Patch and Nora : New Adventure

di clarissaj
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Tre anni dopo : Felicità ***
Capitolo 3: *** Programmi e ricordi ***
Capitolo 4: *** Un ombra dal passato ***
Capitolo 5: *** La resa dei conti ***
Capitolo 6: *** Il ritorno di una vecchia conoscenza: Alexander ***
Capitolo 7: *** Theo ***
Capitolo 8: *** La prima prova: La piuma dell' aquila ***
Capitolo 9: *** La seconda prova: Il pugnale degli abissi ***
Capitolo 10: *** La terza prova: La zanna della Chimera ***
Capitolo 11: *** La quarta ed ultima prova: Inganno ***
Capitolo 12: *** È Troppo Tardi ? ***
Capitolo 13: *** Epilogo : Il risveglio - Per sempre insieme ***
Capitolo 14: *** Capitolo extra: La lettera di Patch ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


La guerra è finita i Nephilim hanno vinto,  gli Angeli caduti sono stati sconfitti nonostante avessero dentro di loro l' Arte Diabolica.
Intorno a me ci sono solo cadaveri di Nephilim e Angeli in via di decomposizione, non faccio neanche in tempo a guardarli in faccia - per vedere se li conoscevo - che subito si tramutano in carne putrefatta, morta, in cibo per i vermi.
Sento che il potere dell' Arte Diabolica è sparito, non lo si percepisce più, segno che è stata distrutta ecco perchè gli Angeli Caduti sono morti ormai non avevano più sangue nelle vene ma solo quella robaccia.
Io però sono sopravvissuto, perchè mi sono dimostrato più furbo e scaltro degli altri, e ora tutto ciò che desidero è : VENDICARMI.
Si! Un giorno io ritornerò più forte che mai e allora potrò gustarmi la mia vendetta su un bel piatto d' argento e niente e nessuno  potrà mai fermarmi.
Mi volto verso il bosco facendomi strada tra i corpi e sparendo tra la nebbia gelida 




ciao! ho appena finito di leggere la serie Hus Hus e mi è piaciuta molto. Questa è la mia prima fanfiction sperò che vi piacerà, altrimenti scusate e se ci sono errori scusatemi una seconda volta sperò di leggere tante recensioni a presto!

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Capitolo 2
*** Tre anni dopo : Felicità ***


Tre anni  dopo …..
 
 
 
Il sole stava lentamente salendo su alto nel cielo, per annunciare l’inizio di un nuovo giorno, i suoi raggi caldi filtrarono attraverso le tapparelle della serranda soffermandosi sul viso addormentato di Nora.
Non appena senti il calore sul suo viso la ragazza apri piano piano gli occhi, stropicciandoli un po’, si voltò dall’altra parte del letto dove davanti a lei si presentò il più bel spettacolo che avesse mai visto, il suo amore che dormiva sereno con un piccolo sorriso stampato sulle labbra.
Appena lo vide Nora non poté far a meno di sorridere anche lei, allungò una mano e iniziò ad accarezzarli il viso per poi arrivare alle braccia nude, non appena Patch senti quel tocco, apri i suoi occhi neri e fissò Nora.
Il piccolo sorriso che prima aveva sulle labbra si fece più grande tanto che sembrò arrivargli agli occhi  << Buongiorno Angelo >> disse con voce dolce ma ancora assonnata
<< Buongiorno a te >> le rispose Nora mentre avvicinava il suo viso a quello di Patch per dargli un piccolo bacio sulle labbra.
<< Hai dormito bene ? >>
<< Benissimo, te l’ho sempre detto che sono innamorata persa del tuo letto e delle tue lenzuola >>.
<< Solo di quello ? >>
<< Mmhh…. Forse no …. Magari lo sono anche della persona che è qui davanti a me >>.
Entrambi scoppiarono a ridere mentre si abbracciavano e coccolavano, << Ormai dovresti iniziare a chiamarli: il NOSTRO letto e le NOSTRE lenzuola >> le disse Patch con uno sguardo malizioso.
<< Oh si giusto! >> gli disse ricambiando lo sguardo con ancora più malizia, si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò << E devo dire che la cosa mi piace >>.
Iniziarono a baciarsi senza sosta rimanendo attaccati l’uno all’altra per diversi minuti, non avrebbero potuto chiedere di meglio, la loro vita era perfetta in ogni minimo dettaglio.
Dopo la terribile battaglia di tre anni fa e i vari ostacoli che avevano affrontato in quegli anni, Patch e Nora avevano finalmente iniziato a vivere a pieno il loro amore , entrambi benedetti da una vita eterna – Nora era una Nephilim mentre Patch un Angelo Caduto e quindi entrambi erano immortali- senza correre il rischio di essere un giorno separati per sempre , non potevano che ritenersi le persone più fortunate e felici della terra.
E lo erano, lo erano davvero, sembrava proprio che la felicità si fosse finalmente degnata di bussare alla loro porta.

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Capitolo 3
*** Programmi e ricordi ***


Dopo essersi alzati dal letto, si diressero in cucina mano nella mano, dove Patch preparò una bella e abbondante colazione. Nora lo osservò incantata mentre preparava dei gustosi pancake con le sue abili mani, si domandò se c’era qualcosa in cui Patch non fosse bravo? 

Appena la colazione fu pronta si misero entrambi seduti a tavola e iniziarono a mangiare, per Patch era una cosa del tutto nuova poter mangiare del cibo e sentirne i sapori ma grazie al “regalo” che Basso aveva fatto a lui e a Nora – come ringraziamento da parte sua per Nora che era riuscita a sconfiggere Dante ed eliminare l’ Arte Diabolica – ora era in grado di provare delle sensazioni umane , il suo corpo non era più una specie di vetro insensibile ad ogni tipo di tocco, ma un normale corpo da essere umano.

<< Allora che programmi hai per oggi ? >> le domandò Patch mentre era occupato a mangiare un bel pancake dorato ricoperto di sciroppo.

<< Be’ devo andare in lavanderia a ritirare alcuni vestiti, poi a fare la spesa, passare in biblioteca e devo anche passare un attimo alla fattoria il nostro ferro da stiro non funziona quindi prenderò in prestito quello di mia madre >> rispose Nora mentre spalmava un po’ di marmellata di fragole su una fetta di pane tostato

<< D’accordo. Ma ti ricordi che….>> Patch non fece neanche in tempo a finire la frase che subito Nora lo anticipò.

<< Che mia madre si trova a Los Angeles per un’asta e non tornerà prima di Lunedì sera? Si!!! Lo so. Me l' hai ripetuto più di mille volte >>.

<< Voglio essere sicuro, angelo. Altrimenti rischi di restare chiusa fuori casa >>.

<< Non preoccuparti le chiavi sono già in borsa >>

<< Bene. Comunque se vuoi stasera appena torno, posso dare io un occhiata  al ferro da stiro, credo di poterlo aggiustare >>.

No! Assolutamente no rispose subito Nora a se stessa senza troppi pensieri alla domanda che si era fatta all’inizio, Patch era bravo in tutto. Era il migliore.

Nora lo fissò con uno sguardo dolce e pieno d’amore << E tu? Che programmi hai invece ? >>

<< Lavoro, lavoro e lavoro >> rispose l' Angelo sorridendo

Patch da qualche tempo lavorava come commesso in un negozio di articoli sportivi che si trovava nel centro della città, Nora a differenza sua non aveva trovato ancora niente, aveva giusto svolto durante l‘estate qualche lavoretto part- time poi niente di più – come si suol dire la sua solita sfortuna- ma non per questo si perdeva d’ animo, ogni giorno ripeteva a se stessa che sarebbe riuscita a trovare qualcosa per potere aiutare Patch con le spese.

Dopo avere fatto colazione lavarono i piatti, si vestirono, poi si salutarono promettendosi di rivedersi la sera a cena dandosi un grande e appassionato bacio sulle labbra, poi con riluttanza si divisero, Patch prese la moto mentre Nora la macchina e ognuno di loro andò per la sua strada.

La giornata passò velocemente dopo essere andata a ritirare i vestiti in lavanderia, Nora si fermò per qualche ora in biblioteca immergendosi in un libro dietro l'altro, verso ora di pranzo andò a mangiare qualcosa in una tavola calda nelle vicinanze, poi andò a fare la spesa.

Verso pomeriggio inoltrato la giovane Nephilim, si diresse verso la fattoria, la sua vecchia casa, parcheggiò nel vialetto ed entrò, in quegli anni la fattoria non era cambiata neanche di una virgola c’era sempre qualche crepa li, qualche Edera rampicante là, qualche tegola fuori posto ma non ostante tutto si reggeva in piedi piuttosto bene.

Nora raggiunse il salotto, dove era solita rilassarsi magari bevendo una bella tazza di cioccolata calda davanti al caminetto mentre guardava il fuoco scoppiettare, si mise a sedere sul divano diede qualche occhiata intorno alla stanza, poi chiuse gli occhi e respirò a pieni polmoni l odore caldo e familiare di casa, mille ricordi le tornarono in mente legati a suo padre, a sua madre e a tutti i suoi amici.

In quei tre anni molte cose erano cambiate, dopo il diploma lei e Patch avevano deciso di andare a vivere insieme in una casa vicino al lago un posto caldo e accogliente e soprattutto lontano dalla civiltà, il posto ideale per vivere in pace il loro amore.

La signora Grey continuava il suo lavoro alla casa d’aste sempre impegnata a svolgere più di mille cose per Hugo ma in compenso il suo stipendio era aumentato e questo le permise di mandare avanti la fattoria senza problemi, con il tempo aveva accettato la relazione tra sua figlia e Patch e il fatto che si erano sposati facendo a meno di una  cerimonia tradizionale, aveva finalmente capito che Patch amava Nora con tutto se stesso e tanto gli bastava.

Vee si era trasferita in Inghilterra per iniziare la una nuova vita, dopo la morte di Scott non passava giorno in cui la sua immagine non  gli apparisse  davanti agli occhi ogni volta che usciva di casa come se non se ne fosse mai andato , cosi dopo il diploma parti per la Gran Bretagna dove conobbe Gavin un giovane ragazzo inglese simpatico , dolce e gentile che le fece di nuovo battere il cuore, anche se Scott sarebbe sempre rimasto il primo vero amore della sua vita. Lo scorso mese i due erano convolati a nozze, insomma anche per Vee la felicità era arrivata.

Poi Scott. Oh, Scott! Il suo primo vero amico

Ogni volta che Nora pensava a lui gli occhi gli si riempivano di lacrime , Scott aveva fatto tanto per lei, gli era sempre rimasto vicino soprattutto nei momenti più difficili della sua vita da quando fu liberata dalla prigionia di Hank Miller fino alla grande guerra. Scott aveva sacrificato la propria vita per salvare la sua dalla follia omicida di Dante, un gesto che non avrebbe mai dimenticato. Infatti da quella tragica notte non passava giorno in cui Nora non si prendesse qualche minuto tutto per se per ringraziarlo del suo sacrificio. In cuor suo però sentiva che era felice e che continuava a proteggerla nonostante non potesse più vederlo, proprio come faceva suo padre Harrison Grey.

I suoi pensieri furono improvvisamente interrotti dalla suoneria del suo telefonino, Nora lo prese dalla borsa e al terzo squillo rispose.

<< Ehi! Sono io angelo. Tutto bene? >> la voce calda e familiare di Patch fece sorridere Nora.

<< Ehi! Si tutto a posto. Sono alla fattoria, adesso torno a casa >>   << Tu invece? Tutto bene? >>

<< Alla grande! Tra dieci minuti stacco dal lavoro e torno anch’ io. Senti che ne dici se stasera per cena prendessi qualcosa al Bordline? >>

<< Si!!! Ottima idea >> rispose con entusiasmo Nora.

<< qualche preferenza ? >> domandò Patch con voce seducente che fece avvampare di rossore Nora.

<< Tacos e patatine >>

<< Tacos e patatine. Perfetto. Allora ci vediamo dopo >>

<< A dopo. Ti amo >>

<< Ti amo anche io >>

Dopo aver chiuso la chiamata Nora si diresse verso la macchina e tornò a casa, una volta arrivata si mise subito ad apparecchiare la tavola per la cena quando senti qualcuno bussare alla porta, fisso il portone d’ ingresso con un espressione confusa, non aveva la più pallida idea di chi fosse, Patch non poteva essere di sicuro.

Una strana sensazione si fece largo nel suo corpo, il suo sesto senso la stava mettendo in guardia: c’era qualcosa che non andava.

Lentamente e con circospezione Nora si avvicinò alla porta posò la mano sul pomello e aprì, davanti a lei una grossa figura scura la guardò con uno sguardo divertito e sulle sue labbra si formò un sorriso sadico.

<< Ciao Nora. È da un po’ che non ci si vede >>

<< Tu? >> disse Nora tremante e con gli occhi sbarrati.

Poi si fece tutto buio.

