Il coraggio di sognare

di Dream_On
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** from Italy to London ***
Capitolo 2: *** un frappuccino? ***
Capitolo 3: *** I can't understan her ***
Capitolo 4: *** Same mistakes ***
Capitolo 5: *** Non ti lascio ***
Capitolo 6: *** Isn't she lovely? ***
Capitolo 7: *** Nightmare ***
Capitolo 8: *** don't make this any harder ***
Capitolo 9: *** My life is here with you ***
Capitolo 10: *** letter to you ***
Capitolo 11: *** Halloween ***
Capitolo 12: *** I'm half a heart without you ***
Capitolo 13: *** ATTENZIONEE!!! ***



Capitolo 1
*** from Italy to London ***


“Ok, è tutto pronto, non dovrebbe mancare nulla.” Dissi chiudendo la valigia, mentre una leggera lacrima cominciava a solcarmi il viso.
“Sicura di aver preso tutto Gin?” Disse Ellie, con la voce rotta.
“Si, credo, anzi spero di si...” Dissi perlustrando la camera per vedere se avevo dimenticato qualcosa. “Violaaa, dove ti sei cacciata, aiutami a portare le valige giù per favore, io ed Ellie non ci riusciamo da sole...”
Ellie e Viola erano le mie migliori amiche e non sopportavo l'idea di abbandonarle, ma dovevo seguire il mio sogno, dovevo seguire il mio cuore...
“Arrivooooo, calmati cazzo, vai a Londra, non in Kazakistan!” L'ironia di Viola era una sua caratteristica, e le volevo bene per questo, sapeva sempre essere se stessa e non si faceva mai problemi a dirti la verità anche se brutta e cruda. Ellie invece era diversa, lei era imprevedibile, conosco anche lei dalla prima superiore e ci siamo affezionate fin da subito, ogni tanto mi faceva spaventare saltandomi addosso e schiacciandomi le guance con le mani per poi lasciarmi un bacio sulla gota.
“Puttanaa, quanto cazzo pesano?!” Ecco quasi dimenticavo, Viola non è mai stata la finezza in persona e spesso mi faceva scompisciare dalle risate, per le frasi con cui se ne veniva fuori.
“Sai com'è, Viola, vado a vivere a Londra, ho dovuto svuotare tutta la camera, ora sbrigati che è tardi!” Dissi urlando, non accorgendomi di aver svegliato il capo: MIA MAMMA!

“Ginevraaa, ma cosa fai alle tre di notte girovagando per casa con le valige?! Parti tra 12 ore, piuttosto torna a dormire che domani è una giornata pesante per tutti!” Aah, la mia mamma sapeva sempre farmi tornare con i piedi per terra, alla pura e orribile realtà.
“SI mamma, SI, ora torno a letto, tranquilla” Le dissi, lasciandole un bacio sulla guancia.

 

“Ok, io non riesco a dormire, sono troppo agitata, ragazze ci guardiamo un film??”
“Mhh?! Veramente noi stiamo dormendo...” dissero in coro Ellie e Viola, che erano venute a dormire a casa mia durante la mia ultima notte in Italia, ma certo io non credevo volessero realmente dormire...
“PERFETTOO, COSA GUARDIAMO??” Dissi convinta scrollandogli le coperte di dosso.
“Come non detto, dai guardiamo Step Up 4, vi va?” disse Ellie non troppo entusiasta...

Così facendo, dopo dieci minuti dormivano tutti, si tutti, tranne me che ero ancora sveglia, che giravo per casa come una psicopatica dopo aver bevuto 50 Redbull.

 

DRIIIIINNNN

La sveglia delle 7.00 suonava, ed io ero ancora in uno stato pietoso, che giravo per casa, così quando finalmente suonò la sveglia, mi catapultai addosso alle mie amiche che per lo spavento sussultarono.

“FORZAAAAA, stamattina dobbiamo fare parecchie cose!” Dissi io con un'euforia tutta mia.
Effettivamente, dovevamo solamente andare a salutare tutti i parenti, gli amici, e a sistemare le ultime cose prima della partenza, ed era già fin troppo tardi, non ho mai amato le cose fatte di fretta, anzi, ho sempre preferito fare tutto con moolta calma e tranquillità, e non avrei certo cambiato abitudini durante le mie ultime ora in Italia...
Così, tutta felice corsi a fare colazione, a lavarmi e a vestirmi, dopodiché presi il primo autobus e con calma andai a dare gli ultimi saluti ai nonni e agli zii e infine, la cosa più straziante, a tutti i miei amici, che non avrei visto per chissà quanto tempo.





#NOTA Ciao a tutti! Sono nuova e questa è la mia prima storia, spero vi piaccia e scusate se i capitoli sono corti ma preferisco dividere bene gli avvenimenti... Aggiornerò il prima possibile... Baci Rachele :)

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Capitolo 2
*** un frappuccino? ***


Il momento era arrivato, tutti piangevano, ed io non sapevo cosa fare, così mi lasciai andare e scoppiai in lacrime, e dopo aver abbracciato tutti, salii in macchina e andai... Destinazione: Aeroporto, in macchina stavo in mezzo tenendo una mano ad Ellie ed una a Viola, che mi avrebbero accompagnata fino all'imbarco.
Dopo qualche ora di ritardo in cui non feci altro che piangere e abbracciare mamma, papà, fratello e amiche, l'aereo partì, e con lui tutti i ricordi brutti che lasciavo in Italia, quelli belli mi avrebbero fatto compagnia per sempre.
Arrivata in aeroporto a Londra, presi il primo bus, in quanto i taxi sono sempre stati troppo cari e mi diressi verso l'abitazione...

“42, Wheeine Street, ecco a lei signorina, e buona giornata” Disse l'autista fermandosi davanti ad un bellissimo edificio tipicamente inglese. Scesa, presi tutte le mie valige e suonai il campanello, per risparmiare sarei stata in un appartamento con delle ragazze della mia età che frequentavano l'università a Londra.
“Ciao! Tu devi essere Ginevra, noi siamo Allison e Amber, entra pure!” Disse la ragazza, che aveva dei strani capelli... Verdi, ommioddio sono veramente verdi, mentre Amber si, Amber li aveva viola! Wohoo, speriamo siano anche simpatiche oltre che originali!
Entrata in casa, mi hanno mostrato la stanza e abbiamo chiacchierato per qualche ora, e devo dire che sono davvero simpatiche e divertenti! Improvvisamente, mi viene in mente di guardare il telefono e, avevo 24 chiamate perse dalla mamma e 36 di Ellie e Viola. CAZZO mi sono dimenticata di chiamare in Italia per avvisare che il viaggio era andato bene e che ero arrivata a casa!

“Scusate un momento, devo chiamare casa e avvisare che sto bene, arrivo subito”
“Certo, tranquilla, intanto ordiniamo le pizze come la vuoi?” mi disse dolcemente Allison
“SIIII pizzaaa” quel poco tempo che ero stata in casa avevo già capito che Amber amava mangiare.
“Margherita, grazie mille” Dissi sollevata di mangiare la pizza, ero preoccupata sul cibo qui a Londra, voglio dire, quello italiano non lo batte nessuno!
Dopo aver avvisato tutti che stavo bene ed era andato tutto per il meglio andai a fare una doccia calda, a Londra faceva molto freddo, nonostante fosse solo il 15 settembre. La pizza era buonissima e, alle nove di sera crollai nel letto, il giorno dopo avrei dovuto fare molte cose!

La mattina dopo alle 9.00 ero già sveglia, l'obiettivo del giorno era trovare un lavoro, seppur sfigato, un lavoro che mi desse dei soldi per iscrivermi ad un corso avanzato di fotografia e giornalismo e pagare l'affitto mensile e le spese di gestione della casa che condividevo con Amber e Allison...
Incredibilmente, dopo solo 3 ore di ricerca mi presero come cameriera in un bar in stile irlandese, la cosa mi mandò immediatamente con il pensiero a quel tenero ragazzo irlandese, che con quelle guance rosse aveva contribuito a fregarmi il cuore... Oh dimenticavo, si chiama Niall Horan e lui e i suoi 4 strampalati amici, tenevano il mio cuore in ostaggio ormai da ben 3 anni e mezzo... Erano appunto quasi quattro anni che sognavo di vivere in questa magnifica, allegra ma allo stesso tempo malinconica Londra, e si, una parte del mio sogno si stava avverando, l'altra non l'ho mai svelata a nessuno se non alle mie migliori amiche e la svelerò agli altri solo quando e se si avvererà... In qualsiasi caso, avrei iniziato a lavorare al “Dinner” il giorno dopo dalle 12.00 alle 20.00. Così tutta entusiasta corsi a fare la spesa, stasera avrei cucinato qualcosa di tipicamente italiano alle mie due nuove amiche, e dopo sarei andata dalla parrucchiera per dare una ridimensionata anche al mio look, anche se sapevo che li avrei solamente spuntati, non avevo il coraggio di fare cose drastiche, il massimo che avevo fatto ai miei tanto amati/odiati capelli era un sostegno biologico per renderli ricci, li odiavo i miei statici capelli lisci...
Arrivata a casa abbracciai le due ragazze dai capelli viola e verdi e mi fiondai in cucina a cucinare le mie mitiche lasagne... Ok sto esagerando le avrò preparate massimo tre volte ma mi erano uscite buone!
La serata procedette tranquilla, Amber e Allison divorarono le lasagne e decisero che stasera mi avrebbero portato in un discobar nei dintorni, in un quartiere abbastanza In di Londra, la cosa che non gli avevo detto era che se ne sarebbero presto pentite in quanto ho bevevo parecchio quando uscivo, ma vabeh poco importa...

Arrivate nel locale, mi presentarono dei loro amici, molto carini e simpatici, e ci sedemmo ad un tavolo, dove incominciarono a portare cocktail su cocktail e ovviamente io non mi facevo tanto pregare da quei bei bicchieri e nel giro di 15 minuti ne bevvi 5, così vista la mia pietosa condizione dopo qualche ora tornammo a casa, e io passai tutta la notte a vomitare con Amber dietro che mi teneva i capelli.

La mattina seguente ancora stordita dalla terribile nottata decisi di andare a prendere una boccata d'aria in centro prima del lavoro, e passai davanti a Starbucks, così curiosa di assaggiare questo mitico frappuccino, entrai e ne presi uno; dopo aver pagato sentii il cellulare squillare e cominciai a frugare nella borsa alla ricerca di quell'aggeggio; “Ma dove cazzo è fi...” Non feci in tempo a finire la frase che mi scontrai con un ragazzo rovesciandogli addosso tutto il mio frappuccino.
“Eii, va tutto bene? Perdonami andavo di fretta e non ti ho vista” disse dolcemente quel ragazzo,
“Ma stai scherzando spero?! scusami tu cercavo il mio telefono nella borsa e non ti ho proprio visto, guardati sei tutto sporco ora, davvero perdonami, vieni ti porto a casa mia, ti fai una doccia e ti do io qualche vestito, ne ho un po' da uomo che uso io a stare in casa... Sono mortificata davvero, comunque io sono Ginevra” Dissi io con quasi le lacrime addoso alzando alla fine della frase leggermente la testa...
“Ma va tr...” Non lo feci finire la frase che mi gettai addosso a lui abbracciandolo.
“OMMIODDIO Sei tu, dio sono tre anni che aspetto questo momento, sei proprio tu Harry!”
“AHAHAHAHAHA, si sono io in carne ed ossa, piacere Ginevra, ti va di fare due passi, e magari di prendere un nuovo frappuccino?”
“Mmh, facciamo così, adesso tu torni a casa e ti dai una sistemata, io anche e poi vado al lavoro... E facciamo finta di niente... Se ci rincontreremo, beh allora usciremo insieme... Cosa ne dici?!”
“Wow, misteriosa la ragazza, non ero mai stato rifiutato in questi ultimi tre anni, ma va bene, ci sto miss sonomisteriosa”
“AHAHA, a presto allora...”



