Che c'è, Weasley?

di Edmond Dantes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo anno ***
Capitolo 2: *** Secondo anno ***
Capitolo 3: *** Terzo anno ***
Capitolo 4: *** Quarto anno ***
Capitolo 5: *** Quinto anno ***
Capitolo 6: *** Sesto anno ***
Capitolo 7: *** Settimo Anno ***
Capitolo 8: *** Epilogo - Cinque anni dopo ***



Capitolo 1
*** Primo anno ***



A Francesca, bramosa di conoscere il perchè del
misterioso nome dellla scrittrice.
 
Che c’è, Weasley?

1.Primo anno
 
 
-Ron! Ron!-
 
Hermione era riemersa dal fuoco violetto, e ora si dirigeva velocemente verso il ragazzo disteso sul pavimento.
 
-Dai Ron, alzati!- urlò la streghetta, scuotendo il giovane mago.
 
-Si... Ci sono...-, biascicò il rosso, -Solo, smettila di scuotermi la spalla! Mi fa male tutto!-.
 
Percorsero a ritroso tutto il cammino fatto per raggiungere la scacchiera, non senza difficoltà.
Ron, infatti, pareva aver perso la capacità di camminare dritto.
Dopo quello che sembrava un notevole lasso di tempo, i ragazzi riuscirono a uscire dalla botola.
 
-Ah!- esclamò la riccia, schermandosi gli occhi con la mano.
 
Impegnata com’era a proteggersi dalla luce, la ragazza non si accorse che il suo compagno era, nuovamente, svenuto.
 
-Ron!- urlò per la milionesima volta nella giornata.
 
La ragazza si appuntò mentalmente di trovare un altro modo per chiamare l’amico.
Il sottoscritto era disteso sul pavimento, e una piccola pozza di sangue si allargava da sotto la sua testa.
La Grifondoro lo trascinò fino ad un angolo e poi corse verso l’infermeria.
Peccato che la sua “passeggiata” fu interrotta da una figura maschile notevolmente alta.
 
-Granger!- esclamò lui, divertito.
 
-Che c'è, Weasley?- chiese la streghetta irritata.
 
–Si può sapere, di grazia, dove ti stai dirigendo così precipitevolmente?-.
 
-Fammi passare, Weasley- sbottò Hermione, più arrabbiata di prima.
 
-Eh,no! Non mi hai risposto- ribattè ilare il ragazzo.
 
-Sei Fred o George?- chiese Hermione, scrutando il suo volto come in cerca di un particolare che la aiutasse ad identificarlo.
 
-Fred. Ora però rispondi alla mia domanda, altrimenti non passi!- disse lui, mentre un maligno sorriso faceva capolino sul viso altrimenti angelico
 
La ragazza, stanca della situazione di stallo, raccontò velocemente del roccambolesco inseguimento di Piton e di Ron,svenuto nel corridoio del terzo piano.
 
Il Grifone sembrava riflettere, e mentre Hermione cercava di raggirarlo per passare, lui la prese per mano e la trascinò nella direzione opposta.
 
-Dove stiamo andando?- urlò la ragazza, cercando di divincolarsi da quella ferrea presa.
 
-Hai detto che mio fratello è svenuto nel corridoio del terzo piano, no?-.
 
-S-si...- la streghetta ne capiva sempre meno.
 
-Allora lo recuperiamo e lo portiamo in infermeria! Da sola non puoi farlo, Ron è due volte più alto di te! Insomma, sei uno scricciolo!-.
 
-Ehi, non offendermi!-.
 
Hermione impuntò i piedi, riuscendo a fermarlo.
 
-Va bene. Ma ora muoviamoci!-.
 
Fred riprese a strattonarla lungo i corridoi e su per le scale, sotto gli sguardi indagatori dei quadri, sorpresi dal vedere quella strana coppia aggirarsi per i corridoi.
La ragazza cercava di ignorare lo strano formicolio che partiva dalla mano ogni volta che lui la stringeva un po' più forte.
 
-Eccolo qui! Dai, dammi una mano, da solo non ci riesco- disse, sollevando i piedi del fratello.
 
La Grifoncina mise le mani sotto le ascelle di Ron e lo tirò su.
Il percorso non fu affatto facile. Anche essendo in due, il rosso continuava ad agitarsi, e non si poteva dire che fosse un peso piuma!
Se poi ci si mettevano anche i personaggi dei quadri, che li additavano ridendo, il tutto diventava impossibile!
 
-Ma quanto pesa? Finalmente siamo arrivati!- esclamò Fred in vista dell’Infermeria.
 
Depositarono Ron per terra, e Hermione bussò alla grande porta di legno scuro.
Un’arrabbiata Madama Chips venne ad aprire, e rimase paralizzata nel vedere l’immagine che le si parò di fronte.
 
-Cosa gli è successo? E perchè voi siete fuori dai letti? No, no, non voglio spiegazioni. Granger, lei è visibilmente scossa, venga dentro-.
 
Detto ciò, la donna e Hermione presero Ron e lo trascinarono dentro.
Quando anche Fred cercò di entrare, Madama Chiops lo congedò con un severo:”Tu non dovresti essere qui”.
Il ragazzo tentò di protestare, ma la donna gli chiuse il portone in faccia
 
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Angolo Autrice
Dopo anni di assenza, sono tornata, per vostra sfortuna! Volevo solo spiegareche ho messo l'OOC perchè ritengo sia necessario nelle Fremione.
P.S. In questa long verrà svelato il mistero del nomedell'autrice, come l'ha definitouna mia cara amica. Ciao Franci!
Isobel Mary Weasley

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Capitolo 2
*** Secondo anno ***


Al pennellino del mio mascara,
che finendomi nell'occhio mi ha fatto lacrimare fino alla morte
 
2.Secondo anno
 
 
 
La voce lo raggiunse durante l'ora di Trasfigurazione, un pettegolezzo passato di bocca in bocca.
 
