Viaggio alla scoperta di sè

di Holo99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio di un viaggio ***
Capitolo 2: *** Coniglietto ***
Capitolo 3: *** Traversata ***



Capitolo 1
*** Inizio di un viaggio ***


Iris e Luna. Due amiche per la pelle. Si erano conosciute 2 anni prima, dopo la bocciatura di Iris in seconda media, quando si erano ritrovate nella stessa classe.
Iris aveva splendidi capelli castani lunghi fino ai fianchi, lievemente ondulati, che lasciava praticamente sempre sciolti sulle spalle. Aveva anche due tenerissimi occhi color cacao, con una doppia fila di ciglia scure che non bisognava del mascara. Il viso era regolare, con delle labbra a cuore di un rosa delicato e un naso piccolo, liscio e diritto. Era proprio un bel naso. Quando sorrideva si notava un piccolo spazio fra i denti davanti. Aveva un buco all'orecchio destro, dal quale pendeva sempre lo stesso pendente: un drago stilizzato con un occhio di brillanti. L'altro orecchio era intatto.
Era in sovrappeso, ma su di lei non era un problema: i vestiti che portava erano adatti al suo fisico, aveva ampi pantaloni morbidi orientali, maglie morbide e variopinte che mettevano in evidenza il suo punto forte: il seno prosperoso.
 Aveva mani fini e un po cicciotte che terminavano con unghie cortissime, sebbene (quasi) mai mangiucchiate. Era vegana e molto dolce con gli animali, che con lei si comportavano splendidamente, come se gli sussurrasse all'anima.
 
Luna invece era totalmente diversa. Era piccola e smilza, non ancora sviluppata(e questo la faceva innervosire parecchio), vestiva di nero, sempre. Nel suo armadio(nero) pochi punti di colore nel vestiario.
Aveva dei capelli ricci piuttosto chiari, ma non biondi, che arrivavano alle spalle, sebbene li tenesse sempre raccolti in una coda con qualche ciocca fuori a incorniciare il viso. Gli occhi erano verdi e molto grandi, al centro dorati, sormontati da sopracciglia ben disegnate. Un naso un po troppo grosso, due labbra secondo lei perfette, per forma e colore. Quando sorrideva le veniva una fossetta sulla guancia sinistra.
 Cipria chiarissima, mascara, matita nera e rossetto viola completavano il quadro. 
A differenza di Iris, Luna era molto disinibita, aveva già baciato parecchi ragazzi (e non solo baciato), anche se non era mai arrivata ad andarci a letto, mentre l'altra, sebbene un anno piú grande, non aveva ancora baciato nessuno.
la famiglia di Luna aveva deciso, di partire per la Corsica, e Iris, dopo un efficace quanto insistente opera di convincimento da parte della più piccola, accettò di partecipare.
Il viaggio cominciò male. Il camper con cui viaggiavano andava lento, e persero il traghetto. 
Decisero quindi di andare fino a Livorno, a 3 ore da lí, per prendere il successivo la mattina seguente, visto che si era fatta mezzanotte.
 
La madre di Lu si mise a dormire sul sedile reclinabile accanto al marito, che continuò a guidare.
intanto, sul retro del camper, distese nel letto matrimoniale e nascoste da una tenda, Lu e Iris se la spassavano. Chiacchieravano su tutto e niente, ridendo piano e facendosi il solletico. A un certo punto si misero a parlare più tranquillamente, e in un momento vuoto, Iris disse: « Come vorrei farmi con qualcuno... »  
E a quel punto Luna, senza aspettare, d'impulso, la baciò.
 Fu un semplice bacio a stampo.
 La mora a quel punto disse: « Sai, mi piacciono... Le sorprese così. Sono... Wow... »
 E Luna ridacchiò, sorpresa anche lei dal suo stesso gesto.


SPAZIO AUTRICE


Grazie per aver letto la mia fic. Ci tengo a dire che per me è molto importante, e che trae ispirazione da fatti realmente accaduti a persone di mia conoscenza, di cui ho però cambiato nomi e parzialmente anche il contesto. Il rating della storia è tutto sommato giallo, ma ho intenzione di scrivere almeno un capitolo a rating arancione.
Vi prego di recensire anche con poche parole, per me è molto importante, e non abbiate peli sulla lingua, accetto tutte le critiche. 
Al prossimo capitolo...

