Amori e bugie

di Rosa Bianca
(/viewuser.php?uid=274218)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Siamo a giugno del 1784 è una bellissima giornata , gli anni sono passati velocemente e tate cose sono cambiate. Non avrei mai creduto che io Oscar Francois de Jarjayes , mi sarei innamorata, esatto innamorata di un uomo meraviglioso … il conte Hans Axel di Fersen . E’ una persona unica , che farebbe di tutto per la donna che ama , ma c’è un problema , quella donna non sono io …
Purtroppo lui è innamorato della regina Maria Antonietta di Francia . vorrei tanto che nel suo grande ed immenso cuore potesse trovare un posticino per me , ma a quanto pare non potrà mai essere possibile.
, mi trovo a palazzo jarjayes , tra poco mi dovrò recare a Versailles con Andrè e purtroppo sarò costretta a rivederlo. Per questo folle amore che mi tormenta, mi sono anche vestita da donna. Se mi amasse io rinuncerei alla vita militare , all’educazione maschile che mi  stata impartita, a tutto , ma purtroppo soffro e soffrirò ancora.
La voce di Andrè mi distoglie dai pensieri.
“Oscar , dobbiamo andare.”
“Si arrivo.”
Arriviamo a Versailles , vorrei vederti , vorrei cercarti , ma purtroppo mi dovrò limitare a parlarti , come un amico , o meglio il tuo migliore amico , è questo che mi hai detto quando mi hai stretta tra le tue braccia non è vero?
Voglio smetterla di soffrire per amore , per il tuo amore , che non verrà mai corrisposto .
Il mio cuore ha cominciato a battere forte, sai perché? Perché sei davanti a me …
Ti avvicini a me e mi saluti.
“Buongiorno Madamigella Oscar, come state?”
“Buongiorno conte di Fersen, sto bene vi ringrazio e sono lieta di vedere che anche voi state bene.”
“Oscar dovremmo parlare , volete seguirmi?”
“E’ successo qualcosa di grave?”
“Ora vi spiego, seguitemi.”
Mi prendi per mano e mi porti verso il giardino delle rose , ci fermiamo vicino ad un albero e inizi a parlare.
“Oscar io…io devo dimenticare la regina.”
Il respiro si ferma…
“Perché?!”
“Aprite gli occhi! Io sono un conte , lei la regina di Francia!”
Mi zittisco.
“Poi…poi mio padre vuole che io…mi sposi.”
Il mio cuore adesso può anche smettere di battere. Perché? Perché devi sposarti?
“Perché? Perché tutta questa necessita?”
Chiedo una motivazione.
“Perché è giusto così e poi io credo…credo di on amarla più…”
Il sangue si gela…
 
“Ma cosa dite?”
Ti avvicini , mi prendi le braccia e mi parli. Ed io mi sento cullata dalla sinfonia delle tue dolci parole.
“Quella sera al ballo , ho capito chi era quella dama…”
Oh no…
“Quale dama?”
Chiedo ingenua.
“Voi Oscar , quella dama eravate voi!”
“Cosa? Io??? Ma io no…”
Cerco di negare l’evidenza , ma non faccio in tempo a finire la frase che le tue labbra catturano le mie in un bacio passionale, facendomi sognare almeno per questi pochi secondi , lasciandomi avvolta in una lunga scia di domande.
 
 
 
Ciaoooooo !!! allora questa era un’ introduzione , i prossimi capitoli saranno più lunghi! Spero di avervi incuriosito abbastanza a presto!!!
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Sento le farfalle nello stomaco, il cuore in gola , le mani mi tremano , sto sognando oppure no? Mi stai baciando , vorrei dirti tante cose , ma non ne ho la forza , posso solo dirti…
“Ma che fate!”
“Cosa c’è Oscar, non mi amate più?”
Mi sorprendo…
“io….be….”
Non faccio in tempo a finire la frase che le tue labbra mi riconducono a te , è il mio primo bacio, l’ho aspettato anni sai? Ma purtroppo so che non è un bacio d’amore, so che non è n bacio che è dedicato a me , so che è un semplice sfogo …mi libero dal dolce sapor di te
“Basta Hans …vi prego…”
“Oscar qual è il problema?”
“Il problema è che non voglio essere solo uno sfogo  per voi…”
“Sfogo? Ma che…”
“E’ inutile  capisco che avete bisogno di  sopprimere il vostro sentimento per sua maestà , ma non fatemi soffrire.”
Sai che ti amo e per questo ti stai buttando tra le mie braccia, per dimenticarla , per dimenticare sua maestà la regina…
“Oscar…io non la amo più…”
“E’ impossibile, fino ad una settimana fa avreste dato la vita per lei ed ora , all’improvviso, non l’amate più?”
“Oscar , i sentimenti cambiano…”
“E’ bastato che per una sera mi mettesi un bel vestito , che mi truccassi e d’improvviso vi innamorate di me ?”
Purtroppo è l’attrazione fisica che potrebbe distruggere l’amicizia che c’è tra di noi se mi concedo a voi.
“Non è stato il vostro aspetto ad attrarmi…”
“E cosa allora?”
“Il vostro atteggiamento da dona.”
Dimenticavo… per te non ero una donna a tutti gli effetti vero? Come mi hai già detto sono sempre stato il tuo migliore amico.
“Nessuna donna sarebbe disposta a diventare qualcun altro per una persona che ama .”
Mi prendi le braccia , mi guardi …
“Oscar…. Io credo di …di essermi innamorato di voi.”
Il cuore si ferma … lacrime amare sgorgano dal mio viso, dovrei essere felice , ma non lo sono , questo perché non voglio far soffrire lei , la mia amata regina .così sono cstretta a mentirti e ad uccidermi nell’anima.
“Fersen io … io ho già cancellato certi sentimenti dal mio cuore.”
Il pianto diventa convulso, mi libero dalla tua presa e scappo via. Mi chiami.
“Oscar!!!”
Corro , corro senza un meta  corro piangendo per un amore che non posso accettare , perché mi farebbe male , esco dal bosco e mi ritrovo senza accorgermene tra le braccia di Andrè .
“Oscar!”
Non dico nulla , ho solo una richiesta.
“Abbracciami ti prego…”
Lui non chiede nulla , aumenta la sua presa e basta, sono anni che non l’abbraccio , povero amico mio , convivere tutti i giorni con una persona così fredda ti fa male Andrè? Io ti voglio bene e lo sai , ma il mio sentimento lo esprimo in modo diverso … mi accarezza la testa e mi dice di stare tranquilla, siamo vicini …troppo vicini e per paura mi slego dal suo abbraccio.
“Dobbiamo andare” ti dico freddamente.
“Va bene”
***
E’ sera , sono a palazzo Jarjayes , sono sul divano a bere un bicchiere di vino per dimenticare la giornata quando ad un tratto bussano alla porta… chi sarà mai?
Nanny si affretta ad aprire e davanti a se trova un messaggero di sua maestà.
“C’è una comunicazione urgente da parte di sua maestà la regina per Oscar Francois de Jarjayes.”
Che vorrà sua maestà? Vado da lui .
“Vi ha lasciato questa lettera.”
Me la porge.
Se ne va , mi affretto a leggerla.
-Carissima madamigella Oscar, sono disperata, mio figlio sta male  e vorrei che voi andaste dal conte di Fersen per dirgli che non potrò vederlo per un po’ ,visto che dovrò stare accanto a lui nel momento del bisogno… siete l’unica persona di cui io mi fidi …vi ringrazio amica mia , con tutto il cuore…-
La regina vuole che io vada da Fersen per comunicarli i problemi di sua maestà . cos’è tutto questo? Un brutto scherzo del destino? Ci andrò stasera , visto che è una cosa urgente , ma poi dovrò dimenticarlo per sempre e basta…
Piove fuori , ma non importa. Mi avvio verso di lui , il mio amore impossibile. Oh amore mio, se solo sapessi quanto è forte il mio amore per te , ma purtroppo non lo sai e non lo saprai mai…
***
 
