Are We a mistake?

di Bea_Ania_Lion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 ***


Chapter 1
 
Il mio nome è Samantha, ma chiamatemi solo Sam, come fanno tutti. Sono qui per raccontarvi la mia storia, la nostra storia. La storia d’amore di Annabelle, la ragazza più dolce e confusa del mondo, e mia, la sua migliore amica da tempi immemorabili, nonché la prima ad innamorarsi. 
Ebbene si, io mi sono innamorata della mia migliore amica, ma anche se agli occhi di tutti sembra uno sbaglio, io lo rifarei mille e mille volte. 
Perché? 
Perché la amo più di me stessa, non mi importa di nessun altro all’infuori di lei. 
Ecco come tutto iniziò…
 
 
-Sam! Sam, vieni a fare il bagno!- mi grida Annabelle 
 
È Ferragosto, ed abbiamo deciso di andare al mare insieme.
Anche se odio il mare.
Ma è da troppo tempo che non ci vediamo, che non passiamo un po’ di tempo insieme. I suoi genitori quest’anno hanno deciso di mandarla in Inghilterra per una vacanza studio, è un miracolo che sia qui, ma so benissimo che è solo per una settimana e che dopo dovrà tornare lì, lontano da me. Mi è mancata così tanto… ma adesso è qui, e devo godermi il momento, perché quando se ne andrà dovrò passare un altro mese senza di lei, senza la sua preziosa compagnia. 
 
Alzo lentamente lo sguardo dal mio libro, fino a vedere la sua figura in lontananza. È bellissima, anche se si ostina a non crederci
Ha dei lunghissimi capelli marrone chiaro e liscissimi che le arrivano fino alla vita, che ad una minima folata di vento si mettono a danzare nell’aria, la pelle è di un bianco latte e si scotta con troppa facilità, cosa che la costringe a stare tutto il tempo sotto l’ombrellone, gli occhi grandi e di un dolcissimo color cioccolato fondente, le labbra sono sottili e rosee, che quando sorride fanno comparire ai lati due giocose fossette, il nasino delicatamente all’insù, il viso dolcissimo. È alta, forse due centimetri meno di me, ed è magrissima, riuscendo a vantare due lunghe e snelle gambe, le stesse che io cerco di ottenere da tempi immemorabili senza alcun risultato. Oggi, poi, è più bella del solito, col suo costume blu elettrico che le dona tantissimo, quello che le ho regalato io. Dovreste vederla, è davvero adorabile, sembra una bambina. 
 
-No, grazie, preferisco stare qui- le rispondo ammirandola ammaliata
 
È così bella… che dico? Lei non è bella, lei è perfetta
È strano da dire, anche perché sono una ragazza, ma Annabelle mi piace. Non posso dire di esserne innamorata, ma ci tengo davvero tanto a lei. Il mio sentimento per lei va oltre l’amicizia, ma non arriva all’amore. Diciamo che è come… si, come una sorella. 
 
-Uffa, sei noiosa! Perché siamo venute qui se non ti fai il bagno, scusa?- protesta mettendo su un finto broncio 
 
Che domande, perché so che ami il mare, no?
 
-Non preoccuparti per me, fai il bagno- le dico riabbassando lo sguardo sul mio libro di Dan Brown, Angeli e Demoni 
 
Riprendo la mia lettura, gettando di tanto in tanto uno sguardo ad Annabelle, che si allontana sempre di più dalla costa. Comincio a preoccuparmi
Non sa nuotare bene, sa che non deve allontanarsi, dannazione! Accidenti, sto parlando proprio come sua madre… forse mi sto preoccupando troppo. Ma si, sta bene, avrà solo deciso di fare una nuotata un po’ più al largo. 
 
Distrattamente la cerco all’orizzonte, ma non la trovo. Subito mi faccio prendere dall’agitazione, gettando noncurante il libro nella sabbia ed alzandomi di scatto per avere una vista migliore. Nulla, non la vedo
Accidenti! 
In lontananza vedo qualcosa che si muove furiosamente a pelo d’acqua, mi avvicino correndo alla riva cercando di vedere meglio, e quando capisco che è la mano di Annabelle quella che cerca disperatamente un appiglio mi si gela il sangue nelle vene
 
Senza pensarci due volte comincio a nuotare verso di lei fino a raggiungerla, invocando il suo nome nella speranza che mi senta e si calmi
L’afferro per un polso e le urlo di acchiapparsi a me mentre la tengo a galla, ma non credo abbia la minima intenzione di seguire il mio consiglio visto come si dimena e tossisce, ma facendo così non fa altro che andare sotto e continuare a bere
Ed all’improvviso succede ciò che in cuor mio temevo di più in quel momento. All’improvviso smette di muoversi, i suoi occhi si chiudono e non sento più il suo respiro affannoso riempire l’aria
D’istinto me la carico sulle spalle tenendola stretta a me con una mano, mentre con l’altro braccio nuoto più velocemente che posso verso riva
 
Quando finalmente sento la sabbia sotto i piedi prendo in braccio il corpo di Annabelle, e quando siamo fuori dall’acqua la stendo a terra chinandomi accanto al suo corpo pregando Dio che non sia morta
Ma il suo torace non si espande, dalla sua bocca non esce nulla, nessun respiro, neppure il più flebile
 
Mi sento sprofondare
Perché non sono andata con lei? 
Perché ho deciso di venire in una spiaggia praticamente deserta, senza nessuno che mi possa aiutare, che la possa aiutare?! 
Sono una stupida, e sto perdendo la cosa che più amo al mondo, l’unica persona che amo con tutto il mio cuore! 
No, io non la perderò
Non così presto
 
Velocemente le tappo il naso e le abbasso il mento con le dita, prendendo aria. Un attimo dopo, le mie labbra sono incollate alle sue, mentre cerco di rianimarla. Mi sollevo e congiungo le mani, facendo pressione sullo sterno quante più volte posso, prima di reimmetterle aria nei polmoni 
 
-Annabelle! Annabelle, dannazione, svegliati!- urlo in preda al panico
 
Non si risveglia
La mia Annabelle non riapre gli occhi
Ho paura
Paura non rivederla più, di non sentire mai più la sua voce che mi chiama, di non leggere più i suoi messaggi di scuse sul cellulare quando litighiamo, o di non rivedere più il suo sorriso, quel sorriso che amo e che voglio continuare a vedere per l’eternità 
 
In un ultimo, disperato, tentativo, la bacio, soffiandole in bocca quanta più aria posso, e rimango in quella posizione finché i polmoni minacciarono di esplodermi, anche se non ho più aria
La guardo negli occhi chiusi, premendo ancora sullo sterno con molta meno forza di prima, mentre le lacrime cominciano a scendermi copiose sulle guance 
 
-Ti prego Annabelle, non lasciarmi!- 
 
All’improvviso la mia Annabelle comincia a tossire furiosamente, dalla sua bocca escono deboli fiotti d’acqua
I miei occhi si accendono come illuminati
 
-Annabelle!- la chiamo speranzosa, ed i suoi occhi finalmente si aprono
 
Velocemente la stringo a me, mentre non riesco più a controllare le lacrime e mi abbandono ad un pianto disperato contro la sua spalla
 