 

 

 

Angolo autrice

ciao!!!!! spero che la storia sia di vostro gradimento, potete scrivere se volete non siate timidi accetto qualunque recensione positiva ( che mi fanno molto piacere ) e negative ( che mi aiutano a capire dove sbaglio e fare bene la prossima volta ) nel prossimo capitolo scoprirete chi è stato a rapire Nora. secondo voi chi è? a presto

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Capitolo 4
*** Un ombra dal passato ***


Appena Patch svoltò l’ angolo e parcheggiò la moto nel vialetto di casa, capì subito che c’ era qualcosa che non andava, le luci erano accese ma la porta era completamente spalancata.Sapeva bene che Nora non era il tipo da lasciare la porta di casa aperta, soprattutto di notte, scese dalla moto,raggiunse l’ ingresso in tre rapide falcate ed entrò.A prima vista sembrava che la casa fosse a posto, non era sta messa sottosopra, ogni cosa era rimasta perfettamente al proprio posto, controllò anche la serratura della porta ma neanche lì vi erano segni di effrazione,…solo una cosa mancava veramente: Nora.
Patch si guardò intorno con sguardo attento per cercare di percepire anche il più piccolo rumore o movimente ma niente << Angelo? Sono io. Sono tornato. Sei in casa? >> ma alla domanda di Patch rispose solo il silenzio della sera.
<< Angelo? >>  << Dove sei? >>  Patch si mise a cercare in ogni angolo della casa, camera per camera ma di Nora non c’ era neanche l’ombra
Il giovane Angelo sentì una strana morsa gelida comprire il suo stomaco e il cuore iniziare ad accellerare, se prima  faceva un solo battito ogni secondo ora ne faceva dieci, mille pensieri fecero capolino nella sua mente.
Dove era Nora? Perché non era in casa? Cosa poteva essergli successo? Patch non trovò risposta a nessuna delle sue domande, di sicuro non poteva essere andata lontana visto che la macchina era parcheggiata davanti casa. Ma allora dove si trovava?
Patch cominciò a pensare che magari poteva essergli successo qualcosa di brutto, qualche cosa di terribile. E se fosse stata rapita? Ma da chi? E perché?
La suoneria del cellulare fece tornare Patch bruscamente alla realtà,una piccola ondata di sollievo iniziò a farsi strada dentro di lui, magari era Nora. Prese il telefonino dalla tasca dei jeans e rispose al primo squillo
<< Pronto >> rispose Patch con  tono calmo ma che aveva una piccola sfumatura di preoccuppazione
<< Ciao Patch >> ripose una voce maschile fredda ma divertita << Chi non muore si rivede o in questo caso si risente >>
Patch si dimenticò per qualche secondo come si faceva a respirare e il suo cuore perse un battito. Non era possibilie. Lui conosceva quella voce, anche fin troppo bene, era appartenuta ad una persona di cui si fidava, che gli aveva voluto bene come ad un fratello, una persona che l’ aveva pugnalato alle spalle, che sperava di non rivedere più.
<< RIXON!? >> ringhiò Patch contro il telefono

Qualche minuto prima……

Nora si svegliò con la testa che pulsava violentemente, come se un grosso martello la colpisse in continuazione senza darle tregua, la vista era leggermente annebbiata e dovette sbattere più volte le palpebre per cercare di mettere a fuoco le immagini intorno a se.
Capì subito di non trovarsi più a casa ma in un vecchio magazzino abbandonato pieno di polvere e ragnatele, era distesa su un vecchio materasso logoro con le caviglie e e le mani legate da due pesanti catene, cercò di liberarsi - in fondo era una Nephilim e poteva contare sulle sua grande forza – ma con sua grande sorpresa vide che le catene non si incrinavano neanche di poco.
Sentì dei passi pesanti avvicinarsi a lei, alzò di scatto la testa,  rischiando di farsi venire un capogiro,  per vedere chi poteva essere, dalla piccola porta di legno entrò un giovane uomo alto e muscoloso con il naso aquilino e capelli corti neri.
<< Bene, bene … La nostra bella addormentata si è svegliata, eh? >> disse l’ uomo in tono divertito << Aaahh Se stai cercando di liberarti è inutile, quelle catene sono state stregate, con il potere di un arcangelo con cui mi sono tenuto in contatto >>
Nora non riusciva a credere a suoi occhi, quell’ uomo era….
<< Rixon!? >>
<< Esatto. Proprio io, in carne ed ossa >>
<<  Ma…. ma non è possibile >> disse Nora con voce incredula e con una punta di odio << Tu ….. tu sei morto >>
Rixon gettò la testa all’ indietro scoppiando in una forte risata che quasi non soffocò
<< Morto, eh? >> fece qualche piccolo passo in avanti, con il sorriso ancora stampato sulle labbra << Si. È vero. Avrei dovuto esserlo, invece mi sono salvato >>
Nora non riusciva ancora a crederici, non poteva credere che l’ assassino di suo padre fosse proprio lì davanti a lei, avrebbe dovuto essere chissà dove magari all’ inferno a marcire con i suoi simili.
<< Ma come? >>
<< Bè è molto semplice.Devi sapere che prima ancora di cadere e diventare un Angelo Caduto ho voluto portarmi dietro qualche ricordino dal Paradiso. Quando mi trovavo ancora lassù ho rovistato nell’ archivio degli Arcangeli e ho preso una boccetta contenente un liquido molto speciale in grado di salvare la vita a chiunque lo bevesse anche se questi era ad un passo dalla morte. Cosi subito dopo che Dante mi ha liberato, ho bevuto il contenuto della boccetta, salvandomi cosi da morte certa >>
Nora ascoltò con attenzione e con disgusto ogni singola parola che Rixon sputava fuori da quella sua orrenda bocca, non sopportava l’ idea che l’assassino di suo padre fosse riuscito a trovare una scappatoia, per poter vivere. A suo padre questa possibilità non era stata  data.
<< Non mostrarti cosi sorpresa Nora. Sono solo stato più furbo degli altri >> disse Rixon in tono solenne
<< Che cosa vuoi Rixon? >> gli chiese Nora con un tono gelido e distaccato che non aveva mai usato con nessuno prima d’ ora << Perché mi hai portata qui? >>
Il sorriso che prima Rixon aveva sulle labbra sparì, i suoi occhi erano gelidi  e bramosi di qualcosa << Che cosa voglio ? Voglio vendicarmi >> ribatte con rabbia
<< Vendicarti ? >>
<< Esatto. Voglio vendicarmi di te e di Patch. Voi due mi avete messo i bastoni tra le ruote, per troppo tempo, siete stati la mia spina sul fianco. Soprattutto tu. >>
Rixon sputò fuori quelle parole come se fossero veleno. Nora cercò di mantenere la calma, ma senti che il suo corpo era già scosso da continui tremiti e il cuore aveva cominciato a battergli forte contro il petto.
<< Che cosa vuoi fare? Vuoi uccidermi ancora una volta? Mi sembra che tu ci abbia già provato per due volte, e in entrambe le volte hai fallito miseramente >>
Rixon chiuse le mani in due pugni stretti che le nocche diventarono bianche, Nora vide che avevano iniziato a tremargli, lo aveva fatto infuriare e questo non era un bene.
<< Sai come si dice non c’ è due senza tre o la terza volta è sempre quella buona >> disse il giovane Angelo Caduto in tono divertito, ma si capiva bene che in realtà non si stava divertendo
<< Comunque, questa volta ho in mente qualcosa di davvero speciale per te >>
<< Davvero? >> domandò Nora con tono fermo << E che cosa ? >>
Rixon fece un piccolo sorriso gelido, che fece rizzare tutti i peli della nuca a Nora, tirò fuori una piccola boccetta contenente un liquido rosso sangue facendola rigirare delicatamente tra le dita della mano.
Nora capì subito che quel liquido rosso non era niente di buono << Che cos’è quello? >>
Rixon sollevò lo sguardo su di lei con ancora il sorriso stampato sulle labbra << Questo è un veleno molto potente, di cui è difficilissimo se non impossibile trovare un antidoto. Deriva da una pianta rarissima che cresce solo nelle profondità più oscure dell’ inferno, questa pianta si chiama “Lasomno Mortis Aeternae” >>
Persino il nome suonava mortale pensò Nora fra se e se << E tu come l’ hai ottenuto? >>
<< Bè diciamo che durante il mio soggiorno all’ inferno ho avuto modo di stringere qualche piccola amicizia >>
<< La cosa non mi sorprende, tra simili vi intendete bene >>
Il sorriso che Rixon aveva prima sparì, ora c’ erano solo i suoi occhi iniettati di sangue desiderosi di vendetta << Sai, c’è un'altra cosa che devi sapere. Questo veleno non è come tutti gli altri, che ti uccide nel giro di pochi minuti regalandoti una morte rapida e indolore. Oh no no. Questo veleno ti porta via la vita giorno dopo giorno, costringendoti ad una morte lenta e dolorosa. è vero tu sei immortale , ma come ho già detto questo veleno viene dall’ inferno, quindi è in grado di uccidere anche essere immortali come i Nephilim o gli Angeli Caduti >>
Nora deglutì facendo attenzione a non farsi notare, non voleva dare a Rixon la soddisfazione di vederla spaventata, voleva dimostrarsi coraggiosa fino alla fine.
<< Ma prima di farti bere, voglio fare una telefonata a Patch. Che ne dici ? >> chiese mentre sventolava il cellulare nella sua mano


<< RIXON!? >>
<< Esatto. Proprio io il tuo caro vecchio amico >>
A sentire la parola “amico” Patch iniziò a tremare di rabbia, Rixon non era più suo amico non dopo quello che aveva cercato di fare a Nora, l’ aveva tradito.
<< Tu dovresti essere morto >> disse Patch in un tono glaciale e duro
<< Si. Bè è una lunga storia. Che ne dici di fare una bella rimpatriata tra vecchi amici? >> domandò il suo ex migliore amico con una piccola risata in sottofondo
<< Tu non sei mio amico e non ho nessuna intenzione di fare una rimpatriata >>
<< Davvero? È un peccato! Perché sai qui c’è qualcuno a cui farebbe piacere la tua presenza >>
Ci fu in minuto di silenzio poi dall altro capo del telefono, rispose un'altra persona che l’ Angelo riconobbe subito
<< Patch >>  rispose Nora
<< Angelo !!! >> Patch iniziò a respirare a fatica, senti il suo cuore fermarsi di colpo << Stai bene? Ti ha fatto del male ? >>
<< No, non preoccupparti sto bene >> gli disse Nora  in tono dolce << Ascolta non devi venire, hai capito? Vuole ucciderti, è pazzo >>
Ci fu un altro silenzio poi Rixon riprese a parlare
<< Allora vuoi venire adesso? >>
<< Dove sei ? >> ringhiò Patch
<< Mi trovo in un vecchio magazzino al Angel Cove Campground. Vedi di fare in fretta >>
<< Non preoccupparti. Sarò lì prima che tu faccia ancora un altro respiro >> Patch stava tentando di mantenere la calma, ma più il tempo passava più sentiva che era difficile
<< Bene. Perché altrimenti… >> subito dopo quella frase, si sentì un tonfo e un lamento
A quel punto la rabbia di Patch esplose del tutto, come osava Rixon far del male a Nora, strinse con tutta la forza che aveva il telefono, tanto che se avrebbe continuato cosi si sarebbe sicuramente rotto << toccala un'altra volta, schifoso bastardo, e ti giuro che stavolta non mi limiterò ha spedirti all’ inferno, ti ucciderò senza pietà con le mie stesse mani >>
Patch sentì la risata sommessa di Rixon << Sei sempre stato uno che mantiene le promesse Patch, vediamo se manterrai anche questa >> subito dopo Rixon chiuse la chiamata, Patch uscì di corsa da casa e partì a tutta velocità con la moto



 Dopo avere chiuso la chiamata,Rixon si voltò verso Nora sorridendogli << Bene e ora veniamo a noi >> disse sollevando la mano che teneva in mano il veleno
Nora fece un grande sospiro << Tu non vincerai! Patch te l’ ha farà pagare. Ti ha già messo fuori gioco una volta e lo farà anche stavolta.Lui è il migliore! >> disse solennemente con un piccolo sorriso per ripicca
Rixon si irrigidì << Presto scopriremo se è vero. Ma ora… >> con una mano afferò la mascella di Nora cercando di aprire un piccolo spiraglio tra le labbra
Nora cercò con tutte le sue forze di serrare bene le labbra , ma purtroppo l’ Angelo si dimostrò più forte e non appena riusci a far aprire di poco le labbra, versò il liquido in bocca  alla ragazza finchè la bocetta non fu vuota.
La giovane Nephilim cadde pesantemente sul materasso con gli occhi chiusi, Rixon si diresse verso la porta per andare ad aspettare il suo ex migliore amico fuori, lanciò per terra la piccola fiala ormai vuota che si ruppe in mille pezzi di vetro << Addio per sempre Nora >> disse poco prima di chiudersi la porta alle spalle.
Il volto di Nora si rigò di un'unica piccola lacrima, che scese delicatamente dalla sua guancia


Ciao a tutti!!! Ebbene si il rapitore di Nora è Rixon. Ho scelto lui perché secondo me meritava di fare una fine più orribile da quella che ha fatto nel libro, volevo che a ucciderlo fosso Patch o Nora per tutto il male che gli ha fatto. Per quanto riguarda il Angel Cove Campground è un parco vicino al lago che ho scelto guardando sul sito della città visto che si chiamava Angel mi sembrava quello giusto da mettere ;) a presto

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Capitolo 5
*** La resa dei conti ***


Patch arrivò nel giro di dieci minuti sul luogo che Rixon gli aveva detto di raggiungere, parcheggiò la moto in un piccolo spazio di terra libero vicino alla riva del lago e andò di corsa verso il vecchio magazzino.

Una volta arrivato nelle vicinanze notò che davanti al piccolo edificio di legno c’era un giovane uomo vestito di scuro, muscoloso con le braccia incrociate al petto : Rixon

Patch non poté non provare odio frammisto a rabbia appena vide la figura del suo ex migliore amico, non riusciva ancora a credere che colui che aveva considerato come un fratello l’ avesse tradito nel modo più orribile possibile, cercando di portargli via la cosa più importante che lui aveva sulla terra: Nora.

