Patch and Nora : New Adventure di clarissaj (/viewuser.php?uid=315791)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Tre anni dopo : Felicità ***
Capitolo 3: *** Programmi e ricordi ***
Capitolo 4: *** Un ombra dal passato ***
Capitolo 5: *** La resa dei conti ***
Capitolo 6: *** Il ritorno di una vecchia conoscenza: Alexander ***
Capitolo 7: *** Theo ***
Capitolo 8: *** La prima prova: La piuma dell' aquila ***
Capitolo 9: *** La seconda prova: Il pugnale degli abissi ***
Capitolo 10: *** La terza prova: La zanna della Chimera ***
Capitolo 11: *** La quarta ed ultima prova: Inganno ***
Capitolo 12: *** È Troppo Tardi ? ***
Capitolo 13: *** Epilogo : Il risveglio - Per sempre insieme ***
Capitolo 14: *** Capitolo extra: La lettera di Patch ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
La guerra è finita i Nephilim hanno vinto, gli Angeli caduti sono stati sconfitti nonostante avessero dentro di loro l' Arte Diabolica.
Intorno a me ci sono solo cadaveri di Nephilim e Angeli in via di decomposizione, non faccio neanche in tempo a guardarli in faccia - per vedere se li conoscevo - che subito si tramutano in carne putrefatta, morta, in cibo per i vermi.
Sento che il potere dell' Arte Diabolica è sparito, non lo si percepisce più, segno che è stata distrutta ecco perchè gli Angeli Caduti sono morti ormai non avevano più sangue nelle vene ma solo quella robaccia.
Io però sono sopravvissuto, perchè mi sono dimostrato più furbo e scaltro degli altri, e ora tutto ciò che desidero è : VENDICARMI.
Si! Un giorno io ritornerò più forte che mai e allora potrò gustarmi la mia vendetta su un bel piatto d' argento e niente e nessuno potrà mai fermarmi.
Mi volto verso il bosco facendomi strada tra i corpi e sparendo tra la nebbia gelida
ciao! ho appena finito di leggere la serie Hus Hus e mi è piaciuta molto. Questa è la mia prima fanfiction sperò che vi piacerà, altrimenti scusate e se ci sono errori scusatemi una seconda volta sperò di leggere tante recensioni a presto! |
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Capitolo 2 *** Tre anni dopo : Felicità ***
Tre anni dopo …..
Il sole stava lentamente salendo su alto nel cielo, per annunciare l’inizio di un nuovo giorno, i suoi raggi caldi filtrarono attraverso le tapparelle della serranda soffermandosi sul viso addormentato di Nora.
Non appena senti il calore sul suo viso la ragazza apri piano piano gli occhi, stropicciandoli un po’, si voltò dall’altra parte del letto dove davanti a lei si presentò il più bel spettacolo che avesse mai visto, il suo amore che dormiva sereno con un piccolo sorriso stampato sulle labbra.
Appena lo vide Nora non poté far a meno di sorridere anche lei, allungò una mano e iniziò ad accarezzarli il viso per poi arrivare alle braccia nude, non appena Patch senti quel tocco, apri i suoi occhi neri e fissò Nora.
Il piccolo sorriso che prima aveva sulle labbra si fece più grande tanto che sembrò arrivargli agli occhi << Buongiorno Angelo >> disse con voce dolce ma ancora assonnata
<< Buongiorno a te >> le rispose Nora mentre avvicinava il suo viso a quello di Patch per dargli un piccolo bacio sulle labbra.
<< Hai dormito bene ? >>
<< Benissimo, te l’ho sempre detto che sono innamorata persa del tuo letto e delle tue lenzuola >>.
<< Solo di quello ? >>
<< Mmhh…. Forse no …. Magari lo sono anche della persona che è qui davanti a me >>.
Entrambi scoppiarono a ridere mentre si abbracciavano e coccolavano, << Ormai dovresti iniziare a chiamarli: il NOSTRO letto e le NOSTRE lenzuola >> le disse Patch con uno sguardo malizioso.
<< Oh si giusto! >> gli disse ricambiando lo sguardo con ancora più malizia, si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò << E devo dire che la cosa mi piace >>.
Iniziarono a baciarsi senza sosta rimanendo attaccati l’uno all’altra per diversi minuti, non avrebbero potuto chiedere di meglio, la loro vita era perfetta in ogni minimo dettaglio.
Dopo la terribile battaglia di tre anni fa e i vari ostacoli che avevano affrontato in quegli anni, Patch e Nora avevano finalmente iniziato a vivere a pieno il loro amore , entrambi benedetti da una vita eterna – Nora era una Nephilim mentre Patch un Angelo Caduto e quindi entrambi erano immortali- senza correre il rischio di essere un giorno separati per sempre , non potevano che ritenersi le persone più fortunate e felici della terra.
