la mia nuova vita

di BellaGold99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** New York arrivo! ***
Capitolo 2: *** La mia prima cotta in un giorno triste ***
Capitolo 3: *** Un giorno orrendo ***
Capitolo 4: *** il giorno più brutto ***
Capitolo 5: *** Trent: il mio nuovo nemico ***
Capitolo 6: *** Una piccola vittoria ***
Capitolo 7: *** Un incubo romantico ***



Capitolo 1
*** New York arrivo! ***


Io sono Lisa una ragazza di 16 anni, mi considero una ragazza normale.. senza problemi e sempre sorridente, fino a quando mi sono trasferita a New York. Ricordo perfettamente era il 3 marzo del 2010 quando mio padre arrivò a casa e come da copione mi disse: " Lisa, ci dobbiamo trasferire, ho trovato un lavoro all'estero". Ed io ,con indifferenza, andai subito a preparare le valige. Andai a dormire presto, dato che dovevamo partire alle 5 del mattino. Appena sveglia mio padre gridò come al solito che dovevo sbrigarmi, mi preparai in fretta e in furia, così velocemente da dimenticarmi di lavarmi i denti. Andai in auto e accesi il mio MP3 e dopo 3 ore arrivammo. Appena scesi dall'auto vidi questa grande villa con un'immensa piscina: era la mia futura casa. Dallo stupore rimasi immobile e, all'improvviso mio padre disse: " Questa sarà la tua casa per un bel po' ". Io con un sorriso capii subito che non aveva intenzione di trasferirsi in un'altra città dopo un mese, come aveva sempre fatto. Posai la valigia sul letto, diedi uno sguardo veloce alla casa, e corsi a vedere la città: era meravigliosa! Tutta illuminata e piena di movimento. C'era gente che urlava, gente che faceva compere, c'era ogni tipo di gente. Dovevo cogliere l'occasione, presi la mia macchina fotografica e feci molte foto. Devo ammetterlo sono un'appassionata di fotografia sin da piccola. All'improvviso mio padre mi chiama al cellulare e dice di mostrarmi la mia futura scuola: La migliore della città, o almeno così dicono. Era immensa, davvero enorme con panchine, una fontana, un bar... Insomma una scuola perfetta. Ma purtoppo niente è perfetto. Mentre mio padre si dirigeva verso lo sportello delle iscrizioni, urtai contro una ragazza. Era alta, bionda, riccia, con occhi celesti e vestiti di moda. Si vedeva che era la tipica ragazza snob di buona famiglia. Ma come si dice " Un libro non si giudica dalla copertina", così mi presentai: "Ciao! Io sono Lisa, penso saremo compagne di classe". E lei con uno sguardo accigliato rispose: " Ehm.. Io sono Luise e stà più attenta quando cammini, hai la delicatezza di un elefante in una cristalleria, mi hai stropicciato la nuova camicetta! Ora dovrò farla stirare ancora una volta da Confianse! ". Io feci uno sguardo accigliato e andai via come se non fosse successo nulla, del resto non volevo discutere con qualcuno il mio primo giorno. All' improvviso si avvicinò una ragazza che disse: " Non preoccuparti Luise è così con tutti, io Sono Anne " Al contrario di Luise lei mi sembrò una ragazza molto carina, e quindi decisi di presentarmi, ma proprio quando stavo per farlo, suona la campanella e un signore alto si avvicina e con un megafono dice: " Lisa Mc. Chany 2B" Ad un tratto Luise, con uno scatto, si gira e dice con un'aria malinconica: " Oh no! Quest' elefante starà in classe mia?" Ed io risposi: " Bè neanche io sono felice di avere una compagna di classe così snob pipipi". Entrammo in classe, ed ero molto disorientata. Non sapevo dove sedermi. Già sentivo le risate degli altri, specialmente quella di Luise, che fu fermata da un ragazzo davvero carino che prese le mie parti e fece tacere quell'oca. Era davvero carino, alto, occhi azzurri, e sembra anche generoso. Poi Anne urlò di sedermi vicino a lei ed io così feci. Nell'intervallo conversai con lei e notai che avevamo moltissime cose in comune. Sempre nell'intervallo, l'oca distribuì gli inviti per qualcosa a tutti eccetto a me. Anne, infuriata si alzò e disse: " Cosa c'è Luise? Perchè non inviti la mia migliore amica alla tua festa?" Io le sussurrai: " Dai non importa, tanto non ci tenevo ad andare alla festa di quell'oca". E Anne, sempre infuriata, urlò: " No tu ci vieni! " E Luise con molto disdegno mi diede l'invito. Subito le amiche dissero: " Ma come, inviti quella papera alla tua festa? " E lei, con uno sguardo malefico rispose: " Ci divertiremo, vedrete " Anne, soddisfatta mi disse che stasera mi veniva a prendere lei. Le lezioni finirono: un primo giorno non male. Ho trovato un'oca, Un'amica, e un bel ragazzo. Appena tornata a casa chiesi il permesso per andare alla festa, e mio padre mi rispose di sì. Nonostante fosse molto presto, ero talmente emozionata, che provai tutti i vestiti che avevo nell'armadio. Alla fine scelsi un abito rosa velato, con spalline bianche e ballerine, Raccolsi i capelli e truccai legegrmente il viso. Finii giusto in tempo i preparativi, infatti due minuti dopo Anne bussò al citofono. Lei indossava un abito lilla e panna, con scarpe con tacco e i capelli raccolti in una treccia. Andammo in macchina dove ascoltammo la radio e parlammo un po'. Dopo circa mezz'ora arrivammo alla festa. Era un locale enorme, e c'era tutta la scuola. All'improvvisò la musica cessò e spuntò fuori l'oca, vestita da principessina anche con la tiara e i guanti. Scese per le scale come se fosse chi sa chi e disse: " Per favore, basta applaudire, lo so che sono magnifica" Volevo darle un pugno in faccia, ma era il suo compleanno. Iniziammo a ballare fino a metà serata fino a quando la " principessina" disse: " Attenzione! Ho preparato un video magnifico" Lo fece partire e..... erano tutte le mie foto modificate in brutto modo. Tutti scoppiarono in una risata, ed io andai in bagno a piangere, si sciolse tutto il trucco e non volevo uscire dal bagno, anche perchè sentivo la gente ridere. Ad un tratto venne Anne e disse: " Lisa non piangere lo hai detto stesso tu, è un'oca. Lo fa per divertirsi ma tanto non otterrà nulla" Ed io piangendo risposi: " Ma tutti ridono e so già che mi prenderanno in giro nei prossimi giorni" Ed Anne: " Tu sei magnifica, dai esci da quel bagno" Ed io: " No!" Ed Anne: " Allora entro io" Trascorsi tutto il tempo a piangere e me ne andai per ultima per non sentire gli scherni e le risate degli altri. Mentre me ne andavo un ragazzo mi urtò: Era lo stesso ragazzo che vidi in classe.