#NOTA
salve di nuovo, ho cambiato il nome della protagonista perché non mi piaceva l'idea di darle il mio stesso nome... Non l'ho riletta perché non l'avrei più aggiornata altrimenti... spero non ci siano troppi errori.
Come vedrete, colpo di scena, spero vi piaccia, al prossimo aggiornamento e se vi va... RECENSITE!
Baci baci gossip girl AHAHA no dai a presto :)

 

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Capitolo 3
*** I can't understan her ***


HARRY

Wow, quella ragazza è davvero strana, prima mi salta addosso poi in un certo senso mi rifuta... Le alternative sono due: O è un'instabile mentale fuggita a Londra da un istituto di igiene mentale italiano, oppure non lo so... Giusto, così ho solo un'alternativa, e spero di sbagliarmi... Voglio dire ha incontrato il suo idolo che le chiede di uscire e lei se ne viene fuori con una frase che potrebbe impedirle di rivedermi... Bah, però devo dire che mi attrae questa cosa, di solito è tutto così facile, basta guardarle in faccia per farle svenire ai miei piedi, questa volta invece è diverso... fa la misteriosa e mi piace, però chissà se la rivedrò ancora... Beh se la dovessi rincontrare di sicuro non me la farei sfuggire un'altra volta...
“Che cazzo dici Harry, hai la ragazza, e credo che tu stia pensando ad alta voce, e devo dire che mi fai paura... Di chi parli?!” Disse zayn che dalla cucina aveva sentito tutti i miei strani discorsi ed era accorso per vedere se i problemi di igiene mentali non li avessi io.
“OH, niente, niente...”
“EDDAIII” -disse dandomi una gomitata.- “WHAT'S HAPPENING?!”
“AHAHAHAHAHA, niente una ragazza che ho visto da Starbucks... Mi ha rovesciato il frappuccino addosso, si è scusata e quando mi ha riconosciuto mi è saltata in braccio e quando le ho chiesto di uscire a fare due passi mi ha risposto che saremmo usciti insieme solo se ci saremmo rivisti per caso... TU DIMMI COME STA MESSA QUELLA!!” dissi senza prendere fiato.
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA Tu sei matto Harry! Hai la ragazza che ti frega di una fan squilibrata?!”
“La verità è che quella squilibrata mi affascina...”
“Massi, vedrai che passa” Disse Mr. Malik ridendo.
“Se vaffanculo Zayn, vaffanculo!” dissi alzandomi dal divano snervato dalla conversazione.
Una volta salito di sopra andai in bagno e poi in camera, dove chiusi la finestra del balcone e mi sdraiai sul letto a chiamare Taylor, la mia ragazza, così, per passare il tempo e non pensare alla misteriosa.

“Pronto amore?” Disse con la sua voce stridula.
“Ciao, come stai?”
“Bene, tu? Quando ci vediamo??”
“Boh, dai vieni da me ora, ci guardiamo un film e magari mangiamo una pizza ti va?”
“Certoo amoree”
“Bene, a tra poco Tay”
“Ciaoo occhioni”
Mi chiamava sempre così diceva che ho degli occhi magnetici e favolosi, chissà cosa ne pensava Gin... Un momento, da quando la chiamo Gin?!

“Potatoes, stai ancora pensando ad alta voce” disse Zayn, probabilmente, passando da camera mia.
“Hai rotto la minchia Zayn, tu non ascoltarmi!”
“Lo farei, se tu non mi avessi chiuso sul balcone, coglione apri!!!”
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA GODOOO, eri fuori a fumare?!” Dissi continuando a non aprire.
“SI cazzo, e fa freddo, apri!”
“ciao ciao Malik,goditi la bella giornata all'aperto, io vado a farmi una doccia” e così feci lasciandolo fuori al freddo.
“DAIII HO FREDDO APRIMI!” disse urlando ma io ormai ero andato... “Come non detto, quando entro ti ammazzo”
Fatta la doccia decido di porre fine al supplizio di quel ragazzo, aprendo la finestra.
Zayn schizzò in casa e iniziò a prendermi a pugni, finché non arrivo Niall spaventato a dividerci.

“HEIIIII WAT'S HAPPENING POTATOES, ma siete scemi?!” Dice Niall correndo a dividerci.
“Quello stronzo mi ha chiuso fuori” urlò Zayn
“Questo perché mi ha sfottuto per Ginevra”
“Ma sei tu che dai i numeri per una ragazza che ti ha rovesciato un frappuccino addosso Harry” disse Zayn ridendo.
“WO WO WO PIANO RAGAZZI! Chi è Ginevra, che centra Starbucks OH SERIAMENTE SPIEGATEMI TUTTO. ORAA!” Disse Niall attirando l'attenzione di Louis e Liam che corsero in camera chiedendo anche loro delle spiegazioni.

 

“...E così se vi rivedrete uscirete?” Disse Liam ancora incredulo.
“SI ma io non so se la rivedrò mai...
“Abbi fede, amico, abbi fede” Urlò Louis saltandomi addosso.
“Già... devo solo avere fede... La rivedrò...
“Ma aspetta... E con Taylor cosa pensi di fare” disse Niall incredulo.
“Non lo so Niall, non lo so, adesso scusate vado a letto, notte”
“HARRY SONO LE 17.00!” disse Zayn ridendo.
“Hai capito?! BUONA NOTTE”
Piano piano uscirono tutti dalla stanza e io andai a letto con il telefonino cercando disperatamente su facebook una Ginevra con il suo grazioso volto... Ma nulla... così mi addormentai con la pagina di fb aperta...

 

 

GINEVRA.

“WOW, che coraggio che hai a rifiutarlo...” dissero in coro Amber e Allison dopo avergli spiegato tutto.
“Già.. Ma ho paura di non rivederlo... Ho tanta paura...” Dissi io sospirando e lasciandomi sfuggre una lacrima.




#NOTA
Saaalvee, vi piaceee?? recensite vi prego, anche una frase ma fatemi sapere cosa ne pensate! 
:) 

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Capitolo 4
*** Same mistakes ***


Era passato un mese da quel 16 settembre e di Harry, nemmeno la traccia e ormai, cominciavo a credere che non l'avrei mai più rivisto e che mi ero persa un occasione più unica che rara. Al concerto alla 02 Arena di Londra mancavano sei mesi e io avevo già il biglietto.

Comunque, io lavoravo ancora al Dinner e da due giorni avevo iniziato il corso di fotografia e giornalismo presso un'università nei paraggi, al mattino andavo a scuola e al pomeriggio al lavoro e di notte ovviamente, invece di dormire studiavo. Le mie giornate erano molto intense e ora mi stavo preparando per tornare al lavoro.

“Amber, Allison, io vado al lavoro ci vediamo stasera, porto io qualcosa da mangiare non state a preparare nulla, vi stupirò!”
“Bah, va bene cara la mia italiana”

Al lavoro il solito, i clienti mi trattavano come una serva e non ce n'era uno che si comportasse in maniera educata niente da fare...
“un caffè macchiato al tavolo per il mio ragazzo, ora” Mi disse una ragazza mentre ero girata di spalle ad asciugare le ultime tazzine lavate.
“Oh, si subito, a che tavolo?”
“Tavolo 5, e muoviti o non te lo pago”
“Si si subito”
Purtroppo non potevo rispondere o avrei rischiato il posto, quindi abbassavo semplicemente la testa e ubbidivo agli ordini...
“Ecco il suo caffè signore” Dissi una volta arrivata al tavolo con il vassoio in mano
“OH, Grazie mi...” Non finì la frase e riabbassò di scatto la testa, lasciandomi a bocca aperta. Era proprio lui, era Harry, ed era qui con la sua ragazza. Triste chinai la testa e andai
“Beh, perché quegli sguardi tra voi due?! Mi stai forse nascondendo qualcosa Harry” Disse con la sua stupida vocina Taylor.
“N.. NO ma va che dici?!” -Disse lui bevendo tutto di un botto il caffè- “Vado a pagare piccola, arrivo subito”.
“OK, fai veloce”
Alla cassa mi guardò e mi disse sottovoce:
Che ci fai tu qui?, Finalmente ti rivedo”
“Ci lavoro Harry, io qui ci lavoro, e non fare il tenero che sei qui con la tua ragazza, non ti importa nulla di me, e ora se non ti dispiace io vado” dissi chiamando il mio capo per dirgli di andare alla cassa da Harry, non avevo voglia di parlargli ancora e il mio turno era finito.
“NO ASPETTA...”
“CIAO HARRY, NON HO NULLA DA DIRTI” Così uscii dal bar e mi diressi verso una pizzeria a prendere delle pizze per Amber e Allison, io non avevo fame.
Arrivata a casa, poggiai il cibo sul tavolo e andai a letto, non avrei studiato nulla, volevo solo ascoltare la musica e piangere. Misi la mia canzone preferita a palla, Moments e iniziai a piangere, finché, tutta bagnata dalle lacrime, non mi addormentai.

 

HARRY

“Hey, Tay, andiamo, devo parlarti” Dissi tornando al tavolo a prenderla
“Ok, Harry, ma non farmi preoccupare ti prego...
Non ce la facevo più, dovevo essere sincero con lei e con me stesso, Gin non era come tutte le altre non le interessano i miei soldi o mi avrebbe detto subito di si quando le ho chiesto di uscire e io non voglio farmela sfuggire, no, non posso...
“Vaffanculo, Harry, non ci posso credere, mi stai lasciando per una fan! Tu sei matto, te ne pentirai, ma sarà troppo tardi, credimi!” Disse furiosa dandomi uno schiaffo sulla faccia...
“Scusami, non mi va di prenderti in giro, cerca di capire!”
“Non cerco di capire niente! Da quanto va avanti questa storia?”
“L'ho conosciuta un mese fa, ma poi non l'ho più rivista, fino ad ora, e ho paura di essermi innamorato di lei... Non ho fatto che pensare a lei in questo mese, perdonami”
“SEI UNO STRONZO” e via, un altro schiaffo, poi scappò via piangendo...
Mi dispiaceva, io le volevo bene, si ma come amica...
Disperato, iniziai a girare per tutta Londra, suonando a tutti i campanelli alla ricerca di Gin, girai per tutta la notte e mi insultarono in tutte le lingue minacciandomi di chiamare la polizia ma io dovevo trovarla...

“TOC-TOC”
“MA CHI MINCHIA E' CHE SUONA A QUEST ORA?! ORA LO UCCIDO!”- CHI CAZZO SEI?”
“Scusa, so che sono le 4 del mattino ma ho bisogno di chiederti una cosa...”
“Chi cazzo sei? Che vuoi? MUOVITI A PARLARE O CHIAMO LA POLIZIA” Disse una ragazza dai capelli verdi... Improvvisamente sentii qualcuno urlare e chiedere chi fosse alla porta. Era lei, era Gin, avevo riconosciuto la voce, sono sicuro
“E' LEI, E' GIN! TI PREGO FAMMI ENTRARE”- dissi urlando
“MA CHE VUOI?!”
“TI PREGO, DEVO VEDERE GINEVRAA” credo mi abbia sentito strillare perché scese e venne davanti alla porta con una faccia assonnata...
“COME CAVOLO SAI DOVE ABITO 1 E 2 COSA CI FAI QUI ALLE 4 DEL MATTINO?!” urlò come se nemmeno fosse stanca.
“Infatti non lo so, ho girato per Londra tutta notte, dovevo parlarti, e finalmente ti ho trovata!” Dissi, quando una lacrima cominciò a rigarmi il viso
“Non è il momento, hai la ragazza, buona fortuna, ciao” sbraitò chiudendomi la porta in faccia.
Non mi sarei arreso, così mi sdraiai sui gradini davanti alla sua casa, e mi addormentai...
Il mattino seguente, alle 10 finalmente qualcuno aprì la porta e cacciò un urlo per lo spavento, MIODDIO QUELLA HA I CAPELLI VIOLA ma solo Ginevra è normale in sta casa?!
“CHI CAVOLO SEI E COSA CI FAI DAVANTI ALLA PORTA DI CASA MIA?!?” urlò terrorizzata
“Scusa, mi chiamo Harry, ho suonato oggi alle 4 di notte e mi hanno respinto, ma io devo assolutamente parlare con Ginevra, ti prego, fammi entrare a parlare con lei” Dissi tremando dal freddo.
“Che tenero che sei, certo vieni ti do una coperta stai gelando, io sono Amber comunque”
“Grazie mille, piacere”
“Sta ancora dormendo, vieni ti do una coperta, e ti faccio salire”
“Grazie, sei gentilissima”
“Figurati, ecco, questa è la sua camera tra poco si sveglierà, se nel frattempo vuoi sederti su quella poltrona, le farà piacere vederti, ho capito chi sei...” Disse bisbigliando e lasciandosi scappare un sorriso.
“Va benissimo. Speriamo” dissi con un sorriso ebete stampato in faccia.
“Va bene io vado allora” e così fece, uscì dalla camera e chiuse la porta.
Io mi misi sul suo letto e la guardai per qualche minuto, era così bella anche quando dormiva, aveva il viso rilassato, non era teso, non aveva smorfie, era senza trucco ed era più bella, era lei, era semplicemente lei, senza ricami, senza fronzoli, e mi faceva impazzire... L'avevo fissata a lungo, così piano piano mi alzai e mi sedetti di nuovo sulla poltrona vicino alla porta.

Improvvisamente si svegliò, piano piano aprì un occhio, poi l'altro, ancora non mi aveva notato, poi cacciò un urlo, e balzò in piedi...