Sono davanti casa tua , probabilmente mi hai visto arrivare , perchè stai già venendo verso di me .
“Oscar!”
“Ho una comunicazione per voi da parte di sua maestà.”
“Aspettate entrate in casa…”
Sta diluviando , ma devo rifiutare.
“No grazie mille.”
Un colpo di tosse, appena lo senti mi prendi con forza e mi porti dentro.
“Ma che fate?!”
“Siete impazzita?! Sta diluviando potreste ammalarvi!”
Mi fai sedere vicino al camino e mi dai una coperta.
“Allora che comunicazione era?”
“Sua maestà ha chiesto di dirvi che per un periodo non potrete incontrarvi a causa delle condizioni del principe Joseph.”
La tristezza si impossessa di te .
“Povero piccolo e povera donna.”
“Già…” rispondo con l’amaro in bocca.
“Siete stata una pazza a venire con questa pioggia!”
“Lo so …”
“Perché l’avete fatto?”
“Perché sua maestà diceva che era urgente.”
“Capisco…”
Mi sono asciugata, ha smesso di piovere , me ne posso andare.
“Bene conte , io me ne vado.”
“Aspettate!”
Mi prendi la mano…
“Restate a farmi un po’ di compagnia …vi prego…”
“Non posso , prima che piova un’altra volta è meglio che torni a casa.”
“Vi prego…”
Mi perdo i tuoi meravigliosi occhi…
“Fersen…”
Mi strigi a te , io sono ferma immobile e mi sussurri all’orecchio…
“Io ti amo… ti amo Oscar…”
“Io…non…”
“Non cosa?”
“Non voglio soffrire! Non voglio essere illusa e presa in giro , non voglio!”
“Te lo giuro…. Quando sono vicino a te io mi perdo nei tuoi occhi nelle tue parole nel tuo sorriso…”
Non so cosa dire …
“Ti prego di qualcosa…”
Ma io non dio nulla e unisco le nostre labbra , ti amo , ti amo tanto…ti stacchi mi guardi… arrossisco e ricominci a baciarmi , cominci a slacciarmi la camicia , quando ad un tratto io ti fermo .
“Non qui…”
Mi prendi mi porti in camera e mi stendi sul letto e continui a liberarmi della camicia e delle mie fasce , arrossisco , tu mi sorridi e mi tranquillizzi .
“Non temere…”
Infine mi sfili anche i pantaloni e rimango completamente senza veli difronte a te . mi rannicchio su me stessa per la vergogna , nel frattempo tu ti spogli , ti sistemi vicino a me .
“Sei bellissima , non devi vergognarti.”
Non so cosa dire o pensare , ho paura , si io Oscar Francois De Jarjayes , ho paura dell’amore …
Mi inizi a baciare il collo con passione per poi scendere sempre più giù , più giù ,più giù , raggiungendo la mia parte più segreta.
Un gemito scappa dalla mia bocca , inarco la schiena per sentire più piacere , a malincuore ti stacchi e torni su continuando a baciarmi, ti sistemi in mezzo alle mie gambe , respiro male , per colpa di questa grande paura che ogni secondo che vivo con te si fa sempre più concreta… provi ad entrare i me , ma la prepotenza della mia verginità ti ferma.
“Oscar , ma tu…”
Giro il capo per non guardarlo.
“F…fai piano…”
“Tranquilla…”
Entri dentro di me .
“Ahh!”
Un gemito di dolore scappa dalla mia bocca.
Mi guardi , sembri preoccupato e posi un bacio sulla mia guancia.
“E’ già finito, non preoccuparti.”
“Sicura?”
Annuisco, ti spingi in me , con spinte , abbastanza forti  , è una strana sensazione , di piacere e di dolore . gemiamo insieme , il piacere si impossessa della nostra debole carne , non avrei mai pensato che gli umani fossero così fragili , ma anche coraggiosi e pieni di passione , esattamente come le rose . mi aggrappo alle tue spalle mentre tu continui a baciarmi . arrivo al culmine e butto fuori un grido , più di piacere , oserei dire liberatorio , tu vieni poco dopo e sei costretto ad uscire da me prima che possa succedere qualcosa. Mi dispiace , ma lo fai per me e te ne sono grata .
Siamo affannati , stanchi e soprattutto innamorati .
Poggi il capo sul mio petto abbracciandomi e sussurrandomi dolci parole. Io ti accarezzo i capelli .
“Ti amo…”
Mi dici .
“Anche io , non sai quanto…”
“Lo so , lo so…”
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciaoooo state dicendo… ma questa qua è schizzataaaaa!!!!  be avete ragione , cose pensa di Oscar il nostro amato mr ikea lo scoprirete nel prossimo capitolo , Andrè in questi due capitoli non ha avuto una grande importanza , ma non sarà così , tantomeno che nei prossimi capitoli lui farà le voci di numerosi capitoli , anche se i protagonisti sembrano Fersen e Oscar , invece sono Oscar e Andrè . per oggi vi dico solo questo… recensite a presto!!!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Siamo qui , nudi in questo letto , ci siamo amati questa notte… o meglio, tu hai amato me .