-Hai sentito? L'amichetta di Potter è stata attaccata. Un'altra vittima da aggiungere all'elenco dell'Erede- gli disse Lee Jordan, poco prima che la professoressa McGranitt entrasse in classe.
 
-Silenzio! Tutti a posto- ordinò, dopo aver chiuso la porta con un movimento della bacchetta.
 
Era visibilmente scossa. Aveva gli occhi rossi e, mentre sfogliava gli appunti, le tremavano le mani.
Fred si guardò intorno, e notò che gli studenti erano pallidi, tesi.
Il ragazzo fece due più due.
La consapevolezza di ciò che era accaduto lo colpì più forte di un pugno nello stomaco.
Hermione era stata attaccata!
E se fosse morta?
Si maledì per averlo solo pensanto. L'avrebbe saputo se fosse morto qualcuno, no?
Eppure Lee non aveva precisato, e la McGranitt sembrava parecchio scossa... 
Decise di saltare la prossima lezione (Divinazione, una materia totalmente inutile) per andare in Infermeria.
 
-Ehi, Freddie, qualcosa non va?- sussurrò George per non farsi sentire dall'insegnante.
 
-No, niente- mentì.
 
-Sicuro? Hai una faccia...- disse.

"Ma da che pulpito..." pensò Fred. Il gemello aveva, infatti, il viso bianchissimo e sudato.
 
-In effetti, ho parecchio mal di pancia. Dovrei dirlo alla McGranitt, secondo te?-.
 
-Di sicuro ti manda in Infermeria. Adesso potrebbe esplodere l'aula e lei non se ne accorgerebbe-.
 
Sollevò la mano e attesi che la professoressa se ne accorga.
 
-Si, Weasley?- gli chiese la professoressa.
 
-Non mi sento molto bene. Posso andare in Infermeria?-.
 
-Oh... Sì, sì, certo...- rispose con aria distratta.
 
Si alzò e serpeggiò tra i banchi, tutti gli sguardi puntati su di lui.
Raggiunse lentamente la porta e, dopo essersi assicurato che si fosse richiusa alle sue spalle, prese a correre fina da Madama Chips.
Quando piombò nel locale, lei gli chiese cosa avesse, e lui le risposi frettolosamente.
La donna gli disse di sdraiarsi e di aspettare lì la fine dell'ora.
Cinque letti erano occupati da sagome immobili.
Raggiunse quello di Hermione e ci si sdraiò difianco.
 
-Ciao- disse.
 
-So che non puoi sentirmi, ma voglio parlarti comunque-.
 
Le raccontò del più e del meno, di tutti gli scherzi che lui e il suo gemello avevano fatto a Gazza e Piton, e così fece tutte le volte che andò a trovarla dopo l'accaduto.
Non sapeva perchè lo facesse, ma si sentiva in qualche modo legato a quella ragazzina.
 
Quando seppe che l'avevano curata, era al settimo cielo.
Si sentiva come se potesse volare, come se potesse alzarsi da terra e andare a toccare il cielo.
Decise che non avrebbe provocato il professor Piton, quel giorno.
 
La vide correre in Sala Grande all'ora di cena e, a metà strada, voltarsi verso di lui.
Il ragazzo capì, dal suo sguardo, che qualcosa tra di loro era cambiato.
Che c'è, Weasley?, sembravano dire i suoi occhi, ma c'era una sfumatura strana, come se stesse cercando di metabolizzare una notizia incredibile.
Possibile che... ricordasse?
Scacciò l'idea scuotendo la testa e ritornò a parlare con Lee e George.
 
 
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Angolo autrice
Un grazie alle sei che l'hanno inserita tra le seguite:
-FedeHP
-FredxHermionelove
-LucyWriites
-Ninfadora Black
-Phoenix Quill
-Rose_of_the_abyss
-Weasley_is_the_way
 
E due grazie alle tre che hanno recensito :)
 
Grifona Fremiona: Grazie, tesoro! Spero solo di non essere sfociata nel banale, con una fic del genere! Alcuni capitoli non mi convincono, ma andando verso la fine si fanno pù belli (soprattutto il sesto :)). Metterò un capitolo ogni 4/5 giorni, ma con le vacanze di mezzo, non so quanto sarò costante.
 
LuciWriites: Grazie mille :) E mia sorella che mi diceva: "Non fare una ff del genere, sfoci nel ridicolo!". E io sai che le dico? Tiè!
 
Phoenix Quill: Oddio, grazie! Per l'aggiornamento penso che farò ogni 4/5 giorni.

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Capitolo 3
*** Terzo anno ***


Dedicata a mia sorella,
che in questo momento mi ha detto che avrei fatto meglio a lasciar perdere,
e a Rosmary,
che è gentilissima e che mi piacerebbe sentrle dire “Ma va' a ciapa' i rat!”
 
Terzo anno
 
 
-Hey, Hermione, vieni di qua!-.
 
La ragazza vide Fred Weasley apparire da dietro un arazzo, e infilò velocemente la piccola catenina sotto il maglione.
 
-Che c'è, Weasley?- chiese, stremata.
 
-Volevo farti vedere una cosa-.
 
-E il tuo gemello dov'è?-.
 
-E io che cosa ne so? Siamo uguali, ma non siamo la stessa persona! Comunque- aggiunse ammicando. -è di me che sei innamorata...-.
 
La Grifona arrossì. Le sue parole erano completamente vere.
Sì, prorio quel giovanotto dalla chioma rossa e l'aria ribelle le aveva rubato il cuore.
Se n'era accorta circa alcuni mesi fa, e da allora riusciva a pensare solo ed unicamente a lui.
Probabilmente era per il fatto che lui era stato con lei mentre era pietrificata, ma non riusciva a spiegarsi perchè riuscisse a ricordare o perchè si sentisse così solo con lui, e non con Harry e Ron, che le avevano fatto visita spesso.
 
-Va bene, vengo-.
 
-Il mio fascino colpisce ancora! Puoi anche recuperare il tutto con quel ciondolino che hai al collo, comunque-.
 
Portò le mani al petto. Come ha fatto a scoprirlo?
 