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Capitolo 2
*** Coniglietto ***


L'aveva baciata.
Uhmmm ok...?
Era stata una cosa impulsiva.  Era la cosa da fare in quel momento. Forse.
Luna stava facendo come suo solito, cioè stava facendo andare a ruota libera il cervello, chiedendosi se le sue azioni fossero state errate oppure corrette, o se tra 50 anni se lei avesse fatto o meno una certa cosa il mondo sarebbe stato lo stesso.
Normalmente dopo qualche decina di secondi di sguardo da vitreo ritornava alla normalità, ma a volte si incantava (succedeva soprattutto a scuola durante matematica) per  interi minuti.
In quel momento comunque si riscosse dopo qualche istante, perchè il camper sopra il quale si trovavano ebbe un sussulto, e in una lama di luce filtrata dalle tende del finestrino Luna scorse la faccia di Iris nella sua espressione da "coniglietto".
 
L'espressione da "coniglietto", detestata (ma solo per via del nome) da Iris quanto amata da Luna, consisteva in quando, per via di un sorrisetto molto tenero, le guance della prima diventavano alquanto cicciose. Una volta Iris era venuta a scuola con dei codini, che sembravano appunto delle orecchie da coniglio, e aveva avuto quella faccia per tutto il giorno. A Luna era piaciuta molto, e da quel giorno ogni volta che vedeva Iris sorridere a quel modo, ripensava ai codini, e scoppiava in risatine soffocate, squittendo: « Coniglietto! »
Inutile dire che Iris la fissava con uno sguardo alquanto omicida.
 
Quella faccia, così tenera, spinse Luna a dare ancora un altro bacetto all'amica, che ridacchiò. 
Si sentivano come leggermente ubriache. Continuarono a ridacchiare e a spingersi e a farsi le coccole, facendo vocette buffe alla Stitch (il modo di dire: « Carino e coccoloso! » di Luna le faceva schiantare dal ridere ogni volta) e consigliandosi le fanfiction yaoi più spinte che avessero mai letto.
Era uno dei rari momenti in cui Iris si lasciava andare alla tenerezza, mentre normalmente sembrava mantenere una maschera, che non si scalfiva facilmente, eccetto quando arrossiva. 
Era per questo che Luna la chiamava Misaki*, citando l'anime Junjou Romantica shonen-ai che tutte e due amavano, mentre Luna era Usagi-san**, e nel comportamento molesto gli si avvicinava molto.
 
Dopo un po di tempo, arrivarono a Livorno e si piazzarono col camper nel porto. Erano le 3,30, e consapevoli che in nave non avrebbero avuto la possibilità di dormire, decisero di andare a nanna, visto che la sveglia era per le 7,00.
Si assopirono, non senza pensieri, Luna respirando il profumo dei capelli e della pelle di Iris, che sapeva di shampoo alla vaniglia, Iris con il lieve soffio di Luna sul collo.
 
 
FINE CAPITOLO II
 
note
*Misaki è un ragazzo molto tenero, che tende a vergognarsi però dei propri sentimenti nei confronti degli altri. Nella relazione col suo ragazzo Usagi-san, Misaki è la parte uke, ovvero il "passivo".
*Usagi-san passa il tempo a "molestare" affettuosamente Misaki, facendogli il solletico e simili.

ANGOLO AUTRICE


C
iao, spero che vi sia piaciuto l'altro capitolo, e provo a postare il secondo... so che è molto corto ma ri-aggiornerò a breve.
Mi raccomando ditemi cosa ne pensate in una recensione o in un messaggio. Grazie!
 

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Capitolo 3
*** Traversata ***


CAP. 3   TRAVERSATA

Erano salite sulla nave. Corsica Ferries, il traghetto che aveva portava ormai da 14 anni Luna in Corsica tutte le estati e ,in un paio di casi, durante le vacanze Pasquali; Iris non vi era mai salita. 
La nave su cui avrebbero viaggiato era più piccola di quelle con cui Luna abitualmente andava in Corsica, e perciò più suscettibile alle onde del mare, che quel giorno era un po' burrascoso, sopra il quale soffiava un vento talmente forte da costringere i temerari che si avventuravano sul ponte a chiudere gli occhi per proteggerli dalle raffiche.

