La difficoltà di dire 'ti amo'

di Helen Price
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Due parole per cominciare una storia ***
Capitolo 2: *** Via da Hogwarts ***
Capitolo 3: *** Una decisione importante ***
Capitolo 4: *** Notte a Malfoy Manor ***
Capitolo 5: *** La decisione ***



Capitolo 1
*** Due parole per cominciare una storia ***


storia

Un tiepido giorno di fine autunno,l’inizio della nostra storia. E’ il mio settimo anno a Hogwarts,una studentessa modello:sempre promossa con eccezionale in tutte le materie,do del filo da torcere anche a Hermione Granger,la ragazza reputata più brillante di tutta la scuola. Solo un piccolo difetto fa si che lei sia considerata migliore di me dal punto di vista scolastico:la mia inclinazione alle arti oscure e soprattutto a cacciarmi nei guai,che talvolta sono collegati.Sono state troppe le volte in cui sono stata sul punto di essere espulsa a causa delle arti oscure,anche se sono sempre riuscita a cavarmela,sebbene nemmeno io sappia bene come. So che se venissi colta ancora a leggere libri su tale argomento o a praticarlo di nascosto in qualche aula deserta in giro per Hogwarts,verrei espulsa senza avere la possibilità di difendermi,troppe volte l’ho avuta. Tuttavia non riesco a fare a meno d’immergermi nella lettura di libri che trattano questo argomento così affascinante e accattivante. Ho imparato a eseguire tutte le maledizioni che sono riuscita a scoprire,compresa la cruciatus e l’impervius sebbene non mi sia mai spinta tanto in là da sperimentare l’anatema che uccide. Eppure l’incanto è semplice,è scritto proprio qui:nel libro che sto leggendo. Ma,tanto presa come sono dal contemplare quell’incanto che ancora non ho avuto il coraggio di sperimentare personalmente,non mi accorgo che qualcuno stava sbirciando alle mie spalle l’argomento della mia lettura.

-Bene,credo che stavolta mi libererò di te una volta per tutte!-esclamò la voce della mia peggior nemica:una corvonero che aveva sempre fatto di tutto per farmi espellere. Chiudo in fretta il libro ma ormai è tardi:lei ha già visto e racconterà tutto al preside che questa volta non potrà far a meno di espellermi.Forse l’unico motivo che gli aveva impedito le altre volte di farlo nel corso di quest’anno è che era stato per anni il capo della casa di Serpeverde e aveva sempre prediletto gli studenti della sua casa come me. Ma questa volta sarebbe stata finita,nemmeno la sua simpatia verso la mia casa gli avrebbe impedito di cacciarmi da scuola e la mia bacchetta sarebbe stata spezzata,non sarei mai più stata una strega.

-Tu prova a fare uscire da quella tua sudicia bocca da sporca mezzosangue una sola parola su quello che stavo leggendo e ti assicuro che te ne pentirai amaramente!-dico con voce fredda e intimidatoria

-Ah si?e come farai a farmela pagare quando la tua bacchetta sarà spezzata?vuoi provare a competere con la magia in modo babbano?-domanda lei. A quel punto estraggo la bacchetta,non ci vedo più dalla rabbia:non può farmi questo,non può denunciarmi,non potrei più essere una strega e non posso permetterlo,la punto contro di lei con un’espressione minacciosa e piena di rabbia.

-Se continui a minacciarmi non avrai il tempo di dire niente a nessuno!-la minaccio io

-Bene allora,non ti minaccerò più,passerò direttamente all’azione-dice lei e,con un ghigno soddisfatto,mi volta le spalle e comincia ad allontanarsi da me.Se la lasciassi andare per me sarebbe la fine,devo fermarla a tutti i costi…….ma come?mentre mi spremo il cervello per trovare una soluzione lei si sta allontanando sempre di più,con passo lento,è sicura che non riuscirò a fermarla.Devo fare qualcosa e subito. Accecata dall’ira e dalla paura alzo di nuovo la bacchetta e la punto di nuovo contro di lei,che ormai è lontana.Non so cosa mi prende,in quel momento non ragiono.