-…Sam…- sospira lei, stringendomi debolmente a se
 
-Non farlo mai più! Hai idea di quanto mi hai fatto spaventare!?- la rimprovero stringendola, se è possibile, ancora di più
 
La sento annuire contro la mia spalla mentre ci si accoccola meglio, appoggiando la guancia sulla mia scapola, il suo naso mi sfiora il collo facendomi arrossire debolmente 
Rimaniamo così per qualche minuto, l’una abbracciata all’altra, ed ancora non riesco a credere che sia andato tutto per il meglio 
 
-Sam- mi chiama Annabelle, ed io la guardo negli occhi -Grazie- mi dice sorridendo flebilmente
 
Io non le rispondo, mi limito ad accarezzarle dolcemente i capelli fradici mentre vedo il suo volto diventare poco a poco un po’ più rosso, anche lei mi guarda con quei suoi occhioni scuri e dolcissimi 
 
Non riesco a capire il motivo per cui il mio cuore sta cercando di esplodermi nel petto. È una sensazione strana, è come se questo momento fosse magico
Sento qualcosa per questa ragazza, questo sentimento mi sta bruciando dentro come un incendio a cui posso porre rimedio solo quando sono con lei
Ma se lei non ricambiasse? Non voglio rinunciare alla nostra amicizia, non voglio rinunciare a lei
Possibile che io sia innamorata di… Annabelle? 

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***


Chapter 2
 
La sveglia suona, riportandomi alla realtà. Stavo sognando Annabelle… come ogni notte, d’altronde. È così da quando è ripartita in Inghilterra, da quel Ferragosto passato fra dolci sorrisi e la paura di perderla.
In questo mese senza di lei ho cercato di fare chiarezza nel mio cuore, con scarsi risultati. L’unica cosa certa è che mi manca da morire, e che non riesco a smettere di pensare a lei, ai suoi occhi, ai suoi sorrisi, alla sua voce
Quando ci ripenso, mi dico che potrei davvero innamorarmi di una persona come lei
 
Mi alzò dal letto, andando spedita in bagno per farmi una doccia fredda, ne esco pochi minuti dopo guardandomi allo specchio
Non mi sono mai piaciuta molto, mi ritengo una persona comune, con una bellezza comune. Non sono nulla di speciale
Statura media, abbastanza magra, pelle color caramello, occhi verdi e capelli neri, quasi rasati da entrambi i lati, seno abbondante e fianchi curvilinei, non sono di certo bellissima ma mi ritengo almeno carina. Tutto il contrario di Annabelle, lei è a dir poco stupenda anche se si ostina a nascondere il suo corpo sotto i più coprenti vestiti, e questo solo perché non riempie la sua ambita terza. Eppure io la trovo carina, la sua bellezza ha dello stravolgente, i suoi tratti bambineschi sono irresistibili
 
Mi asciugo in fretta, infilandomi fugacemente un pantaloncino di jeans ed una canotta bianca, da sotto le immancabili Converse logore che mi ostino a non voler abbandonare. Prendo la borsa ed esco dal mio appartamento, e senza neppure accorgermene mi ritrovo a correre verso la stazione ferroviaria. 
Non che sia in ritardo, sto solo morendo dalla voglia di rivederla
Di rivedere la mia Annabelle
 
Anche se con un quarto d’ora di ritardo, il treno arriva in stazione, fermandosi sul primo binario. Mi guardo attorno, in cerca del viso angelico della mia Annabelle, che però non trovo in mezzo alla folla
 
-Samantha!- sento gridare, subito mi volto in direzione di quella voce 
 
Non ho nemmeno il tempo di vederla chiaramente che Annabelle si getta fra le mie braccia, lasciandomi totalmente di stucco, ma dopo qualche attimo di incertezza la stringo a me
 
-Mi sei mancata- mi dice allegramente guardandomi negli occhi, e noto con nascosta felicità che è arrossita a dismisura
 
Io le sorrido
 
-Anche tu, non sai quanto- le rispondo lasciandola andare 
 
Ha un delizioso vestito bianco decorato con ricami gialli, lo stesso colore della frontiera che le orna i capelli
È splendida come al solito 
Insieme ci incamminiamo verso la mia moto, o meglio, la moto di mio padre, quella che mi ha lasciato in eredità prima di morire. È una Harley Davidson, marchio del quale sia io che lui siamo completamente innamorati
Passo ad Annabelle il suo casco mentre mi infilo il mio, e lei mi guarda di sbieco 
 
-Sai che ho paura delle moto, vero?- mi chiede sarcastica
 
-Sai che non farei mai nulla che possa ferirti, vero?- le rispondo automatica salendo sulla moto
 
A quel commento lei arrossisce a vista d’occhio
Adoro quando lo fa, sembra una bambina. Subito si siede dietro di me e mi afferra per le spalle, gesto che mi fa irrigidire all’improvviso e salire il sangue alle guance 
 
-Pronta?- le chiedo accendendo il motore che romba 
 
-No- risponde lei timorosa 
 
-Bene, allora si parte!- esclamo non dandole ascolto, ed appena ci muoviamo Annabelle porta le sue braccia attorno ai miei fianchi, stringendoli spaventata 
 
Il cuore mi balza in gola, cominciando a galoppare 
È vicinissima, riesco a sentire il rumore dei battiti del suo cuore contro la mia maglietta, e stranamente questo mi fa sentire così bene… 
 
-Va tutto bene?- le chiedo, la voce più grave a causa del casco
 
-Si- risponde repentina 
 
Ci dirigiamo a gran velocità verso casa sua, una gigantesca villa toscana, ed appena spengo il motore della moto lei si leva il casco e scende con grazia 
Dio quant’è bella! 
 
-Vuoi venire dentro?- mi chiede sorridendo 
 
-D’accordo- acconsento 
 
Mi sarebbe sembrata un’occasione più che ghiotta per passare un po’ di tempo da sola con lei se non fosse che appena varco la soglia una schiera di parenti mi si para davanti
Io li guardo stranita, salutandoli, e di sottecchi vedo che Annabelle si sta spiattellando una mano in fronte 
Brutto segno, Sam, brutto segno…
 
-Buon giorno anche a te Samantha- mi risponde con un finto sorriso sua madre 
 
-Dicci, Samantha, quanti anni hai?- mi chiede il nonno 
 
-Diciassette- faccio prontamente io 
 
-E che scuola frequenti?- domanda ancora 
 
-Liceo Classico- rispondo ancora
 
Ci mancava solo il terzo grado dalla Sacra Famiglia… e per di più io odio quando mi chiamano col mio nome completo
 
-Hobby?- chiede suo zio, Annabelle fa per fermarlo ma lui la ignora
 
-Letteratura, nuoto in piscina, corsa con le moto…-
 
-Alt! Hai detto corsa con le moto? Non credi che sia un po’ pericoloso coinvolgere anche la nostra Annabelle nelle tue corse spericolate?!- interviene la nonna, che fino a quel momento era stata ad ascoltare 
 
Eh, no! Adesso basta! 
 