Rixon appena lo vide sorrise maligno << Ciao Patch! >> esclamò << è da un po’ che non ci si vede, eh? Come ti va la vita? >>

<< Non sono qui per chiacchierare >> disse brusco Patch << Dov’è Nora? >>

<< è lì dentro >> disse Rixon indicando con un cenno del capo il magazzino

<< Sta bene? Le hai fatto qualcosa ? >> chiese Patch in tono freddo stringendo le mani in due pugni

<< Be diciamo solo che le ho fatto un piccolo regalo speciale >>

<< Che cosa vuoi dire ? >>

Il sorriso sulle labbra di Rixon si allargò sempre di più << Le ho fatto bere un liquido molto speciale. Un veleno potentissimo che viene direttamente dall’inferno. L' antidoto non è cosi facile da trovare >>

A quelle parole Patch si mise a tremare di rabbia e l’odio dentro di lui per Rixon crebbe sempre di più << Maledetto bastardo!!!! Giuro su Dio che questa me la paghi >> gridò

Rixon scoppiò in una fragorosa risata << Vedrai. Sarà davvero divertente guardarti mentre ti scervelli a trovare un modo per salvarla. A meno che io non ti uccida adesso >>

<< Non contarci troppo Rixon >>

<< Allora fatti sotto! >>  disse Rixon sguainando una spada << Carina vero? L’ho presa in prestito dal cadavere di un Nephilim durante la battaglia di tre anni fa. Un arcangelo è stato cosi gentile da incantarla, quindi è in grado di ucciderti >>

<< Bene .E io ho questo >>  disse Patch con un sorrisetto freddo mostrando il pugnale di Pepper che lui e Nora avevano deciso di tenere per precauzione

Rixon non smise di ridere << Un po’ piccola come arma >>

<< Mai sentito il detto:  l’ apparenza inganna ? >>

<< Ora basta con le chiacchiere. Avanti >>

I due iniziarono uno scontro a colpi di lame senza esitazione, nonostante fosse buio entrambi riuscivano a vedere chiaramente il proprio avversario , grazie ai loro sensi altamente sviluppati rispetto al normale, nel silenzio della notte si sentiva solo il rumore delle lame, che si scontravano tra di loro.

Rixon fece roteare la spada in modo da confondere Patch per poi poterlo colpire, ma fortunatamente il giovane angelo riuscì a intercettare in tempo il colpo mortale che Rixon stava per sferrare e schivarlo.

Rixon emise un forte ringhio per aver fallito e si tuffò su Patch che riuscì nuovamente a schivarlo

<< Ora basta >> ringhiò Rixon << è ora di finirla >>

<< Sono d’ accordo >> rispose Patch

L’ angelo caduto trasformò la sua bocca in un ringhio crudele << Tu mi hai trascinato fino all’ inferno. Hai bruciato la mia piuma davanti a me, poi mi hai abbandonato laggiù nell’ oscurità perenne, Incatenato. Credevi che l’ avessi dimenticato ? >> gridò per poi lanciarsi verso di lui per dargli il colpo di grazia

Patch però all’ ultimo momento fece un salto e atterrò alle spalle del suo ex migliore amico, Rixon non fece neanche in tempo a girarsi del tutto per sferrare un altro colpo, che il pugnale di Patch gli si conficcò nel cuore

Rixon aveva gli occhi sbarrati per la sorpresa e la bocca aperta, cadde sulle ginocchia e poi infine si accascio a terra, ormai privo di vita

<< E tu hai cercato di portarmi via la cosa più bella e preziosa che ho. Pensi che l’ abbia dimenticato ? >> chiese freddamente Patch al corpo di Rixon mentre si trasformava in carne putrefatta per poi sparire come una nuvola di fumo

Era finita.

Questa volta per davvero, Rixon era morto non sarebbe più ritornato, non avrebbe più fatto del male a nessuno né a lui, né a Nora né a nessun altro. Patch si voltò di scatto verso il vecchio magazzino, ricordandosi per cosa era venuto

<< Nora >> sussurrò ed entrò

Una volta entrato Patch vide Nora stesa sul materasso con gli occhi chiusi, la cosa che gli fece accapponare la pelle la pelle, fu il fatto di vedere le sue mani e caviglie legate da due pesanti catene, come se fosse una bestia. Patch si precipitò di corsa da lei

<< Angelo >> la chiamò prendendole il viso tra le mani << Sono io. Sono venuto a salvarti. Rixon è morto, non c’ è più. Non ti farà più del male >> ma Nora sembrava proprio non sentirlo, continuava a tenere gli occhi chiusi, non si muoveva, l’ unico movimento era quello del suo petto che si alzava e abbassava al ritmo del suo respiro

<< Angelo? >>  <> Patch la scosse delicatamente ma niente , Nora continuava a tenere gli occhi chiusi

Patch la liberò dalle catene, la prese in braccio poi uscì << Tranquilla.Andiamo via. Ti porto a casa. Adesso ci sono qui io, non permetterò che ti accada niente di male. È finita. È tutto finito >> disse dolcemente stingendola ancora di più, proteggendola nel suo abbraccio

Una volta arrivato alla moto Patch prese un grande foulard dalla tasca e legò  Nora a sé, facendo aderire il corpo di lei alla sua schiena mettendogli le braccia al collo, subito dopo la moto partì rombando verso casa

Dopo pochi minuti i due innamorati erano tornati a casa, Patch sciolse il nodo del foulard e portò Nora immediatamente  in camera da letto, aprì la porta della stanza con una spallata e posò delicatamente Nora sul letto,  prese una sedia e si sedette davanti a lei prendendole una mano che strinse forte con la sua.

L’ angelo caduto aspettò tutta la notte per vedere se Nora finalmente si svegliasse, ma sembrava proprio che la giovane Nephilim fosse caduta in un sonno profondo, Rixon aveva detto di averle dato qualcosa da bere. Ma cosa? Forse un veleno, d'altronde aveva detto che quel liquido veniva dall’ inferno, quindi di sicuro non era niente di buono. Ma se era un veleno allora doveva trovare un antidoto. Ma dove poteva trovarlo? Come era fatto? Che cosa serviva per crearlo? Ma soprattutto esisteva davvero un antidoto? Il giovane angelo non riusciva a trovare risposta, sentiva il cervello andare in fiamme, si passo entrambe le mani sul viso e sui capelli, non riusciva più a pensare, a respirare, non riusciva più a fare niente si sentiva impotente. Alla fine Patch crollò nel sonno per la troppa stanchezza ed emozioni che aveva provato in quella giornata, sprofondò in un sonno senza sogni ne incubi, un sonno vuoto, buio.

La mattina seguente Patch si svegliò di soprassalto non appena udì qualcuno bussare alla porta di casa. Chi mai poteva essere? Qualche altro nemico che voleva far del male a lui e a Nora?

Usci con riluttanza dalla camera da letto – non prima di aver dato un'altra occhiata a Nora, che continuava a dormire- dirigendosi con circospezione verso l’ ingresso, aveva i muscoli del corpo tesi e vigili, pronto a scattare se sarebbe stato necessario. Appena aprì la porta non riuscì a credere ai suoi occhi

<< Ciao Patch, come và? >>

<< E tu che ci fai qui ? >>

 

 

 Angolo autrice

 Ciao!!!!! Un altro personaggio è riapparso nella vita di Patch e Nora. Chi sarà mai? un amico o un nemico?Spero che fino a qui la storia vi sia piaciuta e se avete incontrato errori chiedo scusa, vorrei chiedere scusa ma soprattutto ringraziare Marty 598 che è sempre cosi gentile e paziente da farmi notare gli errori e coreggermeli.

Ho anche una buona notizia da darci, questa vi piacerà, ho letto da qualche parte che Becca stà scrivendo un nuovo libero, che però non centra niente con il genere Fantasy o con Patch e Nora, questo libro sarà sul genere Thriller con nuovi personaggi, che uscirà nel 2014 in America, non vedo l’ ora di leggerlo

Grazie ancora a presto!

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Capitolo 6
*** Il ritorno di una vecchia conoscenza: Alexander ***


Patch rimase impietrito davanti al giovane uomo che si trovava sotto l’ uscio di casa, era alto e robusto con i capelli corti e scuri, conosceva bene quella persona. Era l’ ispettore Basso l’ Arcangelo che aveva il compito di indagare sull’ Arte Diabolica , Hank Millar e tutta la sua famiglia.

<< Posso entrare ? >> gli chiese gentilmente Basso

Patch si scostò leggermete verso destra e fece segno con il capo all’ Arcangelo di accomodarsi in casa. Patch non avrebbe mai pensato che un giorno uno di loro si sarebbe preso la briga di fargli visita e di entrare in casa sua.

<< Che ci fai qui ? >> chiese Patch all’ Arcangelo con tono neutro mentre richiudeva la porta alle sue spalle

<< Sono qui perché ho saputo di Nora >> rispose Basso

<< E come sei venuto a saperlo ? >>

Basso fece un grande sospiro prima di riprendere a parlare << Lo so, perché ….. perché …… perché da un po’ di tempo gli Arcangeli sospettavano che Rixon fosse ancora vivo >>

Patch appena sentì quella frase si irrigidì e spalancò completamente gli occhi << CHE COSA !!?? >>  il giovane angelo non riusciva a credere a ciò che aveva sentito << Gli Arcangeli sapevano che Rixon fosse ancora vivo e io non sono stato informato di niente? >>

Il corpo di Patch iniziò a tremare dalla rabbia << Perché nessuno di voi mi ha detto nulla? Perché? Eppure sapevate cosa aveva intenzione di fare Rixon a Nora? C’eri anche tu quando ha cercato di ucciderla la prima volta! Perché non mi hai avvertito ? >>

<< Perché persino noi stentavamo a crederci >> rispose Basso con tono calmo cercando di riportare la conversazione a toni più miti, anche se sapeva che sarebbe stato inutile, quando si trattava di Nora sapeva che Patch scattava subito << All’ inizio credevamo che si trattasse di un errore, insomma Rixon avrebbe dovuto essere morto insieme a tutti gli altri angeli caduti che avevano bevuto l’Arte Diabolica. Ma poi abbiamo scoperto, che elisir del paradiso era scomparso dagli archivi e cosi abbiamo capito che Rixon era riuscito a farla franca >>

 

<< Già. E invece di fare qualcosa per fermarlo, ve ne siete stati lassù per i fatti vostri.. immobili a guardare >> Patch non potè fare a meno di lanciare all‘ Arcangelo uno sguardo gelido e accusatore

<< Ascolta. Abbiamo tentato di tutto per rintracciarlo e fermarlo, ma è stato tutto inutile, Rixon era diventato molto più forte e scaltro rispetto a come era in passato, non siamo riusciti a fare niente. Devi credermi ragazzo abbiamo fatto tutto il possibile >>

<< Bé comunque sia ora è troppo tardi per le scuse, Rixon è riuscito nel suo intento. Ha fatto bere qualcosa a Nora, credo un veleno e ora non si sveglia più >>

<< Dove si trova ora ? >>

<< è in camera da letto >>

<< Posso vederla? >>

Patch anche se era riluttante all‘ idea di portare un Arcangelo a vedere Nora e a permettergli di avvicinarsi a lei e toccarla, decise di accompagnare Basso nella stanza dove la ragazza riposava. Dopotutto lui , forse, era l’ unico che poteva aiutarlo a salvare la ragazza che amava.

Una volta entrati Basso si avvicinò al corpo immobile di Nora e l‘ osservò attentamente come se volesse studiarlo in ogni minimo dettaglio. Alla fine si rivolse a Patch

<< Si, è vero. Rixon le ha somministrato un veleno. Il più potente e letale di tutti >>

Il cuore di Patch appena udì quelle parole perse un battito e iniziò a sudare freddo << Ecco. Lo sapevo. Maledetto bastardo >> le sue mani si chiusero in due pugni stretti, digrignò i denti

<< Però ho una buona notizia >>

<< Ah si. E quale? >>

<< Io conosco il modo per procurare l’ antidoto che salverà Nora >>

Quelle parole fecero tornare la speranza a Patch << Davvero? E quale sarebbe ? >>

<< Molti anni fa , un gruppo di Arcangeli,me compreso, venne a sapere che nelle profondità più oscure dell’ Inferno stava crescendo una pianta, il cui veleno era cosi potente da essere in grado di uccidere chiunque, esseri immortali e non. Cosi alla fine decidemmo di creare un antidoto, in grado di distruggere i suoi effetti e di salvare la vita a chiunque lo avesse bevuto. Una volta creato mandammo uno di noi sulla terra, perché  ne diventasse il custode e lo protegesse anche a costo della vita >>

<< Non avevo mai sentito  questa storia prima d’ ora >> disse Patch con tono sorpreso, in fondo anche lui era stato un Arcangelo prima di cadere

<<  Certo che no. È sucesso prima ancora che diventassi un Arcangelo, poco dopo che i primi uomini misero piede sulla terra >> rispose Basso con un piccolo sorriso

<< Quindi se riesco a trovare questo Arcangelo, troverò anche l’ antidoto e potrei salvare Nora >>

<< Esatto >>

Ora la speranza regnava sovrana dentro Patch << E dove si trova questo Arcangelo? Dimmelo >>

<< Calma, ragazzo. Calma >>   << L’ Arcangelo in questione si chiama Theo, costudisce l’ antidoto tra le montagne del Granite Peak >>

<< Non è molto lontano da qui, dista solo due ore. Forse se parto subito potrei…. >>

Ma Basso non diede a Patch il tempo di finire la frase che subito lo interruppe << Aspetta, non ho ancora finito >> a Patch in effetti era sembrato fin troppo facile fino a qui << Devi sapere che procurarsi quell’ antidoto non è cosi facile, Theo non te lo darà mica così come se niente fosse. Soprattutto a te che sei un Angelo Caduto >>

<< E allora come posso fare? >> chiese impaziente Patch

<< Per procurarsi l’ antidoto, bisogna superare in tutto 4 prove molto dure. Sarà proprio Theo a creare le prove e i vari ostacoli che incontrerai, se riuscirai a superare tutte e 4 le prove allora Theo ti consegnerà l’ antidoto. Però ti avverto queste prove sono davvero difficili, in molti tra esseri umani, Nephilim e Angeli caduti hanno provato a superale ma nessuno e mai tornato indietro per raccontarlo. Quindi c’è il rischio che tu possa perdere anche la vita durante una di queste prove. Quindi ti chiedo.Sei proprio sicuro di andare fino in fondo? >>

Patch non si prese neanche un minuto di tempo per pensarci bene, certo la posta in gioco era alta avrebbe potuto perdere la vita anche se era un essere immortale, ma c’ era qualcosa di molto più importante in gioco rispetto alla sua stessa vita e cioè: la vita di Nora

<< Si! Ci andrò lo stesso costi quel che costi. Farò di tutto per salvarla. Di tutto >> rispose immediatemnte Patch con tono solenne

Basso annui sorridendo, sapeva già che la risposta di Patch sarebbe stata quella << Molto bene, ragazzo. Ti consiglio però di partire domani, ora hai bisogno di riposare. Le prove sono dure e nelle condizioni in cui sei adesso, non credo che saresti in grado di affrontarle >>

Patch si diede una rapida occhiata nello specchio che era appeso alla parete, in effetti doveva ammettere che Basso aveva ragione i suoi occhi erano ricoperti da grandi occhiaie scure, piccole rughe di stanchezza gli incorniciavano il viso e sentiva che tutto il resto del corpo era sopraffatto dalla stanchezza.

