso qualcuno
che non c'era più.
Come aveva potuto pensare anche per un singolo momento di essere felice
con lui?
Come aveva potuto pensare che lui l'avrebbe sposata per onorare il
giuramento fatto ai suoi anni prima?
Non gli importava niente di lei e dei suo valori! Niente!
"Lascia perdere!" aggiunse con stizza "Non puoi
capire....sei...sei solo un mostro!" urlò prima di
allontanarsi di corsa da lui.
Miroku la guardò scappare senza riuscire a capirne il motivo.
Desiderava cosi tanto sposarsi?
Cosa le era successo?
L'avrebbe lasciata sola un pò, giusto il tempo di sfogarsi e
poi le avrbbe parlato.
Avrebbe chiarito questa situazione una volta per tutte.
**********************************************
"Mi dispiace molto per la vostra situazione signor Komori...e per
vostra figlia...Qualsiasi cosa io possa fare per rendermi utile la dica
pure..."
Inu no Taisho sedeva comodo nella sua grande poltrona di pelle nera
posizionata al centro del suo studio, fronteggiata da un'altrettanto
massiccia scrivania in mogano.
Di fronte, occupando una delle due poltroncine per gli ospiti, Naraku
fumava vistosamente il suo amato sigaro cubano. Il volto tirato e
stanco.
"Già...Una situazione molto incresciosa, molto..."
Soppesò l'ultima parola, mentre con una mano posava il
sigaro nel posacenere dorato. Tutto nello studio faceva bella vista di
sè e degli innumerevoli soldi con cui era stato comprato.
Naraku sbuffò.
Soldi che lui aveva dato a Inu no Taisho.
"Mi rincresce doverle fare questa domanda, ma suo figlio era con Kikyou
al momento dell'incidente vero?"
L'imponente uomo vacillò per un momento.
A vederlo da fuori sembrava quasi impossibile.
Messo k.o. da una stupida domanda fatta da un essere grande meno della
metà dell'uomo.
Eppure Inu no Taisho aveva paura, paura per sè e per la sua
famiglia.
Essersi messo nelle mani di Naraku era stato l'affare più
sbagliato della sua vita.
Aveva tutto ma poteva tornare benissimo dall'inferno da cui era rinato.
"Esattamente. Anche mio figlio è rimasto coinvolto
nell'incidente, ma fortunatamente se l'è cavata meglio."
Esalò in un respiro. Si guardò intorno.
Gli mancava l'aria.
Dove voleva andare a parare?
Non presagiva nulla di buono, ma stavolta non si sarebbe fatto mettere
i piedi in testa da quel vile.
"E sa qual'è stato il fatto da cui è scaturito il
tutto? Sa che mia figlia è molto brava nella guida, e
attenta..."
"Cosa vorrebbe insinuare?"
Inu no Taisho sbottò all'improvviso, alzandosi in piedi e
bloccando le parole del suo mentore.
Naraku rimase impassibile e seduto. Indifferente dal mettersi a
confronto in una prova fisica con lui. Consapevole della sconfitta.
Meglio combattere a parole dove lui era più tagliente e
sordido.
"Mio figlio non centra niente! Non è stata colpa sua! Lui
non guidava!"
"Quindi lei mi sta dicendo che è colpa di mia figlia se si
trova ridotta come un vegetale in un letto d'ospedale?"
Chiese meschino e sornione.
Inu no Taisho riflettè per un momento.
Da quella risposta sarebbe dipesa la sua vita.
Ebbene, voleva giocarsi il tutto per tutto.
"È colpa di chi era alla guida. E dagli accertamenti della
polizia so per certo che non era mio figlio."
Respirò profondamente mentre vedeva il sorriso ironico di
Naraku comparire sulle sue labbra.
"Naraku, non puoi giocare con le nostre vite come un burattinaio. Ora
basta. Ti devo molto, ma non la vita."
"Quindi tu, vile essere immondo, ti ribelleresti a me e al mio
incontrastato dominio?"
Inu assentì con la testa, rimettendosi a sedere di peso.
La pesantezza e la stanchezza dei suoi anni erano tornati a farsi
sentire improvvisamente e più forti di prima, insieme alla
consapevolezza della messa al bando da Tokyo di tutta la sua famiglia.
"Devo considerare il matrimonio annullato vero?"
Domandò lui alzandosi e avviandosi verso la porta.
"Così come devo considerare annullato te."
Aggiunse tetro chiudendosi il portone dietro di sè.
*******************************************
Ecco qui per voi pronto
(con un solo giorno di ritardo) il dodicesimo chappy di questa mia fic.
Vado estremamente di
corsa quindi non posso ringraziarvi adeguatamente quanto meritate.
Però voi
commentate lo stesso che nel prossimo aggiungerò il mio
solito angolino dedicato a voi!!!!
Cosa ne pensate?
Nel prossimo potrete
ammirare un nuovo avvicinamento tra Inuyasha e Kagome...che
però li porterà a litigare...(e come sbagliarsi
nd voi ^^ndme) ma sarà molto
intimo...Quindi per chi non ama scene piccanti astenersi dalla
lettura!!!! ^^
Ringrazio
però per le 100 recensioni raggiunte! Me con le lacrime agli
occhi vi saluta!
GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
100 BaCi
*MeL*
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Capitolo 13 *** Cap. 13 - L'amore conta ***
L'amore conta
Capitolo
13 - L'amore conta
Non ne sopportava l'idea.
Ma Sango era già in crisi grazie all'
insensibilità di
Miroku e negargli anche questo piacere sarebbe stata una tragedia.
E un bel due a matematica.
Ma non riusciva a farlo.
Si trovava già da due ore di fronte a quel portone e l'idea
di suonare e ritrovarselo davanti era assurda.
Sango però era stata perentoria: 'Non
tornare senza i suoi appunti! Lui è il più bravo
di tutta
la scuola in matematica! E so che a te non potrà negarli! '
E mai provare a contraddirla, diventava una iena.
Si aggiuatò i capelli dietro l'orecchio con fare abituale e
osservò l'enorme villa che si frapponeva fra lei e Inuyasha.