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Capitolo 2
*** La mia prima cotta in un giorno triste ***


Lui mi disse: " Scusa per averti urtato, comunque è stato orribile quello che ti ha fatto Luise. Io sono Trent piacere. " Molto imbarazzata, mi presentai e scoprii che Trent era molto più carino di quello che pensavo: Amava gli animali, pitturare e la fotografia. Andai a casa e mi addormentai. Ad un tratto sognai Trent e subito mi svegliai. Decisi di raccontarlo ad Anne, certo potevo aspettare di vederla il giorno dopo a scuola, ma la chiamai al cellulare. Anne, con una voce fioca, mi rispose: " Pronto.. chi è? " Ed io: " Sono Lisa devo dirti una cosa importantissima... mi sono innamorata di Trent." Anne ad un tratto si svegliò e urlò: " Di Trent? Davvero? Com'è successo?" Parlammo fino alle sei di mattina, quando attaccai il telefono per andare a scuola. Mentre mi preparai non smettevo di pensare a Trent. Arrivai a scuola con più entusiasmo del solito, ma, proprio quando entrai, Il sorriso scomparve dal mio viso: vidi Trent baciare una ragazza, e quella ragazza era Luise. Per tutto il giorno ero distratta, infatti non badai alle parole dei professori ed ebbi anche cinque note negative. Anne cercò di consolarmi ma non ci riuscì, andai a casa tristissima, talmente triste da non dar retta alla ramanzina di mia madre. Senza aver pranzato andai in camera mia e chiamai Anne, mentre stavo parlando, ricevetti un messaggio di Trent che diceva: " Oggi pomeriggio alle 16:00 vieni vicino al molo, devo parlarti." Ero un po' felice ma anche preoccupata... cosa doveva dirmi? Misi un abito estivo floreale e mi truccai leggermente. Alle 16:00 andai al molo, ma non c'era Trent, ma Luise. Avevo capito che doveva dirmi una cosa che non avrei voluto sentire, così dissi: " Avanti dimmi tutto. " E lei, girandomi intorno, rispose: " Lo so che ti piace Trent, ho visto come ci sei rimasta male quando l'ho baciato. " Ed io cercai di negare tutto dicendo: " Pff, mi piace Trent? No! Siamo solo OTTIMI, MIGLIORI, amici che hanno tanto in comune." E Luise molto arrabbiata disse: " Come lo puoi considerare il tuo migliore amico se lo conosci da un giorno? " Io alazi il sopracciglio e risposi alla snob: " Abbiamo chattato TUTTA LA NOTTE. " E la snob, con i capelli liscissimi disse: " Bè lui è mio! " Stavo per riderele in faccia, ma mi limitai ad alzare il sopracciglio e ad andarmene. Ovviamente raccontai tutto ad Anne, la quale scoppiò a ridere. Pochi minuti dopo ricevetti un messaggio dal VERO Trent, il quale mi invitò a Fotografare e mangiare un gelato insieme. Urlai di gioia, ma urlai così tanto che papà salì di sopra per vedere cosa fosse accaduto. Ero emozionatissima quando vidi Trent e, con uno dei suoi sorrisi mi disse: " Andiamo? " Mi prese per mano, stavo per svenire! Fotografammo il paesaggio, e mentre fotografavo, guardavo in silenzio, la bellezza di Trent. Poi mangiammo il gelato. Stranamente a Trent piacevano i miei stessi gusti di gelato: vaniglia, fragola e caramello. La giornata passò velocemente, troppo velocemente ma anche su durò poco, quello fu il giorno più bello. Arrivai a casa e vidi mio padre stranamente silenzioso, di solito lui parlava molto. Gli chiesi cosa stava succedendo, ma mi baciò il capò e andò a dormire. in quel momento feci una cosa che non avrei dovuto fare: spiai le cose di papà e vidi una foto di mamma, forse era silenzioso perchè gli mancava mamma, del resto è da tanto che è in viaggio per lavoro. Ma poi sul retro della foto vidi scritto: " Mi manchi.. R.I.P " Così capii che la mamma non era in viaggio di lavoro. Arrabbiata entrai nella stanza di papà e chiesi spiegazioni. Lui non mi rispose ed io decisi di scappare di casa, dato che avevo un padre bugiardo. Andai a casa di Anne che cercò in tutti i modi di convincermi a tornare a casa. Ma non ci riuscì. Si fece notte, ma non dormii, pensai tutta la notte a mamma e perchè fosse scomparsa. Così feci qualche ricerca su Internet

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Capitolo 3
*** Un giorno orrendo ***