“AAAAAH, CHE CI FAI TU QUI? CHI TI HA FATTO ENTRARE? AIUTOOO”
“Hey, hey calma, mi ha fatto entrare qualche ora fa Amber, sono stato fuori a dormire, sui gradini davanti alla porta e quando ha aperto la porta mi ha visto, le ho detto che volevo parlarti ma che non mi avevi fatto entrare, così mi ha fatto salire e mi ha dato una coperta perché tremavo...”
“La uccido, la uccido quella ragazza, che vuoi tu?”deluso abbassai la testa e iniziai a parlare...
“Mi dispiace disturbarti, ma in questo mese non ho fatto che pensare a te, e ieri, quando ti ho vista, il mio cuore ha ripreso a battere, ma io ero li con Taylor e ho rovinato tutto, mi dispiace...”
“Appunto hai rovinato tutto”
“Già...” -una lacrima cominciava a scendere, e piano piano anche una seconda, e una terza...-
“Sai, io volevo davvero uscire con te, ma poi ieri quando ti ho visto con lei sono stata malissimo, mi è preso un colpo, io ho aspettato tre anni questo momento e ieri, me lo sono vista fuggire, ho visto il mio sogno svanire...”
“Gin, ieri io l'ho lasciata, le ho detto che c'era un'altra”
“E allora che vuoi da me?! Vai da lei e non rompere!”
“Sei tu, Ginevra, io voglio uscire con te, quando mi hai abbracciata, ho provato una sensazione nuova, era come se i miei muscoli cominciassero a rilassarsi, le mia testa si rilassava, il mio cuore batteva più forte che mai, ho avuto come la sensazione di svenire, in quel momento...”
“Oh...” disse cominciando a piangere
“Ho capito, ho rovinato tutto, vado, buona fortuna piccola, ti voglio bene” E le diedi un bacio sulla guancia, poi feci per uscire dalla stanza...
“No, aspetta...”
“Si...”
“Forse possiamo provarci, magari non è poi tutto rovinato...”
In quel momento mi sentii sollevato, le corsi incontro e la presi in braccio, la abbracciai per qualche minuto poi le diedi la mano e insieme andammo a scuola...

 

 

#NOTA
ecco a voi il quarto capitolo, spero vi piaccia, ma nessuno ha ancora recensito... FORZAAAAA a presto Baci :)

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Capitolo 5
*** Non ti lascio ***


 

Insieme andammo a scuola, e arrivati di fronte all'entrata, feci per salutare Harry ma lui mi prese per un braccio e mi fermò.
“Dove credi di andare scusa?!”
“Sai, sono una ragazza normale, vado a scuola, frequento il corso di fotografia, e non dovrei fare tardi...”
“Lo so, ma non vorrai sparire così, voglio dire, hai detto che ci avremmo provato, a uscire, chiaro”
“Ok, va bene, quando?”
“Cosa ne dici di oggi alle 14?”
“Oh non posso, lavoro al Dinner, fino alle 20”
“Ah ok, passo da te alle 8.30 allora, a dopo”

Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che aveva già girato l'angolo, ma dove andiamo? Devo mangiare o mangiamo fuori? Bah...
Senza pensarci su troppo entrai a scuola e mi sedetti a un banco qualsiasi.
“Piacere, io Sono Giada” Vidi una ragazza sorridente, coi capelli corti neri, tendermi la mano
“Oh, ciao! Io mi chiamo Ginevra” risposi sorridendole
“Anche tu il corso di fotografia?
“Si, amo la fotografia...”
“Anche io! Di dove sei?”
“Italia, sono qui solo da un mese, tu sei inglese?”
“Si sente dall'accento, è molto buffo, comunque si io sono di Cambridge”
“Wow”
“Già, ma credo sia molto meglio l'Italia dal punto di vista del clima”
“Solo quello, ti assicuro che qui è tutto molto più bello”
“Hey, stasera do una festa a casa mia, ti va di venire?”
“Oh stasera dovevo uscire con un amico...”
“Porta anche lui, più siamo meglio è, ti lascio il mio numero, ecco” Disse sorridendo e dandomi un biglietto con scritto il suo numero di cellulare.
“Grazie mille! C'è qualche problema se con noi due dovessero venire altri quattro amici?”
“No, assolutamente, va benissimo!”
“Perfetto allora! Dove abiti?”
“40, Frankee Street, iniziamo alle 9”
“Ok perfetto!”
La conversazione si fermò, quando improvvisamente, suonò la campana delle 11. Ebbene si, avevamo parlato per due ore... Però era simpatica! Andava tutto troppo bene, mi trovavo bene con tutti in città. Beh molto meglio, pensai tra me e me.

Uscita dal cancello della scuola, presi l'mp3 e iniziai ad ascoltare la musica mentre mi incamminavo a casa. Quasi davanti al portone di casa mia mi bloccai e vidi che c'era Harry davanti, seduto sugli scalini con il viso tra le mani.
“Hey, ti sei forse affezionato agli scalini di casa mia?”
“Mh.” disse alzando gli occhi spaesato “AHAHA no, veramente ti stavo aspettando”
“Giura? Pensavo ti fossi davvero affezionato ai gradini”
“AHAHA, no dai volevo vederti e parlarti”
“Dimmi” Si alzò e mi diede la mano. Erano le 11.15
“Adesso, andiamo a farci un giro in città, mangiamo qualcosa, poi ti porto al lavoro e sto al bar a farti compagnia tutto il giorno, e stasera, quando hai finito, usciamo”
“Oh, appunto... Ecco per stasera...”
“Non vorrai rifiutare?!”
“No, no tranquillo, solo che cambio un po' i piani... Una mia compagna di scuola mi ha invitato ad una festa che da a casa sua e le ho detto che sarei andata con degli amici...”
“E con chi scusa?!”
“Cretino, con te e i tuoi quattro strampalati amici”
“GLI HAI DETTO CHE ANDAVANO A CASA SUA I ONE DIRECTION?! MA SEI SCEMA?!”
“No, ma va, gli ho solo detto con dei miei amici, non gli ho detto chi eravate”
“Aah menomale, mi hai fatto spaventare... Comunque a me va bene, aspetta che mando un messaggio a Lou”
“Fantastico”
“Andiamo allora a farci sto giro intanto?”
“Ah già, si certo andiamo, dopotutto, te l'avevo promesso”
Sorridenti come non mai ci avviammo verso la sua macchina dove, mi aprì la portiera.
“Prego, ma cherie”
“AHAHA, tu sei matto Harry” chiuse la portiera e fece il giro dell'auto poi si sedette al posto del guidatore
“Perché” mormorò “Nessuno ti aveva mai aperto una portiera prima?”
“Non voglio dire questo, intendo, stai uscendo con una come me, tu sei famoso, ti conoscono tutti, io sono solo una fan...” Dissi abbassando lentamente la testa.
“Non dire quella parola”
“Quale scusa?” poi improvvisamente mi venne un lampo “Ah scusa, non ricordavo”
In quanto directioner, sapevo benissimo che odiava la parola “famoso”...
“Tranquilla, e comunque tu non sei solo una fan”
“E cosa sarei?” Mormorai tenendo la testa bassa a fissare le mie Vans blu e viola.
“Una rovescia-frappuccini” Disse ridendo
“Ahahahaha, giusto, ma non ho fatto apposta”
“ahahaha, lo so”
“Ehh allora” Dissi dandogli una gomitata “Mi offendo”
“No, ti prego” ridacchiò “Siamo arrivati piccola”
“Come mi hai chiamato?” Non rispose, scese dall'auto, fece il giro, riaprì la portiera e mi diede la mano.
“Grazie” riuscii solo a dire “Dove siamo?”
“Sorpresa”
Non eravamo in centro, ma in una strania isolata in mezzo ai campi, ero piuttosto preoccupata. “Voglio farti vedere un posto” Disse prendendomi in braccio.
“Ma che fai?!”
“Ti porto in braccio piccola”
Mi aveva chiamata piccola. Di nuovo. Il mio cuore perse un colpo, il mio stomaco prese a rivoltarsi su se stesso. Ero in braccio a lui, a Harry Styles, si ma non a quello che ogni sera sale su un palco diverso, quello che la stampa vuole far credere che sia, ma quello vero, quel ragazzo semplice, fresco, spontaneo e stupido che ho sempre desiderato conoscere...
Continuò la strada in mezzo ai campi tenendomi in braccio, era la sensazione più bella al mondo. Improvvisamente mi appoggiò a terra.
“Eccoci, siamo arrivati” disse dolcemente avvicinandosi pericolosamente a me
“Dove siamo?”
“E' il mio posto preferito, sei la prima che porto, penso tu sia l'unica che possa campirmi”
“Wow, è bellissimo, anche a casa mia, in Italia, c'è un posto simile, più o meno dietro il mio giardino, mi rifugiavo sempre lì quando ero triste, in qualche modo, mi tornava il buon umore”
“Lo sapevo, lo stesso è per me qui, e sei l'unica, credimi, che possa capirmi, voglio dire chiunque mi avrebbe preso per un pazzo”
“Già... Ci dicono di essere noi stessi, ma quando poi lo facciamo, sono subito pronti a giudicarci”
“Vedi, questo lo dimostra, non sei solo una fan, sei molto di più!” Disse con una strana luce negli occhi. Arrossii e sperai con tutta me stessa che non se ne fosse accorto. “Anche il fatto che tu arrossisca lo dimostra, boh sei diversa da tutte le altre”
“In che senso?” Dissi con un filo di voce.
“Sei una bomba, sei un concentrato di spontaneità, timidezza e allegria, sei tutto ciò che un ragazzo possa desiderare” Mormorò avvicinandosi sempre più a me fino a trovarsi a qualche centimetro dalle mie labbra, fece per sfiorarle con le sue ma io misi la mia mano in mezzo e lo bloccai. Mi guardò stupito.
“Ehm... è tardi, devo andare al lavoro” dissi riprendendo a camminare verso la macchina.
“Ma non abbiamo nemmeno mangiato...” Disse con un filo di tristezza.
“Mangeremo qualcosa al bar...” Dissi prendendolo per il braccio e trascinandolo
“Okay, okay va bene” si fermò di colpo “Però, ti porto ancora in groppa, dai salta su”
“Ahaha, va bene.”
Insieme andammo al bar dove iniziai a lavorare come tutti i giorni, si ma con una persona speciale a farmi compagnia, non con un ragazzo qualunque ma con Harry Styles! Con lui al mio fianco, le ore passarono velocemente e alle 8 mi accompagnò a casa e si sedette sul divano
“Vado un attimo a farmi una doccia” dissi sorridendogli
“Va bene, grazie”
“Grazie di cosa?”
“Di avermi sorriso, mi piace tantissimo. Ti prego, sorridi sempre, sei bellissima”
“Ohw, grazie...” Arossii e abbassai la testa girandomi e dirigendomi verso il bagno
Entrai in doccia e mi rilassai sotto il getto di acqua calda, velocemente esco dal box, mi attorciglio una salvietta addosso e tranquillamente esco dal bagno andando verso la camera.
“Cazzo, i vestiti, li ho scordati in bagno” imprecai tornando in bagno, mi misi slip e reggiseno e in intimo tornai nuovamente in camera.
“OMMIODDIO, CHE CI FAI TU QUI?!”
“Volevo vedere camera tua... Ma ho visto molto di più” Mi disse accennando con la faccia al mio corpo mezzo nudo.
“Scemo, esci di qui che mi vesto”
“Dai, ormai ti ho vista, ti aiuto a scegliere il vestito se ti va” sogghignò
“Okay”
“Bene, da dove iniziamo?” Disse ridendo
“Prima di tutto guardami in faccia, non ho gli occhi sul reggiseno sai?!”
Arrossì cercando di nascondersi il viso tra le mani
“Scusami, è solo che sei così tremendamente bella” Disse avvicinandosi sempre di più a me. L'istinto era quello di spostarmi dal suo corpo che si avvicinava piano piano al mio, ma era come se mi avessero incollato i piedi a terra, non riuscivo a spostarmi, continuavo solamente a guardarlo negli occhi desiderosa di un contatto. Delicatamente mi mise un braccio dietro alla schiena e mi avvicinò al suo corpo, facendoli combaciare, istintivamente io, appoggiai la testa sul suo petto, e sentii il suo cuore battere forte, almeno quanto il mio; con l'altra mano mi prese delicatamente il viso e lo avvicinò al suo sfiorandomi le labbra con le sue, lentamente iniziò a muoverle sulle mie, ed io invece di staccarmi, risposi al bacio e presi il suo viso tra le mie mani, accarezzandolo con una dolcezza che nemmeno io sapevo di avere. Schiusi le labbra e lo guardai negli occhi sorridendo.
“Sei bellissima” Mormorò
“Anche tu, abbracciami Harry, abbracciami ti prego” La mia pancia nuda sfiorò leggermente il suo petto, coperto da una semplice maglia bianca facendo combaciare perfettamente i due corpi, era una sensazione splendida, mi rilassava, in quel momento non pensavo ad altro, le mie ginocchia tremavano e avrei voluto che quel momento durasse per l'eternità, ma l'orologio mi riportò drasticamente sulla terra fermandosi
“E' tardi, devo vestirmi tra un'ora dobbiamo essere da Giada, e dobbiamo passare anche dagli altri”
“Giusto” Disse deluso staccandosi dal mio corpo e aprendo il mio armadio. “Io direi questo vestito, penso ti stia bene”
“E' il mio preferito, va bene” Era un vestito blu notte , morbido e senza spalline, lungo fino alle ginocchia, mi piaceva tantissimo. Lo indossai e presi un paio di Converse bianche e me le misi ai piedi
“AHH mi fai impazzire Gin” Disse ridendo
“Stanno così male?! Odio le ballerine, e i tacchi mi rifiuto di metterli”
“Noo, stai benissimo, adoro il vestito con le converse, è semplice ma elegante, in fondo hai solo diciannove anni”
“Grazie” Dissi prendendo una pochette blu e porgendo una mano ad Harry “Andiamo?”
“Certo ma cherie”
Insieme andammo a casa sua, dove mi presentò a Niall, Zayn, Liam e Louis, non credetti ai miei occhi, l'istinto era quello di saltargli addosso, ma resistetti, cercando di mantenere quel poco di femminilità che mi rimaneva.
“Hey! Piacere io sono Niall” Mi disse dandomi un bacio sulla guancia.
“Lo so, Niall, io vi adoro seriamente”
Scoppiarono tutti in una fragorosa risata “Che carina che sei” Aggiunse Zayn abbracciandomi
“Ciao, io sono Liam”
“E io Louis, ma credo sia inutile dirlo, tu devi essere Gin vero?” Nel frattempo Niall era corso in cucina, a mangiare suppongo