-Avada Kedavra- grido. Non l’avevo mai fatto,non avrei dovuto farlo nemmeno adesso. Un lampo di luce verde scaturisce dalla mia bacchetta e sfreccia verso il suo obbiettivo che di li a poco ne fu colpito e,senza nemmeno aver la possibilità di accorgersi della sua fine,cadde a terra inerme. Sapevo che era morta,nessuno sopravvive all’anatema che uccide. Io la guardo accasciarsi a terra. Odio e cattiveria regnano nel mio corpo e nella mia anima,solo odio e cattiveria.Solo quando quella ragazza cade a terra priva di vita mi risveglio dal mio trance di odio e timore. Solo allora mi rendo conto di cosa ho fatto,ho appena privato una persona della sua vita. Sono bastate due semplici parole,così facili da pronunciare,per spezzare definitivamente e irrimediabilmente una vita…..e rovinarne un’altra. Due semplici parole,pronunciate con noncuranza,possono fare un danno così grande,solo allora me ne rendevo conto. Ma stranamente non mi sento in colpa,ho solo paura:paura di quello che sarebbe accaduto da quel momento. Avevo ucciso una persona usando una delle tre maledizioni proibite il che ero sicura mi avrebbe comportato una condanna a vita ad azkaban.Reggo saldamente la mia bacchetta tra le dita mentre studenti scioccati accorrono da ogni parte del parco. Circondano me e la morta formando un ampio cerchio e guardano prima me,poi lei,poi di nuovo me e così via.Il panico mi prende:resto ferma,immobile,senza dire una parola passando lo sguardo dalla ragazza che avevo ucciso alla folla di testimoni che avevano visto tutto. Non ho scampo,non con quasi cinquecento testimoni che avrebbero sicuramente rivelato come stavano le cose.

Mi trovo a Hogwarts perché sono stato mandato a parlare col preside,Severus Piton,dal signore oscuro,che mi ha concesso uno delle rare uscite dalla mia villa solo per riferire un suo messaggio al suo più fedele mangiamorte…..il suo più fedele……una volta ero io il suo più fedele dannazione!ma dopo il fiasco al ministero di due anni fa la mia reputazione agli occhi del signore oscuro non è più la stessa!Tutta colpa di quel ragazzino impertinente!ma la pagherà,è una promessa!Mentre penso a questo una rabbia mi invade,presto sostituita da stupore.Ossevo quella ragazzina a pochi metri da me. Ha appena ucciso una compagna,ha un bel coraggio,oppure è solamente sciocca. Non credevo che andando a Hogwarts avrei assistito a quella scena.In ogni caso si potrebbe rivelare una buona mangiamorte,sebbene non dimostri più di 17 anni,una che uccide così a sangue freddo davanti a tutti potrebbe esserci utile sia che lo abbia fatto per coraggio che per stupidità.

La testa mi si riempie di frasi urlate da quella folla attonita e rabbiosa:

-E’ stata lei l’ho vista!-

-Assassina!-

-Sapevamo tutti che era malvagia-

-Dovevano espellerla prima che facesse questo!-

-E’ sempre stata un pericolo!-

Quelle voci mi entrano nella testa come coltellate,saranno la mia definitiva rovina.Poi tutto intorno a me comincia a girare,,le voci mi rimbombano nella mente come se fossero state amplificate per magia,sempre più confuse e indecifrabili,sento le gambe cedere,ma non avrei ceduto,non glielo avrei concesso……..sebbene da quel momento sarei stata completamente perduta,la mia vita era rovinata,l’avrei passata ad azkaban fino al momento della mia morte…………………

Continuo a osservare da lontano quella ragazza,sembra spaventata e sorpresa di ciò che è riuscita a fare. Sembra dover cedere da un momento all’altro mentre studenti sorpresi e disgustati l’accerchiano da ogni lato. Si è cacciata in un bel guaio,tutti l’hanno vista,non ha speranza di non finire ad azkaban……a meno che……..

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Capitolo 2
*** Via da Hogwarts ***


storia

Continuo ad osservarla solo per qualche altro secondo,poi,con passo veloce e sbrigativo,mi precipito verso di lei. Percorro in pochi secondi i passi che ci separavano.Ora sono vicino a lei,l’afferro per un gomito senza dire una parola. Lei si volta verso di me,mi guarda stupita. Io non la rassicuro,non le rivolgo una parola d’incoraggiamento. Con uno strattone comincio ad allontanarla dalla folla attonita che continua a guardarla con ira e disgusto. Adesso osservano anche me,mi conoscono,tutti conoscono Lucius Malfoy e tutti sanno che sono un mangiamorte.Sanno che non condurrò la ragazza verso la condanna ad azkaban perché sono come lei,lo sanno,provano rabbia per questo ma nessuno ha il coraggio di fermarmi,nessuno ha il coraggio di dire una parola.Ora che il signore oscuro è diventato sempre più potente e i mangiamorte si sono infiltrati persino ad Hogwarts nessuno ha il coraggio di protestare. Così rimangono a guardarmi mentre allontano quella ragazza dai loro occhi inquisitori e pieni di rabbia.

