Per una volta, scegli me.

di Imoutofordinary
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Nuovi incontri. ***
Capitolo 3: *** Piacere di averti conosciuta, Zoe. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



*Banner momentaneo*
 

Prologo.

Non posso credere a tutti i cambiamenti che ho dovuto affrontare in quest'ultimo periodo. I miei genitori hanno pensato bene di sbattermi fuori di casa poichè non volevo fare l'università che loro avevano accuratamente scelto per me. 'Tu farai l'avvocato come tuo fratello', 'Tu andrai alla stessa università di tuo fratello', 'Ma perchè non sei come tuo fratello' queste erano le tipiche conversazioni di famiglia. Io ero praticamente un errore di fabbrica, Tyler era l'orgoglio dei miei genitori.

Amavo mio fratello e ammiravo le scelte che aveva fatto, lui era sempre stato deciso sul suo futuro e sapeva cosa voleva dalla vita. Il mio esatto opposto. Lui era il figlio che tutti vorrebbero aver avuto, il modello da imitare, il punto di riferimento di tutti. Era sempre gentile e amava aiutare il prossimo, compiaceva in tutto i miei genitori e loro non potevano far altro che adularlo in ogni circostanza.

A vent'anni è andato a Londra per cercare lavoro, dopo esattamente una settimana era seduto dietro una scrivania di legno pregiato con carte da firmare, nello studio più ambito dell'Inghilterra.
Mia madre non l'aveva presa bene, era contenta per il suo successo ma non era disposta a lasciarlo andare. O meglio, non era disposta a perdere il suo figlio migliore.

'Non vuoi stare alle nostre regole? Sei libera di andartene di casa in cerca di fortuna. Non servi quì.' Non appena udii mia madre pronunciare quelle parole, mi si annebbiò la mente. Misi in valigia tutte le mie robe e gli dissi addio, sputandogli addosso. Notai il dispiacere negli occhi di mio padre che non proferì parola. Ero addolorata per lui, in fondo, mi voleva bene.. ma avevo colto la provocazione di mia madre e non potevo più tornare indietro.

Ed ora eccomi quì, in un piccolo appartamento di due vani in con una coinquilina che assomiglia ad una modella di 'Victoria's Secret'.
A dir la verità, è una ragazza davvero singolare. E' fissata per l'oroscopo, ama ogni sfaccettatura della moda, riesce a dirti sempre la verità in faccia ed è in ottimi rapporti con il genere umano maschile.

-Zoe, corri subito in cucina!- disse la biondina, facendomi sobbalzare dal divano.
-Si, dammi cinque minuti.- non avevo alcuna voglia di alzarmi, sicuramente doveva dirmi qualcosa di stupido o voleva farmi lavare i suoi piatti sporchi per non rovinare le sue unghie curate alla perfezione.
-Zoe Miller, ho detto di correre. Devo parlarti, è importante!- scommetto venti euro che avrà letto qualche notizia scandalosa dal suo oroscopo.
-Eccomi, cosa volevi dirmi?- aveva il suo settimanale preferito tra le mani, bingo.
-Presta molta attenzione a quello che ti dico, pronta?- disse, battendo le mani e sedendosi accanto a me.
-Ho orecchie solo per te.- commentai in modo sarcastico, mandandole un bacio volante con la mano. Non ero sicura di volerla ascoltare veramente, non credevo agli astri o agli stupidi oroscopi di una rivista.

 

Pesci, seconda settimana di Settembre:
E' scritto nelle stelle, quest'anno sarà pieno
di novità per i nostri pesciolini. L'amore è
nell'aria, magari in quella scolastica. Final-
mente è arrivato il tuo turno, un po' di
gloss in più e farai conquiste tra i banchi
di scuola. Attenta agli Scorpioni e ai Gemelli,
gelosie in vista.