“Si, come lo sapete?”
“Harry non fa che parlare di te da quando gli hai rovesciato addosso il frappuccino”
Urlò Niall dalla cucina facendo ridere tutti eccetto Harry che arrossì e si nascose il viso tra le mani
“Niall, t'ammazzo”

“Oooops” urlò Niall
“Tranquillo, Harry, non ha detto nulla di male...” dissi io accarezzandogli una guancia. Non rispose, ma alzò la testa e mi sorrise, e fece per avvicinarsi di nuovo a me, ma qualcosa ci interruppe, meglio qualcuno.
“Quindi? Andiamo o dobbiamo stare a guardarvi ancora per molto?!” Disse improvvisamente Louis cominciando a ridere
“Oh, giusto, la festa, si andiamo” Disse Harry grattandosi la testa “NIALL! MUOVITI CHE E' TARDI! Riprese.
“Calmo, calmo, che tu sei stato a fissare Gin fino ad adesso!”
“TU VUOI MORIRE, NIALL!” Urlò Harry avvicinandosi a lui. Tutti scoppiarono a ridere, stavolta anche Harry che fece uno scatto verso di me si avvicinò e mi prese in braccio e iniziando a girare per casa.
“Ma che fai?! AHAHAHAHA DAII METTIMII GIùù”
“MA CERTO, CHE NO, SEI MIAA”
“Oh per carità, ok sono tua ma mettimi giùù!!”
“Ok, Ok, ma voglio che me lo ridici!”
“Cosa?”
“Lo sai bene” disse poggiandomi a terra
“Oh, certo” sorrisi “Sono tua Harry, sono tua” dissi, abbassando la testa “Contaci” dissi sottovoce ma Harry mi sentì
“Che hai detto?!” Disse iniziando a farmi solletico e buttandomi sul divano.
“Mollamiii, sono vestita beneee, non voglio sporcarmi” dissi continuando a ridere
“Rimangiati. Quello. Che. Hai. Detto.” Disse smettendo di farmi il solletico
“MAAIII” scattai in piedi e cominciai a correre verso la porta di casa per uscire, feci cenno a Zayn, che capì e aprì la macchina facendomi salire. “Daii andiamo che è tardi ora” Annuirono e salirono in macchina
“Ma non ci stiamo tutti!” Urlò Harry, sconvolto.
“OH, giusto, per te c'è quella bici dietro alla macchina” Dissi ridendo come una matta
“Questa me la paghi Bianchi, me la paghi” disse accennando un sorriso
“Ooh come no tesoro, come no” sogghignai. La macchina partì e Harry prese a pedalare.
“Eccoci, siamo arrivati” sorrise Niall spegnendo la macchina, stasera guidava lui, era quello che beveva meno di tutti
“Voi entrate pure, io aspetto Harry” Dissi sorridendo
“Ok, va bene, come hai detto che si chiama la tua amica?” Disse Zayn
“Giada, ma credo vi riconoscerà e si impalerà chiedendosi cosa cazzo ci fa la band più figa di tutte alla sua festa” Cominciai a ridere
“AHAHAHAHA, va bene”
“Allora noi entriamo” Disse Liam dandomi un bacio sulla guancia. Mi immobilizzai, voglio dire, uno dei miei cantanti preferiti mi aveva appena dato un bacio sulla guancia!
“Hey, va tutto bene?” Disse Liam accarezzandomi una spalla
“OH, si, Liam Payne mi ha appena dato un bacio sulla guancia, ma si, va tutto bene” Dissi riprendendomi
“AHAHAHA, dai noi andiamo” rise Zayn dandomi anche lui un bacio sulla guancia.
“Ok, posso morire ora” mormorai quando ormai stavano andando. Mi appoggiai alla macchina e aspettai Harry.
“BIANCHIIIII” sentii qualcuno urlare. Poi lo vidi.
“Ma che urli?!” Dissi avvicinandomi a lui
“Volevo vedere il tuo viso”
“E non potevi aspettare di scendere dalla bici e venire qui come tutte le persone normali?” dissi abbracciandolo
“Hey, io non sono normale, io sono Harry Styles, bambola, inchinati ai miei piedi”
“Ma per favore” gli diedi un bacio sulla guancia e gli presi la mano “Dai entriamo”
Mi sorrise e ci avviammo verso l'entrata.
“Ciao Giada, lui è Harry, il mio amico di cui ti parlavo, in giro dovrebbero esserci anche gli altri” sgranò gli occhi
“L-lui è il tuo amico?” balbettò
“Si, lo conosci?”“Nooo, guarda è solo il cantante della mia band preferita, e che hai detto ci sono gli altri? Gli altri chi?”
“Niall, Zayn, Liam e Louis, gli altri quattro che ti dicevo”
“O cielo”
“Piacere, Giada” Disse Harry tendendole una mano sorridente, lei era ancora impalata.
“OH, c-c-ciao Harry” arrossì
“Beh, noi andiamo a ballare, se li vedi digli che sei Giada, sanno chi sei” Dissi dandole un bacio sulla guancia
“O-okay” disse non troppo convinta.
Presi per mano Harry e lo trascinai a ballare
“Tuo amico? Le hai parlato di me? Hey, spiegami”
“Con calma... Che dovevo dire scusa? E si, certo le ho detto che venivo con un mio amico, che c'é che non va?”
“No, niente, lascia perdere” Disse allontanandosi. Lo seguii
“Ma che ti prende Harry?”
“Niente, lasciami”
“No, non ti lascio, assolutamente”
“E spostati che ho sete”
“OO ma calmati, cazzo, te la prendi per così poco?!”
“Ahm e ti pare poco? Io ti bacio, mi faccio chissà quale film in testa e tu mi presenti come il tuo amico, senti lasciami andare”
“E pensi che i film io non me li sia fatti?! Sei il mio sogno, Harry, io aspetto questo momento da più di tre anni, non volevo affrettare le cose, avevo paura che a presentarti come il mio ragazzo tu ti fossi spaventato, e mi avresti piantata qui” dissi accarezzandogli il viso. Si fiondò su di me e mi baciò. Mi sentivo rilassata, ero la persona più felice di questo mondo. L'avevo quasi insultato e lui mi stava baciando.





#NOTA 
eccomiiii, ho aggiornato finalmente, spero vi sia piaciuto e vi prego, recensite! Ho bisogno di sapere cosa ne pensate"
UUUhh sabato aprono le prevendite per S. Sirooo chi di voi andrà?? IO DEVO AVERE QUEI BIGLIETTIIIIIII
*si strappa i capelli*
*urla per casa*

VABBEH A PRESTO SCIAOO BELIII <3

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Capitolo 6
*** Isn't she lovely? ***


“Scusami” disse staccandosi leggermente dalle mie labbra “Scusami, non volevo aggredirti” continuò baciandomi di nuovo
“Non preoccuparti, è tutto okay, sono qui per te” Dissi prendendo il suo viso tra le mani “Adesso andiamo a ballare” Continuai guardandolo negli occhi e sorridendogli

“Sei la migliore”
“Anche tu”
Insieme andammo a ballare, quando improvvisamente ci venne in mente di cercare gli altri quattro, erano due ore che non li vedevamo.
“Eccoli!” feci cenno ad Harry che continuava a fissarmi
“Oh, si certo, guarda Niall sta ridendo con Giada e gli altri tre si stanno scatenando, non disturbiamoli” Disse continuando a guardarmi
“Va bene!” Dissi notando sempre il suo sguardo “Ma che guardi Harry?, E' un'ora che mi fissi”
“Mmh?!” mugugnò “Oh si, scusami, è solo che sei così bella Gin, sei bellissima” Disse lui mettendo le braccia sulla mia schiena e abbracciandomi, istintivamente io poggiai la mia testa nell'incavo del suo collo rilassandomi, ballammo così per almeno mezz'ora poi, visto che mi stavo accoccolando su di lui proposi di andare a casa, erano le due d'altra parte.
“Hey, andiamo a casa che sono stanca?” Proposi guardandolo dritto negli occhi
“Ma io voglio stare ancora con te!” fece la faccia da cucciolo
“Anche io, stai a casa mia?”
“Sii, mi sembra un'ottima idea”
“Cazzo, ma a casa mia ci sono Amber e Allison!”
“Oh, vorrà dire che starai a casa mia!”
“Ma tu non vivi con Niall, Zayn, Liam e Louis?” Chiesi confusa
“OH, questo è quello che credono tutte le fan”
“Io sono una fan”
“Non più tesoro, tu sei mia”
“Ma non stiamo insieme”
“Non ancora” Disse sorridendo imbarazzato “Ginevra Bianchi, vuoi essere la mia ragazza?”
Rimasi interdetta, non era possibile, lui era il mio sogno, e lo era ancora, lui non sapeva della mia esistenza, io ero solo una fan che non sapeva che non viveva con tutti gli altri della band, ero solo una stupida ragazzina fuggita dall'Italia sperando di incontrare quel ragazzo, ma non Harry Styles il cantante, non mi importava, io volevo conoscere Harold Edward Styles, quel ragazzo umile e semplice di Holmes Chapel, quello che a sedici anni lavorava in una pasticceria e si faceva pizzicare il sedere da Barbara, quello che pensava solo a divertirsi, a godersi i suoi 19 anni, quello che cantò tutto imbarazzato “Isn't she lovely” di Stevee Wonder ai provini di X Factor, quello che avrebbe voluto studiare legge all collegge, quello che pianse quando non passò i Boot Camp, quello che si mise la testa fra le mani e si inginocchiò a terra quando lui e i suoi nuovi compagni passarono la prima sfida, io ero solo Ginevra Bianchi, lui non sapeva di me, ma io sapevo, io sapevo fin troppo e mi ero spinta oltre i limiti del mio coraggio, e ce l'avevo fatta. Si, come loro tre anni fa, stavo realizzando il mio sogno. Era il 22 settembre, loro erano nati il 22 luglio del 2010 io invece il 22 settembre, si quel giorno io ero rinata.
Rimasi a guardarlo immobile per qualche minuto, poi mi resi conto che se non avessi risposto, si sarebbe spaventato, e io non volevo rischiare di perderlo
“SI, HARRY, SI, CERTO” Dissi ancora stupita.
“Sei perfetta Gin, sei perfetta, voglio dire, nessuno è perfetto, ma tu lo sei per me, non mi va di dirti quelle due parole, che sanno di banalità, tutti le dicono ma non tutti ne conoscono il vero significato, io lo sto conoscendo, Gin, si lo sto conoscendo grazie a te che ci sei, grazie a te che sei stata nei miei pensieri per tutto quel fottuto mese, da quando mi hai rovesciato addosso il frappuccino, da quel momento io non ho più capito nulla, dovevo trovarti, cercavo il tuo sguardo tra la folla nei concerti. ho fatto un mese a cercarti tutti i giorni da Starbucks, intorno, tutte le mattine facevo il giro del bar, dei bagni, una volta sono entrato nel bagno delle ragazze a cercarti, ma una signora mi ha visto e ha cominciato ad insultarmi e a tirarmi addosso la sua borsa, un'altra invece dopo due settimane che entravo nel bar, facevo il giro, e uscivo, la barista mi ha chiesto se avessi qualche problema mentale e io la mandai finemente affanculo, oppure quella volta che vidi una ragazza identica a te di spalle e corsi ad abbracciarla da dietro e a darle un bacio sul collo, lei, spaventata, si è girata, mi ha dato uno schiaffo sulla faccia e mi ha dato del pervertito, o sul London Eye, quando sono salito, e mi sono appiccicato al vetro convinto di vederti camminare tra le strade e una signora mi ha dato il bastone sul sedere e mi ha detto che il vetro stava su anche senza di me, ecco questi sono solo esempi, e quando ti ho rivista al Dinner, non ci credevo, ero convinto fosse solo un illusione mentale, perché in quel momento, nonostante fossi con Taylor, pensavo a te, ai tuoi occhi, al tuo sorriso, chiedendomi se ti avrei mai rivisto, torturandomi la mente, credo che Tay l'abbia notato, mi giardava con una faccia sconvolta, come se mi stesse leggendo nei miei pensieri, è per questo che ho deciso di cercarti per tutta Londra e dormire sugli scalini di casa tua, non potevo perderti, non un'altra volta...
Sai che non sono bravo con le parole ma sai anche che non ti avrei chiesto di stare con me se non provassi tutto questo per te, Gin, non lasciarmi, non farlo ti prego”
Ero allibita, stava dicendo tutto questo a me, i suoi occhi erano sinceri, si vedeva che non stava mentendo. Mi avventai addosso a lui e lo baciai, facendo spazio alle nostre lingue, era il bacio migliore di sempre nella categoria dei baci migliori di sempre.
“Sei fantastico Harry” Dissi facendomi scappare qualche lacrima
“Perché piangi?”
“OH, emozione, si, emozione...” Dissi non troppo convinta. Già non ero convinta... Qualcosa mi turbava, e sapevo benissimo cosa...
Sorrise e insieme uscimmo dalla festa e ci avvicinammo alla bicicletta...
“Manda un messaggio a Zayn e digli che andiamo a casa o ci cercherà poi...”
“Brava” Disse dandomi un bacio sulla guancia
“Lo so” dissi ridendo “Ee come andiamo a casa?” Ripresi
“Salta su”, fece cenno alla canna della sua bicicletta, sorrisi e salii, poi partimmo.
“Era tanto tempo che non salivo sulla canna con qualcuno...”
“Quanto?”
“Tipo 10 anni, l'ultima volta credo sia stata da piccola con mio papà, ma con te è decisamente meglio”
“Ti adoro, rovescia-frappuccino del mio cuor”
“Anche io ciclista dei miei stivali”
Arrivati davanti al cancello di casa mia scesi dalla bici e feci cenno ad Harry di portarla dentro e di seguirmi, ma qualcosa mi fece trasalire, c'era qualcosa seduto sui gradini di casa mia, o meglio qualcuno, c'era un'ombra nera che guardava verso di noi. Feci qualche passo indietro spaventata e percepii le braccia di Harry abbracciarmi da dietro, e per qualche secondo mi sentii al sicuro, ma per poco, il panico tornò a regnare su di me, e credo anche su di Harry a giudicare dal fatto che si era impalato e non si era più mosso...