'Oh, avanti Kagome! Devi
solo chiedergli degli stupidi appunti!'
Suonò e aspettò trepidante che Kioto, la
cameriera che
lei, frequentando quella casa, conosceva molto bene, venisse ad aprire.
Ma inaspettatamente non venne lei a darle il benvenuto.
Inuyasha aprì la porta in soli pantaloni della tuta e un
piccolo asciugamano che gli cingeva il collo sudato.
Kagome perse per un attimo il battito del suo cuore.
Ma si fece forza, in fondo non era la prima volta che lo vedeva cosi no?
Erano stati fidanzati dannazione!
"Ti pare il caso di ricevere i tuoi ospiti in queste condizioni?"
Gli chiese scherzando.
Lui, dal suo canto, non si sarebbe mai aspettato di trovare dietro
quella porta proprio Kagome, dato che lo evitava ormai da un mese e
più.
"Io...non aspettavo ospiti" balbettò "E poi sono solo a
casa,
Kioto è di riposo, quindi dovevo per forza....ma lasciamo
perdere! Mi stavo allenando in palestra ma tu entra. Fai come fossi a
casa tua, tanto la conosci no?"
Kagome annuì ed entrò nell'immenso salone di casa
No Taisho.
Adorava quella casa in stile settecento francese. Era come fare un
piccolo tuffo nel passato. Niente era mai fuori ordine o pieno di
polvere. Tutto perfetto, lucidato e splendente.
Kioto era sempre stata un'ottima domestica nonostante avesse passato la
sessantina.
Si girò verso Inuyasha che nel frattempo si era accomodato
sul divano, cercando di riprendere fiato.
Ora l'imbarazzo crebbe in lei.
Si rese conto solo allora che erano soli, e lo sarebbero stati per un
bel pò.
"Ehm...io..."
Kagome non trovava le parole ma pensava che prima glielo chiedeva,
prima sarebbe uscita da quella casa e la tortura sarebbe terminata.
"Cioè...Sango..."
"Tranquilla..."
La rassicurò lui. I suoi occhi erano dolci. Kagome lo
osservò meglio e doveva proprio ammettere che in questi
pochi
mesi in cui non si erano frequentati la sua bellezza era a dir poco
aumentata.
Era più maturo e più...muscoloso.
"Come mai adesso fai palestra?"
Chiese, notando che quando stavano insieme, l'aveva sempre snobbata.
"Mi scarica i nervi, mi rilassa, tutto qui....Non che io ne vada matto.
Vuoi un pò d'acqua, succo, tè?"
Le offrì mentre si era già alzato per dirigersi
in cucina.
Lei rifiutò la proposta.
Si concentrò meglio sul suo petto nudo e
focalizzò le cicatrici non ancora rimarginate dell'incidente.
Doveva ancora soffrirne e lei era sconcertata da come invece lui si
mostrasse tranquillo e sereno.
"Ok, niente acqua. Allora dimmi...Qual'è stato il motivo che
ti ha spinta ad arrivare fin qui?"
Le sorrise e Kagome dimenticò tutto.
Dimenticò la sofferenza, il dolore e la solitudine di quei
mesi.
Dimenticò le litigate, la rabbia e la collera.
I suoi sorrisi le facevano queste effetto. La rendevano serena.
Lui la rendeva serena.
"Io...sono venuta qui...perchè Sango voleva i tuoi appunti
di matematica!"
Esclamò tutto di un fiato, abbassando la testa per
l'imbarazzo e per nascondere il rossore apparso sulle sue guance.
Lui rise a quella timidezza esagerata. E quella risata
contagiò anche la ragazza.
Si ritrovarono a ridere come due scemi per minuti interminabili.
"Ma certo che glieli posso prestare! Seguimi, li andiamo a prendere!"
Fu la sua risposta tra le risate.
Si addentrarono nel corridoio buio fino ad arrivare nella sua camera.
Era proprio come se la ricordava.
Grande, spaziosa, piena di libri e tecnologie varie. Un grande letto
sovrastava tutto al centro della stanza.
Mentre la porta finestra era aperta e lasciava
intravedere l'ampia terrazza con vista sul giardino e la
piscina.
Lui si avvicinò ad uno scaffale e prese un quaderno.
"Qui credo che ci sia tutto quello che vi può servire
all'esame. Se non capite qualcosa potete sempre chiedermelo."
Glielo porse, e come nelle scene dei migliori film romantici, le loro
mani si sfiorano per un attimo provocando in loro mille brividi e
sensazioni.
Kagome lasciò il quaderno che rovinò
rumorosamente a terra.
Nessuno dei due se ne accorse concentrati l'uno negli occhi dell'altra.
Fu lui che incosciamente fece il primo passo e chiuse la distanza fra
le loro labbra.
E tutto fu confuso da li in poi.
Kagome cercò di far ragionare il suo cervello che non voleva
proprio comandare al corpo di staccarsi da quel piacere sopraffino.
Era come un tuffo in acque sicure e conosciute.
Assaporare un gusto di gelato che ami ma che da troppo tempo non
mettevi sul tuo cono.
'Ok'
pensò Kagome 'Ora
allontanalo e fuggi il più lontando da lui.'
Ma non si era resa conto che le loro lingue già danzavano in
un ballo ritmato e dolce.
Le loro mani vagano sui corpi accaldati cercando di sfiorare ogni
millimetro di pelle libera.
La camicetta bianca di Kagome in pochi attimi fu sul pavimento a far
compagnia al quaderno ormai dimenticato.
Inuyasha baciò l'incavo del suo collo, compiendo con la
lingua
mille cerchi e mozzicando delicatamente quel lembo cosi delicato e
morbido.
Lei si abbandonò a quella beatitudine e lui la
trasportò di peso sul letto, facenodola sdraiare.
Ora le loro menti erano impegnate solo in quel lento intrecciarsi di
corpi.
Kagome sfiorava quel petto cosi turgido e sudato, cercando di scendere
sempre più giù e togliere finalmente l'ultima
ostruzione
dei pantaloni.