E lo erano, lo erano davvero, sembrava proprio che la felicità si fosse finalmente degnata di bussare alla loro porta. |
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Capitolo 3 *** Programmi e ricordi ***
Dopo essersi
alzati dal letto, si diressero in cucina mano nella mano, dove Patch
preparò una
bella e abbondante colazione. Nora lo osservò incantata
mentre preparava dei
gustosi pancake con le sue abili mani, si domandò se
c’era qualcosa in cui
Patch non fosse bravo?
Appena la
colazione fu pronta si misero entrambi seduti a tavola e iniziarono a
mangiare,
per Patch era una cosa del tutto nuova poter mangiare del cibo e
sentirne i
sapori ma grazie al “regalo” che Basso aveva fatto
a lui e a Nora – come ringraziamento
da parte sua per Nora che era riuscita a sconfiggere Dante ed eliminare
l’ Arte
Diabolica – ora era in grado di provare delle sensazioni
umane , il suo corpo
non era più una specie di vetro insensibile ad ogni tipo di
tocco, ma un
normale corpo da essere umano.
<<
Allora che programmi hai per oggi ? >> le
domandò Patch mentre era
occupato a mangiare un bel pancake dorato ricoperto di sciroppo.
<<
Be’
devo andare in lavanderia a ritirare alcuni vestiti, poi a fare la
spesa,
passare in biblioteca e devo anche passare un attimo alla fattoria il
nostro
ferro da stiro non funziona quindi prenderò in prestito
quello di mia madre
>> rispose Nora mentre spalmava un po’ di
marmellata di fragole su una
fetta di pane tostato
<<
D’accordo. Ma ti ricordi che….>>
Patch non fece neanche in tempo a finire
la frase che subito Nora lo anticipò.
<<
Che
mia madre si trova a Los Angeles per un’asta e non
tornerà prima di Lunedì sera?
Si!!! Lo so. Me l' hai ripetuto più di mille volte
>>.
<<
Voglio essere sicuro, angelo. Altrimenti rischi di restare chiusa fuori
casa
>>.
<<
Non preoccuparti
le chiavi sono già in borsa >>
<<
Bene. Comunque se vuoi stasera appena torno, posso dare io un occhiata al ferro da stiro, credo
di poterlo
aggiustare >>.
No! Assolutamente
no rispose subito Nora a se stessa senza troppi pensieri alla domanda
che si
era fatta all’inizio, Patch era bravo in tutto. Era il
migliore.
Nora lo
fissò
con uno sguardo dolce e pieno d’amore << E tu?
Che programmi hai invece ?
>>
<<
Lavoro, lavoro e lavoro >> rispose l' Angelo sorridendo
Patch da
qualche tempo lavorava come commesso in un negozio di articoli sportivi
che si
trovava nel centro della città, Nora a differenza sua non
aveva trovato ancora
niente, aveva giusto svolto durante l‘estate qualche
lavoretto part- time poi
niente di più – come si suol dire la sua solita
sfortuna- ma non per questo si
perdeva d’ animo, ogni giorno ripeteva a se stessa che
sarebbe riuscita a
trovare qualcosa per potere aiutare Patch con le spese.
Dopo avere
fatto colazione lavarono i piatti, si vestirono, poi si salutarono
promettendosi di rivedersi la sera a cena dandosi un grande e
appassionato
bacio sulle labbra, poi con riluttanza si divisero, Patch prese la moto
mentre
Nora la macchina e ognuno di loro andò per la sua strada.
La giornata
passò velocemente dopo essere andata a ritirare i vestiti in
lavanderia, Nora
si fermò per qualche ora in biblioteca immergendosi in un
libro dietro l'altro,
verso ora di pranzo andò a mangiare qualcosa in una tavola
calda nelle vicinanze,
poi andò a fare la spesa.
Verso
pomeriggio inoltrato la giovane Nephilim, si diresse verso la fattoria,
la sua
vecchia casa, parcheggiò nel vialetto ed entrò,
in quegli anni la fattoria non
era cambiata neanche di una virgola c’era sempre qualche
crepa li, qualche
Edera rampicante là, qualche tegola fuori posto ma non
ostante tutto si reggeva
in piedi piuttosto bene.
Nora
raggiunse il salotto, dove era solita rilassarsi magari bevendo una
bella tazza
di cioccolata calda davanti al caminetto mentre guardava il fuoco
scoppiettare,
si mise a sedere sul divano diede qualche occhiata intorno alla stanza,
poi
chiuse gli occhi e respirò a pieni polmoni l odore caldo e
familiare di casa,
mille ricordi le tornarono in mente legati a suo padre, a sua madre e a
tutti i
suoi amici.