Pensavo di essere perduta ma adesso un barlume di speranza si è impadronito di me:conosco l’uomo che mi ha afferrato e che adesso mi sta trascinando via da quel calvario in cui ero finita. E’ un mangiamorte,adesso tutti lo sanno. Non può essere vento per condurmi verso la condanna,non lui. Mi ha afferrata per un braccio e mi sta portando via. Non dice una parola,nemmeno io ne ho il coraggio. Sta accadendo tutto così in fretta che nessuna parola riesce a valicare il muro delle mie labbra eretto dalla paura. Sono sicura che non mi denuncerà,ma sono davvero sicura che la sorte che mi spetta da ora in poi sarà migliore di quella che avrei avuto se lui non ci fosse stato?ma che domande,cosa c’è di peggiore di azkaban?eppure ho paura lo stesso. La mia vita era stata tranquilla fino ad allora,adesso non sapevo che cosa ne sarebbe stato. Ma dopotutto forse quell’uomo non aveva la minima intenzione di salvarmi,perché avrebbe dovuto farlo?non mi conosceva nemmeno.Però se non avesse voluto farlo avrebbe potuto lasciarmi là.

Un ghigno divertito mi sfugge dalle labbra mentre solco i pensieri di quella ragazzina impaurita. Forse non è in grado di chiudere la mente,forse in questo momento ha troppa paura per farlo. Comunque invadere i suoi pensieri è così semplice che non riesco a impedirmelo.Una gran confusione le attanaglia la testa,una gran confusione che io non faccio niente per calmare.Non una parola per darle tregua. E’ divertente dopotutto vederla tormentarsi pensando alla sua sorte. Eccoci qua!siamo giunti oltre i cancelli di Hogwarts. Continuo a stringerle il braccio mentre mi concentro sulla mia destinazione e scompaio sotto gli occhi di quella folla che,superato in parte il timore,ci aveva pian piano seguiti quasi fino ai cancelli.

Dove mi trovo adesso?Un cancello in ferro nero si erge davanti a noi. Al di là tutto ciò che si riesce a vedere è un enorme parco. Lucius non si ferma,alza una mano come se volesse salutare qualcuno e continua a camminare verso il cancello.Penso che se non lo apre ci sbatteremo contro,ma mi accorgo presto che mi sbaglio. Trascinandomi dietro di lui l’uomo attraversa il cancello come fosse fumo lasciandomi sbigottita. Poi continua il suo cammino mentre la ghiaia scricchiola leggermente sotto i nostri piedi. Mi guardo intorno,una sontuosa Villa,non c’è che dire. Da qualche parte il rumore dello scroscio dell’acqua,deve esserci una fontana,sovrapposto presto al verso che doveva provenire da un animale.Ma quale animale poteva fare un verso simile?la risposta mi giunge presto:in lontananza vedo una coppia di candidi pavoni che camminano insieme.Pavoni?era l’animale domestico più strano che avessi visto tenere!

Mentre camminiamo attraverso il parco della mia Villa lancio occhiate di sfuggita alla ragazza che sta con me. Sembra disorientata e sorpresa soprattutto dalla presenza della mia coppia di Pavoni!che ci sarà di strano?!Continuo a trascinarla per tutto il parco. La mia splendida dimora compare davanti a noi a mano a mano che ci avviciniamo finché non giungiamo alla fine del viale.Mi avvicino alla porta d’ingresso che,non appena mi avvicino,si spalanca davanti a me. Piccoli incantesimi che mi rendono più pratico rientrare in casa,a me e ai vari abitanti che adesso sovrappopolano casa mia!ma solo le persone da me scelte possono entrare così,se lei fosse stata da sola non sarebbe sicuramente riuscita ad entrare.

Tutto qui sembra rispondere a canoni ben precisi:porte e cancelli si aprono alla sola presenza del loro proprietario. Entriamo in un vasto atrio. Sembra una reggia!l’arredamento sfarzoso dell’atrio rende fede all’ineccepibile parco che abbiamo appena attraversato. Alle pareti molti ritratti mi guardano sorpresi della mia presenza,il pavimento di pietra è ricoperto per la maggior parte da un sontuoso tappeto regale. Malfoy mi conduce verso una porta in legno massiccio,abbassa la maniglia di bronzo e mi conduce all’interno di un’altra stanza. Un salotto. All’interno non c’è anima viva. Nel muro davanti a me un grosso camino di marmo sormontato da uno specchio con una cornice d’orata. Al centro della stanza un elegante divano posizionato sopra ad un altro tappeto che ricopre il pavimento della stanza. Vicino al divano una poltrona e un tavolino in marmo che riprende il tema del camino. Alzo la testa verso il soffitto:un gigantesco lampadario in cristallo padroneggia la scena.

