Hit the lights.

di crescoconloro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** 1.Here ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


HIT THE LIGHTS


(Prologo)


La vita è come le montagne russe,un giorno ti senti in cima al mondo e un altro vorresti sprofondare,ecco,per me era uno di quei giorni da ricordare. Questione di minuti e l’aereo sarebbe decollato. Destinazione? Londra.
La città tanto agognata da tutti,la città dai mille sogni e lì ce n’era uno ad attendermi. Avrei finalmente incontrato i miei idoli,i miei angeli. Tutto grazie ad un solo uomo,mio zio Marco,nonché loro manager,ma purtroppo ricopriva una parte non molto importante,dico “purtroppo” perché lui aveva idee diverse su come sviluppare la carriera degli One Direction.
Ops,non mi sono ancora presentata,che sbadata. Sono Stella Cartelia,ho 17 anni e vengo da un piccolo paesino della grande Napoli.
La mia vita non è mai stata facile,ogni giorno sono costretta a subirmi insulti e risatine,solo perché preferisco crearmi un futuro invece di farmi mezza scuola. Ma al contrario di ciò che può sembrare,io rispondo alle provocazioni,ho un carattere molto forte,ma arrivata al limite della sopportazione crollo. Io sono fatta così,non posso cambiare per gli altri. Sono diversa,non seguo la massa per sentirmi “figa”,preferisco essere me stessa e mostrarmi agli altri per quello che sono.
La piccola Stella inseguirà i suoi sogni,eh già,non riesco ancora a crederci,sono anni che spero di realizzarne almeno uno. I miei genitori mi hanno permesso questo viaggio solo perché sanno quello che affronto ogni giorno. Vi parlo un po’ di loro, mia mamma si chiama Nadia e mio padre Francesco,hanno un ristorante molto famoso a Sorrento,una città stupenda. Si sono conosciuti per caso in un viaggio con i loro genitori. Mio padre non era un uomo ricco,mentre mamma era benestante. Nonostante molti ostacoli sono riusciti a sposarsi e a crearsi una posizione molto notevole. La loro storia è una sorta di Titanic col lieto fine. Oltre me hanno un altro figlio Matteo,il mio piccolo principe. Ha tre anni ed è una furia,non sta un attimo fermo! Se non ci fosse la mia vita sarebbe monotona,per lui sono “Tella” la sua principessa. Ogni sera viene nel mio letto e ci addormentiamo abbracciati.
Il resto della mia famiglia? Beh i miei nonni aiutano i miei genitori con il ristorante,mentre gli altri della famiglia per me è come se fossero morti. Per anni hanno umiliato i miei genitori,hanno pugnalato alle spalle i miei nonni e hanno tentato di farmi morire in tutti i modi possibili. Gente che meritava la prigione,che meritava di vivere sotto ai ponti,gente che ha mangiato sul mio stesso tavolo. Quelle persone non sono più nulla per me. Non meritano nessun sorriso,nessuna lacrima,nemmeno una parola da parte mia e della mia famiglia.
Per fortuna dopo il decollo dell’aereo la mia vita sarebbe migliorata,avrei ricominciato a sorridere e pensare in positivo.

“ Si prega ai gentili passeggeri di allacciare le cinture”

La mia nuova vita si inaugurava con questa frase. Avrei incontrato i miei idoli,visitato una delle mie città preferite e tutto ciò con una delle persone più importanti della mia vita, mio zio.


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Stella è interpretata dal mio idolo,Selena aka perfezione.
 

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I'M BACK 
Eh già,sono ritornata stavolta con una FF,ci provo e vediamo se può andare avanti. 
Questo qui sopra è un prologo,il primo capitolo è già in fase di elaborazione. Anyway cosa ne pensate,ne potrbbe uscire una bella storia? Fatemi sapere,magari con una recensione,se volete C:
Potete passare a leggere anche una delle mie OS 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2131023&i=1
Un bacio 

 

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Capitolo 2
*** 1.Here ***


HIT THE LIGHTS


(1.)