-Alyssa, quante volte ti devo dire che non credo a queste cavolate?- boffonchiai alzandomi dalla sedia e prendendo gli ingredienti giusti per preparare la cena.
-Zoe tu non capisci, Paul non sbaglia mai.- Paul era quello stupido tipo che scriveva quelle stupide cose su quello stupido settimanale.
-A no? E come fai ad esserne così sicura?- dissi, alzando le sopracciglia e fingendo di fare una faccia sorpresa.
-Perchè cara Zoe, questo è l'ultimo anno di liceo. E poi perchè.. in classe nostra verranno cinque nuovi ragazzi.- disse saccente, scatenando una punta di curiosità in me. Era peggio delle serie televisiva 'Gossip girl', sapeva sempre tutto di tutti. E lasciava sempre un alone di mistero dietro di sè.
-Sarà il solito monotono anno e io non sono interessata ai ragazzi, così come loro non sono interessati a me. Sai benissimo che dopo l'ultima volta, ho chiuso con i sentimenti.- non ero la classica tipa che piaceva al genere maschile, piuttosto, ero quella sempre in disparte. Avevo avuto solo una piccola storia, se così si poteva definire, e mi era bastata. Un mini riassunto? Dopo quattro mesi che ci conoscevamo mi aveva chiesto di fare sesso con lui. Ero seriamente innamorata e pensavo fosse quello giusto, anche perchè nessuno mi aveva mai notata. Così accettai e il giorno dopo, persi definitivamente le sue tracce.
-Quando li vedrai, sono sicura che cambierai idea. E smettila di commiserarti, ormai quel fatto è passato. Non tutti i ragazzi sono uguali e questa volta sarà diverso. Parola di Paul!- sorrisi al suo ottimismo e alla sua tenera ingenuità e una volta finita la cena, andai a dormire. La scuola sarebbe iniziata fra due giorni e io non ero ancora psicologicamente pronta.

Dovevo ammetterlo però, Alyssa mi aveva completamente incuriosita. Quella notte non riuscii a dormire tranquilla. Sognai cinque ragazzi dal volto sconosciuto e ebbi una strana stretta allo stomaco quando due iridi verdi incrociarono il mio sguardo.
 

 

-Spazio Autrice-
Ciao bellissime, sono sempre io.
Allora, ho voluto cambiare un po' il mio 'genere', se ne ho uno.
Cosa ne pensate di questo prologo? Vale la pena continuare?
Datemi qualche parere, altrimenti la cancello :c
Be, alla prossima (spero)!
Un bacio, Michela

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Capitolo 2
*** Nuovi incontri. ***


 

Capitolo 1 - Nuovi incontri.

 

Quella mattina mi svegliai con un paio di bellissime occhiaie violacee. Non capisco come tutte le altre ragazze riescono a stare sveglie fino a tardi e a risvegliarsi il mattino seguente più belle di prima. Proprio non lo so. Io sono l'eccezione alla regola, mi distinguo dalla massa. Erano le 9.45 ed ero simile ad un criceto in prognosi riservata, anzi, quello era nella mia piccolo cranio. Io assomigliavo più ad un orsetto lavatore, anche se non ho idea di come possa essere.
 

Avevo promesso ad Alyssa che l'avrei accompagnata a fare shopping per i negozi del centro commerciale, povera me. Odio fare compere d'inverno, non lo sopporto. Devi levarti tutte le robe e poi rimetterle e poi levarle e poi rimetterle. È davvero stressante, non so come io abbia potuto dirle di sì.
L'appuntamento è alle 10.30 da 'Letterman's bar', avevo pochissimo tempo per prepararmi. Nonostante non sia un'amante dello shopping e della moda, volevo essere quantomento presentabile. La mia autostima già è bassa, figuriamoci.


'Per una buona e sana colazione, non c'è niente di meglio di pane e nutella'. La pubblicità alla televisione era sempre allettante, peccato che la mia colazione era composta solo da latte, tanto caffè e poche calorie.
Una volta finito di bere quell'intruglio amarognolo, andai a lavarmi e a prepararmi per la mia tortura.
Dopo circa dieci minuti di ricerca, riuscii a trovare nel mio enorme armadio una camicetta bianca abbinata ad un paio di jeans e un paio di converse bianche. Semplicissimo outfit, mi basta. Presi il cellulare da sopra il mio comodino, lo accesi e digitai subito il numero di Alyssa.