Eccoci qua:siamo giunti a destinazione. Lascio la mano della ragazza che rimane immobile ad osservare la stanza,sembra non abbia mai visto una Villa in vita sua. Mi dirigo verso un portavivande vicino al divano,mi servo un po’ di Wisky incendiario con ghiaccio e mi stendo sul divano con le ginocchia piegate mentre sorseggio il mio Wisky osservando la ragazza e domandandomi quando avesse fatto una mossa.

-Beh…che aspetti a sederti?-le domando dopo qualche secondo

Presa com’ero dall’osservare ogni minimo dettaglio di quella meravigliosa e fiabesca dimora non mi sono nemmeno accorta che Malfoy mi ha mollato e si è andato a sedere. Mi sta invitando a sedermi a mia volta. Un po’ esitante mi avvicino alla poltrona e mi siedo rimanendo sull’attenti.

-Qualcosa da bere?-le domando con gentilezza glaciale. Sembra a disagio. Beh dopotutto c’era da aspettarselo dopo che l’ho trascinata qui senza una parola,in un posto che non ha mai visto neppure in cartolina. La fisso negli occhi mentre le pongo la domanda:ha dei bellissimo occhi blu scuro,profondi,perfettamente in accordo coi suoi lunghi e lisci capelli neri.

-Cosa?-domandò un po’ sorpresa da tale invito -Beh,No…io….sto bene così-aggiungo un po’ in imbarazzo con voce sottile.

-Bene allora,possiamo cominciare a parlare di cose serie-esordisco io continuando a fissarla in quegli occhi così profondi e tenebrosi,così belli.

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Capitolo 3
*** Una decisione importante ***


storia

CAPITOLO 3.

Una decisione importante

Abbasso lo sguardo di fretta,quei suoi occhi di ghiaccio,profondi ma freddi,mi inquietano. O forse non sono i suoi occhi a inquietarmi ma tutta questa situazione. E’ incredibile come possa bastare un solo minuto perché tutta la tua vita cambi così profondamente.Fino a stamani mattina ero solo una studentessa,un po’ trasgressiva nelle regole,ma pur sempre una studentessa il cui unico pensiero era come arrivare a fine giornata con il massimo dei voti. Adesso mi ritrovo qui,in questa casa,con Lucius Malfoy e non ho la minima idea di cosa ne sarà della mia vita. E non si tratta solo di un accettabile in trasfigurazione,ma si tratta di cercare di non finire ad Azkaban per il resto della mia vita!

-C-Cose serie?-domando con un filo di voce

-Beh,non crederai davvero che ti abbia portata qui solo per una vacanza vero?-domando io ridendo divertito. Sembra che lei abbia paura di me,ha abbassato gli occhi come se non sopportasse di reggere il mio sguardo. Chissà perché,un po’ mi dispiace vederla così spaventata,ma lei non lo saprà mai,non la rassicurerò.Sorseggio il mio wisky per nascondere i miei pensieri.

-Beh No…..io….non……non so cosa vuole che io faccia….-dissi io,non sapevo cosa dire,cosa fare. Avrei solo voluto che fosse lui a spiegarmi il perché mi aveva portata qui,cos’avrebbe voluto fare di me,e cosa avrei dovuto fare io.

-Bene,la tua posizione non è delle migliori come ti renderai conto-esordisco io,la guardo,lei annuisce leggermente,almeno si rende conto della gravità della cosa. Poso il mio bicchiere sul tavolo,adesso la mia concentrazione deve essere su di lei

-Hai ucciso una studentessa e sono in molti gli studenti che ti hanno visto. L’uso di una maledizione senza perdono su un essere umano,come saprai,costa la condanna a vita ad azkaban e,nonostante adesso sia il signore oscuro a comandare il mondo della magia,non credo proprio che si disturberà per aiutare una ragazzina,ce ne sono tante in giro,una in più o meno per lui non fa differenza-aggiungo con tono glaciale

-Mi ha quindi portato qui per consegnarmi alle autorità?-domando io. Muoio di paura ma è proprio questa paura a darmi la spinta per scavare a fondo nella faccenda per scoprire se c’è qualche spiraglio di speranza da qualche parte.Alzo di nuovo lo sguardo verso di lui,stavolta con coraggio:adesso è il momento peggiore per avere paura,se voglio avere una speranza di cavarmela devo raccogliere tutto il mio coraggio e la mia forza di volontà e affrontarlo. Così lo fissò negli occhi,come prima lui aveva fatto con me.Sono occhi così profondi e glaciali ma……chissà perché,così belli…..così duri ma al contempo così affascinanti.