Come leggendole nel pensiero, il ragazzo disse:-Dovresti stare più attenta quando entri in sala comune dopo le lezioni, potresti essertene dimenticata...-.
 
-Allora, cosa devi farmi vedere?- chiese velocemente la ragazza, cercando di cambiare argomento.
 
-Una stanza pazzesca- rispose Fred, facendola passare per l'arazzo. -Cioè, a me non piace per niente, ma ti farebbe impazzire. È alla fine del corridoio-.
 
I due Grifondoro percorsero il buio tunnel in silenzio.
Dopo quelle che parevano ore, scorsero una debole luce tremolante giungere dal fondo della galleria.
Hermione iniziò a correre, stufa di quell'oscurità così opprimente, e si ritrovò in una piccola stanzetta circolare, carica di libri, i cui titoli vertevano da "Come curare il vaiolo di drago" a "Le più grandi infestazioni di spettri della Gran Bretagna".[1]
La luce tremolante che avevano visto nel corridoio era prodotta da torce sparse per la stanza.
 
-Come hai fatto a scoprirlo?- chiese Hermione, stupefatta.
 
-Mappa del Malandrino. Non c'era mai interessata, perchè non portava fuori dal castello, ma sono comunque andato a vederla qualche mese fa. Era un po' che volevo mostrartela- disse in tono di scusa, -ma non riuscivo mai a trovarti!-.
 
-Oh, ma è fantastico!- esclamò la ragazza, riempiendosi le braccia di quanti più libri potesse.
 
-Aspetta- disse quando le cadde l'occhio sull'orologio, -è tardissimo! Devo andare! Devo andare!-.
 
E così dicendo corse fuori dalla stanza, facendo cadere qualche pesante tomo.
 
***
-Lezioni interessanti oggi, Hermione?- chiese Fred ammiccandole e lanciandole un grande libro in grembo.
 
La ragazza arrossì violentemente, e tornò a posare lo sguardo sulla pergamena fitta di rune che avrebbe dovuto tradurre.
 
-Ma di cosa sta parlando?- chiese uno stupefatto Harry Potter ad un ancora più sorpreso Ron Weasley.
 
-Non le capisce nessuno, le donne...- rispose il rosso con l'aria di un uomo vissuto.
 
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Angolo Autrice
Devo ringraziare la cara Rosmary per avermi concesso di usare la sua stanza [1] usata nella fanfiction “E’ tutta colpa del Contratto”  (a parer mio fantastica, come tutte le sue altre storie).
Vorrei sentirle dire Ma va' a ciapa' i rat! (letteralmente, “Vai ad acchiapare i ratti)
perchè vorrebbe dire che è milanese, come me, e non perchè sono masochista e vorrei che mi mandasse a quel paese :3
 
Un grazie alle 12 che mi seguono:
-FedeHP;
-FredxHermionelove;
-Hana_Weasley;
-Laura_Potter;
-LucyWriites;
-MaximumRideStormo;
-Meta Weasley;
-Ninfadora Black;
-Phoenix Quill;
-Rose_of_the_abyss;
-serenapizzimenti;
-Weasley_is_the_way;
 
a Laura Potter che l'ha messa tra
le ricordate;
 
a hermionegranger18 che l'ha messa
tra le preferite.
 
E due grazie a chi l'ha recensita!
 
Pizza_al_formaggio:
Be', ma così è più melodrammatico :) E poi è colpa del marscara se ha cambiato la sua rotta, mica mia!
 
 
Phoenix Quill:
Grazie mille :) Mi spiace, ma per due settimane non potrò aggiornare :( Comunque le tue recensioni mi fanno molto piacere, considerato che tu e Rosmary siete le "ambasciatrici" delle Fremione.
 
 
Hana_Weasley:
 
Grazie mille! Mi spiace deluderti, ma non potrò aggiornare per due settimane :( Però, quando tornerò al computer, mi farò perdonare e recensirò la tua fic!
 

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Capitolo 4
*** Quarto anno ***


Tra questo e il prossimo capitolo si può inserire lo spin-off "E l'infinito è aperto", che potete trovare qui.


 
A mia cugina Gaia,
che si sta lentamente “Potterizzando”.
 
Quarto anno


Stupido, stupido, Ronald.
Quell'unica frase era il pensiero fisso di Hermione da quando si era rintanata nel suo dormitorio.
Stupido, stupido, Ronald.
Era sdraiata nel suo letto completamente vestita, con ancora le scarpe ai piedi, le coperte tirate su a coprirle la testa.
Era corsa li pensando di poter piangere le sue lacrime in silenzio, ma loro non erano venute.
Aveva sentito Calì e Lavanda rientrare, chiaccherando frivolamente di quanto fossero fighi i ragazzi di Beauxbatones che avevano raccattato le sorelle Patil.

-Ma hai visto la Granger?- trillò Calì.

-Certamente! Mi ha rubato la ribalta, quella ragazzina! E pensare che ci ho messo tanto a scegliere questo vestito!- rispose Lavanda.

-E come avrà fatto a raccattare Krum?- riprese Calì.

-Un filtro, di sicuro- sentenziò Lavanda.

-Hai ragione, altrimenti come avrebbe fatto una racchia come lei ad essere invitata da uno come lui?- ridacchiò Calì, prima di distendersi.

Se Hermione fosse stato un altro tipo di ragazza, si sarebbe messa a piangere. Invece lei tenne duro, e quando le sentì ronfare, iniziò a sussurrare una serie di epiteti babbani poco lusinghieri verso le due.
Intorno all'una decise di alzarsi e andare in sala comune a leggere.
Stupido, stupido, Ronald.
Quel pensiero continuava a tormentarla anche mentre cercava di concentrarsi sui microscopici caratteri del tomo di Antiche Rune.
Era così ben nascosta che le due figure ridacchianti che entrarono dopo pochi minuti non si accorsero di lei. Mentre salivano le scale che portavano ai rispettivi dormitori scorse una folta chioma rossa.
Weasley.

