He is the dark, she is the light.

di SparkleOn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Luce e Tenebre ***
Capitolo 2: *** Caroline non conosceva Klaus, ma Klaus conosceva Caroline. ***
Capitolo 3: *** L'ammiratore segreto. ***



Capitolo 1
*** Luce e Tenebre ***


He is the dark, she is the light.


Che succede se un'anima come quella di Klaus si innamorasse perdutamente di una come quella di Caroline?

Lei, così solare, così umana.

Lui così buio, che ha dato solo il peggio di lui.

Come potrà resistere Caroline alle galanterie vecchio stile di Klaus?
Si riuscirà ad intrevedere un'altro aspetto dell' originale più spieteto della famiglia. Quello strano organo nel suo petto che non batte più da mille anni conterrà anche una strana emozione, l'amore.
Klaus sarà capace di amare, forse.







 
Ciao a tutte! Questa è la mia nuova FF a capitoli! Mi è venuta l'ispirazione trovando un'immagine davvero dolce della Klaroline, la coppia che preferisco, la MIA coppia c:
E' così ho pensato di scrivere una love story tra i due, visto che ancora nella serie non c'è stata. Spero sia di vostro gradimento, grazie.

 

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Capitolo 2
*** Caroline non conosceva Klaus, ma Klaus conosceva Caroline. ***


He is the dark, she is the light.

Caroline non conosceva Klaus, ma Klaus conosceva Caroline.

 
Caroline non conosceva Klaus, ma Klaus conosceva Caroline.
Stava ogni giorno seduto su quell’albero ad ammirarla dalla finestra, o a spiarla per meglio dire.
Gli piaceva tutto di lei: i suoi boccoli dorati come l’alba, i suoi occhi azzurri come pietre di luna e il suo sorriso, radioso e sincero. Il sorriso di una ragazza felice, a cui non manca nulla.
Lei emetteva luce da tutti i pori. Lui il suo opposto, le tenebre.
Chi avrebbe mai pensato che un’anima come quella di Klaus si sarebbe innamorata di una come quella di Caroline?
I suoi occhi azzurri si posarono su quell’albero scrutando quella strana figura seduta su di esso, neanche il tempo di avvicinarsi alla finestra per vedere meglio che non c’era più niente, solo un uccellino che cinguettava allegramente. Se ne andò sorridendo, fischiettando allegramente la cantilena del pennuto.
Scese le scale, salì in macchina. Guardò per un momento i suoi occhi nello specchietto dell’auto, ed è lì che scorse una lacrima scendere silenziosa. La verità era che Caroline non si sentiva abbastanza. Si sentiva profonda quanto una pozzanghera, troppo superficiale e esaltata, niente a che vedere con la sua amica Elena. Lei sì che aveva un buon cuore, aveva tutte le qualità per essere la ragazza perfetta, era carina, educata, gentile, forte, mai sgarbata, profonda, piena di sentimenti, altruista. Caroline si sforzava con tutta se stessa per assomigliarle ma risultava sempre una brutta copia, una farsa, perché bastava un niente da far saltare quella maschera che aveva in volto. Ma in questi tempi non doveva essere gelosa di Elena, doveva starle accanto, doveva colmare quel vuoto che i suoi genitori avevano lasciato. Povera Elena!
Cosa le avrebbe detto? “Mi dispiace Elena per i tuoi genitori” o “Stai bene?”
Forse la cosa migliore sarebbe stata un abbraccio.
<< Elena io, bhè mi… >>
E poi non le vennero parole, la abbracciò e la strinse a se, proprio come avrebbe fatto una vera amica.
A scuola tutte le attenzioni erano rivolte verso Elena, si sentiva bisbigliare il suo nome tra i banchi
Caroline in alcuni momenti si sentiva derubata, derubata da attenzioni che di solito erano rivolte a lei.
Per lei era vitale sentirsi apprezzata, non poteva continuare così, fingendo che tutto andasse bene. Ogni momento si guardava in giro per vedere se qualcuno la stava squadrando, ma niente. Tutti gli occhi erano rivolti verso la povera Elena Gilbert, senza nessuno che si prende cura di lei.
Le lancette ticchettavano, i battiti del suo cuore crescevano, l’ansia si era impossessata del suo corpo e lei non era neanche in grado di respirare. Proprio come una dipendente che aveva bisogno della sua droga.
In quell’anno Caroline era andata ad abitare da sua padre, lasciandosi alle spalle Mystic Falls. Ma ora che era tornata  le cose erano cambiate. Elena era diversa, sì bhè le erano morti i genitori… e ora aveva un nuovo fidanzato super sexy con un fratello altrettanto bello, ma era più distaccata verso la bionda, anche Bonnie, la sua migliore amica lo era. Si sentiva esclusa, ai margini. Come se la volessero tenere all’oscuro di qualcosa, ma cosa? Loro tre si sono sempre dette tutto. Come è possibile?
Avevano entrambi un’ espressione dura in volto, si notava l’ansia nei loro gesti: Il mordicchiarsi del labbro di Elena, lo strofinarsi delle pellicine alle dita di Bonnie e lo staccare pezzettini di banco da parte di Stefan… cosa? Sta letteralmente staccando pezzettini di legno dal banco! La faccia di Caroline era a dir poco sconvolta. Si intravedeva la paura nei loro occhi. Caroline ha sempre avuto un sesto senso nel notare questi particolari.
Tornò a casa, sulla porta trovò una rosa sullo zerbino con un piccolo biglietto, lo aprì.
“Al mio sole personale che illumina le mie buie giornate” La calligrafia era precisa e scritta a mano.
Un ammiratore segreto per Caroline, niente l’avrebbe resa più felice. Tra i pensieri di chi possa essere il biglietto le ritornò a mente l’episodio a cui aveva assistito oggi, di cosa o chi erano preoccupati? Perché avevano paura? Lei lo avrebbe sicuramente scoperto, magari non domani.
Ma poverina, lei non lo sapeva, ma quella che doveva avere più paura di tutti era lei. Inconscia che aveva come ammiratore segreto l’ibrido originale millenario che nello scorso anno aveva cercato di uccidere i suoi amici.