Non voglio farti soffrire Oscar , ma anche io sono un uomo e come tale sono fatto di carne , una carne che ha bisogno di passione … come mi hai detto tu era impensabile che io dopo dolorosi anni di amore per la regina ,potessi dimenticarla e purtroppo questo folle amore , mi ha portato a mentire…con te Oscar . io ti amo è vero, ma ti amo come una sorella , non di più , per questo mi sento un verme adesso, ti ho illusa e proprio perché ti voglio bene non voglio dirti la verità, tanto prima o poi lo dovrò fare .
Sei girata verso sinistra , posso vedere la tua schiena . sei bellissima Oscar , ma ti ostini a nascondere il tuo corpo sotto un‘uniforme  militare , ma questo te lo dissi anche la sera del ballo. Già, la sera del ballo , mi sorpresi quella sera , quando scoprii che quella meravigliosa dama eri tu.  Non sai quasi nulla dell’amore Oscar, questo per colpa della tua educazione maschile. Non sai se essere un uomo o una donna . purtroppo per colpa di tuo padre , l’amore non ti è concesso. E’ la prima volta che ti vedo sorridere sai? Sei felice , come ripeto , vorrei dirti la verità ma perché  distruggere la tua serenità? Perché distruggere quel che si è creato tra noi? Perché distruggere la mia unica possibilità di sfogo? Anche tu meriti un po’ di felicità , anche se non posso assicurarti quanto durerà . Piove ancora fuori , all’improvviso un tuono fa eco in questa casa facendoti svegliare di soprassalto . una volta mi dissi che avevi paura dei temporali…
“Ti sei spaventata?”
Ti chiedo .
“Un po’…”
Ti abbraccio restiamo così per un po’ …
“Non credevo fosse così bello…”
“Cosa?”
“Fare l’amore…”
Non parlo , aumento solo la mia presa…
“Se fatto con la persona che si ama è meraviglioso.”
 “Si?”
Ti chiedo…annuisci
“Per me è stato stupendo, sono contenta di aver donato a te la mia verginità.”
Mi esce una lacrima…questi sono i sensi di colpa. Mi hai dato una cosa che non meritavo , una cosa che non tornerà mai più.
 “Perché piangi?”
Mi chiedi sorridendomi e accarezzandomi il viso
“Niente…”
Ti guardo Oscar , sei così ingenua, scappa se puoi , scappa , perché io non ti lascerò andare … ho bisogno di te per dimenticare…
“Non dovremo dirlo a nessuno vero?”
“No…”
Ti rispondo, se sua maestà lo sapesse , morirebbe.
“si potrebbero creare problemi…”
“Lo so…”
Ti stringi di più a me ed io rispondo alla tua presa…
“Ti amo…”
Me lo dici con troppa sincerità da far male al cuore.
Non rispondo ti bacio la fronte …
“Ho paura…”
Mi impietrisco, dovrei dirti di non avere paura , ma so che devi averne …
“Di cosa?”
“Dell’amore…”
Una fitta al cuore.
“Ti prego non farmi soffrire.”
Oddio , mi vuoi far morire stanotte Oscar? E’ come se sapessi del mio profondo egoismo sai?
“Non lo farò.”
Mento.
“Ed ho paura di…non essere stata all’altezza…”
Mi dici arrossendo.
“All’altezza?”
Domando incuriosito.
“All’altezza delle altre donne che hai avuto.”
Oh Oscar… sono io che non sono alla tua altezza…
“Ma cosa dici!”
Ti dico ridendo per sdrammatizzare
“Senti , tu sei molto più importante delle altre donne, non devi neanche osare paragonarti a loro!”
Non dici nulla ,chiudi gli occhi sospiri e ti alzi… il mio fiato si blocca… sei così bella, come una statua. Purtroppo però l’attrazione fisica mi conduce a te , non posso fare a meo di guardarti .
Fai fatica a camminare , non credo di essere stato molto delicato purtroppo.
“Oscar…senti…io…”
“Cosa?”
“Si insomma … ti ho fatto male?”
Sgrani gli occhi , sei sorpresa e arrossisci.
“Be…un po’…”
Mi alzo ti bacio.
“Perdonami…”
“Non fa niente, tranquillo…”
Ti rimetti le fasce …
“E’ meglio che vada…”
“Con la pioggia ed il buio? Non esiste!”
“Si chiederanno dove sono…”
“Non posso lasciarti andare …”
Ho paura oscar, ho paura che possa succederti qualcosa  e sarebbe colpa mia…
“Resta qui fino a domai mattina.”
“Be…io…”
“Tu accetti e basta.”
“Uff, va bene.”
Ti prendo ti bacio con passione , ho bisogno del tuo corpo, devo dimenticare tutto Oscar , tutto e tu sei la mia unica via ….
“Has…”
“C’è qualche problema?”
“Non me la sento adesso, ho ancora…. Un po’ di dolore.”
Diventi paonazza.
“Capisco… riposa un po’.”
Ci stendiamo sul letto , parliamo per ore . sai abbiamo tantissime cose in comune , ma non posso amarti , non ci riesco . se potessi mi strapperei il cuore e te lo darei all’istante ,  ma non posso , perché già appartiene a lei , è diventato suo da quella sera del ballo  maschera … perdonami Oscar , perdonami …
***
Si è fatto giorno , tu dormi beatamente tra le mie braccia, respiri co vigore , sei bella come una rosa. Io o sono riuscito a chiudere occhio , troppi sensi di colpa , ma non riesco a lasciarti andare. Apri lentamente gli occhi color del mare, le persone si perdono quando ti guardano Oscar.
“Ciao…”
“Ciao amore mio…”
Mento ancora chiamandoti amore mio.
“Quanto ho dormito?”
“Più o meno sei ore sono le nove…”