<< D’ accordo allora partirò domani mattina presto >> disse infine Patch

<< Molto bene. Se vuoi posso rimanere io qui con Nora mentre tu sei via. Che ne dici? >>

Patch non si fidava molto degli Arcangeli, ma Basso lo stava aiutando ed era anche grazie a lui se ora era in grado di provare sensazioni umane. Nora con lui era al sicuro << Va bene grazie >>

Basso annui e fece per uscire dalla stanza ma le parole di Patch lo fermarono << Ehi Basso >>

<< Volevo solo ringraziarti per essere venuto a dirmi dell’ antidoto. Davvero lo aprezzo molto. Se non fosse stato per te, forse a quest’ ora io sarei ancora qui nel panico totale senza sapere cosa fare. Quindi grazie >>

Basso non potè fare e meno di ridere un Angelo Caduto che ringrazia un Arcangelo del suo aiuto, bè doveva amettere che era un evento più unico che raro << Figurati, prendilo come un altro ringraziamento da parte mia e di tutti gli Arcangeli, per quello che ha fatto Nora. Ah e un'altra cosa, non chiamarmi più Basso quello era solo il mio nome di sottocopertura per la missione. Il mio vero nome è Alexander, quindi chiamami pure cosi d’ ora in avanti >>

<< D’ accordo. Alexander >>

L’ Arcangelo annui di nuovo e usci dalla stanza, Patch si stese sul letto addormentandosi accanto a Nora

Nel sogno Patch si ritovò in mezzo ad un immenso campo verde pieno di fiori dai mille colori, giallo, rosso, viola, bianco. Alzò lo sguardo e vide  che a poca distanza da lui c’ era una grande e bellissima cascata dall’ acqua azzurra e trasparente, vicino ad essa c’ era grosso albero verde e rigoglioso appoggiata alla corteccia  c’ era Nora. Patch percorse il tratto che li separava correndo più veloce che poteva. Nora appena lo vide gli sorrise e si scostò di poco dal tronco dell’ albero, aprì le braccia per poterlo accogliere  nel suo caldo e affettuoso abbraccio. I due si riunirono, finalmente,  rimasero abbracciati per qualche minuto e poi si baciarono  con una passione cosi forte e travolgente, che se avrebbe preso vita avrebbe incendiato l’ intero campo, ma loro non se ne sarebbero accorti.

<< Angelo >> sussurrò dolcemente Patch

<< Sono qui. Sono qui con te Patch >> gli disse Nora accarezzandogli delicatamente la guancia << So che Basso ti ha detto dove si trova l’ antidoto in grado salvarmi. So anche che hai intenzione di andare a prenderlo >>

Patch fece uno di quei sorrisi che Nora amava tanto << Esatto angelo. Partirò domani mattina presto. Ti salverò >> gli diede un piccolo bacio sulle labbra

<< Patch, ti prego. Non andare >>

“Non andare “ Patch non capì se aveva capito male lui o se Nora dicesse sul serio << Non andare!? Che significa angelo? Come non devo andare ? Io devo salvarti! >>

Nora gli prese il viso tra le mani e lo guardò con uno sguardo dolce ma allo stesso tempo triste << No. Non voglio che tu rischi la vita per me. Hai sentito quello che ha detto Basso, rischi di morire e io non potrei sopporttare il fatto che tu rischi la vita per me. La mia vita non è cosi importante >>

Patch non riusciva a credere alle sue orecchie << Non è cosi impo….. >> fece un grande sospiro << Nora io non….. io non posso vivere senza di te e poi pensa a tutte le persone che ti vogliono bene. A tua madre. A Vee. Cosa farebbero? Come glielo potrei mai dire? >>

<< Se ne faranno una ragione prima o poi e anche tu >>

Patch scosse violentemente la testa << No. Non potrei mai…. è….. è una bugia e tu lo sai >>

Patch la strinse forte a sé con una possessività feroce << Ascoltami, angelo. Io non posso permetterti di andartene, non cosi, non senza aver fatto tutto il possibile per salvarti. Quindi non ci sono scuse che tengano, io partirò, supererò le prove, avrò l’ antidoto e ti salverò. Non ho combattuto cosi tanto, al fine di provare finalmente delle sensazioni umane per poi perderti per sempre  >>

Nora sapeva bene che quella era una battaglia persa in partenza, quando Patch si metteva in testa una cosa – soprattutto se riguardava lei –non c’ era modo di fargli cambiare idea. Quindi si arrese

<< Va bene ma promettimi che farai molta attenzione >>

<< Te lo prometto >>

I due si sedettero a terra abbracciati l’uno all’ altra nessuno dei due aveva voglia di lasciare andare l’ altro

<< Mi manchi tanto sai? Ho bisogno di averti come >> le sussurrò dolcemente Patch tra i capelli

<< Ma io ci sono sempre. Sono sempre con te Patch >> le rispose Nora dandogli un piccolo bacio sul collo

<< Si. Ma ho bisogno di te nella vita reale in carne ed ossa, non in sogno come una figura astratta. Ho bisogno di vederti, toccarti, baciarti, coccolarti, amarti e tutte queste cose non le posso fare solo in sogno. Quindi aspettami perché io tornerò. Tornerò da te >>

<< Io ti aspetterò. Te lo prometto. Lo farò sempre >>

Dopo queste parole i due si scambiaro un altro bacio questa volta più grande e più lungo

 

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Capitolo 7
*** Theo ***


Patch si svegliò non appena fuori iniziò ad albeggiare, si fece una bella e veloce doccia fredda e si vestì.

Quando fu pronto si sedette per qualche istante vicino a Nora, gli prese una mano e la strinse alla sua, con l’ altra gli accarezzò delicatamente i capelli.

<< Adesso devo andare angelo. Non preoccupparti, Alexander resterà qui con te si prenderà lui cura di te finchè sarò via. Ricordati la promessa che mi hai fatto, hai promesso che mi avresti aspettato, perciò aspettami >>

Patch le diede un bacio in fronte, poi sulla punta del naso, poi sulla guancia, per poi arrivare alla bocca << A presto angelo >> le disse dolcemente poi usci dalla stanza.

Patch vide che Alexander lo stava aspettando in salotto seduto sul divano, appena lo vide si alzò

<< Allora sei pronto? >> gli chiese l’ Arcangelo in tono serio

Patch prima di rispondere fece un grande sospiro << Sono pronto >> rispose in fine con tono solenne

<< Bene. Allora vai pure, non preoccupparti per Nora ci sono qui io, farò in modo che non gli accada nulla >>

<< Certo. Grazie ancora >> 

Alexander annui << Mi raccomando fa molta attenzione >>

<< Non preoccuparti per me, sono uno che se la sa cavare >>

Patch prese il casco e si diresse verso la porta d’ ingresso << Allora…. A presto >>

<< A presto. Buona fortuna >>

Patch si allacciò il casco, salì in moto e parti a tutta velocità verso  Granite Peak

Dopo due ore di viaggio arrivò nei pressi della riserva naturale, parcheggiò la moto in un piccolo spazio di terra libero e si addentrò in mezzo al bosco.

Mezz’ ora dopo Patch si ritrovò davanti a una piccola distesa di montagne, non erano tanto alte ma neanche tanto basse, ideali per gli appassionati di trekking                

Il giovane Angelo Caduto iniziò a guardasi intorno, per vedere se l’ Arcangelo di cui gli aveva parlato Alexander fosse nei paraggi, ma in giro non c’ era nessuno

<< Theo! >> iniziò a chiamarlo Patch con tutto il fiato che aveva dentro << Mi chiamo Patch. Sono un Angelo Caduto. Sono qui perché ho bisogno dell’ antidoto che tu custodisci. Mi manda Alexander >>

Dopo quelle parole una grande e abbaggliante luce bianca apparve davanti a Patch, dalla quale si materializzò un bellissimo ragazzo avrà avuto si e no 24 anni, alto, muscoloso, i capelli erano di color castano scuro e gli occhi verde-nocciola.

<< Sono Theo >> disse il giovane Arcangelo

<< Piacere. Io sono….. >>

<< So chi sei. Il tuo nome è Patch. Una volta eri un Arcangelo, ma poi sei caduto e hai perso le ali diventando cosi un Angelo Caduto >> disse Theo con tono neutro

Patch fece una piccola risata << Vedo che sei molto informato su di me >>

<< Anche se ormai sono secoli che non vivo più in Paradiso, questo non significa che non sono ben informato, su tutto quello che succede >>

“ C’era da immaginarselo, gli Arcangeli sanno sempre tutto “ penso Patch fra se e se

<< So anche che sei qui perché ti serve l’ antidoto che io costudisco >>

<< Bingo!!!! >>

L’  Arcangelo non sembrava che si stesse divetendo << Perché ti serve? Dimmelo >>

L’epressione di Patch si fece seria << Un angelo caduto ha fatto bere il veleno della pianta dell’ inferno alla ragazza che amo, ora stà lottando tra la vita e la morte, mi serve l’ antidoto per lei, per salvarla >>

Il volto di Theo rimase impassibile, sembrava che nessuna emozione lo trapassasse << Lo sai vero che per ottenere l’ antidoto, dovrai superare 4 prove difficilissime e che forse potresti perdere la vita >>

<< Si. Lo so >>

<< E tu sei disposto ad affrontare queste prove e mettere a repentaglio la tua vita. Per cosa ? Per una ragazza ? Anzi a dire il vero per una Nephilim? Colei che che fino a qualche tempo fa era tua nemica? >>

Patch si irrigidì non sopporttava tutte quelle domande su di lui e soprattutto non sopportava di perdere tempo << Si! E io e Nora non siamo mai stati nemici. MAI. Ci siamo sempre amati e protetti. SEMPRE >>

<< Quindi hai deciso. Vuoi davvero andare fino in fondo >>

<< Si! Fino in fondo. Sono disposto a tutto pur di salvarla. Di tutto >>

Theo sollevò di poco la testa << Notevole >> fece qualche passo verso di lui poi iniziò a parlare << Allora direi che possiamo iniziare. Sei pronto? >>

Patch respirò profondamente e annui << Sono pronto. Cosa devo fare ? >>

<< La vedi questa montagna alle nostre spalle ? >> Chiese Theo indicando con il capo la parete rocciosa dietro di lui

<< Si >> rispose Patch

<< Dovrai scalarla e arrivare fino in cima. Una volta arrivato guarda su in cielo, troverai un enorme Aquila che starà volando sopra di te. Prendi una delle sue piume e portala da me >>

Patch si mise a ridere << Tutto qui ? Ma non dovevano essere prove difficili ? >>

Theo aveva ancora l’ espressione seria stampata in faccia << Ti avverto. L’ Aquila di cui parlo non è un animale qualsiasi, è due volte più grande del normale ha artigli lunghi e accuminati e il becco affilato come un rasoio. Sono io in fin dei conti che creo gli ostacoli per le prove >>

Patch ascoltò con attenzione ogni dettaglio che l’ Arcangelo gli diceva << Ah. Un'altra cosa. Per riuscire a prendere la piuma devi usare solo le mani, non dovrai usare armi >>

“Ecco lo sapevo. Era fin troppo facile “ pensò Patch

<< Perciò consegnami il pugnale che porti con te >> disse Theo

Patch con riluttanza consegno il pugnale di Pepper che si era portato dietro per qualsiasi evenienza

<< Ho una domanda da fare >> intervenne Patch

<< Quale ? >>

<< Se l’ Aquila si trova in cielo io come farò a raggiungerla e a prendere le piuma ? Le ali non le ho più >>

Theo fece una piccola risata << Non devi preoccupparti di questo. Tu per il momento pensa solo a scalare la montagna e ad arrivare in cima, al resto penserò io >>

<< Va bene. Allora vado >>

<< Si. Buona fortuna. Penso proprio che ne avrai bisogno >>

<< Grazie >> rispose freddamente Patch

Patch iniziò a scalare la montagna cercando di fare molta attenzione a mettere mani e piedi nei punti giusti, non era facile e ora che poteva provare sensazione umani, era in grado di perpepire anche il dolore che la roccia frastagliata dava alle sue mani, Patch non ricordava più quando era stata  l’ ultima volta che aveva provato questa sensazione.