In quei tre
anni molte cose erano cambiate, dopo il diploma lei e Patch avevano
deciso di
andare a vivere insieme in una casa vicino al lago un posto caldo e
accogliente
e soprattutto lontano dalla civiltà, il posto ideale per
vivere in pace il loro
amore.
La signora
Grey continuava il suo lavoro alla casa d’aste sempre
impegnata a svolgere più
di mille cose per Hugo ma in compenso il suo stipendio era aumentato e
questo
le permise di mandare avanti la fattoria senza problemi, con il tempo
aveva
accettato la relazione tra sua figlia e Patch e il fatto che si erano
sposati
facendo a meno di una cerimonia
tradizionale, aveva finalmente capito che Patch amava Nora con tutto se
stesso
e tanto gli bastava.
Vee si era
trasferita in Inghilterra per iniziare la una nuova vita, dopo la morte
di
Scott non passava giorno in cui la sua immagine non
gli apparisse
davanti agli occhi ogni volta che usciva di casa come se
non se ne fosse
mai andato , cosi dopo il diploma parti per la Gran Bretagna dove
conobbe Gavin
un giovane ragazzo inglese simpatico , dolce e gentile che le fece di
nuovo
battere il cuore, anche se Scott sarebbe sempre rimasto il primo vero
amore
della sua vita. Lo scorso mese i due erano convolati a nozze, insomma
anche per
Vee la felicità era arrivata.
Poi Scott.
Oh, Scott! Il suo primo vero amico
Ogni volta
che Nora pensava a lui gli occhi gli si riempivano di lacrime , Scott
aveva
fatto tanto per lei, gli era sempre rimasto vicino soprattutto nei
momenti più
difficili della sua vita da quando fu liberata dalla prigionia di Hank
Miller
fino alla grande guerra. Scott aveva sacrificato la propria vita per
salvare la
sua dalla follia omicida di Dante, un gesto che non avrebbe mai
dimenticato.
Infatti da quella tragica notte non passava giorno in cui Nora non si
prendesse
qualche minuto tutto per se per ringraziarlo del suo sacrificio. In
cuor suo
però sentiva che era felice e che continuava a proteggerla
nonostante non
potesse più vederlo, proprio come faceva suo padre Harrison
Grey.
I suoi pensieri
furono improvvisamente interrotti dalla suoneria del suo telefonino,
Nora lo
prese dalla borsa e al terzo squillo rispose.
<<
Ehi!
Sono io angelo. Tutto bene? >> la voce calda e familiare
di Patch fece
sorridere Nora.
<<
Ehi!
Si tutto a posto. Sono alla fattoria, adesso torno a casa
>> <<
Tu invece? Tutto bene? >>
<<
Alla
grande! Tra dieci minuti stacco dal lavoro e torno anch’ io.
Senti che ne dici
se stasera per cena prendessi qualcosa al Bordline? >>
<<
Si!!! Ottima idea >> rispose con entusiasmo Nora.
<<
qualche preferenza ? >> domandò Patch con voce
seducente che fece
avvampare di rossore Nora.
<<
Tacos e patatine >>
<<
Tacos
e patatine. Perfetto. Allora ci vediamo dopo >>
<<
A
dopo. Ti amo >>
<<
Ti
amo anche io >>
Dopo aver
chiuso la chiamata Nora si diresse verso la macchina e tornò
a casa, una volta
arrivata si mise subito ad apparecchiare la tavola per la cena quando
senti
qualcuno bussare alla porta, fisso il portone d’ ingresso con
un espressione
confusa, non aveva la più pallida idea di chi fosse, Patch
non poteva essere di
sicuro.
Una strana
sensazione si fece largo nel suo corpo, il suo sesto senso la stava
mettendo in
guardia: c’era qualcosa che non andava.
Lentamente e
con circospezione Nora si avvicinò alla porta
posò la mano sul pomello e aprì,
davanti a lei una grossa figura scura la guardò con uno
sguardo divertito e
sulle sue labbra si formò un sorriso sadico.
<<
Ciao
Nora. È da un po’ che non ci si vede
>>
<<
Tu?
>> disse Nora tremante e con gli occhi sbarrati.
Poi si fece
tutto buio.