-Basta nonna! Sam non ha fatto nulla di male!- mi difende Annabelle, ed io sorrido spontaneamente a quella reazione 
 
-Annabelle- la chiamo, e lei si volta verso di me -Sta tranquilla, ci penso io- la rassicuro, per poi guardare i presenti -Fidatevi, io voglio un mondo di bene ad Annabelle, è la cosa più preziosa che ho. Per cui credetemi se vi dico che non la farei soffrire per nulla al mondo, ci tengo troppo a lei- 
 
Guardo la mia Annabelle, che nel frattempo è arrossita come non lo aveva mai fatto, e le sorrido 
 
-Adesso vado- le dico avviandomi verso la mia moto, ma lei mi raggiunge sbattendosi la porta alle spalle
 
-Sam!- mi chiama correndo nella mia direzione
 
Io mi volto e le sorrido comprensiva 
 
-Mi dispiace per la scenata dei miei- si scusa -Davvero, come posso farmi perdonare?- 
 
Io ci ragiono un po’ su, l’idea in fondo è allettante, no? 
 
-Fatti trovare pronta stasera alle otto- le dico solo prima di accendere il motore ed allontanarmi 
 
-BEA’S CORNER- 

Salve truppa (?) 
Vi è piaciuto il capitolo? Spero di si, ma se volete potete lanciarmi i pomodori marci, non me la prendo =)
Vi chiedo scusa se il capitolo è poco interessante, ma è un passaggio importante visto che i prossimi due saranno molto più allettanti. 
Vorrei ringraziare chi ha recensito con tanto amore, e chi mi ha avvertito per gli errori commessi (vi devo la vita), chi segue la mia storia (GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE SIETE I LETTORI MIGLIORI DELL’UNIVERSO!!) ed i lettori silenziosi (ringrazio anche voi, naturalmente). 
Posterò un nuovo capitolo ogni martedì, ma penso che per farmi perdonare di questo capitolo fantastico e a dir poco strepitoso posterò il terzo capitolo venerdì, spero con tutto il cuore di rispettare le scadenze, ma se non ce la farò vi chiedo umilmente di perdonarmi e non farvi trovare sotto casa mia coi forconi e le torce, grazie di cuore! 
Detto questo, una piccola anticipazione del prossimo capitolo, giusto per invogliarvi a non abbandonarmi XD: 
 
-Annabelle, ragiona, i tuoi mi odiano già abbastanza, pensa a cosa succederebbe se ti portassi a casa ubriaca!- le ricordo prendendo due pigiami dall’armadio, per poi passargliene uno

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


Chapter 3

Come da programma, mi faccio trovare sotto casa di Annabelle alle otto precise, e noto che tutta la Sacra Famiglia mi spia da varie finestre. 
Ma che hanno contro di me? Non mi sopportano dalla prima volta che mi hanno vista, si può sapere che ho fatto?! 

-Sam!- mi chiama Annabelle comparendo sull’uscio della porta 

Dio, quant’è bella… 
Vestito nero a fascia lungo fin sopra al ginocchio, fascia dello stesso colore fra i capelli, ballerine dorate, come i bracciali che porta al polso. Non è truccata, come al solito, cosa che la rende mille volte più bella delle altre
Quando nota che la sto fissando ammaliata arrossisce lievemente, distogliendo lo sguardo dai miei occhi

-A-Allora?- mi chiede imbarazzata 

Io sorrido avvicinandomi a lei

-Sei stupenda, principessa- le dico porgendole la mano, che lei afferra titubante

A confronto con lei, io sono un completo disastro. Nel mio armadio non ho abiti eleganti visto che su di me hanno l’effetto di un sacco di immondizia, così ho optato per una maglia a maniche corte traforata sulla schiena, dei pantacollant, le Converse ed una giacca di pelle 

-Salta su- la incoraggio mettendomi il casco 

Lei fa come le dico, stavolta mi avvolge subito le braccia sotto al seno, ma si mantiene a distanza
Ed è in questi momenti che la voglia di baciarla a stampo mi brucia nello stomaco…

Accendo il motore e parto a tutta velocità, Annabelle mi stringe molto più forte ritrovandosi incollata alla mia schiena
In pochi minuti arriviamo in una vecchia locanda gestita da un amico di mio padre, noto che Annabelle la guarda stranita

-Dove siamo?- mi chiede scendendo dalla moto 

-È un ex discoteca, siccome non ci veniva più nessuno è stato trasformato in un Pub- spiego in breve prima di entrare

Insieme ci sediamo al bancone, il locale è semideserto, solo un gruppo di uomini siedono a un tavolo bevendo birra alla spina 

-Cosa vi porto, Sam?- mi chiede il barista, che ormai mi conosce molto bene 

-Per me un’Heineken, per te, Annabelle?- dico  

-Per me un bicchiere di Vodka- afferma convinta, mentre i miei occhi si sbarrano 

-Come, scusa?- le chiedo quando Harry, il barista, si è allontanato 

-Ma si, una Vodka!- sorride innocente 

-Hai idea di quanto sia potente?- 

-No, è la prima volta che la prendo, ma sono curiosa- si giustifica allegra 

Io sospiro rassegnata, cominciando a sorseggiare la mia birra quando le comande arrivano  
La cosa che mi lascia più di stucco è che già dal primo sorso, Annabelle si ostina a rimanere attaccata al suo bicchiere come una ventosa

-Ehi, ehi, vacci piano con quella roba- la avverto quando il bicchiere è vuoto, e lei noncurante ne ordina un altro 

-Mi dici come mai i tuoi mi hanno fatto il terzo grado?- le chiedo svuotando per metà la mia birra 

-Erano preoccupati per me- risponde, le guance un po’ rosse e la voce leggermente strascicata -Credono che io e te stiamo insieme- mi informa, ed io vado letteralmente a fuoco 

-C-Come?!- 

-Ma si, credono che io e te abbiamo una relazione!- fa ovvia guardandomi di sbieco mentre ricomincia a sorseggiare il secondo bicchiere di Vodka 

-E come gli è venuta in mente una cosa simile?!- chiedo imbarazzata

-Beh, da come gli parlo di te. Sai, sembra proprio che abbia esagerato con i “fantastica”, “bellissima”, “meravigliosa”, eccetera-

Eh? No, non ho capito bene… EH?! 
Ok, è sbronza. Ma nonostante questo, non credevo che la mia Annabelle mi elogiasse tanto… 

Le sorrido come un ebete svuotando definitivamente la mia birra, ed indovinate lei che fa? Si ordina un altro bicchiere di Vodka
Il suo faccino angelico ora è completamente rosso, e vedo che trattiene malamente dei singhiozzi. Non pensavo che reggesse così male l’alcool… 
Non fa nemmeno in tempo a finire il terzo bicchiere che la trascino fuori, sta bevendo troppo e se non la smette si sentirà male 

-No… riportami dentro Sam…- protesta lei, ma io me la carico sulle spalle come un sacco di patate 

-…Sam…- mi chiama, con una voce che non mi piace affatto 

-Dimmi- 

-Mi sta venendo da vomitare- mi avverte, ed io la lascio subito andare

Il suo volto adesso è pallido, e si sta tenendo lo stomaco con entrambe le braccia 

-A-Aspetta! Ce la fai fino a casa?!- chiedo allarmata infilandomi il casco 

-Credo… di si- dice a fatica 

Io annuisco e le infilo il casco, un attimo dopo siamo entrambe in sella alla mia Harley che sfreccia per le strade. In poco tempo arriviamo davanti al mio appartamento, io ed Annabelle scendiamo velocemente ma lei non fa in tempo a fare un passo che si piega in due e comincia a rigettare tutto l’alcool che aveva in corpo 
Io mi chino accanto a lei massaggiandole piano la schiena con movimenti circolari 