Ma non aveva intenzione di darsi per vinto, avrebbe ingnorato il dolore e sarebbe andato avanti, questo era niente in base al dolore che Nora provava, sarebbe riuscito a superare le prove, sarebbe riuscito ad avere l’ antidoto, sarebbe riuscito a tornare da lei

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** La prima prova: La piuma dell' aquila ***


Una volta che Patch arrivò in cima alla montagna, aveva le gambe e le braccia doloranti e la mani sporche di sangue. Ma non gliene importava  era riuscito ad arrivare fino in cima, la prima parte della prova era stata compiuta ora veniva il difficile.

Alzò lo sguardo al cielo e vide tantissime nuvole bianche con qualche spruzzo di azzurro qua e là, poi qualcosa catturò la sua attenzione, un enorme volatile due volte più grosso rispetto al normale volava in cerchio sopra di lui : L’ aquila.

 

<< Ah.Bene, bene. Quella deve essere l’aquila di cui mi ha parlato Theo. Effettivamente è bella grossa >>  disse Patch continuando a seguire con lo sgurado il grosso uccello sopra di lui << Ora l’ unica cosa che mi chiedo è …….. Come faccio a raggiungerla? >>

All’improvviso si alzò un forte vento che scompigliò i capelli di Patch << E adesso che succede ? >>si chiese l’Angelo, mise le braccia davanti agli occhi per proteggersi e cercare di perdere l’ equilibrio, non poteva arrendersi, non poteva cadere.

Il vento durò qualche secondo e poi così come era arrivatò, si placò, Patch si rimise in piedi ma si sentiva stranamente diverso, si voltò e vide che sulla schiena erano apparse due lucenti ali d’ angelo di colore azzurro trasparente con qualche sfumatura di bianco.

Un piccolo sorriso si fece largo sulle labbra di Patch << Oh ecco. Adesso si che ragioniamo >> e senza pensarci su due volte spiccò il volo, librandosi su nel cielo

Si fermò a poco distanza dall’aquila, il grosso uccello aveva le piume di color cioccolato tranne la testa che era bianca come la neve << Bene uccellaccio. Ho bisogno di una tua piuma per salvare la ragazza che amo. Quindi se saresti cosi gentile da darmene una, io tolgo subito il disturbo >>

Per tutta risposta la grossa aquila emise un forte e stridulo grido, come per dirgli che non era disposta a collaborare,  tese i suoi grossi artigli verso di lui come se fosse una preda pronta per essere afferrata.

<< Bene. Se la metti così >> disse Patch senza tradire emozioni e con uno scatto andò in contro al grosso uccello

I due si scontrarono dando vita ad una violenta battaglia senza esclusioni di colpi, per quanto Patch fosse forte quell’enorme volatile non era certo da meno, oltre alla sua grande possenza fisica poteva contare anche sui suoi artigli accuminati , sul suo becco affilato e anche sulle sue enormi ali con le quali cercava di colpire Patch offuscandogli la vista.

Il fatto che Patch non potesse contare su nessuna arma non era certo d’aiuto, doveva strappare una piuma di quell’uccello a mani nude che gli piacesse o no. Peccato che ogni volta che cercava di afferrarne una, il becco o gli artigli del suo avversario gli graffiavano violentemente la pelle. Dal cielo ormai stava cadendo una strana pioggia fatta di piume e sangue scarlatto.

Patch si distanzio di qualche centimetro dall aquilla << Però, complimenti. Sei un osso duro eh? Beh mi dispiace per te, ma io lo sono ancora di più >> detto questo l’angelo si avventò di nuovo sull’aquila, che naturalmente era pronta a rispondere, ma stavolta Patch la ingannò e con un rapido movimento si ritrovò sopra la schiena dell’animale,con una mano afferò la prima piuma che gli capitò e con tutta la forza che aveva gliela strappò.

Dopo che Patch ebbe  preso la piuma si allontanò velocemente, l’aquila nel frattempo aveva preso a divincolarsi come qualcuno l’avesse ferita a morte gridando forte. All’improvviso l’ aquila sparì. La prima prova si era conclusa, Patch era riuscito a prendere la piuma come Theo gli aveva chiesto di fare.

<< Bene. E ora ne mancano solo tre >> disse Patch sorridendo

Con le ali che aveva ancora sulla schiena scese rapidamente sulla terra atterrando proprio davanti a Theo, il giovane angelo gli mostrò la piuma

<< Ecco la piuma dell’aquila >> disse solennemente Patch

Theo prese la piuma tra le sue mani << Congratulazioni >> disse con un piccolo sorriso << Bravo ragazzo hai superato la prima prova. Ora dovrai affrontare la seconda >>

<< Cosa devo fare ? >> domandò Patch sentendosi pronto per la sua nuova sfida

<< Vai verso quella direzione >> gli disse Theo indicandogli con un gesto la strada che doveva percorrere << Arriverai ad un lago, nelle sue profondità vi è custodito il pugnale degli abissi. Recuperalo e portalo da me  ma ti avverto c’ è un guardiano che ti impedirà di recuperarlo, perciò dovrai combattere contro di lui per potere superare la prova >>

Patch annuì << D’ accordo. Allora vado >> fece per incamminarsi, ma l’ Arcangelo lo fermò

<< Aspetta >>

Patch alzò gli occhi al cielo prima di voltarsi verso di lui << Cosa c’ è ? >>

<< Tieni prendi questo. Ti servirà >> e gli lanciò il pugnale di Pepper che prima gli aveva confiscato << Il tuo avversario sarà armato. Quindi è meglio che ti difendi bene >>

Patch non potè fare a meno di fare un piccolo sorriso << Grazie >>

Subito dopo Patch si incamminò verso la radura, pronto ad affontare la prova che lo stava aspettando.

 

 

 

Angolo autrice scusate il ritardo ma ho avuto un pò da fare. Non so se riesco a pubblicare un altro capitolo prima di Natale, ma non credo. Quindi Buon Natale e Buon anno nuovo

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Capitolo 9
*** La seconda prova: Il pugnale degli abissi ***


Patch camminò per non so quanto tempo, prima di arrivare al lago di cui gli aveva parlato Theo.

Una volta arrivato a destinazione si ritrovò davanti ad un grande lago dall’ acqua cristallina, pura e pulita, se Patch non avesse avuto  i minuti contati di sicuro, si sarebbe spogliato e avrebbe fatto un bel bagno fresco.

Si avvicinò ancora di più alla riva per vedere quanto fosse profondo il grande specchio d’ acqua, e notò che nonostante l’ acqua fosse trasparente il fondo non si vedeva per niente.

Patch fischiò << Però. Deve essere davvero profondo >> subito dopo senti qualcuno muoversi tra i cespugli, il giovane angelo si mise in guardia.

<< Chi c’è lì ? >> domandò al vuoto

All’ inizio nessuno rispose, ma poi una voce roca e profonda riempì l’ aria << Qui le domande le faccio io. Chi sei ? >>

Patch mosse velocemente la testa in tutti le direzioni per capire da dove provenisse la voce << Il mio nome è Patch. Sono un Angelo caduto e sono qui per l’ antidoto >>

La voce che prima parlò non emise fiato

<< Vieni fuori fatti vedere >> lo sfidò Patch

Alla fine la misteriosa figura si fece avanti e dai cespugli uscì  un uomo alto e robusto con i capelli bianchi, la barba leggermente incolta e gli occhi grigi

<< Voi chi siete >> gli chiese Patch

<< Il mio nome è Marcus e sono il guardiano del lago >> rispose con voce profonda

<< Dunque sei tu il guardiano di cui mi ha parlato Theo >>

<< Esattamente >> rispose solennemente l’ uomo <<  E se sei qui, devo dedurre che sei riuscito a superare la prima prova >>

<< Proprio così >> rispose Patch con un sorriso furbetto

<< Notevole. E ora sei qui per recuperare il pugnale degli abissi >>

<< Bingo >>

 Marcus che fino allora era rimasto impassibile, fece un piccolo sorrisetto << Beh sai già che per farlo dovrai affrontare me, non è vero ? >>

<< Certo e sono pronto a farlo >> rispose solennemente il giovane angelo

<< Ti avverto. Non sarà così facile, la prima prova è una passeggiata, io sono molto più forte e pericoloso di un’ Aquila gigante >>

<< Ah beh questo lo vedremo >> il sorriso non era sparito dalle labbra di Patch

<< Bene allora direi che possiamo cominciare. Spero che tu sia armato ragazzo, perché te lo voglio dire, ci andrò giù pesante >> detto questo sfoderò una grande ad affilata spada

<< Certo. Ho questo >> disse Patch mostrando il pugnale di Pepper

Marcus fece una grossa risata << E che cosa speri di fare con quello ? Non è granché come arma ? è un po’ piccola non credi ? >>

<< Ridi e sfottimi pure, non sei il primo che giudica la mia arma >> sorrise << Mai sentito dire il detto : L’ apparenza inganna ? >>

<< Basta con le chiacchiere >> si spazientì Marcus << Iniziamo >>

<< Si >>

Detto questo i due uomini, si fronteggiarono in un violento corpo a corpo, identico a quello che Patch aveva avuto con Rixon.

Patch doveva ammettere che quell’ uomo era davvero molto forte e anche veloce nei movimenti, non faceva neanche in tempo a evitare un suo colpo che subito lo attaccava di nuovo, per fortuna Patch riusciva a tenergli perfettamente testa.

Marcus tentò di colpirlo di nuovo ma Patch con il pugnale stretto in mano, riuscì a fermare la lama della spada e fece indietreggiare di qualche passo il suo avversario.

Marcus fissò Patch con soddisfazione << Però….. Niente male….. Te la cavi bene ragazzo >> disse con il fiatone

<< Grazie…. Anche tu non sei male >> si complimentò Patch anche lui con il fiatone

<< Ma se vuoi vincere la seconda prova devi recuperare il pugnale e per farlo devi prima sconfiggere me >>  << E per farlo devi colpirmi proprio qui >> indico con un dito il cuore

Patch rimase perplesso << Quindi devo ucciderti ? >>

<< No certo che no. Io non posso morire, non sono umano, sono solo un’illusione creata da Theo >> spiegò Marcus << Appena mi colpirai lì, sparirò e basta >>

<< Ok, allora lo farò >>

<< Non ti sarà così facile >>

I due ripresero il combattimento il suono delle lame riecheggiava in tutto il perimetro, sembrava che nessuno dei due volesse arrendersi e darla vinta all’ altro, finché Marcus non alzò alta la spada per poter colpire forte Patch, ma quest’ ultimo proprio poco prima che la lama gli sfiorò i capelli riuscì a schivarla con un rapido movimento dei piedi, Marcus urlò per il colpo mancato e subito si preparò a sfoderare un altro colpo, ma proprio quando rialzò di nuovo la spada al cielo, Patch con una velocità sovraumana andò verso di lui e lo colpì al cuore.

Poi fu come se il tempo si fermò, non si sentivano né voci né suoni solo il respiro affannoso di Patch e quello mozzato di Marcus, l ‘ angelo estrasse il pugnale dal petto di Marcus e indietreggiò di qualche passo.

Marcus era rimasto immobile al suo posto, con la bocca aperta e un’espressione incredula dipinta sul volto, con una mano si toccò il punto in cui era stato colpito, Patch notò con suo stupore che nonostante l’ avesse colpito proprio al cuore la ferita non sanguinava.

<< Bravo. Complimenti ragazzo, ce l’ hai fatta >> gli sorrise con uno sguardo pieno di rispetto << Mi hai sconfitto >>

<< Grazie. Sei stato proprio un valido avversario. Erano anni che non mi divertivo così >> gli rispose Patch compiaciuto

<< Sono un osso duro >> lo sguardo di Marcus si posò sul lago << Ora vai e recupera il pugnale, portalo da Theo e vai ad affrontare la terza prova >>

<< Certo. Lo farò subito >>

<< Ti auguro buona fortuna ragazzo >>

<< Grazie >>

E poi Marcus sparì

Patch non perse tempo e subito si tolse i vestiti e si tuffo nelle fredde acque del lago, s’immerse nelle profonde oscurità del lago – per fortuna era un Angelo Caduto, quindi non c’ era bisogno che tornasse in superficie a prendere aria – finché un luccichio non attirò la sua attenzione.

Il pugnale degli Abissi

Patch si diresse verso il piccolo oggetto, che si trovava incastrato tra le rocce e con uno strattone, lo tirò via, poi ritornò in superficie nella mano stringeva il piccolo pugnale che sembrava essere fatto di cristallo.