-Aly io sono pronta, tu dove sei?- chiesi, iniziando a prendere le chiavi di casa e la borsa a tracolla.
-Sono quì al bar ad aspettarti, muoviti o penso che perderemo il pullman!- oh no, il pullman no.
-Non possiamo andare a piedi? Sai che odio quel dannato mezzo di trasporto. È pieno di sudici grassoni o vecchiette che non vogliono farti sedere!- dissi sbuffando, sperando mi ascoltasse.
-Fammi capire bene. Tu mi stai chiedendo di farmi tre kilometri a piedi, con I tacchi?- sentii dalla sua voce un leggero fastidio. Era necessari I tacchi?
-Hmm, si?!- commentai, pregando in aramaico.
-Ti ho mai detto che sei simpaticissima? Ti aspetto al bar, ciao.- fine della chiamata, mi aveva chiuso il telefono in faccia!
Certe volte quella ragazza riusciva ad essere davvero insopportabile. Mi assicurai di aver chiuso bene la porta di casa e poi iniziai, velocemente, ad avviarmi verso il bar.


Nuovo messaggio
Da: Alyssa la psicopatica<3

Se non vuoi portarmi sulle spalle ti consiglio di muoverti, il pullman sta per arrivare.. ;)


Risposta messaggio
A: Alyssa la psicopatica<3

Sono quasi arrivata. Non pensarci nemmeno! ;)


Dovevo correre, ero seriamente in ritardo. Feci un respiro profondo e accellerai notevolmente il passo. Il cellulare vibrava, Aly mi stava chiamando. Chiusi la chiamata e mi concentrai in quella stupida corsa.
Non appena arrivai a destinazione, trovai una biondina rossa in viso.
-Scusami, ho fatto il prima possibile.- dissi col fiatone. Presi un fazzolettino dalla mia borsa e asciugai il sudore da sopra la mia fronte.
-Ti informo che abbiamo appena perso il pullman! Ora come ci arriviamo al centro commerciale? Il prossimo stà tra un'ora.- sbuffò, accasciandosi su una sedia del bar. Me l'avrebbe rinfacciato a vita, già lo sapevo.
-Mi dispiace, è difficile correre per una come me. Mi hai vista? Non sono tanto abile.- commentai sarcasticamente, facendo un leggero sorriso che scomparì pochi minuti dopo.


Una macchina si fermò di fronte al bar e scese un ragazzo bello da togliere il fiato. Era di carnagione scura, indossava una t-shirt bianca con un giacchino di pelle nera e dei pantaloni dello stesso colore. Guardai per un istante Alyssa e la vidi meravigliata tanto quanto me. Era davvero sexy e la macchina non era niente male. Il ragazzo non mi aveva degnato di uno sguardo, mentre notò la bella bionda al mio fianco. Lo sguardo di Aly era terrificante, aveva qualcosa in mente e questo non preannunciava nulla di buono.


-Piacere io sono Alyssa, sei di queste parti?- chiese lei al moro, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi.
-Ciao, io sono Zayn. Si, mi sono trasferito circa una settimana fa con dei miei amici.- disse secco, spostando con la mano il suo ciuffo perfetto.
-Zayn, amico, dobbiamo andare. Gli altri ci stanno aspettando al centro commerciale!- urlò un altro ragazzo, uscendo dalla stessa auto. Era bello anche lui, aveva un viso dolce ed era completamente diverso da quel moro. Mi rivolse un sorriso e io ricambiai. Oh, finalmente qualcuno che mi nota.
-Scusami, devo andare. Ci si vede in giro!- finii lui, facendo l'occhiolino alla mia furba amica e guardandomi per la prima volta.
-Ho sentito bene? Andate al centro commerciale?- domandò lei, avvicinandosi notevolmente a lui.
-Ehm, si. Dobbiamo raggiungere altri amici, perchè?- sembrava davvero interessato, per quanto mi riguarda, le cose non stavano andando tanto bene.
-Sembrerei troppo sfacciata se vi chiedessi un passaggio? Anche noi dovremmo andare lì, solo che abbiamo perso il pullman a causa sua..- certo che sei sfacciata, e anche impazzita. Stai chiedendo a due estranei, che potrebbero anche essere dei maniaci, di darci un passaggio in macchina?
-Certo, è un piacere. Salite pure!- oddio, la mia fine è vicina.