#NOTA
SALVEEEEEE SCUSATE GLI ERRORI E GRAZIE ALLA FAVOLA CHE HA RECENSITO

A PRESTO RACHYY <3

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Capitolo 7
*** Nightmare ***


“Heyyy quanto tempo che non ti vedo” Disse l'ombra avvicinandosi a noi
“Chi diavolo sei?!” Dissi seriamente spaventata
“Sono Chiara, non spaventarti”
“E io Andrea” Vidi spuntare un'altra ombra
Oddio, erano veramente loro, erano due mesi che non li vedevo e mi mancavano tremendamente, siamo andati in vacanza insieme per quattro anni di fila al mare, sono state le estati più belle di tutta la mia vita...
“Tu chi cazzo sei?!” Sbottò di colpo Harry
“RAGAZZIIIII” urlai io “Venite qui, fatevi abbracciare vi prego, sembra una vita che non vi vedo, voi che ci fate qui, alle due e mezza di notte?!”
“Credo di meritare delle spiegazioni” Disse Harry dividendo l'abbraccio tra me e Andrea
“Tranquillo Harry, sono dei miei amici, siamo andati in vacanza insieme per quattro anni”
“Mmhhh, dovrei crederti?” Disse tranquillizzandosi
“Stiamo insieme, certo che devi credermi”
“CHE COSAA?!” urlarono in coro Chiara e Andrea
“AHAHA, si, ve lo presento, lui è Harry, il mio ragazzo”
Vidi Andrea spostarsi scuotendo la testa, li aveva sempre odiati, mentre Chiara era a bocca aperta
“OMMIODDIOO, non l'avevo riconosciuto!!” urlò coprendosi la bocca con le mani, da quanto state insieme?”
“Ufficialmente, da solo pochi minuti, ma ci siamo conosciuti subito, poi ci siamo persi per un mese e ci siamo rivisti, una settimana fa... Come va?”
Harry mi abbracciò, come volendo mostrare ad Andrea che stavamo insieme, era geloso, eccome se lo era.
“Alla grande grazie e state bene insieme” riprese Chiara “Sai, Harry, la tua fidanzata, ha fatto quattro anni a dirmi che ti avrebbe conosciuto, sei il suo sogno, ti prego non farla soffrire, o poi te la vedrai con me, stanne certo!” Sorrise.
“Già. state bene insieme” Mormorò Andrea abbassando la testa
“Tranquilla, lei è il mio tutto, non la farò soffrire” Disse Harry guardandomi negli occhi sorridendo...
“Fidati di lui Chia” Ripresi “Comunque, tesoro, lei è Chiara e ha 17 anni, lui invece è Andrea e ne ha 18” Si strinsero tutti la mano non proprio tutti sorridendo “Non offenderti Harry se Andrea non parla molto, non è molto bravo con l'inglese, probabilmente non sta capendo nulla AHAHA, vero Andrea?”
“EH?!, che minchia hai detto Gin? Parla italiano per favore” Urlò Andrea confuso
“Esattamente” scoppiarono tutti in una fragorosa risata. Eccetto Andrea ovviamente, era piuttosto confusa.
“E voi che ci fate qui?” dissi sorridendogli
“Siamo venuti a trovarti, avevamo voglia di vederti, e tua mamma ci ha detto tutto, mi dispiace Gin...” Dissero in Italiano, così Harry non capiva
“Già, lui ancora non lo sa, glielo dirò presto... E avete un posto in cui stare?” Dissi curiosa
“Si, si siamo in un Hotel qui vicino, se ti va domattina possiamo vederci per un caffè...” Propose Andrea, che finalmente capiva tutto
“Certo, perché no” Dissi “Ora però andiamo a dormire, a domani verso le 11.30 qui va bene?”
“Si certo, così dormiamo”
“Perfetto allora, a domani” Li abbracciai e ci congedammo


“Scusami Harry, ma Andrea non capiva nulla, e ho dovuto parlare in italiano” Dissi abbracciandolo
“Tranquilla, dai ora vai in casa a fare quello che devi fare, ti aspetto qui, poi andiamo a casa mia”
“Certo, arrivo subito” Lo baciai lievemente e corsi in casa
Presi pigiama, spazzolino, e tutto quello che poteva servirmi e lasciai un biglietto ad Amber e Allison

<>
Presi le chiavi di casa e lentamente uscii
“Eccomi Aroldo” risi
“Che cazz?!”
“Il tuo nome in italiano, senza offesa, fa proprio schifo, molto meglio Harry”
“Esatto AHAHA” rise “Dai andiamo”
Arrivati a casa ci accoccolammo e mi addormentai quasi subito...



<
Chiamami appena puoi tesoro -Mamma”
Oddio, doveva essere qualcosa di serio di solito la chiamavo io dopo mangiato... Così, preoccupata composi il numero e la chiamai...
Hey mamma tutto bene? Qualcosa non va?”
Ciao tesoro, si dai abbastanza bene, tu come stai?”
Io sto bene grazie ma, dimmi qualcosa non va?”
In effetti si tesoro...”
“Cosa??” Dissi iniziando a preoccuparmi
Devi tornare a casa Gin, in Italia intendo, ha chiamato la scuola, devi fare qualche mese in classe per recuperare quelli persi quando eri in ospedale... Dovresti stare in quinta ancora per 4 mesi, poi la maturità però non la devi rifare chiaramente, solo qualche lezione in più per verificare un po' gli argomenti che hai perso”
Ma che cazzo di senso ha?! Ormai il lavoro ce l'ho non mi importa chiamali e digli che non accetto”
Non puoi, tesoro ti revocherebbero il diploma...”
Ma che coglioni”
Lo so tesoro, hai ragione, è solo questione di pochi mesi, poi torni a Londra, ora devo scappare tuo fratello mi chiama per aiutarlo a preparare la cartella, devi tornare entro 1 mese”>>

 

Mi svegliai di soprassalto urlando, guardai la sveglia erano le 10.00
“Oi, tesoro che succede?” Disse Harry abbracciandomi
“Harry, devo parlarti”
“Mi preoccupi, che succede?”
“Io... io devo tornare in Italia per qualche mese, tipo sei mesi... Io... Davvero mi dispiace non avertelo detto subito”
“Oddio, perchè? Quando?”
“La scuola vuole che vada a scuola per altri 4 mesi per recuperare quelli persi.... Parto domani.... Torno presto lo giuro” Dissi iniziando a piangere
“Tranquilla amore, è tutto okay ti aspetterò....”
Lo abbracciai e piansi....



#NOTA
COME PROMESSO ECCO L'ALTRO, SCAPPO O MIA MAMMA MI INCHIAPPETTA 
SCIAO BELE FIGHE 
RECENSITEEEEEE <3

RACHYY

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Capitolo 8
*** don't make this any harder ***


“Hey, amore, non piangere ti prego” Disse dolcemente
“Non riesco, Harry, 6 mesi sono tanti... E se ti scorderai di me? E se succedesse qualcosa e io non riuscissi a tornare?”
“Allora, prima di tutto io non ti dimenticherò mai, io ti aspetterò qui, fosse anche per l'eternità, e due tu tornerai, lo so che non mi abbandonerai” Mi baciò
Non risposi lo guardai e mi lascia andare al bacio, come se fosse l'ultimo...
“Adesso andiamo dai tuoi amici, che ci staranno aspettando...” Guardai la sveglia erano le 10.45. Mi alzai di scatto, corsi in bagno, mi sciacquai la faccia, misi un po' di trucco, un paio di jeans con una maglia bianca lunga e le vans. Presi la borsa e corsi giù
“Andiamo amore, potrebbe essere la nostra ultima uscita” Dissi abbassando la testa
“Non dire così, ti prego”
“Sei fantastico, come faccio io a lasciarti?!” Gli lasciai un bacio sulla guancia e uscii di casa. “Andiamo a piedi che tanto sono le 11.15?”
“Agli ordini capo”
“AHAHAHAHA, daiii” Gli diedi una spinta


Dopo venticinque minuti eravamo davanti a Starbucks ma mi venne un flash
“Ma Harry, noi che ci facciamo qui?!”
“Mi pigli per il culo? Dobbiamo vedere Chiara e Andrea”
“NO, eravamo d'accordo che ci trovavamo davanti a casa mia”
“OMMERDA CORRI CHE E' TARDI ALLORA”


Dopo altri venti minuti eravamo davanti a casa mia e sugli scalini c'erano Chiara e Andrea con la testa tra le mani
“Ma dove eravate?!” Urlò Andrea
“Scusateci, siamo andati da Starbucks convinti che ci dovevamo trovare lì ma poi quell'idiota della vostra amica si è
ricordata che ci saremmo trovati qui” Disse Harry Abbracciandomi
“Tranquilli, pensavamo ci aveste dato buca”
“No ma va” Scherzai io
“Allora andiamo che ho fame?!” Disse scocciato Andrea
“Certo andiamo” Sorrisi io

Nel tragitto presi da parte Andrea
“Hey, che ti succede, perché sei così scazzato?”
“No, ma va non ho niente” Disse ancora più infastidito
“Daii dimmelo o mi arrabbio”
“E va bene... Mi piace Chiara, ma lei ha fatto tutta notte a dirmi che vuole conoscere Liam... qualcosa del genere, e io ci sto male! Contenta adesso?!”
“Oi Oi calmati, ma che dici?! Ovvio che non sono contenta... Liam Payne dici? E' un amico di Harry, uno dei One Direction... Secondo me dovresti dirglielo...”
“E che le dico?!”
“Che ti piace, che tu non la vedi come una semplice amica...”
“No, non ci riesco”
“Allora vai avanti a soffrire”
“Proprio tu lo dici, tu che non hai ancora avuto il coraggio di dire ad Harry che devi tornare in Italia” Disse furibondo
“Senti, io ad Harry l'ho detto... Ora tocca a te”

Furiosa accelerai il passo e incrociai le dita con quelle di Harry che nel frattempo continuava a camminare
“Hey, amore, tutto bene?” Mi disse con un filo di preoccupazione
“Si si tutto bene, piccola discussione con Andrea, deve sempre fare di testa sua, ma non capisce che così si rovina le giornate... Poi a casa ti spiego
“Va bene piccola” Adoravo quando mi chiamava piccola, mi sentivo protetta

La mattina e il pomeriggio proseguirono piacevolmente, erano le 6.30 e io dovevo tornare a casa mia e iniziare a radunare tutte le mie cose
“Sentite ragazzi, io devo andare a casa a preparare le valige, ci vediamo domani?” Dissi abbassando la testa
“Okay, a domani bella” Disse Chiara dandomi un bacio sulla guancia. Andrea non mi guardò nemmeno in faccia “Ciao” mormorò tenendo lo sguardo puntato sulle sue scarpe
“Wow, che entusiasmo” Alzai le sopracciglia ironica “Tu Harry?”
“Io vengo ad aiutarti, che domande sono?”
“Okay, ciao allora”
Io ed Harry ci avviammo verso casa e decidemmo di ordinare due pizze per cena, così da fare veloce...
“Okay, Amo tu ordina le pizze io inizio a tirare fuori le valige...” Proposi
“Certo, arrivo subito”
Corsi in camera e radunai tutto in meno di due ore, con l'aiuto di Harry, avevo raccolto tutto, chiusi le valige e le diedi ad Harry che me le portò davanti all'entrata e le caricò sulla sua macchina che nel frattempo era andato a prendere con la scusa che la pizzeria non faceva il servizio a domicilio
“Ma che fai?” Dissi indicando le mie valige
“TI porto io in aeroporto domani cara”
“Ok, grazie mille amore sei dolcissimo, adesso rientriamo a mangiare però...
A stomaco pieno mi buttai sul divano e mi addormentai,e al mio risveglio, vidi che Harry mi guardava con un sorriso ebete stampato in faccia
“Quanto tempo è che mi guardi?”
“Da più di un'ora... Sei così bella Gin... E sei solo mia... Non te ne andare, ti prego, ho bisogno di te” Una lacrima cominciò a solcargli il viso, nascondendo quelle fossette che in quel momento non mostrava
“Ti prego Harry, non rendere le cose più difficili... Non ho alternative, credimi” gli sussurrai “Ora vado a prepararmi che è tardi”