Subito dopo Patch si rivestì e terno da Theo << Ecco il pugnale >> disse mentre consegnava il piccolo oggetto all’ Arcangelo

Theo osservò l’ oggetto compiaciuto << Ben fatto. Complimenti >>  << Non mi aspettavo che ce l’ avresti fatta questa volta, se devo essere sincero >>

Patch sbuffò << E quando mai voi Arcangeli avete avuto fiducia in noi >>

Theo sorrise << Bene, ora dovrai affrontare la terza prova >>

<< In che cosa consiste? >> domandò Patch

<< Dirigiti da quella parte, troverai una caverna al cui interno si trova la leggendaria Chimera. Il tuo compito sarà di affrontarla e di portarmi una sua zanna >>

<< Una Chimera ? >>

<< Esatto. Il leggendario mostro mitologico >>

<< Però non ti fai mancare niente eh ? >>

Theo sorrise di nuovo << No, proprio niente. Allora accetti la sfida ? >>

<< Certo >> rispose Patch in un tono che non ammetteva discussioni

<< Allora vai e buona fortuna >>

Detto questo Patch, si diresse verso la caverna, la terza prova lo stava aspettando

 

Angolo Autrice

Ciaooooooooooo!!!!! Buon anno a tutti!!!!!!! Allora avete passato bene queste vacanze di Natale ? Ecco qui la seconda prova spero vi sia piaciuta, come spero vi sia piaciuta tutta la mia storia fino a qui. Le prove come vi sembrano? Vi piacciono ? Sono interessanti ? Scusatemi se ci sono errori. Vorrei ringraziare tutti coloro che seguono la mia storia, che hanno recensito, che hanno messo la mia storia tra le preferite o le seguite. . Grazieeeeeeeeeeeeeee bacione

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Capitolo 10
*** La terza prova: La zanna della Chimera ***


Dopo aver camminato per un paio di minuti, Patch si ritrovò davanti alla caverna della Chimera, il luogo della sua terza prova.

Patch osservò con circospezione l enorme caverna di roccia che si trovava davanti, era a forma di arco rivestito di rocce grigie-nere con un po’ di muschio fresco sparso qua e la, l’ interno della caverna era buio .

Patch fece un grande respiro << Coraggio Patch, puoi farcela >> ed entrò nella caverna

Per farsi strada lungo la caverna, mise le mani in avanti, per cercare di capire dove si trovavano gli ostacoli e cercare di superarli, ma non era facile tanto che rischiò di inciampare per ben due volte.

Continuò a camminare per non so quanto tempo, minuti o forse ore, finché non scorse una luce bianca- azzurra in fondo alla caverna, appena la vide Patch accelerò il passo finché non  ritrovò in un enorme spazio freddo circondato da rocce, doveva essere il cuore della caverna.

Patch si guardò intorno, regnava un silenzio tombale che faceva venire i brividi, l' unico rumore che si sentiva era quello delle gocce d’ acqua che gocciolavano dalle rocce.

All’ improvviso si sentì un altro rumore, un suono grotto lare, un ringhio

Patch si voltò di scatto, per cercare di capire da dove provenisse quel suono, e si ritrovò subito davanti un grossa e orribile creatura, aveva la testa e il corpo di un leone dal manto color grigio- argento, mentre la criniera era nera con rilessi grigi, gli occhi rosso sangue, aveva quattro corna appuntite due vicine all’ orecchie e due sotto, due enormi zanne sporgenti, le zampe posteriori erano quelle di un caprone mentre quelle anteriori quelle di un drago dagli artigli affilati come rasoi,al posto della coda aveva un serpente nero dai denti aguzzi, gli occhi dello stesso colore di quelli del leone , il dorso era completamente ricoperto da spine.

Patch rimase impressionato nel vedere quel 'enorme bestia << Però, non sembri molto innocuo dico bene? >>

In tutta risposta l’ animale gli ringhiò contro, il ringhio di un animale pronto all’ attacco

Patch capì subito la situazione ed estrasse il pugnale << Ok, senti bene bel cuccioletto. Se mi farai prendere una delle tue belle zanne, ti lascerò stare se invece ti rifiuti saranno guai. Allora cosa scegli? >>

La bestia ringhiò ancora più forte e si mise a correre verso Patch

<< Ok, direi che hai scelto la seconda >>

Patch si piegò sulle ginocchia e salto sfiorando di poco la bestia, la quale non riuscendo a fermarsi in tempo andò a sbattere contro la roccia, provocando una forte ma breve scossa di terremoto, peccato che questo non bastò a metterla fuori combattimento, infatti si rialzò senza fatica rivolgendo a Patch uno sguardo aggressivo e fiammeggiante.

Patch non aveva mai avuto paura di niente in vita sua, ma doveva ammettere che quell’ animale metteva un certo timore, con quei denti e quelle zanne sarebbe stato capace di lacerargli la gola senza problemi, non sarebbe stato facile metterlo fuori gioco

<< Ok, amico senti avrei una certa fretta. Quindi potresti rendermi il lavoro più semplice? >>

La grossa Chimera questa volta emise un forte e potente ruggito da far vibrare lì ossa di Patch << Immagino che questo sia un no>>

La Chimera prese a correre di nuovo verso Patch, con la bocca completamente aperta pronta ad azzannare le sue carni, Patch cercò di schivarla ma questa volta fu l animale ad essere più veloce, colpendolo con la sua cosa a forma di serpente,facendolo cadere a terra.

Il giovane ragazzo non ebbe nemmeno il tempo di rialzarsi che subito la Chimera gli fu addosso, ora si trovava sopra di lei, la bocca completamente aperta che mostrava i suoi denti aguzzi e bianchi, Patch respirò il suo alito caldo

<< A quanto pare sei riuscito a mettermi a terra eh? >> Patch cercò di rimanere il più calmo possibile ma non era facile vista la situazione

La grossa Chimera fece un altro dei suoi ruggiti questa volta un po’ più debole rispetto agli altri, poi alzò di poco la testa, era pronta ad attaccare, pronta a fare di Patch un solo boccone, fece saettare la testa verso il giovane angelo caduto, ma questa volta fu lei ad essere lenta perché Patch l aveva pugnalata al cuore.

L' animale emise un forte e spaventoso lamento, si allontanò da Patch e iniziò a vagare senza senso per la caverna, finché non cadde a terra morto.

Patch si rialzò a fatica il suo sguardo era fisso sulla bestia, una volta in piedi si avvicinò alla Chimera, che ormai era una bestia senza vita, recuperò il pugnale e con esso stacco una delle due zanne affilate.

<< Grazie tante cuccioletto >> detto questo Patch uscì dalla caverna

Mentre si dirigeva verso Theo, Patch notò che stranamente il cielo aveva assunto uno strano colore, quello del tramonto, ma subito pensò che si stava sbagliando, non poteva già essere il tramonto era arrivato lì solo da qualche ora, la stanchezza gli stava giocando un brutto scherzo.

<< Ecco, la tua zanna >> disse mentre consegnava il dente a Theo

L' Arcangelo fece un espressione soddisfatta << Bene, bene. Bravo Patch. Ottimo lavoro >>

<< E ora? Devo affrontare la quarta e ultima prova, giusto? >>

<< Giusto >>

<< Bene. Allora cosa dovrò affrontare stavolta? Un mostro marino? Un dinosauro? Il diavolo? >>

Theo sorrise << No, niente di tutto questo >> << Questa volta non ti dirò che cosa dovrai affrontare, sarà una sorpresa >>

<< E perché? >> Chiese confuso Patch

Theo aveva ancora il sorriso sulle labbra<< Beh è l' ultima prova no? Tu sei il primo che è riuscito ad arrivare fino a qui, quindi per congratularmi con te non ti dirò nulla >>

<< Grazie, che gentile >> disse brusco Patch

<<  Ti indicherò il luogo dove si svolgerà >> disse Theo << Vedi questo sentiero? Seguilo e ti ritroverai nel folto del bosco, lì si terrà la tua ultima prova >>

<< D’ accordo. Allora vado subito >>

<< Buona fortuna >>

Patch seguì il sentiero che gli aveva indicato Theo, pronto per affrontare la sua ultima prova

Alexander si trovava seduto su una sedia vicino al letto dove Nora riposava, la ragazza era pallida come un cencio, sotto gli occhi si potevano notare delle piccole occhiaie blu scure, segno che purtroppo il veleno stava facendo il suo effetto

<< Coraggio Nora devi resistere. Vedrai Patch tornerà presto con l' antidoto e tu starai bene >> la rassicurò il giovane Arcangelo senza sapere se la giovane era in grado di sentirlo o no << Patch ma dove sei finito? Coraggio ragazzo non c’ è tempo da perdere ? >>

Alexander rimase ancora qualche minuto vicino a Nora, poi uscì fuori dalla stanza per poter prendere una boccata d’ aria fresca, nessuno neppure lui seppe mai che nel preciso momento in cui si chiuse la porta alle spalle, Nora iniziò ad agitarsi nel letto, come se fosse in preda ad un incubo

<< Patch… >> ansimò << Patch….. Ti prego…… Stai attento >>

 

 

 

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Capitolo 11
*** La quarta ed ultima prova: Inganno ***


Patch camminò per un paio di metri quando si ritrovò nel folto del bosco, gli alberi alti e verdi ricoprivano tutta l' area intorno a lui,richiudendolo in un spazio verde molto piccolo.

Il giovane angelo caduto si guardò intorno circospetto, non sapeva cosa lo aspettava perché Theo non aveva voluto rivelargli quale sarebbe stato l' ostacolo nella sua ultima prova, quindi doveva aspettarsi di tutto

All’ improvviso una folta e fredda nebbia circondò l' intero bosco, impedendo a Patch di vedere qualunque cosa al di là del suo naso

<< No….. No Patch… Non fidarti…. Quella non sono io >> ansimò Nora

 

Patch non riusciva a vedere nulla e questo lo mandò su tutte le furie

<< Maledizione. Come farò ad affrontare l' ultima prova con tutta questa nebbia ? >> ringhiò

Subito dopo Patch notò una piccola ombra che si avvicinava sempre di più a lui

<< Chi è là? Chi sei ? >> domandò i muscoli del suo corpo erano vigili

<< Patch? Sei proprio tu Patch? >> chiese una voce

<< Come conosci il mio nome? Chi sei ? Fatti vedere ? >>

<< Patch, sono io ? Non mi riconosci ? >>

<< Io chi? >> domandò alla voce che le sembrò familiare

<< Sono Nora. La tua Nora >> e in quel preciso istante Nora sbucò fuori dalla nebbia fermandosi a poca distanza da Patch

<< Nora? >> Patch rimase senza parole << Ma…. Ma come ? >>

<< Theo ha mantenuto la sua promessa. Appena te ne sei andato è venuto a casa e mi ha dato l' antidoto >> spiegò Nora << Appena mi sono svegliata mi ha raccontato tutto e portato qui, mi ha detto di raggiungerti >>

Patch sembrò confuso << Continuo a non capire. Io dovevo superare quattro prove in tutto per ottenere l' antidoto, e la quarta prova non l ho ancora superata anzi non è nemmeno iniziata >>

Nora sorrise << In realtà la quarta prova tu l' hai già superata >>

<< Cosa! ? >> esclamò Patch

<< Quando sei tornato vittorioso dalla terza prova e hai detto a Theo che eri pronto per l' ultima, lui ha capito che avresti rischiato la vita per me, ha capito che il tuo sentimento era puro. Era questa la tua prova >>

<< Quindi dovevo semplicemente dimostrare che il mio amore per te era vero, puro e sincero >>

<< Esatto >> Nora aveva ancora il sorriso sulle labbra << Ora io sto bene Patch. Non sono più in pericolo. Mi hai salvato, vieni da me >> detto questo allargò le braccia verso di lui, come per accoglierlo tra le sue braccia

Patch era ancora leggermente confuso, ma Nora era lì davanti a lui, era salva, non rischiava più di morire e finalmente erano insieme. Iniziò a correre verso di lei pronto ad abbracciarla e  baciarla, quando uno strano luccichio viola illuminò gli occhi grigi di Nora. Patch si fermò di colpo

<< Patch che cosa c’è? Coraggio vieni, va tutto bene adesso siamo insieme >>

<< Tu non sei la mia Nora >>

Nora rimase sbalordita << Ma cosa stai dicendo? Sei impazzito forse ? Certo che sono Nora >>

Patch la guardò con uno sguardo severo e indagatore << Se tu sei davvero Nora allora dimmi con quale nome ti chiamo di solito. Ti chiamo in un modo molto particolare e solo la Nora di cui sono innamorato lo conosce >>

Nora sembrò titubante << Beh ecco…… Tu mi chiami….. Amore…. Tesoro >>

Ora lo sguardo di Patch era pieno di rabbia << Tu non sei la mia Nora. Chi sei ? >> ringhiò

<< Ma …. Ma…. Si che lo sono >>

<< No, non è vero. La mai Nora sa bene che il nome con cui di solito la chiamo è Angelo. Rifaccio la domanda : Chi sei ? >> urlò con tutta la rabbia  che aveva in corpo

<< E va bene giovane angelo caduto devo ammettere che sei sveglio >> disse la creatura che in pochi istanti da Nora si trasformò in una figura dalla pelle viola e, i capelli lunghi neri << Io sono Neira e sono colei che dovrai affrontare per vincere l' ultima prova >>

<< Bene Neira io sono pronto, ti farò pentire di avere cercato di ingannarmi e di esserti spacciata per Nora >> disse Patch tirando fuori il pugnale

<< Allora fatti sotto >> disse la creatura impugnando in piccolo pugnale dalla lama lucida

Patch si fece avanti cercando di schivare tutti i colpi che Neira gli lanciava contro, era davvero veloce nei movimenti e anche parecchio agile, lo dimostrava il fatto che riusciva a saltare da una roccia all’ altra o da un albero all’ altro senza difficoltà.