Ed eccoci con il primo capitolo di questa FF! Non vedo l'ora che si evolva la cosa, che nasca l'amore e si formi finalmente la tanto desiderata Klaroline! Siccome non posso averla, almeno per ora, nella serie tv, la avrò nella mia mente. Ho cambiato un po' la storia, sarà diversa. Per ora è ambientata ai primi giorni di scuola, i genitori di Elena sono appena morti, Caroline è stata via per un anno e al suo ritorno trova La sua amica con un fidanzato un po' insolito e tutti con un' aria come dire, impaurita! Sperio vi piaccia C:
Ciaooo!
 

 

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Capitolo 3
*** L'ammiratore segreto. ***


He is the dark, she is the light.

L'ammiratore segreto.



I giorni trascorrevano velocemente per Caroline tra chiacchere e risate, L’ammiratore segreto non si era più fatto sentire, le sue amiche continuavano a ‘escluderla’ dalle loro conversazioni, sua madre tornava sempre tardi da lavoro.
Stava rientrando in casa, ogni volta guardava lo zerbino per vedere se c’era qualche scatola di cioccolatini o un regalo, ma niente. Era ormai da settimane che lo zerbino era vuoto. Fece per infilare la chiave nella fessura quando sentì uno spostamento d’aria alle sue spalle, si girò.
C’era un uomo, poco più grande di lei, alto, capelli un po’ arruffati.
<< Ciao dolcezza >>
Caroline fu intimorita da quelle parole, quell’uomo poteva essere chiunque, un ladro, un malintenzionato, un assassino. Prese freneticamente a cercare di far entrare le chiavi nella serratura senza riuscirci.
Si girò. Non cera nessuno…
Un sussulto, l’uomo si era come teletrasportato alla sua destra.
<< Senti, io non so chi tu sia, e, non parlo con gli sconosciuti, mia madre è sceriffo >>
Scandì bene quelle ultime parole, ma l’interlocutore non sembrava ne turbato ne spaventato. Aveva sempre quello sguardo intenso posato su di lei.
<< Oh mia cara Care, lo so, io non sono uno sconosciuto sai io.. >>
<< Senti, se mi conosci, vedi di lasciarmi in pace e di farmi entrare in casa >>
Lo interruppe, si stava davvero spaventando.
<< Oh come tu vuoi, Caroline, non ti farò più trovare rose sulla porta se è questo che vuoi …>>
Il tono di voce era calmo, le voltò le spalle e se ne andò nella direzione opposta.
Care rimase per qualche minuto a fissare la schiena dell’uomo, focalizzava nella sua mente i suoi occhi blu scuro come un fondale marino, se lo immaginava diversamente il suo ammiratore segreto, ma a dir la verità quello sguardo, quel suo tono pacato, il suo accento inglese avevano colpito nel segno.
Lo sognò per una, per due, per tre notti di fila. Non riusciva a levarselo dalla mente. Forse era stato lo spavento che gli aveva procurato a far rimanere impresso nella mente il suo volto?
Quel giorno Caroline era intenzionata a parlare con le sue amiche costi quel che costi, ne aveva abbastanza di essere sempre l’incomodo della situazione.
<< Ragazze! Vi devo parlare >>
<<  Non ora Care, stiamo discutendo di una questione.. importante >>