Lui ansimava mentre guardava Kagome perdersi nell'appagamento dei sensi.
Pochi secondi e i loro corpi erano liberi dagli indumenti e nudi si
sfregavano, cercavano il contatto, volevano fondersi l'un l'altro per
non lasciarsi più.
Inuyasha e Kagome erano ora in un mondo parallelo dove non esistevano
più problemi, nè preoccupazioni. Solo loro e
l'amore.
Al limite del piacere, Inuyasha la penetrò violentemente e
Kagome seguì il suo ritmo incessante con il bacino.
Bramavano cosi tanto quell'orgasmo che impazzivano nel cercarlo.
Kagome affondava le unghie nella sua carne per approfondire ancora di
più quel contatto divino. Inuyasha non pareva nemmeno
accorgersene, preso da tanta foga.
Finalmente raggiunsero insieme l'apice, tutto fu perfetto.
Cadderò stanchi e abbracciati sul copriletto.
Inuyasha la guardava adorante mentre le accarezzava i capelli corvini,
in contrasto con il bianco delle coperte.
Lei si accocolò meglio in posizione fetale contro di lui,
voleva
mantenere quel contatto che meravigliosamente avevano creato.
Il letto era testimone di questo incontro di anime.
Kagome i voltò verso Inuyasha che non smise di accarezarla.
La luce filtrava dalla finestra e illuminava in pieno il suo corpo.
In quel momento la mora uscì dallo stato di torpore e ebbe
la piena consapevolezza del loro atto.
"Io...io...devo andare..."
Disse in preda al panico. Si alzò e con il lenzuolo avvolto
per
coprire le forme cercava di ritrovare i suoi indumenti sparsi per il
pavimento.
"Non ti serve a niente scappare"
Affermò lui con un lieve sorriso. Vedere Kagome cosi in
disfficoltà non era certo uno spettacolo da tutti i giorni e
lui
voleva goderselo appieno.
"Non credo ci sia qualcosa da ridere. Anzi..." aggiunse rivestendosi
"c'è da preoccuparsi invece. Non doveva accadere"
terminò
con aria grave.
Inuyasha sbuffò e anche lui imitò la ragazza nel
rivestirsi.
Era certo però di aver fatto la cosa giusta, o almeno,
ciò che il cuore gli suggeriva da tempo.
Si avvicinò a lei e le prese le mani.
"Non puoi negare che sia stato uno dei momentio più belli
della tua vita."
Sussurrò dolcemente mentre si abbassava a baciarle il collo.
Lei arrossì violentemente.
"Non lo nego..." ammise in tono dolce e comprensivo. "Ma
Inuyasha...tu...Kikyou...noi....Oh dannazione! È tutto cosi
complicato!" imprecò lei allontanandolo.
Raccolse il quaderno da terra e lo guardò seria.
"Devo andare."
"Giurami che ne riparleremo. Che non lasceremo cadere la cosa come
abbiamo sempre fatto."
Lei abbassò gli occhi e annuì. Uscì
dalla stanza e per poco non si scontrò con il padre di
Inuyasha.
"Io...me ne stavo andando...ero venuta...per degli appunti..."
cercò di giustificarsi il più velocemente
possibile.
L'ultima cosa che desiderava era un bella lavata di capo da Inu no
Taisho in persona.
Ma lui parve non essersi alterato.
"Ciao Kagome. È un piacere vederti. Già te ne
vai? Non vuoi fermarti a cena?"
Chiese in modo cordiale. Quasi Kagome credette di parlare con un sosia.
"No grazie...devo proprio scappare. La ringrazio. Arrivederci."
Disse prima di sparire per il corridoio. Inu no Taisho
imprecò sottovoce.
Era stato troppo cruedele con quella ragazza.
Vederla cosi impaurita alla sua sola vista lo faceva rattristire.
Sperava vivamente di non aver rovinato irrimediabilmente il rapporto
con suo figlio.
Sarebbe stato un vero peccato.
Ma ora c'erano cose più importanti da affrontare.
"Inuyasha?"
Chiamò entrando nella stanza. Il figlio era seduto sul letto
con
le mani giunte. Pensieroso, guardava un punto fisso nel muro.
Al richiamò alzo solo un pò il sopracciglio, in
attesa.
"Devo dirti una cosa importante...forse sarà uno shock...ma
a
tutto c'è rimedio non ti preoccupare...al diavolo,
insomma...vengo al sodo! Il matrimonio tra te e Kikyou è
annullato definitivamente!"
Inuyasha non credeva alle sue orecchie.
Niente più matrimonio?
Era libero?
***********************************************************
Questo capitolo ho
deciso di dedicarlo alla mia coppietta preferita.
Naturlamente
è
più corto del solito ma il prossimo sarà normale
e
torneremo nel vivo della storia...Insomma amici cosa ne pensate?
Chiedo scusa per il
solito ritardo o
per non aver più commentato vostre storie ma la connessione
wireless è saltata e sono tornata
all'antichità...uffa!!!
^^
E ora un grazie superparticolare e affettuosissimo a:
Goten: Ti
ringrazio per i tuoi
complimenti e so di farvi soffrire nel leggere i miei capitoli ma a
tutto ci sarà una ricopensa vedrai! Grazie mille! Un bacio
Krikka86: Il
matrimonio come
hai ben capito è annullato ma Naraku non se ne
starà
lì buono buono....purtroppo!! ^^ Grazie del commento!
Bchan: ed
ecco a te il capitolo nuovo...cosa ne pensi? Un bacione!
Kade: Mi
dispiace ma per ora
Sesshomaru e Rin non ci sono...ma compariranno nel prossimo
ovviamente!!! Cosa ne pensi della coppietta Inu e Kagome? Bacini
Jeppy:
Carissima!!!!! Non sai
quanto mi dispiace doverti far soffrire ma purtroppo le cose nella vita
non sono mai facili...soprattutto per Inuyasha e Kagome!!!! ^^
Naturalmente, come tu hai ben detto, Naraku si vendicherà
molto
presto ma non ti anticiperò come...sorpresa!!! Ti
è
piaciuto questo capitolo? Spero proprio di si, mentre lo scrivevo
sembrava che stesse capitando a me! (ti piacerebbe nd Inuyasha
stai zitto tu! ndme) Naturalmente ora cambierà tutto tra i
nostri protagonisti... Comunque grazie mille per i tuoi ripetuti
complimenti...mi sento cosi emozionata ogni volta che leggo un tuo
commento! Non me li merito (me tutta arrossita!!!) E ora....vado a
scrivere il prossimo cahppy! Un bacione e enorme e enormi grazie!