-Che cosa fa una donzella a quest'ora della notte seduta tutta sola?-.

Una voce alle sue spalle la fece sobbalzare. Non le servì nemmeno voltarsi per capire a chi apparteneva quella voce; l'avrebbe riconosciuta tra mille.

-Che c'è, Weasley?- chiese, sulla difensiva.

-Fred, prego. Non mi piace essere chiamato Weasley- rispose lui, andandosi a sedere difronte a Hermione e abbassandole il librone da davanti alla faccia.

-Non sei George?- la ragazza era sorpresa, perchè era convinta che il ragazzo entrato poco prima di lui fosse, appunto, Fred in compagnia di Angelina.

-A quanto pare, no- rispose lui, irritato.

-Che ha combinato il mio stupido fratello, adesso?- continuò il ragazzo.

-Come fai a sapere che c'entra Ronald?- domandò Hermione.

-Quando sei arrabbiata lui ha sempre qualcosa a che fare con la faccenda- disse risoluto.

-Perspicace!- rispose la ragazza, ridendo.

Gli raccontò velocemente ciò che era accaduto, e lui rimase silenzioso, prima di domandare:-Ti va di ballare?-.

-Qui? Ma non c'è la musica!- la ragazza era parecchio sorpresa.

-Ce la inventiamo- rispose Fred, e, senza lasciarle tempo di rispondere, la tirò a se, facendola cozzare con il suo petto.

La prese per i fianchi e la ragazza appoggiò il volto al suo petto, allaciando le mani attorno al suo collo.
Volteggiarono lentamente per la stanza, indisturbati.
La ragazza sentiva che il suo cuore poteva scoppiare da un momento all'altro. Si chiese se anche il ragazzo potesse sentirlo e, come aspettandosi una risposta, alzò il suo sguardo in cerca di quello di Fred.
Ciò che accadde dopo successe in meno d'un secondo.
Le labbra del ragazzo scattarono repentine su quelle di Hermione e, veloci com'erano arrivate, scomparvero.
Lei credette di essere perduta.
Lui si sentì, finalmente, ritrovato.
A quel piccolo bacio seguirono molti altri, che, invece di saziarli, fecero fremere gli stomaci dei due ragazzi.
Grazie mille, Ronald.

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Angolo Autrice
Buon salve a tutti!
Sono ancora scossa per la grandezza del libro di algebra. Si lavora duro, quest’anno, ragazzi! Gli esami di terza media non sono uno scherzo, e quindi penso che non aggiornerò molto frequentemente :(
Le parti in grassetto le ho tratte da “A herat full of love” di Les Miserables.
Una recensioncina non mi farebbe dispiacere! Magari anche quattro... (If you know what I mean...)
Se non recensite, vi mando a casa l’Ispettore Javert, e lui picchia duro!
Un grazie alle tredici che mi seguono; alla ragazza che l'ha messa tra le ricordate; alla ragazza che l'ha messatra le preferite.
E due grazie a chi recensisce!

PhoenixQuill:
Quanta dolcezza :) Mi si sono cariati i denti e mi è venuto il diabete per colpa di tutto questo zucchero! Ma certo che non la lascio perdere, ma aspetto la tua cosa bella ;)
P.S. I miei genitori mi hanno insegnato a dire solo la verità ù.ù

FredxHermionelove:
Non la lascio perdere! Oramai ho deciso, e nulla mi farà cambiare idea e mi distrarrà dall'obbiettivo! Uh, guarda, uno scoiattolo! *Insegue lo scoiattolo come fanno i cani*
Ok, basta.

Pizza_al_formaggio:
Ciao bimba ribelle! è tanto dolce :3:3
La tua opinione la sò, la bandierina è verde :)
Dai, ti voglio bene!

Rosmary:
Grazie mille per la recensione, mi fa molto piacere da parte tua.
I tuoi consigli mi sono stati molto utili, e cercherò di migliorarla appena torno a Milano.

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Capitolo 5
*** Quinto anno ***


All'estate,

che assieme al caldo si è portata via la mia ispirazione.

 

Quinto anno

 

 

Era finito uno degli ultimi incontri dell'ES prima delle feste di Natale, e Hermione era rimasta nella Stanza delle Necessità per pulire.

O meglio, aveva cercato di pulire, ma era stata poi interrotta da un rosso di sua conoscenza.

Ora erano ambedue stesi sul pavimento a chiacchierare del più e del meno, alternando momenti di chiacchiericcio a momenti di silenzio.

Questa volta fu turno del ragazzo a spezzare la quiete tra i due.

 

-Granger?- sussurrò Fred.

 

-Che c'è, Weasley?- chiese lei.

 

Sul viso del ragazzo comparve un sorriso. Per lei era una specie di rito, rispondere così quando il ragazzo la chiamava o, più semplicemente, la guardava.

 

-Come chiameremo nostro figlio?-.

 

Fu turno della ragazza a sorridere. Parlando con Fred Weasley era comune sentirsi porre domande del genere, che lasciavano tutti stupefatti, tranne il Prefetto Perfetto Hermione Granger.

 

-Mary, come mia nonna [1]- rispose tranquilla la Grifona.

 

-E io che pensavo di chiamarla Isobel[2], come la mia cugina preferita- contobattè il ragazzo.

 

-La cugina Isobel? E come mai non ne ho mai sentito parlare?- disse maliziosamente Hermione.

 

-Probabilmente perchè non esiste, e me la sono inventata quando avevo cinque anni e Georgie era stato sequestrato da zia Muriel. Sai, mi sentivo terribilmente solo- concluse, ridendo.

 

-Isobel Mary Weasley. Suona molto bene- asserì Hermione, girandosi verso di lui. Non si stupì minimamente di trovare quei suoi occhi così azzurri che la scrutavano, peggio dei radar all'aereoporto.

 

Calò di nuovo silenzio tra i due, che però fu di nuovo interrotto dal rosso.

 

-Guarda che ti ho preso- disse orgoglioso, porgendo un pacchetto rettangolare alla riccia.