Così scoprii molte cose su mia madre che mio padre, non avrebbe mai avuto il coraggio di dirmi: Era un'esploratrice, molto famosa e vinse anche un premio. Morì per un incidente durante l'ultima esplorazione in Australia. Svegliai Anne, alla quale feci vedere cosa avevo trovato. Anne però tornò a dormire. Anche io dormii e sognai che, durante l'ultima esplorazione della mamma, era in mia compagnia e ad un tratto, venne investita da un'auto. Mi svegliai di colpo e andai a bere un po' di latte, si svegliò anche Anne e mi disse: " Cosa c'è che non va? " Ed io dissi: " Non posso credere che mio padre non mi abbia detto che mia madre fosse morta, per questo non mi ha parlato mai di lei. " Ed Anne rispose: " Bè, tu devi capire che l'ha fatto per il tuo bene, forse per non farti soffrire." Io , in silenzio, andai a letto. Proprio in quel momento ricevetti una telefonata da mio padre, risposi e molto arrabbiato, mi disse: " Dove sei finita? Perchè non sei a casa a dormire? " Io sospirai e dissi: " Non ci voglio parlare con te, non mi hai detto nulla per tre anni! Tre, non uno! Sono scappata di casa e non tornerò mai più! " Non dormii e le cose si complicarono a scuola. Non avevo una bella cera, e ovviamente la cara e dolce Luise, approfittò della cosa. Mi prese in giro molto pesantemente, e scoppiai a piangere, poi parlò anche di mia madre, e peggiorò le cose. Andai in bagno a piangere, volevo farla finita ma non lo feci perchè sapevo che c'erano persone che mi volevano bene. Infatti, proprio in quel momento, Anne venne però prima fece una sfuriata a Luise, ma visto che è una vipera, rise ancora più forte, e questo mi faceva ancora più male. Anne mi fece ridere e scherzare: è in questi momenti che si riconoscono le vere amiche, per fortuna ne ho trovata una, anche se ho perso la fiducia per papà. Nel bagno arrivò anche Trent e mi disse: " Scusami per Luise, l'ho lasciata, è una stupida. Ti vuole far soffrire perchè ti teme, e vuole fare la bulla, scusami. " Io sorrisi ( anche perchè aveva rotto con quella viscida ), e poi dissi: " Tu non devi scusarti di nulla, devi solo abbracciarmi! " Mi asciugai le lacrime e lo abbracciai, i nostri sguardi s'incrociarono e ci baciammo. Poi, per non parlarne, gli dissi che dovevo andare in classe. Durante la lezione, pensai a tutto tranne che alle parole del professore: non sapevo neanche se fossi triste o felice. Vidi Luise molto arrabbiata e questo devo ammetterlo mi fece stare molto meglio, però fui io a rimetterci. Mi mandò dei bigliettini minacciosi, con scritto: " Sei una racchia, lascialo in pace ( si riferiva a Trent) o finirai molto male. " Anne vide il biglietto e non ce la fece a trattenere la sua rabbia malgrado cercai di fermarla. Sferrò un pugno sul viso, ormai ferito, di Luise. Rimasi basita. Ovviamente le ochette, seguaci dell' oca regina, fecero la spia, e Anne fu convocata dalla Preside Skinner e fu sospesa. Trent, mi confortò e nel confortarmi, parlammo di quello che era successo. Io dissi: " Trent, scusa..." E lui, molto frettoloso, m'interruppe: " MI PIACI! " Alla fine ci fidanzammo, ero super contenta, ma quella felicità sparì presto quando...

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Capitolo 4
*** il giorno più brutto ***