-Su, sta calma. Certo che potevi aspettare solo un altro poco, almeno così al posto di vomitare sul marciapiede lo facevi nel mio bagno, saresti stata più comoda!- le dico sarcastica 

-Non scherzare- mi lapida piccata

Io scoppio a ridere, con il mio solito tatto da elefante in un negozio di porcellane 

-Stai meglio?- le chiedo quando ha smesso di rigettare 

-Si, molto. Grazie- mi risponde cercando di mettersi in piedi, ma visto che barcolla è costretta ed appoggiarsi a me

Senza preavviso la prendo in braccio e la stringo a me, il suo volto sembra andare in fiamme

-A-Aspetta, che fai?!- protesta dimenando le gambe con poca forza

-Zitta e ferma- le impongo anche se con poca serietà, ma lei mi ascolta lo stesso 

Annabelle si accoccola nell’incavo del mio collo, facendomi avvampare, ma mi costringo a non pensarci e a concentrarmi sulle scale che sto salendo

-Sam- mi chiama a bassa voce lei

-Dimmi- 

-È… davvero un peccato che tu non sia un ragazzo- 

Anche se tale frase è stata dettata più dall’alcool che da lei, mi fa comunque uno strano effetto
Significa che almeno un po’ ci tiene a me, no? E poi, in tutta sincerità, dispiace anche a me 

-Sei sbronza- la avverto con falsa noncuranza 

-Sono sincera- ribatte lei, rendendomi un po’ più felice

Apro la porta di casa facendo i salti mortali per prendere le chiavi, infilarle nella toppa e reggere nello stesso momento trentasette chili di ragazza ubriaca senza farla spiattellare a terra
Appena entriamo la appoggio sul divano, dove si stende all’istante come un cucciolo stanco

-Sam, quando torniamo a casa?- mi chiede stropicciandosi malamente un occhio

-Annabelle, ragiona, i tuoi mi odiano già abbastanza, pensa a cosa succederebbe se ti portassi a casa ubriaca!- le ricordo prendendo due pigiami dall’armadio, per poi passargliene uno 

Lei mi guarda con gli occhi sgranati 

-V-Vuoi dire che… d-dormiremo insieme?- chiede all’apice dell’autocombustione, limite che io supero appena sento quella frase 

-No! Cioè, io dormirò sul divano, tu nel letto in camera mia!- 

-Oh…- sospira lei avviandosi in camera mia 

Mi cambio in fretta e mi stendo sul divano, armandomi di una coperta leggera per non patire il freddo che, nonostante siano ancora i primi di Ottobre, si fa già sentire 
Chiudo gli occhi ripensando alla mia Annabelle, ed un sorriso mi spunta sulle labbra
Incredibile, se la vedessero ora i suoi non me la farebbero vedere per un anno! 

Sento dei passi avvicinarsi, ma non ci do molto peso e al contrario cerco di dormire. Solo la sua voce mi fa destare e riaprire gli occhi confusa

-Sam- mi chiama a bassa voce, a causa delle luci spente riesco solo ad intravedere la sua figura snella 

-Dimmi, Annabelle- rispondo lentamente 

-Dormiamo insieme?- 

-ANGOLINO AUTRICE (SE COSì SI PUO' ANCORA CHIAMARE)- 

Salve popolo di EFP! Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento! Beh, il prossimo sarà un pò più interessante, per non parlare di quelli che verranno dopo! La storia si farà un pò più piccante. 
Ed ora passiamo ai ringraziamenti: 
  • Voglio ringraziare chi ha recensito con tanto affetto (aww, ragazze siete stupende!)
  • Chi ha messo la storia fra le preferite (grazie mille, siete fantastici!) 
  • Chi ha messo la storia fra le seguite (spero davvero con tutto il cuore che la stoia continui a piacervi, e non abbiate scrupoli nel farvi sentire, ci tengo a sapere le vostre opinioni!) 
  • E chi la legge e basta (il solo fatto che abbiate aperto per dare una sbirciatina mi rende felice, grazie) 
Bene, per ultima cosa, come al solito, ho il dovere di invogliarvi a recensire e darmi un parere obbiettivo sulla storia. Ringrazio in partenza chi lo farà. Beh, che altro dire... ci vediamo martedì con il prossimo capitolo! 
Bea_Ania_Lion
 

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Capitolo 4
*** Chapter 4 ***


Chapter 4

-Dormiamo insieme?- 

Il mio cervello sembra non voler recepire il messaggio che le orecchie gli stanno trasmettendo
Dormiamo. Insieme. 
Io? Annabelle? Stesso letto, vicine vicine, stessa aria, stesso spazio esistenziale?! 

-Scusa, non avrei dovuto chiedertelo, probabilmente ti ho messa in imbarazzo. Vado a dormire- dice rassegnata avviandosi verso la sua/mia camera da letto, ma io la fermo afferrandole un braccio 

-Dormi con me?- mi chiede incredula 

-Che domande, se me lo chiedi tu si- rispondo automatica 

Insieme ci avviamo nel mio letto, entrambe imbarazzate come mai lo siamo state prima. Io mi infilo sotto le coperte per prima, e sento il suo sguardo bruciarmi addosso 

-Guarda che non mordo- faccio sarcastica, ed anche se riesco a vederla a malapena sento che sta sorridendo 

Pian piano si infila nel letto accanto a me, stiamo respirando la stessa aria, siamo nello stesso letto, ma l’unica che sta facendo pensieri perversi sono io. Che brutta situazione… avere ciò che vuoi a due millimetri dal viso e non poterla ottenere

-A cosa pensi?- mi chiede Annabelle all’improvviso 

-Nulla. Dormi, è tardi- rispondo lapidaria, e lei chiude gli occhi abbandonandosi fra le braccia di Morfeo 

Solo quando sento che il suo respiro è regolare avvicino la mano ai suoi capelli, scostandoglieli dalla fronte approfittandone per accarezzarglieli dolcemente 
Lentamente vedo i suoi occhi nocciola aprirsi, e ritraggo la mano imbarazzata 

-S-Scusa- sussurro

Lei mugugna qualcosa di incomprensibile e si avvicina, abbracciandomi come fossi un peluche, posando la guancia sul mio seno
Limite dell’autocombustione? Superato da un bel pezzo ormai… 

-Sam…- mi chiama sottovoce 

-Dimmi- 

-Nulla, volevo solo sentire la tua voce- 

D’istinto le sorrido, riprendendo ad accarezzarle i capelli, fino a quando non si riaddormenta fra le mie braccia, ed io faccio la stessa cosa beandomi della sua vicinanza 
Una sola frase mi rimbomba nella testa

Annabelle, mi sono innamorata di te


Un raggio di sole mi colpisce in pieno, svegliandomi 
Fra le mie braccia, Annabelle sta ancora dormendo come una bambina 
I capelli castani scompigliati sul cuscino, il volto dolcissimo e dormiente. È adorabile persino quando dorme

-Annabelle… sveglia piccola- la chiamo dolcemente, accarezzandole i capelli 
Lei apre piano gli occhi, ed appena mi vede avvampa 

-Buongiorno- le sorrido 

Le sue labbra si increspano verso l’alto ed il suo sguardo si addolcisce 

-Buon… giorno- sospira sbadigliando, sedendosi nel mio letto che in questo momento sembra immenso

-Cosa vuoi per colazione?- chiedo andando in cucina, seguita a ruota dalla mia Annabelle 

-Ci sono i biscotti?- 

Io annuisco, porgendole un pacco di biscotti al cioccolato che lei divora in pochi minuti
Sembra così magra, ma mangia come un bue. Vorrei avere io la capacità di non ingrossare mai! 