Lentamente, molto lentamente, ci dirigemmo verso l'autovettura di quei due. Il cuore iniziò a battermi forte, avevo dannatamente paura. Se solo fossi stata puntale, a quest'ora non mi ritroverei in questa situazione.
-Ragazze, lui è Liam. Liam loro sono Alyssa e..- giusto, non mi ero ancora presentata. Non ero stata molto considerata in effetti..
-Mi chiamo Zoe, piacere.- dissi, quasi seccata, sorridendo a quel ragazzo dal dolce sorriso e mandando un'occhiataccia all'altro.
-Il piacere è tutto mio. Allora, anche voi a fare shopping?- chiese Liam, concentrandosi sulla strada. Era lui il guidatore, chissà perchè lo immaginavo.
-Si!- urlò la bionda e io mi affrettai ad aggiungere -sotto costrinzione!- e i due risero. Sono davvero così simpatica? Wow, mi stupisco di me stessa.
Nello stesso momento in cui loro risero, mi beccai una gomitata nello stomaco dalla mia vicina. Ovviamente contrariata dalla mia battuta.


 

Il viaggio passò in fretta tra una battutina e l'altra. Liam scese giù per il parcheggio e fermò la macchina in un punto di fronte all'ingresso.
Non appena mettemmo piede in quell'enorme edificio, ci vennero incontro altri tre ragazzi bellissimi. Sembravano tutti usciti da qualche rivista di gossip e moda.
-Ma dove vi eravate cacciati? Vi stiamo aspettando da quasi mezz'ora!- urlò spazientito un ragazzo con una buffa maglia a righe.
-Io ho fame, ho bisogno di cibo.- aggiunse un biondino dall'aria simpatica. L'altro ragazzo era ancora girato a guardare una vetrina, aveva qualcosa di.. misterioso.
-Niall, tu hai sempre fame e Louis, siamo stati occupati. Dovevamo dare un passaggio a due nuove amiche..- così il biondo si chiama Niall e l'altro Louis, carini entrambi. Sicuramente più socievoli del moro dagli occhi color cioccolato.
-Quali amic..- iniziò a parlare e non appena ci vide cambiò espressione. -Oh, molto piacere. Come avrete capito il mio nome è Louis. E il vostro?- domandò.
-Io sono Alyssa e questa è la mia amica Zoe.- disse, avvicinandosi a lui.
-Siete molto carine ragazze, vi va di restare con noi?- chiese sorridendo agli altri del gruppo. Forse un po' troppo socievoli.
-Oh bè ecco.. non vorremmo dare fastidio.- parlai io, per la prima volta. In realtà non avevo molta voglia di rimanere con loro.
-Nessun fastidio.- questa volta, fu Niall a parlare. Continuava a fissarmi, era dolce ma allo stesso tempo inquietante.
-Allora in questo caso accettiamo!- disse subito Alyssa, con molto entusiasmo. Lo sapevo, ci avrei scommesso.
-Harry, ti puoi anche degnare a salutare. Abbiamo delle bellissime ospiti quì.- parlò Liam, con un leggero fastidio. Harry doveva essere quel ragazzo alto che guardava le vetrine, ero curiosa di vederlo in faccia.
-Oh, scusate.. ero sovrappensiero! Piacere, mi chiamo Harry.- aveva una voce roca e suadente e i suoi capelli sembravano indomabili. Si levò gli occhiali da sole e ci porse la mano per salutarci. Avevo l'impressione di averlo già visto. Quelle bellissime iridi verdi. Era lui, era il ragazzo del sogno!


 

-Spazio Autrice-
Ciao bellesse (?), nonostante il prologo abbia avuto poche recensioni
ho deciso di pubblicare il primo capitolo, sperando possa cambiare qualcosina :c
Che ne pensate? Vi piace come sta andando la storia?
Scrivetemi una piccola recensione *fa gli occhi dolci* please.
Be, a presto, spero. Michela.

Twitter: MichelaShine
Fanfiction su Justin: You gave me a reason to live
One Shot, Louis Tomlinson: Non puoi resistermi

 

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Capitolo 3
*** Piacere di averti conosciuta, Zoe. ***



*Nuovo banner, sempre fatto dalla sottoscritta. Vi piace?*

Capitolo 2 - Piacere di averti conosciuta, Zoe.

