Momenti di ManuFury
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il colore dei suoi occhi ***
Capitolo 2: *** Petali bianchi ***
Capitolo 3: *** Sogni ***
Capitolo 4: *** Addio ***
Capitolo 5: *** Brillano come stelle ***
Capitolo 6: *** Assassini ***
Capitolo 7: *** Chi è chi? ***
Capitolo 8: *** Umana ***
Capitolo 9: *** Alaska ***
Capitolo 1
*** Il colore dei suoi occhi ***
MOMENTI
IL COLORE DEI SUOI OCCHI
(Colore)
“Alice, tutto bene?” Mi domanda Jill notando il blocco del mio corpo e il mio sguardo fisso su un’alta figura ancora indistinta.
Annuisco senza sentirla veramente, ho altro per la testa.
I miei occhi sono fissi in quelli di quella persona che sono così… azzurri: lo stesso colore degli occhi di Matt, impossibile per me dimenticarli. È grazie a quel colore così particolare che l’ho riconosciuto quando l’Umbrella l’ha trasformato.
Non mi muovo, resto lì a fissarlo sperando che, una volta messa a fuoco la figura, riveda quella del giovane.
Solo che non vivo in una favola.
L’altro ragazzo ha solo il colore degli occhi di Matt.
Niente di più.
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Capitolo 2
*** Petali bianchi ***
MOMENTI
PETALI BIANCHI
(Ciclamino)
Non lo riconosco subito, forse perché ha un aspetto trasandato.
Eppure so che è lui.
Un ciclamino bianco, proprio come quello che Spence Parks mi regalò al nostro matrimonio fittizio. Non ci sapeva fare con i fiori, mi confessò, li considerava tutti uguali, ma diceva che quello era bianco come il mio vestito. Ricordo che gli sorrisi per quel dolce gesto di umanità.
Adesso accarezzo i bianchi petali deteriorati di questo piccolo fiore stentato e ripenso al mio matrimonio.
Finzione.
Ma qualcosa di stupendo c’era stato. Quel fiore, così candido e delicato, un minuscolo frammento di bellezza in un mare di menzogna.
Segno che qualcosa di puro esiste ancora.
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Capitolo 3
*** Sogni ***
MOMENTI
SOGNI
(Mente)
Da quando l’Umbrella mi ha trasformato, mi accadono delle cose strane: non parlo della forza o dell’agilità sovrumane, né della guarigione accelerata o della capacità di sentirli.
No, parlo di quello che è successo alla mia mente.
Quando dormo, mi sembra quasi di entrare in un altro mondo: ci sono pareti bianche e stanze immacolate, come quelle di un ospedale.
I corridoi sono sempre dritti, perennemente vuoti e più mi addentro, più sento crescere strane sensazioni come scariche elettriche che corrono nel mio corpo, eccitandone le cellule.
Non oso mai avventurarmi nei meandri dei miei pensieri, perché non so cosa vi abbiano fatto, ma so che è qualcosa di pericoloso.
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Capitolo 4
*** Addio ***
MOMENTI
ADDIO
(Specchio)
Il corpo di Carlos è caldissimo, tanto che non vorrei separarmene, ma devo farlo.
Mi alzo in silenzio, per non disturbare il suo sonno dal respiro ipnotico.
Mi vesto in fretta e sono pronta.
Alzo gli occhi e, nelle tenebre, vedo un’immagine di fronte a me: un’ombra scura, con occhi brillanti e gelidi come pietre preziose che quasi mi spaventa.
Ci metto un istante a identificarmi in quella figura.
Gli specchi possono giocare brutti scherzi, sanno deformare la realtà.
Chissà se anche gli altri mi vedono così: se mi guardano attraverso uno specchio che deforma la mia immagine.
Spero di no.
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Capitolo 5
*** Brillano come stelle ***
MOMENTI
BRILLANO COME LE STELLE
(Cielo)
Respiro a pieni polmoni l’aria gelida. Soffia una lieve brezza che mi accarezza gentile il viso. Sento il profumo dolce della terra, non quello ferroso del sangue o il fetore orrendo della morte e della decomposizione.
Alzo la testa verso il cielo: un’infinita tela blu punteggiata da mille stelle lucenti, dove brilla argentata la luna.
Mi piace guardare il cielo notturno, mi dona serenità.
Ora che il laboratorio dell’Umbrella è distrutto potrò farlo senza più timori, senza dovermi guardare più le spalle in attesa che loro arrivino.