Luna soffriva la nausea, e non riuscì a leggere neanche il breve prologo del libro che stava iniziando, che era lungo appena due pagine, che le salì un conato. Fortunatamente riuscì a non vomitare, ma continuava a sentirsi lo stomaco in subbuglio,quindi smise di leggere e decise di andare cercare Iris, rintanata sicuramente da qualche parte a leggere fanfiction Yaoi perverse all'inverosimile. 
Quando la trovò, seduta vicino a una presa della corrente con il telefono attaccato al caricabatterie, notò che stava usufruendo della copertura di rete della nave, leggendo una fanfiction di Teen Wolf. 
« Ehm, Iris, guarda che paghi un botto i dati qua sulla nave... Poi non hai più credito e ci perderemo, e non riusciremo a ritrovarci perchè tu hai finito i soldi e non puoi chiamare, e non potrai chiamare i tuoi eccetera... » 
Iris sollevò le sopracciglià con aria di disappunto, quindi lo sguardo: « Ma io ho internet gratis… » , disse a mezza voce, riconcentrandosi immediatamente sul display del cellulare, e scoppiando qualche secondo dopo in un risolino delirante, coprendosi la bocca con la mano, mentre la sua interlocutrice, alquanto divertita dalle smorfie dell'amica, alzava gli occhi al cielo e sbuffava, simulando un esasperazione che non provava realmente.
« Ma qui non siamo più in Italia, paghi un casino lo stesso, anzi, qui sul traghetto ancora di più! » disse Luna, in modo un pò saccente.
« Giusto, giusto... » rispose l'altra, dopodichè bloccò il telefono e lo ficcò nella tasca della felpa.
« Tu che hai fatto, hai letto fanfiction tutto il tempo? »

« No, non tutto. Ho fatto il giro della nave circa cinque volte, ma poi mi guardavano strano, stile: "Ma che cazzo fa sta qui da mezz'ora avanti indietro?", e allora sono venuta qui visto che avevo il telefono scarico, e mi sono messa a leggere. Tu? »

- Luna si schiarì la gola -  
«Ho provato a leggere un po sul telefono ma mi veniva da vomitare. Allora sono venuta a cercarti. Ho dovuto attraversare il ponte tre volte, e mancava solo che il vento mi trascinasse via...»
"Pfff" fece Iris, soffiando in faccia a Luna, che d'istinto chiuse gli occhi.

 «Usciamo allora, magari si vede la costa adesso» disse.
 «Non ho appena detto che fuori è insostenibile perchè è come avere un gigaphon puntato in faccia?»
 «Primo non hai usato quest'espressione, e secondo non mi interessa. Orsù donzella, usciamo all'esterno.»
 «Sei mai uscita all'interno di qualcosa, Iris?»
 -la ragazza sollevo un sopracciglio guardando l'amica con disappunto- «Osi forse contraddirmi? Io ho sempre ragione. E questa è la mia prima regola. E la seconda è: se mi sbagliassi, rammenta la prima.»
 A questo punto fu Luna a guardarla con sguardo scettico:
 «Questa è nuova. Facebook?»
Iris scosse la testa. «Mia sorella»
 Luna annuì ripetutamente sbattendo le ciglia, assumendo un aria da deficiente.
 «Ok fanciulla, usciamo» proferì Iris voltandosi, e Luna la seguì.

Quando giunsero sul ponte superiore riuscirono, schermando sole e vento con le mani a binocolo, a scorgere la costa. Luna cominciò a saltellare come un canguro isterico, «La Corsica, la Corsica!» procurandosi gli sguardi incuriositi dei passeggeri assonnati che li circondavano.
Erano arrivati. Il tempo era bello. L'aria sapeva di Corsica.
(Secondo Luna, l'odore di Corsica era un misto di: rosmarino, rosé, more, cacca di mucca secca, deserto, sale, notte, marijuana e fuoco. Ma solo chi lo aveva sentito avrebbe potuto capirlo davvero.)
Era tutto perfetto.

ANGOLO AUTRICE
C
ialve ragazzi. E' tipo da mesi che non aggiorno, ho riscritto il capitolo, che potrebbe essere diverso come stile dagli altri 2 che ho pubblicato, ma non so giudicarlo io... Quindi ditemi voi se è venuto bene! Grazie a tutti i lettori, e ai recensori (x adesso pochi ma spero aumenteranno!!!)
Holo99
 

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