Nel cuore della notte mi arrivarono dei messaggi che di certo non erano belli. Erano messaggi minacciosi e volgari, mandati da una persona anonima. Ma che dico? Io sapevo chi mi mandò quei messaggi: Luise. Mi scrisse 101 messaggi, non riuscii a dormire, cercai di ignorare quei messaggi, ma facevano troppo male. Nominò anche mia madre e mi minacciò addirittura di morte. Piansi tutta la notte e svegliai Anne: per fortuna c' era lei. La mattina andai distrutta a scuola, e di certo neanche lì ebbi una giornata perfetta: fu un disastro, il giorno peggiore fino ad ora. Nell' intervallo Luise e le sue oche si avvicinarono e, la oca regina, mi disse: " Oggi hai un aspetto più orribile del solito, ho saputo che nel cuore della notte hai ricevuto dei messaggi minacciosi." E, ironicamente, aggiunse: " Poverina" Come se io non sapessi che fosse stata lei a inviarmi quei messaggi. Trent ascoltò tutto e preoccupato disse: " Quali messaggi minacciosi? " Gli feci vedere quei messaggi e , rileggendoli, piansi. Ovviamente l'oca rise. Ma la giornata peggiorò quando le ochette di Luise pubblicarono su internet un video in cui io sembro una cattiva persona, dopo quello ricevetti tantissimi messaggi orrendi. Anne, che sapeva ovviamente tutto, voleva intervenire ma non poteva avvicinarsi alla scuola poichè era stata sospesa. Ma non è finita: le ochette "per sbaglio" mi strapparono la maglietta e ruppero il mio armadietto e rubarono il mio diario. Andai a casa di Anne piangendo e, proprio lì, ricevetti una telefonata da mio padre. Decisi di tornare a casa e mio padre mi sgridò più del solito. Non ce la facevo più a sopportare tanto dolore, decisi di fare una cosa che credevo di non fare mai: tagliarmi. Non lo dissi a nessuno, neanche ad Anne perchè sapevo che mi avrebbe detto che era sbagliato e poteva prendere dolorosi provvedimenti e fare a botte con Luise. Piansi a dirotto sul mio letto, all'improvviso ricevetti un messaggio: " Tutto questo dolore finirà se lascerai Trent." Pensai che in effetti la relazione con Trent era la causa di questo dolore così, a malincuore decisi di lasciarlo. Andai al parco, sapevo che era lì perchè ogni giorno va a scattare qualche foto, e vidi una cosa che non avrei mai voluto vedere: Trent baciava un' altra ragazza, pensavo di sbagliarmi, ma era lui. Corsi a casa di Anne a piangere, la quale mi suggerì di chiamare Trent. Lo chiamai.. io dissi: " Trent, devo parlarti." Lui, per niente preoccupato, mi rispose: " Amore dimmi." Io aggiunsi: " Ti ho visto oggi al parco...ti ho visto." E lui, non capendo di cosa stessi parlando, mi rispose: " E allora?" Anne intervenne e aggiunse: " Senti, tu non ti meriti Lisa, fai schifo vergognati, non dovevi tradirla! " Trent, menefreghista, rispose: " Bè, tanto Lisa era un amore passaggero, in realtà non era neanche amore, la prendevo in giro, poverina è una povera fallita!" Attaccai e piansi tra le braccia di Anne, la quale era molto furiosa. Capii che d'ora in poi non dovevo giudicare un libro dalla copertina, in effetti giudicai Trent dalla copertina, pensavo fosse vero amore invece era un'illusione. Quanto è vero che le favole non esistono. Pensavo di aver trovato un ragazzo adatto a me, un principe azzurro, mentre ho trovato un brutto stregone che gioca coi sentimenti altrui. Nonostante la relazione con Trent fosse finita, ricevetti comunque messaggi minacciosi,uno diceva: " AHAHAH FALLITA TRENT TI HA SOLO USATA AHAHAHAHA ERA OVVIO, SEI UNA TALE PERDENTE, SEI LA RAGAZZA PIU' INUTILE AL MONDO AHAHHAH! " Decisi, non so