Angolo
autrice
ciao!!!!!
spero che la storia sia di vostro gradimento, potete scrivere se volete
non
siate timidi accetto qualunque recensione positiva ( che mi fanno molto
piacere
) e negative ( che mi aiutano a capire dove sbaglio e fare bene la
prossima
volta ) nel prossimo capitolo scoprirete chi è stato a
rapire Nora. secondo voi
chi è? a presto
|
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Capitolo 4 *** Un ombra dal passato ***
Appena Patch svoltò l’ angolo e
parcheggiò la moto nel vialetto di casa, capì
subito che c’ era qualcosa che non andava, le luci erano
accese ma la porta era completamente spalancata.Sapeva bene che Nora
non era il tipo da lasciare la porta di casa aperta, soprattutto di
notte, scese dalla moto,raggiunse l’ ingresso in tre rapide
falcate ed entrò.A prima vista sembrava che la casa fosse a
posto, non era sta messa sottosopra, ogni cosa era rimasta
perfettamente al proprio posto, controllò anche la serratura
della porta ma neanche lì vi erano segni di
effrazione,…solo una cosa mancava veramente: Nora.
Patch si guardò intorno con sguardo attento per cercare di
percepire anche il più piccolo rumore o movimente ma niente
<< Angelo? Sono io. Sono tornato. Sei in casa?
>> ma alla domanda di Patch rispose solo il silenzio
della sera.
<< Angelo? >> <<
Dove sei? >> Patch si mise a cercare in ogni
angolo della casa, camera per camera ma di Nora non c’ era
neanche l’ombra
Il giovane Angelo sentì una strana morsa gelida comprire il
suo stomaco e il cuore iniziare ad accellerare, se prima
faceva un solo battito ogni secondo ora ne faceva dieci, mille pensieri
fecero capolino nella sua mente.
Dove era Nora? Perché non era in casa? Cosa poteva essergli
successo? Patch non trovò risposta a nessuna delle sue
domande, di sicuro non poteva essere andata lontana visto che la
macchina era parcheggiata davanti casa. Ma allora dove si trovava?
Patch cominciò a pensare che magari poteva essergli successo
qualcosa di brutto, qualche cosa di terribile. E se fosse stata rapita?
Ma da chi? E perché?
La suoneria del cellulare fece tornare Patch bruscamente alla
realtà,una piccola ondata di sollievo iniziò a
farsi strada dentro di lui, magari era Nora. Prese il telefonino dalla
tasca dei jeans e rispose al primo squillo
<< Pronto >> rispose Patch con
tono calmo ma che aveva una piccola sfumatura di preoccuppazione
<< Ciao Patch >> ripose una voce maschile
fredda ma divertita << Chi non muore si rivede o in
questo caso si risente >>
Patch si dimenticò per qualche secondo come si faceva a
respirare e il suo cuore perse un battito. Non era possibilie. Lui
conosceva quella voce, anche fin troppo bene, era appartenuta ad una
persona di cui si fidava, che gli aveva voluto bene come ad un
fratello, una persona che l’ aveva pugnalato alle spalle, che
sperava di non rivedere più.
<< RIXON!? >> ringhiò Patch
contro il telefono
Qualche minuto prima……
Nora si svegliò con la testa che pulsava violentemente, come
se un grosso martello la colpisse in continuazione senza darle tregua,
la vista era leggermente annebbiata e dovette sbattere più
volte le palpebre per cercare di mettere a fuoco le immagini intorno a
se.
Capì subito di non trovarsi più a casa ma in un
vecchio magazzino abbandonato pieno di polvere e ragnatele, era distesa
su un vecchio materasso logoro con le caviglie e e le mani legate da
due pesanti catene, cercò di liberarsi - in fondo era una
Nephilim e poteva contare sulle sua grande forza – ma con sua
grande sorpresa vide che le catene non si incrinavano neanche di poco.
Sentì dei passi pesanti avvicinarsi a lei, alzò
di scatto la testa, rischiando di farsi venire un
capogiro, per vedere chi poteva essere, dalla piccola porta
di legno entrò un giovane uomo alto e muscoloso con il naso
aquilino e capelli corti neri.
<< Bene, bene … La nostra bella addormentata
si è svegliata, eh? >> disse l’ uomo
in tono divertito << Aaahh Se stai cercando di liberarti
è inutile, quelle catene sono state stregate, con il potere
di un arcangelo con cui mi sono tenuto in contatto >>
Nora non riusciva a credere a suoi occhi, quell’ uomo
era….
<< Rixon!? >>
<< Esatto. Proprio io, in carne ed ossa >>
<< Ma…. ma non è
possibile >> disse Nora con voce incredula e con una
punta di odio << Tu ….. tu sei morto
>>
Rixon gettò la testa all’ indietro scoppiando in
una forte risata che quasi non soffocò
<< Morto, eh? >> fece qualche piccolo passo
in avanti, con il sorriso ancora stampato sulle labbra <<
Si. È vero. Avrei dovuto esserlo, invece mi sono salvato
>>
Nora non riusciva ancora a crederici, non poteva credere che
l’ assassino di suo padre fosse proprio lì davanti
a lei, avrebbe dovuto essere chissà dove magari
all’ inferno a marcire con i suoi simili.