<< Però niente male, sei piuttosto veloce >> si complimentò Patch

<< Grazie, anche tu non se male angelo caduto ma ci vuole ben altro per sconfiggermi >> ammise Neira

<< Beh questo lo vedremo, non mi sono mai tirato indietro e non inizierò certo oggi >>

<< Ti conviene lasciare perdere. Forse se ti arrendi subito, Theo sarà clemente e ti lascerà andare >>

<< No, mai. Ho fatto una promessa e intendo rispettarla >> Patch cercò di colpirla Neira al cuore ma questa lo schivò

<< Tutto questo solo per una ragazzina ? >> sbuffò Neira

<< Nora non è una ragazzina >> disse Patch << Lei è tutto per me. La cosa più bella che mi potesse mai capitare. Lei mi ha cambiato ha tirato fuori il meglio di me, è grazie a lei se io oggi sono così >> disse in un tono che non ammetteva repliche

<< Come vuoi, se lo dici tu >> Neira cercò di colpire Patch in pieno volto, ma Patch fu troppo svelto per lei e riuscì a deviare il colpo

Neira fece un balzo e si ritrovò in piedi su un ramo << Basta è ora di finirla >> saltò e si avventò su Patch

<< Giusto >> Patch si spostò appena in tempo, Niera lo mancò e cadde a terra

Patch capì che quello era il momento buono si avventò su Neira e le conficcò il pugnale su una spalla, la creatura urlò e si contorse finché non spari.

La nebbia si diradò e il bosco ricomparve davanti a Patch, l' unica cosa che contraddistingueva l ambiente era il fatto che ora era buio pesto

<< Congratulazioni  >> disse una voce

Patch si voltò di scatto, davanti a lui c era Theo

<< Theo >>

<< Complimenti Patch, ce l hai fatta >> si congratulò Theo sorridendogli

<< Ce l ho fatta ? >> domandò Patch confuso

<< Si, sei riuscito a superare tutte e 4 le prove. Non immaginavo che ce l' avresti fatto. Sei il primo >> ammise

<< Dimmi che è tutto vero ! Dimmi che non sto sognando >>

<< No, non stai sognando. Sono davvero impressionato devo ammetterlo >>

<< Quindi ora mi darai l' antidoto ? >>

<< Ma certo. Eccolo >> disse l' Arcangelo e nella sua mano apparve una piccola boccetta contenente del liquido bianco latte

Theo porse l' antidoto a Patch che lo prese delicatamente tra le mani come se fosse  fragile

<< Appena sarai tornato a casa, fai bere a Nora l' antidoto tutto di un fiato >> gli spiegò Theo

<< Va bene, lo farò. Però c’è una cosa che non riesco a capire >>

Theo annui << Ti riferisci al fatto che è buio >>

<< Esatto >>

<< Ti spiego subito. Devi sapere che quando si affrontano le quattro prove, il tempo passa in modo diverso da quello del mondo reale >>

<< In che senso ? >> Patch non riusciva a capire

<< Quando entri nello scenario di una prova, entri in un altro mondo e questo cambia tutto, mentre tu pensi che sono passati pochi minuti da quando hai affrontato la prova, in realtà nel mondo reale sono passate diverse ore se non giorni >>

Patch sgranò gli occhi dal terrore << Che cosa !? >>

<< è così >>

<<  Quindi mi stai dicendo che adesso è proprio notte >>

<< Per la precisione è appena passata la mezzanotte. Tu sei qui da un giorno >>

Il cuore di Patch perse un battito. Un giorno. Era già passato un giorno. La paura s’impadronì di lui, Nora aveva già le ore contate, un giorno passato senza cura corrispondeva a un giorno di vita in meno per lei. Doveva tornare subito a casa

<<  Devo andare, non posso perdere tempo. Devo partire immediatamente >> si rivolse a Theo << Grazie per l' antidoto >>

<< Figurati, te lo sei meritato. Adesso vai, Nora ti aspetta >>

Patch annuì e in meno che non si dica iniziò a correre veloce verso la sua moto

<< è davvero incredibile >> disse Theo  << Non ho mai visto un amore così forte e puro come quello di Patch e Nora. Lui è un angelo caduto e lei una Nephilim, dovrebbero essere nemici, invece si amano. Farebbero qualsiasi cosa l’ uno per l’ altra persino rischiare la propria vita, il loro è amore vero, il più raro e bello di tutti. Addio Patch. Auguro a te a e Nora tutta la felicità e il bene di questo mondo, ve lo meritate. Ora finalmente grazie a voi posso tornare a casa >>

Theo fu investito da una luce bianca e abbagliante, pochi secondi dopo e la luce sparì così come anche Theo

 

 

Angolo Autrice

Salve a tutti!!!!! Come và ? Patch ha finalmente superato le 4 prove e ha ottenuto l antidoto, ma il tempo stringe, riuscirà a salvare Nora e a farle prendere in tempo l’ antidoto. Lo vedremo nel prossimo capitolo ;) Fatemi sapere cosa ne pensate fino ad ora coraggio, recensioni positive o negative. Vedo che molto di voi hanno messo la storia tra le seguite o le preferite e questo mi fa piacere, ma mi piacerebbe sentire anche le vostre opinioni. Se volete alla fine della storia posso mettere la lettera che Patch scrive a Nora nell’ ultimo libro, io sono stata fortunata e l’ ho trovata ma magari c’ è chi non è riuscita a trovarla, che ne dite? ;)

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** È Troppo Tardi ? ***


Nonostante la moto sembrava volare sull’ asfalto, a Patch sembrò di impiegarci un’eternità ad arrivare a casa.

Mentre parcheggiava la moto sul vialetto, senti qualcuno sbattere la porta

<<  Patch >> lo chiamò una voce familiare

Patch si voltò e vide che davanti al portico di casa, c era Alexander  con un’espressione d’ incredulità dipinta in faccia

<< Santo cielo. Sei proprio tu? Ma dove eri finito ? Perché ci hai messo tanto ? Ho pensato…. Ho pensato al peggio >> disse Alexander che ancora non riusciva a credere a ciò che stava vedendo

<< Non c’ è tempo per le chiacchiere, ti spiegherò tutto dopo, ora dobbiamo pensare a Nora. Ho l' antidoto >> disse Patch correndo verso casa

<< Davvero ? >>    

<< Si. Dov’ è Nora ? >>

<< In camera >>

Patch si precipitò in camera da letto, e appena aprì la porta rimase immobilizzato per il terrore. Nora era stesa sul letto, la pelle era bianca come il latte, non c era la minima traccia di colore. Era come se qualcuno le avesse tolto tutto il sangue che aveva in corpo. L’ unica traccia di colore erano i suoi capelli castano ramati che risaltavano in quel bianco latte, Nora continuava a dormire pacificamente, un sonno che sapeva di morte.

Patch si avvicinò a lei, e le prese una mano stringendola forte contro la sua. Trasalì nel sentire la mano fredda come il ghiaccio di lei al contatto con la sua che invece era bollente.  Le baciò delicatamente la fronte, mentre con l' altra mano le accarezzò dolcemente i capelli << Scusami, mi dispiace. Ti prego perdonami se puoi. Ti ho fatto aspettare tanto >> sussurrò con voce roca

<< Ma ho l' antidoto. Ce l' ho fatta. Guarda >> disse tirando fuori la piccola bottiglietta contenete il liquido dello stesso colore della pelle di Nora

<< Tra poco starai meglio vedrai. Vieni >> disse alzandole delicatamente la testa

Le fece aprire piano piano la bocca creando un piccolo spiraglio, gli mise la bottiglietta vicino alle labbra e la fece bere, non appena la bottiglietta fu vuota Patch la mise sopra al comò,poi adagiò Nora delicatamente a letto e aspettò.

Nel frattempo anche Alexander li aveva raggiunti

<< Gliel’ hai dato ? >> chiese

<< Si, gliel’ ho appena dato >> rispose Patch

I due giovani angeli aspettarono con pazienza, ma Nora non si svegliò. Passarono i secondi, i minuti, e poi anche le ore fuori aveva appena iniziato ad albeggiare. Più il tempo passava più la speranza che Nora si svegliasse e salvasse veniva meno

<< Forse….. Forse l' ha preso troppo tardi, magari non sei arrivato in tempo e….. >> iniziò a parlare Alexander , ma Patch subito lo interruppe

<< NO!!! >> urlò voltandosi verso di lui << Diamogli ancora un po’ di tempo si sveglierà vedrai >>

<< Patch ascolta. Io non…. >>

<< Ti ho detto di no. Lei si sveglierà. Lei deve farlo, me l' ha promesso. Ha premesso che mi avrebbe aspettato >>

Patch sentì le labbra tremare e gli occhi riempirsi di lacrime << Ti prego, aspettiamo ancora un altro po’. Per favore >> implorò ad Alexander- non avrebbe mai creduto che un giorno avrebbe implorato un Arcangelo-

Alexander vide tutta la paura, il dolore e la speranza nello sguardo di Patch e non poté rimanere impassibile << Va bene diamogli ancora qualche ora >> sospirò

Patch fece un sorriso triste << Grazie >>

Rimasero per qualche minuto in silenzio, continuando a osservare Nora che aveva ripreso un po’ di colore ma continuava a dormire, poi Alexander riprese a parlare

<< Sai, non avrei mai pensato che un giorno ti saresti innamorato >>

Patch fece un verso a metà tra uno sbuffo e una risata << Già, neanche io >>

<< Nora ti ha cambiato molto vero >>

<< Si, prima che incontrassi lei era completamente diverso da come sono oggi >>

<< Lo so me ne sono reso conto. Hai rischiato molto per lei in questi anni >>

<< Prima non m importava di niente e di nessuno, solo di me stesso e…… >> Patch fece fatica a pronunciare quel nome << E di Rixon >> disse quasi come stesse sputando veleno

<< Ero un egoista e un meschino . Il mio unico interesse era solo fare soldi, non importava come, basta che alla fine guadagnavo dei bei bigliettoni verdi >>   << Ma poi ho incontrato lei >> disse con lo sguardo rivolto a Nora

<< Inizialmente m’interessava solo perché grazie a lei avrei potuto avere un corpo umano, ma poi tutto è cambiato >>   << Dentro di me stava piano piano crescendo qualcosa, qualcosa che prima d’ ora non avevo mai provato >>

<< Lo so >>  disse Alexander sorridente

<< All’ inizio volevo combatterlo, scacciarlo via, non volevo cedere a quel sentimento. Ma più tempo trascorrevo con lei più quel sentimento diventava sempre più forte, quasi come mi volesse soffocare. I suoi capelli, i suoi occhi, il suo sorriso, le sue labbra tutto di lei mi faceva impazzire, mi attirava >>

<< Beh è come biasimarti, Nora è veramente una bella ragazza >> ammise

<< Si ma non è stato solo questo, anche il suo carattere , il suo coraggio , la sua forza mi avevano colpito nel profondo >>

<< Tanto da innamorartene perdutamente >>

<< Già. Tanto da innamorarmene perdutamente >>

<< E così hai messo da parte il tuo desiderio di avere un corpo umano >>

<< Si, improvvisamente non mi sembro più la cosa più importante della mia vita, perché lo era diventata lei. Volevo conoscerla, volevo piacergli, volevo conoscere tutto di lei, volevo amarla e volevo che lei mi amasse. Dopo tutto a cosa mi poteva mai servire un corpo umano se non potevo avere lei >>

<< Quando finalmente anche lei aveva ceduto, mi sembro di vivere un sogno, il sogno più bello di tutti. Ma c' erano degli ostacolo : gli Arcangeli, le regole, Hank Millar alias la Mano Nera. Tutti questi ostacoli i noi ad affrontarli da soli >> Patch serrò la mascella << Quando Hank Millar la rapì fu come se fossi morto dentro, il pensiero di non vederla accanto a me per tutto quel tempo e di pensarla nelle mani di quel pazzo fanatico mi faceva impazzire >>

<< Anche lì ti sei sacrificato per lei, facendoti strappare le ali e cancellarle la memoria >>

<< Già. Volevo che fosse al sicuro che avesse una vita normale, ma Dio solo sa che non voleva vederla con nessun altro accanto se non con me e così alla fine ho ceduto >>

Alexander si avvicinò a Patch e gli mise una mano sulla spalla << Ne avete passate tante insieme, ma ce l’ avete sempre fatta >>

Patch sorrise << Si e spero che ce la facciamo anche stavolta >> disse guardando Nora << Tutto ciò che desidero è che lei apra i suoi bei occhi grigio tempesta, voglio vederli di nuovo, voglio sentire la sofficità dei suoi capelli ricci, il calore della sua pelle, voglio sentire il sapore delle sue labbra >>

<< Lo so Patch lo so >>

<< Voglio che si svegli. Deve svegliarsi >>

 Alexander strinse ancora di più la sua stretta sulla spalla di Patch << Si sveglierà vedrai >> disse in tono rassicurante, ma Patch sentì che non ci credeva molto

<< Senti vuoi che ti lasci un po’ solo con lei >>

<< Si, grazie >>

Alexander annuì  << Bene. Io sono in salotto sei hai bisogno di me >>

<< Certo >>

Appena Alexander richiuse la porta alle sue spalle, Patch strinse ancora più forte la mano di Nora

<< Angelo >> la chiamò << Angelo ti prego torna. Torna da me. Non so se ora tu stai sognando o se sei prigioniera dell’oscurità, voglio solo che ti svegli e torni qui da me >>

Le lacrime volevano venire fuori ma Patch fece del suo meglio per ricacciarle indietro, doveva essere forte, doveva farlo per lei

<< Nora mi avevi promesso che mi avresti aspettato. Ti prego mantieni la tua promessa. Svegliati. Nora io non posso….. non posso vivere senza di te. Ho bisogno di te. Ti prego >>

Patch si portò la mano di Nora sulle labbra e la baciò << Non lasciarmi Nora. Per favore non lasciarmi. Ti amo, più di qualsiasi altra cosa al mondo, più della mia stessa vita >>

Patch appoggiò la testa nella piccola parte di letto libera vicino al petto di Nora e si addormentò sprofondando in un sonno buio, la mano era ancora stretta a quella di Nora

 

 

 

Angolo Autrice

Ciaooooo!!!!! Lo so , lo so avevo promesso che nel prossimo capitolo avreste scoperto se Nora si sarebbe salvata o no? Beh ho fatto un po’ la stronza ahahahahahahaha ;) ( non uccidetemi ) giuro che nel prossimo capitolo scoprirete il destino di Nora secondo voi ce la farà? Beh aspettate il prossimo capitolo e lo scoprirete. Ringrazio tutte le persone che hanno rcensito la mia storia in questi giorni

Un bacio

 

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Capitolo 13
*** Epilogo : Il risveglio - Per sempre insieme ***


Patch non seppe per quanto tempo dormì- minuti forse ore- ma appena senti qualcuno accarezzargli delicatamente i capelli, si svegliò e alzò la tesa di scatto.