 

La ragazza lo aprì, trovandosi poi davanti il retro di uno specchietto.

 

Belua desiderat anima tua [3] diceva un'iscrizione che percorreva tutto il perimetro della cornice. La sua poca conoscenza di latino le permise di capire che significava qualcosa di simile a "Mostro chi il tuo cuore desidera". Lo voltò, e, come aveva previsto, al posto del suo viso, trovò riflesso quello di Fred.

 

-Ti mostra colui o colei che ami. L'ho capito subito, quando ho visto riflesso il tuo volto invece che il mio-.

 

Quella velata dichiarazione fece sobbalzare il cuore di Hermione.

 

La ragazza trattenne il fiato, prima di domandare un debole:-Tu mi ami?-.

 

-Pensavo fosse ovvio- rispose lui, un'espressione stupita stampata in volto.

 

-Dai, dimmi chi vedi! Anche se penso di conoscere la risposta...- continuò malizioso.

 

-Be', io vedo un ragazzo, estremamente bello, dai capelli rossi, gli occhi azzurri e il viso coperto di lentiggini...-.

 

-Sei innamorata di Bill? Questa me la paga!- disse, alzandosi e fingendo di prendere a pugni qualcuno.

 

-Ma che dici!- rispose Hermione ridendo. -Sono innamorata di te, stupido!-.

 

Detto ciò, si alzò in punta di piedi, gli dette un passionale bacio sulle labbra e uscì dalla stanza, camminando come Lavanda Brown, con tanto di mano sul fianco.

 

-Ho una strana voglia di entrare in uno sgabuzzino...- cinguettò, copiando il tono che la compagna usava sempre, prima di scomparire dietro alla grande porta di legno.

 

Il ragazzo la seguì, e ciò che accadde dopo è un segreto tra Hermione, Fred e lo sgabuzzino delle scope.

 

***

Per la ragazza fu un duro colpo vederlo sparire dalla finestra a cavallo di una scopa, solo un bigliettino lasciato come ultimo saluto.

 

"Tornerò, te lo prometto. F."

 

__________________________________________________________________________________

 

 

[1] Personaggio, o meglio, nome inventato da me.

[2] Personaggio inventato da me.

[3] La mia conoscenza del latino è pari solo a quella di Hermione per il Quidditch. Se trovate degli errori, per favore, riferitemelo, e io li correggerò.

 

Angolo autrice

E in questo capitolo è stato finalmente svelato il mistero del nome della scrittrice!

Sono terrorizzata dall'inizio della scuola!

Comunque per la storia non preoccupatevi, perchè avevo finito questa raccolta già a metà Luglio :)

E sono -3 capitoli alla fine!

Visto che mi è stato detto che leggendo la mia storia do l'idea di una persona seria, avviso che non è per niente così!

Vorrei anche chiedervi una cosa: io ho scritto questa storia  su Cory Monteith, che ha avuto molte visualizzazioni, ma neanche una recensione. Me ne fareste una piccina-picciò?

 

Un grazie a chi ha messo la storia tra le ricordate:

-ele3401;

-FedeHP;

-Fred_Bekendorf99

-FredxHermionelove;

-Hana_Weasley;

-Hermione00;

-HermioneGranger945;

-Laura_Potter;

-Lisetta_Moony;

-LucyWriites;

-lyllly;

-Mary5230;

-MaximumRideStormo;

-Meta Weasley;

-Ninfadora Black;

-Phoenix Quill;

-Rose_of_the_abyss;

-saraberti

-serenapizzimenti;

-Weasley_is_the_way;

 

un grazie alle 2 che l'anno messa tra le ricordate:

-Eljzabeth

-Laura_Potter

 

un grazie a chi l'ha messa tra le preferite:

- hermionegranger18;

-HermioneGranger945;

-Jennifer Daylerk;

 

E due a chi l'ha recensita!

 

Jennifer Daylerk:

 

Grazie mille :)
Non sai quanto faccia piacere ad uno scrittore ricevere una recensione positiva :)
Tutte le volte che apro la pagina sudo freddo dalla paura che sia una recensione rossa!

 

HermioneGranger945:

 

Oh, grazie :)
Molti mi avevano detto che la storia fosse bella, ma che fossi una brava scrittrice quasi nessuno!
Mi fai piangere :')

 

PhoenixQuill

 

No no :) I ragazzi erano di Beauxbatones (non mi ricordo come si scrive!), ma nel film hanno messo quelli di Durmstrang. Capita di confondersi, mi succede sempre :)
La cosa bella era il fatto che ti ho detto che eri un'ambasciatrice delle Fremione, come Rosmary, se ricordo bene.
Visto che hai recensito, non ti mando Javert a casa (che in realtà è Hugh Jackman), ma Marius (cioè Eddie Redmayne) :)
Viv la France!

 

Hanah_Weasley

Yuppy! La tua recensione è la quarta (penso... O forse la quarta è quella della bimba ribelle/mia sorella)!
Grazie mille, sei un tesoro, e non sai quanti viaggi mentali mi sono fatta io su questo capitolo!

 

Pizza_al_formaggio

 

Ciuaaa bimba ribelle!
Non tirare fuori scuse, metti sempre il positivo perchè ami la mia storia!

 

Hermione00

 

Oddio grazie! Spero siano tutte positive, però :)

 

 

Isobel Mary Weasley

 

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Capitolo 6
*** Sesto anno ***


Dedico questo capitolo a me stessa,

perchè anche coi compiti sono riuscita a pubblicare.

E a Hermione00,

che mi ha promesso una recensione a capitolo. Le sto aspettando!

 

Sesto anno

 

 

-...io, per esempio, sento odore di pergamena nuova, erba tagliata, e...-.

 

La ragazza si bloccò, e strinse convulsivamente il bigliettino nella sua mano.

"Stesso posto, stessa ora, tre giorni. F.", recitava. La destinataria oramai conosceva a memoria quel breve testo, perchè, dopo il loro primo incontro, lo aveva fortemente bramato.