“Devo andare!”
“Sei sicura?”
“Si alle dici devo essere a Versailles!”
“Ti accompagno!”
“Non ti preoccupare…”
Ti vesti in fretta , ti sistemi …
“Be io vado…”
Mi dai un bacio .
“Ciao , stai attenta…”
Te ne vai.
Rimango solo, in questa stanza , mi guardo attorno , sono confuso , veramente confuso , per stare benne si deve far soffrire un’altra persona? Non ce la faccio , ho bisogno di pensare . mi stendo sul letto , c’è ancora il tuo profumo , che cerco di dimenticare disperatamente. ma evidentemente il destino non vuole così , perché appena mi giro trovo una macchia del tuo sangue , che mi ricorda che sei diventata mia , che ti sei donata  me , che mi ami , ma purtroppo sono consapevole che tra un po’ ti strapperò il cuore , perché non posso e non sono capace di amarti .
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Sei tornata , è sera … dove sei stata Oscar?
Non puoi farmi soffrire così .
Ieri  sera mi hai detto che  saresti andata dal conte di Fersen per riferirgli una comunicazione importantissima , sei rimasta li amore mio?
Ho paura… paura che ti abbia potuto fare qualcosa, qualcosa che tu volevi da troppo tempo , qualcosa che io non oso nemmeno immaginare.
La mia mente esplode a questi soli pensieri di  invidiosa lussuria…
Sei felice stasera , troppo . ho bisogno di parlare con te Oscar , ne ho veramente bisogno.
Ti vengo incontro, sei di spalle.
“Ciao Oscar”
Sussulti.
“Oh Andrè! Mi hai spaventata!”
Sorridi, oddio Oscar inebri la mente delle persone col tuo sguardo… con il tuo viso , fai sognare la gente e con il tuo corpo fai accendere i desideri più profondi di un uomo amore mio, come fai? Come ne sei capace?
“Perdonami… eravamo tutti preoccupati per te …”
“Oh si , purtroppo con quella pioggia non sono potuta ritornare.”
“E dove hai dormito?”
Ti chiedo mascherando la mia più grande preoccupazione…
Arrossisci visibilmente in volto , forse ho capito perché…
“Be… dal conte di Fersen.”
Sapevo che avevi dormito li Oscar , ma non oso pensare cosa quell’uomo ti abbia detto , come ti abbia ingannata…
“Immagino che tu sia felice…”[1]
Mi guardi con stupore e sgrani i tuoi meravigliosi occhi color del mare.
“Che intendi dire?”
Non fare l’ingenua Oscar , sai dove voglio arrivare.
“Andiamo! Lo so che lo ami.”
Abbasso gli occhi , e muto la mia fermezza in una lenta e triste agonia. Tu non sai dei sentimenti che provo per te , ma forse è meglio così , almeno avrai sempre i consigli del tuo fidato amico Oscar e non del ragazzo innamorato di te che fa di tutto per ostacolarti in amore. Se tu potessi essere felice con lui , non ti direi la mia opinione, ma mi basterebbe vederti serena , invece sono consapevole che lui ti prenderebbe solo in giro Oscar. Apri gli occhi … non ti ama! Non può amarti! Com’è possibile che dopo anni di sconfinato amore per sua maestà , lui si innamori di un’altra? Sai troppo poco dell’amore Oscar … troppo poco.
“Si nota tanto?”
Mi chiedi con una lacrima in volto.
“No… no non si capisce…”
“E tu come l’hai capito?”
Mi chiedi guardandomi con uno sguardo di implorazione.
“Ti conosco da troppo tempo Oscar… troppo tempo e non voglio che tu soffra per amore .”
Abbasso il viso ed improvvisamente sento una tua mano accarezzarmi il viso. Ti guardo con una lacrima  e mi sorridi tranquillizzandomi.
“Andrè , io sono felice con lui , mi ama , stai tranquillo.”
“Sei sicura?”
Ti chiedo con un tono sincero , ma che in verità è il più falso mai pronunciato dalla mia bocca.
“Sicurissima.”
“Da cosa lo capisci?”
Ti chiedo…
“Be … da come mi guarda , da come mi bacia , da come mi parla e da come …. Be da come…”
Arrossisci … oddio Oscar, ti prego dimmi che non hai fatto l’amore con lui , che on gli hai dato la tua verginità , ti prego.
“Da come…fa l’amore con te?”
Completo la frase senza vergogna, solo con l’amaro in bocca.
“Be…si…” [2]
Un’altra lacrima esce dai miei occhi. Troppo dolore in pochi minuti… troppo.
“ Perdonami non volevo essere indiscreto…”
Mi sorridi
“Non fa niente, ho bisogno anch’io di sfogarmi , se non ci fossi tu adesso sarei completamente sola.”
Oh amore mio , io ci sarò sempre per te , sempre , voglio solo la tua felicità , nient’altro. Ma quell’uomo ti farà soffrire Oscar , ti illuderà e tu soffrirai , in silenzio da sola…
“Oscar io ci sarò sempre per te …”
Mi abbracci , ti sento piangere …
“Oh Andrè , grazie … grazie con tutto il cuore. Sarò felice con lui , non ti preoccupare.”
Se solo potesse essere così, non ci penserei due volte a lasciarti andare amore mio…ma on sarà così.
“E’con lui che vuoi passare il resto della tua vita? E’ lui che vuoi sposare? Ed è lui che vuoi come padre dei tuoi bambini Oscar?”
Ti chiedo cercando di farti riflettere.
“Si Andrè… è lui.”
Mi rispondi con un sorriso che irradia l’intera casa di felicità.
Sei bellissima quando sorridi, sei bellissima sempre , ma non sei mia purtroppo… non lo sei e non vuoi esserlo.
“Andrè io…io vado a dormire, buona notte.”
“Buona notte Oscar.”
Te ne vai , mi lasci solo in questa stanza a pensare tra me e me . mi dirigo in cucina e prendo una bottiglia di vino , non c’è niente di meglio del bere per dimenticare.
Mi siedo sulla poltrona davanti alla finestra a sorseggiare tristemente la mia unica via di salvezza momentanea.
Oddio , non posso credere Oscar , che in una notte la tua vita sia cambiata.
Ti sei donata a lui , l’uomo sbagliato.
Dimmi Oscar , quando si sarà stancato di te , del tuo corpo e ti lascerà sola , una mattina nel tuo letto , come fanno tutti i classici donnaioli cosa farai? Ti metterai  a piangere e da chi andrai a cercare conforto? Cercherai me ? ricordati Oscar io ci sarò sempre per te , ma se qualche volta provassi a darmi ascolto le cose potrebbero andare meglio .
Non posso fare a meno di immaginarvi , nudi nel letto ad amarvi … sto impazzendo per te Oscar , solo per te .
Immagino come un uomo con così tanta esperienza nel campo, possa averti fatto innamorare dei suoi falsi gesti.
Oh basta! Voglio smettere di soffrire, soffrire per amore.
Non posso credere che lui, il mio rivale in amore ti ha avuta , che ti ha visto nella tua vera natura , ha visto il tuo seno , che mi immagino costantemente , ha visto la tua bellissima schiena , delicata come non so cosa , e ti ha visto nella tua parte più intima… ha violato la tua innocenza , fregandosene delle conseguenze per te . Oscar per lui sei solo un oggetto , un oggetto di sfogo. Per me invece sei la vita , la vita più bella che esista , la vita che da gioie e sofferenze ed infine la vita che darei per averti…
 