<< Ma come? >>
<< Bè è molto semplice.Devi sapere
che prima ancora di cadere e diventare un Angelo Caduto ho voluto
portarmi dietro qualche ricordino dal Paradiso. Quando mi trovavo
ancora lassù ho rovistato nell’ archivio degli
Arcangeli e ho preso una boccetta contenente un liquido molto speciale
in grado di salvare la vita a chiunque lo bevesse anche se questi era
ad un passo dalla morte. Cosi subito dopo che Dante mi ha liberato, ho
bevuto il contenuto della boccetta, salvandomi cosi da morte certa
>>
Nora ascoltò con attenzione e con disgusto ogni singola
parola che Rixon sputava fuori da quella sua orrenda bocca, non
sopportava l’ idea che l’assassino di suo padre
fosse riuscito a trovare una scappatoia, per poter vivere. A suo padre
questa possibilità non era stata data.
<< Non mostrarti cosi sorpresa Nora. Sono solo stato
più furbo degli altri >> disse Rixon in tono
solenne
<< Che cosa vuoi Rixon? >> gli chiese Nora
con un tono gelido e distaccato che non aveva mai usato con nessuno
prima d’ ora << Perché mi hai
portata qui? >>
Il sorriso che prima Rixon aveva sulle labbra sparì, i suoi
occhi erano gelidi e bramosi di qualcosa << Che
cosa voglio ? Voglio vendicarmi >> ribatte con rabbia
<< Vendicarti ? >>
<< Esatto. Voglio vendicarmi di te e di Patch. Voi due mi
avete messo i bastoni tra le ruote, per troppo tempo, siete stati la
mia spina sul fianco. Soprattutto tu. >>
Rixon sputò fuori quelle parole come se fossero veleno. Nora
cercò di mantenere la calma, ma senti che il suo corpo era
già scosso da continui tremiti e il cuore aveva cominciato a
battergli forte contro il petto.
<< Che cosa vuoi fare? Vuoi uccidermi ancora una volta?
Mi sembra che tu ci abbia già provato per due volte, e in
entrambe le volte hai fallito miseramente >>
Rixon chiuse le mani in due pugni stretti che le nocche diventarono
bianche, Nora vide che avevano iniziato a tremargli, lo aveva fatto
infuriare e questo non era un bene.
<< Sai come si dice non c’ è due
senza tre o la terza volta è sempre quella buona
>> disse il giovane Angelo Caduto in tono divertito, ma
si capiva bene che in realtà non si stava divertendo
<< Comunque, questa volta ho in mente qualcosa di davvero
speciale per te >>
<< Davvero? >> domandò Nora con
tono fermo << E che cosa ? >>
Rixon fece un piccolo sorriso gelido, che fece rizzare tutti i peli
della nuca a Nora, tirò fuori una piccola boccetta
contenente un liquido rosso sangue facendola rigirare delicatamente tra
le dita della mano.
Nora capì subito che quel liquido rosso non era niente di
buono << Che cos’è quello?
>>
Rixon sollevò lo sguardo su di lei con ancora il sorriso
stampato sulle labbra << Questo è un veleno
molto potente, di cui è difficilissimo se non impossibile
trovare un antidoto. Deriva da una pianta rarissima che cresce solo
nelle profondità più oscure dell’
inferno, questa pianta si chiama “Lasomno Mortis
Aeternae” >>
Persino il nome suonava mortale pensò Nora fra se e se
<< E tu come l’ hai ottenuto? >>
<< Bè diciamo che durante il mio soggiorno
all’ inferno ho avuto modo di stringere qualche piccola
amicizia >>
<< La cosa non mi sorprende, tra simili vi intendete bene
>>
Il sorriso che Rixon aveva prima sparì, ora c’
erano solo i suoi occhi iniettati di sangue desiderosi di vendetta
<< Sai, c’è un'altra cosa che devi
sapere. Questo veleno non è come tutti gli altri, che ti
uccide nel giro di pochi minuti regalandoti una morte rapida e
indolore. Oh no no. Questo veleno ti porta via la vita giorno dopo
giorno, costringendoti ad una morte lenta e dolorosa. è vero
tu sei immortale , ma come ho già detto questo veleno viene
dall’ inferno, quindi è in grado di uccidere anche
essere immortali come i Nephilim o gli Angeli Caduti >>
Nora deglutì facendo attenzione a non farsi notare, non
voleva dare a Rixon la soddisfazione di vederla spaventata, voleva
dimostrarsi coraggiosa fino alla fine.