... menta e arancia, avrebbe voluto proseguire, ma tutti avrebbero capito il suo amore per Fred Weasley.

La loro relazione, nonostante durasse da circa due anni, era ancora segreta.

Il primo biglietto glielo aveva passato quando era andata a visitare il loro negozio.

"Ci vediamo alla Stamberga Strillante, ventitrè e trenta, primo settembre. F."

Erano passati solo pochi giorni dal loro primo incontro, ma a Hermione parevano mesi, se non anni.

Il professor Lumacorno continuava imperterrito la sua spiegazione, incurante della tempesta di pensieri che tormentavano la ragazza.

 

-Tutto bene?- chiese Harry, sinceramente preoccupato.

 

-S-si- balbettò Hermione.

 

Alla fine della lezione si alzò velocemente, saltando il pranzo per dirigersi velocemente al suo dormitorio.

Aprì il baule e estrasse da un calzino il piccolo specchio, dono del suo amante.

La ragazza lo aveva stregato in modo che riuscisse a interagire con l'immagine, rimasta immutata dal giorno in cui lo aveva ricevuto.

 

-Granger- disse l'immagine, con tono robotico.

 

-Che c'è, Weasley?- disse, la voce spezzata dalle lacrime.

 

-Stesso posto, stessa ora. Tre giorni- recitò, prima di essere di nuovo infilato in un calzino e posato accuratamente sul fondo del baule.

 

***

I tre giorni passarono lentamente, e tutto ciò che lo specchio diceva era il testo del bigliettino di Fred.

 

-Mi presti il Mantello, Harry?- chiese alla vigilia dell'importante serata.

 

-Posso chiederti a che ti serve?- domandò lui.

 

-Be'... Sono indietro coi compiti...-.

 

-Indietro coi compiti la prima settimana di scuola?- s'impicciò Ron.

 

-Seguo più corsi di te, Ronald- rispose la ragazza acidamente.

 

-Va bene, te lo presto- rispose Harry velocemente, attento a evitare una litigata.

 

-Grazie- gli disse, lanciando un'altra occhiataccia a Ron e uscendo dalla Sala Grande.

 

***

Ben nascosta sotto quel sottile velo, la ragazza stette attenta a non farsi sentire da nessuno mentre camminava indisturbata verso il grande portone di quercia.

Mormorò solo un debole"Confundus", facendo dimenticare a Gazza di chiudere l'unica via d'uscita, e "Wingardium Leviosa", quando diresse un piccolo pezzetto di legno a premere sul nodo del tronco del Platano Picchiatore.

Camminò al buio, finchè non vide una debole luce provenire dall'uscita della galleria.

Una mano s'apprestò ad aiutarla a uscire, e la diresse alle labbra del proprietario.

In men che non si dica, tutti i vestiti erano sul pavimento, e i due ragazzi si ritrovarono stesi sul piccolo letto della Stamberga Strillante, già rotto in partenza, ma spezzato poi a metà dal loro ultimo passionale incontro.

Lo fecero due, tre volte, le pareti della stanza come unici testimoni del loro amore.

 

-Secondo te cosa penseranno gli abitanti di Hogsmeade?- chiese Fred, disteso tra le coperte calde del letto.

 

-Che dopo anni di quiete gli spettri siano tornati- rispose Hermione, sdraiata al suo fianco, prima di addormentarsi.

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Angolo autrice

So che questo capitolo è incentrato solo su Hermione, ma erano anni che volevo farne uno, e questo calzava a pennello!

Spero vi piaccia, e ne mancano solo 2 alla fine.

Aggiungo anche che mi piacerebbe fare pubblicità alla mia storia, che trovate qui.

È una storia vera, nella sezione drammatica. Vorrei che la leggeste :3

E ci tengo ad aggiungere che le recensioni non mi fanno schifo!

Grazie alle 24 che hanno messo la mia storia tra le seguite:

-Caroline_Weasley;

-crivevale;

-ele3401;

-FedeHP;

-Fred_Bekendorf99

-FredxHermionelove;

-Hana_Weasley;

-Hermione00;

-HermioneGranger945;

-Inathia Len ;

-Laura_Potter;

-Lisetta_Moony;

-LucyWriites;

-lyllly;

-Mary5230;

-MaximumRideStormo;

-Meta Weasley;

-niky25;

-Ninfadora Black;

-Phoenix Quill;

-Rose_of_the_abyss;

-saraberti;

-serenapizzimenti;

-Weasley_is_the_way;

 

un grazie alle 2 che l'anno messa tra le ricordate:

-Eljzabeth;

-Fly Away From Here;

-Laura_Potter;

 

un grazie a chi l'ha messa tra le preferite:

- hermionegranger18;

-HermioneGranger945;

-Jennifer Daylerk;

 

E due a chi ha recensito!

 

Fly away from here:

 

Uh, grazie, che cosa dolce :)

Phoenix Quill:

 

Uh, sospettavo di aver fatto qualche errore, perché l' ho pubblicato stamattina prima di andare a scuola. Comunque grazie mille :)

 

Pizza_al_formaggio:

 

Lo so che si capisce cosa fanno nello sgabuzzino...
Caccole.

 

Jennifer Daylerk:

 

Aaaaw, grazie :')

Che cosa dolce, ho dovuto aggiungere fluff nella descrizione :)

 

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Capitolo 7
*** Settimo Anno ***


A questo capitolo può essere collegato lo spin-off  "Human nature", che potete trovare qui.


Questo capitolo partecipa al contest Fremione is the way indetto da Santa Vio da Petralcina


 

Autore: Isobel Mary Weasley

Titolo: Che c'è Weasley? Capitolo sette 

Rating: giallo

Genere: Sentimentale, Drammatico, Angst

A Cory Monteith,

perchè, anche se non c'entra niente, con la sua morte ha segnato la mia vita

 

Settimo anno

 

 

La fresca brezza settembrina scompigliava i capelli dei due amanti abbracciati in mezzo alla folla. Le scarpe sprofondavano nell'erba appena tagliata e le croccanti foglie gialle incominciavano a cadere, facendo da sottofondo al romantico momento e alla dolce musica.