Angolo dell’autrice:
Eccomiiiiii . allora ho avuto un po’ di difficoltà a descrivere i pensieri di Andrè , solo perché come ripeto nei primi capitoli non avrà una grande importanza . avverto che il prossimo pov sarà su Oscar . un bacione e a presto!!!!
 
[1] Andrè intuisce dell’amore per fersen da parte di Oscar
[2]Oscar non direbbe mai una cosa del genere ad Andrè , ma la mia Oscar è decisamente diversa dall’originale.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Sono passati due mesi dalla nostra prima notte… noi continuiamo a vederci e ad amarci , quasi tutte le sere.
La mia vita è cambiata da quando ho conosciuto l’amore.
Brucio d’amore per te Hans , ti amo…ti amo come non oseresti immaginare.
E’ sera , siamo a casa tua , nel tuo letto , siamo coperti da un leggerissimo velo di lenzuolo e tu mi abbracci e mi baci ed io sorrido,
sorrido perché sono talmente felice da impazzire. Ti amo , sei l’uomo della mia vita.
Andrè sa tutto di noi e ci aiuta a tenere le cose sotto controllo. Ha paura che io possa soffrire , ma gli ho detto che non è così , perché io sono sicurissima del tuo amore.
Questi incontri tra di noi sono diventati una cosa assidua, oserei dire addirittura normale.
Temo che mio padre possa aver capito, dopotutto è stano per lui vedermi uscire tutte le sere e tornare la mattina seguente, ma forse si sta pentendo di ciò che ha fatto.
Vorrei tanto diventare tua moglie, vorrei giurare il mio amore per te davanti al cielo. Chi lo sa , magari un giorno sarà possibile…
Sei voltato verso di me , mi osservi , mi hai incuriosita.
“Perché mi guardi?”
Ti chiedo per sentire la tu voce.
“Perché sei bellissima, è impossibile staccarsi da te .”
Abbasso lo sguardo .
“Hey cos’hai?”
Mi prendi il viso e mi baci.
“Oh …nulla”
“Non è vero , dimmi.”
Vorrei tanto che ci fosse un futuro per oi Hans, è il mio sogno. Ma sono costretta a mentirti per non metterti fretta.
“No, nulla. Comincia a farsi giorno , è meglio che vada.”
“Hey resta ancora un po’.”
Vorrei , vorrei , ma non posso , on posso , altrimenti ho paura che potrei dire cose che potrebbero cambiare le cose tra noi…
“No Hans , devo andare.”
Mi baci , mi sento protetta nel calore delle tue braccia.
“Resta , e parla con me … che problema hai?”
“…”
 “ lo sai che ti amo e che puoi dirmi tutto.”
Oh Hans , quando mi dici queste semplici tre parole non so resisterti.
“Anch’io…ti amo…”
Anch’io ti dico , perché è la verità amore, la verità … ti amo e mi piacerebbe vederlo il frutto di quest’amore.
Sto cambiando , non so cosa mi sta accadendo , ma è qualcosa di meraviglioso, di nuovo .
Sento il bisogno di una famiglia , di renderti padre, di darti qualcosa per ricambiare i tuoi sentimenti corrisposti.
Devo sapere quello che vuoi anche tu … altrimenti rischierei di rovinare le cose col mio amore camuffato in parole.
“Allora parla.”
Mi prendi ci mettiamo sul letto mi abbracci e attendi una risposta.
Sai che ciò che sto per dire potrebbe cambiare la tua vita?
Comincio a piangere.
Mi stringi forte e mi tranquillizzi.
“Hey, shhh calma e dimmi.”
Prendo fiato , ti stringo le mani e provo a parlare
“Ascolta Hans, io…io vorrei diventare tua moglie, io ti amo e forse ti sto mettendo fretta, ma è il mio più grande desiderio amore…”
Vedo i tuoi occhi sgranarsi , subito mi pento delle mie parole e mi rimetto a piangere.
Mi stringi di più e mi dici:
“Hey, smetti di piangere…”
Ma il mio cuore non ti da retta.
“Shhh, calma amore.”
Mi prendi il viso e mi baci dolcemente.”
“Oscar, anche io voglio sposarti, ma dovrò prima risolvere delle faccende in Svezia…”
Mi torna il sorriso… vuoi sposarmi, vuoi sposarmi!
“Allora non te la sei presa?”
“Ma no Oscar!”
Menomale amore, vorrei dirti tantissime cose… troppe…
“Ti prometto che ti sposerò.”
“Oh Hans…”
Continuo a piangere , ma stavolta di felicità.
“Sai , il mio sogno , sarebbe poter vedere il frutto del nostro amore, vorrei tenere tra le braccia qualcosa di così meraviglioso come un figlio… un bimbo tutto nostro.”
D’improvviso ti irrigidisci, ho detto qualcosa che non va vero? Lo sapevo sono una stupida!
“Oscar… lo vorrei anche io… ma vorrei garantire a questo bambino una stabilità , una mamma ed un papà che siano sposati, capisci?”
Mi accarezzi e mi tranquillizzi.
“Oscar, sistemeremo tutto vedrai… tutto.”
Mi faccio cullare dalle tue parole e dalla tua stretta , che mi fanno addormentare nei miei sogni più profondi e più belli
***
Le giornate passano in fretta, come il tempo in se per se .
Sono stanca , molto stanca , stasera non verrò da te , ma questo forse lo sapevi.
Sento la porta di casa aprirsi, è Andrè.3
Mi alzo e vado a salutarlo.
“Ciao Andrè.”
“Oh Oscar!”
“Dove sei stato? E’ abbastanza tardi.”
Ti chiedo incuriosita.
“A fare una cavalcata.”
C’è tensione fra noi.
“Tu sei stato con una donna…”
Ti dico senza vergogna.
“Ma cosa dici?”
“Lo vedo dalla faccia.”
Mi guardi male, che ti è preso Andrè?
“Cos’hai?”
Ti chiedo preoccupata.
“Niente … buonanotte Oscar.”
Ti prendo la mano.
“Oscar…”
“Andrè perché in questo periodo mi tratti male?”
Te lo chiedo con le lacrime agli occhi.
Non dici nulla e mi abbracci.
“Ho bisogno di conforto Oscar…”
“Oh Andrè…”
Mi fai pena amico mio , troppa.
“Sono innamorato Oscar, innamorato di una donna che no potrò mai avere. E per questo devo trovare un metodo di sfogo.”
“E quale sarebbe?”
Te lo chiedo conoscendo già la risposta.
“Il sesso… sai niente come il sesso aiuta a dimenticare… neanche l’alcool.”
Mi deludi , ma non posso capirti, io grazie al cielo sono riamata , tu no .
La mattina quando mi sveglio, accanto a me , nel mio letto c’è la persona che amo , il tuo invece è freddo e vuoto.
Oh Andrè se solo potessi aiutarti…
“Andrè … mi dispiace…”
“Vai a dormire Oscar… sarai stanca…”
Ed infatti vado , vado per dimenticare le ingiustizie della vita … della tua vita…
 
Salgo in camera vi svesto e cerco la mia camicia da notte. Che strano , pensavo che fosse qui!
La cerco in ogni singolo angolo dell’armadio. La trovo , ma scorgo accanto a me uno specchio impolverato, attaccato all’anta del mobile.
Non  mi osservo quasi mai , solo a volte ho osservato il mio corpo per definirne la forma.
Prendo un panno , lo spolvero e d’improvviso mi trovo davanti ad una donna , una donna diversa.
Quelle poche volte che mi sono specchiata senza veli , ero molto magra: seno piatto, fianchi stretti…
Ma adesso noto delle differenze , il seno è aumentato , come tutte le altre curve che prima erano quasi inesistenti.
Mi sento diversa , più bella , più felice… che mi stia accadendo qualcosa?
Che si stia avverando il sogno che mi porterebbe alla felicità completa?
Mi metto la vestaglia e cerco di addormentarmi , con un dubbio che mi tormenterà per il resto della notte e che potrebbe rendermi felice per il resto della vita…
 
 scusate per il capitolo schifosooo farò di meglio...
 

 

 

 

 
                  

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Come hai detto tu , sono passati due mesi da quando ci siamo uniti…
Te mi hai amato… ma io purtroppo no.
Mi ero ripromesso che avremmo fatto l’amore una sola volta, ma il tuo corpo è come una droga per me .
Ovviamente non posso dire di amarti moralmente, ma fisicamente si.
Sei bella Oscar, bella come Afrodite, la dea della bellezza.
Perché ti sei dovuta innamorare proprio di me ? io non posso e non potrò darti nulla, questo lo sai?
Ti ho ingannata Oscar e soprattutto ti ho illusa, perché io, come un codardo, ti ho promesso che ti avrei sposato, quando ciò non potrà mai accadere.
E tu adesso vuoi addirittura un figlio da me, vuoi me come padre dei tuoi bambini e me come marito.
Sono consapevole che se non ti sposo non avrò mai una famiglia, perché Oscar, tu sei la sola donna alla quale forse… donerei il mio cuore.
Ma è già della mia amata regina Oscar , è già suo e purtroppo non posso farci nulla.
Per me all’inizio eri solo una forma di sfogo, ma adesso sei diventata una necessità.
Per questo ho deciso di finirla stasera stessa Oscar.
 E’ sera , ti sto aspettando.
Sto cercando le parole adatte per spiegarti la nostra situazione.
Spero che tu mi possa perdonare… lo farai?
Mi perdonerai per averti spezzato il cuore?
So che è una domanda insensata, ma voglio saperlo, perché voglio salvare la nostra amicizia.
Mi perdonerai per averti fatto aprire gli occhi?
Si Oscar, i tuoi bellissimi occhi azzurri, che con questa grande ferità che ti sto per aprire si sgraneranno, ma vedranno anche la realtà.
Già la realtà, la realtà in cui la regina per me è una cosa lontanissima ed irraggiungibile, la realtà in cui tu Oscar , sei una cosa troppo preziosa per essere donata a me.

