Il ritorno di Phil

di telesette
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Prima Parte ***
Capitolo 3: *** Seconda Parte ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Phil dal futuro ( Phil of the Future ) è una serie televisiva, di genere comico/fantascienza, prodotta dalla Disney intorno al 2004.
La storia è quella di Phil Diffy, un ragazzo quindicenne proveniente dal futuro e, per essere precisi, dall'anno 2121. A causa di un guasto della macchina del tempo presa in affitto per un viaggio temporale, lui e la sua famiglia si ritrovano "bloccati" nell'anno 2005. I coniugi Diffy, Lloyd e Barbara, la pestifera ambiziosa Pim e lo stesso Phil devono adattarsi alla situazione per non dare nell'occhio e, nel contempo, cercare di riparare la macchina per tornare a casa. Durante questo periodo Phil conosce la graziosa Keely Teslow, con la quale stringe un'amicizia profonda e sincera, e successivamente i due arriveranno ad innamorarsi l'uno dell'altra. Keely sarà l'unica persona ad essere messa a parte del segreto proprio da Phil, che le rivela tutto come prova di amicizia e sincerità, nonostante i maldestri tentativi dell'odioso vicepreside Neil Hackett di scoprire a tutti i costi cosa nascondono i Diffy dietro la parvenza di una "normalissima" famiglia qualunque.

 

clicca qui sotto per vedere la sigla del telefilm: 
http://www.youtube.com/watch?v=B6ydKwxdduU

Il ritorno di Phil  
( immagini tratte da internet )

 

Keely non riusciva a rassegnarsi.
Da che Phil e la sua famiglia erano ripartiti per la loro epoca, quasi tutti i giorni dopo la scuola, la ragazza tornava spesso nei pressi della villetta dei Diffy.
La casa ora era vuota ma, sedendosi nel prato di fronte e socchiudendo di tanto in tanto gli occhi, a Keely pareva ancora che fosse tutto come prima: quando lei era solita farsi dare ripetizioni di algebra da Phil, ascoltare i racconti futuristi di suo padre Lloyd, o consolare sua madre Barbara per i tentativi culinari andati a male...
Ora tutto questo era solo un ricordo.
A volte Keely si domandava se non avesse davvero sognato tutto, se Phil e gli altri non fossero stati altro che una fantasia della sua mente, ma anche così ciò non bastava certo a farla sentire meglio.
Convincersi con una bugia significava dimenticare e, per quanto doloroso, lei non voleva assolutamente dimenticarlo.
Dimenticare Phil non era solo dimenticare la tristezza e la malinconia, bensì anche tutti i bei momenti trascorsi assieme a lui: le risate, i sorrisi, le bravate, gli scherzi, i battibecchi, le discussioni, i bronci, i chiarimenti, le rappacificazioni... e soprattutto il loro primo e unico bacio.
Come le lacrime le annebbiarono la vista, Keely si passò il dorso della mano sugli occhi, sospirando forte e cercando di sopportare quel bruciore al petto così intenso e triste.
Era come trovarsi in mezzo ad un incendio, col calore delle fiamme che divampano tutt'attorno, e l'unica cosa da fare era appunto rassegnarsi. Keely non poteva fare altro che rassegnarsi, non avrebbe mai più rivisto Phil ( neppure di lì a centodieci anni ), sarebbe morta molto tempo prima.
Tuttavia le lacrime scendevano da sole.
Col capo chino in avanti, e le guance rosse dal pianto, Keely singhiozzò sommessamente per alcuni minuti.
Probabilmente sarebbe andata avanti così chissà per quanto, se qualcuno alle sue spalle non si fosse preso la briga di chiederle come stava.

- Si sente bene, signorina?

Keely sollevò appena lo sguardo e, non appena riconobbe il tocco di quella mano sulla spalla, rimase a bocca aperta per lo stupore. Subito si sfregò le palpebre incredula, convinta di avere avuto un'allucinazione, ma dinanzi a lei c'era ancora il volto allegro e sorridente di Phil Diffy.

- Phil ?!? - esclamò. - Se... Sei tu, vero... non è un sogno?

Per tutta risposta, Phil prese dolcemente le mani di Keely tra le proprie e l'aiutò a rialzarsi. La ragazza non sapeva se ridere o piangere, tanto erano sia lo stupore che la commozione insieme, tuttavia comprese che la presenza del ragazzo era tangibile e reale quanto lei non avrebbe mai osato sperare.

- Non piangere, Keely - sussurrò Phil, sfiorandole piano la guancia.
- Phil...

Incapace di trattenersi oltre, Keely si buttò in avanti ad abbracciarlo con tutta la forza che aveva. Entrambi dondolarono sul posto, stretti come non mai, cercando di realizzare la gioia indescrivibile dell'essersi ritrovati.
Keely affondò il volto contro la spalla dell'altro che, a sua volta, socchiuse gli occhi nell'assaporare il profumo dei lunghi capelli biondi di lei. Le mani della ragazza si strinsero contro la schiena di Phil, quasi temendo di perderlo un'altra volta, tuttavia questi la tranquillizzò con un lieve sussurro all'orecchio.