E ora...nel prossimo vedrete tornare all'attacco un ostinato Miroku.
Vedrete anche che in fondo Sesshomaru è più duro
del
ghiaccio (ne avevamo dubbi? ^^)
Un bacione!
*MeL*
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Capitolo 14 *** Cap. 14 - Ricongiungimenti nella pace prima della tempesta ***
Ricongiungimenti nella pace prima della tempesta
Capitolo
14 - Ricongiungimenti nella pace prima della tempesta
Inuyasha non ce la faceva ad immaginarsi libero da quell'incubo.
Insomma, quando suo padre gli aveva annunciato le sue nozze programmate
con Kikyou non gli era dispiaciuto poi cosi tanto.
Si era appena lasciato con Kagome e aveva pensato che era un modo
veloce per poterla dimenticare definitivamente.
E poi Kikyou era davvero una bella ragazza, figlia di un grande
imprenditore, brava a scuola...insomma un buon partito.
Successivamente erano iniziati i guai.
I loro caratteri erano...come dire...contrastanti? Incompatibili?
Inconciliabili?
Erano entrambi molto introspettivi e timidi, entrambi con momenti
scontrosi ed egoisti sopra ogni limite. Inoltre Kikyou era viziata.
Ma non come figlia unica di un padre vedovo che pensa solo alla sua
felicità. Era viziata in maniera estrema.
Voleva tutto e subito. Anzi, prima di subito. E se non poteva
averlo...beh, chiamava papà.
Inuyasha viveva rinchiuso in una gabbia dorata. Ma sempre senza via
d'uscita. E ora finalmente quello spiraglio.
Non che volesse male a Kikyou. Con il tempo aveva imparato a volergli
bene...ma come una qualsiasi amica. Non paragonabile a Kagome.
Guardò il padre.
Sorrideva ma il suo volto era una maschera di stress.
"Papà...tutto bene? Mi sembri...stanco."
Il padre scosse la testa e si sedette vicino al figlio.
Gli mise una mano sulla coscia in modo rassicurante e prese un gran
respiro.
"Figlio mio....ho sbagliato. Ho sempre voluto mettere il bene della mia
famiglia prima di tutto. E invece alla fine sono caduto nel vortice
torbido degli affari. Corri da lei. Non perderla. Avere tua madre al
mio fianco è l'unica cosa che mi fa alzare la mattina. Non
sono
i soldi, è lei. Quindi va...e ...magari invitala qui a
cena..."
Sorrise e Inuyasha non potè fare a meno di contraccambiare
quel sorriso cosi sincero e cordiale.
Senza dire nulla si alzò e ruzzolò giù
per le scale.
Raggiunse la strada in un batter d'occhio.
Guardò a destra e a sinistra ma di Kagome nemmeno l'ombra.
Istintivamente prese la via più corta per casa di Sango.
**********************************************
"Avete fatto....Avete fatto
sesso????????????????????????????????????????"
La voce di Sango era stridula. La faccia attonita.
Tutto faceva presagire una tragedia. O un omicidio.
Ma Kagome non poteva mentirle. Appena arrivata Sango glielo aveva letto
negli occhi. Senza nemmeno parlare.
"Io...ecco beh, si è successo...ma.." balbettò
poco convincente.
"No no! Niente ma! Siete andati a letto insieme! Non è una
cosa da niente! E lui che ti ha detto?"
Sango era partita con le mille domande. Ma fortunatamente il campanello
suonò giusto in tempo per salvarla. O forse no.
L'amica andò ad aprire e per poco svenne. Inuyasha a petto
nudo non faceva un effetto normale a nessuno.
"Forse...forse è per te Kagome..."
Disse Sango senza nemmeno salutarlo.
Kagome si affacciò alla porta e si senti mancare. Non era
pronta per rivederlo cosi presto. Non aveva ancora assimilato bene
cià che era successo.
Non poteva essere. Perchè era lì?
Non le diede il tempo di trasformare i suoi pensieri in parole che si
avvicinò velocemente.
Le mise una mano intorno al collo e l'avvicinò a
sè.
Il suo bacio era profondo ma allo stesso tempo dolce e delicato.
Durò poco ma a Kagome parve un'eternità.
"Sono libero"
Le sussurrò all'orecchio, guardandola negli occhi.
Vedendo lo sconcerto e l'incertezza negli occhi della ragazza,
cercò di spiegarsi meglio.
"Sono libero da qualsiasi matrimonio. E voglio stare con te. Per
sempre, perchè ti amo."
Ammise con trasporto e convinzione. Kagome non riusciva a parlare. Non
riusciva a pensare e forse anche a respirare. Non sentiva il suo cuore
e le sue gambe tremavano già da un pò.
"Forse dovresti rispondergli che anche tu lo ami e magari poi baciarlo."
Suggerì ironica Sango, che si era goduta tutta la scena a
pochi centimentri di distanza.
Era la sua amica e per nulla al mondo si sarebbe persa la realizzazione
dei suoi sogni.
Kagome rise, poi si girò di nuovo di fronte al ragazzo che
amava.
Lo baciò delicatamente sulle labbra.
"Anche io ti amo. Ma sullo stare insieme per sempre pensiamoci, ok?"
Risero di gusto e si abbracciarono. Gli appunti per una volta nella sua
vita si erano rivelati interessanti.
********************************************
"Hai saputo?"
Chiese Rin sorridendo al suo ragazzo.
Erano in macchina, Rin ascoltava la sua canzone preferita canticchiando
sottovoce mentre Sesshomaru guidava serio.