Fuori sta piovendo , è ormai così da parecchi giorni.
Ho un bicchiere di vino in mano, non so cosa fare durante la mia lunga attesa…
Ad un tratto, sento gli zoccoli del tuo cavallo sbattere sul suolo bagnato… sei arrivata finalmente.
Mi alzo, le gambe mi tremano, ho paura… paura di farti soffrire.
Ti vedo dal vetro della finestra, sistemi il tuo cavallo e ti dirigi verso la porta, che mi affretto ad aprire a causa del maltempo.
“Oscar, ma sei impazzita a venire con questa piogg…”
Non riesco a finire la frase che ti  precipiti sulle mie labbra in lacrime.
“Che ti è successo?”
“Entriamo… ti prego.”
Non mi sono reso conto delle circostanze.
“Che idiota! Certo entra!”
Sei particolarmente felice stasera Oscar, al punto di piangere, perché si vedono che sono lacrime di felicità… mi dispiace pesare che tra pochi minuti tutta la tua euforia svanirà nel nulla come la polvere.
“E’ stato da incoscienti venire con questa pioggia…”
“Lo so… ma non potevo farne a meno.”
“Perché stavi piangendo?”
“Ti prego fammi asciugare un attimo e poi avremo tutto il tempo che vuoi.”
Cerco di essere più distante da te stasera, non voglio rendere le cose più difficili.
Voglio prima far esprimere la tua felicità e poi ti dirò ciò che devo.
***
Ti sei addormentata sul divano , sei bellissima. Mi farà male staccarmi da te . ma lo dovrò fare.
Vedo d’un tratto le tue iridi chiare illuminare la casa…
“Hey dormigliona, ti sei svegliata!”
“Mh…. Che ore sono è mattina?”
Sembri una bimba di cinque anni , che non vede l’ora che arrivi la mattina per il terrore del buio, un buio che ti sta per fare male.
Faccio una lieve risatina.
“No, sono le nove…di sera.”
“Ho dormito solo due ore!”
“Si... sei stanca vero?”
“Molto… sei freddo stasera…”
Mi colpisci al cuore Oscar… proprio al centro del mio gelido cuore, che non ha avuto pietà per i tuoi sentimenti.
“Oscar devo dirti una cosa…importante”
“Anche io… ed è più importante…”
Cosa ci può essere di così importate Oscar… non sai quello che voglio dirti, non sai quello che sto per fare… sto per rovinare il bellissimo rapporto che si è creato tra di noi
Tutte le cose che ci siamo detti in questi mesi: progetti , sogni , desideri e paure, svaniranno in una notte di inizio settembre… ti ricordi quando tutto iniziato? Cerca di dimenticarlo Oscar… cerca di dimenticare quel giorno di fine giugno in cui ho commesso il mio errore più grande.
“Come fai a saperlo?”
“Qualsiasi cosa sia ,lo sarà vedrai.”
“…Sentiamo.”
Mi siedo vicino a te per udire le tue parole… mi hai incuriosito Oscar… troppo.
 “Sai … in questi ultimi giorni, mi sono vista diversa… sono cambiata d’improvviso fisicamente . ho parlato con mia nonna e mi ha detto che il mio gonfiore poteva essere legato al mio…”
Ti vedo imbarazzata… sei così delicata nei modi…
“Al tuo…?”
“Periodo mensile, non so se capisci…”
Il cuore comincia a battere a mille, ho un brutto presentimento… troppo ovvio per essere vero.
 “Be… vedi in questi ultimi giorni, dei dubbi mi hanno afflitto, non sapevo se insomma io… potevo… noi…”
“Noi…?”
Cosa c’entriamo noi? Cosa c’entro io? Ti fai misteriosa , mi stai tenendo sulle spine, la cosa non mi piace…
“Dammi la mano…”
Te la porgo, la prendi e i miei occhi si sgranano quando te la porti sul ventre e mi spiazzi con le tue parole.
“… sono incinta… aspettiamo un bambino….”
Ti getti tra le mie braccia piangendo di felicità. Io non riesco a ricambiarlo questo abbraccio, divento gelido…come la pietra e non voglio neanche guardarti in viso per la paura.
“Non sei felice?” me lo chiedi con un’ingenuità da far male al cuore
Rimango pietrificato, non posso essere felice non posso, io non ti amo Oscar e per questo non posso avere questo figlio, non lo meriti. Non puoi passare la tua vita a soffrire con me , non puoi.
 " Oscar io... non me lo aspettavo. ecco io... oscar non posso avere questo bambino , non sono pronto, non sono pronto a fare il padre, è tutta colpa mia se adesso sei incinta"
So di averti ferito. abbasso gli occhi e tu ti stacchi da me e alzando lo sguardo , vedo i tuoi occhi riempirsi di lacrime e guardarmi con orrore.
“Ma cosa dici?! Come non te lo aspettavi?! Sono due mesi che facciamo l’amore quasi tutte le sere e tu non hai neanche pensato che si potesse verificare un’eventualità del genere?”
Mi aggredisci, il tuo pianto diventa convulso. Non credi alle mie parole. Sono seduto sul divano, mi passo le mani tra i capelli mentre la lacrime leccano il mio viso.
“Pensavo di essere stato attento…”
“Attento?! Attento?! Non basta come scusa! Vuoi renderti conto che sono incinta?! Di tuo figlio… tuo!”
Non ce la faccio Oscar, non ce la faccio, so che quel bambino è e sarà sempre mio… ma ho paura, ho paura  del mio amore per la regina, ho paura… paura di non essere il padre perfetto e per questo me ne andrò. Stai piangendo disperatamente accasciata sul divano… mi alzo vengo vicino a te e ti comunico quella che potrebbe essere la soluzione migliore per tutti e due…
“Oscar…”
Non mi rispondi, continui a piangere e non mi guardi in faccia…
“E’ meglio …”
Non ce la faccio a dirlo… non ce la faccio ma devo.
“E’ meglio per tutti se interrompi la gravidanza…” [1]
Ti giri verso di me , hai lo sguardo infuocato , non faccio in tempo a guardarti bene che mi lanci un sonoro schiaffo sul viso.
" Che .... che cosa stai dicendo, Hans?! come puoi dire una cosa simile?! come puoi?!" mi urli disperata. non ho il coraggio di parlare e ti do le spalle. sento i tuoi passi farsi sempre più lontani e quando mi volto non ti vedo più dietro di me. mi incammino titubante verso l'esterno del palazzo e ti vedo salire sul tuo cavallo e allontanarti al galoppo. Sono un mostro, anzi sono un codardo. Non posso restare in Francia, devo andare via e allontanarmi da te, non posso guardarti in faccia sapendo che soffrirai, è meglio per tutti se me ne vado.
***
E’ notte fonda, sei andata via da tre ore ormai. Io ho preparato i bagagli, sono pronto a tornare in Svezia Oscar, lontano da mio figlio , che cresce dentro di te e lontano dalla mia regina… che amo come la mia stessa vita…
“Siete pronto signore?”
E’ la cameriera…
“Si… andiamo.”
Mi incammino nel buio della notte verso il mio paese d’origine , dove forse per un po’ di tempo riuscirò a vivere in pace…
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciao a tutti!!!! Allora avverto che Fersen  si farà sentire nei capitoli un po’ più lontani, per il momento mi soffermerò su Oscar e Andrè. Non mi odiate vi prego! XD mi è preso l’attimo di pazzia, ma cercherò di non deludervi!!! A presto!
 