Mentre la osservo lei alza di nuovo gli occhi per fissare i miei,sembrava avere così paura ma adesso,mentre fissa i miei occhi grigi con i suoi bellissimi blu,una nuova luce sembra averglieli illuminati rendendoli ancora più belli. E’ la luce della speranza,del coraggio,della forza di volontà.Finalmente si è decisa ad affrontarmi nella speranza che io possa salvarla. Ma io posso salvarla o le sto solo dando una vana illusione?Ho un piano,ma ci sono molti imprevisti che potrebbero rovinarlo. Il signore oscuro può aiutarmi,ma lui si fida ancora di me abbastanza da ascoltarmi?beh,inutile pensarci adesso,quando verrà il momento ci penserò.

-No,non ho la minima intenzione di consegnarti alle autorità-rispondo -Ho un piano,non ho la minima idea se funzionerà,ma è l’unica tua speranza-aggiungo.

Un piano!un piano!queste due parole mi riecheggiano nella mente come raggi di sole in una cavarmela del tutto priva di luce. Prima vagavo del tutto alla cieca,adesso un raggio di sole si è fatto avanti,sconfiggendo l’oscurità e donandomi una speranza in più di trovare la strada giusta per uscirne. Un piano!due parole così prive di significato apparentemente ma che per me sono le parole più importanti del mondo.

-Un piano?-domando io,voglio sapere di più sull’argomento,voglio sapere come Malfoy ha intenzione di salvarmi.

-Non è necessario che tu sappia tutto adesso,per ora devi solo sapere che perché possa metterlo in atto occorre che tu faccia una scelta…potrebbe risultarti un sacrificio o un onore,questo non so,ma mi occorre una risposta-rispondo. A cosa servirebbe metterla a conoscenza di tutti i dettagli del mio piano quando nemmeno io so se funzionerà?Continuo a fissarla senza staccarle gli occhi di dosso,forse non voglio…..forse non ci riesco. Quella ragazza sembra un magnete,i suoi occhi sembrano un magnete.

-E…..su cosa verterebbe questa scelta?farò tutto ciò che servirà per tenermi fuori da azkaban…-rispondo. Non ho la minima idea di ciò che devo fare,in cosa consista questa scelta,ma qualsiasi cosa pur di salvarmiqualsiasi cosa……..

-Un momento,non essere così frettolosa.Non è di scegliere un vestito per uscire la sera che ti chiedo. E’ una scelta profonda,che cambierà la tua vita irrimediabilmente e profondamente. Non è una scelta che si può cambiare una volta fatta,è una scelta che dura per la vita,o sarò la vita a finire. E’ una scelta difficile e ti chiedo di non azzardare una risposta immediatamente-rispondo. Deve sapere che non può azzardare una risposta come se stesse scegliendo cosa indossare per un’uscita con le amiche.

-E allora?quale sarebbe questa scelta così importante?-domando io. Ma perché deve essere così misterioso?non può dirmi cosa devo fare e finirla?sta cercando di inquietarmi ancora di più?ma io non mi farò inquietare,non adesso che ho trovato il coraggio di guardarlo negli occhi e di reagire.

-Beh,il signore oscuro non si darà tanta premura per una ragazzina come te,una ragazzina comune come ce ne sono tante in giro. Ma fa di tutto per tenere fuori da azkaban i suoi mangiamorte. Io stesso ne sono la prova-rispondo io senza spiegare chiaramente quale sia la scelta che deve fare ma lasciandolo capire benissimo.

-Quindi,se non ho capito male lei vuole che io mi unisca a voi?-domando io. Credo di aver capito,ma lui è stato così vago che potrei sempre sbagliarmi.

-E’ una scelta difficile,il servizio verso il signore oscuro è servizio a vita,oppure morte,quindi non puoi decidere sul momento e poi cambiare idea. La scelta che farai sarà per la vita e non potrai mai più tornare indietro,mai più…….-rispondo. La mia scelta è stata di unirmi al signore oscuro,adesso stava a lei decidere,ma non avrei dovuto affrettare la sua scelta sebbene il mio desiderio di salvarla sia grande. Ma perché poi?perché mi sto dando tanta premura per salvare una ragazzina?ce ne sono così tante a Hogwarts!Beh,non c’è che dire che mi ha colpito con la sua potenzialità oscura,ma è solo questo?

Prendo di nuovo il mio bicchiere,mi aiuterà a non pensare a queste cose,e scolo il Wisky rimanente in un solo sorso,poi poso di nuovo il bicchiere sul tavolino. Lei mi osserva,evidentemente non sa cosa dire.

-Bene,prenditi un po’ di tempo per pensare,puoi dormire qui stanotte mentre fai la tua scelta,al piano di sopra ci sono molte camere,prendine una purché non sia già occupata. Ci vediamo domani mattina e dovrai darmi una risposta-la congedo

Non mi ha nemmeno dato il tempo di rispondere,di replicare. MI ha elegantemente congedata. Mi alzo,lo saluto con un inchino,come si conviene a un uomo del suo rango,lui mi fa un cenno con la testa ma rimane seduto. Mi allontano con passo lento ma deciso,adesso stava a me decidere del mio destino.