 



 

#NOTA

SALVEEEEE. ALURA, COMINCIAMO...
CONSIGLIO: CONTROLLATE DI AVER LETTO TUTTI I CAPITOLI PRECEDENTI, IN UN'ERRORE NE HO CANCELLATO UNO, E MAGARI AVETE PROSEGUITO LA STORIA PERDENDOVI IL MIO CAPITOLO PREFERITO... MAYBE.
TOMORROW'S THE DAY...  BIGLIETTI!!! MI TOCCA PRENDERNE 8... SECONDO VOI, ESCLUSO IL CAMPO IN CHE POSTO DI S. SIRO SI VEDONO MEGLIO?? FATEMI SAPERE ANCHE COSA NE PENSATE
BACI BACI
SHIAO BELE FIGHE <3 <3

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Capitolo 9
*** My life is here with you ***


“Amore, è ora, tra e ore hai il volo e dobbiamo anche andare in aeroporto...”
“Si... Arrivo,,, Saluto ancora un momento Allison e Amber”
“Okay, ma sbrigati”
“Va bene”
Mi avvicinai alle due ragazze che istintivamente cominciarono a piangere
“Tornerai vero?” Mi sussurrò abbracciandomi Allison
“Certo che si, appena mi sarà possibile” La rassicurai dolcemente
“Promettilo” Mi disse Amber abbracciandomi anche lei
“Non ci riesco...” Dissi abbasssando la testa
Io sapevo che sarei tornata, ma non riuscivo ad esserne certa... Insomma non sapevo cosa potesse succedere al mio ritorno in Italia, non sapevo nulla a dire il vero... Sapevo solo una cosa... Io voglio vivere qui, la mia vita è qui ormai...
“Ora devo andare ragazze, a presto” Dissi lasciandomi sfuggire qualche lacrima e voltandomi chiudendo la porta alle spalle
“Ciao Gin, a presto” Intonarono loro, fu l'ultima cosa che riuscii a sentire...
Uscita da casa mi avvicinai alla macchina di Harry, dove erano già saliti Chiara e Andrea che sarebbero tornati in Italia con me.
Partimmo e dopo circa un'ora di viaggio arrivammo in areoporto. Durante il viaggio, non avevo fatto che piangere...

“Noi dobbiamo salutarci qui amore, io non posso fare il check-In con voi...” Disse Harry abbassando la testa...
“Ti prego Harry, promettimi che non mi dimenticherai” ripresi a piangere dopo una piccola pausa di dieci minuti
“Gin, non pensarci nemmeno, io ti aspetterò qui, fosse anche per l'eternità”
“Ci vediamo presto, se non dovessi tornare, Harry, promettimi che ti farai una famiglia e che sarai felice”
Annuì. Lo baciai come fosse davvero il nostro ultimo bacio, come se quello fosse un addio... Ma no, non lo era... Non è vero?
“A presto allora” intonai
“Si, a presto amore” Si voltò.
Rimasi qualche minuto a guardarlo mentre si allontanava con le mani nelle tasche, il cappuccio alzato per evitare di essere riconosciuto e la testa bassa.
Chiara si avvicinò lentamente a me
“Hey” Disse dolcemente “Dobbiamo andare, o perderemo il volo”
“Merda ragazze correte, stanno per chiudere l'imbarco, stiamo per perdere l'aereo, CORRETEE!!” Urlò improvvisamente Andrea iniziando a correre; senza farci troppe domande lo seguimmo e appena in tempo riuscimmo a effettuare l'imbarco.

“Benvenuti a bordo” Una voce mi risuonò nelle orecchie
“Ma vaffanculo, benvenuti sta minchia, io non voglio partire” Sussurrai per non farmi sentire
“Tornerai presto Gin, stai tranquilla” Disse Chiara sedendosi e abbracciandomi dolcemente
“Stai tranquilla Gin” Disse Andrea, è sempre stato uno di poche parole, non è mai riuscito a fare frasi particolarmente dolci, ma lo apprezzavo per quello che era...
“E se non andasse così, e se non dovessi riuscire a tornare?” Dissi senza smettere di piangere
“Non pensarci, pensa al presente, il futuro si vedrà, non romperti la testa prima di fasciartela” Disse Andrea guardandomi negli occhi
Mi scappò un sorriso “Andre, è fasciarsi la testa prima di rompersela non il contrario! Lascia perdere i proverbi, li sbagli sempre”
“OH... Beh dai è uguale”
“Non proprio, ma apprezzo il tentativo” Lo abbracciai.


“Si prega di spegnere i telefonini” Riprese la voce di prima
“Col cazzo, e se mi manda un messaggio Harry?! Dirottasse questo aereo, io il mio telefono non lo spengo! ECHECCAZZO”
“GIIN!” mi urlarono all'unisono Chiara e Andrea prendendomi il telefono di mano e spegnendomelo
“NO, RIDATEMI IL MIO TELEFONO”
“Certo, alla fine del viaggio Babe” Disse Chiara con un sorrisetto malefico stampato in faccia
“FANCULO”
“Ecco brava dormi” Dissero entrambi.
Cercai di dormire ma non ci riuscii, così per evitare domande dai due chiusi gli occhi e feci finta
“Hey, hey, siamo arrivati” Disse Chiara scuotendomi leggermente
“Mmh, si certo, andiamo” Dissi fingendomi assonnata e schizzando in piedi “Un momento, il mio telefono, grazie” Feci allungando la mano per prenderlo
“Tieni, tieni, non me ne faccio niente io tranquilla” Disse Andrea con fare da innocente
Accesi il telefono e attesi per vedere se c'erano messaggi o chiamate ma nulla, il vuoto, ero un po' delusa ma cercai di non pensarci...
Mandai un messaggio ad Harry... IO:“Sono arrivata, a presto tesoro mio <3”

Una volta ritirati tutti i bagagli ci dirigemmo fuori dove ci stavano aspettando tutti i genitori, mia mamma quando mi vide scoppiò a piangere abbracciandomi, così come mio papà e mio fratello di 7 anni, ero contentissima di vederli, mi erano mancati tantissimo, ma avevo bisogno di Harry in quel momento, così scoppiai a piangere tra le braccia di mia mamma che chiaramente intuì tutto...
“Stai tranquilla tesoro, vedrai che tornerai presto!”
“Non lo so mamma, ho paura...”
“Non devi averne, fidati di me, di tuo papà, fidati del tuo cuore, ascoltalo, che ti dice ora?”
“Che ci tornerò presto, ma non ne è sicuro...”
“che ti dice?”
“Che ci tornerò...”
“Allora sarà così, segui sempre dove ti porta il cuore piccola mia, non sbaglierai mai”
“Grazie mamma”
“Figurati, ora andiamo però...”

Arrivati a casa appoggiai le valige in camera, era tutta in ordine, esattamente come me la ricordavo, esattamente come l'avevo lasciata... O quasi... C'era un foglio sulla scrivania, non ricordavo di avercelo lasciato, c'era il mio nome sopra... Era una lettera, una lettera per me... Ma da chi era?
Curiosa afferrai la lettera e lentamente mi sedetti sul letto... 


#NOTAA
buongiorno a tutti, scusate il ritardo, prometto che aggiorno prestissimo, probabilmente in giornata... VI PREGO DITEMI SE VI PIACE O NO! 
A DOPO BELE FIGHE <3
Rachy

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Capitolo 10
*** letter to you ***


Cara Ginevra,

Ti ricordi quel 16 Settembre?
Ti ricordi quel frappuccino?
Ti ricordi quei momenti?
Ti ricordi quando mi hai trovato accampato sugli scalini di casa tua?
Ti ricordi quando ti ho portata in quel campo?
E la festa, si, la festa te la ricordi?
Ti ricordi quando ti ho presentato gli altri?
Sai, io mi ricordo ogni singolo istante da quando ti ho conosciuta... Mi ricordo quel mese senza vederti, mi ricordo quando ti ho incontrata dentro al bar, mi è crollato il mondo addosso, non ci credevo, finalmente ti avevo trovata, non avrei accettato di riperderti così ho mollato lì Taylor e sono corso da te, ma non ti trovavo, non sapevo dove cercarti, così decisi di girare tutta Londra, una città da 10 milioni di abitanti, solo per poter vedere ancora quel sorriso, quel viso tanto atteso, quegli occhi tanto sognati... Io avevo bisogno di te, io ho bisogno di te
Ora, mentre scrivo questa lettera mi scorrono davanti tutte le nostre immagini, come un film, tutti i momenti passati insieme, tutti, dal primo all'ultimo, manca poco più di un mese a Natale e so che non potremo passarlo insieme, non potremo festeggiare insieme Capodanno e il solo pensiero mi distrugge...
Io ho bisogno di te, piccola, sei tutto per me, qualsiasi cosa accada, sappi che io sarò qui, tutti i giorni passerò davanti alla tua casa, e tutti i giorni busserò aspettando il momento in cui ad aprire quella porta ci sarai ancora tu, tu con i tuoi occhioni, tu con il tuo sorriso, tu con tutta se stessa, non ti perderò ancora, non voglio, non posso, morirei senza te... Guarda ora, sono qui, in casa, mi hai detto stamattina che dovrai partire, non ci credo, non è possibile, sto piangendo, non l'ho mai fatto prima, nemmeno quando mia mamma e mio papà si sono separati, stavolta è diverso, lo so, lo sento, non è la solita cotta passeggera, io mi sto innamorando di te e non avrei voluto scrivertelo, avrei voluto dirtelo di persona, ma il destino, nonostante io non ci creda, ha deciso così per noi, ma ricorda comunque vada, esisterà sempre un NOI, sempre, io sarò qui ad aspettarti, fino all'ultimo giorno della mia vita se necessario, io sono tuo, non dimenticarlo mai, non farlo ti prego, non abbandonarmi, ho bisogno di te, ho bisogno di dirti quelle tre parole, le sento e non vedo l'ora di dirtele personalmente...
Ti lascio con questo, ora tu mi stai guardando mentre scrivo questa lettera e sei convinta che stia scrivendo alle fan e che piango perché le loro lettere sono commoventi, in effetti tu eri una fan, già lo eri, perché ora sei molto più di una fan, sei la mia vita...
Non scordarti mai di me, di Noi, di quello che c'é stato tra di noi, perché non è finita qui, sappilo, abbiamo ancora tante cose da scoprire, troppe per finire tutto così...
A presto tesoro mio, a presto...
Harry

P.S.1. Avrei voluto lasciarti, così avresti sofferto di meno, ma non ce l'ho fatta, scusa ma non riesco ad abbandonarti così...
P.S.2. Ti ho allegato una canzone, la dedico a te, la canterò in tutti i concerti, pensando a te, a te che mi hai cambiato la vita...”


Subito dopo c'era il testo della canzone, lo presi e cominciai a leggerlo

 

 “Now you were standing there right in front of me, I hold on, it's getting harder to breathe. All of a sudden these lights are blinding me, I never noticed how bright they would be... I saw in the corner there is a photograph, No doubt in my mind it's a picture of you.... It lies there alone on its bed of broken glass This bed was never made for two... I'll keep my eyes wide open, I'll keep my arms wide open... Don't let me, Don't let me, Don't let me go... 'Cause I'm tired of feeling alone, Don't let me, Don't let me go... 'Cause I'm tired of feeling alone... I promise one day I'll bring you back a star I caught one and it burned a hole in my hand oh... Seems like these days I watch you from afar, Just trying to make you understand... I'll keep my eyes wide open yeah Don't let me, Don't let me, Don't let me go...'Cause I'm tired of feeling alone, Don't let me, Don't let me go... 'Cause I'm tired of feeling alone, Don't let me, Don't let me, Don't let me go... 'Cause I'm tired of feeling alone, Don't let me, Don't let me go... 'Cause I'm tired of sleeping alone”


Le lacrime ormai solcavano ininterrottamente il mio viso, non potevo crederci, come sapeva dove abitavo? Aveva fatto centro nel mio cuore e io non sapevo più reagire, non sapevo più cosa fare, così mi buttai sul letto abbracciata alla lettera e in pochi minuti mi addormentai...
Mi risvegliai solo il mattino dopo sperando fosse solo un incubo e io fossi ancora tranquilla nel mio letto londinese, ma era tutto fottutamente reale...
Lentamente scostai le coperte e mi sedetti sul letto, feci per prendere il telefono dal comodino, ma c'era qualcosa lì vicino, un pacchettino, curiosa lo afferrai e mi cadde un piccolo biglietto... “Auguri piccola mia. Mi manchi immensamente... H.”
Sono una merda, è vero! Io e Harry facciamo un mese oggi, un mese che stavamo insieme, nonostante non me l'avesse mai chiesto esplicitamente, mi aveva fatto una scenata, quella sera, il 17 ottobre, esattamente un mese fa, quando l'avevo presentato a Giada come il mio amico e non come il mio ragazzo, penso di essermi resa conto di quello che era successo, solo in quel momento...
Curiosa aprii il pacchetto e trovai un altro biglietto... “Avrei voluto mettertela io...”
Sempre più curiosa scostai il biglietto... Non ci potevo credere, era fantastica, mioddio una catenina con intagliato Harry, dio quanto era bella, con gli occhi lucidi spostai a lato i capelli e la indossai, presi il telefono, mi alzai dal letto e aprii la porta della camera...