Elena non sapeva più che scuse inventare, guardava Bonnie per avere un sostegno, e questo non sfuggiva agli occhi della bionda
<< E per quale strano motivo ora io non posso più sapere di cosa state parlando? Ci siamo sempre detto tutto noi tre! E’ perché sono andata via? O perché non rientro nei vostri standard di amica? >>
<< Caroline! Credimi non è per questo! Non puoi capire.. >>
A Bonnie le si spezzava il cuore vedere Care in quella situazione, ma doveva tenerla all’oscuro di tutto, lo doveva per il suo bene.
<< No, infatti, non capisco il vostro comportamento! Vabbè allora non vi dirò chi è il mio ammiratore segreto >>
Lanciò quelle ultime parole alle amiche, più taglienti di una lama, alzò il meno e con un giro di tacco filò via nella direzione apposta.
Elena e Bonnie si diedero uno sguardo pieno di terrore e con un movimento automatico, Bonnie afferrò il braccio di Care. La Bionda la guardava in cagnesco mentre lo sguardo dell’amica cambiava da spaventato, ad impaurito a completamente terrorizzato. Le pupille diventarono fessure.
Caroline non lo sa, ma Bonnie aveva visto tutto, aveva visto nella mente di Care gli occhi blu dell’uomo, i sogni su di lui, aveva sentito la sensazione che aveva provocato la sua voce, il suo sguardo. Bonnie ora sapeva tutto, e ne era rimasta scioccata.
<< Caroline, non puoi più stare a casta tua! Non puoi più vedere quell’uomo Care tu non sai… >>
Bonnie usò tutto il fiato che aveva in corpo. Non sapeva come dirle che non era più al sicuro lì.
Non sapeva come dirle che c’era tutto un modo di cui lei era all’oscuro.
<< Bonnie! Ma che ti prende, sei impazzita? Ma, ma come fai a sapere che… Mi hai spiata! Mi avete spiato! Che avete contro di me!? Io esco con chi voglio, chi siete voi per dirmi che non posso più vederlo? Anzi ora lo vado a cercare e gli chiedo un appuntamento! >>
Caroline tratteneva a stento le lacrime. Non voleva uscire con quello sconosciuto, non voleva proprio ma doveva, era l’unico modo per attirare l’attenzione delle sue amiche.” Magari se sono veramente in pericolo verranno a soccorrermi”, pensava, ma non sapeva che si stava addentrando in una questione molto al disopra delle potenzialità delle sue amiche.
Onestamente non sapeva dove trovarlo, entrò in casa, salì le scale e si sdraiò sul letto. Rimase ad osservare il soffitto, speranzosa di trovare una soluzione. Si appoggiò al davanzale , la pioggerella quasi invisibile scendeva fitta fitta nel giardino, ed è li, mentre scrutava l’orizzonte che vide, su quel albero difronte a camera sua quel che cercava. Gli spuntò il suo solito sorriso, il sorriso della vittoria.

Yeee finalmente Klaus si è mostrato a Carolione! All'inizio sembra alquanto spaventata ma in un secondo momento ne è attratta, le amiche però non vogliono che lo frequenti, cosa farà Caroline? 
Sarà più forte il desiderio di incontrarlo o la paura ?


Alla prossima :)

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