NOTE:

Grazie a chi ha recensito i precedenti due capitoli:

Imma star.....Spring(che è stata così gentile da recensire entrambi i capitoli...grazie ,sei grande e la tua storia è bellissima).......Lost Love

Grazie a tutte e tre.....

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Capitolo 4
*** Notte a Malfoy Manor ***


storia

CAPITOLO 4.

Notte a Malfoy Manor

Dopo aver salito una rampa delle scale in marmo di Malfoy Manor mi trovo in un lungo corridoio su cui si affacciano un numero altissimo di porte in legno massiccio con maniglie di bronzo.Mi avvicino a una stanza.Come posso sapere se è occupata o no senza entrarvi?busso piano una volta e attendo:nessuna risposta. Busso di nuovo per essere sicura,se fossi entrata e ci fosse stato qualcuno dentro avrei fatto una figura misera,soprattutto in un contesto così aristocratico. Di nuovo nessuna risposta. Spingo un po’ esitante la maniglia,apro la porta ed entrò.Entro in una stanza molto ampia:un letto a baldacchino con pesanti tende ai lati era posizionato alla mia destra. Un’ampia finestra davanti a me mentre sulla sinistra una scrivania in legno massiccio.Sembra inabitata. Mi siedo sul letto mentre continuo a guardarmi intorno. E’ tutto così assurdo.

Rimango seduto qualche altro secondo.

-Blinky!-chiamo poi.Una frazione di secondo prima che la mia elfa domestica si materializzi davanti a me.

-Il padrone ha chiamato?-domanda con un inchino riverente

-Abbiamo un’ospite,è al piano di sopra,assicurati che abbia tutto ciò che le occorre,in primo luogo qualcosa per la notte-ordino io

-certamente padrone,Blinky esegue subito padrone-risponde l’elfa. Un altro inchino reverenziale e sparisce di nuovo. Rimango di nuovo solo ma non per molto. Narcissa irrompe pochi minuti dopo.

-Lucius!- esclama -Non sapevo tu fossi tornato-aggiunge avvicinandosi a me e donandomi un bacio profondo che io ricambio,ma senza passione. E’ da tempo che vedo Narcissa come poco più che un’amica.Il legame che prima ci univa è svanito come l’elfa di prima. Ma lei non lo sa,lei non ha idea dei miei sentimenti verso di lei,o forse li immagina ma non ha il coraggio di chiedere conferma,tanto è spaventata di perdermi.Così si allontana da me delusa,le si legge in volto,ha sentito che il suo bacio non era ricambiato con la sua stessa passione da parte mia.

Comincio a slacciarmi le scarpe per poi mettermi a letto,non ho nemmeno una vestaglia da notte,dovrò dormire vestita. Un piccolo crock vicino alla porta attira la mia attenzione. Alzo lo sguardo:sulla soglia un elfo domestico,o forse è una femmina.La guardo sorpresa in attesa che sia lei a spiegare il motivo della sua venuta.

-Il padrone ha mandato Blinky per servirla signorina,Blinky ha portato una camicia e una vestaglia per la notte-esordisce l’elfa avvicinandosi e posando sul letto accanto a me le cose che aveva in mano.

-La padrona ha altro da chiedere a Blinky?-domanda poi osservandomi

-Beh….No…grazie Blinky,puoi andare-rispondo io.

-Qualsiasi cosa la padrona abbia bisogno non deve far altro che chiamare Blinky e Blinky accorre immediatamente-annuisce l’elfa,poi con un inchino scompare.Prendo i vestiti che ha portato,mi spoglio e indosso la camicia da notte. Poi m’infilo sotto le coperte.

Non passano che pochi secondi prima che un’altra figura si materializzi in casa:Lord Voldemort. Sapevo che sarebbe venuto,avrei dovuto convocarlo io appena fossi tornato dal riferire il suo messaggio a Severus,ma gli eventi intercolsi mi hanno fatto dimenticare di adempiere al mio compito.So che la pagherò.

-Mio signore-esclamò con riverenza inginocchiandomi a terra davanti a lui.

-Alzati Lucius- esclama lui.Io eseguo.-Narcissa,puoi lasciarci soli?-domanda poi a mia moglie. Lei annuisce e dopo un mezzo inchino riverente si allontana dalla stanza senza dire una parola.

-Bene Lucius,allora?hai riferito il mio messaggio a Severus?-domanda l’oscuro signore. E’ una domanda retorica da parte sua,lui sa già che non ho portato il compito che mi ha affidato

-No mio signore,mi dispiace- rispondo io,inutile mentire

-Lo so Lucius,e devo dire che sono molto deluso del tuo comportamento,mi hai deluso un’altra volta-dice il signore oscuro. Rimango zitto,non c’è niente da spiegare,lui ha già letto la mia mente e sa già ogni minimo particolare di ciò che è accaduto da quando sono arrivato a Hogwarts.