Mentre sorseggio il mio caffè sento i suoi occhi che mi fissano e quando mi volto per guardarla lei arrossisce e scosta lo sguardo

-C’è qualcosa che non va?- le chiedo preoccupata 

-N-No- balbetta

-So riconoscere quando menti, avanti, sputa il rospo- 

-Non è nulla, davvero- sorride nervosa, ed io decido di lasciar stare, ne parlerà quando ne vorrà parlare 

Velocemente ci vestiamo e ci dirigiamo verso la mia Harley, per poi svoltare a destra, verso casa di Annabelle
Non ho idea di cosa mi faranno i suoi genitori, e non voglio saperlo!  

Ed eccoli infatti, appena spengo il motore della mia moto davanti casa loro, comparirmi di fronte in tutta la loro numerosità. Roba che hanno fatto resuscitare anche i loro antenati medioevali dalla tomba per farmi la ramanzina! 

-Oh, Annabelle!- esclama sua madre abbracciandola, e portandola volutamente lontano da me, accanto a quelli che identifico come i suoi nonni materni

-Che cosa le hai fatto?!- mi domanda immediatamente sua zia, fulminandomi sul posto 

Oh mio Dio, scommetto diecimila euro che non ho che questa famiglia proviene da una gang siciliana di mafiosi! 

-No, aspettate, posso spiegare…- tenta di dire Annabelle strappandosi dalla morsa ferrea della madre per costeggiarmi 

-No Annabelle, non tentare di difenderla! Sappiamo cosa le hai fatto! Ha usato la violenza, vero?!- sbottò la madre, e lì, proprio in quel momento, tutta la città poté benissimo sentire il rumore della mia pazienza che si spezzava in due 

E tutti sanno che quando perdo la pazienza sono capace di qualunque cosa

-Si, in effetti è vero- mento, stringendo Annabelle a me con un braccio. Lei avvampa e mi guarda fra l’imbarazzato ed il confuso -L’ho violentata, ed anche tre volte, anche se all’ultimo round era consenziente- dico provocatoria alzandole in mento con due dita verso il mio viso

Tutti i presenti ci fissano increduli, io prendo Annabelle in braccio e la stringo a me

-Se non vi dispiace, adesso vado a controllare se le ho insegnato qualcosa- faccio correndo verso la sua camera, per poi chiudere la porta a chiave

-Sei un’idiota- mi rimprovera Annabelle ancora rossa in volto 

Io la appoggio con delicatezza sul letto e sbuffo

-Lo so- rispondo rassegnata -Ma almeno così non sono più nel dubbio- 

-Q-Quale dubbio, scusa?!- esclama imbarazzata 

-Non sto dicendo che stiamo insieme, ma così almeno loro credono di saperlo, anche se non è vero. Vedrai, se ne faranno una ragione- sbuffo appoggiandomi al muro 

-La fai facile tu- sorride lei -Come sarebbe che la terza volta ero consenziente, scusa?- chiede ridendo, ed io mi unisco a lei 

Dopo aver passato un’ora a ridere e scherzare decidiamo finalmente di uscire, la Sacra Famiglia che ci guarda assassina 
Annabelle mi accompagna alla porta, seguita dalla sua schiera di antenati che aspetta solo la mia uscita per farle il terzo grado 

-Ci vediamo domani?- le chiedo dolcemente 

-Certo- mi risponde sorridendo 

-Allora ti vengo a prendere alle quattro- sussurro baciandole la fronte, non solo perché ho una voglia pazzesca di farlo ma anche per il gusto di far corrodere i suoi genitori dalla preoccupazione

Che dire, ci trovo un sadico piacere a prendere in giro le persone! 

Lei arrossisce e mi sorride debolmente 

-O-Ok- balbetta imbarazzata 


Sono le sette di sera, mi sono appena fatta una doccia calda. Esco dal bagno con l’asciugamano sulle spalle, sto per andare in cucina per cenare quando il mio telefono squilla, segno che mi è arrivato un messaggio 
Lo prendo e mi tuffo sul letto, leggendo il nome del mittente 

Annabelle 

I miei occhi si sgranano mentre apro il messaggio

“Sam vienimi a prendere ti prego”

Sto cominciando ad agitarmi 

“Cos’è successo piccola?” le invio immediatamente, e dopo pochi secondi mi arriva la risposta 

“I miei genitori, abbiamo discusso. Non vogliono più che ti veda. Ti prego, vieni subito”

Dopo nemmeno quindici minuti sono sotto casa sua, spengo il motore ed aspetto dietro la porta che lei venga da me
Dire che sono arrabbiata è dire poco
Ma i suoi sono impazziti o che?! Non possono decidere per lei, la vita è sua e deve decidere lei ciò che vuole fare! Non è più una bambina! 

La vedo uscire di casa correndo, e le urla di sua madre lasciano immaginare cosa sia successo. Sta piangendo 
Mi si spezza il cuore a vederla così 

-Sam!- mi chiama gettandosi fra le mie braccia, io la stringo forte a me con l’intento di non lasciarla più. E fidatevi se dico che in questo momento mi sento la persona più inutile del mondo

-BEA'S CORNER- 

Salve truppa(?)! Vi è piaciuto il capitolo? Spero tanto di si, ci è voluto un po' per scriverlo visto che l'ispirazione non si sta facendo sentire negli ultimi giorni. Sarà l'inizio della scuola che mi angoscia, non so... anyway, voglio ringraziare tutti quelli che hanno letto ancora una volta un capitolo di questa storia, chi lo recensirà e chi ha recensito i precedenti capitoli (mi fa sempre un immenso piacere sapere che apprezzate ciò che scrivo, grazie infinite T---T), chi ha messo la storia fra le seguite (ne conto dieci... ne conto dieci!!! wow!! Grazie mille lettori!!!) e chi l'ha messa tra le preferite (3 o 4, che siate benedetti, amen), insomma, voglio ringraziare tutto il popolo di EFP, nessuno escluso. 
Bene, ci vediamo la prossima settimana con il quinto capitolo (ancora non mi sembra vero)! Un bacione:
Bea_Ania_Lion

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Capitolo 5
*** Chapter 5 ***


Chapter 5 

-Vuoi dirmi cosa è successo?- le chiedo accarezzandole dolcemente i capelli, mentre lei continua a piangere contro il mio seno

-S-Si. I-I-Io e-e-e poi i m-miei hanno!- singhiozza scoppiando in una crisi di pianto 

-Su, su, sta calma…- sussurro allungando la mano verso la coperta sul comodino, per poi prenderla e posargliela sulle spalle, fino ad avvolgerci anche il mio corpo 

Mi appoggio allo schienale del letto, stringendo Annabelle protettiva. Lentamente i singhiozzi smettono, e la mia piccola si calma un po’