con quale coraggio, di rispondere.. scrissi: " BE' MI HA LASCIATA E ALLORA? SUCCEDE E POI TI DIVERTI SOLO PRENDENDO IN GIRO LE PERSONE? NON HAI MEGLIO DA FARE? CREDO DI NO... LA PERDENTE QUI SEI TU LUISE, E NON DIRE CHE NON SEI TU PERCHE' SO CHE MENTI.. TANTO TRENT NON STA NEANCHE CON TE QUINDI ABBIAMO PERSO ENTRAMBE, O FORSE SOLO TU!!!" Mi sentivo soddisfatta, ma Luise mi rispose in modo pensante, capii che non l'avrebbe mai finita, mi tagliai ancora ormai i tagli si può dire che li collezionavo. Soffrivo e nessuno capiva la mia sofferenza, nessuno sapeva che a scuola venivo maltrattata. Decisi di aprirmi anonimamente, scrissi tutto quello che mi accadeva su un sito, ebbi molti commenti ma dicevano tutti la stessa cosa: " Dillo a qualcuno." Il giorno dopo fu ancora più doloroso perchè...

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Capitolo 5
*** Trent: il mio nuovo nemico ***


Ero distrutta, talmente distrutta che andai a scuola senza trucco e con i capelli crespi. Oltre a Luise, si aggiunse anche Trent a prendermi in giro. Era orribile sentire parole bruttissime dalla persona che amavo fino a ieri. Per fortuna la sospensione di Anne terminò, almeno c'era lei che abbassò un po' la cresta alla gallinaccia. Per un momento mi rallegrai quando seppi che la scuola organizzò un concorso per fotografi emergenti. Quando stavo per iscrivermi erano arrivati Trent e Luise, che si erano rimessi insieme, e dissero in coro: " Povera fallita, è convinta di vincere ahahhaha, vabbè lasciamola illuderla povera non ha una vita sociale." Anne, la quale era accanto a me, voleva fare abbassare un altro po' la cresta alla gallina e al gallaccio, ma la fermai. Ripensando a quello che mi dissero i due stupidi, non mi iscrissi malgrado Anne cercò di convincermi. Andai in classe dove successe una cosa tremenda: Luise, prima che arrivasse la professoressa, mandò le sue "amichette" a farmi uno scherzo, mi scrissero dietro la schiena io sono una fallita e mi presero in giro più del solito. Anne non ce la faceva più così fece a botte con le amichette dell' oca, che questa volta non fecero la spia. Anche durante tutta la lezione venni presa in giro. Non ce la feci più andai in bagno a piangere dove venne anche Anne, che vide che mi tagliavo. Mi disse quindi: " Cosa fai? Ti tagli? Ti tagli per quell'oca senza piume?" Io non risposi e continuai a piangere, poi con una voce soffocata, aggiunsi: " Perchè proprio io? Perchè devo sopportare tutto questo, perchè?" Anne, la quale si sedette vicino a me, rispose: " Perchè sei stupenda, e Luise ti vede come una rivale, mostrati forte così si accorgerà anche lei che tu sei più forte di lei. L'oca è contenta quando piangi, se continui così non la finirà mai e soffrirai ancora di più, Sii forte!" Il discorso di Anne m'illuminò e, proprio per mostrarmi forte, andai in atrio e m'iscrissi al concorso per fotografi emergenti. Mentre stavo tornando in classe, feci cadere i libri a un ragazzo molto carino, si chiamava Lucas. Ma questa volta, prima d'innamorami, voglio prima conoscerlo bene. Tornai a casa un po' triste e un po' felice: sì, sono bipolare. Mio padre si sedette vicino a me e mi disse: " Io... non ti ho detto della morte di tua madre per non farti soffrite...scusa" Io sorrisi e lo abbracciaì poi andai in camera mia dove ricevetti un messaggio da Anne: " Tra 5 giorni ci sarà un ballo a scuola... ci vieni?" Pensai tutto il giorno se andarci o meno. Mi addormentai e mi svegliò un suono assordante: la sveglia. Iniziò il concorso per fotografi...