- Sono io, non temere!
- E' così bello che non mi sembra vero...
- Lo so - ammise l'altro, premendole le labbra prima sulla guancia e poi di nuovo sulla spalla. - Ma è vero, fidati, sono tornato!

Keely si morse il labbro inferiore, senza smettere di abbracciarlo, e Phil percepì chiaramente tutta la tensione del suo esile corpo scosso dai singhiozzi.

- Sei tornato... per poi ripartire un'altra volta?
- No - rispose lui sincero. - Sono tornato per te!

Phil pronunciò quelle parole in preda all'emozione e, prima che fosse in grado di spiegarle per filo e per segno i dettagli del suo "ritorno", Keely gli afferrò il volto con entrambe le mani per baciarlo appassionatamente sulla bocca.
Phil era tornato, il resto non aveva importanza.
Almeno per il momento...

 

( continua )

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Capitolo 2
*** Prima Parte ***


Più tardi, superata la commozione reciproca, Keely e Phil si ritrovarono seduti a parlare al tavolo di un ristorante.
Phil sembrava contento, più o meno quanto lo era lei, eppure il suo sorriso tradiva un'ombra tuttaltro che allegra.
Sulle prime la ragazza non ci aveva neppure fatto caso, felice com'era di riabbracciarlo, tuttavia era indubbio che Phil fosse fortemente preoccupato.

- Phil - esclamò Keely sorpresa. - C'è qualcosa che non va, perché non mi dici nulla?

Cambiando tosto espressione, il ragazzo evitò di guardarla direttamente negli occhi.
Keely non riusciva a capire il motivo di questa sua reazione.
Per lei, che aveva sognato così tante volte di rivederlo, era il giorno più bello della sua vita. Invece Phil pareva affranto, come se qualcosa di terribile dovesse succedere loro da un momento all'altro.
Forse, pensò Keely, il nuovo viaggio temporale di Phil aveva delle condizioni.
Forse c'erano dei dettagli che lui non sapeva come rivelarle, probabilmente per timore della sua reazione, tuttavia lei aveva il diritto di sapere.

- Ricordi la promessa che mi hai fatto? - mormorò Keely, stringendo amorevolmente la mano di Phil nella propria. - "Niente segreti tra noi e niente bugie"... Questo era il patto!

Phil esitò un attimo, stringendo a sua volta le dita morbide di lei, e si disse d'accordo con un lieve cenno del capo.
Keely cercò di incoraggiarlo, rivolgendogli dunque il più dolce e luminoso dei suoi sorrisi, e alla fine il ragazzo si decise a dirle tutta la verità.

- Ascolta, non è una cosa facile - cominciò lui sottovoce, guardandola dritto negli occhi. - Prima di dirtelo, devi promettere che mi ascolterai fino in fondo... Okay?
- Okay - fece Keely annuendo.

Phil prese un lungo respiro, traendo fuori della maglietta quello che sembrava essere una specie di ipod-touch ( tecnologia migliorata e avanzata del 2121 ) e digitò un'icona sul display. Subito apparvero una serie di date e articoli di giornale e, scorrendoli rapidamente col dito, Phil mostrò a Keely ciò che lo aveva spinto a tornare nel passato.

- Da che sono tornato a casa - spiegò. - Ho cominciato a cercare tutto ciò che potesse avere anche solo vagamente qualcosa a che fare con te: scuole, università, lavoro, carriera... Volevo essere sicuro che fossi felice, per questo ho inserito il tuo nome su tutti i possibili motori storici di ricerca!

Keely sbatté gli occhi incredula.

- Phil... Sono... Sono contenta che tu non abbia smesso di pensare a me!
- Ma quando ho letto "questo" - proseguì lui sgomento, fermando l'indice su un trafiletto tratto dal quotidiano locale della cittadina di Pickford. - Non ho voluto credere ai miei occhi...

Keely aggrottò le sopracciglia, chinando lo sguardo a leggere l'articolo del 2006, e solo così poté comprendere cosa avesse sconvolto Phil a tal punto.

"TRAGEDIA A PICKFORD - Adolescente Uccisa!
La sedicenne Keely Lisa Teslow, studentessa presso la scuola superiore Wells, è rimasta vittima di un barbaro omicidio nei pressi della sua scuola. Il corpo è stato rinvenuto in mattinata, circa dieci ore dopo il decesso, da alcuni addetti comunali della Nettezza Urbana. Dopo averle inferto ferite spaventose con un'arma da taglio, l'assassino avrebbe abbandonato la sventurata ragazza in un lago di sangue, nascondendola sotto alcuni sacchi dell'immondizia. La polizia non è ancora in grado di ricostruire il movente di un così efferato omicidio. La direzione scolastica dell'istituto H.G. Wells è al momento sotto inchiesta, nel tentativo di gettare luce sulle cause di una morte orribile ed apparentemente insensata
"...