-Hermione?-

-Che c'è, Weasley?- chiese la ragazza.

-Ci andiamo a sedere?- domandò il rosso.

 

Fred e Hermione volteggiavano sulla pista da quasi un'ora, noncuranti della miriade di sguardi puntati su di loro. Avevano deciso di farla finita con la storia della "relazione segreta", uscendo così allo scoperto. Tutti avevano accettato la notizia di buon grado, tranne Ron e Angelina, che aveva una cotta per il gemello Weasley da tempo immemore. La sfuriata che aveva fatto appena venuta a conoscenza della faccenda era stata colossale, e c'erano volute ore per calmarla. A Ron, invece, era bastato dire che era tutta “Natura Umana”.

-E dare modo a tua zia Muriel di fare altri commenti sulle mie "caviglie secche"? No grazie!- rispose Hermione, scuotendo vigorosamente il capo e ridacchiando sotto i baffi. Quella donna aveva una presenza di spirito micidiale!

-Allora... Che ne diresti di una replica di quelle piacevolissime sere alla Stamberga Strillante?- chiese Fred malizioso.

La strinse a se e le lasciò un dolce bacio sulle labbra, di quelli che si vedono nei film, con le persone attorno che applaudono e i fuochi d'artificio in cielo. Peccato che niente di tutto ciò accadde. Genitori, amici e parenti continuavano a girare sul prato, troppo impegnati ad ammirare Fleur e Bill, mentre la ragazza si limitò a sorridere e dirigersi verso la Tana.

***

-Promettimi una cosa- disse all'improvviso il rosso, comodamente sdraiato tra le leggere lenzuola del suo letto.

Dei piccoli fuocherelli lampeggiavano in dei barattoli di vetro, al posto delle candele, e illuminavano il buio quel poco che bastava per potersi vedere in viso.

-Cioè?- chiese la bruna, accoccolata al suo fianco. Non era coperta, perchè il corpo del ragazzo emanava quel poco di calore che le serviva.

-Non morire- continuò il ragazzo.

Hermione si sentì il cuore sotto i piedi. Non poteva promettergli il falso, perchè ciò in cui stava per mettersi in mezzo era troppo rischioso, ma non voleva nemmeno lasciarlo nel tormento, nell'angosia e nella paura. Dannazione!

-Fred, non posso...- rispose lei, cercando una via di fuga dalla sua lotta interna.

-Promettilo!- la interruppe rabbiosamente Fred, stringendole forte il polso.

Solo una volta l'aveva visto così, e aveva sperato che non accadesse mai più. Occhi dilatati, narici frementi, viso rosso e un'espressione da pazzo che avrebbe fatto paura anche a Lord Voldemort.

-Fred, mi fai male!- gli gridò, cercando di distaccarsi dal suo corpo e da quella morsa infernale.

Vedendo che il ragazzo non dava segni di cedimento, urlò le due parole fatali: -LO PROMETTO!-.

-Ed ora è meglio scendere, si chiederanno dove siamo finiti- continuò, raccattando i vestiti da terra e rinfilandoseli alla bell'e meglio, per poi dirigersi verso lo specchio e sistemarsi i capelli.

***

Non morire.
Curioso, è l'unica cosa a cui Hermione riuscì a pensare vedendo il suo corpo disteso lì, tra polvere e calcinacci, lo spettro dell'ultima risata ancora impresso sul volto. Non riusciva a fare e dire niente, fino a che la consapevolezza si fece strada in lei come una fiammella su un foglio di carta. Prima la piccola strisciolina infuocata passò attraverso la sua anima, insinuandosi nel cervello, per poi divampare nella certezza più assoluta.
Era morto.
Si fiondò su di lui, il corpo scosso da violenti tremiti, ondate di emozioni contrastanti a travolgerla. Rabbia, tristezza, sete. Sete di riaverlo li con lei, sete di risentire la sua risata, sete di riappoggiare le labbra calde sulle sue. Le lacrime non tardarono a scendere copiosamente, rigando il volto e placando la sua sete.

-Non morire. NON MORIRE!- urlò.

Sapeva che non c'era niente da fare, ma la speranza è sempre l'ultima a morire. Strano, perchè Fred era la sua speranza, il suo faro nella nebbia, ed era stato il primo a morire. Prese a tempestargli il petto di pugni, in attesa di una reazione. Frasi e parole sconnesse iniziarono a uscirle dalle labbra, capendo che non era più possibile tornare indietro.

Due braccia forti la sollevarono e la portarono in una piccola rientranza del corridoio. Un terribile urlo scaturì dalle labbra della ragazza, che scalciava e graffiava per venire liberate. Due gelide labbra catturarono le sue, ponendo fine al disperato grido.

-È morto, Hermione. Non può tornare indietro-.

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Angolo Autrice

Un ultimo capitolo ci separa dalla fine di questo strazio.
Non prendetemi male, ho odiato la morte di Fred, ma non avrei saputo come continuare la storia senza la sua morte.
Ho dedicato questo capitolo a Cory perchè tutte le volte che muore qualcuno, io penso a lui.
La ripetizione della parola "morte" voluta.
By the way, 2 RECENSIONI LO SCORSO CAPITOLO. Non vomito se recensite! (In effetti, non vomito nemmeno se mi spingo due dita in gola :3)

Mi farebbe anche piacere se passaste a leggere questa Fremione, questa fic su Ragazzo da parete, questa lettera a Cory e questa mia storia drammatica :)

Isobel Mary Weasley

Grazie alle 28 che hanno messo la mia storia tra le seguite, un grazie alle 4 che l'anno messa tra le ricordate, un grazie alle 4 che l'hanno messa tra le preferite:

E due a chi ha recensito!

Fly Away From Here: Scusami, ma ho veramente un calo d'ispirazione ç_ç Hermione è in lacrime perché vorrebbe che lo specchio le dicesse, ma vorrebbe anche che fosse veramente Fred a dirle quelle parole. Contorto, no?