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Capitolo 6
*** Una piccola vittoria ***


C'erano moltissime perssone e anche Trent, che ogni giorno mi stava sempre più antipatico. Con mia sorpresa, c'era anche Lucas. Approfittai della cosa per far ingelosire Trent: Mi sedetti vicino a Lucas, ridevo ad ogni sua parola e notai che Trent si voltava sempre verso di me. Come primo scatto ci fecero fotografare il sentimento dell' amore. Ero in panico, non sapevo cosa fotografare, neanche Lucas sapeva cosa fotografare infatti mi venne a cercare. Scoprii di avere tante cose in comune con lui, ma non volevo commettere di nuovo l'errore d'innamorarmi di un deficiente. Andai a casa, ancora priva di ispirazione, e mi chiamò Anne: " Hey Lisa, allora vieni al ballo? " Mi ero completamente dimenticata del ballo, ma ugualmente risposi di sì ad Anne, però c'era un problema: chi mi avrebbe accompagnata? Pensai di andare con Anne, ma lei mi disse che sarebbe stata accompagnata da un suo "amico". Volevo chiedere a Trent di accompagnarmi, ma ricordai che ora stava con l'oca. Se non avevo un accompagnatore, Luise mi avrebbe presa in giro per sempre. Andai in panico, ebbi un'idea: di invitare Lucas. Lo trovai al parco con la macchina fotografica e gli dissi: " Trovi l'ispirazione per il tuo primo scatto? " "Sì, ma non ho trovato ancora nulla ", rispose. Con molto coraggio mi sedetti vicino a lui, e chiudendo gli occhi, dissi velocemente: "Mi vuoi accompagnare al mio ballo scolastico? " Stranamente rispose di sì e , dentro me stessa, feci i salti di gioia. Avvisai anche Anne, la quale era molto felice. Ma c'erano ancora due problemi: quando avrei fatto il primo scatto? Dove trovo il vestito adatto? Anne mi diede un'idea per lo scatto: farlo al ballo, del resto lì si respira l'amore. Poi per il vestito andammo in giro per negozi, trovai un vestito bellissimo: rosa, velato, pomposo e un po' brillantinato...il vestito giusto per me, ma ovviamente, piaceva anche a l'oca che me lo strappò dalle mani. Io non potevo farle comprare il MIO vestito, così corsi verso di lei e le presi il vestito, corsi subito verso la cassa e lo pagai velocemente: mi sentivo soddisfatta infatti le risi in faccia. Ma lei, scontrosamente, aggiunse: " Tanto quel vestito non è granchè, io sarò la più bella, e... attenta ti succederà qualcosa" Io stavo iniziando a pensare a cosa mi sarebbe successo, di sicuro Luise stava escogitando qualcosa di subdolo e malvagio. Andai a casa dove trovai mio padre molto arrabbiato. Non volevo ascoltare le sue ramanzine, così andai dritta in camera con la scusa che fossi molto stanca. In realtà messaggiai tutta la notte con Lucas e con Anne. Parlammo un po' di tutto, delle foto, del ballo. Proprio quando sembrava andare bene tutto, mi arrivò un messaggio da Luise: " Non credere di aver vinto, avendomi preso il vestito, tanto io sarò la più bella, il tuo accompagnatore ti lascerà e capirà quanto sei inutile, con il tuo abito laverò il pavimento... ahahahahahahh" Questo messaggiò mi agitò molto, e se Luise avesse ragione? Ogni giorno di più la mia autostima scendeva sempre di più, dormii con l'ansia. Il giorno dopo, ci fu il ballo