- Avrò riletto quella pagina almeno cento volte, ripetendomi che non fosse vero - spiegò Phil, malgrado il comprensibile stupore da parte di Keely. - Non riuscivo a credere che fosse vero e, a maggior ragione, non posso accettarlo... Per questo sono tornato a cercare di impedire che ciò accada!
- E... questo è... già accaduto, nel futuro... giusto?

Phil tacque.
La povera Keely aveva appena appreso una realtà a dir poco terribile, era naturale che fosse sconvolta.
Non capita tutti i giorni di leggere su un giornale del futuro la notizia della propria morte.
Keely era stata brutalmente assassinata da un ignoto assassino, cui la polizia non era mai riuscita ad attribuire alcun nome o volto, e Phil era tornato apposta per impedire questo evento.
La ragazza era sconvolta.
Confusa.
D'istinto voleva uscire a prendere aria, ma le gambe tutt'a un tratto non erano più in grado di sostenerla.
Phil l'afferrò prima che cadesse, malgrado fosse già bellamente svenuta, e dentro di sé giurò ancora una volta che l'avrebbe protetta ad ogni costo.

- Non lo permetterò - disse il ragazzo, chiudendo gli occhi e stringendola a sé il più possibile. - Non permetterò che tu muoia prima del tempo, Keely... Te lo prometto!

 

( continua )

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Capitolo 3
*** Seconda Parte ***


Poiché Keely non accennava a riprendersi dallo svenimento, Phil non vide altra soluzione se non quella di pagare il conto e accompagnare l'amica a casa. Per convincere Pim a "vendergli" fino all'ultimo dollaro americano corrente dall'anno 2000 in poi, da lei accumulato e risparmiato nel corso della loro permanenza a Pickford, il ragazzo aveva dovuto rinunciare a tutto quello che aveva in tasca e perfino alla sua preziosa ed introvabile collezione di fumetti degli anni '90.
Tuttavia, per Keely, qualunque prezzo era più che accettabile. Oggettivamente parlando, infatti, Phil era innamorato di lei a distanza di quasi centoventi anni... un amore più che duraturo, è il caso di dire.
Malgrado Keely non fosse affatto pesante, non è facile sorreggere una persona priva di sensi.
Phil aveva una gran paura di stringerla in modo sbagliato, o di farle male inavvertitamente, cosicché riusciva appena a sostenerla da sotto le ascelle, passandosi goffamente il braccio inerte di lei attorno alle spalle. Mentre si avviavano così lungo la strada, Phil avvertiva chiaramente il profumo di Keely nelle narici e la tenerezza del suo volto leggermente premuto contro la guancia.
Era dolcissima, nel sonno come da sveglia, tanto che Phil non riusciva a distogliere lo sguardo.
Seppure imbarazzatissimo, infatti, non vi erano dubbi su quanto si sentisse attratto da Keely: il volto della ragazza era vicinissimo al suo, il respiro leggero che gli faceva il solletico e le labbra...
La prima volta che lui e Keely si erano baciati, Phil credette che il tempo si fosse fermato. Non c'era nulla di altrettanto speciale al mondo, né con tutta la tecnologia futuristica a disposizione, nulla che si potesse anche solo paragonare alla ragazza più speciale di tutte.
E Keely era davvero speciale per lui, così speciale da fargli girare la testa.
Una volta giunti a casa di Keely, i signori Teslow furono tanto sorpresi di rivedere il giovane Diffy quanto preoccupati del fatto che la loro figlia fosse svenuta in quel modo. La signora Teslow prese immediatamente il telefono per chiamare il pronto soccorso, mentre il signor Teslow aiutò Phil ad accompagnare Keely in camera sua onde poterla stendere sul letto in attesa che arrivasse il medico.

- Scendo giù a rassicurare mia moglie, prima che le venga una crisi isterica - esclamò il signor Teslow, sentendo le grida disperate della donna provenire dabbasso mentre era all'apparecchio. - Per favore, puoi tenere d'occhio Keely per altri cinque minuti ?
- Non si preoccupi, signor Teslow - rispose Phil.

L'uomo si precipitò di nuovo giù per le scale, cercando di tranquillizzare la consorte, mentre Phil si sedette a fianco del letto di Keely stringendole la mano.

- Phil...

La voce della ragazza era poco più che un mormorìo.
Phil non ebbe il tempo di recepire che, afferrandolo istintivamente nel sonno, Keely lo serrò a sé con entrambe le braccia. L'istinto suggerì a Phil di divincolarsi in qualche modo da quell'abbraccio, anche perché Keely non era cosciente di ciò che stava facendo, tuttavia ciò che disse dopo lo bloccò di colpo.

- Phil, non andartene via un'altra volta... Resta con me, ti prego...

Poche parole che però non lasciavano alcun dubbio.
Phil rimase chino su di lei, carezzandole appena la fronte con fare protettivo, e pian piano si sciolse dall'abbraccio. Facendo poi molta attenzione, le prese la mano tra le proprie, sfiorandole le dita con le labbra e mormorando a sua volta.

- Sono qui, Keely - disse. - Non aver paura, non vado da nessuna parte, non questa volta!

Keely sorrise.

 

( continua )

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