[1] nel 700 si poteva abortire i due modi:
   1) colpendo forte il ventre con un oggetto di legno.
   2)bevendo delle tisane di anestetizzanti che inducevano le contrazioni uterine ed il parto. Se la gravidanza era troppo precoce l'aborto

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Galoppo, galoppo verso casa in lacrime, con la disperazione nelle vene…
Non ce la faccio… non posso crederci… non posso credere che sia successo proprio a me… che nella mia vita non ho ricevuto altro che veleno.
Come hai potuto lasciarci Hans? Come? Avevi detto di amarmi… avevi detto che mi avresti sposato e mi avevi detto che lo desideravi questo bimbo. Invece mi hai raccontato solo menzogne, una valanga di menzogne che adesso cambieranno la vita di entrambi… entrambi si, perché anche se non sarai presente per tuo figlio, il rimorso brucerà come fuoco nel tuo cuore, un fuoco che mi auguro con tutta me stessa che ti possa far soffrire, come adesso sto facendo io .
Sono arrivata a casa… mi dirigo nella stalla e lego Cesar.
“Ci ha lasciati Cesar… me ed il suo bambino…”
Mi aggrappo al so muso. Quando ero piccola venivo spesso a parlare con lui… erano anni ormai che non lo facevo.
“Ha detto che non si sente pronto a fare il padre… e mi ha proposto di interrompere la gravidanza…”
Un nitrito, accarezzo il suo bellissimo muso bianco…che da bambina mi faceva sognare. In genere venivo quando combinavo qualche guaio, ma adesso il guaio non l’ho commesso io, ma lui…come si fa a proporre di uccidere qualcosa di così meraviglioso come una creatura che cresce nel ventre, un bimbo che deve ancora nascere?
“Ma io Cesar gli ho detto che non l’avrei fatto…non avrei mai potuto uccidere il mio bambino…”
Non l’avrei mai fatto piccolo mio…mai.
Diluvia fuori, fa freddo , io non so che fare oltre a versare lacrime… non posso pensare che mio figlio crescerà senza un papà…
Poso le mani sul ventre …
“Sai Cesar…sta diventando grande…vedo i cambiamenti ogni giorno che passa.”
Mi stendo sul fieno accarezzo la pancia che anche se non è visibile io sento piena e viva…e sussurro al mio bambino le parole più dolci…
“Piccolo… mi senti? Sono la tua mamma… amore sappi che non sarà una passeggiata la tua vita… purtroppo papà ci ha lasciati … io non so cosa fare … non sono capace a fare la madre… ma mi aiuterai te vero? Certo crescere un bimbo da sola per me che non ho esperienza non sarà semplice, ma vedrai che ce la caveremo comunque , anche senza papà.”.
Un sorriso spunta fra le lacrime … sento il sonno giungere nel mio corpo, lasciando che i brutti pensieri spariscano almeno per un po’ di ore…
***
“Oscar! Oscar svegliati!”
Apro gli occhi e vedo Andrè…
“Oh Andrè…”
“Ma sei impazzita? Perché hai dormito qua?”
Mi sono svegliata, svegliata dal sonno, svegliata dalla mia unica via d’uscita… Andrè è venuto a cercarmi …
“Cosa ti è successo?”
Io presa dalla disperazione più totale non rispondo e mi butto fra le sue braccia piangendo…
“Oscar?”
Sei atterrito Andrè, ma ti prego… non farmi domande… quando vorrò ti spiegherò tutto…
“Non dire nulla… ti prego…”
Te lo dico  con il cuore in mano…
“C’entra lui vero? Ti ha fatto soffrire è così?”
“Andrè…”
“No ,dimmi Oscar è così?”
Non ce la faccio a spiegarti, non adesso …
“Non adesso Andrè… non adesso.”
Se fosse per me Andrè , per la mia debolezza, non troverei mai la forza di dirti la verità…
Ma lo devo fare, per sistemare le cose e per evitare problemi prima che sia troppo tardi…
Già, potrebbe diventare troppo tardi… troppo tardi per me , troppo tardi per mio figlio, troppo tardi per la famiglia che non mi è stata concessa e che pur inesistente potrebbe subire danni…
“Andiamo dentro…”
***
 
Entro in casa, un brivido percorre il mio corpo… mia nonna corre verso di me abbracciandomi.
“Oscar! Dove sei stata?! Eravamo tutti preoccupati!”
Sono colpita dalle sue parole, ma non riesco a concentrarmi… voglio stare sola…sola! Sola con me stessa, sola col mio bambino, sola con la mia disperazione nata per l’eccessivo amore per questa creatura.
Mi libero dalla sua stretta e corro in camera mia piangendo.
Chiudo la porta a chiave e mi butto sul letto , versando quelle ultime lacrime rimaste nel mio essere…
Bussate alla porta invocando il mio nome, ma io non rispondo e mi avvolgo nella solitudine più totale.
***
E’ ora di cena siamo a tavola, stasera abbiamo anche l’onore di averla tra noi.
E’ da molto che i miei genitori non passano del tempo insieme ed ora non fanno altro che parlare tra loro.
Mi assolvo nei pensieri più profondi della mia anima , non destando di una minima attenzione gli altri…
Voglio dimenticare… dimenticare Fersen, dimenticare tutto il male che mi ha fatto…
Mi sento chiamare… è mia madre che mi ha fatto una domanda…
“Oscar… te invece hai qualcosa da raccontarmi?…”
Faccio no con la testa… mi guarda mia madre, con tristezza…
“Cos’hai Oscar?”
La guardo  ma non le rispondo…   ricomincio a pesare al mio futuro e a quello di mio figlio…
Odo ancora i miei parlare di continuo, mia madre mi porge un’altra domanda…
“Come procede il lavoro Oscar?”
Non le rispondo…
Vedo Nanny ed Andrè entrare nella sala per portare le portate restanti della cena
In un momento l’atmosfera cambia, tutti mi fissano, c’è un silenzio tombale nella stanza ed in un attimo spiazzo tutti con una frase…
“A…aspetto … un figlio…”
Vedo gli occhi di mio padre gelarsi, lacrime sgorgare dal volto di mia madre e di mia nonna ed infine vedo Andrè impalato con gli occhi lucidi osservarmi attentamente.
Mi impaurisco nel vedere mio padre venire verso di me e in un attimo sento la potenza della sua mano sul mio viso. Mi prede per il colletto della camicia… ancora sofferenze per la mia anima e per il mio corpo…
“Chi è il padre?!!!”
Me lo chiede con talmente tata violenza da paralizzarmi momentaneamente .
“Allora, chi è questo bastardo?!”
Non posso dirvelo padre… no mi è concesso… se si sapesse chi è il padre , la regina ne soffrirebbe e questo è l’ultimo dei desideri…
“N…non posso padre… non posso…”
Piovono lacrime dal mio volto…
“Sei una sgualdrina!”
Mi accovaccio su me stessa disperandomi…
“Non osate!”
Andrè…mi vieni vicino e mi accogli tra le braccia.
“Non osate più chiamarla così!”
“Andrè , non immischiarti!”
“No signor generale … per dire una cosa simile vuol dire che non conoscete affatto vostra figlia…”
Le tue parole mi sciolgono il cuore… perchè lo fai Andrè? Io non lo merito…non lo merito!
“La conosco quanto basta!”
Bugiardo… voi non mi conoscete affatto padre… affatto.
“Lei si è semplicemente data all’uomo che amava…e come posso intuire l’ha abbandonata… sapete io sapevo che un giorno sarebbe successo… ma l’amore è più forte di qualsiasi cosa… qualsiasi… ”
Rimango senza fiato dinanzi alla mia famiglia… vedo mia madre e Nanny pietrificate… non hanno nemmeno avuto la forza di difendermi… già l’uomo che amavo… il padre del mio bambino…
Vedo mio padre sedersi e passarsi le mani fra i capelli…
“Dobbiamo trovare una soluzione…”
Io non dico nulla, rimango intrappolata tra le braccia di Andrè … dite di voler trovare una soluzione, ma non è così, voi volete solamente liberarvi del bambino appena sarà nato… ma non lo permetterò… non lo farete…
 
 
 