"Di mio fratello? Mi ha accennato qualcosa ieri mia madre.
Più che accennato sorrideva come una pazza. Diceva che si
amano e che è giusto cosi. Ho pensato che mio fratello si
fosse rimesso con Kagome, giusto?" Rispose con non molto trasporto.
"Dai! Dovresti essere più felice! Insomma...ora saranno di
nuovo insieme...come una favola!! Mi dispiace solo per Kikyou..."
Il suo volto si incupì e guardò tristemente fuori
dal finestrino.
Era preoccupata.
Preoccupata di fare la stessa fine di Kikyou.
In un letto d'ospedale.
Preoccupata di un male che nemmeno lei sapeva qual'era.
E non poteva lottarci.
Non poteva fare nulla.
Solo aspettare.
"Se vuoi, dopo le analisi possiamo andarli a trovare. Stanno a pranzo a
casa di Sango."
Lei gli sorrise e annuì contenta.
Sarebbe stata una bella giornata in fondo. Passata con le persone che
amava di più.
Voleva godersi ogni attimo pensando che forse potrebbe essere l'ultimo.
Scacciò via quei pensieri atroci proprio nel momento in cui
Sesshomaru imboccò il viale per l'ospeadale.
Gli strinse forte la mano e si fece coraggio.
************************************************
Il citofono squillò di nuovo.
Sango e Kagome erano intente a preparare il pranzo e urlarono a
Inuyasha di andare a vedere chi fosse.
Lui si alzò di malavoglia dal divano e aprì la
porta.
"Amico mio che fortuna che sei qui!!"
Urlò un concitato Miroku.
"Cosa...cosa hai fatto?"
Chiese il ragazzo vedendo l'amico in quello stato.
"Sono giorni che provo a parlare con Sango ma mi evita in
continuazione...su fammi entrare che le devo parlare!"
Supplicò, cercando di spingere Inuyasha per passare.
"Non credo sia una buona idea, insomma Miroku, se non ti vuole parlare
io non ti posso fare entrare!"
"Sei la mia unica chance! Se non le parlo adesso potrei non avere
più possibilità di farlo e io non voglio
perderla!" urlò senza più fiato.
"Forse mi hai già persa..."
Sango, sentendo le voci dalla cucina, si era affacciata nel corridoio e
con le braccia conserte guardava in modo truce Miroku.
Kagome, cercava di sussurarle da dietro parole conciliatore ma niente
pareva calmarla.
"Sango...."
Miroku si avvicinò a passi lenti.
La ragazza non si mosse ma nemmeno addolcì il suo sguardo.
Lui percorse il corridoio e arrivato di fronte e a lei si
inginocchiò.
Sango rimase sconcertata.
Cosa voleva fare quel matto?
Credeva davvero di potersela cavare con delle semplici scuse?
"Mi vuoi sposare?"
Quelle parole furono come un pugno in faccia per Sango.
Kagome e Inuyasha si guardarono allibiti senza proferire parola.
La mora continuava a guardare il suo ragazzo inginocchiato ai suoi
piedi tirar fuori una piccola confezione blu.
La aprì lentamente e ne uscì un piccolo anello
con un brillante al centro.
Fu da quel momento in poi che Sango non ricordò
più nulla.
Miroku fece in tempo a prenderla in braccio prima di cadere a terra,
svenuta.
************************************************************
Amici e amiche....eccomi
qui!
Scusate il ritardo di un
giorno ma ieri ho dormito a casa del mio ragazzo e non ho potuto
aggiornare! Prendetevela con lui!!!!!^^
Allora vi è
piaciuto il capitolo?
E la proposta di
matrimonio di Miroku? Cosa risponderà Sango? (se
riuscirà a riprendersi ndvoi!)
Nel prossimo
comparirà il nostro amico Naraku....con una bella
sorpresa...!
Quindi vi aspetto
numerosi!!!! ^^
Ora ringrazio tutti i
miei fedelissimi lettori e tutti quanti coloro che hanno
recensito...siete mitici!!!!
ka
chan:
Grazie del commento! Hai visto? Ora Kagome e Inuyasha posso stare di
nuov insieme! ^^
ary22:
grazie...un
bacio!!!!
Goten: sono contenta di averti reso
cosi felice...e spero che tu ora lo sia ancora di più!
Kade: Ecco qui la dichiarazione tanto
attesa...finalmente sono tornati insieme! Anche se non
durerà per molto... (sono molto sadica ^^) Un bacione e
grazie immensamente per la recensione!
Bchan: E infatti è corso
subito da lei...per una volta ha fatto la cosa giusta ^^
Krikka86: Inu no Taisho è
riuscito a mettere l'amore prima del lavoro ma Naraku
purtroppo gliela farà pagare. Chi vincerà non
posso dirtelo però ^^ Grazie, un bacio.
Moon
flower: Grazie
per tutti questi complimenti...non starai esagerando? ^^ Bacini
picci
1989:
Grazie per il commento e per i complimenti...un bacione enorme!!!!
maryku:
Già...è
stata proprio una bella notizia, grazie per il commento!
Lilysol: Non ti preoccupare per i
commenti...spesso e volentieri capita anche a me di dimenticarmi!!!
Comunque sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto...non ne ero
molto convinta... sono autocritica!!!) comunque come vedi adesso si
sono anche dichiarati...non hanno perso tempo!!!! Grazie per i
complimenti...mi farai diventare troppo rossa! Un bacione tesoro e alla
prossima!
Jeppy:
Ed ecco qui
l'ufficializzazione del rapporto tra Kagome e Inuyasha!!! Spero che tu
sia contenta! Non immaginavo che il capitolo scorso potesse piacere
cosi tanto....pensavo di averlo fatto una schifezza...sono sollevata!
Adesso però non cantare vittoria perchè come ho
annunciato nel prossimo capitolo arriverà Naraku e
....saranno davvero grossi guai...quindi prepara i fazzolettini..!!! Un
bacione e grazie per i tuoi commenti sempre cosi splendidi e
lunghi...ti adoro ^^ Ciao!
Un bacio e un inchino a
tutti coloro che hanno solo letto.