Hermione00: E io non posso dirti niente, ma ci sarà un ribasso e poi un rialzo. Interpretalo come vuoi :)

 

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Capitolo 8
*** Epilogo - Cinque anni dopo ***


A questo capitolo può essere collegato lo spin-off  "I'm not gonna teach him how to dance with you", che potete trovare qui.



 

La dedico a tutti,

a chi ha seguito, ha recensito o ha letto silenziosamente.

Grazie, grazie di cuore.

Epilogo

Cinque anni dopo

 

7 maggio 2004

 

Sarebbe stato un matrimonio impeccabile. Fiori perfetti, addobi perfetti, vestiti perfetti. Tutto perfetto. Tutto, tranne lo sposo.

La ragazza camminò lentamente lungo la navata della chiesa, il volto irriconoscibile sotto gli spessi strati di trucco, che coprivano anche la sua anima.

Mentre camminava sorretta dal padre, sorrideva agli ospiti. Un sorriso finto, che nascondeva rancore e ripensamento e che dadicava a Bill e Fleur, con la piccola Victorie; a Cho e Dudley, una coppia impensabile ma perfetta; a Harry e Ginny, che avevano avuto il loro bramato "felici e contenti" con Teddy Lupin; a...

Il suo cuore fece un balzo. Quella somiglianza la stava uccidendo, ma lui non era Fred, era suo gemello George, quello gentile, quello coi piedi per terra, quello senza un orecchio, quello che non l'amava.

Raggiunse Ron all'altare, e donò anche a lui un sorriso, ma tirato, finto.

La cerimonia volò in un balenò, e lo sguardo della ragazza era catturato dagli addobbi rosso e oro, degni di un matrimonio di Grifoni, ma che le facevano piangere il cuore.

Dannazione, perchè aveva scelto quei colori troppo simili ai suoi capelli, troppo simili a lui.

Arrivò il momento dei voti, e quando fu il suo turno, lo sguardo veleggiò sulla sala fino al grande portone d'ebano. La ragazza chiuse gli occhi, ritrovandosi poi in un altro mondo, dove lui sarebbe potuto entrare e urlare di fermare il matrimonio, chiedendole la mano. Avrebbe certamente accettato. Ma non poteva accadere, perchè era morto, come non aveva mancato a farglielo notare l'uomo che stavi per sposare, l'uomo per cui, in fondo, provavi odio, perchè occupava il suo posto.

Aprì gli occhi e lo guardò in faccia, mentre una lacrima iniziava a scendere lungo il volto, lasciandosi dietro una riga bianca che faceva contrasto agli strati di trucco scuro. L'espressione radiosa e sorridente di Ron aveva lasciato spazio ad una preoccupata e vacillante, mentre una solitaria goccia di sudore scendeva dalla tempia e gli attraversava il viso.

 

-Sì- rispose Hermione debolmente, mentre nella sala scoppiavano urli entusiasti e increduli.

 

Meno di dodici ore dopo erano nella stanza d'albergo, a Parigi.

La ragazza sapeva di dover concedersi al suo marito, consumare il matrimonio, ma non ci riusciva.

Sapeva di sporco, di male.

Si lasciò spogliare lentamente e condurre al letto.

Ciò che venne dopo non fu minimamente comparabile alle notti di passione con Fred. Aveva provato solo dolore, e si chiedeva come una creatura potesse nascere da ciò.

Si rigirò nel letto, mentre lacrime solitarie iniziavano a rigarle il volto. Ron era un bravo marito, che la amava, ma che sapeva di non essere ricambiato. Si accontentava dell'affetto, e Hermione si sentiva subdola e cattiva, privandogli dell'amore che qualunque altra donna avrebbe potuto dargli.

Ma non lei. Lei non sarebbe più stata capace di amare, il suo cuore era di pietra.

 

***

4 aprile 2005

 

Il bambino, o meglio, la bambina, si fece attendere.

Con due settimane di ritardo e un lungo travaglio, uscì poi dall'utero della madre perfettamente sviluppata e grossa.

Aveva dei ciuffetti rossi e splendidi occhi azzurri, e quando gliela misero in braccio, le donò una familiare espressione furbesca. Pesava circa quattro chili, ed era incredibile il modo in cui somigliasse di più allo zio che al padre e alla madre. Pareva una fotocopia.
Vedendo quei profondi occhi blu e quel ghigno felice, capì che amare era ancora possibile.

 

-Come vuoi chiamarla?- le chiese colui che da quasi un anno era suo marito.

 

-Isobel Mary- disse lei con un tono che non ammetteva repliche.

 

Quando le permisero di tornare a casa, si diresse direttamente verso un cassetto chiuso a chiave della scrivania di mogano.

Lo aprì, e sotto strati di lettere, scartoffie e aggeggi insignificanti trovò l'oggetto che cercava.

Un piccolo specchietto di metallo sporco ricoperto di scritte latine e graffi. Lo girò, e un tuffo al cuore seguì la sorpresa di ritrovarsi davanti il suo ex, o meglio, defunto, fidanzato.

 

-Hermione?- chiamò l'immagine, con la stessa voce robotica e arrugginita che lo contraddistingueva.

 

La donna avrebbe comodamente potuto modificarla in meglio, ma ormai vi era affezionata.

 

-Che c'è, Weasley?- domandò la ragazza, mentre le lacrime iniziavano a coprirle il viso.

 

-C'è che ti amo-.

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Angolo autrice

Voglio ringraziare tutti, i lettori silenziosi, quelli che mi seguivano e quelli che recensivano. Grazie a chi rideva, piangeva o urlava con me, che condivideva la mia gioia e il mio dolore. Grazie a chi ha sopportato i capitoli cortissimi e le lunghe attese. Grazie ai bellissimi messaggi privati che ricevevo. Grazie, perchè mi avete fatto sentire come una regina.

Grazie di cuore,

Isobel Mary Weasley

 

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