Rimango a pensare prima di addormentarmi. Ho una decisione da prendere:rifiutare di unirmi al signore oscuro rischiando di finire ad Azkaban oppure unirmi a lui e avere la certezza di salvezza. Beh,la decisione sembra facile e ovvia,ma le parole di Lucius mi hanno inquietata:è una decisione per la vita,dopo non si può tornare in dietro,non ce ne sarebbe il tempo. Sono sempre stata attratta dalle arti oscure,ho sempre considerato un onore unirmi ai mangiamorte ma adesso qualcosa in quest’idea m’inquieta. ‘Servizio a vita o morte ’. Queste parole mi risuonano nella mente come un martello pneumatico.Mi spaventa l’idea dell’eternità…….

-La ragazzina dov’è?-domanda il signore oscuro.

-Al piano di sopra mio signore-rispondo io

-Sarebbe una buona mangiamorte a quanto ho visto dai tuoi pensieri,ma tu vuoi darle la possibilità di scegliere vero?bene,puoi continuare a darle quest’illusione. Ma io ho già deciso che la voglio tra i miei servitori quindi farà meglio a fare la scelta giusta o non ne farà mai più- dice il signore oscuro. Rimango allibito. E se invece la ragazza avesse fatto un altro tipo di scelta?l’avrebbe uccisa,e sarei stato io la causa della sua morte.Rimango zitto,non ho il coraggio di dire niente.

-Bene Lucius,spero che porterai a termine il compito che ti ho affidato appena me ne sarò andato,altrimenti la prossima volta non sarò così indulgente- afferma l’oscuro signore

-Si mio signore,certamente-rispondo io,dopo di che il signore oscuro si smaterializza di nuovo.Io esco dalla mia Villa per tornare a Hogwarts.

Continuando a pensare alla decisione da prendere mi addormento. Apro gli occhi la mattina dopo,mi trovo un po’ disorientata. La stanza in cui mi trovo non è il dormitorio di serpeverde,dove mi trovo?Poi gli eventi della giornata prima mi tornano alla mente. Forse avevo sperato fosse stato solo un brutto sogno dopo cui sarei tornata a fare la mia vita da studentessa brillante ma incosciente. Invece no,era tutta realtà. Rimango a letto qualche altro minuto ripensando a cosa fare.Poi mi alzo e mi vesto. Il sonno mi ha aiutato a decidere anche se inconsciamente:finalmente ho deciso e sono sicura della mia scelta.Adesso devo solo scendere e comunicarla a Lucius.

NOTE:

Grazie di nuovo a coloro che hanno recensito il terzo capitolo:

Lost Love(la tua one shot è meravigliosamente divertentissima,continua così),Imma star(leggerò al più presto una tua storia,puoi contarci,sono curiosissima) e Spring(non vedo l'ora di continuare il quarto capitolo della tua storia)
P.S. per tutti gli utenti che leggeranno:mi lasciate un commentino dopo aver letto?un votino da 1 a 10......va bene anche 2 basta che sia sincero.....please

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Capitolo 5
*** La decisione ***


storia

CAPITOLO 5

La decisione

Dopo solo due ore di sonno a causa del mio incarico per il signore oscuro mi sveglio,scendo a fare colazione. Mentre mangio il mio bacon mi trovo a pensare alla ragazza che in questo momento starà ancora dormendo al piano di sopra. Penso a lei e alla sua decisione sperando che abbia preso quella di unirsi a noi. Ma perché poi?perché mi prendo tanta premura per quella ragazza che nemmeno conosco?non so nemmeno il suo nome.Eppure sento di doverla aiutare senza capirne il motivo.

Scendo le scale con calma,poi cerco la sala da pranzo. Quando entro vedo che Lucius è già sveglio e sta facendo colazione. Rallento ancora il passo per poi fermarmi sulla soglia.

-B-buongiorno-dico con voce bassa e esitante.

Alzo lo sguardo,lei è immobile sulla soglia.

-Buongiorno,accomodati pure,spero che la colazione sia di tuo gradimento-dico con tono cordiale,poi abbasso di nuovo lo sguardo sul mio piatto. Con la coda dell’occhio la vedo avvicinarsi e sedersi alla mia destra. Senza dire una parola si serve del bacon.

-Beh,hai fatto la tua scelta?-le domando schietto,senza giri di parole.

-Si,è una decisione per la vita ma andava presa-rispondo io decisa. Ormai ho scelto cosa fare della mia vita e nessuno ha il potere di farmi cambiare idea.