Ero a Londra da più di un’ora e stavo raggiungendo lo studio dove avrei visto gli One Direction. Ero emozionatissima,non so se sarei riuscita a parlare. Cavolo,avrei incontrato i miei idoli faccia a faccia,insomma non è una cosa che capita tutti i giorni!
“Allora?” disse mio zio per iniziare un discorso, “Allora cosa?” risposi io, “Sei felice? Insomma tra poco incontrerai i mitici One Direction” disse con fare teatrale,ridemmo insieme. “Certo zio,non riesco ancora a realizzare che tra poco li vedrò, se non riuscirò a parlare aiutami!” dissi sorridendo, “Ahahahah Stella sono persone normali,proprio come me e te. Non sono alieni…o almeno credo..” disse con fare da finto perplesso “Zio ancora con questa storia degli alieni! Insomma loro sono così…così..” dissi con fare sognante, “Così come?” “Perfetti,zio,perfetti”. “ Ahahahah ,eccoci siamo arrivati,non mi morire eh!” “Oddio,oddio calma calma”. Entrammo nello studio,c’era un enorme corridoio con tante sale,ci fermammo davanti ad una stanza e guardando dentro al vetro riconobbi una testa bionda,oh cavolo,sarei svenuta me lo sentivo. “Stella,ehi,vuoi rimanere lì impalata o entrare?” “Ehm,ehm io credo c-che resterò qui fuori,si eheh” “Stella,non costringermi a prenderti in braccio,sai che lo faccio” disse mio zio con uno sguardo ammonitore, “Ok,però aspetta solo un secondo,mi devo prima rilassa-” “Vieni qui” detto questo il mio carissimo zietto mi trascinò letteralmente nella stanza. “Buongiorno ragazzi” disse mio zio, “Ehi Marco,da quanto tempo” dissero i ragazzi girandosi verso di  noi. Ora svengo. Svengo,lalala. “Vorrei presentarvi mia nipote Stella,una directioner moooltoo accanita e che starà con noi per tutta la durata del tour” 1,2,3,4,5,6,7…. Wow avevo trenta occhi puntati addosso,che  bello,si,come sedersi su un cactus. Volevo sprofondare,se questo silenzio sarebbe durato un altro po’ avrei iniziato a scavare un tunnel sotterraneo per fuggire da quella stanza,parola di Stella Cartesia.
“Eheheh ehm,c-ciao” dissi per sciogliere quel silenzio imbarazzante, “Ciao Stella piacere di conoscerti” uno ad uno i ragazzi mi si avvicinarono e mi abbracciarono,lasciatemi morire tra le loro braccia,vi prego. Iniziai a tremare e le lacrime presero il sopravvento,non sapevo il perché di quella reazione. Forse perché dopo tutto quel tempo ero riuscita a vederli e persino abbracciarli,forse perché avevo provato la sensazione di vedere un sogno realizzarsi o semplicemente perché quelle lacrime valevano più di mille parole. “Ehi,piccola che succede?” mi chiese Niall,quel ragazzo era l’amore, “Io,io non lo so,cioè io..voi..wow..non credevo che tutto questo fosse stato possibile. Non riesco a trovare le parole per descrivere ciò che provo in questo momento,tutto quello che riuscirei a dirvi è un grazie,grazie perché mi siete stati vicini con la vostra musica,grazie perché per la prima volta nella vita mi avete fatto sentire accettata e grazie perché mi avete insegnato che nulla è impossibile se ci credi veramente” dopo queste parole fui travolta da un abbraccio di gruppo,che bella sensazione,per la prima volta nella vita mi sentivo protetta. “Sai noi viaggiamo il mondo,incontriamo miliardi di directioner,ma nessuna è riuscita mai ad esprimersi come te e penso che tu oggi abbia parlato a nome di tutte le nostre fan,sei davvero una ragazza fantastica” disse Zayn,ok mi volevano morta,erano la dolcezza. “Ok,ma ora basta piangere,sei pronta per partire all’avventura soldato?” disse Louis come un sergente, “Si signor,ehm capitano?” dissi “Bravo soldato” rispose ancora,scoppiammo tutti in una fragorosa risata e che sorrisi,non si possono nemmeno immaginare. “Ok… avete trovato un altro membro del vostro club di stupidi,Stella è più scema di voi cinque messi insieme,fa paura,a volte mi preoccupa seriamente” disse mio zio nascondendo un sorriso, “E il mio bel zietto è più mongolo di quanto può sembrare,vero zietto amoroso cuccicu?” dissi lanciandogli un sorriso di sfida, “ Questa me la paghi Cartesia,se ti prendo…” “Se mi prendi cosa orsacchiottino?” “Se ti prendo,subirai il mio super solletico,preparati a morire” disse iniziando a correre “ AAAAA no,zio, ti prego,no ahahahah”,mi prese in braccio e mi portò nell’auto,ci dirigemmo in albergo,tra tre giorni saremmo partiti per l’America.