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Capitolo 7
*** Un incubo romantico ***


Era il giorno del ballo: ero agitata e allo stesso tempo felice. E se avessi sbagliato a chiedere a Lucas di venire con me? A scuola erano tutti emozionati (neanche fosse il concerto dei one direction), parlavano solo del ballo. Io fingevo di essere emozionata ma invece dentro avevo una paura tremenda: era il mio primo ballo. Luise, fu l’unica ad accorgersi della mia paura e sfruttò la cosa a suo favore, si avvicinò e mi sussurrò: “Ricordati che ti accadrà qualcosa di brutto” Poi andò via, ridacchiando, dal suo stupidissimo fidanzato. Anne mi confortò, mi fece trovare un po’ di forza e poi mi disse: “E’ convinta che laverà il pavimento con il tuo vestito, ma non sa che saremo noi ad usare il suo cosiddetto vestito come strofinaccio”. Sghignazzai un po’ e subito Luise mi lanciò uno sguardo maligno: aveva sentito tutto. Le lezioni finirono, stranamente più velocemente del solito, e quando Anne andò a casa, notai che Luise mi stava pedinando. Così le dissi: “Cosa fai? Mi segui?” Lei, con un fare arrogante, rispose: “Continua pure a prendermi in giro, ma sappi che la mia vendetta sarà brutale..” Io non capivo ancora cosa volesse farmi, però mi trasmise un gran senso di paura, Improvvisamente Luise mi fece cadere a terra e aggiunse: “Questo è solo l’antipasto” Rimasi sconvolta dal fatto e la caviglia mi faceva molto male, non riuscivo a camminare, temevo il peggio. Malgrado la caviglia dolorante, riuscii ad arrivare a casa e mio padre subito notò che zoppicavo. Io non risposi del perché zoppicavo ma andai di sopra a scegliere quale pettinatura avrei dovuto farmi fare dalla parrucchiera. Mancavano ormai tre ore al ballo ero agitatissima, venne la parrucchiera che mi fece un’acconciatura fantastica: una treccia laterale ornata da fiori, che stavano a meraviglia con il vestito. Improvvisamente suonò il campanello: era Lucas. Era più bello del solito: vestito di bianco, i capelli tagliati che mostravano di più i suoi occhi blu. Gli feci i complimenti e lui, da vero gentiluomo, mi regalo un mazzo di fiori. Non so come aveva fatto, ma aveva indovinato i miei fiori preferiti: i tulipani così gli chiesi: “Come hai indovinato i miei fiori preferiti?” E lui con uno sguardo acuto rispose: “Bè, io sono un ottimo indovino” Mi aprì la porta e mi accompagnò in macchina. Forse davvero mi stavo innamorando di lui arrivammo al ballo, dove ero molto in imbarazzo: c’erano ragazze bellissime, in confronto sembravo appena uscita dal letto. Lucas notò che ero in imbarazzo così mi disse: “Tu sei la più bella” Mi fece arrossire, iniziammo a ballare. Fino ad ora tutto bene, ma le cose peggiorarono quando arrivò Luise (ovviamente) e disse: “Hey, questo è tuo cugino? Perché nessun ragazzo verrebbe con te al ballo” Lucas mi difese subito e anche Anne, così l’oca andò via indignata. Ma sapevo che non era finito, sapevo che l’oca avrebbe ricolpito. Feci finta di non essere agitata e danzai tutta la serata con Lucas. Quando danzavo con lui era come stare sulle nuvole. Il ballo finì nel migliore dei modi, Lucas andò via. Pensavo fosse finito tutto invece arrivò Luise, con Trent e tutte le sue ochette seguaci. Mi ferì pesantemente, ma non fisicamente, bensì psicologicamente. Arrivai a casa sconvolta da quello che mi aveva detto Luise e mi tagliai, poi realizzai che non avevo scattato la foto per il concorso. Cosa dovevo fare?

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