 

#NOTA
scusatemi, non ce l'ho fatta ieri... Spero di riuscire ad aggiornare presto... RECENSITE VI PREGOOOO :( 
A PRESTO BELE FIGHE <3
Rachy

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Capitolo 11
*** Halloween ***


E Questi?! Oddio, un mazzo di fiori, di gerbere, i miei fiori preferiti!
Raccolsi dolcemente il mazzo e guardai il biglietto:
Aspettati di tutto tesoro mio H.”
Come sapeva che le gerbere erano i miei fiori preferiti? Corsi in cucina dai miei genitori che mi guardarono dolcemente e sorrisero; non feci in tempo a chiedere spiegazioni
“Sono arrivati stamattina, li ha portati il fiorista, che bel ragazzo; aveva un volto familiare... Peccato, te lo sei perso” Disse mio papà avvicinandosi e lasciandomi un leggero bacio sulla fronte
“Ma... Dicci un po' chi te li ha fatti arrivare?”
“Harry, il mio ragazzo... Oggi facciamo un mese” Dissi io abbassando la testa
“Il tuo che?!?” Sbottò furioso mio papà alzandosi di scatto dalla sedia
“Hey, Hey, calmati, ha 19 anni eh” Disse mia mamma avvicinandosi a mio papà
“Grazie mamma... E' fantastico, ve lo presenterò non appena possibile, promesso” Detto questo presi un vaso, lo riempii di acqua e ci misi i fiori poi tornai in camera mi vestii e uscii di casa; oggi era il mio primo giorno, visto che ero tornata subito mia mamma aveva chiamato la scuola per dire che avrei potuto riprendere subito, così da finire tutto prima del previsto
Arrivai a scuola in leggero anticipo, presi posto sul primo banco e attesi l'insegnante e i miei nuovi compagni che non tardarono ad arrivare, nel giro di 5 minuti la classe era piena, chi mi sorrideva e chi mi guardava come disgustato...Dopo solo due ore di lezione ero già accasciata con la faccia sul banco quando qualcosa attirò la mia attenzione...
Dei sassolini battevano sulla finestra della classe e l'insegnante guardava allibita, non fece in tempo ad alzarsi che i sassolini finirono e cominciò a sentirsi una canzone... L'avevo riconosciuta, era Free Fallin' di Jonh Mayer, è la canzone preferita di Harry! Di scatto mi alzai dalla sedia sotto gli occhi straniti dei miei nuovi compagni e della professoressa; mi avvicinai alla finestra ma era tardi, l'unica cosa che riuscii a vedere fu una sagoma schizzare via lasciandosi scappare un foglietto; essendo al piano terra, aprii la finestra e schizzai fuori a prendere quel biglietto; lo lessi curiosa: “I Wanna write her, her name in the sky H.”
Con le lacrime agli occhi rientrai, mi scusai con l'insegnante e presi nuovamente posto... Non ci potevo credere, come poteva farmi arrivare tutte queste cose? Come sapeva l'indirizzo della mia scuola?
Finalmente la campanella suonò e io potei tornare a casa...


Le giornate scorrevano abbastanza tranquille, io e Harry ci sentivamo tutti i giorni, anche se per le sorprese non mi ha mai dato spiegazioni, mi mancava immensamente...

DUE SETTIMANE DOPO
31 OTTOBRE
“Hey tesoro, cosa fai per Halloween stasera?” Mi chiese mia mamma mentre sparecchiavo la tavola
“Non lo so, penso niente, devo studiare” bugia, enorme bugia
“Tesoro, vai a divertirti, non ti fa bene stare sempre in casa a studiare”
“NO, MAMMA, NO DEVO STUDIARE! VOGLIO FINIRE TUTTO IL PRIMA POSSIBILE E TORNARMENE A LONDRA!” Sparai poi scappai in camera mia e mi chiusi dentro
La verità mi faceva male, io non riuscivo a festeggiare una festa inglese senza lui cazzo! Mi manca immensamente non posso certo prendere, uscire e divertirmi come niente fosse! Piansi per un'oretta buona, poi mi venne un'idea fantastica; corsi in salotto e la sparai a mia mamma e mio papà, mio fratello ormai non mi ascoltava nemmeno più...
“Mamma, papà! Ho un'idea! Io vado a Londra da Harry per il ponte!” Dissi eccitata
“Tu cosa?! Non dovevi studiare?!” Urlò isterica mia mamma
“No, non devo studiare niente, vado a preparare la valigia!”
“Hey, hey, aspetta” mi fermò mio papà “I soldi dove pensi di prenderli?”
“Non sono un problema, ho guadagnato qualcosa lavorando in quel bar a Londra!”
“Sei sicura di quello che stai facendo” disse apprensivo
“Sicurissima papi, ora vado”

In un ora avevo preparato tutto e stavo già chiedendo il passaggio a mio papà per l'aeroporto, ma quando aprii la porta per uscire, vidi Andrea e Chiara, con un trolley a testa davanti alla porta
“E tu dove pensi di andare senza di noi, sentiamo!” Disse Chiara con un sorriso enorme sul viso
“Scuse decenti Raché” Sorrise Andrea
“Volete un invito ufficiale?!”
“Ci starebbe” Dissero loro guardandosi con fare soddisfatto
“Ooh ma per carità eh, forza andiamo, abbiamo dei biglietti da prendere”
In 45 minuti eravamo a Linate, salutammo tutti e ci avviammo alla disperata ricerca dei biglietti che per fortuna trovammo subito, avevamo il volo dopo esattamente 1 ora...
“Perfetto, ragazzi ce l'abbiamo fatta!” Dissi entusiasta “Adesso, fammi chiamare Niall e gli altri 3, ho in mente di fare uno scherzo ad Harry
“Oddio, non mi dire che non gli hai detto nulla” Disse Andrea mettendosi le mani nei capelli
“EEESATTOO, NIENTE DI NIENTE, LO FARO' SPAVENTARE”
“Chiara, ti prego dimmi che farai qualcosa per fermarla!” Disse speranzoso Andrea
“Nope, io spalleggio Gin, mi dispiace”
“OHH beh, io me ne lavo le ascelle”
“Santo dio Andrea, è le mani! Me ne lavo le mani” Dissi io aprendo le braccia
“Ops, dai è la stessa cosa”
“No che non lo è!” Urlò Chiara.
“Che rompi coglioni che siete” Disse Andrea facendo l'offeso
“Ma suuu daii èè! Io vado a chiamare Niall, arrivo subito”

“Pronto?” rispose dopo un solo squillo
“Wellaa che velocità! Sono Gin, fai finta che sia qualcun altro, non dire il mio nome!”
“Ok... Come stai?”
“Bene bene grazie e voi?”
“Benone grazie! Ascoltami attentamente, devo fare uno scherzo/sorpresa ad Harry, sto arrivando a Londra per il ponte dei morti, qui è vacanza, ma a lui non ho detto niente, visto che stasera è Halloween, voglio farlo spaventare, MI AIUTERETE VERO?!”
“Ehm... Gin, non ho capito”
“Che cazzo dici il mio nome?!”
“Tranquilla sono a casa da solo, i ragazzi sono usciti a prendere le ultime cose per stasera”
“Ok... Allora Niall non è complicato, vengo a Londra per tre giorni, parto tra 30 minuti, merda devo andare, faccio veloce, Harry non sa niente voglio farlo spaventare stasera, mi aiuterete?”
“Ooh tutto chiaro! Certo che sii”
“Perfetto, riesci a venirci a prendere all'aeroporto quando arriviamo?”
“Si... Ma aspetta un attimo, chi c'é con te?”
“Oh, giusto due miei amici, quelli dell'altra volta, ci vediamo all'aeroporto tra 2 ore okay??”
“Perfetto a dopo bella”
“A dopo”
Tornai verso Andrea e Chiara che mi stavano aspettando sulle panchine davanti al bar
“Eccoti cazzo è tardi, perdiamo il volo, sbrigati!” Sembravano parecchio agitati
“Si, si eccomi”
Dopo dieci minuti eravamo seduti sull'aereo e dopo due ore e mezza eravamo atterrati a Londra...
Accesi il telefono 46 chiamate perse da Niall, lo richiamai
“ma ce la fai?! Se vedi che non rispondo che minchia continui?!” Dissi ridendo
“Eh scusa mi ero preoccupato, dove sei adesso? Ho dovuto inventare una scusa assurda per non farmi sgamare da Harry!”
“Stiamo ritirando le valigie, troviamoci al bar dove c'è l'uscita ciao!”
Non gli diedi il tempo di controbattere che riattaccai
“Eccole, Gin, la tua valigia”
“Oh, grazie, dobbiamo andare al bar all'uscita, ci aspetta lì credo, ahaha non gli ho dato il tempo di controbattere”
Era lì, eccolo, un biondo con gli occhi azzurro cielo, come non riconoscerlo? Ma come ha fatto a non farsi circondare dalle fan?! Bah... Quel ragazzo è un mistero... Senza pensarci troppo gli corsi in braccio
“Nialleeer!! Mi sei mancato tantissimo!” lo riempii di baci sulla guancia
“Anche tu bella! Andiamo adesso, dobbiamo fermarci a prendere delle carote”
“Carote?!”
“Ti ho detto che ho dato una scusa terribile ahahahahha, ho detto ad Harry che avevo finito le carote a Louis, ho preso quelle che c'erano le ho buttate via fingendo di averle mangiate io e adesso dobbiamo andare a prenderle”
“Niall, non ti piacciono le carote! E poi non bastava portarle fuori casa e poi riportarle ora fingendo di averle comprate scusa?!”
“Merda, hai ragione! Dici che si è accorto?”
“Non penso proprio è troppo rimbambito, un po' come te, ma non proprio così, tu sei peggio”
“Bitch”
“Whore”
“Slut”
“Merda hai vinto Niall, non so più che dirti ahahahhaha”
“OVVIO, IO VINCO SEMPRE!”
“Bitch”
“Whore”
“Slut”
“MERDA, ORA SONO IO SENZA PAROLE AHAHAHA”
“Chi è il genio?!”
“OK, ok Gin sei un genio incompreso, ora spiegami il tuo piano per far spaventare Harry”
“Ooh, nessun piano mi nasconderò nel suo armadio e tu farai in modo che lo apra”
“Ah, fantastico, la fai corta tu”
“Ovvio, non mi complico la vita per niente”
Nel frattempo eravamo saliti in macchina ed eravamo già arrivati a casa...
“Ecco Gin, ora ti conviene tornare alla casa dove stavi tu con Chiara ed Andrea, io faccio uscire per un po' Harry e ti vengo a prendere okay”
“Ok, ma non stare lì a tornare a prendermi, mandami un messaggio che vengo io”
“Perfetto a dopo Ginny”
“A dopoo, vai a prendere le carote”
“BRAVAA MI ERO DIMENTICATO”
“Immaginavo” gli schiacciai l'occhio, chiusi la portiera e insieme ai miei due amici bussai alla porta, in tre minuti avevo Amber e Allison addosso
“ODDIO che ci fai tu qui?!” disse Amber
“Sorpresaaaa”
“Quanto tempo resti?” fece Alle
“Tre giorni, da noi è festa”
“Aah, ok come state?” disse Alle “Forza entrate, che aspettate” Urlò euforica Amber
“Grazie” entrammo in casa, mi sentivo a casa finalmente “Noi bene dai! E voi??”
“Si dai, tiriamo avanti, ma dimmi che fate stasera?”
“Vado a fare una sorpresa ad Harry, non sa che sono qui! Loro vengono con me, e voi?”
“Carraa, passa qui tutte le mattine, bussa e spera che ad aprire ci sia tu...Facciamo una festa qui, se volete passare, ci divertiremo insieme”
“Ohww, lo fa realmente?? Io penso che starò tutta sera con Harry, magari loro due si divertirebbero, non è vero?!”
“Si si va bene vi lasciamo bombare in santa pace” Disse Andrea
“MAA heyy, non la do mica così facilmente, giuro su dio che l'ho detto per voi”
“Andreaaa sei il solito bestione” Urlò Chiara fortuna disse tutto in italiano
“EEEh Gin, datti da fare chi zappa non uccide pesci!”
“Per l'amor del cielo Andrea lascia perdere i proverbi! E' chi dorme non piglia pesci!!”
“E' uguale, il significato è quello”
“NO, il significato cambia bello mio” Disse Chiara accarezzandogli la testa....
Amber e Allison ci guardavano allibite perché non capivano nulla... Stavamo parlando in italiano!
“Merda scusatemi, mi sono persa con loro”
“Tranquilla, capiamo l'italiano... AHAHHAHA bombare ahahaha”
“Doppia merda, Andrea io ti uccido”
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA STOMMALE” Urlò Andrea...
Improvvisamente la suoneria di un telefono mi distrasse
“Pronto?”
“Sgombrato, vieni subito prima che torni”
“Subito signore”!
“AHAHA ciao bella”
“Arrivo”
“Ragazzi, era Niall, devo andare da lui per lo scherzo/sorpresa, voi state qui?”
“Si si tranquilla, stiamo qui con loro se non ci sono problemi” Sorrise Chiara guardando Amber e Allison
“M va che problemi, ci fate compagnia! Pizza o Mc?”
“Mc!!!” Urlò Andrea “Buona bombata Ginny”
“Merda, non bombiamo, piantala!”
“Se Se ciao ciao”
“Si ciao”
Sorridente e furtiva uscii di casa e mi avviai con la metro a quella di Niall, quando una chioma riccia attirò la mia attenzione, merda la vacca era Harry! Istintivamente strappai la sciarpa ad una signora vicino a me e me la arrotolai intorno al viso... Che schifo puzzava pure! La signora mi guardò stranita:
“Ma hey, la mia sciarpa” mi disse indicandola
“Ora è mia, le sto facendo un favore visto la puzza che ha! E comunque soffro di una grave forma di caldofreddopatia (?) si caldofreddopatia, ho continui sbalzi di temperatura, grazie salvee”
Scesi alla prima fermata anche se non era la mia e feci per aspettare l'altra metro ma Harry mi si avvicinò
“Ginny, amore che ci fai qui?!”
Strappai il bastone ad un vecchio signore e mi girai
“G-g-inny? Chi è Ginny? Io s- sono Ro-Rosalie” Dissi fingendo di balbettare 
“Oh mi scusi, pensavo fosse la mia ragazza, sa le somigliava molto prima sulla metro, dev'essere la mancanza, sa mi manca molto, è una relazione momentaneamente a distanza”
“Ooh che d-do-dolce che s-sei! Ve-vedrai che si si-sishtemerà tutto...”
“Lo spero, mi scusi ancora signora”
“Tra-tranquillo piccolo”
Si allontanò e io tirai un sospiro di sollievo, ma quanto era mongolo quel ragazzo?!
Incurante restituii il bastone e la sciarpa ai due signori scusandomi e tornai sulla metro.
In pochi minuti ero davanti alla casa di Niall e dei ragazzi, mi avvicinai e bussai leggermente; rispose subito e mi fece entrare, organizzammo il piano nei minimi dettagli e dopo un'oretta Harry tornò...
Come deciso mi nascosi nell'armadio di camera sua e attesi. Sentivo le voci dei due avvicinarsi alla camera di Harry
“Fai veloce, ho anticipato la festa, mettiti dei vestiti decenti per la serata che tra dieci minuti inizia ad arrivare gente” Disse non molto convinto Niall; non era molto bravo a mentire
“Sei un coglione! Come minchia faccio a prepararmi in dieci minuti?!” urlò lui, poi il silenzio
“Hey, hey, che piangi?!” Sentii Niall
“Mi manca Gin... Vorrei che fosse qui con me...”
Dio mi sento male, quel ragazzo è la dolcezza in persona!
“Lo so Harry, lo so” “Adesso vai a prepararti, o la gente arriva e ti trova così”
“Si... Arrivo subito”
Sentii la porta della camera aprirsi e Harry singhiozzare, poi si avvicinò all'armadio e lo aprì...