Possibile che solo la notte prima, avessi sognato gli stessi identici occhi? Dovevo essere diventata una maga, potente pure. Rimasi ferma davanti a lui per un paio di minuti, fino a quando Alyssa non si mise in mezzo tra noi per presentarci, togliendomi il riccio dalla mia visuale.
-Piacere, io sono Alyssa ma tu puoi chiamarmi benissimo come vuoi. Lei invece, è la mia amica Zoe.- era praticamente a un palmo dal suo viso. Era mia amica, certo, ma non tolleravo questi comportamenti. Mi infastidivano parecchio, era troppo estroversa quella ragazza.
-Si, io sono Zoe.- commentai, con una punta di acidità nei suoi confronti.
-Penso che il tuo nome vada benissimo, come te del resto.- disse pacato, facendole un occhiolino. Perfetto, anche lui accecato dalla bellezza di Alyssa. Mi guardai intorno e notai la vetrina di un negozio con in esposizione un bellissimo vestito verdone. Era ricamato in tinta, senza spalline e con delle balze verso la parte inferiore. È bellissimo, ma non ci entrerei mai lì dentro. Sospirai silenziosamente ma, qualcuno, evidentemente riuscì a sentirmi. Harry, mi rivolse uno strano sguardo e io feci finta di niente cercando di allontanare il mio sguardo da quella fantastica vetrina.
-Allora, le presentazioni sono fatte. Andiamo a mangiare qualcosa?- disse Niall, in preda ad un attacco d'ira. Successivamente scoppiammo tutti in una fragorosa risata e iniziammo ad avviarci verso un piccolo ristorante.


 

In quell'enorme centro commerciale c'era veramente di tutto. Louis si diresse verso un ristorante dall'aria tranquilla, non c'era molta gente. Perlopiù erano sedute ai tavoli alcuni genitori con i propri figli. Quanto avrei voluto condividere un momento come quello, con i miei genitori. Era da tempo che non li sentivo, sapevo che non erano fieri di ciò che avevo fatto ma non potevano obbligarmi a seguire il loro sogno. Devo finire i miei studi e poi continuerò per la mia strada. Era la cosa migliore per me.

-Zoe, ma che diavolo hai per la testa?- una vocina squillante mi distolse dai miei pensieri facendomi sobbalzare.
-Nulla, tranquilla..- risposi, cercando di convincere più me stessa che lei. Non sapevo cosa mi stava accadendo. Ero pensierosa più del solito e avevo una strana sensazione. Oltre che maga, sensitiva. Complimenti.
-Ragazze, voi pranzate con noi?- chiese Liam, sorridendoci e venendoci incontro. Speravo in un 'no' di Alyssa, ma a quanto pare non fu così.
-Certo, se per voi non ci sono problemi.- figurati se per loro ci sono problemi, ti stanno guardando il seno da quando ti sei presentata.
Non volevo essere così acida e cinica ma era più forte di me, aveva sempre gli occhi puntati addosso e spesso trascurava gli altri per mettersi sotto i riflettori.
Quei ragazzi non mi convincevano, o almeno, solo due di loro: Zayn e Harry.

Niall si sedette al primo tavolo libero che trovò e fece aggiungere un altro tavolo per noi. Sembrava un pranzo di laurea o di qualche losco affare, dato che erano cinque ragazzi con solo due ragazze.
Io capitai seduta proprio affianco a Zayn poiché la mia cara amica, aveva deciso di prendere posto affianco al riccio, che tra l'altro, avevo di fronte.
La cameriera arrivò poco dopo per prendere le ordinazioni. Parlavano uno sopra l'altro e quella povera ragazza non riuscì a prendere tutti gli ordini contemporaneamente. Sbuffai pensando a quanto fossero infantili e presi il menù, aspettando pazientemente il mio turno.
-Lei signorina, cosa desidera?- eccola, pronta a scrivere con la penna in mano, su quel blocco microscopico e consumato dal tempo.
-Io prendo due mini-tacos e una coca cola, grazie.- dissi, porgendole gentilmente il menù che mi aveva consegnato poco prima.
-E per lei signore?- chiese a Harry, provando a sorridere. Sembrava quasi intimidita da lui, o forse ci stava solo provando. Può anche allontanarsi, non serve stargli vicino come una piovra. Mi stupii del mio stesso pensiero e cercai di non pensare alla strana gelosia che stava crescendo dentro di me.
-Prendo anch'io i tacos, con doppia razione di salse!- commentò lui e sentii il mio cuore perdere di un battito. Aveva semplicemente scelto il mio stesso piatto, nulla di eclatante. Calmati. Ordinai a me stessa.