Mi rendete molto
felice!!!^^
Alla prossima
*MeL*
|
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Capitolo 15 *** Cap. 15 - Addii ***
Addii
Capitolo
15 - Addii
"Signor No Taisho?"
La segretaria entrò con passo svelto, i capelli raccolti in
una
coda alta e gli immancabili occhialetti calati sugli occhi, nell'ampio
ed elegante studio. Posò alcuni documenti sulla scrivania e
lo
guardò con aria grave.
"Anche Masuko Tazari ha rinunciato. Un altro cliente in meno e
sono...dieci, mi sembra questa settimana signore." affermò,
controllando sulla sua cartella. "Devo dare alcuni ordini signore?"
Inu no Taisho era seduto sulla sua inossidabile poltrona e guardava
assorto il paesaggio che la sua parete a finestra gli offriva: uno
splendido scorcio della sua Tokyo metropolitana.
"Grazie Narumi. Va bene cosi."
La ragazza, dopo una leggera scrollata di spalle, fece dietro front e
usci dall'ufficio. Non riusciva a capire come il più grande
magnate di tutti i tempi riuscisse a fregarsene di perdere tutti i suoi
clienti in una settimana sola. E forse non lo sapeva nemmeno il grande
magnate.
Contemporaneamente Izayoi fece il suo ingresso con la sua suadente e
raffinata andatura.
"Amore, forse dovresti riposarti un pò...."
Propose, poggiando le sue mani sulla schiena muscolosa e possente del
marito e cominciando un leggero ma benefico massaggio.
"C'è solo una soluzione cara...Ho pensato tutta la settimana
ma non mi è venuto in mente nient'altro..."
L'aria si fece immediatamente più pesante. Izayoi non
rispose ma
continuò la pressione sulle spalle, aspettando il verdetto.
"Naraku ben presto ci manderà in banca rotta. La sua
parola è santa a Tokyo e purtroppo ora la sua parola
è
contro di me."
Posò la sua mano su quella della moglie e la
strinsè a sè.
"Perderò tutto nel giro di un'altra settimana. Dobbiamo
partire. Dobbiamo partire e andare in America fino a che il
mio nome e quello della mia azienda contino ancora qualcosa. Dobbiamo
provare a rifarci una vita lontano da Naraku, un posto dove lui non
conti nulla."
La donna smise il massaggio, fece lentamente il giro della sedia e si
posizionò di fronte al marito.
Notò solo allora il suo viso stanco e tirato, i suoi occhi
gonfi
e rossi, la mascella squadrata e simbolo di forza adesso piegata in un
bieco sorriso.
Sicuramente quella decisione era il risultato di innumerevoli notti
passate insonni.
"Amore...io ti amo e sai che ti seguirei ovunque, qualsiasi sia la tua
decisione ma...i ragazzi...beh, forse loro non capiranno"
Ammise in un fil di voce.
Era duro anche per lei ammettere di non voler partire, ma si nascose
dietro la fragile illusione di non voler separare i suoi figli dal loro
luogo di nascita e appartenenza.
Sapeva però che i suoi sogni erano destinati a frantumarsi
prima ancora di nascere.
Inu no Taisho si alzò e abbracciò stretta la
moglie.
"Dovranno crescere. Dovranno crescere in fretta e capire subito il
significato della parola sacrificio. E anche noi cara..."
Izayoi si lasciò andare ad un pianto disperato e il marito
la
strinse più forte a sè, come se ciò
potesse
cancellare in un sol colpo il dolore della partenza.
"Sono....orgogliosa...di te..." pronunciò fra i singhiozzi
estenuanti.
"Non dovresti esserlo cara...Mi sono ribellato troppo tardi..sono un
codardo!"
Rispose, posando lo sguardo sulla foto incorniciata sulla scrivania.
Ritraeva la sua famiglia che felice festeggiava il diciottesimo
compleanno di Inuyasha, solo pochi mesi prima.
Ma in realtà il tarlo del male si era già
insinuato tra
di loro. Naraku aveva tessuto la sua ragnatela imprigionandoli per
sempre. Forse era troppo tardi per scappare...
Forse.
Una piccola lacrima scese sulla guancia insinuandosi fra la barba
incolta.
Inu no Taisho l'asciugò in fretta con il dorso della manica.
Doveva mostrarsi forte.
Almeno questo lo deveva alla donna che amava.
****************************************************
Quando Sango si risvegliò credette di aver sognato.
Si alzò da letto dove era stata adagiata e si
lavò la faccia con acqua ghiacciata.
Ora si sentiva meglio.
Scese giù in cucina ma quello che vide le fece gelare il
sangue
nelle vene: Miroku era lì, che parlottava animatamente con
Inuyasha e Kagome.
La realtà le si ripresentò addosso come un
macigno.
La testa le girò nuovamente. Si aggrappò allo
stipite
della porta, nascondendosi accuratamente e indietreggiò di
qualche passo.
Non poteva essere vero.
Lui...lui...
Si sedette sul gradino più basso delle scale e
respirò a
fondo cercando di calmarsi e trovare una soluzione...e in fretta.
Miroku era un insensibile pervertito.
E questo era un dato di fatto.
Non poteva però passarla franca!
Non poteva e non doveva farei suoi porci comodi e trattarla come una
bambola: prima rifiutarla in piena regola e poi ripresentarsi da lei
con in mano un anello.
L'anello!
Un particolare che aveva dimenticato.
Aveva fatto le cose seriamente stavolta...si era addirittura presentato
da lei con un anello!
Era stato cosi dolce in fondo...
'Sango, ricordati che
cosa ha fatto quello scemo!!!' si ripromise di dargli una
seria lezione.
Era una Sango più determinata che mai quella che
entrò
come una furia in cucina, interrompendo la conversazione dei suoi amici.
"Sa..Sango...sei sveglia!"
Constatò Miroku, alzandosi in piedi e afferrandole una mano
tra le sue.
"Già...ma non devo ringraziare te...Come ti è
saltato in mente di fare una cosa del genereeeee???"