Sorrido leggermente mentre i miei occhi brillano come le stelle che punteggiano il cielo.
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Capitolo 6
*** Assassini ***
MOMENTI
ASSASSINI
(Corruzione)
Con una mano sfioro la sabbia sotto i miei piedi. È bollente e scivola tra le mie dita ogni volta che cerco di raccoglierla.
Sono china su questa distesa arida che un tempo era verdeggiante e ricolma di vita. Adesso è solo polvere, lo spettro di ciò che un tempo era.
Mi alzo e guardo l’orizzonte, dove il sole si sta levando su queste lande spoglie.
La corruzione umana l’ha uccisa così come la morte corrompe la carne.
È un processo lento e doloroso che io stessa ho contribuito a portare avanti. Sono anch’io un’assassina, in misura minore, ma lo sono.
Non serve a molto, ma chiedo comunque scusa.
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Capitolo 7
*** Chi è chi? ***
MOMENTI
CHI E’ CHI?
(Bestia)
Mani scheletriche sono tese come in cerca d’aiuto, bocche sdentate mi sorridono e frammenti di vestiti si muovono spinti dal vento come antiche bandiere.
Guardo questi corpi senza vita. Involucri secchi privati della loro anima.
Li osservo e qualche volta cerco di ricostruire le loro vite: avvocati, dottori, meccanici, fruttivendoli, adesso sono tutti uguali. Tutti accomunati da una parola “Bestie” pronunciata troppo spesso senza pensare, senza badare a cosa c’era prima.
Io medito e prima di pronunciare contro questi morti viventi, senz’anima né pace, mi domando: “Sono loro le vere bestie? O lo sono i loro creatori?”
In questi tempi è così difficile capire chi è il vero mostro.
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Capitolo 8
*** Umana ***
MOMENTI
UMANA
(Fuoco)
Accendo il fuoco, come faccio ogni sera.
Non è una mia priorità, se devo essere sincera. Però… ne ho bisogno.
Ho necessità di compiere questi piccoli gesti quotidiani con i quali tento di conservare la mia umanità, quella che mi hanno rubato.
Il calore delle fiamme mi porta alla mente quello del corpo di Carlos.
Alzo gli occhi al cielo, come faccio sempre quando penso a lui.
Le lingue di fuoco crepitano. Aggiungo un pezzo di legna per mantenerle vive e mi distendo con un sospiro.
Domani sarà un altro giorno ed io aspetterò la sera per accendere il fuoco, per sentirmi di nuovo, per qualche attimo, umana.
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Capitolo 9
*** Alaska ***
MOMENTI
ALASKA
(Luce)
Più sfoglio queste pagine rovinate e scritte con una vena di follia più mi rendo conto di una cosa. La luce esiste veramente, si è accesa nelle tenebre in cui viviamo da troppi anni.
C’è speranza: la leggo in queste parole scritte di fretta, la avverto emergere da questo piccolo diario riga dopo riga, la posso respirare come se fosse aria.
Qui, ad Arcadia, l’infezione non esiste.
Qui c’è la vita e non la morte.
Il mio cuore accelera leggermente i battiti per l’emozione.
Alaska… sembra un luogo mitico, lontano e irraggiungibile come un faro nel bel mezzo di una tempesta, ma c’è la sua luce a farci da guida.
***
HOLA! ^_^
Volevo ringraziare tutti quelli che hanno avuto la pazienza di arrivare al fondo di questa piccolta raccolta dedicata a semplici momenti di riflessione della cara Alice, uno tra i personaggi che più stimo nel mondo di Resident Evil.
Che dire?
Beh, poco in realtà. Le prime 5 Drabble sono ambientate dopo Resident Evil Apocalypse, durante il loro soggiorno a Detroit e poco dopo.
Le altre, sono momenti vari sparsi nel film Resident Evil Extinction, molto semplicemente.
Ammetto che non sono tutto questo spettacolo, ma a me sono sinceramente piaciute!
Se è così anche per voi, dedicate il 5% del vostro tempo per una recensione, farete felici milioni di scrittori! ^^
Ok, dovrei aver detto tutto... tranne che tutta la Raccolta è stata scritta per il III Turno del Contest a Turni "La Sfida dei Grandi Autori" indetto da fa92 (speriamo di passare anche questo turno! ^^'').
Bene, adesso ho detto tutto, ci sentiamo presto! ;)
ByeBye
ManuFury! ^_^
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