-Allora, ce la fai a parlare adesso?- chiedo ancora, sorridendole appena

Lei alza gli occhi verso i miei, sono lucidi ed arrossati, e riesco a trovarla bellissima anche in questo momento 

-Quando te ne sei andata, abbiamo discusso. Loro non vogliono che ti riveda… gli ho detto che scherzavi quando hai detto quelle cose, gli ho detto che non stiamo insieme, che non devono preoccuparsi, ma si sono arrabbiati ancora di più. Hanno detto che ti stavo proteggendo, che la tua influenza mi stava facendo male!- 

Che cosa? Non possono fare sul serio… 

-Non hanno fiducia in me, non mi credono! Io non voglio dirti addio Sam- 

Io abbozzo un sorriso mentre le asciugo le lacrime con la punta delle dita
Oh, mia piccola Annabelle

-Tu… Tu sei importante per me- bisbiglia imbarazzata cercando di guardare ovunque tranne i miei occhi 

La mia dolce, piccola Annabelle… 

-Sta tranquilla, piccola. Andrà tutto bene- le sussurro accarezzandole le guance mentre mi avvicino piano al suo viso rosso, il cuore in procinto di scoppiarmi nel petto, gli occhi socchiusi e le labbra calde

Annabelle non fa nulla per fermarmi, se ne sta lì, gli occhi confusi e stupefatti, le guance che vanno a fuoco. Le nostre labbra stanno quasi per sfiorarsi… 

No, non posso. 
Lei non ricambia, non posso proprio, sarei un’egoista. Farle del male è l’ultima cosa che voglio, facendo così la confonderei ancora di più…

Lentamente mi allontano dal suo volto, anche se a fatica

-Scusa- sussurro a occhi bassi, non ho nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi 

Sto quasi per alzarmi, quando la sua mano mi ferma

-A-Aspetta- 

Io la guardo stranita 

-Ti prego Sam, continua- mi chiede a occhi bassi

Non ci posso credere, mi sta davvero dando il permesso per baciarla? 

-Vuoi dire che…?- 

Lei annuisce imbarazzata, ed io in qualche modo mi sento sollevata
Le prendo il volto tra le mani, costringendola a guardarmi, le sue guance calde mi fanno andare in estasi 
Lei chiude gli occhi, ed io mi avvicino ogni secondo un po’ di più, fino ad unire le nostre labbra in un bacio casto e leggero
Rimaniamo così a lungo, e l’unico motivo per il quale ci separiamo è per prendere aria 

-Sam…- sussurra Annabelle, incredula 

-Scusa. Non avrei dovuto, probabilmente ti ho confuso più di prima…- sussurro dispiaciuta 

Lei nega con la testa, un piccolo sorriso le orna il volto illuminandolo 

-P-Puoi farlo di nuovo?- bisbiglia mentre il suo viso dolcissimo prende fuoco, ed io la guardo sbalordita -N-Non ora! Ogni tanto, intendo…- rettifica imbarazzata 

-D’accordo…- acconsento con malcelato… sollievo? 

Mi alzo e la lascio sul letto, per andare in cucina a riempire due bicchieri d’acqua e ne approfitto per sistemare un po’ le idee

Si, insomma, sono felice che Annabelle abbia accettato il mio bacio, e che mi abbia chiesto persino di dargliene altri in futuro, ma allo stesso tempo è strano. Ho sempre pensato che la mia Annabelle fosse etero, ho sempre pensato che io fossi etero! Ed ora mi ritrovo a baciare la mia migliore amica, della quale sono innamorata. Al solo pensiero un piccolo sorriso mi spunta sulle labbra 
Certo è che mi è piaciuto… 

-È tutto ok?- mi chiede Annabelle spuntando sull’uscio della porta 

-Si, certo. Ti stavo prendendo un bicchiere d’acqua- le dico porgendole il bicchiere, che lei afferra timidamente 

-Grazie- bisbiglia sedendosi sul divano, ed io la costeggio dopo pochi secondi 

-Sam, non voglio tornare a casa- sussurra piano

-Cosa vuoi dire?- chiedo repentina guardandola preoccupata 

-Io… io sono confusa. Voglio passare un po’ di tempo con te, ma se tornassi dai miei sarebbe impossibile, lo sai che mi hanno vietato di vederti- spiega guardandomi negli occhi, caparbia più che mai -Posso stare da te? Solo finché non avrò capito cosa fare…- 

Io le sorrido dolcemente

-Certo, tutto quello che vuoi- acconsento 

Lei mi getta le braccia al collo stringendomi in un abbraccio, contenta come una bambina alla quale hanno dato le caramelle 

-Grazie Sam!- esclama euforica, per poi lasciarmi ed arrossire violentemente, imbarazzata più che mai 

All’incirca un’ora dopo siamo sotto casa dei suoi genitori per comunicargli la notizia. Non sarà facile, lo sappiamo entrambe. Ma infondo non stiamo insieme (per mia sfortuna) e non abbiamo nulla da temere. La convivenza tra me e Annabelle sarà assolutamente platonica, ed ahimè per me sarà difficile sopportare il peso di questa realtà. Solo un bacio ogni tanto, ha detto, e secondo me non ha ancora capito se le piaccio o meno. 

-Cosa vuoi?- chiede sua madre guardandomi infuriata subito dopo aver aperto la porta 

-Annabelle verrà a vivere da me- faccio secca 

-Mai e poi mai- mi risponde senza scomporsi 

-Non ho chiesto il suo permesso, signora. La sto solo avvisando. Annabelle verrà a vivere da me. Fine del discorso- dico lapidaria 

-Annabelle, non darle ascolto, vieni dentro- le sorride lei, ma la mia piccola non sembra voler accettare la sua proposta 

-No mamma. Io vado con Sam- ribadisce caparbia, stringendomi la mano

Sua madre mi guarda quasi con disgusto 

-Goditi la mia Annabelle, finché puoi- sibila fra i denti sbattendoci la porta in faccia 

Annabelle d’istinto mi stringe la mano, gli occhi solitamente vivaci ora velati di lacrime. Subito le avvolgo le braccia alle spalle abbracciandola teneramente, e lei si accoccola sul mio petto 

-Sta tranquilla, piccola principessa. Adesso ci sono io- sussurro prima di darle un piccolo bacio sulla fronte 

Lei deve riordinare le idee, ora. Deve capire cosa fare, quale decisione prendere. 
Io, invece, ho appena capito ciò che voglio. 

Voglio lei. 

-BEA’S CORNER- 

Salve a tutti! 
Allora, vi è piaciuto il capitolo? Mi ci è voluta una vita per scriverlo, l’ispirazione sembra essersi dileguata nell’ultimo periodo. E sono certa che la scuola c’entra qualcosa con tutto ciò… 
Andiamo avanti e pensiamo ad altro, tipo: riuscirà la convivenza di Sam e Annabelle ad essere platonica? 
I suoi genitori cambieranno opinione su Sam? 
E soprattutto, ci sarà davvero qualcosa fra Sam ed Annabelle? 
Io vi lascio nel dubbio, e nel frattempo vado a scrivere il prossimo capitolo, così sono sicura di rispettare la scadenza. 
Ci vediamo il prossimo martedì! 