Arrivati nello stesso hotel dove alloggiavano i ragazzi cenammo ed io mi ritirai in camera. Feci una doccia,e mentre mi insaponavo ripensavo a ciò che era accaduto quel giorno,stentavo a crederci che sarei andata in tour con i miei idoli,finalmente niente più insulti. Uscì dalla doccia,mi asciugai e misi il mio pigiama composto da canotta e un mini pantaloncino,prima che pensaste qualcosa,il pigiama me lo ha regalato mia nonna che pensa di avere una nipote modella. La verità è che non ho mai accettato me stessa,forse per le continue critiche che ricevevo o forse perché sono sempre stata una ragazza che seppure forte,si lascia condizionare dal giudizio degli altri. Ma andiamo,non ho niente di speciale,ho dei banalissimi capelli castani e degli occhi di un comune marrone,non sono certo una meraviglia,non ho occhi azzurri o verdi e un fisico da modella.

Ad interrompere i miei pensieri fu qualcuno che bussava alla  porta, sicuramente era mio zio che voleva darmi la buonanotte.
Ma al contrario di ciò che pensavo davanti alla mia porta si presentò quello splendore di Harry,ed ecco che arrossivo,evvai Stella,continua così. Amavo tutti i ragazzi,ma non so,Harry era diverso ai miei occhi,avevo una specie di cotta per lui e non riuscivo proprio a farmela passare. “Ehi” disse sorridendomi ed ecco che andavo in iperventilazione,addio mondo. “Ehi- dissi- ti occorre qualcosa?” “Ehm sono passato a vedere come stavi,perché sei scappata dopo cena?” ohw,si era davvero preoccupato per me? Devo mantenere la calma,respiriamo. “Ah,ecco io avevo bisogno di stare da sola,sai troppe emozioni contemporaneamente,niente di che” risposi sorridendo, “Capisco,stavi andando a dormire?” disse squadrandomi da testa a piedi,le mie guance stavano andando a fuoco,grazie nonna per il bel pigiamino corto. “Ss…no! In verità non ho molto sonno..”  “Nemmeno io,che ne dici di parlare un po’ per conoscerci meglio?” disse scuotendo i capelli. Pronto 118 ho bisogno di un’ambulanza,non reggo queste cose, “Ehm ma certo!” “Bene allora seguimi” “Vabb- eh scusa?” “Ehm,seguimi?” “Dove?” dissi spalancando gli occhi “Tranquilla non ti stupro mica eh” a quella frase arrossì più di prima “No,cioè,io…ma scusa non noti niente di strano?” lui mi guardò di nuovo e disse “No,perché?dovrei?” “Sai io sono solo in pigiama,niente di che. Qui c’è solo gente per bene che sta parlando nella hall e io mi presento così:con un oggetto non identificato al posto dei capelli,con una canottiera e un pantaloncino-ino-ino-ino. Non è niente” “Ahahahah guarda che ai cari signori nella hall,non dispiacerebbe vederti con il pantaloncino-ino-ino-ino – lo guardai male – comunque c’è un ascensore che arriva diritto in un salottino al piano terra e ci saremo solo noi” che bello,yuppi, speravo che il mio buon senso mi avesse fatto compagnia.. “Ok,ma se c’è qualcuno ti taglio quei bei ricci,intesi?” “Nooo,tu non oseresti.” “Oh si invece” dissi facendo una risata malvagia che finì con la tosse “Ahahahah tuo zio aveva ragione,sei una scema” disse con aria da saputello,“Ehiii,non è affatto vero,so essere molto intelligente” e così continuando a punzecchiarci arrivammo all’ascensore,sarebbe stata una lunga notte.
 

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Stella e i ragazzi jkgkhjhk *---*


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EILA C:
Che ne pensate di questo capitolo?
Stella incontra i ragazzi,ho provato ad immaginare la scena e sinceramente io non ce l'avrei fatta
ad entrare in quella stanza,ma lei è diversa,è più forte e viene trascinata dallo zio  Marco u.u

Che ne dite di lasciare una bella recensione? Grazieee 

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