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Capitolo 12
*** I'm half a heart without you ***


Non gli diedi il tempo di reagire che gli saltai in braccio
“AAAMOREEE” urlai stringendolo forte
“O Santo cielo e tu che ci fai qui?!” Vidi i suoi occhi brillare
“In Italia è festa e starò qui 3 giorni”
“Dio mio quanto mi sei mancata!”
“Anche tu, non sai quanto tesoro” dissi asciugandomi le lacrime che cominciavano a scendere sulle mie guance “Grazie dei regali, davvero, mi hanno tenuta compagnia, sei fantastico Harry”
“Figurati, questo e altro per la mia piccola”
“Ahw tesoro mio!” lo guardai negli occhi, quegli occhioni che tanto mi erano mancati e notai che stava iniziando a piangere “Carra, non piangere ti prego”
“Nemmeno tu però” Accennò un sorriso che fu abbastanza ampio da mostrare le sue fossette
“Hey, stasera che facciamo?”
“Niall da una festa qui, ma qualcosa mi dice che tu già lo sai” Mi guardò con un sorriso malizioso
“Qualcosa mi dice che hai ragione” Scoppiammo entrambi in una fragorosa risata dopodiché lo riabbracciai
“Io vado a casa a farmi una doccia, ci vediamo dopo?”
“no no, tu non te ne vai da nessuna parte”
“Ohh si si ci tengo ad essere pulita”
“E chi si prende cura di me?”
“Garnier”
“Fanculo Gin”
“Ahahaha No dai davvero ho voglia di farmi una doccia, a che ora torno?”
“Ancora non hai capito che non ti faccio uscire? La doccia te la fai qui tesoro bello, se vuoi ti do anche una mano”
“Va bene, va bene la faccio qui, ma ci riesco da sola grazie! Dove sta il bagno?”
“Prima porta a sinistra, vieni che ti do qualche vestito da metterti”
“Oh grazie”
“Questo pensi che ti vada bene?” Disse mostrandomi una vestaglia trasparente
“E' trasparente non me la metto!” Dissi spingendolo via
“Va bene, va bene, prendi questo maglione nero, pasticcialo un po' di bianco e sarà perfetto per la festa, se vuoi ti presto io un pennarello bianco” Disse indicandomi il cavallo dei suoi pantaloni
“MAIALE” Scoppiò subito a ridere e io mi chiusi in bagno, ma dopo soli due minuti la porta si spalancò di scatto, fortunatamente avevo una salvietta addosso
“Diamine sei vestita! Comunque questo è il pennarello, un vero pennarello” Disse mostrandomi un indelebile bianco “Vuoi che ci scriva qualcosa io?”
“Non cambi mai, comunque non so se sia giusto fidarmi, ma va bene, facci qualcosa tu”
“Fidati, fidati farò un'opera d'arte tesoro” Disse con un ghigno che non mi convinceva affatto.
Detto questo chiuse finalmente la porta e ne approfittai per chiuderla a chiave; feci una veloce doccia e quando uscii c'era Harry con il maglione pronto
“Eccoti piccola, è perfetto”
“Grazie mille” Lo indossai e mi guardai allo specchio per vedere che ci aveva scritto “I'm sexy and I know it” MERDA, MO' LO AMMAZZO
“Sei uno stronzo!”
“Ti voglio bene anche io”

La serata continuò tranquillamente e verso le 2 decisi di tornare a casa a dormire
“Hey, amore, io sono stanca torno a casa, ci vediamo domani?” Dissi avvicinandomi per baciarlo
“Certo che ci vediamo domani, ma lascia che ti accompagni a casa, non vorrei che qualche squilibrato eccitato per la festa ti faccia del male”
“Dici un tipo come te?”
“No, peggio” Disse ridendo
“Oh dio forse è meglio se mi accompagni allora” Dissi prendendogli la mano e uscendo di casa. Mi fece salire sulla macchina ma proposi una passeggiata in bici, così mi caricò sulla canna e piano piano ci avviammo verso casa mia
“Eccoci, piccola”
“Grazie mille per la serata, mi sei mancato tanto Harry” Dissi io con un velo di tristezza
“Anche tu piccola mia, anche tu” Sorrisi debolmente e mi avvicinai al suo viso per baciarlo, ma mi respinse; lo guardai confusa
“Ti amo, Gin” Si avvicinò nuovamente e fu lui questa volta a premere le sue labbra contro le mie, rimasi interdetta per qualche minuto e cominciai a vedere la preoccupazione trasparire dai suoi occhi
“Ti amo, Harry” Dissi entrando in casa. Sbirciai subito dalla porta e lo vidi immobile davanti con un sorrisetto ebete stampato sul viso; risi e mi allontanai andando a letto.


Il giorno dopo mi svegliai presto, finalmente nel mio letto londinese, corsi giù dalle scale e vidi Amber e Allison intente a preparare la colazione, le salutai con un bacio sulla guancia, presi un pancake e mi sedetti al tavolo, feci tranquillamente colazione e corsi in camera mia a sistemare i bagagli, ma qualcuno bussò alla porta quando ancora stavo salendo le scale
“Vado io ragazzee” urlai
“Chi è?” chiesi avvicinando l'orecchio alla porta
“Consegna speciale per lei”
“Oh, si, ora le apro” dissi aprendo velocemente la porta
“Eccola qui finalmente la mia piccolaa” disse Harry prendendomi in braccio e baciandomi
“Amoree, mi sei mancato”
“Ma se ci siamo visti poche ore fa?!” rise
“Eh lo so, ma mi sei mancato comunque” dissi baciandolo teneramente, Harry sorrise e mi mise giù di colpo, lo guardai confusa
“Forza, andiamo” mi disse indicandomi con la testa la porta
“dove?”
“Questo non ti deve importare”
“Va beh, vado a cambiarmi, entra pure” Dissi allontanandomi verso le scale ma mi prese per il polso e mi tirò a sé
“Vai benissimo così, andiamo subito, mettiti solo un paio di scarpe”
“Ma tu sei matto, sono in pigiama, non esco conciata così!”
“Mi stai forse sfidando?!”
“Più o meno” risi
“Molto bene, sappi che ho già vinto” Detto questo mi prese in braccio e mi buttò in macchina
“Maa heii, che fai?!” Dissi ridendo
“Hai detto, che mi sfidavi, ti ho detto che avevo già vinto io” Chiuse la portiera e fece il giro della macchina, poi salì “Ti porto in un posto
“Va bene, ma ti ricordo che io sono in pigiama!!”
Rise di gusto “Sei bellissima comunque”
“Ma mi hai vista?! Dico, sono qui, in pigiama, struccata coi capelli sconvolti, sembro appena uscita da un manicomio”
“Non è vero, sei bellissima, piccola, sei fantastica”
Non sapevo che rispondergli, così lo guardai sorrisi, gli diedi un bacio, e gli dissi di andare.
“Siamo arrivati amore, riconosci la strada?”
“Si... E' la strada per il campo dell'altra volta o sbaglio?” Dissi sorridendogli
“Esatto... Ma stavolta è diverso, stiamo insieme ufficialmente”
Detto questo fermò la macchina, scese prese uno strano cestino dal sedile posteriore e mi aprì la portiera, poi mi porse la mano e mi fece scendere prendendomi infine in braccio, per accompagnarmi dentro al campo, e mi posò a terra
“Eccoci amore”
“E' sempre bello venire qui con te” Sorrisi, lui mi guardò dolcemente poi prese un telo dal cestino e lo stese per terra, si sdraiò e mi fece cenno di mettermi vicino a lui, sempre più sorridente, mi appoggiai sul telo e mi stesi appoggiando la testa sul suo braccio teso ad abbracciarmi
“Sono cambiate tante cose dall'ultima volta che siamo stati qui, ora fa freddo, tu sei tornata in Italia, Liam sta con Danielle, Zayn con Perrie, Niall con Giada e Louis con Eleanor, è tutto perfetto ora...”
Quando si accorse che mi ero alzata e avevo gli occhi spalancati, capì e si tappò la bocca.
“Niall e chi?!” Urlai
“Merda, non avrei dovuto dirtelo”
“Ooh si che hai dovuto, io ammazzo Niall, perché diavolo non me l'ha detto?!”
“Voleva vedere che tutto andasse per il verso giusto!”
“Sono felicissima per lui! Avrebbe dovuto dirmelo! Da quanto stanno insieme?!”
“Da quando sei partita...”
“Oddio, sono contentissima per lui, quando arrivo a casa lo disintegro!”
Rise poi mi fece accoccolare di nuovo sul suo braccio e mi abbracciò nuovamente, e io poggiai il mio braccio sul suo petto. Restammo lì per molto nonostante il freddo pungente e mi sentivo sicura, protetta, contenta, e finalmente, in pace con me stessa, era qui la mia vita. Non c'era più alcun dubbio...




#NOTAA
Alloraa, parto scusandomi perché nel capitolo precedente mi son dimenticata di mettere la nota, faccio schifo lo so :/ Poi, per l'attesa, scusatemi, davvero, ma 'sta scuola del cazzo mi sta uccidendo, sembro una psicopatica fuggita da un manicomio.
Poi, spero vi piaccia il capitolo, se avete qualche idea fatemi sapere, le accetto volentieri, e vi prego, lasciatemi qualche recensione! Qualsiasi cosa va bene, anche due parole scarne, anche un fai schifo, va bene, ma lasciatemi qualcosa, davvero, non riesco a capire se vi piace o no, vedo che le visualizzazioni salgono ma non capisco se vi piace o no, vi prego, son disperata, capitemi
A prestissimo spero
Rachy
P.S. VI VOGLIO BENE <3

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Capitolo 13
*** ATTENZIONEE!!! ***


Ciao ragazzee! Ascoltate, questa fanfiction la sospendo, perché non mi piace, era banale, ci sono troppi errori, avevo solo una recensione e non me la cagavate! ;( Vi lascio comunque il link di quella nuova, completamente diversa ma sempre sui ragazzi! Spero la seguiate! Baci Rachy <3

YOU ARE CHANGING MY MIND : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2374303&i=1

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