Bea_Ania_Lion 

P.S. 
Le recensioni non mordono!

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Capitolo 6
*** Chapter 6 ***


Chapter 6

Sto per morire. Si, credo proprio che morirò presto. Chi l’avrebbe detto un mese fa che la convivenza con Annabelle mi avrebbe portato con così tanta velocità all’esaurimento? 

Per inciso, sono felicissima di vivere con lei, ma devo sudare sette camicie al giorno per non saltarle a dosso! Da quel meraviglioso giorno in cui l’ho baciata ho sempre paura ad avvicinarmi troppo a lei, ha detto che doveva risistemare le idee e voglio che faccia lei il primo passo per farmi capire cosa ha deciso. 

La mattina andiamo a scuola insieme, pranziamo insieme, facciamo i compiti insieme, ceniamo insieme, il tutto da un mese. È capitato un paio di volte che mi chiedesse di andare a dormire con lei, ed io ho accettato, ma normalmente dormo sul divano, e visto che è Novembre inoltrato di certo non è una goduria. Diciamo solo che preferirei riscaldarmi stando abbracciata a lei, tutto qui. 

-Sam, è tutto ok?- bisbiglia Annabelle per non farsi sentire dalla prof.

-Si, ero solo sovrappensiero, scusa- le sorrido riprendendo a seguire la lezione di matematica

Che, anche se sei veramente interessato a seguire la lezione, è scientificamente provato che ti distrarrai dopo cinque secondi. Perché? 
Semplice, è matematica. E la matematica è impossibile da seguire. 

La giornata tutto sommato passa in fretta, ed alla fine dell’ultima oa torniamo a casa insieme

-Cosa facciamo oggi?- mi chiede finendo il suo pranzo 

-Ciò che vuoi- rispondo noncurante 

-Vediamo un film?- chiede con un sorriso che va da parte a parte della faccia 

-Ok- acconsento io 

Dopo varie peripezie per scegliere il genere, Annabelle mi costringe ad affittare un film romantico di quarta categoria: Scusa se ti chiamo amore, seguito dal suo memorabile sequel Scusa se ti voglio sposare e Scusa se ti voglio trombare

Che dire, odio i film sdolcinati… 

-D’accordo, vado a prenderlo- mi arrendo infine, infilandomi il giubbotto mentre Annabelle è impegnata ad esultare come un ultras 

La amo, non c’è dubbio… 

Esco di casa e subito mi dirigo verso la videoteca più vicina, in sella alla mia Harley. Ebbene ho la fantomatica sfiga di trovare i film richiesti dalla mia migliore amica, così sono costretta a prenderli e portarli a casa. 

Dopo mezz’ora di viaggio fra andata e ritorno sono finalmente davanti alla mia porta, ma siccome ho scordato di prendere le chiavi sono costretta a suonare il campanello 

-Chi è?- chiede da dietro la porta, la voce un po’ allarmata 

-Il Signor Pasquino. Dai, sono io, chi vuoi che sia!- rispondo ironica 

-A-Aspetta!- mi dice

Subito dopo la sento correre per tutto l’appartamento. No, un attimo… 
Perché diamine sta correndo per tutto l’appartamento?!

-Annabelle, che cavolo stai facendo?- le chiedo sospettosa 

-Arrivo, un attimo!- ribatte lei aprendo la porta

Appena entro, non riesco più a riconoscere il salotto. 
Luci soffuse
Candele profumate accese 

-Hai organizzato una seduta spiritica?- ironizzo posando i CD sul tavolino che separa la tv dal divano, sul quale mi siedo pochi secondi dopo 

-Scema- fa secca lei gonfiando le guance, rosse

Non sa che la scema è lei. La mia piccola, adorabile scema. 

-Vieni- le dico battendo la mano sul divano, accanto a me

Lei arrossisce e mette il CD nel lettore dvd, per poi fare come le ho detto, portando con se una coperta. Mi ci accoccolo anch’io e comincio a guardare lo stranoiosissimo film. 

Più o meno una mezz’ora dopo sto rischiando il coma irreversibile. Dio, quanto odio i film romantici… 
Annabelle, invece, ne è completamente assorta. Così, spinta sia dalla noia, che dalla famosa voglia di saltarle addosso a cui ho accennato prima, le metto un braccio intorno alle spalle. 
Lei va a fuoco, ma poco a poco si abitua e posa la testa sulla mia spalla, senza smettere un secondo di sorridere dolcemente 

Dio, quanto sei adorabile amore mio! 

Sento il suo sguardo bruciarmi sul volto, così la guardo a mia volta e la sorprendo ad ammirarmi come in trance 

-Cosa c’è, principessa?- le chiedo sorridendole 

-No, ecco… è che…- balbetta impacciata -nulla- sospira avvilita 

Io le sorrido intenerita 

-Dimmi- la ignoro accarezzandole i capelli 

Lei continua a guardarmi con quei suoi occhioni scuri da bambina per poi accoccolarsi lentamente sul mio petto, stringendomi debolmente
Il mio cuore perde un battito, mentre sento il suo contro il mio corpo correre furiosamente. 

La mia dolce e piccola Annabelle. Se continui così perderò il controllo. Ma d’altronde se ha creato questa atmosfera romantica ci sarà un motivo. O almeno lo spero. 

-Piccola, non giocare col fuoco- la avverto cercando in tutti i modi di trattenermi, limitandomi a stringerla a me

Lei alza gli occhi lucenti, il volto ancora in fiamme che la fa sembrare ad una bambina 

-E chi ti dice che io non voglia scottarmi?- sussurra alquanto imbarazzata, piantando gli occhi al pavimento 

Io la guardo sbigottita per qualche secondo e poi sorrido. Se non ora, quando? 

Lentamente le alzo il mento con due dita, verso il mio volto. Le sue labbra sembrano quasi chiamarmi. In fretta le sovrappongo alle mie, ed a differenza della prima volta Annabelle ricambia. Dopo qualche secondo non riesco a resistere alla tentazione di approfondire quel bacio. 
Ho aspettato così tanto a lungo che adesso a stento riesco a fermarmi. 
I nostri baci si ripetono uno dopo l’altro, le mie braccia la stringono protettive mentre lei gioca con la mia nuca tracciandoci dei segni circolari con le dita
Con la lingua le traccio il contorno del labbro inferiore, lasciandola per qualche attimo basita. Dopo qualche attimo di incertezza Annabelle schiude le labbra, permettendomi di entrare. Soddisfo la sua richiesta prendendo a giocare con la sua lingua, come stessimo danzando a ritmo della stessa musica. 

Lentamente la faccio stendere sul divano, le sto sopra e non smetto di baciarla con passione, mentre lei affonda le mani nei miei capelli attirandomi più verso le sue labbra. La amo. 

Quando le mie mani le accarezzano i fianchi lei si scosta titubante, io la guardo confusa 

-Sam, io. Io non sono pronta per…- scosta lo sguardo imbarazzata, ed io le sorrido dolcemente, ribaltando le posizioni

Lei è sopra di me, completamente arrossita, completamente spiazzata

-Non preoccuparti. Tutto ciò che voglio è coccolarti un po’- la tranquillizzo accarezzandole amorevolmente i capelli, concedendomi solo ogni tanto qualche bacio 

Annabelle stringe la mia maglia con le mani, accoccolandosi sul mio seno. 