<< Ma prima di farti bere, voglio fare una telefonata a
Patch. Che ne dici ? >> chiese mentre sventolava il
cellulare nella sua mano
<< RIXON!? >>
<< Esatto. Proprio io il tuo caro vecchio amico
>>
A sentire la parola “amico” Patch iniziò
a tremare di rabbia, Rixon non era più suo amico non dopo
quello che aveva cercato di fare a Nora, l’ aveva tradito.
<< Tu dovresti essere morto >> disse Patch
in un tono glaciale e duro
<< Si. Bè è una lunga storia. Che
ne dici di fare una bella rimpatriata tra vecchi amici?
>> domandò il suo ex migliore amico con una
piccola risata in sottofondo
<< Tu non sei mio amico e non ho nessuna intenzione di
fare una rimpatriata >>
<< Davvero? È un peccato! Perché
sai qui c’è qualcuno a cui farebbe piacere la tua
presenza >>
Ci fu in minuto di silenzio poi dall altro capo del telefono, rispose
un'altra persona che l’ Angelo riconobbe subito
<< Patch >> rispose Nora
<< Angelo !!! >> Patch iniziò a
respirare a fatica, senti il suo cuore fermarsi di colpo
<< Stai bene? Ti ha fatto del male ? >>
<< No, non preoccupparti sto bene >> gli
disse Nora in tono dolce << Ascolta non devi
venire, hai capito? Vuole ucciderti, è pazzo >>
Ci fu un altro silenzio poi Rixon riprese a parlare
<< Allora vuoi venire adesso? >>
<< Dove sei ? >> ringhiò Patch
<< Mi trovo in un vecchio magazzino al Angel Cove
Campground. Vedi di fare in fretta >>
<< Non preoccupparti. Sarò lì prima
che tu faccia ancora un altro respiro >> Patch stava
tentando di mantenere la calma, ma più il tempo passava
più sentiva che era difficile
<< Bene. Perché altrimenti…
>> subito dopo quella frase, si sentì un tonfo
e un lamento
A quel punto la rabbia di Patch esplose del tutto, come osava Rixon far
del male a Nora, strinse con tutta la forza che aveva il telefono,
tanto che se avrebbe continuato cosi si sarebbe sicuramente rotto
<< toccala un'altra volta, schifoso bastardo, e ti giuro
che stavolta non mi limiterò ha spedirti all’
inferno, ti ucciderò senza pietà con le mie
stesse mani >>
Patch sentì la risata sommessa di Rixon << Sei
sempre stato uno che mantiene le promesse Patch, vediamo se manterrai
anche questa >> subito dopo Rixon chiuse la chiamata,
Patch uscì di corsa da casa e partì a tutta
velocità con la moto
Dopo avere chiuso la chiamata,Rixon si voltò verso
Nora sorridendogli << Bene e ora veniamo a noi
>> disse sollevando la mano che teneva in mano il veleno
Nora fece un grande sospiro << Tu non vincerai! Patch te
l’ ha farà pagare. Ti ha già messo
fuori gioco una volta e lo farà anche stavolta.Lui
è il migliore! >> disse solennemente con un
piccolo sorriso per ripicca
Rixon si irrigidì << Presto scopriremo se
è vero. Ma ora… >> con una mano
afferò la mascella di Nora cercando di aprire un piccolo
spiraglio tra le labbra
Nora cercò con tutte le sue forze di serrare bene le labbra
, ma purtroppo l’ Angelo si dimostrò
più forte e non appena riusci a far aprire di poco le
labbra, versò il liquido in bocca alla ragazza
finchè la bocetta non fu vuota.
La giovane Nephilim cadde pesantemente sul materasso con gli occhi
chiusi, Rixon si diresse verso la porta per andare ad aspettare il suo
ex migliore amico fuori, lanciò per terra la piccola fiala
ormai vuota che si ruppe in mille pezzi di vetro << Addio
per sempre Nora >> disse poco prima di chiudersi la porta
alle spalle.
Il volto di Nora si rigò di un'unica piccola lacrima, che
scese delicatamente dalla sua guancia
Ciao a tutti!!! Ebbene si il rapitore di Nora è Rixon. Ho
scelto lui perché secondo me meritava di fare una fine
più orribile da quella che ha fatto nel libro, volevo che a
ucciderlo fosso Patch o Nora per tutto il male che gli ha fatto. Per
quanto riguarda il Angel Cove Campground è un parco vicino
al lago che ho scelto guardando sul sito della città visto
che si chiamava Angel mi sembrava quello giusto da mettere ;) a presto
|
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Capitolo 5 *** La resa dei conti ***
Patch
arrivò
nel giro di dieci minuti sul luogo che Rixon gli aveva detto di
raggiungere,
parcheggiò la moto in un piccolo spazio di terra libero
vicino alla riva del
lago e andò di corsa verso il vecchio magazzino.