Angolo dell’autrice:
Ciaoooo!!! So che il capitolo non è niente di che , cercherò di fare di meglio, ma calcolando che sono anche influenzata me lo fate passare?
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Sono morto, sono morto dentro dopo la tua notizia .
Non puoi … non puoi essere incinta!
Te lo avevo detto Oscar, te lo avevo detto che ti avrebbe lasciata.
Non mi hai voluto credere quando ti ho detto che eri solo un metodo di sfogo per lui.  Hai creduto nel suo amore inesistente, nelle sue parole…in tutto…
Ora sei qui attaccata a me , non osi neanche alzare lo sguardo dalla disperazione.
Tuo padre ti guarda con disprezzo , mia nonna e tua madre stanno piangendo in silenzio…
Sappi che è colpa sua Oscar, se stiamo tutti soffrendo…
Tutta colpa sua…
“Ho deciso…”
Sento la voce del generale farsi strada nel silenzio, trovi il coraggio di fissarlo.
“Te ne andrai ad Arras, dove darai alla luce tuo figlio…successivamente il bambino  sarà dato in affidamento a qualche famiglia che non ha avuto la possibilità di avere degli eredi…”
Sgrani gli occhi… una valle di lacrime comincia ad irrigare il tuo bellissimo viso di porcellana…
“No…padre non potete farlo…”
Hai la forza di parlare, forse più che parlare sarebbe meglio dire balbettare…
“Come sarebbe a dire no… te allora? Che te ne vai a letto col primo che passa?! Te avevi diritto a farmi questo?!”
Mi stringi sempre di più a te. Non ce la faccio , a vederti così.
“Basta signor generale basta!”
Ti aiuto ad alzarti in piedi .
“Vostra figlia non ha colpa in tutto ciò! Lei era solo una donna innamorata…che adesso si trova nelle più difficili delle situazioni…”
“Andrè, te non puoi immischiarti!”
Lo vedo avvicinarsi a me ed improvvisamente mi lascia uno schiaffo identico al tuo.
“Non provare più a metterti in mezzo!”
Mi giro… ti vedo in piedi spaventata, assomigli ad una bambina abbandonata… non posso vederti così… proprio non posso…
“E’ l’unica soluzione Andrè…”
L’unica soluzione… l’unica?  No, non lo è … ma dimenticavo signor generale che voi non avete un cuore… già non lo avete, perché ordinare alla propria figlia di separarsi dal suo bambino non è un gesto che si fa a fin di bene… ma di egoismo.
“Si che c’è…il bambino starà con sua madre”
Uno sguardo di sfida mi viene lanciato da tuo padre…
“Altrimenti …io ed Oscar ce ne andremo…”
Stupore nei suoi occhi color del ghiaccio come il cuore. Non  dice nulla, è atterrito…
“C…come sarebbe a dire?”
“Ciò che avete sentito…”
“Sareste degli incoscienti!”
Oh si lo saremmo… ma sarebbe l’unica opportunità di dare un padre a quel bimbo…anche se tu non mi amerai mai Oscar, potrei darti una mano a crescere tuo figlio…
“L’ultima soluzione è dare il bambino al padre… così tu potrai andare a trovarlo quando vuoi…”
Mi giro di scatto verso di te e il cuore mi si spacca il mille pezzi nel vederti piangere a dirotto all’udire questa frase di tuo padre.
Mia nonna e tua madre sono corse verso di te e adesso ti stanno abbracciando tutte e due…
Le stringi forte… hai bisogno di affetto adesso…solo di affetto ed invece tuo padre ti sta sputando solo del veleno.
“Sta calma piccola, calma…vedrai che andrà tutto bene tesoro…”
Mia nonna tenta in vano di farti smettere di piangere, ma sa che non lo farai finchè tuo padre non troverà la più giusta delle soluzioni, ovvero farti tenere il bambino…
Già un bambino… una creatura che cresce dentro di te…un miracolo della vita.
Ad un tratto sento la tua voce farsi strada tra la disperazione.
“Padre…farò di tutto per voi… ma vi prego non toglietemi il mio bambino, vi prego!”
Sei disperata mentre lo dici…quasi ti senti male, provo dolore …tanto dolore nel vederti così.
“Non terrò in casa mia un bastardo!”
Ti vedo sgranare gli occhi ,che non esiti a chiudere dopo pochissimi secondi.
Continuerò a lottare con tuo padre all’infinito amore mio…all’infinito…
“Non osare più a dire una cosa simile Agoustine!”
E’ tua madre che ha parlato Oscar…tua madre
“E’ tua figlia quella la”
Dice indicandoti.
“E adesso ha bisogno di una mano e tu cosa le dai? Insulti…solo insulti… vergognati!”
Rimango stupito… sono senza parole. Tua madre non ha mai avuto voce in capitolo nella tua vita ed ora invece ti sta difendendo con tutte le sue forze…
“Marguerite…”
Tuo padre sembra essere più sorpreso di me .dopo un lungo sospiro però è pronto per annunciare la sua sentenza…
“…E va bene… potrai tenere tuo figlio…”
Lacrime e lacrime escono dal tuo viso… non so cosa gli sia successo… ma è meglio così. Forse la pressione di tutte l’ha portato a cedere, già la pressione… la pressione dell’amore, un amore incondizionato Oscar.
“Grazie… grazie padre…grazie…”
Prendi fiato e cerci di ritrovare le forze… ti sorrido e tu ricambi…
“Tesoro ti accompagno in camera, hai bisogno di riposo nelle tue condizioni…”
Sali in camera con tua ,madre e mia nonna… cerca di riposare Oscar… dimentica finchè puoi…
***
Sei in camera, la porta è leggermente aperta…
Sei a letto , la nonna è seduta al bordo e ti sta parlando…
Sembra una scena di quando eravamo piccoli …
Le hai appena finito di raccontare la tua storia suppongo…
E’ in lacrime, soffre per te Oscar e forse anche per me , perché sa del mio amore per te .
La vedo uscire e venirmi in contro.
“Andrè, vai un po’ con lei , ha bisogno di te…”
“Subito nonna.”
Entro nella stanza , mi sorridi nel vedermi entrare. Pensavo di non contare più nulla per te ed invece solo adesso ho capito quanta importanza ho nel tuo cuore.
Sono venuto per consolarti , sai che lo farò per il resto della mia vita, che ci sarò per il resto della mia vita, che farò tutto per te …
“Come ti senti?”
“Meglio…”
“Allora, mi vuoi spiegare cosa ti ha fatto?”
Spiegamelo Oscar , perché devo sapere cosa ti ha detto, cosa ti ha fatto…
Prendi un attimo fiato e poi inizi a parlare.
“…Il giorno dopo che ho scoperto di essere incinta sono andata a dirglielo … ero felicissima Andrè… felicissima. Pensavo che finalmente avrei avuto una famiglia … ma poi i miei sogni si sono frantumati quando mi ha detto che non si sentiva pronto… che era una pazzia e che dovevo abortire…”
Bastardo, codardo…
Stringo i pugni e le lacrime cominciano ad uscire dai miei occhi
Sento la tua mano sul mio viso , la prendo e la stringo più forte…
“Andrè…”
La tua voce si fa strada nel silenzio…
“Si Oscar…”
“Resta con me stanotte … come quando eravamo piccoli…”
Non dico nulla , mi infilo nel tuo letto e basta , ti abbraccio e aspetto che tu ti addormenti …
Proverò a farti dimenticare tutto quel dolore che ti ha fatto Fersen … ma tu mi dovrai dare una mano…
Sono sicuro però che lo farai, perché noi abbiamo fatto sempre le cose insieme , come l’attendente e la padrona, come migliori amici e soprattutto …come Oscar e Andrè…
 
 
Angolo dell’autrice:
Ragazzi, questi ultimi capitoli non sono venuti molto bene purtroppo , vi prego di pazientare un pochino, garzie.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2152915