-Sam- mi chiama

-Dimmi- 

-Mi piaci- 

-BEA’S CORNER- 

Scusate l’attesa, ma ero in crisi ^^’ 
Allora, vi è piaciuto il capitolo *in sottofondo un coro di: NO!* 
Ringrazio chi l’ha pazientemente letta, chi recensisce abitualmente e chi recensirà questo capitolo, chi l’ha messa fra le seguite (siete in 21 *---*) chi l’ha messa fra le preferite (10 amori hanno fatto questo per me) e chi l’ha messa fra le ricordate (1 può fare la differenza ù.ù) 
Ebbene, torniamo a fare il presentatore di Dragon Ball (Grazie Babe ^^)  
Riusciranno Annabelle e Sam a vivere in pace? 
Ed Annabelle riuscirà a dire alla sua famiglia che le piace Sam? 
Si scoprirà se Musa delle Winx nel’ultima stagione ha messo le extencion? (?) 
No, ok, la smetto xD 
Alla prossima gente! 
Bea_Ania_Lion

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Capitolo 7
*** Chapter 7 ***


Chapter 7 

Buon giorno a tutti. 
Come avrete capito, questo non è un capitolo come tutti gli altri… 
Innanzitutto, piacere di conoscervi, il mio nome è Annabelle. 

Non avevo la minima idea che Sam stesse scrivendo di noi su questo blog. 
Appena la prendo la uccido! Come ha potuto spiattellare la nostra vita così alla leggera?! 
Però c’è da dire che, se da un lato sono furiosa, dall’altro mi ha fatto piacere rivivere i momenti della nostra storia. 

Sono passati due meravigliosi anni da quel giorno in cui mi addormentai con lei sul divano, e da allora ne abbiamo passate così tante insieme… sono sicura che, se non avessi scoperto il suo complotto sputtanatore contro di me avrebbe continuato ad elencare tutte le nostre piccole e disastrose avventure. 

Intanto ci terrei a precisare un paio di cose: 
- La sua “Harley” è in realtà una vespa usata, riverniciata di rosso. La sua fantasia in questo caso stava facendo il bunga bunga. La passione per le Harley in comune col padre però è vera
-Lei NON VIVEVA DA SOLA. O per meglio dire, sua madre abitava nell’appartamento sopra al suo 

(Scusami tanto Sam, ma puoi considerarla la mia piccola vendetta personale) 

Ho visto che la mia amata ha deciso bene di non descriversi nei dettagli, mentre di me ha detto quasi tutto… 
Bene, risolviamo il problema! 

Sam (all’anagrafe Samantha, ma provate a chiamarla così e si scatenerà una iena) può sembrare una ragazza forte, ma in realtà è dolcissima. Premurosa, schietta, gelosa, generosa, quando qualcuno vomita è ben disposta a reggerle i capelli e tranquillizzarla (lo so per esperienza personale)
Per quanto riguarda l’aspetto fisico, continuo a considerarla la ragazza più bella che conosca. I capelli neri e la carnagione caffelatte calzano a pennello su di lei, le curve al punto giusto e l’altezza media la rendono parecchio popolare fra i ragazzi. Rettifico, la rendevano… fino a quando non si è venuto a sapere che è lesbica
Adora le Converse, i jeans attillati e le maglie larghe. Manderebbe al rogo tutte le gonne esistenti sulla faccia della terra, per non parlare dei vestiti! Lei li odia e io li adoro, quindi è costretta ad averli in casa, poveretta. 

Comunque, come dicevo prima, sono passati due anni da quel giorno. Il mese dopo abbiamo ufficializzato il nostro fidanzamento, e fidatevi se vi dico che ne abbiamo passate di cotte e di crude! 
Sua madre si è mostrata disponibile, magari non all’inizio, ma poi ha capito che il nostro era amore e ci ha sostenuto. 
I miei… è tutta un’altra storia… 

All’inizio mia madre è svenuta. Poi, quando si è svegliata è scoppiata in una crisi di pianto ed è risvenuta. 
Mio padre, invece, è corso in chiesa ad accendere un cero per “la sua povera e deviata figlia” 
Dopo all’incirca un paio di mesi ci hanno invitato ad una cena in famiglia, a cui sarebbero stati presenti tutti i miei parenti
E qui ho finalmente capito quanto la mia Sam ci tenesse a me

Si, perché durante la cena non si facevano altro che allusioni a noi due, gli sguardi assassini che poi ci riservavano i miei nonni mi facevano gelare il sangue nelle vene. A Sam sembrava non importare, ma quando ha visto che io ero a disagio si è alzata e si è messa ad urlare

-Scusate se adesso siamo felici! Scusatemi se la persona che amo e a cui non potrei mai fare del male è una donna, e soprattutto scusatemi se questa donna è Annabelle! Ma proprio voi che dite tanto di amarla e di volerla proteggere dovreste supportarla e consigliarla, non deriderla!- sbottò furiosa, per poi prendermi fra le braccia e baciarmi davanti a tutti 

Mi aveva sconvolto, non mi ero mai resa conto che mi amasse così tanto… 

Ce ne andammo, ed io decisi di tagliare i ponti con la mia famiglia. Senza rimpianti, perché sapevo che non mi avrebbero mai accettata, mi bastava l’amore di Sam per essere felice, e non volevo che la mia famiglia rovinasse tutto proprio ora che le cose andavano per il meglio. 

Ricordo ancora la prima notte insieme… è stato magnifico. 
Lei è stata magnifica. 

E così, due anni dopo, siamo ancora insieme. 
Ci siamo sposate da poco, circa una settimana, e stiamo pensando ad una gravidanza assistita… ho sempre voluto fare la mamma, e sono sicura che con l’amore di Sam potrei riuscirci sul serio

Non ho altro da dire, ma credo che quando Sam verrà a sapere che ho scritto un capitolo al posto suo mi scuoierà viva… o forse mi butterà sul letto e passeremo la notte assieme, chi lo sa… 
Personalmente preferisco la seconda opzione, comunque… 

Adesso vi devo salutare, Sam è appena tornata dal lavoro e non voglio che mi scopra 
Un bacione, a tutte le lettrici ed i lettori. 
Vi voglio bene, grazie per averci sostenuto
                                                                       Annabelle 


-BEA’S CORNER- 
È FINITAAAAAAAAAAAA! Non so se esserne contenta o dispiaciuta… 
Sono contenta perché l’ispirazione si è suicidata, e per non rovinare la storia ho deciso di concluderla in fretta, e sono triste perché non riceverò più le vostre adorate recensioni che mi mettono di buon umore… 
Spero che la storia vi sia piaciuta come è piaciuta a me. 
Ringrazio ognuno di voi per l’appoggio che mi avete dato, è stato grazie a voi se la storia ha preso forma, quindi GRAZIE! 
Un particolare saluto a chi non ha mai smesso di recensire, a chi ha messo e metterà la storia fra le ricordate/seguite/da ricordare, ed alla mia YURISSIMA compagna di banco porcacarota_niall. 
Adesso vado a scrivere un paio di recensioni, ci sentiamo con la mia prossima fan fic, che spero riuscirò a pubblicare presto.
Un ringraziamento speciale: 
Bea_Ania_Lion

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