Non riusciva a credere ai suoi occhi, la mano di Nora era ferma a mezz’ aria e le palpebre tremolavano, Patch prese la mano di Nora rimanendo a bocca aperta

<< Patch >> sussurrò Nora aprendo i suoi occhi grigi

Patch emise un suono che era a metà tra un sospiro e metà tra una risata << Sono qui. Sono qui con te angelo >> le baciò la mano , poi la fronte per poi arrivare alle labbra << Ti sei svegliata >>

Nora sorrise << Si, mi hai salvato. Sapevo che ce l' avresti fatta >>

<< Avrei fatto di tutto, per salvarti. Di tutto >>

<< Stai bene, vero? Non ti hanno fatto del male >> chiese Nora preoccupata

<< No tranquilla, mai stato meglio in vita mia >> le disse accarezzandogli dolcemente i capelli

Patch raccontò tutto ciò che aveva vissuto nei giorni in cui lei era sotto l' effetto del veleno : dalla visita di Alexander  fino a quando era riuscito a superare tutte e 4 le prove e a ottenere l antidoto

<< Accidenti è stata davvero dura >> disse Nora

<< Dura si, ma avrei affrontato anche di peggio pur di ottenere la cura >>

<< Mi hai salvato la vita così tante volte che ormai ho perso il conto >> disse in una risata Nora

Patch non poté trattenere le risate << Tu hai fatto molto di più. Mi hai trasformato, mi hai cambiato, sei riuscita a tirare fuori il meglio di me, mi hai regalato una nuova vita >>  disse con voce piena di dolcezza e subito dopo iniziò a baciargli la fronte, entrambi gli occhi, entrambe le guance per poi arrivare finalmente alla bocca

<< Ti amo >> disse  << Ti amo tantissimo >>

<< Anche io ti amo tanto Patch >>

In quel preciso istante entrò Alexander che appena vide Nora, rimase a bocca aperta

<< Nora ti sei svegliata >> disse con un sorriso a trentadue denti

<< Già.È un piacere rivederla Basso >>

<< Oh ti prego non chiamarmi più così, chiamami Alexander >>

<< Va bene Alexander >>

Il giovane Arcangelo fece qualche passo avvicinandosi di più a Nora

<< Temevamo che non ti saresti più svegliata. Quando ti abbiamo dato l' antidoto ma non aprivi gli occhi abbiamo pensato che …. >>

Nora interruppe subito Alexander con un gesto della mano << Be’ mi dispiace molto per voi, ma sono tornata. Non vi libererete tanto facilmente di me >>

La stanza si riempì delle risate dei tre presenti.

Il giorno seguente Nora si svegliò piena di energie, l' antidoto aveva fatto il suo effetto restituendo ogni briciolo di vita che il veleno le aveva portato via. Una volta alzata dal letto, si diresse con Patch in cucina dove ad attenderla c’ era una bella e abbondante colazione, fatta di cornetti, marmellata, biscotti, frittelle con sciroppo, latte caldo e caffè

<< Wooww avete proprio intenzione di viziarmi eh? >> disse Nora ammirando la sua colazione

Patch gli mise le mani sulle spalle e iniziò ad accarezzarla dolcemente

<< Sei rimasta a digiuno per diversi giorni, sono certo che finirai la colazione senza problemi >>

E infatti fu così Nora divorò tutto ciò che si trovava sul tavolo, non rimase neanche una briciola

<< Uff sono piena >> disse ormai sazia

<< Be’ lo credo bene >> disse Alexander ridendo

Dopo colazione i tre chiacchierarono un po’ degli ultimi avvenimenti che erano successi in quegli anni : Pepper era riuscito a tornare in Paradiso, ma nessuno a parte Alexander sapeva che era stato lui a rubare le piume,  degli angeli caduti ancora non ce ne era traccia in giro, i nephilim si godevano la loro libertà.

Nel pomeriggio Nora telefonò a Vee, che la informò che la sua vita da sposina stava procedendo a gonfie vele, Gavin la coccolava e viziava in tutti i modi. Nora era veramente felice per lei se lo meritava, non le disse di ciò che era accaduto in quei giorni, non voleva rovinare la sua felicità raccontandole di Rixon, del veleno e di tutto il resto. Dopo avere telefonato alla sua migliore amica, Nora chiamò sua madre.

La signora Grey le fece subito mille domande- come sempre- se tutto procedeva bene, se lei e Patch avevano bisogno di qualcosa, ma Nora la fermò rassicurandola che tutto procedeva benissimo.

Non gli avevano ancora detto la verità, ma un giorno avrebbero dovuto dirgliela anche perché avrebbero dovuto dare parecchie spiegazioni sul fatto che Patch non invecchiasse mai, certo avrebbero potuto usare dei trucchi telepatici ma Nora era sempre stata restia a usare i suoi trucchi su qualcuno soprattutto su sua madre.

L a giovane nephilim salutò sua madre promettendogli di fare un salto domani nel pomeriggio per salutarla appena sarebbe tornata da Los Angeles

Verso sera Alexander decise di fare ritorno a casa

<< Oh già vai via >> disse Nora un po’ dispiaciuta

<< Si ormai qui non c’ è più bisogno di me >> disse Alexander sorridendo

<< Pensi che ci rivedremo ancora ? >>

<< Se ci rivedremo ancora Nora Grey, allora spero di farlo in una situazione più piacevole >>

Alexander e Nora scoppiarono in una risata fragorosa alla quale si aggiunse anche Patch

<< Alexander >> iniziò a dire << Volevo solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per me e Nora >>

<< Giusto senza il tuo aiuto probabilmente a quest’ ora sarei morta >> ammise Nora

Alexander annui lentamente << Consideralo un altro ringraziamento da parte mia e di tutti gli arcangeli, per quello che hai fatto tre anni fa Nora >>

<< Grazie. Ti auguriamo buona fortuna e buon ritorno a casa Alexander >> disse la giovane nephilim

<< Ed io auguro buona fortuna e una felice eternità a voi ragazzi. Arrivederci >> detto questo Alexander si voltò e sparì

Patch e Nora erano seduti in veranda su una piccola panchina di legno

<< Pensi che lo rivedremo di nuovo? >> chiese Nora che era abbracciata stretta a Patch

<< E chi lo sa? Mai dire mai nella vita angelo >> disse mentre le accarezzava delicatamente i capelli

<< Patch ? >>

<< Mmhhh >>

<< Tu però rimarrai qui vero? Non sparirai come ha fatto lui >>

Patch fece una sonora risata poi strinse più forte Nora a se << Certo che no angelo, io rimango qui con te. Dovrai sopportarmi per un bel po’ >>

<< Per un bel po’? L' eternità è lunga >>

<< Ma a te non dispiace vero >> le fece l' occhiolino Patch

<< Certo che no >>  disse Nora dandogli un piccolo e delicato bacio sulle labbra << Noi siamo destinati a stare insieme. Abbiamo bisogno l' uno dell’ altro. Staremo insieme per sempre >>

<< Per sempre >> sussurrò Patch

I due innamorati si guardarono negli occhi per qualche secondo poi, incapaci di stare lontani, eliminarono quella poca distanza fra loro e si unirono in un bacio delicato ma allo stesso tempo pieno di passione. Nora era salva, era tornata da Patch e nulla poteva essere più importante per lui.

 << Patch >>

<< Mmhhh >>

<< Che ne dici di recuperare il tempo perso in questi giorni >> lo stuzzicò Nora con sguardo malizioso

Patch sorrise con malizia << Mi leggi nel pensiero angelo >>  detto questo la prese in braccio, facendo gridare di felicità Nora , e la portò in camera

 

 

 

Angolo Autrice

Ciaooooo!!!!! Ed eccomi qui con l ultimo capitolo della storia, questo capitolo lo dedico a Marty_598 che ho fatto impazzire fino ad oggi, lasciandola con il tarlo del dubbio se Nora si sarebbe salvata o no, rivolta a Marty spero che il capitolo ti piaccia ;) e scusami se non è molto lungo :P Ora vado a scrivere la lettera di Patch come avevo promesso lì faro tutti i ringraziamenti alle varie persone che mi hanno seguito in questa storia e dove vi comunicherò due news.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Capitolo extra: La lettera di Patch ***


Angelo mio,

la mia più grande speranza è che tu non debba mai leggere questa lettera.Vee sa che deve consegnartela solo se la mia piuma brucerà e sarò incatenato all’ inferno, o se Blakely riuscirà a creare un nuovo prototipo di arte diabolica abbastanza letale da uccidermi. Quando la guerra tra le nostre due razze avrà inizio non so cosa ne sarà di noi e del nostro futuro. Quando penso a te e a tutti i nostri progetti provo un dolore senza fine. Mai quanto ora ho desiderato che ogni cosa vada per il verso giusto.

Prima di lasciare questo mondo devo essere sicuro che tu sappia che tutto il mio amore appartiene a te. Per me sei la stessa di quando non avevi ancora prestato il voto di conversione. Tu sei mia. Per sempre. Amo la  forza, il coraggio e la dolcezza della tua anima. E amo anche il tuo corpo. Com’ è possibile che una creatura così sensuale e perfetta sia mia? Grazie a te ho uno scopo, ho una persona da amare, adorare e proteggere.

Nel mio passato ci sono segreti che mi pesano sulla coscienza. Tu ti sei fidata di me e non mi hai posto domande. La tua fiducia mi ha reso una persona migliore e io non voglio lasciarti quando ancora ci sono cose taciute tra di noi. Ti ho detto che mi hanno bandito dal paradiso perché mi sono innamorato di una ragazza umana. Ti ho spiegato che per lei avevo rischiato tutto. Ti ho raccontato quella storia perché era più semplice che spiegarti le mie motivazioni, ma non era la verità. La verità è che gli obbiettivi troppo mutevoli degli arcangeli mi avevano deluso e volevo oppormi a loro e alle loro regole. Quella ragazza è stata una scusa per dire addio a un vecchio stile di vita e intraprendere un nuovo cammino che alla fine mi avrebbe condotto a te. Credo al destino, angelo. Credo che ogni mia scelta mi abbia avvicinato a te. Ti ho cercata per molto, molto tempo. Forse ho perso il paradiso, ma ho trovato te.

Farò qualsiasi cosa in mio potere per essere certo che tu vinca questa guerra. I Nephilim ne usciranno vincitori. Rispetterai il tuo giuramento alla Mano Nera e non correrai pericoli. Per me è la cosa più importante,dovesse costarmi la vita. Temo che leggere questa mia lettera ti farà infuriare. Forse sarà difficile perdonarmi. Ti ho promesso che alla fine saremmo stati insieme, e magari ce l’ hai con me perché ho infranto la promessa. Voglio che tu sappia che ho fatto di tutto per mantenere la mia parola. Anche adesso, mentre scrivo, penso e ripenso a come potremmo fare per superare questo momento. Spero tanto di trovare un modo. Ma se sarò costretto a scegliere tra te o me, sceglierò te.

Come sempre.

        Con tutto il mio amore,

                                                                      Patch

 

 

 

Angolo Autrice

Ed ecco a voi la lettere che Patch scrive a Nora, io l ho trovata per pura fortuna nell’ ultimo libro di Becca : L’ ultimo angelo. È bellissima vero

Ora invece passiamo ai ringraziamenti : Desidero ringraziare di tutto cuore, le persone che hanno letto la mia storia dal primo all ultimo capitolo, le persone che hanno recensito i miei capitoli, coloro che hanno messo la mia storia tra le preferite, le ricordate e le seguite. Grazie di cuore

Ma un ringraziamento particolare va a Marty_598 che ha sempre seguito la mia storia, scrivendo una recensione per ogni capitolo nessuno escluso, facendomi complimenti che sicuramente neanche meritavo,  consigliandomi e correggendo gli errori che facevo, è sempre stata gentile, dolce e paziente e io non posso fare altro che ringraziarla per tutto questo. GRAZIE MILLE MARTY <3

P.S. Marty_ 598 ha scritto una bellissima fan fiction che si intitola the shadow non c’ entra niente con Patch e Nora ma è bellissima vi consiglio di andarla a leggere

Per finire voglio darvi due notizie, ho intenzione di scrivere altre due storie su Patch e Nora una è già pronta e presto la pubblicherò, per la seconda invece ci vorrà più tempo perché è a più capitoli proprio come questa quindi ci devo lavorare su. Spero che le leggerete e vi piaceranno ;)

Detto questo vi saluto e vi ringrazio ancora

Ciaoooooooooooo un bacio

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