-Allora?-domando io impaziente. Spero che abbia preso la decisione migliore,ma la decisione migliore per chi?per me forse. Certo andare ad azkaban per la vita non è una bella soluzione ma nemmeno quella che le sto proponendo io è un gioco. Servizio a vita per l’oscuro signore e se per caso commettimi un minimo errore,non ci sarà più nessuna gratificazione per te,sarai trattato come il più lurido e inutile verme. E se decidi di tirarti indietro ti aspetta la morte. Non so perché voglia portarla a questa scelta,non so se è preferibile ad azkaban,ma per un egoismo che non so spiegarmi voglio che lei stia qui,con me.

-Mi unisco a voi-rispondo secca ma decisa. Alzo lo sguardo dal mio piatto per incontrare quello di lui. Ma lui sta fissando il suo di piatto e i nostri sguardi non s’incontrano subito. Poi alza lo sguardo e i miei occhi blu incontrano quelli grigi di ghiaccio di lui. Ma adesso non sembrano proprio di ghiaccio. C’è una leggerissima vena di felicità o sollievo nel suo sguardo.

-Ti presenterò al signore oscuro oggi stesso,quando verrà-affermo senza perdere tempo. Sono felice della sua decisione ma non voglio lasciar trasparire questo mio sentimento.

-Non c’è tempo da perdere se vogliamo tenerti fuori da azkaban,ci sarà un processo presto,quindi dobbiamo mobilitarci in fretta-

-Un processo?-domando io spaventata. Un processo,avevo pensato di risolvere tutto unendomi al signore oscuro,invece c’era un processo da affrontare. Quest’idea mi agitava,mi metteva ansia e paura. Non si poteva risolvere tutto senza?

-Non preoccuparti sarà solo una formalità se il signore oscuro sarà con te,il ministro della magia stesso è sotto il suo controllo,quindi l’esito del processo è già stabilito-affermo io con soddisfazione

-E….non potrebbe essere evitato il processo?- domando io nella speranza di una risposta positiva

-No,è per mantenere una parvenza d’idea che le istituzioni esistano ancora,non possiamo certo legalizzare l’omicidio ma possiamo far si che coloro che lo praticano non paghino- rispondo io. Questo è il piano del signore oscuro.

Un attimo di silenzio,non rispondo nulla,poi una domanda mi sale alla gola.

-E….beh…tu pensi che il signore oscuro mi accetterà come mangiamorte?Dopotutto sono solo una diciassettenne,può averne molte come me,molti diciassettenni morirebbero dalla voglia di unirsi a lui-

-Si è vero,ma non tutti i diciassettenni sono come te,non tutti avrebbero il coraggio di uccidere una persona a sangue freddo,mio figlio Draco in primo luogo- rispondo con una vena di rabbia. Quello sciocco di mio figlio non aveva avuto il coraggio di uccidere Silente l’anno prima,Piton aveva dovuto svolgere il ruolo che era stato affidato a lui e con quest’atto si era conquistato definitivamente la fiducia dell’oscuro signore. Io ero diventato definitivamente una nullità agli occhi del signore oscuro.

-Quindi pensi che accetterà?-domando io di nuovo. Questa è una risposta che ho bisogno di avere,è importante. Sarà stato tutto inutile se il signore oscuro avesse deciso che io non gli sarei servita.

-Beh lui ha detto che se non avessi deciso questa strada non avresti avuto la possibilità di seguirne un’altra. Certo poteva essere solo per mettere paura però. Senti è inutile stare a pensarci adesso,finisci la colazione,quando arriverà lo scopriremo-rispondo io. Inutile stare a pensarci adesso ho detto,ma non posso fare a meno di pensarci. Se il signore oscuro avesse deciso di non accettarla tra i mangiamorte sarebbe stato tutto inutile

Senza dire una parola abbasso di nuovo lo sguardo senza poter fare a meno di pensare alla possibilità che il signore oscuro non mi accetti tra i suoi mangiamorte.

Non abbiamo nemmeno il tempo di finire di mangiare che Narcissa fa la sua entrata nella stanza

-Fai colazione con noi?-le domando

-Lucius,il signore oscuro è di là,nell’ingresso,ha detto che vuole parlare con te e con una ragazzina che dovrebbe essere lei-dice indicando la ragazza alla mia destra.

-Andiamo- dico alzandomi e facendo cenno alla ragazza al mio fianco di seguirmi.

Quando sento quelle parole il mio cuore ha un tuffo. Mi alzo sempre più agitata e seguo Lucius nell’ingresso.

NOTE:scusate se ho tardato un po'.....................grazie per le tre recensioni a spring,imma star e iomemedesimemestessa

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