-Non pensavo ti piacessero i tacos.- parlò lui, guardandomi dritta negli occhi. Le sue iridi erano ancora più verdi.
-Perchè non dovrei? Tutti amano i tacos.- commentai, non capendo dove volesse arrivare con quell'affermazione.
-A me non piacciono, sono pieni di calorie. Zoe, tu ad esempio, dovresti evitare di mangiare quelle cose. Ti si fermano tutte sui fianchi.- disse lei, cercando improvvisamente di dire qualcosa di sensato ma allo stesso tempo, quasi offensivo. Voleva solo mettersi in mezzo tra noi, ecco tutto. Noi.
-Ecco spiegato il motivo della mia affermazione.- sussurrò Harry, facendo un espressione abbastanza indecifrabile.
-Be, diciamo che io non sono come le altre ragazze.- risposi, dando uno sguardo torvo alla mia coinquilina, cercando di farle capire qualcosa.

 

-Allora, a che scuola andate?- chiese Niall, una volta finito di mangiare.
-'Hamilton High School', questo è l'ultimo anno per noi.- risposi, cercando di addentare nuovamente il mio buonissimo tacos. I cinque sgranarono gli occhi contemporaneamente. Che avevo detto di male?
-Noi ci siamo appena trasferiti e andremo lì a scuola! Figo, ci vedremo ogni giorno.- commentò allegramente il biondino.
-Oh, quindi siete voi i cinque nuovi arrivati! Sarete in classe con noi per tutto l'anno, non è fantastico? Com'è piccolo il mondo.- squittì Alyssa, battendo le mani come una bambina di cinque anni.
-Direi piccolissimo.- commentò silenziosamente Zayn per la prima volta durante la serata. Io non potetti fare a meno che mettermi a ridere e lui lo notò, sorridendo a sua volta. Nonostante non fosse molto loquace, capii che avevamo una cosa in comune. Entrambi non sopportavamo gli atteggiamenti di Alyssa. Gli altri ci chiesero cosa avessimo tanto da ridere e noi non rispondemmo, cercando di ricomporci. Harry mi guardò malissimo e iniziò a parlare o meglio, flirtare con la biondina.

-Ragazzi, noi ora dovremmo andare. Siamo venute qui per fare shopping, ci vediamo tra due giorni in classe!- Alyssa era stranamente entusiasta, aveva qualcosa in mente. Salutò tutti con un leggero bacio sulla guancia soffermandosi cinque secondi in più su quella di Harry. Ci sono altri quattro, perchè devi appiccicarti come una ventosa a lui? La mia coscienza non smetteva di sbattermi in faccia la realtà: ero gelosa di lui.
Salutai tutti con un rapido gesto e cercai di raggiungere Alyssa. Improvvisamente sentii una mano stringere il mio polso per farmi girare. Il suo viso era vicinissimo al mio, tanto da poter sentire il suo respiro.
-Piacere di averti conosciuta, Zoe. Ci vediamo presto.- si allontanò da me, lasciandomi un casto bacio sulla guancia e mille pensieri per la testa. Non avevo più battito cardiaco.

 

-Spazio Autrice-
Buooonasera, ecco a voi il secondo capitolo!
Che ne pensate? In questo capitolo c'è qualche avvicinamento e qualcosa si inizia a capire..
Non sarà una di quelle solite storie, sarà diversa. Quindi non vi aspettate assassini o criminali e.e
.Vi ringrazio moltissimo per le recensioni che avete lasciato, già vi adoro
Scrivetemi una piccola recensione *fa gli occhi dolci* please.
Alla prossima, Michela.

Twitter: MichelaShine
Fanfiction su Justin: You gave me a reason to live
One Shot, Louis Tomlinson: Non puoi resistermi

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