Miroku era diventato pallidissimo. La furia di Sango si era scatenata e
nessuno poteva placarla. Era diventata rossa porpora in viso e urlava
parole micidiali contro il povero ragazzo indifeso di fronte a lei.
"Sei un maledetto bastardo! Non puoi fare come ti pare! Prima vieni a
letto con me, poi mi rifiuti e ora? Ti presenti a casa mia con un
anello? Eh no mio caro! Mettiti in pace con il tuo cervello, se ce
l'hai, e prendi una decisione chiara!!!!"
Terminata la sfuriata Sango era sfinita, riprese più volte
fiato e si guardò intorno. Inuyasha e Kagome la guardavano
allibiti cercando un posto dove nascondersi mentre Miroku non aveva il
coraggio di fare la benchè minima mossa, anzi si era
allontanato di tre passi e la guardava impaurito. Sango decise di
rallentare.
"Ok...forse è meglio se parliamo un pò di questa
situazione" ammise, adagiandosi su una sedia. Tutti tirarono un sospiro
di sollievo. Il peggio era stato evitato.
"Sango" la chiamò timidamente Kagome "Forse noi è
meglio se andiamo a casa." Propose prendendo tra le sue la mano di
Inuyasha. Ancora non si era abituata a questa situazione ma
era piacevole riaverlo con lei.
"Ok...mi ha fatto piacere avervi qui. Ci vediamo domani ok?"
I ragazzi si salutarono ma quando rimasero Miroku e Sango da soli
l'aria ritorno tesa come una corda di violino.
Nessuno aveva intenzione di parlare ma qualcuno doveva pur farlo.
"Sango..."
La voce di Miroku era flebile ma la ragazza la udì
chiaramente. Si sforzò di guardarlo e di ascoltarlo.
"Io non ho capito molto di questa proposta di matrimonio e forse mai ci
capirò qualcosa, ma ascolta...Io voglio stare con te...e se
il problema è il matrimonio....beh, ora siamo troppo piccoli
per pensare a cose del genere ma ti prometto che quando
arriverà il momento giusto ti sposerò. Prendi lo
stesso questo anello come ricordo di questa promessa."
Sango era emozionata. Udire parole tanto importanti da un ragazzo
superficiale come Miroku era come essere in paradiso. Con uno slancio
lo abbracciò e pianse di gioia. Il ragazzo la strinse pi
forte a sè, contento di aver risparmiato la pelle anche
stavolta.
************************************************
Il ragazzo dai lunghi capelli argentati seguiva il fratello
silenziosamente e mestamente.
Non poteva ancora crederci.
Solo ieri aveva riabbracciato la ragazza dei suoi sogni e aveva visto i
suoi due migliori amici promettersi fedeltà eterna e ora?
Ora avrebbe detto addio a tutto questo.
La fila per il check-in era lunghissima e ciò lo detestava.
Aveva poca pazienza e mai come in quel momento sarebbe voluto scappar
via il più velocemente possibile.
Stare lì gli faceva sempre più male.
Non capiva come Sesshomaru riuscisse a nascondere i suoi sentimenti
cosi bene. Avrebbe voluto essere in lui.
E poi questa storia di non poterlo dire a nessuno.
Kagome ci sarebbe rimasta male.
In fondo dirgli addio con una lettera non era il massimo.
Ma era tutto ciò che poteva fare.
************************************************
Quando si sveglio Kagome era felice.
Quel giorno sarebbe andata a fare shopping con Inuyasha.
Da soli.
Come tanto tempo prima.
Per questo quando scese in cucina e la madre l'avvisò di una
lettera per lei rimase di stucco.
L'aprì con diffidenza e rimase ancora più
sorpresa quando riconobbe la calligrafia del suo ragazzo.
Amore,
Non sai quanto mi fa
male doverti scrivere questa lettera e non poterti venire a salutare di
persona, abbracciandoti e stringendoti forte a me ma non posso.
Non so nemmeno io cosa
stia succendendo ma credo che mio padre sia nei guai. Guai seri con
Naraku.
Quindi dobbiamo partire.
Non posso dirti nè dove andiamo nè quando.
Qui è tutto
segreto, come la CIA. Appena posso cerco di mettermi in contatto con te.
Ti amo e ti
prego...perdona me e mio padre.
Sarò per
sempre accanto a te.
Inuyasha.
Riuscì solamente a trattenere le lacrime fino alla sua
camera. Da dove non uscì per parecchi giorni.
Fine prima
parte.
**************************************************************************
Me si inchina e vi
implora pietà e perdono!
Vi avviso immediatamente
che purtroppo la fic non tornerà a essere regolare.
Beh, in
realtà volevo sospenderla direttamente ma mi dispiaceva
davvero tanto, sia per me e sia per chi mi ha seguito assiduamente
tutto questo tempo.
Ci sono affezionata e ci tengo a portarla a termine.
L'univeristà,
il lavoro, il ragazzo, impegni vari di famiglia assorbono
tutto il mio tempo e spesso non posso nemmeno commentare le vostre
bellissime fic.
Spero che comunque
continuate a seguirmi.
Vi voglio bene e grazie
di tutto l'affetto che mi dimostrate.
Per quanto riguarda la
fic siamo alla fine della prima parte.
La seconda dovrebbe essere lunga su per giù come la prima,
quindi ci sarà da lavorare!
Insomma, vi è piaciuta questa prima parte?
Grazie a tutti ma in particolar modo a:
Moon_Flower
Jeppy
Cla61
Lilysol
picci1989
krikka86
maryku
ka chan
Kade
che hanno commentato lo scorso capitolo e che ringrazio tantissimo!
Un bacione
La vostra dispiaciuta *MeL*
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Capitolo 16 *** Cap 16 - Il cerchio della vita ***
Il cerchio della vita
OrGoGLiO
e PrEGiUdiZiO
SeCoNdA
PaRtE
CaPiToLo
16 - Il cerchio della vita
Quando
squillò il telefono non ci fece caso.
Era immersa nella scrittura.
L'ispirazione era arrivata all'improvviso, come al solito, e non poteva
lasciarsela sfuggire.