Una volta
arrivato nelle vicinanze notò che davanti al piccolo
edificio di legno c’era un
giovane uomo vestito di scuro, muscoloso con le braccia incrociate al
petto :
Rixon
Patch non
poté non provare odio frammisto a rabbia appena vide la
figura del suo ex
migliore amico, non riusciva ancora a credere che colui che aveva
considerato
come un fratello l’ avesse tradito nel modo più
orribile possibile, cercando di
portargli via la cosa più importante che lui aveva sulla
terra: Nora.
Rixon appena
lo vide sorrise maligno << Ciao Patch! >>
esclamò << è da un
po’ che non ci si vede, eh? Come ti va la vita?
>>
<<
Non
sono qui per chiacchierare >> disse brusco Patch
<< Dov’è Nora?
>>
<<
è lì
dentro >> disse Rixon indicando con un cenno del capo il
magazzino
<<
Sta
bene? Le hai fatto qualcosa ? >> chiese Patch in tono
freddo stringendo
le mani in due pugni
<<
Be
diciamo solo che le ho fatto un piccolo regalo speciale >>
<<
Che
cosa vuoi dire ? >>
Il sorriso
sulle labbra di Rixon si allargò sempre di più
<< Le ho fatto bere un
liquido molto speciale. Un veleno potentissimo che viene direttamente
dall’inferno. L' antidoto non è cosi facile da
trovare >>
A quelle
parole Patch si mise a tremare di rabbia e l’odio dentro di
lui per Rixon
crebbe sempre di più << Maledetto bastardo!!!!
Giuro su Dio che questa me
la paghi >> gridò
Rixon
scoppiò
in una fragorosa risata << Vedrai. Sarà
davvero divertente guardarti
mentre ti scervelli a trovare un modo per salvarla. A meno che io non
ti uccida
adesso >>
<<
Non
contarci troppo Rixon >>
<<
Allora fatti sotto! >>
disse Rixon
sguainando una spada << Carina vero? L’ho presa
in prestito dal cadavere
di un Nephilim durante la battaglia di tre anni fa. Un arcangelo
è stato cosi
gentile da incantarla, quindi è in grado di ucciderti
>>
<<
Bene
.E io ho questo >> disse
Patch con
un sorrisetto freddo mostrando il pugnale di Pepper che lui e Nora
avevano
deciso di tenere per precauzione
Rixon non
smise di ridere << Un po’ piccola come arma
>>
<<
Mai
sentito il detto: l’
apparenza inganna ?
>>
<<
Ora
basta con le chiacchiere. Avanti >>
I due
iniziarono uno scontro a colpi di lame senza esitazione, nonostante
fosse buio
entrambi riuscivano a vedere chiaramente il proprio avversario , grazie
ai loro
sensi altamente sviluppati rispetto al normale, nel silenzio della
notte si
sentiva solo il rumore delle lame, che si scontravano tra di loro.
Rixon fece
roteare la spada in modo da confondere Patch per poi poterlo colpire,
ma fortunatamente
il giovane angelo riuscì a intercettare in tempo il colpo
mortale che Rixon
stava per sferrare e schivarlo.
Rixon emise
un forte ringhio per aver fallito e si tuffò su Patch che
riuscì nuovamente a
schivarlo
<<
Ora
basta >> ringhiò Rixon <<
è ora di finirla >>
<<
Sono
d’ accordo >> rispose Patch
L’
angelo
caduto trasformò la sua bocca in un ringhio crudele
<< Tu mi hai trascinato
fino all’ inferno. Hai bruciato la mia piuma davanti a me,
poi mi hai
abbandonato laggiù nell’ oscurità
perenne, Incatenato. Credevi che l’ avessi
dimenticato ? >> gridò per poi lanciarsi verso
di lui per dargli il colpo
di grazia
Patch
però
all’ ultimo momento fece un salto e atterrò alle
spalle del suo ex migliore
amico, Rixon non fece neanche in tempo a girarsi del tutto per sferrare
un
altro colpo, che il pugnale di Patch gli si conficcò nel
cuore
Rixon aveva
gli occhi sbarrati per la sorpresa e la bocca aperta, cadde sulle
ginocchia e
poi infine si accascio a terra, ormai privo di vita
<<
E tu
hai cercato di portarmi via la cosa più bella e preziosa che
ho. Pensi che l’
abbia dimenticato ? >> chiese freddamente Patch al corpo
di Rixon mentre
si trasformava in carne putrefatta per poi sparire come una nuvola di
fumo
Era finita.
Questa volta
per davvero, Rixon era morto non sarebbe più ritornato, non
avrebbe più fatto
del male a nessuno né a lui, né a Nora
né a nessun altro. Patch si voltò di
scatto verso il vecchio magazzino, ricordandosi per cosa era venuto
<<
Nora
>> sussurrò ed entrò
Una volta
entrato Patch vide Nora stesa sul materasso con gli occhi chiusi, la
cosa che
gli fece accapponare la pelle la pelle, fu il fatto di vedere le sue
mani e
caviglie legate da due pesanti catene, come se fosse una bestia. Patch
si
precipitò di corsa da lei
<<
Angelo >> la chiamò prendendole il viso tra le
mani << Sono io.
Sono venuto a salvarti. Rixon è morto, non c’
è più. Non ti farà più del
male
>> ma Nora sembrava proprio non sentirlo, continuava a
tenere gli occhi
chiusi, non si muoveva, l’ unico movimento era quello del suo
petto che si
alzava e abbassava al ritmo del suo respiro
<<
Angelo? >> <> Patch la scosse
delicatamente ma niente ,
Nora continuava a tenere gli occhi chiusi
Patch la
liberò dalle catene, la prese in braccio poi uscì
<< Tranquilla.Andiamo
via. Ti porto a casa. Adesso ci sono qui io, non permetterò
che ti accada
niente di male. È finita. È tutto finito
>> disse dolcemente stingendola
ancora di più, proteggendola nel suo abbraccio
Una volta
arrivato alla moto Patch prese un grande foulard dalla tasca e
legò Nora
a sé, facendo aderire il corpo di lei
alla sua schiena mettendogli le braccia al collo, subito dopo la moto
partì
rombando verso casa
Dopo pochi
minuti i due innamorati erano tornati a casa, Patch sciolse il nodo del
foulard
e portò Nora immediatamente in
camera da
letto, aprì la porta della stanza con una spallata e
posò delicatamente Nora
sul letto, prese
una sedia e si sedette
davanti a lei prendendole una mano che strinse forte con la sua.
L’
angelo
caduto aspettò tutta la notte per vedere se Nora finalmente
si svegliasse, ma
sembrava proprio che la giovane Nephilim fosse caduta in un sonno
profondo,
Rixon aveva detto di averle dato qualcosa da bere. Ma cosa? Forse un
veleno,
d'altronde aveva detto che quel liquido veniva dall’ inferno,
quindi di sicuro
non era niente di buono. Ma se era un veleno allora doveva trovare un
antidoto.
Ma dove poteva trovarlo? Come era fatto? Che cosa serviva per crearlo?
Ma
soprattutto esisteva davvero un antidoto? Il giovane angelo non
riusciva a
trovare risposta, sentiva il cervello andare in fiamme, si passo
entrambe le
mani sul viso e sui capelli, non riusciva più a pensare, a
respirare, non
riusciva più a fare niente si sentiva impotente. Alla fine
Patch crollò nel
sonno per la troppa stanchezza ed emozioni che aveva provato in quella
giornata, sprofondò in un sonno senza sogni ne incubi, un
sonno vuoto, buio.
La mattina
seguente Patch si svegliò di soprassalto non appena
udì qualcuno bussare alla
porta di casa. Chi mai poteva essere? Qualche altro nemico che voleva
far del
male a lui e a Nora?
Usci con
riluttanza dalla camera da letto – non prima di aver dato
un'altra occhiata a
Nora, che continuava a dormire- dirigendosi con circospezione verso
l’
ingresso, aveva i muscoli del corpo tesi e vigili, pronto a scattare se
sarebbe
stato necessario. Appena aprì la porta non riuscì
a credere ai suoi occhi
<<
Ciao
Patch, come và? >>
<<
E tu
che ci fai qui ? >>
Angolo
autrice
Ciao!!!!!
Un altro personaggio è riapparso nella vita di Patch e Nora.
Chi sarà mai? un amico o un nemico?Spero che
fino a qui la storia vi sia piaciuta e se avete incontrato errori
chiedo scusa,
vorrei chiedere scusa ma soprattutto ringraziare Marty 598 che
è sempre cosi
gentile e paziente da farmi notare gli errori e coreggermeli.
Ho anche una
buona notizia da darci, questa vi piacerà, ho letto da
qualche parte che Becca
stà scrivendo un nuovo libero, che però non
centra niente con il genere Fantasy
o con Patch e Nora, questo libro sarà sul genere Thriller
con nuovi personaggi,
che uscirà nel 2014 in America, non vedo l’ ora di
leggerlo
Grazie ancora
a presto!
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