Erano mesi che si trovava a combattere con quella storia e il suo
editore non avrebbe aspettato oltre.
Dovevano pubblicare entro giugno.
Il telefono insistette ferocemente.
Prese la cornetta con fare distante, appuntando alcune cose su un
foglio.
"Kagome Higurashi, chi è?"
"Non troviamo mai il tempo per le amiche eh?"
La voce di Sango era come al solito ironica ma Kagome si
sentì
terribilmente in colpa. Avrebbe dovuto chiamarla una settimana fa ma se
ne era dimenticata completamente.
"Mi dispiace...ma mi è arrivata adesso l'ispirazione per
concludere il mio libro e non vorrei lasciarmela sfuggire...ti
dispiacerebbe sentirci più tardi? Anzi no! Ci vediamo in
centro
alle 8! Cena insieme ok?"
Propose, con la voglia matta di vedere di nuovo la sua vecchia amica.
"Ok...ma non mi dare di nuovo buca va bene? Non mi va di aspettarti per
ore...Chiamo anche Rin va...almeno sono sicura che qualcuno si
presenta! E poi offri tu, naturalmente! Lo sai vero?"
Mugolò Sango dall'altra parte del telefono. Miroku non le
avrebbe concesso altre spese questo mese. Già era svenuto
alla
sola vista delle buste dello shopping di sabato. Meglio non pressarlo
oltre.
"Tranquilla....è ovvio, dopo tutto quello che ti ho fatto
passare! A dopo...un bacio!"
Lasciò la cornetta staccata e riprese a scrivere.
Il paragrafo venne su da solo, le dita scorrevano velocemente sulla
tastiera del pc, ticchettando armoniosamente, la correzione automatica
faceva il resto e in meno di un'ora potè scrivere la parola
fine
a quella storia. Rilesse il capitolo e salvò il file.
Fece un sospiro di sollievo e poi rise.
Aveva appena scritto il suo primo best-seller.
Non ci poteva credere.
Aveva sempre amato leggere e scrivere storie di suo pungo ma mai aveva
creduto che sarebbe diventata una scrittrice. Una scrittrice famosa.
E scrivere una storia del genere poi. L'aveva chiamata
"Letter".
Un amore impossibile.
Due ragazzi divisi dall'oceano e dalla mafia.
Scrollò le spalle e insieme ad esse i pensieri.
Erano passati anni ma la ferita bruciava ancora enormemente.
Chissà se lui avrebbe mai letto quel libro e avrebbe capito.
Chissà dov'era in quel momento e se la pensava ancora.
Accarezzò il cassetto dove al suo interno era custodita come
un cimelio la sua ultima lettera.
Aveva scritto che si sarebbe fatto vivo, che le sarebbe sempre rimasto
accanto.
Diede un pugno alla scrivania e si alzò di scatto.
Aveva una nuova vita, un nuovo ragazzo, un lavoro pagato bene...non
avrebbe più dovuto pensare a lui.
Era un ricordo. Un vecchio, bellissimo e doloroso ricordo.
Anche se...qualcosa le diceva che il vento stava per cambiare e quando
succedeva...non era mai una cosa buona.
Si andò a preparare pregustando una dolce e tranquilla
serata tra amiche. Forse ciò sarebbe riuscito a far scappare
la morsa che da un pò aveva preso possesso del suo stomaco.
"Cazzo! Ho appena finito
il mio primo best-seller! Dovrei festeggiare e non avere tutte queste
paranoie!" pensò irritata
Entrò in bagno con aria rinnovata e iniziò a
truccarsi.
****************************************************
Cinque anni.
Da cinque anni non rimetteva piede nella sua patria. Nella sua
città.
Respirò a grandi boccate l'aria della metropoli e chiuse gli
occhi.
Una leggera brezza gli scompigliava i capelli e gli sferzava il viso.
Com'era bello sentirsi a casa...di nuovo.
"Sognatore! Smettila di sciondolarti e raggiungimi! Dobbiamo ancora
ritirare le valigie!" la voce fredda e severa del fratello lo
riportò alla realtà brutalmente. Già,
stava sognando...in fondo si sarebbe fermato solo pochi mesi. Giusto il
tempo di sondare la situazione, di vedere che fine avesse fatto Naraku
e ...
"Inejiro! Sbrigati ho detto" Già...doveva ancora abituarsi
del tutto... In America avevano assunto nomi nuovi per non farsi
trovare da lui e quel Inejiro
ancora non gli andava giù.
Beh, sempre meglio di suo fratello a cui suo padre aveva appioppato il
nome di Seinosuke.
Ancora si sbellicava dalle risate ogni volta che lo pronunciava.
"Arrivo! Non scocciare Seinosuke!" rispose, raggiungendolo tra le
risate. Sesshomaru non rispose ma semplicemente gli diede un leggero
scappellotto dietro la nuca che fece trabballare Inuyasha che
però non smise di ridere. Era felice. Era tremendamente
felice e...non vedeva di mettersi in contatto con lei.
L'aveva sognata, bramata, desiderata a tal punto di non dormire la
notte e ora...
Ora l'avrebbe rivista.
Ora non sarebbe stata più un sogno.
***************************************************
Ed ecco qui la seconda parte!
Come vedete, sto
cercando di portare avanti anche questa storia ma sapete... non
è per niente facile! ^^
Il primo capitolo di
questa seconda parte è molto corto ma è solo per
presentarvi la situazione.
Sono passati cinque anni
e i nostri
eroi sono in procinto di rincontrarsi. Cosa succederà?
Kagome
con chi è fidanzata? E Inuyasha?
Sesshomaru che fine ha
fatto?
Lo scoprirete presto!
Grazie a tutti coloro
che hanno recensito la prima parte di questa storia, che l'hanno
seguita ed apprezzata fino alla fine e fino all'inizio di questa nuova
parte! Spero di non deludervi proprio ora! A presto e mi
raccomando....commentate e seguite anche questa ( e "La vita
è una cosa meravigliosa" che sarà più
'magica' rispetto a questa...chi vuole capire capisca ^^!!!)
Un bacio
*MeL*
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